Giovedì 31 gennaio alle ore 17,30
Giovedì 31 gennaio alle ore 17,30
“Cronache e racconti di architettura” di Paolo Bolzani
Interverranno: Paolo Bolzani, Gabriele Montanari, Emilio Rambelli
edizioni
31 gennaio 2013 n. 520
via del Piratello 5/2 Lugo
w w w. r a v e n n a e d i n t o r n i . i t
Redazione tel 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it • Pubblicità tel. 0544 408312 info@reclam.ra.it DIRITTI DEGLI ANIMALI
Tutti contro i cani alla catena
Foto di Filippo Venturi
A PAGINA 3 ELEZIONI
Faccia a faccia tra Idem e Ridolfi ALLE PAGINE 6-7 COOPERAZIONE
Risparmi e nuove idee per il welfare DA PAGINA 11 DANZA
Momix: intervista pubblica a Pendleton A PAGINA 17 TEATRO
In scena opera, prosa e contemporaneo
NON SOLO SPORT Dal rugby inizia un viaggio tra storie, personaggi e luoghi
Casi di ordinario impoverimento
Certo, il rugby non è lo sport più diffuso in Italia e Ravenna non fa eccezione. Eppure, è uno sport per certi versi epico e simbolico di valori come la squadra, la correttezza in campo, il rispetto dell’avversario. E così, il nostro viaggio nello sport cittadino inizia così, dalla palla ovale, tra giovani promesse e vecchie glorie che continuano a giocare nonostante gli anni passino. Nelle prossime settimane vogliamo continuare questo viaggio, tra luoghi e società, tra squadre giovanili e personalità di spicco, nel tentativo di raccontare storie individuali e di gruppo, per dare testimonianza di una delle anime più attive della città, che aggrega e appassiona migliaia di ragazzi.
Non si impoverisce solo chi perde il lavoro, o i cassintegrati. A volte si diventa più poveri anche mantenendolo, il lavoro, basta cambiare il contratto. Si continua a fare ciò he si faceva prima e si guadagna meno. Tutto legittimo e tutto ovviamente a favore delle aziende che, in alcuni casi, non si fanno sfuggire l’occasione del risparmio.
SERVIZI ALLE PAGINE 24-25
MANSERVISI ALLE PAGINE 4-5
appuntamenti febbraio 2013
ALLE PAGINE 16-17
LAVORO
La grande festa in ultima pagina
Venerdì 1 Febbraio Inaugurazione stagione 2013 Aperitivo di benvenuto con le nuove proposte dello chef Giovedì 7 Febbraio Mc Trattoria - hamburger e birre artigianali Giovedì 14 Febbraio ...aggiungi un posto a tavola... condividiamo gli amici Giovedì 21 Febbraio La Romagna e suoi vini in degustrazione Giovedì 28 Febbraio Il gusto del mare d’inverno Chef Matteo Salbaroli
via Marabina 133, Lido di Dante - tel. 0544.473566 cell 377.5313333 - www.latrattoriaravenna.it Editore Reclam Aut. Trib. di Ravenna n. 1172 del 17/12/2001 Direttore responsabile: Fausto Piazza Stampa: Galeati Industrie Grafiche Anno XI nr. 519. Poste Italiane spa - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA. Prezzo€ COPIA OMAGGIO
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
RISTORAZIONE DI QUALITÀ
Naturalmente Burger e il fast food è buono e sano Nel cuore di Ravenna, affacciato sulla centralissima Piazza del Duomo, già da qualche anno c’è “Naturalmente Burger”. Un po’ bar, un po’ ristorante, un po’ fast food; quello che offre “per intero” è la qualità assoluta. In anni in cui il termine “hamburger” viene istintivamente associato a “fast food” e quest’ultimo spesso a “cibo scadente”, qui, in questa realtà ristorativa, la strada intrapresa è certamente tutt’altra. Forse perché finalmente ci si sta rendendo conto che la nostra salute è fortemente legata alla genuinità del cibo e che non possiamo più chiudere gli occhi di fronte al problema dell’obesità e di tutte quelle patologie ad essa legate, forse semplicemente per sensibilità e amore per le cose buone, il proprietario, per gli acquisti prima e nelle cucine poi, focalizza le sue attenzioni sulla ricerca delle materie migliori e sul loro rispetto in fase di lavorazione. Ma partiamo proprio dal loro “cavallo di battaglia”, dall’hamburger: nasce sì dal desiderio di offrire un cibo veloce e “facile” ma anche di realizzarlo con ingredienti di indiscutibile valore. La proprietaria ci racconta che «il pane è fresco tutti i giorni, prodotto da un forno che utilizza solo lievito madre; la carne arriva da una azienda di Saludecio (Rimini) che alleva vitelloni di Razza Bovina Romagnola al pascolo e li alimenta con cereali e foraggi prodotti nei poderi di proprietà». E sempre parlando di carni, a “Naturalmente Burger” troviamo anche la Mora Romagnola, il suino nero tipico delle nostre colline romagnole che, proprio nell’azienda da cui proviene, ha l’onore di essere Presidio Slow Food. Accanto a tutto ciò, «abbiamo patate fresche, sbucciate e fritte al momento. Niente surgelati! Oppure verdure di stagione comperate ogni mattina e, quando è possibile, da produttori locali, formaggi Igp (indicazione geografica protetta). Dalla cucina escono piatti semplici ma autentici, preparati con prodotti di alta qualità e stagionali. Ecco allora
Pane fresco con lievito madre, carne di razza bovina Romagnola e di maiale Mora, patate sbucciate e fritte al momento, formaggi Igp, verdure di stagione. Cucina veloce ma gustosa, genuina e di qualità che la pasta è rigorosamente fatta a mano, proprio come la tradizione romagnola impone. E in base al periodo, si possono trovare preparazioni “stagionali” e identificative della nostra tradizione, come i cappelletti in brodo e il bollito». In menù c’è sempre anche qualche piatto a base di pesce, fresco ovviamente, e che cambia in base alla disponibilità del mercato. E poi, non passano certe inosservate le “Acciughe Serie Oro” servite con pane caldo e burro. L’olio è extravergine, imbottigliato in piccoli formati per garantirne l’integrità e protetto non dal vetro, ma dalla lattina che lo preserva dalla luce, unico vero nemico del prezioso condimento. «Nelle nostre cucine tutti questi ingredienti vengono lavorati cercando di lasciare intatte le loro caratteristiche di genuinità, freschezza e
leggerezza: possiamo dire, senza peccare di presunzione, che cerchiamo di fare il più possibile una “cucina light”». Ancora i dolci, semplici, solo fatti “home made” e con prodotti d’eccellenza. Certamente da citare, uno fra tutti, è il Pancake: con la panna e frutti di bosco, con lo sciroppo d’acero, con il cioccolato o con la crema. Davvero fantastico! Da sottolineare la presenza di alternative per celiaci e per chi soffre di intolleranze alimentari. Infine, e non ultimo per importanza, il particolare del caffè: «siamo gli unici a Ravenna a servirlo esclusivamente biologico, certificato e firmato Pascucci. E sempre di Pascucci, e sempre biologiche, abbiamo anche varie selezione di thè e tisane». Da dove nasce tutto ciò? «La nostra è una sfida contro l’industrializzazione dei prodotti alimen-
Non mancano i piatti della tradizione romagnola e il pescato fresco di mercato. Dulcis in fundo dessert “fatti in casa” (fra cui un delizioso Pancake) e il caffé biologico di marca Pascucci. Per un locale aperto a colazione, pranzo, aperitivo e cena. Dalle sette del mattino fino all’una notte tari, è la materializzazione della ricerca del mangiar sano. Credo che il nostro sia un progetto pionieristico a Ravenna». Alle 7 del mattino si comincia con le colazioni a base di brioches fresche che arrivano quotidianamente da una pasticceria di fiducia. Sempre presente in cucina c’è il cuoco che a metà mattina può preparare il brunch. E poi l’aperitivo, il pranzo, la merenda, ancora l’aperitivo serale, la cena e anche il dopo cena fino all’una di notte.
Sempre a disposizione dei clienti la rete wifi gratuita, un pc, la play station. A corollario di tutto ciò, «i nostri collaboratori sono ragazzi giovani, intraprendenti ed entusiasti del loro lavoro: sono partiti con noi e ormai siamo come una famiglia».
NATURALMENTE BURGER piazza Duomo 8 - Ravenna tel. 0544.215691 www.naturalmenteburger.com
natural food for all the people Sempre aperto dalle 7 del mattino all’1 di notte
NATURALMENTE BURGER Natural Bar&Restaurant
p.zza Duomo n. 8 _ 48125 Ravenna (RA) tel. 0544.215691
www.naturalmentegurger.com info@naturalmentegurger.com
AMBIENTE& SOCIETÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
M O B I L I T À / 1 PEDALATA IN CENTRO STORICO PER CONTARE I POSTI AUTO LIBERI
In bicicletta attraverso i parcheggi di assestamento al centro storico per contare i posti disponibili e valutare se i 120 posti in piazza Kennedy sono davvero necessari alla viabilità cittadina. È l’iniziativa lanciata dal circolo Matelda di Legambiente per il 2 febbraio (ritrovo alle 14.30 in piazza Kennedy). La posizione degli ambientalisti è che non servano nuovi parcheggi, ma una nuova mentalità di parcheggiare, utilizzando parcheggi e posti auto già disponibili che distano solo poche centinaia di metri da piazza Kennedy destinata, secondo i progetti del Comune, a diventare pedonale nel prossimo biennio. Il vero pericolo per il centro storico, sintetizza Legambiente, è il raddoppio dell’Esp: «Non ci ha insegnato nulla la nascita del Cinema City che ha visto poi la morte delle sale cinema in città?».
M O B I L I T À
DOMENICHE ECOLOGICHE CIRCOLAZIONE VIETATA
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Per le domeniche del 3 febbraio e del 3 marzo, prime domeniche del mese, sono confermate le giornate ecologiche con limitazioni alla circolazione delle auto in centro storico dalle 9 alle 18, in base all’accordo regionale sulla qualità dell’aria. È confermato anche il blocco del traffico di giovedì 31 gennaio sulla base del bollettino di Arpa dal quale non sono emerse condizioni favorevoli tali da revocare il provvedimento: dalle 8.30 alle 18.30 le limitazioni antismog alla circolazione stradale nel centro abitato compreso all’interno della circonvallazione esterna. Non possono circolare i veicoli a benzina e diesel precedenti l’Euro4 (i diesel Euro 3 possono circolare ma solo se dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato), ciclomotori e motocicli precedenti l’Euro2.
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IL CASO
«Mai più cani alla catena» E la protesta diventa un caso Una norma attuativa omogenea su tutto il territorio regionale favorevole all'attesa delle associazioni animaliste in lotta per vietare che i privati possano tenere i cani alla catena negli spazi aperti. È il risultato chepotrebbe ottenere la protesta di Davide Battistini, il ravennate che dall’inizio del 2013 è in
Animalista in sciopero della fame sciopero della fame proprio per sensibilizzare enti e istituzioni sui diritti degli animali. L’animalista ha già annunciato che se non arriveranno iniziative concrete dal 18 febbraio inizierà anche lo sciopero della sete. L’annuncio di una possibile norma per l’Emilia Romagna è arrivato nei giorni scorsi da Miro Fiammenghi, consigliere regionale per il Partito democratico che ha risposto all’invito del sindaco Fabrizio Matteucci partecipando a un incontro in municipio con il primo cittadino e l’assessore ai Diritti degli animali Giovanna Piaia. Il Comune di Ravenna nel confermare l'intenzione di attivare un tavolo di lavoro tecnico per presentare in commissione consigliare una proposta di regolamento comunale, auspica di poter recepire al più presto le disposizioni di un provvedimento regionale che detti norme più favorevoli al rispetto della vita dei cani negli spazi privati aperti, in regime di sicurezza per le persone. Piaia ha ribadito la preoccupazione per la salute di Battistini e lo ha invita nuovamente a de-
sistere da questa forma di protesta confermando da parte sua l’impegno degli organismi istituzionali a seguire il percorso corretto per affrontare le problematiche denunciate. L’appello sembra destinato a restare inascoltato come già accaduto con il primo lanciato dall’assessore: Battistini ha annunciato di voler proseguire con la sua protesta non fidandosi delle promesse dei politici. Sulla questione è intervenuto anche Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr, svelando l’esistenza di una bozza di regolamento per la tenuta dei cani già approvato dai consigli di circoscrizione ma mai arrivato al consiglio comunale: «Sarebbe sufficiente introdurre un articolo che specifica il divieto per custodire i cani incatenati, cosa già proposta da noi e dal Movimento 5 stelle». L’appello di Battistini ha raccolto oltre quattromila adesioni a livello nazionale con il sostegno di molte associazioni.
CORTE DI APPELLO
Pointer maltrattati, condanna confermata Diciotto mesi per l’84enne Guberti. Animali confiscati La Corte di Appello di Bologna ha confermato la condanna a un anno e sei mesi di carcere (pena sospesa) per maltrattamenti e abbandono di animali e per smaltimento illecito dei liquami inflitta all'84enne ravennate Giorgio Giacomo Guberti, allevatore-veterinario celebre a livello internazionale per i suoi metodi di allevamento dei cani da caccia di razza pointer. Confermate anche le provvisionali da tremila euro alle tredici associazioni animaliste costituitesi in parte civile. Ma soprattutto la confisca degli oltre duecento cani e dei gatti selvatici sequestrati nei due allevamenti di Campiano e Osteria a fine dicembre 2008 nel corso del corpo forestale dello Stato. La difesa aveva invece chiesto l'assoluzione dell'imputato sulla base, tra le altre co-
PARAFARMACIA GALILEI Dottoressa Rossi Paola
NUOVA APERTURA 2 FEBBRAIO INAUGURAZIONE ORE 17 CON BUFFET E OMAGGIO PER TUTTI Via Galilei, 63 - Ravenna - Tel. e Fax 0544 407170
se, di una presunta illegittimità nelle operazioni di verifica sullo stato dei cani. Motivazioni entro metà marzo. I pointer - secondo le indagini del pubblico ministero erano stati sistemati in aree (nella foto) nelle quali per bere disponevano solo di pozze d'acqua stagnante. Il tutto tra carcasse di animali, escrementi, fango, lamiere taglienti, pezzi di ferro e rifiuti di altro genere. Condizioni igieniche pessime, tanto che gli animali risultavano infestati da parassiti e debilitati da diverse malattie. Costretti, ancora secondo l'accusa, a competere per il cibo tanto da arrivare in talune occasioni a sbranarsi. Del resto era proprio questa sorta di selezione naturale in un ambiente tuttavia recintato che stava alla base del cosiddetto metodo Guberti.
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CRONACA& ECONOMIA
IL CASO/1
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
IL CASO/2
I sindacati: «Il contratto dei lavoratori di musei e monumenti è illegittimo»
Non tutte le pulizie costano uguale E Cinemacity licenzia la Copura
Novamusa è la società romana che dalla fine degli anni Novanta ha in appalto la gestione dei siti museali statali di Ravenna, dalle biglietterie ai bookshop, fino alle visite guidate e che si trova al centro di una controversia legale con il Comune di Ravenna per quanto riguarda l’appalto per la gestione degli uffici di informazione turistica. Ma Novamusa è anche sotto accusa da parte dei sindacati, che contestano il contratto applicato ai suoi dipendenti, una decina in tutto. Per loro – ci spiegano Ketty Samorì e Roberto Cornigli della Filcams Cgil – dovrebbe valere almeno il contratto nazionale dei multiservizi (se non quello più oneroso del commercio, entrambi naturalmente approvati dalle confederazioni dei sindacati nazionali) mentre in realtà viene applicato quello del commercio della Cisal che, considerando l’assenza di quattordicesima e minori tutele, vale circa il 20 percento in meno. La Cisal – che sta per Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori – non è ritenuta però rappresentativa dei lavoratori da Cgil, Cisl e Uil e per questo il contratto applicato da Novamusa è da loro considerato illegittimo, anche perché – ci spiegano i sindacati – non rispetterebbe le clausole previste dall’appalto pubblico per i siti ravennati, vinto nuovamente dalla società romana nel settembre del 2011. Del caso (che, come si può leggere in queste due pagine, non è isolato) si è parlato anche nel corso di un incontro avvenuto in questi giorni nella sede bolognese della Soprintendenza per i Beni culturali, che ha preso atto delle lamentele dei sindacati, annunciando l’intenzione di chiedere nuovamente chiarimenti a Novamusa, come già fatto in passato senza successo, ora che è cambiato il consiglio di amministrazione della società dopo i fatti giudiziari che hanno portato l’amministratore delegato Gaetano Mercadante ai domiciliari per peculato. (lu.ma.)
di Luca Manservisi
Il museo nazionale di Ravenna, tra i siti gestiti da Novamusa
La società Sani 2000 a partire dallo scorso primo gennaio ha disdetto con Copura (la cooperativa ravennate colosso del settore) il contratto per il servizio di pulizie del Cinemacity, di cui è proprietaria, affidandolo a una piccola impresa artigiana. A causa della disdetta, Copura aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo delle sette donne che si occupavano della pulizie della multisala (e del resto della struttura) di via Secondo Bini. Procedura che, dopo l’intervento dei sindacati, è stata però già definitivamente archiviata, grazie alla possibilità da parte delle cooperativa di accedere alla cassa integrazione in deroga. Ne usufruiranno al momento cinque delle sette donne che hanno rischiato di ritrovarsi in mezzo a una strada, mentre le altre due sono state assunte proprio dall’impresa artigiana che ha preso il posto di Copura e continueranno quindi a fare il loro lavoro, si presume uguale a prima, nello stesso posto di prima. Ma con un contratto, per loro, decisamente peggiore. In valori assoluti – ci confermano dai sindacati – circa il 20-30 percento in meno, per quanto riguarda la retribuzione, rispetto a prima. Nel settore delle pulizie, infatti,
Foto di repertorio
sono in vigore ancora due tipi di contratti nazionali, quello generico dei multiservizi applicato da aziende industriali e cooperative come la Copura, e quello artigiano, applicato del tutto legittima-
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mente, va detto, in questo caso dall’impresa di pulizia Diana, a cui è stato affidato l’appalto. «A livello nazionale si sta lavorando per unificare il contratto», ci racconta Antonio Mantovani del-
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CRONACA& ECONOMIA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
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IL CASO/3 la Cgil. «I sindacati – continua – hanno già disdettato quello artigiano, ma le associazioni di categoria, Confartigianato e Cna, lo continuano ad applicare». Il contratto artigiano, ci spiegano i sindacati, a differenza di quello multiservizi, non ha la 14esima e ha un costo orario inferiore. È quindi evidente che per Cinemacity rappresenta un risparmio aver licenziato Copura. «Si tratta sicuramente di una questione di costi. Anziché chiedere a Copura di abbassare le pretese o di rimodulare in qualche modo l’appalto, la soluzione è stata quella di togliere di mezzo la cooperativa», chiude Mantovani, che parla anche di vero e proprio «dumping contrattuale», cui i sindacati in questi anni di crisi si trovano sempre più spesso di fronte. La replica arriva da Antonello Piazza, responsabile di Confartigianato. «Non ci sto a far passare gli artigiani come i cattivi di questa storia – attacca –. Voglio ricordare che l’impresa artigiana che è subentrata nell’appalto del City ha deciso di propria volontà, senza alcun tipo di obbligo, di assumere due dipendenti della Copura. E questo accordo è firmato in calce da tutti e tre i sindacati, che
quindi non dovrebbero lamentarsi». Ma è vero che viene applicato un contratto disdetto dai sindacati? «Noi applichiamo un contratto nazionale legittimo, ottenuto dopo una contrattazione e firmato dagli stessi sindacati che poi, è vero, lo hanno disdetto. Ma noi stiamo aspettando che propongano un’alternativa, che al momento non c’è». E grazie a questo contratto gli artigiani, in questo settore, possono essere più competitivi e, come in questo caso, soffiare un appalto a una cooperativa… «Non è proprio così – replica Piazza –, si tratta di contratti diversi che non si possono paragonare, non penso proprio che il Cinemacity abbia fatto questa operazione per risparmiare. In ballo c’è anche la qualità dei servizi, anche se non parlo di questo caso specifico perché non conosco le motivazioni: spesso c’è però chi preferisce avere a che fare con una ditta piccola di pulizie per avere la certezza di conoscere chi fa il lavoro. E poi – conclude sibillino Piazza – se davvero sono più competitive, come mai le ditte artigiane di pulizia anziché crescere, sul mercato, calano, e tutti gli appalti pubblici premiano invece le cooperative?».
L’appalto per la multisala affidato a una impresa artigiana
Due donne ora faranno lo stesso lavoro prendendo meno
Centro Servizi Fiscali ed Amministrativi
Servizi CAF 730/Unico PF ISEE ISEU ISE IMU - RED Detrazioni - Mod. F24 Assegno al nucleo Assegno di Maternità Disoccupazioni Contratti di locazioni
Lasciati a casa e poi riassunti a salario ridotto Dopo che la Vip a Savio ha ceduto la logistica a una cooperativa La Vip Catering è una azienda di statura nazionale attiva nel campo della distribuzione di merci e derrate alimentari per il mondo della ristorazione. Ha varie sedi in Italia, tra cui una a Savio, dove è presente sia un centro di lavorazione delle carni, sia un deposito di distribuzione che si occupa più prettamente di logistica. Attività, questa, che Vip l’anno scorso ha deciso di esternalizzare, dandola in appalto a una cooperativa del Riminese. Operazione eseguita anche a Siena e ad Oristano e che ha portato naturalmente ad avere lavoratori in esubero, 42, per la precisione, solo a Savio. Per questo i sindacati – ce ne parla Loretta Lacchini della Uil Cervia – si sono occupati del caso e hanno firmato un accordo la scorsa estate al ministero che ha permesso ai lavoratori di accedere a una cassa integrazione straordinaria e, su base volontaria, di essere messi in mobilità con incentivi calmierati a seconda dei casi. Ma per i 42 in esubero si è aperta anche un’altra possibilità, quella di essere riassunti dalla cooperativa che ha ottenuto l’appalto. Essere riassunti, quindi, per fare lo stesso lavoro di prima, ma con un contratto peggiore. Proprio come nel caso delle donne delle pulizie di cui parliamo in queste pagine. Ma in questo caso è la cooperativa ad offrire le condizioni peggiori. Una quindicina di operai ha accettato l’offerta dei nuovi arrivati, perdendo in media tra il 25 e il 30 percento dello stipendio. Perché con la Vip magari avevano raggiunto un livello di retribuzione più elevato grazie anche agli anni di anzianità e potevano contare su un contratto migliore, quello nazionale del commercio, mentre hanno perso tutto e si sono dovuti accontentare del contratto multiservizi offerto del tutto legittimamente dalla cooperativa. Anche questa è la crisi. (lu.ma.)
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TRIBUNALE
E il giudice del lavoro obbliga Eni a riprendersi 17 persone
La Vip di Savio
L’Eni dovrà riassumere 17 suoi ex dipendenti ceduti a fine 2009 alla società Padana Energia senza il loro consenso. Almeno questo è quanto dice la sentenza, di rilevanza nazionale, del giudice del lavoro del tribunale di Ravenna, Roberto Riverso, riportata dalla stampa locale nei giorni scorsi. La Padana Energia è la nuova società (Newco, in gergo economico) attiva nel settore del gas naturale, costituita appositamente da Eni nel 2009 e poi ceduta alla holding milanese Gas Plus l’anno successivo. E così i 50 lavoratori della nuova società sono passati, pur continuando a fare lo stesso lavoro, da Eni a Gas Plus senza il loro consenso. Per questo motivo, i 17 hanno fatto ricorso e, per il momento, lo hanno vinto. Ma cosa significa essere passati da Eni e Gas Plus? «Dal punto di vista contrattuale non cambia nulla – ci spiega il sindacalista Lorenzo Zoli della Cisl –, stesso contratto e stessi trattamenti (aspetto che differenzia questo caso dagli altri raccontati in queste due pagine, ndr) ma certo per quei lavoratori non essere più in Eni ha voluto dire non avere più molte garanzie, sia dal punto di vista occupazionale, sia per quanto riguarda le opportunità di carriera. In termini di prospettiva la loro vita lavorativa è cambiata, Gas Plus potrebbe anche esaurire la sua attività qui e loro potrebbero ritrovarsi senza un lavoro o costretti a grandi spostamenti. Senza contare che Eni garantiva anche premi di produzione e risultati finali diversi, più vantaggiosi naturalmente per un lavoratore...».
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CRONACA& POLITICA
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
CANDIDATI/1
Ex olimpionica ed ex assessore capolista al Senato per il Pd Cominciamo questa settimana la prima di tre puntate di quiz-interviste a sei candidati ravennati, nel senso di residenti nel ravennate, al Parlamento. Tra la cinquantina o quasi di nomi in lizza, abbiamo scelto coloro che hanno più probabilità (se non la certezza) di essere eletti. La prima sfida è quella per il Senato tra Sefi Idem (Pd) e Rodolfo Ridolfi (Pdl).
Il più grosso problema dell’Italia è: «La mancanza di milioni di posti di lavoro, soprattutto per quanto riguarda le donne e i giovani». La più grande risorsa di Ravenna è: «L’intraprendenza e lo spirito di solidarietà che caratterizza la nostra comunità». La più grande risorsa dell’Italia è: «L’articolazione del tessuto produttivo».
Josefa Idem Data e luogo di nascita: Goch, Germania 23 settembre 1964 Residenza: Santerno, Ravenna Titolo di studio: Maturità linguista, in Germania Professione: Atleta Reddito 2011: 170.396 euro Auto: Ford F-Max Orientamento religioso: Cattolico Prima tessera di partito: Ds, nel 2000 Partito e posizione in lista: Pd, capolista Senato Probabilità di essere eletto: «In quanto capolista, certa» Il più grosso problema di Ravenna è «questa crisi economica ha aggredito Ravenna in modo molto impattante, mettendo a dura prova anche il sistema di welfare che da sempre caratterizza il nostro territorio».
Una definizione di: Ideologia: «L’insieme dei valori che guidano le scelte pubbliche e private». Politica: «La capacità di occuparsi della cosa pubblica pensando a non lasciare nessuno indietro, guardando al presente e al futuro. Strumento fondamentale per costruire democrazie avanzate e democratiche». Istituzioni: «Punti di riferimento insostituibili necessari per mettere in pratica idee e progetti e rappresentare le comunità al di là delle tensioni individuali. Nel rispetto della storia e con lo sguardo al domani». Lavoro: «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. La Costituzione nel primo articolo definisce l’importanza che il lavoro riveste per la nostra nazione. Credo che questa affermazione sia fondamentale, e penso che dovremo fare di tutto per declinarlo alle parole sviluppo e diritti. Il futuro dell'Italia passa attraverso una nuova centralità del lavoro».
ASPPI Notizie
In Asppi prezzi scontati per il certificato energetico La “Certificazione energetica” va messa anche negli annuncio di affitto. Il documento attesta il rendimento energetico di un edificio. L’acquirente o l’affittuario, ricevendola viene messo a conoscenza dell’effettivo valore di consumo dell’immobile. L’edificio viene classificato con una scala graduata sulla base delle sue caratteristiche energetiche. La certificazione energetica, il cui obbligo deriva da una direttiva di carattere comunitario, è stata recepita attraverso il D.M.26 giugno 2009 . Le regioni hanno legiferato una propria metodologia di calcolo per la definizione dell’indicatore di prestazione energetica. Le classi energetiche, prodotte dalla certificazione energetica, vanno dalla A+ (edificio a bassissimo impatto ambientale) alla classe G (edificio ad alto consumo energetico ). Attenzione però, la classe energetica, necessaria anche per gli appartamenti che vengono locati deve essere specificata negli annunci immobiliari che pubblicizzano la vendita, ma anche l’affitto di un alloggio. Attenzione la Certificazione va effettuata da un tecnico autorizzato. In Asppi sono disponibili convenzioni a costi estremamente convenienti!
Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari Ravenna Via R. Serra, 65 tel. 0544 470102 fax 0544 470075 info@asppi.ra.it www.asppi.ra.it Faenza Via Cavour, 25 tel. 0546 25807 faenza@asppi.ra.it Lugo Via Manfredi, 41 tel. 0545 33356 lugo@asppi.ra.it SERVIZI AI SOCI - Gestione contratti di locazione - Assistenza legale - Consulenza condominiale - Consulenza tecnica - Affitti e vendite da privato a privato Dal 1980 a Ravenna
Famiglia: «Nucleo centrale intorno al quale si costruiscono le comunità». Crisi: «Fase storica di messa in discussione delle condizioni date, ma anche opportunità per stimolare le trasformazioni e per migliorare la vita delle società. Punto di svolta che obbliga tutti a rimodulare azioni e progetti». Cultura: «Capacità di pensare e progettare, con curiosità, per leggere il mondo nella sua complessità evitando luoghi comuni e stereotipi». Tasse: «Strumenti attraverso i quali i cittadini contribuiscono alla costruzione di uno spazio pubblico comune, dove lo stato sociale rimane il perno di una comunità democratica». Casta: «Gruppi dirigenti autoreferenziali. Una deriva che le demo-
PARTITO DEMOCRATICO GLI APPUNTAMENTI DEL CANDIDATO PAGANI Mentre Sefi Idem è impegnata in altre zone della Regione, la campagna elettorale Pd nel ravennate è fitta di impegni per il candidato alla Camera, nonché segretario provinciale del partito, Alberto Pagani sarà un vero tour de force. Venerdì 1 febbraio Incontrerà i cittadini prima al mercato di San Pietro in Vincoli (alle 9), poi in quello di Cotignola; a seguire visiterà alcune aziende del territorio. Nel pomeriggio si sposterà nel Faentino e alle 15.30 incontrerà le associazioni Aede e Movimento Federalista Europeo di Faenza; alle 17 visiterà la scuola di musica “Sarti”; alle 18 sarà con gli artigiani delle botteghe ceramiche, nel locale Noè-Vino e Cucina. Alle 20.30, Pagani prenderà parte all’assemblea nella sala di Palazzo Sforza, a Cotignola, mentre il 2 febbraio parteciperà all’assemblea pubblica a Porto Corsini (ore 15) e alla cena organizzata dall’Arci di Punta Marina, alle 20.30. Il 3 febbraio Pagani saluterà i partecipanti della “Festa del maiale” di Villanova, organizzata dalla Uil, poi si sposterà a Rossetta, per un pranzo di autofinanziamento e farà visita a un altro pranzo di autofinanziamento a San Potito.
nel dettaglio QUANDO SEFI IDEM DIEDE DEL “PATACA” A GRILLO.... Pluricampionessa olimpionica, simbolo stesso dello sport a livello mondiale, Sefi Idem non ha bisogno di grandi presentazioni né per i ravennati né per il resto del paese. Non a caso ha stravinto le primarie qui sul territorio ed è ora addirittura capolista in Senato, impegnata in una campagna elettorale di livello nazionale. La Idem è anche ex assessore allo Sport e il suo impegno in politica non è cosa degli ultimi giorni: che fosse diretta verso il Senato, per volontà stessa di Pierluigi Bersani, lo si diceva all’indomani delle ultime Olimpiadi, a Londra, quando si lasciò andare anche a un commento non proprio tenero verso Beppe Grillo definendolo “Patàca”. Al Senato, per un curioso incastro delle posizioni in lista, potrebbe finire anche un altro candidato ravennate Stefano Collina, da Faenza, renziano, pur essendo arrivato solo quarto alle primarie. Gli eletti al Parlamento del Pd, come reso noto di recente dalla stampa, verseranno una quota di circa 35mila euro ognuno nelle casse del partito.
crazie occidentali possono superare con un’importante selezione delle classi dirigenti e con una decisa alternanza dei rappresentanti politici». Laicità: «Capacità di leggere il mondo e le trasformazioni senza dogmi, di avere valori e idee di riferimento e di rispettare chi non li condivide». Favorevole o contrario al finanziamento pubblico ai partiti? «Mi riconosco nella proposta del Partito Democratico di finanziamento della politica». La prima proposta di legge che vorrebbe presentare: «Penso che dovremo avere tutti come primo impegno, il rilancio dell’occupazione nel nostro Paese». Su cosa non potrebbe cedere mai, nemmeno se glielo chiedesse il partito per ragione di opportunità: «Rinunciare a un’ora di sport al giorno». Al di fuori del suo partito, il leader nazionale che più apprezza: «Nessuno». Il suo giornalista preferito: Gianni Mura Tre nomi del suo panteon politico: «Rita Levi Montalcini, Enrico Berlinguer, Obama».
Qualcosa di personale Le ultime vacanze: «Durante un viaggio di lavoro: ho visitato l’Australia con la mia famiglia». L’ultimo libro letto: «Romagna mia di Cristiano Cavina». L’ultimo film visto: «Nessuno mi può giudicare con Paola Cortellesi». L’ultimo spettacolo a teatro: «Non vado a teatro da molto tempo, purtroppo» Ultimo concerto? Cosa le piace ascoltare? «L’ultimo concerto non lo ricordo, ma amo ascoltare i cantautori italiani e Giangi Baroncini (musicista e responsabile organizzativo del Pd ravennate, ndr)». Hobby prediletto: Sport Banca presso cui tiene il conto corrente: Banca Cariromagna Usa i social network? Quali? Scopi politici o personali? «Mi sono iscritta a Facebook per poter contattare il maggior numero di persone, nel breve periodo che avevamo a disposizione per la campagna elettorale delle primarie, ma riconosco che è un’ottima occasione per trovare nuovi e vecchi amici! Sono iscritta a Twitter da più tempo, lo utilizzavo per promuovere la mia attività sportiva, ora anche le iniziative di questa campagna elettorale».
CAMPAGNA ELETTORALE
Dopo Grillo e Ingroia, in città arriva il leader Udc Casini Il prossimo appuntamento con i big della politica impegnati nella campagna elettorale è con il segretario dell’Udc, che corre insieme al polo di Monti, per lunedì 4 febbraio alle 20.30 all’Holiday Inn. Intanto, dalla città dei mosaici sono passati altri due nomi di caratura nazionale a sostenere i propri candidati. Sabato 26 gennaio, il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha richiamato in piazza, poco dopo il mezzogiorno, circa 2mila persone ad ascoltare le sue invettive contro biomasse e polo chimico in un territorio che avrebbe dovuto, a suo dire, puntare tutto sul turismo e cultura. Da qui ha anche dato l’annuncio della sua intenzione di apparire in tv la settimana precedente il voto. Mercoledì 30 gennaio, invece, nell’improbabile orario delle 10 della mattina, Antonio Ingroia, della lista Rivoluzione civile in cui confluiscono Pdci, Prc, Idv, è stato protagonista di un incontro alla sala Nullo Baldini cui hanno partecipato circa 200 persone. Tra i temi toccati, la lotta all’evasione fiscale e anche una dichiarazione sulle ragioni della sua discesa in politica: «Avevo la sensazione che la magistratura fosse solo il primo passo di un lavoro per la legalità. Il secondo passo deve essere fatto dalla politica. Ma in una politica che non fa quello che ci aspetteremmo, allora occorre agire in prima persona».
Ingroia all’arrivo a Ravenna
CRONACA& POLITICA
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2012
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CANDIDATI/1
Il berlusconiano che cita Gramsci e lotta contro le coop Rodolfo Ridolfi Data e luogo di nascita: 21 dicembre 1949, Marradi (Fi), Romagna Toscana Residenza: Faenza Titolo di studio: Laurea in giurisprudenza Professione: Dirigente Reddito 2011: 73mila euro Auto: Skoda 2000 Orientamento religioso: Cattolico Prima tessera di partito: La federazione giovanile Psi-Psdi nel 1967/68 Partito e posizione in lista: Pdl, n .6 al Senato Probabilità di essere eletto: «Dipendono dagli elettori» Il più grosso problema di Ravenna è: «La sicurezza, l’agricoltura, il porto». Il più grosso problema dell’Italia è: «L’insopportabile pressione fiscale che impedisce lo sviluppo e la crescita». La più grande risorsa di Ravenna è: «Il potenziale delle risorse agricole, turistiche e culturali». La più grande risorsa dell’Italia è: «Il lavoro intellettuale e manuale».
Una definizione di: Ideologia: «Le grandi ideologie dell’Ottocento e del Novecento erano palesemente politiche. La loro pretesa era quella d’invadere la vita dei cittadini e di costituire il loro polo di attrazione dominante. In passato un militante era caratterizzato come uomo dal suo credo politico. Certamente aveva la sua vita privata, ma questa era irrilevante sul piano dell’etica pubblica. Oggi ci qualifichiamo per il nostro credo culturale. Ci distinguiamo, ad esempio, in laici e cattolici, e neppure in neri o bianchi, ma in afro-americani e wasp. E forse è meglio così. L’obiettivo principale del comunitarismo non è affatto quello di ritornare al primato della politica o della sfera pubblica, ma di mostrare l’incidenza che l’appartenenza culturale ha nella costruzione dell’identità personale. L’ideologia sembra avere abbandonato la politica. Ci sentiamo rassicurati solo dai ministri che dichiarano di essere dei tecnici, anche se mentono spudoratamente». Politica: «”L’uomo è per natura un animale politico” (Aristo-
tele) perché vive nella polis (città)». Istituzioni: Tutti gli organi dello Stato al servizio dei cittadini che dovrebbero essere sottratte all’arbitrio individuale e a quello dei poteri. Lavoro: «Il 50 percento della realizzazione dell’uomo». Famiglia: «Nucleo portante di ogni comunità umana, che si fonda sull’unione esclusiva e responsabile fra un uomo e una donna che decidono di progettare e realizzare attraverso i figli sia sul piano biologico, sia su quello culturale, il perpetuarsi della società». Crisi: «Quella situazione che si determina “Quando il vecchio è morto e il nuovo tarda a venire” (Gramsci) e spesso produce una pericolosa instabilità sociale». Cultura: «Il luogo privilegiato dei saperi. “Fatti non fummo a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza” (Dante Alighieri)». Tasse: «La doverosa imposizione fiscale a fronte dei servizi resi che spesso si trasforma in iniqua oppressione». Casta: «Gruppi e corporazioni privilegiate come quella dei cat-
tivi magistrati, dei cattivi giornalisti, dei baroni universitari e dei cattivi politici che difendono egoisticamente gli ingiustificati benefici raggiunti combattendosi senza esclusione di colpi». Laicità: «“Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere” Voltaire». Favorevole o contrario al finanziamento pubblico ai partiti: «contrario». Nel dettaglio L’UOMO DI BRUNETTA Primo dei non eletti nel 2008, Rodolfo Ridolfi questa volta potrebbe paradossalmente avere più chance di farcela, molto dipende da quanti saranno i gruppi di opposizione che dovranno spartirsi la quota di senatori dell’Emilia Romagna, visto che pare certa, almeno qui, la vittoria del centrosinistra. Berlusconiano di ferro, vicino a Renato Brunetta con cui da tempo collabora, si dice che la sua candidatura (come peraltro tutte le altre) sia stata voluta direttamente da Roma. Ex sindaco di Marradi, con un lunghissimo curriculum politico alle spalle, Ridolfi si è distinto in particolare per una battaglia lunghissima contro quello che chiama lo strapotere delle coop rosse nel nostro territorio. Anche lui, come i candidati del Pd, contribuirà alle casse del suo partito, il Pdl, in caso di elezione, con un contributo indicativo di circa 25mila euro, una scelta che, spiega, «è perfettamente coerente con la proposta di eliminare i contributi pubblici ai partiti». Nel liste del Pdl ci sono numerosi altri ravennati, tra cui i giovani segretario e vice provinciali Alberto Ancarani e Paolo Savelli per la Camera, ma nessuno dei due nutre concrete speranze di elezione.
La prima proposta di legge che vorrebbe presentare: «La riforma della legislazione cooperativa». Su cosa non potrebbe cedere mai, nemmeno se glielo chiedesse il partito per ragione di opportunità: «Nella battaglia per l’autonomia della Romagna». Al di fuori del suo partito, il leader nazionale che più apprezza: «Roberto Maroni». Il suo giornalista preferito: «Vittorio Feltri». Tre nomi del suo panteon politico: «Saragat, Craxi, Berlusconi». Qualcosa di personale le ultime vacanze: «In Sardegna a San Teodoro» L’ultimo libro letto: «Il grande imbroglio di Renato Brunetta» L’ultimo film visto: «Acciaio di StefanoMordini» L’ultimo spettacolo a teatro: «Barche Amorrate di Enrico Gurioli» Ultimo concerto, gusti musicali: «Vivaldi, dell’Opera Instabile, di cui sono presidente. Amo la classica, mentre per la musica leggera mi piace Giorgio Gaber». Hobby prediletto: «Escursionismo e tennis» Banca presso cui tiene il conto corrente: Poste Italiane Usa i social network? Quali? Scopi politici o personali? «Si. Facebook twitter scopi personali ma anche comunicazione politica».
CRONACA& ATTUALITÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
IL DIBATTITO
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
In albergo gli affari del boss La gestione di un hotel a Punta Marina per riciclare i soldi della ‘ndrangheta Nel mattone, nel turismo, nei terreni. Così Rocco “u curtu”, al secolo Nicola Femia da Gioiosa Jonica di professione boss della ‘ndrangheta residente a Sant’Agata sul Santerno dal 2002, investiva a Ravenna per ripulire il denaro sporco prodotto da quella che era una vera e propria fabbrica di soldi: 57 sale giochi in Italia con videoslot truccate. Ne è convinta la direzione distrettuale antimafia di Bologna che all’alba del 23 gennaio ha eseguito 29 arresti (19 in carcere, gli altri ai domiciliari) nell’ambito dell’operazione Black Monkey. Nel nostro territorio sono finiti in manette anche i figli del boss, Rocco Maria Nicola Femia di soli 23 anni (che abitava col padre a Sant'Agata) e Guendalina Femia, 29 anni, arrestata insieme al marito Giannalberto Campagna, 30 anni, con cui vive a Conselice. Arrestati anche due commercialisti: uno di questi è Ettore Negrini, 57 anni, presidente della squadra di basket di Massa Lombarda. Era lui secondo l'accusa (insieme a un collega di Reggio Calabria) a dare i consigli giusti per fare in modo che il nome di Rocco Femia non fosse collegabile con i capitali in gioco. Nell'indagine sono stati coinvolti anche quella che viene considerata la fidanzata
Nicola Femia arrestato a Sant’Agata sul Santerno dove viveva dal 2002
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mezzano IL 3 FEBBRAIO LA CENA DELL’ASSOCIAZIONE GDZ L’associazione culturale Gruppo dello Zuccherificio da tempo è impegnata nella lotta alle infiltrazioni mafiose nel Ravennate. Il 3 febbraio la cena sociale annuale: alle ore 20 al circolo Arci di Torri di Mezzano in via Torri 331. Costo 13 euro oppure 15 compresa la tessera 2013. La capienza della sala è all’incirca di cento persone quindi è obbligatoria prenotazione: gruppodellozuccherificio@gmail.com oppure 3463596917.
del boss, una ragazza russa di 30 anni (per la quale è stato disposto solo l'obbligo di firma) e soprattutto un uomo in divisa. Si tratta di Giuseppe Lo Monaco, sovrintendente di 51 anni della Guardia di Finanza di Lugo, anch'esso arrestato, pare per aver spifferato a Femia notizie su inchieste nei suoi confronti. In manette in Romagna sono finiti anche Letizia Cucchi, impiegata alla sala giochi “Las Vegas Game” di Femia, e Alfonso Durante, 53enne di Massa, entrambi ai domiciliari. Gli altri complici sono stati invece arrestati in tutta Italia. Importanti gli investimenti immobiliari di Femia fatti nella Bassa Romagna. Decine di appartamenti riconducibili a prestanome collegati al boss sono stati sequestrati dagli uomini della guardia di finanza che hanno condotto le indagini. Ma la disponibilità di denaro liquido era tanta: le videoslot taroccate consentivano di far apparire le entrate inferiori a quelle reali in modo da dover versare cifre inferiori allo Stato. E così nel grande business della ‘ndrangheta c’era finito pure un albergo, preso in affitto a Punta Marina con un canone di 130mila euro all’anno e dato in gestione alla giovane compagna di “u curtu”.
Con il fratelllo di Borsellino si parla di mafia Un dibattito con Salvatore Borsellino - fratello del magistrato vittima di mafia, Paolo Borsellino, e membro del movimento delle Agende Rosse che chiede allo Stato Italiano la verità sulle stragi del biennio 9293 - sarà l'evento di apertura del progetto “Liberi dalle mafie 2013”, un percorso formativo che coinvolge circa settecento studenti delle scuole superiori di Ravenna e provincia. L'evento si svolgerà alle 20.30 del 7 febbraio al teatro Rasi in via di Roma 39 a Ravenna: aperto alla cittadinanza, sarà incentrato sul tema della trattativa Stato-mafia. Gli studenti – oltre alle lezioni frontali, alla lettura di brani e alla proiezione di stralci video – avranno la possibilità di incontrare e confrontarsi con i testimoni diretti delle tematiche trattate quali: famigliari di vittime di mafia, testimoni di giustizia, vittime d’usura, rappresentanti delle cooperative di Libera, giornalisti ed esperti in materia. Il progetto sarà possibile grazie al lavoro dell’Associazione Pereira in sinergia con molteplici e differenti realtà, sia pubbliche che private, interessate allo sviluppo di una vera e propria rete antimafia sul territorio ravennate.
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CRONACA& ATTUALITÀ
MEZZANO
La sede dei partigiani presa a sassate
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
CERVI ANCHE SERGIO RIZZO CONTRO IL GRATTACIELO PENTAGRAMMA
Venerdì 1 febbraio alle 20.45 alla sala riunioni di piazza XXV Aprile 11, a Cervia, si terrà un dibattito organizzato dal comitato “Abbasso il grattacielo” che si sta battendo contro il progetto del grattacielo di Pentagramma che negli ultimi mesi sta spaccando Cervia. Ospite d’eccezione della serata sarà Sergio Rizzo, editorialista del Corriere della Sera e autore del bestseller “La casta” che presenterà per l’occasione il suo ultimo libro “Razza stracciona” sugli intrecci pericolosi tra banche, fondazioni, assicurazioni e poteri pubblici. Insieme a lui anche l’urbanista Paolo Berdini, cofondatore del movimento “Stop al consumo del territorio”.
ARCHITET BIRAGHI PARLA DI CITTÀ
In un momento in cui il revisionismo storico è tornato in auge, rispolverato da alcuni politici di spicco come arma di propaganda, non c’è da stupirsi se accadono episodi disdicevoli. L’Anpi di Mezzano ha una sede originale e affascinante, è un vecchio vagone di un treno fermo in stazione. È stata chiamata “Il Treno della Memoria e del Progresso”. Di notte l’assalto di alcuni vandali ha sfregiato questo luogo del ricordo. A ridosso del giorno della memoria la scena era la seguente: vetri rotti a terra, centralina dell’elettricità sventrata, i sei lampioni che illuminano l’aera fracassati. «Gli ingenti danni rilevati – ha sottolineato l’Anpi di Mezzano in un volantino diffuso in città – oltre all’aspetto materiale, acquistano soprattutto uno spregevole significato morale e civico che ferisce la comunità mezzanese tutta». Non è la prima volta che succede. Episodi simili si ripetono purtroppo con cadenza regolare. «Ultimamente la
nostra sede è sotto attacco vandalico – spiega Silvia Occhipinti, ventiseienne del direttivo dell’Anpi di Mezzano –. La settimana scorsa (quella dal 21 al 27 febbraio, ndr) sono stati rotti sei vetri a causa di una sassaiola. Al momento sono stati riparati dai volontari col plexiglass (vedi foto), ma l'area è ancora al buio, e questo ha rappresentato un problema per le celebrazioni del 27 gennaio. Continuano a venire gite scolastiche ed è un vero rammarico che questi vandali abbiamo rovinato un momento così importante». Silvia Occhipinti però crede che la matrice degli attacchi non sia politica, ma siano semplici vandali, cosa che non sminuisce la gravità della vicenda: «Non pensiamo siano stati fascisti o sedicenti tali a danneggiare l'area, ma dopo tre ripetuti attacchi vorremmo fare sapere a quante più persone possibili che l'attività dell'Anpi non si ferma». Matteo Cavezzali
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LA NOMINA
Banche: il ravennate Patuelli nuovo presidente dell’Abi
T U R A
Inizia sabato 2 febbraio (alle 10 alla sala D’Attorre di via Ponte Marino, a Ravenna) il ciclo di incontri organizzati dall’università Bosi Maramotti sulle trasformazioni urbanistico-architettoniche che stanno avvenendo nella realtà italiana ed europea. A intervenire sarà Marco Biraghi, docente di Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico di Milano sul tema “Com’è bella la città”.
BIBLIOTECA CLASSE UN INCONTRO SU DONNE E RELIGIONE
N S E
Venerdì 1 febbraio alle 20.30 alla sala Muratori della biblioteca Classense di Ravenna è in programma un incontro sul tema “Donne e religione: tra oppressione e liberazione. E gli uomini?”. Intervengono Marisa Iannucci, presidente Life (associazione di donne musulmane), il pastore della chiesa Valdese di Rimini Arrigo Bonnes e Maria Paola Patuelli, docente di storia e filosofia.
Il nuovo presidente dell'Abi, l’associazione bancaria italiana che tutela e promuove gli interessi del sistema bancario e finanziario, è il 62enne ravennate Antonio Patuelli, oggi presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna dal 1995. Patuelli va a sostituire Giuseppe Mussari, dimissionario dopo lo scandalo derivati nel Monte dei Paschi di Siena. La sua designazione segna, come da statuto, l’avvio del previsto avvicendamento tra le diverse categorie dimensionali di banche associate, visto che fino ad ora la presidenza dell’Abi era stata retta da un esponente delle big del credito. Il nome di Patuelli è invece espressione dei piccoli istituti. Il ravennate è stato deputato per due legislature ed ha una lunga carriera nel partito Liberale. È stato anche sottosegretario alla Difesa nel governo Ciampi, e ha fatto parte della commissione Tesoro e Bilancio e di quella dell'Agricoltura, inoltre è stato componente della Bicamerale per la Riforma istituzionale. Laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti, dal 1998 ha fatto parte del consiglio e del comitato esecutivo dell'Abi, di cui è stato anche vicepresidente. La prima uscita pubblica di Patuelli come presidente dell’Abi sarà alla sala D’Attorre di via Ponte Marino, in centro a Ravenna, dove martedì 5 febbraio (ore 18) parteciperà alla presentazione del libro “Quelli che andavano al capanno”, a cura di Maurizio Mari.
WELFARE& SOCIETÀ
WELFARE
Servizi sociali: si risparmierà sull’assistenza ai disabili «Conferiremo il budget dello scorso anno». Giovanna Piaia, assessore ai Servizi sociali del Comune di Ravenna assicura che al settore non ci saranno tagli nei trasferimenti all’Asp da parte del socio maggiore, Palazzo Merlato appunto. «Inoltre, fortunatamente – spiega – grazie a un emendamento Pd di fine anno, è stato ripristinato l’84 percento del fondo regionale per la non autosufficienza». Questo, ovviamente, non significa che comunque in prospettiva non servirà fare profondi aggiustamenti, anche perché intanto invece i costi aumentano. Uno dei capitoli da sempre sotto accusa anche da parte dei sindacati è sicuramente quello della disabilità che riguarda circa un terzo del bilancio dell’intera Asp, ossia circa 10milioni di euro su tutta la partita, senza contare i costi sostenuti dall’Asl. «Stiamo pensando ad alcune ottimizzazioni – spiega Piaia – in attesa della riforma dell’Isee che permetterà alla Regione di legiferare sulla compartecipazioni alla spesa delle famiglie. Perché ormai i tempi sono maturi ed è giusto che le famiglie che possono permetterselo contribuiscano ai servizi come accade già, per esempio, con gli anziani non autosufficienti. Ma appunto serve la riforma dell’Isee che non contempli tra i beni per esempio gli assegni per l’assistenza». Ma la compartecipazione, visto il recente stop proprio alla riforma dell’indicatore di reddito, rischia di slittare al 2014, pur essendo sul tavolo del dibattito da almeno due anni. Ciò che invece sul nostro territorio accadrà già dal 2013 è un risparmio sui costi proprio del capitolo disabilità dove storicamente si è sempre speso molto offrendo una pluralità di servizi spesso gestiti da cooperative sociali. Ora l’Asp, a fronte di risorse perennemente in calo, sta studiando un’ottimizzazione e contrazione della spesa su questo capitolo, come ci spiega la presidente Susanna Tassinari. «Il capitolo della disabilità è molto ampio e prevede una molteplicità di spese, dal trasporto all’inserimento lavorativo, fino alle strutture. Per quanto riguarda le strutture sia di residenza che diurne, non ci sono reali margini di
manovra, le tariffe stabilite a livello regionale sono talvolta più alte di quelle che già pratichiamo oggi. Questo non significa che si tratti di un affare per le cooperative interessate all’accreditamento, perché gli standard imposti per queste strutture prevedono costi importanti ma, come dicevo, resta una questione di competenza regionale. Noi possiamo cercare di ottimizzare, orientare meglio le persone verso i servizi più appropriati, senza lasciare nessuno indietro, ma andando a vedere in ogni singola situazione se è possibile ridurre i costi». L’obiettivo sarebbe quello di risparmiare, tramite questi aggiustamenti e “personalizzazioni”, una cifra compresa tra i 400 e
Dopo la riforma Isee, le famiglie dovranno partecipare alle spese Per il 2013 si lavora per tagliare i costi di almeno 400mila euro
i 600mila euro, cifra che potrebbe eventualmente crescere una volta che diventi realtà, appunto, la “compartecipazione” nelle rette delle residenze. Intanto, si sta preparando il pre-consuntivo dell’Asp e Susanna Tassinari si sente abbastanza sicura da sbilanciarsi: «Sono praticamente certa che chiuderemo con un pareggio di bilancio, in linea con gli anni passati quando abbiamo registrato un piccolissimo utile, di circa 10/12mila euro». Federica Angelini
COOPERAZIONE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
Emiliano Galanti, responsabile cooperative sociali Legacoop
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LA PROSPETTIVA
Galanti (Legacoop): «Crescono tutti i costi ma non le tariffe» «Sì, ci sono diverse criticità al momento, anche se nulla di drammatico per le cooperative del nostro territorio» Emiliano Galanti, responsabile di Legacoop per le cooperative sociali fa un breve bilancio di ciò che aspetta gli operatori del settore per il 2013. «Innanzitutto, in relazione alle tariffe delle attività in accreditamento, la Regione non intende riconoscere integralmente l’adeguamento contrattuale previsto dal rinnovo del contratto nazionale, pari a 70 euro l’anno di media a cui si aggiungono 60 euro di sanità complementare. Una cifra molto bassa per i lavoratori che però peserà completamente sulle marginalità delle cooperative, già peraltro molto esigue e che devono far fronte a tutta un’altra serie di aumenti come le utenze e la benzina». Altro capitolo dolente è sicuramente quello dei risparmi che l’ente pubblico, principale committente delle coop sociali, è costretto a operare, non garantendo di fatto lo stesso monte ore degli anni passati soprattutto, spiega Galanti, nell’assistenza domiciliare per il momento. Per fortuna, almeno, il capitolo “pagamenti in ritardo” che tanto ha fatto penare in passato, sembra non particolarmente grave, seppure i tempi sono sempre molto più alti da quanto previsto dalla normativa dell’Unione Europea. Mentre anche le coop sociali, così come quelle, per esempio, di trasporto e facchinaggio, subiscono la concorrenza sleale di chi non è tenuto agli stessi vincoli qualitativi. «Questo è soprattutto vero – dice Galanti – per i servizi per la prima infanzia, dove soggetti vari offrono alle famiglie servizi che non hanno gli stessi rigidi standard di garanzia dei nostri nidi, per esempio, e che quindi possono praticare tariffe più basse. Il problema è che talvolta questi soggetti vengono addirittura considerati interlocutori dagli enti pubblici». A fronte di un panorama non proprio esaltante, c’è chi, come la Bottega dei servizi di Confcooperative, cerca nuove strade… «Mi sembra un’ottima iniziativa e ovviamente servono nuove idee e proposte. Noi da tempo abbiamo per esempio un servizio pensato per il badantato, ma per il momento non abbiamo pensato a unire cooperative sociali con cooperative di altri settori in un unico soggetto. Stiamo invece studiando altre innovazioni che contiamo di poter presentare in primavera e che, a partire dalla costituzione di una nuova mutua regionale, cercheranno di cogliere le opportunità derivanti dalla riorganizzazione dei servizi socio sanitari che le recenti modifiche normative hanno introdotto».
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COOPERAZIONE& WELFARE
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
LA NOVITÀ/1
Agente Generale UNIPOL RAVENNA, FORLÌ, CESENA, RIMINI
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I bisogni cambiano e iniziano a cambiare anche le risposte. E così, il 19 gennaio ha inaugurato in via Cassino 79/c un servizio innovativo che offre alle famiglie, ma anche alle aziende, risposte personalizzate per tutto ciò che riguarda la cura delle persone e lo spazio domestico. Dalla badante per l’anziano, con un’offerta calibrata in termini di tempi e competenze (non esiste infatti un listino prezzi generalizzato, ogni volta il "pacchetto" viene studiato per il singolo caso), alla baby sitter, fino a tutti quei lavoretti che possono servire in casa, magari a persone che vivono sole, come la tinteggiatura di una parete o il cambio delle lampadine. Si chiama “Bottega dei servizi” perché si propone come un vero e proprio luogo fisico in cui le persone possono recarsi per spiegare le proprie esigenze. «La forza lavoro – dice Claudia Gatta, la presidente di questa nuova cooperativa che ne associa una decina d’altre – viene in primis proprio dalle cooperative, personale qualificato e in regola, che magari in questo periodo, visti anche i tagli dei servizi pubblici, si trova con tempo a disposizione e ore lavoro da impiegare. Poi, qualora dentro le cooperative non ci fossero le risorse umane necessarie, allora ci rivolgiamo
Una bottega di servizi per famiglie e aziende
all’agenzia di lavoro Cooperjob con cui organizzeremo anche corsi di formazione professionale, sulla base delle necessità, come già stia-
mo facendo a Faenza». Già, perché tutto nasce lì, nella città manfreda, dove Claudia Gatta per RicercAzione aveva curato, nell’ambito
Claudia Gatta e Giovanna Piaia
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Il logo? Lo fanno gli studenti
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“Cooperiamo a Scuola” è un progetto sull’educazione all'impresa cooperativa promosso dalle tre centrali cooperative di Ravenna, giunto oramai alla 13a edizione e rivolto alle classi IV delle scuole superiori della provincia. Gli studenti sono chiamati a realizzare il logo dell’iniziativa. Il progetto vincitore sarà utilizzato come segno identificativo in tutte le prossime edizioni del progetto.
Da Cmc borse di studio per figli di soci e dipendenti per diciottomila euro Cmc anche quest’anno ha consegnato le borse di studio ai figli dei suoi soci e dipendenti e ha riguardato quest’anno cinquantasei ragazzi tra le scuole medie superiori e l’università. L’impegno economico di Cmc è di circa 18mila euro ed è stato il presidente Massimo Matteucci a consegnare le borse di studio.
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
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LA NOVITÀ/2 di un progetto nazionale di Confcooperative, una ricerca e mappatura dei bisogni delle famiglie, partendo da quelli della donna che lavora. E così, con questa forte impronta al femminile, la metà di mondo che ha ancora in carico gran parte del lavoro di cura in casa, sono nati studi e poi risposte concrete. Come la Bottega dei servizi che, nell’auspicio dell’assessore comunale alle Pari opportunità Giovanna Piaia, potrà essere un punto di riferimento anche per le aziende che vogliano promuovere il welfare sociale. Ossia azioni che possano migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti, spesso Paolo Pelgreffi delle proprie dipendenti donne, nel conciliare i tempi famiglia e lavoro, per permettere loro di essere persone più soddisfatte e anche lavoratrici più produttive, con beneficio generalizzato, per quanto oggi difficilmente conteggiabile per tutti. «Sono elementi – dice Piaia – che potrebbero entrare, per esempio, nella contrattazione di secondo livello. Numerose indagini dicono che il bonus o il servizio possono essere per i lavoratori interessanti quanto, se non più, di un aumento salariale». Intanto, la Bottega dei servizi sta promuovendo studi e progetti per iniziare a praticare un nuovo welfare all’interno delle stesse cooperative, dove peraltro è altissimo il numero di lavoratrici donne. «Per la verità – dice Gatta – gran parte del lavoro qui è e sarà di “retrobottega”, nel cercare di mettere a sintesi l’enorme mole di risorse interne alle
cooperative per fare in modo che si intreccino con i nuovi bisogni delle famiglie, comprese ovviamente quelle dei soci». Intanto di sicuro può essere utile a offrire una prima risposta a un mercato del lavoro che sta cambiando in virtù della spending review e più in generale dei tagli da parte del pubblico. «Sì, è vero – conferma Paolo Pelgreffi, responsabile cooperative sociali di Confcooperative – si tratta di una risposta proattiva che vuole mettere in contatto le coop direttamente con le famiglie, invece di aspettare concessioni o appalti pubblici, per quanto il pubblico resti ovviamente un supervisore e attore importante della rete sul territorio. Ma in questo modo abbiamo cercato di intercettare ed elaborare risposte per una società e un contesto generale in mutamento». Un mutamento che davvero non vede particolarmente favorite le coop sociali se è vero che l’aumento dell’Iva dal 4 al 10 percento è per ora solo rimandato di un anno e non del tutto scongiurato come tutti gli esponenti della categoria sottolineano. «Le preoccupazioni certamente ci sono – conferma Pelgreffi – perché le politiche che vediamo attuare in questo settore sono spesso poco lungimiranti. Ma questo resta un settore dalle grandi potenzialità». (fe. an.)
Dalla badante alla baby-sitter, dall’elettricista al pasto in casa
Pelgreffi (Confcoop): «Un modo proattivo per reagire al cambiamento»
Una biblioteca per ragazzi con abilità speciali Sempre in via Cassino, proprio accanto alla Bottega dei Servizi, nasce un’altra nuova esperienza in fatto di cooperative sociali, questa volta firmata Il Cerchio e Legacoop. Ha infatti da poco inaugurato Reciprocamente, un centro di documentazione per educatori ma anche una vera e propria biblioteca per bambini e ragazzi con «abilità speciali» tra gli 0 e i 18 anni, grazie al lavoro fatto su tutta la provincia dagli educatori della cooperativa. «Inizialmente voleva essere soprattutto un centro di raccolta e catalogazione dell’enorme mole di materiali didattici che gli educatori della cooperativa hanno sviluppato e utilizzato in oltre un decennio di lavoro» spiega Ilaria Franchi (nella foto), responsabile del centro. «Poi però abbiamo deciso di aprire la struttura anche alle famiglie e soprattutto ai bambini e ragazzi che qui potranno scegliere e sfogliare i libri come tutti gli altri, e il libro diventa un elemento di inclusione». Si tratta di volumi a cui alle parole si accompagnano tavolta simboli, magari con le pagine plastificate per chi ha difficoltà motorie, con un testo che si accompagna a quella che gli esperti chiamano «comunicazione alternativa o aumentata». «I disturbi della comunicazione – spiega Franchi – possono riguardare bambini autistici, sordi, dislessici e per ogni tipo di difficoltà eistono strategie diverse». Disturbi peraltro in forte crescita. «Quest’anno solo nel territorio ravennate, dove i nostri educatori si occupano di bambini tra i 0 e i 6 anni, stiamo seguendo 51 casi. Questo accade anche perché la diagnosi è sempre più precoce. E questo è un bene, perché può permettere progressi più rapidi». Le famiglie dunque possono recarsi direttamente in sede negli orari di apertura del centro (lunedì, mercoledì e giovedì dalle 13.15 alle 17.15) e soprattutto il sabato mattino, in uno spazio aperto a tutti i bambini «perché questi libri – dice Franchi – piacciono proprio a tutti i bambini».
Agente Generale UNIPOL RAVENNA, FORLÌ, CESENA, RIMINI
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CRONACA& SOCIETÀ
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
PARLANO GLI STUDENTI
«A Ravenna manca una mensa universitaria» Gaia, 23 anni fuori sede dal Veneto: «E per il tempo libero bisognerebbe sfruttare meglio i parchi» Proseguiamo con la seconda della nostra serie di interviste agli universitari – in particolare fuori sede – che hanno scelto Ravenna per i loro studi. Abbiamo chiesto ai ragazzi cosa ne pensano, di Ravenna, cosa manca e come trascorrono il loro tempo libero in una città che, stando alle prime risposte, è ancora lontana dall’essere considerata davvero universitaria. Tutte le settimane pubblicheremo un’intervista e invitiamo quindi gli studenti che leggeranno queste pagine a partecipare, inviando una mail all’indirizzo redazione@ravennaedintorni.it. Gaia Libanore
Pagina a cura di Luca Manservisi
Nome: Gaia. Cognome: Libanore. Età: 23 anni. Città di residenza: Colognola ai Colli (Verona). Corso di laurea: Storia e Conservazione delle Opere d’Arte. In che anno hai iniziato i tuoi studi a Ravenna? E perché l’hai scelta? «Sono arrivata qui nel 2008; ho scelto Ravenna perchè rientra sotto l’Università di Bologna e dunque è garanzia di qualità». Conoscevi Ravenna? Ci eri già stata? «Sì, in gita con la scuola superiore nel 2006». È stato semplice ed economico trovare un appartamento o una camera? «Il primo anno ho usufruito dello studentato, dopodiché mi sono spostata in altri due appartamenti e ora vivo da sola in un bilocale; credo che non sia troppo difficile trovare una stanza a un prezzo ragionevole». Consideri Ravenna una città universitaria? «Non propriamente. È fatta “da” universitari, ma non è concepita “per” gli universitari».
Quali servizi mancano per uno studente? «Manca in primo luogo una vera e propria mensa universitaria: trovo improponibile pagare un pasto dai 7 euro in su; la maggior parte degli studenti non lavora. In secondo luogo mancano gli sconti che nelle città universitarie normali esistono: dai trasporti alle librerie». E per quanto riguarda il tempo libero? «Tasto dolente. Purtroppo la conformazione di Ravenna non permette lo sfruttamento di veri e propri luoghi d’aggregazione per così dire urbanisticamente naturali: piazza del Popolo è troppo grande e le panchine sono poche; piazza Kennedy è un parcheggio e dunque rimangono solo pochi localini dispersi per le vie del centro, troppo piccoli per ospitare anche solo un gruppo di dieci persone». Cosa vorresti, in questo campo, che offrisse la città? «Un vero cinema in centro, per esempio. E direi qualche iniziativa per sfruttare meglio il parco dietro il Mar e la Rocca Brancaleone. Dopo essere stata a Londra ho subito pensato che i parchi, in Italia, sono la cosa che in generale manca di più o è meno sfruttata». Quali sono i tuoi locali preferiti? «Nonostante le dimensioni ridotte amavo molto l’ormai defunto Jam in via Baccarini. Ora frequento sempre il Cabiria, il Gamba7 e d’estate il Fargo». Qual è la tua zona prediletta della città? «Il mio posto preferito è accanto al mausoleo di Galla Placidia. La zona che mi piace di più è quella che va da via Salara fino all'ex cinema Mariani, a grandi linee». Attraverso quali canali trovi le informazioni necessarie e utili per la vita quotidiana in città, sia per lo studio che per il tempo libero? «Per lo studio mi rivolgo direttamente agli uffici universitari. Per quanto riguarda il tempo libero mi affido totalmente al passaparola su Facebook». Segui la politica locale? «Sì, mi tengo informata quanto basta». Qual è il primo nome di un politico locale che ti viene in mente? E cosa ne pensi? «No comment (Gaia è in questo momento rappresentante degli studenti all'interno del consiglio di Campus e preferi-
sce non esporsi, ndr)». E il primo nome di un artista locale? «Mi sento ignorante di fronte a questa domanda... non saprei proprio». Sei mai stata al Mar? A teatro? Frequenti la biblioteca? Cosa ne pensi insomma dell’offerta culturale ravennate? «Ho visitato più volte il Mar e sono abbonata alla stagione di prosa del teatro Alighieri. Penso che l'offerta culturale ravennate sia potenzialmente buona, ma manchi di slancio. A parte l'usuale Ravenna Festival e le stagioni all'Alighieri e al Rasi non vi è poi molto, soprattutto a livello giovanile». Segui e ti aggiorni sulle notizie locali? In che modo: internet o carta stampata? «Al bar leggo sempre il giornale, quando per vari motivi non posso mi informo tramite la rete». Ravenna è anche mare: d’estate riesci s sfruttare questa opportunità? Frequenti una località in particolare? «Appena la temperatura e gli esami (ma nemmeno tanto) lo permettono io mi “trasferisco” a Marina di Ravenna. Autobus o bici, la meta è sempre la spiaggia». Se diciamo Ravenna 2019 sai di cosa si tratta? «Certo, ho prestato servizio come volontaria durante le Cinque Tracce e continuo a farlo tuttora quando gli impegni me lo permettono». Ravenna ha sempre sofferto di una sorta di isolamento infrastrutturale. Hai avuto difficoltà nel raggiungerla? Con quali mezzi ci torni? «O treno... o treno. Questo è uno dei grossissimi difetti di questa città purtroppo». Utilizzi il trasporto pubblico cittadino? Cosa ne pensi? «Lo utilizzo soprattutto d'estate per raggiungere i lidi e penso che il costo del biglietto lieviti più del pane. Prezzi troppo alti e servizio piuttosto scarso». Hai studiato in altre città per lunghi periodi? Dove? Quali sono le principali differenze che si possono notare con Ravenna? «Un anno fa ho preparato la mia tesi di laurea a Londra, ho vissuto un mese e mezzo come una vera londinese. Beh, fare un paragone è naturalmente impossibile».
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RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
COMMENTI& OPINIONI
detti e contraddetti a cura di FAUSTO
PIAZZA
TUTTO D’UN TRATTO di
GIANLUCA COSTANTINI
CORDOGLIO PER LA MORTE DI MARIO CASSANI Il Partito democratico di Ravenna è in lutto per la scomparsa di Mario Cassani, alfonsinese, figura di spicco della lotta antifascista, che aveva fatto della politica la sua ragione di vita. Nato nel 1916 a Portomaggiore da Giovanni Cassani e Argia Maestri, a due anni orfano di padre, morto in prigionia durante la Prima guerra mondiale, Mario Cassani è stato convinto antifascista, entra nel Partito Comunista clandestino per poi diventarne il rappresentante all’interno del Cnl, insieme a Annibale Manzoli. Intanto nel 1939 ha sposato Antonia Valicelli; dal matrimonio nasceranno due figli, Gianni (padre di Alberto, coordinatore del progetto Ravenna 2019) e Walter (responsabile del Teatro Stabile di Torino). Compagno d’armi e poi amico fraterno di Arrigo Boldrini, dal 1943 si impegna completamente nella lotta clandestina contro i nazifascisti, organizzando una rete di partigiani che controllava la zona fra Alfonsine e il Ferrarese. Per una manifestazione a Longastrino viene arrestato e portato in carcere dal Governo Badoglio. Nel dopoguerra è il primo sindaco di Alfonsine, eletto a suffragio univeraale, resta in carica dal 31 marzo 1946 al 1951. Poi viene eletto consigliere provinciale (per un breve periodo gli viene affidata la delega della Finanza); alla fine del 1959 lascia l’amministrazione pubblica e viene nominato vice presidente della Federazione delle cooperative. Successivamente, e per trent’anni di seguito, lavora nella
L’OSSERVATORIO
Le lettere, le opinioni e i commenti a cui si riserva di rispondere il direttore di Ravenna&Dintorni Fausto Piazza, vanno indirizzate alla mail carodirettore@ravennaedintorni.it oppure al fax 0544 271651 o all’indirizzo viale della Lirica 43, 48124 Ravenna.
È scomparso a 96 anni Mario Cassani uno degli ultimi esponenti storici del partito comunista ravennate, che aveva partecipato attivamente alla lotta di liberazione del nostro territorio dal nazifascismo. Pubblico volentieri il ricordo del Partito democratico, che ne ripercorre le vicende umane e politiche.
della Micoperi ha dichiarato che la decisone è stata adottata perché il porto di Ravenna ha dei costi astromici e perché le lungaggini burocratiche non gli hanno ancora permesso, dal 1987, d’ottenere la licenza edilizia in un'area di proprietà. Di fronte ad un'ennesima dimostrazione del livello delle amministrazioni monocromatiche che da tanti lustri si passano il testimone, balza all'occhio il silenzio che pervade l’opinione pubblica. È sconfortante una città che resta apatica di fronte alla perdita di nuovi posti di lavoro e all'ottusa burocrazia posta in essere da un'atavica incompetenza. L'Amministrazione, non paga di aver ridotto Ravena a una città degradata, non si preoccupa neppure di migliorare le condizioni socio- economiche della collettività. Ravennati, se ci siete, battete un colpo. Lucrezia de’ Tomai, Ravenna
... E SE NE VA PURE IL CONI
Federazione provinciale di Ravenna del Partito Comunista Italiano, dove ha il ruolo di tesoriere. Mario Cassani è stato fra gli uomini che hanno fatto la storia della sinistra a Ravenna. Lo ricorderemo sempre per la sua onestà, il generoso impegno al servizio della comunità e l’autentica passione politica. Partito Democratico Ravenna
SE LA MICOPERI SE NE VA DA RAVENNA... Egregio direttore, nei giorni
C RO C E D’ORO
Cooperativa Sociale
Tel. 393 1072464 24h URGENZE: ref. Sig. Valentina Tel. 349 6205901 24h
scorsi il general manager della Micoperi, Silvio Bartolotti, ha annunciato su un giornale locale che la sua società ha acquistato, ad Ortona, l’ex area Eni per impiantarvi una struttura per la ricerca sulle energie alternative. Dato che si parla della Micoperi, un’impresa di fama internazionale alla quale è stato dato tra l’altro, l’incarico di recuperare il relitto della Costa Concordia, tutto lascia intendere che l’investimento sarà di tutto rispetto. Il general manager
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Spettabile redazione, segnalo che purtroppo lo Stato dal 2013 ci toglie l’ennesimo servizio provinciale e questa volta si tratta del Coni. Rimarrano soltanto nei capoluoghi di regione. Innanzitutto ringrazio quanto fatto dal Coni in questi anni per Ravenna, in particolare oltre alle importanti manifestazioni sportive patrocinate, anche la realizzazione delle fiere dello sport, l’ultima delle quali si è svolta nel giugno 2011 al Pala De Andrè e che ha riscosso notevole successo. Ma non dimentichiamo l’obiettivo di ricollocare in città il prestigioso materiale della biblioteca sportiva Strocchi, unica nel suo genere che aveva, tra l’altro trovato proprio di recente una nuova sistemazione. Ravenna quindi perde un ulteriore importante tassello della propria vivacità, ma questo, allo Stato Italiano non interessa. Marco Beneventi, Ravenna
Servizio ambulanze Trasporti per visite specialistiche Ricoveri e dimissioni Trasporti di dializzati Trasporto con auto medica di organi e plasma Trasferimento urgenti con centro mobile di rianimazione Servizi sportivi, manifestazioni e partite Concerti ed eventi Trasporti Italia – estero
Di buffonate e altri quesiti irrisolti di
MOLDENKE
Solo due settimane fa ho pubblicato in questo spazio alcune dichiarazioni dei nostri amministratori piuttosto divertenti in quanto si trattava di promesse su progetti o lavori in perenne ritardo o che magari non partiranno mai. Quindi è un po’ come sparare sulla Croce Rossa insistere, lo capisco. Ma è comunque utile, credo, sottolineare le buffonate di questi anni. Perché davvero credo non si possano chiamare in altro modo, con tutto il rispetto parlando. La prima e più grossa buffonata (a scanso di equivoci e per evitare querele, da un dizionario a caso: “Buffonata: Azione, comportamento poco serio o poco corretto) è senza dubbio piazza Kennedy. Il Comune ne parla da anni, l’obiettivo della Fondazione del Monte era terminare i lavori nel 2012 e invece chissà quando partiranno e siamo ancora qui a parlare di parcheggi alternativi. Ma sono anni che il Comune ne parla, che fa promesse e oggi, gennaio 2013, la nostra Amministrazione di fatto dice non poter partire con i lavori perché non ha un’alternativa. Anni e anni senza trovare cento posti auto. O se ne fregano, o ci prendono in giro, o hanno paura di chiudere la piazza oppure non ci sono più i soldi. Ma che lo dicano. Altrimenti, se è così, è un’ammissione di inadeguatezza incredibile, poche storie. E non riapro tutte le altre questioni del centro storico. Ok, solo un accenno alla piazzetta delle Poste, per favore, quella che doveva inaugurare nel 2011 e dove il nuovo bar doveva aprire a Natale e, in ultimo, i lavori iniziare alcuni mesi fa. Adesso c’è piazza del Popolo con questo buco e un cantiere chiuso, bella schifezza. Mah. Non c’entra niente ma ho alcuni quesiti irrisolti: - Come possono cadere due aerei militari nel giro di due anni più o meno nello stesso punto nel mare al largo di Cervia? Lo sapevate? Beh, sì, è successo di nuovo. - Quanto dobbiamo continuare a parlare di cani alla catena?
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CULTURA& TEATRO
DANZA
Prima mondiale dei Momix Kledi intervista Pendleton
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
CULTURA
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A RUSSI LA MANDRAGOLA SECONDO UGO CHITI
LA BUSTINA DI MELPOMENE a cura di MARIA GIOVANNA MAIOLI
TEATRO
Martedì 5 febbraio alle 20.45 al Comunale di via Cavour di Russi, la compagnia teatrale Arca Azzurra porterà in scena La mandragola di Niccolò Machiavelli. Adattamento, regia e ideazione dello spazio di Ugo Chiti.
In occasione di un evento davvero straordinario per il mondo culturale ravennate, come la prima del nuovo spettacolo dei Momix, Alchemy, dal 5 al 10 febbraio al teatro Alighieri di Ravenna, nella stagione di Ravenna Manifestazione, mercoledì 6 febbraio, sempre al Teatro Alighieri (alle 17), ci sarà una grande occasione di un doppio, incontro, per gli appassionati della danza: Moses Pendleton intervistato da Kledi Kadiu. Giunto a Ravenna per seguire personalmente la sua nuova creazione, il fondatore dei Momix si è reso disponibile per incontrare i ragazzi delle scuole di danza della città. L’intervista, aperta a tutti (ingresso libero), sarà trasmessa in live streaming sul sito del Festival (www.ravennafestival.org), si aprirà con la proiezione di alcuni video clip di precedenti lavori dei Momix. Kledi Kadiu da alcuni anni conduce con grande successo su RAI 5 l’unico programma televisivo italiano di approfondimento sulla danza: Progetti di Danza.
OPERA
CERVIA: IN SCENA PICCOLI CRIMINI CONIUGALI Con uno dei più bei testi del celebre autore Eric-Emmanuel Schmitt, Piccoli crimini coniugali, Elena Giusti e Paolo Valerio saranno i prossimi protagonisti della rassegna di prosa del Comunale di Cervia. Con la regia di Alessandro Maggi, la pièce andrà in scena martedì 5 e mercoledì 6 febbraio alle 21.
PANTANI DELLE ALBE AL ROSSINI DI LUGO
L’Italiana in Algeri all’Alighieri Il secondo appuntamento della Stagione d’Opera del Teatro Alighieri vedrà in scena, sabato 2 febbraio alle 20.30 (replica domenica 3 alle 15.30), L’Italiana in Algeri di Gioachino Rossini nello storico allestimento firmato da Pierluigi Pizzi per il Théâtre de l’Opéra di Montecarlo nel 1993 ora ripreso da Paolo Panizza. In buca l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Francesco Pasqualetti.
Martedì 5 febbraio, alle 20.30, il teatro Rossini di Lugo ospita, nella rassegna di teatro contemporaneo, l’ultima produzione della compagnia ravennate Teatro delle Albe dedicata al ciclista Pantani.
MARESCOTTI RECITA BALDINI A CONSELICE Martedì 5 febbraio, al teatro di Conselice, Ivano Marescotti porta in scena il testo di Rafaello Baldini La Fondazione, diretto da Valerio Binasco. Sipario alle 21. Info: 348 7095919 - info@teatroconselice.it
Sabato 2 febbraio nella Sala D’Attorre di Casa Melandri, con inizio alle 18, RavennaPoesia propone Romagna solatia… Con tre grandi voci della poesia in lingua di Romagna: Raffaello Baldini, Tonino Guerra e Olindo Guerrini, presentate al pubblico da quell’eccellente lettore che è Giuseppe Bellosi. Il pomeriggio è dedicato al ricordo di due indimenticati e indimenticabili ravennati: Danilo Casali, grafico, personaggio vivace e creativo fondatore di Radio Ravenna Uno; e Giuseppe Maestri, maestro nell’arte incisoria, nonché straordinario interprete della poesia romagnola, a sua volta fondatore con la moglie Angela Tienghi (che salutiamo affettuosamente) della storica Galleria d’Arte La Bottega. Ma ecco una poesia piuttosto attuale…
AGLI ELEZIONI (II) di Olindo Guerrini
E’ dseva on d’ chi sinsel: “Bravi Eletori, Questo che qui l’è il Conte Candidato Che viene a scompartirvi i suoi favori Basta che lo faciate Diputato. Il suo ingegno si vede per di fuori E chi vota per Lui sarà pagato Perché, se non ci fossero i signori, Dite su, come campa il disperato? Lui non parla perché, come saprete, Lui bada ai fatti specialmente suoi, Che vi prometterà quel che volete; Ma invece sua di lui, parliamo noi E siccome lo vota l’Arciprete, Liberali, votatelo anche voi!” (da Sonetti romagnoli, Zanichelli, Bologna 1920) Olindo Guerrini, alias Lorenzo Stecchetti, poeta, prosatore e critico, nacque a Forlì nel 1845 da una famiglia originaria di Sant’Alberto di Ravenna. Come Olindo Guerrini, il suo vero nome e cognome, scrisse in dialetto; con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti, in italiano. Fu direttore della Biblioteca Universitaria di Bologna. Morì nel 1916.
CULTURA& SPETTACOLI
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
LA RASSEGNA
CONTEMPORANEO/1
Il teatro e quel «pensiero magico» Parla Lucia Calamaro, regista de L’origine del mondo, vincitore di tre premi Ubu Arriva al teatro Rasi di Ravenna L’origine del mondo, ritratto di un interno (sabato 2 febbraio alle 20.30 nell’ambito della rassegna Ravenna-visoin-aria) lo spettacolo che ha conquistato la critica, ottenendo ben tre premi Ubu 2012. In scena tre donne, tre età della vita che si confrontano. L’autrice e regista è Lucia Calamaro, una delle più affermate drammaturghe del panorama nazionale. L’abbiamo intervistata. Qual é per lei la principale differenza tra la scrittura teatrale e quella narrativa? «Ho qualche intuizione, più che altro sospetti. La scrittura teatrale deve poter esser pronunciata. Sembra una banalità ma cose che si possono pensare, ascoltare nella mente, come succede quando uno legge, non è detto che con altrettanta semplicità possano essere pronunciate senza suonare desuete, stonate, inverosimili. Il cervello senza audio ha un registro di tolleranza molto più ampio di quello che si attiva con la voce e l’udito. Il cervello silente del lettore è come se avesse ereditato una mentalità infinita che include suoni e modi che non gli sono contemporanei. Non cosi l’udito che mi sembra avere una vocazione spiccata al registro del presente, tollera dunque male suoni non famigliari». In scena vediamo tre generazioni a confronto, quale tratto stilistico ha cercato nella scrittura per interpretare tre personaggi anagraficamente così distanti? «Nessuno, sono epoche della stessa persona, secondo me il teatro in questo senso semplifica perché fa saltare il criterio di verosimiglianza. Basta nominare una madre per vederla, o nominare una nonna per capire che lo è: il teatro funziona in modalità di pensiero magico, quello che è detto è quello che esiste, anche se non c’è». Come avviene il passaggio dalla scrittura alla regia? «Una parte della scrittura si fa a monte, un’altra in sala prove, quando devo combinare i pensieri o i concetti con delle situazioni che permettano il loro dirsi». Perché ha deciso, rispetto alla prima versione, di non recitare chiamando a interpretare il suo ruolo Daniela Piperno? «Beh, esco di scena per guardarla e ascoltarla meglio, un po’ come la nonna di Cappucceto Rosso, mentre sei dentro la pancia del lupo capisci di meno quello che accade». L’origine del mondo è uno spettacolo completamente al femminile, dalla scrittura alla recitazione, si può parlare in Italia di una questione femminile anche nell’arte o non ha senso fare queste distinzioni? «Preferisco non rispondere a questa domanda. Non mi interessa il ghetto, niente di personale, la mia è resistenza ideologica». Matteo Cavezzali
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Da Brassens fino a De André al Mama’s La seconda parte della stagione del Mama’s si apre all’insegna di una mini-rassegna “Da Brassens a De André”, venerdì 1 febbraio alle 18 alla sala espositiva comunale di via D’Azeglio, in centro a Ravenna, con l’inaugurazione della mostra (che resterà aperta fino al 16 febbraio) sul grande cantautore francese Georges Brassens, dal titolo “Brassens ou la liberté”. Sempre venerdì alle 21.30 si passa al circolo di via San Mama con Brassens che verrà raccontato tramite immagini e musica dal giornalista e ricercatore musicale Gaetano De Stefano. L’ultimo appuntamento dedicato a Brassens è in programma venerdì 8 febbraio alle 21.30 sempre al Mama’s con il cantante parigino Joël Favreau che farà rivivere in musica la poesia del cantautore francese, tra le ispirazioni anche del nostro De André, le cui canzoni verranno invece interpretate quella sera da Salvo Mauceri. E la minirassegna si conclude proprio all’insegna del cantautore genovese sabato 9 febbraio con la Bandeandré in concerto, dal titolo “Il suonatore Jones (Spoon River e altre storie)”. Si inserisce poi tra questi appuntamenti il concerto al Mama’s di sabato 2 febbraio con il folk celtico dei Morrigan’s Wake.
Una scena nello spettacolo “L’origine del mondo, ritratto di un interno” che sarà al Rasi il 2 febbraio Nel riquadro la regista Lucia Calamaro
CONTEMPORANEO/2
Tra luce e suono, tempo e spazio Da venerdì 1 a domenica 3 la performance di Sergio Policicchio
Sergio Policicchio
Da venerdì 1 a domenica 3 febbraio negli spazi di Ardis Hall, in via Bondi a Ravenna (zona Bassette), si terrà la performance Ganekogorta di Sergio Policicchio per il progetto curato da E (cooperativa artistica che riunisce le compagnie ErosAntEros, Fanny & Alexander, gruppo nanou, Menoventi) all’interno della nuova programmazione di eventi culturali Ravenna viso-inaria. Il progetto ha preso forma nel corso di una residenza artistica realizzata dal 21 gennaio al 3 febbraio 2013 presso la stessa Ardis Hall: artista visivo nato a Buenos Aires
MUSICA DAL VIVO
Band ravennati sul palco del festival 2.0 all’Almagià “Ravenna duepuntozero live festival” è il primo evento organizzato da Ravenna duepuntozero (gruppo di lavoro formato da gruppi musicali o singoli musicisti della città) e si tratta di due serate di musica live, all’Almagià dell’omonima via, nel cuore della Darsena di città di Ravenna. L’appuntamento è per il 1° e il 2 febbraio; ogni sera (dalle 22) si esibiranno sul palco dell'Almagià quattro gruppi musicali della scena ravennate: venerdì 1 febbraio sarà la volta di La Tregua, The Clever Square (nella foto), Rust In Peace e Limite Minimo 130; sabato 2 di Cancroregina, Io & Bobby, Cronica Nera e Black Sound Empire. Per rimanere aggiornati sul gruppo Ravenna duepuntozero è possibile inviare una mail a ra2.0@associazionenorma.it.
nel 1985, Policicchio si trasferisce a Ravenna nel 2004. Ha partecipato come performer a diversi progetti di compagnie teatrali quali Motus, Anagoor, Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Michele di Stefano/MK. La sua ricerca rappresenta il tentativo di situarsi in quello spazio sottile in cui la sonorità che sottostà alla lingua e il paesaggio si nutrono reciprocamente. Questo spazio diventa il punto di partenza per l’esplorazione di nuove qualità di presenza, tempo e spazio attraverso l’intreccio della performance, l’installazione la luce e il suono.
CONCERTI
Al Bronson il “segreto” del black metal Ancora band italiane protagoniste sul palco del Bronson di Madonna dell’Albero che venerdì 1 febbraio ospita le cupe vibrazioni della band triestina The Secret, che si muove tra hardcore, grind e black metal. Apriranno la serata (dalle 22) i loro concittadini Grime. Il giorno dopo, sabato 2, si passa a sonorità garage-punk e rock’n’roll con i riminesi The Last Killers. Ad aprire questa volta il post-hardcore dei pesaresi Versailles. Info: 333 2097141.
PIANGIPAN AL TEATRO SOCJALE UN OMAGGIO A MINA CON CINZIA BELLINI E VIALE MAZZINI
E
Il teatro Socjale di Piangipane presenta un omaggio a quella che è da molti considerata come la più grande cantante italiana, Mina. Una sfida altissima che il quartetto ‘Viale Mazzini’ affronta grazie alla qualità vocale di Cinzia Bellini, che ha scritto, pensato e interpretato lo spettacolo (un omaggio all’intera carriera di Mina) e che sarà accompagnata e supportata dal gruppo Viale Mazzini, composto da Angelo Polimeno (chitarre), Federico Croci (basso) e Luca Giolo (batteria). Lo spettacolo è arricchito da video e immagini. Appuntamento venerdì 1 febbraio dalle 21 quindi al teatro Socjale di Piangipane, che nell’intervallo proporrà agli spettatori i tradizionali cappelletti.
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CULTURA& ARTE
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
REPORT DA BOLOGNA di Linda Landi Mille e cento artisti, bandiera tricolore, oltre cinquanta eventi “off ” in tutta la città e trentasette candeline spente: Arte Fiera 2013, diretta dal ravennate Claudio Spadoni per il contemporaneo e Giorgio Verzotti per l’arte moderna, ha rilanciato il made in Italy in tre giornate densissime, dal 25 al 28 gennaio. Tra le novità qualificanti, che hanno posto l’accento proprio sulla cultura visiva italiana, Art City Bologna - programma nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e Bologna Fiere, con il coordinamento del direttore di MamBO e Istituzione Bologna Musei, Gianfranco Maraniello – a ingresso gratuito per tutti i visitatori della Fiera. Un nuovo segno è dato anche dalla mostra Storie Italiane, realizzata con una selezione di opere scelte tra quelle esposte dalle curatrici Laura Cherubini e Lea Mattarella, e dall’esposizione multimediale del drammaturgo regista texano Bob Wilson, a Bologna per celebrare col suo Macbeth il duecentocinquant’anni del Teatro Comunale. Infine, i tanto celebrati “spazi per i giovani” anche qui hanno trovato dimora: una sezione dedicata alle gallerie emergenti è stata rappresentata attraverso le opere scelte per il Premio Euromobil under 30 e il Premio Furla. Ma non va dimenticato che la kermesse è prima di tutto un progetto dedicato al collezionismo, oltre che alla conoscenza delle tendenze recenti e consolidate dell’arte contemporanea. Cosa sta succedendo, quindi, nel mercato dopo un periodo sicuramente poco felice? Va detto che l’epoca della speculazione sembra finalmente tramontata, in favore di una situazione italiana che,
Tutti i numeri di Arte Fiera Quotazioni e curiosità della kermesse diretta da Spadoni nonostante la legislazione poco adeguata, riceve segnali positivi dall’estero, soprattutto per gli investimenti a medio-lungo termine. L’Arte Povera, movimento nato alla fine degli Anni ’60, resta il più attrattivo sul piano internazionale grazie all’attenzione ininterrotta da parte delle istituzioni e per la vivacità del collezionismo: un’opera del ’66 di Michelangelo Pistoletto, ad esempio, è stata di recente venduta da Christie’s per 690mila sterline (840mila euro). Altra figura di spicco all’estero è Alighiero Boetti, di cui a ottobre è stata venduta, nella stessa casa d’aste londinese, un’opera del 1984 per 730mila Euro. I famosi Tappeti NatuDue opere esposte all’ultima edizione di Arte Fiera a Bologna, quest’anno curata anche da Claudio Spadoni, ravennate e direttore del Mar di Ravenna.
ra di Piero Gilardi, invece, si possono ancora acquistare al di sotto dei 30mila Euro. Nuovi primati spettano al movimento della Transavanguardia che, con Nicola de Maria, ha raggiunto i 155mila Euro, mentre godono di una certa accessibilità l’altra pittura e la scultura degli Anni ’80, fino ad ora rimaste più in ombra: le opere degli artisti appartenenti alla Nuova Scuola Romana, ad esempio, si possono avere per cifre comprese tra i 15 e i 40mila euro. Lucio Fontana è il protagonista della scena internazionale dell’ultimo lustro (un suo Concetto spaziale è arrivato a 3 milioni di euro) insieme a Piero Manzoni (4,8 milioni di euro) e Alberto Burri (1,5 milioni di Euro), ma anche i
l’incontro CAROLI A CASA MELANDRI Venerdì 1 febbraio, alle 18, nella sala D’Attorre di Casa Melandri torna lo storico dell’arte Flavio Caroli, volto noto della tv per la sua presenza fissa alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, per presentare il suo volume I venti capolavori che hanno fatto l’immagine della nostra civiltà - Il volto dell’Occidente, edito da Mondadori.
prezzi di Enrico Castellani sono triplicati nell’ultimo decennio arrivando a toccare i 672mila Euro. Si difendono anche gli Informali italiani, Afro (390mila Euro) ed Emilio Vedova davanti a tutti, ma anche Giuseppe Capogrossi e Carla Accardi (100mila Euro). Un buon investimento potrebbe essere invece la Pop art italiana, fino ad ora sottovalutata ed ancora accessibile: artisti come Tano Festa o Giosetta Fioroni si possono infatti acquistare per cifre sotto i 15mila euro, mentre i protagonisti della scultura sono alle stelle: Marino Marini, quello più richiesto a livello internazionale, arriva a 1,1 milioni di euro, e il primato di Arnaldo Pomodoro ha toccato i 700mila Euro. Il Novecento classico segna infine valori intorno ai 600mila euro per Giorgio Morandi e 500mila per Giorgio de Chirico. Va detto però che, la più grande mostra-mercato italiana, al di là dell’attrattiva per i collezionisti, è stata un’occasione per passeggiare tra le gigantografie della Abramovic, invaghirsi delle ombre e dei colori di qualche nuova scoperta, risalutare i “classici” come Paladino, e ammirare la fauna radical chic nell’Area Vip che, con aria da intenditore, ancora si lascia sfuggire un «questo lo so fare anch’io».
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
CULTURA& RUBRICHE
Fulmini&Saette di Adriano Zanni Cronache e visioni dal Deserto rosso - tutti i giorni su www.ravennaedintorni.it
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NdL- Nota del Lettore
Quel divertissement del traduttore che diventa scrittore di
A poco a poco, Marina Romea VISIBILI & INVISIBILI di
FRANCESCO DELLA TORRE
Frankenweenie, come un bellissimo album di cover
Frankenweenie, di Tim Burton (1984 e 2012 ) Tim Burton non è il primo regista che realizza un remake di un suo film; prima di lui il grande Hitchcock (L'uomo che sapeva troppo) e più recentemente un altro grande, Michael Haneke (Funny Games) hanno già percorso con successo questa strada. Burton, però, forte del suo consolidato talento nell'animazione “stop motion”, grazie a Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere, “trasforma” il suo omonimo cortometraggio (non tanto breve, 26 minuti) del 1984 proprio in un cartone sulla falsariga stilistica dei (capo)lavori precedenti. I suoi cartoon, sempre caratterizzati da una vena di humor nero, dove dominano lato oscuro e morte, trovano una storia perfettamente in sintonia: il cane Sparky del piccolo Victor Frankenstein, appassionato di cinema e scienza, muore investito da un’auto; Victor, con le sue conoscenze appena apprese, riporterà l’amato animale in vita. Naturalmente ispirato a Frankenstein, condito con un bel po’ di Pet Sematary di Stephen King (il romanzo è del 1983), il corto provocò allora il licenziamento di Burton dalla Disney (spreco di risorse), ma grazie al personale successo dell’autore fu distribuito nelle sale nel 1993 prima della proiezione di Nightmare Before Christmas, ottenendo un piccolo ma significativo successo. Peccato che la gloria fosse arrivata tardi, per un corto che nel 1984 annoverava un cast perfetto per l’epoca: Victor è Barret Oliver, reduce da La storia infinita, e nel 1993 già ex attore (ora è fotografo); i genitori del bimbo sono Daniel Stern, noto attore generazionale e soprattut-
to la Shelley Duvall di Shining, Popeye (sì, Robert Altman nel 1980 ha girato Braccio di ferro con Robin Williams e l’Olivia più fedele possibile) e Io e Annie, non erano più sulla cresta dell’onda. Per i curiosi, una delle bambine del film è Sophia Coppola. Per sottolinearne il legame, il film è presente negli extra del dvd di Nightmare Before Christmas, in compagnia del primo cortometraggio di Burton, l’affascinante Vincent. La versione lunga e animata, oltre a “gonfiare” (termine tecnico e non dispregiativo) la storia di un’oretta, sfrutta sia soprattutto le tecniche dell’animazione e la possibilità di aggiornare leggermente la storia. Girato in un bellissimo bianco e nero (nel rispetto del corto) e con la tecnica sopra citata, Frankenweenie appare in prima battuta come uno splendido regalo agli amanti del regista, in un cartone che pesca a piene mani dalle origini, mantiene inalterato lo spirito e la trama del lavoro originale, e che si vede realizzato proprio come ogni fan avrebbe sognato e immaginato. Chi non ha mai visto il cartone originale forse storcerà il naso nel rivedere i soliti temi cari al regista, ma non può che ammirarne ancora una volta le capacità tecniche e provare l’emozione che inevitabilmente provoca la storia. Forse i bambini, pur protagonisti dentro la storia, potrebbe restare troppo impressionati da quella serie di simpatici mostri. I cinefili horror si leccheranno i baffi con tutte le citazioni, soprattutto quelle non appartenenti al mondo di Burton. In definitiva, Frankenweenie è come un bellissimo album di cover, realizzato da una band originale che riesce a dare nuove sensazioni utilizzando canali già percorsi. Roba da Nouvelle Vague.
FEDERICA ANGELINI
Chi è il traduttore? Il traduttore è una necessità irrinunciabile e un fastidio allo stesso tempo. Perché chi non vorrebbe poterne fare a meno? E quindi, nove volte su dieci, al traduttore si chiede, per favore, gentilmente, di non farsi vedere, di scomparire. Di dare l’illusione che sì certo lo scrittore è americano (o russo, o paraguyano, o senegalese) e il libro certo è ambientanto negli Usa (o in Siberia, o in Paraguay o in Senegal) ma come per magia è stato scritto nella lingua in cui il lettore lo legge. Ma la magia c’è davvero e il trucco forse sarebbe bene tenerlo a mente. Perché il traduttore può al massimo regalare un’illusione, ma la traduzione non è mai un processo neutro. Il tutto nonostante gli sforzi da supereroe del traduttore medesimo che spesso invece ce la mette tutta per diventare “invisibile”, neanche avesse poteri speciali. Ecco, la premessa può essere utile per addentrarsi nella lettura di un libro per certi versi geniale: La vendetta del traduttore. A narrare questa vicenda adatta ad appassionati di lettura, letteratura e metaletteratura, è infatti un traduttore che, stanco di nascondersi, esercita il proprio potere di modificare il testo finendo, a forza di aggiunte e tagli all’originale, a diventare di fatto scrittore egli stesso, protagonista della propria storia e, infine, ponte non più solo tra due lingue o due testi, ma tra letteratura e realtà. La trama si snoda in un gioco a incastri e scatole cinesi, dove il protagonista traduce un libro che parla di un traduttore e dove non mancano intrecci, storie d’amore, tradimenti (come potrebbe essere altrimenti?), maschere e doppi, colpi di scena, immedesimazioni. Neanche a dirlo, l’autore (vero) è un traduttore egli stesso. Per chi ha la fortuna di tradurre ogni tanto, questo libro, che non è un capolavoro e narrativamente perde un po’ di compattezza nella seconda parte, è un vero spasso. E questo non tanto o non solo perché, come dice la traduttrice italiana Elena Loewenthal, il protagonista fa ciò che a ogni traduttore capita di sognare, ossia migliorare il testo originale là dove meriterebbe (secondo il traduttore) di essere migliorato, ma soprattutto perché racconta in un colto divertissement di metafore tutta l’ambiguità, la doppiezza, la passione di questo mestiere un po’ strano, un po’ vagamente parassitario (cosa sarebbe un traduttore senza scrittore?), affascinantissimo e che può dare dipendenza. La traduzione è un passaggio segreto (non manca ovviamente nemmeno questo nel romanzo) verso il libro, un ingresso che al lettore comune quasi mai è dato scoprire e di cui anzi deve dimenticare l’esistenza. A volte capita, magari con le poco amate Ndt a fondo pagina o con qualche curioso calco, che il traduttore provi a lanciare un messaggio al lettore, a comunicare con lui. NdT è il titolo del romanzo che il protagonista dovrebbe tradurre. E da qui viene anche il nome di questa rubrica, che vorrebbe invece essere una semplice NdL, nota del Lettore, per comunicare con altri lettori, a fondo pagina. Brice Matthieussent, La vendetta del traduttore, Marsilio, 365 pagine Traduzione dal francese di Elena Loewenthal
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CULTURA&TEMPO LIBERO
CinemaCity - Ravenna
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA&DINTORNI
(Regia di Fausto Brizzi)
• CINEMA •
Les Misérables (Regia di Tom Hooper)
fer.: 17-20.30-22.45; sab.: 16-20.30-22.45-23.35; dom.: 15-17-20.30-22.45
gio., ven., dom., lun. e mer.: 20.30-22.35; sab.: 20.30-22.35-00.35
Django Unchained (Regia di Quentin Tarantino)
Looper (Regia di Rian Johnson)
Ghost Movie (Regia di Michael Tiddes)
fer.: 17-20.20-22.45; sab.: 16-20.20-22.45; dom.: 18.10-20.20-22.45
Ghost Movie (Regia di Michael Tiddes)
The impossible
fer.: 16.45-18.30-20.30-22.30; sab.: 16-17.45-20.30-22.30; dom.: 14.45-16.30-18.15-20.30-22.30
(Regia di Juan Antonio Bayona)
gio., ven., sab., mar. e mer.: 17.50-20.20-20.30-22.50; dom.: 14.45-15.30-17.50-20.20-20.30-22.50; lun.: 17.50-20.30-22.50
Cloud Atlas (Regia di Tom Tykwer, Andy Wachowski e Lana Wachowski)
The last stand - L’ultima sfida (Regia di Kim Jee-woon)
gio., ven., sab., dom., mar. e mer.: 17.05-22.40; lun.: p.u. 17.05
fer.: 17-20.30-22.40; sab.: 16-18.10-20.30-22.40; dom.: 15-17.10-20.30-22.40
gio., ven., lun. e mer.: p.u. 20; sab.: 20-00.40; dom.: 18.20-20
Jolly - Ravenna
Quartet
Le avventure di Fiocco di Neve
(Regia di Dustin Hoffmann)
fer. (escluso mer.) e sab.: p.u. 21; dom.: 16-18.30-21
sab.: p.u. 18.10; dom.: 15-16.40
Italia - Faenza
Les Misérables
Django Unchained (Regia di Quentin Tarantino)
(Regia di Tom Hooper)
gio., ven., sab., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 17-21.15
One life
(Regia di Laurent Tirard)
(Regia di Tim Burton)
(Regia di Andrés G. Schaer)
Cinedream - Faenza
Asterix e Obelix al servizio di sua Maestà Frankenweenie
fer.: p.u. 21; sab.: 17-20-22.45; dom.: 15-18-21
Programmazione da giovedì 31 gennaio a mercoledì 6 febbraio
(Regia di Michael Gunton e Martha Holmes)
fer.: 17-20.30; sab.: 16-18.15-20.30; dom.: 14.45-17-20.30
sab.: p.u. 17; dom.: p.u. 15
Alì ha gli occhi azzurri
Le avventure di Fiocco di Neve
(Regia di Claudio Giovannesi)
(Regia di Andrés G. Schaer)
lun.: p.u. 21.30 (il regista sarà presente in sala)
fer.: p.u. 17; sab.: 16-18; dom.: 15.30-17.30
Sarti - Faenza
Jack Reacher - La prova decisiva (Regia di Christopher McQuarrie)
Quartet (Regia di Dustin Hoffmann)
lun.: p.u. 20.30 (film in lingua originale inglese)
gio., ven., sab., lun., mar. e mer.: p.u. 21.15; dom.: 16.15-18.15-21.15
La migliore offerta (Regia di Giuseppe Tornatore)
Europa - Faenza
fer. e sab.: p.u. 20.10; dom.: 17.30-20.10
Vita di Pi (Regia di Ang Lee)
Ralph Spaccatutto (Regia di Rich Moore)
gio., ven., sab. e mer.: p.u. 21; dom.: 16.30-18.45-21
dom.: p.u. 18
Another Earth
Moderno - Fusignano
(Regia di Mike Cahill)
fer.: p.u. 21; sab.: 17.10-20-22.45; dom.: 15-18-21
Vita di Pi (Regia di Ang Lee) sab. e dom.: p.u. 21
Looper (Regia di Rian Johnson) fer.: 20.20-22.45; sab.: 17.45-20.20-22.45; dom.: 15.20-17.45-20.20-22.45
dom.: p.u. 14.45
San Rocco - Lugo Quartet (Regia di Dustin Hoffmann)
The impossible
Lincoln
ven. e mar.: p.u. 21; sab.: 20.30-22.30; dom.: 17-19-21
(Regia di Juan Antonio Bayona)
(Regia di Steven Spielberg)
fer.: 20.25-22.40; sab.: 17.50-20.25-22.40-00.50; dom.: 15.35-17.50-20.25-22.40
fer.: 17-20-22.50; sab.: 16-20-22.50; dom.: 17-20-22.50
Flight
Il sospetto (Regia di Thomas Vinterberg)
The last stand - L’ultima sfida
(Regia di Robert Zemeckis)
Gulliver - Alfonsine gio. e ven.: p.u. 21.15
(Regia di Kim Jee-woon)
fer.: 17-20.05-22.50; sab.: 16-20.05-22.50; dom.: 14.45-20.05-22.50
fer.: 20.30-22.40; sab.: 17.45-20.30-22.40-00.50; dom.: 15.30-17.45-20.30-22.40
La migliore offerta (Regia di Giuseppe Tornatore)
Pazze di me
Lincoln
(Regia di Fausto Brizzi)
sab., dom. e lun.: p.u. 21
(Regia di Steven Spielberg)
gio., ven., lun. e mer.: 17-20.40-22.45; sab.: 16.30-18.35-20.40-22.45; dom.: 16-18.05-20.40-22.45; mar.: p.u. 17
fer.: p.u. 21.40; sab.: 17.15-21.40; dom.: 15-17.45-21.40
dom.: p.u. 16
Flight (Regia di Robert Zemeckis)
Django Unchained
fer. e sab.: 20.10-22.45; dom.: 17.35-20.10-22.45; mar.: p.u. 21 (film in lingua originale inglese)
(Regia di Quentin Tarantino)
fer. e sab.: 17.10-20.30-22.50; dom.: 14.45-20.30-22.50
Cinemacity Ravenna, via Secondo Bini 7, tel. 0544 500410 Jolly Ravenna, via Renato Serra 33, tel. 0544 478052 Cinedream Multiplex Faenza, via Granarolo 155, tel. 0546 646033
Le 5 leggende (Regia di Peter Ramsey)
Convento di San Francesco Bagnacavallo La sposa promessa (Regia di Rama Burshtein)
mar.: p.u. 21
Cinema Italia Faenza, via Cavina 9, tel. 0546 21204 Cinema Sarti Faenza, via Scaletta 10, tel. 0546 21358 Cinema Europa Faenza, via S. Antonio 4, tel. 0546 32335
Pazze di me
ven., sab. e dom.: p.u. 21.15
INFOCINEMA Teatro Moderno Fusignano, corso Emaldi 32 Cinema San Rocco Lugo, corso Garibaldi 118, tel. 0545 23220 Circolo Cinema Jolly Russi, via Cavour 5, tel. 0544 587651
Maestri dell’usato
Cinema Gulliver Alfonsine, piazza della Resistenza 2, tel. 377 7081999 Convento di San Francesco Bagnacavallo, via Cadrona 14, tel. 348 9001663
Vendere o comprare usato?
CERVIA Via G. di Vittorio, 5 Tel 0544 977144
RAVENNA Via Medulino, 3 (angolo via Trieste) Tel 0544 455666
RAVENNA - Zona Ponte Nuovo Via Dismano, 118/A Tel 0544 470268
Orari: 9,30/12,30 e 15,30/19,00 Domenica 15.30/19.30 CHIUSO LUNEDÌ
10.00/12.30-15.00/19.00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDI' TUTTO IL GIORNO
Orari: 10,00/12,30 e 15,00/19,00 CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ TUTTO IL GIORNO
CARNEVALE DEI RAGAZZI
LE ARTI DELLA MARIONETTA
Florian Teatro all’Almagià con La bella addormentata Domenica 3 febbraio nuovo appuntamento con la stagione teatrale Le Arti della marionetta, organizzata dal Teatro del Drago. Alle 16.30 il palcoscenico dell’Almagià ospiterà lo spettacolo di teatro d’attore e oggetti La Bella Addormentata, di Florian Teatro stabile d’innovazione di Pescara. Lo spettacolo, ultima produzione della compagnia, è adatto a bambini e adulti a partire dai cinque anni ed esplora l’immaginario infantile e la dimensione fantastica attraverso la quale i bambini si relazionano con il mondo. Tutti gli abitanti del castello attendono con ansia la notizia della nascita dell’erede. Ognuno si pronuncia sul rimedio che il Re e la Regina dovrebbero adottare, finché la fata buona, grazie ad una magia, fa accadere ciò che si sperava e desiderava: la nascita
GENITORI& FIGLI
JUNIOR
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
di una bella bambina. Ma, come molti sapranno, negli inviti al battesimo, il Re e la Regina invitano tutte le fate del regno tranne una. Ognuna delle invitate offre in dono alla neonata un regalo: la bellezza, la saggezza, il talento musicale. Ma sopraggiunge la fata non invitata alla festa che, per vendicarsi del torto subito, dona alla bambina una maledizione: «La figlia del re si pungerà con un fuso e cadrà a terra morta». Per fortuna un’ultima fata riuscirà a tramutare il terribile 35a edizione per il Carnevale dei Ragazzi Città di Ravenna, sortilegio in un sonno lungo cent’anche farà sfilare bambini e adulti per le prime due domeniche di ni e dal sogno, la principessa, verrà febbraio. Si inizia domenica 3 febbraio a Punta Marina, dalle svegliata dal bacio di un principe az14.30 in viale dei Navigatori. Invece, domenica 10 febbraio il zurro. In scena un’incredibile e versacarnevale torna in città, con partenza alle 14.30 da via di Rotile Flavia Galoppi e il bravo Alessio ma, davanti alla chiesa di Santa Maria in Porto. Al termine Tessitore, diretti da Mario Fracassi. della sfilata del 10 febbraio verrà consegnato il Trofeo del CarDopo lo spettacolo, l’appuntamennevale 2013, seguirà l’estrazione della lotteria (1° premio una to è come sempre con il Piccolo GiorPeugeot 107). Info: www.carnevalecittadiravenna.it nalista, un momento di riflessione ludica e creativa dove i bambini e i ragaz- v u l k a n o IN SCENA/1 zi possono espriCAMALEONTE PER IL TÈ AL TEATRO ROSSINI DI LUGO IL CUBO MAGICO mere il loro persoA TEATRO Secondo appuntamento della stagione Teatro nale giudizio sullo ragazzi di Lugo con lo spettacolo Il cubo magico, Nuovo appuntamento con il Tè a Teatro spettacolo visto. nella sede di via Cella 261, a San Bartoportato in scena domenica 3 febbraio alle 16 dalQuesta settimana lo (Ravenna). Domenica 3 febbraio alle la compagnia Pandemonium. Protagonista, appubblichiamo il di15.30 Teatro Papelito presenta Camapunto, un cubo di gommapiuma; un cubo che segno di Benedetta leonte, uno spettacolo che si ispira alla può diventare cavallo, spada o volante. Se poi i Buscherini (6 anstoria di “Camillo Cromo” di Francesco cubi sono tanti, ecni), che illustra Il Tullio Altan. Una volta i camaleonti eraco che si può giocagatto con gli stivali, no di un bel color rosso. Ma siccome re alle costruzioni... portato in scena lo sul prato verde erano una preda facile, In scena due persoscorso 20 gennaio decidono di tingersi di verde... Uno naggi che giocano da TeatroVivo. spettacolo con lo stile inconfondibile di e attraverso il gioco Info www.teaBrane Solce: poche parole e tante imimparano a conotrodeldrago.it magini che si animano a ritmo di forbiscere ciò che sta lorec. cell. 392 666 ci e musica. Info: tel. 0544 36239 ro intorno. Info tel. 4211. 0545 38542
Due domeniche, a Punta e Ravenna
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C GIOCAENGLISH A FAENZA CON LA COOP ZEROCENTO
O R S I
Da sabato 2 febbraio fino al 25 maggio, nella sede del Centro Gioco “Il Piccolo Principe”, in via della Valle 63 a Faenza, il sabato pomeriggio si colorerà di blu, rosso e bianco: la Cooperativa Zerocento organizza GiocaEnglish!, laboratorio di lingua inglese per bambini dai 4 ai 10 anni. I bambini, suddivisi per fasce di età, con l’aiuto di insegnanti madre lingua inglese verranno coinvolti in situazioni di apprendimento e gioco, in un progetto didattico studiato per imparare l’inglese divenrtendosi. Info www.zerocento.coop/giocaenglish
IN HANSEL E GRETEL A FAENZA
S C E N A
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Ultimo appuntamento, per la Stagione 2012/2013, con le Favole al Teatro Masini di Faenza. Domenica 3 febbraio alle 16 la compagnia Fondazione Aida presenterà al pubblico un adattamento del classico per l’infanzia Hansel e Gretel, scritto ed interpretato da Monica Ceccardi e Irene Fioravante e diretto da Lorenzo Bassotto. Lo spettacolo è ispirato alle immagini e al testo di Beni Montresor. Biglietti 5 euro, info: tel. 0544 21306.
PETER PAN A FUSIGNANO Si conclude la stagione della rassegna A Teatro con mamma e papà, proposta dal Teatro Moderno di Fusignano. Domenica 3 febbraio alle 17 la compagnia Attori per Sbaglio presenterà lo spettacolo Peter Pan. Ingresso 5 euro, info mail cinemateatromodernofusignano@gmail.com
Tutti i GIOVEDÌ in distribuzione all’ESP
MANGIARE& BERE
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
CIBI DELLE FESTE
Carnevale fra tradizione e ...fritture di Giorgia Lagosti Il Carnevale, così come noi oggi lo conosciamo, è una tradizione che trova origini nel XVI secolo, ma le sue vere radici si perdono nella notte dei tempi: in epoca romana infatti, durante i saturnali, ciclo di festività dedicate all’insediamento nel tempio di Saturno, si inneggiava alla mitica Età dell’Oro, all’abbondanza e alla ricchezza del raccolto. Erano giorni di banchetti, di balli, in un crescendo che talvolta poteva assumere anche caratteri orgiastici. E tutti indossavano maschere che nascondevano il volto in modo che i più poveri, anche se per breve tempo, potessero uscire e apparire come quelli che nella scala sociale stavano più in alto: il travestimento per far scomparire le classi. Poi arrivò il Cristianesimo che modificò profondamente il rito pagano, ma rimasero i giorni nei quali era permesso ogni tipo di divertimento, esagerazioni e momenti di assoluta libertà. Ancora oggi, durante il Carnevale, sembra quasi doveroso eccedere nel mangiare, fare il pieno di ogni bendidio prima che inizi quel lungo periodo dedicato alla penitenza e alla preparazione per la Pasqua. Ed è proprio da qui che il Carnevale trae il suo nome, da carnem levare, togliere la carne, preannuncio dei successivi 40 giorni di Quaresima in cui un tempo il digiuno e il mangiar esclusivamente di magro erano regole ferree e rispettate. Per questo motivo in tutta Italia il popolo faceva, come i cammelli con l’acqua, il pieno di proteine, di calorie e di grassi. Ma attenzione, i “mangiari” del Carnevale non sono solo i dolci e le loverie fritte che già da settimane troviamo su tutti i banchi di forni e pasticcerie: anche il resto del pasto, il salato intendo, fino a cinquanta anni fa, era caratterizzato dall’abbondanza. Su e giù lungo l’Italia uno degli ingredienti principe, infatti, era il maia-
Oggi trionfano i dolcetti, in passato, prevedendo lunghi giorni di Quaresima, ci si abbuffava di tutto e di più, con principe il maiale
le, grande ricchezza familiare, scarnato poche settimane prima e immediatamente tramutato in prosciutti, salami, coppe, pancette... il Carnevale dava allora l’occasione di consumarne in fretta le parti che si sarebbero deteriorate durante la quarantena di magro. Sulle tavole dei romagnoli si trovavano il fegato cotto alla brace, la minestra di ossa, i ragù con le interiora; in Veneto ingredienti obbligatori erano, e lo sono ancora oggi, “maiale, vin bon e fritole”, nel bresciano lombate, sanguinacci e ciccioli; in Sardegna lardo e fave; in Liguria Costiggeue (braciole) de porco e in Puglia i Panzerotti fritti, ripieni di carne macinata di maiale. Dal giovedì al martedì, settimana non per nulla detta “grassa”, in tutte le regioni d’Italia, si friggeva furiosamente, e più che nell’olio nello strutto che andava consumato in fretta perché durante la lunghissima quaresima, non essendoci frigoriferi,
sarebbe potuto irrancidire. Arriviamo ora ai dolci. Gli ingredienti sono comuni un po’ a tutte le ricette che incontriamo lungo lo Stivale: farina, uova, miele, zucchero e strutto. Partendo dal nord, tra i dolci di carnevale possiamo citare le famose (e buonissime!) Fritole venete, frittelle di pasta dolce con uvetta, pinoli, canditi e un forte aroma liquoroso, o i Caramei veneziani, piccole scaglie di croccante alle mandorle modellate da sembrare biscotti. In Trentino troviamo i Grostoli, una variante ricca delle chiacchiere: nella preparazione dell’impasto si aggiunge latte o vino bianco e acquavite. In Liguria sono famosissime le Bugie. In Emilia Romagna abbiamo le Tagliatelle Fritte al profumo di arancia e le Castagnole, frittelle a forma di castagna spolverate di zucchero o ripiene di crema o cioccolato. Non da meno sono le Frittelline di riso cotto nel latte, che un tempo erano preparate utilizzando gli avanzi di cucina, un piatto molto apprezzato ancor oggi nel ravennate. Gli Intrigoni sono invece il dolce tipico del reggiano che là fa da protagonista in tutti i forni e nelle cucine durante il periodo delle feste. Nella tradizione del Lazio, forse terra di origine, ritroviamo le Castagnole: le frictilia erano infatti un dolce tipico dell’antichità classica romana, fritte appunto nel
GUSTO
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grasso di maiale. Scendendo al Sud, come non ricordare Graffe campane ed il Migliaccio, un dolce a base di semola, latte e uova, cotto nel forno e aromatizzato con cannella o limone. In Basilicata troviamo i tradizionali Taralli al Naspro, ricoperti da una glassa al limone; in Puglia i Porcidduzzi ed i Bocconotti: i primi una sorta di struffoli napoletani, quindi cubetti di pasta fritti, aromatizzati al limone e ricoperti di miele, i secondi, invece, piccoli dolcetti cotti al forno e ripieni a piacere di crema e mele, crema semplice, cioccolato o marmellata. E per finire ecco la Mpadal cucinario di Giovanni Manzoni TUTTE LE LOVERIE DEI GIORNI GRASSI VENDUTE IN ROMAGNA PER STRADA «Frappole (sfrappole, Cenci), Ravioli ripieni di mostarda, Ciambelle e Ciambelloni, Bracciatelli, Crostate, Torte, Sabadoni, Savòr, Amaretti, Pizze ripiene di marmellata e Saba, Migliaccio, Biscotti, Anguille in umido, e in agro dolce, Aringhe, Baccalà, Sarda, Gamberi lessi, Rane fritte e in umido, Agnello e Capretto arrosto, Polpette fritte e in umido, Castriato (castrato) in graticola, Cervellati (cervella), Bellecotto (cotechino bollito che veniva venduto caldo), Salsiccia matta fatta col sangue e le parti più scadenti del maiale, Trippa venduta calda, Ciccioli di maiale, Coppa di testa, Fegato alla graticola e in umido venduto caldo, Coste, Lingua, Aranci, Mandorle, Mandarini, Nocciole, Noci, Anseri (castagne essicate e affumicate), Prasecchi, (fette di mele essicate), Uve passe e fresche, Mele, Pere, Mele cotogne, Cecini, Pinoli, Maccaroni (maccheroni) di Napoli e Cappelletti pasticciati, Gnocchi, Vermicelli di Napoli al pomodoro, Risi conditi in vari modi, Favata (minestra di fave), Ceci, Castagne, Polenta, Piadina, Piada, e Pani salati e dolci».
AL CIRCOLINO DEL PESCATORE Nicolò e Claudia con tutto lo staff e l’esperienza acquisita all’Osteria del Pescatore di San Michele, vi aspettano in una nuova veste al Circolino del Pescatore a Coccolia (RA). Il locale in stile rustico, risultato di una meticolosa e recentissima ristrutturazione, offre nei mesi più freddi un ambiente piacevolmente raffinato con un arredo gentile ed armonioso, divesamente, durante la stagione più calda, oltre a disporre di un ambiente interno climatizzato l’osteria offre ai propri ospiti la possibilità di pranzare o cenare all’aperto, nel piccolo parco adiacente all’ombra di meravigliosi tigli. La gestione familiare di Nicolò e Claudia assicura un’atmosfera piacevole e calorosa senza per questo rinunciare a quel “tocco di classe” che occorre nelle occasioni più “particolari”.
Il pranzo è adatto per brevi incontri di lavoro. Gustosi piatti del giorno a prezzi economici soddisfano anche i palati più esigenti. Pranzo 12.00 - 14.30 Cena 19.00 - 23.00 Chiuso tutto il lunedì e martedì
Via Ravegnana, 677 - Coccolia (RA) - Tel. 0544 534922 - www.osteriaalcircolino.it - www.osteriadelpescatore.com
gnuccata (pignoccata), dolce tipico del Carnevale siciliano, con origini probabilmente arabe: una pasta aromatizzata al limone tagliata a dadini e fritta, stile struffoli napoletani, ma in questo caso ricoperti con miele fuso in modo talmente abbondante da cristallizzarsi una volta raffreddato, creando così un vero e proprio croccante da servire su foglie di limone lavate. Concludo citando un antico ricettario di un nostro “compaesano” lughese, Giovanni Manzoni che nella sua raccolta Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare dedica un intero capitolo alle “Loverie (ghiottonerie di Carnevale)”: «Nel mattino del giovedì, del sabato, della domenica, del lunedì e del martedì di Carnevale, con Licenza dei Superiori, si vendevano in molte città e paesi murati della Romagna su panchette (piccole panche) messe in lunga fila, le “lovarie dei giorni grassi” che alcune di queste molte famiglie per risparmio o per sentir questa festa grande, facevano però anche entro le loro cucine [...] Il popolo girava, guardava, comprava, mangiava; le pance si tiravano, le tasche dei corsetti (panciotti) si vuotavano e tutti davano fondo ai risparmi perchè dovunque domani era Quaresima e in ogni casa il paiolo veniva attaccato alla chiodella di una trave nella camera del fuoco e avrebbe bollito ancora nel camino solamente all'alba del mattino del giorno di Pasqua […] In ogni dove si mangiava, si beveva, si cantava, si ballava, si rideva perchè non vi fossero carestie, morbi, flagelli, morìe, ladri e divise straniere, perchè il Carnevale, re di tutte le feste, allora sarebbe diventato lutto. Il primo giorno di Quaresima, chiamato anche delle Ceneri, è detto in Romagna, scherzosamente San Grugnone, perchè essendo finito il Carnevale, la maggior parte delle persone è triste ed imbronciata».
MANGIARE& BERE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
COSE BUONE DI CASA
Ecco il classico e venerabile “Bacalà alla Vicentina” a cura di ANGELA SCHIAVINA - WWW.ANGELASCHIAVINA.IT
Questa settimana vi propongo un piatto di baccalà nella versione suggerita da “La Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina”, una ricetta che è il frutto di studi e di comparazioni fra le molteplici ricette in auge tra gli anni ‘30 e ‘50 del Novecento. Ingredienti per 12 persone: 1 kg. di stoccafisso secco; 250/300 gr. di cipolle; 1/2 litro di olio extra vergine d'oliva; 3 sarde sotto sale deliscate; 1/2 litro di latte fresco; 50 gr. di parmigiano reggiano grattugiato; 2 cucchiai di prezzemolo tritato; 100 gr. di farina bianca; sale e pepe. Preparazione: ammollare lo stoccafisso, già ben battuto, in acqua fredda cambiandola ogni 4 ore per 2/3 giorni. Aprire il pesce per il lungo, togliere la lisca e tutte le spine. Tagliarlo a pezzi e asciugarlo. Affettare finemente le cipolle; rosolarle in un tegame di coccio aggiungendo una mezza mela (rende più digeribile la cipolla), aggiungere un bicchiere d'olio, aggiungere le sarde ben lavate e tagliate a pezzettini e lasciar cuocere lentamente. Nel frattempo infarinare i vari pezzi di stoccaffisso, togliere la metà del soffritto dal tegame, adagiare uno accanto all'altro nel tegame i tranci di pesce, ricoprire col soffritto precedentemente messo da parte. Aggiungere il latte, il parmigiano, il sale, il pepe e l'olio avanzato fino a ricoprire tutti i pezzi livellandoli. Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezza, muovendo di tanto in tanto il tegame in senso rotatorio senza mai mescolare. Al termine della cottura cospargere con il prezzemolo tritato. Togliere la mezza mela, servire accompagnato da fette di polenta bianca abbrustolita. Questa preparazione è ottima anche dopo un riposo di 12/24 ore. Il baccalà e lo stoccafisso vengono entrambi dalla lavorazione del merluzzo, differiscono però dal tipo di conservazione: infatti il baccalà viene conservato sotto sale mentre lo stoccafisso viene essicato all’aria. Il merluzzo essiccato deve essere di eccellente qualità, la migliore è quella detta “Ragno” che proviene dalle isole Lofoten in Norvegia.
GLI STAPPATI
Champagne Dom Perignon 1996, vino di gran classe... a caro prezzo di FABIO
MAGNANI GLISTAPPATI @GMAIL.COM
Cari affezionati della rubrica oggi andiamo sul classico. Assaggiamo uno “Champagne Brut Oenetheque” 1996 di “Dom Perignon”. Un vino impeccabile, di grande classe, dal profilo minerale. Una mescola di complesse sensazioni che variano dalla pirite agli agrumi in tutte le sue variazioni. Note terrose, di humus e sfumature ferrose. Ritorni di leggere spezie e canditi. La bocca vibra di perfetta freschezza unita a una trama ineccepibile. Carbonica raffinatissima, puntiforme e cremosa che termina in un abbraccio sapido. Un’annata, questa, caratterizzante paragonabile a poche altre in Francia. Un vino perfetto, disciplinato, cui mancano quelle piccole sbavature che in vini come questo sarebbero geniali e che te lo farebbero ricordare anche dopo tanti anni. Non adatto a chi ama la parte nervosa e scalpitante dello champagne ma per chi cerca sicurezza. In enoteca al prezzo di circa 280 euro.
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A D E G U S TA Z I O N E DEGUSTAZIONE DI QUATTRO GRANDI SPUMANTI ITALIANI
La condotta Slow Food di Ravenna sta preparando una importante serata di degustazione dedicata ai grandi spumanti italiani. A rappresentare le grandi zone di produzione degli spumanti metodo classico italiani, verranno presentati i seguenti vini, che si collocano ai più alti livelli qualitativi della produzione nazionale: Piemonte, La Scolca, Brut D’Antan Millesimato 1999; Lombardia, Cà del Bosco, Franciacorta Cuvée Anna Maria Clementi 2004; Lombardia, Travaglino, Brut Classese Selezione Millesimato 2006; Trentino, Ferrari, Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2001. La data della serata, ancora da definire nei dettagli, è prevista fra il 12 e il 15 marzo al Ristorante Sapori Divini di Ravenna (via Mentana). Costo della serata circa 60 euro a persona. Per informazioni e adesioni: g.gallotti@alice.it
di Franco e Jole
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CONDOTTE DI RAVENNA e GODO IL
LA PREPARAZIONE DEI SUGHI DI PESCE
CORSO
DI
CUCINA
La condotta Slow Food di Godo propone un corso di cucina di tre ore, mercoledì 20 febbraio, a partire dalle ore 17, dedicato ai sughi di pesce. Il corso sarà tenuto dallo chef Riccardo Vecchi, nella bella cucina di palazzo Baldini a Bagnacavallo (via Boncellino 170). La lezione, oltre alle ricette si soffermerà sulla scelta, la pulizia e la preparazione dei crostacei, sulle tecniche di cottura e le tecniche della conservazione dei sapori e dei principi nutritivi. A conclusione del corso è prevista una cena a base di piatti preparati dagli allievi con un menù che prevede tre primi piatti: Linguine all'Astice, Spaghetti allo Scoglio, Rigatoni ai Polipetti e Broccoli e Pesto di Prezzemolo. Il costo del corso e della cena (vini compresi) è di 60 euro. Alla cena (con inizio alle ore 20.30) possono partecipare anche soci e amici di Slow Food al costo di 20 euro. Per info e iscrizioni: tel. 347 4524084 oppure slowfoodgodo@gmail.com
GIOCO DEL PIACERE ASSAGGIO DI 5 GRANDI VINI GENERATI DAL NEBBIOLO Tornano le serate di degustazione “Il Gioco del Piacere” promosse dalla condotta Slow Food di Godo attorno ai grandi vini italiani. L’appuntamento è per venerdì 22 febbraio (alle 20.30) all’Osteria di Piazza Nuova di Bagnacavallo e sarà dedicato al Nebbiolo, vitigno coltivato in Piemonte, bassa Valle d’Aosta e Valtellina, tra i più prestigiosi di tutta Italia da cui si ricavano vini celebri e noti in tutto il mondo, dalle spiccate e pregiate caratteristiche. Nel corso della serata Edoardo “Duccio” Armenio, docente Master of Food, passerà in rassegna e proporrà in assaggio 5 vini prodotti da uve Nebbiolo provenienti da zone diverse, al fine di toccare con mano le particolari espressioni di questo vitigno in diversi terroirs. Ecco i 5 vini in degustazione: Barbaresco Docg 2008, F.lli Rapalino, Neviglie; Boca Rosso delle Donne Doc 2006, Castello Conti, Maggiora; Langhe Nebbiolo Doc 2007, F.lli Mossio, Rodello; Barolo Due Corti 2006 Docg, Tenute Costa, Monforte d'Alba; Valtellina Superiore Inferno 2009 Docg, Nera, Chiuro. Piatti in abbinamento: crostini di polenta e formaggio al profumo di tartufo e stufato di vitello speziato con patate. Costo della serata 30 euro per i soci, 35 per gli accompagnatori. Prenotazioni entro il 18 febbraio, tel. 347 4524084 oppure slowfoodgodo@gmail.com
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giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
RUGBY/1
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L’epopea della palla ovale A Ravenna il progetto è ripartito grazie all’imprenditore Poggiali
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CORRIERE ESPRESSO
Il rugby è come il vino ma vive su fiumi di birra. Pensieri e parole del ravennate Giovanni Poggiali: 41 anni, imprenditore del gruppo Setramar appassionato della palla ovale da quando ne aveva 14, ex giocatore e allenatore, ora presidente del Romagna Rugby, la franchigia che riunisce tutti i club romagnoli e milita in serie A1, il massimo in Italia. Ma Poggiali è anche proprietario di un’azienda vinicola in Toscana e amante delle birre alla fine di ogni partita, come vuole la tradizione del terzo tempo: «Le tante chiacchiere nei pub con i compagni e gli avversari a parlare di rugby e di altre mille cose raccontano questo sport meglio di tanti ragionamenti». E il vino? «Per fare un buon vino non si può pensare di dedicare impegno alle vigne solo un anno e poi dimenticarle l’anno successivo. La stessa cosa è per il progetto di un club di rugby: va seguito con attenzione». Lui se ne innamorò nel 1986 in una vacanza studio in un college inglese. Vent’anni dopo, nel 2006, lo ha riportato a Ravenna dove un manipolo di pionieri aveva provato a impiantarlo all’inizio degli anni Ottanta. «Verso la fine degli anni Novanta sono tornato a lavorare in Romagna dopo anni trascorsi in Toscana e avevo l’idea di creare una società di rugby. Ad Alfonsine un gruppo di appassionati che si allenava e partecipava ai campionati minori. C’è stato un contatto e nel 2005 abbiamo creato una sezione dentro la Compagnia dell’Albero (di cui Poggiali è tra i fondatori, ndr), poi la squadra di Ravenna e poi la franchigia (che nel rugby è semplicemente un’associazione tra più club,ndr)». Il 2005 è un anno importante perché Ravenna riparte e Cesena conquista la promozione in serie
SPORT
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Il Romagna Rugby in azione nelle foto di Filippo Venturi Nella pagina a fianco una foto degli anni Ottanta del Ravennauto Rugby Ravenna: in piedi Guberti, Ricci, Sangiorgi, Toffoletto, Scanferla, Torsani, Massaroli, Tasselli, Recine, Fabbri, Drudi, Silei. Accosciati: Benelli, Savini, Langone, Bacchilega, Ottaviani, Curcella, Suprani, Pedrocco, Johnny.
Il movimento romagnolo raccoglie oltre mille tesserati e gioca in A1
B: «Così è nata la franchigia, un’idea che ho sempre avuto in mente, l’unica possibilità per fare rugby a un certo livello in questo territorio. All’inizio è stata l’unione tra Cesena e Ravenna per il campionato 2006-07, poi si sono inserite altre città e siamo in A1». Oggi ci sono Rimini, Cesena, Imola, Lugo, Forlì e San Marino. Nella prima stagione della franchigia il
movimento radunava circa trecento persone tra giocatori e allenatori, nel 2013 il numero è cresciuto a 1.160. Che significa quasi il triplo di persone coinvolte indirettamente. «Adesso siamo a un punto importante della nostra breve esistenza. La crisi economica riduce comprensibilmente i budget a disposizione degli sponsor. Dovremo capire quanto crediamo in questo progetto. Bisognerà ridurre le risorse ma mi auguro che il lavoro fatto finora abbia creato nelle persone un po’ lo spirito di questo sport». Il club prima di tutto, come comunità in cui riconoscersi: «La tradizione delle società inglesi è sacra. Può succedere che una stagione ci siano meno disponibilità e si retrocede ma non muore mai quello spirito di gruppo. In Italia invece siamo troppo legati alle disponibilità di un singolo mecenate. E quando questo va in crisi le società scompaiono. Non voglio che sia così». Andrea Alberizia
FRECCIA TRICOLORE di Bruno Casadio
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RUGBY SIX NATIONS 2013 In questi giorni il pub apre mezz’ora prima dell’inizio
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SOCIETÀ& TEMPO LIBERO
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
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L’ANGOLO DELL’ESPERTO
RUGBY/2
Ecco i Passatelli: i leoni degli anni Ottanta lottano ancora sul campo Prima della partita le raccomandazioni dei genitori preoccupati che si possa far male, dopo la partita, dove ogni tanto si fa male, gli sfottò della figlia. Nicola Scanferla ha 53 anni e nel tempo libero gioca a rugby. Passatello. Con la lettera maiuscola perché questo è il nome della sezione del Ravenna Rugby riservata ai veterani. «Un gruppo di vecchi babbioni», scherza Scanferla. Uomini che in orario di ufficio fanno l’avvocato, il chirurgo, il commercialista, l’imprenditore, il dirigente, il libero professionista. Poi infilano calzoncini e calzettoni e vanno a suonarsele nel fango «perché alla fine questo è il rugby e questo è il suo bello». Campionato veterani, una tradizione del rugby. «Il risultato non conta, così almeno dice il regolamento…». Che prevede anche regole speciali: calzoncini rossi per chi
ha 60 anni, viola per chi ne ha 70, oro per chine ha 80. Per distinguere l’età e garantire un trattamento di favore in campo: «A qualcuno dei nostri che ha compiuto 60 anni abbiamo provato a regalarglieli ma piuttosto che metterli si farebbe scuoiare». Il più giovane ha 42 anni, il più anziano venti in più. «E il lunedì è un giorno difficile per tutti. Quando hai vent’anni ti basta poco per recuperare dalle fatiche ma quando invecchi…». E se è solo fatica è roba da poco: «A uno di noi che fa l’arredatore è capitato di dover aprire il negozio il lunedì mattina presentandosi ai clienti con un occhio nero. E peggio è andata al chirurgo che si è rotto un dito in una mischia». I Passatelli sono nati alla fine del 2009. Trent’anni dopo il primo campionato di una squadra ravennate di rugby. Stagione 1979/80, serie C. Era il Ravennauto Ravenna Rugby: «Sponsorizzati da una concessionaria che ora non esiste più». Allenamenti nella palestra di largo Chartres. Che non esiste più: «Dopo è diventata un negozio per cani e poi uffici». Le partite nel campo dell’ippodromo alla Darsena. Una sorta di armata Brancaleone con un po’ di lucida follia per provare uno sport che a quel tempo non aveva copertura mediatica. Veniva dal mondo inglese, si recuperavano poche informazioni da poche riviste specializzate. Il primo allenatore fu Alberto Polacco: tre stagioni poi tutto finì. Nicola c’era: «Facevamo qualcosa di epico». Con un inizio traumatico. La prima amichevole risale al 1977 al velodromo di Ferrara contro il Cus: «Cominciammo facendo quattro punti. Finì 50-4 per loro». Non meno traumatico è stato il secondo inizio quello dei Passatelli. Prima la botta emotiva: «Era l’8 ottobre del 2009. Ritrovarsi al campo per il primo allenamento dopo tutto quel tempo è stata una situazione davvero indescrivibile. Qualcuno ha portato la maglia da gioco che usavamo negli anni ottanta e riusciva a entrarci ancora. Ma qualcuno proprio no». Poi il campo: «Non ci volevamo far mancare niente e abbiamo fatto le cose in grande stile: la prima partita contro gli inglesi del Newbold. Ci hanno ammazzato. Però è stato davvero bellissimo giocare contro gente che sa giocare». Il risultato? «Tra i veterani non conta…». (and.a)
Per educare i ragazzi ricordiamoci che l’estro nasce dalla libertà di
ANTONIO BERARDI*
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“Il solo vero segreto è che ci si deve sviluppare da se stessi. Se continuerete a dipendere dal maestro o a riprodurre il particolare approccio dell’insegnante non potrete raggiungere il vostro potenziale più alto”. La citazione è tratta dal libro “Il tao del Tai-chi chuan”, di Hwa Jou Tsung, che in queste poche righe esprime un concetto fondamentale per chi ha il compito di educare i ragazzi, soprattutto nel mondo dello sport. Dalla mia esperienza pluriennale in quest’ambito posso affermare che purtroppo viene proposto l’esatto contrario. La maggior parte degli insegnanti e degli allenatori, cioè, resta convinta che solo grazie alle loro proposte e dinamiche di allenamento un ragazzo possa diventare un giocatore di alto livello e possa quindi raggiungere l’eccellenza. Ed è sempre stato così: nel corso degli anni si sono succedute mille metodiche diverse di allenamento, tutte ricette ritenute ideali per creare il campione. E così si lascia zero spazio alla personalità del ragazzo. Il concetto – per restare nel mondo del calcio che è quello che conosco meglio per la mia esperienza – è ancora quello del “se scarti ti sostituisco”, o dell’esaltazione del gioco di prima tra bambini che non dovrebbero neanche sapere di cosa si tratta. Sono tutte impostazioni da adulti, trasportate su bambini, che quindi per questo motivo non potranno mai esprimere tutte le loro potenzialità perché, in qualche modo, castrati. Vengono proposti allenamenti di una noia mortale come per esempio quelli volti a uniformare il gesto tecnico. Ma potranno i bambini diventare tutti come Messi? Sono tutti uguali? L’espressione del gesto tecnico è invece quasi un’espressione artistica ed è l’esatta trasposizione del proprio stato d’animo, che è diverso per ogni bambino. Si dovrebbe tornare a parlare davvero di oratorio, inteso come concetto. Quando si giocava a calcio all’oratorio non c’era un allenatore, il bravo scartava tutti, il meno bravo ci dava di punta e ognuno quotidianamente faceva quello che sapeva fare, e quindi il suo meglio. Addirittura, infatti, di oratorio ora ne parlano anche nei corsi a Coverciano. Poi nelle linee guida da consegnare ai futuri allenatori il concetto scompare e tutte le fasi di allenamento sono ben predefinite. E qui voglio ricordare il grande Johan Cruyff, il padre del fonomeno Barcellona, che per coltivare nuovi talenti ad Amsterdam ha fatto aprire tanti campetti in giro per la città dove bambini e non possono giocare liberamente. Ed è così che si creano i campioni. Perché i talenti di tutti gli sport sono figli della libertà: penso agli africani, come ultima generazione; ai playground dei cestisti neri americani, alla fantasia dei calciatori slavi, dove non mi pare ci sia una grande cultura della scuola calcio. L’estro, insomma, nasce dalla libertà. Altro ostacolo alla crescita dei ragazzi è spesso rappresentato dai genitori che purtroppo hanno interiorizzato ancora il concetto che il loro figlio sia sempre il migliore, a scuola come nello sport, e che se non ottiene i risultati sia, nel secondo caso, colpa degli allenatori. I genitori invece dovrebbero preoccuparsi solo di una cosa: che loro figlio affronti l’attività extrascolastica con gioia, che vada quindi ad allenamento volentieri, lo affronti con il sorriso e torni a casa contento. Questo ai genitori dovrebbe bastare, consci che l’attività sportiva è basilare per la crescita di loro figlio. Non dovrebbero avere poi obiettivi, per quanto riguarda l’attivià sportiva del figlio, altrimenti si rischia di gestire in maniera negativa la competitività che è già insita nei ragazzi. L’obiettivo per un genitore non deve essere quello di vedere suo figlio diventare un campione, ma di vederlo crescere in maniera sana in mezzo agli altri. In questo modo l’agonismo viene stemperato.
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SALUTE& BENESSERE
giovedì 31 gennaio 2013 | RAVENNA& DINTORNI
RIMEDI NATURALI
Api contro i malesseri stagionali Prodotti dell’alveare come propoli e pappa reale sono potenti antibiotici e ricostituenti utili a prevenire e combattere le infezioni invernali Lavoro, stress e influenza possono indebolire il sistema immunitario. Per questo motivo può capitare di ammalarsi all'inizio dell'inverno e di sentirsi stanchi e spossati durante tutta la stagione. Si inizia con un leggero fastidio alla gola, per poi passare a tosse, raffreddore, febbre, che nei casi peggiori si alternano e durano anche due-tre settimane. Per superare al meglio i malesseri di stagione uno dei rimedi naturali più utilizzati è la propoli, noto antibiotico naturale prodotto dalle api per “sterilizzare” l'alveare. È costituita per lo più da resine, balsami ma anche oli essenziali e cera. La sua azione antibatterica, sia battericida (ovvero uccide i batteri) che batteriostatica (ne impedisce la crescita) è dovuta essenzialmente all'alto contenuto di flavonoidi, in particolare la galangina per questo, quando si usa della propoli, bisogna valutare in che concentrazione questa sostanza è presenta all'interno del prodotto. Oltre all'azione antibiotica e antifungina, la propoli svolge anche una valida azione su numerosi virus influenzali e paranfluenzali, alcuni rhinovirus e sul virus responsabile dell'herpes simplex. Molto utile contro mal di gola, faringiti, laringiti e affezioni della bocca, la propoli si assume generalmente sottoforma di tintura madre, nella quantità di 20-30 gocce in poca acqua o in un cucchiaio di miele. Sempre dal mondo della api, un vero è proprio toccasana è la pappa reale, un biocatalizzatore naturale che favorisce e accelara il metabolismo cellulare. La pappa rea-
SALUTE
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CONTROINDICAZIONI
Attenzione all’uso eccessivo di antibiotici: può causare candida e disbiosi intestinale
preparati
le, prodotta dalle api nutrici, rappresenta l'unica fonte di nutrimento dell'ape regina, che grazie a questo “super alimento” vive circa 40 volte in più rispetto alle altre api. Per la sua azione tonica e ricostituente è adatta a bambini, anziani, convalescenti e sportivi ed è utile anche nei leggeri stati depressivi. In commercio è reperibile sotto svariate forme: compresse, fiale o composti che la uniscono ad altri prodotti naturali. La posologia è di un grammo per gli adulti e mezzo grammo per i bambini da prendere preferibilmente al mattino per un periodo di circa trenta giorni. L'uso ripetuto di questi prodotti due tre volte l'anno manterrà ottima la salute e ridarà il dinamismo e l'ottimismo se per disgrazia fossero stati perduti. testi a cura di Valentina Piergallini farmacista specializzata in preparazioni erboristiche e omeopatia
LE VIRTÙ DELLA ROSA CANINA La rosa canina è un prezioso alleato per sfuggire all'influenza e anche un ottimo tonico per fronteggiare stanchezza e stress. Il suo falso frutto, si chiama così la bacca che produce questo piccolo arbusto, contiene circa 50-100 volte il quantitativo di vitamina C presente in arance e limoni. Uno dei modi migliori e più piacevoli per assumerla durante l'inverno è prepararne un infuso versando un cucchiaio di bacche in una tazza d'acqua bollente e lasciare in infusione per circa 10 minuti. Ne verrà fuori una bevanda dal piacevole gusto acidulo di un bel colore rosso che, accompagnata da un cucchiaino di miele, risulta gradevole anche ai bambini.
L'uso eccessivo di antibiotici, comune nel periodo invernale, può provocare episodi di candidosi vaginale. Si tratta di un'infezione micotica a carattere recidivo, ovvero che tende a tornare anche dopo la guarigione, che colpisce circa il 75% delle donne. Tra le cause scatenati questa patologia una delle più comuni è proprio l'uso ripetuto di antibiotici che ne triplicano il rischio di comparsa anche solo dopo pochi giorni di assunzione. Questo succede perchè per sterminare i batteri, questi farmaci distruggono anche la flora protettiva che ricopre intestino e mucose, anche vaginali. Ecco perchè spesso l'assunzione di antibiotic può causare episodi di disbiosi intestinali o candida. La Candida albicans infatti è un germe normalmente presente in ognuno di noi in forma di spora, ovvero “dormiente” che, in presenza di fattori scatenati quali ad esempio gi antibiotici, un forte stress psico fisico o anche una dieta ricca di zuccheri e lieviti, diventa patogeno, provocando tutta una serie di sintomi noti alla maggior parte delle donne. Per evitare le recidive bisogna innanzitutto limitare l'uso di antibiotici ai casi di assoluta necessità, fare una dieta povera di zuccheri e lieviti e “nutrire” la nostra flora protettiva. Per questo dal primo giorno di cura antibiotica è consigliato l'utilizzo di prebiotici, ovvero di sostanze indigeribili capaci di favorire la crescita e l'attività di uno o più batteri benefici. Oltre a questi può essere utile eliminare latte bovino, formaggi, pizza e prodotti molto raffinati e, infine, assumere un estratto a base di semi di pompelmo per rinforzare il sistema immunitario.
Invito a partecipare al Corso Pratico di Formazione Corso Base e Avanzato
PROFESSIONE MAKE UP
Obiettivi: fornire rapidamente, gli elementi di base per apprendere e sperimentare tutte le basi tecniche e stilistiche che permettono di poter iniziare da subito a lavorare. Si impareranno le tecniche ma anche le piccole astuzie che vi permetteranno di effettuare un trucco professionale e sempre adatto alle diverse circostanze. Destinatari Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono imparare il mestiere, ottimizzando al massimo i tempi di apprendimento.
Lezioni
n. 12
Durata
n. 36 ore serali
Calendario
Due sere la settimana
Docente
Raffaella Tabanelli, Make up artist e Make up coach. Dal 2006 è Truccatrice ufficiale del “Capodanno RAI”. Docente Make up e Auto Maquillage. Truccatrice Profumerie COSMEA.
Il Kit pennelli (necessario per la parte pratica) verrà messo a disposizione e fornito in proprietà a ciascun allievo.
Perché partecipare: per acquisire le competenze che permettono di approcciare questa attività, in continua ricerca di personale sempre più qualificato e apprendere rapidamente e con un taglio pratico i segreti della professione. La preparazione acquisita, al termine del corso, permette di potersi proporre immediatamente come apprendista o lavorante c/o saloni nella tua città, potendo anche lavorare e guadagnare nel frattempo. PROGRAMMA - Corso BASE: n. 18 ore • La pelle: Il fard, la terra e il fondotinta: Varie tipologie di fondotinta, quando e perchè utilizzarli. Si studia la morfologia del viso e l’utilizzo del chiaro scuro per valorizzare al meglio l'immagine finale. Cosmetologia. Prodotti cremosi o in polvere: quali utilizzare, per ogni tipo di pelle o effetto desiderato. • Le correzioni: la correzione di cicatrici, macchie della pelle e couperose. Correzioni varie da applicare in base alle differenti tipologie di viso. Correzione delle borse e delle occhiaie. • L'occhio: eye-liner, mascara, ombretto, sfumature e punti luce. Il trucco veloce quotidiano, e il trucco per le occasioni: tavolozza colori, abbinamenti e glitter. • La bocca: contorno labbra, disegno, correzioni e colore, scelta del rossetto e del gloss. Come definire, volumizzare e armonizzare sulla base delle nuances utilizzate. Analizzeremo tutti i tipi di pennello, naturali e sintetici, imparandone il corretto utilizzo e manutenzione. PROGRAMMA - Corso AVANZATO: n. 18 ore • Occhi: tecniche di correzione e applicazione ciglia finte, studio e correzioni delle sopracciglia. • Labbra: tecniche di correzione contorno labbra, tecniche avanzate di correzione. • Trucco da giorno, da sera e Trucco fashion/moda: colori e tecniche da utilizzare. • Trucco sposa: organizzazione, la prova, tecniche di mantenimento, approccio con la sposa, trucchi sposa in base a personalità, abito e momento previsto per le nozze. • La comunicazione efficace: L'importanza della prima impressione, il contatto con le clienti, le tecniche per una comunicazione efficace e positiva. La cura personale e la postura, la gestualità e la capacità di mettere a proprio agio gli altri. Prove Pratiche Individuali (Base e Avanzato): • Il truccatore Makeup Art, studia il vostro viso e vi insegna le basi teorico-pratiche; • Collaborate con il truccatore; • Svolgete su voi stesse il trucco, con l'assistenza del truccatore Make up Art.
Da noi organizzato a: RAVENNA
Inizio corsi: IMMINENTE CORSI A NUMERO CHIUSO INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI Chiedere di Marco & Laura Tel: 0546/656151- 651466 Fax: 0546/653529 infocorsi@per-forma.it www.per-forma.it Via dell’industria 52/2 48014 Castel Bolognese Seguici su Facebook
SALUTE& BENESSERE
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
PROFUMERIE SABBIONI - ETHOS
MERLINO E IL DESTINO ARIETE Marte e Venere sono capricciosi, ma un buon Mercurio regala chance economiche e lavorative, purché facciate una cernita per non sprecare tempo ed energie inutilmente. In compenso i contatti a sud dell’ombelico sono della giusta caratura. Chi è in coppia dedichi il week end al partner.
Un febbraio da sogno vi aspetta nelle Profumerie Sabbioni Venite a scoprire i concorsi a premi, i buoni sconto e le nuove fragranze per il vostro San Valentino Febbraio, il mese degli innamorati certo, ma anche il mese in cui i sogni possono diventare realtà. Nelle Profumerie Sabbioni, infatti, dal 4 al 20 febbraio tutti i possessori della Ethos Card che acquisteranno un prodotto delle linee Lancome, Armani, Yves Saint Laurent, Biotherm, Ralph Lauren o Diesel per un valore minimo di 65 euro parteciperanno all’estrazione immediata di biglietti per assistere al concerto di Eros Ramazzotti. Inoltre parteciperanno all’estrazione di 2 pass validi per accedere al back stage dell’evento a Milano più due soggiorni nella città della Madonnina. Ethos Profumerie, il consorzio nazionale del quale anche le Profumerie Sabbioni fanno parte, è lo sponsor ufficiale del Noi World Wide Tour di Eros. E non è finita, perché dall’11 al 16 febbraio i possessori della Ethos Card che acquisteranno almeno una fragranza Calvin Klein parteciperanno all’estrazione immediata di un buono sconto di 100 euro, mentre per chi acquisterà un qualsiasi prodotto per almeno 30 euro ci sono in palio 5 weBox Alpitour. E se cercate idee per la festa degli innamorati avrete un motivo in più per venirci a trovare. La scelta per i vostri regali è ampia e le nuove fragranze da provare sono diverse. Per lei spiccano Signorina di Ferragamo, malizioso e romantico, un avvolgente accordo di vapore di riso, rosa e frutta unito ad un fondo ambrato e legnoso, Dolce&Gabbana The one Desire la nuova fragranza legnosa e orientale racchiusa in una confezione gioiello per valorizzare la femminilità e Innamorata Lovely Rose di Blumarine che, con le sue note delicate, romantiche e frizzanti garantirà un’emozione d’amore a chi la indosserà. Interessante novità è il femminile Marni, dal nome del marchio di moda lanciato nel 1994 che vanta oggi 50 boutique in 17 paesi e che ha
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una clientela tra le più esclusive e selezionate del mondo. Il profumo è una combinazione di spezie eteree e legni grezzi che creano un’aura sfuggevole ma unicamente memorabile. Da provare. Per il vostro lui, invece, imperdibile Armani Eau de Nuit (reinterpretazione del classico e senza tempo Armani), un profumo moderno ed elegante grazie al perfetto equilibrio tra freschezza e sensualità delle note legnose e ambrate racchiuse all’interno di un flacone dal vetro rigorosamente nero. Flacone che ricorda l’elegante smoking indossato da alcune star del cinema che porta la firma del famoso stilista italiano. Da provare anche la sfrenata passione che emana Versace Eros e lo speziato ed aromatico Declaration d'un soir, dichiarazione romantica ed inebriante dell’uomo Cartier. E se invece siete alla ricerca del make-up più trendy vi anticipiamo che la prossima primavera si tingerà di rosa e delle sfumature di petalo. Venitele a scoprire! E a tutti i clienti possessori della Ethos Card ricordiamo che dal 1° febbraio avrà inizio la nuova raccolta punti! Valentina Bartolini
TORO Questo inizio 2013 vi appesantisce gli zebedei come cinghiali sullo stomaco. Occorre tutto il vostro rigore per fronteggiare rogne e disagi per lo più non dipendenti dalla vostra volontà. Se qualcosa vi rode vedete di non azzannare i garretti di chi vi capita a tiro. Sex know out nel fine settimana. GEMELLI Sostenuti da Sole e Mercurio in trigono andate forte: chance sul lavoro, buona sintonia con i collaboratori e per chi ne facesse richiesta, anche buone possibilità di ottenere un assegno mensile dal partner separato. Persino gli ormoni avvertono con molto anticipo il calore primaverile. CANCRO Anche se in questo periodo guardate ai problemi nei rapporti, sia di lavoro che personali, con indosso occhiali a forma di sfiga, giovedì e venerdì troverete le giuste intuizioni per non azzannare alla giugulare chiunque si avvicina. Fine settimana blando, utile per il riposo e l’auto-riflessione. LEONE Se gli impegni sono troppi, non quietate chi vi circonda proponendogli gargarismi con l’attack a presa rapida, soprattutto nel lavoro, dove prevale sempre il vostro innato desiderio di primeggiare. Liti negli amori in corso, ma potrebbe anche essere piacevole fare la pace nel fine settimana. VERGINE Settimana scorrevole, senza l’entusiasmo di una gita al carnevale di Venezia, ma anche senza troppe rogne o sfighe da mettere in fila. Le chance di successo nel lavoro, ci sono ma a vantaggio di altri. Evitate melodrammi nel fine settimana, da dedicare al partner e a una seria riflessione su voi stessi. BILANCIA Sostenuti dalla Luna nel segno, riuscirete a superare le preoccupazioni dei giorni scorsi. Non dovrete foderarvi i glutei con multi strati d’acciaio per cavarvela da soli, ma sarebbe opportuno evitare scorciatoie e azzardi poco corretti. Gli ormoni in compenso si trasformano in Peter Pan. SCORPIONE C’è stanchezza nel cielo. Tra giovedì e venerdì faticherete a trovare un equilibrio tra i doveri di lavoro ed i richiami familiari. Il partner, o i figli, si sentiranno probabilmente come ciabatte in saldo perché voi non ne avrete proprio. Così chi vi ama non sarà disposto a seguirvi in camera.
DAL 1974 QUALITÀ E PROFESSIONALITÀ
SAGITTARIO Giovedì e venerdì sarà la sfera del lavoro a rifulgere per contatti, buone notizie e anche un certo vostro estro creativo, anche se il rendiconto del vostro commercialista sarà piacevole come una dermatite coccigea, il che non farà molto piacere al partner, che spera in un fine settimana di relax. CAPRICORNO I tanti impegni e le preoccupazioni familiari potrebbero tritarvi gli zebedei come fegatini di pollo. Non raccogliete le provocazioni del destino e organizzatevi. Anche se amore e sesso probabilmente vi appassionano come le istruzioni per l’uso della pentola a pressione. Idem per il lavoro. Passerà.
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ACQUARIO Con l’appoggio di Mercurio, già da giovedì otterrete grosse conferme sul lavoro. Andrà meglio anche nella sfera relazionale, ultimamente messa sottotorchio grazie a certi vostri atteggiamenti da facocere zitelle. Con Saturno che vi controlla, ritrovate persino le posizioni dell’amore. PESCI Sicuramente gli ultimi mesi, o anni, sono stati faticosi, ma ora state ritrovando tutto lo spazio per centrare gli obiettivi nel lavoro e realizzarvi. Da venerdì e per tutto il week end con l’appoggio di Marte e Venere cercate di rigenerarvi sul piano fisico ed emotivo, nel senso di fornicare.
INFORMAZIONE PROMOZIONALE
L’arte di creare un sorriso
! ! ! a s s a p i t e h Ridi c Implantologia All-on-4,
la soluzione moderna per l'edentulia totale!
Se avete un problema di edentulia totale, le protesi mobili sono una soluzione che spesso ha scarso successo, in quanto sono soluzioni dolorose, fastidiose e instabili. L’odontoiatria moderna è però in grado di offrire soluzioni per rispondere a svariate esigenze. Una di queste opzioni è l’implantologia All-on-4, cio'la possibilità di inserire 4 impianti in grado di supportare 12 denti, per ogni arcata.
Dimostrata e documentato scientificamente L’implantologia All-on-4 ha dato risultati clinici eccellenti , tanto da essere diventata la scelta preferita dal 90 % dei pazienti aventi necessita. Nella pratica clinica , l'utilizzo di questa tecnica da oltre dieci anni , ha contribuito non solo al miglioramento dell'estetica e della funzione, ma soprattutto all'abbattimento dei costi.
...come si procede
!
La visita con il dentista Se esistono le indicazioni per l’implantologia, lo specialista, effettua una TAC. I dati acquisiti con la TAC sono memorizzati in un CD e vengono visionati dal dentista, che si occupa di tutta la programmazione dell’intervento. Utilizzando un nuovo programma si riproduce fedelmente l’anatomia delle ossa mascellari e della protesi del paziente.
La costruzione della protesi Sulla base dei dati inviati dal medico,si costruisce la mascherina (che serve a guidare il dentista durante l’applicazione dell’impianto).
Il posizionamento dell’impianto A questo punto, previa anestesia locale, il dentista applica prima la "mascherina guida", poi, sulla base di questa, esegue piccoli fori sulla gengiva per inserire gli impianti. Non essendoci tagli, non saranno necessari punti di sutura. - L’intervento è molto rapido: la protesi, infatti, preventivamente fabbricata, la si può applicare subito e con estrema precisione (Carico Immediato).
“IN SOLE 2-3 SEDUTE SI HA UNA PROTESI OTTIMALE!”
INFORMAZIONI& SERVIZI
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Baloo
Baloo è un bel meticcio, maschio, nato il 12 settembre 2010. È di taglia media, di buon carattere e abituato alle persone. Cerca una nuova casa per trasferimento del proprietario.
INFOCITTÀ
RAVENNA& DINTORNI | giovedì 31 gennaio 2013
Per conoscerlo e adottarlo rivolgersi al canile di Ravenna: tel. 0544 453095.
ADOTTAMICI
Magù
QUALITÀ DELL’ARIA IQA dal 21 al 27 gennaio 2013 Stazione Rocca Brancaleone Via Caorle Zalamella Agglomerato di Ra.
Lun
Legenda IQA Buona Accettabile
Mar
Mer
Gio
Ven
Sab
Dom
Per conoscerlo e adottarlo chiamate: cell. 340 8961224
L’INIZIATIVA
Direttore responsabile: Fausto Piazza Collaborano alla redazione: Andrea Alberizia, Federica Angelini, Luca Manservisi, Guido Sani, Serena Garzanti (segreteria), Maria Cristina Giovannini (grafica)
Mediocre
Scadente
Pessima
L’IQA (Indice di qualità dell’aria) rappresenta sinteticamente lo stato complessivo dell’inquinamento atmosferico. Viene calcolato sulla base dei livelli di concentrazione degli inquinanti più critici del nostro territorio: particolato fine (PM10), biossido di azoto ed ozono. In funzione del suo valore si individuano cinque classi di qualità dell’aria. I dati giornalieri di Qualità dell’Aria relativi alla Provincia di Ravenna sono consultabili al sito: http://www.arpa.emr.it/ravenna/. L’andamento giornaliero delle concentrazioni di polveri PM10 in Emilia-Romagna è consultabile al sito: http://www.liberiamolaria.it
Collaboratori: Roberta Bezzi, Matteo Cavezzali, Francesco Della Torre, Lorenzo Donati, Nevio Galeati, Claudia Graziani, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Sabrina Lupinelli, Maria Giovanna Maioli, Fabio Magnani, Giulia Montanari, Angela Schiavina, Serena Simoni Fotografie: Paolo Genovesi, Fabrizio Zani Illustrazioni: Gianluca Costantini Redazione: tel. 0544 271068 - Fax 0544 271651 - redazione@ravennaedintorni.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Segreteria Commerciale: Veronica Rinasti, tel. 392 9784242 Pubblicità: Reclam Edizioni & Comunicazione srl Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it Stampa: Galeati Industrie Grafiche, www.galeati.it
FARMACIE APERTURA DIURNA 8.30-19.30 Dal 31 gennaio al 2 febbraio Cicognani, via Castel S. Pietro 21 - tel. 0544 212826; Moderna, via Bovini 11 - tel. 0544 218994; Al Mare, viale Mare 80 (Casalborsetti) - tel. 0544 445019; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
Dal 4 al 6 febbraio Santa Teresa, Montanari, Comunale 7, Comunale 3, Piferi,
via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; via Mattei 30 - tel. 0544 451401; via Bonifica 6 (Porto Fuori) - tel. 0544 433021; via Po 18 (Porto Corsini) - tel. 0544 446301; viale dei Navigatori 35 (Punta Marina) - tel. 0544 437448.
APERTURA NOTTURNA 22.30-8.00 E TUTTI I SABATO 8-12.30 Comunale 8,
via Fiume Abbandonato 124 - tel. 0544 402514.
APERTURA DOMENICALE 8.30-12.30 / 15.30-19.30 Comunale 5,
via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
NUOTO
Sport e diabete in sicurezza Rinnovo dei corsi, ecco l’albo delle palestre il via all’inizio di febbraio “Sport e diabete in sicurezza” è il progetto lanciato da Uisp Regionale e Feder, Federazione Diabete Emilia Romagna, dove lo slogan “Controllare il diabete con lo sport e in totale sicurezza” è la priorità da conseguire. Le persone con diabete traggono documentati vantaggi dalla pratica sportiva, purché questo avvenga in sicurezza senza il rischio di complicanze, con uno stimolo a condurre corretti stili di vita, ad avere una maggiore conoscenza del proprio corpo, a controllare l’emotività e la paura, a ricercare momenti di aggregazione e divertimento insieme alle persone che non hanno questa malattia. Uisp e Feder provano a dare risposte concrete ai diabetici, realizzando un albo regionale di palestre e piscine dove le persone con diabete possono trovare personale debitamente formato e sconti sulle iscrizioni ai corsi. Le strutture convenzionate garantiscono che almeno l’ 80% dei loro tecnici è stato formato sulle tematiche inerenti al diabete e attività motoria, grazie ai corsi realizzati in collaborazione fra Uisp e il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Oltre alla sicurezza, gli associati Feder potranno usufruire anche di un offerta conveniente grazie ad uno sconto del 20% sui corsi di cardio-fitness e nuoto. Non si tratterà di corsi riservati ai soli diabetici, ma ci sarà la possibilità di partecipare alle normali attività in piscina e palestra seguiti però da tecnici competenti. Nel territorio Ravennate i centri convenzionati sono i corsi di nuoto organizzati da Uisp Ravenna e le attività di Cardio Fitness presso la palestra FBI Team di Cervia.
Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1172 del 17 dicembre 2001 Editore: Edizioni & Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48100 Ravenna - Tel. 0544 408312 - info@reclam.ra.it
Domenica 3 febbraio Santa Teresa, via De Gasperi 71 - tel. 0544 33054; Montanari, via Mattei 30 - tel. 0544 451401; Comunale 5, via delle Nazioni 77 (Marina di Ravenna) - tel. 0544 530507.
Magù è un bellissimo micetto dal pelo tutto bianco. Ha circa sei mesi, e tanta, tanta voglia di giocare con qualsiasi cosa gli capiti a portata di zampa!
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Sono aperte le iscrizioni per il terzo turno dei corsi di nuoto organizzati dalla Uisp Ravenna, che inizieranno dai primi di febbraio. I rinnovi per chi sta già frequentando possono essere effettuati presso gli uffici della Uisp oppure, dal 28 gennaio al 5 febbraio dalle 16.30 alle 18.30, sabato e domenica esclusi, presso la piscina Comunale. Chi intende iscriversi per la prima volta deve necessariamente passare dalla sede Uisp. Ricordiamo che i corsi in piscina della Uisp non sono solo corsi di nuoto, ma anche corsi di acquagym, acquaticità per i bimbi da 0 a 5 anni e ginnastica in acqua per la terza età.
PULIZIA
E GIARDINAGGIO
Condomini Uffici privati e pubblici Lucidatura pavimenti (CRISTALLIZZAZIONI)
Sgrassature e pulizie di fondo
Manutenzione giardini privati e pubblici Potature di alto fusto con macchinari specifici
334 3218031
•PRONTO INTERVENTO •INTERVENTI D’EMERGENZA •PREVENTIVI GRATUITI Lido Adriano - via T. Zancanaro, 74 - tel./fax 0544 493950
A cura del Comitato UISP di Ravenna via G. Rasponi, 5 - RA tel. 0544.219724 - fax 0544.219725 E-mail: ravenna@uisp.it - www.uisp-ra.it calcio uisp SABATO 2 FEBBRAIO TORNA IL CAMPIONATO Sabato 2 febbraio ricomincia la stagione del calcio amatoriale, dopo la lunga sosta natalizia. Le 19 squadre iscritte, suddivise nei gironi Seniores e Amatori, riprenderanno l’attività affrontando il girone di ritorno del campionato organizzato dalla Lega Calcio Uisp Ravenna. Al momento sono in vetta alle rispettive classifiche l’ ASD Punta Marina Terme per i Seniores e ASD Bar Pontino nel girone Amatori, ma, soprattutto nel girone Seniores, molte squadre sono racchiuse in pochi punti per cui tutto può ancora accadere. Oltre al campionato, le nostre società sono impegnate in una intensa attività regionale che comprende la Coppa Romagna, che vede partecipare 8 delle nostre squadre, e i campionati di Eccellenza e Coppa Amatori, che ne impegnano altre 3. Sono inoltre iscritte alla Uisp Ravenna otto squadre che disputano il campionato riservato agli over 35 organizzato dalla Uisp Forlì Cesena per tutto il territorio romagnolo. Complessivamente il movimento del calcio targato Uisp Ravenna coinvolge circa un migliaio di persone, alle quali non ci resta altro che augurare un buon proseguimento di attività.
PODIS VENERDÌ 8 FEBBRAIO LE PREMIAZIONI AD ALFONSINE
M O
Le premiazioni dell’annata podistica 2012, fra le quali il 20° Ravenna Cross Uisp 2012 e il 14° campionato di Corsa su Strada, sono in programma per venerdì 8 febbraio presso l’auditorium della scuola media di via Murri ad Alfonsine alle ore 20.30.
SETTIMANALE inserto di Ravenna&Dintorni giovedì 31 gennaio 2013
INVITO
Giovedì 31 gennaio alle ore 17,30
nella sede di Edilpiù in via del Piratello 5/2 a Lugo si terrà la presentazione del volume “Cronache e racconti di architettura” di Paolo Bolzani Interverranno: Paolo Bolzani, architetto, autore dell’opera Gabriele Montanari, architetto, responsabile dell’ufficio Centri storici, Beni culturali, Progetti speciali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Emilio Rambelli, architetto, Novostudio, Ravenna
Signora 53enne straniera, seria, da tanti anni in Italia, offresi per assistenza anziani, tanta esperienza ospedaliera e in cucina, disponibilità 24 ore su 24. Impiegati No perditempo. Tel. 347 Cantine, garage, soffitte 2976239 e anche appartamenti sgombero + piccoli trasporti. Massima serietà Tel. 347 8336960 *
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Al termine della presentazione Edilpiù avrà il piacere di offrire un aperitivo agli ospiti dell’evento
Francesca Leonzi
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