MEDI A COVERAGE 2014 ELLE I TALI A
elle weekend Da sinistra. Il museo d’arte Boijmans van Beuningen. Uno scorcio del porticciolo settecentesco di Delfshaven.
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otterdam è la città che non ti aspetti nel cuore dell’Olanda, tutta casette di mattoni e tulipani. In questa metropoli policentrica e multietnica, laboratorio di convivenza umana e di creatività artistica, va in scena il futuro. È un museo a cielo aperto di architettura moderna e un mosaico di 15 distretti, dove convivono stilisti d’avanguardia e ragazzine in hijab. Questa è, infatti, la metropoli più cosmopolita d’Europa: 600 mila abitanti, quasi 170 nazionalità, la moschea più grande d’Europa e un sindaco di origine marocchina. In centro In treno
Dall’aeroporto della capitale, basta mezz’ora di treno per ritrovarsi nel cuore della metropoli.
Il futuro dell’EurOpa Metropoli cosmopolita e policentrica, Rotterdam è un museo a cielo aperto di architettura moderna, un laboratorio di creatività e tendenze, convivenza e cultura d i M a r i a TaT s o s
Dallo scorso dicembre, il tetto della stazione presenta 10 mila metri quadrati rivestiti di celle fotovoltaiche, che producono una quantità di energia pulita pari al consumo annuo di 100 case. Incamminandosi lungo la mauritsweg, si oltrepassa l’avveniristica chiesa di St. Paulus - un Da sinistra. La Kunsthal, che ospita la mostra S.H.O.E.S.; alcuni modelli di lingerie disegnati dalla stilista Marlies Dekkers, originaria di Rotterdam.
poliedro ricoperto di rame - e si prosegue lungo un canale. al 34-35, il café De Unie (www. deunie.nu) vanta una facciata Bauhaus, ricostruita nel 1986 identica a quella del locale originale, distrutto dai bombardamenti tedeschi nel maggio 1940. Dopo l’incrocio con la Westblaak, si imbocca a sinistra la Witte de Withstraat. rifugio bohémien di artisti e creativi, questa via è diventata il cuore pulsante della rotterdam di tendenza. Fra gli indirizzi moda, imperdibile il
flagship store di Marlies Dekkers (al civico 2, www.marliesdekkers.com), la ragazza di rotterdam che con la sua lingerie con lacci e incroci (e non solo) ha sedotto rihanna e Lady Gaga. al 9a, Betsy Palmer (www. betsypalmer.com) è una tentazione irresistibile per le shoe addicted. a pochi metri c’è anche lo store di Margreeth Olsthoorn (Schilderstraat 5, www. margreetholsthoorn.nl). È uno spazio polifunzionale dove, oltre alle creazioni sue e di altri stilisti d’avanguardia, vengono realizzati mostre fotografiche e happening
Il Ponte Erasmus, inaugurato nel 1996, è noto anche come “De Zwaan” (Il Cigno).
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A sinistra. Il nuovo skyline con il complesso De Rotterdam di Rem Koolhaas. A destra. Le Case cubiche.
S I M E P h o t o , c o n t r a S t o , g E t t y I M a g E S , c o n t r at o / v. M E n t z E l , a l a M y
GUIDA PRATICA musicali. L’arte è di casa al 7 di Witte de Withstraat: la nuovissima galleria Ababa (www.ababa.nl) offre una selezione di artisti affermati e talenti emergenti, che propone a prezzi accessibili. Sull’altro lato del canale, la Witte de Withstraat diventa Museumpark. Al 18 c’è il museo più prestigioso di Rotterdam: il Boijmans van Beuningen (www. boijmans.nl), che racchiude nel suo nome quelli dei due collezionisti che regalarono il loro patrimonio alla città. All’ingresso, fino al 2015 troneggerà l’Uovo barocco con nastro di Jeff Koons, un enorme uovo di Pasqua di due metri e 200 chili. Bosch, Rembrandt, van Gogh, Mondriaan: la collezione permanente del museo è ricchissima. Poco più avanti, al 32, la Kunsthal (www.kunsthal.
Sopra. L’Uovo barocco di Jeff Koons. Sotto da sinistra. La Witte Huis. Una stanza del nuovissimo Hotel Nhow.
nl) ospita fino all’11 maggio prossimo la mostra S.H.O.E.S. - Sexy Heels or Easy Sandals, 500 esemplari di scarpe che sono autentiche opere d’arte. Meglio ricorrere ai mezzi pubblici, a un’auto o a una bicicletta per scoprire le sorprese archittettoniche nell’area in riva alla Nieuwe Maas, connubio fra la storia marittima della metropoli e la sua architettura avveniristica. A cominciare dal Ponte Erasmus, ultimato nel 1996. Il lungofiume è il punto migliore per osservare il KPN Telecom Building di Renzo Piano (2000) e il complesso polifunzionale De Rotterdam dell’archistar autoctona Rem Koolhaas, inaugurato nel novembre scorso, che ospita uffici, appartamenti e anche l’Hotel Nhow Rotterdam (www.nhowrotterdam.com), aperto da gennaio 2014. Spostandosi verso uno dei tanti canali, il Winghaven, la Witte Huis (1898) fu a lungo
uno degli edifici più alti d’Europa. A pochi metri, le Case cubiche, ultimate nel 1984, sono il sogno visionario dell’architetto Piet Blom, che voleva rappresentare una foresta. Nella vicina piazza Binnenrotte, la più ampia dei Paesi Bassi, al sabato e al martedì c’è il mercato, dove è possibile curiosare fra bancarelle di vecchi vinili e oggetti di modernariato, immancabili fiori e spezie esotiche. Infine, un salto nell’angolo più grazioso della città: il porticciolo settecentesco di Delfshaven. Piccoli negozi e ristoranti fiancheggiano il canale. Sedetevi ai tavolini di De Pelgrim (Aelbrechtskolk 12, www.pelgrimbier.nl), l’unico birrificio di Rotterdam, assaporate un Rondleiding - un viaggio del gusto fra cinque tipi di birra, dalla più leggera alla più ricca di malto - e tornate indietro nel tempo con la fantasia ai tempi dei Padri Pellegrini, che proprio da queste viuzze partirono alla volta dell’America.
Come arrivare In aereo, volando su Amsterdam Schiphol, con Alitalia, EasyJet, Klm. Dove dormire Al Manhattan Hotel (www. manhattanhotelrotterdam. com). A partire da 120 euro la doppia. Atmosfere mediorientali all’Hotel Bazar (www. hotelbazar.nl), che ha 27 camere in stile etnico. Da 80 a 130 euro la doppia, con colazione. Cheap & chic l’ostello Ani & Haakien (www. anihaakien.nl, 23 euro a notte). Dove mangiare Cucina cinese raffinata all’Asian Glories (Leeuwenstraat 15), gestito da un’affabile cinese malese, Jenny Loh, e da suo marito, che è il mago ai fornelli. Per una cena o un cocktail con musica, il Blender (www. blenderrotterdam.nl) è molto trendy fra i giovani. Per un’esperienza alternativa, il ristorante Uit Je Eigen Stad (www. uitjeeigenstad.nl) cucina con i prodotti bio dell’orto. A Delfshaven, cucina francese da ‘t Ouwe Bruggetje (www. historisch-delfshaven.nl) e tavoli lungo il canale.
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