21° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
Euro 1,40* | lunedì 6 maggio 2019 | anno XXII | n.123 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente
Sindacato. A Matera per ‘una cultura del lavoro’, Trasporti. Rincari tariffe in Finanziaria, scatta una delegazione unitaria parte dal Molise la mobilitazione del PD e del Guerriero Sannita PAGINA 2
Aperta a Vinchiaturo la campagna elettorale dell’esponente azzurro
Bagno di folla per Patriciello Strasburgo è vicina
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DENTRO LA NOTIZIA
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TERMOLI
Al Porto scatta l’operazione “piazza pulita”
SPORT DSGSDSDGDSGSDGSD
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Isernia all’inferno: l’1-1 la spedisce in Eccellenza Agnone, playout a Vasto
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«Sono l’unico europarlamentare che può essere riconfermato. Il Sud vuole riscossa non assistenzialismo» TRADIZIONI
Il Maggio Larinese occasione di festa e Cultura PAGINA 16
Un epilogo triste e amaro per l’Isernia che pareggia a Matelica ma l’1-1 non basta per evitare la penultima posizione che sancisce la retrocessione in Eccellenza. L’Agnone vince e va ai playout: si replica domenica con la Vastese. PAGINE 17 - 18
Gremita all’inverosimile la sala convegni dell’hotel “Le Cupolette” che ha ospitato il primo incontro pubblico dell’europarlamen-
tare di Forza Italia. Patriciello è a Strasburgo dal 2006 quando subentrò a Cesa (Udc).
ECCELLENZA
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FIAT FCA TERMOLI
Palazzo San Giorgio è alla portata di Luigi De Socio
Cig, domani ultimo giorno. Nuovo turno dal 24 maggio
PROMOZIONE ISERNIA
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Candidato con la Lega al fianco della D’Alessandro «La voglia di migliorare e avere istrutture e infrastrutture più funzionali e anche funzionanti. Mi ha convinto non da ultimo la discesa in campo del Candidato Sindaco, Avv. Maria Domenica D’Alessandro, che stimo tanto sin dai tempi del Liceo. Una persona in gamba, preparata e determinata».
Playoff: il Bojano sfida il Sesto, Roseto all’esame Venafro Unico playout Gambatesa-Riccia
Stop strisce blu Raccolte 300 firme PAGINA 5
Spareggi Fortore-Spinete e Chieuti-Ururi per evitare la Prima Il Baranello tifa Agnonese... PAGINA 20
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il Quotidiano del Molise lunedì 6 maggio 2019
PRIMO PIANO
POLITICA E SINDACATO
Boccardo (Uil): «La mobilitazione in corso non resterà inascoltata dal governo, anche in Molise»
Sindacati a Matera per una Europa della cultura e del lavoro Tecla Boccardo
Il sindacato confederale riprende fiato, anche in considerazione dell’ipotesi di riunificare le sigle lanciata dal segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini in occasione del 1° Maggio a Bologna. A testimoniare l’importanza
dell’azione unitaria è la segretaria regionale della Uil, Tecla Boccardo che, di ritorno dalla manifestazione bolognese, sottolinea l’importanza dell’appuntamento in programma oggi e domani a Matera che vedrà la partecipazione di una delegazione molisana. «La nostra Europa, la cultura, il lavoro. La cultura del lavoro» organizzata da Cgil, Cisl
e Uil è la due giorni in cui si farà il punto rispetto all’attuale situazione politica ed economica italiana, con riferimento ai rapporti con gli stati dell’Unione Europea e alle relative parti sociali. Un programma ricco, che vedrà alternarsi ai tre segretari generali di Uil, Cgil e Cisl ospiti autorevoli, tra cui Sergio Rizzo (editorialista La Repubblica), Salvatore Ad-
duce (presidente Fondazione Matera 2019), Francesca Imperiale (ricercatrice Università del Salento), Romano Prodi in qualità di presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli, Luca Visentini (segretario generale Ces), Rosanna Purchia (sovrintendente Fondazione Teatro San Carlo di Napoli). «Ancora si riflette su quanto
compiuto a Bologna lo scorso primo maggio, unitamente a centinaia di piazze italiane, che un nuovo importante appuntamento vedrà il Sindacato confederale impegnato a Matera, in una due giorni ricca di appuntamenti – afferma Boccardo - la festa dei lavoratori quest’anno ha lasciato in tutti noi un forte segno in termini di partecipazione sia nu-
merica che di entusiasmo. Ovunque, in Italia, tantissimi sindacalisti hanno preso parte a manifestazioni, convegni, iniziative di ogni tipo a cui migliaia di lavoratori hanno risposto puntualmente. Ormai il cammino è cominciato e il messaggio che la piazza di Bologna ha voluto lasciare, è quello di un sindacato forte, che è tornato a essere punto di riferimento per i lavoratori, per le imprese, per le Istituzioni. E siamo certi che la mobilitazione in corso che ci vedrà in piazza nelle prossime settimane rispetto al pubblico impiego, al settore metalmeccanico e ai pensionati, non resterà inascoltata dal governo. E in Molise - conclude Boccardo - non potrà che accadere lo stesso».
La Fiom Cgil chiede un’azione di sistema e di accellerare sulle nuove tecnologie. Il 14 giugno sciopero nazionale dei metalmeccanici
Fca, cassa integrazione dal 24 maggio Dopo lo stop che si conclude domani, il trend per il secondo semestre potrebbe essere negativo per l’impianto termolese REDAZIONE CAMPOBASSO Mentre si prepara lo sciopero nazionale dei metalmeccanici previsto il prossimo 14 giugno e annunciato dal segretario Cgil Abruzzo Molise Franco Spina a Campobasso in occasione del Primo Maggio, da parte della Fiom Cgil arriva la non condivisione delle valutazione del management sull’andamento di FCA a partire dalla situazione degli impianti italiani. Domani intanto scade l’ultimo giorno di cassa integrazioNOTIZIE IN BREVE
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PALAZZO D’AIMMO
Oggi in discussione torna il Bilancio pluriennale 2019/21 Dopo l’approvazione degli ordini del giorno collegati alla Legge di Stabilità e la lunga discussione di ben 89 emendamenti e 21 subemendamenti, di cui 22 approvati, il testo finale della Legge di Stabilità è stato approvato con 13 voti favorevoli e 7 contrari (M5s e Pd). Riprende oggi in mattinata, intanto, l’esame del Bilancio pluriennale della Regione Molise 2019-2021 dopo che, giovedì scorso, dopo la lettura della relazione illustrativa da parte del Presidente della I Commissione consiliare Andrea Di Lucente, vista l’ora tarda, il Presidente del Consiglio Salvatore Micone aveva aggiornato la seduta dell’Assemblea ad oggi con inizio alle ore 10.30.
ne nell’impianto di Pantano Basso, prima del prossimo stop previsto dal 24 maggio al 1 giugno quando si fermeranno nuovamente le macchine di diverse linee produttive. Anche a Termoli, dunque, dove la crescita della produzione nell’ultimo triennio è stata importante, la produzione procede a singhiozzo. Con la previsione che anche il secondo semestre del 2019 potrebbe essere caratterizzato da un trend negativo. Una previsione che viene sottolineata da Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile auto motive: «Il 2019 per i lavoratori di FCA sarà un anno nero: il calo dei volumi e la mancanza di nuovi modelli sta generando un aumento complessivo delle ore di cassa integrazione. Dopo anni e anni di cassa integrazione i lavoratori vivono un problema salariale. I lavoratori del polo del lusso torinese pagano l’andamento negativo di Maserati, negativi anche i numeri di Alfa Romeo che costringe i lavoratori di Cassino a vedere aumentare le giornate di fermata. Inoltre i tempi di lancio produttivo dei due nuovi modelli, 500 elettrica per Mirafiori e Tonale per Pomigliano, non trovano certezze mentre scadono gli ammortizzatori sociali.» A Termoli si attende il programma di rilancio che partirà soltanto nel 2020: i modelli annunciati dal “Piano Italia” debutteranno, infatti, solo il prossimo anno, dato che utilizzeranno i componenti realizzati nello stabilimento adriatico e che dovrebbero far tornare a lavorare le maestranze in modo continuo e senza dover fare i conti, ogni settimana oramai, con la cassa integrazione. «La Fiom – afferma de Pal-
ma - conferma la necessità di abbandonare l’attendismo, i cambiamenti di mercato e di tecnologie rischiano di non essere più recuperabili senza una azione di sistema che veda coinvolta l’azienda, sindacati e governo. Chiediamo agli altri sindacati di convenire su un’iniziativa unitaria sul futuro occupazionale dell’automotive che metta insieme i lavoratori di FCA con quelli della componentistica. La proprietà ha deciso di utilizzare i proventi della vendita di Marelli per staccare una cedola per gli azionisti, noi continuano a chiedere investimenti sulle nuove tecnologie e nuovi modelli per accelerare la
transizione che consenta il mantenimento dell’occupazione a partire dagli stabilimenti di motori diesel come Pratola Serra e Cento. Se non si chiama la proprietà alle proprie responsabilità sociale
verso il Paese vedremo spegnersi progressivamente il settore industriale più importante che occupa in modo diretto più di 180 mila addetti. La Fiom – conclude De Palma - chiede di affrontare il futuro
Rincari tariffe Tpl, Pd e Guerriero Sannita invitano alla mobilitazione L’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale che scatterà il prossimo 15 giugno viene severamente criticato dalla segreteria provinciale del Pd di Isernia che lo descrive come «un provvedimento ingiusto, iniquo ed ingiustificato, che va a tutto svantaggio delle fasce più deboli della popolazione colpendo pesantemente studenti, lavoratori, pendolari e persone malate che viaggiano per curarsi e che già si ritrovano a fronteggiare quotidianamente servizi inadeguati e inefficienti.» Il provvedimento giustificato dal Governatore Toma a causa del mancato adeguamento delle tariffe e del rischio di una multa da parte del Ministero dei Trasporti. «Rispetto ai bisogni dei cittadini molisani su temi ‘sensibili’ come il lavoro, vera emergenza del Molise, i trasporti, la Sanità, l’ambiente e il sociale – si afferma da Piazza Trento e Trieste - il Governo regionale si è dimostrato assente e incapace di dare risposte adeguate ed efficaci sul piano politico e programmatico. Che dire? Al peggio non c’è mai fine con la complice approvazione della maggioranza tutta, compresi i Consiglieri e gli Assessori regionali della nostra Provincia di Isernia, tutti silenti ed accondiscendenti. A
questo punto, preso atto del fatto che i nostri rappresentati non danno evidentemente priorità alla tutela dei diritti e degli interessi di tutti i molisani – conclude la segreteria del Pd isernino - invitiamo cittadini, studenti, sindacati, associazioni, movimenti e forze politiche a manifestare in tutte le sedi opportune, attraverso le Istituzioni, sui media e nelle piazze, il proprio dissenso rispetto a questa ‘manovra’ così distante rispetto ai bisogni reali del nostro territorio. Sul tema interviene anche Giovanni Muccio, presidente del Movimento Guerriero Sannita che lancia il Comitato «No salasso trasporti» per ragionare come meglio affrontare «questo dramma economico, tra le varie opzioni, anche quella di una proposta di legge popolare, che venga incontro a chi pur residente nel Molise è obbligato a recarsi in Roma. E’ auspicabile – afferma Muccio -che non si arrivi a tanto e che il legislatore di propria iniziativa, tenga conto delle specificità dei cittadini che per forza maggiore, sono costretti ad usare i mezzi di trasporto. Chiunque vuole aderire al Comitato può farlo – conclude Muccio – inviando alle email giovannimuccio@hotmail.it la propria adesione.
produttivo e occupazionale con tutti i sindacati, governo e azienda per ricercare tutte le soluzioni utili». NOTIZIE IN BREVE
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DIBATTITO
Il ‘68 e oggi, Mario Capanna domani a Campobasso «Il ‘68, l’autunno caldo e oggi» è il tema del confronto pubblico, in programma domani pomeriggio a Campobasso. L’iniziativa curata da Casa del Popolo è il primo dei cicli di seminari sulla storia politica e sociale dal dopoguerra a oggi. Ospiti d’onore per la conferenza sul tema saranno il Professor Alberto Tarozzi docente dell’Università degli Studi del Molise e Mario Capanna, già leader del ‘68 milanese e segretario di Democrazia Proletaria e oggi scrittore e saggista. Per l’occasione presenterà anche il suo ultimo saggio “Noi Tutti”. L’appuntamento è previsto alle ore 18 nella sala della casa del Popolo in Via Gioberti.
PRIMO PIANO
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POLITICA
Via alla campagna elettorale dell’onorevole Patriciello. Ieri sera la convention alle Cupolette di Vinchiaturo
L’Unione Europea pronta a sostenere le regioni svantaggiate Bagno di folla per l’europarlamentare molisano ANTONIO DI MONACO VINCHIATURO “Sono l’unico europarlamentare molisano che potrà essere ricofermato”. Aldo Patriciello “c’è” e vuole continuare ad esserci, fedele allo slogan che campeggia sui manifesti griffati Forza Italia-partito Popolare europeo, nell’emiciclo di Strasbugo in cui siede dal 2006 quando subentrò a Lorenzo Cesa eletto alle Politiche in quota Udc. Candidato nel collegio dell’Italia meridionale che comprende, oltre al Molise, anche Abruzzo,
Non è mancato l’appoggio dei candidati sindaci di Campobasso e Termoli D’Alessandro e Roberti
Campania, Puglia, Basilicata e Calabria a rappresentare quel sud che “vuole riscossa, non assistenzialismo; lavoro e non reddito di cittadinanza che significa emarginazione perché non è un reddito sociale, come in altri Paesi europei in cui è presente, ma per non lavorare”. E giù scrosci di applausi dalla platea che la sala convegni di un noto hotel situato nella zona industriale tra Campobasso e Bojano fatica a contenere e che comprende il governatore, Donato Toma, oltre ai candidati sindaci alle prossime amministrative di Campobasso e Termoli, Maria Domenica D’Alessadro e Francesco Roberti. Centri importanti in un meridione che può contare su “un’Europa che aiuta le regioni svantaggiate al contrario del governo nazionale - attacca Patriciello - che è contro il sud e lo mortifica con il federalismo differenziato prevedendo venti sistemi scolastici diversi e che il 90% del gettito fiscale resti alle regioni, quando sappiamo tutti che
Frecciate anche all’indirizzo del governo gialloverde su immigrazione e reddito di cittadinanza ciò avvantaggerebbe solo quelle del nord che sono le più ricche. Ma questi discorsi sono stati accantonati e rimandati a dopo le elezioni proprio per carpire voti”. L’europarlamentare uscente venafrano ne ha anche per la Lega, alleato (ancora quanto provvisorio?) di governo del Movimento Cinque Stelle, in particolare sulle politiche migratorie “che si fondano sulla paura che non vuol dire consenso, ma devono svilupparsi in un atto dovuto di accoglienza e pro-
getti internazionali e di cooperazione verso i Paesi da cui quelle persone scappano dalla guerra e dalla fame e noi dobbiamo rispondere con amore, affetto e buonsenso. Siamo cittadini dell’Europa, l’Europa è la nostra casa, l’Italia ne è il Paese fondatore, vogliamo cambiarla ed essere parte attiva - conclude Patriciello - non nelle radici volute dai padri, ma nei trattati abbattendo gli steccati politici, promuovendo valori e rapporti interpersonali che io prediligo e amo da sempre. Prova ne è che da 15 anni ho davanti a me le stesse facce e chi Per vedere mi ha aperto la porta allo- il video ra, continua scansiona a farlo anche il QR code adesso”.
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CAMPOBASSO
Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625
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3°
Farmacia di turno a Campobasso
Castiglione via XXIV maggio, 14/16 0874.65105
Il candidato della Lega alle comunali: «Deve essere ben collegata con il resto d’Italia. Principalmente con Roma e con l’Abruzzo»
De Socio: «Il Molise esiste, deve esistere, Campobasso innanzitutto» Dottor De Socio, un volto completamente nuovo in politica. Cosa l’ha convinta a scendere in campo? «La voglia di migliorare e di avere intorno a me strutture e infrastrutture più funzionali e anche funzionanti. Mi ha convinto non da ultimo la discesa in campo del Candidato Sindaco, Avv. Maria Domenica D’Alessandro, che stimo tanto sin dai tempi del Liceo. Una persona in gamba, preparata e determinata». Cosa le piacerebbe venisse fatto, se fosse eletto? «Proporrei di migliorare innanzitutto le infrastrutture e la mobilità. È incredibile che alle soglie del 2020 Campobasso sia ancora così isolata. Questo, nonostante sia un Capo-
luogo di Regione, con tanti uffici, qualche industria e anche due Università. Non tutti possono utilizzare sempre un mezzo proprio. Ragazzi della costa abruzzese e molisana in generale, ad esempio, più volte si sono soffermati sui disagi, parlando con me della questione. Diversi studiano, hanno studiato, hanno lavorato o lavorano a Campobasso e lamentano l’assenza di adeguati collegamenti, in particolare ferroviari, cosa che ho constatato talora anch’io e pure i collegamenti fatti con l’autobus sono abbastanza diradati. A ciò si aggiunga, volendo, che Campobasso se non ricordo male è anche l’unico capoluogo di Regione senza autostrade. Una mobilità più efficien-
te farebbe bene a tutti, giovani e meno giovani. Gli anni col tempo avanzano per ognuno di noi ed è giusto vi siano mezzi pubblici di locomozione efficienti e all’altezza della situazione. A Campobasso leggevo hanno tagliato persino diverse corse urbane, per non parlare poi del fantasmagorico treno CampobassoRoma». Quali sono i punti di leva affinché ciò si verifichi? «Creare una maggiore interazione tra Comune di Campobasso e Regione Molise, eventualmente cooperando anche col Comune di Termoli, Vasto, quello di San Salvo e con la Regione Abruzzo, se necessario e la Regione Lazio». Ci sono altre cose nei suoi
propositi? «Il rilancio delle piccole attività commerciali, imprenditoriali, artigianali e professionali. Non oppressione, ma linfa vitale e aiuti alle piccole partite Iva e alla Microeconomia, sempre più fagocitate dalla Macroeconomia, dalle multinazionali e dalle tempeste turbifinanziarie eteroindotte da diktat esterni. Cercherei inoltre di fare il possibile per trattenere i giovani laureati e in particolare i giovani medici, non sostituendoli solo e troppo facilmente con medici provenienti da fuori, o richiamati a lavorare addirittura dopo la pensione. Sa che quasi nessuno vuole più fare concorsi e preferisce andarsene? Sa che diversi piccoli studi professio-
Gaetano Caterina: «Investire sui giovani è una delle nostre priorità»
“Noi ci siamo per Montagano” Un avvocato aspirante sindaco Avvocato di grido, giornalista pubblicista iscritto all’odg Molise. Gaetano Caterina, 56 anni, montaganese doc da sempre attivo nella vita sociale del suo paese, scende in campo e si candida alla carica di sindaco: «Dopo un lungo periodo di “riposo” dalla politica attiva ho deciso di rac-
cogliere l’invito e le sollecitazioni piovute da più parti candidandomi alla guida di questa magnifica compagine. L’ho fatto perché Montagano è il Comune in cui vivo con la mia famiglia, perché credo che la nostra comunità meriti una risposta, politica, umana e professionale più confacen-
te ai propri bisogni ed alle proprie necessità. Non vi è dubbio infatti che la nostra squadra è motivata dalla sola necessità di guardare al futuro con l’ausilio di giovani, esperti della macchina amministrativa, appassionati di politica che intendono ricostituire rapporti e relazioni anche istitu-
zionali di cui da tempo siamo privi. Il nostro intento non è quello di gareggiare per contrapporci agli altri ma solo quello di cercare con la nostra professionalità e con l’aiuto di tutti i cittadini, risposte e soluzioni efficaci ai tanti problemi che attanagliano la nostra municipalità. Vogliamo investire sui giovani per il futuro per creare lavoro e sviluppo, invertendo una tendenza che sembra impedire qualsiasi speranza. Lo ripeto: giovani, agricoltura, innovazione, cultura, cura degli anziani, promozione del territorio sono le chiavi per la crescita della nostra comunità. “Noi ci siamo” e tutti Insieme, superando ogni divisione, ce la possiamo fare». Al suo fianco, a sostenerlo in questa avvincente avventura ci saranno: Galuppo Alessandro; Iacovino Raffaele; Iannaccio Maurizio; Petrone Lucia; Rossi Giuseppe; Tomasso Igino; Trivisonno Antonio; Valente Roberto.
Dott. Luigi De Socio, candidato alle elezioni comunali del 26 maggio 2019 con Lega insieme al candidato sindaco del centrodestra, Avv. Maria Domenica D’Alessandro, Lega
nali e piccole attività commerciali anche stanno chiudendo, una dopo l’altra?». Farebbe altro? «Sì, una maggiore attenzione alle politiche sociali e una maggiore valorizzazione degli anziani e vorrei che appunto anche i giovani fossero più valorizzati, senza esser costretti talora ad andare via. Una volta gli anziani erano i saggi, coloro a cui chiedere e da cui ricevere buoni consigli. Ora sono spesso tenuti troppo da parte, se non addirittura talora snobbati, soprattutto se non eccessivamente tecnologici. Cuore e cervello non hanno tecnologia, ma un loro indiscusso valore. Se gli anziani sono il passato, mi fa piacere ricordare che anche Machiavelli si immergeva nel passato, in questo caso nei Classici, per attingere dal passato ispirazione e stimoli per il presente e il futuro. Il passato è dunque anche gli anziani sono dunque un vero tesoro». Qualcosa da aggiungere? «Sì, farei leva sulla creazione di eventi culturali e musicali, poiché Campobasso è anche una città universitaria e talora si percepisce una sensazione di abbandono e isolamento». Concludendo? «Mi piacerebbe si valutasse il gemellaggio di Campobasso con Boston, dove ho avuto il piacere e la fortuna di essere a più riprese sia come turista, che per corsi miei professionali. Una città molto stimolante, che mi lascia perplesso solo per il clima, di solito freddo. Valuterei eventualmente con New York, che mi affascina sotto altri punti di vista, dove ho tuttora dei cugini e dove mio nonno fu migrante di prima generazione per tanti anni, in condizioni e situazioni abbastanza diverse da quelle degli attuali flussi migratori, a cui siamo soggetti noi. Farei volentieri - se sarò eletto e se burocrazie e circostanze lo consentiranno - un gemellaggio anche con Vasto, San Salvo o Termoli, che apprezzo ormai da decenni, come clima,
come mare, come paesaggi e infine come ottima Cucina. Se a Boston fa di solito freddo, a Campobasso anche, dei posti di mare a noi vicini dobbiamo essere più che contenti, perché hanno un bel mare e soprattutto un clima mite e piacevole che aiuta tante persone a star molto meglio in salute, a iniziare dal sottoscritto. Magari in essi migliorerei forse l’aspetto Sicurezza, se devo dir la mia. La Sicurezza a Campobasso la percepisco relativamente più presente, ma vigilerei sempre, poichè rispetto al passato ci sono aspetti ed episodi talora non del tutto belli anche da noi. Tuttavia, nella vita, è sempre costruttivo avere speranza e sperare e pensare positivo. Se me lo consentiranno, se ce lo consentiranno, passeremo dalle parole ai fatti. Qualcuno dei punti da me sottolineato è stato già focalizzato come elemento programmatico dal nostro Sindaco e dalla nostra squadra della Lega Molise, nato dal nostro confronto in incontri in cui abbiamo focalizzato qualcosa in comune. Altri punti, sono mie idee e proposte personali, unicamente mie, espresse solo ora, nate un po’ dal mio vissuto personale, un po’ ascoltando la gente, un po’ dai miei contatti pregressi con Paesi Stranieri, poichè mi piacerebbe occuparmi soprattutto di Cultura, Turismo, Turismo Enogastronomico e Contatti con le Città Italiane ed Estere, in particolare con quelle dove sono stato e che hanno lasciato un’impronta indelebile nella mia vita. Vero che sono un dottore, ma ciò che è hobby potrebbe diventare anche altro, prendere forma ed essere al servizio della collettività. Dunque ben sperare e fare in modo che tali punti si avverino è una mia concreta prospettiva e volontà, anche se altri dovessero recepirli e farle propri. E così, votate bene. Il vostro futuro è nelle vostre mani, come ora il vostro voto. In bocca al lupo, Campobasso!». Articolo redazionale
CAMPOBASSO E PROVINCIA
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ATTUALITÀ
Presso la sede di Quartiere Campobasso Nord
Centro di ascolto intitolato a Matteo Iantomasi Scomparso all’età di 36 anni, il ricordo e l’omaggio Presso la sede dell’Associazione “Quartiere Campobasso Nord”, con la collaborazione del Centro Sociale “N. Scarano” che ha fornito i propri locali per il convegno a seguire, è stato inaugurato, alla memoria di Matteo Iantomasi, già membro del consiglio della stessa Associazione e appassionato ti-
foso del Campobasso, lo sportello d’ascolto che fa capo al Progetto Itaca, nato a Milano nel 2000. L’iniziativa è nata in seno alla famiglia di Matteo, appoggiata in pieno da “Quartiere Campobasso Nord”, attenta ai bisogni che sempre più sono conseguenza del disagio psichico di molti giovani,
spesso soli ad affrontarlo. Il Progetto Itaca, attraverso l’attività dei suoi volontari, mira ad aiutare quanti soffrono di depressione, di attacchi di panico, di psicosi, di disturbi alimentari, spesso celati dietro un’apparente situazione di normalità e dunque difficili da riconoscere. L’obiettivo è quello di
mirare a prevenire, attraverso la giusta informazione, e a riabilitare i soggetti interessati dai disturbi, lasciando ovviamente alla medicina il compito della terapia. Itaca auspica un maggior interesse da parte delle istituzioni affinché la piaga dell’indifferenza venga finalmente cancellata.
Ripalimosani. Monitor interattivo alla scuola
Mercoledì la presentazione
Il Comune completa la dotazione didattica per gli studenti
“Festivalpercussioni” e premio Marzio Rosi al Conservatorio Perosi
«La scuola è sempre stata uno dei maggiori punti di riferimento di questa ammini-
strazione per quanto riguarda gli interventi sia strutturali che di sostegno economico
Oggi a Palazzo S. Giorgio parte la settimana del buon invecchiamento Oggi alle ore 10.30, nella sala consiliare di Palazzo San Giorgio si terrà la conferenza stampa di presentazione della V edizione della Settimana del buon invecchiamento. Parteciperanno i presidenti dei centri anziani della città e il dottor Mino Dentizzi per il centro Alzheimer dell’Asrem. «In una società sempre più vecchia, dove l’età media si è alzata ma dove le nascite sono sempre di meno, è necessario saper invecchiare e far capire agli anziani quanto sia importante sapersi curare o, meglio ancora, prevenire le malattie e lo stesso invecchiamento che non riguarda solo l’esterno del corpo ma anche la testa e la salute» hanno spiegato gli esperti.
– così il sindaco di Ripalimosani Michele Di Bartolomeo – Per questo sono fiero di poter chiudere questa mia esperienza amministrativa con una serie di interventi che incidono sulla cultura e sull’istruzione dei nostri ragazzi». E’ infatti di questi giorni la consegna di un monitor interattivo, lavagna elettronica con qualità tecniche superiori alla LIM per lo studio in classe, all’istituto comprensivo del paese. Si completa così la dotazione degli strumenti didattici più avanzati in una struttura, quella della Dante Alighieri, che possiede anche l’aula multimediale ed altre attrezzature utili ad una didattica avanzata. «Il Comune di Ripalimosani, anche in anni passati – ha spiegato Di Bartolomeo –
non ha mai smesso di sostenere fortemente la sua scuola, considerandola il perno dello sviluppo del territorio perché è dalla conoscenza dei nostri bambini e ragazzi che dobbiamo partire per un mondo di livello». La consegna della lavagna elettronica si aggiunge infatti a contributi economici che non sono mai scesi sotto i 5000 euro annuali, destinati alla scuola in varie forme: denaro liquido, progetti, strumenti. Investimenti preziosi che sicuramente tornano alla comunità in termini di sapere e formazione civica. Per gli stessi motivi la scorsa settimana l’amministrazione ha assegnato la progettazione per la messa in sicurezza dell’istituto scolastico per il finanziamento di 1.200.000 euro.
Si terrà mercoledì 8 maggio alle ore 10 presso il Conservatorio “Perosi” di Campobasso la conferenza stampa di presentazione della X edizione di Festivalpercussioni 2019 e del Premio Internazionale “Marzio Rosi”. Genio e Natura, il tema di quest’anno legato alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, il genio italiano che ha ispirato il Festival. Parteciperanno alla conferenza stampa il Presidente ed il Direttore del Conservatorio “Perosi” Eliodoro Giordano e Lelio Di Tullio, il Coordinatore e ideatore di Festivalpercussioni Giulio Costanzo, gli studenti protagonisti del Festival ed i Dirigenti scolastici di alcuni Istituti scolastici della Regione che parteciperanno al Festival nel concerto dedicato alle scuole che si terrà sabato 11 maggio presso il Teatro Savoia alle ore 11. Il Festival si terrà dal 9 al 12 maggio presso il Conservatorio, il Teatro Savoia e la Chiesa di Sant’Antonio di Padova della città capoluogo. Sei i Conservatori che, oltre a quello cittadino, che parteciperanno all’edizione di quest’anno: Aarhus (Danimarca), La Coruna (Spagna), Messina, Rodi Garganico, Terni e Vicenza. Seminari e masterclass, aperte a tutti, si terranno per tutti i quattro giorni di Festivalpercussioni 2019, che come sempre, affianca alle attività performative momenti di approfondimento didattica. Materiale informativo sarà distribuito durante la conferenza stampa.
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CAMPOBASSO E PROVINCIA
ATTUALITÀ
La messa a dimora della “Teglia” a San Giuliano del Sannio
Piantare un tiglio per raccontare la storia del paese PAOLO GIORDANO A San Giuliano del Sannio, mercoledì primo maggio, con una sobria ma intensa cerimonia, è stata celebrata la piantumazione della nuova “teglia”. Per tale occasione il sindaco Angelo Codagnone ha scoperto una targa evocativa, salutata dal festoso crepitio delle armi dei Fucilieri di San Giuliano. Il nuovo giovane tiglio (lat. tilia), probabilmente il terzo in ordine
di tempo, rievoca la prima pianta che fu posta a dimora nel lontano 1616, il giorno 17 febbraio, Mercoledì delle Ceneri. La seconda pianta, quella che fu ammirata nella sua maestosità fino al 2016, forse risaliva alla metà del 1800, quando a seguito della realizzazione della strada Nazionale Sannitica, venne abbattuto un altro tiglio, ricordato dalle cronache locali. Pertanto è presumibile che, anche la nostra “teglia”, venne ad esser compromessa dagli im-
portanti lavori svolti: nulla però fa escludere che l’albero originario sopravvisse fino al nuovo millennio. Comunque sia la “Teglia” è stata sempre elemento identificativo della vita del paese molisano. Toponimo storico (la porta urbica del Tiglio e largo del Tiglio), elemento di riferimento per i rilevamenti delle proprietà marchesali nel 1759, nonché nei censimenti post feudali del 1825; testimone di eventi storici come la succitata inaugurazione della Nazionale Sannitica e l’arrivo di sua maestà Ferdinando II di Borbone a San Giuliano nel 1847. Un prezioso documento narra di come “ai trenta di aprile dell’anno milleottocentoquarantatré, il popolo si risolve dalla Tiglia portar la campana avanti la chiesa”, ovvero di come, tra il giubilo della comunità cittadina, la campana della chiesa
madre tornò sul campanile ricostruito dopo il devastante sisma del 1805. Nella lapide commemorativa, redatta a più mani, è stata incisa l’essenza di una celebrazione religiosa e laica nello stesso tempo. Il tiglio, nato il giorno delle “Ceneri” e risorto “nella giornata della festa dei Lavoratori”, diventa -in primis- emblema di quel rito penitenziale pubblico da cui prende le mosse il cammino di conversione che condurrà alla rinascita pasquale e, nello stesso tempo, si rivela testimone di come solo il lavoro di “operose mani” possa consentire di godere “di eccelso profumo e generosi frutti”. La “teglia”, da sempre icona di rinascita e libertà, svetta nuovamente ricordando ai sangiulianesi, e non solo, che ogni comunità florida porta buoni frutti ma, al pari di un albero secco, essa si estingue se sterile ed improduttiva.
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BOJANO
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L’iniziativa in programma a pochi passi da Altilia è stata rinviata al 25 maggio
1° maggio dell’Officina Creativa e quarantennale della “Pro Sepino” SEPINO A causa delle avverse condizioni atmosferiche, Il “1° maggio dell’Officina” e il quarantennale della Pro Loco Pro Sepino sono rinviati a sabato 25 maggio. In una location meravigliosa, tra
storia e natura, a pochi metri dalla zona archeologica di Altilia, Officina Creativa, in collaborazione con la Pro Loco “Pro Sepino” e il Maglieri Restaurant & Cafè, organizza l’iniziativa. Sarà possibile prender parte a visite guidate degli scavi di Altilia,
assistere a performance estemporanee di drawing art, ascoltare le esibizioni di alcuni tra i migliori talenti della scena musicale, attoriale e letteraria molisana, degustare le pietanze preparate dagli chef del Maglieri Restaurant & Cafè. Sul palco, tra gli altri, Giuseppe “Spedino” Moffa, straordina-
rio cantautore molisano già nella cinquina del Premio “Tenco” per il miglior disco in dialetto, il Circolo Vizioso Della Farfalla, coinvolgente ensemble che, ormai da anni, porta in giro la sua divertente miscela di ska e reggae sui palchi di tutta Italia, La Suonata Balorda, raffinato quartetto vincitore del
Premio “De Andrè” per la miglore performance, Skerna & Aperkat, tra i migliori interpreti hip hop di casa nostra, i Diamarte, giovane band caratterizzata dagli accenti psichedelici della sua musica, Stefano Di Nucci, strepitoso interprete e autore che, di recente, si è aggiudicato il premio “Lune-
zia” ed è stato scelto per aprire i concerti di Fabrizio Moro, gli splendidi attori Diego Florio, con Raffaella Mastrogiuseppe, ed Eva Sabelli, gli scrittori Luciano Mastrocola e Carol Guarascio. Giada Felice, invece, mostrerà il suo talento purissimo in una performance estemporanea di drawning art.
dtfest a Jena. Il 2016 è anche l’anno della Riserva Moac in un’inedita veste teatrale. Le musiche di Babilonia, infatti, diventano colonna sonora live nel Re Lear di Shakespeare, per la regia di S. Sabelli, in tour nei teatri
italiani. Dal 2017, grazie alla collaborazione con Make A Dream, la Riserva Moac continua la sua instancabile attività. Il 18 dicembre 2018 esce un nuovo singolo e videoclip, Tintilia Gran Riserva, anticipazione del nuovo album e del nuovo tour».
È l’ultima iniziativa, in ordine cronologico, promossa dal gruppo musicale bojanese
Tintilia Gran Riserva, pronto il nuovo album della Riserva Moac BOJANO Lunedì 13 maggio uscirà “Tintilia Gran Riserva”, il nuovo album della Riserva Moac. Un grande giorno per il gruppo bojanese: un nuovo singolo, un nuovo video e il nuovo album. “Tintilia Gran Riserva” è soltanto l’ultima iniziativa, in ordine cronologico, promossa dall’atti-
del Molise
Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87
vissimo gruppo musicale bojanese consacrato nell’Arezzo Wave 2003. Ripercorriamo le tappee principali: «Nel 2005 esce Bienvenido (Upr-Edel) primo album ufficiale subito accolto con clamore dalla critica, tanto da valere un invito al concerto del Primo Maggio 2006, in una gremitissima piazza San Giovanni a Roma. Tra i più importanti festival a cui il gruppo ha partecipato figurano anche il Festival Interceltique de Lorient (FR), il FIMU di Belfort (FR), BJCEM, senza dimenticare un importante tour negli USA. Anticipato dal singolo Il Riservistae danuove esperienze europee come il famoso TFF 2008 a Rudolstadt (DE), nel giugno del 2009 esce il secondo album La Musica dei Popoli. ll suono si compatta e si ingrossa; la fusione di stili, strumenti e linguaggi è più profonda dando vita ad un sound “glocal” con influenze balkan e rock. Ogni anno sono frequenti i concerti in Germania e Francia. Nell’estate 2014 è uscito Jackpot, un nuovo, prorompente singolo con un feat. di Erriquez, frontman della Bandabardò. Jackpot è passato in heavy rotation su numerose radio nazionali, attestandosi per sedici settimane ai primi posti della classifica di gradimento Indie Music Like. Sempre nel
2014 la Riserva Moac vince il concorso nazionale HitMusicAwards, ottenendo la pubblicazione di Jackpot e MayDay MiDai su Hit Mania 2014, famosa compilation con una tiratura di oltre 30.000 copie. Nel 2015, terzo album: Babilonia (pubblicato dall’etichetta tedesca Galileo-MC). Il tour di presentazione del disco è composto da live show completamente rinnovati in cui ai brani freschi di “Babilonia” si sono affiancati i cavalli di battaglia che hanno caratterizzato un decennio di attività musicale in Italia e in Europa. Il tutto con
arrangiamenti originali e rivisitati, grazie alla frenetica sessione di ottoni della Bukurosh Balkan Orkestra. Un album corale, in cui numerosi featuringcontribuiscono a creare quella Festa Social Global Undergroundche è il sound e il messaggio della Riserva Moac. Nel 2016, la band è impegnata in una intensa attività live, suonando sui palchi di alcuni tra i locali e le città storiche della scena live italiana. Nuovo vigore anche alle partecipazioni in festival europei: Sommerfestival der Kulturen a Stuttgart, Kramenbruckerfest a Erfurt, sta-
Baranello, screening mammografico della neoplasia della mammella BARANELLO
Immagine di repertorio
Nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza, l’Azienda Sanitaria regionale ASReM e la Regione Molise hanno inteso organizzare il programma di prevenzione primaria per la neoplasia della mammella, che riguarda le donne residenti comprese nella forbice d’età tra i 50 ed i 69 anni. È prevista l’esecuzione della mammografia mediante un camper al cui interno vi è un mammografo mobile. A tal fine l’ASReM ha intenso programmare l’installazione provvisoria del mammografo mobile presso il comune di Branello per i giorni 7 ed 8 Maggio 2019 dalle ore 8:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:00. Il mammografo sarà posizionato di fronte al Municipio.
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RICCIA-TRIVENTO
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Pasquale Corallo: la fortuna e la vittoria sono dalla nostra parte. Ospite l’assessore regionale Vincenzo Cotugno
Presentata la lista “Trivento riparte, Corallo sindaco” VITTORIO SCARANO Presentata la lista “Trivento riparte - Corallo sindaco”. Presso i locali di contrada Codacchio, l’ex primo cittadino, Pasquale Corallo, ha presentato la sua squadra per le amministrative del prossimo 26 maggio. Ospite della serata, aperta con l’Inno di Mameli, l’assessore regionale con delega al Turismo, Vincenzo Cotugno. Prima dell’intervento del candidato sindaco, c’è stata la presentazione dei 12 candidati consiglieri, “un gruppo che pensa al domani, una lista rappresentativa dell’intero territorio, persone che non hanno secondi fini se non quello di contribuite al rilancio della comunità – così ha esordito Corallo, auspicando una campagna elettorale corretta – una lista di candidati che vuole e che sa fare rete con la politica regionale ed europea e la presenza qui dell’assessore Cotugno è testimone di ciò che dico, come gli interventi da qui a un anno già messi in atto per risolvere pro-
blematiche della comunità, grazie a questa collaborazione”. Corallo, anticipato da una sua candidata consigliere, ha parlato del dissesto finanziario al Comune, “dal quale sono uscito a testa alta, con una sentenza di assoluzione e con una determina del Comune di Trivento di risarcimento delle spese legali da me anticipate per difendermi dalle accuse”. Il candidato sindaco si è poi soffermato su alcuni punti cruciali del voluminoso programma elettorale, quali la
viabilità, il lavoro per i giovani e disoccupati, il rilancio dell’area industriale, le politiche sociali, in particolare per gli anziani è stato previsto un centro socio assistenziale. Poi, la sanità, con il potenziamento del locale Poliambulatorio, oggi sprovvisto di alcune figure professionali fondamentali. In merito ai Lavori pubblici, Corallo ha manifestato la volontà di completare opere messe in cantiere dalla sua passata amministrazione, come il centro Polifunzionale,
il recupero del mattatoio, oggi in disuso. Nel merito delle opere da lui avviate, Corallo ha ricordato anche l’attuale progetto di ampliamento e recupero del cimitero. Tra le opere pubbliche da potenziare, poi, la rete fognaria, la viabilità non solo delle contrade, la metanizzazione. Un passaggio del suo discorso è stato fatto sul centro storico, “una sua riqualificazione significa investire in turismo, con il potenziamento delle associazioni locali. In tema di turismo non possiamo tralasciare le nostre tradizioni, la nostra cultura, il no-
stro patrimonio ambientale e paesaggistico, ed enogastronomico. Trivento riparte – ha concluso Corallo – noi ci crediamo, credeteci anche voi”. Ha chiuso i lavori di presentazione della lista, l’assessore Cotugno che ha ricordato che è un obbligo delle istituzioni regionali collaborare con il territorio. Cotugno ha illustrato i primi interventi messi in atto dalla Regione per lo sviluppo e il rilancio turistico del Molise. Ha poi parlato di Trivento, rientrante nella Zona economica speciale e, infine, rivolgendosi al candidato sindaco, ha così esortato la platea, “Co-
rallo per me è un amico prima di tutto e merita tutta la nostra fiducia ed ha i mezzi per poter far ripartire la comunità, con un programma ambizioso”. La lista Trivento riparte, Corallo sindaco è così composta: candidato sindaco Corallo Pasquale, candidati consiglieri, Donatone Patrick, Felice Nazario, Florio Gabriele, Lomastro Angelo, Donatello Mastroiacovo, Mastrostefano Manuela, Minichilli Nicola, Angelica Nicodemo, Scarano Diego, Scarano Lorena, Stinziani Sandra (detta Alessandra), Vasile Angelo.
La statua lignea è una importante testimonianza del passaggio dal Gotico al Rinascimento
La Madonna della tenerezza, tanto interesse per il libro presentato a Toro Un’interessante iniziativa, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali, direzione generale Musei, Polo museale del Molise e l’amministrazione comunale, si è te-
nuta nel tardo pomeriggio dello scorso 3 maggio nel Convento di Toro per parlare della scoperta di una statua lignea raffigurante la Madonna col Bambino. Nella suggesti-
va cornice del luogo sacro è stato presentato il volume “La Madonna della tenerezza”, Statua della Vergine con bambino di Toro (Poligrafica Terenzi, Venafro) che raccoglie
Assistenza domiciliare per i dipendenti e pensionati pubblici non autosufficienti TRIVENTO Bando pubblico Progetto Home Care Premium Assistenza domiciliare 2019/2022 per i dipendenti e pensionati pubblici, per i loro coniugi, parenti e affini di primo grado non autosufficienti. La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata dal beneficiario, ovvero dal titolare delegato, esclusivamente per via telematica. La procedura per l’acquisizione della domanda, scaduta lo scorso 30 aprile 2019, alle ore 12, è stata poi prorogata al 6 maggio alle ore 23 e 59. La prestazione è rivolta ai: dipendenti iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; pensionati – diretti e indiretti – utenti della Gestione Dipendenti Pubblici e i loro coniugi, se non è intervenuta sentenza di separazione; parenti e affini di primo grado anche non conviventi; soggetti legati da unione civile e i conviventi; fratelli o sorelle del titolare, se questi ne è tutore o curatore; minori orfani di dipendenti già iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di utenti pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici. Sono equiparati ai figli, i minori affidati al titolare in virtù di affidamento (familiare, giudiziale o preadottivo) disposto dal giudice. I beneficiari devono essere individuati tra i soggetti maggiori o minori di età, disabili.
I beneficiari hanno diritto: a un contributo economico (prestazione prevalente) finalizzato al rimborso della spesa sostenuta per l’assistente domiciliare assunto con contratto di lavoro domestico; a servizi di assistenza alla persona (prestazioni integrative) erogati dagli Ambiti territoriali o da enti convenzionati con l’Istituto, previa accettazione del piano socio-assistenziale. Il bando di concorso è pubblicato sul sito dell’Istituto, nella sezione welfare, assistenza e mutualità. Per inviare la domanda è necessario aver presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per la determinazione dell’Isee socio-sanitario riferito al nucleo familiare di appartenenza del beneficiario o dell’Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Il valore dell’Isee contribuisce a determinare il posizionamento in graduatoria e l’ammontare del contributo al beneficiario e all’ambito territoriale. Nel caso di mancata presentazione di una valida Dsu, la domanda sarà collocata in coda alla graduatoria degli idonei. In caso di ex aequo, si riconosce priorità al beneficiario di età anagrafica maggiore. All’esito della verifica dei requisiti previsti dal bando, l’INPS comunica ai richiedenti l’accettazione della domanda oppure il preavviso di respinta, con l’invito a modificare o integrare le informazioni mancanti. Per informazioni, presso l’Ufficio sociale del Comune, il lunedì e il mercoledì.
testi e disamine dell’intervento di restauro concluso nel 2016, sostenuto grazie ai fondi messi a disposizione dal Convento di Santa Maria di Loreto e con l’autorizzazione e la vigilanza della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Molise. Sono intervenuti il primo cittadino, Roberto Quercio, il prof. Leandro Ventura, segretario regionale del Ministero per i beni e le attività culturali per il Molise e Direttore del Polo museale del Molise, ed altri relatori. Nel 2016 in Convento si scoprì casualmente l’esistenza di una scultura lignea raffigurante la Madonna col Bambino, caratterizzata da strati di numerosi interventi di ridipinture succedutosi nel tempo. Era ritenuta un’opera ottocentesca ma, dopo il recupero effettuato a Roma, si è
rivelata come uno splendido esempio di cultura figurativa databile entro la metà del XV secolo e testimonia il passaggio dal Gotico al Rinascimento. La Vergine si presenta in piedi vestita di un elegante panneggio adornato di stelle e sorregge sul braccio sinistro il Bambini, contraccambiandosi uno sguardo intenso. La Madonna “ritrovata” è stata ricavata da un tronco di pioppo il cui interno si presenta concavo. E’ stata definita la “Madonna della tenerezza”, perché la Vergine e Gesù Bambino si guardano reciprocamente con struggente tenerezza. Si tratta, secondo il cultore torese Vincenzo Colledanchise, di «un rinvenimento interessante che valorizza ulteriormente il patrimonio culturale di Toro e arricchisce il Molise». msr
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Svaligiati gli uffici dell’ex assessore regionale: portati via contanti e computer
Furto nell’agenzia assicurativa di Carlo Veneziale ISERNIA Ennesimo furto registrato in città. Nel pomeriggio di sabato è stata presa di mira l’agenzia assicurativa dell’ex
assessore regionale Carlo Veneziale, in una palazzina di via Libero Testa. I ladri, dopo aver forzato la porta d’ingresso, hanno portato via un portatile, un tablet,
uno smartphone, cento euro in contanti, due ventiquattro ore e alcuni oggetti in argento. I malviventi hanno avuto il tempo anche di trafugare una macchinetta del caffè. Danni ingenti anche alle due
porte forzate, una in legno e l’altra in vetro. Disagi anche per quel che concerne il reperimento dei documenti salvati sui pc portati via dai ladri. Sul caso indagano le forze dell’ordine
Continuano, dunque, i furti in provincia di Isernia. Un importante aiuto alle autorità competenti potrebbe arrivare dal sistema di videosorveglianza che nei prossimi mesi sarà installato in cit-
tà. Le scorse settimane il sindaco d’Apollonio ha annunciato che i lavori stanno volgendo al termine. Subito dopo gli occhi del grande fratello saranno attivate in città.
L’iniziativa promossa dalla consigliera comunale Francesca Bruno: «Porterò la questione nel prossimo Consiglio»
Oltre 300 firme contro i parcheggi a pagamento Terminata la petizione per chiedere l’annullamento della delibera di gestione esterna delle strisce blu Terminata la raccolta firme contro l’aumento delle strisce blu in città. Soddisfazione da parte di Francesca Bruno, consigliere comunale isernino di Casapound: «Oltre 300 firme raccolte grazie all’impegno dei cittadini. Ora le presenteremo al prossimo consiglio comunale. La raccolta firme servirà per chiedere l’annullamento della delibera di assegnazione del servizio di gestione delle strisce blu, che aveva generato fortissime polemiche da parte della cittadi-
nanza e ha portato alla sospensione del servizio. «Sia-
mo lieti di aver contribuito a far sì che la voce dei cittadini non possa più essere ignorata» afferma in una nota Francesca Bruno che ha supportato la raccolta firme. «In queste settimane – prosegue Bruno – sono state raccolte oltre 300 firme, grazie alla collaborazione dei tantissimi isernini che hanno esposto i moduli nei loro esercizi commerciali. Ora il mio compito sarà portarle sui banchi del consiglio comunale, affinché questa
amministrazione non possa più far finta di non conoscere quale è la reale volontà dei cittadini». Sono stati ben 26 gli esercizi commerciali in cui è stato possibile firmare la petizione. Raccolta firma partita a seguito dell’affidamento del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento a una ditta esterna, mediante bando di gara. Appalto che prevedeva l’autorizzazione per l’istituzione di circa 150 parcheggi in più rispetto a quanto
Curiosità per il volume che racconta la vita delle dieci sovrane della corte di Napoli
Regine al castello, a Macchiagodena l’ultima fatica di Nadia Verdile Sabato scorso, nel castello medievale di Macchiagodena, è stato presentato, a cura dell’amministrazione comunale, il libro “Regine. Spose bambine, eroine e sante dall’Europa alla corte di Napoli”, della giornalista e scrittrice Nadia Verdile, originaria di Macchiagodena, edito da Pacini Fazzi di Lucca. «Il libro – spiega l’assessora alla cultura Luciana Ruscitto - racconta, tutte insieme, le dieci regine, o aspiranti tali, che hanno vissuto nel Regno di Napoli, diventato
poi delle Due Sicilie, durante l’era borbonica. Nadia Verdile ha dato alle stampe un lavoro che è il risultato di lunghe ricerche, che si propone come un’occasione per conoscere più da vicino le dieci sovrane che hanno vissuto e governato, chi più chi meno, nel periodo borbonico, senza avere l’intento di diventare strumento per studi accademici». Dopo i saluti del sindaco Felice Ciccone e del presidente del consiglio regionale Salvatore Micone, l’intervento del giornalista Giuseppe Pittà. «Ver-
dile – continua Ruscitto continua la sua instancabile opera di divulgazione della storia delle donne e regala alle sue lettrici e ai suoi lettori ritratti di donne tutte
intere (sono regine, madri, figlie, persone) con la loro forza, passione, unicità e ci dimostra, ancora una volta, quanto ne abbiamo bisogno».
deliberato dal Consiglio comunale la scorsa estate. Il sindaco d’Apollonio ha parlato di errore tecnico e ha immediatamente sospeso il provvedimento. Intanto, in parallelo il Comitato No Strisce Blu continua a chiedere un consiglio comunale ad hoc sulle strisce blu. Richiesta che, al momento, non ha ottenuto risposta.
Il sindaco d’Apollonio, dal canto suo, sta instaurando un dialogo con la ditta vincitrice della gestione dei parcheggi a pagamento al fine di evitare un contenzioso. Quest’ultima, infatti, ha già investito diverse decine di migliaia di euro per le strisce blu e il dietrofront del Comune potrebbe provocare alla stessa un danno economico non previsto.
PESCOLANCIANO
Babywearing, i vantaggi di portare i bimbi avvolti in fascia FRANCESCO BOTTONE Tornare a trasportare i bambini come una volta, avvolti in una fascia che permette un intimo contatto tra madre e bimbo. Una metodica pratica, comoda, salutare che sta tornando prepotentemente di moda negli ultimi anni. Si è tenuto a Pescolanciano, nei giorni scorsi presso la “Taverna del Duca”, un incontro formativo gratuito rivolto alle donne in gravidanza e con bambini fino ad un anno di età, sulla tecnica del “baby wearing”. Si è trattato di un incontro sulla pratica di portare i bambini in fascia. Presenti come relatori Anna Auletta, consulente Babywearing italia, l’ostetrica Stefania Mastromonaco, la psicoterapeuta Diana Di Salvo e l’osteopata pediatrica Patrizia Monieri.
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ISERNIA E PROVINCIA
CULTURA
MAURO GIOIELLI Lo scorso 15 aprile, è stata devastata da un incendio la cattedrale di Notre-Dame, nella quale sono custoditi oggetti di grandissimo interesse storico e artistico, nonché importanti reliquie, o presunte tali, come la Corona di spine di Gesù, ossia il serto derisorio menzionato nei Vangeli [Mt 27,27-31; Mc 15,16-20; Gv 19,2-3]. Nel sito web “Chatopedia” sono riportate alcune notizie riguardanti tale corona: «È una reliquia della Passione […]. La tradizione ritiene che sia stata custodita dai discepoli di Gesù dopo la sua crocifissione, e che, sin dalla Chiesa delle origini, fu oggetto di venerazione. La Corona di spine consiste in un cerchio di giunco marino intrecciato, del diametro di 21 cm […], ed è mostrata ai fedeli ogni primo venerdì del mese e durante la settimana santa. Le prime notizie storiche dell’esistenza di questa corona risalgono all’anno 409; san Paolino da Nola (354-431) menziona la sacra corona come una delle reliquie della Passione conservate nella basilica del monte Sion a Gerusalemme. Da questa sede, nel VII secolo, la corona fu trasferita a Bisanzio, a causa dell’occupazione araba dei luoghi santi. Nel X secolo è accertata la sua presenza a Costantinopoli. L’imperatore latino di Costantinopoli, Baldovino II (1217-1273), trovatosi in gravi difficoltà finanziarie, impegnò la santa corona presso i banchieri veneziani. Fu allora che il re di Francia, san Ludovico (Luigi IX, 1214-1270), riuscì, grazie alla missione diplomatica del domenicano André de Longjumeau, ad acquistarla per l’esorbitante cifra di lire 135.000 del tempo. Nel 1239 la corona giunse a Parigi, dove fu custodita nella Sainte-Chapelle, appositamente edificata dal re per ospitarla. Qui rimase fino alla rivoluzione francese. Dopo il concordato del 1801, la santa corona fu restituita all’arcivescovo di Parigi, e nel 1806 fu assegnata al tesoro della cattedrale di Notre-Dame […]». *** Reliquie legate al culto della sainte corounne (quella intera, porzioni di essa o singole spine) sono diffuse in una quantità così elevata da far nascere inevitabili dubbi sulla loro autenticità. Nel Cinquecento, Jehan Cauvin (Giovanni Calvino) annotò quanto segue: «Touchant de la couronne d’épines, il faut dire que les pièces en ont este replantées pour reverdir, autrement, je ne sais comment elle pourrait etre ainsi augmentée. Pour un item, il y
La santa corona di spine È conservata nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi e, sparse per il mondo, sono state censite ben 2283 reliquie ad essa correlate
La sainte couronne d’épines custodita a Notre-Dame di Parigi
en a la troisième portion en la sainte chapelle de Paris; à Rome, en l’église Sainte Croix, il y en a trois épines, & en l’église de saint Eustache en Rome meme, quelque quantité: à Séné, je ne sais saintes épines; à Vicence une; à Bourges cinq; à Besancon, en l’église de saint Iean, trois; à Montroyal trois; à Saint Salvador en Hespagne, je ne sais combien; à saint Iaques en Galice deux; à Albi trois, à Thoulouse, à Macon, à Charroux en Poitou, à Cléry, à Saint-Flour, à saint Maximin en Provence, en l’abbaye de La Salle, en l’église parrochiale de saint Martin à Noyon; en chacun de tous ces lieux il y en a pour le moins une.
Corona di spine (bulino, 1882)
Quand on aurait fait diligente inquisition, on en pourroit nommer plus de quatre fois autant. Nécessairement on voit qu’il y a là de fausseté. Quelle fiance donc peut-on avoir ne des unes ne des autres? Avecques ce, il est à noter qu’en toute l’Église ancienne jamais on ne s’eut à parler que celle couronne estoit devenue. Par quoi il est aisé de conclure que la première plante a commencé à getter long temps après la mort & passion de notre Seigneur Iesus Christ» [Traité des reliques, 1543]. Quasi tre secoli dopo, Jacques-Albin-Simon Collin de Plancy [Dictionnaire critique des reliques et des images miraculeuses, 1821-1822],
sostenne che spine e pezzi della corona di Cristo si trovavano «in più di ottocento chiese». Egli riprese le annotazioni di Calvino e cercò di ampliarle: «Non si sa – scrisse – in quale luogo, in che periodo e da chi la santa corona di spine sia stata scoperta […]. Tuttavia, il reverendo padre Ribadeneira assicura che Carlo Magno, da un viaggio in Terra Santa, riportò una parte della corona di spine di Nostro Signore, la quale divenne verdeggiante, e delle foglie spuntarono tra le sue mani […]. Nel 1789, la corona di spine era nella SainteChapelle di Parigi e attualmente dovrebbe trovarsi a Notre-Dame. Nondimeno a Roma vi sono cinque chiese che ne hanno dei pezzi importanti: Sant’Eustachio, San Mauro, Santa Sabina, il grande convento dei Certosini e la chiesa della Santa Croce, che mostra da un lato un ramo trovato nel miracoloso crocifisso di Lucca e, in un altro reliquiario, tredici spine prese dalla santa corona di Costantinopoli, che poi è la stessa di quella della Sainte-Chapelle di Parigi […]. Tre di queste sante spine si vedono inoltre a Padova, quattro a Tarascona, cin-
que a Norimberga e tre ad Aix-en-Provence, le quali anticamente, il venerdì santo, in presenza di pii cristiani, diventavano rosse. Un pezzetto della corona di spine veniva onorato anche a Séné, un pezzo a Venezia, un altro ad Assisi, nella chiesa di San Francesco; una spina si trova a Saint-Denis, incastonata in un prezioso rubino; un pezzo ancora ad Avignone, un pezzo a Bologna, un pez-
zo a Bourges, un pezzo a Besancon, un pezzo a MontRoyal, un pezzo a San Salvador, un pezzo a San Giacomo in Galizia, un pezzo ad Albi, un pezzo a Tolosa, un pezzo a Macon, un pezzo a Chartres, un ramo a Napoli, un pezzo nella certosa di Mont-Dieu in Champagne, molte spine ad Arles, un pezzo a Bourbon-l’Archambault, una spina nella cattedrale di Aosta, un pezzo a Charroux, un pezzo a Cléry, un pezzo a San Martino di Noyon, un pezzo a Saint-Maximin in Provenza, un pezzo a SaintFlour, e varie spine sparse in più di ottocento chiese». Successivamente, fu Charles Rohault de Fleury che trattò medesimo argomento in una sua opera [Mémoire sur les instruments de la passion de N.S.J.C., 1870], elencando un numero altissimo di reliquie correlate alla tradizione della corona di Cristo, fra cui le ventisette sacre spine conservate a Firenze: «mais elles – affermò l’autore – sont évidemment fausses». Alla fine del XIX secolo, Fernand de Mély ne segnalò alcune centinaia [Les reliques de la sainte-couronne d’épines, «Revue archéologique», n. 35, 1899]. Infine, pochi anni fa, il giornalista Antonio Menna [La corona di spine e censimento delle sue reliquie, 2 voll., 2014] ne ha censite ben 2283, di cui 995 in Italia.
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A sud però di via Colonia Giulia vige ancora il vecchio sistema di deposito, smaltimento e raccolta dei rifiuti solidi
Raccolta differenziata a metà in città Il nuovo sistema si è fermato al centro storico, senza inglobare e comprendere anche le nuove zone di espansione
TONINO ATELLA Stranezza particolare e datata a Venafro. In città si pratica da tempo la differenziata, solo che il nuovo sistema di deposito, raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi si è fermato a metà dell’abitato, per l’esattezza al centro storico, senza inglobare e comprendere anche le nuove zone di espansione e i nuovi quartieri residenziali della pianura. In effetti praticano la differenziata quanti risiedono dal rione Colle, la parte più a nord della città, alla Colonia Giulia, l’arteria maggiormente trafficata della città, tanto che sono stati regolar-
Auguri Compie gli anni Patrizia Leonetti
mente distribuiti ai residenti degli antichi quartieri cittadini gli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Appena a sud però della predetta Colonia Giulia vige ancora il vecchio sistema di deposito, smaltimento e raccolta dei rifiuti solidi urbani, tanto che su strade e piazze dei nuovi quartieri della pianura ci sono sempre i megacassonetti nei quali depositare di tutto in maniera e forma indifferenziata. In pratica mezza Venafro pratica la differenziata, l’altra metà nient’affatto! Dal che i tanti interrogativi dei venafrani, a dir poco perplessi per quanto avviene : «È normale quanto accade da noi in materia di differenziata, visto che la si pratica solo in metà dell’abitato, mentre altrove si continua col vecchio sistema?».
È la domanda ricorrente sulle bocche di tanti, che aggiungono: «Data la situazione a dir poco strana, ci chiediamo se sia utile o inutile praticare una differenziata a metà. Cioè non è che alla fine al-
l’atto dello smaltimento si mischiano differenziata ed indifferenziata, col risultato di vanificare gli sforzi di quanti ogni giorno praticano la differenziata? Ma soprattutto vorremmo capire perché il nuovo siste-
ni appaiono decisamente opportuni». Giriamo le predette perplessità ai settori municipali preposti ed alla società affidataria del servizio affinché forniscano alla collettività informazioni al riguardo.
L’autore illustrerà ai ragazzi del Giordano gli scatti realizzati tra gli anni ’70 e ‘80
Terra Tradita, gli studenti incontrano il fotografo Flavio Brunetti Domani, martedì 7 maggio, presso la Palazzina Liberty di Venafro, nell’ambito della mostra Terra Tradita di Flavio Brunetti, l’autore incontrerà gli studenti del Liceo Classico “A. Giordano”. La dirigente scolastica, prof.ssa Carmela Concilio, e i suoi collaboratori hanno colto subito il valore della mostra anche ai fini didattici. Nell’incontro l’autore illu-
strerà agli studenti il percorso dell’intera mostra, costituita da circa trecento foto-
“La guerra e la rinascita a Venafro, in Italia e nel Molise” Il testo storico di Alba Galardi Giannini
Oggi è una giornata speciale per Patrizia Leonetti che compie gli anni. Auguri speciali arrivano dagli amici: Lello e Marina. «Possano i tuoi desideri diventare realtà, non solo oggi, ma sempre! Tanti Auguri di Buon Compleanno Patrì». Agli auguri si associa con piacere la Redazione venafrana de il Quotidiano del Molise.
ma, ossia la differenziata, si è fermato a metà dell’abitato, senza inglobare anche i quartieri di nuova espansione in pianura. Problema della società preposta al servizio o cos’altro? Chiarimenti e delucidazio-
Tanti e tutti indubbiamente interessanti i libri che continuano ad arricchire la già cospicua di contenuti libreria venafrana, frutto di lavoro, impegno e passione di personaggi ambosessi di diversa età, cultura ed estrazione sociale. Una piacevolissima propensione cioè a firmare testi di varia natura per il gusto di ricercare, scrivere e coinvolgere i lettori, e i risultati che ne scaturiscono appaiono abbondantemente proficui sotto il profilo socio/culturale. In tale contesto va inserito a pieno titolo anche il lavoro editoriale della prof.ssa Alba Galardi Giannini, già docente di latino e greco al Liceo Classico “Antonio Giordano” di Venafro, la quale ha appena firmato e dato alle stampe, coi tipi di Volturnia Edizioni, “La guerra e la rinascita a Venafro, in Italia e nel Molise”, interessantissimo testo di ricerca storico/culturale. “Memorie di
guerra e di pace -si legge nella presentazione dell’opera, voluta dal CIF Venafro e dall’Istituto Isiss della città- con interviste, testimonianze, documenti ufficiali pubblici e privati che riportano le condizioni sociali, economiche e culturali di un periodo irripetibile della storia di Venafro, dell’Italia e del Molise”. Quindi stralci alla introduzione del testo firmata dalla stessa autrice: «Ripercorrere la storia del proprio paese e dell’Italia a 75 anni dagli eventi luttuosi -scrive la docente- che seminarono morte e rovina in Italia e nel mondo, a 75 anni dalle istituzioni del Liceo Classico e della Scuola Media a Venafro, a 55 anni dalla istituzione della Regione Molise se rattrista l’animo del lettore, costretto a inorridire dinanzi alle nefandezze causate dalla follia della guerra, rinsalda la coscienza dei valori che alimentarono il riscatto e sostennero la rinascita». T.A.
grafie, tutte scattate negli anni 1970 -1980 nel Molise e in città, quali Napoli, Pozzuoli, Bologna, Roma, etc. e affronterà il tema: “La storia e la fotografia”. Per gli studenti sarà quindi l’occasione di conoscere le tecniche fotografiche di quegli anni confrontandole con quelle di oggi, di capire l’organizzazione di un reportage fotografico di un evento, in rela-
zione ai rischi che comporta e allo scopo che con esso si vuole conseguire, e di verificare, attraverso l’illustrazione dei singoli temi della mostra, l’importanza del documento fotografico nella narrazione storica. Sarà anche l’occasione per ripercorrere con gli studenti un periodo della storia contemporanea poco studiato ma che è stato importante in Italia e in Europa sotto molteplici aspetti. La mostra “Terra tradita” rimarrà aperta al pubblico fino al 20 maggio sia di mattina che di pomeriggio. Le scolaresche che intendessero effettuare visite guidate possono contattare direttamente l’autore o gli organizzatori della mostra.
Auguri Giacinto Roccio e Lucia Rongione festeggiano i 65 anni di matrimonio Nozze di pietra: 65 anni di unione e sacrifici, preoccupazioni e sorrisi, gioie e dolori, salute e malattia, comprendiamo che non sono stati semplici. Ma il vostro amore e la vostra Forza, vi hanno tenuti uniti, fino a festeggiare assieme alla Vostra Famiglia, questo stupendo Traguardo d’Amore. Le congratulazioni per il brillante traguardo arrivano dai figli, dai nipoti, dai pronipoti e dagli amici di Roccaravindola.
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Il maltempo interesserà le aree interne per tutta la settimana
Torna il freddo in Alto Molise Oggi previste deboli nevicate Dopo le nevicate di fine aprile la coltre bianca potrebbe interessare l’Alto Molise anche nel mese di maggio, un evento meteorologico insolito anche se, in passato, già altre
volte qualche fiocco di neve è caduto nelle zone interne del Molise. La neve potrebbe fare la sua comparsa proprio nella giornata di oggi, quando le temperature si abbasseranno
ulteriormente dopo il calo termico già registrato nei giorni scorsi. Il maltempo interesserà il Molise – la Protezione Civile ha diramato un bollettino me-
teo con allerta gialla – per tutta la settimana. Solo nella seconda decade di maggio le temperature subiranno un deciso rialzo. Intanto in questi giorni han-
no fatto il giro del web le foto di Capracotta imbiancata a seguito della nevicata del 29 aprile. Un’atmosfera tipica
dell’inverno nonostante ci troviamo in primavera inoltrata che ha incantato gli internauti.
L’obiettivo sarà quello di incentivare i giovani imprenditori locali che vogliono investire nell’agricoltura sostenibile
Un progetto per recuperare i terreni abbandonati A Borgotufi di Castel del Giudice un incontro pubblico in cui sarà presentata l’iniziativa curata dall’Anci e supportata da Banca delle Terre Recuperare i terreni abbandonati e creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. È l’obiettivo del progetto SIBaTer – Supporto Istituzionale alla Banca delle Terre, che il Governo ha affidato ad ANCI per supportare i comuni del Mezzogiorno nell’intraprendere nuove iniziative imprenditoriali. Se ne parlerà in un incontro pubblico domani alle 14.30 nella sala convegni di Borgotufi, albergo diffuso di Castel del Giudice nato dal riutilizzo di case in disuso, uno dei progetti di rigenerazione territoriale del comune altomolisano, noto per aver messo in atto buone pratiche per invertire la rotta dello spopolamento, come il recupero di terre lasciate incolte ed ora luogo in cui nascono le mele biologiche Melise. La misura della “Banca delle Terre”, che sarà illustrata il 6 maggio, prevede che i Comuni delle Regioni Molise, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia pubblichino avvisi per l’assegnazione in gestione dei beni del proprio patrimonio immobiliare e di terre
che risultino in stato di abbandono da lungo tempo, dopo averne effettuato il censimento. La concessione dei beni avviene sulla base di progetti di valorizzazione presentati da giovani di età dai 18 ai 40 anni, rispondendo a tali avvisi pubblici. In questo modo, i comuni valorizzano il proprio patrimonio di terre ed immobili e incentivano l’imprenditoria giovanile sul territorio. Ad aprire i lavori, sarà il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile. A presentare il progetto SIBaTer interverrà Francesco Monaco, responsabile tecnico e referente dell’area Mezzogiorno e politiche di coesione territoriale ANCI. Ad illustrare i dettagli sulla Banca della Terra della Regione Molise ci saranno Adriano Maci e G. Battista Muricchio dell’ARSARP – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca. Gli approfondimenti saranno affidati a Davide Marino, professore dell’Università del Molise e coordinatore del Piano del Cibo di Castel del Giudice, che si è dotato di una politica alimentare a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, in cui rientra
Centrale a biomasse, la Soprintendenza dice no La Soprintendenza del Molise dice «no» alla realizzazione di una centrale a biomasse nel territorio al confine tra Agnone e Belmonte del Sannio. Si tratta di un progetto della Neoagroenergie srl per il quale la società romana che opera da anni nel settore biomasse aveva già sottoscritto un contratto con il proprietario del terreno, circa 80mila euro in venti anni. Una prima bocciatura, sempre da parte della Soprintendenza, c’era stata nelle scorse settimane, ora lo «stop» definitivo al progetto. «La ditta non tiene in debito conto che, a causa dell’acclività del lotto di terreno scelto per la costruzione dell’impianto lungo il pendio occorre realizzare degli estesi terrazza-
menti, sostenuti da possenti mura, per poter rinforzare le tre vasche di sedimentazione. - si legge in una nota della Soprintendenza - Tali mura di terrazzamento devono considerarsi parte integrante delle strutture proposte, poiché necessari alla realizzazione dell’impianto. Infatti, diverso è il caso, se tali vasche venissero realizzate su di un lotto pianeggiante che ne permetterebbe il completo interramento e una facile mascheratura arborea. Nel caso di specie, invece l’interramento non è realizzabile se non modificando sostanzialmente il profilo morfologico del lotto con estesi terrazzamenti. Inoltre, sempre in riferimento al layout proposto, e alla documentazione tecnica presentata, non
si evince come la ditta intenda trasportare i reflui agricoli nelle vasche di sedimentazione per la mancanza di strade interne di servizio. Qualora queste debbano essere effettivamente realizzate, contribuirebbero ulteriormente a modificare l’assetto morfologico del lotto». Tra l’altro l’area indicata è stata dichiarata di “interesse percettivo elevata” e quindi, «nel caso di specie l’impianto proposto – sottolineano ancora dalla Soprintendenza – non può essere considerato di supporto all’attività agro-silvopastorale tipica di questi luoghi, in quanto caratterizzato, proprio per la sua funzione, da componenti industriali. L’alterazione del contesto paesaggistico, pertanto, prescinde
dalla visibilità o meno dell’impianto, anche con la riduzione dell’altezza della torre. Per quanto riguarda i manufatti già realizzati sul versante meridionale, vi è da dire che questi, pur costituendo una situazione limite, non corrispondono né per tipologia, né per funzione all’impianto progettato, né alterano lo skyline del territorio». A queste obiezioni di carattere naturalistico e paesaggistico si sommano quelle inerenti le ricchezze archeologiche dell’Alto Sannio: «Da una ricognizione dei dati d’archivio del territorio, si è appurato che durante la realizzazione del gasdotto, si è rinvenuta una necropoli con tombe a fossa ricoperte da lastre calcare ed i materiali del corredo funebre rinvenuto sono databili tra il VI e il IV sec. A.C.. Su tale aree sono in initere ulteriori studi e approfondimenti da parte dell’Università degli Studi del Molise».
anche il progetto di recupero di altri terreni in disuso da destinare all’agricoltura. L’incontro sarà coordinato da Simona Elmo dell’Unità di coordinamento del Progetto SIBaTer, mentre le conclusioni saranno affidate al Presidente dell’ANCI Molise Pompilio Sciulli. Seguirà il confronto tra sindaci, amministratori e partner socio-economici. Inoltre, l’occasione sarà utile per le amministrazioni comunali per formalizzare l’adesione all’iniziativa. Il Progetto SIBaTer, della durata di tre anni, è gestito dall’Area Politiche di coesione e Mezzogiorno dell’ANCI e i servizi di assistenza e supporto prestati da ANCI agli enti sono totalmente gratuiti.
Nuovo Sogno Agnonese: «Non bisogna abbassare la guardia. Resteremo vigili» FRANCESCO BOTTONE Biomasse bocciato, ma Nuovo Sogno Agnonese non si fida. Il consigliere comunale di minoranza Daniele Saia commenta con un «Non abbasseremo la guardia» la notizia della bocciatura del progetto di centrale a biomasse tra Agnone e Belmonte del Sannio. «Anzi - continua l’esponente del centrosinistra - stiamo organizzando un incontro con l’intera cittadinanza e all’evento inviteremo professionisti del settore chiamati a chiarire aspetti ai più sconosciuti, ma che al tempo stesso potrebbero compromettere un ambiente incontaminato il quale rappresenta il valore aggiunto della nostre aree di montagna. Ribadiamo con forza che il nostro indirizzo programmatico per ciò che concerne lo sviluppo economico di Agnone non va nella direzione di quanto proposto dalla maggioranza, bensì lavoriamo per preservare e migliorare la qualità dell’ambiente. Il parere della Soprintendenza dimostra, se ce ne fosse bisogno, l’improvvisazione con la quale l’amministrazione Marcovecchio affronta temi di vitale importanza per il futuro della cittadina. A riguardo – sottolinea Saia – in campagna elettorale siamo stati tacciati di non coinvolgere la popolazione, ma quanto verificato negli ultimi giorni conferma che l’attuale esecutivo fa molto peggio. Se non fosse stato per il gruppo Nuovo Sogno Agnonese, l’argomento biomasse non sarebbe neppure approdato in consiglio comunale a dimostrazione di come l’attuale centrodestra tiene in considerazione i suoi cittadini. Purtroppo l’argomento biomasse rappresenta solo l’ennesimo caso di un mancato coinvolgimento da parte degli elettori».
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REDAZIONE TERMOLI Adesso c’è anche l’ufficialità. Termoli rimane a bocca asciutta e senza Bandiera Blu. «Quanto accaduto – ha spiegato il candidato sindaco del centrodestra Francesco Roberti - rappresenta un danno enorme per l’immagine della nostra città. Gli operatori del settore non meritano queste figuracce, hanno bisogno di una amministrazione attenta che si metta al loro fianco per affrontare ogni tipo di problematica. E’ quello che farò una volta eletto. Ascolterò ogni esigenza e saremo pronti per cercare di cogliere ogni occasione che possa far fare il salto di qualità a tutto l’indotto. La bandiera blu è un biglietto
Previsioni meteo di domani
15°
11°
Farmacia di turno a Termoli
Caruso via delle Querce, 1 0875.751898
Il primo: «Grave danno di immagine». Il secondo: «Non l’abbiamo mai richiesta»
Bandiera Blu, polemiche e repliche tra Roberti e Sbrocca da visita. Non è assolutamente vero che non serve a nulla. Anzi, è una certificazione che attesta anche la qualità di determinati servizi che l’amministrazione comunale non è riuscita a perseguire. E’ stato quindi detto che il vessillo non serviva in quanto ci sarebbero altre priorità. Noi invece sosteniamo che la bandiera blu è necessaria e che bisogna lavorare per riconquistar-
la. Deve diventare un punto di riferimento per la nostra Termoli, sarà una garanzia per i servizi che andremo ad offrire ai turisti e ai nostri concittadini. Insieme, ascoltando la voce degli addetti ai lavori, riusciremo ad ottenere i risultati che ci siamo prefissi». A stretto giro è arrivata anche la risposta di Angelo Sbrocca, sindaco uscente e candidato primo cittadino con
il centrosinistra. «Ho letto sulla stampa una dichiarazione del candidato Francesco Roberti sulla mancata assegnazione della Bandiera blu alla città di Termoli e del conseguente danno all’immagine che ne avrebbe ricevuto la città – ha affermato Sbrocca probabilmente Roberti, preso dalla difficile campagna elettorale che sta portando avanti e dai difficili equilibri interni
con alcuni componenti della sua coalizione, dimentica che la Bandiera blu non avrebbe mai potuta essere assegnata a Termoli per un motivo molto semplice: non l’ha richiesta. Le spiegazioni della mancata richiesta sono state ampiamente motivate sia alla stampa e sia a seguito di specifiche interpellanze di consiglieri comunali. L’assenza della Bandiera blu l’anno passato
ha provocato come unico ‘danno’ quello dell’aumento delle presenze a Termoli di turisti stranieri ed Italiani e ciò nonostante il terremoto. E se questi sono i danni di immagine ben vengano. Se ci si vuole confrontare seriamente su quello che dovrà essere lo sviluppo turistico sostenibile di questa città anzi di questo territorio io sono sempre disponibile anche ad un confronto pubblico ed individuare le carenze evidenti che la mia amministrazione ha cercato di colmare a volte anche, lo devo riconoscere, con il consenso dello stesso consigliere Roberti. Non ci agganciamo alla strumentalizzazione dei vessilli in campagna elettorale ma diciamo chiaramente cosa si vuole fare».
Sotto la lente i problemi atavici: dalla strada interrotta, alla differenziata che non funziona
Estate ai nastri di partenza, «ma il porto è ancora nel degrado» La denuncia di Raffaele De Simone (Fai Cisl): «Tra 15-20 giorni inizieranno gli imbarchi per le Tremiti e noi siamo in queste condizioni» Da un lato i rifiuti che campeggiano quasi tutti i giorni nell’area sotto la Scala a Chiocciola e sulle banchine e che solo l’opera di pulizia delle associazioni Fai Cisl e Friday For Future ha permesso di eliminare almeno temporaneamente. Dall’altro lato i problemi atavici di quello che dovrebbe essere lo scalo più importante della regione ma che, invece, si trova in uno stato di degrado e abbandono. A iniziare dalla strada che con-
Ha preso il via, ieri mattina, la Prima Giornata nazionale promossa della Fai Cisl nazionale per la Cura dell’Ambiente “Fai Bella l’Italia”. Per questa prima giornata ecologica la Fai Cisl e la Cisl AbruzzoMolise hanno scelto di ripulire la zona dell’area portuale di Termoli. La Federazione Agroalimentare Industriale e Ambientale della Cisl vogliono rilanciare la sfida ecologica del 15 marzo che ha visto milioni di giovani portare in piazza le cause della salvaguardia dell’ambiente. «Già in quell’occasione avevamo espresso la nostra vicinanza a quei ragazzi per questo come sindacato abbiamo deciso di lanciare, a livello nazionale una giornata interamente dedicata alla cura dell’ambiente, perché la Fai che quotidianamente è al fianco dei lavoratori dell’agri-
duce all’imbarco per le Tremiti crollata più di un anno fa e ancora impercorribile. In quel punto la forza delle acque aveva praticamente eroso la banchina tanto che, come racconta più di qualcuno, «quando ci sono le onde in alcuni punti puoi sentire il rumore del mare sotto il cemento». Per non parlare della difficoltà di cui si lamentano tutti i giorni gli operatori portuali di fare una raccolta differenziata che sia degna di questo nome. «Non
sappiamo dove conferire i rifiuti – afferma più di qualcuno – e quando tira vento qui vanno volando le buste dell’immondizia». Problemi che sono stati sottolineati anche dal segretario della Fai Cisl Abruzzo Molise, Raffaele De Simone che è stata impegnata ieri mattina nella campagna per ripulire il porto di Termoli. «L’appello alle istituzioni – ha affermato De Simone – è di trovare delle soluzioni congrue al fine di rivalutare il por-
to di Termoli che rappresenta il biglietto da visita della nostra città. Tra non meno di 1520 giorni inizierà il flusso di turisti verso le Tremiti e non è giusto presentare un porto in queste condizioni». Di qui l’appello e l’elenco dei problemi e delle cose che non vanno proprio: «servono interventi urgenti, politiche nel rispetto dell’ambiente, serve mettere in condizione gli stessi pescatori, gli armatori e le imprese di sapere dove poter gettare i
Raffaele De Simone
rifiuti che producono, servono misure di salvaguardia e l’appello che rivolgo alle istituzioni – ha proseguito De Simone – è quello di trovare i giusti equilibri affinché si rispetti l’ambiente sotto tutte le sue forme e in particolare il porto di Termoli che oggi non è proprio un bel vedere». De Simone, però, lancia un appello anche ai cittadini: «salvaguardiamo l’ambiente e il territorio. Sono sufficienti delle piccole accortezze come quella di
non buttare i rifiuti o i mozziconi di sigaretta a terra ma negli appositi contenitori e alle istituzioni di adottare tutte le misure per mettere tutti nelle condizioni di rispettare al meglio l’ambiente».
ziativa, patrocinata dalla guardia costiera di Termoli, dalla Provincia di Campobasso, dal comune di Termoli, è rivolta anche a tutti coloro che vogliono salvaguardare l’ambiente e le bellezze del Paese; per chi è interessato a dare il suo prezioso contributo di partecipazione, potrà, domenica mattina, recarsi presso l’area portuale dove il personale autorizzato consegnerà tutto il materiale necessario
per operare in sicurezza. Sarà una bella iniziativa da condividere con le lavoratrici e i lavoratori, con le loro famiglie, e tanti giovani» hanno concluso Malandra e Pescara.
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Al porto rifiuti di ogni genere Scatta l’opera di pulizia coltura, della bonifica, della forestazione, della pesca e della trasformazione alimentare, conosce da vicino il bisogno di portare nel mondo del lavoro la sfida ecologica», ha dichiarato il Segretario generale della Fai Abruzzo Moli-
se, Franco Pescara. «Il progetto ha alla base un’azione di sensibilizzazione verso i temi della tutela ambientale e della salvaguardia del territorio. Vogliamo riportare al centro del dibattito il tema dell’ambiente e di imprese sostenibi-
li per dare un impulso all’economia, all’occupazione e al lavoro delle nostre regioni. Infatti, per garantire benessere e buona qualità della vita ai nostri giovani, le politiche ambientali devono intraprendere un percorso di sviluppo e di crescita interagendo sempre con gli aspetti essenziali della sostenibilità e del sociale» continua Leo Malandra, Segretario generale della Cisl Abruzzo-Molise. «Con questa giornata vogliamo rilanciare un forte messaggio di coinvolgimento, partecipazione e maggiore impegno a favore dell’ambiente e del nostro patrimonio paesaggistico. L’ini-
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TERMOLI E BASSO MOLISE
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ATTUALITÀ
A poco più di 12 ore dall’inaugurazione, però, il primo atto di vandalismo che ha danneggiato la scritta
Termoli ha il suo Largo don Giussani, scoperta la targa Il sindaco Sbrocca: «Ha scritto tanto su argomenti molto difficili ed è stato un grande intellettuale» La sua frase più celebre è: «io credo a quel che dico». Una frase che è diventata storica e ha fatto da monito a decine di pensatori e a tutti coloro che si sono interfacciati con il mondo delle istituzioni. Una figura importante, un educatore che ha insegnato a decine di giovani. E adesso anche Termoli ha la sua piazza intitolata a don
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Giussani. Si tratta del largo che affaccia sul mare e sul muraglione dove da sabato campeggia la targa in memoria del sacerdote ed educatore proclamato “Servo di Dio” dalla chiesa cattolica. Una targa che è stata scoperta sotto una pioggia torrenziale che, però, non ha impedito a tanti di partecipare alla manifestazione. Tra loro anche il sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, la vicesindaco, Maricetta Chimisso e il consigliere comunale e candidato sindaco per il centrodestra Francesco Roberti. Il Largo si trova lungo Via Federico II° di Svevia, nei pres-
si del Castello Svevo. Mons. Giussani è stato il fondatore del Movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, presente a Termoli da più di 50 anni. L’Amministrazione comunale ha deliberato l’intitolazione, accogliendo la richie-
sta fatta da oltre cento cittadini termolesi, riconoscendo l’alta personalità del sacerdote brianzolo e la sua importanza nel panorama culturale, oltre che ecclesiale, della società italiana. «Tutto – ha ricordato il sin-
daco Sbrocca – è partito da una frequenza di Nicola Mucci che veniva quasi quotidianamente in Comune e quando lui era titubante io ho l’ho sempre tranquillizzato dicendo che avremmo mantenuto la promessa». E così è stato.
«Per questa dedicazione sono bastate 100 persone. Tremila non sono state sufficienti per il referendum sul tunnel»
Largo don Giussani, Stumpo: «Sindaco interpelli tutti i cittadini prima di tali atti» La nota arriva «in qualità di cittadina ed insegnante, lasciando fuori qualsiasi ruolo elettorale». A 24 ore dall’inaugurazione del largo intitolato a don Giussani e a pochissime dall’atto vandalico che ha danneggiato proprio la targa posta vicino al Castello Svevo, Marcella Stumpo è intervenuta sulla decisione dell’amministrazione comunale di intitolare la piazza al prete. «Constato con grande stupore che il nostro sindaco in scadenza ha ritenuto opportuno dare ascolto alla richiesta di “un centinaio di cittadini” ed ha dedicato a Don Luigi Giussani lo slargo all’inizio del Paese vecchio: sta evidentemente facendo grandi progressi sulla strada dell’ascolto alla popolazione. Peccato sia la stessa persona che ha buttato nel cestino 3000 (tremila) firme raccolte per chiedere il referendum sul progetto tunnel, e che ne ha impedito la realizzazione per tre anni. Evidentemente il peso di quei cento è maggiore, specie sotto elezioni. Libero chiunque di chiedere intitolazioni e di veder riconosciuti ruoli, magari con un tempismo meno sospetto; ma indubbiamente la figura di Don Giussani, di per sé valida, è stata purtroppo
nel tempo indissolubilmente associata a potentati economici ed azioni politiche spesso non trasparenti, talora coinvolte a livello nazionale in vicende dai pesanti risvolti giudiziari. Ed è identificabile immediatamente con il gruppo che guarda caso era presente in massa all’inaugurazione… oltre a non essere certo una figura in cui si riconoscano tutti i credenti. Se poi parliamo di pedagogia, è un altro il nome su cui chiunque concorda. Da credente e praticante, oltre che da insegnante, infatti, ritengo di interpretare il pensiero di molti se dico che volendo esaltare il valore pedagogico di una figura sacerdotale l’unico nome riconosciuto a livello mondiale resta quello di Don Lorenzo Milani, la cui opera ha costituito e costituisce la stella polare di migliaia di docenti in tutta Italia e anche all’estero. La scuola di Barbiana è il modello ideale al quale tantissimi di noi continuano con umiltà e tenacia a guardare. Non voglio certo suscitare guerre di nomi, e ognuno si sceglie la sua figura ispiratrice: ma che cento persone (su 29000 elettori) rappresentino un campione esaustivo per compiere un atto simbolico così importan-
te come la dedicazione di un luogo mi sembra poco sostenibile. Magari se si fosse pensato di chiedere ai cittadini, attraverso una veloce consultazione sui media e anche via Internet, sarebbero certamente saltati fuori, oltre a quello di Don Milani, anche altri nomi, luminosi dal punto di vista dell’impegno sociale: che so, Don Andrea Gallo, Padre Davide Maria Turoldo, Don Toni-
no Bello, Don Primo Mazzolari, Don Pino Puglisi, Don Giuseppe Diana, Monsignor Romero. Figure che ad un alto magistero teologico hanno unito la testimonianza laica della lotta alla mafia e della difesa degli ultimi, pagando spesso con la vita. Questa dedicazione si va ad aggiungere all’incredibile lista di presenzialismo e attivismo dimostrati dal sindaco negli ultimi
giorni, guarda caso da quando si è aperta la campagna elettorale: una surreale girandola pirotecnica a colpi di inaugurazioni, delibere, chiusura di contratti, concertini, bancarelle e palloncini. Complimenti per l’entusiasmo, sindaco; ma la prossima volta (che mi auguro caldamente non ci sia) veda di interpellare, e ascoltare, tutti i cittadini, non solo cento».
«Io sono un cattolico – ha proseguito Sbrocca – non appartengo a nessun movimento del cattolicesimo ma ho subito sempre una attrazione nei confronti di don Giussani come persona e come grande intellettuale. E’ stato un teologo orientale, ha scritto tanto su questi argomenti teologici molto difficili e la cosa che mi ha sempre colpito è stato quel “Io credo a quel che dico” che nel mio piccolo ho fatto mio perché anche nella mia attività pubblica ho sempre creduto in quello che dicevo anche se adesso siamo in un mondo di odiatori che fanno dell’olio la loro ragione di vita». A poco più di 12 ore di distanza, però, i vandali sono già entrati in azione. Approfittando del mancato controllo da parte delle telecamere di videosorveglianza della zona i vandali hanno danneggiato la targa per fortuna in maniera non grave. Resta lo sconcerto per il vile atto che ancora una volta si è compiuto all’interno del Borgo Vecchio.
“I Soliti Sospetti”, continuano gli interrogatori: Di Cesare vs Casolino Keyser Söze si aggira indisturbato per le strade di Termoli. Sarà lui il futuro sindaco della città eppure nessuno conosce la sua identità. Ci sono solo “I Soliti Sospetti”: Angelo Sbrocca, Francesco Roberti, Nick Di Michele e Marcella Stumpo. Così non resta che interrogare tutti gli aspiranti consiglieri per cercare di comprendere dietro il volto di quale candidato sindaco si cela il nome del nuovo primo cittadino della città adriatica. Liberamente tratto dal film cult del 1995 di Bryan Singer,
che ha rivelato al grande pubblico il talento cinematografico di Kevin Spacey, il nuovo format web-tv ideato da Antonello Barone accompagnerà fino al voto del 26 maggio i lettori e gli utenti web del Quo-
tidiano del Molise. “Interrogatori” serrati ai candidati consiglieri, uno per coalizione durante ogni puntata, riveleranno al pubblico orientamenti politici, ideali scelte amministrative, opinioni su temi locali
e nazionali degli aspiranti futuri membri del Consiglio Comunale della cittadina adriatica. Sotto “torchio” Samanta Di Cesare per Roberti Sindaco e Andrea Casolino per Sbrocca sindaco.
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LARINO
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Il servizio durerà 30 settimane e si concluderà nella prima metà di Dicembre di quest’anno
Assistenza domiciliare, parte il servizio a Larino Gestito dalla Fondazione Michelino Trivisonno Onlus Partirà oggi il progetto S.A.D., acronimo di Servizio di Assistenza Domiciliare, realizzato dalla Fondazione Michelino Trivisonno Onlus di Larino, con l’obiettivo di assicurare un supporto di tipo socio-assistenziale alle persone svantaggiate, in particolare agli anziani soli e
parzialmente autosufficienti, nonchè ai diversamente abili che risiedono nel territorio di Larino. Il progetto, ideato dall’ingegner Giuliano Maglieri, era stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Ducale lo scorso 15 Marzo, alla presenza tra gli altri del Pre-
sidente della Fondazione Michelino Trivisonno Onlus Andrea Vitiello, del Sindaco di Larino Pino Puchetti, dell’Assessore alle politiche sociali Alice Vitiello e della Responsabile dell’Ambito Territoriale di Larino Eloisa Arcano. Sono complessivamente 15 i soggetti che hanno risposto
al bando entro il termine di scadenza fissato al 30 Marzo scorso e che beneficeranno quindi delle prestazioni. Il servizio durerà 30 settimane e si concluderà nella prima metà di Dicembre di quest’anno. «Il nostro auspicio – ha spiegato l’ing. Maglieri – è che tale iniziativa,
che si inserisce in un ambito delicato come quello sociale, possa essere ripetuta anche successivamente, tenuto conto tra l’altro del positivo impatto occupazionale a beneficio del territorio e della comunità, con l’individuazione di nove unità lavorative tra operatori socio-sanita-
ri, assistenti sociali, psicologi e assistenti familiari. Si tratta di una importante opportunità che si è concretizzata grazie al sostegno della Regione Molise con l’avviso pubblicato il 16 Luglio 2018 e destinato alle associazioni che operano nel Terzo Settore».
Iniziati gli appuntamenti immancabili che abbracciano il mese dedicato alla Madonna
Maggio larinese: un mese speciale per la comunità bassomolisana
Un mese speciale che coinvolge l’intera comunità e rinnova i valori identitari di un territorio. È il maggio larinese. Con la processione del mattino del 3 maggio sono iniziati gli appuntamenti immancabili che abbracciano un mese dedicato alla Madonna, a San Pardo – patrono di Larino e della Diocesi – e i Santi Martiri larinesi Primiano, Firmiano e Casto – compatroni della città frentana e della Diocesi di Termoli-Larino. Suoni, colori, attese, profumi, meraviglie della natura e un affidamento al Signore e al senso della fede cristiana in una piena fraternità. Primo mo-
Prenderà avvio questa mattina, alle 10.30, la mostra fotografica “Scatti di memoria dal Liceo”. L’iniziativa rientra nell’ambito di quelle promosse per celebrare il 50° anniversario del Liceo Scientifico “Capriglione” di Santa Croce di Magliano ed è stata allestita nel suggestivo scenario della chiesa greca di Santa Croce. L’inaugurazione prevede i saluti della dirigente scolastica Giovanna Fantetti e dei rappresentanti delle istituzioni, cui seguirà un inter-
mento, dunque, la processione che dalla cappella del cimitero, abituale dimora di San Primiano, conduce la statua del martire larinese
fino alla Cattedrale portata su un carro trainato dagli animali. Un corteo, accompagnato dai fedeli e dalle autorità, coordinato dal parroco, don Costantino Di Pietrantonio, insieme a don Antonio e a don Luigi. Caratteristica di questa processione che attraversa “Larino sopra e Larino sotto” è quella dei palii, ovvero degli stendardi portati dai bambini o
collocati sulle carrozzine dei più piccoli per celebrare questo evento comunitario. Al termine del corteo la statua di San Primiano è stata posta al lato dell’altare della Cattedrale per la venerazione dei fedeli ed è stata celebrata la messa. Tutto in vista della preparazione religiosa e comunitaria per la festa del compatrono (15 maggio) e la memoria litur-
gica degli altri due martiri larinesi: Firmiano e Casto (16 maggio). Eventi che aprono il cammino che porterà ai giorni della festa patronale in onore di San Pardo: 25, 26 e 27 maggio con il suggestivo corteo processionale di oltre centotrenta carri trainati dagli animali e vestiti a festa con migliaia di fiori di carta preparati in questi mesi. La magia di un
“Scatti di memoria dal Liceo”, oggi l’inaugurazione della mostra a Santa Croce mezzo musicale a cura dei docenti proff. Teresa Sconza, Giulia Arcano e Dario Lastella che interpreteranno: Memories dal Musical Cats, Gocce di memoria di Giorgia e Vissi d’arte, aria per soprano dalla Tosca di Puccini. Una mostra che si preannuncia suggestiva e carica di emozioni: 50 anni di storia
raccolti in circa 350 scatti e in una cinquantina di articoli, con la consapevolezza che risulta difficile raccontare tutte le attività svolte in questi lunghi anni di successi conseguiti nell’ambito dei diversi saperi. Una vetrina che si snoda in forma consequenziale attraverso foto che raccontano in
ordine cronologico i diversi decenni. A corredo è presente una sezione multimediale che raccoglie i filmati relativi ai vari spettacoli musicali e teatrali messi in scena dagli alunni nel corso degli anni e una raccolta dei più significativi articoli pubblicati da Santacroceonline. E’ possi-
bile altresì fermarsi al “banco della scuola” per lasciare la propria testimonianza nell’angolo: “Caro Liceo ti scrivo…”. «Un grazie di cuore – si legge in una nota stampa alle Associazioni presenti sul territorio per la disponibilità dimostrata e al signor Matteo Alfieri, Priore della
mese unico e speciale non solo per i larinesi ma tutti coloro che si accostano con fede, devozione e partecipazione popolare alle iniziative rientrando anche dall’Italia e dall’estero.
Confraternita di Gesù morto e di Maria SS. Addolorata, che ha messo a disposizione i locali della Chiesa Greca. Un doveroso, speciale e sentito ringraziamento va a Bario, responsabile di Santacroceonline e al prof. Gaetano Di Stefano senza i quali non si sarebbe mai potuto ottenere un repertorio così ricco di immagini, grazie infine ai tanti ex alunni che hanno contribuito con le proprie foto personali. La chiusura è prevista il giorno 12 maggio alle ore 19:30».
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SPORT
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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -
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MATELICA Commentare una retrocessione è sempre un compito amaro, a chi scrive viene in mente i tanti errori e le poche cose da salvare. Cosa si salva dell’Isernia? Poco, ma quel poco è innanzitutto di aver disputato con dignità un campionato difficile sul piano agonistico-tecnico e dispendioso economicamente. 35 punti in 38 giornate: un bottino sin troppo magro per pensare di arrivare alla salvezza in qualsiasi campionato a 20 squadre. Se poi si è al debutto in serie D, si capisce che le difficoltà diventano tante e elevate. Così l’Isernia, dopo un solo anno, deve dire addio al campionato di serie D. Il tecnico Silva e i suoi ragazzi le hanno tentate tutte per aggrapparsi almeno ai playout, alcuni acuti casalinghi non sono stati sufficienti per colmare le tante sconfitte esterne. E’ stata una stagione tribolata per la storica società isernina, partita in estate con l’entusiasmo della promozione, poi si è andata spegnendo con il passare dei mesi, fino all’epilogo di ieri. La squadra è stata rafforzata con elementi di categoria ma non è stato sufficiente, almeno classifica alla mano. La gara contro la vice capolista Mateli-
La squadra biancoceleste passa in vantaggio con Ciccone, pronta la risposta dei biancorossi
Non basta il pareggio a Matelica: è Eccellenza All’Isernia non è sufficiente il punto per evitare la retrocessione diretta ca, con il titolo ancora in corsa, non era semplice, ma bisognava fare gli straordinari, e l’Isernia le ha tentate tut-
te per uscire con i tre punti in tasca dal Centro Sportivo Paolo II. L’avvio di gara della squadra di Silva ha sorpre-
LA CLASSIFICA FINALE
38^ GIORNATA AVEZZANO PINETO
1 0
CASTELFIDARDO MONTEGIORGIO
2 3
FORLÌ RECANATESE
2 0
FRANCAVILLA SAVIGNANESE
2 2
MATELICA ISERNIA
1 1
OLYMPIA AGNONESE VASTESE
3 2
REAL GIULIANOVA R.C. CESENA
1 1
SAMMAURESE CAMPOBASSO
2 1
SANGIUSTESE JESINA
2 1
SANTARCANGELO SAN NICOLÒ NOTARESCO
3 2
Squadra Punti CESENA 83 MATELICA 80 RECANATESE 63 PINETO 62 SANGIUSTESE 61 FRANCAVILLA 60 SAN NICOLÒ NOTARESCO 54 JESINA 51 MONTEGIORGIO 51 SAMMAURESE 49 SAVIGNANESE 48 CAMPOBASSO (-2) 47 REAL GIULIANOVA 44 FORLÌ 43 AVEZZANO (-3) 42 VASTESE 42 OLYMPIA AGNONESE 39 SANTARCANGELO 37 ISERNIA 35 CASTELFIDARDO 25
G 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38 38
V 25 25 15 16 15 15 14 12 13 12 12 12 11 10 13 11 8 8 8 5
N 8 5 18 12 16 15 12 15 12 13 12 13 11 13 6 9 15 12 11 10
P 5 8 5 10 7 8 12 11 13 13 14 13 16 15 19 18 15 18 19 23
GF 70 74 55 59 49 59 48 34 36 36 43 50 35 47 47 47 36 41 28 35
GS 29 36 35 41 39 44 43 38 43 48 43 50 48 47 51 61 47 61 53 73
so lo stesso Matelica che si è visto aggredire a tutto campo, la difesa guidata da Lo Sicco e il portiere Avella hanno dovuto fare gli straordinari per evitare la capitolazione. L’Isernia va vicino al vantaggio con Romano, che si è visto negare il gol dal portiere Avella. La gara, fin dai primi minuti, vive continui capovolgimenti e mettono in ansia i due portieri che devono intervenire con parate fuori dal comune per tenere integre le loro porte. Il ritmo impresso alla gara dall’Isernia rende piacevole il match per una partita di fine stagione, ma entrambi i team hanno ancora da chiedere al campionato. Il Matelica dopo aver subito il pressing della squadra isernina, si riorganizza e con Bugaro si affaccia nell’area isernina e trova anche lo spazio giusto per piazzare il fendente giusto, ma trova Del Giudice a neutralizzare il tentativo dell’attaccante. La prima frazione di gioco si chiude con
I VERDETTI Cesena promosso in serie D Playoff Matelica-Sangiustese Recanatese-Pineto Playout Avezzano-Santarcangelo Vastese-Olympia Agnonese Castelfidardo e Isernia retrocesse in Eccellenza
un nulla di fatto, ma con le orecchie sugli altri campi. Alla ripresa delle ostilità il copione della gara non cambia, l’Isernia alla ricerca del
MATELICA ISERNIA
gol e il Matelica racchiuso nella propria metà campo e pronto a ripartire con il veloce Bugaro. Nei primi minuti della ripresa l’Isernia esprime il gioco migliore del match e le occasioni da gol fioccano, ma la fortuna non spira a favore della squadra biancoceleste, il portiere Avella ci mette le mani e i piedi per non capitolare su Romano, poi Barretta sfiora la trasversale. Il Matelica risponde con un Bugaro che trova lo spiraglio giusto per servire Dorato che di testa impegna Del Giudice a rifugiarsi in angolo. Silva richiama il difensore Barretta e manda in campo l’attaccante Petitti. L’assalto alla porta del Matelica si concretizza con Ciccone bravo a sfruttare una indecisione della difesa del Matelica e mettere fuori causa il portiere Avella fino ad allora impeccabile. Sembra fatto per l’Isernia, c’era da difendere il gol per i restanti 20minuti di gioco, ma il Matelica al primo affondo e con il nuovo entrato Favo rimette in equilibrio il risultato. I ragazzi di Silva non si arrendono, mettono in campo tutte le forze rimaste, ma il risultato non cambia fino alla fine e con la notizia che il Santarcangelo ha superato il Notaresco e condanna l’Isernia alla retrocessione diretta in Eccellenza. STILO
1 1
MATELICA: Avella, Arapi, De Luca, De Santis, Lo Sicco, Cuccato, Angelilli (87’ Mancini), Pignat, Dorato (65’ Florian), Margarita, Bugaro (68’ Melandri) A disposizione: Luglio, Demoleon, Mancini, De Marco, Favo (70’ Favo), Visconti, Melandri, Benedetti, Florian. ALL.: Luca Tiozzo ISERNIA FC: Del Giudice, Lenoci, Cacic, Frabotta, Barretta (62’ Petitti), Di Lonardo, Ciccone, Fazio, Schena, Mbounga, Romano. A disposizione: Tano, Marino, Marzio, Capuozzo, Maresca, Vitale, Gyabaa, Petitti, Iaboni. ALL.: Massimo Silva ARBITRO: Simone Picchi di Lucca Assistenti: Santino Spina di Palermo e Antonio Palla di Catania MARCATORI: 71’ Ciccone, 74’ Favo
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SPORT
SERIE D - 38^ GIORNATA
LA CRONACA
Gli altomolisani battono la Vastese e si guadagnano l’accesso ai playout, proprio contro gli abruzzesi
ERIC MOSCUFO AGNONE Una delle migliori Agnonese di stagione si aggiudica quello che alla fine si rivelerà essere il primo dei dentro o fuori con la Vastese e stacca il pass per i playout, obiettivo principe dell’ultima gara della regular-season nella quale si rischiava addirittura la retrocessione diretta. Il primo passo verso una tribolatissima salvezza è dunque compiuto, e adesso a decidere le sorti della formazione altomolisana sarà il bonus-match da disputarsi nuovamente contro la Vastese, questa volta però all’Aragona di Vasto per via della migliore classifica finale degli abruzzesi. Bisognerà andare a sudarsela in territorio nemico, insomma, ma questo era noto già alla vigilia, quello che contava ieri era restare aggrappati al trenoplayout in maniera tale da poter avere un’ultima chance per il mantenimento della categoria, e l’unico modo per mettersi al riparo da qualsiasi evenienza nefasta era vincere: missione compiuta, nonostante la frittatona iniziale che aveva consentito a Shiba di portare in vantaggio i suoi e creare così le condizioni per uno psicodramma in casa granata. Era passato appena un quarto d’ora, infatti, quando Maraolo in uscita-kamikaze travolgeva il compagno di reparto Albanese – probabile malinteso tra i due – e spianava la strada all’attaccante biancorosso per depositare comodamente in rete il pallone dello 0-1. Il gelo scendeva così sul Civitelle, molto più penetrante di quello comunque pungente che vento e pioggia di un biz-
Olympia Agnonese, (prima) missione compiuta Ricciardi, Formuso più un’autorete consentono a Mecomonaco di giocarsi la salvezza nello spareggio zarro pomeriggio di maggio stavano riservando in quel momento ai presenti, ma per fortuna sia il meteo che l’Agnonese non si sono lasciati sopraffare dai nuvoloni neri addensatisi e in breve tempo il sereno è tornato in cielo e in terra, più precisamente sul terreno di gioco in cui al 23’ Ricciardi dal dischetto riportava in parità la partita – penalty concesso per atterramento di Formuso in area – ridando corpo alle speranze e alla verve dei granata. Che mantenevano costantemente il controllo della partita, arrivando anche a gettare le basi per andare al riposo in vantaggio:
DOPOGARA Mecomonaco: «Io sono molto soddisfatto della prestazione dei ragazzi e penso che a livello di qualità questa è stata la migliore partita che noi abbiamo fatto, contro una squadra che io conosco benissimo essendo abruzzese, una squadra molto forte, perché se si permette di tenere gente come Leonetti e Fiore in panchina vuol dire che è una squadra forte. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo vinto con merito e facendo una buonissima partita, e adesso ci prepariamo per questi spareggi». Papagni: «Questo è terzo matchpoint consecutivo che abbiamo fallito, noi eravamo a 41 punti dopo le tre vittorie consecutive, e forse visto quello che è avvenuto, dopo la sconfitta interna forse immeritata col Cesena eravamo convinti di aver risolto il problema salvezza. Anche oggi siamo andati in vantaggio, poi abbiamo commesso degli errori, io sono il responsabile della prima squadra e quindi il primo responsabile sono io. Adesso ci si rimette a lavorare con impegno, umiltà e consapevolezza che abbiamo comunque il vantaggio nei playout, e da uomini ci rimetteremo a lavorare».
OLYMPIA AGNONESE VASTESE
Formuso esulta dopo il gol (in alto a sinistra)
è stata infatti una goffa autorete di Del Duca proprio allo scadere, sull’ennesima percussione dei molisani, a portare in vantaggio i padroni di casa, che vedevano così premiati i loro sforzi per la rimonta. Nella ripresa, poi, è stata giocoforza la Vastese a mantenere di più l’iniziativa, come testimoniano anche i legni che hanno salvato in due circostanze la porta di Maraolo, l’Agnonese agiva più in ripartenza, e proprio su una di queste ha trovato con Formuso il punto del 3-1 che le ha levato ogni patema d’animo, splendido lo spunto di Ribeiro che ha
praticamente calciato un corner in movimento pennellando per la testa del centravanti appostato sul palo più lontano un pallone su cui era scritto ‘spingere’. L’immancabile gol dell’ex Leonetti al 90’ ha rialzato i livelli di suspence dei 4 minuti di recupero, tuttavia a differenza di altre occasioni in questa stagione stavolta gli uomini di Mecomonaco non si sono suicidati e così il match si è chiuso sul 3-2 che, appunto, garantisce il bis della sfida tra abruzzesi e molisani, per decidere chi di loro potrà giocare anche l’anno prossimo in serie D.
3 2
OLYMPIA AGNONESE: Maraolo, Corbo, Araldo, Albanese, Ricciardi, Bisceglia, Ribeiro (84’ Salifu), Pejic, Formuso (78’ Cassese), Ancora (90 + 1’ Sorgente), Barbato. ALL.: Mecomonaco. VASTESE: Patania, De Meio (90 + 2’ Cesarano), Iarocci, Sbardella, Del Duca, S.Russo (51’ G.Russo), Palestini (84’ Palumbo), Capellupo, Shiba, Stivaletta (51’ Leonetti), Di Giacomo. ALL.: Papagni. ARBITRO: Giuseppe Vingo di Pisa, assistenti Leonardo Brizioli e Antonio D’Angelo di Perugia. MARCATORI: 16’ Shiba, 23’ Ricciardi, 45+1’ Del Duca (aut.), 77’ Formuso, 90’ Leonetti.
L'uscita a vuoto di Maraolo che spiana la strada a Shiba (numero 9) per il vantaggio della Vastese (servizio fotografico di Eric Moscufo)
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SPORT
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ECCELLENZA - 30^ GIORNATA
I bianconeri di Capaccione quinti all’ultima curva, il Roccasicura si piazza sesto
Playoff: Roseto-Venafro e Bojano-Sesto. Unico playout Gambatesa-Riccia
I TABELLINI GAMBATESA BOJANO
1 1
GAMBATESA: Capobianco, Giammanco, Testa, Pellegrino, Bruno, Sanzari, Di Maio, Ruggiero, Morsillo, Marra. ALL.: Bentivoglio BOJANO: Sanneh, Tartaglia (G. Sabatino), Mauriello, Schipani (Di Matteo), Laurelli, S. Sabatino, Touray, Tasillo, Abbrunzo (Palange), Scimò (Santucci), Diallo. ALL.: Gioffrè ARBITRO: Pragliola di Avellino Assistenti: Di Bartolomeo e Farina di Campobasso. MARCATORI: 66’ Touray (B). Note: espulso al 70’ Touray (B).
ROCCASICURA TRE PINI MATESE
2 3
ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Ranieri, Canale, Scampamorte, Di Tullio, Mingione, Buonavoglia, Giordano, Amoroso, Fraraccio. A disp.: Iarussi, Battista, Cifelli, Malfettone, Padula. ALL.: Bonomi TRE PINI MATESE: Curci, D’Errico, Colucci, Ricciardi, Di Gioia, Cagiano, Tusiano, D’aries, Melino, Bruno, Foschino. A disp.: Giampietro, Casoli, Forcella, Fiore, Giannini, Di Falco, Di Virgilio. ALL.: Romagnini ARBITRO: Aurisano di Campobasso Assistenti: Palazzo di Campobasso e De Fabiis di Termoli. MARCATORI: 2 Ricci, Di Matteo (T), Fraraccio, Padula (R).
FWP MATESE VASTOGIRARDI
Vastogirardi e Fwp Matese schierate a centrocampo prima del fischio d’inizio
LA CRONACA GAMBATESA BOJANO Si dividono la posta in palio Gambatesa e Bojano: i
padroni di casa disputeranno il playout in casa contro l’Olimpia Riccia, i matesini, arrivati terzi, attenderanno al varco il Sesto Campano per i playoff. Una partita, quella di ieri, in
cui la squadra di Bentivogolio ha cercato con più insistenza la via del gol nel corso del primo tempo trovandolo alla mezz’ora. I biancorossi di Gioffrè, per evitare di finire alle spalle dei sesto-
lesi, hanno spinto sull’acceleratore nella ripresa trovando l’1-1 con Touray, che qualche minuto dopo è stato anche espulso. ROCCASICURA TRE PINI MATESE Festival del gol a Roccasicura dove i gialloblù sono stati sconfitti dal Tre Pini Matese. Una gara che non aggiunge praticamente nulla alla classifica, visto che gli altomolisani erano già certi del sesto posto e dunque niente playoff mentre i campani avevano da tempo conquistato la salvezza matematica. Un ottimo Ricci ha messo a segno una doppietta, mentre Fraraccio e Padula hanno provato a pareggiarla ma riuscendo solo a timbrare il definitivo 2-3. FWP MATESE VASTOGIRARDI
Una formazione del Bojano
RISULTATI
LA CLASSIFICA FINALE
ACLI CB E CAMPODIPIETRA 3 PIETRAMONTECORVINO 1 ALLIPHAE REAL GUGLIONESI
2 8
CITTÀ DI TERMOLI SESTO CAMPANO
0 5
FWP MATESE VASTOGIRARDI
1 3
POL. GAMBATESA BOJANO
1 1
ROCCASICURA TRE PINI MATESE
2 3
ROSETO FRENTANIA
2 0
VENAFRO OLIMPIA RICCIA
3 1
Squadra
Punti
VASTOGIRARDI ROSETO BOJANO SESTO CAMPANO VENAFRO ROCCASICURA TRE PINI MATESE REAL GUGLIONESI ACLI CB CAMPODIPIETRA CITTÀ DI TERMOLI (-3) PIETRAMONTECORVINO FRENTANIA OLIMPIA RICCIA POL. GAMBATESA FWP MATESE ALLIPHAE
84 61 58 58 54 50 45 44 43 40 36 31 26 25 21 -1
G
V
N
P
GF GS
30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
27 19 17 18 16 15 13 14 13 13 9 8 6 7 4 0
3 4 7 4 6 5 6 2 4 4 9 7 8 4 9 0
0 7 6 8 8 10 11 14 13 13 12 15 16 19 17 30
110 17 59 24 64 28 47 28 73 39 48 32 53 44 55 51 60 51 58 53 44 48 40 63 38 67 35 70 36 78 15 143
Non fa sconti a nessuno il Vastogirardi che nell’ultima giornata di campionato va ad espugnare anche il campo della Fwp Matese infilando la 27esima vittoria, oltre ai tre pareggi. Termina dunque senza neanche la mac-
FWP MATESE: Scasserra, Ferrante, Riccio, Simeome, Iannotta, Maselli, Feola, Fasulo, Santangelo, Ciaburro, Zazzarino. A disp. Pellegrino, Ianniello, Lattafh, Iameo. ALL.: Savoia VASTOGIRARDI: Carluccio, Russo, Vesce, Marinucci Palermo, Ruggieri, Sabatino, Fatone, Simonetti, Calcagni, D’Aguanno, Cipriano (Grillo). ALL.: Farina ARBITRO: Monaco di Isernia Assistenti: Bibbò di Campobasso e Bucci di Isernia. MARCATORI: 15’ Calcagni (V), 30’ Ciaburro (F), 40’ e 70’ Grillo (V).
VENAFRO OLIMPIA RICCIA
3 1
VENAFRO: Roncone, Lanni, Polverino, Grande, Ricamato, Rega, Vallone, Fascia, Panico, Pesce. A disp.: Valente, Felace, Bianchi, Patriciello. ALL.: Capaccione OLIMPIA RICCIA: Fanelli, Mascia, Ruggiero P., Cioffi A., Vassalotti, Ciccotelli, Saw, Ruggiero D., Moffa, Morrone, Palmieri. ALL.: Cordone ARBITRO: Fattore di Isernia Assistenti: D’Onofrio e Marone di Termoli. MARCATORI: Grande, Panico e Rega.
Il Vastogirardi termina con un altro successo: 3-1 rifilato alla Fwp Matese. Il Roseto si conferma in seconda posizione chia di una sconfitta il fantastico torneo della squadra di Farina, il tecnico dei record e delle promozioni. A segno per i gialloazzurri Calcagni in apertura, poi pareg-
gio dei campani e sorpasso ad opera di Grillo che realizza un eurogol prima del tris definitivo sempre del fantasista. VENAFRO OLIMPIA RICCIA
I VERDETTI Vastogirardi promosso in serie D Playoff Roseto-Venafro Bojano-Sesto Campano Playout Olimpia Riccia-Gambatesa Alliphae retrocesso in Promozione
1 3
Capaccione, tecnico del Venafro
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. I bianconeri conquistano l’accesso matematico ai playoff piazzandosi al quinto posto e dunque affronteranno in trasferta il Roseto. Playout a Gambatesa, invece, per il Riccia che non riesce a frenare l’attacco molto forte dei venafrani a segno con Grande, Panico e Rega.
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SPORT
PROMOZIONE - 30^ GIORNATA
La squadra di Di Chiro ne fa 7 alla Cliternina. Ianniruberto sorride in vista del playout
Baranello esagerato Spinete, punti e morale Altra goleada Vairano SPINETE POL.FORTORE Spinete convincente nell’ultima partita casalinga della stagione regolare. I gialloverdi di mister Ianniruberto chiudono i conti già nel primo tempo contro una Polisportiva Fortore concentrata sui play-out, da disputare proprio contro l’avversario odierno a campi invertiti. Positivo l’approccio dei padroni di casa, che al 16’ passano in vantaggio: percussione personale di Buonanno che porta a spasso due difensori, cross immediato per Di Petta che di testa non ha problemi ad insaccare alle spalle di Cilenti. Passano poco meno di venti minuti e lo Spinete confeziona anche il raddoppio. Lancio “alla Bonucci” di Ianniruberto dalle retrovie, Buonanno è a tu per tu con l’estremo ospite ma preferisce saggiamente l’appoggio per l’accorrente Iaconvatuono: palla nel sacco e primo tempo che si chiude sul 2-0. Nella ripresa succede poco o nulla, con le squadre già concentrate sui playout da disputare nel prossimo weekend. La Polisportiva avrà in quella circostanza il fattore campo a disposizione. Allo Spinete servirà il bis, questa volta formato trasferta. BARANELLO CLITERNINA Tutto secondo copione
2 0
SPINETE: Nunziata, Pietrangelo, Di Bartolomeo, Bautto, Calabrese M., Di Sisto, Iacovantuono, Ianniruberto, Buonanno, Cornacchione, Di Petta. A disp.: Natale, Di Palma, Tagliaferri, Iezza, Calabrese A. ALL.: Ianniruberto POLISPORTIVA FORTORE: Cilenti, Bianco, Cannizzo, Guari, De Bellis, Fiorilli, Circelli P., Circelli L., Carpinelli, Riccardi, Fiorilli. A disp.: Ziliante, Del Buono, Pacifico, Santillo, Del Re, De Bellis ALL.: Totaro ARBITRO: Davide Mastroianni di Isernia MARCATORI: 16’ Di Petta, 34’ Iacovantuono
7 0
BARANELLO: Fratangelo, Iannetta, Di Nonno, Niro A., Manocchio, Di Paolo, Bisesto, Zurlo, Colalillo. A disp.: Muttillo, Venditti, Iavasile, Carriero, Parmentola, Di Paolo, Di Chiro ALL.: Di Chiro CLITERNINA: Figliola, Orellusi, Fazzari, Libero Nazario, Macora A., Macora Salvatore, Santoianni, Abiuso, Fezo, Di Fortunato, Verduni ALL.: Fiardi ARBITRO: Fabrizio Simonelli di Isernia MARCATORI: 9’rig. Colalillo, 16’Bisesto, 33’ Di Nonno, 44’ Manocchio, 55’ Di Paolo, 67’Iannetta, 80’Parmentola
TRIVENTO AURORA URURI
Una formazione dello Spinete
tra Baranello e Cliternina. Gli ospiti si presentano con soli undici giocatori (senza disporre di cambi) e incassano un sonoro 7-0 contro la terza forza del campionato. Al 9’ è già partita in discesa: Di Paolo è steso in area da Figliola che rimedia un fulmineo doppio giallo e lascia in dieci i suoi. Dal dischetto trasforma Colalillo, mentre al 15’ Manocchio, sempre dagli undici metri, si lascia respingere il gol del possibile 20. Raddoppio soltanto rimandato. Al 23’ lancio di Zurlo, Bisesto anticipa il portiere in uscita e deposita facilmente in rete. Tris al 33’: Di Nonno si mette in proprio e pesca il jolly da posizione defilata, pallone che finisce sotto l’incrocio. Prima del riposo c’è spazio anche per il poker con Manocchio. Ripresa con il copione
standardizzato. E’goleada Baranello, in gol con Di Paolo (azione personale), con Iannetta (in mischia in area di rigore) e ancora con Parmentola, in semirovesciata. Un 7-0 per congedarsi dal pubblico nel migliore dei modi per un Baranello pronto a vivere una settimana di passione. Dopo la retrocessione dell’Isernia dalla D, i ragazzi di Di Chiro per festeggiare l’Eccellenza devono augurarsi la non discesa dell’Olympia Agnonese. TRIVENTO AURORA URURI Trivento e Ururi si dividono la posta in palio in una gara che aveva poco da dire in termini di classifica. Succede tutto nella ripresa e tutto su calcio di rigore. Locali avanti con Berardini dagli undici metri (fallo su Nicola Di Blasio) e pari all’80’ di Di Lullo, che si pro-
RISULTATI
LA CLASSIFICA FINALE
COMPR.VAIRANO AURORA CAPRIATESE BARANELLO BICCARI DONKEYS AGNONE RIPALIMOSANI C.DI SANGRO CEP TRIVENTO SANTELIANA CAMPOBASSO 1919 TERMOLI 2016 POL.FORTORE QUATTRO TORRI CHIEUTI AURORA URURI SPINETE CLITERNINA
SPINETE POL.FORTORE
BARANELLO CLITERNINA
LA CRONACA
Squadra
I TABELLINI
Punti
G
V
N
P
GF GS
78 73 63 50 46 44 43 39 36 35 34 31 30 27 26 13
30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
25 22 20 15 13 12 13 11 10 8 10 8 7 6 6 2
3 7 3 5 7 8 4 6 6 11 4 7 9 9 8 7
2 1 7 10 10 10 13 13 14 11 16 15 14 15 16 21
86 78 70 50 60 35 67 45 64 47 44 38 30 34 42 22
24 28 39 40 42 31 68 45 63 55 50 61 67 48 70 79
cura e trasforma il penalty che dà morale ai giallorossi, attesi dal playout delicatissimo sul campo del Quattro Torri Chieuti. Viglione, tecnico del Trivento, sottolinea positivamente la stagione dei suoi. «Sono soddisfatto - spiega in un fine partita che coincide con la fine del campionato - abbiamo fatto crescere giovani interessanti e ci siamo cimentati in un torneo competitivo. Forse avremmo potuto raccogliere qualche punticino in più, ma in sostanza sarebbe cambiato poco. Assolutamente positiva la salvezza e positivo l’atteggiamento prodotto dai miei ragazzi nel campionato, ben condotto da tutti» SANTELIANA COMPR.VAIRANO Si chiude con l’ennesimo successo il campionato del Comprensorio Vairano capolista del torneo di Promozione e già promosso nella massima categoria regionale. Contro una Santeliana già in vacanza in virtù di una grande rimonta nel girone di ritorno, la squadra di Urban piazza un’altra cinquina vincente.
SPINETE POL.FORTORE
2 0
AURORA CAPRIATESE CASTEL DI SANGRO CEP
2 0
SANTELIANA COMPRENSORIO VAIRANO
2 5
TRIVENTO AURORA URURI
1 1
BICCARI TERMOLI 2016
1 0
BARANELLO CLITERNINA
7 0
DONKEYS AGNONE CAMPOBASSO 1919
3 1
Playout Pol. Fortore-Spinete Quattro Torri-Aurora Ururi
RIPALIMOSANI QUATTRO TORRI CHIEUTI
0 0
Cliternina retrocessa in Prima Categoria
I VERDETTI Comprensorio Vairano, Aurora Capriatese e Baranello promosse in Eccellenza.
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TRIVENTO: Vitone, Fratipietro (Matullo), Viglione, Berardini, Civico, Facchino, Zurlo (Fiore), Catalano (Peraziello), Di Blasio P., Di Blasio N. (Fiore A.), Fagnani ALL.: Viglione AURORA URURI 1924: Sedile, Del Torto, D’Arienzo, Campofredano, Ponsanesi, Ferrara, Gjoka, Rossi, Pangia, Di Lullo, Casalanguida ALL.: Caputo ARBITRO: Maglioli di Isernia MARCATORI: 55’ rig. Berardini, 80’ Di Lullo rig. (A),
SANTELIANA COMPRENSORIO VAIRANO
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SANTELIANA: Pescolla, Baccari, Di Iorio, Lombardi, Pasquale D., Eshun, Kone, Djbril, Vico Vico, Tizzani, Sillah. A disp.: Polo, Massari, Pasquale, D’Adamo, Mastronardi, Cocchianella ALL.: Marrone COMPRENSORIO VAIRANO: Paglia, D’Ovidio, Izzo, Di Rosa, Giunti, Tino, Verde, Sgueglia, Cantelmo, Napoletano, Marra. A disp.: Riccio, Delli Carpini, Schiavone, Geremia. ALL.: Urban ARBITRO: Gioviani di Termoli MARCATORI: Konè, Tizzani, Marra 2, Napoletano 3
Di Kone e Tizzani le reti dei biancorossi, che tengono in vita una gara dominata con il passare dei minuti dalla Vairanese, in gol due volte con Marra e tre volte con il cecchino offensivo Napoletano. Da registrare
l’assenza - tra i locali - del fantasista Totaro. Per i campani, si chiude a quota settantotto punti, frutto di venticinque vittorie in trenta gare. Un cammino davvero entusiasmante.
il Quotidiano del Molise lunedì 6 maggio 2019
SPORT
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CICLISMO - PATTINAGGIO - CALCIO BALILLA - CIP
Molise Tour Bike, a Cingoli arrivano punti importanti Il migliore del team risulta Paolo Bettini che chiude in 80esima posizione nelle Marche
La Molise Tour Bike torna dalle Marche ancora più forte. Nella ventiduesima edizione della Nove Fossi (Cingoli), valida come seconda tappa del Trofeo dei Sentieri del Sole e dei Sapori, la società del presidente Gennarelli si presenta con quindici atleti al via (squadra quasi al completo) e con le frecce migliori del proprio arco pronte a far centro. In una kermesse di grandissimo spessore e assoluta qualità, con ben 1400 atleti al via provenienti da ogni parte della Penisola, il migliore del team molisano è Paolo Bettini che chiude in ottantesima posizione. Per l’Apaches un’altra grandissi-
ma performance che gli permette di essere anche il migliore tra tutti gli atleti della nostra regione (e non solo della società nero-giallo fluo) ai nastri di partenza della competizione. Non sono da meno Andrea Cardillo e Giuseppe Gennarelli che chiudono rispettivamente in 120esima e 130esima posizione, a sette minuti da Bettini. Domenica sfortunata, invece, per Emilio Bontempo e Antonino Pirosanto, vittime entrambi di cadute che ne hanno provocato il ritiro anticipato dalla gara. «E’ stata una gara dura, come del resto ampiamente pronosticato alla vigilia –
CALCIO BALILLA
Torneo itinerante, Trincerone e Beatrice vincono l’ottava tappa
sottolinea il presidente Giuseppe Gennarelli di ritorno dalla trasferta marchigiana. Sapevamo che avremmo dovuto lottare a denti stretti e fino all’ultimo metro per
mettere in cassaforte punti preziosi in chiave campionato e, anche se a fatica per varie vicissitudini durante la competizione, ci siamo riusciti anche grazie all’apporto fornito da tutti gli altri atleti del nostro team che hanno completato una gara dalle mille insidie permettendo-
ci di incamerare punti preziosi in ottica campionato. Al di là dei punti – prosegue il presidente-atleta – è stato per noi motivo di grande orgoglio presentarsi alla Nove Fossi con ben quindi atleti che ringrazio pubblicamente per l’apporto fornito alla squadra in questa ma-
nifestazione così dura. Ciò vuol dire che il lavoro iniziato ormai cinque stagioni fa comincia a dare i frutti sperati». «Siamo contenti di questo - conclude - e ci auguriamo di poter raccogliere ancora tantissime soddisfazioni nel corso di questa stagione».
Non si ferma l’attività del pattinaggio: il molisano protagonista a Piacenza
Cus Molise, tra gare e formazione giorni intensi per il maestro Simiele Tra gare e formazione non si ferma l’attività del maestro, responsabile di pattinaggio al Cus Molise, Roberto Simiele. Il molisano, infatti, è stato tra i protagonisti della Maratona su strada a Piacenza, gara che ha visto al via i migliori della specialità arrivati da diverse parti d’Italia. Il maestro Simiele ha partecipato alla ventuno chilometri chiudendo quarantacinquesimo in classifica generale e al secondo posto di categoria. Un risultato sicuramente importante per il tecnico molisano se si considera che ha abbandonato l’agonismo circa quindici anni fa . Il 28 aprile, poi, ha preso parte ad uno stage presso il pattinodromo di Piacenza con Erika Zanetti (54 titoli italiani, 28 europei, 2 world games, e 3 titoli mondiali). Andato in archivio lo stage di Piacenza, Simiele si è spostato a Rovigo da Nicolò Greguoldo (campione europeo 2016 nell’americana a Heerde in Olan-
da, campione europeo 2014 nella 1000 metri formula mondiale a Geinsingen in Germania), ha potuto seguire da vicino i suoi allenamenti cercando di scoprire i segreti di un bellissimo mondo come quello del pattinaggio. Domani 1 maggio, invece, prenderà parte ad un trofeo nazionale a Ferrara. «Sono giorni intensi tra gare e formazione – spiega Simiele – sono contento perché questi sono momenti utili alla crescita, non solo tecnica, per chi ama la disciplina. Un ringraziamento voglio rivolgerlo alla società organizzatrice della maratona, la Piaceskaters, presieduta da Eleonora Dallavalle pluricampionessa europea. Un grazie anche a Greguoldo che mi ha dato la possibilità di seguire i suoi allenamenti. Sto cercando di impegnarmi al massimo per portare nella nostra regione maggiore qualità e per provare a dare a questa disciplina una spinta decisa verso l’alto».
Roberto Simiele con Erika Zanetti
L’Olimpic Paideia Sporting incontra gli alunni del “Boccardi” di Termoli Stefano Trincerone e Giuseppe Beatrice sono i vincitori della tappa numero 8 del torneo itinerante di calcio balilla Trivisonno, sponsorizzato da Pasta la Molisana e Caffè Gilotti. La coppia di San Marco vince su tutti strappando la finale a Massimo de Luca e Antonio D’Alessandro. Terzo piazzamento per Vincenzo e Berardino D’Alessandro, quarti Alberto Lozzi in coppia con Angelo Stinziani. 15 le coppie partecipanti al torneo svolto a Sant’Elena Sannita nel locale “Free bar” di Martina Fraraccio. Atmosfera come al solito molto piacevole, gente accogliente per l’evento del giorno del piccolo paese ai piedi di Frosolone. e sarà proprio Frosolone, e nello specifico la pasticceria di Gianni Di Matteo, ad ospitare la prossima tappa. Appuntamento domenica 12 maggio per la prima sessione estiva all’aperto. Le iscrizioni sono già aperte.
Tre giornate all’insegna degli sport paralimpici per ipovedenti e ciechi. Appuntamento il 4, l’11, ed il 25 maggio alla
palestra I.I.S. “G. Boccardi” di Termoli, quando gli atleti dell’A.S.D. Olimpic Paideia daranno dimostrazione delle proprie capacità agli studenti. Una iniziativa resa possibile grazie alla partecipazione della società al bando di gara nazionale del Cip “Nuovi Sport a scuola”. Il progetto presentato è risultato tra i vincitori. Così è stato possibile promuoverlo nella scuola adriatica Previste prestazioni di torball, goalball, e showdown. I ragazzi partecipanti, 100 per la precisione, saranno coinvolti direttamente e, benda agli occhi, si cimenteranno nei singoli sport. Nell’occasione, la responsabile del progetto, Mariella Procaccini, fornirà dettagli sulle prestazioni, sulle difficoltà e sui costanti allenamenti che vengono portati avanti dagli atleti del Cip.
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il Quotidiano del Molise lunedì 6 maggio 2019
SPORT
BASKET
Ora bisognerà cercare di battere Bologna in semifinale
Magnolia da copertina Sabatelli: «Ho rivisto la squadra dell’inizio» Il coach campobassano: «Ci godiamo l’exploit e il nostro tifo» Ciavarella entra nella difesa umbra
Il monologo a scena aperta di un gruppo – quello della Magnolia Campobasso griffato La Molisana – che mette in mostra nuovamente le caratteristiche del roster dei record nella serata in cui era necessario rivedere quelle caratteristiche che tanti apprezzamenti aveva-
no riscosso in tutta Italia, suscitando curiosità ed interesse sul gruppo dei #fioridacciaio. In un match da all or nothing, al pari dell’hashtag lanciato dal club alla vigilia, le rossoblù ‘non ci stanno’ e ribaltano il -10 dell’andata, imponendosi di 33 sull’Umbertide (sino a
quel momento bestia nera delle molisane, sconfitte in tre circostanze su altrettanti confronti tra campionato e playoff). Il quintetto di coach Mimmo Sabatelli così accumula al termine degli ottanta minuti tra andata e ritorno un differenziale di 23 punti a proprio favore e cen-
Mancinelli in entrata sotto gli occhi di Zelnyte
tra così il passaggio in semifinale, migliorando sin d’ora quanto fatto dal club nella scorsa stagione (quella dell’esordio), quando, pur arrivando ai playoff, si era arreso ai quarti. SINTESI IN CIFRE A supportare l’exploit da copertina delle rossoblù una serie di numeri che risaltano, con forza, dal tabellino di fine gara. Quattro gli elementi in doppia cifra tra le magnolie (Mancinelli è la top scorer con ventuno punti, una rediviva Ciavarella scrive dodici a referto ed anche Bove e Reani si fanno sentire con undici a testa, con la veronese che va in doppia doppia aggiungendo undici rimbalzi). Sotto le plance a dominare la scena c’è la lituana Þelnytë con sedici rimbalzi. Marangoni, dal canto suo, smazza otto assist. Porcu, invece, è il moto perpetuo che garantisce il break nel primo quarto, mentre è dalle triple di capitan Di Grego-
rio (in particolare quella del terzo periodo) che arriva la firma su un’affermazione sottolineata – una volta in più – da un pubblico da antologia che riempie il PalaVazzieri sin da un’ora prima del match, accompagnando istante dopo istante le proprie beniamine. AVVIO TURBO Nonostante il primo canestro di serata arrivi da un tiro libero di Cvitkovic (la più concreta tra le umbre con Giudice), sono le magnolie a dominare la scena ben presto. Le rossoblù vanno 6-1 in un amen con Mancinelli che spinge al pareggio nella differenza canestri con la conclusione che vale il 13-3, già prima del giro di boa del primo quarto. Sempre Mancinelli dalla linea dei liberi (16-5) dà l’inerzia alle campobassane nell’ottica del doppio confronto ed un ulteriore parziale di 8-3 chiude il periodo in favore delle rossoblù. CERTEZZE CONSOLIDATE L’onda lunga campobassa-
I pentri battono 71-70 il Pisaurum dopo un tempo supplementare
Il Globo Isernia conquista la permanenza in serie C gold Al termine di una partita intensa e combattuta Il Globo Isernia ha conquistato la permanenza in C gold battendo il Pisaurum basket 7170 dopo un tempo supplementare. Forse pochi inguaribili ottimisti avrebbero scommesso sulla salvezza dei molisani: ad una manciata di giornate dal termine l’Isernia era ancora inchiodata all’ultimo posto. Poi un incredibile finale di stagione ha permesso agli isernini di agguantare i playout. E dopo gara 1, persa anche per alcune discutibili decisioni arbitrali, Il Globo ha gettato il cuore oltre l’ostacolo evitando un’altra retrocessione dopo quella dello scorso anno. Coach Barbuto è entusiasta: «È stata una stagione durissima. Abbiamo vissuto ogni partita come una finale, siamo stati sempre
con l’acqua alla gola ma non siamo annegati. La retrocessione pareva inevitabile. Sono contento, ma c’è del rammarico perché se avessimo avuto questa intensità ad inizio campionato e se non avessimo avuto tutti questi problemi con gli infortuni, forse avremmo potuto addirittura raggiungere i playoff». Quella appena terminata è stata una stagione particolare. Come detto, Il Globo veniva da due retrocessioni consecutive (una “tamponata” con un ripescaggio). «Era importante – prosegue Barbuto – salvare il titolo di C gold. E averlo fatto sul cam-
po è bellissimo. Vedere i nostri dirigenti festeggiare con le lacrime agli occhi non ha prezzo. Non si possono neanche immaginare i sacrifici che hanno fatto queste persone stupende, non solo in questa stagione, ma negli ultimi anni. E loro meritano questa salvezza. E poi ci sono i miei ragazzi: hanno fatto una partita eccezionale, con un’intensità che non vedevo da tempo sui campi di basket. Non dimenticherò mai questa gara. Siamo forti, lo siamo sempre stati, altrimenti non avremmo potuto ribaltare una stagione che sembrava già compromessa. Nei momenti diffici-
Coach Barbuto entusiasta: «Abbiamo vissuto ogni partita come una vera e propria finale»
li non ci siamo mai arresi, ma abbiamo lottato. Infortuni, decisioni arbitrali sfavorevoli, un calendario di ritorno massacrante non sono riusciti a farci crollare. Siamo stati dei veri guerrieri». Il coach poi rivolge un pensiero al futuro. «Ora bisogna programmare la prossima stagione e riportare la gente al palazzetto. Isernia ha tanta passione per il basket. Mi piace pensare a quella coppia di anziani che segue le nostre partite seduta dietro alla panchina. Gara 2 si è giocata dopo una partita di pallavolo a cui i due coniugi hanno assistito. E per non perdere neppure un secondo del nostro match, hanno mangiato al palazzetto dei panini portati dalla figlia. Dopo la vittoria mi hanno salutato con un “ci vediamo l’anno prossimo!”. Cose
Coach Antonio Barbuto
come questa ti danno una forza incredibile. Dobbiamo puntare sulla passione dei nostri tifosi, voglio rivedere il palazzetto pieno come qualche anno fa. E questo obiettivo si raggiunge anche facendosi maggiore pubblicità, anche con le piccole cose: il canestro nuovo che abbiamo messo al campetto di contrada Le Piane è un esempio. Abbiamo bisogno di nuovi tifosi, di recuperare quelli che si sono allontanati. Abbiamo bisogno di gente al palazzetto!». Ora Barbuto e i suoi si godono questa meritata salvezza, la prima gioia dopo tanta amarezza. Ma da domani bisogna pensare alla prossima stagione: Isernia deve capire cosa vuole fare da grande.
na non lascia scampo alle tiberine, che subiscono le iniziative di Marangoni e Ciavarella. Le ‘Laura’ (Þelnytë e Reani) ampliano lo scarto, poi la tripla di Bove sentenzia la fine del periodo e manda le contendenti all’intervallo lungo sul 42-20. CORRENTE ALTERNATA Il rientro dall’intervallo lungo vede le rossoblù rallentare un po’ in attacco (Mancinelli realizza a fil di sirena), ma la tripla di Di Gregorio suona nuovamente la carica in casa campobassana, aprendo un break di 9-0 che manda in visibilio i tifosi ed è sublimato dal canestro di Porcu che conclude il periodo. GRUPPO IN PARATA L’ultimo periodo è quello dell’entusiasmo e del controllo con Mancinelli che consolida il proprio tabellino e Marangoni pronta a scrivere con la sua solidità ed i suoi assist la parola fine sulla contesa. AL SETTIMO CIELO A referto chiuso, coach Mimmo Sabatelli non può che essere entusiasta della prova offerta dal proprio gruppo. «In questa circostanza – argomenta – si è rivista quella squadra che ha fatto sognare un’intera città durante tutta la stagione. Il gruppo era di fronte ad un bivio ed ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Se mi attendevo un avvio del genere? Ero certo potessimo disputare una grande partita perché questo gruppo era determinato ad uscire dalle difficoltà dell’ultimo periodo e ci è riuscito con una superba prova d’insieme. In tutta sincerità, però, non immaginavo di iniziare con un simile scarto nel primo quarto». Circa le prospettive future, quelle di una semifinale contro San Giovanni Valdarno o Bologna, il tecnico dei #fioridacciaio preferisce non proiettarsi oltre il presente. «Adesso – discetta – ci godiamo questo successo che poteva sembrare insperato e che ci dà tante soddisfazioni dopo dei giorni non semplici. E, inoltre, ci godiamo il calore del nostro pubblico e di una città che merita tanto. Da parte nostra, con certezza, posso dire che proveremo a dare il massimo sino alla fine».
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