quotidiano del 17-06-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | lunedì 17 giugno 2019 | anno XXII | n.165 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625

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Campobasso. La società si muove Eccellenza. Settimana decisiva sul mercato per allestire una difesa in casa Termoli: in stand-by la trattativa per Rufini esperta e di qualità PAGINA 19

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Promozione. Niente iscrizione per la Santeliana. Giocatori pronti ad accasarsi altrove

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Il dg Gennaro Sosto: «Oggi vaglieremo il carteggio, ma non dovrebbero essere emerse criticità del sistema»

Caso Cesaride, ci sono i verbali Dal ministero della Salute è giunta all’Asrem la documentazione relativa alla task force inviata dalla Grillo dopo la morte del 47enne di Larino avvenuta il 19 luglio 2018 A quasi un anno dalla tragedia, il ministero della Salute ha trasmesso all’Asrem, nella giornata di venerdì, i verbali dell’ispezione voluta da Giulia Grillo. «Nella giornata odierna - ha comunicato al Quotidiano il dg dell’Asrem Gennaro Sosto - valuteremo attentamente la documentazione che c’è giunta. Tuttavia la morte non dovrebbe essere legata a criticità presenti nel sistema. Sicuramente ci saranno dei consigli da parte del ministero su come migliorare la rete dell’emergenza».

DENTRO LA NOTIZIA

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CAMPOBASSO

Giunta Gravina, per il Bilancio spunta un nuovo nome PAGINA 4

CAMPOBASSO - CONTRADA CALVARIO

Incidente nei campi, 70enne muore schiacciato dal trattore Inutili i tempestivi soccorsi dei sanitari del 118 PAGINA 5

CAMPOBASSO

Guasto al potabilizzatore, chiuso il flusso idrico. Manzo: «Diritto negato ancora una volta»

Molise Acque chiude i rubinetti, paesi a secco

Cultura e sociale Premio S.Giorgio per 15 personalità PAGINA 5

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ATTUALITA’

OMICIDIO PECORELLI, REPERTI GIUNTI A ROMA Gli inquirenti sono davanti alle prove della verità per il caso dell’omicidio Pecorelli. Arrivati a Roma i reperti che dovranno essere analizzati per far luce sulla morte del giornalista di Sessano. Gli indizi raccolti dovranno essere confrontati con la pistola sequestrata a Magnetta. Il procuratore Salvi: «Se sarà necessario faremo altro». PAGINA 10

CIVITACAMPOMARANO

ISERNIA

Ennesima truffa ad un’anziana, indaga l’Arma PAGINA 10

Disagi in diversi comuni del Basso Molise. A Termoli la Crea non garantirà l’acqua nemmeno oggi. Lo stop a causa di un guasto al potabilizzatore.

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Il cuore del borgo è tornato a battere grazie alla quarta edizione del Cvtà Street Fest

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il Quotidiano del Molise lunedì 17 giugno 2019

PRIMO PIANO

POLITICA

L’analisi è stata effettuata dall’istituto nazionale di statistica

Export, il Molise tra le regioni più dinamiche Nel primo trimestre del nuovo anno ha fatto registrare un +59,1%

Il Molise tra le regioni italiane più dinamiche per quel che riguarda l’export. Lo rivela una analisi effettuata dall’Istat. «Nel primo trimestre 2019 – si legge nella nota - si stima una flessione congiunturale delle esportazioni per quasi tutte le ripartizioni territoriali: -2,4% per il Sud e Isole, 1,0% sia per il Nord-est sia per il Nord-ovest, mentre per il Centro si registra un ampio aumento delle vendite (+7,0%). Nello stesso periodo l’export mostra una crescita

tendenziale molto sostenuta per il Centro (+15,1%), superiore alla media nazionale per il Sud (+2,5%) e il Nord-est (+2,4%), mentre il Nord-ovest registra una diminuzione (2,0%) e le Isole una marcata contrazione delle vendite (17,6%). Tra le regioni più dinamiche all’export nel confronto con il primo trimestre 2018 – continua la nota - si segnalano Molise (+59,1%), Lazio (+21,0%), Toscana (+16,1%) e Puglia (+9,7%). Diversamente, si registrano ampi

segnali negativi per Sardegna (-17,7%), Sicilia (-17,5%), Basilicata (-16,3%) e Calabria (-14,7%). Nel primo trimestre 2019 le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio e di articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Toscana contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale per 1,6 punti percentuali. Su base annua un impulso positivo alla crescita dell’export nazionale proviene dalle vendite della Toscana verso Svizzera (+84,2%) e Regno Unito (+34,7%), del

VARIAZIONE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER REGIONE Gennaio - marzo 2019, valori percentuali

Lazio verso gli Stati Uniti (+113,7%) e dell’Emilia Romagna verso il Regno Unito (+19,6%). Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Firenze, Latina, Frosinone, Bologna e

Per Manzo, prima firmataria della proposta: «Strumento importante per i sindaci»

Istituzione del Consiglio delle autonomie locali: acceleriamo «Si sono concluse le cerimonie di proclamazione dei nuovi sindaci eletti in Molise durante le ultime amministrative. A loro va un mio augurio di buon lavoro con la consapevolezza che il loro ruolo riveste una importanza fondamentale nelle sedi di confronto e di consultazione con il Consiglio regionale». Così la vice presidente del consiglio regionale del Movimento Cinque Stelle, Patrizia Manzo che continua: «Il rapporto tra gli organi della Regione e i Comuni si delinea con l’istituzione di un organi-

smo rappresentativo delle autonomie locali finalizzato a un raccordo continuativo e con un ruolo di significativa incidenza sui procedimenti legislativi regionali. In ogni Regione, così come previsto dalla Costituzione, lo statuto disciplina il Consiglio delle Autonomie locali quale organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali. La Regione Molise, in sede di modifica del proprio Statuto, ha recepito il dettato costituzionale provvedendo con l’art. 64 a definire il Consiglio delle Autonomie locali

Patrizia Manzo

e rinviando alla legge regionale la sua composizione.

La Prima Commissione, in questo periodo, è impegnata nell’approfondimento e nelle analisi della proposta di legge, di cui sono prima firmataria, per l’istituzione del Cal. Rinnovo quindi i miei auguri ai nuovi sindaci del Molise con la speranza che possano quanto prima, insieme a tutti gli altri sindaci del Molise, vedersi garantita la partecipazione nei processi legislativi e programmatici della Regione grazie – conclude la Manzo - all’approvazione di una proposta di legge attesa da troppo tempo».

Arezzo. Resta da sottolineare che nel primo trimestre 2019 la contenuta crescita congiunturale delle esportazioni nazionali è sostenuta dall’ampio aumento delle vendite delle regioni del Centro, mentre tutte le altre ripartizioni territoriali risultano in flessione. La spinta fornita all’export nazionale dal Centro è marcata anche in termini tendenziali. La crescita molto sostenuta di Lazio e

Toscana contribuisce per oltre 2 punti percentuali all’aumento tendenziale dell’export nazionale. Le prime dieci province che realizzano il più ampio contributo alla crescita tendenziale dell’export nazionale sono localizzate nel Centro e nel Nordest e determinano – conclude la nota un impatto complessivo sulle vendite all’estero superiore a 3 punti percentuali».

“Economia del Molise”, giovedì all’Unimol la presentazione del rapporto Giovedì 20 giugno, alle ore 10.30, si terrà presso la Filiale della Banca d’Italia di Campobasso (Corso G. Mazzini, 2) un incontro con i giornalisti per illustrare il contenuto del documento “L’economia del Molise”. Alle ore 16.15, presso l’Università degli Studi del Molise – Aula Magna “V. Cuoco” Dipartimento Giuridico – I edificio polifunzionale - Viale Manzodel Molise ni in Campobasso, seguirà la Fondato nel 1998 presentazione dell’intero rapporto. Direttore Responsabile: Giulio Rocco

CAMPOBASSO Nonostante le auto green rappresentino ancora una quota marginale, soprattutto le elettriche, i numeri mostrano un settore in costante crescita, in cui il fattore sostenibilità inizia ad essere un driver importante nelle scelte degli italiani. Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI - Automobile Club d’Italia, nel 2018 il parco circolante di auto ibride ed elettriche in Molise è pari a 363 vetture (ultimo posto in Italia per numerosità), un dato in crescita del +49,4% rispetto al 2017. Un trend positivo che prosegue anche nei primi cinque

Anno zero per il “green”: in aumento il parco circolante di auto ibride ed elettriche mesi del 2019, con valori superiori alla media nazionale (+38,9%): i dati provvisori dell’ACI indicano nella regione 68 nuove immatricolazioni di vetture ibride ed elettriche, in crescita del +65,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con la quota sul totale che si ferma però al 3,9%. Ma sono numeri destinati a crescere: secondo una recente ricerca internazionale di AutoScout24, nei prossimi anni gli italiani si orienteranno prevalentemente sui mo-

tori ibridi (per il 56%) ed elettrici (per il 45%), anche se per il momento restano ancora tante le barriere da superare, come i costi troppo alti (per il 60%), la scarsa autonomia e la mancanza di stazioni di rifornimento (56%). Qual è la fotografia a livello provinciale? Sempre nei primi cinque mesi del 2019, a Campobasso si registrano 55 prime immatricolazioni di vetture green e a Isernia 13. Rispetto allo stesso periodo del 2017 a Campobasso le vendite sono cresciute del

+71,9% e a Isernia del +44,4%. «Nonostante i numeri siano ancora limitati, la crescita dell’elettrico è un sintomo dell’importante cambiamento culturale che sta trasformando tutta l’industry automotive e modificando il concetto più ampio di mobilità afferma Tommaso Menegazzo, responsabile del Centro Studi di AutoScout24 Siamo ancora lontani dai Paesi virtuosi come la Norvegia, ma la maggiore sensibilità degli italiani sui temi del-

la sostenibilità, i crescenti investimenti della case automobilistiche e i programmi di incentivi all’acquisto di veicoli sempre meno inquinanti da parte dello Stato stanno andando nella direzione giusta per colmare questo gap. Probabilmente non sarà un processo veloce perché i costi per l’acquisto sono ancora elevati e le infrastrutture, come le stazioni di ricarica, non sono adeguate per soddisfare le attuali esigenze di mobilità degli italiani».

Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87


PRIMO PIANO

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POLITICA

Attesa massima di 8 ore per la presa in carico e la disponibilità dei letti per il ricovero sarà affidata a un “bed manager”

Pronto soccorso, pronte le nuove linee guida: via i codici a colori nel triage Arrivano i numeri: da 1, che indica la gravità maggiore, fino a giungere al 5 REDAZIONE CAMPOBASSO Nuovi codici numerici per la definizione delle priorità e nuovi standard per l’Osservazione breve intensiva e azioni per ridurre il sovraffollamento tra cui il blocco dei ricoveri programmati e l’implementazione del bed management. Sono queste le direttrici su cui si muovono le nuove linee guida elaborate dal Tavolo di lavoro istituito presso il Ministero della Salute ed inviate alle Regioni. Nuovi codici di priorità per il Triage. Nel modello proposto dal Ministero si adotta un sistema di codifica a 5 codici numerici di priorità, con codice da 1 a 5. «La nuova codifica – sottolinea il Ministero consente di focalizzare l’attenzione sulle condizioni cliniche che rientrano nell’ambito dell’urgenza differibile, individuando l’ambito delle patologie da definire come urgenza minore». L’implementazione della codifica a 5 codici numerici di priorità e il conseguente superamento della codifica con i codici colore dovrà avvenire progressivamente entro 18 mesi dalla pubblicazione del documento. Le linee guida precisano poi che la «suddivisione in 5 codici di priorità, allo scopo di meglio ridistribuire la popolazione che si presenta in PS. Infatti, il “codice verde”, essendo di gran lunga il più attribuito, non consente di differenziare adeguatamente i pazienti meritevoli di maggior impegno assistenziale da quelli a minore carico gestionale, esponendoli al rischio di eventi sfavorevoli o di sottovalutazione». Allo stesso modo «l’utilizzo di una numerazione da 1 a 5 per definire i codici di accesso, in sostituzione dei colori, allo scopo di evitare la confusione con altri codici colore (rosa, argento et altri), non indicativi di una priorità d’accesso, ma di un percorso dedicato». Inoltre «l’utilizzo del codice di priorità esclusivamente per l’individuazione della priorità di accesso alle cure e la presa in carico del paziente avviene al Triage e non coincide necessariamente con l’inizio della visita medica».

L’implementazione della codifica a 5 codici numerici di priorità e il conseguente superamento della codifica con i codici colore dovrà avvenire progressivamente entro 18 mesi dalla pubblicazione del presente documento. Per una corretta gestione del percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti che accedono al P.S. si raccomanda un tempo ottimale di 6 ore e comunque non superiore alle 8 ore dall’arrivo, anche nel caso di presentazioni cliniche complesse, in aderenza a quanto evidenziato nella letteratura internazionale. Il Triage. Il documento costituisce un aggiornamento delle Linee di indirizzo sul Triage emanate con l’Accordo SR del 2003 e, nel ridefinire la funzione di Triage, sviluppa le possibilità organizzative, in linea con i recenti dati di letteratura internazionale e con l’attuale fase di ridisegno del nostro sistema sanitario, allo scopo di migliorare la presa in carico del paziente e l’inizio del trattamento urgente. Il Triage è l’inizio del percorso di Pronto Soccorso ed ha due obiettivi: - individuare le priorità di accesso alle cure; - indirizzare il paziente all’appropriato percorso diagnostico-terapeutico Nel documento – riportato da quotidianosanità.it – si ribadisce che il Triage in Pronto Soccorso «è una funzione infermieristica effettuata da personale con appropriate competenze e attuata sulla base di linee guida e protocolli in continuo aggiornamento. L’infermiere di Triage è dota-

to di autonomia professionale, in relazione alle competenze acquisite durante il corso di formazione, può essere specificatamente autorizzato alla somministrazione di alcuni farmaci, all’esecuzione di prelievi ematici ed all’inizio di trattamenti, qualora queste attività siano previste da protocolli interni». Percorso pediatrico Si spiega come particolare attenzione dovrà essere dedicata alla rilevazione e al trattamento del dolore pediatrico. Per questo motivo, dovranno essere disponibili ed utilizzate, correttamente e costantemente, dall’infermiere addetto al triage le scale validate del dolore pediatrico, specifiche per fasce d’età. Linee guida Osservazione breve intensiva (OBI). Ma non solo triage, nel documento sono anche definiti vari aspetti di continuità all’ interno del percorso di cura del paziente in Pronto Soccorso, OBI, ricovero, individuando i limiti temporali delle prestazioni. «L’OBI – si legge - costituisce una modalità di gestione delle emergenze-urgenze per pazienti con problemi clinici acuti ad alto grado di criticità ma a basso rischio evolutivo, oppure a bassa criticità ma con potenziale rischio evolutivo, aventi un’elevata probabilità di reversibilità, con necessità di un iter diagnostico e terapeutico non differibile e/ o non gestibile in altri contesti assistenziali. Dal punto di vista organizzativo l’OBI è una unità funzionale del Pronto Soccorso». Le funzioni dell’OBI si realizzano in: - osservazione clini-

ca; - terapia a breve termine di patologie a complessità moderata; - possibilità di approfondimento diagnostico terapeutico finalizzato al ricovero appropriato o alla dimissione. Tempi massimi in OBI. Nelle linee guida si specifica come «l’ammissione dei pazienti in O.B.I., laddove appropriata, deve avvenire entro un tempo massimo di 6 ore dalla presa in carico e la permanenza non deve superare le 36 ore dalla presa in carico al triage». Il trattamento in OBI può esitare a sua volta in: - Ricovero presso una unità di degenza della struttura ospedaliera (che inizia dall’ ora di dimissione dall’OBI) o trasferimento presso altra struttura per acuti; - Dimissione con affidamento alle strutture territoriali o residenziali, prevedendo se necessario il controllo presso strutture ambulatoriali dell’Azienda sanitaria (follow up). Standard strutturali dell’OBI. Le linee guida precisano come l’area di OBI “è attivata in locali dedicati ed abitualmente è collocata in posizione adiacente o comunque nelle immediate vicinanze del Pronto Soccorso. Il locale dedicato all’OBI, organizzato in strutture open-space e/o a box singoli, è opportu-

namente attrezzato per garantire la tutela della privacy ed il comfort del paziente”. Azioni per ridurre il sovraffollamento in Pronto soccorso. In generale nel documento si definiscono le azioni che possono essere introdotte per ridurre il fenomeno e che principalmente «richiedono un’azione integrata con la rete dei servizi territoriali sanitari e sociali presenti a livello locale». Di seguito sono elencate le principali azioni da attuarsi a livello di rete dei servizi ospedalieri e territoriali: - Definizione per ciascun territorio di percorsi di “affidamento diretto” per la presa in carico da parte delle Unità Operative Ospedaliere dei casi urgenti già seguiti dalle stesse (es. pazienti oncologicinefrologici-ematologici- supporto trasfusionale-urologici). - Definizione per ciascun territorio di percorsi per la gestione delle urgenze ambulatoriali con classe di priorità di tipo U (entro 72 ore). - Implementazione presso ciascun Pronto Soccorso di modalità strutturate per la gestione l’informazione/indirizzamento dei pazienti verso la rete dei servizi sociali sociosanitari per percorsi complessi. - Definizione per ciascun ter-

ritorio di protocolli per l’identificazione, trattamento, dimissione e presa in carico sanitaria e/o sociale dei “frequent user”. - Definizione per ciascun territorio di percorsi condivisi tra ospedale e territorio per la gestione del “fine vita” con particolare riferimento ai pazienti in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e in strutture protette. - Realizzare e rafforzare i servizi territoriali e soprattutto la loro capacità di intercettare quanto sarebbe inappropriato nell’ambito del Pronto Soccorso, incentivando la realizzazione di Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), di Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) o anche di Case della salute e Ospedali di Comunità, Hospice. - Attivazione di soluzioni volte a migliorare l’accessibilità ai servizi di continuità assistenziale, quali ad esempio l’attivazione del numero unico europeo 116117. Bed Management. Nel documento riveste particolare rilevanza l’implementazione delle funzioni di Bed Management, all’ottimizzazione all’utilizzo della risorsa “posto letto” mediante un puntuale e metodico governo delle fasi di ricovero e di dimissione. “L’istituzione della funzione del Bed Management – si legge - rappresenta un elemento di facilitazione nel processo di governo dei flussi del paziente in ospedale e rappresenta una funzione della Direzione Aziendale tesa ad assicurare il coordinamento e l’integrazione tra logistica, aree produttive ospedaliere e percorsi diagnostici terapeutici. Al momento non c’è un unico modello di riferimento per la funzione di Bed Management, in quanto ogni realtà deve rispondere con proprie risorse umane, logistiche e tecniche, tuttavia tale funzione rappresenta un’espressione di integrazione professionale medico-infermieristica nell’ambito di un team i cui componenti devono possedere le seguenti caratteristiche: la conoscenza approfondita dell’ospedale e la conoscenza delle esigenze operative, al fine di garantire la massima integrazione tra i percorsi di urgenza e quelli programmati”.


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Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

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Proseguono gli incontri del sindaco. A giorni la convocazione del primo Consiglio

Giunta Gravina, i nomi entro metà settimana Per la delega al Bilancio, che sarà esterna, si parla del commercialista Corsi ANTONIO DI MONACO CAMPOBASSO Oltre ad essere la settimana che culminerà, domenica 23 giugno, con la sfilata dei Misteri, sarà anche quella della composizione della giunta a Cinque Stelle guidata dal sindaco, Roberto Gravina. Ormai dovrebbe essere questione di giorni, massimo metà settimana, per conoscere i nomi della squadra del prossimo governo cittadino. Quello che

è certo, a detta dello stesso primo cittadino, è la presenza «di un tecnico esterno con delega al Bilancio, di cui ho già il nome ed è una donna; mentre per quanto riguarda gli altri componenti, sto avviando dei ragionamenti per un altro eventuale tecnico. In partenza, potrebbe essere una giunta a cinque». E, fin qui, la linea è stata mantenuta in coerenza con le dichiarazioni rilasciate fin dalla notte dello scrutinio che ha incoronato

Protezione Civile, terminate le prove di addestramento per i volontari Sono ripartite nella tarda serata di sabato le colonne mobili dei volontari della Protezione civile alla volta delle sedi di Firenze, Latina e del vicino Abruzzo insieme con i componenti dell’Associazione Nazionale Alpini. I volontari hanno svolto un addestramento specifico per intervenire in caso di calamità naturale con tre simulazioni di un evento sismico con il recupero dei feriti, un alluvione in località Pietre Cadute a Bojano e la scalata della collina Monforte con i rocciatori e la successiva bonifica dell’area. Le prove, tutte svolte in contemporanea, si sono chiuse con la deposizione di una corona di fiori al monumento ai Caduti alla quale era presente anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina. Le esercitazioni sono servite per aumentare le capacità d’intervento in caso di calamità naturali e salvare più vite possibili, anche se è la prevenzione la chiave di tutto con la tutela del territorio e la riduzione delle emissioni che hanno stravolto il ciclo naturale delle stagioni conferendo maggiore intensità alle precipitazioni che spesso producono devastazione e morte.

sindaco Gravina. Tuttavia, un’altra indiscrezione – pur mantenendo esterna la figura del possibile titolare del Bilancio, delega-chiave e “pesante” dal punto di vista economicofinanziario per le risorse che andrà a gestire – porterebbe, pur non essendo una donna come specificato dal sindaco,

al nome del commercialista Corsi. Intanto, restano molto accreditate sempre le piste che portano a Simone Cretella all’Ambiente; Paola Felice alle Politiche Sociali, Giovanna Falasca alla Cultura e Luca Praitano alla presidenza del Consiglio comunale (tutti eletti nella lista del M5S), mentre

anche per i Lavori Pubblici (altro assessorato-chiave e di flusso rilevante a livello economico-finanziario) e l’Urbanistica si continua a valutare figure tecniche autorevoli in questi settori. Restano, poi, ancora top secret le deleghe che il sindaco Gravina potrebbe decidere di tenere per sé.

In settimana, poi, ci sarà la convocazione del primo Consiglio comunale, ossia entro venerdì 21 giugno (a dieci giorni dalla proclamazione dei risultati elettorali) e, sempre entro i dieci giorni successivi, lo svolgimento della seduta. Se prima o dopo il Corpus Domini, sarà il 14esimo Mistero.

Stipendi arretrati alla Sanstefar I lavoratori sciopereranno il 27 giugno CAMPOBASSO I lavoratori dell’istituto Sanstefar Molise incroceranno le braccia il prossimo 27 giugno, uno sciopero di tre ore, dalle 10 alle 13. Lo hanno comunicato i sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil Si è insediato ufficialmente sabato scorso il nuovo Consiglio comunale di Ripalimosani presieduto dal sindaco Marco Giampaolo, ex vice dell’uscente Michele Di Bartolomeo. Dopo aver indossato la fascia nella prima sua uscita ufficiale il primo cittadino ha prestato giuramento e dato il via alle azioni di rito, presentando alla comunità la sua squadra e gli eletti della minoranza presenti e ssegnando cariche e deleghe a ciascuno di loro: per la maggioranza Annamaria Trivisonno, proveniente dalla legislatura passa-

con una nota a firma delle rappresentanti Susanna Pastorino, Anna Valvola e Tecla Boccardo. «Espletata e completata con esito negativo, lo scorso 8 marzo, la procedura obbligatoria di conciliazione prevista dalla legge numero 146 del 1990 (modificata dalla leg-

ge 83/2000) e a seguito dello sciopero proclamato lo scorso 14 maggio, proclamano – si legge nella nota – un ulteriore sciopero dei lavoratori dell’Istituto Sanstefar Molise per la mancata erogazione degli emolumenti al personale dipendente».

Ripalimosani, insediata la nuova assise civica ta, sarà il vice sindaco e curerà Politiche sociali, area Legale, Relazioni internazionali e Comunicazione; Cristian Cristofaro, anch’egli uscente, sarà assessore e seguirà Lavori pubblici, Urbanistica, Patrimonio, Servizi cimiteriali e Sport. Tra gli altri consiglieri di maggioranza, Angelo Piano è stato nominato capogruppo di maggioranza; a lui sono an-

date le attività produttive e la cultura; Davide Sabetta, il più giovane e anche il più votato, seguirà tutte le associazioni e il verde pubblico; Franco Calista si occuperà di salute ed ambiente; Ernestina D’Ambrosio sarà la delegata alle politiche per la scuola; Daniela Di Cillo avrà il compito di seguire politiche per la famiglia, pari oppportunità e arredo ur-

bano. Per la minoranza erano presenti la capogruppo Antonietta Miniello e la consigliera Liliana Palermo. Assente il consigliere Luciano Vitantonio. Alla ceriminia di insediamento era presente anche il sindaco dei ragazzi, Niccolò Tocci, eletto dai ragazzi della scuola e punto di riferimento per l’amministrazione degli adulti.


CAMPOBASSO E PROVINCIA

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CRONACA E ATTUALITÀ

L’uomo è rimasto schiacciato dal mezzo. Inutili i tempestivi soccorsi

Ennesima tragedia nei campi, muore un 70enne L’incidente nel tardo pomeriggio di ieri in contrada Calvario PREMIO SAN GIORGIO AL CASTELLO REDAZIONE CAMPOBASSO Ennesimo grave incidente nei campi in Molise. Questa volta teatro della tragedia Campobasso: nella zona industriale del capoluogo, per la precisione in una delle tante stradine che compongono la vasta contrada Calvario. Per cause in corso di accer-

tamento, un 70enne (C.D.N. le iniziali) ha perso il controllo del mezzo e quest’ultimo lo ha schiacciato. L’incidente è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, dopo le 19. L’uomo, come probabilmente era solito fare, si era recato nei campi con il mezzo agricolo. Poi il tragico epilogo. Per il 70enne, malgrado il tempestivo intervento dei

sanitari del 118 non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente. Sul luogo della tragedia, oltre ai soccorsi, sono giunti anche gli uomini dei vigili del Fuoco (che hanno provveduto a rimettere il mezzo agricolo in careggiata) e gli agenti della polizia di Stato: proprio questi ultimi, presenti con tre

vetture sul luogo dell’ennesimo incidente nei campi, hanno proceduto, a lungo, a raccogliere tutti gli elementi utili del caso per cercare di ricostruire l’esatta dinamica del sinistro che ha causato il decesso del 70enne. Operazioni, quelle svolte da parte degli organi inquirenti, che sono andate avanti sino a tarda sera.

Appuntamento al Dopolavoro ferroviario con la compagnia teatrale Terza Classe

Stasera in scena “Gennareniello” di Eduardo De Filippo

Personaggi ed interpreti in ordine di apparizione: Concetta (moglie di Gennaro), Tonia Anzini Anna Maria (bella ragazza), Stefania Colucci Fedora (sorella di Gennaro), Dina Del Gaiso Tommasino (figlio di Concetta e Gennaro), Robertino De Gennaro Matteo (maestro di disegno), Daniele D’Adamo Gennaro (pensionato), Sebastiano Iannone Michele (giovane ingegnere), Michele Formica ‘O russo (saponaro), Dario Di Vincenzo GENNARENIELLO

ANNUNCIO CAMPOBASSO

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Questa sera, alle 19 al Dopolavoro Ferroviario, la Compagnia Teatrale del Dopolavoro Ferroviario “Terza Classe” porterà in scena per l’undicesima volta “Gennareniello” un atto unico di Eduardo De Filippo, è andato in scena per la prima volta nel 1932. La commedia breve, apparentemente inconsistente nella trama e leggera per le figure comiche di Tommasino e della sorella zitella di Gennaro, è invece intrisa da una profonda melanconia dell’autore nei confronti di quegli uomini che, sempre attratti dalle grazie femminili e dalle lusinghe della giovinezza, non si rassegnano al passare del tempo e vivono in una famiglia che, essi pensano, non li circonda dell’amore e della considerazione che desidererebbero. Essi si sentono, ancora gennarenielli, ma senza reali speranze per l’avvenire, non si rendono conto, o non vogliono, di essere diventati, quello che forse sono sempre stati, dei poveri gennari. Tutti sembrano stimarli, l’inquilino pensionante, l’ “ingegnere” del nord, meno i propri familiari e così apparentemente anche la moglie che solo nella difficoltà e di fronte all’offesa degli altri, reagisce difendendo il marito, mostrando in fondo di stimarlo. Ma forse è piuttosto per la lunga convivenza che alla fine, quasi per abitudine, le compagne della loro vita li proteggono sentendoli ormai come una parte di loro stesse. Gennaro in silenzio chie-

de perdono a Concetta che, per pietà mista ad amore coniugale, vedendo ancora in lui il Gennareniello che era, abbraccia il suo uomo per quello che è diventato e per quello che avrebbe voluto essere, e al quale si sente ancora legata per tutta la vita lungamente trascorsa insieme. Gli appuntamenti al dopolavoro proseguiranno il giorno 19 alle ore 18.00 con un “Cafè Letterario” “Aspettando i Misteri” dedicato alle 4 Feste con grandi macchine a spalla patrimonio dell’Unesco (Gigli di Nola; Candelieri di Sassari, Macchina di santa Rosa di Viterbo, e Varia di Palmi. Venerdì 28 alle ore 21 grande chiusura con un nuovo concerto di Gianni Lamagna “Canzone all’Ammore”.

Antonello Carozza e Luigi Luciano tra i quindici premiati CAMPOBASSO Nella splendida cornice del castello Monforte è andata in scena l’edizione zero del “Premio San Giorgio della Città di Campobasso”. Il riconoscimento è stato conferito a quindici personalità che si sono distinte nel 2018 nella cultura, sport e sociale. L’iniziativa costituisce un invito, da parte di chi l’ha organizzato e pensata, Maurizio Di Cristofaro e Mario Mandrone, a perseverare per raggiungere obiettivi condivisibili, ma anche essere di esempio e stimolo per chi deve ancora iniziare come semplici cittadini che hanno ridato così valore al futuro e al presente valorizzando la propria città. Ai momenti di alto valore sociale e culturale si sono intervallati altri di spettacolo che hanno saputo tenere alta l’attenzione dei presenti nella corte del Castello Monforte come la performance di Antonello Carozza, 33enne campobassano, che ha saputo dare notorietà alla propria città e alla sua arte in Italia e per il mondo. Oltre a lui, un altro giovane ha colto, con l’ironia che lo contraddistingue, gli aspetti peculiari della città di Campobasso: Herbert Ballerina alias Luigi Luciano. Inoltre, è stato confermato il Guinness World Record per la partita Outdoor di Volley più lunga al mondo, disputata in occasione dell’evento “Il Sorriso da Record”, alla presenza di Antonio Procacci e del neo sindaco, Roberto Gravina, ufficializzando un primato che vedrà Campobasso recensito nel secondo libro più venduto al mondo. Si chiude così un percorso importante dopo aver avuto dal sindaco la promessa di replicare l’evento nel 2019.


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Presentato il Gruppo comunale di protezione civile Il sindaco Valente: «Grazie a chi ha capito l’importanza del volontariato per una comunità» VINCHIATURO È stato presentato sabato il Gruppo comunale di Protezione Civile, fortemente voluto dall’amministrazione comunale. È opportuno e necessario che il Comune disponga di un gruppo comunale di volontari di protezione civile

BOJANO Costituzione, legalità, bellezza, consapevolezza, oggi l’appuntamento a Bojano. L’evento sarà incentrato sulla storia e sull’attualità della Carta costituzionale, sulla lettura critica dei dodici articoli fondamentali. Presso la sede Umdi di località Terre Longhe, inizia alle 9 una metodologia di insegnamento che alle rituali lezioni frontali affianca dinamiche non formali, flippedclassroom, flipteaching, cooperative learning, peereducation, per costruire nei giovani, cittadini di domani, il senso di appartenenza, la consapevolezza dell’importanza di una cittadinanza attiva e responsabile all’interno delle rispettive comunità, stimolando la creatività, il mettersi in gioco, il riconoscimento delle emozioni. Il servizio civile, infatti, è divenuta istituzione di riferimento, deputata alla difesa della Patria, intesa come dovere di salvaguardia e promozione dei valori costituzionali fondanti la comunità, di difesa della Repubblica e delle sue isti-

anche per garantire la più ampia partecipazione dei cittadini che vogliano impegnarsi in attività di protezione civile senza fini di lucro. Sarà possibile in ogni tempo presentare la domanda di iscrizione. Le attività dirette a formare nei cittadini la consapevolezza delle attività e proble-

matiche di protezione civile connesse ai rischi esistenti nel territorio comunale e a diffondere un’adeguata conoscenza delle modalità di prevenzione degli stessi, assumono una sempre maggiore rilevanza tra le funzioni di competenza del Comune, atteso anche il ruolo di promozione e coordinamen-

to degli enti locali in merito alle attività di protezione civile. Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino Luigi Valente: «È stato un bell’evento: emozionante, significativo e storico per il nostro paese. Grazie a chi ha voluto parteciparvi ed essere presente, a chi ha capito l’importan-

za del volontariato per una comunità». All’evento di sabato ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone: «Complimenti e grazie al Sindaco Luigi Valente ed alla sua Amministrazione comunale per aver definito questo importantissimo percorso. La

Oggi a Bojano. L’obiettivo è quello di accrescere la consapevolezza dell’importanza di una cittadinanza attiva

Costituzione italiana, un’iniziativa per leggerla e apprezzarla tuzioni, così come disegnate ed articolate nella Costituzione. E’ per questo motivo che il percorso formativo prende le mosse dalla Carta costituzionale, sia perché in essa è tratteggiata la fisionomia della “Patria” (che chi

sceglie il servizio civile si impegna a difendere) sia perché le evoluzioni del concetto di “Patria” devono comunque e sempre essere ricondotte alla Carta e infine, perché tutti gli obiettivi assegnati dal legislatore al servi-

zio civile nazionale trovano nella stessa fondamento (artt. 2, 3, 4, 5, 9, 11 e 52 Cost.) “La Costituzione - ha spiegato Mina Cappussi costituisce il testo base su cui i giovani devono cominciare a ragionare, per comprendere l’attualità, per individuare i riferimenti normativi indispensabili a conoscere diritti e doveri, per costruire il proprio futuro di cittadini attivi. Non è la carenza occupazionale il primo problema italiano, bensì la disaffezione, il perduto senso di appartenenza, il senso di responsabilità, l’affievolimento di certi valori, la difficile apertura alla cooperazione e alla collaborazione alla cosa pubblica, al bene

comune. Analizzeremo il significato, la funzione e il ruolo degli organi costituzionali e delle diverse istituzioni pubbliche (nella ridefinizione data dal rinnovato Titolo V della Costituzione), le relazioni tra queste e i cittadini, lo spazio dell’auto organizzazione della società civile attraverso le associazioni che troppo spesso sopperiscono alle carenze istituzionali, le relazioni tra il terzo settore e le istituzioni, le forme della partecipazione. Esamineremo dettagliatamente i primi dodici articoli della Costituzione e l’articolo 52, ma lo faremo soprattutto in modalità non formale, utilizzando tecniche formative di tipo orizzontale

sicurezza deve stare in cima all’agenda politica. Vogliamo una diffusione e una promozione costante della cultura della prevenzione, vogliamo una sicurezza totale per i cittadini e per i territori. Grazie agli iscritti ed ai volontari che hanno scelto di stare vicini ed a disposizione della comunità».

(consolidate in anni di esperienza) che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilitano l’utilizzo delle risorse interne al gruppo stesso, costituite dalle esperienze e dal patrimonio culturale e sociale di ciascun volontario. In questo modo si facilitano i processi di apprendimento, dato che le conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti». Bojano, antica capitale dei Sanniti Pentri e seconda capitale della Lega Italica, si pone dunque come pietra miliare del Servizio Civile di Agenzia Agorà, grazie al progetto Turchese che sta lavorando con i giovani, per il miglioramento della qualità della vita in città con una serie di iniziative culturali e sociali, l’ultima delle quali, Pedalando tra le Culture, ha ripetuto il successo dello scorso anno, mentre si appresta ad inaugurare il Cammino “Suoni dell’Acqua” dalla Piana dei Mulini all’antico Mulino Corona di Baranello.



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Dopo la solenne celebrazione sono stati benedetti il pane e il fuoco, acceso a mezzanotte

A Gildone la Festa del Pane 2019 Il 14 giugno si è rinnovata la tradizionale manifestazione, nata circa 90 anni fa, in onore di Sant’Antonio e del Sacro Cuore

MARIA SAVERIA REALE GILDONE Si è rinnovato anche quest’anno a Gildone il tradizionale rito della “Festa del Pane” in onore di Sant’Antonio e del Sacro Cuore. Come la consolidata consuetudine, nata circa 90 anni fa, nella sera di sabato, dopo la solenne celebrazione, è stato benedetto il pane e il fuoco, acceso a mezzanotte. La Festa del pane è una ricorrenza che richiama ogni anno un pubblico numerosissimo. La Pro loco ha organizzato venerdì 14 giugno anche il “Corso di portamento del pane” presso la Chiesa di San Rocco. Signore esperte hanno istruito le ragazze sulle modalità da seguire per riproporre l’antica usanza di Gildone. Particolarmente apprezzata anche la presentazione del libro “Il Pane e l’Amore” a testimonianza dell’attaccamento della popolazione a questa tradizione. Per la buona riuscita dell’evento, l’intera comunità si atti-

va instancabilmente nella realizzazione delle iniziative ed attività programmate per la festa del Santo che attira l’attenzione di tanti visitatori, incuriositi dal grande fuoco di Sant’Antonio; dai monacelli, bambini vestiti con il saio dei frati che seguono la processione con una pagnottella e un giglio in mano; dai numerosi e bellissimi tappeti di fiori, realizzati dalle ragazze che hanno raccolto i petali di rose la settimana precedente; e, soprattutto, dalle signore che ogni anno sfilano lungo le strade del paese con grandi ceste di vimini piene di pane benedetto, adornate di gigli, il fiore del Santo di Padova. Incredibilmente le più esperte riescono a portare sulle proprie teste fino a 15 kg nei canestri, sfilando in processione con equilibrio e passo sicuro. Sembra che la tradizione del pane risalga al miracolo di Tommasino annegato e resuscitato. La madre offrì ad ogni povero tanto grano quanto pesava suo figlio. Secondo quanto emerso da ricerche e studi, la festa è entrata nella tradizione nel secolo scorso, verso gli anni 30’ ed è stata tra-

mandata fino ad oggi dai gildonesi. Anche in passato la farina, donata dai paesani, veniva lavorata dalle massaie che preparavano pani in abbondanza. La mattina della festa, ancora oggi, il pane benedetto viene poi distribuito a tutta la popolazione. Il Comitato festa del pane ha proposto l’allestimento di una vetrina con cesti realizzati a mano da un maestro cestaio. I cesti potranno essere acquistati da chiunque e si potrà scegliere tra i diversi formati: piccolo, medio e grande. Negli anni scorsi, la Pro Loco di Gildone, in collaborazione con il Comitato, “Festa del pane in onore di Sant’Antonio di Padova e del Sacro Cuore di Gesù”, ha promosso una particolare iniziativa al fine di reperire materiale, come foto, video, racconti, testimonianze o documenti, (risalenti a qualsiasi periodo) e riguardanti la tradizionale festa locale. L’intento è quello di creare un documentario che raccolga il materiale per riscoprire le antiche origini di questo straordinario evento che vanta origini antiche. La Pro Loco ha invitato la popolazione a collaborare alla raccolta.


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TRIVENTO

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Il cuore del borgo di Civitacampomarano torna a battere con la IV edizione del Cvtà Street Fest

Angoli di arte, passato e futuro insieme, sospendendo il presente Il sindaco Manuele: esperimento riuscito che sta portando i suoi buoni frutti

VITTORIO SCARANO Angoli di arte, passato e futuro insieme, sospendendo il presente. Angoli di arte, cultura, tradizioni, con lo sguardo al futuro, sono gli ingredienti del successo della IV Edizione del Cvtà Street Fest. Una manifestazione che è riuscita a portare alla ribalta nazionale il piccolo borgo di Civitacampomarano, rappresentativo dell’emergenza delle aree interne, con i mille disagi e spopolamento, ma con la speranza che qualcosa ancora si può fare per rendere ancora vive queste zone, ricche di innumerevoli risorse. Di questo avviso è anche il primo cittadino, Paolo Manuele, orgoglioso della manifestazione, del suo paese, della sua gente e di chi, come Alice Pasquini, la mente anche di questa IV Edizione, si impegna per una comunità che vuole risalire la china, “sono stati quattro giorni molto intensi, culturalmente ed emotivamente – ha riferito Paolo Manuele – possiamo con certezza ed orgoglio dire di essere protagonisti di un esperimento riuscito che sta portando i suoi buoni ed inattesi frutti, che riesce a dare voce ad una comunità

che non vuole abbandonarsi, non vuole assolutamente darla vinta alle tante difficoltà, alcune delle quali insormontabili. Ma mettendo insieme le forze – ha concluso il primo cittadino - unendo la creatività, la volontà, l’abnegazione, possiamo dire ancora la nostra e lo faremo fino in fondo e nonostante tutto”. Nella giornata di sabato pomeriggio, ha fatto sapere il sindaco Manuele, si è fatto il punto sul bando per la riqualificazione del centro storico, che darà un respiro di sollievo alla situazione critica che si è venuta a verificare dopo l’evento calamitoso, che ha messo in bilico gran parte del centro abitato. Quattro giorni intensi, dicevamo, e particolarmente apprezzati dal grande affluenza registrata, che han-

Paolo Manuele

no visto protagonisti i seguenti street artist: Milu Correch, un’artista di graffiti argentina nota per i suoi murales giganti che rappresentano storie e tradizioni popolari, con una particolare attenzione al folklore femminile e al ruolo della donna, la cui opera ha offerto molti richiami all’immaginario visivo della stregoneria; Martin Whatson, artista di strada norvegese che lavora in genere con la tecnica dello stencil per realizzare grandissimi muri, con figure spesso in bianco e nero ma dalle quali escono colori particolari che ricordano i graffiti e attraverso tali cromatismi, ha cercato di coniugare tradizione e modernità; Add Fuel, alias Diogo Machado, artista visuale e illustratore portoghese che realizza dei muri utilizzando gli azulejos della tradizione ma con una sorpresa che rivisita la tradizione in chiave moderna: guardando dentro i motivi geometrici delle ceramiche sono infatti nascosti dei disegni contemporanei e starà all’attento osservatore analizzarne i dettagli; Jan Vormann, artista francese che vive in Germania e da sempre lavora con i Lego: a Civita ha ricostruito le parti mancanti dei muri delle case

e delle rovine con gli storici mattoncini. Un’operazione che ha coinvolto anche la popolazione e i bambini, in particolare, per tentare di ridare una nuova immagine e vita agli edifici abbandonati. Infine lo Studio Aira, collettivo italiano che lavora

con i videomapping, ha realizzato un’installazione all’interno del Castello Angioino di Civita, con laser e macchine del fumo, che rappresenta uno studio sui vecchi stemmi ed araldi. Presente, nel cuore storico del paese, un’installazione sonora pro-

gettata da DJ Gruff in diffusione in molti vicoli, che ha narrato racconti del territorio. Immancabile la presenza di Chef Rubio, in veste di reporter, che ha documentato con video e foto gli attimi più accattivanti della presa artistica di Civita.

Civitanova: incontro con i ragazzi della diocesi, all’insegna dello sport Lo sport insegna ad accogliere, a respingere ogni forma di egoismo e isolamento, a stare con gli altri, a crescere nella fraternità. La manifestazione si è svolta a Civitanova del Sannio e ha visto la partecipazione di molti bambini e ragazzi dei vari paesi, e vuole essere l’inizio di un percorso diocesano, fortemente voluto dal vescovo Claudio Palumbo, che coinvolgerà sia i sacerdoti che i laici ad organizzare momenti ludici e sportivi con i ragazzi della diocesi a contatto con una natura incontaminata che ci avvicina a Dio. Con questo spirito – fanno sapere dalla curia - sono nate e vivono all’ombra del campanile molte società sportive, in cui si impara ad accogliere con semplicità e simpa-

tia e si offre a tutti un’opportunità per esprimersi. Per imparare a lavorare con gli altri ed essere un buon compagno di squadra. Per imparare ad affrontare la delusione quando non ottiene ciò che si aspettava, ma sa che deve lavorare di più. Per imparare a raggiungere i suoi obiettivi. Per imparare a capire che ci vogliono ore e ore di duro lavoro e allenamento per vincere un campionato, gara, competizione, e che il successo non avviene da un giorno all’altro. Per l’opportunità di fare amicizie per tutta la vita. Per essere attivo sul campo di gioco e non passivo davanti alla televisione. Per tutti gli insegnamenti che lo sport ti offre: “responsabilità, umiltà, dedizione, amicizia, convivenza”.


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ISERNIA

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Previsioni meteo di domani

26°

21°

Farmacia di turno a Isernia

Fortini via Giosuè Carducci, 15 0865.414123

L’episodio è avvenuto in una frazione di Isernia. Sul caso indagano i carabinieri

«Signora c’è un pacco per suo nipote», queste le parole di due malviventi che hanno suonato al campanello di un’anziana che vive in una zona periferica di Isernia. La

«Signora c’è un pacco per suo nipote» e le portano via 500 euro signora, incautamente, ha creduto alle parole dei due uomini che, invece, stavano met-

tendo in atto la più classica delle truffe. I finti corrieri hanno detto alla

donna che dovevano consegnare un pacco importante per il nipote, ma per ritirarlo

occorreva denaro. La pensionata, così, ha messo mano al suo portafogli elargendo ai

due sconosciuti ben 500 euro. Non contenti i due hanno tentato di estorcere alla donna anche oggetti preziosi e altri contanti. La signora si è accorta della truffa solo quando i due malviventi erano ormai lontani. Così ha deciso di denunciare quanto accaduto ai carabinieri. I militari dell’Arma si sono subito messi al lavoro per individuare i due responsabili.

Gli indizi raccolti dovranno essere confrontati con la pistola sequestrata a Magnetta. Il procuratore Salvi: «Se sarà necessario faremo altro»

Omicidio Pecorelli, inquirenti davanti alla prova della verità Arrivati a Roma i reperti che dovranno essere analizzati per far luce sulla morte del giornalista di Sessano San Lazzaro

Erba alta e sporcizia, ci pensano gli attivisti del Movimento Cinque Stelle Erba alta e sporcizia nel quartiere San Lazzaro, i volontari del Movimento 5 Stelle al lavoro in questi giorni per riqualificare l’intera area. Con sacchi, guanti e decespugliatori gli attivisti hanno ripulito la zona in cui qualche tempo fa avevano messo a dimora “cinque alberi per il futuro”. La zona negli ultimi tempi era stata invasa dall’erba alta e così i volontari hanno deciso di ripulirla. Sotto l’erba alta, però, gli attivisti hanno trovato diversi rifiuti, motivo per cui gli stessi hanno lanciato un monito agli abitanti, chiedendo loro più cura per la propria città.

Sarebbero già arrivati in procura i reperti del caso Pecorelli. Tutto il carteggio e le prove da Perugia sono arrivate a Roma. Ora si attende che da Monza venga spedita la pistola sequestrata a Domenico Magnetta nel 1995 e che, secondo l’ex avanguardista Vincenzo Vinciguerra, sarebbe stata utilizzata dal suo “collega” per uccidere il giornalista originario di Sessano del Molise. Intanto su uno dei gialli più fitti della storia italiana è tornato a parlare Giovanni Salvi, procuratore generale di Roma che lo scorso gennaio ha ria-

Successo per il campionato della tosatura delle pecore Se il Mondo fosse piatto, come asseriscono alcuni folli, la natura e gli animali non offrirebbero la bellezza e la gioia di una giornata all’insegna di aggregazione, passione, tradizione e tanto amore per quello che siamo e quello che meritiamo, donandoci e ricordando a chi dimentica, che la Vita è uno dei doni più belli che ci viene offerto. E così, con questa riflessione, si è chiusa la giornata dedicata alla “Tosatura” delle Pecore tenutasi alla Tenuta Due A di Castelpetroso in un 15 giugno caldissimo ma pieno di freschezza

dell’essere e del vivere in simbiosi con la Natura circostante. Partecipazione e tanta voglia di scoprire ciò che è del tutto “naturale” e che è del Ciclo della Vita. Un incontro, la Prima giornata Regionale della Tosatura, inserita in un contesto di eventi che considerano la Biodiversità ed il Ciclo della Vita, animale e vegetale, che ha avuto del magico. Pecore, uomini, grandi, piccini, cucina, musica e tanta spensierata partecipazione alla vista di tosatori Molisani venuti da Roccamandolfi, Torella, San Massimo, Castel del Giudice, Castropignano, Carovilli. E così, Nicola, Giuseppe, Felice, ancora Giuseppe, Piero, Massimo, Addolorato, si sono, dopo la benedizione, “sfidati “ in una dimostrazione di Tosatura che ha manifestato tutta la sua veritiera ruralità e durezza di un lavoro ,che da secoli , prima della transumanza, rende le pecore libere dal mantello che il caldo opprimente le assilla e che ci permette di godere di soffici indumenti. Una giornata che ha visto premiare tre giovani ed un veterano.

perto le indagini proprio sulla base delle dichiarazioni del Vinciguerra. Al giornale on line d’approfondimento “Antimafia Duemila” il procuratore capo ha dichiarato: «Vincenzo Vinciguerra fu sentito. Furono fatte tutte le indagini che dovevano essere fatte su quella indicazione e se sarà necessario fare altro, lo faremo». Salvi preferisce non parlare del caso Pecorelli e si limita a dire: «Le indagini sono in corso». Novità, dunque, do-

vrebbero arrivare nei prossimi giorni. Non appena gli inquirenti analizzeranno le prove. Reperti che saranno confrontati con la 7.65 con silenziatore sequestrata a Domenico Magnetta, una pistola dello stesso calibro dell’arma usata per uccidere il giornalista. Gli inquirenti dovranno scoprire se dalla pistola possano essere partiti i quattro proiettili di marca Gevelot che hanno provocato la morte del cronista molisano, ucciso il 20 mar-

zo 1979 a Roma, in via Orazio, quartiere Prati, a poca distanza dalla redazione di OP (Osservatorio Politico), giornale “scomodo” ai poteri forti e di cui lo stesso Pecorelli è stato il fondatore. Il caso Pecorelli era stato chiuso nel 2003 quando la Cassazione assolse definitivamente Giulio Andreotti dall’accusa di essere il mandante dell’agguato. Questo prima che la procura di Roma riaprisse un nuovo fascicolo sul caso Pecorelli.

Autovelox mobile a Pozzilli, le precisazioni del sindaco «Servizio sospeso per segnaletica insufficiente» In merito alla notizia diramata sui principali quotidiani ed emittenti televisive regionali circa la “illegittimità dell’autovelox di Pozzilli” posizionato in modo temporaneo sulla S.S. 85 Venafrana, il sindaco di Pozzilli ha voluto fare alcune precisazioni: «La Prefettura di Isernia – ha dichiarato in una nota – non ha dichiarato affatto la illegittimità della

postazione temporanea di controllo della velocità posta al km 24+200. Tale tratto di strada è stato individuato con decreto prefettizio prot. n. 0025556 del 10/07/2017. La Prefettura ha accolto alcuni ricorsi di multati solo perché ha ritenuto che il segnalamento dell’espletamento del servizio fosse insufficiente, tenuto conto che l’attenzione

alla guida si sviluppa prioritariamente sulla direttrice di marcia percorsa nonostante collocata con regolare segnaletica di avviso all’utenza così come previsto dalla Direttiva del Ministro dell’Interno prot. n. 300/A/5620/17/144/5/20/ 3 del 21.07.2017 (c.d. Direttiva Minniti). Ad ogni buon conto, e per la gioia di tutti gli automobilisti, considerato che l’ANAS non ha accolto l’istanza del Comune di Pozzilli di elevare a 70 km orari il limite di velocità, l’Amministrazione comunale ha deciso di sospendere il servizio di rilevamento della velocità in modalità temporanea ed in via sperimentale sulla S.S. 85 Venafrana già dal 7.3.2019, ben oltre tre mesi».



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ISERNIA E PROVINCIA

CULTURA

Il più grande femminicidio della storia Il martirio di Sant’Orsola e delle undicimila vergini uccise da Attila MAURO GIOIELLI Se il martirio di Sant’Orsola e delle undicimila vergini fosse vero, sarebbe senz’altro il più grande femminicidio della storia. La collocazione temporale di questa terribile strage oscilla, a seconda delle fonti più accreditate, dai tempi di Diocleziano a quelli di Attila. La versione più comune della leggenda narra che la principessa Ursula, diventata cristiana, fu dal padre promessa in sposa a un re pagano. Lei non avrebbe voluto, ma accettò per evitare una guerra e a condizione che le fosse consentito di fare un pellegrinaggio, accompagnata da undicimila vergini. Si recarono a Roma, ma durante il viaggio di ritorno, a Colonia, gli Unni che assediavano la città abusarono di molte compagne di Ursula e poi le trucidarono tutte. La principessa fu inizialmente risparmiata perché la sua bellezza aveva colpito Attila che intendeva sposarla, ma lei rifiutò e allora fu uccisa dallo stesso re barbaro. Ï% Una epigrafe che si trova a Colonia, della fine del IV secolo o dell’inizio del V, attesta che un tale di nome Clematius fece costruire, pro voto, una chiesa nel luogo dove sanctae virgines pro nomine Christi sanguinem suum fuderunt. Nonostante quasi tutti ormai la ritengano autentica, permangono dubbi sull’epigrafe, o per lo meno sulla seconda parte del testo (forse del IX-X secolo). Questa una libera traduzione dell’iscrizione: Spinto ripetutamente da raggianti visioni divine e dalle virtù della grande maestà del martirio di vergini celesti, Clemazio (console) giunse dall’Oriente per rispettare un

voto e fece ricostruire dalle fondamenta questa basilica a sue spese, su terreno proprio. Considerando la rilevante magnificenza della basilica, dove sante vergini avevano versato il loro sangue in nome di Cristo, se qualcuno osasse seppellire un cadavere che non fosse quello di una vergine, sarà punito con il fuoco eterno del Tartaro. Come si noterà, l’epigrafe ricorda le sanctae virgines ma non ne indica il numero. In ogni caso, nella basilica di Sant’Orsola a Colonia, nella stanza delle reliquie (Goldene Kammer), ci sono circa quindicimila ossa umane e numerosi teschi. Tradizione vuole che siano ciò che resta delle caste fanciulle uccise insieme a Sant’Orsola. Ï% Sono diversi i racconti agiografici e della letteratura medievale riguardanti il martirio di Sant’Orsola e delle sue undicimila accompagnatrici. La leggenda è inclusa, tra l’altro, in una Passio ambientata durante le persecuzioni dei cristiani, poi venne stabilmente collegata alle tribù barbare, quasi sempre gli Unni, raramente altre. I leggendisti la riproposero numerose volte, ampliando o modificando la narrazione che è giunta a noi in una molteplicità di varianti. Da un volume ottocentesco, traggo una di tali varianti che, pur mantenendo l’impianto consueto della trama, presenta un’ampia quantità di elementi e dettagli diversi, in maggioranza spuri, rispetto alla quasi totalità delle altre versioni. Questo il racconto: «Dionesto e Daria regnavano nella Gran Brettagna. Una sola cosa mancava alla loro felicità: essi non avevano figli e pregavano Dio ogni giorno ch’un loro ne concedes-

se; un maschio chiedevano, a fine di perpetuare la reale prosapia dei Dionesti. Dio non fece intieri i lor voti, poiché mandò loro una figliuola. Questa figliuola fu una santa, e dalla sua più verde giovinezza si diede a Dio, e fece voto innanzi a’ suoi altari che essa non sarebbe d’altri che di lui. Intanto ella ogni giorno cresceva in grazia ed in beltà, e il grido delle sue virtù nelle contrade più remote si propagava per modo che Agrippino, principe germano, la fe’ domandare a Dionesto pel figliuol suo, e a tal uopo spedì ambasciadori con doni d’armi lucenti, di metalli e di cose mangerecce di ogni ragione. Dionesto avea veduto con rammarico sua figlia consacrarsi a Dio, e gemeva in secreto che una donzella dotata di tante virtù, fosse perduta pel mondo. Tuttavia, rispettando i giuramenti della figliuola, rispose agli ambasciadori ch’egli non era più il padrone della mano di lei, e li pregò di riportarsi i ricchi donativi di Agrippino, e di attestargli il suo rincrescimento. Gli ambasciadori non perdettero le speranze, e restarono per qualche tempo nella città di Dionesto. Una notte che il re non poteva pigliar sonno pel dolore che gli cagionava la risoluzione di sua figlia, e per la impossibilità di farla mancar di parola a Dio, gli apparve un angelo, il quale permise il matrimonio in nome di Dio, e ne propose i patti, che vennero poscia da Orsola cogli ambasciadori fermati. Dionesto non volle lasciar partire la figliuola senza darle un seguito degno del grado suo, e però la fece accompagnare da undicimila vergini delle migliori famiglie, della Gran Brettagna, per servirle di corteg-

gio nel viaggio al paese de’ Germani. Il giorno prefisso alla partenza, le undicimila vergini colla principessa alla testa, vestite tutte di bianco, cantando festosi inni, si radunarono sulla riva. I vascelli erano presti: Orsola prima di salirvi esortò le sue compagne a non aver paura del mare, ma solo di Dio; e siccome ella aveva dall’alto il dono della scienza, insegnò loro le manovre nautiche, e rimandò dai vascelli tutti gli uomini che vi erano impiegati. Dopo tali preparativi esse s’imbarcarono. Oh, dovette essere un bello spettacolo veder quelle undicimila vergini sparse su tutti que’ vascelli, siccome uno sciame di candide colombe; e queste spiegar le vele, e quelle in poppa reggere il timone, e sulla nave principale Orsola, la bella fidanzata, comandar a tutte le manovre, e nelle ore di buon vento, mentre la flotta vogava a gonfie vele sul mar tranquillo, starsi tutte assise sul cassero, ed innalzare armonici canti! Dopo alcuni giorni di navigazione, la flotta miracolosa, guidata dalla mano di Dio, entrò nel Reno, e navigò contro la corrente del gran fiume sino a Colonia. Aquilino, prefetto romano che reggeva la città per l’Imperatore, accolse Orsola e le compagne con grandi onori; ma esse molto non vi si indugiarono; ché il loro disegno era di pellegrinar sino a Roma, e però tosto s’imbarcarono per risalire il Reno sino a Basilea, dove Pantulo, altro prefetto romano, fe’ loro grandi onoranze come Aquilino. Esse lasciarono i loro vascelli a Basilea, e pedestri varcarono le Alpi ed attraversarono la Svizzera, seguite da Pantulo, che risolvette di fare il pellegrinaggio di Roma nella loro compagnia. Perciò Pantulo divenne un santo, e dopo aver diviso i travagli delle undicimila vergini, ebbe parte anche alla loro beata immortalità. San Pantulo ha un altare nella chiesa di Sant’Orsola. Giunte a Roma, furono da papa Ciriaco battezzate; visitarono le tombe de santi Apostoli, indi si disposero a ritornare sulle rive del Reno. Il papa Ciriaco, dice la cronaca, rinunziò al pontificato per seguirle con gran parte del suo clero. Ed ecco le undicimila vergini navigar di nuovo sul Reno; elle giungono a Magonza, ov’erano attese da Comano, figlio d’Agrippino, fidanzato d’Orsola. Comano era pagano; ma vedendo la sua fidanzata sì giovine e sì avvenente,

Sant'Orsola, busto-reliquiario (XIV sec.)

con quel suo corteggio di undicimila vergini, di cui ella parea la regina, accompagnata da un Papa dai capelli bianchi e da un gran seguito di clero, si sentì nascere in cuore insieme con un vivo amore per Orsola, qualche dubbio sulla religione de’ padri suoi. Egli è probabile che l’angelo che era venuto a far decidere a Dionesto il matrimonio di sua figlia, operasse anche sull’anima del giovine barbaro. Checché di ciò sia, Comano si convertì, e ricevette il battesimo; dopo di che i due fidanzati ed il loro seguito immenso discesero pel Reno ed arrivarono a Colonia. Erano appena arrivati, che irruppe sulla città una grand’orda di Goti. Assediata e presa Colonia, le undicimila vergini furono martirizzate in mille guise, alcune messe in croce, per una barbara derisione del Dio

morto in croce, ch’esse adoravano, altre ammazzate a colpi di mazza o decapitate» [Viaggio da Strasburgo a Colonia lungo il Reno, prima versione italiana di G. Bertolio, Milano 1836]. La storia di Sant’Orsola e delle sue undicimila compagne è a dir poco inverosimile. Soprattutto il numero è lontano da ogni credibilità e parrebbe nato per errate interpretazioni e trascrizioni di testi antichi. In uno, la frase S. Ursola et XI M. V. venne tradotta Sant’Orsola e undicimila vergini; invece segnalava solo undici martiri vergini. In un altro, si legge: Ss. Ursula et Undecimilla virgines martyres, ossia le Sante Orsola e Undecimilla, vergini e martiri; ma copisti sbadati trasformarono il nome Undecimilla nel numero undecim milia, alimentando il mito delle undicimila vergini.



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Commozione nelle parole della sorella del militare: «Oggi è un giorno di festa, la sua morte è stata sconfitta»

Una piazza alla memoria di Paolo Verde Ieri la cerimonia per ricordare il giovane carabiniere morto in servizio sulla Strada Statale 85 Venafrana

VENAFRO La città di Venafro, ieri, ha reso onore al carabiniere Paolo Verde, morto nel maggio del 1992. Il carabiniere, mentre prestava servizio in una brillante operazione anti contrabbando sulla statale 85 venafrana nei pressi del bivio del Nucleo Industriale di Pozzilli, è deceduto in servizio. La tragedia scosse profondamente, oltre la famiglia, anche l’Arma dei Carabinieri. A distanza di alcuni anni, su iniziativa dell’As-

sociazione ANC di Venafro guidata dal Lgt. Donato Trifone Di Napoli, lanciarono l’idea di Intitolare un “pezzo” di Venafro al giovane Carabiniere. L’iniziativa, fu immediatamente accettata dall’Amministrazione Comunale con determina del 28 dicembre 2018 – e successivamente deliberata in data 30 maggio 2019, con la motivazione di onorare la memoria del Carabiniere Paolo Verde e il profondo senso del dovere posseduto, fino al sacrificio

estremo della vita. E concessero l’intitolazione al carabiniere Paolo Verde dell’area attrezzata adibita a verde pubblico su via Colonia Giulia all’intersezione con Corso Molise, fissando per il 16 giugno 2019 (ieri) l’inaugurazione. Presente alla manifestazione l’Assessore regionale Vincenzo Cotugno, il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, il Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo – Molise: Generale Carlo Cerrina, affiancato dal comandante del Comando provinciale di Isernia e della Compagnia di Venafro. Il sindaco di Pozzilli Stefania Passarelli, il sindaco di Venafro Alfredo Ricci che ha ringraziato i presenti, ricordando l’impegno quotidiano dell’Arma. Il carabi-

niere Paolo Verde seppe distinguersi per la sua bontà, grazie alla quale ancora oggi viene ricordato. La parola, poi, è passata al presidente dell’ANC, allora comandante della Stazione dei carabinieri di Venafro: «È stata una commozione ricordare quel maggio del 1992, abbiamo pensato di dare un messaggio di legalità, di servizio, di umanità per chi entra a Venafro. Ricordo che dopo la tragedia il papà, veniva periodicamente in caserma a salutare tutti. Nicola Verde ha donato un figlio allo stato, ai carabinieri e a Venafro. Un grazie va all’Amministrazione comunale e tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’evento. Anche la sorella Paola Verde ha volu-

to ringraziare i presenti: «Grazie a Venafro, è stata una giornata di festa e non di lutto, La morte è stata sconfitta: vogliamoci bene». Presente alla cerimonia anche il procuratore Carlo Fucci. A scoprire la targa, dopo la benedizione del vescovo di Isernia- Venafro Mons. Cibotti, è toccato al nipote Nicola Verde, figlio del fratel-

Oggi i festeggiamenti in onore del patrono. Ricco il cartellone di appuntamenti

Il grande giorno è arrivato, la città si ferma per San Nicandro Oggi, 17 giugno, per i venafrani è il giorno più importante dell’anno. Si commemora, si celebra e si festeggia San Nicandro (dal greco, l’uomo della vittoria), Patrono della

città e Protettore dell’intera Diocesi d’Isernia/Venafro, per cui tutti a Venafro danno e fanno il massimo per onorarne la memoria nella maniera più degna. In effetti c’è da ricordare nella giornata il sacrificio di Colui, Nicandro, che assieme al fratello Marciano, e seguito giorni dopo dalla moglie Da-

ria, affrontò con fermezza l’estremo sacrificio inferto dal boia pagano dell’antica Roma (si era nel 303 d.C., ai tempi dell’Imperatore Diocleziano) perché il nuovo credo, il Cristianesimo, si affermasse definitivamente nell’importante Colonia della Gens Julia, Venaphrum, soppiantando il paganesimo

e di lì a poco la potenza plurisecolare della stessa Urbe. E da allora, a ragione, i venafrani onorano puntualmente i loro Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, celebrando San Marciano nella giornata del 16 giugno, il Patrono San Nicandro quest’oggi 17 giugno, giorno del supplizio, e Santa Daria il 18

Acrobazie e adrenalina allo Stuntman Show Emozione e adrenalina, è questo lo spirito dello Stuntman Show. Lo spettacolo tanto atteso e che piace a tutti, appassionati e non, grandi e piccini, si svolgerà a Venafro dal 20 al 23 giugno 2019. Lo spettacolo dei motori, all’insegna delle performance più estreme ed emozionanti si terrà nei pressi del Centro Commerciale “La Madonnella”, alle

ore 21,15. Allo Stuntman Show si preannunciano grandi emozioni. Infatti i piloti, campioni di varie specialità su due o quattro ruote, saranno i protagonisti di incredibili prestazione. Il tutto sotto la lente del campione europeo Roby Rossi, con al seguito stuntman professionisti con esperienza pluriennale come Maverick Rossi, Bryan e Roger Folloni, Oller

giugno. Nella giornata odierna perciò solenne Pontificale in Basilica nella tarda mattinata con la consegna di ceri e chiavi della città nelle mani del Vescovo Diocesano, a significare l’assoluta e convinta dedizione della collettività venafrana al suo Patrono perché protegga e faccia progredire l’intera comunità locale. Quindi nel corso della stessa giornata continuo pellegrinaggio di fedeli in Basilica, dove sono custoditi i resti del Patrono, con immersione da parte dei

lo di Paolo, ancora in servizio. Commosso anche il collega carabiniere Mar Zeoli, miracolato quella notte della tragedia. Il Generale Cerrina Carlo, comandante di brigata Abruzzo/Molise ha concluso dicendo che L’Arma non dimentica nessuno. La cerimonia è stata accompagnata dalla Fanfara dei Carabinieri di Napoli. Rex

Padri Cappuccini Francescani che da oltre cinque secoli custodiscono il luogo sacro del secchiello argenteo nel pozzetto a ridosso del sarcofago del Patrono per attingerne la Santa Manna e, se presente, distribuirla ai presenti. In chiusura di giornata, alle ore 20, solenne celebrazione dall’altare della stessa Basilica da parte del Vescovo di Trivento, Mons. Claudio Palumbo, originario di Venafro e storico studioso del Patrono cittadino. Sin qui gli appuntamenti religiosi della giornata, che proseguirà in serata (h 22.00) con un richiamo civile di assoluto rilievo, ossia l’atteso concerto de I Nomadi in piazza Falcone e Borsellino, alias il piazzale della stazione ferroviaria, che si prevede sarà gremitissimo di gente. Tonino Atella

Venafro dà l’ultimo saluto a Carmine Izzo

D’Amico, che mostreranno, durante le tre serate, come

far impennare un camion dal vivo… e tanto altro ancora.

In tanti nel pomeriggio di ieri nella Cattedrale di Venafro per l’ultimo saluto a Carmine Izzo, persona assai degna. Dell’uomo si ricordano l’assoluta compostezza e cordialità, che lo rendevano meritevole del rispetto di tutti. Alla famiglia Izzo, dalla figlia la Preside Antonietta Izzo Capobianco a tutti gli altri componenti, giungano le sincere condoglianze della redazione venafrana de Il Quotidiano del Molise.


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L’esponente altomolisano di Palazzo D’Aimmo: «Sono stato invitato in tanti Comuni, ma non nel mio paese»

Vastogirardi, guerra tra compaesani Il consigliere regionale Di Lucente contro la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosato VASTOGIRARDI «Caro Sindaco, dopo i complimenti e gli auguri di buon lavoro, sia pubblicamente per iscritto, avrei sperato che la tornata elettorale si fosse chiusa. Invece noto ancora strascichi e veleni. Avrei sperato in un atteggiamento più maturo e consono al tuo nuovo ruolo istituzionale, ma forse devi ancora abituarti al fatto che sei il sindaco di tutti, non solo di chi vuoi tu». Il consigliere regionale Andrea Di Lucente

non le manda certo a dire al neo sindaco di Vastogirardi colpevole, a suo dire, di non averlo invitato alla festa di insediamento della nuova amministrazione guidata dal sindaco Rosato. «Non mi riferisco all’atteggiamento nei confronti di Andrea Di Lucente persona, ma verso la carica che al momento ricopro. - continua, infatti, l’ex sindaco e attuale consigliere regionale - Il buonsenso avrebbe imposto di avviare una collaborazione istituzionale,

ma a quanto pare non c’è volontà da parte tua. In tanti mi hanno chiesto perché non fossi presente all’insediamento della nuova amministrazione e alla successiva festa. Qualcuno mi ha apertamente confessato che pensava fossi arrabbiato per la sconfitta elettorale. Nulla di più lontano dalla realtà. La verità è che la nuova amministrazione, con mio dispiacere, non mi ha invitato. Lo hanno fatto tantissimi altri neo sindaci ai quali ho voluto augurare

Di Lucente

buon lavoro di persona. Sono stato invitato in tanti comuni, ma non nella mia

Rosato

Vastogirardi. Avrei sperato che, una volta ottenuta la vittoria, avessi iniziato a vola-

re alto, a compiere scelte che siano quelle che un sindaco deve fare per il bene del paese. - chiude polemicamente Di Lucente - Da parte mia, continuerò sicuramente a fare gli interessi del territorio e del paese che ho nel cuore, ma non sono questi gli atteggiamenti che fanno bene alla comunità. Sia quando si esce sconfitti da una competizione, ma soprattutto quando si è vincitori. Nel frattempo, buon lavoro». Francesco Bottone

Continuano le proteste dei pendolari che ogni giorno devono raggiungere la Val di Sangro

Provinciale chiusa e mulattiera vietata, quando il viaggio diventa un’epopea Partenza ore 3,45 da Castiglione Messer Marino, per arrivare il Sevel poco prima delle ore sei per prendere servizio. E’ quanto si legge sull’avviso affisso in paese ieri che annuncia appunto la

variazione degli orari di partenza degli autobus di linea dopo la chiusura, da lunedì, della provinciale per Montazzoli. Con quella strada chiusa per lavori al km 5 l’unico modo per raggiunge-

re la fondovalle Sangro e dunque la zona industriale sotto Atessa sarebbe il transito sulla ex statale Istonia, la mulattiera rimessa a nuovo, ma lì, su quella arteria di collegamento strategica tra

Abruzzo e Molise, gli autobus di linea non possono passare. C’è infatti un divieto di transito per i mezzi pesanti, legato a questioni di sicurezza. Hanno lavorato per oltre un mese, ma la stra-

Sui pullman sedili laceri e dissaldati, Cimone: «Dobbiamo fare una colletta noi operai?» Alzarsi nel cuore della notte, percorre strade dissestate e franate, pericolose, e come se tutto questo non bastasse essere costretti a viaggiare su autobus malandati e poco confortevoli. Succede ai pendolari dell’Alto Molise che ogni giorno raggiungono in autobus le aziende e le fabbriche in val di Sangro. A denunciare una situazione divenuta insostenibile è Emanuele Cimone, sindacalista di Agnone, che accusa: «Adesso basta. Ma è mai possibile che non dobbiamo essere considerati affatto? Oramai è diventato consuetudine parlare solo di cose che non funzionano più, di fatto siamo diventati la regione che dovrebbe chiamarsi “Qui non funziona più niente” altro che Molise. Assurdo che noi pendolari, per guadagnarci la famosa “pagnotta”, siamo costretti a viaggiare in condizioni estreme dall’alto Molise verso l’unica oasi del lavoro rimasta, ovviamente fuori regione, in val di Sangro. Ormai in questo territorio si pensa solo a proteggere gli amici degli amici senza prospettiva di nulla, ma solo a cercare di arraffare quel poco che nelle macerie di questa regione è rimasto. Ricordiamo a chi oggi rappresenta le istituzioni che noi lavoratori della zona “svantaggiata” siamo un bel numero, parliamo di almeno 250 persone e relative famiglie e non animali, che tutti i santi giorni siamo costretti a viaggiare sui tre turni di lavoro e che siamo stufi di vedere come le nostre

lamentele vengono ignorate puntualmente da chi dovrebbe invece quanto meno cercare di risolvere qualcosa. Ci troviamo a viaggiare con pullman veramente al limite della decenza, non solo con continui guasti meccanici, ma anche sporchi e malandati: sedili completamente divelti, dissaldati, che rappresentano anche un pericolo per noi passeggeri. Diventa tutti i giorni “una pesca al sedile migliore” e gli ultimi arrivati o meglio mal capitati si vedono costretti a viaggiare in posizione eretta oppure in posizione pavimento, completamente disteso. Ma per far sistemare i sedili dobbiamo fare una colletta davanti ai pochi negozi rimasti aperti in questa zona? Ricordiamo che noi puntualmente ogni mese ci troviamo delle trattenute in busta paga a favore di Regione e Comune, una bella cifra se moltiplichiamo per il numero dei lavoratori che viaggiano dalla regione “Qui non funziona piu niente” verso l’Abruzzo. Una cifra importante, ma indietro come servizi non torna quasi nulla. Sugli autobus ci sono degli autisti veri, ragazzi che andrebbero premiati per quello che fanno per non far fermare i mezzi e per mantenerli in strada. Ma purtroppo la società SATI se ne infischia e continua a far finta di non vedere e di non sentire. Se con l’ennesimo appello saremo ignorati ci vedremmo costretti ad azioni eclatanti». Francesco Bottone

da non è ancora sicura? Così pare. Comunque, la mulattiera resta impercorribile, punto. E siccome per «andare dove dobbiamo andare», come direbbe Totò, c’è sempre una strada, ecco che le corse di linea dei pendolari partiranno da Castiglione, andranno a Schiavi, poi a Castelguidone, scenderanno sulla fondovalle Trigno, per raggiungere la costa adriatica, prenderanno l’autostrada a Vasto Sud, usciranno al casello “Val di Sangro” della A14, e percorreranno il tratto verso l’area industriale. Due ore di viaggio, salvo complicazioni, così a occhio. Il primo turno partirà da Castiglione alle ore 3,45, il secondo alle 11,50 e il terzo alle 19,50. Ovviamente stesso tragitto al contrario, sempre il giro del mondo, per tornare a casa dopo una giornata in fabbrica. E per i pendolari che devono andare invece verso Lanciano o Chieti la cosa è ancora più complicata, perché dovrebbero percorrere la mulattiera con mezzi propri o minibus, scendere dall’Alto Molise sulla fondovalle Sangro, per poi tornare indietro verso l’entroterra abruzzese, cioè risalire per Colledimezzo e arrivare a Montazzoli dove intercettare la coincidenza per Lanciano e Chieti o Pescara. Una follia. Intanto il consigliere comunale di

Agnone con delega ai Trasporti, Germano Masciotra, ha investito della questione l’assessore regionale del Molise, Vincenzo Niro: «Gentile assessore, mi rivolgo a lei affinché interceda con la Provincia di Isernia e il suo omologo della regione Abruzzo per ripristinare al più presto il passaggio degli autobus di linea sul tracciato ex Istonia 86 da poco interessato da lavori di messa in sicurezza e rifacimento manto stradale a seguito della chiusura del ponte Sente. Questa mia richiesta è motivata dal fatto che la Provincia di Chieti ha chiuso l’unica strada di collegamento tra Castiglione Messer Marino e la Val di Sangro per lavori di ripristino della sede stradale della stessa. I miei colleghi pendolari di Castiglione Messer Marino, già fortemente penalizzati dalla chiusura del ponte Sente, sarebbero costretti a viaggi estenuanti senza poter usufruire dei mezzi pubblici che oggi garantiscono il servizio in quanto l’unica strada percorribile per loro è appunto la ex Istonia dove attualmente vige il divieto di transito per i pullman. Spero comprenda i forti disagi a cui saranno sottoposti decine e decine di pendolari che con sacrificio e amore per il loro paese ancora oggi vivono su queste montagne». Francesco Bottone


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Primiani: «Non sono più disposto a tollerare altro, è una vita che razioniamo. Domani scriveremo a tutti: da Conte a Toma, al Prefetto»

Problemi al potabilizzatore, flusso idrico ko Disagi in diversi comuni del Basso Molise. A Termoli la Crea non garantirà l’acqua nemmeno oggi Proprio nel momento in cui l’anticiclone africano ha fatto sentire la sua massima energie, consegnando al centro sud giorni di afa e caldo da piena estate, il basso Molise è costretto a fronteggiare un altro problema, noto da queste parti, l’emergenza idrica. Secondo quanto reso noto da Molise Acque il disservizio è stato determinato da problemi tecnici presso l’impianto di potabilizzazione Liscione, in particolare un guasto che avrebbe interessato le due pompe dell’impianto che trasforma l’acqua della diga in acqua potabile e che quindi ha determinato lo stop del

flusso. Ad avere la peggio i comuni dell’hinterland: Larino, Ururi, San Martino in Pensilis, Portocannone, Campomarino, Petacciato, Montenero di Bisaccia. E ancora una volta sotto la lente finisce anche la tempistica con cui è stato inoltrato ai vari comuni il dispaccio ufficiale, con i sindaci colti alla sprovvista e che ora non lesinano critiche all’azienda che gestisce il servizio idrico. «Ieri mattina – fa sapere il sindaco di San Martino, Gianni di Matteo – ci avevano comunicato una riduzione del flusso del 20 per cento, poi in serata non è arrivato più nulla. E ci hanno co-

«Subito un incontro con Toma per dare risposte ai cittadini e ai sindaci» Aida Romagnuolo sulla carenza di acqua in alcuni centri «Caro Presidente Toma, ti chiedo di intervenire con la massima urgenza e tempestività per risolvere il gravissimo problema della carenza di acqua che da giorni, ha messo in crisi e piegato la pazienza di decine migliaia di cittadini privati del loro bene primario e, questo, nel Basso Molise. Sono giorni infatti, che l’acqua manca in una delle aree più sensibile del Molise. Manca l’acqua nelle case ad Ururi, Portocannone, Larino, San Martino in Pensilis e a Termoli». È quanto dichiarato dalla consigliere regionaAida Romagnuolo le Aida Romagnuolo. «Interi paesi - ha continuato - rimasti a secco per ovvie e discutibili responsabilità e questo, non è più possibile tollerarlo anche perché ormai l’Erim ha un Commissario. Pertanto - ha continuato Romagnuolo - reputo necessario che tu incontri celermente i sindaci per dargli risposte immediate. Ovviamente, io come sempre sono dalla parte dei cittadini e del territorio, li difenderò sempre, starò sempre dalla loro parte».

Tamponamento lungo la Ss16, 21enne finisce al Cardarelli È stato trasferito presso i lo Cardarelli di Campobasso il 21enne coinvolto nell’incidente avvenuto sabato sera lungo la Statale 16, in territorio di Montenero di Bisaccia. Il giovane è rimasto ferito nel tamponamento di auto avvenuto in prossimità del centro commerciale Costa Verde. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia e i sanitari del 118, giunti con i volontari della Misericordia in ambulanza. Nell’urto il 21enne, G. S. le iniziali, avrebbe riportato un sospetto trauma spinale, che ha determinato il suo trasferimento presso il nosocomio del capoluogo.

municato l’interruzione soltanto stamattina attorno alle 10». Sul piede di guerra il sindaco di Ururi, Raffaele Primiani: «Non sono più disposto a tollerare altro, non e possibile che una regione come il Molise, ricca di acqua, nel 2019 resti a secco a causa di questi sono giorni di calura, da noi c’è la trebbiatura e l’acqua e indispensabile, è una vita che razioniamo, e non possiamo neanche berla, siamo alla frutta, cosi passiamo una stagione in questa maniera? Domani scriveremo a tutti da Conte a Toma, dal Prefetto a tutti gli organi di stampa». Più cauto il sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo, che ha cercato di spiegare così alla propria comunità il disservizio: «L’avviso della Molise acque è arrivato in comune alle ore 10 e 40. La comunicazione ai cittadini è partita alle 10 e 49!!!! In passato divieti di utilizzo dell’acqua per la presenza di batteri coliformi, che arrivavano di sabato al comune, venivano divulgati, quando andava bene, il lunedì! Sulla qualità dell’acqua esistono protocolli di controllo messi in atto da enti preposti : Molise Acque, Arpa e Asrem. Il comune emette comunicati se riceve note da uno di questi enti: creare allarmismi inutili, oltre a creare disagi nella popolazione, è anche reato. Questa amministrazione si è mostrata attenta sin dal suo insediamento a

Raffaele Priminai

tutte le problematiche riguardanti la cittadinanza non facendo mai mancare news o avvisi senza ulteriori aggravi di spese per le casse comunali ( per esempio acquistando un’app); siamo a stretto contatto con la Molise acque e l’assessore ai lavori pubblici per cercare di limitare eventuali disagi, lavorando anche oggi ( do-

menica) a tutte le possibili soluzioni per aumentare la capacità del potabilizzatore; al comune spetta la gestione dell’acqua all’uscita del serbatoio. Fino al serbatoio, l’unico ente responsabile, è la Molise acque! Mi preme ringraziare il presidente, i dirigenti e i tecnici della Molise acque, oltre che l’assessore Vincenzo Niro, per come stanno affrontando il problema. Purtroppo per troppo tempo non sono stati fatti investimenti sull’impianto di potabilizzazione ( gli ultimi risalgono al 2011/2012) che oggi risulta essere insufficiente a soddisfare la richiesta idrica dei comuni. Situazione delicata anche a Termoli. Nonostante possa contare sull’approvvigionamento proveniente dal Consorzio Industriale, nel maggior centro costiero è stato comunque

diramato l’avviso da parte della Crea, società che gestisce il servizio idrico comunale, con cui si evidenziavano, anche per la giornata di oggi, possibili problemi di erogazione del servizio a causa della sospensione del flusso idrico da parte di Molise Acque. «Vista la comunicazione inviata da Molise Acque, inerente la sospensione del flusso idrico nella giornata odierna, comunichiamo che non potrà essere garantita la normale erogazione del servizio sul territorio del comune di Termoli, nelle giornate di oggi e domani. Le eventuali criticità si dovrebbero risolvere entro la serata di lunedì 17 giugno».Prime due settimane di giugno da bollino rosso per il basso Molise, già costretto a fare i conti con il problema alche nelle acque del Liscione

Patrizia Manzo: «Diritto all’acqua negato ancora una volta» Sulla sospensione del flusso idrico da segnalare la nota della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, patrizia Manzo, che sulla vicenda scrive di “diritto all’acqua negato ancora una volta”. «Io mi auguro che si inizino a comprendere le ricadute economiche della disattenzione politica verso il Basso Molise. Ora basta! Oltre a negare il diritto all’acqua, all’inquinamento delle acque del Liscione, per il quale domani l’Arpam dovrebbe fornire dei risultati, ci sono una serie di problemi

che vanno affrontati con urgenza e responsabilità. Mi riferisco agli interventi al muro di contenimento della diga, che non consente di godere della capacità massima dell’invaso, alla messa in sicurezza del fiume Biferno dai piedi della diga alla foce, all’acquedotto molisano centrale per fornire con acqua sorgiva le nostre comunità, ai maggiori controlli a monte del fiume Biferno. Sono interventi non più procrastinabili in un territorio che deve essere pronto ad accogliere migliaia di turisti,

che ospita un nucleo industriale,una volta fiore all’occhiello della nostra regione e non più attrattivo a causa della mancata messa in sicurezza proprio del Biferno e, soprattutto, non più rinviabili al fine di garantire l’approvvigionamento di acqua per i miei concittadini. Un ultimo messaggio rivolto al Sindaco del Comune di Termoli e a tutti gli altri Sindaci delle comunità coinvolte affinché rendano pubbliche e facciano trasparenza ai cittadini sull’acqua che beviamo».

Patrizia Manzo


TERMOLI E BASSO MOLISE

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ATTUALITÀ

L’incontro, introdotto dalla presidente del club Rotary di Termoli, Rossella Travaglini, si è concluso col tradizionale scambio di doni, dopo una sessione dinamica di domande e risposte

«Il 2050 è già domani: prospettive e soluzioni» Argomenti di estrema attualità nella conferenza del Rotary sui cambiamenti climatici TERMOLI Cambiamenti climatici, esplosione demografica, scienza del suolo. Argomenti di estrema attualità, di cui forse si parla ancora poco, in relazione alla loro stessa importanza, ma che rappresentano i capisaldi di una battaglia che bisogna ancora ingaggiare e si sta perdendo davvero troppo tempo. «Il 2050 è già domani: prospettive e soluzioni» è stato il tema al centro del seminario organizzato dal Rotary club di Termoli giovedì scorso, 13 giugno, col dottor Vincenzo Michele Sellitto, Marketing Manger presso la Msbiotechspa, azienda leader nella produzione di biotecnologie per l’agricoltura. Sellitto, laureato in scienze agrarie presso l’Università degli studi del Molise e in collaborazione la Purdue University (US) ha conseguito un dottorato di ricerca in “Chimica e Biochimica Applicate”. Esperto di suolo e di innovazioni in agricoltura, impegnato nella promozione a livello mondiale di nuove tecniche di agricoltura ecoso-

Provinciale tra Montenero e Palata, Bozzelli: «Incuria ed abbandono: rischi per gli automobilisti»

Una foto denuncia, quella a firma della consigliere di opposizione al Comune di Montenero, Valentina Bozzelli, sullo stato di incuria ed abbandono in cui versa la Strada provinciale di collegamento tra Montenero e Palata. viceversa. «La foto parla da sola ed immortala i rischi per gli automobilisti e per la circolazione stradale. Il pericolo è ancora più grave ed evidente in prossimità di curve ed incroci, laddove la visibilità è precaria e, in taluni punti, è addirittura inesistente. Spiace constatare la miopia degli “amministratori” provinciali e l’assenza di un rappresentante sostanziale del nostro territorio.

stenibili a impatto zero tra cui l’uso di microrganismi in agricoltura. Ha maturato una lunga esperienza nella ricerca scientifica in Scienze del suolo, documentata da pubblicazioni di numerosi articoli, pubblicati su riviste scientifiche internazionali. È anche autore e coautore di libri, ha più di 50 partecipazioni ai Congressi internazionali, un brevetto e ha ottenuto due International Thesis Award. Inoltre è professore associato a contratto presso l’Università di Agraria di Iasi, Timisoara e ClujNapoca. Da questa vasta esperienza sul campo e a livello accademico e di ricerca, ha proposto un excursus storico-scientifico, che ha mostrato ai presenti, soci e amici del Rotary club di Termoli, i rischi a cui sta andando incontro l’umanità, nell’evitare di assumere scelte drastiche orientate a un vero cambiamento della politica climatica globale. Sellitto è partito da una statistica, che racchiude un po’ il senso di quello che sta accadendo: secondo le rilevazioni della Nasa, non si è mai raggiunto nella storia del pianeta un livello di concentrazione tale di anidride carbonica nell’atmosfera, che sta oscillando a 415 particelle per milione. Può sembrare una proporzione infinitesima, ma è la causa del riscaldamento globale, poiché imprigiona l’energia, che non viene liberata e che fa sì che aumenti il calore e quindi le temperature salgono costantemente. Le previsioni più pessimistiche portano a un innalzamento della colonnina di mercurio di 5 gradi alla fine del 21esimo secolo, così come a livello demografico, dagli anni settanta a oggi, siamo cresciuti di due volte e ci avvieremo nei prossimi decenni a raggiungere i 10 miliardi di individui. Una statistica è rivelatrice di quello che serve all’uomo per sfamarsi, inteso come acqua, produzione di cibo ed energia correlata: una dimensione sei volte superiore alla superficie che occupa pro capite. E le terre coltivabili

sono state già coltivate, chi pensa di poter violare territori ostili dimentica che costerebbe più che il prodotto finale. Allo stato attuale, l’insieme delle società che popolano il globo, consumano una volta e mezza le risorse a disposizione e la proiezione demografica prevede di arrivare a due volte e mezza: definirlo insostenibile è quasi eufemistico. Tra i rischi maggiori, come l’innalzamento dei livelli del mare, si sta monitorando lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, ma non solo. Tutti i ghiacciai e i territori coperti da ghiaccio per millenni, possono liberare sostanze come anidride carbonica, metano e anche batteri che erano stati bloccati dalle basse temperature. Scenari apocalittici, senza dubbio. A cui porre rimedio. Ma come? Per Sellitto, che ha interagito con l’uditorio per quasi un’ora e mezza, occorre ripartire dalla base, dalla vita, dal suolo, inteso come entità e comunità viva, che scambia informazione tra i vari regni, animale, vegetale e perché no, con l’uomo. Sì, perché la comunicazione col macrobioma è fondamentale. Da qui, l’esigenza di mettere al bando tutte le pratiche dannose per l’agricoltura, che sterilizzano e rendono inerte il suolo, che se vivo trattiene l’anidride carbonica, se muore, libera la Co2 e contribuisce all’ulteriore surriscaldamento globale. L’incontro è stato introdotto dalla presidente del club Rotary di Termoli, Rossella Travaglini, e si è concluso col tradizionale scambio di doni, dopo una sessione dinamica di domande e risposte tra la platea e Sellitto. Inoltre, vista l’ottima riuscita della manifestazione, si sta valutando di riproporre l’intervento coinvolgendo le scuole dove si formano coloro per i quali veramente il 2050 rischia di trasformarsi in una apocalisse annunciata. Infine, appendice importante, la presentazione di due nuovi soci, Adamo Manes e Gianpaolo Ragni, a opera rispettivamente del segretario Michele Di Tomasso e del prefetto Emilio Travaglini, con la tradizionale apposizione della spilla del Rotary effettuata dal Governatore incoming Basilio Ciucci. Prossimo appuntamento, il passaggio del martelletto, programmato per sabato 29 giugno.

Campomarino, Antonio Saburro: «Bonificata contrada Ramitelli

Petacciato, Fallica presenta la mozione Dogbeach

«Ma il fenomeno esiste e stiamo lavorando per porre rimedio»

Un pezzetto di spiaggia per gli amici a 4 zampe

Montenero di Bisaccia

Attivato il servizio navetta per la “Marina” L’Amministrazione Comunale di Montenero ha attivato, a partire da sabato e fino al 30 giugno, il servizio di trasporto urbano dal centro abitato alla Costa Verde e ritorno. La tratta prevede partenze da Montenero di Bis. (Piazza Cav. Vittorio Veneto) alle ore 09.00 e alle ore 17.30, e partenze dal Porto Turistico Marina Sveva (per Montenero) alle ore 9,30 e alle ore 18.00. II servizio sarà in vigore dal lunedì al sabato, escluse le domeniche, al costo di 1 euro per la singola corsa e 1,50 andata e ritorno. È previsto anche un abbonamento mensile: utenti da 0 a 14 anni (15 euro); utenti da 15 a 65 anni (33 euro); utenti over 65 anni (22 euro). Il percorso in andata è il seguente: Montenero (capolinea P.zza C. Vittorio Veneto) - S.S. 157 - Querce Grosse - Litoranea S.S. 16 Adriatica - Porto Turistico “Marina Sveva” Centro Commerciale Costa Verde. Il percorso di ritorno è il seguente: Porto Turistico “Marina Sveva” - Centro Commerciale Costa Verde - Litoranea S.S. 16 Adriatica - Querce Grosse Montenero (capolinea P.zza C. Vittorio Veneto).

«Grazie all’intervento di bonifica da parte degli operatori della Ditta Giuliani, sono state bonificate le zone sotto i due ponti autostradali in contrada Torre Ramitelli e un altro luogo con rifiuti». Ad anunciarlo è il neo assessore al Comune di Campomarino, Antonio Saburro, il quale aggiunge: «Ho effettuato un giro per l’intero territorio e diciamo che mentre il Centro di Campomarino Lido risulta abbastanza pulito, vi sono alcune zone periferiche che necessitano ancora di bonifica. Purtroppo il fenomeno esiste e stiamo lavorando per porre rimedio a tutto ciò. Non sarà certo semplice nei mesi di luglio e agosto, ma noi ci saremo e cercheremo di risolvere questo annoso problema.

Il consigliere di minoranza al Comune di Petacciato, Matteo Fallica, ha annunciato di aver presentano una mozione al consiglio comunale per l’istituzione del Dogbeach, insieme a quella per il cimitero per gli animali, e la proposta Plastic-Free, quest’ultime già bocciate dalla maggioranza. «L’intenzione – spiega - é di dedicare un pezzetto di spiaggia ai nostri amici a 4 zampe». Un’iniziativa che acquisce un peso significativo alla luce della recente sentenza emessa dal Tar del Lazio, che ha definito illegittima l’ordinanza del Comune di Latina, che aveva vietato l’ingresso in spiaggia ai cani , anche se con museruola e guinzaglio, tutti i giorni della stagione balneare. «Ne discuteremo al prossimo consiglio, spero che queste notizia e quest’ultima sentenza del TAR possano spingere la giunta ad accogliere la proposta che giunge dalla minoranza e che renderà ancor più “speciale” la nostra spiaggia.»


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Il direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto: «La morte non è legata a criticità presenti nel sistema, oggi vaglieremo con attenzione il carteggio che c’è giunto»

vicenda per farsi un’idea completa». E a distanza di quasi un anno dalla morte di Cesaride, nelle prossime ore, potrebbero emergere nuovi dettagli su questa discussa vicenda . Sono stati infatti inviati, da parte del Ministero, i verbali di quell’ispezione effettuata presso il San Timoteo, documenti di cui il direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto, prenderà visione quest’oggi, così come confermato via

telefono al Quotidiano del Molise. Per adesso –da prime sommarie informazioni apprese – secondo il direttore generale non dovrebbero essere riportati «aspetti trascendentali, se non dei suggerimenti di carattere generale». Nello specifico, per Sosto, la morte di Michele Cesaride «non è legata a criticità presenti nel sistema. Nessuna attinenza quindi, una posizione che conferma quanto già affermato a margine dell’audit, ovvero che la rete dell’emergenza-urgenza ha funzionato e ha lavorato nei tempi canonici previsti anche a livello normativo. Ovviamente maggiori dettagli potranno essere acquisiti e resi noti solo dopo l’attenta visione dei verbali». L’obiettivo è di dare risposta ai tanti interrogativi sulle vicende che hanno caratterizzato le ultime ore di vita di Michele, interrogativi che, per i familiari e la comunità di Larino, necessitano di risposte concrete. Acmdi

to ed il Presidente di Molise Acque. La partecipazione di tutti è indispensabile per attivare un servizio di grande importanza per il territorio e

per il benessere di tutti. ‘’il diritto all’acqua risulta quale estensione del diritto alla vita’’, ichiarazione universale dei diritti umani.

Caso Cesaride, trasmessi i verbali dal Ministero Il dg Asrem Gennaro Sosto

A distanza di quasi due settimane dall’interrogazione al ministro della Salute, Giulia Grillo, presentata dal portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis, si torna a parlare del caso Michele Cesaride, il 47enne larinese deceduto prematuramente il 19 luglio del 2018 a causa di un’emorragia cerebrale all’ospedale di San Giovanni Rotondo, struttura dove giunse a seguito di un suo trasferimento dal San Timoteo di Termoli. Trasferimento necessario visto che

La documentazione è relativa alla task force inviata nel mese di luglio 2018 al San Timoteo dal titolare della Salute Giulia Grillo la TAC della struttura termolese era in manutenzione programmata. La morte cerebrale sopraggiunse durante l’intervento chirurgico, dopodiché i familiari autorizzarono l’espianto e la donazione degli organi. Il caso, che dimostrava un’evidente falla nella rete dell’emergenza-urgenza, ebbe rilevanza nazionale, tanto che il ministro Grillo “dispose un’ispezione per la struttura ospedaliera termolese”. La task force

giunse il 19 luglio, nella stessa giornata in cui venne dichiarata, all’ospedale di San Giovanni Rotondo, la morte clinica di Cesaride. I tecnici ministeriali sono arrivati al San Timoteo di Termoli in mattinata, una commissione composta da tre tecnici del ministero della Salute e da tre tecnici sanitari regionali. Gli ispettori, fra cui i carabinieri del Nas delegati, hanno acquisito la documentazione relativa alla procedura e in-

terrogato il personale che, a vario titolo, ha partecipato alla rete dei soccorsi. Quasi quattro ore di riunione in quell’occasione, al termine delle quali è stato il direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto, a fare il punto della situazione. “E’ stato un audit da parte dei tecnici ministeriali che hanno acquisito la documentazione e hanno colloquiato con tutte le persone che hanno avuto un ruolo e un’attinenza con la

Avvieremo una raccolta firme sul territorio

Attivazione Molisano Centrale ViviLarino non molla la presa LARINO «La grave criticità che vivono i cittadini del Basso Molise in questi giorni di inizio estate ci induce a pensare che i tempi per l’attivazione del Molisano Centrale sono ancora lunghi» è quanto fatto sapere dall’associazione ViviLarino, realtà locale che sulla questione ha già inol-

trato, in data 3 giugno, una lettera aperta a Molise Acque. Attraverso la missiva si chiedeva di incontrare i responsabili dell’Ente per «illustrare e discutere sulle perplessità circa la tempistica di reale attivazione del servizio» e anche per capire se la quota-parte idrica prevista sia sufficiente a soddisfare

le esigenze del territorio, «visto che in questo periodo la popolazione raddoppia con l’arrivo dei turisti, senza ricorrere all’integrazione con l’acqua dell’invaso del liscione che tanti problemi organolettici e qualitativi ha dato finora. Ancora non siamo stati onorati di una risposta in tal senso, e quindi noi di ViviLa-

rino avvieremo nei prossimi giorni una raccolta firme sul territorio per far sentire la voce dei cittadini e portarla nelle massime sedi Istituzionali, e convocheremo una nuova assemblea pubblica invitando tutti i Sindaci del territorio interessati al nuovo servizio, il Presidente della Giunta Regionale, l’Assessore Regionale di riferimen-

Bonefro ha rinnovato la festa in onore di Sant’Antonio di Padova Con devozione sincera e affidamento al Signore la comunità di Bonefro ha rinnovato la festa in onore di Sant’Antonio di Padova. Significativa la partecipazione della comunità a un evento atteso e carico di significati quali la carità, la fraternità e la condivisione. Il programma religioso ha previsto la tradizionale tredicina di preparazione e giovedì 13 giugno, la Santa messa celebrata dal parroco, don Renato Grecu e la processione per le vie del paese. Il programma ricreativo è iniziato domenica 9 giugno con la vendita all’asta del carro e dei carretti. Mercoledì 12 giugno, tappa del carro per i tradizionali fuochi di quartiere. Nella serata della festa in tanti hanno atteso la celebre voce della canzone italiana con il concerto di Orietta Berti. Un grande successo per la presenza di adulti e ragazzi, curiosi di tutte le età, provenienti anche da paesi limitrofi. Con stupore si è conclusa la serata con spettacolo di fuochi pirotecnici della ditta “Pirotecnica Tavoliere del Tavoliere” (Giuseppe Barletta e Matteo Ciciliano). I giovani del comitato Antonello, Serena, Federica, Valentina, Lucia, Fernando, Giuseppe e Piero dopo un lungo e duro

impegno sono entusiasti della riuscita delle manifestazioni e ringraziano tutti coloro che hanno contribuito. Ringraziamenti al sindaco, Nicola Montagano e all’amministrazione comunale, al parroco don Renato Grecu, alla famiglia Ruccolo, ai Carabinieri del comando di Bonefro, a tutte le attività, alle signore che hanno contribuito alla realizzazione dei fiori e coloro che hanno contribuito all’allestimento (Virginia, Giovanna, Maria, Amalia, Nicolina, Libera, Graziella); ditte Edilfour (Paolo, Nino e Celestino) e Santoianni (Giuseppe e Luigi); gli elettricisti Michele e Vincenzo; Michele Ruccolo, Domenico Colombo, Vincenzo Porrazzo, Antonio Ricciardelli, Nicola Di Marzo, Michele Santoianni, Amodio di Marzo, Musicista (Peppino Primiano), Francesco Di Fiore; officina d’Onofrio Antonio; tutti coloro che hanno organizzato i fuochi per i quartieri del paese, luminarie Petruccelli, i bambini dei cinque bellissimi carretti, la banda di Campolieto e Gianmario Ripalunga. I fotografi Egidio, Nicolino, Gino, Domenico. Appuntamento al prossimo anno con rinnovato impegno e devozione condivisa. “Grazie Sant’Antonio”.

Auguri Colletorto, Larisa Abruzzese ha ricevuto il sacramento del Battesimo Larisa Abruzzese ha ricevuto il sacramento del Santo Battesimo nella chiesa madre di San Giovanni Battista a Colletorto. Un momento di condivisione, affidamento al Signore e grande gioia lungo il percorso di fede cristiana. Auguri di vero cuore dai genitori Antonio Abruzzese e Madalina Leonte, dai nonni Enzo e Florestina, Ica e Cornelio, dal padrino Massimo Liberatore e da tutte le persone che le vogliono bene.


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Valzer degli allenatori: il Notaresco sceglie Vagnoni, Baldassarri al Montegiorgio

Campobasso al lavoro su una difesa tosta, mix di esperienza e gioventù Lo staff tecnico punta sul roccioso Menna e potrebbe chiudere con De Santis REDAZIONE CAMPOBASSO I campionati si vincono in difesa... Quante volte nel gergo calcistico si è sentita questa massima, che per la verità trova riscontri ogni stagione, in qualsiasi categoria e per qualsiasi squadra che si ritrova sul traguardo a trionfare. Il discorso, naturalmente, vale anche in serie D: il Cesena, tra gli altri pregi, aveva anche quello di subire poche reti. E ha vinto. Società e staff tecnico

del Campobasso, proprio nel settore arretrato, non vogliono sbagliare, o quanto meno limare gli errori rispetto all’anno scorso, quando sono stati incassati 50 gol. Quasi certamente i terzini saranno under: l’accordo col Benevento porterà nel capoluogo diversi calciatori, tra i quali anche esterni bassi, come per esempio Onda, Rillo e Peluso. Al centro si va verso una coppia di over ben assortita. I nomi più caldi li abbiamo fatti ieri: con Damiano Menna si è in dirittu-

Le panchine del possibile girone F ALFONSINE ALMA JUVENTUS FANO Avezzano CHIETI Campobasso Forlì Francavilla Jesina Matelica Montegiorgio Pineto PORTO SANT’ELPIDIO Real Giulianova Recanatese Sammaurese Sangiustese San Nicolò Notaresco Savignanese TOLENTINO Vastese VASTOGIRARDI

Gori (confermato) ? De Angelis (nuovo) ? Bovienzo (nuovo) Paci (nuovo) Rachini? Favo? Battistini (nuovo) Baldassarri (nuovo) Epifani (nuovo) ? ? Giampaolo (nuovo) ? Senigagliesi (confermato) Vagnoni Farneti? Mosconi (confermato) Colavitto? Farina (confermato)

ra d’arrivo, si potrebbe chiudere felicemente anche la trattativa con l’ex Matelica, Simone De Santis. IL VALZER DEGLI ALLENATORI. Vagnoni, ex Castelfidardo, approda al San Nicolò Notaresco mentre il Montegiorgio, perso Paci che ha accettato la proposta del Forlì, ha deciso di puntare su Baldassarri. Sale il numero delle società che ha già scelto il nuovo trainer o confermato quello “vecchio”. Diverse quelle che sono ancora senza guida tecnica. I sicuri del posto sono sicuramente i confermati Senigagliesi della Sangiustese, Mosconi del Tolentino appena promosso, Gori dell’Alfonsine e Francesco Farina del Vasto-

girardi. Già ufficializzati nei giorni scorsi i vari Giampaolo (l’ex Avezzano) che ha detto sì alla Recanatese, Epifani che andrà al Pineto, De Angelis nuovo tecnico dell’Avezzano oltre all’ex Montegiorgio Paci che ha accettato la corte del Forlì e all’ex Aquila Battistini che prenderà in mano le redini del Matelica. C’è poi Bovienzo del Campobasso che è ancora ufficioso. Proseguendo, ci sono tanti probabili, in attesa della conferma: Rachini (Francavilla) e Mengo (Porto Sant’Elpidio). La Vastese potrebbe affidarsi a Colavitto ma la società si è affrettata a precisare che in questo momento si pensa a riorganizzarsi.

Paci è passato dal Montegiorgio al Forlì

Torneo di Corpus Domini, vince il Monopoli Presente anche il neo sindaco Gravina REDAZIONE CAMPOBASSO Si è tenuto ieri pomeriggio il Torneo nazionale di Corpus Domini organizzato dalla Polisportiva Acli Campobasso e dedicato alla memoria di Antonello Toti e Antonio Rauso. Presente anche il neo sindaco del capoluogo Roberto Gravina, che ha voluto sottolineare la buona riuscita di un evento annuale ormai consolidato.

«Un connubio di valori che rafforza l'identità della nostra comunità. Oggi il trofeo è andato al Monopoli ma a vincere sono stati tutti coloro che con il loro prodigarsi permettono ai nostri giovani di crescere nutrendosi di quegli insegnamenti che solo lo sport può trasmettere. Complimenti agli organizzatori e alle squadre partecipanti. Nel 2020 vi vogliamo di nuovo tutti nella nostra città».

Perline Il Pallone di Campobasso in politica non paga GENNARO VENTRESCA Correvano gli anni Settanta. Nel ’75 vincemmo il nostro primo vero campionato. Eravamo in IV Serie. Presidente Franco Nucciarone, allenatore Costanzo Balleri. A dare corpo alla cavalcata dei Lupi ci fu la stupenda cornice di pubblico, specie nel settore dei Distinti che da sotto una tettoia di lamiera, situata al centro del campo faceva un chiasso d’inferno. A suon di musica, stile Sud-america. Nacque così il Commando. Non solo tamburi, ma anche strumenti a fiato. Circolano ancora oggi, sul web, alcune foto che ritraggono il mitico Pippo Tiberio impegnato a suonare la sua fedele tromba. *** Ricordo che Franco Nucciarone veniva dal mondo politico oltre che degli avvocati. Ovvio accostarlo alla Democrazia Cristiana, il partito con la più alta percentuale di voti raggiunta proprio nella nostra regione. Nucciarone, con la casacca scudocrociata si era seduto sullo scranno più alto del Municipio. In punta di verità, a quei tempi non c’era ancora la votazione diretta per l’elezione del primo cittadino. Gli elettori sceglievano il partiti e i candidati, poi si passava ai giochi del Palazzo per conferire l’incarico sindacale e dell’intero esecutivo. *** Non ho elementi per riferire se Nucciarone si lanciò nell’agone calcistico per avere lo slancio per arrivare in Parlamento. Con una città letteralmente impazzita per il pallone non gli fu difficile immaginarsi a Montecitorio. C’era però da fare i conti con volponi del calibro di Sedati, La Penna e Vecchiarelli che con le loro legioni si assicurarono i tre posti disponibili. Nucciarone che correva con il numero 4 restò con un palmo di naso. Ma non si arrese. Almeno calcisticamente. Proseguì il cammino, regalandoci due meravigliose stagioni di C, specie la prima. Poi dovette venire in suo aiuto Gigino Falcione che cambiò completamente stile e passo. *** Gli hurrà non bastarono al sindaco-presidente per fare l’onorevole. L’elettorato del capoluogo, fedelissimo ai tre big regionali gli consegnò pochi voti. Dimostrando che il pallone di Campobasso piace, ma non fattura consensi. Ne sa qualcosa Adelmo Berardo che pure vinse, dopo tre anni fantastici, le Serie D. L’Adelmo che già aveva sfiorato l’elezione prima del suo arrivo nel club rossoblù non puntava al Parlamento. Chiedeva solo un posto in consiglio regionale. Che però gli fu negato. Ancora una volta i tifosi fecero più fumo che arrosto. *** Quel volpone di Roberto Ruta aveva capito tutto. E benchè sollecitato dal suo sodale Pierpaolo Nagni non accettò mai di sporgersi oltre la rete di recinzione dello stadio. “Il pallone non paga”, mi disse, quando lo andai a trovare in Consiglio Regionale. E aveva avuto ragione. Non se ne fece niente. Fece la differenza, tra i “grandi” del pallone, il solo Achille Lauro che a Napoli, col partito monarchico, raggiunse il suo scopo soprattutto perchè accanto alla presidenza della squadra del golfo ci aggiunse migliaia di paia di scarpe. Con la particolarità di darne la destra prima del voto e l’altra a elezioni concluse.


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SPORT

ECCELLENZA - PROMOZIONE

Rufini resta in pole per la panchina: si attende il summit dirigenziale per chiudere

Termoli, settimana decisiva per stabilire il budget della prossima stagione Sul piatto l’allargamento della base societaria, allenatore e acquisti REDAZIONE CAMPOBASSO E’una settimana decisiva per conoscere piani e programmi futuri del Termoli Calcio. Dopo tante indiscrezioni, tutti i vertici dirigenzia-

li, si metteranno a tavolino per stabilire il budget definitivo da destinare alla prossima stagione, magari completando anche quel processo di allargamento della base societaria a soggetti imprenditori termolesi che

potrebbe cambiare - a ruota - anche la percezione del tifo, legato anche a discorsi di appartenenza e di legame di dirigenti con il territorio. CAPITOLO ALLENATORE: RUFINI RESTA IN POLE, TRATTATIVA IN STAND-BY.

Un incontro, che si terrà tramercoledì e giovedì, che servirà anche a sbloccare quelle trattative di natura tecnica rimaste in stand-by. In primis, c’è il capitolo allenatore. Con Danilo Rufini l’incontro c’è stato ed è sta-

La Promozione molisana rischia di perdere un’altra compagine storica

La Santeliana e l’amaro addio I biancorossi non si iscriveranno REDAZIONE CAMPOBASSO Un’altra società gloriosa del panorama regionale molisano rischia fortemente di non presentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato. Si tratta della Santeliana, la cui posizione davvero appe-

sa ad un filo, tanto da mettere a serio rischio la partecipazione alla Promozione 2019/2020. Segnali negativi giungono da S.Elia, dove il presidente sarebbe rimasto solo con oltretutto l’assenza di uno zoccolo duro di giocatori del posto cui affidare la stagione in arrivo.

SPERANZE RIDOTTE: GIOCATORI PRONTI AD ACCASARSI ALTROVE. I perni della risalita incredibile nel girone di ritorno, avvenuta nei mesi scorsi, sono pronti a trovare altra sistemazione. Vico Vico non è sicuro di restare in Italia, Totaro è richiesto dal Ripalimosani, altri potrebbero trovare posto

nelle squadre neopromosse. Un epilogo triste e per certi versi inatteso, se rapportato all’incredibile bottino di punti messi insieme dalla squadra di Marrone da inizio 2019. Una media playoff che rischia di rappresentare il canto del cigno, per una Santeliana pronta ad ammainare bandiera.

to positivo, ma le parti si sono aggiornate al postsummit societario. Il Termoli, comprese a fondo le forze di cui potrà di-

sporre, si siederà nuovamente al tavolo con l’ex Brindisi per formulare la proposta definitiva. Accompagnata da un progetto vincente.

DIRIGENZA AL LAVORO

Comprensorio Vairano, campagna abbonamenti al via dal 1°luglio Il Comprensorio Vairano stringe i tempi per accaparrarsi quei tre o quattro elementi in grado di far fare il salto di qualità alla formazione che sarà allenata ancora da Urban. Domani potrebbe giungere l’ok per due arrivi eccellenti, ma sui nomi resta il massimo riserbo. Non viene nascosta, invece, l’ambizione di partenza: i campani si presenteranno ai nastri di partenza per competere in zona playoff, a maggior ragione se piazze come Termoli, Isernia e Agnonese non risolveranno in breve termine le proprie incertezze di natura societaria. Intanto la società ha comunicato le alcune di carattere organizzativo. «Ci apprestiamo - si legge nella nota - ad iniziare la nuova stagione nel massimo campionato regionale, l'Eccellenza. Sarà una stagione straordinaria dove ci auguriamo di regalare ai nostri tifosi ed ai nostri partners, momenti di calcio vero e di indimenticabili vittorie. il presente messaggio ha tuttavia uno scopo informativo sia per i partner che per i tifosi della nostra società. A partire dalla scorsa settimana è possibile diventare partner del Comprensorio Vairano, eventuali richieste verranno vagliate entro il 15 luglio 2019 e potranno essere inviate entro tale termine scrivendo un messaggio su questa pagina facebook. Entro tale termine si valuteranno le richieste dei partner ad esporre i propri loghi sul materiale sportivo degli atleti e sulle maglie da gara. Per quanto riguarda la campagna abbonamenti - conclude la dirigenza guidata da patron Rega - questa avrà il via ufficiale il 1 luglio 2019 nelle forme e nei modi che saranno spiegati con successivo comunicato».


SPORT

IL RICORDO

Anche Campobasso 1919 e Baranello all’iniziativa

Grande successo per il 6°Memorial Gianluca Fuso L’incasso è stato devoluto in beneficenza REDAZIONE CAMPOBASSO Una giornata di sport nel ricordo di Gianluca Fuso quella andata in scena sabato pomeriggio al PalaVazzieri di Campobasso.

Tanti gli ex compagni di squadra presenti al 6° Memorial dell’indimenticabile calciatore, manifestazione che ha visto la partecipazione e l’adesione anche di due squadre del campionato di Promozione, il Campobasso

1919 e il Baranello. L’incasso è stato interamente devoluto in beneficenza al progetto “Io Posso”. Iniziativa riuscita e ormai realtà consolidata. Appuntamento al 2020.

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SPORT

SECONDA CATEGORIA

Amato scatenato in avvio, Yamoul e Vignone la ribaltano

Coppa Seconda Categoria, vince il Sepino in rimonta Battuto nella finalissima di Isernia il Rufrae, epilogo ai supplementari dopo 120 minuti di battaglia RUFRAE PRESENZANO 2 SEPINO 5 RUFRAE PRESENZANO: Roberto, Marinelli, Teolis, Cantelmo, Caraccio, Cantelmo N., Di Cicco, Saravo, Oum, Amato, Ornella. A disp.: Antignani, Savastano, Amato, Boggia, Savastano, Di Cicco, Laora. ALL.: Petrella SEPINO: Lupo, Peluso, Ighodaro, Ficocelli, Gassama, Petta, Terranova, Sidibe, Di Benedetto, Vignone, Yamoul. A disp.: Di Nardo, Ogieriakhi, Moffa, Sanzo, Vignone, Ferrante, Guarente. All. Savarese MARCATORI: 20’ p.t. e 13’

s.t. Amato. (R), 80’ rig. Ferrante, 81’ Yaboul, 97’ Yaboul, 115’ Vignone, 119’ Gassama ISERNIA. Una finalissima avvincente quella di Coppa Seconda Categoria tra Rufrae Presenzano e Sepino. La squadra rossoblù mette la freccia con Amato che, al 20’ del primo tempo e al 13’ della ripresa, fissa il punteggio su un apparentemente rassicurante 2-0. Ma il Sepino non molla e imbastisce la reazione fulminea che trascina il confronto ai supplementari nel caldissimo pomeriggio domenicale. All’80’ è il subentrato Fer-

rante a realizzare il calcio di rigore che riapre la contesa; un minuto dopo arriva addirittura il pareggio, accolto da una esultanza di tutti i componenti della squadra in giallo, messo a segno dal positivo Yaboul. Si va ai supplementari con il Sepino carico e con il morale a mille. Fattore psicologico pienamente sfruttato al 6’ del primo extra time ancora con Yaboul. A nulla serve la reazione rabbiosa di un Rufrae che pregustava la Coppa dopo l’uno-due nei tempi regolamentari. In contropiede, al 115’ arriva anche il 4-2 definitivo: Vignone scatena la festa del Sepino.


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Settimana estiva senza eccessi di caldo con cieli completamente sereni A cura di www.meteoinmolise.com SITUAZIONE - Si preannuncia una settimana pienamente estiva senza il caldo eccessivo di matrice africana della settimana appena trascorsa. Sul Mediterraneo andrà consolidandosi un coriaceo campo di alta pressione che garantirà bellissime giornate di sole. Quasi assenti le nubi e i fenomeni sull'intero territorio italiano, da segnalare solo la formazione di qualche nube e qualche isolato rovescio sui rilievi delle aree interne. Meteo in avvio di settimana sull'Italia Lunedì - Al nord isolati piovaschi in transito su basso Veneto ed Emilia-Romagna, meglio altrove ma con instabilità diurna su Alpi e Appennino. Temperature stabili, massime tra 28 e 32. Centro: Ancora una giornata estiva con sole e caldo, isolati addensamenti diurni in Appennino ma con rari fenomeni. Temperature in calo, massime tra 27 e 32. Sud: Cieli in prevalenza sereni o al più velati con foschie al mattino sulle tirreniche; al pomeriggio isolati rovesci a ridosso dei rilievi. Temperature in calo, massime tra 28 e 32. Martedì - Al Nord: Bel tempo prevalente in pianura, qualche piovasco o temporale in sviluppo nelle ore pomeridiane lungo i rilievi alpini. Temperature stabili, massime tra 27 e 31. Centro: Bel tempo prevalente seppur con qualche piovasco o temporale in sviluppo tra Appennino e medio Adriatico nel pomeriggio. Temperature stabili, massime tra 27 e 29. Sud: Ancora una giornata di bel tempo seppur con qualche isolato piovasco o temporale pomeridiano lungo i rilievi dell'Appennino. Temperature stazionarie, massime tra 27 e 31. METEO SETTIMANA IN MOLISE: LUNEDÌ: Soleggiato e bel tempo al mattino, nel corso delle ore formazioni di nubi sui rilievi interni con qualche spunto temporalesco. Torna tutto tranquillo in serata. Temperature massime fino a 28-30 gradi senza gli eccessi dei gironi scorsi. Venti deboli, mari calmi.

MARTEDÌ: Mattinata soleggiata di bel tempo, qualche nuvola in più al pomeriggio ma senza il rischio di temporali. Temperature nella media, venti assenti. MERCOLEDÌ: Bel tempo e temperature gradevoli. Possibilità di formazioni nuvolose sui rilievi. Mare calmo

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