Scout Avellino 1 | Campo Estivo 2016

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Reparto Millenium

CAMPO ESTIVO 2016

CARIFE dal 3 al 12 Agosto

Momo

Alla conquista del tempo


E’ TEMPO DI COSTRUIRE


Costruire il futuro significa rischiare, battere territori sconosciuti, sfidare angosce e ansie, puntare sulle proprie carte con coraggio e intraprendenza. Significa creare passo dopo passo solide basi sulle quali fondare la propria vita. È indispensabile inseguire i propri sogni e fare di tutto per perseguirli al meglio. Tutto ciò è possibile soltanto impegnandosi sin da giovani per sviluppare una mentalità aperta al cambiamento e al miglioramento e aggiungere ogni giorno un tassello al nostro presente per costruire un futuro che sia all'altezza degli nostri sogni e delle nostre aspettative. Le costruzioni che noi realizziamo tutti insieme ogni anno sono un chiaro esempio in scala di ciò che vuol dire impegnarsi nel costruire qualcosa di utile per il presente e altrettanto per il futuro. Approfittiamo di questi preziosi momenti per dare il meglio di noi stessi e fare in modo di raccogliere i frutti del tempo che investiamo. Vorrei che vi fermaste un momento a pensare a qualcosa che potrebbe rappresentare il vostro futuro, qualcosa per cui vi piacerebbe investire il vostro tempo e impiegare le vostre forze: con tutti i materiali che trovate intorno a voi costruite un oggetto che possa simboleggiare ciò a cui vorreste dedicarvi una volta adulti e poi parlateci della vostra scelta e dei vostri sogni.--------------------------------

“Siate affamati, siate folli”. Steve Jobs

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E’ TEMPO DI PARTIRE


QOELET 3,1-15 Per ogni cosa c'è il suo momento il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica? Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato.

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CANZONE DI “SAN DAMIANO” DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

OGNI UOMO SEMPLICE PORTA IN CUORE UN SOGNO DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

CON AMORE ED UMILTÀ POTRÀ COSTRUIRLO. DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

SE DAVVERO TU SAPRAI VIVERE UMILMENTE DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

TU FELICE TU SARAI ANCHE SENZA NIENTE.

RE

FA

DO

SOL7

SE VORRAI OGNI GIORNO CON IL TUO SUDORE RE

FA

DO

SOL7

UNA PIETRA DOPO L’ALTRA IN ALTO ARRIVERAI.

DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

NELLA VITA SEMPLICE TROVERAI LA STRADA DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

CHE LA CALMA DONERÀ AL TUO CUORE PURO. DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

E LE GIOIE SEMPLICI SONO LE PIÙ BELLE DO SOL7 LA- SOL7 DO SOL7

LA- SOL

SONO QUELLE CHE ALLA FINE SONO LE PIÙ GRANDI.

RE

FA

DO

SOL7

DAI E DAI OGNI GIORNO CON IL TUO SUDORE RE

FA

DO

SOL7

UNA PIETRA DOPO L’ALTRA IN ALTO ARRIVERAI.


GUIDA LA TUA CANOA Guida tu stesso la tua canoa, non contare sull’aiuto degli altri. Tu parti dal ruscello della fanciullezza per un viaggio avventuroso, di la` passi nel fiume dell’adolescenza: poi sbocchi nell’oceano della virilita` per arrivare al porto che vuoi raggiungere. Incontrerai nella tua rotta difficolta` e pericoli, banche e tempeste. Ma senza avventura, la vita sarebbe terribilmente monotona. Se saprai manovrare con cura, navigando con lealta` e gioiosa persistenza, non c’e` ragione perche´ il tuo viaggio non debba essere un completo successo; poco importa quanto piccolo fosse il ruscello dal quale un giorno partisti.

“La felicità è tua, se soltanto guiderai correttamente la tua canoa”.

Signore, ho tempo, ho tutto il tempo mio, tutto il tempo che Tu mi dai, gli anni della mia vita, le giornate dei miei anni, le ore delle mie giornate; sono tutti miei. A me spetta riempirli, serenamente, con calma, ma riempirli tutti, fino all’orlo, per offrirteli, in modo che della loro acqua insipida Tu faccia un vino generoso, come facesti un tempo alle nozze di Cana. Non Ti chiedo, questa sera, o Signore,il tempo di fare questo e poi ancora quello, Ti chiedo la grazia di fare coscienziosamente, nel tempo che Tu mi dai, quello che Tu vuoi che io faccia. (M.Quoist)

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Sono uscito, Signore, fuori la gente usciva. Andavano, venivano, camminavano, correvano. Correvano le bici, correvano le macchine, correvano i camion, correva la strada, correva la città, correvano tutti. Correvano per non perdere tempo, correvano dietro al tempo, per riprendere tempo, per guadagnare tempo. Arrivederci, signore, scusi, non ho il tempo. Ripasserò, non posso attendere, non ho il tempo. Termino questa lettera, perché non ho il tempo. Avrei voluto aiutarla, ma non ho il tempo. Non posso accettare per mancanza di tempo. Non posso riflettere, leggere, sono sovraccarico, non ho il tempo. Vorrei pregare, ma non ho il tempo. Tu comprendi, Signore, non hanno il tempo. Il bambino gioca, non ha tempo subito... più tardi... Lo studente deve fare i compiti, non ha tempo...più tardi... L’universitario ha i suoi corsi e tanto lavoro, non ha tempo... più tardi... Il giovane fa dello sport, non ha tempo...più tardi... Lo sposo novello ha la casa, deve arredarla, non ha tempo...più tardi... Il padre di famiglia ha i bambini, non ha tempo...più tardi... I nonni hanno i nipotini, non hanno tempo...più tardi... Sono malati! Hanno le loro cure, non hanno tempo...più tardi... Sono moribondi, non hanno... Troppo tardi!...Non hanno più tempo!... Così gli uomini corrono tutti dietro il tempo, o Signore. Passano sulla terra correndo, frettolosi, precipitosi, sovraccarichi, impetuosi, avventati e non arrivano mai a tutto, manca loro tempo, nonostante ogni sforzo, manca loro tempo, anzi manca loro molto tempo. Signore, tu hai dovuto fare un errore di calcolo. V’è un errore generale: le ore son troppo poche, i giorni son troppo corti, le vite son troppo brevi. Tu, che sei fuori del tempo, sorridi, o Signore, nel vederci lottare con esso, e sai quello che fai. Tu non ti sbagli quando distribuisci il tempo agli uomini. Tu doni a ciascuno il tempo di fare quello che tu vuoi che egli faccia. Ma non bisogna perdere tempo, sprecare tempo, ammazzare il tempo. Perché il tempo è un regalo che Tu ci fai, ma un regalo deteriorabile, un regalo che non si conserva.


Quattro luglio 1914. I cannoni della guerra stanno per tuonare in Europa. Ma, a cinquanta chilometri da Londra, in una cornice che pare ignorare quelle fosche premonizioni, volano le ultime stelle filanti della Belle Epoque. Quel giorno, a Henley, sulle rive del Tamigi, Re Giorgio V, sempre impettito nelle sue uniformi d’imperatore delle Indie, ha un moto di stizza e si defila dandosi per indisposto. Si è verificato un evento inaudito. Un atleta italiano, il trentenne Giuseppe Sinigaglia, è venuto a strappare l’ambito titolo mondiale di canottaggio, nella specialità del singolo, distanziando di ben 250 metri, sulla linea del traguardo, il suo rivale, Colin Stuart del Trinity Hall di Cambridge. Un’umiliazione intollerabile, per la tradizione degli sport remieri britannici, dover cedere a un non anglosassone l’ambita “Diamond Sculls Cup”, la coppa in oro massiccio cesellato, realizzata sotto le insegne della Corona. Così, il tronfio sovrano “abdica”, per un giorno, e, fuori da ogni protocollo, impone alla moglie, la Queen Mary, di premiare, al posto suo, «quell’italiano», con il trofeo della Royal Regatta che si disputa dal 1844. Nove agosto 1916. Sono trascorsi due anni da quell’epica disfida vinta da Sinigaglia, il baffuto Sina, il «gigante buono», lo sciupafemmine di Como, che aveva attraversato la Manica, da solo, per venire a gettare scompiglio nel clubbino dell’aristocrazia sportiva inglese. Il tenente dei Granatieri, senza mai dimenticare i colori della sua società, la gloriosa “Canottieri Lario” di Como, che teneva cuciti nell’anima, ora combatteva sul Carso la cruenta battaglia per la conquista di Gorizia. E, da guerriero del remo, tempratosi alle più grandi lotte, si lanciava all’assalto dell’ultima e suprema vetta, la Cima 4 del Monte San Michele.

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E’ TEMPO DI VIVERE


"Buon giorno", disse il piccolo principe. "Buon giorno", disse il mercante. Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere. "Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe. "E' una grossa economia di tempo" disse il mercante. "Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatré minuti alla settimana". "E che cosa se ne fanno di questi cinquantatré minuti?". "Se ne fa quel che si vuole..." "Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana...".

E tu per cosa usi i tuoi cinquantatré minuti in più? A quali attività dai più tempo durante la tua giornata? Qui sotto trovi una “lista della spesa” a cui puoi aggiungere altre voci che ti vengono in mente e non sono comprese. Ad ogni attività prova ad associare il tempo che spendi normalmente per farla. Creerai così la tua “borsa del tempo” e potrai visualizzare quali sono le attività che “costano” di più o per le quali “spendi” più tempo:

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DAL VANGELO SECONDO LUCA (12, 22-32) Poi disse ai discepoli: « Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l'animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta. Non temete, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.

CANZONE “CHI” FILTRA UN RAGGIO DI SOLE FRA LE NUBI DEL CIELO,

TU, DEGLI UOMINI IL PADRE, TU CHE ABITI IN CIELO.

STRAPPA LA TERRA AL GELO: E NASCE UN FIORE!

TU, IMMENSO MISTERO: DIO AMORE. DIO AMORE.

E POI MILLE COROLLE RIVESTITE DI POESIA, IN UN GIOCO DI ARMONIA E DI COLORI. MA CHI VESTE I FIORI DEI CAMPI? CHI AD OGNUNO

UN’ IMMAGINE VIVA DEL CREATORE DEL MONDO UN RIFLESSO PROFONDO DELLA SUA VITA. L’ UOMO, CENTRO DEL COSMO,

DÀ COLORE?

HA UN CUORE PER AMARE

VA COL VENTO LEGGERA UNA RONDINE IN VOLO:

E UN MONDO DA PLASMARE CON LE SUE MANI.

IL SUO CANTO SA SOLO DI PRIMAVERA!

MA CHI HA DATO ALL’ UOMO LA VITA? CHI A LUI

E POI INTRECCIO LE ALI COME GIOSTRA D’ALLEGRIA,

HA DATO UN CUORE? CHI?

MILLE VOLI I FANTASIA FRA TERRE MARI. MA CHI NUTRE GLI UCCELLI DEL CIELO? CHI AD OGNUNO DÀ UN NIDO? CHI? RIT. TU, CREATORE DEL MONDO, TU, CHE POSSIEDI LA VITA. TU, SOLE INFINITO: DIO AMORE.

RIT.


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E’ TEMPO DI ESPLORARE


Preghiera al Maestro del Tempo La giornata è finita. Sono molto deluso perché non ho combinato nulla. Ho perso solo tempo. Scusa, Signore! Ho perso il Tuo tempo, ho sprecato il Tuo dono. Ho buttato questa triste giornata come una carta sgualcita che si getta nel cestino. Signore, quando mai imparerò ad organizzarmi? Quando mai avrò la forza di gestire il mio tempo? Stamattina avevo davanti a me un’intera giornata, ma mi sono lasciato andare, svogliato e senza stimoli. Dovevo studiare. Ho trovato una scusa qualsiasi per attaccarmi al cellulare e riempire i miei vuoti con i loro pettegolezzi. C’era da fare un servizio. L’ho schivato e sono uscito, lasciandomi trascinare dal fascino dei negozi. Signore, mi hai dato del tempo. E’ passato tranquillo, minuto dopo minuto, e poi è svanito. Stasera ho cercato di recuperare il tempo perso, mi sono precipitato, gli sono corso dietro... Ma non ce l’ho fatta! D’un colpo, una valanga di impegni mi è cascata addosso: la spesa e la lezione all’università, la bolletta da pagare e la posta elettronica, l’amico all’ospedale, la riunione e l’incontro in chiesa. Correvo frettoloso dietro al tempo, ma un camion ha bloccato la strada, imprigionandomi in un traffico pazzesco... Allora mi è venuto il panico, non ero più presente, mi agitavo nervoso tra il passato svanito e le ansie del futuro. Ho mollato tutto. Amico mio, figlio del mio Amore, ti agiti per molti motivi, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno: spendi del tempo per Me e troverai del tempo per te. Per ogni cosa, c’è il suo momento. Non puoi fare tutto insieme e non fare niente non ti è permesso. Fìssati dunque un ritmo di vita per riempire le tue giornate fino all’orlo per te e per gli altri, ma ciò necessita di metodo e forza di carattere. Allora gusterai la fierezza di chi ha fatto fruttificare il dono del tempo!

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Dal Vangelo secondo Luca (10, 38-42) Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta.

CANZONE “STELLA POLARE” HO BISOGNO D’ INCONTRARTI NEL MIO CUORE DI TROVARE TE, DI STARE INSIEME A TE

TUTTO RUOTA INTORNO A TE, IN FUNZIONE DI TE E POI NON IMPORTA IL “COME’ IL “DOVE” E IL

UNICO RIFERIMENTO DEL MIO ANDARE

“SE”…

UNICA RAGIONE TU, UNICO SOSTEGNO TU

CHE TU SPLENDA SEMPRE AL CENTRO DEL MIO

AL CENTRO DEL MIO CUORE CI SEI SOLO TU.

CUORE IL SIGNIFICATO ALLORA SARAI TU

ANCHE IL CIELO GIRA INTORNO E NON HA PACE

QUELLO CHE FARÒ SARÀ SOLTANTO AMORE

MA C’È UN PUNTO FERMO È QUELLA STELLA LÀ

UNICO SOSTEGNO TU, LA STELLA POLARE TU

LA STELLA POLARE FISSA ED È LA SOLA

AL CENTRO DEL MIO CUORE CI SEI SOLO TU.

LA STELLA POLARE TU, LA STELLA SICURA TU

RIT.

AL CENTRO DEL MIO CUORE CI SEI SOLO TU.


CANZONE “IL FALCO” RE SOL UN FALCO VOLAVA NEL CIELO UN MATTINO LA RE RICORDO QUEL TEMPO QUANDO ERO BAMBINO SOL IO LO SEGUIVO NEL ROSSO TRAMONTO LA RE DALL’ALTO DI UN MONTE VEDEVO IL SUO MONDO. RIT. E ALLORA EHA, EHA EHA ... E ALLORA EHA, EHA EHA, EHA, EHA, EHA, EHA, EHA EH. FIUMI MARI E BOSCHI SENZA CONFINE I CHIARI ORIZZONTI E LE VERDI COLLINE E QUANDO PARTIVO PER UN LUNGO SENTIERO PARTIVO RAGAZZO E TORNAVO GUERRIERO.

RIT. LE TENDE ROSSE VICINO AL TORRENTE LA VITA FELICE TRA LA MIA GENTE E QUANDO IL MIO ARCO COLPIVA LONTANO SENTIVO L’ORGOGLIO DI ESSERE INDIANO. RIT. FIUMI MARI E BOSCHI MOSSI DAL VENTO LUNA SU LUNA I MIEI CAPELLI D’ARGENTO E QUANDO ERA L’ORA DELL’ULTIMO SONNO PARTIVO DAL CAMPO PER NON FARVI RITORNO. RIT. UN FALCO VOLAVA NEL CIELO UN MATTINO E VERSO IL SOLE MI INDICAVA IL CAMMINO UN FALCO CHE UN GIORNO ERA STATO COLPITO MA NO, NON È MORTO, ERA SOLO FERITO. RIT.

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E’ TEMPO DI CONDIVIDERE


Le mani di Dio Un maestro viaggiava con un discepolo incaricato di occuparsi del cammello. Una sera, arrivati ad una locanda, il discepolo era talmente stanco che non legò l’animale. “Mio Dio, pregò coricandosi, prenditi cura del cammello: te lo affido”. Il mattino dopo il cammello era sparito. “Dov’è il cammello?” chiese il maestro. “Non lo so”, rispose il discepolo. “Devi chiederlo a Dio! Ieri sera ero così sfinito che gli ho affidato il cammello. Non è certo colpa mia se è scappato o è stato rubato. Ho semplicemente domandato a Dio di sorvegliarlo. E’ Lui il responsabile. Tu mi esorti sempre ad avere la massima fiducia in Dio, no?”. “Abbi la più grande fiducia in Dio, ma prima lega il tuo cammello”, rispose il maestro. “Perché Dio non ha altre mani che le tue”.

Una volta, mentre guidavo la macchina, superai un uomo su una strada assolata e polverosa; e, dopo averlo superato, mi chiesi se non avrei potuto offrirgli un passaggio. Poi però pensai che probabilmente era diretto a qualche casa poco più avanti lungo la strada. Però, via via che andavo avanti sulla strada, non vedevo nessuna casa e nessun incrocio; ne dedussi che quel poveraccio avrebbe dovuto camminare per un lungo tratto di strada nella polvere, mentre io avrei potuto dargli un passaggio. Mentre ero assorto in questi pensieri, la macchina mi portava velocemente chilometri e chilometri lontano da quel posto. Alla fine mi decisi a tornare indietro e a compiere una Buona Azione nei confronti di quell'uomo. Ma ormai ero andato così lontano che, quando tornai al punto dove mi aspettavo di trovarlo, non era più in vista. Evidentemente aveva preso una scorciatoia attraverso i campi. Non l'ho mai più rivisto. Il ricordo di quest’episodio è rimasto a lungo nella mia mente e da allora, quando guido, ogni volta che si è presentata l'occasione, non ho messo tempo in mezzo nel decidere di dare un passaggio ad un viandante stanco. Perciò, non lasciatevi mai sfuggire l'occasione di compiere una Buona Azione, altrimenti potreste pentirvene, perché essa potrebbe non ripresentarsi. Il vostro motto dovrebbe essere: “Facciamolo subito”. (Baden Powell)

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CANZONE “MANI” VORREI CHE LE PAROLE MUTASSERO IN PREGHIERA

NOI GIOVANI DI UN MONDO

E RIVEDERTI O PADRE, CHE DIPINGEVI IL CIELO.

CHE CANCELLA I SENTIMENTI

SAPESSI QUANTE VOLTE, GUARDANDO QUESTO MONDO VORREI CHE TU TORNASSI A RITOCCARNE IL CUORE. VORREI CHE LE MIE MANI AVESSERO LA FORZA PER SOSTENERE CHI NON PUÒ CAMMINARE. VORREI CHE QUESTO CUORE, CHE ESPLODE IN SENTIMENTI DIVENTASSE CULLA PER CHI NON HA PIÙ MADRE…

E INSCATOLA LE FORZE NELL’ASFALTO DI CITTÀ. SIAMO STANCHI DI GUARDARE SIAMO STANCHI DI GRIDARE CI HAI CHIAMATI SIAMO TUOI CAMMINEREMO INSIEME… MANI, PRENDI QUESTE NOSTRE MANI FANNE VITA, FANNE AMORE BRACCIA APERTE PER RICEVERE CHI È SOLO CUORI, PRENDI QUESTI NOSTRI CUORI

MANI, PRENDI QUESTE MIE MANI FANNE VITA,

FA CHE SIANO TESTIMONI

FANNE AMORE, BRACCIA APERTE PER RICEVERE

CHE TU CHIAMI OGNI UOMO

CHI È SOLO.

A FAR FESTA CON DIO OGNI UOMO

CUORE, PRENDI QUESTO MIO CUORE, FA CHE SI SPALANCHI AL MONDO, GERMOGLIANDO PER QUEGLI OCCHI CHE NON SANNO PIANGER PIÙ. SEI TU LO SPAZIO CHE DESIDERO DA SEMPRE SO CHE MI STRINGERAI E MI TERRAI LA MANO. FA CHE LE MIE STRADE SI PERDANO NEL BUIO ED IO CAMMINI DOVE CAMMINERESTI TU. TU SOFFIO DELLA VITA PRENDI LA MIA GIOVINEZZA CON LE CONTRADDIZIONI E LE FALSITÀ. STRUMENTO FA CHE SIA PER ANNUNCIARE IL REGNO A CHI PER QUESTE VIE TU CHIAMI BEATI…

A FAR FESTA CON DIO


Una parabola sulla vita moderna (Anthony De Mello) Gli animali si riunirono in assemblea e iniziarono a lamentarsi che gli esseri umani non facevano altro che portar via loro qualcosa. "Si prendono il mio latte", disse la mucca. "Si prendono le mie uova", disse la gallina. "Usano la mia carne per farne pancetta" disse il maiale. "Mi danno la caccia per il mio olio", disse la balena. E cosÏ via. Infine parlò la lumaca. "Io ho qualcosa che a loro piacerebbe avere, piÚ di ogni altra cosa. Qualcosa che mi porterebbero sicuramente via se potessero. Ho tempo". Avresti tutto il tempo del mondo, se solo te lo concedessi. Che cosa ti impedisce di farlo?

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E’ TEMPO DI CONDIVIVERE


Un giorno, nella piazza di un paese si presentò uno sconosciuto che allo scoccare del mezzogiorno accese un fuoco sotto un paiuolo quasi pieno d’acqua e versato dentro due grossi sassi ben levigati che avevano in un sacco si mese a sedere vicino al fuoco in attesa che l’acqua bollisse. Inutile dire che uno alla volta, i curiosi cominciarono a radunarsi intorno a lui ed a fare domande: “Cosa stai cucinando?” esclamò il primo “La minestra di sassi!” rispose lo sconosciuto. “Ed é buona?” chiese il curioso “Eccome!” disse lo sconosciuto, “certo, con un paio di cipolle sarebbe ancora migliore”. “Un paio di cipolle ce l’ho, vado a prenderle a casa e te le porto subito!” ed il primo curioso si allontanò e dopo un pò tornò con le cipolle. Ora erano in due seduti vicino al fuoco ad aspettare che l’acqua bollisse. Dopo un pò si fece avanti un secondo curioso e chiese anche lui allo sconosciuto: “Cosa stai cucinando?” “Ma la minestra di sassi!” fu la risposta “Ed è buona?” “Certo! Però se ci fosse anche un bell’osso di prosciutto sarebbe ancora più gustosa...” “Io un osso di prosciutto a casa ce l’ho, vado a prenderlo e torno” E così, man mano che i curiosi si avvicinavano, lo sconosciuto parlava della sua gustosa minestra di sassi. Insomma dopo un pò i curiosi che avevano collaborato erano tutti seduti intorno al fuoco aspettando che la minestra cuocesse. Inutile dire che quando ognuno ne riempì una ciotola, riconobbe che la minestra di sassi era VERAMENTE squisita.

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E’ TEMPO DI SOLO VOLENDO SI PUO’


L’Unzione di Betania (Luca 7, 36-50 + Marco 14, 3-9) Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone. Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella sua e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava a e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!”. Ci furono alcuni, fra loro, che s’indignarono: “Perché questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!”. Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse “Lasciatela stare; perché la infastidite!” Ha compiuto un’azione buona versa di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Gesù poi continuò a dire: “Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Dì pure, maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei:” I tuoi peccati sono perdonati”. Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!”.

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Trova il tempo di riflettere, è la fonte della forza. Trova il tempo di giocare, è il segreto della giovinezza. Trova il tempo di leggere, è la base del sapere. Trova il tempo di essere gentile, è la strada della felicità. Trova il tempo di sognare, è il sentiero che porta alle stelle. Trova il tempo di amare, è la vera gioia di vivere.


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E’ TEMPO DI RAFFORZARE IL CUORE


Dal Vangelo Secondo Marco (7.1-8.14-15.21-23) "Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c`è nulla fuori dell`uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall`uomo a contaminarlo". Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l`uomo".

“E' dentro al nostro cuore che nasce il bene e il male”.

La preghiera Sì, Gesù è dentro il mio cuore che abita il bene e il male. Posso scegliere dentro di me se amare o se odiare se costruire o distruggere... Aiutami a scegliere sempre il bene, soprattutto quando è più difficile, quando costa fatica e sacrificio. Dammi la tua luce, perché io possa fare sempre ciò che piace a te.

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Si fa sport pensando ad allenarsi genericamente, a dimagrire o ad espellere le tossine. Ma fare sport può essere fondamentale per un muscolo senza il quale non viviamo: il cuore. Ci sono sport che addirittura lo mettono a dura prova, o lo danneggiano. Andare oltre le proprie possibilità personali può causare infarti. Capita se si vogliono superare a tutti i costi i propri limiti e il proprio personale allenamento o situazione di salute personale. Succede facendo sport molto intensi ma che non servono al cuore, come quelli molto brevi tipo i 100 metri o il lancio del peso. Meglio dimenticare questi sport per il bene del cuore. Invece ci sono molti esercizi dai quali il cuore può trarre beneficio. In genere gli sport moderati e continui per più di venti minuti, come lo sci di fondo o la marcia, una camminata veloce. Per essere sicuri però di mirare al centro del problema, e rinforzare cuore e sistema circolatorio, c’è una regola piuttosto precisa. L’obiettivò è andare a agire intorno al 65% della propria capacità cardiaca, in modo che si apportino dei benefici che, con costanza, causano vere e proprie modificazioni nel cuore e nei vasi. Per calcolare la frequenza massima a cui si può sottoporre il cuore bisogna calcolare 208-(0.7 x età). Il 65% del risultato è la frequenza che bisogna tenere per avere il massimo dei benefici, per almeno 3-4 minuti. Il tempo è calcolato in base alla possibilità che il corpo almeno parzialmente utilizzi il sistema di produzione di energia aerobico, basato sul consumo di ossigeno. Gli sforzi sotto i due minuti non portano benefici in questo senso e non aumentano la resistenza in generale. Per esempio sono inutili e dannosi i pesi in palestra. Si può mostrare la tartaruga, ma il cuore sta come o peggio di come stava, e più o meno anche il resto. L’esercizio deve essere ripetuto più volte a settimana, almeno tre, per avere risultati, che sono notevoli: Il nervo vago che innerva il cuore “impara” a rallentare i battiti quando non serve, facendo fare al cuore meno fatica. Il cuore stesso tende ad ingrandirsi dovendo battere di meno per pompare la stessa quantità di sangue. Le pareti del ventricolo sinistro, che pompa il sangue al corpo, si rinforzano, il grasso che si accumula nel cuore viene bruciato dal cuore stesso. Si formano vasi alternativi che vanno ad aumentare la rete di irrorazione dei muscoli. Aumentano i mitocondri, che sono le centrali energetiche che usano quindi di più e meglio l’ossigeno che hanno. Non solo, in caso di attacco cardiaco, dato che è cruciale che il cuore non resti senza energia, impara a consumare quella grassa locale, senza bisogno di trarre energia immediatamente dal circolo sanguigno. Insomma, se volete fare ginnastica, prima di mostrare muscoli potenti in un corpo debole, o modellare i glutei, pensate alla salute. Un corpo magno fuori può essere pieno di grasso negli organi interni, e un esercizio costante dovrebbe servire prima di tutto a questo. Il resto é ... vetrina.


Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano, ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che, talvolta, un'unica ora ci può sembrare una eternità, e un'altra invece passa in un attimo... dipende da quel che viviamo in quest'ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore. Michael Ende

CANZONE “APRI LE BRACCIA” FA APRI LE BRACCIA DO APRI LE BRACCIA SIB FIORE DI ROCCIA NEL TUO CUORE FA LIBERA AMORE.

LIBERA AMORE. DENTRO AL MARE LA TERRA NON HA POLVERE NEL CUORE NO TORNA LA LUCE E NASCE UN FIORE FIORE DI SERRA.

DOVE ANDAVI FRATELLO COME IL FIUME COSÌ IL TEMPO VA DIETRO LA NOTTE C'È UN CASTELLO CORRI FRATELLO.

RE DEI FIORI GRANDE SIGNORE (LIBERA AMORE) RE DELLA TERRA SEI FATTO D'AMORE (LIBERA AMORE) DALLE TUE MANI NASCE IL GIORNO CRSCE IL SOLE.

DENTRO AL MARE LA TERRA NON HA POLVERE NEL CUORE NO TORNA LA LUCE E NASCE UN FIORE FIORE DI SERRA.

APRI LE BRACCIA APRI LE BRACCIA FIORE DI ROCCIA NEL TUO CUORE LIBERA AMORE.

SIB FA VOLA IN CIELO E L’ONDA DEL MARE (LIBERA AMORE) SIB LA SUA OMBRA È LUCE DI SOLE (LIBERA AMORE) APRI LA TERRA DALLA TERRA NASCE UN FIORE.

LIBERA AMORE LIBERA AMORE.

APRI LE BRACCIA APRI LE BRACCIA FIORE DI ROCCIA NEL TUO CUORE

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