20° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
Euro 1,40* | lunedì 8 aprile 2019 | anno XXII | n.97 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente
Agricoltura. A Verona le aziende molisane puntano ai mercati asiatico e statunitense
Economia. Colavita firma una partnership strategica per l’export di vini pregiati negli Usa
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Termoli. Il bliancio di un weekend di serrati controlli
Droga e ricettazione Arresti e denunce dei Carabinieri
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DENTRO LA NOTIZIA
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CAMPOBASSO
Ordinazione episcopale, il Papa scrive al Vescovo
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SPORT DSGSDSDGDSGSDGSD
Musetti “inguaia” l’Agnone Pari dei Lupi a 6’ dal gong Isernia delusa e sconfitta
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Recuperati tre chili di marijuana e in un altro blitz ritrovato un piccolo “tesoro” provento di furti
Trattative fino a tarda notte nei due schieramenti di centrosinistra e centrodestra che sono alle prese con la scelta dei rispettivi candidati sindaci. Su entrambi i fronti si fa ‘melina’ aspettando ognuno la mossa dell’altro.
Circa 30mila euro è il valore della refurtiva ritrovata in un’abitazione di S. Giacomo degli Schiavoni, due le persone denunciate. Mentre sul sequestro di tre chili di erba i Carabinieri di Termoli non si sbottonano anche perché fino a ieri le indagini erano ancora in corso. Si tratta del proficuo bilancio del fine settimana.
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AMMINISTRATIVE. CAMPOBASSO VERSO LE URNE
Il centrodestra stringe il cerchio attorno a un nome a notte fonda ‘Impasse’ nel centrosinistra
ISERNIA
Dalla deportazione nasce una storia di amicizia PAGINA 7
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IL RICORDO
Terremoto, anche Isernia a L’Aquila per la fiaccolata
ECCELLENZA - PROMOZIONE SAN MARTINO
Arrestato l’accoltellatore furioso
Una delegazione della Croce Rossa molisana era presente ieri alla fiaccolata che si è tenuta a L’Aquila per ricordare le vittime del terremoto di 10 anni fa. Anche il Molise ha partecipato per omaggiare le incolpevoli vittime del sisma.
Il greco antico al centro di una gara internazionale
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Volano Bojano e Roccasicura Il Comprensorio Vairano conquista la promozione PAGINA 19 - 20 - 21 - 22
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JUDO - CALCIO A 5 TERMOLI
Lo Sporting Venafro battuto in finale dall’Arzignano (5-0) Luigi Centracchio storico oro PAGINE 21 - 22
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PRIMO PIANO
ECONOMIA
Ieri l’inagurazione della 53esima edizione di Vinitaly: 14 aziende molisane presenti
Usa e Asia, la grande chance dei vini molisani a Verona L’assessore Cavaliere: «Abbiamo obiettivi ambiziosi» «Vinitaly è una fantastica celebrazione della qualità e della biodiversità del patrimonio culturale e vitivinicolo, che si rispecchia nel fatto che l’Italia ha più di 600 indicazioni geografiche, il numero più alto in Europa. Compito dell’Unione europea è tutelarle». Così il commissario europeo all’Agricoltura, Phil Hogan, ha riconosciuto il valore di Vinitaly come strumento di divulgazione e promozione del vino italiano, intervenendo ieri mattina alla cerimonia inaugurale della 53ª edizione di Vinitaly, dopo il focus di Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, sui numeri e le tendenze del mercato italiano e il talk show «Futuro del vino, il Vinitaly del futuro», moderato da Bruno Vespa. «L’Unione europea esporta oltre 20 miliardi di euro di vino, dei quali oltre 6 miliardi vengono dall’Italia – ha proseguito Hogan -. Sono convinto che
i viticoltori avranno ancora più successo nei prossimi anni. Come Unione europea stiamo lavorando per costruire rapporti commerciali in tutto il mondo e la diplomazia economica sta dando grandi risultati, dall’Asia ai nuovi mercati emergenti come l’Australia». Sono 14 le aziende vitivinicole molisane in vetrina presso
lo stand regionale finanziato dal PSR Molise 2014/2020, attraverso la Misura 3.2 (Sostegno per le attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno). «La nostra regione – afferma l’assessore all’agricoltura Nicola Cavaliere - ha necessità di proporsi e farsi conoscere a livello
internazionale in ogni contesto e il Vinitaly rappresenta una vetrina d’eccezione ed una preziosa opportunità per le cantine molisane, ormai in grado di competere con importanti realtà imprenditoriali del settore. La volontà del nuovo governo regionale è proprio quella di rendere riconoscibile il Molise, attraverso attività che puntano alla valorizzazione del contesto territoriale, allo sviluppo del turismo rurale e alla promozione delle eccellenze enogastronomiche.» Importanti le giornate di oggi e domani, nelle quali il Molise ospiterà le delegazioni provenienti da Stati Uniti e Asia, particolarmente interessate al mercato vitivinicolo regionale in ascesa. I tecnici dell’Arsarp Molise (Agenzia Regionale di Sviluppo Agricolo, Rurale e della Pesca) e i sommelier dell’associazione “Il Gusto dei Sensi” racconteranno, attra-
verso incontri e degustazioni, la realtà vitivinicola regionale, il legame con il territorio e le tradizioni, le produzioni di nicchia, con un focus sulla Tintilia. Ieri pomeriggio, in occasione della giornata inaugurale, Cavaliere ha preso parte alla manifestazione dedicata al ‘Premio Angelo Betti - Benemerito della Vitivinicoltura’ e consegnato l’ambita Medaglia di Cangrande alla cantina Terresacre. «E’ un piacere - ha commentato Cavaliere - per me essere qui e un grande
Acquisita la Panebianco LLC, uno dei più importanti importatori di vini italiani negli States
Nuova partnership tra Colavita e Nunzio Castaldo Winebow Enrico Colavita
Enrico Colavita e Nunzio Castaldo hanno annunciato nei giorni scorsi la loro acquisizione congiunta di uno tra i più rilevanti importatori di vini italiani negli Stati Uniti: Panebianco LLC. «La mia famiglia ha cercato per molto tempo la giusta opportunità per entrare nel settore vitivinicolo» ha spiegato Enrico Colavita, Presidente di Colavita SpA, che ha la sua sede internazionale a Pomezia nel Lazio. «In Nunzio, abbiamo trovato il partner perfetto e, in Panebianco, abbiamo trovato un’altra azienda di famiglia da sempre dedita a portare i grandi prodotti agroalimentari italiani negli Stati Uniti». «Livio Panebianco ha assemblato un eccellente portafoglio di aziende a conduzione familiare che rendono i loro vini autentiche espressioni del loro territorio. Prendere la gestione di questa grande azienda è un’opportunità unica» ha
dichiarato Nunzio Castaldo, ex vicepresidente senior, portfolio management, e veterano di 31 anni di Winebow, il più grande gruppo statunitense di importazione e distribuzione di vini pregiati. Ha aggiunto «sono entusiasta di essere in partnership con Colavita, una società agroalimentare a conduzione familiare, appassionata della propria attività e focalizzata sulla qualità, l’autenticità e il luogo di origine.» Giovanni Colavita, nipote di Enrico Colavita e CEO di Colavita USA, coordinerà le attività di partnership con Castaldo con sede negli Stati Uniti. L’imprenditore molisano ha commentato: «Questa impresa è una soluzione perfetta per noi perché in Italia, e anche qui negli Stati Uniti, vino e cibo vanno sempre insieme. Siamo entusiasti della naturale sinergia che si è creata intorno a questi prodotti sul mercato Usa.» Castaldo sarà l’Amministratore Delegato di Panebianco LLC (che ha sede a New York City) e seguirà la gestione ordinaria tra cui vendite, marketing e fornitori. Colavita fornirà le infrastrutture
per la vendita e la distribuzione nazionale (la società ha recentemente aperto una nuova sede della West Coast a Dixon, in California e ha collegamenti in molti stati del paese a stelle e a strisce), così come le conoscenze nel settore delle specialità alimentari, nel mondo della ristorazione e nelle catene di supermercati in tutti gli Stati Uniti. Panebianco attualmen-
te ha una distribuzione diretta a New York e nel New Jersey e vende attraverso distributori locali in altri sei stati. Livio Panebianco ha avviato la sua azienda nel 1997 (dopo aver lavorato, come Nunzio Cataldo, in Winebow) con l’obiettivo di portare piccole produzioni di vini da cantine controllate, di aziende a conduzione familiare, dall’Italia agli Stati Uniti. Prima della sua
prematura scomparsa nel 2015, Livio ha costruito il suo portfolio con grande cura e attenzione scoprendo vini di altissima qualità provenienti da territori unici, che Livio ha contribuito a promuovere come le Cinque Terre, l’Etna e il Vesuvio arrivando ad importare grandi vini come Marisa Cuomo dalla Campania, Girolamo Russo dalla Sicilia, La Togata dalla Toscana e Mus-
onore consegnare il premio a un’azienda che contribuisce a conferire prestigio al Molise. Ma i miei complimenti vanno a tutte le nostre cantine presenti a Verona. La Regione continuerà a dare il suo sostegno perché eccellenza e qualità rappresentano il nostro punto di forza, attraverso strategie ben mirate vogliamo avvicinare sempre di più i vini molisani ai mercati internazionali e creare nuove e concrete opportunità di sviluppo».
so dal Piemonte tra le molte altre cantine altamente qualificate. «Credo che le tendenze del mercato statunitense favoriscano l’attenzione degli importatori specializzati con vini di alta qualità rappresentativi delle regioni da cui provengono» ha aggiunto Castaldo. «Il nostro portfolio, unito alla grande forza distributiva e alla competenza che Colavita offre, ci dà la possibilità di competere con aziende più grandi nello spazio vitivinicolo italiano». «Il nuovo Panebianco LLC ha un portafoglio di vini premium con un forte patrimonio e avrà il vantaggio competitivo della vasta esperienza nel canale alimentare di Colavita» ha aggiunto Giovanni Colavita.
Loco Card, Confcommercio aderisce alla campagna solidale dell’Associazione Italiana Persone Down «Confcommercio Molise ribadisce il suo impegno nel sociale, dopo quello contro la violenza di genere e le pari opportunità e la campagna contro l’uso delle sostanze stupefacenti, aderendo e patrocinando l’iniziativa dell’Associazione Italiana Persone Down su tutto il territorio regionale». Così il direttore Irene Tartaglia annuncia l’avvio di questa nuova campagna sociale per la promozione e sensibilizza-
zione del progetto Loco Card, il circuito solidale formato da 300 Associazioni, 730 Negozi Solidali, shopping online e 120.000 tesserati in tutto il Paese. «Una campagna di sensibilizzazione – ribadisce Tartaglia - sarà effettuata presso gli associati per uno scambio di valore bilaterale che può generare economia locale.» De una parte l’Associazione Italiana Persone Down si impegna ad attivare i
propri associati, donatori, simpatizzanti fornendo loro una Loco Card ed indirizzandoli ad effettuare le spese di sempre presso i Negozi Solidali convenzionati. Dall’altra parte gli esercenti che aderiranno alla campagna si impegnano a riconoscere un eventuale sconto al possessore della Card ed una piccola percentuale della spesa all’AIPD. «I vantaggi si traducono in un aumento di fatturato senza
costi aggiuntivi – sottolinea Irene Tartaglia – i negozi che attiveranno la Loco card, inoltre, potranno attirare nuovi clienti in modo leale e strategico, potendo fidelizzare la clientela in modo innovativo.» Ma i vantaggi riguarderanno anche la deducibilità delle spese di pubblicità e propaganda, grazie alla possibilità di portare totalmente a deduzione i costi dal reddito di impresa.
PRIMO PIANO
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POLITICA E ATTUALITÀ
REDAZIONE CAMPOBASSO Per la sanità molisana si apre una settimana importante, dato che giovedì a Roma ci sarà la riunione del tavolo tecnico per l’esame del risultato di bilancio del 2018. Un appuntamento decisivo con i dirigenti del ministero dell’Economia e di quello della salute, che saranno chiamati ad esaminare un bilancio sul quale il presidente Toma si è espresso nel corso della settimana, annunciando il pareggio dei conti e per l’Asrem un attivo di oltre 800 mila euro. A Roma per la prima volta, in veste ufficiale, ci sarà il debutto della nuova struttura commissariale composta dal duo formato da Angelo Giustini e
Dall’Asrem nuovo bando per l’assunzione di anestesisti e rianimatori
Sanità, giovedì il tavolo ministeriale Al vaglio dei tecnici il risultato di bilancio 2018 da Ida Grossi: per loro la responsabilità di portare il sistema sanitario regionale verso il nuovo e atteso piano operativo 2019 -2021. Intanto permane l’emergen za per la carenza di primari negli ospedali molisani e l’Asrem corre ai ripari. Il dg Gennaro Sosto, visto l’approssimarsi della scadenza per
quiescenza del responsabile e un incarico di dirigente medico specialista in Anestesia e Rianimazione presso l’Ospedale San Timoteo di Termoli, al fine di scongiurare l’interruzione di pubblico servizio in violazione dell’art. 32 della Costituzione, e tenuto conto dell’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane inter-
ne all’Azienda, ha indetto le procedure concorsuali, per soli titoli, per il conferimento di due incarichi libero professionali a medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, estesa anche a medici specialisti in quiescenza. Con un secondo atto, invece, nelle more del reclutamento di personale a tempo indeterminato me-
Il sindacato autonomo proclama lo stato di agitazione, oggi non parteciperà alla riunione
Fondazione Gemelli, il Cobas: «Contratto peggiorativo» REDAZIONE CAMPOBASSO Relazioni sindacali critiche tra Fondazione Gemelli e Cobas Pubblico Impiego. Oggi è prevista una nuova riunione alla quale il sindacato autonomo non parteciperà «a causa del comportamento assunto dall’azienda nel voler sostituire il contratto applicato con la Fondazione Giovanni Poalo II con quello del Gemelli.» Un comportamento che ha causato lo stato di agitazione che sarebbe stato firmato da ben
106 dipendenti della struttura di Contarda Tappino. Ieri, in una nota. Il segretario Maria Luisa Di Bianco ha replicato proprio alle dichiarazioni giunte dalla Fondazione: «Replichiamo alla risposta della Fondazione Giovanni Paolo II – scrive il legale rappresentante del sindacato - in merito alle affermazioni di un ipotetico lavoro in sinergia con le parti sociali, per discutere come definire un contratto che veda tutti soddisfatti. Che il contratto non sia speculare lo apprendiamo dai giornali, in
quanto con nota n. D.2019/ 00632 la Fondazione trasmetteva il CCL del Gemelli, che annullava la piattaforma presen-
Il filosofo Salvatore Natoli apre la quinta edizione di Poietika Lectio magistralis questa sera al Teatro Savoia di Campobasso REDAZIONE CAMPOBASSO Apre i battenti questa sera alle 18,30 la quinta edizione di Poietika Art Festival con la lectio magistralis del filosofo Salvatore Natoli. Il festival tenacemente voluta dalla Regione Molise e dalla Fondazione Molise Cultura, sotto la direzione artistica di Valentino Campo, vedrà sul palco del Teatro Savoia di Campobasso il filosofo milanese che affronterà con un atteso intervento «la necessità rivoluzionaria di esprimere la verità per scardinare l’ipocrisia in una società nella quale contano sempre di più la carriera, il potere, il denaro, l’apparire ancora più dell’essere». Professore ordinario di filosofia teoretica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, Salvatore Nato-
Salvatore Natoli
li è considerato il propugnatore di un neopaganesimo, di un’etica che, riprendendo elementi del pensiero greco (in particolare, il senso del tragico), riesca a fondare una felicità terrena nella consapevolezza dei limiti dell’uomo e del suo essere necessariamente un ente finito, in contrapposizione con la tradizione cristiana. Conosciuto come «il filosofo dello stare al mondo»,
Natoli si distingue nel panorama teoretico italiano e internazionale, in serrato dibattito e confronto con il Cristianesimo, approdando a una nozione di etica del tutto singolare e radicata nell’ontologia, prima che nella deontologia. Nella sua ricerca ha preso ad oggetto passioni e affetti; una particolare e approfondita analisi ha dedicato al tema del dolore, affrontato in diverse sue opere. Natoli siede nella redazione di varie riviste ed è ampiamente presente nel dibattito filosofico e culturale contemporaneo. Questa sera comincia anche - e si dipanerà durante tutto lo svolgimento della rassegna - l’iniziativa «Poietika messa a fuoco da Pino Bertelli. I volti e i luoghi di Poietika fissati nei suoi scatti», a cura del popolare fotografo toscano, scelto come “narratore fotografico” di Poietika 2019.
tata dalla parte datoriale il 14.06.2018. Non ci risulta che le relazioni sindacali avviate si stanno occupando, anche di premiare economicamente le professionalità impegnate ogni giorno.» Da parte dei Cobas la sottolineatura: «E’ vero il contrario che si istituiscono servizi privi di una concertazione e solo per alcuni eletti, mentre ad altri è imposto il recupero ore. Il personale sta vivendo un grave disagio lavorativo, di mortificazione per non veder al contrario riconosciuto il proprio impegno lavorativo. Per non parlare del clima di pressione con il quale invece si vuol far passare un contratto peggiorativo che annulla di fatto il riconoscimento economico che garantisce il riferimento al CCNL della Sanità. Inoltre in merito alle affermazioni che la FGP II sia già stata incorporata nella Fondazione Gemelli, dobbiamo contestare la mancanza dell’attivazione della procedura sindacale prescritta dal vigente art. 47, legge 29 dicembre 1990, n. 428. Pertanto la mancanza di ogni forma di dialogo e l’inutilità di discutere di un contratto che si applica in un’altra realtà e per di più con scadenza giugno 2019, ha portato a dichiarare lo stato di agitazione che è stato firmato da ben 106 dipendenti.»
diante dell’espletamento delle procedure concorsuali previa procedura di mobilità, dall’Asrem è partito un avviso di mobilità dall’esterno, per colloquio e titoli, riservato al personale della dirigenza medica con rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso altre aziende ed enti di comparti
diversi per tre dirigenti medici nella disciplina anestesia e rianimazione. Procedono intanto le modalità per assicurare la presenza di dirigenti medici per il reparto di pediatria presso l’ospedale regionale Cardarelli di Campobasso con la nomina della commissione giudicante.
Ritardi sull’utilizzo dei fondi comunitari da parte delle Regioni, domani seminario Svimez a Roma Si terrà domani, nella sede di via Pinciana a Roma, un seminario SVIMEZ sul tema “Le risorse per le politiche di coesione”, presieduto dal consigliere Manin Carabba e che vedrà le conclusioni del presidente Adriano Giannola. Il Seminario propone una riflessione sui ritardi da parte delle amministrazioni centrali e regionali nell’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione e dei Fondi strutturali. L’iniziativa è finalizzata, tra l’altro, a capire perché, a fronte delle ingenti risorse stanziate, siano oggi presenti nel bilancio dello Stato ben 21 miliardi in conto residui. La relazione introduttiva sarà curata da Gian Paolo Boscariol. Intervengono Antonio Caponetto, Direttore Agenzia per la coesione territoriale, Andrea Ciaffi, dirigente rapporti con l’Unione Europea della Conferenza delle Regioni, Elio Manti direttore del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata, Antonio Bernardo esponente dell’Autorità di gestione Por Fser della Regione Basilicata, Pasquale Orlando, componente dell’Autorità di gestione Por Fser ed Fse della Regione Puglia, Francesco Monaco, Capo Area Politiche di coesione territoriale dell’ANCI, Giuseppe Mele Vice Direttore Area Politiche industriali di Confindustria, Romain Bocognani Vice Direttore Generale dell’ANCE.
Mediashow 2019, terzo posto per lo studente Carlo Di Mario in Basilicata Terzo posto alla XXI edizione di ‘Mediashow 2019’, l’Olimpiade internazionale della multimedialità per Carlo Di Mario, studente dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso. L’evento che si tenuto nei giorni scorsi a Melfi in Basilicata ha visto la partecipazione di centocinquanta studenti provenienti da Italia, Ungheria, Svezia, Romania e Albania. Il tema scelto dal Ministero ha previsto la realizzazione di un video della durata massima di 3 minuti, interamente sviluppato dai singoli candidati, riguardante la comunicazione finalizzata alla sensibilizzazione ai temi del clima e dell’ambiente, partendo dall’iniziativa ‘Fridays for Future’ della sedicenne svedese, Greta Thunberg, per sensibilizzare scienziati e potenti della terra sui due delicati argomenti. Otto le ore di tempo assegnate per lo svolgimento della prova, che ha visto ancora una volta uno studente del capoluogo molisano portare in alto il vessillo del ‘Pilla’.
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Ordinazione episcopale, il Papa scrive al nostro Vescovo Una testimonianza di grande amicizia e rispetto quella che Papa Francesco ha voluto manifestare al nostro amato Vescovo Bregantini che proprio ieri ha celebrato i 25 anni dall’ordinazione episcopale. Di seguito il testo della lettera che il Pontefice ha inviato: «Nel mettere mano, con tutte le nostre forze, all’impegno di congratularci per il ministero da te svolto, volendo manifestare un particolare segno di approvazione a te, che festeggi il prossimo 7 aprile il tuo giubileo d’argento di ordinazione episcopale, stimiamo doveroso tornare ad onorare il tuo zelo pastorale. Infatti sentiamo che i Pastori nella Chiesa, “in attento ascolto dei gemiti dei poveri, sono i costruttori e quasi gli apostoli del buono e vero sviluppo, che è l’economia al servizio dell’uomo, per un pane quotidiano, distribuito a tutti, quale sorgente di fraternità e segno della Provvidenza” (cfr.: Paolo VI, Populorum Progressio, n. 86). Tu hai svolto per il bene del gregge un prolungato servizio, prima nella Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo, nella quale sei stato
ordinato presbitero a Crotone nell’anno 1978, poi nella Diocesi di Locri-Gerace ed infine nell’Arcidiocesi metropolitana di Campobasso-Bojano, a reggere la quale ti ha inviato il nostro illustre predecessore Papa Benedetto XVI. Noi ricordiamo volentieri le spirituali meditazioni che a Noi e a tutti i fedeli cristiani tu hai proposto nella Via Crucis al Colosseo, fatta il Venerdì Santo di Passione, nell’anno 2014. Cogliendo questa occasione speciale, è di grande gioia per Noi ampiamente ricordare, negli anni trascorsi, il tuo ministero davanti al popolo, fatto specchio di fervente apostolato, avendone ampia stima da parte di tutto il popolo e del clero. Ti abbiamo conosciuto che, nelle angosciati grida della società, quasi contemplando le stigmate di Cristo, sei stato chiamato con ogni sforzo a volgere l’attenzione, affinché ai fratelli e alle sorelle imploranti una risposta, tu subito potessi rivolgere le tue orecchie di attento ascolto. Tu, con impegno solerte e retto cuore, subito hai suscitato iniziative di riflessione, per uscire dalla misera e calamitosa situazione del prossimo, prestando loro, con cuore sempre fra-
terno, esempi di vita integra e di davvero efficace fraterna carità cristiana. Perciò, mentre ci congratuliamo con te, Venerabile Fratello, per le opere da te compiute nella vigna del Signore, preghiamo Dio con insistenza affinché conservi te e il tuo gregge ricchi di buone opere e conceda che tu possa essere trovato, sempre zelante, nel cammino del servizio alla carità. Nel frattempo, di tutti questi doni sia propiziatrice, in aperta testimonianza del nostro peculiare affetto di carità, l’Apostolica Benedizione che impartiamo a te, a tutto il clero e al popolo affidato alle tue cure, nonché a tutti i partecipanti alla celebrazione del Giubileo e a coloro che tu porti nel cuore, mentre noi chiediamo con insistenza preghiere, affinché possiamo compiere, con diligenza e sapienza, l’impegnativo compito Petrino. Dalle sedi del Vaticano, il giorno 19 marzo dell’anno del Signore 2019, settimo del nostro pontificato». Francesco
Comunali, centrodestra alle battute finali Nel centrosinistra è ancora ‘impasse’ E’ stata una domenica di trattative serrata su entrambi i fronti. Un nome potrebbe essere uscito a notte fonda Capoluogo di regione al voto. Ennesimo nulla di fatto per entrambe le coalizioni impegnate alla ricerca dell’unità, evidentemente di non facile portata. Discorsi ancora aperti sia nel centrosinistra che all’interno della compagine politica del centrodestra, dove si
registra una maggiore tensione. Ieri una riunione fiume del tavolo regionale, alla presenza del governatore Donato Toma, ancora in corso al momento della chiusura del giornale. Fino alle 21.15 trattative ancora in corso. Ieri anche l’incontro tra il presidente della
Regione Molise e l’assessore regionale Luigi Mazzuto. A tenere banco gli equilibri politici a livello locale e l’indicazione data da Roma sul candidato sindaco. Criticità anche sugli accordi relativi al programma di governo ancora in fase di stesura. Su diversi punti ancora non è stata ravvisata una condivisione. È così che, a venti giorni dalla presentazione delle liste, bisogna attendere l’ultima parola del governatore del Molise. La scelta del candidato sindaco, per entrambe le coalizioni, resta decisiva in vista delle alleanze utili ad individuare le formazioni da schierare in campo. Soprattutto il centrodestra è impegnato a fare quadrato
per evitare eventuali spaccature che renderebbero mag-
giori le possibilità di un ballottaggio. Entro le ore 22 le no-
vità verranno pubblicate come ultima ora in prima pagina.
I disagi alla circolazione valgono il prezzo di strade senza buche E i lavori proseguono Continuano i lavori sulle arterie stradali del capoluogo di regione. Dopo via Pirandello, via Mazzini e altre zone della città, in questi ultimi due giorni macchinari attivi lungo la zona industriale di Campobasso. Qualche disagio alla circolazione, da alcuni capito, da altri meno. Ad ogni modo i lavori proseguono per ridare
dignità alle strade colabrodo non più percorribili nella città capoluogo, che oltre ai cittadini vede viaggiare lungo le arterie i numerosi pendolari che quotidianamente arrivano in città per motivi di lavoro, di studio o di salute. La tabella di marcia prevede il ripristino del manto stradale anche in Corso Bucci e via Longano. E
la ripavimentazione dei marciapiedi in viale del Castello, via Mazzini, via Cavour, viale Elena, via Verdone, via Scatolone, via Petrella, via Romagnoli, via de Attellis, via Roma e via Veneto. I lavori in programma hanno il valore di 2 milioni di euro, come riportato dal Comune di Campobasso.
CAMPOBASSO E PROVINCIA
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ATTUALITÀ GIOVANNI MASCIA
Da tutelare la dimora di una famiglia illustre del Molise
Se le amministrazioni locali di competenza (Regione Molise e Comune di Toro in primis) navigassero nell’oro e fossero rette da amministratori cui stesse a cuore la sorte deli monumenti e dei documenti della nostra terra, allora sì che per Casa Trotta a Toro di delineerebbe un futuro certo di salvaguardia, di tutela e di possibile valorizzazione. Mancando la copertura finanziaria, e tuttavia ipotizzando amministratori all’altezza del compito, resta comunque doveroso lanciare una voce di preoccupazione per la sorte dello storico manufatto. Tanto più che da anni la dimora gentilizia di una delle famiglie più illustri del Molise è stata posta in vendita dall’unico discendente, che vive in pianta stabile a Roma, senza che nessuno, né privati né Enti, si sia fatto avanti per accollarsi l’onere e l’onore di impedirne il degrado e riaprire lo storico portone. Edificata nel cuore del paese, Casa Trotta è un imponente edificio a più piani (sei per la precisione, di cui gli ultimi due con ingresso principale in Piazza Luigi Alberto Trotta ex Piazza della Chiesa, mentre i quattro piani seminterrati si elevano dalla sottostante Via Orientale). La costruzione prospiciente alla chiesa madre sorge sui resti del preesistente edificio, in gran parte abbattuto nel terremoto del 1805, che sconvolse tutto il paese, provocandovi circa 300 vittime, tra le quali la padrona di casa, Caterina Ionno, di anni 42, moglie del giurisperito Nicolangelo Trotta e madre di Domenico, allora tredicenne, personaggio di spicco del casato. Sulla chiave di volta del portale una classica iscrizione ricorda il tragico evento: POST LAPSVM EADEM. D.NE VT STET. A.D. 1807 (Dopo il crollo [ricostruita] identica / Signore, perché resti / 1807).
Casa Trotta a Toro Sulla facciata del palazzo campeggiano lo stemma gentilizio, una trota sormontata da tre stelle, e il busto e la lapide che ricordano il sacrificio del capitano dei marò Luigi Alberto Trotta, caduto in Africa nel 1943, medaglia d’argento al Valor Militare. L’opera di rilevante valore storicoartistico è firmata dal celebre scultore Duilio Cambellotti. Entrare in casa Trotta, oltrepassando il pesante portone di quercia, è entrare in un mondo di forte suggestione. Il mobilio, le suppellettili, le vestigia del passato, resistono nell’atrio in penombra; nella smisurata cucina, sulle cui pareti sono allineate accanto alle pentole e ai pentoloni di rame anche grossi archibugi; nelle sale arredate con gusto e parsimonia e affrescate da Amilcare Bisacchi; nella biblioteca che custodisce libri rari e manoscritti preziosi nonché un importante patrimonio epistolare, microfilmato qualche decennio addietro dall’Archivio di Stato di Campobasso… La magia di esistenze tranquille, in un mondo di galantuomini letterati e proprietari terrieri, pervade i circa settanta ambienti del palazzo: dalla stalla alla legnaia, dal frantoio alla cantina un tempo fornitissima, su su fino ai piani nobili, alle camere da letto, all’ampia terrazza con vista panoramica sulla vallata del Tappino e i primi contrafforti pugliesi. Dovunque aleggia l’atmosfera magica dei secoli andati. A Toro, tra le mura di casa Trotta, accade di stupirsi ancora dello scorrere lento delle ore, e ritrovarsi a indugiare sui ritratti di gentildonne e di galantuomini di paese che, oltre a curare i campi e il buon nome di famiglia, curavano l’istruzione dei giovani borghesi moli-
Fra le sue mura si respira la Storia attraverso la conoscenza di personaggi che tanto hanno dato al nostro Molise in termini di raffinata cultura
sani e delle province limitrofe e intrattenevano rapporti epistolari con grandi italiani del tempo, Tommaseo, Cantù, Panzini, per citare solo i più noti. Rapporti epistolari sui quali a suo tempo ha indagato Nicoletta Pietravalle per la stesura del volume Cara Italia, tuo Molise (Napoli 1983), prima di tornare qualche anno dopo a illustrare le peculiarità del palazzetto di famiglia in Molise: Antichi interni (Torino 1990). Con la casa e i documenti in essa conservati, resta il mistero legato al capostipite, il contadino Domenico Mecatrotta, che a fine Seicento aveva lasciato la natia Ripalimosani per trasferirsi a Toro, sposare Maria Magno e fondare la casata. In particolare appare misterioso come da povero contadino, avesse potuto raggiungere posizioni di assoluto prestigio economico e sociale nel giro di due, tre decenni. Ancora più misterioso se si tiene conto che, contadino lui, massari e pecorari i suoi due figli maschi, i tre non potettero far leva sulle risorse di norma assicurate da professioni
A 49 anni dalla Maturità la reunion della mitica VD Si sono ritrovati venerdì 5 aprile scorso, dopo 49 anni, alcuni dei componenti della classe 5^ D dell’istituto Tecnico Industriale “Guglielmo Marconi” di Campobasso. Era, infatti, il mese di luglio del 1970 quando gli allora giovani studenti sostennero l’Esame di Stato per conseguire il Diploma di Maturità Tecnica di Perito Industriale Capotecnico - Specializzazione Elettrotecnica. Tutti soddisfatti nel vedere i “quadri” con i risultati dell’esame e carichi di entusiasmo per il futuro che tutti auspicavano ricco di grandi soddisfazioni. Ognuno di loro ha poi seguito vie diverse, chi ha intrapreso gli studi universitari, chi è
entrato subito nel mondo del lavoro. Oggi tutti ormai felicemente in pensione e molti anche nel piacevole ruolo di nonno. Nessuno, però, ha perso lo smalto e la grinta di circa mezzo secolo fa, seppur con qualche acciacco. Il ritrovarsi dopo tanti anni ha fatto si che il gruppo rivivesse ancora quell’atmosfera goliardica che li univa allora quando erano studenti, con tanto di chitarra e cori. Molti i ricordi e gli aneddoti per alcuni particolari eventi del periodo scolastico trascorso insieme. Non è mancato nemmeno un momento di riflessione per un pensiero rivolto ai compagni non più presenti.
borghesi in un mondo di poveri analfabeti. Un mistero che lungo il corso dei secoli ha alimentato dicerie popolari circa una leggendaria téppa, che taglieggiava i viandanti in transito lungo il tratturo, specie a ridosso del famigerato passo della Vecchia. Emblematica, altresì, è la trasformazione imposta al cognome originario, Mecatrotta, dalla connotazione negativa (Micatrotta, cioè Non trotta), ancora in uso nello Stato delle Anime 1712 e poi abbandonato. Certo è che Domenico Mecatrotta non disdegnò impegni amministrativi nella sua patria adottiva. Fu nel novero degli amministratori nel 1699, nel 1700 e nel 1705. Eletto primo cittadino nel 1712, sovrintese alla compilazione degli Inventari Orsini, cioè dei corposi volumi analitici, provvisti di schizzi e piante, che a Toro furono redatti dal notaio Francesco Salvatore di Cercemaggiore negli anni 1712 e 1713, con la registrazione dei numerosi possedimenti ecclesiastici vantati dalle ricche chiese, cappelle e confraternite locali, per ordine del famoso cardinale Vincenzo Maria Orsini, Arcivescovo di Benevento, poi papa Benedetto XIII. A partire dalla seconda metà del Settecento, i discendenti di Domenico ormai ribattezzati
Trotta giocheranno un ruolo preponderante nella vita locale, reggendo ripetutamente le sorti dell’Università prima e del Comune poi con Giovanni (1760), Domenico II (1788), Nicola (1811-1814), Domenico III (1837-1842), Luigi Alberto (1878-1902), Domenico IV sindaco (1907-1910), podestà (1928-1938), podestà e sindaco (1944), Guido (1946-1952). Il prestigio della famiglia Trotta è illustrato dalla lista considerevole di personaggi benemeriti usciti dal suo seno. Ci limitiamo a ricordare: = il rev. Niccolò (1714-1784) insegnante e predicatore, di cui resta una raccolta manoscritta di panegirici e novene, conservata presso l’Archivio Parrocchiale di Campodipietra, e la fama della sua scuola privata, che unitamente a quella dei sacerdoti Alessandro Magno e Adriano De Sanctis, fiorite tutte nella seconda metà del Settecento, aveva reso famoso il nome di Toro. = Domenico (1792-1872), la figura più eminente del casato, a sua volta insegnante, sindaco di Toro, deputato al Parlamento di Napoli del 1848, Intendente di Molise nel 1860, dal 27 luglio all’8 settembre, quando lasciando il campo a Nicola De Luca, nominato Governatore di Molise da Garibaldi appena entrato a Napoli, si
ritirò a vita privata. La bibliografia di Domenico Trotta è sufficientemente estesa, grazie principalmente a Pasquale Albino, al figlio Luigi Alberto Trotta, a Giambattista Masciotta, Renato Lalli e ai lavori di Nicoletta Pietravalle già citati. Qui basterà rimarcare l’importanza della sua scuola privata, di livello liceale, che per almeno un quarto di secolo e fino al 1848 richiamò in riva al Tappino il fior fiore della gioventù molisana, della Capitanata, della Campania beneventana e dell’Abruzzo meridionale, aquilano e chietino. = Nicola Errico (1830-1877), figlio di Domenico, giudice e deputato provinciale; = Luigi Alberto (1835-1821), figlio di Domenico, avvocato, letterato e storiografo del Molise e del paese natio, del quale fu sindaco per un quarto di secolo; = Nicola Enrico (1879-1945), figlio di Luigi Alberto, funzionario statale; tra l’altro prefetto della istituenda Provincia di Pescara nel 1927, quindi a Gorizia nel 1933, ad Avellino dal 1933 al 1936, a Grosseto dall’agosto 1936. A lui è intitolato l’Asilo Infantile di Toro; = Domenico junior (18771969), figlio di Luigi Alberto, più volte sindaco e podestà di Toro e preside di Molise (ossia Presidente della Provincia di Campobasso, allora corrispondente a tutta la regione Molise) dal 1938 al 1943; = Luigi Alberto junior (19111943), figlio del prefetto Nicola Enrico, capitano guastatore nel reggimento della R. Marina S. Marco, caduto in Africa nel 1943, Medaglia d’argento al valor militare. Non paghi dei meriti civili e militari, di cui alla ricca bibliografia, nonché delle memorie documentarie e artistiche conservate nella bella, importante e assai interessante dimora di famiglia, i Trotta si fregiano anche del titolo di Baroni di Annoya e signori di Anglona, autorizzato dal re Umberto II in esilio nel 1950, per quanto resta da provare il nesso tra il loro casato e quello dei Trotta della località calabrese di Anoia (Rc), estinti già nel 1500.
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Carabinieri, nel weekend controlli straordinari della circolazione stradale BOJANO Nel corso del fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Bojano (CB), hanno effettuato un servizio di controllo coordinato del territorio al fine di prevenire la commissione di reati di genere ed in particolar modo le violazioni al codice della strada. I controlli si sono concentrati prevalentemente sul territorio di Bojano e frazioni limitrofe, con presenza sia nei centri
abitati, sia lungo le principali arterie stradali. L’attività degli uomini dell’Arma, impegnati sia in uniforme che in abiti civili, è stata orientata anche al contrasto dei furti e dei borseggi, in occasione del mercato settimanale.Sono stati sottoposti a controllo n.77 autovetture, n.95 persone, elevate diverse contravvenzioni al codice della strada, ed intensificate le verifiche sulle persone sottoposte a restrizioni della libertà personale e la vigilanza agli obiettivi sensibili. Capillare è stata inoltre l’atten-
zione sulla prevenzione degli incidenti stradali attraverso mirate verifiche circa l’eventuale abuso di sostanze alcoliche di persone alla guida di automezzi, ritenuta una delle concause più frequenti di incidenti stradali unitamente all’eccesso di velocità. L’operazione, notata da residenti, ha permesso di incrementare in modo tangibile la percezione di sicurezza. Continueranno senza sosta i servizi di carattere preventivo e repressivo, coordinati del Comando Compagnia Carabinieri di Bojano, in prossimità delle festività Pasquali, al fine di contrastare i diversi fenomeni criminosi.
Gli alunni dell’ITE si sono impegnati nel laboratorio di solidarietà “Non sono questi i nostri eroi”
Midollo osseo, all’Iiss la consegna del primo premio ‘Carolina Sabatelli’ BOJANO
Trovato il corpo di un uomo in fondo a un pozzo nelle campagne di Trivento I carabinieri della Stazione di Trivento sono al lavoro in questi minuti per cercare di ricostruire le ultime ore di vita di un 60enne che abita in contrada Montagna e il cui corpo è stato ritrovato in fondo a un pozzo. Le operazioni di recupero vengono condotte dai Vigili del fuoco di Campobasso. Al momento non si fanno congetture, ma l'ipotesi che sta prendendo piede sarebbe quella del gesto volontario. L'uomo, molto noto a Trivento, partecipava alla vita sociale della cittadina. Da poco tempo aveva perso la madre e viveva solo nella casa della popolosa contrada.
L’unica cura efficace contro molte malattie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi consiste nel trapianto di midollo osseo. Purtroppo, solamente una persona ogni 100.000 è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita. Presso l’ I.I.S.S. di Bojano si è svolta la consegna del Primo Premio “Carolina Sabatelli”‚ promosso dal Centro di Servizio per il volontariato del Molise, in collaborazione con l’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO) e con la Regione Molise. La Borsa di Studio, fortemente sostenuta dal Dott. Eugenio Astore, è nata con la finalità di promuovere la cultura della
Gildone, ‘Per una vita a Colori... incominciamo dal Verde’ Grande partecipazione al tradizionale evento “Per una vita a colori...incominciamo dal verde”, svoltosi a Gildone domenica 31 marzo. Un inno e un invito a tutelare l’ambiente in cui viviamo per lasciare ai posteri un mondo migliore. La Pro Loco di Gildone, come da alcuni anni a questa parte, ha promosso l’evento con il patrocinio del Comune, presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in località Pescacchia. Attraverso l’iniziativa si è creata un’area verde destinata ai bambini delle scuole di Gildone e alle famiglie dei nati nel 2018. Dopo la santa messa, celebrata da Don Peppino Car-
degna, è stato benedetto e piantato un albero per ogni bambino nato lo scorso anno. L’intento degli organizzatori è stato quello di richiamare l’attenzione sull’insostituibile valenza degli alberi per il no-
stro pianeta e per ribadire il diritto di tutti a vivere in un mondo migliore. Proficua occasione, dunque, per sensibilizzare i cittadini di tutte le età e le giovani generazioni in particolare, ad assumere un comportamento rispettoso della natura e del verde, favorendo una cultura dell’ambiente. Costante l’impegno degli organizzatori che si stanno attivando da anni per migliorare la qualità dell’ambiente urbano, insegnando ai bambini che il valore e il rispetto della natura assicura anche un aumento della quantità della riserva di ossigeno disponibile. msr
donazione del midollo osseo tra i giovani, sensibilizzare l’opinione pubblica e ricordare la figura, l’opera e l’esempio di Carolina Sabatelli. Gli alunni dell’ITE si sono impegnati in un laboratorio di solidarietà “Non sono questi i nostri eroi” coordinato dalla professoressa Italia Martusciello per favorire i valori della donazione gratuita e volontaria del midollo e degli organi.
Un gesto di puro e disinteressato amore, capace di salvare innumerevoli vite da morte certa. La premiazione è avvenuta nell’ ufficio del Dirigente Scolastico, Dottoressa Antonella Gramazio che è apparsa visibilmente soddisfatta e fiera di avere nel suo istituto degli alunni così bravi nell’impegnarsi in iniziative di solidarietà, infatti si è congratulata tantissimo con i propri studenti:
Caccavelli Nicola, Campanella Michela, Cocozza Pamela, De Luca Fabiana, Lucarelli Angelo, Muccilli Carlo, Palmieri Domenico e Vitale Paolo Pio. Durante la cerimonia di premiazione, l’alunna di Samia Di Re, della VA I.T.E. ha comunicato alla Preside e al Dott. Astore che sta intraprendendo i primi passi per diventare donatrice di midollo osseo. E allora tanti complimenti Samia!
“Giubileo della luce”, il Santuario di Canneto tra i primi 17 in Italia La Curia e l’Amministrazione comunale presenteranno il progetto nell’ambito del concorso di valorizzazione ed illuminazione artistica Giubileo della luce il 14 aprile al Santuario di Canneto. La Curia vescovile di Trivento e l’Amministrazione Comunale di Roccavivara, sono lieti di invitare la cittadinanza e i fedeli, alla presentazione del progetto di valorizzazione ed illuminazione artistica del Santuario di Santa Maria di Canneto. Appuntamento per il prossimo 14 aprile, alle ore 18, presso il Santuario. “Il progetto permette alla nostra Amministrazione di poter continuare un percorso di valorizzazione del territorio già intrapreso – scrive il sindaco Franco Antenucci - promuovendo maggiormente un sito storico di importanza vitale sia per il nostro Comune che per tutto il territorio regionale”. Il Santuario di Santa Maria di Canneto nel Comune di Roccavi-
vara è tra i primi diciassette Comuni italiani beneficiari del finanziamento. “Grazie ai finanziamenti ricevuti dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio – ha detto in conclusione il Sindaco – sarà possibile illuminare in modo sostenibile ed efficiente sia il Santuario, gioiello architettonico di origine romana, sia l’area circostante”. Il Santuario di Santa Maria di Canneto, una magnifica struttura romanica affiancata da un’imponente Torre Campanaria. Essa sorge a pochi metri dalla riva del fiume Trigno, ed è attorniata da un parco che funge da cornice alla sua architettura di immortale bellezza. La chiesa è costituita da un corpo centrale più elevato e da due laterali, che all’interno corrispondono alle navate. Accanto alla grande fi-
nestra centrale, sulla facciata, vi sono due leoni di epoca romana. Le pietre squadrate, sono in molti casi decorate con disegni incisi che raffigurano uccelli, scene di caccia e fiori. Incantevole l’interno, dove sicuramente l’elemento artistico di maggior rilievo è l’ambone-pulpito del 1223. Le tre figure a tutto rilievo rappresentano tre momenti della liturgia della parola: a sinistra, un monaco benedettino con l’evangelario, al centro l’abate con il pastorale e, a destra un secondo monaco con turibolo fumigante. Dietro l’altare maggiore, sono collocati: “Il Crocifisso” e la statua della “Vergine con Bambino”, sculture lignee di pregevole fattura databile al sec. XV. Adiacente alla chiesa si trovano i resti di una villa rustica.
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Folta delegazione della Croce Rossa di Isernia presente alla fiaccolata tenutasi presso il capoluogo abruzzese
Terremoto dell’Aquila, uno striscione in ricordo di Vittorio e Michele E’ apparso dinanzi alla villa comunale per ricordare i due giovani vittime del sisma del 2009 Erano figli di questa città. Sono morti a soli 25 anni per inseguire i loro sogni, le loro passioni. Avevano un cuore grande. Mai come in questo caso non si tratta di una frase retorica, di circostanza. Ciò che colpiva maggiormente di Vittorio e Michele era la loro riservatezza: mai una frase d’effetto, mai un comportamento sopra le righe. Ancora così giovani, con tanta voglia di divertirsi, ma già così maturi. Un esempio per i coetanei che hanno avuto la fortuna di conoscerli. I loro desideri e quelli delle loro famiglie si
sono infranti quella tragica notte del 6 aprile 2009. Vittorio Tagliente e Michele Iavagnilio erano a L’Aquila quando il violento terremoto ha spezzato le loro giovani vite. Sono passati dieci anni ma Isernia non dimentica. Uno striscione in loro ricordo è apparso dinanzi all’ingresso della villa comunale. “Dieci anni sono passati…Michele e Vittorio con noi”, questo l’omaggio che la città ha voluto dare ai suoi figli. Michele dopo aver studiato Tecniche di Riabilitazione psichiatrica, da due anni lavorava nel capoluogo
abruzzese come operatore per la fondazione “Il Cireneo” che si occupa di bambini autistici. Vittorio, invece, studiava Ingegneria Gestionale e aveva una passione per il giornalismo, in particolare per la cronaca, aveva persino a collaborare con la redazione isernina de “Il Tempo”. Vittorio e Michele erano molto amici. Il destino li ha uniti anche in que-
Michele Iavagnilio
sta tragica sorte. Isernia, però, non li dimentica. Oltre
Vittorio Tagliente
allo striscione apparso in villa comunale, infatti, una fol-
ta delegazione di volontari della comitato locale di Isernia della Croce Rossa Italiana ha preso parte alla fiaccolata che la notte del 6 aprile si è tenuta a L’Aquila in ricordo delle vittime, comprese le sei molisane.
Ieri la cerimonia in ricordo del tragico evento della Prima Guerra Mondiale: scoperta una targa commemorativa
Quando gli isernini aiutavano di nascosto i prigionieri trentini Un’isernina tra i dieci migliori sommelier italiani all’estero Mariarosa Tartaglione, originaria di Monteroduni, è nella ‘Top 10’ della rivista Gambero Rosso Da Monteroduni a Manhattan, dove gestisce la cantina “Ai Fiori”, ormai ritrovo abituale ed elegante dei newyorkesi. Mariarosa Tartaglione è stata inserita da “Gambero Rosso” tra i dieci giovani sommelier italiani più bravi che operano all’estero. Originaria del centro in provincia di Isernia, a 31 anni è già lanciata verso il successo. La molisana è l’unica donna inserita nella top ten stilata da Gambero Rosso del numero di aprile. «Mariarosa Tartaglione – si legge in un altro articolo che Gambero Rosso ha dedicato alla sommelier – classe 1988, è partita da un piccolo paesino del Molise, per diventare sommelier a New York: ha preso il diploma all’American sommelier, oltre a superare gli esami del Wine & spirit education trust e del Court of master sommelier. Dopo un lungo periodo di gavetta, Mariarosa Tartaglione la grande svolta è stata l’esperienza lavorativa a Marea (ristorante italiano a Central Park South, Due Stelle Michelin), dove è diventata assistente del beverage director».
Fucili puntati in alto, un colpo a salve e poi l’inizio della cerimonia in ricordo dei circa mille trentini che nel 1918 furono prigionieri a Isernia. Nel fine settimana una delegazione di oltre 200 Schutzen, con abiti tradizionali, è arrivata a Isernia per ricordare nonni e genitori che furono internati presso il monastero di Santa Maria delle Monache (dove è stata affissa una targa ricordo) e in altre chiese cittadine, tra cui quella di San Francesco e Santa Chiara. La grande guerra era terminata ma per chi, nonostante si sentisse italiano, fu costretto a combattere per l’impero austro-ungarico, la sofferenza ancora non era finita. Furono deportati ver-
so varie località, tra cui Isernia. Settanta ore per arrivare e poi l’inferno. Secondo le testimonianze nessun diritto, da parte dell’esercito italiano, fu loro riservato. Gli appunti, i diari, di chi ha dovuto subire questa prigionia, però, raccontano anche di storie di accoglienza, di aiuto da parte dei locali. Giuliano Turra, figlio di uno dei prigionieri, per la prima volta a Isernia, ha raccontato con gli occhi lucidi, l’esperienza vissuta dal pa-
dre cento anni fa. Enzo Cestari, presidente della Federazione Schützen del Trentino, ha sottolineato come questo sarà l’inizio di una collaborazione e di un bel rapporto di amicizia tra le due comunità. Infine, il sindaco d’Apollonio, che ha raccontato anche degli aneddoti sino ad ora sconosciuti sulla vicenda. Tra questi la vicenda che riguardo alcuni isernini che la notte di Natale portarono degli spaghetti ai trentini internati nella chie-
Per vedere il video scansiona il QR code sa di Santa Chiara. La cerimonia, a cui ha preso parte anche un buon numero di isernini, ha previsto anche la santa messa officiata da monsignor Camillo Cibotti, vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro.
Come coltivare in città, successo per l’iniziativa Interessante iniziativa a Isernia di “Orto mio” e “Cutone Garden”, che hanno organizzato una lezione aperta a tutti per insegnare a coltivare ortaggi sul balcone di casa. Sala gremita e numerose domande. I relatori di questa mattinata all’insegna
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del pollice verde Mauro Iadu e Domenico Messina. “Oro sul giardino” questo il sug-
gestivo nome del convegno ai quali hanno preso parte tanti cittadini.
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ISERNIA E PROVINCIA
CULTURA
E la Madre di Gesù diventò una “Pasionaria”
Maryam, la storia della Madonna raccontata in prima persona Luigia Altopiedi autrice d’un libro che ha fatto immediatamente discutere Giovedì prossimo, 11 aprile, nella sede del Comune di Isernia, verrà presentato il libro di Luigia Altopiedi Myriam, edito da L’Erudita. Relazioneranno padre Nazario Vasciarelli e l’avvocato Duilio Vigliotti. Interverranno l’autrice e il pittore Ron di Scienza (che ha realizzato l’immagine che campeggia sulla copertina del libro). Ospite musicale del pomeriggio culturale sarà la etnoband ‘Il Tratturo’. L’evento è stato organizzato dalla cooperativa ‘Il Geco’ e dall’associazione ‘Etcetera’, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Isernia. * * * L’autrice. Luigia Altopiedi, conosciuta come Gigetta, è nata a Isernia agli inizi degli anni Cinquanta, ma si considera multietnica e di sangue misto, avendo avuto un padre italiano, una madre greca e una nonna egiziana. Laureata in Lettere negli anni Settanta, a Napoli, ha svolto diversi lavori prima di diventare definitivamente professore di Lettere nelle scuole superiori della sua provincia. È stata un’attivista politica dagli anni della contestazione fino agli inizi del terzo millennio. Ha tradotto dal latino e pubblicato le opere di Onorato Fascitelli, insigne poeta del Cinquecento, e una monografia sul linguaggio ungarettiano. Ha vinto diversi premi nazionali con opere poetiche e di narrativa. Attualmente sta lavorando alla stesura di un romanzo ambientato nella Grecia occupata durante il periodo fascista. Il libro. Non il solito romanzo sulla Madonna ma una storia raccontata in prima persona, man mano che gli eventi soprannaturali si affacciano nella vita di una ragazza palestinese che, grazie alla sua fede smisurata nel Signore, li accoglie spontaneamente, pur sottoponendoli al giudizio del suo carattere razionale e, per certi versi, rivoluzionario. Maryam è una donna forte e colta che lotta per la sua famiglia, per suo figlio e per l’umanità intera. Ma soprattutto è una madre che non ha paura di sfidare le ragioni politiche e storiche che determinarono l’assassinio di Gesù. Con uno stile semplice, spontaneo e ricco di emozioni, Luigia Altopiedi pone continuamente il lettore dinnanzi alla tensione derivata dalla sovrapposizione di queste due forti personalità: quella di chi guida la storia e quella di chi si racconta, manifestando sentimenti che non sempre traspaiono dai racconti canonici e teologici. Ed è proprio l’amore incondizionato per la giustizia e per la verità a rendere Maryam eternamente affascinante agli occhi di Dio e degli uomini, aldilà di ogni differenza di credo e culto religioso. Prefazione. «Ho accettato con un senso di scoperta di scri-
vere alcune righe introduttive al libro della mia amica Gigetta Altopiedi, – scrive fra’ Nazario Vasciarelli nella Prefazione – che in più di un’occasione mi ha accennato l’intenzione di redigere un racconto che avesse come protagonista una giovane, apparentemente, di altri tempi che, però, in silenzio e in punta di piedi, ha segnato la storia dell’umanità: questa ragazza si chiama Maria ed è di Nazareth. Qui non si tratta di essere credenti o laici ma di fermarsi a contemplare quanto Dio ha fatto attraverso una donna. E stata questa donna che nella storia dell’umanità si è caricata della grande responsabilità di “essere la Madre del Figlio di Dio” e, sul finire della vita del Figlio, di essere “Madre dell’umanità”. Un’impresa, questa non da poco che, se riletta in tutte le sue implicanze, fa tremare letteralmente i polsi a tutti. Il libro in questione, che ha un’anima romanzata, affonda le sue radici su una ricostruzione di quello che poteva essere il contesto sociale e religioso del vecchio Israele, con le sue storie e le sue costumanze e aneddoti. Chiaramente l’autrice parte per così dire “dal basso”, da quanto ha potuto leggere, e le sue fonti si diversificano, e non hanno in diversi punti la pretesa dell’autenticità scritturistica. Nelle diverse pagine, che si scorrono abbastanza velocemente, si passano in rassegna i tanti luoghi che oggi formano il contesto della cosiddetta “Terra Santa”, una terra ricca di storia ma, nello stesso tempo, vero crogiuolo di rapporti e di dialoghi, molte volte farraginosi, per la testardaggine dell’uomo di ieri e di oggi. In tutti questi luoghi i diversi personaggi si incrociano con Maria, la giovane donna di Israele, capace, però, di non essere lei al centro della storia, ma di rimandare tutto al suo figlio Gesù. In questo racconto – continua fra’ Nazario – si passa a narrare la cosiddetta “infanzia” di Gesù con quelli che sono stati gli episodi del Rabbì (maestro), per alcuni Rabbunì (maestro mio), un susseguirsi di episodi che testimoniano che la vita di Gesù ha sconvolto la vita dell’umanità; dal calendario, al rapporto con gli antichi patriarchi, alla vita della Chiesa, di uomini e donne per i quali il Figlio di Dio è stato significativo nell’incontro, nella chiamata e nella missione. L’incontro con Gesù ha dato un senso profondo a delle persone, che, seppur semplici, poco dotte, tuttavia, si sono sentite interpellate nel dare delle risposte di senso; il dono pasquale della Pentecoste ha fatto il resto. Una parola in più nella vita di Gesù la merita la sua Risurre-
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SANT’ANGELO DEL PESCO _ O.FUNEBRI ‘LA FRATERNA’ «Il Tratturo» sarà l'ospite musicale alla presentazione del libro di Altopiedi
L’autrice
zione. In questa esperienza c’è il prosieguo e il ritorno al Padre. Maria in questa pagina nuova di vita si trova a essere la testimone privilegiata: il Figlio che muore ingiustamente traccia per lei un percorso privilegiato di vita, ed essendo lei la madre non solo di Gesù ma anche dell’umanità, si trova a essere la donna della fede e della speranza che orienta il cammino di tutti verso il cielo, inteso come la dimora che non conosce né distruzione, né alcunché di negativo. Infine – conclude fra’ Nazario –, non mi resta che augurare alla nostra narratrice, una donna sensibile e attenta alle cose di questo mondo, che il suo messaggio palese e comprensibile, attiri l’attenzione di tanti uomini e donne interessati alla storia di una famiglia da sempre propositiva di uno stile, la bella famiglia di Nazareth. E da Oriente che arrivano la salvezza e la speranza racchiusi in valori eterni che il mondo occidentale, per la sua folle corsa non si sa verso dove, ha smarrito. Questo libro è un bel regalo al nostro tempo bisognoso di un sorriso e soprattutto di pace». In prima persona. «La storia che sto per raccontarvi – afferma Maryam nelle pagine iniziali del libro – è una delle storie d’amore più belle e più suggestive di tutti i tempi, ma è anche la più drammatica e la più misteriosa che sia stata mai attribuita alle vicende dell’umanità. In tanti vi hanno già parlato di me, ma quasi tutti attenendosi scrupolosamente al Nuovo Testamento e usando le parole canoniche della Chiesa rigorosamente sontuose e, qualche volta, incomprensibili, nella loro irreprensibilità, per l’intelletto e la natura umani. In questo caso ho voluto esaudire il desiderio fiorito nel cuore di una ragazza che, aspettando la mia risposta è diventata adulta già da un pezzo, e che ha sempre coltivato il sogno umile e affettuoso di prestarmi la sua voce, quasi come una sorta di riparazione a un’ingiustizia (sono parole sue) a un torto millenario che mi sarebbe stato fatto mentre si raccontava a tutto il mondo la vita meravigliosa di mio figlio nella quale io comparivo e compaio, ancora oggi, in pochissime scene. Certo, scene grandiose e affascinanti, ma decisamente brevi e misteriose e, per questo, un po’ lontane dall’umana comprensione. Ho capito che forse la mia storia raccontata attraverso i pensieri, le paure, le gioie e il dolore di una ragazza degli anni Sessanta, con un cuore rivoluzionario e con un grande senso di giustizia, servirà a mostrarvi la mia indole più recondita, più umana e meno divina e, perciò, più vicina alle gioie e ai dolori della gente comune che ancora soffre e spesso non è più in grado neanche di trovare la capacità di levare al Cielo una preghiera pronunciata col linguaggio della fede. Ogni tanto nel tempo ho rivelato le mie preoccupazioni a persone buone, umili e pie nelle tante apparizioni di cui ho perso il conto, ma oggi, nell’era della comunicazione mediatica in cui si dà poco peso al clamore del miracolo e delle profezie, vorrei usare la testa e il cuore di una donna che si definisce laica, per tornare a parlare alla gente che è troppo distratta da effimere forme di felicità e ha dimenticato, ancora una volta, il vero significato della vita che non è stata consegnata all’umanità per disonorare gli amorevoli insegnamenti di Dio ma per infondere nella quotidianità sociale il Suo amore e la Sua carità».
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Tra sfilate di moda e info point, in tanti hanno preso parte alla raccolta fondi
Venafro investe su salute e ambiente Successo per l’iniziativa di beneficenza nel week end promossa dalle “Mamme per la Salute” VENAFRO Si sono svolte sabato 6 e domenica 7 aprile 2019, le due giornate organizzate dall’associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente Onlus di Venafro, in collaborazione con i giovani del Collettivo Divergente e con il patrocinio del Comune di Venafro. L’evento di raccolta fondi, denominato “Investiamo in Salute”, da devolvere interamente a favore di attività volte alla tutela della salute pubblica. Infatti, nelle due giornate
sono state messi all’asta 12 abiti realizzati dall’associazione con materiale riciclabile, di cui uno è stato donato al pastificio La Molisana di Campobasso. Ad aprire il sipario delle due giornate è stata la presidente Mariantonietta Di Nardo, dell’associazione Mamme per la Salute, che ha voluto ringraziare tutti per la riuscita dell’evento. In particolare, un plauso va alle associate, che si sono date da fare per la realizzazione di 13 abiti con materiale riciclabile. «Questo nuovo even-
to – ha spiegato –, a differenza degli altri organizzati in passato che avevano come finalità esclusivamente quella di dare informazioni puntuali sulle criticità ambientali del territorio, ha, per la prima volta, lo scopo di raccogliere fondi da destinarsi interamente ad attività volte alla tutela della salute e del territorio promuovendo la donazione del 5 x 1000 alla nostra associazione. Siamo partite, nel 2005, dalla constatazione di dati oggettivi presenti nel territorio: l’aumento di patologie, soprattutto allergiche e respiratorie, e soprattutto nei bambini, e la presenza di varie fonti inquinanti; elementi che ci hanno fatto pensare a una correlazione tra aumento di patologie e inquinamento. Approfondendo le ricerche su questi temi si è capito subito che il problema che emergeva era difficile, pericoloso e di non facile e immediata soluzione. Per continuare il lavoro intrapreso in maniera più incisiva, da comitato, nel dicembre del 2010, ci siamo costituti in associazione Onlus. Durante questi anni abbiano superato ostacoli piccoli e grandi, tra gli altri anche una denuncia
penale per diffamazione a mezzo stampa. La perseveranza e la tenacia hanno sortito l’effetto sperato: quindici anni fa pochi erano a conoscenza del grado di inquinamento del territorio né erano state prodotte prove che lo dimostrassero, oggi abbiamo molti dati oggettivi e inconfutabili. Dagli inizi fino ad oggi, circa 15 anni di storia, molto è stato il lavoro fatto. Abbiamo raccolto dati documentanti la poca attenzione posta a tutela della salute dei cittadini, fatto analizzare matrici alimentari tra cui anche il latte materno, i cui risultati non ci hanno lasciate assolutamente tranquille. Abbiamo presentato denuncia alla Comunità Euro-
Trenta: «Il Molise è una piccola Svizzera» Il presidente Coia si fa beffe del Ministro FRANCESCO BOTTONE AGNONE «Il Molise è una piccola Svizzera e dobbiamo fare molto di più per questa regione». Lo ha dichiarato ieri il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, a margine di un convegno svoltosi a Rocchetta a Volturno (Isernia) per celebrare il 75° anniversario: ‘Monte Marrone 1944-75 anniversario della rinascita dell’Esercito Italiano’. «Il mio legame con il Molise è particolare – ha proseguito Trenta – tutta la mia famiglia acquisita vive qui (il marito è originario del Molise, ndr). E’ una bellissima regione che deve essere valorizzata. Sono dispiaciuta per le cit-
tadine che si spopolano e penso che noi politici dovremo fare un po’ di più perché queste sono delle aree bellissime del paese, dove c’è la storia, c’è la cultura». Solite dichiarazioni di facciata che dipingono il Molise come una terra bucolica, “cuore verde” d’Italia insieme all’Abruzzo. E fin qui nulla di nuovo, ma con singolare tempismo, poco dopo le dichiarazioni di Trenta, il presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, ha postato sul suo profilo Facebook una foto tratta dal confine tra Abruzzo e Molise sulla vecchia statale Istonia, al ponte Sente quello originario. Il presidente, o chi per lui, ha sbianchettato la parola Moli-
se sulla tabella del confine di regione e ha aggiunto le parole “Piccola Svizzera”, ironizzando così sulle dichiarazioni della Ministra della Difesa. Una presa in giro non si sa bene rivolta a chi, se alla signora ministro o se al Molise, anzi all’Alto Molise visto che
quella tabella di confine è proprio al confine sulla mulattiera. Se la Svizzera, nell’immaginario collettivo, è il paradigma della precisione e dell’efficienza, certo l’accostamento con l’Alto Molise è davvero ironico, per le popolazioni che ostinatamente combattono lo spopolamento restando a vivere sui monti senza uno straccio di servizio: alberghieri senza cucine, strade impraticabili, provinciali dissestate, ponti chiusi, ospedali smantellati, digital divide, emergenza cinghiali, spopolamento e via elencando. Altro che Svizzera, l’Alto Molise somiglia di più ad un paese del Terzo Mondo.
pea in merito alla mancanza di AIA di alcuni inceneritori presenti sul territorio, presentato esposti alla procura, impugnato il piano Rifiuti. Inoltre l’associazione si è costituita ad adiuvandum contro il decreto attuativo dell’art. 35 dello Sblocca Italia, che prevede di inserire l’inceneritore di Pozzilli tra gli
impianti strategici di interesse nazionale. Nulla si è fatto per ridurre l’incidenza del carico di malattia dovuto a fattori ambientali e individuare e prevenire nuovi pericoli per la salute legati a fattori ambientali. I nostri rappresentanti politici continuano ad approvare piani strategici che incidono fortemente sulla tutela o meno della nostra salute senza tenere in alcun conto l’obbiettivo di difenderla ma inducendo ancora una volta i cittadini a impugnare ciò che loro approvano.” A chiudere il sipario con soddisfazione è stata, la presenza di una delegazione del pastificio la Molisana, dove per loro e in bella mostra c’era l’abito realizzato interamente di pasta, singolarmente cucita a mano, e donato alla ditta La Molisana. L. Cast
CRONACA
Pubblica foto false di un orso, denunciato per procurato allarme Un uomo dell’Alto Vastese è stato denunciato dai Carabinieri forestali con l’accusa di procurato allarme per aver segnalato, con delle foto risultate poi false, la presenza di un orso nei boschi a cavallo tra Abruzzo e Molise. Una falsa segnalazione alle forze dell’ordine può costare una denuncia per procurato allarme. Ed è quanto accaduto a un uomo di 54 anni di Guilmi, che i carabinieri forestali di Gissi hanno deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto. Rischia l’arresto fino a sei mesi o un’ammenda fino a 516 euro. Il mitomane, per motivi in corso di accertamento, ha segnalato al 112 dei Carabinieri di aver avvistato un grosso esemplare di orso bruno marsicano nei boschi che coprono l’Alto Vastese proprio a ridosso con l’Alto Molise. Per rendere più credibile la sua segnalazione l’uomo ha pensato bene di inviare ai Carabinieri forestali alcune foto, affermando di averle scattate di persona dall’auto mentre etra in transito. Sul posto si è recata una pattuglia dei Carabinieri forestali che non ha riscontrato la presenza del plantigrado, né notato segni o impronte che potessero far riferimento ad una presenza dell’animale anche nel recente passato. Inoltre i militari hanno notato delle evidenti incongruenze ambientali tra il luogo indicato come quello dell’avvistamento dell’orso e le immagini mostrate dall’uomo. Alla fine di una breve, ma incisiva indagine i Carabinieri forestali hanno accertato che si trattava di foto di repertorio scattate nel 2013 a Pettorano sul Gizio, in Abruzzo, lungo la statale 17. Lo scherzo idiota è costato al cinquantaquattrenne una denuncia per procurato allarme. F.B.
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TERMOLI
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Tre chili di marijuana nascosta in un borsone. E’ quanto scovato dai carabinieri della compagnia di Termoli nell’ambito di una attività info-investigativa seguita all’arresto avvenuto diversi giorni fa di tre soggetti ritenuti a vario titolo responsabili della rapina al bar della stazione di servizio Fiardi sul lungomare nord. In una successiva perquisizione, avvenuta nell’ultimo controllo straordinario del territorio, sono stati trovati a casa di uno dei due siciliani arrestati, ben 3 chili di marijuana. Il blitz è avvenuto nella mattinata di sabato in una abitazione di San Giacomo degli Schiavoni. Lo stupefacente era contenuto in una borsa. Probabile, quindi, che l’attività criminale dei presunti rapinatori sfociasse anche nello spaccio. Al momento del primo arresto
Previsioni meteo di domani
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Farmacia di turno a Termoli
Centrale corso Umberto I, 36 0875.702492
Continua l’attività info-investigativa dei militari dell’Arma dopo l’ultima rapina avvenuta sul lungomare nord. Il blitz in un’abitazione di San Giacomo degli Schiavoni
Tre chili di marijuana nel borsone I carabinieri fermano due persone vennero ritrovati 140 grammi di marijuana. Due le persone finite in carcere, a Larino. La loro posizione è al vaglio della magistratura. L’operazione è il prosieguo di quella che i carabinieri avevano già avviato all’indomani dell’ultima rapina ai danni del bar del distributore di benzina Fiardi situato sul lungomare nord di Termoli. In quell’occasione erano entrate in azione due persone mentre una terza era stata
beccata in auto con le due nei pressi di una abitazione all’interno della quale erano state trovate anche delle armi da fuoco. Sabato il nuovo blitz con la perquisizione che ha portato i militari dell’Arma a trovare i tre chili di marijuana nascosti all’interno di un borsone. Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’emergenza stupefacenti che c’è in basso Molise e per la quale, nei mesi scorsi, era stato lancia-
to un allarme dal procuratore capo di Campobasso Nicola D’Angelo. Da allora si sono intensificati i controlli con le forze dell’ordine che hanno messo in atto diversi blitz e controlli, sequestrando un ingente quantitativo di sostanza stupefacente. Gli ultimi tre chili potrebbero essere la dimostrazione di quanto la zona costiera sia spesso considerata una zona propizia per le attività di spaccio.
Oggi udienza preliminare per le 36 persone indagate nell’ambito dell’operazione “Lungomare”
Campomarino, la ‘centrale’ della droga davanti al Gup Compariranno questa mattina davanti al giudice per le udienze preliminari di Campobasso i 36 indagati nell’ambito dell’operazione “Lungomare” che il 30 ottobre scorso ha portato i carabinieri del Nucleo Investigativo – reparto operativo del comando provinciale di Campobasso a stringere il cerchio attorno a una presunta organizzazione accusata di gestire lo spaccio in basso Molise attraverso una associazione bene orga-
del Molise
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nizzata che aveva fatto di Campomarino e Termoli la propria base operativa per lo spaccio di eroina, cocaina e hashish. Le indagini dei carabinieri coordinati dalla Procura di Campobasso avevano preso il via proprio dall’escalation di consumo delle droghe pensati non solo sulla zona costiera ma in tutta la provincia di Campobasso. Lo spaccio, stando alle indagini dei carabinieri, sarebbe iniziato già nel 2016 quando un appartamento situato nella periferia sud di Campomarino era stato scelto come base operativa dove i tossicodipendenti molisani e pugliesi potevano recarsi per comprare la droga direttamente dagli “addetti alle vendite” che si alternavano avvalendosi anche di minorenni appartenen-
ti alle loro famiglie. Nel corso dell’indagine i militari hanno attestato circa 1400 cessioni di droga con il recupero di 100 grammi di hashish, 330 di cocaina e 400 di eroina. Stando a quanto ricostruito dai militari le abitazioni sarebbero state trasformate in vere e proprie centrali dello spaccio dove la droga sarebbe stata fatta tagliare ai soldati che la confezionavano e la consegnavano agli spacciatori del posto che poi avevano il compito di venderla per
strada. Di qui la lunga investigazione dei militari dell’Arma che ha portato al blitz del 30 ottobre quando 13 persone sono finite in carcere e 3 ai domiciliari mentre altri 17 erano già stati arrestati nel corso dell’inchiesta. Quattro gli obblighi di dimora mentre per altri due era scattato l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. Questa mattina l’udienza davanti al Gup che dovrà decidere chi sarà rinviato a giudizio.
Pizzicato un 39enne a Termoli
Alza troppo il gomito e si mette alla guida dell’auto e finisce nei guai TERMOLI Settecentoventicinque euro di multa, il ritiro della patente e la segnalazione all’autorità giudiziaria. E’ quanto applicato dai carabinieri della nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Termoli a un 39enne. L’uomo è stato fermato dai militari dell’Arma nel corso di un normale controllo alla circolazione stradale ed accertamento etilometrico ed è stato trovato con un tasso alcolemico nel sangue di 0,60 g/l. Immediata è scattata la sanzione amministrativa di 725,00 euro e la conseguente segnalazione all’Autorità Prefettizia per i provvedimenti relativi al documento di guida, già ritirato. L’attività di prevenzione ha prodotto ottimi risultati e favorevole riscontro della cittadinanza. I veicoli controllati sono stati 87 e le persone identificate 92. I controlli disposti dal Comandante della Compagnia Carabinieri proseguiranno nel corso della settimana e saranno intensificati per le imminenti festività pasquali, volti – come di consueto – alla prevenzione di reati predatori e contro il patrimonio sia pubblico che privato.
In casa merce rubata per 30mila euro, in 3 beccati dai militari dell’Arma di Termoli Quando sono entrati in quell’appartamento vi hanno tro-
Smarrito e depresso in stazione, 22enne soccorso dalla Polizia E’ stato trovato seduto su una panchina della stazione di Termoli, smarrito e depresso. Gli agenti della Polizia di Termoli hanno soccorso un ragazzo di 22 anni di Bari. Il giovane, stando a quanto raccontato dalla madre immediatamente contattata dagli agenti, pare stesse attraversando un momento difficile dovuto alla recente perdita del padre. Di qui la decisione di lasciare la città pugliese per girovagare avendo come unico punto di riferimento un cugino che abita a Vasto. Sabato il giovane avrebbe perso il treno con l’impossibilità, stando senza soldi, di prenderne un altro. Grazie alla Polizia e alla collaborazione con il capostazione il 22enne è stato fatto salire sul treno successivo in direzione di Bari.
vato all’interno un ingente quantitativo di merce di ogni genere, rubata nel recente passato da abitazioni private ed esercizi commerciali del basso Molise. Ammonta a 30mila euro la refurtiva che è stata rinvenuta all’interno dell’abitazione dai carabinieri della compagnia di Termoli. I militari dell’Arma erano impegnati nei servizi preventivi di controllo del territorio a “largo raggio” volti alla prevenzione e repressione dei reati predatori quando la loro attenzione si è concentrata sulla zona di Termoli, in occasione della fiera mensile del sabato, e di San Giacomo degli Schiavoni. Numerosi i controlli effettuati con attuazione di vari posti di blocco lungo le principali ar-
terie stradali dei due comuni della costa dei delfini. Nel corso dei controlli, sono state effettuate anche alcune perquisizioni, due delle quali domiciliari. Proprio nel corso di queste ultime è stato rinvenuto un ingente quantitativo di merce di ogni genere, trafugata nel recente passato in danno di abitazioni private ed esercizi commerciali sedenti nei comuni del basso Molise. Al termine dell’attività espletata dai Carabinieri del Comando Stazione di Termoli, coordinati da quel Comandante, tre giovani residenti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Larino, cui dovranno rispondere a vario titolo di ricettazione. La refurtiva rinvenuta – del valore commercia-
le di circa 30mila euro – è di varia tipologia, da arnesi da potatura, attrezzi da ferramenta, materiali da imballaggio, motoseghe, tosaerba, generatori di corrente, strumenti musicali, biciclette e generi alimentari vai. Il Comando Stazione di Termoli, a seguito di attività info-investigativa è riuscita ad individuare – nell’immediato – alcuni proprietari dei beni rinvenuti e posti sotto sequestro, per la merce rimanente, invece, si invitano sin da ora, coloro che sono stati vittima di furto, a recarsi negli uffici della Stazione di Via Brasile, in orario compreso tra le 10:00 e le 12:00 dei giorni dal lunedì al venerdì, per procedere al riconoscimento di quanto rinvenuto.
TERMOLI E BASSO MOLISE
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ATTUALITÀ
Tutto è avvenuto in una manciata di minuti nella serata di sabato. Due feriti trasferiti in pronto soccorso in condizioni non gravi
Litigano dopo l’incidente, lui impugna il coltello e li ferisce I carabinieri arrestano un 37enne di San Martino per “lesioni e porto ingiustificato di coltello” E’ stato arrestato per “lesioni e porto ingiustificato di coltello”, un 37enne di San Martino in Pensilis. Tutto è avvenuto in una manciata di minuti nella serata di sabato nel paese bassomolisano. L’uomo era alla guida della sua auto quando all’improvviso, e per cause ancora in corso di accertamento, si è
scontrato con la macchina guidata da un 60enne, anche lui di San Martino in Pensilis. L’incidente, però, avvenuto attorno alle 20 nella immediata periferia del paese, ha mandato letteralmente in escandescenze l’uomo. Ne è scaturita una lite con il 60enne che è proseguita fin
nelle vicinanze di un bar che si trova lungo la strada che conduce nel centro di San Martino. Nel corso della lite il 37enne ha impugnato un coltello che aveva in auto e ha colpito al fianco l’altro automobilista e un 36enne, sempre di San Martino, che era intervenuto per cercare di sedare la lite. Alla fine i
due feriti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Termoli, dove sono stati medicati e riscontrati affetti da lesioni, uno al fianco e uno al ginocchio, giudicate guaribili rispettivamente in giorni 10 e 8 di guarigione. L’aggressore è stato bloccato, mentre tentava di al-
lontanarsi frettolosamente dal luogo del sinistro, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Larino e dai colleghi della Stazione di San Martino, che si trovavano in zona perché impegnati nei quotidiani servizi di controllo del territorio. Al termine degli accertamenti il 37enne è stato arre-
stato per detenzione di armi improprie e lesioni personali aggravate e, dopo le formalità di rito, tradotto agli arresti domiciliari, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Larino, a cui sono stati inviati gli atti per il seguito di competenza. Il coltello è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro.
E’ Davide Lengo il primo classificato della manifestazione organizzata dal Rotary Club
Da Pescara a Termoli per vincere la Gara internazionale di greco antico TERMOLI Si è chiusa con la cerimonia di premiazione ospitata dall’aula magna del liceo classico di via Asia la 14esima edizione del certamen di Greco antico organizzato dal Rotary club di Termoli. Una edizione che passerà agli annali per la qualità dei 19 studenti che vi hanno preso parte, provenienti da 11 tra i migliori licei italiani e sponsorizzati dai club Rotary del territorio. La cerimonia di premiazione è stata celebrata alla presenza del presidente del Rotary club di Termoli Rossella Travaglini,
Riceviamo e pubblichiamo il pensiero del sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, dopo l’esibizione dei ragazzi del Liceo Classico e Scientifico nell’ambito del Certamen di Greco organizzato dal Rotary Club. «Il futuro della nostra città non è nelle mani di chi tra un paio di mesi siederà sugli scranni del Consiglio comunale e sulla poltrona del sindaco ma è nelle mani dei giovani, degli studenti, dei tanti ragazzi che ho incontrato in questi cinque anni in cui ho ricoperto la carica di sindaco. Purtroppo spesso si parla dei più giovani solo in senso negativo, perché le notizie degli atti vandalici attribuiti ai ragazzi fanno più cla-
del presidente della commissione apposita del Rotary, l’ex preside e ideatore del concorso, Antonio Mucciaccio, della dirigente scolastica dell’Alfano Concetta
Rita Niro, della delegata dell’Usr Molise Angela Maria Di Fonzo. In apertura dei lavori è intervenuto il Governatore incoming del distretto 2090, che comprende Abruzzo, Molise, Marche e Umbria, Basilio Ciucci, il cui mandato avrà inizio dal prossimo luglio. Le relazioni sono state a cura del presidente della Commissione della gara
di Greco, prof. Francesco Berardi, docente di Letteratura greca presso l’Università “Gabriele D’annunzio” di Chieti e del prof. Nicola Prebenna, past president del Club Avellino est, ex docente e Dirigente scolastico della scuola Italiana di Atene. L’intervento del professor Vincenzo Fiorilli ha lasciato poi spazio a Mucciaccio, per
la consegna degli premi ai vincitori, mentre gli attestati sono stati consegnati nella conviviale di venerdì sera, alla Cala Sveva. Sono stati assegnati 4 premi in denaro ai primi 4 classificati, offerti da altrettanti sponsor, più una menzione d’onore. Primo classificato: Davide Lengo, liceo classico D’Annunzio di Pescara; Seconda
«I giovani, la speranza e il futuro di Termoli», il commento del sindaco Sbrocca more rispetto alle buone notizie e alle tante cose positive che quotidianamente i ragazzi compiono in silenzio. Una tra queste è lo straordinario spettacolo portato in scena sul palco dell’auditorium ‘Giovanni Paolo II’ di Santa Maria degli Angeli dagli studenti dell’ISSS ‘Alfano da Termoli’ (Liceo Classico e Liceo Scientifico) ‘Elettra’ la tragedia scritta da ‘Sofocle’. Gli studenti guidati dai docenti Maura Crema e Nicola Sorella e sotto la supervisione della dirigente Tina
Niro, hanno recitato per due ore con una tale bravura e passione da non avere niente da invidiare alle compagnie teatrali di caratura nazionale. L’eccellente risultato dei giovani attori del Liceo Classico di Termoli è indubbiamente il frutto della passione trasmessa dai loro insegnanti e dell’incessante lavoro che portano avanti durante tutto l’anno scolastico con i loro allievi, ma è senza dubbio il risultato del grande impegno con il quale que-
sti ragazzi affrontano lo studio e, più in generale, la vita. Il loro impegno, la loro serietà nell’approccio al tema, la caparbietà con cui hanno realizzato lo spettacolo, parlano chiaramente di una generazione che ha tutti i requisiti per essere parte attiva della nostra società. Sono gli stessi ragazzi impegnati oggi nel certamen di greco, gli stessi con i quali abbiamo a lungo interagito nei continui scambi con le scuole per l’alternanza ScuolaLavoro, sono gli stessi ra-
gazzi che, nel corso dell’ultima manifestazione per la tutela dell’Ambiente, sono venuti in Comune per invitare noi amministratori a manifestare con loro, invito che abbiamo accolto con estremo piacere esponendo poi gli striscioni creati per la manifestazione alle finestre del Municipio. Questa apertura, questa capacità di dialogare anche con le istituzioni, sono valori che nessuno attribuisce alle nuove generazione e che invece proprio questi giovani hanno dimo-
classificata: Sofia Messina, liceo classico Vincenzo Monti di Cesena; Terza classificata: Giuliana Maisto, liceo classico Pietro Giannone di Caserta; Quarta classificata: Stefania Miselli, liceo classico Muratori San Carlo di Modena, Menzione d’onore Raffaele Maraia, liceo classico Parzanese di Ariano Irpino.
strato più volte di possedere. Questi principi sono quelli che mancano spesso in chi si ritiene adulto ed erroneamente crede di doversi fare guida dei giovani che invece dimostrano sempre di più di comprendere a fondo la realtà e saperla vivere con lucidità e partecipazione. Il mio invito ai ragazzi del Liceo Classico e Scientifico e, più in generale, ai giovani di Termoli è quello di coltivare il proprio pensiero ed affrontare ogni prova della vita con massimo impegno, il mio invito agli adulti è quello di essere aperti al contributo fondamentale che viene dai giovani e provare a relazionarsi a loro senza pregiudizi».
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La “classifica” stilata dall’amministrazione comunale di Bonefro
Viabilità all’anno zero, «ecco gli interventi ottenuti» Messa in sicurezza della provinciale 63, della 166 e della 159. E’ il bilancio degli interventi che sono stati realizzati per la viabilità provinciale. A stilare la lista di quello che è stato fatto è stata l’amministrazione comunale di Bonefro che da tempo si sta facendo promotrice di un intervento per sollecitare gli organi competenti a fare tutto quello che è in loro potere per cercare di risolvere le tante criticità che attanagliano la zona del Cratere dove gli automobilisti sono costretti a fare lo slalom tra buche che sembrano crateri
lunari, segnaletica inesistente e cattive condizioni dell’asfalto. E adesso i primi tre interventi hanno iniziato a vedere la luce. Nell’elenco stilato dall’amministrazione di Bonefro rientra la messa in sicurezza della Provinciale 63 da abitato di Bonefro presso cimitero verso bivio Montorio/Montelongo: pubblicata gara d’appalto a metà febbraio (dd 252/2019), i lavori per 250mila euro avranno inizio a breve, messa in sicurezza della sp 166, tra Bonefro e Santa Croce di Magliano: pubblicata gara d’appalto a metà febbraio (dd 245/
2019), i lavori per 700mila euro avranno inizio a breve, messa in sicurezza della sp 159, presso viadotto “Bovara”: le indagini geologiche avranno inizio martedì 9 aprile. «Il sindaco e l’Amministrazione comunale – si legge in una nota pubblicata su Facebook - proseguiranno nell’attività di costante monitoraggio e di sollecito per l’attuazione degli interventi previsti».
Il sindaco Caporicci: «Partita ufficialmente l’attività che condurrà al bando per l’assegnazione del secondo e più complesso lotto dei lavori»
Scuola, avviati i primi sopralluoghi per la ristrutturazione Tecnici a lavoro a Portocannone dopo la pubblicazione della determina comunale PORTOCANNONE E’ stato individuato il team di tecnici che seguiranno le diverse fasi della ristrutturazione della scuola di Portocannone. La determina che individua il gruppo di esperti è stata pubblicata nei giorni scorsi e si tratta di un passaggio fondamentale per avviare tutto l’iter relativo alla ristrutturazione della scuola chiusa all’indomani del terremoto del 14 e 16 agosto scorso. «Dopo aver ricevuto in data 2 gennaio la determina direttoriale del
MIUR che ha formalmente assegnato i fondi al nostro Comune – afferma il sindaco Giuseppe Caporicci - e dopo aver approvato in data 19 marzo il Bilancio, attività necessaria per poter inserire nello stesso documento contabile i capitoli di spesa relativi all’opera pubblica in questione, in data di ieri è stata pubblicata la determina con la quale è stato individuato il team dei tecnici che seguiranno le diverse fasi della ristrutturazione e messa a norma del nostro Istituto comprensivo. Parte
così ufficialmente l’attività che condurrà al bando per l’assegnazione del secondo e più complesso lotto dei lavori». Nei giorni scorsi si è tenuto anche il primo sopralluogo congiunto con i tecnici sul cantiere per la «verifica dello stato dell’arte e la pianificazione delle attività tecnico progettuali. Auguriamo buon lavoro ai professionisti interessati – ha concluso il sindaco Caporicci – restando a loro disposizione per ogni tipo di assistenza burocratica e amministrativa».
Prodigi della musica per 4 stagioni, successo per due gruppi del basso Molise Ottimo risultato dell’orchestra “A. Magliano” e del Coro “Maria Libera Di Lena” Ancora un grande risultato dell’Istituto Comprensivo di Larino, guidato dal Dirigente prof.ssa Angela Maria Tosto , che dimostra di raccogliere la sfida dei tempi per rivoluzionare i tradizionali metodi didattici, anche attraverso la musica, riuscendo a valorizzare le molteplici potenzialità dei ragazzi. Appena di ritorno dall’ennesima esibizione, il Coro di Voci Bianche “Maria Libera Di Lena” e l’Orchestra “Alberto Magliano”, entrambi, lo ricordiamo ancora una volta, “Gruppi di Interesse Nazionale” a firma del Ministero dei Beni e Attività Culturali, tornano a Larino con un altro Primo Premio ad un Concorso Internazionale. Il prof. Roberto Di Carlo, docente di tromba, coordinatore del Coro di Voci Bianche e Orchestra “Magliano” e referente dell’Ufficio Scolastico Regionale Molise per il “Gruppo di lavoro e ricerca su Eventi e Attività Musicali”, con compiti di natura organizza-
tiva, propositiva e consultiva, anche in questa occasione, ha inteso dare continuità al lavoro intrapreso nelle sue funzioni nell’ambito della formazione e promozione delle risorse umane. Il Coro di Voci Bianche e l’Orchestra “A. Magliano”, dell’Istituto Comprensivo di Larino, nascono nell’anno scolastico 2003-04. Essi hanno consentito di far sviluppare nei discenti la consapevolezza delle opportunità che possono scaturire dalla pratica dell’arte musicale come: il miglioramento delle proprie capacità espressive, la socializzazione, l’appropriazione di sistemi culturali e la conquista di valori sociali. Oltre alle benefiche ricadute in ambito didattico, diventano, in brevissimo tempo, luogo di aggregazione, ma anche di formazione, facendo aumentare le possibilità di successo nel perseguire gli obiettivi didattici. Ricordiamo inoltre, che nel maggio 2014, quando l’orchestra
raggiunse il primo posto al Global Music Award del GEF presso il Teatro Ariston di Sanremo al suo rientro in sede, fu insignita di medaglia e nominata, con iniziativa della Casa Municipale e delibera di Giunta Comunale, Orgoglio della Città di Larino. Questi splendidi giovani, si esibiscono continuamente in manifestazioni di carattere culturale e sociale, rappresentando la Scuola in tutte le più grandi Istituzioni del territorio, riscuotendo, ovunque, successo di pubblico e di critica. Un grande plauso a tutti gli studenti, agli insegnanti che quest’anno hanno collaborato al progetto Coro di Voci Bianche “Maria Libera Di Lena”e Orchestra “A. Magliano”: Maria Amabile, Adele Ficocelli, Gilda Iannaccio, Antonietta D’Amico; Marialuisa Ranellucci; Barbara Sivilla; Maria Luisa Ranellucci; Luciana Centillo e Pino De Vivo; Simone Di Renzo;Oreste Sbarra; Antonio Varriano.
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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca
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LA CRONACA PAOLO STANZIALE AGNONE Così come all’andata, termina in perfetta parità il derby tra Olympia Agnonese e Campobasso. Un punto amaro per i granata, in vantaggio al 65’ grazie a Bisceglia per poi essere ripresi a sei dalla fine da Musetti quando già pregustava la vittoria. Un punto che non migliora di molto la classifica del Grifo che resta al penultimo posto che vale la retrocessione diretta ma, questa volta, in solitaria visti i concomitanti successi del Forlì a Notaresco e dell’Avezzano sull’Isernia. Bello il colpo d’occhio offerto da un Civitelle gremito con circa duecento sostenitori del Campobassso a riempire il settore ospiti. Mecomonaco bagna il suo ritorno sulla panchina dell’Olympia Agnonese confermando il 4-3-3 della vigilia, modulo a lui più congeniale, con la sorpresa dell’ultimo minuto al centro della difesa dove uno degli ex di giornata Bisceglia affianca Cassese. Costretto ai box Albanese che non riesce a recuperare dal problema fisico accusato in settimana. Modulo speculare per il Campobasso di mister Bagatti con Alessandro in campo dal primo minuto dopo la panchina contro il Cesena preferito a Cogliati. PRIMO TEMPO. Prima del fischio di inizio si osserva un minuto di raccoglimento in ricordo della tragedia de L’Aquila. Subito Campobasso in avvio con Giacobbe che dopo un minuto di gioco centra il primo palo della porta difesa da Maraolo con un tiro improvviso deviato in angolo dall’estremo dei padroni di casa. Sul corner seguente Antoonelli mette in mezzo all’area granata ma nessun rossoblu si fa trovare pronto alla deviazione vincente. Al 3' Alessandro per Giacobbe che corregge verso la porta ma Maraolo respinge il tentativo. Lo Bello da continuità alla manovra offensiva dei rossoblu mettendo in difficoltà l’opposto Gentile trovando il tempo per mettere al centro trovando Antonelli il cui colpo di testa termina però alto sulla traversa con Maraolo in totale controllo. E’ un’Olympia Agnonese troppo timida, in questa fase, che sembra risentire della pressione di dover fare risultato ad ogni costo contro un Campobasso che, da parte sua, fa valere la superiorità tecnica. Il Grifo si affaccia in avanti la prima volta al 10' con Corbo che cros-
Gol Agnone: Bisceglia calcia con il Campobasso che chiede il fuorigioco (Foto Eric Moscufo)
La conclusione vincente di Musetti che vale il pareggio dei Lupi nei minuti finali (Foto Silla)
Olympia ora penultima in solitaria mentre i rossoblù restano a metà classifica sprecando diverse occasioni
Musetti risponde a Bisceglia Pari tra Agnonese e Campobasso Granata in vantaggio al 65’ con il centrale in sospetto fuorigioco ma il Lupo replica a 6’ dalla fine sa pericolosamente al centro non trovando nessun compagno a raccogliere l’invito. Nuova occasione granata al 13': rinvio di Gentile con Formuso che scatta sul filo del fuorigioco entrando in contatto in area con Magri ma il direttore di gara lascia proseguire il gioco non ravvisando a suo parere alcuna irregolarità. L’undici di Mecomonaco con il passare dei minuti trova le giuste misure in mezzo al campo venendo fuori con il passare dei minuti: al 20' Ribeiro serve Formuso che impegna Sposito sul palo di sua competenza chiamandolo alla deviazione in calcio d’angolo. Al 25' Ricciardi si fa ammonire per un brutto fallo a centrocampo su Di Lauri. Cinque minuti dopo stessa sorte per Marchetti il quale finisce sul taccuino dell’arbitro reo di aver fermato in malo modo Ribeiro lanciato in velocità verso la porta rossoblu. Al 36' brividi per i sostenitori granata con il Campobasso che produce l’occasione da rete più limpida del primo tempo: Musetti cuce tra centrocampo e attacco controllando un pallone difficile riuscendo a girarsi e a servire con un passaggio illuminante Alessandro che, dopo un controllo in avvitamento su se stesso, conclu-
de a fil di palo dando l’impressione del gol. Al 40' ci prova Diarra a scuotere l’Agnonese con una conclusione improvvisa dai trentacinque metri che sorvola la traversa. SECONDO TEMPO. Al rientro in campo nessuna novità in campo in entrambi gli schieramenti. Al 49' Musetti commette un fallo da dietro su Diarra che si stava involando verso la porta di Sposito beccandosi il cartellino giallo. L’Olympia prova a fare qualcosa in più nella ripresa creando apprensione ai rossoblu con il solito Diarra, un solo minuto dopo ma l’under granata cicca da buona posizione l’assist di Bisceglia protagonista di una pregevole iniziativa sulla linea di fondo sugli sviluppi di un corner di Ribeiro. Al 54' Bagatti richiama Giacobbe per inserire Cogliati. Al 56’ Antonelli serve un filtrante per Musetti che calcia debole tra le braccia di Maraolo. Lo stesso Maraolo si ripete dopo un minuto evitando il vantaggio del Lupo compiendo un prodigio su una conclusione a giro ancora di Musetti, con un colpo di reni che neutralizza il pericolo in angolo. Campobasso più vivo in questa fase di gioco mentre l’undici di Mecomonaco sembra
accusare un momento di appannamento. Al 65' arriva a sorpresa il vantaggio dell’Olympia Agnonese: punizione di Ricciardi dalla tre quarti respinta dalla difesa ospite al limite dell’area, Diarra di testa rimanda in area un pallone sul quale si aventa Bisceglia che in sospetto fuorigioco controlla e batte Sposito con una girata al volo imparabile per l’estremo difensore campobassano. La difesa ospite resta ferma in attesa di una chiamata da parte dell’assistente di linea o del direttore di gara che però non arriva ritenendo la posizione del centrale granata regolare. Il match si accende con il Campobasso che tenta di riacciuffare il risultato ma l’Olympia Agnonese sembra reggere l’urto ospite. Al 64' Bagatti mescola le carte con un doppio cambio: Antonelli per Islamay e Ranelli per Di Lauri a ridisegnare il centrocampo del Campobasso. Ci prova Magri al 69' su cross di Islamaj senza trovare il bersaglio grosso. Tempo un minuto ed è Cogliati ad andare via sul fondo a Gentile ma il suo passaggio non trova nessun rossoblu a rimorchio. La risposta granata porta la firma di uno dei migliori in campo, Diarra il cui colpo di testa viene alzato
OLYMPIA AGNONESE CAMPOBASSO
1 1
OLYMPIA AGNONESE: Maraolo, Corbo, Gentile, Cassese, Bisceglia, Pejic, Ribeiro (74’ Sorgente), Diarra, Formuso (83’ Mazzarani), Ancora. A disp.: Kuzmanovic, Nyang, Salifu, Ballerini, Mazzarani, De Zai, Barbato, Sorgente, Araldo. ALL.: Mecomonaco CAMPOBASSO: Sposito, Antonelli (64’ Islamaj), Danucci, Musetti, Alessandro, Calzola, Magri, Lo Bello, Marchetti, Di Lauri (64’ Ranelli), Giacobbe (54’ Cogliati). A disp.: Cutrupi, Di Pierri, Islamaj, Ranelli, Tommasini, La Barba, Salvatori, Leto, Cogliati. ALL.: Bagatti ARBITRO: Simone Taricone di Perugia Assistenti: Vincenzo Abinante e Marco Colaianni di Bari MARCATORI: 65’ Bisceglia (A), 84’ Musetti (C).
sopra la traversa da Sposito. Mecomonaco effettua la prima sostituzione al 74' richiamando in panchina un esausto Ribeiro puntando sulla freschezza di Sorgente. All’83’ è Mazzarani a prendere il posto di Formuso che non ne ha più con Mecomonaco che ridisegna l’Olympia spostando Ancora nel ruolo di terminale offensivo. All’86' il Campobasso trova il pari: punizione da quaranta metri di Musetti che raccoglie un assist in area granata di Ranelli e batte Maraolo da distanza ravvicinata al termine di un’azione rocambolesca. Da quel momento in poi si assiste ad una partita vibrante con le due formazioni che si affron-
tano a viso aperto nel tentativo entrambe di vincerla. All’89' punizione dal limite per il Lupo con Gentile che commette fallo e viene ammonito: calcia Danucci ma Maraolo vola e manda la traiettoria in angolo. Cinque minuti di recupero. L’Olympia tenta gli ultimi assalti verso la porta del Campobasso ma senza produrre particolari pericoli. Bagatti si fa allontanare dal campo al 92’ per una protesta veemente dopo l’assegnazione in favore dell’Agnonese di un calcio di punizione a suo avviso inesistente. Il triplice fischio dell’arbitro sancisce il pareggio finale che alla fine è il risultato più giusto alla luce di quanto visto in campo.
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Prodigioso l’intervento del numero uno granata su Musetti
Sicurezza Maraolo Diarra il migliore Bisceglia, gol dell’ex LA PAGELLA PAOLO STANZIALE MARAOLO 7. Mecomonaco si affida a lui tra i pali e lo ripaga con la solita prestazione intrisa di sicurezza. Prodigioso il volo con cui nega il vantaggio a Musetti nel secondo tempo. Non può nulla sulla conclusione a distanza ravvicinata dello stesso numero nove rossoblu. CORBO 6. Partita ordinata del terzino che tiene a bada il suo rispettivo avversario tentando anche qualche sortita offensiva soprattutto nella prima frazione di gioco. CASSESE 6.5. Prova di carattere del capitano che dirige con sapienza il reparto guidando Bisceglia nei movimenti. Trova le misura agli attaccanti ospiti dopo un
avvio difficile dove ha il merito di restare a galla. BISCEGLIA 6.5. E’ il protagonista inatteso di giornata. Mandato in campo a sorpresa al posto dell’indisponibile Albanese si dimostra attento e sicuro bagnando la
sua prestazione con il classico gol dell’ex che illude l’Olympia. GENTILE 6. Soffre più di Corbo le avanzate di Lo Bello ma alla lunga gli prende le misure. Quasi nullo il suo apporto in fase offensiva.
RICCIARDI 6. Prova di carattere del metronomo granata soprattutto nel primo tempo dove sembra suonare la carica più volte con il suo incessante pressing pesino sui difensori rossoblu. Si becca un’ammonizione nella prima frazione che lo costringe a moderare il suo agonismo. DIARRA 6.5. Migliore in campo dei granata. Lotta come un forsennato su tutti i palloni catturandone un’infinità e servendo l’assist a Bisceglia in occasione del vantaggio granata. PEJIC 6. E’ lui a fornire maggiore qualità alle giocate a centrocampo del Grifo. Cala nella ripresa come un po’ tutto il reparto soffrendo il forcing finale del Campobasso. RIBEIRO 6. L’esterno brasiliano, tra gli ex è quello che avverte di più la pressione.
Offre il consueto dinamismo cercando di assistere Formuso in avanti alzando il baricentro dell’Olympia Con le sue sgroppate sulla fascia. (78’ SORGENTE 5.5. Lanciato nella mischia nel finale non riesce a pungere come di solito gli riesce). ANCORA 6. Partita dai due volti per il fantasista granata. Primo tempo impalpabile dove non riesce mai a trovare lo spunto decisivo, che ci si aspetta da lui neanche su calcio piazzato. Nella ripresa, una volta in vantaggio, sale in cattedra trascinando la squadra con qualche giocata. FORMUSO 6. Lotta come un gladiatore facendo a sportellate a turno con Marchetti e Magri nel tentativo di far salire il baricentro del Grifo. Encomiabile il lavoro per la squadra ed è sua l’unica conclusione pericolosa
dei granata nel primo tempo. Nella ripresa è meno efficae complice una condizione fisica non ottimale. (83’ MAZZARANI 5.5. Chiamato in causa per contenere l’assalto finale del Campobasso indietreggia troppo a difesa della sua area).
Avvio sprint di Giacobbe che poi cala con il passare dei minuti
La griffe del “Muso” Bene i due centrali LA PAGELLA
SPOSITO 6. Primo tempo praticamente da spettatore durante il quale però si fa trovare pronto sulla conclusione di Formuso sul palo di sua competenza. Incolpevole sulla girata da distanza ravvicinata di Bisceglia. CALZOLA 6. Soffre le avanzate di Corbo nella prima frazione di gioco ma cresce alla distanza disputando un buon secondo tempo nel quale è lui a mettere in difficoltà l’avversario. MAGRI 6.5. Nel primo tempo Formuso gli scappa solo una volta ma da l’impressione di soffrire la fisicità del numero nove granata al quale riesce comunque ad opporsi. Non ha colpe sul vantaggio granata dove la posi-
zione di Bisceglia, seppur dubbia, appare irregolare. Meglio nella ripresa dove tenta anche di rendersi pericoloso. MARCHETTI 6.5. Si alterna con Magri nel duello con
Formuso e per lui vale lo stesso discorso fatto per il compagno di reparto in occasione del vantaggio granata. LO BELLO 6. Prestazione senza sbavature del giova-
ne terzino più vivace nella prima frazione di gioco dove spinge maggiormente rispetto a Calzola a cui lascia il compito di offende nel secondo tempo. DANUCCI 6.5. Il migliore del centrocampo rossoblù. Il capitano sta disputando un bel campionato dal punto di vista della continuità di prestazioni. Mantiene la calma dopo lo svantaggio e guida i Lupi verso la rimonta finale. DI LAURI 6. Meno brillante rispetto alle recenti uscite dimostrando di soffrire la fi-
sicità di Diarrà. (72’ RANELLI 6.5. Il mezzo voto in più per l’assist offerto a Musetti in occasione del pareggio). ANTONELLI 6.5. E’ la spina nel fianco dei granata nella prima frazione di gioco. Si dimostra prezioso sia in fase di rifinitura che nelle conclusioni. Inevitabile il calo nella ripresa. (72’ ISLAMAJ 6. Ordine e pulizia nei passaggi). GIACOBBE 6. Il suo avvio è da stropicciarsi gli occhi con il palo colpito dopo un minuto poi si perde tra le maglie
della difesa granata con Bagatti che lo sostituisce ad inizio ripresa. (Dal 54’ Cogliati 6. Il suo ingresso in campo è promettente con una progressione non sfruttata dai compagni. Confusionari i suoi assalti nel finale). MUSETTI 7. Il “Muso” sta ritrovando la brillantezza di dicembre. Un colpo di reni del portiere Maraolo gli nega il vantaggio ma il numero nove si rifà con la rete del pareggio nel finale. piesse
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Il mister granata: «Nella ripresa abbiamo fatto meglio rispetto al primo tempo»
Mecomonaco: «Il risultato non mi soddisfa». Bagatti: «Sbagliati troppi gol» Il tecnico rossoblù: «Se avessimo fatto la partita della vita, l’avremmo vinta...» DOPOGARA Mecomonaco: «Non posso ovviamente essere soddisfatto del risultato. Nel secondo tempo secondo me abbiamo fatto meglio del primo, abbiamo forse rischiato meno del primo tempo, perché il Campobasso è una squadra molto forte, organizzata e soprattutto tranquilla, quindi giocavano a calcio palla a terra, cosa che noi con la poca tranquillità non facevamo, andavamo sempre su questa palla lunga e così trovavamo difficoltà. Devo però dire che i ragazzi si sono messi a disposizione, noi abbiamo lavorato in questa settimana, il problema è che quando si sta giù in classifica i ragazzi sono poco tranquilli e il risultato ti scappa via per un
niente, perché ormai era fatta secondo me, se stavamo un pochettino più attenti portavamo il risultato a casa, purtroppo quello che abbiamo fatto non è bastato. Dobbiamo guardare subito avanti e andare ad Isernia per cercare di vincere la partita, perché comunque adesso
bisogna vincerla questa partita, è normale che siamo un po’ delusi perché il pareggio è venuto quasi alla fine». Bagatti: «Se facevamo la partita della vita vincevamo, quindi non l’abbiamo fatta. Secondo me abbiamo sbagliato troppo, perché c’erano
LA CLASSIFICA
DOMENICA 7/04 AVEZZANO ISERNIA
1 0
CASTELFIDARDO PINETO
0 1
FRANCAVILLA RECANATESE
3 3
MATELICA JESINA
3 3
OLYMPIA AGNONESE CAMPOBASSO
1 1
R.C. CESENA MONTEGIORGIO
1 1
REAL GIULIANOVA VASTESE
1 2
SAN NICOLÒ NOTARESCO FORLÌ
0 2
SAMMAURESE SAVIGNANESE
1 2
SANGIUSTESE SANTARCANGELO
2 1
Squadra Punti CESENA 75 MATELICA 73 RECANATESE 58 PINETO 56 SANGIUSTESE 54 FRANCAVILLA 52 SAN NICOLÒ NOTARESCO 52 SAVIGNANESE 47 JESINA 46 MONTEGIORGIO 46 CAMPOBASSO (-3) 43 SAMMAURESE 43 VASTESE 41 REAL GIULIANOVA 37 FORLÌ 33 AVEZZANO (-3) 33 SANTARCANGELO 33 ISERNIA 33 OLYMPIA AGNONESE 31 CASTELFIDARDO 21
i presupposti, le possibilità di fare più di 2-3 gol, se non li abbiamo fatti dobbiamo fare mea culpa, potevamo fare meglio, era una partita che dovevamo vincere. Sul gol loro abbiamo protestato perché la dinamica dava l’idea del fuorigioco, ma di questo non m’importa, quello che mi dispiace oggi è che abbiamo creato i presupposti per fare, ad essere buoni, 34 gol facili ed invece ne abbiamo fatto solo uno. Se andremo a giocare con lo stesso spirito ad Avezzano? Noi giochiamo sempre con questo spirito, non è che abbiamo fatto oggi la guerra all’Agnonese, io voglio vincere tutte le partite dal 7 novembre, giorno in cui sono venuto qua a Campobasso, a volte ci si riesce a volte no, lo ripeto: abbiam fatto la guerra al Cesena, la facciamo all’Agnonese, la faremo comunque ad Avezzano, a Castelfidardo e in ognuna delle quattro partite che mancano, quindi non capisco questo dire ‘siam venuti a far la guerra’, io voglio che la squadra entri sempre in campo per dare tutto quello che ha per vincere tutte le partite, qualunque sia l’avversario. Riguardo all’espulsione, eravamo tutti in piedi, io sono l’unico che può stare in piedi e l’arbitro ha mandato fuori me, abbiamo protestato, ma quello fa parte dell’adrenalina della partita».
DOMENICA 14/04 G 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34 34
V 23 24 14 14 13 13 14 12 11 12 11 10 11 9 7 10 7 8 6 4
N 6 4 16 12 15 13 10 11 13 10 13 13 8 10 12 6 12 9 13 9
P 5 7 4 8 6 8 10 11 10 12 10 11 15 15 15 18 15 17 15 21
GF 61 68 52 53 43 51 42 37 29 30 45 32 40 30 40 43 34 25 26 25
GS 24 32 31 35 34 38 35 33 33 37 43 44 51 43 45 49 52 48 40 60
CAMPOBASSO CASTELFIDARDO
-
FORLÌ SANGIUSTESE
-
ISERNIA OLYMPIA AGNONESE
-
JESINA SAMMAURESE
-
MONTEGIORGIO SAN NICOLÒ NOTARESCO
-
PINETO REAL GIULIANOVA
-
RECANATESE MATELICA
-
SANTARCANGELO FRANCAVILLA
-
SAVIGNANESE AVEZZANO
-
VASTESE R.C. CESENA
-
Perline Quella VAR che non c’è GENNARO VENTRESCA Una tiepida attesa. Fatta più di polemiche che di canti di guerra. In punta di verità di polemichette. Scaturite sul prezzo del biglietto. Passato da 10 a 15 euro e poi retrocesso a 10. Siamo fatti così, noi figli dei calci d’angolo: amiamo fare ammuina, per niente. O, in questo caso, per poco. L’importante è poter tirare il petto in fuori e avercela ora con l’uno e ora con l’altra. Con ammirabile pignoleria è avvenuto in settimana, in Alto Molise, ciò che è accaduto settimana scorsa dalle parti di Selva Piana. Puntuali i soliti simpatici post spediti dal Castello Monforte e indirizzati agli amici agnonesi. FB ha tanti aspetti negativi, ma racchiude anche il piacere dello sfottò. “Copioni” ha scritto, mi par di ricordare, il mio amico e collega Sergio Carafa. A margine della querelle dei biglietti. *** Meno male che tutto è stato circoscritto nel segno della presa in giro. Pizzicando sui social sono arrivate frasi flautate, nemmeno ci avesse messo mano il Poeta vate. Una carovana di giovani ha seguito i rossoblù. Poi mica tanto numerosa. Sono mancati quelli della mia generazione, cresciti con l’olio di ricino, la vitamina C e tra i vapori del DDT. Anche i giovani, in verità, erano scarsi. Dopo aver incendiato la notte forse non se la sono sentita di infilarsi tra curve e dossi, per le strade dell’alto Molise. Bello finchè si vuole, ma scomodo da raggiungere. *** In questi giorni ho ridestato dal suo sonno un magnifico libro, carta patinata lucida e foto a colori, sulla città di Agnone. Città grondante di storia, non solo assordata dal suono delle campane. C’è una potenza misteriosa nella scrittura: tutto ciò che è scritto è morto, sino a quando qualcuno non lo legge. Nel mio piccolo ho resuscitato nella mia mente Agnone, ridestandola dal mio sonno. Anche sportivo. Più volte ho seguito i lupi in altura; altre volte ho accettato con slancio gli inviti del mio nobile e generoso amico Rocco Sabelli, per seguire, standogli seduto accanto, incontri cruciali della sua squadra del cuore. *** La relazione tecnica e di cronaca avete avuto modo di leggerla nelle pagine curate da Franco De Santis. In questa gabbia, invece, come sempre, mi sono divertito a scrivere d’altro. Facendo finta che il derby sia stato solo un pretesto per scrivere di Agnone, della sua gente e delle mie numerose e care amicizie. Ma, capitemi bene, non potevo rimanere asettico. Ecco perchè nelle due ultime perline mi soffermo sulla partita. Giocata tra due squadre piene di acciacchi e di zoppie. *** Pareggio. Giusto. Il Campobasso rinvia ancora la vittoria fuori dalla sua tana. L’Agnone, dopo aver spaventato i rossoblù, incassa il punto che aveva messo in bilancio e si appresta nei 360’ di gioco a trovare i punti necessari per raggiungere la salvezza, senza la coda degli spareggi. Danucci su tutti, ma gli altri hanno fatto flanella, specie in attacco, dove si sono visti poco Alessandro e Cogliati. Musetti si è fatto perdonare le continue amnesie segnando il gol del pareggio. *** Ci sarebbe voluto il VAR, per stabilire la posizione di Bisceglia (un ex), al momento di fare il gol altomolisano. Ai più la sua posizione è parsa perlomeno dubbia (rientrava da un fuorigioco). Ma su questi campi la tecnologia per il momento resta ancora lontana. Va bene così, tra tanti errori tecnici da parte dei giocatori può starci anche uno dell’arbitro. Ammesso che lo abbia commesso, naturalmente.
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L’ALLENATORE NEL... TIFOSO
Tanti tifosi ad assistere al sentito match in Alto Molise. I duecento rossoblù esultano nel finale, i 500 granata accarezzano la vittoria
Emozioni, sfottò, occasioni mancate e i due boati che riscaldano il “Civitelle”
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La formazione marsicana si porta in vantaggio con Bruni e poi alza il muro davanti al portiere Fanti
Per l’Isernia sono finiti anche gli alibi La squadra di Silva perde lo scontro salvezza contro l’Avezzano e ora i playout sono (quasi) certi
L’Isernia (Servizio fotografico di Mauro Pietrangelo)
LA CRONACA ALFONSO STICCA AVEZZANO Finiti gli alibi, restano i peccati di una squadra fragile e le scadenti prestazioni di gran parte delle 34 partite fin qui disputate. Non è più il tempo di scherzare sul rendimento altalenante dell’Isernia che, nonostante le giustificazioni di una rosa ‘normale’, con poca tecnica e tanta volontà, si sta ritagliando un ruolo di consolazione, cioè la zona playout. Spareggi per rimanere in serie D che ora nessuno li può evitare, neanche la conquista di dodici punti rimasti in palio. La situazione al momento è questa, come confermano i numeri al termine della sconfitta spareggio
con l’Avezzano. Ora che la frittata è fatta, inutile rinvangare le mosse che andavano fatte, un buon rafforzamento nel mercato di gennaio e la messa in discussione anche del tecnico, che la dirigenza non ha mai voluto prendere in considerazione, forse perché non c’erano i soldi da spendere, pensiero legittimo ma che non giustifica una retrocessione che sembra annunciata con tutti gli scongiuri del caso. La sconfitta di Avezzano è amarissima come quella contro il Castelfidardo, ora con sei punti in più staremmo a fare un altro discorso. Terzultimo posto in classifica e la testa già allo scontro fratricida di domenica prossima con l’Agnonese. La prima domenica di aprile traccia più di un segno negativo
per l’Isernia che fa resuscitare anche l’Avezzano che si era quasi rassegnato a indossare il vestito di comprimario in un match che segnava l’ultima chance per la squadra di Colavitto. Tornando alla gara dello stadio dei Marsi, l’Isernia è partito bene, inizia a dettare i tempi di gioco, ma di fronte trova un Avezzano pronto a lasciare l’ultima goccia di sudore sullo sconnesso terreno di gioco. Tutto fa presagire ad una gara dura e ricca di scontri sul piano fisico, la tecnica lascia il passi alla corsa e alla fisicità, anche se Silva preferisce l’inserimento dello scattante Petitti, con il fisico gracile, al più possente Romano. Il tecnico isernino vuole giocarsi la carta del contropiede, ma viene ferito proprio
dalla sua arma, infatti l’Avezzano di ripartenza segna il gol che poi alla fine vale la partita e i tre punti. Di Nicola lancia sulla trequarti Manari che fa seguire di prima intenzione la corsa di Bruni che appena in area lascia partire un tiro di contro balzo che mette out il portiere Del Giudice. Il gol, quasi lampo dell’Avezzano, lascia di sasso l’Isernia che ci mette un po’ di minuti per riprendersi. Fazio cerca l’impostazione del gioco sulle corsie esterne, ma Schena e Petitti non riescono a trovare lo spazio giusto per far male il portiere Fanti. Ci prova Lenoci a impensierire l’estremo difensore di casa con un diagonale che Fanti devia in angolo. Frabotta e Barretta cercano di alzare la linea difensiva per rendere più agevole l’impostazione di Mbounga che si dimostra lento e si fa stoppare nel
Massimo Silva: «La sconfitta è troppo penalizzante, c’è da soffrire fino alla fine» Il tecnico dell’Isernia ancora una volta deve ingoiare un boccone amaro quando è lontano dal Lancellotta, ma questa volta non ci sta alla sconfitta: «Abbiamo giocato come sappiamo fare, il gol iniziale loro ci ha condizionati, e quando devi rincorrere ci vuole tanta lucidità, ci siamo creati le occasioni giuste per rimettere la partita sul binario giusto, ma il loro portiere ha parato tutto ciò che c’era
da parare, e alla fine la fortuna ha premiati loro». Poi il tecnico guarda già alla prossima partita: «In questo momento la sconfitta non ci voleva, domenica abbiamo un altro scontro diretto e avrei voluto affrontare questa gara con maggiore tranquillità, ma siamo destinati a soffrire, vuol dire che soffriremo fino alla fine, l’importante è portare a casa la serie D».
I TABELLINI AVEZZANO ISERNIA
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AVEZZANO: Fanti, Besana, Di Nicola, Kras, Ferrante, Di Gianfelice, De Roccis, Grazioso, Bruni, Manari, Padovani. A disposizione: Sinato, Puglielli, Tariuc, Pierantozzi, Filvi, Rossi, Russo, Dosa, Di Renzo ALL.: Gianluca Colavitto ISERNIA FC: Del Giudice, Lenoci (Marino), Capuozzo, Frabotta, Barretta (Iaboni), Di Lonardo, Mbounga (Romano), Fazio, Schena, Maresca (Ciccone), Petitti. A disposizione: Tano, Marzio, De Vito, Cacic, Gyabaa. ALL.: Massimo Silva ARBITRO. Antonino Costanzo di Agrigento ASSISTENTI. Simone Venuti di Valdarno e Amedeo Carpano di Siena MARCATORE. 7’ Bruni momento di verticalizzare. L’Isernia non riesce a costruire, ma neanche l’Avezzano trova gli spazi giusti per rendersi pericoloso e la gara si trascina verso la pausa per la chiusura della prima frazione di gioco con un tiro di Maresca che impone alla deviazione in angolo il portiere Fanti. Nella ripresa l’Isernia cerca di imprimere maggior ritmo la proprio gioco, ma l’Avezzano arretra il proprio baricentro e alza un muro davanti alla propria porta, Romano appena entrato cerca la sortita in piena area ma il portiere marsicano è reattivo e rinvia come può. L’Avezzano dopo aver subito la pressione dell’Isernia si sveglia alla metà della ripresa, e potrebbe chiudere i giochi con Grazioso che da buona posizione manda la sfera nella curva. Gli ultimi minuti di gioco sono di marca biancoceleste, ma il por-
tiere Fanti dopo un intervento reattivo su Schena, riesce a portare a conclusione la sua porta integra e l’Avezzano può sorridere per la ritrovata vittoria.
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ECCELLENZA - 27^ GIORNATA
Nel finale la rete di Consolazione rende meno amaro il passivo
Vastogirardi rullo compressore: vince anche a Guglionesi Sabatino e D’Aguanno stendono i neroverdi
Muro guglionesano - Foto di Stefano Moscufo
GUGLIONESI VASTOGIRARDI
LA CRONACA STEFANO MOSCUFO GUGLIONESI Il Vastogirardi non conosce ostacoli e impone la sua legge anche sul sintetico del Comunale di Guglionesi dove, grazie alle reti di Sabatino e D’Aguanno, incassa la vittoria numero 24 che consolida ancora di più lo strapotere dimostrato nell’arco di tutto il campionato. Il Guglionesi, autore di un ottimo secondo tempo nel quale è riuscito a mettere alle corde i neo campioni del Molise, recrimina per la mancata concessione di due calci di rigori e della mancata espulsione per fallo da ultimo uomo di Ruggieri. La sfida inizia con un bel gesto del capitano altomolisano Ruggieri, che prima di entrare in campo si dirige verso la gradinata riservata ai supporters locali per andare a regalare la sua maglia numero 5 ad un suo ammiratore diversamente abile. Le due squadre imprimono subito un ritmo più che gradevole alla contesa ed il primo sussulto lo regala Antonello Spagnuolo, la cui deviazione di testa mette alla prova i riflessi di Carluccio. La capolista, tuttavia, non sta a guardare e un colpo di testa ravvicinato di D’Aguanno consente a Romeo Piscitelli di sfoderare una parata per nulla scontata. Il gol dello squadrone guidato da Francesco Farina arriva inesorabile al 23’ e porta la fir-
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GUGLIONESI: Piscitelli, Demonte, Carovilla (46’Mascolo), Spagnuolo, Pignatelli, Lapenna G. (64’Lapenna S.), Gjurchinovski, D’Allocco, Consolazio M. (84’Di Tella), Sacchetti (69’Consolazio C.) Allenatore: Precali. VASTOGIRARDI: Carluccio, Lepore (69’Fatone), De Vizia, Simonetti, Ruggieri, Sabatino, Di Mauro (91’Cerrone), D’Aguanno (63’Cipriano), Calcagni, Pettrone (80’Marinucci Palermo). Allenatore: Farina. Arbitro: Matarese di Termoli. Assistenti: Del Balso di Campobasso e Viotti di Termoli. Marcatori: 23’Sabatino (V), 54’D’Aguanno (V), 77’Consolazio C. (G).
DOPOGARA
Il Vastogirardi
ma di Sabatino, bravo a girare in maniera vincente un assist di Simonetti. Intorno alla mezz’ora, però, accade un fatto che lascia tutti col fiato sospeso. Spagnuolo, in mischia, viene toccato duro. Il giocatore rimane seduto, quasi stordito. Il primo ad accorgersi che qualcosa non va è Demonte, il quale prova a sollevarlo nel tentativo di rimetterlo in piedi, ma senza successo. Il capitano guglionesano si accascia ed è necessario l’intervento frettoloso dell’ambulanza dei volontari di Sant’Antonio. Il giocatore viene cariato a bordo dell’auto lettiga ma fortunatamente, dopo alcuni minuti di apprensione, il numero quattro neroverde esce con le sue gambe e riprende il suo posto in campo. I padroni di casa provano a giocare di
Michele Consolazio ci prova in rovesciata
rimessa, ed è proprio in occasione di una veloce ripartenza che l’estremo difensore ospite, Carluccio, atterra abbastanza platealmente in area il croato Bojan Gjurchinovski. Il rigore sembra netto, ma per il criticato Matarese di Termoli non ci sono, stranamente, gli estremi per la concessione della massima punizione. La seconda frazione si apre con il raddoppio di pregevole fattura siglato da D’Aguanno (54’), che con un pallonetto al volo su traversone del solito Simonetti non lascia scampo a Piscitelli. Pettrone, sei minuti più tardi, imbastisce un’azione personale sprecata però sul più bello. La seconda parte della ripresa coincide con il calo atletico della formazione ospite, la quale inizia a concedere molto più spazio al Guglio-
L'infortunio occorso a Spagnuolo
nesi. Carlo Consolazio, entrato in corso d’opera, riporta in corsa i suoi compagni realizzando il gol che dimezza le distanze al 77’. Gli uomini di Giampietro Precali iniziano a sentire l’odore del sangue e costringono l’avversario sulla difensiva, e quando al fischio finale manca soltanto una manciata di minuti accade il fattaccio: Ruggieri commette fallo da ultimo uomo su Sacchetti, e i guglionesani iniziano a sbracciarsi e ad imprecare in tutte le lingue. Ci sarebbe, secondo loro, l’espulsione per fallo da ultimo uomo e conseguente rigore in quanto l’azione avviene in area. Matarese, però, rimane ancora una volta inflessibile e il risultato finale finisce per premiare i neo promossi in Interregionale.
Francesco Farina: «Nel primo tempo forse meritavamo qualcosa in più rispetto all’unico gol realizzato, mentre in apertura di ripresa abbiamo fato 2-3 buone situazioni con Pettrone e Di Mauro. Il Guglionesi, invece, dopo aver trovato l’1-2, si è catapultato in massa in avanti e, sebbene non abbiamo mai rischiato, ci ha creato qualche difficoltà. C’è da dire che ci stiamo allenando un pò di meno, come tutti, e quindi un minimo di rilassamento c’è. I ragazzi, però, hanno dimostrato di stare sempre sul pezzo al livello mentale, come veri professionisti». Giampietro Precali: «Prima di tutto vanno fatti i complimenti al Vastogirardi, società robusta e squadra imbattuta che ha dettato legge per tutto il campionato. Nel calcio contano i numeri e quelli loro sono impressionanti. Hanno vinto il campionato con pieno merito. La partita, invece, è stata gradevole. Noi abbiamo fatto quello che potevamo. Gli allenamenti sono un pochino calati, ma nonostante tutto ho visto grande concentrazione da parte dei miei ragazzi. Abbiamo contrastato bene una grossa squadra che ha subìto l’unica sconfitta qui, in Coppa, dove li abbiamo eliminati. Arbitraggio? Preferisco non dire nulla. Gli assistenti, forse, non hanno aiutato a dovere il direttore di gara».
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SPORT
ECCELLENZA - 27^ GIORNATA
Il Termoli rimonta e vince contro l’Acli e Campodipietra. Festeggia la Frentania
Scimò-Diallo, il Bojano va Cinquine per Roccasicura e Pietramontecorvino
BOJANO VENAFRO
2 0
BOJANO: Spadone, Tartaglia, Mauriello, Schipani, Laurelli, Sabatino, Touray (75’ Yamoul), Tasillo, Abbrunzo (65’ Palange), Scimò, Diallo (85’ Mastracchio). ALL.: Gioffré VENAFRO: Roncone, Grande, Polverino, Aprile, Ricamato, Gravina, Rega, Fascia, Patriciello, Panico, Vallone. ALL.: Capaccione ARBITRO: Petron di Roma 1. Assistenti: D’Onofrio di Termoli e Bibbò di Campobasso. MARCATORI: 71’ Scimò, 86’ Diallo.
ROCCASICURA OLIMPIA RICCIA
LA CRONACA
Lo scontro diretto in chiave playoff se lo aggiudica il Bojano che grazie a due reti arrivate nell’ultima porzione di gara riesce a mettere le mani su tre punti fondamentali per centrare gli spareggi e mantenere la terza posizione in classifica alle spalle del Roseto (a +1). Biancorossi e bianconeri danno vita a un incontro abbastanza equilibrato nel corso della prima frazione. Nella ripresa i padroni di casa cercano maggiormente la via del gol che arriva puntuale a una ventina di minuti dalla fine con Scimò. I venafrani reagiscono e costruiscono qualche occasione con Panico e soci ma senza superare Spadone. E così, a quattro dalla fine Diallo mette il sigillo all’affermazione casalinga.
CITTÀ DI TERMOLI ACLI CB E CAMPODIPIETRA
La festa del Bojano
ROCCASICURA OLIMPIA RICCIA Partita senza storia al “Di Placido” dove i locali sbloccano immediatamente la situazione con la rete di Amoroso che arriva dopo soltanto un minuto. Tutto in discesa per i gialloblù che colpiscono ancora al 4’: rigore trasformato da Buonavoglia. Il Riccia fatica a rispondere e così il Roccasicura decide di infi-
LA CLASSIFICA Punti
VASTOGIRARDI ROSETO BOJANO SESTO CAMPANO VENAFRO ROCCASICURA CITTÀ DI TERMOLI TRE PINI MATESE REAL GUGLIONESI ACLI CB CAMPODIPIETRA PIETRAMONTECORVINO FRENTANIA OLIMPIA RICCIA POL. GAMBATESA FWP MATESE ALLIPHAE
75 55 54 49 48 47 45 39 38 37 30 28 23 21 18 -1
Una formazione del Roccasicura
5 0
ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Ranieri, Canale, Scampamorte, Di Tullio, Mingione, Buonavoglia, Giordano, Amoroso, Cifelli. A disp.: Iarussi, Lombardi, Renzulli, Malfettone, Padula. ALL.: Bonomi OLIMPIA RICCIA: Fanelli, Bevilacqua, P. Ruggiero, A. Cioffi, Mascia, Ciccotelli, F. Cioffi, Vassalotti, Moffa, D. Ruggiero, Palmiero. A disp.: Romano, C. Cioffi, Maselli, De Rosa, Soulamin, Menanno. ALL.: Cordone ARBITRO: Petraglione di Campobasso Assistenti: Veneziale di Isernia e De Fabiis di Termoli. MARCATORI: 1’ Amoroso, 4’ Buonavoglia (rig.), 26’ Giordano, 74’ Cifelli, 85’ Mingione.
BOJANO VENAFRO
Squadra
I TABELLINI
G
V
N
P
GF GS
27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27
24 17 16 15 14 14 14 11 12 11 7 7 5 6 3 0
3 4 6 4 6 5 4 6 2 4 9 7 8 3 9 0
0 6 5 8 7 8 9 10 13 12 11 13 14 18 15 27
103 16 54 22 51 24 40 28 68 36 43 28 61 41 46 38 41 46 55 49 40 44 29 56 34 61 29 65 32 69 12 115
lare il tris al 26’ con Giordano. Nella ripresa gli ospiti provano a riaprirla ma senza successo. Nell’ultimo quarto d’ora Cifelli trova un grandissimo gol dalla distanza, la cinquina è timbrata da Mingione. CITTÀ DI TERMOLI ACLI E CAMPODIPIETRA Gran bella partita di scena al “Cannarsa” dove il Termoli riesce a piegare la resistenza di una tenace Acli e Campodipietra. Proprio i campobasssani si portano in vantaggio dopo 7 minuti con Guglielmi che viene servito da Cappelletti. Gli adriatici rispondono con Armango che coglie il palo a metà tempo ma subito dopo arriva il pareggio ad opera di Soski sugli sviluppi di un corner. I locali ci credono e colpiscono ancora un legno, questa volta con Cotello. Dall’altra parte è Guglielmi a sfiorare il nuovo vantaggio. Ripresa: pronti via, e il Termoli fa 2-1 con Armango. Le emozioni fioccano percgé
al 5’ c’è un rigore per l’Acli che si incarica di battere Del Zingaro che si vede respingere la palla da Capozzi. Poi capita a Del Zingaro un’altra grossa occasione ma la spreca. I padroni di provano a gestire ma vengono raggiunti al 20’ da Guglielmi, che fa doppietta. La svolta decisiva alla partita alla mezz’ora, quando D’Ausilio timbra il 3-2 finale. I rossoblù non demordono e vanno vicini al pareggio con Cappelletti e Del Zingaro, che reclama per un fallo di mano in area. PIETRAMONTECORVINO ALLIPHAE Una gara senza storia quella andata in scena tra Pietramontecorvino e Alliphae. I rossoneri passano in vantaggio dopo soltanto due minuti: Rizzelli serve D’Amore che dà a Anthony Ferro per il vantaggio. Prima del riposo il 2-0 targato D’Amore, abile a scavalcare il portiere in uscita. Nella ripresa la musica non cambia, i volenterosi ragazzi dell’Alliphae provano ad arginare gli avversari che colpiscono ancora con Costantino Ferro (bella rovesciata), D’Amore e Cappelletti, autore di una grande azione personale. FRENTANIA FWP MATESE Missione compiuta per la Frentania che puntava ai tre punti che puntualmente sono arrivati contro la Fwp Matese. Per la squadra di Leo Tanga a segno all’8’ Tarantino con un gran-
3 2
CITTÀ DI TERMOLI: Capozzi, Traino, Budano, Soski, D’Ausilio, Baldassarre, Pagliaccio, Gagliano, Armango, Cotello, Forino. A disp.: Quaranta, Pifano. ALL.: Di Lena ACLI CB E CAMPODIPIETRA: Borreca, Cappelletti, Rivellino, Di Lallo, Lombardi, Progna, Ciocca, Lapenna, Guglielmi, Del Zingaro, Moffa. A disp.: Macchiarola, Fossalovara, Tucci, Santoro, D’Aversa, De Leo, Cefaratti. ALL.: Rienzo ARBITRO: Mastroianni di Isernia. Assistenti: Palazzo e Quaranta di Campobasso. MARCATORI: 7’ Guglielmi (A), 28’ Soski (T), 46’ Armango (T), 65’ Guglielmi (A), 76’ D’Ausilio (T).
PIETRAMONTECORVINO ALLIPHAE
5 0
PIETRAMONTECORVINO: Delli Carri, De Vivo, Carosillo, Ciccarelli (54’ Marino), Cappelletti, Vannella (71’ Longo), Ferro A. (78’ Masella), Mammolino, D’Amore, Ferro C. (57’ De Cristofaro), Rizzelli (59’ Piccirillo). A disp.: Fiscarelli, Piccirillo, Longo, Marino, De Cristofaro, Piscopo. ALL.: Papa ALLIPHAE: Oliva V., Italiano, Cimmino A., Spinelli, Senese, Diana, Gioia, Del Grosso, Cimmino M., Oliva D. (70’ Forgione), D’Angelo. ALL.: Grieco ARBITRO: Scarati di Termoli. Assistenti: Griguoli di Isernia e Mainolfi di Campobasso. MARCATORI: 2’ Ferro A., 39’ Vannella, 53’ C. Ferro, 86’ D’Amore, 88’ Cappelletti.
FRENTANIA FWP MATESE
2 0
FRENTANIA: Cercio, Mancino, Nitolo, Colucci, Marsilio, Rendina, Siena, De Nicola (83’ Troiano), Tarantino (90’ De Vita), Vallario (90’ D’Ambrosio), Falco (46’ Cacchione). ALL.: Tanga FWP MATESE: Scasserra, Ferrante, Riccio, Simeome, Iannotta, Maselli, Feola, Fasulo, Santangelo, Ciaburro, Zazzarino. A disp. Pellegrino, Ianniello, Lattafh, Iameo, Gentile. ALL.: Savoia ARBITRO: Cicchini di Termoli. Assistenti: Di Tullio di Isernia e Palumbi di Termoli. MARCATORI: 8’ Tarantino e 25’ De Nicola.
de tiro da trenta metri, portiere fuori dai pali nella circostanza. Al 25’ pratica chiusa con De Nicola. Nel-
la seconda frazione i campani provano a riaprirla ma senza costruire grandissime occasioni.
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SPORT
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PROMOZIONE - 27^ GIORNATA
La Capriatese vince ancora, Biccari e Donkeys Agnone sconfitte in trasferta
I TABELLINI
Comprensorio Vairano, storica promozione in Eccellenza
COMPRENSORIO VAIRANO CAMPOBASSO 1919
COMPR.VAIRANO: Paglia, D’Ovidio (70’Delli Carpini), Izzo, Verde, Giunti Di Rosa, Tino (90’Geremia), Sgueglia (74’Schiavone), Cantelmo (60’Riccio), Napoletano, Di Gregorio (60’Marra) ALL.: Urban CAMPOBASSO 1919: Granata, Grillo, Pizzuto, Moccia, Lisi, Ciarlariello, Tedeschi, Petti, Paduano, Vinciguerra, Diallo. A disp.: Coppola, Morena, Piacquadio, Moccia, Coletta, Gianfrancesco ALL.: Mitro ARBITRO: Daniele Iuliano di Termoli MARCATORI: 14’ Tino, 61’ Napoletano, 68’ Napoletano
AURORA URURI AURORA CAPRIATESE
LA CRONACA COMPR.VAIRANO CAMPOBASSO 1919 Il Comprensorio Vairano conquista la matematica e storica promozione nel campionato di Eccellenza. L’ultimo assolo arriva contro il Campobasso 1919, che in avvio sfiora il vantaggio su una mancata presa di Paglia, bravo a riscattarsi sulla conclusione a botta sicura di Paduano. A spianare la strada ai campani ci pensa Tino al 13’ con una rasoiata su assist di Cantelmo. Nella ripresa, dopo due occasioni fallite da Di Gregorio, ci pensa Napoletano con una doppietta a fissare il punteggio sul 3-0. Unico neo: l’espulsione dello stesso bomber per una dura entrata a pochi minuti dal termine. Esulta il presidente Luigi Rega: «Finalmente abbiamo ottenuto la promozione commenta soddisfatto - una grande risultato che ora vogliamo arricchire con la conquista del primo posto dopo un torneo dominato dai ragazzi».
COMPR.VAIRANO AURORA CAPRIATESE BARANELLO BICCARI DONKEYS AGNONE C.DI SANGRO CEP RIPALIMOSANI TRIVENTO CAMPOBASSO 1919 TERMOLI 2016 POL.FORTORE SANTELIANA QUATTRO TORRI CHIEUTI AURORA URURI SPINETE CLITERNINA
1 2
AURORA URURI 1924: Sedile, Del Torto, Dattoli L., Di Rosa, Ponsanesi, Campofredano, Ferrara (Verlengia), Casalanguida, Di Maso, Viselli, Di Lullo ALL.: Caputo AURORA CAPRIATESE: Melaragno, Bertone, Scasserra, Saulino, Delli Carpini, Cambio A. (55’Cambio M.), Cambio G. (60’Di Pilla), Potena (70’Viespoli), Farina, Sisti M., Cambio P. ALL.: Marcaccio ARBITRO: Alessio Salladina di Termoli MARCATORI: 3’ e 72’ Sisti M., 83’ Di Lullo (AU)
CASTEL DI SANGRO CEP DONKEYS AGNONE
2 1
CASTEL DI SANGRO CEP: Perinetti, Sammarone, Pasquarelli, Cincione, Giannangeli, Ibishi, Del Grosso, D’Addezio (Cocuzzi), D’Amico G., D’Amico M., Pennacchioni ALL. Varallo - Di Bartolomeo DONKEYS AGNONE: Mazzocco, Mastrostefano, Zarlenga (76’Masciotra), Pannunzio (75’D’Agnillo), Perrella (60’Bianchini), Scampamorte M., Di Ciocco, Di Pasquo, Sabelli (65’Di Lollo), Sammartino, Scampamorte W. ALL.: Sammartino ARBITRO: Raffaele Maglioli di Isernia MARCATORI: 60’ Sammartino (D), 62’ Pennacchioni (rig.), 74’ D’Amico G. La festa del Comprensorio Vairano nel post-gara
AURORA URURI AURORA CAPRIATESE La Capriatese si porta a casa tre punti preziosissimi e avvicina la matematica promozione in Eccellenza. L’Ururi va ko sotto i colpi di Sisti, che va in gol al 3’su lancio di Cambio G. che trova l’imbucata vincente; il raddoppio dello stesso scatenato centravanti al 72’, sfruttando una ingenuità della difesa giallorossa per depositare in rete con leggero tocco di Ponsanesi. L’Aurora accorcia le distanze all’83’ con una combinazione sull’asse Verlengia-Di Lullo conclusa in gol da quest’ultimo. Nel finale, Melaragno salva tutto su conclusione volante di Di Lullo, poi espulso. «Siamo stati meno brillanti del solito - analizza mister Marcaccio a fine gara - per fortuna siamo riusciti a
portarla a casa non senza qualche apprensione di troppo nel finale. La promozione? Cercheremo di chiudere i conti domenica prossima contro il Quattro Torri Chieuti, altra gara assolutamente difficile contro un avversario che deve salvarsi. In questa trasferta abbiamo avvertito invece un pò di pressione, c’è stata poca lucidità nel gestire il confronto e l’avversario, assetato di punti, ci ha creato una giusta dose di problemi». CASTEL DI SANGRO CEP DONKEYS AGNONE Il Castel di Sangro Cep è inarrestabile nelle gare casalinghe. I Donkeys Agnone vanno ko dopo una prima frazione di sofferenza, complici le occasioni sciupate da D’Amico e Pennacchioni, e
I RISULTATI
LA CLASSIFICA DOPO IL 27^TURNO Squadra
3 0
Punti
G
V
N
P
GF GS
69 64 57 44 42 42 40 38 34 30 30 30 26 23 19 13
27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27
22 19 18 13 12 13 11 11 8 9 8 8 6 5 4 2
3 7 3 5 6 3 7 5 10 3 6 6 8 8 7 7
2 1 6 9 9 11 9 11 9 15 13 13 13 14 16 18
73 67 59 44 55 63 33 43 45 41 34 52 29 30 34 20
19 26 37 34 38 57 28 40 48 48 54 54 61 43 67 67
COMPR.VAIRANO CAMPOBASSO 1919
3 0
AURORA URURI AURORA CAPRIATESE
1 2
TRIVENTO BARANELLO
3 1
CASTEL DI SANGRO CEP DONKEYS AGNONE
2 1
QUATTRO TORRI CHIEUTI SPINETE
3 2
POL.FORTORE BICCARI
1 0
CLITERNINA SANTELIANA
0 5
RIPALIMOSANI TERMOLI 2016
3 2
un palo colpito da quest’ultimo proprio sul finire di prima frazione. Nella ripresa, però, agnonesi più determinati e in gol al quarto d’ora con Sammartino, bravo a superare Perinetti, fino a quel momento protagonista di una buona gara. Vantaggio che però dura solo un minuto: Pennacchioni ristabilisce le distanze su calcio di rigore. Dodici minuti e Giuseppe D'Amico fa esplodere la tifoseria di casa insaccando il pallone del 2-1, che rende vano il forcing finale operato dagli alto molisani.
POL.FORTORE BICCARI
1 0
POLISPORTIVA FORTORE: Cilenti, De Bellis L., Cannizzo, Guari, Santillo, Fiorilli A., Bianco, Colucci, Carpinelli, Riccardi, Circelli P. L. ALL. Totaro US BICCARI: Stampone, Marino, Moccia, Checchia G., Jammeh, De Bellis, Silvestre M., De Matthaeis, Calò, Fiorella, Checchia A. A disp.: Zerrilli, Marino, Figliola, Cammisa, Acquaviva, Munno, Tuoro ALL. Pupillo ARBITRO: Nicola Di Mario di Campobasso MARCATORI: 60’ Carpinelli
1234567890123456789012345678901 1234567890123456789012345678901 1234567890123456789012345678901 JUDO - VITTORIA PRESTIGIOSA 1234567890123456789012345678901
POL.FORTORE BICCARI Vittoria fondamentale per la Polisportiva Fortore che, al termine di una gara maschia, si aggiudica il serrato confronto con il Biccari quarto il classifica. La squadra di Totaro risolve la contesa al 55’ con un bel destro incrociato del solito Carpinelli che non lascia scampo a Stampone. Nel finale Santillo e compagni fanno buona guardia, riuscendo a gestire il vantaggio contro l’arrembaggio gialloverde, confuso ed inefficace sotto porta. Ospiti che chiudono in dieci uomini per l’espulsione di De Bellis e costretti a rinunciare ad un risultato positivo che avrebbe mantenuto a distanza le inseguitrici. I pugliesi non approfittano del ko del Baranello, che resta a +13.
Luigi Centracchio medaglia d’oro in Repubblica Ceca Probabilmente una delle vittorie più belle per Luigi Centracchio, nonostante la sua giovanissima carriera. A soli 17 anni l’atleta isernino ha vinto la medaglia d’oro in Repubblica Ceca, nella categoria 73 kg. Il giovane judoka isernino, figlio e fratello d’arte (il papà Bernardo è stato nella nazionale italiana e la sorella Maria in lizza per andare alle Olimpiadi), si è imposto nella Coppa internazionale Cadet European Judo di Teplice. Luigi se l’è dovuta vedere con 84 contendenti provenienti da tutti i continenti. Ha battuto nell’ordine un judoka ungherese, poi un bulgaro, un tedesco, uno svizzero, uno slovacco e, in finale, un sudafricano.
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SPORT
PROMOZIONE - 27^ GIORNATA - CALCIO A 5
La squadra di Di Chiro ko sul campo dei gialloblù di Viglione. Lo scontro salvezza premia i pugliesi
Il Baranello si inceppa, vince un super Trivento Rinasce il Quattro Torri
TRIVENTO BARANELLO
3 1
APD TRIVENTO: Mastroiacovo, Fratipietro (90’Fiore F.), Di Maria, Berardini, Civico, Facchino, Catalano (60’Fiore), Viglione, Fagnani, Di Blasio N. (85’Matullo), Zurlo (92’Civico) ALL. Viglione BARANELLO: Fratangelo, Di Chiro, Iavasile, Niro A., Niro L., Paolantonio, Carriero, Di Paolo, Venditti, Zurlo, Colalillo. A disp.: Manocchio, Muttillo, Parmentola, Iannetta, Di Nonno, Di Paolo, Silvestri ALL. Di Chiro ARBITRO: Matteo Pasqua di Termoli MARCATORI: 16’Civico, 37’Di Chiro (B), 82’ Viglione, 86’Zurlo
QUATTRO TORRI CHIEUTI SPINETE
LA CRONACA TRIVENTO BARANELLO Il motore Baranello - fin qui inattaccabile - mostra uno scricchiolio proprio nei pressi della bandiera a scacchi. A sorridere è il Trivento, compatto come non mai e matematicamente salvo in virtù di questo (prestigioso) successo. Il pomeriggio si tinge di gialloblù già al 16’, quando sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, Civico risolve un batti e ribatti dall’interno dell’area di rigore. Reazione Baranello al 37’: Di Chiro, sfruttando una sponda di Colalillo, lascia partire una grande conclusione da fuori area che non lascia scampo a Mastroiacovo. Nella ripresa partono meglio gli ospiti che al 51’ sfiorano il sorpasso: traversone di Zurlo, Antonello Niro impatta bene ma deve ‘accontentarsi’ del palo esterno.
I TABELLINI
3 2
QUATTRO TORRI CHIEUTI : Tammaro, De Santo, Delfino, Mennella, Bucci, Ciliberti, Scanzano, Battista, Ungaro, Gaggiano, Paglione. A disp.: Zappatore, Caputo, Castelnuovo, Zirillo, Velotti ALL. Leombruno SPINETE : Nunziata, Di Bartolomeo, Pietrangelo, Bautto, Calabrese, Diamente (63’Di Petta), Iezza (65’Calabrese A.), Ianniruberto, Buonanno, Cornacchione, Iacovantuono ALL. Ianniruberto ARBITRO: Marco Aurisano di Campobasso MARCATORI: 24’ Iacovantuono (S), 53’ Ungaro, 57’ Ferrari, 70’ rig. Di Bartolomeo (S), 81’ Ungaro
Una formazione del Trivento
Non fa meglio Colalillo al 69’, che cicca da pochi passi dopo una crepa mostrata dalla difesa locale. La gara sembra destinata al pari ma non per Viglione che all’82’ regala il nuovo sorpasso ai suoi con una gemma direttamente su calcio di punizione dal limite. A campo aperto, arriva anche
il 3-1: ribaltamento immediato favorito dall’iniziativa di Nicola Di Blasio che serve a zurlo un cioccolatino da spedire soltanto in rete. La festa del Trivento giunge al triplice fischio; quella del Baranello è rinviata. QUATTRO TORRI CH. SPINETE
Harakiri Spinete sul campo del Quattro Torri Chieuti. La squadra di Ianniruberto si fa rimontare incredibilmente pur trovandosi in situazione di doppia superiorità numerica per tutto il secondo tempo. Le avvisaglie di un pomeriggio amaro non si erano intraviste nel primo tempo,
I veneti hanno battuto ieri pomeriggio i molisani con il punteggio di 5-0
Lo Sporting Venafro perde la finale contro l’Arzignano A vincere il titolo di Campione d’Italia è stato l’A-Team Futsal Arzignano. Onore ai veneti che hanno disputato un’ottima gara. Resta il rammarico per lo Sporting Venafro di non aver alzato la Coppa «ma se guardiamo indietro riusciamo a vedere quanto di grande abbiamo fatto fino ad oggi. Ora c’è una serie B da iniziare a preparare»
il commento della società al termine del match. A-TEAM ARZIGNANO 5 SPORTING VENAFRO 0 A-TEAM ARZIGNANO: Zambello, Mateus, Dal Maso, Tumiatti, Concato, Knezevic, Zerbato, Dobrosavljevic, Finco, De Gori, Harraz, Fahmi.
chiuso avanti dai gialloverdi, bravi a sfruttare al 24’ la percussione di Cornacchione che manda in gol Iacovantuono a porta spalancata. Nella ripresa, dopo due cartellini rossi sventolati sotto il muso dei locali, la gara cambia incredibilmente. Ungaro e Ferrari operano il sorpasso nel giro di cinque minuti. Un calcio di rigore di Di Bartolomeo permette allo Spinete di ritrovare quantomeno il pari in undici contro
nove, ma a nove dalla conclusione è ancora Ungaro a spedire in rete il pallone del 3-2, accolto con un boato dall’incredulo pubblico di casa. Ianniruberto è sconsolato a fine gara. «Siamo riusciti a perdere una partita incredibile - spiega l’allenatore gialoverde - il primo tempo lo avevamo sviluppato bene, poi abbiamo regalato campo e gol agli avversari. E’una sconfitta che fa male».
ALL.: Ranieri SPORTING VENAFRO: Della Cort, Valletta, Iacovino, La Bella, Noviello, Valvona, Di Cristinzi, Cimino, Bruno, Valvona, Laurelli, Di Paolo. ALL.: Di Padua ARBITRI: Paverani (Roma 2) e Adriani (Viterbo). CRONO: Lozzi (Roma 2) MARCATORI: 16’14’’ pt Zerbato (A), 0’18’’ st Tumiatti (A), 1’07’’ Concato (A), 14’26’’ Zerbato (A), 14’52’’ Mateus (A) Ammoniti: 9’55’’ pt Valletta (SV), 14’10’’ Iacovino (SV), 3’25’’ st Tumiatti (A), 7’50’’ Laurelli (V), 11’22’’ Dal Maso (A), 14’06’’ Zambello (A) Espulsi: 14’45’’ pt Iacovino (SV) per doppia ammonizione Note: 14’46’’ pt tiro libero sbagliato Mateus (A), 7’50’’ st rigore sbagliato Dobrosavljevic (A), 14’07’’ rigore sbagliato La Bella (SV).
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