20° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
Euro 1,40* | lunedì 18 marzo 2019 | anno XXII | n.76 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente
Cronaca. Isernino 50enne arrestato a Napoli, trovato in possesso di sei kg di droga
Cultura. “Il Risolutore” di Pier Paolo Giannubilo tra i 12 finalisti del Premio Strega
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Sessano. Rogo scoppiato in un deposito di pellet della zona industriale
DENTRO LA NOTIZIA
INSEDIAMENTI PIP LARINO
Filiera avicola, arriva l’offerta Il senatore Ortis: del gruppo «Questure? Ci sarà Veronesi più personale»
Tir di un’azienda in fiamme con il carico, ipotesi ritorsione Sono tre i tir che la scorsa notte, nella zona industriale di Sessano del Molise, sono stati interessati da un incendio. I mezzi pesanti sono tutti di proprietà di un noto im-
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SICUREZZA
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prenditore isernino, grossista di frutta e pellet. Le fiamme hanno interessato anche parte del vicino capannone accanto al quale erano i tir. PAGINA 7
REGIONE
All’interno del Piano degli Insediamenti Produttivi di Larino emerge un’importante novità per filiera avicola molisana. Al termine ultimo fissato per il bando a Palazzo Ducale è arrivata una sola offerta, quella della Società Agricola “La Pellegrina”, detenuta al 100% dal Gruppo Veronesi, una tra le più importanti realtà dell’agroalimentare italiano. PAGINA 13
Autostrada, Niro replica a Iorio: la 4 corsie piace PAGINA 2
COMUNALI CAMPOBASSO
Facciolla incontra Battista, summit nel centrodestra PAGINA 4
INCORONATO ZINGARETTI
ASSEMBLEA PD FACCIOLLA: «RIPARTIAMO DAI CIRCOLI» «E’ stata un’Assemblea bella e partecipata. Condivisibile – ha commentato il segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla – la relazione del segretario che ha sottolineato più volte il ruolo di partito di governo a cui deve ambire il nuovo partito. Ripartiamo dai circoli e quindi dai territori. PAGINA 2
TERMOLI
Schena fa volare l’Isernia. Brutto ko dell’Agnone Il Campobasso si rialza con le reti di Islamaj, Giacobbe e Marchetti PAGINE 14 - 15 - 16 - 17 - 18
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SPORT
Eccellenza. Il Bojano travolge il Riccia. Blitz del Roccasicura Guglionesi-Frentania in parità
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Basket. La Magnolia perde a Faenza per 69-59, Palermo aggancia le rossoblù in vetta
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Municipale, indagati comandante e vice PAGINA 11
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il Quotidiano del Molise lunedì 18 marzo 2019
PRIMO PIANO
POLITICA
Il segretario regionale: «Condivisibile in toto la relazione di Zingaretti che ha sottilineato come dobbiamo ambire ad un ruolo di governo»
Prima Assemblea del Pd, Facciolla: «Clima di festa Ripartiamo dai circoli» «Serve un nuovo Pd, deve cambiare tutto a cominciare dallo statuto per impedire la salvinizzazione del Paese». È il grido di battaglia che il neosegretario Nicola Zingaretti ha lanciato ieri dal palco dell’Assemblea del Pd riunita all’hotel Ergife di Roma, dove è stato proclamato ufficialmente segretario dopo la vittoria alle Primarie del 3 marzo scorso. Paolo Gentiloni è stato invece eletto presidente del partito. In 2000 hanno preso parte a quella che si è poi tramutata in una giornata di festa. «E’ stata un’Assemblea bella e partecipata. Condivisibile – ha commentato il segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla – la relazione del segretario che ha sottolineato più volte il ruolo di partito di governo a cui deve ambire il nuovo partito». Ieri a Roma era presente anche la delegazione molisana, composta dal segretario, componente di diritto, e dagli eletti Carlo Veneziale, Bibiana Chierchia,
Laura Venittelli e Luciano Sposato. «Condivisibile anche l’organizzazione che ha in mente Zingaretti – ha sottolineato Facciolla – che punta ad una segreteria più leggera attraverso una divisione in dipartimenti. Sembrerebbe che voglia portare anche noi segretari regionali all’interno della segreteria nazionale. E’ stata una bella manifestazione, proseguita quasi a modi festa, stile Primarie. Anche gli interventi sono sta-
Oggi inizierà il lavoro per le amministrative In programma il primo confronto con il sindaco di Campobasso Battista In giornata anche la nuova segreteria
ti improntanti alla serenità, il clima è stato di festa». Si ripartirà dai circoli? «E’ quello che vuole il segretario ed è ciò a cui puntiamo anche noi. Circoli, territori e partito di governo che deve essere capace di fare proposte. Il Pd sui territori dovrà mettere anche i propri spazi fisici a disposizione delle associazioni e di chiunque abbia voglia di discutere». Le Europee per Zingaretti e le amministrative per Facciolla saranno i primi test probanti o sarà troppo presto? «Credo sia troppo presto. Potremo recuperare qualche punto percentuale perché c’è entusiasmo, ma certamente in un mese e mezzo non riesci ad invertire la rotta. Noi a livello locale dovremo cercare di essere quanto più inclusivi possibile e cercare di evitare le ragioni delle divisioni che spesso e volentieri l’hanno fatta da padrone». Ha già iniziato il lavoro di confronto per le comunali?
«Inizierò questa mattina. Ho convocato il segretario di circolo di Campobasso e il sindaco del capoluogo. Poi toc-
cherà a Federazioni ed eletti e a metterà settimana partirò con Termoli. Sempre in giornata completerò la segre-
teria, sono in attesa che mi diano i loro nomi, se non succederà, nominerò la mia segreteria». mdi
GENTILONI ELETTO PRESIDENTE
Zingaretti: serve un nuovo partito che punti sulla giustizia sociale Nicola Zingaretti é stato proclamato segretario del Pd dall’Assemblea nazionale a Roma. «Serve un nuovo partito, il nuovo Pd. Forse dovrà cambiare tutto», ha detto Nicola Zingaretti nella sua relazione all’Assemblea nazionale del Pd a Roma. «Tornino ad essere i nostri circoli i luoghi dove gli altri fanno associazionismo - ha aggiunto -. No a filiere di potere che restringono il nostro rapporto con la realtà sociale del Paese. Occorre un partito diverso ha aggiunto -, più aperto, più
inclusivo, realmente democratico. Un partito che sia capace di fare autocritica e che guardi alla sofferenza della società. Dobbiamo rimettere al centro la persona umana - ha aggiunto - citando l’esempio dei giovani ecologisti. Spalanchiamo le porte del nostro partito a questa nuova generazione, ai ragazzi come Greta, non abbiamo paura di coinvolgerli. Negli ultimi 20 anni non abbiamo percepito che un becero liberismo ha ripreso le redini dello sviluppo: ci vuole
più riformismo per affrontare il futuro, per migliorare la vita delle persone. E’ indispensabile rimettere al centro della nostra politica la giustizia sociale perché la lotta alla povertà è la condizione per stare meglio tutti». Paolo Gentiloni è stato eletto presidente del Pd dall’Assemblea nazionale a Roma. Larghissima la maggioranza dei circa mille delegati a suo favore, nessun voto contrario, 86 gli astenuti.
L'assessore: «Noi ben presenti sui tavoli romani, non capisco i rilievi negativi»
Autostrada, Niro replica a Iorio: «I molisani vogliono la 4 corsie» Vincenzo Niro
Dopo il frontale attacco dell’ex governatore Michele Iorio all’assessore del “suo” esecutivo regionale Vincenzo Niro, reo, «di aver archiviato l’Autostrada del Molise con troppa facilità e di aver sposato subito l’idea del centrosinistra che predilige una superstrada a quattro corsie», è giunta la replica del diretto interessato. «Ho letto – ha commentato l’assessore Niro – di rilievi fatti al Governo della Regione Molise e me in particolare, per specifica competenza, in relazione al Decreto Sblocca Cantieri, in corso di definizione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero delle Infrastrutture, in quanto si registrerebbe un’«assenza del
Michele Iorio
Molise nel dibattito nazionale» che si sta svolgendo intorno all’argomento; inoltre, viene riproposta la questione dell’Autostrada del Molise, che sempre il sottoscritto avrebbe «liquidato con troppa fretta» ed infine si cerca di minimizzare il finanziamento di l0milioni di euro, assegnati dal Ministero per il Sud, per la messa in sicurezza delle aree interne. Prima di tutto – puntualizza Niro – vorrei rassicurare i molisani sul fatto che il Molise è ben presente sui “tavoli romani”: io stesso, su delega del presidente Toma, momentaneamente all’estero, ho partecipato, lo scorso venerdì 15 marzo, al “Tavolo Sblocca Cantieri”, a Palazzo Chigi, in previsione degli in-
contri che riguarderanno le singole Regioni, fase per la quale le strutture dell’assessorato regionale stanno conducendo un’attività di dettagliata ricognizione delle opere pubbliche regionali attualmente ancora inattivate o sospese. Per quanto attiene alla questione Autostrada del Molise, mi preme innanzitutto precisare che, come si può rilevare dai resoconti del Consiglio regionale degli ultimi 10 anni, ho sempre espresso una posizione molto cauta sull’argomento, “né di sinistra”, come si legge nei predetti articoli, né di destra, ma accortamente politico-istituzionale, manifestando le mie perplessità sulla legittimità della costituzione della Società Autostrada del Molise, sulla sostanziale esclusione di Campobasso dal tracciato autostradale e soprattutto sulla reale possibilità che si potesse mai avere una effettiva copertura dei costi; perplessità quest’ultima che ha
trovato, purtroppo, concreto riscontro, nella Sentenza del Tar Molise pubblicata il 15 maggio 2018, nella quale la stessa Autostrade Molise Spa, sostiene la legittimità del provvedimento di revoca dell’affidamento di progettazione, realizzazione e gestione dell’Autostrada del Molise, alle aziende affidate, “sia per insufficienza dei fondi stanziati, sia per la non sostenibilità finanziaria della proposta presentata dal promoter..”, e lo stesso collegio giudicante prende atto dell’”acclarata insufficienza delle risorse finanziarie..” e valuta “oggettivamente anomala la durata del procedimento dovuta alla estrema complessità delle verifiche di ordine tecnico, economico e dell’iter amministrativo...”; peraltro vorrei anche ricordare che la proposta da me avanzata di una superstrada a quattro corsie, mi pare abbia trovato ampi riscontri positivi, sia tra gli addetti ai lavori che tra i cittadi-
ni molisani. Per quanto concerne i 10milioni di euro ottenuti dal Ministero per il Sud per la messa in sicurezza delle aree interne, vorrei far presente che si tratta di un finanziamento aggiuntivo a quelli già previsti nel Patto per il Molise e, quindi, non capisco il rilievo in negativo. Infine, mi preme far presente che il Governo regionale, e il sottoscritto per quanto concerne le materie a me delegate, senza particolari proclami, sono presenti negli uffici ministeriali fin dall’inizio del proprio mandato, e quindi da molto prima che si aprisse la questione “sblocca cantieri”, che certamente non dovevamo attendere per aprire trattive, attualmente in pieno corso, volte a risolvere gli annosi problemi del Molise, connessi sia alla realizzazione di interventi infrastrutturali strategici, sia alla semplificazione di farraginosi procedimenti amministrativi».
del Molise
Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87
PRIMO PIANO
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POLITICA E ATTUALITÀ
«Dati alla mano la sicurezza sul territorio aumenterà»
Ortis: «Questure? Più personale nei due capoluoghi» Il senatore Cinque Stelle interviene sul declassamento «Continuo a leggere sulla stampa locale del pericolo di declassamento che interesserebbe la Questura di Campobasso. Come ho già avuto modo di dire sulla mia pagina Facebook ufficiale e nel corso di una conferenza stampa dello scorso febbraio, non c’è alcun rischio di cambiamento per i cittadini, la cui sicurezza non sarà messa a repentaglio dalle scelte del nostro governo che, anzi, potenzierà il personale delle questure di Campobasso e Isernia con 81 nuove unità operative». Lo afferma il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle Fabrizio Ortis, spie-
gando come, da diretta interlocuzione con il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, abbia appreso di una situazione del tutto diversa rispetto a quella rappresentata sulla stampa e da alcune sigle sindacali. «È in fase di approvazione – ha detto Ortis - il progetto di riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell’amministrazione della Pubblica Sicurezza, con riferimento alle Questure e ai Commissariati, elaborato alla luce delle rimodulazioni degli organici previsti dalla Legge Madia. Tale progetto prevede, per la Questura di Campobasso, un organico
finale di 218 operatori dei ruoli ordinari, con una differenza quindi di 43 unità in più rispetto alle risorse effettive attuali (175). In provincia di Campobasso – ha inoltre spiegato Ortis – il Piano di potenziamento 2018/2019 (ruolo Agenti/Assistenti), adottato lo scorso marzo dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, ha previsto l’assegnazione di complessive 8 unità, così suddivise: 3 unità alla Questura, di cui 2 lo scorso mese di ottobre e 1 a febbraio 2019; 3 unità al Commissariato di Termoli, di cui 2 lo scorso mese di ottobre e 1
Fabrizio Ortis
a febbraio di quest’anno; 1 unità alla Polfer di Termoli lo scorso mese di aprile; 1 unità alla Scuola Allievi Agenti lo scorso mese di ottobre. Stesso discorso vale per la
provincia di Isernia. Come riferito dal senatore, «il progetto relativo alla riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, sempre con riferimento alle Questure e ai Commissariati, stabilisce per la Questura di Isernia un organico finale di 175 operatori dei ruoli ordinari, con una differenza quindi di 38 unità in più rispetto alle risorse effettive attuali (137)». Quanto invece al Piano di potenziamento 2018/2019 succitato, è prevista – per la questura di Isernia – l’assegnazione di complessive 10 unità, di cui 7 lo scorso mese
di ottobre e ulteriori 3 a febbraio di quest’anno. «Come si vede – conclude il parlamentare pentastellato – la sicurezza sul territorio aumenterà grazie all’innesto di 81 unità operative (43 a Campobasso e 38 a Isernia). Da parte di chi, anche in buona fede, finisce spesso per creare inutili allarmismi tra la popolazione basterebbe interloquire, se non direttamente con i Ministeri competenti, con la parte politica da noi rappresentata per poter apprendere nella massima trasparenza come stanno le cose ed evitare passi falsi».
Per la consigliera ragionale: «Il Molise sta morendo nel silenzio più assoluto»
Aida Romagnuolo: «Guardie giurate “Aquila” senza stipendio da due mesi» «Adesso anche le guardie giurate dell’Istituto Aquila, senza lo stipendio di gennaio e febbraio, minacciano lo sciopero. Basti pensare che lo stipendio di dicembre 2018 ad alcuni dipendenti è stato pagato solo alcuni giorni fa e quello di gennaio verrà versato probabilmente ad apri-
le. Per davvero una situazione gravissima ed ingiustificata, dove i dipendenti dell’Istituto Aquila devono fare i salti mortali per portare avanti le proprie famiglie». È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. «Molti di questi agenti di sorveglianza, ha continuato Romagnuolo, prestano servizio
anche in molti uffici regionali e pertanto l’evento appare ancora più sconvolgente. A tal proposito - ha proseguito Romagnuolo - presenterò un ordine del giorno in Consiglio Regionale per capire come mai questi padri e madri di famiglia non vengono pagati regolarmente. Nel Molise - ha ancora detto
Romagnuolo - ogni giorno ne succedono di tutti i colori e, mentre la politica parla, bisbiglia, promette, litiga, chiacchiera e sorvola su molte cose serie che riguardano i reali problemi dei cittadini, ci sono fasce sociali di persone e, sono la stragrande maggioranza, che hanno per davvero seri pro-
Aida Romagnuolo
blemi di sopravvivenza, di vivere cioè una vita normale. Ma tant’è - ha concluso Romagnuolo - quella di vive-
re una vita normale in una Regione come il Molise che normale non è, lascia intuire cosa potrebbe succedere a breve».
Materia tributaria e novità fiscali per il 2019, incontro in programma all’Unimol
Torna anche quest’anno l’incontro di approfondimento su “Le novità fiscali”, giunto ormai alla sua quinta edizione. Questo evento, ormai tradizionale e consueto, rappresenta un’attesa occasione di incontro e approfondimento delle innovazioni legislative che hanno di recente interessato la materia tributaria e sulle quali si con-
centra l’attenzione degli operatori professionali chiamati in prima linea ad applicarle. È stata confermata la scelta di far partecipare tutti gli “attori” della scena tributaria che potranno agire così sinergicamente. Saranno ancora una volta presenti rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate, rappresentanti
della Guardia di Finanza, membri dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, membri dell’Ordine degli Avvocati, esponenti del mondo accademico. Come sempre, l’incontro ambisce a essere non solo una mera occasione di riflessione, ma anche un momento di approfondimento e di aiuto per la prassi quotidiana. Quest’anno, oggetto di approfondimento sono gli istituti di recente introdotti e/o rivisitati dalla Legge di bilancio 2019, dal relativo “collegato fiscale” e dalle disposi-
zioni di recepimento di alcune direttive UE. Si tratta di interventi destinati ad incidere significativamente su rilevanti profili del diritto tributario e sulla operatività quotidiana. In particolare, si discuterà del nuovo regime di “flat tax”, ora estensivamente applicato alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arte o professione. Si tratta di un regime che vuole essere un banco di prova per future riforme fiscali e che, quindi, deve essere valutato, prima di tutto, dal punto di vista sistematico.
Si analizzeranno poi alcune regole che stanno avendo enorme impatto sugli operatori economici. Ci si riferisce alle nuove regole in tema di deducibilità degli interessi passivi, introdotte al fine di uniformare la normativa interna a quella eurounionale, nonché alle disposizioni in materia di “pace fiscale”. Quest’ultime, attraverso la previsione di numerose sanatorie, consentono – a chi decide di ricorrervi – di fruire di importanti riduzioni dei propri debiti tributari. Si discuterà, infine, sui recenti chiarimenti legislati-
vi circa l’art. 20 t.u.r., la cui interpretazione ha dato luogo, lo scorso anno, ad un acceso contrasto giurisprudenziale. L’incontro, che si svolgerà oggi a partire dalle 14.30, nell’Aula Magna del Dipartimento Giuridico intitolata a “Vincenzo Cuoco” – I Edificio Polifunzionale di Viale Manzoni, a Campobasso – ha ricevuto l’accreditamento ai fini della formazione professionale continua da parte degli Ordini aderenti (Avvocati, Dottori Commercialisti ed Esperti contabili e Consulenti del Lavoro).
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QM
CAMPOBASSO
Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625
Previsioni meteo di domani
9°
3°
Farmacia di turno a Campobasso
Giampaolo piazza G. Pepe, 39 0874.94076
Giornata importante in vista delle alleanze. Anche centrodestra in conclave
Amministrative, coalizioni e movimenti in fermento Il Pd apre ufficialmente al dialogo con le liste civiche. E oggi incontro Facciolla-Battista Amministrative, la campagna elettorale è entrata nel vivo. La coalizione di centrodestra è avanti con la compilazione delle liste. Tra quelle dei partiti tradizionali e quelle di appoggio, come Campobasso del futuro e Campobasso al centro, si potrebbe verificare ciò che è accaduto nel 2014 con il centrosinistra, ovvero un’armata di 11 liste a sostegno del candidato sindaco. I partiti stanno ancora dialogando per formulare una ricetta vincente, con gli ingredienti giusti per una sintesi programmatica che poi si riverserà sulla scelta del candidato sindaco. Oggi è previsto un summit. Anche i movimenti civici sono in piena attività, sia nel perimetro di centrodestra che di centrosinistra. Alcuni esponenti delle civiche, come Francesco Pilone, si sono trincerati dietro il silenzio. Se non si dovesse trovare la quadra, Pilone potrebbe scegliere di correre da solo o addirittura di allearsi ad altre civiche, o, perché no, al Movimento 5 Stelle, sem-
pre che dall’altra parte ci sia apertura. Il Movimento tira dritto sulla stesura del programma elettorale ed è in attesa di indicazioni dal nazionale in merito alla possibilità concreta di aprirsi alle civiche. Il centrosinistra anche è in fermento. Sono partiti gli incontri per capire quali saranno le alleanze possibili in vista della grande partita del 26 maggio che chiamerà i cittadini alle urne sia per le Europee che per le Comunali. Il Pd, forte del Congresso e del ‘nuovo’ corso che ne è scaturito, cerca di svolgere il ruolo di intermediario in questa fase delicata. La parola d’ordine è “inclusività”. Oggi il segretario regionale, Vittorino Facciola, incontrerà il sindaco Battista e il segretario del circolo cittadino. C’è il nodo delle Primarie da sciogliere e della possibilità di trovare un punto di incontro con i movimenti civici, come Io Amo Campobasso ed Italia in Comune. In quest’ultimo, guidato a livello locale da l’ex piddino Pino Libertucci, stan-
Viale Manzoni: terra di nessuno e ormai regno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti Incivili e furbetti della differenziata hanno reso la strada una discarica a cielo aperto L’inciviltà dei cittadini di Campobasso e di alcuni “furbetti” che dovrebbero servirsi della raccolta differenziata non conosce limiti. Il tratto di viale Manzoni che conduce a Ferrazzano è ormai diventato un luogo dove conferire di tutto. A pesare (oltre alla arretratezza e al basso livello di sviluppo sociale di alcuni individui che ancora non hanno compreso cosa significhi vivere in comunità) la totale assenza di controlli da parte degli organi preposti, in un’area che è stata completamente abbandonata al proprio destino (ormai da tempo immemore). E naturalmente la mancanza di qualsiasi forma di vigilanza ha dato vita ad una anarchia diffusa e per questo, in quella porzione di ter-
ritorio, ognuno si è sentito, negli ultimi anni, in diritto di poter fare ciò che voleva. E così viale Manzoni è stata trasformata in una autentica discarica a cielo aperto. Come si può notare dalle foto, senza alcuna vergogna, vengono sistematicamente abbandonate poltrone, televisioni, materiale di arredo, elettrodomestici, valigie, copertoni, sedie, etc. «Il 99,9% dei rifiuti presenti nei pressi dei quei cassonetti – dicono i residenti ormai allo stremo – vengono abbandonati da chi non “dovrebbe” o potrebbe lasciarli in quel luogo ma vista la totale assenza di qualsiasi forma di vigilanza questa è ormai diventata una terra di nessuno». In attesa che il problema venga risolto (si spera) con l’avvio della raccolta differenziata anche a Vazzieri, i cittadini, ormai esasperati, chiedono per questo maggiore attenzione per un territorio completamente trascurato. Una strada dove oltretutto le macchine sfrecciano anche a 100km/h (con un grande e costante pericolo per i residenti che quotidianamente la attraversano) vista l’assenza totale di sistemi efficaci che fungano da deterrente per l’alta velocità.
no confluendo diversi grillini scontenti. Entro fine mese, la città dovrebbe conoscere i candidati in campo. E in agguato, per i politici, c’è il voto disgiunto da non sottovalutare.
VERSO LE COMUNALI: L’INIZIATIVA
Campobasso jungla di città, la video-parodia di Mister Green Parte dal basso l’iniziativa di un cittadino del capoluogo di regione volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle problematiche che attanagliano la città. Partita quasi per scherzo la parodia di Jungla di Città ad opera di Sergio Micatrotta sta facendo il giro del web. Sulle note della canzone di Adriano Celentano, Micatrotta, nei panni di Mister Green - ormai famoso a Campobasso per il suo impegno nel verde pubblico, - gira la città denunciandone il degrado. Focus sulle grandi opere incompiute in vista delle prossime elezioni. Una parodia che riesce bene ad interpretare l’insoddisfazione dei cittadini nei confronti di quanto, soprattutto in termini di urbanistica e servizi, è ancora appeso al palo.
Lavori alla rete idrica, oggi interruzione dell’acqua: ecco le zone interessate Oggi lunedì 18 marzo, per consentire l’esecuzione di interventi urgenti alla rete idrica comunale, a partire dalle 13:30 sarà temporaneamente interrotto il flusso idrico in alcune zone della città. Precisamente via Friuli Venezia Giulia, via Lombardia, via Trentino Alto Adige, via Emilia, via Romagna, via Umbria, via Marche, via Lazio, contrada San Giovanni dei Gelsi, contrada Casale, contrada Colle Arso, contrada Colle Calcare, contrada Colle Castellano, contrada Colli, contrada Limiti, contrada Mascione, contrada Palese, via Liguria e via Toscana. Il flusso d’acqua verrà interrotto anche alle due scuole dell’Istituto Comprensivo Jovine. L’erogazione verrà ripristinata nell’arco della giornata, salvo complicazioni.
CAMPOBASSO E PROVINCIA
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ATTUALITÀ
L’annuncio ieri a Roma durante la conferenza “Libri come”. La finale ci sarà il 4 luglio
“Il Risolutore” tra i 12 finalisti dell’ambito Premio Strega Il romanzo di Pier Paolo Giannubilo nella rosa per il prestigioso riconoscimento di narrativa giunto alla LXXIII edizione REDAZIONE CAMPOBASSO C’è anche il campobassano Pier Paolo Giannubilo tra i 12 finalisti del Premio Strega 2019. Con lui Valerio Aiolli, Paola Cereda, Benedetta Cibrario, Mauro Covacich, Claudia Durastanti, Marina Mander, Eleonora Marangoni, Cristina Marconi, Marco Missiroli, Antonio Scurati e Nadia Terranova. I dodici finalisti del Premio Strega 2019 sono stati annunciati, ieri, durante una conferenza stampa a “Libri come”, all’Auditorium di Roma. La selezione è avvenuta tra
57 titoli proposti dagli Amici della domenica. «Esclusioni che faranno soffrire e inclusioni che sorprenderanno» le parole di Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del Premio Strega. «Tanti, forse non tutti adeguati, ma questo è un segno di vitalità e di rinnovamento» ha detto Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci che organizza la manifestazione, che fa parte del Comitato con Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Gabriele Pe-
Guardrail fantasma a Fontana Vecchia: «Si faccia qualcosa» In contrada Fontanavecchia a un lato della strada, appena dopo la rotonda e a circa 100 metri di distanza dalla sede della Protezione Civile, c’è un guardrail danneggiato da tempo, e che ormai neanche si scorge più, ricoperto quasi interamente dalla vegetazione adiacente. «Un qualcosa non di poco conto se si pensa che in quel tratto di strada circolano numerose auto e in assenza di una barriera laterale, magari prendendo male la curva, si rischierebbe davvero grosso», segnalano alcuni cittadini alla nostra redazione descrivendo la situazione. Infatti, al di là della delimitazione – come già detto, ormai scomparsa – c’è un fossato. «Sono passati mesi ormai. Bisogna aspettare necessariamente che si verifichi un incidente, affinché si faccia al più presto qualcosa?», lamentano i residenti che chiedono un intervento immediato su quel tratto di strada prima che sia troppo tardi.
Startup Grind Campobasso è il chapter molisano della più grande startup community al mondo, Startup Grind. Si tratta di un programma offerto da Google For Entrepreneurs con lo scopo di educare, ispirare e connettere gli imprenditori e gli innovatori di tutto il mondo. Qui in Molise tutto è nato da un piccolo gruppo di giovani molisani che, vedendo la necessità di iniziare a dar vita ad una community imprenditoriale in Molise per “risvegliare” l’ecosistema, ha abbracciato la missione di portare un vento di innovazione nella propria
dullà, Stefano Petrocchi e Marino Sinibaldi. «Li abbiamo letti tutti e ne abbiamo discusso molto. Sono convinto che quelli scelti siano i migliori libri pubblicati nel corso dell’ultimo anno». Nello specifico i 12 finalisti e i loro libri sono: Valerio Aiolli, Nero ananas (Voland), proposto da Luca Formenton; Paola Cereda, Quella metà di noi (Perrone), proposto da Elisabetta Mondello; Benedetta Cibrario, Il rumore del mondo
(Mondadori), proposto da Giorgio Ficara; Mauro Covacich, Di chi è questo cuore (La nave di Teseo), proposto da Loredana Lipperini; Claudia Durastanti, La straniera (La nave di Teseo), proposto da Furio Colombo; Pier Paolo Giannubilo, Il risolutore (Rizzoli), proposto da Ferruccio Parazzoli; Marina Mander, L’età straniera (Marsilio), proposto da Benedetta Tobagi; Eleonora Marangoni, Lux (Neri Pozza), proposto da Sandra Petri-
conquistato la critica ma anche il pubblico, il libro infatti è già alla seconda ristampa in meno di due mesi dall’uscita. L’annuncio della cinquina finale ci sarà il 12 giugno e non avverrà, come da tradizione, in Casa Bellonci, a causa della ristrutturazione dell’edificio, ma al Tempio di Adriano. Il 4 luglio la serata finale con la premiazione al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e in diretta su Rai 3.
Il papà single che ha adottato una bimba con sindrome di down rifiutata da sette famiglie
“Contro ogni pregiudizio”, Luca Trapanese ospite a Campobasso REDAZIONE CAMPOBASSO “Contro ogni pregiudizio”, anche a Campobasso iniziative per la Giornata Mondiale della Sindrome di Down. Il 21 marzo la quattordicesima edizione dell’appuntamento internazionale sancito ufficialmente da una risoluzione dell’Onu, nato per diffondere la conoscenza e consapevolezza sulla sindrome, per creare una nuova cultura della diversità, e per promuovere il rispetto e l’integrazione nella società delle persone con sindrome di down. Il fatto di essere denominata anche come trisomia 21 – caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più, tre invece di due, nella coppia cromosomica 21 all’interno delle cellule – ha motivato la scelta della data del 21 marzo. Il tema dell’edizione 2019 è “Cittadini come voi”, per richiama-
re l’attenzione sulla presenza delle persone con sdD e sul loro diritto ad essere riconosciuti cittadini come tutti, per promuoverne la piena inclusione, su una base di uguaglianza con gli altri, e in tutti gli aspetti della società. A Campobasso, per l’occasione, arriverà Luca Trapenese, ospite speciale all’auditorium Pertini di Campobasso. Trapanese, è un single, omosessuale, divenuto padre del-
Giovani imprenditori insieme per il Molise: il 23 workshop con Mattina terra. Partendo da incontri di poche persone davanti ad un caffè nel centro della città, e proseguendo attraverso eventi pilota chiamati “Startup Drinks”. Il prossimo evento è fissato per il 23 marzo, dalle 11 alle 17. Si tratta di un workshop sul Design Thinking Lab con Nicola Mattina, già docente presso l’Università Roma Tre per la cattedra di Digital Product Design e Co-
gnani; Cristina Marconi, Città irreale (Ponte alle Grazie), proposto da Masolino d’Amico; Marco Missiroli, Fedeltà (Einaudi), proposto da Sandro Veronesi; Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo (Bompiani), proposto da Francesco Piccolo; Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi), proposto da Pierluigi Battista. Il romanzo “Il Risolutore” di Pier Paolo Giannubilo, che racconta la vita estrema di Gian Ruggero Manzoni, ha
founder di Stamplay (Startup con la quale ha vissuto un periodo di accelerazione nella Silicon Valley). Il Workshop sul Design Thinking è una imperdibile opportunità per apprendere in modo pratico e veloce una metodologia sempre più richiesta a manager, imprenditori e professionisti. Il Design Thinking è un approccio democratico al “problem solving” capace di mobilitare tut-
te le risorse aziendali poiché consente ai membri di contribuire direttamente alle soluzioni. È centrato sulla persona e sulla sua capacità di sviluppare un pensiero sia come soggetto ideatore sia come destinatario del progetto. Per iscriversi all’evento del 23 marzo è possibile reperire informazioni sulla pagina Facebook Strartup Grind Campobasso o sul sito internet.
la piccola Alba affetta da sindrome di down, che cresce da solo con amore. Autore del libro “Nata per te”, è diventato il simbolo dell’accoglienza e dell’amore. Il simbolo della storia di un’adozione che ha commosso l’Italia intera, raccontata insieme ad un altro padre, Luca Mercadante. Una riflessione dolce e incandescente sulla paternità di cui Trapanese parlerà con studenti ed insegnanti del Pertini. Appuntamento al 21 marzo, alle ore 10, all’auditorium
Pertini, per la presentazione del libro con l’autore. E alle ore 16 flash mob in Piazza Municipio, in contemporanea con le piazze europee. Una breve biografia degli autori. Luca Trapanese si dedica al volontariato dall’età di quattordici anni. Coordina progetti di sviluppo economico sociale in India e Africa. Ha fondato la Onlus “A ruota libera” punto di riferimento per le famiglie napoletane con persone disabili, ma anche comunità per ragazzi orfani e disabili, una scuola di recupero di antichi mestieri napoletani per giovani disagiati e una vasta-famiglia per bambini con gravi patologie, unica in tutto il sud. Luca Mercadante ha ricevuto la menzione speciale della Giuria della XXX Edizione Premio Calvino per il romanzo “Presunzione”, che uscirà nel 2019 per Minum Fax Edizione, e ha pubblicato per Einaudi “Nata per te”, insieme a Luca Trapanese.
SERVIZIO DI COMUNICAZIONE DI EVENTI LUTTUOSI
CAMPOBASSO _ ONORANZE FUNEBRI LA MONFORTE
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Appuntamento sabato e domenica, coinvolti gli studenti dell’Istituto Comprensivo “G. Barone”
Giornate Fai di Primavera, c’è anche il Museo “Barone” di Baranello BARANELLO Ogni anno, il primo weekend di primavera i volontari del FAI (Fondo Ambiente Italiano) organizzano una manifestazione nazionale dedicata alla riscoperta del patrimonio storico, artistico e culturale del no-
stro Paese. Una grande festa dei Beni Culturali aperta a tutti. Partecipare alle Giornate FAI di Primavera significa fare un gesto concreto a tutela del patrimonio d’arte e natura. Tra i luoghi da scoprire anche il Museo Civico “Giuseppe Barone” di Baranello. Costituito dalla
collezione privata dell’architetto Barone, è stato allestito dallo stesso donatore nel 1896. Il Museo è organizzato in due sale e comprende 1816 reperti allestiti in 28 vetrine in legno. Alle pareti si possono ammirare 43 opere su tela che spaziano dalla fine
del Seicento alla metà dell’Ottocento. La raccolta archeologica comprende vasi greci (fine VI-V secolo a.C.), tra cui ceramica corinzia e attica, varie antefisse e statuette votive di età ellenistica; fibule, cuspidi di lancia in bronzo dell’VIII secolo a. C. provenienti dal sito archeo-
logico di Cuma. E ancora, tabacchiere, dadi, statuine per presepe, arredi sacri, avori, cristalli e bronzi. Interessante anche la collezione di maioliche e porcellane provenienti da varie fabbriche italiane, ma anche dalla Francia, da Vienna, dalla Cina e dal Giappone. L’itinerario di
Baranello riguarderà il Museo e la Chiesa Parrocchiale mentre le visite saranno curate dagli apprendisti ciceroni dell’Istituto Comprensivo “G. Barone”. Appuntamento dunque sabato dalle 10 alle 13 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.
Il Comune di Riccia ha riconosciuto 2mila euro alla Cooperativa Isis con sede a Campobasso
Contributo per il potenziamento di laboratori a favore di minori disabili L’amministrazione comunale di Riccia ha riconosciuto un contributo economico
di Euro 2.000,00 alla Cooperativa “ISIS” con sede a Campobasso da destinare al po-
tenziamento dei laboratori ludico – espressivi a beneficio di bambini/ragazzi con disabilità fisica e/o psichica. Alcune famiglie in cui sono presenti problemi di disabilità fisica e/o psichica hanno manifestato l’esigenza di promuovere iniziative finalizzate all’integrazione so-
ciale dei suddetti minori. Pertanto hanno assunto contatti con la Cooperativa “ISIS” Cooperativa professionalmente qualificata nel settore, a seguito dei quali è stato elaborato un progetto volto ad attivare due giorni alla settimana per il periodo ottobre 2018 - giugno 2019
i seguenti laboratori ludicoespressivi: grafico-pittorico, autonomia personale, informatico, musicale, cucina. Il Comune ha ribadito l’esigenza di sostenere l’iniziativa suddetta, in quanto sommamente meritevole di condivisione essendo finalizzata a stimolare l’autonomia
personale e l’integrazione sociale delle persone disabili. Si è disposto che gli oneri per le attività sono a totale carico delle famiglie e che l’erogazione del contributo è subordinata alla presentazione della rendicontazione della relativa spesa.
l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, tra cui Trivento; avere un’età compresa tra 18 anni compiuti e 65 non compiuti; non essere collocato in pensione; non essere beneficiario di altri tirocini/borse lavoro. Tali requisiti dovranno sussistere solo alla data del 28 febbraio 2019. Il mancato possesso anche di uno solo dei suddetti requisiti comporta l’esclusione della domanda. A pena di esclusione è fatto divieto ai membri di un medesimo nucleo familiare di presentare due o più domande di concessione del tiroci-
nio. In tal caso tutte le domande presentate saranno considerate inammissibili. Potrà beneficiare della presente misura solo ed esclusivamente chi ha presentato la relativa istanza. La Domanda compilata dovrà pervenire presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso (Via Cavour n. 5, 86100 Campobasso) entro e non oltre le ore 12,00 del 05/04/2019. Per informazioni, il lunedì e il mercoledì, è possibile richiederle all’ufficio sociale del Comune, in piazza Cattedrale: tel. 0874.873436.
Inclusione sociale, il Comune di Trivento pubblica l’avviso per i soggetti svantaggiati Avviso pubblico per la presentazione della domanda di concessione dei tirocini finalizzati all’inclusione so-
ciale, all’autonomia e alla riabilitazione delle persone beneficiarie del Reddito di inclusione. L’Ambito Sociale di
Campobasso, in qualità di soggetto promotore della presente iniziativa, mette a disposizione 20 posti di tirocinio, della durata di 6 mesi ciascuno. Si tratta di una misura di integrazione sociale e di sostegno al reddito, che si esplicita in percorsi personalizzati di accompagnamento finalizzati all’inclusione sociale e lavorativa, all’autonomia e alla riabilitazione delle persone svantaggiate. Gli obiettivi sono: il reinserimento sociale per coloro che vertono in una situazione di forte disagio ed emarginazione; il reinserimento lavorativo di persone disoccupate e/o inoccupate; favorire un processo di uscita dalla condizione di disagio sociale promuovendo, al contempo, la responsabilizzazione del soggetto e il processo di
autonomia; favorire l’acquisizione di conoscenze e di competenze professionali facilitando il raggiungimento di obiettivi di autonomia e salute; la ricerca personale di opportunità di assunzione in altri contesti di lavoro. I tirocini di inclusione non possono in alcun modo configurarsi come rapporto di lavoro, né costituire vincolo di assunzione. Può presentare domanda di concessione dei tirocini chiunque risulti, alla data del 28 febbraio 2019, in possesso, cumulativamente e a pena di esclusione, dei seguenti requisiti: essere beneficiario del Reddito di inclusione (ReI) di cui al D.Lgs. n. 147/ 2017, ossia coloro risultanti con esito “controlli mensili positivi” sulla piattaforma dell’Inps – ReI; essere residente in uno dei Comuni del-
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ISERNIA
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Farmacia di turno a Isernia
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Accusati di 7 furti in diverse gioiellerie: salvati dai tatuaggi Accusati di aver commesso furti in diverse gioiellerie del Centro Italia ma a scagionarli sono stati i tatuaggi. Questa è la curiosa storia di una cop-
pia romana – Matteo Greco e Sharon De Angelis, rispettivamente di 32 e 30 anni, di Ostia – finiti a processo per aver portato a segno ben 7 colpi
dal 2014 in poi. I furti sono stati perpetrati ai danni di diversi venditori di gioielli e tra le regioni bersaglio dei presunti ladri – come riportato dal Corsera – c’è anche il Molise. Si tratterebbe, infatti, di una gioielleria situata ad Isernia. Tuttavia, le immagini delle telecamere visionate dagli
inquirenti hanno salvato i due da una condanna certa. A quanto pare, si sarebbe trattato di uno scambio di persona. Dal momento che si tratterebbe di un’altra coppia “simile” nel fisico, ma per fortuna non nei tatuaggi, a Matteo e Sharon. Un particolare non di poco conto che finora ha
contribuito ad assolverli nei vari processi. Tuttavia per cantare vittoria ne mancano ancora quattro, tra cui quello a Isernia. Le altre gioiellerie, oltre a quella di Isernia, ad essere state saccheggiate dalla vera coppia di ladri, ancora liberi, si trovano: in Abruzzo a Vasto, Chieti, Teramo e
L’Aquila; in Umbria a Terni; nel Lazio a Viterbo e Civitavecchia. A scagionare i due la comparazione tra le immagini delle videocamere delle gioiellerie e le foto dei fidanzati da cui emerge che i veri ladri, tuttora impuniti, hanno tatuaggi diversi dagli imputati assolti.
Indagini dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri per capire le cause dell’incendio, c’è l’ipotesi di una ritorsione contro il proprietario
Giallo a Sessano, Tir in fiamme con il carico Il rogo scoppiato intorno alla mezzanotte in un deposito di pellet nella zona industriale del paese ha sicuramente origine dolosa Sono tre i tir che la scorsa notte, nella zona industriale di Sessano del Molise, sono stati interessati da un incendio. I mezzi pesanti sono tutti di proprietà di un noto imprenditore isernino, grossista di frut-
ta e pellet. Le fiamme, sviluppatesi intorno alla mezzanotte, hanno interessato anche parte del vicino capannone accanto al quale erano parcheggiati i tir. Sul posto sono immediatamente intervenuti i
Vigili del fuoco di Isernia, che hanno impiegato diverse ore per spegnere le fiamme e per bonificare l’area. Le cause e la natura del rogo sono al vaglio dei carabinieri che da ieri mattina sono al lavoro e han-
no effettuato diversi sopralluoghi per reperire elementi utili all’indagine. L’imprenditore a cui hanno incendiato i mezzi è molto conosciuto a Isernia, dove controlla il mercato della frutta all’ingrosso e del commercio del pellet, il combustibile per le stufe e le caldaie. I carabinieri già questa mattina trasmetteranno una prima informativa al procuratore Fucci, perchè si tratta di un fatto estremamente indicativo di qualcosa che si sta ‘’guastando’’ anche nella laboriosa e pacifica provincia di Isernia. Cosa ci potrebbe essere dietro un attentato del genere, perchè sicuramente si tratta di qualcosa di doloso, visto che le fiamme non possono
scaturire da sole, per incanto, bruciando contemporaneamente tre giganteschi mezzi da trasporto? Inquirenti al lavoro quindi su diverse ipotesi: la vendetta di un ex dipendente dell’imprenditore, una ritorsione per non aver pagato qualcuno o qualcosa, un’estorsione, una richiesta di pizzo. Sono infinite le ipotesi, c’è anche la possibilità della bravata notturna di qualcuno ubriaco, ma sembra
davvero difficile e risuona ancora l’eco dei numerosi allarmi lanciati dalla magistratura sul rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata in Molise. Vedremo, le prossime ore saranno decisive, intanto in mattinata, sicuramente l’imprenditore sarà nuovamente sentito dai carabinieri per chiedergli se abbia qualche nemico, o abbia ricevuto qualche minaccia.
Trovato in possesso di 6 chili di droga, 50enne isernino arrestato a Napoli
Pizzone. E’ Giorgio Babicz a denunciare il sacerdote, ma le accuse sono cadute in prescrizione e don Giovanni è stato riabilitato dal tribunale ecclesisatico
Torna in chiesa il prete polacco accusato di abusi su minore Di nuovo in cronaca il caso di don Giovanni, il prete polacco accusato di abusi su minori tornato in servizio a Pizzone, ma contro la volontà dei fedeli del posto. Il sacerdote da alcuni giorni accompagna il parroco del paese e la novità sta destando non poco scompiglio tra i parrocchiani che hanno già chiesto al vescovo di Isernia – Venafro di allontanarlo. L’inchiesta giudiziaria per don Giovanni M. si è conclusa con la prescrizione, per poi essere “riabilitato” alle sue funzioni anche dal tribunale ecclesiastico. Chi lo accusava di abusi su di lui è un altro polacco, Giorgio Babicz, un minore all’epoca dei fatti, che don Giovanni portò in Italia, dalla Polonia, per farlo studiare. Dopo lo scoppio dello scandalo nel gennaio 2018, il prete era stato rispedito a Lublino, la sua città natale in Polonia. Nel frattempo, la procura di Isernia ha archiviato le accuse. «Archiviazione – ci tiene a sottolinea-
re Sergio Cavaliere, l’avvocato che ha assistito Giorgio – arrivata per la prescrizione dei reati». «Se le accuse fossero state false – prosegue il legale – sarebbe scattata la denuncia per calunnia contro il mio assistito. E questo non è avvenuto. Un’altra cosa che vorrei sapere – conclude Cavaliere – è perché il sacerdote, se riteneva di essere innocente, non ha rinunciato alla prescrizione». Don Giovanni è stato “riabilitato” anche da un tribunale ecclesiastico. Dopo aver sentito la testimonianza di Giorgio, il processo canonico istituito a Napoli ha deciso che le accuse contro il sacerdote non erano fondate. Da pochi giorni, don Giovanni è arrivato a Pizzone, comune a poche decine di chilometri da Acquaviva di Isernia. Dovrà accompagnare padre Etienne, di cui dovrebbe prendere il posto ad inizio aprile.
A tradire G.A., isernino di 50 anni, sembrerebbe essere stata una bolletta della luce. L’uomo è stato arrestato ieri, domenica, dalla Polizia mentre era a Napoli. L’uomo è stato fermato mentre viaggiava a bordo della sua auto con circa 4,1 kg di droga nel cofano in 4 buste termosaldate e con 850 euro addosso in banconote di piccolo taglio. Il 50enne ha tentato di evitare la perquisizione dando l’indirizzo del padre, ma i poliziotti hanno trovato una bolletta a lui intestata e hanno scoperto così il suo reale domicilio. Tra le ipotesi al vaglio degli agenti partenopei e che il carico di droga rinvenuto in auto fosse destinato al capoluogo pentro. I poliziotti perquisendo l’appartamento dell’uomo – isernino ma residente a Napoli – frugando tra i mobili, hanno trovato in un borsone 14 panetti di hashish, per complessivi 1,4 kg, e 550 grammi di marijuana. G. A. è stato arrestato, ma era già finito nei guai per droga quasi 15 anni fa, nel 2005. Da allora non era più incappato nella giustizia, divenendo sostanzialmente un “insospettabile”. E proprio su questo aspetto sono in corso accertamenti. Tra le ipotesi c’è che l’uomo facesse da corriere di stupefacenti tra Napoli e Isernia.
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ISERNIA E PROVINCIA
CULTURA
Le possibili combinazioni numeriche sono trentasei Il risultato con maggiori possibilità è il cinque
La morra, un antichissimo gioco con le dita Le ‘gettate’ avvengono con ritmi alti e richiedono impegno mentale e fisico MAURO GIOIELLI La semplice conta e il pari o dispari sembrano essere all’origine della morra, un gioco praticato fin da epoche remote; un documento iconografico parrebbe dimostrarne l’esistenza già nell’antico Egitto. Fra i Latini, il ‘lancio’ delle dita (micatio) veniva effettuato durante i momenti ludici, ma anche in altre circostanze. Alexander Adam scrisse che i Romani facevano un «giuoco di azzardo, che si è conservato sino a’ giorni nostri in Italia, specialmente presso della plebe: esso è conosciuto sotto il nome di morra. Giocavasi tra due persone in questo modo: ciascheduno stendeva o piegava tutte assieme le dita, e nel tempo istesso ciaschedun giuocatore doveva indovinare quante dita aveva l’altro spiegate o piegate (micare digitis, Cic. Divin. II. 41. Off. 23. / Svet. Aug. 13). Siccome ciascheduno dei due giuocatori nascondeva reciprocamente la mano di cui le dita erano piegate, le altre persone che erano del giuoco facevano da testimonj, ed impedivan loro di reciprocamente ingannarsi; ma nell’ oscurità, non poteva ciò più aver luogo, ed i giuocatori erano obbligati a starsene alla di loro buona fede; d’onde per vantare la probità di qualcheduno, dicevasi che si poteva con esso giuocare alla morra nelle tenebre» [A. Adam, Antichità Romane, ed. italiana, tomo III, 1820, pp. 8283]. Nel medioevo, il ludus morrae era uno dei passatempi preferiti, senza distinzioni di ceto non essendoci una sostanziale differenza fra i giochi praticati nelle diverse classi sociali. Nei secoli successivi, la morra è stata menzionata in più opere letterarie; ne scrissero, ad esempio, Goldoni, Manzoni, Verga. Una fonte bibliografica ottocentesca riporta notizie su tale gioco, collegandolo alla malavita: «La morra è gioco di dita generalmente usato dalle plebi; e non avendo
Giocatori di morra (Pinelli, XIX sec.)
bisogno di carte o di altri mezzi esterni per attuarsi, entrò prima e si rese frequente nelle carceri. Vi assisteva uno dei detenuti, come delegato di occulta autorità, per contare i punti e dirimere ogni controversia, esigendo 1/10 della vincita. Egli s’imponeva agli altri: era il capo della morra, donde Camorra» [E. Forni, Dei criterii d’investigazione nei segreti dei reati, Napoli 1877, p. 63]. Non raramente diventava gioco d’azzardo, e come tale era vietato e destinato alla clandestinità. Veniva pubblicamente consentito solo nei periodi carnevaleschi o durante le feste più importanti del ciclo calendariale e d’ogni singola comunità, come quelle patronali. Il regime fascista proibì la morra, ma il popolo continuò a giocarla ed è ancora largamente presente. Lo testimoniano le numerose associazioni di praticanti e i siti web riservati a questo gioco che, in molti casi, viene considerato un vero e proprio sport. Per quanto concerne le regole, si basano su principi consolidatisi nel tempo, uguali un po’ ovunque, salvo le immancabili varianti. La forma base è quella che vede competere due soli concorrenti: uno contro uno; ma si può giocare anche due contro due, oppure a squadre di più elementi. I giocatori, simultaneamente, stendono un braccio (gettata) la cui mano apre un numero di conservare la necessaria concentrazione. Il giocatore, in un dita a scelta, mentre ciascuno pronuncia ad alta voce (chia- attimo, con istinto aritmetico, deve tentare di prevedere “le mata) una cifra con l’intenzione d’indovinare la dita” dell’avversario e non giocare mai i numeri che costui somma delle dita aperte dagli sfidanti. Chi in- si attende. Occorrono rapidità di ragionamento, astuta gedovina, conquista un punto. Se indovinano en- stualità ed esperienza. Ovviamente, c’è bisogno anche di trambi, nessuno guadagna il punto e si conti- tanta buona sorte. I giocatori di morra sostengono che la nua. La partita termina quando uno dei conten- fortuna può essere ‘indirizzata’ dal colpo d’occhio, dalla prondenti (o una delle squadre) raggiunge il punteg- tezza di riflessi, dal calcolo delle probabilità e dall’arguzia intuitiva. Ma non solo: i concorrenti possono anche decidegio totale fissato in precedenza. Le combinazioni numeriche di una morra a due re di condizionare parzialmente il risultato a proprio vantagsono trentasei. Le maggiori possibilità di usci- gio, ad esempio usando ripetutamente il pugno chiuso (osta le ha il cinque, che può capitare sei volte; lo sia zero) per ottenere un numero uguale o minore di cinque. zero una sola, così come il dieci (nelle diverse aree italiane, il numero dieci corrisponde di solito alle chiamate: morra oppure tutta). L’uno e il nove hanno due probabilità di uscita; il due e l’otto ne hanno tre; il tre e il sette ne hanno quattro; il quattro e il sei ne hanno cinque. La morra è d’agevole pratica, giacché non prevede l’uso di oggetti, come accade per altri passatempi (carte, bocce, dadi, ecc.). Il giocatore, lo strumento per competere lo tiene già con sé, e questo è un vantaggio. Però, è un gioco semplice ed essenziale solo apparentemente. In realtà, la morra è impegnativa mentalmente e fisicamente. Si svolge con alti ritmi e con caratteristici effetti sonori. Le gettate sono incalzanti, tanto da poter comportare indolenzimenti al braccio. Le chiamate sono urlate e qualche volta producono cali di voce. Col procedere del gioco le cadenze aumentano e non è facile Possibili combinazioni numeriche della «morra a due»
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Gian Marco Di Cicco: «L’evento, al di là della retorica politica, è stato lo spartiacque verso la costruzione di scelte serie»
Inquinamento, la “scossa” di Città Nuova «Se l’associazione voleva tornare in campo con un argomento di forte impatto emotivo, bisogna dire che c’è riuscita» Inquinamento, ancora non si spengono commenti e considerazioni sui contenuti del dibattito organizzato da Città Nuova alla Palazzina Liberty. Un ritorno in campo quello dell’associazione fondata da Antonio Sorbo che non poteva essere più attuale, visto che proprio in queste
ore la difesa dell’ambiente in cui viviamo e un argomento di interesse globale. E il giovane presidente, Gian Marco Di Cicco, afferma: «Un evento di notevole partecipazione emotiva e fisica, quello svoltosi presso la Palazzina Liberty. Città Nuova ha voluto continuare a ribadire l’importan-
za di impegnarsi contro l’inquinamento della Piana di Venafro, a favore degli interessi della cittadinanza. La nostra attenzione è soprattutto rivolta alle istituzioni politiche, affinché possano dare, nel più breve tempo possibile, delle risposte concrete. L’evento, al di là della retorica politica, secondo il
mio punto di vista, ha segnato uno spartiacque verso la costruzione di scelte serie a vantaggio di una comunità in grave difficoltà. Tre inceneritori nel raggio di 10 km, “fanghiglia” nauseabonda nel Rava e traffico veicolare nel centro città, rendono la piana esposta alle più gravi malattie. Basta
A Venafro nessuna manifestazione per il Global Strike For Future
La “ramanzina” ambientalista di Angelo Bucci, presidente di EcoFood VENAFRO Da Angelo Bucci, giornalista e presidente di EcoFood, associazione che si prodiga per coltivazione e pietanze ecosostenibili in linea con le necessità umane di una vita quanto più duratura possibile, ospitiamo la sua precisa “ramanzina”, o richiamo che dir si voglia, circa atteggiamenti in loco nient’affatto in linea con tutela e conservazione del territorio molisano. Ecco lo scritto del nostro: «Venerdì scorso -attacca Bucci - in occasione del Global Strike For Future, l’evento mondiale ispirato alla quindicenne danese Greta Thumberg, anche in Molise sono state numerose le iniziative in difesa dell’ambiente e della salute pubblica. Nei maggiori centri della regione i giovani sono scesi in piazza per esprimere il loro dissenso circa le scellerate politiche fin qui adottate dagli adulti, che stano conducendo il mondo sull’orlo del baratro, ossia verso il punto di non ritorno. Secondo molti uomini di scienza infatti ancora dieci anni senza adottare provvedimenti drastici e si andrà irreversibilmente incontro alla catastrofe ambientale. Ad onor del vero nell’hinterland
qualche iniziativa c’è stata, ma per merito esclusivo di singoli individui, sottoscritto compreso». Il prosieguo della strigliata del presidente di Ecofood, della cui svolta ecologista si è scritto di recente anche su queste colonne: «Nel mattino di venerdì scorso - prosegue Bucci - quale ambientalista, armato di buona volontà ed assecondato dal mio fedele Pippo (meticcio di piccola taglia, ndc), ho ripulito di rifiuti e rottami di ogni sorta i fianchi di una collinetta che uomini scellerati avevano trasformato in una discarica a cielo aperto». Dove ricade l’area da te bo-
nificata? «Il sito ripulito da rifiuti disseminati nel corso di decenni - spiega l’ecologista - è ubicato in una zona montuosa denominata “Leone di Pozzilli”, confinante col Lazio. Trattasi del luogo dove ho scelto di vivere tra natura ancora poco contaminata e con abbondante fauna selvatica. In effetti Leone di Pozzilli insiste ai margini meridionali del Pnalm, il Parco Nazionale di Lazio e Molise. Sistematicamente mi capita qui d’incontrare volpi, gatti selvatici, tassi, istrici, cinghiali, caprioli e cervi. Non di rado mi succede di
assistere ai voli maestosi delle aquile ed ho anche individuato le tracce inequivocabili del passaggio dell’Orso Bruno Marsicano». La scelta dell’area dove vive è stata casuale ? «No. In realtà data la scelta di vita che ho operato anni addietro, il mio impegno a tutela dell’ambiente è quotidiano. Nel caso specifico é accaduto che volendo essere partecipe del Global Strike Fpr Future mi ero invano infornato circa le eventuali manifestazioni in programma a Venafro. Quando però con rammarico ho appreso che nulla era stato organizzato, ho ripiegato verso questa mia iniziativa solitaria». Quindi nel venafrano il Global Strike For Future non ha fatto proseliti? «Mi dolgo, e non poco, del disinteresse dei giovani di Venafro verso le tematiche ambientali. Evidente purtroppo l’assoluta assenza di stimoli in tal senso. Non ne giungono dalla scuola e non ne giungono dalle famiglie». La forte conclusione della “ramanzina” di Angelo Bucci: «Evidentemente in quanto a cultura ambientale ed animalista Venafro è all’anno zero!». Constatazione amara, non c’è che dire! Tonino Atella
parole, vogliamo risposte!» Sull’argomento, torna anche l’avvocato Alfonso Mainelli, uno dei relatori tecnici del convegno, che ha dichiarato: «A Venafro i cittadini residenti nell’area legittimamente rivendicano il diritto di vivere in pace, senza preoccupazioni e, principalmente, senza rischi per la loro salute. Praticamente sono più di venti anni che si cerca di far valere un diritto primario. Pensate che a Bojano nel solo anno 1986 furono inceneriti 14 milioni di chili di rifiuti, anche tossici e nocivi, fra i quali, cito a memoria, circa 4 milioni di chili di fan-
ghi di raffineria e 6 tonnellate di ceneri radioattive della centrale Enel di Brindisi. Con una nostra nota del 2000 chiedevamo alla Regione Molise di attivarsi per un protocollo sanitario che indicasse cosa fare per chi era stato esposto ad un inquinamento atmosferico in parte addirittura di origine sconosciuto. Mi pare che sia ora di dire finalmente BASTA, si individuino i responsabili di questo scandalo e si cominci a riflettere sui possibili percorsi di contenimento degli effetti da esposizione ad inquinamento ai quali sono stati esposti i cittadini!».
PALAZZINA LIBERTY
“A casa mia!” Il libro di Anna Maria Pisaturo sarà presentato a Venafro Domenica 31 marzo alle ore 17 la Sala Conferenze della Palazzina Liberty , ospiterà un viaggio intorno alla tradizione, curiosità e ricette dal titolo “A Casa Mia!”. Sarà presentato con il Patrocinio del comune di Venafro e Busso, il volume di Anna Maria Pisaturo. Il libro raccoglie un mix di ricette e tradizioni, accattivanti e curiose che prendono forma e gusto rivelandosi dei capolavori accessibili a chiunque. Quando il cibo diventa poesia e cultura allo stesso tempo. Ricette dove il tempo e il territorio hanno un ruolo fondamentale, poiché l’uso di materie prime locali e la lavorazione tradizionale creano un connubio capace di esaltare contemporaneamente i cinque sensi. Interverranno Alfredo Ricci - Sindaco di Venafro, Michel Palmieri – Sindaco di Busso, Sabino Lo Buono – Architetto e la scrittrice Anna Maria Pisaturo che vi aspetta domenica 31 marzo alle ore 17 alla Palazzina Liberty.
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Il suo posto nell’esecutivo è stato invece occupato da Giampiero Fiadino, nominato subito dopo assessore dal primo cittadino
Capracotta, segnali di crisi al Comune Oreste Trotta
Oreste Trotta ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta, restando però in consiglio
FRANCESCO BOTTONE «Ho sempre interpretato la politica amministrativa come un gioco di squadra, all’interno della quale ognuno ha il suo compito e i risultati sono la conseguenza di una buona organizzazione e di idee vincenti. Purtroppo, evidentemente il timore di essere scavalcato ha prevalso, ed, al di là di alcune sporadiche occasioni, è stato proprio questo gioco di squadra che è venuto a mancare, ciò unito alla superficialità di alcune scelte effettuate, ha portato al logoramento e allo sfilacciamento dell’intesa governativa, cosa che non ci permette di guardare al futuro con la lucidità che occorre in questi casi». Sono le parole messe nero su bianco dall’assessore comunale di Capracotta, Oreste Trotta, che ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta guidata da Candido Paglione, restando però in consiglio con la carica di consigliere. Uno strappo in seno alla maggioranza che assume i connotati di una vera e propria crisi per le concomitanti dimissioni della consigliere Carmen Di Rienzo che lascia dunque
l’assise civica a tre anni dalla elezione. Per effetto della surroga entra dunque in Consiglio il nuovo consigliere Maurizio De Renzis, pre-
sidente del Giardino della Flora Appenninica, primo dei non eletti che sostituisce la Di Rienzo. Il posto in Giunta di Trotta
invece viene occupato da Giampiero Fiadino, nominato assessore dallo stesso sindaco Paglione. «In un mondo dove la coe-
renza è merce assai rara – prosegue ormai l’ex rappresentante della giunta Trotta - non sentendo più la serenità e l’affiatamento dovuto,
ho deciso di rassegnare le dimissioni dalla carica di assessore comunale. Colgo l’occasione per ringraziare il personale comunale tutto, con il quale ho lavorato e che ha reso possibile la realizzazione delle iniziative portate avanti dal sottoscritto; le associazioni ed il volontariato che hanno supportato tutte le iniziative nelle quali sono state coinvolte; tutti i giovani, le donne e gli uomini che credono in questo paese». Una maggioranza considerata granitica, quella di Paglione, che invece va sfaldandosi a poco più di metà mandato.
«Si tratta solo di una tempesta all’interno di un bicchiere d’acqua»
Ma Candido Paglione getta acqua sul fuoco Candido Paglione
«Nessun terremoto, nessuna crisi e nessun problema in maggioranza, si sta facendo una tempesta in un bicchiere d’acqua». Con queste parole il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, commenta le dimissioni dalla carica di assessore comunale di Oreste Trotta e della consigliera Carmen Di Rienzo. «L’ex assessore Trotta, che ringrazio per il lavoro svolto insieme al resto della
Giunta, è rimasto in carica come consigliere e nel corso dell’ultima seduta del Consiglio ha votato anche il bilancio comunale. - riprende il sindaco Paglione - Se avesse voluto andare contro la maggioranza, se ci fosse realmente il terremoto annunciato altrove, Trotta non avrebbe votato il bilancio e invece lo ha fatto concordemente al resto della maggioranza». Dichiarazioni a parte, infatti, in politica contano i numeri e i voti, numeri e voti che la maggioranza di Paglione ha dimostrato di avere. Nessuna crisi, dunque, solo un rimpasto nell’esecutivo. «Ognuno ha i
suoi tempi e i suoi modi di fare, anche in politica. - aggiunge il primo cittadino - Io ho sempre chiesto il massimo dai miei collaboratori. Rispetto le scelte di tutti e ringrazio sia trotta che la consigliere Di Rienzo, noi andiamo avanti nella gestione della cosa pubblica finalizzata esclusivamente al bene della nostra comunità, sia chiaro». E in merito alle dimissioni della consigliere Di Rienzo, che ha lasciato il consiglio facendo scattare la surroga con il primo dei non eletti, Maurizio De Renzis, presidente del Giardino della Flora Appenninica, il sindaco è
ancor più chiaro e tranquillo: «Le sue dimissioni sono state dettate esclusivamente da questioni legate al poco tempo a disposizione e agli impegni che la consigliere Di Rienzo ha. Ci ha lasciati con una bellissima lettera di motivazioni che conserviamo agli atti in Comune. Il ringraziamento va alla ex consigliere Di Rienzo per l’ottimo lavoro svolto soprattutto nel settore scolastico». Insomma, la crisi non c’è affatto in seno alla maggioranza, anche se l’ex assessore Trotta ha dichiarato pubblicamente che il «gioco di squadra è venuto a mancare», di «superficialità di alcu-
ne scelte effettuate» che hano «portato al logoramento e allo sfilacciamento dell’intesa governativa». Paglione, da parte sua, non fa una piega: «Ho già nominato il nuovo assessore a cui auguro un buon lavoro. Dai miei collaboratori pretendo impegno e dedizione elevati. Chi non regge i miei ritmi capisco che possa trovarsi in difficoltà, ma ripeto non è un problema, andiamo avanti come e più di prima. Inoltre, - chiude il primo cittadino la nostra amministrazione è aperta al contributo di chiunque voglia impegnarsi per il bene di Capracotta e del territorio dell’Alto Molise». F.B.
dibile, di questo si è trattato, che però rilancia le polemiche mai sopite in merito alla mancata manutenzione della rete idrica, spesso vecchia e obsoleta, realizzata in alcuni casi anche diverse decine di anni fa. Nel corso della mattinata di oggi i tecnici di Molise Acque dovreb-
bero essere in grado di ripristinare il normale flusso e consentire così l’erogazione presso le utenze del paese. In caso contrario sarà necessario l’intervento della Protezione civile attrezzata con autobotti in grado di trasportare acqua potabile, buona quindi da bere. F.B.
Poggio Sannita senza acqua per 48 ore: i Vigili del fuoco hanno rifornito il serbatoio Dalle ore 11 circa di ieri mattina, domenica, l’acqua nelle abitazioni di Poggio Sannita è tornata a scorrere dopo una interruzione della fornitura idrica durata quasi 48 ore. Dalla mattinata di venerdì infatti, a causa di una rottura a carico della rete idrica in località Fonte Sambuco, in agro di Agnone, l’intero paese è rimasto a secco. Il sindaco Giuseppe Orlando ha preso contatto con il gestore degli impianti di erogazione, Molise Acque, il quale ha fatto sapere che a causa della gravità del guasto non sarebbe stato possibile ripristinare la normale erogazione del flusso in tempi brevi.
L’amministrazione comunale allora ha immediatamente allertato la Prefettura e dal palazzo del Governo di Isernia sono stati interessati del caso i Vigili del fuoco del comando provinciale. Proprio gli uomini al comando della ingegnere Raffaella Pezzimenti sono intervenuti con delle autobotti per ricaricare i serbatoi comunali e permettere alle famiglie del paese di riavere l’acqua in casa. L’acqua immessa nel serbatoio dai Vigili del fuoco non è potabile perché il comando provinciale di Isernia non è dotato di vasche idonee a quell’utilizzo. Le normali autobotti dei Vigili del fuoco hanno traspor-
tato acqua idonea per scopi igienico-sanitari, eventualmente sarebbe anche buona da bere, ma solo dopo averla bollita e lasciata raffreddare per eliminare ogni eventuale carica batterica. La Protezione civile è invece dotata di autobotti in grado di trasportare acqua potabile, adatta al consumo umano, ma incomprensibilmente il corpo regionale non è stato incaricato di provvedere. Una decisione che non ha mancato di suscitare polemiche in paese. «Nel 2019 non si può stare senza acqua corrente nelle abitazioni per 48 ore consecutive. protestano i residenti senti-
ti dalla nostra redazione Sembra di essere tornati al dopoguerra, scandaloso». E le polemiche travolgono anche l’amministrazione comunale, colpevole, a detta dei residenti, di aver comunicato solo tardivamente l’interruzione della fornitura idrica. In realtà, a parziale discolpa del Comune, va precisato che la rottura della rete idrica è stata improvvisa e, come detto, in agro del Comune di Agnone, dunque non è stato possibile materialmente rendersi conto della imminente crisi idrica e dunque non si è potuto avvisare la cittadinanza in maniera preventiva. Un incidente imprevisto e impreve-
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L’azione della procura frentana è scaturita a seguito della conferenza stampa sul raid vandalico ai danni della statua di Jacovitti
Municipale, indagati il Comandante e il suo vice Notificato l’avviso di conclusione delle indagini a carico di Antonio Persich e Pietro Cappella È stato notificato dalla Procura di Larino l’avviso di conclusione delle indagini a carico del comandante della Polizia Municipale di Termoli, Antonio Persich e del suo vice, comandante Pietro Cappella. L’attività coordinata dalla procura frentana era scaturita a seguito della conferenza stampa relativa al raid vandalico avvenuto nella notte tra il 28 e 29 dicembre ai danni della statua di Beni-
to Jacovitti, ubicata lungo il Corso Nazionale. Un caso che fece molti discutere l’opinione pubblica e per il quale, grazie appunto alla
proficua attività info investigativa condotta dalla Municipale, si riuscì a dare un nome e un volto agli autori: tre ragazzi minorenni, tutti e
tre incensurati (per uno di loro – l’autore materiale del gesto - è arrivata anche una denuncia). Ad agevolare gli agenti nelle loro attività – come si ricorderà – ci hanno pensato le telecamere installate in via Frentana, che hanno immortalato il gruppo in azione, le stesse immagini che sono state poi utilizzate dagli uomini della municipale nel corso dell’incontro con la stampa locale. Bene, secondo alcune in-
discrezioni, pare che l’attività investigativa condotta dalla Procura sia scaturita proprio per la divulgazione di quelle immagini,e quindi per la mancata richiesta di un’autorizzazione alla divulgazione di materiale coperto da segreto istruttorio. Il difensore del comandante e vice comandante sta predisponendo unitamente ai propri assistiti una memoria difensiva che si auspica esaustiva per far compren-
dere alla procura quello che era nella fattispecie il reale intento degli indagati nella detta conferenza stampa, ritenendo che non si sia concretizzata la fattispecie di reato contestato ai propri assistiti evidenziando che i Vigili si sono visti notificare l’avviso di conclusione indagini senza neppure aver interloquito con gli stessi sulla vicenda per ricevere dei chiarimenti un modus operandi che non si condivide.
Programma Operativo Sanitario 2019-2021 Oggi l’assemblea del Comitato San Timoteo
Situazione che perdura da diverso tempo. Sui social si sollecita l’intervento del Comune
Il Programma Operativo Sanitario 2019-2021 al centro dell’assemblea pubblica. Promossa per la giornata di oggi dal Comitato San Timoteo di Termoli. «A seguito dell’incontro tenuto giovedì 14 marzo scorso, da una delegazione del Comitato, con i Commissari alla Sanità, il Comitato organizza un’assemblea con gli iscritti, aderenti, e la cittadinanza tutta, per discutere sull’esito dell’incontro avuto. Sarà occasione anche per esaminare e discutere sullo stato di fatto del servizio sanitario regionale, in particolar modo nel basso Molise, con le criticità, i disservizi, e quindi individuare e indicare le possibile azioni da intraprendere nell’immediato, oltre a definire alcune proposte da sottoporre alla struttura Commissariare in prossimità della stesura del nuovo Programma Operativo 2019-2021, per perseguire la tutela della salute, anche per i cittadini del basso Molise». L’incontro si svolgerà alle ore 18,00 Presso la sala della Parrocchia San Timoteo (sopra il Cinema ODDO) in via Pepe - Termoli Al fine di individuare una azione comune da intraprendere, il Comitato auspica che all’incontro ci sia anche la partecipazione dei rappresentanti la classe dirigente, politica e amministrativa di Termoli e del basso Molise.
Lungomare diverso, medesima cartolina. Passano i giorni e non accenna a migliorare la situazione che insiste sia sulla passeggiata di Rio Vivo e sia sul lungomare Nord, letteralmente invasi dalla sabbia a causa dei temporali e delle mareggiate invernali. Una situazione che perdura da diverso tempo e per la quale nessuno sembra voler intervenire, anche se ci auguriamo che i cittadini non siano costretti
Lungomare nord e Rio Vivo, passeggiate invase della sabbia ad attendere l’arrivo dell’estate per vederle nuovamente attraenti e pienamente fruibili. Praticamente sia lungo la passeggiata, sia lungo i tratti adibiti a pista ciclabile hanno fatto la loro comparsa delle vere e proprie dune, che praticamente inibiscono il loro utilizzo. Diverse foto stanno circolando da giorni sui social, corredate quasi sempre da un invito all’amministrazione a intervenire in tempi celeri.
Faccia a faccia con il ladro, notte di paura a Ururi per una cittadina URURI Notte di paura quella tra sabato e domenica per una cittadina di Ururi. La sua abitazione, come sempre più spesso accade in bas-
so Molise, è stata infatti presa di mira da un ladro, entrato in azione nel cuore della notte con la convinzione che la casa fosse libera. Una volta guadagnato l’accesso nell’appartamento dopo es-
sersi calato dall’abbaino, ha scoperto però che l’abitazione non era vuota. Sorpreso dalla padrona il malvivente ha compiuto un’azione decisa, spintonando la donna giù per le scale
per guadagnarsi la via di fuga. ll tentato furto con aggressione, che ha inevitabilmente riportato l’attenzione sul tema sicurezza, sarà denunciato alle forze dell’ordine.
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TERMOLI E BASSO MOLISE
ATTUALITÀ
I magistrati hanno accolto la tesi degli avvocati Daniele Di Vito e Gasperina Di Brino e accertato la responsabilità esclusiva dell’ente nell’aver causato danni ai privati
Frana blocca l’accesso all’agriturismo, “condannata” la Regione Molise Gasperina Di Brino
REDAZIONE TERMOLI Con una sentenza a dir poco innovativa, che potrebbe ribaltare la giurisprudenza consolidata in materia di risarcimento del danno per eventi legati al dissesto idrogeologico, il Tribunale di Campobasso nei giorni scorsi ha accolto la domanda dei titolari di una azien-
La sentenza innovativa del tribunale dopo il ricorso presentato dai titolari di un’azienda di Palata da agrituristica ubicata in territorio di Palata, difesi dagli avvocati Daniele Di Vito e Gasperina Di Brino e con la consulenza tecnica dell’ingegnere FrancescoGiannico. Sotto la lente l’episodio che ha visto la strada di accesso alla struttura ricettiva completamente travolta dal distacco di un intero versante collinare di franache ave-
va impedito ai clienti dell’azienda agrituristica di poter raggiungere il sito. Nell’occasionespecifica è stata accertata e dichiarata la responsabilità esclusiva della Regione Molise nella causazione dei danni occorsi ai privati, con conseguente condanna della stessa ad un risarcimento ingente, sulla scorta dell’originale principio secondo cui è sempre
l’ente regionale responsabile della custodia di interi versanti in frana “e ciò a prescindere dalla proprietà regionale del bene oggetto di dissesto o dalla sua possibile riconducibilità al demanio di altro ente pubblico”. Una pronuncia che diventa ancora più innovativa alla luce del fatto che nell’intera Regione Molise sono presenti «oltre 9.000 fenomeni
Il 21 marzo la 25esima edizione dell’appuntamento promosso da Surfrider Foundation Europe
Pulizia delle spiagge: giovedì torna “Non fatevi invadere dai rifiuti” Torna a Termoli Ocean Initiatives, la manifestazione promossa da Surfrider Foundation Europe e giunta
quest’anno alla sua 25esima edizione. Programma storico dell’ONG, le Ocean Initiatives – in programma
Tutto pronto per i ‘marauasce’ a Santa Croce di Magliano Domani l’antico rito dei fuochi in onore di San Giuseppe Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, ma la forza evocativa ed emotiva che ancora oggi esercita sull’intera comunità santacrocese è rimasta immutata nel tempo. Stiamo parlando della festa in onore di San Giuseppe che avrà luogo domani, una manifestazione popolare che ha fuso, attraverso secoli e percorsi intricati, aspetti del paganesimo con la nuova religiosità cristiana, facendo così giungere sino a noi il rito antichissimo del fuoco. Rituale grazie al quale le vie del paese che si animeranno e si illumineranno grazie ai “marauasce”. I “marauasce”, sono i fuochi in onore di San Giuseppe che si accendono con il calare della sera. In tutti i quartieri, nei giorni precedenti la festa, si ammassano cataste di legna, recapitata nelle campagne, e la sera, quando già è buio, si accendono i falò. Chi organizza i fuochi mette a disposizione dei visitatori qualcosa da bere e da mangiare. Con molta probabilità si accendono il giorno di San Giuseppe perché ricordano il calore e l’ospitalità che la Sacra Famiglia ricevette durante la fuga dall’Egitto, ma anche perché i fuochi ‘cancellano’ le calamità e le malattie (fame, morte, pestilenze) e sono simbolo della luce che torna e della bella stagione che avanza. Ed anche quest’anno la comunità santacrocese si appresta a rinnovare al meglio questo irrinunciabile appuntamento. La festa inizia con l’avvio del fuoco madre davanti alla chiesa, la cui fiamma verrà utilizzata per divampare gli altri roghi. Il tutto viene accompagnato da un tipico canto santacrocese, il maichentò. Come di consuetudine, a radunarsi attorno ai fuochi di Santa Croce di Magliano, sono bambini e adulti che da decenni condividono la passione per questo evento e l’amore per il proprio paese.
nella nostra città giovedì 21 marzo – hanno l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alla problematica dei rifiuti marini per dire finalmente basta a questa piaga.- Ogni anno, 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono nell’oceano. Il 100% di questi rifiuti è di origine umana. Poiché siamo tutti responsabili, ma anche attori della soluzione, Surfrider Foundation Europe ha creato da più di 20 anni le Ocean Initiatives. Diffuso in tutta Europa, sia in città che sulle coste, questo programma ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini alla problematica dei rifiuti marini tramite l’organizzazione di raccolte di rifiuti. “Le Ocean Initiatives sono un vero e proprio programma cittadino: ci auguriamo che le persone che si uniscono a noi non solo partecipino attivamente alla raccolta, ma abbiano anche i mezzi per comprendere le ragioni per cui sulle spiagge o sulle rive dei fiumi si trovano così tanti rifiuti. L’aspetto pedagogico è pertanto fondamentale poiché
in fondo il nostro obiettivo è l’acquisizione di consapevolezza, per un’evoluzione dei comportamenti individuali”, spiega Sofiane Hadine, responsabile del progetto di Surfrider. In pratica, per agire avete due opzioni: organizzare una Ocean Initiative: Surfrider mette gratuitamente a disposizione di coloro che desiderano mobilitarsi un kit completo che permette di organizzare facilmente una raccolta di rifiuti: sacchi e guanti, ma anche supporti pedagogici e materiale di comunicazione. Partecipare ad una Ocean Initiative organizzata vicino alla località in cui abitate, di cui trovate la lista regolarmente aggiornata sul sito initiativesoceanes. org. Niente di più semplice! Il 2018 è stato un anno da record in quanto a mobilitazione e impegno: sono state organizzate circa 1.500 raccolte in tutta Europa che hanno riunito più di 56.000 persone. Studenti, gruppi di amici o di colleghi, hanno collaborato tutti. Cerchiamo di fare ancora di più nel 2019!
L’altare di San Giuseppe alla scuola Campolieti Quest’oggi, dalle ore 16:30 alle ore 22:00, presso la palestra della Scuola Campolieti, sarà possibile visitare l’altare di San Giuseppe allestito come da tradizione in occasione della festa dedicata al Santo. Quest’anno il tema scelto della Campolieti sarà incentrato sullo sguardo tra padre e figlio e avrà come titolo “Dalla tenerezza dello sguardo di mio padre rinasco ogni volta come figlio”. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
franosi in atto – affermano i due legali - che, d’ora in poi, allorquando rechino danno ad immobili privati, vedranno come unica responsabile la Regione Molise, cui andrà indirizzata la relativa richiesta risarcitoria, stante il suo obbligo istituzionale di manutenzione del territorio ovvero di apprestamento di tutte le precauzioni necessarie ad evitare le conseguenze distruttrici di un movimento franoso». Grande soddisfazione
esprimono i due legali patrocinatori della causa avvocati Daniele Di Vito e Gasperina Di Brino che hanno vista riconosciuta la loro tesi difensiva dopo soli due anni e mezzo di causa. «Attendiamo che i nostri assistiti vengano risarciti celermente di quanto dovuto – hanno affermato i due legali contattati telefonicamente – e siamo già pronti, in mancanza dell’azione esecutiva in danno della Regione Molise».
Istituto Alfano: al via la VII edizione del laboratorio di storia contemporanea Riparte oggi, presso l’aula magna del Liceo Classico “Perrotta”, alle ore 17.30, il laboratorio di storia contemporanea dell’Istituto Alfano, giunto alla sua settima edizione, promosso a partire dall’a. s. 2012-13 dai docenti di storia del Liceo Classico, prof.ssa Francesca Lemme e prof. Mario Mascilongo, e che coinvolge gli alunni del triennio. Negli anni scorsi è stata offerta alla cittadinanza una importante occasione di riflessione sui temi caldi della contemporaneità attraverso l’incontro con Giovanni Bachelet, Marco Alessandrini, Andrea Possieri, Maurice Bignami, Marcello Maddalena, Leonardo Barcelò, Michele Rosboch, Giovanni Maddalena, Lorenzo Scillitani, Pietro Tosco, Roberto Colella, e tanti altri personaggi, giornalisti, docenti universitari, magistrati, autorevoli guide in un percorso di consapevolezza critica del mondo in cui viviamo per giungere ad affrontarne le problematiche in modo adeguato e responsabile. A tema del ciclo di incontri di quest’anno la domanda: “Historia magistra vitae?”. Il primo relatore ad introdurre il tema sarà il professor Marco Olivetti, dell’Università LUMSA, intervenendo su “”Più potere al Parlamento o al Governo?”. Nella seconda parte dell’incontro, gli studenti animeranno il dibattito a squadre coordinato dagli insegnanti. La dirigente dell’Istituto Alfano, dottoressa Concetta Rita Niro, aprendo la scuola, promotrice di cultura, all’intera comunità cittadina, rivolgerà un breve saluto a relatori ed ospiti. Prossimi appuntamenti: mercoledì 27 marzo 2019, “Immigrazione: opportunità o problema?”, con il dottor Luigi Catelli, magistrato; giovedì 4 aprile 2019, “Europa: comunità o nazionalità?” con il professor Giovanni Maddalena dell’Università del Molise.
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La manifestazione ha visto, inoltre, impegnati i corsisti dell’ ITS Demos di Campobasso che stanno studiando la filiera olivicola
“L’arte del potare molisano”: ecco i vincitori Entrano di diritto al Campionato Nazionale Giuseppe Fortunato, Giuseppe Petruccelli, Francesco Murena, Antonio Franchilli, Benedetto Mezzacappa e Francesco Mastrangelo Cala il sipario sul consueto appuntamento con il Campionato Regionale di potatura dell’olivo a vaso policonico organizzato dall’Arsarp – Ufficio Olivicoltura di Larino. Il Campionato, finalizzato all’assegnazione del premio “L’arte del potare molisano”, si è tenuto in un’unica giornata, sabato 16 marzo 2018, presso l’Azienda Agricola “Giuseppe Ritucci” di Colletorto. La competizione annuale, giunta alla sua 15^ edizione, riservata agli operatori agricoli che abbiano conseguito almeno un attestato di partecipazione a corsi di potatura, che abbiano un qualsiasi titolo di studio ad indirizzo agronomico o che possano comprovare un’adeguata esperienza nel settore non inferiore a tre anni, si è svolta in una giornata ventosa, ma ugualmente meravigliosa, di primavera. I concorrenti, armati da svettatori e
seghetti su asta sono stati 80 provenienti da ogni parte della Regione Molise e il loro lavoro, svolto su n. 2 piante nel tempo massimo di 20 minuti, è stato valutato dalla giuria costituita dal Prof. Sebastia-
no Delfine dell’Università del Molise e coadiuvato dal Dott. Corbo Maurizio dell’Arsarp di Larino. Il Campionato Regionale, ideato dall’Ufficio Olivicoltura di Larino dell’Arsarp, si propone come un momento di confronto e di aggiornamento degli operatori residenti nella Regione Molise ma anche di formazione per 35 studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino, preventivamente selezionati dallo stesso Istituto, che hanno partecipato insieme ai potatori più esperti a testimonianza di una sinergia decennale tra i più importanti enti di formazione
regionali del comparto olivicolo. Ha visto, inoltre, impegnati i corsisti dell’ ITS Demos di Campobasso che stanno studiando la filiera olivicola. La manifestazione si è conclusa con la premiazione dei vincitori presso l’Equiturismo di Di Girolamo di Colletorto . I primi sei classificati sono: 1° Fortunato Giuseppe di Sepino, 2° Petruccelli Giuseppe di S. Croce di Magliano, 3° Murena Francesco di S. Elia a Pianisi, 4° Franchilli Antonio di Montorio nei Frentani, 5° Mezzacappa Benedetto di Monacilioni, 6° Mastrangelo Francesco di Palata; i suddetti clas-
«Perché questo Molise ci sta stancando» Le considerazioni delle “Forche Caudine” di Roma «Oltre trent’anni fa, da giovanissimi, abbiamo creato questo sodalizio molisano a Roma. Con quali motivazioni? Sostanzialmente per “giustificare” un’origine. Cioè per dimostrare alla stragrande maggioranza dei romani che il Molise esiste, sa anche essere paesaggisticamente attraente, è certamente ricco di valori ambientali, storici e umani e di eccellenze enogastronomiche. Insomma, il nostro orgoglio è in campo contro il diffuso pregiudizio che soffoca ogni velleità di riscatto. Ci siamo prefissati lo scopo - e lo abbiamo portato avanti con la massima dedizione (oltre 400 iniziative nel curriculum) - di contribuire a far conoscere il Molise, ovviamente quello migliore, all’enorme platea dei cittadini romani. Soprattutto attraverso la cultura, uno dei pochi fattori inattaccabili, anzi, che polarizza l’attenzione delle persone migliori. Abbiamo sperato, in questo arduo compito, di trovare analoga abnegazione nelle istituzioni locali, assistendo quindi ad una parallela crescita non solo economica, ma anche culturale e comportamentale nei territori d’origine. Voglia di riscatto ai piani alti, insomma. Invece proprio su questo fronte abbiamo registrato il disastro più assoluto. Pur rimanendo distanti dal “teatrino” quotidiano della politica molisana, abbiamo assistito per anni alla sfiaccante era Iorio, poi alla parentesi liquida di Frattura, ora all’evanescenza di Toma. Stagioni in cui il Molise non solo è stato incapace di una minima spinta progettuale, ma addirittura s’è fatto male da solo. E’ stato, infatti, capace solo di retrocedere pesantemente in tutti i principali indicatori, dal numero dei residenti (altre “intelligenze” fuggite via e borghi ormai praticamente morti), al Pil
(crollo-record nel periodo della recessione, che di fatto in Molise non è mai terminata), al numero di occupati, al valore delle abitazioni ormai da sottoscala di una periferia capitolina, addirittura alle presenze turistiche già esigue. E via di questo passo. Insomma, se sul piano istituzionale avremmo gradito riscontrare sponde di riscatto, perlomeno platoniche, su cui incastonare le nostre speranze, il risultato è una grandissima disillusione. Il Molise, anzi, nel frattempo è diventato l’oggetto continuo di scherno da parte dei vari Checco Zalone, Joe Bastianich (“posto di sfigati”), Nina Moric, ecc. Eppure questa terra ha partorito tante menti brillanti che, però, trovano realizzazione quasi sempre al di fuori dei confini regionali. Mentre è sufficiente fare una telefonata ad un ufficio pubblico in provincia di Campobasso o di Isernia, registrare il livello di un’iniziativa locale (con quelle continue celebrazioni dal sapore ossianico), leggere la qualità di una deliberazione, per rendersi conto dello stato comatoso e decisamente arretrato della condizione media regionale. Senza scatti di discontinuità. Il piattume, insomma. Noi non c’arrendiamo, almeno per il momento. E, nella nostra condizione privilegiata di stare fuori dalle “pastelle” locali, continuiamo ad esprimere tutta la nostra avversione per quei numerosi amministratori, soprattutto regionali, che disonorano questa terra con la loro congenita inidoneità aggravata dall’abulia e dal diffuso torpore. Tra i pochi appagamenti che ci restano è fare oggetto di ghigno della loro ridicolaggine». Forche Caudine
sificati parteciperanno di diritto al Campionato Nazionale di Potatura dell’olivo che si terrà in Puglia, presso un’azienda olivicola in agro di Corato. “L’arte del potare molisano” rappresenta una delle più importanti attività messe in cantiere dall’Ufficio Arsarp di Larino. “Le nostre attività, sostiene il dr Corbo Maurizio Responsabile dell’Ufficio, sono
finalizzate a rendere l’olivicoltore un attore consapevole della filiera. Tutte le scelte, che l’olivicoltore molisano farà, saranno frutto di conoscenza e valutazione ponderata. Goccia d’oro, L’arte del potare Molisano, corsi di assaggio e corsi di potatura, hanno l’intenzione di fornire corretti strumenti di crescita ai nostri olivicoltori”.
Insediamenti zona Pip Larino: il gruppo Veronesi ha avanzato una proposta Facendo seguito alla pubblicazione del bando per l’assegnazione e la cessione di aree di proprietà comunale all’interno del Piano degli Insediamenti Produttivi di Larino emerge un’importante novità per filiera avicola molisana. Al termine ultimo fissato per il bando, il 6 marzo scorso, a Palazzo Ducale è arrivata una sola offerta, quella della Società Agricola “La Pellegrina”, detenuta al 100% dal Gruppo Veronesi, una tra le più importanti realtà dell’agroalimentare italiano. Il Gruppo Veronesi si compone complessivamente di sette unità produttive che occupano in tutto 8.000 persone. Ad esso appartengono anche i marchi internazionali Aia e Negroni. Oggi leader in Italia per la produzione di carni di pollame, di tacchino, suine, si è sviluppato partendo dalla produzione dei mangimi, dalla quale ha avuto origine l’intera attività economico-produttiva della famiglia Veronesi, fino ad arrivare all’allevamento degli animali da riproduzione.
Servizio Civile a Bonefro Oggi la presentazione dei progetti Verranno presentati alla cittadinanza questo pomeriggio i due progetti promossi, nell’ambito del Servizio Civile Nazionale, dal Comune di Bonefro. “I progetti, che proseguiranno nel segno della continuità rispetto a quelli dello scorso anno, visti gli ottimi risultati raggiunti, sono ”Noi con Loro … Anziani” e “Noi con Loro … Giovani”. L presentazione degli stessi è in programma alle ore 18:00, presso la Sala consiliare in Piazza Municipio.
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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca
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LA CRONACA FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Il 3-0 a Selvapiana, nella collezione inverno/primavera, va molto di moda. Il Campobasso scaccia via i fantasmi della crisi di identità schiacciando come un trattore la Vastese con tre gol, come successo già contro Sangiustese e Isernia. Vale a dire, quando la “Bagatti’s band” si scatena non c’è avversario che tenga. Perciò aumenta il cruccio per quel periodo di vacche magre in cui si è disperso un patrimonio. Tant’è, bisogna guardare avanti, cioè alla prossima partita di Giulianova: se si gioca con questa serenità si può concludere in bellezza. Nel tris c’è un po’ di tutto: prima rete assoluta in rossoblù – si legga alle voci Islamaj e Marchetti –, tasso tecnico di alto livello – Giacobbe fa solo gol di spessore – e ritorno a quella mole di gioco che aveva contraddistinto i mesi addietro. Assieme alla ritrovata voglia di combattere su ogni pallone e alle spiccate doti di far male con i propri attaccanti. La Vastese formato Papagni tiene per venti minuti. Poi si scioglie come un gelato sotto all’ombrellone, subendo ganci e montanti in pieno viso senza avere la forza di reagire e rialzarsi dalle corte. Meriti dei Lupi e demeriti adriatici, come accade sempre in questi casi. Fatto sta che Fiore e compagni si ritrovano ora con un solo punto sopra alla zona playout mentre la compagnia campobassana ha messo l’ipoteca sulla salvezza a quota 41, più dieci sul Santarcangelo e meno otto dal Pineto quinto. FATTO IL GOL, SI VA IN DISCESA. Con Leonetti fuori causa per squalifica, il ruolo di prima punta per gli abruzzesi lo svolge Shiba, che risulterà annullato dalla mor-
Giacobbe insacca in bello stile chiudendo il primo tempo sul 2-0, Cogliati sbaglia un rigore e Marchetti incorna il tris
Pam-pam-pam: il Campobasso stende la Vastese e scaccia la crisi Islamaj rompe gli equilibri dopo 25 minuti. Poi è monologo a tinte rossoblù fino al 3-0 finale sa Magri-Marchetti. In casa Bagatti si rispolvera Islamaj mezzala, Calzola a sinistra in difesa e Musetti parte di nuovo dalla panchina. Gioco sporco, palle scaraventate via senza costrutto e qualche errore di troppo per metà tempo, in cui gli ospiti provano pure a mettere paura senza tuttavia costruire cose buone. Anzi sì, perché De Meio avrebbe potuto fare molto meglio e invece spara in curva sud. Una sorta di sveglia per il Campobasso. E a suonarla sono due under: Lo Bello si ritrova al limite e decide per il cross basso sul
quale si avventa come un rapace Islamaj che gira in porta trafiggendo Patania nell’angoletto. La svolta è certificata dalla ritrovata sicurezza che si sciorina in mezzo al campo ma soprattutto dal raddoppio che è dietro l’angolo: Giacobbe si mette in proprio e con un collo esterno fa 2-0, nello stesso angolo del vantaggio. Gara chiusa in dieci minuti. Così si torna a ragionare... RIPRESA: PURA ACCADEMIA. Se dopo sette minuti c’è la possibilità di mettere in cassaforte i tre punti vuol dire che il match è sul serio
La Vastese compie doppio fallo in area: è rigore che Cogliati fallirà poco dopo
in pugno. L’occasione propizia capita a Cogliati che si impossessa del pallone per tirare il rigore fischiato per atterramento di Magri ma se lo fa parare. Diciamo pure che viene colpito dalla “sindrome da penalty” in cui erano già cascati, in stagione, Branicki, due volte Giacobbe e Alessandro. Per fortuna solo contro la Sammaurese fu pesante, il resto è stato ininfluente. Ma dagli undici metri bisogna fare nettamente meglio, non c’è dubbio. La vittoria non riceve il “fiocco-regalo” ma la gara è segnata e rimane saldamente nelle mani di Danucci e soci. Calzola e Cogliati, da sinistra a destra, fanno a fette la difesa avversaria senza tuttavia trovare stoccate in area. Entra anche Musetti per un Alessandro poco brillante. Bisogna aspettare il minuto 77 per il 3-0: Marchetti svetta più in alto di tutti e dice agli abruzzesi che può bastare così. Anche perché dall’altra parte subito dopo ci pensa Sposito a sbarrare la strada a Palestini. Prima del novantesimo c’è anche il tempo di assistere a un uno-due spettacolare tra Musetti e Cogliati che va a incocciare sul palo. L’aeroplanino è tornato a planare sulla Nord-Scorrano.
L’esultanza di Islamaj
CAMPOBASSO VASTESE
3 0
CAMPOBASSO: Sposito, Lo Bello, Calzola, Danucci (79' Ranelli), Magri, Marchetti, Islamaj (47' Antonelli), Di Lauri (83' Tommasini), Giacobbe (82' Leto), Cogliati, Alessandro (71' Musetti). ALL.: Massimo Bagatti VASTESE: Patania, De Meio, Russo (59' Iarocci), Sbardella (89' Kone), Del Duca, Di Giacomo, Palumbo (59' Cicerelli), Capellupo, Shiba, Fiore (72' Stivaletta), Palestini. ALL.: Aldo Papagni ARBITRO: Pirriatore di Bologna Assistenti: Pace di Ancona e Picillo di Cassino. MARCATORI: 25' Islamaj, 35' Giacobbe, 77' Marchetti. Note: al 52' Patania para un rigore a Cogliati. Ammoniti Danucci, Magri, Marchetti (C), Capellupo, Patania, Russo (V). Presenti circa 500 spettatori.
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«Sono molto contento perché questo gruppo non meritava il momento negativo che abbiamo vissuto ultimamente»
«Il merito è dei ragazzi Possiamo arrivare dietro le prime cinque» Massimo Bagatti: «Bravi a sbloccare una gara complicata» DOPOGARA REDAZIONE CAMPOBASSO Torna il sorriso in sala stampa. Ed è quello di Massimo Bagatti, uno che ama vincere e segnare tanto e quindi era a disagio di fronte ai continui risultati deludenti. Il tecnico modenese ammette di aver rivisto trame di gioco che comunque avevano lasciato tracce sia a Pineto che contro il Montegiorgio. Dunque, una squadra in difficoltà ma non morta. Mister, la marcia è stata ripresa… «Soprattutto diciamo che oggi sono molto contento per i ragazzi che fanno sempre quello che gli dico, un gruppo buonissimo che non meritava questo momento negativo. I risultati non sono mai casuali, ma la partita come quella contro il Montegiorgio ti succede una volta ogni due campionati, avevi praticamente vinto e ti ritrovi con una sconfitta cla-
morosa. Ma anche a Pineto su un campo difficile facemmo una buona partita. Quindi sono contento perché hanno meritato questa vittoria ed è tutto merito loro». Il gol di Islamaj ha rotto il ghiaccio dopo un inizio abbastanza difficile, no? «Bravo, esatto. Sono quelle partite che mentalmente sono difficili perché se l’episodio ti va contro rischi di andare sotto un treno. A inizio gara ho soltanto detto ai ragazzi di divertirsi giocando a calcio cercando di ritrovare autostima perché immaginavo che sarebbe stata una partita in cui il pallone avrebbe pesato tanto, e quando hai paura nel calcio paghi. Sapevo che non saremmo entrati gagliardi come io voglio sempre, ma è andata bene». Questo 3-0 cosa significa? Che ruolo può recitare ancora il Campobasso? «Secondo me dice che siamo una buona squadra, che ha buone idee ma dobbiamo riconoscere la forza delle altre squadre, in particolare
delle prime cinque. Credo che noi possiamo arrivare lì dietro. E con qualche episodio favorevole in più, di cui siamo a credito, avremmo potuto avere qualche punto in più ed essere più vicini. Però questa è la nostra classifica e vuol dire che è giusto così». La pressione dei playoff si è fatta sentire a suo avviso? «A queste cose credo poco, è chiaro che giocare a Campobasso non è come giocare a Montegiorgio, è un altro sport… Magari qualche ragazzo può averne risenti-
to, ma penso anche che dopo una rimonta così bella potesse anche starci un periodo negativo. Il rilassamento a livello mentale l’abbiamo pagato con i risultati, purtroppo». Islamaj ha lasciato il campo a inizio ripresa: come sta? «Islamaj era già tra virgolette infortunato. Era a rischio, e siccome non ho neanche Salvatori avevo paura che facendo partire titolare Antonelli poi magari Islamaj potesse infortunarsi nella ripresa e si rischia-
«Questo 3-0 dice che siamo una buona squadra che però deve riconoscere che ci sono avversarie forti Siamo in credito con gli episodi»
Aldo Papagni: «In partita per 20 minuti Poi il Campobasso ci è stato superiore» Mister Papagni, dopo venti minuti sembrava profilarsi una gara in equilibrio e invece il gol subìto vi ha sciolto come neve al sole, è d’accordo? «Sì, infatti fino al gol del 25’ la squadra era ben messa in campo, abbiamo avuto anche qualche possibilità e c’era da essere soddisfatti nella prima uscita contro il Campobasso. Invece, appena subito il gol, l’aspetto psicologico ha preso il sopravvento». Preoccupato per la mancanza di reazione? «Sì, abbiamo cercato di
fare qualcosa ma il secondo gol ha dato l’ulteriore botta. Tutto sommato credo però che nel primo tempo non ci sia stata tutta questa differenza. Loro sono stati bravi a capitalizzare i due tiri in porta con altrettanti gol. Nella ripresa hanno meritato nettamente la vittoria, nulla da dire. Noi abbiamo 48 giorni per stare insieme, solitamente il periodo che serve nel pre-campionato. Dobbiamo crescere soprattutto a livello mentale». Si sono sentite le assenze, no? «Certo, avevamo fuori Le-
onetti e Giampaolo, di cui dovremo fare a meno ancora per un po’. Questo non è un alibi, dobbiamo aumentare la concentrazione e l’attenzione tattica che abbiamo avuto nei primi venti minuti della partita. Fino a quando siamo rimasti sullo 0-0, il Campobasso provava a superarci e noi li pressavamo. Sul 2-0 dovevamo fare noi gioco e abbiamo subito le loro ripartenze, hanno avuto molti spazi dopo aver trovato i gol». Cosa ha visto nell’azione del rigore? «Stavo parlando con il mio
collaboratore di una sostituzione da effettuare e quindi non ho visto. Proprio Russo, che è stato ammonito per il presunto fallo in area, era stato punto da un’ape e stava per uscire… Devo dire che Del Duca mi ha anche detto di essere stato spinto sul gol di Marchetti. Ma allo stesso tempo sottolineo che gli episodi non hanno inciso sul risultato. Il Campobasso ha meritato. Noi sappiamo che la nostra salvezza passa per un lavoro incisivo e continuo, speriamo di accelerare i tempi di apprendimento».
va di rimanere senza cambi. Gli ho detto che non appena sentiva fastidio al muscolo doveva uscire. Infatti non si è fatto nulla, solo un affaticamento». I rigori però vanno segnati… (Sorride). «I rigori vanno segnati, sì, tra l’altro la cosa che mi fa anche sorridere è che, dopo la rifinitura di sabato, Cogliati, Alessandro e Musetti stavano praticamente “sfondando” il dischetto per provare i rigori e li ho mandati via. Ne avranno calciati ottomila… Ales-
NUMERI
3 Terza vittoria per 3-0 nelle ultime quattro partite in casa per i Lupi che avevano superato con lo stesso risultato la Sangiustese (lo scorso 30 gennaio) e l’Isernia (il 9 febbraio)
7 Con quella realizzata ieri alla Vastese, Mirko Giacobbe tocca quota sette reti nella speciale classifica marcatori. Stesso numero di gol realizzati dal compagno di squadra Pietro Cogliati sandro è il rigorista, è vero, ma ha sbagliato anche lui come gli altri. Non abbiamo una grande media, si allenano anche ma evidentemente la domenica è tutt’altra cosa rispetto al sabato».
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In avanti meno brillanti del solito Alessandro e Cogliati. Di Lauri e Danucci dominano
Le “prime volte” di Islamaj e Marchetti. Giacobbe sforna un gol squisito Antonelli in contrasto
LA PAGELLA SPOSITO 6,5. Chiude il varco a Palestini che gli si presenta di fronte. Prima ed unica parata, ed era l’80'... Per il resto, qualche uscita e poco altro, la Vastese tira pochissimo. LO BELLO 6,5. Chiusure, spinta e qualche contropiede. Prestazione a tutto tondo per il terzino destro sicuramente rigenerato dalla sosta. Suo l’assist per il vantaggio timbrato da Islamaj. Stantuffo. CALZOLA 6. Preferito a La Barba, parte timido contro Fiore e compagni ma i gol rossoblù gli danno fiducia e qualche errore viene riposto in cantina. Discreto nella marcatura, sfiora l’assist vincente con un “coast to coast”. In ripresa. DANUCCI 6,5. La partenza non è certo a tutto gas, come per tutta la squadra. Carbura da par suo, ricucendo e ricamando e invocando “palla a terra”. Imprescindibile per questo Campobasso. Metronomo. (Dal 79' Ranelli s.v.). MARCHETTI 6,5. Al centro alza la saracinesca in collaborazione con Magri. Shiba fa il solletico come prima punta, il difensore barese gioca in sicurezza. Insacca il gol della sicurezza con un perfetto stacco aereo. Risoluto. MAGRI 6,5. Si arrabbia e ha ragione a farlo quando gli viene fischiato un fallo di mano molto, ma molto dub-
bio. Prestazione senza macchie, si rialza dopo l’erroraccio contro il Montegiorgio. Tosto. DI LAURI 6,5. Nel reparto di centrocampo è di gran lunga il rinforzo migliore che col
CAMPOBASSO VASTESE
3 0
FORLÌ AVEZZANO
3 2
FRANCAVILLA MATELICA
0 0
ISERNIA MONTEGIORGIO
1 0
JESINA REAL GIULIANOVA
1 0
PINETO SAN NICOLÒ NOTARESCO
0 0
RECANATESE CASTELFIDARDO
3 0
SANGIUSTESE SAMMAURESE
1 2
SANTARCANGELO OLYMPIA AGNONESE
1 0 POST.
0 è qualcosa che si è abituati a vedere in categorie diverse dalla serie D: si aggiusta la palla col sinistro prima di calciare di destro con un bel collo esterno. Jolly. (Dall’82' Leto s.v.). COGLIATI 5,5. Corre, sbuffa ma eccede nel tenere palla e così l’azione sfuma. Fallisce il penalty calciando poco angolato. Poi prende pure un palo. Confuso. BAGATTI 6,5. Riecco il suo Campobasso che dopo tre sconfitte in quattro partite si ritrova e torna a vincere ipotecando l’obiettivo minimo della salvezza. Sbloccata la situazione, la squadra, seppure non ancora sui livelli pre-crisi, riesce a tornare piacevole, anche se il risultato avrebbe potuto assumere proporzioni enormi senza l’errore dal dischetto e il difetto di mira sotto porta.
Marchetti stacca su Del Duca e insacca
LA CLASSIFICA
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SAVIGNANESE R.C. CESENA
Edoardo Calzola
passare delle giornate è andato a coprire il buco lasciato dall’addio di Merio. Continuo. (Dall’83' Tommasini s.v.). ISLAMAJ 6,5. Ha il fondamentale merito di rompere il classico ghiaccio quando il match era ancora senza un padrone. Una rete che lo galvanizza, il tocco del resto è di qualità. Un affaticamento lo costringe a uscire. Sornione. (Dal 47' Antonelli 6. Non eccelle in brillantezza ma da mezzala non fa malaccio). ALESSANDRO 5,5. Incappa in una domenica senza acuti. E lascia anche la battuta del rigore a Cogliati. Ci può stare dopo aver spesso trascinato i rossoblù a suon di gol. Non ispirato. (Dal 71' Musetti 6,5. Vivo e dinamico, disegna un grande assist per Cogliati entrando sempre nell’azione d’attacco). GIACOBBE 6,5. Il gol del 2-
Squadra Punti CESENA 72 MATELICA 68 RECANATESE 51 SAN NICOLÒ NOTARESCO 51 PINETO 49 FRANCAVILLA 48 SANGIUSTESE 47 MONTEGIORGIO 44 SAMMAURESE 42 CAMPOBASSO (-3) 41 SAVIGNANESE 40 JESINA 39 REAL GIULIANOVA 34 VASTESE 32 SANTARCANGELO 31 FORLÌ 30 AVEZZANO (-3) 30 ISERNIA 30 OLYMPIA AGNONESE 27 CASTELFIDARDO 18
DOMENICA 24/03 G 30 31 31 31 31 31 31 31 31 31 30 31 31 31 31 31 31 31 31 31
V 23 23 12 14 13 12 11 12 10 11 10 9 8 8 7 6 9 7 5 3
N 3 2 15 9 10 12 14 8 12 11 10 12 10 8 10 12 6 9 12 9
P 4 7 4 8 8 7 6 11 9 9 10 10 13 15 14 13 16 15 14 19
GF 58 61 44 42 50 44 38 29 29 44 30 24 27 35 30 36 41 22 23 21
GS 20 27 27 31 34 31 31 35 37 40 28 30 40 50 47 40 46 44 38 53
AVEZZANO JESINA
-
CASTELFIDARDO ISERNIA
-
FRANCAVILLA FORLÌ
-
MATELICA SANTARCANGELO
-
MONTEGIORGIO VASTESE
-
OLYMPIA AGNONESE SAVIGNANESE
-
R.C. CESENA PINETO
-
REAL GIULIANOVA CAMPOBASSO
-
SAN NICOLÒ NOTARESCO SANGIUSTESE
-
SAMMAURESE RECANATESE
-
Perline On the road again GENNARO VENTRESCA Il primo iceberg della diffidenza è stato sciolto da tempo. Mister NC ci ha dovuto mettere del suo prima di arruolare Massimo Bagatti, lo psicologo che ama la filosofia. Penso a “On the road” di Jack Kerouac e a quanto ho amato quel libro. Un libro capace di indicarti il senso di direzione e di offrirti una scheggia di fiducia. Come “Il Fuoco” del Gabriele, dico D’Annunzio naturalmente, capace di indicarci la direzione e una scheggia di fiducia, malgrado il suo stile un po’ barocco. *** Forse non sapete che vi siete persi, ieri mattina, se vi siete svegliati un po’ più tardi. Soprattutto se la vostra camera da letto non volge a Est, dove ogni giorno si compie il più straordinario miracolo della natura: la nascita di una nuova alba. Non vado avanti, lasciando da parte la logora mania dell’endecasillabo e vi risparmio i versi crepuscolari del piccolo-grande Gabriele. Il Dandy più Dandy di sempre. Versi che pure andrebbero letti e meditati. *** La “macchina del tempo” sognata da Wells, un passaporto per i paesi della giovinezza, sapeste quante volte mi riporta indietro coi pensieri. Rivedo lo stadio pieno, l’attesa della sfida, lo speaker che annuncia le formazioni, i tifosi che sfogliano CB GOAL, il primo periodico locale che misi su insieme a Liberato De Filippis. Era per palati alla buona il mio giornale, carta uso mano, un po’ rugosa, foto scadenti in bianco e nero, ma pezzi usciti dal cuore. E scritti bene. *** Punto e a capo. Prima del derby siamo tornati ai giorni cupi: quattro partite di fila, senza lo straccio di un punto. In punta di verità i nostri ragazzi uno scialbo pareggio l’avevano ottenuto, ma quel punticino ce lo ha cassato la Lega che, dopo due anni (e poi dicono della lentezza della giustizia ordinaria) per una vertenza da 900 euro di un Carneade, ci ha punito con una pesante multa e la solita indigesta penalizzazione. *** Un-due tre. Più un rigore sbagliato (da Cogliati), il quinto di stagione. Due volte Giacobbe, e una volta Improta, Alessandro gli sciuponi dagli undici metri. Una gemma, la più luminosa, è finita sul palo. Con il il risultato già messo in cassaforte, Cogliati si è visto vietare la quarta marcatura da un rimpallo beffardo, il lancio perfetto era partito dal piede destro di Musetti. Tutto bene la difesa, con Marchetti e Magri su tutti, rinsavito Danucci che si è finalmente deciso a battere punizioni e angoli come si deve (alti e tesi), a corrente alternata Alessandro, bombole di ossigeno scariche nella ripresa per Giacobbe. Buon senso e pregevole gol firmato da Islamaj. *** Niente pubblico da Vasto. Come imposto dalla Questura. E niente novità in fatto tecnico: la cura Papagni non ha fatto ancora effetto. Da segnalare la presenza della signora Graziella Pirriatore, deliziosa bionda con caschetto, giunta da Bologna, la patria dei tortellini. Non certo degli arbitri. La signora col fischietto ha lasciato correre diverse marechelle da una parte e dall’altra. Difficilmente la vedremo in Lega Pro. Anche perché nella sua meravigliosa città ci sono tante cose più interessanti da fare la domenica pomeriggio.
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Con il morale a mille si guarda con esito positivo alla prossima trasferta di Castefidardo
Isernia, un miracolo di carattere I ragazzi di Silva passano in vantaggio con Schena e poi non concedono nulla al Montegiorgio LA CRONACA
I TABELLINI
ALFONSO STICCA ISERNIA La corsa di Schena verso la tribuna. E l’urlo del Lancellotta che quasi quasi non ci sperava più al gol che alla fine ha portato tre punti dall’immenso valore specifico, essenziali per continuare la rincorsa verso la salvezza. In ogni caso, la vittoria dei ragazzi di Silva non fa una grinza, considerata la scarsa vena mostrata oggi dagli uomini di Paci, che speravano di ripetere il miracolo come avevano fatto sette giorni prima con il Campobasso. Nell’Isernia parte titolare Schena, che affianca Petitti in attacco, rivoluzione anche tra i pali, dove si accomoda Del Giudice, per
ISERNIA MONTEGIORGIO
Tano, che aveva sempre assolto al suo dovere, parte dalla panchina. Poi, Silva ripropone in sostanza il solito copione nella linea difensiva a quattro e i due di centrocampo con Fazio
che oltre ad avere il compito di rompere il gioco avversario deve anche costruire con l’assistenza di Lenoci e Maresca. Il primo tentativo è di Schena, che devia la sfera su un interessante invito, ma il direttore spezza l’azione su segnalazione dell’assistente: fuorigioco. Dopo il lampo iniziale la partita stenta a decollare e le due squadre non riescono a trovare gli spazi necessari per rendersi pericolose. L’Isernia ci prova di più e, col passare del tempo, avanza il proprio baricentro, ma deve accusare la ripartenza del Montegiorgio con Pellizzi che approfitta della disattenzione della difensiva biancoceleste, ma perde l’attimo quando deve concretizzare l’azione. L’Isernia non sta a guardare e riparte con il ficcante Petitti, fino a quel momento in ombra, l’attac-
cante s’invola sulla sponda sinistra e poi converge verso il centro: palla nella zona centrale dove arriva Lenoci che ciabatta sul fondo. Si deve arrivare al 30minuto per assistere ad una vera debacle della difesa del Montegiorgio: Menegatti e Diana non s’intendono, tra loro s’infiltra Schena che strappa la sfera al difensore e a porta sguarnita non ha difficoltà a gonfiare la rete. Tutti attendono la reazione della squadra marchigiana, ma non succede più nulla fino al riposo della prima frazione di gioco. Alla ripresa delle ostilità si assiste al doppio cambio del Montegiorgio: fuori i difensori Diana e Zanocchia, al loro posto Albanesi e Calamita. La gara mantiene il ritmo blando, l’Isernia non ha nessuna intenzione di accelerare e il Montegior-
Massimo Silva: «Siamo sulla strada buona, ma non bisogna abbassare la concentrazione» “Le vittorie non sono mai facili, specie in queste partite. Siamo scesi benissimo in campo, il gol di Schena ci ha dato la spinta in più. E’ stata una partita perfetta, tutti hanno dato il massimo. Sono molto contento, questi tre punti ci permettono di avvicinarci alla salvezza. Vittoria dedicata al nostro presidente, ai tifosi che sono stati presenti e a quelli che non sono potuti venire. Men-
talmente stavamo meglio noi, e il gol ci ha messo in condizione di esprimerci ancora meglio. Nella prossima trasferta capiremo il nostro campionato, puntiamo alla salvezza diretta. Dopo il vantaggio sapevo che ci avrebbero potuti mettere in difficoltà, i tre centrocampisti si sono mossi benissimo e hanno corso tanto. Sin dal calcio d’inizio ero convinto che avremmo potu-
to fare bene, avevamo gamba e riuscivamo sempre ad arrivare prima sul pallone. Siamo stati bravissimi a punirli al primo errore. Questo campionato è lunghissimo, non bisogna mollare niente, non bisogna nè esaltarci nè demoralizzarci. La carica ce l’hanno data i nostri tifosi, comunque queste partite ti caricano da sole, l’attuale classifica ancora non ci condanna e noi abbiamo l’umore a mille”.
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ISERNIA FC: Del Giudice, Marzio, Capuozzo, Frabotta, Di Lonardo, Barretta, Lenoci, Fazio, Schena, Maresca (65’ Ciccone), Petitti (74’Romano). A disposizione: Tano, De Vito, Cacic, Mbounga, Vitale, Iaboni, Gyabaa ALL.: Massimo Silva MONTEGIORGIO: Menegatti, Zanocchia (46’ Albanesi), Diani (46’ Calamita), Omiccioli, Biasiol, Terrenzio, Nasic, Vecchione (80’ Rozzi), Pellizzi, Mariani (73’ Ciarnera), Marchionni. A disposizione: Parente, Passalacqua, Barabaglia, Proesmans, Vita. ALL.: Massimo Paci Arbitro: Cristian Robilotta della sezione di Sala Consilina Assistenti: Domenico Romano della sez. di Nola, Salvatore Gambino della sez. di Nocera Inferiore. Marcatore: 28’ Schena Note. Ammoniti: Marzio, Diani, Biasiol, Maresca, Mariani, Frabotta.
gio si adegua, ma non rinuncia a qualche sfondamento sulle sponde, e Mariani dopo aver preso slancio verso l’area capitombola, ma il direttore di gara non ci casca e estrae il cartellino giallo per simulazione. Dopo l’azione fantasma della squadra marchigiana, si va avanti con contrasti nella zona mediana del campo, il tempo scorre veloce, anche perché il Montegiorgio non riesce a imbastire un’azione pericolosa, qualche tentativo da lontano senza impensierire più di tanto il portiere isernino Del Giudice. Negli ultimi spiccioli della partita, c’è da segnalare il tiro piazzato di Marchionni che termina di poco alto e la rispo-
sta di Schena che imita il suo avversario di reparto. Poi più nulla fino al triplice fischio del signor Robilotta che ha avuto vita facile a dirigere una gara scarna di azioni di rilievo. Dopo tre sconfitte consecutive l’Isernia torna a sorridere, ma deve fare i conti con la soglia salvezza che continua ad innalzarsi e il traguardo dei 40 punti che dovrebbe metterla al riparo dei playout è ancora lontano se si osserva il calendario, perché la salvezza passa può passare dal Lancellotta con alcuni scontri diretti, ma serve il colpo di reni nella prossima trasferta di Castelfidardo ormai rassegnato alla retrocessione.
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Dopo lo svantaggio il Grifo reagisce con Ancora solo nel primo tempo. Traballa la panchina di mister Foglia Manzillo
L’Agnonese affonda sul campo del Santarcangelo Una disattenzione difensiva di Cassese condanna i granata LA CRONACA PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO L’Olympia Agnonese cade di misura a Santarcangelo in uno scontro salvezza se non decisivo, quasi, per le sorti del campionato. I granata con il ko conntro i romagnoli si ritrovano penultimi in classifica con sole sette gare da disputare da qui sino al termine del torneo. Stadio Comunale Valentino Mazzola di Santarcargelo, splendida giornata con una temperatura di venti gradi che rende piacevole assistere al match. Poco pubblico presente sugli spalti con circa una trentina di supporter provenienti da Agnone. Mister Foglia Manzillo non rinuncia alla sicurezza del modulo 3-5-2 smentendo le anticipazioni della vigilia che vedevano il Grifo schierato con un più offensivo 4-3-3. In porta Kuzmanovic, difesa a tre formata da Cassese, il rientrante Albanese e Litterio. Centrocampo a cinque composto dai tre al centro Ricciardi, Pejic e Diarra preferito ad Araldo che va così in panchina mentre sulle fasce ad agire da laterali a tutta fascia Gentile a sinistra e la sorpresa dell’ultimo secondo rappresentata da Nyang che va a prendere il posto di Corbo il quale compariva in distinta. In attacco il tandem composto da Formuso e Cristiano Ancora. Mister Daniele Galloppa schiera il suo Santarcangelo con un 3-4-3 con la manovra offensiva tutta sulle spalle del talento De Cerchio. PRIMO TEMPO. E’ una Olimpia Agnonese determinata nei primi minuti di gioco che prende in mano sin sa subito il pallino del gioco. Il primo timido tentativo di marca granata è di Ancora al 4’ la cui conclusione, debole, termina tra le braccia di Ragone. I ritmi di giochi di sono blandi con le due squadre attente a non scoprirsi preferendo il pallone lungo in favore delle punte piuttosto che il fraseggio e la manovra, segno che la posta in gioco è altra, la pressione
Cristiano Ancora protagonista in due occasioni nel primo tempo
tanta. Al 10’ Pejic perde palla a limite dell’area granata in favore di Peroni che punta dritto la porta di Kuzmanovic trovando l’opposizione di Litterio che impedisce all’attaccante di calciare verso la porta. E’ il preludio al gol dei padroni di casa che passano in vantaggio al 13’: Cassese è troppo macchinoso nel rinviare il pallone facendosi rubare palla da De Cerchio che si trova a tu per tu con Kuzmanovic. Albanese prova un salvataggio in extremis che riesce in un primo momento ma il pallone resta li e per De Cerchio è un gioco da ragazzi mettere il pallone dentro praticamente a porta vuota. La reazione del Grifo è immediata con Formuso che al 15’, vince un contrasto e sul punto di calciare viene fermato da Gabrielli mentre al 17’ è Diarra a chiamare all’intervento in calcio d’angolo di Ragone. L’Olympia Agnonese alza il baricentro pressando a tutto campo gli avversari nel tentativo di recuperare il risultato. Al 22’ clamorosa l’occasione da gol fallita dal Grifo: indecisione di un difensore del Santarcangelo che, con un colpo di testa all’indietro regala palla ad Ancora il quale si inserisce con i tempi giusti presentandosi davanti a Ragone con un tiro ciabattato disinnescato senza difficoltà dall’estremo difensore romagnolo. Un minuto dopo lo stesso Ancora viene ammonito per simulazione. Al 30’ Pejic dalla distanza per poco non sorprende Ragone fuori dai pali con il numero uno di casa costretto al recupero in corner. Sul calcio d’angolo
seguente è Ancora a tirare in porta con il pallone che però termina sulla rete esterna fornendo l’illusione del gol. L’Agnonese, con il passare dei minuti, sembra crederci sempre meno con i ragazzi del Santarcangelo ad arrivare sempre primi sulle seconde palle. Dagli spalti iniziano a piovere i primi fischi da parte dei sostenitori granata all’indirizzo di squadra e tecnico granata. Alla scadere della prima frazione di gioco è Ancora a tentare nuovamente la via della rete ma il suo tentativo a giro viene neutralizzato con i piedi da Ragone in uno stile non proprio impeccabile. SECONDO TEMPO. L’Olympia parte forte nella ripresa intenzionata a cambiare la situazione di svantaggio. Al 5’ calcio d’angolo di Ancora che pesca in area Cassese il cui colpo di testa è troppo debole però per creare problemi seri a Ragone. L’undici di Galloppa che al rientro in campo ha sostituito il capitano Bondioli con Guglielmi riesce ad imbrigliare la manovra offensiva dei molisani che non riescono ad attaccare la porta come vorrebbero. Il muovere del pallone da parte dei granata è
troppo lento e così Foglia Manzillo prova a scuotere i suoi cambiando al 57’ Cassese con Dezai che, appena entrato va subito alla conclusione smorzata però dalla difesa locale. Poco dopo, Gentile si becca una giusta ammonizione per un’entrata nettamente in ritardo. Al 70’ il tiro di Pejic da fuori area si spegne largamente sul fondo. Serve maggiore qualità in mezzo al campo per velocizzare la manovra così Foglia Manzillo inserisce Araldo al posto di Diarra. Al 75’ Santarcangelo pericoloso con un diagonale di Guidi che angola troppo facendo terminare la sua conclusione sul fondo. Non trova sbocco lo schema dell’Agnonese con il lancio lungo per la torre Formuso che viene puntualmente intercettato e stoppato dalla retroguardia romagnola. Termina anzitempo la partita di Ancora che lascia il campo a Mazzarani al 78’. Olympia Agnonese a trazione anteriore come il risultato di passività richiede quando Foglia Manzillo richiama in panchina Nyang per Sorgente all’80’. All’83’Agnonese vicinissima al pareggio: cross ad aggirare la difesa di casa di Gentile che Formuso non riesce a capitalizzare tramutandolo in rete. Granata ancora pericolosi con Dezai a quattro minuti dallo scadere ma il suo cross viene deviato in angolo. Sul corner che ne scaturisce il colpo di testa di Formuso costringe alla parata plastica Ragone. Nel primo dei quattro minuti di recupero decisi dal direttore di gara, Peroni sfiora il colpo del ko con un tiro che lambisce il palo della porta difesa da Kuzmanovic.
Luca Cassese autore della disattenzione costata cara all’Agnone
IL TABELLINO SANTARCANGELO OLYMPIA AGNONESE
1 0
SANTARCANGELO: Ragone, Corvino, Fabbri, Fuchi, Gabrielli, Bondioli (46’ Guglielmi), Bencivenga (60’ Guidi), Pigozzi (72’ Dhamo), Bernardi (60’ Falomi), De Cerchio, Peroni. ALL.: Galloppa OLYMPIA AGNONESE: Kuzmanovic, Nyang (80’ Sorgente), Litterio, Ricciardi, Albanese, Cassese (57’ Dezai), Gentile, Pejic, Formuso, Ancora (79’ Mazzarani), Diarra (74’ Araldo). ALL.: Foglia Manzillo ARBITRO: Carlo Rinaldi di Bassano del Grappa Assistenti: Alessio Miccoli di Lanciano e Francesco De Santis di Avezzano MARCATORE: 13’ De Cerchio
I COMMENTI PRIMO TEMPO. Mauro Marinelli: «purtroppo non possiamo dire cose positive. Stiamo perdendo contro una squadra piena di nuove leve, una squadra di Eccellenza neanche di una regione non tropo grande come quella campana, solo che loro ci stanno mettendo il cuore noi no. Una squadra tecnicamente, nettamente, notevolmente, inferiore alla nostra. Abbiamo subito il gol dello svantaggio per una disattenzione di Cassese che è un bravissimo ragazzo ma non è la prima volta che accade quest’anno. Continuo ad essere ottimista perché stiamo giocando con una squadra notevolmente inferiore alla nostra. Credo che qualcosa debba fare l’allenatore schierando forse una seconda punta, Sorgente che ha sempre fatto bene quanto entrato. Questi giocatori, retribuiti profumatamente, devono fare qualcosa di più, dato che non avanzano un mese di stipendio. L’Isernia, che ha problemi e alla quale vogliono togliere il campo, sta vincendo uno a zero con il Montegiorgio, mettendoci il cuore. Purtroppo io non sto vedendo mettere in campo il cuore». FINALE. Foglia Manzillo: «Primo quarto d’ora abbiamo approcciato benissimo, ero convito di fare risultato poi dopo il gol che è stato un gancio destro mortifero ci siamo pesi anche se la reazione c’è stata nel primo tempo quando abbiamo avuto due occasioni con Ancora. Nel secondo tempo, poteva durare anche un mese ma non avremmo mai pareggiato, passava tempo e ci siamo innervositi, abbiamo avvertito il peso della classifica. A gara aperta potevi anche vincerla poi preso il gol è stata tutt’altra partita. A caldo non si fa mai niente si fanno sempre troppi errori quando si prendono delle decisioni ma è chiaro che alcune valutazioni andranno fatte. Ho parlato con i dirigenti a fine gara ed erano delusi come siamo delusi tutti. C’è stato un confronto anche con la tifoseria a fine partita come giusto che fosse perché si sono sobbarcati tanti chilometri e devo dire che sono stati anche molto educati nei nostri confronti».
SPORT
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ECCELLENZA - 24^ GIORNATA
L’undici di Precali si scontra con il tatticismodei pugliesi
Il Real Guglionesi fermato da una coriacea Frentania Botta e risposta nel finale con Siena che risponde a D’Allocco LA CRONACA
REAL GUGLIONESI FRENTANIA
REDAZIONE CAMPOBASSO Termina in perfetta parità tra Real Guglione e Frentania. Partita molto equilibrata con una Frentania disposta ottimanete in campo da mister Tanga anche se ai punti avrebbe meritato il Guglionesi. La squadra di Precali si è dimostrata ancora troppo poco incisiva in attacco per portare a casa l’intera posta in palio. Poche emozioni in generale in un match in cui le due squadre hanno preferito non farsi male con la partita che si è accesa nell’ultimo quarto d’ora di gioco, quello più scoppiettante. Prima il vantaggio dei neroverdi con l’eurogol di D’Allocco al quale ha risposto, subito dopo, il fulmineo pareggio di Siena. Ma è negli ultimissimi secondi di partita che un pasticcio difensivo tra Lapenna e Piscitelli aveva
La felicità di Siena dopo il pari
1 1
REAL GUGLIONESI: Piscitelli, Carovilla, Mascolo, Spagnuolo, Pignatelli, Lapenna, Gjurchinovski, D’Allocco, Valenti (79’Villani), Montechiari. ALL.: Precali. FRENTANIA: Cercio, Glave, Marsilio, Colucci, De Stefano, Siena (80’Troiano), Falco, De Nicola, Tarantino, Vallario (86’Saracino), Cacchione (77’D’Ambrosio). ALL.: Tanga. Arbitro: Aurisano di Campobasso Assistenti: Mainolfi e Del Balzo Marcatori: 78’ D’Allocco, 80’Siena.
permesso a Tarantino di rubare palla e concludere a porta vuota, il palo ha però salvato la squadra di Precali. Un pareggio che scontenta tutti, la Frentania in particolare che ha ancora bisogno di punti per evitare brutte sorprese in ottica salvezza. Buono il secondo tempo del Guglionesi che,
per lunghi tratti, ha schiacciato nella propria area il suo avversario. PRIMO TEMPO. Padroni di casa subito pericolosi al 17’ grazie ad una punizione Gjurchinovski che Cercio respinge neutralizzando il tentativo del giocatore locale. La risposta della Frentania al 36’ con Vallario protagonista di una pregevole azione personale conclusa da un tiro di poco al lato della porta difesa da Piscitelli. Sul finire della prima frazione di gioco al 45’, punizione di Montechiari dalla trequarti. Gjurchinovski svetta di testa e batte Cercio, ma la bandierina alzata del secondo assistente segnala una posizione di fuorigico che vanifica tutto riportando il risultato in perfetta parità. SECONDO
Cercio in azione
TEMPO. E’ la Frentania ad affacciarsi per prima in attacco al 55’: traversone di Colucci con Tarantino che gira al volo ma alza troppo. Occasionissima del Real Guglionesi al 57’: mischia in area pugliese,Sacchetti si esibisce in un perentorio colpo di testa che colpisce però la traversa. Al 78’ ancora Guglionesi in avanti con Carovilla che dalla distanza impegna severamente Cercio che si distende e salva il risultato rifugiandosi in angolo. Il forcing dei padroni di casa è insistente: al 77’ Montechiari fa le prove generali del gol con un’azione personale conclusa con un rasoterra angolato che Cercio devia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo arriva il meritato vantag-
gio del Real Guglionesi: la retroguardia pugliese prova a rinviare con un tiro a “campanile”, D’Allocco si coordina e, al volo, spedisce in ricaduta nel set della porta avversario. Dura pochissimo il vantaggio guglionesano visto che, dopo poco più di un minuto, al 79’ in un’azione praticamente fotocopia, Siena raccoglie di testa una palla altissima e la manda alle spalle di Piscitelli. Al 93’, in pieno re-
Mascolo prova ad impostare
cupero, Lapenna e Tarantino si litigano la palla. Il difensore guglionesano ha la meglio e aspetta l’uscita di Piscitelli per neutralizzare il pericolo. Il portiere tentenna, e quando sceglie di uscire è Tarantino ad essere il più lesto ad impossessarsi del pallone calciando subito verso la porta avversaria completamente sguarnita. Il palo salva i padroni di casa da una beffa clamorosa.
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SPORT
ECCELLENZA - 24^ GIORNATA
Debacle casalinga dell’Olimpia Riccia. Polisportiva Gambatesa piegato di misura
Roseto fermato dalle Acli “Manita” del Bojano Colpo del Roccasicura LA CRONACA ROSETO ACLI CB E CAMPODIPIETRA Si dividono l’intera posta in palio il Roseto e le Acli Campobasso e Campodipietra che danno vita ad un match ben giocato da entrambe le formazioni. L’undici di Rienzo torna a casa con un risultato positivo ttenuto su un campo difficilissomo come quello della terza forza del torneo. Primo tempo, palla al centro e vantaggio ospite con una palla corta dietro per il portiere dei padroni di casa sulla quale si avventa La Penna che non perdona la disattenzione. La reazione del Roseto è pressochè immediata con una pressione confusionaria sulle Acli Campobasso e Campodipietra che non produce però azioni di particolare pericolo con Melino e Tusiano. La ripresa si apre sulla falsa riga della prima frazione di gioco. Acli Campobasso e Campodipietra vicino al raddoppio quando Colucci serve dietro corto ancora una volta Curci, si inserisce Del Zingaro che però fallisce l’occasione. Al 60’ però il Roseto agguanta il pareggio con Bruno che trasforma un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per un atterramento di Melino da parte di un difensore ospite al momento di calciare in porta. Inutile il forcing finale dei pugliesi con Tusiano che salta un avversario e atu per tu con Borreca gli calcia sul petto. Poi, la punizione di Ricciardi sul quale non si avventa nessuno scivolando via sul fondo.
I TABELLINI ROSETO ACLI CAMPOBASSO E CAMPODIPIETRA
1 1
ROSETO: Curci, Colucci, Izzo (85’ Cagiano), Forcella, D’Errico, Ricciardi, Bruno (75’ Di Falco), Foschino, D’Aries, Melino, Tusiano. ALL.: Ciurlia ACLI CAMPOBASSO E CAMPODIPIETRA: Borreca, Aletta, Digbo, Di Lallo, Santoro, Progna, Cappelletti, La Penna, Guglielmi, Del Zingaro, D’Aversa. A disp.: Macchiarola, Rivellino, Tucci, De Leo, Moffa, Ciocca, Cefaratti. ALL.: Rienzo ARBITRO: Amedeo Monaco di Isernia Assistenti: Danila D'onofrio di Termoli e Andrea Quaranta di Campobasso MARCATORI: 1’ La Penna, 60’ Bruno.
OLIMPIA RICCIA U.S. BOJANO
0 5
OLIMPIA RICCIA: Fanelli, Cioffi C., Ruggiero P., Cioffi A., D’Urso (80’ De Rosa), Di Criscio, Ruggiero D., Ciccotelli (77’ Cioffi F.), Moffa, Morrone, Palmieri (75’ Lamin). ALL.: Cordone U.S. BOJANO: Spadone, Mauriello, Tartaglia, Sabatino S., Tourè (Di Matteo), Touray (Sabatino G.), Schipani, Scimò (Palange), Tasillo, Diallo, Abbrunzo (Cianitto). ALL.: Gioffrè ARBITRO: Gianluca Renzi di Pesaro Assistenti: Renzo Viotti e Pietro De Fabiis di Termoli MARCATORI: 23’ Schipani, 53’ Scimò, 55’ Abbrunzo, 61’ Touray, 89’ Palange. Una formazione del Bojano
OLIMPIA RICCIA U.S. BOJANO Prova di forza del Bojano che rifila una sonora manita all’Olimpia Riccia. Padroni di casa che reggono l’urto solo in una prima frazione di gioco chiusa sul minimo svantaggio per poi crollare nella ripresa. L’undici di Gioffrè la sblocca al 23’ grazie a Schipani. Nel secondo tempo nel giro di tre minuti i matesini si portano sul tre a zero grazie a Scimò che batte Fanelli al 53’ e al 55’ con Abbrunzo schierato da mister Giof-
frè al posto di Palange. A calare il poker ci pensa al 61’ Touray con Palange subentrato nella ripresa che trova la soddisfazione personale completando il tabellino e fissando il risultato sul definitivo cinque a zero. POL. GAMBATESA ROCCASICURA Colpo in trasferta del Roccasicura che sbanca bel finale il Venditti superando di misura una Polisportiva Gambatesa rigenerata dalla cura Bentivoglio. A decidere
LA CLASSIFICA Squadra
Punti
VASTOGIRARDI BOJANO ROSETO VENAFRO ROCCASICURA SESTO CAMPANO CITTÀ DI TERMOLI TRE PINI MATESE REAL GUGLIONESI ACLI CB CAMPODIPIETRA FRENTANIA PIETRAMONTECORVINO OLIMPIA RICCIA POL. GAMBATESA FWP MATESE ALLIPHAE
Una formazione delle Acli Campobasso e Campodipietra
66 51 46 45 44 43 40 32 32 31 25 23 23 21 16 -1
G
V
N
P
GF GS
24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24
21 15 14 13 13 13 12 9 10 9 6 5 5 6 3 0
3 6 4 6 5 4 4 5 2 4 7 8 8 3 7 0
0 3 6 5 6 7 8 10 12 11 11 11 11 15 14 24
93 47 47 60 35 34 55 36 34 48 26 30 32 25 28 11
12 17 21 31 22 25 35 34 43 43 47 41 49 55 63 103
l’incontro la rete al 93’ firmata da Mingione: palla inattiva, spizzata leggerissima di Scampamorte con Mingione che trova il varco giusto per battere Neuroni. Nel primo tempo due occasioni per il Gambatesa che colpisce un palo e impegna severamente Maggi che neutralizza un tentativo di Morsillo. Roccasicura vicino al vantaggio con l’ex Amoroso che manca di poco il bersaglio grosso con un errore sottoporta. Nella ripresa azione rugbistica di Fraraccio che mette in mezzo con il pallone che esce di pochissimo senza nessuna
POLISPORTIVA GAMBATESA ROCCASICURA
0 1
POLISPORTIVA GAMBATESA: Neuroni, Giammanco, Mono Ateba, Madonna, Testa, Di Maio, Pellegrino, Bruno, Ruggiero, Morsillo, Fiorenza. A disp.: Capobianco, Sanzari, Essomo, Di Donato, Marra, Faye, Trisolini. ALL.: Bentivoglio ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Ranieri, Scampamrte, Di Tullio, Buonavoglia, Cifelli (60’ Renzulli), Mingione, Giordano (70’ Minichiello), Amoroso, Fraraccio. ALL.: Bonomi ARBITRO: Luca Tagliente di Brindisi Assistenti: Gianluca Farina e Marco Di Bartolomeo di Campobasso MARCATORI: 93’ Mingione.
deviazione verso la porta del Gambatesa. Poco dopo, occasione incredibile per i padroni di casa con Mono Ateba che di testa chiama Maggi al miracaolo. Nel finale,
sull’unico errore di Mono Ateba, Mingione prima di firmare la rete del successo sfiora di un nulla il vantaggio che arriverà in pieno recupero.
Weekend amaro per il calcio femminile: ko Ripa e Mirabello Big match tra Ripalimosani e la capolista Free Girls nettamente dominato dalla prima forza del torneo. Nel primo tempo vantaggio ospite direttamente su calcio di punizione con il momentaneo pareggio ripese firmato da Iannetta. Nella ripresa vengono fuori gli ospi-
ti che vanno a segno altre quattro volte. A fine gara mister Bottone commenta: «Hanno meritatao la vittoria. Sono state molto più squadra. Noi abbiamo sbagliato l’atteggiamento mentale. Sarà una sconfitta che ci fara crescere anche in vista dello
scontro tra due settimane sempre contro di loro valevole per la finale di Coppa Italia». Cade in casa il Mirabello che perde di misura contro l’Avezzano. A decidere l’incontro in favore delle abruzzesi le reti di Federici e Lancia.
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PROMOZIONE - 24^GIORNATA
Baranello liquidato con un gol per tempo. La capolista è inarrestabile, bene la Santeliana
Capriatese, scatto decisivo verso la promozione Vairano e Donkeys ok AURORA CAPRIATESE BARANELLO Lo scontro diretto della ventiquattresima va all’Aurora Capriatese, che liquida il Baranello e mette una seria ipoteca sul salto di categoria. Ottima la partenza dei biancorossi: all’11’ è già 1-0 con un lancio a tagliare la difesa, inserimento di Valeriano che supera Fratangelo in uscita. Reazione Baranello al 31’: Di Paolo liberato al tiro da posizione iper favorevole, conclude di poco a lato. Stessa sorte per il calcio di punizione di Zurlo al 59’: il pallone si spegne di poco sul fondo. Contropiede Capriatese a seguire, Cambio spara addosso a Fratangelo da pochi passi. Cinque minuti dopo però è servito il raddoppio, sempre in ripartenza veloce, questa volta conclusa in rete da Antonio Cambio. Ultimo sussulto di marca Baranello all’87’: punizione di Di Chiro, testa di Paolantonio e palla di poco a lato. Finisce 2-0 ed è festa grande per la Capriatese, ad un passo dalla promozione diretta in Eccellenza. COMPRENSORIO VAIRANO CASTEL DI SANGRO CEP E’un Vairano super quello che prosegue inarrestabile la marcia in vetta alla classifica di Promozione. I campani vanno sotto al 43’ del primo tempo per un calcio di rigore assegnato per fallo su D’Amico (contestato dai locali) ma ristabiliscono subito la parità con la conclusione di Napoletano da fuori
2 0
AURORA CAPRIATESE: Melaragno, Iannelli, Scasserra, Saulino (Delli Carpini), Gilardi, Cambio G., Valeriano (Cambio A.), Toto (Viespoli), Farina (Raviele), Potena, Sisti ALL.: Marcaccio BARANELLO: Fratangelo, Iavasile, Muttillo, Niro A., Parmentola, Paolantonio, Di Chiro E., Di Paolo, Venditti, Zurlo, Colalillo. A disp.: Niro, Iannetta, Di Nonno, Silvestri, Carriero, Manocchio ALL.: Di Chiro ARBITRO: Daniele Piciucco di Campobasso MARCATORI: 26’ Valeriano, 65’ Cambio A.
3 1
COMPRENSORIO VAIRANO: Paglia, D’Ovidio (Delli Carpini), Giunti (Di Rosa), Verde, Nardi, Velardi, Tino, Sgueglia, Marra (Di Gregorio), Cantelmo (Riccio), Napoletano ALL.: Urban CASTEL DI SANGRO CEP: Romito, Sammarone, Pasquarelli, Cincione, Giannangeli, Ibishi, Del Grosso, D’Addezio (Cocuzzi), D’Amico G., D’Amico M., Pennacchioni ALL. Varallo ARBITRO: Cristian Romei di Isernia MARCATORI: 43’ D’Amico G. (rig.), 45’ Napoletano, 55’ Tino, 61’ Riccio
DONKEYS AGNONE AURORA URURI
Il Comprensorio Vairano sceso in campo ieri pomeriggio
area proprio a ridosso del duplice fischio dell’arbitro. Ripresa in forcing totale della capolista che, favorita anche dagli ingressi di Riccio e Di Gregorio liquida la pratica giallorossa. Al 55’ Tino ribadisce in rete di testa un cross di D’Ovidio; sei minuti più tardi proprio il nuovo entrato Riccio irrompe sottomisura per il 3-1 definitivo. E’il segno evidente di un dominio secco ad inizio ripresa. Il Vairano ‘vede’ l’Eccellenza. A sei tornate dalla conclusione il sodalizio del presidente Rega si accinge a festeggiare la massima categoria regionale con largo anticipo. DONKEYS AGNONE AURORA URURI Un super Sammartino lancia i Donkeys Agnone contro l’Aurora Ururi, che resta invischiata nella lotta per non retrocedere. Il player manager agnonese si carica la squadra sulle spalle e realizza un uno-due di pregevole fattura in venti minuti,
il primo su punizione e il secondo su assist di Scampamorte. L’Ururi accorcia le distanze con un autogol di Ferrelli, ma nella ripresa è ancora Sammartino (a tu per tu con Sedile e con un calcio di rigore) a chiudere definitivamente i giochi. Inutile il 2-4 di Pangia in mischia sugli sviluppi di un angolo. I Donkeys vincono e continuano a sperare nei playoff. SANTELIANA TRIVENTO Una Santeliana completamente rigenerata nel girone di ritorno fa la festa anche al Trivento, dimostrando fin dalle prime battute di voler centrare con forza la salvezza. Padroni di casa avanti già al 5’ con un calcio di punizione diretto di Totaro, che pizzica la traversa e termina in rete. Raddoppio al decimo della ripresa con Vico, che si gira e lascia partire una grande conclusione incrociata. Tris ancora con Totaro, su
I RISULTATI
LA CLASSIFICA DOPO IL 24^TURNO COMPR.VAIRANO AURORA CAPRIATESE BARANELLO DONKEYS AGNONE BICCARI C.DI SANGRO CEP RIPALIMOSANI CAMPOBASSO 1919 TRIVENTO TERMOLI 2016 POL.FORTORE SANTELIANA AURORA URURI QUATTRO TORRI CHIEUTI SPINETE CLITERNINA
AURORA CAPRIATESE BARANELLO
COMPRENSORIO VAIRANO CASTEL DI SANGRO CEP
LA CRONACA
Squadra
I TABELLINI
Punti
G
V
N
P
GF GS
60 57 51 39 38 36 36 33 32 30 26 23 21 20 18 13
24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24
19 17 16 11 11 11 10 8 9 9 7 6 5 4 4 2
3 6 3 6 5 3 6 9 5 3 5 5 6 8 6 7
2 1 5 7 8 10 8 7 10 12 12 13 13 12 14 15
63 61 52 46 38 53 29 41 35 35 31 37 24 22 27 20
17 23 31 33 31 50 24 38 33 38 48 50 36 50 58 53
AURORA CAPRIATESE BARANELLO
2 0
BICCARI QUATTRO TORRI CHIEUTI
2 1
COMPR.VAIRANO CASTEL DI SANGRO CEP
3 1
DONKEYS AGNONE AURORA URURI
4 2
SANTELIANA TRIVENTO
3 1
SPINETE RIPALIMOSANI
1 1
TERMOLI 2016 POL.FORTORE
0 1
CAMPOBASSO 1919 CLITERNINA
4 2
assist di Kanè al 65’. Gol della bandiera per il Trivento a pochi giri di lancette dalla conclusione con il calcio di punizione vincente di Massimiliano Berardini. SPINETE RIPALIMOSANI Un punto per parte tra Spinte e Ripalimosani, in una partita che non risolve i problemi di classifica di entrambe. Avvio convincente dei locali che centrano una traversa con Di Bartolomeo e un palo con Calabrese, episodi sfortunati in una prima frazione di spinta costante. Buono invece l’avvio di ripresa dei gialloblù di Bentivoglio che trovano il vantaggio al 65’ con Fiorillo su ripartenza veloce favorita da un fallo laterale smarcante; risposta Spinete a poco più di dieci minuti dalla conclusione con Cornacchione, bravo a freddare D’Alessandro con una conclusione da fuori area accompagnata da un altrettanto elegante stop di petto. Ianniruberto soddisfatto della prestazione, meno del risultato. «E’un peccato non aver vinto dopo aver prodotto delle ottime occasioni da
4 2
DONKEYS AGNONE: Mazzocco, Ferrelli (Pazzola), Carosella, D’Agnillo, Mastrostefano (Zarlenga), Castagnelli (Bianchini), Di Ciocco (Sabelli), Scampamorte M. (Masciotra), Delli Quadri, Sammartino, Scampamorte W. ALL.: Sammartino AURORA URURI 1924: Sedile, Gjoka, Del Torto, Di Rosa, Dattoli L., Ponsanesi, Pangia, Ferrara (Verlengia), Rossi, Di Lullo, Casalanguida ALL.: Caputo ARBITRO: Michele Di Lembo di Campobasso MARCATORI: Sammartino 4, aut. Ferrelli (A), Pangia (A)
SANTELIANA TRIVENTO
3 1
SANTELIANA: Pescolla, Di Iorio, Cocchianella, Baccari, Eshun, Lombardi, Kanè, Dijbril, Totaro, Vico, Cillah. A disp.: Moussà, Pasquale, Massari, Tizzani ALL. Marrone APD TRIVENTO: Vitone, De Pasquale, Donatone, Berardini, Facchino, Viglione, Zurlo (Matullo), Catalano (Fiore F.), Di Blasio N. (Fratipietro), Fagnani (Scarano), Di Maria (Perraziello) ALL.: Viglione ARBITRO: Stefano Cicchini di Termoli MARCATORI: 5’ e 60’ Totaro, 55’ Vico, 80’ Berardini (T)
SPINETE RIPALIMOSANI
1 1
SPINETE: Nunziata, Di Bartolomeo, Pietrangelo (Tagliaferri), Bautto, Calabrese, Diamente, Iacovantuono, Iezza, Buonanno, Ianniruberto (Di Petta), Cornacchione ALL. Ianniruberto RPALIMOSANI: D’Alessandro, Gala, Petrillo, Conte, Di Lallo, Bentivoglio, Marinelli, Sabetta, Fiorillo, Kongira, Lombardi. A disp.: Colardo, D’Agostino, Setaro, Di Cillo, Lanese, Tammaro ALL.: Bentivoglio ARBITRO: Matteo Pasqua di Termoli MARCATORI: 65’ Fiorillo, 78’ Cornacchione (S)
rete. Ne ricordo alcune davvero importanti. Ma l’atteggiamento mostrato dai ra-
Vairano e Castel di Sangro al centro del campo prima del fischio d’inizio
gazzi è stato giusto, servirà fino alla fine per la salvezza».
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SPORT
PROMOZIONE 24^ GIORNATA - BASKET
Un gol di Circelli manda al tappeto i giallorossi. Pupillo sorride con Silvestre e Fiorella
Biccari, vittoria e rilancio Cade il Termoli 2016, il Fortore passa di misura LA CRONACA BICCARI QUATTRO TORRI CHIEUTI Il Biccari si aggiudica il derby contro il Quattro Torri Chieuti e sorride per una ritrovata buona posizione in
classifica generale. Ai gialloverdi è servita una prova grintosa per sbrigliare la matassa, nonostante il gol dopo pochi minuti di Martino Silvestre su respinta del portiere, a seguito di una conclusione velenosa dell’altro Silvestre, Donato, arte-
fice dell’azione vincente. Reazione e pareggio del Quattro Torri sul finire di primo tempo: a rimettere in partita i rossoblù ci pensa Ferrari su calcio di rigore magistralmente trasformato. Ma il Biccari vuole forte-
mente il successo e lo dimostra in una ripresa fatta di spinta e generosità. Il gol decisivo - a metà tempo porta la firma di Fiorella, che con un tiro preciso dal limite dell’area sfrutta a dovere un fallo laterale ficcante di Calò. Il successo consente alla formazione di Pupillo di mantenere intatte le speranze playoff, vista la contemporanea sconfitta del Baranello che tiene tutte in corsa dal quarto a settimo posto. TERMOLI 2016 POL.FORTORE Battaglia ad alta tensione tra Termoli 2016 e Polisportiva Fortore. Succede praticamente di tutto in riva all’Adriatico, con gli ospiti che si salvano due volte per altrettanti errori dal dischetto dei padroni di casa (Impicciatore e Del Casale) prima
Una formazione della Polisportiva Fortore
I TABELLINI BICCARI QUATTRO TORRI CHIEUTI
2 1
BICCARI: Stampone, Marino, Calò, Checchia G., Jammeh, De Bellis, Silvestre M., De Matthaeis, Fiorella, Silvestre D., Tuoro. A disp.: Marino, Moccia, Figliola, Cammisa, Acquaviva, Munno, Checchia ALL.: Mitro QUATTRO TORRI CHIEUTI: Tammaro, Delfino, Bucci, Mennella, Santarelli, Ciliberti, Gabrielli, Paglione, Ungaro, Ferrari, Polenta. A disp.: Zappatore, Scanzano, Zirillo, Caputo, Castelnuovo, De Santo, Occhionero. ALL.: Fiardi ARBITRO: Alessio Libertone di Campobasso MARCATORI: Silvestre M., Ferrari (rig.) (Q), Fiorella
TERMOLI 2016 POL.FORTORE
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TERMOLI 2016: Salotto, Mascilongo (70’Cacchione), Del Grande, Licursi, Leone (90’Lizzi), Ciccarelli, Del Casale, Giacobbe (85’Sangare), Impicciatore, Bagnoli, Gabsi Zied (76’Bah) ALL.: Zito POLISPORTIVA FORTORE: Cilenti, De Bellis L., Cannizzo, Guari, Santillo R., Fiorilli A., Bianco, Colucci, Carpinelli, Riccardi, Circelli P. ALL.: Totaro ARBITRO: Alessio Libertone di Campobasso MARCATORI: Circelli P.
di colpire con un’azione di contropiede orchestrata da Riccardi e finalizzata da Circelli con una cavalcata di oltre quaranta metri conclusa con un tiro incrociato davanti a Salotto. Nervosismo in campo e sugli spalti: gli ospiti riescono a spuntarla nonostante il forcing finale condotto dai ragazzi di Zito, sorpresi in contropiede ma davvero sciuponi in avanti. «E’stata una partita indub-
biamente sofferta - spiega il capitano della Polisportiva Fortore Roberto Santillo loro hanno fallito due rigori, ma ci sono episodi dubbi anche da parte nostra, ci manca qualche penalty...». Nessun dubbio, però, sul peso della vittoria. «E’un risultato conquistato con la grinta, possiamo guardare alle ultime partite con grande fiducia, stiamo facendo bene e la classifica lo testimonia».
Le campobassane incappano in un’altra sconfitta e perdono di dieci punti
La Magnolia cade a Faenza e viene raggiunta dal Palermo INFINITYBIO FAENZA BASKET PROJECT GIRLS LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO (12-14, 29-25; 47-42)
69 59
FAENZA: Schwienbacher 8 (3/5, 0/2), Franceschelli 2 (0/ 3, 0/1), Ballardini 5 (2/5, 0/1), Morsiani 14 (7/16, 0/1), Preskienyte 10 (4/9, 0/2); Soglia 4 (1/4), Meschi 2 (0/1), Caccoli 2 (1/1), Policari 16 (2/2, 4/5), Franceschini 6 (3/4). All.: Bassi. CAMPOBASSO: Porcu 8 (4/4, 0/6), Di Gregorio 11 (1/3, 3/ 4), Ciavarella 10 (3/8, 1/3), Þelnytë 9 (1/2, 2/5), Bove 3 (0/4, 0/2); Marangoni 9 (4/9, 0/1), Reani 9 (1/5, 1/2). Ne: Sammartino, Falbo e Mandolesi. All.: Sabatelli. ARBITRI: Fabbri (Livorno) e Giustarini (Grosseto). NOTE: prima del match osservato un minuto di raccogli-
mento in memoria di Nadia Rovida. Tiri liberi: Faenza 11/ 15; Campobasso 10/16. Rimbalzi: Faenza 36 (Preskienyte 12); Campobasso 29 (Þelnytë 5). Assist: Faenza 10 (Ballardini 4); Campobasso 12 (Porcu 4). Progressione punteggio: 2-12 (5’), 17-22 (15’), 41-35 (25’), 56-51 (35’). Massimo vantaggio: Faenza 13 (69-56), Campobasso 10 (2-12). Una partenza lampo, un secondo quarto in difesa con il cuore gettato oltre l’ostacolo tra terzo e quarto periodo, dovendo fare i conti con le sole sette rotazioni a fronte delle dieci di un Faenza che, ben prima dell’intervallo lungo, ha già messo sul parquet tutti gli elementi a disposizione di coach Bassi in una serata in cui è Policari, un vero e proprio rebus offensivo per le rossoblù, a trascinare al successo le romagnole. Così per La Molisana Magnolia Campobasso arriva la terza battuta d’arresto nelle ultime quattro gare con un copione che – a referto chiuso – finisce per ricordare quasi pedissequamente gli andamenti dei match interni con Palermo e Bologna. AVVIO ARREMBANTE. L’approccio delle magnolie, così come in altre circostanza, è all’insegna della grande determinazione e di scelte ben precise nel piano partita elaborato per la circostanza che mandano in confusione le faentine. Ciavarella e Di Gregorio, con le loro triple, scavano il solco che porta Bove con un 2/2 dalla linea dei liberi a firmare il massimo vantaggio di serata per le rossoblù (2-12). Nella seconda metà del primo quarto, però, l’attacco rossoblù finisce per fermarsi e mettersi a segno due soli punti a fronte dei dieci delle romagnole che si portano così ad un solo possesso di distacco dal quintetto di coach Mimmo Sabatelli.
INVERSIONE DI TENDENZA. Al rientro sul parquet per il secondo quarto le rossoblù tornano a trovare la via in attacco, arrivando a prendere anche sette punti di margine dopo il canestro di capitan Di Gregorio (17-24). Trascinate da Policari, però, le romagnole mettono a segno un break di 8-0, sublimato dal canestro del sorpasso di Schwienbacher (25-24), primo strappo di una contesa in cui le molisane non riusciranno a mettere più la testa avanti, trovandosi sotto di quattro lunghezze (29-25) all’intervallo lungo. TRIPLE LITUANE In avvio di terzo periodo Faenza corre veloce ed arriva anche al +10 del 37-27. Qui, però, due triple in successione di Laura Želnytë suonano la sveglia sul versante campobassano. Marangoni e Reani riavvicinano le campobassane ad un solo possesso di distacco (45-42), ma l’inerzia resta sempre dalla parte delle faentine. STRAPPI DETERMINANTI. Anche perché, nell’ultimo periodo, almeno inizialmente Campobasso prova a rientrare, ma finisce con il cedere definitivamente quando le romagnole arrivano sul +13, prendendosi abbondantemente anche la differenza canestri nel doppio confronto. Porcu sul finale limita il passivo che, per la prima volta in stagione, vede le magnolie cedere con uno scarto in doppia cifra. Per le rossoblù, raggiunte da Palermo, resta comunque la leadership in classifica per la miglior differenza canestri negli scontri diretti.
il Quotidiano del Molise lunedì 18 marzo 2019
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