Quotidiano del 26-04-19

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20° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | venerdì 26 aprile 2019 | anno XXII | n.114 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625

SPORT

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Campobasso arbitro della corsa promozione. Contro il Matelica precedenti a favore (4-3)

PAGINA 18

Basket. La Magnolia “butta via” Atletica. Mignogna e Pascale il primato a una giornata dalla fine si aggiudicano la 7^ Corsa Sabato sfida all’Orvieto del Cuore di Termoli PAGINA 22

Ieri le manifestazioni per il 74° Anniversario della Liberazione

La Resistenza in Molise, ricordati gli eroi partigiani

DENTRO LA NOTIZIA

QM

CAMPOBASSO

Ribalta nazionale per l’oncologo Nicola Fazio

PAGINA 20

CHOC A ROCCAMANDOLFI

Cade dal cavallo e muore La vittima è un consigliere comunale di 55 anni

PAGINA 5

Sulle Mainarde molisane l’omaggio a Giaime Pintor A Campobasso una corona per celebrare i caduti «Una giornata particolare», parafrasando il celebre film di Ettore Scola quella trascorsa in tutto il Paese e nella nostra regione che ha celebrato la liberazione dall’oppressione nazifascista in molti centri molisani. Nel capoluogo regionale l’iniziativa dell’Anpi Molise e del Comune di Campobasso con la deposizione di corona di fiori ai piedi del Monumento dei Caduti. A Castelnuovo al Volturno e su Monte Marrone la cerimonia più partecipata.

TERMOLI

Amministrative: D’Ambrosio fa un passo indietro PAGINA 15

SERVIZI ALL’INTERNO

ISERNIA

Futuro dell’ospedale di Agnone Litigano Di Lucente e Greco Nodo del contendere è la destinazione d’uso I due non se le mandano a dire a colpi di battute

Bimbo in coma, condizioni gravi ma stazionarie

Tragica fine per Pietro Ricciardone che, nel primo pomeriggio di ieri, è morto a causa di una caduta da cavallo. Lascia la moglie e tre figli. Particolarmente complicate le operazioni di soccorso. PAGINA 11

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ELEZIONI COMUNALI

I consiglieri regionali Andrea Di Lucente e Andrea Greco hanno discusso, a distanza, sul futuro dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone. Di Lucente ha accusato Greco di non aver mai presentato una proposta ma solo critiche. PAGINA 14

“Io Amo Campobasso” primi a presentare la lista dei candidati consiglieri PAGINA 6


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il Quotidiano del Molise venerdì 26 aprile 2019

PRIMO PIANO

POLITICA

L’ANPI di Bari ha celebrato la Festa di Liberazione con il libro di Massimiliano Marzillo

La molisana Maria Ciarravano protagonista del 25 Aprile in Puglia

VITTORIA TODISCO L’ANPI di Bari ha inteso celebrare il 25 Aprile, Festa di Liberazione, presentando il libro di Massimiliano Marzillo “Antifascisti” e ripercorrere la vicenda umana e politica dell’anarchica molisana Maria Ciarravano che si intreccia con quella di Sergio Di Modugno anarchico pugliese e, di molti altri antifascisti che hanno pagato con la vita l’impegno di fedeltà ad un ideale di libertà ed uguaglianza. Il presidente dell’ANPI di Bari il professore Pasquale Martino, Maria Laterza e Sil-

vio Maselli assessore alla Cultura hanno fortemente voluto che la prima presentazione del libro: «Antifascisti. Maria Ciarravano, Sergio Di Modugno e altre storie» si tenesse proprio in terra pugliese poiché in questa regione l’opposizione – come scrive Marzillo – non fu improvvisata ma si trattò di una dissidenza costruita su solide basi culturali e introiettata attraverso la lettura e l’analisi guidata delle opere di Marx, Engel e Bakunin nonché incoraggiata dalla stampa di sinistra: L’Unità e l’Umanitè. Nella regione pugliese si svilupparono altre forme di opposizione al fascismo, vere e proprie lotte anche cruenti che videro la città di Bari impegnata in modo particolare: non va dimenticato l’impegno

profuso dal socialista Tommaso Fiore; mentre, ad opera di Giovanni e Franco Laterza prese corpo un antifascismo intellettuale che non si esprimeva in modo clandestino bensì costruito su solide basi culturali che catturarono una nutrita schiera di giovani democratici. E’ probabile che l’ empatia che prende nel conoscere i personaggi, le drammatiche tragiche vicende che li hanno visti soccombenti, gli addentellati storici descritti da Marzillo attraverso questo libro (che in Molise coloro che con ufficialità celebrano il 25 Aprile fanno finta che non sia mai stato scritto) abbia contaminato anche il presidente dell’ANPI, Pasquale Martino, che è autore di un altro importante lavoro sulla Resistenza «Il partigiano ritrovato» nel quale si ricostruisce la storia di Giuseppe Zannini, bancario barese antifascista cattolico,

Marzillo con Maria Laterza, il prof.Pasquale Martino e l’assessore alla Cultura del Comune di Bari Silvio Maselli

amico di Aldo Moro e Achille Ardigò catturato a Bologna dalle SS internato a Mauthausen e morto in un lager nazista la cui storia si intreccia con quella di altre figure protagoniste dell’antifascismo emiliano e milanese. La storia di Maria Ciarravano e anche quella di sua sorella Ester che con generosità ed abnegazione ha sostenuto e condiviso la lotta di questa moli-

Nel capoluogo le celebrazioni per il 74° anniversario della Liberazione

«Un giorno che ha segnato un solco nella storia dell’Italia» Nonostante il forte richiamo venuto da associazioni, sindacati e istituzioni (complice anche la partecipata manifestazione su Monte Marrone sul versante delle Mainarde molisane), anche quest’anno nel capoluogo regionale le celebrazioni del 74° anniversario della Liberazione d’Italia sono state vissute sotto tono. Non è una novità, purtroppo. Circa duecento le presenze in Piazza della Vittoria per la deposizione della corona di alloro sotto il Monumento dei Caduti. Tra essi il sindaco Antonio Battista, il vice sindaco Bibiana Chierchia, il presidente del Consiglio comunale Michele Durante, l’assessore Pietro Maio. Unico parlamentare presente Antonio Federico, poi gli anziani rappresentanti dell’Anpi e di Libera Molise che hanno intonato «Bella Ciao», canzone simbolo della lotta partigiana. Poca la presenza giovanile: un segnale chiaro di disimpegno che ormai da almeno due decenni ha segnato la partecipazione alla vita politica italiana e che, naturalmente, ha segnato negativamente l’importanza della giornata nella storia del Paese anche nelle

aule scolastiche. «Serve ripartire dalla scuola – ha sottolineato Dario Di Sisto, rappresentante dell’Unione degli Studenti – si deve ripartire da un welfare sociale che possa dare opportunità ai giovani per impedire loro di fuggire da questa terra, non aggrappandosi all’estremismo.» «Il 25 aprile ha segnato un solco nella storia – ha detto Loreto Tizzani, presidente Anpi Molise – tra un presente, un passato e un futuro. Oggi viviamo in base ai principi della Costituzione scaturita dalla lotta per la libertà, una lotta e una partecipazione che ridiede dignità al nostro Paese». Infine dopo la cerimonia, nella Bibliomediateca di Via Roma è stata presentata la

collezione sulla Resistenza in Molise donata da Natalino Paone alla cittadinanza. Legautonomie, guidata da Filippo Poleggi, come ogni anno ha fatto visita alle targhe commemorative poste in diversi luoghi della città che ricordano il sacrificio dei partigiani campobassani e molisani per la Liberazione del

nostro Paese. Ma le iniziative proseguiranno anche oggi a Campobasso. Su iniziativa di Casa del Popolo, in via Gioberti alle ore 18,30 si terrà l’incontro dal titolo «Una vita contro – Il partigiano Giovanni Porfirio da Trivento». L’avventurosa vita di Giovanni Porfirio, si dipana tra Molise, Stati Uniti e Russia. Fervente comunista, perseguitato dal regime fascista decide di emigrare negli USA dove incontrerà una giovane ebrea Mary Neiman, con la quale costruirà un legame di vita indissolubile. Tornato nella sua terra, durante l’occupazione nazi-fascista, fonderà una brigata che avrà tra le sue fila oltre 50 partigiani. All’incontro interverrà il ricercatore Unimol Fabrizio Nocera.

sana fortemente impegnata sul piano ideologico, ha conquistato l’uditorio che a volte è apparso sensibilmente commosso. Maria Laterza commentando il lavoro di Marzillo ha sottolineato la forza dei personaggi e per la particolarità della sua costruzione lo ha definito un libro importante, affascinante, commovente oltre che notevole per il materiale documentaristico prodotto. Si è detta felicissima di aver celebrato il 25 Aprile restituendo decoro e

onore ad una donna coraggiosa come Maria Ciarravano. Per il presidente dell’ANPI che si è soffermato a lungo sulla visione utopistica degli anarchici ed ha affrontato il tema del fuoriuscitismo italiano in Unione Sovietica si tratta di un libro che è più libri che ne contengono altri ancora. E’ da sottolineare il parallelo tracciato dall’Assessore Maselli tra questo e il libro di Oriana Fallaci «Un uomo» che tratteggia la drammatica storia di Panagulis che come Sergio Di Modugno – marito e compagno di Maria Ciarravano – non si rassegna continua a pensare con la propria testa e per questo viene ucciso da tutti. «Non c’è nulla di più potente – ha detto l’Assessore Maselli – o di immaginifico ed affascinante di una donna e un uomo in lotta contro la macchina infernale dei totalitarismi». Ed ha concluso dicendo che: «dentro questa ‘piccola storia’ c’è la storia dell’intera umanità».

Federico (M5S):«Un’inutile provocazione non voler celebrare la solennità di questa giornata» Presente alle celebrazioni promosse dal Comune di Campobasso, dall’Anpi Molise e da numerose associazioni e sindacati del capoluogo, il parlamentare molisano cinque stelle Antonio Federico ha voluto sottolineare l’importanza del 74° anniversario della Liberazione d’Italia. «Ho partecipato perché il 25 aprile è patrimonio di tutti gli italiani ed è una data che deve unire, perché la libertà di espressione e di associazione, le libertà politiche, ma anche la libertà di dissentire e di contrapporsi le dobbiamo al sacrificio di donne e uomini che hanno scacciato l’ombra del regime fascista. Ho partecipato – ha sottolineato Federico - perché credo che non bisogna relegare ai libri di storia quelle pagine buie, ma mai devono essere strumentali alla creazione di contrapposizioni che fomentano divisioni sociali e non aiutano il Paese. Ho partecipato perché ho la fortuna di rappresentare pro tempore i cittadini all’interno delle istituzioni ed ho il dovere di rispettare i principi scritti nella nostra Costituzione nata dal sacrificio di cittadine e cittadini che hanno combattuto per la libertà: il faro di ogni nostra azione, nel rispetto di tutte le diversità.» Marca la diversità Antonio Federico, rispetto alle scelte fatte dal vicepremier Salvini: «Ho partecipato perché non dobbiamo mai dare nulla per scontato, neanche la nostra libertà. Ciascuno di noi deve tenere alti questi valori all’interno delle Istituzioni e per me resta una inutile provocazione quella di non voler celebrare la solennità di questa giornata che è di tutti. Ho partecipato perché il 25 aprile è per tutti gli italiani, ed allora dobbiamo mantenere vivi nei nostri cuori questi valori e renderli forti, puri, anche per chi oggi vuol far finta che sia un giorno come un altro. Il 25 aprile del 1945 non è stato un giorno come un altro – conclude Federico - ma è stato il primo giorno di una nuova storia di libertà e democrazia per il nostro splendido Paese, l’Italia.»


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PRIMO PIANO

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POLITICA E ATTUALITÀ

Cittadinanzattiva: «Bisogna salvaguardare i principi di prossimità e raggiungibilità. No a viaggi della speranza anche in regione»

Piano regionale delle liste d’attesa: garantire il rispetto dei tempi La Conferenza Stato-Regioni ha approvato, nella seduta del 21 febbraio, il Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa 20192021 elaborato dal Ministero della Salute. «Diverse – si legge in una nota di Cittadinanzattiva - sono le novità introdotte dal nuovo Piano Nazionale, tra cui: la fissazione dei tempi massimi di attesa per tutte le prestazioni e non più solo per una piccola parte; in caso di tempi massimi non rispettati saranno attivi percorsi di tutela per il cittadino volti a garantire la prestazioni nei tempi giusti e in un ambito territoriale di prossimità, senza costi aggiuntivi rispetto al ticket e senza dover fare più tanti chilometri; i pazienti non dovranno più uscire dalle strutture sanita-

rie senza la prescrizione e senza la prenotazione, il cittadino sarà quindi preso in carico automaticamente dal SSN; la possibilità di accedere alle strutture durante le ore serali e nel fine settimana; il blocco dell’attività libero professionale in caso di superamento del rapporto tra la stessa attività in libera professione e quella in regime istituzionale e/o di sforamento dei tempi di attesa massimi individuati dalla Regioni; il coinvolgimento delle Associazioni dei cittadini nelle campagne di comunicazione e nel monitoraggio periodico dei piani delle ASL; massima trasparenza per le agende di prenotazione, più controlli e verifiche. Tutte le novità introdotte devono però essere recepite dalle Regioni entro 60

giorni dalla stipula dell’intesa, e inserite nei rispettivi Piani regionali di Governo delle Liste di Attesa. La Regione Molise sembrerebbe aver firmato in queste ore il recepimento e la messa a punto del proprio Piano regionale di Governo delle liste di attesa, ma come lo avrà fatto? L’ambito territoriale di garanzia quindi è una delle scelte cruciali che deve essere effettuata nel Piano Regionale. Se l’ambito territoriale di erogazione non venisse individuato nei Distretti, ma esteso a tutto il territorio regionale (scelta non condivisa e che trova la piena contrarietà di quest’Associazione) i disagi ricadrebbero ancora una volta solo sui cittadini/pazienti. In virtù dell’approvazione del Piano Regionale di Go-

verno delle Liste di Attesa quest’Associazione si aspetta, in attuazione del principio di prossimità e raggiungibilità stabilito dal nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, che l’ambito territoriale di garanzia per l’erogazione delle prestazioni venga identificato con il Distretto». «Questa specifica sarebbe una conquista di dignità e giustizia per tutti i cittadini molisani, che diversamente sarebbero costretti a spostamenti particolarmente sacrificanti in considerazione delle condizioni infrastrutturali e di collegamento esistente nella regione Molise e farsi carico dei relativi costi - ha dichiarato Jula Papa, Segretario regionale di Cittadinanzattiva Molise, che ha proseguito -

«Limitare il più possibile i disagi ai pazienti» questa scelta dimostrerebbe che si è invertita la tendenza ad occuparsi dell’erogazione dei servizi tenendo presente il solo ambito ragionieristico, rimettendo al centro il benessere del paziente». Jula Papa ha concluso infine ricordando che «abbiamo definito l’approvazione del nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa una delle più belle pagine delle politiche sanitarie pubbliche del nostro paese e speriamo che il nuovo Piano Regionale del Molise, approntato dal Commissario Giustini e dal Sub Commissario Grassi, prosegua su questo cammino e

«Nonostante lo stato dei fatti continua a regnare l’omertà: i giornalisti molisani non meritano questo»

Editoria e promesse tradite, Santimone e Cimino lasciano le Commissioni in segno di protesta La crisi dell’editoria e le tante, troppe promesse disattese dal mondo politico non hanno lasciato indifferenti i rappresenti in seno al consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, Cosimo Santimone e Vincenzo Cimino, che nelle scorse ore hanno annunciato di voler lasciare le rispettive commissioni in segno di protesta. «Negli ultimi, mesi la situazione finanziaria degli editori molisani – si legge nella nota - e le prospettive lavorative di decine di colleghi giornalisti (locali), sono peggiorate rispetto a un contesto già nel complesso drammatico. Nelle ultime settimane le sortite pubbliche, le interviste, le pressioni mediatiche, non hanno determinato una sola delibera da parte né della Giunta regionale del Molise, né della Fnsi, né del Consiglio nazionale dell’Ordine. Il presidente di quest’ultimo organismo, Carlo Verna, al posto di aprire un dibattito in aula sul Molise confrontandosi con i consiglieri espressi

Vincenzo Cimino e Cosimo Santimone

dal territorio, si è limitato a dire di essere in contatto col presidente dell’Ordine regionale, la quale segue le sorti della crisi editoriale e si relaziona con lui. Bene. Come se ciò non bastasse, a gettare altra benzina sul fuoco ci ha poi pensato anche il segretario nazionale del sindacato, Raffaele Lorusso, che sul sito della Fnsi, prima plaude allo sblocco del 40% dei fondi nazionali (con la soccombenza delle tv locali del Molise e delle realtà più povere dello Stivale), per poi meravigliarsi per la presentazione del ricorso di Telemolise al Consiglio di Stato. «In coerenza con quanto deciso all’unanimità dal consiglio nazionale, la Fnsi sosterrà le ragioni dei giornalisti e del lavoro anche dinanzi al Consiglio di Stato, con l’auspicio che il 9 maggio venga scritta la parola fine in una vicenda durata oltre il dovuto e il cui esito finale è già scritto, considerato che il regolamento per l’erogazione dei contributi è ormai legge dello Stato». Con questa affermazione del giorno 8 aprile 2019, peraltro neppure stigmatizzata dal presidente dell’associazione Assostampa Molise, Giuseppe Di Pietro, che permane sbalorditivamente nell’esecutivo al suo fianco, si augura al Molise di soccombere in giudizio. Nonostante questo stato di fatto, continua a regnare l’omertà, senza nessun intervento da parte della delegazione parlamentare di questa regione, la quale aveva promesso cambiamenti nel regolamento attuativo della editoria nazionale tv: purtroppo per il Molise e i giornalisti molisani si è trattato dell’ennesimo caso di promesse da marinaio. Per questi motivi, consapevoli che le im-

prese radio televisive, della carta stampata regionale e che i giornalisti e i cittadini del Molise non meritino una tale situazione, ci rendiamo conto che non è più opportuno continuare a chiedere ai colleghi il rispetto delle regole e degli adempimenti legati alla professione. Venendo a mancare in una piccola e arida realtà, i presupposti in grado di garantire una prospettiva non di stabilità, ma di lavoro a breve termine, non ce la sentiamo di rappresentare un ordinamento debole, diviso e vecchio nei modi e nei tempi, che non tutela, ma che inasprisce la vita di colleghi, amici, che ci hanno consentito di issare la bandiera del Molise nelle massime istituzioni giornalistiche. Lasciamo questo compito a persone più accomodanti – aggiungono i consiglieri nazionali - e spinte da altri interessi. Lasciamo questo compito magari a persone migliori di noi. Per i motivi sino ad ora esposti, tenuto conto anche di altri atteggiamenti e di decisioni logoranti prese ai danni della categoria dei giornalisti (molisani), abbiamo deciso, in segno di protesta, di rassegnare le dimissioni dalle rispettive commissioni consultive di cui facciamo parte e che rappresentano “la parte principale”, il “cuore” dell’attività del consiglio nazionale. La nostra protesta sarà inoltre portata all’attenzione del prossimo consiglio dell’Ordine nazionale, consiglio che ci vedrà attivamente coinvolti solo quando sul tavolo sarà affrontata anche la questione Molise». Cosimo Santimone Vincenzo Cimino Consiglieri nazionali Ordine dei Giornalisti

non sia in controtendenza rispetto alla volontà del Piano nazionale di limitare il più possibile i disagi ai pazienti. In caso contrario ci troveremmo a fare i conti con viaggi della speranza anche dentro la regione Molise e a mettere mano ancora una volta al portafoglio». NOTIZIE IN BREVE

QM

MOVIMENTO 5 STELLE

Approvazione del bilancio, incontro a Palazzo D’Aimmo In programma questa mattina anche la conferenza stampa del gruppo Consiliare del MoVimento 5 Stelle Molise in merito all’approvazione del Bilancio regionale e della manovra di stabilità. La conferenza stampa si svolgerà questa mattina, venerdì 26 aprile alle ore 10.30 a Campobasso, a Palazzo D’Aimmo in via IV Novembre, presso la saletta adiacente all’aula del Consiglio regionale. PARTITO DEMOCRATICO

Fanelli e Facciolla illustreranno oggi la contromanovra al Derf 2019-2021 Questa mattina alle ore 9.45 presso la sala conferenze del Consiglio Regionale del Molise, a Campobasso in via IV Novembre 87, i Consiglieri regionali del Partito Democratico, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, incontreranno gli organi di informazione per illustrare la contromanovra al Derf 2019-2021 e le proposte che il Gruppo del Partito Democratico presenterà nella prossima seduta del Consiglio regionale in programma nel fine settimana.



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«Avere qualcuno accanto serve ad accrescere il beneficio clinico delle terapie»

Nuova ribalta nazionale per l’oncologo molisano Nicola Fazio È direttore dell’unità di oncologia medica gastrointestinale e tumori neuroendocrini allo IEO Di recente Fabio Del Sordo ha dimostrato che dal Molise emergono professionisti che rappresentano un vero e proprio patrimonio della regione. Un giovane astrofisico che rappresenta a tutti gli effetti un vanto del nostro territorio. Nelle scorse ore il nome di un altro professionista molisano, medico, da anni eccellenza e punto di riferimento per tanti pazienti (non solo a livello nazionale ma anche europeo) è stato citato da un giornale: in questo caso si tratta del quo-

Mancano solo pochi giorni all’appuntamento elettorale per il cambio al vertice dell’Università degli Studi del Molise e come rappresentanti degli studenti partecipiamo al dibattito su questa scelta importante e strategica non solo per il futuro dell’Ateneo ma soprattutto per la città di Campobasso e di tutta la Regione Molise. L’Università, infatti, per una città come Campobasso, se consideriamo il grande numero di dipendenti (professori e personale tecnico amministrativo), utenti (studenti) e strutture (non ultime quelle sportive), può essere intesa come una grande azienda ben incisiva sul territorio. Per questo motivo, il futuro dell’Università non riguarda solamente la sua dinamica interna, ma coinvolge tutta la società e l’economia molisana. Non si pensi che gli studenti stiano soltanto a guardare, perché nonostante non

tidiano nazionale La Repubblica: lui è il dottore Nicola Fazio, direttore dell’Unità di Oncologia Medica Gastrointestinale e Tumori Neuroendocrini – Istituto Europeo di Oncologia. Nicola Fazio, classe 1963, si occupa di “Gestione multidisciplinare dei pazienti con tumore neuroendocrino e con tumori gastrointestinali ed epatobiliopancreatici e del Coordinamento del gruppo multidisciplinare per la gestione clinica dei pazienti con tumore neuroendocrino. Il grup-

po include per le diverse specialità figure dedicate ai NET: oncologia medica, anatomia patologica, chirurgia, radiologia diagnostica ed interventistica, endocrinologia, medicina nucleare diagnostica e terapeutica, endoscopia, gastroenterologia, radioterapia”. Fazio è stato interpellato da La Repubblica in seguito alle dichiarazioni di Nadia Toffa (conduttrice del programma televisivo Le Iene) che sta lottando contro il cancro. «Avere qualcuno accanto serve ad

accrescere il beneficio clinico delle terapie – ha detto Fazio che poi ha aggiunto – Il ruolo del familiare, dell’amico, di qualcuno che partecipi al vissuto di malattia dà un sostegno unico e insostituibile. I familiari? Non devono essere – ha aggiunto Fazio – degli intermediari tra il malato e noi ma semplicemente devono esserci». Nello specifico, come detto, Fazio si occupa del Programma Tumori dell’Apparato Digerente e Neuroendocrini. Il programma si

occupa della diagnosi, della cura e della ricerca scientifica delle patologie epatobiliari e dell’apparato digerente. Dal punto di vista clinico la multidisciplinarietà è il tratto caratterizzante del programma, con un approccio globale e da più direzioni di ogni problema. Le chirurgie, la radiologia interventistica e l’endoscopia consentono una diagnostica e una terapia invasiva che si unisce alla parte medica dell’oncologia. L’attività delle divisioni costituenti è arricchita

Unimol, elezione del Rettore: il punto di vista degli studenti si senta spesso parlare di noi, abbiamo un’organizzazione capillare in ogni corso di laurea e cerchiamo sempre di contribuire in maniera propositiva e costruttiva allo sviluppo delle dinamiche che ci interessano. Vorremmo che il prossimo Rettore tenesse in considerazione gli studenti per la forza attiva che essi rappresentano, non solo come destinatari della didattica, ma come partecipi della ricerca e della produzione scientifica durante i periodi di tesi, tirocinio e specializzazione, come avviene normalmente nelle università americane. Noi potremmo contribuire all’orientamento negli istituti superio-

ri, alla didattica con incarichi a studenti senior in corsi di esercitazione, in modo da emendare una cronica carenza di esperienza pratica che affligge l’università italiana sin dall’abolizione della figura dell’assistente. Un aspetto sul quale si concentrano le nostre aspettative è quello del postlaurea, perché gli sbocchi occupazionali sono spesso lontani dalla nostra regione soprattutto per i profili di maggior qualificazione. I corsi di laurea in Scienze Umanistiche e della formazione incidono pesantemente sulla crescita culturale del territorio provvedendo alla preparazione dei futuri insegnanti a tutti i livelli

di specializzazione, dalla scuola dell’infanzia alle superiori pre-universitarie, non trascurando le specializzazioni per il sostegno. L’alta tecnologia presente in molte discipline caratterizzanti i corsi di Informatica, Ingegneria, Scienze chimiche e biologiche ed agrarie, incoraggia la nostra speranza di veder crescere nel territorio una nuova popolazione di imprese a piccola capitalizzazione ed alto valore aggiunto al prodotto. Infine, le esperienze della nostra Università nei settori delle scienze sociali, mediche e del benessere, coadiuvate da opportune iniziative collaterali, ben si prestano, dopo il con-

seguimento del titolo, a stimolare sia la costituzione, da parte di neolaureati, di imprese per l’assistenza alla persona e di servizi al territorio in generale sia l’inserimento nel Servizio Sanitario Nazionale. Riguardo gli auspici per il futuro, come studenti ci aspettiamo l’aumento dei servizi a noi dedicati, come aule studio attrezzate, il ripristino delle aule multimediali con strumenti informatici aggiornati e il crescente coinvolgimento attivo degli studenti negli organi di decisione. Chiediamo anche alle amministrazioni, Comuni, Province e Regione, di considerare l’opportunità di sviluppare dei servizi agli stu-

Nicola Fazio

dall’apporto delle strutture afferenti quali anatomia patologica, radiologia, radioterapia, psicologia. Il momento culminante è la riunione multidisciplinare (tumor board), in cui vengono discussi collegialmente i casi studiati ed elaborati dalle varie strutture. In questa riunione si decide il successivo percorso diagnostico-terapeutico del paziente, condiviso e preso in carico da tutto il gruppo. Il paziente è tempestivamente informato del risultato della discussione del tumor board e reso partecipe del suo percorso.

denti universitari, come già chiesto negli anni passati e come si fa in altre realtà, a noi non dissimili, ove l’intera economia del territorio si plasma ed orbita intorno alle città universitarie. Incontri periodici dovrebbero caratterizzare il rapporto tra enti locali ed Università. Questi appuntamenti di carattere operativo darebbero sicuramente risposta alle nostre esigenze e sarebbero anche l’occasione di periodiche valutazioni dell’andamento degli interventi. La sinergia Università-enti locali compenserebbe il crescente taglio di risorse e quindi di prospettive per un piccolo Ateneo come il nostro che ha sia lo svantaggio delle dimensioni che quello di appartenere storicamente, se non geograficamente, al Mezzogiorno. Luigi Petrella, Lodovico Di Ciocco e Nicolò D’Amico, Rappresentanti degli Studenti Unimol


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

Paola Liberanome: «Siamo scesi in piazza per incontrare i cittadini e raccogliere le firme necessarie»

Io Amo Campobasso, ufficializzata la lista dei candidati consiglieri REDAZIONE CAMPOBASSO Io Amo Campobasso ha incontrato cittadini e sostenitori per raccogliere le sottoscrizioni necessarie alla presentazione della propria lista. «Lo abbiamo fatto tenendo fede ai nostri principi fondativi, raccontando chi siamo, i nostri valori e le nostre idee per la rinascita della città. Lo abbiamo fatto nell’unico modo che riteniamo possibile: in piazza, con i candidati presenti a raccontare di sé e di noi a tutti coloro che hanno voluto saperne di più sulla nostra iniziativa» le parole della candidata sindaco Paola Liberanome. «Alcuni possono ritenere questa modalità un po’ sorpassata, forse anche inu-

tile. Non noi. Ci sorprende, anzi, non aver visto nessun rappresentante delle molteplici liste di centrodestra e centrosinistra sedersi a un banchetto e presentarsi ai propri concittadini chiedendo il sostegno alla propria candidatura. Evidentemente, nessuno sente come noi l’esigenza di essere trasparenti e marcare lo sbandierato rinnovamento con i fatti, ricominciando a scendere in strada con i propri simboli e le proprie bandiere, come noi abbiamo ritenuto nostro dovere fare» ha detto ancora. «Io Amo Campobasso orgogliosamente comunica di aver raccolto l’adesione e il sostegno di circa trecento campobassani, che con la loro sottoscrizione ci consentiranno, pri-

Auguri

LA LISTA DEI CANDIDATI CONSIGLIERI:

Raccolta firme - Foto E. Santoro

mi fra tutti, di presentare la nostra lista e concorrere alle prossime elezioni per il governo della città. A loro va il nostro ringraziamento caloroso e l’invito a ritrovarci di nuovo insieme, ancora in piazza, per festeggiare e festeggiarci» ha concluso Paola Liberanome. Nei prossimi giorni i candidati si presenteranno ufficialmente alla città nel corso di una

conferenza stampa mentre il programma di governo di Campobasso sarà presto disponibile sul sito: www.ioamocampobasso.it.

«Fedeli ai nostri principi e ai nostri valori per la rinascita della città»

1. Adelchi Battista 2. Mario Cecere 3. Giacomo Chiocchio 4. Carmen Ciccotelli 5. Giuseppe Colella 6. Maurizio di Lallo 7. Valentina Di Vico 8. Valentina Fasano 9. Eustachio Gennarelli 10. Adele Guerrizio 11. Giovanna Iacovino 12. Angelo Licameli 13. Erica Mastropietro 14. Francesca Mega 15. Charles Papa 16. Antonio Pedata 17. Danila Petruccelli 18. Oriana Pizzuto 19. Francesca Praitano 20. Costantino Simonelli 21. Barbara Spidalieri 22. Michele Squilletti 23. Lionello Tanelli

Le Nozze d’Argento di Orietta e Salvatore Rinnovata la promessa

Fiamme e fumo nero alle porte della città, a fuoco una baracca

Il 25 aprile di 25 anni fa Orietta Testa e Salvatore Di Bona pronunciarono il fatidico Sì per continuare a vivere e condividere una vita d’amore e rispetto reciproco. Ieri, proprio come un quarto di secolo fa, hanno ripronunciato quel patto d’amore presso la chiesa di San Giuseppe Artigiano a Campobasso durante la Messa officiata da don Vittorio circondati dall’affetto delle figlie Valentina e Fabiana, del genero Antonio, dei parenti e dei tantisismi amici. A questa bella coppia giungano gli auguri da parte del Quotidiano del Molise.

Un fumo denso è nero si è sprigionato dal cuore del piccolo incendio che si è sviluppato ieri sera verso le 19,15 fra le contrade Colle delle Api e San Giovanni in Golfo nell’immediata periferia di Campobasso. Ai vigili del fuoco, giunti sul posto con due autobotti, è bastato un intervento di una mezz’ora per avere ragione del rogo probabilmente di origine colposa. Il fumo nero era dovuto presumibilmente al materiale in plastica (forse anche pneumatici abbandonati). Nessun pericolo per alcune villette che sono state solo lambite.

NOTIZIE IN BREVE

QM

LA MOSTRA

La caduta del muro di Berlino si fa...Arte Oggi alle11, nell’atrio che porta alla sala consiliare di Palazzo San Giorgio sarà inaugurata la mostra che celebra i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino con l’esposizione della scultura da muro PIN-DEVICE “EUROPA (dirompere per progredire)”, di Lucia Petracca e Alessandra Mazzeo. Iniziativa fortemente voluta dal Sindaco della Città di Campobasso, Antonio Battista, e dall’assessore alla Cultura Lidia De Benedittis. L’evento chiude i festeggiamenti in onore del Patrono San Giorgio Martire.

Auguri Isabella compie 18 anni Il giorno che aspettavi è arrivato! Isabella 18 candeline fanno una bella luce, ma tu oggi brilli molto di più. Possano i tuoi sogni avverarsi . Noi ci saremo sempre in ogni momento della tua vita. Diciotto anni non sono un punto di arrivo ma la partenza per un lungo viaggio: auguri da papà Lucio, mamma Cinzia e la tua sorellina Alessandra, ti vogliamo bene! Auguri dal Quotidiano del Molise.


CAMPOBASSO E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

Campagna di sensibilizzazione sulle patologie respiratorie negli over 65

Progetto “Io Respiro” a tutela della Terza Età Domani la fase conclusiva presso il Centro Anziani di Colle dell’Orso Si conclude in Molise, con l’ultimo incontro, organizzato a Campobasso il 27 aprile alle ore 10.30 presso il Centro Anziani di Colle dell’Orso , il progetto “IO RESPIRO” a cura del Centro Studi di Economia Sanitaria in collaborazione con Senior Italia FederAnziani e con il contributo non condizionato di Menarini, che ha coinvolto i Centri anziani di tutto il territorio nazionale e tra questi anche diversi Centri molisani. Partito nel gennaio scorso il progetto ha coinvolto , attraverso l’azione organizzatrice del Consigliere Nazionale Senior Dr.ssa Celeste Vitale, e la collaborazione attiva delle Amministrazioni Comunali, la popolazione senior dei Centri Anziani di Termoli, San Martino in

Pensilis, Campobasso, Isernia, Montefalcone nel Sannio, Campomarino e Montenero di Bisaccia, attraverso la realizzazione di convegni in cui i presenti si sono potuti confrontare con lo pneumologo, Dr.ssa Manigrasso,

dell’Universita’ di Chieti, che ha illustrato l’importanza dei corretti stili di vita (lotta al tabagismo) e insegnato a riconoscere i sintomi delle malattie respiratorie e a non sottovalutarli. Oltre ad essere una indagi-

ne sulla percezione delle malattie respiratorie la campagna rappresenta al tempo stesso il punto di partenza di un grande lavoro di screening. Nel corso degli incontri, infatti, i partecipanti hanno ricevuto un questionario da compilare che consentirà, a conclusione della campagna, di comprendere il livello di consapevolezza attualmente esistente rispetto alle malattie respiratorie ,ed hanno potuto usufruire di spirometrie gratuite, ad oggi circa 300( ed altre ancora verranno effettuate nei prossimi giorni). L’importanza di questa campagna di sensibilizzazione e’ legata ai dati allarmanti forniti dall’ OMS, da cui emerge che in Italia, le malattie respiratorie rappresentano la terza causa

di morte dopo quelle cardiovascolari e oncologiche e sono destinate ad aumentare costantemente a causa dell’invecchiamento della popolazione. La prevalenza della BPCO aumenta con l’età fino a raggiungere il

10,8% negli ultrasettantacinquenni, rispetto al 3,1% di prevalenza generale e una volta diagnosticato, il paziente con BPCO si rivela poco aderente. L’aderenza alle terapie, infatti supera appena il 26%.


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Nel corso dell’ultimo consiglio, il sindaco Testa ha presentato la relazione di fine mandato

Elezioni comunali, al voto anche Cercemaggiore CERCEMAGGIORE Tra i comuni che saranno chiamati al voto il prossimo 26 maggio c’è anche Cercemaggiore. Il sindaco Vincenza Testa, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, ha illustrato la relazione di fine mandato. Cinque anni alla guida del comune, in seguito alle elezioni del 2014. Il

Una veduta di Cercemaggiore. A sinistra, il Municipio

primo cittadino, nel corso dell’intervento in Consiglio comunale, ha premesso che i cinque anni di amministrazione sono stati tutti in salita. «I problemi non sono stati tanto la burocrazia o la

Domenica è in programma un altro appuntamento nell’ambito del “Molise Noblesse”

Sulle note del tratturo dei re, trekking musicale BOJANO Un popolo in movimento, sulle orme dei Padri Sanniti alla riscoperta della Storia, della Flora e dei Canti Popolari per tornare a inorgoglirsi del Molise, nel segno di Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza. E’ questo il senso del Trekking musicale, denominato “Sulle Note del Tratturo dei Re”, giornata ecologica per la conoscenza del territorio, passeggiando sul Cammino degli avi, tra i suoni delle antiche genti. Un evento che vede protagonista l’attivo comune di Campodipietra, lungo il LuceraCastel di Sangro, tra i principali tratturi dell’Italia meridionale, in passato una delle direttrici fondamentali della transumanza, con una lunghezza di circa 127 km. Domenica 28 aprile alle 9 il raduno in piazza della Rimembranza, a Campodipietra per aprire il programma della giornata con la visita guidata al centro storico e percorso tra gli edifici di culto. A testimonianza della vicinanza delle istituzioni, porteranno il saluto il sindaco, Giuseppe Notartomaso, il dirigente scolastico, Massimo Di Tullio, il vicepresidente del Consiglio Regionale del Molise, Gianluca Cefarat-

ti, l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Molise, Vincenzo Cotugno. Una visita guidata speciale, vedrà, nelle vesti di guide culturali, per i preamboli storici, gli studenti della locale Scuola Media, Gaia Guerriero (classe 1^), Ludovica Moffa e Mirco Paduano (classe 2^), assieme ad Alison Minichetti e Libero Cutrone, con la partecipazione straordinaria del Prof. Giulio De Jorio Frisari (Istituto Italiano Studi Filosofici, Università di Tessalonica), con le sue Pillole di Storia sulla figura di San Martino. La visita interesserà il Centro Storico, la Chiesa di San Bonaventura, del XVI secolo, rimodellata in epoca tardobarocca, con la consacrazione nel 1705 del cardinale Vincenzo Orsini, la Chiesa di San Martino vescovo, eretta

nel 1770 da Nunzio Margiotta, con facciata in stile tardobarocco. Elio Cardillo racconterà l’anima del Tratturo, Mina Cappussi illustrerà il progetto Molise Noblesse, il modello d’integrazione Awa, e la simbologia del Cammino come riferimento antropologico e connessione alle Migrazioni Italiane nel Mondo, introducendo gli organizzatori che hanno sposato il Movimento per la Grande Bellezza nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Molise “Turismo è Cultura”. Seguirà la benedizione dei camminanti da parte di don Saverio Di Tommaso. Alle 11 inizierà il Trekking vero e proprio lungo il Tratturo Lucera Castel Di Sangro con punti di sosta culturali a cura di esperti che illustreranno le

Il tratturo Lucera-Castel di Sangro-Campodipietra

evidenze storiche, antropologiche e naturalistiche, per concludere con una sosta mangereccia i località San Giovanni Cerreto. Gli interventi saranno a cura di Elio Cardillo, Mina Cappussi, Giuseppe Riccitelli, Rosanna Ricciardi, Alison Minichetti, Gioele Di Renzo, Libero Cutrone, Mariantonietta Romano, Samuele Doganiero. Un cammino rituale, aperto alle commistioni interculturali, nel segno della continuità e dell’integrazione, con gli intermezzi musicali che saranno eseguiti da Michele Giuliano, Piermarino Spina, Fabrizio Spina, Tonio Del Zingaro, Amedeo Monaco, Grazia De Gregorio, KaoryRuggiero Un modo speciale e coinvolgente per scoprire e veicolare le bellezze del Molise e di Campodipietra, in particolare, la sua storia e

mancanza di fondi quanto la mancanza di un Segretario comunale, vero asse portante della macchina comunale. Cercemaggiore è un paese complesso per la conformazione fisica (strade e rete idrica). Inoltre, attualmente i dipendenti sono ridotti al-

l’osso». Il sindaco Testa, inoltre, ha ringraziato tutti i dipendenti comunali che hanno fatto grossi sacrifici e tutti gli amministratori uscenti. La relazione di fine mandato integrale è stata pubblicata sul sito istituzionale dell’Ente.

San Giuliano del Sannio: Tiglio in Piazza della Vittoria, il Comune farà realizzare una targa in pietra SAN GIULIANO DEL SANNIO Il comune di San Giuliano ha attivato le procedure per la realizzazione di una targa in pietra da posizionare nelle prossimità del tiglio in Piazza della Vittoria. L’anno scorso, infatti, si è reso necessario tagliare il tiglio ubicato in Piazza della Vittoria, che presentava da molti anni uno stato di evidente sofferenza, al fine di tutelare la pubblica incolumità. Contestualmente è stato messo a dimora di un nuovo tiglio nel medesimo posto di quello tagliato. A tal proposito è intenzione dell’amministrazione comunale posizionare nelle prossimità del nuovo tiglio una targa in pietra con su scritto: «In questo luogo, dal nome antico di “Largo del tiglio”, nel lontano 17 febbraio 1616, giorno di mercoledì delle ceneri, cittadini di buona volontà piantarono la teglia, icona di rinascita e libertà. Il Municipio di San Giuliano, memore che tale vigoroso arbusto non dispensi fiori di eccelso profumo e generosi frutti se non da mani opere messo a dimora, nell’anno 2019 ne rinnova il rito, a testimonianza del ciclico corso della natura e a simbolo imperituro della vita della comunità sangiulianese. Universitas Samni Julii, Die Mensis Maii A.D. MMXIX». le sue eccellenze, le sue evidenze artistiche e culturali. E il paese tutto si è riunito attorno all’associazione Il Tratturo presieduta da Elio Cardillo. Le signore di Campodipietra sono in fermento da giorni per preparare un ricco buffet, che punta sulla parmigiana di melanzane e di zucchine, rustici, peperoni, zuppa di farro, fagioli e ceci, frittate con asparagi selvatici raccolti dai soci, il tutto cotto nel forno a legna della signora Carmelina, senza dimenticare i dolci tipici pasquali di Rosanna Ric-

ciardi. Nella migliore tradizione locale, tutti i partecipanti contribuiranno al buffet con prelibate preparazioni casalinghe, con un’attenzione anche per vegetariani. Seguiranno i giochi all’aria aperta, la corsa nei sacchi, ruba bandiera, salto alla corda, tiro alla fune per un tuffo nel passato e nel divertimento semplice e sano d’un tempo. L’evento è aperto a tutti ed è gratuito. Due soli i requisiti: tanta voglia di divertirsi e di stare insieme, portare qualcosa da mangiare.


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L’omaggio di Gambatesa ad un illustre cittadino

Gino Di Domenica, patriota della libertà A lui è intitolato il Parco giochi comunale La giornata del 25 aprile nel ricordo di un illustre cittadino gambatesano, Gino Di Domenica, patriota volontario della Libertà. A lui è stato intitolato, lo scorso 5 maggio 2018, il Parco Giochi comunale, dove è stata affissa la targa apposta in sua memoria che recita: “Ufficiale dell’esercito Italiano, internato nei campi di concentramento in Germania, oppose resistenza all’arroganza nazista, non curandosi di andare incontro alla morte sicura”. Commentano con soddisfazione dal Comune: «Un esempio da seguire e da tramandare alle nuove generazioni». Lo scorso anno l’amministrazione comunale di Gambatesa, in collaborazione con il MIBACT, l’Istituto comprensivo di Sant’Elia a Pianisi, la Lorenz Band e l’A.N.P.I. Molise, ha promosso, presso la sala convegni del Castello Di Capua, un interessante convegno-evento “Gino Di Domenica, L’eroe Maestro”. Dopo la cerimonia di omaggio ai caduti, ai piedi del monumento della villa comunale, il corteo dei partecipanti si è diretto al Castello di Capua ove è stata rievocata l’eroica vicenda del Maestro Gino Di Domenica, coprotaGino Di Domenica

GIUSEPPE CAROZZA Non poteva passare sotto silenzio, all’interno delle comunità cristiane del nostro territorio del Fortore, l’atto di disumana violenza compiuto la scorsa domenica ai danni di credenti dello Sri Lanka impegnati a far memoria della Pasqua di Risurrezione. Anche se, nel linguaggio sempre più “politicamente corretto” di gran parte dei media nazionali si ha quasi una certa ritrosìa a definire il drammatico evento un atto di vera e propria persecuzione anticristiana che, purtroppo, si aggiunge ai già fin troppi che si sono dovuti registrare finora per lo più – duole ammetterlo, ma è così – nell’indifferenza quasi generale, la cruda realtà dei fatti ci pone di fronte ad un’unica chiave di lettura della suddetta tragedia: ormai si è di fronte ad una vera offensiva, cruenta, disumana e senza alcuna giustificazione, nei confronti dei Cristiani. Anche nel corso delle omelie pasquali, di solito (e giustamente) improntate alla gioia ed all’esaltazione della propria fede nella risurrezione di Cristo, molti parroci nel corso delle loro omelie pasquali hanno avuto parole non solo di condanna nei confronti del vile atto terroristico, ma

gonista delle vicende dei 44 eroi di Unterülss. In memoria dello stimato concittadino l’amministrazione comunale ha voluto intitolargli il parco giochi municipale. La storia degli IMI, internati militari italiani, ed in particolare quella dei 44 ufficiali internati nel campo di Unterülss nel 1945, assume una straordinaria valenza a livello regionale, in considerazione del fatto che furono ben tre gli ufficiali molisani che, con ammirevole coraggio, offrirono la propria vita per salvare ventuno uomini scelti dai nazisti per la fucilazione. «Oltre al nostro già citato concittadino Gino di Domenica – spiegano gli amministratori - furono protagonisti di questo atto eroico anche Anacleto Tosti di Salcito e Michele Montagano di Casacalenda, attuale Presidente dell’A.N.R.P. e ultimo reduce e sopravvissuto di Unterülss. Il loro audace gesto contribuì non solo a sottrarre alla morte i commilitoni, ma anche le loro stesse vite». Commovente la testimonianza di Michele Montagano che, intervenuto al convegno, ha poi interloquito con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Sant’Elia a Pianisi, affinché la risolutezza attestata da questi uomini valorosi sia d’esempio e da monito per le nuove generazioni. Intervenuti anche Roberto Colella, giornalista, esperto in Geopolitica e Scienze della Difesa e della Sicurezza, e Andrea Parodi, giornali-

Il Comune di Gambatesa

sta attivo sul celebre quotidiano torinese La Stampa, nonché autore dell’approfondito volume “Gli eroi di Unterülss: la storia dei 44 ufficiali IMI che sfidarono i Nazisti”. A coordinare e moderare il dibattito il giovane gambatesano Pietro Scocca. «Quella di Gino di Domenica è una storia di coraggio e di sofferenza – commentano dal Comune - per lo più sconosciuta della quale il maestro gambatesano raramente parlava; una storia da riscoprire per conferire a Gino Di Domenica un posto nella memoria collettiva delle future generazioni». msr

Il ricordo del dolore nelle comunità cristiane della Valfortore

I martiri di Pasqua, credenti colpiti durante le celebrazioni anche di sentita vicinanza verso quelle popolazioni nei confronti delle quali si sta dirigendo, in questi giorni, il compianto dell’intero Pianeta. Sembra strano, ma uno dei modi di definire lo Sri Lanka è, in maniera singolarmente metaforica, la “lacrima dell’India”. La sua particolare conformazione geografica lo fa assomigliare, infatti, ad una lacrima: quasi fosse scivolata dal viso della grande madre India. Paradossalmente in questa settimana post-pasquale (o in albis, secondo la dicitura latina derivante dal fatto che, per un’intera settimana, coloro che avevano ricevuto il battesimo durante la Veglia per sette giorni avrebbero dovuto indossare un manto bianco - albus, appunto- in latino) per essere riconosciuti e arricchiti anche di qualche dono materiale) questa definizione rappresenta la sofferenza di migliaia di srilankesi e di stranieri che piangono i loro morti. Sono tutte le nostre

parrocchie e comunità di Macchia Valfortore, Sant’Elia a Pianisi, Pietracatella, Riccia, Gambatesa e Tufara a piangere con questo lontano Paese asiatico. Si sono voluti colpire ancora una volta i più inermi: le persone in preghiera nella grande solennità della Pasqua, cuore della fede di ogni cristiano, e i turisti, che dopo lunghi tempi di guerra e di violenza, sono tornati in questo bellissimo angolo di Oriente. Il terrorismo ha colpito con il massimo della ferocia e con un’implacabile coordinazione, è il caso di dire: è risuonato in ogni dove l’urlo di una violenza cieca, che tutto vuole mettere a tacere, innanzitutto la speranza di un mondo in pace, dove sia possibile convivere tra persone di tradizioni e di fedi religiose diverse. Si può agire così solo se accecati dall’odio, che non ti fa vedere il volto delle donne che pregano di fronte alla statua di sant’Antonio, considerata miracolosa, nel santuario

della capitale Colombo, dei ragazzi stranieri che consumano una colazione in un hotel prima di uscire per la gita, degli anziani pieni della gioia della festa che si stanno recando alla Messa. «Quale la ragione di tanta violenza e di tanto odio?», se lo sono chiesto in molti, anche tra le antiche navate delle nostre chiese. Se inizialmente si fa fatica a trovare una risposta plausibile, certo è che questa stessa non può non trovarsi che in una sostanziale presa di coscienza: perché sono cristiani di minoranza e di “periferia”, come direbbe papa Francesco, i quali vivono in una terra dal forte vissuto religioso: i buddisti al 70%, i musulmani al 10%, gli indù al 12,5%. Una terra dove la religione è stata anche motivo di scontro e violenza, ma in cui i cristiani hanno sempre cercato di essere “ponte”: un ponte di pace, un esempio di coabitazione. Ed è proprio questo ponte che i terroristi hanno cercato di

distruggere. Quale la colpa di quei cristiani in preghiera nel giorno di Pasqua? Gioire della Risurrezione di Gesù, «festa della rimozione delle pietre, in cui Dio rimuove le pietre più dure, contro cui vanno a schiantarsi speranze e aspettative», come ha detto il Papa nella veglia pasquale in San Pietro. Ebbene, i cristiani dello Sri Lanka sono i figli di questa “festa della rimozione delle pietre”, perché tante ne hanno rimosse nella loro storia, divenendo segno di pace nel Paese. Quello che impressiona è la crudeltà con cui il terrorismo tenta di schiacciare con il masso pesante della violenza umanità e speranza. Ma i cristiani in tante situazioni complesse e dolorose rimangono un (il) segno di rinascita e di risurrezione. Per questo sono colpiti anche qui, come negli ultimi tempi in Nigeria, Pakistan, Egitto e altrove. Ma la loro via non è quella della vendetta, che porta a essere ostaggi e pedine del-

l’odio, è sempre quella del Vangelo della pace e della Risurrezione. Mentre dunque tanti muri sorgono, i cristiani e con più tenacia coloro che, in nome e a causa della propria fede, sono nella persecuzione continuano a costruire ponti. Anche tra le religioni, come ha mostrato papa Francesco ad Abu Dhabi e in varie occasioni nei confronti dell’Islam, tendendo la mano a chi è ostaggio della violenza pseudoreligiosa e cerca una via per uscirne. Di fronte alla cecità del terrorismo, ecco che tutte le comunità cristiane – anche le nostre di questa piccola parte della Penisola e del mondo - continuano a vivere nella luce della Pasqua che illumina una vita secondo il comandamento della tolleranza e dell’amore. In tale ottica perfìno la notte più oscura dell’umanità potrà guardare verso l’alba incipiente con spirito di attesa nuova e di gioia, nella certezza che né la morte di persone innocenti né tanto meno la caduta - emotivamente sconvolgente - di pietre millenarie a sostegno delle nostre cattedrali (neppure di quelle più secolari e splendide, come ad esempio il tempio in onore di Notre Dame a Parigi) saranno in grado di toglierci fiducia e speranza.


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ISERNIA

La città si stringe attorno alla famiglia del piccolo

Sono stazionarie le condizioni del bambino di tre anni che nel pomeriggio di martedì è finito in coma per una caduta che gli ha provocato un serio trauma cranico. Dopo la caduta il bambino di tre anni, di origini egiziane, è stato portato dal padre presso il pronto soccorso dell’ospedale “F. Veneziale” di Isernia, dove i medici, a seguito di una serie di esami, hanno deciso di trasferirlo al Santobono di Napoli. Il piccolo è arrivato in coma

Stazionarie le condizioni del bambino caduto presso il presidio partenopeo. Le sue condizioni sono critiche ma quando è partito dal capoluogo pentro era già stato individuato il problema e si era già intervenuto. Il tem-

pismo dell’intervento, dunque, lascia più di una speranza sulla possibilità che il piccolo possa riprendersi. Intanto una città intera è in apprensione. La notizia si è

diffusa molta velocemente e numerosi sono stati gli attestati di vicinanza arrivati alla famiglia del piccolo. Intanto la Squadra Mobile sta cercando di capire cosa

sia accaduto in quei terribili momenti. Gli agenti della Questura di Isernia stanno tentando di capire dove e come è accaduto l’incidente. Il bambino

sarebbe caduto da un muretto, ma non è escluso che quando ha battuto la testa si trovasse su una scala. A soccorrerlo il padre, un egiziano che lavora in un negozio di ortofrutta in città e che vive nel centro storico. Dopo la caduta ha preso suo figlio in braccio e ha cominciato a correre, scendendo lungo la rampa del mercato. Qui ha bloccato un autobus di linea, chiedendo e ottenendo dall’autista di essere portato in ospedale. Ora si spera che la velocità dei soccorsi possa salvargli la vita.

La strategia di sviluppo, realizzata dal Settore Politiche Pubbliche, prevede la realizzazione di un museo etnografico diffuso

Delegazione comunale in Portogallo per il rilancio del centro storico Ha preso parte a un incontro europeo sulle buone pratiche: presentato un progetto per rivalorizzare la parte antica della città A guardarlo allo stato attuale probabilmente viene un po’ di sconforto. Nel centro storico di Isernia molte sono le attività che hanno chiuso i battenti, poche sono le attrazioni e lo spopolamento è sempre più consistente. Se non fosse per i locali della movida notturna che danno un po’ di brio a una zona, di fatto, semideserta, e al recente ritorno della sede universitaria, il borgo antico della città verserebbe in una condizione di abbandono totale. Motivo per cui il Comune, attraverso l’Ufficio Politiche Pubbliche, ha deciso di individuare una strategia di

sviluppo per rilanciare l’intera area. Per dare maggior vigore all’iniziativa le scorse settimane una delegazione comunale si è recata in Portogallo, presso la città di Melgaço, dove ha preso parte a un incontro del partenariato europeo che sta partecipando al progetto per l’analisi delle varie tematiche. In quell’occasione la delegazione isernina ha illustrato le iniziative che intende promuovere per il rilancio del centro storico con il progetto denominato “Bounce Forward”. Il nome del progetto, tradotto in italiano, vuol dire “rimbalzare avanti”, con

un chiaro riferimento all’obiettivo che si intende portare avanti, con un rilancio del centro storico attraverso una strategia d’intervento dettagliata. L’iniziativa punta alla ripresa del centro storico attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, con un museo etnografico diffuso che coinvolgerà la maggior parte dei vicoli, ognuno dei quali sarà dedicato ad un’area tematica, quale merletto, eventi bellici, eventi sismici, urbanistica, storia, personaggi, tradizioni, preistoria, arte moderna, archeologia industriale, enogastronomia, eco-

nomia del territorio, natura e territorio, museo della civiltà rom ed esposizioni temporanee. L’idea è poi quella di affidare alle associazioni che operano sul territorio la gestione del museo. Ma la strategia d’intervento contempla anche il rilancio del commercio, attraverso il coinvolgimento di attori pubblici e privati. Il progetto, che prevede molto altro ancora, è stato realizzato in house dal settore Politiche Pubbliche, in particolar modo da Sergio Fraraccio con la collaborazione di Stefania Bendato. Molte sono le aspettative sulla strategia di sviluppo. I

«I soldi per gli ex Ittierre nel bilancio regionale» E’ tornata a riunirsi l’assemblea permanente “Lavoro e Dignità”. L’incontro post-pasquale è servito per fare il punto della situazione e per decidere le prossime azioni. A tenere banco è ancora la questione della mobilità per gli ex Ittierre. Ad oggi nessuna novità. Ma gli ex dipendenti dell’azienda tessile di Pettoranello di Molise non si danno per vinti e continuano a chiedere alla Regione di sbloccare un pagamento ormai atteso dallo scorso luglio. «A quanto pare i fondi per il pagamento della mobilità in deroga sono stati stanziati – ha dichiarato in merito Emilio Izzo, portavoce del Comitato – il problema è che non essendoci continuità nel pagamento delle spettanze non hanno diritto ai finanziamenti arrivati da Roma. In vista del bilancio di previsione della Regione che sarà discusso questo fine settimana chiediamo, in qualche modo, di inserire un capitolo di spesa anche per il pagamento di questi ex lavoratori».

Questi ultimi si sono detti pronti a non mollare: «Vogliamo ciò che ci spetta. A breve dovremmo essere convocati in seconda commissione consiliare permanente che sta lavorando per risolvere il problema e sbloccare i fondi. Inoltre, vogliamo delle garanzie anche sul fronte progetto lavoro. Il nostro, quello riguardante la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, è ancora valido ma si sta pensando anche a un altro progetto riguardante il settore tessile». Gli ex lavoratori si sentono, in qualche modo, «presi in giro da una classe politica che al mo- Per vedere mento non ha mantenuto le pro- il video messe. Non ci siamo dati una scadenza ma sin da ora prean- scansiona nunciamo che più si andrà avan- il QR code ti e più la protesa si farà dura».

dettagli dell’iniziativa saranno resi pubblici nelle prossime settimane. Ma questo appare

il primo passo verso un rilancio del centro storico che ormai si attende da anni.

La nuova fascia della Provincia sarà benedetta dal Papa La cura delle comunità e dei territori assegnati alle Province, da presidiare e non contrapporre alle grandi aree urbane; l’urgenza di porre la questione ambientale tra le priorità in agenda anche a partire dalle istituzioni locali; la responsabilità di garantire agli studenti italiani scuole sicure e all’avanguardia. Saranno questi i temi che le Province, guidate dal Presidente dell’UPI Michele de Pascale, porteranno all’attenzione del Santo Padre Papa Francesco, neldel Molise l’Udienza che si terrà sabato 27 Fondato nel 1998 aprile presso la Sala Clementina della Città del Vaticano. Direttore Responsabile: Giulio Rocco L’incontro, cui prenderanno parte i 76 Presidenti di ProvinEditore: cia, si aprirà alle ore 12, con il ITALMEDIA s.r.l. messaggio di saluto che il PreAmministratore unico: Carmela Angiolini sidente de Pascale rivolgerà al sede legale: santo Padre a nome dell’UPI. La Provincia di Isernia sarà rappre- via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sentata dalla Consigliera Vittosede operativa ria Succi, una rappresentanza via S. Giovanni in Golfo, 205/B anche femminile, in quanto sa86100 Campobasso ranno solo 6 le consigliere proSito internet: vinciali presenti. La fascia della www.quotidianomolise.com Provincia di Isernia, commissio- quotidianodelmolise.web@gmail.com nata da U.P.I. per tutte le proPubblicità vince, sarà quella recentemenITALMEDIA s.r.l. te adottata dal Consiglio ProvinTel. 0874.484623 ciale, con gli stemmi dei 4 CoVia S.Giovanni in Golfo 205/B muni isernini e con la corona Campobasso turrita cinta dai ramoscelli di alEmail: loro e quercia. Verrà benedetta commerciale@quotidianomolise.it da Papa Francesco nell’occaCentro stampa sione. La copertura dell’evento Stampa Roma 2015 S.R.L. sarà assicurata dal Servizio FoRegistrazione Tribunale tografico Vaticano e dal Centro di Campobasso N. 157/87 Televisivo Vaticano.


ISERNIA E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

I partecipanti hanno ribadito l’attualità della festività alla luce degli episodi fascisti avvenuti a Milano

«Su Monte Marrone sono nati i valori della nostra democrazia» Nella festa della Liberazione in tanti alla commemorazione sulla vetta delle Mainarde e dinanzi alla stele dedicata a Giaime Pintor «La Liberazione non è solo una festa ma un insieme di valori. È la ricorrenza dei democratici e non solo dei comunisti, è la ricorrenza di chi è per la democrazia». Questo il messaggio della commemorazione tenutasi ieri mattina su Monte Marrone, nell’agro di Castelnuovo di Rocchetta al

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Volturno, in occasione della Giornata della Liberazione. Prima tappa presso il cippo dedicato a Giaime Pintor, scrittore e partigiano ucciso da una mina mentre cercava di raggiungere Roma per unirsi al Comitato di Liberazione. Subito dopo ci si è spostato più in alto, presso il monumento che si trova sulla vetta di Monte Marrone, proprio dove passava idealmente la linea Gustav. A spiegare l’attualità della ricorrenza Carmine Ranieri, segretario interregionale Cgil Abruzzo e Molise e Celeste Caranci del Coordina-

mento Antifascista e Antirazzista del Molise. Teodoro Santilli, sindaco di Rocchetta al Volturno, invece, ha ricordato i tanti caduti molisani nella Resistenza e ha illustrato le iniziative messe in campo per tenere in vita il ricordo di quanti hanno combattuto per la libertà dell’Italia. Presenti, oltre alle sigle sindacali e alle associazioni, anche il presidente della Provincia, Lorenzo Coia e il sindaco di Capracotta, Candido Paglione che hanno voluto portare la loro testimonianza. Una Festa della Liberazione

che assume un valore particolare alla luce di quanto accaduto a Piazzale Loreto, luogo simbolo dell’antifascismo, dove nei giorni scorsi un gruppo di ultras laziali hanno inneggiato il nome del duce. «Siamo qui per non dimenticare la morte di un partigiano – ha spiegato Carmine Ranieri, di un giovane che ha sacrificato la sua vita per gli ideali della libertà e dell’antifascismo. Ma, in generale, ricordiamo tutti i morti della Resistenza che ci ha donato i valori e i princìpi della nostra Costituzione. Princìpi e valori che

La precisazione di Giuseppe Laurelli, nipote di uno dei partigiani ucciso a Fornelli dalle SS

«Avete dimenticato mio nonno, ucciso perché antifascista» Una lettera scritta il giorno in cui in Italia si festeggia la Liberazione dai regimi nazifascisti e che, dunque, assume un valore simbolico ancor più forte. Giuseppe Laurelli sa bene cos’è la Resistenza, perché suo nonno, insieme ad altri cinque concittadini, fu ucciso dalle SS a Fornelli per essersi ribellato al regime. Ma a detta del nipote, che porta il suo stesso nome, nel giorno della Liberazione suo nonno, così come gli altri partigiani che perirono nei fatti di Fornelli sarebbero stati dimenticati. «Il 4 Ottobre 1943, immediatamente dopo l’insurrezione delle 4 giornate di Napoli – si legge nella lettera –, mio nonno Giuseppe, su delazione di un fascista locale, fu processato da un tribunale militare tedesco e condannato all’impiccagione per attività antinazifascista e per aver ordinato e coperto la resistenza armata dei cittadini di Fornelli, piccolo comune del Molise, che portò all’uccisione di un soldato tedesco durante un tentativo di razzia. Con mio nonno furono giustiziati dalle SS altri 5 concittadini innocenti e fu dato alle fiamme il Palazzo baronale di famiglia che bruciò, vigilato dai soldati tedeschi, per ben tre giorni. I Martiri restarono esposti alle intemperie e al ludibrio degli animali, controllati a vista dalle SS. Solo dopo ben 15 giorni in seguito all’intervento della Croce Rossa, il comando nazista ne autorizzò l’inumazione. Nel dopoguerra il delatore fascista fu condannato dalla Corte di Cassazione a 25 anni di reclusione a conferma che la condanna di mio nonno fu causata dalla sua delazione. A mio Nonno, riconosciuto

partigiano caduto combattente prima forca italiana della resistenza, fu conferita la medaglia di bronzo al valor militare così come al comune di Fornelli. Un riconoscimento inadeguato ma giustificato dalla retorica resistenziale cattocomunista dell’epoca a cui i martiri di Fornelli non erano omologabili. Riconoscimento tanto inadeguato che la partigiana di via Rasella on Carla Capponi confidò a mia mamma Vittoria di vergognarsi della sua medaglia d’oro. Oggi Fornelli è diventato famoso per essere fra “i borghi più belli d’Italia” senza alcuna menzione ai suoi Martiri che sono ricordati in cerimonie sempre più ristrette caratterizzate dalla pressoché totale assenza dei rappresentanti Istituzionali locali (regione e provincia). Persino l’ultimo deputato PD di Fornelli a cui avevo chiesto di interessarsi perché fosse fatta giustizia a i Martiri con la commutazione motu proprio dal parte del Presidente della Repubblica delle medaglie di bronzo in medaglie d’oro, ha brillato per la sua indifferenza e per la totale assenza alle commemorazioni. Per questo mi rivolgerò direttamente al Presidente della Repubblica, senza grandi speranze di risposta, perché venga ad onorare i nostri Martiri come giustamente onora i martiri più rinomati. Nel giorno della Liberazione scrivo questo post amaro per ricordare tutti i martiri “minori” che con il loro sacrificio hanno contribuito a costruire la nostra libertà e lo indirizzo ai tanti che come me vogliono che la memoria della liberazione resti un patrimonio inattaccabile. Buon 25 Aprile».

oggi sono attuali più che mai, a causa dei rigurgiti fascisti. Abbiamo visto a Milano lo striscione inneggiante a Mussolini. Viviamo ancora dei fenomeni di razzismo dilagante, quotidianamente facciamo i conti con le ingiustizie sociali. Oggi, dunque, non è importante ricordare ma anche ribadire l’impegno comune di tutti i cittadini per arginare questi fenomeni». A ribadire il concetto Celeste Caranci, tra coloro che hanno contribuito a riscoprire quei luoghi della memoria che le Mainarde ospitano, come la stele dedicata a Pintor. «In realtà – ha spiegato – questo luogo è stato riscoperto negli anni ’70 grazie allo sforzo di molisani illustri quali il deputato del Partito Comunista, Edilio Petrocelli. Ci fu persino un convegno che ospitò personaggi del calibro di Giorgio Napolitano. Poi nella seconda metà degli anni ’90 abbiamo ridato valore a un luogo storico che aveva avuto qualche anno di oblio. Da allora ogni anno rinnoviamo il nostro impegno e la nostra dedizione alla causa della libertà e della democrazia». Marco Guglielmi, poi, rappresentanti dell’Anpi Molise, As-

sociazione Nazionale Partigiani Italiani, ha precisato che «il 25 aprile non è solo la festa dei Comunisti, ma ricordiamo che a liberare l’Italia hanno contribuito i socialisti, i cattolici, il partito d’Azione e gli Alleati. Dunque, questo giorno, è la ricorrenza di chiunque crede nella libertà e nella democrazia». Guglielmi, poi, ha spiegato che «questa non è una festa radical chic, come intende far credere qualcuno. Bensì questa è la festa del popolo, i veri protagonisti della Resistenza». Durante la commemorazione anche il ricordo sentito del padrone di casa, il sindaco di Rocchetta, Teodoro Santilli: «Manifestazioni del genere sono fondamentali affinché, nonostante passino gli anni sia ancora viva la memoria di quanto accaduto su queste montagne. Questa amministrazione – ha continuato il primo cittadino – ha inteso promuovere una serie di iniziative legate alla memoria storia di questo territorio. Ultima delle quali un documentario di circa un’ora realizzato con le testimonianze di tutti quei concittadini che hanno vissuto in prima persona quegli anni della Resistenza».

Roccamandolfi, cade da cavallo: muore un 55enne Tragica fine per Pietro Ricciardone, 55enne di Roccamandolfi. Per cause ancora da chiarire è caduto dal cavallo battendo violentemente la testa.La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 e i carabinieri di Cantalupo nel Sannio. Nonostante le cure mediche per lui non c’è stato nulla da fare. L’uomo era molto conosciuto in paese e ricopriva anche la carica di consigliere comunale. Lascia una moglie e tre figli. Si trovava a cavallo insieme ad un gruppo di amici ed erano quasi arrivati in paese, quando l’animale sarebbe scivolato e lui sarebbe caduto a terra, finendo nel dirupo. Sconcerto in paese per la tragica morte dell’uomo, benvoluto da tutti.


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Degli altri partiti politici di Venafro nemmeno l’ombra delle propria presenza nella seconda città della provincia di Isernia

Europee, Lega e Grillini aprono le sedi Il Carroccio lungo viale della stazione ferroviaria, mentre i pentastellati su corso Lucenteforte, giusto di fronte al laghetto TONINO ATELLA Un tempo erano la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il PSI, il Partito Liberale, quello Repubblicano, il Monarchico, il PSDI, il Movimento Sociale ed altri partiti ancora ad aprire nei centri piccoli e grandi della Penisola le loro sedi politiche. Locali dove ci s’incontrava, si parlava, si discuteva e non di rado si riusciva anche a risolvere qualcosa in maniera concreta. Magazzini, ma in qualche caso addirittura appartamenti, appo-

sitamente imbandierati con simboli e colori di quel determinato partito nel quale periodicamente ritrovarsi per “fare” e discutere di po-

litica, ossia dei problemi della quotidianità. Tali sedi erano frequentate con una discreta assiduità e tanto i giovani che le persone avanti

negli anni erano soliti intrattenervisi per affrontare le maggiori tematiche sia locali che nazionali. Oggi tutto questo è solo uno sbiadito e lontano ricordo, la gente partecipa relativamente e sono pochi i partiti che aprono sedi politiche dove ascoltare le problematiche della gente ed avviarle a soluzione. Tra le formazioni che, relativamente a Venafro, si distinguono oggi in fatto di aperture di sedi politiche, ne vanno segnalate due: la Lega ed il Movimento Cinque Stelle. O meglio sono

solo tali partiti che di recente hanno aperto propri recapiti politici a Venafro, non essendoci traccia di tutti gli altri! Il Carroccio l’ha fatto lungo Viale Vittorio Emanuele III ossia il Viale della Stazione Ferroviaria, mentre i Pentastallati hanno appena aperto i battenti su Corso Lucenteforte, giusto di fronte al laghetto. Sia nell’uno che nell’altro caso bandiere, manifesti, slogan e quant’altro fanno bella mostra di se

all’esterno, mentre attivisti, militanti ed aderenti alle due citate formazioni politiche si ritrovano nelle due sedi per dire, confrontarsi, discutere e pervenire a conclusioni di sorta. E gli altri partiti politici di Venafro? Certamente saranno vivi e vegeti, ma di loro sedi politiche in città nemmeno l’ombra! Va tutto bene da noi e quindi non c’è bisogno di ritrovarsi per parlare di eventuali problemi? Mah …! Qualche perplessità, se permettete, resta…

lire l’esatta storia del periodo e delle vicende appena citate, fermo restando il massimo rispetto per quan-

ti lottarono e lasciarono la loro vita per la Liberazione dell’Italia a prescindere da date e quant’altro. T.A.

Quando il 25 aprile era una solennità civile per celebrare la nascita di Guglielmo Marconi Relativamente alla ricorrenza storica del 25 aprile, riportiamo da “Terra dei Padri”, sito Facebook assai frequentato, quanto segue : «Il 25 aprile - si legge dal predetto sito - era un tempo una solennità civile per celebrare la nascita di Guglielmo

Marconi (Bologna 25 aprile 1874/Roma 20 luglio 1937), inventore e politico. Con Regio Decreto l’allora governo fascista stabilì che il 25 aprile (giorno della nascita dell’inventore del telegrafo senza fili e delle onde radio, insignito nel 1909 del

Premio Nobel per la Fisica unitamente a Carl Ferdinand Braun, ndc) dovesse essere festa nazionale per celebrare la nascita di un grande italiano, Guglielmo Marconi. Ma poiché Marconi visse sotto il fascismo, il partito comunista in seguito volle

cancellarne le tracce, spostando al 25 aprile 1944 la data della Liberazione dell’Italia, storicamente avvenuta invece il 2 maggio 1945. Così facendo - conclude “Terra dei Padri”- la verità storica fu manipolata». Tanto si riporta per ristabi-

Pierpaolo Giannubilo con Il risolutore questa sera apre la rassegna “I libri del venerdì” Con la presentazione alle 18 del romanzo “Il risolutore” di Pierpaolo Giannubilo, pubblicato da Rizzoli e in corsa per il premio Strega 2019, inserito nella dozzina dei finalisti tra cui sarà scelto il vincitore, parte il ciclo di incontri culturali organizzato a Venafro da “Città Nuova” nella suggestiva location della Palazzina Liberty. La rassegna, denominata “I

libri del venerdì” proporrà ogni venerdì, dal 26 aprile al 7 giugno, presentazioni di libri e incontri con gli autori. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Venafro (unico nel Molise a tetenere il titolo di “Città che legge”), è inserita nel calendario nazionale del “Maggio dei libri” del Cepell (Mibact). “Il risolutore” rappresenta un vero e proprio caso lette-

rario ed è stato recensito da tutte le principali testate giornalistiche nazionali riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. Il romanzo racconta la storia di Ruggero Manzoni, pronipote di Alessandro e cugino di Piero, in bilico tra realtà e allucinazione. Dalla militanza nella Bologna in rivolta del Settantasette al reclutamento nei Servizi segreti, dall’estrema sinistra a Terza posizione, dal Libano all’Afghanistan, passando per la Cecoslovacchia e la

Bosnia, tra fiumi di alcol e guerre sporche, omicidi su commissione, missioni impossibili e sogni d’artista, il volume compone il ritratto di un irregolare scapigliato e oltraggioso, eppure disposto a tutto pur di restare umano. L’autore, Pierpaolo Giannubilo, 48 anni, insegnante, giornalista e scrittore, ha al suo attivo già diverse pubblicazioni. Docente di lettere presso il liceo scientifico “Romita” di Campobasso, “Il risolutore” è il suo secondo romanzo.

Infatti nel febbraio 2008 è uscito per la casa editrice Il Maestrale il romanzo “Corpi estranei”. In precedenza ha pubblicato per l’editore Palomar la raccolta di racconti “Questo è il mio corpo” (2004), il saggio “Canto pagano - Epos, etnos, eros e angoscia nella poesia di Rocco Scotellaro” per le edizioni, Enne (2005), la silloge poetica “Imperativo presente” per le edizioni Eva (1999) con cui ha vinto il premio internazionale Venafro.



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«Il commissario è espressione Grillina. Possibile che non parlino di tutto questo? Hanno lottato mesi per ottenerlo e adesso?»

Ospedale, Di Lucente a Greco: «Sai solo criticare, mai una proposta» Botta e risposta sul futuro del San Francesco Caracciolo tra il consigliere regionale di maggioranza e quello di minoranza «Io a cittadini non nascondo nulla. E non vedo cosa ci sia di oltraggioso nel dire la verità alle persone. Ho rispetto dei cittadini: sono intelligenti e coscienziosi, quindi mi rivolgo a loro dicendo le cose come stanno, spiegando qual è la realtà» replica così il consigliere regionale Andrea Di Lucente a chi lo ha accusato di non difendere l’ospedale “Caracciolo” di Agnone. Ultimo in termini di tempo è il consigliere 5 Stelle Andrea Greco, a cui Di Lucente risponde: «Imbarazzante è stato il suo silenzio finora, l’assenza di una qualsivoglia

Andrea Di Lucente

proposta strategica sull’ospedale. Una. Ne va bene una qualsiasi, almeno per far capire che la questione ogni tanto attraversa la sua agenda. Eppure il commissario è espressione grillina. Possibile che non riescano a parlare di tutto questo? Hanno lottato mesi per ottenere il commissario e adesso? Ma il problema resta sempre quello: partono in quarta i grillini, fanno la loro solita politica contro, di critica esasperata. Poi, se ottengono la possibilità di operare, si guardano tra loro e si chiedono: ma adesso cosa facciamo? Mica ci pensano alle proposte. Basta distruggere e criticare, poi i problemi sono degli altri». «Vorrei che fosse chiara una cosa: tutti insieme abbiamo il dovere di trovare soluzioni che facciano bene al territorio. - continua Di Lucente - E la parola chiave è “facciano bene”, non nascondano la realtà. La politica della testa sotto la sabbia come gli struzzi a quale

Auguri Cinquanta anni, auguri di cuore al nostro amico Antonio Masciotra L’amico che tutti vorrebbero avere, quello, tanto per rendere l’idea, cantato da Riccardo Cocciante. Antonio Masciotra è di quegli amici speciali che porti sempre nel cuore. Discreto, simpatico, umile, disponibile, nella giornata del 24 aprile (in realtà è nato il 10 aprile del ’69), nella cornice dell’agriturismo “Il Corazziere”, ha spento le cinquanta candeline attorniato dall’affetto dei suoi cari e ti quanti hanno imparato a conoscerlo nel corso negli anni. Ad Antonio gli auguri più sinceri giungono dalla redazione de Il Quotidiano del Molise di cui è un assiduo lettore.

risultato ci porta? L’ospedale di Agnone sta morendo di una lenta agonia, non si riescono nemmeno a trovare i medici per far funzionare i reparti! - prosegue Di Lucente -. Sono convinto piuttosto che, analizzato il nostro territorio e l’alto tasso di anziani che ci vivono, andrebbe rivisto il paradigma: non è il cittadino che deve recarsi presso un punto fisico statico, ma è il sistema sanitario che deve radicarsi sul territorio, andando incontro al cittadino/paziente. I primi passi in questa direzione stanno avvenendo con l’idea dell’infermiere e dell’ostetrica di comunità». Sul resto Di Lucente è chiaro nel rispon-

dere agli esponenti politici e della società civile che, negli ultimi giorni, hanno commentato le sue idee sul nosocomio agnonese: «Non sono tipo da manifestazioni, ma sono uno che lotta per il suo territorio fino allo stremo. Allo stesso tempo, sono convinto che le lotte debbano avere delle basi, essere legate alla realtà. Non è possibile negarla, facendo finta che non esista. I cittadini ci chiedono di essere pragmatici, di tutelare quello che c’è. In questi anni di lotte, di presunti accordi di confine, cosa è stato raccolto? L’ospedale non sta peggio di prima?». «Diciamoci invece le cose

come stanno, proviamo a salvare in maniera intelligente quello che resta del Caracciolo, trasformandolo in una struttura che sia rispondente alle esigenze della popolazione. – prosegue Non capisco perché non si vuol dire la verità ai cittadini. Dietro cosa ci vogliamo nascondere? Dietro ipocrisie o false realtà? Come è possibile rimettere in piedi l’ospedale superando gli ostacoli che la legge impone e riuscendo ad annullare i problemi decennali che ci trasciniamo dietro? Ragioniamo concretamente su questo, sulle azioni da mettere in campo: è ciò che dico alla classe politica locale.

Negare la realtà a cosa ci ha portato?». Di Lucente risponde anche all’accusa di non tutelare il proprio territorio: «Avere un’opinione diversa non vuol dire non battersi per l’altissimo Molise. Anzi. Significa salvaguardare quel poco che resta. Sono abituato a metterci la faccia, ma per qualcosa di realizzabile, che incida davvero sulla qualità della vita dei molisani. Strumentalizzare o non dire chiaramente come stanno le cose ai cittadini non mi appartiene e non ho alcuna intenzione di iniziare a farlo adesso. Io dico la verità, anche se scomoda. Anche in questo caso».

Il consigliere regionale M5S: «Non distingue una siringa da un clistere»

Da ospedale a centro geriatrico? L’ironia di Greco fulmina Di Lucente «Il consigliere regionale Andrea di Lucente, che secondo me difficilmente distingue una siringa da un clistere, parla di sanità e dell’ospedale Caracciolo di Agnone dicendo che deve essere ridotto a centro geriatrico. Vorrei ricordare al consigliere eletto con Toma che l’ospedale di Agnone, così come tutta la sanità pubblica molisana, è stata annientata da decenni di pessima gestione dei suoi compagni

Andrea Greco

di banco e alleati di governo, uno a caso Michele Iorio». Andrea Greco, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, replica a muso duro alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal collega consigliere Di Lucente in merito alle sorti dell’ospedale di Agnone. «Dopo Iorio, - riprende Greco - Frattura e company si sono proprio impegnati per distruggere il sistema di sanità pubblico a tutto vantaggio dei privati. Tra i sostenitori di Frattura c’era anche Vincenzo Niro, oggi nelle fila di Toma e nello stesso gruppo politico del Di Lucente. In altre parole, l’opera di smantellamento dei servizi è in perfetta continuità con chi ha preceduto l’attuale governatore, semplicemente perché sono la stessa cosa. Nel merito risponderò con più calma, perché ha detto talmente tante castronerie

messe l’una dietro l’altra, che sarebbe troppo difficile farlo in un solo post. Al momento volevo prendere, a

nome di un’intera comunità, la più siderale distanza da queste assurde dichiarazioni».

Auguri Rina compie 74 anni circondata dall’affetto del marito e dei figli Ogni anno che passa è una vittoria, la nostra vincita per come sia bella la vita e per quanto possa all’improvviso diventare complicata, la viviamo fino in fondo, non sono i premi che dobbiamo mostrare, ma le participazioni, perchè in esse sono racchiuse tutte le nostre emozioni. Rina Amore auguri da tuo marito, i figli Nicola, Elvis.


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L’ufficialità nel tardo pomeriggio. Con l’eventuale passo indietro di Di Giandomenico scenderebbero a 4 i candidati sindaco

Antonio D’Ambrosio si ritira dalle amministrative: «Mancata chiarezza» L’ufficialità è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri per una decisione che è legata alla «mancata chiarezza da parte di alcune forze e “personalità” che sin dall’inizio avevano condiviso il progetto». A meno di 48 ore dalla presentazione delle liste per le amministrative Antonio

D’Ambrosio si ritira dalla corsa alla fascia tricolore. La decisione è stata resa nota attraverso un comunicato stampa e dopo «una profonda riflessione fatta unitamente ai candidati delle due liste “Un’altra Termoli” del candidato sindaco e “Per Termoli”, ai simpatizzanti e ai so-

stenitori» ed è stata condivisa dallo stesso D’Ambrosio ex rappresentante di Pd e Italia dei Valori che dall’inizio era stato indicato come candidato sindaco di una coalizione che nasceva per «essere alternativi ai due ormai da tempo indistinti e consolidati schieramenti, centrodestra e cen-

trosinistra, che da decenni si contendono il potere, con un esito palese a tutti: degrado urbanistico, ambientale e sociale». Un progetto di rilancio che, invece, non sarà presente in questa tornata elettorale ma che va avanti «per dare voce ad un ampio schieramento ci-

vico che è stato favorevolmente accolto, registrando – continua la nota stampa –un risveglio attorno al programma di persone libere e democratiche che lascia ben sperare per il futuro della nostra comunità. Ciò spinge a continuare questo percorso certi che verrà fatto proprio l’invito

ad una maggiore partecipazione attiva di altre associazioni civiche di Termoli e dell’intero territorio molisano, e giungere al rinnovamento della classe dirigente». Con il ritiro di D’Ambrosio e l’eventuale passo indietro di Di Giandomenico (che deve ancora sciogliere la riserva) scenderebbero a quattro i candidati sindaco di Termoli: Angelo Sbrocca, Francesco Roberti, Nick Di Michele e Marcella Stumpo. Da oggi e fino a domani alle 12 ci sarà la possibilità di presentare le liste corredate dalle firme per le amministrative.

«Siamo arrivati alla fine del mandato, non abbiamo mai cambiato la Giunta e sono l’unico sindaco di centrosinistra che si è ricandidato»

Strade, parco, depuratore: Sbrocca racconta i suoi 5 anni «Siamo stati l’amministrazione del fare e non quella del dire o delle promesse» Se c’è un primato che contraddistingue la sua amministrazione è di essere arrivata alla fine del mandato naturale (cosa che non accadeva dal 2006 a Termoli), di non aver mai cambiato la Giunta in 5 anni e di essere lui, Angelo Sbrocca, il primo sindaco di centrosinistra a ricandidarsi per un secondo mandato elettorale. Record che per il primo

cittadino sono «fini a se stessi» ma che sicuramente entreranno nel guinnes della politica termolese. E così Sbrocca ha fatto il proprio bilancio dei cinque anni di mandato. Anni caratterizzati, a suo dire, dall’essere «una amministrazione del fare invece che del dire e delle promesse perché non ho mai promesso nulla a nessuno ma abbiamo fatto tutto

Festa del 25 aprile, la riflessione di “Termoli Bene Comune” E una riflessione sulla festa della Liberazione è arrivata anche da “Termoli Bene Comune – Rete della sinistra”. «“Abbiamo studiato. Sappiamo cos’è il fascismo”. Con queste parole gli studenti di una scuola di Prato hanno risposto a una manifestazione filofascista. Sembra assurdo doverlo sottolineare, ma il 25 aprile è una festa nazionale, non festa di una parte. Noi di Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra sentiamo profondamente radicati nel nostro cuore di cittadini i valori che sono alla base della festa del 25 aprile; riconosciamo in questa ricorrenza la nascita della Repubblica e della Costituzione Italiana, e da questi valori traiamo ispirazione per le nostre linee guida e per costruire un nuovo patto di cittadinanza. Ribadiamo il nostro essere antifascisti ora e sempre, la nostra consapevolezza di avere radici saldamente fissate negli ideali di libertà, democrazia e fratellanza che il 25 Aprile testimonia sin da quel lontano 1945. Gli stessi ideali del manifesto di Ventotene, straordinario sogno di un’Europa solidale e inclusiva ancora non nata, che oggi portiamo nelle piazze e nelle strade con le voci e i volti dei tanti che non rinunciano ad essere antifascisti, custodi della Costituzione e costruttori di un futuro libero. Con i volti e le voci dei tantissimi giovani e giovanissimi che nel 25 aprile riconoscono il senso del loro essere italiani, e rifiutano la violenza, il razzismo e il cuore nero dei nuovi fascismi».

rispettando la città e i cittadini». Sotto la lente del sindaco Sbrocca ci sono andate a finire le cose fatte dall’amministrazione comunale: dal depuratore alle strade di lottizzazione, dalla manutenzione straordinaria del parco «che non avveniva da 40 anni», a quella delle strade cittadine. «Al nostro insediamento abbiamo trovato una situazione incancrenita sotto diversi settori – racconta il primo cittadino – tra questi aspetti il primo era sicuramente quello ambientale perché avevamo un depuratore collocato al centro della città che nonostante i proclami non era mai

stato delocalizzato». Di qui la decisione di «prendere il toro per le corna e fare una programmazione per risolvere il problema». E ancora la questione del tunnel «che sono appena 200 metri che passano sotto la strada e non sotto il Borgo Antico che vuole la gran parte dei cittadini. Il progetto attualmente è sotto validazione da parte di una società esterna come impone la legge e speriamo che validi al più presto il progetto in maniera tale che possiamo partire con questo grande piano di riqualificazione del centro di Termoli». I volumi culturali «che nessuno in città ha mai

realizzato, invece noi apriremo il Macte che sarà il primo museo di arte contemporanea di Termoli e del Molise per dare una casa a opere che stavano all’interno degli scantinati». Focus anche sugli impianti sportivi «che noi abbiamo riqualificato» e sul parco comunale «che da quasi 40 anni non veniva manutenuto straordinariamente e che adesso sta respirando ed è tornato a nuova luce». Sotto la lente anche la ristrutturazione della piscina all’interno del parco e la questione delle strade. «Siamo l’amministrazione che ha asfaltato più strade di Termoli degli ultimi

Per vedere il video scansiona il QR code 30 anni senza possibilità di smentita. Ce ne sono certo delle altre ma si va in base alle priorità. Abbiamo realizzato tantissime rotonde, l’ultima quella in piazza del Papa che tutta la città voleva. Ovvio che si può fare sempre di più e che abbiamo fatto qualche errore ma cercheremo di rimediare perché gli errori fatti sono tutti rimediabili».

Guglionesi omaggia la Liberazione L’Amministrazione comunale di Guglionesi, presieduta dal Sindaco Mario Bellotti, alla presenza della Cittadinanza e delle autorità civili, religiose e militari ha deposto una corona d’alloro presso il monumento ai Caduti di tutte le guerre, a Castellara in viale Mons. Carlo Maglia, in occasione del 74° anniversario della Liberazione dell’Italia (25 aprile 1945-2019), festa nazionale. «Corre – ha sottolineato il Sindaco Bellotti nel suo intervento – l’obbligo di ricordare (come faremo ogni anno) il sacrificio di chi, anche perdendo la propria vita, ha contribuito alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Un ringraziamento all’Arma dei Carabinieri, ricor-

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dando Carlo Alberto Dalla Chiesa, uno dei partigiani che difese l’Italia e che cacciò i nazisti e i fascisti dalla nostra Patria. Dobbiamo tenere la guardia sempre alta, restare molto attenti perché i problemi di fascismo e di razzismo sono dietro l’angolo. Dobbiamo essere uniti – l’invito del Sindaco di Guglionesi per il 74° anniversario della Liberazione e della festa nazionale del 25 aprile – e difendere i grandi valori della democrazia che ci hanno dato i nostri padri e i nostri nonni. W l’Italia libera, W l’Italia democratica».


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TERMOLI E BASSO MOLISE

ATTUALITÀ

Per vedere il video scansiona il QR code Si scaldano i motori anche nei paesi del basso Molise che quest’anno saranno chiamati a eleggere i nuovi sindaci e i nuovi consigli comunali. Undici quelli dove le amministrazioni comunali sono a fine mandato con l’aggiunta di Termoli, il Comune più grande di quelli al voto nel 2019. Tra questi Palata, Tavenna e Montecilfone, il paese simbolo del terremoto dello scorso agosto. In tutti e tre i Comuni i sindaci uscenti sembrano sulla strada della ricandidatura. A Montecilfone il sindaco Franco Pallotta chiude i cinque anni con un mandato caratterizzato dall’emergenza terremoto. «Noi siamo pronti anche con la lista che si basa per buona parte sui vecchi

Tra i più grandi Campomarino e San Martino. Riflettori anche sul paese simbolo del terremoto, Montecilfone

Amministrative, si scaldano i motori Tra riconferme e scelte ancora da effettuare il punto sulla situazione degli 11 Comuni chiamati al voto amministratori, quelli ancora in carica, ma anche con nuovi importanti ingressi che ci supporteranno per vincere questa competizione». Un pre-campagna elettorale che a Montecilfone pare essersi caratterizzato per diversi episodi. «Ci sono stati degli episodi di promesse di posti di lavoro – ha affermato Pallotta – e qualche ritorsione con minacce di far perdere posti di lavoro. Io ho fatto quel post su Facebook per cercare di

smorzare questo tipo di fenomeno che poteva andare nell’anteguerra ma adesso non è possibile usare questo metodo per fare campagna elettorale». Ultime ore di riflessione anche a Palata, mentre tutto pronto per la ricandidatura del sindaco uscente di Tavenna Simone Spadanuda. «Insieme alla mia squadra abbiamo deciso di ricandidarci – ha affermato Spadanuda siamo tutti compatti perché

pensiamo di aver lavorato bene per il nostro paese e la gente quando cammini per strada ti ferma contenta perché questo progetto vada avanti abbiamo avviato molte cose e cerchiamo di continuare questo percorso ci stavamo lavorando da due anni poi i tempi lunghi della regione hanno fatto si che arrivasse solo adesso ma noi ci impegneremo per dare un servizio in più ai nostri disabili». Giochi aperti anche a Campo-

marino dove pare essere confermata la presenza di una lista che dovrebbe essere targata MoVimento 5Stelle. Resta da capire, invece, chi prenderà il posto del sindaco uscente Gianfranco Cammilleri e quali saranno gli aspiranti primi cittadini di centrodestra e centrosinistra. A San Martino in Pensilis, invece, il Pd ha ufficializzato la propria candidata già qualche giorno fa: sarà Filomena Saracino a prendere il testimone di Mas-

simo Caravatta, sindaco uscente. Saranno, però, chiamati a eleggere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione comunale anche: Acquaviva Collecroce, Casacalenda, Colletorto, Mafalda, Rotello, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano e Tavenna oltre, appunto, a Termoli. Ancora da stabilire quali saranno i competitor quando mancano 48 ore alla scadenza per la presentazione delle liste.

Anche a Termoli celebrazioni in occasione del 25 aprile. Sbrocca: «Festa di tutta la Nazione»

«La Liberazione, una giornata da difendere con le unghie» «E’ una giornata importantissima perché la Liberazione non è la festa di una parte della Nazione ma è di tutta l’Italia e della Repubblica che siamo riusciti a creare». E’ con queste parole che il sindaco Sbrocca ha reso omaggio ai Caduti delle guerre al termine della celebrazione in occasione del 25 aprile. Una giornata importante per gli italiani e per la Nazione, come ha avuto

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modo di ricordare Sbrocca che si è soffermato sul significato storico della manifestazione. «E’ una giornata che dovremo difendere con le unghie per i principi della democrazia: eravamo in una ditta-

tura adesso siamo in una democrazia. Prima non si poteva parlare non c’era libertà di stampa e di movimento che adesso ci sono assieme alla libertà di parola di tutti i cittadini e questo lo dobbiamo a tutte le persone senza colorazione politica che hanno combattuto per la libertà e la libe-

razione dell’Italia dal Fascismo e dal Nazismo». Una giornata che assume un significato ancora più importante alla luce di quel sentimento neofascista che pare essere tornato in auge in alcune parti dell’Europa. Non da ultimo la manifestazione organizzata dagli Irriducibili della Lazio a

Milano in onore di Benito Mussolini. Una iniziativa che molti hanno stigmatizzato perché organizzata proprio il giorno prima della festa della Liberazione. «Credo che sia un caso isolato e come tale lo dobbiamo trattare – ha proseguito Sbrocca - la quasi totalità degli italiani anche con idee po-

litiche diverse ama questa giornata e ama la giornata della Liberazione. Ai giovani bisogna dire che la storia è più importante di quello che si crede perché la storia insegna a non fare l’errore che è sempre vicino e la storia se la conosciamo ci porta ad evitare gli errori».


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In base al progetto originario della diga Piano dei Limiti i due comuni molisani interessati sono Colletorto e San Giuliano di Puglia

Una nuova diga a valle dell’invaso di Occhito: progetto più vicino L’idea è stata definita una priorità nel corso del tavolo istituzionale per il Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Foggia Una nuova diga a valle dell’invaso di Occhito, uno dei più grandi d’Europa. Un’opera di cui si parla da anni ma mai realizzata tra fondi concessi e prosciugati, progetti, annunci e proteste. Ora la diga piano dei Limiti sembra essere più vicina. È stata infatti indicata come priorità tra i progetti presentati al Tavolo istituzionale per il Contratto Isti-

tuzionale di Sviluppo per l’area di Foggia, istituito con decreto del presidente del Consiglio per elaborare le strategie utili per attuare il programma straordinario di valorizzazione e sviluppo della provincia di Foggia. A Palazzo Chigi si è svolto un secondo incontro con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e tutte le realtà interessate per attuare il

programma straordinario dedicato alla Capitanata. Quello della diga, come confermato a Telemolise dal presidente del Consorzio di Bonifica e responsabile regionale Anbi, Giuseppe De Filippo, resta un intervento principale inserito tra le opere da ammettere a finanziamento. «Attraverso il presidente della Provincia Luciano Gatta – ha osservato il

dell’ente che gestisce anche Occhito – abbiamo chiesto di insistere su un progetto che riteniamo di priorità assoluta per favorire l’approvigionamento idrico del territorio e consentire anche di sistemare l’invaso esistente» ha concluso De Filippo. Tutto ancora da capire ma le intenzioni non mancano. In base al progetto originario della diga Piano dei Limi-

ti i due comuni molisani interessati sono Colletorto per la parte principale e San Giuliano di Puglia. Ci sono poi Carlantino, Casalnuovo Monterotaro e Celenza Valfortore. Lo sbarramento del fiume Fortore è previsto al confine tra le due Province. Il prossimo 8 maggio ci sarà un nuovo incontro sul Contratto di Sviluppo per capire meglio quali sa-

ranno le strategie e i fondi da erogare e, tra le ipotesi, anche il futuro della diga Piano dei Limiti. «La road map per lo sviluppo delle aree depresse del Sud d’Italia – fanno sapere dal Governo – prosegue speditamente»: il Ministero per il Sud e Invitalia stanno studiando priorità e strategie per far ripartire questa parte di territorio.

Al “Maxxi” di Roma la mostra fotografica di Paolo Di Paolo Oltre 250 scatti del larinese per raccontare un “mondo perduto”

Sarà visitabile sino al 30 giugno la mostra “Paolo Di Paolo. Mondo Perduto”, allestita Al MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo – di Roma. Al centro della monografica i lavori del larinese Paolo Di Paolo, uno dei prin-

cipali fotografi della rivista intellettuale Il Mondo, il cui archivio è rimasto sconosciuto per oltre quarant’anni. Classe 1925, Polo Di Paolo è uno straordinario cantore dell’Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che ha

“U luteme sabbete d’abbrìle”, tutto pronto a Santa Croce di Magliano Il fantastico dipinto di Pietro Mastrangelo, che ritrae il Capriglione - versione poeta - autore della favolosa lirica “U luteme sabbete d’abbrìle”, annuncia il programma della festa santacrocese che vedrà il momento clou nella Benedizione degli Animali a cospetto della Madonna Incoronata ai piedi del campanile della Chiesa di San Giacomo Apostolo. Si partirà oggi alle 18, con la Messa vespertina della vigilia (Chiesa San Giacomo)e a seguire la pia pratica dei tre giri. Alle 21,00 la veglia di preghiera per il diacono Lino Antonetti. Domani: messa del mattino, alle 10, presso la Chiesa San Giacomo; a seguire la benedizione degli animali. Nel pomeriggio, dopo la messa ci sarà la processione per le vie del paese con la storica figura de “U scarciacàppe”. A tavola non può mancare la tipica treccia di Santa Croce di Magliano, benedetta anch’essa a tracolla di pastori e cavalieri. Intrattenimento musicale alle 19.30, con una speciale “reunion” di suonatori di fisarmoniche (Le cento fisarmoniche di Pasquetta).

saputo raccontare con delicatezza, rigore e sapienza il Paese che rinasceva dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale. L’esposizione consta in oltre 250 sue fotografie in bianco e nero, molte delle quali inedite, parte dell’immenso archivio (250mila negativi, provini, stampe e diapositive) ritrovato per caso in cantina, una ventina d’anni fa, dalla figlia dell’autore Silvia. Grazie a questo rinvenimento e all’interesse di Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci, di Giovanna Melandri, Presidente

della Fondazione MAXXI e di Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte, sono stati realizzati il libro Paolo Di Paolo. Mondo Perduto, Fotografie 1954-1968 e l’esposizione, aperta al pubblico dal 17 aprile al 30 giugno 2019. Paolo Di Paolo, nato nel 1925 a Larino, a 24 anni arrivò a Roma, alloggiando alla Casa dello studente e si guadagnò da vivere con tanti lavori, fino a diventare caporedattore per una rivista di viaggi. Nel 1954 s’innamorò della macchina fotografica Leica III C, la comprò a rate e iniziò a

fotografare da dilettante. Frequentò gli ambienti artistici della capitale ed entrò in contatto con il Gruppo Forma 1. Furono i suoi amici artisti a suggerirgli di proporre le foto al settimanale Il Mondo, fondato e diretto da Mario Pannunzio. Da quel momento è stato per 14 anni il maggiore fotografo di quella rivista politica, culturale ed economica, che s’impose come elitaria. «Il Mondo era illeggibile – con modestia dice alla stampa Paolo Di Paolo – ma faceva fino portarselo sottobraccio». In realtà vi scrivevano

le migliori menti del tempo – Salvemini, Croce, Moravia, Flaiano – e quando l’8 marzo del 1966 il giornale interruppe le sue pubblicazioni, in un telegramma a Pannunzio, Paolo Di Paolo scrisse: «Per me e per altri amici muore oggi l’ambizione di essere fotografi». Ed era vero perché abbandonò la macchina fotografica per tornare ai suoi studi filosofici e al settore editoriale, avviando una collaborazione con l’Arma dei Carabinieri per cui ha curato una ventina di volumi e 43 calendari.

Paolo Di Paolo


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QM

SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca

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I precedenti con i marchigiani sono favorevoli ai rossoblù: 4 a 3 le vittorie

Campobasso “arbitro” della lotta promozione: il Matelica si gioca tutto Dopo aver fermato il Cesena, i Lupi faranno di tutto per vincere domenica REDAZIONE CAMPOBASSO Se il Matelica non passa a Campobasso può dire addio alla promozione in Lega Pro. Il Campobasso non fa certo calcoli o preferenze e domenica scenderà in campo per vincere la partita. Come fatto, del resto, il 31 marzo contro il Cesena, gara finita senza reti. I marchigiani sono a tre punti dalla capolista romagnola e con un eventuale passo falso consegnerebbero la C ai rivali, che riceveranno al “Manuzzi” il retrocesso Castelfidardo. Insomma, il Lupo diventa l’arbitro dei destini delle prime due, protagoniste di una lotta intensa dalla prima all’ultima giornata. In caso di successo o di pareggio da parte di Magri e compagni, il Cesena potrà stappare lo spumante. In casa biancorossa si attende con ansia un incontro che è ritenuto molto difficile, come spiega anche il direttore sportivo Micciola: «Affronteremo una buona squadra che si è salvata meritatamente con tre giornate di anticipo, significa che ha fatto molto bene ri-

spetto alla parte iniziale della stagione. Giocheranno in tranquillità. Loro possono contare su gente di qualità come Alessandro, Musetti,

Cogliati, ma anche tutti gli altri non sono da meno». PRECEDENTI. Campobasso-Matelica sta diventando una sfida “classica” nel gi-

I PRECEDENTI TRA IL MATELICA E IL CAMPOBASSO

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IL BILANCIO PENDE DALLA PARTE DEI LUPI

Stagione 2014/2015 MATELICA-CAMPOBASSO 0-0 CAMPOBASSO-MATELICA 1-0 (74’ Todino) Stagione 2015/2016 CAMPOBASSO-MATELICA 1-2 (28’ Aquino, 49’ Esposito, 55’ Pesaresi) MATELICA-CAMPOBASSO 1-2 (25’ Alessandro, 45’ Gabrielloni, 82’ rig. Pesaresi) Playoff CAMPOBASSO-MATELICA 2-1 (13’ Todino, 55’ Giovannini, 88’ Gattari) Stagione 2016/2017 MATELICA-CAMPOBASSO 4-0 (18’ rig. e 43’ Pera, 50’ Di Maio, 91’ Frinconi) CAMPOBASSO-MATELICA 0-0 Stagione 2017/2018 CAMPOBASSO-MATELICA 0-0 MATELICA-CAMPOBASSO 2-1 (30’ Marzano, 91’ rig. D’Appollonia, 93’ Gabbianelli) Stagione 2018/2019 MATELICA-CAMPOBASSO 2-3 (20’ Lo Bello, 28’ Mancini, 31’ Angelilli, 89’ Musetti, 92’ Cogliati).

rone F di serie D. Domenica le due squadre si incroceranno per l’undicesima volta nell’arco di cinque stagioni. Dal 2014 ad oggi non c’è stato campionato senza il confronto diretto, e in un caso ci si è affrontati anche nei playoff. Il computo totale vede i rossoblù in leggero vantaggio: quattro vittorie a tre, e tre sono stati anche i pareggi. Diciamo subito che all’andata Danucci e compagni espugnarono il campo marchigiano grazie a una rimonta emozionante targata Musetti-Cogliati. Non è stato l’unico successo al “Giovanni Paolo II”: il primo arrivò nel 2016, con Favo in panchina, e andarono a segno Jonatan Alessandro e Gabrielloni. Per quanto riguarda, invece, le gioie interne, tolto il match di playoff vinto per 2-1 nel 2016, i Lupi in campionato hanno superato una sola volta a Selvapiana i rivali della provincia di Macerata. E sono trascorsi quattro anni: un gol di Todino – che al Matelica ha segnato due volte – spianò la strada ai molisani a un quarto d’ora dalla fine. Da allora, una sconfitta e doppio 0-0 di fila.

Scatta la prevendita: 5 euro per curva e tribuna laterale. Martedì raduno under REDAZIONE CAMPOBASSO La società ha voluto tendere la mano ai tifosi: domenica si pagheranno cinque euro sia in curva Nord-Scorrano che in tribuna laterale, tribuna centrale fissata invece a 15 euro (10 il ridotto per donne e bambini dai 9 ai 16 anni, fino a 8 anni si entra gratis). La prevendita scatterà questa mattina in tre punti vendita: Antica Tabaccheria Tizzano di piazza Pepe, Agenzia Intralot di via XXV Aprile (Parco dei Pini)

e Agenzia Intralot di via Carducci. RADUNO JUNIORES. Martedì 30 aprile alle ore 15, il Campobasso Calcio terrà un provino per i nati in Molise e fuori regione negli anni ’01 ’02 ’03, con l’obiettivo di entrare a fare parte della nuova rosa rossoblù 2019/2020 (prima squadra e juniores). Lo stage avrà luogo sul prato di Selvapiana. Gli atleti interessati dovranno portare con sé un documento di riconoscimento e, se già tesserati, anche la liberatoria della società di appartenen-

Perline Ecco il miglior Campobasso di sempre GENNARO VENTRESCA

Il giochino funziona. Anche se, essendo tale, non va preso sul serio. Nel senso che ognuno, a ragione, può trovare da obiettare. Visto che, come dice Sacchi, non si fanno le squadre con le Panini. Dico le figurine che c’erano quando eravamo bambini e sono ancora in circolazione in questa fottutissima era del web che ha rivoluzionato il mondo. Estirpando cuore e sentimenti. Fare il Commissario Tecnico è uno spasso anche per chi fa fatica a riconoscere i quattroquattrodue e il quattrotretre. Più facile, invece, è mistificare ogni cosa, alla Oronzo Canà che semplificò il concetto, studiando una tattica che prevedeva il mitico cinquecinquecinque. *** C’è ancora qualche romantico lettore che mi invita a sforzarmi per costruire la formazione ideale, di tutti i tempi, dei nostri colori. Operazione solo all’apparenza semplice, specie se teniamo conto che il nostro club, nel bene e nel male è in vita da ben cento anni. In un incontro all’Hotel San Giorgio, un cronista dalla paga profumata, nel prendere la parola indicò, per piaggeria o per difetto di memoria, come il miglior centrocampo di sempre quello con Amadori, Fera e De Matteis. Tre bravi giocatori che si erano però fermati alla Serie D. Senza tener conto di tanta C1 e dei cinque campionati di B, in cui ce ne sono stati a iosa, di rossoblù più meritevoli del suo trio. *** Non faccio fatica a confezionare il seguente undici, a cui accosto quello di rincalzo, Come dire: due formazioni al posto di una. Nella speranza di sbagliare il meno possibile. E allora beccatevi la squadra A: Paleari; Scorrano, Progna, Parpiglia, Ciarlantini; Di Risio, Baldini, Biondi; Maestripieri, Corona, Tacchi. All. Pasinato. Squadra B: Ciappi; Pilone, Picano, Trevisan, Moretti; Evangelista, Di Deo, Maiellaro; Goretti, Romiti e D’Ottavio. All. Giorgi. *** Figurine, solo figurine. Ma non troppo. Certi assemblaggi sono complicati anche quando tocca farli ad Arrigo Sacchi che diceva che tutti i giocatori dovevano essere intercambiabili. Ma, intanto, non faceva mai a meno di Tassotti, Costacurta, Baresi, Maldini, Rijkaard, Gullit e Van Basten. Sette su undici, il meglio del mondo rossonero del magico momento. *** Scendendo precipitosamente sino al nostro piccolo mondo di oggi mi risulta più complesso costruire una formazione ideale. Presa in blocco, credo di non sbagliare se dico che il Campobasso di Belotti e poi di Villa e per ultimo di Maiellaro, pur perdendo il campionato per un punto (80 contro 81) sia stato anche più forte e godibile di quello di Anastasio-Oriente-Busetta che si affermò nel 2000, precedendo in volata il formidabile Taranto, sostenuto da un pubblico da Serie B e da una proprietà ricca e munifica. *** Come avete certamente notato, nell’ultima perlina ho riportato tre conduzioni nelle due squadre di grido. Gira e rigira appena la nebbia scende e ci si vede poco mandano via il mister. Abitudine che piace ai tifosi e agli stessi allenatori che vedono accrescere le possibilità di trovare una squadra a campionato in corso. Se non si ballasse questo valzer lavorerebbe solo metà di loro. za. Per info (telefono e whatsapp): Giovanni Piccirilli 338 8858993, Massimo Ba-

rometro 338 5316331, Domenico Progna 331 8054788.


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SPORT

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SERIE D

Romano e Schena guideranno l’attacco con Kameni a supporto

Isernia, Cacic in rampa di lancio per il Francavilla Cambi in vista per Silva Le squalifiche obbligano il tecnico a rivedere l’undici di partenza con conseguente rotazione in difesa e a centrocampo degli uomini in rosa, tra soluzioni e possibili sorprese. L’unica

REDAZIONE CAMPOBASSO Le squalifiche di Petitti e Barretta costringeranno il tecnico Massimo Silva a rivedere l’undici di partenza contro la quinta forza del campionato Francavilla. Per avvicendare il primo, che sconta l’unica giornata di squalifica, si pensa alla coppia offensiva formata da Romano e Schena, con Kameni, giocatore dalle spiccate caratteristiche offensive, pronto a supportare un duo ricco di forza fisica. L’assenza di Barretta (seconda giornata consecutiva di stop) dovrebbe consentire a Cacic di entrare nell’undici di partenza,

Una formaizone dell’Isernia F.C.

certezza - in casa Isernia - resta la necessità di fare punti contro un avversario tosto, che ha in pugno la quinta posizione tanto da non avere nessuna intenzione di indietreggiare. «Dipende tutto da noi - ripetono dall’Abruzzo - possiamo raggiungere l’obiettivo». Ieri altra doppia seduta per il gruppo guidato da Rachini con lavoro atletico al mattino e tattico al pomeriggio, chiuso da una partitella. ALL’ANDATA SI IMPOSERO I GIALLOROSSI CON SUPER DOS SANTOS. Il Francavilla non è ricordato con piacere dalla truppa isernina che, all’andata, furono sconfitti con un secco 2-0, al termine di una gara decisa dalle fiammate di Dos Santos. Resta tuttavia un dato da prendere con le pinze: gli abruzzesi formatoesterno non hanno impressionato così come al Valle Anzuca, il fortino per eccellenza. Speranze per un’Isernia che va a caccia di imprese.

Mecomonaco intenzionato a riproporre lo schieramento che ha battuto il Pineto

L’Agnonese inaugura il nuovo impianto del Montegiorgio PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO L’ultima di due finali. L’Olympia Agnonese è attesa dalla trasferta di Montegiorgio, un match che ancora una volta obbliga i granata a fare risultato. La vittoria in rimonta contro il Pineto ha consentito ai granata di lasciare la penultima posizione in classifica, quella che vale la retrocessione diretta e attualmente occupata dal Santarcangelo, per posizionarsi a ridosso di Forlì e Giulianova e tornare a re-

spirare aria di permanenza in D. L’obiettivo dell’undici di Mecomonaco ora è chiaramente quello di riuscere a disputare lo spareggio per mantenere la categoria in casa e per riuscire a raggiungerlo servirà fare l’impresa a Montegiorgio. Se prima di ieri, la trasferta prossima sembrava alla portata dell’Olympia Agnonese contro un avversario che ha regalato punti in questo ultimo scorcio di torneo causa l’assenza di motivazioni e di timoli di un certo rilievo, ades-

so la situazione è divenuta più complicata con la notizia che proprio in occasione del match contro il Grifo, il Montegiorgio tornerà a giocare nel proprio impianto di casa. Dunque, niente più match sul campo neutro di Monte San Giusto con lo stadio dei romagnoli che sarà inaugurato proprio nel match di domenica. E’ facile immaginare che ambiente troverà l’Olympia Agnonese a dispetto di quello che sarebbe potuto essere. Il Montegiorgio farà di tutto per ba-

gnare il ritorno a casa con un successo davanti al pubblico di casa concludendo nel migliore dei modi una stagione sportiva tutto sommato positiva con una salvezza conquistata con largo anticipo. Una notizia che rende così la trasferta dell’Olympia Agnonese più complicata del previsto ma i granata non possno permettersi più passi falsi. Mister Mecomonaco sembra

intenzionato a confermare per l’intero l’undici sceso in campo e vittorioso nel match di giovedi al Civitelle contro il Pineto facendo così affidamento sul ritrovato estro di Cristiano Ancora finalmente decisivo con le

LA CLASSIFICA Squadra Punti CESENA 79 MATELICA 76 RECANATESE 62 PINETO 59 FRANCAVILLA 56 SANGIUSTESE 55 SAN NICOLÒ NOTARESCO 54 JESINA 50 CAMPOBASSO (-2) 47 SAVIGNANESE 47 MONTEGIORGIO 47 SAMMAURESE 46 VASTESE 42 REAL GIULIANOVA 40 FORLÌ 39 AVEZZANO (-3) 36 OLYMPIA AGNONESE 35 ISERNIA 34 SANTARCANGELO 33 CASTELFIDARDO 25

sue giocate e i suoi gol. Squadra che vince non si cambia e così sarà ancora un’Olympia Agnonese a trazione offensiva quella che sfiderà il Montegiorgio puntando anche su una rinnovata solidità difensiva.

37^ GIORNATA G 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36

V 24 24 15 15 14 13 14 12 12 12 12 11 11 10 9 11 7 8 7 5

N 7 4 17 12 14 16 12 14 13 11 11 13 9 10 12 6 14 10 12 10

P 5 8 4 9 8 7 10 10 11 13 13 12 16 16 15 19 15 18 17 21

GF 65 72 54 57 56 44 45 32 49 39 31 33 44 32 44 44 31 27 37 32

GS 27 35 32 39 42 36 38 35 47 38 39 45 56 46 46 50 43 51 58 66

CAMPOBASSO MATELICA

-

ISERNIA FRANCAVILLA

-

JESINA FORLÌ

-

MONTEGIORGIO OLYMPIA AGNONESE

-

PINETO SAMMAURESE

-

R.C. CESENA CASTELFIDARDO

-

RECANATESE SANTARCANGELO

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SAN NICOLÒ NOTARESCO REAL GIULIANOVA

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SAVIGNANESE SANGIUSTESE

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VASTESE AVEZZANO

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SPORT

CALCIO - BASKET - CIP - ATLETICA

Quindicesima edizione della manifestazione di Mirabello

Morgia Pietracatella seconda al trofeo “San Giorgio” REDAZIONE CAMPOBASSO Secondo posto per il Morgia Pietracatella nella quindicesima edizione del Trofeo San Giorgio che si è svolto a Mirabello organizzato dalla locale scuola calcio, nella giornata di mercoledì. La manifestazione, riservata alla categoria Puclini, ha visto scendere in campo oltre al Morgia Pietracatella, San Leucio, San Pietro e Paolo, Mirabello A,

Mirabello B, Mirabello C, Polisportiva Juventina Circello e Riccia. La formazione del Morgia Pietracatella, inserita nel girone B con San Leucio, San Pietro e Paolo e Mirabello A, ha conquistato la finalissima persa contro il Mirabello C. Il risultato ottenuto è ampiamente positivo considerando l’ottimo livello della manifestazione. «Un ringraziamento alla società del Mirabello Calcio per l’ospitalità e per l’ottima organizza-

zione – spiega al termine della manifestazione il numero uno del Morgia Pietracatella Mariantonietta Pietronigro – è stato un pomeriggio all’insegna del divertimento e del confronto per i nostri piccoli calciatori che hanno avuto modo di confrontarsi con altre realtà e lo hanno fatto nel migliore dei modi. Siamo contenti perché vederli crescere giorno per giorno, è la cosa più bella che va anche al di là dei risultati del campo.

Un grazie – chiosa il numero uno – va anche ai genitori dei bambini che ci aiutano e ci sostengono sempre in ogni nostra iniziativa, ai tecnici e a tutto lo staff della nostra società che si prodiga e lavora duramente durante tutto l’anno».

Evento di portata storica organizzato dal Basket Venafro

L’INIZIATIVA

“Erasmus europeo” di sport e cultura in programma a Venafro TONINO ATELLA VENAFRO Un evento di consistente portata sociale e sportiva si profila per Venafro. La città infatti ed esattamente la Basket Venafro si appresta ad ospitare “Erasmus Europeo”, appuntamento di sport e cultura portato avanti assieme ad altre due società di basket europee, per l’esattezza lo Sporting Club Ljubljana della Slovenia ed il Basket Synthesia Pardubice della Repubblica Ceca. Le date e le località degli eventi : dal 17 al 20 agosto 2019 a Pardubice, dal 3 al 6 gennaio 2020 a Venafro e dal 28 aprile al

1maggio 2020 a Ljubljana. La manifestazione, col Basket Venafro capofila, é di portata storica per il basket venafrano e la stessa città molisana. Domenica prossima 28 aprile (h 10.00) in programma presso la Palazzina Liberty di Venafro la presentazione dell’iniziativa con collegamento diretto con Ljubljana e Pardubice. Nel programma della giornata sono previsti gl’interventi di autorità locali e regionali, nonché dei dirigenti del Basket Venafro. Al termine della presentazione dell’evento, la predetta società cestistica promuoverà una passeggiata per le vie del centro storico, toccando

piazza San Francesco, la SS. Annunziata, piazza Mercato e le Scalette per tornare alla

Il numero uno del sodalizio, Mariantonietta Pietronigro: «E’ stato un pomeriggio all’insegna del divertimento e del confronto per i nostri giovani calciatori»

Palazzina Liberty dove verrà offerto un rinfresco a tutti i partecipanti.

“Un’estate di sport” promossa dal Cip e dall’Inail Molise REDAZIONE CAMPOBASSO Dal Comitato Italiano Paralimpico e dall’Inail del Molise riceviamo il comunicato che segue : “Dalla collaborazione CIP/INAIL nasce il primo campus gratuito destinato ad assistiti Inail che vogliono cimentarsi nella pratica di diverse discipline sportive. Trattasi di “Un’estate di sport”, che si svolgerà a Termoli e Campobasso. Nella città adriatica il campus verterà sul nuoto e si svolgerà a giugno, nel capoluogo di regione invece l’appuntamento è per il successivo mese di luglio e sono previste numerose discipline sportive come basket, tennis, danza e badminton. Il tutto avverrà dal lunedì al venerdì, con l’assistenza di istruttori specializzati e con la possibilità di trasporto per raggiungere gli impianti. Per le iscrizioni c’è tempo sino al prossimo 30 aprile, o contattando lo 0874/1955209 o scrivendo a molise@comitatoparalimpico.it “.

Corsa del Cuore di Termoli: vincono Mignogna e Pascale

REDAZIONE TERMOLI

E’ andata in scena ieri la settima edizione della Cor-

sa del Cuore, organizzata dall’Avis sezione di Termo-

li e dalla Runners Termoli. Quasi duecento in totale i partecipanti provenienti anche dai comuni limitrofi. Questa edizione è stata vinta da due atleti di casa Runners Termoli. Al maschile Piero Biagio Mignogna e al femminile Candida Pascale. Sono stati seguiti sul podio da Pasquale Sorella, Lorenzo De Niniis, Cinzia Calabrese e Francesca Amoroso.


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SPORT

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BASKET - GIUSTIZIA SPORTIVA

Il verdetto sui playoff sarà emesso al Pedemontana

Basket Venafro, crollo nel finale e amaro ko a Cava Serie C Silver: i gialloblù cedono negli ultimi minuti nella metà campo avversaria e Liburdi accorcia le distanze a -4, che poi diventa 2 sui tiri liberi di Minchella allo scadere del terzo quarto (64-62). Si riprende con Tomasiello che serve a Cocozza la palla del pareggio e il sorpasso arriva su un jump shot di Casapenta, che regala ai venafrani il primo vantaggio della partita (65-66). Pessima serata al rimbalzo, soprattutto quello difensivo, che permette più volte ai campani di segnare su seconde chance.

Il brivido per Cava arriva prima sulla tripla di Tomasiello (71-70), poi su quella di Montanaro (71-73) a 4.50 dalla fine. Il quinto fallo di Liburdi, quando il cronometro segna ancora due minuti da giocare, è il segnale d’allarme per la rotta dei venafrani: nei centoventi secondi finali i gialloblù sono in grado di collezionare solo palle perse e falli che permettono a Cava di allungare il vantaggio e chiudere sul +10 (8474). Per coach Valente ci sono

Il sogno dei venafrani di arrivare al Pedemontana con una vittoria alle spalle si è infranto negli ultimi due minuti, quando i ragazzi in maglia gialloblù hanno praticamente smesso di giocare, concedendo a Cava non solo il vantaggio nella serie, ma anche il +10 a referto chiuso. C’è voluto un grande scatto d’orgoglio per riprendere una partita che sembrava indirizzata su un risultato a senso unico. Cava si è portata subito avanti guada-

gnando il primo vantaggio con due tiri dall’arco che hanno permesso ai padroni di casa di portarsi immediatamente sulla doppia cifra di vantaggio dopo soli cinque minuti di gioco (13-5). Il time out di Valente riporta i molisani in scia, ma la zona 2-3 e i raddoppi in area su Liburdi hanno spinto la squadra ospite a cercare soluzioni efficaci soprattutto al tiro, nonostante le percentuali poco brillanti dell’avvio. Il primo sussulto di speranza arriva sul finale del secon-

ECCELLENZA GARE DEL 23/ 03/2019 DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO Gara ACLI CB E CAMPODIPIETRA – OLIMPIA RICCIA del 23/03/2019 Il Giudice Sportivo Territoriale, premesso che con Comunicato Ufficiale n. 94 del 28/ 03/2019 pag. 2596 è stata inflitta alla società Acli CB e Campodipietra un’ammenda di Euro 50 per inosservanza dell’obbligo di far presenziare alla gara un medico o un’ambulanza. Letta l’istanza trasmessa dalla medesima società tesa a richiedere la revoca dell’ammenda in parola; ritenute le motivazioni addotte meritevoli di accoglimento; tutto ciò premesso, DECIDE di revocare l’ammenda di Euro 50 comminata alla società Acli CB e Campodipietra con Comunicato Ufficiale n. 94 del 28/03/2019 pag. 2596. GARE DEL 18/ 4/2019 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. A CARICO CALCIATORI NON ESPULSI DAL CAMPO AMMONIZIONE (VI INFR) Consolazio Michele (Real Guglionesi) GARE DEL 20/ 4/2019 DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO gara ROCCASICURA - CITTÀ DI TERMOLI del 20/ 4/2019 Il Giudice Sportivo Territoriale, rilevato dagli atti ufficiali che la gara in epigrafe non

Assenza per Precali: un turno di squalifica per il centravanti neroverde

do periodo, quando il gioco da tre punti di Liburdi accorcia il gap e manda le squadre negli spogliatoi sul risultato di 46-38. Nella ripresa segna solo Liburdi, ma non abbastanza da evitare un nuovo break dei padroni di casa, che raggiungono il massimo vantaggio di 14 punti (62-48). La tripla di Casapenta ispira un nuovo strappo dei venafrani, con Liburdi che fa il resto e Cocozza che firma il canestro del -6 (64-58). Palla recuperata da Casapenta

Il Guglionesi perde Consolazio si è disputata a causa della mancata presentazione, nei termini regolamentari, della società Citta di Termoli; considerato che la medesima società non ha fatto pervenire giustificazioni in merito, per cui è da ritenersi rinunciataria a tutti gli effetti; visti gli artt. 53, comma 2 NOIF e 17, commi 1 e 3 CGS DECIDE 1. di infliggere alla società Citta di Termoli la punizione sportiva della perdita della gara in epigrafe con il punteggio di 3-0, penalizzandola altresì di un punto in classifica; 2. di comminare alla medesima società l’ammenda di Euro 1.200 relativa alla seconda rinuncia (sanzione raddoppiata); 3. di fare obbligo alla medesima società di versare alla società Roccasicura la somma di Euro 300 quale indennizzo di mancato incasso. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. A CARICO DI SOCIETA’ PERDITA DELLA GARA: CITTA DI TERMOLI - vedi delibera GST PENALIZZAZIONE PUNTI IN CLASSIFICA: CITTA DI TERMOLI 1 - vedi delibera GST AMMENDA Euro 1.200,00 CITTA DI TERMOLI - vedi delibera GST

A CARICO DIRIGENTI INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 2/ 5/2019 Colalillo Mario (Bojano) allontanato. A CARICO DI MASSAGGIATORI SQUALIFICA. FINO AL 2/ 5/ 2019 Buonpane Massimo (F.W.P. Matese) allontanato. A CARICO CALCIATORI ESPULSI DAL CAMPO SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA De Luca Armando (Pietramontecorvino) PROMOZIONE GARE DEL31/ 03/2019 DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO Gara BICCARI – CASTEL DI SANGRO CEP 1953 del 31/ 03/2019 Il Giudice Sportivo Territoriale, premesso che con Comunicato Ufficiale n. 98 del 04/ 04/2019 pag. 2722 è stata inflitta alla società Castel di Sangro CEP 1953 un’ammenda di Euro 100 perché chiedeva all’arbitro di ritardare l’inizio della gara (grave ritardo); letta l’istanza trasmessa dalla medesima società tesa a richiedere la revoca dell’ammenda in parola; ritenute le motivazioni addotte meritevoli di accoglimento; tutto ciò premesso

DECIDE di revocare l’ammenda di Euro 100 comminata alla società Castel di Sangro CEP 1953 con Comunicato Ufficiale n. 98 del 04/04/ 2019 pag. 2722. GARE DEL 14/ 4/2019 PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE NON RIPORTATO C.U. N. 104 DEL 18.04.2019 – Pag. 2.941 – PAR. A. – CAP. 4.6. Gara TERMOLI 2016 - U.S. CAMPOBASSO 1919 Del 14.04.2019 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. A CARICO DI SOCIETA’ AMMENDA Euro 50,00 TERMOLI 2016 per mancanza di acqua calda negli spogliatoi GARE DEL 20/ 4/2019 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. A CARICO DIRIGENTI INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 2/ 5/2019 Marino Donato (Biccari) allontanato. A CARICO CALCIATORI NON ESPULSI DAL CAMPO SQUALIFICA PER UNA GARA PER RECIDIVA IN AMMONIZIONE (V INFR) Giunti Cristian Fernan (Com-

prensorio Vairano) MOLISE CUP CALCIO A 11 GARE DEL 20/ 4/2019 DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO gara del 20/ 4/2019 TORREVECCHIA CALCIO – CAMPOMARINO Il Giudice Sportivo Territoriale, rilevato dagli atti ufficiali che la gara in epigrafe non si è disputata a causa della mancata presentazione, nei termini regolamentari, della società Campomarino; considerato che la medesima società non ha fatto pervenire giustificazioni in merito, per cui è da ritenersi rinunciataria a tutti gli effetti; visti gli artt. 53, comma 2 NOIF e 17, commi 1 e 3 CGS ed il Regolamento della Molise Cup di Calcio a 11 (cfr CU n. 24 del 28/09/2018); DECIDE 1. di infliggere alla società Campomarino la punizione sportiva della perdita della gara in epigrafe con il punteggio di 0-3; 2. di escludere la società Campomarino dal prosieguo della manifestazione; 3. di comminare alla medesima società l’ammenda di Euro 200; 4. di fare obbligo alla medesima società di versare alla società Torrevecchia Calci la somma di Euro 50 quale indennizzo di mancato incasso. PROVVEDIMENTI DISCIPLI-

sicuramente segnali importanti da cui ripartire per gara 2 di domenica. Ma, soprattutto, sarà necessario giocare con la testa e crederci fino in fondo. CAVA BASKET: Fiorillo 14, Russo, Russo B 6, Catapano 11, Chirico 19, Somma 13, Santucci, Pisapia 4, Di Marino ne, Di Somma ne, Senatore 13, Opazzo 4. BASKET VENAFRO: Minchella 14, Montanaro 8, Liburdi 29, Tomasiello 11, Cocozza 5, De Santis 2, Casapenta 5, Capocci ne Romanelli, Santoro ne.

NARI In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. A CARICO DI SOCIETA’ ESCLUSIONE DALLA MOLISE CUP A 11: CAMPOMARINO vedi delibera GST PERDITA DELLA GARA: CAMPOMARINO vedi delibera GST PENALIZZAZIONE PUNTI IN CLASSIFICA: CAMPOMARINO 1 vedi delibera GST AMMENDA Euro 200,00 CAMPOMARINO vedi delibera GST A CARICO CALCIATORI ESPULSI DAL CAMPO SQUALIFICA PER TRE GARE EFFETTIVE Michilli Enrico (Maronea Calcio) perché a fine gara teneva condotta oltremodo irriguardosa nei confronti dell’arbitro. SQUALIFICA PER DUE GARE EFFETTIVE Centracchio Emanuele (Pesche) Polidoro Roberto (Pesche) SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA Spada Leonardo (Ala Fidelis) Caiola Stefano (Turris) A CARICO CALCIATORI NON ESPULSI DAL CAMPO SQUALIFICA PER UNA GARA PER RECIDIVA IN AMMONIZIONE (II INFR) Aquino Antonio (Campobasso Calcio) Rossi Mattia (Maronea Calcio) Cifelli Nicola (Tora E Piccilli) Perrotta Dilan (Turris)


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il Quotidiano del Molise venerdì 26 aprile 2019

SPORT

BASKET

Non basta andare al supplementare: passano le umbre

Delusione Magnolia Ko contro Umbertide e addio primato Le campobassane si buttano via a un turno dalla fine LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 68 PALLACANESTRO FEMMINILE UMBERTIDE 77 (dopo un tempo supplementare) (22-22, 41-39; 51-47, 65-65) CAMPOBASSO: Porcu 8 (4/5, 0/1), Marangoni 18 (5/11, 2/3), Di Gregorio 13 (0/4, 3/11), Þelnytë 11 (1/5, 3/4), Bove 10 (2/9, 1/3); Mancinelli 3 (0/1, 0/2), Reani (0/1 da 3), Ciavarella 5 (1/4, 1/3), Falbo. Ne: Sammartino, Landolfi e Mandolesi. All.: Sabatelli. UMBERTIDE: Pompei 24 (3/9, 5/10), Giudice 13 (2/8, 2/5), Prosperi 13 (5/9, 0/3), Spigarelli 5 (2/5), Cvitkovic 17 (5/ 11, 0/2); Olajide B. 2 (0/2), Paolocci 1, Moriconi (0/1), Albanese 2 (1/1), Riccioni, Bartolini All.: Contu. ARBITRI: Grappasonno (Chieti) e Di Tommaso (Pescara). NOTE: presente nel parterre il commissario tecnico dell’Italbasket maschile under 20 Andrea Capobianco. Uscite per cinque falli Þelnytë, Porcu e Bove (Campobasso). Tiri liberi: Campobasso 12/18; Umbertide 20/29. Rimbalzi: Campobasso 38 (Bove 11); Umbertide 41 (Cvitkovic 15). Assist: Campobasso 12 (Porcu 5); Umbertide 10 (Pompei e Cvitkovic 3). Progressione punteggio: 12-12 (5’), 27-29 (15’), 46-44 (25’), 52-61 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 5 (46-41), Umbertide 9 (68-77). Bestia nera. È l’Umbertide per La Molisana Magnolia Campobasso. Così come all’andata, quando aveva inter-

Classifica girone Sud Cestistica Spezzina Magnolia Campobasso Matteiplast Bologna Andros Palermo Faenza Basket San Giovanni Valdarno Pallacanestro Umbertide Civitanova Marche Cus Cagliari San Salvatore Selargius Orza Rent Nico Basket Elite Roma Athena Roma Cestistica Savonese Medoc Forlì Cestistica Orvieto

48 46 44 44 44 38 38 28 26 26 20 18 14 12 8 8

rotto una serie di ben tredici successi consecutivi per i #fioridacciaio, anche al ritorno, stavolta al PalaVazzieri, la formazione umbra riserva un’amarezza alle rossoblù, che incappano nel secondo stop in successione e si ritrovano – per la prima volta in stagione – in seconda posizione, non potendo così eguagliare un altro record dell’Empoli dello scorso torneo (la leadership dall’inizio alla fine del campionato). Succede tutto in una serata con troppi alti e bassi per le molisane che riprendono la contesa per i capelli, ma finiscono per incepparsi totalmente al supplementare. BOTTA E RISPOSTA Dopo aver subito il primo canestro di serata ad opera di Cvitkovic, le magnolie impattano con Porcu che rappresenta il faro offensivo in un avvio in cui le umbre vanno a segno anche con una tripla di Pompei. Una conclusione dall’arco dei sei metri e settantacinque centimetri di Marangoni regala ai #fioridacciaio un primo strappo reso più evidente dal canestro dalla distanza di capitan Di Gregorio (10-7), prima che un break ospite di 50 non sparigli nuovamente i conti. Il 5-0 firmato Marangoni-Di Gregorio rimette avanti le rossoblù, ma Umbertide reagisce e sotto i colpi di una scatenata Cvitkovic (dieci punti nel solo primo quarto) si riporta avanti. La tripla di Ciavarella e ancora Marangoni (al suo nono punto) danno, però, alle magnolie un ulteriore abbrivio, che la precisione ai liberi di Olajide blocca sul 22 pari con cui si chiude il primo quarto. EQUILIBRIO INSTABILE I tentativi di fuga e controfuga proseguono nel secondo periodo con la via del canestro che, però, inizia a farsi più irta per ambedue le contendenti. Giudice per le umbre e Bove per le magnolie realizzano da tre, poi è Pompei a sparigliare le carte in favore delle tiberine (27-29), ma è Želnytë con una tripla a spostare l’inerzia nel campo campobassano. La pronta risposta di Pompei costringe le campobassane a dover nuovamente risalire la china. Qui, però, due conclusioni in successione dall’arco dei sei metri e settantacinque (prima Želnytë e poi Di Gregorio) firmano un primo tentativo di allungo per le campobassane sul 36-32. Ancora una tripla (nella circostanza di Marangoni) corrobora il parziale aperto, suturato da Giudice e Pompei, ma riaperto da una Marangoni on fire (quattrodici punti all’intervallo lungo). FATTORE TRIPLICE Al rientro dagli spogliatoi e – sempre dall’arco dei tre punti –Þelnytë prova a dare un’ulteriore spallata con, a ruota, Bove pronta a sigliare il +5 (46-

Ultima giornata Pallacanestro Umbertide-Cestistica Spezzina San Giovanni Valdarno-Faenza Basket Civitanova Marche-Elite Roma Cestistica Orvieto-Magnolia Campobasso San Salvatore Selargius-Medoc Forlì Athena Roma-Andros Palermo Cestistica Savonese-Orza Rent Nico Basket Matteiplast Bologna-Cus Cagliari

41). La lituana va in doppia cifra e poi Mancinelli con un 1/2 dalla linea dei liberi provano a mettere in cassaforte il vantaggio per le magnolie. Porcu fissa il margine a quattro lunghezze sul 51-47. FINALE SOSPESO Con un parziale di 5-0 Umbertide si riporta in vantaggio (51-52). Di Gregorio pareggia i conti, ma, con un gioco da tre punti, Giudice riporta avanti le tiberine (52-55). Spigarelli, con un gioco da tre punti, consegna alle umbre il margine di due possessi sul 52-58. L’attacco campobassano si impantana, le umbre, con Pompei, vanno sino al +9 del 52-61 in quello che è un break di 9-0, suturato da un canestro di Porcu. Želnytë commette il suo quinto fallo, Bove subentra e mette a segno subito un gioco da tre punti. Pompei dalla linea dei liberi riporta le sue sul +6, ma il capitano delle rossoblù Di Gregorio con un 3/3 dalla lunetta avvicina le magnolie ad un solo possesso di distacco (60-63). Prosperi prova ad allontanare nuovamente le umbre. Mancinelli fa 1/2 ai liberi dando il ‘la’ ad un finale per cuori forti. Bove, ai tiri liberi, avvicina le magnolie ad un solo possesso (63-65) con Marangoni che regala alle campobassane il supplementare, il terzo della stagione per le rossoblù. EMOZIONI SUPPLEMENTARI C’è il marchio di Sofia Marangoni anche sul tentativo di strappo delle rossoblù nel supplementare, anche se Pompei pareggia i conti e poi, dalla linea dei liberi, opera il controsorpasso ospite. Sempre ai liberi, Giudice realizza il +4 (67-71) e viene imitata poco dopo da Cvitkovic. Qui le rossoblù si spengono ed Umbertide può far festa con un exploit di nove a referto chiuso (68-77). ULTIMA UMBRA Le magnolie, sabato, avranno un altro incrocio umbro in casa di un Orvieto già retrocesso con l’intento di mantenere la seconda posizione o, in caso di successo dell’Umbertide sulla Cestistica Spezzina, trovare – con un referto rosa – anche una prima posizione allo sprint. MAGNOLIE OSSERVATE Una piccola soddisfazione – per il club rossoblù – è arrivata dalla chiamata della presidente Antonella Palmieri e della coordinatrice dirigenziale Valeria Cavaliere quali relatrici al seminario ‘Leadership al femminile: le donne sanno vincere’, organizzato dal Coni Campania per giovedì 23 maggio dalle 9.30 a Napoli. Nelle specifico, le due dirigenti del team porteranno la testimonianza legata al case history del club del capoluogo di regione tra le 12 e le 12.30, nell’ambito di un evento che vedrà, tra gli altri relatori, gli olimpionici Alessandra Sensini, Valentina Turisini e Clemente Russo.


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