RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Marcello Masi
Andrea Delogu
©Assunta Servello
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997
numero 26 - anno 89 29 giugno 2020
L'Estate in diretta con voi
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Le donne dei sogni italiani dagli anni ‘50 a oggi
DAL 2 LUGLIO IN LIBRERIA
Finalmente iniziamo a respirare. Sembrerebbe un controsenso visto il caldo di questa estate molto particolare. Dopo una primavera difficile, atipica, nella quale ci siamo dovuti privare di tutto, adesso dobbiamo essere pronti a ripartire, ma bisognerà farlo con intelligenza. Dobbiamo recuperare la nostra libertà, i nostri spazi e soprattutto la nostra musica, perché senza musica non si può vivere. Non è pensabile una estate senza una adeguata colonna sonora. I lavoratori dello spettacolo non possono essere dimenticati dopo il lungo lockdown. Troppi i concerti annullati o rinviati. La musica non deve essere fermata. Questo silenzio assordante rischia di ferirci ulteriormente. E questa volta, non si tratta solo di canzonette, ma di migliaia di lavoratori che nel solo periodo estivo costruiscono parte del proprio reddito annuale. In questi mesi difficili abbiamo assistito ad esibizioni nei cortili, sui terrazzi. Abbiamo ascoltato musica affacciandoci alle finestre. Abbiamo partecipato cantando, urlando con tutta la nostra forza e la nostra rabbia. Adesso abbiamo bisogno di tornare ad ascoltare i live, a vedere le rappresentazioni teatrali, a vivere appieno quella cultura fatta di note e parole recitate. Siamo consapevoli che nulla sarà come prima, ma non possiamo e non dobbiamo smettere di credere che si possa recuperare il tempo perduto. Abbiamo dato grande prova di maturità in ogni occasione. Adesso vogliamo ripartire, perché in fondo, da sempre, siamo anche un popolo di poeti. Buona settimana
Fabrizio Casinelli
Vita da strada
CHI FERMERÀ LA MUSICA?
SOMMARIO N. 26 29 GIUGNO 2020 VITA DA STRADA 3
LELLO ARENA LA TEMPESTA PERFETTA L’ 1 luglio in prima serata su Rai1 Vasco Rossi è il protagonista di una grande festa della musica, per raccontare e rivivere, esattamente dopo tre anni, il grande concerto al “Modena Park”
ANDREA DELOGU
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L’attore campano, impegnato a “Made in Sud” il martedì in prima serata su Rai2, si racconta al nostro giornale 16
REAZIONE A CATENA Torna il quiz condotto da Marco Liorni. Su Rai1, sette giorni su sette, gli italiani giocano con le parole 22
LA MATTINA IN TV Al via le edizioni estive di “Unomattina” e “Agorà” dal 29 giugno su Rai1 e Rai3
LINEA VERDE Da mezzogiorno del 4 luglio, su Rai1, Federico Quaranta ci accompagna in un viaggio per conoscere ed esplorare il meraviglioso territorio italiano
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MARCELLO MASI La cronaca, le storie, il racconto dell’Italia che riparte. Andrea Delogu e Marcello Masi sono i conduttori de “La vita in diretta estate”, alle 16.50 su Rai1
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RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 26 - anno 89 29 giugno 2020
DIRETTORE RESPONSABILE FABRIZIO CASINELLI Redazione - Rai Via Umberto Novaro 18 00195 ROMA Tel. 0633178213
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Capo redattore Simonetta Faverio In redazione Cinzia Geromino Antonella Colombo Ivan Gabrielli Tiziana Iannarelli
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Grafica Claudia Tore Vanessa Somalvico
TECHETECHETE' Dal 29 giugno, dopo il Tg1 delle 20, ritorna l’appuntamento con le emozioni della Tv di ieri 26
UN GIORNO DA GAMBERI Alle 13.30 su Rai Radio1 tornano Marcella Sullo e Duccio Pasqua, tra musica, sorrisi e parole
RAIPLAY
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La Rai si racconta in digitale
CULTURA
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L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai 38
LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay 46
RAGAZZI Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai più piccoli 42
LAST COP Appuntamento su Rai Premium con la prima stagione del poliziesco tedesco 30
CINEMA IN TV Una selezione dei film in programma sulle reti Rai 48
MARCO MARZOCCA L’attore, al timone di “Soggetti smarriti” su Rai Radio2, parla della propria carriera e dell’amore per il pubblico 34
SPORT Un derby nel cielo: Mariolino Corso e Pierino Prati 44
RADIO1 PLOT MACHINE Anteprima della puntata 36
TUTTI I PROGRAMMI SONO DISPONIBILI SU
ALMANACCO Le storiche copertine del RadiocorriereTv 50
©Assunta Servello
PALINSESTO ESTIVO
Il pomer passatelo 8
TV RADIO
La cronaca, le storie, il racconto dell’Italia che riparte. Andrea Delogu e Marcello Masi sono i conduttori dell’edizione estiva dello storico programma di Rai1, in onda dal lunedì al venerdì alle 16.50 dagli studi di via Teulada a Roma
riggio con noi
OCORRIERE
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ANDREA DELOGU
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l pomeriggio è una fascia oraria che le calza a pennello, a testimoniarlo il successo de “La versione delle due”, ogni giorno su Rai Radio2. Questa volta però davanti a lei non c’è solo il microfono, ma la telecamera… Sono felicissima. A Rai Radio2 ho imparato, nel corso del tempo, a condurre un contenitore ricco di argomenti diversi, che vanno dall’attualità alla politica, all’intrattenimento puro. Adesso, dopo tanto allenamento, aggiungo a tutto questo l’immagine. La “Vita in diretta estate” racconta l’Italia alla famiglia italiana, quale contributo personale vuole fornire al racconto? Voglio dare il punto di vista della mia generazione. Sono degli anni Ottanta, ho 32 anni e sono la via di mezzo fra chi con i social ha imparato a comunicare e chi invece è nato senza. L’obiettivo che ci siamo dati con Marcello Masi e con il direttore Stefano Coletta è quello di unire questi
Lei è conosciuta per essere una professionista che non lascia mai nulla al caso, questa volta la attende una sfida diversa, come si sta preparando? Lo sto facendo conoscendo bene il gruppo di lavoro con cui andremo ad affrontare le due ore quotidiane di trasmissione. La cosa più importante è capire che siamo la cima di un iceberg formato da tanti professionisti che fanno muovere una macchina da guerra che non si ferma da anni. Mi affido tanto a chi questo lavoro lo fa da molto tempo e conosce bene il pubblico e i suoi gusti. Va bene essere se stessi, ma bisogna anche ascoltare le esigenze di chi ti segue da casa. La mia preparazione sta principalmente nell’ascoltare. Tra i tanti colori della cronaca ce n’è uno che sente più nelle sue corde? Alle prime riunioni si aspettavano che chiedessi di occuparmi di argomenti leggeri, avendo fatto tanto intrattenimento con Renzo Arbore, con “Stracult”, invece in radio sono anni che non tralasciamo mai alcun tipo di argomento, anche quelli più seri. Marcello, la prima volta che ci siamo incontrati, mi ha detto: “Non mi rubare tutti gli attori, voglio intervistarne qualcuno anch’io (sorride)”. Come si informa nella quotidianità? Consultando tanti siti, utilizzo anche un’applicazione che raccoglie gli articoli più importanti dei quotidiani e poi proseguo sui social.
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due mondi.
Con lo sgu della m generazi
Gli ultimi mesi sono stati per noi tutti un’occasione per riflettere, per pensare da dove veniamo e dove vogliamo andare… Che fotografia ha scattato del Paese in questa strana primavera? 10
TV RADIO
uardo mia ione
OCORRIERE
In un’intervista che ho rilasciato a “Il Fatto Quotidiano”, mi si chiedeva se saremmo usciti migliori da tutta questa situazione. Io ho detto di no, che non è possibile uscirne migliori. Ne usciremo, e poi, da lì, bisognerà ricominciare. Essere migliori è un’espressione fuorviante, perché oggi ci ritroviamo in un contesto di difficoltà importante, anche economica, in cui dobbiamo esserci gli uni per gli altri. Ci sono tante associazioni che stanno portando il cibo a casa delle famiglie, ora dobbiamo cercare di sostenere chi non riesce nemmeno a mangiare. Superato tutto questo potremo chiederci se saremo migliori. Questo lockdown mi ha dato la certezza che da soli non si arriva da nessuna parte. Per rimanere in tema fotografico, quale autoscatto ha fatto di Andrea? Mi sono vista per la prima volta ferma, quando nella mia vita non mi sono mai fermata un attimo, essendo per natura iperattiva. Da ferma ho guardato ciò che ho ottenuto in questi anni, nella vita privata come nel lavoro, e sono stata fiera di me, delle persone che mi hanno cresciuto, dei miei genitori e di mia sorella, per quello che hanno fatto e fanno, fiera della persona che ho sposato. Nella necessità ho visto che sono riuscita a crearmi la famiglia che volevo. Il cambiamento non le fa paura? No, perché a fianco ho le persone giuste. Un’estate di lavoro, nel cassetto c’è un viaggio dei sogni? Dopo avere aspettato quattro anni il viaggio di nozze, che posticipavamo per continui impegni, sono diventata paziente (sorride). Io e Francesco (Montanari, attore) abbiamo deciso di goderci, per ora, tutta l’Italia. Quando sarà il momento si tornerà a viaggiare, adesso ci dedicheremo al nostro Paese, che è davvero pazzesco. Qualche gita nel fine settimana? Dormirò (ride). Fino alla fine del mese di luglio, ogni giorno, concluso il programma alla radio, dovrò correre immediatamente in Tv per “La vita in diretta estate”, saranno settimane intense. Che cosa ha detto a Marcello Masi quando vi siete conosciuti? Ci siamo presentati e gli ho detto: ammazza che vocione! Marcello fa impazzire le signore, che mi fermano per la strada, al bar sotto casa, e mi chiedono di lui. Ha un gesto scaramantico prima di andare in onda? La mia scaramanzia è non avere scaramanzia, mi spaventa essere prigioniera di un rituale. E questo me l’ha passato Arbore. Se poi qualcuno non vuole il viola in studio, per rispetto, non lo metto. 11
MARCELLO MASI
D
irettore del Tg2, poi “Linea Verde Sabato”, “Signori del vino”, “In viaggio con Marcello”. Quale sarà la sua “La vita in diretta estate”? È una sorpresa anche per me, nel senso che non
mi aspettavo questa chiamata. Ho tante esperienze in diversi programmi, ma questa è la prima volta che sfido la diretta in studio. Mi mancava un’esperienza così importante, un programma storico della Rai e spero che riusciremo, io e Andrea, in questo momento così difficile ed inedito per il Paese, a portare una “Vita in diretta Estate” dove ovunque ci sia una notizia, in Italia e nel mondo. Ci sarà anche spazio per un sorriso e per un po’ di voglia di vivere l’estate, perché non ci dimentichiamo che, nonostante il Covid, è l’estate italiana che ci invidia tutto il mondo, quindi dovremo raccontarla al meglio. Anch’io sono in attesa di vedere come sarà. Una bella sfida. Attualità, cronaca, spettacoli e sociale nei caldi mesi di luglio ed Non c’è dubbio, è davvero un’estate calda per la storia del nostro Paese e per il mondo. Mai vissuta un’estate così. Ci sentiamo tutti un po’ frastornati dopo questi mesi che abbiamo vissuto chiusi nelle nostre case. Tre mesi complicati per tutti, tre mesi per alcuni davvero difficili. Penso a tutti quelli che hanno, purtroppo, dovuto subire lutti o vicende sanitarie complicate, ma anche a chi è stato bene, ma a cui sono man-
©Assunta Servello
agosto, e non solo per la temperatura…
Con il sor oltre gli sc
cate tante cose come l’affetto dei propri cari, la vicinanza, il contatto, gli abbracci, il lavoro. Tutto questo certamente ha lasciato dei segni. Questa estate recupereremo, ma con gran-
affezionati, ma anche a quelli ai quali non è mai capitato di
de attenzione, rimanendo convinti che, se ci comporteremo
vedere “La Vita in Diretta Estate” e che, guardando questa
bene, avremo effettivamente superato l’emergenza. Dipende
stranissima coppia, dicano: vediamo cosa fanno questi due!
soltanto da noi, quindi dovremo anche continuare a ricorda-
E magari iniziano a seguirci.
re a chi ci ascolterà e vedrà in trasmissione, che l’estate va vissuta, ma che ci sono regole che vanno rispettate. Questo sarà fondamentale perché in autunno non vogliamo tornare in quel limbo. Nessun italiano vuole farlo.
Conosceva già Andrea Delogu? E cosa ha detto ad Andrea la prima volta che l’ha vista? La prima volta che ci siamo visti eravamo un po’ come due ragazzini, veramente contenti. Avevo conosciuto Andrea nel
La fascia pomeridiana di Rai1 con la “Vita in diretta” ha già un
passato e mi aveva anche intervistato. Quando ci siamo in-
pubblico affezionato. Come si presenterà?
contrati per “La vita in diretta estate”, aveva gli occhi che par-
Diciamo che noi tentiamo un’operazione difficile, che è quella
lavano più di ogni altra cosa: erano luccicanti, un po’ come i
di mantenere tutto il nostro pubblico affezionato e aumentar-
miei. Ho avuto sempre la fortuna di lavorare con grandissime
lo, magari con del pubblico nuovo, soprattutto grazie alla so-
professioniste e, tra parentesi, donne bellissime. Con Andrea
larità e alla freschezza di Andrea. Lei è una ragazza veramente
devo dire che mi sento un uomo fortunato. Più ci conoscia-
brava, oltre che simpatica e bella, nel riuscire a comunicare le
mo, più iniziamo a lavorare insieme, e più scopriamo di avere
emozioni. Io credo che i giovani che vedranno il programma
un grosso feeling, anche a livello di ironia, di battute. Parlia-
potrebbero trovarlo di loro gradimento, perché abbiamo vo-
mo lo stesso linguaggio e questo è molto importante per poi
glia anche di rompere qualche schema. Quindi chissà… L’idea
avere un buon risultato in studio, in diretta, per riuscire ad
è anche quella di fare un programma che si rivolga a tutti gli
essere spontanei.
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TV RADIO
Pensando allo straordinario patrimonio culturale e alle bellezze naturali, secondo lei il nostro Paese è ancora inimitabile? Il nostro Paese è imitato, tantissimo. Gli altri non hanno quello che abbiamo noi, ma noi continuiamo a non capire che quello che abbiamo va valorizzato. Lo dico da anni. Noi abbiamo una miniera a cielo aperto che però continuiamo ad ignorare, forse perché l’abbiamo sotto gli occhi da quando nasciamo. Racconto sempre di questi mesi del Covid vissuti a Roma. Ho visto una città che avevo completamente dimenticato pur vivendoci, perché, come dicevamo prima, i ritmi, il traffico, i telefonini sempre davanti, fanno perdere le dimensioni di questa straordinaria bellezza che abbiamo invece sotto gli occhi. Ma non è solo Roma a rappresentare una meraviglia. Lo sono tutti gli ottomila comuni italiani, perché non ce n’è uno che non sia bello. Rappresentano una ricchezza enorme, quasi spropositata rispetto alla popolazione. Noi siamo sessanta milioni di abitanti e siamo il popolo in assoluto con più bellezze al mondo. Non le sfruttiamo come dovremmo. Non riusciamo ancora a metterle a sistema e questo, secondo me, è un compito che la politica
rriso chemi
dovrà affrontare seriamente. Lei è entrato in Rai nel 1987. Da trentatré anni vede programmi nascere, crescere, sparire dai palinsesti e poi magari tornare. C’è un programma che non vediamo più, ma che le piacerebbe rivedere? Quali hanno segnato la sua giovinezza? Di programmi che hanno delineato la mia adolescenza, la mia giovinezza ce ne sono tantissimi. Gli sceneggiati “A come Andromeda” o “Il segno del comando”, per esempio, hanno lasciato in me una grandissima impressione. Anche “Rischiatutto”, “Giochi senza frontiere”, “Indietro tutta!” sono
La sua immagine autorevole lascia comunque emergere un uo-
programmi che hanno segnato la storia, che hanno marcato
mo, ma anche un professionista, che ha un profondo legame con
un’epoca. I programmi vanno coccolati e vanno riproposti.
la terra e con gli animali. Lei come li vive i ritmi della natura?
Abbiamo la fortuna di avere delle teche Rai che valorizzano
E chi li vive? Io sono il classico che predica bene e razzola
questi gioielli e ci consentono di non perderli.
male, ma non per colpa mia. Durante la settimana, vivo una
Sarà un’estate di lavoro, o sarà per lei un’estate semplicemente
vita infernale, perché viaggio molto su treni, aerei, in macchi-
diversa?
na. Quando nei week end riesco a muovermi, invece, faccio di
Che bella domanda! Spero che sia un’estate diversa, insieme
tutto per andare nella mia casa ai confini con l’Abruzzo, dove
al nostro pubblico e insieme ad Andrea. Ovviamente sarà
ho la mia cantina e un terreno. Anche sui set di luoghi natu-
anche un’estate di lavoro, perché l’impegno di una diretta
rali mi accendo, perché sono la mia vera passione. Quando
di due ore parte al mattino e finisce la sera. Spero che sia
sono a contatto con gli animali, oppure con la terra, mi sento
un lavoro dove avremo la capacità, oltre che di divertire il
davvero vicino alle radici comuni che abbiamo, che hanno
pubblico e di informarlo, anche di divertire noi stessi. Quin-
un effetto positivo perché mi danno la carica. È chiaro che i
di diciamo una via di mezzo tra le due cose.
ritmi sono un’altra cosa. I cicli della terra vanno rispettati e
Cosa porta sempre in trasmissione e cosa non deve mancare
dovrebbero farci riflettere di più sul ritmo forsennato che al contrario caratterizza le nostre vite. In fondo, è saltato tutto
tra i suoi appunti? In trasmissione non manca mai l’orologio, che però nel quo-
per un motivo che dipende probabilmente da questo modo
tidiano non metto assolutamente mai. Tra gli appunti, scrivo
errato di rapportarci con la natura. Dobbiamo avere rispetto
solo i nomi degli ospiti che, in “La vita in diretta Estate”,
per la natura e per l’ambiente. Grande rispetto, sempre.
saranno davvero tanti.
OCORRIERE
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SERATA EVENTO
L’ 1 luglio alle 20.35 su Rai1 Vasco Rossi protagonista di una grande festa della musica, per raccontare e rivivere, esattamente dopo tre anni, il concerto al “Modena Park”. Un’intervista inedita all’artista fa da spina dorsale del programma, mescolando l’oggi con i ricordi della sua lunga carriera e dello straordinario ed emozionante spettacolo
La Tempest "L
a Tempesta Perfetta” vuole raccontare e rivivere il massimo evento musicale al mondo realizzato da un singolo artista, un avvenimento che, in questi “giorni sospesi” dopo
“cinematografica” realizzata da Pepsy Romanoff con 27 ca-
il Coronavirus, diventa un valore aggiunto su cui riflettere.
tracciati momenti inediti ed emozionanti che rappresen-
Il titolo è ciò che ha pensato Vasco appena terminato il
tano una visione a 360° di questo straordinario evento:
concerto: una fortissima onda emotiva in cui il grande
dall’arrivo di Vasco, girato dall’ elicottero su cui giungeva,
rock è entrato nella vita di tre generazioni superando pro-
a quello dei fan più diversi, ai droni su quell’area enorme.
blemi, tensioni e difficoltà, raggiungendo la perfezione
Un’intervista girata ad hoc per questa speciale occasione
espressiva.
fa da “spina dorsale” del programma, in cui Vasco racconta
Il progetto di Giorgio Verdelli, condiviso con Vasco Rossi
il concerto ed i momenti più emozionanti mescolando il
ed il suo staff, è un prodotto nuovo, non una mera repli-
presente di oggi con le tensioni di tre anni fa, subito dopo
ca, ma un grande momento di racconto e aggregazione
i gravissimi incidenti di Torino e l’attentato terroristico al
dentro uno straordinario concerto che, nella sua versione
concerto di Ariana Grande a Manchester, ma la scaletta
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mere ed una 35mm, è inedito in Tv. Con una ricerca approfondita tra materiale dei vari backstage, dei social e di documentazione sono stati rin-
TV RADIO
ta Perfetta di “40 anni suonati” è l’occasione per una panoramica sui
no col suo viaggio, ognuno diverso”. L’enorme pubblico del
suoi esordi e alcuni momenti topici della sua vita.
Modena Park si era ritrovato in una grande festa di musica
Nel progetto si aggiunge il punto di vista di coloro che lo
senza nessun problema nonostante la tensione dopo gli
hanno visto in condizioni particolari: da un carcere fem-
incidenti di Torino e l’attentato di Manchester al concerto
minile, dove le recluse intonavano in coro “Sally”, oppure
di Ariana Grande: “Non abbiate paura” fu una parola d’or-
a casa di un disabile o in una scuola dove la maestra inse-
dine tra le più importanti di quella sera e “Non avremo
gna a cantare Vasco.
paura” sarà una delle chiavi de “ La Tempesta Perfetta”, in
Persone normali che raccontano “una giornata particola-
onda l’1 luglio dalle ore 20.35. La serata evento è stata
re”: un momento di assoluta condivisione come fu la sera
preceduta da 5 anteprime di circa 5’ in onda in access
del 1 luglio 2017. Le storie sono una punteggiatura della
prime time dopo il Tg1 : la prima andata in onda martedì
partitura musicale del concerto commentato dallo stes-
9 giugno (l’inizio delle prove musicali di Modena Park)
so Vasco e anche da qualche spettatore eccellente: Elena
e le successive il 26, 27, 29 e 30 giugno, a segnare un
Sofia Ricci, Luca Zingaretti, Francesco Montanari, Vinicio
countdown per l’appuntamento del 1 luglio con l’accenno
Marchioni, che funge da voce narrante e pochi altri “ognu-
dei temi e delle testimonianze.
OCORRIERE
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LELLO ARENA
Dare allegria è un dono straordinario 16
TV RADIO
“Ogni volta che posso torno a mettermi il naso rosso, la calottina con i capelli biondi, le scarpe lunghe, per non pensare all’improvviso di essere diventato qualcosa che il destino ha voluto che non fossi”. L’attore campano, impegnato a “Made in Sud” il martedì in prima serata su Rai2, si racconta al RadiocorriereTv
P
artiamo da una notizia che ci fa sconfinare in un’altra forma di spettacolo, la vittoria del Napoli in Coppa Italia. Lello tifoso come ha festeggiato?
sta vivendo questa nuova esperienza? È molto rispondente alla necessità di reagire. La risorsa dei comici va spesa subito, perché oggi che le cose tendono a ritornare alla normalità, c’è bisogno di dare con-
Ero a Roma, vivendo nel centro di Trastevere mi cono-
forto. Senza pubblico non è facilissimo andare in scena,
scono tutti e sanno che c’è una piccola colonia parte-
però bisogna dare il massimo. Sono napoletano, l’Audi-
nopea. Ci sono stati un po’ di strilli, un po’ di esultanza,
torium della Rai è una delle eccellenze, nel programma
eravamo una minoranza, ma i miei confratelli trasteve-
c’è il meglio del meglio della comicità del Sud, nel vero
rini sanno bene cosa vuol dire vincere una coppa così
senso del termine, e poi sono legato da stima, affetto e
importante. Erano molto felici, c’è un gemellaggio con la
fiducia gli amici Esposito e Mormone della Tunnel. Que-
Roma che ci accompagna da anni, il giorno dopo erano
ste cose messe insieme, la mia città che mi chiama in
molto contenti che ci fosse stata la vittoria. Quando l’av-
servizio, non mi hanno consentito nemmeno alla lonta-
versario è comune, è anche facile condividere la gioia
na di pensare di dire di no.
della vittoria. Un risultato bello, che ci voleva.
Con l’ironia, sulla panchina condivisa con Paolo Caiazzo,
A proposito di Napoli, come ha visto la sua città nei giorni
quante verità si possono dire?
successivi all’emergenza Coronavirus?
Questi vecchietti somigliano a molti di quelli che, usciti
Venivamo da una situazione molto florida, felice. Napoli,
di casa dopo la quarantena, hanno fatto il gesto dell’om-
prima del virus, stava sperimentando un nuovo rinasci-
brello perché sono sopravvissuti. Loro si ritrovano dopo
mento, con teatri aperti giorno e notte, troupe cinema-
quattro mesi sulla stessa panchina e ne dicono di tutti
tografiche e televisive provenienti da tutto il mondo,
i colori. Con l’ironia si possono dire tante verità, anche
una condizione naturalmente favorevole. Poi c’è stato
perché una battuta detta con il buon senso che viene
il Covid e devo dire che siamo stati fortunati perché
dalla vecchiaia può essere più potente di tanti sketch.
la città, e tutta la Campania, sono state capaci di ge-
Quando ha capito che la recitazione sarebbe stata centrale
stire l’emergenza con una certa eccellenza. Sono circa quattro settimane che siamo a contagio zero, c’è grande prudenza nell’atteggiamento di tutti i giorni, un giro virtuoso che ha fatto sì che la città ne abbia risentito di meno. Si ricomincia pian piano, anche noi dello spettacolo ci siamo messi al lavoro, facendo sì che l’auditorium di Napoli potesse sfornare un
nella sua vita? In realtà non l’ho capito ancora (ride). Mio padre diceva a mia mamma, che si preoccupava per le difficoltà che avrei incontrato nel mio mestiere: “Addolorata, finché non se ne accorge fallo fare”. La sensazione anche oggi è la stessa, che io
debba
lavora-
re per fare sì che il pubblico non si ac-
po’ di conforto comico
corga che mi hanno
per la nazione. Fa pia-
messo in un posto
cere che succeda qui,
sbagliato. In realtà
con “Made in Sud”, un
ho studiato e studio
caposaldo della comi-
molto per far sì che
cità campana in televi-
le cose che faccio
sione.
siano sempre molto
La messa in onda del programma è un segnale di ripartenza, come
OCORRIERE
curate, però mi dà l’idea, e non lo dico per ridere, che se ci
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sono riuscito io a fare questa carriera ci può riuscire chiunque. Mamma diceva che non somigliavo agli attori hollywoodiani, lei pensava a Cary Grant, a Clark Gable, io sono tutto tranne che quello, però penso che sopperiscano molto l’umiltà e la voglia di migliorarsi. E poi c’è la fortuna degli incontri. Ho avuto la possibilità di avere grandi maestri, di lavorare con artisti straordinari, se non impari qualcosa da questi mostri significa che sei di coccio e duri poco. Nella sua comicità si avverte spesso un filo di malinconia, questo rispecchia il suo carattere? No, perché sono molto caciarone. La leggenda vuole che tutti i grandi comici nel privato siano tristi, cupi, invece io sono conosciuto per fare casino (sorride). Credo però che il comico debba essere capace di sentire che nella vita degli uomini c’è una quota di dolore, per poi prenderlo, come in una magia, e trasformarlo in gioia, risate, allegria. Questo è il dono straordinario che ci è stato dato. Ogni tanto vedo qualcuno dei miei colleghi che in età più matura smette di fare il comico, io, invece, ogni volta che posso, torno a mettermi il naso rosso, la calottina con i capelli biondi, le scarpe lunghe, per non pensare all’improvviso di essere diventato qualcosa che il destino ha voluto che non fossi. Abbiamo una specie di piccola maledizione addosso, possiamo fare questo e dobbiamo farlo, è una funzione sociale. L’attore al servizio dell’arte e dello spettatore… Ogni tanto qualcuno mi dice che non mi valorizzo abbastanza, che non mi vanto di ciò che ho fatto, ma fare questo non serve a niente. Ogni volta si fa una scommessa e bisogna vincerla, se uno è capace, per cui è molto più piacevole essere lievito che farina. La farina sta là, è bella, diventa una torta. Il lievito deve sparire per far sì che la torta arrivi. Mi piace l’idea di un essere un fermento, penso che ci sia molta più utilità. Da “Non stop”, trasmissione cult degli anni Settanta, a “Made in Sud”, come è cambiato il mestiere dell’attore? A “Made in Sud”, proprio come accadeva a “Non Stop”, mi si chiede di ottenere delle risate, degli effetti comici, il mio lavoro è sempre lo stesso. È appassionato di rugby, sport che ha praticato sul campo, cosa le ha insegnato quel gioco? 18
Lello Arena con Nando Mormone, produttore di "Made in Sud"
TV RADIO
OCORRIERE
Tutto ciò che ha a che fare con il gioco di squadra, bisogna portare una palla strana che fa dei saltelli imprevedibili dall’altra parte del campo. Di contro ci sono tante difficoltà, tanta gente che non te la vuol fare portare. In una squadra hai attorno a te un gruppo di persone che punta al tuo stesso risultato e che è disposto a dare il massimo. Chi fa meta, la fa per tutti, è un concetto che cerco di consegnare ai gruppi di lavoro che spesso mi vengono affidati. Bisogna sempre preoccuparsi che le cose vengano fatte al meglio delle proprie possibilità. Nel 2009 ricevette un premio alla carriera intitolato a Massimo Troisi, come visse quel riconoscimento? Quel premio lo presi perché era impossibile continuare a dire di no, tante erano le volte che mi era stato detto. Personalmente, pur di avere Massimo in giro oggi, avrei fatto molto volentieri a meno di ritirare quel premio, di vedere piazze e teatri dedicati a lui. Con Massimo abbiamo fatto delle cose che sono leggendarie, entrate in un immaginario collettivo che nessuno di noi poteva mai pensare, ma questo risiedeva in una qualità magica che riguardava solo il tempo, il modo, il tipo di cose che si potevano fare solo con Massimo. Penso al lungo piano sequenza di “Scusate il ritardo”, sotto l’acqua, oggi sono in quella sequenza e ringrazio tutti gli dei che mi vengono in mente. È una sequenza impossibile da fare, detto questo è anche vero che sto in quella sequenza per scelta precisa di Massimo. Tutti volevano lavorare con lui e lui decise che quella cosa l’avremmo fatta noi. Il rimpianto più forte, che attraversa tutte le cose che abbiamo fatto, è sapere che io non avrò mai più, nella mia vita, la possibilità di fare quelle cose che sono legate a triplo filo a questa unicità di rapporto, di tecnica. Con Massimo potevamo non guardarci e sapere esattamente cosa avrebbe fatto l’altro. Era così anche da bambini, quando facevamo i burattini, quei meccanismi ce li siamo portati dietro fino a quando è stato possibile. A quali momenti della sua carriera si sente più legato? Quando sono stato capocomico allo Stabile di Genova e c’è stato l’incontro con Luca De Filippo, un percorso di tanti spettacoli fatti insieme. Così come quando, con la Compagnia della Luna, con Nicola Piovani e Vincenzo Cerami, abbiamo condiviso l’idea di un tipo di teatro che ospitasse all’interno tre anime potenti. Sono tanti anni che faccio questo lavoro e mi sono successe tante cose meravigliose. Se ho una parola in testa, è solo grazie, non me ne vengono in mente altre.
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PALINSESTO ESTIVO
Unomattina estate 2020 Barbara Capponi e Alessandro Baracchini conducono il programma di informazione e approfondimento di Rai1, realizzato in collaborazione con il TG1, in onda da lunedì al venerdì a partire dalle 7.10
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gni mattina Barbara Capponi e Alessandro Baracchini danno buongiorno ai telespettatori con la rassegna delle principali notizie e il commento dei più importanti temi di attualità, alternati a spazi di economia, cronaca, salute, costume e società, con collegamenti in diretta e servizi filmati che costituiranno una finestra sempre aperta sul nostro Paese. Un’edizione speciale del programma, diversa da tutte le precedenti, che ha il compito di accompagnare gli italiani nel delicato periodo della ripresa dopo l’emergenza sanitaria che ha stravolto abitudini, stili di vita e assetti produttivi. Particolare attenzione, all’indomani della pandemia, è dedicata all’Italia che riparte, attraverso reportage, inchieste, approfondimenti e il racconto di idee e progetti volti alla ripresa economica, sociale e individuale. Tra i temi trattati il lavoro e lo smart working, la digitalizzazione e il distanziamento sociale, ma anche le nuove modalità in cui gli italiani trascorreranno le vacanze ed il tempo libero nella fase 3 del post Covid-19. Uno sguardo attento, durante la lunga diretta di “Unomattina estate”, è rivolto alle generazioni più colpite dal periodo del lockdown: i bambini e gli anziani. Come di consueto il programma ha spazi dedicati alla scienza e alla medicina, divulgate in modo semplice e diretto da medici ed esperti autorevoli. Attenzione anche al territorio, alle bellezze italiane, alla tutela del clima e dell’ambiente. I diversi approfondimenti, dall’Italia e dal mondo, sono scanditi dalle edizioni del mattino del Tg1.
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TV RADIO
Agorà estate I
I fatti, le voci, le
opinioni. Roberto
Vicaretti conduce il programma informativo di Rai3, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 10
l talk-show del mattino di Rai3 affronta le principali notizie del giorno attraverso le diverse opinioni che di volta in volta animano il dibattito, come sempre arricchito da interviste faccia a faccia con personalità legate ai fatti. Dal 29 giugno alle 8 al timone di “Agorà estate” c’è Roberto Vicaretti. Ampio spazio viene dedicato a quelle storie che intersecano la politica, l’economia e la cronaca, che restano spesso in secondo piano ma che sono capaci di raccontare in profondità il Paese. Ogni mattina viene discusso il lavoro del Governo e del Parlamento, anche grazie a servizi e collegamenti in diretta dai luoghi più caldi.
di Federica Sciarelli Ercole Rocchetti Veronica Briganti Marina Borrometi
Sono molte le persone, donne e uomini, che in rete cadono nelle trappole di sedicenti innamorati ansiosi di derubarle. Federica Sciarelli e suoi collaboratori, all’interno di “Chi l’ha visto?”, la seguitissima trasmissione di Rai3 che vanta un successo lungo ormai 32 stagioni, seguono da tempo questo tipo di truffe tecnologiche, che sfruttano la solitudine,
OCORRIERE
l’ingenuità e la speranza delle persone più fragili per estorcergli denaro. Il dato più rilevante e drammatico è che l’inganno non è appannaggio di singoli truffatori, ma rientra in un più ampio scenario di criminalità organizzata: in questo libro vengono raccolti i casi italiani più significativi e toccanti, ma non ci si limita a questo
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REAZIONE A CATENA
Le parol che unisco 22
TV RADIO
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OCORRIERE
Torna il quiz condotto da Marco Liorni. Alle 18.40, sette giorni su sette, lo studio Tv2 di Napoli ospita la sfida più emozionante. “E’ un gioco coinvolgente, che segna l’arrivo dell’estate – afferma il conduttore – la musica del programma esce dalle finestre aperte e risuona per le strade mentre arriva il fresco della sera”
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arco, chiudi per un istante gli occhi e pensa alla stagione televisiva appena conclusa, ci regali il ricordo dell’emozione più forte? Penso a quando siamo tornati da Sanre-
mo, dove avevamo vissuto un momento molto bello, con la diretta di “ItaliaSì!” dalla piazza vicina al teatro Ariston in un sabato pomeriggio pieno di gente per le strade. E penso al sabato successivo, quando è diventato molto concreto il rischio dell’epidemia globale. Nel giro di un paio di settimane l’Italia era dentro l’incubo… Torni alla guida del programma, ma quella 2020 è un’edizione diversa, come la stai vivendo? Non vedo l’ora e non vediamo l’ora, con tutto il gruppo di lavoro, di riaccendere un programma che è sempre stato il segno dell’estate che arriva, dei colori, con la musica di “Reazione” che esce dalle finestre aperte e risuona per le strade mentre arriva il fresco della sera. Alla luce dell’esperienza dello scorso anno, quali caratteristiche deve avere una squadra per essere vincente a “Reazione a catena”? Il gioco più importante è l’intesa. Quindi ci vuole certamente preparazione, ma soprattutto bisogna essere squadra. Ti sei mai messo alla prova con i giochi del programma? Ti è capitato di farlo in famiglia? Sì, questo è un gioco che coinvolge tutta la famiglia. Lo scorso anno le mie figlie erano davvero contente perché facevo finalmente un programma che era anche per loro… Concluse le registrazioni come trascorrerai l’estate? Avremo una finestra di riposo molto breve, poi si riprenderà a registrare per le altre puntate di “Reazione a catena” e si tornerà a preparare il resto… Come spero accada per tutti quelli che potranno andare un po’ in ferie, le farò in Italia, perché è il Paese più bello del mondo, senza il minimo dubbio. È il nostro più grande tesoro, abbiamo una fortuna incredibile a essere nati qui, a essere italiani. 23
©Assunta Servello
PROGRAMMI CULT
Il sabato di Linea Verde 24
TV RADIO
LINEA VERDE TOUR
Da mezzogiorno del 4 luglio, su Rai1, Federico Quaranta ci accompagna in un viaggio per conoscere ed esplorare il meraviglioso territorio italiano. Due appuntamenti a seguire, per parlare di natura, economia, turismo, tradizioni, ecosostenibilità ed enogastronomia. Si comincia dalla provincia autonoma di Bolzano e dal Trentino Alto Adige
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OCORRIERE
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a vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte”. Le parole del matematico e filosofo persiano Omar Khayyam sono la chiave giusta per introdurre “Linea Verde Tour”, la prima di una serie di trasmissioni in onda da sabato 4 luglio al 5 settembre, alle 12.00 circa su Rai 1 e realizzate in collaborazione con RaiCom. Federico Quaranta, Giulia Capocchi e Peppone cercheranno di svelare particolari inediti delle più belle regioni italiane. Affronteranno 10 viaggi per conoscere ed esplorare piccoli borghi e spazi incontaminati. Protagonista della prima puntata sarà la provincia autonoma di Bolzano con i suoi straordinari panorami e una natura ancora intatta. Insomma, un vero e proprio paradiso. Ed ancora l’enogastronomia altoatesina, che risente piacevolmente dell’influsso della cultura tedesca e italiana. “Linea Verde Tour” è un progetto che si prefigge di dare alle regioni uno spazio narrativo per raccontare in profondità territori ricchi di storia e tradizioni, miti e leggende. Sarà un’occasione per affrontare i temi dell’ecosostenibilità e della biodiversità, per parlare di un turismo che permette un’esperienza immersiva nella natura. Un turismo ecosostenibile per preservare culture, ambiente ed economie. L’esperienza e la poliedricità dei conduttori ci accompagneranno in una serie di percorsi immersi nella “grande bellezza” italiana. Il progetto “Linea Verde Tour” è in linea con l’esigenza di “nuova comunicazione” del Paese e si ipotizza una versione anche in altre lingue. Gli autori del programma sono Giuseppe Bosin, Sara Bonetti, Yari Selvetella e Andrea Caterini. La regia è firmata da Gian Marco Mori e Andrea Rovetta.
LINEA VERDE RADICI
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inea Verde Radici” è un nuovo programma condotto da Federico Quaranta che si propone come un viaggio estivo tra le principali località d’Italia alla riscoperta del territorio, del tessuto industriale e produttivo messo duramente alla prova dall’emergenza sani-
taria Covid-19. Si tratta di 10 puntate di branded content, che andranno in onda dal 4 luglio al 5 settembre alle ore 12.30 circa su Rai1. Le puntate saranno confezionate con uno stile a metà tra il reportage on the road e il docu-reality e saranno incentrate su più temi: ambiente, natura ed economia, ma anche Made in ltaly, tradizioni e gastronomia. “Linea Verde Radici” è anche il racconto del rilancio dell’economia italiana. Il programma si offre come una vetrina per le aziende che nel tempo hanno valorizzato il territorio circostante. Gli sponsor entreranno nel racconto come importanti realtà e preziose eccellenze che rendono unico il nostro Paese. Nella prima puntata con Federico Quaranta si andrà in Trentino Alto Adige alla scoperta dello spettacolare lago di Tovel e del bosco incantato del Parco Adamello Brenta. Ed ancora il lago di Molveno, tra i simboli del Trentino Alto Adige, dove il conduttore a bordo di un pedalò elettrico sottolineerà la ripartenza dell’attività turistica. Sarà una immersione totale nella natura, la visita di Federico Quaranta in un’officina botanica, dove farà scoprire le proprietà benefiche delle erbe e delle piante selvatiche, del pino mugo in particolare. Questo romantico viaggio nel cuore della tradizione trentina proseguirà con una passeggiata nel borgo di Malè, senza dimenticare i sapori della cucina povera ma sostanziosa, influenzata da tante culture diverse. I saluti finali saranno da una delle cime più affascinanti delle Dolomiti: Cima Tosa, una vetta di oltre tremila metri dalla quale si gode un indescrivibile panorama a 360 gradi.
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PROGRAMMI CULT
Techeteche per ricorda 26
TV RADIO
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OCORRIERE
Da lunedì 29 giugno, subito dopo il Tg1 delle 20.00, ritorna l’appuntamento con gli archivi della Rai. Quest’estate, ogni giorno della settimana sarà scandito da argomenti diversi e, per la prima volta, rivedremo anche spezzoni degli sceneggiati che hanno appassionato il grande pubblico
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a lunedì 29 giugno ritorna, subito dopo il TG1 delle 20.00, il consueto appuntamento con “Techetechete'”, che si conferma programma cult di Rai 1, come evidenzia l’apprezzamento della critica specializzata. La messa in onda è prevista fino al 13 settembre 2020. Nata nel 2012, la fortunata trasmissione di Rai 1 già nel titolo fa riferimento al suo esclusivo campo d’azione, che è l’immenso patrimonio dell’archivio audiovisivo della Rai. In particolare, sceglie e realizza il montaggio di “scenette” dell’intrattenimento baciate dal successo e non solo, e riporta alla ribalta anche quelle chicche sfuggite all’attenzione che meritano. In generale “Techetechete'” ricerca e ripropone brani e spezzoni che hanno fatto la storia della televisione e che vengono opportunamente montati in sequenze autonome da undici autori coordinati da Elisabetta Barduagni, la veterana del gruppo. Le puntate raccontano, insieme all’evoluzione di vari generi, i costumi e le abitudini, dal primo bianco e nero all’HD. In questa edizione, una grande novità: Techetechete' dà spazio anche agli sceneggiati che hanno appassionato il grande pubblico, le commedie musicali e le operette. Altra novità della proposta di quest’estate: ogni giorno della settimana è scandito da un argomento diverso. Il lunedì si parlerà degli “Sceneggiati”: da “Sandokan” al “Segno del comando”, dal “Giornalino di Giamburrasca” a “La famiglia Benvenuti”, e tanti altri che meritano di essere ricordati. Il martedì “Sanremo Graffiti”, tutto ciò che ruota intorno alla storia del Festival di Sanremo. Il mercoledì “Viaggio in Italia”, un percorso tra comici, cantanti e curiosità di ogni regione. Il giovedì “I Numeri Uno”, spazio dedicato a grandi personaggi dello spettacolo. Il venerdì “Jukebox”, appuntamento musicale di gruppi, cantanti e canzoni intramontabili. Il sabato “Il Varietà”, che prevede delle puntate dedicate a grandi registi televisivi: Antonello Falqui, Vito Molinari ed Enzo Trapani, oltre alle diverse sfaccettature dei programmi del sabato sera. La domenica, infine, “ I Temi”: puntate per argomento come il telefono, l’automobile, le mamme, baci e schiaffi…
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LA PIATTAFORMA RAI
RITORNA MIRKO MATTEUCCI
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’incursione al Festival come “inviato imbucato” è stata solo il primo atto del suo ritorno in pista. Ora, dopo lo stop di tre mesi che ha coinvolto tutti, ecco il barbuto intervistatore tornare a raccontare l’Ita-
lia. "Le storie di Mirko", programma original della piattaforma, propone infatti brevi reportage realizzati "on the road". Si tratta di una agenda di viaggio divertita e divertente in cui racconta la vita quotidiana, i tic e le manie degli italici. Perché è vero che la fase 3 comporta ancora delle necessarie restrizioni, ma è anche vero che proprio per quelle possiamo essere buffi e impacciati e non perdiamo occasione di mostrare il nostro lato vacuo e un po’ esibizionista, come nel caso delle mascherine che stanno diventando una specie di must stilistico e un elemento per affermare la propria unicità. Mirko ci giocherà sopra, così come farà per le disposizioni precauzionali per scuole di calcetto dove si può ricominciare a fare esercizi col pallone, ma è ancora sconsigliato fare partitelle. Si tratta di un racconto scanzonato, impertinente e sorridente degli italiani alle prese con le giuste precauzioni in questa fase di ripartenza, con un sorriso, che non significa però sminuire l’importanza della prevenzione e della cautela.
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ÖTZI E IL MISTERO DEL TEMPO
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l film family prodotto da One More Pictures con Rai Cinema, è disponibile sulla piattaforma e racconta la straordinaria storia di amicizia fra tre ragazzi e la famosa mummia Ötzi, tornata in vita dall’età del rame. Diretto da Gabriele Pignotta con Michael Smiley, Alessandra Mastronardi, Vinicio Marchioni, Diego Delpiano, Amelia Bradley, Judah Cousin, Deirdre Mullins, il film rientra nel progetto “La Rai con il cinema italiano”, otto film in esclusiva. “Ötzi e il mistero del tempo" è stato premiato da una giuria composta da oltre 1000 ragazzi al Giffoni Film Festival 2018 e racconta una generazione lontana dalla tecnologia, con protagonisti ragazzini senza cellulari né social, con ambienti dominati dalla fantasia. “L'ambizione - racconta il regista Gabriele Pignotta - è di portare i bambini dentro un viaggio fantastico, che parte da un importantissimo ritrovamento archeologico e si trasforma in una bellissima avventura umana che arriva dritta al cuore dei nostri piccoli spettatori". Il 19 settembre del 2021 saranno 30 anni dal ritrovamento della mummia Ötzi, conosciuta anche come l’Uomo venuto dal ghiaccio o Uomo del Similaun, avvenuto sulle Alpi Venoste, ai piedi dell'omonimo ghiacciaio, al confine fra l'Italia e l'Austria. Vissuto oltre 5.200 anni fa, Ötzi è diventato famoso in tutto il mondo perché il suo corpo si è conservato perfettamente grazie alle favorevoli condizioni climatiche all’interno del ghiacciaio in cui è stato rinvenuto. "Ötzi e il mistero del tempo" è stato girato interamente in Alto Adige, anche al Museo Archeologico di Bolzano, dove è oggi conservata la mummia.
TV RADIO
asta un Play! CULToons
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a venerdì 3 luglio i maestri dell’animazione italiana tornano in esclusiva sulla piattaforma, con gli episodi di cinque nuove serie per bambini e ragazzi da “Acqua in bocca” ai “BiBi”, passando per “Kim”, “Sandokan” e “L’ultimo dei Mohicani”. Questi i titoli dei cartoni animati che andranno ad arricchire l’offerta di CulToons, il nuovo progetto della piattaforma, realizzato in collaborazione con Rai Ragazzi e Cartoon Italia, che coprirà tutta l’estate con 16 contenuti animati firmati da maestri come Bruno Bozzetto, Giuseppe Laganà, Guido Manuli e Pierluigi de Mas, solo per citarne alcuni. Un’occasione unica per i bambini e i ragazzi di oggi che potranno così riscoprire quelle serie tanto amate dai fratelli più grandi e dai genitori. Sarà dunque possibile vedere “Acqua in bocca”, animazione dedicata alle vicende di due piccoli pesci domestici con la regia di Guido Manuli; i “Bi-Bi”, ovvero Baco, Bina, Blob e Bu, quattro piccole creature che vivono in un mondo fantastico, costruito a misura di bambino, regia di Pierluigi de Mas, Gianandrea Garola, Guido Orlandi; “Sandokan”, basata sui racconti di Emilio Salgari; “L’ultimo dei Mohicani”, la serie tratta dall’omonimo romanzo di James Fennimore Cooper, firmata da Giuseppe Laganà. E, per finire, “Kim”, diretta sempre da Giuseppe Laganà, tratta dall’omonimo romanzo di Rudyard Kipling, con le avventure di un ragazzo orfano originario di Lahore la cui vita cambierà radicalmente grazie all’incontro con un anziano Lama.
OCORRIERE
LO STILE DI SERGIO ZAVOLI
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a piattaforma Rai propone quattro episodi della prestigiosa carriera del giornalista con le indagini, le interviste, gli incontri. “La notte della Repubblica” è il più importante programma di Zavoli dove viene narrata la storia del Paese attraverso le sue vicende più buie e dolorose, con un eccellente lavoro di sintesi giornalistica. In “Zavoli racconta Fellini”, il giornalista incontra l’amico regista e raccoglie le opinioni di chi lo ha conosciuto, dagli amici di infanzia alle star dello spettacolo. Dieci anni prima dell’approvazione della Legge Basaglia, nel 1968, Zavoli incontrò Franco Basaglia, impegnato nella battaglia medico legale per la chiusura dei manicomi. Zavoli colse la dedizione dello psichiatra e ne fornì un profilo toccante, che ora è possibile rivedere sulla piattaforma, mentre resta indimenticabile “Gli uomini della Luna rispondono”, in cui il giornalista modera un incontro con alcuni colleghi pochi mesi dopo lo sbarco sulla Luna dei tre astronauti Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, ospiti degli studi Rai.
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SERIE TV
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TV RADIO
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Last Cop L’ultimo sbirro Da mercoledì 1° luglio alle 21.20 appuntamento su Rai Premium con la prima stagione del poliziesco tedesco
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A fine anni Ottanta, l’ispettore di polizia Mick Brisgau, interpretato da Henning Baum, cade in coma a seguito di un colpo di pisto-
la alla testa. Dopo vent’anni si risveglia e torna in servizio presso il commissariato di Essen. Reintegrato nella polizia criminale, ha difficoltà di reinserimento sia nella vita privata che professionale. I suoi metodi poco ortodossi mal si conciliano con quelli del suo nuovo collega Andreas Kringge e con le tecnologie e le rigide regole adottate dalla polizia negli ultimi due decenni. Non va meglio neppure nel privato. La moglie Lisa l’ha lasciato e si è rifatta una nuova vita con un collega della scientifica, Roland Meisner. La figlia Lisa non l’ha mai conosciuto. Inoltre, tornato single, Brisgau è costretto a relazionarsi con donne più intraprendenti rispetto al passato, che non sempre apprezzano le sue maniere da macho anni Ottanta. A far breccia nel suo cuore è però la psicologa Tanja Haffner, assegnata dal dipartimento per affiancarlo in questo difficile percorso di reintegrazione. Si parte con i primi tre episodi: “Il risveglio”, “La morte di Babbo Natale” e “Corso di sopravvivenza”. Nel cast Maximilian Grill, Proschat Madani, Robert Lohr e Helmfried von Lüttichau.
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UN GIORNO DA GAMBERI
Voci in fondo al mare
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OCORRIERE
Tornano Marcella Sullo e Duccio Pasqua che, con Gaspare Bitetto e Max Dedo, accompagneranno per tutta l’estate gli ascoltatori di Rai Radio1. In immersione dalle 13.30, dal lunedì al venerdì
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ornano i gamberi nel pomeriggio di Rai Radio1. Questa è un’estate diversa, siete pronti? MARCELLA: Siamo prontissimi!
in tutti i settori, magari recuperando le canzoni dell’estate degli anni Sessanta… MARCELLA: I famosi lato “B” trascurati, che non hanno avuto la giusta attenzione, gli album di quegli anni erano pieni di bellissime canzoni tutte da riscoprire. Il tema che ha monopolizzato l’attenzione mediatica nei mesi scorsi è stato l’emergenza Covid. I gamberi quali argomenti porteranno nelle nostre case?
DUCCIO: Abbiamo un po’ di idee per integrare
MARCELLA: Daremo grande spazio ai festival
quella che è stata la trasmissione dell’anno scor-
che lottano per esserci anche in questa estate
so, ci saranno tante cose sfiziose.
post emergenza, ai musicisti che si sono ridotti
Dopo avere trascorso un’intera estate in attenta osservazione, siamo certi che in apertura di questa nuova edizione saprete rispondere con certezza… è vero che i gamberi camminano all’indietro? MARCELLA: Secondo me camminano in avanti, al-
i compensi e che suonano lo stesso. Non potendo avere gli ospiti in studio, comunicheremo con loro attraverso i messaggi Whatsapp, in un vero e proprio viaggio in Italia on the road. DUCCIO: Il tema è quello della musica che si
meno i nostri di strada ne hanno fatta…
organizza per ripartire, torneremo a occuparci
DUCCIO: Ne hanno fatta tanta e sono anche tor-
degli sforzi dei musicisti, dei produttori, dei pro-
nati, evidentemente se la sono cavata, anche se
motori, dei tecnici dello spettacolo, ascoltando
forse hanno fatto il giro al contrario… Quindi la
anche la voce del pubblico.
risposta non te la sappiamo dare (ride), possiamo solo dirti che ci sono!
La radio ancora una volta compagna di viaggio e di vacanze…
Il vostro programma è sinonimo di divertimento e di
MARCELLA: Ci auguriamo di tenere compagnia
tanta musica… state già scegliendo i dischi da man-
agli ascoltatori e di fare qualcosa di differente
dare in onda?
rispetto alla programmazione usuale.
MARCELLA: La musica che passano i gamberi non
DUCCIO: C’è tanta voglia di musica, da ascoltare
è quella solitamente in programmazione, con Max
e da riascoltare. La gente, stando di più a casa, a
Dedo, che fa parte della squadra, siamo pronti a
meditare tra sé e sé, ha riscoperto il potere della
divertirci con la rubrica “Ti sfascio una canzone”…
musica.
Quali canzoni “sfascerete”?
MARCELLA: Senza libri e senza musica questa
DUCCIO: Il titolo potrebbe sembrare minaccioso,
pandemia l’avremmo affrontata in maniera di-
ma non è così. Prenderemo dei grandi classici
versa, forse dando testate al muro.
della canzone italiana e internazionale e li smonteremo, provando a raccontare come si costruisce tecnicamente un brano, quali strumenti vengono utilizzati. E lo faremo in maniera molto semplice, adatta a tutti gli ascoltatori. Che caratteristiche deve avere una canzone per essere giusta per l’estate e per i gamberi? MARCELLA: Gli ingredienti, affinché un brano fun@Eleonora Ferretti
DUCCIO: Andremo a cercare in tutti gli ambiti,
Nei fine settimana estivi, lontani dai microfoni, si va al mare o in montagna? MARCELLA: Entrambi, a week-end alternati. DUCCIO: Concordo, mi piace tutto. MARCELLA: E aggiungo la campagna. Una domanda “politicamente scorretta”… ma i gamberi, a tavola, li preferite nella zuppa, fritti o
zioni commercialmente in estate, sono le sonorità
alla griglia?
latino-americane, le ragazze in costume, le bevan-
DUCCIO: Sono contrario al cannibalismo, da
de alcoliche e la voglia di ballare. Per funzionare
gambero non posso mangiare gamberi.
con i gamberi una ricetta unica invece non c’è.…
MARCELLA: Io li mangio fritti (ride). 33
@Eleonora Ferretti
MARCO MARZOCCA
L’impagabile applauso della gente Il conduttore di “Soggetti smarriti”, dal lunedì al venerdì alle 7.45 su Rai Radio2, al RadiocorriereTv: “Ogni giorno parliamo con ironia dei rapporti tra le persone, che sono quelli più importanti. Abbiamo scelto di non occuparci di politica e di calcio perché se ne parla già abbastanza”
Quando due anni fa ci hanno proposto di sostituirlo, te-
esordio in diretta dalla cabina sanificata di un fantomatico stabilimento balneare… come ha vissuto il ritorno di “Soggetti smarriti”? È stata una bellissima notizia, dopo questa chiu-
che abbiamo con il resto del mondo, perché oggi siamo
sura, tornare a fare radio, a parlare all’orecchio dell’ascolta-
con la quale si instaura un rapporto di intimità. Non ci
tore. Andiamo in onda in una fascia oraria molto pericolosa,
sono internet, televisione e cinema che tengano. La radio
quella de “Il ruggito del coniglio”, imperatore di Rai Radio2.
sarà eterna.
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mevamo di trovarci di fronte a un pubblico inferocito, ma abbiamo trovato una formula molto easy che incontra il favore degli ascoltatori, forse perché non ci prendiamo mai troppo sul serio. Un programma antistress con il quale aprire la giornata… Nei rapporti umani, nel lavoro, nell’amicizia, nei rapporti tutti interconnessi, anche con persone che non conosciamo, siamo sempre sottoposti a forte tensione, la radio, invece, ci aiuta a lenire lo stress, grazie a una voce amica
TV RADIO
Con Francesco Vercillo aprite ogni giorno una finestra sul nostro quotidiano. La chiave di tutto è l’ironia? Parliamo dei rapporti che ci sono tra le persone, che sono quelli più importanti. Abbiamo scelto di non occuparci di politica e di calcio perché se ne parla già abbastanza. È vero, la politica è importantissima, ma la vita vera delle persone si svolge sul campo: il rapporto con l’amico, con il parente che sta antipatico, con il figlio adolescente, con la donna che ami da trent’anni o che non ami più. Grazie all’ironia possiamo permetterci di dire tutto, trovando però il modo giusto e con leggerezza. I rapporti umani sono tanti, sfaccettati e variopinti, se nel nostro piccolo riusciamo a mostrare un pezzettino di queste sfaccettature e metterlo in evidenza in modo divertente e scanzonato, il pubblico si identifica e abbiamo fatto il nostro lavoro. Il programma lo vogliamo fare con la gente, facendo intrattenimento e distrazione. Che rapporto ha con le prime ore del mattino? Mi sveglio sempre leggermente contrariato, ma questo dura davvero pochissimo perché sono io a dire al mio cervello come si deve comportare. L’ho imparato un po’ tardi nella vita, gli stati d’animo non sono cose che provengono dal cielo, ma da tanti input, sei tu che decidi come stare e non c’è nessuno al mondo che possa vietarti di stare bene. Se lo capisci, le cose le affronti in modo diverso. Quando sono un po’ storto ho la capacità di ribaltare la situazione in pochi secondi diventando operativo, entrando nei miei ragionamenti, pronto per affrontare con grinta e impegno una nuova giornata. Tra le pagine più amate di “Soggetti smarriti” c’è quella della “prima cosa bella”. Ci racconta la sua prima cosa bella? Ce ne sono due. La prima, potrà sembrare banale, è la prima volta che sono diventato papà. Un effetto niente male, un’emozione indescrivibile. L’altra è legata a un momento speciale della mia carriera, quando mi trovai a organizzare uno spettacolo al Gran Teatro di Roma, un luogo enorme, da 3.050 posti. Pensavamo che ne avremmo riempiti 600 o 700, invece facemmo il tutto esaurito e dovemmo fare altre repliche. Di fronte a tutte quelle persone che avevano pagato il biglietto per vedermi, alla fine di quello spettacolo, quando si accesero le luci, mi commossi, piansi e non riuscii a ringraziare nessuno. Che ricordo ha del suo debutto? Non avrei mai pensato di trovarmi a fare questo mestiere, ho iniziato in punta di piedi, facevo un piccolissimo personaggino vicino a Corrado Guzzanti, in prima serata su Rai3. Il pubblico mi accolse con affetto.
OCORRIERE
Lei è laureato in farmacia, non ha mai avuto il rimpianto di non avere preso servizio dietro al bancone? No, la mia vita è questa. La nota più bella che ti può dare questo lavoro è il plauso del pubblico capace di farti sentire amato, cosa che da quando ho iniziato non è mai mancata. A volte sono diminuito io come esposizione al pubblico, ma non è mai venuto meno l’affetto della gente. È una gioia impagabile, una cosa meravigliosa che non sostituirei con nessun’altra al mondo. Cosa la diverte nella vita quotidiana? Mille situazioni, le persone che discutono su un autobus, al mercato. Non c’è nulla di più comico della realtà di tutti i giorni vista con gli occhi giusti. Dopo l’estate la rivedremo anche in tv… Sto preparando sei nuove puntate di “Allora in onda” da ottobre su Rai Premium, con Stefano Sarcinelli e la regia di Luca Rea, un viaggio alla scoperta degli sceneggiati più amati della Rai, opere storiche, da “Giamburrasca” al “Conte di Montecristo”. In ogni puntata racconteremo in modo semiserio come la Rai, all’epoca, affrontò produzioni gigantesche con i grandi della recitazione e della regia, che possono essere viste ancora oggi su RaiPlay. 35
RADIO1 PLOT MACHINE
"Già allora aveva l'abitudine di scrivere..."
È
questo l’incipit della puntata di lunedì 29 giugno alle 23.05 su Radio1 con Vito Cioce e Daniela Mecenate. Ospite in collegamento telefonico la scrittrice Elisabetta Bricca. Scrivi subito il tuo Miniplot come commento al post che trovi in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine oppure invialo dalle 23 di stasera al numero 335/6992949. I Miniplot più originali saranno letti durante la trasmissione. Vuoi partecipare al Concorso Rai dei Racconti Radio1 Plot Machine? Scrivi il tuo racconto in 1500 carattere sul tema LA FINESTRA e invialo entro il 30 giugno al sito plot.rai.it dove troverai il Regolamento ufficiale e tutte le informazioni.
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IL GIORNO E LA STORIA
Nel ventesimo anniversario della scomparsa, lunedì 29 giugno alle 00.05 (e in replica alle ore 5.30, 08.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10) su Rai Storia
Ricordando Vittorio Gassman
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giugno 2000 - Muore Vittorio Gassman per un improvviso attacco cardiaco. Nato nel 1922,
commedia all’italiana. Gli anni Sessanta si
nel 1952 Gassman fonda e dirige, assieme
“I soliti ignoti” di Mario Monicelli gira “La
a Luigi Squarzina, il teatro d’arte Italiano.
grande guerra”, “Il sorpasso”, “I mostri” e
Soprannominato “il mattatore”, con Alberto
“L’armata Brancaleone”. Tra i suoi successi
Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi e Marcel-
anche “C’eravamo tanto amati”, “Profumo
lo Mastroianni è uno dei “mostri sacri” della
di donna” e “La cena” di Ettore Scola.
rivelano i più gratificanti per la sua la carriera cinematografica. Sulla scia del clamoroso successo ottenuto nel 1958 con
TV RADIO
La settimana di Rai Storia
Cronache dall’antichità I 300 alle Termopili - L’ eclisse di Atene
Passato e Presente Giuseppe Bottai fascista critico
I 300 spartani alle Termopili e la sconfitta degli ateniesi a Siracusa, due eventi che inquadrano il V secolo a.C. Lunedì 29 giugno ore 22.10
Uno dei personaggi più in vista del fascismo romano raccontato dal professor Mauro Canali e da Paolo Mieli Martedì 30 giugno ore 20.30
a.C.d.C Il terremoto di Lisbona La mattina del 1º novembre 1755 si registra un grande terremoto con epicentro non dalla capitale del Portogallo Giovedì 2 luglio ore 22.10
Passato e Presente Expo Parigi 1900 La tredicesima Esposizione Universale, l’evento internazionale più importante dell’epoca. In prima tv Venerdì 3 luglio ore 20.30
Passato e Presente Le stragi naziste Circa 6.000 episodi di violenza scatenati dai nazisti e dai fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945. Con la prof.ssa Isabella Insolvibile Mercoledì 1 luglio ore 21.10
Documentari d’autore One More Jump Il Gaza Parkour Team è la prima squadra di parkour del mondo arabo e una tra le migliori al mondo. In prima visione Rai Sabato 4 luglio alle ore 23
Binario cinema Dallas Buyers Club Negli anni 80, l’operaio elettricista texano dalla vita assai disordinata Ron Woodroof scopre improvvisamente d’aver contratto l’AIDS Domenica 5 giugno ore 21.10
OCORRIERE
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GHIACCIO BOLLENTE
The Doors, “Mr Mojo Risin’: The Story of L.A. Woman Un documentario per raccontare la genesi di un album che ha fatto la storia della musica. Mercoledì 1 luglio alle 24 su Rai5
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na pietra miliare del Rock: il documentario “The Doors – Mr Mojo Risin’: The Story of L.A. Woman”, in onda mercoledì 1 luglio alle 24.00 su Rai5, racconta la genesi di un album che ha fatto la storia della musica: “L.A. Woman” dei Doors. Attraverso rare immagini di repertorio e interviste inedite, il documentario spiega come è nato un capolavoro e restituisce il ritratto di un musicista scomparso troppo presto, che con la sua band ha influenzato intere generazioni. L.A. Woman, sesto ed ultimo album dei Doors, è il testamento del “Re Lucertola”, alias Jim Morrison. È musica, poesia, rabbia, malinconia e – forse – l’ultimo saluto del frontman della band. Morrison lascerà l’amata e odiata Los Angeles dopo l’incisione alla volta di Parigi, in cerca di una nuova
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incarnazione; l’oblio. La storia dell’album viene ripercorsa attraverso immagini di repertorio rare, interviste inedite e i contributi dei collaboratori Ray Manzarek, John Densmore, Robby Krieger e amici dell’epoca. Il capolavoro dell’album è “Riders On The Storm”, struggente epitaffio in chiusura di disco, ma anche il racconto dell’America delle autostrade che tagliano il deserto sconfinato, una via di fuga dalla Los Angeles malinconica e decadente, fatta di eccessi e disorientamento: “Cavalieri nella tempesta/ Cavalieri nella tempesta/ In questa casa siamo nati/ In questo mondo siamo stati gettati/ Come un cane senza un osso/ Un attore che vaga da solo/ Cavalieri nella tempesta.” I Doors sono ancora capaci di aprire “le porte della percezione”, e l’iniziazione alla musica rock delle nuove generazioni passa ancora per la band che più di altre ha saputo influenzare più di una generazione. Per chi li ama da sempre, è l’occasione per entrare nell’architettura del disco, tracciandone il concepimento, l’ispirazione e la realizzazione.
TV RADIO
La settimana di Rai 5
Nessun Dorma Speciale “Dal jazz al jazz-rock” Dal jazz al jazz-rock, passando per il funk e giocando con suggestioni afro e reggae. Con Massimo Bernardini Lunedì 29 giugno ore 21.15
Ghiaccio bollente Freddie Mercury The Ultimate Showman Il documentario racconta una delle più grandi voci di sempre, un divo amato da milioni di persone Giovedì 2 luglio ore 24
Ghiaccio bollente Emerson Lake & Palmer Live 1971
Grandi interpreti Arturo Benedetti Michelangeli (1987)
Dal Théâtre 140 di Brussels una performance che restituisce le atmosfere dell’epoca con una playlist di tutto rispetto Martedì 30 giugno ore 23.45
Genio enigmatico e dal carattere schivo, è stato uno dei più grandi interpreti del pianoforte del XX secolo Mercoledì 1 luglio ore 17.30
Art Night Tintoretto, il primo regista Il grande artefice del Rinascimento italiano, ha segnato in maniera profonda il volto artistico di Venezia Venerdì 3 luglio ore 21.15
Sabato classica Making Medusa In prima visione l’opera di Giacomo Cuticchio che dedica un nuovo spettacolo originale pensato per musica e pupi alla figura mitologica Sabato 4 luglio ore 19.45
Domenica all’opera La vedova allegra (1999) Il capolavoro di Franz Lehár per ricordare il regista Ugo Gregoretti e inaugurare il ciclo di opere dalle principali Arene e festival italiani Domenica 5 luglio ore 10
OCORRIERE
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RAGAZZI Dal 29 giugno, tutti i giorni su Rai Yoyo, le nuove avventure dei Buffycats e un concorso canoro “gattistico” destinato ai bambini
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TV RADIO
OCORRIERE
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quattro mici più simpatici della TV sono di nuovo pronti a entusiasmare il pubblico di tutta Italia con le loro nuove avventure! 44 GATTI, il cartone che ha conquistato il cuore di grandi e piccini, torna con nuovi episodi da lunedì 29 giugno, tutti i giorni alle 19:10, e alle 8.35 e 13.15, sempre su Rai Yoyo. Prodotta da Rainbow in collaborazione con Antoniano e Rai Ragazzi, 44 Gatti è la serie rivelazione che, dal novembre 2018, sta conquistando un pubblico sempre più ampio, sia in Italia sia all’estero. E dopo aver “gattizzato” le emittenti televisive e le piattaforme streaming di tutto il mondo, il nuovo capitolo del classico prescolare made in Italy, si prepara a stabilire un nuovo record, reso possibile dalla grande attenzione alla qualità del prodotto, ai temi universali, ai contenuti educativi e alle canzoni tratte dal repertorio dello Zecchino D’Oro cantate dal Coro dell’Antoniano. In questa nuova stagione di 52 episodi, i Buffycats e la loro adorabile Nonna Pina sono accompagnati da nuovi esilaranti amici animali e umani, affrontano missioni sempre più ‘a prova di gatto’ e stupiscono il pubblico con tantissime sorprese. Il mix esplosivo di azione, comicità, amicizia e grande musica fa di 44 Gatti una serie in grado di coinvolgere ed appassionare i bambini e le famiglie di tutto il mondo. A curare la magnifica colonna sonora della serie, ci sarà, anche stavolta, Antoniano, con le canzoni originali cantate dal Piccolo Coro più famoso d’Italia. Ma le sorprese non finiscono qui. Rainbow invita tutti i bimbi a partecipare alla prima edizione di “Miao si canta!”, un concorso gattastico dove i piccoli potranno divertirsi ispirandosi alle famose canzoni di 44 Gatti. “Miao si canta!” è un’iniziativa per coinvolgere e aiutare i bambini a mettere in mostra il proprio talento musicale, giocando con le canzoni della serie tv, stimolando la loro parte canora. Partecipare è semplicissimo: fino al 30 giugno ogni bambino sceglierà la sua canzone preferita della serie 44 Gatti, farà un video mentre la canta e i suoi genitori lo condivideranno sui profili social con l’hashtag #miaosicanta e taggando @44gattitv. Tutti i dettagli per partecipare sono sul sito www.44gatti.it/miaosicanta. La giuria che selezionerà i vincitori sarà presieduta da Sabrina Simoni, direttrice del Coro dell'Antoniano. Il bimbo che si aggiudicherà il primo premio avrà la possibilità di vivere un’esperienza unica: canterà con il Coro dell’Antoniano e girerà il suo videoclip ‘professionale’, che sarà poi pubblicato nel canale ufficiale Youtube di 44 Gatti! Per gli altri bambini ci saranno in palio tanti altri gattastici premi, tutti musicali. Rainbow ha esteso il gioco anche agli altri Paesi dove la serie animata sta spopolando! “Miao si canta!” è in partnership con Antoniano, Rai Yoyo e Radio Rai Kids. 43
SPORT
Mariolino Corso
Pierino Prati
UN DERBY IN CIELO
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l calcio degli anni’60 e ’70, rispetto all’attuale, era praticamente un altro sport. Non esisteva l’esasperata preparazione atletica di oggi, i fisici straripanti che coprono le lacune dei piedi, non c’erano sponsor sulle magliette,
né i cognomi stampati dietro, nemmeno i palloni colorati ma uno solo, bianco con i pentagoni neri, di cuoio. Un calcio più duro, senza fronzoli, unanimemente più amato, vissuto e ora rimpianto. A pochi giorni di distanza abbiamo dovuto salutare due magnifici interpreti di quell’era: prima Mariolino Corso, poi Pierino Prati, che ne furono protagonisti sulle sponde opposte della Milano calcistica, rispettivamente all’Inter e al Milan.
isolato e impolverato nella bacheca azzurra e lo fu anche l’anno dopo con il Milan, schiantando con una tripletta, primo italiano a riuscirvi in una finale, l’Ajax di Johan Cruijff, che si apprestava a diventare protagonista della Coppa dei Campioni. Giudicato sul viale del tramonto passò alla Roma, dove visse una seconda giovinezza, impreziosita da 28 gol di 4 stagioni, che gli consentirono di entrare nei cuori dei tifosi, non molto avvezzi in quel periodo a celebrare grandi campioni. Nonostante questo passato, la grande ribalta si era dimen-
Mariolino aveva un sinistro fatato, passato alla storia per
ticata di loro: niente interviste, commenti alle partite, ospi-
l’esecuzione delle punizioni a foglia morta. Era l’estro, la
tate tv. Soprattutto Prati, che ha terminato i suoi giorni in
magia, l’imprevedibilità dello squadrone del mago Helenio
una casa di riposo a Montorfano nel comasco.
Herrera, che pure non lo amava e ne chiedeva puntualmen-
Ma sui social era come se non avessero mai smesso, grazie
te la cessione. Non ebbe uguale fortuna in nazionale, raci-
alle figurine postate nelle pagine vintage dedicate a quel
molando appena 23 presenze, briciole per un fuoriclasse
calcio, che alla notizia delle loro scomparse hanno conti-
come lui e non partecipando a nessun europeo o mondiale
nuato a celebrarli e omaggiarli. Perché quel calcio, duro,
del decennio in cui visse il suo apice.
sporco di fango e a volte anche brutto e cattivo, manca un
Ne giocò ancora meno, 14, Pierino Prati ma fu, da protagonista, tra i campioni d’Europa del 1968, titolo ancora 44
po' a tutti.
(M.F.)
Tutta la forza che ho è un libro per chi pensa di non farcela o per chi pensa di avercela fatta 45
CLASSIFICHE AIRPLAY per Radiocorriere TV generale
italiani
indipendenti
emergenti
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TV RADIO
uk
stati uniti
europa
OCORRIERE
america latina
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I FILM DELLA SETTIMANA
CINEMA IN TV Una commedia, in prima visione Rai, diretta da Francesco Falaschi ed interpretata, tra gli altri, da Vinicio Marchioni, Valeria Solarino, Sandro Haber e Luigi Fedele. Arturo era uno chef stellato che, a causa del suo temperamento polemico e collerico, è caduto in disgrazia. La sua aggressività lo ha portato a partecipare ad una rissa e ad essere arrestato per percosse e lesioni aggravate. Viene condannato a scontare la sua pena ai servizi sociali: deve insegnare a cucinare a una gruppo di ragazzi autistici, in un centro specializzato dove lavora anche la psicologa Anna. Nel gruppo di ragazzi, c’è Guido, un giovane affetto dalla sindrome di Asperger e con una grande passione e un talento innato per la cucina. Arturo si troverà così a fare da tutor al ragazzo in un talent culinario, proprio uno di quelli che lo chef ha sempre odiato e che hanno creato fenomeni mediatici, come il suo acerrimo rivale. E’ in questo contesto che tra Guido e Arturo si crea un rapporto di amicizia e di fratellanza che cambierà la vita di entrambi.
LUNEDÌ 29 GIUGNO - ORE 21.20 ANNO 1998 – REGIA DI EDWARD ZWICK
Un film d’azione sul terrorismo tra fantapolitica e cronaca. Mentre sta indagando su una serie si sanguinosi attentati terroristici compiuti da fondamentalisti islamici a New York e negli Stati Uniti, il vicedirettore dell’FBI, capitano Hubbard, scopre che gli stessi sono finalizzati a far liberare un importante capo religioso, rapito dalla Cia in Medio Oriente, su ordine del generale Deveraux. Nel frattempo, però, la campagna di terrore continua e il panico si diffonde in tutto il Paese. Con questo pretesto il presidente è costretto a dichiarare lo stato d’emergenza e autorizzare l’intervento dell’esercito. Al comando delle operazioni, con pieni poteri, c’è proprio Deveraux. Quest’ultimo comincia ad arrestare tutti gli islamici sospetti, le garanzie costituzionali vengono meno. Le forze liberali del Paese però non ci stanno … Il film, diretto da Edward Zwick, è interpretato tra gli altri da Denzel Washington, Bruce Willis, Annette Bening e Tony Shalhoub. Il soggetto è del giornalista Lawrence Wright. MARTEDÌ 30 GIUGNO - ORE 21.55 ANNO 2018 - REGIA DI FRANCESCO FALASCHI
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TV RADIO
Davide di Donatello come miglior attore protagonista a Vittorio Gassman per questo film drammatico, diretto da Dino Risi, in onda per il ciclo “Cinema Italia”. Albino Millozzi è un ricco industriale italiano e uomo d’affari, che vive a Ginevra con la moglie. Ex partigiano, si è arricchito anche appoggiandosi a governi di centro destra. Ha due figli: la femmina è un po’ sballata e vive in una comune, il maschio, Marco, è studente e abita invece a Roma, in un’altra casa di proprietà del papà. Durante un soggiorno nella capitale, Albino trova per caso il diario del ragazzo. Leggendolo, tra una citazione di Mao e una di Lenin, scopre con angoscia che Marco milita tra le file dei terroristi e sta preparando un attentato. La vittima predestinata dell’azione terroristica è un ricco uomo d’affari, indicato nel diario con un’iniziale, “P”. Albino cerca di capire chi potrebbe essere tra le sue conoscenze e i suoi colleghi e ne parla con il suo socio che però sottovaluta la situazione. Cerca anche di rintracciare suo figlio per chiedergli spiegazioni, ma non riesce a trovarlo. Capirà molto presto che quella “P” sta per “papà”.
MARTEDÌ 30 GIUGNO - ORE 21.15 ANNO 2009 - REGIA DI JIM JARMUSCH
Un killer solitario e misterioso, chiamato nei titoli di coda “Lone Man”, vaga lungo la Spagna per portare a termine la sua ultima missione. Per raggiungere l’obiettivo segue indizi improbabili e le tracce lasciate da alcuni bizzarri personaggi. È il film di Jim Jarmusch “The Limits of Control”, in onda senza interruzioni pubblicitarie. Il film è la storia di un uomo solitario e misterioso la cui attività resta scrupolosamente al di fuori della legge. Di lui sappiamo solo che sta per terminare un lavoro e che non si fida di nessuno, ma i suoi scopi ci sono inizialmente ignoti. Il suo viaggio paradossale, incentrato su obiettivi concreti ma al contempo estremamente indeterminati, lo condurrà ad attraversare non solo la Spagna, ma anche la propria coscienza. Regia di Jim Jarmusch. Tra gli interpreti, Tilda Swinton, Bill Murray, John Hurt, Gael García Bernal, Paz de la Huerta.
OCORRIERE
SABATO 4 LUGLIO - ORE 21.10 ANNO 1979 – REGIA DI DINO RISI
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ALMANACCO DE 1930
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giugno
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EL RADIOCORRIERE
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Questo libro è un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle meraviglie italiane 52 50