Hai mai visto mondrian

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leggendo Marina Zulian responsabile della BibliotecaRagazzi di BarchettaBlu

Leggere, fare e raccontare

Le mille possibilità di stare (bene) nella biblioteca di Barchetta Blu 30

ghi d’arte presenti in città. Le iniziative si basano sulla fondamentale premessa che tutto ciò che circonda i In questi ultimi anni la bambini è per loro motivo Biblioteca Ragazzi di Bar- di scoperta, esplorazione, chettaBlu ha organizzato ascolto e quindi voglia di laboratori e iniziative per toccare, guardare, sentibambini e famiglie in occa- re, annusare. I laboratori sione di particolari eventi creativi seguono il metodo artistici. Attraverso attivi- Giocare con l’Arte di Bruno tà ludiche e giocose abbia- Munari; tale metodo parte mo cercato di avvicinare i dalla consapevolezza che bambini ai tantissimi luo- l’esperienza diretta facilita 7. Questo mese: Hai mai visto Mondrian? Arte e Lettura

le conoscenze del bambino; quest’ultimo può esprimere liberamente la propria creatività in un gioco solo minimamente guidato. Durante le visite ai diversi musei o alle collezioni d’arte si leggono e raccontano delle storie per rendere più familiari e comprensibili le opere esposte. Le tecniche di lettura utilizzate spaziano dalla tradizionale lettura frontale, a quella musicata, a quella luminosa o teatrata. C’è quindi un vero e proprio progetto chiamato Arte e Lettura che prevede la partecipazione di bambini e ragazzi agli eventi culturali della città come occasioni per sperimentare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani, per sviluppare un pensiero progettuale creativo fin dall’infanzia. Presso musei e fondazioni, in occasione di mostre


e concerti, l’equipe di BarchettaBlu propone l’ascolto di storie originali ispirate all’evento culturale e raccontate con tecniche teatrali o con accompagnamento musicale. In ogni città si potrebbero progettare iniziative per avvicinare i bambini all’arte; il nostro progetto prevede momenti distinti e articolati, ma, per iniziare, è sufficiente convincere gli amministratori ad aprire le porte dei musei, considerati generalmente luoghi esclusivamente per adulti; i tre momenti del progetto sono: 1. conoscenza dell’evento attraverso una storia originale 2. ascolto di storie scelte in tema con l’evento e raccontate con varie tecniche 3. laboratori creativi di produzione di una storia, o parte di essa, da parte dei

bambini e dei ragazzi coinvolti, attraverso le tecniche della scrittura creativa, del teatro, delle ombre, della costruzione del libro. In quest’ultimo anno abbiamo collaborato con i Musei Civici di Venezia (il museo Correr e il museo di Palazzo Ducale), la Fondazione Querini Stampalia e la Collezione Guggenheim, il Teatro Groggia, Palazzetto Bru Zane e Ca’ Foscari; abbiamo portato nidi, scuole e famiglie in luoghi bellissimi e solitamente inaccessibili ai bambini. L’intento è stato quello di far riscoprire i tesori artistici di questi luoghi, famosi in tutto il mondo e ricchi di suggestioni; tramite esperienze straordinarie si è offerto un’immagine nuova e inconsueta del museo, come luogo di divertimento e aggregazione, suggerendo un

modo alternativo di stare insieme. Sarebbe davvero bello che in ogni città si potesse fare lo stesso! Negli incontri al museo si creano momenti e spazi predisposti per inventare, scoprire, costruire, giocare, sempre nel rispetto delle opere d’arte; quindi si inventa un luogo fisico e metaforico capace di favorire relazioni, conoscenze, scambi tra bambini e tra adulti e bambini. Per i bambini più piccoli le attività ludico-creative vengono fatte con i genitori e rappresentano per il bambino l’occasione di costruire legami di intimità carichi di significato e di affettività. Anche giocare con l’arte consente a genitori e figli di conoscersi meglio, di trovare insieme linguaggi e codici da condividere, di scoprire il piacere di stare insieme.

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Mettersi in gioco insieme, genitori e figli, significa godere del piacere della relazione giocosa, trarne occasioni eccellenti di conoscenza di sé, degli altri e naturalmente dell’arte che riempie moltissime città italiane. In collaborazione con la collezione Peggy Guggenheim di Venezia, la Biblioteca di BarchettaBlu ha organizzato delle speciali giornate in cui le stesse opere, attraverso la voce dell’attrice Sabina Italiano, hanno parlato direttamente ai bambini. Come sempre anche noi adulti siamo rimasti affascinati e abbiamo rivisto quadri e sculture con occhi diversi, anche se magari li avevamo già incontrati tante volte. Se “non abbiamo una attrice a disposizione”, possiamo comunque trovare molti libri e albi illustrati che ci possano aiutare a raccontare ai bambini pitture, sculture e opere d’arte. Quindi possiamo anche noi genitori decidere di improvvisarci raccontatori di opere, aiutati dai testi e dalle illustrazioni dei molti albi illustrati pubblicati sull’arte in questi ultimi anni.

gorati provando emozioni incontenibili come davanti alle opere d’arte. Magari ancora una volta, con la scusa di portare i bambini al museo, anche noi genitori potremmo scoprire l’inaspettato. La premessa di Sanna termina con il racconto che la gioia che lo ha assalito dopo aver incontrato un grande pittore, gli fa venir voglia di andare fuori per rivedere il cielo, gli alberi, le persone e le case. La vita cambia per un’intera giornata e ci viene da guardare, scrutare, osservare, contemplare il mondo per ritornare a scoprire cose che si crede di aver già visto ma non in quel nuovo modo. In questo libro, vincitore del premio Andersen 2006 come miglior libro fatto ad arte, Sanna coglie e traduce le figure e le astrazioni del pittore in raffinate illustrazioni esaltando lo sguardo e lo spirito poetico di Mondrian.

Alessandro Sanna, nel suo Hai mai visto Mondrian? cita proprio la piccola e preziosa mostra di pittura vista al Peggy Guggenheim Museum di Venezia, dove dice l’autore, pittori straordinari come Kandinski lo hanno entusiasmato e lo hanno reso felice. Anche con i bambini si possono ritrovare nei musei entusiasmi e momenti indimenticabili e non noia e stanchezza come spesso si pensa dei musei nell’immaginario comune. Sanna racconta che all’improvviso ha incontrato un grande quadro rettangolare, dipinto di blu, azzurro, viola e giallo. All’inizio è rimasto ammutolito e con gli occhi spalancati come un gufo, ma poi ha provato un’emozione pura! Tutto ha avvalorato ancora di più la sua idea che per comprendere fino in fondo un artista sia necessario vedere le sue opere dal vivo; nella vita di adulti e bambini è decisamente importante poter Mi piace moltissimo come i qualche volta uscire dalla due autori a distanza di monotonia e rimanere fol- anni riescano a sfrondare,


a ricercare l’essenziale e a eliminare il superfluo. Mi ricordano che anche nella vita, nella difficile routine quotidiana, cogliere solo il necessario sia davvero difficile. Mondrian gioca con le figure geometriche, con i quadrati quasi come se il cerchio e la curva gli sembrino pigri e indolenti.

Anche nel libro gioco Capogrossi e i cieli d’autunno sopra Roma i bambini imparano a conoscere il pittore, che doveva fare l’avvocato ma che poi si è innamorato delle forme e dei segni e ha deciso di intraprendere la professione dell’artista. Capogrossi ha iniziato a dipingere la figura umana e la natura con colori bellissimi, poi dal 1949, fra i tanti segni che aveva, ne ha scelto uno. Nei suoi disegni e nei suoi collages lo ha rovesciato, centuplicato, ingrandito, bucato. Anche i bambini a volte si fissano con un segno, un simbolo e lo ripetono all’infinito. In questo libro i bambini sono stimolati a chiedersi che cosa significano e che cosa ricorDa un lato Mondrian nei dano i segni di Capogrossi. suoi quadri usa tre colori Ci si chiede perché i suoi e due linee, dall’altro nella quadri siano pieni di quei sua vita ama il ballo scate- segni neri così come son nato e la palpitante musi- pieni di stormi i cieli d’auca jazz. In questo colorato tunno sopra Roma. Poi si libro Mondrian con le sue può scoprire, come dice tele e Sanna con i suoi di- l’artista, che i segni non segni ci trasmettono ener- sono necessariamente l’imgia e dinamismo. magine di qualcosa che si è visto, ma possono esprimere qualcosa che è dentro di noi …

Nell’inserto centrale dei libri di questa interessante collana, sono riportate alcune proposte di attività manuali per i bambini. Segnalo anche l’esauriente bibliografia di libri per bambini su arte e artisti La vita dei pittori (http:// buoneletture.wordpress. com/2010/01/27/la-vitadei-pittori-una-bibliografia-di-libri-per-bambini/) che ci può aiutare a riscoprire con i nostri figli la bellezza di girare per musei. Ricordo infine un’interessante iniziativa: durante il mese di giugno molte collezioni ed esposizioni partecipano ad Art Night, l’arte libera la notte dove si aprono le porte gratuitamente anche a bambini e famiglie. Potrebbe così essere l’occasione per sperimentare la meravigliosa emozione che ci può dare un’opera d’arte.

Bibliografia Hai mai visto Mondrian? A. Sanna, Artebambini, 2005 Giuseppe Capogrossi e i cieli d’autunno sopra Roma, P. Marabotto, 2000Lapis, Quadri

di

un’esposizione,

C.Carminati, P.Valentinis, Fabbri Editori, 2007 Vasilij Kandinskij. Il tratto, tratto dal ritratto è diventato astratto! P. Marabotto, Lapis

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