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Parla l’esperto della capitale europea A PAGINA 4 IL VIAGGIO

In bici intorno al mondo targati Rav&Din A PAGINA 5 CRONACA

Guai giudiziari per quattro vip della Bassa PAGINA 7 TEATRO

Montanari-Guidi al Rasi Karamazov all’Alighieri ALLE PAGINE 15-16 FOTOGRAFIA

La nostra intervista ad Alex Majoli A PAGINA 18

CHE FARE?

ELEZIONI

I ravennati alle urne per scegliere chi mandare a Roma Da più parti si sente dire che queste elezioni sono diverse da tutte le altre, epocali, storiche, per via della crisi economica e politica che sta travolgendo il paese. Un momento di disaffezione verso le forze tradizionali che potrebbe spingere molti anche all’astensionismo, un’opzione per esempio che dicono di voler praticare alcuni degli studenti scesi recentemente in piazza a Ravenna. Eppure la scelta di lista è amplissima e anche nella nostra città sono decine le persone che hanno deciso di spendersi per liste più o meno note. In queste settimane abbiamo cercato di farvi conoscere in modo più approfondito coloro che hanno più chance di essere eletti e ora facciamo una sorta di riassunto. E poi c’è il nostro Moldenke, perfido, caustico, sopra le righe con cui confrontarsi. ALLE PAGINE 3 E 14

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CRONACA& POLITICA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

ELEZIONI POLITICHE

Ma quanti candidati ravennati in corsa per il parlamento Al voto al voto. Domenica 24 (dalle 8 alle 22) e lunedì 25 (dalle 7 alle 15) anche 120mila cittadini ravennati (un po’ meno di quanti fossero l’ultima volta) di cui 140 per la prima volta nella loro vita, andranno a votare per eleggere il nuovo parlamento italiano dopo poco più di un anno di governo tecnico guidato da Mario Monti, ora candidato con una sua lista in coalizione con Udc e Fli. Svariate decine i ravennati che campeggiano nelle numerose liste. Quelli che hanno qualche seria chance di elezione sono però molto meno, ovviamente. La campionessa olimpionica Sefi Idem è capolista al Senato per il Pd e dunque ha l’elezione certa. Ha condotto una campagna elettorale sul piano sia locale (dove peraltro aveva vinto le primarie) sia nazionale. A pochi giorni dal voto è stata scelta da Bersani come testimonial alla trasmissione Porta a porta. Non solo, il suo nome è circolato più volte anche in un’ipotetica rosa di ministri in un governo Bersani, insieme peraltro a quello dell’attuale presidente della Regione Vasco Errani. Da segnalare che anche Stefano Collina, renziano dell’area faentina, quarto alle primarie, è in un posizione papabile in caso di una vittoria netta del Pd. Il segretario provinciale del partito Alberto Pagani è stato candidato, un po’ a sorpresa, dalla direzione del partito locale alle primarie e le ha ovviamente stravinte staccando gli altri concorrenti tra cui Andrea Maestri (candidato in posizione non eleggibile, come anche Mara Roncuzzi). È diciassettesimo alla Camera e non dovrebbe correre rischi. Si è già dimesso dal ruolo di consigliere provinciale. Nella coalizione di centrosinsitra c’è anche un ravennate vendoliano che conta sull’elezione: Giovanni Paglia, coordinatore regionale di Sel

anche lui uscito vincitore assoluto alle primarie su base regionale. Capolista alla Camera per il Carroccio è Gianluca Pini, 40 anni a marzo, personalità di spicco a livello nazionale per la Lega Nord, parlamentare uscente maroniano, l’unico della compagine locale a correre per una riconferma.

AGENDA

Si mangia, si brinda, si balla: così chiudono le campagne elettorali Non tutte le campagne elettorali sono uguali, né si concludono allo stesso modo. Se il Pd ha scelto di battere a tappeto piazze con volantinaggi e circoli Pd con cene e incontri portando in giro esclusivamente (o quasi) i candidati locali (complice anche il fatto che la Idem è capolista), chiude invece con una festa all’Almagià, a Ravenna, Rockforvote venerdì 22 dalle 21. Il Pdl ha sperimentato addirittura il comizio in piazza e organizzato qualche evento con personaggi di rilievo, tenendo il meglio per la chiusura con la cena da Marchesini per giovedì 21 febbraio alla presenza di Annamaria Bernini. Venerdì 22, ultimo giorno di campagna elettorale, Sel invita invece a un aperitivo all’osteria Cavalli di via Tombesi dell’Ova simpatizzanti ed elettori , mentre la lista Ingroia (l’unica ad aver portato in città il candidato premier) organizza, dopo una campagna elettorale particolarmente intensa, a una cena di autofinanziamento a Solarolo (sala Arlecchino) alla presenza di Claudio Grassi e dei candidati locali. Cena, venerdì sera, alla presenza di tutti i candidati anche per la Lega Nord che ha scelto Fusignano (luogo di residenza del capolista Gianluca Pini) all’osteria il Fico alle 20.30. I grillini invece invitano tutti a seguire la diretta streaming alle 20.30 del comizio conclusivo dello tsunami tour di Grillo (passato in città a fine gennaio) a sala Melandri per chi, venerdì 22, non sarà potuto andare a Roma.

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Info utili Due schede Gli over 25 riceveranno due schede, una per il Senato e una per la Camera (chi ha meno di 25 anni può votare solo alla Camera). Non è possibile esprimere preferenze, ma solo indicare con una croce la lista prescelta. Due documenti Per votare servono un documento di identità valido e la tessera elettorale che è possibile richiedere, in caso di smarrimento o deterioramente, anche negli orari di apertura dei seggi, negli uffici elettorali comunali di via Berlinguer. Servizi speciali di accompagnamento al voto sono disponibili per chi ha problemi di deambulazione. Per ogni tipo di informazione, www.comune.ravenna.it Due clic Da lunedì pomeriggio sarà possibile seguire lo spoglio dei seggi ravennati sempre sul sito del Comune ma anche su www.ravennaedintorni.it

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Come noto, la Lega Nord è alleata al Pdl dove invece a sperare nell’elezione, questa volta, è Rodolfo Ridolfi, uomo molto vicino a Brunetta di cui è stato collaboratore nella scorsa legislatura. Passato da socialista, Ridolfi fu il primo degli esclusi all’ultima elezione. Tutto dipende da quante liste supereranno la soglia dell’8 percento e quindi tra quante forze presumibilmente di opposizione si dovranno spartire i seggi. Nessuna realtistica chance invece per i giovani coordinatore provinciale e il suo vice, Alberto Ancarani e Paolo Savelli, impegnati però sul territorio in una capillare campagna elettorale.

Dalla capolista Idem al ritorno dell’edera

In posizione questa volta abbastanza plausibile per l’elezione è Alvaro Ancisi, in lizza per l’Udc. Il presidente regionale del partito, noto a tutti i ravennati per la pluridecennale presenza in consiglio comunale dove oggi è capogruppo di Lista per Ravenna, è quarto alla Camera. Certo, per raggiungere l’obiettivo Roma deve contare su due elementi incrociati: un buon

risultato dell’Udc e la decisione dei primi due in lista di accettare l’elezione altrove o rinunciare. Andrea Palli, faentino, potrebbe sperare nell’elezione tra le fila dei grillini se il Movimento 5 Stelle riuscisse a sfondare superando il 22 percento. Oggi è decimo alla Camera. Altri volti noti della politica ravennate in lista sono sicuramente i consiglieri comunale Maurizio Bucci (Pdl) in corsa con il Mir, alleato del Pdl, e Davide Buonocore dell’Idv, nelle liste di Ingroia insieme a due candidate locali espresse invece da Prc e al faentino indipendente Michele Dotti, impegnato sui temi dell’ambiente. Il giovane Marco Montanari, nemmeno trentenne, ha scelto di spendersi a favore di Giannino, mentre Monti ha schierato tra le proprie fila una faentina, Raffaella Visani, e, al senato, Giovanna Baroni. La Destra ha messo come capolista la segretaria provinciale Patrizia Ricci. Sempre nella compagina di centrodestra si candida Maurizio Montanari, noto per il suo impegno passato con la Lega Nord nella lista Intesa popolare. Per Forza Nuova in lista ci sono i faentini Desideria Raggi e Raffaello Mariani. Peculiarità di questa consultazione elettorale, per gli emiliano romagnoli la presenza dell’edera sulla scheda elettorale che schiera, tra gli altri, i ravennati Claudio Suprani e Alberto Fussi (consigliere a Palazzo Merlato). Tuttavia l’edera, presentando il simbolo in due sole regioni (qui e in Sicilia), non sarà ammessa all’assegnazione dei posti in Parlamento, indipendentemente dal risultato che raggiungerà.

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POLITICA& CULTURA

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

L’INTERVISTA di Fausto Piazza È “momentum” il termine più significativo che spicca dalla conversazione con Neil Peterson, che abbiamo incontrato recentemente per capire con lo sguardo di un osservatore esterno lo stato dell’arte della candidatura di Ravenna a capitale della cultura europea nel 2019. Peterson, protagonista del successo di Liverpool 2008, e membro del Forum Eurocities Culture, ha scelto di collaborare esclusivamente con Ravenna, fra le numerose città italiane candidate. Peterson che ovviamente ha fatto questa scelta di “supporter” immaginando che Ravenna ce la possa fare ad essere designata, afferma che è ora, per l’appunto, del “momentum”, di «prendere slancio», in altre parole di cogliere un’occasione unica, di metter a frutto il lavoro intrapreso finora. A quanto pare, ora o mai più. Signor Peterson, a poco meno di un anno dalla sua ultima visita a Ravenna per riflettere sulla candidatura europea come ha trovato il team che sta preparando la sfida finale? «Ho trovato affiatamento, organizzazione e forte motivazione nello staff indirizzati positivamente verso l’obiettivo del 2019. Mi sembra azzeccato il punto di vista del “mosaico di culture”, fra presente e passato, tradizione e innovazione, come orientamento fondamentale del dossier di candidatura. Dati gli eventi, le relazioni, la comunicazione mediatica realizzata finora ritengo sia stato fatto anche un buon lavoro per dare visibilità al progetto». Crede che mettere in campo risorse locali, in particolare giovani operatori della cultura locale e volontari in alternativa all’ingaggio di un esperto manager esterno sia stata una scelta efficace per competere nella sfida? «È un fattore positivo e vantaggioso. Perché la candidatura deve nascere e crescere nella città, e la comunità degli abitanti la deve percepire come una propria chance. Però la visione migliore sta nel mezzo, in equilibrio fra la prospettiva locale del progetto e una prospettiva esterna. Uno sguardo da fuori è sempre utile, può servire a stimolare il team che sta elaborando la candidatura. Questo è anche il ruolo della mia collaborazione con Ravenna». Allora, dal suo osservatorio, quali sono i punti di forza e di debolezza di Ravenna 2019? «Come gia accennavo, è interessante lo schema del “mosaico di culture”, accompagnato dalle Cinquetracce, che parte dalle tradizioni storiche e artistiche della città ma ne prefigura un’evoluzione moderna, una prospettiva futura. Poi Ravenna, tra le città candidate, gode di stima e apprezzamenti a livello internazionale. Inoltre, è vantaggiosa l’alleanza con altre città della regione che sostengono la candidatura, ben note sul piano turistico come Rimini. Inoltre, la città ha infrastrutture culturali molto solide, con programmi forti. Bisogna lavorare ancora e fino alla fine sul coinvolgimento non solo ideale ma concreto di tutte le componenti della

PARLA IL COORDINATORE

Capitale della cultura: «Ravenna ce la può fare», parola di esperto A tu per tu con Neil Peterson, membro del Forum Eurocities Culture e fautore di Liverpool 2008 città. Nel lavoro ancora da fare bisognerà elaborare bene e accentuare il senso di necessità della candidatura, come opportunità, convenienza, investimento sul futuro per tutta la comunità. E poi bisognerà impegnarsi fortemente per tradurre in maniera empirica il progetto, trasformandolo in un programma». Recentemente si sta discutendo dei costi della candidatura. I pareri sono discordi anche se, paragonando i budget delle varie città candidate, Ravenna appare in competizione con un bilancio relativamente contenuto. Lei cosa ne pensa? «Certo che in un momento di crisi le risorse sono più scarse e contenere i costi è doveroso, ma è anche utile fare capire che stiamo parlando di opportunità di investimento. A Liverpool la conquista del rango di capitale della cultura, oltre a tutto quello che è stato realizzato in quell’anno, ha fruttato un avanzo di 8 milioni di euro che sono andati a ulteriore beneficio della città. Senza contare tutti i vantaggi futuri in termini di reputazione internazionale e di richiamo turistico. A questo punto non si può rischiare di avere rimpianti per non avere investito quando c’era l’occasione». Liverpool e Ravenna hanno in comune l'essere città portuali, vista la sua esperienza vincente come sfrutterebbe da noi questa particolarità urbana? «A Liverpool ne abbiamo approfittato per rigenerare il centro urbano. Anche Ravenna ha questa chance di rivedere il perimetro della città collegando il vecchio porto al centro storico a favore di commercio, turismo, cultura e tempo libero. L’ultima volta che sono venuto a Ravenna ho passeggiato nella darsena di città e ho visto notevoli potenzialità. Potrebbe essere un elemento di forza, strutturale, che fa la differenza rispetto alle altre candidature italiane». Ritiene che la politica, oltre gli elementi di merito dei progetti di

candidatura, possa influenzare il giudizio finale sulla città vincitrice? «Il presupposto di base dei processi di candidatura a capitale europea della cultura è che la giuria sia assolutamente indipendente. All’epoca della nomina di Liverpool il governo inglese scelse la strada di affidare il verdetto a una giuria autonoma, al di sopra delle parti. Non so in Italia... certo va sottolineato che 7 membri su 13 della giuria saranno europei, estranei alle questioni di politica interna italiana». Quali sono le più pericolose città competitrici di Ravenna? «Le città piccole e medie, ben organizzate, note anche all’estero: Perugia/Assisi, Matera, Siena, solo per fare qualche nome... La sfida si gioca su questa linea. Poi ci sono due casi particolari. L'Aquila che potrebbe avere le migliori chance sul piano emozionale ma è ancora troppo debole sul piano infrastrutturale da qui al 2019. E Venezia che è una candidatura molto forte, "troppo" si potrebbe dire visto che è già una capitale mondiale della cultura. Ma non bisogna sottovalutare che il 2019 sarà l'ultimo anno nel quale la competizione si terrà con gli attuali parametri, quindi Venezia potrebbe comunque essere premiata, se presenta un progetto all’altezza. Ma restano sempre le applicazioni dei progetti, il coinvolgimento dei cittadini e la partecipazione degli stakeholder che fanno la differenza fra le città candidate». In conclusione, quante possibilità ha Ravenna di farcela? «Diciiamo che se la può giocare. Si è preparata per tempo, ha un progetto credibile. Effettivamente ha buone possibilità. Ma come nel calcio anche la fortuna ha un suo ruolo. Ora bisogna dare slancio alla candidatura e sostanza al dossier, essere tenaci, passo dopo passo, concentrati fino alla fine. Almeno per conquistare intanto una posizione nella short list e poi giocarsela nella finale».

In alto, Neil Petersono al lavoro con Alberto Cassani e Nadia Carboni, rispettivamente coordinatore e project manager di Ravenna 2019.

«La Darsena ha notevoli potenzialità. È un elemento di forza strutturale che potrebbe fare la differenza nei confronti di altre candidature» costi cultura/rettifica Marchesani e Panda Project non fanno parte di “Corposamente” Nello scorso numero abbiamo erroneamente scritto che Alberto Marchesani e Panda Project fanno parte dell’associazione Altrimenti, che entra in convenzione con il Comune di Ravenna con un contributo di 15mila euro l’anno per l’organizzazione del festival Corposamente. Marchesani e Panda Project hanno invece solo co-diretto l’edizione 2012 della manifestazione.

«Ora serve la coesione e il sostegno di chi ama la città e la Romagna» Cassani che effetto ha avuto sul vostro lavoro di elaborazione del dossier di candidatura la venuta a Ravenna dell’esperto Neil Peterson? «È stato un incontro molto interessante e proficuo. Peterson ci ha presentato una visione di Ravenna dall'esterno. Ci ha offerto uno sguardo lucido e competente che ci ha consentito di capire meglio come sciogliere alcuni nodi nell’impostazione del dossier di candidatura. Ci ha indicato, dal suo punto di vista, i nostri punti di forza ma anche le criticità, le potenzialità ancora da esprimere, nel breve tempo che ci resta, prima di giocare tutte le nostre carte». Quindi, cosa vi aspetta nei prossimi mesi? «Una serrata concentrazione sugli obiettivi. Tre mesi di lavoro intenso per la stesura del dossier di preselezione che dovremo presentare a settembre. Poi avverrà una prima scrematura fra la ventina di città italiane che ambiscono a candidarsi a capitale europea della cultura nel 2019 e verrà composta la cosiddetta “short-list” che si giocherà il titolo nel corso del 2014». Questo riguarda naturalmente lo staff di Ravenna 2019 e tutti gli addetti ai lavori per la candidatura, ma cosa significa per la città e i cittadini? «Continueranno le cosiddette “prove tecniche”, eventi pubblici e momenti di incontro con i cittadini, come, per fare un esempio, la riproposizione del cinema in piazza del Popolo che l’anno scorso ha ottenuto una straordinaria partecipazione di pubblico. Stiamo inoltre preparando un appuntamento che abbiamo chiamato, non a caso, “Agorà”: un'occasione di discussione, aperta a tutti, dove chiameremo a raccolta gli “stati generali” della Romagna, coloro che hanno aderito al nostro progetto, che hanno partecipato ai gruppi di lavoro tematici e i cittadini che hanno risposto all’open call. Un grande momento di confronto pubblico e di approfondimento sui temi in ballo per la candidatura». Ma cosa serve per preparare al meglio quest’ultima fase della sfida? «I prossimi mesi saranno impegnativi e decisivi. Servono l'entusiasmo e la coesione di tutti i ravennati e il sostegno di tutti quelli che amano Ravenna e la Romagna. Abbiamo davanti un’opportunità straordinaria e tutti possono essere utili e dare una mano. Sarebbe davvero un peccato se qualcuno restasse indifferente o volesse chiamarsi fuori». Di fatto c’è chi critica e pone dei dubbi sulla quantità delle risorse pubbliche impiegate nel progetto di candidatura, soprattutto in questo periodo di crisi economica… «I dati sul bilancio del progetto di candidatura li abbiamo forniti noi, sono pubblici, trasparenti e li ribadisco: nel 2012 sono stati investiti circa 550mila euro, coperti per i due terzi da risorse non comunali. Per il 2013 prevediamo un leggero incremento grazie soprattutto a un maggiore impegno dei privati. La parte relativa alla struttura sarà in media pari a 200mila euro lordi annui. Si tratta di cifre comunque inferiori a quelle spese da alcune delle nostre più importanti avversarie. Questi sono i numeri, dopodichè bisogna saperli leggere. Ad esempio ho letto su un giornale un titolo che diceva che io costavo al Comune quasi come il Sindaco. Invece non è affatto così, perché in realtà guadagno e costo molto meno del primo cittadino. E per me è giusto così. La verità è che io e i miei collaboratori stiamo lavorando sul progetto più importante della città con grande passione e contenendo al massimo i costi. Siamo attenti tanto all'efficacia quanto all'economicità di ogni nostra azione».

COSTUME& SOCIETÀ

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

L’AVVENTURA

Il mondo si gira a pedali

L'hanno chiamata Magio Bike Tour unendo l’inizio dei loro nomi. È la straordinaria avventura che i due 29enni ciclisti ravennati Marco Meini e Giovanni Gondolini hanno cominciato il 17 febbraio da piazza del Popolo: un giro del mondo in bicicletta che durerà cinque anni, percorrendo centomila chilometri attraverso cinque continenti. Da Ravenna a Ravenna. Partenza verso Oriente, poi in Australia, quindi risalendo il sud est asiatico fino all'America del Nord, poi verso l'America meridionale e infine l'Africa da dove rientrare finalmente in Europa. Fino a casa. L'entusiamo non manca: «La partenza non è sempre una fuga: c’è chi parte perché può, chi perché deve, e chi, come noi, perché non può farne a meno», hanno scritto i due giovani che per questo viaggio hanno abbandonato il lavoro e lasceranno per lungo tempo affetti e amicizie. «Con alcuni di loro però ci daremo appuntamento per qualche rendez-vouz in giro per il mondo», si consola Giovanni. D’altra parte con le loro attrezzature tecnologiche (telefono satellitare, computer portatile, macchine fotografiche digitali) potranno tenersi in contatto con chiunque anche in capo al mondo. Un diario del loro viaggio sarà pubblicato periodicamente su queste pagine e sul nostro sito internet. A parte gli strumenti di comunicazione Giovanni e Marco partono con attrezzatura e bagagli essenziali. Due mountain bike e vestiario tecnico fornito dal marchio Cobran di Rimini, altro abbigliamento sportivo di Sporty di Ravenna, pannelli solari portatili della Energees di Mirandola per l'alimentazione di telefoni e computer, una fotocamera digitale

Durerà cinque anni il viaggio in bici di due ravennati

Marco Meini e Giovanni Gondolini sfilano in via Cavour alla partenza da Ravenna il 17 febbraio. Accanto con lo staff di Ravenna 2019. Sul nostro sito internet la gallery fotografica del saluto in piazza del Popolo

«Il bagaglio pesa 50-60 chili Nulla superfluo»

Sul nostro sito il diario del tour a puntate

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donata dalla Pentax. «Viaggeremo con un bagaglio di 50-60 chili, un po’ pesante – confida Gondolini – ma non c’è nulla di superfluo: esclusivamente vestiario minimale, attrezzature da campeggio, un po’ di dispensa, kit per cucinare e pezzi di ricambio per la bici. Il nostro budget finanziario è piccolo e va usato con parsimonia vista anche la durata del viaggio. Abbiamo preventivato una spesa di circa 15 euro a testa al giorno. Dormiremo in camping quando è bel tempo o negli ostelli in caso di necessità. Speriamo nell'ospitalità degli abitanti dei Paesi che attraverseremo». A proposito di budget, qualche sera prima di partire, in occasione di un incontro conviviale, è stata messa all'asta una vecchia bici reduce

da un vecchio viaggio in Marocco dei due ragazzi. Una due ruote ormai scalcinata che però ha fruttato 600 euro per finanziare il nuovo tour. Se l’è aggiudicata il bagno MoloTreZero, che fino a qualche tempo fa, prima dell'avventura, era gestito proprio da Giovanni. Dalla spiaggia di Marina alle strade del pianeta la pedalata non è certo breve. Domenica mattina erano in tanti radunati in piazza: parenti e amici (commossi, manco a dirlo) ma anche semplici cittadini e conoscenti. C'era il Bibliobus della Biblioteca Classense con i libri di viaggi e cicloturismo, l'assessore comunale alla Cultura Ouidad Bakkali e lo staff di Ravenna 2019 che sostiene l'impresa: il marchio della candidatura a capitale europea della cultura è sulle bici. Al momento della partenza un gruppo di ciclisti, fra cui i cicloamatori del Quadrifoglio e gli amici del quartiere di via dei Poggi, hanno scortato i due avventurosi viaggiatori alle porte della città sfilando in un lungo serpentone per via Cavour. «Da via San Gaetanino imboccheremo via Sant'Alberto per arrivare alle valli di Comacchio – ci ha raccontato nei giorni precedenti Gondolini –. Per quanto possibile cercheremo di sfruttare le strade secondarie. Poi da Codigoro andremo verso Venezia e Trieste per svalicare in Slovenia. Da lì attraverseremo i Balcani per approdare in Turchia e poi, abbiamo già ottenuto il primo visto di una certa importanza, entreremo in Iran». L’obiettivo dei due ciclisti sarà quello di smontare meno possibile dalla sella: meno di dieci i trasferimenti in aereo o in nave, solo dove sarà strettamente necessario come ad esempio per raggiungere l’Australia. Arrivederci al 2018.

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

CRONACA& ATTUALITÀ

IN TRIBUNALE

IL FALLIMENTO

Crac Ginori, lughese indagato Ipotesi bancarotta fraudolenta per l’ex presidente Roberto Villa

Imam rapito Condannato lo 007 di Lugo

Il lughese Roberto Villa, presidente di Richard Ginori (Rg) dal 2007 al 2012, è indagato per bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della storica manifattura arrivato all’inizio di gennaio. Nei giorni scorsi sono stati perquisiti i suoi uffici di Sesto Fiorentino e Monza. L'indagine punta a stabilire se la scissione della manifattura in due diverse società non abbia di fatto depauperato l'azienda. Villa è l’unico indagato al momento di andare in stampa ma non l’unico ravennate ai vertici di Rg: fino alle dimissioni presentate ad aprile 2012 nel cda sedeva anche il commercialista Giuseppe Bongiovanni, tra i professionisti più noti in città con numerosi incarichi nelle società ravennati più importanti. Il nome di Villa inoltre è circolato di recente anche in merito alla vicenda Mps per la società Gdp di Lugano, di cui è cofondatore con un altro ravennate (Romano Binotto), e che viene citata nell'esposto inviato alla Consob a luglio 2011 da una talpa interna alla banca per raccontare, si legge nel documento, «tutte le irregolarità, gli abusi e le vere e proprie truffe finanziarie realizzate negli anni da alcuni alti dirigenti che controllano la banca». Nell'inchiesta Mps è indagato anche un altro lughese, Gian Luca Baldassarri (vedi articolo accanto). Andrea Alberizia

L'ex direttore delle operazioni di controspionaggio dei servizi segreti italiani, il 52enne lughese Marco Mancini (nella foto), è stato condannato a nove anni per il sequestro di Abu Omar, l'imam di Milano rapito il 17 febbraio 2003 dalla Cia con l'appoggio del Sismi. Per lo stesso episodio, nell'appello bis, condanna a dieci anni per Nicolò Pollari, ex direttore del Sismi, e otto anni per altri tre 007. Il sostituto pg di Milano aveva chiesto dodici anni per Pollari, dieci anni per Mancini. Il processo d'appello bis agli ex vertici del Sismi è seguito alla sentenza della Cassazione dello scorso settembre che, oltre a condannare in via definitiva 23 agenti della Cia, aveva annullato con rinvio il proscioglimento per i cinque imputati ritenendo che la copertura del segreto di Stato era troppo ampia e parzialmente illegittima. Mancini venne arrestato a luglio del 2006 nella sua abitazione di Lugo. Nato a Castel San Pietro Terme, da giovane abitò a Sant'Alberto. Dopo essere entrato nei carabinieri, nucleo radiomobile di Milano, passò nelle squadre antiterrorismo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sciolto il nucleo speciale del generale Dalla Chiesa, Mancini entra a far parte del Sismi.

MAXI INCHIESTA

Caos Monte Paschi Baldassarri fermato Con le accuse di ostacolo alla vigilanza di Bankitalia, tentata truffa e associazione per delinquere – temendo il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove – dal 14 febbraio è in carcere l’ex capo area finanza di Monte Paschi, il 52enne lughese Gian Luca Baldassarri (nella foto), indagato nell’inchiesta sulle presunte operazioni illecite che avrebbero danneggiato le casse dell’istituto di credito per un tornaconto personale di alcuni manager e broker coinvolti. Nell’interrogatorio di garanzia di fronte al gip dopo il fermo di polizia giudiziaria Baldassarri ha respinto tutte le accuse. Maturità scientifica al Ricci Curbastro nel 1980, laurea in Economia alla Bocconi nel 1985 poi il primo incarico nel 1987 in Cofilp (dove resta fino al 1997), la merchant bank controllata dalla Banca popolare di Novara nel cui capitale era presente anche Raul Gardini con Ferfin. (and.a.)

Il finanziere lughese Roberto Villa, ex presidente di Richard Ginori

CASO TERREMERS ERRANI ASSOLTO, LA PROCURA FA RICORSO

La procura di Bologna ha fatto ricorso contro l'assoluzione del presidente dell'Emilia Romagna, Vasco Errani originario di Massa Lombarda, nell'inchiesta Terremerse, coop agricola di Bagnacavallo che è stata presieduta dal fratello Giovanni. Errani era stato assolto l'8 novembre scorso con rito abbreviato dall'accusa di falsità ideologica in atti pubblici perché il fatto non sussiste. Il governatore era finito imputato per aver fornito alla magistratura (secondo l'accusa l'aveva istigata) una memoria difensiva ritenuta falsa. In sostanza era accusato di aver istigato i dirigenti regionali a scrivere una relazione occultando informazioni per favorire il fratello, per il quale è in questo periodo in corso l'udienza preliminare. Tutto ruota attorno a un finanziamento da un milione di euro concesso dalla Regione a Terremerse.

CRONACA& SOCIETÀ

Prosegue per la seconda settimana il nostro viaggio nella scena musicale ravennate: personaggi e storie di chi vive di musica o anche solamente ci prova. di Luca Manservisi Questa parte della storia ruota intorno a Berlino, culla degli artisti e meta prediletta anche per molti italiani alla ricerca di stimoli nuovi. Che Dio benedica i computer. Città in cui ha vissuto per due anni Lorenzo Nadalin, per esempio, per tutti Lorenzo Nada, che nella capitale tedesca ha fatto nascere il suo progetto Godblesscomputers. «Un nome che voleva rendere omaggio alla sfera più spirituale delle nuove tecnologie, d’altronde il computer era diventato una sorta di prolungamento della mia persona in quel periodo…». Partito per Berlino da solo, con un pretesto lavorativo (lui che è web designer), Nada utilizzava infatti il computer come sorta di diario (scrivendo nel suo blog), oltre che per comporre musica elettronica, vero motivo del viaggio in una città che è riferimento nel mondo in questo ambito. E tra serate nei luoghi giusti e contatti ottenuti con pazienza, Nada è arrivato fino alla prestigiosa Equinox Records di Berlino, che seguiva già da prima di iniziare a fare sul serio e di cui ora è divenuto uno dei cavalli di razza della scuderia, inserito per esempio nel vinile serigrafato realizzato in occasione del decennale della nascita dell’etichetta. La Equinox l’anno scorso pubblica così il secondo disco di Godblesscomputers, album che in due settimane va sold out, con le prime centinaia di copie del vinile vendute in tutto il mondo, Asia e Australia comprese. Nato a Faenza 28 anni fa e cresciuto a Lugo, dove ha iniziato a comporre musica elettronica già nel 2004 – nel

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

NON SOLO SANREMO

Berlino, la musica, la vita Continua il viaggio nella scena ravennate: da Nada agli OvO la curiosità IL MUSICISTA CHE SI BATTE PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI Da ragazzino aveva iniziato con la batteria, poi ha lasciato da parte la musica a favore della fotografia, di cui ha vissuto per anni, trasferendosi anche a Roma. Tornato a Ravenna, da circa tre anni il 34enne Giovanni Lami si è concentrato nuovamente sulla sua prima passione. «Per me la fotografia è morta – ci racconta – quel mezzo non mi dà più nulla, ma la stessa sensibilità mi sta guidando nel campo della musica». E non per niente Lami utilizza in particolare la pratica del field recording, ossia della registrazione di suoni naturali, considerata da molti come una sorta di fotografia degli ambienti. Musica elettronica, di ricerca, che sta portando avanti a suo nome e con vari progetti, dai Gray Whale ai Lemures, noti almeno tra gli addetti ai lavori in tutta Europa, e non a caso sarà un’etichetta discografica portoghese a pubblicare il suo prossimo album in primavera. Lami è anche impegnato in prima linea nella lotta per i diritti degli animali e questo aspetto della sua vita entra nella sua musica, così come lui, ci confida, cerca di sensibilizzare l’ambiente animalista verso un certo tipo di ricerca artistica. Lami per esempio ha musicato personalmente il filmato choc diffuso in questi giorni contro la brutale pratica di uccisione dei visoni negli allevamenti italiani, uno dei quali si trova anche a San Marco di Ravenna. Musica e battaglia per gli animali occupano la maggior parte delle giornate di Lami, che però ora è diventato anche imprenditore: ha aperto in questi giorni infatti un bed&breakfast in via Baracca, nell’ex Callegari. Un B&b “cruelty free”, con colazioni realizzati senza utilizzare prodotti di origine animale e arredato con materiale di recupero.

corso della sua esperienza nel collettivo hip hop ravennate Il Lato Oscuro Della Costa e con il parallelo progetto dei Delitto Perfetto – Nada è partito per Berlino nel 2010 e pochi mesi fa ha deciso di tornare in Itaalia, scegliendo Bologna come base per continuare a lavorare. Lavorare, sì, perché la musica per lui è un lavoro. Certo, non solo la “sua”. Oltre a fare concerti (prossimamente anche in Germania, Svezia e Norvegia) e produrre i suoi lavori (l’ultimo è un omaggio ai Beastie Boys), infatti, Nada suona almeno due-tre volte alla settimana co-

me dj e produce lavori di altri artisti. «A Berlino ho trovato quello che stavo cercando, ma avevo bisogno di tornare in Italia, dove si può uscire anche d’inverno e trovare più facilmente un po’ di pace, senza poi considerare il fatto che non era facile continuare a vivere lontano dalla fidanzata…». Dai Ronin ai Bachi, passando per il Bar La Muerte Ha fatto quasi il percorso inverso, invece, Bruno Dorella, quarantenne milanese che dopo aver vissuto per alcuni anni a Berlino, ha scelto di tra-

Nelle foto: a sinistra Lorenzo Nadalin; a destra Bruno Dorella.

sferirsi a Ravenna, un luogo che ha imparato a conoscere grazie soprattutto alla presenza del Bronson e dell’Hana-Bi. Dorella, almeno nell’ambito del circuito cosiddetto alternativo, è uno di quelli che ha sfondato, soprattutto ora con i Bachi Da Pietra, ma già in passato con gli altri suoi progetti i Ronin e gli OvO, con cui ha iniziato una dura gavetta una decina di anni fa in giro per il mondo. «Pur di suonare abbiamo dormito anche in un container, tra l’altro chiuso dall’esterno, sperduto in mezzo alla neve, in Polonia, tanto per dare un’idea...», ci

racconta al bancone di un bar. «Per la musica devi essere disposto a fare qualsiasi cosa – continua – ed è per questo che non credo tanto agli aspiranti musicisti che si lamentano in continuazione. Certo, ci sono tante difficoltà, ma bisogna sapere mettersi in gioco al cento per cento, andare anche all’estero, dimostrare almeno a te stesso che vali qualcosa. Chi dice che non ci campa, certo, lo capisco, ma dovrebbe almeno provarci, a mettere per un certo periodo tutte le proprie energie solo nella musica, se è davvero quello che vuole». E Dorella lo ha scoperto molto presto, che era quello che voleva. «Non avevo alternative, io so fare solo questo. A parte un paio d’anni da adolescente in cui mi ero un po’ abbattuto perché secondo me a 19 anni era già troppo tardi per fare un disco, non ho mai avuto tentennamenti. Ci ho sempre creduto ciecamente. Da bambino ho iniziato a suonare le pentole, poi a 12 anni la prima chitarra e i pezzi degli U2…». Nel 1997 il primo botto, con il disco omonimo dei Wolfango, per alcuni addirittura una piccola leggenda, primo gruppo (parecchio sperimentale) di Dorella, in cui è alla batteria nonostante sia lui il primo ad ammettere che ancora non la sapeva suonare. Il successo underground ottenuto all’epoca rappresenta la svolta per lui, che lascia l’università e sale sul treno, «che non potevo proprio perdere. Nella vita non ho mai voluto fare altro». La sua passione per la musica confluisce anche in un’etichetta discografica, la Bar La Muerte, che apre a fine anni Novanta e chiude nel gennaio del 2012, dopo oltre 50 album pubblicati. «Dal punto di vista strumentale

LA SCENA RAVENNATE

I Doormen e una metropoli di nome Romagna «Mai fatto cover». Lo dice abbastanza fiero, Luca Malatesta, chitarrista di The Doormen, tra le band in rapidissima ascesa della scena ravennate che, dopo essere salita sul palco dell’Arezzo Wave in rappresentanza dell’Emilia-Romagna la scorsa estate, si prepara a presentare il nuovo disco (il secondo), in uscita il prossimo marzo e prodotto ancora da Paolo Mauri, personalità di spicco dell’underground italiano essendo stato dietro al mixer per Afterhours, Le Luci Della Centrale Elettrica e La Crus, tra gli altri. Niente cover, perché la musica deve essere una creazione artistica, dice Malatesta, che la scorsa estate ha anche dato vita a un progetto solista, quasi per gioco. Ora il tempo è sempre meno, invece, perché da pochi giorni, per campare, ha iniziato a lavorare alla Rosetti Marino. Difficile portare avanti un gruppo quando tutti e quattro i componenti hanno un lavoro, ma «la musica viene prima di tutto», assicura il chitarrista, la cui passione è evidente, anche solo nel modo con cui ci fa ascoltare alcuni pezzi del nuovo disco a bordo della sua auto, di notte, nel parcheggio al termine di un concerto. «Noi con i Doormen guardiamo solo alla nostra musica, non ci interessa tutto il resto, la scena, i colleghi, o che altro. Forse è per questo che a volte sembra quasi che ce la tiriamo un po’...». Malatesta poi si lascia andare in qualche considerazione sulla realtà ravennate. «Il nostro concerto interrotto al Gamba7 per le proteste dei residenti, di cui ha parlato molto anche la stampa, si commenta da solo. I ravennati dovrebbero cercare di essere più all’altezza di quella che vuole essere una capitale della cultura e in generale più curiosi e ricettivi. Tanto per allargare l’orizzonte, guardando l’intera Romagna, siamo come in una grande metropoli, ci sono eventi quasi tutte le sere, io credo sia normale prendere su la propria auto e cercare di seguirli. Io lo faccio e sarebbe bello se ci fosse più attenzione da parte di tutti, così si crea una scena...». (lu.ma.) non sono mai stato un ipertecnico e in molti magari possono darmi una lezione, ma come intuito e capacità di ascolto non sbaglio. Per esempio dopo due accordi di Bugo (cantautore lanciato da Dorella e che a inizio degli anni Duemila ha ottenuto un ottimo successo a livello anche commerciale, ndr), ho capito subito che sarebbe arrivato». L’etichetta si rivela come prevedibile un’avventura «perennemente in perdita. Ma era l’attitudine a interessarmi, il poter fungere da trampolino di lancio. Ora, con il boom di internet e tutto quello che ne consegue, non era più quello che volevo fare e ho deciso di chiudere». Nel frattempo, come detto, Dorella si è completamente realizzato con gruppi diversi tra loro come OvO, Ronin e Bachi da Pietra: «tre progetti non sono troppi, io mi sento ancora ingabbiato. L’importante credo sia stato l’essere riuscito a crescere gradino per gradi-

CRONACA& SOCIETÀ

RAVENNA& DINTORNI |giovedì 21 febbraio 2013

Nelle foto: qui sopra The Doormen; sotto Stefania Pedretti e, nel riquadro, Francesca Morello

no, sempre convinto che il nuovo disco di un mio progetto sia quello della svolta. E con la certezza che guardandomi allo specchio possa continuare a non avere nulla di cui pentirmi...». L’altra metà degli OvO. L’altrà metà degli OvO è Stefania Pedretti, anch’essa nome ormai storico della scena alternativa italiana che, come Dorella, ha deciso di trasferirsi a Ravenna dopo cinque anni a Berlino (lei è nata a Vigevano, nel Pavese). «Qui riesco ad alimentare i miei stimoli, grazie soprattutto alla belle scene del teatro e della danza d’avanguardia presenti in città. Poi da osservatrice esterna ho subito apprezzato gli spazi a disposizione della cultura, come l’Almagià, gestito con intelligenza e aperto alle proposte più svariate». La mu-

sica è entrata nella sua vita quando era ragazzina (ora ha 36 anni) in primis come organizzatrice di concerti. La sua carriera come musicista inizia invece con il gruppo al femminile delle Allun per poi formare gli OvO e dare libero sfogo alla sua vena artistica-performativa anche extra musicale con il progetto solista ?Alos. Musica «strana», come dice lei stessa, che provoca anche forti reazioni tra il pubblico. «Alla fine dei concerti a volte mi sento quasi una psichiatra, con il pubblico che viene a parlarmi dei suoi problemi. Alcuni mi dicono di essere rimasti affascinati dalla performance, ma di non avercela fatta a seguirla per intero perché troppo “forte”». Nel corso della sua carriera Pedretti ha fatto sette tour in America, ha girato tutta l’Europa, suonando anche nell’ex Jugoslavia in periodo di guerra, poi in Messico, Israele… «In fondo decidi di suonare anche per vivere in viaggio, per me il tour è sempre stato un interscambio con le realtà toccate di volta in volta». Ma la domanda che sorge spontanea è: come si campa di musica così «strana»? «Io ce l’ho fatta e ora ce la faccio anche grazie al nome che mi sono creata. Il mercato discografico praticamente non esiste e per questo ora sto puntando molto sul vinile, ma più come oggetto, come opera d’arte. È comunque evidente che per quelli come me la musica è una dipendenza, come una droga, ma allo stesso tempo anche un sogno che si realizza. Dovrei fare altro per vivere una vita normale, ma il nostro è semplicemente un modello di vita differente, lontano dagli standard…».

Chitarra acustica, voce e un lavoro da barista. Stefania Pedretti, a Ravenna, vive con la sua compagna, Francesca Morello, anch’essa musicista, che porta avanti il progetto solista Restless Yellow Flowers (nato originariamente in trio e ora ridotto a chitarra acustica e voce). «La sua è una musica tutta dolce – scherza Stefania che, per intenderci, viene dalla scena metal – alla fine di ogni concerto tutti a bocca aperta a dire quanto è brava, vende sempre dei dischi, la gente si innamora…». «In fondo forse ci influenziamo a vicenda, anche se non sembra», dice Francesca, che ci racconta di come abbia fatto il primo concerto già a 17 anni, nel Padovano, dove è nata e cresciuta. «E mi è piaciuto. Ho deciso che avrei voluto fare quello anche da grande…». Sono passati quindi anni di esperienze in vari gruppi, dischi autoprodotti, concerti, fino all’arrivo a Ravenna nell’estate del 2011, quando Francesca, che per mantenersi fa la barista (ora al circolo Aurora) decide di fare la classica stagione al mare. Poi la decisione di trasferirsi qui («volevo prima di tutto andarmene dal mio paese») e la pubblicazione del disco, i cui proventi «li ho tutti reinvestiti nei progetti musicali». Stefania e Francesca hanno anche dato vita nei mesi scorsi – insieme allo stesso Bruno Dorella – all’associazione culturale Delikatessen che organizza concerti, mostre e performance artistiche in città.

E in città è nata anche l’associazione Delikatessen

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IL NERICOMIO

CRONACA& ATTUALITÀ

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

URBANISTICA

L’architettura virtuosa in otto incontri Giovedì 21 febbraio il primo appuntamento con l’architetto Filippo Pambianco Otto incontri per interpretare e capire progetti, temi, problemi dell’architettura contemporanea raccontati direttamente da protagonisti del mestiere: architetti, ingegneri, giovani professionisti di importanti studi di progettazione che hanno sede a Ravenna e Faenza come a Siviglia, a Venezia ma anche a Madrid e Londra. La serie di conferenze si terrà a partire dal 21 febbraio fino a novembre 2013 (sempre alle 21), nelle Cantine di Palazzo Rava, in via di Roma a Ravenna. L’iniziativa è promossa e organizzata dal Gruppo Ravimm e dalla rivista dell’abitare Trovacasa Premium, con il patrocinio del Comune di Ravenna e il marchio Ravenna 2019. L’ideazione e la cura degli incontri è dell’architetto Emilio Rambelli di Nuovostudio. «Il senso di queste conferenze, per nulla accademiche, è conoscere e divulgare l’attualità e l’impegno dell’architettura contemporanea – commenta Rambelli –. Vogliamo raccontare gli esempi virtuosi, il merito, la responsabilità che sta dietro al lavoro di tanti progettisti, sia nel nostro territorio che in Italia e all’estero. E cercheremo di dimostrare che i progetti di qualità sono un investimento, sia in termini economici che sociali, capaci di migliorare la qualità della vita delle persone e nelle comunità». Dati i temi e i relatori, si tratta di una occasione per riflettere sulle prerogative e prospettive dell’architetura, in una fase di crisi acuta del settore edilizio e dei lavori pubblici, colpito da mancanza di risorse e soffocato dalla burocrazia. Per rispondere all'emergente domanda di tutela ambientale e urbana. Per ripensare al consumo di territorio favorendo nuovi modi del costruire e stili di vivere. Gli incontri rappresentano così un’occasione di

confronto e condivisione sul "fare bene" e l’innovazione, non solo per gli "addetti ai lavori", ma anche per un vasto pubblico curioso più sempre più interessato ai temi dell'abitare con qualità e "sostenibilità". Al centro del primo incontro, giovedì 21, sarà l’esperienza del giovane architetto romagnolo Filippo Pambianco in Spagna, nel prestigioso studio di Consuegra. Nato a Faenza nel 1980, laureato in architettura alll'Università di Bologna nel 2006 con una tesi progettuale sulla darsena di Ravenna, Pambianco nel 2005 è beneficiario di una borsa di studio di mobilità internazionale che svolge nello studio di Guillermo Vazquez Consuegra Arquitecto a Siviglia. Dal 2007 collabora stabilmente con lo studio in qualità di Architetto coordinatore. partecipando a numerosi progetti legati a Concorsi di progettazione, ricevendo numerosi premi. Dal 2011 inizia l’attività come libero professionista, fra Cesena e Forlì, collaborando stabilmente con gli architetti Alessandro Pretolani e Alessandro Piraccini. Attualmente concentra la propria attività e ricerca partecipando a Concorsi di idee e progettazione per la quale ha ricevuto diversi riconoscimenti a livello nazionale. Pambianco è anche co-fondatore e presidente di Archibiotico, associazione culturale di giovani architetti della Provincia di Forli-Cesena nata nel 2012 con lo scopo di trasmattere e condividere la passione per l’architettura favorendo e sostenendo l’immagine e la professionalità del giovane architetto e un dibattito costruttivo sull'architettura del nostro territorio. Il ciclo di incontri è reso possibile dal sostegno delle aziende ravennati Copre, Nadep-Ovest, Tavar e del gruppo bancario Banca Mediolanun.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI

Giardini per dare forma alla città Continua il ciclo ciclo di conversazioni dedicate al tema del paesaggio e del giardino promosso dall'Accademia di Belle Arti di Ravenna. Il terzo e ultimo appuntamento è con Marco Pellizzola, martedì 26 febbraio alle 17 nella Sala conferenze dell’Autorità Portuale, in Via Antico Squero 31. Il tema sarà “Riqualificazione urbana e mosaico. Dal Giardino del Gigante a Cento a L’ombra del lupo a La Louvière”. Negli ultimi anni l’artista emiliano, docente di decorazione all’Accademia di Brera a Milano, ha realizzato grandi interventi ambientali in contesti urbani, come il Giardino del Gigante a Cento di Ferrara, la Porta Celeste al Parco Nord di Milano, L’ombra del Lupo realizzata nel Parc Gilson a La Louvière (Belgio).

AGEND TRA TEMPO E FILOSOFIA INCONTRO AL LICEO ARTISTICO

Il 26 febbraio nell’aula magna del liceo artistico di Ravenna in via Tombesi dall’Ova, dalle 17, il convegno “Tempo, arte e filosofia” coordinato da Sergio Monaldini. Interventi di Alberto Giorgio Cassani (“Cosa preziosissima. Il concetto di tempo in Leon Battista Alberti”), Marcello Landi (“Tempo e arte: l'ombra del tempo sorregge il mondo”) e Paolo Taroni (“Filosofie del tempo. Il concetto di tempo nella storia del pensiero occidentale”).

I GIOVEDÌ DELLA SCIENZA AL LICEO CON IL BOSONE HIGGS

i prossimi appuntamenti Maquette del progetto per il centro culturale Caixa Forum di Siviglia realizzato dallo studio spagnolo di architettura Consuegra

Cominciano il 21 febbraio al liceo scientifico di Ravenna una rassegna di 4 conferenze, denominata “I giovedì della scienza”. Approfondimento sia su temi scientifici di attualità sia momenti di riflessione sui cambiamenti che il progresso scientifico ha portato alla nostra società. Il 21 alle 17 la professoressa Isabella Masina sul tema “Il Bosone di Higgs”.

ORGANIZZARE ITALIA TI INSEGNA 21 marzo, Michele Tarroni parlerà dello Studio Stanton-Williams di Londra 18 aprile, Gabriele Lelli parlerà dello Studio Lelli e Associati di Faenza. 16 maggio, Alfredo Borghi parlerà di Estudio Sic di Madrid 20 giugno, Ennio Nonni parlerà de quartiere San Rocco di Faenza 3 ottobre, Gianluca Bonini parlerà di Nuovostudio di Ravenna 31 ottobre, Antonella Ranaldi parlerà di Restauro Contemporaneo 21 novembre, Daniela Moderini parlerà di Paesaggio Urbano di Venezia

A TENERE IN ORDINE LA CUCINA

Segreti e pratici consigli per una cucina funzionale ed efficiente: eccolo il corso gli amanti dei fornelli. Organizzare Italia, innovativa start-up ravennate specializzata in organizzazione, propone laboratori pratici di organizzazione in cui tecniche, strategie di organizzazione e di project management vengono applicate ai diversi ambiti della vita quotidiana: dall'ufficio, alla casa, alla persona. Il 23 febbraio alle 17 in via Modena a Massa Lombarda.

RIFLESSIONI CONTEMPORANEE CON LA PSICOTERAPEUTA

Alla sala Don Minzoni di piazza Duomo, a Ravenna, mercoledì 27 febbraio (ore 16.30) Annalisa Marinoni, psicoterapeuta della Gestalt specializzata in terapia della famiglia, terrà un incontro aperto al pubblico sulla bellezza come possibile via all'autenticità del vivere. Si tratta del primo del ciclo di tre appuntamenti organizzato dal Punto di incontro Ai Cappuccini di Ravenna per riflettere su problematiche della contemporaneità. Info: 339 3000919; 339 8725741 oppure puntodincontro@fastwebnet.it.

BANCA ETICA: ASSEMBLEA E SPETTACOLO TEATRALE

Giovedì 28 febbraio alle 20.45 il teatro Goldoni di Bagnacavallo ospiterà "Pop Economy, da dove allegramente vien la crisi e dove va", spettacolo teatrale scritto dell'attore torinese Alberto Pagliarino e da Nadia Lambiase di Banca Etica. Lo spettacolo sarà preceduto alle 19 dall'assemblea dei soci di Banca Etica della provincia di Ravenna.

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CRONACA& SOCIETÀ

PARLANO GLI UNIVERSITARI

«Il tasto dolente? Un vero servizio urbano di bus» Walter, dalla Puglia, ha studiato due anni a Ravenna. «Per noi biologi marini il vostro mare è un dramma...» Proseguiamo con la quinta della nostra serie di interviste agli universitari – in particolare fuori sede – che hanno scelto Ravenna per i loro studi. Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa ne pensano, di Ravenna, cosa manca e come trascorrono il loro tempo libero in una città che, stando alle risposte pubblicate finora, è ancora lontana dall’essere considerata davvero universitaria. Tutte le settimane pubblicheremo un’intervista e invitiamo quindi gli studenti che leggono queste pagine a partecipare, inviando una mail all’indirizzo redazione@ravennaedintorni.it. Walter Dellisanti

Pagina a cura di Luca Manservisi

Nome: Walter. Cognome: Dellisanti. Età: 24 anni. Città di residenza: Barletta. Corso di laurea: Laurea Magistrale in Biologia Marina. In che anno hai iniziato i tuoi studi qui? «Ho studiato a Ravenna da gennaio 2011 fino a dicembre 2012». Perché hai scelto Ravenna? «Principalmente per il corso di studio e per il fatto di essere parte dell’università di Bologna. E anche per la semplicità di questa che a me piace chiamare “cittadella”». La conoscevi già? «Mai stato prima». È stato semplice trovare un appartamento o una camera? «Sono stato in una camera in affitto: è stato semplice e mediamente economico». Consideri Ravenna una città universitaria? «Purtroppo no». Quali servizi mancano per uno studente? «Un vero servizio urbano di bus in primis. Poi c’è da segnala-

re che purtroppo a Ravenna mancano gli spazi sociali tipici di una città universitaria: una piazza come punto di incontro, un'aula o un centro studentesco autogestito universitario e non, un cinema non multisala, una libreria che non sia una delle grandi catene (in realtà esistono in centro Modernissima e Longo, ndr). Manca in pratica la fase dell’incontro tra gli studenti. Sembra che siano circa 3000, gli studenti universitari, ma se cammini in città la sera non se ne vede nemmeno l'ombra, e ahimè sono ben pochi quelli partecipano attivamente alle “politiche universitarie”». E per quanto riguarda il tempo libero? Cosa ti piacerebbe offrisse la città in questo campo? «Questa città è geograficamente troppo espansa e non è a misura di studente. Mancano quegli spazi che mancano per uno studente, appunto, in centro città o zone immediatamente limitrofe. O i mezzi di trasporto "pubblici" che ti portano al cinema, al centro sportivo, alla piscina, ai locali notturni... e in spiaggia in estate». Quali erano i tuoi locali preferiti? «Andavo allo Spartaco e al Cisim di Lido Adriano, oppure si passava la serata fuori Ravenna (per esempio a Bologna)». Qual è la tua zona prediletta della città? «Tutto il centro pedonale». Attraverso quali canali trovavi le informazioni utili per la vita quotidiana in città? «Quotidiani online (Ravenna&Dintorni su tutti), social network, bacheche universitarie». Seguivi e ti aggiornavi sulle notizie locali? In che modo: internet o carta stampata? «Sì, quotidianamente tramite internet». Seguivi la politica locale? «Non ne ho avuto occasione». Qual è il primo nome di un politico locale che ti viene in mente? E cosa ne pensi? «No comment». E il primo nome di un artista locale? «Al momento mi viene in mente solo Dante Alighieri». Sei mai stato al Mar? A teatro? Frequentavi la biblioteca? Cosa ne pensi insomma dell’offerta culturale ravennate?

«Sono stato al Mar, al Rasi e nelle biblioteche, Classense e Oriani, per motivi di studio. Diciamo che da questo punto di vista non ci si può lamentare...». Ravenna è anche mare: d’estate sei riuscito a sfruttare questa opportunità? E cosa ne pensi? «Per noi biologi marini è stato un altro dramma, dal punto di vista naturalistico ovviamente. Piacevoli, invece, le serate passate in qualche bagno a Marina di Ravenna ma già sapevo perfettamente cosa avrei trovato nel Nord Adriatico!». Se diciamo Ravenna 2019 sai di cosa si tratta? «Ravenna candidata a capitale europea della cultura». Ravenna ha sempre sofferto di una sorta di isolamento infrastrutturale, hai avuto difficoltà nel raggiungerla? Con quali mezzi ci tornavi? «Usavo il treno. Sarà stata l’abitudine ma non ho mai avuto problemi logistici nel viaggiare da e per Ravenna via ferrovia». Utilizzavi il trasporto pubblico cittadino? Che cosa ne pensi? «L’ho utilizzato per il primo mese, giusto per orientarmi. Poi non ho fatto mai più l’abbonamento. Non voglio essere critico ma non può esserci solo un bus per l’università che passa ogni mezzora e che tra l’altro attraversa l’intera città». Hai studiato in altre città italiane o straniere per lunghi periodi? «Si, in Romania a Cluj-Napoca». Quali sono le principali differenze che si possono notare con Ravenna? «Ho studiato Scienze Biologiche a Trieste, e poi per motivi di studio/lavoro sono stato in Costa Azzurra e in Corsica. Alla luce di queste esperienze, Ravenna è un paese, molto carino, molto tranquillo e ordinato. Pure troppo per uno studente universitario. Ma se dovessi scegliere in futuro dove vivere, Ravenna sarebbe la mia prescelta, nonostante il mare inquinato. Per quanto riguarda le differenze con Trieste però dico solo che passavano diversi bus per l’università, in media uno ogni 3-4 minuti, addirittura con servizio notturno. Ma aldilà di queste critiche, che vogliono essere assolutamente costruttive, ho passato benissimo questi due anni universitari nella vostra città».

ECONOMIA& TRASPORTI

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

DATI&NUMERI

Traffici in calo ai livelli di oltre dodici anni fa

PORTO

in numeri

-8,1% -23,1% Questo il calo complessivo delle merci movimentate nel porto di Ravenna nell’arco del 2012, un dato in linea con quello nazionale e con quello dell’import-export.

Oltre l’otto percento in meno, la crisi non molla e nemmeno il porto di Ravenna, ovviamente, si salva. Nel 2012 sono state 21.460.479 le tonnellate di merce movimentate, 1.883.138 tonnellate in meno rispetto allo scorso anno. Numeri che portano il traffico del porto ai livelli precedenti al 2000, in linea con quelli degli altri scali italiani, fanno sapere dall’autorità portuale, quasi tutti con segno negativo, e in linea sopratutto con l’andamento delle attività industriali a livello nazionale. Il numero di navi attraccate è stato di 3.159, quasi 300 in meno rispetto al 2012. Le merci secche sono calate del 10%. Fra queste la diminuzione più consistente è stata per i prodotti metallurgici, soprattutto coils, che hanno chiuso il 2012 con 4,05 milioni di tonnellate, pari a - 23,1%. La movimentazione di minerali greggi e da costruzione, con 4,38 milioni di tonnellate movimentate, continua a rappresentare il comparto più significati-

vo. In flessione anche i prodotti agricoli passati da 1,32 a 1,24 milioni di tonnellate (-6,1%). In aumento di oltre 100 mila tonnellate (+7,7%), invece, i concimi. Per le rinfuse liquide, si è registrata una diminuzione sia dei prodotti petroliferi, pari a 96 mila tonnellate (-3,8%), che dei prodotti chimici, pari a oltre 235 mila tonnellate (-16,4%), mentre per le derrate alimentari liquide risulta una crescita di 100 mila tonnellate (+12,2%). Movimentazione in leggera contrazione anche per il traffico container che è stato pari a 208.152 Teu, il 3,3% in meno rispetto allo scorso anno; per i container pieni si è registrato un calo di 12.450 Teu (-7,5%), mentre per i vuoti c’è stato un aumento di 5.266 Teus (+10,7%). Sempre per i container la quota del transhipment è risultata inferiore al 4% e il movimentato via ferrovia pari all’11%. Diminuisce il traffico delle auto che sono risultate 15.501 rispetto alle 15.739 del 2012.

Questo il numero più negativo tra tutte le voci considerate per tipologia merceologica: si tratta dei coils di acciaio. Anche questo dato si lega al calo della produzione del settore industriale.

NOMINE

Bunicci nuovo capo dei piloti di Ravenna Roberto Bunicci è il nuovo Capo della Corporazione piloti del porto di Ravenna. Veneziano, classe 1969, Capitano di Lungo Corso iscritto nei Registri della Gente di Mare della Capitaneria di Porto di Venezia, ha svolto navigazione mercantile per oltre 7 anni, di cui dieci mesi in qualità di Comandante e circa un anno e mezzo come Primo ufficiale di coperta. È membro effettivo della Corporazione nel porto di Ravenna dal 1998. Il servizio di pilotaggio è uno dei servizi tecnici indispensabili per l’arrivo e la partenza di ogni tipo di nave. La Corporazione dei piloti è sottoposta alla continua vigilanza della Capitaneria di porto di Ravenna. L’Ammiraglio Ferrara, nel formalizzare l’investitura del nuovo Capo Pilota, ha formulato l’augurio di buon lavoro.

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ECONOMIA& TRASPORTI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

FORMAZIONE

AVVISATORE MARITTIMO

I ragionieri del futuro a scuola di portualità Un gruppo di docenti dell’Itc Ginanni in visita al porto

È iniziato quest’anno, dopo un periodo di formazione degli insegnanti, e ora è in pieno svolgimento. Succede all’Itc Ginanni, dove la scuola, con il supporto e la collaborazione di Autorità portuale, Provincia, Confindustria e le associazioni di categoria ha dato il via a un corso triennale per formare ragionieri sì, ma con competenze specifiche in tutte le discipline che possono essere utili nel mondo portuale, soprattutto per quanto riguarda il diritto, l’economia aziendale e l’inglese, tre materie che vengono appunto declinate in modo più specialistico rispetto al tradizionale corso di amministrazione, finanza e marketing. La referente del progetto, Antonella Gatta, insegnante di diritto, ci spiega che l’idea è nata proprio per coniugare le esigenze espresse dalle aziende del territorio che operano in uno dei settori chiave dell’economia locale, il porto, e offrire ai ragazzi una maggiore possibilità di impiego una volta raggiunta la maturità, a meno che non scelgano di approfondire ulteriormente la loro preparazione all’università. Visite in aziende dei ragazzi, ospiti dalle varie realtà imprenditoriali nell’aula multimediale della classe sono parte integrante di un programma che vuole più che mai incentivare il tante volte invocato scambio tra scuola e impresa che potrebbe prevedere, a maggio, anche una prima alternanza scuola-lavoro per un paio di settimane. Ed è solo il primo anno. «Abbiamo molte idee per il futuro – dice Gatta – e molti progetti, ci auguriamo che tutti coloro che ci hanno sostenuto continuino a farlo. Tutti gli insegnanti coinvolti sono entusiasti e stiamo presentando il corso ai ragazzi che nei prossimi anni dovranno scegliere l’indirizzo triennale dopo il biennio riscontrando interesse». Un fatto peraltro non scontato, visto che ancora la cesura tra porto e città continua a sentirsi e lo scalo non è forse sufficientemente considerato come l’enorme risorsa economica che invece è per il nostro territorio.

Al Ginanni un corso con materie specifiche LA NOVITÀ

Nasce una nuova associazione Port Ravenna Progress, per la crescita dello scalo Incontro Propeller LO SVILUPPO FERROVIARIO IN EMILIA ROMAGNA Il 28 febbraio alle 19.30, il Propeller club ha organizzato un incontro pubblico sul tema “Prospettive di sviluppo del trasporto ferroviario delle merci in Emilia-Romagna” alla sala Rossa del Pala de André. Tra gli ospiti ci saranno Sebastiano Grasso, socio del Port of Milan, amministratore Ddelegato di Sogemar, Matteo Casadio, presidente di Sapir ed· Enzo Poli, presidente di Lugo Terminal. Dopo gli interventi e il dibattito, seguirà la cena sociale dell’associazione presso la Sala Marmi sempre al pala de Andrè, in viale Europa.

Il porto come luogo di crescita non solo del settore, ma dell’intero territorio dove devono incrociarsi aspirazioni, interessi, investimenti, ragionamenti. Anche per promuovere quest’ottica è di recente nata Port Ravenna Progress, una nuova associazione culturale che nasce per, si legge nella presentazione, «costituire e attivare un “luogo” inteso come cluster marittimo di Ravenna, accomunato dall’interesse condiviso per le attività marittime a prescindere da ruoli sociali e ideologie, volto a interagire e dialogare con gli altri cluster marittimi portuali locali e nazionali» e «promuovere e sviluppare la conoscenza e il confronto sulla tradizione del lavoro e dell’imprenditoria nei porti, nei trasporti e altre attività legate al mare e al suo indotto». Allo storico Propeller, dunque, si aggiunge oggi una nuova esperienza associativa. Possono diventare soci imprenditori, lavoratori e professionisti del settore portuale, dei traporti e dell’indotto, imprese, enti e associazioni, giovani e studenti universitari, cittadini interessati alle tematiche portuali. Per informazioni: Cinzia Valbonesi, ravennaportprogress@gmail.com, 333.3597912.

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COMMENTI& OPINIONI

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

detti e contraddetti a cura di FAUSTO

PIAZZA

CONVENZIONI CULTURALI ED EMILIA ROMAGNA CONCERTI Gentile dottoressa Angelini, ho letto su Ravenna&Dintorni la sua domanda nell’intervista all’assessore Bakkali sul perché attivare una nuova convenzione da parte del Comune con la cooperativa Emilia Romagna Concerti (che riceverà dal Comune 9mila euro all’anno, ndD). La nostra cooperativa nel 2012 ha organizzato, solo nel comune di Ravenna, oltre 20 concerti nelle scuole ( o dedicati alle scuole). Ha inoltre realizzato iniziative quali il Concerto dell'8 marzoFesta della Donna, il Concerto per S.Apollinare, quello per la Festitivà di Santa Cecilia e i Concerti di Natale Ravenna-Finale Emilia con Paolo Olmi e Uto Ughi. Con un budget(relativo al solo comune di Ravenna) di circa 180.000 euro e con parecchie migliaia di spettatori Emilia Romagna Concerti si assesta quindi tra le prime associazioni musicali del comune di Ravenna.La meraviglia dovrebbe quindi riguardare il fatto che fino ad oggi non abbiamo ricevuto sovvenzioni dal Comune, non la recente convenzione, peraltro di importo piuttosto esiguo. Ma la nostra cooperativa, nata nel 2006, non aveva avuto modo di chiedere contributi comunali fino alla scadenza delle precedenti convenzioni, terminate il 31 dicembre scorso e iniziate diversi anni fa. Emilia Romagna Concerti non si è mai sovrapposta a iniziative musicali preesistenti ma si propone di coprire gli spazi ancora disponibili nella nostra città, come ha fatto in passato con il Concerto per i 150 anni dell'Unità di Italia o per quello in San Vitale in occasione del Sinodo dei Vescovi Cattolici e ortodossi. Tra le nostre nuovo iniziative future cito anche il Concerto di Pasqua. In una città

L’OSSERVATORIO

Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.

TUTTO D’UN TRATTO di

GIANLUCA COSTANTINI

che si propone come capitale europea della cultura dal giovedì Santo al lunedì dell’Angelo nel 2012 non c'era nessuna manifestazione musicale che potesse accogliere i numerosissimi turisti presenti a Ravenna. A questa lacuna provvederemo noi, che quest'anno, per la prima volta, offriremo un concerto di Musica Sacra proprio nel giorno di Pasqua. Spero che ci sia presto l'opportunità di illustrarle di persona la natura, i progetti e le idee di Emilia Romagna Concerti. Grazie della attenzione. Cordialmente. Silvana Lugaresi, amministratore unico Emilia Romagna Concerti Gentile dottoressa Lugaresi, la ringrazio per le informazioni, ma vorrei chiarire che la mia domanda, come si evince dall'intervista, nasceva dalle considerazioni

dell'assessore stesso sulla necessità di riordinare e ottimizzare i soggetti che operano nell'ambito della musica classica e non esprimeva in alcun modo un giudizio sull'operato della vostra cooperativa, di cui peraltro pubblichiamo puntualmente le iniziative nelle nostre pagine culturali. (fe.an.)

UN PLAUSO ALLA MUNICIPALE PER I PARCHEGGI AL CMP Vorrei fare un doveroso plauso alla Polizia Municipale per aver finalmente e giustamente “disciplinato” il parcheggio del Cmp di via Fiume Abbandonato con una serie di sacrosante contravvenzioni. È pratica quotidiana il parcheggio nei posti riservati ai disabili senza cartellino o nella maggioranza dei casi esponendo il permesso apposito senza che il disabile sia conduttore o trasportato del mezzo (classico utilizzare il tagliando del nonno infermo “dimenticandosi” che que-

st’ultimo è comodamente sulla poltrona di casa). Altra pratica diffusa è il parcheggio selvaggio al di fuori delle apposite strisce e specialmente in prossimità delle curve che causano ingorghi assurdi delle auto in transito. Questo malcostume è sintomo di arroganza, prepotenza e mancanza di senso civico, dove l’unica cosa importante è il proprio bisogno, il proprio tempo e la propria comodità dimenticando (meglio fregandosene!) di sopprimere e limitare quella degli altri. Certi comportamenti sono intollerabili e ingiustificabili perché anche quando il parcheggio è pieno basterebbe utilizzare quello sempre vuoto di piazza Vacchi che dista solo 50 metri ma probabilmente è troppo impegnativo giacché dopo si deve andare in palestra a correre sul tapis roulant…pagando l’abbonamento! P.s.: Lo stesso “senso civico” nei confronti dei parcheggi per disabili lo si può riscontrare anche al parcheggio dell’Esp. Lettera firmata

RINGRAZIO L’OSPEDALE, AUSER, SOLCO E ZODIACO In questo momento dove tutti si lamentano di tutto e criticano sempre il sistema, io, Pierluigi Vecchi, di oltre 80 anni, cittadino di Lido Adriano, con una situazione familiare pesante, un figlio di 40 anni disabile, una moglie ospite permanente di una struttura casa famiglia, per una malattia invalidante, nel mese di gennaio sono stato operato per una protesi all’anca e oggi mi sento di dover ringraziare l’Ospedale di Lugo, il servizio domiciliare infermieristico, l’Auser di Marina di Ravenna, il Solco e lo Zodiaco. Quando è iniziata questa avventura, il mio timore e preoccupazione più grande era di essere solo, ho scoperto che il Comune di Ravenna e l’Ausl sono una grande famiglia e nel bisogno sanno rispondere alle esigenze , sono stato assistito e tutt’ora vengo aiutato per la riabilitazione e tornare a una vita normale. Pierluigi Vecchi, Lido Adriano

I nostri candidati, tra sport, Ligabue e leghisti veri di

MOLDENKE

Ho letto con attenzione le sei interviste ai candidati ravennati in lizza per il Parlamento pubblicate le scorse settimane su Ravenna&Dintorni e se dovevano convincermi a votarli, beh no, non ce l’hanno fatta. Vi faccio un breve riassuntino. Sefi Idem, capolista in senato per il Pd, prima di tutto è nata in Germania e poi dice che l’unica cosa su cui non potrebbe cedere mai non è difendere i diritti dei lavoratori, degli omosessuali, nemmeno delle donne, no, ma è fare un’ora di sport al giorno. Rendiamoci conto. Rodolfo Ridolfi ci ha provato, invece, a conquistare il mio voto, citando Gramsci, Aristotele, Dante Alighieri, Voltaire. Poi, quando gli viene chiesto quale sia il suo pantheon politico, risponde Craxi e Berlusconi. Ma in fondo è del Pdl, da qualche parte doveva pur saltare fuori. Giovanni Paglia, di Sel, potrebbe quasi andare bene, anche se specificare di aver comprato la Bmw usata e indicare come ultimo libro letto “Il tamburo di latta”, a 35 anni, mi fa sentire puzza di bruciato. Poi, eccolo là, Ligabue. Ascolta Ligabue, e non la sistema facendo il figo e giurando di averlo visto nel 1990 con altre dieci persone. Gianluca Pini, il leghista, è sicuramente il più divertente: corre nei rally, cita politici irlandesi, nel suo pantheon ci mette Elisabetta I. Leghista leghista, cavolo, bello, che non ce ne sono mica più tanti. Finalmente dice che non potrebbe mai cedere sull’adozione dei bambini per le coppie omosessuali. Ci manca un “sporchi negri” buttato là da qualche parte e poi mi avrebbe conquistato. Passiamo al mitico Alvaro Ancisi che non ha bisogno di presentazioni, che corre per l’Udc e quindi lascio perdere in partenza. Ci terrei però a citare la sua risposta sull’ultimo libro letto: il suo, nel senso proprio scritto da lui, sulla storia del partito popolare a Ravenna. Alla fine mi tocca ammettere che quello che se l’è cavata meglio è stato Albergo Pagani, segretario provinciale del Pd, che sarà eletto alla Camera. A parte che legge Ken Follett e che dice di ammirare Benigni solo per attaccare Grillo (non ce la fanno, è più forte di loro...). Ci avete provato, bravi, ma no, non vi voto. Nessuno di voi.

TEATRO

Rosa Luxemburg secondo le due signore della ricerca Nuovo appuntamento con la stagione di teatro contemporaneo e di ricerca del teatro Rasi Viso-In-Aria. Lunedì 25 e martedì 26 febbraio alle 21 sarà in scena l’atteso Poco lontano da qui, la produzione del 2012 che vede fianco a fianco per la prima volta le attrici Ermanna Montanari del Teatro delle Albe e Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio, che ha debuttato a Cesena, lo scorso autunno, nell'ambito del festival Màntica. Lo spettacolo scaturisce da un invito reciproco tra Ermanna Montanari e Chiara Guidi, che hanno condiviso la direzione artistica di Santarcangelo 2009-2011 Festival Internazionale del Teatro in Piazza. Il palco è il luogo in cui le due artiste mettono alla prova due modalità di lavoro elaborate nel corso degli anni. «Il parlar franco è stato il patto iniziale del nostro incontro – spiegano Montanari e Guidi – La decisione di lavorare insieme non aveva nulla di concreto su cui misurarsi: potevamo contare unicamente sulla potenzialità del nostro “dialogo” e della nostra trentennale ricerca vocale. I concetti che ogni volta affioravano creavano quella combustione necessaria che ci permetteva di assumere una forma che andava a comporre lo spettacolo. Finalmente attraverso la guida di Karl Kraus abbiamo incontrato le lettere di Rosa Luxemburg che si è posta come specchio oggettivo e autorevole nel nostro intarsio quotidiano. Quelle lettere dalla prigione hanno dato coraggio alle scelte dei nostri atti scenici, alla nostra impossibilità iniziale a dire, a vedere. Ci siamo moltiplicate per diventare ricettacoli di un luogo sonoro che il musicista Giuseppe Ielasi ha raccolto e composto». Martedì 26 febbraio, dopo lo spettacolo, si svolgerà anche l’incontro con Igort, narratore e illustratore i cui Quaderni russi sono stati un riferimento per la lavorazione dello spettacolo. Per prenotazioni e biglietti la biglietteria del teatro Rasi in via di Roma 39 è aperta tutti i giovedì dalle 16 alle 18 al tell 0544.36239 o via mail a organizzazione@ravennateatro.com

Per la prima volta insieme sul palco Chiara Guidi della Sanzio ed Ermanna Montanari delle Albe

Il Ristorante Al Boschetto è un locale piacevole e accogliente, il luogo ideale per cene d'atmosfera, per pranzi e cene d'affari o per una serata in compagnia del buon gusto. Una casetta nel verde, dove assaporare la cucina del territorio, presentata in modo originale e innovativo. Curato e sempre originale il menù a base di carne e di pesce accompagnato dall'ottimo pane fatto in casa. In stagione si possono trovare preparazioni a base di tartufi e foie gras. Golose le proposte di formaggi d'alpeggio, con mostarde e confetture, e molto ricca la selezione di vini nazionali. Il ristorante Al Boschetto è aperto tutti i giorni, domenica e lunedì compresi, a pranzo e cena. Giorno di chiusura il giovedì. San Michele RAVENNA - Via Faentina, 275 - Tel. 0544.414312

LETTERE& SPETTACOLO

CULTURA

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI A Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI, una voce timida, una personalità forte e memorabile, dedichiamo questa nostra terza Bustina di febbraio.

QUANDO SOLO di David Maria Turoldo Quando solo a nominarti – a pensarti solo – a davvero pensarti, si arrestano gli astri e di silenzio si fasciano le montagne. Non altro nella notte che il puro tenuissimo ansito del mare ti conviene, o la gemma di un suono nella foresta; o anche e più ancora lo smisurato silenzio delle origini. (da O sensi miei… Poesie 1948-1988, con note introduttive di Andrea Zanzotto e Luciano Erba, Rizzoli, Milano 1992) David Maria Turoldo, sacerdote, frate dei Servi di Maria, poeta e saggista, è nato a Coderno del Friuli, Udine, nel 1916 ed è scomparso a Milano nel 1992.

L’APPUNTAMENTO

FELTRINELLI

Video, performance, letture e disegni alle cantine Rava

Simonetta Hornby presenta il nuovo romanzo

Le Cantine di Palazzo Rava (via di Roma, 117 a Ravenna) ospitano sabato 23 febbraio un evento multiforme dedicato alla produzione artistica contemporanea che unisce diversi progetti tra cui “Drawings Storage” di Giovanna Sarti che su una pagina web inserisce un disegno a rotazione di uno dei 31 artisti invitati per la durata di un anno. In questa occasione verrà mostrata una selezione di un disegno in originale per artista estrapolata da questo archivio virtuale. Alle 19 l’appuntamento è con il Dream theory in Malaya, lettura-performance di Francesca Proia. Terzo momento sarà Bunny Avavar ep.II , incursione-performance di Antonella Piroli. Non mancherà un ricco video programma con artisti eterogenei. Appuntamento dalle 18 alle 22.

Giovedì 28 febbraio la nota scrittrice siculo-londinese Simonetta Agnello Hornby, che ha esordito ormai dieci anni da fa con il pluripremiato La mennulara a cui sono seguiti moltissimi altri successi di pubblico e critica, presenta il suo ultimo romanzo Il veleno dell’oleando (Feltrinelli) alla libreria Feltrinelli di via Diaz alle 18 a Febbraio. Mentre sempre alla Feltrinelli e sempre alle 18, ma venerdì 22 febbraio, si tiene la presentazione del volume di Angelo Zaccaria La revolucion bonita Viaggio nel Venezuela di Hugo Chavez, vera e propria inchiesta sull’economia del paese sudamericano.

CULTURA& SPETTACOLI

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

BAGNACAVALLO

STAGIONE DI PROSA

A LUGO

P R O V I N C I A

HISTORY BOYS”

Da venerdì 22 a domenica 24 febbraio (tutti e tre i giorni alle 20.30 e domenica anche alle 16) al teatro Rossini di Lugo arriva lo spettacolo premio Ubu nel 2011 “The History Boys”, commedia di Alan Bennett, produzione del Teatro dell'Elfo, con Elio De Capitani, impegnato anche nella regia con Ferdinando Bruni. Sabato 23 alle 18 sempre al Rossini Elio De Capitani e la compagnia incontreranno il pubblico lughese.

All’Alighieri in scena “I fratelli Karamazov”

DANZA I fratelli Karamazov di Dostoevskij nella raffinata lettura del Teatro Stabile della Sardegna e del Teatro Metastasio Stabile della Toscana sarà rappresentato al teatro Alighieri dal 21 al 24 febbraio (alle 20.30 e domenica alle 15.30) nell’ambito della stagione di prosa. Ultimo romanzo di Fedor Dostoevskij (pubblicato a puntate nel 1879), I fratelli Karamazov è un grande palcoscenico dove il tema del male e dell'esistenza di Dio si fanno rovente dibattito nell'incontro fra i tre fratelli, sullo sfondo di un terribile delitto. Intorno ai fratelli e alla torbida e divorante azione in cui sono implicati, si dibatte una miriade di creature, intrappolate nell'eterna lotta fra il bene e il male. Lo spettacolo è la seconda tappa del progetto che vede il Teatro Stabile della Sardegna e il Teatro Metastasio Stabile della Toscana uniti nel percorso voluto dai direttori artistici Guido De Monticelli e Paolo Magelli. Due grandi tradizioni teatrali si confrontano con classici senza tempo con allestimenti rigorosi e fedeli ai loro autori. Sabato 23 alle 17.30 alla sala Corelli del teatro Alighieri si terrà l’incontro con la compagnia, coordinato dal Circolo delle lettrici e dei lettori, in cui si parlerà dello spettacolo e sarà possibile confrontarsi con gli attori della compagnia. Lo spettacolo dura tre ore. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro Alighieri (via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244/55, aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo), presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna, Iat Ravenna di via Salara e on-line.

TEATRI IN ARRIVA IL PREMIO UBU “THE

CONTEMPORANEA SABATO AL

MASINI

Per la rassegna dedicata alla danza, la compagnia Balletto Teatro di Torino presenterà al teatro Masini di Faenza, sabato 23 febbraio alle 21, il dittico di danza contemporanea InMozart e Free Chocolate Love, con le coreografie di Matteo Levaggi su musiche di Michael Nyman, David Shea e Scanner.

Un omaggio a Celentano

A BAGNACAVALLO

IL COMICO

GIUSEPPE GIACOBAZZI

Sabato 23 febbraio alle 21 al teatro Goldoni di Bagnacavallo appuntamento con la comicità di Giuseppe Giacobazzi, che presenterà il suo “Apocalypse”.

È in programma domenica 24 febbraio alle 16 al teatro Goldoni di Bagnacavallo un omaggio ad Adriano Celentano, eseguito dalla tribute band ufficiale del Molleggiato, “Lui e gli amici del Re”, capeggiata da Adolfo Sebastiani.

MARESCOTTI PORTA

IN SCENA

BALDINI A RUSSI

Lunedì 25 febbraio alle 20.45 al teatro comunale di Russi, Ivano Marescotti porterà in scena La Fondazione, spettacolo tratto dall’ultimo testo del grande poeta Raffaello Baldini. Regia di Valerio Rinasco.

FAENZA

Musica brasiliana con Barbara Casini e Paolo Silvestri

I MIGLIORI CABARETTISTI SI SFIDANO

FAENZA

Come ormai tradizione, sarà il teatro Masini ad ospitare la serata finale di Faenza Cabaret–Premio “Alberto Sordi”. Lunedì 25 febbraio alle 21, proprio nel giorno del 10° anniversario della scomparsa del grande attore romano cui è intitolato il Premio, i finalisti del concorso si esibiranno davanti alla giuria che decreterà il vincitore dell’ambito riconoscimento. A presentare la serata sarà Antonio Borrelli, coadiuvato dalla valletta Margherita Molinari.

La più accreditata interprete vocale italiana di musica brasiliana, Barbara Casini, insieme ad uno dei più brillanti arrangiatori contemporanei, Paolo Silvestri, presentano il loro nuovo cd Agora tà dedicato agli autori brasiliani Elis Regina, Edu Lobo, Choco Buarque e Milton Nascimento. Il duo si esibirà insieme a “Sarti Big Band” di Faenza e USP Jazz di Ribeirao Preto (San Paolo del Brasile), martedì 26 febbraio alle 21 al teatro Masini di Faenza, a chiusura della prima edizione di EmiliaRomagna Festival in winter.

MONOLOGO DI

PAOLO FERRARI

CERVIA

Sarà Paolo Ferrari, vera e propria leggenda del teatro italiano, il prossimo protagonista della Stagione di Prosa al Teatro Comunale di Cervia. Mercoledì 27 e giovedì 28 febbraio alle ore 21, l’attore presenterà il monologo Beniamino che ha debuttato con successo all’edizione 2012 del Festival dei 2Mondi di Spoleto. La pièce è scritta dall’autore australiano Steve J. Spears ed è diretta da Giancarlo Sepe. L’artista incontrerà il pubblico al ridotto del teatro stesso nel suo secondo giorno di permanenza, giovedì 28 alle 18.30.

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CULTURA& SPETTACOLI

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

CONCERTI

Ecco i Gallon Drunk, un’istituzione del rock britannico al Bronson Con il nuovo album The road gets darker from here arrivano al Bronson i Gallon Drunk. Il gruppo inglese, che negli anni ‘90 pareva destinato a prendere il posto dei Birthday Party nella scena garage-rock-blues internazionale, sarà a Madonna dell’Albero il 22 febbraio (inizio ore 22, ingresso 10 euro). Nascono nel 1990 nel nord di Londra – e da sempre guidati da James Johnston (voce, chitarra, organo) – e dopo alcuni singoli con l'etichetta del loro manager, la Massive, il gruppo firma un contratto con la Clawfist, per la quale realizza l'album di debutto You, the night and the music nel 1992, disco contro tendenza al confronto del britpop che dilaga nelle classifiche britanniche: la voce di Johnston è qualcosa che sta fra rockabilly, shout e scat. Nel 2001 il frontman arriva anche sul grande schermo recitando nella horrorcomedy The fall of the house of Usher, basata sul racconto di Edgar Allan Poe. Dopo un tour nel 2011 come Big Sexy Noise con Lydia Lunch, è da poco uscito il nuovo album su Clouds Hill. Sabato 23 invece per il Bronson è serata elettronica con Holy Other, Charli XCX e Sybiann: inizio alle 22, ingresso gratuito entro le 23, poi 10 euro con drink, omaggio donna entro la mezzanotte.

MUSICA CLASSICA/1

A teatro l’orchestra diretta da Manetti Torna sul palcoscenico del teatro Alighieri l’orchestra da camera di Ravenna guidata dal direttore e fondatore Paolo Manetti: 26 febbraio alle 20.30 per la stagione Ravenna Musica dell’associazione Angelo Mariani. Il programma del concerto prevede la Sinfonia n. 5 di Schubert e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Beethoven con la parte solista affidata ad Andrea Bacchetti, brillante pianista che vanta un debutto a 11 anni con i Solisti Veneti e una importante carriera concertistica affiancata da una intensa attività discografica. L’orchestra di Manetti è il gruppo orchestrale stabile della rassegna organo e orchestra nel Romanticismo ideata dallo stesso Manetti e del concerto per la Commemorazione dei defunti.

TEATRO SOCJALE

Dal Sudamerica al Mediterraneo con Raimondi Al Socjale di Piangipane il 22 febbraio (ore 21) arriva Raimondo Raimondi colectivo, sestetto di musicisti romagnoli, capitanati arricchito dalla voce di Letizia Magnani che spazierà dalle atmosfere sudamericane alle sonorità mediterranee. Come abitudine cappelletti nell'intervallo. Visto il sold out per Paoli & Rea del 1 marzo, il 10 maggio si esibiranno in una nuova data all’Alighieri per Ravenna Jazz.

MUSICA CLASSICA/2

Il piano di Baldocci con Franz Liszt

CIRCOLO MAMA’S

Teatro e sonorità balcaniche per due giorni

I Gallon Drunk

RO AL MOOG MOTTA (CRIMINAL JOKERS) IN ACUSTICO

C K

Sarà in versione acustica al Moog Francesco Motta dei Criminal Jokers per una inedita e curiosa veste solista. Negli ultimi anni ha accompagnato sul palco nei live in giro per l’Italia anche Nada e il Pan del Diavolo. Nuove e vecchie canzoni dei Criminal.

Improvvisazione teatrale e musica balcanica nel weekend del circolo Mama’s in via San Mama a Ravenna. Il 22 febbraio il teatro improvvisato. Il giorno dopo invece le sonorità di Barbapedana con Francesco Bernardi, Pia Coppe, Mauro Gatto, Corrado Menegon, Christian Tonello, Renato Tapino

AURORA A VILLANOVA CON IL ROCK PARTY Il 23 febbraio il Circolo Aurora si trasferisce a Villanova di Bagnacavallo (Casablanca, Via della Chiesa 10) per il Rock Party Aurora: dalle 22 live di Francesca Morello (voce e chitarra) con "Restlessyflower" e a seguire il dj set di Frella, Ste, Mina V.

Dopo l’apertura con Nazzareno Carusi e Marco Santià, il 24 febbraio alle 11 alla sala Corelli del teatro Alighieri il secondo appuntamento di Mikrokosmi 2013: protagonista Gabriele Baldocci, pianista di fama internazionale docente a Londra. Ha tenuto concerti nelle sale più prestigiose di tutto il mondo. Vincitore di importanti concorsi pianistici come il Casagrande di Terni ed il Concorso Martha Argerich di Buenos Aires. In programma Franz Liszt con la trascrizione per pianoforte solo della Sinfonia "Eroica" di Beethoven.

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Il Torrione

Dal Tango alle colonne Sonore Celebri, dalla Classica alla Folk, dalla Celtica e Irlandese al Popolare, un viaggio attraverso la musica utilizzando come Trait D’Union le sonorità acustiche del violino di Alina Gilardi, la chitarra di Riccardo Morelli e il contrabbasso di Giovanni Calcaterra

CULTURA& FOTOGRAFIA

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

INTERVISTA AD ALEX MAJOLI di Linda Landi Alex Majoli, ravennate, classe 1971 e dal 2011 presidente dell’Agenzia fotografica Magnum, è ritornato a Ravenna oggi, con più di venticinque anni di carriera alle spalle, grazie al desiderio del suo maestro, Daniele Casadio, e a una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti che lo ha visto protagonista di una lectio magistralis alla Biblioteca Classense, un incontro al Liceo Curbastro di Lugo e infine la presentazione dell’ultimo libro Libera me ad Argentica (galleria in via Girolamo Rossi di cui Casadio è presidente e che include altri fotografi tra cui Ettore Malanca). Ne abbiamo approfittato per chiedergli aggiornamenti e sfatare qualche leggenda. Di lui conosciamo gli scatti coraggiosi e così vicini all’anima dei soggetti, gli spietati racconti in bianco e nero, o i dettagli evocativi in cui la presenza è già un fantasma scomparso, mentre la tragedia tiene per mano la poesia. Scatti che mostrano orizzonti da indagare nei luoghi in cui sta nascendo la storia e si costruiscono memorie. Dove ci si può sentire infinitesimali davanti al crollo di un sistema politico, dove si può morire in un asilo solo perché si è «nel posto e nel momento sbagliato». Dove si va a caccia di domande che non finiscono mai e restano aperte, inquietanti, come un progetto che può durare per anni rinnovandosi di senso ad ogni curva del suo cammino. Alex, come e quando hai cominciato a fotografare? In passato hai detto che la tua libertà è stata non avere possibilità di scelta… Cosa significa?

oggi? Ci racconti qualcosa su questo progetto? «Tanto: avevo 22 anni e oggi ne ho 41… C’è più consapevolezza e meno innocenza, come nelle storie d’amore: prima c’è l’innamoramento, si ragiona con l’istinto. Poi lo sguardo diventa meno puro e più razionale, si perde qualcosa e si guadagna qualcos’altro. Libera Me nasce

sono copie dei loro maestri, quando non copie delle copie dei loro esempi». E come sei tu con i ragazzi che lavorano con te? «Se lo chiedi a loro, ti dicono sicuramente che sono un “nazista”! ...Però non c’è alternativa, perché quello del fotografo è un mestiere durissimo e molti si perdono per strada».

Dai “morticini” in bottega alla presidenza della Magnum «Ho preso questa frase da un proverbio sufi, una filosofia che ho seguito in alcune fasi difficili della mia vita. Significa che nei momenti duri si può dare il meglio di se stessi, proprio quando si prova disagio e ci si sente senza prospettive. Ho preso in mano la macchina fotografica a 12 anni, in modo inizialmente rudimentale, a casa mia, dove potevo trovare libri di fotografia, come quelli di Ansel Adams, (allora non erano molto diffusi). Poi a 15 anni sono andato “a bottega”da Daniele Casadio, allo studio F45. Pensa che i miei primi lavori sono stati i “morticini”, le fotografie ricordo dei defunti. Di notte ne ho stampate centinaia». È vero che sei partito a cercare fortuna a Milano senza avere il biglietto del treno? «Questo no!». E come sei arrivato alle foto di guerra? «Dai discorsi con Malanca sul reportage e la voglia di scappare da Ravenna, una città in cui puoi trovare molti stimoli, ma che poi devi lasciare per poter dare loro un seguito. Daniele mi ha insegnato moltissimo, ma non volevo fermarmi e imitarlo. Il resto lo ha fatto il lavoro: a vent’anni l’agenzia (Grazia Neri) mi ha mandato a documentare la guerra in Yugoslavia, e da al-

«Il fotografo è un mestiere durissimo e molti si perdono per strada»

lora ho continuato a specializzarmi in questo percorso». Come si sopravvive, da fotografo, in mezzo ai conflitti? «C’è sempre un margine di rischio, ma l’esperienza ti aiuta: tenere in mano la professione ti fa capire fino a dove ti puoi spingere. È anche vero che molti colleghi però sono morti, e il momento giusto o sbagliato può fa-

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LORENA GONDOLINI RAVENNA VIA P.TO CORIANDRO, 7/B TEL. 0544.454808

re la differenza. Quando sei lì, l’evento che hai davanti è più grande di te, gli uomini che vedi stanno facendo la storia. Poi arrivi a casa e vedi realmente cosa sei riuscito a fare». Cosa è cambiato nelle tue fotografie dai tempi di Leros, il tuo primo libro fotografico sul manicomio dell’isola greca, a Libera Me che presenti

nel corso di circa cinque anni, unendo diversi progetti di fotogiornalismo con lo stesso Dna, rieditati in tre volumi di cui per ora è uscito solo il primo, i Ritratti in nero, con volti che emergono da un fondo scuro indistinto; poi c’è la serie delle “Still life”che ritrae interamente vestiti raccolti dopo la strage in Ruanda: i colori che prevalgono sono il rosso del sangue e la terra. Gran parte di quegli abiti provengono dalle scuole e appartenevano a bambini e maestre. Infine ci sono i “Paesaggi bianchi”, in cui leggo un senso di purezza che deriva dalla perdita: la morte di mia madre, il divorzio. Questo lavoro sui colori nero, rosso e bianco riflette in parte anche il mio retaggio cattolico». Com’è il lavoro del fotografo oggi, nell’epoca della “riproducibilità diffusa”: anche in America, come qua, si assiste in parte a una svalutazione del mercato ad opera di chi, spesso semplice appassionato, o giovane, scatta foto a prezzi stracciati? «Il lavoro del fotografo come autorialità è uguale a prima: vale sempre la regola di Robert Capa, per cui, se non sei abbastanza vicino, non è una buona foto. Questo lavoro rende parte dell’avvenimento, bisogna esserci dentro, che sia una guerra, un matrimonio o altro. Per quel che riguarda la situazione dei giovani in America, invece, è molto diversa da quella italiana e del sud dell’Europa in genere: i ragazzi sono molto preparati e sanno benissimo quanto chiedere per il loro lavoro. Spesso però

Una giornata in salone con la consulente per la diagnosi gratuita del capello e l’estetista Annalisa per il trucco.

Sopra: Alex Majoli alla galleria Argentica in uno scatto di Fabrizio Zani. Sotto la foto di Alex Majoli che nel 2012 vinse il World Press Photo “La caduta di Mubarak”

Una giornata in salone all’insegna del benessere con la diagnosi gratuita del capello.

Una giornata in salone all’insegna del benessere con la consulente Kerastase.

E un prezioso regalo: il rossetto che si accende

GENITORI& FIGLI

LE ARTI DELLA MARIONETTA

Arlecchino e le maschere del teatro protagonisti dello spettacolo all’Almagià Domenica 24 febbraio alle 16.30 all’Almagià Arlecchino, Fagiolino, Sganapino e le altre maschere del teatro dei burattini sono i protagonisti del penultimo appuntamento della stagione teatrale “Le Arti della Marionetta”. Lo spettacolo “Arlecchino e Sganapino in cuccagna” (che sostituirà lo spettacolo “Arlecchino malato d’amore”, saltato a causa di un infortunio del burattinaio Daniele Cortesi) è uno dei cavalli di battaglia della compagnia Teatro dell’Aglio e del burattinaio solista Massimiliano Venturi. Lo spettacolo è stato presentato più volte nei maggiori festival e rassegne di settore. Dinamico e divertente, “Arlecchino e Sganapino in cuccagna” è ricco dei più classici sketch e numeri tipici del teatro dei burattini. Un’ora di intrecci, di risate e lazzi in cui i protagonisti vengono trascinati in vicende al limite dell’impossibile, uscendone sempre vincitori grazie agli strafalcioni dialettali, alla loro ingenuità popolare e alle sonore bastonate che impartiscono agli arroganti e ai presuntuosi. Legato alla tradizione ma con rivisitazioni e trovate originali, lo spettacolo è recitato all’improvviso, alla vera maniera della Commedia dell’Arte, diverso ad ogni rappresentazione e ricco di duelli, inseguimenti e baruffe da risolvere a suon di gags. A dare vita a tutti i personaggi della vicenda, Massimiliano Venturi, attore, regista e burattinaio, prosecutore ed interprete del Teatro dei Burattini tradizionale; direttore artistico della rassegna estiva “Burattini alla riscossa!” e dall’ottobre 2012 della stagione teatrale del Comune di Comacchio. Il programma completo de Le Arti della Marionetta è disponibile sul sito www.teatrodeldrago.it, info: tel. 0544 483460 - cell. 392 6664211.

JUNIOR

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

CALCIO

Arriva a Ravenna la Gazzetta Cup il torneo di calcio per ragazzi C’è anche Ravenna tra le città che ospiteranno una tappa delle fasi locali della “Gazzetta Cup”, il più grande torneo d’Italia per ragazzi di calcio a 5 e calcio a 7 realizzato da La Gazzetta dello Sport, in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, che permette a migliaia di calciatori in erba di divertirsi e sognare. Teatro delle sfide di questa quinta edizione sarà, nel pomeriggio di domenica 7 aprile, il Centro Sportivo “AQUAE” (ex-3 Laghi), in via Berretti, 55 a Porto Fuori. Il torneo è a partecipazione libera e gratuita, ed è strutturato in categorie per fasce d’età: Junior ( nati dal 1.1.02 al 31.12.03) che giocheranno a calcio a 5, Young (nati dal 1.1.00 al 31.12.01) che giocheranno a calcio a 7. Ravenna è una delle città che ospita una fase locale. Le 16 migliori squadre che usciranno da questa competizione, si disputeranno le fasi regionali, fino ad arrivare alla fase nazionale, che vedrà in campo le prime squadre classificate di ogni categoria e si giocherà allo sta-

dio San Siro di Milano martedì 11 giugno. Le iscrizioni sono aperte, fino al 15 marzo, sul sito www.gazzettacup.it o facendo pervenire il modulo di iscrizione al Comitato del CSI Ravenna (info e iscrizioni tel. 0544 31371 - info@csiravenna.it).

V U L K A N O

ALLA SCOPERTA DELL’IMPORTANZA DELL’ACQUA CON GOCCIOLINE Domenica 24 febbraio, alle 15.30, Tè a Teatro torna nella sede di Vulkano, in via Cella a San Bartolo, con “Goccioline”, spettacolo d’acqua per l’infanzia con Guglielmo Papa e Fabiana Giordano della compagnia La società delle civette. “Goccioline” è uno spettacolo sull’acqua come bene primario da non sprecare, rispettare e amare. L’azione, fatta di parole e suoni, si snoda lungo un viaggio tra il nostro mondo e l’Africa, alla ricerca di suggestioni e magie. Con la semplicità dell’azione teatrale, i due attori invitano a mettersi in ascolto dell’acqua. Acqua che scorre in abbondanza o acqua che non c’è e va raccolta goccia a goccia. Lo spettacolo è centrato sul gioco degli attori in scena: un gioco teatrale fatto di sguardi, silenzi e piccole azioni. Info: tel. 0544 36239 www.drammaticovegetale.com

SCUOLE

Sognando Stevenson, fino al 7 marzo il concorso di disegni per bambini Fino al 7 marzo gli alunni frequentanti le scuole primarie sono chiamati a partecipare a un concorso di disegni ispirati alle poesie presenti nella raccolta “Nella terra dei sogni” di Robert Louis Stevenson, l’autore del romanzo “L’isola del tesoro”. Per ciascuna categoria di età (6-8 anni e 9-11 anni) verrà selezionato un disegno, tenendo conto di diversi criteri. I due vincitori riceveranno un buono da 50 euro da spendere alla libreria Libraffa e una confezione di tessere colorate offerte dal laboratorio di mosaico di Anna Fietta. Le due opere vincitrici saranno donate: una al reparto di Pediatria dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, l’altra alla scuola di provenienza del vincitore. Dal 9 al 30 marzo i disegni dei ragazzi partecipanti al concorso saranno esposti nell’atelier di mosaico Fietta in via Argentario 21. Per informazioni: www.sognandostevenson.it

adesso siamo in via Massimo d’Azeglio 28 a Ravenna tel. 0544.218128 www.trattoria-larustica.it

CULTURA& RUBRICHE

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it

TUTTA UN’ALTRA MUSICA

I Baustelle e Sanremo come dovrebbe essere di LUCA MANSERVISI

Per forza, Ravenna VISIBILI & INVISIBILI di

FRANCESCO DELLA TORRE

Personaggi che hanno fatto la storia

Lincoln, di Steven Spielberg (2012) Non la biografia dello storico presidente, ma la storia, attraverso le sue parole e le sue gesta, di uno dei momenti più importanti della politica americana: l'abolizione della schiavitù avvenuta negli Stati Uniti nel 1864, durante la Guerra di Secessione, poi vinta contro gli Stati Confederati proprio sotto la guida di Lincoln. Il film parla quindi di quella che è considerata una delle prime, e sicuramente la più famosa e sudata, trattativa politica della storia del mondo, portata a compimento da un presidente repubblicano che ha fatto breccia tra le file dei rivali democratici per l'ottenimento del voto. Sullo sfondo, una famiglia che spesso si è sentita tenuta ai margini dal Lincoln uomo. Interpretato magistralmente da un Daniel Day Lewis da Oscar, il Lincoln di Spielberg vuole essere una celebrazione della grande democrazia americana, rappresentata da un evento epocale. Dal punto di vista didattico, formale e della trama ci riesce, perchè la costruzione di questa sudata votazione è resa con grande mestiere dal regista, aiutato da una scenografia perfetta. Quello che non convince del film è proprio il carattere didattico dello stesso, nient’altro che due ore di chiacchiere che sfociano in una scena finale certamente a effetto, ma il cui potenziale emotivo è smorzato dalla stanchezza di uno spettatore a cui pare di aver assistito alla versione deluxe di una tribuna politica. Paragonata a queste ultime, quelle italiane, il film è decisamente meno divertente e squallido, ma un po' di noia, ripetitività e ansia da prestazione si palesano presto. Il resto del cast è sicuramente molto buono, ma ovviamente funzionale alla lezioncina spielberghiama. Pur senza disprezzarlo e lasciando allo spettatore la decisione di interessarsi o meno alla vicenda, si può concludere che abbiamo già recentemente

avuto un Oscar vinto da un film simile, ma con molto più brio ed efficacia, ed è stato Il discorso del Re. Ho incontrato Jimi Hendrix, di Bill Fishman (2003) Sempre a proposito di personaggi che hanno fatto la storia, immaginando che siate appassionati di rock e cinema, c'è da restarci di stucco quando, spulciando distrattamente nei cestoni dei dvd dei media store, si trova un film con questo titolo. A circa cinque euro. In 2 minuti si è già alla cassa a pagarlo. Le aspettative non sono molte, altrimenti sarebbe una cult movie che tutti conoscerebbero benissimo. Eppure lo si è comprato perchè dalla scatola non sembra una fregatura: il film narra di un episodio autobiografico del cantante Howard Kaylan dei californiani Turtles (se non li conoscete, correte a sentire Happy Together o Eleanore su youtube), che li vide sbarcare nel 1967, semisconosciuti, a Londra. Girando per locali, il gruppo incontrerà alcune delle più grandi star d'epoca, mentre lo stesso Kaylan si vedrà invitato a cena dal grande Jimi (titolo originale infatti è “La mia cena con Hendrix”). Come recitavano certi manuali, questo è un film “for dummies”, una storia principalmente rivolta a ragazzini alle prime armi col rock: la storiella, puerile e semplice, procede a colpi di concerti e di caricature di star famosissime, per poi culminare nell'episodio centrale del film. La maggior parte delle star sono imitazioni fedelissime agli originali, si tratta quasi di sosia, il cui comportamento macchiettistico a volte è gradevole (Brian Jones, i Beatles e lo stesso Hendrix), a volte ridicolo (Jim Morrison). Il film è un onesto, sgangherato, simpatico, a volte maldestro ma divertente ritratto di un bellissimo periodo, narrato con nostalgia e affetto. Una cartolina disponibile in Dvd, nei cestoni.

Sabato 23 Febbraio, ore 16.30

...un pomeriggio al planetario

RUGBY SIX NATIONS 2013 Il pub apre alle ore 14.30

SABATO 23 FEBBRAIO III GIORNATA

h.15.30 Italia - Galles h.17.00 Inghilterra - Francia

Via Renato Serra 17 - Ravenna - Info: 339 4364828

Quante stelle lassù: il cielo della prossima primavera (conferenza adatta a bambini a partire dai 6 anni Ingresso intero 5€ - Ingresso rodotto 2€)

Non ero obbligato a scrivere di Sanremo, ovviamente. E neppure lo sto facendo, in realtà. Anche perché non l’ho praticamente visto e quel poco che mi è capitato di vedere non ha fatto altro che confermare la mia idea che il Sanremo del meno peggio, un po’ come funziona con la politica, in realtà è pure peggio del peggio, e scusate il gioco di parole. Il mio pensiero è perfettamente sintetizzato da un post su Facebook di Antonio Gramentieri, chitarrista e compositore dei Sacri Cuori, che voglio condividere (sintetizzando solo un poco). «Dal punto di vista sociale e commerciale il fatto che il Festival della canzone italiana lo vinca Mengoni, che si piazzino i Modá, e che l'alternativa cool sia ancora Elio, come venti anni fa, probabilmente ha senso. Dá il senso della nostra epoca, abbastanza bene. Persino i Marta sui Tubi alla fine non riescono a chiamarsi fuori dalla necessitá dell'enfasi-per-il gusto-dell'enfasi, e non suonano così “alternativi” rispetto al resto. Un alieno non avrebbe visto nessuna differenza ontologica sostanziale fra loro e i Negramaro. Che invece credo ci sia. Quindi Sanremo non dá spazio all'alternativa, ma la divora e la metabolizza secondo principi suoi. La annulla, la mortifica. Certo. Potrebbe non fregarcene un cazzo. Però un pò di amor patrio ci vuole, santo Iddio. Siamo la terra di Paolo Conte, di Battisti, di De Gregori, del primo Dalla. E poi di Modugno, Tenco e così via. Di Trovajoli, anche. Va bene che i tempi cambiano, ma quando si scrive un pezzo italiano, bisogna tenere presente che l'asta é a quel livello. Non ci si può sempre accontentare di passarci sotto bellamente, all'asta, che tanto bastano due moine e un buon ufficio stampa. Mirare alto. Poi magari fallire, certo. Ma almeno mirare alto. Farebbe bene». Ecco, tutto questo per dedicare qualche riga a chi invece in alto ha mirato e questa volta ha pure fatto centro. A proposito di canzone d’autore italiana, il nuovo disco dei Baustelle – “Fantasma”, uscito per strana coincidenza proprio quasi in concomitanza con il festival – suona davvero già come un grande classico (da affiancare a un Piero Ciampi, tanto per aggiungere un nome alla lista di Gramentieri), un concept sul trascorrere del tempo, un disco di pop orchestrale che ha pochi termini di paragone nella produzione italiana degli ultimi anni. I Baustelle hanno alle spalle una carriera ultradecennale e cinque dischi di pop-rock caratterizzato da testi colti e spiazzanti a fronte di un contenitore musicale che può essere definito, senza offesa, quasi giovanilistico (e in effetti di fan tra i ragazzini ne hanno sempre avuti). Con “Fantasma” lo scarto è invece evidente: i Baustelle assumono per la prima volta la direzione artistica e realizzano il classico lavoro della loro maturità. Le chitarre se ne vanno quasi e l’orchestra di 60 elementi che entra nel lavoro fa pensare almeno un po’ al palco dell’Ariston. Ecco come dovrebbe essere Sanremo. Come i Baustelle. Ma ovviamente non lo sarà mai.

lo! l e b è o Il ciel o con noi! scopril Domenica 24 Febbraio ore 10.30 Osservazione del sole (ingresso libero, cielo permettendo)

La terra vista dalla luna

Venerdì 22 Febbraio, ore 21 Osservazione della volta stellata

(Ingresso intero 5€ - Ingresso rodotto 2€)

(ingresso libero, cielo permettendo)

Martedì 26 Febbraio, ore 21 Claudio Balella

Per informazioni e prenotazioni: Planetario di Ravenna, Viale S. Baldini, 4/a - 48121 Ravenna sito: www.racine.ra.it/planet - email: info@arar.it

CinemaCity - Ravenna

• CINEMA •

Gangster Squad (Regia di Ruben Fleischer)

fer.: 17-20.35-22.45; sab.: 16-18.20-20.35-22.45; dom.: 15-17.10-20.35-22.45

CULTURA& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

Programmazione da giovedì 21 a mercoledì 27 febbraio

sab.: 20.40-22.30; dom.: 17-18.45-21.15

Ralph Spaccatutto (Regia di Rich Moore)

sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15

La bottega dei suicidi (Regia di Patrice Leconte)

Anna Karenina

lun.: p.u. 21.30

(Regia di Joe Wright)

fer.: 17-20.15-22.50; sab.: 16.30-20.15-22.50; dom.: 15-17.35-20.15-22.50

(Regia di Gus Van Sant)

Beautiful Creatures - La sedicesima luna

Europa - Faenza

(Regia di Joe Wright)

gio., ven., lun. e mer.: 17-20.30; sab.: 16-20.30; dom.: 17-20.30; mar.: p.u. 17

fer.: 20.15-22.40; sab.: 17.45-20.15-22.40; dom.: 15.10-17.45-20.15-22.40

(Regia di Richard LaGravenese)

fer.: 17.10-20.20-22.50; sab.: 16-20.20-22.50; dom.: 17.40-20.20-22.50

Warm Bodies

Beautiful Creatures - La sedicesima luna

(Regia di Jonathan Levine)

(Regia di Richard LaGravenese)

fer.: 17.35-20.30-22.35; sab.: 16-18.10-20.30-22.35; dom.: 15.30-17.35-20.30-22.35

Gambit

Lincoln (Regia di Steven Spielberg)

fer.: 20.15-22.45; sab.: 17.40-20.15-22.45; dom.: 15-17.40-20.15-22.45

(Regia di Michael Hoffman)

Cirque du Soleil 3D: Mondi lontani

Gambit

(Regia di Andrew Adamson)

(Regia di Michael Hoffman)

Proiezione in 3D: dom.: p.u. 15

fer.: 20.45-22.45; sab.: 17.45-20.45-22.45-00.45; dom.: 15.30-17.45-20.45-22.45

Broken City Pinocchio

(Regia di Allen Hughes)

gio., ven., mar. e mer.: 17.30-20.30; sab.: 16-18.10-20.30; dom.: 18.20-20.30; lun.: p.u. 17.30

(Regia di Enzo D'Alò)

sab.: 18-20; dom.: 15.30-17.30

Die Hard - Un buon giorno per morire Zero Dark Thirty

(Regia di John Moore)

(Regia di Kathryn Bigelow)

fer., sab. e dom.: p.u. 22.20

Zambezia

(Regia di Alessandro Siani)

dom.: 15-16.40

fer.: 20.30-22.40; sab.: 17.50-20.30-22.40-00.50; dom.: 15.40-17.50-20.30-22.40

The impossible fer. e sab.: p.u. 20.30; dom.: 15.10-20.30

fer.: 17.15-20.20; sab.: 16.15-18.20-20.20; dom.: 15.20-17.15-20.20

gio., ven., lun. e mer.: p.u. 21.20; sab.: p.u. 21.45; dom.: 18.20-21.20

fer.: 17.30-22.45; sab.: 16-22.45; dom.: 17.30-22.45

fer.: 17.05-20.30-22.35; sab.: 16.10-18.20-20.30-22.35; dom.: 15-17.05-20.30-22.35 (Regia di Alessandro Siani)

fer.: 17.20-20.30-22.45; sab.: 16-18.10-20.30-22.45; dom.: 15.30-17.40-20.30-22.45

ven. e mar.: p.u. 21; sab.: p.u. 21.15; dom.: 15-18-21

Gulliver - Alfonsine Un sapore di ruggine e ossa

(Regia di Jonathan Levine)

fer., sab. e dom.: p.u. 20.40

(Regia di Jacques Audiard)

gio. e ven.: p.u. 21.15

lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale inglese)

Zambezia Django Unchained

Quartet

(Regia di Wayne Thornley)

sab.: p.u. 17.30; dom.: 15-16.40

(Regia di Quentin Tarantino)

(Regia di Dustin Hoffmann)

sab., dom. e lun.: p.u. 21

fer., sab. e dom.: p.u. 22.50

The impossible Qualcosa nell’aria

Il principe abusivo

Warm Bodies

Flight (Regia di Robert Zemeckis)

Die Hard - Un buon giorno per morire (Regia di John Moore)

Django Unchained

(Regia di Kathryn Bigelow)

(Regia di Steven Spielberg)

(Regia di Enzo D'Alò)

San Rocco - Lugo (Regia di Quentin Tarantino)

Zero Dark Thirty

(Regia di Juan Antonio Bayona)

Lincoln

Pinocchio

gio., ven. sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 15.30-18.15-21

Il principe abusivo

(Regia di Wayne Thornley)

fer.: 17.20-20.30-22.30; sab.: 16.10-18.10-20.30-22.30; dom.: 15-17.20-20.30-22.30

fer.: 20.20-22.35; sab.: 18.10-20.20-22.35-00.45; dom.: 16-18.10-20.20-22.35

(Regia di Juan Antonio Bayona)

fer., sab. e dom.: p.u. 22.40

(Regia di Olivier Assayas)

mar.: p.u. 21

La parte degli angeli

The master

Jolly - Ravenna

Convento di San Francesco Bagnacavallo

(Regia di Paul Thomas Anderson)

(Regia di Ken Loach)

ven., sab. e dom.: p.u. 21.15

mar.: p.u. 21 (film in lingua originale)

Viva la libertà (Regia di Roberto Andò)

gio., ven., lun. e mer.: p.u. 22.45; sab.: 18.20-22.45; dom.: 15-22.45

Re della terra selvaggia fer. (escluso mer.) e sab.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21

Viva la libertà (Regia di Roberto Andò)

Cinedream - Faenza

Noi siamo infinito (Regia di Stephen Chbosky)

fer.: 17.15-20.30-22.30; sab.: 16-20-18.20-20.30-22.30; dom.: 15.20-17.20-20.30-22.30

Circolo Jolly - Russi

Sarti - Faenza

(Regia di Benh Zeitlin)

ven., sab., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16-18-21.15

Gangster Squad fer.: 20.20-22.40; sab.: 17.50-20.20-22.40-00.55; dom.: 15.30-17.50-20.20-22.40

Anna Karenina

Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220

Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033 Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358

CORRIERE ESPRESSO

FRECCIA TRICOLORE di Bruno Casadio

TAXI MERCI • Corriere espresso nazionale • Ritiro e consegne in giornata nelle province di RA-RN-FC-BO

Madonna dell’Albero (RA) Via Cella, 173 Tel. e Fax 0544.497563 Cell. 339.8299089

• Automezzi adibiti al trasporto medicinali e alimenti

Albo Imprese Artigiane n. 61494 Albo Autotrasportatori n. 4406261

dom.: p.u. 21

Il volto

Re della terra selvaggia

(Regia di Ingmar Bergman)

(Regia di Benh Zeitlin)

Promised Land

(Regia di Giuseppe Tornatore)

Sala Sarti - Cervia

Italia - Faenza

(Regia di Ruben Fleischer)

La migliore offerta

ven.: p.u. 21

gio., ven., mar. e mer.: p.u. 21.15; INFOCINEMA Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335 Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 S. Francesco Bagnacavallo, via Cadorna 14, tel. 348 9001663

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Circolo Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651 Sala Sarti Cervia, via XX Settembre 98, tel. 338 4384349

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MANGIARE& BERE

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

BEVANDE SALUTARI

Tisane, benessere per corpo e mente di Giorgia Lagosti In questi lunghi mesi invernali abbiamo letto molto spesso che le tisane aiutano a prevenire l’influenza, combattono i sintomi da raffreddamento, danno una mano per recuperare velocemente le energie dopo gli attacchi di virus e batteri e stimolano le difese immunitarie. Spesso ci hanno anche raccontato che conciliano il sonno, ci fanno ritrovare la calma e la concentrazione. Per comprendere però l’efficacia di erbe, radici e fiori, è importante capire esattamente di che cosa stiamo parlando. Una tisana è una soluzione acquosa estemporanea, un miscuglio di due o più piante di cui una è l’erba principale caratterizzata dalle proprietà che s'intendono sfruttare e a cui vengono attribuite doti terapeutiche (epatiche, depurative, digestive, sedative..) e le altre sono coadiuvanti o correttrici del gusto. Sono quindi dei preparati che sfruttano l'effetto solvente dell'acqua calda o fredda per estrarre sostanze medicamentose da fonti vegetali. È bene precisare però che, mentre le erbe principali e adiuvanti sono fattori indispensabili per la preparazione di una tisana, i complementi o costituens (erbe capaci di conferire un aspetto gradevole alla tisana) e i correttori del gusto o corrigens, che migliorano il sapore della bevanda, il più delle volte amara, hanno la funzione di ottimizzare le proprietà organolettiche della soluzione. Proprio per questo motivo non sono indispensabili. A onor del vero, a questo proposito va detto che c’è anche una seconda corrente di pensiero che sostiene che sia i correttori del gusto che i complementi contribuiscano a rafforzare l’efficacia della tisana e che quindi siano in grado di rendere biodisponibili, ovvero immediatamente utilizzabili dall’organismo, i principi attivi delle erbe medicamentose usate per realizzare le

pozioni. Passiamo ora all’aspetto pratico e vediamo i tre metodi attraverso i quali si prepara una tisana. L’infuso si realizza versando acqua bollente su una miscela di fiori, foglie e parti erbacee di una pianta. Dopo pochi minuti di riposo, mescolando di tanto in tanto, la bevanda è pronta. Il decotto, diversamente dall’infuso, è più adatto per

GUSTO

Si tratta di preparati che sfruttano l’effetto solvente dell’acqua calda o fredda per estrarre sostanze medicamentose da fonti vegetali estrarre componenti volatili (irrimediabilmente perduti con l'ebollizione) da tessuti teneri e delicati (fiori, foglie ed erbe aromatiche).Viene preparato portando a ebollizione le parti più dure delle piante, ovvero corteccia, legno, semi e radici opportunamente tagliate. Dopo aver messo la miscela in acqua fredda, si pone il tutto sul fuoco lasciando sobbollire per un paio di minuti. Prima di filtrare e bere, anche in questo caso, è consigliabile che la miscela riposi per un po’. Osservando questa piccola regola infatti, si ha possibilità di

giovare più a fondo dei principi attivi contenuti nelle piante. Il macerato, infine, si ottiene mettendo le erbe in acqua fredda, meglio se in un contenitore di vetro ben sigillato, e facendo riposare il tutto per un periodo di tempo che varia a seconda delle droghe che stiamo usando: da un giorno a diverse settimane. I residui (la feccia) andranno poi eliminati per filtrazione. Quest’ultimo metodo è utile quando la nostra miscela di erbe contiene alte percentuali di sostanze termolabili che andrebbero disperse con le alte temperature.

LA CONSERVA TENERE LE MISCELE AL BUIO E AL FRESCO E CONSUMARE L’INFUSO SUBITO

Z I O N E

In una erboristeria è necessario accertarsi della freschezza della miscela e della sua provenienza: droghe troppo vecchie o contaminate non sono certo utili ai fini terapeutici. Per lo stesso motivo è bene conservare le droghe acquistate in zone areate, fresche e prive di luce. I contenitori utilizzati per la preparazione delle tisane devono essere costituiti da materiale inerte (sconsigliate le casseruole smaltate o di metallo nudo). Una volta preparata, la tisana deve essere bevuta al più presto, in quanto la conservazione è limitata (massimo 24-48 ore) e dovrebbe avvenire per refrigerazione. Per aromatizzare le tisane è meglio evitare lo zucchero e preferire un cucchiaino di miele. L’alternativa è quella di aumentare, dietro consiglio dell'erborista, la percentuale di droghe aromatiche.

AL CIRCOLINO DEL PESCATORE Nicolò e Claudia con tutto lo staff e l’esperienza acquisita all’Osteria del Pescatore di San Michele, vi aspettano in una nuova veste al Circolino del Pescatore a Coccolia (RA). Il locale in stile rustico, risultato di una meticolosa e recentissima ristrutturazione, offre nei mesi più freddi un ambiente piacevolmente raffinato con un arredo gentile ed armonioso, diversamente, durante la stagione più calda, oltre a disporre di un ambiente interno climatizzato l’osteria offre ai propri ospiti la possibilità di pranzare o cenare all’aperto, nel piccolo parco adiacente all’ombra di meravigliosi tigli. La gestione familiare di Nicolò e Claudia assicura un’atmosfera piacevole e calorosa senza per questo rinunciare a quel “tocco di classe” che occorre nelle occasioni più “particolari”.

Via Ravegnana, 677 - Coccolia (RA) - Tel. 0544 534922 - www.osteriaalcircolino.it - www.osteriadelpescatore.com

un po’ di storia L’USO DI PIANTE CURATIVE RISALE A MIGLIAIA DI ANNI FA Nell’antichità l’uomo ha imparato a sfruttare le capacità medicinali delle piante osservando il comportamento degli animali: questi infatti hanno da sempre la capacità istintiva di riconoscere foglie, bacche e germogli capaci di guarire la febbre, di depurare l’organismo o di neutralizzare gli effetti di alcuni veleni. Le prime testimonianze di uso di piante medicinali a scopo curativo risalgono a varie migliaia di anni prima della nascita di Cristo. Molti secoli più tardi, furono gli studi compiuti dai monaci, dalle scuole mediche, come quella Salernitana, dalle farmacie e dalle università, che classificarono le erbe e le suddivisero a seconda della loro efficacia: il momento d’oro per l’indagine scientifica in campo erboristico e botanico fu l’Ottocento e proprio durante questi anni nacque a farmacognosia, la scienza che studia la validità terapeutica dei principi attivi contenuti in foglie, fiori, radici o corteccia delle piante.

IL PRANZO è adatto per brevi incontri di lavoro. Gustosi piatti del giorno a prezzi economici soddisfano anche i palati più esigenti. Pranzo 12.00 - 14.30 Cena 19.00 - 23.00 Chiuso tutto lunedì e martedì

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L’ A C Q U I S T O SUPERMARKET O ERBORISTERIA? DIPENDE DALLE ESIGENZE... I preparati per infusi disponibili nei supermercati permettono di ottenere tisane poco ricche di principi attivi e con scarso potere terapeutico, utili più che altro per sorseggiare qualcosa di gustoso o come alternativa a thè o caffè. Nelle erboristerie al contrario, è possibile acquistare le singole droghe o miscele già preparate ricevendo consigli personalizzati per ottenere ed assumere tisane dotate di maggior effetto terapeutico, ma anche, potenzialmente, di maggiori effetti collaterali. Per questo motivo è fondamentale richiedere dettagliate indicazioni sulle quantità di acqua e droghe da utilizzare nella preparazione della tisana, sulle modalità e tempi, nonché sulle dosi di assunzione. Tutti questi consigli vanno rispettati scrupolosamente. Allo stesso tempo è molto importante fornire all'erborista informazioni dettagliate sul proprio stato di salute (incluse eventuali allergie), sulle motivazioni per cui si richiede il suo intervento e sugli eventuali medicinali assunti contemporaneamente. Le erbe medicinali, infatti, non sono un gioco o una pozione miracolosa e vanno pertanto utilizzate esclusivamente sotto controllo di figure professionali qualificate, in base alle prescrizioni del medico e dei suoi collaboratori; solo in questo modo si potranno evitare rischi inutili sfruttando al meglio le virtù terapeutiche delle tisane. È pertanto buona norma evitare l'automedicazione.

MANGIARE& BERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

COSE BUONE DI CASA

MERCATO AGRICOLTORI

Un dolce per giorni gelidi: la super crostata di ricotta

Domenica 24 febbraio tornano in centro a Ravenna le bancarelle di Madra L'edizione 2013 di Madra - mostramercato agricolo domenicale Ravenna - prevede sei nuovi appuntamenti da febbraio a novembre 2013. Si comincia domenica 24 febbraio e poi si prosegue domenica 24 marzo, domenica 28 aprile, domenica 26 maggio - quando tornano per la terza volta I Giardini di Maggio - e infine, in conclusione, sono previsti i due appuntamenti autunnali, domenica 27 ottobre e domenica 24 novembre. La location è sempre quella delle vie Mario Gordini, Corrado Ricci e zone limitrofe, nel centro di Ravenna che diventa per l'occasione il Mercato degli Agricoltori: protagonisti i migliori prodotti di stagione della nostra campagna. L’iniziativa è delle Associazioni Agricole (CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri) mentre l’organizzazione è a cura di Tuttifrutti. A Madra collaborano Slow Food, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato e Cabina di Regia del Centro Storico di Ravenna.

MASTER OF FO MARZO ALLA SCOPERTA DEI VINI DI TUTTO IL MONDO ALL’OSTERIA DI PIAZZA NUOVA A BAGNACAVALLO

O D

Un viaggio attraverso le principali zone di produzione di vino, non solo italiane ma dell’intero glob. Sono i contenuti del terzo livello del master sul vino proposto dalle condotte Slow Food di Godo e Ravenna dal 6 al 27 marzo all’Osteria di Piazza Nuova di Bagnacavallo. L’assaggio di vini molto differenti tra loro per zona e vitigno di provenienza - aumenta il bagaglio della conoscenza degustativa e punta l’attenzione sulle diverse tecniche interpretative nella produzione di un vino, legate alla storia e alle tradizioni dei diversi territori. Le lezioni saranno tenute da Duccio Armenio e si terranno di mercoledì, il 6, il 13, il 20 e il 27 marzo alle 21. La quota di partecipazione CONDOTTE DI RAVENNA e GODO è di 160 euro (150 per chi ha meno di 30 anni) e le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio. Per partecipare è necessario essere soci di Slow Food. Per i nuovi iscritti ai master che non sono soci Slow Food la prima tessera associativa costerà 25 euro anziché 58. Per i nuovi iscritti ai master che non sono soci Slow Food e hanno meno di 30 anni la quota associativa è di 10 euro. I partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e avranno diritto ad avere in omaggio il libro “Guida ai vitigni del mondo”. Per le iscrizioni a Ravenna: I Grisi (via Rava 6/8, tel. 0544 404680); La Luna di Pane (via Port’Aurea 16, tel. 0544 213751). Info e prenotazioni 347 9564551 - slowfoodravenna@gmail.com.

a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT

Questa settimana vi propongo un dolce eccezionalmente gustoso e nutriente per “riscaldare” i giorni più freddi d’inverno. Le previsioni dicono che nel fine settimana potrebbe nevicare... Ecco allora la Super crostata di ricotta Ingredienti per la pasta frolla: farina gr. 120, fecola gr. 120, zucchero gr. 70, burro morbido gr. 160; 2 tuorli d’uovo, una scorza di limone grattugiata. Preparazione: impastare le due farine con il burro, fare un cratere e mettere zucchero, tuorli e scorza di limone, impastare velocemente e mettere in frigorifero per almeno un paio di ore. Ingredienti per il ripieno: ricotta sopraffina gr. 300, tre tuorli d’uovo (ma conservate gli albumi), tre cucchiai di zucchero, un pizzico abbondante di cannella e una dose di crema. Preparazione: mescolare tutto insieme in una ciotola. Intanto fate una crema con due tuorli, un cucchiaio di farina, un cucchiaio di zucchero e un bicchiere di latte intero. Quando la crema è cotta lasciatela raffreddare e poi unitela al composto di ricotta. Mescolando tutto insieme, unite anche 80 gr. di cedro candido a cubetti e 80 gr. di arancio candito tritato. Per ultimo montate a neve i tre albumi e uniteli sempre al composto. Composizione del dolce: disponete una tortiera dal bordo sganciabile e imburratela. Prendete la pasta frolla e stendetela in forma di disco abbastanza sottile con cui rivestire il fondo e i bordi della tortiera poi rovesciate il composto. Tagliate con la rotella dentata la pasta in eccesso e fate delle striscie che metterete sul composto. Pennellate con albume. Cuocete a 180 gradi per circa 50 - 60 minuti. Dopo averla tolta dal forno aspettate che si raffreddi un po' poi fatele scivolare su una gratella affinché' perda l'umidità. Quando è completamente fredda appoggiatela su un piatto di portata e spolveratela di zucchero a velo vanigliato.

dal martedì al sabato dalle 5,00 alle 13,30 dalle 16,30 alle 19,00

Via Garigliano, 19 Ravenna Tel. 0544 67503

Erboristeria Oggettistica

GLI STAPPATI

Augusto, il Burson dei Poderi Morini, robusto e ruvido ma gradevole di FABIO

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Da uve “Longanesi” e dopo quindici mesi di maturazione in botte di legno – tonneaux – e un affinamento di diciotto mesi in bottiglia nasce “Augusto”, il “Burson” dei “Poderi Morini”. L’annata 2008 conserva un aspetto giovane che si riflette nella vivacità e intensità del colore. Un naso cui serve ancora tempo per distendersi e per meglio esprimersi. Frutto e spezie ancora in evoluzione e anticipi di erbe aromatiche. Bocca di agile freschezza acida, contratta da un tannino che non lascia spazio a molte riflessioni. Finale di erbe aromatiche e sentori di affumicato. Un vino che mi è piaciuto per la robustezza non eccessiva e per quella ruvidità tutta romagnola. Tendenza a migliorare.

Azienda Agricola TESTA

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Vendita diretta carne fresca, stagionati e arrosti

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La nostra azienda si occupa dell’allevamento di maiali; abbiamo un laboratorio dove trasformiamo la carne derivata dalla macellazione dei nostri animali e la vendiamo nel negozio annesso al laboratorio. Abbiamo carne fresca, salumi stagionati tipici e la possibilità di preparare porchette e arrosti per feste, ritrovi, cene... su prenotazione. Siamo anche nel circuito delle fattorie didattiche. i l n e g o z i o è A P E R T O d a l M E R C O L E D Ì a l S A B AT O d a l l e 9 a l l e 1 2 . 3 0 e d a l l e 1 5 a l l e 1 9

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SOCIETÀ& TEMPO LIBERO

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

TRA SPIAGGIA E MARE RAVENNA via Pola 14 tel. 0544.420256 fax 0544.590928 Stella d’oro C.O.N.I. al merito sportivo

ASD EDERA RAVENNA BOXE presso Palestra Angelo Costa piazza Caduti sul Lavoro 1 - Zona Ippodromo

Continuano i corsi dilettantistici amatoriali femminili e maschili curati da tecnici qualificati Per informazioni 338.6018135 dalle 17 alle 20

Cacciatori di onde e di storie Dal 1994 in città una rivista che racconta il surf da tutto il mondo A caccia di onde e di storie, in giro per il mondo da vent’anni. Emiliano Mazzoni vive così. Come lui altri due ravennati: sono i tre di Surf News Magazine, più che una rivista una sorta di autorità nel settore nata a Ravenna nel 1994. Con la tavola sotto braccio sono andati a scoprire gli angoli del pianeta dove nessuno era mai stato a cavalcare il mare. «Si fanno ricerche per raccogliere informazioni sulle zone: il clima, le mareggiate, la conformazione dei fondali e della costa. E poi si pianifica il viaggio. Molte volte siamo arrivati in punti in cui nessuno aveva mai visto qualcuno fare surf». Così nasceva il reportage per il bimestrale cercando di raccontare non solo l’esperienza sportiva ma anche il contesto. «Abbiamo sempre cercato di dare un taglio più ampio ai nostri servizi, raccontanto l’ambiente e le persone dei posti in cui siamo stati». A fondare Surf News furono Andrea Tazzari, Lodovico Baroncelli e Angelo Manca. Poi arrivarono Mazzoni e Nicola Zanella. Anche la costa ravennate dagli anni Ottanta ha i suoi primi surfisti. In principio il pioniere fu proprio Baroncelli. Poi a Punta Marina arrivò Danger, il primo negozio dedicato al surf e agli sport con la tavola (di skateboard parleremo nei prossimi numeri): «Era diventato il punto di riferimento per tutti, anche per il mondo skate». Lo stesso Mazzoni ha cominciato correndo sull’asfalto, con le ruote sotto la tavola. Oggi sono più o meno un paio di centinaia i ravennati che hanno una tavola da surf, «non tutti vanno in mare regolarmente». Molti viaggiano per surf. Ma chi resta nelle acque di casa propria? «Ci sono tre spot interessanti sulla nostra costa, variano in base ai venti e alle stagio-

SPORT

Sopra due surfer entrano in acqua a Casal Borsetti sotto la neve, a destra nei pressi della foce del Lamone a Marina Romea, sotto Marina di Ravenna. Foto Mazzoni

ni. A Marina Romea, vicino alla foce del Lamone, a Lido di Dante e a Marina di Ravenna sulla diga». C’è bisogno di onde e mare grosso: «Per forza di cose quindi il periodo migliore è l’inverno quando la frequenza delle mareggiate è più alta». Il primo giorno di novembre del 2012 se lo ricorderanno a lungo: «Quella è stata epica». Uscire in mare al momento giusto però oggi è diventato più facile. Merito di internet. Sì, il web per

Marina Romea, Lido di Dante e la diga foranea i punti migliori Circa duecento i ravennati che salgono su una tavola

surfare. «Oggi su qualunque telefonino puoi vedere le previsioni meteo. La percentuale di previsione positiva sui prossimi tre o quattro giorni è altissima ma si possono prevedere anche eventi più avanti. E poi una serie di strumenti di misurazione che aiutano molto. Ad esempio si possono leggere i dati delle boe ondametriche: quando c’è vento da nord si tiene osservata quella di Trieste per sapere quando si muovono

SOCIETÀ& TEMPO LIBERO

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

L’ANGOLO DELL’ESPERTO

IL NEVONE 2012

Il giorno in cui la città di mare si ritrovò pista da snowboard

Il controllo della postura per prevenire disturbi nell’attività di

Una volta il nonno ha sciato alla Rocca Brancaleone e sull’argine del fiume. Arriverà un giorno in cui qualcuno racconterà questa storia ai nipotini. Perché un anno fa è successo davvero ed è stato qualcosa che nessuno poteva immaginare. Complice la nevicata entrata nella storia delle nevicate ravennati, la città si è riscoperta come uno snowpark a metà tra l’urbano e il rurale. E sono stati davvero molti i giovani che sono corsi dall’unico negozio della città che noleggia tavole da snow per esibirsi sui dislivelli imbiancati. Ne è nato addirittura un concorso fotografico: è stato proprio il negozio Limbo Azul a lanciare l’idea online (in alto lo scatto vincitrice della categoria Best foto realizzata da Mirko Pezzi, rider Mario Di Liddo, sotto la foto best Rider con Thomas Pilani immortalato da Andrea Fiumana).

verso il nostro punto. Poi ci sono le webcam che ti mostrano in tempo reale le condizioni. Insomma, se penso che una volta noi avevamo solo le previsioni di Rai Uno e il passaparola...». Una volta era anche lo stesso tempo in cui il surf era più stile di vita e meno fenomeno turistico: «È diventato di moda. Le agenzie turistiche ti vendono il pacchetto completo: in Marocco una settimana in albergo con lezioni dell’istruttore.

Poi la gente torna in Italia e ti saluta agitando pollice e mignolo (il cosiddetto shaka brah, ndr)». A Ravenna il popolo della tavola però ha sempre avuto un’età matura: «Per arrivare al mare serve un’auto, non puoi caricare la tavola sul motorino. Questo ci ha evitato un po’ di stereotipi. Non tutti: qualcuno che si tinge i capelli di biondo perché ha visto Un mercoledì da leoni lo trovi...». Andrea Alberizia

LORENZO BALDINI*

Tutti i giorni si presentano ai nostri studi medici atleti di vari sport con lesioni muscolari acute o croniche, distorsioni, dolori articolari da sovraccarico, mialgie. La posturologia è quella scienza che si occupa della posizione del nostro corpo, della posizione nei movimenti usuali di tutti i giorni e nel gesto tecnico sportivo specifico, di quell’equilibrio necessario che regola le varie parti mobili del nostro corpo controllate nel movimento dai muscoli. Oggi grazie all'evoluzione della tecnologia abbiamo la possibilità di valutazioni posturali statiche e dinamiche con la risoluzione di problemi importanti non solo per atleti ma anche per la persona comune che lavora e fa sport per divertimento. Individuare in un atleta, o in una persona che si impegna nel proprio lavoro, una alterazione di postura equivale a iniziare una prevenzione primaria o secondaria alle patologia da uso e/o sovraccarico. Nel caso di traumi, risolta la fase necessaria per calmare il dolore acuto, inizia la prima fase riabilitativa con mobilizzazioni articolari, contrazioni isometriche che ripropongono la tensione e la stabilizzazione articolare alla quale si aggiunge il controllo propriocettivo articolare. Da questa fase si evolve verso un potenziamento dinamico e una riprogrammazione del sistema propriocettivo periferico. Valutare la postura globalmente significa identificare dei parametri che noi intendiamo normali ma che in realtà non hanno valori indiscutibili ma specifici perché ogni atleta identifica un gesto tecnico sportivo in seguito ad engrammi già programmati in sede centrale cui i nostri effettori (arti, muscoli articolazioni) obbediscono. Migliore è l'equilibrio, l'armonia, maggiore è la velocità, minore è il consumo metabolico, migliore è la resistenza alla forza: massimo risultato con il minimo sforzo. Difetti dell'appoggio del piede ci fanno capire quali saranno i problemi a seconda dell'attività. Il vagismo o il varismo delle ginocchia, la rotazione interna ed esterna delle anche, provocano per esempio difetti delle corsa o in bicicletta. Un’alterazione della posizione del bacino provoca dolore alle gambe e alla schiena. Alterazione delle curva del rachide e lordosi accentuate portano a dolori lombari dorsali, cervicali, in sede toracica e addominale. Problematiche e patologie di organi interni portano a squilibri a carico del tronco e/o metaboliche che lasciano un segno disfunzionale evidente. Patologie oculari, dell'apparato uditivo e/o vestibolare proprio perché sono all'estremità del pendolo che ha come base i piedi possono essere modeste provocando una alterazione dei parametri posturali con conseguenze infiammatorie e quindi di dolore. Il medico dello sport, in collaborazione con altre figure indispensabili quali i vari specialisti delle patologie in atto (oculista, ortodonzista, otorino, odontoiatra, ortopedico, fisiatria, gastroenterologo, cardiologo. ecc.), il laureato in scienze motorie, l'optometrista, il fisioterapista ,il podologo, l'osteopata , il chiropratico ha sicuramente un’arma in più per raggiungere l'obiettivo finale che è il benessere psicofisico o wellness.

Giovedì 21 Febbraio La Romagna e suoi vini in degustrazione Giovedì 28 Febbraio Il gusto del mare d’inverno Chef Matteo Salbaroli

via Marabina 133, Lido di Dante tel. 0544.473566 cell 377.5313333 www.latrattoriaravenna.it

*specialista in medicina dello sport, presidente dell’associazioe medico sportivo di Ravenna e responsabile dell’unità operativa di Posturologia al centro Olympus

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SALUTE& BENESSERE

giovedì 21 febbraio 2013 | RAVENNA& DINTORNI

FARMACIE COMUNALI

Pelle, mani, labbra: addio secchezza I consigli per difendersi dai danni del freddo e della disidratazione Predisposizione, condizioni atmosferiche e di lavoro, situazioni fisiche: sono diversi i fattori che possono influire sulla secchezza di pelle, labbra e mani. Si danneggia lo strato protettivo esterno della cute che diventa screpolata, arrossata e pruriginosa. Per capirne meglio i meccanismi, le cause e i rimedi abbiamo sentito la dottoressa Licia Martini, farmacista collaboratrice alla Farmacia comunale di Alfonsine. Quali sono le cause della pelle secca? «Le condizioni atmosferiche sono in grado di ridurre in modo evidente la presenza di sostanze lipidiche nello strato corneo, il più esterno della cute. Questa diventa disidratata, meno elastica e riduce la sua capacità di proteggere e trattenere l’acqua negli strati sottostanti. In particolare freddo e vento causano una vasocostrizione e di conseguenza un minor apporto di nutrimento. La pelle rallenta i processi di rigenerazione e di produzione del film idrolipidico che mantiene l’idratazione. Inaridiscono la cute anche lavaggi frequenti, smog, polveri, permanenza in ambienti con impianti di condizionamento che riducono la presenza di umidità, a volte anche l’uso di profumi alcolici e cosmetici non ipoallergenici, infine i detersivi». Come curare la pelle secca? «È bene cominciare con l’adottare comportamenti mirati a ridurre l’azione degli agenti disidratanti diminuendo la frequenza di lavaggi nelle aree interessate, uti-

«Le screpolature sono minuscole piaghette dovute a variazioni di concentrazioni di collagene ed elastina che conferiscono mancanza di elasticità alla pelle. Le scelte alimentari influiscono su questa condizione quindi è bene arricchire la dieta quotidiana di frutta e verdura assicurando all’organismo una giusta dose di vitamine e minerali, prediligendo alimenti ricchi in ferro, riboflavina, niacina e vitamina E. Bere almeno un litro di acqua al giorno

Alla pelle serve un’alimentazione ricca di vitamine Licia Martini, farmacista, collaboratrice alla farmacia comunale di Alfonsine

lizzando saponi che rispettino il pH fisiologico e siano arricchiti di sostanze oleose. Gli oli modulano l’azione detergente del sapone stesso e ne diminuiscono l’azione sgrassante lasciando la pelle morbida ed idratata fornendo una barriera protettiva. Per ripristinare la componente idrica della pelle le varie formulazioni in commercio contengono glicerina, sorbitolo, acido ialuronico, pectine, mucillagini e possono essere impreziosite con calendula e iperico adatte a guarire eventuali fessurazioni o piccole ragadi. I prodotti più recenti sono unguenti autoidratanti la cui formulazione contiene sostanze capaci non solo di limitare la perdita transdermica di

acqua, ma anche di richiamare in superficie l’acqua presente più in profondità nella cute favorendo il processo di reidratazione. Maggior attenzione va rivolta alla pelle dell’anziano. Questa tende a produrre meno lipidi, ed è bene utilizzare prodotti che allevino l'irritazione, idratino e favoriscano la funzione barriera cutanea. In farmacia sapremo consigliare trattamenti eutrofici più idonei». Quando è il caso di consultare un dermatologo? «Nei casi in cui la condizione di secchezza della pelle sia presente in modo costante e per periodi prolungati». Perché le labbra si screpolano?

lontano dai pasti. Le screpolature dovute a carenze alimentari si presentano con maggior frequenza nei bambini dato che si tratta di soggetti più deboli dal punto di vista nutrizionale. Un’attenzione particolare la devono avere anche le donne in gravidanza che possono incorrere in una carenza vitaminica, ad esempio di vitamina C che è essenziale per mantenere l’elasticità della pelle. Anche i fattori climatici possono essere considerati una delle principali cause delle screpolature delle labbra, sia in estate e sia in inverno. Per questo è importante proteggerle adeguatamente con lipogel o balsami nutritivi e riparatori che idratino e favoriscano la funzione barriera cutanea, siano antiossidanti e che in definitiva contengano bisa-

SALUTE

bololo, tocoferil acetato e vitamina E». Mani screpolate, che fare? «Il trattamento cosmetico per migliorare il loro aspetto prevede l’applicazione di più prodotti ad azione specifica. La scelta dei cosmetici giusti non deve essere indirizzata semplicemente verso creme idratanti e ammorbidenti. La cura delle mani screpolate deve iniziare già dalla detersione. Da preferire saponi e detergenti delicati, a pH neutro, meglio ancora se impreziositi con principi attivi nutrienti e protettivi. Le creme emollienti, idratanti e nutrienti dovrebbero essere distribuite sulle mani più volte al giorno, soprattutto prima di uscire di casa e prima di coricarsi per il riposo notturno. Le “creme da giorno” per le mani screpolate devono assorbirsi velocemente per evitare che l’untuosità residua ostacoli i movimenti e le normali azioni quotidiane; le “creme da notte”, invece, è meglio che contengano prodotti oleosi e profondamente nutrienti. Da scartare le creme troppo profumate che possono irritare la pelle o favorire fenomeni allergici». Claudia Graziani

SALUTE& BENESSERE

RAVENNA& DINTORNI | giovedì 21 febbraio 2013

INFORMAZIONE MEDICA

CENTRO IPERBARICO

Martina, 9 anni e una nuova vita, grazie alla terapia con l’ossigeno

Il dottore Pasquale Longobardi, direttore del Centro. In basso a sinistra, la piccola Martina.

La storia della piccola paziente nelle parole di nonna Annamaria Pubblichiamo dal blog del sito internet del Centro Iperbarico di Ravenna la storia di Martina, una bimba di 9 anni affetta da paralisi cerebrale infantile con sindrome distonica. Dal 2008 Martina segue un percorso di terapia iperbarica e in questi quattro anni è migliorata sia a livello motorio che nell’autonomia con cui svolge le attività quotidiane. E proprio l’11 gennaio scorso l’esito del PET-TC, che permette di valutare la funzione delle cellule e studiare la struttura degli organi, ha dimostrato che le lesioni alla corteccia cerebrale di Martina sono guarite. Martina è la prima persona affetta da paralisi cerebrale che ottiene un risultato simile. Per conoscere la sua storia più da vicino abbiamo intervistato la nonna Annamaria. Ciao Annamaria, vuoi raccontarci da cosa è stato provocato il danno cerebrale di Martina? «Martina è nata tremando. Inizialmente la causa sembrava lo sbalzo di temperatura subito nella nascita, ma dopo alcuni accertamenti la diagnosi è stata quella di paralisi cerebrale: durante il travaglio ha bevuto del liquido amniotico che le ha provocato una convulsione, causa della paralisi». Quali cure ha seguito Martina da quel momento? «Martina ha iniziato le cure solo nel 2007 perché in Italia non sono previste cure riabilitative per i bambini con queste malattie. Quando Martina aveva già quattro anni, ho saputo che nel nord Europa i bambini con queste patologie vengono trattati con il metodo Adeli, una ginnastica intensiva che ha lo scopo di distendere muscoli e nervi. Da quel momento io e Martina siamo state 12 volte in Slovacchia e 3 in Polonia per fare cicli di questa terapia, ciascuno della durata di due settimane. I risultati sono straordinari, purtroppo però da marzo 2012 abbiamo dovuto sospendere i viaggi all’estero perché Martina aveva bisogno di fare logopedia e dato che tutte le spese sono a carico

nostro abbiamo dovuto fare delle scelte». Come siete arrivate al Centro Iperbarico di Ravenna? «Il trattamento che Martina faceva in Slovacchia prevede anche la respirazione di ossigeno puro, per questo all’inizio avevo pensato di acquistare bombole di ossigeno per continuare la terapia anche a casa: mi sono rivolta al Centro Iperbarico di Ravenna e abbiamo conosciuto il dottor Longobardi che dopo aver studiato il caso di Martina ha avviato un percorso che prevede due settimane di camera iperbarica ogni tre mesi. Questa unito alla fisioterapia e ai cicli di cura con il metodo Adeli stanno cambiando la vita di Martina». Come è cambiata la vita di Martina? «Prima viveva solo per terra, strisciava, aveva le dita chiuse in un pugno. Ora mangia da sola, si lava, lavora al computer e a scuola è bravissima. Sappiamo che non potremo mai vederla correre nel parco con gli altri bambini, ma noi vogliamo darle dignità e migliorarle la qualità della vita. Per ora i risultati sono tantissimi, anche la PET ha dimostrato che i miglioramenti ci sono: le lesioni nel cervello di Martina sono sparite. È stata una grande soddisfazione condivisa dal dottor Longobardi che si è impegnato così tanto per noi: tutto questo è stato possibile solo grazie al suo aiuto». So che ora sta lottando per dare questa possibilità anche ad altri bambini «Sì, non pensavo fosse giusto che solo Martina fosse così fortunata quindi con il dottor Longobardi abbiamo deciso di dare la possibilità di fare terapia iperbarica anche ad altre persone con gli stessi problemi. Ho aperto anche un sito in cui racconto la storia di Martina www.ilvolodimartina.com e tantissime mamme da tutta Italia mi stanno contattando per i loro bambini». Come si trova Martina al Centro Iperbarico? Qui si sente davvero a casa. È diventata la mascotte del Centro: quando arriva parte e se ne va in giro a salutare tutti, ogni volta mi tocca andare a cercarla. Da qualche mese al Centro c’è anche un altro bimbo con la stessa patologia di Martina e anche lui si trova benissimo. Sono molto felice che oggi tante persone possano avere questa possibilità». Centro Iperbarico di Ravenna Srl Via A. Torre 3 - 48124 Ravenna - tel. 0544 500152 info@iperbaricoravenna.it www.iperbaricoravennablog.it

Comune di Ravenna

Il ruolo dell’Architettura contemporanea

Ciclo di conferenze organizzate e promosse dal Gruppo Ravimm - Le Cantine di Palazzo Rava, in collaborazione con la rivista dell’abitare TrovaCasa Premium (edizioni Reclam), con il patrocinio del Comune di Ravenna e Ravenna 2019 Coordinatore Emilio Rambelli

Giovedì 21 febbraio - ore 21 Filippo Pambianco parlerà di Studio G.V. Consuegra - Siviglia Le Cantine di Palazzo Rava Ravenna - via di Roma 117 Info: Ilaria Siboni - siboni.ilaria@gmail.com - Cell. 338 1584910

MERLINO E IL DESTINO ARIETE Una bella Venere in sestile giovedì e venerdì vi restituisce vivacità e grinta per sfruttare ogni possibilità di successo in un periodo che, diciamolo, vi ha adagiato gli zebedei per terra, come uno stuoino di bambù. Per fornicare, però, c’è tempo, entro la primavera o, forse, un po’ prima. TORO Sabato e domenica saranno le giornate più difficili: Venere è a little stort, e non si escludono sfigolagne querulo-zitellesche con i familiari. Be quiet please! E non vivisezionate con una motosega chiunque non vi darà le risposte che volete. Bene l’amore, ma il sudombelico vittimizza. GEMELLI Nel fine settimana una Venere burlesque vi renderà sufficientemente audaci da risollevare il morale e qualcos’altro del partner. Anche nel lavoro la triade Venere, Giove e Urano vi permette di guadagnare riconoscimenti, punti immagine e, cosa che non guasta visto i tempi, i sospirati quattrini. CANCRO Con la Luna nel segno fino a venerdì avete grinta e faccia di glutei per farvi assumere e ampliare il giro di business. E anche se l’amore è come l’effetto prugna cotta senza osso, il sudombelico si produce in suggestioni di orgoglio e di rigoglio. Non necessariamente col partner di sempre. LEONE Con la Luna nel segno da venerdì, l’umore perde i modi sussiegosi del gorilla incacchioso. È il momento giusto per fare il punto della situazione lavorativa senza chiudere le dita dei colleghi nella porta. Nel fine settimana bene l’amore, ma il linguaggio del corpo difetta. Uscite con gli amici. VERGINE Sul lavoro va meglio, sempre che vi sforziate di relazionarvi con colleghi e collaboratori senza la spensieratezza delle zitelle affette da meteorismo intestinale. Lo stesso dicasi nel rapporto col partner, per chi non ce l’ha, invece, meglio amarsi da soli in attesa di incontri migliori. BILANCIA Fino a venerdì il morale cala, il lavoro stressa e con il partner potreste comportarvi come cinghiali con le ragadi anali. Ma da sabato recuperate, evitando di sprigionare troppo vigore fisico contro le rotule di chi vi sta intorno. Col partner scoprirete di avere ancora una discreta dose di ormoni. SCORPIONE Ora che Sole, Marte, Mercurio e Nettuno sono in splendido trigono, l’umore si riprende, l’autostima pure, e nel lavoro sviluppate idee e progetti fortunati. Approfittatene per condurre affari vantaggiosi, aprirvi alla vita sociale e a quella suina, che riserva profferte a dir poco promozionali. SAGITTARIO Da venerdì grazie a una Venere amica avrete energie per agire. Sul lavoro o in famiglia, però, cercate di non lanciare critiche come in campagna elettorale e non praticate sacrifici umani. Se l’amor è in caduta come il Monte dei Paschi di Siena, il sudombelico è in salita. Meglio che niente. CAPRICORNO Sul lavoro procedete come treni giapponesi: rapidi, puntuali e sicuri. In amore, invece, assomigliate più ai treni italiani, in ritardo, se non addirittura soppressi per mancanza di capotreni. Insomma, comunicate poco e il partner non gradisce. Urge fare quello che vi riesce meglio. Fornicare! ACQUARIO Dopo alcune giornate un po’ antipatiche, da venerdì certi rigurgiti di stress sembrano sciogliersi nell’ottimismo, anche perché successo e denaro hanno il potere di lenire parecchie pene. Nel fine settimana ottime possibilità di ampliare il suins-business per i singles, ma anche per i fedifraghi. PESCI Con Sole, Mercurio, Marte e Nettuno abbrancati al vostro segno, voi ritrovate buonumore e ottimismo. Ma non fatevi suggestionare dagli sbalzi d’umore vostri e di chi vi sta intorno, soprattutto venerdì e sabato a rischio di abbagli. L’amore c’è ed il sex vi massaggia come escort.

INFORMAZIONE PROMOZIONALE

Dentiera addio!

L’arte di creare un sorriso

da oggi c’è il Toronto Bridge Tecnica innovativa che, mediante l'inserimento di pochi impianti, permette di posizionare nel cavo orale protesi avvitate Ai giorni nostri si sono sviluppate delle tecniche innovative che, mediante l'inserimento di pochi impianti, permettono di posizionare nel cavo orale delle protesi avvitate. In cosa consiste questa tecnica? Toronto Bridge, questo il suo nome, consiste nell'inserire alcuni impianti, minimo 4, nell'arcata superiore o in quella inferiore. Su di essi viene avvitata una protesi che garantisce al paziente una stabilità e una comodità simile a quelle dei propri denti. Dopo aver eseguito una tac, si costruisce, mediante un apposito software, una mascherina che guida l’operatore nell’inserimento degli impianti, che possono essere posizionati senza effettuare tagli. Attraverso l'utilizzo di perni provvisori, precedentemente preparati in laboratorio, possiamo recuperare tanto l’estetica quanto la funzione masticatoria, e la guarigione dei tessuti è più rapida. Dopo circa 4/6 mesi si passa alla fase conclusiva, cioè alla costruzione della protesi Toronto Bridge definitiva. Quest’ultima viene realizzata su una struttura portante in metallo, sulla quale verranno modellati i denti definitivi. Quali sono i vantaggi della Toronto Bridge? La protesi rimane fissata agli impianti e quindi non si toglie, si riesce ad ottenere un’estetica elevata, la masticazione avviene come i denti naturali, l'igiene si effettua con la massima facilità. Quanto tempo occorre al dentista per portare a termine il lavoro? Il paziente non esce mai dallo studio senza denti, particolare importante sia per l’estetica sia per poter mangiare, cosa che può essere fatta già nella stessa giornata senza problemi. A chi consiglia questa tecnica? A tutti coloro che vogliono tornare a sorridere senza il probema di perdere la protesi e a tutti coloro che vogliono ritornare a mangiare come quando avevano i propri denti.

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INFORMAZIONI& SERVIZI

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Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Dom

Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica)

Mediocre

Scadente

Pessima

L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it

Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it

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Domenica 24 febbraio Comunale 4, via Nicolodi 21 - tel. 0544 421112; Del Portico, via Corrado Ricci 17 - tel. 0544 212614; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.

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Lido Adriano - via T. Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950

A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it

GINNASTICA RITMICA

Il 23 e 24 febbraio il congresso regionale

Rhythmic Ravenna conquista cinque podi

Il 23 e 24 febbraio, con il congresso che si terrà all’Hotel Raffaello di Modena, la Uisp Emilia-Romagna concluderà il lungo percorso di rinnovamento delle cariche con l’elezione del consiglio regionale e del nuovo presidente. Aprirà i lavori alle 10.30 del sabato una tavola rotonda dal titolo “Nel territorio dello sport sociale”, cui parteciperanno rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali, con la presenza anche di Carlo Paris, giornalista di Rai Sport che, nel giugno scorso, seguì gli europei con chi viveva nelle tendopoli. Sull’importanza dello sport sociale, anche in relazione al sisma, interverranno Teresa Marzocchi, assessore alle politiche sociali della Regione EmiliaRomagna, Stefano Vaccari, ex assessore allo sport della Provincia di Modena, Federico Chellini di Save The Children e tre associazioni sportive di Ferrara, Modena e Reggio Emilia oltre a Filippo Fossati, attuale presidente Uisp e candidato in Toscana per la Camera dei Deputati. Il congresso si caratterizzerà poi per la sostenibilità ambientale certificato dal bollo “Eventi Sostenibili® Icea”, conferito dalla società Punto 3 srl. I due giorni modenesi segnano un’altra tappa del percorso congressuale Uisp che, apertosi nel settembre 2012 con il rinnovamento delle cariche dirigenziali delle Leghe e degli undici comitati territoriali della regione, si concluderà con il 17° congresso nazionale del 12, 13 e 14 aprile. Sarà anche la fine dell’esperienza a capo della Uisp regionale di Vincenzo Manco, candidato per la presidenza nazionale. Al suo posto uno tra Mauro Rozzi e Paola Lanzon, rispettivamente ex presidente del comitato di Reggio Emilia e presidente di quello di Imola-Faenza. Il materiale grafico del Congresso è disponibile on-line al seguente indirizzo: http://www.uisp.it/emiliaromagna/files/principale/Immagini/2013/Materiale_grafico_congresso_Uisp_E-R.rar

Questo il bottino della Rhythmic Ravenna alla prima prova del campionato regionale Uisp (3a e 4a categoria), svoltosi sabato 16 e domenica 17 febbraio a Bologna. Due ori, un argento e due bronzi per le ginnaste ravennati rispettivamente conquistati da: Ferri Margherita, Mandich Giulia ed Eleonora Vitali nel collettivo a corpo libero e Morelli Chiara nella 3a categoria Junior palla; Alimonti Erika nella 3a categoria Senior fune; ancora Morelli Chiara nella 3a categoria Junior cerchio e la coppia Alimonti-Zannoni (palla-nastro). Ottimi i piazzamenti delle altre ginnaste in gara di seguito riportati: 6a classificata Alice Sansovini (3a categoria allieve palla), Ferri Margherita e Mandich Giulia (4a categoria allieve) rispettivamente 5a e 6a, 5a Mazzotti Gaia (3a cat. senior cerchio e nastro), 6a Zannoni Arianna (3a cat. Senior palla), 5a Vitali Matilde (3a cat. Junior cerchio), 5a Mazzotti Giulia (3a cat. junior palla), 6a Martelli Alessandra (3a cat. junior clavette).

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calcio uisp Terza giornata di ritorno Campionato Seniores Amatori Villanova - Timida Club 1-1; Cral E Mattei - Gs Bruno Rossi 1-3; Casa Dell’amicizia - Pol Camerlona 0-0; Asd Punta Marina Terme-Az Football 2003 1-0; Riposa: Pol Rapid San Bartolo Classifica Asd Punta Marina Terme 21; Amatori Villanova 16; Gs Bruno Rossi 15; Timida Club 15; Casa Dell’amicizia 15; Az Football 2003 15; Pol Rapid San Bartolo 13; Pol Camerlona; 11; Cral E Mattei 2. Terza giornata di ritorno Campionato Amatori Asd Bizantina - Real Piangipane 1-1; Real Piangipane - Rajax 1-1; Trattoria Cà Rossi - Gs Romagna 1-1; Asd Bizantina - Us Savarna Asd 0-1; Lido Adriano - Gs Lamone 9-1; Asd Audace Balsera Costruzioni - Bar Pontino Asd 4-0. Classifica Bar Pontino Asd 25; Asd Audace 23; Asd Bizantina 20; Trattoria Cà Rossi 20; Us Savarna Asd 18; Real Piangipane 15; Gs Romagna 14; Rajax 12; Lido Adriano 11; Gs Lamone 3.

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LONG WEEK END IN VAL DI FASSA Lo Sci Club Ravenna, associazione affiliata presso la Uisp di Ravenna, organizza un Long Week End in Val di Fassa a Forno di Moena. Da giovedì 7 marzo a domenica 10 marzo 2013 con alloggio presso l’Hotel Valsorda in mezza pensione. Partenze in pullman Gt da Ravenna e Russi. Info: sciclubravenna@tiscali.it; cell. 335 6522600; tel. 0544 66553.

C O R S I

A RITMO DI ZUMBA FITNESS Non è fatica ma un divertimento, la Zumba Fitness Party è un’attività fisica basata su ballo e fitness con movimenti facili da eseguire. Efficace e divertente, coinvolgerà subito con un mix di ritmi di provenienza latina/americana e internazionale unita ai benefici dell’aerobica a basso impatto. Lezioni organizzate da Uisp Ravenna presso la Palestra della Polisportiva di Ponte Nuovo in via Ancona 43, il venerdì dalle 20 alle 21.

SOCCORSO CON DEFIBRILLATORE Uisp propone alle associazioni affiliate e ai propri associati un corso di formazione di 5 ore per apprendere le manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. La finalità del Corso BLSD è trasmettere un metodo che consenta di gestire il primo soccorso in caso di emergenza per prevenire danni irreversibili al soggetto non cosciente durante manifestazioni sportive, disponendo anche di un defibrillatore semiautomatico. Il corso si terrà sabato 2 marzo, per info e iscrizioni Uisp Ravenna tel. 0544 219724 - e-mail formazione.ravenna@uisp.it o ravenna@uisp.it

SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 21 febbraio 2013

ASPPI Notizie

Aiuto si è rotto l’ascensore! L’ascensore è un aggeggio delicato ed importante. Ci risparmia la fatica di fare le scale e, soprattutto ad una certa età e quando si portano le borse della spesa, è quasi indispensabile averlo dopo il primo piano. Tenere un ascensore in ordine è indispensabile e anche molto costoso, e a seconda del tipo ( ascensore, montacarichi eccetera), la legge prescrive manutenzioni periodiche e revisioni annuali. Negli edifici amministrati a programmare i controlli ci pensa l’amministratore, e vista la delicatezza della cosa è certo che se ne occupi con attenzione. Dove non c’è un amministratore se ne debbono occupare i condomini ed i proprietari e sulla sua manutenzione meglio provvedere per non incorrere nei provvedimenti previsti dalle normative. In ogni caso l’ascensore è una parte comune destinata a servire i condomini in modo diverso. L’articolo 1123 del c.c. comma 2, cita: “Se si tratta di cose destinate a servire i condomini in misura diverse, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne”. E ciò vale per tutti i costi, siano essi di esercizio (pulizia, energia elettrica) o di manutenzione. Poi l’articolo 1124 stabilisce i criteri per la ripartizione delle spese che sono le stesse delle scale. Per metà in base al valore dei singoli piani (tabella millesimale valore alloggi), e per metà in misura proporzionale all’altezza di ogni piano da terra. Naturalmente col consenso plenario alcune regole di divisione della spesa possono essere derogate.

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