RadiocorriereTv N.47 - anno 92

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RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA

@Marco Rossi

Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997

numero 47 - anno 92 20 novembre 2023

Antonella Clerici

LE VOCI DEL FUTURO


Nelle librerie e negli store digitali


PAROLE DIMENTICATE È lapalissiano che il mio amico sia probo e solerte, ma che le parole del suo lessico appaiano ormai auliche e desuete. Una frase carica di parole dimenticate che ci fanno sobbalzare e riflettere: non si sa di preciso quante parole abbia la lingua italiana, ma quello che è certo, è che solo una minima parte entra ormai nei nostri discorsi e tante sono quelle dimenticate.

Ogni anno entrano nella nostra lingua parole nate in seguito alle funzionalità dei social network sostituendosi alle originali. Espressioni, parole, piccole frasi sintetizzate, che invece potremmo benissimo utilizzare nella loro forma italica. E così circa 3000 parole italiane stanno andando in disuso sia nella lingua parlata che in quella scritta. Si tratta di termini poco usati e spesso difficili, ereditati dal passato, lunghi e dalla pronuncia complessa. Sgarzigliona e sagittabondo, il mio sistema di scrittura ad esempio, non le riconosce e non sono contenute neppure nei più cliccati siti web della lingua italiana. Così come per i termini aulici buonamano, frusto, misoneista, solipsista, sacripante. Parole in disuso che invece molti di noi hanno vissuto nel linguaggio quotidiano, sono la classica e sempre efficace ramanzina, indimenticabile quella dei professori, che seguiva una marachella. Sono ormai forme desuete anche le descrizioni con parole, però ancora familiari, come effimero, onirico, astruso, radioso. Le lingue cambiano, si evolvono, si rinnovano e questi termini stanno lasciando spazio ad un fascino più contemporaneo. Dante Alighieri ci ha fatto apprezzare un lessico pieno di sfumature che pensavamo fosse senza tempo. Parole bellissime, che contengono un universo tutto da raccontare, ma che non si usano più e il cui significato, soprattutto per le nuove generazioni, è un vero e proprio vattelappesca!

Fabrizio Casinelli

Vita da strada

Nella quotidianità tendiamo ad utilizzare vocaboli italiani comuni. Il linguaggio e la scrittura ormai si stanno rendendo sempre più semplici e immediati. Gli anglicismi e le traduzioni letterali poi non aiutano.


SOMMARIO N. 47 20 NOVEMBRE 2023

VITA DA STRADA 3

AMBROSIA CALDARELLI “Sono fiera di avere interpretato una donna che, seppure nel dramma, ha contribuito a un cambiamento epocale nella società italiana”: nella serie “Circeo” è Donatella Colasanti. Il martedì in prima serata su Rai 1

JUNIOR EUROVISION SONG CONTEST

NOI E … Mara Venier e Loretta Goggi per UNICEF. Il 22 novembre su Rai 1 una prima serata di intrattenimento e solidarietà

Ranya e Melissa in gara per l’Italia con “Un mondo nuovo”. Su Rai 2 e RaiPlay nel pomeriggio di domenica 26 novembre

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ANTONELLA CLERICI

UN PROFESSORE 2

“Il talento è precoce, già a 13, 14 anni i giovani sanno quello che vogliono”: dal 24 novembre in prima serata su Rai 1 torna alla conduzione di “The Voice Kids”

Alessandro Gassmann, Claudia Pandolfi e il regista Alessandro Casali parlano della seconda stagione della serie in onda il giovedì in prima serata su Rai 1

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FRANCESCO GIORGINO

FULL CONTACT

Un giornalismo che racconta ciò che siamo per restituirci la proiezione di ciò che saremo. E’ “XXI SECOLO, quando il presente diventa futuro”, da lunedì 20 novembre in seconda serata su Rai 1

Notizie che colpiscono: dal 25 novembre alle 17.15 Laura Tecce conduce il nuovo programma del sabato pomeriggio di Rai 2

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RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 47 - anno 92 20 novembre 2023

DIRETTORE RESPONSABILE FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Viale Giuseppe Mazzini 14 00195 ROMA Tel. 0633178213

RadiocorriereTv

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RadiocorriereTv

Capo redattore Simonetta Faverio Collaborano Cinzia Geromino Ivan Gabrielli Tiziana Iannarelli Vanessa Penelope Somalvico

radiocorrieretv

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SAPIENS – UN SOLO PIANETA Sabato 25 novembre alle 21.45 su Rai 3 al via la sesta stagione del programma di divulgazione scientifica con Mario Tozzi

MUSICA Un’unica data in Italia per i Metallica: il 29 maggio agli I-Days di Milano 2024 38

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VIVA RAI 2!

PLOT MACHINE

CULTURA

Le nostre foto per ripercorrere i momenti più significativi della settimana

Anteprima della puntata in onda su Rai Radio1

L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai

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UN CEROTTO PER AMICO Un nuovo programma rivolto ai bambini per evitare situazioni di pericolo. Dal lunedì al venerdì, alle ore 9.35, su Rai Yoyo e RaiPlay 50

CINEMA

LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR

Nelle sale dal 23 novembre “La chimera”, il film scritto e diretto da Alice Rohrwacher, che conduce lo spettatore tra i tombaroli nella Tuscia degli anni Ottanta

Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay 52

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CINEMA IN TV BASTA UN PLAY La Rai si racconta in digitale 36

DONNE IN PRIMA LINEA Intervista al commissario Maria Pia Tranchino, in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania con sede a Napoli 42

TUTTI I PROGRAMMI SONO DISPONIBILI SU

Una selezione dei film in programma sulle reti Rai 54


ANTONELLA CLERICI

LA FORZA

di una passione Con “The Voice Kids” tornano su Rai 1 le voci (e le storie) di bambini e ragazzi. La conduttrice al RadiocorriereTv: «Ormai il talento è precoce, già a 13, 14

@Marco Rossi

anni i giovani sanno quello che vogliono e hanno gusti musicali ben definiti, autonomi da quelli dei loro genitori». In giuria la new entry Arisa, Loredana Bertè, Clementino e Gigi D’Alessio. Dal 24 novembre in prima serata

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OCORRIERE

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@Marco Rossi

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suoi bambini, i suoi ragazzi tornano in scena con “The Voice Kids”, che edizione sta preparando? Una bella edizione perché ci sono dei veri talenti. Ormai il talento è precoce, accade nella musica come nello sport. Vedi ragazzini di 13, 14 anni che non dico sappiano già che cosa vogliono, ma che hanno sicuramente passioni ben definite. Sono tutti ragazzi che amano la musica, che vanno a scuola di canto, che hanno una famiglia musicale. Hanno magari il papà che suona o la mamma che canta, per hobby, perché nessuno di loro ha genitori famosi. Hanno un talento naturale, che in alcuni di loro è già pronto e che in altri casi deve ancora essere coltivato. Mi piace molto fare questo programma, dove sono

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di casa gentilezza e rispetto, credo che sia un appuntamento giusto per le famiglie, penso che anche l’inserimento di Arisa, che si unisce ai giurati storici, sia perfetto. Il talento lei l’ha sempre fiutato… Moltissimi dei miei bambini di “Ti lascio una canzone” oggi lavorano nel mondo della musica, e non parlo solo del Volo, ma di chi sta dietro le quinte. C’è chi fa il produttore musicale, come Mattia Lever, chi fa il pianobar, chi insegna musica. Pochi giorni fa ho incontrato Ilaria Mongiovì, che ha preso parte recentemente a “Tale e Quale”. Penso di avere lasciato in loro un buon ricordo. È bello vedere che le note di questa gioventù

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tutto è possibile, e il secondo tempo, in cui i giochi sono fatti. Quando sei “senior” e sali sul palco vivi quell’esperienza come fine a se stessa. Cosa può dare Arisa, con il suo sorriso, con la sua energia, alla narrazione di “The Voice Kids”? Intanto il suo lato bambino. Lei è un po’ un cartoon (sorride). E poi ci sono le sue canzoni che sono amatissime dai più piccoli, sono tantissimi i bambini che ai provini portano “La notte”. Arisa si è integrata perfettamente nel gruppo di lavoro, sia con Loredana che con Gigi e Clementino, e questo è importante per la resa del programma. Regala un aggettivo o un pensiero per ognuno dei giurati? Loredana è una ragazza rock con uno spirito indomito. Dietro alla sua scorza si nasconde una donna molto dolce. Clementino è la follia, l’eccesso, la simpatia. Gigi è il musicista, è romantico. Lo prendo spesso in giro perché sciorina frasi da Baci Perugina. Arisa è suadente, delicata, anche con i bambini. Prima “Ti lascio una canzone”, oggi “The Voice Kids”, cosa le hanno insegnato i ragazzi? Tantissimo. Iniziai “Ti lascio una canzone” che non ero ancora mamma e lo diventai un anno dopo. Per me fu importante anche come allenamento, per capire come erano i bambini. Da allora a oggi, a quindici anni di distanza, ho notato un grande cambiamento tra i ragazzi: ascoltano più musica, sono molto più consapevoli. Una volta i gusti musicali dei bambini erano un po’ quelli degli adulti, oggi chi viene a “The Voice Kids”, ha gusti musicali molto precisi. I bambini hanno le loro classifiche, le loro playlist, accedono alla musica in modo diverso da come avveniva un tempo. Se fosse stata una cantante con quale brano le sarebbe piaciuto arrivare al successo? Sicuramente con una canzone di Mina, un mito assoluto della musica, una vocalità straordinaria. Amo molto, da sempre, anche Lucio Battisti, che per di più oggi sta ritornando molto di moda tra i ragazzi. rimangono a disposizione di tutti e che, a prescindere dal successo, hanno continuato a coltivare la propria passione. C’è chi suona il pianoforte, chi la batteria. Suonare uno strumento è importantissimo, perché come dice Gigi D’Alessio ti rende indipendente, ti dà la possibilità di comporre la musica quando hai l’ispirazione. Bambini e anziani, che cosa hanno in comune? Tantissimo, innanzitutto perché bambini e anziani stanno bene

Qual è la parola che più racconta la sua carriera? Eclettica. Credo di essere, tra i conduttori, quella che ha fatto più cose diversificate, più titoli in assoluto, nel prime time e non solo. Ho fatto anche tante sperimentazioni assumendomene i rischi. C’è un tassello che ancora manca a un puzzle così bello e colorato come è la sua carriera? Direi di no. Ho fatto tutto (sorride).

tra loro: i nonni tornano un po’ bambini e i bimbi si affidano

Lei è una donna felice?

a una persona grande. Quando sei piccolo i nonni sono il tuo

La felicità è un attimo, e di attimi ne ho avuti tanti. La serenità è

mondo. Sono due età della vita che amo molto. L’inizio, in cui

più un equilibrio, che è quello che spero di avere raggiunto. 

OCORRIERE

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AMBROSIA CALDARELLI

Nella vita DONATELL 10

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«Ho sentito il peso della responsabilità, ma anche la consapevolezza di vivere una opportunità importante. Mi sono sentita molto fiera di avere avuto la possibilità di interpretare una donna che, seppure nel dramma, ha contribuito a un cambiamento epocale nella società italiana» racconta al RadiocorriereTv la giovanissima attrice, protagonista con Greta Scarano di “Circeo”, il martedì in prima serata su Rai 1

Q

uanta fatica c'è stata per entrare nei panni di Donatella Colasanti, una donna che ha avuto un vissuto così pesante? Dal punto di vista emotivo è stato un viaggio davvero impegnativo, non potevo mai perdere di vista il rispetto verso una persona realmente esistita. Non ho avvertito fatica, certamente sentivo il peso della responsabilità, ma anche la consapevolezza di vivere un’opportunità importante. Mi sono sentita molto fiera di avere avuto la possibilità di interpretare Donatella Colasanti, una donna che, seppure nel dramma, ha contribuito a un cambiamento epocale nella società italiana. Dal provino al set, che esperienza è stata “Circeo”? Ricordo che avevo mandato un video per partecipare ai provini, senza però pensarci più di tanto. Mi hanno richiamato per vedermi dal vivo, per un provino con il regista, e mi sono resa conto che per questo ruolo stavano provinando tantissimi ragazzi. Più andavo avanti nella selezione, più mi rendevo conto che mi stavo affezionando alla storia. Alla fine, ho cominciato anch’io a credere che avrei potuto farcela. E così è stato. Alla mia carriera auguro di prendere parte sempre di più a progetti come “Circeo”, una tappa importante del mio percorso professionale.

di LA

trare nella vita di Donatella Colasanti? Sono stati mesi molto intensi sul set, il regista Andrea Molaioli mi ha lasciato molta libertà, si è sempre preso cura di me, aveva a cuore la mia opinione sulle scene, mi chiedeva sempre come @Fabrizio Di Giulio

OCORRIERE

Quali sono state le indicazioni del regista per en-

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@Adolfo Franzò

volessi raccontarle. Sono stata seguita e sostenuta passo dopo

messo di rendere veritiero il rapporto tra Donatella e Teresa.

passo sia da Andrea che da Greta, da loro ho ricevuto molti

Quando nella vita reale si va d’accordo, il resto va da solo…

consigli, non solo a livello attoriale, ma su come affrontare il lavoro dal punto di vista emotivo. Tutto questo è stato fondamentale, mi ha tranquillizzato molto. Spesso si accusano le donne di non fare squadra, Greta Scarano ha invece parlato di “sorellanza”… Con Greta non abbiamo avuto bisogno di dire niente, è stato tutto naturale. Il carattere di entrambe ha reso possibile stringere un legame molto stretto tra noi, che ha certamente per12

Una serie al femminile… Lo sguardo femminile è presente ovunque nella serie, a partire dalla sceneggiatura. Raccontiamo il movimento femminista e la sua capacità di scendere in campo e lottare per i diritti delle donne, la stessa Donatella non rinunciare alla sua battaglia, e la sua avvocata, Teresa Capogrossi, porta la voce delle donne nelle aule dei tribunali. Conosceva la storia del massacro del Circeo e quello che è ac-

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caduto dopo?

…così coraggiosa. La sua forza mi ha colpito molto, mentre

Vivendo a Roma ne avevo sentito parlare anche dai miei geni-

tutti le consigliavano di lasciar perdere, lei che era una “sem-

tori, ma non sapevo molto di Donatella Colasanti. La serie mi

pliciotta” di borgata, ci ha messo la faccia e il suo coraggio ha

ha dato l’opportunità di conoscerla, di entrare nella sua vita,

cambiato la storia italiana. Spero che il pubblico voglia vedere

nelle sue emozioni. Ha fatto una scelta forte, nonostante tut-

la serie, che i giovani possano comprendere il valore di storie

to quello che le era capitato, è andata avanti, non come una

come quella di Donatella, così drammaticamente attuale. Que-

vittima o una sopravvissuta, ma come una persona che voleva giustizia. Ha sempre combattuto in prima persona, dentro e fuori dai tribunali. Una ragazza così giovane…

OCORRIERE

sta donna è un esempio per tutte le donne, il suo gesto ha insegnato che, di fronte alla violenza, ai soprusi non bisogna far finta di niente, si deve rispondere, si deve lottare per affermare se stesse e non farsi mai dire cosa si può o non può fare.  13


UN PROFESSORE 2

L’approccio filosofico e pratico di Dante Balestra ha

@Anna Camerlingo

davvero catturato l’attenzione di un pubblico largo: la seconda stagione è infatti partita con grande successo. Diamo la parola a due grandi interpreti: Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi. L’appuntamento con la serie diretta da Alessandro Casale è il giovedì in prima serata su Rai 1

PRENDILA CON 14

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N FILOSOFIA…

OCORRIERE

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@Anna Camerlingo

ALESSANDRO GASSMANN racconta il prof. Dante Balestra

D

a dove è ripartito per questa nuova tappa del viaggio di "Un Professore"? Nuovi allievi, nuovi personaggi e molte novità interessanti che riguardano il professor Dante Ba-

racconto positivo e costruttivo, capace di fare bene anche a chi la vede. La filosofia è uno strumento fondamentale per Dante, attraverso il quale riesce ad aiutare i giovani a entrare nel mondo degli adulti. Molti progetti dedicati ai ragazzi e molti nuovi talenti impiegati nella seriaIità…

lestra, che ho l'onore di interpretare. Questa è una serie che,

I giovani vengono rappresentati in serie dedicate a loro, pen-

inutile negarlo, ha portato grandissimi ascolti ed è riuscita a

so a “Mare Fuori”, che ha riscosso un enorme successo, o alla

coinvolgere un pubblico molto ampio. Parla di giovani, di adul-

grandissima e varia offerta sulle piattaforme. “Un Professore”

ti, di anziani, e lo fa attraverso la commedia, il genere che si

restituisce certamente una fotografia della gioventù di oggi,

avvicina di più alla vita vera, per questo la più difficile da rea-

ma non lascia indietro il mondo degli adulti. Ha una forza in-

lizzare. È una delle serie che, tra le tante ormai che ho girato,

credibile e, grazie al grande successo ottenuto, alcuni dei miei

amo di più e che ho fatto perché propone storie edificanti, un

“allievi” sul set hanno continuato la loro carriera con grande

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successo. Penso a Damiano Gavino, protagonista dell'ultimo

stessi, la vita sui social si sostituisce in molti casi alla vita re-

film di Ferzan Ozpetek, penso a Nicolas Maupas che sta proce-

ale, mentre nella storia che raccontiamo avviene esattamente

dendo alla grande nella sua carriera… Sono dei veri professio-

il contrario, ci si parla, ci si guarda, ci si abbraccia. In questo

nisti, attori di grande talento, amati dai giovani, una fama che

senso credo possa essere un'indicazione importante anche per

aiuterà anche questa serie, che già così tanto bene è andata

chi fa il mestiere del genitore.

nella prima stagione.

Si ritrova nella filosofia di vita di Dante?

Che cosa le ha insegnato il rapporto con questi ragazzi?

Io sono uno che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, un ot-

Io sono stato un padre molto severo, molto affettuoso, ma non

timista per natura, cerco sempre soluzioni quando le cose non

troppo paziente. Al contrario, Dante Balestra è molto pazien-

vanno bene. Spesso le alternative a qualcosa che è andato ma-

te e soprattutto va a lavorare sulle problematiche dei giovani,

le nella mia vita si sono rivelate le migliori, il mio consiglio è

cioè i identifica quelli con maggiori problemi, si interessa di

sempre di non perdere mai fiducia in se stessi, anche quando,

loro, cosa che, secondo me, la società contemporanea fa trop-

apparentemente, le cose sembrano essere drammaticamente

po poco. I ragazzi vengono spesso lasciati soli in balia di loro

negative.

OCORRIERE

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F

CLAUDIA PANDOLFI e la sua Anita… inita una stagione se ne apre un’altra… Quando è finita la prima stagione, Anita ha fatto di tutto per sconquassare ancora di più la sua vita, è riuscita a trovare stabilità, si “fidanza” con Dante, o

quantomeno la vediamo tutta sorridente e felice con lui, abbracciata a questo gigante… Ma davvero possiamo pensare che una come Anita possa calmarsi? Ovviamente no, non è possibile, non avrei mai accettato (ride). È una donna che non riesci a mettere seduta per molto tempo, zitta ancora meno, e così la rivediamo come sempre, inquieta, ancora irrisolta, ancora più tormentata. Lei poi ha i segreti che, parliamoci chiaro, durano veramente poco. Quest’anno giocherà a carte scoperte… Cosa ritroviamo di Claudia nel suo personaggio? Io e Anita siamo molto diverse, io sono una persona abbastanza vivace, lei un po’ meno. Di veramente mio ho potuto giocare con la carta del mio essere romana che mi ha dato la possibi-

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lità di darle una dialettica molto spinta, per il resto si recita, è tutto meravigliosamente scritto in un copione. In scena la mamma di Manuel, nella realtà che cosa pensa di Damiano Gavino? Io ho un particolare amore per Damiano, ogni volta che qualcuno mi chiede “se fosse veramente tuo figlio” … io rispondo subito: “lui è mio figlio”! C’è una specie di possessività pericolosa verso questo ragazzo, gli voglio tanto bene, con lui ho lavorato veramente in maniera incredibile. Damiano è pieno di talento, è un ragazzo intelligente, sensibile e pacato, non è uno che si fa prendere da chissà quale ambizione prima del tempo. Mi è piaciuto subito, lavorare con lui è stato stimolante per me, perché quando trovo una condizione così fertile per lavorare bene, io sono felicissima. È un cast davvero molto interessante, con ragazzi poco più che adolescenti così in gamba, molto di più di come vengono raccontati, sono persone risolte, con una certa stabilità. Io a vent’anni ero una persona veramente molto disorientata. Proviamo a convincere il pubblico a seguirvi?

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@Anna Camerlingo

Io non vi forzerò mai a vedere le cose che faccio, è carino da dire, ma a un’attrice che fa promozione non si crede. Vi dico, però, che è una serie molto bella, se avete visto la prima stagione sono certa che ci seguirete anche in questa seconda volta, al contrario, potete recuperare tutto su RaiPlay. Insomma, fate quello che vi pare, e guardate “Un Professore”! Il commento del regista Alessandro Casale “Un Professore” è una serie che permette di esplorare diversi generi drammaturgici accompagnando i personaggi nel loro viaggio verso gli eventi che caratterizzano questa storia. Ho ereditato la seconda stagione di questa serie dopo una prima di successo che il pubblico ha molto amato, affezionandosi alle vicende di un professore di filosofia fuori dagli schemi e ai suoi irrequieti allievi di un liceo romano. Questa stagione vede l’arrivo di nuovi studenti nella classe del professor Dante Balestra (superlativamente interpretato da Alessandro Gassmann), ognuno con un bagaglio di vita importante e complesso, che il Professore affronta, come suo solito, con un approccio filosofico e pratico allo stesso tempo. Ho cercato, quindi, di amalgamare lo sviluppo delle vicende di questi nuovi allievi nella

OCORRIERE

rete, già ben tessuta, del gruppo della classe del liceo Da Vinci, spero senza tradire l’impostazione narrativa di Alessandro D’Alatri, il regista che mi ha preceduto. Ho avuto a disposizione un cast di talento e di grande professionalità che mi ha aiutato ad accompagnare i personaggi, sia adulti che adolescenti, nel loro percorso narrativo e mi sono allo stesso tempo adoperato, come è mio solito, per immedesimarmi nelle esistenze e nelle emozioni dei protagonisti. Ho lavorato insieme agli attori per poterci calare in un contesto decisamente realistico, senza perdere accenti di commedia di alleggerimento che fanno da corollario agli snodi sentimentali e drammatici che punteggiano la serie. Anche in questa stagione, il Professore imposta le sue lezioni sull’insegnamento delle tesi dei più noti filosofi della storia per affrontare tematiche di grande attualità a cui sono decisamente affezionato, come il cambiamento climatico, la violenza sulle donne, o il senso di responsabilità civile e morale. Spero che “Un Professore” offra al pubblico gli spunti di riflessione ed arricchimento personale che mi hanno particolarmente coinvolto, senza perdere il piacere dell’intrattenimento di qualità.

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NOI E …

Mara Venier e Lorett Il 22 novembre su Rai 1 una prima serata di

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intrattenimento e solidarietà orna anche quest’anno in prima time su Rai 1 l’appuntamento con la solidarietà per l’UNICEF “Noi e...”, in onda mercoledì 22 novembre, dagli studi televisivi “Fabrizio Frizzi” di Roma. Una serata di spettacolo

condotta da una coppia davvero “inedita” di signore della tv, Mara Venier e Loretta Goggi, per la prima volta insieme al timone di un programma. La Rai tende una mano a Unicef per sostenere la sua raccolta fondi, per far conoscere le sue attività in favore dell’infanzia al grande pubblico, per invitare il maggior numero di persone a diventare sostenitori regolari di Unicef. La serata, inoltre, vedrà la partecipazione di numerosi ospiti che contribuiranno con la loro presenza, i loro racconti

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e il loro talento a coinvolgere gli spettatori in questa grande gara di solidarietà per i bambini che soffrono in Italia e nel mondo. In un alternarsi di interviste, testimonianze e momenti di puro spettacolo, di musica, ma anche di comicità, Loretta e Mara conducono gli spettatori nel mondo Unicef, per far volgere i nostri sguardi, distratti dalle mille incombenze della nostra frenetica esistenza, negli occhi dei tanti e tanti bambini che hanno bisogno dell’attenzione di tutti. “Noi e …” sarà anche l’occasione per Mara Venier e Loretta Goggi di sperimentare un nuovo stile di intervista chiamato “io tra di voi”, in cui l’ospite sarà al centro, tra di loro, chiamato a rispondere alle differenti curiosità di Mara e Loretta. Il punto di partenza di ogni incontro con gli ospiti sarà il sogno, quello che ciascuno aveva da bambino, quello che ha dimenticato o coltivato, ma di cui si è comunque nutrito per arrivare ad essere quello che è. E i sogni che ancora oggi animano la sua vita e lo sospingono verso il

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Per aiutare i bambini malnutriti e colpiti dalle emergenze, è possibile donare tramite il numero solidale 45525 con un semplice SMS dal proprio telefono cellulare o con una chiamata da rete fissa: • 2 euro al 45525 con SMS inviato da cellulare WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali; • 5 e 10 euro al 45525 con chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali; • 5 euro al 45525 con chiamata da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile; Sarà possibile anche effettuare una donazione regolare di 9 euro mensili telefonando al numero verde 800 07 06 06.

ta Goggi per UNICEF domani. Perché i bambini hanno sogni, l’infanzia li nutre. I so-

le loro emozioni. Quello che stiamo vivendo in questi ultimi

gni dei bambini sono l’anima del futuro. Unicef lavora in tutto il

anni, in questi ultimi mesi, in questi ultimi giorni, è forse il mo-

mondo perché tutti i bambini possano continuare a sognare, a

mento più drammatico che l’umanità abbia visto dalla fine del-

coltivare i loro sogni e le loro aspirazioni, perché possano con-

la Seconda Guerra Mondiale. Gli scenari di conflitto si moltipli-

servare il diritto a sognare, soprattutto lì dove la loro infanzia

cano e si allargano e le prime vittime sono sempre i bambini.

è negata e i sogni vengono loro strappati dalla follia e dalla

I bambini sotto le bombe, i bambini tra le macerie, i bambini

rabbia degli adulti. Non mancheranno le testimonianze filma-

nei campi profughi. E non c’è solo la guerra. Le emergenze sono

te delle missioni compiute da Unicef in vari angoli del mondo,

ovunque, accanto a noi, nelle periferie delle nostre ricche città,

dall’Afghanistan, alla Turchia, alla Libia, alle nostre coste e al

come nelle periferie del mondo, nelle strade di Teheran o tra

braccio di Mediterraneo che ci separa dall’Africa, divenuto rotta

le onde del Mediterraneo. Unicef è ovunque, in 190 Paesi del

abituale di migliaia di migranti tra i quali tanti bambini. Gran

mondo cerca di portare assistenza, aiuti concreti, conforto ai

parte di queste missioni hanno visto protagonisti personaggi

bambini e alle loro madri. Per fare questo ha bisogno dell’aiu-

dello spettacolo (Alessandra Mastronardi, Fabio Rovazzi e altri)

to di tutti. La serata si inserisce nell’ambito della settimana di

che hanno potuto essere testimoni del disagio, della sofferenza

raccolta fondi (20-26 novembre) autorizzata dalla RAI con il

dei più piccoli e possono raccontare e trasmettere al pubblico

supporto di RAI per la Sostenibilità-ESG. 

OCORRIERE

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FRANCESCO GIORGINO

È la complessità,

BELLEZZA Un viaggio nel mondo e nei mondi, un giornalismo che racconta ciò che siamo per restituirci la proiezione di ciò che saremo. Perché, in “XXI SECOLO, quando il presente diventa futuro”, alto e pop si incontrano e convivono in una narrazione non scontata e accessibile. Da lunedì 20 novembre in seconda serata su Rai 1

“XXI

s ecolo, quando il presente diventa futuro”, un programma che vuole raccontare la contemporaneità

con lo sguardo rivolto al futuro. Un obiettivo che può apparire ambizioso, da dove si parte? È ambizioso perché bisogna cambiare sicuramente il metodo di analisi delle notizie e dei fatti, però è doveroso, soprattutto per il Servizio Pubblico radiotelevisivo, ed è sfidante farlo sulla prima rete generalista. Siamo incoraggiati dal fatto che è sicuramente l’attualità il punto di partenza di ogni ragionamento, non è semplicemente la delineazione di scenari futuri, possibili o probabili che siano, né è soltanto la forza dell’anticipazione degli eventi. C’è anche una forza che deriva dal radicamento ai fatti, così come si sviluppano nell’ambito dell’attualità quotidiana, italiana e internazionale, in più generi, dalla politica agli esteri, dall’economia alla cronaca, alla società, all’ambiente. Con una forte sensibilità verso i dati empirici... È sfidante, sicuramente ambizioso, ma partiremo sempre dalla realtà: da evidenze manifestate. Useremo i dati, le statistiche per spiegare temi, fenomeni, i dati più autorevoli, accertati, in modo da non sbagliare nella segnalazione dei trend. Mi avvarrò sempre della collaborazione di esperti per inquadrare il tema.

responsabilità della gestione dei temi, prevalentemente rappresentanti del mondo politico-istituzionale. Il mondo e la nostra vita stanno cambiando con una velocità eccezionale, cosa deve fare l’informazione per rimanere al passo? Deve munirsi di chiavi interpretative nuove, che sappiano osare ed essere interdisciplinari dal punto di vista metodologico. L’era post-moderna, come dicono gli studiosi di scienze sociali, è quella della iper comunicazione, ma è anche l’era della iper complessità. La complessità dei fenomeni, dei temi, non la affronti con chiavi interpretative vecchie, del passato, ragionando per settori che non riescono a essere interconnessi tra loro. Devi collegare i puntini. La complessità non deve fare paura… Io aggiungo, è dovere del Servizio Pubblico raccontarla. La sfida di questo programma, oltre che anticipare possibili sviluppi dei fatti, è quella di spiegare in modo molto semplice questioni che sono oggettivamente complesse, che non possono essere ridotte alla logica tipica della comunicazione post-moderna che è quella della polarizzazione, del bianco e nero. Tra il bianco e il nero c’è il grigio, c’è la complessità e noi dobbiamo provare a raccontarla. Utilizzeremo tre linguaggi: i dati, il talk in modalità one to one, e i reportage sul campo.

Ci sarà spazio per la parte dell’analisi, per quella dell’opinione

Negli ultimi anni abbiamo capito ancora di più come ciò che

e dell’interlocuzione con i decision-maker, coloro che hanno la

accade fuori dai nostri confini ci riguardi da vicino, pensiamo

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@Iwan Palombi


al covid, ai conflitti alle porte dell’Europa. Di ciò che accade sul Pianeta conosciamo solo una minima parte, c’è il rischio di altre brutte sorprese? Dobbiamo andare oltre. Fermarci in superficie ci fa comprendere soltanto una parte minima della complessità a cui facevo riferimento. Abbiamo due guerre che non sono slegate tra loro, che vanno lette in una logica di correlazione reciproca. Abbiamo una geopolitica che impatta sulla geoeconomia e abbiamo una geoeconomia che condiziona in modo sensibile, forte, la stabilità o la destabilizzazione del quadro politico internazionale. Il tema del conflitto va letto in chiave politica, economica, sociale, religiosa, culturale. Normalmente il giornalismo d’approfondimento, quello dei telegiornali, del web si incentra sulla prima e sulla seconda domanda: Che cosa sta accadendo? Perché sta accadendo? Qui invece si vuole provare a raccontare gli sviluppi avventurandosi su percorsi, sentieri che sono chiaramente probabilistici o possibilistici, ma sempre partendo da quelli che sono i dati della realtà. Tutto questo con il linguaggio e i tempi della televisione. La contaminazione di linguaggi è il modo migliore per tenere insieme l’esigenza dell’approfondimento e l’essere pop, popolari. A volte diamo per scontato che il pubblico conosca il significato di alcune definizioni, credo che si debba cominciare dall’inizio, soprattutto da termini che entrano a far parte del linguaggio corrente ma di cui non si conosce il significato vero e proprio. Hai scelto la formula del faccia a faccia, forse non ti piacciono i salotti rumorosi? Diciamo che ce ne sono troppi (sorride). Non avrebbe avuto senso rifare le stesse cose che fanno gli altri, peraltro dalla mattina alla sera tardi. Provo a far parlare ospiti che hanno la responsabilità del tema: politici di livello elevato, anche dal punto di vista istituzionale, rappresentanti del governo, dell’opposizione, amministratori delegati delle grandi aziende, esponenti della società civile, del mondo della cultura, dell’arte, dello sport. Soprattutto quando questi ultimi hanno delle storie di futuro da raccontare. Vorrei provare, nel mio piccolissimo, a cambiare un po’ la narrazione su questo Paese. Ci sono molte più cose positive di quanto noi non pensiamo e bisogna aiutare il pubblico a capire quello che sta avvenendo. Il punto di ricaduta sarà sempre il racconto dei temi, ma immaginando le conseguenze di questi sulla vita dei cittadini.

Il giornalista rimane ancora il cane da guardia della democrazia? 24

@Iwan Palombi

Come nasce una buona intervista? Con tantissimo studio, preparazione. Bisogna sapere quasi tutto della persona che vai a intervistare. Se è un politico di primo piano devi rileggerti tutte le sue dichiarazioni, le sue interviste, e quando cominci a buttar giù le domande devi sempre porti nell’ottica di chi ti ascolta e chiederti: se il pubblico fosse stato al mio posto cosa avrebbe chiesto a quel ministro, a quel personaggio? Facendo questo sei in linea con la competenza specifica del soggetto rispetto al tema e anche con le aspettative della gente.

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Credo moltissimo nella logica del giornalista come watchdog, però dobbiamo prendere atto di una cosa, e ti do una suggestione, come organizzazione professionale non siamo più gli unici a intermediare tra la realtà rappresentabile e il pubblico. Accanto a noi ci sono tanti soggetti che non sono riconducibili all’organizzazione professionale giornalistica e che comunque producono contenuti che spesso vengono fruiti, a torto o a ragione, come se fossero contenuti informativi. Perché il giornalismo serve ancora, a maggior ragione di fronte alla complessità dei nostri tempi? Perché si fonda su competenze tematiche, relazionali, su competenze tecnico-espressive e deontologiche. Più aumenta la complessità più servono dei soggetti mediatori, preparati, tra realtà e pubblico. L’equilibrio nasce anche dalla competenza tematica. Poi, per quanto ci riguarda, lo dico anche come direttore dell’Ufficio studi della Rai, la bussola è il pluralismo, parola che va declinata non solo in senso politico, ma anche valoriale, culturale, sociale e soprattutto territoriale. Ed è questa la nostra forza, avere occhi e orecchie un po’ in tutto il mondo, con i nostri colleghi, corrispondenti, è così sul territorio nazionale con la Testata giornalistica regionale, ci diversifichiamo per mezzi, per linguaggi, per tipologie di pubblico. Questa è già la garanzia del pluralismo, avendo sempre nel Contratto di servizio la bussola del nostro agire quotidiano. Da giornalista e da docente ti confronti quotidianamente con le nuove generazioni. Come si devono approcciare alla lettura della contemporaneità? Li sto abituando lentamente a capire che è vero che in questo nostro tempo così incontinente, è molto facile accedere ai contenuti, alla conoscenza attraverso fonti informali, come le piattaforme, ma questo deve solo innescare in loro la curiosità, che non è sufficiente se non è suffragata da un grande bisogno di studio e di analisi, mettendo a confronto le fonti più diverse. Altra cosa che provo sempre a trasferire è il contrasto al cosiddetto information disorder, alle fake news se vogliamo semplificare. Alleno i miei studenti allo sguardo comparativo tra i vari contenuti, a individuare le fonti più qualificate, a non fermarsi in superficie, a sottoporre sempre a un processo di verifica ciò che ti viene detto. Cosa ti insegnano i giovani, i tuoi studenti? A considerare l’attenzione come la vera risorsa di questo nostro tempo. Loro ti dicono: non ti ascolto a prescindere, ma solo se tu riesci a colpire la mia attenzione. Vale nell’accademia, in televisione, nella vita. Loro sono curiosi e al tempo stesso impietosi. Per cui è un allenamento straordinario a dire le cose giuste ma nel modo giusto. Ho lavorato scientificamente sulla dicotomia interesse vs importanza. Non è vero che si devono dare in televisione solo le cose che interessano tutti, si possono dare anche quelle che interessano gruppi meno consistenti di pubblico, l’importante è farlo in un modo che sia compatibile con la fruizione del contenuto. Non ci sono argomenti tabù per la televisione, la differenza la fa il modo in cui li racconti.  25


#JESC

Sognando UN MONDO NUOVO A Nizza, per la ventunesima edizione del Junior Eurovision Song Contest, l’Italia tiferà per Ranya e Melissa, interpreti di un duetto inedito nel pomeriggio

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di domenica 26 novembre su Rai 2 e RaiPlay

Riparte l’avventura della Rai al Junior Eurovision Song Contest. A rappresentare l’Italia saranno Melissa e Ranya con “Un mondo nuovo”. Le due giovani artiste, entrambe meno di 14 anni, provengono dalla prima edizione italiana di “The Voice

Kids”: la vincitrice Melissa Agliottone, di Civitanova Marche, insieme a un’altra finalista Ranya Moufidi, di Ciserano, in provincia di Bergamo. Direttore artistico del brano è il noto cantautore Franco Fasano, che vanta un’ampia esperienza nella produzione di canzoni per bambini e ragazzi. La manifestazione, giunta alla ventunesima edizione, si terrà domenica 26 novembre a Nizza, in Francia, Paese vincitore dell'edizione 2022. Anche quest’anno Rai Kids seguirà il Junior Eurovision Song Contest con una diretta, da Nizza e dagli studi Rai di Torino, che andrà in onda nel pomeriggio di domenica 26 novembre su Rai 2 e RaiPlay. A commentare la manifestazione sarà il conduttore Mario Acampa insieme ad altri ospiti. Il Junior Eurovision è un modo per dare spazio a giovanissimi talenti di tutta Europa e per far conoscere, con canzoni e coreografie, la ricchezza delle tradizioni artistiche e musicali del nostro continente. Con “Heroes”, lo slogan di questa edizione, l’evento canoro vede la partecipazione, oltre all’Italia, di Albania, Armenia, Estonia, Francia, Georgia, Germania, Irlanda, Macedonia del Nord, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Ucraina. Rai Kids si è occupata della scelta delle giovani interpreti e del brano, in collaborazione con Universal Music Italia, che produce il brano delle due giovani artiste. L’iniziativa è realizzata con la collaborazione e la supervisione della Direzione Relazioni Internazionali e Affari Europei della Rai, a cui è affidato il coordinamento delle attività legate all’evento in loco, con particolare riferimento ai rapporti con la produzione dell’Host Broadcaster France Télévisions e l’European Broadcasting Union (EBU).

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OCORRIERE

RANYA & MELISSA SI RACCONTANO

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om’è iniziata questa avventura? Melissa: Il nostro viaggio è iniziato con la partecipazione a The Voice Kids. Il mio si è concluso con una vittoria, quello di Ranya arrivando in finale. Siamo veramente contente di andare a Nizza in due. Ranya: E’ un’emozione grandissima rappresentare tutto il popolo italiano, è un’opportunità grandissima. Parliamo della vostra canzone… Melissa: “Il mondo giusto” è un inno alla speranza di un mondo che possa cambiare per dare spazio alle cose belle come l’amicizia, la pace, la musica. Ranya: Sul palco dell’ESC porteremo la nostra sorellanza, la nostra voglia di cantare, ma soprattutto la nostra amicizia. Cosa rappresenta per voi la musica? Melissa: Per me è tutto, a volte riesce anche a funzionare come medicina, con me l’ha fatto. Ho iniziato a fare musica a otto anni, soffrivo di attacchi di panico e, grazie alla musica, sono riuscita, un passo alla volta, a venirne fuori. Ranya: Io invece vedevo il mio papà fare musica. Avevo quattro anni e piano piano mi sono aggrappata a quel mondo, ho iniziato a cantare e a fare musica anch’io. Qual è il vostro sogno? Melissa: Il mio è continuare con la musica, magari riuscire ad arrivare sul palco di Sanremo e, chissà, anche su quello dell’Eurovision dei big. Ranya: Sogno di continuare a divertirmi con la musica e con Melissa, e magari intraprendere anche la strada della recitazione. Tre motivi per cui votarvi? Se anche voi sperate in un mondo giusto, votateci. Se anche voi condividete una passione così intensa, votateci (il voto è gratuito). Se amate sognare, votateci a partire dalle otto del 24 fino al 26 novembre. 

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@Iwan Palombi

NOVITA’

FULL CONTACT Notizie che colpiscono Un modo diverso di raccontare l’Italia, la politica, la società: la giornalista Laura Tecce conduce il nuovo programma del sabato pomeriggio di Rai 2. Dal 25 novembre alle 17.15

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abato 25 novembre andrà in onda la prima puntata di “Full Contact - Notizie che colpiscono”, il nuovo appuntamento televisivo del sabato pomeriggio di Rai 2 condotto da Laura Tecce, in onda dalle 17.15 alle 18.10. Ogni puntata si aprirà con la notizia della settimana – quella che ha colpito l’opinione pubblica e fatto discutere sui

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social – o, al contrario, quella che era sfuggita e merita di essere approfondita. Il tema sarà discusso in un “match” tra due ospiti che sull’argomento hanno una visione opposta, anche con l’aiuto di filmati, servizi e interviste ai protagonisti della vicenda. La seconda parte del programma, “secondo round”, è dedicata alla notizia che per settimane ha catalizzato l’attenzione del web e del mondo dell’informazione per poi sparire in un cono d’ombra. Insomma, a pieno “contatto” dentro le notizie. Notizie di costume e attualità che spingono al confronto. Un modo diverso di raccontare l’Italia e le sue evoluzioni politiche e sociali.

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OCORRIERE

Nelle librerie e negli store digitali

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ario TozziSERVIZIO è geologo PUBBLICO e ricercatore del nr, divulgatore scientifico, saggista, aure e conduttore televisivo. È membro el consiglio scientifico del wwf ed è Caaliere della Repubblica Italiana. Dal 13 al 2023 è stato presidente del Pardell’Appia Antica. Tra le numerotrasmissioni che ha condotto ricordiao: “Gaia – Il pianeta che vive”, in onda Rai 3 dal 2001 al 2006; “Terzo Piane”, sempre su Rai 3, dal 2007 al 2008; “La aia scienza” (insieme al Trio Medusa), in nda su La7 dal 2009 al 2010; “Fuoriluoo”, in onda su Rai 1 dal 2014 al 2017. Dal 19 conduce su Rai 3 “Sapiens – Un solo aneta”. a le sue ultime pubblicazioni ricordiaTorna Mario Tozzi con le sue incursioni nel passato, o: L’Italianelintatta. Viaggio nei luoghi presente e nel futuro della vita degliitaliauomini. non alterati dagli25uomini fermi nel temDa sabato novembreealle 21.45 su Rai 3 (2018), Come è nata l’Italia. All’origine lla grande bellezza (2019), Uno scomodo uilibrio. Uomini, virus e pianeta" pandemie (2021), apiens - Un solo torna con la sesta stagione ad appassionare un pubblico editerraneo inaspettato (2022), editisempre da più di capire fenomeni comondadori. Nelattento 2023,e desideroso per Einaudi Ragazplessi attraverso quell’approccio alla divulgazioha pubblicato Perché il clima sta camne scientifica che da sempre contraddistingue il lavoro di MaTozzi.Rai L’appuntamento Rai 3 sabato novembreealle ando?. rioPer Libri èè su autore di 25 Un’ora 21.45. La nuova stagione di "Sapiens un solo pianeta" cercheezzo per salvare il mondo (con Lorenzo Barà di rispondere a interrogativi che riguardano la natura, i mari, ioni, 2020). i fiumi, la storia dei Sapiens, le loro scelte di vita e le contami-

SAPIENS

UN SOLO PIANETA

"S

F O T O D I PA O L O D I L E T T O / I PA

nazioni prodotte dall’incontro di diverse culture. Il nuovo ciclo di puntate si apre proprio con le condizioni in cui versano mari e oceani, considerati l’ultimo esempio di "mondo selvaggio". In un parallelismo tra il Mar Mediterraneo e gli oceani, Mario Tozzi racconta le origini del mondo sommerso e la fragilità del suo ecosistema minacciato da una pesca selvaggia, dal traffico commerciale e turistico, dalla presenza record di idrocarburi, inquinamento e isole di plastica. Dalla Polinesia del Tirreno, le isole Pontine, Mario Tozzi racconta come le isole siano dei veri e propri laboratori di diversità biologica. "Sapiens - un solo pianeta", prodotto da Rai Cultura, è un programma di Mario Tozzi, Alberto Puoti, Giovanna Ciorciolini, Fosco D’Amelio, Giuseppe Giunta, Elisabetta Marino, Riccardo Mazzon, Fabio Roberti, e Stefano Varanelli. Produttore esecutivo Valentina Valore. Capo progetto Eleonora De Angelis. La Regia è di Luca Lepone.  DIRECTOR: GIACOMO CALLO P H I C D E S I G N E R : D AV I D E N A S TA

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OCORRIERE

LIBRI

PIÙ NATURA,

MENO CEMENTO

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ome dimostrano tragicamente anche le cronache recenti, quasi il 94 per cento dei comuni italiani è a rischio idrogeologico. Frane e alluvioni sono sempre più causa di devastazione e morte ed è dunque neces-

sario un deciso e repentino cambio di passo. Analizzando cause e false cause, soluzioni e false soluzioni, in “Oltre il fango” Mario Tozzi riflette su quali comportamenti virtuosi possano tamponare le manifestazioni della natura e su quali siano, invece, i comportamenti sbagliati, che possono solo peggiorare condizioni già al limite. Di fronte a quella che spesso sembra una rivolta degli elementi naturali, stiamo affrontando la sfida della crisi climatica e del degrado territoriale con le armi spuntate di sempre: grandi opere e interventi pesanti su fiumi e montagne. Ma è la risposta giusta? A giudicare dai risultati sembrerebbe di no. «Occorre – spiega Tozzi – rinaturalizzare il territorio, come vuole anche la nuova legge europea. Più natura e meno cemento significa anche più sicurezza, oltre che un’economia più garantita perché non c’è economia se il sistema naturale non viene conservato. Si potrebbe dire che non c’è un’economia sana, se non c’è una biosfera sana». “Oltre il fango”, edito da Rai Libri, è disponibile nelle librerie e negli store digitali. 31


VIVA RAI 2!

Il risveglio con il sorriso Mahmoo d e il suo cock tail d’amore

Da Mahmood a Marcella Bella, da Pierfrancesco Favino a Gaia e a Emma Marrone. Musica, ironia e grandi ospiti per lo show del mattino della Rai. Ripercorriamo insieme la settimana al Foro Italico

E Who opi Gold berg ring razi a

Gaia ci port a a Tokyo

Mon tagne verdi, Marcella emozion a all’a lba

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OCORRIERE

Fiore e Mahmoo d, l’om aggi o a SisterAc t

Ma dove van no i mar inai

Pier fran cesc o e la cult ura al sem aforo

L’ann unci o di Fede rica Pelle grin i: mia figlia nasc erà in acqu a

Iniz iamo dalla fine con Emm a 33


CINEMA

La chimera Nelle sale dal 23 novembre il film scritto e diretto da

vizio della banda: sente il vuoto. Il vuoto della terra nella quale

Alice Rohrwacher che conduce lo spettatore nella Tu-

si trovano le vestigia di un mondo passato. Lo stesso vuoto che

scia degli anni Ottanta, dove alcuni tombaroli vivono trafugando reperti etruschi. Nel cast Josh O’Connor,

ha lasciato in lui il ricordo del suo amore perduto, Beniamina. In un viaggio avventuroso tra vivi e morti, tra boschi e città, tra feste e solitudini, si svolgono i destini intrecciati di questi per-

Carol Duarte, Isabella Rossellini, Alba Rohrwacher,

sonaggi, tutti alla ricerca della Chimera. Dal 23 novembre nelle

Vincenzo Nemolato

sale il film scritto e diretto da Alice Rohrwacher, interpretato da Josh O’Connor, Carol Duarte, Isabella Rossellini, Alba Rohrwa-

O

cher e Vincenzo Nemolato. «Nel luogo in cui sono cresciuta ca-

sua sciagurata banda di tombaroli, ladri di corredi etruschi e di

perchiato una tomba villanoviana, o dell’altro che scavando di

meraviglie archeologiche. Arthur ha un dono che mette al ser-

notte vicino alla necropoli aveva rinvenuto una collana d’oro

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gnuno insegue la sua chimera, senza mai riuscire ad afferrarla. Per alcuni è il sogno del guadagno facile, per altri la ricerca di un amore ideale... Di ritorno in una piccola città sul mar Tirreno, Arthur ritrova la

pitava spesso di ascoltare storie di segreti ritrovamenti, di scavi clandestini e di avventure misteriose – dice la regista – bastava restare in un bar la sera tardi, o fermarsi in una fraschetta di campagna per sentire di quel tale che col trattore aveva sco-

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così lunga da poter circondare una casa, e dell’altro ancora che era divenuto ricco, in Svizzera, vendendo un vaso etrusco che aveva trovato nell’orto». Il film affronta anche uno dei temi più vasti che abbiano riguardato l’Italia e molti paesi culle di antiche civiltà nel Novecento e soprattutto dal dopoguerra in poi, che è il mercato delle opere d’arte antiche, il loro traffico illecito, in particolare dei beni archeologici, aiutato dall’incuria e dall’abbandono dei siti archeologici. Questo traffico si è affermato in particolare nella zona dell’Etruria, e ha messo radici tra i giovani di una generazione spinta da un moto di rivalsa che voleva in qualche modo vendicarsi di una serie di torti subiti socialmente. Volevano guadagnare in un altro modo, senza padroni, sentivano quasi che i ritrovamenti gli spettassero di diritto in quanto abitanti di quella zona. Questo diritto non scritto proviene probabilmente dalla memoria di grandi compagnie di scavo finanziate da privati, come ad esempio le campagne archeologiche volute da Luciano Bonaparte o dal Re di Svezia, che marcarono la memoria degli abitanti dell’Etruria. Protagonista assoluto de “La Chimera” è Arthur, lo straniero. Abita sulle mura della città: né dentro né fuori. Viene da un Paese non ben identificato, Inghilterra, Irlanda... Ma forse non è importante, lui stesso non vuole svelarlo. Escluso dal viavai quotidiano, eppure parte determinante della banda che lo ha scelto come guida e capo, Arthur fa parlare molto di sé.

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LA PIATTAFORMA RAI

STARSTRUCK

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essie è una ragazza neozelandese che vive nel cuore di Londra ed è alla ricerca del suo posto nel mondo. La sua vita cambia quando, durante una festa di Capodanno, si imbatte in Tom. Quella che sembra l'avventura di una notte, diventa una storia molto più complicata nel momento in cui si rende conto che Tom è una famosa star del cinema e che prova per lui dei sentimenti molto profondi. Regia: Rose Matafeo, Alice Snedden, Karen Maine, Jamie Jay Johnson. Nuova stagione, tra le serie Original di RaiPlay.

LA CASERMA

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orna il docureality che accompagna i ragazzi verso la vita adulta. Anche in questa seconda stagione un gruppo di giovanissimi appartenenti alla "Generazione Z", di tante diverse provenienze e con storie molto differenti tra loro, vivranno un'esperienza indimenticabile. Per loro sarà un'occasione per crescere, singolarmente e in gruppo, tra regole da rispettare e prove da superare, prima di tutto con loro stessi. 

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asta un Play! I

E VIVA IL VIDEOBOX

l programma si prepara a raccontare l'Italia dei mille talenti attraverso una carrellata di esibizioni e interventi originali, che vedremo in onda tutti i giorni con incursioni a sorpresa di personaggi noti. Un gioco televisivo dove si vince solo un momento di gloria in TV, in cui cantanti, barzellettieri, prestigiatori e performer di ogni genere, o aspiranti tali, gente comune e chiunque abbia voglia di raccontare le proprie inclinazioni, più o meno artistiche, potrà farlo inviando la propria candidatura a www. rai.it/raicasting. Regia: Pietro Pellizzieri. 

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FAKE OR REAL

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a non crederci!". È questa la parola chiave della campagna Fake or Real rivolta ai giovanissimi. La content creator Emma Galeotti smonta con ironia e senso critico bufale, notizie false e fuori contesto. Ricordando a tutti che abbiamo un grande potere: pensare prima di condividere. Come riconoscere le notizie ingannevoli? Regia: Marco Lorenzo Maiello. Conduce: Emma Galeotti. 

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MUSICA

A MILANO LE CANZONI IMMORTALI DEI METALLICA Unica data in Italia per lo storico gruppo heavy metal statunitense: mercoledì 29 maggio nel capoluogo lombardo. Sarà un esclusivo e immenso concerto che James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo porteranno, la prossima estate, a un numero limitatissimo di festival europei

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quattro cavalieri del metal saranno a Milano per un’unica data esclusiva. Si esibiranno il 29 maggio con uno show più imponente che mai. Le loro canzoni immortali, da «Master of Puppets» a «Seek and destroy», si uniranno ai brani dell'ultimo album in un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica di tutte le generazioni, agli I-Days Milano all’Ippodromo Snai La Maura. Quello dei Metallica sarà un esclusivo e immenso concerto che James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo porteranno a un numero limitatissimo di festival europei la prossima estate per il loro M72 Tour, accompagnati da un palco spettacolare sulla scia di quel-

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lo visto al Power Trip di Indio in California lo scorso ottobre e che ha lasciato tutti a bocca aperta, e con l’iconico “snake pit”. Un’occasione imperdibile per i fan della band per intraprendere un viaggio in musica con canzoni immortali che hanno fatto la storia del metal e della musica oltre ai brani dell’ultimo e dodicesimo album “72 Seasons” pubblicato nel mese di aprile. La conferma della partecipazione dei Metallica agli I-Days Milano 2024 fa seguito all’annuncio nelle scorse settimane della partecipazione dei Green Day, dei co-headliner Avril Lavigne e Sum 41 con i Simple Plan e di Tedua, primo headliner italiano nella storia della manifestazione dopo lo straordinario successo del suo tour nei palasport. Nato nel 1999 e inizialmente noto come Independent Days Festival, l’I-Days ha ospitato fin dagli esordi grandi nomi della musica mondiale: Arcade Fire, Arctic Monkeys, Blink 182, Green Day, Imagine Dragons, Justin Bieber, Kasabian, Liam Gallagher, Linkin Park, Manu Chao, Muse, Nine Inch Nails, Noel Gallagher's High Flying Birds, Pearl Jam, Placebo, Queens Of The Stone Age, Radiohead, Sigur Ros, Sonic Youth, The Killers, The Offspring, Tool, Velvet Revolver.

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RADIO1 PLOT MACHINE

LA GARA DEI RACCONTI AUTUNNO 2023

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unedì 20 novembre nuova sfida per la Gara dei Racconti Autunno 2023 di Radio1 Plot Machine. In onda alle 23.30 con Vito Cioce e Marcella Sullo. Ospite Luigi Ciatti, avvocato cassazionista, tra i soci fondatori dell’Ambulatorio Antiusura onlus, che con il giornalista Mauro Bazzucchi ha pubblicato il libro “Sotto strozzo, una storia vera” (Solferino). Vengono selezionati 2 racconti per ciascuna puntata, letti dalle voci di Radio1 Rai e poi votati sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine. In palio per il Vincitore della Gara la partecipazione come ospite in una puntata speciale del programma prima di Natale. Live streaming e podcast sull’app RaiPlaySound.

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DONNE IN PRIMA LINEA Il Commissario Maria Pia Tranchino è in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania con sede a Napoli ed è formatore per i progetti dedicati alla sicurezza in ambito ferroviario. «Chi sceglie di indossare la divisa – dice - deve sentirla come una missione a servizio della collettività»

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ottoressa, perché ha scelto di indossare la divisa della Polizia di Stato? Sono una tra le prime donne in Polizia, che dal 1986 hanno potuto accedere ai vari ruoli della Polizia di Stato. Sono ormai trascorsi 37 anni. Comunque, fin da bambina, alla domanda: “Cosa vuoi fare da grande?” ho sempre risposto “La poliziotta”. Devo dire che sono figlia d’arte, ho seguito le orme di mio padre Giuseppe, che ha prestato servizio presso il Reparto Operativo della stazione di Napoli Centrale fino al 1992, anno della sua quiescenza, ma non ho mai lavorato con lui. Sin da bambina guardavo mio padre come un idolo, mi innamoravo della sua divisa e del suo grande senso del dovere, ma anche della sua umanità, di cui ho avuto riscontro da tante persone che lo hanno conosciuto. Un esempio che ho voluto seguire nella mia carriera! Quali le tappe fondamentali della sua carriera? Il primo incarico dopo il corso mi ha vista impegnata nella Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria di Roma. Facevo servizio antiborseggio, all’inizio lavoravo in borghese, ma la divisa e i suoi valori sono sempre stati in me. Un’esperienza formativa da un punto di vista investigativo. Successivamente sono stata trasferita al Compartimento Polizia Ferroviaria di Napoli dove ho avuto la Responsabilità di diversi Uffici. Posso dire oggi di essere una “veterana” della Polizia Ferroviaria!

Ci racconta qual è il suo ruolo? Sono Commissario della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania con sede a Napoli. Sono formatore per i progetti dedicati alla sicurezza in ambito ferroviario. Sono sempre più frequenti, tra adolescenti, le sfide con i treni che, al giorno d’oggi, vengono lanciate sui social. Alcune attività estreme sono lesive per il prossimo e per chi le ac-

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cetta e rappresentano un vero pericolo per chi segue alla 42

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E ORME PAPÀ

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lettera le indicazioni di chi le lancia in rete e si concludono in modo tragico per tanti ragazzi. Come prevenirle? I giovani ed in particolare gli adolescenti oggi più che mai hanno bisogno di punti di riferimento. L’intervento educativo è il modo migliore per raggiungere lo scopo, per offrire ai giovani delle occasioni di informazione e riflessione che consentano di acquisire la consapevolezza delle conseguenze dei propri comportamenti. È la via maestra per far breccia negli studenti, dalla scuola primaria alle superiori, con la divulgazione dei principi basilari in materia di legalità e sicurezza ferroviaria. Il nostro impegno è quello di sottolineare i pericoli di alcuni comportamenti a rischio causati dalla distrazione, o anche quelli messi in atto volutamente dai ragazzi. È il caso delle cosiddette “challenge”, cioè delle sfide con il treno. Lo scorso anno un ragazzo, sfidato dal “gruppo”, è stato sorpreso dai colleghi a camminare sui binari: il gioco era quello di attendere il treno e spostarsi all’ultimo momento. La posta in gioco un momento di notorietà da “figo”. Una prova di coraggio e per qualcuno anche il modo per farsi accettare dai compagni. Inoltre, cerchiamo di metterli in guardia dal rischio di imitare le bravate di chi mette sui social i selfie che si fanno i ragazzi mentre il treno passa dietro di loro o i video di chi aspetta l’arrivo del treno disteso sui binari. Video che analizziamo insieme ai ragazzi, facendo notare loro di trovarsi davanti ad un video “fake”, cioè un video falso montato ad hoc. Train to be cool… ci parla di questa campagna di sensibilizzazione della Polizia Ferroviaria? Questa campagna nasce nel 2014, con la collaborazione della Facoltà di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma ed del Ministero dell’Istruzione. “Train…to be cool”, che tradotto significa "Allenarsi a essere fighi" fa riferimento a come la società intende una persona "cool", ovvero uno che spesso trasgredisce le regole. Il compito degli incontri è ribaltare questa convinzione: la persona "cool" è quella che rispetta le regole perché salvaguarda la propria vita e quella di chi le sta intorno. Un progetto che a Napoli negli anni ha fatto anche tappa al Giffoni Film Festival, al COMICON-Salone Internazionale del Fumetto, a Giochi senza Barriere per i ragazzi diversamente abili ed ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi a non tenere comportamenti scorretti e a rischio, che va nelle scuole di ogni ordine e grado, presentando slide e video, legati al tema della sicurezza in ambito ferroviario. Purtroppo, ci sono molti che ancora hanno comportamenti a rischio come chi non rispetta la linea gialla, che attraversano i binari ed i passaggi a livello con le barriere abbassate, o ancora che cercano di salire sul treno già in movimento. I primi risultati importanti arrivano proprio dai giovani, che ci riconoscono un ruolo di riferimento, e non repressivo, per la capacità di comunicare ed interagire con loro.

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Se anche un solo ragazzo mette a frutto i nostri consigli è già un grande risultato, e comunque i questionari anonimi pre e post incontro che i ragazzi compilano, analizzati dagli psicologi dell’Università, indicano un feed back positivo. Un grande risultato soprattutto quando riusciamo a conquistare chi all’inizio ci aveva accolto con diffidenza e dopo viene a cercarci per parlare dei suoi problemi personali. Questa è la nostra soddisfazione più grande. Vuol dire che siamo riusciti a trasmettere il nostro lato umano e a rimanere nella loro mente e nel loro cuore.

storia e archivistica, Ilaria 28 anni, laureata in Psicologia, ora

Difficile conciliare carriera e famiglia? Bisogna sapersi organizzare. Mio marito è un collega in quiescenza, ma che ha lavorato fino a pochi mesi fa al Reparto Mobile di Napoli, abbiamo tre figli: Simone 30 anni, laureato in

La passione, il senso del dovere, la professionalità uniti all’u-

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sta frequentando il corso da Tenente Psicologo dell’Arma dei Carabinieri, Daniele 19 anni, frequenta la Facoltà di Informatica. In famiglia c’è una grande complicità. Organizzazione, rispetto e passione sono i tre ingredienti fondamentali che abbiamo cercato di infondere anche nei figli. Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere la sua carriera manità non devono essere mai tralasciati. Chi sceglie di indossare la divisa deve sentirla come una missione a servizio della collettività.

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GLI ESPLORATORI

K2, la montagna selvaggia Uno speciale in prima visione che racconta l’impresa

Un’impresa ricostruita dallo Speciale di Giancarlo di Giovine

di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. Venerdì 24

e Andrea Orbicciani, per la regia di Leonardo Sicurello, “K2, la

novembre alle 21.10 su Rai Storia

montagna selvaggia”, in onda in prima visione venerdì 24 no-

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l 31 luglio del 1954 due italiani raggiungono, primi nella storia, la vetta della montagna selvaggia del K2. I loro nomi sono Achille Compagnoni e Lino Lacedelli e sono membri di una spedizione guidata dal geologo Ardito Desio.

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vembre alle 21.10 su Rai Storia per la serie “Gli esploratori”. La loro è una grande impresa, un’impresa italiana, di un Paese che è uscito distrutto dalla guerra e che si riscatta davanti agli occhi del mondo intero.

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La settimana di Rai Storia

Cronache di donne leggendarie Elena: la santa imperatrice

5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità Il caso Nerone

Passato e Presente JFK assassinio di un presidente

L’imperatore romano considerato uno dei più brutali, folli e crudeli sovrani della storia fu vittima di una gigantesca campagna diffamatoria? Martedì 21 novembre ore 21.10

L’omicidio del Presidente John Fitzgerald Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963, è uno degli omicidi politici più noti e discussi di tutti i tempi. Mercoledì 22 novembre ore 20.30

Passato e Presente Mussolini e le donne

Nel secolo breve 1953, primi sull’Everest

Una giornata particolare Dacia Maraini. La violenza

Nel corso della sua vita, il duce ha avuto relazioni con moltissime donne. Alcune lo hanno accompagnato nei momenti decisivi della sua esistenza. Giovedì 23 novembre ore 20.30

La storica impresa degli alpinisti Tenzing Norgay ed Edmund Hillary che per primi il 29 maggio 1953 scalarono l’Everest, la montagna più alta della Terra. Venerdì’ 24 novembre ore 22.10

Dacia Maraini va alla scoperta di documenti sulla condizione della donna, soggetto vessato per antonomasia. Sabato 25 novembre ore 17.45

Elena e Costanza, madre e figlia dell’imperatore Costantino il Grande, entrambe sante, sono protagoniste della puntata. Lunedì 20 novembre ore 21.40

Binario cinema Il grande uno rosso È stato il simbolo della prima divisione di fanteria dell’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale e dà il titolo al film di Samuel Fuller con Lee Marvin, Mark Hamill, Robert Carradine. Domenica 26 novembre ore 21.10

OCORRIERE

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DIVINI DEVOTI

I Francescani a Santa Maria in Ara Coeli Alla scoperta dei grandi ordini religiosi, visti attraverso le chiese più importanti: è la serie con il professor Claudio Strinati in onda da venerdì 24 novembre alle 20.25 su Rai 5

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na serie dedicata alla scoperta dei grandi ordini religiosi, visti attraverso le chiese più importanti: è “Divini devoti” con il professor Claudio Strinati, in onda da venerdì 24 novembre alle 20.25 su Rai 5. Primi protagonisti, i Francescani e la chiesa Santa Maria in Ara Coeli – dove risiedono dalla metà del 1200. Un edificio estremamente interessante sia dal punto di vista artistico sia

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da quello “leggendario”. La puntata si svolge quasi tutta all’interno della basilica, ma anche sulla piazza e la scalinata del Campidoglio, per rievocare la leggenda medievale di Augusto e la Sibilla. L’imperatore avrebbe avuto qui la visione di una donna con un bambino in braccio, motivo per il quale il sito venne consacrato. All’interno della chiesa vengono rintracciati i monumenti e le opere d’arte connessi alla leggenda e viene raccontata la personalità di San Bernardino da Siena, celebre santo francescano, attraverso una ricognizione nella cappella Bufalini, affrescata nel Quattrocento dal Pinturicchio. Nella puntata intervengono Paolo Ricca, pastore valdese, e Giorgio Croci, docente di tecnica delle costruzioni.

TV RADIO


La settimana di Rai 5

Tina Modotti, Maestra della fotografia

Omaggio a Venezia Concerto Vivaldiano

Rock Legends Bee Gees

Nata a Udine nel 1896 e deceduta in circostanze “poco chiare” a Città del Messico nel 1942 è stata tra le prime fotografe, non solo in Italia, ma nel mondo. Lunedì 20 novembre ore 19.25

A 31 anni dalla morte di Severino

Una delle band più longeve della storia del pop. La loro storia di successo, è stata ostacolata anche da molteplici tragedie personali. Mercoledì 22 novembre ore 23.05

Micat in vertice. Accademia Chigiana

La Venere di Milo, una per tutte

Uno speciale dedicato all’Accademia musicale Chigiana di Siena per celebrarne i 100 anni di attività concertistica grazie al mecenatismo del conte Chigi Saracini. Giovedì 23 novembre ore 21.15

fatta, una stella del Museo del Louvre,

Gazzelloni, dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà a Venezia. Direttore Claudio Scimone. Martedì 21 novembre ore 18.10

Riprodotta, copiata, distorta, contrafresta uno degli enigmi più belli del mondo dell'arte. Venerdì 24 novembre ore 19.25

Teatro Romeo e Giulietta L’ultimo appuntamento per il ciclo Shakespeare forever è con la tragedia degli amanti veronesi. Dal Piccolo Teatro di Milano con la regia di Mario Martone. Sabato 25 novembre ore 21.15

Ventimiglia. La Frontiera Tagliata in due dal fiume Roia, è famosa per il suo bellissimo lungomare e le sue spiagge sabbiose. La città di confine è raccontata da Lucrezia Lo Bianco nel suo documentario. Domenica 26 novembre ore 22.10

OCORRIERE

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RAGAZZI

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TV RADIO


OCORRIERE

Un nuovo programma rivolto ai bambini dai 3 ai 7 anni che si pone l’obiettivo di introdurre in modo semplice informazioni utili per evitare situazioni di pericolo. Dal lunedì al venerdì, alle ore 9.35, su Rai Yoyo e RaiPlay

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a casa dovrebbe essere il luogo sicuro per eccellenza, ma i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che nei Paesi occidentali gli infortuni domestici rappresentano la prima causa di morte per i bambini e oltre il

20% dei ricoveri in età pediatrica è dovuto ad infortunio. Questa evidenza ha determinato un cambiamento nel modo di intendere la “sicurezza” puntando sempre più sulla prevenzione. Per questo Rai Kids ha pensato un programma per spiegare ai bambini come comportarsi in caso di piccoli incidenti domestici. “Un cerotto per amico” è il nuovo programma rivolto ai bambini dai 3 ai 7 anni che si pone l’obiettivo di introdurre in modo semplice informazioni utili per imparare a riconoscere, prevenire ed evitare situazioni di pericolo in casa e non solo, supportate da nozioni di base di primo soccorso alla portata dei più piccoli. Appuntamento dal lunedì al venerdì, alle ore 9.35 su Rai Yoyo e RaiPlay. Protagonisti della trasmissione sono il pediatra Andrea Cagliero e il pupazzo Lallo, già protagonista del “La Posta di Yoyo”. Ogni giorno, Lallo il Cavallo arriva nello studio del pediatra, raccontando gli incidenti domestici in cui sono incorsi i suoi numerosissimi parenti e suggerendo stravaganti rimedi di pronto soccorso. I contenuti delle puntate aiuteranno anche i grandi ad assumere comportamenti finalizzati ad eliminare o almeno a ridurre i rischi di incidenti. La letteratura scientifica, infatti, evidenzia che circa la metà degli infortuni domestici, che coinvolgono i bambini, si verificano in presenza di adulti. Sarà il pediatra Andrea Cagliero, con un linguaggio semplice e un atteggiamento rassicurante, a mostrare, supportato da “un libro animato”, le precauzioni da adottare in ogni ambiente, per poter giocare e divertirsi in sicurezza. Il programma ha il patrocinio della SICuPP, Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche. In ogni puntata verrà anche evidenziata l’importanza del 112 come numero di emergenza salvavita. La sigla finale sarà un simpatico Rap che ricorderà ai bambini, non solo come fare per non mettersi nei guai, ma anche il numero di emergenza il 112.  51


CLASSIFICHE AIRPLAY per Radiocorriere TV IT - All Radio (Tutte le emittenti) Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fri 03 - Thu 09 Nov 2023

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3 8 6 2 8 1 1 10 10 1

Angelina Mango Elodie Bresh & Pinguini Tatti.. Mahmood Marco Mengoni feat. Fr.. Blanco Dua Lipa Selena Gomez Annalisa Calcutta

Che t'o dico a fa' Ind. 3,653 3,480 A fari spenti UMG 3,747 3,812 Nightmares SME 3,352 3,397 Cocktail D'amore UMG 2,462 1,589 Un'altra Storia SME 3,326 3,424 Bruciasse il cielo UMG 1,890 0 Houdini WMG 1,588 0 Single Soon UMG 2,893 3,114 IT - Artisti Italiani Ragazza sola WMG 3,476 3,701 Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fri 0 2minuti UMG 2,747 2,617

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italiani

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1 6 1 5 Angelina Mango Che t'o dico a fa' 2 1 1 8 Elodie A fari spenti 3 3 1 7 Bresh & Pinguini Tatti.. Nightmares 4 5 4 2 Mahmood Cocktail D'amore 5 4 1 8 Marco Mengoni feat. Fr.. Un'altra Storia 6 6 1 Blanco Bruciasse il cielo 7 2 1 10 Annalisa Ragazza sola 8 9 8 3 Calcutta 2minuti IT - Indipendenti (per passaggi) 9 7 1 10 Coez & Frah Quintale ne ho Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fri 03 -Che Thucolpa 09 Nov 2023 10 8 8 3 Mr.Rain & CLARA Un milione di notti

indipendenti Pos 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

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6 9 3 20 5 3 1 2 9 23

Angelina Mango Negramaro feat. Fabri .. Bob Sinclar & Matia Ba.. Peggy Gou Lenny Kravitz Duran Duran feat. Vict.. Peggy Gou feat. Lenny .. Alex Britti Angelina Mango Madame

Che t'o dico a fa' Ind. 3,653 3,480 Fino al giorno nuovo Ind. 3,122 3,326 Ti Sento Ind. 2,123 1,830 (It Goes Like) Nanana Ind. 2,011 2,442 TK421 Ind. 1,969 1,900 PSYCHO KILLER Ind. 1,158 1,109 I Believe In Love Again Ind. 810 0 Supereroi Ind. 749 652 IT - Radio Airplay (Artisti Emergenti) Ci pensiamo domani Ind. 655 764 Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fr Aranciata Ind. 633 709

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emergenti

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1 1 3 1 1 1 7 1 1 1

3 96 36 41 41 19 1 5 37 17

Frammenti Rhove Bresh, Shune Olly Colla Zio Wax Marla Manu Skar Anna Colla Zio

Paradiso e inferno Shakerando Guasto d'amore Polvere Non mi va Colori Amarti odiarti Tutta tatuata Bando In fondo al blu

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TV RADIO


GB - All Radio Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fri 03 - Thu 09 Nov 2023

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1 2 5 2 4 35 5 17 7 1

Dua Lipa Take That Tate McRae Beatles, The Ed Sheeran Calvin Harris feat. El.. Kenya Grace Taylor Swift Rema Zara Larsson & David G..

Houdini This Life greedy Now And Then American Town Miracle Strangers Cruel Summer Calm Down On My Love

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3,011 2,346 3,557 1,851 3,815 4,134 3,084 3,953 3,458 3,446

0 992 3,446 2,195 3,771 4,277 3,100 4,172 3,492 3,155

187 178 169 288 210 173 183 218 149 189

IN - Europe Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fri 03 - Thu 09 Nov 2023

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Tate McRae Taylor Swift Sia OneRepublic Kenya Grace Selena Gomez Dua Lipa twocolors x Safri Duo .. Lost Frequencies Ofenbach feat. Norma J..

greedy Cruel Summer Gimme Love RUNAWAY Strangers Single Soon Houdini Cynical The Feeling Overdrive

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18,275 16,061 13,643 11,885 15,407 11,690 10,594 9,409 9,099 9,197

17,166 16,427 13,338 12,946 13,953 12,456 0 9,306 9,231 8,219

10 98 93 88 93 80 10 53 57 63

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IN - Latin America Airplay Fri 10 - Thu 16 Nov 2023 Compared with Fri 09

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Myke Towers Karol G Maluma Quevedo Enrique Iglesias feat... Feid feat. Rema Dua Lipa J Balvin feat. Usher, .. Bad Bunny & FEID Shakira & Fuerza Regida

LALA Mi Ex Tenía Razón Segun Quien Columbia Así Es La Vida Bubalu Dance The Night DIENTES Perro Negro El Jefe

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I FILM DELLA SETTIMANA

CINEMA IN TV 1971, la famiglia Perron si trasferisce in una grande casa ad Harrisville, nel Rhode Island, ma già nelle prime ore cominciano a verificarsi degli eventi inquietanti. Sconvolti da fenomeni inspiegabili e sempre più violenti, i Perron decidono di rivolgersi ai demonologi Ed e Lorraine Warren, che scoprono un tragico passato nell’abitazione acquistata dai Perron. Ma ormai è troppo tardi e l’unico modo per aiutare la famiglia è combattere il male che infesta quella casa. Liberamente ispirato a un presunto caso di infestazione demoniaca realmente esaminato dai coniugi Warren che, tra gli anni ’60 e ’80, hanno indagato su molti casi paranormali, è il primo film del cosiddetto Conjuringverse, un fortunato franchise horror giunto in pochi anni a nove film, tra sequel e spin-off, impegnati a documentare, attraverso inquietanti storie e figure del folklore statunitense, l’infrangersi del sogno americano. Nel cast Vera Farmiga e Patrick Wilson, che interpreteranno i coniugi Warren in tutti i film della saga.

“GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI” – LUN 20 NOV ORE 21.20 ANNO 2015 – REGIA DI MASSIMILIANO BRUNO

Secondo appuntamento con “Tre serate con Paola”, il ciclo di tre film dedicato a Paola Cortellesi, l’attrice che con il suo debutto alla regia è stata per il cinema italiano la rivelazione dell’anno, ottenendo incassi da record al botteghino. Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, scritto dal regista Massimiliano Bruno e Paola Cortellesi, racconta la storia di persone semplici che chiedono di poter vivere una vita dignitosa guadagnando del loro lavoro. L’attrice interpreta Luciana, operaia tessile con un contratto a termine, sposata con Stefano (Alessandro Gassmann), un meccanico disoccupato. Quando la donna finalmente realizza il suo desiderio di maternità, viene licenziata. In un momento di disperazione, ferita anche dalla superficialità delle persone che le sono accanto, cerca di riottenere il proprio lavoro reclamando giustizia. In quel momento il destino la fa incontrare con un personaggio altrettanto invisibile e sconfitto quanto lei: un timido poliziotto che ha un passato doloroso alle sue spalle, interpretato con maestria da Fabrizio Bentivoglio. Tra gli attori anche Stefano Fresi, Ilaria Spada, Maria Di Biase, Giorgio Caputo.

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“L’EVOCAZIONE – THE CONJURING” – MERC 22 NOV ORE 21.15 – ANNO 2013 – REGIA DI JAMES WAN

TV RADIO


Per allontanarsi dalle aggressioni del suo ex marito, Lucie si nasconde ad Anduze, un paese nel sud della Francia e vive con suo figlio Léo in un piccolo appartamento messo a sua disposizione da un'associazione che aiuta le donne vittime di violenza. Questa associazione propone una terapia di gruppo basata sulla scherma, dove Lucie incontra altre donne che hanno subito abusi. Con il tempo si affeziona particolarmente a Tamara e Nicole, nonostante abbiano poco in comune con lei, con le quali finisce per stringere una vera amicizia e iniziare lo stesso intimo processo di ricostruzione. Ma l'ex marito la rintraccia, la minaccia fisicamente e chiede al tribunale la custodia esclusiva del figlio Léo... La regista Alexandra Lamy, sensibile fin da giovanissima al tema della difesa delle donne dalla violenza e dagli abusi, affronta una realtà che ancora oggi non viene sufficientemente presa in considerazione e che l’ha coinvolta anche per le vicende personali di alcune amiche. Il film in prima visione è proposto in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“L’INTRUSO” – GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE ORE 21.20 ANNO 2019 – REGIA DI DEON TAYLOR

Annie (Meagan Good) e Scott (Michael Ealy) sono una giovane coppia che decide di lasciare il caos della città per una vita più tranquilla in campagna acquistando una bellissima casa immersa nel parco californiano di Napa Valley. Una volta traslocato, moglie e marito iniziano a conoscere chi gli ha venduto la casa: un arcigno vedovo, interpretato da Dennis Quaid, che racconta di essere in partenza verso la Florida per raggiungere la figlia. Ma le cose non sembrano andare come l’uomo ha annunciato: l’ex proprietario è sempre nei dintorni della casa. Si mostra sempre più invadente, si intromette nella vita della coppia e manifesta una certa ossessione per Annie. La casa dei sogni diventa la casa degli incubi infestata dal personaggio mefistofelico di Dennis Quaid che sembra riecheggiare alcuni celebri personaggi di Jack Nicholson. Un thriller ricco di pathos e capace di incollare lo spettatore allo schermo con tensione e colpi di scena.

OCORRIERE

“IN GUARDIA!” – VENERDÌ 24 NOVEMBRE ORE 21.20 ANNO 2022 – REGIA DI ALEXANDRA LAMY

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ALMANACCO DEL RADIOCORRIERE CONSULTA L'ARCHIVIO STORICO DEL RADIOCORRIERE TV ALLA PAGINA radiocorriere.teche.rai.it

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novembre 1993


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