RadiocorriereTv SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997
numero 26 anno 88 1 luglio 2019
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STATE IN DIRETTA
LISA MARZOLI BEPPE CONVERTINI
CON NOI...
tante pagine, tanti volti... una sola
#raidaleggere
Fabrizio Casinelli
Vita da strada
Allora ditelo che siete tutti contro di me. Ditelo che si tratta di una congiura bella e buona. Da qualche settimana nel nostro Paese è arrivata una dieta che solletica il palato di molti, compreso il mio. E’ la dieta del gelato creata dal professor Pietro Migliaccio, presidente della Società Italiana di Alimentazione. Quindi fonte autorevole che promette di perdere peso mangiando gelato. Va bene dai 16 ai 70 anni, ma può essere seguita solo per una settimana di seguito, non di più. L’idea di sostituire un pasto con un buon gelato non è certamente una novità, ma nutrirsi per una settimana di soli gelati richiede impegno anche per un goloso come me. Il gelato ha una rilevante valenza nutrizionale perché contiene nutrienti molto importanti, proteine ad alto valore biologico, proteine del latte e dell’uovo, carboidrati semplici, facilmente assorbibili. Insomma il gelato è un alimento moderno che si adatta benissimo alle esigenze della nostra alimentazione. Quello alla frutta contiene fibre, antiossidanti e vitamine. Essendo in genere a base di latte è ricco di proteine e calcio. Il problema sono le quantità visto che il gelato non sazia molto ma è provato che faccia bene anche agli anziani per la presenza di calcio che combatte l’osteoporosi. Il fascino del gelato rimane indiscusso da oltre 2500 anni e allora prendiamoci una settimana di vacanza alimentare a base di gelato. Buon gelato a tutti.
SOMMARIO N. 26 1 LUGLIO 2019
VITA DA STRADA 3
TECHETECHETÈ UN'ESTATE FA
Sabato 6 luglio Rai1 dedica un'intera serata a Loredana Bertè e a Mia Martini
DALLA RADIO Diana Del Bufalo e Pupo ripercorrono i successi musicali estivi dagli anni Sessanta a oggi. Interviste, filmati di repertorio, testimonianze, un excursus di quelle che sono state le colonne sonore delle estati degli ultimi 50 anni. Su Rai2 in prima serata il 4 e l'11 luglio
LA VITA IN DIRETTA ESTATE
L'intervista realizzata da Fabrizio Casinelli, direttore del RadiocorriereTv, e trasmessa da Rai Radio Live, a Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita
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Il RadiocorriereTv incontra Lisa Marzoli e Beppe Convertini, i nuovi conduttori de "La Vita in Diretta Estate". Dal lunedì al venerdì alle 16.50 su Rai1 raccontano l'Italia alla grande platea televisiva 8
RADIOCORRIERETV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 26 - anno 88 1 luglio 2019
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Hanno collaborato Simonetta Faverio Carlo Casoli Claudia Turconi Antonella Colombo
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Grafica, impaginazione Cinzia Geromino Claudia Tore Fotografico Barbara Pellegrino Fabiola Sanesi
MONDO RAI UNIVERSIADE Centotrenta nazioni, oltre ottomila atleti, diciotto discipline sportive, dodici giorni di gare: sono i numeri dell'Universiade 2019, la cosiddetta Olimpiade Universitaria, che quest'anno si svolge in Campania, dal 3 al 14 luglio
Andrea Delogu, autrice di "Dove finiscono le parole. Storia semiseria di una dislessica" (Rai Libri) è stata nominata ambasciatrice dell'Associazione Italiana Dislessia
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RAGAZZI Tutte le novità del palinsesto Rai dedicato ai più piccoli 36
LE CLASSIFICHE DI RADIO MONITOR
UNA VOCE PER PADRE PIO Venerdì 5 luglio, in diretta da Pietralcina, Flavio Insinna conduce la ventesima edizione di dell'appuntamento con il quale l'ammiraglia Rai ricorda il frate canonizzato nel 2002 da Papa Giovanni Paolo II 26
LIBRI A Matera gli Stati Generali del libro nell'appuntamento organizzato da Rai Libri il 28 e il 29 giugno
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RADIO Le novità e gli appuntamenti del mondo RadioRai 33
CULTURA L'arte, la musica, la storia, la danza, il tearo, i libri, la bellezza raccontati dai canali Rai 34
Tutto il meglio della musica nazionale e internazionale nelle classifiche di AirPlay 38
CINEMA IN TV Una selezione dei film in programma sulle reti Rai 42
ALMANACCO Le storiche copertine del RadiocorriereTv 44
LA VITA IN DIRETTA ESTATE
I FATTI E LE EMO 8
TV RADIO
Il RadiocorriereTv incontra Lisa Marzoli e Beppe Convertini, i nuovi conduttori de "La Vita in Diretta Estate". Dal lunedĂŹ al venerdĂŹ alle 16.50 su Rai1 raccontano l'Italia alla grande platea televisiva. Storie, testimonianze, ospiti in studio e in collegamento, sempre nel cuore della notizia
OZIONI DELL'ESTATE
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ome è stato l'incontro con "La Vita in Diretta Estate"? LISA: Molto emozionante. Quando mi ha chiamato la direttrice di Rai1 Teresa De Santis mi sono subito organizzata e sono venuta in via Teulada tutti i giorni, per oltre un mese, a vedere "La Vita in Diretta". Sono stata
in regia, in studio, ho conosciuto tutta la squadra, ho studiato la trasmissione nei minimi particolari. Se oggi sono disinvolta è anche perché ho fatto tutto questo lavoro, mi sono acclimatata e ho proposto anche piccole modifiche al programma. La macchina va bene, basta salirci. BEPPE: Sono entrato in punta di piedi in un programma di grande successo della rete ammiraglia e in uno straordinario gruppo di lavoro fatto dalle grandi maestranze della Rai, dagli autori alla redazione, dal trucco al parrucco. Sono arrivato con il sorriso alla conduzione di un programma storico, che si occupa di cronaca e di attualità, ma anche di tradizioni e costumi della nostra bella Italia. Che cosa può dare un nuovo conduttore a un programma televisivo in onda da molti anni? BEPPE: Vorrei essere un po' il fratello, l'amico, il nipote delle nostre telespettatrici e dei nostri telespettatori, vorrei essere anche il ragazzo della porta accanto che racconta le storie con garbo, con educazione, con rispetto, con attenzione e con un sorriso. Sono convinto che sia importante affrontare la vita con il sorriso sulle labbra, dobbiamo sempre vedere il lato positivo delle cose. A "La Vita in Diretta Estate" mi hanno preceduto tanti grandi conduttori, grandi talenti, e spero, così come hanno fatto loro, di potere entrare nelle case degli italiani facendo trascorrere al pubblico momenti piacevoli. LISA: Ci sono due elementi. Da giornalista posso portare la competenza di chi ha seguito la cronaca per vent'anni e conosce ogni fase dello svolgimento delle indagini, ponendo domande appropriate. Questo è possibile solo se le dinamiche giuridiche e umane sono sedimentate in te. Quindi il modo in cui si fanno le interviste, che sono il perno di tutti i programmi tv. Seguo i consigli di Maurizio Costanzo che mi ha insegnato a fare le interviste con il cuore. Non bisogna concentrarsi sulle domande ma sulle risposte, rimanendo slegati da copioni o da gobbi. Sulla base di quello che dice l'interlocutore devi andare avanti con altre domande inerenti al suo racconto, evitando un percorso preconcetto che ti sei fatto tu. Se non ascolti l'ospite è come se tutto fosse una recita. Una giornalista e un conduttore, cosa potete insegnarvi reciprocamente? LISA: Io e Beppe andiamo molto d'accordo, siamo persone diverse con due profili professionali altrettanto diversi e non entriamo mai in conflitto. Posso dargli qualche consiglio sulla cronaca, lui mi può invece contagiare con entusiasmo e positività, perché da giornalista del Tg sono abituata a contenermi. Può insegnarmi a lasciarmi andare. BEPPE: Siamo complici, leali, ci divertiamo molto. È una gioia lavorare insieme. Lisa può insegnarmi i trucchi del mestiere essendo una grande giornalista, io posso trasmetterle la mia gioia di vivere, di affrontare le cose con amore, passione e caparbietà. I vostri sogni professionali hanno radici lontane che vi riportano alla giovinezza. Provate a ripensare ai bambini e ai ragazzi che eravate… LISA: Ricordo una bambina che leggeva molto, un po' introversa, e che trovava nei libri la sua dimensione. Passavo l'estate a leggere, anche a discapito delle relazioni sociali con gli altri bambini. Il primo libro in assoluto fu "La capanna dello zio Tom", poi tanti romanzi francesi che mi hanno formato tantissimo. Quando sei giovane e leggi certi testi trovi la vita, incontri dinamiche che ancora non hai vissuto perché sei troppo giovane. Leggere i classici francesi è fondamentale, 11
ti insegnano a capire l'umanità prima ancora che le cose ti capitino. Anche la mia passione per il giornalismo ha le sue radici in quegli anni. BEPPE: Viaggiavo con la fantasia nella mia cameretta sfogliando l'atlante geografico e sognando di visitare luoghi dove ho avuto la possibilità di andare solo molti anni più tardi. Allora non esisteva internet e non c'erano soldi per viaggiare. Mio padre era un camionista, i miei genitori facevano sacrifici per mandarmi a scuola. Per potere avere un futuro migliore, per realizzare i miei sogni, davo il massimo nello studio, ero un secchione, tornavo da scuola e stavo in camera a studiare fino all'ora di cena. Durante l'estate lavoravo senza mai andare in vacanza, ho fatto il ragazzo di bottega nell'azienda di abbigliamento di mio cugino e anche altri lavori. Dopo la morte di mio padre, avvenuta quando avevo 17 anni, cominciai a fare volontariato, seguendo l'esempio di quegli "angeli" che avevano assistito gratuitamente papà nei lunghi mesi della malattia. Intanto coltivavo il mio sogno, presentavo spettacoli in giro per la Puglia cercando di imparare il più possibile il mestiere del conduttore. Per proseguire gli studi lasciai Martina Franca e mi trasferii a Torino dove vinsi una borsa di studio all'Università che mi consentì di mantenermi e di aiutare la mia famiglia. Nella vita di tutti i giorni cosa vi dà gioia e cosa invece vi fa paura? LISA: Mi fa paura la violenza sui bambini, è una delle cose più abbiette, era così anche prima di diventare mamma. Sono felice invece quando con il mio lavoro in televisione contribuisco a risolvere situazioni difficili, lì mi sento utile e dico: quello che faccio ha un senso. BEPPE: Gioisco nel vedere la mia famiglia felice, in salute, sono contento quando posso risolvere qualche problema per loro. Gli ottant'anni di mia mamma, festeggiati due anni fa, sono stati un traguardo straordinario. Ogni volta che posso cerco di stare con lei, con le mie sorelle, con i nipoti e i bis nipoti di ogni età. Sono uno zio molto presente. Credo che la famiglia sia la cosa più importante della vita. Ad aiutarmi a sconfiggere la paura è invece la fede, sono molto credente, prego Dio, sono devoto a San Pio e alla Madonna, e poi ho un angelo custode particolare, mio padre che veglia su di me dall'alto. Come si raccontano la gioia e il dolore in televisione? LISA: La gioia mi viene più semplice perché sono una persona felice, per cui raccontare la felicità degli altri è nelle mie corde. Raccontare il dolore è più complesso, anche se è ciò che faccio più spesso con la conduzione del telegiornale. Se da un lato devo sentire con il cuore quello che sta accadendo, dall'altro devo rimanere lucida per dare delle informazioni e fornire un racconto coerente a chi è a casa e mi sta ascoltando, devo farmi capire. Quando racconto le violenze sui bambini però vacillo. Faccio un grande sforzo, non riesco a non prendere una posizione. BEPPE: In entrambi i casi bisogna raccontare i fatti senza avere paura di vivere le emozioni, anche quando non si è d'accordo è necessario lasciare l'interlocutore libero di esprimersi. Viviamo in un mondo che ascolta poco, quando invece la cosa più interessante è proprio ascoltare. Che cosa provate quando si accende la luce rossa della telecamera e inizia la diretta? LISA: Mi sento molto a mio agio, inizialmente pensavo che sarei morta di paura, invece ora mi sento al posto giusto nel momento giusto. Mentre conduco "La Vita in Diretta" sono felice e senza patemi d'animo. BEPPE: Ogni volta c'è adrenalina, c'è quell'emozione che attraversa il tuo corpo, è un brivido che dà senso a questa professione. Talvolta, in onda, mi capita di emozionarmi, di piangere. Non è un segno di debolezza ma di forza, di liberazione, è come abbracciare un albero, un ulivo della mia terra, che non si spezza mai. 12
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PUPO E DIANA DEL BUFALO
I TORMENTON
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Diana Del Bufalo e Pupo ripercorrono i successi musicali estivi dagli anni Sessanta a oggi. Interviste, filmati di repertorio, testimonianze, un excursus di quelle che sono state le colonne sonore delle estati degli ultimi 50anni. Su Rai2 in prima serata il 4 e l'11 luglio
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PUPO
ome vive questo ritorno sulla Rai con un programma in prima serata? Sono molto felice. Spero che sia un nuovo inizio fra me e la Rai. Negli ultimi quattro, cinque anni, il mio
rapporto con la Rai è stato altalenante. Molto è sicuramente dipeso dai continui avvicendamenti nei ruoli dirigenziali, ma le proposte che mi arrivavano dall'azienda erano solo legate a partecipazioni come concorrente nei vari talent o reality. Io però mi sento un conduttore e aspettavo che si ripresentasse l'occasione per rientrare dalla porta principale, con "Un'estate fa" l'occasione è arrivata. La musica, il viaggio, l'estate, cosa unisce questi tre elementi? Penso che siano uniti dalla leggerezza e dal desiderio di sentirsi liberi e, a tratti, perfino trasgressivi. Si sa, l'estate è la stagione dei tradimenti amorosi e delle scelte coraggiose.
Quali ingredienti sono necessari per creare un brano di successo per l'estate? Centrare il ritmo e lo slogan facile e magari anche un po' ambiguo, cosa che nella musica non guasta mai. C'è una canzone che più delle altre le ricorda l'estate e le vacanze? "La canzone del sole" di Lucio Battisti. Fu il primo brano che imparai a suonare con la chitarra e, con questa canzone, mi innamorai di una delle mie prime fidanzatine, Angela, che era una mia coetanea e abitava come me a Ponticino, il mio paese in provincia di Arezzo. Una decappottabile, il sole, una bella e brava compagna di viaggio e ovviamente la musica. Ci indichi una playlist irrinunciabile... Partiamo con un intramontabile, "Mi sono innamorato di te", il capolavoro di Luigi Tenco, perfetto per creare l'atmosfera e preparare il terreno. Andiamo avanti con "Amore bello" di
Dagli anni Sessanta a oggi come è cambiata la musica dell'e-
Claudio Baglioni che io, negli anni Settanta, dedicavo a mia
state?
moglie Anna. Poi un break ritmico con la mitica "Venus", un
Cambiano i vestiti, gli arrangiamenti e i suoni, ma i contenuti,
brano che farebbe risorgere anche i morti. A questo punto una
alla fine, sono sempre gli stessi. Il desiderio di lasciarsi un po'
botta di modernità, "L'amore si odia" cantata dalla Mannoia
andare e di mettersi in gioco anche fisicamente, con balli e
e da Noemi. Poi consentitemi un mio cavallo di battaglia
canti fino all'alba.
che dedicherei alla mia compagna Patricia, "Su di noi" e,
Se dovesse "eleggere" il tormentone dei tormentoni a che brano penserebbe? Me ne vengono in mente due o tre. "Guarda come dondolo"
per concludere, la canzone vincitrice dell'ultimo festival di Sanremo che si è piazzata al secondo posto dell'Eurovision Song Contest: "Soldi".
di Edoardo Vianello, che cantavo da piccolo quando ero
Dopo "Un'estate fa" come trascorrerà la sua estate?
al mare in Versilia. "Ti amo" di Umberto Tozzi scritta, non
In giro per il mondo a cantare. Da metà luglio sarò in Canada,
dimentichiamolo mai, da Giancarlo Bigazzi, un geniaccio, e
in Bielorussia, in Ucraina e in Russia. Dalla fine di luglio poi,
"Sunshine reggae" che io ballavo negli anni Ottanta, quando
fino a metà settembre, sarò in giro per l'Italia. A fine settembre
ero già un cantante famoso e, dopo i concerti estivi, amavo
tornerò all'estero, fra Lussemburgo e Kazakistan. Non sono
fare l'alba con amici e amiche a bere e a far l'amore.
proprio un tipo da vacanza estiva.
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DIANA
nsieme a Pupo in prima serata su Rai2 per fare un viaggio nella musica dell'estate, è pronta? Sono prontissima, con "Un'estate fa" sto imparando tante cose della musica dei decenni passati. Sono
strabiliata e felice di avere un partner come Pupo, che non è solo un "mostro sacro" ma è anche una persona stupenda. Ho conosciuto la sua infinita bontà, la sua umiltà. La musica, il viaggio, l'estate, cosa unisce questi tre elementi?
C'è invece una canzone che più delle altre le ricorda l'estate e le vacanze? "Kiss me" dei Sixpence none the richer, parla dell'estate, il testo racconta di una ragazza che brama un bacio dal giovane del quale è innamorata. Una decappottabile, il sole, un compagno di viaggio come Pupo e ovviamente la musica... ci indica la sua playlist?
La musica unisce la vita, rallegra il viaggio e ti porta in
Ariana Grande, amo tantissimo "Thank u, next", canzone che
vacanza. Ancor di più quando si è su un'autostrada e
parla della donna forte che ringrazia gli ex fidanzati perché
ci si dirige al mare in piena estate. Sulle nostre auto
da ognuno di loro ha imparato qualcosa. Quindi potrei
un tempo c'erano i lettori CD mentre oggi la musica si
aggiungere un brano di Taylor Swift e uno di Francesca
ascolta attraverso le piattaforme digitali, ma il piacere è
Michielin. Ho amato molto la sua "Vulcano".
lo stesso. Con Pupo ripercorriamo una strada nostalgica, un'esperienza bellissima per la quale devo ringraziare il direttore Freccero. Lei è molto giovane e negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta non c'era ma ha potuto comunque ascoltarne la musica. Come le sembra sia cambiata nel tempo la musica dell'estate?
Dopo "Un'estate fa" come trascorrerà la sua estate? Ci sono in ballo alcune possibilità. Recentemente sono stata per alcuni giorni in montagna con il mio fidanzato, in mezzo alla natura. La prossima meta potrebbe essere Ischia.
Leggo il cambiamento come cosa positiva. C'era bella musica
Questa esperienza televisiva potrebbe spingerla a tornare a
un tempo, c'è bella musica oggi, è solamente diversa, sono
cantare?
cambiate le sonorità, soprattutto con l'avvento del digitale, che dà infinite possibilità. In quanto ai temi a farla da padrone è sempre l'amore, certo è che testi che un tempo erano ritenuti trasgressivi, come quello di "Pazza idea", oggi sono considerati normali. Se dovesse "eleggere" il tormentone dei tormentoni a che bra-
Un pochino sì, al tempo stesso mi rendo conto che la musica in Italia richiede una certa originalità nella voce. Trovo che la mia sia molto chiara, da musical. La musica non l'ho abbandonata ma il mio impegno è rivolto principalmente alla recitazione.
no penserebbe?
Due sogni nel cassetto, nel lavoro e nel privato…
Sicuramente a "Despacito", brano che non amo, ma che
Da un punto di vista professionale mi piacerebbe fare un
ha avuto un successo enorme. Sono nostalgica, più che i
film all'estero, per quanto riguarda la sfera personale tutto
tormentoni dell'estate preferisco le ballate anni Novanta.
ciò che desideravo l'ho già raggiunto.
OCORRIERE
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MONSIGNOR VINCENZO PAGLIA
VIVERE
PER
SEMPRE
Cosa c'è oltre la vita terrena? Come saremo dopo la morte? L'intelligenza artificiale e la sua capacità operativa potrebbero in futuro sostituire l'uomo? Sono alcuni degli interrogativi al centro dell'intervista realizzata dal direttore del RadiocorriereTv, Fabrizio Casinelli e trasmessa da Rai Radio Live, a Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita
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Monsignor Paglia, perché un libro sulla morte si intitola "Vivere per sempre"? È importante comprendere il contesto della morte proprio in una situazione culturale nella quale la morte stessa è stata quasi cancellata, nascosta. Non che non ci sia, perché basta aprire i giornali o seguire i telegiornali e la morte è una notizia praticamente quotidiana, ma tuttavia la cultura la mette a parte. Ecco perché ho creduto opportuno riflettere per cominciare a capire, per quanto possibile, il contenuto di questa parola, per poterla affrontare con consapevolezza, perché nell'ignoranza raddoppia la paura. Sartre diceva che siamo una parentesi tra due nulla… Di fronte a questo non ho resistito. Credo che non sia solo una contraddizione sul piano religioso, ma che la ragione non possa sopportarlo. Mi permetto una battuta: quando costruivamo case di paglia in cui vivere, per i morti facevamo le piramidi, costruzioni solide perché, appunto, con un istinto forte, non vogliamo che la vita finisca, ma che in qualche modo continui. Lei scrive che la vita risorta è anche una vita con i sensi… Certamente morirò ed è bene che lo sappia, anche perché la consapevolezza della morte, della finitudine, dà molta saggezza al vivere. Il prometeismo individualista, il narcisismo, ci costringono a pensare all'attimo presente e
carne non morrà in eterno quindi, in questo senso, il paradiso e l'inferno noi li costruiamo già da ora. Non può esistere un paradiso come un premio disincarnato dalla storia che abbiamo vissuto. Il Mediterraneo che inghiotte vite umane è l'inferno, la compagnia con un anziano solo che sorride per l'amicizia, l'affetto di un giovane che lo va a trovare sa di paradiso. Ecco perché noi vogliamo fare il
non più al resto. Un esempio di tutto questo è il disastro
lavoro dell'amore, perché l'amore fa vivere.
ecologico, la nostra generazione sfrutta tutta la creazione
L'inferno potrebbe essere vuoto?
per l'oggi dimenticando il futuro. La fede cristiana indica come esista una vita eterna, una vita che non finisce più. Riflettendo su questo grande mistero della morte mi sono chiesto, anche come cristiano: ma cosa vuol dire la resurrezione dei corpi? Noi non finiamo in una sorta di nebulosa come dire, illeggibile, per questo, a mio avviso, è molto importante leggere i vangeli laddove parlano di Gesù risorto. Come saremo noi dopo la morte? Come è stato Gesù dopo la morte. Risorti. Possiamo ascoltare, possiamo toccarci, possiamo sentirci, possiamo anche nutrirci, come? Non lo so, ma questo è il contenuto della fede cristiana e poiché crediamo nella incarnazione di Gesù, credo che dobbiamo affermare, con grande decisione, che la sensibilità, la corporeità, la storia, sono entrate dentro il mistero di Dio. Ecco perché scrivo in un capitoletto, parlando a noi anziani, non preoccupiamoci più di tanto, il meglio deve ancora venire.
Se penso che il momento della morte è l'incontro con Dio e mi trovo faccia a faccia con lui, come scrive anche l'apostolo Paolo, non mi trovo un padre che mi giudica ma che non aspetta altro che abbracciarmi: pensiamo all'immagine, alla parabola del figliol prodigo che ritorna. Se incontro un padre che fa? scende dal paradiso per venirmi ad abbracciare, ma come faccio a non lasciarmi abbracciare… Per questo, la memoria dei miei peccati contro di Lui mi brucerà in una maniera pazzesca, e questo è il purgatorio, la purificazione. Mentre piango per i miei peccati, vedendo un padre che mi corre incontro, che mi abbraccia, io mi commuovo. Come faccio a staccarmi? Mi auguro che l'amore che Dio mi trasmette vinca il mio peccato. In un altro piccolo libro amo ricordare la frase di un vecchio cardinale e teologo, Pietro Parente. Sul letto di morte mi disse: "Vede Don Vincenzo, quell'armadio lì davanti è pieno di libri, sono tutti testi di teologia che
Poi però Gesù ascende al cielo?
ho scritto io. Ma di tutto ciò che ho scritto, Dio è più
Mi permetta di correggere un po' il senso di questa
misericordioso che giusto". Quello che conta in questi
affermazione. Noi siamo già saliti in cielo. Chi sta con
momenti è soprattutto tenersi per mano, mi auguro che
Gesù sta già in un mondo diverso. Lo dice Gesù stesso:
si torni a morire circondati dai propri cari perché in un
chi crede in me, anche se muore, vive, chi mangia la mia
momento di passaggio essere accompagnati è decisivo.
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In un recente convegno sul tema robo-ethics, riflessioni sull'umanità e sul progresso scientifico, ha affermato che ci troviamo di fronte a un panorama nuovo. Potrebbe essere un giorno la macchina a guidare l'uomo? È una riflessione che va fatta con urgenza a tutti i livelli, anche perché il progresso della tecnica è stato velocissimo e continua a essere accelerato. La riflessione morale, filosofica, etica e anche religiosa, rallenta. In questo senso il progresso tecnologico rischia di tecnologizzare l'uomo piuttosto che umanizzare la tecnica, ecco perché credo che si richieda un impegno responsabile da parte di tutte le istituzioni, di diversi gruppi sociali, per raccogliersi davanti a un grande tavolo dove decidere la centralità della persona umana in questo nostro mondo. Ritengo che il tema della robotica, dell'intelligenza artificiale, sul quale nel febbraio prossimo l'Accademia Pontificia organizzerà un convegno, rappresenti un passo ulteriore perché, come dire, se gli algoritmi rischiano di essere concorrenti dell'uomo, allora la tecnica non è più solo un'appendice, un artefatto, ma rischia di essere più brava, più intelligente, così dicono, delle operazioni che l'uomo riesce a fare. Andiamo dunque incontro alla possibilità che i robot possano sostituire l'uomo, anche con la possibile cancellazione di aree di impiego? Non a caso si parla di post umano, oppure di umanità aumentata. Tutto questo ha dei risvolti sociali enormi, credo che ci sia una nuova questione sociale perché tutti i lavori ripetitivi saranno praticamente sostituiti dalle macchine. Il responsabile della ricerca innovativa di una banca molto nota qui in Italia, che ha circa 90mila dipendenti, mi diceva che secondo gli algoritmi in futuro potranno essere sufficienti 15 mila lavoratori. Che fine faranno gli altri dipendenti? Che cosa vuol dire inventare nuovi lavori? Un uomo di 50 anni deve ripensare la propria vita? Come rendere l'uomo al centro dello sviluppo? Sono problemi enormi e qui abbiamo affrontato solo il campo del lavoro. Si pensi a ciò che potrebbe accadere in ambito militare. Supponiamo un esercito di milioni di robot che possono fare la guerra 24 ore su 24, che non sbagliano e non si stancano, che obbediscono. Il rischio è che la programmazione sfugga anche alle mani dell'uomo. Voglio fare un esempio: i due Boeing caduti perché l'uomo non è riuscito a dominare il meccanismo algoritmico della strumentazione di bordo. Ecco cosa può accadere quando la tecnologia sfugge al controllo e alla guida da parte dell'uomo. 20
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TECHETECHETÈ Sabato 6 luglio Rai1 dedica un'intera serata a Loredana Bertè e a Mia Martini. Alle 20.35 "Techetechetè Superstar", 120 minuti di documenti eccezionali che raccontano il percorso artistico e umano delle due cantanti calabresi. Alle 22.30 "Io sono Mia", film biografico diretto da Riccardo Donna interpretato da Serena Rossi
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on "Techetechetè Superstar" e il film tv "Io sono Mia" Rai1 dedica il sabato sera a Mia Martini e a Loredana Bertè, tra le interpreti della canzone italiana più apprezzate di sempre. Il programma di Elisabetta Barduagni e Gianvito Lomaglio, in onda alle 20.35, racconta le sorelle calabresi in un viaggio lungo 120 minuti, proponendo in un emozionante sequel, i loro brani più belli, veri e propri evergreen, a testimonianza di un talento raro: da "Piccolo uomo" e da "E la luna bussò" ad "Almeno tu nell'universo", da "Il mare d'inverno" e da "E non finisce mica il cielo" a "Non sono una signora". Le due interpreti vengono raccontate anche attraverso alcune rare e preziose interviste. Alle 22.30 la serata prosegue con "Io sono Mia", il film biografico coprodotto da Rai Fiction diretto da Riccardo Donna. A vestire i panni di Mia Martini è l'attrice Serena Rossi.
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Mia e Loredana
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ono nate lo stesso giorno, il 20 settembre, a tre anni di distanza l'una dall'altra. Sono le sorelle "diverse" della musica italiana. Sono Mia Martini e Loredana Bertè. La prima, soprannominata Mimì, è considerata una delle più belle voci di sempre e una delle interpreti più raffinate. Ha cantato alcune delle canzoni d'amore più belle mai scritte, da "Minuetto" a "Almeno tu nell'universo", da "Gli uomini non cambiano" a "Piccolo uomo". La seconda è stata soprannominata "La leonessa del rock italiano" e, con il suo stile più aggressivo, ha anticipato i tempi, con canzoni che sono diventate i suoi manifesti, come "Dedicato" e "Non sono una signora". La prima è stata molto apprezzata dalla critica che proprio per lei, al Festival di Sanremo del 1982, istituì un premio speciale che ancora adesso porta il suo nome. La seconda, invece, ha sempre avuto un pessimo rapporto con i critici, che ha anche sbeffeggiato in una sua celebre canzone. Mia Martini purtroppo non c'è più. È morta improvvisamente nel 1995. Nella sua troppo breve vita, fatta di alti e bassi, ha dovuto fare i conti anche con l'infamante marchio di iettatrice che le hanno cucito addosso condizionando pesantemente la sua carriera e la sua sfera personale. Nonostante ciò, però, i successi di Mimì hanno varcato i confini nazionali e i suoi dischi sono stati hit in diversi Paesi del mondo. Loredana Bertè, invece, è reduce dallo straordinario successo ottenuto con il suo brano "Cosa ti aspetti da me", presentato al Festival di Sanremo quest'anno. Poliedrica e "ribelle", nella sua lunga carriera ha più volte stupito per i suoi look originali e per la sua forte personalità che emerge in ogni sua interpretazione. Poco incline ai compromessi, ha fatto molto parlare di sé anche per le sue vicissitudini personali, prima fra tutte il matrimonio con il tennista Bjorn Borg. Insomma, due sorelle apparentemente molto diverse, ma che hanno in comune il talento, l'originalità, la passionalità e la capacità di emozionare e di esprimere lo spirito del tempo talora anticipandone addirittura il corso.
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OCORRIERE
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entotrenta nazioni, oltre ottomila atleti, diciotto discipline sportive, dodici giorni di gare: sono i numeri dell'Universiade 2019, la cosiddetta Olimpiade Universitaria, che quest'anno si svolgerà in Campania, dal 3 al 14 luglio. E la Rai è orgogliosa di dare spazio e visibilità a questo evento. È la quinta volta che l'Italia organizza le Universiadi: la prima fu nel 1927, a Roma, quando la manifestazione si chiamava ancora "Giochi Universitari", l'ultima in Sicilia, 22 anni fa, nel 1997, quando ebbe luogo l'edizione numero XIX delle Universiadi, che avevano assunto questa denominazione nel 1959, con la prima Universiade che si svolse a Torino. In mezzo le edizioni di Torino, ancora, nel 1970, e quella di Roma, nel 1975. L'Italia, dunque, ha sempre avuto un rapporto speciale con l'Universiade, termine coniato dal suo "inventore", l'ex presidente della IAAF (la Federazione Internazionale di Atletica Leggera) Primo Nebiolo, al quale si deve lo sviluppo dello sport universitario. Napoli è subentrata a Rio de Janeiro, che ha rinunciato ad organizzare l'evento, solo due anni fa. Nonostante il poco tempo a disposizione, tutto è pronto per ospitare l'atteso evento che non si svolgerà solo nel capoluogo partenopeo, ma coinvolgerà anche altre città della Regione dove sono stati riqualificati numerosi impianti sportivi: lo Stadio Arechi di Salerno, per esempio, ospiterà la finale del torneo di calcio e il PalaDelMauro di Avellino sarà la sede del torneo di basket. Il forte legame tra cultura e sport, che è alla base del concetto stesso di Universiade, inoltre, farà sì che il periodo dei giochi si trasformi in un vero e proprio festival internazionale dello sport e della cultura, con eventi collaterali (spettacoli teatrali, concerti, visite organizzate ai poli museali) che si alterneranno alle gare per le medaglie. La Rai, nello spirito del servizio pubblico, seguirà da molto vicino questo importante appuntamento su tutte le sue piattaforme, dalla televisione ai social, da Rai Play alla Radio. In particolare, Rai Sport+HD trasmetterà, ogni giorno, le finali con assegnazione delle medaglie, mentre Rai 2, oltre a trasmettere in diretta, in prima serata il 3 luglio, la Cerimonia di Apertura, aprirà due "finestre" informative, sempre in diretta, una al mattino e una al pomeriggio. "Il legame tra la Rai e la maglia azzurra è fortissimo, e Rai Sport è sempre onorata di commentare le imprese di chi la indossa, atleta, studente, o, come in questo caso, studente-atleta", ha detto Auro Bulbarelli, direttore di Rai Sport. "Il racconto dell'Universiade - ha aggiunto Bulbarelli - privilegerà, sia su Rai Sport+HD sia su Rai 2, le finali per le medaglie, in particolare con i nostri atleti eventualmente impegnati, ma non tralasceremo il racconto del territorio e le storie personali delle quali ogni grande evento è ricco. All'Universiade gareggeranno insieme atleti siriani, iracheni, palestinesi: lo sport unisce sempre e sarà bellissimo raccontare storie di atleti provenienti da realtà così diverse e travagliate". Anche i telegiornali e i programmi delle Reti, come Uno Mattina Estate, garantiranno informazioni sull'evento. Rai Radio sarà impegnata nella narrazione dell'Universiade, sia con servizi e approfondimenti nelle varie edizioni del Giornale Radio (Radio1 e Radio2), sia con appuntamenti dedicati, su Radio1 Sport: i programmi "Palla al centro", "Note di sport" e "Il caffè" ospiteranno servizi, interviste e radiocronache in diretta. Tutti i contenuti, live e on demand, saranno infine visibili anche su RaiPlay. 25
EVENTO
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TV RADIO
IL RICORDO DI PADRE PIO IN PRIMA SERATA Venerdì 5 luglio, in diretta da Pietralcina, Flavio Insinna conduce la ventesima edizione di "Una voce per Padre Pio", appuntamento con il quale l'ammiraglia Rai ricorda il frate canonizzato nel 2002 da Papa Giovanni Paolo II. Nel corso della serata si alternano testimonianze, momenti di spettacolo e di solidarietà a favore di paesi del Terzo mondo
L
a vita, la spiritualità, la dimensione mistica di Padre Pio, insieme alla musica e alla solidarietà. Dal sagrato della Chiesa "Sacra Famiglia" di Pietralcina Rai1 trasmette il Gran Galà di "Una Voce per Padre Pio", programma ideato da Enzo Palumbo che racconta storie umane, esperienze di devozione e di fede che richiamano l'insegnamento del frate divenuto santo: dare sollievo alla sofferenza umana. La serata evento riunisce sullo stesso palco grandi nomi della musica e dello spettacolo: Al Bano, Lina Sastri, Lino Banfi, Stefania Sandrelli, Roberto Vecchioni, Anna Tatangelo, Red Canzian, Gloria Guida, Gabriele Cirilli e Michele Placido, insieme alla Grande Orchestra "I suoni del Sud" diretta dal maestro Alterisio Paoletti. Anche l'edizione 2019 è legata a una campagna di raccolta fondi, "Padre Pio Social Aide": il "Progetto Italia" a favore di opere di sviluppo e di sostegno sociale in Italia e il "Progetto Africa" per sostenere la copertura dei costi di gestione delle strutture attive in Costa D'Avorio e la costruzione di una clinica internazionale polivalente "Le paradis de Padre Pio". Fino al 15 luglio sarà possibile donare 2 euro al 45531, inviando un sms da cellulare Wind3, Tim, Vodafone, Postemobile, Iliad, Coopvoce e Tiscali, oppure 5 euro chiamando da rete fissa, Twt, Convergenze e Postemobile, o donare da 5 a 10 euro da rete fissa Tim, Vodafone, Wind3, Fastweb, Tiscali.
OCORRIERE
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LIBRI
INSIEME alla CONQUISTA di NUOVI LETTORI A Matera gli Stati Generali del libro nell'appuntamento organizzato da Rai Libri il 28 e il 29 giugno. Il presidente degli editori Ricardo Levi lancia l'allarme: «In Italia si legge troppo poco e molte persone non comprendono ciò che leggono». La sottosegretaria al MIBAC Lucia Borgonzoni: «Stiamo lavorando a una legge sulla lettura e riportiamo l'Italia alle grandi manifestazioni fieristiche del libro, da Francoforte a Parigi». In campo anche il servizio pubblico. Flavio Mucciante, direttore editoriale di Rai Libri: «I libri avranno più spazio e visibilità nell'ambito dell'offerta culturale della Rai e saranno l'elemento centrale del racconto crossmediale dell'azienda»
M
atera Capitale Europea della Cultura ha ospitato la due giorni organizzata da Rai Libri dedicata al futuro del libro in Italia. Ad aprire l'evento a Casa Cava, una ex cava nel cuore del Sasso Barisano, un convegno che ha analizzato le dinamiche del mercato
editoriale, i numeri e la trasformazione di un settore in continua evoluzione. A scattare una prima fotografia Ricardo Franco Levi, presidente dell'Associazione Italiana Editori, con il rapporto sullo stato dell'editoria in Italia. La ripresa, partita nel 2015 con un picco di crescita nel 2017 è certamente in atto, anche se il fatturato dello scorso anno, poco più di 3 miliardi di euro, non ha ancora recuperato le perdite della crisi economica esplosa nel 2008. «L'Italia è un Paese in cui si legge troppo poco, indietro in tutte le classifiche europee per la lettura che è un elemento fondamentale per la crescita democratica, culturale ed economica - afferma Levi -. La nota dolente è che c'è un'altissima percentuale di italiani che non comprende ciò che legge». I dati diffusi dal presidente dell'AIE evidenziano come l'industria del libro in Italia sia «la prima tra quelle culturali e si basi per il 45 per cento sui grandi lettori, quelli che leggono almeno un libro al mese e che sono il 12 per cento della popolazione, pari a circa 5 milioni di italiani. Il 40 per cento dei nostri connazionali non
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TV RADIO
OCORRIERE
legge nemmeno un libro e il 13 per cento, che rappresenta una fascia debole perché basta poco per perderli, legge in media un solo libro all'anno. Siamo su una lastra di ghiaccio fragile, bisogna stare molto attenti». In merito al rapporto tra libri e nuove tecnologie, Levi ricorda come l'e-book, che si pensava potesse soppiantare i testi cartacei, rappresenti solo il 5-6 per cento del mercato e che la libreria, sebbene in 12 anni abbia perso il 10 per cento del mercato, resti il principale canale di vendita dei libri, a fronte di una crescita sempre costante degli store online. Il rapporto AIE ha anche evidenziato come le serie televisive stimolino la lettura dei libri da cui sono tratte: «'L'amica geniale', ad esempio, nasce in libreria e diventa immediatamente un fenomeno editoriale in Italia e all'estero - conclude Levi -, ma il picco di vendite dei romanzi della Ferrante è avvenuto in concomitanza con la messa in onda della serie tv. Per non parlare di Montalbano, che ad ogni nuova stagione fa impennare le vendite dei romanzi di Camilleri. Il mondo del libro vive con vivacità l'innovazione tecnologica della quale non ha paura». Da Matera, il sottosegretario ai Beni Culturali Lucia Borgonzoni ha confermato l'attenzione dell'Esecutivo nei confronti del settore del libro definendo la situazione attuale preoccupante: «Stiamo lavorando a una legge sulla lettura, ma stiamo portando avanti anche altri interventi come la partecipazione dell'Italia a grandi manifestazioni fieristiche del libro, da Francoforte a Parigi, dove non eravamo presenti da trent'anni. Dobbiamo chiederci come mai la gente si sia allontanata dai libri e perché i giovani non leggano. Il modo di avvicinarli non è certo accusarli di essere ignoranti, di non capire. Dobbiamo portarli a leggere di più, lo stiamo facendo con il 'Centro per il libro e la lettura', con progetti per i giovanissimi da zero a sei anni, con i festival sui territori, come Mantova e Pordenone, con la lettura ad alta voce. Anche la Rai ha un compito importante nell' avvicinare i giovani alla lettura: la televisione è ancora opinion leader e deve promuovere la lettura nel modo meno noioso possibile. La lettura crea degli adulti più consapevoli capaci anche di cambiare il proprio destino». La Rai sostiene il libro e la lettura, mission della stessa televisione pubblica: «I libri avranno più spazio e visibilità nell'ambito dell'offerta culturale della Rai - dice Flavio Mucciante, direttore editoriale di Rai Libri -, saranno l'elemento centrale del racconto crossmediale dell'azienda». Per il 2019 il catalogo della casa editrice prevede una trentina di novità, con 700 mila volumi distribuiti nel primo semestre 2019 tra librerie ed edicole, pari a circa il doppio del dato 2018. Una strategia avviata con l'esperimento pilota de "La compagnia del Cigno" che ha riscosso un importante successo l'inverno scorso. Per Mucciante «serve coerenza tra comunicazione e prodotto, avere un posizionamento preciso sul mercato in quanto casa editrice di un importante broadcaster, aperta non solo ad autori legati alla Rai, ma anche ad altri, come tutte le case editrici. Il piano editoriale che abbiamo pensato è partito da personaggi riconoscibili del mondo Rai ma si è aperto a una serie di ambiti non strettamente radiotelevisivi. La Rai ha inoltre un vantaggio e una responsabilità rispetto agli altri editori, il nuovo piano industriale, infatti, mette al centro i contenuti non pensati per uno sfruttamento solo lineare. Il libro quindi può diventare un elemento centrale nella narrazione del Paese che la Rai vuole raccontare attraverso la radio, la tv, il web e la parola scritta, sulla piattaforma digitale RaiPlay che assumerà sempre più un valore strategico. Poi c'è una responsabilità sociale perché la Rai ha il compito di informare e anche di promuovere la socializzazione della lettura su cui insiste anche l'AIE». 29
30
TV RADIO
OCORRIERE
31 ph Gerardo Fornataro
MONDO RAI
Andrea Delogu ambasciatrice dell'Associazione Italiana Dislessia
C
on intelligenza, ironia e sincerità ha saputo raccontare la sua vita con la dislessia, uno dei più comuni disturbi specifici dell'apprendimento. Lo ha fatto intervenendo in numerose occasioni pubbliche così come nel suo ultimo libro "Dove finiscono le parole. Storia semiseria di una dislessica" (Rai Libri) e ora, Andrea Delogu, popolare conduttrice radiotelevisiva, è stata nominata ambasciatrice dell'Associazione Italiana Dislessia. «Siamo orgogliosi che Andrea Delogu abbia accettato di diventare una nostra ambasciatrice, è riuscita ad abbattere pregiudizi e stereotipi sui DSA, non solo attraverso il suo libro, ma anche nei suoi interventi televisivi, radiofonici e sulla carta stampata - afferma Sergio Messina, presidente dell'Associazione italiana Dislessia -. C'è ancora molta strada da fare per sensibilizzare l'opinione pubblica, ma crediamo
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La conduttrice radiotelevisiva, autrice di "Dove finiscono le parole. Storia semiseria di una dislessica" (Rai Libri) al RadiocorriereTv: «È un piacere e un onore ricevere questo riconoscimento afferma -. Il mio libro è insieme testimonianza e terapia, la storia di un percorso e di tutte le tappe che lo hanno composto»
che insieme riusciremo a parlare sempre più di disturbi specifici dell'apprendimento, con consapevolezza e attenzione, in tutti gli ambiti e in tutte le fasi della vita». «È un onore ricevere questo riconoscimento da parte dell'Associazione Italiana Dislessia - dice la conduttrice -, un'organizzazione che stimo molto per il lavoro di divulgazione che da oltre vent'anni porta avanti sui disturbi specifici dell'apprendimento e sulle tematiche fondamentali connesse. Il mio libro è insieme testimonianza e terapia, la storia di un percorso e di tutte le tappe che lo hanno composto. Sapere che quanto ho scritto può essere non solo una lettura utile e stimolante, ma anche un supporto a chi ha vissuto o vive queste esperienze, mi rende felice e orgogliosa».
SPORT
RADIO
«Faccia una cosa che non ha mai fatto…» È questo l'incipit della puntata di lunedì 1. luglio alle 23.05 su Radio1 con Vito Cioce, Daniela Mecenate e Bianca Guaccero. Scrivi subito il tuo Miniplot come commento al post fissato in alto sulla pagina Facebook Radio1 Plot Machine. E la sera di sabato 6 luglio alle 00.35 la prima delle puntate speciali dedicate alle Biblioteche. Con Vito Cioce, Paolo Fallai e Lucia Tilde Ingrosso. Vota i Racconti sul sito plot.rai.it
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CULTURA
IN SCENA
I
RENDE OMAGGIO A
l 14 luglio del 1994, moriva Alberto Lionello, uno dei più apprezzati attori del nostro teatro. Aveva compiuto 64 anni due giorni prima. Nella giornata di sabato 13 luglio, Rai Cultura lo ricorda con parte della programmazione di
spirituale. E un attore unico: canterino, ballerino, farsesco,
Rai5, a partire dal documentario "In scena. Alberto Lionello",
diverse e le interviste rilasciate alla tv in oltre trent'anni.
in prima visione alle 21.15. In molti ricordano ancora oggi
E non mancano le testimonianze degli attori che lo hanno
Lionello, che fra gli anni 50 e gli anni 80 fu uno dei più
ammirato e che a lui si sono ispirati: da Massimo Lopez e
amati attori del teatro italiano. Divenne una star grazie alla
Tullio Solenghi, che con Lionello mossero i primi passi, a
televisione, quando condusse Canzonissima nel 1960 e
Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini, passando per Elio
tutta Italia cantava il ritornello La La La La, celebre motivo
Pandolfi, che recitò con lui in un bizzarro spettacolo dei primi
intonato proprio da Lionello durante la trasmissione. Da
anni '50 in cui si incrociarono anche i destini di Wanda Osiris
allora il successo fu crescente, per un attore di appena
e Luchino Visconti. E poi le parole profonde e toccanti di
trent'anni che veniva da una già lunga gavetta e che
altre due attrici: Erika Blanc, la sua ultima compagna, e Gea
spiccò il volo, alternando interpretazioni di grandi autori
Lionello, la figlia.
(Pirandello, Sartre, Goldoni) e commedie brillanti. Pochi, ma
Subito dopo il documentario alle 22.25, Rai Cultura propone
memorabili, i ruoli al cinema, moltissimi e strepitosi quelli
il film "Mio Dio, come sono caduta in basso!", diretto da
negli sceneggiati televisivi.
Luigi Comencini nel 1974. Una brillante prova di Lionello
Il documentario, prodotto da Rai Cultura, racconta l'uomo e
che recita al fianco di Laura Antonelli in una commedia
l'artista in tutta la sua ampiezza. Una vita segnata da grandi
ambientata nei primi anni del novecento, con i due attori nei
dolori, una personalità fragile e narcisistica, gaudente e
panni di una coppia di novelli sposi che scoprono di essere
tragico, misurato, gigione, capace di toccare tutte le corde e tutti i toni, straripante. Lo dimostra lui stesso nelle immagini del documentario che propone le sue performance sempre
CRONACHE DAL RINASCIMENTO COLOMBO E VESPUCCI VERSO IL NUOVO MONDO
C
ristoforo Colombo e Amerigo Vespucci nascono entrambi a metà del Quattrocento. Uno a Genova, l'altro a Firenze. Il primo è maggiormente dedito alla navigazione commerciale, il secondo ha una
il rifiuto del re del Portogallo, trova infine l'appoggio di
visione più umanistica della vita e delle imprese. Due
altre meno fortunate. A dividere con Cristoforo Colombo
personaggi raccontati da "Cronache dal Rinascimento", il
il successo e la gloria per la scoperta dell'America è
programma di Rai Cultura condotto da Cristoforo Gorno,
Amerigo Vespucci che compie alcuni viaggi ed esplora
in onda lunedì 8 luglio alle 21.40 su Rai Storia. Colombo
le coste atlantiche dell'America del Sud. Ha il merito di
si convince della possibilità di raggiungere le Indie
riconoscere che le terre così scoperte non fanno parte
navigando l'Oceano verso Oriente e deve battersi con
dell'Asia, bensì vanno a costituire quello che sarà poi
forza perché il suo progetto venga approvato. Ricevuto
chiamato il "Nuovo Mondo". La sorte sarà più generosa
34
Isabella di Castiglia che finanzia la sua impresa dotandolo di tre imbarcazioni che portano Colombo fino a San Salvador. A questa prima trionfale impresa, ne seguono
TV RADIO
ALBERTO LIONELLO
fratello e sorella nel corso della prima notte di nozze. Qui Lionello dà libero sfogo a tutta la sua verve comica e sfodera un irresistibile accento siciliano per ritrarre gli eccessi e le debolezze della borghesia dannunziana. L'omaggio è completato, nel pomeriggio, da un altro grande saggio di bravura di Lionello: "I due gemelli veneziani" di Carlo Goldoni, in onda alle 16.15. Qui l'attore interpreta il doppio ruolo dei due fratelli Zanetto e Tonino. La commedia, scritta da Goldoni nel 1747, è un gioiello della sua produzione teatrale, splendida rielaborazione di maschere e situazioni della Commedia dell'Arte. Diretta da Luigi Squarzina, fu uno dei più grandi successi di Lionello e del Teatro Stabile di Genova, rimasto in scena per quindici anni, dal 1963 alla fine degli anni settanta e acclamato in tutto il mondo in una serie di tournée trionfali. Proprio nel 1978 fu realizzata la versione per la tv che andrà in onda su Rai 5, nella quale oltre a Lionello e ad alcuni membri storici dello Stabile di Genova, si fecero notare attori giovanissimi destinati ad affermarsi nei decenni successivi, come Massimo Lopez, Fiorenza Marchegiani, Maddalena Crippa.
nei suoi confronti perché proprio quel territorio scoperto da entrambi prenderà il nome di battesimo di Vespucci. La puntata è stata quasi interamente girata sulla nave Amerigo Vespucci, il veliero della Marina Militare: la troupe si è imbarcata a Civitavecchia e, in tre giorni di navigazione, ha raggiunto La Spezia dove la nave avrebbe partecipato a Seafuture 2018. Il racconto delle imprese di Colombo e Vespucci è stato quindi ambientato proprio su un veliero in navigazione, ed è arricchito da un'intervista all'allora comandante della nave, il capitano di vascello Roberto Recchia.
OCORRIERE
35
RAGAZZI
IL MOIGE PREM SUCCESSO PER RAI RAGAZZI ALLA XII EDIZIONE DI UN ANNO DI ZAPPING… E DI LIKE DEL MOIGE
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TV RADIO
MIA RAIRAGAZZI
"L
a stella di Andra e Tati", "44 Gatti" e un premio alla carriera al popolare volto di Rai YoYo, Oreste Castagna. Per Rai Ragazzi la dodicesima edizione di "Un anno di zapping… e di like 2018/2019', con cui il Moige (Movimento italiano genitori) tira le somme di quello che definisce "un anno di tv sempre più polarizzata", è stata saenza dubbio un successo. La cerimonia si è tenuta venerdì 21 giugno alla Camera dei Deputati. I programmi diRai Yoyo e Rai Gulp hanno ricevuto 2 Premi Moige con il film animato sulla Shoah "La stella di Andra e Tati" (coprodotta da Rai Ragazzi con Larcadarte) e la serie animata "44 Gatti" (coprodotta da Rai Ragazzi con Rainbow). Inoltre numerosi programmi e serie in onda sui due canali hanno ottenuto ben 17 stelle, 10 faccine sorridenti e solo 3 faccine medie, confermando la leadership Rai del gradimento della programmazione dedicata alle famiglie, oltre che a bambini e ai ragazzi. Il Direttore di Rai ragazzi Luca Milano nel ritirare i premi ha dichiarato "con due Premi Moige e 17 stelle, i programmi di Rai Yoyo e Rai Gulp ricevono un attestato importante di qualità per i messaggi e i valori che ogni giorno propongono a bambini e famiglie". A questi riconoscimento si aggiunge un importante premio alla carriera a Oreste Castagna, popolare volto di Rai YoYo, attualmente in onda con "Bumbi". Il popolare "Contastorie", nel ricevere il premio, si è rivolto alla platea, e in particolare ai papà e alle mamme, ricordando che "i bambini credono nelle storie, fatto che ci da responsabilità importanti. Per questo bisogna donare ai bambini storie importanti".
OCORRIERE
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CLASSIFICHE AIRPLAY IT - ALL RADIO (TUTTE LE EMITTENTI)
Pos. LW Artist 1
2
Title
Ed Sheeran&Justin Bieber I DON'T CARE
2 5 Thegiornalisti
MARADONA Y PELÉ
3
CALIPSO
4
Charlie Charles
Sfera Ebbasta, Mahmood e Fabri Fibra
4 1 Jovanotti
NUOVA ERA (WITH DARDUST)
5 3 LP
GIRLS GO WILD
6 7 J-ax
OSTIA LIDO
7 9 Boomdabash
MAMBO SALENTINO
feat. Alessandra Amoroso
8 8 Takagi & Ketra, Omi, Giusy Ferreri JAMBO 9
6
Tiziano Ferro
BUONA (CATTIVA) SORTE
10
11
Elisa X Carl Brave
VIVERE TUTTE LE VITE - CON CARL BRAVE
IT - INDIPENDENTI (PER PASSAGGI)
Pos. LW Artist
Title
1 1 LP
GIRLS GO WILD
2 3 Coez
DOMENICA
3
ACQUA SU MARTE
2
Tormento feat. J-Ax
4 4 Francesco Gabbani
È UN'ALTRA COSA
5
New Modà
QUEL SORRISO IN VOLTO
6
5
Ultimo
IPOCONDRIA
7
New
Le Vibrazioni
L'AMORE MI FA MALE
8 6 Bob Sinclar feat. Robbie Williams
ELECTRICO ROMANTICO
9 7 Zoë
C'EST LA VIE
10 8 Coez
È SEMPRE BELLO
Tutte le classifiche airplay sono elaborate da Radiomonitor Ltd (UK) e comprend
38
La classifica 'Radio Airplay - Italiani' si riferisce ai soli singoli prodotti da artisti italiani. La classifica 'Radio Airplay
TV RADIO
La classifica 'Radio Airplay - indipendenti' include i singoli prodotti da etichette discografiche indipendenti. Radiomonitor è l'azienda britannica che fornis
Per informazioni info@rad
PER RADIOCORRIERETV IT - ARTISTI ITALIANI
Pos. LW Artist
Title
1 3 Thegiornalisti
MARADONA Y PELÉ
2 2 Charlie Charles
CALIPSO
feat. Sfera Ebbasta, Mahmood E Fabri Fibra
3 1 Jovanotti
NUOVA ERA (WITH DARDUST)
4 5 J-ax
OSTIA LIDO
5 7 Boomdabash
MAMBO SALENTINO
6
6
Takagi & Ketra, Omi, Giusy Ferreri
JAMBO
7
4
Tiziano Ferro
BUONA (CATTIVA) SORTE
8
9
Elisa X Carl Brave
VIVERE TUTTE LE VITE
feat. Alessandra Amoroso
9 10 Ligabue
POLVERE DI STELLE
10
PENSARE MALE
8
Kolors, The & Elodie
- con Carl Brave
IT - RADIO AIRPLAY (ARTISTI EMERGENTI)
Pos. LW Artist
Title
1 1 Aiello
ARSENICO
2 2 Giordana Angi
CASA
3
LA ROCKSTAR
8
Joey feat. Fet
4 5 Franco126
SAN SIRO
5
ESTATE PROLETARIA
4
Giulio Wilson
6 6 Emma Muscat
feat. Biondo
AVEC MOI
7 7 Lorenzo Licitra SAI CHE TI HO PENSATO SEMPRE 8
New Ultrapop
HASHTAG LOVE
9
11
Olimpia Simone
MI CHIAMO UNICA
10
3
Barbara Bert
COME I MARI DEGLI ATLANTI
dono i dati rilevati in radio dal venerdì al giovedì successivo incluso.
y - Emergenti' riguarda i singoliprodotti da artisti italiani non ancora presenti nella top 100 generale.
OCORRIERE sce le classifiche airplay ufficiali all'industria musicale internazionale, elaborate adottando lo stesso algoritmo in tutti i territori in cui opera.
dioairplay.fm
39
CLASSIFICHE AIRPLAY IN - EUROPE
Pos. LW Artist
Title
1
1
Ed Sheeran & Justin Bieberr I DON'T CARE
2
2
Daddy Yankee feat. SnowCON CALMA
3 3 Lewis Capaldi
SOMEONE YOU LOVED
4
6
Jonas Brothers
SUCKER
5
4
Avicii feat. Aloe Blacc
SOS
6
5
Ava Max
SO AM I
7 7 Mabel
DON'T CALL ME UP
8
10
Shawn Mendes
IF I CAN'T HAVE YOU
9
8
Taylor Swift
ME!
12
Alec Benjamin
10
feat. Brendon Urie
LET ME DOWN SLOWLY
feat. Alessia Cara
US - ALL RADIO
Pos. LW Artist
Title
1 1 Khalid
TALK
2
2
Lil Nas X
OLD TOWN ROAD
3
4
Ed Sheeran & Justin Bieber I DON'T CARE
4
3
Sam Smith & Normani
DANCING WITH A STRANGER
5
6
Jonas Brothers
SUCKER
6
5
Post Malone
WOW.
7
9
Shawn Mendes
IF I CAN'T HAVE YOU
8
7
Ava Max
SWEET BUT PSYCHO
9
10
Billie Eilish
BAD GUY
10
11
Panic! At The Disco
HEY LOOK MA, I MADE IT
Tutte le classifiche airplay sono elaborate da Radiomonitor Ltd (UK) e comprend
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La classifica 'Radio Airplay - Italiani' si riferisce ai soli singoli prodotti da artisti italiani. La classifica 'Radio Airplay
TV RADIO
La classifica 'Radio Airplay - indipendenti' include i singoli prodotti da etichette discografiche indipendenti. Radiomonitor è l'azienda britannica che fornis
Per informazioni info@rad
PER RADIOCORRIERETV GB - ALL RADIO
Pos. LW Artist
Title
1
2
Ed Sheeran&JustinBieber I DON'T CARE
2
1
Lewis Capaldi
HOLD ME WHILE YOU WAIT
3 3 Shawn Mendes
IF I CAN'T HAVE YOU
4
WISH YOU WELL
13
Sigala & Becky Hill
5 5 Katy Perry
NEVER REALLY OVER
6
4
Lewis Capaldi
SOMEONE YOU LOVED
7
8
Tom Walker
JUST YOU AND I
8
21
Little Mix
BOUNCE BACK
9
6
Taylor Swift feat. Brendon Urie
ME!
10 15 David Guetta feat. RAYE STAY (DON'T GO AWAY)
IN - LATIN AMERICA
Pos. LW Artist 1 1 Daddy Yankee
Title feat. Snow
CON CALMA
2
2
Ed Sheeran&Justin Bieber I DON'T CARE
3
4
Rosalía & J Balvin feat. El Guincho CON ALTURA
4
3
Sech feat. Darell
5
6
Lunay, Daddy Yankee & Bad BunnySOLTERA
6
5
Taylor Swift feat. Brendon Urie
ME!
7
8
Jonas Brothers
SUCKER
8
7
Pedro Capó X Farruko
CALMA
9
9
Nicky Jam & Ozuna
TE ROBARÉ
OTRO TRAGO
10 10 Luis Fonsi, Sebastián Yatra & Nicky JamDATE LA VUELTA
dono i dati rilevati in radio dal venerdì al giovedì successivo incluso.
y - Emergenti' riguarda i singoliprodotti da artisti italiani non ancora presenti nella top 100 generale.
OCORRIERE sce le classifiche airplay ufficiali all'industria musicale internazionale, elaborate adottando lo stesso algoritmo in tutti i territori in cui opera.
dioairplay.fm
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I FILM DELLA SETTIMANA
CINEMA IN TV Argentina, primi anni Ottanta: in una tipica villetta famigliare nel caratteristico quartiere di San Isidro abita e opera il malvagio clan autore di rapimenti e omicidi guidato da Arquímedes Puccio, il patriarca che pianifica tutte le operazioni. Alejandro, il figlio maggiore, è un campione di rugby che gioca con la prestigiosa squadra Casi e con la nazionale dei "Los Pumas". Grazie alla sua popolarità che gli permette di evitare ogni sospetto, Alejandro, soggiogato dal padre, individua i possibili bersagli dei rapimenti. Ma non è il solo componente della famiglia a essere coinvolto. Tutti i familiari, ciascuno a proprio modo, sono complici delle spaventose azioni perpetrate dal clan, beneficiando degli ingenti riscatti pagati dalle famiglie delle vittime. Basato sulla vera storia della famiglia Puccio, il film è proposto da Rai Cultura, anche con audiodescrizione e senza interruzioni pubblicitarie. La pellicola, diretta da Pablo Trapero, è stato premiata con il Leone d'Argento per la miglior regia a Venezia 2015.
LUNEDÌ 1 LUGLIO ORE 21.25 - ANNO 1990 REGIA DI GARRY MARSHALL Due strepitosi attori protagonisti, Richard Gere e Julia Roberts, per questo film romantico, moderna versione della favola di Cenerentola, che val sempre la pena di rivedere. Lui è Edward Lewis, affascinante affarista miliardario e senza scrupoli, lei e Vivian Ward, una bella e simpatica prostituta. Un giorno Edward è a Hollywood per concludere un affare e chiede indicazioni stradali a Vivian. Colpito dalla personalità e dall'aspetto della ragazza, l'uomo prima la fa salire in auto, poi trascorre la notte con lei e infine decide di "ingaggiarla" per tutta la settimana che dovrà trascorre in città. Inizia così l'avventura di Vivian che dovrà anche cambiare look e modi per accompagnare Edward a un'importante cena d'affari. Trasformata in un'avvenente ed elegante compagna, la giovane donna incanta tutti, ma soprattutto apre una breccia nell'arido cuore di Edward che, già separato e abbandonato dall'amante, non ha mai tempo per i sentimenti. E così, come in tutte le più belle fiabe, i due si innamorano. Molto famosa anche la colonna sonora del film.
42
MARTEDÌ 2 LUGLIO ORE 21.15 - ANNO 2015 REGIA DI PABLO TRAPERO
TV RADIO
Nel luglio 1943, Carlo, figlio di un importante gererca fascista, fa parte di una compagnia di ragazzi che trascorrono insieme le vacanze a Riccione. Proprio qui, per caso, conosce Roberta, la giovane vedova di un ufficiale e si innamora. Nel frattempo, però, il regime instaurato da Mussolini si avvia verso la dissoluzione e tutto intorno ai due giovani precipita. La sera del 25 luglio, il papà di Carlo, è costretto a scappare e vorrebbe che il figlio andasse con lui. Il ragazzo tuttavia non vuole allontanarsi da Roberta e con lei viene fermato da una pattuglia per un controllo dei documenti. Quelli di Carlo non sono in regola e al ragazzo viene chiesto di presentarsi al Comando il giorno successivo. Roberta, che non vuole perdere il suo innamorato, decide di nasconderlo in una sua casa a Rovigo… Nastro d'argento a Eleonora Rossi Drago come migliore attrice protagonista e a Mario Nascimbene per la colonna sonora. Nel cast anche Jean Luis Trintignant, Jacqueline Sassard, Lilla Brignone, Enrico Maria Salerno.
MERCOLEDÌ 3 LUGLIO ORE 00.35 - ANNO 2005 REGIA DI GORE VERBINSKI David è l'uomo delle previsioni del tempo in una stazione televisiva locale di Chicago. Non è meteorologo, ma ogni sera, dopo il telegiornale, informa i telespettatori su come sarà il tempo il giorno dopo e in quelli successivi. Ha molti ammiratori, ma paga il prezzo del suo successo trasformandosi spesso in bersaglio per la strada, dove viene colpito da bottigliette e resti di cibo da chi lo riconosce ma non lo apprezza. Non è stato però altrettanto abile a prevedere l'evolversi della sua vita. Con la moglie, che lo ha lasciato e ha un nuovo compagno, ha un pessimo rapporto così come con i suoi figli: Shelly vittima di bullismo per il suo aspetto, e Mike, in cura da uno psicologo dopo essere stato arrestato per droga. Poi c'è suo padre Robert, un autore di successo, deluso dalla professione dell'amato figlio. Nel suo lavoro però David è bravo e viene addirittura chiamato da un'emittente nazionale. Bravissimo Nicolas Cage ad interpretare quest'uomo capace di sorrisi quando è "in onda", ma caratterizzato da espressioni incolori e da una grigia esistenza per tutto il resto della giornata.
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SABATO 6 LUGLIO ORE 21.10 - ANNO 1959 REGIA DI VALERIO ZURLINI
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