21° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
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SPORT
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Lupi. Bel 6-1 rifilato al Vasto Marina Vastogirardi. Fazio, Varsi e Corbo Motori. Fabio Emanuele più veloce di tutti allo Slalom di San Nicola di fronte a 300 tifosi. Preso il terzino in evidenza nella cinquina contro il Casalbordino nel ricordo di Gianmarco Valzan, in prova l’under Lauri PAGINA 20
PAGINA 19
I loro stipendi nel 2017 sono aumentati del 38% rispetto al 2015
La crisi attanaglia il Molise, ma non i dirigenti della Regione
DENTRO LA NOTIZIA
QM
LARINO
Caserma dei carabinieri, la grande incompiuta PAGINA 18
PAGINA 22
TERMOLI
San Basso, anche la Messa dell’Aurora ha conquistato i termolesi Polemiche di alcuni residenti per il degrado lasciato in strada dopo i festeggiamenti
La Corte dei Conti ha certificato che sono i più pagati d’Italia con una media di 118mila euro annui lordi I dirigenti delle Regioni, quelli che occupano ruoli apicali negli enti dovrebbero contribuire anche a raggiungere risultati positivi per la realtà territoriale in cui svolgono il proprio lavoro. Ebbene il Molise non solo è in recessione da un decennio, come ha certificato lo Svimez solo pochi giorni fa (-20 punti di Pil negli ultimi dieci anni), al netto dell’aumento dell’1% registrato nell’ultimo anno, ma ha anche i dirigenti della Regione più pagati d’Italia.
CAMPOBASSO
Bosco Faiete, l’incuria oscura il verde e i reperti PAGINA 4
SANITÀ
Grande tumore al cervello, salvato al Neuromed PAGINA 14
PAGINA 3
Aree di crisi complessa, decreto per la provincia di Isernia A giorni il CdM: lo ha comunicato il vicepremier Di Maio Probabile lo sblocco dei fondi per gli ex Ittierre e il rilancio del tessile
Riguarderà anche la provincia di Isernia il decreto sulla tutela del lavoro e la risoluzione delle crisi aziendali. Lo ha comunicato il vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio in una diretta Facebook nel pomeriggio di ieri. PAGINA 12
TURISMO È CULTURA
Eventi, parte una ricca settimana La Pezzata, è boom PAGINE 2 - 15
In tanti nel piazzale del Mercato Ittico. Questa sera, invece, spazio al concerto di Irene Grandi. Polemiche dei residenti di via Ruffini perché la strada è stata trasformata in un orinatoio a cielo aperto. (Foto Basso Di Campli) PAGINE 16 - 17
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PRIMO PIANO
POLITICA
Quella che inizierà oggi sarà una settimana da vivere tutta d’un fiato, gustandosi i numerosi appuntamenti inseriti nel cartellone regionale
Turismo è Cultura, tante stelle in Molise nella settimana di San Lorenzo Enrico Ruggieri
In un crescendo di emozioni ed eventi imperdibili, la prossima sarà una settimana da vivere tutta d’un fiato, gustandosi i numerosi appuntamenti inseriti nel cartellone regionale di “Turismo è Cultura”, promosso dall’Assessorato Regionale al Turismo e alla Cultura. Dopo la partenza di sabato scorso da Campobasso i circa 300 partecipanti alla 25esima edizione della Cammina Molise scopriranno luoghi incantati, storie e tradizioni della nostra regione. Dopo aver toccato il mare sarà il turno delle montagne della provincia di Isernia, per poi fare ritorno nel capoluogo di regione. Tra i camminatori, provenienti da ogni parte del mondo, ci sarà sicuramente anche qualche appassionato di musica. Un buon motivo per restare qualche giorno in più in Molise e prendere parte a una delle tante manifestazioni che si svolgeranno questa settimana, a partire da Mirabello in Musica. Dopo il concorso musicale, tenutosi a giugno, agosto è il mese
delle masterclass e delle esibizioni dei vincitori. L’evento è iniziato lo scorso 3 agosto e si concluderà il 10; oltre a Mirabello coinvolgerà anche la vicina Ferrazzano. Rimanendo nel contesto canoro, dopo cinque anni di assenza torna il Sabbie Mobili Festival, e lo fa con un ospite d’eccezione: il
Da Enrico Ruggeri ai 99 Posse passando per Rocco Hunt. Musica, cinema, enogastronomia, mostre e tradizioni terranno compagnia ai molisani
6 agosto a Petacciato il concerto di Rocco Hunt. Nel centro adriatico, inoltre il prossimo 10 agosto divertimento e tanto altro ancora durante la Notte Bianca. Non solo musica. C’è un evento che di anno in anno si sta affermando nel panorama dei festival dedicati al grande schermo, un richiamo irresistibile per i nuovi registi ma anche per artisti internazionali. Non ha bisogno di presentazioni Molisecinema, rassegna che si svolgerà a Casacalenda dal 6 all’11 agosto. Giunto alla 17esima edizione, quest’an-
no saranno tante le novità. Non solo film, ma anche libri, mostre, corsi di aggiornamento e un’ospite eccezionale, la talentuosa Alba Rohrwacher. Nomi di grosso calibro anche per l’Oratino MAC, acronimo - che sta per Musica, Arte e Cultura – a cui fa fede un programma che mira a “scolpire le emozioni”. Dall’8 al 10 agosto le performance del grande Enrico Ruggeri, di Enzo Avitabile e di ‘O Zulù (99 Posse), solo per citarne alcuni. Musica protagonista anche al Bonerfro Rock. Giunto alla sua 25esi-
ma edizione, nel corso degli anni è ormai una vetrina rinomata per i gruppi emergenti. La prossima sarà anche la settimana del Matese Friend Festival. Il 9 e 10 agosto il castello di Bojano farà da cornice al concerto di Africa Unite e Architorti e a quello di Frankie Hi-Nrg. Quest’anno la kermesse sarà anche itinerante, con manifestazioni a San Polo Matese, Colle d’Anchise e Macchiagodena. Per gli amanti delle tradizioni popolari, invece, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nel prossimo fine settimana (dal 9 all’11 agosto) a Frosolone andrà in scena la Mostra Mercato Nazionale delle Forbici e dei Coltelli e la Festa della Forgiatura. A Carpinone, che si è meritato l’appellativo di “paese dove balla il mondo”, dal 10 al 12 agosto musica e colori provenienti da Europa, Africa e Sud America per la ventesima edizione del Festival Internazionale del Folklore. L’idioma molisano, invece, protagonista a Gambatesa dove, dal 10 al 13 agosto si svolgerà il Festival della Canzone Dialettale. In Alto Molise si festeggia il 55esimo anniversario dei Giardini della Flora Appenninica, attraverso delle serate dedicata ai musicisti e can-
tautori molisani emergenti. Questa settimana appuntamento il 6 e 7 agosto con Note in Alta Quota. Sempre restando nel centro montano, il 9 agosto aprirà i battenti Capracotta MontagnAperta che prevede una serie di incontri con autori di romanzi di successo. Al Teatro Italo Argentino di Agnone, il prossimo 7 agosto, al via Musica Itinerante con uno spettacolo dal sapore brasiliano grazie al clarinetto di Vittorio Sabelli e la marimba di Marco Molino. Secondo appuntamento, invece, per Note d’Estate – Anteprima Loto Link Festival con le arie d’opera dell’Orchestra di Piazza Vittoria. Appuntamento il 7 agosto nella suggestiva location del Teatro di Sepino-Altilia. Sonika Poietika, versione estiva della riuscitissima Poietika, infine, propone un’altra serata eccezionale. Il prossimo 6 agosto a Frosolone il concerto di Scapestro e Matteo Passante. Per rimanere costantemente aggiornati su date e programmi delle manifestazioni di “Turismo è cultura” si può visitare il sito internet www.visitmolise.eu/it o interagire attraverso le pagine social di “Visit Molise”.
del Molise
Spettacoli e feste, «occorre più tutela della legalità, della salute dei cittadini e dell’ambiente» Il commento di Irene Tartaglia, direttore di Confcommercio Molise Irene Tartaglia
Con la Circolare del Ministero degli Interni del 18 luglio 2018 sono state modificate le disposizioni vigenti in materia di sicurezza da adottare in occasione di pubbliche manifestazioni ed eventi di pubblico spettacolo. «La materia di particolare attualità data la stagione estiva – afferma il direttore di Confcommercio Irene
Tartaglia - riguarda la competenza nella valutazione delle pubbliche manifestazioni. Se in base al decreto Gabrielli prima toccava alla Prefettura vagliare i piani presentati dalle organizzazioni, ora il peso di questa valutazione è passato nelle mani dei Comuni. Saranno infatti gli uffici dei municipi a dover raccogliere tutta la documentazione, valutare i profili di safety e security e
poi rilasciare il nulla osta per lo svolgimento dell’attività». In base alla direttiva solo di fronte ad eventi complessi o di grande portata, i Comuni potranno chiamare in causa la Prefettura e chiedere che sia il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a valutare il da farsi, imponendo eventualmente misure più restrittive volte a garantire una maggiore sicurezza dei partecipanti.
«Come Confcommercio Molise – conclude Irene Tartaglia – ribadiamo però come sia necessario un maggiore controllo da parte delle autorità competenti per questo genere di attività che proliferano in estate. Un controllo che riguarda necessariamente il rilascio di autorizzazioni e di licenze, il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza e di tipo igienico-sanitario, l’applica-
zione della tariffa sui rifiuti, la tutela e la prevenzione dell’inquinamento acustico. Tutto questo per salvaguardare la legalità e la concorrenza, garantendo il mondo delle imprese della ristorazione che si districa giornalmente tra rigidissime normative e costi che lievitano, senza contare la lentezza della burocrazia, della pressione fiscale e della tassazione».
Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87
PRIMO PIANO
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POLITICA
Lo ha certificato la Corte dei Conti nel rapporto, appena pubblicato, sui costi del personale di regioni ed enti locali
La crisi morde, ma non per i dirigenti della Regione Molise che sono i più pagati d’Italia Nel 2017 hanno percepito in media 118mila euro lordi ciascuno Nel ricco e produttivo Veneto, solo per fare un esempio, “appena” 86mila I dirigenti delle Regioni, quelli che occupano ruoli apicali negli enti, dovrebbero contribuire non solo a far funzionare la macchina amministrativa, ma anche a raggiungere risultati positivi per la realtà territoriale in cui svolgono il proprio lavoro. Ebbene il Molise non solo è in recessione da un decennio, come ha certificato lo Svimez solo pochi giorni fa (-20 punti di Pil negli ultimi dieci anni), al netto dell’aumento dell’1% registrato nell’ultimo anno, ma ha anche i dirigenti della Regione più pagati d’Italia. Qualcuno potrebbe pensare ad uno scherzo o ad uno sbandamento frutto delle temperature elevate. Invece è tutto vero. Lo ha certificato la Corte dei
Conti nel rapporto sui costi del personale di regioni ed enti locali appena pubblicato. In Molise i dirigenti regionali sono costati in media 118 mila euro lordi a testa nel 2017, facendo registrare un aumento del 38% rispetto al 2015. Nel ricco e produttivo Veneto, solo per fare un esempio, sempre nel 2017, i dirigenti sono costati 86mila euro l’anno. Una vera e propria contraddizione (eufemismo), se pensiamo alle condizioni in cui versa la nostra regione. Ma ingenerale gli stipendi dei dirigenti pubblici sono aumentati in tutto il Sud , dove la crisi si trasforma in recessione. Ma non per i vertici amministrativi. Chi occupa i piani alti delle burocrazie regionali è riuscito a far impennare le proprie buste paga. I 35 dirigenti della Regione Molise, nel 2017, come detto, sono costati in media 118mila euro lordi a testa, cioè il 37,87% in più rispetto a due anni prima. In Puglia (107mila euro medi) il costo medio pro capite dei dirigenti nello stesso periodo è cresciuto del 25,78%, superando sul filo di lana quello dei colleghi campani aumentato fra 2015 e 2017 del 23,56%. Facile immaginare l’invidia dei colleghi della Regione Veneto, che si sono fermati a 86mila euro pro capite, e mentre altrove gli stipendi lievitavano hanno visto il proprio costo medio scendere del 9,41%. In Lombardia il malumore di fronte a questi numeri può essere tamponato dal fatto che i livelli retributivi sono più alti (110mila euro il costo medio dei 196 dirigenti regionali): ma anche lì, in due anni, la spesa pro capite è scesa del 5,65 per cento. Tutte queste cifre – ha spiegato Gianni Trovati ieri su Il Sole 24 Ore – si incontrano in una tabella a pagina 60 del ricco rapporto sui costi del personale di regioni ed enti locali che la Corte dei conti ha appena pubblicato. E al netto di qualche oscillazione annuale dovuta ai tempi di pagamento delle voci variabili mostrano una dinamica evidente. E indicano che le tante norme per stringere i bulloni degli organici dirigenziali non hanno funzionato dal punto di vista dei bilanci. La strada per aggirarle
In generale gli stipendi dei vertici amministrativi sono aumentati in tutto il Sud , dove la crisi si trasforma in recessione. Da noi hanno fatto registrare un +38% rispetto al 2015 tutto sommato è semplice. Gli organici sono diminuiti, ma chi è rimasto in ufficio spesso ha potuto dividersi le quote “accessorie” degli stipendi di chi se n’è andato. Perché accanto alle somme di base (tabellari), lo stipendio del dirigente pubblico poggia su due altri pilastri, la retribuzione «di posizione», collegata al suo ruolo di responsabilità, e quella «di risultato», che dovrebbe essere misurata in base ai risultati suoi e della struttura che guida. Queste due voci sono finanziate dai fondi che ogni amministrazione ha in dote per il salario accessorio: voci che non si sono alleggerite in proporzione al numero dei dirigenti che diminuiva. Risultato: negli ultimi tre anni passati sotto la lente dei magistrati contabili i dirigenti regionali sono diminuiti del 10,4%, e sono oggi poco più di 4mila. Ma il loro costo medio è cresciuto del 4,4 per cento. Il tutto in attesa di un rinnovo contrattuale che non arriva: chiuso il contratto di medici e presidi, quasi ultimato quello dei dirigenti statali, restano in panchina solo i vertici amministrativi di Regioni ed enti locali. Ma il miracolo non è avvenuto ovunque allo stesso modo. E anche la geografia delle buste paga regionali divide l’Italia: nelle Regioni ordinarie del Nord la spesa media per dirigente fra 2015 e 2017 è scesa del 2,5%, in quelle del Centro è aumentata del 3%, ma solo per il +14,3% fatto registrare dal Lazio, perché in Toscana, Marche e Umbria c’è sempre il segno meno, mentre al Sud si incontra un sontuoso +16,2 per cento. Il quadro non è troppo diverso dove lo Statuto è autonomo: con l’eccezione della Sardegna (-20%), il costo medio è praticamente fermo ovunque, tranne che in Sicilia dove cresce del 7,5 per cento. Lo stesso gioco torna nei Comuni, ma con oscillazioni meno eclatanti perché nel comparto i soldi sono meno. Il quadro in questo caso è quasi statico. Ma anche qui c’è un dato che balza agli occhi: il costo medio dei dirigenti comunali è sotto i 100mila euro ovunque tranne che nel Lazio. Come mai? Facile. Sul dato laziale ha un peso determinate il Comune di Roma, dove si concentra quasi la metà dei dirigenti comunali della regione. E basta spulciare i dati della Ragioneria generale rielaborati dall’«Efficientometro» Ancitel per scoprire che Roma è la Capitale anche in fatto di stipendi al Comune: i dirigente tipo del Campidoglio guadagna 116.929 euro lordi all’anno, stracciando i colleghi di Milano (96.584 euro), Napoli (87.617) e delle altre grandi città.
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QM
CAMPOBASSO
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Il 13 e il 14 agosto la consegna dei plichi all’ufficio Elettorale. Si vota il 3 settembre
Presidenza Provincia Settimana cruciale per la chiusura delle liste Il centrodestra vaglia Roberti, Di Pardo o Amoroso con il M5S astenuto e il Pd in attesa
ANTONIO DI MONACO CAMPOBASSO A nove giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste in vista delle elezioni per il presidente della Provincia di Campobasso, indette dalla vice presidente Simona Contucci in carica per il prossimo 3 settembre e, a meno di sorprese dell’ultima ora, sembra ormai delineata la “griglia di partenza” che potrebbe riguardare uno solo dei tre schieramenti politici principali. Le liste, infatti, dovranno essere presentate all’Ufficio Elettorale della Provincia in via Roma a Campobasso dalle 8 alle 20 di martedì 13 agosto o dalle 8 alle 12 del giorno successivo. Tra le coalizioni in campo, è il centrodestra l’unica ad aver fatto trapelare una rosa di nomi per guidare Palazzo Magno, ossia Francesco Roberti (Forza Italia), Roberto Di Pardo (vicino ai Popolari per l’Italia di Vincenzo Niro) e Alessandro Amoroso (orientamento centrodestra e attuale consigliere provinciale con deleghe alla Programmazione, al Piano triennale delle Opere Pubbliche e all’Edilizia Scolastica), sindaci rispettivamen-
te di Termoli, Petacciato e Petrella Tifernina. Nelle prossime ore, la coalizione dovrebbe trovare l’accordo su uno dei tre primi cittadini facendo confluire sul prescelto il voto dei consiglieri di centrodestra che, vista la probabile astensione del Movimento Cinque
Stelle e i numeri poco rilevanti del centrosinistra, gli garantirebbe di fatto la presidenza della Provincia. I pentastellati, come detto, sarebbero (per loro scelta) fuori dalla partita perché, come ribadito in almeno un paio di occasioni in Consiglio comunale dal sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, l’ente Provincia è oggetto di ri-
forma a livello nazionale e, in questa situazione (oltre che quella ai minimi termini delle casse pur con le competenze di scuole e viabilità in primis ancora in piedi), sarebbe «deprimente» svolgere il ruolo di presidente anche perché lo stesso M5S non sarebbe propenso, per propria natura, a cumulare gli incarichi. Tirando le somme al mo-
mento, lo sconfitto di turno sarebbe ancora il centrosinistra dopo aver perso la Regione lo scorso anno e i Comuni di Campobasso e Termoli (tutti e tre a guida Pd) poco meno di due mesi fa. Battute d’arresto pesanti per il segretario regionale, Vittorino Facciolla, eletto lo scorso 3 marzo alle primarie del partito (alle Regionali del 2018 c’era Micae-
la Fanelli, ndr) che, al momento, vive uno dei momenti meno felici della sua storia politica. E cedere la mano anche alla Provincia di Campobasso, in attesa di eventuali elezioni politiche viste le continue tensioni tra Lega e M5S che da oggi saranno alla prova dei voti di fiducia in Parlamento, non sarebbe proprio il viatico migliore.
La denuncia social di un cittadino. L’assessore Cretella: «Conosciamo e affronteremo il problema»
Bosco Faiete, degrado e incuria oscurano il verde di monte Vairano CAMPOBASSO Gli studiosi che hanno scavato a monte Vairano hanno ritenuto che per i Romani, oltre duemila anni fa, la città si chiamasse Aquilonia. Poi, i Sanniti la ribattezzarono “Akuddunia”. Oggi è un’area verde classificata come Sito di Interesse Comunitario (Sic) per la conservazione degli
habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, nota come direttiva “Habitat” (recepita in Italia nel 1997) e che si estende in tre comuni, ovvero Campobasso, Baranello e Busso e da cui si può accedere dal sentiero in salita che si interseca con la strada Provinciale 42 che conduce proprio a Busso. Uno degli ingressi all’area, denominato Bosco Faiete, versa in condizioni di degrado e abbandono non solo metaforico, ma anche reale con l’abbandono indiscriminato di ogget-
ti di ogni genere e atti di vandalismo ai danni delle strutture esistenti (punti di ricerca dell’Università che si occupava degli scavi) e segnaletica divelta ormai alla mercé di tutti come documentato dal post su Facebook di Angelo Licameli (candidato consigliere comunale alle ultime elezioni nella lista “Io amo Campobasso” a sostegno della candidata sindaco, Paola Liberanome, ndr) che ha chiamato in causa il sindaco, Roberto Gravina e l’assessore all’Ambiente, Simone Cretella, il quale ha as-
Sicurezza e rilancio della zona industriale Le opposizioni: «Gruppo di lavoro bipartisan» Sarà discusso nella prima seduta utile del Consiglio comunale di Campobasso, l’ordine del giorno “trasversale” presentato da Domenico Esposito, capogruppo di Forza Italia e primo firmatario, con i tre consiglieri della Lega (Tramontano, D’Alessandro e Pascale), i Popolari per l’Italia (Colagiovanni e Fasolino), Fratelli d’Italia (Annuario), Pd (Trivisonno) e La Sinistra con l’ex sindaco Antonio Battista per chiedere – impegnando il sindaco e gli assessori competenti – «un gruppo di lavoro bipartisan per predisporre iniziative produttive, industriali e commerciali per rilanciare la zona industriale di Campobasso».
L’atto, infatti, era stato spostato all’ultimo punto dell’ordine del giorno dell’assise dello scorso 29 luglio che ha approvato, con i soli voti della maggioranza M5S, le linee programmatiche di mandato e il Dup (Documento Unico di Programmazione) che precede il bilancio di Previsione. L’ordine del giorno in questione ha per oggetto il «rilievo di criticità ed azioni di messa in sicurezza (mancanza di segnaletica orizzontale e verticale e dei dissuasori di velocità) ed operatività funzionale della zona industriale (contrada Colle delle Api)», in una zona industriale come quella di Campobasso che «non è clas-
sificata come sistema produttivo locale facendo parte del distretto industriale Campobasso-Bojano, ma è un vero e proprio distretto industriale» con «300 partite Iva e 3mila lavoratori». Nell’area sono presenti, inoltre, «la Scuola Allevi Carabinieri» che «evidenzia un carattere di abbandono e precarietà che si evidenzia nella gestione del verde pubblico circostante e in tutto l’assetto urbanistico locale» e «il pastificio “La Molisana” che, in ragione del suo enorme indotto commerciale, i soggetti commerciali terzi che si troverebbero a riscontrare una palese non funzionalità pregiudicando eventuali opportunità di crescita».
sicurato, per mezzo del medesimo social, di «conoscere il problema che affronteremo a breve. Le potenzialità di quel luogo non possono annientarsi in questo modo». Nella stessa area è presente un’area bungalow (con campo base e rimessa per mezzi di soccorso) gestita dal Congeav (Corpo Nazionale Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie di Campobasso che si occupa della salvaguardia ecologica, ambientale, ittica, venatoria, protezione animali, servizi sociali supporto istituzionale e protezione Civile) come da contratto di comodato d’uso tra la Comunità Montana “Molise centrale”, che gode della proprietà dell’area, e lo stesso Congeav. Nel complesso, si tratta di una zona che potrebbe esse-
re sfruttata al meglio con tutte le attività all’aria aperta come trekking, mountain bike, arrampicata, tiro con l’arco, giochi tattici e quant’altro. La speranza è che, come assicurato dall’assessore Cretella, l’amministrazione comunale possa farsi carico del problema e trovare una modalità di gestione adeguata – magari meno onerosa possibile per le casse pubbliche – con regole certe per riqualificare e valorizzare un luogo in cui la natura trionfa a braccetto con la storia millenaria della civiltà Romana, di cui il Molise porta segni pregevoli che non devono più essere quelli del degrado e dell’incuria, ma essere fruibili come patrimonio di un’umanità che non dimentica e trae lezione dal suo passato. Adimo
CAMPOBASSO E PROVINCIA
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ATTUALITÀ
La condizione preliminare per ogni processo di rinascita e sviluppo dei centri spopolati della nostra regione è la costruzione, insieme alle popolazioni locali, di un rinnovato patrimonio culturale, ridefinito alla luce delle necessità del presente e del futuro, utile alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per le aree interne diverso da quello che le ha finora condannate alla marginalità. Con questo obiettivo il 28 giugno è partito da Bagnoli del Trigno, in Molise il ciclo annuale di incontri denominato “Fare cultura nelle aree interne” promosso dalla rivista “Glocale” e dal Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini (ArIA) del-
Il terzo incontro “Rurale e (g)locale: la festa tradizionale come fatto sociale totale in Molise, Italia, Europa”
Fare cultura nelle aree interne Al ciclo di iniziative per rivitalizzare i territori abbandonati parteciperanno diversi esperti del settore l’Università del Molise. Il progetto prevede una serie di conferenze e dibattiti, aventi per tema gli aspetti salienti della storia e della cultura regionale. A tenere gli incontri si avvencenderanno riconosciuti esperti dei diversi settori disciplinari che vanno dall’archeologia, all’urbanistica, al paesaggio urbano e rurale, all’antropologia, all’etnomusicologia, alla letteratura, passando per la storia e la
storia dell’arte. Dopo la proiezione del documentario: Vado Verso Dove Vengo. Storie di partenze e ritorni nell’Italia dei margini, avvenuta il 28 giugno alla presenza di un numeroso e qualificato pubblico, con la presenza del regista Nicola Ragone, di Gino Massullo, Direttore di Glocale e Rossano Pazzagli professore dell’Università del Molise, il 20 luglio si è parlato di Archeologia sannitica e
romana con i professori Gianfranco De Benedittis, docente di Topografia antina presso l’Università degli studi del Molise e Adriano La Regina, presidente dell’Istituto nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte. Il prossimo appuntamento ci sarà sabato 10 agosto, alle 17.30, nella Sala conferenze del Santuario Madonna di Fatima a Bagnoli del Trigno. Il professor Alessandro Testa, docente di Antropologia
culutrale presso la Charles University di Praga terrà una conferenza sul tema: “Rurale e (g)locale: la festa tradizionale come fatto sociale “totale” in Molise, Italia, Europa”. L’intero progetto si avvale della collaborazione dei Comuni di Bagnoli del Trigno e di Pietracupa, delle associazioni Cammina, Molise!, Il Bene Comune, Gruppo di volontari bagnolesi, Macchiamara. Ha ottenuto il pa-
trocinio da Biocult. Centro di ricerca Risorse Bio-Culturali e Sviluppo Locale - Università del Molise; Centro Studi sulle migrazioni - Campobasso; Idos – Centro di studi e ricerche sull’immigrazione (Dossier statistico Immigrazione); Faculty of Social Sciences Charles University - Praga; Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte; Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise.
Musica in villa de Capoa, successo per il concerto di arpe di Aiello e Fabbrocino CAMPOBASSO Ancora un successo ieri per il quarto concerto del cartellone “Musica in Villa” organizzato dall’Associazione Amici della Musica – Walter De Angelis di Campobasso. Ad esibirsi, ieri mattina, nella suggestiva Villa De Capoa, tra il fresco di un angolo riservato nel cuore della città, le arpe di Sara Aiello e Anna Paola Fabbrocino, due giovanissime musiciste del Conservatorio Perosi di Campobasso. Ad allietare la domenica campobassana brani di spessore come
“Oratino Musica Arte Festa grande in casa Moffa e Cultura”, in mattinata saranno svelati gli eventi per l’arrivo della piccola della prima edizione e dolce Beatrice Auguri
Festa grande in casa Moffa. Ad allietare mamma Annalisa, papà Massimo e il fratellino Filippo, è arrivata la bellissima e dolcissima Beatrice. Ai genitori e ai parenti tutti gli auguri più sinceri per il lieto evento. A mamma Annalisa e papà Massimo i più cari auguri anche dalla redazione de “Il Quotidiano del Molise”.
ORATINO Oratino Musica Arte Cultura. È tutto pronto nel centro alle porte di Campobasso per la prima edizione dell’evento che illuminerà Oratino nelle serate di giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 agosto 2019. Dal motto “Scolpiamo Emozioni” e con la direzione artistica del Maestro Simone Sala, pianista di fama internazionale, tre serate all’insegna della grande musica. L’ingresso è gratuito e l’evento è patrocinato dal Comune di Oratino e dalla Regione Molise col brand ‘Turismo è Cultura’. Programma intenso per la kermesse musicale. La presentazione è in programma al Palazzo Gil di Campobasso questa mattina alle ore 10,30.
Canone, Variations Pastorales sur un vieux noël, Flight, Concerto en si bémol, Studio da concerto n-2 in Lab maggiore o ancora La ragazza per due arpe e Passacaglia in Sol minore. Sara Aiello è nata ad Isernia nel 1996 mentre Anna Paola Fabbrocino è nata nel 2000, a Pompei. Emtrambe frequentano l’ottavo anno del corso di arpa, sotto la guida della professoressa Adriana Avventini. Sara ha partecipato come allieva effettiva ad una masterclass tenuta da Ester Gattoni, concertista ed insegnante presso il Conservatorio di Como, nel 2010. Prima arpa dell’orchestra del Conservatorio di Campobasso, con la quale esegue importanti pagine del repertorio lirico e sinfonico. Fa parte del gruppo “Molise Harp Ensemble” fondato nel 2018 con il quale si esibisce in duo, quartetto e sestetto di arpe con le allieve dei corsi avanzati della classe. Anna Paola collabora come prima arpa con l’orchestra del maestro Sergio Monterisi, nell’ambito della classe di direzione d’orchestra, con cui esegue brani importanti del repertorio sinfonico, tra cui Martucci, Respighi, Debussy. Anche lei fa parte del gruppo “Molise Harpe Ensemble”.
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CAMPOBASSO E PROVINCIA
ATTUALITÀ
Il governatore Toma ha consegnato a Jelsi il riconoscimento all’erborista e scrittore trentino
Il premio internazionale “La traglia” assegnato a Carlo Signorini La premiazione: Carlo Signorini, il Presidente Toma e Pierluigi Giorgio
PIERLUIGI GIORGIO «Mi sono sentito a casa!» la dichiarazione di Carlo Signorini nel raccogliere il “Premio Internazionale La Traglia - Etnie e Comunità” dalle mani del Governatore del Molise Donato Toma, accanto al sottoscritto che tale premio ideò nel 2008, sostenuto dalla Regione, dal Comune, dal Comitato S. Anna e dall’Associazione “Gli Orsi Volanti”. Mi sono sentito a casa… Forse Jelsi, seppur molto più grande di Capriana, piccolo villaggio di una settantina di anime del Trentino da dove è giunto con la bella Selene, la figlia; fors’anche l’ospitalità cordiale, calorosa della gente di qui, lo hanno spinto a dire con un velo di com-
Carlo Signorini e Pierluigi Giorgio
Su una traglia jelsese
In posa con il conterraneo monsignor Gian Carlo Bregantini
mossa emozione per quel tributo ricevuto in maniera inaspettata: «Qui mi sono trovato bene!... Questa meravigliosa terra mi ha accolto come un fratello e non ho parole per esprimere la mia gratitudine». In riferimento alla Festa del Grano a cui ha assistito, ha aggiunto: «Il rituale attraverso il grano, oro di madre terra, che voi perpetrate nei gesti, è memoria dei vostri avi, ma anche futuro per i nostri figli…». E ha concluso strappando un affettuoso applauso Carlo Signorini in visita ad Altilia dal numeroso pubblico te dalla Scuola mandolinistica presente alla serata-spettacolo del Circolo Pietro Mascagni di in Chiesa Madre: «Viaggio spesRipalimosani diretto dal Maeso nel Sud per i miei incontri sul stro Antonio Di Lauro con il cancampo di racconto delle erbe e to della soprano Laura Di Rito, delle piante. Qualcuno delle mie ha avuto un altissimo riscontro parti mi chiede le ragioni… Ma tra la gente. Il Presidente Toma io so perché vengo in Sud Itaha affermato: «Ero certissimo lia… Perché ci siete voi!». che sarebbe stata una serata Carlo Signorini, erborista delgratificante e ricca d’interesl’Anima, come io lo definii dal se!». L’Argomento trattato a volprimo incontro comune tempo Ceramica di Irene Genovese te, era forse un po’ insolito da fa (che tanto mi ricorda Charles queste parti, se si pensa alle Moulin) ha incantato tutti: lo piante come un qualcosa di proavrebbero ascoltato per ore con fondamente vivente che ha cori suoi modi semplici, modesti e rispondenza con l’uomo - «Abl’infinita sapienza di cui è portabracciate una pianta che vi chiatore. Tono pacato, gesti morbima e non vergognatevi se c’è di, carisma da vendere… Offre qualcuno che vi guarda!» - come immediatamente una sensaziotutto il creato che ci circonda: ne di pace conquistata negli quindi animismo, evidenziato anni - nonostante il destino non dall’apertura dello spettacolo gli abbia risparmiato pesanti con il suono dei tamburi e il cansofferenze - nel cuore e nelle to sciamanico di Paola Pela acgambe visto che attraversò tutcompagnata da Signorini; a volta l’Italia e parte d’Europa a piete sottofondo alla lettura di di. Il Molise non l’ha visto tutto Con il sindaco D'Amico e il presidente festa Pirro un’ancestrale preghiera dedicama tornerà, dice - ed io un assaggio gliel’ho dato accompagnandolo alla sfilata dei carri dove ta alle piante prima del “sacrificio/raccolto”. L’intenso e comha incontrato con sorpresa reciproca un altro conterraneo, l’Ar- mosso abbraccio ricevuto alla fine da Selene e Carlo commoscivescovo Bregantini; e alle centenarie querce di Jelsi “Anche si, è stato il mio miglior gratificante compenso. Chiudo con un solo questa visione avrebbe giustificato il mio viaggio!” ha esor- suo messaggio: «Non nel virtuale, ma in un filo d’erba è racchiusa la vita che s’alza al cielo mossa da un desiderio di sodito sorpreso), a Campobasso e nell’incantata Altilia. La sera della premiazione incastonata fra la lettura delle sue gno!...». Carlo e Selene, aspettiamo il vostro ritorno… Qui, siete a casa! poesie da me effettuata e le musiche magistralmente esegui-
Alla sfilata dei carri di grano
Pierluigi Giorgio, Paola Pela, Selene e Carlo Signorini
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Concerti al tramonto a San Polo, Colle D’Anchise e Macchiagodena
Barbarian Pipe Band, in basso Chorando Brasil
Friend Festival, al via i “Suoni del Matese” “Aperi’mballa”, successo a Spinete per la quinta edizione
In attesa della strepitosa due giorni del Matese Friend Festival, il 9 e 10 agosto a Castellone di Bojano, parte lunedì prossimo, 5 agosto, la rassegna che fa da apripista al festival: “I suoni del Matese”, suggestivi concerti al tramonto in tre diverse località dell’area matesina. Si comincia appunto lunedì alle 18.30 alla Fonte di Santa Maria di San Polo Matese con l’esibizione della Barbarian Pipe Band, formazione di cornamuse e tamburi che viaggia tra la musica medievale, celtica, il folk e la world music. Giovedì 8 agosto invece appuntamento a Colle D’Anchise: in via Coste, nel centro storico del paese (ore 19.30) il concerto dello “Stilnovo Ensemble”, quartetto di violini, violoncello e clavicembalo. Infine chiusura il 25 agosto a Macchiagodena: il Castello Baronale farà da sfondo all’esibizione del duo di marimba e clarinetto “Chorando Brazil”.
SPIENTE Grande successo per l’iniziativa “Aperi’mballa” che si è svolta a Spinete sabato sera. L’aperitivo, un piacere che ha origine antiche, come denota la sua etimologia: dal greco “aperitivus” (che apre). Oggi è sinonimo di incontro, di convivialità si consuma da Milano a Palermo, passando dai locali lussuosi ai bar di provincia. Ogni anno, l’originalità spinetese riporta l’aperitivo in un contesto del tutto particolare, dove a fare da cornice è un panorama bucolico, con balle di fieno, bancali, attrezzi agricoli e tutto ciò che serve per passare una sera d’estate all’insegna del divertimento.
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Per permettere al cittadino di indicare una persona che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con medici e strutture sanitarie in caso di necessità
Toro, istituito il registro delle disposizioni anticipate di trattamento Il comune di Toro
TORO Uno dei primi Comuni che ha recepito la normativa inerente il registro DAT è quello di Toro. Alla luce delle nuove normative sul testamento biologico approvate con la Legge 219 del 22 dicembre 2017, l’amministrazione comunale torese ha provveduto ad istituire ed adottare il Registro comunale delle Di-
sposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). Sono state definite le modalità operative relative all’istituzione del nuovo registro DAT per permettere al cittadino maggiorenne e capace di intendere e di volere, in vista di una futura incapacità di autodeterminarsi, di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o
rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, indicando al contempo una persona di sua fiducia denominata fiduciario che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con medici e strutture sanitarie. Le DAT, redatte per atto pubblico o per scrittura privata autenticata o per scrittura privata, devono essere consegnate personalmente dal disponente presso l’Ufficio dello Stato Civile del comune di residenza del dispo-
nente medesimo che provvede all’annotazione in apposito registro ove istituito. Il Comune ha condiviso le finalità della legge “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”, che, nel rispetto della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, tutela il diritto all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona in-
teressata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge. Le DAT sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa. Le DAT sono rinnovabili, modificabili, e revocabili con le medesime forme indicate per la redazione e nei casi di emergenza ed urgenza che impediscano di procedere alla revoca, esse possono essere revocate con dichiarazione verbale raccolta o videoregistrata da un medico con l’assistenza
di due testimoni. Il dichiarante può modificare la propria DAT in qualunque momento. Ciò sarà possibile a seguito del ritiro della busta chiusa precedentemente consegnata e di una nuova iscrizione al Registro seguendo la stessa procedura iniziale. L’amministrazione ha previsto un’utile azione informativa per far comunicare alla popolazione l’istituzione del registro comunale delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT) tramite sito istituzionale. msr
38 astenuti, nessuno contrario. Alla Camera, lo scorso maggio, furono 451 i “sì”, 3 gli astenuti e zero i “no”. Questo a dimostrazione che la politica può anche non essere la “battaglia” permanente alla quale ci hanno abituato la cosiddetta Seconda Repubblica e questa, sedicente, Terza. A dimostrazione, soprattutto, che il Parlamento conserva la sua centralità in quella che, fino a prova contraria, rimane appunto una Repubblica parlamentare. Una bella lezione di Educazione civica, si direbbe, per i tanti (di ogni gruppo o fazione) che da anni provano a smontare, neutralizzare o svilire tale istituzione, le sue funzioni, la rappresentanza del voto di tutti i cittadini (anche di quelli, per dirla con un gergo in voga, che hanno “perso” le elezioni), l’autonomia dei singoli parlamentari «senza vincolo di mandato», come recita la Costituzione. Anche questo, è l’auspicio, studieranno i nostri ragazzi. Il resto è una sfi-
da che spetta alla scuola italiana nel suo insieme. Una sfida decisiva, che non ci si può permettere di perdere: troppa è la strada da recuperare, troppi i cattivi esempi, troppi i pezzi da rimettere insieme. E non c’è dubbio che in tale cammino sarà in grado di dire la sua anche la comunità scolastica del nostro territorio del Fortore, piccolo e forse emarginato finché si vuole, ma pur sempre dotato di competenze e capacità tali da non sentirsi inferiore ad alcuno, come non poche circostanze e riconoscimenti hanno dimostrato per tanti suoi esponenti negli ultimi tempi. Diventare dei bravi e laboriosi cittadini, oltre che stimati uomini di cultura, è del resto non questione di latitudine geografica, quanto piuttosto il frutto di indiscussa fatica personale e, talora, anche di attenzione e di incoraggiamento da parte della politica e dei suoi uomini, troppo spesso “in tutt’altre faccende affaccendati” (Giusti).
Riflessioni a margine dell’ultima innovazione in campo scolastico
I vantaggi di una “vera” educazione civica GIUSEPPE CAROZZA Può sembrare un volere andare a tutti i costi controcorrente che tra una sagra ed un’altra oppure che di fronte ad un fumante piatto di leccornie, tutti ingredienti tipici di queste giornate e serate agostane, si voglia parlare ancora di scuola o di qualche sua problematica. Quanto, tuttavia, accaduto nei giorni scorsi a livello politico e civile giustifica in qualche modo una riflessione intorno alla quale credo che tutte le componenti della nostra società debbano in certo senso sentirsi coinvolte. Si tratta, com’è noto, della introduzione (meglio sarebbe parlare, comunque, di re-introduzione all’interno del curriculo scolastico, visto che anche in precedenza essa era contemplata, benché purtroppo spesso emarginata a livello di “insegnamento cenerentola”), in termini più specifici e meno fumosi, dell’Educazione civica. Secondo la scansione dei contenuti recentemente approvata dal Parlamento, la disciplina in questione preve-
de lo studio della Costituzione, delle istituzioni nazionali e dell’Unione Europea, la storia della nostra bandiera e del Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli; ma anche la cosiddetta Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, di cui finora in pochi purtroppo avranno sentito parlare in modo consapevole. E ancora tante altre tematiche fondamentali per il cittadino che voglia davvero essere al passo con i tempi: da come diventare “uomini e donne digitali” fino al rispetto dell’ambiente e all’educazione alla legalità. A ben vedere, suona quasi come un autentico “libro dei sogni” (l’espressione è del pedagogista Danilo Paolini) la legge appena approvata in via definitiva dal Senato sulla reintroduzione dell’Educazione civica nelle nostre scuole. E accantoniamo pure il fatto che, secondo diversi critici, non lo sia affatto, visto che «mancano i fondi» e che non ci sarà un insegnante dedicato, quindi la trasversalità rischia di disperdere e polverizzare i contenuti. Met-
tiamo da parte per un istante queste osservazioni, che pure sembrano in ogni caso fondate, limitandoci all’auspicio che quel che c’è da migliorare venga realmente migliorato. L’approvazione della legge rimane infatti una buona notizia in sé. Alla base di tale giudizio dato a prescindere da ogni eventuale ed auspicabile miglioramento alla norma rimane il fatto che l’educazione civica, intesa come esercizio quotidiano, è una delle virtù di cui l’Italia ha bisogno e che tanti italiani sembrano aver smarrito per la strada in questi anni difficili. L’allarme rosso emerso dagli ultimi test Invalsi sul dilagare dell’analfabetismo funzionale tra tanti nostri studenti (non parliamo poi degli adulti, evidentemente non per mancanza di dati statistici ma – come si usa dire in questi casi – per carità di Patria) va a braccetto con un analfabetismo civico, un deficit di cittadinanza, che è sotto gli occhi di tutti. E il disprezzo delle regole e delle norme, il bullismo (cyber e no), il sessismo, le discri-
minazioni di ogni tipo, l’odio distillato goccia a goccia e assimilato quotidianamente, le fake news, sono figli dell’analfabetismo civico assai più che della non padronanza della nostra lingua. Lo scopo dell’Educazione civica, come di altre discipline fondamentali (si pensi alla Storia, alla Geografia) che in alcune scuole superiori vengono ormai incredibilmente trattate da materie “minori”, non è quello di sfornare adoratori acritici dello Stato, ma di formare cittadini liberi, consapevoli dei propri diritti e doveri, rispettosi dei diritti degli altri e delle leggi. In grado, perciò, anche di contestarle all’occorrenza o di cercare di cambiarle in maniera civile e democratica, le leggi, qualora non le ritengano giuste. «Conoscere per deliberare» è, come è noto, una celebre affermazione del presidente Luigi Einaudi che andrebbe recuperata e valorizzata, in un tempo in cui spesso delibera chi men conosce. Ma il voto dei giorni scorsi al Senato è una buona notizia anche per come è arrivato: 193 voti favorevoli,
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“I superpoteri della Filosofia nella vita quotidiana” Simonetta Tassinari presenta il suo libro a Roccavivara: appuntamento il 7 agosto
ROCCAVIVARA Il filosofo che c’è in te, i superpoteri della Filosofia nella vita quotidiana. È il titolo del libro di Simonetta Tassinari, che sarà presentato, dall’autrice stessa, il prossimo 7 agosto, alle ore 17 e 30, in piazza Portella. Sono previsti i saluti dell’Amministrazione comunale, modera Nicola Di Renzo. La filosofia è un’attività naturale- si riporta sul sito della Feltrinelli, casa editrice del libro - Ci accompagna in ogni nostro gesto e decisione. Se esistesse un contapassi filosofico, ci direbbe che c’è filosofia anche nella scelta di uno spazzolino da denti, di un cibo o di una va-
canza, nel tragitto che affrontiamo per raggiungere il posto di lavoro e nella cerchia di amici che decidiamo di frequentare. Il problema dunque non è “se filosofare”, bensì “quanto e come filosofare”. Ognuno di noi lo fa tutti i giorni, sebbene non consapevolmente e con metodo. Ciascuno ha un identikit filosofico che lascia le sue tracce in ogni circostanza che ci troviamo a vivere: qual è il vostro? Scopritelo grazie alle inedite e innovative schede di autovalutazione che l’autrice vi propone. Con esempi tratti dalla realtà, e accompagnati dagli insegnamenti dei grandi maestri del pensiero, emergerà la vostra filosofia di vita dominante, e non potrete più fare a meno
di esercitare la mente in senso filosofico e trarne vantaggio. La filosofia infatti è riflessione, consolazione, speranza, perfino gioco. Ci insegna a controllare i nostri impulsi e a calmare le angosce; ci porta a conoscerci meglio, diventare più forti, dominare il nostro orizzonte mentale e affinare le nostre capacità spirituali e intellettuali. Ci guida al rispetto della nostra umanità e di quella degli altri, a saperci adattare ai fatti e agli eventi, e a interpretarli rettamente. E infine ci insegna che tra le tante scelte a nostra disposizione ce n’è sempre una “più giusta”. Guida pratica per risvegliare il filosofo che sonnecchia in ciascuno di noi e tracciare il nostro personale identikit filosofi-
co. La filosofia non è solo una compagna di vita, ma un vero e proprio salva-vita, che rende più felici e sereni chi la coltiva con consapevolezza e costanza. Dopo aver letto questo libro guarderete a voi stessi e alla realtà con occhi nuovi, e una speciale comprensione. Potrete così trovare la vostra via a una vita piena e realizzata. Giochi filosofici per esercitare il pensiero. Test per individuare quale scuola di pensiero vi corrisponde di più. Casi reali di persone che si sono rivolte alla filosofia per risolvere problemi quotidiani. Citazioni, rimandi, commenti, per condurci, con un linguaggio piacevole e divulgativo, alla scoperta dei maestri del pensiero.
Chi è Simonetta Tassinari Romagnola di nascita, molisana d’adozione, insegna Storia e Filosofia nei licei Simonetta Tassinari, romagnola di nascita, molisana d’adozione, insegna Storia e Filosofia nei licei. Da sempre si interessa, approfondendone gli studi, alla Psicologia relazionale, alla Psicologia dell’età evolutiva e al Counseling filosofico. È stata tutor universitario del TFA, per la formazione degli insegnanti, e docente di laboratorio di didattica della Filosofia presso l’Università del Molise. Ha tenuto corsi di Logica per docenti, pubblicato saggi di argomento filosofico (per Einaudi scuola), romanzi (per Giunti, Meridiano Zero e Corbaccio) e il saggio “brillante”, La sorella di Schopenhauer era una escort, sull’insegnamento della filosofia nelle scuole (Corbaccio, 2016). Autrice di sceneggiati radiofonici per la Rai, collabora con testate online, tra cui IlLibraio.it. Occupandosi di filosofia per bambini e adolescenti, organizza caffè filosofici e tiene conferenze in scuole, biblioteche e istituzioni culturali in tutta Italia. Per Feltrinelli Urra ha pubblicato Il filosofo che c’è in te. I superpoteri della filosofia nella vita quotidiana (2019).
Bilancio più che positivo, con circa settanta ragazzi tra adolescenti e bambini
Si è concluso il Grest diocesano “Detto fatto, meravigliose le tue opere” Si è concluso il Grest denominato “Detto fatto, meravigliose le tue opere”. Circa 70 ragazzi hnno preso parte all’iniziativa presso le suore orsoline del centro pastorale diocesano di Colle san Giovanni, con gli animatori, le catechiste e don Beniamino. “Durante questo tempo trascorso insieme – riporta la nota dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali -
abbiamo cercato di capire e approfondire, il primo capitolo della Genesi: “In principio Dio creò il cielo e la terra”, ma soprattutto la creazione dell’uomo e della donna a sua immagine e somiglianza. Con il racconto biblico della creazione non si è voluta avere la pretesa di dare una risposta scientifica della domanda: Come è stato formato il
mondo? ma abbiamo cercato di capire il “perché” esiste il mondo, e che senso ha tutto quello che ci circonda. Infatti la Bibbia ci dice che il mondo deriva da Dio e da Lui dipende. Con tale avvenimento non solo abbiamo dato ai partecipanti un’impronta cristiana, ma anche un aiuto alle famiglie che lavorano, occupando i bambini e i ragazzi in lavori,
meditazione e divertimento per due settimane. Questo è stato tempo favorevole: “tempo del gioco e della preghiera, tempo dell’ascolto e del parlare, tempo dei canti e delle danze/tempo delle merende e del lavoro creativo”. I bambini hanno imparato a giocare insieme, a condividere gioie e sconfitte, cercando di capire che il primo o l’ultimo posto non era l’importante, ma come ci ricordava la figura di Francesco d’Assisi l’importante è lodare il Signore per le meraviglie che ha fatto nel creato, e in questo i nostri ragazzi sono stati bravissimi. Si sono cimentati in moltissime attività divisi in squadre, in gare come vinceva chi mangiava di più frutta, spaghetti, pizza e dolci, in attività di pittura e di decorazione e costruzione del creato che ha abbellito tutto il terrazzo dello stabile, che è diventato una piccola “Porziuncola” in cui si ammiravano tutte le opere divine. Grande furore facevano i pupazzi, un magro e lungo leone e un grande elefante,
che erano diventati compagni inseparabili di san Francesco, insieme a tanti altri giochi messi a disposizione e condivisi con semplicità e allegria. Grande impegno c’è stato nelle animatrici che hanno condotto in modo stupendo i balli e le varie giornate, in cui tutti si inserivano con grande gioia. Alcune attività riflettevano il tema del Grest e lo approfondivano: “Detto Fatto la sua Parola creò Detto Fatto dove c’era nulla e silenzio. Il suo grande amore donò ai nostri occhi un mondo da ammirare! Detto Fatto un mondo buono e giusto per noi”. Posto principale è stato dato al calcio, da degni italiani, e come al solito si rimaneva senza pallone che
finiva puntualmente sul tetto fra lo stupore di tutti, allora si passava al caro biliardino che allietava tutte le sfide... È stato molto bello vedere ogni giorno visetti sorridenti che salivano e scendevano le scale della terrazza cercando i compagni per giocare insieme...Il tempo è passato presto, tempo come abbiamo già detto, di divertimento e di serenità, di allegria e di crescita, speriamo che non sarà presto dimenticato! Ogni seme caduto sul terreno buono – chiude l nota produce buon frutto, ove il trentanove il cinquanta, ove il cento... il Signore benedica questa esperienza e coloro che sono stati disponibili per realizzarla”.
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Micone, Niro e Patriciello pronti a sostenere Ianiro. Iorio, invece, non ci sta e punta su Ricci. Il centrosinistra resta a guardare
Presidenza di via Berta, il centrodestra si spacca A poche ore dal termine ultimo per consegnare le candidature la coalizione ancora non trova la quadra Alfredo Ricci
A poche ore di distanza dal termine ultimo per presentare le candidature in vista delle elezioni provinciali di Isernia (si vota il prossimo 25 agosto) il centrodestra ancora non trova la quadra e rischia seriamente di spaccarsi. Ci sarà tempo fino a mezzogiorno di oggi per individuare un nome unico che possa mettere tutti d’accordo. Con il centrosinistra inesistente e che, a meno che non ci siano sorprese dell’ultimo momento, non candiderà nessuno alle elezioni di secondo livello per eleggere il successore di Coia, la partita si gioca all’interno del centrodestra. La maggior parte della coalizione sembra orientata a convergere sul nome di Felice Ianiro, neo sindaco di Frosolone, che ha ricevuto l’ok da parte dei comuni altomolisani, Agnone su tutti e, soprattutto di Forza Italia, Niro e Sal-
Felice Ianiro
vatore Micone. Chi invece non ha accettato l’intromissione del Presidente del Consiglio Regionale nelle questioni politiche della provincia di Isernia è Michele Iorio. Con il numero uno di Palazzo D’Aimmo, si sa, gli animi sono molto tesi, soprattutto a seguito delle nomine nel cda di Molise Acque. Questione che, evidentemente, ha lasciato degli strascichi. L’ex governatore, invece, sembra intenzionato a tirare dritto e puntare sul sindaco di Venafro, Alfredo Ricci. Nome che ha trovato l’ok anche di gran parte del Consiglio comunale di Isernia e di diversi sindaci della Valle del Volturno, nonché di Giacomo Lombardi, primo cittadino di Roccamandolfi che nelle scorse settimane era stato vicinissimo alla candidatura, salvo poi l’intromissione di Micone e Niro. Mentre i politici vicini
ad Aldo Patriciello sembrerebbero orientati a scegliere Felice Ianiro. Qualora si dovesse optare per il doppio candidato, molto dipenderà dal voto di consiglieri e amministratori di centrosinistra. L’orologio corre veloce e, in queste ore concitate, sembrerebbe spettare nuovamente al presidente della Regione, Donato Toma, ricomporre il puzzle e trovare un nome che sia accettato da tutti. Così tra i due litiganti potrebbe spuntarla Giacomo d’Apollonio. Il sindaco di Isernia, nei mesi scorsi, aveva declinato l’invito, convinto che la situazione politica della città di Isernia non gli avrebbe permesso di poter sostenere un altro incarico. Ma la ragion di partito potrebbe persuaderlo a fare dietrofront e accettare la candidatura. Tra poche ore sarà tutto più chiaro e, soprattutto, definitivo.
Aree di crisi complessa, un decreto per la provincia di Isernia Lo ha comunicato il vicepremier Di Maio. Probabile lo sblocco dei fondi per ex Ittierre e il rilancio del tessile Riguarderà anche la provincia di Isernia il decreto sulla tutela del lavoro e la risoluzione delle crisi aziendali. Lo ha comunicato il vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, in una diretta facebook. Probabilmente già mercoledì il documento arriverà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. «Sono in arrivo misure straordinarie per le aree di crisi complessa della Sicilia, di Blutec, della Sardegna e Isernia. È un decreto che ri-
Il nigeriano stava chiedendo l’elemosina quando ha fermato il 23enne che stava fuggendo
Tenta di rubare un paio di scarpe Isernino bloccato da un immigrato Tenta di trafugare un paio di scarpe ma viene bloccato da un giovane extracomunitario che si trovava dinanzi al negozio per chiedere l’elemosina. Protagonista della vicenda un 23enne isernino che si trovava a Porto Recanati, in provincia di Macerata. I dettagli della vicenda sono stati resi noti dal Corriere Adriatico e dal Resto del Carlino. Approfittando della calca – la città era gremita di cittadini e villeggianti – il 23enne è entrato in un negozio di calzature con una busta in mano, all’interno della quale ha inserito un paio di scarpe del valore di circa 130 euro. Il gesto è stato subito notato dalla titolare che ha tentato di fermarlo, bloccandolo per un braccio e iniziando a urlare, ma il giovane è riuscito a divincolarsi. In aiuto della commerciante un immigrato nigeriano che si trovava dalla mattinata fuori dal negozio a chie-
dere l’elemosina. Quest’ultimo ha placcato il giovane che stava scappando via. Subito dopo sono arrivati sul posto gli agenti della Polizia Municipale e i carabinieri, che lo hanno denunciato per tentato furto. «Non potevo non aiutare Teresa Attili – ha commentato al Resto del Carlino William Ordia, il nigeriano intervenuto diventato una sorta di eroe nelle Marche – perché è una persona generosa, che in passato ha regalato a me e alla mia famiglia delle scarpe, dato che ne avevamo bisogno. Appena ho visto il ladro, non ci ha pensato due volte a dare il mio aiuto». A spiegare cosa è avvenuto in quei momenti concitati la stessa titolare del negozio, intervistata dai quotidiani locali: «Verso le 9 – racconta la titolare, Teresa Attili – stavo servendo alcuni clienti in negozio. Senza che me ne accor-
gessi, un giovane con i capelli scuri corti è entrato dentro, e subito si è diretto nella sala a sinistra, dove teniamo diverse paia di scarpe. Poco dopo, sono andata nel magazzino per prendere degli articoli, e lì ho intravisto la figura di qualcuno che aveva in mano un maglioncino rosso, e all’interno due scarpe nascoste. A quel punto – prosegue la donna – l’ho immediatamente afferrato da dietro, e l’ho portato nella stanza principale del negozio. Quindi ha po-
sato le scarpe che aveva preso, un paio di Bauer del costo di 129 euro. Appena ho allentato la presa e mi sono ripresa le Bauer lui è corso via, fuori dal negozio. Io l’ho rincorso subito, gridando “aiuto aiuto, al ladro”. Immediatamente, un nigeriano che quasi ogni giorno chiede l’elemosina fuori dal negozio ha inseguito il balordo per qualche metro e poi, insieme, siamo riusciti a bloccarlo, finché non sono arrivati prima gli agenti della polizia municipale e dopo i carabinieri».
guarda la tutele del lavoro, tra cui i famosi riders, e le crisi d’impresa», ha spiegato Di Maio. Ancora non è stato svelato quali saranno le misure pensate per la provincia di Isernia. Molto probabilmente il provvedimento interesserà gli ex Ittierre in mobilità in deroga. Ad oggi, infatti, gli ex lavoratori dell’azienda tessile di Pettoranello non possono usufruire degli ammortizzatori sociali nonostante il governo abbia già trasferito il finanziamento per il loro pagamento alla Regione Molise. Colpa di un cavillo normativo inserito all’inter-
no dell’ultima finanziaria che prevede la continuità del trattamento per ottenere le spettanze. In questi mesi si sono tentate diverse soluzioni. Della vicenda se n’è occupata anche la II Commissione , la quale era giunta alla conclusione che la situazione sarebbe potuta essere sbloccata solo a livello nazionale. Gli ex lavoratori sperano che sia la volta buona. All’interno del decreto, inoltre, potrebbero essere state inserite misure per il rilancio del tessile in provincia di Isernia e dell’indotto industriale di Venafro-Pozzilli.
Fede e tradizioni, Isernia festeggia la Madonna della Neve Si sono svolti ieri sera, con la santa messa, la processione e i fuochi pirotecnici, i festeggiamenti in onore della “Madonna della Neve”. Il programma religioso prevede sante messe anche nella giornata di oggi e di domani, con la processione conclusiva che si terrà alle 18.30. I festeggiamenti in onore “Madonna della Neve” hanno una storia molto antica che viene spiegata dal giornalista, storico ed esperto delle tradizioni isernine, Mauro Gioielli sulla pagina facebook “Isernia Informa: «A Isernia, la Madonna della Neve è detta “del Paradiso”, dal nome della zona in cui è situata la sua chiesetta, nell’agro sotto il ponte Cardarelli. La festa cade il 5 agosto e dura solitamente tre giorni, con due processioni serali: una il 4 agosto, col trasporto della statua in cattedrale; l’altra, il 6 agosto, con la statua che torna nella sua piccola chiesa agreste. Una leggenda da me raccolta nel 1982 – riecheggiando vagamente il noto miracolo romano della Virgo ad Nives – narra di alcuni saraceni presenti a Isernia tanti secoli fa, i quali, la vigilia della festa, furono invitati dal clero locale a partecipare alla processione della Madonna del Paradiso. I saraceni, di religione musulmana, rifiutarono l’invito e, con sarcasmo, risposero che avrebbero creduto nella Madonna solo se, nonostante il caldo torrido di quei giorni di agosto, fosse venuto a nevicare. Quella stessa notte, Isernia si ricoprì di neve e i saraceni si convertirono. Una variante della leggenda racconta lo stesso episodio, ma è ambientata durante la seconda guerra mondiale e ne vede protagonisti i soldati indiani appartenenti alle truppe alleate che stanziarono in città dopo i bombardamenti del 1943».
ISERNIA E PROVINCIA
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CULTURA
MAURO GIOIELLI
Due secoli fa, a causa di eruzioni vulcaniche, il mondo conobbe un lungo periodo di anomalie climatiche
Il 1816 è passato alla storia come «l’anno senza estate», durante il quale gravi anomalie climatiche impoverirono i raccolti e causarono una carestia che mise a dura prova le popolazioni. Quasi unanimemente, ormai, si ritiene che le irregolarità delle temperature furono causate dall’eruzione del vulcano indonesiano Tambora, avvenuta nell’aprile dell’anno precedente. Tale eruzione immise abbondanti quantità di ceneri nell’atmosfera, che andarono ad aggiungersi ai fitti pulviscoli e ai copiosi gas che, da alcuni anni, erano presenti in aria per effetto di altre due violente eruzioni avvenute nel 1812 (vulcano Soufrière, Caraibi) e nel 1814 (vulcano Mayon, Filippine). Fu così che la temperatura di gran parte del pianeta scese drasticamente, giacché i raggi solari faticaEruzione del vulcano Tambora vano ad attraversare gli strati polverosi dell’atmosfera. Tali fenomeni, secondo i climatologi, si sovrapposero al Minimo di Dalton, la bassa attività solare che durò all’incirca dal 1790 al 1830, e nel corso della quale il sole emanò meno energia. Il 1816, pertanto, ebbe un inverno rigido e interminabile, fatto non si può ideare. [...] una primavera segnata dalle Tralasciando quelli di poco tempeste e dalle alluvioni, e momento, formo qui un quaun’estate inesistente. Questi dro della vendita dei principasconvolgimenti climatici por- li. Il grano si è venduto anche tarono ad un prolungato periodo di carestia che interessò anche il 1817. I raccolti furono magri e il prezzo dei cereali aumentò moltissimo. Molise. Una testimonianza di ciò che il 1816 rappresentò per il Molise è quella lasciataci da Pasquale Antonecchia, all’epoca arciprete di Casalciprano: «La scarsezza provocata di tutti i generi di consumo per la vita animale è stata sì generale in detto Annotazioni di Raffaele Pepe sulla coltivazione anno [1816] che afdelle patate in Molise dopo la carestia del 1816
1816, l’anno senza estate Per effetto delle basse temperature, ovunque si diffusero carestia, fame e morte
Il 1816 e il 1817 furono anni di carestia e fame
nel tempo della trebbia a ducati 5 il tomolo, il granodindia [mais] da 36 carlini a ducati 4 e mezzo. L’orzo e l’orzolo a carlini 30 e 35. La vendemmia che in apparenza sembrava ubertosa, pure riuscì assai meno del mediocre. I legumi rarissimi. La ghianda di querce e cerri pochissima, cosicché si è venduta la prima a carlini 15 e 20 il tomolo nei mercati, e la seconda a 11 e 13; il vino mosto sin’oggi si è comprato a grano 6 la caraffa. La carne porcina a grani 18 il rotolo. Il lardo vecchio a carlini 5 e 6 il rotolo, il nuovo a 3 o 4. L’olio a ducati 40 il cantajo. Il pane a 1 carlino il rotolo. At-
teso della carestia, doveva esserci una grande mortalità di Fedeli, tanto più che cibati si erano di verdura campestre priva di condimento per l’impotenza, e di fichi immaturi restati sulle piante, e pure per grazia di quella che “dat nivem sicut lanam” non è perito alcuno di fame in questo Comune di Casalciprano. Speriamo poi, nel corso del 1817, che il Signore voglia preservarci da tutti quei mali, che accompagnano le tristi e cattive stagioni» [dal sito web del Comune di Casalciprano]. Altre regioni. In molti casi, la carestia oltre alla fame provocò la morte. Carlo Emiddio Cocchi, economo-curato della parrocchia di Ciarelli (frazione di Rocca Santa Maria, provincia di Teramo), in un quaderno manoscritto annotò quanto segue: «Nel 1815 sotto il dì 4 novembre fece in questi luoghi una cinta di Neve e poi successivamente fin a tutto Aprile 1816 fecero in unum palmi ventidue di neve, qual invernata nevosa cagionò nel 1816 un anno sterile di ogni specie di generi, e poi nel 1817 si sperimentò da tutti gran fame, per cui i poveri viventi morivano in mezzo delle strade, per le campagne; de cittadini della parrocchia di Ciarelli ne perirono trentacinque. Iddio ci liberi di incontrar più simil flagello, come anche i nostri posteri. Il grano a docati diciotto ed il granturco a docati quindeci a moneta contante; l’oglio grana trentacinque e trentasei la garafa». Nel Liber chronicus di Vignola (frazione di Pontremoli, provincia di Massa-Carrara),
compilato dall’arciprete Pietro Orsini, si possono leggere queste notizie: «1816: grande carestia. Fu tanta e tale la carestia dei raccolti in ogni genere dei prodotti della terra che gran parte del popolo fu costretta a partire per la Maremma, per la Lombardia, ed in altre parti, di dove gran parte non sono tornati e di quelli che restarono, non vi era modo di trovare denari a censo, né di vendere le migliori sostanze che avevano, né tampoco trovavano vettovaglie a credito, e perciò molti andarono all’Ospitale di Pontremoli ed ivi morirono, massime che si aggiunse certa malattia chiamata tifo, quale in breve tempo li mandava all’eternità. Nel 1817 nel paese ci furono 50 morti, più del doppio della media di quegli anni» [notizie tratte da ‘Il Corriere Apuano’]. Germania. La carestia non colpì solo l’Italia ma pure molte altre nazioni. Nell’agosto del 1817, il borgomastro d’una località tedesca descrisse cosa era accaduto l’anno precedente nella sua città: «Nei mesi di giugno e luglio del 1816, il costo del grano è salito a livelli elevati. In quella estate, con il sole che splendeva solo per metà giornata, gli acquazzoni hanno spesso provocato un peggioramento del tempo, e si può sostenere che un quarto o addirittura un terzo del grano è stato rovinato in tutto lo Stato. A causa del maltempo, le patate sono marcite nel terreno, e in molti luoghi non si poté raccogliere il numero di patate previsto rispetto a quanto coltivato. Allo stesso
modo è andata nei vigneti, dove l’uva non è maturata [...]. A causa dell’arrivo di un inverno precoce, l’uva dovette essere lasciata sulla vite, senza essere raccolta». Raffaele Pepe. Se in Germania l’anomalo e freddo clima del 1816 danneggiò anche le piantagioni di patate, in Molise e nel sud dell’Italia fu proprio la carestia di tale anno che indusse il Re a promuoverne la coltura. Infatti, ecco ciò che scrisse Raffaele Pepe, segretario della Società Economica di Molise: «non deve questa Società obbliare le patate: e le corre ancora un dovere di parlarne, poiché sino al 1816 era questo tubero coltivato da pochi agronomi. La carestia di quell’anno mosse la Maestà di Ferdinando, di gloriosa memoria, ad ordinare che le Società Economiche propagassero la coltivazione delle patate. Fu obbedito: un’istruzione pratica si fece dalla Società nostra, si destribuirono premi. D’allora la coltivazione è ampliata, sebbene avesse un potente rivale nelle copiose raccolte di frumentone, che da più anni godiamo. Vi sono de’ borghi, i quali fanno grosso commercio di patate: quantunque finora si usino quasi solo per cibo de’ maiali e per companatico de’ fanciulli. Pochi hanno tentato darlo a’ cavalli, niuno a’ bovini; né da quelle ancora si estrae la fecola». Curiosità. Quella stessa carestia, però, ebbe anche effetti positivi sull’ingegno e la creatività di qualcuno (non tutto il male viene per nuocere). Pare infatti che, nel 1816, la mancanza di foraggio abbia indotto il barone tedesco Karl Drais ad inventare un mezzo di trasporto senza cavalli (in realtà Drais inseguiva quell’idea già da alcuni anni) che inizialmente chiamò Laufmaschine e poi draisina o velocipede, ossia la bicicletta. Aveva due ruote allineate di cui l’anteriore sterzante per mezzo d’un manubrio, ma non era fornita di pedali né freni. Per la locomozione era necessario che il guidatore esercitasse una spinta con i piedi sul terreno; e anche per rallentare e fermare il veicolo si usavano i piedi. Pure la letteratura deve qualcosa al 1816. Durante il mese di luglio, in Svizzera si registrarono ripetute nevicate. Le gelide temperature di quella estate provocarono angosce e timori in tutti, compresi gli scrittori britannici Mary Shelley e John William Polidori che stavano trascorrendo le loro vacanze proprio in Svizzera. Forse quell’atmosfera di ansia collettiva fu l’ispirazione per due celebri romanzi horror: Frankenstein, che Shelley pubblicò nel 1818, e The vampyre, che Polidori diede alle stampe nel 1819.
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I ringraziamenti del figlio al dottor Paolini e all’intero personale medico della struttura ospedaliera di Pozzilli
La sanità molisana troppe volte viene descritta esclusivamente in termini economico-finanziari, come se fosse uno scatolone vuoto dove inserire numeri, posti letto, situazione debitoria e, soprattutto, polemiche al vetriolo, Ci si dimentica, invece, che si dovrebbe parlare molto più spesso in termini di vite salvate e buon operato delle strutture ospedaliere. Così, mentre il dibattito – soprattutto politico – si concentra sulle cause della situazione di crisi che sta vivendo la sanità e sulle possibili soluzioni, c’è chi quotidianamente indossa un camice e si mette al lavoro, nella consapevolezza che dalla sua mano dipende la vita o la morte di un paziente. Al Neuromed di Pozzilli, lo scorso primo agosto, il dottor Sergio Paolini e il personale di Neurochirurgia hanno effettuato un delicato intervento chirurgico per asportare un voluminoso meningioma. Operazione
Aveva un voluminoso meningioma, 56enne salvato al Neuromed Riuscito il delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto un paziente originario di Benevento riuscita perfettamente. Ma i sanitari della struttura ospedaliera non si sono contraddistinti solo per la loro professionalità, ma anche per la loro umanità. Motivo per cui Francesco Simeone, figlio del paziente operato, ha voluto ringraziare pubblicamente tutto il personale medico. «Mio padre, Carlo Simeone di 56 anni, originario di Avellino, è stato sottoposto lo scorso primo agosto a un intervento di asportazione di un voluminoso meningioma che gli stava causando crisi epilettiche con conseguenti problemi nel linguaggio e in
alcuni movimenti. Mio padre è stato ricoverato presso l’unità di Neurochirurgia III,
diretta dal prof. Sergio Paolini, il quale ha seguito in prima persona mio padre. Non
so in che modo potremo mai ringraziarlo per ciò che ha fatto. Il prof. Paolini è una
persona di inestimabile professionalità e di profonda umanità. L’intervento è andato benissimo e mio padre si sta riprendendo in modo eccezionale ed è già tornato quello di prima. L’intero reparto è fatto di persone eccezionali che mettono a loro agio i pazienti ed i propri cari. Vorrei inoltre ringraziare anche il reparto di Terapia Intensiva ed in particolare Ferdinando Distadio, persona squisita e di grande sensibilità. Grazie a tutti - ha concluso - per averci accompagnato in questa esperienza conclusasi in modo positivo».
Grande attesa per lo spettacolo in programma il 23 e il 25 agosto a Venafro
In vendita i biglietti per la Tosca di Puccini alla Liberty E’ già tutto un fermento, come anticipato nei giorni scorsi con le audizioni dei futuri interpreti lirici e le prove dei piccoli ambosessi di Venafro ed Isernia che saranno tra i protagonisti dello spettacolo, per La Tosca, l’opera lirica di Giacomo Puccini con la direzione artistica del M° Claudio Luongo che verrà rappresentata il 23 e 25 agosto prossimi nella splendida, unica ed assai suggestiva location del laghetto di Corso Lucenteforte a Venafro, specchio d’acqua da cui parte il fiume San Bartolomeo e nel quale si specchia la Palazzina Liberty della città. Sono stati resi noti infatti i recapiti di Isernia e Venafro dove acquistare i biglietti per assistere allo spettacolo, il cui palco verrà allestito sulle acque del laghetto mentre le gradinate per il pubblico saranno installate su Corso Lucenteforte. In pratica si tratterà della stessa sistemazione di palco e gradinate per la rappresentazione lo scorso anno de La Traviata di Giuseppe Verdi, opera ad ingresso gratuito che attirò
tantissimi spettatori sia dall’intero Molise che dalle regioni limitrofe, in particolare dall’Alto Casertano e dalla
bassa Ciociaria. Per La Tosca invece, fanno sapere gli organizzatori, l’ingresso avrà un costo a seconda dei posti che si sceglieranno: 22 euro per un settore e 12 euro
per gli altri settori. Queste le rivendite autorizzate dove poter comprare i tagliandi d’ingresso: Havana Travel Piazza d’Acquisto Venafro, Jambo Viaggi Viale Vittorio
Emanuele III Venafro, Agenzia Viaggi Pentriatur Corso Garibaldi Isernia, Print Mania Corso Risorgimento Isernia, Batik Viaggi e Turismo Via XXIV Maggio Isernia e Caf-
Il “quadrato” e le acque del Volturno, un tuffo nelle storiche spiagge venafrane Fa caldo nel periodo, ed anche tanto. In molti perciò si mettono in macchina, salgono in treno, sui pullman o in aereo e raggiungono spiagge italiche o straniere rinomate ed ambitissime, o anche laghi o ancora accoglienti e rilassanti centri montani per divertirsi, riposarsi e ricaricarsi (ma il più delle volte per scaricarsi del tutto). Non tutti però lo fanno, o meglio non tutti lo possono fare. Lo confermano i dati ultimi, che dicono di un buon 40% di italiani che non può permettersi assolutamente nemmeno la “misera” settimana di ferie, visto che sul ponte … sventola bandiera bianca, alias che la tasca è desolatamente vuota! Tra questi meno fortunati c’è chi
ad esempio a Venafro, restando in paese senza potersi muovere per quanto appena scritto, ricorda volentieri anche se con un pizzico di nostalgia le storiche spiagge dove ci si divertiva un tempo in maniera assolutamente semplice e naturale, soprattutto senza affrontare spese, viaggi e sacrifici di sorta. «Da giovane attacca un tizio avanti negli anni- la nostra spiaggia era “il quadrato”, ossia un quadrato d’acqua alimentato dai primissimi metri del San Bartolomeo immediatamente a sud del lavatoio comunale. Acque correnti e gelate nel quale ci si tuffava una, dieci, cento volte divertendoci un mondo per giornate intere. Si tornava a casa a sera
inoltrata stanchissimi ma assolutamente felici e soddisfatti». Anche le coetanee si tuffavano nel “quadrato”? «Assolutamente no, essendo la cosa riservata ed ammessa solo ai maschi! Erano i tempi …». Tutti al “quadrato” una estate intera? «No, perché i più fortunati, ossia i possessori di una bici seppure vecchia o addirittura di un motorino, evento quasi straordinario dati i tempi, raggiungevano le sponde del fiume Volturno, esattamente nella zona dell’Acqua Solfurea di Pozzilli, e lì nuotavano a piacimento e per ore nelle acque volturnensi, oppure facevano bagni nelle salutari acque solfuree della zona. C’era anche chi s’immergeva nel Vol-
turno catturando trote nelle tane per rigeneranti e piacevoli cenette serali con amici e chi invece preferiva rilassarsi nelle terme solfuree naturali». Tutto questo è an-
fè Risorgimento Isernia. I biglietti, sono ancora gli organizzatori dello spettacolo a comunicarlo, possono essere acquistati anche on line. T.A.
cora possibile? «Nel Volturno ci si può sempre bagnare, ma delle acque solfuree purtroppo si è persa ogni traccia». Ed allora? «Ricordare costa poco, anzi niente, ed è anche un piacere farlo! Del resto la bellezza dei tempi andati resta cosa assolutamente bella ed impagabile». Tonino Atella
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In migliaia a Prato Gentile per “La Pezzata” Un altro grande successo per una delle manifestazioni più conosciute dell’Alto Molise: ieri a Capracotta la 54esima edizione In migliaia da ieri mattina hanno affollato il pianoro di Prato Gentile, a Capracotta, dove è andata in scena la 54esima edizione de La Pezzata, la tradizione manifestazione che ogni anni, a partire dagli anni ’60 ha contraddistinto l’estate altomolisano. Tanti i turisti provenienti anche da fuori regione che hanno voluto provare il piatto tipico della transumanza: la pecora bollita con erbe aromatiche. Non poteva mancare il
classico arrosto, un cult di tutte le gite in montagna. In tale occasione, è possibile trascorrere una piacevole giornata di relax a stretto contatto con la natura, ricevendo una ottima accoglienza da parte della Pro Loco di Capracotta, che si adopera al massimo per garantire un servizio di qualità. Non è un caso, infatti, che sia stata denominata giornata dell’ospitalità. A ricordo della festa, ai visitatori rimane un simpatico sou-
Giornata amarcord per i diplomati della classe 1969
Correva l’estate del 1969 quando trentuno ragazzi dell’Istituto Industriale Statale “Leonida Marinelli” conquistavano la maturità. Molti di loro provenivano da fuori sede e alloggiavano nel convitto di “San Bernardino” gestito dall’allora prete don Gennaro Di Nucci. A distanza di cinquant’anni quegli scolari, diventati ormai uomini, hanno deciso di ritrovarsi. L’incontro si è consumato al Caffè Letterario. Abbracci, lacrime e ricordi di quella meravigliosa stagione hanno caratterizzato l’evento che tra le altre cose ha visto la presenza di due docenti dell’epoca, quali le professoresse di matematica e italiano, Eva Cerimele e Maria Di Loreto Barrassi. Per l’occasione impossibile non ricordare tre compagni scomparsi: Filippo di Tella, Nicola Di Sabato e Giovanni Bartolomeo che riposano nei cimiteri di Vastogirardi, Agnone e Montenero di Bisaccia, dove, nei giorni scorsi, quei “ragazzi” hanno deciso di portare un fiore nel segno di un’amicizia indissolubile. A conferma del legame, l’arrivo in alto Molise di componenti di quella classe che oggi vivono niente di meno che ad Agrigento, è il caso del signor Giuseppe Ingratta, Saronno (Vincenzo Colacelli), Melito di Napoli (Stefano Sepe). Ed ancora, Termoli, Roma, Campobasso. Tuttavia per nessuna ragione al mondo hanno voluto perdersi la reunion fortemente voluta da Michelino Catolino, Filippo Patriarca e Carmine Vecchiarelli che pazientemente e da mesi hanno lavorato per rintracciare tutti i 31 studenti di quell’anno, appunto il 1969. “E’ stata un’esperienza fantastica, irripetibile – racconta oggi il signor Sepe che non riesce a trattenete l’emozione – la stagione più bella della mia esistenza che rivivrei a partire da domani. Arrivai ad Agnone da Melito, in provincia di Napoli, che avevo appena 14 anni e mi accolsero tutti come un figlio. All’epoca Agnone era cittadina molto attiva sotto tutti i punti di vista, ma in particolare per quanto concerneva le attività culturali. Spero in futuro di tornarci più spesso”. La giornata è poi proseguita con la santa liturgia celebrata nella chiesa della Trinità, un aperitivo al Komby per poi finire in bellezza con il pranzo al ristorante Le Panche di Pescopennataro, dove, con le rispettive mogli, quei sorridenti ragazzi del 1969 hanno chiuso alla grande una giornata da incorniciare ma sicuramente da ripetere. Ad maiora! F.B.
venir costituito da una forchetta di legno, una ciotola ed un bicchiere di terracotta. Questa tipica pietanza locale, si distingue per la semplicità e facile reperibilità degli ingredienti indispensabili alla sua preparazione, abilmente dosati da mani esperte per esaltarne il sapore e conservarne il gusto secondo l’antica ricetta dei nostri pastori. Diverse anche le autorità che vi hanno preso parte tra cui il consigliere regionale Aida Romagnuolo: «Una delle tradizioni più belle della nostra monta-
gna molisana. Un ringraziamento a tutti gli organizzatori
e volontari che contribuiscono, con il loro impegno, a portare
in altro questa nostra e unica tradizione».
Una lettera dedicata alla figlia, morta due anni fa in un incidente stradale
Nel ricordo di Giorgia Galasso, la mamma: aiutiamo la Casa dei Risvegli L’incolmabile vuoto lasciato da una figlia scomparsa tragicamente in un incidente stradale, il dolore che ti assale, ti divora e ti blocca. Intorno a te il deserto, arido, soffocante. Poca voglia di continuare di essere te stessa, di sorridere e fare le cose di un tempo. Poi però un incontro che riaccende il cuore e l’anima e ti spinge ad aiutare chi vive la speranza di potercela fare. Una lettera intrinseca di emozioni quella scritta da Diana Falcioni, mamma di Giorgia Galasso, la ragazza che perse la vita alle porte di Campobasso il 3 aprile del 2017. Righe che esprimono la sofferenza vissuta, ma al tempo stesso raccontano di un nuovo impegno verso gli altri, di chi continua a respirare e non perde la voglia di poter riaprire gli occhi e vedere nuovamente la luce. Ed è così che nasce l’iniziativa che si terrà il prossimo 11 agosto ad Agnone la quale intende raccogliere fondi da devolvere alla struttura Casa dei Risvegli “Luca De Nigris” di Bologna che si occupa di riabilitazione e assistenza, ma anche di aiuto alle famiglie coinvolte in casi simili a quelli di Giorgia. Per l’occasione i giovani artigiani agnonesi hanno preparato originali manufatti che metteranno in vendita per devolvere l’intero ricavato al centro emiliano. Ecco quanto scrive mamma Diana. «Accadono cose nella vita che vorremmo mai accadessero e non mi riferisco a qualche contrattempo che ci guasta la giornata o alla scelta difficile del momento, mi riferisco a quegli avvenimenti che ti colpiscono e non c’è possibilità di rimediare, che non ti danno neanche il tempo di una preghiera, di una benché minima speranza se non la sensazione di star vivendo un incubo da cui vorresti lo schiaffone di qualcuno che riesca a svegliarti. Ebbene è accaduto anche a me. A me ed alla mia famiglia (che devo dire non credevo così grande!). Ci si (ri)sveglia proiettati malamente in un’altra realtà… La realtà che una perdita, il lutto, la morte colpisce anche te, nell’apparente quotidianità di un giorno normale, come tutti gli altri. Sì, perché poi non è che capita solo agli altri, non è una cosa impossibile, anzi… colpisce tutti, indistintamente. E bisogna farsene una ragione, che lo si accetti perché non si può fare altro, nulla nei nostri poteri può fare altro. E allora può accadere che ci si chiuda, come in un barattolo che speri prima o poi rimarrà senz’aria, così che scompaia anche tu… non hai più da darne, a nessuno. Oppure no. Oppure accade che nello scontro con la morte incontri la vita, quella vera…quella che abbraccia, allevia, solleva. Accade che nascono iniziative spontanee “in memoria di..”( che dapprima fanno anche un po’ male, ti fa realizzare che è accaduto davvero! Ma pian piano si capisce che è un modo per dire” eccoci siamo insieme, siamo forti” e allora ti coinvolge, perché un abbraccio non può non
coinvolgere che in maniera positiva), come una partita di calcio organizzata dai compagni di tuo figlio, una fiera di fiori dell’associazione di cui fa parte un papà dell’amica, una gara canina a supporto dei canili perché tua figlia amava gli animali; comunità intere che pregano perché da una tragedia nasca qualcosa di buono. E accade sì, quel buono. Accade che un gruppo di amici pensi ad una canzone, e che questa canzone diventi un progetto per sfidare la morte e cantare alla vita, in memoria di una amica (Giorgia) che chiamavano Blu. Si chiama “Blu”, il disco che ha raccolto un bel gruzzoletto per la ricerca contro la Sclerosi multipla (AISM) e che ha coinvolto giovani e meno giovani di un intera comunità in un tam-tam di solidarietà. Così ci si ritrova ad essere degli amici, #Amicidiblu social(mente) parlando. Accade che gli Amici di Blu incontrino, per caso o per volontà di Dio, gli Amici di Luca che da una tragedia, uguale alla loro, hanno saputo tirar su niente meno che la ‘Casa dei Risvegli’, una struttura fantastica che aiuta chi per fortuna una possibilità ancora ce l’ha, che cura e accompagna esiti di coma. Coma. Fa paura, questa parola, ma ancor di più “morte”. Perché dal coma ci si può risvegliare, come noi vittime di un lutto, con tanta forza e tanta volontà. Non sappiamo bene come, ma ci si può risvegliare, anche se in modo diverso, in una realtà diversa in cui tutto ricomincia diverso. E dunque certi incontri hanno del potente, perché non importa se loro sono a Nord (a Bologna) e noi a Sud (ad Agnone in Molise) certi segni bisogna riconoscerli, certi incontri vanno vissuti nella maniera che si può perché è qualcosa di oltre che ce li pone davanti. La ‘Casa dei Risvegli’ promuove eventi per raccogliere fondi, ci è sembrato bellissimo contribuire ad un momento dedicato alla Giornata Nazionale dei Risvegli organizzando un’asta di beneficenza. Sono una mamma, che ha perso una figlia e ho per amici gli amici di Blu, ho conosciuto Maria che ha perso un figlio e che ha per amici gli amici di Luca. Loro sono avanti e possono insegnarci molto, noi possiamo essergli accanto, mi verrebbe da dire “dobbiamo” perché certe realtà vanno fatte conoscere, supportate in ogni modo perché, appunto, nessuno è esente dalla possibilità di morire ma nessuno è esente dalla possibilità di risvegliarsi, e questa possibilità può e deve essere data, altrimenti è la morte che vince. Luca e Giorgia (che possono essere altri migliaia di nomi) non moriranno mai se attraverso la loro memoria si costruisce un’opportunità. L’opportunità di essere utili, di essere vettori di speranza, o più semplicemente, l’opportunità di essere migliori. Grazie. Grazie Amici di Luca, grazie Amici di Blu, con voi la vita, la malattia, la morte che pur sono parte di essa trovano, forse, un senso. Francesco Bottone
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D’Abramo piazza Giuseppe Garibaldi 0875.706769
Per terra bottiglie di birra e un acre e inconfondibile odore di urina. Chiesti a gran voce degli interventi
Via Ruffini trasformata in orinatoio a cielo aperto La denuncia dei residenti della zona esasperati dopo l’ennesimo sabato notte di follia E’ un problema atavico, nonostante i residenti della zona abbiano chiesto a gran voce più e più volte controlli e interventi risolutivi. Eppure una soluzione nessuno l’ha ancora trovata. E così i residenti di via Ruffini tornano a lamentare situazioni di degrado che si ripetono a causa della movida fin troppo scatenata di chi ha preso quella piccola strada al centro di Termoli per un vero e proprio orinatoio a cielo
aperto. La segnalazione è arrivata ieri mattina accompagnata da foto e video di quello che i ragazzi terribili hanno lasciato dietro di loro al termine di una serata di alcol e pazzie. Una notte “brava” quella che si è vissuta a Termoli per alcuni giovani che hanno creato danni, confusione e gran fastidio in pieno centro a Termoli. Ci troviamo nella centralissima via Ruffini, zona già nota alle
collaterali dei bagordi del sabato notte e che con il passare del tempo, e senza
nessun intervento, stanno diventando sempre più gravi e insopportabili.
Servizi straordinari del territorio per contrastare ogni forma di illegalità, sia nel capoluogo che lungo la costa. Sono stati organizzati nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione dei reati i servizi straordinari di controllo del territorio del Questore di Campobasso. Infatti, considerato che durante il periodo estivo si intensificano i reati predatori, nonché furti in abitazione, spaccio di sostanze stupefacenti ed altre forme di microcriminalità, l’attività di prevenzione è stata intensificata anche con la presen-
Misure di prevenzione nei confronti di cittadini pugliesi, napoletani e stranieri con precedenti
manenza nella zona, in quanto non residenti, non ospiti di familiari o amici, non lavoratori nella città, non turisti. Non si esclude che la loro presenza lungo il litorale possa essere dovuta per perpetrare reati predatori, notoriamente in aumento durante il periodo estivo. Pertanto il Questore di Campobasso ha emesso nei loro confronti il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Termoli, Petacciato e Guglionesi ingiustificatamente e senza preventiva autorizzazione per un periodo di anni tre.
Per vedere il video scansiona il QR code cronache locali per i diversi e ripetuti atti vandalici che vengono perpetrati nei weekend. Nella notte appena trascorsa alcuni giovani in preda ad un mix di alcool e droga hanno iniziato a uri-
nare davanti le abitazioni e a bussare prepotentemente a tutti i portoni della zona. A segnalare la sgradevolissima situazione sono stati i residenti della zona che davvero sono giunti all’esasperazione. Con il sorgere del sole quello che rimane sono le tantissime bottiglie di vetro rotte e abbandonate dinnanzi le abitazioni, l’odore sgradevole di urina e il grandissimo disappunto dei residenti. Si tratta degli effetti
Infiltrazioni di pregiudicati sulla costa In azione gli agenti della Polizia za sul territorio del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara. Mirati servizi di controllo del territorio sono stati espletati in particolar modo sulla costa con pattuglie del Commissariato di Termoli, della Squadra Vo-
lante della Questura, della Polizia Stradale e della Squadra Mobile nel corso dei quali sono stati controllati numerosi automobilisti, persone appiedate ed effettuate perquisizioni sul posto a pregiudicati. Proprio nel-
l’ambito delle attività di prevenzione, il Questore di Campobasso ha emesso 5 fogli di via obbligatorio e 2 avvisi orali nella provincia di Campobasso ed in particolare nel basso Molise, anche su proposta dell’Arma dei
Carabinieri. La misura di prevenzione è stata applicata nei confronti di cittadini pugliesi, napoletani e stranieri (con precedenti di polizia) i quali, provenienti dalle altre regione, non hanno fornito un plausibile motivo di per-
Il “nuovo” Aut Aut festival conquista il pubblico di Portocannone Al via la V edizione dell’Aut Aut Festival ieri. La rassegna culturale dedicata agli autori ha fatto il suo esordio nella sua nuova formula, che vede il coinvolgimento di sei Comuni del Basso Molise, a Portocannone, ospite l’autore e giornalista Luca Bottura. Ad aprire la kermesse culturale è stato il presidente della Regione Donato Toma, giunto a Portocannone proprio per dare il via all’Aut Aut Festival e
nel suo discorso di saluto ha sottolineato come l’Aut Aut Festival abbia meritato di essere selezionato tra i progetti vincenti del bando regionale ‘Turismo è cultura’. Il primo cittadino del Comune di Portocannone Giuseppe Caporicci e l’assessore alla Cultura Cristina Acciaro hanno portato i saluti dell’amministrazione comunale e accolto l’autore nella splendida cornice del largo della chiesa del Carmine, location che si è dimostrata ideale per il format dell’evento regalando intimità e suggestioni ai tantissimi spettatori che per oltre un’ora hanno ascoltato attentamente, applaudito e sorriso alle battute dell’autore. Luca Bottura ha presentato il suo nuovo libro ‘Buonisti un cazzo’ (edito da Feltrinelli
e in uscita in ottobre) e ha dialogato con Valentina Fauzia, ideatrice e curatrice dell’Aut Aut Festival, di temi di attualità: dal giornalismo alla libertà di stampa, dalla politica alla satira, alla comunicazione. Tanti gli spunti offerti da Luca Bottura sull’attuale situazione politica e della società italiana, momenti di riflessione condivisi dal pubblico che spesso ha sottolineato le frasi dell’autore con applausi e apprezzamenti. Dopo quella di ieri sera che è stata un’anteprima, l’Aut Aut Festival continua nei sei Comuni (oltre a Portocannone) Montecilfone, San Martino in Pensilis, Termoli, Campomarino e Guglionesi. Il calendario degli eventi sarà reso noto nel corso di una conferenza stampa che si terrà in Regione la prossima settimana.
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ATTUALITÀ
In tanti nel piazzale del Mercato Ittico. Questa sera, invece, spazio al concerto di Irene Grandi
Una messa che è dedicata ai tanti fedeli ma anche al mondo della marineria che da sempre ripone in San Basso la speranza per una annata che sia sempre proficua. Devozione e fede alla messa dell’Aurora di San Basso. Ieri mattina alle 6 sono stati davvero tanti i fedeli che si sono radunati al mercato ittico per assistere alla tradizionale celebrazione del mattino. Un’alba meravigliosa per questa seconda giornata di festa per il santo compatrono della città di Termoli. Sono i termolesi ‘veraci’, le loro famiglie e i diversi esponenti dell’amministrazione comunale ad avere preso parte a questa celebrazioni tanto sentita. San Basso è stato riportato in processione in Cattedrale dove, alle 8,30 è stata celebrata un’altra messa. Mentre alle 18.30 si è tenuto il solenne Pontificale in piazza Duomo. Una piazza Duomo gremita per il secondo giorno delle iniziative in onore del Santo Patrono di Termoli che sono culminate nei fuochi d’artificio che si sono tenuti nella serata di ieri al porto di Termoli. Oggi, invece, spazio alle iniziative meno religiose. Dalle 21 si terrà sempre presso il piazzale del porto il concerto di Irene Grandi, vera attrazione non solo della festa ma anche di tutto il cartellone dell’estate termolese. «Abbiamo il dovere di difendere l’ambiente marino, un patrimonio prezioso che va salvaguardato. I nostri mari, anche quello molisano, sono a rischio a causa soprattutto della plastica». E’ quanto affermato dalla consigliera del MoVimento 5Stelle, Patrizia Manzo, che ha presentato una mozione all’attenzione del consiglio regionale. «I rifiuti plastici, infatti – afferma la Manzo - possono rimanere sulla superficie marina per decenni e percorre oltre 3.000 km dal punto di origine. Le ul-
La Messa dell’Aurora conquista il cuore dei fedeli
Patrizia Manzo del Movimento 5 Stelle presenta una mozione in consiglio regionale
Tutela del mare, «interveniamo a livello legislativo, pratico e culturale» time indagini scientifiche hanno dimostrato come le materie plastiche siano anche in grado di creare nuovi habitat per batteri e alghe. Per avere un’idea di cosa stiamo parlando basti pensare che, in me-
dia, ogni mese un peschereccio italiano raccoglie dai fondali marini un centinaio di chili di spazzatura, per lo più bottiglie e sacchetti di plastica, vetro e copertoni, barattoli di vernice ma anche rifiuti in-
gombranti che, una volta separati dai prodotti ittici, tornano quasi sempre in mare. I rifiuti pescati accidentalmente, infatti, non possono essere smaltiti a terra perché i porti non sono attrezzati a gestirli.
Giochi in acqua e relax, spiaggia gettonata per il primo weekend di agosto Nonostante il maltempo che ha in parte rovinato la festività di San Basso e portato a un abbassamento delle temperature i termolesi e i turisti che si trovano in città hanno comunque approfittato del primo fine settimana di agosto per affollare le due spiagge dei lungomari di Termoli. Tra giochi in acqua e sulla sabbia e un pranzo sotto l’ombrellone adulti, giovani e bambini ne hanno approfittato per trascorrere qualche ora di relax sulla battigia. Si tratta del primo vero fine settimana estivo che ha portato anche a rallentamenti sulle strade a causa del traffico intenso da e per le località più gettonate delle vacanze.
Per intervenire a livello legislativo, pratico e culturale, ho presentato una mozione che indica alla Regione la rotta per ripulire i nostri fiumi e il nostro mare tutelando le specie marine. Con questo atto chiediamo al governatore Donato Toma di costituire un tavolo tecnico di coordinamento per sottoscrivere un protocollo d’intesa tra la Regione Molise, la Capitaneria di Porto di Termoli, Comune di Termoli, Comune di Campomarino, Comune di Montenero di Bisaccia, Comune di Petacciato, ARPA Molise, le associazioni operanti nel settore della pesca, e ogni altra istituzione interessata, al fine di tutelare la qualità dell’ambiente marino e della costa, rimuovere i rifiuti dai fondali marini, raccogliere e riciclare i rifiuti plastici presenti in mare. La mozione, inoltre, chiede al presidente di coinvolgere i vari enti che svolgono funzioni in materia di gestione dei corsi d’acqua,
dalle Autorità di Bacino ai consorzi di bonifica, in un progetto di studio finalizzato ad applicare in ambito regionale la tecnica che intercetta i rifiuti presenti nelle acque fluviali prima che giungano al mare. Infine la mozione mira ad abbracciare la politica ‘fishing for litter’ attraverso il nuovo piano dei rifiuti o con l’approvazione di una normativa regionale in materia di smaltimento dei rifiuti raccolti accidentalmente dai pescatori: un’importante attività di recupero delle plastiche smaltite nei nostri mari. Un passaggio importante, quest’ultimo, perché manca in tutto il Mediterraneo un indirizzo chiaro su come raccogliere e smaltire rifiuti e, soprattutto, non è chiaro chi debba sostenere i costi di smaltimento. La mozione presentata va incontro a tutta la legislazione regionale, nazionale ed europea in materia. Ed è giusto che il Molise si allinei a tali misure».
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Il consigliere regionale Fontana e il senatore Ortis (M5S) sollecitano il Ministro Toninelli
Caserma dei carabinieri, «quella grande incompiuta» Per vedere il video scansiona il QR code Lo scheletro di quella che sarebbe dovuta essere una
Viabilità di competenza provinciale nel Comune di Colletorto. Pericoli e disagi all’interno del centro abitato e lungo la strada che collega il paese con San Giuliano di Puglia. A segnalare i pericoli e una situazione definita “inaccettabile” è il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Matteo Mucciaccio. I problemi riguardano, in sostanza, la mancanza degli interventi di manutenzione necessari e chiesti a più riprese: canali di scolo, cunette e altre strutture da pulire nella zona che dal cimitero conduce all’ingresso del paese e all’altezza del curvone della Madonnina. Ancora, la zona di via Capitanata che porta fino alla Fonte Cerasa:
Festa di San Rocco, pronti gli eventi del 16 agosto a Ripabottoni Si terrà il prossimo 16 agosto la tradizionale festa patronale in onore di San Rocco a Ripabottoni. Si tratta di una manifestazione molto sentita dalla popolazione del paese bassomolisano e che viene organizzata tutti gli anni dalla Commissione San Rocco. Quest’anno la manifestazione più importante vedrà il concerto della band Primadonna Tribute Band di Nannini e Bertè oltre alla processione lungo le strade del paese che si terrà dalle 11.
caserma dei carabinieri e che sarebbe dovuta costare 9milioni di euro è lì, alla vista di tutti da più di 10 anni. Ed è proprio su quella grande incompiuta che si è soffermata l’attenzione del consigliere regionale Valerio Fontana e del senatore Fabrizio Ortis del MoVimento
5Stelle che della questione hanno interessato anche il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Toninelli e anche il collega Ministro della Difesa. «A Larino siamo andati perché esiste una struttura incompleta – ha affermato Fontana - che doveva essere la caserma dei carabinie-
ri, è una incompiuta, una struttura che non è mai stata completata e quindi rappresenta uno sperpero di denaro pubblico perché finché non entra in esercizio sono soldi congelati. Si tratta di nove milioni di euro di cui solo la metà erogati. Mancano quattro milioni per
completarla: esiste un progetto approvato ma sono più di 10 anni che è tutto fermo. Grazie al senatore Fabrizio Ortis siamo riusciti a portare la questione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello della Difesa e vogliamo sapere se è possibile sbloccare l’ultimo
finanziamento completare l’opera e dare a Larino quel presidio di carabinieri che spetta e tutelare un territorio a cui è stato tolto tutto dall’ospedale ad altri presidi territoriali dello Stato. Presto arriveranno delle risposte direttamente dal Ministro Toninelli».
«Abbiamo reclamato più volte un sopralluogo ma nessuno è intervenuto. Così non si può andare avanti»
Manutenzione assente e pericoli Chieste risposte alla Provincia Il vicesindaco di Colletorto, Matteo Mucciaccio, sollecita interventi immediati fitta vegetazione, ponticelli intasati e altri interventi non più rinviabili anche a ridosso dei marciapiedi. Una situazione che diventa ancora più critica in caso di violenti nubifragi. «Abbiamo chiesto più volte un sopralluogo – ha affermato Mucciaccio – ma nessuno, dalla Provincia di Campobasso, è ancora intervenuto. Non possiamo più aspettare, come cittadini paghiamo le tasse e vogliamo servizi e interventi adeguati. Bisogna intervenire prima possibile con i lavori di manutenzione indispensabili per evitare ulteriori disagi e pericoli che sono sotto gli occhi di tutti». La segnalazione del vicesindaco riguarda anche la stra-
da provinciale che collega Colletorto con San Giuliano di Puglia. In prossimità dell’ingresso del paese il fondo stradale è molto dissestato e, all’altezza di contrada Vicenne, da tempo ormai, si è creato un avvallamento mol-
to pericoloso che costringe le auto a fermarsi prima di immettersi sulla corsia in un punto a scarsa visibilità a causa di una curva. L’invito di Mucciaccio ai responsabili della Provincia è chiaro: «Così non si può andare
avanti, fateci sapere quali sono le vostre intenzioni per
migliorare le condizioni delle strade».
Il futuro arriva a Colletorto, l’amministrazione aderisce alla banda larga Colletorto aderisce alla misura 7del PSR 2014/2020 “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali”. L’amministrazione comunale di Colletorto ha incontrato dirigenti della OPEN FIBER incaricati per un sopralluogo nel comune di Colletorto per l’installazione della banda larga. Il futuro arriva a Colletorto, grazie all’impegno della Regione Molise e in particolare dell’assessore Cavaliere, la banda larga arriva anche a Colletorto, una nuova opportunità verrà data alle nostre imprese e ai nostri figli i quali avranno la possibilità di poter competere ad armi pari con le altre zone d’Italia colmando il Gap esistente tra le nostre aree e il resto d’Italia. Continua l’impegno dell’amministrazione comunale volta a recuperare il tempo perso e che ha portato Colletorto a perdere terreno nei confronti delle altre aree del Molise e dell’Italia.
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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -
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Preso il terzino sinistro Valzan, subito in campo. In prova Lauri
I Lupi ne fanno sei al Vasto Marina di fronte a 300 tifosi Gol e qualità: “cucchiaio” di Musetti, delizia su punizione di Alessandro, doppietta di Brenci, Bontà e Tenkorang FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Caldo, sole e mare? Macché, il richiamo dei Lupi è stato troppo forte per gli oltre trecento tifosi campobassani che hanno preferito l’ami-
Il terzino Nicola Valzan
chevole contro il Bacigalupo Vasto Marina a una giornata in riva all’Adriatico. E sono usciti dal “Toti-Rauso” pure parecchio soddisfatti. Un bel 6-1, gol a ripetizione, giocate veloci e di prima, con una identità di squadra che man mano si sta costruendo. Inevitabili gli applausi reciproci (squadra-pubblico) finali per la prima fotografia di unione forte della stagione. Le buone notizie sono molte. Da Musetti che si è sbloccato sotto porta all’assolo da urlo di Alessandro subentrato nella ripresa passando per la qualità di Pizzutelli già padrone della regia rossoblù, la velocità unità alla tecnica di Energe e la vivacità di Brenci. Senza dimenticare Antonelli, autore di un secondo tempo da sette e mezzo in pagella: le sirene del Foggia
Danilo Alessandro
chiamano ancora ma il Campobasso vuole tenerselo ben stretto. Ha esordito dal primo minuto pure l’ultimo arrivato, il terzino sinistro Nicola Valzan, un classe ’99 che ha destato un’ottima impressione. Solita prova tosta dei centra-
li Dalmazzi e Menna, con quest’ultimo uscito anzitempo per precauzione. Out per acciacchi vari ma per fortuna non seri Cafiero, che prosegue il programma di riabilitazione completa, e La Barba. C’è da dire che i vastesi sono partiti grintosi e vogliosi di mettersi in luce e nei primi dieci minuti di occasioni vere non ne sono arrivate. A inaugurarne la saga Bontà, che prima sfiora soltanto sotto misura e qualche minuto dopo insacca al termine di un’azione tambureggiante a sinistra di Candellori. Rotto il ghiaccio, la manovra si è fatta fluida e continua. Musetti chiama il portiere Speranza alla parata in angolo, Candellori si mette in proprio andando non lontano dal bersaglio. Bella l’azione con doppio dribbling di Energe conclusa prima da Musetti con miracolo del numero uno rivale annesso e poi dalla rovesciata vincente di Bontà che però era finito in fuorigioco. Il tutto, prima del raddoppio del “Muso”: scavetto al portiere in uscita e prima esultanza sotto i tifosi. L’assist dello scatenato Energe. La staffilata di Pizzutelli a fil di palo chiude il primo tempo. Subito dentro, a inizio ripresa, Danilo Alessandro, Njambè, Tenkorang, Brenci e Pizzutelli. Proprio il centrocampista ex Lanusei trova il tris in girata su passaggio illumi-
nante di Alessandro, sfiorando il poker messo a segno invece da Brenci, gran tiro a giro e gol. A metà tempo un calo di tensione al limite dell’area permette al Vasto Marina di realizzare la rete della bandiera. A fissare il punteggio prima sul 5-1 e poi sul definitivo 6-1 ci pensano Alessandro (punizione dai venti metri e palo-gol da urlo) e di nuovo Brenci al volo su assist di Agostinelli. Impiegato per diversi minuti anche un
Ora due giorni di riposo per il gruppo under in prova, Salvatore Lauri, classe 2000 che sarà valutato in queste ore. Il Campobasso usufruirà ora di due giorni di riposo: si torna a lavorare mercoledì, a una decina di giorni dal debutto di Coppa Italia.
CAMPOBASSO BACIGALUPO VASTO MARINA
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CAMPOBASSO: Natale, Martino, Valzan, Pizzutelli, Menna, Dalmazzi, Energe, Candellori, Musetti, Bontà, Giampaolo. A disp.: Tano, Fabriani, Agostinelli, Pistillo, La Vecchia, Morgese, Tenkorang, Brenci, Njambè, Alessandro, Antonelli, Della Ventura, Lauri. ALL.: Cudini BACIGALUPO VASTO MARINA: Speranza, Traino, Marinelli, D’Adamo, Morlino, Benedetti, D’Antonio, Irace, Cesario, Di Gennaro, Stafa. A disp.: Quaranta, Pollutri, Di Pietro, Romano, Petrella, Santone, Esposito, Socci, Letto, D’Astolfi, Benvenga, Colibaly. ALL.: Cesario
Presente anche Fulvio D’Adderio, nella foto con De Angelis e Cudini
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CALCIO
Vastogirardi, altro buon test Brilla Fazio, bene Varsi e Corbo Seconda amichevole estiva dei gialloblù che infliggono una manita al Casalbordino. In evidenza gli ultimi arrivi della sessione di mercato
Mister Francesco Farina
PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO
Nella giornata di ieri, secondo test estivo per il Vastogirardi. Dopo il 6-1 contro il Castel Di Sangro, che ha bagnato il debutto in campo dei gialloblu, al “Comunale” di fronte c’era il Casalbordino altra formazione di Promozione ma, a differenza della prima avversaria, facente parte del torneo di categoria abruzzese. Un’amichevole dalla quale mister Farina ha potuto trarre maggiori indicazioni rispetto a quella precedente poichè di fronte vi erano avversario di categoria superiore come Danilo Fusaro e Armando Iaboni, entrambi ex del Campobasso ma anche Pietro Pifano e Francesco Gagliano noti ai calciofili molisani per la lunga militanza tra le fila del Termoli. Siam o all’inizio, le gambe imballate dai duri carichi di lavoro, l’amalgama ancora da trovare, il gruppo che deve ancora conoscersi quindi è stata un’occasione per i nuovi arrivati di mettersi in mostra sotto lo sguardo attento di mister Farina. In evidenza Al-
bino Fazio il quale ha preso sin da subito in mano le redini del centrocampo del Vastogirardi dimostrando di essere già a buon punto con la preparazione fisica. Oltre alle qualità di palleggio e fisiche, in questa prima parte di stagione Fazio sta dimostrando di avere un feeling particolare con il gol come dimostrano le
prime due reti in favore degl Vastogirardi. Il gol del vantaggio Fazio lo mette a segno con una conclusione precisa mentre la seconda marcatura, che riporta avanti il Vastogirardi dopo il momentaneo pareggio di Iaboni con il quale si era chiusa la prima frazione di gioco, è un delizioso calcio piazzato che non lascia scampo all’estremo difensore abruzzese. C’è anche la firma di Varsi, suo il nuovo vantaggio dopo il gol ospite di Fieroni, sul successo finale dei gialloblu a segno anche ieri dopo la
rete al debutto. Il 4-2 nasce da una conclusione di Di Mauro che colpisce la traversa la cui ribattuta viene spinta erroneamente in porta da un giocatore del Casalbordino. Tra i nuovi, buona anche la prova di Corbo. Il terzino destro ha trovato un’intesa veloce con i compagni di reparto proponendosi spesso in avanti trovando persino la rete che porta il risultato sul 5-2. Appuntamento a domani alle 17.00 quando, sempre ad Ateleta, arriverà la pari categoria Ladispoli.
Una fase dell’amichevole di ieri con il Casalbordino
Lo Sporting Campobasso si rafforza Lo Sporting Campobasso annuncia, con grande orgoglio, la partnership tecnica con lo Sporting Club Campobasso, storica e riconosciuta struttura del capoluogo che ospiterà la fase di preparazione e allenamento funzionale per il prossimo biennio, ovvero per le stagioni sportive 2019-2020 e 2020-2021. Accordo prestigioso siglato dal presidente Francesco Ruccolo e da uno dei titolari della struttura, Fabio Amorosa. A loro abbiamo affidato le dichiarazioni di come sia nato e cosa ci sia aspetta da questa partnership. Ruccolo: «Sono entusiasta di annunciare che tra i partner tecnici entrati a far parte della nostra squadra c’è lo Sporting Club, struttura di altissimo livello che garantisce professionalità e completezza a tutti i livelli. Ringrazio Fabio Amorosa per aver sposato in pieno il nostro progetto contribuendo in questo modo a fornire qualità tecnica ai nostri giocatori per quanto concerne la preparazione atletica. I nostri giocatori e il nostro staff tecnico potranno prepararsi seguendo un percorso attraverso acqua/terra/sabbia così da avere un training completo. Con questa partnership tecnica sono convinto che il nostro progetto di vivere questo campionato facendo rete, stia raggiungendo un livello qualitativo importantissimo. Stiamo dando alla condivisione il maggior spazio possibile, perché riteniamo che solo facendo gruppo e facendo rete si possano raggiungere i risultati programmati. Lo Sporting Club rappresenta un filo di connessione fondamentale per il campo da gioco e siamo convinti che rappresenta e rappresenterà un tassello fondamentale per questo campionato». Amorosa: «Sporting Club è il primo centro sportivo del capoluogo e vantiamo ormai un’esperienza pluriennale nel settore con la possibilità di praticare diversi sport, dal nuoto alla pesi-
stica, dal beach-volley al beach-tennis, dal tennis al calcio a 5. Siamo vicini da sempre alle società sportive con progetti ambiziosi e sfidanti. Dopo collaborazioni con altre società importanti di altri sport, siamo felici di dare il “5” allo Sporting Campobasso, e dire “ci siamo”. Non ho avuto esitazioni a dare la mia disponibilità affinché un desiderio, trascinato dalla passione e dalla voglia di fare le cose in modo professionale da un gruppo di amici, diventasse realtà. Avanti tutta Sporting Campobasso, Sporting Club è al vostro fianco». E un’altra partnership è stata chiusa dal team manager Francesco Pietrunti: per la durata di tre anni sarà Erreà Sport ad occuparsi del materiale tecnico in dotazione dello Sporting Campobasso. Squadra di Futsal prossima a disputare il campionato di serie C1. Erreá è un marchio molto noto nel mondo dello sport italiano ed è un’azienda che punta tutto sulla qualità ed il servizio. È l’unica in Italia, nel settore delle forniture sportive, a vedere tutti i suoi capi certificati da un organo centrale svizzero che ne sancisce l’esenzione da materiali tossici, che non vengono rilasciati a contatto con il sudore e con la pelle. «Un brand italiano molto affidabile – spiega Pietrunti che cerca sinergie con progetti seri e a lungo termine. Lo Sporting Campobasso, infatti, punta proprio in questa direzione, favorendo l’inserimento di aziende italiane in un piano di marketing molto aperto sul territorio e protratto nel tempo». «Abbiamo chiuso un accordo tecnico con un partner di altissima qualità – le parole del presidente dello Sporting Campobasso Francesco Ruccolo - l’unico certificato Oeko-Tex in ambito di teamwear in Italia, perché siamo attenti alla salute dei nostri giocatori, del nostro staff tecnico e di tutti coloro che vestiranno i colori dello Sporting Campobasso con l’abbigliamento Erreà.
Perline Il cemento di Selva Piana dorme ancora GENNARO VENTRESCA Nella vita è meglio avere brutti ricordi che rimpianti. Non me la sento di volare, sono nato senza paracadute. Così giustifico le mie “cotte” per personaggi in sedicesimo che hanno ferito il mio cuore, promettendomi monti e mari. Ricordo di Johnny Di Stefano, di Danilo Leone e altri ancora. Cosa volete farci: sono un sempliciotto che si è lasciato lusingare dai programmi poggiati su un pavimento di acqua. E così, ogni anno, quando arriva l’estate allargo le braccia e dico: “Speriamo che me la cavo”. *** Sembrano cambiate le cose, questa volta. Intravedo progetti realizzabili, per mano di un uomo che arriva da lontano e che col suo aspetto di distinto signore mi ispira fiducia. Direte: ci risiamo! Credo di no. Questa volta le mie speranze sono fondate: il patron vuole fare le cose per bene. Gli occhi color pece di Danilo Leone sono andati a poggiarsi su altri obiettivi. Suvvia, poteva capitare di esserne ammaliati, per ragioni estreme. Ma a ben guardare, non sono stati inutili neppure i colpi di teatro dell’uomo del “calciotto”, una specie di gianburrasca dei calci d’angolo. Di cui, paradossalmente, qualche volta avvertiamo la mancanza. In fatto di simpatia quell’uomo aveva pochi rivali. Più che in uno stadio l’avrei visto bene sul palcoscenico a recitare, in chiave napoletana, esilaranti spettacoli. *** Selva Piana non si è ancora svegliato. La campanella suona solo per gli allenamenti nell’antistadio. Siamo ai primi sbadigli di stagione. Però lo preferisco così, il nostro impianto, senza urletti di giovanette e rimbrotti di tifosi sempre avvelenati. Senza pantaloni bassi e frangette lisce, birrette e fumo d’erba. Silenzioso come un mucchio di cemento che dorme. Nonostante il disturbo del motore del trattorino guidato da Goffredo che si danna l’anima per far mettere giudizio a un terreno da gioco che ha fatto i capricci sin dal debutto, 13 febbraio 1985, Campobasso-Juventus, la gara che non verrà mai dimenticata. *** In questa gabbia scrivo favole del risveglio, che è strano perché le favole, di solito, servono ad addormentarsi. Nessuno ci ha mai pensato: favole del risveglio, una carica di buonumore di prima mattina, altro che le merendine ai cinque cereali…ci sarebbero meno guerre e tante cattiverie in meno se la gente si svegliasse con una favola. E a vincere il Nobel per la pace è…Gennaro Ventresca, artigiano della scrittura, vecchio cuore rossoblù, capelli bianchi come la neve, mezzala mancata quando calcava la mitica carbonella. *** Un po’ alla volta ho imparato qualcosina di Psicologia, la scienza che aiuta a salvare la testa della gente, anche se so che ognuno si salva da sé. Senza grosse pretese provo a regalarvi un po’ di leggerezza. Scrivo, senza neppure accorgermene, la storia della nostra squadra che quest’anno ha raggiunto i cento anni di vita. Nacque nel 1919, un anno prima di mio padre che è stato uno dei primi cronisti sportivi locali e ha amato i suoi colori visceralmente. *** Prima di cominciare a scrivere do retta a tutto me stesso. E ogni volta che debbo decidere qualcosa, c’è in me una riunione di condominio: cuore, testa, corpo e anima si vedono e si consultano. Di solito è la testa quella a cui do più ascolto: mi sembra abbia idee migliori. Trovo gradevoli queste perline, leggere proprio come le avevo pensate. Mi piacciono per come sono scarne, al contrario di certe articolesse di colleghi che ogni volta che si mettono a scrivere pensano di rivelarci i segreti di Fatima.
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CALCIO A 5 - CALCIO
Il Cln Cus Molise affronterà 6 pugliesi, 4 calabresi e 3 siciliane
Sanginario: «E’ un girone di ferro Obiettivo salvezza» REDAZIONE CAMPOBASSO La Divisione Calcio a 5 ha ufficializzato i gironi di serie A2 per la stagione 20192020. Sarà il raggruppamento C (con sei pugliesi, quattro calabresi e tre siciliane) ad ospitare il Circolo La Nebbia Cus Molise nella sua prima avventura tra i grandi del futsal. Un girone sicuramente difficile vista la qualità delle squadre presenti nel quale la formazione guidata da Marco Sanginario cercherà di raggiungere la permanenza. «E’ un bel girone – sottoli-
nea il trainer – un girone di ferro con tutte squadre ben attrezzate e di grossa tradizione di futsal. Onestamente anche gli altri raggruppamenti sono competitivi essendo un torneo di A2. Credo, però, che al di là di tutto, dobbiamo pensare prima a noi stessi e a raggiungere la salvezza. Va bene così, scopriremo anche nuovi impianti sportivi, compresi quelli siciliani e cercheremo di fare il massimo in ogni partita». Dando uno sguardo a quelle che sono le formazioni inserite nel girone C, quali possono essere a suo
avviso le favorite per la vittoria finale? «Parliamo di squadre ben attrezzate ma da quello che sto vedendo Atletico Cassano e Real Rogit potrebbero essere le favorite per la vittoria finale. Presto, però, per fare pronostici oggi. Aspettiamo la chiusura del mercato per capire realmente quali saranno le potenzialità in campo delle varie formazioni. Sicuramente, ripeto, ci aspetta un campionato lungo e difficile nel quale dovremo cercare, soprattutto di fronte al pubblico amico, di fare punti per mantenere la catego-
ria». Il Circolo La Nebbia si ritroverà in sede al Palaunimol il 26 agosto per l’inizio della preparazione. Ecco il girone C di serie A2 – Atletico Cassano, Barletta, Real Rogit, Sammichele, Virtus Rutigliano, Magic Crati, Calcio a 5 Manfredonia, Futsal Polistena, Cln Cus Molise, Cataforio, Futsal Bisceglie, Futsal Regalbuto, Real Cefalù, Assoporto Melilli.
LE DATE PRIMA GIORNATA: 28 settembre 2019 ULTIMA GIORNATA: 25 aprile 2020 LE DATE DA RICORDARE 18 SETTEMBRE (1° turno Coppa della Divisione) 15 GENNAIO 2020 (Coppa Italia, qualificazioni: Ottavi) 12 Febbraio 2020 (Coppa Italia, qualificazioni: Quarti) 29 FEBBRAIO 1 MARZO (Final Four Coppa della Divisione) 13 – 14 MARZO 2020 (Final Four Coppa Italia A2) 2 MAGGIO 2020 (Inizio playoff) LE SOSTE 28 DICEMBRE 2019 e 4 GENNAIO 2020 (Sosta invernale) 28 Marzo 2020 (Final Eight Coppa Italia Serie A) 11 APRILE 2020 (Pasqua)
Raggruppamento G per i campobassani guidati da mister Di Cuia
Chaminade in compagnia di 7 pugliesi, 2 marchigiane e Venafro REDAZIONE CAMPOBASSO Il Consiglio Direttivo della Divisione calcio a cinque ha reso noti i gironi della stagione 2019/2020, la Chaminade Campobasso è stata inserita nel girone G insieme a sette formazioni pugliesi, due abruzzesi e all’altro team molisano, lo Sporting Venafro. Si torna, dunque, a viaggiare verso Sud nella prossima stagione dopo l’esperienza vissuta lo scorso anno nel raggruppamento F, con viaggi in Emilia Ro-
magna, Marche, Umbria e Abruzzo. Chi è inserito nel girone G? Sette i team pugliesi: Olympique Ostuni, Diaz Bisceglie, Calcio a 5 Giovinazzo, Aquile Molfetta, Futsal Capurso, Futsal Canosa e Torremaggiore quest’ultima vincitrice del campionato molisano di Serie C; due le formazioni abruzzesi Free Team L’Aquila e Real Dem Calcio a 5, a chiudere il quadro i due club molisani la Chaminade Campobasso, al quinto anno consecutivo in Serie B, e le matricola Sporting Ve-
Aesernia Fraterna, confermato capitan Santilli. Resta anche Cristian Esposito Muove i primi passi la società che parteciperà al torneo di 1^ categoria REDAZIONE CAMPOBASSO Dopo aver ufficializzato l’iscrizione al prossimo campionato di 1^ categoria cominciano le conferme. Stefano Santilli il capitano dell’Aesernia Fraterna, non poteva che essere il primo: «Sono orgoglioso e felice – dice - di affrontare con questa maglia il terzo campio-
nato consecutivo, e il secondo da capitano. Dalla prossima stagione mi aspetto di migliorare il piazzamento della passata stagione e di consolidare il gruppo che si è formato e che spero continui ad essere sempre più coeso e affiatato, per affrontare la nuova stagione con maggiore grinta e fame di vittoria.
Il mister lo conosco bene ed oltre ad essere molto preparato a livello tecnico tattico, è una persona molto valida anche fuori dal campo, potrà solo che fare bene e farci migliorare come calciatori e come uomini. Altro fedelissimo “cipollaro”, Cristian Esposito, anche lui ha deciso di continuare a lottare per la maglia
della sua città: «Felice di indossare ancora questa maglia - dice Esposito - spero di riuscire a dare, come sempre ho fatto anche in passato, la solita determinazione e grinta anche in questa stagionecontinua- cercherò in ogni modo di onorare questa maglia e indosserò con orgoglio i colori della mia città».
nafro, salita tramite la Coppa Italia. Un raggruppamento che la squadra rossoblù conosce: «Ci aspettavamo questo girone, torniamo ad affrontare formazioni che già conosciamo. - ha dichiarato mister Di Cuia- Sul fronte tecnico è un raggruppamento molto impegnativo, anche se l’esperienza dello scorso anno ci ha insegnato che ogni girone nasconde le sue insidie. Siamo motivati a fare bene nella prossima stagione, credo che questa potrà essere un arma in più per la Chamina-
de. Adesso conosciamo ufficialmente le nostre avversarie, dobbiamo solo iniziare a lavorare sul campo per la prossima stagione». Dopo la definizione dei giorni Il prossimo passo per il Consiglio Direttivo della Divisione calcio a cinque sarà la formulazione dei calendari, che verranno pubblicati a metà agosto mentre il campionato inizierà sabato 28 settembre. Per la Chaminade Campobasso, invece, la prossima tappa è il 26 agosto data d’inizio della preparazione.
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AUTOMOBILISMO
Seconda piazza per Scarafone, terzo Di Cristofaro al termine di una gara avvincente sulle strade di San Giuliano del Sannio
E’ Fabio Emanuele il vincitore del quarto slalom di San Nicola, organizzato ottimamente dalla Tecno Motor Racing Team unitamente alla Asd Tecno Motor-Ufficiali di gara La Casta con il sostegno del comune di San Giuliano del Sannio. Una kermesse che in questo 2019 per la prima volta ha avuto la validità di coppa Aci Sport terza zona oltre ad essere inserita nel circuito Promo Tris Slalom insieme allo slalom Pietramolana e dei Vini. Quella di quest’anno è stata un’edizione particolare, nella quale gli organizzatori, insieme alla famiglia, hanno voluto ricordare Gianmarco Di Vico. Il ventenne scomparso qualche settimana fa è stato ricordato anche da tutti i piloti in gara con una scritta sulle vetture “Gianmarco sempre nel cuore” e durante la premiazione. Dal punto di vista tecnico, è stato un vero e proprio spettacolo lungo i 2990 metri del percorso con 14 postazioni di rallentamento che hanno messo a dura prova i 43 piloti che si sono presentati ai nastri di parten-
Slalom di San Nicola, vince Fabio Emanuele Il campione campobassano trionfa nel ricordo di Gianmarco Di Vico
Fabio Emanuele su Osella Pa 9 primo assoluto (servizio fotografico di Stefano Saliola), a destra I primi tre assoluti Emanuele Scarafone e Di Cristofaro
za. Dopo la manche di ricognizione, nella quale è stato Emanuele il più veloce, nella
prima salita ufficiale della corsa è Fabio Di Cristofaro (Formula Gloria) a stampare il miglior tempo con
2’19"80 davanti ad Antonino Esposito su Renault 5 con il crono di 2’30"78. A chiudere il podio Alberto Scarafone
(Formula Gloria) in 2’21"34. Quarto il campione di casa Emanuele che, rallentato da due birilli fa registrare il tem-
po di 2’11"67. Nel secondo tratto cronometrico Emanuele è il più veloce di tutti alla guida della sua Osella Pa 9/90 con 2’12"63. Alle sue spalle Giuseppe Di Domenico (Formula Kalì) è Fabio Di Cristofaro. Ai piedi del podio un ottimo Catano su A112 Elegant. In virtù di questi tempi, nell’assoluta comanda Emanuele davanti a Di Domenico e Di Cristofaro. Quarto è Catano. Nel terzo ed ultimo tratto cronometrato vince ancora Emanuele con il tempo di 2’10"49 davanti a Scarafone e Di Cristofaro. Proprio questa è la classifica finale della corsa di San Giuliano del Sannio. Al fianco delle auto moderne si è svolta anche la gara di regolarità. Nel gruppo R1 vittoria per Carlo De Castro (Innocenti Mini Cooper) davanti a Sergio Bosio (Opel Gt). Nel gruppo R2 affermazione per Giambattista De Castro (Fiat 112 Abarth) davanti ad Antonello Fatica (Mini Cooper), Carmelina Mignogna (Renault Clio) e Antonello Altamura-Aurelia Magnanelli (Citroen C3).
Fabio Di Cristofaro su Formula Gloria terzo assoluto
Alberto Scarafone (Formula Gloria) secondo assoluto
Donato Catano (A112 Elegant) quarto assoluto
Carlo De Castro vincitore regolarità gruppo R1
Giambattista De Castro e Franco Di Maio vincitori del gruppo R2 di regolarità
Giuseppe Di Domenico su Formula Gloria
il Quotidiano del Molise lunedì 5 agosto 2019
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