Il saluzzese maggio 2016

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Salu aluzzese MAGGIO 2016

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■ Pag. 7 A spasso con l’autore: Alberto Gedda si racconta

EDITORIALE

Un free-press a Saluzzo Un prodotto innovativo, che dà valore alla carta stampata ponendosi in contro-tendenza rispetto ai giornali tradizionali: le notizie possono essere fruite da tutti i lettori senza che debbano necessariamente essere “acquistate”. È “il Saluzzese”, nuovo freepress edito da “la Pancalera”, che da maggio arriva gratuitamente ogni mese nelle case dei cittadini di Saluzzo. La consegna puntuale nelle buche delle lettere permette di ricevere facilmente le informazioni giornalistiche e di poterle leggere comodamente nel formato tabloid. I contenuti saranno accuratamente selezionati e verrà dato spazio soprattutto alle notizie di ampio respiro e di pubblica utilità per i lettori. Interverranno Enti importanti per presentare novità anche nel settore fiscale o previdenziale. Parleranno le Aziende del territorio, eccellenza della Provincia Granda. Verranno annunciate le più importanti manifestazioni di zona, che valorizzano il tessuto commerciale locale. Ovviamente nel Saluzzese ci saranno le inserzioni pubblicitarie, come noto importante sostegno per le testate giornalistiche ed essenziale fonte di finanziamento per quelle free-press, come la nostra. Ci auguriamo quindi di poter stimolare la vostra curiosità e voglia di conoscere, proponendo sempre argomenti nuovi ed attuali. Senza dimenticare che i nostri servizi si possono consultare anche on-line: ilsaluzzese.it, oltre a proporre in digitale il giornale che ricevete in buca, pubblica quotidianamente aggiornamenti e news, parlando anche di cronaca. Quindi... buona lettura a tutti! Irene Canova

MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA, EVENTI

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■ Pag. 10 Nasce il Polo del Legno di Saluzzo e delle valli del Monviso

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Saluzze redazione@ilsaluzzese.it

■ Pag. 12 Asl CN 1: riflessioni sul progetto assistenza migranti

INPS: LA BUSTA ARANCIONE arriverà a 150mila cittadini Invocata, maledetta o benedetta l’operazione “busta arancione“ INPS è ormai partita. 150mila cittadini riceveranno a casa nella propria cassetta postale, informazioni di un futuro previdenziale prossimo o lontano. Gli invii coprono tutto il territorio nazionale. Entro la prossima estate circa 7 milioni di assicurati riceveranno la tanto discussa busta arancione. In questo modo anche chi non ha il Pin Inps potrà conoscere l’esatta consistenza della propria posizione contributiva con l’INPS, il proprio destino pensionistico, con il quando e il quanto

dell’assegno in costruzione. Un’operazione questa di cui oramai si parla da almeno dieci anni, che non ha mai visto la luce, eternamente sul punto di essere avviata, ma sempre opportunamente “scivolata” nel tempo, per via di quei timori politici che avrebbero generato discussioni e perplessità. Si tratta

COMUNI PER LO SPORT, ROSSANA È PRONTA AD APRIRE LE COMPETIZIONI

Tiro alla fune - 2014 La quinta edizione di Comuni per lo Sport sarà inaugurata a Rossana sabato 14 maggio: dopo tre settimane di intense sfide, suddivise sui diversi campi dei paesi partecipanti, il vincitore sarà incoronato sabato 4 giugno. Chi salirà sul podio? Lo scorso anno era stato Villafalletto ad aver fatto man bassa degli ori disponibili: bisserà il successo ottenuto? O sarà Verzuolo, già vincitore di due edizioni, o ancora Dronero sempre nelle prime posizioni, ad arrivare in vetta alla classifica? O ancora meglio, un Comune non ancora arrivato al podio nelle precedenti edizioni? Il calendario delle sfide a pag. 17

di una simulazione che è potuta partire grazie all’insistenza dell’attuale Presidente dell’INPS, Tito Boeri. Non c’è un identikit preciso del destinatario. L’unico criterio è la mancata richiesta per ottenere il PIN che consente di poter entrare all’interno del servizio on line dell’INPS.

GIRO: Tappa 19, Notte Rosa Tappa 20, l’arrivo a Sant’Anna di Vinadio sabato 28 maggio Tappa cuneese del Giro d’Italia, la numero 20, Guillestre - Sant’Anna di Vinadio sabato 28 maggio. Un tappone alpino di soli 134 km con 4100 m di dislivello, 4 salite intervallate da 3 discese senza tratti di pianura. Si scalano il Col de Vars (19 km), il Col de la Bonette (22 km), il Colle della Lombarda (20 km) e i 2.3 km che portano al Santuario di Sant’Anna. Per l’arrivo a Pinerolo della tappa precedente, il Comune di Saluzzo, con la Fondazione Bertoni e l’Associazione commercianti, organizza la Notte Rosa il 26 maggio. Saluzzo sarà di rosa vestita, una città in festa a partire dalle ore 19 e fino alle 24.

OCCIT’AMO, i Jethro Tull attesi a luglio Sarà al Forte di Vinadio mercoledì 20 luglio con “The best of Jethro Tull”, l’evento caratterizzante il festival Occit’Amo. I Jethro Tull sono uno dei gruppi più longevi della storia del rock, essendo stato fondato nel 1967 dallo scozzese Ian Anderson. La loro musica è contraddistinta dalla presenza dominante del flauto traverso, suonato dal virtuoso leader, e nel corso degli anni ha sperimentato vari generi e stili, dal classico al folk rock, dal progressive, al jazz rock, al folk prodotto con strumentazioni acustiche. La band ha venduto più di 60 milioni di album in tutto il mondo e rappresenta un modo di fare musica strettamente legato alla cultura ed alla tradizione popolare, riproposta in chiave moderna con una potenzialità aggregativa immensa.

Jethro Tull

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Confagricoltura di Cuneo

Tempo di dichiarazione dei redditi, pronti con il modello 730? In vista della scadenza per la denuncia dei redditi 2015 la Confagricoltura di Cuneo ricorda alcuni importanti elementi che possono essere di interesse dei contribuenti: detrazioni estese a tutte le spese relative all’istruzione primaria e secondaria dei figli a carico e conferma dei bonus derivanti dalle ristrutturazioni edili (50% della spesa), e da interventi finalizzati al risparmio energetico (65% della spesa). I Caf sono comunque a disposizione per verificare se le spese per futuri interventi di manutenzione delle abitazioni rientrano tra le categorie agevolate. Per la dichiarazione precompilata, i Caf di Confagricoltura Cuneo saranno a disposizione per acquisire i dati al fine di effettuare i dovuti controlli per fruire di tutte le agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente.



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In questo numero...

Il MAGGIO MUSICALE si apre con un concerto spirituale all’Abbazia di Staffarda

Office Automation: LINEADUE un’azienda protagonista del mercato

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■ Pag. 13

OCCIT’AMO, atto secondo: musica popolare e gioielli architettonici

SALUMI BRIZIO: passione per la tradizione, dna di famiglia

■ Pag. 5

■ Pag. 14

Belle e numerose le iniziative proposte dalla FONDAZIONE BERTONI

Notte di festa il 26 maggio: arriva il GIRO D’ITALIA e la città si tinge di rosa

■ Pag. 6

■ Pag. 19

IL PARCO DEL MONVISO: una perla da riscoprire fra attività e musei il

POSTE ITALIANE è il nuovo ID Provider: POSTE ID gratuito

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supplemento de “la Pancalera” Anno XI, n. 05 maggio 2016 Registrazione Tribunale di Asti n. 3/06 del 21/07/2006

EDITORE La Pancalera via Murina 38 Carmagnola (TO) DIRETTORE RESPONSABILE Irene Canova ROC n. 14564

STAMPA Industrie Tipografiche Sarnub - Cavaglià (BI) REDAZIONE via Murina 38 Carmagnola (TO) Tel. 011/9710470 Fax 011/9710470 www.ilsaluzzese.it redazione@ilsaluzzese.it

PUBBLICITÀ Valter Gaboardi Tel. 011.9710470 Cell. 329.8619328 E-mail pubblicare@ilsaluzzese.it

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SALUZZO Tel. 0175.42113

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SALUZZO - Via Circonvallazione 25 - Tel. 0175-43227

CEVA - Reg. S. Bernardino - Tel. 0174-701040 FOSSANO - Via Nicola Sasso 2 - Tel. 0172-61979


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Il MAGGIO MUSICALE si apre con un concerto spirituale all’Abbazia di Staffarda SALUZZO Corso IV Novembre, 2 - Tel. 0175.249732 Corso Italia, 18 - Tel. 0175.248469 (NUOVA SEDE) BARGE Viale Mazzini, 57 - Tel. 0175.343993 SANFRONT Via Valle Po, 48/a - Tel. 0175.948809

La 21esima edizione della rassegna musicale di primavera si tiene dal 14 maggio al 1 giugno 2016. Uno dei momenti più importanti per l’Accademia Filarmonica di Saluzzo.

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Presentando la XXI edizione del Maggio Musicale a Saluzzo (dal 14 maggio al 1 giugno 2016), L'Accademia Filarmonica trova doveroso ringraziare coloro che in questi anni si sono adoperati affinché il territorio saluzzese, nonostante le difficoltà sempre più grandi che il mondo della cultura e della musica in particolare vive, potesse godere di questo importante appuntamento con la bellezza, strumento di crescita umana e spirituale che percorrendo i confini dello spazio e del tempo sempre invita al risveglio creativo cui ogni uomo è chiamato. Questa nuova edizione, con la direzione artistica di Ivano Scavino, vede l’Accademia Filarmonica di Saluzzo approfondire il tema della musica nel periodo gotico-rinascimentale muovendo dalle esperienze maturate con la Schola Gregoriana, nata dalla collaborazione tra l’Accademia e l’Abbazia di Staffarda nel 2010, con l’intento di affrontare percorsi nuovi, sempre più ricchi di spunti concreti di azione e di riflessione, attraverso l’avvicinamento e la ricontestualizzazione di una delle più antiche e pure forme musicali della storia occidentale. E sarà proprio l’Abbazia di Staffarda ad iniziare il percorso proposto per questa 21esima edizione, che trae ispirazione dal libro pubblicato lo scorso novembre a firma dell’Arch. Silvia Beltramo e dal titolo “Il marchesato di Saluzzo tra

Schola Gregoriana Gotico e Rinascimento” offrendo occasione di riflettere sul ricchissimo patrimonio storico-culturale del territorio saluzzese. Il Maggio Musicale rappresenta, con l’Autunno Musicale, uno dei momenti più importanti all’interno del percorso organizzativo annuale dell’Accademia Filarmonica di Saluzzo ed è divenuto ormai simbolo stesso dell’attività musicale cittadina. L'ingresso ai concerti è libero. Programma della rassegna Sabato 14 maggio all'Abbazia di Staffarda alle ore 17 concerto spirituale “Ave Maris Stella” con musiche di J.Titelouze, J. Van Eyck, Laudario di Cortona, Livre Vermeil de Monserrat e canto gregoriano. Letture di Dante Alighieri e Guillaume de Machaut. Giuseppe Colonna all'organo, Ubaldo Rosso al flauto, Anne-Gaëlle Cuif a voce e arpa gotica. Direzione musicale, Ivano Scavino. Alle ore 16, per chi fosse interessato, visita guidata all'Abbazia di Staffarda. Prenotazione obbligatoria allo 0175.273215, costo di ingresso al percorso museale comprensivo di visita guidata euro 7. Venerdi 20 maggio all'Antico Refettorio San Giovanni di Saluzzo alle ore 17,30, conferenza-concerto “La cultura e l’arte del Quattrocento a Saluzzo”. Presentazione del volume di Silvia Beltramo “Il marchesato di Saluzzo tra Gotico e Rinascimento. Architettura città e committenza”, Viella 2015. Dialogo tra Marco Piccat, pro-

fessore emerito della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste e Guido Gentile, già Sovrintendente archivistico, con Silvia Beltramo autrice del volume. Commento musicale a cura di Giuseppe Accardi. Sabato 21 maggio all'Antico Refettorio San Giovanni di Saluzzo alle ore 21 concerto “La chanson française au XVIe siècle” con l'Ensemble “Le Tourdion”: Sonia Bastian-Sobczak, soprano - Henri Dété, ténore. Johanne Maitre, Alain Sobczak, ance rinascimentali e flauti a becco, Laurine Righyni e Dominique Sobczak, viole da gamba, Jean-Sébastien Kuhnel, liuto. Direzione Musicale, Alain Sobczak. In programma musiche di Thoinot Arbeau, Adrien Le Roy, Guillaume Costeley, Nicolle des Delliers de Hesdin, Pierre Passereau. Venerdì 27 maggio alla Scuola APM di Saluzzo alle ore 16,30 conferenza “Teologia della Luce nella musica e cultura della tradizione Occidentale” a cura di Giuseppe Accardi e Francesco Zimei. Alla Sacrestia di S. Ignazio di Saluzzo alle ore 18,30, invece, concerto “Dalla spinetta al clavicembalo” con il contro-tenore Nicolas Kuntzelmann e Georges, spinetta

e clavicembalo: spinetta fiamminga Ruckers, 1604 (Collezione Accardi) clavicembalo veneziano Floriani fine XVI sec. (Collezione Accardi). Mercoledì 1 giugno all'Antico Refettorio San Giovanni di Saluzzo alle ore 21 concerto “Le Chevalier Errant”: l'immaginario Cavalleresco nella musica francese e italiana tra Trecento e Quattrocento. A cura dell'Ensemble “Le Reverdie”. Claudia Caffagni: voce, liuto, Livia Caffagni, voce, flauto, flauto doppio, viella Elisabetta de Mircovich: voce, viella, Sara Mancuso: arpa, organetto portativo, Matteo Zenatti: voce, voce recitante. Il mondo incantato della cavalleria e gli ideali dell'Amor Cortese sono inesauribile fonte di ispirazione per due secoli di letteratura, musica e arti figurative e costituisce il nucleo estetico del cosiddetto Gotico Internazionale, irradiatosi attraverso l'incredibile fioritura artistica e la circolazione di opere che, tra i secoli XIV e XV, si verifica nelle maggiori corti europee.

Anna Gaelle


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OCCIT'AMO, ATTO SECONDO

musica popolare e gioielli architettonici

“Occit’Amo. Festival delle Terre del Monviso e delle Valli occitane” ha l’ambizioso obiettivo di ricreare la magica atmosfera del connubio tra la musica popolare, etnica e tradizionale ed il fascino di tesori d’arte disseminati in chiese e cappelle, palcoscenici inusuali sulle montagne delle Valli Po, Infernotto, Varaita, Maira, Grana, Stura e Saluzzo, ex capitale del Marchesato. Un legame intrecciato in una storia plurisecolare, che ha avvicinato la pianura alle comunità delle valli. Un festival che riscopre le tradizioni popolari e la cultura occitana e che guarda anche, oltre al Monviso e le Alpi, verso il sud della Francia, i Paesi Baschi, la Catalogna e l’Irlanda. ■ Lou Dalfin in concerto Sono stati coinvolti i territori in un’operazione organizzativa e di condivisione di dimensioni vastissime per affermare, attraverso la cultura e la musica, l’identità e la tradizione della nostra storia. La musica popolare, i balli tradizionali e la letteratura popolare hanno profonde radici in tutte le regioni italiane e in tutti i paesi del mondo: queste culture possono convivere e arricchirsi reciprocamente: le radici, se condivise, aiutano la propria identità ad aprirsi al mondo. L’edizione 2016 di Occit’amo si spinge ben oltre ciò che è stato realizzato durante la sua edizione “zero”, nell’estate dello scorso anno. Da una rassegna di eventi dislocati nella pianura e nelle valli che metteva a sistema iniziative in parte già esistenti si passa ad una kermesse modellata su una filosofia ben definita, coordinata da un’unica regia artistica e organizzativa che, da luglio fino al 28 agosto, con cadenza settimanale, propone 18 appuntamenti in ogni fine settimana attraversando ogni valle e la pianura. Protagoniste saranno la musica e la cultura occitana, declinate in molteplici forme d’arte che vanno dalla danza, alla rappresentazione teatrale, canora e corale, fino al cinema e saranno legate tra loro da un vincolo strettissimo col patrimonio artistico locale. Saranno infatti le chiese, le cappelle, i conventi – siti storici e architettonici di pregio che al loro interno conservano preziose testimonianze di quella che un tempo fu la patria delle lingua d’oc – ad ospitare alcuni dei concerti. Per ogni fine settimane è previsto un concerto più sofisticato e dedicato in particolare ai cultori dei singoli strumenti in uno dei siti storici già menzionati, e un evento di “piazza”

per un pubblico di grandi numeri, più popolare e di divertimento, affiancati da momenti all’insegna dell’enograstronomia locale per la degustazione dei prodotti dell’Atlante dei Sapori curato dall’Università del Gusto di Pollenzo e dalle birre artigianali di C’è Fermento, patrimonio locale. Il Festival Occit’Amo prende il via da Saluzzo, comune capofila del progetto, con tre serate di musica all’interno di C’è Fermento: il concerto di apertura è quello di venerdì 1 luglio con Daniele Ronda, cantautore molto apprezzato dal pubblico, che aprirà la strada alle travolgenti danze del Sud eseguite sabato 2 luglio da La Paranza del Geco, a rafforzare un gemellaggio agli antipodi con le terre della taranta e della pizzica. Domenica 3 luglio sarà invece la Grande Orchestra Occitana a movimentare il cortile della ex Caserma Mario Musso per concludere la intensa tre giorni inaugurale. Il 15 luglio a Vignolo presso la Chiesa di Santa Croce si esibirà il Trio Suite con alcuni dei principali musicisti della scena bretone, mentre Palazzo Drago di Verzuolo sarà il palcoscenico sabato 16 luglio per il fisarmonicista e compositore Gianni Coscia, considerato uno dei grandi “specialisti” dello strumento in ambito europeo. E poi il grande evento al Forte di Vinadio mercoledì 20 luglio con “The best of Jethro Tull”, l’evento caratterizzante Occit’Amo da un punto di vista dell’impatto mediatico. I Jethro Tull sono uno dei gruppi più longevi della storia del rock, essendo stato fondato nel 1967 dallo scozzese Ian Anderson. La loro musica è contraddistinta dalla presenza dominante del flauto traverso, suonato dal virtuoso leader, e nel corso degli anni ha sperimentato vari generi e stili, dal classico al folk rock, dal progressive, al jazz rock, al folk prodotto con strumentazioni acustiche. La band ha venduto più di 60 milioni di album in tutto il mondo e rappresenta un modo di fare musica strettamente legato alla cultura ed alla tradizione popolare, riproposta in chiave moderna con una potenzialità aggregativa immensa. Quello dei Jethro Tull è l’unico concerto a pagamento di Occit’amo, con prevendite su www.ticketone.it e (25

euro)Si prosegue a Montoso sabato 23 luglio con “I suonatori della Val Chisone”, da sempre fucina di grandi talenti, e venerdì 29 luglio con il concerto de Las Sasons de la Danca, musiche tradizionali occitane e danze tipiche delle valle cuneesi. Sabato 30 luglio, nel cortile d’onore del Castello di Lagnasco, il genio visionario del dub italiano, Madaski, incontra la musica tradizionale di Sergio Berardo (Lou Dalfin) per una serata da non perdere. I giovanissimi Pikatass animeranno invece il paese di Scarnafigi domenica 31 luglio. Il 5 agosto a Revello sul sagrato della Collegiata arriva Lo Cor de la Plana, coro francese di Marsiglia, e il giorno successivo Paesana ospiterà la musica tradizionale di Lilium Lyra e Savignoni Trio & Lo Papet. La rassegna continua domenica 14 agosto a Castelmagno con la musica dipinta presso la Cappella Allamandi, con Vincenzo Zitello e la sua arpa celtica. Tradizione rispettata il giorno di Ferragosto, con il concerto dei Lou Dalfin sul sagrato del Santuario di San Magno. Ancora due week end di musica con le cornamuse alpine Alpihorne presso la cappella Santa Maria Marinesio di Stroppo il 19 agosto, e l’area polivalente di Acceglio che domenica 20 agosto ospita i Folkstone, bergamaschi alfieri del medieval rock. Infine la frazione Rore di Sampeyre venerdì 26 agosto con il polistrumentista siberiano Nadishana, il flauto fujara e i corni delle Alpi, e Sampeyre sabato 27 con gli scozzesi Breabach, cornice di pregio de Lou Chanto Viol.

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Fondazione Amleto Bertoni

MESE DI MAGGIO

BELLE E NUMEROSE LE INIZIATIVE PROPOSTE dalla FONDAZIONE BERTONI Un mese ricco di iniziative quello di maggio, alcune organizzate interamente dalla Fondazione Bertoni, ente strumentale del Comune di Saluzzo, altre in collaborazione. Dopo la chiusura di Saluzzo Arte il 1° maggio, che ha visto decretare anche il vincitore del XXXVIII Premio Matteo Olivero, si parte immediatamente con il weekend successivo con ben due eventi. MEAT PARADE. La Fassona si mette in mostra: sabato 7 e domenica 8 maggio 2016 Il Comune di Saluzzo e l’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte in collaborazione con A.N.A.Bo.Ra.PI. (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Piemontese), A.RE.MA. Associazione Regionale Margari, e la Fondazione Amleto Bertoni di Saluzzo, presentano MEAT PARADE, sabato 7 e domenica 8 maggio presso i cortili della Fondazione Bertoni in Piazza Montebello, 1 MEAT PARADE, due giorni volti a promuovere l’incontro tra gli allevatori della Razza Bovina Piemontese ed i consumatori, attraverso incontri, convegni e principalmente attraverso gli stand gastronomici che proporranno le loro pregiate carni in abbinamento ai prodotti della terra. Presenti COALVI, LA GRANDA e LA FASSONERIA Ecco alcune delle proposte: COALVI: antipasti a base di carne di bovino e primi piatti con il ripieno di carne LA GRANDA: Spezzatino e trippe LA FASSONERIA: carne cruda Ogni stand gastronomico somministrerà bevande e dolci, a completare i gustosi menù.

IL PROGRAMMA COMPLETO Sabato 7 Maggio Ore 10.00 Inaugurazione della manifestazione Ore 10.15 Apertura area zootecnica con la presentazione dei bovini di razza Piemontese con le varie categorie di animali (vacca, vitello/a, manza, toro, bue, manzo) Ore 10.15 Convegno, dibattito organizzato con la collaborazione dell’ Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sul tema delle razze bovine autoctone e sul consumo consapevole della carne di qualità (Salone degli Specchi) Ore 12.30 Apertura non stop fino alle ore 24,00 degli stand gastronomici specializzati nella somministrazione dei principali piatti-prodotti a base di carne della pregiata razza bovina Piemontese (Fassona) a cura di: COALVI, FASSONERIA , LA GRANDA Ore 17.30 “Rudunà”: sfilata dei bovini in città organizzata dall’Associazione Regionale Margari (A.RE.MA.) Ore 21.30 Spettacolo musicale con la partecipazione del DJ Amos Ore 24,00 Chiusura della manifestazione. Domenica 8 Maggio Ore 10.00 Apertura manifestazione Ore 10.15 Dimostrazioni di caseificazione formaggio Nostrale d’Alpe ed esposizione dei prodotti lattierocaseari: a cura dei “marghè” Ore 10.15 Apertura area zootecnica Ore 12.00 Apertura non stop fino alle ore 23,00 degli stand gastronomici Ore 15.00 Intrattenimento musicale con l’affermato fisarmonicista Maurizio con gli “element da piola”

e a seguire il duo Maurizio Rosso & Giuliano Bernardi Ore 16,30 “Rudunà” Ore 23,30 Chiusura della manifestazione MERCANTICO, nel centro cittadino: 8 maggio 2016 Domenica 8 maggio torna il MercAntico per le vie del centro cittadino. Dopo la prima edizione del 28 marzo svoltasi in Piazza Garibaldi, gli espositori tornato in Corso Italia, Via Silvio Pellico, sotto Ala di Ferro di Piazza Cavour, Rialzo di Piazza Garibaldi e Via Ludovico. Un circuito pensato e ideato per poter assaporare una passeggiata nel basso centro cittadino e per poter dare la possibilità agli espositori di avere sistemazioni fuori e sotto i portici. Dalle 8.30 alle 19, infatti, circa

150 espositori di piccolo antiquariato, artigianato, dell’hobbistica e dell’usato, affollano e animano in ogni edizione le vie del centro. Un appuntamento sempre atteso e partecipato che propone pezzi interessanti e da collezione, alternati a curiosità per tutti i gusti: dalla bigiotteria vintage anni ’60, ai mobili antichi restaurati, da introvabili dischi in vinile a pezzi di modernariato dall’indubbio valore, arrivando a vecchie stampe, libri, cartoline e ceramiche. Le prossime edizioni saranno: domenica 12 giugno, domenica 9 ottobre e domenica 13 novembre 2016. SVUOTA LA CANTINA: 29 maggio 2016 Domenica 29 maggio, dopo il grande successo della prima

edizione del 2015, torna SVUOTA LA CANTINA, evento a marchio Fondazione Bertoni con il Comune di Saluzzo. Un piccolo mercatino, nato lo scorso anno, sulla scia della buona riuscita del MercAntico nel centro cittadino, ed in seguito a numerose richieste. Approda, all’Alto Centro Storico, una nuova proposta che saprà nuovamente coniugare momenti di divertimento e non solo. Chi può partecipare? Possono partecipare tutti. Tutti coloro che hanno qualcosa di inutilizzato in casa (libri scolastici e non, vecchi giocattoli, articoli per il tempo libero, oggettistica varia…) e di cui ci si vuole liberare. Il costo è irrisorio (10 euro) a copertura di alcune spese di segreteria; possono partecipare tutti

i cittadini saluzzesi e non, bambini accompagnati da adulti, studenti, famiglie. Non possono partecipare commercianti, ambulanti, antiquari, e artigiani o qualsiasi altro soggetto che svolge attività di vendita o impresa. Costituisce conferma di iscrizione: la scheda di iscrizione, documento di identità in corso di validità e versamento di € 10 (a copertura di spese di segreteria) entro e non oltre il 18 maggio. Per il modulo e informazioni per partecipare www.fondazionebertoni.it Una sorta di fiera mercato, che si dislocherà a partire da Salita al Castello scendendo fino a Via San Giovanni, Piazzetta San Giovanni, Via Santa Chiara. Quale migliore occasione per vivere la nostra città e lo splendido Centro Storico?

ASPETTANDO C’E FERMENTO Gli esercenti contribuiscono al fermento cittadino Continua a Saluzzo il percorso di avvicinamento a “C’è Fermento 2016”, settima edizione del Salone della Birra artigianale a cura della Fondazione Amleto Bertoni, che si svolgerà nel week end tra il 1° e il 3 luglio 2016. E prosegue l’invito, rivolto a tutti gli esercenti di locali, di contribuire al fermento in città. La chiave è la promozione del territorio e delle realtà cittadine, stringendo una collaborazione legata al mondo della birra artigianale. Menù a tema, serate di degustazione: chiunque volesse organizzare un’iniziativa all’interno del proprio locale, può segnalarla alla Fondazione Bertoni che provvederà, ove necessario, a mettere in contatto produttori con promotori ed a segnalare la proposta attraverso i propri canali di comunicazione. Il tutto nei mesi che precedono il Salone, nella programmazione di “Aspettando C’è fermento”. E proprio in questa direzione si sono attivati alcuni locali saluzzesi: Baladin Cafè, To Beer e il Birrificio della Granda che, a partire dal 21 aprile, hanno proposto e proporranno cene e degustazioni a base appunto di birra artigianale. 3 momenti in 3 locali diversi ma uniti fra loro: chi partecipa infatti a tutte le serate, avrà in omaggio 3 gettoni degustazione di C’è Fermento, che verranno consegnati in occasione dell’ultimo appuntamento del 9 giugno. Ogni serata ha un costo di euro 25 e va prenotata presso il locale di riferimento

Dopo la prima cena del 21 aprile al Baldin Cafè ecco gli ultimi due appuntamenti del “pacchetto” proposto: - Venerdì 27 maggio ore 20.00, è la volta di To BEER, con una nuova degustazione guidata sempre da Luca Giaccone - Giovedì 9 giugno, sempre alle ore 20.00, ultimo dei tre appuntamenti presso il Birrificio della Granda, anche qui un percorso di degustazione guidata da Ivano Astesana, titolare. E non finisce qui. Anche la Pizzeria Piedigrotta e Ca Noa partecipano al fermento cittadino con due serate “la pizza incontra la birra”. Mercoledì 11 maggio alle ore 20 presso la Piedigrotta, mentre mercoledì 18 maggio sempre alle 20 presso la Pizzeria Ca Noa. Prezzo speciale che comprende 1 pizza mista con 2 birre artigianali, più dolce accompagnato da 1 birra: 12,5 euro Prenotazioni direttamente presso i locali interessati Un bell’esempio di fermento cittadino che offre interessanti e “gustosi” appuntamenti che permetteranno di avvicinarsi o di conoscere in modo più approfondito il mondo della birra artigianale. Invitiamo tutti i locali che fossero interessati a partecipare a segnalare idee e iniziative mettendosi in contatto con la Fondazione Bertoni.


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"Oh di Saluzzo, antiche amate mura!"

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Visita guidata a tema dedicata a Silvio Pellico

Il 15 maggio la proposta di visita guidata a firma CoopCulture è dedicata a Silvio Pellico. Il percorso tocca i luoghi cari all’intellettuale e patriota saluzzese e include il museo civico Casa Pellico. Saluzzo ebbe il privilegio di dare i natali a Silvio Pellico. Nonostante sia vissuto in città soltanto per un breve periodo, egli conservò di essa importanti ricordi che emergono spesso in lettere e composizioni. Trasportati dai suoi versi, "Oh di Saluzzo, antiche amate mura!", i visitatori seguiranno un percorso alla scoperta dell'uomo e dello scrittore. La visita, partendo dal monumento che la città dedicò a Silvio Pellico, ha, fra le tappe principali Casa Pellico, casa natale dell’autore, e la Castiglia che egli visitò e che permette di evocare la sua esperienza di prigioniero nella Fortezza dello Spielberg. Ritrovo alle ore 15 presso l’Ufficio Turistico IAT, in piazza Risorgimento 1. Prenotazione al numero verde 800392789. La visita costa 5 € per gli adulti ed è gratuita per le ragazze e i ragazzi con meno di 12 anni.

“A spasso con l’Autore”: ALBERTO GEDDA

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Saluzze MARCO COIS Negozi per professionisti dell’acconciatura e dell’estetica

Appuntamento in occasione della Festa dei Borghi Autentici d’Italia

Notte rosa saluzzese il 26 maggio

“Pedalando verso l’arte”, è la visita guidata al centro storico e alla Castiglia in occasione della Notte Rosa del 26 maggio che partirà alle ore 21. La "notte bianca" saluzzese, quest'anno infatti si tinge di rosa in occasione del passaggio del 99° Giro d'Italia, il 26 maggio. La lunga notte dell'ex capitale del Marchesato si anima di una miriade di spettacoli musicali, artisti di strada, cantanti, dj set, punti gastronomici in piazza con ristoranti, pizzerie, bar e locali notturni per i giovani e le famiglie. E’ prevista l’apertura straordinaria e gratuita di tutti i Musei cittadini: l'Antico Palazzo Comunale con la Pinacoteca Matteo Olivero e la Torre Civica, Casa Cavassa, Casa Pellico, la Castiglia con i Musei della Civiltà Cavalleresca e della Memoria Carceraria. CoopCulture propone una visita guidata in notturna alla scoperta dell'arte saluzzese e del monumento simbolo della città, la Castiglia. Il Castello sarà il luogo del ritrovo e partenza della visita che prenderà il via alle ore 21. Il costo della visita guidata è di 5 per gli adulti, gratuita per gli under 12. Prenotazionie all’Ufficio Turistico IAT, in Piazza Risorgimento, numero verde 800392789.

SALUZZO

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Domenica 22 maggio alle ore 15.30 in occasione della Festa BAI (Borghi Autentici d’Italia) ci sarà il terzo appuntamento con “A spasso con l’autore”, la nuova proposta di visite guidate realizzata da CoopCulture in collaborazione con Fusta Editore. La guida d’eccezione che accompagnerà il gruppo è Alberto Gedda; il libro che sarà il filo conduttore della passeggiata tematica è “Tracce. Visita insolita di Saluzzo”, edito Fusta Editore. Alberto Gedda, giornalista, nato e residente a Saluzzo, è attualmente redattore dei servizi giornalistici Rai (Tg scientifico “Leonardo”). Dal 1977 ha pubblicato libri e da sempre si occupa di fotografica, passione ereditata dal padre che come lui “ha raccontato per immagini il Saluzzese e i suoi abitanti per settant’anni”. La passeggiata durerà circa 2 ore, con partenza dall’Ufficio Turistico IAT in piazza Risorgimento 1. Al termine della visita è previsto un aperitivo. Il costo dell’iniziativa è di 7 € per gli adulti, 2 € per i ragazzi da 6 a 12 anni, mentre è gratuita per bambini fino a 6 anni. Saranno a disposizione copie del libro “Tracce. Visita insolita di Saluzzo” acquistando il quale si potrà ottenere il rimborso del costo della visita. Prenotazioni all’Ufficio Turistico IAT al numero verde 800392789.

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Parco del Monviso

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UNA PERLA DELLE NOSTRE ALPI, riserva della biosfera 9000 ettari di area protetta, 12 comuni, due Valli, il Grande Fiume e il bosco di pino cembro più esteso d’Europa Poco meno di 9000 ettari di area protetta, 12 comuni, due Valli, che comprendono il Re di Pietra, il Grande Fiume e il bosco di pino cembro più esteso d’Europa: tutto questo è il Parco del Monviso. La nuova area protetta, nata il 1° gennaio 2016, si estende dal massiccio del Monviso,con le varie punte che hanno fatto la storia dell’alpinismo, dal Visolotto, a Punta Udine, Venezia,

Roma, al Viso Mozzo a est, fino alla pianura, dove il Po, nato a Pian del Re, diventa finalmente un grande fiume, lento e navigabile. Fa parte del Parco il Bosco di pino cembro dell’Alevé, che ospita alberi antichi dalle radici profonde, così come antica e profonda è la cultura delle genti delle valli Po e Varaita, legata al territorio e alle tradizioni. Nel comune di Crissolo, oltre alla sorgente del Po, fa parte del

Parco la Riserva naturale della Grotta di Rio Martino, rifugio per grandi colonie di chirotteri e una delle massime espressioni della geologia locale assieme alle pietre verdi del Monviso e al giacimento di piropi di Martiniana Po - Brossasco. Nei primi 60 km del Fiume Po, tutti in provincia di Cuneo e fino al confine con il Parco del Po Torinese, il Parco del Monviso tutela sei altre Riserve Naturali:

quella di Paesana, quella della Confluenza del Bronda e di Paracollo Pesci Vivi a Saluzzo, quella della confluenza del Pellice e quella di Fontane a Faule e Pancalieri e, ultima, a Casalgrasso, quella della Confluenza del Varaita nel Po. Nel cuore del Parco, tra Saluzzo e la Valle Po, si incontra l’Abbazia di Staffarda, immersa nel verde dei campi e dei boschi. È un salto indietro nel tempo, un tuffo nel

medioevo: nelle luci, nelle forme delle colonne, nei colori degli affreschi, negli odori è facile immaginare la vita monastica che si svolgeva tra quelle mura. Oggi, in alcuni degli spazi dove i monaci trascorrevano le loro ore di preghiera e lavoro, trascorre l’estate una colonia di rari pipistrelli. Intorno all’Abbazia, da sempre grande centro rurale, si estendono campi coltivati e i boschi di Staffarda, ultimi re-

I MUSEI DEL PARCO Revello, Casteldelfino, Martiniana IL MUSEO NATURALISTICO DEL FIUME PO DI REVELLO “Museo” è un termine che evoca l’idea di “roba vecchia”, di raccolta custodita immobile nel tempo, sia pure bella e preziosa. Per superare questo concetto le collezioni del Museo di Revello sono strutturate naturalmente. I soggetti del Parco sono presentati il più possibile così come appaiono in natura, attraverso cinque grandi diorami, due dei quali aperti, dedicati rispettivamente ai tre ambienti in cui si può suddividere il Parco: la montagna, il bosco e la collina, la pianura e il fiume. È così possibile effettuare un viaggio naturalistico virtuale lungo il fiume Po, dalle sorgenti al confine con la provincia di Torino, incontrandone gli animali e le piante più significative. Tre diorami per raccontare il Parco del Monviso, dalla montagna alla pianura. Un percorso per conoscere ambienti e animali del Parco, per vederli da vicino, inseriti nel loro habitat abituale. Il primo diorama ci accompagna alla scoperta dell’ambiente alpino, con caprioli, camosci e galli forcelli. Nel secondo diorama si passa nel bosco di latifoglie, dove incontriamo una famiglia di cinghiali, la faina, la donnola e numerosi uccelli. Per finire nel diorama della pianura si incontra il Po e gli ambienti ripariali ricchi di mammiferi, come la volpe e il tasso, e di splendidi uccelli, come il martin pescatore e il gruccione. La ricchezza naturalistica del Parco del Monviso, a rischio per la progressiva occupazione antropica del territorio, va da un lato tutelata secondo le vigenti norme, e dall’altro conosciuta, affinché attraverso la conoscenza si giunga a un rispetto cosciente. Il Museo Naturalistico del Po facilita l’incontro con l’ambiente del fiume, proponendolo sotto una luce scientifica e al tempo stesso estetica, atta a farne apprezzare le ricchezze naturali. Il Museo è aperto tutte le domeniche dalle 14,30 alle 18,30. IL CENTRO VISITE ALEVÉ DI CASTELDELFINO Entrare nel centro visite di Casteldelfino significa immergersi nei profumi e nei colori del bosco dell’Alevé. Non un museo comune ma un luogo magico dove il sentiero ci accompagna nel cuore del bosco di pini cembri più esteso d’Europa, per spiare da vicino i suoi abitanti, come difficilmente ci può capitare in natura. Il percorso di visita segue un sentiero che si inoltra nel bosco, popolati da cinghiali e fagiani di monte, lambisce una parete rocciosa dove incontriamo i camosci per giungere, a sorpresa, al lago Bagnour e alla sala dedicata alle linci. Un mondo di colori, profumi e suoni che trasportano il visitatore nella magica atmosfera del bosco dell’Alevé. Il termine Alevé in lingua d’oc significa appunto bosco di cembri. Si tratta di un bosco antichissimo, già noto ai tempi dei Romani che si estende per circa 825 etta-

ri, tra i 1500 e i 2500 metri s.l.m. e che dal 2000 è stato dichiarato Sito di Interesse Comunitario. Oltre ai cembri, crescono molte altre specie vegetali tipiche della medio-alta montagna e specie animali che in questo bosco trovano il loro habitat naturale. Nell’area sono presenti alcuni laghi, il Bagnour e il Lago Secco, alimentati dai nevai d’alta quota che danno origine a ruscelli che attraversano la pineta. L’Alevé è stato incluso nel 1949 nel registro dei boschi da seme: i pinoli, raccolti dalla Forestale, vengono fatti germogliare nei vivai e successivamente posti a dimora per dare vita a nuove cembrete sulle montagne italiane. La specie più caratteristica del bosco dell’Alevé è la Nocciolaia, un corvide di colore marroncino picchiettato di bianco, facilmente individuabile dal suo verso, un aspro e ripetuto richiamo. Nel bosco, a causa dell’abbondanza di pinoli di pino cembro, frutti di cui si nutre e con cui appronta le dispense per l’inverno, la nocciolaia trova il suo habitat ideale e raggiunge la massima densità di individui conosciuta. Il Centro Visite è aperto durante l’estate. IL MUSEO DEL PIRÒPO DI MARTINIANA PO Il cuore della Valle Po nasconde un tesoro scientifico di valore internazionale: il piròpo, minerale della famiglia dei granati che solo a Martiniana Po assume caratteristiche uniche per dimensioni e purezza, con cristalli di oltre 20 cm di diametro e 20 kg di peso, puri al 95%. Ecco perché il Parco ha deciso di raccontare in un museo questo minerale così particolare: per capire cos’è, perché è così importante per i geologi e per conoscere meglio di cosa sono fatte le splendide montagne del nostro territorio. La varietà di piròpo scoperta a Martiniana Po è di grande valore scientifico e culturale. È estremamente raro perché affiora soltanto nei rilievi delle Alpi Cozie a cavallo fra le valli Po e Varaita. Rispetto alla varietà consueta, ha dimensioni fuori dalla norma: sono stati trovati cristalli larghi fino a 25 cm e di 20 chilogrammi di peso. Anche il colore è particolare: solitamente rosso, il piròpo di Martiniana Po presenta una colorazione rosa pallido, azzurra o trasparente. Incluse nei cristalli di piròpo sono state rilevate per la prima volta al mondo tre nuove specie di minerali, scoperte di importanza geologica mondiale. Infine, quelle ritrovate in Valle Po sono le composizioni di piròpo più pure mai ritrovate. Il Museo del Piròpo ha lo scopo di sensibilizzare i visitatori attraverso un percorso di conoscenza, sulla tutela dell’ambiente e delle risorse geologiche. Il Museo è aperto da marzo a novembre la domenica dalle 14,30 alle 18,30. L’ingresso in tutti i musei è gratuito.

litti della foresta planiziale che un tempo copriva la pianura, da percorrere in bici o a piedi seguendo la pista ciclabile preparata dal Parco del Monviso, per scoprire le antiche querce, i laghetti e i canali che offrono un importante rifugio per anfibi, invertebrati e molti uccelli. Il Parco del Monviso è promotore di numerosi progetti di sviluppo locale. La collaborazione decennale con il Parco Naturale Regionale del Queyras, in Francia, ha portato, nel 2014 al riconoscimento del territorio come «Riserva della Biosfera Transfrontaliera», da parte dell’UNESCO, nell’ambito del programma “MaB (Man and biosphere)”. Si tratta di una delle quindici Riserve MaB transfrontaliere del mondo, l’unica in Italia. L’ambito riconoscimento ha visto impegnati i due parchi come cuore pulsante di un territorio esteso per oltre quattrocentomila ettari, con quasi trecentomila abitanti: ottantotto comuni su due province, di parte italiana, e ventidue comuni di due dipartimenti, dal lato francese. La suggestiva “cerniera” del Colle dell’agnello, percorsa da numerosi cicloturisti ed escursionisti, ha assunto valore simbolico di questa cooperazione italo-francese, che ha peraltro radici storiche nella cultura occitana, da sempre viva nei paesi della lingua d’oc. Dall’esperienza del MaB, vista la crescente e diffusa aspettativa da parte del territorio, e in particolare degli operatori turistici, di trasformare in un vantaggio concreto il prestigioso riconoscimento, nel 2015 è iniziato il percorso verso l’ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile, uno strumento che permetterà al Parco e al territorio di coniugare la conservazione naturale con lo sviluppo economico, un’opportunità concreta per tessere relazioni tra gli operatori, stringere alleanze su progetti concreti proposti dal basso, nella comunione di interessi tra pubblico e privato, con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico sempre più ampio l’area del Monviso, guidando i turisti in un’esperienza rispettosa del patrimonio naturale, culturale e sociale.


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Inps

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La busta arancione Cittadinanza digitale arriverà a 150mila cittadini e SPID: l’INPS c’è Invocata, maledetta o benedetta l’operazione “busta arancione“ INPS è ormai partita. 150mila cittadini riceveranno a casa nella propria cassetta postale, informazioni di un futuro previdenziale prossimo o lontano. Gli invii coprono tutto il territorio nazionale.

Una rivoluzione digitale che rinnova e semplifica i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione

Entro la prossima estate circa 7 milioni di assicurati riceveranno la tanto discussa busta arancione. In questo modo anche chi non ha il Pin Inps potrà conoscere l’esatta consistenza della propria posizione contributiva con l’INPS, il proprio destino pensionistico, con il quando e il quanto dell’assegno in costruzione. Un’operazione questa di cui oramai si parla da almeno dieci anni, che non ha mai visto la luce, eternamente sul punto di essere avviata, ma sempre opportunamente “scivolata” nel tempo, per via di quei timori politici che avrebbero generato discussioni e perplessità. Si tratta di una simulazione che è potuta partire grazie all’insistenza dell’attuale Presidente dell’INPS, Tito Boeri. Non c’è un identikit preciso del destinatario. L’unico criterio è la mancata richiesta per ottenere il PIN che consente di poter entrare all’interno del servizio on line dell’INPS. Questo servizio consente, ovviamente a chi lo chiede, di poter calcolare autonomamente importo e decorrenza dell’assegno in base ai propri percorsi di carriera e progressioni economiche. Come abbiamo già detto le prime lettere che arriveranno in questi giorni sono riservate ai lavoratori non digitalizzati, cioè a coloro che non hanno accesso ai servizi on line attraverso SPID, PIN o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Si evidenzia infatti come la busta arancione si apre e conclude con l’invito ai cittadini di munirsi di password e pin di accesso ai servizi on line. Le buste saranno spedite al ritmo di 150 mila invii al giorno, fino a raggiungere i sette milioni di dipendenti privati, lavoratori autonomi e iscritti alla gestione separata (ex co.co.co. e partite IVA). Dal prossimo ottobre circa sarà la volta degli oltre tre milioni di dipendenti pubblici. A loro, contrariamente che ai privati, la simulazione della pensione arriverà nel cedolino paga mensile. Chi ha il PIN INPS non riceverà sicuramente la comunicazione “con il suo codice può accedere al conto previdenziale on line per poter verificare il proprio estratto conto e la previsione della pensione. I parametri di riferimento applicati dall’INPS sono una “stima media” di crescita dell’1.5%

Si chiama “Sistema pubblico di identità digitale” ma è più conosciuto con l’acronimo SPID. Si tratta di una piattaforma che consente di creare un pin digitale unico per tutti i servizi on line della Pubblica Amministrazione e dei privati convenzionati. Non più decine di codici PIN per l’accesso a portali di diverse pubbliche amministrazioni ma un unico codice con cui poter interagire. In pratica il cittadino dovrà richiedere ad uno dei tre fornitori di servizio attualmente individuati dall’AGID (Infocert, Poste Italiane e TIM) l’attribuzione di un nome utente e di una password complessa. Questi dati potranno poi essere inseriti sul sito di Enti o soggetti privati che aderiscono a SPID per poter accedere ai servizi erogati on line. SPID prevede tre livelli di sicurezza, il primo che permette l’autenticazione tramite username e password che andrà modificata due volte l’anno. Se si utilizzano servizi che contengono documentazione di valore e trasferimento di dati sensibili sarà necessario richiedere una identità SPID di secondo livello costituita da ID, Password e la generazione di una ulteriore password temporanea che sarà inviata all’utente tramite sms. Per il terzo livello, al momento non fornito, l’utente avrà bisogno anche di un dispositivo di accesso fisico come una smart card. SPID è gratis per i primi due anni anche se, già oggi, alcuni servizi sono a pagamento, come la creazione dell’utenza tramite il gestore Infocert o come la richiesta di una utenza di terzo livello. Ad oggi sono circa 240 i servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali accessibili con le credenziali SPID e dovrebbero diventare 600 entro giugno. INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate forniscono servizi on line a cittadini dotati di SPID. Tra le amministrazioni centrali l’INPS offre l’accesso a tutti i suoi servizi on line rivolti ai cittadini (dal riscatto della laurea alla richiesta degli assegni). Quando l’utente seleziona uno dei servizi INPS del Menu Servizi per il cittadino, visualizza la nuova maschera per l’autenticazione, nella quale può scegliere l’accesso con SPID, anziché con codice PIN o con CNS (Carta nazionale dei servizi). Quindi, se è già in possesso di SPID, una volta selezionato nella maschera di accesso “Autenticazione con SPID”, dovrà cliccare il pulsante” Entra con SPID” e scegliere dall’elenco il proprio Identity Provider per autenticarsi e accedere ai servizi. INAIL garantisce invece l’accesso SPID sia ai servizi dedicati ai lavoratori, sia a quelli per i quali è richiesto un profilo specifico (come quelli per i datori di lavoro, i CAF, i consulenti o i medici). Dal 15 aprile 2016 Agenzia delle Entrate ha reso disponibile online la dichiarazione dei redditi precompilata per l’anno 2016, accessibile tramite credenziali SPID. Tra gli enti locali aderenti il comune di Venezia garantisce l’accesso a servizi scolastici quali la consultazione delle rette o l’iscrizione al servizio di trasporto, mentre la Regione Friuli Venezia Giulia consente l’accesso a servizi in ambito socio sanitario, anagrafico e professionale come il cambio del medico curante o la consultazione della propria scheda anagrafica sanitaria e della scheda anagrafica professionale. La regione Toscana permette di inviare e ricevere documenti ed effettuare pagamenti online verso la pubblica amministrazione; l’Emilia Romagna ha integrato invece il nuovo sistema di log in con il sistema regionale che permette di effettuare transazioni online e – al pari del comune di Venezia – consente l’accesso alla rete wifi regionale. L’elenco delle pubbliche amministrazioni che stanno aprendo i loro servizi on line a SPID è in continua evoluzione ma è possibile consultare l’elenco aggiornato e verificare se il proprio comune ha aderito sul sito www.spid.gov.it . Lo SPID è una innovazione, o meglio una rivoluzione digitale che mira a rinnovare e semplificare i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione e che persegue lo scopo di diffondere i servizi in rete e agevolare il diritto di accesso ai servizi pubblici in modalità digitale, ovvero diritto di cittadinanza digitale.

FOCUS SU VOUCHER Sempre più la tipologia del lavoro accessorio sta assumendo dimensioni considerevoli, tra le forme più gradite dai datori di lavoro, per regolare i rapporti di lavoro con i lavoratori. Al di là di ogni considerazione questo strumento è utile perché favorisce sicuramente l’emersione di larga parte che potrebbe essere considerata in una fascia del lavoro in “nero”. A beneficiarne, quindi, è l’economia globale della Nazione. Questo strumento è stato utilizzato per la prima volta nell’agosto del 2008. Da allora e sino al 31 dicembre 2015 risultano venduti 277,2 milioni di voucher di importo nominale pari a 10 euro. L’importo nominale di 10 euro di ogni singolo voucher comprende la contribuzione a favore della Gestione separata Inps (1,30 euro), quella in favore dell’Inail (0,70 euro) e una quota per la gestione del servizio (0,50 euro). Il compenso netto per il lavoratore è di 7,50 euro. Anche l’ambito di utilizzo dei voucher si è ampliato nel tempo e la progressiva estensione degli ambiti oggettivi e soggettivi di utilizzo del lavoro accessorio è andata di pari passo con l’aumento della vendita dei voucher, che ha registrato un tasso di crescita del 70% dal 2013 al 2014, e del 66% dal 2014 al 2015. La tipologia di attività per la quale è stato complessivamente acquistato il maggior numero di voucher è il Commercio (17,5%). La consistenza della voce “altre attività” (34,1%; include “altri settori produttivi”, “attività specifiche d’impresa”, “maneggi e scuderie”, “consegna porta a porta”, altre attività

di crescita del PIL. Viene prevista una retribuzione stabile, a volte anche in crescita costante. Bisognerà tenere in considerazione, inoltre, la crescita dell’inflazione oggi praticamente inesistente, la carriera della persona, che ovviamente può essere immobile e sicuramente è fluttuante. La simulazione evidenzierà il “tasso

residuali o non codificate) è il riflesso della storia del lavoro accessorio, all’origine destinato ad ambiti oggettivi di impiego circoscritti (quindi codificabili), negli anni progressivamente ampliati, fino alla riforma contenuta nella legge n. 92 del 2012 che permette di fatto l’utilizzo di lavoro accessorio per qualsiasi tipologia di attività. Importante anche verificare la distribuzione geografica sull’utilizzo dei voucher. Infatti è da sottolineare che il ricorso ai voucher è concentrato nel Nord del paese: il Nord-est con 104,3 milioni di voucher venduti incide per il 37,6%, mentre il Nord-ovest con 81,0 milioni di voucher venduti incide per il 29,2%. E’ importante notare che le Regioni del Nord sono quelle che più di altre ne hanno usufruito. Penso che tale motivazione sia da ricercare in una maggiore offerta di lavoro, che numericamente è maggiore nelle regioni del nord. La carenza del lavoro nel centro–sud Italia ha fatto sì che anche i Voucher siano stati richiesti in misura minore che altrove (nel Nord appunto). La regione nella quale si è avuto il maggiore ricorso ai voucher è la Lombardia, con 47,5 milioni di buoni lavoro venduti. Seguono il Veneto, e l’Emilia – Romagna. La quota di lavoratori di cittadinanza extracomunitaria nel 2015 è dell’8,6%. Non ci sono differenze significative nel numero medio di voucher riscossi rispetto alla cittadinanza. Su 1.380.030 lavoratori che hanno svolto attività nel 2015 il numero di “nuovi” lavoratori è stato pari a 809.341, vale a dire il 59%.

di sostituzione”, cioè a quale percentuale dell’ultimo stipendio arriverà la futura pensione. In tutte queste informazioni abbiamo sicuramente una certezza assoluta all’interno della busta arancione, l’estratto conto contributivo, che potrebbe presentare delle irregolarità o dei vuoti contributivi e che, grazie alla presa visione

della busta arancione, consente al cittadino di correre ai ripari. Il Professor Boeri, Presidente dell’INPS, sicuramente è un uomo che ha fatto delle scelte razionali, toccando argomenti incandescenti, andando sicuramente contro corrente ma valorizzando un principio: l’informazione è il sale della democrazia. E’ importante sottolineare che la busta arancione sarà consegnata solo al lavoratore, in quanto il datore di lavoro è già a conoscenza dei dati previdenziali del lavoratore. E’ assolutamente necessario ribadire che le cifre e gli importi della pensione indicati all’interno della busta arancione sono una proiezione fatta sulla base dei dati attualmente presenti e sulla base dell’attuale normativa. Il documento ha quindi un puro carattere informativo. L’INPS invita a segnalare eventuali errori o recandosi presso la Sede INPS più vicina o chiamare il call center al numero verde o accedere al servizio SPID, come già detto, per avere accesso on line ai propri dati.


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Confartigianato

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Nasce il Polo del legno «Codice appalti è passo avanti, di Saluzzo e ma va eliminata discriminazione delle valli del Monviso piccole imprese» Il presidente di Confartigianato Cuneo Massimino

Tra i partners anche Confartigianato Imprese Cuneo Un protocollo d’intesa per valorizzare la filiera del legno. L’iniziativa non poteva che nascere in quel di Saluzzo, storica patria dell’artigianato ebanistico di qualità ed avere per padrini quei soggetti, formativi e non, che rappresentano ai diversi livelli il settore. Firmato in municipio, il documento sancisce la nascita del “Polo del legno di Saluzzo e delle valli del Monviso”, realtà che dovrà occuparsi di progetti innovativi per sfruttare i boschi e valorizzare le aziende di settore del territorio. Diciassette i partners dell’accordo, che avrà durata settennale. Oltre al comune di Saluzzo, capofila, ci sono le associazioni di categoria Confartigianato e Cna, le Unioni montane Valle Varaita e Monviso, le Bim Varaita e Po, le scuole formative Apm, Afp di Dronero, Cerigefas, Cnos, gli istituti “Denina” e “Soleri-Bertoni”, la cooperativa “Alfabetulla”, l’azienda “Laserlam”, il consorzio “Saluzzo Arreda”. Un pool consistente, che parla la lingua del territorio e ne interpreta al meglio esigenze, aspirazioni e volontà progettuali.

Nel primo progetto in cantiere sono previste due linee di intervento. La prima riguarda la creazione di una “città-studi” diffusa, che si occupi di artigianato con l’utilizzo di legno locale. La seconda si orienta maggiormente alla produttività, andando a sostenere tutti i passaggi di filiera e a promuovere il marchio in ambito internazionale. “E’ molto importante per il territorio e per le imprese – commenta Fabio Piasco presidente del Consorzio Saluzzo Arreda nato in seno a Confartigianato Cuneo – creare una rete che metta in collegamento tutti gli attori della filiera del legno. Il nostro appoggio c’è stato fin dall’inizio e intendiamo sostenerlo con un impegno <attivo>. Infatti stiamo portando avanti con l’Istituto Denina l’iniziativa della scuola del legno di Isasca e stiamo per partire con un’idea innovativa, il Centro Servizi, dal quale i futuri artigiani potranno ottenere un supporto professionale a costo contenuto, che va dalla progettazione, alla realizzazione dei manufatti”.

«Il Codice degli appalti pubblici pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale recepisce alcune sollecitazioni avanzate da Confartigianato per consentire agli artigiani e alle micro e piccole imprese di cogliere le opportunità del mercato degli appalti pubblici. Ma non basta: rimane infatti da recuperare un enorme gap che discrimina la partecipazione delle PMI italiane alle gare d’appalto». È un giudizio in chiaroscuro quello espresso dal Presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Domenico Massimino sul nuovo Codice degli appalti che, nella sua versione definitiva, ha corretto alcuni aspetti penalizzanti nei confronti delle piccole imprese. In particolare, Massimino apprezza l’obbligo, da parte della

stazione appaltante, del pagamento diretto dei subappaltatori alle microimprese; la suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali per garantire alle micro e piccole imprese l’effettiva possibilità di partecipare agli appalti; la restituzione alle imprese della libertà di scelta del contratto da applicare; l’anticipazione del prezzo pari al 20%, pur subordinata ad una fideiussione. «Ma non ci accontentiamo – aggiunge Massimino - dei principi indicati nel nuovo Codice. C’è molto da recuperare, perchè la realtà, purtroppo, non è così favorevole alle piccole e medie imprese. In Europa le PMI generano il 58% della ricchezza nazionale, ma vincono soltanto il 29% delle gare d’appalto, con un indice di discriminazione del

29% nelle gare d’appalto europee. In Italia, il Paese per eccellenza delle PMI, questa discriminazione è massima, e raggiunge il 47%». «Per colmare questo gap – sostiene ancora Massimino - occorre vigilare sull’attuazione del Codice con un meccanismo che garantisca alle piccole imprese l’effettiva partecipazione alle gare. Nulla di strano o eccezionale, visto che negli Stati Uniti è una prassi consolidata e che l’Europa non lo vieta. E soprattutto mi auguro che il Governo dia un segnale chiaro di attenzione alle piccole imprese, presentando finalmente alle Camere il Disegno di legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, previsto dallo Statuto delle imprese».

La Mostra nazionale dell’Artigianato 2016 guarda alla Musica Tra gli sponsor anche Confartigianato Imprese Cuneo Raccontare la storia di un territorio, dei suoi artigiani, del legno e delle botteghe, condividere il ricordo con chi quella storia l’ha scritta e da quella narrazione partire con orgoglio immaginando una nuova prospettiva. Questo sarà il concetto ispiratore della Mostra Nazionale dell’Artigianato di Saluzzo 2016. Dopo i temi “La Memoria”, “Il Presente” e “La Prospettiva”dell’edizione 2015, il fil rouge di quest’anno sarà “La Musica”. La musica è uno degli aspetti peculiari della cultura del territorio saluzzese; la musica è strettamente legata all’artigianato e vede in questi luoghi una serie di eccellenze che è il caso di conoscere, raccontare e promuovere. Saluzzo è stata da poco oggetto dell’affidamento dell’eccezionale collezione di strumenti antichi Accardi, ma anche le arpe della Salvi Harps, prodotte a Piasco, la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale (APM) di Saluzzo ed infine la musica occitana che ha trovato nelle Terre del Monviso e nelle Valli Occitane in suo fulcro. Il percorso narrativo a tema musicale introdurrà il visitatore ad una serie di appuntamenti votati al design: le conferenze con i professionisti, il B2B per le aziende, gli incontri con l’architetto per le famiglie ed una serie di eventi collaterali porteranno il pubblico e gli addetti ai lavori a trovare, anche in questa prossima edizione, un contenitore

ricco di offerte per la casa e per il design. La Mostra, organizzata dalla Fondazione Amleto Bertoni in stretto contatto con il Comune di Saluzzo e l’assessorato alle attività produttive, e l’associazione Art. ur, che ha ideato il progetto, sarà visitabile nei due weekend, dal 22 al 30 ottobre, nello storico edificio dell’Ex Caserma Musso, e si avvarrà della collaborazione ormai consolidata con Confartigianato Imprese Cuneo, l’associazione di artigiani più rappresentativa del territorio e seconda a livello nazionale per numero di iscritti. Nella precedente edizione il successo di visitatori è stato significativo, grazie anche al coinvolgimento di enti pubblici e grandi aziende private, artigiani esperti ed artisti, Istituti scolastici, che formano i futuri artigiani, con i laboratori per le scuole, associazioni teatrali, di volontariato e giovanili, start-up di design e cittadini: una comunità che si è unita per presentare una delle sue eccellenze e dare il via ad un “cantiere” che ha promesso di regalare altre puntate a questa storia. “Confermiamo anche quest’anno – dichiara Domenico Massimino presidente di Confartigianato Imprese Cuneo - la nostra collaborazione con la Fondazione Amleto Bertoni nel creare un evento che promuove la grande tradizione dell’artigianato locale, senza però dimenticare l’innovazione e il coinvolgimento dei giovani”. “E’ un evento prestigioso per l’artigianato e per il territorio – sottolinea Michele Quaglia presidente della zona di Saluzzo di Confartigianato Imprese Cuneo – una vetrina impedibile per i nostri associati che operano nel settore da generazioni. La lavorazione lignea rappresenta una peculiarità del territorio saluzzese, che va sostenuta ed incentivata. Ecco perché, recentemente abbiamo firmato il protocollo d’intesa per il <Polo del Legno di Saluzzo e della valli del Monviso>. Siamo in 17, tra enti ed istituzioni, pronti a mettere in campo idee ed iniziative per creare nuove opportunità e nuovo futuro”.


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Agricoltura

maggio 2016

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Coldiretti Cuneo: «Chiediamo il giusto prezzo per il latte prodotto nelle stalle cuneesi» Dopo la giornata dimostrativa svoltasi nel Saluzzese da alcuni allevatori che hanno buttato il latte in concimaia, continua la battaglia di Coldiretti affinché il clima di tensione e di terrore generato dagli industriali del latte in questo fine campagna agraria, abbia a finire. A Torino in Piazza Palazzo di Città il giorno di Pasquetta ennesima manifestazione dell’organizzazione in difesa del prezzo del latte cuneese e piemontese. I media hanno raccolto lo stato di tensione che regna nei nostri allevamenti ed ancora una volta si sono coinvolti i consumatori su un percorso che mira ad ottenere un prezzo equo ed etico per il latte prodotto dai nostri allevatori. In questo fine di campagna agraria, molti industriali approfittando della stanchezza del mercato del latte e dei derivati, hanno inviato disdette a molti allevatori, salvo poi convocarli qualche giorno dopo per chiedere la sottoscrizione di “contratti in bianco” minacciando che se questo contratto (è un eufemismo chiamarlo contratto!) senza prezzo non dovesse venire sottoscritto il latte sarebbe stato lasciato in cascina. E’ ovvio che alla fine di latte a casa non ne è rimasto, ma il metodo usato è alquanto ricattatorio e riporta il settore a sistemi contrattuali medioevali. Il “padrone” pardon “l’industriale”, quasi quasi fa un piacere a venirti a ritirare il latte. Non ti fissa il prezzo e magari ricatta anche qualche allevatore che qualche tempo fa stretto dalla morsa dei costi di produzione ha avuto la necessità di qualche anticipo. “A fronte di questa situazione che Coldiretti condanna senza mezzi termini occorre che si lavo-

LATTE, SERVE l’INDICAZIONE DI ORIGINE IN ETICHETTA E serve anche più promozione delle d.o.p.

ri, come sistema allevatoriale, per trovare alternative alla collocazione tradizionale del nostro latte. Questa situazione è insostenibile e non c’è da meravigliarsi se qualche stalla è stata chiusa ed altre si avviano alla chiusura”, dice il presidente Delia Revelli.. Il difficile mercato è sicuramente generato oltre che da un calo dei consumi come scrive il professor Rama nell’editoriale de Il Coltivatore Cuneese n. 4 del mese di aprile 2016, anche da un aumento

della produzione che nel dopo quote sta caratterizzando il comparto ed a nulla servono, se non a fare i titoloni sui giornali, le prese di posizione di alcuni personaggi che battono la piazza, predicando la necessità di reintrodurre le quote. E magari sono gli stessi che fino a ieri le hanno contestate foraggiati da quell’industria che oggi fa sottoscrivere agli allevatori contratti senza prezzo. Intanto, va evidenziato che il governo ha concesso la moratoria

sui mutui, vale a dire che per un anno, su istanza dell’allevatore, i ratei dei mutui sono congelati, restano da pagare solo gli interessi. Una boccata d’ossigeno, niente di più, ma per qualche allevatore importante. Infine, la Commissione Europea ha deliberato di acquistare e destinare sottoforma di aiuto alimentare 30 milioni di polvere di latte che sarà destinata alla Siria. Anche questo ha l’obiettivo di alleggerire il mercato.

La crisi di mercato del comparto lattiero caseario, acuita dalla fine del regime delle quote latte che ha determinato un sensibile aumento delle produzioni a livello comunitario e anche locale, è confermata da una serie di dati economici inequivocabili che Confagricoltura Cuneo ha messo nero su bianco, affidando all’economista agrario Ermanno Comegna la realizzazione di una ricerca sul sistema dei costi di produzione condotta dai più autorevoli istituti a livello nazionale. L’indagine dimostra che il reddito lordo per gli allevamenti bovini da latte in Italia si è ridotto del 116% nel 2015 e del 139% nel primo bimestre di quest’anno, mentre per il corrente mese di aprile si stima una riduzione del 252%. “Questo studio affidato a Comegna su dati forniti da Confagricoltura Cuneo evidenzia quanto alta sia l’incidenza dei costi sugli imprenditori agricoli del latte - dice Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Cuneo -. Riteniamo che sia necessaria, quindi, una stretta collaborazione tra parte agricola, industriale e politica, a tutti i livelli, per giungere alla definizione di un Piano nazionale di sviluppo del settore, necessario per la programmazione aziendale, che vada oltre le necessarie misure per superare questa fase di emergenza”. Confagricoltura chiede, ad esempio, di rendere obbligatorio a livello comunitario l’indicazione di origine della materia prima in etichetta per valorizzare quei prodotti che usano latte piemontese e salvaguardare, così, la qualità espressa dal territorio. Servono, poi, campagne promozionali e di informazione a favore di latte e derivati di origine nazionale, in particolare, per il consumo di formaggi DOP. Queste eccellenze vanno promosse non solo in Italia, ma anche all’estero, attraverso misure che rafforzino le esportazioni. Queste sono solo alcune delle proposte avanzate dall’associazione agricola per aiutare le imprese del territorio che stanno vivendo una fase di profonda sfiducia perché i ricavi non coprono i costi di produzione e non si intravvedono possibili segnali che facciano prefigurare una imminente fuoriuscita dallo stato di crisi.

Confagricoltura

Tempo di dichiarazione dei redditi, con il modello 730 In vista della scadenza per la denuncia dei redditi 2015 la Confagricoltura di Cuneo ricorda alcuni importanti elementi che possono essere di interesse dei contribuenti. Nel 2016, infatti, le detrazioni sono state estese anche a tutte le spese relative all’istruzione primaria e secondaria dei figli a carico (mense scolastiche, ampiamento offerta formativa…), mentre sono stati confermati i bonus derivanti dalle ristrutturazioni edili, dove l’ammontare dell’agevolazione fiscale è pari al 50% della spesa, e da interventi finalizzati al risparmio energetico. Qui la percentuale di detrazione aumenta fino al 65%. Il consiglio è comunque di contattare i Caf di Confagricol-

tura anche per le spese future relative ad interventi di manutenzione straordinaria della propria abitazione, di modo da verificare insieme agli addetti dell’associazione se quanto in previsione rientra o meno tra le categorie agevolate. Dichiarazione precompilata L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione quest’anno la dichiarazione precompilata comprensiva di alcuni dati che andranno verificati ed eventualmente integrati degli oneri detraibili o deducibili. “Gli uffici – dichiarano dai Caf di Confagricoltura Cuneo - saranno a disposizione per acquisire i dati della dichiarazione precompilata al fine di effettuare i dovuti controlli per fruire di tutte le agevolazioni fiscali previste

dalla normativa vigente. È sufficiente compilare il modello di delega e consegnarlo con il documento di identità”. Come presentare il modello 730 Chi si rivolge al Caf di Confagricoltura Cuneo può consegnare il modello già compilato oppure chiedere assistenza per la compilazione. In ogni caso il contribuente deve esibire al Caf la documentazione necessaria per permettere la verifica della conformità dei dati esposti nella dichiarazione. A Saluzzo il Caf di Confagricoltura è in via Torino, 40 (0175/217120 – saluzzo@confagricuneo.it), aperto dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12,30, il martedì e il mercoledì, dalle 14,30 alle 17,30.

Coldiretti:«Abbiamo forti dubbi sul buon utilizzo di quei soldi. Con ogni probabilità, i fondi del Piemonte sono serviti per trasformare latte francese o straniero»

TUTTI I FONDI DELL’AGRICOLTURA dati all’industria casearia piemontese A FINANZIAMENTO CONTRIBUTO CONCESSO Su richiesta di Coldiretti, la Regione Piemonte al seguente link: http://www.regione. piemonte.it/cgi-bin/agri/leggi/pub/bandi. cgi?batch=60&status=tutti&aperto=&chiuso=&misura=&di=&df=&tipopol=51&catben=&tipoben=&catzona=&zonater=&tipoint=&obiettivo=&debug=&montagna= ha pubblicato i dati relativi a quanto erogato dal vecchio PSR ai caseifici pemontesi. Siccome la lettura degli stessi appare un tantino com-

plessa, Coldiretti ha tentato una rielaborazione eloquente: 20 milioni di investimenti nei caseifici piemontesi con fondi del PSR, alcuni dei quali serviranno a trasformare non solo latte proveniente dalle stalle del Piemonte. E’ noto infatti che in questo momento molti industriali preferiscono comprare il latte dove costa meno infischiandosene del prodotto del territorio. Non tutti per carità! “Ma di fronte alla realtà dei fatti nessuno può mettere in dubbio che molti di quei 20 milioni, erogati per sostenere la filiera pie-

montese del latte sono stati quanto meno mal spesi. Se poi pensiamo che nel nuovo PSR i 20 milioni erogati potrebbero diventare più del doppio, allora ci viene davvero il nervoso nel vedere il comportamento attuale degli industriali piemontesi”, commenta il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano. Come chiesto dalla nostra presidente Delia Revelli all’assessore Giorgio Ferrero “ si abbia almeno il buon senso di non erogare nuovi finanziamenti all’industria se non in presenza di contratti di filiera chiari“.


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Alcune riflessioni a margine del fenomeno immigrazione Colpite più di tre milioni di donne in Italia

Il Progetto ENDOMETRIOSI, Assistenza Migranti un nemico insidioso Dai vari Dossier pubblicati sulla problematica si rileva che i Migranti nel mondo sono oggi almeno 237 milioni, aumentando specialmente in Europa e in Nord America. Continuano a influire su questi spostamenti le grandi disuguaglianze del mondo: il 48,0% della ricchezza del pianeta è detenuto dall’1% della popolazione mondiale, un altro 46,5% da un quinto della popolazione e il residuale 5,5% dai quattro quinti. Alle disparità economiche si accompagnano crisi politiche, militari e ambientali. L’Italia è uno dei grandi paesi europei di immigrazione, con 5.014.000 stranieri residenti alla fine del 2014 (incremento di 92.000 unità rispetto all’anno precedente), mentre i cittadini italiani all’estero sono diventati 4.637.000. L’incidenza degli immigrati sulla popolazione (8,2%) continua a essere superiore al valore medio europeo. La crisi umanitaria che è esplosa a inizio 2014, con l’acuirsi delle tensioni in Africa e Medio Oriente, ha comportato l’arrivo, in quell’anno, di oltre 218 mila profughi dal Mar Mediterraneo, più del triplo rispetto al 2013. E più di 432 mila arrivi dal Mediterraneo sono stati registrati nei primi 9 mesi del 2015: questi i dati allarmanti diffusi dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) a settembre 2015. Per queste ragioni Ministeri, Regioni e Aziende Sanitarie hanno dovuto farsi carico dell’accoglien-

“I migranti presi in carico nell’anno 2015 sono stati 1268” «Ognuno ha lasciato la sua casa per una ragione o per l’altra. Questo, però, è certo: che nessuno è rimasto nel luogo dove è nato. Incessante è il peregrinare dell’uomo. In un mondo così grande ogni giorno qualcosa cambia: si gettano le fondamenta di nuove città, nascono popolazioni con nuovi nomi, via via che si estinguono quelle che c’erano prima o si incorporano con altre più forti». Seneca scriveva alla madre Elvia dall’esilio in Corsica (4 a.C. – 64 d.C.) za; sul fronte sanitario con due principali obiettivi: • identificare e gestire tempestivamente possibili eventi relativi allo stato di salute dei profughi; • rilevare prontamente possibili emergenze di Sanità Pubblica. Dal 22 marzo 2014, data di arrivo del primo gruppo di Migranti assegnati alla Provincia di Cuneo, anche l’Azienda Sanitaria CN1 e l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle sono state chiamate a collaborare con la Prefettura per questa prima assistenza, sinteticamente con i seguenti compiti: • responsabilità dell’organizzazione e gestione dei rapporti con

Autorità, CRI e Strutture ricettive di destinazione • effettuazione visite mediche (compilazione scheda sanitaria individuale con l’indicazione dei provvedimenti da adottare) ed eventuale profilassi vaccinale • predisposizione di un canale riservato per le visite mediche urgenti presso l’Azienda Ospedaliera di Cuneo (con particolare attenzione a gravidanza ed età pediatrica) distribuzione di materiale informativo sanitario. Col Progetto Assistenza Migranti sono stati presi in carico 536 Migranti nel 2014 e 1268 nel 2015.

Più di 3 milioni di donne in Italia ne sono affette; si stima che fino al 10-15% ne possano essere colpite durante la vita fertile; fino a 10 anni il tempo richiesto per poter avere una diagnosi corretta. Si tratta dell’endometriosi, una malattia subdola e insidiosa, che riguarda solo il sesso femminile ed è ancora poco conosciuta; può condizionare pesantemente la vita della donna sul piano sociale, affettivo e lavorativo. Sono almeno 5 i giorni di lavoro persi ogni mese a causa del dolore provato e nel 30-40% dei casi queste donne non potranno avere figli. Dal punto di vista biologico si tratta di presenza di tessuto “endometriale”, normalmente contenuto all’interno dell’utero, in altre sedi; più frequentemente si tratta di organi genitali (pareti uterine, ovaie e tube), ma in alcuni casi la malattia si può estendere anche al di fuori della sfera genitale, intaccando organi vicini (intestino, vescica e vie urinarie), nervi somatici e viscerali (con ripercussioni sulla funzione stessa di questi nervi, che si possono esprimere sotto forma di dolore o di alterazioni funzionali dei distretti innervati). L’endometriosi, alcune volte, può addirittura presentare anche un comportamento “simil-metastatico”, pur senza mai mostrare le conseguenze cliniche e biologiche di una neoplasia maligna, andando però a coinvolgere distretti corporei anche molto distanti dalla pelvi o anche al di fuori dell’addome. Questa caratteristica rende conto dell’estrema eterogeneità dei sintomi, dipendenti dalla sede, dalle dimensioni dei noduli e dai loro rapporti con organi e strutture nervose. È dovere del medico e, soprattutto, dallo specialista ginecologo escludere la patologia in presenza di dolore pelvico o di sin-

tomi o quadri clinici ad esso più frequentemente correlati (dolore mestruale e durante i rapporti sessuali, durante la minzione o la defecazione, sterilità). La terapia dell’endometriosi resta sostanzialmente ed esclusivamente chirurgica, laddove la terapia farmacologica non riesca a controllare efficacemente i sintomi. Il trattamento chirurgico si effettua quasi esclusivamente con tecnica mininvasiva (laparoscopia), consentendo degenze brevi e un rapido ritorno alle attività quotidiane anche dopo interventi ad elevata complessità. Da circa 3 anni, presso l’Ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì, è stato attivato un ambulatorio dedicato all’inquadramento e alla cura del dolore pelvico (per prenotazioni tel. 0174-677470); da allora centinaia di pazienti sono state trattate per endometriosi, avvalendosi, all’occorrenza, delle competenze di un’equipe multidisciplinare coordinata dal chirurgo ginecologo Andrea Puppo, formatosi presso il centro di Negrar in provincia di Verona, diretto da Marcello Ceccaroni; l’équipe contempla, quando necessaria, la partecipazione del chirurgo generale Andrea Gattolin e dell’urologo Maurizio Colombo; la consulenza anestesiologica e antalgica è assicurata dalla competenza del gruppo di anestesisti diretti da Giovanni Viglietti. Solo la profonda conoscenza della malattia e la cultura prodotta dall’integrazione di diverse competenze consente una diagnosi precisa e l’avvio al percorso terapeutico personalizzato, finalizzato alla risoluzione anche dei quadri più complessi. Ambulatorio dolore pelvico presso Ospedale di Mondovì: prenotazione tel. 0174-677470.

ANTIBIOTICI: soluzione o problema? “La prima regola degli antibiotici è cercare di non usarli, la seconda è cercare di non usarne troppi”. Questa frase del dott. Paul L. Marino riassume bene i principi fondamentali di una corretta terapia antibiotica: gli antibiotici sono farmaci preziosi per combattere le infezioni batteriche, ma sono un’arma di cui stiamo rischiando di rimanere privi a causa di una scarsa consapevolezza dei rischi associati al loro uso scorretto e al loro abuso. Può sembrare paradossale, ma più gli antibiotici sono utilizzati più diventano inefficaci. Questo perché un loro uso eccessivo permette ai batteri di instaurare meccanismi di “resistenza”, ossia di sopravvivere e diffondersi nonostante la somministrazione del farmaco. Il problema della resistenza agli antibiotici è aggravato dal fatto che la scoperta di nuovi antibiotici è al minimo storico. Se si tiene presente che nel 2014 l’Italia si è collocata ai primi posti, insieme alla Grecia, nel consumo di antibiotici, a fronte di paesi come la Germania, Svezia e Austria che hanno consumi nettamente inferiori

(circa la metà) e che i dati del rapporto OsMed riguardanti il periodo gennaio-settembre 2015 indicano che gli antimicrobici per uso sistemico rappresentano nel nostro paese la seconda categoria terapeutica a maggior spesa pubblica (era la quarta nel 2014), è chiaro come l’utilizzo appropriato di questa classe terapeutica abbia notevoli margini di miglioramento. Recentemente il NICE (National Institute for Health and Care Excellence) ha pubblicato una guida sulla gestione antimicrobica allo scopo di modificare le pratiche prescrittive per contribuire a rallentare la comparsa della resistenza antimicrobica e assicurare che gli antimicrobici rimangano un trattamento efficace per le infezioni.

IL RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA “Dedicare tempo alla discussione con il paziente” La linea guida raccomanda ai medici di dedicare tempo alla discussione con i pazienti sulla natura probabile della loro patologia, sui benefici e i rischi di una immediata prescrizione antimicrobica, sulle opzioni alternative come una “vigile attesa” e/o una prescrizione ritardata e sulle ragioni per cui la prescrizione di antibiotico possa non essere la migliore opzione - per esempio, se hanno una infezione del tratto respiratorio autolimitante o se la loro patologia è dovuta

ad un’infezione virale, su cui l’antibiotico non ha effetto. IL CORRETTO USO E LA RESPONSABILITÀ DEL PAZIENTE Anche l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha promosso nel 2014-2015 una campagna per il corretto uso di antibiotici, che ribadisce la responsabilità del paziente nella corretta gestione della terapia: questi farmaci vanno infatti utilizzati esclusivamente dietro prescrizione medica, osservando scrupolosamente dosi e durata della terapia indicata dal curante. L’autocura, l’interruzione spontanea della terapia o la somministrazione di dosi inadeguate di antibiotico generano infatti rischi sia per il paziente stesso, in quanto l’efficacia della cura non è garantita e il paziente è esposto a potenziali reazioni avverse al farmaco, sia per la popolazione generale, in quanto si aumenta il rischio di sviluppo dei batteri resistenti.


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Azienda in evidenza

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Tecnologia, vendita, noleggio, videosorveglianza

OFFICE AUTOMATION, Lineadue è protagonista Dal 1996 l’azienda è protagonista del mercato: sviluppato negli ultimi anni il settore della video sorveglianza su tecnologia lP - Messe a punto anche apposite soluzioni software dedicate al settore agricolo

Dal 1996 la "Lineadue S.n.c." è protagonista nel mercato dell'Office Automation ed è il punto di riferimento per tutte le aziende che necessitano di tecnologie per l'ufficio. I punti di forza dell'azienda di via Savigliano 107 sono l'assistenza e il supporto tecnico ad alto livello di professionalità, che lo staff è in grado di garantire ai propri clienti, per i quali rappresenta anche un punto vendita e noleggio di computer, stampanti, programmi pacchettizzati, fotocopiatrici, fax e apparecchiature e sistemi elettronici per ufficio. «Negli ultimi anni abbiamo sviluppato il settore della videosorveglianza, divenuto per noi molto importante - spiegano i titolari – non quella tradizionale, ma sviluppata su tecnologia lP. Con questo sistema, le telecamere vengono integrate in quelle realtà in cui già coesistono pc e periferiche in grado di comunicare tra di loro sfruttando le

normali connessioni di rete». In questo modo, dunque, le telecamere vengono anch'esse collegate ad internet e, quando vengono allarmate, possono inviare in tempo reale delle fotografie su uno smartphone, un tablet o un pc e permettere al titolare di vedere in diretta cosa sta accadendo in quel preciso momento presso la sua azienda o i propri uffici o la propria abitazione. L’assistenza è fornita da tecnici specializzati direttamente presso il cliente oppure nel nostro laboratorio, effettuiamo sia la riparazione di una semplice macchina da calcolo che la realizzazione di impianti di rete strutturati (fonia e dati) per aziende con numerosi posti di lavoro, allo studio e la progettazione di software gestionale (contabilità, magazzino, fatturazione, etc.) personalizzazioni mirate alle esigenze del cliente con relativi corsi di avviamento. Proprio per migliorare il ser-

vizio al cliente, a gennaio 2016 è nata una nuova azienda. Si tratta della “Linea ftc” nata a gennaio dalla fusione dei due rami d’azienda della “Lineadue” di Saluzzo e della “Ftc Sistemi” di Ivrea, che ha una sede a Saluzzo e una a Mercenasco. «Dopo anni di collaborazione abbiamo deciso di unire le forze per migliorare e personalizzare sempre di più il servizio al cliente. Lavoriamo in tutti settori, ma stiamo sviluppando un ottimo lavoro per le aziende agricole» commenta uno dei titolari. Sistemi informatici che permettano di semplificare e migliorare la gestione delle aziende: «Oltre ai consueti programmi gestionali della contabilità o dei magazzini, abbiamo messo a punto, con la collaborazione di alcune aziende agricole “pilota”, specifici software, per renderli semplici ma, soprattutto, proprio perché sviluppati direttamente con chi li usa, funzionali e personalizzabili. Programmi professionali, inte-

grabili e modulari, cuciti sulle esigenze del cliente, che viene poi da noi adeguatamente seguito in tutte le fasi successive». Sono così state messe a punto apposite soluzioni software dedicate al settore agricolo: una dedicata ai vivai, che permette la prevista tracciabilità ed il “passaporto” delle piante, una ai garden, un’altra per le imprese zootecniche a specializzazione bovina, con

la gestione dell’allevamento e dell’anagrafe. È inoltre in fase di ultimazione, già attivo per alcune culture ad esempio con la gestione del “quaderno di campagna”, a breve sarà integrato con app per smartphone per poter aggiornare i dati mentre si lavora nei campi; un software appositamente studiato per le coltivazioni “bio”; la gestione del punto vendita con collega-

mento al registratore di cassa, al magazzino, con gestione di schede a punti ecc.; per i negozi di abbigliamento la gestione di taglie e colori. «Questa nuova sinergia, che nasce dalla fusione di questi due rami d’azienda, ci permette di sviluppare in modo migliore tutte queste potenzialità, per offrire alle aziende un supporto informatico che le aiuti e le semplifichi il lavoro».




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Prodotti tipici

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L’azienda, il Know How, la Mission

BRIZIO: passione per la tradizione, dna di famiglia È il 1939: Matteo Brizio di Venasca (Valle Varaita – CN), per tutti “Nonno Materìn”, apre una piccola salumeria in paese, dove propone la propria produzione, già allora frutto di passione, tenacia ed esperienza. Doti che gli consentono di mettere a punto alcuni prodotti che in poco tempo conquistano la Provincia Granda e diventano l’emblema stesso della Salumeria Piemontese, come il celebre Salame Cotto Materìn. Dalla nascita della bottega, molto è cambiato e oggi la Brizio Salumi è un’azienda leader sul mercato del Nordovest, in grado di coniugare un solido legame con la tradizione piemontese con la capacità di dare importanza alle esigenze della vita moderna (per esempio con la linea dedicata al libero servizio e il take away), e al benessere del consumatore, realizzando esclusivamente prodotti senza glutine. Una crescita costante nei decenni, in cui l’azienda ha rafforzato il valore delle proprie origini familiari e ha tenuto saldo il contatto con il territorio, la Provincia di Cuneo, facendosi portavoce della locale sapienza norcina sia nella moderna distribuzione, che nel dettaglio tradizionale. La passione per la tradizione, unita a una costante attenzione a standard qualitativi molto alti, e a un controllo qualità scrupoloso, sono i fondamenti dell’intera filiera produttiva Brizio. L’azienda, infatti, oltre a poter esporre sul packaging di tutte le referenze a proprio marchio l’indicazione “senza glutine”, può anche avvalersi delle certificazioni UNI EN

La Novità: Linea Antica Salumeria “Brizio Matteo” Ma la passione del marchio Brizio per l’eccellenza si rinnova sempre. Del 2016 è la nuova arrivata della “famiglia Brizio”: la Linea Antica Salumeria “Brizio Matteo”, esclusivamente destinata al dettaglio che ricerca prodotti di alta qualità, come le migliori botteghe e salumerie, e le macellerie specializzate. La linea propone il tipico salame Piemontese in tutte le pezzature, dalle più piccole fino ai cresponi da taglio. La materia prima proviene esclusivamente da suini pesanti nazionali e i tagli migliori, dopo un’attenta mondatura, vengono macinati e miscelati con la conce realizzate secondo le storiche ricette di “Nonno Materin”. L’aggiunta di vino nell’impasto ne esalta profumi e aromi. Insaccati tutti in budello naturale (ad eccezione del Crespone), sono legati e stagionati lentamente nelle nostre cantine. Non solo un prodotto d’eccellenza, ma un grande e doveroso tributo al fondatore e artefice del marchio Brizio, Nonno Materìn.

■ Giovanni Brizio controlla la stagionatura dei salami

ISO 22.000:2005 e UNI EN ISO 22.005:2008 tramite l’ente certificatore DNV-GL. Il Prosciutto Cotto Grandacotto, realizzato da sole cosce di suino pesante nazionale, il noto Salame Cotto Materìn, specialità cuneese che identifica ormai il salumificio, il

Lardo della Valvaraita, prodotto con erbe e spezie selezionate e dalla delicatezza imbattibile, passando per la Linea Campagna e in particolare il salame Della Rosa – insaccato nel budello più prezioso e stagionato lentamente – per finire con la

La salsiccia bovina di Razza Piemontese

Nel 2014 nasce la Linea “I Porci Comodi”: la tradizione e la natura

Realizzata in esclusiva da Brizio a partire dal 2015, è l’unica salsiccia di carne bovina di Razza Piemontese certificata dal Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, prodotta inoltre con l’aggiunta di Vino Langhe Doc Arneis. Consumata come vuole la tradizione, in umido o alla piastra, appaga il palato e risveglia le emozioni dei piatti semplici della tradizione, facendosi apprezzare per la fragranza e la tenerezza che solo la carne bovina di Razza Piemontese sa regalare.

Dal 2014 è entrata a far parte della gamma Brizio anche la Linea “I Porci Comodi”, che proviene da maiali allevati esclusivamente all’aperto, nel verde delle vallate cuneesi. Totalmente liberi di muoversi, i suini donano carni mature, sode, con meno grassi e un tenore inferiore di umidità. Dal rito rurale della macellazione del maiale in cascina, torna così il salame di mezzena, prodotto cioè con la metà completa del suino, comprese le parti più pregiate (cosce, lonze, filetti). Oltre ai salami, la Linea include anche Cotechino e Zampone Precotti.

1939, Matteo Brizio di Venasca, per tutti “Nonno Materìn”, apre una piccola salumeria in paese: l’inizio di una crescita costante nei decenni. Il valore delle proprie origini familiari, il contatto con il territorio, la sapienza norcina sia nella moderna distribuzione che nel dettaglio tradizionale. Linea FiordiFesta, dal genuino sapore valligiano, dove “la rosa” viene arricchito con il pregiato Barolo, restano non solo le eccellenze aziendali, ma vere e proprie specialità della Salumeria Tradizionale Piemontese. E questo solo grazie alla passione

■ I suini destinati alla Linea “I Porci Comodi”, che vivono liberi all’aria aperta nel verde delle nostre vallate

e all’impronta di genuinità e tradizionalità che sono alla base della filosofia Brizio da generazioni, in cui la stretta selezione della materia prima, insieme alla manualità di operazioni come la legatura dei salami e l’uso di budello naturale, vanno di pari

passo con l’innovazione nella ricerca della qualità. Bontà, semplicità e rispetto delle ricette di Nonno Materìn sono i segreti che fanno di Brizio, oggi, uno dei più importanti salumifici tradizionali del Cuneese.


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Comuni per lo sport

La manifestazione, giunta alla quinta edizione, propone molteplici discipline sportive

“COMUNI PER LO SPORT”: il via a Rossana sabato 14 maggio

■ Il Quizzone - 2014

■ Braccio di ferro - 2014

Lanciata nel 2009, la manifestazione propone discipline sportive classiche come triathlon, calcio e pallavolo e altre originali come palla prigioniera o la gior-

nata di giochi senza frontiera. Saranno tre settimane di intense sfide, suddivise sui diversi campi dei paesi partecipanti, per arrivare a incoronare il vincitore saba-

to 4 giugno. Lo scorso anno era stato Villafalletto ad aver fatto man bassa degli ori disponibili: bisserà il successo ottenuto? O sarà Verzuolo, già vincitore di

I paesi coinvolti

Il Medagliere

BUSCA CARAGLIO CENTALLO COSTIGLIOLE SALUZZO DRONERO MANTA PIASCO ROCCABRUNA ROSSANA TARANTASCA VERZUOLO VILLAFALLETTO VILLAR SAN COSTANZO VOTTIGNASCO

La prima edizione ha visto trionfare Manta con 6 ori, superando Costigliole e Villafalletto. Verzuolo si è invece imposta per due anni, nel 2010 e nel 2012: nel 2010 grazie a un paio di argenti in più (erano ben 5 i Comuni a pari merito con 4 ori conquistati ciascuno) e nel 2012 conquistando invece un solo oro in più.

due edizioni, o ancora Dronero sempre nelle prime posizioni, ad arrivare in vetta alla classifica? O ancora meglio, un Comune non ancora arrivato al podio nelle precedenti edizioni? Anche quest’anno la voglia di mettersi in gioco è tanta e Comuni per lo Sport suscita interesse, tanto che gli atleti coinvolti saranno oltre 1.500. Il regolamento, rivisto attentamente, detta le regole di partecipazione, ma soprattutto la manifestazione vuole sottolineare i sani valori dello sport come il rispetto e l’amicizia tra i concorrenti, invogliando sempre più persone a partecipare scegliendo una disciplina più o meno impegnativa, a seconda della propria predisposizione o preparazione.

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I luoghi delle competizioni Date e orari per le fasi eliminatorie e per le finali sono già state definite. Il calendario suddivide gli appuntamenti, che si svolgeranno a maggio ed inizio giugno, in base alla disciplina sportiva considerata. ATLETICA 8000 M Verzuolo martedì 24 maggio ore 19 ATLETICA STAFFETTA 4X200 Villafalletto venerdì 20 maggio ore 20 BALLO Centallo sabato 28 maggio ore 20.30 BASKET Dronero (Dronero e Villafalletto per le fasi eliminatorie) domenica 15, venerdì 20, mercoledì 25 maggio ore 20.30 BOCCE PETANQUE Roccabruna sabato 21 maggio ore 14.30 BOCCE VOLO Vottignasco (Vottignasco e Costigliole per le fasi eliminatorie) martedì 17, 24e 31 maggio ore 20.30 BOULDER Villar San Costanzo sabato 21 maggio ore 10 BRACCIO DI FERRO Tarantasca venerdì 27 maggio ore 20.30 CABARET Caraglio venerdì 3 giugno ore 20.30 CROSSFIT Centallo giovedì 2 giugno ore 20.30 CALCIO A 7 Manta (Busca, Caraglio, Manta, Vottignasco per le fasi eliminatorie) il 16, 19, 23, 26 e 30 maggio, 1 giugno ore 20.30 CALCIO BALILLA Busca mercoledì 18 maggio ore 20.30 CANTO (TALE & QUALE) Rossana sabato 14 maggio e sabato 4 giugno ore 20.30 CARTE SCOPA Costigliole Saluzzo martedì 17 maggio ore 20 CORSA IN MONTAGNA Rossana martedì 31 maggio ore 19 CRONOSCALATA Piasco giovedì 19 maggio ore 19 DODGEBALL Manta domenica 22 maggio ore 14.30 GIOCHI SENZA FRONTIERE Villar San Costanzo sabato 28 maggio ore 15.30 LANCIO DEL VORTEX Villafalletto venerdì 20 maggio ore 20 MINI-GOLF Dronero mercoledì 18 e lunedì 30 maggio ore 20.30 MOUNTAIN BIKE Costigliole giovedì 26 maggio ore 19.30 NUOTO Roccabruna domenica 15 maggio ore 20.30 PALLAVOLO Caraglio lunedì 16, domenica 22 e 29 maggio ore 20.30 PING PONG Verzuolo lunedì 23 maggio ore 8.30 PESCA SPORTIVA Vottignasco domenica 29 maggio ore 8 QUIZZONE Busca domenica 15 maggio ore 14.30 TORO MECCANICO Tarantasca sabato 21 maggio ore 20.30 TIRO ALLA FUNE Villafalletto domenica 29 maggio ore 15 TRIATHLON Piasco domenica 22 maggio ore 10 GARA DEI SINDACI Rossana sabato 4 giugno ore 20.30


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maggio 2016

NOTTE ROSA

Giro d’Italia

grande festa 26 maggio 2016 La grande partenza del Giro d’Italia 2016 scatterà dai Paesi Bassi – Provincia del Gelderland – venerdì 6 maggio, per concludersi domenica 29 a Torino. Per la dodicesima volta la Corsa Rosa, organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, partirà dall’estero. In occasione del Giro d’Italia in partenza con la prima tappa il 9 maggio, il Comune di Saluzzo con la Fondazione Bertoni e l’Associazione commercianti, organizza la Notte Rosa. La diciottesima tappa del Giro arriva a Pinerolo il 26 maggio, e proprio in quella sera Saluzzo sarà di rosa vestita. Una città in festa a partire dalle ore 19 alle 24. Alle 21.30 i Tre Lilu in concerto sotto l’Ala di ferro di Piazza Cavour, gonfiabili e animazione per i bambini in Piazza Cavour e sul rialzo di Piazza Garibaldi, una quarantina di artisti della scuola di Circo Fuma che ‘nduma che proporranno attività e spettacoli nella zona compresa tra Piazza Vineis e Via Silvio Pellico. Verranno proposti dei laboratori per i bambini, prove sul monociclo e

numerose attività di “giocoleria” dove la ruota sarà la protagonista. Punti musica in: piazza Risorgimento, piazzetta Santa Maria, corso Italia, via Palazzo di Città, corso Piemonte, piazza Denina.

Il giro in numeri

3.463,1 km lunghezza totale 164,9 km di media per tappa 3 cronometro individuale 7 tappe per velocisti 7 tappe di media montagna 4 tappe di alta montagna

Tappa 20, sabato 28 maggio Guillestre - Sant’Anna di Vinadio Tappone alpino di soli 134 km con 4100 m di dislivello. Si tratta di una sequenza di 4 salite intervallate da 3 discese senza tratti di pianura. Si scalano il Col de Vars (19 km), il Col de la Bonette (22 km), il Colle della Lombarda (20 km) e i 2.3 km che portano al Santuario di Sant’Anna. Tutte le salite (in gran parte sopra i 2000 m di quota) sono ampie con numerosissimi tornanti e fondo buono. Unico tratto a carreggiata ristretta è la discesa impegnativa dal colle della Lombarda fino ai piedi degli ultimi 2.3 km. Ultimi 2300 m tutti in salita con pendenze dal 9% all’11%. Strada abbastanza stretta con alcuni tornanti. Ultime centinaia di metri tra le case del Santuario con brevi rampe e curve strette. Rettilineo d’arrivo di 50 m su asfalto largo 6 m.

E poi gli esercizi commerciali, che per l’occasione, saranno tutti in rosa: vetrine, bar, negozi in rosa, con allestimenti dedicati, menù, tovagliette e addobbi coloreranno le vie del basso centro cittadino per una serata dedicata a tutti i cittadini e le famiglie. Ricordiamo inoltre che, proprio in concomitanza con la notte rosa, inizieranno i giovedì di apertura serale di tutti gli esercizi commerciali del centro, fino a fine luglio. Il 4 giugno torna Effetto Notte: arte, musica e movida, a partire dalle 19 animazioni con dj set, musica dal vivo, artisti di strada, punti gastronomici in piazza con ristoranti, pizzerie, bar e locali aderenti. In entrambe le serate aperture straordinarie e gratuite dei musei saluzzesi.

TAPPA 19

TAPPA 21

Tappa di alta montagna, con la Cima Coppi e arrivo in salita. I primi 80 km sono un lunghissimo falsopiano a salire fino a Casteldelfino dove inizia la TAPPA 21 salita alla Cima Coppi del Colle dell’Agnello (2744 m). Seguono quasi 40 km di prevalente discesa che portano a Guillestre ai piedi della salita finale. Da segnalare alcune gallerie attorno al km 135. Ultimi 13 km interamente in salita di pendenza media attorno al 7% con 15 tornanti. Strada dalla carreggiata particolarmente ampia e in buono stato. Rettilineo di arrivo all’8%, di 150 m, largo 6 m su asfalto. Al vincitore della tappa che include la Cima Coppi sarà assegnato il Trofeo Torriani.

Partenza da Cuneo e passaggio in Borgo San Dalmazzo per rientrare in direzione di Torino con un percorso che costeggia Cuneo a sud-est. Si procede per strade statali larghe e rettilinee attraverso la pianura fino a Torino dove si entra nel circuito finale da ripetere 8 volte. Il circuito di Torino misura 7.5 km e si svolge quasi tutto sulla riva destra del Po. Passato il traguardo si gira attorno alla Chiesa della Gran Madre per affrontare l’unica breve salita della tappa, che porta alla Villa della Regina. Segue una veloce discesa fino al Corso Moncalieri che conduce poi dall’altro lato del Po. Qui la corsa passa sotto Ponte Balbis e entra nel parco del Valentino che attraversa fino all’ultimo km. Negli ultimi 1000 m due curve prima e dopo del Ponte Umberto I e quindi rettilineo finale di 600 m in asfalto larghezza 8 m. Per la 41° volta nella Storia del Giro d'Italia, Torino sarà arrivo di tappa della Corsa Rosa.

PARTENZA - Guillestre Guillestre, situato nella Regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, si trova al crocevia di importanti vie di comunicazione tra le vallate e verso i passi alpini che conducono in Italia. L’attività principale è il turismo, estivo ed invernale, sempre in crescita grazie alla possibilità di praticare numerosi sport ed alla presenza delle terme di “Plan de Phazy” con la sua sorgente di acqua calda. ARRIVO - Sant’Anna di Vinadio Vinadio, situata nella Valle Stura, è una località turistica e termale. Per secoli il suo territorio ha rappresentato il confine con la Francia e per questo è ricca di fortificazioni militari che si sviluppano per 1.200 metri, su tre livelli, con circa 10 km. di percorsi interni. Celebre è soprattutto il Santuario di Sant’Anna, il più alto santuario d’Europa (2.035 mt.). La chiesa è stata edificata sulla roccia levigata dagli antichi ghiacciai e a quest’ultima deve la sua particolare inclinazione del pavimento.



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maggio 2016

COMPRARE CASA

CASE dolci case

Le imposte sull’acquisto Le imposte da versare quando si acquista casa dipendono da vari fattori. Sono diverse, per esempio, le imposte dovute quando si acquista da un venditore “privato” o da un’impresa. Sono di importo inferiore quando si acquista la “prima casa”. Se il venditore è un privato, la vendita è assoggettata all’imposta di registro del 9% e alle imposte ipotecaria e catastale nella misura di 50 euro ciascuna. Se il venditore è un’impresa, a seconda dei casi, la cessione potrà essere: • esente da Iva, con l’imposta di registro pari al 9% e le imposte ipotecaria e catastale nella misura di 50 euro ciascuna • soggetta a Iva, con l’aliquota del 10% (o del 22% per le abitazioni di lusso); in questo caso, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono pari a 200 euro ciascuna. Se il venditore è un’impresa, la cessione è sempre esente da Iva, a eccezione di questi casi: • vendite effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino dei fabbricati entro 5 anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento, oppure anche dopo i 5 anni se il venditore sceglie di sottoporre la cessione a Iva (la scelta va espressa nell’atto di vendita) • vendite di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali, per le quali il venditore sceglie di sottoporre la cessione a Iva (anche in questo

caso, la scelta va espressa nell’atto di vendita). Se chi acquista ha i requisiti per usufruire delle agevolazioni “prima casa”, le imposte saranno più basse, e cioè: • nel caso di acquisto da privato (o da impresa, ma con vendita esente da Iva) - imposta di registro del 2% - imposta ipotecaria fissa di 50 euro - imposta catastale fissa di 50 euro • nel caso di acquisto da impresa, con vendita soggetta a Iva - Iva al 4% - imposta ipotecaria fissa di 200 euro - imposta catastale fissa di 200 euro - imposta di registro fissa di 200 euro Per completare il quadro, bisogna aggiungere che l’imposta di registro proporzionale non può comunque essere di importo inferiore a 1.000 euro e che i trasferimenti assoggettati a tale imposta sono esenti dall’imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie. Oltre all’imposta di registro, alle vendite assoggettate a Iva si applicano di regola, salvo casi particolari, l’imposta di bollo di 230 euro (considerando il caso del rogito notarile) e la tassa ipotecaria di 90 euro (di cui 55 per la voltura catastale).

SALUZZO – Corso Italia, angolo Via Torino, appartamento signorile completamente ristrutturato nel 2010 con finiture di pregio. Termoautonomo con ottima esposizione. € 285.000,00 Classe energetica D; IPE 194,84 KWh\m2

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SALUZZO - NUOVA COSTRUZIONE A pochi passi dal Duomo e dalla Piazza principale, nella zona di Via Martiri con angolo Corso XXVII Aprile, in complesso composto da sole cinque unità abitative, alloggio al piano primo di ingresso in soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, ripostiglio, bagno 3 terrazzi di cui 2 con ampie dimensioni, cantina, posto auto e garage. Alta efficienza energetica. INFORMAZIONI IN UFFICIO

SALUZZO - CENTRO STORICO Zona Via San Martino, alloggio al secondo ed ultimo piano di ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere, bagno e 2 balconi; completa la proprietà un ampio garage/magazzino di circa 30 Mq al piano terreno. RISCALDAMENTO AUTONOMO A METANO EURO 110.000,00

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Poste Italiane

POSTE ITALIANE è il nuovo ID Provider Rilascia identità digitali per accedere ai servizi dei Service Provider che aderiranno al Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale

il Poste Italiane, con la stipula della Convenzione AGID, è uno dei 3 “GESTORI”, più comunemente denominati ID Provider, autorizzati a rilasciare identità digitali per accedere ai servizi dei Service Provider che aderiranno al Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale. SPID è un servizio che si adatta

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namento strategico del nostro Paese nello scenario europeo. Poste ha già reso disponibile ai propri clienti, per garantire la loro privacy e la sicurezza in rete delle loro transazioni, l’identità digitale POSTEID che consente da oggi: a chi già la possiede, o possiede strumenti di riconoscimento in rete alternativi rilasciati da Poste come l’attuale APP PosteID, PCR, Postamat e cellulari certificati, di sottoscrivere la nuova versione ed utilizzare PosteID anche come strumento di accesso ai servizi SPID; a chi non è ancora nostro cliente on line di adottare in sicurezza l’identità digitale PosteID, anche avvalendosi di Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e Carta di Identità Elettronica (CIE) attive o firme digitali per semplificarne il rilascio, per scoprirne anche i vantaggi come strumenti di sicurezza e semplificazione nell’erogazione dei servizi online delle Pubbliche Amministrazioni che hanno sottoscritto una convenzione con l’Agenzia per l’Italia Digitale) (in futuro anche Fornitori privati) e di POSTE Italiane. Sono inoltre già attivi alcuni Uffici Postali che permettono di completare la richiesta per coloro che non dispongono di CNS o CIE. Per il momento il servizio è rivolto esclusivamente alle persone fisiche, cioè a tutti i cittadini maggiorenni, clienti e non clienti di Poste Italiane, con documento di identitàfree-press in corso di validità e codice fiscale (italiani e stranieri residenti), ma presto offriremo il Servizio anche alle Imprese.

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POSTEID È GRATUITO per tutta la durata del contratto (24 mesi) per coloro che aderiranno al servizio entro il 31/12/2016.

Il tema della Sicurezza è per noi molto importante : Poste Italiane conferisce da subito alle credenziali SPID un livello di sicurezza definito con nome utente, password e un codice personale (Codice PosteID) gestito su un dispositivo certificato, oppure un codice password temporaneo da utilizzare sul momento (One Time Password) che si riceve tramite SMS sul cellulare certificato. Abbiamo voluto utilizzare sia le possibilità che derivano dall’utilizzo di APP che le password temporanee tramite SMS, per garantire il massimo dell’innovatività e permettere comunque l’utilizzo dell’identità digitale anche ai cittadini che non utilizzano tali funzionalità. Dal 15 Marzo il servizio è stato reso disponibile al pubblico partendo dai clienti dotati di strumenti di riconoscimento in rete e dai primi 396 Uffici Postali in Umbria e Toscana, oltre al Comune di Venezia, per coloro che,

completata la richiesta dal sito di Poste, devono effettuare la verifica dei documenti di identità ovvero di certificare il possesso del numero di cellulare. Dal 4 aprile: per la verifica dei documenti d’identità o del numero del cellulare il numero degli Uffici Postali sarà esteso a oltre 3.800 su tutto il territorio nazionale. Nei mesi successivi: verranno progressivamente aperti tutti gli uffici postali e resa disponibile, su richiesta dei cittadini ed oneri a loro carico, la possibilità di essere identificati e/o di certificare il cellulare presso il proprio domicilio tramite i nostri Portalettere telematici. Gli Uffici Postali ed i Portalettere telematici, sono un asset fondamentale per favorire una rapida diffusione di SPID e consentire all’Italia di recuperare parte del terreno perso in questi anni rispetto agli altri paesi europei sul campo della digitalizzazione dei servizi.

Saluzzese

molto a Poste in quanto saranno i cittadini a scegliere, su base fiduciaria, a chi affidare la propria identità digitale e non vi è dubbio che le infrastrutture tecnologiche e la capillarità della presenza di Poste sul territorio, sono un potente acceleratore del processo di diffusione di SPID in Italia a vantaggio di un posizio-

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Per le vostre INSERZIONI PUBBLICITARIE su “il Saluzzese” potete chiamare il numero 329.8619328 o scrivere una mail a pubblicare@ilsaluzzese.it


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maggio 2016

Dove trovare “il Saluzzese”

Non perderti la copia del nuovo mensile “il Saluzzese”. È GRATUITA! BAGNOLO PIEMONTE

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PAESANA

SCARNAFIGI

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DOVE TROVARE IL SALUZZESE Il Saluzzese è in distribuzione ad inizio mese in tutte le buche delle lettere di Saluzzo. Il giornale si può trovare inoltre gratuitamente nelle edicole di Bagnolo P.te, Barge, Brossasco, Cardè, Costigliole Saluzzo, Envie, Lagnasco, Manta, Martiniana Po, Moretta, Paesana, Piasco, Revello, Rifreddo, Rossana, San Front, Scarnafigi, Tarantasca, Torre San Giorgio, Verzuolo, Venasca, Villafalletto.

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COSTIGLIOLE SALUZZO PIASCO

SE NON RICEVI IL SALUZZESE

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Se non ricevi il Saluzzese puoi segnalarlo scrivendo una e-mail a redazione@ilsaluzzese.it o telefonando in redazione allo 011.9710470.

Tutte le edicole DOVE TROVARE le copie gratuite de “IL SALUZZESE” SALUZZO EDICOLA P.P. Corso Roma, 19/A

MANTA TABACCHERIA QUAGLIA Via Garibaldi, 1

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