Nelle librerie e negli store digitali
PENSIAMO PRIMA CHE SIA TARDI
Ma siamo proprio convinti che le nuove tecnologie, questo mondo che corre, che scappa in modo incontrollabile, siano la soluzione migliore per la crescita dei nostri ragazzi?
Siamo proprio certi che una comunicazione non sicura sia fondamentale per la nostra esistenza?
Quanto accaduto in questa strana estate penso ci debba portare a una profonda e ampia riflessione. Siamo padroni della nostra vita o dipendiamo dall’apparire? È come se ci fossimo fatti risucchiare tutti da quel vortice di voyerismo che ci spinge a spiare, che ci porta a osservare, quasi con gusto, tutto da un buco della serratura. Invidia? Cattiveria? O soltanto la voglia di farci gli affari degli altri?
Siamo diventati come quel bambino che nel film “Malizia” osserva la futura matrigna dalla serratura e s’immagina amato tra le sue braccia. Quel visto non visto che, noi ragazzi degli anni ’80, custodivamo nella nostra mente, al limite parlandone con il nostro più fedele amico.
Oggi, invece, è tutto rovesciato. Si filma, si trasferisce, si trasmette. Si porta tutto nell’agorà pubblica.
Si alimenta, a volte senza volerlo, una esistenza fatta di finzioni, di apparenze, di vorrei ma non posso. E questo modus vivendi sconfina nel becero e nel patetico. In quella che può diventare una violenza sconsiderata e incontrollata.
Ma se ci fermassimo tutti un attimo? Se prima di agire provassimo a riflettere? Non si possono rovinare vite, famiglie, professioni solo per il gusto di spiare. La vita non è uno scoop, e una fotografia, un video postato per gioco rischia di rovinarla per sempre.
Buona settimana
Fabrizio CasinelliLA STOCCATA
Domenica 24 settembre in prima serata su Rai 1 la straordinaria storia di Paolo Pizzo. Protagonisti del film Tv Alessio Vassallo e Flavio Insinna
ARENA SUZUKI DAI 60 AI 2000
Amadeus, live dall’Arena di Verona, torna a farci ballare e cantare. In prima serata su Rai 1 sabato 23 settembre, mercoledì 27 settembre e mercoledì 4 ottobre
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FAKE SHOW – DIFFIDATE DELLE IMITAZIONI
“Insieme ci divertiremo”: al via il 18 settembre in prima serata su Rai 2 il nuovo programma condotto da Max Giusti
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ALESSIO VASSALLO
“In questo lavoro, ci siamo messi in gioco”: l’attore siciliano nel film “La stoccata vincente” veste i panni dello schermidore Paolo Pizzo 8
RAI RADIO
Connessi con un mondo che cambia: presentata l’offerta 2023-2024 dei 12 canali radiofonici del Servizio
IL COLLEGIO
Con la voce narrante di Stefano De Martino, domenica 24 settembre alle 21.20 su Rai 2, inizia l’ottava edizione del docureality che quest’anno porta i protagonisti nel 2001 32
FLAVIO INSINNA CHESARA’…
“Nella vita, come nel lavoro, la vera sconfitta è non provarci”: ne “La stoccata vincente” è Piero Pizzo, padre di Paolo 12
IMMA TATARANNI
Da lunedì 25 settembre in prima serata su Rai 1 la terza stagione della serie tv con l’amato sostituto procuratore
24
E’ affidato a Serena Bortone l’appuntamento del fine settimana di Rai 3. Dal 23 settembre il sabato alle 20.15 e la domenica alle 20.00 34
LA MEMORIA DELLE EMOZIONI
Un documentario dedicato alle persone che ogni giorno hanno a che fare con l’Alzheimer. In prima visione giovedì 21 settembre alle 23.10 su Rai 3
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TOTO’ E IL PRINCIPE DE CURTIS
L’uomo oltre la maschera. Un documentario in prima visione, venerdì 22 settembre alle 21.20 su Rai 3 37
IL FATTORE UMANO
Le proteste contro l’imposizione del velo in Iran e le persecuzioni che ne sono derivate. Lunedì 18 settembre alle 23.15 su Rai 3 38
COMMEMORAZIONE
Una targa nella regia del Nomentano 5 in ricordo del consigliere Rai Riccardo Laganà a un mese dalla sua prematura scomparsa
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BASTA UN PLAY
La Rai si racconta in digitale
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APRILIA BOOKS E COMICS
Il 22, 23 e 24 settembre dalle 10 alle 23 nella città pontina: musica live, conferenze e tantissimi cosplay
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PLOT MACHINE
Anteprima della puntata in onda su Rai Radio1
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CULTURA
L'arte, la musica, la storia, la danza, il teatro, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai
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CINEMA
Dal 21 settembre nelle sale “Felicità”, opera prima di Micaela Ramazzotti vincitrice del Premio degli spettatori alla Mostra del cinema di Venezia 44
MUSICA
“Oxigeno” è il nuovo singolo di Alvaro Soler
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LA FAMIGLIA
SKROKKIAZEPPI
Da mercoledì 20 settembre, tutti i giorni, alle 13.45 e alle 18.45 su Rai Gulp la nuova serie animata che ha per protagonisti i Troll
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FILM IN TV
Per l’autunno 2023 la programmazione sulle reti generaliste della Rai propone tante prime visioni, titoli di successo e d’autore
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MARCO CAPRETTI
Il comico romano è tra i protagonisti della nuova commedia di Federico Moccia, “Qui comando io”
DONNE IN PRIMA LINEA
Maria Lucia Lombardo, dirigente del Commissariato Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, ci racconta la sua esperienza in divisa
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LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR
Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay
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CINEMA IN TV
Una selezione dei film in programma sulle reti Rai
La vittoria DELLA VITA
Domenica 24 settembre in prima serata su Rai 1 la straordinaria storia di Paolo Pizzo, il due volte campione del mondo di scherma che da bambino dovette affrontare la sfida più importante, lottare contro un tumore al cervello che sembrava invincibile. Protagonisti del film Tv diretto da Nicola Campiotti, coprodotto da Rai Fiction e da Anele, sono Alessio Vassallo e Flavio Insinna
Il coraggio DI RIALZARSI
«Il sacrificio è la parola chiave di tutti in questo lavoro, ci siamo messi in gioco» afferma l’attore siciliano che nel film “La stoccata vincente” veste i panni dello schermidore Paolo Pizzo, un campione nello sport e un esempio nella vita
Sulla rete ammiraglia della Rai arriva una storia di resilienza…
È certamente una storia di resilienza attraverso la quale capiamo l’importanza del “cadere” nella vita. Faccio mia una frase bellissima di Paolo Pizzo, “a volte, quando si cade, non è detto che ci si rialzi subito, a volte si rimane a terra e si guarda il mondo da un’altra prospettiva. Prima o poi una mano tesa ad aiutarti arriverà”. Anche se spesso tendiamo a colpevolizzarci, la caduta fa parte di noi, il film invita tutti, i giovani in particolare, a non vergognarsi di fronte a un fallimento, a un inciampo. In questo la storia di Paolo è un esempio per tutti, un campione nello sport e nella vita.
Come si è sentito in questo ruolo?
È stato un privilegio e una responsabilità. Ero costantemente osservato dalla persona di cui stavo interpretando la vita, le emozioni. Sono entrato in questa storia in punta di piedi, posso dire che io e Paolo ci siamo preparati insieme. L’ho seguito negli allenamenti, mi svegliavo la mattina presto per andare a correre con lui, ho fatti di tutto per stargli dietro. Sono partito dal corpo per capire cosa significasse andare a letto con le ossa rotte, stanco da non riuscire più a muoversi. Questi atleti fanno veramente una fatica incredibile, a me interessava comprendere il senso del sacrificio, del lavoro nell'ombra, in silenzio per mesi per un duello che, alla fine, dura pochi minuti. Questi sono degli esempi per tutti, sono persone che lottano per aver riconosciuto il proprio lavoro, contro una società nella quale si corre per essere riconosciuti.
Che scambio avete avuto con Pizzo?
È un mio coetaneo, siciliani entrambi. Ci siamo riconosciuti subito, dalle prime settimane di allenamento ero un cazzeggio continuo. È nata una complicità incredibile, ho osservato i suoi occhi lucidi dalla commozione quando abbiamo girato alcune scene delicate, e avvertivo, in un certo senso, una responsabilità tripla. Ci sono stati tanti momenti di leggerezza, per esempio durante una scena d’amore con Lavinia (moglie dello schermidore), Paolo mi ha guardato e ha detto: “Compare, mi raccomando, non mi far sfigurare” (ride). Abbiamo vissuto in simbiosi, guarderemo il film insieme e quello sarà, per me, il duello più complesso da superare. La vera stoccata l’avrò il 24, non tanto con il pubblico, ma con lui.
Cosa non avrebbe voluto vedere sullo schermo Paolo Pizzo?
La commiserazione, il vittimismo… lui è una persona piena di energia e di positività, è un vulcano, è l'Etna. La caduta è un
punto di partenza, non bisogna avere fretta di rialzarsi, ma avere il coraggio di aspettare il momento giusto. Paolo è stato un maestro di vita in questo.
“La stoccata vincente” si inserisce perfettamente nella linea editoriale di Rai Fiction dedicata alle grandi figure dei campioni sportivi che lasciano un segno. Come si bilanciano in questa storia la vicenda sportiva e umana?
Siamo partiti dal corpo, piano piano questa fisicità si è andata a trasporre nell’emotività del personaggio. All’inizio lo vediamo sempre scontroso con tutti, dall'esterno potrebbe apparire antipatico, poi, però, lo accompagniamo dall'inizio alla fine, comprendiamo immediatamente il suo bisogno profondo di riscatto. Nel film avviene grazie allo sport, per me attraverso la recitazione. Ognuno trova la propria strada per risalire.
Qual è stata la sua “caduta”?
Il bullismo da ragazzo, quando mi sentivo perennemente a terra. La recitazione mi ha liberato, è stato il mio riscatto, ov-
viamente con le dovute proporzioni, pensando alla storia di Paolo che, giovanissimo, ha incontrato la malattia. Pizzo mi ha raccontato che da adulto, ogni volta che aveva un piccolo mal di testa aveva l'incubo che quel male potesse tornare. La sua, dunque, è una vita sempre all’erta, mi ha colpito molto la sua perenne attenzione, vigilanza su se stesso e su quello che lo circonda.
Paolo Pizzo è un “figlio” della Sicilia come te, lui dell'Etna e lei di Palermo...
…e questo è stato l'unico grande punto di scontro, una continua presa in giro (ride)
Che ruolo gioca in questa vicenda questa terra che ricerca di riscatto ha costellato la sua storia?
Fondamentale, vedendo il film si comprende la forza dell'isola. I siciliani hanno questa forma di riscatto innata, che io ho vissuto quando a diciannove anni me ne sono andato per affrontare questo mestiere e che Paolo ha cercato iniziando la
sua carriera sportiva. Noi ci svegliamo la mattina e pensiamo e ragioniamo in siciliano, è scritto nel DNA, come la storia di questo ragazzo, rimane sulla pelle.
In che senso?
Non è il classico film da promuovere, è qualcosa che rimarrà dentro di me per sempre, un rapporto che avrà un futuro. Ritornando alla Sicilia, c’è finalmente l'opportunità di raccontarne la bellezza con una lente di ingrandimento diversa, non stereotipata. Non solo la terra della mafia, ma una Sicilia laboriosa, fatta di siciliani che con il sacrificio quotidiano, con la voglia di riscatto ce la fanno, vanno avanti.
Nel libro autobiografico Paolo Pizzo scrive a un certo punto: “Non ho mai apprezzato il talento in quanto tale ma la grinta, la capacità di un atleta di lottare e raggiungere un grande risultato”. Come si riempie di significato la parola talento?
Una volta che comprendi di avere un talento, lo devi mettere da parte e iniziare a lavorare sodo. Paolo è uno schermidore
atipico, curvo, scomposto nelle sue stoccate e per questo, all'inizio, veniva preso di mira perché non aveva quell’eleganza a cui si era tutti abituati. Pizzo non è “pulito”, ma è esplosivo, bada poco alla figura, ma molto alla sostanza, non punta al talento, ma alla perenne lotta con se stesso e con l'avversario.
Insinna e Vassallo in scena, un padre e un figlio, un allenatore e un atleta. Com’è andata?
Tra noi è nato un rapporto simbiotico, da subito abbiamo trovato una comunione di intenti speciale. In lui ho ritrovato molto mio padre, a volte severo, ma con il quale c’è un legame strettissimo, conflittuale, un cordone ombelicale che non si taglia. È quello che vedremo anche ne “La stoccata vincente”, un padre e un figlio stretti in un legame non facilissimo, ma con un figlio che vuole suo padre accanto nonostante tutto. Il giorno prima di girare una scena importante, io e Flavio andavamo da soli nel luogo prestabilito, ci facevamo una lunga passeggiata per trovare la “nostra” scena, quell’intimità che può esserci solo tra chi è connesso emotivamente.
Una meravigliosa famiglia allargata
meravigliosa allargata
«Nella vita, come nel lavoro, la vera sconfitta è non provarci, non aiutare gli altri, fare una vita da egoisti». L’attore interpreta il ruolo di Piero Pizzo, padre di Paolo
Una sfida per la vita vinta grazie all’amore, alla scienza, allo sport. Che racconto sarà?
La vita di Paolo Pizzo, quella vera, è un film. Paolo era un bambino felice che viveva in una famiglia altrettanto felice in Sicilia. All’improvviso irrompe la malattia, che Paolo inizialmente nega a se stesso. Ecco le visite, gli accertamenti, la paura, una fase struggente. Mentre i medici lo curano, la famiglia gli si stringe attorno in maniera straordinaria. Passati gli anni delle cure, Paolo comincia ad allenarsi. Una carriera sportiva che però non va subito bene, ci sono alti e bassi. E così procede fino all’incontro con un maestro straordinario, che sembra Obi-Wan Kenobi, Oleg Pouzanov, che è stato insegnante di tutte le squadre di scherma italiane. Insieme raggiungono il trionfo, vincendo il campionato mondiale proprio a Catania, la città di Paolo. Vedendo il film si potrebbe pensare a una forzatura, ma non è così, abbiamo copiato noi dalla vita vera. Spero che il pubblico possa vivere le forti emozioni di questa storia, le stesse che abbiamo provato girandola.
Come è avvenuto il suo incontro con Paolo?
Qualche anno fa, in occasione di una serata A.I.R.C. per la raccolta dei fondi contro il cancro, incontrai Paolo, e fu simpatia a prima vista. In quell’occasione lui mi disse una cosa che mi colpì profondamente, ossia che ben più importante di essere diventato campione del mondo, era la possibilità di poterlo raccontare. Prima di tutto c’è la vita. Incontrarci nuovamente in occasione delle riprese è stato ancora più bello. Nel film a interpretare Paolo Pizzo è Alessio Vassallo, con il quale abbiamo lavorato con estrema cura, consapevoli di come si parlasse della storia di una persona che racconta la propria malattia.
Come ci si confronta con una storia vera?
Non essendo padre nella vita vera, ho provato a immaginare quello che possono essere l’amore e il terrore provati da chi deve dare comunque forza a un figlio che ha quella malattia. Non puoi consentirti di dire “non ce la faccio più”. Non puoi scappare, non puoi fermarti. Si tratta di uno sforzo incredibile, che ti devasta. La famiglia di Paolo si strinse intorno a lui in maniera totale. Scienza e amore, insieme.
Che intesa ha trovato con Alessio Vassallo?
Un incontro meraviglioso. Avevo incontrato
Alessio nella vita, avevamo già chiacchierato in simpatia. Ho scoperto una persona di grande profondità, è stato bellissimo stare insieme sul set e poi continuare a parlare per ore finite le riprese.
Insieme a voi, dietro alla macchina da presa c’era Paolo…
Sul set capitava che le giornate riservassero dei meravigliosi corto circuito sentimentali: c’erano Paolo Pizzo e il padre, c’era Alessio, c’era Samuele Carrino, che interpreta Paolo da piccolo. Una meravigliosa famiglia allargata. Tutti a farsi forza.
Lo sport ancora una volta dimostra di essere occasione di riscatto e rinascita…
Lo sport è prima di tutto un’occasione per stare insieme, anche quando si è impegnati in una disciplina individuale. Si è insieme: c’è il maestro, ci sono gli altri. Questo dà gioia. Anche in presenza di momenti difficili, la grande occasione è quella di uscire di casa e incontrare persone. Certo, c’è il trionfo, c’è la stoccata vincente, l’occasione attesa da una vita, ma non è la vittoria che fa di noi persone più belle. Nella vita, come nel lavoro, la vera sconfitta è non provarci, non aiutare gli altri, fare una vita da egoisti. È sicuramente bello vincere, ma capisci molto di più da una sconfitta che da una vittoria. Non sono i risultati che ci raccontano totalmente bensì la nostra onestà, l’impegno. Dino Zoff, in un suo bellissimo libro, scriveva: “Dura solo un attimo, la gloria”.
In una vita piena di successi e soddisfazioni, qual è stata la vera stoccata vincente di Flavio Insinna?
Dopo avere interpretato la fiction Don Bosco. Un sacerdote con il quale ero diventato amico mi invitò a non fare del mio mestiere il mio Dio.
Domenica 24 settembre “La stoccata vincente” andrà in onda. Soddisfatto del risultato?
Il film non potrà restituire tutto, ma sicuramente abbiamo messo tutto l’impegno possibile per avvicinarci ai sentimenti di Paolo e della sua famiglia.
CONNESSI con un mondo che cambia
Presentata l’offerta 2023-2024 dei 12 canali radiofonici del Servizio Pubblico. L’informazione e l’approfondimento, insieme allo sport, all’intrattenimento, alla musica, ma anche alla cultura e agli eventi. Una nuova stagione da vivere con gli ascoltatori e un compleanno, i primi 100 anni di Rai Radio, da festeggiare
«Vogliamo continuare a offrire un palinsesto ricco, credibile, inclusivo e sostenibile. Guardiamo all’audio come punto di contatto per i ragazzi. Lo smartphone diventa sempre più rilevante per ascoltare musica, podcast, anche a livello europeo. Secondo l’EBU sono il 77 per cento gli utenti nella fascia 18 -29 anni. Il pubblico è sempre più preparato, attento e merita che i nostri prodotti siano eccellenti e aumentino l’impatto virtuoso nella nostra società». È il messaggio della presidente della Rai Marinella Soldi ad aprire la presentazione dell’offerta radiofonica del Servizio Pubblico nella storica sede di Via Asiago a Roma. Un’offerta ricca, che si rivolge a un pubblico sempre più ampio e diversificato. «I tredici canali
Tra crossmedialità e innovazione
Che cosa spinge milioni di ascoltatori a sintonizzarsi ogni giorno su uno dei 12 canali radiofonici del Servizio Pubblico? La percezione di una radio autorevole, completa, affidabile, inclusiva, espressione dei valori in cui si riconoscono le famiglie italiane, in tutte le loro accezioni, qualsiasi rete si scelga tra le 12 proposte: generalista, tematica o di servizio, sempre in sintonia con le aspettative degli italiani. Una crossmedialità in evoluzione continua, in linea con i cambiamenti degli stili di vita delle persone e delle modalità di fruizione del prodotto radiofonico. Una ricerca continua sulla qualità del suono e un coinvolgimento sempre maggiore dello spettatore/ascoltatore, creando nuove possibilità di interazione con i conduttori e con gli eventi live. Flavio Mucciante, vicedirettore responsabile Rai Radio
cambia
di Rai Radio, in una logica per generi, presentano una offerta straordinaria sempre più visual e multipiattaforma – afferma l’amministratore delegato Roberto Sergio – Dalla presentazione odierna è emerso tutto il valore del Servizio Pubblico e delle strutture aziendali coinvolte, che sotto la guida di Flavio Mucciante proseguiranno l’opera di digitalizzazione intrapresa e lo sviluppo di nuovi modelli produttivi per confermare la ritrovata leadership di Rai Radio nel mercato. Un esempio è quello di No Name Radio impegnata nella ricerca di nuove forme di linguaggio giovanile». Musica, cultura, intrattenimento, sport sono i tasselli principali di un mosaico che ci connette con un mondo che cambia.
Radio 1
Una radio votata all’informazione. Abbiamo scelto di creare un mix tra il meglio di quello che abbiamo prodotto negli anni passati e il tentativo di cercare qualcosa di nuovo da proporre per il futuro, attingendo a professionalità giovani ben motivate, affiancate ai nostri gioielli di famiglia, che hanno creato un rapporto consolidato con l’opinione pubblica. Mai un programma supererà l’ora di trasmissione, il format prevalente sarà di mezz’ora, questo ci consentirà di ampliare l’offerta. Ci sarà anche qualche scossa, come “Il Rosso e il Nero” che vedrà contrapporsi ogni mattina Francesco Storace e Luxuria. Un rosso e un nero che penso siano stimolanti per la curiosità del nostro Paese.
Francesco Pionati, direttore Rai Radio 1 e GR Rai
Tra le tante novità di Radio 1 “Il Caffè di Radio1” con Roberto Poletti, “Giù la maschera” con Marcello Foa, “Hashtag” con Federico Ruffo, “Ping Pong” con Annalisa Chirico e Cristina Tagliabue, “Radio1 Streaming” con Daniela Mecenate e Savino Zaba, “Wannabe, il futuro che vorrei” con Francesca Romana Ceci, “Il pomeriggio di Radio1” con Massimo Giraldi, Simona Arrigoni, Ivan Cardia e Claudio de Tommasi, “Cento. Un secolo di radio” con Umberto Broccoli, “Cantiere Italia” con Monica Setta e “Igorà. Tutti in piazza” con Igor Righetti.
Radio 2
Le colonne portanti restano, da “Il ruggito del coniglio” a “Radio 2 Social Club” e “Caterpillar”, versioni del mattino e del pomeriggio, da “Non è un paese per giovani” a “I lunatici”, che anticipano alle 23. Frizzante e scoppiettante il pomeriggio di Radio 2 con “La versione delle due”, “Numeri Uni”, “Radio 2 Happy Family”, in onda alle 17. Tra le novità “Touché”, il programma di Adriano Panatta e Paola Perego, trasmesso la domenica pomeriggio. Pino Strabioli e “Grazie dei fiori” traslocheranno al sabato pomeriggio allungandosi di mezz’ora e dando spazio anche agli animali. Ritorna il racconto musicale di “Back2Back”, “Ti Sento”, “Decanter”. Il 3 dicembre festeggeremo i vent’anni del programma di Lillo e Greg “610”. Radio 2 è la radio dell’ironia, della comicità, del sorriso, della musica e dell’impegno.
Simona Sala, direttore Rai Radio 2
Radio 3
Radio 3 è una delle realtà preferite anche nei media più moderni. Un’emittente che trova il modo di portare nelle case la cultura senza essere polverosa, pedante o elitaria. Il tentativo è quello di unire a trasmissioni come “Prima pagina”, “Tutta la città ne parla”, “Radio 3 Mondo”, “Radio 3 Scienza”, “Fahrenheit”, “Hollywood party” e “Radio 3 Suite”, elementi di innovazione, come i podcast. Ci siamo chiesti come si faccia a costruire un’offerta che incontri l’interesse dei giovani: certamente innovando i linguaggi, ma andando anche a cercare temi che possano costituire una guida, un riferimento sicuro in un tempo complesso come quello che viviamo. Tra le novità “Le parole della Costituzione”, spazio del sabato alle 13.30, che centra le parole più contemporanee per dimostrare, grazie alla competenza di Sabino Cassese, come la Carta sia una mappa per orientarci nel futuro. Avremo anche “Le parole dell’economia”, per conoscere i fondamentali di questa materia e le sue dinamiche. A metà ottobre, a Bolzano, si terrà la festa di Radio 3, con una sessione dedicata al futuro.
Andrea Montanari, direttore Radio 3Isoradio
Notizie sempre aggiornate sulla mobilità ma non solo, proporremo una stagione ricca, con tanta musica e rubriche di approfondimento. Isoradio è la radio di prossimità che viaggia sul territorio. Si parte con “Il Vangelo Sulla Strada”, quindi “L’Italia che lavora”, “Scatto Matto”, “Viabilità Astrale”. Seguono “In viaggio con Elisabetta”, “Le casellanti”, Sabina Style, “Io Chiara e il green”, “Camionisti”, “Incroci”. Numerosi i programmi del fine settimana come “Radici”, “Camminando l’Italia”, “Isodriver”, “Avanti tutta”.
PREMIO RAI RADIO a Rosario Fiorello
Nel corso della presentazione dell’offerta radiofonica Rosario Fiorello ha ricevuto il premio Rai Radio dalle mani dell’amministratore delegato Roberto Sergio “per quanto ha saputo dare e speriamo potrà dare ancora alla nostra azienda, nella quale lui si identifica pienamente”.
Gli altri canali Rai
No Name Radio, Rai Radio 1 Sport, Rai Radio 3 Classica, Rai Radio Gr Parlamento, Rai Radio Techeté, Rai Radio Kids, Rai Radio Live Napoli, Radio Tutta Italiana
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Nelle librerie e negli store digitali
IMMA TATARANNI, TUTTE
Incorruttibile, implacabile, dissacrante, ma di grande umanità e graffiante ironia: da lunedì 25 settembre torna in prima serata su Rai 1 l’amato sostituto procuratore. Quattro nuove puntate per incontrare gli amatissimi protagonisti della fiction ispirata ai romanzi di Mariolina Venezia. Con Vanessa Scalera, Massimiliano Gallo, Alessio Lapice, Barbara Ronchi e la partecipazione di Cesare Bocci e Carlo Buccirosso. La regia è di Francesco Amato e Kiko Rosati
Una terza stagione da non perdere. In onda dal 25 settembre in prima serata su Rai 1 quattro nuove puntate di “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore”, che miscelano la detection con le vicende familiari della protagonista della serie nata dalla penna di Mariolina Venezia. Tenace e decisa, controcorrente anche nel vestire, la Tataranni si trova a indagare sulle ragioni profonde dell’odio, sugli ostacoli dell’integrazione, sulle diverse conflittualità sociali e ad arriva-
re alla verità, ai colpevoli, abbattendo, prima di ogni altra cosa, pregiudizi e sentenze popolari affrettate. Nel suo viaggio verso la giustizia viene affiancata dagli ormai familiari componenti della sua squadra, a partire dal Procuratore capo Alessandro Vitali (Carlo Buccirosso), sempre più insofferente ai metodi della Piemme più indisciplinata della Procura; da Diana De Santis (Barbara Ronchi), la sua cancelliera ed ex compagna di classe, che entusiasticamente la supporta nel lavoro investigativo, ancora di più da quando il maresciallo Calogiuri (Alessio Lapice) è stato ferito nell’attentato in cui ha perso la vita il boss Saverio Romaniello, in conclusione della seconda stagione. Sono passati alcuni mesi e ritroviamo la Tataranni impegnata nella solita routine tra famiglia e lavoro, ma con delle novità. La figlia Valentina (Alice Azzariti) si è diplomata e ha deciso di studiare all’Orientale di Napoli. Imma e Pietro (Massimiliano Gallo) si ritrovano nella casa vuota e invece di lasciarsi andare alla malinconia tornano a essere la coppia di un tempo. Almeno fino a quando Calogiuri non si sveglia dal coma: inizialmente sembra aver perso la memoria; poi, pian piano, recupera tutto, tranne la consapevolezza di essere innamorato di Imma: è freddo con lei e pericolosamente determinato a scoprire cosa si nasconde
NOVITÀ
dietro l’attentato. Nello stesso tempo, nel matrimonio qualcosa si incrina e Pietro, per reagire, si iscrive a un corso di pugilato. Qui conosce Sara (Sara Drago), una trascinante e brillante paleontologa che lo invita a seguire un corso di scrittura sul giallo. Succede così che Imma si trova con Pietro e Calogiuri che sembrano aver preso strade che portano lontano da lei. «La terza stagione è sempre un po’ quella della maturità – dichiara il regista Francesco Amato – giunta sin qui, si può dire che Imma sia diventata adulta. Eppure, nonostante la maggiore età e una certa consapevolezza dell’orizzonte drammaturgico e visivo in cui ci muoviamo, il progetto Tataranni resta sempre dinamico, pieno di sorprese, grandi amori, intuizioni improvvise, cambi di programma, ispirazione che ti viene lì al momento e cancella una pianificazione di settimane che pareva consolidata». Protagonista delle puntate, ancora una volta Matera, la città proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La serie è stata girata nei celebri Sassi, nella frazione agricola La Martella, nella gravina di Laterza, come nelle sale del Museo Archeologico Nazionale Ridola. La terza stagione di “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” è una coproduzione Rai Fiction – IBC Movie – Rai Com.
La prima SERATA
Sono passati alcuni mesi dall’agguato in cui Saverio Romaniello ha perso la vita e il maresciallo Ippazio Calogiuri, colpito da una pallottola, è ancora in coma. Imma lo va a trovare ogni giorno in ospedale nonostante i suoi innumerevoli impegni. In Procura può contare solo su un volenteroso Capozza e su Diana, che inizia a collaborare sempre più attivamente. In famiglia, Valentina ha deciso, non senza conflitti con la madre, di andare a studiare Lingue orientali a Napoli dove anche il suo ragazzo, Gabriele, è tornato a vivere. Con Pietro sembra tornata la serenità. Almeno fino a che Calogiuri, inaspettatamente, si risveglia. Proprio il giorno prima di essere trasferito in un centro specializzato a Venezia, il maresciallo riapre gli occhi e scopre che non ricorda nulla, nemmeno del suo amore proibito per Imma. Intanto Imma indaga sull’omicidio di un imprenditore alberghiero, grande amico di Gianni Morandi, guest star della prima serata nel ruolo di se stesso. È proprio il cantante bolognese a scoprire il cadavere e le sue rivelazioni indirizzano subito gli inquirenti verso il possibile colpevole.
ARENA SUZUKI dai 60 ai 2000
Le più celebre hit internazionali e le canzoni simbolo di anni indimenticabili: Amadeus, live dall’Arena di Verona, torna a farci ballare e cantare. In prima serata su Rai 1 sabato 23 settembre, mercoledì 27 settembre e mercoledì 4 ottobre
LDopo i grandi successi delle passate stagioni, Amadeus sarà di nuovo protagonista di tre eventi dedicati alla grande musica degli anni 60-70-80-90 ai quali si aggiungeranno gli anni 2000. Tre appuntamenti live dall’Arena di Verona, in onda in prima serata su Rai 1 sabato 23 settembre, mercoledì 27 settembre e mercoledì 4 ottobre. Sarà
un’occasione per celebrare decenni felici del made in Italy musicale e per far risuonare le più celebri hit internazionali, capaci di unire il pubblico di più generazioni nel tempio della musica. Prenderanno parte alle serate artisti leggendari e canzoni simbolo di un’epoca irripetibile. Inoltre, Amadeus tornerà anche nel ruolo di DJ e farà ballare tutta l’Arena con le sue compilation. Ancora una volta uno straordinario viaggio nel tempo attraverso ricordi indelebili e canzoni apprezzate da più generazioni, con gli artisti originali e i loro successi immortali che hanno fatto la storia e che torneranno a riecheggiare in una gioiosa atmosfera di festa. “ARENA SUZUKI dai 60 ai 2000” è prodotto da Arcobaleno Tre e Rai Radio 2 è la radio ufficiale.
Ecco gli artisti delle tre serate e i loro grandi successi
18 SETTEMBRE
Simple Minds con "Don't You (Forget About Me)"
Trevor Horn (The Buggles) con "Video Killed The Radio Star"
Paola & Chiara con "Vamos A Bailar"
Haddaway con "What Is Love"
Alan Sorrenti con "Figli delle stelle"
Captain Sensible con "Wot"
Las Ketchup con "Aserejé"
Irene Grandi con "Bruci la città"
Tavares con "More Than A Woman"
Doctor & The Medics con "Spirit In The Sky"
Iva Zanicchi con "Zingara"
Rednex con "Cotton Eye Joe"
Adriano Pappalardo con "Ricominciamo"
The Sugarhill Gang con "Rapper's Delight"
Renga Nek con “Angelo” e “Laura non c’è”
19 SETTEMBRE
Kool & The Gang con "Celebration"
Gala con "Freed From Desire"
Lorella Cuccarini con "La notte vola"
Jimmy "Bo" Horne con "Gimme Some"
Blue con "One love"
Le Vibrazioni con "Dedicato a te"
Plastic Bertrand con "Ça Plane Pour Moi"
Amedeo Minghi con "1950"
Mietta con "Angeli noi"
Haiducii con "Dragostea Din Tei"
Orietta Berti con "Fin che la barca va"
Ice Mc con "Think About The Way"
The Rubettes con "Sugar Baby Love"
Jalisse con "Fiumi di parole"
Laid Back con "Sunshine Reggae"
20 SETTEMBRE
Natalie Imbruglia con "Torn"
Madcon con "Beggin'"
George McCrae con "Rock Your Baby"
Stadio con "Grande figlio di puttana"
Alexia con "Hu La La La"
Howard Jones con "What Is Love"
Valeria Rossi con "Tre parole"
Whigfield con "Saturday Night"
Michele Zarrillo con "Una rosa blu"
Cecilia Gayle con "El Pam Pam"
Mal con "Furia"
The Show con "Mamma mia"
Pino D'Angiò con "Ma quale idea"
Eiffel 65 con "Blue (Da Ba Dee)"
FAKE SHOW
Diffidate delle imitazioni
SHOW imitazioni
Al via il 18 settembre in prima serata su Rai 2 il nuovo programma condotto da Max Giusti. Un format leggero e divertente con tanti ospiti veri e falsi
Si riderà, si riderà molto da lunedì 18 settembre in prima serata su Rai 2. E’ infatti questa la data di inizio di “Fake Show – Diffidate delle imitazioni”, il nuovo format condotto da Max Giusti che riscoprirà, attualizzandolo e adattandolo ai nuovi tempi e ai nuovi modi di fruizione, uno storico patrimonio televisivo, quello appunto delle imitazioni. Un programma leggero, divertente, nuovo, realizzato da Direzione Intrattenimento Prime Time ed Endemol Shine Italy Spa. Non un talent, non un varietà classico, ma una nuova formula, che si inserisce a pieno titolo nella linea editoriale della rete che farà della sperimentazione la sua mission in questa nuova stagione televisiva. Ogni puntata di “Fake Show – Diffidate delle imitazioni” ospiterà alcuni personaggi del mondo dello spettacolo che giocheranno con il conduttore misurandosi in prove individuali, di coppia o di gruppo basate sulle imitazioni di personaggi famosi, ma anche di oggetti, rumori, suoni, balli e altro ancora. Ad accompagnare Max Giusti, oltre ai due ospiti fissi di tutte le puntate Francesca Manzini e Claudio Lauretta, ci sarà anche una versione un po’ folle dell’Intelligenza Artificiale, generatore imprevedibile di tante situazioni. Tra le prove proposte nel corso della serata ci sarà la “Realtà Artificiale”: l’IA, a sorpresa, animerà lo studio riproponendo la scenografia di un programma televisivo e gli ospiti chiamati a giocare dovranno interagire con gli imitatori professionisti che impersoneranno, di volta in volta, il conduttore del programma. Nella prima puntata, per esempio, Francesca Manzini si calerà nei panni di Mara Venier, mentre Claudio Lauretta diventerà Gerry Scotti e Antonino Cannavacciuolo. Un’altra prova sarà: “La senti questa voce”, che vedrà uno degli ospiti, seduto di spalle a centro studio, ascoltare alcune canzoni. Sulla base musicale, farà il suo ingresso in studio un cantante che eseguirà il pezzo dal vivo e l’ospite, senza poter vedere il cantante, dovrà indovinare se si tratta del cantante originale o di un imitatore. Inoltre, agli ospiti della puntata, si aggiungeranno le “FakeStar”, sosia e imitatori di grandissimi personaggi musicali, in momenti che vedranno coinvolti anche gli ospiti della puntata, e i “Fakenomeni”, una serie di personaggi eccentrici che si esibiranno in imitazioni originali e fuori dagli schemi. Ci saranno, inoltre, le incursioni di Maurizio Di Girolamo e Gennaro Calabrese, con le loro imitazioni, tra cui quella di Roberto Benigni e di Flavio Insinna, e non mancherà uno spazio dedicato alle “Fake News” con Vincenzo Albano, che commenterà alcune notizie. “Fake Show – Diffidate delle imitazioni” è un programma scritto da Max Giusti, Luciano Federico, Paolo Mariconda, Alessio Parenti, Luca Rea, Giuliano Rinaldi, Dario Tajetta, Marco Terenzi. La regia è di Luigi Antonini.
INSIEME ci divertiremo
Come sta Max, alla vigilia di questo debutto?
Sono felice di tornare a casa, a Milano, perché pochissimi lo sanno, ma io sono milanese, di famiglia milanese. In questi anni ho finto di essere romano solamente per lavorare… (ride)
Scherzi a parte…
Sono molto contento, molto emozionato. E’ tutto molto magico, la gioia è superiore alla paura. Male che vada andrò a fare il moderatore nelle conferenze stampa di presentazione dei programmi di altri colleghi… (ride)
Che programma sarà?
Un programma strano, folle, non per quello che vedrete, ma per il modo in cui viene realizzato. E’ un programma assolutamente leggero, di grande divertimento e ha una particolarità: è un programma tutto scritto, anche se non ve ne accorgerete. Ha bisogno di quattro, cinque giorni di prove per poter essere realizzato. E’ una creatura assolutamente nuova, usciamo dallo studio alle due di notte dopo essere entrati alle 11 del mattino, arriviamo sfiniti, stanchi, ma facciamo quello che ci piace fare, il nostro lavoro.
Qual è il punto di partenza?
Giocare, divertirsi con tutto ciò che è falso. In questo programma si imiterà tutto ciò che è imitabile e a volte farete fatica a distinguere il vero dal falso.
Qual è la regola d’ingaggio dei vostri ospiti?
Gli ospiti che verranno dovranno giocare a non essere mai se stessi. E su questo siamo molto integralisti, se vuoi venire devi metterti in gioco completamente. L’imitazione in sé è proprio la regina di questo programma.
Chi saranno gli imitatori?
Avremo con noi i migliori imitatori italiani e abbiamo cercato di scovarne anche qualcuno meno conosciuto, o che negli anni è rimasto un po’ più nascosto.
Non teme che qualche suo collega imitato si arrabbierà?
Io spero che siano contenti di essere parodiati da noi. Quando facevo “Quelli che il calcio” mi arrivavano messaggi di personaggi anche potenti che mi chiedevano “perché non mi fai
la parodia?”. Spero che tutti capiscano che i personaggi che vengono parodiati non sono quelli originali, è una chiave di lettura che diamo noi perché pensiamo che possano essere divertenti fatti in quella maniera lì. Facendo delle parodie noi non vogliamo essere uguali al personaggio che imitiamo, ma ne creiamo uno nuovo che è la fusione tra il reale e quello che i nostri interpreti tirano fuori con una chiave molto comica; quindi, a volte, saremo un po’ graffianti per divertire il pubblico a casa, ma mai per prendere in giro qualcuno.
Lei farà imitazioni?
No, non imiterò nessuno, penserò solo a fare il conduttore e a farlo bene.
Eppure, l’imitazione ce l’ha nel sangue…
Sì, in effetti ho cominciato quando ero bambino. Imitavo professori, parenti, amici. Poi sono passato a personaggi più famosi, ricordo Abatantuono. In seguito le parodie sono diventate tante, in radio e alla tv, e per alcune ho avuto persino la “sindrome di Stoccolma”…
Il lunedì sera la concorrenza sulle altre reti sarà spietata… Ma no, la serata è facile… (ride). Non so cosa accadrà, ma comunque sono fiero di questo programma.
Con la voce narrante di Stefano De Martino, domenica
24 settembre alle 21.20 su Rai 2, inizia l’ottava edizione del docu-reality che quest’anno porta i protagonisti nell’anno più vicino ai giorni nostri da quando
è iniziato il format. Tra le novità, le "masterclass" con docenti “speciali”: Antonio Orefice, Leo Gassmann, Joe Bastianich, Raimondo Todaro e BarbaScura X
Viaggio nel 2001
Da domenica 24 settembre al via su Rai2, alle 21.20, l’ottava edizione de “Il Collegio”. Il docu-reality, realizzato in collaborazione con Banijay Italia, che quest'anno porta i protagonisti nel 2001. Da quando è iniziato il format è l'anno più vicino ai giorni nostri. Prima novità di questa stagione è la voce narrante, interpretata da Stefano De Martino, conduttore e volto del canale, che accompagnerà il racconto della vita quotidiana dei 23 protagonisti. Anche il luogo che ospiterà le avventure dei collegiali sarà un nuovo edificio: il Collegio San Francesco a Lodi. Il percorso dei ragazzi avrà, per la prima volta, un suo fulcro anche in una sana competizione per determinare chi, per merito, può concorrere a una Borsa di studio un periodo di formazione negli Stati Uniti, che verrà assegnata allo studente che nella graduatoria finale avrà ottenuto la migliore media di voti e i crediti individuali superiori. I collegiali si cimenteranno, infatti, in attività di
gruppo che permetteranno loro di acquisire dei crediti, dovranno quindi impegnarsi puntata dopo puntata per conquistare il privilegio di trascorrere un periodo all’estero presso realtà d’eccellenza che possano contribuire alla loro formazione. Ultima novità le "masterclass" con docenti “speciali”, lezioni con special guest del mondo dello spettacolo, della musica e della cultura come: l’attore Antonio Orefice di “Mare Fuori”, che darà i giusti consigli per una rappresentazione teatrale, il cantautore Leo Gassmann per una lezione di canto; Joe Bastianich per mettere alla prova i collegiali con la lingua inglese; Raimondo Todaro per una lezione di latino-americano e BarbaScura X per una lezione di fisica. Per i collegiali quest’anno la parola d’ordine è “globalizzazione” un fenomeno che, in quegli anni, parte dall’economia e investe cultura e comunicazione. Il 2001 è anche l’anno dell'attentato alle Torri Gemelle; il telefonino diventa mezzo di comunicazione privilegiato; internet si impo-
ne sempre più come lo strumento di informazione preferito e l’ambientalismo comincia ad affermarsi come una tematica cui prestare molta attenzione. In quell’anno a Sanremo, sotto la conduzione di Raffaella Carrà vince la giovanissima Elisa con "Luce"; Fiorello fa il suo grande ritorno in tv e diventa personaggio dell'anno; la Roma vince il suo terzo scudetto, Totti si consacra nella storia del calcio italiano e Don Matteo diventa un vero e proprio cult. “Il Collegio 2001” avrà la struttura di un vero college americano: con due indirizzi sperimentali, due diversi percorsi fra cui i collegiali potranno scegliere: da un lato la specializzazione in arte, rivolta a favorire lo sviluppo di un approccio creativo; dall’altro l’indirizzo linguistico, maggiormente razionale e pragmatico, strutturato sull’insegnamento delle lingue più parlate al mondo: inglese, spagnolo e cinese. La disciplina da strumento "correttivo" diventa più un modo per
I PROFESSORI
Oltre al Preside Paolo Bosisio e allo storico Professor Andrea Maggi si registra il ritorno dell’amata professoressa di matematica e scienze Maria Rosa Petolicchio, ma anche quello di Annamaria Petolicchio di storia e geografia; Alessandro Carnevale di arte, e David Wayne Callahan per le lezioni di inglese. Tra le new entry invece: l’insegnante di cinese Sha Zhu, il direttore artistico Pietro Pignatelli; l’insegnante di educazione fisica Laura Serena e quella di spagnolo Patricia Mabel Saconi.
CORPO EXTRA DOCENTE
Tra le fila dei sorveglianti ritroviamo la veterana Lucia Gravante e Matteo Caremoli. Torna anche il bidello Enzo Marcelli.
GLI STUDENTI
Marta Battaglia 15, Resuttano (CL); Alessia Berchicci 14, Montesarchio (BN); Flavio Bertuzzi 15 Riccione (RN); Giorgia Ceccarelli 16, Pisa; Anita Pia Costanzo 14, Succivo (CE); Cecilia D’Ammassa 15, Aquino (FR); Helena Del Pozzo 17, Messina; Enrico Di Clemente 17, Carpi (MO); Luca Galise 17, Cava de’ Tirreni (SA); Anna Garau 15, Tonara (NU); Rocco Ryan Greco 15, Gela (CL); Guglielmo Grosso 14, Napoli; Carmelina Iannoni 14, Roma; Ilary Iolli 15, Cassino (FR); Mahdi Khouya 17, Vienne – Francia; Daniele Marrone 16, Cagnano Amiterno (AQ); Diego Natale 16, Grosseto; Denise Pagani 15, Costeggiola (VR); Christopher Parolin 16, Bassano del Grappa; Giuseppe Puppio 17, Cosenza; Anna Rita Santeramo 16, Barletta (BAT); Frida Schiavi 16, Brembate di Sopra (BG); Mirko Stellato 17, Sant’Angelo in Formis (CE).
far emergere le potenzialità dei collegiali: chi viene espulso dal Collegio perde una grande occasione di crescita personale. In linea con i tempi moderni la tecnologia fa il suo ingresso sulla scena delle giornate degli studenti, ai ragazzi verranno consegnati, per periodi di tempo definiti, dei telefonini con carta prepagata che dovranno gestirsi fino ad esaurimento credito e anche i professori utilizzeranno i cellullari dell’epoca. Nel Collegio ci sarà una sala computer dove gli studenti potranno seguire delle lezioni di informatica con internet a 56k; ogni aula avrà un proiettore con il quale i docenti potranno fare lezione; nella sala ricreativa e per le lezioni di musica ci saranno cd, dvd e videocamere. Infine, per le comunicazioni, sia per la sveglia mattutina che per info di servizio, verrà utilizzata la filodiffusione. Su Rai Play sono già disponibili i provini più divertenti e tutte le back stories dei partecipanti.
Chesarà…
E’ affidato a Serena Bortone l’appuntamento del fine settimana di Rai 3. Dal 23 settembre il sabato alle 20.15 e la domenica alle 20.00
Il tradizionale appuntamento del fine settimana di Rai 3 si rinnova e raddoppia per riflettere e analizzare la contemporaneità. In un mondo interconnesso e in continua evoluzione, il ragionamento sul presente coinvolge cultura, politica, musica, società, percorrendo i vari mezzi, sia tradizionali che
innovativi, con cui ci rapportiamo ad un quotidiano talvolta confuso. Fatti e personaggi si intrecciano per consegnare al telespettatore un racconto analitico e brillante: incontri con personalità italiane e straniere, anteprime cinematografiche, performance musicali, racconti di vita. Gli ospiti si confrontano con i fatti e i fatti creano il ragionamento, mai dogmatico, ma sempre in evoluzione. Serena Bortone ci guida con spirito critico e mai giudicante, curioso e accogliente. Due serate che appaiono insieme conclusive della settimana appena trascorsa e proiettate nell’immediato futuro che ci apprestiamo a vivere
librerie e negli store digitali
LA MEMORIA DELLE EMOZIONI
Francesca Fialdini ci accompagna nel Paese Ritrovato, un villaggio dove vivono persone con Alzheimer per raccontare le storie di chi ogni giorno ha a che fare con questa malattia. In prima visione giovedì 21 settembre alle 23.10 su Rai 3
L’Alzheimer è una malattia drammatica che comporta il declino delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità. Eppure, la capacità di percepire emozioni e sentimenti come l’amore, l’affetto per i propri cari, l’empatia con gli altri può rimanere viva e accesa, nonostante la malattia. Il documentario racconta le vicende di chi ogni giorno ha a che fare con questa malattia e, nonostante le difficoltà e i momenti di sconforto, dimostra un approccio
positivo alla vita. Sono le storie di Annamaria, Sante, Angelina, uomini e donne che vivono al Paese Ritrovato, un villaggio dedicato alle persone con Alzheimer, fondato da La Meridiana Società Cooperativa Sociale. Ad accompagnarci in questo viaggio c'è Francesca Fialdini, che ci farà conoscere da vicino le storie dei protagonisti del Paese e dei loro familiari: un percorso ricco di sorrisi, qualche lacrima, emozioni e spunti di riflessione. Insieme a lei ci sarà Marco Trabucchi, medico esperto di Alzheimer, Giulio Scarpati e Diego Dalla Palma che racconteranno con sincerità la propria esperienza familiare. La sigla finale del documentario è affidata a Enrico Ruggeri, che proprio al Paese Ritrovato ha ambientato il videoclip del suo ultimo brano "Dimentico", ispirato ad una persona malata di Alzheimer. Il documentario, scritto da Andrea Frassoni e Marco Falorni con la regia di quest’ultimo, è in onda in prima visione giovedì 21 settembre alle 23.10 su Rai 3.
TOTÒ E IL PRINCIPE DE CURTIS.
L’UOMO OLTRE LA
Dietro al grande attore si nascondeva un mondo di una ricchezza straordinaria, sconosciuto ai più, fatto di centinaia di composizioni in versi e decine di canzoni. In prima visione, venerdì 22 settembre alle 21.20 su Rai 3
Un documentario per riscoprire oltre all’artista, la grande anima di un gigante del pensiero, profondamente originale e umano: l’uomo e il poeta Antonio De Curtis. Dietro il grande Totò, mirabolante attore e fantasmagorico artista capace di grandi metamorfosi, si celava un mondo di una ricchezza straordinaria, sconosciuto ai più, fatto di centinaia di composizioni in versi e decine di canzoni, non solo “Malafemmena”, dove l’autore e compositore De Curtis utilizzava il marchio di Totò per sdoganare pezzi di non facile fruizione, data la loro prevalente tematica: il dolore, la
MASCHERA
delusione, la malinconia. Come racconta la figlia Liliana in un prezioso e inedito video in cui ricorda suo padre, tutto il suo tempo libero dal lavoro sul set De Curtis lo trascorreva in quel luogo ideale ma anche fisico che si ritagliava in ognuna delle sue abitazioni e che gli piaceva chiamare “il pensatoio”. Era lì infatti che si ritirava per ore da solo a parlare con se stesso, riflettere e pensare. E proprio in uno dei tanti pensatoi è nata “A’ Livella”, certo la sua poesia più amata, più famosa e forse tra le più riuscite. Ma il materiale poetico di Antonio De Curtis, un importante e nutrito corpus di composizioni, è rimasto un po’ in secondo piano, nonostante la sua profonda e alta manifestazione poetica, forse di non facile “accettazione” in quanto proprio in contrasto con la figura comica del personaggio Totò e forse quasi messo in ombra dalla sua grandezza. Scritto da Enzo Purcaro De Caro e Tommaso Cennamo con la regia di Tommaso Cennamo, i documentario è in onda in prima visione venerdì 22 settembre alle 21.20 su Rai 3 con l’introduzione e il commento di Antonio Di Bella.
I PERSEGUITATI
La scrittrice iraniana Azar Nafisi è la voce narrante del reportage che racconta cosa è accaduto nel suo Paese alle ragazze che bruciavano il velo in piazza e ai giovani che manifestavano al loro fianco. Lunedì 18 settembre alle 23.15 su Rai 3
Migliaia di persone sono state arrestate a Teheran nei mesi di proteste seguiti alla morte di Mahsa Amini, la 22nne deceduta mentre era in custodia della polizia solo perché non portava il velo in modo appropriato. A manifestare tante donne e soprattutto studenti. Ad un anno dall’inizio della rivoluzione, “I perseguitati”, di Chiara Avesani e Matteo Delbò, in onda lunedì 18
settembre alle 23.15 su Rai 3, indaga su cosa è accaduto alle ragazze che bruciavano il velo in piazza e ai ragazzi che manifestavano al loro fianco. Molti di loro sono dovuti scappare per evitare l’arresto, anche oltreconfine, ma il regime li segue e li controlla in qualunque Paese cerchino rifugio. Ad esempio, nel confinante Iraq lo scorso marzo, il governo iraniano e quello iracheno hanno firmato un accordo in cui l’Iraq si impegna a non ospitare i partiti di opposizione iraniani e gli attivisti in fuga. Così i rivoluzionari iraniani nel Kurdistan iracheno sono costretti a nascondersi per paura di essere riconsegnati alle forze dell’ordine di Teheran. Ancora una volta perseguitati, anche fuori dall’Iran. La voce narrante è quella di Azar Nafisi, scrittrice iraniana perseguitata in patria, ora residente negli Stati Uniti che ha raccontato la sua storia nel suo libro più celebre, il bestseller ‘Leggere Lolita a Teheran’.
e negli store digitali
Il grande cinema italiano
Per l’autunno 2023 la programmazione sulle reti generaliste del Servizio Pubblico propone tante prime visioni. Titoli di successo e d’autore come “Il giorno più bello” e “Freaks Out”, “Settembre” e “Il materiale emotivo”
La commedia all’italiana di ultima generazione è al centro dell’offerta di Rai 1: “Il giorno più bello”, di Andrea Zalone, con Luca e Paolo che, insieme a Violante Placido, animano un vivace intreccio degli equivoci; “Bla bla baby”, di Fausto Brizzi, in cui un impiegato d’asilo nido (Alessandro Preziosi) mangia un omogeneizzato che, magicamente, gli farà capire il linguaggio dei neonati e conquistare la sua graziosa collega (Matilde Gioli); “Marylin ha gli occhi neri”, di Simone Godano, è una brillante riflessione sul disagio mentale, con Miriam Leone, Stefano Accorsi e Thomas Trabacchi. Per finire, “Mancino naturale”, di Salvatore Allocca, propone Claudia
nell’autunno Rai
Gerini nel ruolo della mamma di un giovanissimo calciatore. Rai 2, in accordo con la propria vocazione, dà luce all’attuale tendenza italiana al cinema di genere. Tra i film proposti spiccano lo spettacolare “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto, poi “La donna per me” di Marco Martani, con Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi e Stefano Fresi, e ancora “Diabolik” dei fratelli Manetti, con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea. Rai 3 si concentra sul cinema d’autore: “Il bambino nascosto”, di Roberto Andò, con Silvio Orlando e il giovane Giuseppe Pirozzi, è una commovente riflessione su bambini e
camorra, presentato in prossimità della “Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza”; sulla stessa rete vedremo anche “Settembre” di Giulia Steigerwalt, film premiato con due David di Donatello, con Fabrizio Bentivoglio e Barbara Ronchi; e ancora “Il materiale emotivo”, nono film da regista di Sergio Castellitto che ne è anche interprete a fianco di Bérénice Bejo e Matilda De Angelis; “L’afide e la formica” di Mario Vitale, una storia di integrazione con Beppe Fiorello. Storia e lettere, richiamo e commozione inoltre per “Leonora addio”, del grande maestro Paolo Taviani. Su Rai 4, fra gli altri, l’ultimo film del maestro dell’horror Dario Argento, “Occhiali neri”.
INNAMORATO del servizio pubblico
Una targa nella regia del Nomentano 5 in ricordo del consigliere Rai Riccardo Laganà a un mese dalla sua prematura scomparsa
Riccardo Laganà ha lasciato un grande vuoto tra i componenti del Cda e i tanti colleghi Rai che lo stimavano. Il primo rappresentante dei dipendenti eletto, rinnovato poi per il secondo mandato: «era un collega
molto speciale, innamorato del servizio pubblico» ha ricordato la Presidente Marinella Soldi, presente alla cerimonia con l'AD Roberto Sergio, i componenti del Cda, il Direttore Generale Giampaolo Rossi e i tantissimi colleghi che hanno condiviso con lui un viaggio non solo professionale. «Ringrazio i familiari che sono qui perché, alla fine, siamo stati una sua seconda famiglia» ha aggiunto la Presidente, salutando commossa i familiari. Ora la regia del Nomentano 5 accompagnerà il lavoro di tanti altri professionisti che, come il nostro collega, hanno il sogno di rendere la Rai sempre migliore.
FELICITÀ
Dal 21 settembre nelle sale l’opera prima di Micaela
Ramazzotti vincitrice del Premio degli spettatori alla
Mostra del cinema di Venezia. Con Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti, Micaela Ramazzotti e con la partecipazione di Sergio Rubini
Applaudito al Lido di Venezia, dove ha ricevuto il Premio degli spettatori, è in uscita nelle sale l’opera prima di Micaela Ramazzotti. “Felicità”. E’ la storia di una famiglia storta, di genitori egoisti e manipolatori, un mostro a due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli. Desirè (Ramazzotti) è la sola che può salvare suo fratello Claudio (Matteo Olivetti) e continuerà a lottare contro tutto e tutti in nome dell’unico amo-
re che conosce, per inseguire, appunto, un po’ di felicità. «La storia parla di una famiglia patologica – afferma la regista – di un percorso psichiatrico, di una relazione squilibrata, di mediocrità educativa e sociale e di come lo spirito dell’Italia di questi anni si rifletta sulle persone meno attrezzate». Sullo schermo anche Max Tortora, Anna Galiena, Marco Mocci, Massimiliano Franciosa e la partecipazione di Giovanni Veronesi e Sergio Rubini. «Ho scritto la sceneggiatura con altre due donne, Isabella Cecchi e Alessandra Guidi – prosegue Ra-
mazzotti – gli attori che avevamo in mente scrivendo, Rubini, Tortora, Galiena e Olivetti, hanno reagito con entusiasmo, e questo mi ha dato il coraggio di proporre il film alla Lotus Production che mi ha assecondato a patto che interpretassi uno dei personaggi, Desiré. C’è voluta da parte mia un po’ di faccia tosta per interpretarla, perché non è certo il ritratto edificante di una donna virtuosa, anzi è decisamente imperfetta, ingenua, un po’ bugiarda e forse patetica». Il film è prodotto da Lotus Production con Rai Cinema. .
BATTUTISTA DA SEMPRE
In questa nuova commedia veste i panni di un assistente sociale incaricato dal giudice. Che personaggio è il suo?
Molto divertente, anche se a sua insaputa. Perché dovrebbe essere una sorta di signorina Rottenmeir di Heidi, una sorta di controllore molto rigido e dedito al lavoro. In ogni situazione, però, si trova ad affrontare rischi e pericoli addirittura per la sua vita. In ogni scena in cui è coinvolto gli succede di tutto, ed è per questo che diventa un personaggio molto comico.
Molto spesso, nel film, il suo personaggio si ritrova a dover fronteggiare una famiglia che gli crea anche qualche danno, a partire dalla cucina…
La scena della cucina è la meno pericolosa. Voglio rassicurare tutti che non ho avuto uno stuntman come controfigura (sorride) e subisco tutto io. E’ stato molto divertente. Nella scena girata in cucina c’era anche un mago degli effetti speciali, perché far esplodere una bottiglia di pomodoro non è semplice. Avevamo fatto delle prove e io avevo abiti di ricambio nel caso in cui la scena non andasse bene. Il mio è stato un ruolo sporco perché tra torte in faccia, strusciamenti per terra e bottiglie di pomodoro sono andato a casa sempre abbastanza provato.
Un ruolo sporco, ma un personaggio pulito. Qualcuno però tenta di corromperlo. Senza successo?
Il personaggio nasce integerrimo, tutore della legge al cento per cento. Però, proprio questa differenza tra quello che accade e quello che lui è, lo rende davvero buffo.
Si è divertito nel ruolo e nella registrazione del film?
Un film girato in pandemia che siamo riusciti a far uscire lo stesso grazie ad un cast professionale e umano, e allo splendido regista Federico Moccia. Nonostante l’attesa, non siamo voluti uscire subito in piattaforma, ma abbiamo atteso il cinema. Le riprese erano state forzate da quella che era una situazione particolare con tamponi, mascherine, distanziamento sociale. Il tutto è stato però condito da un cast e da un regista eccezionali.
La storia è divertente, ma prende spunto da una realtà quotidiana che è quella della separazione e dell’affidamento dei minori…
Questo film sta facendo discutere perché narra di una sentenza vera. Cioè l’assegnazione della casa al figlio dei genitori separati. La casa è sempre la stessa, ma sono i genitori che fanno i turni e il bambino non è sballottato da una parte all’altra restando nella sua casa d’origine, dove è cresciuto, dove ci sono le
Federico Moccia, dal 14 settembre, è tornato al cinema con la commedia per famiglie "Mamma qui comando io".
Abbiamo intervistato il comico romano tra i protagonisti del film nei panni di un integerrimo e divertente assistente sociale alle prese con un litigioso divorzio e con le sorti di un bambino
sue cose, la sua comfort zone. E dal punto di vista pedagogico non è una scelta sbagliata. Con questo presupposto nasce anche il titolo: “Mamma qui comando io”.
Siamo abituati a vederla a teatro dove è presente da anni… Sì, infatti con il mio autore stiamo scrivendo una nuova commedia che si chiama “Un alieno sotto il tetto” che sarà in scena a fine gennaio 2024. Ogni anno siamo presenti sempre con una commedia diversa o con un mio one man show, a seconda di come vogliamo impostare il lavoro annualmente. Il teatro resta una delle mie passioni anche se l’emozione di andare a veder un film al cinema e rivedersi, è una cosa difficilmente raggiungibile.
La sua tendenza è sempre quella di accorciare il più possibile la distanza tra palco e pubblico… Cerco di stare il più possibile vicino alle persone. Ho un modo di scrivere, ad esempio, che è privo di parolacce, quindi, non c’è possibilità di non seguire i miei spettacoli. Mi seguono i bambini così come gli adulti. Mi piace che le persone si riconoscano in quello che dico. Io ho cinquant’anni e quindi posso essere benissimo un testimone di esperienze già fatte e già viste. Il
fatto che durante una commedia o un monologo, le persone si riconoscano in ciò che racconto, rompe quella quarta parete, entrando in simpatia ed empatia con il personaggio. Questo rende tutto più facile e quando ci si vuol bene tra artista e pubblico, a prescindere dall’incasso, io penso di aver vinto. Come nasce la sua comicità e come sceglie gli argomenti?
Nasce con me. Da bambino ero quello che diceva la battuta e non perché volevo fare il simpatico, ma perché ce le avevo pronte. Mi veniva proprio spontaneo. Come il calciatore in erba che prende la palla e la mette sotto l’incrocio, io, quando c’era una discussione, avevo già pronta una battuta donata dall’alto che faceva ridere tutti. Ho avuto dei buoni maestri sin da ragazzo, a partire dalla televisione. Ho studiato tanto e poi sono diventato un comico. I miei monologhi nascono da quello che vedo e che filtro con il mio occhio e che poi ridico con i miei colori. Uno spaccato del quotidiano.
Cosa ci sarà nel prossimo futuro professionale di Marco Capretti?
Ho una serie di spettacoli live a Roma, ho un cartellone in teatro e poi c’è una sorpresa che dico e non dico. Potrei entrare a far parte di un festival importante…
A VOCE NUDA
Cosa faresti se un giorno una persona senza volto ti ricattasse e diventasse il tuo peggior incubo? La prima reazione di Camilla, musicista, 17 anni, dopo essere stata vittima di sextortion è quella di vergognarsi, nascondersi e rinunciare alle sue passioni e alle sue esibizioni. Riuscirà a trovare la forza per reagire e riappropriarsi di ciò che le è stato strappato? Regia: Mattia Lobosco. Interpreti: Ginevra Francesconi, Luigi Fedele, Julia Magrone, Andrea Delogu, Mr. Rain. In esclusiva sulla piattaforma Rai.
LA CONFERENZA STAMPA
"La Conferenza Stampa" è l'incontro di 350 ragazzi con grandi personaggi dello spettacolo, dello sport e della politica. Al posto dei giornalisti, le domande vengono fatte da ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Una vera conferenza stampa "sulla vita" in genere, con domande semplici ma anche bizzarre e totalmente inaspettate. Regia: Flavia Unfer. E’ un Original di RaiPlay.
Basta un Play!
CAPRI
La storia degli amori, dei tradimenti, delle gioie e dei dolori che ruotano attorno a Villa Isabella, una incantevole residenza a picco sul mare di Capri. Regia: Enrico Oldoini, Francesca Marra, Andrea Barzini, Giorgio Molteni, Dario
Acocella. Interpreti: Gabriella Pession, Sergio Assisi, Kaspar Capparoni, Isa Danieli, Bianca Guaccero, Gabriele Greco, Lucia Bosé, Carlo Croccolo. La piattaforma Rai propone le tre serie complete.
DREAMBUILDERS
- LA FABBRICA DEI SOGNI
Mina vive serena con il papà e il suo adorato criceto finché nella sua vita irrompono grandi novità: la fidanzata di suo padre con la figlia più antipatica che si possa immaginare si trasferiscono da loro. L'aiuto sembrerà arrivare dal mondo dei sogni, dove infaticabili costruttori lavorano a incredibili progetti. Perché si sa il mondo notturno è dei sogni, ma anche dei desideri. Disponibile anche in lingua inglese. Regia: Kim Hagen Jensen, Tonni Zinck.
“....E LE SORRISE.”
E’ questo il FINALE per scrivere il Miniplot della puntata di lunedì 18 settembre. Alle 23.05 con Vito Cioce e Marcella Sullo. Ospite la scrittrice FRANCESCA GIANNONE, che ha pubblicato il romanzo “La portalettere” (Editrice Nord). Scrivi subito il tuo Miniplot (con il prequel del finale) con un commento al post che trovi in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine oppure invialo dalle 23 di stasera al numero 335/6992949. I Miniplot più originali saranno letti durante la trasmissione. Se vuoi partecipare alla nuova Gara dei Racconti di Radio1, invia subito il tuo inedito (massimo 1500 battute, spazi inclusi) nella sezione Novità del sito www.plot. rai.it. Il tema è IL MERCATO. Vengono selezionati 2 racconti per ciascuna puntata, letti dalle voci di Radio1 Rai e poi votati sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine Live streaming e podcast sull’app RaiPlaySound.
OXIGEN
Nuovo singolo per Alvaro Soler, in un mix di elementi reggaeton e dance. «La canzone ha suoni ed elementi pazzeschi – dice l’artista - e per me è come un esperimento, una bella combinazione tra tutte le mie influenze e i miei diversi mondi. Credo che i miei fan saranno piacevolmente sorpresi!»
Melodie e ritmi accattivanti in maniera totalmente inedita. E’ uscito il nuovo singolo di Alvaro Soler, l’artista di Barcellona che mostra un nuovo lato musicale composto da un mix di elementi reggaeton e dance. “Oxigeno” è il riflesso della curiosità musicale dell’artista e della sua volontà di sperimentare ed esplorare nuove direzioni con ritmi di ispirazione fortemente latina ed elementi reggaeton, con influenze della musica dance elettronica, che conferiscono al brano una forte impronta urban e
moderna che sta sorprendendo anche i suoi fan. «Con "Oxigeno" ho provato qualcosa di nuovo. La canzone ha suoni ed elementi pazzeschi per me, ed è come un esperimento in cui cerco di combinare suoni dell'America Latina, del reggaeton e anche del Giappone» dice Alvaro a proposito del suo nuovo singolo. Il video del brano, girato in un'area industriale di Madrid, è pieno di energia e grinta e cattura questo mix di influenze. Le immagini mostrano auto del car tuning giapponese ed europeo, ricreando così gli anni in cui Alvaro ha vissuto in Giappone e la sua passione per le auto e il tuning locale. «Come per la canzone, anche per il video musicale abbiamo provato qualcosa di nuovo e allo stesso tempo riportato in vita vecchi mondi, come una macchina del tempo - spiega Alvaro Soler, riferendosi al periodo trascorso in Giappone - Ricordo molto bene quel periodo e quanto fossi affascinato dalla scena del car tuning. C'erano tutte queste auto e luci al neon ovunque che mi eccitavano. Si poteva percepire la passione delle persone. Quindi è davvero
bello poter unire tutto questo in “Oxígeno” e creare una bella combinazione tra tutte le mie influenze e i miei diversi mondi».
Alvaro Soler ha studiato design industriale con il sogno di diventare un designer di automobili: queste due passioni dell’artista sono perfettamente inserite nel video musicale. Alvaro mostra così non solo nuovi lati di se stesso dal punto di vista visivo e musicale, ma rivela anche alcune caratteristiche e interessi che molti dei suoi fan non conoscevano ancora. Il brano è stato anticipato dal singolo precedente "Muero” (oltre 10 milioni di stream e #6 dell’Airplay radio tedesco), e dal brano live "Para Vivirla", diffuso in occasione del tour. L’artista ha iniziato il viaggio verso questa nuova identità e ricerca del suono qualche tempo fa, senza pressioni o scadenze. Il trentaduenne ha esplorato direzioni musicali completamente diverse, senza mai tradire il suo tipico sound, ma rivelando invece una sfaccettatura della sua musica ad ora sconosciuta. «Mi sono preso la libertà di sperimentare e di uscire dalla mia comfort zone. Credo
che, attraverso questo nuovo modo di lavorare, io abbia anche creato un nuovo rapporto con me stesso. Una connessione che è mancata negli ultimi anni. Con queste nuove canzoni - ribadisce Alvaro Soler - ho riscoperto completamente la mia passione per la musica». Talento, passione e una curiosità creativa quasi senza limiti, sono gli impulsi più importanti nella carriera del musicista Alvaro Soler. Tre qualità che hanno reso la superstar tedesco-spagnola uno degli artisti solisti di maggior successo e popolarità in Europa e non solo. Con oltre due milioni di copie dei suoi tre album in studio vendute fino ad oggi, più di cinque miliardi di streaming audio e video, oltre 150 certificazioni oro e platino e molti milioni di fan entusiasti, presenta ora la sua personale, evoluta e moderna visione del Latin Pop. «Alvaro Soler sembra coraggioso, moderno, adulto, curioso - dice di sé il cantante e musicista e aggiunge - Suona semplicemente bene. E forse è anche un po' misterioso. Credo che i miei fan saranno piacevolmente sorpresi!».
ESSERCI SEMPRE, ANCHE SOLO CON UNO SGUARDO
e professionalità»: Maria Lucia Lombardo, dirigente del Commissariato Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, ci racconta la sua esperienza in divisa
SEMPRE, SGUARDO
La dottoressa Maria Lucia Lombardo, laureata in Giurisprudenza, è in Polizia dal 2015, ha prestato servizio presso la Questura di Venezia, prima al Commissariato di Mestre, dopo all’Ufficio di Gabinetto nelle Sezioni di Ordine Pubblico, Relazioni Esterne e Sindacali, è stata, infine, al commissariato San Marco ed alla Divisione Anticrimine. La strada è stata lunga e faticosa, ma con dedizione e determinazione la comandante è arrivata molto in alto, divenendo un esempio per tutte le altre ragazze che sognano una carriera in Polizia. Adesso deve conciliare una carriera in prima linea con l’attività di madre di un bimbo piccolo. «Per andare avanti – dice - è fondamentale la determinazione, insieme a tanto studio e professionalità. Devi essere alla pari con gli altri, soprattutto se sei donna, e l’unica arma che abbiamo a disposizione è la preparazione professionale». Un elemento unificante, come elemento distintivo della presenza femminile in questi nuovi ambiti, proprio il valore aggiunto che le donne sanno portare nell’esercizio di funzioni fondamentali per il nostro Paese: la sicurezza interna ed esterna, la giustizia, il rispetto dell’ordine pubblico nelle nostre città, la tutela dei diritti, la salute ambientale, le operazioni di pace internazionale, la protezione civile. In questi ruoli le donne hanno saputo farsi apprezzare, rivendicando da una parte trattamenti egualitari e dall’altra valorizzando un approccio differenziato, rifiutando una pura e semplice omologazione ai modelli maschili e fornendo un valore aggiunto, una vera marcia in più, senza dimenticare i valori della vita come quello di essere madre
Dott.ssa Maria Lucia Lombardo perché ha deciso di entrare in Polizia?
E’ stata la Polizia a “trovarmi”, una mattina in cui ero in tribunale a svolgere la pratica forense: in attesa dell’udienza, ho dato uno sguardo alla “Gazzetta Ufficiale - Concorsi” e ho letto il bando del concorso per “Commissario”. La mia indole è razionale, ma ricordo limpidamente il brivido che ho provato mentre dicevo a me stessa: “è questo che voglio fare”.
Di cosa si occupa attualmente?
Attualmente sono il Dirigente di un Commissariato Distaccato, un funambolo sociale che si occupa di gestire il proprio personale, cercando di consolidare la propria squadra affiatata, e al contempo di curare i rapporti con l’articolato tessuto sociale della cittadina di Palma di Montechiaro; a volte mi capita anche di uscire a fare qualche arresto, anche se mi impegno molto per la prevenzione dei reati e il controllo del territorio.
Cosa vuol dire per lei indossare la divisa della Polizia di Stato?
Vuol dire svolgere con orgoglio il proprio servizio, con la consapevolezza che qualunque azione intrapresa all’esterno da chi indossa una divisa non rappresenta il singolo poliziotto, bensì un’intera Istituzione, qual è la Polizia di Stato.
«Per andare avanti è fondamentale la determinazione, insieme a tanto studio
Cosa ama di più del suo lavoro?
Ne amo il lato umano: dalla pacca sulla spalla con un collega, al sorriso di un bambino che ci incontra per strada, alle lacrime di commozione di una donna che abbiamo allontanato dal marito violento.
Cosa vuol dire per lei essere “donna in prima linea”?
Essere donna in prima linea vuol dire rappresentare un esempio positivo, soprattutto nelle zone più degradate. Vuol dire sorprendere chi mi trovo di fronte, se qualcuno dovesse ancora avere qualche dubbio sui meriti del sesso femminile. Per fortuna ciò non accade quasi mai. L’essere donna nel ruolo che rivesto, nella cittadina in cui lavoro, ha fatto sì che molte donne hanno trovato la forza di aprirsi e denunciare qualcosa che non avevano mai detto prima; allo stesso tempo, diverse studentesse sono venute a trovarmi in Commissariato a raccontarmi i loro progetti per il futuro.
Facciamo un passo indietro, agli incarichi precedenti, in grandi città: c’è qualche episodio o esperienza che le è rimasta nel cuore e vuole raccontarci?
Prima di tornare in Sicilia, ho prestato servizio per quattro anni alla Questura di Venezia. Ricordo un caso che ho trattato proprio all’inizio, al Commissariato di Mestre: una ragazzina di dodici anni, vittima di abusi familiari, in un contesto familiare molto complesso. Dopo essere fuggita di casa, è arrivata alla Polizia e l’ho accolta nel mio ufficio. La ragazza aveva i capelli lunghi sul viso e non alzava nemmeno lo sguardo; ho provato ad approcciarmi a lei in vario modo, ma non sembrava volermi ascoltare. Quando, da giovane funzionario, stavo per perdere la
speranza, è cambiato qualcosa: ero finalmente riuscita a fare breccia nella sua cupezza. La timida ragazza ha alzato il capo e sul suo volto si è disegnato un sorriso. Quel sorriso mi è rimasto nel cuore.
Lavoro e famiglia: binomio difficile da gestire con un bimbo piccolo?
Sono necessari molto equilibrio e molta pazienza. E’ fondamentale non portare in Ufficio il peso di una notte insonne e, allo stesso tempo, lasciare fuori dalla porta di casa il peso della giornata vissuta al lavoro.
Polizia e cittadini, un rapporto sempre più empatico grazie alla presenza costante sul territorio. Lei, da dirigente di un commissariato, sa dirci qual è l’elemento trainante di questo rapporto?
L’elemento trainante è rappresentato dalla semplice efficacia del nostro motto: “Esserci sempre”. Esserci per chiunque, anche con uno sguardo, fa capire a chi ha bisogno del nostro aiuto che ci siamo.
Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere il concorso in Polizia.
Consiglio loro di confidare sulle proprie forze, non perdendo mai la speranza di realizzare i propri sogni. Una volta indossata la divisa, consiglio loro di non perdere mai la curiosità: non bisogna accontentarsi di osservare ciò che accade nella realtà che ci circonda, è fondamentale non perdere l’entusiasmo di chiedersi sempre il perché delle cose.
Nelle librerie e negli store digitali
IL MONDO DELLA MUSICA
Dal 30 settembre all’8 ottobre, all’Auditorium della Conciliazione nella Capitale, seconda edizione di “Roma Film Music Festival”, il primo evento internazionale in Italia dedicato alle colonne sonore e ai loro protagonisti. Annunciati una grande festa per “Bugs Bunny” e forti emozioni per i “Pirati dei Caraibi”, con bacchette d’eccezione sul podio
Bugs Bunny, Daffy Duck e Willy il Coyote come non li avete mai sentiti, in un rincorrersi di battute, musica e suoni che in questa combinazione arriva per la prima volta in Europa. Jack Sparrow e la sua ciurma
all’arrembaggio in esclusiva per l’Italia. Sul grande schermo le immagini e sul palco una grande orchestra che esegue dal vivo le musiche dei film in perfetto sincrono con le immagini. “Roma Film Music Festival”, dal 30 settembre all’8 ottobre all’Auditorium della Conciliazione nella Capitale, con un vero regalo per gli appassionati: tre solisti di fama internazionale salgono sul palco per svelare la magia nei capolavori di John Williams. Il primo evento internazionale in Italia, dedicato alle colonne sonore e ai loro protagonisti, torna per la sua seconda edizione. Apre la manifestazione la grande festa per famiglie “Bugs Bunny at the Symphony” sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, mentre “Pirati dei Caraibi - La Maledizione della Prima Luna – In concerto” sbarca venerdì 6 e sabato 7 ottobre. Due titoli iconici e celebri in tutto il mondo, firmati rispettivamente da Warner Bros e Disney, per festeggiare insieme e con
MUSICA PER IL CINEMA
il giusto ritmo i 100 anni della fondazione dei colossi dell’intrattenimento. Gli spettacolari contenuti visivi saranno sonorizzati dal vivo grazie all’Orchestra Italiana del Cinema: oltre 80 elementi in sala eseguiranno in perfetto sincrono con le immagini le colonne sonore dei film. Bacchette d’eccezione sul podio: il Maestro George Daugherty per il coniglio più scaltro dei cartoni animati e il Maestro Ludwig Wicki per la ciurma di Jack Sparrow-Johnny Depp. Domenica 1 ottobre è la volta de “Il Meraviglioso Mondo di John Williams”: un concerto per raccontare l’avventura artistica di un gigante che ha saputo conquistare ben cinque premi Oscar e 53 nomination. Il Festival – che l’anno scorso ha intercettato la passione di oltre 10.000 spettatori con “Star Wars A New Hope In Concert” e ha portato sul palco tra gli altri Franco Micalizzi, premiato per la carriera,
Mario Biondi e Amii Stewart – prevede anche un programma con incontri, masterclass, e premiazioni. Protagonisti: compositori, musicisti, registri e produttori. Appassionati e addetti ai lavori sono chiamati a raccontare e svelare il mondo delle colonne sonore che rendono il nostro cinema così magico. Guidato dalla direzione artistica di Marco Patrignani, il festival è ideato e prodotto dai Forum Studios, i leggendari studi di registrazione fondati da Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Piero Piccioni e Luis Bacalov. Gli stessi studi dov’è nata l'Orchestra Italiana del Cinema e che recentemente hanno donato al parco Archeologico del Colosseo, attraverso una raccolta fondi, il nuovo ascensore panoramico per consentire anche alle persone con difficoltà motorie di raggiungere la vista mozzafiato dell’Anfiteatro Flavio.
Il 22, 23 e 24 settembre dalle 10 alle 23 nella città pontina: musica live, conferenze e tantissimi cosplay
La seconda edizione di Aprilia Books & Comics apre i battenti a Focarile di Aprilia dal 22 al 24 settembre con la direzione artistica di Remigio Messina (Officina Animata). Editoria classica e fumetto, animazione cartoonistica e del settore audiovisivo, ma anche spazi dedicati ai cosplay. Sono decine gli artisti e gli autori che incon-
treranno il pubblico pontino, tra questi i vincitori del premio Aprilia B&C: Alex Bertani, direttore editoriale del settimanale Topolino; Luca Raffaelli, giornalista, saggista e sceneggiatore italiano, eccellenza nel mondo dei fumetti e dell'animazione; Gigi Caiola, scrittore, manager e produttore storico dei concerti di Ennio Morricone, ad Aprilia con libro: "We All Love Ennio Morricone". Nel corso dell’evento Officina Animata lancerà “Red Shield”, storia di un super eroe tutto italiano, disegnato da Roberto Cianfarani, e “Officina Manga”, rivista che si propone di diffondere i lavori di fumettisti emergenti..
Nelle librerie e negli store digitali
Sergio Zavoli, a passo d’uomo
Nel centenario della nascita, la storia di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita all’azienda televisiva pubblica. In prima visione, giovedì 21 settembre alle 21.10 su Rai Storia
Nel centenario della nascita (21 settembre 1923) la vita e la carriera del giornalista, scrittore, dirigente e senatore italiano, Sergio Zavoli. Il ritratto di un grande protagonista della storia della radio e della televisione che, nel segno del servizio pubblico, ha raccontato con il suo sguardo poetico 70 anni di storia italiana e mon-
diale nello speciale “Sergio Zavoli, a passo d’uomo” in onda in prima visione giovedì 21 settembre alle 21.10 su Rai Storia. Dai radiodocumentari degli anni Cinquanta alle cronache per la TV, dove approda nel 1961, alla formidabile stagione di Processo alla tappa che reinventa il racconto dello sport. E poi, i programmi che fanno i conti con il passato e approfondiscono la memoria pubblica del Paese, “Nascita di una dittatura” e “La notte della Repubblica”. Da semplice cronista a direttore generale della Rai, la storia di Sergio Zavoli è la storia di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita all’azienda televisiva pubblica e al rafforzamento della democrazia italiana.
La settimana di Rai Storia
Cronache dall’Antichità
Platone e Atlantide: cronaca di un’idea
Forse è in Sicilia, a contatto con i Fenici, che il filosofo inventa il mito di Atlantide. Con Cristoforo Gorno.
Lunedì 18 settembre ore 22.10
5000 anni e +. La lunga storia dell'umanità Giuseppe II. Imperatore e ribelle Eletto imperatore a 24 anni, nel 1756, è considerato l'imperatore dell'Illuminismo. Ed è lui ad aprire la nuova stagione del programma con Giorgio Zanchini.
Martedì 19 settembre ore 21.10
Il segno delle donne Sibilla Aleramo
Giornalista, scrittrice, femminista. Le dà voce e volto Rosa Palasciano nel faccia a faccia con Angela Rafanelli.
Mercoledì 20 settembre ore 21.10
a.C.d.C.
L’abbazia di Cluny. La città sacra perduta
La chiesa abbaziale più grande del mondo per tutto il Medio Evo. Cancellata e nascosta dalla città stessa, ha ritrovato il suo antico splendore grazie al lavoro di archeologi e di ricercatori.
Giovedì 21 settembre ore 22.10
Primo piano 1965
Mastroianni.
Un Casanova dei nostri tempi
Un ritratto dell’uomo, dell’attore e del divo raccontato da Antonello Branca all’apice di una sfolgorante carriera cinematografica e della fama internazionale che ne fecero uno dei simboli dell’Italia nel mondo.
Domenica 24 settembre ore 18.00
Il sacrificio di Salvo D’Acquisto
A 80 anni dalla morte, il sacrificio del vicebrigadiere dei Carabinieri fucilato da soldati nazisti presso la Torre di Palidoro, in provincia di Roma. Prima visione. Venerdì 22 settembre ore 22.55
Documentari d’autore Città Novecento
La nascita, lo sviluppo ed il presente di Colleferro, città-fabbrica come poche altre in Italia, fondata e cresciuta insieme alla sua industria-città. Prima visione.
Sabato 23 settembre ore 23.00
DORIAN L'arte non invecchia
Un viaggio nell’immenso patrimonio delle Teche Rai alla scoperta dei protagonisti del mondo artistico italiano del Novecento. In prima visione, dal 18 settembre alle 19.25 su Rai 5
Un viaggio nell’immenso patrimonio delle Teche Rai alla scoperta dei protagonisti del mondo dell’arte italiana del Novecento, alla ricerca di immagini preziose ed incredibili: gli artisti al lavoro nei loro atelier, o negli studi televisivi che si confrontano con giornalisti e intellettuali, o con il pubblico, anche più giovane, sulla loro arte, o sui temi dell’attualità culturale. Un’occasione unica di ascoltare le loro parole e riflessioni, o sbirciare dietro le quinte dei loro studi per vederli al lavoro, seguire la tecnica creativa, essere testimoni diretti del processo creativo, che restituisce il lato umano e l’evoluzione artistica di personaggi che oggi sono entrati di diritto nella storia dell’arte. Sono documenti preziosi che testimoniano un’epoca di ricchezza creativa, e offrono uno sguardo irripetibile dietro le quinte dell’arte italiana del Novecento. È “Dorian - L'arte non invecchia”, una produzione Rai Cultura e Rai Teche, accompagnata dalla colonna sonora dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, a cura di Lucrezia Capasso, Marisa Del Monte, Lucilla Paesani con la regia di Sabrina Salvatorelli, in onda da lunedì a venerdì, a partire dal 18 settembre, alle 19.25 su Rai 5, su Rai Play, e anche in podcast su Rai Play Sound. Renzo Vespignani che esegue in diretta un ritratto della figlia Marta, e Giorgio De Chirico che realizza davanti alle telecamere della Rai il suo
La prima puntata: Emilio Vedova
La prima puntata di “Dorian”, in onda lunedì 18 settembre alle 19.25 in prima visione su Rai 5, è dedicata a Emilio Vedova. Il poliedrico artista, nel documentario “Incontri” del 1967, ricostruisce le fasi di realizzazione dell’installazione video-sonora “Percorso/plurimo/luce” con cui partecipa all’Expo internazionale di Montréal nel luglio 1967. L'installazione, per mezzo di 14 grandi proiettori, unisce i vari spazi
“Il sole sul cavalletto”, chiacchierando con ironia con il regista Franco Simongini. Renato Guttuso conversa con Antonello Trombadori, critico d’arte e amico dell’artista, si confronta con un pubblico di giovani con la moderazione di Giorgio Albertazzi, e chiacchiera amichevolmente con il giornalista Indro Montanelli mentre lavora alla realizzazione di una “natura morta”. Emilio Vedova che nel 1967 racconta l’installazione video-sonora “Percorso/plurimo/luce” con cui partecipa all’Expo internazionale di Montréal. Mario Sironi nei diversi aspetti della sua produzione artistica: dalle poesie inedite nello studio televisivo di “Ritratto d’autore” del 1972, alla realizzazione di opere pittoriche e murali. La vicenda artistica di Alberto Burri narrata e analizzata dal grande critico Cesare Brandi, attraverso due documentari da lui firmati. Le testimonianze dirette di Carlo Carrà che ha attraversato le successive fasi delle espressioni artistiche del '900 dal futurismo alla metafisica. E ancora Arturo Martini, Mino Maccari, Mario Ceroli, Mattia Moreni, Titina Maselli, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Agenore Fabbri, Giovanni Fattori, Giorgio Morandi, Umberto Mastroianni, Marino Marini, Arnaldo Pomodoro, Fausto Melotti. A traghettare le idee di ieri nell’attualità sono: gli storici dell’arte Giorgina Bertolino, Vittoria Coen, Davide Ferri, Gina Ingrassia e Anna Villari, poi Lorenzo Balbi, Direttore del Museo di Arte Moderna di Bologna, Cristina Mazzantini, Curatrice della collezione Quirinale Contemporaneo, Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, il giornalista Federico Giannini, la docente Barbara Cinelli, Raffaele Simongini, storico del cinema.
e consiste nella proiezione di 112 lastrine di vetro di Murano su dei pannelli a forma di vela con movimenti asincroni e accompagnata dalle note elettroniche di Marino Zuccheri. Una proposta innovativa in cui Vedova rompe lo spazio bidimensionale e invita lo spettatore a diventare parte integrante dell’installazione. Nel corso della puntata lo storico dell’arte Alessandro Masi evidenzia le qualità creative di Vedova e si sofferma sull’importanza di mantenere viva la memoria degli artisti attraverso la visione di materiali di archivio.
La settimana di Rai 5
Prossima fermata Asia
Da Giacarta a Borobudur
Sull’isola di Giava, cuore della nazionearcipelago dell'Indonesia, dalla frenetica capitale a Borobudur, la più grande meraviglia antica del Paese.
Lunedì 18 settembre ore 20.20
When You Are Strange A Film About The Doors
Il primo film documentario che ripercorre la storia della band con immagini inedite e private. Nella versione italiana, il film è narrato da Morgan. Martedì 19 settembre ore 22.55
Visioni 2022-2023
La Sicilia del cuore - Fai
Una regione da secoli al centro della cultura del Mediterraneo che grazie al Fai ha realizzato tanti progetti di restauro e conservazione. Con Filippa Lagerback. Mercoledì 20 settembre ore 21.15
Rock Legends
Ray Charles
"The Genius", un vero e proprio innovatore, ha saputo coniugare il gospel con il country, il rhythm and blues e il rock and roll, senza tralasciare il jazz.
Giovedì 21 settembre ore 23.35
Chioggia, Laguna e Rock 'n' Roll
Un’isola divisa in due
Nella parte sud della Laguna di Venezia, c’è una città che le somiglia molto, ma che non potrebbe essere più diversa e, pur essendo nata prima della Serenissima, ha sempre intrattenuto rapporti complicati con la più nota “sorella”.
Domenica 24 settembre ore 22.10
Stefano Bollani e Hyung-Ki Joo
Con Accademia di Santa Cecilia
Uno degli artisti più poliedrici e uno dei componenti del celebre duo Igudesman & Joo insieme per il concerto per due pianoforti di Poulenc. Venerdì 22 settembre ore 21.15
Teatro
6 Pezzi Facili
Sei tra le opere teatrali più famose di Mattia Torre, con la regia televisiva del Premio Oscar Paolo Sorrentino. Primo appuntamento “Il Migliore” con Valerio Mastrandrea.
Sabato 23 settembre ore 21.15
LA FAMIGLIA SKROKKIAZEPPI
La vita quotidiana di Troll costretti a vivere in incognita tra gli umani: è la nuova serie animata carica di umorismo, avventura e un pizzico di magia. Da mercoledì 20 settembre, tutti i giorni, alle 13.45 e alle 18.45 su Rai Gulp
Arriva in prima visione su Rai Gulp la divertente serie animata “La famiglia Skrokkiazeppi”. La serie presenta, tra gag e sorprese, la vita quotidiana di una famiglia di Troll costretta a migrare dalla campagna alla città: vivere in incognita tra gli umani e accettare le differenze senza dimenticare mai la propria identità è una sfida non da poco. La coproduzione italofrancese è realizzata per Rai Kids dallo studio Animatò di Torino e WatchNext Media di Parigi. Appuntamento da mer-
SKROKKIAZEPPI
coledì 20 settembre, tutti i giorni, alle 13.45 e alle 18.45 su Rai Gulp. La serie completa è inoltre disponibile su RaiPlay. Non è facile essere un troll nel XXI secolo, soprattutto se vivi con la tua famiglia in un affollato quartiere, pieno di esseri umani appetitosi... Si tratta di una serie per bambini dagli 8 ai 12 anni, carica di umorismo, con una buona dose di avventura e un pizzico di magia troll, cosa che la rende divertente per tutta la famiglia! Ogni episodio ruota intorno a un’avventura degli Skrokkiazeppi, una famiglia di troll
che ha dovuto lasciare il ponte sotto cui abitava per andare a vivere tra gli umani, in un quartiere di periferia dal nome che è tutto un programma: “Tor Sardine”. Fortunatamente, per riuscire ad adattarsi al nuovo stile di vita, possono contare su Ortika, la figlia maggiore, così entusiasta di vivere in mezzo a noi, e sul suo amico umano Lucas! Non è facile tenere a bada l’energia traboccante di questa famiglia, ma per vivere felici devono imparare a comportarsi da umani!!!
per Radiocorriere TV
IT - Indipendenti (per passaggi)
IN -
I FILM DELLA SETTIMANA
CINEMA IN TV
Un film contro le ingiustizie dello "stato sociale" firmato da uno dei registi più apprezzati dalla critica, Ken Loach. Il film, vincitore della Palma d'Oro per il Miglior Film a Cannes 2016, è in onda per il nuovo ciclo “Bread and Brexit”, dedicato alle pellicole del regista. Il cinquantanovenne Daniel Blake ha lavorato come falegname a Newcastle, nel nord-est dell'Inghilterra per la maggior parte della sua vita. Ora però, in seguito a una malattia, per la prima volta ha bisogno di un aiuto da parte dello Stato. Il destino di Daniel si incrocia con quello di Katie, madre single di due bambini piccoli, Daisy e Dylan, la cui unica possibilità di fuga dalla monocamera in un ostello per “senza tetto” a Londra è quello di accettare un appartamento a circa 500 chilometri di distanza. Daniel e Katie si troveranno così insieme, confinati in una terra di nessuno e impigliati nel filo spinato della burocrazia delle politiche per il Welfare nella moderna Gran Bretagna. Tra gli interpreti Dave Johns, Hayley Squires, Dylan McKiernan, Briana Shann, Kate Runner.
Robert McCall, in passato agente segreto, vive ora a Roxbury, un quartiere popolare di Boston. Si guadagna da vivere facendo l'autista e assistendo le persone che hanno dei problemi, ma con l'aiuto della sua cara amica ed ex collega della CIA Susan Plummer, continua ad operare in azioni anche complesse. Susan, insieme a Dave York, un tempo collega di McCall, viene incaricata delle indagini su un apparente omicidiosuicidio avvenuto a Bruxelles, dove un agente della CIA ha ucciso la moglie per poi spararsi. Lei e York si recano a Bruxelles. L'investigatrice viene però attirata in un tranello e a quel punto Robert entra in azione... Il film, sequel di “The Equalizer - Il vendicatore”, è un avvincente thriller interpretato da Denzel Washington e diretto dallo specialista nel genere Antoine Fuqua, che si ispira alla serie tv degli anni '80 “Un giustiziere a New York”. Tra gli interpreti anche Pedro Pascal, Bill Pullman, Melissa Leo, Jonathan Scarfe.
Il 23 settembre del 1985, per mano della camorra, fu ucciso un giovanissimo cronista del “Mattino” di Napoli: si chiamava Giancarlo Siani, aveva appena compiuto 26 anni. Nell’imminenza dell’anniversario del vile attentato, Rai 3 propone il film di Marco Risi dedicato proprio alla vita e alle inchieste del giornalista. Siani, che si occupava di cronaca nera nella redazione di Torre Annunziata del “Mattino”, riuscì nella sua breve carriera a mettere allo scoperto numerosi crimini e alleanze delle famiglie camorriste di Napoli e dintorni. Le sue inchieste portarono a diversi arresti, nel mondo della mala e nel mondo politico. Il giovane cronista fu ucciso sotto casa sua, con dieci colpi di pistola. Un film civile e attento di Marco Risi, che oggi suscita nostalgia e commozione anche per il suo cast: la sceneggiatura si avvale della collaborazione di Andrea Purgatori, scomparso pochi mesi fa, mentre il protagonista, nel ruolo di Siani, è il bravo e indimenticato Libero De Rienzo. Nel cast anche Valentina Lodovini, Michele Riondino, Ennio Fantastichini.
Steven Beard, professionista dei media e milionario, è un vedovo di settant'anni. Solitario e annoiato, ama passare il tempo al country club di Austin, Texas. Lì incontra Celeste, un'attraente cameriera che gli serve drink ogni giorno. Affettuosa e ottimista, Celeste, madre di due figlie adolescenti, inizia una relazione con Steven e ben presto i due si sposano. La vita di Celeste e delle sue figlie cambia da un giorno all'altro, si trasferiscono in una enorme villa in Texas, con auto, lussi e tutto ciò che avevano sempre sognato. Ma questo non è abbastanza per Celeste, lei vuole di più. Ruba i gioielli dell'ex moglie di Steven, spende troppi soldi, mettendosi contro la figlia di Steven, Becky. Quando Celeste viene ricoverata in una struttura di salute mentale per depressione, incontra e seduce un'altra paziente convincendola che l'unico modo per stare insieme è uccidere suo marito, Steven... Il film in prima visione è basato su una storia vera ed è interpretato tra gli altri da Julie Benz, Roan Curtis e Georgia Bradner.
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