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RIFIUTI PUNTUALI

Nuova tariffa per la raccolta Ma aumentano le critiche al servizio

L’OPINIONE

Welcome to Their Majesties, please come back

Sarà una giornata storica, non capita spesso, di sicuro non è successo in tempi recenti, che il capo di Stato di un paese estero venisse a Ravenna. Altrimenti, ce ne ricorderemmo di sicuro. Così come ci ricorderemo di questo 10 aprile. I sovrani del Regno Unito sono infatti in visita nella città bizantina. Che onore, che prestigio, che visibilità. Sarà bello tra qualche mese veri care quanti sudditi del Re in più saranno venuti a scoprire la città. Di sicuro, per noi il gioco sarà valso la candela. Intanto però abbiamo la candela, che non è poca cosa. I frenetici lavori di queste ultime ore a ritoccare e limare il breve tragitto dei monarchi in centro fanno quasi tenerezza, un po’ come le pulizie di casa prima dell’arrivo di ospiti importanti, ma siccome gli ospiti non si fermano nemmeno per la notte, in alcuni angoli si può spazzare un po’ di polvere sotto il tappeto e nascondere la pila di panni da stirare dietro una tenda, ci sarà tempo poi. Le comunicazioni dal Comune su orari, variazioni del traf co, bidoni della spazzatura da tenere rigorosamente in casa non sono mai state tante perentorie e frequenti. Peccato solo che le strade chiuse o inaccessibili al traf co non siano state tutte oggetto di tante attenzioni, ci saremmo rifatti mezzo centro. Viene anzi il sospetto che alcune saranno chiuse soprattutto perché restino nascoste, sai mai che qualche ospite al seguito faccia una deviazione (una su tutte la vergognosa via Guaccimanni, senza ciclabile, a tratti senza marciapiedi, dove i ciclisti sono costretti a slalom tra buche e autobus). Comunque sia, un grande onore, si diceva. Dante, monumenti Unesco, Byron. Un programma che ha un tocco di vittoriano a ben pensarci: Carlo III a vedere i mosaici e a incontrare gli agricoltori alluvionati, Camilla con i club di lettura. La cosa però davvero più bizzarra è forse il fatto che i due monarchi parteciperanno alle celebrazioni per l’80esimo anniversario della Liberazione di una terra di convinti repubblicani, socialisti, anarchici, comunisti, braccianti e cooperatori. Certo, lo sappiamo, gli inglesi, inclusa la casa reale, sono sempre stati antifascisti e antinazisti e qui sono arrivate truppe del Commonwealth a liberarci, ma lo stesso c’è da credere che tanti partigiani di allora, se potessero assistere oggi alla scena, si farebbero davvero quattro risate. Se si avevano ancora dubbi, la gita a Ravenna ci conferma ancora una volta che oggi i reali inglesi sono ormai gure più simboliche e spesso più prossime al folklore che alla politica, con moltissima forma e poca sostanza, insomma. A ben pensarci, esattamente l’opposto del nostro Presidente della Repubblica. che sarà anche lui a Ravenna. E beh, ecco, senza apparire scortesi, chi mai farebbe cambio tra i due capi di stato? Comunque, welcome to the King and Queen, hope Their Majesties enjoy Ravenna. E se si trovano bene, magari la prossima volta organizziamo un giro un po’ più lungo per la città, chissà che non scompaiano un altro po’ di buche per le strade.

4 POLITICA

I CANDIDATI A SINDACO

A CONFRONTO SULL’ENERGIA

7 ECONOMIA

IL RIGASSIFICATORE È OPERATIVO

18 SOCIETÀ

RIAPRE L’AULA MAGNA

DELLA CLASSENSE

22 CULTURA

AL BRONSON ARRIVA UN PEZZO

DI STORIA DEL ROCK AMERICANO

26 GUSTO

I VINI CHE “MATURANO” IN FONDO AL MARE

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001

Anno XXIII - n. 1.091

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Collaboratori: Albert Bucci, Giulia Castelli, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Francesco Farabegoli, Maria Vittoria Fariselli, Nevio Galeati, Iacopo Gardelli, Giovanni Gardini, Alex Giuzio, Enrico Gramigna, Giorgia Lagosti, Guido Sani, Angela Schiavina, Serena Simoni, Adriano Zanni. Fotografie: Massimo Argnani, Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068, redazione@ravennaedintorni.it

Distribuzione: Teresa Ragazzini tel. 335 6610982 Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB

Dopo il re e la regina, niente sarà più come prima di Moldenke

Quando leggerete queste righe, il Re Carlo e la Regina Camilla saranno già stati a Ravenna e nalmente la città sarà nuovamente sporca. Piena di bidoncini in giro, di scritte sui muri, di quel trasandato che ci piace tanto. Si potrà di nuovo pisciare nella zona dantesca e pure scoreggiare in piazza del Popolo, se proprio non riuscite a trattenervi, senza più l’angoscia di questi giorni di rischiare di impuzzare irrimediabilmente il salotto buono per l’arrivo del re.

Quando leggerete queste righe sapremo tutti dove Carlo avrà fatto i suoi bisogni, tra l’altro, o cosa avrà bevuto Camilla durante il circolo dei lettori, se avranno assaggiato la piadina romagnola o almeno un cappelletto.

Saprete già chi avrà fatto loro da cicerone, che a Roma c’era Alberto Angela e qui mi sa che si dovranno accontentare di Gianni Morandi, in visita in centro a Ravenna alla vigilia, come se niente fosse.

Speriamo che il re non sia stato costretto a veri care la qualità del nostro servizio sanitario, piuttosto, che mi segnalano dirigenti rimasti svariate notti senza dormire, con le dita incrociate, pregando il Signore.

Sapremo di certo se si sono dati la mano, il re e la regina, che tra l’altro festeggiavano in questi giorni il loro anniversario. Se lui ha toccato il culo a lei o se lei ha toccato qualcos’altro a lui. Ma quando leggerete queste righe, soprattutto, le stanze degli alberghi saranno già piene per i ponti primaverili; piene di inglesi impazziti per il museo Byron.

E lo spauracchio dei dazi di Trump sarà ampiamente compensato da un improvviso boom di esportazioni dalla nostra provincia verso la Gran Bretagna.

E nalmente potranno tornare ad asfaltare solo a ridosso delle elezioni. In attesa di completare l’opera al prossimo passaggio del Giro d’Italia. Insomma, tutto sarà uguale e allo stesso tempo niente sarà più come prima, dopo la visita dei reali nella nostra cara, amata, bellissima, Ravenna...

VERSO LE AMMINISTRATIVE

ei a i a i a i a ri p a R&D: a e a api ale elle i i e er ia ili

Dal rigassificatore fino alle estrazioni, nella città che ospita l’Omc: torna la rubrica che ci accompagnerà fino alle elezioni del 25 e 26 maggio. A tutti la stessa domanda e lo stesso spazio per la risposta

BARATTONI (PD E CSX) «Favorevole a estrazioni oltre le 9 miglia»

In Italia i Comuni sono 8mila e sbagliamo se pensiamo che ognuno possa colmare, da solo, l’assenza di una strategia energetica nazionale che dovrebbe tenere insieme decarbonizzazione, sicurezza degli approvvigionamenti e autonomia energetica. Rispetto alla transizione, in questi anni Ravenna ha cercato di fare la propria parte.

Il gas è l’energia chiave per questi passaggi e la meno inquinante fra quelle fossili e sono convinto che il nostro distretto potrebbe dare il proprio contributo con estrazioni oltre le 9 miglia senza effetti sulla subsidenza costiera. Sono invece a favore della chiusura della piattaforma Angela Angelina, a cui si deve parte degli effetti negativi sul livello del suolo fra Lido Adriano e Lido di Dante. Ritengo inoltre che la comunità e la politica ravennate dovrebbero esercitare una pressione sul Governo per l’emanazione del decreto che consenta l’avvio di Agnes, progetto di hub energetico a fonti rinnovabili nel Mar Adriatico. Allo stesso modo, credo che occorra favorire il più possibile l’installazione e la creazione di tante piccole comunità energetiche rinnovabili, in grado di diminuire i consumi delle famiglie e delle imprese a livello locale. Finora la tutela dell’ambiente e il lavoro sono riusciti a non andare in contrasto e noi non vogliamo né transizione senza lavoro, né lavoro senza sostenibilità.

MORGESE (DC)

Seconda puntata della rubrica che ci accompagnerà durante la campagna elettorale per le amministrative di Ravenna in programma il 25 e 26 maggio (eventuale ballottaggio dopo due settimane) e che segneranno in ogni caso l’inizio di una nuova fase per la città, dopo il doppio mandato di Michele de Pascale. Cercheremo di toccare temi trasversali per mettere a confronto le opinini e le proposte dei sei candidati sindaci in campo a cui abbiamo concesso uno spazio limitato e uguale per tutti. Questa settimana un tema molto di attualità, in concomitanza con l’Omc, la era dell’offshore in corso a Ravenna. «Ravenna capitale delle fonti di energia fossili: dal rigassi catore allo stoccaggio di Co2 no all’offshore, tanto che siamo ancora una volta sede dell’Omc. Condivide le scelte fatte nora su questo fronte? Da sindaco spingerebbe per nuove estrazioni? Quali progetti in questo ambito promuoverebbe?»

IANNUCCI (RIC-PAP-RC-PCI)

«Un impianto inutile e pericoloso Mai più trivelle in Adriatico»

Ravenna non deve essere la capitale del fossile ma della transizione ecologica. Non condivido le scelte fatte finora: rigassificatore, deposito di Co2, trivellazioni in Adriatico. Ravenna è ridotta a vetrina del fossile (Omc docet) dalle politiche del Pd in Regione, in sintonia con la destra. Queste scelte scommettono sul passato e sulle lobby del gas, tradendo il clima e la volontà di cambiamento. Il rigassificatore è un’opera inutile, imposta dall’alto, pericolosa per l’ambiente marino e per la sicurezza del nostro territorio, che ci condanna a decenni di dipendenza dal gas. Ravenna in Comune dice basta alle nuove estrazioni: mai più trivelle in Adriatico. Al contrario, promuoveremo un piano coraggioso per fare di Ravenna la capitale delle energie rinnovabili. Punteremo su parchi eolici e fotovoltaici e sulla nascita di comunità energetiche, per produrre energia pulita e condivisa. Riconvertiremo i lavoratori del fossile verso impieghi verdi, perché la transizione ecologica non lasci indietro nessuno. Investiremo nell’occupazione ecologica: bonifiche ambientali, innovazione sostenibile, mobilità elettrica e cura del territorio creeranno posti di lavoro stabili e di qualità.

VERLICCHI (LA PIGNA)

«Troppa fretta per il rigassi catore Se vinciamo sconti in bolletta»

L’offshore è uno degli asset più importanti della nostra economia e come tale va tutelato, mentre l’atteggiamento ondivago adottato dalla giunta Pd in questi anni credo abbia nuociuto. Il passaggio dalle fonti fossili a rinnovabili deve avvenire attraverso un processo graduale e costante, con forti investimenti tesi a favorire la riconversione delle aziende estrattive. Il Comune deve favorire i progetti che utilizzino fonti rinnovabili: eolico, solare, geotermico, idroelettrico ed idraulico. Con una particolare attenzione a scongiurare le mire speculative. La questione rigassificatore ha messo a nudo il rifiuto del Pd di dialogare con i ravennati: da sindaco avrei usato cautela nel valutare il progetto, senza la fretta ingiustificata che ne ha caratterizzato il processo autorizzativo. Avrei preteso risposte chiare ai dubbi che ancora permangono circa la sicurezza del nostro territorio. Avrei preteso adeguate compensazioni e sconti nelle bollette dei ravennati per almeno 3 anni; impegno che porteremo avanti se vinceremo. Sul progetto Agnes, la nostra contrarietà si concentra esclusivamente sui punti oscuri che il progetto presenta e per i quali abbiamo cercato in più occasioni di ottenere risposte. Per riassumere: sì all’eolico, no alle speculazioni.

GRANDI (FDI-FI-VIVA RA) «Verdi-Sinistra e M5S cosa ci fanno con Barattoni?»

La transizione ecologica e l’uso delle fonti fossili devono andare di pari passo per impedire che i costi della transizione si riverberino sui cittadini, come vuole la sinistra. Condivido e ho condiviso in larga parte queste scelte anche se mi chiedo come possano essere sostenute anche da forze come Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle et similia che hanno dichiarato su questi temi cose diametralmente opposte e come possano tali forze sostenere la candidatura a sindaco di Barattoni, in totale continuità con De Pascale.

Posto che la sospensione delle estrazioni in Adriatico venne decisa dal governo Conte 1, che determinò danni enormi per il tessuto imprenditoriale del settore in cui Ravenna è leader, l’auspicio è che esse possano riprendere, tenendo conto, tuttavia, che gli investimenti su questo fronte sono stati interrotti a causa di quelle sciagurate decisioni e non è facile riprendersi dopo uno stop così prolungato. Riguardo alle estrazioni tuttora in essere, si dovrebbero accelerare le tempistiche di chiusura di quelle responsabili della maggiore subsidenza, ma solo quando potranno iniziare nuove estrazioni più al largo. Promuoverei nuove estrazioni più al largo, per quanto di competenza amministrativa locale, valutando al contempo con attenzione le proposte in campo di energie alternative su cui esistono interessanti progetti.

«Fotovoltaici su edi ci pubblici, Ravenna sia un modello»

«La Democrazia Cristiana critica l’amministrazione per non aver fatto di Ravenna la capitale dell’energia rinnovabile, perdendo un’opportunità di leadership. Sebbene la città abbia storicamente giocato un ruolo cruciale nell’energia fossile, con il rigassificatore, lo stoccaggio di CO2 e le estrazioni offshore, oggi è urgente una transizione verso l’energia pulita. L’OMC, che conferma la nostra centralità nel settore energetico, rappresenta un’importante vetrina, ma la città avrebbe dovuto investire maggiormente nelle rinnovabili. Un primo passo sarebbe stato dotare tutti gli uffici pubblici di pannelli solari, contribuendo alla sostenibilità e riducendo i costi energetici. Fino a quando non avremo un sistema energetico alternativo pienamente operativo, ritengo necessario tollerare le estrazioni, ma sempre con l’obiettivo di garantire che le aree estrattive vengano riempite in modo sicuro e sostenibile. Se fossi sindaco, promuoverei un piano per installare impianti fotovoltaici su edifici pubblici e incentiverei politiche che favoriscano solare ed eolico, facendo di Ravenna un modello di sostenibilità per le generazioni future».

ANCISI (LEGA-PDF-LPRA)

«Sto con Wu Ming, no a progetti che creano subsidenza»

Lo ha scritto a gennaio Ravenna&dintorni con questi titoli: “Wu Ming 1 e la crisi climatica: «In Emilia-Romagna l’economia reale è la peggiore possibile. In un sacco di posti non si doveva costruire e non dovrebbe abitarci nessuno: chi ci vive è vittima di una truffa sistemica»”, e affermando poi che: “Ravenna è ai vertici delle classifiche Ispra sul consumo di suolo. È anche un distretto dell’energia fossile e, nonostante stia subendo le conseguenze della crisi climatica, continua a investire su infrastrutture pesanti come il rigassificatore e il nuovo terminal crociere […] eppure l’ex sindaco, oggi presidente regionale, benché non goda della stima degli ambientalisti, è riuscito ad avere il supporto di liste verdi e di sinistra”. È ciò contro cui mi batto da sempre in Consiglio comunale, spesso solitariamente. È sbagliato opporre il lavoro all’ambiente e viceversa, essendo invece necessario coniugarli con equilibrio. Abbiamo eccellenti ricchezze naturali, servono scelte politiche volte alla loro tutela e valorizzazione. No a nuove lottizzazioni che consumano territorio. No a progetti che favoriscono i fenomeni della subsidenza ed erosione della costa, e in generale l’abbassamento e la cementificazione del suolo, e quindi le alluvioni.

VERSO IL VOTO

l ia la a pa a re ere aria e e aperi i ella e e ella il

L’8 e il 9 giugno si vota per tre referendum sul lavoro e uno sulla cittadinanza. Volantinaggio in centro a Ravenna

Venerdì 11 e sabato 12 aprile la Cgil organizza, a livello nazionale e locale, le “Giornate del lavoro” per lanciare di fatto la campagna elettorale in vista del voto del 8 e 9 giugno.

A Ravenna, la Cgil dà appuntamento per l’incontro, intitolato “Tu sei lavoro, cittadinanza, libertà”, venerdì 11 aprile alle 15,30 nella sala Nullo Baldini in via Guaccimanni 10. Saranno presenti relatori di spicco, tra cui Roberto Riverso, consigliere della Corte di Cassazione e già Giudice del Lavoro, Andrea Ronchi, avvocato della Consulta giuridica nazionale della Cgil, e Manuela Trancossi, segretaria generale della Cgil di Ravenna. Le “Giornate del lavoro” proseguiranno sabato 12 aprile con l’iniziativa “Il voto siamo noi” alla Camera del lavoro di Ravenna, in via Pellegrino Matteucci 15. La Cgil organizza un aperitivo dalle 17,30 alle 19,30 aperto alla cittadinanza. L’appuntamento sarà un’occasione per incontrarsi e parlare dell’evento elettorale dell’8 e 9 giugno, che rappresenterà «una grande occasione per fare valere i diritti dei lavoratori». L’aperitivo sarà offerto dalla Cgil a tutti i presenti e si terrà nel cortile della magnolia (in caso di maltempo si svolgerà all’interno della Camera del lavoro, nella sala Samaritani). Nella stessa giornata, dalle 20 alle 21, verrà effettuato un volantinaggio informativo sui referendum nei pressi del teatro Alighieri di Ravenna.

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili i quattro quesiti referendari sul lavoro, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di rme, insieme al referendum sulla cittadinanza, che ha ottenuto 637 mila rme.

Entrando nel merito dei quesiti, il primo propone di abrogare la normativa sui licenziamenti del Jobs Act. Il secondo quesito si concentra sull’indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese. Il terzo quesito riguarda i contratti a termine, proponendo di ripristinare l’obbligo di giusti care l’uso di contratti a tempo determinato, per contrastare il precariato. Il quarto quesito si occupa della salute e sicurezza sul lavoro, mirando a modi care le norme sulla responsabilità in caso di infortuni. In ne, il quinto referendum propone di ridurre il periodo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza italiana da 10 a 5 anni.

LA

MEMORIA

MOSTRE, PASSEGGIATE E DOCUMENTARI: SI CELEBRA L’80ESIMO ANNIVERSARIO

DELLA LIBERAZIONE

Appuntamenti in diversi comuni della Bassa Romagna A Lugo sarà presentato un percorso sui luoghi bombardati

VERSO LE AMMINISTRATIVE

Primo confronto a sei dei candidati sindaci con i Giovani dell’Azione Cattolica

Venerdì 11 aprile alle 20.30 si terrà al Cinema Corso il primo confronto pubblico tra i candidati sindaco alla prossime amministrative di Ravenna. Sarà un confronto all’americana e a promuoverlo è il settore Giovani dell’Azione Cattolica diocesana, con un percorso avviato nei mesi scorsi dal titolo provocatorio “Scheda Bianca?”, che richiama la lontananza drammatica che esiste tra il mondo giovanile e la politica. Obiettivo del progetto, spiegano gli organizzatori, era dare elementi ai giovani per appassionarsi alla politica, «per vivere nel mondo come cattolici che hanno a cuore la loro realtà e le persone». Il percorso aveva diverse tappe: dopo due incontri “interni” ai gruppi di Ac (prima solo con gli universitari, lavoratori e fuorisede, poi anche con i ragazzi delle superiori) il 28 marzo si è svolta una serata al bar Grinder, luogo abituale di ritrovo giovanile, per uscire dall’ambito parrocchiale e arricchire il dibattito. Quattro gli ambiti individuati: Spazi urbani e sostenibilità, Giovani e università, Sicurezza urbana, Lavoro e povertà. Il confronto sarà aperto a tutte le età, ma i posti saranno limitati alla capienza della sala: anche come gesto simbolico, si è pensato di riservare le prime file ai giovani under 35, con la possibilità di prenotare (gratis) un posto in anticipo: più di metà sala è già stata prenotata, e per i giovani che volessero prenotare altri posti i riferimenti si trovano nella pagina instagram @ acg_ravenna.

La campagna di Alessandro Barattoni: incontro sul forese a Carraie

Ultimo appuntamento per la serie di incontri tematici del candidato sindaco del centrosinistra Alessandro Barattoni intitolati “Muovi Ravenna”. Martedì 15 aprile alle 18 l’appuntamento è all’Hobbies Bar di Carraie per parlare di forese e di “Ravenna policentrica”. Il candidato sindaco continua inoltre la campagna capillare di incontro con i cittadini con la formula “Un caffé con Alessandro”. Per informazioni e adesioni: barattonisindaco.it.

www.rgimpresaedile.com Ravenna, via Giulio Pastore 12 Tel. 0544 215658 Cell. 331 8013309 Fax 0544 211546 rgsrl.info@gmail.com Xxx

Entrano nel vivo le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione dal Nazifascismo, in particolare nella Bassa Romagna. Ad Alfonsine, dopo le celebrazioni del 10 aprile, giorno in cui la città fu liberata, prosegue il calendario di eventi il 14 alle 16 al museo del Senio con «La gvèra l’è bróta», un appuntamento per conoscere gli attori della sala immersiva inaugurata nel 2022 e scoprire cosa c’è dietro la realizzazione del prodotto museale. Il17 a palazzo Marini alle 17.30 Mirna Milandri presenterà il suo libro Harold vivrà. Diario di una ricerca. A Bagnacavallo, il 12 alle 10.30 nel piazzale della chiesa di Masiera si svolgerà «Senio… 80 years later», una cerimonia in memoria dei fatti del 10 aprile 1945. A Bagnara l’11 aprile la Liberazione verrà commemorata alle 8.45 nel parco delle Rimembranze e alle 18 in Rocca verrà inaugurata la mostra «Bagnara ferita» e seguirà il concerto del trio Bella ciao. Conselice festeggerà invece sabato 12 aprile. Alle 10.30 davanti al municipio verrà esposta la bandiera creata all’uncinetto dal Caffè delle ragazze, alle 15.30 al parco Vivaldi ci sarà la cerimonia di intitolazione del parco a Giorgio Rocca, mentre alle 18 a Villa Verlicchi a Lavezzola inaugurerà la mostra «Cage» di Isabella Zanotti. Il 13 sarà la volta di «Arte in libertà - Al di la delle idee», progetto artistico collettivo con oltre cento artisti in mostra tra Dart e altri punti espositivi e alle 15.30 l’inaugurazione del murales «L’albero della Resistenza» in via Puntiroli 96. A Cotignola, il 13 aprile alle 18 alla collegiata di Santo Stefano è previsto il concerto con i cori Alea e Henry Dunant e l’Ensemble CelloBass. A Lugo, dopo gli eventi del 10 aprile, il 12 verrà presentato il «Percorso della memoria». Alle 17 si partirà dalla Rocca estense per poi visitare le vie del centro nelle quali saranno esposte 19 fotogra e della Lugo bombardata (foto), mentre alla sala Baracca sarà allestita la mostra «Lugo Ferita». In serata, alle 21 in piazza Baracca andrà in scena lo spettacolo «80 libertà, storie, parole e musica», con Gianni Parmiani e Vittorio Bonetti. Il 14 alle 20.30 alla biblioteca Trisi sarà proiettato il docu lm La liberazione di Lugo. A Massa Lombarda, il12 alle 10, inaugurerà la mostra «Il volto della guerra. Massa Lombarda sotto le bombe 1944/1945» alla sala del Carmine.

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

LAVORI PUBBLICI

i r i e p all i e e l a e a r i a a e a ia le pere ra e i e

In provincia arrivano altri milioni

Sono in tutto 179 gli interventi, tra quelli nanziati ex novo e altri frutto di rimodulazioni di spesa, contenuti nell’ordinanza 13 ter del Commissario straordinario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, alla cui intesa, la Regione ha dato il via libera. Il volume economico totale è di 167 milioni di euro circa, di cui 108 aggiuntivi. Il provvedimento rappresenta, dunque, una rimodulazione generale dei nanziamenti stanziati con le ordinanze precedenti, oltre a essere lo strumento tecnico con cui si nanziano le opere strategiche per la difesa idraulica e per la viabilità di diversi territori. In provincia di Ravenna, gli interventi più importanti oggetto della nuova ordinanza riguardano il ume Lamone, che ha manifestato le condizioni più critiche durante gli eventi alluvionali più recenti. Con la nuova ordinanza viene nanziato un consolidamento urgente dei corpi degli argini da Traversara a Mezzano, per un importo di 15 milioni di euro: sarà attuato dall’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile. Sullo stesso bacino sono previste le ricostruzioni, parziali o integrali, di una serie di ponti in situazione di criticità: il ponte delle Grazie a Faenza (circa 8,2 milioni di euro), il ponte pedonale Pungella di Traversara (circa un milione di euro) e il ponte di via Moronico a Brisighella sull’af uente torrente Marzeno (650mila euro); è prevista anche la rimozione della passerella pedonale crollata in corrispondenza delle terme di Brisighella (35mila euro).

Per Faenza, vengono messi a disposizione ulteriori 3 milioni di euro per il completamento della copertura nanziaria destinata al Comune per l’intervento di difesa idraulica dell’area di via Cimat-

ti in corrispondenza della con uenza del torrente Marzeno nel Lamone (importo totale dell’opera 7 milioni di euro). Sempre a Faenza, è previsto anche un lotto di adeguamento, a cura di Hera, della rete fognaria per un investimento di 800mila euro.

Sul corso del Santerno sono previsti, nel comune di Lugo, i rifacimenti delle due passerelle pedonali di Villa San Martino (1,6 milioni di euro) e di Santa Maria Fabriago (300mila euro).

Ulteriori 150mila euro sono destinati alla demolizione e ricostruzione del ponte, in via Santi Eredi, in attraversamento allo scolo consorziale Fosso Ghiaia a Gambellara di Ravenna. A Casola Valsenio si potranno avviare le procedure di af damento di interventi per oltre 6 milioni di euro per le numerose frane che si sono attivate in via Settefonti, via Lama e via Capanne.

A Riolo Terme, la Provincia di Ravenna avrà a disposizione circa 200mila euro per ripristinare un tratto di Strada Provinciale 306 e realizzarne la difesa spondale.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, la completa ricostruzione della scuola sommersa in via Calamelli a Faenza sarà possibile grazie all’ulteriore importo di 2 milioni di euro reso disponibile (costo totale dell’opera 5 milioni di euro). Con un incremento dell’investimento di 2,2 milioni di euro, il Comune di Castel Bolognese potrà inoltre recuperare completamente la scuola dell’infanzia “Camerini-Tassinari”, la scuola primaria “Bassi” e l’asilo nido “Arcobaleno” interessati dagli allagamenti del 2023. Saranno, in ne, assegnati ulteriori 1,7 milioni di euro al complesso delle Saline di Cervia per riavviare la produzione di sale e garantire la tutela e conservazione dell’ecosistema.

AGRICOLTURA

Torna la era di Riolo, tra trattori e bestiame

Torna AgRiolo, la Fiera dell’Agricoltura di Riolo Terme che riunisce esperti, appassionati e professionisti del settore, ma coinvolgendo anche persone di tutte le età. Le vie di Riolo si trasformeranno in un palcoscenico animato dall’11 al 13 aprile tra esposizioni di macchine agricole, florovivaistiche e le ultime novità tecnologiche del settore. Ci saranno inoltre i mercatini dei prodotti locali l’attesa Mostra del bestiame, dove si potranno ammirare razze bovine, suine e varietà di allevamenti avicunicoli, ovini ed equini. Sabato mattina si potrà assistere all’asta dei vitelli da ristallo.

TURISMO

DAL 14 APRILE BUS PER L’AEROPORTO DI BOLOGNA

Dal 14 aprile torna il servizio di bus, operato da Shuttle Italy Airport, che prevede corse giornaliere andata e ritorno dall’aeroporto Marconi di Bologna a Ravenna (stazione), Milano Marittima (piazzale Mantova) e Cervia (su richiesta). Il collegamento sarà ulteriormente integrato con un servizio personalizzato di navette door to door, fornito dai vettori di Vip Srl, dal Consorzio Coerbus e dai taxisti creando dunque un filo diretto con l’Aeroporto Internazionale bolognese e consentendo ai visitatori di raggiungere in maniera comoda e rapida il proprio hotel e la destinazione di riferimento. Il servizio è reso possibile grazie al supporto di Regione, Apt Servizi, Visit Romagna e amministrazioni comunali e provinciali coinvolte. I transfer saranno svolti tutti i giorni 4 volte al giorno; il costo è di 27 euro a tratta per persona. Per info: www.shuttleitalyairport.it.

Il Ponte delle Grazie di Faenza

l ri a i a re pera i p r ri e ere a i all a

Investimento di Snam da un miliardo, occupate quasi 40 persone La piattaforma pesa il doppio della torre Eiffel, con pali piantati per 80 metri

Il rigassi catore realizzato da Snam in mare al largo di Ravenna, costato un miliardo di euro, è entrato in funzione. Il 3 aprile la nave Flex Artemis dagli Stati Uniti ha consegnato la prima fornitura di gas naturale liquefatto (Gnl), cioè metano allo stato liquido perché conservato alla temperatura di 162 gradi sotto zero.

Il carico verrà trasformato allo stato gassoso e immesso nella rete di distribuzione nazionale – tramite il metanodotto che corre sotto il fondale marino per gli 8,5 km che separano la piattaforma dalla costa di Punta Marina –un po’ per volta nel corso di questo mese, con tempi volutamente più lunghi di quanto consentirebbe l’ef cienza dell’impianto, per eseguire tutti i test preliminari.

L’impianto non è altro che una nave (chiamata Bw Singapore battente bandiera dell’Isola di Man, ma verrà ribattezzata e italianizzata) di 300 metri di lunghezza, 43 di larghezza e 44 di altezza che equivalgono circa a un palazzo di dieci piani. La nave può immagazzinare 170mila metri cubi di gas liquefatto con una capacità di rigassi cazione di 5 miliardi di mc l’anno (un mc di Gnl rende 600 mc di gas). Se usato al massimo della sua potenzialità, potrà ricevere no a 48 navi gasiere all’anno. Questo però non potrà accadere prima della ne del 2026, cioè quando si prevede di ultimare la costruzione di una diga in mare (una banchina verticale in cemento armato, con

10-16 aprile 2025

ENERGIA/2

Manifestazione nazionale contro il fossile

Il 12 aprile corteo dalla darsena al centro

Il 12 aprile si svolgerà a Ravenna una manifestazione nazionale contro le fonti fossili dell’energia, promossa dalla campagna “Per il clima, fuori dal fossile”. Hanno aderito i comitati di varie regioni italiane. Partenza alle 14 da piazzale Aldo Moro e arrivo in piazza del Popolo. L’iniziativa fa parte della rassegna “Usciamo dalla camera a gas” che propone anche due convegni in città (altri si sono svolti nei giorni scorsi come controcanto a Omc, la fiera dei petrolieri in scena al Pala De Andrè): l’11 aprile alle 20.30 alla Sala Ragazzini di largo Firenze “I rapporti fra estrazioni e guerre”, il 14 aprile alle 20 alla sala Buzzi in viale Berlinguer sulle rinnovabili.

La nave Bw Singapore è stata costruita nel 2016 in Korea, Snam ha speso mezzo miliardo per acquistarla nel 2022 e aggiornarla. Ora è attraccata a una piattaforma a 8,5 km dalla costa di fronte a Punta Marina. La parte più alta visibile a sinistra verrà rimossa: è una struttura logistica che ospitava gli operai durante il cantiere

una lunghezza di 880 e una larghezza di 22 metri, per un costo di 216 milioni di euronanziati dall’Autorità portuale) che proteggerà l’impianto in caso di onde da est o da ovest. Fino a quando la diga non sarà nita, in caso di condizioni meteo avverse sarà necessario disormeggiare la nave. Per questo al momento si stima di operare al 70-80 percento, quindi con un massimo di forniture all’anno di 36 navi. Lo scarico di ogni nave gasiera – di dimensioni identiche a quella ormeggiata – richie-

de circa 36 ore, cui seguono 4-5 giorni per il processo di rigassi cazione. La Bw Singapore è ssata alla ex piattaforma Petra che Snam ha acquistato dal gruppo Pir. È stato necessario un intervento massiccio di miglioramento e di costruzione di una parte nuova. Oggi la piattaforma ha un peso complessivo pari al doppio di quello della torre Eiffel di Parigi, è ssata al fondale con 50 pali di cui 14 briccole per l’ormeggio della nave (ognuno con diametro di tre metri, lunghezza di 105 metri e peso 450 ton-

nellate): fuoriescono sopra il pelo dell’acqua di nove metri, l’acqua è alta 14 metri e il resto è piantato nel fondale.

A bordo della nave vivono e lavorano 34 persone per 28 giorni consecutivi prima di tornare a terra, altri 4-6 lavoratori sono presenti sulla piattaforma.

Il Gnl ricevuto dalle gasiere viene fatto transitare attraverso una serpentina immersa in una vasca riempita di acqua marina. Senza che l’acqua di mare e il Gnl vengano mai a contatto, la differenza di temperatura fra le due sostanze consente al gas di tornare alla sua forma originaria. L’acqua utilizzata per lo scambio termico viene restituita al mare con una temperatura inferiore di circa 7 gradi rispetto al prelievo, ma torna alla sua temperatura originaria già a venti metri dalla nave. Fino a quando la temperatura del mare non scende sotto i 12 gradi si può utilizzare così com’è, in caso di temperature più fredde (cosa che avviene in inverno) andrà prima riscaldata.

Con quello di Ravenna sono cinque i rigassi catori in Italia: la capacità nazionale di rigassi cazione è circa 28 miliardi di metri cubi, valore che corrisponde al 40 percento del fabbisogno nazionale e alla quantità che nel 2021 fu importata dalla Russia.

Andrea Alberizia

a i a la pr p a e a p ea ire lpe i l i i i ali

L’associazione di categoria si augura che l’Unione europea non risponda con altre imposte, ma applichi le regole di tassazioni alle grandi aziende americane del mondo tecnologico

Gli Stati Uniti sono il terzo mercato di sbocco per le esportazioni della provincia di Ravenna con una quota dell’8,9 percento che corrisponde a un valore di 378 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024 (ultimo dato disponibile dalla Camera di Commercio). I dazi del 20 percento, annunciati dal presidente Donald Trump per le merci importante dall’Ue, preoccupano le associazioni di categoria.

Sono all’incirca 80 le cooperative in Romagna aderenti a Legacoop che, direttamente o indirettamente, subiranno contraccolpi. Sono le imprese agroalimentari di produzione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli e sementieri e una buona parte delle cooperative industriali e manifatturiere. Rappresentano oltre 22mila soci e più di due miliardi di valore della produzione. Per loro e per tutte le imprese associate, Legacoop Romagna ha organizzato una importante occasione di confronto il 18 aprile a Bagnacavallo. L’evento intitolato “Per una coesistenza paci ca” vedrà tra gli ospiti l’esperto di geopolitica Dario Fabbri, il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini e i giornalisti Valerio Baroncini e Luca Pavarotti.

«A nostro parere – dice Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna – l’Ue non dovrà reagire ai dazi con altri dazi, perché anche in Europa si produrrebbe un inevitabile aumento di in azione e costi di produzione.

Potremmo reagire intervenendo sul settore che, in maniera strisciante, sta vedendo imprese statunitensi conquistare ogni giorno spazi, in Europa: quello delle multinazionali digitali, che in molti casi trovano i propri centri di potere negli Usa. È così dif cile pensare di applicare gli accordi Ocse che ssano i criteri della cosiddetta global minimum tax sulle grandi multinazionali digitali?».

Il presidente di Con ndustria Romagna, Roberto Bozzi, prevede ripercussioni imponenti: «Cercheremo di quanti carle nei prossimi mesi con il nostro centro studi. I settori

più esposti sono quelli che hanno esportato di più: il farmaceutico, l’alimentare e quello delle macchine per la produzione. Sul fronte dell’export dobbiamo la ripresa post pandemia in gran parte all’aumento della quota proprio negli Usa».

Bozzi si allinea alle parole del presidente nazionale, Emanuele Orsini: «Dialogare con tutti ed evitare reazioni di pancia. Alzando i toni dello scontro con gli Usa, ne bene cerà solo la Cina: bisogna accelerare il taglio dei tassi da parte della Bce perché deprezzerebbe l’euro attutendo l’effetto dei dazi americani».

AGRICOLTURA

Troppa pioggia, i campi delle Cab in crisi

Sui terreni delle sette Cooperative agricole braccianti (Cab) della provincia di Ravenna negli ultimi sei mesi sono piovuti 700 mm: troppa per le coltivazioni e il danno stimato è di circa 4 milioni di euro, il 16 percento in meno di produzione lorda vendibile del gruppo. Diverse centinaia di ettari rimarranno incolti nel 2025. Il patrimonio delle 7 Cab è di circa 12mila ettari su cui lavorano più di 600 persone. L’accumulo di acqua ha saturato i terreni delle cooperative fino a 80 cm di profondità, rendendo impossibili o molto difficili le lavorazioni, mandando a male le colture presenti e compromettendo la struttura del suolo. Stefano Patrizi, presidente di Promosagri, si fa portavoce delle Cab: «Chiediamo con urgenza la liquidazione dei danni, ancora pendente, delle alluvioni 2023 e 2024 a partire dai sistemi Agricat e Sfinge, l’attivazione dello Stato di crisi per l’agricoltura dell’Emilia-Romagna, un’ulteriore sospensione delle rate dei mutui e misure di sostegno per il ripristino della coltivabilità dei terreni».

Francesco Milza, presidente regionale di Confcooperative auspica che l’Ue investa con maggiore determinazione nella competitività delle imprese, intervenendo sui costi energetici particolarmente onerosi in Italia, promuovendo rapporti bilaterali reciprocamente vantaggiosi che agevolino gli scambi commerciali, investendo nella promozione, sempli cando la burocrazia ed evitando provvedimenti pseudo-ambientalisti che invece di migliorare l’impatto sul pianeta niscono per ridimensionare interi settori produttivi.

C.A.B. TER.RA. è la prima cooperativa agricola nata in provincia di Ravenna; fondata il 17 ottobre 1888 da Nullo Baldini, oggi è proprietaria di vaste superfici, coltivate con tecniche moderne e condotte con efficienti forme di organizzazione del lavoro. La coltivazione agricola - con un occhio di riguardo per il settore biologico, in forte espansione - è la principale attività della cooperativa, che svolge anche lavori per conto terzi, vendita di mele e allevamento di bovini, alcuni di razza Romagnola da carne, con marchio Q.C. (Qualità Controllata) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).

Via Piangipane 262 - Ravenna

tel. 0544 418802 - fax 0544 414219 - cabterra@cabterra.it www.cabterra.it

Cooperativa Agricola Braccianti Territorio Ravennate

Autismo, un centro per bambini nella vecchia falegnameria:

investimento da 550mila euro

Al via una raccolta fondi per il progetto di “Educare Insieme”

Costruire un centro su misura dei bambini con disturbo dello spettro autistico e per le loro famiglie. È questo l’obiettivo del progetto “Su misura di me” ideato dalla cooperativa sociale Educare Insieme e della relativa campagna di raccolta fondi (www.sumisuradime.it).

Educare Insieme fa parte della rete Casa Novella e nasce nel 2001 per concretizzare il desiderio della fondatrice Maria Novella Ravaglia Scardovi di accogliere nel calore di una famiglia le persone più fragili. In via Tebano 150, tra il comune di Faenza e quello di Castel Bolognese, la cooperativa gestisce dal 2005 il centro socio-riabilitativo La Maccolina, che attualmente accoglie 12 giovani e adulti con autismo. Nell’estate del 2022, con la collaborazione dell’Ausl Romagna, ha organizzato un Centro estivo dedicato ai bambini con disturbo dello spettro autistico, mettendo a disposizione gli spazi della Maccolina e proseguendo alcune attività anche durante il periodo scolastico. «Da quell’esperienza e dalla necessità di dare una risposta a un territorio in cui il bisogno di questo tipo di servizi è in aumento, è nata l’idea di aprire un centro stabile per i bambini con disturbo dello spettro autistico - sottolinea il presidente di Educare Insieme, Francesco Biondini -. Aggiungere anche questo servizio ci permette di fare de La Maccolina un luogo simile a un villaggio, dove le persone accolte e le loro famiglie possano vivere percorsi educativi-riabilitativi attraverso relazioni signi cative, fare esperienze grati canti e ricevere un servizio di qualità e su misura».

Per realizzare il nuovo centro verrà restaurata la vecchia falegnameria del complesso di via Tebano, un’operazione onerosa per la cooperativa che ha deciso così di lanciare una raccolta fondi dedicata: «L’investimento che abbiamo stimato ammonta a 550mila euro - continua Biondini -. I lavori di ristrutturazione e recupero dell’immobile presente riguarderanno l’ampliamento e la messa in sicurezza dello stabile, nuovi impianti, cappotto esterno, nuova pavimentazione. Vogliamo che questa nuova casa sia accogliente e adatta, che faccia stare bene chi verrà ospitato e inserito».

Il progetto gode del sostegno di Confcooperative Romagna a cui la cooperativa Educare Insieme è associata e di Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna.

DISABILITÀ/2

È stata inaugurata nei giorni scorsi dalla cooperativa La Pieve la nuova serra del Garden S. Antonio, in via Tomba 2x, tra Ravenna e Sant’Antonio. Il Garden fa parte del centro socio occupazionale omonimo dedicato all’accoglienza di persone con disabilità medio-gravi. Oggi sono 18 le persone, giovani e adulte, ospitate nel centro e che, all’interno di un contesto protetto, possono sperimentare diverse attività abilitative o socio occupazionali, che prevedono: la cura degli animali, attività vivaistiche, gestione del verde, vendita dei prodotti dell’orto e del vivaio. Tutti gli ospiti sono seguiti e supportati da un’equipe composta da 6 educatori professionali compresenti che garantiscono la personalizzazione degli interventi educativi, a cui si affiancano diversi volontari. La serra inaugurata sabato era quella già esistente ma oggi completamente rinnovata in modo da poter migliorare le attività vivaistiche, con piante o prodotti di alta qualità.

DIPENDENZE

In arrivo oltre 250mila euro per la comunità terapeutica di Progetto Crescita: serviranno per l’inserimento lavorativo La cooperativa sociale Progetto Crescita ha ricevuto 252mila euro tramite l’8xmille destinato allo Stato. Nello specifico a ricevere il contributo è stato Inside Out, il progetto dedicato alle persone con problemi di dipendenze accolte nella Comunità terapeutica L’Ancora di Ravenna che prevede attività di empowerment, percorsi formativi e tirocini di inserimento lavorativo. Una parte cospicua del contributo verrà utilizzata dalla cooperativa per l’inserimento lavorativo, dando la possibilità alle persone inserite di ricevere un piccolo indennizzo durante i tirocini lavorativi, senza gravare sulle aziende ospitanti. La coop conta di iniziare con le attività operative a fine estate e di proseguire per i prossimi due anni.

Il comandante dei Carabinieri di Ravenna visita le

strutture

di Solco Ravenna

Il colonnello è stato invitato a visitare la Comunità educativa Crescere di Piangipane, che accoglie minori stranieri non accompagnati, e la Comunità alloggio San Francesco a San Romualdo, che ospita persone con disturbi psichiatrici

Il colonnello Andrea Lachi, comandante provinciale dei Carabinieri di Ravenna, è stato invi tato dal Consorzio Solco Ravenna a visitare due strutture: la Comunità educativa Crescere di Piangipane, gestita insieme a Progetto Crescita e dedicata a 15 minori stranieri non accompa gnati, e la Comunità alloggio San Francesco a San Romualdo di Ravenna, gestita insieme a La Pieve e dedicata a 14 persone con disturbi psichiatrici.

«Per la cooperazione sociale che lavora in settori complessi, come la psichiatria o l’accoglien za, la costruzione di ponti e sinergie con vari interlocutori del territorio è indispensabile – sot tolinea Antonio Buzzi, presidente Solco Ravenna –. Per questo ci ha fatto molto piacere che il colonnello Lachi abbia raccolto il nostro invito a conoscere alcuni nostri servizi. Questo lavoro di rete è importante a nostro avviso per poter garantire alle persone più vulnerabili una presa in carico consapevole delle loro difficoltà e la costruzione di percorsi e interventi efficaci che portino a una reale autonomia delle persone».

Il colonnello Lachi è stato accompagnato nelle due strutture dal presidente e dal direttore di Solco Ravenna, Antonio Buzzi e Giacomo Vici, dal responsabile di connessioni ricerca e

sviluppo per l’area psichiatria di Solco Ravenna, Stefano Rambel− li, dalla presidente di Progetto Crescita, Francesca Battistini, dal presidente de La Pieve Idio Bal drati, dalla responsabile dell’area salute mentale de La Pieve, Federica Belosi, e dalla presidente della cooperativa Laura, Erika Naldoni

Durante le visite il Colonnello ha dialogato con le coordinatrici delle strutture, Cristina Bar tolini per la Comunità educativa Crescere, e Silvia Manganelli, per la Comunità alloggio San Francesco, per conoscerne meglio il funzionamento.

«Siamo soddisfatti di questa visita, che si è svolta in un clima sereno e collaborante – aggiun ge Stefano Rambelli –. Lo scopo di questi incontri è incentivare la cooperazione tra le imprese e il territorio a beneficio non solo delle persone ospiti delle strutture, ma anche della cittadi− nanza che vive vicino a queste residenze».

La visita alla Comunità San Francesco, da sinistra: Erika Naldoni, Federica Belosi, Idio Baldrati, Antonio Buzzi, il colonnello Lachi, Giacomo Vici, Silvia Manganelli e Stefano Rambelli
INAUGURATA LA NUOVA SERRA DI SANT’ANTONIO

UOVO SAPORI&IDEE CONAD fondente 52% con granella di pistacchio 300 g, al latte con 40% nocciole intere 380 g 10,90

SCHIOCCO AI CEREALI 65 g circa 17,90

4,90 al kg

1,99

12 / PRIMO PIANO

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile aprile 2025

RIFIUTI/1

e a la ra l a i ere ia a el ap l r lli 2 a i i el 202 per a a i

Dati era: a enna al , percento, già raggiunto l’obietti o fissato dalla egione per il 2 2 el 2 25 in igore la nuo a tari a che conteggia la produzione di indi erenziato, ma l’eccesso non sarà atturato

Aumenta la percentuale di raccolta differenziata dei ri uti nel comune di Ravenna. La media annua del 2024 per utenze domestiche e non domestiche (110mila in totale) è stata del 79,4 percento, contro il 76 percento del 2023, nel 2019 era il 56 percento. Tutto il territorio comunale è coperto dal sistema di raccolta differenziata da ottobre 2023 quando è stato inserito il centro storico.

I dati sono forniti da Hera, che ha l’appalto del servizio con Ciclat e Formula Ambiente e ricorda il raggiungimento in anticipo dell’obiettivo stabilito dal Piano regionale di gestione dei ri uti previsto per il 2027.

L’assessore comunale all’Ambiente, Gianandrea Baroncini, ringrazia l’impegno e il senso civico di cittadini, turisti e attività. Siamo consapevoli che ci sono delle criticità, ma credo sia facilmente comprensibile che un conto è concentrarci per migliorare un sistema che ha raggiunto gli obbiettivi di sostenibilità e un conto sarebbe stato perseverare in ulteriori licenze territoriali in un quadro molto distante dalle attese piani cate che ci relegava costantemente negli ultimi posti delle classi che regionali sugli impatti ambientali della gestione dei ri uti urbani».

AUMENTO RACCOLTE DIFFERENZIATE DAL 2017 AL 2024 NELLA PROVINCIA DI RAVENNA

In tema di ri uti, l’attualità per Ravenna si chiama Tcp, tariffa corrispettiva puntuale. Dall’1 gennaio 2025 le modalità di raccolta dei ri uti sono invariate, ma viene calcolato il numero di ritiri del bidoncino grigio indifferenziato con il codice a barre personalizzato, così da consentire una misurazione della produzione di ri uti non separabili. Ogni utenza ha una soglia di volume annuo di conferimento, calcolata in base a metri quadrati dell’abitazione e numero di componenti del nucleo familiare: chi supera la soglia paga di più. Per questo Hera consiglia di esporre il contenitore dell’indifferenziato solo quando è pieno oppure, se si utilizza il cassonetto Smarty (cassonetto apribile con tessera), di gettare un sacchetto riempito adeguatamente. Per tutto il 2025 i conferimenti di indifferenziato saranno conteggiati, ma non verranno applicati costi aggiuntivi corrispondenti alle eccedenze, cosa che succederà a regime nel 2026. Dopo tre mesi, però, non vengono comunicati dati provvisori sull’andamendo medio: «I tempi sono ancora prematuri per avere dati consolidati sulle esposizioni dei bidoncini che possano indicare un andamento – dice Baroncini –. Manteniamo monitorata la situazione. Penso potremmo avere qualche dato entro giugno, in previsione della prima bollettazione». Baroncini fornisce un dato su quanto potrebbe costare l’eccesso di ri uti indifferenziati: «Come delineato da Atersir in commissione

consigliare, il costo dovrebbe essere circa 4-5 centesimi al litro, ossia 1,60-2 euro per un bidoncino da 40 litri come quello che utilizza la stragrande maggioranza delle utenze domestiche».

Conferire più indifferenziato rispetto ai limiti, quindi, diventa un costo per il cittadino. C’è il rischio che il cittadino poco virtuoso nisca per “nascondere” ri uti indifferenziati tra carta, plastica o altre parti differenziabili. Baroncini fa appello a quella che chiama alleanza di comunità: «Non abbiamo mai negato le fatiche che ha comportato questo percorso in primis per i cittadini, ancora oggi non passa giorno senza che immaginiamo correttivi o proviamo a fare meglio. Detto questo, voglio ribadire che non siamo il primo Comune a passare a Tcp e non saremo nemmeno l’ultimo. Alcune precauzioni le stiamo già ragionando. Ci sono cambiamenti in cui la preoccupazione è legittimamente alta ma chi mediamente ha preso la mano con la gestione dei propri ri uti, soprattutto in ambito domestico, si è sicuramente reso conto in questi anni che il residuo di indifferenziato è una quota relativamente bassa

e sicuramente inferiore rispetto a tutte le altre frazioni riciclabili».

L’altro potenziale rischio è l’abbandono di ri uti in strada, circostanza di cui stanno aumentando le segnalazioni alle redazioni. Il Comune cerca di lavorare su più piani: quello culturale e di consapevolezza dei servizi disponibili; quello del monitoraggio e pulizia e quello del controllo con sanzioni. «Abbiamo attivato da tempo servizi di pulizia e raccolta dei ri uti abbandonati, sia di piccola pezzatura, come i sacchetti, sia più voluminosi come mobili o elettrodomestici. In particolare in centro storico le postazioni più critiche vengono pulite due volte al giorno, mentre nei quartieri residenziali no a tre volte a settimana. Sui circa trentamila interventi annui di raccolta dei cosiddetti ingombranti, solo poco più del 10 percento riguarda abbandoni, mentre la maggior parte sono raccolte su appuntamento». Il nucleo ambientale della polizia locale opera sia in presenza che con l’utilizzo di foto trappole e telecamere: «Nel 2024 sono state elevate 424 sanzioni».

RIFIUTI/2

er ia i i i re la ari a p ale a i

i a i i a a ra a er la pr i e i i i ia l re i li i i

Il comune costiero ha 27mila utenze, di cui 4 su 10 non sono residenti Sul 30 percento del territorio è attivo il porta a porta integrale

Cervia è il primo dei diciotto comuni in provincia di Ravenna dove la raccolta dei ri uti si paga con il regime della tariffa corrispettiva puntuale (Tcp) che ha preso il posto del regime con tassa sui ri uti (Tari). Il cambiamento è in vigore dall’1 gennaio 2025 senza periodi di prova, a differenza di quanto accade nel comune di Ravenna che quest’anno ha introdotto la Tcp ma in regime transitorio per tutto il 2025. La legge regionale 16/2015 prevede che la Tcp sia attiva in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna entro il 2027.

«L’amministrazione di Cervia – fanno sapere dalla segreteria del sindaco Mattia Missiroli –ha ritenuto che il proprio territorio fosse maturo per il passaggio senza anno di prova, e che, in coerenza con il principio comunitario “chi inquina paga”, le eventuali eccedenze le debba pagare solo chi le produce. Le lettere informative ai cittadini che spiegavano il cambiamento sono state recapitate negli ultimi mesi del 2024».

Il sistema di raccolta differenziata attuale è a pieno regime dal 2022 (nel 2021 è stata attivata solo la parte nord di Milano Marittima) ed è così organizzato: porta a porta integrale sul 30 percento del territorio (la fascia litorale più vicina al mare e le case sparse) e il resto coperto dal porta a porta misto.

Gli effetti dei cambiamenti sono misurati dall’andamento della percentuale di raccolta differenziata. Nel 2018 era meno della metà

(48,6), diventata 52,2 nel 2020 (l’anno precedente all’avvio del nuovo progetto) e poi 82,2 nel 2023. Il dato del 2024 è disponibile solo come media aggregata tra Ravenna, Cervia e Russi: 80,9 percento.

Le utenze presenti sul territorio cervese sono circa trentamila: 26.918 domestiche e 3.129 non domestiche. La situazione è contraddistinta dalla massiccia in uenza del turismo: quasi quattro utenze su dieci domestiche sono non residenti. Un dato in più chiarisce il quadro: la produzione di ri uti triplica tra febbraio e luglio. Come già ricordato, il concetto alla base della Tcp è la misurazione della quantità di ri uto indifferenziato effettivamente prodotto dagli utenti. In concreto, ai cittadini viene chiesto di continuare a separare i propri ri uti e di espor-

In Romagna la Tcp è attiva in 31 comuni su 75

I comuni in Romagna sono 75 (18 a Ravenna, 30 a Forlì-Cesena e 27 a Rimini). La Tcp è in vigore in 18 dei 62 comuni in cui la raccolta rifiuti è gestita da Hera (2 su 18 a Ravenna, 5 su 27 a Rimini, 11 su 17 a Forlì-Cesena). Una parte di Forlì (capoluogo e altri 12 comuni) è invece servita dalla società Alea che ha la Tcp ovunque.

re, come al solito, il contenitore grigio per il riuto indifferenziato, prestando però attenzione al numero di conferimenti annui, calcolato in base all’ampiezza del nucleo famigliare e all’estensione del domicilio.

Gli eventuali conferimenti di ri uto indifferenziato superiori al numero prestabilito saranno fatturati da Hera in una bolletta di conguaglio che sarà inviata nel corso del 2026. Quanto costerà ogni esposizione oltre il tetto assegnato ancora non è noto. Lo conferma ancora la stessa segreteria del sindaco: «Il costo di ogni svuotamento supplementare sarà de nito dopo l’approvazione delle tariffe da parte di Atersir. Ad oggi sulla base di simulazioni elaborate dal gestore Hera, il costo per ogni svuotamento supplementare è stimato tra 1 e 1,50 euro ogni 40 litri». Non sono disponibili dati sulla raccolta del primo trimestre 2025: il Comune di Cervia comunica che sono in possesso di Hera che a sua volta ha comunicato di non averli a disposizione.

Se il principio ispiratore è “chi inquina paga”, la domanda che si pongono i cittadini è se rispettare i limiti di conferimento garantirà un premio rispetto allo scenario precedente. In altre parole, fatto 100 il pagamento 2024 del servizio ri uti di una ipotetica utenza con il regime Tari, se questa stessa utenza resterà nei limiti previsti di esposizione con il passaggio alla Tcp, per il 2025 pagherà più o meno di 100?

Riportiamo la risposta degli uf ci comunali

di Cervia (in linea con quella avuta dal Comune di Ravenna sullo stesso tema): «Considerata la diversità strutturale, quanto alla modalità di calcolo di Tari e Tcp, non appare possibile fornire una risposta univoca». Questa la spiegazione: «In regime di tariffa puntuale, l’utenza contribuisce ad una parte della quota variabile della tariffa in funzione del ri uto che produce. Chi produce un quantitativo di ri uti indifferenziati estremamente elevato per cui il numero dei conferimenti prestabiliti risulta insuf ciente dovrà, per ciò solo, farsi direttamente carico dello sforamento, cioè del conferimento di ri uti indifferenziati in misura maggiore rispetto a quelli prede niti. In questo modo la tariffa risulta più aderente al principio comunitario “chi inquina paga” e idonea a perseguire l’equità scale. Nel percorrere questo obiettivo la tariffa puntuale riduce gli elementi su cui si basa la Tari e modi ca l’impatto che hanno in bolletta le dimensioni degli immobili soggetti a tariffa». (and.a.)

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RIFIUTI/3

pa a e ra e i a i e e a li le i e a a e are la lle a 2025

Atersir è l’agenzia regionale che riunisce gli enti locali per le questioni di acqua e immondizia ntro la fine di aprile do rà anche fissare le tari e per l’eccesso di rifiuti indi erenziati prodotti da ra ennati e cer esi

Entro la ne di aprile sarà noto il costo del volume di ri uti indifferenziati conferiti da ogni utenza oltre la soglia de nita con la tariffa corrispettiva puntuale (Tcp). A stabilire la cifra sarà Atersir, cioè l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e ri uti. È una forma di cooperazione degli enti locali che si occupa della maggior parte delle questioni gestionali ed economiche e nanziarie relative ai servizi idrici e ri uti.

«La tariffa variabile aggiuntiva unitaria euro/litro è in corso di de nizione – spiegano da Atersirs –. Viene calcolata applicando una maggiorazione del 10 percento alla tariffa variabile di base unitaria euro/litro».

Il numero dei litri annui prestabiliti per ogni tipologia di utenza, sulla base del quale è calcolata la soglia di conferimenti annui compresi nella quota variabile di base, è stato concordato tra Comuni e gestore (Hera). Chi andrà oltre i limiti di conferimento stabiliti con la Tcp pagherà più di quanto pagava con la Tari, ma Atersir afferma che non è possibile stabilire se un’utenza che rispetterà i limiti pagherà meno di quanto pagato con regime Tari: «Considerata la diversa modalità di calcolo delle due diverse tipologie di prelievo, il confronto con la Tari deve essere valutato utenza per utenza tenendo in considerazione la volumetria del contenitore dell’indifferenziato che ha in dotazione e le dimensioni dell’immobile e non è possibile dare una risposta univoca. La tariffa puntuale riduce gli elementi presuntivi su cui si

RIFIUTI/4

basa la Tari e modi ca l’impatto che hanno in bolletta le dimensioni degli immobili soggetti a tariffa. In termini generali, in regime di tariffa puntuale il cosiddetto “montante” su cui si articolano le tariffe risulta inferiore rispetto alla Tari in quanto ridotto della quota variabile aggiuntiva che sarà applicata solo a chi conferisce più ri uti indifferenziati rispetto a quelli prestabiliti».

In una intervista a Ravenna&Dintorni di qualche settimana fa, l’assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna aveva affermato che «il piano economico nanziario del gestore del servizio ri uti, validato da Atersir, determina l’ammontare del gettito da riscuotere e per l’anno 2025 è in aumento». A cosa è dovuto l’aumento del gettito che Hera deve riscuotere? «Il corrispettivo del servizio ri uti è stato aggiornato sulla base di quanto prevede il contratto di servizio. Oltre all’introduzione di alcuni servizi integrativi riguardanti lo spazzamento delle strade e il monitoraggio del decoro urbano, tale incremento è motivato da vari fattori tra cui, principalmente, l’adeguamento all’in azione e l’applicazione di conguagli legati ai costi di trattamento delle frazioni differenziate non a valore: organico, verde, ingombranti». Atersir si occupa anche del controllo della qualità del servizio fornito da Hera con il supporto dei tecnici dei Comuni effettuando sopralluoghi, monitorando da remoto i dati caricati dal gestore ed eseguendo controlli documentali. ( and.a. )

l er a per a e ia all i la e l i a i erra a

a direttrice: on usata dalla nostra atti ità, ma subiamo catti i odori e passaggi dei camion, cos piazza osta sprecata

La gestione del Mercato Coperto di Ravenna è stanca di avere un’isola ecologica interrata davanti all’ingresso principale di piazza Costa. «Cattivi odori e sporcizia rovinano un angolo delizioso del centro storico – dice Beatrice Bassi, amministratrice delegata della struttura inaugurata nel 2019 dopo un cantiere di riquali cazione durato quattro anni con un investimento di 13 milioni condiviso tra Molino Spadoni e Coop –. Quei disagi e la necessità di lasciare l’accesso ai camion dei ri uti per gli svuotamenti ci impediscono di sfruttare tutta la potenzialità di uno spazio all’aperto».

L’isola ecologica interrata, in parole povere, è fatta da cassoni di raccolta ri uti sotto il livello stradale che emergono con un meccanismo quando devono essere svuotati dai camion. Il conferimento dell’immondizia avviene dalle cosiddette bocche di carico che sono presenti su strada, simili a delle colonnine. Quella è stata la prima realizzata a Ravenna, nel 2009. Un’altra in centro è stata poi fatta in viale Farini.

Nel tentativo di ridurre almeno l’impatto visivo, il Mercato Coperto si è inventato degli involucri in legno con il logo con cui incappucciare le bocche di carico: «Ci abbiamo provato, ma gli odori rimangono».

Bassi è rammaricata anche perché c’è la beffa oltre al danno: «La gente è convinta che la sporcizia in quella piazza sia a causa nostra e

invece noi per contratto non possiamo gettare nulla nell’isola. I nostri ri uti vengono conferiti in dei cassonetti che teniamo in un cortile interno sul retro in via Ponte Marino, fuori dalla vista stradale, rinunciando anche a spazi per i nostri stoccaggi. I ri uti in piazza Costa vengono buttati dai cittadini e altri esercenti del centro».

Guide turistiche e visitatori non mancano di lamentarsi per lo spettacolo sgradevole al naso

e a gli occhi: «Abbiamo più volte sollevato il problema con Hera e con il Comune, ci hanno risposto che è una questione complessa. Non dubito che lo sia, lo capisco, ma al tempo stesso credo che vada trovata una soluzione diversa per dare un’offerta migliore a chi vive il centro cittadino».

Lo svuotamento con i camion della nettezza urbana avviene almeno una volta al giorno, anche in orari diurni, offrendo un ulteriore

motivo di disgusto ai passanti e di ostacolo ai gestori: «Non possiamo lasciare allestimenti stabili, va tutto smontato e rimontato». E poi c’è la situazione ancora più estrema che nei mesi di novembre e dicembre si è ripetuta spesso: «A volte il meccanismo di sollevamento si guasta, quindi Hera sistema dei cassonetti con le ruote sulla pavimentazione (vedi foto, ndr), a quel punto lo scenario è proprio inquali cabile». (and.a.)

Piazza Costa come si presentava la sera di sabato 22 marzo

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La proposta da partiti e liste che appoggiano i candidati sindaci Grandi e Verlicchi L’ipotesi di usare locali in centro storico per la raccolta cartone degli esercenti

Non più bidoncini da esporre davanti alle case, ma cassonetti cosiddetti intelligenti che si aprono con una tessera magnetica. È la proposta che viene da due diversi fronti del centrodestra di Ravenna per modi care la raccolta ri uti in tutto il comune capoluogo.

La coalizione composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Viva Ravenna – che sostiene la candidatura di Nicola Grandi a sindaco – ha organizzato un’assemblea pubblica nella serata del 2 aprile, proprio per presentare critiche e proposte di modi ca al modello che è stato de nito da Comune, Atersir e Hera.

«La spesa dei cittadini

è

aumentata del 17 percento tra 2022 e 2024»

Le ri essioni elaborate da Alberto Ancarani (Fi), Renato Esposito (Fdi) e Filippo Donati (Vr) partono mettendo giù un punto fermo: «È solo una questione di volontà politica. Il Comune di Ravenna è socio di Hera, quindi è con-proprietario dell’azienda da cui trae pro tti come utili che sono elevati. Si può anche aprire un confronto per chiedere una modi ca e dire basta ai bidoncini per passare ad altri sistemi di raccolta. Se saremo noi a vincere le prossime elezioni ci mettere al tavolo con Hera per ragionare».

La coalizione di Grandi sottolinea un numero: il costo medio per la raccolta ri uti per i cittadini del comune di Ravenna è aumentato del 17 percento tra 2022 e 2024, per alcune categorie addirittura il 30 percento, «eppure non ci sembra che la qualità del servizio offerto alla cittadinanza abbiamo avuto un miglioramento tale da giusti care l’aumento». Senza dimenticare un costo occulto: «Il valore dell’indifferenziata non si discute, ma è altrettanto indiscutibile che il cittadino faccia una parte di lavoro che altrimenti dovrebbe fare Hera. Il tempo speso dal cittadino per differenziare i rifuti è sottratto al tempo libero e da sempre questo ha un prezzo». Un altro numero è signi cativa: l’utile netto di Hera è salito del 28,5 percento tra 2023 e 2024. La volontà di passare dal bidoncino al cassonetto viene promossa anche come diversa mentalità nei confronti degli abitanti: «Il bidoncino costringe il cittadino a esporre un determinato ri uto in un determinato giorno entro un determinato orario. È l’approccio di chi vuole insegnare come si sta al mondo, la cosa più distante possibile dalla nostra visione. Il cassonetto consente di gettare l’immondizia quando è più comodo per il cittadino». Oltre al no bidoncini, la proposta del centrodestra si occupa anche della questione del cartone da imballaggi che le attività commerciali del centro storico devono esporre a orari e giorni prestabiliti, andando a creare uno scenario di “discarica a cielo aperto” che spesso colpisce (negativamente) i turisti in città. L’idea è quella di utilizzare locali pubblici in zone del centro come luoghi di raccolta a servizio esclusivo degli esercenti per carta e cartone. In ne secondo il centrodestra di Grandi va esteso orario di aperture delle aree ecologiche: continuato lungo e quotidiano.

Una posizione analoga pro cassonetti intelligenti è anche quella espressa da Veronica

Verlicchi, candidata sindaca con la lista di opposizione La Pigna: «No al porta a porta, sì ai cassonetti intelligenti organizzati in nuove isole, formate da batterie di contenitori per le diverse tipologie di ri uto. Isole informatizzate, autonome e dotate di un sistema di sani cazione per l’abbattimento degli odori, oltre che di un sensore di livello per monitorare il riempimento dei contenitori. Per aprire il cassonetto sarà suf ciente la tessera sanitaria del titolare dell’utenza Tari e i conferimenti potranno avvenire durante tutto l’orario della giornata». Secondo Verlicchi la conseguenza dell’adozione di questo sistema sarebbe la drastica riduzione dell’abbandono dei ri uti per le strade o nelle vicinanze dei cassonetti: «Si andrebbe a mettere mano anche al problema della massiccia presenza di topi, ratti ed insetti nel nostro territorio. È evidente che sia necessario attivare su tutto il nostro territorio comunale, un sistema di raccolta dei ri uti ef ciente ed innovativo, che permetta di eliminare il degrado ed i disagi ai carico dei Ravennati oltre che a determinare un minor costo del servizio che si tradurrebbe in una tassa dei ri uti più bassa».

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Segnalazioni di topi in città, Hera critica i cittadini

L’esposizione dei bidoncini per le strade della città viene indicata da più parti come causa dell’aumentare di topi e ratti in centro. La stessa Azimut ha pubblicamente confermato l’aumento di trappole piazzate per roditori. «La battaglia si gioca con una sinergia tra attività pubbliche e private – dice l’assessore comunale Gianandrea Baroncini –, un po’ come accade per tante altre specie infestanti come le zanzare, le processionarie o le cimici. Nel 2023 le postazioni di erogazione ratticida in ambito pubblico erano 918 a fine 2024 ne avevamo 1034. Abbiamo aumentato del 30 percento, arrivando a circa 14mila kit, la distribuzione gratuita alla cittadinanza di esche topicida».

La zona di via Eraclea a Ravenna è tra quelle da cui arrivano frequenti segnalazioni. Mirko De Carli (Pdf) e Alvaro Ancisi (Lpr) accusano Hera e Comune: «L’immondizia si sovrappone su bidoni strapieni di sacchetti di umido. Sono stati avvistati anche topi che pasteggiano. Chiediamo ad Hera di organizzare diversamente la raccolta in quella parte di città garantendo una pulizia settimanale efficiente e al Comune di monitorare costantemente quanto accadrà da qui ai prossimi mesi». Hera la vede diversamente: «Il problema della presenza dei topi è spesso riconducibile agli abbandoni a terra, soprattutto se nel rifiuto sussiste una componente organica. Anche i bidoni stracolmi, chiusi male o lasciati aperti, rappresentano un’attrazione per i topi. I bidoncini in dotazione alle famiglie sono dotati di un sistema anti-randagismo, attivabile chiudendo completamente il bidone e girando il manico verso l’alto. Una corretta gestione dei propri rifiuti, sia che si tratti di una famiglia che di un’attività, contribuisce al decoro della città. Gli agenti accertatori nel 2024 hanno elevato 60 accertamenti, contro i 39 del 2023, con conseguenti verbali notificati a cura della polizia locale».

IL CONSIGLIERE TERRITORIALE DELLA DARSENA: «IL COMUNE NON INSEGNA COME FUNZIONA LA DIFFERENZIATA, CI VORREBBE UN TAVOLO DI CONFRONTO»

Viaggio nel quartiere dove i casi di abbandoni aumentano, anche vicino a scuole e parchi Un residente: «La gente non rispetta i giorni di esposizione, arrivano topi, gabbiani e puzza»

Il problema dell’immondizia diventa sempre di più una costante nel quartiere Darsena, a Ravenna. Sono numerosi i ri uti, anche di grandi dimensioni, abbandonati per giorni in prossimità dei cassonetti e non solo. Le dif coltà non si registrano solo nella zona Gulli, ma anche nei pressi del Candiano dove sporte di carta, bibite e vetri vengono gettati ai piedi della nuova passerella. «Quello dei ri uti e del decoro urbano è un tema che porto avanti da molto tempo – spiega il consigliere territoriale di Forza Italia Nicola Tritto -. Sono consigliere da tre mandati e c’è una grande disattenzione da parte dell’amministrazione comunale verso la Darsena, in particolare nella zona Gulli».

Nonostante i dati della zona parlino del 76 percento di ri uti differenziati, molti residenti non sono soddisfatti: «La situazione è peggiorata con l’arrivo della raccolta differenziata porta a porta – dichiara un passante -. La gente non rispetta i giorni di esposizione dei “bidoncini” e non ci sono abbastanza lavaggi dei cassonetti dell’immondizia. Ciò porta topi, gabbiani, insetti e odore sgradevole».

Oltre alla possibilità di portare i ri uti nella stazione ecologica, Hera ha messo a disposizione gratuitamente un numero verde per agevolare il ritiro di mobili, elettrodomestici o televisioni.

Per Tritto non è solo mancanza di senso civico: «L’amministrazione non fa nulla per educare le persone al corretto utilizzo della raccolta differenziata. Mi piacerebbe che si costituisse un tavolo tra Hera, Comune e abitanti del territorio per far capire ai cittadini qual è il giusto comportamento da tenere».

I cassonetti colmi, i ri uti abbandonati e gli sfalci d’erba si trovano a due passi da asili, scuole e parchi della zona. «Bisogna aver maggior attenzioni alle fasce più deboli di popolazione – prosegue Tritto -: La zona Gulli, che viene spesso dimenticata, è ricca di strutture che ospitano quotidianamente bambini e se non si fa qualcosa si rischia davvero un’emergenza sanitaria. Una soluzione potrebbe essere quella di allestire fototrappole per multare i colpevoli». Leonardo Ferri

abbandonati in zona Darsena scattata il 21 marzo. In basso un cassonetto pieno nello stesso quartiere lo sesso giorno

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Uno dei promotori: «Frequento la località da 50 anni, nell’ultimo periodo è peggiorata la qualità del servizio. Chiediamo solo di tornare a com’era»

Circa cinquecento persone hanno rmato una petizione per chiedere di aumentare il numero dei passaggi e il numero degli addetti alla raccolta dei ri uti, allo spazzamento e alla pulizia urbana di Lido Adriano. La petizione è stata discussa nella commissione “Ambiente” del consiglio comunale di Ravenna il 3 aprile ed è attesa una risposta scritta dall’assessorato competente.

Il 55enne Sergio Silvestrini è uno dei promotori dell’iniziativa: «Sono originario di Imola, ma frequento Lido da quasi 50 anni, anche per lunghi periodi e nel 2017 ho preso la residenza de nitiva. Negli ultimi tempi ho visto peggiorare molto la qualità del servizio di pulizia e raccolta. Infatti la petizione non chiede novità clamorose mai viste prima, chiediamo solo di tornare a quello che avevamo un paio di anni fa».

Silvestrini ha illustrato la petizione alla commissione consiliare, partendo dai numeri che sostengono il peso della frazione balneare: «Ci sono settemila residenti, con gli alloggi di lavoratori arriviamo no a 10mila in inverno. In estate si s orano le 40mila persone. È una località che vive di turismo e non può presentarsi in condizioni di degrado nei periodi di bassa stagione perché sono quelli in cui le persone vanno in visita in cerca di sistemazioni per le vacanze».

Le richieste dei rmatari – supportati da Veronica Verlicchi della lista La Pigna – sono di passare da uno a due spazzini nel periodo invernale e cinque in estate, il passaggio quindicinale della spazzatrice in inverno e settimanale in estate, lo svuotamento e la disinfezione dei cassonetti prima dei weekend e a inizio settimana, per dare un’immagine migliore nel ne settimana in cui le famiglie cercano af tti e svuotare i ri uti buttati da chi va a fare lavori nelle case vacanze. Per migliorare il servizio i cittadini suggeriscono di utiliz-

zare di più l’isola ecologica presente sul territorio: «I furgoncini di raccolta una volta pieni vanno a conferire alle Bassette e poi tornano, allungando i tempi». Poi c’è la questione dei ri uti ingombranti. È vero che il servizio è gratuito, ma i tempi sono proibitivi: «Chi chiama ora Hera si sente dare appuntamento fra più di un mese. Poi qualcuno poco civile potrebbe essere tentato di abbandonare tutto in strada».

La raccolta rme si è conclusa in appena due settimane, a dimostrazione del convinzione degli abitanti, e arriva dopo altre vie: «Segnalazioni a Hera con i vari canali uf ciali non hanno portato a nessun miglioramento». (and.a.)

ARRIVA IL RE: HERA FA

PULIZIE SPECIALI E NON SARÀ FATTO IL PORTA A PORTA

Polemiche per le misure straordinarie disposte solo per la visita dei reali inglesi

Via cestini e cassonetti dei ri uti e spazzamenti stradali straordinari. Sono le misure messe in campo a Ravenna da Hera, ricevendo critiche pesanti dalla cittadinanza, in occasione della visita di re Carlo III, della regina Camilla e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in calendario 10 aprile.

La multiutility ha rimosso, nella giornata del 9 aprile, 76 cassonetti, 45 bidoni carrellati e 154 cestini in tutta la zona interessata dalla visita. Alcune postazioni di cassonetti sono state riposizionate temporaneamente nelle vicinanze con un cartello informativo. Tutto dovrebbe tornare alla normalità entro l’11 aprile.

Per conferire i ri uti tra il 9 e l’11 aprile i cittadini dovranno utilizzare i contenitori collocati nelle strade adiacenti a quelle interessate dal passaggio della coppia reale.

I mezzi di Hera in servizio in piazza San Francesco alla vigilia dell’arrivo di re Carlo

Per non avere contenitori esposti in punti sensibili, nella zona centrale del centro storico, la cosiddetta zona rossa, per la giornata del 10 aprile sono annullati tutti i servizi di raccolta porta a porta previsti, ovvero quelli dedicati alle attività per indifferenziato (servizio che verrà recuperato la giornata successiva), organico, cartone, cassette di plastica e legno. Hera raccomanda di non esporre in strada nessun contenitore e nessun tipo di ri uto. Uf cialmente è per ragioni logistiche e di sicurezza, ma dif cile non vederci anche una scelta estetica che mette in luce la scarsa eleganza dei bidoncini. Saranno inoltre previsti servizi straordinari di pulizia in tutta l’area interessata dalla visita della coppia reale. Fino alla notte tra il 9 e il 10 aprile si procederà al lavaggio con idropulitrice, particolarmente attiva nelle zone di piazza San Francesco, zona dantesca, piazze del Popolo e XX Settembre, via Cavour e zona San Vitale, il 9 aprile anche operatori a piedi con sofatori elettrici a spalla dopo le 21, dopo la rimozione di arredi urbani e dehor. Il pomeriggio di mercoledì 9 aprile presidio con spazzamento manuale, mentre il 10 aprile gli operatori addetti allo spazzamento durante tutta la giornata presidieranno il centro storico, dove rimarranno 4 squadre dalle 7 no al tardo pomeriggio. In ne, saranno a disposizione in caso di emergenza due mezzi per movimentazione cestini e raccolta ingombranti abbandonati.

18 / SOCIETÀ

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

L’INTERVISTA

a pi la ria alia e ei i pre i i i a ra er le i ra e elle ra i a pi e e

Dario eccarelli presenterà il suo libro e ragazze irresistibili alla ala uratori il 5 aprile con efi dem e ia eli: on ci sono ancora abbastanza donne tra dirigenti e allenatori. l calcio Ancora intriso di maschilismo

di Federica Angelini

Classe 1955, giornalista professionista dal 1986, attualmente opinionista del Sole 24 ore, Dario Ceccarelli è al suo terzo libro dedicato allo sport e sarà a presentarlo a Ravenna, in Classense (Sala Muratori), martedì 15 aprile alle 18 con Josefa Idem e Lia Celi. Due donne per un libro dedicato proprio alle donne: Le ragazze irresistibili (Minerva edizioni) del titolo sono infatti campionesse italiane. Di loro Ceccarelli compone una serie di ritratti dove in rilievo non ci sono solo i successi in pedana o in campo, ma anche le loro vite e la loro affermazione in un mondo che cambiava. Una lettura insomma adatta non solo agli appassionati di sport, anche grazie a una scrittura pulita, attraversata sempre da una bella leggerezza, mai troppo enfatica. Ne abbiamo parlato con l’autore.

Il suo è un libro di sport, ma anche di storie, di personaggi femminili ed è anche un po’ un libro di storia del costume in Italia e dei rapporti tra generi. Voleva forse scrivere un libro femminista? Come ama de nirlo?

«Devo premettere che è un libro nato per caso, lo sport è sempre stata una mia passione e ho scritto altri libri sul tema, ma sempre di sport maschile. Fino a quando un’amica mi ha un po’ provocato chiedendomi: “e le donne, Dario?”. E così mi si è acceso un lumicino. Ho pensato che davvero l’Italia aveva tantissime campionesse che non avevano magari avuto lo stesso spazio e mi sono messo al lavoro. E adesso, che il libro è nito e ho iniziato a presentarlo, mi rendo conto che attraverso queste biogra e in qualche modo emerge anche una storia dell’Italia in piccolo, una storia delle sue trasformazioni».

Si può dire un secolo di storia, visto che il libro inizia con la ciclista Alfonsina Strada, nata nel 1891, e arriva a So a Goggia, del 1992… «Sì, e davvero in cent’anni è cambiato tutto per le donne. Sicuramente si può fare ancora tanto, ma dal “diavolo in gonnella” come chiamavano Strada anche le donne di allora, no alle nostre sportive, come Federica Brignone o le ragazze del volley, si vede proprio un cambiamento epocale. Nei pregiudizi, nei giudizi, nel modo di approcciare lo sport. Oggi le famiglie pensano che sia importante anche per le ragazze. Penso a Ondina Valla, la prima atleta che vinse una medaglia olimpionica nel 1936 a Berlino, ma che non era potuta andare quattro anni prima a Los Angeles perché avrebbe fatto scandalo una donna sola in nave tra tutti uomini…».

Ma quanto, secondo lei, lo sport è un effettivo motore del cambiamento e quanto invece uno specchio di ciò che accade nella società?

«Credo che lo sport sia sicuramente una cartina di tornasole, ma anche un formidabile strumento di inclusione sociale perché è meritocratico: o ti impegni e sei bravo o non hai possibilità. Prendiamo la squadra di volley femminile: è un vero e proprio manifesto di cosa è la nostra società oggi, con ragazze italiane di provenienze diverse. Inoltre lo sport non è burocratico, deve trovare soluzione rapide,

quindi ha contribuito a velocizzare molti processi e a modi care molti pregiudizi. Pensiamo per esempio a Bebe Vio e a come ha cambiato la percezione della disabilità».

Lo sport ci ha costretti, durante l’ultima Olimpiade, anche a un dibattito sulla de nizione di donna, con la pugile Imane Khelif nello scontro con l’azzurra Angela Carini…

«Sì, ne ho parlato in un post scriptum nale. Ognuno può pensarla come vuole, è ovvio che il problema di livelli di competitività diversa tra donne e non-donne esiste. Tuttavia, per quanto accaduto a Parigi mi attengo a quanto detto anche da Federica Pellegrini: la pugile aveva

un livello di testosterone alto, ma questo non ne fa un uomo. Può capitare anche negli uomini, come fu il caso per esempio del ciclista Gianni Bugno. Il testosterone alto è una caratteristica che può dare un vantaggio sportivo, ma Khelif aveva e ha perso molti incontri. Non mi è piaciuto il comportamento di un’atleta come Angela Carini che ha abbandonato l’incontro dopo solo 46 secondi, credo si sia fatta condizionare dalla situazione che si era creata intorno alla questione».

Polemiche a parte, in realtà le Olimpiadi sono state il trionfo delle atlete italiane. Eppure lo sport femminile non muove gli stessi soldi né lo stesso pubblico. Cosa

LA FOTO DELLA SETTIMANA

A cura di Federica Angelini

Classense: riapre la splendida Aula Magna

Venerdì 11 aprile dalle 18 alle 21 e sabato 12 aprile dalle 10 alle 18 riaprirà al pubblico l’Aula Magna della Classense, la settecentesca biblioteca del monastero camaldolese, oggi sede della biblioteca civica, dopo un lungo e attento lavoro di restauro della volta e degli affreschi, danneggiati dal terremoto del 2019. In queste due prime giornate, l’accesso sarà ad aggregazione libera per piccoli gruppi (senza bisogno di prenotazione) accompagnati dal personale della biblioteca. Le visite guidate gratuite da parte dei bibliotecari continueranno da lunedì 14 a sabato 26 aprile su prenotazione (si invita a consultare il sito della biblioteca per conoscere il programma dettagliato https://www.classense.ra.it/). Dal 28 aprile l’Aula Magna sarà visitabile il venerdì pomeriggio e il sabato per l’intera giornata. Un luogo semplicemente magni co, di cui ogni ravennate non può che essere orgoglioso, così come di tutta la meravigliosa Classense.

manca ancora alla effettiva parità? «Lo sport al femminile, tolto il calcio, non ha più niente da invidiare a quello maschile per quanto riguarda le competizioni, ma ha lo stesso ancora dei problemi: il primo è che ci sono ancora pochissime donne nei quadri dirigenti e anche tra gli allenatori. Ne parla molto anche Carolina Morace, secondo cui da un lato ci sono gli uomini che non vogliono cedere potere, ma dall’altra c’è una dif coltà anche a trovare donne disposte a impegnarsi in questo ruolo. Su questo c’è però una bella novità recente: è stata eletta la prima presidente del Cio donna, Kirsty Coventry, nuotatrice dello Zimbabwe, la prima della storia olimpica. Inoltre, credo che le atlete donne possano soffrire in modo particolare di tutta la pressione che c’è oggi sui ragazzi, il tema della vittoria a tutti i costi in campo ma anche dell’immagine fuori dal campo, a tutte è richiesto di essere brave, belle, social. Tania Cagnotto, che oggi fa la mental coach, parla proprio della fragilità delle nuove generazioni, forse le prime sportive avevano dovuto formarsi scontrandosi direttamente contro mille pregiudizi e arrivano al successo in qualche modo più forti e mature, oggi c’è una nuova fragilità».

Non sono però solo le atlete a dover essere brave e belle. Penso per esempio alle giornaliste sportive, soprattutto quando si occupano di calcio. Quanti passi avanti sono stati fatti in questo ambitoì?

«È vero che il calcio è ancora molto maschile sia nel campo, sia tra i commentatori che parlano questo gergo burocratico fatto di inutili tecnicismi. Un retaggio di una cultura maschilista che ha profonde radici in questo sport. Basti pensare che in quel mondo l’omosessualità è ancora un tabù. Mi sembra che ci sia una reticenza a essere se stessi, quasi che l’immagine da far trasparire sia ancora quella dell’uomo forte, alla Ibrahimovic. Sarebbe bene che anche il calcio cambiasse un po’. Per fortuna, nei campetti dove giocano i bambini, vedo sempre più ragazzine correre con gli amici».

Nella sua carrellata ci sono momenti in cui lo sport incrocia la politica, come alle Olimpiadi di Mosca vinte da Sara Simeoni. In uno scenario di con itto come quello attuale, che ruolo può avere lo sport? Cosa ne pensa degli atleti russi costretti a rinunciare alla bandiera? La competizione rischia di diventare un elemento di orgoglio nazionale e nazionalista o può ritrovare lo spirito olimpionico delle origini, quello di De Coubertin?

«Un tema complesso, personalmente sono contrario ai boicottaggi che penalizzano solo gli atleti che non hanno nessuna colpa, In realtà credo che quando si mischiano le nazionalità in campo ci si possa accorgere di quanto siamo in realtà tutti uguali nella psicologia e nelle reazioni e si allontanino così le sovrastrutture bellicistiche. Quindi sì, credo che lo sport possa essere motore di pace. Per quanto invece riguarda lo spirito originario di De Coubertin, credo vada preso con le molle visto che per esempio lui le donne proprio non le considerava e non le voleva in gara…».

Dario Ceccarelli e la copertina del libro che presenterà a Ravenna

10-16 aprile 2025 RAVENNA&DINTORNI

DIRITTI UMANI/1

Una mostra alla Classense sulla nave di Emergency che salva i profughi in mare

All’inaugurazione anche la testimonianza diretta di un infermiere

Apre al pubblico venerdì 11 aprile alle 15 a Ravenna – alla sala Muratori della Biblioteca Classense – la mostra fotogra ca “Life Support. La nave di Emergency“, un percorso espositivo che racconta il lavoro della nave umanitaria di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo centrale. L’esposizione, organizzata nell’ambito del Festival delle Culture in collaborazione con il gruppo Emergency di Ravenna, offre uno sguardo diretto sulle operazioni di soccorso e sulla drammatica realtà dei naufraghi salvati in mare. All’apertura sarà presente Roberto Maccaroni, infermiere di Emergency, che porterà la sua testimonianza diretta sulle missioni di salvataggio.

Attraverso 24 pannelli, tra testi e immagini, ed un visore a 360° il pubblico potrà ripercorrere le fasi cruciali delle missioni: dall’avvistamento delle imbarcazioni in dif coltà al soccorso, dall’accoglienza a bordo no allo sbarco nei porti sicuri. Le fotogra e, realizzate da fotoreporter di fama internazionale e dall’archivio di Emergency, documentano le condizioni estreme in cui operano i soccorritori e le storie di uomini, donne e bambini in cerca di salvezza.

La mostra sarà visitabile dal 12 aprile al 31 maggio, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Chiuso il lunedì e i festivi. L’ingresso è gratuito. Per tutto il periodo della mostra, è possibile inoltre prenotare una visita guidata gratuita sia il sabato per i gruppi (info 347 5744415) che per incontri riservati alle scolaresche (info 328 9107002).

INCLUSIONE

Un “diario” per raccontare come il teatro sia anche “differenza”

E al Corso si parla di Mediterranea Saving Humans

Domenica 13 aprile dalle ore 17.30 all’ex cinema Corso di via di Roma, a Ravenna, verrà raccontata “L’esperienza di Mediterranea Saving Humans”. Un’iniziativa a cura della coop sociale Villaggio Globale; parteciperanno Alessandro Metz (fondatore Mediterranea Saving Humans e armatore della nave Mare Jonio) e don Mattia Ferrari (cappellano di Mediterranea Saving Humans). L’incontro vuole far conoscere la coraggiosa e singolare esperienza di Mediterranea Saving Humans e le motivazioni che hanno condotto fondatori, soci e attivisti a mettersi in gioco in difesa degli ultimi. Mediterranea nasce nell’estate del 2018 dall’indignazione dinanzi alle migliaia di morti nel Mediterraneo e alla politica dei porti chiusi. Dall’unione di persone e diverse realtà associative, come piattaforma della società civile, si è organizzata e in breve tempo ha messo in mare la nave “Mare Jonio”, la prima e tuttora unica nave del soccorso civile battente bandiera italiana.

La presentazione del volume sui laboratori con persone disabili della compagnia Nerval. Coinvolte quattro liceali per i testi

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Un diario per raccontare l’arte del teatro vissuta dai più fragili: questo il nuovo progetto di Nerval Teatro, la compagnia ravennate fondata da Maurizio Lupinelli e Elisa Pol che dal 2007 intreccia drammaturgia contemporanea e inclusione sociale. Dal 2019 la compagnia porta avanti “Il teatro è differenza”, un laboratorio teatrale dedicato alle persone con disabilità (nella foto di Marco Parollo). In questa edizione, il laboratorio si arricchisce di un nuovo progetto, realizzato in collaborazione con il Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna (nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro), che vede quattro studentesse dell’indirizzo Scienze Umane vestire i panni di giovani reporter per testimoniare le dinamiche e le emozioni del laboratorio, oltre che la relazione tra persone disabili e teatro. Dall’esperienza nasce il Diario delle differenze, composto da interviste, ritratti, dialoghi e memorie. Il diario verrà presentato pubblicamente a Ravenna sabato 12 aprile, alle 11, nella sala Pier Paolo D’Attorre di Casa Melandri (via Ponte Marino 2), alla presenza di Pol e Lupinelli di Nerval Teatro, Eleonora Laezza, Laura Marian, Naima Zahed e Giulia Aresu, le quattro autrici del diario, e Lorenzo Donati e Rita Maria Fabris, dell’università di Bologna, partner del progetto. (articolo completo su Ravennaedintorni.it)

DIRITTI UMANI/2

A Russi la coordinatrice di Amnesty Italia parla della Palestina e delle “stragi tra l’indifferenza”

Venerdì 11 aprile (ore 20.30) alla Biblioteca comunale di Russi conferenza dal titolo “Le stragi tra l’indifferenza. Situazione palestinese e campagne di Amnesty International nel mondo” organizzata dal Comune e dal Tavolo per la Pace, in collaborazione con Amnesty International. Lucia Betti, giornalista e addetta stampa freelance, intervisterà Tina Marinari, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia. Si tratta del primo di una serie di incontri organizzati dal Tavolo per la Pace, nuovo organo consultivo e propositivo istituito in seno al Comune di Russi, allo scopo di promuovere la cultura della pace.

Per Pasqua in vendita una “Colomba di pace”: ecco luoghi, giorni e orari dei banchetti in provincia

Una colomba pasquale per sostenere l’impegno di Emergency per le vittime di guerra nella Striscia di Gaza, dove l’ong è presente nella zona di Khan Younis con una clinica di salute primaria, oltre ad offrire supporto medico e logistico all’ambulatorio dell’associazione Cfta. La “Colomba di pace” dell’Ong si potrà acquistare dal 10 al 13 aprile nei banchetti organizzati in tutta la provincia e in particolare a: Bagnacavallo (12 aprile ore 9–12 in corso Mazzini); Brisighella (12 aprile ore 9-12 e 13 aprile ore 15.30-18.30 in piazza Carducci), Castel Bolognese (12 e 13 aprile ore 9.30-12.30 in piazza Bernardi), Cervia (13 aprile ore 9.30-12.30 in piazzetta Pisacane), Faenza (12 e 13 aprile ore 9.30-12.30 in piazza della Libertà), Lugo (12 e 13 aprile ore 9.30–17.30 in piazza Baracca), Ravenna (dal 10 al 13 aprile ore 9–18.30 in via Carducci e Piazza del Popolo), Russi (il 13 aprile dalle 9.30 alle 12.30 in piazzetta Dante).

L’INSTALLAZIONE DI COSTANTINI SUI FEMMINICIDI

Dal 15 aprile al 22 maggio, piazza Kennedy a Ravenna ospiterà “Ci sono amori senza paradiso”, un’installazione dell’artista e attivista Gianluca Costantini con progetto di allestimento dell’architetto Alberto Cervesato. L’installazione presenta una serie di ritratti dedicati alle donne uccise per mano di un uomo. Al centro dell’installazione l’ultima telefonata di Giulia Cecchettin. L’opera verrà presentata martedì 15 aprile alle 17 alla presenza di Costantini.

VIOLENZA DI GENERE

Graziano Spinosi indaga i temi della nascita, dell’identità e dell’infanzia

Da sabato 12 aprile a Palazzo Rasponi dalle Teste saranno esposte 22 sculture dell’artista di Santarcangelo

Sabato 12 aprile (ore 18) a Palazzo Rasponi dalle Teste, a Ravenna, si inaugura Ánemos (dal greco sofo vitale, anima), esposizione antologica di Graziano Spinosi, artista di stanza a Santarcangelo e docente all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Per la vernice sono previsti gli interventi di Sabrina Foschini e Massimo Pulini e l’introduzione di Paola Babini. La mostra, articolata in sei sale del palazzo, propone ventidue sculture, realizzate a partire dal 1999 no ad altre più recenti. Il titolo della mostra rimanda al carattere ontologico della ricerca dell’autore: opere che indagano il tema della nascita, dell’identità e dell’infanzia. Le prime sale ospitano sculture di grandi dimensioni che compongono il ciclo Nidi, ideato originariamente oltre vent’anni fa. Una sala centrale invece, ospita una serie di opere realizzate a Roma negli anni Novanta, ovvero una selezione di “scarpe” realizzate con i più svariati materiali e dedicate a maestri della storia dell’arte. Il percorso espositivo poi, si conclude con Il Fanciullino, un’opera che trae spunto dalle ri essioni loso che di Platone e Giovanni Pascoli. «Non possiedo più l’abbandono dei bambini – dice Spinosi –ma per tentare di provocarlo comincio sempre dal materiale. Il legno emette suoni che somigliano a quelli del pane appena sfornato, la cera delle api ha la stessa

CARTOLINE DA RAVENNA

Mittente Giovanni Gardini

levigatezza della pelle umana. Anche l’aria è un materiale. Come gli alberi, l’acqua, l’orizzonte». Curata da Daniele Torcellini e Paolo Trioschi, la mostra sarà visibile no al 25 maggio con ingresso gratuito. Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle 19; sabato e domenica 11-19.

Ravenna «con tocchi scultorei»

Nel 1975 Angelo Lorizzo, all’epoca direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Ravenna e fondatore del C. I. S. I. M. - Centro Internazionale di Studi per l’insegnamento del Mosaico -, pubblicava per le edizioni Longo un libro sui mosaici di Ravenna. Nell’introduzione Mons. Mario Mazzotti sottolineava come l’autore «pugliese di origine, ma ormai ravennate d’adozione» fosse «divenuto un sagace e competente intenditore, […] quasi un innamorato» della città degli Esarchi. Con questa pubblicazione Lorizzo, «con tocchi scultorei», per usare le parole di Mazzotti, offriva una panoramica sulla storia della città descrivendone i principali monumenti. Nell’introduzione l’autore non poteva non descrivere l’antica e affascinante arte del mosaico: «Il mosaico, per la sua preziosità, la ricchezza dei suoi colori, gli effetti di fulgore che ne potevano derivare, era la materia più adatta ad esprimere lo sbocciare della fede cristiana in una società imperiale, ad esprimere cioè delle essenze spirituali in un’atmosfera preziosa e magica, capace di suscitare la sensazione dell’in nito e del sublime, sentimenti cioè di grandezza sovrumana. […] Ed il colore è [..] uno degli elementi più caratteristici del mosaico ravennate: colore che palpita nell’accostamento delle più varie tonalità e che dà luogo a densi e caldi impasti cromatici: abbiamo il blu, il rosso, il verde, il giallo, il violetto, il turchino, l’azzurro, il bianco, l’oro... ed ognuno assume le più svariate gradazioni». Foto di Andrea Bernabini

L’INCONTRO

Al Masini “I Morandi della Pinacoteca di Faenza”

Venerdì 11 aprile (ore 17) al ridotto del Teatro Masini di Faenza è in programma la conferenza dal titolo I Morandi della Pinacoteca di Faenza: dalle opere del tempo di guerra a quelle della piena maturità, tenuta dalla studiosa d’arte Marilena Pasquali, considerata una delle massime esperte al mondo di Giorgio Morandi. Muovendo dai due dipinti dell’artista conservati nella pinacoteca di Faenza, Pasquali ripercorre gli anni cruciali nella vita artistica di Morandi, dai ‘50 in poi. Ingresso libero.

MOSTRE/2

I collage di Giulio Ruf ni ad Alfonsine

Fino al 2 giugno è visitabile al Museo della battaglia del Senio di Alfonsine la mostra Ingredienti per un quadro: Giulio Ruffini e la metafisica della dittatura, a cura di Antonietta Di Carluccio. L’esposizione, con opere provenienti dalla raccolta di famiglia dell’artista romagnolo, mostra una serie di collage che Ruffini ha prodotto negli anni ‘70 e ‘80. Orari: lun-ven 8.30-13, mercoledì anche 14-17, sab 9-12.

MOSTRE/3

Animali e arte al Malmerendi

Fino all’8 giugno è visitabile al Museo civico di scienze naturali “Malmerendi” di Faenza la mostra Animali Paralleli, che esplora il rapporto tra natura e cultura attraverso il linguaggio dell’arte. Gli artisti coinvolti hanno intrapreso un “dialogo” con gli animali conservati nelle collezioni del museo. Orari: mar e gio 9.30-12 e 15-18, sab e dom 15-18.

AGENDA ARTE

Le opere di Pietro Galeati in via Gardini

Venerdì 11 aprile (ore 18) al primo piano del palazzo di via Gardini 20, in centro a Ravenna, si inaugura la mostra personale di Pietro Galeati A volte ritorno. Questo allestimento propone otto opere dell’artista, che raccontano l’aspetto umano di Gesù, scelto come esempio di fede e speranza, ma rappresentato come uomo, non come simbolo religioso. Aperta fino a martedì 15 aprile, dalle 14 alle 20.

Mostra e incontro per Mariella De Logu

Nella sede dell’associazione DisOrdine di via D’Azeglio 42, a Ravenna, è visitabile la mostra 10 aprile 1945-10 aprile 2025, con le tavole botaniche di Mariella Busi De Logu. La mostra è caratterizzata da “Grandi Pagine” dove immagini e scrittura riportano alla luce grandi donne del passato. Queste pagine poi, conversano in installazioni, con le tavole botaniche. Venerdì 11 aprile (ore 19), sempre nella sede dell’associazione, si terrà un incontro pubblico con Mariella Busi De Logu, con interventi dell’artista, di Marcello Landi, presidente dell’associazione Dis/Ordine e di Cesare Albertano.

MOSTRE/4

Giovedì 17 aprile (ore 18) la Fondazione Sabe per l’arte presenta Vortice cosmico, mostra personale dell’artista Andrea Raccagni (Imola, 1921-2005), a cura di Claudio Spadoni. Esponente di spicco dell’Informale italiano, Raccagni è stato un protagonista del panorama artistico nazionale per oltre cinquant’anni. Si dedica alla pittura dal 1941, frequentando gli studi dei pittori Tommaso Della Volpe e Anacleto Margotti a Imola e, saltuariamente, quello di Giorgio Morandi a Bologna. Espone in mostre nazionali e internazionali dal 1948, riportando premi e segnalazioni. Un aspetto centrale della sua ricerca è l’impiego di materiali insoliti, dal ferro al poliuretano, dalle lamiere ai copertoni, dalle lampadine elettriche a elementi naturali, organici e inorganici, come foglie, sassi, muschi e tralci di vite. A vent’anni dalla scomparsa, la Fondazione Sabe intende ricordare l’artista evidenziando una peculiarità della sua ricerca plastica, la capacità di solidificare entità gassose altrimenti inconsistenti. Una capacità dimostrata nei Liberi attraverso l’interpretazione del tema cosmico declinato nelle forme della sfera, della spirale, della nebulosa e della galassia. Orari: giovedì, venerdì, sabato e domenica ore 16-19. Aperta il 20 aprile (Pasqua), 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno.

ALLA SABE “VORTICE COSMICO” DI ANDREA RACCAGNI
Una delle opere in mostra

LA CONFERENZA

LA STORIA DEL MANICOMIO DI IMOLA ALLA BIBLIOTECA ORIANI

Sabato 12 aprile (ore 10.30) alla biblioteca Oriani si terrà la conferenza dello storico faentino Matteo Banzola dal titolo J arèb da mandêt a Ìmula!. Storia del manicomio di Imola nella Romagna dell’Ottocento. Banzola, autore nel 2015 di un’importante monografia sull’argomento, ripercorrerà le origini e gli sviluppi dei due manicomi imolesi nel corso del XIX secolo, offrendo un interessante spaccato di storia sociale e culturale del territorio e cercando di rispondere a domande tipo come accadde che una piccola cittadina quale Imola divenne la “Mecca di tutti gli alienisti” (così ebbe a definirla un medico del tempo).

LA RASSEGNA

AGENDA LIBRI

Ecco la “Guida ravennate alla santità in 33 tappe”

Sabato 12 aprile (ore 18) al Mercato Coperto di Ravenna, per la rassegna Storie e persone, si parlerà del volume Ravenna in paradiso. Guida ravennate alla santità in 33 tappe (Edizioni del Girasole), fortemente voluto dall’arcivescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni e dalla diocesi di Ravenna e Cervia, con testi letterari di Riccardo Baruzzi e illustrazioni a colori eseguite dagli alunni del Liceo artistico “Nervi-Severini”. Interverranno l’autore, Loretta Tsavaki, docente di Discipline pittoriche, e Gianluca Dradi dirigente del Liceo Artistico.

Beatrice Salvioni presenta “La Malacarne” al Saretina

Mercoledì 15 aprile (ore 18) la rassegna Aperitivo con l’autrice ospita al bagno Saretina di Cervia Beatrice Salvioni, che presenterà il suo romanzo La Malacarne (Einaudi). Con la stessa energia narrativa de La Malnata, Salvioni ci trasporta ancora nell’Italia fascista. E ci fa guardare il mondo con gli occhi di due ragazze tormentate e ribelli, inseparabili, che la Storia vuole tenere lontane.

AL CAFFÈ LETTERARIO DI LUGO MARCO BELPOLITI E UNA SERATA TRA POESIA E MUSICA DAL VIVO

Doppio appuntamento con il Caffè Letterario di Lugo. Venerdì 11 aprile (ore 21) all’hotel Ala d’Oro lo scrittore e critico letterario Marco Belpoliti (nella foto) presenterà al il suo libro Nord, Nord (Einaudi). Domenica 13 aprile (ore 18) ecco poi la serata di musica e poesia Chamber Monk! Bukowski e Henry Miller, con le musiche del Paolo Ravaglia Westcoast Trio e la voce narrante di Giovanni Barberini. I poeti del cuore raccontati attraverso i loro versi e la musica di grandi compositori.

CINEMA

IL FESTIVAL “CORTI DA SOGNI” SI PREPARA AL GRAN FINALE CON FILM DA TUTTO IL MONDO

Al Teatro Rasi proiezioni ed eventi speciali fino alla serata conclusiva del 12 aprile, con le premiazioni

Ultime giornate per la 26ª edizione del festival internazionale Corti da Sogni - Antonio Ricci, in corso di svolgimento al Teatro Rasi di Ravenna. Giovedì 10 aprile, oltre alla proiezione di sette corti (da Italia, Usa, Francia, Australia e Russia), ci saranno le premiazioni delle sezioni Green School e Mitici Critici, mentre venerdì 11 aprile verrà premiato il vincitore della sezione Made in Italy e tra i titoli proiettati ci sarà anche il belga Hearts of stone, di Tom van Avermaet, con protagonsta Noomi Rapace (nella foto), e lavori da Francia, Germania e Italia. Sabato 12 aprile ecco poi la serata di chiusura, con la proiezione e la premiazione dei cortometraggi vincitori di tutte le altre categorie, e l’evento nale, ossia la proiezione dell’iraniano In the Shadow of The Cypress, di Hossein Molayemi e Shirin Sohani, corto vincitore del Premio Oscar 2025. Inizio sempre alle ore 20.30.

Info: cinesogni.it.

INCONTRI LETTERARI

Il designer Riccardo Falcinelli “racconta” il volto alla Classense

Giovedì 10 aprile (ore 17.30) alla Biblioteca Classense, la scuola di narrazioni Invèl ospita il designer Riccardo Falcinelli, che terrà un incontro sul volto dall’antichità al selfie, in dialogo con Emilio Macchia. Falcinelli, autore di Visus (Einaudi) rivoluziona il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato, le facce. Nell’arte, nei film, nelle pubblicità, su TikTok e anche nello specchio ogni mattina.

22 / CULTURA

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

ROCK

Al Bronson il decano Steve Wynn, un pezzo di storia del rock americano

Il fondatore dei Dream Syndicate sul palco venerdì 11 con Rodrigo D’Erasmo ed Enrico Gabrielli

Venerdì 11 aprile (ore 21.30) torna al Bronson Club di Madonna dell’Albero Steve Wynn, artista tra i più in uenti e instancabili della scena rock americana. Sul palco sarà accompagnato da due musicisti di spicco della scena italiana quali Rodrigo D’Erasmo (violinista, compositore, arrangiatore e polistrumentista, brasiliano naturalizzato italiano, dal 2008 membro degli Afterhours) ed Enrico Gabrielli (fondatore dei Calibro 35 e The Winstons, anch’egli membro degli Afterhours dal 2006).

L’occasione è la presentazione del suo nuovo album solista, Make It Right, pubblicato da Fire Records e nato in parallelo alla scrittura del suo memoir, I Would Say It If It Wasn’t True. Un progetto intenso, intimo, pieno di quella scrittura visionaria che da sempre caratterizza la sua musica. Nel cor-

POP

so di oltre 25 anni di carriera, Steve Wynn (fondatore dei Dream Syndicate) ha pubblicato almeno altrettanti dischi, ha scritto più di 300 canzoni ed è salito sul palco in oltre 2.000 concerti in più di 25 paesi. Le sue canzoni sono state registrate e reinterpretate da artisti del calibro di Rem, Black Crowes, Yo La Tengo, Eleventh Dream Day. Info: bronsonproduzioni.com

Danielle, da X Factor al Cisim di Lido Adriano

Sabato 12 aprile (ore 22) sul palco del Cisim di Lido Adriano arriva il cantautore e polistrumentista Danielle. Ha partecipato a X Factor 2024, superando le selezioni e entrando a far parte del team di Manuel Agnelli. Nel suo percorso ha interpretato tra le altre Lugano Addio di Ivan Graziani, Mare d’Inverno di Loredana Bertè e Sfiorivano le viole di Rino Gaetano. Info: ccisim.it.

CLASSICA/1

L’Auditorium Chamber Orchestra a Classe

Domenica 13 aprile (ore 17.30) nella basilica di Sant’Apollinare in Classe l’Auditorium Chamber Orchestra sarà protagonista di Concerto di Primavera, Concerto di Pace, in cui, diretta da Danilio Lo Presti, eseguirà musiche da Vivaldi e Mozart fino a Hisaishi e Jenkins, dalla musica barocca alla contemporanea. Il concerto è a offerta libera e a cura del Rotary Club, e il ricavato sosterrà un progetto per la realizzazione di un parco giochi terapeutico nell’ospedale di chirurgia pediatrica di Emergency in Uganda.

Il Quartetto Magnani a San Giovanni Evangelista

Lunedì 14 aprile (ore 21) nella basilica di San Giovanni Evangelista, a Ravenna, il Quartetto Magnani eseguirà lo Stabat Mater di Luigi Boccherini. Formazione protagonista dei concerti della Fondazione Magnani Rocca, il Magnani è composto dai violini Paolo Mora e Manuela Mosca, dalla viola Novella Bianchi e dal violoncello Giacomo Fossa, e sarà affiancato dal violoncello Sandro Laffranchini. Nella parte solista, il soprano Vittoria Magnarello, talentuosa cantante ravennate.

AGENDA CONCERTI

Al Clan Destino di Faenza pop giapponese, garage italiano e Chris Brokaw

Tre proposte live al Clan Destino nel giro di cinque giorni. Si inizia venerdì 11 aprile, quando a Faenza arriva la giapponese Kiki Hitomi, che ha fatto parte del King Midas Sound dove, a fianco di Roger Robinson, mostra ben presto la sua attitudine di front woman dalla personalità variopinta e ammaliante. Performer trasformista dall’istinto kaleidoscopico e punk, Hitomi presta la sua voce in moltissime produzioni della scena elettro pop giapponese.

Sabato 12 tocca quindi ai Plastic Palms, trio rock garage italo americano con base a Torino, mentre mercoledì 16 ecco il grande Chris Brokaw, polistrumentista che per il solo fatto di aver formato i Codeine nel 1989 meriterebbe una statua equestre. Inizio sempre ore 22.

Con i Cumbia Poder al Mama’s Club sonorità sudamericane

Sabato 12 aprile (ore 21.30) al Mama’s Club di Ravenna arrivano i Cumbia Poder. La band, capitanata dal cantante e chitarrista colombiano Carlos Forero, presenta un concerto di cumbia afrocolombiana, canzoni di protesta dal continente latino-americano e composizioni originali con un messaggio di impegno civile e politico. Dal Caribe fino all’Argentina con sonorità prevalentemente acustiche e folkloriche.

CLASSICA/2

L’Orchestra dei Giovani Europei protagonista del Concerto di Pasqua a San Francesco

Mercoledì 16 aprile (ore 21) la basilica di San Francesco ospiterà il tradizionale Concerto di Pasqua di Emilia Romagna Concerti. Protagonista della serata sarà l’Orchestra dei Giovani Europei, sempre particolarmente impegnata nella diffusione della musica sacra Italiana in tutto il mondo. L’Orchestra è da poco affidata al nuovo direttore artistico, Sancho Almendral, affiancato per l’occasione da Martino Colombo, e sarà diretta dal giovanissimo violinista Indro Borreani, approdato poco più che ventenne all’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Il programma, completamente vivaldiano, prevede l’esecuzione del Concerto in La minore per violino e orchestra, del Concerto in Fa maggiore per tre violini e orchestra, e in fine dello Stabat Mater Info: emiliaromagnaconcerti.com.

LO SPETTACOLO

La Corelli tra musica, reading e gra che

Sabato 12 (ore 18) e domenica 13 aprile (ore 17), l’Ensemble La Corelli Teresa Maria Federici (nella foto) e l’illustratrice Piki saranno rispettivamente alla Sala Cicognani di Brisighella e al Mar di Ravenna per presentare la nuova produzione originale Il Meraviglioso Viaggio di Nils Holgersson, uno spettacolo multimediale consigliato dai 6 anni in su. L’Ensemble (Anna Carrà, violino, Ilaria De Maximy, oboe, Gianmaria Tombari, marimba) eseguirà musiche originali di Damiano Drei accompagnando la narrazione di Federici. La storia prenderà letteralmente vita sotto gli occhi del pubblico grazie alle illustrazioni realizzate in tempo reale da Annalisa Quarneti (in arte Piki) con la sua tavoletta grafica.

JAZZ & DINTORNI

LA STAGIONE DI LUPO 340 SI APRE

CON IL POLIEDRICO BEN LAMAR GAY

Domenica 13 primo live curato da Area Sismica a Lido di Savio

Domenica 13 aprile (ore 17.30), nella nuova sede in viale Romagna 323 a Lido di Savio, la stagione concertistica di Lupo 340 si apre con un live curato da Area Sismica, quello del Ben LaMar Gay Ensemble. Cantante, polistrumentista (tromba, cornetta e synth), produttore, arrangiatore, compositore, narratore e poeta, Ben LaMar Gay è un vulcano inesauribile di idee e visioni musicali. Le sue composizioni, audaci e imprevedibili, prendono vita nel fermento artistico del South Side di Chicago, luogo che si conferma, ancora una volta, straordinario incubatore di talenti fuori dagli schemi. La sua musica è il risultato di una continua ibridazione stilistica, in uenzata dalle numerose esperienze artistiche e umane che ne segnano il percorso. Jazz, improvvisazione radicale, elettronica sperimentale, hip-hop e canzoni surreali si fondono liberamente, creando un linguaggio aperto a in nite possibilità espressive. Nei suoi concerti, LaMar Gay riesce a creare atmosfere che spaziano dal lirismo più delicato alla potenza espressiva più esplosiva, in un equilibrio costante tra scrittura e improvvisazione. Ingresso libero, info: areasismica.it

IL CONCERTO

I NEGRITA ALLA GNX ARENA

I Negrita, storico gruppo rock toscano con alle spalle oltre trent’anni di carriera, saranno in concerto nel Ravennate per la loro unica data in Romagna del tour primaverile (foto SteBrovetto) L’appuntamento è per il 12 aprile alla Gnx Arena, nel complesso dell’ex Ca’ del Ballo in via Dismano 219.

I Negrita presenteranno il nuovo disco, “Canzoni per anni spietati”, a sei anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio.

TEATRO/1

GEPPI CUCCIARI PORTA “PERFETTA” AL TEATRO ALIGHIERI

Sabato 12 (ore 21) e domenica 13 aprile (ore 15.30) al Teatro Alighieri di Ravenna va in scena, dopo le prime due repliche del novembre scorso, lo spettacolo con Geppi Cucciari Perfetta, per la regia di Mattia Torre. Quanto il ciclo mestruale influenzi la vita delle donne ce lo siamo dimenticato. Un argomento che è ancora un tabù di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. In questo monologo si crea una spirale che spazia dalla comicità alla satira di costume. Info: ravennateatro.com.

TEATRO/2

Al Cisim Sarteanesi e Campitelli

Doppio appuntamento al Cisim di Lido Adriano: giovedì 10 aprile (ore 21) va in scena Sergio, di e con Francesca Sarteanesi, che per questo spettacolo è stata nominata ai Premi Ubu 2021 come miglior attrice. Venerdì 11 aprile (ore 21) arriva poi Denis Campitelli con il suo monologo Brisli - Briciole di poesia romagnola, omaggio alla cultura romagnola.

Al Masini l’evento nale di “Meme”

Sabato 12 aprile dalle 20 al Teatro Masini di Faenza, si terrà l’evento conclusivo di Meme, progetto di formazione performativa ideato dalla compagnia Menoventi. L’evento finale presenterà tre creazioni generate all’interno dei laboratori condotti da Menoventi: “Storielle” (per bambini), “Lo strano biglietto” (ragazzi) e “I’m not a Robot” (adulti).

ATERBALLETTO E CHERUBINI ALL’ALMAGIÀ

Martedì 15 aprile (ore 21) all’Almagià va in scena lo spettacolo (fuori abbonamento) della stagione dell’Alighieri, Impromptus. Arie, danze e improvvisazioni, in collaborazione con Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto. Protagonisti i violoncelli dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e i danzatori Leonardo Farina e Arianna Ganassi. Un progetto nuovo, dove danza e musica si incontrano, si intrecciano e si trasformano in performance inedite. Info: teatroalighieri.org

TEATRO/3

RENATO CARPENTIERI E ROBERTO ANDÒ AFFRONTANO BERGMAN ALL’ALIGHIERI

Martedì 15 e mercoledì 16 aprile (ore 21) La Stagione dei Teatri prosegue all’Alighieri con Sarabanda di Ingmar Bergman, regia di Roberto Andò e con Renato Carpentieri (nella foto) Nonostante sia stata pensata per il cinema, Sarabanda, ultima opera di Bergman, ha una struttura straordinariamente affine al linguaggio teatrale. In questa sorta di testamento artistico, il maestro svedese torna a parlare dei protagonisti di Scene da un matrimonio diventati, 30 anni dopo, più maturi, ma anche più spietati. Info: ravennateatro.com

L’INCONTRO

TEATRO/4

Le belle bandiere, a Russi il nuovo spettacolo “DUE”

Martedì 15 aprile (ore 21) al Teatro Comunale di Russi verrà presentata l’anteprima nazionale dello spettacolo DUE di Elena Bucci e Marco Sgrosso, prodotto dalla compagnia Le belle bandiere. Lo spettacolo, che debutterà in prima nazionale l’11 luglio a Napoli, nasce da un’idea di Elena Bucci, ed è liberamente ispirato all’arte del dialogo. «I due personaggi protagonisti – dice Elena Bucci – passano attraverso le molteplici sfumature della loro relazione dialogando quasi ininterrottamente, come se il silenzio fosse insopportabile».

Alessandro Renda e Tahar Lamri raccontano “Nephesh” da Scattisparsi

Mentre le repliche della performance Nephesh proseguono al cimitero di Ravenna fino a domenica 13 aprile (ore

DANZA

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

RAVENNA FESTIVAL

LA CASA DEGLI SGUARDI

Romagna in fiore r a la i a ei l i ell all i e e er i p eri ia i

Dal 10 maggio al 2 giugno la seconda edizione della rassegna che porta artisti (anche) internazionali nelle location all’aperto che hanno vissuto i danni del maltempo. Partenza a Faenza con i Modena City Ramblers

La musica può servire per tenere alta l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sui luoghi romagnoli colpiti dalle alluvioni del 2023 e 2024. È lo scopo con cui il Ravenna Festival ripropone Romagna in Fiore, rassegna di nove concerti in nove comuni delle province di Ravenna e Forlì-Cesena.

Dal 10 maggio al 2 giugno la seconda edizione, dopo quella del 2024 che ha raccolto 33mila partecipanti (di cui settemila all’appuntamento ravennate alla Torraccia). Ma non saranno concerti tradizionali: si terranno in orario pomeridiano, in spazi all’aperto di valore paesaggistico o storico da raggiungere a piedi o in bicicletta dove non ci sono ingombranti palcoscenici o luci arti ciali. L’obiettivo è quello di essere il meno impattanti possibile sulla natura. L’anno scorso l’ingresso era gratuito, quest’anno il biglietto costa 5 euro ma chi ha subito danni dall’alluvione non pagherà: «Cidiamo delle persone, non ci saranno controlli», ha spiegato Antonio De Rosa, sovrintendente del Ravenna Festival. Si ritorna a Faenza, Riolo Terme e Ravenna, ma si raggiungeranno anche Bagnacavallo (la cui frazione di Traversara è diventata l’immagine-simbolo della forza distruttiva delle acque lo scorso autunno), Modigliana, Mercato Saraceno, Forlì, Castel Bolognese, no a Borgo Tossignano, così allargando lo sguardo a Bologna e i suoi territori, anch’essi drammaticamente interessati dagli eventi. In caso di maltempo si cercherà di realizzare comunque l’evento.

Sabato 10 maggio la rassegna si apre a Faenza, a Castel Raniero, con il concerto dei Modena City Ramblers. Gli 80 anni della Liberazione e il ventennale del loro disco d’oro Appunti partigiani sono l’occasione per celebrare i valori dell’antifascismo con il loro combat folk, un mix di contaminazioni rock e punk e amore incondizionato per il folk irlandese.

Domenica 11 maggio la destinazione è Traversara, frazione di Bagnacavallo fra le località più duramente colpite dall’esondazione del Lamone a settembre. Alla Torre, probabilmente eretta nel 1371, ci sarà il cantautore e pianista Raphael Gualazzi, artista poliedrico dall’anima jazz e capace di irtare tanto con l’hip-hop quanto con il ragtime.

Sabato 17 maggio il concerto de I Patagarri – travolgente e impenitente rivelazione di X Factor che oscilla fra swing, jazz e swag band e guarda al Dixieland degli anni Venti e al cantautorato italiano anni Sessanta – è a Modigliana all’interno della foresta di Montebello.

Domenica 18 maggio l’appuntamento è con i Quintorigo e John De Leo, il loro primo cantante e una delle grandi voci della scena non solo italiana. La celebrazione del quarto di secolo dell’album Rospo è l’occasione di riprovare l’ebbrezza di una visione musicale che unisce rock e cameristica, prog e jazz. Il concerto è ospitato dall’azienda agricola Clorolla sulle colline di Mercato Saraceno

Sabato 24 maggio la versatilità del violoncellista e compositore olandese Ernst Reijseger incontra la tradizione popolare della formazione vocale sarda Cuncordu e Tenore di Orosei per The Face of God, a Borgo Tossignano, nel territorio bolognese nei pressi di Imola.

Domenica 25 maggio il Parco Urbano Franco Agosto di Forlì accoglie la leggendaria Premiata Forneria Marconi, il cui prog rock ha segnato stagioni di musica italiana e conquistato anche il pubblico internazionale. Sabato 31 maggio si raggiunge il Mulino Scodellino a un paio di chilometri dal centro di Castel Bolognese, dove suoneranno i Savana Funk. Domenica 1 giugno Romagna in ore ritorna alla Torraccia di Ravenna (nella foto). Alla seicentesca torre di avvistamento l’appuntamento è reso possibile dalla collaborazio-

ne con il Festival delle Culture, per una festa di colori, balli e culture: il primo concerto con la cantautrice maliana Fatoumata Diawara, carismatica portabandiera della nuova scena musicale africana, e il secondo con Bab L’ Bluz, gruppo franco-marocchino che combina la musica tradizionale Gnawa e Hassani con rock, suoni psichedelici e blues. Lunedì 2 giugno la rassegna si conclude a Riolo Terme con la colta e sensibilissima cantautrice, poetessa e attivista israeliana Noa

Le prevendite dei biglietti attive alla biglietteria dell’Alighieri (anche telefonicamente 0544-249244 e su ravennafestival.org).

FARMACIE DI TURNO

+APERTURA DIURNA 8.30 – 19.30

DAL 10 AL 13 APRILE CANDIANO

viale Trieste 1 - tel. 0544 422590; COMUNALE 8 via Fiume Montone Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; MEZZANO via Reale 470 (Mezzano) - tel. 0544 521513; PIFERI viale dei Navigatori 37 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.

DAL 14 AL 20 APRILE BORGO SAN ROCCO via San Mama 8 - tel. 0544 212826; COMUNALE 8 via Fiume Montone Abbandonato 124 - tel. 0544 402514; DELLE ERBE via Sauro Babini 240/G (Roncalceci) - tel. 0544 534773.

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DELL’ANNO, FESTIVI COMPRESI, 24 ORE AL GIORNO

servizio diurno 8 - 22.30 servizio notturno a chiamata 22.30 - 8

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FIDO IN AFFIDO

CONNIE

Connie, classe 2019, è la dolcezza fatta cane: anche con gli estranei esprime il suo desiderio di compagnia e affetto, sempre con garbo ed educazione. Abituata in famiglia, molto tranquilla, ama passeggiare al guinzaglio. Ha vissuto con un cagnolino maschio, è in regola con le vaccinazioni e sterilizzata. Scrivete al 339 8952135 per conoscerla!

ADOTTAMICI

GARFIELD

Garfield è un meraviglioso gattone di circa sei anni. È un tripode ma non ha alcun problema a camminare. Molto dolce e tranquillo, è risultato FIV positivo ma non presenta alcun sintomo e potrà vivere una vita felice con qualche controllo periodico. Per info: 340 8961224

& INVISIBILI

Anche dopo 45 anni la saga di Mad Max non sbaglia

Furiosa: A Mad Max Saga (di George Miller, 2024)

La saga australiana di Mad Max, che personalmente si fa preferire a quell’altra più famosa che non cito per non agitare i suoi simpatici ma suscettibili fan, ha inizio nel 1979 per mano di George Miller, e con il titolo italiano Interceptor Protagonista della saga è Max Rockatansky, interpretato nei primi tre lm da Mel Gibson; pur trattandosi di un lm a basso costo, il successo di Mad Max in Italia e in tutto il mondo è clamoroso, tanto che in negli anni successivi Miller realizza Interceptor - Il guerriero della strada nel 1981 e ( nalmente col titolo giusto) Mad Max oltre la sfera del tuono nel 1985, consolidando il successo della saga. Dopo 30 anni esce Mad Max Fury Road ed è un ritorno talmente magnico che piovono Oscar dappertutto, premi meritati perché il lm è una bomba, un divertimento perfetto e un grande lm di fantascienza. Furiosa, che nel lm precedente era Charlize Theron, fa un passo indietro e racconta la sua vita da quando la nostra eroina era bambina e riesce a sfuggire, con fatica e dolore, al malvagio Dementus, no all’età adulta ove si imporrà come vera e propria guerriera di strada. Furiosa è Anya Taylor-Joy ed è perfetta, come tutto il cast a partire da un iconico e ironico Chris Hemsworth, e il lm segue perfettamente la falsariga dei suoi predecessori. C’è sempre un eden a cui mirare, un deserto in cui vivere, un mondo post-atomico in cui sopravvivere, e soprattutto eterne lotte tra motociclisti e gigantesche betoniere che pare non trovino mai le soluzioni. E c’è anche Max, qui come non mai ai margini, al con ne, pronto a prendere in mano la situazione, magari in un sesto capitolo. È davvero dif cile coprire 45 anni di cinema con le stesse storie, archi temporali inde niti, e motori narrativi molto simili, ma Furiosa non perde l’occasione per ricordarci e ripresentarci questo splendore. I personaggi minori, poi, sono un vero motore a trazione posteriore della storia, a partire dall’uomo che si presenta come portavoce della storia e nel lm stesso diventa talvolta il narratore. A chi accusa quest’ultimo capitolo di essere ripetitivo, rispondiamo dicendo che sono almeno 80 anni che assistiamo agli assalti delle diligenze e non ci dimentichiamo dei primi, magnici racconti su questo tema, e ogni riferimento al western seminale Ombre Rosse (1945) non è puramente casuale. Certo, per un approccio ideale alla saga di Mad Max servono amore per la fantascienza, per i mondi apocalittici e per gli scenari post atomici; serve un rapporto di amore-odio per le cisterne e servono degli occhiali da sole virtuali per la quantità di sabbia sollevata. Ma se siete in possesso di tutti questi requisiti, come ogni volta che Miller realizza, vi sentirete dentro un meraviglioso luna park di puro cinema.

MUSICA FRESCA O DECONGELATA

Niente

dura per sempre a parte i The Ex

di Francesco Farabegoli

The Ex – If Your Mirror Breaks (Ex Records, 2025)

Su YouTube c’è un video in cui gli Shellac suonano un concerto al Paradiso di Amsterdam, in una serata organizzata dai The Ex per il ventesimo anniversario della band. È il 1999. Prima di iniziare la canzone Steve Albini (voce e chitarra, nonché produttore di ducia della band che ha organizzato la serata) dice qualche parola: dice che in media un matrimonio dura sette anni, un governo dura quattro anni, che l’aspettativa di vita di un cane è di quattordici anni e che tra un paio d’anni tutte le valute europee smetteranno di esistere. Niente dura per sempre a parte i The Ex. La gente sotto il palco urla fortissimo, e poi il pezzo inizia. I The Ex sono uno dei gruppi del mio cuore. Venivano de niti un gruppo anarco-punk, nati sulla spinta iniziale del movimento: tecnica strumentale discutibile, testi di rivolta, suonare a rotta di collo. Nel corso degli anni hanno continuato a esistere, inventandosi un modo diverso ed eccitante di essere una band. Col passare del tempo sono diventati musicisti sopraf ni e hanno pensato che non avesse senso limitare il loro campo d’azione al punk. Hanno iniziato a collaborare con musicisti d’avanguardia, si sono fatti coinvolgere in big band e hanno passato almeno un decennio a cementare legami indissolubili con la musica etiope, di cui hanno portato numerosi interpreti in Europa. Alternano dischi in proprio ad album in collaborazione con altri musicisti. Ogni disco in collaborazione è degno di essere ascoltato, ogni disco in proprio cerca di espandere i loro orizzonti come band. Le parole di Steve Albini a quel concerto sembravano una boutade, e si sono rivelate profetiche Nel 2025 i The Ex suonano ancora. Sono sopravvissuti alla crisi dell’Euro, all’intramontabile governo Rutte, a innumerevoli divorzi, a chissà quanti cani e purtroppo anche a Steve Albini, che è morto più o meno contemporaneamente al loro 45esimo anniversario come band. Suonano ancora in giro per tutto il mondo, la loro qualità su un palco è ancora inarrivabile e le aspettative per qualunque cosa faranno in futuro sono ancora altissime. Il loro ultimo album è uscito pochi giorni fa, si chiama If Your Mirror Breaks, sembra voler abbassare un po’ la tensione della musica ed è uno dei migliori album a cui abbiano mai messo mano. Sul dietro della copertina c’è una dedica: This one’s for Steve

L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Per questo il nuovo consiglio di lettura riguarda un magni co volume a fumetti, I cugini Meyer di Vittorio Giardino, nuova avventura del suo personaggio più longevo, l’ex agente dei servizi segreti francesi Maximilien David “Max” Fridman (Rizzoli Lizard). L’altro, l’investigatore privato Sam Pezzo, è uscito di scena nel 1983. Max vive a Ginevra, ha 40 anni, vive con la glia, Ester; e ha un passato non proprio chiaro. Le sei avventure di cui è protagonista si svolgono tutte nel 1938; da febbraio, quando si ritrova a dover indagare su strani omicidi messi a segno a Budapest (Rapsodia ungherese, 1982); poi in un’estate drammatica a Istanbul (La porta d’Oriente, 1986), no all’autunno-inverno quando, per cercare un amico che non dà più notizie, attraversa la Spagna devastata dalla guerra civile (i tre volumi di No pasaràn, 2000-2008).

I cugini Meyer fa tornare indietro nel tempo, all’aprile 1938, nella Vienna appena annessa da Hitler al Terzo Reich; l’Anschluss, che segna l’inizio dell’invasione nazista in Europa. Ma Max non lavora ad alcun caso: rischia tutto per far uscire all’Austria appunto i cugini Meyer; compresa Myriam, che lo ha amato in gioventù, mentre lui ha deciso di sposare un’altra. In realtà Fridman entra in scena nella seconda parte della storia, che inizia con una descrizione accurata e impeccabile delle angherie che le famiglie ebraiche iniziano a subire, famiglia Meyer in primis. Poi arrivano le traversie, gli imprevisti e i colpi di genio del “vecchio” agente segreto. Vittorio Giardino dimostra ancora una volta la propria maestria nel raccontare quel periodo drammatico e buio, in questo caso alleggerendo appena la struttura narrativa, meno intricata degli episodi precedenti; ma, come sempre, non c’è una virgola fuori posto, o un lapsus. Fin qui lo scrittore; l’artista e maestro della ligne claire poi non ha perso neppure un soffio della propria classe. Tratto, inquadrature, volti, scorci di Vienna, sono perfetti in ogni dettaglio. Un nuovo capolavoro, dunque, di un pilastro del fumetto italiano ed europeo.

Max Fridman è apparso per la prima volta nel numero uno del mensile “Orient Express” diretto da Luigi Bernardi, creatore della casa editrice bolognese “L’Isola Trovata”; era il giugno 1982 e la rivista proponeva solo autori italiani: con Giardino c’erano Berardi e Milazzo, Cavezzali, Magnus, Manara, Micheluzzi, Panebarco, Saudelli, Zaniboni. Una meraviglia.

* direttore di GialloLuna NeroNotte

Vittorio Giardino fumettista tout court
di Nevio Galeati *

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

Quando dopo un quarto d’ora ancora il sub non è tornato in super cie, monta un po’ di agitazione a bordo della nave. Siamo sul motopontone “Amedeo”, della Ecotec di Rimini, al largo della costa ravennate, proprio sopra il relitto del Paguro, la piattaforma che si è inabissata in seguito a un incidente avvenuto ormai sessant’anni fa, oggi diventata un paradiso per i sub, riconosciuto nel 2010 come sito di interesse comunitario. Qui, a quasi 30 metri di profondità, “maturano” anche i vini della ravennate Tenuta del Paguro, progetto imprenditoriale avviato da Gianluca Grilli ormai quasi vent’anni fa. «Nel 2008 siamo stati i primi a tentare la carta dell’af namento in mare, oggi siamo una cinquantina solo in Italia. E questo è un bene: l’obiettivo è far sì che l’af namento in mare venga in qualche modo istituzionalizzato, per nire per esempio in una sezione propria nelle carte dei ristoranti, come i vini naturali». Come ci raccontava in un’intervista di qualche anno fa, il progetto è nato anche grazie alla frequentazione di Grilli con Tonino Guerra, che fu il primo a raccontargli delle strutture d’acciaio inabissate in Adriatico, e alla fascinazione per la storia. «In particolare mi ha ispirato il vino salso dei romani, che maceravano le uve con un po’ di acqua salata per non farlo andare a male».

Il vino del Paguro arriva dalle vigne dell’altro socio della tenuta, Stefano Gardi, sulle colline di Riolo Terme, dalle parti della Vena del Gesso. Dove viene imbottigliato e poi, una volta l’anno, portato ad af nare in mare. Abbiamo partecipato l lar i a e a i pe a a e i i i

Il racconto di una giornata a bordo del motopontone “Amedeo” per recuperare oltre 2mila bottiglie (e inabissarne altrettante) della enuta del aguro, a uasi trenta metri di pro ondità: ’a finamento in mare unziona grazie a correnti e pressione

insieme a Grilli e al suo staff alla missione annuale per recuperare tre casse in fondo al mare e depositarne altrettante, da venire poi a recuperare tra un anno. Tra queste, anche alcune bottiglie “personalizzate” con la dedica in un’etichetta, una sorta di “messaggio nella bottiglia” da lasciare tra le onde del mare. «Alcuni ce le hanno ordinate lo scorso Natale e sanno che potranno averle solo tra un anno: diventa un regalo importante. Buona fetta dei nostri clienti, d’altronde, è composta da veri e propri collezionisti».

L’appuntamento è alle 6 del mattino al molo di Marina di Ravenna. A bordo della nave, oltre allo

staff della Tenuta, al comandante e a due marinai, anche due sub. In un paio d’ore si raggiunge il Paguro e qui comincia la caccia ai vini sommersi. Dopo una ventina di minuti il sub risale e tranquillizza tutti con il pollice alzato. Ha agganciato l’estremità di una boa ai vini, che ora saranno letteralmente pescati dalla gru del motopontone. Vederli uscire dall’acqua, ancora tutti insabbiati, fa un certo effetto. Oltre duemila bottiglie che volteggiano tra mare e cielo, uno spettacolo davvero inedito. La curiosità è poi controllare quelle pescate, rese ancor più affascinanti da residui, conchiglie, alghe, non meglio precisati animali marini.

Altre duemila bottiglie niscono poi a loro volta in fondo al mare e può partire così il viaggio di ritorno, rallegrato da un brindisi e una merenda romagnola, per capire l’effetto che ha fatto un anno di fondali marini ai vini del Paguro, in particolare all’Ostrea, un rosato (il primo di questa tipologia af nato in mare) dalla forte personalità prodotto con 100 percento uve sangiovese. Ma come li matura, i vini, il mare? «Si ritrovano le caratteristiche fondamentali della cantina - spiega Grilli – ossia assenza di luce e temperatura costante, alle quali però si aggiungono altri fattori: la differenza di pressione che si esercita sul tappo (con una micro-

BUONA PRIMAVERA!

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di Luca Manservisi

Qui sotto Gianluca Grilli

della Tenuta del Paguro durante le operazioni di carico e scarico dei vini in mare (vedi anche

ossigenazione controllata grazie alle capsule di protezione in ceralacca) e il continuo movimento delle correnti».

Al via anche il progetto “La nostra strada”, un club per condividere sapori «e bellezza»

Durante il viaggio è arrivata anche la notizia della partecipazione alla The World’s Best Sommeliers’ Selection, la lista dei migliori vini al mondo secondo trenta tra i più acclamati sommelier internazionali, che già nel 2024 premiarono due etichette della cantina ravennate (unici emiliano-romagnoli tra i 16 vini italiani selezionati).

Tra le novità, anche il progetto “La nostra stra-

da”, appena presentato alla era di Dusseldorf. «Nasce dall’unione delle cantine

Tenuta Del Paguro e Viabizzunoagricola - spiega Grilli - e punta su quattro parole chiave: bellezza, territorio, memoria e lo “stare bene”. La loso a è un po’ quella del club: vogliamo riunire un numero limitato di persone in alcuni posti curati, di design (a Ravenna la location è quella dello show-room della Tenuta, in via Bel ore, ndr), dove poter gustare prodotti del territorio (romagnolo e siciliano, ndr), preparati da chef importanti, parlare, condividere esperienze e, appunto, “bellezza”».

COSE BUONE DI CASA

A

cura di Angela Schiavina

I carciofi ripieni

Al mercato ho trovato delle belle “ mammole”. Ecco un consiglio.

Ingredienti: 4 carcio romaneschi (mammole); 10 cucchiai di pangrattato; 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato; 1 spicchio d’aglio; 1 limone; olio evo; prezzemolo; mentuccia; sale; pepe nero. Preparazione. Pulite i carcio e privateli delle foglie esterne più dure e dei gambi, avendo cura di lasciare la base intatta. Allargate un pochino le foglie e quindi con uno scavino, o un cucchiaino, pulite la parte centrale per eliminare il “ eno” interno e ricavare lo spazio che andrà farcito. Immergete le calotte così preparate in una ciotola piena di acqua acidulata. Dedicatevi al ripieno riunendo in una ciotola il pangrattato e il parmigiano grattugiato con l’aglio, il prezzemolo e la mentuccia tritati nemente. Aggiungete una presa di sale e un giro d’olio e mescolate no a ottenere un composto amalgamato ma dalla consistenza ancora piuttosto sabbiosa. Riempite con questa farcia i carcio , dopo averli ben scolati dall’acqua, no all’orlo dell’incavo premendo in ne lievemente con il dorso di un cucchiaio. Disponeteli in una casseruola e versatevi una quantità d’acqua suf ciente a coprire il fondo di circa 3 cm. Aggiungete un lo d’olio e un pizzico di sale. Coprite il tegame e fate cuocere a amma bassa per 30 minuti circa, facendo attenzione che non si asciughino troppo e valutando la cottura con una forchetta. Quando sono teneri trasferiteli in una piro la e spolverateli con una macinata di pepe. Passateli quindi sotto al grill per 5 minuti, no a doratura. Servite i carcio ripieni tiepidi. (Noi abbiamo qui utilizzato solo le calotte, i gambi sono però altrettanto deliziosi e potete impiegarli per arricchire un risotto, una crema o un passato).

SBICCHIERATE

cura di Alessandro Fogli

Albana di Babini, una lezione d’eleganza

Io, con le degustazioni al buio, sono una frana. Io, durante le degustazioni al buio, vengo regolarmente scherzato da tutti i partecipanti per non essere in grado di riconoscere praticamente nulla. Una volta, dopo mille tentativi (è un trebbiano rifermentato? No. È vespaiola? No. È un lugana frizzante? No), salta fuori che stavo degustando un sidro. Ho lasciato passare qualche lungo secondo di silenzio, in modo che fosse percepibile il suono del mio cuore che si sgretolava, e ho abbandonato la stanza. Tuttavia, c’è un vino che potrei riconoscere anche solo sniffandolo da una distanza di parecchi metri, e questo vino è l’Igt Ravenna Bianco MonteRè di Vigne dei Boschi. Non aver ancora parlato della cantina storica di Paolo e Katia Babini – secondo me i primi dalle nostre parti a dare un senso alla vinicoltura artigianale, dal 1989 – è certamente un altro segnale della mia pochezza morale, ma proviamo a rimediare. Il MonteRè in questione è un 2019 scovato all’Enoteca di Porta Serrata (che sono convinto si sarebbero anche tenuto volentieri) ed è una bomba. 100 % uve Albana (e chissene della docg), af namento di 12 mesi in barrique di rovere francese, naso folle (agrumi maturi, camomilla, pietra bagnata), eleganza che ti mette in soggezione, equilibrio magistrale, nale proustiano. Un grandissimo vino.

Menù di Pasqua

ANTIPASTO

Gamberi in crosta di mandorle

Salmone marinato su soffice agli asparagi

Capasanta Gratinata in crema champignon

Fagottino di kataifi con baccalà e robiola

PRIMO

Paccheri ai crostacei

SECONDO

Filetto di Orata

Calamaro alla carta

Spiedino di Gamberi

Fritto misto e patate al forno

Dolce di Pasqua

Euro 60/p. incluso acqua, vino e caffè

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

SALUTE e BENESSERE

INAUGURAZIONI/1

repar i i ir r ia ra

pi a lie i

Lavori di riammodernamento e umanizzazione delle cure

Il reparto di Chirurgia Generale 1 e Chirurgia Toracica dell’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna ha inaugurato uf cialmente il completamento dei lavori di riammodernamento e umanizzazione delle cure con una cerimonia che si è tenuta il 3 aprile. Grazie a questo intervento, il reparto è stato dotato di nuove strutture e miglioramenti volti a garantire un ambiente più accogliente e funzionale per pazienti e operatori sanitari. Tra le principali novità si segnalano un nuovo bureau d’accoglienza, con arredi decorativi ispirati ai celebri mosaici di Ravenna; il rinnovamento degli ambienti, con nuove ar-

madiature, tinteggiatura, un bagno attrezzato per persone con disabilità e l’installazione di nuovi corrimani lungo i corridoi; una libreria, dove i pazienti possono prendere libri in prestito e lasciarne altri; una cyclette orizzontale di ultima generazione, a disposizione per la riabilitazione motoria dei pazienti. Uno degli elementi più distintivi del progetto è la mostra permanente “Ravenna urbs salutis”, curata dal professor Roberto Filippetti, esperto di iconologia e iconogra a. I dieci pannelli espositivi, corredati da immagini ad alta de nizione dei mosaici ravennati e da testi di approfondimenti sul loro signi cato simbolico, sono arricchiti da QR-code interattivi che permettono ai visitatori di ascoltare brani di musica classica.

Il rinnovamento del reparto è stato possibile grazie alla collaborazione tra la direzione dell’Ausl Romagna, l’Uf cio Tecnico dell’Azienda e numerose realtà del territorio; un ruolo chiave è stato svolto dall’Istituto Oncologico Romagnolo, che oltre a una generosa donazione, ha sostenuto il progetto in tutte le sue fasi e coordinato la campagna di crowdfunding “Il mosaico della cura”. «Il concetto di rispetto del paziente non è solo quello legato ai trattamenti e alle cure, ma a tutte quelle condizioni di comfort che possono alleviare le sofferenze - ha dichiarato il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori -. Su questi aspetti dobbiamo lavorare e agire af nchè i nostri luoghi di cura siano sempre più adeguati a garantirlo. L’incontro fra luoghi deputati alla cura, al sapere e alla ricerca come l’università e mondo della cultura, come nel caso di oggi, rappresentano una ibridazione profonda che può concorrere a creare le condizioni perché questo importante valore divenga realtà all’interno dei nostri servizi».

INAUGURAZIONI/2

LA SALA D’ATTESA DEL CMP È STATA RIQUALIFICATA CON FONDI PNRR E DELLA BCC

Mercoledì 2 aprile è stata inaugurata la nuova sala d’attesa del Cmp di Ravenna, completamente ristrutturata e riqualificata grazie ai fondi del Pnrr. L’intervento, che ha visto una progettazione a cura di Luca Amadesi, architetto dell’Ufficio Tecnico di Ausl Romagna, è stato possibile grazie anche al contributo della BCC ravennate forlivese e imolese che ha permesso l’ammodernamento attraverso nuovi arredi dell’intero spazio. L’intervento, ha avuto l’obiettivo di creare un ambiente accogliente e funzionale.

ASSISTENZA TERRITORIALE

Una serie di incontri per presentare la nuova gura dell’infermiere di famiglia e comunità

Il Distretto di Ravenna dell’Ausl Romagna organizza un ciclo di incontri per presentare alla cittadinanza e ai professionisti del territorio, la nuova figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (Ifec). Il servizio è stato introdotto per migliorare l’assistenza territoriale e le relazioni con i servizi ospedalieri, con lo scopo di intercettare i bisogni socio-sanitari delle persone, in particolar modo quelle più fragili, e mettere in rete i professionisti e le risorse della comunità. Ciò per garantire percorsi facilitati e potenzialmente più rapidi nei percorsi di cura, assistenziali e di prevenzione. Il progetto mira ad offrire un’assistenza sempre più di prossimità e quanto più personalizzata sulla base delle necessità del cittadino, attraverso una rete di servizi fortemente integrati.

Le presentazioni sono in programma a Sant’Alberto il 16 aprile (ore 18, alla Casa della Comunità), a Piangipane il 6 maggio (ore 18 alla sala consiliare) e a Castiglione di Ravenna il 13 maggio (ore 18 alla Casa della Comunità). Una presentazione è in programma anche nell’ambito dell’Open Day del 12 aprile alla Casa di Comunità di Russi.

CONSULTORI

SENSIBILIZZAZIONE

Tumori al seno, camminata e colloqui per la prevenzione

L’associazione Donne protette, con il patrocinio del Comune di Lugo e del Servizio sanitario regionale, promuove “Aprile in rosa”, una serie di iniziative dedicate alla prevenzione dei tumori al seno.

Lunedì 14 aprile alle 19 ci sarà una camminata con partenza dal parco delle Lavandaie. Il percorso è di circa 4 km e i proventi della camminata (per la quale viene richiesto un contributo minimo di 5 euro) saranno utilizzati per l’acquisto del casco refrigerante contro l’alopecia da chemioterapia in favore dell’oncologia di Lugo. Al termine della camminata ristoro con piadina e salsiccia a cura dell’associazione Parco delle lavandaie. L’iscrizione potrà essere formalizzata sul posto prima della partenza, a partire dalle 18. Mercoledì 16 aprile dalle 14.30 alle 17.30 negli ambulatori senologici dell’ospedale di Lugo (primo piano del padiglione A) saranno disponibili colloqui individuali gratuiti per il controllo dell’autopalpazione del seno dedicati a donne non in età da screening (con meno di 45 anni e sopra i 74 anni). Per prenotazioni e informazioni chiamare il 338 1054082 (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 15.30).

A LUGO 600 COPPETTE MESTRUALI GRATUITE

Nella mattinata di mercoledì 2 aprile la sindaca Elena Zannoni ha consegnato ai rappresentati dell’Ausl Romagna le coppette mestruali destinate al consultorio familiare del distretto sanitario di Lugo. Si tratta dell’avvio della fase operativa del progetto del Comune presentato alla cittadinanza lo scorso 20 febbraio in un incontro pubblico. In queste settimane 600 coppette mestruali e altrettanti sterilizzatori verranno proposti nei consultori alle ragazze e donne in età fertile, grazie al bando di Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti), che ha scelto e finanziato con circa 20mila euro il progetto del Comune. «Questo progetto ha l’obiettivo di garantire maggiore accessibilità ai prodotti mestruali a tutte le ragazze e le donne del distretto di Lugo che si rivolgono al consultorio - spiega Mauro Marchiani, assessore ai Servizi ambientali del Comune di Lugo, che è stato relatore della serata di presentazione del progetto insieme alla ginecologa Tiziana Bartolotti -. Nel contempo, promuove scelte sostenibili come appunto quella delle coppette, che ha notevoli vantaggi in termini di tutela dell’ambiente, in quanto riduce i rifiuti derivanti dall’utilizzo degli assorbenti monouso. Dobbiamo ringraziare Atersir per avere colto l’importanza per lo meno duplice di questo progetto». La distribuzione gratuita delle coppette mestruali verrà fatta dagli operatori del consultorio familiare di Lugo attraverso gli spazi giovani e giovani adulti, sempre con il supporto di un’ostetrica.

Per informazioni e consulenze è possibile rivolgersi al Consultorio familiare di Lugo, viale Masi 22 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 13; lunedì e mercoledì dalle ore 14 alle 17) oppure telefonare allo 0545/213941.

RAVENNA&DINTORNI 10-16 aprile 2025

SALUTE e BENESSERE

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Ortopedia di Bagnacavallo

Con l’arrivo della bella stagione, cambia anche la scelta delle calzature: se le sneakers con fondo biomeccanico (cioè una particolare suola che consente una camminata più confortevole e una spinta che agevola il ritorno del passo) si confermano le calzature più indicate per mantenere una corretta postura e non gravare sulle articolazioni, con l’aumentare delle temperature la scelta può orientarsi maggiormente su sandali, ciabatte basse e infradito, con il rischio di danni al piede e alla schiena. «Meglio evitare le classiche ipop in gomma: sono piatte e strette, ed è facile causare danni al piede e alla postura, vista la mancanza di stabilità - spiega Elena Tazzari, tecnico ortopedico e titolare della storica Sanitaria Ortopedia di Bagnacavallo, fondata dalla madre nel 1979 -. Il consiglio è quello di prediligere calzature anatomiche, a pianta larga e che non costringono le dita a sormontarsi. Negli ultimi anni la moda è venuta incontro a questa necessità, con brand sempre più popolari come Birkenstock e Scholl che sono capaci di unire funzionalità e estetica». In generale, anche in vista della stagione più calda è bene scegliere calzature anatomiche e essibili, realizzate in materiali che garantiscono traspirabilità e disegnate con un sistema ammortizzante di sostegno.

Sempre in vista dell’estate, è importante prestare la giusta attenzione anche in ambito sportivo: «Corse per tenersi in forma e lunghe camminate estive possono mettere a dura prova i nostri piedi, e anche qui la corretta calzatura diventa fondamentale: sempre meglio scegliere una scarpa ergonomica e in grado di reggere l’impatto al suolo -. continua Tazzari -. la recente moda del padel poi ha portato a un maggiore utilizzo delle ortesi, a causa di dolori al tallone e epicondilliti (il cosiddetto “gomito del tennista” ndr) derivati dall’attività sportiva». Infatti, se un tempo il settore era frequentato per lo più da persone di età avanzata, la maggiore consapevolezza e attenzione alla pre-

venzione di oggi aprono le porte di sanitarie e ortopedie a un’utenza sempre più giovane, focalizzata anche sulle azioni correttive per i più piccoli, attraverso visite podometriche e realizzazione di plantari su misura.

Un’ultima accortezza da applicare nel periodo estivo e primaverile riguarda invece l’utilizzo di indumenti adatti a prevenire la formazione di capillari sulle gambe, come calze e calzettini a compressione graduata: «L’aumento delle temperature porta alla dilatazione delle vene nei soggetti predisposti, con risultati antiestetici e annessi problemi circolatori - spiega l’esperta - per prevenire i danni è sufciente utilizzare calze riposanti, che grazie all’azione micromassaggiante aiutano il drenaggio migliorando la circolazione». Anche in questo caso, è possibile scegliere tra diversi modelli e colori, tra collant, gambaletti, leggings o autoreggenti, venendo incontro ai diversi stili ed esigenze. «È importante ricordare anche che, a prescindere dalla stagione, il corretto utilizzo di plantari su misura e calzature sanitarie può prevenire o curare dolori alla schiena e di postura, che spesso derivano semplicemente da un appoggio sbagliato del piede - conclude Elena Tazzari -. in alternativa, si può ricorrere all’utilizzo di corsetti correttivi o maglie raddrizzanti che aiutano il corpo a mantenere la giusta postura». (ma.fa.)

ASSOCIAZIONI

L’assemblea provinciale di Avis «Nel 2024 raccolta di plasma aumentata del 10%»

Sabato 12 aprile, a partire dalle 10, la comunità di Avis Provinciale Ravenna si riunirà a Barbiano di Cotignola, alla Sala Convegni di Maria Cecilia Hospital, per il tradizionale appuntamento con l’ssemblea annuale dei donatori, che avrà anche il compito di rinnovare il Consiglio direttivo provinciale per il prossimo quadriennio. Nel 2024 sono state oltre 21.500 le donazioni di sangue e plasma effettuate dai donatori Avis, di cui 1.506 sono nuovi donatori. Particolarmente rilevante è stata la crescita nella raccolta di plasma, che ha fatto segnare un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Il traguardo raggiunto è di 15,4 kg per 1.000 abitanti, a fronte dei 18 kg indicati come valore di riferimento per il raggiungimento di un’indipendenza strategica dal mercato estero, a partire dalle immunoglobuline, driver della produzione. A questo proposito, ricordiamo che in Italia i medicinali prodotti con il plasma donato, una volta terminato il processo di lavorazione, vengono restituiti alle strutture sanitarie italiane e distribuiti gratuitamente ai pazienti che ne hanno bisogno, mentre eventuali lotti eccedenti il fabbisogno nazionale vengono donati a Paesi in difficoltà tramite programmi di collaborazione internazionale.

LA PAROLA AGLI ESPERTI
Elena Tazzari, titolare della Sanitaria Ortopedia Tazzari di Bagnacavallo

i r e el el arpale a a e p l ie ai

I primi segnali li danno i movimenti ripetitivi della mano e del polso che possono risultare dolorosi: digitare i tasti del pc o usare il mouse, ma anche suonare strumenti musicali o svolgere attività manuali ripetitive possono aumentare la pressione sul nervo mediano. È qui che scatta la sindrome del tunnel carpale che può potenzialmente colpire tutti, più spesso le persone con più di 40 anni. Le cause della patologia possono essere di varia natura e anche sovrapporsi, il primo passo è individuarle. E non si può escludere un intervento chirurgico. Ne parliamo con la dottoressa Licia Martini (nella foto) del gruppo Ravenna Farmacie. Cos’è il tunnel carpale?

«È un canale stretto nel polso formato dalle ossa carpali e da un legamento broso chiamato legamento trasverso del carpo. All’interno di questo tunnel passano i tendini essori delle dita e il nervo mediano, che fornisce sensibilità al pollice, all’indice, al medio e a parte dell’anulare. L’in ammazione del tunnel carpale si veri ca quando il nervo mediano viene compresso o schiacciato all’interno del tunnel».

Quali sono le cause?

«Oltre ai movimenti ripetitivi di mano e polso possono esserci anche fratture, distorsioni o lussazioni del polso; alcune malattie come il diabete, l’artrite reumatoide, l’ipotiroidismo e la gotta. Da non sottovalutare i cambiamenti ormonali, durante la gravidanza possono causare ritenzione di liquidi e gon ore, che possono comprimere il nervo mediano. Inoltre, alcune persone possono essere più predisposte a sviluppare la sindrome del tunnel carpale a causa della conformazione del loro polso».

Quali i sintomi più comuni?

«Possono variare da lievi a gravi e possono includere: dolore al polso, alla mano e alle dita, che può irra-

sintomi, rimedi e prodotti da utilizzare»

diarsi all’avambraccio; sensazione di intorpidimento, formicolio o bruciore alle dita, soprattutto al pollice, all’indice e al medio; debolezza nella mano e nel polso, che può rendere dif cile afferrare oggetti o eseguire movimenti precisi; i sintomi possono peggiorare di notte, causando dif coltà a dormire».

Quali possono essere i rimedi?

«Nei casi lievi, possono essere suf cienti riposo (evitare quindi attività che peggiorano i sintomi) e ghiaccio (da applicare sul polso per 15-20 minuti più volte al giorno per ridurre l’in ammazione). Si può poi indossare un tutore per il polso, soprattutto di notte, per mantenerlo in posizione neutra. Può essere utile inoltre eseguire esercizi di stretching e rafforzamento per migliorare la essibilità e la forza del polso e della mano».

Quali sono i farmaci che possono essere utili?

«I farmaci corticosteroidi sono iniettati nel tunnel

carpale e riducono l’in ammazione e il dolore ma hanno effetti collaterali, non sono adatti per un uso a lungo termine e quindi vanno prescritti dal medico. Gli antidolorici e antin ammatori di libera vendita come ibuprofene o naprossene possono essere consigliati dal farmacista di ducia».

E gli integratori?

«Alcuni principi attivi di origine naturale possono essere utili per alleviare i primi sintomi della sindrome. Queste sostanze le ritroviamo negli integratori ed è bene confrontarsi col farmacista di ducia sui loro effetti. Questi prodotti sono composti da Acido Alfa lipoico che è un valido antiossidante, un acido grasso endogeno con una importante azione tro ca sul nervo che contribuisce alla funzionalità dello stesso. La vitamina B6 può aiutare anche a ridurre l’in ammazione e il dolore; in generale le vitamine del gruppo B favoriscono il normale metabolismo energetico e il siologico funzionamento del sistema nervoso; c’è poi l’acetilcarnitina. una forma acetilata dell’ aminoacido carnitina che può aiutare a migliorare la funzione nervosa avendo un’azione neutro ca in particolare in caso di neuropatie periferiche, risultando utile nel contrastarne le manifestazioni. Gli Omega 3 possono aiutare a ridurre l’inammazione; la vitamina C partecipa alla formazione del collagene, necessario per la regolare funzione dei vasi sanguigni utili per migliorare il tro smo neuronale. In sinergia troviamo anche bromelina e quercitina. La bromelina è un enzima dotato di potente attività proteolitica e brinolitica, la quercitina invece è un avonoide ubiquitario in natura con spiccata azione antiossidante e protettiva dei vasi sanguigni».

Se negli ultimi anni la ricostruzione in gel ha acquisito sempre maggiore popolarità grazie alla perfetta resa estetica dell’unghia e ai risul tati duraturi, in pochi forse sanno che il corretto utilizzo della “colata gel” può essere un alleato fondamentale nel trattamento dei traumi dell’un ghia, anche nel caso di onicolisi (distacco dell’unghia dalla sede ungueale). «Una condizione dovu ta a patologie come la micosi ma particolarmente frequente tra gli sportivi, come corridori, lottatori o

calciatori, che espongono la matrice ungueale a traumi continui» spiega Marina Cenci, titolare di Soluzione Mani, salone estetico specializzato nella pratica di ricostruzione. «Andando verso l’estate è possibile che chi soffre di onicolisi pos sa sentirsi frenato dall’indossare scarpe aperte, sacrificando per imbarazzo la propria comodità Una soluzione è possibile, non solo a livello este tico ma anche salutistico». Nella maggior parte dei casi infatti, ad eccezione delle situazioni più gravi, l’applicazione del gel sulla parte mancan te dell’unghia crea una sorta di protezione che favorisce il mantenimento dell’umidità e la pro liferazione della ora batterica utile all attacca mento dell’unghia alla lamina, portando a una vera e propria ricrescita spontanea. «Si tratta di una fase lenta e delicata – conclude Marina – ma che permette risultati naturali duraturi nel tem po. Una corretta igiene e disinfezione diventa poi fondamentale per evitare infezioni e attacco di batteri dannosi».

Info: Ricostruzione unghie Soluzione mani via Canalazzo 2/a 48121 Ravenna cell. 346 680 5157

VACCINAZIONI

Pneumococco, tocca ai classe 1960

Proseguono le campagne vaccinali dell’Ausl Romagna rivolte alla popolazione adulta. In questi giorni, tramite Fascicolo sanitario Elettronico o SMS telefonico, sono stati invitati ad aderire i nati nel 1960 non vaccinati contro lo Pneumococco. Per fare la vaccinazione è possibile rivolgersi al proprio medico di famiglia oppure prenotare tramite Cup e Cuptel per accedere agli ambulatori dell’Igiene Pubblica. Per la prenotazione non serve la ricetta medica. «Il vaccino è sicuro ed efficace», scrivono dall’Ausl. In genere è sufficiente una singola dose, tranne nelle persone con malattie croniche alle quali verrà proposta una seconda vaccinazione a distanza di circa due mesi dalla prima.

Antitetanica, al Cmp seduta in libero accesso

Con l’arrivo della primavera, l’Ausl Romagna promuove nuove sedute vaccinali in libero accesso, quindi senza appuntamento, per proteggersi contro il tetano. A Ravenna l’appuntamento è per mercoledì 16 aprile dalle 14 alle 16.30 al Cmp. L’invito è rivolto in particolare a coloro che non sono mai stati vaccinati per il tetano oppure hanno fatto l’ultimo richiamo da più di 10 anni.

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