quotidiano del 09-09-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | lunedì 9 settembre 2019 | anno XXII | n.248 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente

Politica. Riprende domani l’attività del consiglio Governo. Conte oggi alla prova della fiducia regionale: tanti nodi da sciogliere per Toma alla Camera, domani tocca al Senato PAGINA 3

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Antonino Avicolli, 33 anni, lascia la moglie e un bimbo di un anno: sconcerto in città dove il ragazzo era molto conosciuto

Tragedia sulla Ss17, muore isernino Il giovane centauro si trovava in sella alla sua moto sulla Statale nei pressi di Castel di Sangro quando ha perso il controllo del mezzo: inutili i soccorsi dei sanitari del 118 Mister Cudini: «Non ho visto l’umiltà e la voglia di Avezzano. Io primo responsabile»

DENTRO LA NOTIZIA

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S.MARTINO IN PENSILIS

Salta in aria il postamat, torna l’incubo in paese PAGINA 13

Incidente mortale intorno alle 13 di ieri sulla Statale 17, a confine tra Abruzzo e Molise, nei pressi di Valle Selice, nell’agro del Comune di Castel di Sangro. A perdere la vita Antonino Avicolli, 33enne di Isernia che si trovava a bordo della sua moto. Per cause al vaglio dei carabinieri di Castel di Sangro il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo e sarebbe finito fuori strada. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118 che giunti sul posto hanno potuto solo constatare il decesso dell’isernino.

CAMPOBASSO

Centro storico invaso grazie al trekking urbano PAGINA 5

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CAMPOBASSO. L’APPELLO

NESSUNO TOCCHI IL SACRARIO AI CADUTI

Il Campobasso crolla in casa contro il Notaresco (1-3): al termine della gara molti fischi da parte dei 1800 spettatori presenti PAGINE 16 - 17 - 18

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SPORT DSGSDSDGDSGSDGSD

Il Vastogirardi riacciuffa al 91’ la Jesina con Mikaylowskyi E’ 2-2 con rammarico

L’Olympia Agnonese si sveglia troppo tardi: la Recanatese impone il secondo stop (4-2)

I gialloblù di Farina costruiscono (e sprecano) numerose occasioni da rete. Solo al 91’ il pareggio che evita un ko immeritato contro i marchigiani. Farina rammaricato a fine gara: «Per come si è sviluppato il match, ai punti avremmo sicuramente meritato di vincerla. Quante occasioni fallite...».

Inizio complicato per i granata di Marinelli, sotto 0-3 dopo mezz’ora, prima della grande reazione che tiene in bilico il confronto. In gol i due under Minacori e Diarra. Il tecnico: «Episodi sfavorevoli, dopo un avvio negativo da parte nostra ci siamo riorganizzati mettendo paura alla Recanatese».

PAGINA 19

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Il presidente provinciale e regionale dell’associazione Famiglie dei Caduti e Dispersi in guerra, Domenico Pilla, ha scritto al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, riguardo al Sacrario dei caduti in guerra del castello Monforte. L’intervento dopo un articolo pubblicato da Il Quotidiano del Molise. PAGINA 6

ECCELLENZA - PROMOZIONE

Termoli, tris convincente Donkeys Agnone e Ururi sul campo dell’Aurora Casertano fanno subito sul serio Poker Roccasicura, pari Bojano Biccari fermato dallo Spinete PAGINA 21

PAGINE 21 - 22

TERMOLI

Tunnel tra parco e Rio Vivo: «Passo verso il progresso» PAGINA 13

ISERNIA

Magnastoria, il sindaco: «Evento straordinario» PAGINA 9


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PRIMO PIANO

POLITICA

Il presidente del consiglio parlerà molto di Europa e futuro e non nominerà mai Salvini

Governo, Conte alla prova della fiducia: attesa per il discorso del premier Questa mattina alla Camera il presidente del consiglio chiederà la fiducia. E tutti lo aspettano al varco. Tutti vogliono sentire cosa dirà Giuseppe Conte nel discorso con cui chiederà la fiducia alle Camere. Quelli dell’alleanza giallo-rossa vogliono capire come scioglierà i contrasti che già scuotono il governo, gli altri, gongolanti, dove troverà i soldi che avrebbero dovuto trovare loro per tenere in piedi la baracca dei conti pubblici. Il premier, intanto, sembra scrivere il suo discorso all’insegna della discontinuità. Dunque dirà parole chiare sulla collocazione internazionale dell’Italia: il suo governo sarà europeista e atlantico. Lontano, quindi, dalle acrobazie di Matteo Salvini che cercava di tenere insieme il suo sovranismo filo Putin con la collocazione storica di Roma. E lontano anche dalle suggestioni grilline sui rapporti con la Cina: uno dei primi atti del governo è stato quello di usare i poteri speciali per

«È passato un mese – ha dichiarato l’onorevole Rosalba Testamento – da quando la Lega ha deciso di far cadere il governo ma sembra passato un secolo. È stata una crisi assurda nel merito e sconcertante nella modalità. Non aggiungo altro, sono stanca di parlarne e di pensarci, tutto é avvenuto sotto gli occhi increduli degli italiani (e non solo) e non ci voglio più tornare. Oggi alla Camera voteremo la fiducia al nuovo governo, Conte2, ma prima di voltare pagina voglio esprimere il mio ringraziamento a tutti i ministri uscenti del Movimento 5 Stelle per il lavoro svolto e l’impegno profuso spesso in un clima di attacchi pretestuosi. Sento il bisogno di rivolgere un ringraziamento particolare al ministro uscente dei Beni Culturali Alberto Bonisoli con il quale ho condiviso, insieme a tutti i componenti della Commissione Cultura, 14 mesi di lavoro incessante. Per me è impossibile ringraziarlo abbastanza, ma provo a sintetizzare. La sua peculiarità sono stati gli incontri sistematici con

bloccare la penetrazione cinese nel 5G. Conte dovrebbe spiegare ai parlamentari il suo progetto di andare a Bruxelles per parlare di immigrazione e

revisione del Trattata di Dublino. Fino ad ora non si è riusciti a fare nulla, ma il premier conta di mettere sul piatto questo problema chiave e trovare una soluzio-

Questa mattina il voto alla Camera Domani la conta al Senato dove i numeri sono più ristretti. Nello stesso giorno la nomina di Gentiloni all’Ue

Paolo Gentiloni

ne alla questione sbarchi, per demolire la retorica di Salvini. Chiederà aiuto all’Unione, contando sulla nuova presidenza. Punterà anche sui rimpatri degli immigrati irregolari per dare un’altra picconata alla narrazione leghista. In Europa si respira un clima nuovo nei confronti del governo italiano. I tedeschi dicono apertamente di avere tirato un sospiro di sollievo per l’uscita dal governo di Salvini. E a testimonianza dell’attenzione con cui si guarda a Roma è nelle parole del ministro degli Esteri francese: Jean-Yves Le Drian ha detto di avere scritto al suo “nuovo collega” Luigi Di Maio, spera di avere con l’Italia «delle relazioni più costruttive». «Questo nuovo governo sembra oggi più aperto nella sua dimensione europea, più determinato ad avere con la Francia delle relazioni positive, più aperto anche all’attuazione di dispositivi condivisi sull’immigrazione, siamo pronti a parlarne», ha detto Le

Giuseppe Conte

Drian. Il premier non parlerà quindi del passato, ma dei 29 punti del programma stilato da Pd e M5S. Cercherà di riempirlo di contenuti, di farlo passare da elenco di problemi da risolvere a base di una nuova “stagione riformista” che dovrebbe portare in futuro ad una “alleanza organica” fra i due partiti. Un progetto che dovrebbe essere cementato da un accordo in cinque punti sulle riforme costituzionali. Ma tutti aspettano al varco Conte sui numeri della manovra. Il rapporto deficit-pil per il 2020 è fissato all’1,6 per cento. Ma negli uffici del ministero dell’Economia già cercano fondi da investire che porterebbero il numero magico al 2,3 per cento. I grillini vorrebbero spingersi verso il 2,5 per cento, forti della flessibilità che viene data per certa dalle fonti comunitarie. Ma nonostante questo mancano molti

«Con lui un anno pieno di lavoro, aveva preso a cuore il nostro Molise»

Prima della nuova avventura la Testamento tesse le lodi dell’ex ministro Bonisoli noi parlamentari, sembra scontato ma vi posso assicurare che non lo è affatto, come l’appuntamento del mercoledi mattina alle 8. A che ora arrivava io non l’ho mai saputo perché anche quando sono arrivata in anticipo l’ho trovato già là, seduto ad aspettarci. Una persona precisa, impeccabile, instancabile. Ha lavorato giorno e notte per tutti noi, con noi, con costanza, competenza, spesso con determinazione e forza, come quando la Lega Nord si era messa in testa di dare alle regioni la tutela dei beni culturali e del paesaggio e lui doveva assolutamente scongiurare questa sciagura e lo ha fat-

to. Sensibile, empatico e amante degli animali, un

Rosa Alba Testamento

anno pieno a lavorare anche su un decreto che era praticamente in dirittura d’arrivo

e nonostante mille difficoltà ed ostacoli che gli sono stati posti, lui era quasi arrivato alla meta. Aveva preso a cuore il nostro Molise, il suo patrimonio artistico e culturale e condivideva il progetto di recuperarlo per intero e renderlo fruibile. In un anno è venuto due volte in Molise, non solo a Campobasso ma “perfino” ad Isernia, la provincia spesso e volentieri dimenticata da tutti, a volte anche dai molisani, ma non da lui. Sempre affabile, presente, disponibile. Grazie infinite, - ha concluso la Testamento - la porterò nel cuore come persona e come esempio da seguire».

miliardi all’appello. E nei prossimi giorni i ministri dell’Ecofin vorranno sapere da dove arriveranno le coperture. Conte dovrà spiegarlo al Parlamento. Lì si attendono chiarimenti sui dossier Alitalia, grandi opere pubbliche, licenze di Autostrade e Alta velocità. Domani commissione sulla nomina dell’ex premier Paolo Gentiloni, indicato dal governo Conte come commissario europeo, e appena tornato da un incontro riservato con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. Al Senato consegna del testo delle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio dei ministri, e, alle 11, discussione sul programma che Conte presenterà a Montecitorio. Voto di fiducia al Senato della Repubblica sul nuovo governo. Qui la maggioranza è meno ampia, si tratterà dunque del primo e vero test dell’esecutivo. Alla commissione Trasporti della Camera alle 9: audizioni sul Codice della nautica da diporto di Unasca, Assonautica italiana, Federazione italiana vela e Confindustria nautica.

del Molise

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PRIMO PIANO

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POLITICA

Riprenono i lavori dopo la pausa estiva. Per Toma restano dal risolvere i problemi interni alla coalizione di centrodestra

Riparte domani l’attività del Consiglio tra dubbi e tensioni in maggioranza Dopo la lunga pausa estiva, riprende domani l’attività del consiglio regionale. L’ultima seduta c’è stata il 7 agosto, quindi i consiglieri regionali hanno goduto di più di un mese di ferie. E si aprirà domani un autunno caldo. Tanti i problemi con cui dovrà confrontarsi la politica, ma ancor maggiori saranno quelli con cui dovrà fare i conti il governatore Donato Toma. A causa di una maggioranza, quella del centrodestra, la cerata da problemi interni, richieste di poltrone e di verifiche. Ad ogni modo domani si riparte e questo sarà l’ordine del giorno, 13 i punti iscritti, dei lavori: 1. Proposta di legge regionale n. 17, di modifica dello Statuto regionale, concernente “Modifiche all’articolo 24 della legge regionale 18 aprile 2014, n. 10, recante “Statuto della Regione Molise”. Seconda deliberazione. [Approvata con prima deliberazione nella seduta del 14 novembre 2018. Seconda deliberazione a distanza di almeno due mesi] 2. Proposta di legge n° 50, di iniziativa del Consigliere Io-

Il messaggio del garante dei diritti

Lanciano a Roberti: «Subito operativi per iniziative importanti»

rio, ad oggetto “Albo unico regionale della mobilità dei dipendenti delle società partecipate dalla Regione Molise”. 3. Proposta di legge n° 2,3, ad oggetto “Istituzione della Commissione affari comunitari”. 4. Adozione e approvazione della proposta del Piano Portuale di Termoli - Deliberazione di Giunta regionale n. 516 del 9/11/2016 come rinnovata con delibera di Giunta regionale n. 312 del 2/10/2017. 5. Comune di Venafro. Variante parziale al vigente Piano Regolatore Generale per la riclassificazione urbanistica di un’area sita in Via M.T. Cicerone riportata in catasto al Foglio n.18, particelle n.1651 e n.1484. Fase istruttoria. Proposta al Consiglio. 6. Comune di Campobasso. Progetto definitivo dei lavori di “Adeguamento, miglioramento e completamento della strada di collegamento dal Ponte San Pietro alla Zona Industriale - Tangenziale Nord.” Variante parziale al vigente Piano Regolatore Generale 7. Mozione, a firma dei consiglieri Facciolla e Fanelli, ad oggetto “Piano strategico regionale in materia di turismo competenza esclusiva del Consiglio regionale”. 8. Mozione, a firma del consigliere Cefaratti, ad oggetto “Completamento sottopasso ferroviario di Bojano”. 9. Mozione, a firma dei consiglieri Primiani, Manzo e Greco, ad oggetto “Convenzione Regione Molise e Artigiancassa S.p.a. - interventi agevolati a favore di imprese artigiane e microimprese. Pratiche ammesse con riserva”. 10. Mozione, a firma dei consiglieri Primiani, Greco, Fontana, De Chirico, Nola e Manzo, ad oggetto “Programma-

zione turistica della Regione Molise”. 11. Mozione, a firma dei consiglieri Fanelli, Romagnuolo Aida, De Chirico, Facciolla, Primiani e Nola ad oggetto “Metanodotto “Larino-Chieti” DN 600DP BAR. Autorizzazione alla costruzione ed esercizio, ai sensi dell’art. 52quinquies del D.P.R. N. 327/ 2001 e s.m.i. con accerta- Donato Toma mento della conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità. Verifica condizioni. Modifica tracciato. Criticità stoccaggio”. 12. Mozione, a firma dei consiglieri Nola, Manzo, Primiani, Greco, Fontana e De Chirico, ad oggetto “Nuova disciplina della raccolta, della coltivazione e della commercializzazione dei tartufi . 13. Mozione, a firma dei consiglieri De Chirico, Primiani, Greco, Nola e Fontana, ad oggetto “Persistenza dell’obbligo dei comuni appartenenti alle Comunità Montane soppresse con legge regionale 6/2011 di corrispondere le quote associative”.

La scorsa settimana sono stati eletti gli organismi dirigenti

Congresso regionale di Proteo Fare Sapere: «La scuola al bivio, mercato o democrazia» Leontina Lanciano

«Congratulazioni al neo Presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti. Confido nella sua collaborazione, e in quella di tutti gli altri consiglieri eletti, per organizzare insieme iniziative importanti e utili per i cittadini». La Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, indirizza così il suo primo messaggio al nuovo primo inquilino di Palazzo Magno. «Ho atteso qualche giorno per rivolgergli il mio augurio di buon lavoro perché credo che i rapporti debbano essere costruiti giorno dopo giorno e non limitarsi ai saluti all’indomani di una elezione. Quello che è realmente importante, al di là delle riflessioni politiche del giorno dopo, è l’operatività di chi svolge incarichi così rilevanti. Per questo dico al Presidente Roberti - ha concluso Leontina Lanciano - che avrà nel Garante un interlocutore sempre pronto a proporre e recepire iniziative tese a venire incontro alle esigenze di cittadini e collettività». Francesco Roberti

Lo scorso 3 settembre, presso la sede regionale della Flc Cgil Molise, si è tenuto il Congresso regionale di Proteo Fare Molise con elezione degli organismi dirigenti. I lavori sono stati aperti dalla vice presidente Maria Citro che ha salutato l’assemblea introducendo i lavori. Sergio Sorella, Presidente Nazionale di Proteo Fare Sapere, ha fatto il punto della situazione sulle tante iniziative realizzate da Proteo Fare Sapere Molise negli anni 2015/2019, dalla formazione dei neoassunti, ai fondi sociali europei per la scuola, ai seminari sulle figure storiche che hanno rivestito un ruolo importante e significativo nella storia della nostra società e della nostra cultura come l’incontro dedicato alla figura di Don Milani realizzato a Iser-

nia e a Termoli con l’incontro con le scuole delle città , incontri con laboratori didattici sulle figure di Aldo Moro e Primo Levi. Si è soffermato sulla professionalità docente e la formazione in servizio ponendo l’accento sul contenuto della Raccomandazione del Consiglio d’Europa 22 maggio 2018, sul comma 124 della Legge 107 che disciplina la formazione in servizio, sul Piano nazionale della formazione docente e il Portfolio delle competenze. «Dobbiamo proseguire nelle nostre attività di formazione – ha dichiarato Sorellagarantendo un profilo professionale sempre più qualificato per una scuola di qualità. L’orizzonte dell’Associazione Proteo Fare Sapere è quello di una politica che guardi alla professionalità,

nell’ottica di una educazione permanente come dirittodovere universale (reinterpretando e attuando lo stesso art. 3 della Costituzione) che deve rappresentare il pilastro portante di ogni serio progetto relativo all’istruzione, alla formazione, ad una pedagogia di massa che non trova più risposte adeguate nelle tradizionali agenzie formative e nella stessa famiglia. E’ necessario mettere in discussione un certo ordine gerarchico dei saperi disciplinari, ridefinirne le epistemologie e ricomprenderli nella prospettiva di un “umanesimo possibile” per il XXI secolo». E’ poi intervenuto il segretario regionale della Flc Cgil Pino La Fratta che ha fatto alcune osservazioni sulla situazione politico sindacale attuale facendo riferimento

ai nodi spinosi dell’autonomia differenziata, delle modifiche sull’esame di stato, del reclutamento dei docenti, del contratto scaduto , dell’incertezza della politica nazionale e lamentando l’immobilità del Consiglio regionale in materia di istruzione. Ha ribadito quanto sia utile e necessario la coniugazione della formazione di Proteo Fare Sapere Molise e la funzione della Flc Cgil , come ponte per arrivare alla delineazione di una formazione di qualità per una scuola di qualità. Si è passato poi all’elezione degli organismi dirigenti. L’assemblea congressuale ha votato all’unanimità Marilena Ferrante, Presidente di Proteo Fare Sapere Molise e vice presidente, Antonietta Pellegrino e Michele Pucacco.



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CAMPOBASSO

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Previsioni meteo di domani

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Giampaolo piazza G. Pepe, 39 0874.94076

I camminatori sono partiti da villa de Capoa e hanno raggiunto la sommità della collina Monforte

Il trekking urbano “invade” il centro storico L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è stata organizzata dall’associazione Inforesta Un coinvolgimento crescente e un numero copioso di camminatori ha caratterizzato il terzo appuntamento con il trekking urbano domenicale dell’associazione Inforesta. Tantissimi i cittadini che ieri hanno partecipato alla passeggiata naturalistica che partendo da villa de Capoa ha condotto i camminatori fin sopra la collina Monforte. L’escursione aperta a tutti gratuitamente come le precedenti, della durata effettiva di circa due ore e mezza, ha permesso ai partecipanti di approfondire conoscenze e acquisire informazioni nuove sia sulle caratteristiche naturalistiche ed ambientale del patrimonio verde cittadino. La partenza da villa de Capoa è stata in que-

sto senso significativa, sia sulla storia della nostra città, con la salita al castello Monforte passando per le stradine e le scalinate del centro storico. La passeggiata era inserita nel calen-

dario di ”Eventi in città. ContaminAzioni Culturali tra luoghi e generi”, stilato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso per i mesi di agosto e settembre.

“Cinema al corso”, in centinaia alla tre giorni di proiezioni Sono state tre serate di storie, emozioni e visioni che hanno incantato centinaia di persone stregate dalla magia unica del cinema e dall’atmosfera creatasi lungo corso Vittorio Emanuele a Campobasso e hanno caratterizzato la rassegna “Cinema al Corso”, curata dall’associazione Kiss Me Deadly e inserita nel calendario di ”Eventi in città. ContaminAzioni culturali tra luoghi e generi”, stilato per i mesi di agosto e settembre dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso. Le tre pellicole proiettate all’aperto nelle serate del 5, 6 e 7 settembre, hanno accontentato i gusti di un pubblico composito e variegato, spaziando dalla commedia proposta con ”I Moschettieri del Re”, al cinema d’autore carico di valenze nostalgiche rappresentato da Robert Redford in ”Old Man and The Gun”, fino ad ar-

rivare al biopic sulla vita di “Stanlio & Ollio”. L’iniziativa «oltre ad offrire ai cittadini campobassani una proposta culturale di qualità – si legge in una nota di Palazzo San Giorgio – si è rivelata felicemente funzionale alla rivitalizzazione di un’area cittadina importante e di riferimento per l’intera comunità. Il cinema all’aperto, capace da sempre di emozionare gli spettatori campobassani, ha trovato una collocazione ideale con la location di corso Vittorio Emanuele individuata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso con lungimiranza e soprattutto con l’intenzione di sperimentare nuove forme di fruizione culturale capaci di riportare la gente nelle strade della propria città, offrendo loro un modo per vivere esperienze diverse e molteplici».


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

L’8 settembre la data scelta per presentare il libro di Massimiliano Marzillo

Antifascisti. Lotta non solo intellettuale anche rurale GIOVANNI M. PIACENTINO Sto prendendo il vizio. È la seconda volta in quindici giorni che recensisco un libro. Questa volta ho letto “Antifascisti” di Massimiliano Marzillo presentato ieri domenica otto settembre, una data adatta alle commemorazioni, presso il centro GIL, altro nome e luogo evocativi. Conosco molto bene la storia della Resistenza per coinvolgimento familiare, ma di questo non parlerò in questa occasione, se non per descrivere quale sia stata la mia esperienza diretta di questa storia. La Resistenza è stata la prima esperienza pluralistica ed al contempo popolare nell’Italia del Novecento. Come dice Umberto Eco, i Partigiani avevano fazzoletti di molti colori. Ogni colore ha contribuito con il proprio eroismo, con le capacità organizzative con la propria forza numerica, con la chiarezza della propria ideologia. Ogni colore ha interpretato e dato un significato ai fatti ai quali ha partecipato, ha interpretato la storia da un punto di vista diverso eppure ciascuno ha dato il proprio contributo che è risultato poi indispensabile. Io ero abituato a guardare le cose dal punto di vista di “Giustizia e Libertà”, una formazione di forte componente intellettuale nella quale anche la componente operaia era estremamente avanzata e il contributo della popolazione rurale sicuramente minoritario. Una formazione G.L. che pur se mutilata dall’assassinio dei fratelli Rosselli avvenuto a Parigi ad opera della Cagoule e dell’OVRA, ha fornito al nostro cammino di Libertà, “Maurizio”, Ferruccio Parri, il Capo supremo del Comitato di Liberazione Nazionale, lo stratega della Resistenza e Calamandrei il padre della Costituzione. I comunisti, avevano sì fornito più uomini ma minore visione strategica, avevano colpevoli commistioni con gli Stalinisti ed erano responsabili di un piano di appropriazione della Resistenza; un classico piano di riscrittura della Storia. Il libro di Marzillo descrive il punto di vista di una resistenza al Fascismo meno lucida ed ele-

gante, meno democratica. L’ambiente è quello rurale dell’alta Puglia o di un Molise altrettanto rurale. Dal punto di vista ideologico, la scena è dominata dalla confusione. Ci sono elementi Anarchici e Comunisti stemperati nelle esperienze di persone che pur motivatissime a conquistarsi una cultura non sono mai riuscite a crearsene una organica e coerente, ad emanciparsi del tutto. Eppure esse hanno tentato di contribuire alla Storia del loro paese, hanno manifestato eroismo, irriducibile coraggio, a volte cieca ferocia e sempre, sempre, indomita avversione al Fascismo. Il nucleo del racconto è una storia familiare. Una famiglia molisana si trasferisce a Roma nei primi anni venti del Novecento. Le due Figlie Maria ed Ester Ciavarrano fanno le sartine ma Maria è un’anima irrequieta, ha frequentazioni pericolose in quell’Italia nella quale il Fascismo si sta consolidando sino al definitivo colpo di stato del 25. Maria, infatti, ha conosciuto Sergio, un giovane muratore Pugliese, reduce da esperienze di sciopero e di lotta contro gli agrari di Foggia e Cerignola appoggiati dai fascisti e dalla polizia. Anche Sergio Di Modugno è giunto a Roma con il fratello Antonio ed è estremamente coinvolto nelle attività dei gruppi Anarchici e Comunisti che si oppongono al regime ed organizzano cellule e propaganda “Sovversive”. Maria e Sergio si sposano imitati da Ester ed Antonio, due spose per due fratelli. Nasce un bimbo ma Sergio è costretto alla clandestinità e clandestinamente emigra in Francia. È in Francia che Sergio compie un gesto inspiegabile; inutile dal punto di vista del danno all’odiato fascismo, crudele dal punto di vista umano, dissennato per l’attentatore che non può sottrarsi all’arresto, perfetto per la propaganda Fascista in Italia. Egli infatti uccide con una revolverata il Console Italiano a Parigi. Viene difeso al processo da un principe del foro che, grazie anche all’ostilità Francese al regime Italiano, riesce a farlo condannare a soli due anni. All’uscita dal carcere il giovane viene espulso dalla Francia e passa in Belgio, si

rende irreperibile ed infine parte per Mosca. Nel frattempo, si tratta di alcuni anni, Maria ha cresciuto il bimbo ma sia per aver continuato l’attività di propaganda del marito sia per ritorsione trasversale, i fascisti avevano la stessa etica della mafia, viene spedita al confino a Lipari. Nell’Isola incontra Giovanni Domaschi , un anarco comunista veronese che ha compiuto sanguinosi attentati terroristici a Milano. Maria e’ una donna intraprendente ed indipendente, ribelle alle regole e, lontana dal marito, diventa l’amante del Domaschi. È interessante lo scambio epistolare tra Maria e Sergio che Marzillo riporta e che documenta una tenerezza tra i due solo superficialmente lambita dalla gelosia. La situazione evolve male soprattutto per Sergio. La Russia non è infatti il paradiso del proletariato, è invece un lugubre regime liberticida e poliziesco. Stalin perseguita con ogni mezzo i suoi oppositori, anche i rifugiati stranieri che sono organizzati per nazionalità. I capi della comunità Italiana, Togliatti in primis, non esitano a denunciare Calligaris ed il suo gruppo. Anche Sergio viene tradito dalla dirigenza Italiana a Mosca. Togliatti ed i suoi si garantiscono l’incolumità proprio con la delazione agli epuratori Stalinisti. Sergio finisce nei Gulag artici dove muore di stenti o fucilato, non si saprà mai. Maria nel frattempo tenta un’evasione da Lipari ma non riesce a fuggire, si stacca da Domaschi e dopo varie peripezie sposa Ludovico Zamboni, il fratello di Anteo, il martire, linciato a Bologna in occasione di un attentato a Mussolini. Affidato il figlio di Di Modugno ad un istituto vive a Bologna sino al 1965. Il Libro di Marzillo ha varie caratteristiche; inquadra la storia privata dei protagonisti nel divenire generale degli eventi del periodo, si preoccupa delle fonti e cita e

presenta in copia numerosi documenti e fotografie, rende evidente il livello di arretratezza del mondo contadino veneto e meridionale che anche nelle persone, come appunto i protagonisti delle vicende raccontate, pur protese al progresso ed alla liberazione sociale, conserva una brutalità ed una sete di primordiale vendetta che obnubila e svilisce la militanza antifascista. Le azioni dei protagonisti non sono l’esecuzione di lucidi piani militari ma sanguinose rappresaglie che mi hanno ricordato la descrizione del massacro dei notabili del paese, “Don Faustino” in particolare, bastonati a morte da tutto il popolo inferocito e poi precipitati in un baratro, che lessi appena undicenne in “Per chi suona la campana”. Anche la trattazione del comportamento dei notabili Comunisti in Russia è encomiabile perché ne svela l’opportunismo, l’assoluta immoralità, la crudeltà di chi è interessato solo al potere non alla democrazia. Marzillo di fatto li accomuna ai fascisti perché con questi condividono appetiti e metodi pur nelle differenze ideologiche. Un libro da leggere per recuperare il nostro passato nel bene e nel male e per imparare a costruire un futuro diverso.

Il presidente dell’associazione delle Famiglie scrive al sindaco Roberto Gravina

«Nessuno tocchi il sacrario dei Caduti al castello Monforte» Il presidente provinciale e regionale dell’associazione Famiglie dei Caduti e Dispersi in guerra, Domenico Pilla, ha scritto al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, riguardo al Sacrario dei caduti in guerra del castello Monforte. «Sono venuto a conoscenza attraverso il Quotidiano del Molise che l’amministrazione comunale da Lei presieduta – si legge nella missiva – avrebbe non solo posto in essere progetti di utilizzare il luogo sacro, destinato a Sacrario dei Caduti in guerra, per mostre o spettacoli, ma addirittura di rimuovere le salme (articolo a pagina 6 dell’edizione di giovedì 29 agosto scorso in cui si legge, nella lettera del presidente del Comitato per la Memoria della bonifica Campi Minati, Nicola Felice, al sindaco Roberto Gravina, che «ci è

sembrato di capire che uno degli interventi mira a ricostruire il solaio che un tempo inframezzava l’attuale salone, oggi sede del luogo sacro.Si procederebbe, contemporaneamente, a rimuovere i marmi in pietra di Trani e le salme ivi poste per chiuderne i loculi a motivo di rinforzare il pavimento murario e agevolare, in seguito, manifestazioni culturali ed artistiche che possono benissimo essere effettuate in altri ambienti…», ndr). Se ciò dovesse rispondere al vero, signor sindaco, sin da ora, in qualità di presidente provinciale e regionale dell’associazione Famiglie dei Caduti e Dispersi in guerra, con la presente, diffido Lei, in quanto legale rappresentante dell’amministrazione comunale, a recedere da siffatte iniziative le quali – si conclude nella lettera indirizzata al primo cittadino di Campobasso – già al solo pensiero di averle ipotizzate, suscitano un senso di ribrezzo e stupore per mancanza di rispetto nei confronti dei Caduti per la Patria e per i loro familiari. Nel ringraziare per la cortese attenzione, resto in attesa delle determinazioni al riguardo».

SERVIZIO DI COMUNICAZIONE DI EVENTI LUTTUOSI

CAMPOBASSO _ ONORANZE FUNEBRI LA MONFORTE


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L’Iiss si prepara per il nuovo anno scolastico La prossima settimana tornerà a suonare la campanella L’IISS di Bojano, si prepara per il nuovo anno scolastico. Da lunedì prossimo, per gli alunni di via Colonno, tornerà a suonare la campanella. Lunga e gloriosa è la storia dell’Iiss. L’Istituto Magistrale, infatti, fu istituito nel 1935 col nome di Regio Istituto Magistrale “Luigi Razza” di Bojano. All’epoca l’unico Istituto Magistrale esistente nel Molise era il “Regina Elena” di Campobasso; quello di Isernia sorse come sezione staccata dell’Istituto Magistrale di Bojano nel dopoguerra ed ebbe l’autonomia soltanto agli inizi degli anni

’50. L’Istituto era ubicato in alcuni locali del Municipio ed era articolato (prima della riforma Bottai che unificò la Scuola Media Inferiore in un unico triennio comune agli indirizzi classico, scientifico, magistrale e tecnico) in un corso inferiore quadriennale ed in un corso superiore triennale. Uno dei primi insegnanti di lettere fu Cesare Pavese, che però riuscì ad avere il trasferimento prima di raggiungere la sede. Gli eventi bellici del 1943 e ’44 distrussero quasi completamente la biblioteca e l’attrezzatura scientifica e, dopo

l’interruzione tra il giugno ’43 e il giugno ’44, l’Istituto fu riaperto ed ebbe l’attuale denominazione “Giuseppe Lombardo Radice” sempre con sede nei locali del Municipio, con approvazione dell’Adunanza dei Docenti, nella seduta del 6 giugno 1946, sotto la dirigenza del prof. Raffaele Cubaju. Solo verso la fine degli anni ’40 fu trasferito nei locali della Scuola Elementare in Corso Amatuzio, mentre la Scuola Media rimase nei locali del Municipio. Nell’ottobre del 1963 la sede dell’Istituto fu spostata nell’edificio della Scuola

Materna, costruito per la Scuola Professionale, poi abolita con l’istituzione della Media Unica. Infine nell’ottobre del 1973 l’Istituto fu trasferito nella sede attuale, appositamente costruita in Via Colonno. Nell’a.s. 1989/ 1990 l’Istituto unisce al corso tradizionale una sezione sperimentale linguistica, e durerà circa un decennio. Dal 1991 i destini del glorioso “Lombardo Radice” si unirono a quelli del locale Liceo Scientifico Statale, la cui nascita, fortemente voluta e richiesta da docenti e cittadini bojanesi. Nel set-

Vinchiaturo. Anche in alcune fasce orarie pomeridiane

Palasport, possibile l’utilizzo da parte delle società sportive

tembre 1991 il Liceo Scientifico venne aggregato come sede annessa all’Istituto Magistrale di Bojano, avendo come unico preside il prof. Renato Risi. Adesso la sede del Liceo è quella di via Colonno. L’Istituto Tecnico Economico è il più giovane dei tre Istituti oggi costituenti Iiss. Fu istituito nel settembre 1979 come sede staccata dell’Istituto Commerciale “Pilla di Campobasso”. Ebbe fin da subito due sezioni affidate alla guida della prof.ssa Paolina Diamente. Ottenne l’autonomia quale/ le anno più tardi, durante l’anno scolastico 1987188.

Nell’anno scolastico 1995/ 96 i tre Istituti sono stati aggregati con la denominazione di Isiss (Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore). La nuova ala, di cui si compone l’Istituto, è di modernissima costruzione e rispetta tutte le norme antisismiche vigenti. Per tale sua peculiarità, detta sede reca sulla facciata una lapide in ricordo di “Elvio Romano” (studente universitario bojanese di Ingegneria scomparso a L’Aquila durante il sisma del 6 aprile 2009) con la dicitura “…perché non accada mai più!” (dal sito internet www.iissbojano.gov.it).

Trasporto scolastico, oggi la scadenza delle domande VINCHIATURO

VINCHIATURO Dopo anni di attesa, anche a Vinchiaturo è possibile ospitare manifestazioni sportive e, a tal proposito, tutte le società interessate possono fare richiesta di utilizzo del Palasport comunale. In merito, il comune fa sapere che sono ancora disponibili alcuni orari pomeridiani per l’utilizzo del Palasport in vista della stagione sportiva 2019/2020. Gli orari ancora liberi sono: Lunedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00; Martedì dalle ore 17,00 alle ore 18,00; Mercoledì dalle ore 16,00 alle ore 20,00; Giovedì dalle ore 17,00 alle ore 19,00; Venerdì dalle ore 18,30 alle ore 20,00; Sabato dalle ore 16,00 alle ore 20,00. Le associazioni sportive interessate possono presentare domanda presso gli Uffici Comunali, utilizzando l’apposita modulistica.

Per usufruire del servizio di trasporto occorre presentare la domanda, su apposito modulo disponibile presso gli Uffici Comunali, entro la giornata di oggi. L’Amministrazione Comunale offre il servizio di trasporto scolastico agli alunni delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado, che risiedono fuori dal centro abitato o che non sono concretamente in grado di raggiungere agevolmente gli edifici scolastici. Il contributo a carico delle famiglie per l’intero anno scolastico è di € 80,00 per figlio nonché di ulteriori € 40,00 per ogni figlio in aggiunta al primo. E’ prevista l’esenzione per i portatori di handicap e per famiglie con un ISEE inferiore a € 6.000,00. Le domande presentate fuori termine saranno prese in considerazione solo in caso disponibilità di posti. La presentazione della domanda di partecipazione, che può essere consegnata a mano, tramite servizio postale o per via telematica, comporta l’integrale e incondizionata accettazione del Regolamento comunale del Servizio di trasporto scolastico.


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Sant’Elia a Pianisi. Riunione indetta dal sindaco Biagio Faiella. Appuntamento alle 21:30

Riqualificazione delle strade interne, oggi l’incontro L’amministrazione comunale di Sant’Elia a Pianisi dà seguito al progetto della sistemazione delle strade interpoderali. A questo riguardo, il sindaco Biagio Faiella ha indetto per oggi, lunedì 9 settembre alle ore 21,30, una riunione nella sala consiliare del Comune per discutere di alcuni importanti questioni. In primis la verifica sui lavori già effettuati sulle strade interpoderali. La discussione verterà inoltre su come orientare l’investi-

mento di circa 15.000,00 € per la riqualificazione e manutenzione di alcune strade dell’agro santeliano. Sarà inoltre illustrata agli agricoltori un’idea progettuale riguardante gli investimenti pubblici finanziati dal CIS. L’amministrazione comunale di Sant’Elia intende ultimare le opere programmate nel Piano di lavoro sugli interventi sulle strade comunali. Nelle linee guida del programma amministrativo

“Uniti per cambiare” sono contenuti gli indirizzi volti a migliorare e ripristinare la viabilità rurale attraverso gli interventi sul territorio comunale per fronteggiare il diffuso fenomeno del dissesto idrogeologico. Saranno inoltre attivati tavoli tecnici periodici per sfruttare le opportunità programmate dalla Comunità Europea, per fornire utili informazioni e per mantenere un costante dialogo con le categorie interessate. Gli amministratori hanno predisposto un programma in base alle priorità degli interventi per la sistemazione delle strade interpoderali, in

Assistenza presso l’ufficio politiche sociali comunale

Diversamente abili, aperte le ammissioni ai centri socio educativi Ammissione ai centri socio educativi unificati “Peter pan” e “Giorgio Palmieri” di persone diversamente abili. L’ufficio politiche sociali del Comune fa sapere che Il bando è rivolto a persone diversamente abili, sia uomini che donne, di età compresa tra i 18 ed i 64 anni, nonché ai minori tra i 12 ed i 17 anni (questi ultimi in numero non superiore al 50% dei posti complessivamente disponibili), tutti con certificazione di disabilità ai sensi della L.104/1992 anche in condizione di gravità (art. 3, comma 3), non determinata in via esclusiva da patologia psichiatrica. Sono messi a concorso i posti che risulteranno disponibili al termine dell’istruttoria delle istanze pervenute sulla base dell’Avviso pubblico già pubblicato, il cui termine è venuto a scadenza (detti posti sono individuati in parte presso il CSE “Peter Pan” ed in parte presso il CSE “G. Palmieri”). I Centri Diurni Unificati (“Peter Pan” e G. Palmieri”) hanno carattere permanente e sono aperti per 6 giorni settimanali, anche con orario

flessibile, non inferiore alle 8 ore die, articolato su due turni di 4 ore (ogni turno equivale per l’utente ad un “accesso”), con possibilità di servizio mensa. Il sabato i Centri sono, di norma, aperti solo la mattina, per n. 4 ore. La domanda di ammissione ai CSE deve essere redatta su apposito modello disponibile sul sito internet dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, nonché presso lo sportello del Settore Politiche Sociali e Culturali del Comune di Campobasso (Via C. Cavour, n. 5 –piano terra).L’istanza, sottoscritta dall'interessato (o da un parente entro il terzo grado o affine entro il secondo) o da chi ne esercita la tutela, deve essere consegnata a mano, al seguente indirizzo: Ambito Territoriale Sociale del Comune di Campobasso, Via C. Cavour, n. 5 –86100 –Campobasso. In caso di spedizione, farà fede il timbro a data dell’Ufficio postale accettante. Sulla busta dovrà essere trascritta la seguente dicitura: domanda per l’ammissione ai centri sociali unificati “Pe-

ter pan” e “G. Palmieri”. Alla domanda deve essere allegatala seguente documentazione: Certificato della condizione di handicap, rilasciato ai sensi della legge n. 104/1992; Certificato medico attestante l’idoneità alla frequenza, l’immunità da malattie infettive e contagiose, allergie o intolleranze alimentari la cui validità, salvo diversa disposizione, sarà considerata annuale. Nello stesso certificato il medico avrà cura di evidenziare, per quanto possibile, la presenza o meno nella persona con disabilità di comportamenti violenti; Certificato medico attestante eventuali terapie farmacologiche in atto, con attestazione di regolare assunzione della terapia (in caso di terapia farmacologica psichiatrica, è necessario allegare la relativa certificazione specialistica attestante che il paziente risulta compensato); Attestazione e/o autocertificazione ISEE socio sanitario del beneficiario in corso di validità. Il termine di scadenza dell’avviso è fissato alle ore 12:00 del giorno 22 ottobre 2019.

stretta sinergia con un tavolo tecnico, già costituito con i tecnici della struttura comunale e con gli agricoltori, per arrivare ad una sintesi, pienamente condivisa e partecipata, che contemperi le esigenze tecniche di manutenzione e le esigenze della

popolazione residente nelle aree rurali. “Le risorse ci sono – precisano gli amministratori - e devono essere utilizzate. Dal rendiconto risultano somme a disposizione per ridare in cinque anni una sistemazione adeguata a gran parte

delle strade interpoderali”. Il progetto sarà realizzato con una parte dei risparmi ricavati dalla rinuncia dell’indennità del sindaco, del vicesindaco, dell’assessore e dei consiglieri e con le risorse libere del bilancio comunale”.

Colletta alimentare, parte la raccolta Caritas per i mesi di agosto e settembre Don Alberto Conti: la crisi economica continua a farsi sentire Colletta alimentare, parte la raccolta Caritas per i mesi di agosto e settembre. “Il periodo estivo è sempre critico per i magazzini dei Centri di Ascolto di Trivento ed Agnone – scrive don Alberto Conti - ogni anno in questo tempo si presenta la necessità di procurare gli alimenti da destinare alle famiglie della nostra Diocesi che assistiamo e che aiutiamo ad affrontare la crisi economica. Per questi motivi chiediamo a voi e alle vostre comunità parrocchiali di “aiutarci ad aiutarli" attraverso la campagna di solidarietà alimentare da fare durante i mesi di agosto e settembre. Per questo ogni comunità parrocchiale può organizzare la propria raccolta di prodotti alimentari e di igiene personale. Alcuni consigli: comunicate ai fedeli che intendono aiutarci le tipologie di alimenti di cui abbiamo bisogno e quelle che non possiamo accettare; man mano che arrivano i prodotti sarà necessario dividerli per categorie (es. pasta, biscotti, scatolame) e sistemarli in scatole di cartone non eccessivamente grandi, sulle quali riportare il contenuto e il peso della scatola (max 15 kg). Il materiale raccolto deve essere a lunga conservazione e per questo vi chiediamo di controllare le scadenze; individuate alcuni volontari che possano occuparsi dell'organizzazione degli alimenti raccolti e che siano disponibili a trasferirli

presso i magazzini dei Centri di Ascolto di Trivento (aperto tutte le mattine dalle 9.30 allo 12,30) ed Agnone (aperto solo il mercoledì mattina dalle 10.00 alle 12.00). Elenco dei prodotti richiesti. Prodotti alimentari: latte a lunga conservazione, pasta, biscotti secchi, caffè, succhi di frutta, marmellata, zucchero, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, legumi secchi e in scatola, riso, olio d'oliva e di

semi, farina, sale. Prodotti per l'infanzia: pastina, biscotti, omogeneizzati di frutta e carne, prodotti per l'igiene dei bambini. Prodotti per l'igiene personale e per la cura della casa. Non sarà possibile in alcun modo accettare prodotti lavorati in casa, uova, alimenti freschi, pane, snack, bevande alcolici e gassate. Grazie – chiude don Alberto Conti - per quanto farete per i vostri fratelli”.

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Auguri agli sposi Elenia e Alessio di Sant’Elia a Pianisi

Un’ assolata giornata settembrina ha fatto da cornice al matrimonio di Elenia Valente e Alessio Zarrelli, che sabato 7 settembre hanno coronato il loro sogno d’amore. Nella suggestiva chiesa di Castelpetroso, i due giovani hanno detto il loro “si”, promettendosi fedeltà reciproca per sempre. Auguri di cuore ad Elenia e Alessio per un meraviglioso futuro insieme dalle rispettive famiglie, dai parenti e dagli amici: “Serenità, felicità e rispetto vi siano compagni per tutta la vita!!!”. Una gioia condivisa anche dalla comunità sante liana che si arricchisce di una nuova e giovane famigliola che risiederà a Sant’Elia a Pianisi. Agli auguri si associa la Redazione de “Il Quotidiano del Molise”


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Farmacia di turno a Isernia

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Inutili i soccorsi, lascia la moglie e un figlio di un anno. Sconcerto in città dove il ragazzo era molto conosciuto

Finisce fuori strada, muore giovane centauro isernino Antonino Avicolli, 33 anni, si trovava sulla Statale 17 nei pressi di Castel di Sangro quando ha perso il controllo del mezzo Incidente mortale intorno alle 13 di ieri sulla Statale 17, a confine tra Abruzzo e Molise, nei pressi di Valle Selice, nell’agro del Comune di Castel di Sangro. A perdere la vita Antonino Avicolli, 33enne di Isernia che si trovava a bordo della sua moto. Per cause al vaglio dei carabinieri di Castel di Sangro il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo

e sarebbe finito fuori strada. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118 che giunti sul posto hanno potuto solo constatare il decesso dell’isernino. Sconcerto in città per la perdita di un ragazzo molto conosciuto e benvoluto da tutti. Il 33enne lascia la moglie e il figlio di solo un anno. L’incidente è avvenuto poco dopo il passaggio a livello, in direzione Isernia.

Sembrava una splendida domenica all’insegna delle due ruote, una vera e propria passione per Antonino, quando qualcosa è andato storto e in piena curva il 33enne avrebbe perso il controllo del mezzo, urtando violentemente contro il guardrail, per poi finire la sua corsa fuori strada. Immediati i soccorsi, allertati molto probabilmente da un

altro motociclista. Non è escluso che i due erano in viaggio insieme, ognuno a bordo del proprio mezzo. Immediati i soccorsi che però non sono serviti. La salma dell’isernino è stata trasferita presso il cimitero di Castel di Sangro, a disposizione dell’autorità giudiziaria e del medico legale. Sul posto anche Raimondo Fabrizio, legale del-

«Ha risvegliato il senso d’appartenenza di una comunità. Una manifestazione emozionante»

Magnastoria, il sindaco ringrazia organizzatori e partecipanti Giacomo d’Apollonio, sindaco di Isernia attraverso una lettera ha voluto ringraziare gli organizzatori e i tanti concittadini che hanno preso parte a MagnaStoria 2019. «Carissimi concittadini – si legge nella nota –, ho partecipato con piacere all’evento di MagnaStoria 2019, provando profonde emozioni nel ritrovare quello spirito di comunità che sembrava appartenere solo ai tempi andati. Isernia ha superato se stessa, ha dimostrato che è ancora viva e che insieme dobbiamo impegnarci per mettere a frutto i legami comunitari, il capitale sociale e lo spirito di resilienza che ieri sono emersi in modo dirompente, fino a commuovere gli animi più sensibili. Di ciò voglio sinceramente ringraziare quel “durissimo capoccione” di Emilio Izzo – con tutta la riconoscenza che gli va tributata –, poiché senza il suo carattere e la sua determinazione difficilmente questa manifestazione si sarebbe realizzata. Ma va anche riconosciuto il merito di coloro che hanno collaborato a mettere in moto la grande macchina organiz-

zativa dell’evento. Mi complimento con tutti i partecipanti e a ognuno di loro va il mio più sentito ringraziamento. L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha fin dall’inizio affiancato l’iniziativa, concedendo il patrocinio e dando il sostegno materiale di cui poteva disporre; e lo ha fatto senza mai invadere il campo, senza prevaricare il ruolo svolto dagli organizzatori di MagnaStoria, ruolo che andava assolutamente preservato e rispettato. Infatti, la partecipazione sociale è nata spontaneamente, fuori da entità e organizzazioni collettive,

fuori dalle istituzioni e dai relativi contributi, democratica, egualitaria e fortemente connotata da diffuse pulsioni emotive proprie di una cittadinanza che soffre ancora il declino economico e sociale del territorio e che, in questa cornice, si trova ad affrontare nuove sfide sociali: dall’emigrazione giovanile all’invecchiamento della popolazione, dall’infierire della globalizzazione al dialogo interetnico e interculturale con le nuove componenti allogene. Di fronte alla mole di queste sfide e al loro cumularsi, l’amministratore si sente a volte impotente, costretto a dover affrontare le continue

emergenze della quotidianità, trascurando troppo spesso fenomeni come quelli in precedenza enunciati. Ecco allora che eventi quali MagnaStoria, come in una grande famiglia, divengono occasione per riscoprire valori ormai sopiti e dimenticati: il senso di appartenenza alla medesima comunità, di socializzazione, di condivisione, di solidarietà, di rispetto reciproco, di comunicazione e di apertura verso il prossimo, di serenità d’animo e di gioia collettiva. Di fronte alla dimostrazione spontanea di tali valori e sentimenti, chi amministra la cosa pubblica può certamente sperare di poter contare sul contributo compatto e determinato dell’intera cittadinanza, al di là della diversità di opinioni personali o di parte e delle polemiche molto spesso inutili o poco costruttive. Per quanto mi riguarda, quale Sindaco di questa meravigliosa Città, intendo cogliere a piene mani l’opportunità, raccogliendola dalle migliaia di mani che ieri sera ho visto tese per il bene di Isernia e degli Isernini. Grazie di vero cuore a tutti».

la famiglia Avicolli. Insieme a lui i carabinieri della stazione di Castel di Sangro che hanno provveduto a effettuare i rilievi del caso. La notizia poco dopo è arrivata a Isernia. Un onesto lavoratore e un ragazzo cordiale, sempre con il sorriso sulle labbra, così lo hanno descritto i conoscenti e gli amici, distrutti per quanto

accaduto. Antonino Avicolli lavorava presso un distributore di gasolio, motivo per cui in tanti hanno un ricordo molto positivo del giovane.

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L’EVENTO

Il teno della fede ha fatto tappa ad Isernia, oltre 500 fedeli in città Sabato scorso ha fatto tappa a Isernia il Treno Storico del pellegrinaggio Pietrelcina-Assisi, organizzato dalla Provincia e dalla Diocesi di Benevento con la collaborazione della Regione Campania e di Ferrovie Italia. Si tratta d’un viaggio speciale di turismo religioso che, dopo il raduno-partenza a Benevento, ha condotto su numerose carrozze ferroviarie circa 500 fedeli da Pietrelcina ad Assisi, unendo la città natale di San Pio a quella di San Francesco. Il treno è giunto a Isernia alle 14:40 e, dopo una sosta di circa un’ora e mezza, è ripartito. Ad accogliere i viaggiatori il sindaco Giacomo d’Apollonio, altri amministratori comunali e provinciali e tanti cittadini arrivati in stazione per salutare i turisti. Gli ospiti si sono riuniti nell’area del terminal “Francesco Martino” e l’amministrazione comunale ha offerto un assaggio di prodotti tipici della gastronomia locale.


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ISERNIA E PROVINCIA

CULTURA

Un antico manoscritto conservato a Firenze contiene le memorie degli itinerari d’un teologo domenicano

Viaggio a Isernia e Venafro nel 1577 Nel XVI secolo, Serafino Razzi visitò varie località del Molise, lasciandocene interessanti testimonianze pagina a cura di MAURO GIOIELLI Nel 1577, il domenicano Serafino Razzi (1531-1613) passò per Isernia durante uno dei suoi numerosi viaggi. Arrivò il 2 maggio e incontrò il vescovo Lomellino (colui che aveva portato in città l’icona della Madonna della Luce). Il giorno seguente, Razzi si spostò a Longano. Tornato a Isernia, la domenica successiva partì per raggiungere Venafro e andare a Napoli. Fra il 24 e il 26 dello stesso mese, fece il tragitto inverso, toccando le stesse località dell’andata, inclusa Longano. Ciò che annotò di quelle giornate lo si può leggere in un manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (mss Palatini), di cui trascrivo le parti che interessano questo articolo. *** «Il giovedì mattina a’ 2 di maggio andammo a dir la messa al convento nostro di Santa Croce, un tiro d’arco fuori della porta di Sernio [...]. Visitai in questo dì Monsignor Giovambattista

Lomellino, Vescovo, il quale mi mandò a donare una lepre e la ci godemmo co’ questi nostri padri. Visitai ancora questo dì Monsignore Sanfelice, già Vescovo della Cava, e prelato vecchio che nella Corte Romana ha havuti più honorati carichi. E specialmente due volte è stato governatore di Perugia. Il venerdì mattina a’ 3 di maggio, detta messa, e fatta collazione andai con fra Stefano da Chieti, divoto sacerdote, a visitare il Signor Carlo Sommaia, fiorentino, e la sua signora madre, la Signora Lucrezia Gondi, e la sua signora consorte, la Signora Camilla (Rinieri) a Lungano, castello tre miglia da Sernio, su la sinistra mano, andando verso Napoli. Lungano, forse così detto [...] per [...] il vago fiumicello Lungano onde la Terra trae il nome, et il quale genera e produce trote, co’ gran satisfazione di quei signori. Da i quali fui con molta cortesia ricevuto, portando una lettera della Rev. Madre Suor Giulia Sommaia, loro sorella, e monaca in S. Caterina da Siena, in Firenze. Io desiderava di ritornare la sera

a Sernio, ma quei signori, e la pioggia appresso non lo permisero. Onde cenai co’ loro signorie, e fra l’altre vivande ci furono prugnoli e pesci. La mattina per tempo levandomi salii la costa sopra la Rocca, dicendo il nostre officio, e poscia levati quei signori celebrai la sacra messa, e presa licenza ce ne discendemmo pian piano di Sernio, con promessione di riveder lor Signorie, nel ritorno da Napoli. [...] La domenica mattina, a’ 5 di maggio 1577, detta messa andai a fare una predica in Duomo, presenti i due sopranominati Vescovi, col clero, e popolo copioso. Donò il Vescovo Lomellino questa mattina al convento un capretto, e mi pregò che al ritorno di Napoli io facessi la via di qua. Dopo desinare partimmo al nostro viaggio: e passato al II miglio il fiume Cavellio, et al V il fiume di Vulturno, che poi corre grossissimo alle mura di Capua: e lasciatoci su la destra Venafro, e Rocca paperoccia, arrivammo al XV miglio all’osteria del Sesto, copiosa di ogni bene. [...].

Il venerdì a’ 24 di maggio 1577 detta la messa, a buon’hora partimmo da San Germano alla volta di Venafro, e trovando al V miglio San Vittore, beemmo all’hosteria appresso una chiara fontana, e caminando più ad alto due miglia, trovammo San Piero in fine. E finalmente superata un’alta montagna, e fatta una gran china, giugnemmo al XII miglio alle mura della città di Venafro, che sonava il primo di Vespro. È Venafro una città non molto grande ma bella e di vago sito, essendo edificata sotto un’alta montagna, in una spiaggia tutta adorna di olivi, e di altri alberi fruttevoli e verdeggianti. Ma quello che le reca vaghezza e commodo singolare si è la grande abondanza che tiene d’acqua dolce e limpidissima, la quale, fuori et accanto alle mura di quella, da molte polle scaturisce di tanta

bontà e perfezzione, che di lor beendo i Venafrani non sentono giammai inflammazione alcuna di fegato, anzi vivono freschissimi e di migliori carnagioni che alcuni altri popoli di quella provincia. Aggiungesi alla bontà dell’acque di Venafro la preciosità de i vini generosi e dell’aere salutevole. [...] Riposati che fummo fuori della città a una grossa hosteria, circa due hore, ci allungammo più oltre quattro miglia, ove vicino alla riva del fiume Vulturno alloggiando ad un’altra hosteria di mal tempo stemmo molto male. Onde meglio era di alloggiare a Venafro, a quelle fresche e limpide acque. Il sabbato mattina alli 25 di maggio, di bonissima hora, che non accadde metter tempo in vestirci, essendo che non ci eravamo quella notte spogliati, passammo co’ la scafa il

Vulturno, e caminato per lo fresco sei miglia, giugnemmo a dir la messa a Sernio. Sono da Venafro a Sernio dieci miglia. La domenica delle Pentecoste a’ 26 con cavallo e guida, datemi da Monsignor Vescovo, andai a dir messa a Lugnano [...]. Detta che io ebbi la sacra messa, si andò a desinare. E dopo sonando buoni accordi e Viole, e cantando allegramente si passarono quei signori il tempo fino all’hora di Vespro, mentre che io ritiratomi in camera dissi il mio officio et alquanto mi riposai. Dopo scendendo dalla Roccha alla chiesa della Terra, detta San Bartolomeo, si cantò il Vespro in contrapunto, aiutando quei signori il prete; et io poscia sermonando fondai in detta chiesa la compagnia del Santissimo Rosario, e me ne tornai a Sernio».


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Sono pronti a vederci chiaro: «Si è accasciato improvvisamente. Fino ad allora non aveva mai accusato problemi»

Morte improvvisa di un Husky, sospetto avvelenamento Potrebbe essere stato un boccone mangiato per strada a provocare il repentino decesso dell’animale VENAFRO Diciamo subito che prove su presunte cause dolose dell’improvvisa morte di un magnifico esemplare di un husky di pochi anni ottimamente tenuto a Venafro non ci sono, né i proprietari (padre e figlio) possono parla-

re con sicurezza in tal senso. È fuor di dubbio però che la fine precoce ed inaspettata dell’animale, la cui salute così come l’aspetto erano assolutamente ottimi tanto che tutti l’ammiravano per strada quando veniva portato in giro, ha lasciati nell’amarezza più assoluta i

proprietari, sollevando in loro più di qualche dubbio, qualche perplessità. «Di colpo - spiega il proprietariol’ho notato in un angolo a casa, senza forze, cosa insolita. Ho capito subito che qualcosa non andava ed assieme a mio figlio abbiamo cercato di contattare il vete-

rinario, ma tutto è stato inutile. È finito in poco tempo». Quindi l’emozione, alla fine del racconto. Abbiamo chiesto se avesse qualche sospetto. «Assolutamente no aggiunge l’uomo- ma qualcosa di non buono deve avere mangiato per strada che l’ha portato alla morte».

Quindi il proprio interrogativo finale, mentre preferisce allontanarsi trattenendo a stento le lacrime: «Se così è, come si può essere tanto cattivi nell’animo?» Gli husky

sono cani di lontani origini siberiane, dal pelo grigio e lucido. Èuna razza da lavoro, ma col tempo sono diventati cani da compagnia. Tonino Atella

Tanti i concerti organizzati quest’estate che hanno riscosso un grande successo

Venafro e la lirica, binomio cresciuto negli anni REDAZIONE VENAFRO La lirica italiana e Venafro : un binomio scoperto negli ultimi tempi, che può apportare benefici socio/economici alla città se valorizzato nel verso giusto. La questione. Anni addietro, si era sul finire del primo decennio del terzo millennio, Venafro si aprì al bel canto, la lirica, apprezzandone bontà artistica e culturale. Il tutto avvenne quasi per caso sotto la spinta del movimento “I Venafra-

Una pedalata all’insegna del divertimento e della passione per la bici. Si è svolta ieri 8 settembre la 17esima edizione del “Memorial Domenico Silvestri”. In molti hanno partecipato alla corsa “ecologica”, tra loro tanti giovani ed intere famiglie. Il Memorial viene organizzato ogni anno dalla Società Ciclistica Venafro, della quale il compianto Domenico faceva parte. Dunque, è stata una giornata dedicata alla passione per labicicletta senza l’assillo del tempo massimo. Infatti quella di domenica è stata una manifestazione

ni per Venafro”, organismo popolare che tiene tantissimo alla propria indipendenza tant’è che non ha tessere, non ha iscritti e non rincorre né ricorre a contributi pubblici. E non perché abbia le casse sociali piene (tutt’altro …), ma perché tiene alla propria autonomia operativa. E proprio grazie a tale indipendenza di azione e di pensiero un bel giorno da “I Venafrani per Venafro”, movimento popolare che si prefigge la promozione socio/ culturale della città propo-

nendone le positività di ogni tipo, ecco venir fuori l’idea dalla quale ha avuto poi origine tant’altro in fatto di musica e canto in genere. Infatti venne ideata sul finire del primo decennio del 2.000 la prima edizione dei “Concerto per un Martirio”, appuntamento artistico dedicato ai Santi Martiri della città e coi quali da un buon decennio si è soliti aprire le feste patronali di metà giugno. “Concerto per un Martirio” che nel corso del tempo ha portato sul palco di piazza Cimorelli ai piedi della Casa Municipale artisti lirici di tutto rispetto sia molisani che extraregionali nonché pianisti ed interpreti del bel canto tanto italiani che stranieri

con unanime apprezzamento popolare, a punto tale da divenire appuntamento irrinunciabile. Tanto che, visti i consensi popolari riscossi, quest’anno anche per la ricorrenza della festività della Madonna del Carmine di metà luglio ancora “I Venafrani per Venafro” hanno ideato ex novo “Il Concerto alla Vergine del Carmelo”, con pianista ed interpreti lirici nazionali. La serata è stata presentata sul piazzale antistante la Cattedrale alla vigilia della ricorrenza della Vergine di Monte Carmelo con grossa partecipazione e tanti consensi popolari. Tanto da ritenere che dopo tale fortunatissima “prima” anche “Il Concerto alla Vergine del

Carmelo” diverrà appuntamento fisso nel panorama lirico cittadino. Da dire però che non solo “I Venafrani per Venafro” hanno contribuito ad aprire la città al bel canto. E’ da segnalare anche l’impegno della neo associazione culturale cittadina “Liberty” che lo scorso anno ha promosso un’apprezzatissima serata lirica al Museo di S. Chiara con talenti assai applauditi, mentre è dal 2018 che Comune di Venafro, associazioni locali tra cui la Pro Loco e soprattutto la Regione Molise con l’Assessorato a Turismo e Cultura stanno promuovendo nella suggestiva location del rione Ciaraffella “Opera al Laghetto”, serate del bel

Memorial Domenico Silvestri, 23 chilometri di divertimento che si articola in una semplice pedalata di circa 23 chilometri per il semplice di gusto di pedalare e di stare insieme. A dare lo start di partenza ai “concorrenti” è stato il Sindaco e Presidente della Provincia Alfredo Ricci, che ha partecipato con il numero 1 (primo iscritto). Con l’arrivo dei partecipanti alla pedalata ecologica, ai primi 200 iscritti è stata consegnata un ricordo dell’evento, oltre a una spe-

ciale premiazione dedicata al partecipante più anziano,

a quello proveniente da più lontano e alla società più nu-

merosa con una coppa ricordo.

canto sulle acque sorgive della città. Si iniziò lo scorso anno con la “Traviata” di Giuseppe Verdi e poche settimane addietro, ancora sul laghetto di Corso Lucenteforte e con la Palazzina Liberty alle spalle, presentazione della “Tosca” di Giacomo Puccini. Successi notevolissimi d’arte canora e musicale che hanno attirato il gran pubblico sia molisano che di altre regioni del centro Italia, ufficializzando di fatto il bel binomio Venafro/Lirica. Ovvio a questo punto insistere su tale strada, attesa l’entusiastica risposta popolare sia venafrana sia molisana in generale e sia di diverse regioni del centro Italia. In effetti tali aree geografiche tutte assieme hanno eletto Venafro ad una sorta di nuova frontiera della lirica nazionale nel centro della Penisola, quasi una capitale meridionale del bel canto italico con tutte le positive implicazioni del caso. Alla luce di tali premesse, appare opportuno insistere sul tema in modo da fare di Venafro e del suo territorio un preciso punto di riferimento lirico/musicale in ambito interregionale. Una idea nuova da portare avanti, questa appena esposta, perché la città possa decollare in ambito socio/turistico attraverso il bel canto, la lirica italiana tanto apprezzata nei cinque continenti. Tonino Atella


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L’esponente dell’opposizione boccia i primi tre anni di amministrazione e chiede un faccia a faccia al primo cittadino

Biblioteca, Scarano sfida Marcovecchio Il consigliere comunale contro il sindaco per la mancata proroga all’associazione “Tradizioni e Sviluppo” “Sfido il sindaco Lorenzo Marcovecchio in un confronto pubblico davanti agli agnonesi, decidesse lui dove e quando”. E’ la sintesi della conferenza stampa convocata da Vincenzo Scarano nel foyer del teatro Italo Argentino. L’esponente del gruppo di minoranza “Agnone Identità e Futuro” si dice prontissimo ad un “corpo a corpo senza esclusioni di colpi” con il primo cittadino. «Dopo tre anni di amministrazione Marcovecchio – esordisce – credo sia arrivato il momento che i

miei concittadini conoscano la realtà dei fatti di quanto accade nelle stanze comunali». Debiti fuori bilancio, opere pubbliche, consulenze tra i temi che Scarano desidererebbe affrontare nel faccia a faccia con il sindaco. “Naturalmente invito il collega (sono entrambi avvocati, ndr) – riprende – a portare carte alla mano, cosa che io naturalmente farò». Ad innescare la miccia tra i due, inutile girarci intorno, la mancata proroga da parte della maggioranza di centrodestra all’asso-

ciazione “Tradizioni e Sviluppo” che da due anni gestiva i servizi della biblioteca riunite comunale ‘Baldassarre Labanca’. Un sodalizio che vede Vincenzo Scarano socio fondatore nonché ex vice presidente, dimessosi – a suo dire - per il ruolo ricoperto in Comune. «Limitarsi a parlare di quanto accade oggi con la gestione della biblioteca è riduttivo – sottolinea Scarano – sicuramente è uno dei tanti problemi, ma non il prioritario». Tuttavia l’argomento infervora Scarano che inoltre si

lascia sfuggire la parola «ritorsione politica». “Dopo due anni di quella che considero la miglior gestione della struttura aperta tutti i giorni, compresi i festivi, Marcovecchio deve spiegare ai cittadini, con motivazioni serie, il perché della mancata proroga e cosa ne sarà in futuro”. A riguardo Scarano rilancia. «L’associazione è pronta a gestire la struttura gratuitamente e questo per proseguire un’opera iniziata due anni fa che ci ha portati – parla in prima persona – a stilare progetti, reperi-

Il pasticciere Andrea Labbate ha scalato l’albero della cuccagna

Grande successo per i “Giochi della Repubblica di Maiella” Andrea Labbate grande pasticciere di Agnone è riuscito ad arrampicarsi per primo sull’Albero della Cuccagna aggiudicandosi per se ed i compagni di squadra i tantissimi premi posti in cima ad un palo alto nove metri e ingrassato ed unto all’inverosimile. Parliamo dei giochi de la Repubblica di Maiella di Agnone. Una due giorni che ha richiamato tantissima gente. Era dal 2008 che la tradizione dei giochi popolari con l’Albero della Cuccagna non si svolgevano più, 7 e 8 settembre in onore della ricorrenza della Madonna della Libera. Ed ecco il 7 a sera anche il concerto di Tony Esposito. Ma torniamo ai giochi. Questa volta il gruppo organizzatore rinato proprio per dar lustro alla zona cittadina di Maiella ha voluto che tutti i giochi iniziati sabato 7 e conclusisi il giorno seguente vedessero la partecipazione dei rioni cittadini. Alla keremesse si sono iscritti cinque rioni: San Marco, Civitelle, San Lorenzo, San Pietro e

Maiella, e visto il successo c’è da giurare che il prossimo anno saranno decisamente di più le compagini in competizione. Ogni squadra composta da cinque partecipanti ha dovuto partecipare ai vari tornei: dall’albero della cuccagna, al tiro alla fune; dalla corsa dei sacchi a quella podistica e così via ai tanti giochi popolari. Nessuna ragazza, però, è stata inclusa nelle squadre partecipanti. Il richiamo maggiore per l’albero della cuccagna. Palo alto nove metri ingrassato con olii di macchina ed altri unguenti. I partecipanti hanno dovuto cospargersi il corpo con scagliola e cemento a presa rapida per non scivolare. Per raggiungere la cima Labbate ha impiegato oltre quattro ore e battere una concorrenza agguerrita. Insomma una iniziativa davvero pregevole e un “bravo” agli organizzatori per una due giorni che ad Agnone non si vedeva davvero da tempo sia per divertimento che per unione di gente.

“Capracotta 1918”, in meno di un mese esaurite già 200 copie «Duecento volte grazie. In appena un mese dalla sua presentazione, le 200 copie del volume Capracotta 1918: l’epidemia influenzale ‘La Spagnola”, uno dei due testi stampati dalla nostra Associazione per l’estate 2019 col patrocinio dell’amministrazione comunale, sono andate già

esaurite». Esulta l’associazione “Amici di Capracotta” per lo straordinario successo di pubblico fatto registrare dal volume dedicato ad una pagina di storia locale. Il volume, scritto a quattro mani da Felice dell’Armi e da Domenico Di Nucci, analizza gli effetti di quel terribile morbo influenza-

le a Capracotta nel 1918. In quell’anno si registrarono ben 178 decessi a fronte degli 85 riscontrabili, in media, nei tre anni precedenti (1915-1917) e in quelli successivi (19191921). L’opuscolo è stato presentato lo scorso 8 agosto lungo la scalinata di piazza Falconi a Capracotta con la

presenza dei due autori e i saluti del sindaco Candido Paglione. «Nel ringraziare tutti coloro che ci stanno contattando per ricevere il prezioso studio, ci riserviamo di contattare gli autori per verificare la possibilità di procedere a una ristampa» chiudono dall’associazione culturale. F.B.

re finanziamenti, iniziative, eventi mai visti all’interno di Palazzo San Francesco. Un impegno messo in campo quotidianamente e riconosciuto da più parti. E la dimostrazione giunge dalle tante visite registrate». Dopodiché l’invito alla cittadinanza di seguire con maggiore attenzione le attività del consiglio comunale e in particolare delle azioni portate avanti dalla giunta. «Solo così si potrà capire di cosa si parla. L’attuale appiattimento da parte dell’opinione pubblica non fa altro che favorire chi comanda. Dunque invito i miei concittadini a reagire, a documentarsi

e non far passare più per scontato situazioni che interessano li loro futuro soprattutto dal punto di vista economico”. Infine Scarano cita un altro esempio. “Negli ultimi tre anni mi sono accorto che nei vari consuntivi comunali dall’Europa sono arrivati zero e dico zero finanziamenti, questo la dice lunga su un operato quanto meno opinabile». A due anni dalle nuove elezioni amministrative, la sensazione percepita è quella che la campagna elettorale sia iniziata. Tuttavia il punto di domanda posto da Scarano resta. Marcovecchio accetterà il confronto pubblico?

Presso le Niagara Falls, negli USA

L’agnonese Tagliamonte alla conferenza internazionale di bioinformatica FRANCESCO BOTTONE Un giovane studioso originario di Agnone protagonista alla conferenza internazionale di bioinformatica e biologia computazionale che si tiene in questi giorni in America, presso le celebri cascate del Niagara. Massimiliano Tagliamonte, medico veterinario dell’Università della Florida, partecipa in questi giorni all’importante workshop sulla bioinformatica presso le Niagara Falls, NY, negli USA. La conferenza è un importante forum di divulgazione per la ricerca interdisciplinare che collega informatica, matematica, statistica, biologia, bioinformatica, informatica biomedica e informatica sanitaria. Gli ultimi decenni hanno visto un’enorme crescita nella scala e nella complessità dei dati biologici e medici, compreso il recente riconoscimento mainstream delle sfide relative ai big data. La conferenza di questi giorni presso le Niagara Falls serve a mostrare ricerche all’avanguardia su nuove tecnologie e tecniche relative alla raccolta, elaborazione, analisi e modellizzazione di dati e informazioni per una varietà di applicazioni scientifiche, cliniche e sanitarie. La decima conferenza ACM su bioinformatica, biologia computazionale e informatica sanitaria (ACM BCB) è l’evento principale di ACM SIGBio. Negli anni precedenti gli incontri si sono tenuti a Boston, Cascate del Niagara, Chicago, Orlando, Washington DC, Newport Beach, Atlanta e Seattle. Il dottor Tagliamonte interverrà questa mattina, ora locale, sul tema “Un approccio integrato per un’analisi congiunta efficiente multi-omica”.


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I malviventi non hanno potuto portare via i 49mila euro perché le banconote sono rimaste macchiate. Indagini in corso da parte dei carabinieri

Salta in aria il Postamat Torna l’incubo dei colpi L’episodio nella notte tra sabato e domenica ai danni della struttura di San Martino in Pensilis Tutto è avvenuto in una manciata di minuti nel cuore della notte tra sabato e domenica. Ad avvertire il boato fortissimo sono stati i residenti della zona che immediatamente hanno avvertito i carabinieri. Torna l’incubo dei colpi ai danni dei bancomat in basso Molise. Un nuovo raid è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica quando i malviventi hanno assaltato il Postamat dell’Ufficio Postale di San Martino in Pensilis. I ladri sono entrati in azione attorno alle quattro e mezza della mattina. Probabile che i malviventi abbiano utilizzato la tecnica della marmotta per far saltare in aria il postamat attraverso una esplosione che ha provoca-

«Il tunnel di raccordo tra il parco e Rio Vivo è un altro passo verso il progresso». E’ così che i consiglieri comunali dei gruppi del centrosinistra Pd e Vota X Te hanno commentato la notizia dello sblocco del progetto. «Stiamo parlando della congiunzione ciclopedonale del parco Comunale con la pista ciclopedonale già esistente al lato di Via Marinai d’Italia e

to danni ingenti alla struttura: il botto ha divelto le porte di vetro e anche gli interni spaventando l’intero paese bassomolisano tanto che diverse sono state le persone che nella mattinata si sono dirette sul posto. Nel luogo dell’esplosione sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno lavorato per ore per mettere in sicurezza la zona. Il postamat scardinato è stato trovato completamente distrutto dai carabinieri della stazione di San Martino che assieme ai colleghi della compagnia di Larino si stanno occupando delle indagini. Così come sono stati recuperati anche i 49mila euro che erano contenuti all’interno dell’erogatore e che sono stati mac-

chiati dal sistema antifurto non appena il bancomat è saltato in aria. I malviventi, quindi, non hanno potuto portare via neanche un euro dei soldi che erano stati caricati prima del fine settimana e messi a disposizione degli utenti e della cittadinanza. I carabinieri stanno vagliando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della struttura a caccia di elementi utili alle indagini e soprattutto che riescano a dare un volto agli autori del colpo che segue di qualche mese quelli che avevano già interessato il basso Molise. Se si possa trattare della stessa banda al momento è difficile da dire ma le indagini dei carabinieri vagliano tutte le piste.

Il commento dei consiglieri comunali del Partito Democratico e Vota X Te

«Tunnel di raccordo tra parco e Rio Vivo Un altro passo verso il progresso» con il Circolo Vela. Questo progetto ha due finalità: la prima è quella dello svilup-

L’incidente vicino alla Madonna a Lungo

Esce fuori strada a causa del maltempo, 41enne in ospedale Stava viaggiando a bordo del suo scooter quando, forse a causa del maltempo, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi l’incidente che nella tarda serata di sabato ha visto protagonista suo malgrado un 41enne che è finito in pronto soccorso con molteplici ferite e un codice 2. Stando ai primi riscontri dei carabinieri giunti prontamente sul posto, il 41enne, originario di Montemitro, stava viaggiando a bordo del suo scooter nella zona della Madonna a Lungo sulla provinciale che collega Termoli con San Giacomo degli Schiavoni quando, forse a causa del maltempo che proprio nella tarda serata di sabato si è abbattuto sul basso Molise, ha perso il controllo del mezzo a due ruote finendo fuori strada. Sul posto sono giunti subito i medici del 118 e una ambulanza della Misericordia di Termoli che hanno trasferito il giovane in pronto soccorso per accertamenti. L’impatto con il terreno gli ha procurato ferite multiple e un ricovero in codice 2 ma le sue condizioni non dovrebbero essere gravi.

po di una mobilità sostenibile sempre più a portata di mano dei nostri cittadini e la seconda creare un sistema integrato fra parco comunale e circolo vela. Il collegamento – si legge in una nota stampa - del parco Comunale alla pista ciclabile già esistente verrà attuato attraverso un sottopasso ferroviario ed un ponte ciclopedonale al lato sud della rotonda di rio vivo. Questa opera consentirà ai pedoni ed ai ciclisti di andare dal parco e verso il parco senza attraversare la strada carrabile e la rotonda già esistente. Ci sarà quindi un attraversamento dedicato e pertanto sicuro. Inoltre consentirà di fungere da punto di intersezione fra la ciclovia Termoli-Campomarino (opera anch’essa programmata dall’amministrazione Sbrocca e già finanziata che è in fase di permissing con la speranza che vada al più presto in appalto) e, dunque, con la futura ciclovia che raggiungerà San Salvo per ricongiungersi al

tratto abbruzzese. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per la mobilità sostenibile della nostra città poter andare da Termoli (Torretta Sinarca) a Campomarino camminando e pedalando in assoluta sicurezza, senza autovetture, e con possibilità di immissione nel Parco Comunale il tutto senza lasciare la ciclovia e quindi è bene ribadirlo ancora una volta, in assoluta sicurezza. Il secondo obiettivo è poi quello di creare fra il Parco Comunale ed il Circolo vela surf un sistema integrato di un grande parco sportivo-ricreativo dove sarà possibile fruire i percorsi mare-terra a piedi o con la bici e sarà possibile, sempre con più facilità, organizzare eventi sportivi al fine di incrementare il turismo sportivo, nicchia questa in cui la nostra città è altamente vocata. Ricordiamo infatti che oltre alla riqualificazione ambientale del parco e in generale delle aree di interesse comune (compresi i

percorsi vita ed i giochi per i bambini), l’amministrazione Sbrocca ha provveduto a riqualificare-implementare le strutture sportive del Circolo tennis e la riqualificazione della piscina comunale con la costruzione di una piscina olimpionica e nuovi spogliatoi i cui lavori sono da poco partiti. Noi abbiamo immaginato, programmato e trovato risorse economiche per un parco comunale integrato ove si potranno praticare numerose discipline sportive di mare/acqua (vela, surf, canottaggio, nuoto ecc.) e di

terra (calcio, calcetto, basket, tennis, atletica ecc.). Se poi come era nostra intenzione l’attuale amministrazione (a cui rivolgiamo uno specifico invito) allargherà l’attuale parco comunale per ulteriori dodici ettari (al di là del ponte del Molinello) che hanno una destinazione urbanistica conforme, allora avremo un unicum che crediamo poche altre città possono vantare ed una struttura in cui è possibile organizzare eventi sportivi per diverse discipline. Sarebbe non la solita chiacchiera politica ma un vero e concreto esempio di cosa bisogna fare per implementare il turismo sportivo e creare così nuovi posti di lavoro ed economie per le nostre imprese. Questo è quello che il centro sinistra ha fatto e che spera che per la città venga realizzato nel più breve tempo possibile».


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TERMOLI E BASSO MOLISE

ATTUALITÀ

«In attesa delle buone pratiche dei cittadini l’amministrazione comunale potrebbe iniziare dalle cose più semplici»

Erbacce, sacchi dell’immondizia e senso di abbandono ovunque» Il degrado di piazza Donatori di Sangue nel report del Partito Socialista REDAZIONE TERMOLI E’ un report di degrado quello che è stato scattato dal Partito Socialista di Termoli. Sotto la lente è andata a finire la zona di piazza Donatori di Sangue, a due passi dal centro abitato e luogo di parcheggio delle auto e di transito di tutti coloro che si devono recare o nella zona centrale o presso il vecchio ospedale di Termoli. Una zona diventata a poco a poco terra di nessuno, dove

attualmente regna solo sporcizia, degrado e senso di abbandono. «Erbacce, bottiglie, lattine, ciabatte, plastica, cartoni per la pizza, sacchi per l’immondizia così si presenta la piazza in tutto il suo perimetro, come documentano le foto che pubblichiamo – raccontano gli esponenti socialisti che hanno postato il report anche sul proprio sito internet - non è da meno il parcheggio di viale Trieste a ridosso della ferrovia e non siamo in periferia. Decisamente un brut-

to spettacolo. In attesa delle “buone pratiche che possano diventare Termoli una città ecologicamente sostenibile” l’attuale amministrazione potrebbe cominciare dalle cose più facili, di normalissima amministrazione. Termoli non merita questo. Termoli ha bisogno di dignità». L’appello, quindi, è a tutti quelli che possono affinché si faccia immediatamente qualcosa per riportare il degrado e la civiltà in una delle zone più centrali della città bassomolisana.

Vince Diego Boraschi. Prima tra le donne Livia Principe

Gli “iron” del Triathlon conquistano Termoli: successo per la manifestazione I primi tre classificati nella categoria uomini

La prima classificata tra le donne

TERMOLI Non è bastata l’eccezionale tromba d’aria unita alla tempesta di fulmini che nella serata di sabato si è abbattuta sul basso Molise per fermare l’organizzazione della seconda edizione del Triathlon che si è svolta sul lungomare nord di Termoli. Oltre 200 gli atleti che arrivati da tutta Italia hanno partecipato alla manifestazione che li ha visti impegnati nel nuoto, nella bicicletta e nella corsa. Uno sport duro e competitivo, fatto da veri e proprio iron sia nella categoria uomini che in quella delle donne. Tra gli uomini il primo classificato è stato Diego Boraschi (58.03), secondo Giulio Pugliese

(58.25) e terzo Jonathan Ciavattella (59.05) mentre nelle donne la prima è stata Livia Principe. Poco meno di un’ora, quindi, per affronta-

re 750 metri a nuoto, 20 chilometri in sella a una bicicletta e altri 5 chilometri di corsa per delle prestazioni che sono state davvero ec-

cezionali. Così come eccezionale è stata anche la risposta del pubblico termolese che ha affollato il lungomare nord fin dalle prime ore della mattinata e si è riversato in massa sulla spiaggia per assistere alla partenza scaglionata degli atleti. Grande impegno anche dell’organizzazione che ha visto presente anche l’Avis di Termoli. «E’ stata una nostra scelta quella di puntare sulla metà di settembre – ha affermato il delegato dell’associazione Filippo Mancini – il nostro grazie deve andare all’Avis che ci ha accompagnato nell’organizzazione della manifestazione. Stanotte siamo dovuti intervenire per rimettere in sesto tutto quello che è stato spazzato via dal vento. E’ stato un lavoro lungo e difficile ma ce l’abbiamo fatta e siamo stati pronti per lo start». Una manifestazione che dimostra ancora una volta quanto il connubio tra il mondo del volontariato e quello dello sport sia la chiave per la riuscita delle iniziative.

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LARINO

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Chiesto inoltre di impegnare l’importante finanziamento di 730mila euro accordato dal Miur per la scuola primaria Rosano

Palmieri, aprire al più presto la San Leonardo Dopo la scossa di magnitudo 2,7 registrata venerdì, l’ex assessore chiede un’accelerata per la nuova scuola antisismica Tornano ad accendersi i riflettori sullo sciame sismico che sta interessando il BassoMolise dal mese di agosto 2018. Una nuova scossa di magnitudo 2.7 è stata registrata venerdì mattina, alle 8.18, ad una profondità di 18 km, a km a Sud-Est di Montecilfone. Avvertita distintamente a Montecilfone, Guglionesi, Palata e Larino, la scossa, seppur di lieve entità, non ha mancato di destare preoccupazione tra i cittadini. E a pre-

occupare maggiormente è, come spesso accade, è lo stato di salute delle scuole presenti su territorio, pronte ad accogliere tra pochi giorni gli studenti per il nuovo anno scolastico. A intervenire ieri sulla questione, attraverso un post pubblicato su facebook, è stato l’ex assessore ai Lavori Pubblici di Larino, Michele Palmieri, che, alla luce di quanto accaduto, ha auspicato una decisa accelerata da parte dell’amministrazione Puchet-

ti per ciò che concerne l’apertura della nuova scuola dell’infanzia San Leonardo. «Cinque anni fa – ha affermato Palmieri – veniva inaugurata la nuova scuola antisismica Novelli. Un grande passo in avanti sotto il profilo della sicurezza scolastica nella nostra comunità. Considerato l’importante rischio sismico del nostro territorio (proprio oggi si e’ registrata una lieve scossa di terremoto) si sollecita l’amministrazione comu-

nale affinché apra al più presto la nuova scuola dell’infanzia San Leonardo, anch’essa antisismica,e ad impegnare l’importante finanziamento ottenuto nel mese di aprile 2018 di 730.000,00 euro accordato dal Miur per il miglioramento sismico e per innovare gli ambienti educativi della scuola primaria Rosano. La sicurezza non aspetta» ha chiosato l’ex esponente di Palazzo Ducale. Fu proprio Palmieri, insieme

all’ex sindaco Notarangelo, a porre la prima pietra del nuovo edificio, il 4 luglio 2016, avvicindando così sempre più il giorno in cui i circa cento piccoli “allievi” della scuola potranno definitivamente abbandonare le aule provvisorie, e di certo non idonee, in cui vengono ancora oggi ospitati per tornare a fare lezione e socializzare alle spalle del Tribunale, storica sede della scuola dichiarata inagibile dopo il 31 ottobre 2002. I lavori di ri-

costruzione, partiti dopo la messa in sicurezza dell’area a fine gennaio del 2016, consentiranno di riconsegnare alla comunità un nuovo polo da realizzare su un unico livello, che ospiterà le tre sezioni scolastiche, la sala mensa, tre sale per le attività speciali, una sala dispensa, sale polifunzionali, spogliatoio, servizi e, ovviamente, ampi spazi per il tempo libero. Un vero e proprio fiore all’occhiello per Larino.

Oltre a focalizzarci su quello che è individualmente possibile, i bambini sono stati guidati a capire che il “piccolo gesto” deve riuscire a farsi strada nel pensiero comune e non rimanere limitato all’individuo. Un solo gesto non conta se non è sommato a quello di molti altri. Il cambiamento di una propria abitudine deve portare alla presa di conoscenza di un problema di più ampia portata che non sempre abbiamo sotto gli occhi. Quando compriamo un oggetto fatto di un

materiale non biodegradabile e difficilmente riciclabile come la plastica, è dovere sapere che quell’oggetto rimarrà sulla Terra per circa altri mille anni. Questo significa che il tuo pronipote dovrà subire gli effetti della sconsideratezza degli adulti di oggi, perché gli è stato lasciato un mondo invivibile da chi veniva prima di lui. Speriamo col nostro gesto di riuscire a sensibilizzare gli abitanti di altri paesi e città e di lasciare un’impronta positiva nel mondo».

I bambini protagonisti dell’iniziativa che si è svolta a Montelongo

Un progetto educativo per riflettere sul degrado ambientale Un progetto educativo nato dalle ragazze del servizio civile di Montelongo che ha visto protagonisti i bambini. Sotto la lente la riflessione sul degrado ambientale che sta riguardando anche il basso Molise. Successo per l’iniziativa che è stata organizzata da Giovanna, Michela e Rosalinda. «Abbiamo pensato di riflettere con i bambini del centro sui danni che provocano gli incendi e su cosa possiamo fare per aiutare il nostro amato pianeta. Ai bambini – raccontano le tre organizzatrici abbiamo cercato di far comprendere l’impatto correlato

all’utilizzo della plastica e l’enorme, ma sottovalutata, quantità di quella che usiamo quotidianamente. Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo? Chiunque può decidere di ridurre il proprio impatto attraverso le proprie abitudini come; usare borse della spesa riutilizzabili, evitare le cannucce, evitare l’acquisto di prodotti troppo imballati, prediligere le confezioni di carta in quanto più facilmente riciclabile. In particolare, abbiamo riflettuto sulla quantità di plastica impiegata nell’industria delle decorazioni floreali finte, ovvero in plastica, che

spesso vanno usati con la ricorrenza della festa nostri cari estinti e diventano spazzatura nei cimiteri. Quali alternative si possono

trovare? Una potrebbe essere l’utilizzo di fiori essiccati, un’altra potrebbe esser rappresentata dalla creazione di fiori in carta crespa colorata.

La poesia delle “Stanze interiori” scende in piazza a Colletorto

COLLETORTO. Scende in piazza la poesia di Tiziana Antonilli per dare spazio ai valori umani più profondi contenuti nella sua ultima pubblicazione “Le stanze interiori”. Il pubblico presente, ai piedi della

chiesa settecentesca del Purgatorio, ha apprezzato molto l’iniziativa “A settembre piovono libri” carica di non pochi segnali a livello culturale. In apertura sono stati Cosimo Mele, sindaco del paese e i re-

sponsabili della Coccinella e della Pro Loco Angioina a fare gli onori di casa. Spiegando così nei particolari l’importanza della manifestazione nel momento in cui tutti abbiamo bisogno di una “buona parola”. Relatore il prof. Luigi Pizzuto. La parola, dunque, che anima la nostra comunicazione al centro dell’attenzione. Luigi Pizzuto, attento studioso di questa forma particolare di comunicazione, che da

sempre coinvolge grandi e piccini, ha fatto il punto sulla silloge espressiva di una poetessa che, sull’altare dell’anima, riafferma, come d’incanto, l’importanza della libertà dell’essere umano. Nella complessità di una società che avvilisce la parola per limitare ogni forma di creatività, la poesia di Tiziana Antonilli rilancia, con una sintassi particolare, la stagione più felice. “In interiore homine” si inda-

gano i sussulti emotivi per tirar fuori i valori migliori utili alla nostra società. «Oggi più che mai bisogna avere coraggio e reagire contro la caduta dei valori ideali demoliti da non pochi falsi miti imperanti». Nel corso della riflessione, ha precisato poi la poetessa, si rende necessaria una poesia di “resistenza”. Chiamata qualche tempo fa di “opposizione”, contro ogni forma di

linguaggio utilitaristico, tesa ad annientare il desiderio etico e il senso dell’essere persona. Per evitare, in definitiva, che tutto si dissolva nel fiume del materialismo. Con “Foglia del vostro ramo”, raccolta poetica vincitrice del Premio Montale, Tiziana Antonilli è conosciuta sul territorio italiano. Con un pezzo musicale, pieno di toni intimi, il prof. Nicola Grimaldi ha concluso l’appuntamento con la poesia.


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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca

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LA CRONACA FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Delusione. È la parola più usata tra le 16 e le 17 nella città di Campobasso. Almeno da una buona fetta di popolazione, quella presente in ottimo numero allo stadio. Si perde male all’esordio casalingo e lo si fa nel peggior modo: giungono segnali negativi, pessimistici, a un pubblico già di per sé scottato. Insomma, beccare tre “pere” dal Notaresco era il modo meno consigliato per iniziare il rapporto con la piazza dopo l’incoraggiante vittoria di Avezzano. Un riassunto secco e striminzito: primo tempo da buttare, ripresa un pochino meglio ma senza riuscire a costruire occasioni se non sul 2-0. Il modo in cui si sono presi il secondo e il terzo gol fanno arrossire: c’è da lavorare, sia per lo staff tecnico, sul campo, che per la società, che è chiamata a tornare sul mercato. Un assunto dato per assodato dopo i tre schiaffi subiti dall’Anagni, ma purtroppo rimasto sulla carta. Chissà che questa disfatta non porti qualche rinforzo in dono. PARTENZA CHOC. Ci si attenderebbe un Lupo garibaldino, un atteggiamento arrembante per dare forza, coraggio, entusiasmo a un

Nella ripresa ci prova Giampaolo ma Romano fa 2-0. Tenkorang (il migliore) illude, Liguori realizza il tris

Che brutto Campobasso: ko col Notaresco davanti a 1800 tifosi Primo tempo da dimenticare: l’ex Pescara Sansovini in gol al 12’. Reazione approssimativa pubblico che risponde bene con 1800 presenze sugli spalti. E invece è già tempo di soffrire. I reparti sembra-

CAMPOBASSO SAN NICOLÒ NOTARESCO

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CAMPOBASSO: Natale, Candellori, Vanzan (85’ La Barba), Brenci (46’ Tenkorang), Menna, Pistillo, Bontà, Pizzutelli (76’ Njambè), Musetti, Alessandro, Zammarchi (46’ Giampaolo). ALL.: Cudini SAN NICOLO’ NOTARESCO: Ginestra, Di Stefano (57’ Ikramellah), Ghiani, Marcelli (69’ Liguori), Salvatori, Pomante, Frulla, Blando, Romano, Cancelli (81’ Di Saverio), Sansovini (69’ Mele). ALL.: Vagnoni ARBITRO: Grasso di Ariano Irpino Assistenti: Russo di Torre Annunziata e Ciannerella di Napoli. MARCATORI: 12’ Sansovini, 78’ Romano, 82’ Tenkorang (C), 94’ Liguori. Note: espulso all’84’ Salvatori per doppia ammonizione. Ammoniti Pizzutelli, Pistillo (C), Ikramellah, Marcelli, Salvatori (N). Presenti circa 1800 spettatori con sparuta rappresentanza ospite.

no subito scollegati, la manovra lenta e disordinata. Giustamente ne approfitta il Notaresco che guadagna metri, fa il pieno di autostima e inizia a giocare pure bene. La punizione è immediatamente durissima: passano 12 minuti e da un cross di Di Stefano la becca nel cuore dell’area Sansovini, l’ex Pescara è perfetto nello stop e nel tiro chirurgico che condanna i rossoblù al primo svantaggio del campionato. E’ una bordata per l’autostima molisana, già precaria. La difesa pare incerta ed è costretta spesso al fallo, da uno di questi nasce la pericolosa punizione battuta da Frulla che supera la barriera ma è preda del portiere. La riorganizzazione latita, piove qualche fischio. Ma arriva un’altra occasione per Romano che gira di prima intenzione su cross di Frulla, il palo non era molto lontano. Al 36’, finalmente, il primo tiro in porta campobassano: a scoccarlo dal limite è Zammarchi, il portiere si distende e neutralizza. Poi dubbi sul gol annullato a Menna pescato in presunto fuorigioco sulla punizione di Alessandro da destra. Ultimi cinque minuti di spinta emotiva, si torna negli spogliatoi sullo 0-1.

Leonardo Brenci prova a superare Cancelli. In basso, l’esultanza di Tenkorang dopo l’1-2 (foto Maurizio Silla)

RIPRESA: SOLO SPRAZZI DI PRESSIONE. Subito un doppio cambio deciso da Cudini che inserisce Giampaolo per Zammarchi e Tenkorang per Brenci. La prova che più di qualcosa non tornava. E si parte all’attacco con Giampaolo che servito in area da Musetti impegna Ginestra aiutato dal palo. Ma si continua a sbandare paurosamente nelle retrovie, dove Sansovini e Cancelli fanno il bello e il cattivo tempo. I Lupi provano a spingere con la forza dei nervi: a metà tempo è troppo centrale seppure pericoloso il

tentativo di Tenkorang bloccato dal portiere a terra. Poco dopo Giampaolo riesce solo a sfiorare di testa su cross di Candellori. Purtroppo a fronte del calo fisico degli avversari non si riscontra una spinta rossoblù continua, il centrocampo è il reparto che soffre di più. Al 78’ Giampaolo perde una palla sanguinosa nel cerchio di centrocampo, Blando disegna in profondità per Romano che insacca con Natale beffato in uscita. All’improvviso Tenkorang riaccende all’82’ la luce: Vanzan sfonda a sinistra e pennella un cross

perfetto sul quale si avventa come un rapace l’ex Lanusei che timbra l’1-2. A cinque dalla fine Salvatori viene espulso per doppia ammonizione. Si spinge, anche forsennatamente, a caccia di un pareggio clamoroso. Ma poi avviene l’irreparabile: nell’ultimo dei quattro minuto di recupero La Barba appoggia corto, si disinteressa dell’azione, Natale – in leggero ritardo – prova a spazzare via ma Liguori è lesto e trova in due tempi il 3-1. Giù il sipario, tanti fischi, pochi e sparuti applausi.


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SERIE D - 2^ GIORNATA

Sugli obiettivi: «Sappiamo che dobbiamo disputare una stagione importante ma nessuno ci ha chiesto di vincere il campionato a mani basse»

Perline

voci di dentro Cudini furioso: «Non siamo Le degli ex rossoblù stati all’altezza, il primo responsabile sono io» GENNARO VENTRESCA

Il tecnico: «Capisco la gente che ha lasciato delusa lo stadio: sta a noi rispondere sul campo con l’umiltà e la voglia di lottare viste ad Avezzano» REDAZIONE CAMPOBASSO I retroscena parlano di un Mirko Cudini furioso al termine della partita. Il tecnico ha ripreso a muso duro i suoi, in particolare ha puntato il dito contro una manovra che non è mai decollata. È chiaro che esordire davanti a 1800 spettatori in quel modo ha fatto saltare i nervi all’ex trainer del Notaresco che si è presentato in sala stampa a tre quarti d’ora dalla fine del match: «Sapevamo che era una partita difficile, nel primo tempo non siamo stati all’altezza, al di là dello svantaggio. Mi è piaciuta la reazione a metà della ripresa, ma non è stata sufficiente per riprendere una partita contro una squadra che ha messo in campo voglia di lottare, di raggiungere l’obiettivo di un risultato po-

sitivo. Noi, se vogliamo essere il Campobasso, dobbiamo mettere qualcosa in più in campo e in primis il responsabile sono io». Mister, l’impressione è che si sbandasse a ogni accelerata del Notaresco, non c’era collegamento tra i reparti e in attacco si è fatta troppa fatica, come mai? «Siamo mancati nello sviluppo, si è visto poco il nostro modo di giocare. Le opportunità sotto porta sono state occasionali, a folate. Loro si sono presentati con un modulo diverso. Il nostro modo di pensare è offensivo e qualche ripartenza può capitare. Dobbiamo limitarle, questo sì, e su questo non siamo stati bravi come ad Avezzano.

Sono rammaricato per l’entusiasmo che si era creato nella prima partita e oggi sinceramente capisco la gente che va via delusa dallo stadio. Spetta a noi dare risposte diverse e siamo delusi anche noi». Qual è il valore dunque di questo Campobasso? «Siamo alla seconda di campionato, dobbiamo costruire ancora cose importanti. Non siamo dei brocchi, non eravamo fenomeni ad Avezzano. L’umiltà e la voglia di lottare di domenica scorsa ci ha premiato l’altra domenica, oggi siamo mancati sotto questi aspetti. L’eccesso di voler dimostrare a volte gioca anche brutti scherzi. La volontà di far bene c’era tutta, purtrop-

UN MAZZO DI ROSE ROSSOBLU’ SUL “SUO” SEGGIOLINO

L’omaggio al maestro Fratianni Un omaggio floreale sentito a un grande tifoso del Campobasso che ci ha lasciato troppo presto, il maestro Domenico Fratianni. Prima del match, il redattore Franco de Santis ha voluto ricordarlo attraverso un mazzo di rose rossoblù depositate sul seggiolino in tribuna centrale che era solito occupare. Ieri si sarebbe arrabbiato tanto per il ko, resta nei nostri cuori.

po non siamo stati all’altezza». Magari qualcuno ha sentito troppo la partita? «I loro centrocampisti hanno difeso troppo bene rispetto alla nostra manovra. Qualcosa in noi non è andato, abbiamo dato la possibilità sempre a loro di mettersi bene in campo. Io sono il primo responsabile, dovevamo fare meglio contro una squadra brava a sfruttare tutte le occasioni. Dobbiamo essere più bravi a restare in partita perché a cinque minuti dalla fine, in superiorità numerica, ci dovevamo credere perché potevamo riprenderla. E invece abbiamo preso il terzo gol come successo già ad Anagni». La società ha dichiarato di voler vincere il campionato: a suo avviso è un obiettivo perseguibile? «Per quanto riguarda le ambizioni, nessuno ha chiesto al sottoscritto o ai giocatori di vincere il campionato a mani basse. Sappiamo le difficoltà, sappiamo che siamo una buona squadra e che dobbiamo fare un campionato importante, ma perdere punti ci sta, anche altre squadre più attrezzate di noi hanno perso. Su questo non mi preoccupo, mi preoccupo di non aver dato continuità sotto l’aspetto caratteriale e della continuità. Si riparte dalla voglia di reazione avuta per metà secondo tempo, migliorando le fasi che abbiamo fatto male».

Un po’ per volta si stanno spandendo a latte versato dal bollitore dimenticato sul fuoco. Dico le piccole, quanto preziose iniziative, utili per compattare la truppa dei tifosi. Per ricostruire un Campobasso coi fiocchi. Il giornalino dalla carta buona, lo store per vendere i gadget, la sede elegante e centrale, e per chiudere momentaneamente il cerchio anche una serata a tema, sulle figurine Panini con le facce dei rossoblù di ieri e di oggi che, a vario titolo hanno trovato posto nei mitici album. *** A velocità di crociera si è andati avanti, nonostante il cielo non promettesse nulla di buono. La piccola piazza di Toro, con il campanile filante è stata salvata dalla musa dei calci d’angolo, dico Eupalla, che ha spinto i venti cattivi lontani da Toro, in modo che la serata dei dolci ricordi potesse scivolare liscia, come un buon calice di Tintilia. I lampi sono rimasti lontani, i tuoni si sono limitati a fare da sottofondo. Niente pioggia. *** De Francesco ha spiegato che il presidente è lui, ma i soldi sono della Holding che fa capo da Mario Gesuè; il silente Mirko Cudini ha rimarcato i giorni all’Ascoli di Giampaolo; Musetti ha spiegato che si può essere centravanti di rango anche col modello Benzema; Alessandro ha promesso di fare il possibile per non far rimpiangere il suo omonimo, appena andato via è pronto a superare anche la cifra realizzativa dell’ex. *** Uno smartphone ha permesso di risentire le voti di molti ex che hanno ancora nel cuore i nostri colori. A casse a molti decibel si sono levate le parole di Ciappi, Ciarlantini (era in Romania), Calcagni, Goretti, Tacchi, Perrone, Blasig e Medeot. Dolci e gentili, condite di lontani amarcord e di squisiti aneddoti. Il più gustoso ce l’ha regalato Giorgio Blasig, centravanti dell’era Nucciarone, in C, che ha ricordato che in una occasione gli furono consegnati i gagliardetti rossoblù da donare all’intera squadra avversaria. Con un particolare: erano rimanenze di magazzino della campagna elettorale alle politiche del presidente. Come si leggeva sul retro: dalla D alla C in 4 anni. Vota Nucciarone alla DC, col numero 4. *** Toro, la piccola Toro s’è stretta intorno ai colori del lupo. Antonio Salvatore con i suoi denti bianchi a morso di sorriso, ha costruito un gustoso quanto originale spaccato. Frutto di lavoro attento, minuzioso e di scavo dentro agli album delle figurine che ci hanno fatto felici da bambini. Tra gli ex c’erano Marco Maestripieri e Siro D’Alessandro che hanno ricordato i loro trascorsi. L’ex ternano ha spiegato anche come sono nati i gol alla...Maestripieri. E ha ricordato che, domenica in Premier, Alexander Arnold ha fatto un gol…alla Maestripieri. *** Brutto risveglio, contro il Notaresco. Che ha vinto senza ombre. Il bel Campobasso di Avezzano è rimasto nella Marsica. Quello che s’è presentato sul bel prato di Selva Piana è sembrato un altro, una specie di brutto anatroccolo che non ti aspettavi. Errori corali e individuali hanno provocato l’amara caduta e ridimensionato improvvisamente le nostre ambizioni, anche sulla scorta del risultato della Sangiustese che ha piegato l’Avezzano 5-1, spiegando così i palpabili limiti dei biancoverdi.


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La difesa balla, il centrocampo soffre da matti, l’attacco è evanescente

Rossoblù arruffoni Si salvano Vanzan e Tenkorang Il centrocampista è il più vivace, il terzino il più continuo NATALE 5. Colpe precise sui gol non ne ha. Ma è chiaro che beccandone tre in una sola partita è dura dargli una sufficienza che non si guadagna per mancanza di interventi decisivi. E questo succede anche nelle azioni delle reti avversarie. CANDELLORI 5. Adattato per la seconda domenica nel ruolo di terzino destro, l’ex Notaresco fa fatica a spingere e infatti non arriva mai sul fondo. In fase difensiva è dura tenere a bada il bravissimo classe 2000 Cancelli. VANZAN 6. L’unico che nei novanta minuti, anzi 85, strappa una sufficienza meritata. Il mancino è lucido ed è protagonista di scorribande continue a destra. Peccato che venga poco assistito

o notato dai compagni. Assist-man per l’1-2 di Tenkorang (Dall’85’ La Barba 4,5. Il tempo di farsi invalidare una rimessa laterale e, soprattutto, per la frittata finale con gol regalato a Liguori, tutto annesso). BRENCI 5. Facile fare il paragone con Avezzano: gol e prestazione tosta domenica scorsa, scarso dinamismo contro il Notaresco. La mezzala laziale dovrebbe supportare Pizzutelli e far ripartire l’azione, lo fa raramente (Dal 46’ Tenkorang 6,5. Il suo ingresso dà verve, spinta, seppure a sprazzi, a un Campobasso che rimane confusionario. Bella e non casuale la rete che illude il pubblico rossoblù). MENNA 5. Sbanda assieme a tutto il reparto difensi-

vo. Romano è un cliente scorbutico, sulle palle alte crea grattacapi all’ex centrale dell’Avezzano. Ci mette la grinta che gli riconoscono tutti, non basta per ravvivare una partita nata male e finita peggio. PISTILLO 5,5. Spesso in marcatura su un calciatore che ha 21 anni in più di lui, ovvero Sansovini. Il ragazzo di Baranello non si intimidisce pur finendo nella padella bollente soprattutto nell’ultimissima porzione di match. BONTA’ 5. “Cavallo pazzo” lo conosciamo bene: alterna prestazioni generose, anche di qualità, a prove deludenti, in cui difficilmente gli riesce la giocata. Il centrocampo è il reparto dove il Campobasso accusa le lacune più evi-

Riccardo Musetti prova a districarsi

denti. PIZZUTELLI 5. Regia lenta, fatta di passaggini orizzontali che non velocizzano certamente la manovra. Il barese è nella morsa del pressing abruzzese che per un’ora gli impedisce di ricamare gioco (Dal 76’ Njambè s.v. Non incide nell’economia dell’incontro se non con qualche “sportellata” in area avversaria). MUSETTI 5. Domenica di sofferenza per il bomber di Carrara. Nessun tiro in porta, qualche raro appoggio all’indietro e poco di più. È vero, palloni ne arrivano po-

chissimi ma non sembra in una grande condizione. ALESSANDRO 5. Il nervosismo finale, legato anche alla mancata assegnazione di un paio di rigori, dimostra la giornata storta del fantasista romano. Qualche punizione, due-tre dribbling sul posto, due-tre accelerazione ma nell’arco di una gara sottotono. ZAMMARCHI 5,5. È autore dell’unico tiro in porta del primo tempo ma viene lasciato negli spogliatoi da Cudini e non è in campo nella ripresa (Dal 46’ Giampaolo 4,5. Perde una palla “as-

sassina” che regala il 2-0 a Romano. Peccato, aveva iniziato bene impegnando Ginestra a inizio secondo tempo). CUDINI 5. Il San Nicolò Notaresco di Vagnoni vince la partita tatticamente oltre che nello spirito con cui l’affronta. Il 4-3-1-2 ospite sorprende il 4-3-3 casalingo per larghi tratti di un match in cui le giocate del Campobasso sono più frutto del caso che ragionate. E questo lascia abbastanza disorientati dopo un mese e mezzo di lavoro.

Danilo Alessandro in azione

LA CLASSIFICA

2^ GIORNATA ATLETICO TERME FIUGGI TOLENTINO

0 1

CAMPOBASSO SAN NICOLÒ NOTARESCO

1 3

CATTOLICA 0 ATLETICO PORTO S. ELPIDIO 3 CHIETI PINETO

2 1

MONTEGIORGIO MATELICA

1 0

REAL GIULIANOVA VASTESE

2 1

RECANATESE OLYMPIA AGNONESE

4 2

SANGIUSTESE AVEZZANO

5 1

VASTOGIRARDI JESINA

2 2

Squadra Punti ATL. PORTO SANT’ELPIDIO 6 RECANATESE 6 MONTEGIORGIO 6 SANGIUSTESE 4 VASTOGIRARDI 4 CHIETI 4 TOLENTINO 4 MATELICA 3 SAN NICOLÒ NOTARESCO 3 CAMPOBASSO 3 REAL GIULIANOVA 3 VASTESE 1 JESINA 1 PINETO 1 ATLETICO TERME FIUGGI 1 OLYMPIA AGNONESE 0 AVEZZANO 0 CATTOLICA 0

PROSSIMO TURNO G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

V 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0

N 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0

P 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2

GF 7 5 2 7 7 4 3 3 6 2 3 3 2 1 0 2 1 1

GS 1 2 0 3 5 3 2 2 6 3 5 4 3 2 1 5 6 6

ATLETICO PORTO S. ELPIDIO CHIETI AVEZZANO VASTOGIRARDI

-

MATELICA REAL GIULIANOVA

-

OLYMPIA AGNONESE CATTOLICA

-

PINETO SANGIUSTESE

-

RECANATESE MONTEGIORGIO

-

SAN NICOLÒ NOTARESCO JESINA

-

TOLENTINO CAMPOBASSO

-

VASTESE ATLETICO TERME FIUGGI

-

Federico Pizzutelli chiama lo schema su corner


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LA CRONACA AGNONE. Acciuffa nei minuti di recupero un pareggio che sembrava ormai improbabile, eppure se c’è una squadra che ha avuto di che rammaricarsi, ieri, questa è il Vastogirardi. All’esordio casalingo sul sintetico del Civitelle di Agnone, infatti, la squadra di Farina ha fatto registrare il maggior numero di palle gol, si è trovata immeritatamente sotto al termine dei primi quarantacinque minuti in cui per larghi tratti ha imposto il suo ritmo alla gara, e anche nella ripresa, pur senza mantenere il predominio territoriale, aveva avuto le occasioni per pareggiare i conti. Il gol nel primo dei cinque minuti di recupero di Mikaylowskyi, inatteso bomber di giornata che ha realizzato entrambe le reti gialloblù festeggiando così come meglio non poteva la nascita di un figlio nei giorni scorsi, è allora servito ad evitare quantomeno la beffa, a prolungare l’imbattibilità casalinga e a portare a quattro l’ottimo bottino di punti nelle prime due giornate per una squadra all’esordio nella massima serie dilettantistica. Non ha certamente aiutato i padroni di casa, inoltre, la terna diretta dall’arbitro Allegretta, che ha lasciato a desiderare in parecchie e importanti decisioni. Nel primo tempo, dunque, il Vastogirardi parte con piglio deciso, dopo 12 minuti ha già una ghiotta occasione con il pallone che attraversa tutto lo specchio della porta senza trovare un piedino gialloblù a toccarlo oltre la linea, ma a sbloccare il risultato ci pensano i leoncelli ospiti appena centoventi secondi dopo con De Lucia, complice una difesa non attentissima nella circostanza. Ruggieri e compagni vanno subito alla ricerca del pareggio e lo troverebbero anche al 17’, quando proprio il capitano da calcio d’angolo infila – di petto! – la porta di Anconetani. Il segnalinee, però, segnala che il pallone calciato dalla bandierina avrebbe oltrepassato la linea di fondo nella sua traiettoria aerea e pertanto il gol viene annullato, lasciando parecchie perplessità. Il gol buono, comunque, arriva

VASTOGIRARDI JESINA

Festa Vastogirardi dopo il gol del 2-2 (Fotoservizio di Eric Moscufo)

Arriva il primo punto casalingo per il Vastogirardi. Il pari lascia qualche rammarico a Farina

Mikaylowskyi-gol, beffa evitata La squadra gialloblù gioca e crea ma deve aspettare il recupero per evitare la sconfitta IL DOPOGARA Farina: «Per come si è sviluppata la partita, ai punti avremmo sicuramente meritato di vincerla, abbiamo avuto occasioni prima e dopo il loro gol, sull’1-1 la partita la stavamo facendo noi, voglio ricordare solo l’occasione di Pettrone che a due metri dalla linea di porta e non è riuscito a metterla dentro, ci hanno annullato un gol che ancora non siamo riusciti a capire perché, quindi grossa prestazione dei ragazzi e secondo me in questa stagione è stata la migliore. Per una squadra che deve salvarsi ogni punto è buono, quindi alla fine è un punto guadagnato, perché non tutte le squadre avrebbero avuto gli attributi per cambiare il destino della partita». Gol 1-1, Mikaylowskyi colpisce di testa e realizza il primo pareggio

poco dopo la mezzora e lo segna appunto il centrale Mikaylowskyi, con un colpo di testa sempre su pennellata dalla corsia destra su cui stavolta nessuno ha nulla da ridire. Il tempo di disperarsi per una colossale occasione divorata da Pettrone, che servito per errore da un difensore marchigiano si trova a tu per tu con Anconetani fallendo clamorosamente il bersaglio, e la Jesina fa 2-

1, è il portiere Caparro nella circostanza a farsi fregare dal vento che sferzava con una certa forza il Civitelle mettendo Villanova nelle condizioni di infilare la rete del secondo vantaggio ospite. Nella ripresa la Jesina rintuzza meglio gli attacchi gialloblù e si affaccia più spesso nella metà campo avversaria, ma l’occasione più nitida (70’) tocca ancora al Vastogirardi, che si vede

2 2

VASTOGIRARDI: Caparro, Nespoli, Gentile (82’ Lepore), De Feo (56’ Grazioso), Ruggieri, Mikaylowskyi, Gargiulo (49’ Fatone), Fazio, Kyeremateng, Pettrone, Varsi (61’ D’Aguanno). ALL.: Farina JESINA: Anconetani, Moricoli, Maggioli, Pigozzi, De Lucia, Marini, De Rose, Ballardini, Cruz (55’ Damiano), Villanova (82’ Barchiesi), Errico (71’ Verruschi). ALL.: Manuelli. ARBITRO: Allegretta di Molfetta, assistenti Conte e Savino di Napoli MARCATORI: 14’ De Lucia, 33’ Mikaylowskyi, 43’ Villanova, 90’ + 1 Mikaylowskyi.

Mikaylowskyi festeggiato dopo il gol del 1-1

girare le spalle anche dalla dea bendata: è il palo infatti a dire no ad una punizione calciata da capitan Ruggieri – una delle specialità della casa – tenendo inchiodato lo svantaggio e facendo aleggiare le streghe sull’impianto altomolisano. Cinque minuti dopo Grazioso, subentrato a De Feo, prova a sorprendere il portiere Anconetani abbondantemente fuori dai pali e per poco non indovina il gol nelle insolite vesti di bomber, il russo stavolta dribbla il portiere e spedisce in porta il pallone del definitivo 2-2. In questo caso è la Jesina a lamentarsi, probabilmente a ragione, per la posizione di partenza di Mikaylowskyi, effettivamente sospetta, altro episodio rilevante che si somma al già citato gol annullato a Ruggieri, alla mancata espulsione del centrocampista Pigozzi che già ammonito viene graziato dopo un altro intervento da giallo, e ad un probabile penalty non

Manuelli: «Alla fine credo che il risultato sia giusto, perché è stata una partita battagliata da tutt’e due le parti, sapevamo che venire fuori da questo campo era difficile, il Vastogirardi ha il record che non si sa da quanto non perde in casa. Il rammarico è per aver preso il gol a un minuto dalla fine, quindi probabilmente con un po’ più di attenzione adesso eravamo qui con i tre punti, e credo, mi dicono che poteva anche essere fuorigioco, quindi il rammarico è ancora più grosso, ma è chiaro che se guardiamo alla prestazione il pareggio era anche giusto, il calcio è fatto di episodi, son contento perché oggi la Jesina ha avuto lo spirito che deve avere per tutto il campionato per centrare la salvezza». concesso per un mani in area marchigiana. Il verdetto del campo, comunque, è tutto sommato accettabile,

e dice che il Vastogirardi si è calato bene nella sua nuova, affascinante Dimensione.

Mikaylowskyi festeggiato dopo il gol del 2-2


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Mattatore dell’incontro bomber Manuel Pera, autore di una tripletta. Per il Grifo in gol i due giovanissimi Minacori e Diarra

Olympia Agnonese, sconfitta con onore contro la Recanatese I granata vanno sotto di tre reti ma accorciano le distanze mettendo paura ai giallorossi prima del definitivo 4-2 LA CRONACA RECANATI. Sconfitta granata quasi annunciata. L’Agnonese doveva riscattarsi dalla sconfitta interna all’esordio, ma non era facile cogliere punti al ‘Tubaldi’ dove anche le candidate al titolo saranno costrette a cedere il passo. Pera, attaccante di vecchio stampo, si guadagna la palma di uomo partita siglando tre reti, gol che mettono in ginocchio la squadra di Marinelli, che dopo aver sofferto l’inizio straripante della Recanate-

se, ci aveva quasi creduto di rientrare in partita, ma Acosta spreca il tiro libero dagli undici metri e la gara s’incanala in un percorso non favorevole per l’Agnonese. La gara inizia nei migliori dei modi per il team di Marinelli, che con si fa pericolosa con un tiro dalla lunga distanza intercettata da Nodari. La squadra di Giampaolo risponde con una accelerazione e al primo affondo va in rete: Borrelli pesca Pera in area che con un pallonetto evita il portiere Mejeri. Passano altri cinque giri di orologio e la Recana-

tese porta a due i gol di vantaggio sempre con Pera: bomber vecchio non si smentisce. Il raddoppio arriva sempre sull’asse Borrelli – Pera, il primo calcia dalla bandierina e il secondo trasforma per la doppietta personale, grazie anche alla deviazione di Goretta. L’Agnonese accusa il colpo, e ci mette un po’ a reagire; si scrolla di dosso l’uno due della Recanatese, e dopo qualche minuto si crea l’occasione per dimezzare le distanze, grazie al calcio di rigore concesso dal direttore di gara per il fallo di mano in

area di Nodari. Acosta si porta sul dischetto, ma non angola bene e il portiere Sprecacè fa bella figura nell’agguantare la sfera. La regola del calcio anche questa volta non si smentisce: gol mangiato gol subito. Palla in movimento e dopo due giri di orologio Goretta porta a tre i gol per la Recanatese, che raccoglie in aerea la punizione sporca calciata da Borrelli. Sul triplo vantaggio la Recanatese allenta la presa e abbassa il baricentro, l’Agnonese ne approfitta per rendere meno amaro il rientro negli spogliatoi per il ri-

Marinelli: «Episodi non favorevoli, usciamo dal campo molto rammaricati» L’allenatore Marinelli: «Per la Recanatese tutto per il verso giusto, noi sfortunati nei momenti in cui potevamo rimettere in discussione il risultato». Nel post partita c’è grande rammarico del team granata, l’allenatore Marinelli parla di una grande prestazione della squadra, ma riconosce i meriti dell’avversario con uomini che possono cambiare il corso della gara in qualsiasi momento: «E’ stata la giornata dell’attac-

cante Pera, riconosco il valore del calciatore, ma determinante anche Borrelli che si è trovato al posto giusto nel momento giusto, noi siamo in crescita e guardiamo al futuro con ottimismo non dobbiamo cadere nello sconforto dopo due gare, c’è tempo per rimettere in gareggiata i risultati, perché la squadra la vedo reattiva e in alcune circostanze siamo stati sfortunati, ma nel calcio c’è di tutto anche sbagliare il rigore».

poso. Pejeic dalla media distanza impegna severamente il portiere marchigiano Sprecacè, ma non può nulla sulla ribattuta di Minacori. Solo due minuti dopo i ragazzi di Marinelli hanno l’occasione di accorciare le distanze prima con Minacori e poi con Acosta che manda alto in rovesciata. Nella ripresa il ritmo non si allenta, entrambi i team cercano di guadagnare l’area avversaria, Pera ha l’occasione buona per portare a tre il bottino personale, ma allarga il

RECANATESE OLYMPIA AGNONESE

compasso, l’Agnonese invece non sbaglia e riapre la gara con Diarra che sfrutta al meglio il passaggio brillante in area di Nicolao. La squadra molisana ci crede e mette in allarme la difesa marchigiana con Acosta che fa fare bella figura il portiere Sprecacè, quando la panchina granata credeva di poter portare a casa almeno un punto arriva il colpo di grazia di Pera che festeggia il tris personale e chiude anche le speranze dell’Agnonese. STILO

4 2

RECANATESE (3-5-2): Sprecacè, Ficola, Monti, Morales, Nodari, Esposito, Pera, Lombardi (85’ Monachesi), Goretta (77’ Raparo), Borrelli (92’ Sopranzetti), Senigagliesi (70’ Dodi). A disposizione: Bruno, Marta, Pizzuto, Lattanzi, Pasqualini. ALL.: Federico Giampaolo O. AGNONESE (4-3-3): Mejri, Diakitè, Nicolao, Viscovich (75’ Elefante), Frabotta, Allegra, Diarra (88’ Carlucci), Pejic, Kone (80’ D’Ercole), Minacori, Acosta. A disposizione: Kuzmanovic, Colonna, Vogliacco, Rullo, Ballerini, Konè. ALL.: Mauro Marinelli ARBITRO: Guido Verrocchi (Sulmona). Assistenti: Alessandro Rastelli (Ostia Lido),Matteo Siracusano (Sulmona)c MARCATORI: 11’ Pera (R), 16’ Goretta (R), 32’ Goretta (R), 39’ Minacori (A), 77’ Diarra (A), 81’ Pera (R) Ammoniti: Diarra (A), Minacori (A), Pejic (A), Lombardi (R), Viscovich (A) Angoli: 7-7 Note: spettatori 400 circa.

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ECCELLENZA - PROMOZIONE 1^ GIORNATA

Le tigri gialloblù rifilano un poker alle Acli Campodipietra. Guglielmi sbaglia un rigore

Show del Roccasicura Termoli, tris in rimonta Bojano e Pietra in bianco ROCCASICURA ACLI CAMPODIPIETRA

AURORA A. CASERTANO TERMOLI 1920 Colpo in trasferta al de-

ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Di Tullio, Scudieri, Scampamorte, Dell’Anna, Diallo, Buonavoglia, Mallardo, Vitale, Frasca. A disp.: Chicca, Mazzone, Mingione, Vuolo, Diana, De Vito, Panzera. ALL.: Bonomi ACLI CB E CAMPODIPIETRA: Borreca, Cappelletti, D’Addario, Tucci, Cavaliere, Progna, Tourè, Di Lallo, Scimò, Guglielmi, Ciocca. A disp: Salotto, Spina, Ricciardi, Aletta, D’Aversa, Guglielmi M., Cefaratti. ALL.: Cordone ARBITRO: Corrado Ferrara di Isernia. Assistenti: Fiore Di Ciuccio e Silvia Bucci di Isernia MARCATORI: Scudieri, Dell’Anna, Frasca, Frasca

BOJANO PIETRAMONTECORVINO

Una fromazione delle Acli Campobasso e Campodipietra

butto per il Termoli 1920 che rifila un tris all’Aurora Alto Casertano. Vittoria di carattere dell’undici di Rufini capace di rimontare lo svantaggio iniziale al 32’ ad opera di Sisti che trasforma un calcio di rigore decretato dal direttore di gara per un fallo su Cambio A. in seguito ad una m ischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo pareggiando con Gilardi al 43’ in gol direttamente su punizione. Nella ripresa l’episodio che fa girare la gara in favore degli

ospiti quando all’80’ Cambio A. viene espulso per rosso diretto a causa di un duro fallo a centrocampo. All’83 Florio di destro da calcio d’angolo e Pagano all’88 finalizzando un veloce contropiede completano il successo fissando il risultato. BOJANO PIETRAMONTECORVINO Un punto a testa per Bojano e Pietramontecorvino che preferiscono non farsi

male al debutto in campionato. Lo zero a zero finale non dice la verità su un match giocato per vincere da entrambe le formazioni. Le emozioni maggiori nella ripresa quando i biancorossi padroni di casa restano in dieci per l’espulsione dell’ultimo arrivato nella sessione di calciomercato, Avantaggiati, che lascia il campo causa doppia ammonizione ad inizio secondo tempo. Una inferiorità numerica che però in campo non si vede con Abbrunzo che sfiora il vantaggio

Ala Fidelis, buona la prima Carovilli di misura in esterna LA CRONACA ALA FIDELIS CAMPOMARINO

1 3

0 0

BOJANO: Biondi, Avantaggiati, Sabatino, Manè, Di Matteo, Giammanco, Staffelli, Cioffi A., Abbrunzo, Di Mario, Fagnani. A disp.: Altieri, Tartaglia, Cioffi C., Cioffi F., Cianito, Schipani. ALL.: Gioffrè PIETRAMONTECORVINO: Del Grosso, Carusillo, potenza, De Vivo, Cappelletti, Vannella, Ferro A., Corsano, Morsillo, Ferro C., Palmieri. A disp.: Ferrazzano, De Luca, Piccirillo F., Piccirillo L., Turzo, Diamone, Lombardi. ALL.: Papa ARBITRO: Domenico Petraglione di Termoli Assistenti: Vincenzo Griguoli di Isernia e Gianluca De Santis di Campobasso

in favore dei padroni di casa colpendo la traversa alta in semirovesciata.Poco dopo prima lo stesso Abbrunzo, poi Di Mario falliscono di un nul-

la l’occasione per sbloccare l’incontro. Ospiti pericolosi in alcune circostanze su calcio piazzato con Morsillo e capitan Vannella.

I TABELLINI ALA FIDELIS CAMPOMARINO

2 1

ALA FIDELIS: Cocuzzi, Erario, Foscarini, Carlino, Lanno, Yussif, Melone, Iallonardi, Sera, Sissoko, Fraraccio, Bottigliero. ALL.: Matta CAMPOMARINO: Sedile, Maione, Di Tullio, De Gregorio, Balde, Graziaplena, Carollo, Gaspari, Polenta, Di Carlo, Memma. A disp.: Menna, D’Angelo. ALL.: Centra ARBITRO: aaaaaa MARCATORI: 20’ Fraraccio, 50’ Foscarini, 75’ De Gregorio

VOLTURNIA CAROVILLI

Vittoria al debutto e primi tre punti in campionato per l’Ala Fidelis che tra le mura amiche supera di misura il Campomarino. Le reti in favore dei padroni di casa portano la firma al 20’ di Fraraccio la cui conclusione non lascia scampo a Sedile e Foscarini abile nel trasformare al 50’ un calcio di rigore. Inutile la rete ospite messa a segna da...

Colpo in trasferta del Ca-

4 0

AURORA ALTO CASERTANO: Scasserra, Saulino, Delli Carpini, Bertone, Pascale, Cambio A., Mandolfo, Sisti, Caterino, Farina, Poziello. A disp.: Amato, Potena, Cambio P., Di Gregorio, Delli Carpini, Forte, Cambio G.. ALL.: Marcaccio TERMOLI 1920: Leuci, Coronese, D’Angelo, Nardello, Cappucci, Prete, Villani, Stango, Pagano, Gilardi, Florio. A disp.: Pelitti, Pignatellli, Raspa, Sticozzi, Cinicola, Rubino, Rufini. ALL.: Rufini ARBITRO: Pasqualino Fattore di Isernia Assistenti: Nicola Bibbo' di Campobasso e Angela Veneziale di Isernia MARCATORI: 32’ Sisti, 43’ Gilardi, 83’ Florio, 88’ Pagano.

Tomassini regala il successo all’undici di Palazzo contro il Volturnia

VOLTURNIA CAROVILLI

ROCCASICURA ACLI CB E CAMPODIPIETRA

AURORA ALTO CASERTANO TERMOLI 1920

LA CRONACA

Vince e convince al debutto il Roccasicura rifilando un poker alle Acli Campobasso e Campodipietra. Padroni di casa che confermano i pronostici della vigilia che li vedono as giocarsi il canmpionato con Venafro, Termoli e Comprensorio Vairano. Gara subito in discesa per i locali con la rete del vantaggio firmata da Scudieri. Gli ospiti reagiscono sprecando l’occasione del pareggio con Carmine Guglielmi che fallisce un calcio di rigore. Scampato il pericolo l’undici di Bonomi chiude virtualmente i conti con il raddoppio firmato da Dell’Anna e il tris di Frasca. Lo stesso Frasca completa il tabellino e fissa il risultato con il quale si chiude il match.

I TABELLINI

0 1

VOLTURNIA: Tartaglione, Ancona, Bezpalko, Diatta, Cipolla, Cristinzio, Centracchio, Iannetta, Di Meo, Bangura, Malang. A disp:. Podda, Izzi, Avallone, Chiacchiari, Cristinzio M., Ventura M.. ALL.: Farrocco CAROVILLI: Pallotta, Antoneli, Di Ciocco, testa, Parisi, Nuosci, Berardi, Tomassini, Padula, Berardi C., Berardi T.. A disp.: Conti, Santilli, Scarpitti, Vitullo, Oleacovski, Del Riccio, Vacca. ALL.: Palazzo ARBITRO: Alessio Libertone Campobasso MARCATORI: 7’ Tomassini

Una formazione del Carovilli

rovilli che piega a domicilio i padroni di casa del Volturnia.

Decisiva, la rete messa a segno dopo soli sette minuti da Tomassini che bat-

te Tartaglione con un calcio di punizione che finisce all’incrocio dei pali della

porta difesa da Tartaglione. Partita combattuta con i padroni di casa alla ricerca del pareggio regalando spazi agli ospiti che fallite in contropiede il roddoppio

con Beradi C. e Padula. L’undici di Palazzo non corre grossi rischi capitalizzando il vantaggio inziale fino al fischio finale del match.


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il Quotidiano del Molise lunedì 9 settembre 2019

SPORT

PROMOZIONE - 1^ GIORNATA

Castel di Sangro, tris alla Cliternina. Spinete e Biccari si dividono la posta

Donkeys Agnone e Ururi fanno subito festa Pari esterno per la Maronea

I TABELLINI ATL.S.PIETRO IN VALLE DONKEYS AGNONE

ATLETICO SAN PIETRO IN VALLE: Vitone, Iapaolo, Mascia, Tasillo, Mono Ateba, Diamente, De Marinis, Di Petta, Yamoul, Pace, Fraraccio. A disp.: Barile, Antonitti, Carrino, Di Mella, Terriaca, Amoruso, Scacciavillani ALL.: Di Niro DONKEYS AGNONE: Mazzocco, Castagnelli, Bianchini (Bucci), Pannunzio, Zarlenga, Carosella, Di Pierro, Di Ciocco, Sabelli, Delli Quadri, Scampamorte ALL.: Sammartino ARBITRO: Fabrizio Simonelli di Isernia MARCATORI: 62’ Scampamorte

AURORA URURI TORREVECCHIA LA CRONACA ATL.S.PIETRO IN VALLE DONKEYS AGNONE Tre punti sudati per i Donkeys Agnone che superano l’Atletico San Pietro in Valle che, pur giocando una partita gagliarda, non riesce a strappare i primi punti in Promozione. Pronti-via e Fraraccio sibila il palo in diagonale; al 20’ è l’estremo ospite a sventare in maniera attenta su una conclusione ravvicinata Di Petta. La matricola guidata da Di Niro si lascia preferire sul piano delle occasioni, pur prestando il fianco a ripartenze ficcanti degli agnonesi, che prima rischiano su De Marinis (spara sul portiere in uscita al 57’ da posizione vantaggiosissima), poi assestano il colpo vincente su un lungo calcio d’angolo raccolto dall’accorrente Scampamorte, bravo a realizzare al 62’. Nel finale l’orgoglio del San Pietro in Valle porta ad un diagonale di Di Petta di poco a lato e ad una rovesciata bella ma poco efficace di Pace, intercettata dalla difesa. Sorridono i Donkeys, squadra compatta e pronta a stupire per il secondo anno consecutivo. Applausi, ma nessun punto, per la neopromossa di Di Niro, a cui è mancato il cinismo sotto porta. AURORA URURI TORREVECCHIA Festival del gol tra Aurora

0 1

4 2

AURORA URURI: Silvestri, Palombo, Campofredano, Di Rosa, Ponsanesi, Di Labbio, Pangia, Ferrara, Di Lullo, Verlengia, Casalanguida. A disp.: Bello, Zio, Campofredano, Plescia, Franco ALL.: Melchiorre TORREVECCHIA: Vitarelli, Carchia, Delfino, Iaccarino, Gemma, Ferrara, Orsi, Costantino, Zorretti, Soldano, Acquafresca. A disp.: Rattenni, Faienza, Angeloro, Pettolino, Cicerale, Baratta, De Vito ALL.: Acquafresca ARBITRO: Daniele Iuliano di Termoli MARCATORI: 14’Costantino (T), 20’Casalanguida, 33’ Di Lullo, 60’Verlengia, 71’Baratta (T), 85’ Di Lullo

CLITERNINA CASTEL DI SANGRO CEP

Una formazione dei Donkeys Agnone

Ururi e Torrevecchia, al termine di una partita tanto bella quanto pazza, che esalta gli attacchi e rimanda agli esami di riparazione le due difese. In avvio, i pugliesi sbloccano a sorpresa con Costantino, un fulmine nel colpire la difesa giallorossa. Capovolgimento immediato, il primo del pomeriggio, con il pari di Casalanguida e il calcio di rigore fallito da Pangia (respinto da Vitarelli in tuffo) che avrebbe portato l’Aurora in situazione di vantaggio. Il 2-1 è solo rimandato: poco prima della fine del tempo, ci pensa Di Lullo ad insaccare di testa, prima del tris messo a segno da Verlengia in apertura di ripresa. La gara, però, promette ancora scintille. Il Torrevecchia, mai domo, la riapre

con Baratta a poco più di dieci minuti dalla fine, lanciando l’assalto alla porta di Silvestri. Serve allora la seconda gemma di giornata dello scatenato Di Lullo, che si inventa un euro goal in percussione per il 4-2 conclusivo. Primi tre punti, conditi da spettacolo, per il tecnico Melchiorre.

ni (autore di una doppietta nella ripresa, 49’ e 85’) e con D’Amico, fantasista con il vizio del gol che timbra al 41’ il momentaneo pari. Gli abruzzesi, annunciati tra le protagoniste del torneo, iniziano la stagione con il piede giusto la propria corsa verso le posizioni nobili della classifica generale.

CLITERNINA CASTEL DI SANGRO CEP Falsa partenza per la Cliternina del nuovo tecnico Zecchillo che esordisce sul terreno di gioco amico incassando un secco 3-1 dal Castel di Sangro Cep di mister Cristiano. I biancorossi illudono con Abbiuso (17’) ma vengono ricacciati indietro dalla verve realizzativa dei giallorossi, che non perdonano con il bomber Pennacchio-

POL.FORTORE MARONEA Polisportiva Fortore e Maronea si dividono la posta in palio nella prima giornata del campionato di Promozione. Meglio gli ospiti nella prima frazione, avanti al 9’ con Moscufo che sfrutta una disattenzione difensiva per insaccare sugli sviluppi di un calcio di punizione velenoso. Sul finire di primo tempo potrebbe scapparci anche il bis, ma Antenucci ‘perdona’ Cilenti da posizione vantaggiosa. La strigliata di Totaro negli spogliatoi consente ai gialloneri di rientrare in campo meno contratti, subito alla ricerca del pareggio nonostante le tante assenze in organico (Guari, al sabato, si aggiunge alla lunga lista) e alla folta schiera di under messi in campo dal tecnico soprattutto nel pacchetto arretrato. Ciò nonostante il pareggio arriva al 67’: Cannizzo lavora un bel pallone sulla sinistra, lascia partire un cross sul quale arriva in corsa il

1 3

CLITERNINA: Quaranta, Orellusi, Esposito (Kobe), Di Vito (Ferrari), Troiano, Schena, Cacchione, Abbiuso, Di Lello, Di Fortunato, Bucci ALL.: Zecchillo CASTEL DI SANGRO CEP: Perinetti, Sammarone, Pasquarelli, Calvitti, Giannangeli, Ibishi (Petrocelli), Del Grosso, D’Addezio (Cocuzzi), D’Amico G., D’Amico M., Pennacchioni ALL. Cristiano ARBITRO: Vincenzo Gioviani di Termoli MARCATORI: 17’Abbiuso (CL), 41’ D’Amico M., 49’, 85’Pennacchioni

POL.FORTORE MARONEA

1 1

POL.FORTORE: Cilenti, Pacifico (89’Russo), Mucciacito, Cistone (20’De Bellis), Fiorilli, Gallo, Circelli P., Colucci, Fiorilli D., Riccardi (75’Di Virgilio), Circelli P. ALL.: Totaro MARONEA: Paoloroberti (70’Marino), Roberti (65’D’Angelo), Pasciullo P., Pasciullo G., Pasciullo E., Pasciullo M. (20’Gallo), Giorgetta, Moscufo, Rossi, Antenucci, Liberatore ALL.: Dionisio ARBITRO: Matteo Pasqua di Termoli MARCATORI: 9’ Moscufo (M), 65’ Fiorilli D.

SPINETE BICCARI

0 0

SPINETE: Colardo, De Sisto, Di Bartolomeo, Ianniruberto, Messore, Calabrese M., Calabrese A., Romeno (Di Iorio), Iacovantuono, Cesaro, Bautto ALL.: Ianniruberto US BICCARI: Masciocco, Cammisa, Marino, Checchia, Figliola, De Bellis, Marino R., Acquaviva, De Matthaeis, Silvestre D., Checchia A. A disp.: Stampone, Marino, Sessa, Tuoro, Munno, Fiorella ALL. Pupillo ARBITRO: Raffaele Maglioli di Isernia

bomber Fiorilli che fa 1-1 con un tiro incrociato. Finale concitato ma privo di grosse occasioni per un pareggio che può stare bene ad entrambe. Mister Giuseppe Totaro (Pol.Fortore) accetta di buon grado il responso del campo. «Non mi è piaciuta la squadra nel primo tempo - spiega - poi siamo venuti fuori alla distanza meritando il pari. Come noto, le tante assenze, hanno condizionato il nostro giro palla. Tuttavia ho apprezzato la bella reazione dei ragazzi». SPINETE BICCARI

Ritmi blandi e poche occasioni da rete tra Spinete e Biccari, che chiudono a reti inviolate l’esordio in campionato. Ancora opaca, se rapportata allo scorso anno, la formazione di Pupillo, imbolsita nella manovra e poco pericolosa in avanti nonostante la presenza dei bomber Checchia e Silvestre. Coriaceo e sbarazzino, lo Spinete sfiora anche il colpo grosso nella ripresa, con una traversa colpita da Iacovantuono a portiere battuto. Il punto, al triplice fischio, permette a due squadre in rodaggio di muovere la classifica. Le.Lo.


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