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Registrazione Tribunale di Asti n. 3/06 del 21/07/2006 EDITORE: la Pancalera - via Murina 38 - Carmagnola (TO) DIRETTORE RESPONSABILE: Irene Canova STAMPA: Industrie Tipografiche Sarnub - Cavaglià (BI) ROC n. 14564 REDAZIONE: via Gardezzana 14 - Carmagnola (TO) - Tel. 011/9710470 - www.lapancalera.it - redazione@lapancalera.it PUBBLICITÀ: Piercarlo NICOLA TEL. 393/5860396 - lapancalera@lapancalera.it. ISSN 2039-8719

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Paesi al tempo del coronavirus Le misure restrittive introdotte dal governo, per arginare l’espandersi del corona virus, senza dubbio hanno circoscritto la libertà di movimento e di socializzazione delle comunità. La vita è cambiata, condizionando e modiﬁcando le abitudini quotidiane, oltre a costringere diverse attività commerciali ad abbassare le serrande. Ai cittadini si ribadisce, tassativamente, di rispettare in modo rigoroso le limitazioni che sono state imposte per la salute ed il bene di tutti.

Il bilancio di individui contagiati e in misura di isolamento cambia ogni giorno. Abbiamo cercato di dare un quadro della situazione nei paesi dell’area coperta dal giornale, ma i dati possono variare con l’aggiornamento quotidiano fornito dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. La nostra redazione prosegue ogni giorno l’attività informativa anche online. Aggiornamenti sull’evolvere della situazione su lapancalera.it

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Il DPCM del 22 marzo ha consentito l’attività del settore florovivaistico. Semi, piante, piante da frutto, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, potranno essere prodotti, trasportati, commercializzati. E i negozi per la vendita resteranno aperti. È consentita quindi, in questa fase di emergenza, la produzione, il trasporto, il commercio del settore florovivaistico e di prodotti agricoli non solo nella grande distribuzione. «È molto positivo quanto deciso. Lo avevamo chiesto al Ministro insieme ai colleghi

delle Associazioni di categoria dell’Agricoltura - afferma Marco Bussone, Presidente Uncem - Il chiarimento era atteso e molto importante. Ringrazio la Ministra Bellanova e quanti hanno lavorato verso questa decisione. Ora confidiamo nella efficace uscita dalla fase di emergenza e nell’impegno del Governo per il sostegno alle filiere agricole, determinanti in molte zone del Paese». Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa:

Prestito di ebook per tutti nelle biblioteche SBAM Le Biblioteche civiche del Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino (SBAM) in questo periodo di emergenza, aprono a tutti i cittadini il loro catalogo digitale. Disponibile l’accesso a oltre 9.000 ebook da leggere su computer, tablet o smartphone; più di 7.000 giornali e riviste da tutto il mondo, compresi i principali quotidiani nazionali, da leggere online e più di 300 audiolibri e 120.000 album musicali da ascoltare in streaming. Fino al 30 aprile 2020 anche coloro che non sono ancora iscritti in biblioteca e che risiedono in uno dei comuni dell’area metropolitana torinese, potranno accedere gratuitamente al servizio di prestito digitale attraverso una semplice pre-iscrizione online. Si potranno quindi utilizzare le risorse presenti sulla piattaforma digitale MediaLibrary OnLine (MLOL), per un periodo di 30 giorni, al termine del quale, per continuare ad utilizzare il servizio e scoprire le altre opportunità oﬀerte dal sistema bibliotecario, sarà necessario recarsi in una qualsiasi delle biblioteche SBAM e convalidare gratuitamente l’iscrizione. Per informazioni consultare il sito http://sbam.erasmo.it e www.sbam.to.it.

«L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte aveva raccolto le diverse istanze pervenute dalle associazioni di vivaisti e ﬂoricoltori del Piemonte, denunciando le pesanti ricadute causate dell’emergenza sanitaria Covid-19 sull’intero comparto. Diverse le segnalazioni anche dai cittadini privati che hanno espresso l’esigenza di proseguire nella cura dei propri giardini privati e nei piccoli orti casalinghi. Nel pieno avvio della stagione produttiva è grande la preoccupazione di lasciare al macero la

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merce frutto del lavoro delle aziende del comparto. Invito i nostri cittadini piemontesi, che hanno dato sempre prova di essere vicini al proprio territorio, ad acquistare anche ﬁori e piante insieme ai prodotti agroalimentari #madeinpiemonte». «A questo proposito auspico che vi siano risposte ad ulteriori chiarimenti richiesti prosegue l’assessore Protopapa - per coloro che svolgono giardinaggio e coltivano l’orto come attività hobbistica ed hanno i terreni e i frutteti lontani dalla propria dimora».

ASL TO5. Attivazione di quattro Unità Speciali di Continuità Assistenziale Attivati lunedì 30 marzo i progetti previsti dal DDL 9 marzo di ASLTO5 per l’assistenza e la sorveglianza sul territorio dei pazienti Covid-19. Si tratta di Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) che implementano la gestione dell’emergenza sanitaria per l’epidemia da Covid-19. I medici USCA (due per ognuna delle quattro sedi di Distretto) effettuano l’assistenza tramite monitoraggio a distanza o visite domiciliari o in strutture territoriali dalle 8 alle 20 sette giorni su sette. Seguono pazienti con infezione confermata da Sars-Cov 2 dimessi dagli ospedali; pazienti con infezione confermata da Sars-Cov 2 gestiti in setting territoriali, pazienti con sospetto per infezione da sars –Cov 2 gestiti in setting territoriali. La segnalazione all’USCA può essere effettuata dal medico di continuità assistenziale, dal pediatra di libera scelta o dal Servizio Igiene salute Pubblica (SISP). I medici USCA sono riforniti dall’Asl dei dispositivi di protezione individuale (Mascherine FFP2 o FFP3, tute monouso, occhiali con protezione laterale e guanti monouso) ed hanno una copertura assicurativa come previsto da normativa. Per lo smaltimento dei rifiuti vengono seguite le linee guida anche per lo smaltimento dei rifiuti in caso di persone positive curate presso la propria abitazione o poste in quarantena.

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in breve

Pagina Facebook per l’Amministrazione comunale PANCALIERI L’Amministrazione Comunale ha creato una pagina ufficiale del Comune. Si chiama “Amministrazione Comunale di Pancalieri”; viene utilizzata per comunicare in modo ufficiale mantenendo un canale attivo con i pancalieresi. La Giunta aveva già pensato alla possibilità di aprire una pagina riservata all’Amministrazione. Ora l’idea è stata messa in pratica in quanto essenziale in questo periodo di restrizioni dovute al diffondersi del coronavirus. È infatti lo strumento utile e immediato per comunicare con i cittadini a casa in queste settimane.

Proroga scadenza dei documenti di riconoscimento PANCALIERI La validità dei documenti di riconoscimento, scaduti o in scadenza al 17 marzo 2020, è stata prorogata al 31 agosto 2020. I cittadini che dovessero quindi trovarsi con un documento non più valido devono attendere il 31 agosto prima di poterli rinnovare. La validità ai ﬁni dell’espatrio resta invece limitata alla data di scadenza indicata nel documento.

Chiuso l’accesso alla Chiesa dell’Eremita

PANCALIERI La Chiesa dell’Eremita non è più accessibile per i fedeli, chiusa temporaneamente per le norme restrittive dovute al coronavirus. L’Amministrazione comunale ha infatti riscontrato una continua frequentazione della Chiesa dell’Eremita da parte di fedeli e non, nonostante l’invito a non uscire di casa. L’appello è di «non andare a pregare all’Eremita per rispetto del momento. Vi chiediamo di essere collaborativi e pazienti». Il provvedimento assunto dal Comune è stato quindi quello di chiudere l’accesso alla Chiesa, ﬁno a nuove disposizioni.

Grazie alla famiglia Pugnetti, ogni nucleo familiare ha ricevuto una mascherina lavabile, consegnata dalla Protezione Civile PANCALIERI Tutti i cittadini hanno le mascherine, dispositivo di protezione personale raccomandato in questo periodo di emergenza sanitaria. Le mascherine, in tessuto, sono state donate dalla famiglia Pugnetti. La Protezione Civile si è occupata di consegnarle ad ogni famiglia, in modo che le persone che escono di casa per fare la spesa siano protette. Le mascherine sono lavabili ﬁno a 10 volte; sono state fornite anche le indicazioni per un corretto uso.

I dati sui contagi PANCALIERI Sono tre in totale le persone che a Pancalieri sono risultate positive al secondo livello di controllo positività al Covid-19. Lo ha confermato il sindaco Luca Pochettino, con un aggiornamento al 31 marzo. Purtroppo una signora novantenne è mancata; l’Amministrazione comunale tutta è vicina a queste persone e ai loro familiari. Tornando ai dati sul coronavirus a Pancalieri, è stato confermato che 13 persone poste in quarantena a casa (che avevano avuto contatti con i contagiati) hanno terminato il loro periodo di isolamento, una persona lo terminerà l’11 aprile. Nelle RSA del paese non sono stati sviluppati contagi, nonostante una dipendente (non pancalierese) avesse contratto il coronavirus. Il livello di protezione negli enti infatti era già stato alzato dal 20 febbraio.

PANCALIERI Gli uffici comunali di Pancalieri sono chiusi al pubblico. Lo ha disposto il sindaco Luca Pochettino a seguito del DPCM dell’11 marzo scorso contenente disposizioni per fronteggiare il diffondersi di Covid-19. Saranno comunque gestite le urgenze. Qui di seguito le indicazioni per contattare gli uffici. L’ufficio Protocollo sarà disponibile il martedì mattina ore 10-12.30 per documentazione cartacea, tramite la finestratura del piano terra. Non ricevono il pubblico gli uffici Economico Finanziario e Tributi, Tecnico-edilizio, Segreteria, Polizia Municipale. L’ufficio Anagrafe può essere contattato via mail per i cambi di residenza. I moduli sono scaricabili dal sito www.comune.pancalieri.to.it nella sezione Anagrafe. Possono essere inviati all’indirizzo mail anagrafe@comune.pancalieri.to.it. Per i certificati e le carte di identità (se urgenti), l’Anagrafe è disponibile solo su appuntamento il martedì mattino ore 10-12.30. Telefonare per appuntamento allo 011.9734102. Per i decessi e le nascite contattare i numeri 328.9149925 – 393.8350651. Anche il Comando Carabinieri della Stazione di Pancalieri al momento ha limitato gli accessi agli uffici. Non saranno infatti ricevute denunce di smarrimenti o furti. Lo ha comunicato il Comandante della Stazione, tramite il Comune di Pancalieri. Le denunce possono essere effettuate online consultando il sito www.carabinieri.it.

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Uﬃci comunali chiusi al pubblico, gestite le urgenze

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Prelievo l’11 e 12 aprile PANCALIERI In questo momento di emergenza dettata dalla diffusione del Coronavirus, si fa appello a tutti i donatori di sangue affinchè non si fermino le donazioni programmate e pianificate nel calendario nazionale, proprio al fine di scongiurare nel proseguo l’insorgere di un’emergenza anche sul fronte delle riserve di sangue. Il Direttivo del gruppo comunale FIDAS ADSP di Pancalieri, conferma quindi il prelievo collettivo sabato 11 e domenica 12 aprile, dalle 8 alle 11, presso la sede di via Vittorio Veneto, 2. Per ottemperare alle norme vigenti, si procederà al prelievo utilizzando tutte le regole, i presidi e le precauzioni che permettano di raccogliere il sangue in totale sicurezza. In particolare è obbligatorio prenotare la donazione inviando una mail all’indirizzo pancalieri@fidasadsp.it o telefonando ai numeri 335.6611545 (Piercarlo) e 334.6722018 (Floriana). Gli accessi ai locali per la donazione verranno effettuati in maniera contingentata per garantire le distanze prestabilite dalla normativa vigente. La permanenza all’interno dei locali sarà strettamente correlata al tempo necessario per la donazione. I locali saranno adeguatamente puliti e disinfettati sia prima delle operazioni di prelievo che durante il prelievo stesso. Il personale sanitario addetto alla raccolta adotta lo specifico protocollo previsto in questo stato di emergenza. Sono invitati a donare tutti coloro che sono in buona salute e non hanno recentemente avuto sintomi influenzali.

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E poi ad un certo punto passerà Il supporto degli psicologi in questo periodo di misure restrittive è importante. Ne parla la dottoressa Silvia Senestro Sono strani questi giorni. Ci stanno mettendo tutti alla prova, psicologi inclusi. Non abbiamo la ricetta della felicità e non siamo preparati ad aiutare le persone in una situazione di pandemia e di quarantena. Come molti colleghi in tutto il mondo, in questo periodo sono operativa presso uno Sportello di Ascolto e Sostegno psicologico attivo nel mio paese di residenza. Chiamano in tantissimi, anche persone che mai e poi mai avrebbero immaginato di chiedere un aiuto psicologico. L’inizio è stato “vacanziero”: i morti erano solo in TV e la quarantena è stata vissuta come occasione per riposarsi, rallentare, tirar fuori le vecchie foto e guardarle con i figli, fare le torte e le pizze. Adesso è iniziata la fase depressiva: alcuni sono preoccupati per amici e parenti contagiati; altri hanno perso qualcuno; i lavoratori si domandano con angoscia quale futuro li aspetti; chi vive da solo si sente sperduto come un naufrago; le coppie litigano; non sono rari gli episodi di violenza familiare; le mamme con i figli a casa si sentono intrappolate e temono di impazzire. Scrivo di proposito questo elenco di aspetti negativi non per creare ulteriore sconforto, ma per lanciare un messaggio molto chiaro: non vergognatevi delle vostre difficoltà e non esitate a chiedere aiuto. Non siete i soli a star male e parlarne con qualcuno è importantissimo, è la linea di demarcazione fra il sollievo e la disperazione. Anche se dove vivete voi

non è attivo uno Sportello di Ascolto, la quasi totalità degli Psicologi e degli Psichiatri in questo momento si sta mettendo a disposizione per consulenze telefoniche gratuite, e sono numerose le iniziative in questo senso (si veda, ad esempio, Psicologicontrolapaura che fornisce materiale ed informazioni online), oltre alle realtà già esistenti prima dell’emergenza Coronavirus, che più che mai in questo periodo offrono aiuto e sostegno (Telefono Rosa; Mai+Sole). Il Consiglio Nazionale degli Psicologi ha emanato un vademecum per vivere il più serenamente possibile questo periodo di isolamento. Da parte mia, quello che suggerirei a tutti è: Non state tutto il giorno sul divano in pigiama. Al mattino lavatevi, vestitevi, pettinatevi e fatevi la barba. Moderate l’uso dei social. Non date retta e non diffondete fake news, messaggi inutilmente allarmisti o messaggi che istigano all’odio. Leggete, anche se non l’avete mai fatto prima, e siate affamati di cose utili ed intelligenti. Fate un po’ di esercizio fisico. Ritagliatevi un angolino solo vostro in casa, anche piccolissimo, dove nessuno possa disturbarvi. Telefonate spesso agli anziani e alle persone che conoscete che hanno una disabilità o che vivono con un disabile: sono i più fragili in questo momento. Telefonate, almeno una volta al giorno, ad un amico con cui chiacchierate volentieri, che vi faccia ridere e star bene. Nella coppia, rispettate i silenzi ed i

momenti di solitudine dell’altro. Non vivete di solo Coronavirus: portate la vostra attenzione anche su altro. Parlate con qualcuno delle vostre emozioni senza vergogna. “L’uomo che non deve chiedere mai” è una balla degli anni 80. E poi, ad un certo punto, passerà. Secondo alcuni ci ritroveremo migliorati, torneremo a rallentare, a gioire delle piccole cose, ad ascoltare i bambini e ad inquinare di meno. Secondo altri, non impareremo un bel niente e nel giro di pochi giorni torneremo gli stessi di prima. Secondo altri ancora, ci aspetta un’era di sciacallaggio in cui la frustrazione e la paura ci renderanno ancora più ostili ed aggressivi verso il prossimo. Non so su cosa scommetterei. Credo che l’atteggiamento più giusto, in questo momento, non sia quello di prenderla come una vacanza, ma nemmeno come un castigo; cerchiamo di prenderla come un’occasione di crescita. Silvia Senestro

Nuova aiuola per il bar Vecchia Filanda

PANCALIERI Il bar Vecchia Filanda abbraccia la primavera: infatti, pochi giorni prima della chiusura dovuta alla flagellante epidemia del Covid-19, il prato antistante l’esercizio gestito da Sara Cavallo si è arricchito di una coloratissima aiuola. Il merito di questo sgargiante tocco floreale, lo si deve innegabilmente alla determinazione di Lino Castellano, che oltre a donare personalmente i fiori si è impegnato in prima persona per la messa a dimora e la cura di queste bellissime viole del pensiero. m.v.

Bizze del meteo, danni a frutteti e coltivazioni Confagricoltura in contatto con le aziende per monitorare gli effetti delle gelate notturne L’andamento climatico anomalo anche quest’anno inizia a far sentire i suoi effetti sull’agricoltura andando ad appesantire una situazione già tutt’altro che semplice a causa dell’emergenza sanitaria in atto. L’improvviso calo delle temperature dei giorni appena passati, giunto dopo un periodo prolungato di valori miti e decisamente sopra la media, ha provocato i primi danni, in particolare, ai frutteti in fiore delle varietà più precoci. I tecnici di Confagricoltura Cuneo sono costantemente in contatto con le aziende per monitorare soprattutto gli effetti delle gelate notturne. «Al momento registriamo danni che paiono contenuti nelle aziende dotate di sistemi antigelo, mentre sono decisamente più marcati nelle imprese che ancora non dispongono di questi sistemi

di difesa - sottolinea Marco Bruna, responsabile della Confagricoltura zona Saluzzo e Savigliano - È presto per capire quanto le recenti gelate, avvenute a macchia di leopardo, andranno ad incidere sulle produzioni, ma temiamo comunque dei cali. Le colture più colpite da questa ondata di freddo primaverile sono soprattutto albicocche, nettarine, susine e mele». Le bizze del meteo si aggiungono così all’incertezza del periodo con le aziende del comparto che si aspettano dalle istituzioni azioni più incisive per il contrasto alla cimice asiatica e misure utili per il prossimo indispensabile reperimento di manodopera da impiegare nelle operazioni di raccolta. Su questo fronte positivo è il provvedimento del Dipartimento della Pubblica Sicu-

rezza - Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Ministero dell’Interno, che con una circolare del 21 marzo ha confermato che tutti i permessi di soggiorno in scadenza nel periodo tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 vengono prorogati di validità ﬁno al 15 giugno 2020, dando la possibilità ai titolari di eﬀettuare la domanda di rinnovo dopo tale data. Soddisfatta la Confagricoltura, che aveva più volte sollecitato questa misura. Il provvedimento, arriva in un momento cruciale per l’agricoltura, con settori cardine, come quello orticolo e frutticolo, che rischiano di rimanere completamente bloccati a causa della carenza di manodopera. Molti operatori stagionali, infatti, hanno fatto rientro nei loro Paesi d’origine

ed altri che sono disponibili a venire - anche perché in possesso di contratti già firmati con le aziende – non riescono ad arrivare perché trovano difficoltà ad attraversare determinati Paesi. Da qui la richiesta di Confagricoltura all’Unione europea di creare una sorta di “corridoio” per permettere la mobilità all’interno della Ue di questi lavoratori. È altresì necessario, per l’organizzazione degli imprenditori agricoli, allargare e rendere più flessibili tutti gli strumenti per reclutare nuova manodopera, come i voucher, e avviare in tempi rapidi l’iter per la definizione di un nuovo decreto flussi che consenta al settore agricolo di impiegare lavoratori non comunitari. «Nonostante le innumerevoli difficoltà le imprese agricole continuano a lavorare sen-

za sosta - ribadisce Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo - A loro va il supporto degli addetti e dei collaboratori della nostra associazione che sono impegnati ogni giorno per consentire l’operatività delle

ﬁliere agricole, informando in particolare le aziende su tutte le novità normative che si susseguono in questo periodo, anche attraverso un aggiornamento costante dei nostri canali social e del sito internet».

CARMAGNOLA

IN CITTÀ

Paura coronavirus, psicologi per i cittadini CARMAGNOLA La Struttura di Psicologia dell’ASL TO5 ha attivato uno Sportello di sostegno psicologico. Vi si possono rivolgere tutti i cittadini per un supporto in questi giorni di emergenza scattata per il diﬀondersi del coronavirus. L’Azienda Sanitaria ha ritenuto utile l’attivazione di questa consulenza telefonica perchè è emerso un disagio psicologico tra i cittadini. Si tratta di uno spazio di ascolto e di supporto. Il numero da contattare è lo 011.6960519 dalle 14.30 alle 17.

Dalla BCC di Casalgrasso 90mila euro per i nostri ospedali CARMAGNOLA Un gesto di solidarietà verso gli ospedali è arrivato anche dalla BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura. L’Istituto ha deliberato un contributo straordinario di 90.000 euro a sostegno degli ospedali del territorio. Il Santa Croce di Cuneo, l’Ospedale San Lorenzo di Carmagnola e l’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino sono i beneﬁciari dell’iniziativa. «Vogliamo essere vicini al territorio - ha commentato Alberto Osenda, il presidente della banca - Abbiamo destinato questa cifra per l’acquisto di macchinari e di materiale medico che possa essere utile per fronteggiare questa emergenza». Il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, la direzione generale e tutti i collaboratori hanno fortemente voluto intervenire.

Il progetto “Riduci i rifiuti che compri” premiato al SERR CARMAGNOLA L’associazione carmagnolese Peppino Impastato è stata premiata per il suo progetto “Riduci i rifiuti che compri” presentato alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. È la seconda volta che un’iniziativa dell’Associazione viene considerata meritevole a livello nazionale. Nel progetto pilota era coinvolta la scuola Agraria dell’Istituto Baldessano-Roccati di Carmagnola. L’azione voleva dimostrare, nella pratica, qual è l’impatto degli imballaggi sulla spesa e come si può evitare di portare a casa numerosi rifiuti. Inoltre erano stati presentati dati puntuali del territorio. La premiazione è avvenuta in streaming il 27 marzo.

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aprile 2020

Carmagnola: rinnovato il Voto all’Immacolata Concenzione La celebrazione si è tenuta il 25 marzo a porte chiuse, ma in diretta sui social e su Youtube CARMAGNOLA È stato rinnovato mercoledì 25 marzo 2020 il secolare voto all’Immacolata Concezione patrona di Carmagnola. Una decisione presa dai parroci della città in comune accordo con il sindaco Ivana Gaveglio, dopo la richiesta arrivata da numerosi cittadini e fedeli. Nella mattinata del 25 marzo, festa dell’Annunciazione del Signore, alle 12 si sono riuniti nella cappella della patrona, all’interno della Collegiata, i tre parroci della città: don Dante Ginestrone, don Iosif Patrascan e don Giovanni Manella insieme al Sindaco, per rinnovare la supplica all’Immacolata e chiedere protezione alla popolazione in questa emergenza per il Coronavirus. La celebrazione si è tenuta a porte chiuse per via delle restrizioni in atto, ma per la prima volta nella storia è stata trasmessa in diretta sui social e sul canale Youtube delle parrocchie carmagnolesi. Un evento, quello del rinnovo di questo Voto, che sottolinea ancora di più il momento diﬃcile e storico che stiamo vivendo. La tradizione e il legame di fede che unisce i carmagnolesi alla sua patrona è iniziato nel 1522 Il Voto è stato rinnovato nel 1630 per le epidemie di peste, seguite poi dai rinnovi del 1714 per una moria di bestiame, del 1734 per la siccità, del 1835 per il colera e in ultimo del 1944 per la seconda guerra mondiale, a seguito dell'incendio per rappresaglia di borgo Salsasio

da parte dei nazifascisti. Durante la cerimonia ha preso la parola il sindaco Ivana Gaveglio: «L’Amministrazione comunale esprime la volontà di tutta la cittadinanza di aﬃdarsi al suo sguardo benevolo in questo momento di grande prova. Come nel

passato, Maria saprà confortare e proteggere sotto il suo manto la sua devota città». Il moderatore dell’unità pastorale di Carmagnola don Giovanni Manella ha poi ricordato: «Promettiamo di celebrare al termine di questa emergenza una Messa solen-

ne in piazza Sant’Agostino, uniﬁcando le celebrazioni delle nostre parrocchie. Qui la nostra città nei secoli passati ha fatto i suoi voti. Sarà portata la statua dell’Immacolata, come segno di ringraziamento». Ivan Quattrocchio

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MERCATO IN PIAZZA ITALIA Solo il sabato mattina, controllato dalla Polizia Locale. Da decidere lo svolgimento per le prossime settimane

CARMAGNOLA Si è svolto regolarmente il mercato alimentare sabato 21 e 28 marzo. Causa l’emergenza sanitaria, era ubicato straordinariamente in piazza Italia a Carmagnola, anzichè in piazza Martiri. La piazza del Foro Boario è stata scelta dall’Amministrazione cittadina in quanto consente di regolare gli accessi all’area. Questa infatti era l’unica possibilità per garantire lo svolgimento del mercato ri-

Chiude la notte il Pronto Soccorso La decisione è della Regione Piemonte, il provvedimento è temporaneo. Icardi: liberate risorse sanitarie per la battaglia contro il coronavirus CARMAGNOLA L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi ha stabilito la chiusura notturna del Pronto Soccorso di Carmagnola. Il provvedimento, entrato in vigore il 27 marzo, è temporaneo. L’attività sarà sospesa dalle ore 20 alle ore 8. «In questa fase emergenziale – ha osservato l’assessore Icardi – abbiamo bisogno del contributo di tutti. I tre soli passaggi notturni medi registrati nel triage in tenda nel periodo dal 1 al 25 marzo, in questo momento non sono numericamente signiﬁcativi per tenere im-

pegnata la struttura, che può così liberare risorse sanitarie preziose nella battaglia quotidiana contro il coronavirus. Ringrazio l’Azienda sanitaria locale e i sindaci del territorio carmagnolese che hanno collaborato per venire incontro alle esigenze del momento. Resta inteso che, superata questa fase di emergenza, verrà ripristinato il normale orario». «Mi allarmo perchè la decisione di chiudere il Pronto Soccorso di Carmagnola nelle ore notturne ha già suscitato le preoccupazioni di molti Sindaci e cittadini della zona» è il commento della parlamentare di

Fratelli d’Italia Augusta Montaruli. «Sappiamo del basso numero di passaggi nel Pronto Soccorso ma comprendiamo anche la diﬃcoltà di un territorio vasto di saper cogliere tale decisione. Per questo a decisione già presa ormai, devono esserci garanzie scritte per la riapertura quando l’emergenza sarà conclusa, ma allo stesso tempo la certezza che per i prossimi passi, doverosi e necessari, ci sia una maggior presa di coscienza, collaborazione e dialogo con tutte le forze che sono in campo».

spettando le norme stringenti imposte per evitare il diﬀondersi del coronavirus. Non era possibile toccare la merce. Assenti i banchi del settore non alimentare, come previsto dalle misure del governo. Code all’apertura dell’area, che si snodava al di fuori della recinzione, ingressi contingentati dalla Polizia Locale. Ma le mattinate sono trascorse senza assembramenti. Positivo il commento dell’assessore Massimiliano

Pampaloni, presente in loco per veriﬁcare l’andamento: «Non ci sono stati problemi. La gente entrava scaglionata secondo le indicazioni della Polizia Locale. Gli ambulanti sono riusciti a far rispettare le distanze tra i clienti». La Polizia Locale ha controllato il rispetto delle norme igieniche e di distanziamento sociale. Sospeso il mercato di mercoledì 1 aprile. Irene Canova

aprile 2020

CARMAGNOLA

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Dal servizio di Psicologia dell’ASL To5 un libricino per aiutare bambini e genitori a superare questo delicato momento

Bambini al tempo del Coronavirus CARMAGNOLA Come vivono la loro restrizione in casa e cosa si può fare per aiutarli a superare questo momento complicato e, fornire, nello stesso tempo, un sostengo ai genitori? Dal servizio di psicologia dell’ASL To5 è arrivato un libretto, “Io e il re dei virus”, per aiutare bambini e genitori a superare questo delicato momento. «“Io re dei virus” nasce dal desiderio di aiutare i bambini ed i grandi che si occupano di loro ad aﬀrontare insieme le emozioni legate all’emergenza che da alcune settimane ha colpito il nostro Paese - spiega la psicologa dell’Asl TO5, Monica Audisio - I bambini ascoltano e vedono situazioni nuove ed allarmanti e non hanno sempre gli strumenti per comprenderle, si trovano circondati da una realtà di adulti che non sempre è disponibile a rispondere alle loro richieste e alle loro paure, anche quelle che non sono capaci di esprimere». I bambini vedono gli adul-

ti preoccupati, ascoltano discorsi frenetici, sentono ricorrente la parola “Coronavirus”, e a volte i genitori, pensando di proteggerli, li tengono all’oscuro di tutto, non immaginando invece che i più piccoli si costruiscano delle idee. «I bambini - continua Monica Audisio - hanno bisogno di sapere cosa sta succedendo, si fidano di mamma e papà ed è da loro che si aspettano spiegazioni e rassicurazioni. È fondamentale, quindi, non tradire la loro fiducia e rispondere con sensibilità, modulando parole e informazioni a seconda delle età e cercando di tenere viva la speranza». Il libretto “Io e il re dei virus” è stato pensato per i bambini di età prescolare e del ciclo della scuola primaria. Soprattutto per i più piccoli, è importante l’accompagnamento degli adulti nelle attività e, allo stesso modo, anche per i più grandi: un adulto che aiuta a riflettere sugli spunti che emergeranno nella compila-

zione, permetterà al bambino di conoscersi più in profondità e di condividere i propri stati d’animo. Per il genitore questa sarà un’occasione preziosa per avvicinarsi in punta di piedi al mondo interno del proprio ﬁglio scoprendone, magari, nuove sfumature. Il tempo passato insieme offrirà, inoltre, nuove possibilità di comunicare e di raﬀor-

zare il legame. Il libretto è strutturato in tre parti: nella prima parte il bambino si presenta, nella seconda si confronta con l’attualità del Coronavirus e nella terza familiarizza con le emozioni ed i vissuti legati ad un’esperienza nuova e dai contorni incerti. È possibile scaricare il libretto dal sito istituzionale dell’ASL To5.

EMERGENZA RADIO CARMAGNOLA PROTEZIONE CIVILE

Consegnate le mascherine agli enti di Carmagnola CARMAGNOLA Nei giorni scorsi Emergenza Radio Carmagnola Protezione Civile ha consegnato le mascherine riutilizzabili fornite dal Servizio Protezione Civile Regione Piemonte alle RSA, agli Enti gestori SSA presenti sul territorio, al Comune di Carmagnola per i propri dipendenti e il personale della Polizia Locale. La consegna delle mascherine proseguirà secondo le direttive della Sala Operativa Regionale. Emergenza Radio Carmagnola Protezione Civile continua così il supporto logistico nel contesto della emergenza in corso. L’intervento del gruppo è ini-

ziato con la collaborazione con i Volontari del Coordinamento Regionale per il montaggio della tenda pre-triage nei primi giorni dell’emergenza COVID-19. Un volontario del gruppo con la squadra elettricisti del Coordinamento Territoriale di PC Torino ha provveduto martedì e mercoledì alla messa in funzione di un gruppo elettrogeno da 100 KVA. E’ stato collocato all’Ospedale Amedeo di Savoia. Servirà a gestire un nuovo macchinario sanitario. In accordo con l’Unità di Crisi Comunale, l’ Emergenza Radio Protezione Civile promuove il servizio di consegna a domicilio dei farmaci per agevolare

i cittadini. In particolare è rivolto alle persone over 65 o più esposte al rischio di contagio e a coloro che sono in isolamento domiciliare privi di familiari. Per il Servizio di consegna farmaci contattare lo 011-9724387 il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle 11.00 e dalle 15.00 alle 16.00. E’ necessario avere numero o copia della ricetta del medico di famiglia. Il personale volontario della Protezione Civile, in divisa, consegnerà secondo i protocolli prestabiliti i farmaci presso l’abitazione del richiedente. La consegna avverrà gratuitamente e in giornata salvo problemi di approvvigionamento.

20 caschi per la ventilazione donati al San Lorenzo L’assessore Alessandro Cammarata ringrazia chi ha contribuito con una donazione CARMAGNOLA Il 25 marzo, a Carmagnola sono stati donati all’Ospedale San Lorenzo 20 caschi CPAP per la ventilazione. L’acquisto è stato possibile grazie al sostegno di acluni carmagnolesi. Li ha ringraziati l’assessore Alessandro Cammarata: «In un solo giorno hanno donato una cifra davvero ragguardevole Stefano Berruto (Pasta Berruto), Massimo Cammarata (Team Work), Alessandro D’Alessandro (Imballaggi Piemontesi), Fabrizio Baravalle (Effelle Edile), il nostro Sindaco Ivana Gaveglio, Alberto Osenda Presidente della Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, Mauro Giraudi Direttore Generale della Bcc, i dipendenti e gli operai dell’ufficio Tecnico, i dipendenti di Team Work. La Dott.ssa Silvia Testa ci ha aiutato nella scelta dell’acquisto. Tutti noi vogliamo esprimere il nostro ringraziamento a Lei e agli operatori sanitari. Oggi sono loro in prima linea e rischiano la loro vita per salvare quella degli altri. Se siamo riusciti in questa impresa è anche grazie al Dott. Carlo Boasso. Tramite la Fondazione Opera Pia Cavalli ha coordinato le donazioni ed effettuato il pagamento».

Avulls, nuovo presidente è Giuseppe Petiti CARMAGNOLA Nuovo direttivo per l’Avulls di Carmagnola. L’assemblea dei soci si è tenuta mercoledì 4 marzo nella sede di via Cavalli. Presidente è stato nominato Giuseppe Petiti, vicepresidente Jolanda Rabbone. Tesoriere è stata nominata Annarita Di Biasi, responsabile culturale Giuseppina Bertinetti, segreterie Marilena Vaira e Donatella Pagliano. Coordinatrice e responsabile dei turni serali è Giovanna Panero, collaboratrici sono Michela Perlo e Margherita Cristaudo. Responsabile della Residenza per anziani “Anni azzurri ed Umberto I è Forno Margherita; per Villa Serena è Spessa Maria Teresa; per il Cottolengo è Donna Luciana. Il nuovo Direttivo ringrazia Pina Accastello, presidente uscente, per questi tre mandati e nove anni al servizio dell’Avulls di Carmagnola. I volontari dell’Avulls sono nuovamente in cammino, dopo questo momento istituzionale, al servizio dei malati e degli anziani, specialmente i più soli e dimenticati, di Carmagnola.

Conferma misure delle cautelative per l’utilizzo delle acque dei pozzi CARMAGNOLA Con ordinanza sindacale n. 7 del 13 marzo scorso, sono state confermate le misure cautelative per l’utilizzo delle acque sotterranee prelevate da pozzo. Le misure erano state specificate nell’ordinanza n. 12 del 15.03.2019. Gli esiti dei prelievi eseguiti dal Comune nel mese di febbraio 2020 hanno rilevato la permanenza dell’inquinamento per la presenza di tetracloroetilene, sebbene con una distribuzione non uniforme e con valori in riduzione. Sono pertanto rinnovate le misure cautelative per mesi 12 in attesa di ulteriori verifiche dell’andamento del fenomeno e di delimitare quindi con maggiore cognizione l’area interessata. L’inquinamento non riguarda i pozzi di approvvigionamento che forniscono acqua potabile, sottoposti ai controlli periodici sulla rete di distribuzione a cura dell’ASLTO5 e della SMAT. L’Ufficio Ambiente rimane a disposizione per fornire eventuali ulteriori chiarimenti allo 011.9724258/384.

Negozi, possibili consegne a domicilio anche per generi non alimentari CARMAGNOLA Sono disponibili sul sito del Governo le Faq http://www. governo.it/it/faq-iorestoacasa che alla categoria Pubblici esercizi e Attività Commerciali precisano le modalità di vendita consentite per gli esercizi non rientranti nella categoria “alimentari o generi di prima necessità” deﬁnita all’allegato 1 del DPCM 11 marzo. Pertanto i negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità, rimangono chiusi al pubblico ma possono organizzarsi per eﬀettuare consegne a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza le attività di consegna a domicilio - lo stesso esercente o una cd. piattaforma - deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro (i prodotti di prima necessità sono elencati nell’allegato 1 al Dpcm 11 marzo 2020). Lo stesso viene precisato sul sito istituzionale del Comune di Carmagnola.

VIGONE

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Lavori per il nuovo supermercato SARANNO CREATI ANCHE 120 PARCHEGGI

VIGONE Saranno 1300 metri quadrati con circa 120 parcheggi: questa l’area a disposizione del nuovo supermercato che sorgerà nei prossimi mesi nell’area di via Torino 41 a Vigone. L’area dove sorgeva il Consorzio agrario è stata acquistata dalla Dimar, l’azienda di

Roreto di Cherasco a capo di diversi marchi come Mercatò, Catering, Maxisconto e Ok Market. Negli ultimi giorni di febbraio si è aperto uﬃcialmente il cantiere che in questa prima fase si è concentrato sulla rimozione dei serbatoi interrati del vecchio consorzio. Durante gli scavi è stata però

rilevata una perdita di carburante ed è subito stato segnalato alle autorità competenti prima della boniﬁca dell’area da parte dell’azienda stessa. Oltre all’area di vendita, la Dimar si impegnerà alla creazione di circa 120 parcheggi e di una caﬀetteria che potrà essere utilizzata

aprile 2020

sia dai clienti del supermercato che da semplici passanti. Inoltre sono previsti alcuni lavori su due lotti di fognature lungo via Torino che si collegheranno ai lavori già eseguiti nelle scorse settimane dalla Smat in via Mogna. Elio Cogno

Didattica a distanza per gli studenti del Comprensivo I Gli insegnanti di Vigone: dopo le videolezioni ci auguriamo di chiudere l’anno con il concerto dell’orchestra VIGONE La chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus e la conseguente interruzione delle lezioni ha rappresentato una situazione a cui sicuramente nessuno era preparato. Si sono quindi mobilitati i docenti: da subito hanno utilizzato la modalità delle lezioni online. A Vigone hanno raccontato la loro esperienza gli insegnanti della scuola ad indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo I: i professori Ilaria Catanzaro (violino), Gabriele Randazzo (fagotto), Fabio Renda (chitarra), Andrea Sarotto (clarinetto). «I primi giorni trascorsi a casa sono stati molto particolari, era diﬃcile capire cosa stesse davvero succedendo. Man mano che la situazione è andata deﬁnendosi e si è compreso che questo stop poteva essere inesorabilmente lungo, ci siamo domandati cosa avremmo potuto fare per i nostri ragazzi». Lo spiega il professor Fabio Renda, docente di chitarra, a nome del corpo insegnanti. Lo studio di uno strumento musicale è molto impegnativo e senza la presenza e la guida

dell’insegnante, soprattutto nei primi tempi, diventa ancora più complicato. «Ci siamo perciò attivati tempestivamente per caricare su alcune piattaforme didattiche di semplice utilizzo, ascolti guidati di brani del repertorio, questionari e video-lezioni da noi registrate. Questa si può chiamare la fase 1 del nostro lavoro, poiché è stato chiaro ﬁn quasi da subito che avremmo potuto e dovuto fare qualcosa in più. Di conseguenza, dopo aver chiesto il permesso al Dirigente Scolastico ed alle famiglie, sono iniziate delle vere proprie lezioni in diretta a tu per tu con l’allievo/a». Ogni insegnante ha un appuntamento settimanale con gli studenti. Tramite le videochiamate si è trovato un discreto compromesso per poter svolgere una buona lezione e non vaniﬁcare l’intenso lavoro svolto da inizio anno. Il piano formativo prevedeva infatti partecipazioni a concorsi musicali e ad ulteriori eventi organizzati in collaborazione con enti del territorio. Avrebbe dovuto tenersi ad esempio un pomeriggio musicale alla

Biblioteca Luisia di Vigone ad inizio aprile. L’idea delle videolezioni in diretta è stata molto apprezzata dalle famiglie che si sono subito adoperate per mettere a disposizione dei loro figli pc disponibili in casa, account Skype o profili creati ex-novo. «Per i ragazzi - commentano i docenti - vogliamo pensare che abbia rappresentato una sorta di richiamo verso la normalità smarrita e la possibilità di gestire del tempo chiaramente definito». La settimana scorsa gli insegnanti di musica hanno creato un video composto da un medley di brani, studiato fino al mese scorso dall’orchestra delle classi seconde e terze. L’intento era di far sentire la vicinanza degli insegnanti a tutti gli allievi ed alle loro famiglie nonostante l’impossibilità di vedersi a scuola. Questa appena descritta potremmo chiamarla la fase 2 del nostro lavoro a distanza. La fase successiva si realizzerà nelle prossime settimane. «Il nostro auspicio - concludono i docenti - è quello di poter tornare a

Nuova commissione per la biblioteca Luisia VIGONE Eletta negli scorsi giorni, la nuova Commissione della biblioteca comunale Luisia di Vigone, ha al suo interno membri rappresentanti dei vari settori culturali della città. Per il Municipio è presente la

consigliera Simona Ferrero, quindi tre i rappresentanti del mondo scolastico: Domenica Pampiglione per l’infanzia, Francesca Vinella per le elementari e Giovanni Sechi per le medie. Proseguono quindi Rita Carapella dell’Unitre,

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Prove d’orchestra durante gli scorsi mesi di lezione in aula scuola il prima possibile e concludere quest’anno così particolare, ci auguriamo, con il

concerto dell’orchestra». Per vedere il video con il medley degli insegnanti andare

al seguente link: https://www. youtube.com/watch?v=dLeQNyPSHYY.

UN MUSEO A CIELO APERTO

Street-Art per spiegare la Costituzione Italiana PAESI A Castagnole Piemonte, insieme ai Comuni di Pancalieri, Piobesi T.se, Scalenghe, Volvera, Vinovo, Airasca, Villafranca P.te, Moretta, Cercenasco e Vigone, nasce l’idea di portare sui propri territori un vero e proprio “Museo a cielo aperto”. Un’idea nata grazie alla collaborazione del writer pinerolese Luca Daniele Pellizzari, in arte PLZ, che con i giovani castagnolesi ha avuto modo di rivitalizzare e riqualificare alcuni spazi comuni attraverso un attento progetto artistico – creativo, nel contesto “Piazza ragazzabile edizione 2019”. Rimanendo in ambito riqualificazione sociale unita alla “Street-Art”, o all’arte in generale, è nata la voglia di provare a creare una rete tra Comuni limitrofi andando a migliorare alcune zone più o meno degradate, attraverso interventi artistici come murales o collocazioni di opere artistiche su pannelli. Un vero e proprio “Museo a cielo aperto”, un percorso che porti il turista a conoscere le diverse realtà dei paesi coinvolti, partendo dalle attività degli artisti per poi arrivare ad uno sviluppo in futuro di opportunità di espressione più allargata. Dopo tre incontri tra tutti i partecipanti, il filo conduttore del progetto è ricaduto sul tema della Costituzione Italiana, una trama ad ampio raggio in cui ogni Comune potrà ritrovare la propria identità e calarla nella propria vita quotidiana. Attraverso l’arte ogni fondamento, articolo o legge potrà esser trasformato in un messaggio diretto ed innovativo dalle vesti creative, con l’obiettivo di attirare l’attenzione anche di chi fino a quel momento non si era mai avvicinato a questa tematica.

Condivisa anche la fascia di età dei partecipanti al progetto, ricaduta principalmente sugli adolescenti. Una scelta motivata dal fatto che la Costituzione e la sua trasformazione artistica si ricollegano a quanto emanato dall’attuale Governo, ovvero dell’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria nelle Scuole a partire dall’Infanzia per poi arrivare a quella Secondaria. Un’età in cui risulta sempre maggiormente critico il coinvolgimento, l’arte ed in modo particolare il “Graffiti-Writing” e la “Street-Art” sono dei modelli ai quali le nuove generazioni trovano molte ispirazioni per veicolare le proprie forme di messaggi, di conseguenza il progetto potrebbe essere nei confronti dei giovani di forte impatto. La cabina di regia creativa sarà affidata al Presidente Bernardo Scursatone, in arte “Zeta”, ed alla sua associazione “Monkeys Evolution” di Torino, della quale è parte attiva anche il writer Luca Daniele Pellizzari; un Ente di promozione sociale, nato nel 2005, composto da un collettivo di writers e artisti visivi, impegnato nella promozione di progetti in ambito sociale, artistico e comunicativo attraverso l’utilizzo della loro arte. “Monkeys Evolution” è convinta che il “Graffiti-Writing”, la “Street-Art” crei aggregazione spontanea di persone attorno ad una passione comune e può illuminare e tingere le vaste zone d’ombra anche nei nostri piccoli comuni. Un unico logo, elaborato in collaborazione con i writers, potrebbe identificare l’unione di tutti i Comuni in questo progetto, come anche in altri futuri nel caso in cui il “Museo a cielo aperto” dovesse portare ad ottimi risultati. mcdm

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Croce Rossa “Non sei solo”, la spesa a domicilio A Castagnole lavoro in sinergia dei volontari con impegno maggiore per dare risposte concrete alla cittadinanza

A Volvera un nuovo modo di vivere in casa di riposo VOLVERA Nuovo progetto di housing sociale per anziani a Volvera. All’interno del parco della casa di riposo Vincenzo Ponsati nascono tre nuove strutture a carattere residenziale per anziani autosufficienti. Un sistema innovativo che integra l’offerta della casa di riposo con la possibilità di abitare in spazi autonomi con tutti i confort e con tecnologie costruttive all’avanguardia. L’età anziana comporta nuove motivazioni, ma anche la necessità di riorganizzare alcuni aspetti con alcune difficoltà tipiche e prevedibili, implicite nello scorrere degli anni. L’idea innovativa della Casa di Riposo Ponsati affronta la problematica soprattutto sul piano esistenziale, quando la persona inizia a percepire i cambiamenti propri dell’invecchiamento e comincia a riprogettare, autonomamente o con aiuto, il proprio presente e il proprio futuro. Per maggiori informazioni è disponibile il sito www. ponsati.it.

Un decesso a Vinovo per coronavirus VINOVO Una vittima a Vinovo per il coronavirus. La notizia è stata data dal sindaco Gianfranco Guerrini, quando ha aggiornato la situazione dei contagi in paese al 25 marzo scorso. Alla famiglia il primo cittadino ha espresso «la solidarietà ed il cordoglio di tutta la comunità che rappresento, in un momento di così grande dolore e diﬃcoltà». Positivi in paese erano 22 cittadini, con un incremento delle persone poste in quarantena domiciliare. I dati sono forniti da Asl e Unità di Crisi Regionale.

CASTAGNOLE P.TE L’emergenza sanitaria sta impegnando fortemente le associazioni di volontariato presenti nelle varie realtà territoriali. «La Croce Rossa a livello internazionale da sempre è presente su ogni emergenza. Non poteva non esserlo in questa occasione. Seguendo anche gli inviti dei vertici nazionali dove ci chiedono un maggiore sforzo in aggiunta ai servizi ed alle attività quotidiane per essere vicino, in questo particolare momento, alle persone sole, anziani e fragili, ﬁn da subito abbiamo istituito il servizio “Non sei Solo” rivolto alle persone più vulnerabili senza rete famigliare. È nostro dovere chiedere il rispetto delle regole, ma contestualmente sforzarci maggiormente rispetto al resto dell’anno, per oﬀrire servizi quotidiani che se non possiamo compiere ci fanno cadere nel panico. Per questo occorre dare risposte concrete ed in tempi rapidi alle esigenze della cittadinanza» spiega il Responsabile della sede

castagnolese Giuseppe Vaglienti. Chiamando il 333.5699422 ogni giorno dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 12.00 e nel pomeriggio, gratuitamente i volontari provvederanno alla consegna domiciliare della spesa e dei generi necessari alla vita quotidiana. Per il servizio farmaci occorre accordarsi con i propri medici per le prescrizioni, poi la farmacia locale provvederà in collaborazione con la sezione CRI al conferimento domiciliare. In questi giorni tra servizi, disinfestazioni, presenza per le varie necessità, l’impegno dei volontari è fortemente aumentato. «Sono ormai settimane che tutti i soggetti sono direttamente coinvolti nella gestione dell’emergenza a livello locale: sindaco, personale medico e sanitario, Croce rossa, Polizia locale e Protezione civile. Lavoriamo in stretta sinergia, non potrebbe essere altrimenti. Già avviene in via ordinaria, ancor di più deve esserlo in questo momento dove nessu-

Attivo il Punto Donna VINOVO Il Punto Donna di Nichelino è attivo anche per le cittadine di Vinovo. Lo sportello è chiuso al pubblico per le disposizioni di contenimento del virus. È comunque attivo il numero di telefono e una mail per tutte le donne in diﬃcoltà. Il numero, contattabile tutti i giorni tramite telefono, Whatsapp o SMS, è 337.1082919, l’email è puntodonna.nichelino@gmail.com. Le donne in diﬃcoltà possono anche contattare il numero nazionale gratuito anti stalking e violenza al 1522.

Si svolgono i mercati a Vinovo e Candiolo VINOVO - CANDIOLO Si svolgono a Vinovo i mercati dei produttori del lunedì e del sabato, con i soli generi alimentari. Sarà presidiata l’entrata e l’uscita dall’area. L’accesso è consentito per un massimo di persone non superiore al doppi dei banchi di vendita. Gli esercenti devono garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro, anche tra i clienti in attesa. Anche a Candiolo, a seguito delle indicazioni regionali, si svolge il mercato del venerdì. Presenti i soli commercianti di generi alimentari. Anche qui ingresso scaglionato della clientela, con il controllo della Polizia Locale. Dovranno essere evitati gli assembramenti e le distanze assicurate dagli esercenti.

no era preparato ad una simile situazione» aggiungono dalla Sede. Un impegno non indiﬀerente: «Assolutamente, lo facciamo con dedizione e per il territorio in cui siamo presenti da 24 anni. I servizi sono in aumento, contestualmente

hanno una durata più lunga in quanto al termine di ogni uscita occorre procedere con i protocolli di saniﬁcazione. In questi giorni più di ogni altro periodo la fatica viene alleviata dalla vicinanza, dall’incoraggiamento e dalla disponibilità di imprenditori,

Candiolo, laboratorio processa i test sul coronavirus L’assessore alla Sanità Icardi: triplicati i test CANDIOLO Anche il laboratorio dell’ospedale di Candiolo ha iniziato a processare i campioni rilevati per i test sul Covid-19. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha infatti voluto aumentare il numero dei laboratori diagnostici in grado di eﬀettuare i test. Con Candiolo ci sono il Mauriziano, il gruppo privato CdC, gli ospedali di Biella, Vercelli, Asti. A breve cominceranno anche il San Luigi di Orbassano, gli

ospedali di Rivoli, Borgomanero, il laboratorio del gruppo Lamat e quello dell’Istituto Zooprofilattico. Due nuove macchine erano già state messe in funzione all’Amedeo di Savoia e al Maggiore della Carità di Novara. «Con questo rafforzamento - ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - dai circa mille tamponi eseguiti dello scorso fine settimana siamo passati ai 2.733 del 27 marzo. E a regime il nostro obiettivo è quello di arrivare a 4.000 test».

Piobesi, i consigli dei medici Prelievi di sangue ad aprile e maggio PIOBESI T.SE La pagina istituzionale del Comune di Piobesi ogni settimana fornisce online informazioni e consiglio utili su come aﬀrontare questi giorni in cui siamo a casa a combattere il coronavirus. L’ultima settimana di marzo è stato pubblicato l’intervento dei medici di base dottoresse Boccardo, Gramaglia e Rabbia: «Insieme faremo andare tutto bene». I consigli sono: «uscire il meno possibile; far fare la spesa ai più giovani e non agli anziani, ma a giorni alterni; prudenza nei comportamenti per non ammalarsi o infortunarsi; uso moderato dei social; utilizzare, per l’informazione, i seguenti

siti internet: www.comune.piobesi.it, www.regione.piemonte.it, www.salute.gov.it». La dietista Martina Oddenino fornisce invece consiglio per una dieta settimanale equilibrata e su come fare la spesa senza sprechi e cibi superflui. Intanto prosegue il servizio di consegna spesa e farmaci a domicilio. Lo effettuano i volontari della Pro Loco, della Protezione Civile e privati cittadini. Nei giorni scorsi un commerciante piobesino ha donato fiori ai cittadini, da ritirarsi nei negozi. Confermate le date dei prelievi di sangue a Piobesi T.se: sabato 25 aprile (plasmaferesi) e domenica 19 maggio (sangue intero).

amici, aziende, cittadini e associazioni che ci hanno fatto pervenire attestati di stima, oblazioni, mascherine, tute, guanti, materiale saniﬁcante. Senza il loro aiuto c’è il rischio di sospendere il servizio» conclude Vaglienti.

Superpoteri dei bambini per sconﬁggere il Covid-19 Iniziativa online del Chisolino PIOBESI T.SE Il Chisolino ha lanciato il contest “Arruolati nell’esercito dei supereroi” e l’hashtag #ANCHIOCOMBATTODACASA. Bambini e ragazzi ﬁno ai 13 anni possono partecipare mettendo “mi piace” alle pagine FB Il Chisolino e Il Chisolino Events e mandando una foto a tema. I giovani si devono immaginare trasformati in supereroi o supereroine che combattono il Covid-19. Possono trasformarsi utilizzando oggetti ed abiti che possano creare armature ed armi galattiche. Una loro foto va inviata al 3470049275 tramite whatsapp indicando nome ed età del bambino. Ogni partecipante riceverà un attestato di arruolamento. La foto che riceverà più mi piace, avrà anche un attestato al valore.

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LIBRI

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INTRAMONTABILE

Alla riscoperta di un linguaggio universale con Paulo Coelho Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l’insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l’apologo sapienziale, “L’alchimista” è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di là dello stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo porterà ﬁno all’Egitto delle piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all’incontro con il vecchio alchimista, sa-

Spillover. L’evoluzione delle pandemie by David Quammen pubblicato da Adelphi «Siamo stati noi a generare l’epidemia di Coronavirus. Potrebbe essere iniziata da un pipistrello in una grotta, ma è stata l’attività umana a scatenarla» (David Quammen, «The New York Times»). «Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal nulla. I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all’altro fare un salto di specie - uno spillover in gergo tecnico e colpire anche gli esseri umani ... Il libro è unico nel suo genere: un po’ saggio sulla storia della medicina e un po’ reportage, è stato scritto in sei anni di lavoro durante i quali Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle aﬀollate città cinesi. L’autore ha intervistato testimoni, medici e sopravvissuti, ha investigato e raccontato con stile quasi da poliziesco la corsa alla comprensione dei meccanismi delle malattie. E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il ﬁato sospeso come quelle di un romanzo noir, è riuscito a cogliere la preoccupante peculiarità di queste malattie». (Le Scienze)

lirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l’anima del mondo, l’amore e il linguaggio universale, imparerà a parlare al sole e al vento e inﬁne compirà la sua leggenda personale.

L’alchimista by Paulo Coelho pubblicato da La nave di Teseo

Il miraggio, qui, non è più solo la mitica pietra ﬁlosofale dell’alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei “segni”, di quei segreti che è possibile captare solo riscoprendo un linguaggio universale fatto di coraggio, di ﬁducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato.

Virus, la grande sfida. Dal coronavirus alla peste: come la scienza può salvare l’umanità by Roberto Burioni pubblicato da Rizzoli Alla fine del 2019, i medici degli ospedali di Wuhan, nella Cina centrale, si trovano ad affrontare una strana sindrome respiratoria che pare legata al grande mercato ittico della città, dove oltre al pesce si vende ogni tipo di animale commestibile, vivo o morto. Mentre i malati si moltiplicano e alcuni soccombono a una polmonite virale particolarmente aggressiva, i laboratori riescono rapidamente a isolare il responsabile della malattia: è un nuovo coronavirus, simile a quello della SARS che tra il 2002 e il 2003 aveva spaventato il mondo. Rispetto alla SARS, la nuova malattia è meno mortale ma molto più contagiosa, e ben presto la Cina è costretta a fare i conti con quella che per le autorità è “la più grave emergenza sanitaria nella storia della Repubblica popolare” e che per l’Organizzazione mondiale della sanità è “una minaccia peggiore del terrorismo”. E davanti ai contagi e alle morti provocati dal coronavirus, anche l’Italia è obbligata a prendere misure senza precedenti per fermare l’epidemia. In questo libro, Roberto Burioni attinge - insieme a Pier Luigi Lopalco, esperto epidemiologo - alla sua lunga esperienza di medico e ricercatore per mostrare la natura e il funzionamento dei virus, il loro passaggio (spillover) dagli animali all’uomo, l’evoluzione delle nostre conoscenze scientifiche, gli effetti devastanti delle epidemie nella storia dell’umanità e le battaglie combattute nell’ultimo secolo contro i nostri nemici più piccoli e più feroci. Il nuovo coronavirus è una sfida alla nostra società avanzata. Non possiamo sapere quando lo sconfiggeremo, ma siamo certi di poter contare su un’arma formidabile: la scienza.

Cecità by José Saramago pubblicato da Feltrinelli In un tempo e un luogo non precisati, all’improvviso l’intera popolazione diventa cieca per un’inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un’esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l’insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l’orrore di cui l’uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un’umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull’indifferenza e l’egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.

1984 by George Orwell pubblicato da Mondadori L’azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l’anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica uﬃciale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un’esistenza “sovversiva”. Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

CARIGNANO

ancalera

aprile 2020

Docenti e studenti in videolezione al Bobbio La dirigente dell’Istituto di Carignano spiega come la scuola si sia attivata per garantire la continuità formativa ai ragazzi

CARIGNANO Le scuole italiane sono state le prime a sperimentare ciò che viene riassunto con l’ashtag #Iorestoacasa#. La loro risposta per larga parte è stata immediata, considerando che nessuno mai aveva vissuto un’emergenza simile. Il MIUR, già con una nota del 6 marzo scorso, aveva sottolineato la necessità di attivare la didattica a distanza, “al ﬁne di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione”. La professoressa Claudia Torta, dirigente dell’I.I.S.S. “N. Bobbio” di Carignano, rac-

conta l’esperienza dell’Istituto. Spiega come si è regolata la sua scuola rispetto alle esigenze della didattica a distanza. «Intanto premetto che noi avevamo già una piattaforma, utilizzata per quelle occasioni o per quei corsi che potevano averne la necessità. Penso ad esempio agli allievi del liceo sportivo impegnati in gare fuori sede oppure per la formazione dei docenti. È la piattaforma per la formazione a distanza Moodle, canale uﬃciale scuola/famiglia. Permette -assieme al registro elettronico- di veriﬁcare i

passi avanti della programmazione, le attività organizzate e anche la risposta degli studenti, ovvero attestare se hanno inviato o meno i lavori richiesti. Il primo passo è stato veriﬁcare e sollecitare le abilitazioni all’uso della piattaforma del personale e degli studenti. Una volta avviato il lavoro abbiamo ottenuto la possibilità di usare di Google Suite for Education. Oﬀre potenti strumenti per la collaborazione e la comunicazione docenti - studenti fra i quali la videolezione.

Esistono poi, per condividere contenuti, le possibilità di uso di altre piattaforme da WhatsApp a Youtube, per citarne solo due di una lunga serie. Le famiglie possono veriﬁcare in una delle più recenti circolari contenute nel Registro elettronico. Come si può vedere siamo pronti ad aﬀrontare l’emergenza, a dare continuità all’anno scolastico. Ovviamente nella speranza che quanto prima possibile, si possa tornare alla normalità, umana e scolastica».

A casa in compagnia di Roberto Cavallo Con Covar14, il noto divulgatore ambientale ha tenuto un campagna sui social con indicazioni su come fare meno rifiuti CARIGNANO Covar 14 ha lanciato la rubrica “Covar Informa, istruzioni per fare meno rifiuti e migliorare la raccolta differenziata”. È una campagna di otto video pubblicati sulla pagina Facebook e sul canale You Tube del consorzio con l’obiettivo di chiarire i dubbi e supportare i cittadini a casa nella gestione dei propri rifiuti. Dal 19 marzo infatti il divulgatore ambientale Roberto Cavallo (volto noto della TV con interventi a Che Tempo che fa, Presa diretta e Scala Mercalli), ha approfondito in ogni puntata i principali materiali oggetto della raccolta differenziata come carta, plastica, vetro, metalli, legno, umido, Raee - rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. E ha fornito indicazioni pratiche su come effettuare il compostaggio domestico. Le singole puntate saranno visibili sulla pagina Facebook di

Covar 14 e sul canale Youtube del Consorzio. Un’iniziativa motivata così dal Presidente di Covar 14, Leonardo Di Crescenzo: «A seguito della diffusione del Covid-19 e dei decreti del governo, dobbiamo stare a casa per la nostra salute e quella di tutti. Ma non dobbiamo dimenticare le buone pratiche per l’ambiente. Per questo Covar 14 vuole offrire il proprio supporto ai cittadini con questa campagna di video destinata ai social. L’obiettivo è quello di raggiungere le nuove generazioni che si informano principalmente su queste piattaforme e che in questo momento sono a casa, con la possibilità di interagire con genitori e nonni per chiarire tutti i dubbi sulla differenziata e migliorare la gestione dei propri rifiuti, basilare in un momento complicato come questo». Le indicazioni sono valide per tutti, tranne che per coloro che

VENDITA DIRETTA dal produttore al consumatore

CARNI BOVINE DI RAZZA PIEMONTESE PRODOTTI TIPICI LOCALI sono in quarantena e per chi è positivo al COVID19. Per costoro sono valide le indicazioni pubblicate dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) che trovate sul sito di COVAR14.

Verdure dell’orto

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Si della Regione alla vendita di cancelleria All’interno delle attività di vendita di generi alimentari e alle altre attività commerciali non soggette a chiusura è possibile dal 30 marzo la vendita al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio (codice ATECO 47.62.20). Lo stabilisce, in deroga al Decreto nazionale che vieta il commercio di questa tipologia di prodotti, l’ordinanza firmata il 29 marzo dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Parallelamente le cartolibrerie e gli altri esercizi commerciali, che da Decreto devono mantenere i locali chiusi al pubblico, potranno proseguire la vendita di questi prodotti di cancelleria per corrispondenza con consegna a domicilio, come già avvenuto fino ad oggi.

aprile 2020

CARIGNANO

ancalera

Appello della Croce Rossa Abbiamo bisogno di dispositivi per la protezione personale. Grazie per le oﬀerte che ci arrivano ogni giorno CARIGNANO Appello della Croce Rossa, Comitato di Carignano. I volontari del soccorso si rivolgono direttamente ai cittadini, per chiedere un contributo per l’acquisto di dispositivi di protezione. «Non ci siamo mai fermati - si legge nell’appello lanciato dal gruppo - Mattina, pomeriggio, sera e notte siamo li, con la nostra divisa ad aspettare di fare del bene. Non siamo tanti, il nostro piccolo comitato è costituito solo ed esclu-

sivamente da volontari. In questa emergenza, per oﬀrire l’aiuto che ogni giorno diamo, abbiamo sempre bisogno di dispositivi per la nostra sicurezza e la vostra prevenzione. Oggi chiediamo a voi una mano, per acquistare mascherine, occhiali e camici di protezione. Le risorse sono limitate anche per noi, ma con il vostro aiuto riusciremo a non cessare le nostre attività». Le donazioni possono essere fat-

te con un boniﬁco bancario all’Iban IT09C0200830250000103015047 intestato a Croce Rossa Italiana Comitato di Carignano. «GRAZIE - dicono i volontari - Grazie per le donazioni che ogni giorno fate. Grazie per la lode che ogni giorno ci date. Abbiamo scelto di esserci in ogni situazione, grazie a voi e solo grazie a voi, possiamo ribadire la nostra presenza sul territorio». i.c.

Arrivano le mascherine a Villastellone

È iniziata la distribuzione a tutti i cittadini. Invito del sindaco a restare in casa VILLASTELLONE È iniziata venerdì 27 marzo la consegna delle mascherine a domicilio ai cittadini di Villastellone. La distribuzione è partita da via Cossolo e vie laterali, per proseguire nelle borgate e oltre la ferrovia. La distribuzione continuerà fino a quando le mascherine non saranno consegnate a tutto il paese, presumibilmente nei primi giorni di aprile. L’annuncio era stato dato direttamente dal sindaco di Villastellone Francesco Principi, con un comunicato ufficiale apparso sul sito istituzionale del Comune di Villastellone. Intanto erano stati aggiornati anche i numeri sui contagi in paese. In base ai dati forniti dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, le persone positive al tampone sono otto, quelle in quarantena fiduciaria sette. Sono tutti seguiti dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL

TO5 e vigilate dalle Forze dell’Ordine. «Onde evitare che i concittadini positivi possano sensibilmente aumentare - ha aﬀermato nella sua comunicazione il sindaco Principi mi rivolgo a tutte le persone in quarantena, chiedendo loro di rispettare senza condizioni il periodo di isolamento per il bene di tutta la Comunità e a tutti i cittadini di continuare a rimanere a casa. Per qualsiasi necessità, sono personalmente a vostra disposizione e quindi non esitate a contattarmi. Ricordo che ognuno può rendersi utile agli altri, anche semplicemente aiutando i vicini di casa nel fare la spesa». Il Comune di Villastellone, la Croce Verde e la Protezione Civile sono al servizio di chi ne ha bisogno, attraverso i servizi già attivati nei giorni scorsi. Alcuni commercianti hanno messo a disposizione un servizio di consegna a

COVID19 a Carignano

9 persone sono positive al tampone CARIGNANO Il sindaco di Carignano Giorgio Albertino si è rivolto ai cittadini, il 25 marzo scorso, per aggiornare sulla situazione dei contagi in paese. «Molti di voi chiedono di conoscere il numero dei contagiati nella nostra città, non li abbiamo ﬁno ad ora resi noti perché sono dati che il servizio sanitario ha chiesto di non divulgare. Credo peró sia il momento di fare il punto della situazione. A Carignano ad oggi risultano 9 persone con tampone positivo di cui 3 in isolamento domiciliare e 30 persone in quarantena. A tutti questi nostri concittadini esprimo la vicinanza ed il sostegno di tutti noi per una pronta guarigione». Questi dati possono variare di giorno in giorno: «Presumo che i giorni più critici possano essere i prossimi 8-10 - prosegue Albertino - ma se il trend si mantiene a questi livelli o poco più saremo sulla buona strada. Vi chiedo perciò ancora uno sforzo, abbiamo imposto misure molto stringenti, dobbiamo continuare a rispettarle: per il bene di tutti restiamo a casa. Evitiamo i contatti e andiamo il meno possibile a fare la spesa: gli esercizi commerciali di Carignano si sono dati disponibili a portarcela a casa».

MESSER TULIPANO

domicilio della spesa riservato alle persone oltre i 65 anni o impossibilitate a prov-

vedervi: è possibile trovare l’elenco sul sito uﬃciale del Comune.

In attesa della riapertura della sala, un laboratorio aperto ai contributi è già attivo su un canale You Tube

Nasce il CinemaJollyLab VILLASTELLONE In questo momento di pausa forzata, il Cinema Jolly sta pensando a dare il via a nuovi progetti. Uno per tutti: il CinemaJollyLab. Al momento è un’idea: creare un laboratorio, reale e virtuale, di cinema e per il cinema. Il gruppo del Jolly spiega nel dettaglio di cosa si tratta. «Sarà un laboratorio “di cinema” nel senso che ciò che si fa ha a che fare con il mondo del cinema. “Per il cinema” perché nasce dall’intenzione di ampliare il raggio d’azione del Cinema Jolly di Villastellone, per renderlo sempre più vivo e frequentato, anche se sta attraversando un momento buio, di chiusura. Anzi, proprio perché sta attraversando un momento buio. Al cinema il buio non spaventa. È necessario per godersi la luce delle storie proiettate sullo schermo. Quindi CinemaJollyLab è un invito aﬃnché la sala chiusa ci porti a vedere quanto per il cinema si possa fare anche fuori. D’altronde il cinema, l’arte, ha senso se il suo eﬀetto si protrae oltre la mera fruizione, fuori dalla sala; se crea domande, dubbi,

disagio o piacere, memorie: se risuona nella nostra vita. Come la “Chiesa in uscita” di cui si sente tanto parlare, CinemaJollyLab è il “Cinema Jolly in uscita”, che porta avanti la sua missione di Sala della Comunità meno nella sala e più nella comunità». C’è un canale YouTube (https://youtu.be/_WASZU_O2mU) già pronto ad accogliere tutti i progetti che verranno realizzati con questi obiettivi: diffondere cultura cinematografica, promuovere il Cinema Jolly. Chiunque può contribuire. Il Cinema Jolly è facilmente raggiungibile tramite social (Facebook e Instagram) e chi è della zona non farà difficoltà a mettersi in contatto con i volontari del Jolly. Il laboratorio per il momento è solo “reale”. Per due ragioni: «Primo: siamo in una fase molto iniziale, il progetto sta prendendo forma, quindi sondiamo il terreno per capire se può attecchire, avere un seguito. Secondo: siamo in emergenza sanitaria. Non è tempo di organizzare incontri, ma ci saranno anche quelli».

Passeggiate virtuali con Consolata Pralormo PRALORMO Annullata l’edizione 2020 di Messer tulipano, l’organizzazione non si è abbattuta. L’evento avrebbe dovuto tenersi nel Castello di Pralormo dal 28 marzo al 1° maggio, ma a causa dell’emergenza sanitaria, l’evento è stato annullato d’accordo con il Comune di Pralormo. Per non deludere totalmente quanti aspettavano di passeggiare tra le splendide fioriture del giardino nella prestigiosa dimora, dal 28 marzo sono iniziate delle passeggiate virtuali all’interno del parco. È così virtualmente possibile scoprire la spettacolare fioritura degli oltre 100 mila tulipani e narcisi, nel pieno della loro bellezza. Ogni giorno vengono man mano svelati aneddoti, curiosità e segreti botanici di Pralormo. Il benvenuto viene dato da Consolata di Pralormo, in video. Il Castello riaprirà il 3 maggio. Saranno possibili visite guidate tutte le domeniche fino al 29 novembre. Gli organizzatori stanno comunque pensando ad un possibile evento per fine settembre-metà ottobre.

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LEGGIAMO UN RACCONTO

aprile 2020

Masca garibaldina

Era l’inizio dell’estate del 1944 e la guerra calpestava la terra di Langa. Una guerra senza carrarmati e senza eserciti: erano i piccoli numeri a combattere sulle mie colline. I crucchi da una parte, che buttavano giù le porte ed entravano prendendo a calci persone e cose e sparando e bestemmiando; i partigiani dall’altra, che restavano nascosti e ogni tanto saltavano fuori e si sentiva uno scoppio da qualche parte. Non si capiva chi fosse il gatto e chi fosse il topo. A quel tempo io avevo sei anni ed ero magra come un chiodo, con ginocchia e denti così grandi che assomigliavo a una puledrina rachitica. Ero venuta al mondo dopo che mia madre aveva già sfornato altre quattro ﬁglie femmine: Maria, per onorare Nostra Signora; Piera, che era il nome della sorella di mio padre morta da piccola per le febbri; Luisa, detta Etta, e Biaggia, detta Gina. La teoria di mio padre era che la moglie fosse buona solo a fare sansuve, sanguisughe, che le avevano succhiato tutto il meglio. Io avevo succhiato quel che era rimasto e doveva essere davvero poco, perché mia madre morì una settimana dopo la mia nascita e io presi a rimpicciolirmi e a seccare, come un rapanello se non lo si mangia appena colto. Nonna Lena si era detta convinta che avrei raggiunto presto sua nuora in Paradiso, ma io mi aggrappai alla vita con le unghie e con i denti che ancora non avevo e così, grazie al latte di Magna Tea, alle preghiere delle pie donne delle cascine e alle mie sorelle, che facevano i falò nell’aia sperando di richiamare la buona fortuna, me la cavai. E bene anche. Venni su sana come un pesce, solo piuttosto bruttina e con mille paure nel cervello: tutto mi terrorizzava, persino il vitello quando mi veniva incontro per leccarmi la faccia. Mia sorella Maria, più vecchia di me di dodici anni e che a sette ammazzava già i conigli e li pelava, mi raccontava delle storielle per farmi stare tranquilla, come quella del temporale, che in

realtà era Dio che aveva il raffreddore e se mettevo fuori dalla finestra un bicchiere d’acqua con il bicarbonato tutto passava. Ci era riuscita con tutto Maria, tranne che con gli aerei. Quando arrivavano, gli aerei facevano un rumore che era peggio del russare delle mie sorelle tutte insieme: sembrava che il cielo dovesse esplodere e certe volte lo faceva sul serio. Allora c’era una sola cosa che mi toglieva la paura: la sottana di nonna Ninin. Ninin sembrava una vecchia quercia, solida e rugosa, e, visto che ogni tanto aveva le gambe gonfie, si sedeva all’ombra, proprio davanti ai noccioli, e stava là tutto il giorno a sgranar piselli o a dormicchiare. Entrava in casa solo per mangiare e per dormire e nessuno tranne me passava mai di lì neppure per dirle di andare al Creatore. Era grossa grossa la vecchia Ninin e indossava una gonna gigantesca con due o tre sottovesti che la ingrossavano ancora di più, e non c’era niente di meglio contro gli aerei. Quando li sentivo arrivare, lasciavo tutto e correvo come una spia verso la collina di Ninin, mi buttavo davanti alle sue ginocchia e lei alzava il primo cotin e mi copriva la testa: io sparivo magicamente e nulla e nessuno mi faceva più paura. Lì sotto ero al sicuro. Fu proprio durante un umido pomeriggio estivo che la faccenda della sottoveste e degli aerei ebbe la sua prima evoluzione e portò la mia storia a prendere sostanza. L’aria era spessa, i vestiti si appiccicavano addosso, ed io ero dietro alla stalla, all’ombra, e osservavo una fila di formiche che sentivano la pioggia imminente e andavano e venivano come impazzite. Ad un tratto arrivarono gli aerei. Lasciai perdere le formiche e mi precipitai da Ninin, ma, quando arrivai in cima alla collina, dietro al suo ciabot trovai solo la sedia vuota. Il rumore si avvicinava e io ero terrorizzata: le mie sorelle, che erano abituate a lavorare come uomini, erano tra i noccioli e mio padre era in paese e non c’era nessuno a togliermi la paura. Decisi allora di cercare Ninin in casa. Vidi che la porta era aperta ed entrai. La stanza era grande e abbastanza buia, con le imposte chiuse e un intenso odore di legna bruciata e di erbe. Ninin, dove sei? – chiesi con un filo di voce. Gli aerei arrivarono e fecero tremare i vetri. D’istinto mi rannicchiai in un angolo e mi venne da piangere. Fu allora che sentii per la prima volta una voce che sarebbe diventata per me una consuetudine, anche se ancora non lo sapevo: era calda e bella e impedì alle lacrime di uscire. Proveniva dalla stanza

vicina, buia più di quella in cui mi trovavo. Non vidi chi aveva parlato. Ninin è a letto che ha i dolori. Che vuoi, Caterina? Sentire quel nome mi sorprese perché nessuno mi chiamava mai così: mio padre mi chiamava ratin, topolina; Etta e Maria mi chiamavano simpaticamente giariot mofì, che più o meno voleva dire piccolo topolino ammuffito; mentre per Gina e Piera ero un pasaròt, un uccellino, e basta. La nonna mi chiamava Nuccia. Ma io ero Caterina, come la mamma, e solo io sembravo ricordarmelo. Io e quella voce. Allora, cosa vuoi, Caterina? – insistette. Voglio Ninin. Ma ti ho detto che non può. L’unica cosa che avevo ereditato da mio padre era la testa dura, per cui non mi mossi di un centimetro e chiesi: Tu chi sei? La voce non rispose subito. Solo dopo una pausa che mi parve lunga cento anni. Sono la figlia di Ninin. E tu sei la bambina che ha paura degli aerei. Stanno ancora volando. Li sento. E non hai paura? Io no. Vuoi una rustìa? La domanda mi colse di sorpresa. Ma la paura mi aveva fatto venire una fame da cavallo e allora mi staccai dalla parete e avanzai nella stanza. I miei occhi si erano abituati all’oscurità e così, quando la voce mi venne incontro, constatai che apparteneva a una donna piuttosto alta e robusta, con un seno prosperoso e belle gambe tornite. Era una sagoma che avevo già intravisto vicino alla casa di Ninin, ma non sapevo che ci vivesse. Si voltò subito verso la credenza e così non la vidi in viso. Fu solo quando si avvicinò e mi mise sotto il naso un piatto con una fetta di pane sfregato con aglio e un filo d’olio che notai un particolare insolito: una grande macchia ruvida le copriva tutta la guancia sinistra, dall’occhio fino all’orecchio e giù fino al collo. Sembrava che ci avesse spalmato la marmellata di fragole. La stavo fissando, perché mi chiese: Ti fa senso? – e si sedette al tavolo. Anche io feci lo stesso. Solo un po’. Lì è dove il diavolo mi ha fatto una carezza, sai? E ti fa male? Macché. Mangiai la mia rustìa d’aglio, lanciando ogni tanto qualche occhiata alla signora che mi guardava a sua volta. Gli aerei se ne andarono. Adesso puoi tornare a casa – osservò la donna, ritirando il piattino e dandomi di nuovo le spalle per sfaccendare. Non mi parve il tipo abituato a stare con le mani in mano né tanto meno a fare troppi complimenti. Posso tornare a trovare te e Ninin? –

LEGGIAMO UN RACCONTO

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Racconto vincitore della XXXV edizione del Premio Cesare Pavese 2018

di Claudia Cravero

È come quando una goccia di pioggia cade in una pozzanghera, e rimbalza. Acqua che smuove acqua. Lo stesso è con i ricordi d’infanzia: talora riaffiorano improvvisamente, sollecitati dalla vista di un oggetto o da un profumo, e sono offuscati dal tempo e anche da quel consueto travisamento tipico dei fanciulli, i quali trasformano nelle loro menti fantastiche anche le cose più ragionevoli, rendendole improbabili o addirittura impossibili. Gli eventi che mi accingo a raccontare si verificarono tanti anni fa, e non saprei dire se siano stati oggetto di fantasticheria o se sia stata realtà. Sta di fatto che furono allora per me del tutto straordinari e ancora oggi non vi ho trovato alcuna soluzione se non quella della loro più totale e meravigliosa singolarità.

le chiesi, lì in piedi, con le mie grandi ginocchia e i miei grandi denti. Se ci tieni. Mi piace qui. Sei stupida o cosa? A nessuno piace qui. Di sicuro ho tantissimi difetti, ma stupida proprio non sono mai stata. Lei mi piaceva davvero, e mi piaceva il suo pane e anche la stanza buia. Però non risposi. Lei non si voltò. Mi disse solo: Se vuoi torna domani. Io mi chiamo Amalia. Capii che quello era un commiato e che dovevo davvero andarmene. Quando fui a casa tornai a giocare con le formiche e decisi di non dire niente ai miei, almeno non ancora. Dopo poco si mise a piovere. Per buona parte di quella notte, mentre ero sotto le coperte e ascoltavo le mie sorelle grandi russare, ripensai alla figlia di Ninin e a tutte le domande che mi ero sempre fatta e a quelle nuove che mi erano salite nella testa dopo il nostro incontro: chi preparava da mangiare alla vecchia Ninin? Chi lavava e stirava i suoi cotin? Lei non ce la faceva a camminare molto bene, figuriamoci fare il bucato. E chi raccoglieva i piselli e l’insalata, dava da mangiare alle bestie, faceva la spesa in paese, coltivava l’orto? Tutto Amalia. Da sola. E poi, davvero quella voglia era la carezza del diavolo? A forza di pensare mi addormentai e sognai fragole e diavoli. La mattina seguente tornai al ciabot delle due donne, anche se in cielo non c’erano aerei. Ci tornai perché la faccenda mi incuriosiva: non avevo mai saputo che Ninin avesse una figlia, e nessuno ne parlava. E se lo facevano, dicevano cose che non capivo. Ma in fondo non me ne fregava poi un granché. Entrai senza bussare e senza fare rumore. Amalia dava le spalle alla porta. Sei tornata. Come facevi a sapere che ero io? Non ho fatto rumore apposta. Volevi spaventarmi? Non sapevo cosa rispondere. La donna mi fece cenno di avanzare. Apri un po’ le imposte, che facciamo entrare il sole. Obbedii. La stanza sotto la luce sembrò subito più grande e notai cose nuove, che erano rimaste nascoste nel buio: al muro erano stati tirati degli spaghi e vi erano stati appesi a seccare mazzi di basilico, salea, timo, erba cipollina, menta e altre piante che non conoscevo. Su una mensola c’erano tanti barattoli di vetro pieni alcuni di frutta sotto spirito, altri di composta e di marmellate e altri ancora di cose che non avrei saputo dire. Vieni a vedere – mi sollecitò Amalia. Mi avvicinai e vidi che stava confezionando dei piccoli sacchetti. Ne aprì uno e mi fece annusare. Che cos’è? – chiesi con le narici pie-

ne di quel profumo pungente. Qui dentro ci sono lavanda di Sale San Giovanni ed erba sira. Tengono lontano le tignole e la scalogna. E qui invece? – chiesi indicando un altro sacchetto. Qui ci sono rosmarino, salvia e menta, che servono a combattere la stanchezza. In quest’altro c’è l’ortica che va bene contro i vermi. Tutte le erbe erano in piccoli vasi e Amalia prendeva un po’ qui e un po’ là e preparava i suoi sacchetti. Chiesi se ce n’era uno anche per le gambe di Ninin e Amalia mi disse che doveva ancora inventarlo. Poi mi mandò a salutarla. Ninin era a letto con un cuscino sotto le gambe e dei panni freddi che le coprivano le ginocchia. Stava bene e fu felice di vedermi. Era contenta che avessi conosciuto sua figlia perché era una brava persona e dovevo volerle bene. Poi però mi fece una richiesta che non capii bene: Non dire a nessuno che vieni qui e che vedi Amalia. Va bene, ratin? E si mise a dormire. Io promisi, anche se lei aveva già chiuso gli occhi, e tornai da Amalia, ma non le chiesi spiegazioni. Restai lì tanto tempo a guardarla fare sacchetti. Come promesso non feci parola con nessuno di lei e quando qualcuno mi chiedeva dove mi cacciassi ogni volta, rispondevo che andavo a giocare con la Bigia che abitava nella cascina vicina alla mia, che tanto era muta e non poteva smentirmi, o che andavo ad acchiappare pasarot e farfalle con i figli dei Gavatorta. Ero attenta a non farmi vedere da nessuno. E nessuno mi scoprì mai. All’inizio trovavo molto difficile capire cosa girasse nella testa di Amalia: parlava poco, era ruvida come la corteccia e aspra come le ciliegie poco mature, ma era una donna senza ghirigori, un tipo pane al pane vino al vino insomma, e soprattutto sapeva cose che nessuno sapeva. C’erano giorni in cui non mi voleva intorno e altri in cui mi istruiva e mi dava anche qualche scappellotto se non ero attenta. Ad un certo punto non notai più la voglia sul suo viso e solo quando il sole la colpiva, raramente, coglievo il suo colore intenso e mi ricordavo della sua unicità. Col tempo imparai come si prepara la pomata per le scottature e quella per le punture di insetto; osservai Amalia fare impacchi alle gambe della vecchia Ninin con poltiglie puzzolenti e produrre piccoli pupazzetti con ramoscelli secchi e aghi di rosmarino per aiutare le donne ad avere figli. Ogni tanto veniva al ciabot qualcuno che voleva qualcosa: passavano da dietro e tenevano gli occhi bassi, si guardavano intorno con aria strana e appena avevano tra le mani il loro pacchetto scappavano via come se avessero la masca che li inseguiva. Masca. Questa parola la sentii per

In questi giorni in cui molti di voi sono a casa per l’emergenza coronavirus, la Pancalera ha pensato di proporre un racconto per tenervi compagnia. La nostra scelta è caduta su Masca garibaldina, testo ambientato nelle Langhe ai tempi della seconda Guerra Mondiale. L’autrice, Claudia Cravero, è un’artista digitale e una scrittrice. Insegna al Baldessano-Roccati di Carmagnola. la prima volta alla fine dell’estate, quando, un sabato sera, io e mia sorella Gina tornavamo dai campi dopo aver tolto erbacce tra i noccioli. Gina era fradicia di sudore e io sporca come se mi fossi rotolata nel fango e ridevamo di quanto fossimo brutte e strampalate e dicevamo che non avremmo mai trovato marito in quello stato; d’un tratto, mia sorella divenne seria: stavamo passando davanti alla casa di Ninin e Amalia era fuori che ritirava le lenzuola. Gina disse solo: Guardala là, la masca della Langa. Poi mi afferrò per un polso e mi trascinò via e non volle parlarne più. Nessuno me ne parlò più. Capii che sull’argomento vigeva un divieto quasi sacrale, calato chissà come e chissà quando su Amalia, sulla sua voglia e sulle sue erbe. Tutti sapevano ma nessuno diceva niente. Almeno non a me. Decisi che lo avrei scoperto da sola nel modo che mi riusciva meglio, vale a dire osservando, e tuttavia non dovetti sforzarmi troppo, perché le circostanze volsero presto a favore della mia superba curiosità. Nelle settimane che seguirono mi fu quasi impossibile andare al ciabot di Ninin perché nell’alta Langa si erano intensificate le operazioni dei partigiani e così donne e bambini venivano tenuti ben al sicuro nelle case per paura dei rastrellamenti tedeschi. Mio padre era sempre lì che non sapeva come fare a salvare la ghirba e l’onore delle sue cinque figlie e si dannava l’anima perché né i partigiani né i crucchi ci andavano leggeri. Era arrivato al punto di far vestire le mie sorelle come maschi quando andavano per la Langa o al paese, così almeno – diceva– le avrebbero ammazzate da uomini. Ci era pure andata bene che, sebbene dilagasse la miseria e nonna Lena, che teneva a noi, fosse morta, nostro padre non ci aveva vendute, come era capitato al Poj di Bossolasco o alle sorelle Gallo di Neive, finiti tutti al mercato di Alba. Il fatto è che mio padre aveva una paura boia del fantasma della moglie che venisse a prenderlo per i piedi perché aveva dato via le sue figlie e così vivevamo tutti insieme, cercando insieme di non morire di fame e di non farci prendere dai crucchi. Io me ne stavo tutto il giorno in casa a guardare dalla finestra con un caldo tremendo e a lamentarmi. Allora Piera, per non sentirmi più, mi aveva trovato non so dove dei fogli e mi aveva appuntito dei carboni, e avevo preso a disegnare. Etta e Gina si occupavano delle faccende e invece Maria, che era forte come un toro, faceva andare avanti la cascina con mio padre. Alla fine dell’estate i campi erano persi e si tirava avanti con quel che davano gli animali e con quel che si recuperava qua e là. Paura, fame e rabbia divoravano la Langa.

Poi una notte cominciarono le stranezze che sarebbero culminate nel più grande evento fantastico a cui ebbi l’avventura di assistere. La prima volta fu l’ultima domenica di agosto: fuori la luna era grande e bianca e la sua luce mi svegliò. Avevo una gran sete e pensai di scendere in cucina a prendere l’acqua facendo attenzione a non svegliare mio padre che era steso davanti alla porta d’entrata abbracciato al fucile. Dormiva sodo e non mi sentì. La brocca e il secchio erano vuoti, così contravvenni agli ordini e uscii dalla finestra per andare alla pompa che stava in cortile. Mentre tiravo l’acqua sentii un rantolo sommesso, mi voltai spaventata e vidi che un grosso cane mi osservava seduto sulle zampe posteriori: era tutto bianco tranne che per una macchia nera sul lato sinistro del muso. Il suo pelo lungo e folto brillava alla luna e i suoi occhi parlavano. Mi fissò per un tempo indefinito poi si allontanò da me, ma non andò via. Lo vidi avvicinarsi alla staccionata e stendersi a terra, con il collo e le orecchie belle dritte: si era messo a fare la guardia. Bevvi la mia acqua e tornai lesta in casa. All’alba il cane non c’era più. Ma nelle notti seguenti tornai a sbirciare dalla finestra e il grosso cane era sempre là, fermo come una statua, e anche mio padre lo vide e disse che era meglio lasciargli fare il suo lavoro. Una notte sentimmo abbaiare e ringhiare, ma mio padre non fece in tempo a guardare che tutto era sparito. Sta di fatto che casa nostra non fu mai invasa né i nostri animali uccisi. Le cose proseguirono così per un paio di mesi. Circolò la voce che tra ottobre e novembre Alba fosse stata liberata, ma non si era andati oltre perché le comunicazioni con la Liguria erano interrotte e i tedeschi si apprestavano a fare un grande rastrellamento per sgomberare i ribelli fino all’Astigiano. Molti nostri vicini si erano uniti alle bande armate e molti erano scappati senza lasciare detto nulla. Mio padre era intenzionato a vendere cara la pelle sua e delle sue figlie e così si procurò altri due fucili e munizioni e ci relegò in casa a tempo indeterminato. Perfino i bisogni dovevo farli nel secchio che poi una delle mie sorelle svuotava di fuori. Non sapevo che fine avessero fatto Ninin e Amalia e le disegnavo felici dentro la loro casa a preparare pomate e intrugli. Nell’aria c’era tensione, era questione di giorni. Mio padre e le mie sorelle e la terra lo sapevano. Io lo sapevo. E infatti tutto si compì in una nebbiosa mattina di novembre. Fui svegliata presto da un grande fracasso. Mia sorella Maria mi strappò dal letto e mi portò di sotto. Le altre stavano spostando i mobili e

creando delle barricate davanti alla porta e alle finestre. Avevano i fucili carichi. Se arrivano ci ammazzano tutti – continuava a ripetere Etta, la più paurosa. Sembra che stanotte abbiano dato fuoco a tre cascine dalle parti di Dogliani – riferì Piera che lo aveva sentito da Berto, che passava di lì ogni tanto con le nuove. Avevo una gran paura ma credo che le mie sorelle ne avessero più di me: io non mi rendevo conto di quel che avrebbero potuto fare di noi i tedeschi se ci avessero trovate, ma loro sì. Il cane quella notte non si era fatto vedere. All’improvviso si sentì il rumore di motori che si avvicinavano: erano le camionette tedesche che venivano a prenderci. Mio padre guardò dalla finestra e lo vidi sbiancare. Le camionette si fermarono in mezzo all’aia e quattro soldati armati scesero mentre altri quattro restarono al loro posto, in attesa. I primi si diressero verso la casa parlando a voce alta e ridacchiando. Quel che accadde dopo è come un sogno: qualcosa udii, qualcosa vidi, qualcosa mi fu riferito da mio padre e dalle mie sorelle. Qualcosa forse ho immaginato. Quando i quattro soldati furono a circa tre metri dalla nostra porta, improvvisamente un grosso animale si parò loro di fronte. Le mie sorelle urlarono all’unisono. Era lui, il cane con la macchia sul muso, ma era cambiato: adesso era enorme, con occhi iniettati di sangue e il pelo ispido e non assomigliava più ad un cane, ma poteva anche essere un lupo o una bestia non di questo mondo, tanto insolite erano le sue dimensioni e la sua selvatichezza e la sua ferocia. Le sue zampe erano grandi come quelle di un toro e il pelo era ritto sulla sua schiena e sembrava che sotto di esso la carne fosse viva, senza pelle, rossa e pulsante, soprattutto dove c’era la grande macchia. I quattro uomini indietreggiarono e abbracciarono i fucili, e uno di loro prese la mira e sparò e centrò la zampa sinistra della bestia, ma quella non parve neppure accorgersene e, anzi, si fletté sulle zampe posteriori e in un attimo gli fu addosso. La sua bocca sembrava una trebbia, che afferrava, strappava e dilaniava. In pochi secondi i quattro uomini furono fatti letteralmente a pezzi e ciò che restava di loro era sparso per l’aia. Allora gli altri quattro che avevano assistito alla scena, terrorizzati, misero in moto e tentarono di scappare, ma la bestia con pochi balzi fu anche su di loro e anche quelli non ebbero scampo. Terminato lo scempio, la bestia si girò a guardare la casa e poi si dileguò nella nebbia. Mia sorella Etta è sicura ancora oggi di averla vista zoppicare: dopo tutto il proiettile aveva fatto il suo lavoro. Una camionetta si era ribaltata nel

campo mentre l’altra era andata a schiantarsi contro la stalla. Ovunque c’erano sangue, ossa, brandelli di divise lacerate. Mio padre e le mie sorelle si erano ammutoliti e Gina aveva stretto talmente forte la mano intorno al fucile che le era diventata tutta bianca. Con movimenti lenti e tremanti, liberarono la porta e fecero una breve uscita per sincerarsi che non ci fosse più nessuno in giro, né uomo né bestia. Solo Piera rimase con me, per impedirmi di vedere il macabro scenario che era diventata l’aia. Non mi opposi perché non avevo bisogno di vedere: mi sentivo al sicuro e dentro di me sapevo che ogni cosa sarebbe andata per il verso giusto, anche se avremmo dovuto attendere ancora un anno prima che la guerra trovasse una fine. Tuttavia quella mattina era successo qualcosa, non solo nell’aia ma anche nel cuore e nell’anima di tutti noi. Grazie a Gigi di Feisoglio, amico di famiglia e legato alle bande partigiane, venimmo a sapere che quel giorno fatale i crucchi e i fascisti erano avanzati sulle nostre colline con tre divisioni e che avevano fatto falò di alcune cascine e che avevano razziato bestiame e sequestrato e ucciso persone. Tuttavia la piccola fetta di Langa della mia famiglia era rimasta immune dal nemico, come accade per chi non si ammala quando tutti intorno si buscano l’influenza. Per scongiuro rimanemmo barricati in casa ancora per qualche giorno, poi uscimmo, come le lumache dopo il temporale. Mio padre decise che io, Gina, Piera ed Etta dovevamo raggiungere Alba dove viveva suo fratello con la famiglia; lui e Maria sarebbero rimasti in cascina, perché, se anche il nostro pezzo di mondo era rimasto illeso una volta, non era detto che lo sarebbe stato sempre. La mattina della mia partenza c’era il sole e mio padre non faceva che ripetere che dovevamo fare presto per evitare di trovare posti di blocco lungo la strada. Salimmo sul barroccio io, le mie sorelle e mio padre, e partimmo alla volta di Alba. La strada correva proprio ai piedi della collina su cui stava il ciabot di Ninin e quando le fummo sotto alzai lo sguardo e vidi che Amalia era ritta in piedi nel punto in cui la terra comincia a declinare. Aveva il braccio sinistro legato al collo. Ebbi la certezza che mi stesse guardando e che sorridesse. Anche mio padre la guardò e anche lui sorrise. Ci seguimmo con gli occhi e con il pensiero fino a che il barroccio non ebbe svoltato e un'altra collina ci divise. Un racconto che si rispetti esigerebbe un finale un po’ drammatico e dovrei dire che Amalia scomparve e Ninin morì, così come qualcuna delle mie sorelle o mio padre… Ma non lo dirò perché non accadde nulla del genere.

Io e le mie sorelle rimanemmo ad Alba fino alla fine della guerra e poi, quando le campagne furono ripulite dai fascisti e dai crucchi, tornammo a casa. Maria e mio padre se l’erano cavata dignitosamente e così ci ricongiungemmo felici come pasque. Anche il cane con la macchia sul muso aveva fatto ancora un paio di comparsate durante l’ultimo anno di resistenza, per poi sparire del tutto. Io ripresi la scuola e anche a fare visita alla vecchia Ninin, che era tornata a sedersi a rimirare i noccioli, ma ora non mi rifugiavo più sotto le sue sottane perché gli aerei non volavano più su di noi. Amalia non aveva più il braccio al collo e aveva ripreso a fare pomate, e la gente ora passava dalla porta principale e la salutava con un sorriso. Mio padre mandava alle due donne ogni settimana uova e burro. Le nostre colline prosperarono e così i suoi abitanti. La storia del cane, che io e le mie sorelle avevamo provveduto a raccontare e a colorire un po’, era diventata leggenda, ma nessuno faceva allusioni, nessuno faceva nomi. Perché la gente della Langa è così: capisce e si fa i fatti suoi. O forse quella fu davvero tutta una fantasticheria collettiva causata dalla guerra: forse quella mattina del 1944 fu la nostra paura a farci vedere la grande bestia; forse il cane che aveva deciso di proteggerci per tanto tempo e che aveva una macchia sul muso non era che un comune bastardo randagio che per un certo periodo aveva battuto le nostre terre in cerca di cibo e si era affezionato al nostro cortile; forse fu solo una coincidenza che il giorno successivo alla strage Amalia avesse il braccio sinistro al collo. Forse. Comunque siano andati i fatti, dopo tanti anni di una cosa sono fermamente convinta: che la nostra grande madre Langa abbia voluto proteggere me e la mia famiglia con la sua nebbia e la sua terra e le sue creature, non importa se fatte di realtà o di illusione. La Langa era stata spezzata e calpestata, ma poi aveva reagito e le case erano state ricostruite e i buoni morti erano stati seppelliti e pianti e onorati. Quegli altri dimenticati. La Langa aveva in modi diversi preservato i suoi figli. Figli che a modo loro avevano finalmente imparato ad essere riconoscenti.

CURIOSITÀ

Claudia Craver o ha pubblicat o nei giorni scorsi un nuovo libro: D ivina fuori classe. si tratta di una ril ettura puntuale e dive rtita della Divin a Commedia. Il libro è dispon ibile in e-book e acqu istabile online anche come testo cart aceo. Tutte le info su www.claudiacr avero.it

MURELLO

ancalera

aprile 2020

Manutenzione al Rio Follia Intervento della Protezione Civile

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MURELLO Si sono conclusi nel mese scorso i lavori di manutenzione del territorio, che hanno interessato in modo particolare il Rio Follia: gli interventi, sono stati realizzati dalla Protezione Civile di Murello con il contributo ottenuto dal bando “Presidio del territorio” della Fondazione CRC, integrato dal Comune. L’attività si è materializzata con la pulizia delle chiuse del canale, esaminati dai Carabinieri Forestali e dal Settore Tecnico della Regione Piemonte. Si è quindi proseguito con il taglio e la rimozione della vegetazione che avrebbe potuto eventualmente creare ostruzione alla sezione idraulica, attraverso l’abbattimento

delle piante morte o instabili nonché alla rimozione di materiale dalle sponde: ripristinati anche i fossi che avevano perso la funzionalità. «Ringrazio la Protezione Civile - commenta il sindaco Fabrizio Milla - per le importanti iniziative e per tutto quanto realizzato: gli allagamenti dello scorso novembre erano stati un chiaro allarme sullo stato del territorio e sui rischi che comportano le abbondanti piogge. L’attenzione alla tutela del territorio deve necessariamente passare anche dai cittadini, iniziando soprattutto dalla cura dei fossi, aspetto preso in considerazione da norme regionali che andranno ad integrare il nostro regolamento rurale». m.v.

La copertina di LowRide dedicata alla Boman Bkb PORTATA

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Via Racconigi, 6 - 12030 Murello (CN) - Italy - Tel. +39 0172 920120 E-mail info@boman.it - www.boman.it

MURELLO La copertina del mensile LowRide, popolare rivista cult del lifestyle Kustom, è andata ad impreziosire la bacheca della Boman Kustom Bike: questo importante magazine, che esprime il top in un mondo che viene caratterizzato dalla propensione del motociclista a trasformare il suo mezzo in un esemplare inimitabile, ha premiato meritatamente Silvio Bonaudi ed il suo staff, che possono ora gettare le basi per un importante esperienza nel “mondo kustom”. Il Motor Bike Expo 2020, la rassegna Veronese che presenta il meglio del kustom europeo ed internazionale, ha permesso alla Boman di primeggiare di fronte a 700 aziende, 180 espositori selezionati, 600 giornalisti da tutto il mondo ed oltre 170.000 visitatori che hanno trasformato la fiera in una grande festa del popolo motociclistico. Ed in questa kermesse, “The Blizzard” la tempesta verde nata a Murello, ha primeggiato aggiudicandosi il Best of Show 2020 e meritandosi come anticipato la copertina e l’approfondimento tecnico e fotografico di LowRide, oltre a tutti gli inviti per le più importanti manifestazioni del settore. Ritornando alle premiazioni del MBE, non possiamo fare a meno di ripensare gli occhi lucidi di Bonaudi per la giustificata commozione dovuta a questo importante risultato che riuscirà sicuramente ad inserire la Boman nell’orbita della commercializzazione di particolari kustom. m.v.

aprile 2020

ancalera

CASALGRASSO - MURELLO - TORRE SAN GIORGIO

Nuovo agente di polizia locale a Torre San Giorgio. Al lavoro da aprile TORRE SAN GIORGIO Prende servizio mercoledì 1° aprile 2020 il nuovo agente di polizia locale Paolo Ravera che, in qualità di vincitore della graduatoria dell’apposito concorso pubblico, è stato assunto a tempo pieno e indeterminato con la qua-

liﬁca di agente di polizia locale cat. C. In base al contratto stipulato, Paolo Ravera è stato assegnato all’area amministrativa e di vigilanza del comune di Torre San Giorgio. La graduatoria ﬁnale approvata del concorso pubblico

per soli esami in oggetto bandito dal comune di Torre San Giorgio rimane eﬃcace per un termine di tre anni dalla data di approvazione, salve le eventuali proroghe di legge. La graduatoria potrà quindi essere utilizzata per l’eventuale copertura dei

posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili nello stesso proﬁlo professionale fatta però eccezione per quelli istituiti o trasformati successivamente all’indizione del concorso medesimo.

BCC, sostegno al Lions Club di Racconigi e alla Croce Rossa di Carmagnola e Poirino Le sedi dell’Istituto sono aperte solo su appuntamento, per tutelare dipendenti e clienti CASALGRASSO - RACCONIGI Il CdA della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura, nella seduta del 26 marzo, ha deliberato ulteriori aiuti per il territorio. Gli aiuti verranno indirizzati alla Croce Rossa di Carmagnola, al Lions Club di Racconigi e alla Croce Rossa di Poirino. «In questo particolare momento storico di grave emergenza sanitaria il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di privilegiare e favorire il sostegno agli Enti e alle Associazioni che attualmente sono impegnate in prima linea nella gestione di questa crisi. Una crisi che si potrà superare soltanto con il sostegno, l’impegno e la collaborazione di tutti» ha commentato il Presidente Alberto Osenda. La Banca

L’Ufficio private della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura compie 10 anni AZZERATE LE COMMISSIONI DI INGRESSO SUI FONDI FINO AL 30 GIUGNO CASALGRASSO Quest’anno l’ufficio private della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura compie 10 anni. Per festeggiare, la Banca ha azzerato le commissioni di ingresso su tutti i fondi comuni di investimento fino al 30 giugno. Nato il 1° giugno del 2010, l’Ufficio contava all’epoca su due persone; oggi gli addetti sono cinque e si dedicano alla ricerca delle migliori soluzioni di investimento per patrimoni medio grandi. Mauro Benedetti è il responsabile dell’Ufficio fin dall’inizio. «La cosa importante che cerchiamo di fare - commenta Benedetti - è continuare a leggere, a studiare, per cogliere le diverse opportunità offerte dal contesto finanziario internazionale». Per maggiori informazioni è possibile contattare le diverse filiali Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura.

ha anche azzerato le commissioni sui bonifici che verranno effettuati per aiutare gli ospedali di Carmagnola, Cuneo e l’Amedeo di Savoia di Torino. Agli stessi ospedali la BCC ha devoluto 90mila euro, con delibera del 17 marzo scorso. Misure precauzionali sono state prese anche a tutela di clienti e collaboratori, con le filiali aperte al mattino, solo su appuntamento, con ingresso contingentato, per escludere possibili rischi di contagio. Inoltre La BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura ha stipulato un’assicurazione per tutti i propri dipendenti finalizzata a coprire i rischi di un eventuale contagio. La copertura assicurativa, che interessa circa 110 dipendenti, si articola in diverse misure di assistenza specifica per eventuali ricoveri, convalescenze ed assistenza post ricovero generati da infezione da Covid 19.

ALLEANZE E POLITICHE PER LA SALUTE. Milla: importante progetto dei ragazzi di Murello MURELLO Si è svolto a Savigliano, il seminario “Alleanze e politiche per la salute”, evento promosso dal Comune di Savigliano in collaborazione con l’ASLCN1 e il Consorzio Monviso Solidale, con il contributo della Fondazione CRC. Il progetto “Territorio e Salute” ha registrato l’adesione di alcuni comuni della Provincia, fra cui Murello: il tema era incentrato sulle politiche per la salute, con lo scopo di migliorare nella comunità la conoscenza e le competenze per gestire la propria salute e promuovere ambienti favorevoli al suo mantenimento. «Abbiamo presentato un progetto – riassume il sindaco di Murello, Fabri-

zio Milla – con il quale siamo risultati parte integrante di una importante iniziativa di promozione della salute sul territorio. L’attività dei ragazzi e degli educatori è stata eﬀettuata nel nostro comune e sono certo che i Murellesi la troveranno utile e interessante». Durante il congresso, Milla ha presentato il progetto, incentrato sullo studio di percorsi sperimentati e realizzati dai ragazzi del “LuglioInsieme 2019” con gli educatori: il prodotto ﬁnale si è tradotto in volantini informativi ed un grande pannello che sarà esposto in paese, il tutto comunque visibile e scaricabile dal sito del comune. m.v.

Restrizioni a Murello per coronavirus MURELLO A seguito delle disposizioni del Governo, il sindaco Fabrizio Milla, porta a conoscenza della popolazione le misure attuate, relativamente alle aree pubbliche. Gli uffici comunali saranno aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11, ma l’accesso agli uffici comunali avverrà solo su appuntamento telefonico allo 0172-98102: il sabato sarà attiva la reperibilità telefonica al 3381163110, dalle 9 alle 11, esclusivamente per esigente di stato civile (atti di morte). È stata disposta la chiusura al pubblico del cimitero comunale, garantendo il servizio di ricevimento, e tumulazione e ammettendo la presenza per l’estremo saluto dei soli parenti stretti e la sospensione di ogni attività connessa ai servizi cimiteriali. È stato vietato l’accesso ai parchi, alle aree giochi e ai giardini pubblici: non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Restano aperte le attività commerciali che forniscono generi di prima necessità: le stesse sono a disposizione per consegne a domicilio. Nel caso di sintomi sospetti, non muoversi da casa, ma contattare la dott.sa Busso o direttamente il 112: il Comune, nell’interesse di tutti, continuerà a seguire con attenzione l’evolversi dell’epidemia, con le innegabili preoccupazioni legate alle incognite di questo evento, comunicando con tempestività ulteriori misure restrittive eventualmente da apportare. Chiudiamo citando la raccolta fondi lanciata da “Ass. Amici Ospedale SS Annunziata di Savigliano”, “Cuore in mente APS” e “Officine delle idee per il futuro Ospedale Civile di Saluzzo”: la raccolta solidale servirà per l’acquisto di quanto necessario per affrontare al meglio l’emergenza negli ospedali di Savigliano, Saluzzo e Fossano. m.v.

Covid-19, nessun caso dentro Murello

MURELLO È arrivata nella tarda serata di mercoledì 25 marzo la segnalazione di positività al tampone per Covid-19, su un paziente con residenza a Murello, ma che non dimora in paese da mesi, e non risulta domiciliato nella Provincia di Cuneo. Non disponendo di altre notizie sul suo stato di salute, si augura al contagiato una pronta guarigione. «Innanzitutto voglio tranquillizzare la popolazione Murellese - interviene il Sindaco Fabrizio Milla - in quanto ad oggi non risulta nessun caso segnalato in paese: colgo oltremodo l’occasione per ribadire a tutta la popolazione, l’assoluta osservanza ed il pieno rispetto di tutte le direttive diramate in questo periodo, unico metodo eﬃcace per contrastare questa gravissima emergenza. Nel caso di sintomi inﬂuenzali, contattare telefonicamente, con la massima urgenza, il proprio medico». m.v.

Una nuova cabina dell’Enel TORRE SAN GIORGIO L’Amministrazione comunale ha aﬃdato i lavori per la realizzazione di una nuova cabina elettrica dell’Enel Energia, prevista in via Fustella. La nuova cabina elettrica servirà infatti a soddisfare le diverse esigenze energetiche del paese. p.g.

CORONAVIRUS. ATTIVATI APPOSITI NUMERI AGLI OSPEDALI DI SALUZZO, CEVA, MONDOVÌ E CUNEO

Informazioni telefoniche ai parenti dei ricoverati Attivati sul territorio punti informativi telefonici dedicati ai parenti dei degenti nei reparti “Covid-19.” Da sabato 28 marzo, presso l’azienda ospedaliera S. Croce e Carle e l’ASL CN1, sarà attivo un numero di telefono dedicato ai pazienti. Si potrà contattare lo 0171.641366), dal lunedì alla domenica, dalle ore 9 alle ore 16 per parlare con l’Ospedale Santa Cro-

ce di Cuneo. Per i ricoverati presso l’ospedale di Saluzzo, dalle ore 9 alle ore 17 tutti i giorni, il numero da contattare è lo 0175.215366; con lo stesso orario, presso i presidi di Mondovì e Ceva il numero telefonico è 0174.677013. Il punto informativo fornisce informazioni relative al ricovero del proprio caro, secondo precise indicazioni concordate con i reparti di degenza e

indicazioni sulle modalità di aggiornamento sullo stato di salute dei familiari. Inoltre filtra e accoglie le domande, i dubbi, le necessità espresse dai familiari o da persona di fiducia, al fine di fornire una risposta adeguata e ottimizzare le telefonate ai reparti, impegnati nelle attività di cura. Non vengono fornite informazioni sullo stato di salute della persona ricoverata.

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RACCONIGI - FAULE

App di informazioni per Faule FAULE In ottemperanza ai nuovi decreti Ministeriali, l’Amministrazione comunale comunica la sospensione sino al 3 aprile del ricevimento dei clienti presso gli uﬃci Comunali: sarà possibile richiedere un appuntamento esclusivamente per situazioni urgenti, telefonando al 011-974113 o tramite e-mail all’indirizzo faule@ruparpiemonte.it. La farmacia comunale garantirà il servizio rispettando le procedure di sicurezza: pertanto gli utenti potranno accedere all’interno uno alla volta, solo dopo aver suonato il campanello all’ingresso. Il personale di servizio negli uﬃci comunali dovrà rispettare tutte le misure igieniche previste dai DPCM, cercando dove possibile di turnare la presenza onde evitare contatti fra dipendenti.

Informiamo inoltre che l’Amministrazione comunale ha attivato una APP istituzionale in grado di diﬀondere informazioni in tempo reale a tutta la cittadinanza: grazie a questo servizio sarà possibile interagire rimanendo aggiornati su comunicati, regole e indicazioni operative. L’App è scaricabile gratuitamente, da Apple Store e da Play Store, cercando “MyCity” e seguendo le semplici istruzioni d’uso. Inﬁne, il Comune ed il gruppo di Protezione Civile hanno attivato un servizio di consegne a domicilio: chi ne avesse necessità può contattare il 334-5627158. Rimane sottinteso che quanto elencato può subire variazioni secondo le disposizioni del Governo. m.v.

Faule, un contagiato covid-19 FAULE Un residente di Faule è risultato purtroppo positivo al Covid-19: a comunicarlo è stato il sindaco Giuseppe Scaraﬁa attraverso un comunicato uﬃciale diramato con assoluta tempestività, sabato 14 marzo. «È una comunicazione che non avrei mai voluto fare. Purtroppo anche a Faule un nostro concittadino è risultato positivo al contagio del COVID-19. Per motivi di privacy, ovviamente, non potrò divulgare le generalità: l’ASL CN1 ci fa sapere che al paziente è stata disposta la quarantena presso la propria abitazione. Colgo l’occasione per ribadire a tutta la popolazione, l’osservanza ed il pieno rispetto di tutte le

direttive diramate in questo periodo, unico modo per contrastare questa gravissima emergenza». Prosegue con alcune raccomandazioni l’intervento del Sindaco: «Raccomando a tutti di rispettare rigorosamente le disposizioni in materia, uscendo di casa solo se strettamente necessario, per il bene personale e quello di tutti: chi avesse sentore di sintomi inﬂuenzali, rimanga assolutamente a casa e contatti telefonicamente il proprio medico». m.v.

Roberto Ambrogio neo consigliere comunale FAULE Il Consiglio Comunale di Faule ha provveduto alla surroga del consigliere di minoranza Chiaﬀredo “Lino” Maero, il quale ha rassegnato le dimissioni dall’incarico. A sostituire il consigliere dimissionario sui banchi dell’opposizione, siederà Roberto Ambrogio, che subentra al rinunciatario Domenico Sola, al quale sarebbe spettato di di-

ritto il posto in quanto primo escluso della lista nelle ultime elezioni. Nello stesso consiglio è stata votata una variazione al bilancio di previsione per il triennio 2020/2022, che ha portato all’integrazione a bilancio di contributi statali per un importo di circa 60.000 €. m.v.

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aprile 2020

Emergenza sociale Covid- 19

Presto i buoni spesa per cittadini in diﬃcoltà RACCONIGI L’Amministrazione comunale di Racconigi si sta attivando per far partire nei tempi più rapidi possibili il sistema dei buoni spesa previsti dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 marzo scorso per fronteggiare l’emergenza sociale seguente alla pandemia dovuta al Coronavirus. Il provvedimento è rivolto a persone spesso non avvezze ad utilizzare i servizi sociali, ma che in questo periodo possono trovarsi privi delle risorse necessarie per il sostentamento proprio e dei familiari. L’appello del sindaco di Racconigi Valerio Oderda è quindi rivolto a loro: «Contattateci con ﬁducia, il Comune è la casa di tutti e a tutti deve e vuole dare risposte». La somma complessiva erogata al comune di Racconigi è di 57mila euro. «Stiamo valutando eventuali implementazioni che possono arrivare direttamente dalle casse del Comune - spiega il Sindaco - ed eventualmente dal buon cuore dei cittadini, delle imprese, delle associazioni, che in queste occasioni non si sono mai sottratti dall’esprimere solidarietà. Al riguardo vogliamo già ringraziare i tanti esercenti racconigesi che in poche ore si sono resi disponibili a questo servizio, tanto nuovo quanto complicato, per renderlo prontamente fruibile». I cittadini possono contattare telefonicamen-

te l’Area Servizi Socio-assistenziali del Comune ai numeri 0172.821615 - 0172.821648 per maggiori informazioni e per richiedere i buoni spesa. La relativa modulistica sarà pubblicata sul sito del Comune: www. comune.racconigi.cn .it o potrà essere ritirata presso gli uﬃci dell’Area Servizi socio assistenziali previo appuntamento tramite telefono ai numeri sopra

indicati. Continua intanto il servizio di consegna a domicilio di farmaci ed alimenti. È gestito da Croce Rossa, Protezione Civile e altre associazioni cittadine. Il numero telefonico da contattare è quello della Croce Rossa di Racconigi: 0172.84644. Risponde dal lunedì al sabato dalle 9 alle 16. Le consegne saranno effettuate con mezzi e volontari in divisa della Croce Rossa, affiancati da volontari con pettorina del Comune di Racconigi. Provvederanno a consegnare la spesa e a ritirare i soldi. Intanto a fine marzo il sindaco Oderda ha riferito lo stato dei contagi a Racconigi. Il numero totale delle persone contagiate è 12: 4 sono ricoverate in strutture ospedaliere o di degenza, 5 sono in fase di guarigione e 3 in isolamento fiduciario. L’aggiornamento è stato dato dal Sindaco con un video messaggio, pubblicato sul sito istituzionale del Comune. i.c.

FOCUS Le bellezze di Racconigi raccontate online L’Ufficio Turistico svela aneddoti curiosi sulla pagina Facebook RACCONIGI L’Uffici Turistico di Racconigi prosegue online la sua attività di promozione del territorio. Ogni giorno racconta aneddoti ed illustra monumenti del paese, legati anche alla vita dei Savoia. Con #iorestoacasa, la pagina Facebook “Ufficio Turistico Racconigi” racconta anche le curiosità dei musei e associazioni dei dintorni. Una pagina sicuramente da leggere in questi giorni in cui siamo a casa, per riscoprire anche noi tante bellezze che spesso lasciamo inosservate. Foto Ufficio Turistico Racconigi

aprile 2020

OSASIO - LOMBRIASCO - VIRLE

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Coronavirus, tre casi a Virle

Parte il nuovo bonus alimentare VIRLE P.TE L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato la presenza di tre casi di contagio sul territorio comunale di Virle Piemonte. Due soggetti si trovano attualmente ospedalizzati e un terzo si trova in isolamento domiciliare. Il sindaco Mattia Robasto, vista la gravità della situazione generale, raccomanda di «rispettare rigorosamente tutte le indicazioni contenute nel Decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 22 marzo scorso, limitando la mobilità ai soli casi previsti dalla normativa e comunque per sole, eﬀettiva e comprovabile necessità». Per aﬀrontare l’emergenza sociale conseguente al permanere delle misure restrittive per contenere il contagio da Covid-19, anche Virle Piemonte si sta attivando per l’assegnazione del bouns alimentare. Al Comune di Virle sono stati assegnati €. 7.514,05. L’amministrazione comunale sta studiando un regolamento, condiviso con il CISS, per provvedere all’erogazione dei contributi. Irene Canova

Fotovoltaico a Osasio

L’aggiornamento sui casi di contagio è arrivato il 30 marzo dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte. Il sindaco di Virle Mattia Robasto ha immediatamente informato la popolazione.

Amministrazione virtuale Lavoro da remoto per i dipendenti comunali di Virle VIRLE Isolamento preventivo per il sindaco Mattia Robasto, a contatto con il governatore del Piemonte Alberto Cirio nei giorni precedenti la scoperta della positività al Coronavirus, che ha continuato a lavorare da casa e seguire il paese ogni giorno. Nessun sintomo ma è stata una forma di premura nei confronti del personale comunale. L’11 marzo la

prima Giunta virtuale e il 23 marzo una tappa in municipio per la firma di alcuni atti e impostare le ultime pratiche. Da quel giorno Virle ha a tutti gli effetti un’amministrazione virtuale: «Abbiamo fissato le disposizioni per lo svolgimento online delle sedute del Consiglio comunale che saranno operative in tempi rapidi grazie alla collaborazione di un’azienda piemontese. Nien-

te però sarebbe possibile senza l’impegno e il lavoro dei dipendenti comunali che si sono resi immediatamente disponibili a lavorare da remoto: è anche grazie al loro impegno e alla loro forza di volontà se riusciamo a continuare nella nostra attività amministrativa e fornire costanti servizi alla cittadinanza». Elio Cogno

Dall’Oftal 20mila euro per le ASL To5 e Cn1 LOMBRIASCO Il consiglio direttivo dell’OFTAL Bra-Lombriasco ha deliberato di eﬀettuare donazioni per aﬀrontare le numerose esigenze legate all’emergenza Covid-19. Quanto

sarà ricavato dalle oﬀerte e dalle vendite beneﬁche, solitamente destinate ad aiutare poveri e malati a recarsi in pellegrinaggio a Lourdes, sarà destinato all’ASL Cn1 e all’ASL To5. Ad ognuna

delle due Aziende Sanitarie verrà consegnato un importo di euro 10mila per acquistare materiale ed attrezzature necessarie per far fronte all’emergenza in atto. i.c.

Didattica a distanza alle Scuole Salesiane

OSASIO Osasio abbraccia il sole e LOMBRIASCO Ora i ragazzi si collegano negli orari prestabiliti lo fa grazie al contributo Anche gli studenti delle Scuole Salesiane di Lom- con i singoli docenti e seguono la lezione secondo governativo per il migliobriasco stanno seguendo le lezioni online, a seguito le modalità che i docenti stessi concorderanno con ramento energetico. Negli dei provvedimenti presi per il contenimento dell’e- gli allievi. scorsi giorni è stato infatti pidemia di coronavirus. «Sono consapevole che, almeno in fase di attivainstallato un impianto fotoDa lunedì 16 marzo, per tutti gli studenti del nostro zione, non mancheranno le diﬃcoltà ma con l’imvoltaico sul tetto della farpegno e la buona volontà di tutti le supereremo» IstitutoPER è stato elaborato scolastico. ANZIANI CASA un DI nuovo RIPOSOorario UMBERTO I° - CARMAGNOLA macia, lo stabile che ospita- RESIDENZA I ragazzi e le famiglie hanno ricevuto tutte le INTERNO istru- aveva annunciato il preside della scuola Marziano va l’ex-municipio del paese. • ASSISTENZA 24 H • SERVIZIO DI RISTORAZIONE PARCO FRUIBILE DA OSPITI EA VISITATORI zioni per• AMPIO l’attivazione della Didattica Distanza. Bertino. «Auguro a tutti un buon lavoro. Mi senL’impianto in via D’Acaja ha una potenza di 16,4 Kilowatt e permette di produrre energia elettrica al serviRESIDENZA PER ANZIANI CASA zio del paese, attraverso i contatori del municipio, delVia del Porto, 60 - Tel. 011 9722611 direzione @casariposoumbertoprimo.it www.casariposoumbertoprimo.it le scuole o del salone polivalente. A questo impianto è in programma l’aﬃancamento ANCHE A DOMICILIO! di una colonnina per la ricaRESIDENZA ANZIANI CASA DI RIPOSO I° - CARMAGNOLA ViaPERCesare Ponte, 31 -UMBERTO LOMBRIASCO rica delle auto elettriche. Tel. 011.9790628 Cell. 327.8638128 e.c.

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POLONGHERA

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aprile 2020

Pulizia e saniﬁcazione con la Protezione Civile POLONGHERA Le misure restrittive introdotte dal governo, per arginare l’espandersi del corona virus, senza dubbio hanno circoscritto la libertà di movimento e di socializzazione della comunità: anche a Polonghera, come del resto in tutta l’Italia la vita è cambiata, condizionando e modiﬁcando le abitudini quotidiane, oltre a costringere diverse attività commerciali ad abbassare le serrande. Vogliamo

inoltre rimarcare, l’importanza dell’intervento portato a termine, nella giornata di sabato 14 marzo, dal gruppo di Protezione Civile, sotto il coordinamento del sindaco Gianmaria Bosco e del vice sindaco Francesco Audisio: una quindicina di volontari, diretti dal capo-gruppo Luigi Aimetta, hanno eﬀettuato un’accurata pulizia delle strade, a cui è seguita una tempestiva opera di saniﬁcazione di marciapiedi, muri ed aperture perimetrali della abitazioni. Cre-

diamo che la popolazione polongherese possa sicuramente trarre giovamento da questo intervento, ed essere inoltre soddisfatta del grande senso di responsabilità dimostrato dall’Amministrazione Comunale e dalla Protezione Civile: ai cittadini si ribadisce, tassativamente, di rispettare in modo drastico le limitazioni che sono state imposte per la salute ed il bene di tutti. m. v.

POLONGHERA UNITA CONTRO IL COVID-19 Consegne a domicilio agli anziani POLONGHERA Con un apposito avviso diffuso sul territorio comunale, il sindaco, Gianmaria Bosco, ha informato i cittadini più anziani che, per autotutela, non escono da casa, della possibilità di comunicare, direttamente o con un loro tramite, le proprie esigenze agli esercizi commerciali oppure alla farmacia. Gli esercizi presenti sul territorio si sono infatti dimostrati disponibili alle consegne a domicilio in caso di necessità. Tale servizio riguarda esclusivamente i casi di persone che, per l’acquisto di generi alimentari o farmaci, non possono fare affidamento sul supporto di parenti o fiduciari. Il Sindaco ricorda anche che continuano ad essere sempre operativi i servizi ordinari di supporto alle fasce deboli. Il Sindaco comunica inoltre che gli uffici comunali, nonostante la chiusura dovuta all’emergenza Covid-19, sono sempre disponibili a fornire informazioni telefonicamente o via mail. Per eventuali altre esigenze specifiche o urgenti è anche possibile contattare direttamente l’Amministrazione comunale.

Mascherine per la popolazione POLONGHERA L’intera comunità polongherese e le associazioni di volontariato scendono in campo nella lotta contro il Covid-19: infatti l’Amministrazione comunale, il gruppo di Protezione Civile, Insieme OdV e numerosi volontari hanno unito i loro sforzi nell’interesse dell’intera comunità. Diamo risalto alla lodevole iniziativa intrapresa da numerose volontarie del paese che, rispondendo al pressante appello che ha avuto origine dall’indisponibilità di mascherine protettive, sono riuscite a produrne numerosi esemplari che sono stati messi a disposizione della popolazione. Chi ne avesse bisogno, può rivolgersi al capogruppo della Protezione, Luigi Aimetta, o in farmacia: il ricavato delle oﬀerte sarà interamente devoluto per la ristrutturazione della Parrocchia. Anche l’Ass. Volontari “Insieme OdV”, si colloca in prima linea: «La situazione venutasi a creare - commenta Lorenza Borretta, presidentessa di Insieme - richiede la nostra presenza, in tutte quelle che possono essere le necessità giornaliere dei nostri concittadini. Pertanto confermiamo la disponibilità a fornire il nostro aiuto nel disbrigo delle esigenze quotidiane: saremo presenti per recapitare presso le vostre abitazioni la spesa, le medicine e tutto quanto di prima necessità che può servire nella quotidianità». Per coloro che richiedono questo intervento, raccomandiamo di speciﬁcare nel dettaglio il genere di necessità, telefonando al 366-2953533. Chiudiamo confermando che, con il perdurare delle misure restrittive dovute al coronavirus, Insieme comunica la sospensione di tutti i corsi iniziati negli scorsi mesi: sarà cura dell’Ass. avvisare i parteci-

panti quando verrà ripresa la normalità degli avvenimenti.

m.v.

Regolamento per le associazioni e convenzione con il comune di Faule POLONGHERA Nel corso dell’ultima seduta svoltasi prima dell’emanazione dei Dpcm in seguito all’emergenza Covid-19, il Consiglio comunale ha approvato sia la variazione al bilancio 2020/2022 che il Regolamento per il servizio del trasporto scolastico. Il Consiglio ha poi deliberato anche sul fatto che le varie associazioni del paese che fruiscono di locali comunali siano chiamate a sottoscrivere, per poter svolgere le loro attività associative, i diversi punti del Regolamento in materia.

Con delibera di Giunta, invece, considerata la necessità di potenziare il servizio tecnico manutentivo comunale, una volta tenuto conto della carenza di personale presente che verrà a veriﬁcarsi in seguito al collocamento a riposo, dal 31 marzo 2020, di Sebastiano Bollati, il dipendente addetto a tale mansione, è stata approvata una convenzione, articolata in otto punti, con il comune di Faule per poter continuare a fornire regolarmente il servizio. In base alla convenzione, il comune di Polonghera, ﬁno al 31

dicembre 2020, potrà quindi avvalersi, per le attività facenti capo al servizio tecnico manutentivo, dell’attività lavorativa di dipendente di ruolo di altro comune, in questo caso il comune di Faule. A prestare la sua attività anche a Polonghera, per la durata massima di otto ore settimanali, sarà perciò, ai sensi della normativa in materia vigente, Marina Vottero, dipendente del Comune di Faule, con proﬁlo di operaio manutentore cat. B. p.g.

aprile 2020

MORETTA - VILLAFRANCA

ancalera

Cala la vendita del latte, via alla collaborazione con Inalpi

SFIDA A COLPI DI CIOCCOLATO

Premiato Walter Buttigliero

L’azienda di Moretta utilizzerà il latte non ritirato dalle aziende di trasformazione per produrre latte in polvere MORETTA L’Assessorato all’Agricoltura della Regione ha effettuato una ricognizione presso le rappresentanze agricole e agro-industriali regionali delle problematiche emerse a seguito delle disposizioni nazionali finalizzate al contenimento della diffusione del virus. L’analisi della situazione della filiera ha evidenziato la necessità di operare rapidamente su due aspetti: l’utilizzo del latte prodotto alla stalla e non ritirato dalle aziende di trasfor-

mazione a causa dei cali delle vendite sul mercato interno ed estero, specie per il comparto dei prodotti lattiero-caseari freschi destinati al canale della ristorazione collettiva; la raccolta del siero dai caseiﬁci da destinare agli impianti digestori per la produzione di biogas. In soccorso è arrivata la collaborazione con l’Inalpi di Moretta che sta provvedendo al ritiro del latte di tutti i quantitativi proposti, in gran parte destinati alla produzione di

latte in polvere. Laddove lo stabilimento piemontese non riesca ad utilizzare tutto il latte ricevuto, le eccedenze saranno trasferite a un’altra azienda del settore. Per il latte conferito presso lo stabilimento di Moretta, Inalpi, in ragione dell’emergenza in atto, applicherà delle condizioni allineate a quelle degli accordi di ﬁliera. «Fa piacere vedere, specie in questi momenti di grande criticità, collaborazione tra la ﬁliera della nostra Regione - spiega l’assessore regiona-

le all’Agricoltura Marco Protopapa - segno di particolare responsabilità delle nostre aziende. Venerdì mi sono fatto portavoce insieme agli altri colleghi delle Regioni italiane verso il ministro Teresa Bellanova, aﬃnché il ministero si faccia promotore presso la Commissione europea di interventi straordinari di ammasso e ritiro di prodotti a media-lunga conservazione da destinare ad aiuti alimentari». Elio Cogno

Sindaco di Moretta in isolamento preventivo Gatti: “Non ho avuto sintomi. Ciò che importa è che tutti rispettino le regole”

MORETTA Isolamento preventivo per il sindaco di Moretta, Giovanni Gatti, che ha incontrato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, il giorno prima che risultasse positivo al Covid-19. «Non ho fatto il tampone, perché non ho alcun sintomo, e la mia famiglia prosegue la vita di tutti i giorni», spiega il sindaco. «Sento ogni giorno, più volte al giorno assessori, consiglieri e uffici comunali - dice - Voglio ringraziare in particolar modo la vicesindaco Emanuela Bussi. È un momento difficile ma, anche se non fisicamente, sono presente e operativo. Abbiamo preso alcune decisioni come la sanificazione delle strade o la chiusura del mercato che vanno nella direzione della prevenzione. Polizia municipale e carabinieri stanno operando uno sforzo enorme per cercare di prevenire e informare cittadini. Inoltre cerchiamo di essere vicini ai cittadini con il servizio di consegna a domicilio, grazie alla disponibilità dei commercianti, della protezione civile e delle associazioni. Ora ciò che più importa è che tutti rispettino le regole - conclude - Ci vuole pazienza. Insieme ce la faremo a superare questo brutto momento». Elio Cogno

VILLAFRANCA È un villafranchese il vincitore del concorso “Chocolate&Colors” a cura dell’Accademia maestri cioccolatieri italiani di Limana, in Veneto. Il concorso si è svolto nel mese di dicembre e ha visto sfidarsi a colpi di cioccolato quattro studenti del Corso Master 2019. Walter Buttigliero, classe 1994 di Villafranca, ha conquistato il gradino più alto del podio presentando alla giuria la pralina Sottobosco, la mono-porzione Dolce Sonno e la piéce Maleficent. Al secondo e terzo posto si sono classificati, rispettivamente, Fabio Guzzetti e Donato Salinardi. Tre le prove: pralineria fresca a strati, monoporzione e piéce in cioccolato. In giuria c’erano Angela De Luca, direttrice dell’Accademia, Mario Romani e Alessandro Bertuzzi. Walter ha frequentato il Cnos Fap di Savigliano con indirizzo pasticceria per poi proseguire gli studi specializzandosi nel cioccolata all’Accademia. «Mettersi in gioco e competere per imparare, questo lo scopo del concorso, in piena sintonia con lo spirito formativo della scuola - spiega la direttrice Angela De Luca - Un concorso dove ci sia collaborazione tra i partecipati, ma al tempo stesso impegno e professionalità. La partecipazione di professionisti del calibro di Romani e Bertuzzi ha creato un momento molto intenso con i miei studenti, che hanno avuto modo di essere giudicati da professionisti di altissimo livello sul loro risultato finale e sul modo di lavorare». Elio Cogno

Pensione per Luigi Vaccarini

Ognuno a casa propria, tutti insieme virtualmente per suonare nonostante l’isolamento e vincere il coronavirus

Nelle immagini i musici della banda musicale Santa Cecilia di Villafranca (sopra) de La Vigoneisa di Vigone (a sinistra)

La musica della banda ora sui social VILLAFRANCA E VIGONE In tempi di isolamento forzato la musica sembra essere un motivo di svago, per uscire dai conﬁni casalinghi e spaziare con la fantasia. Non se lo sono fatti dire due volte i musici della banda musicale Santa

Cecilia di Villafranca che hanno organizzato un’improvvisata su Whatsapp. Basso tuba, Euphonium, ﬂicorno, sassofoni, trombe, clarinetti, ﬂauti e rullante: ogni musicista ha imbracciato il suo strumento e si è piazzato di fronte allo smar-

tphone, sincronizzandosi con i colleghi. Ed è così che la banda musica di Villafranca ha intonato le note della Monviso tra gli applausi, rigorosamente casalinghi, di chi ha visto il video postato su Youtube. Ognuno a casa propria anche

i musici della Vigoneisa, da Villafranca a Cavour, passando per Vigone e dintorni, per un primo video del tutto originale. La canzone scelta è stata infatti Crazy Train, successo storico dei Black Sabbath. Elio Cogno

MORETTA Ultimo giorno di lavoro i primi giorni di marzo, per il responsabile del servizio Segreteria Luigi Vaccarini. 62 anni, Vaccarini ha lavorato alle dipendenze del Municipio di Moretta per 42 anni, ed è probabilmente il dipendente con più anni di lavoro all’interno del Comune. «In questi 42 anni di lavoro - racconta - ho visto avvicendarsi sei diversi sindaci e dieci amministrazioni comunali». Dopo il diploma in Contabilità aziendale, Vaccarini era entrato all’Invernizzi. Esperienza di pochi mesi, poi l’ingresso in Municipio nell’aprile del 1978, all’uﬃcio Anagrafe. Dopo sette anni allo sportello demograﬁci, Vaccarini passa in Segreteria, dove resta per 35 anni. Nel 2015 gli è stato conferito il Premio San Giovanni. Volontario dell’Adas ed ex strumentista della Filarmonica Morettese. e.c.

STORIE

ancalera

aprile 2020

Malattie Con Samsara i Magasin du Café donano alla Croce Rossa Italiana rare Online il nuovo portale

Miscela estatica di suoni ipnotici per il nuovo album del gruppo musicale carmagnolese

Frutto di una collaborazione tra il Ministero della salute e il Centro Nazionale Malattie Rare, il nuovo portale si rivolge a malati rari, famiglie ed operatori. Le persone con una malattia rara (in Italia circa un milione, ndr) avranno uno strumento informativo in più, una fonte autorevole, indipendente e certiﬁcata: si tratta del nuovo sito internet www.malattierare.gov.it, una pubblicazione che ha anticipato di qualche giorno la Giornata delle Malattie Rare che si celebra oggi, nella data non casuale del 29 febbraio: “un giorno raro per i malati rari”. Frutto di un accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e il Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) dell’Istituto Superiore di sanità (ISS), con il sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il supporto tecnico del Poligraﬁco e Zecca dello Stato (IPZS), questo nuovo portale governativo intende rivolgersi non solo ai malati e le loro famiglie, ma anche agli operatori coinvolti a vario titolo nel mondi delle malattie rare. Uno strumento, insomma, per dare maggiori risorse alle persone colpite da malattie rare: se ne contano circa 7 mila di conosciute, che colpiscono poche o pochissime persone (meno di cinque ogni 10 mila). Attraverso questo nuovo sito verranno messe a disposizione numerose importanti informazioni utili per orientare i cittadini anche online, aggiungendosi allo strumento del Telefono verde malattie rare 800 89 69 49. Il sito rende pubblica la banca dati del Centro Nazionale Malattie Rare, con la possibilità di consultare la raccolta di tutti i punti di riferimento per i malati rari presenti sul territorio: centri di cura, punti di informazione regionali, associazioni. La banca dati contiene informazioni su malattie rare non esenti ed esenti: per ciascuna di queste ultime, quindi con codice di esenzione, vengono riportate le relative informazioni su: - centri di diagnosi e cura - codici esenzione dal ticket - associazioni di volontariato e di pazienti con malattie rare - domande e risposte più frequenti - notizie Per non perdere gli aggiornamenti periodici, è inoltre possibile iscriversi alla newsletter informativa. Il nuovo portale è consultabile anche sul sito handicarmagnola.it alla pagina “in primo piano”. Fonte: disabili.com – Famiglia & Aiuto >Articoli Famiglia & Aiuto.

CARMAGNOLA È uscito il nuovo album del gruppo musicale carmagnolese Magasin du Café. “Samsara”, questo è il titolo, è disponibile dallo scorso 21 marzo. Nonostante il periodo di emergenza sanitaria che l’intero paese sta vivendo, i Magasin du Café hanno deciso di non posticipare la pubblicazione del disco. La motivazione è da ricercare nei contenuti delle musiche: «Una miscela estatica di suoni ipnotici ed esotici che trovano ispirazione in una ricerca spirituale e meditativa indirizzata a una nuova umanizzazione e alla riscoperta della madre di tutte le madri, la natura». Lo spiegano i quattro componenti del gruppo: Luca Allievi, Davide Borra, Mattia Floris e Alberto Santoru. “Samsara” è un termine che deriva dal sanscrito la cui traduzione letterale è "scorrere insieme". Nelle religioni dell’India il termine si utilizza per indicare una specifica dottrina che si riferisce al ciclo di vita, morte e rinascita, spesso raffigurato come una ruota. In senso lato e in un significato più moderno, Samsara viene utilizzato anche per indicare "l'oceano dell'esistenza", la vita terrena e il mondo materiale permeato di dolore e di sofferenza. Una situazione nella quale si trova l’essere umano ogni giorno e dalla quale può uscire attraverso un percorso di crescita spirituale. E proprio la suggestione di un oceano dell’esistenza nel quale non annegare grazie alla ricerca della spiritualità, ha indotto la band a non rinviare la pubblicazione dell’album e ad abbinargli due significative iniziative. Una parte del ricavato verrà devoluta in beneficenza alla

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Croce Rossa Italiana e ad ogni CD verrà allegata una bustina con dei semi da piantare. Coerente con il titolo, l’album contiene 10 brani strumentali in una miscela di eleganza ed energia, grazia e sfrontatezza, stile e veemenza racchiuse in un vortice spirituale. Musiche che ci parlano di tradizioni lontane, in cui il grande Nord si mischia all'Oriente, i canti sciamanici di America e Africa diventano moderni. Il sound è universale, i suoni sono esotici ma senza connotazione geografica e si mischiano col rock, il jazz e la fusion. I Magasin du Café Nascono nel 2012 grazie all’unione di intenti di Davide Borra alla fisarmonica e Luca Allievi alla chitarra. Al progetto iniziale si sono uniti Mattia Floris alla chitarra e voce Alberto Santoru al contrabbasso elettrico e percussioni, spaziando su innumerevoli stili strumentali, ma mantenendo sempre la stessa energia e ironia. Il quartetto colpisce per la capacità di interpretare generi molto diversi tra loro, forte di un bagaglio tecnico di tutto rispetto. Con l’uscita del loro primo lavoro discografico le tematiche sono diventate più mature, andando a raccogliere molte composizioni inedite di musica contemporanea, frutto del mix di stili che i musicisti portano sul palco. Il progetto ha ora

un’anima più intima e concettuale, ma godibilissima ed emozionante. In diverse situazioni suonano live acustici in luoghi incontaminati, in alta montagna o nei boschi più sperduti al conﬁne tra Italia e Francia, per il desiderio di fondersi il più possibile con la madre di tutte le madri, la natura. I quattro musicisti uniscono le loro importanti esperienze con musiche intense ed un pizzico di ironia, tra worldmusic, folk, tango, rock, musica contemporanea e virtuosismi tecnici mai ﬁni a se stessi.

Coronavirus: quando da una triste storia si impara l’importanza della vita “Nonno mi racconti di quando eri giovane?”. Quante volte abbiamo fatto questa domanda ai nostri nonni? Di sicuro nel raccontare ciò che facevano da bambini non tralasciavano di certo quello che avevano vissuto durante la guerra. Per fortuna la maggior parte di noi non ha visto quel periodo buio, ma sicuramente quando saremo anziani avremo da raccontare ciò che è accaduto nel periodo della più grande crisi sanitaria. Quella che stiamo vivendo ora legata al Coronavirus. Una crisi divenuta pandemia. Il nostro Paese è attualmente tra quelli più colpiti. La crisi ha toccato tutta l’Italia e ha martirizzato in particolare la Lombardia. Ma anche il Piemonte è stato duramente toccato. Ma cosa racconteremo ai nostri nipoti? Certamente diremo che non potevamo uscire da casa. Una mancanza di libertà potrebbe sembrare, cosa che in effetti è vera; come in una guerra, serve per poterne uscire vincitori. Pensate, i nostri bisnonni per vincere una battaglia dovevano sacrificarsi andando sul fronte o finendo in un campo di concentramento, mentre a noi basta rimanere in casa e aspettare. Perché questa battaglia non la si sta facendo con armi e truppe, non la stanno facendo due schieramenti, ma la stanno facendo quelle persone che fino a poco tempo fa non venivano mai ringraziate: medici, infermieri, moltissimi volontari, forze

dell’ordine. Ma anche tutti gli addetti alle pulizie sia degli ospedali che delle strade o della raccolta rifiuti, tutti coloro che lavorano nei supermercati o nei negozi di alimentari, coloro che trasportano questa merce e coloro che la producono, partendo da chi coltiva le nostre terre. Una battaglia molto particolare e con pochi precedenti, ma che vede tutto il mondo lottare contro un nemico invisibile. Per capire che il coronavirus non è una semplice influenza basta pensare al fatto che a Carmagnola è stato rinnovato il Voto alla patrona della città, l’Immacolata Concezione. Non accadeva dalla seconda guerra mondiale. Il Voto era stato fatto solamente in gravi casi di epidemie, come nel cinquecento e nel seicento per la peste. Ma in tutto questo c’è qualcosa da cui imparare e che si può definire “positivo”? Assolutamente si. Noi, raccontando ai nostri nipoti le vicende di questo periodo, non potremo non raccontare che rimanendo in chiusi in casa abbiamo riscoperto delle cose a cui non davamo più importanza. La famiglia per esempio, ma anche le amicizie, l’amore per la nostra città e per la nostra nazione. Dispiace dover ammettere che ci è voluta una pandemia per riscoprire l’importanza di un abbraccio. Il rimanere a casa senza poter abbracciare le persone care, ci ha fatto capire l’importanza delle

relazioni umane, l’importanza della vita. Ci sembrava spesso di vivere in un mondo dove era sempre tutto uguale e dove mancava qualcosa. Ora che i bar sono chiusi, le piazze e le vie sono vuote capiamo che forse un tesoro ce lo avevamo. Era la possibilità di uscire e passeggiare per la nostra città o prendersi un caﬀè o un aperitivo con gli amici o meglio ancora la possibilità di uscire dalle nostre città per andare nei paesi vicini e incontrare altre persone. Ci sembrava normalità ed invece ora abbiamo capito che è una ricchezza. Il rimanere in casa e vedere la nostra nazione in ginocchio ci ha ravvicinato anche alla nostra terra che spesso discriminavamo. Dovremmo imparare a ripartire dalla nostra cultura, dal nostro lavoro, dalla nostra enogastronomia. In particolare tutto ciò ci ha insegnato a rispettare ancora di più i nostri anziani, che sono le nostre fondamenta. All’inizio di questa crisi era passata l’idea che “tanto questo virus colpisce solo gli anziani”, come per dire che non era un problema. Ora per fortuna abbiamo aperto gli occhi e abbiamo compreso che questi anziani sono coloro che ci hanno dato la vita. Sicuramente oltre a tutto questo, ai nostri nipoti potremmo poi raccontare che una volta vinta questa battaglia, torneremo tutti in piazza con il sorriso in volto e ci abbracceremo, ma con la consapevolezza di amare per davvero la vita. Ivan Quattrocchio

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La redazione della Pancalera porge sentite condoglianze al Comandante della Stazione Carabinieri di Pancalieri Giuseppe Aracri e famiglia per la perdita della cara Loredana.

La pubblicazione della necrologia va richiesta in redazione o presso le imprese funebri entro il giorno 28 del mese. Info in redazione via Gardezzana 14 Carmagnola Tel. 011.9710470

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CORONAVIRUS i numeri di emergenza La Regione Piemonte ha attivato il numero verde 800.19.20.20 dedicato alle richieste di carattere sanitario sul coronavirus. Il numero è attivo 24 ore su 24. Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze. Per le informazioni generiche sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione rimane attivo anche il numero verde nazionale 1500. Si ricorda inoltre che il numero verde regionale 800 333 444 fornisce informazioni di carattere non sanitario, ma risponde ad eventuali richieste di chiarimenti in merito all’ordinanza del 23 febbraio “Misure urgenti in materia di contenimento del contagio da coronavirus”. Il numero è attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 20.

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