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Gibilterra, tra sole, mare e… una vita un po’ slow

GIBILTERRA

TRA SOLE, MARE E UNA VITA UN PO’ SLOW

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A cura di TEOBALDO FORTUNATO

Siamo andati a Gibilterra, nell’estremo lembo d’Europa, sulla costa meridionale della Spagna, laddove secondo la cultura classica era una delle colonne d’Ercole, in qualche modo quel finis terrae che segnava il confine tra il mondo noto e l’inquietante ignoto. Gibilterra è situata all’estremità orientale dello Stretto che porta il suo nome e collega il Mar Mediterraneo all’Oceano Atlantico. Il suo nome deriva dalla corruzione del nome arabo Jabal Tariq (ovvero il monte di Tariq), in onore di Tariq Ibn Ziyad, il condottiero di origini berbere che nel 711 d. C. conquistò la Spagna. Si tratta di un posto davvero speciale: una striscia di terra in cui domina la tradizione britannica ma pochi chilometri dalle coste del Marocco. Stavolta la nostra “guida” è una giovane donna, raffinata e colta, Daphne Palmitessa. Classe 1980, Daphne è blogger, content creator, comunicatrice. Umbra di origine, toscana di adozione, oggi vive a Gibilterra con la famiglia. Ama viaggiare e raccontare le sue esperienze, fotografare e scrivere. Mamma di Niccolò e Anna, le piace condividere le bellezze della vita e i sapori intensi. Mare, tramonti, cieli stellati sono una costante nel suo pro-

filo Instagram (@daphnepalmitessa). Come ci ha raccontato, «Per chi organizza un bel viaggio in Andalusia, tra le bellezze delle città moresche ricche di arte, storia, musica e cibo eccezionale, consiglio una tappa a Gibilterra. La famosa penisola, che nei tempi antichi rappresentava la fine del mondo, è situata proprio nella parte finale della Spagna, a due passi dal Marocco. La sua particolarità è che si tratta di un possedimento inglese in territorio spagnolo: qui si paga in sterline, troverete le famose cabine rosse sparse lungo le vie e la lingua ufficiale è appunto l’inglese, il tutto mescolato al caldo clima andaluso e ovviamente ad alcune usanze iberiche». Le abbiamo chiesto cosa fare a Gibilterra. «Per i consigli più turistici potete “googlare” … io vi do qualche dritta da persona che ci vive! Prima di tutto, vi consiglio di muovervi verso Catalan Bay che è una meravigliosa caletta dal mare cobalto e una serie di casette tutte colorate, una piccola chiesa e barche ormeggiate. Qui trovate due ristoranti con terrazza sul mare con menu spagnolo e pesce a volontà, entrambi ottimi. Vi consiglio poi di salire alla Rocca, dove ci sono le famose scimmie di Gibilterra che vivono libere: si dice che finché ci saranno le scimmie “Gib” resterà inglese! E forse è proprio per questo che vengono osservate e accudite con grande rigore, con tanto di guardiano delle scimmie! Evitate i pulmini per turisti: imboccate Europa Road e poi salite a piedi verso la Riserva. Così potrete davvero godervi il panorama, fermarvi al ponte tibetano, arrivare fino alle grotte di Saint Michael scavate nella roccia, molto particolari e ricche di stalattiti. All’interno di queste cave, potrete leggere alcuni pannelli sulla storia di Gibilterra e osservare una sorta di spettacolo immersivo con luci proiettate alle pareti e musica in sottofondo: dura una ventina di minuti e potrete godervelo comodamente seduti in una sorta di anfiteatro allestito con poltroncine. Proprio adiacente alle cave c’è un ristorante in stile “cottage”: qui nel fine settimana poter mangiare il tipico roast beef inglese con patate… e la vista è mozzafiato. Certo, una passeggiata in centro nella Main Street va fatta: magari se potete provate un po’ a salire sulla destra dove si sviluppa la parte araba, meno turistica ma decisamente autentica per capire le varie anime di Gibilterra. Per cena, vi consiglio poi un ristorante fuori dalle zone affollate del centro o dell’Ocean Village fatto di grattacieli e casinò: il Jumper’s Wheel in 20 Rosia Road. Lo stile è molto semplice ma il pesce è davvero fresco e arricchito con piatti di verdure. Pesce del giorno al forno, polipo alla catalana, alici e chi più ne ha più ne metta. Nella bella stagione i tavolini all’aperto vi faranno godere il clima sempre mite di Gibilterra. Se potete, al calar del sole muovetevi verso Europa Point, famosa per il Faro: qui la vista è stupenda, il cielo si tinge di mille colori e il mare si incresca al soffiar del vento (vi consiglio sempre la giacca a vento, anche nei mesi più caldi perché è un punto particolarmente esposto!) Accanto al faro c’è una casina ricca di piante e gatti stesi al sole: vi sembrerà quasi di essere in Cornovaglia!». Un’altra avventura da non perdere assolutamente è una visita alla riserva naturale di Upper Rock, soprattutto adesso che è possibile ascendere sul nuovissimo Skywalk di Gibilterra! Progettato dallo studio di architetti Arc Designs su precise indicazioni del governo cittadino, il progetto rientra nella valorizzazione dell’area con precipui scopi turistici. È stato ideato anche un ponte sospeso e la vicina piattaforma aerea utilizzata nel corso della Seconda Guerra Mondiale è stata riconvertita. Per accedere ad una passerella di vetro (larga 2,5 mt) due sono le possibilità o il percorso mediante le scale o l’ascensore da cui si gode la vista a 340 mt di altezza. L’ultima tappa prima di ripartire? Il Mediterranean Steps, un percorso che prende il via accanto al monumento delle Colonne d’Ercole, attraversando la Riserva Naturale di Gibilterra e attraverso 300 gradini si giunge all’estremità meridionale dalla cresta della Roccia. Lungo il sentiero si incontrano molti punti da cui godere un panorama unico e mozzafiato in cui la vista spazia verso il Marocco e lo stretto che tanto aveva affascinato per secoli i viaggiatori in cerca di fortuna oltre il blu profondo dell’Oceano Atlantico.

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