quotidiano del 06-07-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

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SPORT

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Eccellenza. Il Gambatesa riparte Campobasso. Il nuovo allenatore Olympia Agnonese. Presentata la domanda di ripescaggio: ritorno da Lopolito. Pietramontecorvino, è Mirko Cudini: ieri l’annuncio in Serie D ad un passo confermato Antonio Papa della società rossoblù PAGINA 20

PAGINA 19

Dura protesta dentro e fuori dall’Aula degli ex Ittierre e Zuccherificio

Caos Regione, Mazzuto si dimette Lavoratori in rivolta

DENTRO LA NOTIZIA

QM

CAMPOBASSO

Due incidenti in poche ore a Colle delle Api

PAGINA 20

TERMOLI. I CAMICI BIANCHI: BALDUZZI DA REVISIONARE

Chiusura punto nascita, presentato il ricorso al Tar Medici sul piede di guerra

PAGINA 5

Toma: «Deciderò con la Lega se accetterale, siamo compatti» La maggioranza, escluso Iorio, firma un documento a sostegno Giornata convulsa quella vissuta ieri in consiglio regionale. L’assessore Mazzuto ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente Toma che ha fatto sapere di voler interpellare i vertici della Lega prima di decidere. Alla riunione di maggioranza non hanno preso parte Cefaratti e Iorio. Quest’ultimo non ha firmato il documento con cui la maggioranza dà pieno sostegno all’azione del governatore. Dura protesta dentro e fuori dall’Aula dei lavoratori ex Ittierre e Zuccherificio. PAGINA 3

La Romagnuolo gongola: vittoria Fanelli: «Giornata drammatica» I 5 Stelle: «Sono giunti al capolinea, ne prendano atto»

VIABILITA’

Il calvario della Bifernina, pendolari infuriati PAGINA 17

Depositato ieri mattina il ricorso presentato da 13 sindaci e 20 donne incinte del Basso Molise. L’avvocato Massimo Romano: «Intempestivo predisporre la chiusura del punto nasciata dal 1° luglio». PAGINE 16 - 17

SANITA’ PROVINCIA DI ISERNIA

I lavori al Sente inizieranno subito Fresilia, ok ai fondi

Cefaratti contro Di Marzio: «Dichiarazioni deliranti» Ordine del giorno di Tedeschi PAGINA 2

PAGINA 12

BONEFRO CAMPODIPIETRA

Esulta Aida Romagnuolo: E- una vittoria dei tanti lavoratori e disoccupati molisani. Ora attendiamo che il governatore le accetti subito». Micaela Fanelli, consigliere regionale del Partito Democratico: «Le dimissioni di De Matteis e Mazzuto aprono la crisi vera. E’ stata una giornata drammatica per la maggioranza regionale».

Jazz in Campo il debutto oggi sul Tratturo del Re

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Ieri l’ultimo straziante saluto a Domenica PAGINA 18


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il Quotidiano del Molise sabato 6 luglio 2019

PRIMO PIANO

POLITICA E SANITÀ

Chiusura del punto nascita a Termoli: il consigliere regionale attacca il senatore

Cefaratti : «Da Di Marzio dichiarazioni deliranti» Gianluca Cefaratti

Di Marzio

«Nella lunga querelle che aveva preceduto la nomina del Commissario ad acta mi ero espresso in maniera chiara e netta: il ruolo doveva spettare al Presidente della Regione per una serie di motivi che avevo chiarito e argomentato. Visto però il muro di gomma innalzato dal M5S, e in particolare dai due rappresentanti nazionali Federico e Di Marzio che si sono strenuamente battuti affinché il ruolo fosse affidato ad un esterno a prescindere da tutto, proposi proprio il nome del Senatore; medico, molisano, già Diret-

«La posizione stride in modo netto con quella dei consiglieri del suo partito» tore sanitario del Cardarelli e quindi teoricamente, molto teoricamente, in possesso di tutti i requisiti per svolgere quella funzione: molisanità, radicamento nel territorio, lunga esperienza maturata sul campo e quindi ampia conoscenza di tutte le peculiari criticità della

nostra Regione». Inizia così la nota del consigliere regionale Gianluca Cefaratti che continua: «Era la mia una provocazione, ma fino a un certo punto. Oggi leggo le sue deliranti dichiarazioni a proposito della chiusura del Punto Nascita dell’ospedale di Termoli: “Più di un ospedale non è pensabile. Siamo 300mila abitanti, ci toccherebbe mezzo ospedale!”. La sua posizione è quindi chiara e inequivocabile: eccezion fatta per il Cardarelli di Campobasso, tutti gli altri presidi regionali vanno chiusi. Parole e musica di chi è

stato delegato dai cittadini molisani a rappresentare e soprattutto difendere i propri diritti. Ed è una posizione che stride in maniera netta con quella dei Consiglieri regionali del suo stesso partito presenti in massa a Termoli per manifestare la propria contrarietà al provvedimento. È una discrasia che non può sfuggire. Ora, io non so se questa esternazione sia dovuta all’ondata di caldo particolarmente intensa di questi giorni, se sia dovuta alle distrazioni che la Dolce Vita della Capitale riserva ai suoi ospiti oppure se davvero il Senatore Di Mar-

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto» zio pensi che un solo ospedale sia sufficiente in una Regione dissestata in maniera drammatica dal punto di vista infrastrutturale e morfologicamente particolare come la nostra. Un ripasso dell’art. 32 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fonda-

mentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, che dovrebbe conoscere a memoria, gli farebbe comunque bene. Ad ogni modo, faccio pubblica ammenda e ritiro tutto quanto, provocatoriamente, avevo detto: il Senatore Di Marzio non sarebbe assolutamente in grado di svolgere il ruolo di Commissario. Per quello di Senatore ci affidiamo al giudizio della storia».

Per chiedere misure sanitarie di carattere straordinario presso i ministeri competenti

Provvedimenti dal governo centrale, ordine del giorno di Tedeschi “Criticità del comparto sanitario della Regione Molise – rischio chiusura reparti e ridimensionamenti/accorpamenti di altri”. È l’oggetto dell’Ordine del Giorno depositato nella giornata di ieri in Consiglio regionale dall’esponente dei Popolari per l’Italia, Antonio Tedeschi e firmato da tutti i colleghi di maggioranza. L’obiettivo è quello di impegnare il Presidente e la Giunta regionale a richiedere, presso i Ministeri competenti, l’adozione di misure, se necessario anche di carattere straordinario, tarate sulle esigenze del

Antonio Tedeschi

Molise, lontane dai meri calcoli numerici e che tengano

Inquinamento industriale, indagine conoscitiva della 3° Commissione La III Commissione consiliare (assetto e utilizzazione del territorio), presieduta dal suo Presidente, Armandino D’Egidio, nella riunione di ieri mattina ha audito, il Commissario straordinario del Nucleo Industriale Campobasso-Boiano, Antonio Galasso. L’audizione si è svolta in occasione dell’indagine conoscitiva che la Commissione sta facendo sul tema “dell’inquinamento industriale di diversa natura a seconda del tipo di processo produttivo impiegato dalle aziende appartenenti ai rispettivi nuclei industriali”. La Commissione, quindi, nelle prossime sedute, al termine dell’indagine conoscitiva, predisporrà una relazione conclusiva che fornirà al Consiglio regionale per le determinazioni che lo stesso intenderà assumere sul tema. Presente in rappresentanza dell’Esecutivo, il Sottosegretario alla Presidenza, Quintino Pallante

conto della morfologia e delle caratteristiche del territorio. «Ritengo - dichiara il promotore del documento - che un atto formale del Consiglio regionale possa rafforzare la battaglia volta a restituire dignità alla sanità molisana che il nostro Governatore sta già portando avanti, con tenacia, sui tavoli romani. Un’iniziativa che muove i passi dalle notizie poco confortanti degli ultimi giorni: dalla chiusura del Punto nascita dell’Ospedale San Timoteo di Termoli al paventato trasferimento del reparto di Neurofisiopatolo-

gia dal nosocomio pentro al Cardarelli di Campobasso. Notizie che hanno legittimamente suscitato rabbia e disperazione nei cittadini. Una preoccupazione che, come istituzioni, condividiamo in pieno. L’Ordine del Giorno depositato in Consiglio e che verrà discusso durante i lavori della prossima seduta - spiega Tedeschi - tiene conto della grave situazione in cui versa il comparto sanitario della nostra regione e del progressivo ed inesorabile impoverimento, in termini di investimenti e dotazione di personale, che ha provocato la riduzione del-

l’attrattività dei nostri ospedali, accentuando il fenomeno della cosiddetta migrazione sanitaria e accrescendo l’indice di mobilità passiva. Resto convinto - continua il Consigliere - che il Molise abbia bisogno di misure specifiche, che tengano conto delle esigenze del territorio e della sua gente. Risposte che devono arrivare dal Governo centrale, responsabile di atti discriminatori verso la nostra sanità, e che non devono escludere la

Sviluppo Italia Molise, Rosario De Matteis rinuncia alla nomina aspirazioni. Con tale decisione metL’ex presidente della Provincia to a tacere le solite reazioni di chi, di Campobasso Rosario De Matsconfitta da me alle provinciali, fateis rinuncia alla nomina asserebbe bene a guardare in casa sua, gnatagli di componente del Condove regna un elenco interminabile siglio di amministrazione di Svidi sconfitte in regione, comuni e proluppo Molise. «Nel ringraziare il vince. capogruppo di Fratelli d’Italia e Nella mia lunga carriera politica – sottosegretario Quintino Pallancontinua l’ex presidente della Prote – comunica De Matteis – ho vincia – ho dato dimostrazione di deciso di non accettare l’incarinon essere mai stato arrivista, poco che tra l’altro avrei ricoperto pulista, voltabandiera e arrampigratuitamente. Metto comunque catore. Quindi a chi gridava “Udite, a disposizione la mia esperienza De Matteis udite”, rispondo senza dar loro troppolitica per i cittadini molisani, laddove la mia competenza abbia il merita- pa importanza, con una lezione di stile che to spessore e sia compatibile con le mie mi contraddistingue».

politica dal dibattito. In attesa di conoscere quale direzione l’esecutivo nazionale voglia intraprendere per tracciare il futuro della nostra sanità - conclude Tedeschi - noi continuiamo a batterci, sempre nell’interesse dei cittadini».

del Molise

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PRIMO PIANO

il Quotidiano del Molise sabato 6 luglio 2019

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POLITICA

Giornata surreale in consiglio regionale: l’assessore lascia prima di andare alla conta e durante la riunione di maggioranza

Caos Giunta, Mazzuto si dimette. Toma: deciderò con il partito se accettarle

Dura protesta dentro e fuori dall’Aula dei lavoratori ex Ittierre e Zuccherificio Fischi e improperi all’indirizzo del governatore e dell’ormai ex assessore

Luigi Mazzuto

Giornata surreale quella vissuta ieri in consiglio regionale. Da un lato la maggioranza di governo in continua riunione per una crisi che si sta facendo sempre più pressante, dall’altro la veemente protesta dei lavoratori, le cui vertenze sono irrisolte, e dei disoccupati molisani. Ma andiamo con ordine. Alle 14.30 era convocato il consiglio regionale che aveva al primo punto all’ordine del giorno la mozione di sfiducia all’assessore Mazzuto. La maggioranza è andata in conclave poco prima delle 14 e il consiglio è stato aggiornato alle 16. Iniziata la riunione, a cui non hanno preso parte Cefaratti e Iorio, sono partite le scintille. Il governatore ha provato a mediare, vestendo i panni del pompiere, ma non è riuscito a fare in modo che si

Iorio non firma il documento con cui tutta la maggioranza dà pieno sostegno all’azione del presidente: «Serve prima la verifica» Toma: «Siamo compatti, atto di fiducia» serrassero le file. Alcuni consiglieri regionali, tra cui Aida Romagnuolo, Filomena Calenda e Salvatore Micone sono rimasti fermi sulle proprie posizioni annunciando che avrebbero votato la mozione di sfiducia. A questo punto il colpo di scena, che comunque era stato programmato: Luigi Mazzuto ha rimesso il suo mandato nelle mani del governatore Toma, consegnandogli una lettera. A questo punto Mazzuto ha lasciato la riunione di maggioranza ed ha provato a lasciare il consiglio. Ma è stato, per la prima volta,

accerchiato dai lavoratori dell’ex Ittierre che erano in presidio in via 4 novembre. Poco dopo le 16 è iniziata la seduta del consiglio regionale che è durata 10 minuti. Il governatore ha dato lettura all’Aula delle dimissioni di Mazzuto e subito dopo è stato chiesto dalla Romagnuolo la discussione della mozione di sfiducia che era iscritta al primo punto all’ordine del giorno. Richiesta respinta dalla maggioranza e subito dopo, tra lo stupore generale, il presidente del consiglio regionale Salvatore Micone ha ag-

«Ora Toma non faccia scherzi e le accetti, altrimenti gravi conseguenze»

giornato la seduta a martedì 16 luglio. C’erano da discutere ben 30 punti all’ordine del giorno. Questo ha scatenato l’ira dei lavoratori dell’ex Ittierre e ex Zuccherificio che hanno inveito duramente contro i consiglieri regionali. Bagarre dentro e fuori dall’Aula, tanto che è stato necessario l’arrivo delle forze dell’ordine. Presi di mira l’assessore Mazzuto e il governatore Toma. Per quanto riguarda le dimissioni del coordinatore della Lega, la palla ora passa al presidente della Regione. Che ha già annunciato di voler concordare la scelta, accettare o respingere le dimissioni, con i vertici del partito. Resta, comunque, il dato politico: la maggioranza è spaccata ed ha manifestato di non avere più fiducia nell’assessore al lavoro. Tutti i componenti della maggioranza, ad eccezione di Michele Iorio, hanno firmato un documento con il quale si esprime fiducia nell’azione del go-

vernatore Toma. Iorio si è defilato chiedendo un’immediata verifica di maggioranza. «Ieri i consiglieri di centrodestra - ha dichiarato Donato Toma - hanno sottoscritto un documento in cui ribadiscono di far parte tutti assieme della maggioranza che sostiene il presidente Donato Toma. Un atto di fiducia incondizionata, che fa chiarezza sulle tante congetture fatte in relazione alla tenuta del Governo regionale». Nella seduta di ieri bisognava eleggere anche il segretario dell’ufficio di presidenza dopo

Calenda ritira le dimissioni da segretaria dell’ufficio di presidenza A via IV novembre arrivano pure Tramontano e Colagiovanni

Donato Toma

le dimissioni della Calenda, che è anche presidente della IV commissione. A sorpresa Filomena Calenda ha ritirato le sue dimissioni. Durante il caotico pomeriggio sono giunti in via IV novembre anche Alberto Tramontano e Salvatore Colagiovanni, consiglieri comunali di Campobasso. La giornata nera per la maggioranza di governo si è chiusa con l’uscita dal Palazzo tra fischi e improperi, del governatore Toma e dell’assessore Mazzuto. redpol

La Romagnuolo esulta: «Vittoria dei disoccupati» «Giornata drammatica per la maggioranza regionale» «Ovviamente – ha esordito Aida Romagnuolo – sono commossa ed emozionata per il risultato ottenuto. Una prima vittoria dei molisani e di tutto il Molise, quello della povera gente, dei disoccupati, quello che vive quotidianamente di problemi reali, che non arriva alla fine del mese. Spero che il presidente Toma, dopo le dimissioni presentate da Mazzuto come assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali, le accetti immediatamente senza tentennamenti e senza esitazione, riconsegnando al Molise e ai molisani un assessorato vitale che molto potrà fare. Spero naturalmente, e non voglio crederci, che non sia la solita farsa della vecchia politica e cioè, che il presidente Toma si sottragga a questa decisione e rifiuti queste dimissioni presentate in Consiglio Regionale dallo stesso Mazzuto davanti a tutti i consiglieri. Infatti, se Mazzuto ha rassegnato le sue dimissioni, é perché ha compreso di non avere dalla sua parte non solo tutta l’opinione pubblica molisana, ma anche tutti

«Due ore di attesa – si legge in una nota dei portavoce in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle - per una seduta di Consiglio durata un paio di minuti: il tempo di permettere al governatore Toma di recitare il proprio epitaffio politico. Il ritardo della riunione del consiglio regionale di oggi è stato dettato soltanto dal tentativo disperato di trovare una quadra che non esiste, più o meno, dal giorno successivo alle elezioni.

i sindacati, i lavoratori, i cittadini, nonché una nutrita parte della politica molisana. Con questo gesto di rassegnare le dimissioni, Mazzuto ha riconosciuto la sua inadeguatezza al ruolo ricoperto fino ad oggi. Una sonora sconfitta per chi come lui in oltre un anno, poco o niente ha fatto per i lavoratori molisani e per le categorie protette. D’altronde Mazzuto non è stato mai eletto e né ha voluto candidarsi nelle liste della Lega alla Regione e, nonostante questo, percepiva 12.500,00 euro al mese. Se il presidente Toma, invece di riconoscere le dimissioni come atto e fatto politico, le rifiutasse asserendo che deve discuterne con i dirigenti nazionali della Lega e lascerebbe Mazzuto al suo posto, sarebbe questo, un atto di inaudita gravità con tutte le conseguenze che il caso potrà per il futuro riservare. Ovviamente, se Toma decidesse di tenersi in Giunta Mazzuto, presto in Consiglio regionale tornerà la mozione di sfiducia nei suoi confronti».

Fanelli: «Le dimissioni di De Matteis e Mazzuto aprono la crisi vera» «Prima le dimissioni di De Matteis che, come da noi scoperto, era stato nominato in violazione della legge Madia. Poi la crisi vera. Toma sfiduciato due volte: dalla sua maggioranza, poiché ha chiesto di fare quadrato su Mazzuto e ha ottenuto un niet». Ha esordito così il consigliere regionale del Partito Democratico Micaela Fanelli. «E poi si autosfiducia dicendo che la posizione la decide la Lega. Che significa? Che non ha il timone su nulla, né sulla sua maggioranza, né sulla scelta che ne

I 5 Stelle: «Amministrazione al capolinea, ne prendano atto» Mazzuto che annuncia le dimissioni da assessore alle Politiche del Lavoro, Toma che chiede il ritiro della mozione di sfiducia, il consigliere della sua maggioranza Aida Romagnuolo che invece ne chiede la discussione, il patetico voto fini-

to 10 pari che impedisce la discussione della sfiducia, il presidente del Consiglio regionale Micone che aggiorna la seduta di 10 giorni. Atti, azioni, decisioni, parole di un governatore incapace di tenere insieme la sua maggioranza, di un centrode-

stra dilaniato al proprio interno, niente di più. Il tutto, a prescindere dalla fine politica che farà Mazzuto e a un solo anno dalla proclamazione del governatore. In Aula ieri c’erano anche gli ex lavoratori di Zuccherificio e

conseguirà, visto che dovrà attendere le indicazioni che arrivarono da Pontida. La nostra mozione di sfiducia non passa, ma non importa, poiché il vaso è scoperchiato. Incapacità politica e amministrativa. Consumato tutto in un clima pesantissimo. I lavoratori presenti senza risposta perché senza assessore e senza amministrazione capace di darne. Un senso di forte frustrazione da parte di tutti, noi Consiglieri che avremmo voluto proseguire con gli ordini del giorno iscritti in Consiglio, rinviato al 16 luglio.

Incredibile. Le istituzioni regionali mai state così indifese e deboli. Alla fine, né gli ex lavoratori ittierre, né gli altri lavoratori del Molise hanno qualcuno che si occupi di loro. Che periodo nero. Noi proponiamo un nuovo slancio. Una visione e risposte concrete e quotidiane. La priorità nelle assunzioni, dopo gli ammortizzatori che non bastano. Ma soprattutto un disegno di futuro, di speranza. Quello che oggi questa maggioranza ha già dimostrato di non saper assicurare ai molisani».

Ittierre che attendevano risposte, molte delle quali contenute nella nostra interrogazione sul bando per lavori di pubblica utilità. Un bando bluff divenuto un bando fantasma, ora scomparso nel nulla. Invece ci hanno impedito di parlare di qualsiasi cosa. È impensabile e imbarazzante dover mettere in secondo piano i problemi, la disperazione dei cittadini per inettitudine politica o, peggio, per vuo-

ti giochi di potere. In questo modo il Consiglio regionale diventa inutile. Ieri l’amministrazione Toma è giunta al capolinea; tutto ciò che succederà d’ora in poi sarà un lento trascinarsi verso la fine della legislatura che è plausibile pensare sarà abbastanza breve. I cittadini che lo sperano sono sempre di più. Il governatore ne prenda atto e ponga fine a questo stillicidio politico e amministrativo».


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Si lavora ancora a commissioni e presidenze: da definire il cartellone estivo e il Molise Pride

Consiglio Comunale, a giorni la seconda seduta Lunedì la conferenza dei capigruppo per decidere i punti da porre in discussione ANTONIO DI MONACO CAMPOBASSO Si terrà la prossima settimana il secondo Consiglio comunale dell’amministrazione Gravina. Lunedì prossimo, 8 luglio, infatti si terrà la conferenza dei capigruppo per decidere i punti da inserire all’ordine del giorno e convocare la seduta. Il Consiglio si terrà entro i tre giorni successivi ma, visto il carattere di straordinarietà e urgenza e anche per la probabile presenza, tra i punti in discussione, del riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio da parte dell’organo consiliare, lo svolgimento della seduta potrebbe esserci anche prima di questo termine. Di certo, però, non sarà comunicata al Consiglio la composizione delle nove

commissioni permanenti che si riuniranno per eleggere presidenti (di maggioranza M5S) e vice (minoranze centrodestra-centrosinistra) con otto componenti effettivi, tra il 15 e il 17 luglio prossimi: I commissione (Affari generali, Bilancio, Finanze, Tributi, Personale e Politiche Europee); II (Lavori pubblici); III (Mobilità Urbana, Trasporti, Polizia Municipale, Parcheggi e Protezione Civile); IV (Cultura, Sport, Turismo); V (Politiche Sociali, Politiche Abitative, Pubblica Istruzione); VI (Sviluppo Economico e Attività Produttive); VII (Urbanistica); VIII (Statuto e Regolamenti) e IX (Ambiente). Tra gli otto componenti delle commissioni, saranno ricalcati gli equilibri politici presenti in Consiglio, ossia 20 consiglieri al M5S per la maggioranza, 8 consiglieri al

centrodestra (3 Lega, 2 Popolari per l’Italia, uno a testa per Forza Italia, E’ Ora e Fratelli d’Italia) e 4 al centrosinistra (3 Pd e uno per la Sinistra per Campobasso) per l’opposizione. L’appartenenza di ciascun consigliere a qualsivoglia commissione, di solito, è dettata dalla sensibilità e dalle competenze di ognuno rispetto ad una determinata materia. Dopo il 17 luglio, quindi, anche questi organismi saranno operativi per affrontare le questioni più imminenti, tra cui la composizione del cartellone estivo con tutti gli eventi da tenere in città e la possibilità – come lo scorso anno – di concedere il patrocino del Comune alla manifestazione del Molise Pride (organizzato dall’Arcigay Molise), peraltro già autorizzata dalla precedente

amministrazione Battista, che si terrà il prossimo 27 luglio. L’anno scorso la commissione Cultura, presieduta da

Giovanna Viola del Pd, si divise sull’argomento e, solo grazie al voto favorevole del Movimento Cinque Stelle, diede il via libera al patroci-

nio. Ma quest’anno, con la presidenza della stessa commissione in mano proprio al M5S, tutto dovrebbe filare liscio.

Pd, Trivisonno confermato alla guida: «Difenderemo quanto fatto di buono» «Ce la metteremo tutta per difendere ciò che abbiamo fatto e sperare che le cose buone, e tante, di cui siamo orgogliosi possano avere una continuità». Giose Trivisonno, capogruppo del Pd (riconfermato dopo l’esperienza nello stesso ruolo in maggioranza a sostegno del sindaco, Antonio Battista) delinea l’opposizione che il gruppo dei democratici, che comprende anche Alessandra Salvatore e Bibiana Chierchia, poterà avanti nella consiliatura che si è appena aperta. «Per noi opposizione costruttiva significa proporre e indirizzare, nei limiti della nostra forza consiliare, la maggioranza verso scel-

te che riteniamo giuste e su questo non faremo mai un passo indietro. Per la democrazia anche questo è un ruolo fondamentale», ha specificato ancora Trivisonno. Il capogruppo Pd ne ha anche per il governo nazionale Lega-M5S che «si dissocia da Paese, fanno tutto loro e dicono “A” e il contrario di “A”. Ma qui si parla di Campobasso e ci deve essere lo spirito di costruire qualcosa di bello, tenendo sempre conto del nostro ruolo di opposizione. Noi abbiamo un’idea molto chiara della politica perché – ha concluso – non siamo vittime, come il governo nazionale, di contratti-capestro».

“Jazz in Campo-Jazz in Galdo”, i Funk Off aprono il festival al Tratturo del Re CAMPODIPIETRA Saranno i Funk Off, con il loro travolgente sound, ad aprire oggi la 15ma edizione di “Jazz in Campo-Jazz in Galdo” nella nuova location del Tratturo dei Re, in territorio di Campodipietra, a pochi minuti da Campobasso. Molto atteso il concerto della band diventata il sim-

bolo di Umbria Jazz che ha alle spalle oltre oltre 20 anni di attività e più di 800 concerti: la prima funky marchin’ band italiana ha legato a quest’accezione un tipo di musica che unisce il groove della black music ad arrangiamenti di tipo jazzistico, ad uno stile e ad una melodia italiana, a movimenti e coreografie di grande impat-

to visivo ed emotivo. In Europa hanno suonato al carnevale di Patrasso (Grecia), al Festival di Aurillac (Francia) e al Festival Sete Sois Sete Luas a Castro Verde e Santa Maria da Feira (Portogallo), al Montreux Jazz Festival e all’International Jazz Festival di Istanbul. Nel gennaio 2004, sono partiti alla volta di New York

dove sono stati ospiti della International Association for Jazz Education e dove hanno suonato con le migliori marchin’ band di tutto il mondo. La loro incessante e travolgente attività live li ha visti esibirsi anche al Vitoria Jazz festival in Spagna, al London Jazz Festival e a Time in Jazz in Sardegna.

Il resto del programma della serata inaugurale del festival prevede la presentazione del progetto “Viaggio sul Tratturo dei Re” alle 21 seguita dal concerto dei

Funk Off e, infine, il dj-set di Edoardo Furno con un’area dedicata all’enogastronomia locale che rimarrà per tutta la durata della manifestazione.


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

Tanto spavento per i motociclisti che hanno avuto la peggio

Due incidenti a Colle delle Api, centauri in ospedale In poche ore e a breve distanza l’uno dall’altro REDAZIONE CAMPOBASSO Due incidenti si sono verificati ieri a poca distanza l’uno dall’altro ieri a Campobasso, in entrambi i casi sono stati coinvolti conducenti di mezzi a due ruote e auto. Il primo è avvenuto verso le 13,20 circa di ieri, venerdì 5 luglio, in via Colle delle Api, di fronte al distri-

Di seguito la nota stampa unitaria che ci ha inviato un gruppo di cittadini residenti «Si ripropone con tutta la sua veemenza la pericolosità della strada Colle delle Api – S. Giovanni in Golfo, zona dei centri commerciali, dopo il rifacimento a nuovo del manto stradale realizzato dalla vecchia amministrazione. Nella giornata di ieri abbiamo dovuto assistere a due incidenti e paradossalmente avvenuti tutte e due nello stesso modo tra moto ed auto. Forse dobbiamo assistere prima ad incidenti più

butore della Q8 in prossimità del centro commerciale “Monforte”, un pickup e una moto, per cause ancora da accertare, hanno impattato violentemente. Ad avere la peggio il centauro che a seguito dell’impatto con l’auto sarebbe stato sbalzato dal mezzo sul quale viaggiava per finire sul parabrezza. Sul posto un’ambulanza del 118 che ha provveduto a traspor-

tare il motociclista al Cardarelli. Traffico rallentato lungo la strada, sempre molto trafficata a quell’ora, per meglio consentire le operazioni di soccorso e di rimozione dei veicoli incidentali. Sul posto anche due unità della Polizia Municipale per tutti i rilievi del caso. Due ore dopo, a meno di un chilometro, in prossimità del Bar Europa, il conducente di uno

scooter ha centrato in pieno una Fiat Panda. Anche in questo caso è stato necessario chiedere l’intervento dei sanitari del 118 per il trasporto in ospedale seguendo la procedura del codice rosso. In entrambi i casi ad avere la peggio sono stati i conducenti dei due ruote. Determinante come sempre l’intervento dei Vigili del fuoco e del 118.

Un gruppo di residenti chiede risposte dall’amministrazione comunale

Una strada ad alto rischio «Bisogna fare qualcosa» eclatanti e spettacolari con vittime affinché si possa intervenire. Gli abitanti della zona, sostenuti anche dai comitati di quartiere interessati, avevano già fatto presente, pubblicamente, all’amministrazione Battista, della messa in sicurezza di questa strada per la sua pe-

ricolosità; sebbene l’amministrazione uscente abbia provveduto a far eseguire i lavori di rifacimento del manto stradale e la sistemazione delle acque di scolo, nulla è stato fatto per quanto riguarda la messa in sicurezza e si assiste giornalmente, come testimonianza

degli stessi abitanti della zona, a delle vere e proprie competizioni da corsa di auto e moto soprattutto nelle ore notturne. Altro problema annoso si presenta in prossimità di alcune attività commerciali molto frequentate lungo questa strada, dove la scorrettezza degli

automobilisti, in barba al parcheggio selvaggio, occupano anche la sede stradale; certo la mancanza di parcheggi è evidente in questa zona, ma è il caso che venga disciplinato questo mal costume degli automobilisti dagli organi preposti in quanto ostacola il flusso ve-

icolare. Altro SOS non raccolto dall’amministrazione uscente, la nomenclatura di questa strada, forse è unico caso in tutta Italia che una strada comunale non ha una propria denominazione, con disagi notevoli per chi arriva da fuori regione ed ha difficoltà ad individuare le attività industriali, artigianali dislocate lungo questa strada. I cittadini di questa zona si auspicano che la nuova amministrazione si prenda carico di questi problemi per poterli risolvere nel più breve tempo possibile.

Mitigare i cambiamenti climatici La risposta arriva dalla scuola

Si è tenuta il 3 luglio scorso l’incontro scientifico dal titolo “Scuole per il Futuro. I giovani chiedono un impegno per il clima: quali opportunità e strumenti può dare la scuola?” organizzato da Legambiente in collaborazione con Estra. La giornata del 3 luglio succede all’Estraday, la premiazione delle classi vincitrici al concorso “Energicamente” che ha visto protagonisti i bambini della 5B della Scuola primaria Mario Pagano, vincito-

ri del concorso educativo “Energia in squadra”, quelli della IV A della Scuola primaria Nina Guerrizio (Istituto Comprensivo D’Ovidio) che hanno ricevuto una menzione speciale per il progetto presentato e i bambini della IV B della stessa scuola che hanno partecipato al concorso. L’incontro, tenutosi alla caffetteria Morelia di Campobasso, ha visto alternarsi tecnici che hanno raccontato i problemi dei cambiamenti climatici in

agricoltura, nel mondo degli insetti, nei gesti quotidiani di ognuno di noi come il percorso casa scuola e luoghi ricreativi e la racconta differenziata di qualità. Il mondo dell’agricoltura insieme con quello delle api sono importanti per conoscere quanto il nostro mondo è inquinato e come i cambiamenti climatici sono impattanti non solo per l’ecosistema delle piante ma anche per quello dell’uomo. Le api sono un ottimo indicatore di biodiversità perché mantengono intatti gli equilibri naturali grazie al loro importante lavoro di l’impollinazione. Nel percorso casa-scuola, molti preferiscono spostarsi con la macchina e non camminare, quest’ultimo modo è sicuramente più salutare da molti punti di vista soprattutto se organizzata e fatta in com-

pagnia: il Pedibus. Un pullman a piedi che agevola i genitori nel non accompagnarli tutti i giorni a scuola e senza creare ingorgo all’uscio di ogni cancello. La raccolta differenziata è uno

dei modi più comuni per combattere i cambiamenti climatici ma la stessa deve essere di qualità, in modo da ridurre il più possibile il rifiuto in discarica. L’incontro si è concluso con la proiezio-

ne di un video realizzato dai ragazzi di Friday For Future di Termoli con il quale hanno illustrato il loro lavoro fatto ogni venerdì nel ripulire le spiagge della costa molisana.

Stasera torna a Ripalimosani l’evento “Eve mieglie ka Lire” Eve mieglie ka lire, qualcuno lo dice qualcuno no. Intanto la serata che porta questo nome a Ripalimosani anche quest’anno verrà riproposta con l’auspicio di raccogliere gli stessi enormi consensi degli anni scorsi dal Comitato Festa e dal Comune. Quindi tutti a mangiare cibi tipici, come crioli, taglieri misti o à megliekelle, cioè pizza e minestra alla ripese. Dove? A Ripalimosani nel cuore del paese, borgo antico, nella piazzetta accanto alla chiesa denominata Kerevenare, all’insegna dei gusti e dei luoghi che un tempo erano il fulcro della popolazione locale. Tutto come

sempre rigorosamente pagato in lire, che si possono cambiare all’ingresso dell’area di manifestazione, davanti alla chiesa madre. “Insieme al torneo di calcio che si è appena concluso con questa festa apriamo ufficialmente la stagione estiva degli eventi – spiega il neo sindaco Marco Giampaolo – A breve sarà diffuso il cartellone di RipaEstate al quale stiamo lavorando dall’indomani della nostra elezione; in attesa di presentarlo ci deliziamo con i nostri prodotti tipici, con il calore della compagnia e la bellezza del nostro borgo antico, accogliendo con enorme piacere chiunque vorrà unirsi a noi”.


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

Cinque anni fa la visita del Pontefice in Molise, il contributo di Pierluigi Giorgio

“Con le periferie nel cuore” ricordando Papa Bergoglio Quando mi chiesero di pensare ad un documentario sulla visita di Papa Francesco a Campobasso, Castelpetroso e Isernia, declinai l'invito: a far cronaca vi erano già moltissime troupe che sarebbero giunte da ogni dove ed io non faccio cronaca ma devo avere sempre una storia da raccontare. Ma in men che non si dica, mi venne l'idea e la vicenda da narrare: la storia di Elvira, in carrozzella da più di 30 anni con una malattia invalidante e inarrestabile, che invece di essere messa in priEmozioni ma fila con altri in carrozzella ad accogliere il Papa, preferie sensazioni sce essere portata a braccia narrate dal noto su una montagna del Molise e una volta lì vede passare l'elidocumentarista cottero papale: strada facenmolisano do racconta, quasi in una lettera aperta al Pontefice, la sua vicenda fatta di tragica sorte ma anche di solarità: un messaggio di speranza. "Con le Periferie nel Cuore", titolo ispirato a quello del bravo giornalista vaticanista Raffaele Luise : parla di "emarginati", di anziaPapa Francesco e Mons. Bregantini

ni, extracomunitari, malati, poveri... Ebbi la collaborazione entusiasta dell'Arcivescovo Gian Carlo Maria Bregantini -della Curia Campobasso/Bojano - e dell'Ufficio Stampa di Rita D'Addona. Scelsi come colonna sonora le canzoni di Danilo Sacco (ex vocalist dei Nomadi) e alcune musiche dedicate di Alberto Di Lecce e le Cantine Riunite. Il lavoro ebbe il suo più che soddisfacente riscontro con lettera di ringraziamento da parte di Papa Francesco e del Vice direttore di Radio Vaticana Don Ciro che volle proiettarlo anche presso la Santa Sede. A cinque anni

Pierluigi Giorgio con Monsignor Bregantini

di distanza, mi è gradito ricordarlo, come cara mi è la memoria dell'amico Piero Panizon, tra gli operatori....

Appello ribalta sentenza di primo grado Clamorosa vittoria in Appello per lo studio legale Verde Ridimensionata la responsabilità penale in maniera netta, in relazione al teorema d’accusa di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, già eliminata in sede di primo grado, ma con pesanti condanne comunque inflitte. In particolare per il primo imputato difeso dall’avvocato Carmine Verde, la condanna inflitta è stata più che dimezzata avendo la corte d’appello rielaborato la sentenza di Carmine Verde

primo grado, derubricando in tentativo il reato di estorsione contestatogli. Riduzione di pena anche per il secondo imputato condannato a soli 4 mesi con la conferma della sospensione condizionale della pena, mentre è stata azzerata la pena del terzo indagato difeso dall’avvocato Alessio Giuseppe Verde per mancanza della condizione di procedibilità, accogliendo in pieno le tesi difensive. Alessio Giuseppe Verde



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BOJANO

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BARANELLO Il consiglio comunale di Baranello, all’unanimità, ha accolto la mozione del gruppo di minoranza “Obiettivo Baranello”, avente ad oggetto “Ripresa audio video e diffusione in streaming delle sedute del consiglio comunale sul sito web del Comune di Baranello”. «Le sedute del Consiglio Comunale - si legge nella mozione - sono pubbliche e sono la massima espressione del lavoro istituzionale dell’ Amministrazione Comunale. Tutti i Consiglieri sono pubblicamente eletti, svolgono una funzione pubblica durante il Consiglio Comunale e devono rispondere a tutti i cittadini del loro operato. Ne consegue che i cittadini devono essere messi nelle condizioni di poter venire a conoscenza dell’ attività amministrativa esercitata dalle persone da loro elette. Il controllo da parte del cittadino è un mezzo essenziale per incentivare la classe politica a rispettare la legalità ed amministrare la res pubblica nell’ interesse della comunità. Vi-

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Streaming delle sedute del Consiglio, approvata mozione della minoranza Baranello. «Uno tra gli interventi meno costosi che un’Amministrazione comunale possa porre in essere» viamo in un periodo di grande sfiducia nel mondo della

politica in generale ed un intervento che avvicini l’ammi-

nistrazione alla cittadinanza potrebbe essere utile ad au-

Sepino. Gli interventi interesseranno i fossi e i valloni lungo i fiumi Tappone, Tammaro e Saraceno di proprietà del Demanio Regionale

Psr, l’Arsarp darà corso alla realizzazione di alcuni lavori

mentare la partecipazione dei cittadini alla vita politica. La trasmissione in streaming del Consiglio è una di quelle operazioni che possono favorire la puntuale informazione del cittadino. Molti cittadini per problemi di salute, di lavoro, famigliari, non possono partecipare direttamente a tali sedute. Già numerose amministrazioni comunali hanno adottato la decisione di rendere pubblico il consiglio comunale, testimoniando che nulla osta al rispetto della privacy già garantita dalle normative vi-

genti. Infatti lo stesso garante della privacy si è già espresso favorevolmente nel 2002 in relazione alla pubblicazione in streaming dei Consigli Comunali in riferimento alle normative vigenti (d. lgs. n.267/2000). La videoregistrazione, essendo realizzata al solo scopo documentativa e dovendo essere adattata ad una distribuzione via internet (quindi con requisiti qualitativi modesti), può essere effettuata da una postazione fissa, senza la necessità di un operatore specializzato ed utilizzando uno dei numerosi mezzi che la tecnologia mette ormai a disposizione. I Comuni che hanno adottato tale politica di diffusione delle informazioni hanno riscontrato un deciso incremento della partecipazione. L’eventuale successo dell’ iniziativa porterebbe a far lievitare il numero di accessi con benefici anche per le altre sezioni del sito web. Dal punto di vista prettamente economico, è uno tra gli interventi meno costosi che un’ Amministrazione comunale possa porre in essere».

Igiene pubblica, servizio prorogato al 30 settembre In mancanza della posticipazione il Comune si troverebbe sprovvisto di un servizio pubblico essenziale BOJANO

SEPINO Dal comune di Sepino fanno sapere che l’Arsarp (Ente Regionale per lo Sviluppo

Agricolo, Rurale e della Pesca) darà corso alla realizzazione dei lavori inerenti la Sottomisura 8.5 del PSR Molise, 2014-2020, “Soste-

gno agli investimenti destinati ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali”. I lavori interesseranno i

Premio “Danilo Sabatino”, lunedì la scadenza L’assegnazione dei premi sarà effettuata da un’apposita commissione BOJANO Entro lunedì è possibile partecipare al bando relativo al “Premio Danilo Sabatino” promosso dal’associazione “Col Cuore”. Nei mesi scorsi è stato bandito un concorso per studenti meritevoli iscritti per l’anno scolastico 2018/2019 al quinto anno presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore di Bojano che abbiano conseguito ottimi risultati in ambito scolastico o nello

sviluppo di abilità e competenze professionali. Sono ammessi a partecipare, secondo i criteri indicati nel bando, gli studenti iscritti ad uno degli indirizzi presenti presso l’ I.I.S.S. quali: Liceo delle Scienze Umane, Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze Applicate, Istituto tecnico economico, Ipseoa. L’associazione “Col Cuore” è nata lo scorso anno, ispirandosi a quello che è lo spirito di Danilo Sabatino, giovane bojanese prematuramente

scomparso. Tornando al bando la valutazione sarà affidata ad una commissione composta da rappresentanti dell’associazione “Col Cuore” - Danilo Sabatino, da rappresentanti dell’I.I.S.S. e da un membro esterno individuato dalle due parti. La composizione della commissione sarà resa nota prima dell’inizio delle valutazioni nella pagina Facebook dell’associazione e sul sito dell’I.I.S.S.

fossi/valloni lungo i fiumi Tappone, Tammaro e Saraceno di proprietà del Demanio Regionale e, più specificatamente, le zone riportare nella planimetria depositata presso l’Ufficio Tecnico Comunale. «Per la realizzazione dei lavori - spiegano dal comune - eventuali fondi di proprietà privata potranno essere interessati dal passaggio di uomini e mezzi incaricati dall’Arsarp per il raggiungimento del cantiere di lavoro, cosi come potranno essere interessate le aree adiacenti a quelle direttamente inserite nel Piano dei lavori». I lavori sono di particolare interesse pubblico in quanto finalizzati al miglioramento dell’efficienza e del valore ecologico degli ecosistemi forestali e a favorire la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Sono tesi altresì anche ad evitare eventuali esondazioni derivanti da ostruzioni e riduzioni della sezione di deflusso dei corsi di acqua.

Il comune ha prorogato alla ditta Smaltimenti Sud la gestione del servizio di igiene urbana su tutto il territorio comunale di Bojano fino al 30 settembre 2019, allo scopo di garantirne la regolare e ininterrotta prosecuzione nelle more delle procedure della gara ad evidenza pubblica per l’appalto del servizio. La prosecuzione del servizio, in questa fase transitoria e di emergenza, avverrà alle medesime condizioni economico-giuridiche in essere tra le parti e stabilite nel contratto originario del 2011. In mancanza della proroga il comune si troverebbe ad essere sprovvisto di un servizio pubblico essenziale con tutte le gravi ed immaginabili conseguenze che ciò comporterebbe in termini di tutela dell’ambiente, della salute e dell’igiene pubblica. La giurisprudenza amministrativa pur riconoscendo che la legislazione vigente in linea di principio non consente di procedere al rinnovo o alla proroga automatica dei contratti in corso, ammette tuttavia, in via d’eccezione, la possibilità di proroghe espresse per un tempo strettamente necessario alla stipula di nuovi contratti a seguito di espletamento di gare a evidenza pubblica. «Il comune - si legge nella Determina - con nota del 12 giugno 2019 richiedeva alla CUC Regionale di Campobasso notizie in merito all’esito della gara di affidamento della gara. A tutt’oggi ancora non pervengono notizie in merito». La proroga, dunque, si è resa necessaria per la prosecuzione del servizio. In ogni caso, qualora si dovesse addivenire all’aggiudicazione definitiva della nuova procedura di gara e conseguentemente alla consegna del servizio alla nuova ditta risultante aggiudicataria, anteriormente al termine del 30 settembre, il contratto in essere con la Smaltimenti Sud S.r.l. si risolverà automaticamente.


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RICCIA

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Tra musica, poesia e scrittura, la premiazione della V° edizione si svolgerà stasera a Pietracatella. Ospiti e cantautori d’eccezione al “festival musicale direzione Ostinata e Contraria” previsto dopo la cerimonia di consegna dei riconoscimenti

Oggi il Premio Letterario Nazionale “Crêuza de mä , F. De Andrè” Torna a Pietracatella, sabato 6 luglio, la premiazione delle opere che hanno partecipato alla V edizione del Premio Letterario Nazionale “CRÊUZA DE MÄ, F. DE ANDRÈ” ideato, promosso e organizzato dall’Associazione culturale “Crêuza de mä Pietracatella”. I 16 vincitori con componimenti in narrativa e scrittura ispirati ad un’immagine tratta dal repertorio del cantautore genovese, quest’anno saranno premiati in presenza degli scrittori Patrizia Traverso e Pierpaolo Giannubilo. La giornata di premiazione si conclude con il Free Festival Musicale direzione Ostinata e Contraria con ospite d’eccezione Chiara Effe, cantautrice sarda vincitrice dell’ultima edizione del Premio De André Fare Musica, accompagnata da altri artisti già finalisti del Premio Musica De André: Kafka sulla Spiaggia, Filippo Villa & Co e Flavio Secchi; insieme all’interpretazione dei molisani Marco Silvaroli e del gruppo Duo Cane & Friends Tra musica e poesia, inoltre, i testi vincitori saranno reinterpretati dall’attore Marco Caldoro durante la serata musicale. IL PREMIO Gli oltre 115 elaborati pervenuti da tutta Italia sono stati selezionati da un comitato scientifico composto da professori e personalità esperte nel campo della poesia e della prosa. Le opere si sono ispirate all’eterno dilemma dell’essere umano: come difendersi dal dolore e come fronteggiare il male di vivere, il tema scelto per questa edizione tratto dal repertorio del cantautore genovese nel Disamistade “Anime Salve”: (…) dev’esserci un modo di vivere senza dolore (…) I finalisti di questa edizione provengono dalla Lombardia, Sicilia, Campania, Basilicata e Molise. LA PREMIAZIONE La premiazione si svolge nella sala consiliare di Pietracatella, in via Cavatoio a partire dalle 17,00 del 6 luglio. A presentare i vincitori di questa V Edizione la giornalista Arianna Pasquale che parlerà con gli ospiti Patrizia Traverso, genovese, dopo aver lavorato per anni nell'editoria libraria, nel design e nell’ar-

GIUSEPPE CAROZZA Così, pure per quest’anno si è arrivati (o lo si sta facendo) – per gli studenti degli istituti superiori della nostra realtà geografica: si pensi ad esempio a quelli di Riccia o ai limitrofi di San Marco dei Cavoti, San Bartolomeo in Galdo e Colle Sannita della provincia beneventana – alla fine degli esami di Stato. Mai tanto temuti, almeno alla vigilia, come stavolta in virtù delle innovazioni cui abbiamo fatto cenno in un nostro precedente contributo al riguardo. In effetti, una volta superato lo “scoglio” delle prove scritte, i nostri maturandi hanno cominciato a guardare con non poche apprensioni alla fase realmente più innovativa dell’esame: quella costituita dal colloquio orale. Questo costituisce, ancora là dove le sedute di esame sono in corso, la parte più “personale” dell’intera verifica, quella in cui, per circa un’ora di tempo, ciascun candidato è il vero e unico protagonista. È anche la sezione maggiormente rinnovata dalla riforma (ricordiamolo, entrata in vigo-

redamento, oggi si dedica esclusivamente alla sua passione di sempre, la fotografia. Le sue immagini sono state pubblicate su quotidiani e riviste ed esposte in mostre personali e collettive: uno degli ultimi editi è “Genova è mia moglie” con prefazione di Dori Ghezzi pubblicato a dicembre 2017. È inoltre Ambasciatrice di Genova nel Mondo. Pierpaolo Giannubilo, molisano, da anni insegna in un liceo. È autore di saggi, racconti e romanzi, ultimo dei quali edito per Rizzoli “Il risolutore” (2019), tra i dodici finalisti del Premio Strega 2019. “Giannubilo non è semplice narratore oggettivo delle vicende, ma si lascia letteralmente investire dalle intime implicazioni della sua scrittura.” Con la partecipazione di Brunella Santoli, Matteo Patavino, Carlo De Rita, Ida Di Ianni e altri membri della giuria tecnica. Durante la tavola rotonda saranno premiati i vincitori per la categoria adulti. Ad entrambi i vincitori delle sezioni, poesia e narrativa, andranno rispettivamente 300 euro al I classificato, 100 euro al II e al III classificato. Oltre ad attestato e targa per tutti i partecipanti. Per la categoria studenti un buono acquisti libri, una targa e un attestato di partecipazione (per il primo, secondo e terzo posto di entrambe le sezioni). Anche quest’anno il premio vedrà la partecipazione di una Giuria Popolare che darà una menzione speciale per entrambe le categorie Adulti e Studenti. Free Festival Musicale direzione Ostinata e Contraria Prima edizione del Festival per realizzare quel connubio caro a De André tra parole e musica riproponendo il connubio con il Premio De André Fare Musica già ospite nel borgo molisano per le finali dell’ultima edizione nell’estate del 2017. Sul palcoscenico infatti si esibiranno alcuni dei gruppi che si erano già esibiti sul Belvedere di Pietracatella durante la kermesse nazionale. A partire dalle ore 20.00, al termine della premiazione e della tavola rotonda, la serata prosegue sul Belvedere di Pietracatella sopra alla piazzetta dedicata a De Andrè con stand gastronomici e musica dal vivo con i cantautori d’eccezione,

ospiti della serata. IL PROGETTO Il progetto del Premio Letterario Nazionale “CRÊUZA DE MÄ, F. DE ANDRÈ”, nasce nel 2014 da un’idea di alcuni cittadini di Pietracatella ed ha visto negli anni un assiduo seguito da parte di partecipanti provenienti da quasi da tutto il territorio nazionale. Attraverso questo premio letterario che di anno in anno aumenta la varietà di componimenti in prosa e poesia ispirati ai valori ed alle immagini evocate dalle canzoni di Fabrizio De Andrè come testimonianza di una riflessione sociale e storica ancora viva, sono diversi gli obiettivi del progetto proposti dall'Associazione culturale “Crêuza de mä - Pietracatella”. Sul sito le informazioni dettagliate delle diverse edizioni e le attività che vuole favorire: www.premioletterariodeandre.com Il concorso è organizzato dall’Associazione culturale “Crêuza de mä - Pietracatella”, con il patrocinio morale per la manifestazione finale della Fondazione Fabrizio De Andrè Onlus, il patrocinio del Premio De Andé “Parlare Musica”, della Regione Molise, della Provincia di Campobasso, hanno partecipato l'Istituto di Istruzione Superiore M. Pagano di Campobasso (del Liceo Scientifico G. Galilei di Riccia), la Scuola Primaria e Secondaria di Pietracatella, l’Istituto Comprensivo di S. Elia a Pianisi, con la collaborazione della Pro Loco Pietramurata” e della Fondazione Molise Cultura, dell’Università degli Studi del Molise, di Legambiente Cultura e Formazione, il Teatro del Loto.

Ormai conclusa anche la maturità 2019 Il saluto ai prof, addio all’adolescenza Un contributo di Giuseppe Carozza re da quest’anno). Vietato fare domande, per esempio: chi conduce il colloquio (il presidente con i commissari d’esame, interni ed esterni) deve piuttosto stabilire dei collegamenti plausibili tra una disciplina e l’altra. Cosa non sempre facile. Come puoi, infatti, raccordare un argomento di letteratura a uno di matematica? Eppure questo ha chiesto il legislatore… La novità più eclatante (ma forse, in realtà, solamente a livello esteriore), quella dell’opzione per una di tre buste contenenti altrettanti temi da cui far scaturire il colloquio, è stata presto metabolizzata dai nostri ragazzi. La scelta è stata fatta o si fa quasi sempre con una certa nonchalance, magari dopo una breve esitazione iniziale, superata il più delle volte comunque con un sorriso.

La parte più coinvolgente (in cui i ragazzi sembrano più coinvolti, e che dunque riesce a coinvolgere in qualche misura i commissari che ascoltano) è quella della presentazione dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta negli ultimi tre anni di scuola. In proposito ammetto di non essere un grande sostenitore di questa pratica, soprattutto nei licei, dove il tutto finisce per tradursi troppo spesso in un numero di ore o di settimane (queste ultime anche riconducibili a due o tre) saltate a vantaggio di attività non sempre qualificanti e poco in armonia con il corso di studi seguito. Negli istituti professionali, invece, essa è un momento fondamentale. Trattandosi di scuole aperte ad attività sociali, sanitarie o legate anche all’ambiente o all’assistenza, perché no, di persone

deboli come anziani e disabili, succede sempre più di frequente che i ragazzi tornano da tali esperienze completamente diversi. Molti di loro raccontano infatti delle esitazioni e magari delle paure iniziali (per esempio, il timore di non essere all’altezza o di una diffidenza istintiva nei confronti della “diversità”), ma poi parlano della scoperta di risorse che non sapevano di possedere (come la capacità di far fronte a situazioni nuove o impreviste) o anche all’empatìa, il cui sviluppo è parte di ogni autentico processo di maturazione. La prova orale è, tuttavia, anche il momento in cui i ragazzi incontrano per l’ultima volta in una veste istituzionale e ufficiale i loro docenti. Adulti che li hanno accompagnati magari per cinque anni. Uomini e donne che hanno vi-

sto tutti i giorni per diverse ore alla settimana. La stretta di mano finale, quando il colloquio è terminato e si è, ormai definitivamente, allentata la tensione dell’esame, è senz’altro un saluto ma anche un’espressione di gratitudine. Quando finiscono la scuola, i ragazzi in genere promettono che torneranno a far visita ai loro professori. E spesso mantengono la promessa, quasi non si capacitassero di esserne fuori: fuori anche dal “peso” – per così dire – della vita scolastica, fatta di pagine da studiare, compiti da svolgere, verifiche da affrontare. Ma una volta rivarcata la soglia del loro vecchio istituto, capiscono che ormai non ne fanno più parte. Quindi è in occasione dell’orale della maturità che si gioca l’ultimo, vero momento “scolastico”. E

l’arrivederci ai “prof” è, invece, un addio a una fase della vita alla quale un giorno guarderanno con inevitabile nostalgia. Ecco allora che anche una prova tanto temuta e indirettamente “reclamizzata” dagli inevitabili riscontri mediatici diventa l’occasione per diventare “maturi” nel senso più vero ed autentico del termine. Nello stesso tempo, questo momento conclusivo di una fase della propria crescita umana e culturale, spogliato – per certi versi – da tutti quegli inutili orpelli da cui annualmente viene riempito, acquista i caratteri di un evento senz’altro fondamentale della propria vita adolescenziale in cammino ormai verso tappe sempre più impegnative del futuro. In definitiva, è per tanti l’occasione anche di rivalutare ed amare a cuore aperto quella Scuola tante volte bistrattata e che, pure, continua a rimanere uno dei pochi baluardi contro un avanzare sempre più intollerante ed intollerabile, all’interno della nostra civiltà, di barbarie e di egoismo.


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TRIVENTO

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L’ospite d’eccezione ha voluto ricordare l’importanza di una diocesi in un’area interna

San Casto, «bellissima e familiare celebrazione» Queste le parole di Mons. Emil Paul Tschering durante la solenne cerimonia che si è svolta nella Cattedrale a Trivento VITTORIO SCARANO “Bellissima e familiare celebrazione”, sono state queste le parole espresse da Monsignor Emil Paul Tscherring, Nunzio Apostolico in Italia, durante la celebrazione solenne, in Cattedrale, per la ricorrenza di San Casto, primo vescovo dell’antica diocesi trignina. Ospite d’eccezione, Monsignor Tscherring ha voluto ricordare l’importanza di una diocesi in un’area interna, quale quella di Trivento, «dobbiamo lavorare facendo rete – ha detto il Nunzio apostolico – assieme istituzioni e comunità possiamo superare i forti disagi che purtroppo oggi viviamo, iniziando dallo spopolamento». Apprezzando la comunità trignina, Monsignor Tscherring ha dichiarato di aver «incontrato molti santi nascosti in questa giornata, oggi è la festa di un testimone di Cristo, ma noi tutti siamo chiamati ad esserlo. Celebrando la comunità dei santi – ha aggiunto – è Dio che ci riunisce e fa un’unica cor-

rente che ci solleva verso l’alto». Al termine del suo intervento, il Nunzio apostolico ha portato il saluto di Papa Francesco ai presenti e, in maniera particolare, ai malati, alle persone sole, per loro ha chiesto una preghiera speciale, come anche quella dell’intera comunità per il Papa stesso. Un apprezzamento particolare, infine, è stato fatto ai nonni, definita una risorsa importante per la comunità, oggi più che mai, capace anche e soprattutto di trasferire i

valori e gli ideali sani alle nuove generazioni. In una chiesa affollata di fedeli, provenienti dai comuni della diocesi, hanno preso parte alla celebrazione le autorità politiche, civile e religiose. Una cerimonia curata nei minimi particolari, sotto l’occhio attento e sensibile del vescovo Claudio Palumbo, che così ha commentato la giornata dedicata a san Casto «anche in questa occasione abbiamo onorato il nostro primo vescovo, san Casto – ha detto il vescovo

Palumbo – un esempio sempre vivo e attuale, un martire che ha offerto tutto sé stesso per rimanere fedele alle Scritture. Voglio ringraziare Monsignor Tscherring – ha concluso Palumbo – perché accettando il nostro invito, ha saputo dare a questo giorno tutto lo spessore e l’entusiasmo che merita, incoraggiando l’intera nostra comunità diocesana». Gli ospiti, al termine della celebrazione, hanno potuto visitare la famosa Cripta, guidati dal parroco della Cattedrale, don Mimì Fazioli, ricordato durante la messa per il suo cinquantesimo di sacerdozio. Infine, per l’occasione, è stata esposta anche un’antica icona di san Casto, risalente al 1300/1400, rinvenuta nella stessa Cripta, ora trasferita e custodita in Episcopio. Una cerimonia organizzata nei minimi particolari, sia dentro che fuori la chiesa, e tra gli apprezzamenti non possiamo non citare quello del coro che anche in questa occasione ha fatto sentire ancora di più la solennità dell’evento religioso.

In mostra a Trivento la più grande esposizione di uncinetto creativo Oltre 70 opere provenienti da tutto il mondo il 9 e 10 agosto La più grande esposizione di Uncinetto creativo. In mostra dal 9 al 10 agosto 2019 a Trivento, oltre 70 opere di uncinetto creativo provenienti da tutto il mondo. Dopo il successo de ‘Il Tappeto ad Uncinetto più lungo del Mondo’, ‘l’Albero di Natale’ alto 6 metri e la Palma alta più di 5 metri con le riproduzioni dei tradizionali dolci pasquali, Trivento la ‘Città dell’Uncinetto’ si apre al mondo. L’evento è organizzato dall’Associazione ‘Un filo che Unisce’ con la collaborazione della Pro Loco Terventum e con il Patrocinio del Comune di Trivento. Le nuove installazioni, sono state realizzate da ben 66 artiste provenienti dall’ Italia, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Spagna, Israele, Regno Unito, Russia, Australia, USA, Canada, Repubblica Dominicana, Brasile, Messico, Cile, Porto Rico, Venezuela e Colombia. Le opere, realizzate all’uncinetto, saranno esposte da Piazza Fontana per tutta la scalinata San Nicola fino alla Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore posta nel punto più alto dell’antico borgo. In Piazza Fontana sarà presente lo Stand di ‘Un Filo Che Unisce’ dove sarà possibile scegliere un dono

solidale tra gadgets all’uncinetto e i cuori ‘kokoro’ ideati dall’artista russa ‘Katika’ realizzati dal gruppo e da tutte le sostenitrici che hanno aderito alla call to action indetta sui social dell’Associazione. Il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Bambino Gesù Onlus. Durante le due giornate sarà possibile, previa prenotazione, partecipare a dei workshop organizzati da ‘Betta Kint’ azienda di Prato famosa per i suoi filati pregiati. Grazie all’Associazione Culturale MuSE, Musei Spazi in retE, sarà possibile partecipare a visite guidate per i visitatori che vogliano approfondire temi e aspetti del patrimonio culturale Triventino. ‘Un filo Che Unisce’ nasce da un gruppo di donne appassionate di Uncinetto e molto legate alla propria terra. In poco tempo diventa un’Associazione con tre uniche finalità: far conoscere l’arte dello ‘Yarn Bombing’, promuovere il territorio locale e fare beneficenza. Il gruppo è aperto a chiunque voglia avvicinarsi a quest’arte organizzando workshop, corsi di gruppo e individuali. È intergenerazionale, collabora con gruppi già esistenti e cerca di coinvolgere tutti gli abitanti del territorio nella realizzazione dei progetti.



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ISERNIA

QM Redazione centrale: Campobasso redazioneisernia@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

Previsioni meteo di domani

32°

18°

Farmacia di turno a Isernia

Dei Pentri viale dei Pentri, 163/165 0865.59963

Al via anche un progetto da venti milioni denominato “I Percorsi nella Storia”. Soddisfazione del presidente reggente Di Pasquale

La Provincia riparte da strade e turismo I lavori sul viadotto Sente, gestiti dall’Anas, inizieranno subito e sono arrivati i 40 milioni per il completamento della Fresilia REDAZIONE ISERNIA Buone notizie da via Berta, dove il presidente reggente della Provincia di Isernia, Roberto Di Pasquale, ha comunicato che i lavori di recupero strutturale del viadotto Sente potranno iniziare subito. I due milioni stanziati con il Decreto Genova, saranno utilizzati per lo studio geologico dell’intera area e per le opere di sistemazione della pila del viadotto che è ruotata a causa di una frana. Sarà il provveditorato alle Opere Pubbliche che gestirà l’appalto e, come ha chiarito Di Pasquale, si sta lavorando tutti insieme: tra regione, provincia

e provveditorato per far passare all’Anas la gestione di uno dei viadotti più grandi e importanti d’Italia. Ma non si è parlato solo di Sente nell’incontro tra Di Pasquale e la stampa. Il presidente ha colto l’occasione per ringraziare tutto lo staff

della Provincia che lo sta affiancando nella sua funzione di traghettatore tra la vecchia e la nuova presidenza che verrà eletta il prossimo 25 agosto. Sempre Di Pasquale ha reso noto che la Regione ha finanziato con 40 milioni il

completamento dalla Fresilia, bretella di collegamento tra Trignina e Bifernina. Inoltre, la Provincia ha stanziato due milioni per il miglioramento della viabilità provinciale con quattro appalti per zona che partiranno a breve. Per le scuole si sta

intervenendo sia per la sicurezza statica del Fermi di Isernia, nonché per acquistare le cucine necessarie all’alberghiero di Agnone. Infine, i Cis, contratti di sviluppo concordati con il Governo centrale. Di Pasquale si è incontrato con il presi-

dente Conte e ha consegnato le proposte progettuali fatte dalla Provincia di Isernia per un totale di sessanta milioni. Quaranta per il miglioramento e messa in sicurezza delle principali strade provinciali e venti per cultura e turismo con un progetto denominato ‘’I percorsi nella storia’’. Entrambi i progetti sono stati curati dai responsabili dei rispettivi settori e Di Pasquale, pur se reggente, si è mostrato soddisfatto per i risultati operativi raggiunti dal suo interregno da vicario. Insomma per essere solo un traghettatore, c’è da dire che Roberto Di Pasquale sta lasciando un segno positivo in via Berta.

Approvato in assise l’ordine del giorno che conferisce la cittadinanza onoraria al frate cappuccino

Padre Luigi Marro diventerà isernino, lo ha stabilito il Consiglio comunale REDAZIONE ISERNIA Padre Luigi Marro presto sarà un cittadino onorario di Isernia. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato all’unanimità un ordine

del giorno che accoglieva la proposta dei frati cappuccini e di tanti cittadini che hanno avuto l’onore di conoscere e apprezzare l’operato di Padre Luigi. Nei mesi scorsi, Frate Nazario Vasciarelli, Parroco e Superiore del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Isernia ha fatto ri-

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Fiori d’arancio per Francesco e Giulia Un matrimonio in cui la classe e l’eleganza di certo non mancheranno. Oggi pomeriggio, alle ore 16:30, nella chiesa di Sant’Antonio, di fianco al Municipio di Isernia, Francesco Pinelli e Giulia Brasiello si diranno il fatidico sì. Il ricevimento, invece, si svolgerà subito dopo presso l’Oasi San Nazzaro di Monteroduni. Ai giovani sposi gli auguri più sinceri da parte di amici e parenti. Felicitazioni anche dalla redazione de Il Quotidiano del Molise.

chiesta al Sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, affinché si facesse promotore dell’iniziativa. Alla richiesta aveva fatto seguito una raccolta firme a cui hanno aderito moltissimi fedeli. Nella seduta di ieri dell’assise civica il riconoscimento della cittadinanza onoraria al frate francescano. «Un riconoscimento – ha dichiarato il primo cittadino nel corso del Consiglio – per quanto fatto da padre Luigi per la nostra comunità, impegnato in diverse attività sociali dagli anni ’60 fino agli inizi degli anni ’90 quando il cappuccino fu trasferito a Venafro. Padre Luigi è stato e resta un punto di riferimento per diverse generazioni di isernini». Nei ventisei anni di esperienza isernina ha lasciato un ricordo indelebile. Tante le iniziative che ha portato avanti e che hanno visto il coinvolgimento di tanti giovani, tra cui la mitica “Radio Amica Isernia”, una delle prime radio libere del Molise. Insegnante di religione al liceo classico “Fascitelli”, parroco del “Sacro Cuore”, si distinse anche per il suo

contributo fattivo e morale i giorni che seguirono il terremoto del 1984, quando riuscì ad allestire in città due tendopoli per sostenere una popolazione affranta e preoccupata dal sisma. Tra i promotori del circolo culturale e sportivo Acri, ha fondato persino una squadra di pallavolo. Padre Luigi Marro attualmente si trova a San Giovanni Rotondo e la comunità isernina spera di riabbracciarlo presto.

Giovancarmine Mancini nuovo vicepresidente della IV commissione consiliare Lo scorso 2 luglio, la IV Commissione consiliare del Comune di Isernia, competente in materia di politiche sociali, si è riunita per procedere alla elezione del nuovo vicepresidente. Infatti, la consigliera Filomena Calenda, che ricopriva tale funzione, si è dimessa per impegni istituzionali, restando in carica come semplice commissario. La presidente della stessa Commissione, Rossella Pitisci, e gli altri commissari presenti alla riunione, ossia i consiglieri comunali Vittoria Succi, Irma barbato, Maria Cocozza, Rita Papili e Giovancarmine Mancini, alla unanimità, hanno eletto quest’ultimo alla carica di vicepresidente.


ISERNIA E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

Le macchinette dovrebbero essere disattivate a seguito della sospensione del servizio

ISERNIA «Attivato abusivamente il parcometro dinanzi al Tribunale di Isernia» a sostenerlo è stato l’avvocato del foro isernino Francesco La Cava, presidente della Camera Penale Circondariale del capoluogo pentro, che ha informato dell’accaduto il procuratore della repubblica, Carlo Fucci, il presidente del Tribunale, Di Giacomo e i colleghi del foro isernino. Un’attivazione quantomeno “anomala” in quanto il sindaco, nei mesi scorsi, aveva sospeso l’affidamento esterno dei parcheggi a pagamento a causa di alcune difformità individuate all’interno del bando di gara, in particolare riguardo al numero di parcheggi previsti e che sarebbero dovuti essere gestiti dalla società vincitrice. Circa 150 in più rispetto a quanto deciso nella primavera 2018 dal Consiglio comunale. Il primo cittadino, così, aveva deciso di disattivare i parcometri presenti in città, in attesa di una risoluzione del problema. Ma a detta dell’avvocato La Cava, almeno in piazza Tedeschi la macchinetta avrebbe iniziato nuovamente a funzionare: «Almeno da questa mattina – si legge nella nota

«Parcometro attivato abusivamente davanti al Tribunale» L’avvocato La Cava presenta un esposto in procura dell’avvocato, datata 5 luglio – senza autorizzazione alcuna, è stato attivato ed è perfettamente funzionante il parcometro che si trova nei pressi del Tribunale. Parecchi cittadini, compresi avvocati, ignari dell’arbitrarietà dell’attivazione, hanno provveduto a munirsi del relativo ticket, pagandone il corrispondente importo (minimo 80 centesimi). Ora bisogna verificare se tale condotta riguarda anche altri parchimetri presenti in città». Per di più, ha aggiunto La Cava, «Alle ore 16 ho chiesto lumi alla Polizia Municipale e l’agente di turno ha confermato che il servizio non è mai stato attivato poiché ancora in discussione in sede comunale.

Sanità e strisce blu di nuovi protagoniste del Consiglio comunale. La seduta civica dello scorso 4 luglio, infatti, è stata aggiornata. Così gli argomenti caldi saranno affrontati il prossimo 11 luglio, a partire dalle ore 16:30. Si continuerà a discutere, innanzitutto, delle iniziative a difesa della sanità pubblica, fortemente promossa dal

L’assise civica aggiornata alla prossima settimana Si ritorna a parlare di sanità e strisce blu sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, a seguito dei paventi tagli che interesseranno l’ospedale “F. Vene-

ziale”. È notizia di qualche giorno fa l’ipotesi di chiusura del reparto di neurofisiopatologia, senza dimenticare le problematiche legate a Senologia e al serio rischio che l’unità operativa venga smantellata e trasferita a Campobasso. Nel corso dell’assemblea civica si deciderà sul da farsi, sugli interventi da adottare per scongiurare il ridimensionamento del presidio ospedaliero. Secondo e ultimo ordine

del giorno, invece, riguarderà la mozione proposta dalla consigliera comunale di Casapound, Francesca Bruno circa la querelle sui parcheggi a pagamento. Ancora sul banco degli imputati la convenzione con la società esterna che dovrà gestire le strisce blu, in particolare la discrasia tra numeri di stalli a pagamento previsti dal Consiglio e quelli inseriti nel bando. Circa 150 posti in più.

Nei guai anche un uomo che ha minacciato l’ex amico, convinto che avesse una relazione con la fidanzata

Il ragazzo della porta accanto si trasforma in uno stalker Ammonimento per un marocchino 30enne accusato di aver molestato la vicina, una 50enne isernina

Dietro quei gesti amorevoli e gentili si nascondeva un vero e proprio stalker. Ha atteso che la sua vicina di casa “abbassasse la guardia” per poi iniziare a molestarla e perseguitarla quotidianamente. Ammonito un marocchino di 30 anni che si è reso protagonista di atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei confronti della sua dirimpettaia, una 50enne di Isernia. Comportamenti che, secondo gli agenti della Questura pentra, erano privi di qualsiasi plausibile motivo. Un rapporto di vicinato iniziato come tanti altri. Il marocchino sembrava il classico bravo ragazzo della porta accanto. Sempre molto gentile ed educato nei confronti della donna, più grande di lui di circa vent’anni.

Fino a quando il suo atteggiamento ha iniziato a cambiare, costringendo la donna a modificare le proprie abituali di vita per evitare il ragazzo. Ma quest’ultimo, con il trascorrere dei mesi, è diventato sempre più insistente e molesto. Così la vicina esausta ha deciso di denunciare l’accaduto alla Polizia che si è subito attivata per avviare l’attività investigativa che, nei giorni scorsi ha portato all’ammonimento dell’uomo. Nei guai anche un31enne, anch’egli ammonito, che ha avuto un atteggiamento davvero persecutorio, scaturito da una gelosia irragionevole, nei confronti di un suo compaesano di 32 anni: lo ha accusato di avere una relazione con la sua fidanzata, arrivando a pubblicare messaggi offensivi sui social con il solo scopo di denigrare il suo vecchio amico. Le minacce, le ingiurie, le

molestie si sono protratte nel tempo, nonostante l’intervento di parenti ed amici comuni per dissuadere l’uomo a non avere tali sospetti

ed atteggiamenti, provocando nella vittima uno stato di ansia e di paura, tanto da condizionare la sua vita privata e sociale.

La costante attività di prevenzione voluta tenacemente dal Questore, Roberto Pellicone, dunque, si è concretizzata nel porre massima

attenzione agli episodi di violenza, non solo domestica. A dimostrazione di ciò i due ammonimenti, ai sensi dell’ articolo 8 del D.L. 38/ 2009, nei confronti dei due uomini residenti in provincia. La Polizia di Stato contrasta, quindi, con fermezza e rigore qualunque episodio di condotta violenta consumata in ambito familiare e non, mediante il ricorso a tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente, per evitare pericolose degenerazioni.

Ucri, a Isernia un movimento in difesa dei diritti delle comunità Rom Martedì 9 luglio 2019 alle ore 10,30 presso il comune di Isernia, nella Sala Raucci, UCRI, Unione comunità romanès in Italia presenta la visione politica strategica per lo sviluppo della minoranza romanì. Alla facile e diffusa tendenza di elencare e denunciare i problemi della minoranza romanì, UCRI – Unione comunità romanès in Italia - propone azioni di sistema, inserite in un contesto dotato di senso, che rispondono ai bisogni complessivi delle comunità. UCRI nasce dalla necessità di avviare un diverso modello di sviluppo degli interventi e delle rivendicazioni per la minoranza romanì, e dare “risposte ragionate” ai bisogni socio-culturali delle comunità; un modello di sviluppo basato sull’approccio interculturale e l’avvio di processi, nella consapevolezza di vivere all’interno di una cultura che evolve e che non è statica e immutabile, pensare in termini di in-

terculturalità per avviare processi dinamici, inclusivi e valorizzanti; avviare un piano di azioni, una nuova comunicazione socio-culturale e costruire un nuovo e corretto dibattito pubblico. Un diverso modello di sviluppo degli interventi e delle rivendicazioni per consolidare una maggiore consapevolezza culturale e superare il rischio di falsi modelli che possono orientare verso una distorta conoscenza e coscienza dell’essere minoranza nel terzo millennio; per rimuovere le convinzioni che hanno manipolato la realtà e la cultura romanì e riformulare l’orientamento verso il futuro con “una riforma morale, intellettuale e politica” della causa romanì. UCRI è lo strumento gestionale e progettuale per costruire soluzioni e motivare progetti, per assumere posizioni proprie con l’autorevolezza della qualità del lavoro, per intraprendere iniziative che non si limitino all’elaborazione di teorie astratte, ma si dimostrino capaci di realizzare progetti concreti, utili ed innovatori.


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È una struttura a impronta sanitaria, destinata ad ospitare per un periodo di tempo variabile persone non autosufficienti

Ospedale di Venafro, apre la Rsa Venerdì l’inaugurazione, all’evento prenderanno parte il direttore generale dell’Asrem Molise e il comitato Santissimo Rosario Quindici posti letto, è la nuova Residenza Sanitaria Assistenziale che venerdì 12 luglio verrà inaugurata presso il Santissimo Rosario di Venafro. All’evento prenderanno parte il direttore generale dell’Asrem Molise e il comitato Santissimo Rosario di Venafro. Infatti l’immobile è stato sottoposto a un importante intervento di restyling, che ne ha modificato radicalmente la struttura originaria del reparto di medicina. La residenza sanitaria assistenziale è una struttura non ospedaliera, ma comunque a impronta sanitaria,

Gennaro Sosto

che ospita per un periodo variabile (da poche settimane al tempo indeterminato)

persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche. Secondo la normativa nazionale, la RSA deve offrire agli ospiti: una sistemazione residenziale con un’impronta il più possibile domestica, stimolando al tempo stesso la socializzazione tra gli ospiti tutti gli interventi medici, infermieristici e riabilitativi necessari a prevenire e curare le malattie croniche e le loro eventuali riacutizzazioni con un’assistenza individualizzata. Il responsabile sanitario della struttura che ha

compiti di coordinamento è il medico di medicina generale che assicura l’assistenza medica; ci sono poi l’infermiere professionale; l’assistente domiciliare e dei servizi tutelari per l’assistenza alla persona; ci possono essere fisioterapisti, terapisti occupazionali e animatori; altre figure professionali sanitarie (fisiatra, geriatra, psicologo ecc.) possono essere messe a disposizione dall’Asrem. Insomma mentre altri comuni si lamentano per le chiusure di alcuni importanti reparti, a Venafro, grazie all’impegno del Comitato Santissimo Rosario,

“E-state Svegli”, così l’invito per la notte bianca di sabato 6 luglio Puntuale invasione pacifica, ne siamo certi, del centrale Corso Campano della città per la notte bianca di Venafro di

sabato 6 luglio. “E-state Svegli”, titola l’iniziativa che sicuramente richiamerà tantissimo pubblico soprattutto giovanile proveniente dai vari centri dell’area venafrana per ore in allegria, assieme a tant’altri coetanei, gustando pietanze tipiche innaffiate da numerosi boccali di “bionde” e tirando sino all’alba tra musica, balli, canti, divertimento ed un mare di socializzaione. Una notte bianca venafrana cioè all’insegna del piacere dello stare insieme, senza però calpestare e disattendere i diritti basilari e naturali di coloro che chiedono di riposare in tutta tranquillità, giuste le necessità personali. Se si riuscirà a coniugare alla perfezione tutto questo, sarà una notte bianca “al bacio” e ok, altrimenti … Tonino Atella

Borgata “Leone di Pozzilli”, Muse della locanda Di scena al Cenacolo culturale Marilena Ferrante POZZILLI È in programma per il pomeriggio odierno il secondo appuntamento con “Le Muse della Locanda”. Trattasi di un ciclo di “cenacoli culturali” promossi dall’Associazione EcoFood. L’evento, che avrà luogo presso la struttura destinata a diventare la “Locanda delle Muse” (in Borgata Leone di Pozzilli), sarà incentrato sulla figura della nota ed apprezzata scrittrice isernina Marilena Ferrante, le cui opere sono presenti nelle sue due raccolte poetiche, “Quel che avrei potuto dirti” e “Un passo dal cuore” ( 2015/2016)

e in altre pubblicazioni di antologie letterarie di vari editori. La scrittrice è stata insignita di diversi Premi letterari non ultimo il Primo posto al Premio Luca Romano per l’Aps Luca Romano di Chieti ed altri riconoscimenti in contesti sempre extraregionali. L’inizio della manifestazione è previsto per le ore 18. Al termine del reading, i convenuti potranno gustare dell’ottimo pane casereccio appena sfornato, condito con olio d’oliva e confetture ricavate dalla frutta di stagione. È inoltre prevista la degustazione dei classici

fiori di zucca in pastella. Alle ore 20, infine, spaghetti per tutti, con salsa a base di zucchine e fiori di zucca. Il tutto abbinato al buon vinello locale. «Anche questo evento - ha sottolineato il giornalista Angelo Bucci, fondatore e presidente dell’associazione EcoFood -, rientra nel calendario di manifestazioni estive che sta riscuotendo partecipazione oltre ogni attesa. Nel pieno rispetto dei cardini fondanti dell’alimentazione ecosostenibile, proponiamo solo prodotti biologici a km zero, coltivati senza arrecare alcun danno all’ambiente».

l’ospedale cittadino avrà una Rsa regionale. Vista quindi la complessità di queste realtà diventa molto importante trovare il personale sociosanitario adatto. Un’opzione può essere quindi quella di

affidarsi all’esperienza di specialisti nel settore dell’esternalizzazione di personale, la quale garantisce vantaggi in termini economici e organizzativi. (L.C.)

Puliti i cassonetti dell’immondizia Mercoledì l’azienda li ha regolarmante sterilizzati In riferimento al nostro articolo di ieri, in cui i cittadini lamentavano il cattivo odore che veniva emanato dai cassonetti dell’immondizia, lungo le strade di Venafro, l’azienda responsabile della raccolta di rifiuti ha fatto presente che mercoledì scorso è stata effettuata la periodica pulizia, lavaggio compreso, di tutti i raccoglitori della spazzatura sparsi per la città. Nella sua precisazione, l’azienda mette a conoscenza i cittadini del fatto che la pulizia dei cassonetti è un adempimento sempre correttamente svolto, ma per mantenere la città pulita occorre anche la sensibilità civica necessaria da parte di ogni cittadino, tenuto a differenziare i rifiuti evitando di accumulare indistintamente l’immondizia prodotta.


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Hanno dato la loro disponibilità, su richiesta del loro amico Andrea Greco, anche Ettore ed Andrea Iavicoli, figli dell’ex primario di Chirurgia

Pronto Soccorso salvo al fotofinish Arrivano altri medici, revocato il provvedimento che avrebbe portato il reparto della medicina d’urgenza a funzionare solo 12 ore AGNONE Il ‘salvataggio’ del Pronto Soccorso di Agnone porta anche il nome di due medici, Ettore e Andrea Iavicoli, figli di Nicola, l’indimenticabile primario di chirurgia del Caracciolo che fece diventare un’eccellenza della sanità regionale il reparto da lui diretto. Andato in pensione, Iavicoli è sempre rimasto legato ad Agnone ed oggi i suoi due figli, entrambi medici, su richiesta del loro amico Andrea Greco, consigliere regionale dei 5Stelle, hanno dato la loro disponibilità a prestare servizio al Caracciolo per mantenere così in funzione il Pronto Soccorso, 24 ore su 24. Una bella storia che potrebbe riservare anche ulteriori sviluppi. Infatti il papà, Nicola, si è dichiarato anche disponibile a rimettere in funzione il reparto di Chirurgia, con una convenzione specifica con l’Asrem. Una prospettiva che significherebbe riportare il Caracciolo alle punte d’eccellenza toccate in passato. Ma torniamo alla noti-

zia di oggi, il Pronto soccorso di Agnone è dunque salvo, c’è l’ufficialità: continuerà a fornire prestazioni h24. La comunicazione ufficiale della revoca al precedente provvedimento, che dall’8 luglio avrebbe dimezzato le ore del Pronto soccorso del ‘Caracciolo’ portandole a 12, è a firma di Antonio Lucchetti che scrive: «Con la proficua definizione di reclutamento di un dirigente medico mediante contratto libero professionale e di un dirigente medico specialista ambulatoriale, considerato che con nota protocollo

Casetta dell’acqua anche ad Agnone Inaugurata questa mattina al mercato coperto

Agnone inaugura la sua “casetta dell’acqua”. L’appuntamento è per questa mattina, 6 luglio, alle ore 10:30, presso l’area del mercato coperto. «Si tratta di un servizio alternativo all’acquisto di acqua minerale che, oltre ad offrire un prodotto di qualità, permetterà di ridurre l’uso e la produzione della plastica come rifiuto. - spiegano dal Municipio Il momento dell’inaugurazione sarà l’occasione per incontrare la ditta che avrà in gestione il servizio, che fornirà spiegazioni in merito alle diverse tipologie e al costo delle acque erogate nel punto di distribuzione e che fornirà all’utenza interessata anche le bottiglie da utilizzare per l’approvvigionamento. - continuano dal palazzo di città - “La casetta dell’acqua” attua un piano di acquisto predisposto dalla passata amministrazione, finanziato con fondi PAR FSC 2007-2013. Il costo relativo al piano di gestione è a carico dell’amministrazione e si auspica darà al cittadino un servizio di qualità concretizzando una buona pratica per la salvaguardia dell’ambiente».

n.60636 del 3/7/2019 il dott. Benedetto Potena (responsabile PS di Isernia, ndr) comunicava che, alla luce del proficuo esito delle suddette procedure le criticità pre-

cedentemente evidenziate possono ritenersi al momento superate, si dispone la revoca di quanto già disposto con nota protocollo n. 57988 del 25/06/ 2019 ed il ripristino delle attività presso Il PS del PO di Agnone in guardia attiva h24». La nota dell’Asrem segue quanto già annunciato dal consigliere regionale Andrea Greco del M5s. Quello che viene da pensare e che ha fatto notare lo stesso consigliere regionale agnonese, è che senza l’intervento della politica l’azienda sanitaria molisana avrebbe dimezzato il servizio senza pensarci due volte. «Ciò che lascia interdetti, in tutta questa storia,

è l’atteggiamento remissivo, quasi passivo di alcune figure apicali dell’Asrem che davanti alla carenza di medici stavano per decretare la chiusura del Pronto Soccorso di Agnone invece che tentare in ogni modo di reperire professionisti», ha commentato infatti il consigliere Greco. Insomma, per una volta la politica risolve un problema, invadendo anche campi solitamente di appannaggio dei tecnici. Altra cosa da notare è che il politico che è intervenuto e ha risolto questa delicata vicenda è un consigliere regionale di opposizione. Greco lo ha fatto perché è agnonese e perché conosce bene i di-

sagi che vivono i suoi concittadini. L’intero territorio montano si sarebbe aspettata un’azione congiunta anche da parte degli altri consiglieri regionali, quelli di maggioranza magari. Invece non ci sono stati né interventi sulla stampa, né risultano attività nelle sedi istituzionali. Oppure, forse, hanno lavorato nell’ombra, senza dare visibilità al loro impegno, anche se come ipotesi sembra abbastanza remota. A conti fatti il Pronto soccorso è salvo non grazie alla Regione Molise o all’Asrem, ma grazie ad un giovane consigliere regionale di minoranza che risponde al nome di Andrea Greco.

Andrea Greco: «Qualcuno ha provato ad attribuirsi i meriti del nostro impegno» AGNONE «Il 20 giugno scorso ho sentito il Direttore Generale dell’Asrem, Gennaro Sosto, perché si paventava la chiusura notturna del Pronto Soccorso altomolisano, attualmente aperto h24 - spiega il consigliere regionale di Agnone - Sarebbe stata una mazzata per la comunità. Significava condannare l’alto Molise e l’alto Vastese nel momento di massimo afflusso durante l’anno, che è quello estivo, e ingorgare ulteriormente l’ospedale di Isernia che già combatte ogni giorno con problemi di non poco conto. L’ingegner Sosto mi ha spiegato che la ragione della scelta era la carenza di medici. Così mi sono attivato in prima persona, in realtà lo avevo fatto già mesi prima, chiedendo a medici amici e conoscenti di contattare l’Asrem e rendersi disponibili per coprire i turni. A quel punto l’azienda sanitaria è stata messa di fronte all’evidenza che il problema era risolvibile, e quindi hanno aperto un bando per liberi professionisti a cui hanno risposto diversi medici. Non solo. Altri medici in questi giorni hanno continuato a segnalare la propria disponibilità. E a tutti loro voglio innanzitutto dire grazie a nome mio e di tutti i cit-

tadini dell’alto Molise e dell’alto Vastese. Ora è chiaro - continua Andrea Greco - che i contratti libero-professionali non sono l’optimum dal punto di vista economico, ma a questo punto era l’unica possibilità per difendere con le unghie e con i denti i diritti sacrosanti di un intero territorio. Passata la fase dell’emergenza e con lo sblocco del turnover consentito dal Decreto Calabria, l’Asrem dovrà bandire concorsi per far fronte alla carenza cronica del personale nei Pronto Soccorso di tutto il Molise o attivarsi in ogni modo possibile. Ciò che lascia interdetti, però, in tutta questa storia, è l’atteggiamento remissivo, quasi passivo di alcune figure apicali dell’Asrem che davanti alla carenza di medici stavano per decretare la chiusura del Pronto Soccorso di Agnone invece che tentare in ogni modo di reperire professionisti. Dicono che le hanno provate tutte in passato. Io gli ho dimostrato che volere è potere e che, quindi, bisogna cambiare qualcosa anche nel metodo di reclutamento dei medici e di pubblicazione dei bandi. Se l’Ingegner Sosto si è dimostrato sensibile e si è adoperato per la ricerca di una soluzione, devo mio malgrado sottoli-

neare che il direttore sanitario dell’Asrem, Antonio Lucchetti, appena riconfermato, deve fare molto di più per rispondere alle esigenze del territorio. Glie l’ho detto di persona, quando l’ho incontrato perché volevo accertarmi che tutto andasse a buon fine. Nei giorni scorsi qualcuno ha provato ad intestarsi i risultati di tutto questo impegno. Ma più che festeggiare c’è da lavorare ‘pancia a terra’ perché nei prossimi mesi ci sarà ancora tanto da lottare per la nostra sanità. E io, insieme ai miei colleghi, non mi tirerò indietro. Costi quel che costi. Perché le promesse fatte ai molisani continuano per noi a rappresentare un impegno morale e istituzionale. I molisani non

vogliono una cardiochirurgia in ogni angolo, ma meritano di sentirsi al sicuro sul territorio. Lo stesso territorio a cui oggi va un messaggio di speranza ma anche un appello a fare fronte comune, perché non indietreggeremo davanti a nulla. Intanto ci tengo a dire, a tutti i molisani, che l’idea dell’ospedale unico non appartiene né a me né ai miei colleghi del gruppo del MoVimento 5 Stelle regionale. - aggiunge in chiusura Andrea Greco La nostra idea di sanità era ben chiara nel programma e non smetteremo mai di lavorare per onorare quel patto con i cittadini, consci del fatto che non tutte le scelte dipendono da noi, con serietà e onestà».


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L’avvocato Massimo Romano: «Secondo noi è stato intempestivo disporre la chiusura al primo luglio»

Punto nascita, ricorso al Tar per bloccare la chiusura Depositato il “carteggio” presentato da 13 sindaci e 20 donne in dolce attesa del basso Molise Tredici sindaci e 20 donne gravide del basso Molise per ribadire con forza che il punto nascita di Termoli non deve chiudere. E’ stato depositato ieri mattina presso il tribunale amministrativo regionale del Molise il ricorso curato dagli avvocati Massimo Romano e Vincenzo Ia-

covino che muove contro il decreto firmato dal commissario ad acta Angelo Giustini e dal sub commissario Ida Grossi lo scorso 25 giugno con il quale, di fatto, si chiude il punto nascita del San Timoteo di Termoli. A firmare il ricorso sono stati i Comuni di Termoli Guglionesi,

IL SOTTOSEGRETARIO BORTOLAZZI

«Garantito pronto soccorso H24 e consulenze urgenti» «Il Comitato Percorso Nascita nazionale, nell’esprimere parere positivo alla deroga per Isernia, lo ha tuttavia condizionato alla chiusura del punto nascita di Termoli. La struttura commissariale ha garantito presso il Presidio Ospedaliero di Termoli il potenziamento delle funzioni ambulatoriali di visita, ecografia e diagnostica pre-natale, monitoraggio pre-parto e controlli post-partum. Inoltre, ha dato assicurazione che continueranno ad essere garantite presso il Pronto Soccorso h24 le consulenze urgenti, da parte del personale specialista in Ostetricia e Ginecologia che, in caso di situazione critica, potrà assicurare il trasferimento assistito verso il punto nascita appropriato nell’ambito della rete aziendale integrata materno-infantile, nonché l’assistenza in regime di ricovero ai pazienti in età pediatrica». E’ questa la dichiarazione del sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi che ha risposto ieri in Commissione Affari Sociali all’interrogazione di Michela Rostan (LeU) sulle iniziative per evitare la chiusura del punto nascita dell’Ospedale San Timoteo del Molise.

San Martino in Pensilis, Petacciato, San Giacomo degli Schiavoni, Montecilfone, Palata, Montenero di Bisaccia, Ururi, Campomarino, Acquaviva, Portocannone e Tavenna per un decreto che chiede una sospensiva immediata della chiusura e, nel merito, l’annullamento del decreto stesso. «Il ricorso notificato questa mattina (ieri, ndr) contiene la richiesta di decreto di inaudita altera parte di 13 sindaci e 20 donne in gravidanza del basso Molise». Sotto la lente tutto quello che gli stessi avvocati avevano affermato nel corso dell’ultimo incontro che si era tenuto in sala consiliare a Termoli proprio per discutere del ricorso che sarebbe stato presentato a giorni. «Secondo noi – ha

affermato Romano – è stato intempestivo disporre la chiusura del punto nascita il primo luglio tanto più che il presunto limite dei 500 parti è una disposizione che contestiamo nella natura asseritamente vincolante nel senso che non riteniamo che sia vincolante ma solo una indicazione di massima che in ogni caso è stata stabilita dal 2010. Oggi la ragione di urgenza di chiudere il punto nascita non c’è e né sono state indicate e certamente non si può pensare che ragioni di urgenza siano quelle legate alla presunta carenza di personale, posto che il provvedimento è stato adottato esattamente il 25 giugno, giorno di approvazione del decreto Calabria che dopo 10 anni sblocca il

turn over. Il tempismo di queste decisioni lascia assolutamente a desiderare». Sotto la lente anche la mancanza di accordi di confine che siano stabiliti. Al momento, stando a quanto ha affermato il presidente dimissionario del Comitato San Timoteo, Nicola Felice, c’è solo una sorta di “avvertimento” dato agli ospedali di Foggia, San Giovanni Rotondo e Vasto (oltre ovviamente al Cardarelli di Campobasso) di accogliere le donne gravide che vengono portate dal 118 a seconda della settimana di gestazione nella quale si trovano. «Non ci sono accordi di confie con le regioni limitrofe e oggi, se devi partorire, non sai dove andare», ha concluso Massimo Romano. Ades-

Massimo Romano

so l’attesa è tutta per la decisione dei giudici del Tar che può arrivare in qualsiasi momento.

Le linee guida inviate alle postazioni del 118 per il trasferimento delle pazienti in gravidanza

Reparto chiuso, ecco la mappa per la gestione dei parti E’ una mappa di come “dislocare” le donne che devono partorire e non potranno più farlo presso il punto nascita di Termoli quella che sarebbe stata inviata dal direttore sanitario dell’Asrem Antonio Lucchetti alle postazioni del 118 sul territorio. Sotto la lente, stando a quanto affermato dal presidente dimissionario del Comitato San Timoteo, Nicola Felice, sarebbe andata a finire la riorganizzazione del sistema sanitario dopo la chiusura del punto nascita di Termoli. «Ormai è assodata la chiusura del Punto nascita dell’ospedale San Timoteo, disposto con decreto del Commissario Giustini. Dal 7 luglio prossimo non essendoci la disponibilità H24 dell’assistenza al parto del ginecologo, non sarà

possibile partorire nell’ospedale di Termoli. Come primo atto a seguire tale dispositivo il Dott. Antonio Lucchetti, da qualche giorno prorogato per altri due anni come Diretto Sanitario ASREM, oggi in veste di Direttore Generale (facente funzione), ha chiesto ai Direttori Generali di alcune strutture sanitarie della regione Puglia: Ospedali Riuniti di Foggia, Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo; e dell’Abruzzo: ASL di Lanciano-Vasto-Chieti, di fornire nei propri ospedali le cure ostetriche e ricovero richieste per le partorienti del distretto sanitario di Termoli. Questo è un atto dovuto per la sicurezza delle partorienti, ma anche per sollevare da ogni responsabilità i vertici dell’ASREM, per un inspera-

to caso di emergenza sanitaria da parte di qualche partoriente. Oltre ad informare tutti i vertici della regione e della sanità hanno dato disposizione al 118 di trasportare le partorienti necessarie di cure agli ospedali interessati, in base al numero di settimane di gravidanza. Pare che fino a 13 settimane possono essere trasportate al San Timoteo di Termoli, oltre 13 e fino a 35 al Cardarelli di Campobasso o all’ospedale riuniti di Foggia; oltre 35 al San Pio di Vasto. Questa, si spera momentanea, soluzione di certo potrebbe generare non poche difficoltà all’esiguo numero di postazioni e ambulanze con medico presenti nel distretto di Termoli, e che in caso di richiese concomitanti potrebbe creare grossi ri-

tardi mettendo a rischio la vita dei cittadini bisognosi di cure. In attesa della definizione di accordi di confini tra le regioni limitrofe, appare ancor più ragionevole la proposta fornita dal Comitato San Timoteo che prevede un accordo con l’Abruzzo, con la soluzione di impiegare i professionisti che operano all’ospedale di Vasto anche al San Timoteo di Termoli. Soluzione questa che oltre a consentire la riapertura, in breve tempo, del Punto nascita di Termoli, presenta anche un vantaggio economico, non facendo aumentare la mobilità passiva, ma soprattutto il vantaggio per le Partorienti che in tal modo evitano il viaggio trasporto, e nello stesso tempo si evita anche di gravare ulteriormente il servizio del 118».


TERMOLI E BASSO MOLISE

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ATTUALITÀ

Sotto la lente le «colpe della politica: il Decreto si sarebbe potuto bloccare nella Conferenza Stato-Regioni. Presto una manifestazione»

«Il Balduzzi si può revisionare» Medici sul “piede di guerra” Ieri la conferenza stampa del segretario regionale del Cimo, Quintino Desiderio REDAZIONE TERMOLI Da un lato le accuse al vetriolo all’ex Giunta Frattura “rea” di non essersi presentata alla riunione della conferenza Stato-Regioni nella quale si sarebbe potuto bocciare il decreto Balduzzi che poi, inevitabilmente, ha portato alla chiusura del punto nascita di Termoli. Dall’altro lato le maniche rialzate per organizzare delle manifestazioni di protesta e di coinvolgimento della popolazione «perché bisogna che si capisca che i sindaci, senza i cittadini, non possono andare da nessuna parte». Si è discusso di questo nel corso della conferenza stampa convocata da Quintino Desiderio, segretario regionale del Cimo, il sindacato dei medici. Una conferenza stampa indetta a “bocce ferme”, a diversi giorni dalla chiusura ufficiale del punto nascita perché «sulla scorta delle reazioni del momento non tutti avrebbero capito le motivazioni che sono alla base della nostra azione e spesso i medici sono accusati di fare riunioni per difendere gli interessi particolari di qualcuno quando non è

così», ha esordito Desiderio, al suo fianco Bernardino Molinari, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia, quello finito sotto la lente di ingrandimento del Ministero della Salute. Una disamina a tutto raggio quella effettuata da Desiderio che parte da lontano, dai 12 anni in cui la sanità molisana è stata commissariata e durante i quali, a detta del segretario Cimo, nessuno dai commissari, alla politica, agli stessi attori della sanità è riuscito a fare qualcosa per invertire la tendenza. Fino ad arrivare al Pos 2016-2018 «in cui è stato combinato il disastro che stiamo vivendo e che era stato anticipato dal decreto Balduzzi che ha fatto un lungo iter di circa un paio di anni e che è stato approvato senza che il nostro allora Presidente della Giunta si presentasse alla conferenza Stato-Regioni. Sarebbe bastata una sola Regione contraria per bocciarlo ma così non è stato». Di qui il paragone tra il piccolo Molise «visto come una regione che non ha diritti anche se la Costituzione dice che la sanità è regionale» e realtà come Trento «che ha 500mila abitanti con

Lunghe file e disagi per gli automobilisti

Il “calvario” della Bifernina «Un dramma arrivare a Campobasso»

Persistono i disagi alla circolazione lungo la Bifernina per i lavori in corso che stanno costringendo gli automobilisti a lunghe e interminabili file. Diverse sono le segnalazioni che stiamo ricevendo. «Da un po’ di tempo -ci scrive un signore- per venire da Termoli a Campobasso il sabato e la domenica sera si impiegano circa 2 ore e mezza. Nelle ore di punta, ai semafori, non potrebbero mettere una pattuglia delle forze dell‘ordine oppure degli operai per veicolare il traffico? Da Campobasso a Termoli transitano pochissime macchine, al contrario una marea. Per come stanno le cose rinuncio ad andare al mare da Campobasso proprio per non rifare la fila estenuante la sera. Preferisco una piscina in zona».

un Dea di II Livello e la Valle d’Aosta, 400mila abitanti, e noi non abbiamo un Dea di II Livello e quindi senza garanzia del trattamento del politrauma e del trattamento delle patologie tempo dipendenti non abbiamo, di fatto, il trattamento dell’emergenza sanitaria». Un Pos contro il quale il Cimo si era già opposto attraverso la presentazione di un ricorso straordinario al Capo dello Stato nel luglio 2017 «e che giace ancora presso il Consiglio di Stato. Per colpa della politica questa regione nella sanità è messa malissimo. Se non abbiamo un Dea di II Livello – ha prose-

guito Desiderio – abbiamo, di fatto, un solo presidio ospedaliero che non giustifica la presenza di tre punti nascita». Di qui, però, anche il confronto tra la situazione di Termoli e quella di Isernia. «Due anni fa Termoli aveva 500 parti e Isernia no, ma Isernia è stata tenuta mentre due anni dopo Termoli è stata chiusa». Conti che non tornano mentre la politica, quella dei sindaci del basso Molise, si sta muovendo attraverso un ricorso al Tar che è stato presentato proprio ieri mattina. Anche su questo, però, Desiderio ha qualcosa da ridire: «i sinda-

ci vanno dietro l’onda popolare della protesta. Il diritto di questa regione è una revisione del Decreto Balduzzi che si può fare. Il Molise potrebbe mettere il veto così non passa più nulla. Tra tre o quattro anni – ha proseguito Desiderio – il fondo sanitario regionale per l’incremento dei flussi passivi diminuirà e non si troveranno i soldi neanche per mantenere gli ospedali che ci sono. Non chiudere Termoli – ha proseguito – perché chiudete tutti quelli della regione compresi anche Cattolica e Neuromed che non possono

vivere sempre e solo di luce propria. Noi come sindacato ci batteremo fino alla fine con i ricorsi e organizzando delle manifestazioni con persone che sanno di sanità e non chi vuole sfruttare le proteste delle persone. Mi sembra che in questa regione si stia giocando a fare la sanità senza i medici. Il punto nascita è stato chiuso perché è stato lasciato con tre medici. Noi organizzeremo a breve un incontro pubblico dove invitiamo i cittadini perché o rispondono i cittadini o non c’è sindaco che tenga».

L’iniziativa si inserisce nell’ambito della “Giornata della Salute”

“Se hai cara la pelle”: a Termoli gli screening gratuiti della Lilt REDAZIONE TERMOLI Oggi, dalle ore 8,30 alle 13 si celebrerà la ‘Giornata della salute’ con un’importante tappa della campagna di sensibilizzazione promossa dall’associazione. Sul lungomare nord di Termoli, nei pressi del lido Stella Marina, sarà possibile eseguire visite dermatologiche gratuite per tutta la mattinata. Se ne occuperanno gli specialisti della Lilt: le dottoresse Cristina Mastronardi e Rosanna Perrotta. Saranno distribuiti opuscoli informativi per adulti e ragazzi e la farmacia di Pasquale Marino offrirà campioni di crema solare. «Gli esami consistono nell’osservazione clinica e, ove necessario con dermatoscopio dei nei e delle lesioni cutanee a rischio – hanno spiegato dalla Lilt -. I tumori cutanei sono molto più diffusi di quanto si immagini e sono in continuo aumento, in parte

Sicurezza, Roberti incontra il comandante della Polizia Stradale Nell’ambito degli incontri istituzionali di questi giorni tenuti in Comune con le forze dell’ordine, nella giornata di giovedì il sindaco di Termoli, Francesco Roberti, ha incontrato il comandante della Polizia Stradale di Termoli Salvatore Augelli. «Anche in questo caso – ha affermato Roberti - è stato un incontro cordiale e abbiamo discusso delle criticità della città adriatica. Con la polizia stradale ho esternato la volontà di essere totalmente a disposizione per qualsiasi situazione che si dovesse verificare. Ci sarà una collaborazione reciproca al fine della tutela della nostra città».

per l’incremento dell’età media, in parte per l’errata abitudine all’esposizione al sole e alle lampade per l’abbronzatura artificiale. Essi rappresentano un problema sociale sia perché per incidenza sono in assoluto i primi tumori nell’uomo, sia perché sono causa di morte in soggetti relativamente giovani. Le scottature da sole su pelle delicata (bambini, pelli molto chiare) sono un importante rischio per carcinomi e melanoma della pelle». La prevenzione si attua coinvolgendo la popolazione e insegnando una corretta protezione dal sole che prevede alcune regole: ricerca dell’ombra, indumenti e creme solari. «Il coinvolgimento della popolazione è necessario anche per la diagnosi precoce di questi tumori perché gran parte di essi sono diagnosticati dagli stessi soggetti portatori o dai loro famigliari - concludono i vertici della Lilt -. È importante quindi insegnare a tutti un corretto autoesame della pelle al fine di evidenziare eventuali lesioni sospette da far controllare al proprio medico o allo specialista».

Scontro tra auto sulla strada tra Termoli e San Giacomo Avrebbe potuto avere delle conseguenze peggiori l’incidente che si è verificato ieri mattina, poco prima delle 6, sulla strada che collega Termoli a San Giacomo degli Schiavoni. Due le auto che si sono scontrate. Fortunatamente l’incidente non ha avuto delle conseguenze gravi per i conducenti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Termoli.


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Il vescovo: «Non è il momento di chiedersi il perché, altrimenti queste domande si trasformano in grovigli dai quali è impossibile uscire»

L’ultimo saluto a Domenica Marchetti Bonefro: abbraccio collettivo alla giovane scomparsa dopo l’incidente avvenuto allo scalo ferroviario di Matrice BONEFRO Decine di corone, fiori, palloncini bianchi e una chiesa, quella di S.Maria delle Rose, troppo piccola per accogliere il mare di gente che ieri ha deciso di dare l’ultimo saluto a Domenica Marchetti, la giovane bonefrana deceduta a seguito di un incidente stradale avvenuto in prossimità dello e scalo ferroviario di Matrice. Troppo piccola anche per accogliere il

dolore forte dei familiari, degli amici, della comunità, un dolore inatteso come può essere la scomparsa di una ragazzina di 18 anni, umanamente inaccettabile, come lo è il cadere di un fiore prima che possa dare frutti, come lo è un brusco tramonto quando è ancora l’alba dell’esistenza. Una vita piena, che alle prime ore di domenica ha lasciato dentro le lamiere contorte di quella Daihatsu Terios, schiantata-

si violentemente contro un albero, le speranze e i sogni futuri che possono inevitabilmente caratterizzare una ragazza di quell’età. Una ragazza solare, perché Domenica lo era, pronta ad affrontare con entusiasmo il suo imminente ultimo anno di Liceo per poi buttarsi a capofitto nel mondo dei “grandi”. «Non abbiamo parole se non il silenzio, che nasce spontaneo» ha affermato

nel corso dell’omelia il Vescovo Gianfranco De Luca. «Un silenzio di solidarietà, perché ognuno di noi, per quanto possa immaginare, per quanto possa immedesimarsi, non può comprendere lo stato di un papà e di una mamma rispetto ad un evento del genere. Siamo qui con l’incapacità di pronunciare parole che possono risultare vuote, ma non è il momento di chiedersi il perché - ha poi aggiunto -

Il gruppo di opposizione “Il Germoglio” interviene sulla gestione idrica

«In questa fase d’emergenza non sono state fornite risposte precise» Continuano ad alimentarsi le polemiche in basso Molise per quanto riguarda la gestione del servizio idrico, intensificatesi dopo la sospensione del flusso idrico causata da alcuni problemi riguardanti l’accensione delle pompe di sollevamento dell’impianto del Liscione. Ad intervenire sul tema anche il gruppo di opposizione di Palazzo Ducale “Il Germoglio”, dopo lo stop di ieri disposto dal Comune per garantire in serata l’acqua anche alle zone più alte del centro abitato. «Con un nostro precedente articolo, avevamo già mostrato tutto il nostro disappunto riguar-

do la carenza idrica, suscitando riflessioni sulla condotta dell’amministrazione circa il problema. La situazione, però, non è mutata e l’epistolario di sms che parte dal Comune non fornisce nessuna certezza, anche perché, sempre più spesso, i messaggi arrivano in ritardo rispetto alla chiusura del-

le condotte. Così, molti cittadini, ormai stremati dal lunghissimo periodo di disagio, si sono rivolti a noi per chiederci di intervenire in qualche modo e avere notizie certe. Il Germoglio, dopo aver raccolto gli sfoghi e le perplessità di concittadini stanchi, che spesso neppure hanno ricevuto risposta

da chi di dovere, ha deciso di inviare una missiva a Molise Acque, chiedendo chiarezza circa le reali motivazioni del disservizio e garanzie sull’efficienza del Molisano Centrale. Ai cittadini, ripetiamo, non interessa di chi sia la colpa, ma interessa che il problema venga risolto! In questa fase d’emergenza, non sono state fornite risposte precise e questo ha contribuito ad acuire il disagio. In fondo, la cittadinanza sta reclamando un bene fondamentale ed è opportuno che sia rassicurata. Si spera di ottenere risposte tempestive e, soprattutto, chiare».

Santa Croce, c’è qualcuno che manomette le saracinesche per deviare il flusso idrico Diversi cittadini di Santa Croce di Magliano, residenti in varie contrade, zona Melanico, Caprareccia, Sterparo del Monaco, lamentano la mancanza di acqua in questi giorni di calura. A tal proposito il Comune ha fatto

sapere che il flusso idrico non è stato interrotto e che si sta intervenendo, con gli operatori comunali, rilevando una serie di manomissioni nei pozzetti di adduzione e nelle diramazioni verso le rispettive aziende. «Pratica-

mente – fanno sapere – ci sono i soliti furbi che manovrano le saracinesche per deviare il flusso idrico verso le loro proprietà, interrompendo il normale scorrimento per gli altri che si trovano a valle. Di tutto questo stia-

mo predisponendo un dettagliato esposto ai Carabinieri al fine di evitare disservizi agli ai titolari delle aziende e punire i responsabili di tali atti, per interruzione di pubblico servizio. Chi ha sbagliato, pagherà»

altrimenti queste domande si trasformano in grovigli dal quale è impossibile uscire. La morte non è una cosa semplice, non è un passaggio indolore, ma dopo la morte noi oggi celebriamo la resurrezione, al pari di quella di Gesù. Quando i discepoli giunsero al sepolcro lo trovarono vuoto, quello stesso vuoto interiore che ci procura questa morte, ma così come Cristo è risorto anche Domenica è risorta, attraver-

so il nostro amore». Ad attendere il feretro all’uscita della chiesa centinaia di persone, oltre ai soci dell’Avis, della cui componente giovanile Domenica faceva parte. Un abbraccio collettivo quello che si è stretto attorno ai familiari, alla mamma Raffaella, al papà Paolo e al fratello Teo, accompagnato da un lungo applauso. Un ultimo sentito saluto a una ragazza rimasta nel cuore di chi l’ha conosciuta.

IL SINDACO PUCHETTI

I cittadini hanno ricevuto tutte le informazioni del caso Nella stessa giornata dell’intervento che porta la firma del gruppo di opposizione “Il Germoglio” è giunta anche la precisazione sul tema del sindaco di Larino, Pino Puchetti. «Prendo atto della missiva da voi inviata a Molise acque, a tal proposito, ti informo, che l’amministrazione comunale nella persona del sottoscritto, è costantemente in contatto con i vertici di Molise acque, al fine di avere più informazioni utili sul tema acqua, sia per quanto riguarda l’allaccio al Molisano centrale, sia per quanto riguarda le problematiche legate all’impianto di potabilizzazione e di sollevamento dell’invaso del Liscione. In merito a quest’ultima problematica, mi preme evidenziare, che le informazioni che veicoliamo ai cittadini ci vengono comunicate dai responsabili di Molise acque. Le stesse vengono poi diffuse, solo quando comunicate formalmente sulla mail del Comune di Larino. La riduzione del flusso idrico dall’impianto di Molise acque ai serbatoi comunali è dovuto a un problema tecnico, come evidenziato nella nota di ieri. L’amministrazione, di concerto con l’ufficio tecnico ha deciso di sospendere l’erogazione dell’acqua in tutta la città, di notte, e in giornate più critiche anche il pomeriggio. Tale scelta viene effettuata per far aumentare i livelli dei serbatoi comunali, in modo da garantire un flusso idrico che possa soddisfare la maggior parte delle utenze per i cittadini. Nel caso in cui i livelli dei serbatoi non raggiungano il massimo, le zone poste in punti più alti della città non riescono ad essere servite. Tutti i cittadini che mi hanno contattato telefonicamente, o si sono recati in comune in questi giorni di criticità, hanno ricevuto tutte le informazioni del caso».


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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -

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Ex calciatore di Genoa, Salernitana, Ascoli e Torino, ha sfiorato i playoff nel 2018/2019

Ora è ufficiale: Cudini è il nuovo allenatore del Campobasso L’ex San Nicolò verrà presentato in una conferenza pre-ritiro REDAZIONE CAMPOBASSO Ieri pomeriggio è arrivata l’ufficialità: Mirko Cudini è il nuovo allenatore del Campobasso Calcio. Stretto l’accordo con il tecnico marchigiano per la prossima stagione agonistica 2019/ 2020. Ex calciatore di Genoa, Salernitana, Ascoli e

Torino (con cui ha esordito in Serie A), nella passata stagione ha guidato il Notaresco nel girone F giungendo ad un passo dai playoff. Mirko Cudini verrà presentato a stampa e tifosi alla fine di luglio in una conferenza stampa pre-ritiro. Nell’assemblea di ieri mattina, tutto come da programma con la formalizzazione dei dettagli.

Puntano in alto Matelica (con Battistini) e Forlì (con Paci). Amelia alla Vastese

Panchine girone F, 5 conferme Quattro sono ancora vuote REDAZIONE CAMPOBASSO

Marco Amelia (zonalocale.it)

Stando così le cose, ovvero se tutte le aventi diritto si iscrivessero, il girone F sarebbe di nuovo a venti squadre. Sempre che la Lega confermi i criteri territoriali utilizzati l’anno scorso e non mescoli le carte. Per quanto riguarda l’Alma Juventus Fano, ci sono buone possibilità che venga ripescato in serie C dopo la retrocessione di maggio. E quindi non dovrebbe far parte del rag-

Le panchine del possibile girone F ALFONSINE Avezzano CHIETI Campobasso Forlì Francavilla Jesina Matelica Montegiorgio Pineto PORTO SANT’ELPIDIO Real Giulianova Recanatese Sammaurese Sangiustese San Nicolò Notaresco Savignanese TOLENTINO Vastese VASTOGIRARDI

Gori (confermato) De Angelis (nuovo) ? Cudini (nuovo) Paci (nuovo) ? Manuelli (nuovo) Battistini (nuovo) Baldassarri (nuovo) Epifani (nuovo) ? Pascucci (nuovo) Giampaolo (nuovo) ? Senigagliesi (confermato) Vagnoni (nuovo) Farneti (confermato) Mosconi (confermato) Amelia (nuovo) Farina (confermato)

gruppamento. GLI ALLENATORI. Mancano quattro società, poi si può dire che tutte hanno la propria guida tecnica per la stagione 2019/2020. Partendo dal Molise, il Campobasso come noto sarà allenato da Mirko Cudini mentre il Vastogirardi ha confermato subito Francesco Farina. A proposito, le conferme sono abbastanza poche: soltanto cinque su venti. Come gli altomolisani, infatti, non hanno cambiato l’Alfonsine (Gori), la Sangiustese (Senigagliesi), la Savignanese (Farneti) e il Tolentino (Mosconi). Tre su cinque sono neopromosse. Hanno deciso di dare una ventata di novità le varie Matelica, che con l’ex L’Aquila Battistini punta sempre al vertice della classifica, Forlì, che ha puntato sull’ex Montegiorgio (in panca è andato Baldassarri) Paci e sta allestendo un organico di alto livello. Ma anche il Pineto che sarà guidato da Massimo Epifani, un veterano della categoria nonostante la giovane età e la Vastese, che si è affidata a Marco Amelia, ex portiere ed ex campione del mondo a Berlino. L’Avezzano, salutato Giampaolo che ha accettato la corte della Recanatese,

ha scelto il romano Stefano De Angelis, omonimo del ds del Campobasso. Per finire, il fanese Manuelli alla Jesina, Pascucci (l’anno scorso al Latina) al Real Giulianova e l’ex Castelfidardo Vagnoni al San Nicolò Notaresco. Non hanno ancora scelto il mister Chieti, Francavilla, Porto Sant’Elpidio e Sammaurese.

Massimo Paci

Massimo Paci

Perline La cacciata dal Paradiso GENNARO VENTRESCA Trattiene il suo fascino, come una canzone invecchiata bene. Ho appena rivista la signora che mise su una storia d’amore con uno dei più discoli giocatori della nostra squadra. Su invito dei genitori di lei, per chiudere la vicenda, o quantomeno per provarci, dovette intervenire in prima persona il presidente Gigino Falcione che gli fece uno shampoo nel suo studio. Uno shampoo che finì in lite, volarono parole grosse che portarono alla cacciata dal Paradiso. Senza bisogno di rifarsi al Masaccio, nel celebre dipinto della Cappella Brancacci, nella Chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze. *** La deliziosa signora, a quei tempi, era un tenero fiore, fisico sfilato e seno generoso. Il maschione del nostro attacco, invece, teneva famiglia. Peraltro al seguito. Indifferentemente inseguiva fanciulle e mature signore, il dongiovanni. Una notte s’inventò una scusa e raggiunse una ragazza a Campitello. Alla moglie e alla figlioletta disse di avere un po’ di pazienza. E di aspettarlo al ristorante, da Mario, a vedere la televisione. L’annunciatrice col suo orgoglioso mezzobusto augurò la buonanotte, ma il vitellone ancora non tornava. Mario lì a pazientare, sino alle due di notte. Cosa accadde in privato tra la moglie e l’infedele è facile immaginarlo. Quando ti sposi uno scapestrato è chiaro che ne paghi le conseguenze. *** Intanto, ascolto Ligabue che canta “Piccola stella senza cielo”. Non è una canzone recente, ma conserva le sue emozioni. Mi piace andare indietro nel tempo anche con le sette note. Il jukebox di don Mario Trevisani, una selezione 50 lire, con il doppio i brani diventavano tre. Spiego che Mario Trevisani era un signore di stampo antico, bello e distinto come un nobile decaduto. Vendeva dolci un po’ stantii e le tipiche castagnole che gli preparava Franco Di Soccio e aveva come aiutante il “dottore”, un ometto di scarsissima statura, con un paio di occhialini tondi e spessi che ne fecero un autentico personaggio. *** La saletta dava direttamente sul corso e noi giovanotti ci sentivamo “zass”, a fare i belli davanti alle ragazze che passavano e ripassavano per farsi vedere il vestito nuovo e le tettine che avevano avuto un precoce sviluppo. Con noi c’erano anche alcuni giocatori rossoblù, che facevano la loro parte. E, in genere, acchiappavano facile. Gli sportivi hanno sempre rimediato, anche negli anni Sessanta. *** Dentro di me, stanotte, c’è stata un’altra riunione di condominio e qualcuno ha deciso di dovermi staccare un po’ dai nostri colori che insieme a quelli rossoneri mi stanno creando sempre più ansia. Non so se sia stato il cuore, la mente, il corpo o l’anima. Fatto sta che mi sembrava di aver deliberato. Tutto inutile, appena mi sono alzato ho ricominciato a scavare per sapere di Gesuè e Circelli, di Boban e Maldini, di Selva Piana e San Siro. *** Una manciata d’anni fa ero sempre presente sugli spalti. Poi ho tralasciato di andare in trasferta, almeno sino a quando la domenica non ho preso a far la cronaca da ultrà, sul piccolo schermo. Prima era tutto più facile, bastava battere le mani e si partiva. Ma il tempo corre veloce e non ti avvisa, non ti dice che sta per raggiungerti e sorpassarti. Sfoglio l’armadio, stampella per stampella, accosto i colori, e tiro fuori anche qualche camicia dimenticata. E’ ancora bella e alla moda quella comprata a Lecce, in occasione della trasferta di Galatina. Dove volarono ceffoni e anche qualche cazzotto che raggiunse l’Adelmo che nel tentativo di svincolarsi scivolò nel sottopassaggio e riportò una sublussazione alla spalla.


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SPORT

SERIE D - ECCELLENZA

Grande successo della raccolta fondi: raggiunta quota 23 mila euro

Missione compiuta per l’Olympia Agnonese Serie D sempre più vicina Depositata con un giorno di anticipo la domanda di ripescaggio PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO Missione compiuta. L’Olympia Agnonese ha depositato con un giorno d’anticipo la domanda di ripescaggio per essere riammessa in Serie D. E’ stato il segretario della società altomolisana Antonio Melloni a recarsi personalmente a Roma per consegnare a mano il carteggio necessario alla partecipazione al

prossimo campionato dilettanti. A corredo della domanda, l’autentica dimostrazione d’amore che ha investito l’Olympia Agnonese. Nella giornata di martedì la raccolta fondi indetta dalla società granata per ottemperare ai 19mila euro necessari al completamento della domanda aveva raggiunto la quota 18mila. Allo scadere del termine ultimo, fissato in data 5 luglio, le sottoscrizioni hanno toccato la soglia

dei 23mila euro. Una somma bel al di sopra forse delle aspettative anche dello stesso Grifo che per bocca del vice presidente del club Fernando Sica confessa al Quotidiano del Molise l’aria che si respira in seno alla società al raggiungimento di questo primo, piccolo ma fondamentale traguardo di una stagione che si appresta da iniziare: «Le sensazioni all’interno di tutta la società sono positive. Siamo rimasti mol-

to contenti e soddisfatti della risposta che c’è stata da parte della piazza di Agnone ma anche dalla dimostrazione di affetto ricevuto da chi non è del posto ma che ha voluto riconoscere la bontà del nostro progetto e la natura di una società sana e leale. Siamo fiduciosi sull’esito del ripescaggio. Una volta conosciuto il responso che sarà a breve penseremo alla definizione del nuovo organigramma societario

L’allenatore, fresco di riconferma, punta già la prossima stagione agonistica

Pietramontecorvino, Papa fissa gli obiettivi: «Costruire gruppo sano» DINO DE CESARE PIETRAMONTECORVINO Una stagione vissuta pericolosamente, tra alti e bassi, sempre in bilico tra la zona playout e quella della salvezza diretta. Alla fine la permanenza è arrivata ed anche con una giornata di anticipo! A conclusione della terza

avventura nel campionato di eccellenza molisana, il tecnico della salvezza, Antonio Papa, fresco di riconferma anche per la prossima stagione 2019/20, traccia il bilancio del torneo. «Quello appena concluso è stato il mio quinto anno tra giocatore e allenatore nel Pietramontecorvino, la squadra del mio paese. Nei

tre anni da giocatore ho collezionato una storica promozione in eccellenza, una salvezza diretta e una retrocessione – sottolinea Papa - mentre negli ultimi due anni da allenatore ho raggiunto un’altra promozione in eccellenza e la salvezza diretta di quest’anno, considerato che nel girone d’andata eravamo ultimi ad 11 punti e chiudendo poi a 36 con il record dei punti in eccellenza per il Pietra». «Tra novembre e gennaio molte persone in paese ci davano per spacciati dopo una serie di risultati negativi con i quali eravamo sprofondati penultimi con 11 punti – continua il tecnico petraiolo, un lusinghiero passato in serie B col Foggia (97/98) e in C1 ancora con Foggia, Chieti e Torres e in C2 con Carrarese e Alghero - Molti criticavano che la squadra aveva giocatori non all’altezza del campionato ed un mister che non sapeva gestirli; che eravamo persone avide, attaccate ai soldi, cercando di distruggere tutto, quando invece avevamo bisogno di aiuto e sostegno dato il nostro organico quasi tutto del posto. Ma è stato proprio grazie a queste critiche ingenerose che i ragazzi hanno trovato la forza di reagire e lottare, ricompattandosi e incana-

lando 25 punti nel girone di ritorno che ci hanno permesso di salvarci in maniera diretta senza passare dai playout, con un tabellino di 9 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte, 44 gol fatti e 48 subìti». «É stato un anno duro, tra incomprensioni e arrabbiature, ma con un unico obbiettivo: la salvezza! Abbiamo la fortuna di avere una squadra nel massimo campionato regionale, la serie A molisana, ed una scuola calcio di 80 ragazzi che con sacrificio interagiscono tra di loro con voglia e passione – conclude mister Papa - Perciò facciamo in modo che tutto questo non finisca perché per un paese di 2.600 anime lo sport, l’aggregazione, così come la danza e la motocicletta, come le feste patronali e le tradizioni, sono linfe vitali affinché la nostra Pietramontecorvino si ripopoli e ritorni ad essere un paese di giovani che hanno voglia di crescere e di fare qualcosa per la propria ricca comunità. Spero in un futuro senza gelosie e invidie, dove vi sia la voglia di aiutarsi e confrontarsi sempre e solo per migliorare questa stupenda realtà che tutti ci invidiano. E’ stata dura, ma ancora una volta ci siamo rialzati! Forza Pietra!».

che vedrà ancora una volta al comando il presidente Marco Colaizzo. Siamo convinti di aver fatto tutte le cose per bene. L’Olympia Agnonese resta aperta all’in-

gresso di nuovi soci in maniera tale da poter disputare il prossimo campionato di Serie D senza alcun patema d’animo e con maggiore tranquillità».

MERCATO IN FERMENTO

Lopolito nuovo tecnico del Gambatesa Il Vairano prende Sabatino Dopo la prematura e improvvisa separazione dal neo tecnico Mascia, la Polisportiva Gambatesa ha annunciato ieri l’ingaggio di Giuseppe Lopolito, ex Turris, come nuovo allenatore. La società biancoverde ha diffuso la notizia attraverso una nota ufficiale. «La Polisportiva Gambatesa, rappresentata dal d.g. Enzo Iannucci - si legge - comunica di aver ingaggiato l'allenatore Pino Lopolito che guiderà la Polisportiva nel campionato di Eccellenza 2019-2020. Il mister, di grande esperienza, sarà affiancato dal suo staff tecnico nelle persone di Roberto Maffucci e Sara Eronia e dal direttore sportivo Gino Testa. Al Mister ed al suo staff va il nostro benvenuto con l'augurio di un lavoro proficuo. Prossimamente saranno ufficializzati i primi movimenti di mercato. Forza Gambatesa sempre». Può dunque partire, in leggero ritardo rispetto alla programmata tabella di marcia, il calciomercato della formazione biancoverde che, dopo aver bloccato alcuni profili, sta riallacciando i contatti proprio in queste ore. In settimana sono attesi alcuni annunci in entrata. VAIRANO SEMPRE ATTIVO: COLPO SABATINO, SFUMATO PANICO. Sempre in Eccellenza resta particolarmente attivo sul mercato il Comprensorio Vairano. Sfumato Nicola Panico, che pur lasciando il Venafro, non si è accordato con la formazione del presidente Rega, è andato a segno il colpo importante in difesa. Tutto fatto - manca solo l’annuncio, previsto nelle prossime ore - per l’arrivo di Sabatino, giocatore di assoluta esperienza che andrà a rinforzare il pacchetto arretrato a disposizione di Pacilio. Nella giornata di ieri, inoltre, la società campana ha comunicato alcune riconferme in organico. «Il Comprensorio Vairano - si legge nella breve nota - comunica i calciatori "in organico" confermati per la stagione 2019/2020, a cui si aggiungeranno i calciatori da rinnovare poichè scaduto il rapporto ed infine i nuovi acquisti. Di seguito lista dei calciatori confermati, in organico: Antonio Paglia. Vincenzo Rocchio, Simone Carpentino, Andrea di Rosa, Giulio Nardi, Michele Izzo, Fabio Verde, Andrea Schiavone, Saverio Marra, Domenico Cantelmo, Alberto Geremia I calciatori si riuniranno il 01/08/2019 agli ordini di Mister Pacilio».


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CALCIO A 5 - PODISMO

Il presidente Primavera carica l’ambiente: «Arriveranno altri acquisti»

Carlo Natale nuovo colpo dello Sporting Venafro «Possiamo sorprendere» Il trentenne centrale si presenta con un massiccio bagaglio di esperienze

Aveva 5 anni quando ha messo per la prima volta piede su un campo di futsal. Da allora non ha praticamente mai smesso. Oggi che di anni ne ha 30 Carlo Natale ha scelto la Sporting Venafro per proseguire la sua lunga carriera nel mon-

do del calcio a 5. Più di un gioco, più di una passione, quello per il futsal è un vero e proprio amore per lui, laureato in scienze motorie e insegnante di educazione fisica, spesso a contatto con i bambini. «Per me questo mondo è tutto – spiega – ci

sono dentro praticamente da quando sono nato, è tra le mie priorità». Carlo è un centrale, di grande maturità, che è stato a contatto per tanto tempo con la serie B, con esperienze anche in Basilicata, in Umbria e nel Lazio, ed è molto ottimista in vista della prossima stagione: «Ho molta fiducia nei miei compagni di squadra. Anche – spiega – se il primo anno di B è sempre un’incognita, in rosa ci sono giocatori validissimi, molti di questi anche parecchio esperti. Certo, molto dipenderà dal girone in cui sare-

mo inseriti, ma sono convinto che si può fare bene. L’anno scorso alla Futsal Parete c’era la maggior parte della squadra che veniva dalla C e abbiamo fatto un gran campionato. Ci dovevamo salvare e siamo arrivati settimi, a un passo dai playoff. Possiamo sorprendere tutti, con voglia, determinazione e professionalità». Voglia, determinazione e professionalità, tutti fattori che Carlo ha trovato nella Sporting Venafro. «La società la conoscevo già, l’ho seguita durante l’anno, ne ho sentito parlare molto, poi ho conosciuto il

presidente Gianluca Primavera e le impressioni che avevo da fuori sono anche migliorate. Questa è la scelta migliore per me, amo gli ambienti piccoli dove si fa sport sano e tutti sono amici, come in una grande famiglia». Carlo vive a Bellona (CE), ma è molto legato alla città di Venafro, dove ha giocato per 3 anni quando era diciottenne e dove è tornato frequentemente per l’amicizia che lo lega al suo procuratore, Gaetano Pagano. «Qui mi trovo benissimo, sono felice. Ringrazio quindi Gianluca, Gaetano e

mister Matticoli, non vedo l’ora di iniziare». Molto soddisfatto il Presidente Primavera, che commenta: «Carlo è un giocatore di grandissimo talento e intelligenza, oltre che un bravissimo ragazzo. È una pedina fondamentale per la nostra squadra». Quanto al mercato della Sporting lascia intendere altri colpi in arrivo: «Siamo al lavoro su diversi fronti, seguiamo piste regionali, nazionali e ci piacerebbe anche rendere la nostra squadra più internazionale. Lo spagnolo può essere una lingua così affascinante…».

Avis Campobasso: Giovanni Giglio, Giuseppe Di Domenico e Nicola Ricciardella. Superba la performance di Giovanni Giglio che si è classificato 20° assoluto e 4° di categoria con il tempo complessivo di 4:10’07". Buone anche le prestazioni di Giuseppe Di Domenico arrivato 109° assoluto con il tempo

di 5:26’24" e di Nicola Ricciardella giunto 179° assoluto con il crono di 6:09’30". Ai tre atleti che hanno rappresentato la Podistica Avis Campobasso e la Regione Molise vanno i complimenti di tutto il Direttivo e dei Sociatleti del Team del Presidente Antonio Gargano.

Il presidente Antonio Gargano e il direttivo si congratulano con i tre atleti molisani

Podistica Avis presente al “Giro a tappe della Val di Fassa” In una delle principali valli dolomitiche, tra paesaggi immersi nella natura incontaminata, si è svolto dal 23 al 28 giugno 2019, il 21° Giro Podistico a Tappe della Val di Fassa organizzato dalla Associazione Sportiva Val di Fassa Running con la collaborazione dei Comuni e dell’Azienda Promozione Turistica della Val di Fassa. Cinque tappe con distanza media di 9,8 chilometri per un totale di chilometri 49,30. La partenza della 1^ tappa sulla distanza di chilometri

8,500 è stata data domenica 23 giugno alle ore 9:30 ad Alba di Canazei. Seconda tappa lunedì 24

giugno da Vigo di Fassa Km 10,700, terza tappa martedì 25 giugno da Pozza di Fassa Km 8,200, quarta tappa

giovedì 27 giugno da Soraga Km 10,600, quinta e ultima tappa venerdì 28 giugno da Moena-Alpe di Lusia Km 11,300. In campo maschile, il 21° Giro podistico a tappe è stato vinto da Celestin Nihorimbere del Burundi con il tempo complessivo di 3:33’46" mentre l’etiope Addisalem Belay Tegegn si è imposta in quello femminile con il tempo complessivo di 3:58’52". Tra i circa 300 atleti partecipanti alla manifestazione sportiva provenienti da tutta la penisola e anche da alcune nazioni straniere, anche tre atleti della Podistica


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ALTRI SPORT

L’associazione sportiva del capoluogo è nata nel marzo scorso

Asd Lady Biker, tutto pronto per la seconda edizione Domani il via nella suggestiva location di Bosco Faiete E’ tutto pronto per la 2^ edizione del moto-incontro organizzato dalla ASD Lady Biker Molise & Friends che si terrà nel fine settimana nella suggestiva location di Bosco Faiete a Campobasso. Sarà una due giorni motociclistica all’insegna del divertimento e della socializzazione, con un nutrito programma. Si parte il sabato pomeriggio alle 15.00 con le iscrizioni ed il cocktail di benvenuto offerto dall’organizzazione. Alle 16.00, la partenza per il giro turistico con tappa al Castello d’Evoli di Castropignano e sosta-

aperitivo alla “Casa Molisana” lungo la Bifernina; alle 21.00 spettacoli e musica live fino a tarda notte. La domenica mattina, alle 9.00 iscrizioni e colazione offerta dallo staff; alle 10.00 la partenza per il moto-giro con sosta-aperitivo ad Altilia e visita guidata al sito archeologico. Alle 14.00 il pranzo e alle 15.00 le premiazioni. Dopo il successo della passata edizione, anche q uest’anno il gruppo ‘Lady & Friends’ ha inteso replicare l’evento, in collaborazione con Famoto e con il supporto di tanti sponsor.

Stands enogastronomici, area expò, musica, giochi e tante sorprese! Tutto questo sarà il moto-incontro a Bosco Faiete (CB) organizzato da Lady Biker Molise & Friends nel prossimo week-end. Prevista una massiccia partecipazione di motociclisti, soprattutto molisani, ma anche provenienti da fuori regione. L’associazione sportiva del capoluogo si è costituita nel marzo scorso e ad oggi conta oltre 50 tesserati, in buona parte donne alla guida della moto. Saranno le donne, in particolar modo, le

protagoniste dell’evento, ma il moto-incontro è aperto a tutti e a tutti i tipi di motociclette. Anche quest’anno le ‘ladies in moto’, insieme ai ‘friends’, hanno organizzato un moto-incontro unico nel

suo genere: una manifestazione per gli appassionati delle due ruote, maschi e femmine, che rappresenti un momento per stare insieme, alla scoperta di posti tra i più suggestivi del Molise, ma

anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne, sotto lo slogan «Se mai abbasserò la testa, sarà solo per ammirare le mie scarpe!»!

Massimo Di Monaco è il maggior esponente con varie specializzazioni conseguite

Krav Maga, la disciplina che avanza tra combattimenti e benefici mentali

La disciplina del Krav Maga, considerati i tempi moderni e i pericoli nei quali ci si può imbattere, ma considerati anche e soprattutto i benefici di questo sport a livello mentale. C’è chi lo insegna a livello professionale e con un buon seguito, a Campobasso e in qualche paese vicino. Massimo Di Monaco, di Petrella Tifernina (CB), grazie a oltre 22 anni di esperienze, ha acquisito finora le specializzazioni di Maestro di Military Krav Maga-Kapap; Istruttore di Self Defence / Soldier Defence / Police Defence / Street Defence / Women Defence; Istruttore di Kick Boxing K1 / Ju-Jitsu (iscrizione al Coni n.1585081/2019). Dal 28/ 03/2019 è diventato ufficialmente membro della Self Defence School A.S.D. di Ravenna (RA), una grande

organizzazione basata sulla realtà della difesa da inconvenienti della vita quotidiana, leader del settore in Italia e accreditata presso la Nato (code ncage AN648) e le Nazioni Unite. (UNGM420203). Fondata nel 2009, essa istruisce nei centri di formazione in Italia e in Europa, impegnata a offrire il più alto livello di istruzione di autodifesa. Il loro metodo è basato su movimenti istintivi, tecniche pratiche e scenari di addestramento realistici. Si è ampliato in tutto il mondo ed è ora utilizzato dalle forze dell’ordine, dai militari e dal cittadino medio che cerca di imparare pratiche di autodifesa e mettersi in forma. Esso abbraccia esattamente la mentalità di Massimo, che da diversi anni ha dato vita a un suo team persona-

le denominato “Team Di Monaco”, e vanta la partecipazione di varie fasce d’età. La mission del corso è quella di fornire ai militari, alle forze dell’ordine, al cittadino medio, le conoscenze necessarie per affrontare ogni tipo di inconveniente quotidiano. Non secondario, incentivare l’aumento della sicurezza nelle proprie abilità e migliorare la capacità di reazione grazie all’allenamento mentale, essenziale per prendere decisioni importanti in tempi brevi. Questa è, dunque, una disciplina che fa bene allo spirito, può essere un’ottima scelta per tutti e può insegnarci a stare più tranquilli persino quando la situazione non ce lo permette. Numerosi sono anche i seminari realizzati con vari maestri del territorio italiano, tra cui proprio il direttore tecnico della Self Defence School A.S.D., il maestro Giuseppe Costrino. Il Krav Maga in sé è un sistema di combattimento nato a metà del secolo scorso per addestrare l’esercito dello stato di Israele. Diversamente da quanto si possa credere, è sì un sistema di combattimento ma unicamente finalizzato alla propria difesa. Esso

si basa infatti su un approccio scientifico e realistico al combattimento secondo cui, in una situazione di pericolo, gli obbiettivi primari sono la salvaguardia di sè stessi e dei propri compagni e la neutralizzazione dell’ostacolo nel minor tempo e con il minor sforzo fisico possibile. Per raggiungere tale scopo è indispensabile agire su punti sensibili del corpo dell’aggressore, classificati in base all’entità del danno provocabile. Si parte dalla analisi e dalla cono-

scenza della risposta fisica e psicologica del corpo umano in caso di pericolo immediato. Il sistema copre ampi scenari che vanno dal combattimento individuale alla home security, alla sopravvivenza in diversi contesti, alla protezione di terzi. Imi Lichtenfeld, ritenuto il “padre” del Krav Maga, ha sintetizzato tecniche provenienti da diverse arti marziali e discipline di combattimento per creare un sistema estremamente efficace e veloce da apprendere in gra-

do di contrastare attacchi a mani nude o con armi da taglio, da fuoco e contundenti. È facilmente intuibile che le finalità di un corso di Self Defence non possano essere le stesse di un corso di Police Defence, seppur vengano utilizzate parzialmente le stesse tecniche. Verso gli inizi di settembre ripartiranno i corsi presso lo Sporting Club di Campobasso, e verrà certamente istituito un incontro dove poter venire a conoscenza di questo fantastico mondo.


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Meteo weekend con tempo tipicamente estivo A cura di www.meteoinmolise.com SITUAZIONE METEO WEEKEND - La nostra Penisola, in particolare il Centro-Sud, continua ad essere protetta da un campo di alta pressione mediterranea con apporti africani per una depressione ad ovest del Portogallo. Al Nord invece infiltrazioni di aria umida e a tratti instabile, provocano la formazione di temporali pomeridiano/serali sulle zone alpine. Locale sconfinamento dei temporali alle zone di pianura, con coinvolgimento anche di parte della dorsale appenninica. PREVISIONI ITALIA Venerdì - L'ulteriore rinforzo di un campo di alta pressione di matrice subtropicale favorirà una giornata in prevalenza soleggiata e calda su tutta Italia. Quindi un avvio di weekend all'insegna del bel tempo con caldo in intensificazione soprattutto al Centro-Sud. METEO SABATO - Inizio giornata soleggiato, salvo qualche disturbo su Alpi e Liguria, ma ancora senza fenomeni di rilievo. Dal pomeriggio le Alpi interessate da instabilità di tipo convettivo da cui deriveranno acquazzoni e temporali che entro sera potranno localmente sconfinare alla Val Padana. Sul resto d'Italia bel tempo estivo e con temperature in lieve aumento, su valori decisamente estivi, diffusamente intorno ai 33/35°C. In serata però sul Nord Italia l'influenza della depressione del Centro-Nord Europa si farà sentire, tanto che sulle zone alpine il tempo subirà un ulteriore peggioramento con piogge sui confini centro-occidentali. Qualche pioggia in arrivo anche sulla Liguria centrale. PREVISIONI PRIMO WEEKEND DI LUGLIO IN MOLISE VENERDI': giornata dal sapore pienamente estivo, nel pomeriggio qualche focolaio temporalesco sulla fascia appenninica con eventuali fenomeni grandigeni da tenere in considerazione. Caldo nella norma. Le aree più calde saranno quelle del Basso Molise. Venti deboli da nord-est sulla costa, mari calmi. SABATO: giornata di bel tempo dalla mattina al pomeriggio. Temperature stazionarie su valori leggermente superiori alla media del periodo. Venti deboli, mari poco mossi.

DOMENICA: bel tempo al mattino e anche al pomeriggio, velature in cielo. Temperature in aumento con punte di nuovo vero i 34-35 nelle zone di pianura. Venti che si dispongono da sud-ovest deboli. Mari calmi Rimani aggiornato con le previsioni in italia, previsioni in Molise, webcam, stazioni meteo. Tutto sulla nostra app

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