20° anno del Molise
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SPORT
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Campobasso. I rossoblù preparano Coppa Italia. Il Tre Pini esce la trasferta di Giulianova: abruzzesi sconfitto in gara 1 dei quarti con il Team Nuova Florida privi dell’attaccante Di Paolo PAGINA 18
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Basket. Oggi la cerimonia di inaugurazione della Final Eight di Coppa Italia
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Tre comunità sotto choc. L’arteria si conferma tra le più pericolose d’Italia: indagini in corso per accertare le cause del sinistro
Strage sulla Bifernina Molise ferito, cinque vite spezzate Tragico frontale tra due auto: quattro morti sul colpo e una donna deceduta nel pomeriggio di ieri al Cardarelli Due auto completamente sventrate, irriconoscibili nella parte anteriore e pezzi di carrozzeria anche a decine di metri dal luogo dell’impatto: una scena terrificante, quella che si è palesata nella tarda mattinata di ieri agli occhi dei soccorritori che sono intervenuti sulla Bifernina, teatro dell’ennesima tragedia.Cinque persone sono decedute: quattro sono morte sul colpo, una quinta al Cardarelli.
Ieri visita all’Hospice, al Vietri e al San Timoteo.
Sette finiscono in carcere, due ai domiciliari e due obblighi di dimora. Maxi operazione della Squadra Mobile: undici misure cautelari per spaccio di cocaina. Traffico gestito da due coppie rom che si rifornivano a Lucera
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TOUR TRA GLI OSPEDALI DEL BASSO MOLISE
SANITA’ I COMMISSARI: «OBIETTIVO PAREGGIO DI BILANCIO»
Traffico di cocaina, sgominata banda a Isernia: 11 misure cautelari
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PRIMO PIANO
ECONOMIA E IMPRESA
Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato ieri a Roma all’Ad Giuseppe Ferro
Premio Leonardo Qualità Italia all’azienda La Molisana REDAZIONE CAMPOBASSO E’ stato l’amministratore delegato Giuseppe Ferro a ricevere ieri mattina a Palazzo Barberini a Roma il premio Leo-
nardo Qualità Italia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del premier Giuseppe Conte, del ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, del presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, del presidente dell’Agenzia Ice Carlo Ferro e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. L’iniziativa è promossa dal Comitato Leonardo, nato nel 1993 per volere dei senatori Agnelli e Pininfarina, dell’Agenzia Ice, di
Confindustria e di un gruppo di imprenditori con l’obiettivo di diffondere e rafforzare l’immagine di eccellenza dell’Italia nel mondo. I Premi Leonardo rappresentano il riconoscimento del saper fare italiano, dell’unicità dei prodotti, di storie importanti, di creatività. Come ogni anno diverse le categorie premiate: a La Molisana è stato riservato il Premio Leonardo Qualità Italia che riconosce eccellenza, qualità e vocazione all’export.
A fronte dell’assemblea annuale che dovrà approvare il bilancio 2018, si chiede di far luce sul contenzioso tra società e Regione
Molise Dati, per il M5S «rischio liquidazione» I consiglieri pentastellati De Chirico e Nola premono sulla società in house e chiedono l’intervento di Toma REDAZIONE CAMPOBASSO Gli assetti della società in house Molise Dati sono al centro di un intervento dei consiglieri regionali pentastellati Fabio De Chirico e Vittorio Nola. «Si è appreso che è stata convocata l’assemblea annuale della società in house Molise Dati, prevista in prima convocazione per vener-
dì 22 marzo e, in seconda convocazione, per lunedì 25 marzo, con ordine del giorno che prevede l’approvazione del Bilancio 2018. Auspichiamo che il presidente Toma - affermano i consiglieri M5S - faccia conoscere al Consiglio regionale, al più presto, quali indicazioni vorrà dare al rappresentante della proprietà che parteciperà all’assemblea. Indicazioni sia riguardo al rinnovo
Pollo dall’Ucraina: rischi per gli allevatori molisani, l’allarme di Coldiretti La Coldiretti Molise dice no alle importazioni di pollo «con il trucco» dall’Ucraina. L’organizzazione del mondo agricolo evidenzia come il paese dell’Est Europa stia approfittando delle agevolazioni tariffarie concesse dalla UE per aiutare i paesi dell’Europa orientale, mettendo a rischio le produzioni nazionali ed europee. Nel solo 2018 si è verificato un boom delle importazioni UE di carne di pollo dall’Ucraina, cresciute del 53,7%, superando le 123mila tonnellate di carne avicola arrivata da Kiev. Il problema tocca da vicino anche il Molise dove, ad oggi, ci sono oltre 250 allevamenti avicoli. Il meccanismo ideato dall’Ucraina è semplice: «Per evitare di pagare dazi più alti sui pezzi pregiati come il petto – spiega la Coldiretti – gli ucraini hanno inventato un nuovo taglio composto da petto e ala chiamato ‘breast with cap in’ classificato invece come pollame generico che passa i confini dell’Unione a tariffa zero per poi essere preparato e venduto come petto a ristoranti, mense e in altri canali industriali dove non c’è la possibilità per il consumatore finale di verificare l’origine o l’etichetta». «E’ necessario che l’Unione europea intervenga per garantire il rispetto delle regole, la trasparenza delle filiere e la correttezza degli scambi commerciali – spiega il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – In un momento di generale rallentamento dell’economia mondiale bisogna tutelare ancora di più produzioni e posti di lavoro». «L’Italia – sottolinea Coldiretti Molise – con oltre 1,3 milioni di tonnellate di carni avicole è uno dei principali produttori europei di pollame con una quota del 9% nella UE, dietro alla Germania con il 10%, alla Spagna e alla Francia con l’11% a testa, al Regno Unito con il 13% e alla Polonia che si piazza al primo posto con il 16% del totale. La produzione italiana – sottolinea Coldiretti - rende il Paese autosufficiente sul fronte dei consumi interni, pari a oltre 20 chili pro capite, tutelando la sovranità alimentare nazionale in questo comparto.»
degli organi sociali in scadenza triennale, essendo stati nominati nel dicembre 2015, sia riguardo al contenzioso esistente tra Molise Dati e Regione Molise che potrebbe provocare uno stato di insolvenza e quindi l’avvio di procedure concorsuali previste dalla legge fallimentare. Il governatore della Regione Molise, per mantenere fede a quanto ha recentemente dichiarato in aula di Consiglio sul ruolo centrale da confermare alla società in house - proseguono Nola e De Chririco - nella prossima assemblea, dovrebbe escludere ogni ipote-
si di messa in liquidazione della società stessa o, in alternativa, proporre l’avvio di un Piano di risanamento come previsto dal Decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175. art 14, comma 2. I pentastellati concludono: «Ci aspettiamo dal presidente Toma una risposta per comprendere le sue intenzioni in merito a Molise Dati che, come abbiamo sempre detto, è una società sulla quale la Regione avrebbe potuto puntare sin dall’inizio per sfruttare tutte le sue potenzialità offrendo, così, i servizi necessari al territorio.»
Lo studio Cerved: nel 2018 fallimenti in calo anche nel Molise - 22,9% Secondo quanto riporta la banca dati Cerved, società che fornisce servizi di valutazione, gestione e recupero crediti, report e studi di settore a aziende e istituti finanziari, i fallimenti sarebbero ancora in calo nel 2018 per il quarto anno consecutivo, ma a ritmi più blandi in alcuni settori ma in crescita nel settore della moda, e chiusure ai minimi dal 2005 (90.000), benché nell’ultimo trimestre abbiano ripre-
so ad aumentare le liquidazioni volontarie (37.000, + 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2017), in particolare nell’industria, nei servizi e nel Nord Italia. Le aziende uscite dal mercato a seguito di una procedura concorsuale o di una liquidazione volontaria nel 2018 sono state 90.000, 1,3% rispetto al 2017 (91.573). Il fallimento invece ha riguardato 11.277 imprese, il 7% in meno rispetto al 2017 e il minimo toccato dopo il picco del 2014 (15.694). Dal punto di vista geografico, nel Mezzogiorno sono fallite 2.937 aziende, in calo dell’8,6% rispetto alle 3.213 del 2017. Gli andamenti risultano però piuttosto eterogenei: in forte miglioramento Campania, Puglia e Molise (rispettivamente -15,3%, 20,3% e -22,9%), calo più contenuto in Basilicata (2%), tendenze in peggioramento o stabili in Sardegna (+7,1%), Calabria +3,5%) e Sicilia (+0%). Analizzando i settori, si vede che i fallimenti sono diminuiti nel 2018 soprattutto nei servizi (6.099 imprese, 8% sul 2017), in particolare nel comparto della distribuzione (-11,6%) e dell’immobiliare (-12,4%), assai meno nei servizi non finanziari (-2,1%). Significativo anche il -5% nel campo della logistica e dei trasporti. Prosegue il calo dei fallimenti anche nelle costruzioni e nell’industria, ma le tendenze risultano in netta frenata: nell’edilizia si passa dai 2.398 del 2017 a 2.250 (-6,2%, contro il -16,4% del 2017), nell’industria da 1.658 a 1.609 (-3%, contro il -18,6%). Da segnalare invece, nell’industria, il ritorno alla crescita dei fallimenti nel comparto moda (+8,3%) dopo una forte discesa nel 2017 (-27%) e in quello della lavorazione dei metalli (+10,6%, era -26% nel 2017).
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POLITICA
«Distinte e distanti dai partiti che hanno tradito la nostra regione»
«Prima il Molise», al via il movimento delle due ex leghiste Filomena Calenda e Aida Romagnuolo hanno presentato ieri il nuovo simbolo della forza politica CAMPOBASSO Nasce un nuovo movimento politico di centrodestra dopo la ‘cacciata’ delle due consigliere regionali Aida Romagnuolo e Filomena Calenda dalla Lega. Ieri la conferenza stampa a Campobasso delle due pasonarie che hanno fondato “Prima il Molise”, con la precisa intenzione di sedersi
al tavolo di coalizione per la decisione che riguarderà il Comune di Campobasso e quello di Termoli. Il movimento riprende un simbolo già utilizzato nel passato e si pone come obiettivo, secondo Aida Romagnuolo, quello di «difendere il territorio, la nostra terra e i sogni dei molisani». Per le due esponenti del movimento esiste una distanza
Decreto Pillon, arriva il no dell’Associazione “Giuseppe Tedeschi” In Molise l’Associazione “Giuseppe Tedeschi” aderisce all’appello lanciato dall’Associazione Nazionale D.i.Re, “Donne in Rete contro la violenza”, ed esprime una netta contrarietà alla conversione in legge del Decreto Pillon «che assesta un duro colpo alle norme sul diritto di famiglia e determina un pericoloso arretramento culturale, con una regressione civile del tutto inaccettabile. È inimmaginabile – affermano dall’associazione Elisabetta Brunetti e Anna Spina - limitare i diritti delle donne, le libertà dei figli e condizionare le scelte di nuclei familiari con norme che richiamano alla mente la legislazione reazionaria di periodi illiberali o di anni in cui la legge non era uguale per tutti e sicuramente non poneva i coniugi sullo stesso piano di fronte alla Magistratura. L’attacco alle conquiste sociali, ai diritti civili e alle libertà essenziali di ogni individuo va contrastato con decisione per preservare quella parità di trattamento e quell’uguaglianza sostanziale che è stata sancita a seguito di lotte decennali e di movimenti d’opinione, iniziative culturali e mobilitazioni democratiche di associazioni, partiti, confederazioni sindacali e organizzazioni.»
tra il movimento e la politica tradizionale. «Siamo distanti e distinte da tutti i partiti tradizionali che hanno tradito la nostra regione - ha commentato la neo presidente - e nasciamo per fare protesta. Il Molise - ha aggiunto - ha bisogno di lavoro, sanità, di infrastrutture e per questo siamo pronti a cambiare la partita dove fino ad oggi han-
no perso solo i molisani». L’esponente isernina del movimento, Filomena Calenda, nominata vicepresidente del movimento, ha voluto sottolineare i temi che saranno portati all’attenzione dei lavoratori e dei giovani molisani. Sanità, welfare, lavoro e turismo «che deve essere valorizzato e per questo non possiamo dimenticare le infrastrutture o
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La parlamentare molisana critica il vicepremier su Brexit e Made in Italy
Occhionero (LeU): «Salvini dice tutto e il contrario di tutto» «Conte si liberi dalla morsa di Salvini e dimostri al Paese che valgono di più gli interessi degli italiani che quelli della Lega. Vogliono la botte piena e la moglie ubriaca». Lo ha dichiarato l’onorevole Giuseppina Occhionero, a margine dell’intervento in aula a Montecitorio nel corso del dibattito sugli effetti della Brexit. Secondo la parlamentare molisana «le prese di posizione del ministro dell’Interno, che spesso sconfinano nella politica estera, dimostrano ancora una volta quanto siano con-
traddittorie le idee che sbandiera. Salvini – ha dichiarato la deputata di Liberi e uguali – da un lato prende le sembianze degli euroscettici, dei nazionalisti, dei fautori del ‘No Deal’ e sorride alle convulsioni del primo Ministro Teresa May. Dall’altro lato, però, pretende misure a tutela dei 700mila italiani che vivono nel Regno Unito e del made in Italy, del parmigiano reggiano e della Valpolicella. E’ come Giano bifronte. Dice tutto e il suo contrario». Per la Occhionero, invece, il presidente del
Regionalismo differenziato, Primiani (M5S): maggiore autonomia per i beni culturali «Se da un lato appare evidente la necessità di mantenere in capo allo Stato centrale alcune competenze a garanzia dell’unitarietà della Repubblica, dall’altro sarebbe opportuno avviare una seria riflessione su alcuni settori che, invece, potrebbero trovare nuovo impulso se affidati alla competenza delle Regioni.» Ad affermalo è Angelo Primiani, consigliere regionale cinque stelle, che di fronte alle novità insite nel regionalismo differenziato, evidenzia come nel caso dei beni culturali, archeologici e ambientali una maggiore autonomia legislativa, gestionale e organizzativa in favore delle Regioni possa migliorare lo stato del nostro patrimonio, così come incentivare le azioni di promozione e salvaguardia. «In questo contesto – afferma Primiani - il Molise rappresenta ancora una volta un caso limite, ovviamente in negativo: il settore è lasciato all’abbandono, l’organizzazione dei servizi periferici risulta disarticolata, gli uffici sottodimensionati e incapaci di far fronte anche alla gestione ordinaria delle attività, nonostante l’enorme mole di lavoro assicurata dai funzionari. La Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise, da anni, è guidata da un Soprintendente reggente, così come il Segretariato regionale per i Beni Culturali e la struttura del Polo museale che hanno un segretario ad interim. La mancanza di un soggetto titolare non può
la valorizzazione dei prodotti locali.» «Prima il Molise - ha proseguito Calenda - guarderà le istanze dei molisani, vuole inoculare il seme per creare un nuovo modo di fare politica. Fino ad oggi - ha asserito - non abbiamo avuto una risposta e saremo le voci fuori dal coro che porteranno avanti le ragioni dei cittadini». Presenti all’incontro di
ieri mattina anche molti coordinatori cittadini del partito di Salvini che hanno aderito al movimento. Sulla collocazione in Consiglio Regionale e sugli equilibri in aula, sia Calenda che Romagnuolo hanno ribadito che voteranno «per il bene dei cittadini e valuteranno di volta in volta i provvedimenti in esame». Infine la guerra aperta nei confronti dell’assessore al lavoro Lugi Mazzuto, coordinatore della Lega in Molise con la richiesta ribadita al presidente Toma di revoca della delega: «Non è giusto che lui, senza essere stato eletto, debba continuare a stare in giunta e percepire il suo stipendio non portando avanti le istanze dei molisani».
che ricadere sulla gestione ordinaria delle attività e degli interventi sul territorio che, in molti casi, risultano fermi senza che si intravedano soluzioni nell’immediato futuro.» Primiani cita lo stato di attuazione dell’Accordo di Programma Quadro dei Beni Culturali 2000/2006. Fermi gli interventi a Santa Croce di Magliano, fermi i lavori di risistemazione dell’area dell’anfiteatro romano (Verlasce) di Venafro, così come quelli dell’area dell’Abbazia di S.Vincenzo al Volturno e del Museo archeologico di Pietrabbondante. «Questi sono solo alcuni esempi – sottolinea Primiani - che testimoniano la necessità improcrastinabile di riformare un settore di vitale importanza per il nostro Paese. Sono fermamente convinto che riformare il settore, incardinando in capo a un unico soggetto l’attività di promozione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, possa semplificare notevolmente le procedure burocratiche e migliorare di riflesso la gestione delle risorse e degli interventi sul territorio. Queste mie perplessità – conclude Primiani - già condivise con la portavoce M5S Rosalba Testamento, membro della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, le ho riportate integralmente in una missiva che invierò al Ministro per i Beni Culturali, Alberto Bonisoli, affinché si faccia promotore di una riforma organizzativa che parta proprio dal Molise.»
Consiglio Conte deve liberarsi dal giogo di Salvini e dimostrare che vale di più l’interesse nazionale che quello della Lega. «Il Premier Conte – ha concluso l’onorevole Giuseppina
Occhionero - dia il consenso incondizionato alla proroga del termine per la Brexit e spieghi a Salvini che italiani e made in Italy si tutelano con il mercato comune e l’Europa unita».
Giornate Fai di Primavera, weekend di arte e cultura in tutto il Molise Nel weekend torna il più grande evento di piazza dedicato ai beni culturali, con la 27esima edizione delle Giornate FAI di Primavera che aprirà le porte di 1.100 luoghi d’arte e natura, grazie all’impegno dei volontari, degli apprendisti ciceroni e delle delegazioni e alla collaborazione con enti pubblici e privati, con visite a contributo libero. Ieri pomeriggio la presentazione del programma di iniziative negli spazi del Palazzo Gil a Campobasso da parte dei rappresentanti della Delegazione Fai di Campobasso, del Gruppo FAI di Isernia e gli amministratori dei Comuni coinvolti. In provincia di Campobasso, a Baranello sabato 23 e domenica 24 marzo porte aperte al Museo Civico “Giuseppe Barone” e alla Chiesa di san Michele Arcangelo. In provincia di Isernia si potrà visitare il Castello di Macchiagodena, la Chiesa di Sant’Eustachio a Sesto Campano, l’anfiteatro del Verlascio di Venafro e, infine, a Isernia in Corso Garibaldi la mostra “Dalla preistoria alla globalizzazione”.
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QM
CAMPOBASSO
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Sconvolte le comunità di Ripabottoni, Ferrazzano e Campobasso dove risiedevano le vittime del tragico schianto Due auto completamente sventrate, irriconoscibili nella parte anteriore e pezzi di carrozzeria anche a decine di metri dal luogo dell’impatto: una scena terrificante, quella che si è palesata nella tarda mattinata di ieri agli occhi dei soccorritori che sono intervenuti sulla Bifernina, teatro dell’ennesima tragedia della strada. Cinque persone sono decedute: quattro sono morte sul colpo, una quinta all’ospedale Cardarelli, poche ore dopo, a causa delle gravi ferite riportate. L’incidente, uno dei più gravi degli ultimi anni in Molise, si è verificato pochi minuti prima delle 13. A scontrarsi una Fiat Panda e un Citroen C3: quest’ultima, a causa della violenza durante l’impatto, ha terminato la sua corsa “adagiandosi” sul guard-rail. Uno scontro che, nell’immediatezza, non ha lasciato scampo a quattro dei cinque occupanti delle due auto, decedute sul colpo; una donna, rimasta gravemente ferita, è stata portata d’urgenza al nosocomio del capoluogo di regione, ma nelle prime ore del pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere. Raccapricciante la scena davanti alla quale si sono trovati i vigili del fuoco, volontari del 118, polizia e carabinieri. I primi, una volta, sul posto, hanno anche domato un principio di incendio che si stava sviluppando su una delle due auto coinvolte. L’incidente, per la precisio-
Scontro frontale tra due auto sulla Bifernina: cinque i morti Quattro le persone decedute sul colpo. Ieri pomeriggio ha cessato di battere il cuore di una donna ne, si è verificato all’altezza del km 31,300 della strada statale “Fondo valle del Biferno”, nel territorio comunale di Montagano. A bordo della Citroen viaggiavano Pasquale Paoletti (il conducente), Angelo Testa
Sul posto sono intervenuti i vigili del Fuoco, i volontari del 118, gli agenti della polizia di Stato, i carabinieri e mezzi Anas
e Natalia Fanelli. L’auto pare stesse procedendo in direzione Campobasso. Per i primi due, dopo l’impatto, non c’è stato nulla da fare: morti sul colpo. Una volta sul posto infatti i volontari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La donna invece, ferita gravemente, è stata trasportata d’urgenza al Cardarelli. Il suo cuore però ha cessato di battere ieri pomeriggio. A bordo della Fiat Panda invece c’erano Anna Patota
e al volante il marito Giuseppe Piedimonte: entrambi di Ripabottoni e entrambi pure morti sul colpo. Anche in questo caso infatti i soccorritori hanno accertato il decesso della coppia. Sul posto, oltre ai vigili del Fuoco e ai volontari del 1118 anche gli agenti della polizia di Stato che hanno provveduto ad effettuare tutti i rilievi del caso per accertare le cause esatte dell’ennesima tragedia che si è verificata ieri sulla Bifernina. Sul luogo teatro del grave incidente anche i carabinieri (sul posto anche il tenente Giorgio Felici e i suoi uomini che hanno coordinato, insieme agli agenti di polizia, le operazioni svolte nel lungo pomeriggio di ieri). Al momento ogni ipotesi è al vaglio degli organi inquirenti (si deciderà a breve se effettuare l’autopsia o concedere il nulla osta ai familiari delle vittime per i funerali) e nessuna pista è esclusa (ipotesi malore per uno dei conducenti, manovra azzardata, eccessiva velocità). Tra le concause del sinistro potrebbe esserci anche l’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta ieri. La principale strada di collegamen-
L’arteria è rimasta chiusa per diverse ore: traffico ripristinato solo in serata Si indaga sulle cause del sinistro to della regione è rimasta chiusa al transito dei veicoli per diverse ore: la circolazione infatti è stata deviata sulle strade statali “647/dir B e 87 Sannitica con innesto/ uscita sulla/dalla SS647 al bivio di Lupara, a seconda delle direzioni. Oltre ai primi necessari soccorsi e ai rilievi, infatti durante il pomeriggio si è dovuto lavorare anche per
rimuovere le auto e pulire la carreggiata dai vari frammenti di vetro e detriti che, a causa dell’impatto, sono finiti anche a decine di metri dal luogo dell’incidente. La situazione, lungo la principale arteria della regione, è tornata alla normalità solo alle 18.30 di ieri quando l’Anas ha stabilito la riapertura al traffico in entrambe le direzioni.
CAMPOBASSO E PROVINCIA
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CRONACA
Risiedevano da anni nel centro che “domina” Campobasso i coniugi Angelo Testa, ex dipendente del Tribunale, e Natalia Fanelli
Tre famiglie distrutte nel giro di pochi istanti Peppino Piedimonte aveva da poco festeggiato gli 80 anni: in pensione dopo una vita trascorsa in Fiat Tre famiglie distrutte: questo il tragico bilancio dell’ennesimo incidente mortale che si è verificato ieri sulla Bifernina in territorio di Montagano. Un impatto violentissimo tra le due auto, che non ha lasciato scampo agli occupanti delle due autovetture coinvolte. A bordo della Panda di colore rosso viaggiavano Giuseppe Piedimonte e la moglie Anna Patota, di Ripabottoni. Peppino, come lo chiamavano tutti in paese, aveva da poco festeggiato gli 80
anni (era nato nel febbraio del ’39). Dipendente della Fiat in pensione, era un tifosissimo della Juventus e tutti in paese ricordano la sua passione sfegatata per i colori bianconeri. La moglie avrebbe compiuto invece il mese prossimo 72 anni. Una
coppia conosciuta in paese e benvoluta da tutti. La notizia della loro tragica morte ha fatto il giro del piccolo centro di Ripabottoni in poche ore: un paese sconvolto per l’improvvisa scomparsa dei coniugi. A bordo della Citroen il con-
Sconcerto anche nel capoluogo di regione per la tragica scomparsa di Pasquale Paoletti
ducente Pasquale Paoletti, 72 anni da compiere. Sposato, papà di due figli e una vita trascorsa dedicandosi al lavoro e alla famiglia. Persona stimata, Pasquale Paoletti era molto conosciuto nel suo quartiere dove risiedeva da anni (Vazzieri a Campobasso) e in tanti hanno accolto con tristezza la notizia della sua improvvisa quanto tragica scomparsa. Insieme a Paoletti viaggiava un’altra coppia, composta da Angelo Testa e Natalia Fanelli, residenti a Ferraz-
Il disperato appello alle istituzioni da parte di un padre: «Attivatevi perché siano rispettate le regole»
«Fate qualcosa perchè il nemico chiamato morte non rubi altre vite» Il dramma che ha colpito il Molise intero ha superato i confini della nostra terra e segnato nel profondo chiunque, per qualsiasi motivo, percorra la Bifernina, teatro della tragedia di ieri. Un accorato appello alle istituzioni arriva da un padre, con una figlia che studia nel capoluogo di regione, e che viaggia spesso lungo la Bifernina. Fate in modo che le regole della strada vengano rispettate e che ci siano maggiori controlli per evitare che il nemico, chiamato morte, rubi
altre vite. Questo il senso della lettera firmata che riceviamo e pubblichiamo. «Alla cortese attenzione del Sig. Sindaco di Campobasso e autorità tutte.. Scrivo questa lettera riferendomi al drammatico incidente accaduto oggi sulla Bifernina dove hanno perso la vita delle persone. Preciso che non sono un residente della regione Molise. Preciso, altresì, che sono un padre di famiglia ed ho una figlia che studia nella vostra regione. Sa cosa mi racconta mia fi-
glia in vivavoce dalla sua auto quando percorre la Bifernina? Mi racconta sempre le solite cose e non si parla certamente di affetti ma di gente che percorre quella strada maledetta a velocità elevate azzardando sorpassi mettendo così a rischio la vita degli altri automobilisti. Voglio chiederle una cosa Sig. Sindaco. Quanti corpi resteranno ancora esanimi su quell’asfalto maledetto? Il mio non è egoismo ma solo rispetto verso tutte le persone che hanno perso la
vita su quella strada e infine provo un profondo senso di indignazione. Faccia qualcosa affinché gli automobilisti rispettino le regole. Le scrivo questa lettera da padre e se lei lo è capirà quanto scritto. Faccia qualcosa lei che può, magari intensifichi i controlli. Quella strada sembra una pista da gara. Una gara contro un nemico che incombe sempre e contro cui nulla si può. Faccia in modo che questo nemico chiamato comunemente morte non rubi altre vite».
zano. Testa, per anni in servizio presso il palazzo di giustizia del capoluogo, era
nato nel ’48 a Cercemaggiore mentre la moglie 65enne era originaria di Riccia.
I COMMENTI
Sgomento nella comunità di Ripabottoni. Civetta: «Persone amate da tutti» Ripabottoni sotto choc. Un’intera comunità in lutto per la perdita dei coniugi Piedimonte. Una coppia benvoluta da tutti, sempre a disposizione ed impegnata sul territorio. La notizia della tragica scomparsa è stata appresa con sgomento. Vivere in una piccola comunità, dove tutti si conoscono, ti porta ad essere amico di tutti. Ed una perdita così grande e tragica colpisce il cuore nel profondo. Un dolore forte, impossibile da raccontare. Anche il sindaco, Orazio Civetta, è visibilmente commosso e turbato dalla notizia: «Per- Orazio Civetta sone amate da tutti». In queste ore si sta pensando di proclamare il lutto cittadino.
A Ferrazzano sarà proclamato il lutto cittadino Cerio: «Tragedia immane» È senza parole il sindaco di Ferrazzano, Antonio Cerio, sconvolto dalla tragedia che ha colpito il paese alle porte di Campobasso. «Una tragedia immane. Una fatalità che ha buttato il paese nello sconforto. Eravamo tutti legati alla famiglia. Sono senza parole, davvero». Queste le uniche cose che il sindaco Cerio riesce a pronunciare con voce bassa e tremante. Lui e l’intero paese in sgomento per la scomparsa dei coniugi Testa, che hanno perso la vita nell’incidente stradale di ieri sulla BiferniAntonio Cerio na. Una tragica notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno e che ha scosso tutti. Una coppia molto amata e stimata a Ferrazzano, è volata via in una tragica giornata di metà marzo. Il sindaco proclamerà il lutto cittadino una volta che saranno espletate tutte le procedure del caso per capire quando potranno svolgersi i funerali. Il paese si stringe intorno alla famiglia.
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CAMPOBASSO E PROVINCIA
ATTUALITÀ
Il Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, Generale di Corpo d’Armata Carlo Ricozzi, ieri ha visitato il Comando Regionale Molise della Guardia di Finanza. L’Alto Ufficiale, accolto dal Comandante Regionale, Generale di Brigata Antonio Marco Appella, ha incontrato i Comandanti Provinciali e del Re-
Finanza, ieri la visita del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale parto Operativo Aeronavale, un’aliquota del personale in servizio e in congedo, i dele-
gati dell’Organo di Base della Rappresentanza Militare. Il Generale Ricozzi, che a breve
lascerà il Comando Interregionale dell’Italia Meridionale per assumere il prestigioso inca-
Problemi alla viabilità derivanti dagli scavi per sottoservizi: la denuncia dei consiglieri comunali
Strade “rattoppate”, città martoriata M5S chiede piano di ricognizione «Non ci sono 100 metri di strade a Campobasso senza uno scavo per sottoservizi, con i relativi problemi del ripristino non adeguato del manto stradale», arriva subito al dunque il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Simone Cretella. Numerose le diffide alle aziende private che, stando alle analisi dei 5 Stelle, non avrebbero fatto i lavori a regola d’arte. Quello che manca è il controllo da parte dell’amministrazione comunale. L’ultimo tratto, in ordine di problematica, è quello di via Insorti d’Ungheria, per il quale l’amministrazione ha avviato il recupero di 10mila euro. «Per ogni lavoro di questo genere – spiega Cretella - viene aperta una fidejussione per il valore di 50mila euro a tutela e copertura delle eventuali spese. Se l’amministrazione vigilasse su tutti i lavori effettuati in città, non solo recupererebbe somme, ma contribuirebbe a migliorare la viabilità cittadina». È circa un anno che la problematica viene portata all’atten-
Si celebra oggi la XXIV edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Tante le manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia. Per quest’anno Libera ha scelto Padova come piazza principale per stare vicino a chi, nel Nordest, non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere, ma per valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate in quella terra difficile ma generosa per il bene comune, per la dignità e la li-
zione dell’amministrazione comunale. È stata appena depositata da parte dei 5 Stelle un’ulteriore mozione che sarà discussa nell’ambito del prossimo Consiglio comunale. Alla base la richiesta di un piano di ricognizione straordinario su tutte le strade cittadine interessate da scavi per passaggi di sottoservizi non adeguatamente ripristinati. «Potrebbe essere una vera e propria rivoluzione – incalza ancora Cretella. – Il problema è diventato di peso». Anche perché, come sottolineano i pentastellati, il Comune ha acceso un mutuo di 2 milioni di euro per rifare le strade cittadine. «Soldi – lamenta Cretella - che dovranno cacciare i cittadini nei prossimi anni per sistemare situazioni che, invece, con un’adeguata azione di prevenzione, potevano essere risparmiati. Gli asfalti se fatti bene non si rovinano. Incredibile constatare - chiude - che non c’è dissesto di una strada a Campobasso che non nasca da uno scavo».
‘Libera contro le mafie’, oggi corteo a Campobasso Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti. Anche gli studenti alla manifestazione di piazza bertà delle persone. «Il primo obiettivo è la vicinanza alle famiglie di chi ha perso la vita. Non si tratta di una celebrazione, ma di memoria viva che si traduce in impegno e responsabilità concreta» le parole del presidente e fondatore di Libera, don Luigi Ciotti. «Nel Nordest, e le tante inchieste giudiziarie lo dimo-
Auguri Buon compleanno al piccolo Giovanni! Auguri al piccolo di casa! Tantissimi auguri per il tuo primo compleanno da nonno Lorenzo, nonna Pina e zia Michela! Felicitazioni per questo giorno importante anche dalla redazione de Il Quotidiano del Molise.
strano, la criminalità organizzata ha attecchito e prosperato con lo spaccio di droga, nel traffico di rifiuti, nelle finanze, nel riciclaggio di denaro sporco con l’acquisto di immobili, fino alle redditizie sale scommesse» ha detto ancora don Ciotti. A Campobasso, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, questa mattina, dalle 9.30 alle 12,30, un corteo di studenti e cittadini percorrerà le strade della città, partendo dal terminal bus per arrivare in piazza Municipio dove si alterneranno interventi sul tema del 21 marzo, sul significato della Memoria, sulla proposta di legge regionale sul diritto allo studio e sui temi complessivi della scuola. La manifestazione terminerà con la lettura dei nomi delle vittime innocenti di tutte le mafie e verrà ricordato il Carabiniere Elio Di Mella, ucciso dalla camorra napoletana cutoliana il 7 ottobre 1982. «In tantissimi Istituti scolastici, gli studenti saranno invitati a riflettere e a volgere uno sguardo critico, un’attenzione sana
e costruttiva a quello che nei nostri territori accade, ponendosi sempre la domanda del perché le storie delle vittime
rico di Ispettore per gli Istituti d’Istruzione del Corpo, ha inteso esprimere a tutti i Finanzieri molisani il proprio ringraziamento per l’impegno profuso quotidianamente e per i risultati conseguiti nei vari settori d’intervento della Guardia
di Finanza, con l’auspicio di ogni soddisfazione professionale e personale. In occasione della visita in Molise, il Generale Ricozzi ha salutato le massime Autorità istituzionali nella sede di Campobasso.
Claudia Mistichelli si dimette da portavoce cittadino di Fratelli d’Italia «Con profondo rammarico rassegno le mie dimissioni da portavoce cittadino di Fratelli d’Italia – è quanto afferma in una nota Claudia Mistichelli – . In questi tre anni sono stata partecipe ad un percorso nel quale ho condiviso idee e programmi, tanto da maturare l’idea di candidarmi per le Regionali in Molise. Ad oggi, non riuscendo a condividere alcune scelte, preferisco fare un passo indietro piuttosto che essere un ostacolo».
innocenti delle mafie ci riguardino e siano ancora vive, metaforicamente immaginandole come delle bussole che orientano le nostre scelte di impegno sociale quotidiano e di partecipazione responsabi-
le alla politica, significa sentirsi responsabili del bene comune, fare la propria parte per difenderlo e per promuoverlo» hanno detto dalla Segreteria regionale di Libera contro le mafie Molise.
Sicurezza al Cardarelli, Iocca: «Collaborazione dalla Questura» Dopo la richiesta del Comitato pro Cardarelli avanzata al Prefetto, al Questore di Campobasso e alla direzione Asrem, il presidente Tommasino Iocca è stato ricevuto ieri da Caggegi. Alla luce dei recenti episodi di aggressione e violenza ai danni di medici e sanitari dell’ospedale di Cam-
pobasso, Iocca ha chiesto al questore di ripristinare il posto di guardia fisso che c’era fino a qualche anno fa all’interno della struttura. «Al momento non è possibile, mi ha detto il questore che, però, si è dimostrato collaborativo. Ha promesso, infatti, che le volanti che girano per la città sor-
veglieranno anche il Cardarelli e ha chiesto massima collaborazione anche da parte del personale e dei pazienti nel segnalare eventuali casi sospetti» ci ha riferito Tommasino Iocca. «Ho chiesto di poter dotare il Cardarelli di un servizio di guardie giurate che possa vigilare soprattutto nelle ore notturne. È necessario anche chiudere tutti gli accessi indebiti all’ospedale. Abbiamo avuto massima disponibilità anche da parte dal manager della struttura. Ora attendiamo solo la Prefettura e speriamo di poter garantire, a breve, massima sicurezza al personale e ai pazienti» ha concluso il presidente Iocca.
LEGALE
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OGGETTO: POTENZIAMENTO DELLA CENTRALE IDROELETTRICA “DEFENZA” SUL FIUME BIFERNO IN AGRO DEL COMUNE DI LUCITO, CASTELBOTTACCIO, LUPARA E MORRONE DEL SANNIO.
ESPROPRI E ASSERVIMENTI AVVISO DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO Ai sensi e per gli effetti degli artt. 11 e 16 del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche ed integrazioni, si rende noto alle ditte indicate nell’elenco allegato al presente avviso che con Determinazione Dirigenziale n. 463 del 07/02/2019 della Regione Molise è stato avviato il procedimento diretto all’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità sui terreni ricadenti in agro dei Comuni di Lucito, Castelbottaccio, Lupara e Morrone del Sannio, interessati da espropriazione e asservimento per la realizzazione dei lavori in oggetto. La documentazione progettuale può essere visionata presso il seguente ufficio: REGIONE MOLISE - IV° Dipartimento Governo del Territorio, Mobilità e Risorse Naturali Servizio Difesa del Suolo, Demanio, Opere Idrauliche e Marittime - Idrico Integrato Ufficio Attività Estrattive Viale Regina Elena n. 1 - 86100 CAMPOBASSO dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 13:00 Presso lo stesso Ufficio possono essere presentate osservazioni e/o opposizioni entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso. Copia della documentazione progettuale risulta altresì depositata presso la Regione Molise - Servizio Politiche Energetiche - e presso i Comuni di Lucito, Castelbottaccio, Lupara e Morrone del Sannio. IDREG MOLISE S.p.A.
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BOJANO-RICCIA
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BOJANO Un gruppo di cittadini di buona volontà ha organizzato una seconda giornata ecologica nella zona del torrente Callora. Anche domenica scorsa, a distanza di qualche settimana, diverse persone si sono ritrovate per poi raggiungere le strade nei pressi del torrente, dove in molti vanno a camminare o a correre. L’area in questione, infatti, è immersa nella natura, con poche auto che transitano. Ma purtroppo, essendo una zona isolata, è presa di mira anche da alcune persone poco civili che gettano rifiuti di ogni tipo. «È stata bonificata un’altra zona della Callora, utilizzata come discarica – hanno spiegato i volontari. Non immaginavamo di imbatterci in così tanti rifiuti. Disgraziatamente abbiamo rinvenuto anche un cane morto, buttato come un sacco d’immondizia in un fosso. Una scena che fa riflettere in che luogo viviamo senza saperlo. C’è
Auguri Medeea spegne 8 candeline Oggi Medeea compie 8 anni. Auguri dal fratellino Carlo, papà Lino, mamma Sandra, dalle cuginette Beatrice e Isabel, dai nonni, zii e zie. Si unisce agli auguri anche la redazione del Quotidiano del Molise.
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“Ripuliamo la Callora”, ancora una buona partecipazione «Grazie a tutti coloro che sono venuti e hanno restituito dignità alla zona» bisogno dell’intervento immediato delle autorità competenti affinché l’area venga sottoposta a video sorveglianza. Non dobbiamo abbassare la guardia e permettere che ci riempiano le campagne di rifiuti. Grazie a tutti coloro che sono venuti e hanno restituito dignità ad un posto frequentato soprattutto da gente perbene». Bisogna ricordare che a pochi chilometri di distanza, in Località Limpiilli, c’è l’isola ecologica comunale dove è possibile conferire rifiuti delle diverse tipologie.
Il Comune di Toro promuove il primo incontro informativo per la raccolta differenziata avviata dall’Unione del Tappino I temi ambientali al centro di una serie di incontri volti a sollecitare i cittadini ad acquisire una nuova coscienza in linea con comportamenti adeguati alla risoluzione delle preoccupanti ed attuali problematiche dell’inquinamento e del riscaldamento climatico globale. I Comuni dell’Unione del Tappino - Toro, Jelsi, San Giovanni in Galdo, Campodipietra, Gildone - proseguono l’iter per avviare la raccolta differenziata. E’ stato organizzato per oggi, giovedì 21 marzo 2019 alle ore 18,00 presso la sala consiliare del Comune di Toro - ex locali Caritas, l’incontro informativo sulle modalità da seguire per la raccolta con la nuova ditta gestrice dei rifiuti EcoEdil & Logistic. Considerata l’importanza del tema trattato, strettamente connesso al rispetto
dell’ambiente e del vivere civile, l’amministrazione comunale sollecita la cittadinanza a prendere parte alla riunione. I Comuni, che consegneranno anche materiale illustrativo, programmeranno altri incontri con la cittadinanza per esporre nel dettaglio le modalità’ di conferimento dei rifiuti al fine di garantire una corretta raccolta differenziata. L’incontro di oggi è stato preceduto da una ulteriore informazione fornita dal Comune di Jelsi, capifila dell’Unione, per comunicare ai cittadini dei Comuni aderenti all’Unione del Tappino l’avvio della raccolta lo scorso primo marzo. In questa fase iniziale del servizio il nuovo gestore sta provvedendo alla consegna ad ogni utente di 2 mastelli da utilizzare per le frazioni di rifiuto organico e secco
residuo. Per le restanti frazioni la ditta ha provveduto alla consegna di buste utilizzate temporaneamente in sostituzione dei mastelli. L’Ente ha precisato che per alcune tipologie di rifiuti occorra contattare il numero verde 800844453, cosi da consentire alla ditta di provvedere al ritiro domiciliare su prenotazione. Nella gestione dei rifiuti la raccolta differenziata indica un sistema di raccolta dei rifiuti che prevede una prima differenziazione in base al tipo di rifiuto da parte dei cittadini diversificandola dalla raccolta totalmente indifferenziata. Il fine ultimo è dunque la separazione dei rifiuti in modo tale da reindirizzare ciascun tipo di rifiuto differenziato verso il rispettivo più adatto trattamento di smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio in di-
scarica o all’incenerimento/ termovalorizzazione per il residuo indifferenziato, al compostaggio per l’organico e al riciclo per il differenziato propriamente detto (carta, vetro, alluminio, acciaio, plastica). La raccolta differenziata è propedeutica alla corretta e più avanzata gestione dei rifiuti costituendone di fatto la prima fase dell’intero processo, ma perde di senso in assenza di infrastrutture di recupero e riciclo post raccolta differenziata. Il corretto smaltimento della raccolta differenziata porta al riciclo dei rifiuti differenziabili col vantaggio di recupero di materie prime ed energia e minor prodotto finale destinato a inceneritori/termovalorizzatori e discariche. Problemi ecologici e di difesa ambientale rendono
sempre più difficile reperire aree per le discariche di tipo tradizionale, nelle quali immettere materiali di tutti i generi, indifferenziati, talvolta inquinanti (come medicinali, batterie, solventi) o più spesso utili come fonte di materie prime (come ad esempio acciaio, alluminio, carta, plastica, vetro). Il riciclaggio dei rifiuti, oltre a risolvere il problema delle discariche, consente importanti risparmi di energia e di materie prime. Anche il conferimento in discarica tradizionale dell’umido risulta uno spreco, poiché può essere utilizzato per produrre compost.La composizione media dei rifiuti è un dato difficile da stabilire in quanto varia con la zona, la ricchezza e la cultura del cittadino, nonché con la produzione industriale del luogo. msr
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I Comuni associati di Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro
Tutela delle minoranze linguistiche storiche, partono i progetti Previsto lo Sportello linguistico, formazione e promozione culturale San Felice del Molise
SAN FELICE DEL MOLISE Tutela delle minoranze linguistiche storiche, partono i progetti di Sportello linguistico, formazione e promozione culturale.
I Comuni di minoranza linguistica Croata – Na Našu, Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro, per avere accesso alla ripartizione dei fondi, di cui agli artt. 9 e 15 della Legge
482/1999, hanno presentato, in forma aggregata, dei progetti per la valorizzazione delle minoranze linguistiche storiche per l’anno 2016 ed hanno designato come Comune capofila dell’aggre-
gazione il Comune di San Felice del Molise. Tra gli interventi attuativi finanziati nel progetto è prevista l’attività dello Sportello Linguistico, la Formazione Linguistica, la Topono-
Domani l’incontro pubblico presso il Centro polifunzionale
Reti idriche comunali, le buone pratiche per la gestione Le buone pratiche per la gestione delle reti idriche comunali. Le attività del Comune di Trivento per la riduzione degli sprechi e la prevenzione dei disservizi idrici. È il tema dell’incontro pubblico organizzato domani 22 marzo, alle ore 18, presso il Centro Polifunzionale, in via Beniamino Mastroiacovo, in occasione della giornata mondiale dell’acqua. La giornata mondiale dell’acqua (in inglese: World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all’interno delle direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Accade ogni 22 marzo. Le Nazioni Unite invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l’Assemblea generale e alla promozione di attività concrete all’interno dei loro Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali ed economici delle Nazioni Unite, il giorno internazionale dell’acqua 2005 determinò l’inizio di un secondo decennio internazionale delle Nazioni Unite dedicato all’azione per l’acqua. In ag-
Per ridurre gli sprechi e prevenire i disservizi idrici
giunta agli stati membri, una serie di organizzazioni non governative hanno utilizzato il giorno internazionale per l’acqua come un momento per attirare l’attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era, con un occhio di riguardo all’accesso all’acqua
dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ogni tre anni dal 1997, per esempio, il “Consiglio mondiale sull’acqua” ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum durante la settimana in cui cadeva il giorno internazionale dell’acqua.
Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all’acqua pulita, e che la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, determina la priorità nella fruizione dell’acqua disponibile.
mastica e la Promozione Culturale, la cui gestione non può essere direttamente esercitata dal Comune di San Felice del Molise per carenza di personale idoneo per la gestione degli interventi previsti. Dopo la nota della Regione Molise, sulla relativa approvazione, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno dare attuazione alle varie iniziative utili per la promozione delle minoranze linguistiche, in ottemperanza alle direttive e leggi nazionali e regionali vigenti in materia, demandando all’Area Amministrativa ogni adempimento utile e conseguente affinché esternalizzi la gestione del progetto, non essendovi nell’Ente il personale necessario e sufficiente a garantire il servizio. Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lin-
Previste attività di sportello, formazione, toponomastica e promozione culturale gua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua materna la lingua ufficiale dello Stato di cui sono cittadini. In accezione stretta, sono dunque minoranze anche quanti parlano un dialetto (intendendo con questo termine un idioma geneticamente autonomo, utilizzato in condizione di subordine rispetto alla lingua di maggior prestigio) o una lingua di recente importazione.
I percorsi delle Stazioni Quaresimali a Trivento Pubblicato il calendario delle Catechesi quaresimali La Curia vescovile di Trivento, le Parrocchie di Santa Croce, di San Giuseppe Artigiano e della Cattedrale in preparazione alla Pasqua 2019 presentano i percorsi delle Stazioni Quaresimali. Domenica 24 marzo Da San Nicola a Santa Croce ore 17.00: suono delle campane, 17.15: S. Rosario, 17.45: Processione e S. Messa. Domenica 31 marzo, da Santa Croce a S. Antonio, ore 17.30: suono delle campane, 17.45: S. Rosario, 18.15: Processione e S. Messa. Domenica 7 aprile da Santa Croce a Colle San Giovanni, ore 17.30: suono delle campane, 17.45: Processione e S. Rosario, 18.15: S. Messa. Invitiamo, calorosamente, scrivono i parroci, tutti i fedeli della città di Trivento ad accogliere con viva fede questa proposta tradizionale, da anni partecipata e sentita. Siamo più
Dai parroci arriva l’invito a partecipare alle celebrazioni che mai convinti che la partecipazione, seria e profonda, all’Assemblea del “Popolo di Dio”, riunita attorno al nuovo nostro Vescovo diocesano, che è segno concreto e visibile della Chiesa. «Il cammino verso la Pasqua ci chiama a restaurare il nostro volto e il nostro cuore di cristiani, tramite il pentimento, la conversione e il perdono, per poter vivere tutta la ricchezza della grazia del mistero pasquale». È la parte finale del Messaggio per la Quaresima in cui il Papa fa notare che questa «impazienza», questa «attesa» del creato «troverà compimento quando si manifesteranno i figli di Dio, cioè quando i cristiani e tut-
ti gli uomini entreranno decisamente in questo ‘travaglio’ che è la conversione». Inoltre, è stato pubblicato il calendario delle Catechesi quaresimali del vescovo Claudio Palumbo. Conoscere meglio la propria fede – si riporta nella nota della Curia - è una fortuna e una gioia piena. Per prepararsi alla Santa Pasqua il nostro Vescovo Claudio Palumbo terrà delle Catechesi a Trivento, presso la chiesa Santa Croce. Le Catechesi si terranno in orario serale, a partire dalle 21.00. Questo il calendario completo degli incontri: venerdì 15 marzo; giovedì 21 marzo; giovedì 28 marzo; giovedì 4 aprile; giovedì 11 aprile. San Giovanni
Paolo II diceva che la catechesi degli adulti è «la principale forma di catechesi, in quanto si rivolge a persone che hanno le più grandi responsabilità e la capacità di vivere il messaggio cristiano nella sua forma pienamente sviluppata». Il nostro Vescovo con questo ciclo di Catechesi ritiene necessario, quindi, puntare
La cripta della cattedrale di Trivento
sui giovani e sugli adulti di Trivento in quanto è bello credere in Gesù, perché Lui è «la via, la verità e la vita» (Gv 14, 6) che colma la nostra esistenza di responsabilità, di gioia e di allegria. Questa iniziativa per far conoscere Gesù come somma bellezza ci porta a incontrare nuovi segni e forme per la trasmissione della fede.
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ISERNIA
QM Redazione centrale: Campobasso redazioneisernia@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625
Previsioni meteo di domani
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6°
Farmacia di turno a Isernia
Di Tomaso corso Giuseppe Garibaldi, 48 0865.451767
Il traffico gestito da due coppie rom che si rifornivano a Lucera. In manette anche un ex reggente di un clan Per vedere il video scansiona il QR code E’ conosciuto come “Il Coniglio”, da qui il nome dell’operazione, White Rabbit, il coniglio bianco, perché di bianco c’è la cocaina, pura all’80 per cento, immessa nel mercato della provincia di Isernia. Al vertice della struttura criminale c’era un pregiudicato pugliese, già noto alle forze dell’ordine perché reggente di un clan malavitoso. Circa cento poliziotti hanno dato esecuzione a undici misure cautelari, di cui sette in carcere (i maschi a Isernia e le donne a Chieti), due ai domiciliari più due obblighi di dimora. L’operazione è scattata nelle prime ore di ieri mattina. Personale della Squadra Mobile di Isernia, coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Foggia e di Campobasso, del Commissariato di Lucera, della Questura e della Sezione Polizia Stradale di Isernia, da 7 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine Campania, Abruzzo e Basilicata e da una unità cinofila in forza alla Questura di Napoli, ha dato esecuzione alle ordinanze emesse dal Gip presso il Tribunale di Isernia, Michaela Sapio al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica di Isernia, Carlo Fucci e diretta dal sostituto procuratore, Alessandro Iannitti, per il reato di cui all’ articolo 73 Dpr 309/90 in concorso. Una struttura ben radicata, quella che si era formata nel capoluogo di provincia pentro, anche se mancano gli elementi giuridici affinché si possa parlare di vera e propria organizzazione criminale. La novità, rispetto alle altre operazioni che hanno viste impegnate le forze di polizia, è la provenienza della droga COMUNE DI ROCCASICURA BANDO DI CONCORSO PUBBLICO, PER TITOLI ED ESAMI, PER LA COPERTURA A TEMPO INDETERMINATO DI NR.1 POSTO DI CAT. C POSIZIONE ECONOMICA C1 PROFILO PROFESSIONALE “ISTRUTTORE CONTABILE” PART-TIME (18 ORE SETTIMANALI) E’ indetta una selezione pubblica, per titoli ed esami, per l’eventuale assunzione, a tempo indeterminato parziale (18 ore settimanali), di una unità di personale categoria C1, profilo professionale “Istruttore contabile”. Termine di presentazione della domanda: 13 aprile 2019. Il testo integrale del bando di concorso, unitamente allo schema di domanda, è disponibile sul sito internet: www.comune.roccasicura.is.it Per ulteriori informazioni contattare il numero 0865/837131.
Droga in città, sgominata la banda Maxi operazione della Squadra Mobile: undici misure cautelari, di cui sette in carcere per spaccio di cocaina da spacciare. Non più la Campania ma la Puglia, in particolare la zona del Foggiano. Lo spaccio in città veniva gestito prevalentemente da due coppie di rom, una operante nel quartiere San Lazzaro, l’altra a San Leucio, ma nella rete sarebbe finito anche un giovane isernino. Insieme a loro altri soggetti provvedevano a recapitare a domicilio o su ordinazione la polvere bianca, cocaina destinata agli assuntori di tutta la provincia. Ma in vendita c’era anche hashish ed eroina. Tra i clienti giovani e adulti, operai e noti professionisti, a testimonianza della diffusione e dell’eterogeneità del fenomeno nell’Isernino. Gli indagati di origine rom avrebbero approfittato dei legami di parentela con alcuni soggetti residenti a Lucera
(Fg), per importare la sostanza stupefacente. Quasi tutti gli indagati, a loro volta, si sarebbero avvalsi della collaborazione di Vincenzo Ricci, detto “Il Coniglio”, noto pregiudicato pugliese che, una volta uscito dal carcere, dove ha scontato una lunga pena in quanto reggente di un clan della zona, avrebbe deciso di rientrare nel giro puntando proprio sul Molise, terra vergine per quel che concerne le organizzazioni malavitose.
Qui, secondo gli inquirenti, avrebbe voluto costruire il suo piccolo “impero”, grazie alle continue richieste degli spacciatori isernini. “Il Coniglio”, secondo gli inquirenti, rappresentava una sorta di guida. Lo stesso, infatti, non lesinava a dispensare consigli ai pusher isernini, forte della sua comprovata esperienza nel campo della criminalità e in materia di traffico di sostanze stupefacenti. Alcune volte si recava personalmente nel capoluogo pentro per gestire i suoi affari. Il modus operandi degli spacciatori era nella maggior parte dei casi quello delle consegne a domicilio o degli appuntamenti in luoghi isolati, per lo più case di campagna. Ci si accordava telefonicamente, utilizzando un linguaggio convenzionale, difficile da interpretare per gli inquirenti:
White Rabbit, i dettagli dell’operazione Viaggi settimanali per trasportare la sostanza Le donne mantenevano la contabilità I dettagli dell’operazione sono sati resi noti nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri mattina presso la Procura del Tribunale di Isernia a cui hanno preso parte il procuratore Capo, Carlo Fucci, il questore di Isernia, Roberto Pellicone, il sostituto procuratore Alessandro Iannitti e il dirigente della Squadra Mobile, Luigi Vissicchio. L’indagine nasce da una costante e proficua attività di controllo del territorio che ha consentito di individuare in alcuni soggetti di etnia rom stanziali in questa provincia i detentori del controllo dello smercio di droga ad Isernia. Attraverso le attività tecniche, corroborate da numerosi servizi di osservazione controllo e pedinamento, si è riusciti a
disvelare, non solo l’attività illecita finale della vendita della sostanza stupefacente, in particolar modo cocaina, ma anche il canale di approvvigionamento, ossia la provincia di Foggia e in particolare Lucera dove insistono dei legami parentali con gli indagati. Si ipotizza che nel corso di 4 mesi, ogni 20/25 giorni veniva trasportata a Isernia una quantità di sostanza stupefacente del tipo cocaina che variava dai 30 ai 100 grammi per un guadagno medio stimato di circa 15mila euro. Le analisi tossicologiche effettuate sulla sostanza stupefacente sequestrata hanno rilevato un grado di purezza pari al 76%. Nell’attività illecita collaboravano anche alcune donne, di cui una ai domiciliari
perché incinta, alcune delle quali con compiti di gestione dei profitti nell’area foggiana mentre altre svolgevano appieno una florida attività di spaccio avendo una clientela propria estremamente eterogenea. Durante l’esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati 80 operatori della Polizia di Stato e sono state effettuate 20 perquisizioni. In città tre le micro piazze dedite allo spaccio e che avevano come base operativa i quartieri San Lazzaro e San Leucio. I dettagli dell’operazione in una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la Procura della Repubblica. Tutte agivano in maniera tendenzialmente autonoma, seppur il canale di approvvigionamento era lo stesso.
«Ci vediamo per un caffè, un aperitivo, portami il documento, prepara lo spumantino», sempre in luoghi differenti della città e della provincia di Isernia, al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine. Un duro colpo per lo spaccio di cocaina in provincia quello inferto dagli agenti del Que-
store, Roberto Pellicone. Del resto lo stesso procuratore capo, Carlo Fucci, ha dichiarato che «questa è la dimostrazione di come se si va a fondo e si lavora bene anche a Isernia emerge un substrato di criminalità pericolosa, da contrastare con tutte le nostre forze».
Numeri e commenti in conferenza stampa
«Una vittoria per la giustizia che però non deve far abbas- Per vedere sare la guardia, l’operazione testimonia quanto sommerso il video ci sia in provincia per quel che scansiona concerne la criminalità». Nel il QR code corso della conferenza stampa tenutasi in procura più volte è stata rimarcato l’allarme sociale che porta con sé il blitz eseguito dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Isernia. Il mercato della droga, in particolare della cocaina, a Isernia c’è ed è molto florido. «La categoria degli assuntori è trasversale eterogenea: dai giovani operai a noti professionisti di mezza età. Ma ci sono anche casalinghe. In tanti si rifornivano presso le piazze di spaccio allestite nei quartieri San Lazzaro e San Leucio. Ormai la dipendenza da cocaina non risparmia nessuna fascia della città. Il messaggio alla cittadinanza è chiaro: bisogna vigilare perché per quanto si possa stroncare una piazza dello spaccio ne nascerà sempre un’altra dinanzi a una richiesta costante di droga», così il sostituto procuratore, Alessandro Iannitti. «Operazione importante per il numero degli indagati e perché è stato scoperto un nuovo contatto malavitoso tra Isernia a Foggia, terra di organizzazioni criminali. E’ la conferma di una piaga che esiste nella provincia di Isernia e in Molise in generale», ha spiegato, invece, il procuratore capo Carlo Fucci. «Il gruppo di spaccio era ben organizzato sul territorio – ha dichiarato in merito il questore Roberto Pellicone – . L’attività investigativa ha permesso di disarticolare questa struttura ramificata. La peculiarità dell’operazione è la presenza di questo soggetto foggiano, di grande spessore criminale, che si occupava di approvvigionare la piazza di Isernia». Luigi Vissicchio, dirigente della Squadra Mobile ha invece posto l’attenzione sul ruolo delle donne: «A Isernia due rom avevano un clientela propria ed erano già conosciute alle forze dell’ordine, mentre per quanto riguarda le due donne del foggiano, una si interessava dei viaggi delle partite di droga, l’altra gestiva la contabilità».
ISERNIA E PROVINCIA
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ATTUALITÀ
Lunedì 25 marzo, alle ore 18, tornerà a riunirsi, riprendendo i lavori interrotti lo scorso 8 febbraio sull’elezione del presidente
Consiglio, d’Apollonio ci riprova Via libera alla riunione dell’assise civica che sarà in seconda convocazione e quindi non c’è il timore di nuove imboscate Dopo l’agitata conferenza dei capigruppo, lunedì 25 marzo, alle ore 18, tornerà a riunirsi il Consiglio comunale, in seconda convocazione, riprendendo i lavori interrotti lo scorso 8 febbraio per sopravvenuta mancanza del numero legale. Si riparte, dunque, dalla contestata questione dell’elezione del presidente del Consiglio in osservanza dell’articolo 22 del nuovo Statuto, questione sulla quale il centrodestra si è spaccato rumorosamente ormai da oltre un mese. Senza trovare l’accordo, nonostante una serie di trattative in corso. Intanto Maria Teresa D’AchilMaria Teresa D’Achille le, segretario cittadino del Pd torna a farsi sentire, affermando: «Isernia vive oggi un momento di estrema difficoltà, l’impoverimento del tessuto economico e produttivo ha, purtroppo, prodotto ripercussioni negative in tutti i settori della vita economica e sociale della città e della sua Provincia, determinando una situazione drammatica che è ormai sotto gli occhi di tutti e davanti alla quale fa oggi da contraltare il contesto tragicomico del Consiglio Comunale di Iser-
nia. In questo quadro a tinte fosche, il nostro Sindaco tenta di nascondersi provando a passare da semplice Consigliere comunale o da cittadino qualunque passato di là per caso, pronto a rinnegare gli impegni elettorali presi, allineandosi alle logiche della vecchia politica “poltronistica”, da lui sempre pubblicamente stigmatizzata, pur di rimanere in sella qualche altro mese e vivacchiare con la sua deludente amministrazione. Il lavoro è diventato una chimera, i giovani vanno via quotidianamente e addirittura si segnala il fenomeno dell’abbandono di Isernia da parte di intere famiglie, i commercianti e gli artigiani sono allo stremo e ogni giorno, purtroppo, si assiste alla chiusura di esercizi commerciali, uno studio della Confcommercio evidenzia come nella città di Isernia, ci sia stato un saldo negativo di ben trenta attività commerciali. Registriamo la totale assenza di una visione strategica per un progetto di sviluppo del nostro territorio, il programma elettorale è soltanto un lontano ricordo e dopo tre anni di amministrazione ancora regna sovrana l’incertezza e la confusione sull’idea di città, non passa giorno senza che i cittadini si sveglino con qualche sorpresa sconcertante, da ultimo grida ancora vendetta la famigerata “rotonda” e le pennellate “artistiche” dei nuovi parcheggi, tutti interventi inutili, dannosi ed estemporanei avvenuti senza aver prima minimamente valutato l’impatto complessivo sul piano della viabilità, in termini di costi e di tempi per i cittadini. A giorni ci sarà il voto sul bilancio previsionale e con lo scena-
Premiato per il secondo anno consecutivo dall’Ordine nazionale dei giornalisti
Il giornale scolastico del Majorana Fascitelli tra i migliori d’Italia Prestigioso premio nazionale dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti al giornale iNgr dell’Isis Majorana Fascitelli, per il secondo anno consecutivo, è risultato tra le migliori testate giornalistiche scolastiche d’Italia. Il gruppo di lavoro “Il Giornale e i Giornalismi nelle Scuole”, coordinato dal consigliere nazionale Paolo Pirovano, ha conferito alla testata del Majorana Fascitelli il premio nell’ambito del XVI Concorso Nazionale “Fare il giornale nelle scuole”. Per iNrg si tratta del quarto premio nazionale. In passato, il giornale ha ottenuto riconoscimenti nell’ambito del XVII concorso nazionale “Il miglior giornalino scolastico” premio Carmine Scianguetta, e il premio nazionale “Giornalista per un giorno 2018” dell’Associazione Nazionale Giornalismo Scolastico. «Di recente, il nostro giornale – ha dichiarato la dirigente scolastica Carmelina Di Nezza – è stato citato come ottimo esempio di giornalismo in un articolo scritto per Il Bene Comune dal noto giornalista Rai Giuseppe Tabasso, decano molisano dell’informazione». Nella sua rubrica Sblog, a proposito della morte del giornalismo su carta, Tabasso ha scritto: «Rischiamo forse di umiliare a colpi di sbrigative battutine un bene comune decisivo come l’informazione e la comunicazione? Per noi opera-
tori del ramo, la prospettiva è inquietante al punto da aggrapparci a ogni segnale in controtendenza. Come quello che ho colto scoprendo un giornalismo giovanile allergico alla volatilità della twitteratura. Mi è successo imbattendomi in un giornalino redatto da studenti dell’Isis Majorana Fascitelli di Isernia del quale mi ha colpito la freschezza, il gusto illustrativo, la grinta, l’apertura all’esterno, l’europeismo, la curiosità, l’ironia, l’indignazione e perfino la capacità investigativa. Quindi mi sono subito complimentato con quella gagliarda ciurma di millennials e con il loro Referente di pubblicazione, prof. Massimo Campanella».
rio che si va profilando, temiamo che la sua approvazione possa diventare oggetto di trattative sfrenate con pericolose ingerenze da parte del Governo regionale nella spartizione delle poltrone, con Generale e “soldatini” tutti in fila a obbedire a eventuali ordini dall’alto e pronti a perpetrare, ove necessario, ulteriori e scongiurabili “salti della quaglia”, sprezzanti della volontà di elettori e cittadini che meritano maggiore rispetto perchè hanno veramente a cuore il destino di una città che naviga a vista e deve invertire la rotta per evitare di essere condannata a un declino inesorabile!».
Soste blu, la protesta di Tiziano Di Clemente: «Delibera comunale viziata da eccezioni di nullità» Dopo cittadini, commercianti e automobilisti, anche i partiti all’attacco contro l’aumento indiscriminato dei parcheggi a pagamento a Isernia. In una nota del Pcl Molise, Tiziano Di Clemente afferma: «Ribadiamo la nostra diffida già inoltrata nel marzo 2018 contro l’amministrazione di destra del Comune di Isernia, per l’immediata revoca della assurda ed antisociale decisione di incrementare del 60% le tariffe orarie dei parcheggi a pagamento (da 50 a 80 centesimi) e di aumentare gli stessi da 565 a 827, sottraendo ulteriori posti alla gratuita fruibilità. Come già sostenemmo nel 2018 l’affare è grosso: 827 posti, se già fossero impegnati in media già per sole 4 ore al giorno (stima molto prudente), su 312 giorni all’anno, darebbero un ricavo annuo alla società privata stimabile in oltre 1 milione e 32 mila euro, a fronte di un canone annuo da versare al Comune di soli 162 mila euro. La gran massa di queste risorse tratte dalle tasche delle masse lavoratrici isernine e pendolari non andranno al Comune per incrementare occupazione e servizi, ma solo a profitto della società privata. La sottrazione di spazi pubblici al parcheggio gratuito deve essere giustificata da uno specifico interesse pubblico connesso al piano del traffico: di esso non v’è traccia nella delibera. Né c’è nessuna sopravvenuta “emergenza parcheggi” o di traffico, tale da “giustificare” tali modifiche vessatorie. Ma vi sono altre eccezioni di nullità della delibera, poiché non risulta verificato il rispetto dei seguenti parametri di legge: della dotazione minima di mq. 2,50 di aree per parcheggi pubblici gratuiti per abitante, imposta dall’art. 3 del D. M. 2 aprile 1968; della riserva di appositi spazi per parcheggi gratuiti in misura non inferiore ad un metro quadrato per ogni dieci metri cubi di costruzione prescritti dall’art.2 della L. n.122/1999. Per gli invalidi, infine, non è data prova del rispetto della riserva di almeno un posto almeno per ogni 50 o frazione a pagamento; peraltro rivendichiamo la facoltà comunale prevista dalla citata norma di aumentare almeno 3 per ogni 50 i posti riservati agli invalidi spesso penalizzati».
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«In precedenza gli sforamenti di polveri sottili superavano mediamente i cinquanta annuali, mentre oggi si è sui 20/24»
Inquinamento, Principi spegne le polemiche Le dichiarazioni rilasciate dal direttore di Arpa Molise, rinfrancano i venafrani in tema di sicurezza e di condizioni ambientali TONINO ATELLA Venafrani rinfrancati ed in grado di tirare un grosso sospiro di sollievo all’indomani della recente intervista a Tgr Molise della Rai di Bernardino Principi, Direttore di Arpa Molise, l’agenzia che si occupa di ambiente e della sua protezione e tutela. Tema dell’intervista era stato il presunto inquinamento in atto nel territorio dell’estremo Molise occidentale, quello venafrano appunto, più volte negli ultimi tempi sotto la lente d’ingrandimento della pubblica opinione, di associazioni ed istituzioni al fine di garantire all’estremo ovest della regione un territorio sano e tale da assicurare la migliore esistenza possibile ai residenti. Argomento questo tanto dibattuto ed al centro di confronti assai serrati, tant’è tra l’altro il recente incontro presso la Palazzina Liberty di Venafro proprio per approfondire la complessa ed indubbiamente delicata tematica. In effetti la discussione in atto, trattandosi di salute pubblica, non è da poco e sul tema i confronti sono serrati. Da una parte ci sono coloro che sostengono a spada tratta la presenza reale di elementi e situazioni inquinanti nel Venafrano reclamando interventi e correttivi, dall’altra ci sono tesi di tutt’altro tenore che parlano dell’assenza di un effettivo e pericoloso inquinamento di aria ed ambiente all’estremo
ovest della regione. Su tale delicatissimo e centrale tema ecco arrivare, come scritto in apertura, l’intervista del trg Molise della Rai al massimo esponente di Arpa Molise, Principi. Questi relativamente al Rava, il torrente che chiude a sud l’abitato venafrano e che sovente è al centro delle cronache locali dei media per la presenza di schiuma ed altro sulla superficie, ha asserito che si lavora da anni per monitorare e tenere sotto controllo tale corso d’acqua. Al suo interno, ha riferito il direttore di Arpa Molise ai microfoni Rai, e in base agli accertamenti effettuati sono state rinvenute sostanze organiche tutte biodegradabili e non già metalli pesanti. La situazione del Rava cioè, a detta di Principi, presenta criticità ma non tali da allarmare. Altro determinante tema in materia di inquinamento ambientale nel Venafrano: la concentrazione di polveri sottili nell’aria dell’estremo Molise occidentale. Si è in presenza di miglioramenti, secondo quanto asserito dal Direttore di Arpa Molise ai microfoni della tv pubblica, in quanto in precedenza gli sforamenti di polveri sottili nell’aria del Venafrano superavano mediamente i 50 annuali, mentre oggi si è sui 20/24 annui, ma non tali da impensierire. Sforamenti che, ha aggiunto lo stesso Direttore di Arpa Molise, perché non sia-
Falò di San Giuseppe, la Venafro antica in rivolta In passato si cominciava a raccogliere la “frasca” per il fuoco già una ventina di giorni prima della sera della vigilia di San Giuseppe. Di solito un adulto esperto aveva il compito di accendere il falò in modo accurato e omogeneo. Appena la fiamma iniziava ad affievolirsi, i ragazzi iniziavano a lanciare nel fuoco le fascine di frasca, in modo da alimentare sempre più la fiamma. I più grandi guardavano ammutoliti le fiamme alzarsi e ascoltavano il crepitìo degli rami che ardevano. Terminate le fascine, si estraevano i carboni e si preparava la brace per iniziare la cottura di salsicce e bistecche. La mattina successiva era consuetudine per ogni famiglia prendere un po’ di brace ancora ardente dal fuoco per portarla nella propria abitazione come buon augurio. Oggi come allora, grazie ad alcuni rioni del Centro Storico, la città di Venafro ha rispettato la secola-
re tradizione del falò di San Giuseppe. Infatti i fuochi delle Manganelle, in primis a lanciare la “rivolta” di chi tendeva a sopprimere la tradizionale notte dei falò di San Giuseppe. Anche il rione di Sant Antuon (piazza Enzo Guarini) ha voluto contribuire, con un fuoco simbolico la serata di San Giuseppe. Invece gli amici del Bar Caffè Cafè di via Lucenteforte che si sono attrezzati con una carriola piena di fuoco (per non deturpare l’asfalto), hanno reso la serata di San Giuseppe unica ed invidiabile. Nella cultura tradizionale, da anni il fuoco segna i momenti di passaggio del ciclo dell’anno, come la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. La tradizione dei falò che illuminano e riscaldano le vigilie di alcune festività del calendario cattolico sono nati dalla fusione, attraverso secoli e percorsi intricati, della più lontana religiosità arcaica con la nuova religiosità cristiana.
Il rito del fuoco di San Giuseppe è una delle testimonianze del passaggio di elementi pagani nella religiosità popolare, elementi che sono stati assorbiti e risignificati in funzione del culto cristiano. Nella tradizione popolare, infatti, il fuo-
co costituisce un’offerta al Santo che patì il freddo nella grotta di Betlemme e che bruciò il suo mantello e andò di casa in casa a alla ricerca di un po’ di brace per riscaldare il Bambino Gesù e la Madonna.
no preoccupanti non devono superare i 35 l’anno, e nell’estremo ovest della regione si è per l’appunto sotto tale cifra. Notizie perciò sostanzialmente rassicuranti per l’ambiente e l’aria del Venafrano, fermo restando la necessità di non abbassare affatto la guardia in tema di tutela del territorio nell’estremo ovest della regione al fine di continuare a garantire le storiche positività in tale contesto ambientale del Molise.
Olimpiadi Neuroscienze Tre studenti del Giordano alle finali nazionali
Per il secondo anno consecutivo gli studenti dei Licei Classico e Scientifico dell’Isiss “Giordano” di Venafro, si fanno onore in regione alle Olimpiadi delle Neuroscienze. Le Olimpiadi delle Neuroscienze rappresentano la selezione italiana della International Brain Bee Ibb, una competizione internazionale che mette alla prova gli studenti delle scuole superiori, sul grado di conoscenza nel campo delle neuroscienze. Gli studenti si cimentano su argomenti quali l’intelligenza, la memoria, le emozioni, lo stress, l’invecchiamento, il sonno e le malattie del sistema nervoso. Temi di estremo interesse che rappresentano la grande sfida del nostro millennio e che possono attrarre giovani talenti alla ricerca sperimentale e clinica nei settori delle neuroscienze. Le Olimpiadi si sviluppano in 3 fasi: una fase locale che consente a ciascuna scuola di selezionare i 5 migliori allievi. La fase regionale, tenuta il 18 marzo presso l’Unimol, che seleziona i 3 migliori della regione Molise. La fase Nazionale che il 3 e 4 maggio a Pisa selezionerà un solo vincitore che rappresenterà l’Italia alla competizione internazionale che quest’anno si terrà in Corea del Sud. Tutta la squadra del “Giordano”, allenata dalla prof.ssa Giuseppina De Lucia, è stata ammessa alla finale regionale a dieci (Arcaro Alex, Ottavini Angela Pia, Verrecchia Ornella, Palermo Rita e Visone Francesco), da cui sono stati selezionati i tre studenti (Alex, Angela Pia, Ornella) che parteciperanno alla Finale Nazionale che si terrà al Cnr di Pisa il 3 e 4 maggio prossimi. «È la prima volta spiega la docente De Lucia, chiaramente soddisfatta per l’esito del lavoro didattico e l’impegno degli alunni - che la tripletta vincente, che rappresenterà il Molise a livello nazionale, proviene interamente da un’unica scuola, appunto l’Istituto Superiore venafrano. Quest’anno, dunque, il Giordano ha ottenuto il primato, con grande soddisfazione degli studenti e mio personale avendo visto premiato l’impegno comune della scuola tutta che ha favorito un’esperienza formativa e un’occasione di crescita culturale e umana di cui rimarrà sicuramente traccia nella memoria degli allievi». T.A.
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Questi nuovi ingressi di giovani, tra i 20 e 32 anni, molti diplomati, tecnici e periti, danno speranza al territorio
Cinquecento nuove assunzioni alla Sevel La circostanza auspicata ad Agnone e dintorni è che la maggior parte dei nuovi lavoratori sia dell’Alto Molise FRANCESCO BOTTONE Buone notizie arrivano dall’area industriale della val di Sangro che dà lavoro a centinaia di pendolari dell’Alto Molise. Si è tenuto, nei giorni scorsi presso la sede di Atessa, un incontro tra la direzione aziendale della Sevel e le rappresentanze sindacali per discutere temi inerenti i volumi produttivi, la turnazione, l’incremento occupazionale e le ferie per l’anno 2019. Al termine dell’incontro, al quale hanno preso parte anche i vertici di Fca, i sindacati informano che «l’azienda ha ufficializzato la necessità di incrementare i volumi produttivi
con relativo aumento dei turni di lavoro, facendo seguito a quanto comunicato dall’amministratore delegato Manley lo scorso novembre, proponendo una turnazione a 17 turni con la notte fissa a partire dal mese di maggio 2019, in quanto ritiene che ci sia all’interno dello stabilimento un numero elevato di lavoratori non idonei a svolgere il turno notturno. Per far fronte all’incremento produttivo sono state comunicate anche cinquecento assunzioni. Nel corso della stessa riunione, a fronte di un cambio turni, l’azienda ha ribadito che le ferie spettanti per l’anno in corso saranno fruite in regime collet-
tivo. Il comitato esecutivo ha chiesto di valutare nel dettaglio i numeri che hanno portato l’azienda a proporre una turnazione diversa da quella attuale. Nei prossimi in-
contri entreremo nel merito della discussione cercando di trovare soluzioni alternative che si avvicinino maggioramente alle esigenze dei lavoratori».
«È una notizia importante ha detto il segretario locale della Fim Cisl Domenico Bologna - Queste nuove assunzioni di giovani, tra i 20 e 32 anni, molti diplomati, tecnici e periti, danno speranza al territorio ed è garanzia del futuro della Sevel. Oggi si è iniziato anche a discutere dell’aumento dei turni, che dovrebbero passare da 15 settimanali a 17, e come Fim chiediamo che il lavoro sia equamente ripartito fra tutti i dipendenti». In pratica fra qualche settimana alla Sevel si lavorera 6 giorni su 7 ad eccezione del turno 22/6 di mattina del sabato sera. Col nuovo innesto dei lavoratori, Sevel punta a supera-
re la produzione di 300 mila furgoni Ducato annui nel 2019, raggiungendo un ennesimo record produttivo. «L’annuncio di oltre 500 assunzioni è fatto estremamente rilevante - aggiunge il segretario della Uilm Nicola Manzi - La circostanza auspicata che la maggior parte dei nuovi lavoratori siano abruzzesi e della zona dell’Alto Molise è una bella risposta per il territorio, considerato che anche l’indotto sarà costretto ad assumere con l’aumento dei turni. Il rapporto medio è di un assunto in Sevel e di 1,5 nell’indotto. Avremo dunque un impatto occupazionale doppio».
Belmonte del Sannio. 82 equipaggi e centinia di partecipanti da Abruzzo, Molise e Campania
Fuoristrada, primo memorial Piero Barbieri sulle terre dell’Alto Molise BELMONTE DEL SANNIO Ottantadue equipaggi provenienti da Abruzzo, Molise e Campania, centinaia di persone intervenute grazie anche ala bella giornata primaverile e a presenziare alla cerimonia di apertura anche la moglie dell’indimenticato Piero Barbieri, presidente della Federazione nazionale fuoristrada. Sono questi i numeri del raduno di fuoristrada organizzato dal “Club
Alto Molise 4x4” nei giorni scorsi in Alto Molise. Una manifestazione riuscitissima, che attira in Alto Molise sempre più appassionati provenienti non solo dal Molise, ma anche dal confinante Abruzzo e dalla Campania. Gli ingredienti della giornata sono pochi, ma buoni: passione per il 4x4, potenti mezzi fuoristrada, terreni scoscesi e accidentati lungo la vallata del Sente, proprio
ai piedi del grande ponte ormai chiuso al traffico, buon cibo, qualche bicchiere di vino, ma solo dopo aver guidato ovviamente, e tanta amicizia e voglia di divertirsi. La manifestazione, che attira appassionati, turisti e curiosi in numero crescente, va avanti già da qualche anno, ma l’edizione 2019 è stata intitolata alla memoria di Piero Barbieri, delegato regionale e presidente nazionale della Federazione nazionale fuoristrada. Un evento sportivo che si finanzia grazie agli sponsor
‘Poesia & Vino’: terzo posto per Tiberio La Rocca di Poggio Sannita Si è svolta a Tollo, nel Chietino, domenica 17 marzo la cerimonia di premiazione del concorso nazionale “Poesia
& vino” città di Tollo, giunto alla settima edizione. Nella sezione B - poesie a tema libero - al terzo posto
si è classificato Tiberio La Rocca, con la poesia intitolata “Vita”. «Questo concorso mi ha sempre regalato
che però potrebbe e dovrebbe essere attenzionato, dal punto di vista della contribuzione, anche dalle istituzioni, visto il volume di gente e appassionati che riesce a muovere e a trascinare nei boschi dell’Alto Molise. Tra l’altro gli organizzatori, nelle giornate che hanno preceduto l’evento sportivo, han-
grandi soddisfazioni; - commenta il poeta - in sette edizioni mi sono classificato due volte primo e due volte terzo e seppure non presente alla cerimonia di premiazione, ho accolto con gioia il risultato che, dedico come sempre al mio paese natale».
no ripulito a spese proprie i sentieri di montagna e le strade che incrociano i boschi. Quindi anche un’opera meritoria di utilità pubblica,
perché quei sentieri ripuliti e resi transitabili ora possono essere fruiti da tutti i frequentatori dei boschi. Francesco Bottone
Auguri Promessa di matrimonio ad Agnone per Sara e Francesco Promessa di matrimonio in Comune, ad Agnone, tra Sara Battisti e Francesco Spadanuda che il 6 luglio prossimo convoleranno a nozze nello splendido scenario naturalistico della chiesa di Santa Lucia alle porte di Castelverrino. A Sara e Francesco, che dopo la cerimonia presieduta dal sindaco Lorenzo Marcovecchio, hanno voluto brindare con parenti e amici al Caffè Letterario, gli auguri più sentiti da parte della redazione.
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Il colpo ai danni del distributore Ip. Bottino da mille euro, si cercano indizi nelle immagini della videosorveglianza
Armati di pistola e con il volto coperto rapinano bar sul Lungomare REDAZIONE TERMOLI Hanno fatto irruzione in due, armati di pistola e con il volto probabilmente coperto da un cappuccio. All’interno del locale, il bar sul lun-
gomare nord, hanno trovato solo il barista mentre non c’erano dipendenti. Si sono avvicinati al bancone, lo hanno minacciato e si sono fatti consegnare tutto il denaro presente in cassa, circa mille euro, prima di fug-
gire via. Ancora una rapina ai danni del distributore della Ip sul Lungomare nord. I malviventi hanno fatto irruzione attorno alle 4.30 della notte tra martedì e mercoledì quando all’interno del locale c’era solo il barista e
fortunatamente nessun cliente. Al dipendente hanno intimato di consegnare tutto l’incasso, circa mille euro, prima di arraffare anche gratta e vinci e stecche di sigarette e fuggire a piedi
sulla spiaggia. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i carabinieri della compagnia di Termoli che hanno interrogato il dipendente e visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza. E’ proprio da quei nastri che
potrebbero arrivare degli indizi utili a risalire agli autori della rapina, l’ennesima che si consuma ai danni del distributore situato sul Lungomare Nord diventato preda dei banditi anche a causa delle tante via di fuga.
Barone: «Abbiamo ricorso perché c’erano fondati motivi. La procedura seguita dal Comune è inesatta»
Tunnel, ancora venti giorni per conoscere il futuro I giudici del Tar Molise si riservano la decisione. Ieri mattina l’udienza
Nino Barone
REDAZIONE TERMOLI La decisione dei giudici del tribunale amministrativo di Campobasso si conoscerà solo tra qualche giorno quando la sentenza sarà resa pubblica. Cresce l’atte-
REDAZIONE TERMOLI Quando l’hanno fermato per sottoporlo a un controllo all’interno di quel mezzo adibito a trasporto delle merci, conservati in contenitori di vetro, i carabinieri della stazione Forestale di Termoli hanno trovato del formaggio cremoso di capra privo di una qualsiasi etichettatura o di altro mezzo di identificazione atto a garantire la rintracciabilità del prodotto e quindi la possibilità di ricostruirne e seguirne il percorso attraverso tutte le fasi della filiera di produzione, trasformazione e distribuzione. Sequestri e sanzioni quelle elevate dai carabinieri Forestali impegnati in controlli circa la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti. Sotto la lente, quindi, sono finiti prodotti lattiero-caseari irregolari perché privi dei documenti di trac-
sa per conoscere il futuro del progetto di riqualificazione urbana del centro di Termoli meglio noto come tunnel. E ieri mattina davanti ai giudici del Tar Molise è andata in scena l’udienza che era stata rinviata a inizio anno. Davanti al collegio sono andate a finire le motivazioni allo stop al progetto presentate dal Comitato e Coordinamento No Tunnel, dal MoVimento 5Stelle e dai
balneatori e le controdeduzioni della difesa del Comune di Termoli. Una discussione che è durata 45 minuti nel corso della quale il Comune avrebbe proposto anche molte eccezioni preliminari, compresa la mancata legittimazione del Comitato ad adire il Tar. E’ stato l’avvocato Iacovino a replicare alle eccezioni punto per punto. Adesso i giudici si sono presi una ventina di giorni di
tempo per scrivere e depositare la sentenza. Una sentenza particolarmente attesa in basso Molise che potrebbe, di fatto, influenzare il “futuro” del progetto di riqualificazione urbana. Se, infatti, i giudici dovessero accogliere la tesi del Comune di Termoli potrebbero dare il via libera praticamente definitivo al progetto aprendo la strada alla firma del contratto, nonostante
nell’ultima assemblea pubblica Comitato e Coordinamento No Tunnel abbiano palesato la volontà di ricorrere eventualmente al Consiglio di Stato. Se, al contrario, dovessero essere accolte le tesi degli attivisti il progetto potrebbe subire una battuta di arresto in attesa di un eventuale controricorso da parte del Comune di Termoli. «L’udienza è andata bene – ha affermato il
Trasporta formaggio di capra senza etichetta e “irrintracciabile” Il sequestro da parte dei carabinieri Forestali di Termoli. Sanzionato il titolare dell’azienda per non aver rispettato le norme comunitarie ciabilità. Il prodotto alimentare è stato sottoposto a
sequestro amministrativo, sottraendolo così alla com-
mercializzazione, ed il titolare dell’azienda sanzionato per non aver osservato le norme comunitarie che stabiliscono i principi ed i requisiti generali in campo alimentare e di sicurezza alimentare. «Queste norme – affermano i carabinieri in una nota stampa - ponendo in capo all’operatore del settore che opera lungo tutta la catena alimentare la responsabilità diretta e principale per la sicurezza degli alimenti, hanno lo scopo di consentire di conservare traccia del percorso compiuto dall’alimento che va dalla produzione
delle materie prime sino all’erogazione al consumatore finale, al fine di consentire di isolare un lotto produttivo in caso di eventuali pericoli per la salute umana e, al produttore e agli organi di controllo, di vigilare sulla sicurezza alimentare del cittadino. Questa attività si inserisce in un più ampio programma di controlli della componente Forestale dell’Arma dei Carabinieri volti a verificare il rispetto delle norme in materia di commercio dei prodotti agroalimentari, a tutela della salute del consumatore».
portavoce del Comitato No Tunnel, Nino Barone – perché l’avvocato Iacovino ha fatto una buona esposizione. Noi – ha affermato ancora Barone – abbiamo ricorso perché c’erano tutti gli estremi per un ricorso e non solo perché volevamo opporci all’opera». Secondo Barone la procedura seguita dal Comune di Termoli sarebbe «inesatta e quindi il nostro ricorso si basava su fondati motivi e crediamo nella giusta applicazione della legge da parte del collegio giudicante». Adesso si attende solo che i giudici depositino la sentenza per capire quale sarà il futuro del progetto di riqualificazione urbana del centro di Termoli.
del Molise
Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87
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TERMOLI E BASSO MOLISE
ATTUALITÀ
«Non mi posso immaginare un futuro candidato per Termoli che vada contro il civismo. Il partito non se lo può permettere» Per vedere il video scansiona il QR code «Una lunga serie di errori, nel nostro campo, ha condotto a una sconfitta epocale e alla formazione del primo governo nazionalpopulista dell’Europa occidentale, egemonizzato culturalmente e politicamente dalla nuova destra. L’Italia rischia un declino inarrestabile, separata dall’Europa e divisa al suo interno, impaurita, incattivita e avvitata in sé stessa. Il primo passo sarà tornare a incontrarci, in tanti, per cercare e trovare insieme le soluzioni e la radice profonda del nostro stare insieme e del costruire un’idea di società giusta. Abbiamo perso troppo tempo. Ma non sarà troppo tardi se riusciremo a cogliere la portata della sfida». E’ questo il futuro del Partito Democratico che tenterà di plasmare il nuovo segretario Nicola Zingaretti , una sfida che – archiviata la fase renziana – il partito si appresta ad affrontare sull’onda dell’entusiasmo delle recenti primarie e che vedrà quale primo significativo bando di prova la prossima tornata elettorale (europee e amministrative). Una sfida rilanciata anche in quel di Termoli dalla neo componente dell’assemblea nazionale, avvocato Laura Venittelli, eletta proprio con la mo-
Amministrative, «il Pd si apra ai movimenti» Laura Venittelli “detta la rotta” dopo l’elezione in assemblea nazionale con la mozione di Zingaretti Laura Venittelli
zione Zingaretti, che nella giornata di ieri ha voluto incontrare la stampa per illustrare il nuovo asseto ideologico targato Pd attraverso cui si determinerà il perimetro delle alleanze e quello delle candidature. «La necessità per il Partito democratico – ha spiegato è portare avanti una linea di cambiamento vero rispetto a tutto ciò che era successo negli anni passati,e se si vuole ripartire bisogna farlo attraverso un primo riconoscimento degli errori». Ed il mea culpa per la Venittelli acquisisce la dimensione di un partito che ha lasciato isolate le fasce più deboli della popolazione, che non ha saputo cogliere le istanze dei precari, dei movimenti… in poche parole che ha abbandonato i temi che l’hanno sempre contraddistinto. «Questa cosa ci ha snaturato, facendoci perdere il rapporto con le persone, il contatto con la gente e tanti consensi (per poi culminare nella debacle del 4 marzo 2018). Ab-
biamo sbagliato perché abbiamo guardato ad un ‘campo’che no nera nostro, ovvero il centrodestra. Tutto ciò non ha fatto altro che consegnare il Pese nelle mani della Lega e del M5S, ad un Governo che ha bloccato 600 cantieri, un Governo che oggi dice una cosa e domani un’altra, che si contraddice, con due partiti che fanno campagna elettorale da dieci mesi senza considerare le vere problematiche del Paese». «E rispetto a questo la mozione Zingaretti parla a quell’Italia che noi abbiamo perso e che vogliamo recuperare». Segnali positivi secondo l’avvocato ci sono: tra questi quelli che giungono attraverso i sondaggi. E come si mutua questa mission a livello locale, ed in particolare in vista delle prossime comunali di Termoli e del capoluogo? L’aspetto determinante, principale fonte della nuova politica targata Zingaretti, è quelli di aprirsi, di riformare un partito che non insegua il populismo e la destra sui suoi terreni, che sia l’alternativa, e che,
soprattutto, chiuda le porte ad eventuali presenze spurie. «Noi, in passato abbiamo guardato al mondo del centrodestra, e abbiamo fatto alleanze con quel mondo lì… dimenticando il nostro mondo. E abbiamo visto cosa è successo nella regione Molise. Nel 2013 abbiamo fatto delle alleanze innaturali, e così è successo per le amministrative di Termoli e Campobasso. Invece la mozione Zingaretti dice: apriamoci a quei mondi che non stavano più con noi (il mondo del civismo). Mondi che in amministrazioni come la nostra si sono trovati un muro contro». Il riferimento a Sbrocca e alla gestione della vicenda tunnel con il mancato referendum è tutt’altro che velato. A questi mondi dobbiamo riaprirci. La mozione ha vinto in maniera chiara e inequivocabile, ed è stata sposata da tutti e tre i candidati per la segreteria, quindi non c’è una strada alternativa. Io – aggiunge la Venittelli – non mi posso immaginare un futuro candidato per Termoli
Inchiesta “Pacco Free”, fissata al 1° aprile l’udienza davanti al Gup È stata fissata per il prossimo 1 aprile l’udienza dinanzi al Gup di Larino per D.R., 34 anni e A.B. 32, coniugi vastesi coinvolti nell’inchiesta denominata “Pacco Free”, che ha ha permesso di smascherare una rete finalizzata allo spaccio di sostanze stupefa-
Il tribunale di Larino
centi all’interno dell’Istituto Penitenziario di Larino, gestita attraverso un sodalizio criminale interregionale tra vari soggetti che agivano nei comuni di Larino, Santa Croce di Magliano, Vasto, Ciampino e Guidonia Montecelio e che aveva quale fine ultimo l’intro-
duzione di droga all’interno della struttura di Contrada Monte Arcano. Nel corso dell’udienza preliminare moglie e marito saranno difesi dall’avvocato Raffaele Giacomucci. In particolare l’inchiesta “Pacco Free”, coordinata dal dott. La Rana, e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Larino e del Reparto di Polizia Penitenziaria presso la locale Casa Circondariale ha permesso di evidenziare che alcuni detenuti per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti, da spacciare all’interno del Carcere, utilizzavano vari sistemi, alcuni dei quali molto creativi e fantasiosi: il tutto per eludere i controlli e introdurre droga, andando ad alimentare il mercato di sostanze stupefacenti all’interno del carcere. A volte venivano spediti nell’Istituto penitenziario pacchi postali contenenti principalmente derrate alimentari, all’interno delle quali venivano occultate sostanze stu-
pefacenti. Altre volte erano i familiari ammessi ai colloqui a portare lo stupefacente, occultato nella carne cotta, sulla persona, negli indumenti intimi, nelle suole delle scarpe o incollato nei lembi dei plichi destinati ai detenuti. Altre volte la droga veniva nascosta all’interno dei cartoni dei pacchi, per poi essere recuperata in un secondo momento all’interno della zona stoccaggio rifiuti da un detenuto che aveva maggiore libertà di movimento. Proprio da uno di quei pacchi “compromessi”, non sfuggito all’attenzione degli agenti di Polizia Penitenziaria, è partita questa ultima trance di indagine. Attraverso un’intensa attività di verifica si è riusciti ad accentrare che il pacco era stato spedito da un ufficio postale ubicato alla periferia sud della Capitale. Da qui è stato possibile identificare e individuare il mittente dello stesso, ovvero il padre di uno dei detenuti dell’istituto frentano.
che vada contri i movimenti. Il Pd non se lo può permettere e se questo aspetto è chiarito ce n’è un altro sul quale non è stata ancora sciolta la riserva: primarie si o primarie no, visto che stando ai rumors i candidati sindaci per Termoli e Campobasso dovrebbero scaturire da un confronto interno al partito. «Il Pd – afferma – non è un partito dittatoriale. È un parti-
to che ha nel proprio regolamento, nel proprio Dna, la scelta delle figure apicali attraverso la democrazia, che può essere interna o esterna (con le primarie). Per noi la priorità è che l’eventuale candidatura venga preceduta da un confronto nel “proprio campo”. Prima si sceglie con chi stare, e poi si sceglie chi dovrà rappresentarci. È questo il tema oggi».
Carresi, si convocano le commissioni di vigilanza dei tre centri bassomolisani La parola, adesso, passa ai Comuni per la fase organizzativa. E’ una fase molto importante quella che adesso si aprirà in vista dell’organizzazione delle Carresi 2019. Dopo la firma della delibera regionale che stanzia 373mila euro in favore delle Carresi, infatti, adesso si apre l’iter che vedrà la convocazione delle commissioni di vigilanza. Erano state proprio queste ultime, l’anno scorso, a bloccare lo svolgimento delle manifestazioni nei tre Comuni bassomolisani coinvolti, San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone. La prima convocazione, per un fattore cronologico, sarà appunto quella del Comune di San Martino che poi, di fatto, è stato anche il capofila del progetto di messa in sicurezza del percorso delle Carresi. In base al responso che arriverà dalla commissione di vigilanza si capirà se le manifestazioni potranno essere organizzate anche negli altri paesi. Nel frattempo la delibera firmata dalla Giunta regionale e dal presidente Toma rappresenta un passaggio fondamentale. «E’ la migliore risposta a tutti quelli che nel corso dei mesi hanno espresso giudizi e sentenze nei confronti del lavoro e delle iniziative messe in campo», ha affermato Pasquale Di Bello, portavoce dell’associazione Unione Carresi. Attraverso i 373mila euro, da suddividere a seconda della lunghezza del tracciato delle tre corse, i Comuni avvieranno il progetto di messa in sicurezza del percorso. I fondi serviranno a reperire e montare una recinzione in metallo alta un metro e mezzo e coperta da balle di fieno così da garantire allo stesso modo sia la sicurezza degli animali che quella degli appartenenti ai vari carri oltre a quella del pubblico presente ai lati del tracciato. L’iter di convocazione delle commissioni è iniziato e si attende il parere degli organi preposti alla valutazione del progetto di messa in sicurezza del tracciato.
Auguri Novanta candeline per Alberto Marra Buon compleanno! Buon compleanno a Alberto Marra... auguri zio per le tue splendide 90 primavere... portate con giovanile effervescenza... Vincenzo, Stefano, Francesco, Alice e Rossella.
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«Cerchiamo passo passo di rientrare dal deficit dopo di che si cercheranno le risorse»
Sanità tra attese e carenza di personale Tour al Vietri, all’Hospice di Larino e al San Timoteo di Termoli per i commissari Angelo Giustini e Ida Grossi
MICHELA BEVILACQUA Hanno fatto il giro dell’Hospice e del Vietri di Larino prima di arrivare al San Timoteo e incontrare i primari della struttura ospedaliera bassomolisana i commissari ad acta della sanità Giustini e Grossi. Un tour che arriva dopo il giro di incontri avuti nei giorni scorsi con i vari comitati che si sono formati in tutto il territorio regionale e che ha dato loro la possibilità di toccare con mano la realtà di un territorio che paga lo scotto dei turn over bloccati e del personale ridotto al lumicino oltre che di un piano di rientro con tagli in alcuni casi da “lacrime e sangue”. Giustini e Grosso sono arrivati in basso Molise accompagnati dal direttore sanitario Gennaro Sosto e
da quello amministrativo Antonio Forciniti in un tour che segue anche la “conoscenza diretta” del Cardarelli di Campobasso. «Si tratta di strutture molto bene organizzate - hanno affermato Giustini e Grossi - ho trovato personale attento e strutture pulitissime e voglio fare i miei complimenti per l’impegno che è profuso da tutti quanti». Sotto la lente la questione della carenza cronica di personale «che in realtà riguarda non solo il Molise ma tutto il territorio nazionale. Cerchiamo passo passo di rientrare nel piano di rientro dopo di che le risorse si cercheranno insieme con la condivisione di tutti e la consapevolezza che si deve fare il massimo perché lo merita il territorio e tutti quelli che ci lavorano. Non si può però
dire nulla fino a quando i conti non tornano». In agenda anche la questione riguardante le liste di attesa e il nuovo piano operativo. «Andiamo con ordine. Il Pos si è chiuso il 31 dicembre e ad aprile ragioneremo con quello che ci è stato possibile fotografare». Obiettivo è arrivare al «pareggio di bilancio perché è quello che ci chiede Roma e non solo per il Molise ma per tutte e sette le regioni che sono in piano di rientro. Dopo di che ci metteremo a tavolino e ne riparleremo». «Era più che altro un modo per fare prendere visione ai commissari delle nostre strutture – ha affermato il direttore sanitario Gennaro Sosto - stiamo in fase di programmazione insieme alla struttura commissariale, Regione e tutte le risorse che possono dare contributo e l’esigenza di prendere dimestichezza con
i ruoli per cercare di programmare le varie situazioni». Sotto la lente uno dei problemi atavici del San Timoteo, quello del rischio di chiusura del punto nascita. «Come sapete – ha affermato ancora Sosto – stiamo sotto lo standard dei 500 parti e abbiamo esplicitato una richiesta al comitato nazionale punti nascita adducendo che potremmo avere le condizioni per effettuare il recupero. Bisognerà lavorarci e avere credibilità oltre a rimpolpare gli organici come tutti ci chiedono». Una carenza di organico che in alcune branchie, come la pediatria, è caratterizzata proprio dalla difficoltà a reperire degli specialisti. Un problema «che non riguarda solo il Molise ma che è lo stesso a livello nazionale mentre in alcune branchie come la ginecologia in altre regioni si riesce a recuperare persona-
Dal carcere di Larino scrive l’aggressore di Lucia Annibali
«Lucia perdonami. Perdona il mio gesto indegno e brutale» «Lucia perdonami. Perdona il mio gesto indegno e brutale e perdona me che lo fatto». Poche righe a spezzare un silenzio durato quasi sei anni, un tentativo di redimersi per un gesto indegno, di riconoscere dinanzi alla sua vittima le colpe commesse. La vittima in questione è Lucia Annibali, e il suo nome si lega ad un drammatico episodio di cronaca avvenuto nel 2013. Il 6aprile di quell’anno lei, brillante avvocatessa a Pesaro (oggi è una parlamentare Pd) venne brutalmente aggredita e sfregiata sul volto con dell’acido sull’uscio di casa da due uomini mandati dal suo ex-fidanzato Luca Varani. Per quell’episodio l 10 maggio 2016 la prima sezione penale della Cassazione ha confermato la pena a 20 anni di reclusione per Luca Varani
per i reati di di stalking e tentato omicidio e a 12 per i due esecutori dell’agguato, Rubin Ago Talaban e il suo palo, Altistin Precetaj. Da quel tragico epilogo per gli aguzzini ha sempre prevalso il silenzio, rotto nei giorni scorsi dall’inaspettata lettera che il 27enne Rubin Talaban, proprio l’autore materiale del gesto oggi rinchiuso presso
la casa circondariale di Larino, ha fatto recapitare nello studio legale del padre di Lucia, a Urbino. «Lucia perdonami. Perdona il mio gesto indegno e brutale e perdona me che lo fatto (…) Ho provato ad essere nei tuoi panni e non posso stare più di qualche secondo nei momenti di dolore e di sofferenza causati da me. Che io sia maledetto per sempre(…) Vorrei abbracciarti e stringere le tue mani con le mie. Puoi essere la mia guida anche se il peccato lo porterò a vita (…) Non posso fare l’indifferente come se non c’è stato niente (…) Allungami la mano, Lucia, perché non sono un mostro ma un grande errore. Se mi perdoni mi aiuti». Firmato: Rubin Talaban. Una confessione. E a distanza di tempo arriva anche il pensiero di Lucia su
quello scritto, riportato anche dal Corriere della Sera. «Se quello che scrive è la sincera verità — riflette lei —, se davvero oggi è consapevole di quello che ha fatto e non è più la sagoma scura che ho visto dentro casa mia, io lo posso anche perdonare. Ma quel perdono serve più a lui che a me. Deve fare i conti con quel che ha fatto come io convivo ogni giorno con quello che mi ha fatto, perdono o non perdono. Finora il fatto che fossero detenuti e fisicamente distanti mi ha aiutato — ragiona Lucia — perché le vittime hanno bisogno di tempo e distanza per lavorare su se stesse e sul trauma che hanno vissuto. Io non voglio vendetta, sconteranno le loro pene e usciranno, va bene così. Io voglio solo vivere tranquilla».
le, per quanto riguarda pediatria pronto soccorso e anestesia è un problema di portata nazionale che va affrontato su sedi diverse». Sosto però ha messo in evidenza anche la riattivazione delle procedure concorsuali. «Non si bandivano concorsi da sette anni, dal 2017 abbiamo riavviato l’iter ma in alcune branchie c’è la carenza di partecipazione». Di qui la necessità di ricorrere alla reperibilità «che viene garantita dai medici in servizio. Ci sono criticità nell’anestesia, ci sono persone che andranno in quiescenza e dobbiamo garantire la reperibilità con il personale che abbiamo. Stiamo tentando anche l’attivazione di rapporti libero professionali con personale che è andato in quie-
scenza, questo non significa assumere personale in pensione ma è l’avvio, dopo aver tentato i normali concorsi, di procedure alternative di rapporti libero professionali perché con il concorso pubblico non riusciamo a trovare personale per quelle aree e quindi per evitare di avere criticità nell’erogazione dei servizi. Si consente anche su indicazione dei commissari la partecipazione anche a personale andato in quiescenza per evitare la sospensione del servizio».
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LARINO
A Palazzo Ducale un museo dedicato ad Aldo Biscardi Un museo dedicato alla figura dell’indimenticato giornalista sportivo Aldo Biscardi vedrà presto la luce nella parte antica di Palazzo Ducale, nella sua Larino. In questo modo tutti i fan e gli abitanti potranno ripercorrere la vita e la carriera del grande giornalista nato proprio a Larino il 26 novembre 1930 e scomparso a Roma l’8 ottobre 2017 a 86 anni. In un’intervista rilasciata a Sportface.it la sorella del giornalista, Antonella Biscardi ribadisce che la galleria non vuole essere una commemorazione ma un percorso di celebrazione sia della persona che del professionista attraverso copertine, ritratti, premi a lui conferiti (compreso il certificato del “Guinness dei Primati” che ha riconosciuto la longevità della trasmissione sportiva “Il Processo di Biscardi” condotta dal giornalista molisano per 33 anni consecutivi) e fotografie. L’inaugurazione del museo avverrà tra fine marzo e Pasqua e l’ingresso sarà completamente gratuito.
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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca
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Gli abruzzesi di Bolzan, prossimi avversari, dovranno fare a meno di bomber Di Paolo
Difesa solida e attacco prolifico: nelle ultime 7 gare la scalata è possibile Il periodo di crisi sembra alle spalle. Decisivo l’equilibrio tattico REDAZIONE CAMPOBASSO Dopo le nove reti subite nelle precedenti quattro partite, il Campobasso è tornato contro la Vastese “ermetico” e privo di quei buchi difensivi che iniziavano a pre-
occupare. La porta di Sposito è rimasta inviolata e il portiere ci ha messo del suo per evitare di raccogliere il pallone nel proprio sacco con un doppio intervento degno di nota nel finale. La linea di retroguardia è rimasta attenta e concentrata
1234567890123456789012345678901 1234567890123456789012345678901 1234567890123456789012345678901 GIUSTIZIA SPORTIVA 1234567890123456789012345678901
Giulianova, 2mila euro di multa e diffida. Un turno di stop a Marchetti Girone F SOCIETÀ Ammenda: 2000 euro e diffida Real Giulianova «per avere propri sostenitori in campo avverso dal 42° del secondo tempo rivolto espressioni gravemente offensive, triviali ed intimidatorie all'indirizzo di un assistente arbitrale. Successivamente, i medesimi reiteravano la condotta ed inoltre lanciavano uno sputo nei confronti dell'ufficiale di gara che tuttavia non veniva attinta. GIOCATORI Squalifiche: 1 gara - Domenico Marchetti (Campobasso), Marco Vesi (Forlì), Francesco Mele (Francavilla), Abdoul Meyk Yabre (Jesina), Federico Cuccato (Matelica), Eric Biasiol e Giuseppe Ghiani (Montegiorgio), Pietro Gentile (Olympia Agnonese), Alfonso Pepe (Pineto), Francesco Di Paolo (Real Giulianova), Santiago Minella (S.Nicolò Notaresco), Kalil Louati (Sammaurese), Tommaso Guidi (Santarcangelo), Angelo Gregorio (Savignanese).
mettendo la “museruola” agli attaccanti ospiti, che pur orfani di Leonetti potevano contare su gente di categoria come Shiba e Fiore. Sarebbe importante, anzi fondamentale, continuare così. Ovvero, sulla strada dell’equilibrio in fase difensiva, anche perché prima o poi il gol arriva, è nel dna di questa squadra che ora ha trovato le marcature anche di centrocampisti e difensori oltre che degli attaccanti. Accorti dietro e devastanti in avanti per scalare qualche posizione in classifica. Le 44 reti realizzate e le 40 incassate in 31 giornate descrivono proprio quanto detto. Restando in tema di reparto arretrato, salterà la trasferta di Giulianova Domeni-
La porta di Sposito finalmente inviolata dopo le nove reti incassate nelle 4 partite precedenti In totale, sono 40 i palloni raccolti nel proprio “sacco”
LA CLASSIFICA
31^ GIORNATA CAMPOBASSO VASTESE
3 0
FORLÌ AVEZZANO
3 2
FRANCAVILLA MATELICA
0 0
ISERNIA MONTEGIORGIO
1 0
JESINA REAL GIULIANOVA
1 0
PINETO SAN NICOLÒ NOTARESCO
0 0
RECANATESE CASTELFIDARDO
3 0
SANGIUSTESE SAMMAURESE
1 2
SANTARCANGELO OLYMPIA AGNONESE
1 0
SAVIGNANESE R.C. CESENA
1 1
Squadra Punti CESENA 73 MATELICA 68 RECANATESE 51 SAN NICOLÒ NOTARESCO 51 PINETO 49 FRANCAVILLA 48 SANGIUSTESE 47 MONTEGIORGIO 44 SAMMAURESE 42 CAMPOBASSO (-3) 41 SAVIGNANESE 41 JESINA 39 REAL GIULIANOVA 34 VASTESE 32 SANTARCANGELO 31 FORLÌ 30 AVEZZANO (-3) 30 ISERNIA 30 OLYMPIA AGNONESE 27 CASTELFIDARDO 18
co Marchetti, che domenica scorsa ha segnato per la prima volta in rossoblù. E così ha commentato la vittoria: «Ripartire dopo una sconfitta come quella di due settimane fa non era facile perché di solito un po’ di scorie te le porti. Invece siamo stati bravi a fare subito nostra la partita e a chiudere il primo tempo sul 2-0. Come del resto accaduto contro il Montegiorgio e un po’ i brutti pensieri ci sono tornati in mente ma invece è venuta fuori la maturità della squadra ed è andata bene». CASA GIULIANOVA. Non sarà della partita del “Fadini” l’attaccante Francesco Di Paolo, appiedato per un turno dal giudice sportivo. Si tratta del cannoniere degli abruzzesi, andato a segno finora in campionato otto volte. Insomma, un elemento importante dello scacchiere del tecnico Bolzan. I giallorossi sono stati anche multati e hanno la diffida del campo per il comportamento di alcuni tifosi nell’ultima trasferta di Jesi, dove è arrivata una sconfitta bruciante a due minuti dalla fine. Tozzi Borsoi e compagni hanno badato soprattutto a difendersi subendo poi la rete di Cruz.
DOMENICA 24/03 G 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31 31
V 23 23 12 14 13 12 11 12 10 11 10 9 8 8 7 6 9 7 5 3
N 4 2 15 9 10 12 14 8 12 11 11 12 10 8 10 12 6 9 12 9
P 4 7 4 8 8 7 6 11 9 9 10 10 13 15 14 13 16 15 14 19
GF 59 61 44 42 50 44 38 29 29 44 31 24 27 35 30 36 41 22 23 21
GS 21 27 27 31 34 31 31 35 37 40 29 30 40 50 47 40 46 44 38 53
AVEZZANO JESINA
-
CASTELFIDARDO ISERNIA
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FRANCAVILLA FORLÌ
-
MATELICA SANTARCANGELO
-
MONTEGIORGIO VASTESE
-
OLYMPIA AGNONESE SAVIGNANESE
-
R.C. CESENA PINETO
-
REAL GIULIANOVA CAMPOBASSO
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SAN NICOLÒ NOTARESCO SANGIUSTESE
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SAMMAURESE RECANATESE
-
Perline Io che amo solo te GENNARO VENTRESCA
Sergio Endrigo ci ha lasciato una canzone di rara bellezza: Io che amo solo te. Resa addirittura stupenda per bocca di una delicata ragazza, Elena Piacenti, che ne ha fatto un cult a X Factor. Ma non finisce qui. Non so quanti abbiano letto un libro le cui le limpide pagine scorrono felici come acqua alpina, “Io che amo solo te”, frutto del lavoro di Luca Bianchini che ha messo su un romanzo-romanzo. Da leggere d’un fiato, per poi ragionarci sopra. *** Non ho idea di quanti dei miei lettori ricordino il numero speciale che curai per conto di Edoardo Falcione e di Giulio Perrucci. Dal titolo: Campobasso ti amo. Sottotitolo: Quindici dichiarazioni d’amore alla squadra del nostro cuore. Eravamo in Eccellenza. Pensate un po’. Dopo il crack di Ferruccio Capone e la mascherata di Giulio Di Palma fummo costretti a ripartire da zero. Acquisizione del titolo dalla Santeliana, dopo aver buttato a mare una decina di migliaia di euro, secondo acquisto, per una somma cinque volte maggiore, di un altro titolo che ci permetteva di giocare nel capoluogo e non a Sant’Elia. *** La rivista, tutta a colori, fu presentata nel corso di una indimenticabile serata all’ex Gil, a cui il discutibile protocollo non consentì di prendere parola a Franco Mancini, uno dei personaggi che, pur senza mettere mano al portafogli, ha dato molto alla squadra della nostra città. Piacquero le dichiarazioni d’amore che raccolsi, mettendo insieme le firme più luccicanti della piazza locale: Antonio Campa, Gianni Spallone, Norberto Lombardi, Adalberto Cufari, Tonino De Cesare, Franco Mancini, Mauro Carafa, Sergio Genovese, Serena Palladino, Liberato De Filippis, Roberto Fagnano, Luca Cufari, Franco De Santis e Mario Colalillo. *** In questi giorni di vigilia elettorale avrete notato che s’è costituito un gruppo che punta sullo slogan “Io amo Campobasso”. Come se ci fosse, nel nostro modesto borgo, qualcuno che non ami la propria città. Nel nostro piccolo, io e i miei amici, scrivemmo le nostre lettere, senza mire politiche, spinti da sincere ragioni di fede. *** Chi redasse quei pezzi? Semplice. Solo gente che da sempre ha tenuto a cuore le sorti della propria squadra. Mentre faccio ancora fatica a capire chi abbia redatto il comunicato delle Brigate Verdi di Maometto che, in italiano, ci informava che il prossimo obiettivo sarebbe stato Berlusconi, servo della Casa Bianca. Nessuno ha scoperto -mi par di ricordare- se qualcuno dei “nostri” si sia posto al fianco di Bin Laden. Non ce l’hanno detto e mai ce lo diranno. *** Posso invece certificare che migliaia di persone hanno conservato la copia di quel giornale. Tra l’altro, impaginato attentamente da due grafici qualificati quali Gianluca Macchiarola e Paolo Parente che, come tutti noi, lavorarono gratuitamente. Per amore dei colori della nostra città. La sera della festa, fui felice di essermi accompagnato a Tonino Molinari, felicemente conquistato da come una piccolissima società di Eccellenza molisana si era organizzata in poco tempo.
SPORT
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SERIE D - COPPA ITALIA
La squadra di mister Vadacca è ultima in graduatoria ma non ancora rassegnata
Isernia, Castelfidardo da non sottovalutare e snodo cruciale per la classifica I pentri puntano a fare bottino pieno contro il fanalino di coda del girone Antonio Schena (foto servizio di Pino Manocchio)
REDAZIONE CAMPOBASSO Sulla carta sembrerebbe una trasferta agevole. L’Isernia, ritrovato il piacere della vittoria, aspetta il suo vero esame sul campo del Castelfidardo per dimostrare a se stessa e ai tifosi che la parola continuità può non essere un tabù. Silva si è raccomandato a dovere con i suoi ragazzi alla ripresa degli allenamenti: vietato sottovalutare l’ultima in classifica, reduce dallo 0-3 di Recanati, vista soprattutto l’importanza della posta in palio. «I nostri limiti ci sono sempre - spiega il tecnico ma su alcune cose siamo migliorati ed è sotto gli occhi di tutti, a partire dal pres-
sing alto che mi sembra funzionare meglio. Vincere domenica a Castelfidardo è fondamentale per mettere in cascina altri punti fondamentali in ottica salvezza». Nessun dualismo in porta, invece, con Del Giudice e Tano che si giocheranno il posto con sana competizione. «Non è una bocciatura per Tano, che forse aveva perso un pò di tranquillità negli ultimi tempi causa tanti gol incassati non per colpa sua. L’altro si era allenato bene ed ha avuto la sua chance, se la giocheranno con gli allenamenti, non c’è alcuna anomalia in questo». IL MAGRO BOTTINO INTERNO DI UN CASTELFIDARDO CHE NON ACCETTA
LA RESA. L’Isernia farà visita ad una squadra che non ha fin qui mantenuto il ritmo delle rivali che puntano alla permanenza in D. Troppo
pochi i 18 punti messi insieme, e davvero troppo pochi i nove conquistati a domicilio con una sola vittoria all’attivo. Eppure, il tecnico
Vadacca non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca. «Questo 3-0 incassato con la Recanatese è a mio avviso eccessivo per
quanto visto in campo. Ci sono delle difficoltà in zona gol, che loro magari non hanno, ma non mi sembra di allenare una squadra che si è arresa prima del tempo. C’è da finire il campionato nel migliore dei modi, onorando la piazza, la società e i tifosi, che giustamente si aspettano battaglia fino all’ultima giornata». Quello fidardense è il peggior attacco del girone F con 21 reti messe a segno, una in meno dell’Isernia che completa il podio negativo con l’Olympia Agnonese. «In questo momento conclude Vadacca - dobbiamo restare uniti per andare a caccia di un risultato positivo che premi il lavoro costante dei ragazzi. Noi non ci arrendiamo».
Il Team Nuova Florida passa in vantaggio alla mezz’ora della prima frazione di gioco
Il Tre Pini Matese stecca la prima Rossi decide gara 1 dei quarti
TRE PINI MATESE TEAM NUOVA FLORIDA
0 1
TRE PINI MATESE: Malaspina, Intorto, Fasci, Guzzo, Valletta, Vecchio, Ricci, Vecchio, Ciardiello, Di Matteo, Langellotti. A disp.: Gallone, Pitocchi, Di Nardo, Miranda, Ricci A., Colucci, Di Lillo. ALL.: Romagnini. TEAM NUOVA FLORIDA: Giordani, Moretti, De Marchis, Porfiri, Scardola, Citro, Piro, Lanzi, Rossi, Tisei, Giordani. A disp: D’Artbale, Cerri, Tamburlani, Draghici, Lauri, Morra, Mangano, Troccoli Ma., Troccoli Mi.. ALL.: Bussone. ARBITRO: Davide Albano di Venezia Assistenti: Colonna di Vasto e Biancucci di Pescara Marcatori: 32’ Rossi
REDAZIONE CAMPOBASSO Primo atto della sfida tra Tre Pini Matese e Team Nuova Florida volevole per la gara di andata dei quarti
di finale delle fasi nazionali di Coppa Italia dilettanti. I biancoverdi arrivano all’incontro dopo aver superato l'Amiternina Scoppito, mentre i laziali dopo essersi sbarazzati della Nuorese. Mister
Romagnini ha dovuto far fronte alle pesanti assenze di Camorani e Antonio Riccio entrambi squalificati mentre il tecnico ospite Bussone ha rinunciato agli infortunati Di Bari, Nunzi e Massella, oltre allo squalificato Pallocca. L’inizio del match è abbastanza equlibrato con i laziali che prendono in mano il pallino del gioco lasciando al Tre Pini Matese le ripartenze. Il Team Nuova Florida nonostante un organico di primissima scelta, come testimoniato non solo dalla vittoria nella Coppa Italia Regionale, ma anche dall’attuale posizione in classifica in campionato, fatica più del previsto ma ha il merito di concretizzare una delle poche occasioni da rete prodotte nell’intero arco di gara. A decidere l’incontro, la rete al 32’ di Daniele Rossi. L’ex attaccante di Fregene e Tolfa, che sta attraversando un periodo di forma straordinaria come dimostrano le cinque reti realizzate nelle ultime tre esibizioni in campionato è abile nel battere Ma-
laspina con una conclusione precisa di testa da calcio d’angolo. Il Tre Pini Matese sfiora il pareggio sempre nella prima frazione di gioco con Walter Ricci che punta il difensore, lo salta ma si ipnotizzare dall’estremo difensore ospite una volta trovatosi a tu per tu. Nella ripresa viene annullato un gol a Ciardiello
in sospetto fuorigioco. E’ Walter Ricci a rendersi di nuovo pericoloso ma la sua conclusione da posizione defilita viene neutralizzata dal sempre attento Giordani. Un risultato che lascia aperto il discorso qualificazione ma al Tre Pini Matese servirà un’impresa in terra laziale per accedere ad un traguardo storico come
Il Tre Pini Matese sceso in campo contro il Team Nuova Florida
quello delle semifinali. Per il Tean Nuova Florida si tratta del venticinquesimo successo stagionale tra Coppa (regionale e nazionale) e campionato ed è una delle vittorie più importanti in assoluto, poiché consente ai biancorossi di gettare concrete basi per l’approdo al turno successivo della kermesse iridata.
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il Quotidiano del Molise giovedì 21 marzo 2019
SPORT
ATLETICA - CALCIO
GENNARO VENTRESCA CAMPOBASSO Da cinque anni Bruno fa parte della famiglia della Molise. Dico la Polisportiva, nata nientemeno nel 1961, vale a dire 58 anni fa, per mano del professor Tonino Di Tullio oggi preside a riposo. Sono stati cinque anni magnifici, contraddistinti
A Bernardo Antonio Fatica il premio senior-master amatori
Bruno Dalla Torre (Polisportiva Molise) atleta dell’anno da lusinghieri risultati tecnici. Figli di duri e continui
Il presidente De Lellis con i due atleti premiati, Dalla Torre e Fatica
allenamenti. A compendio di tanta fatica Bruno Dalla Torre si è visto cingere il capo con l’alloro che ogni anno viene assegnato all’atleta dell’anno della sua società. O, meglio, allo Sportivo dell’anno. La lista dei successi di questo giovane e promettente velocista è lunga 33 chilometri. A cominciare dal 2015 parlano per lui i trionfi sui 100/200/300/
400; mancano in punta di verità riscontri nella staffetta 4x100, gara che per scelta del suo tecnico Di Giacomo non lo ha visto mai in gara. Bruno, in compenso, si è fatto notare nella staffetta svedese e nella 4x400. A fare di conto si arriva a contabilizzare la sua presenza a una settantina di gare. Per otto volte l’atleta della Molise è stato convocato nella Rappresentativa
Regionale e per altrettante volte si è dovuto presentare ai raduni fissati dalla Fidal a Formia e Camerino. Bruno ha preso parte a una quarantina di meeting, tra i più prestigiosi del centro-sud e ha messo il suo timbro anche ai campionati italiani indoor ad Ancona e Ponticelli. Titoli e record gli sono piovuti addosso, uno dietro l’altro anche grazie ai suggerimenti di papà Lucio,
oggi amministratore condominiale, ma in passato è stato un eccellente atleta della Molise, distinguendosi nella 4x400 e nella 4x100. Da segnalare, nel corso della premiazione annuale che si è svolta presso l’auditorium dell’Igino Petrone, anche il premio speciale che è stato assegnato al mezzofondista Bernardo Antonio Fatica nella categoria senior-master amatori. Il presidente della società Franco De Lellis, nella sua veloce relazione tecnica, ha rimarcato le stringenti difficoltà economiche che da anni attanagliano la Molise, mitigate dal crescente numero di ragazzi che ogni anno si affiliano alla sua società.
«Stiamo facendo un torneo esaltante, con un terzo posto impensabile all’inizio»
Roseto, il presidente Circelli predica modestia e umiltà DINO DE CESARE ROSETO VALFORTORE Il mezzo passo falso casalingo contro l’Acli CbCampodipietra non ha prodotto grandi drammi in casa Roseto. La compagine di mister Antonio Ciurlia mantiene saldamente il terzo posto in classifica con 46 punti, cinque in meno della piazza d’onore occupata dal Venafro e uno in più del Roccasicura che la tallona al quinto posto. Pur giocando una partita sempre votata all’attacco, il Roseto (sceso in campo con Curci, Colucci, Izzo (Cagiano), Forcella, D’Errico,
Ricciardi, Bruno (Di Falco), Foschino, D’Aries, Melino, Tusiano) si è trovato davanti un avversario volitivo e deciso a vendere cara la pelle su un campo difficile come quello rosetano violato una sola volta quest’anno. Infatti già al primo minuto di gioco i ragazzi del presidente Mario Circelli si sono trovati inopinatamente subito in svantaggio e c’è voluto un rigore trasformato al 60’ da Salvatore Bruno (bomber della squadra insieme a Pietro Tusiano con 9 gol) per sancire il risultato finale di 1-1. Ora, a sei giornate dalla fine del campionato, il Ro-
seto è pronto ad affrontare il rush finale forte di un tabellino di marcia davvero lusinghiero: 14 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte; 47 gol fatti e 21 subìti. Ma nonostante l’eccellente performance della squadra in questa stagione il patron Circelli (coadiuvato dal direttore sportivo Diodoro Colarusso, dai dirigenti Domenico Basso, Giuseppe di Franco, Pasquale Palumbo e dal medico sociale Giovanni Esposito) predica modestia e umiltà ricordando: «Stiamo facendo un torneo esaltante, con un terzo posto impensabile ad inizio di stagione. Dobbia-
mo però mantenere i piedi per terra, non dobbiamo dimenticare che siamo una matricola del campionato di Eccellenza. Siamo partiti con l’obiettivo di salvarci e dobbiamo continuare su questa strada». La squadra ora dovrà affrontare un trittico di gare davvero difficili contro squadre tutte di alta classifica: domenica prossima andrà a far visita alla quinta forza del campionato Roccasicura, poi riceverà il Città di Termoli settimo in classifica e infine andrà nella tana dell’ostico Sesto Campano, sesto in classifica.
Il presidente Circelli
Michele Libertone e Paolo Barone in gara alla 18^ edizione della Strasimeno
Paolo Barone e Michele Libertone alla Strasimeno
La Strasimeno è la Ultramaratona del Parco del Trasimeno di 58 km che si sviluppa lungo le coste del lago Trasimeno, con partenza ed arrivo a Castiglione del Lago (PG), il più grande dei comuni lacustri. Alla 18^ Edizione che si è svolta domenica scorsa 17 marzo non hanno voluto mancare gli atleti dell’AMA Michele Libertone e Paolo Barone, amanti anche di questo tipo di gare a lungo raggio. Michele Libertone ha concluso i 58 km in sole 5h 32' 00", ottenendo un bel 5° posto nella sua categoria SM 60, sui 23 presenti, e facendo registrare la 129^ posizione in assoluto sui 330 par-
tecipanti. Paolo Barone, alla sua 7^ partecipazione a questa competizione, è giunto al traguardo dopo 7h 03' 57", 38° nella sua categoria SM 55 e 290° nella classifica generale. Nella stessa giornata, ha ben figurato anche a Montesilvano (PE) l’atleta dell’AMA, Antonella Ciaramella, alla 4^ edizione della “21.097 metri sul chilometro lancia-
to”, una Mezza Maratona con inizio alle 9:15 dal Pala Dean Martin di Montesilvano su un percorso variegato, inizialmente in pianura, tra le strade di Montesilvano, e poi in collina, fino a Montesilvano Colle, quindi impegnativo da un punto di vista tecnico, mettendo in gioco le capacità gestionali dei podisti. La manifestazione sportiva è stata organizzata dal Comune di Monte-
Libertone ha concluso i 58 km in sole cinque ore e mezza ottenendo un bel quinto posto nella sua categoria e la 129^ posizione in assoluto
silvano in collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica “Bersaglieri in Corsa”. Antonella, alla sua prima gara ufficiale con la maglietta dell’Atletica Molise Amatori, è salita sul gradino più alto della sua categoria SF 23 e 5^ in assoluta fra le donne, completando il percorso in 1h 47' 16", alla media di 5' 04"/km. Un plauso e ringraziamento da parte del Presidente dell’AMA Franco Pietrunti a tutti gli atleti che hanno gareggiato ed anche a coloro che domenica scorsa hanno semplicemente effettuato un allenamento in prossimità degli impegni previsti per le prossime gare.
SPORT
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BASKET - AUTOMOBILISMO - ATLETICA
Dalle 21 in piazza Vittorio Emanuele II lo start agli appuntamenti della “Campobasso City Basket”
Coppa, oggi la cerimonia inaugurale al PalaVazzieri Il primo giorno di primavera, ma soprattutto il D-day del viaggio targato ‘Final Eight’ di Coppa Italia. Campobasso si prepara per un giovedì 21 marzo tutto particolare all’ insegna del basket femminile di serie A2 con la città che potrà abbracciare, oltre alle proprie beniamine della Magnolia, anche le altre sette formazioni pronte a contendersi la coccarda tricolore. SHOW TIME Per le rossoblù, così come per le ‘compagne di girone’ Palermo, La Spezia e Faenza, nonché per i team del raggruppamento Nord Villafranca, Costa Ma-
snaga, Crema e Moncalieri, ci sarà l’occasione per un primo contatto con il PalaVazzieri vestito a festa per la Coppa Italia. Dalle 18.30, infatti, prenderà il via la cerimonia di inaugurazione, evento che unirà spettacolo e protocollo tra momenti all’insegna del basket vissuto sotto diverse prospettive. Nel programma di un momento che sarà condotto da Giorgio Pomponi, responsabile dell’ufficio stampa della Lega Basket Femminile, con accanto la madrina dell’evento Valentina Vignali, si vivranno momenti di grande emozione con le coreografie
di Marcella Sammartino e della scuola di danza Arabesque che andranno a precedere la sfilata all’insegna della palla a spicchi delle otto formazioni che si contenderanno il trofeo prologo a quello che sarà l’epilogo dell’evento con gli Sky Jumpers, performer cestistici in grado di provocare emozioni ed entusiasmo con le loro evoluzioni. LUSTRINI IN PIAZZA Le sorprese, nel capoluogo di regione, però non termineranno. Dalle 21, infatti, tutte le attenzioni si sposteranno su piazza Vittorio Emanuele II per dare lo start agli ap-
puntamenti della ‘Campobasso City Basket’. Complice l’atmosfera serale, ci sarà l’accensione del mapping che farà vivere sul palcoscenico di Palazzo San Giorgio (la sede del municipio) immagini di basket legate alla tre giorni di competizione in un’area in cui, tra l’altro, insisteranno anche due campi da street basket attivi da venerdì sino a domenica. Poi, la festa d’apertura campobassana proseguirà con un pasta party seguito dallo spettacolo musicale del dj-set alla presenza della madrina Valentina Vignali, che al venerdì mattina
sarà protagonista di un tour in due istituti superiori del capoluogo di regione, ulteriore occasione per far crescere l’attesa in vista delle
gare dei quarti di finale che dal primo pomeriggio (le 14) e sino a tarda sera animeranno il parquet del PalaVazzieri.
La stagione parte con il turbo per il driver molisano
Rally Città di Formia, vince Giuseppe Testa
La stagione parte, è proprio il caso di dirlo… con il turbo. Giuseppe Testa, navigato dal fido Massimo Bizzocchi, mette la sua firma sull’albo d’oro del primo rally nazionale Città di Formia. Un risultato ottimo se si considera che è arrivato a bordo di una vettura di classe R2, (la Peugeot 208 (curata dalla Rally Sport Evolution), che mai pri-
ma d’ora era salita sul gradino più alto del podio assoluto di una competizione nazionale. Il valente driver di Cercemaggiore è dunque riuscito in un duplice intento: portare a casa un risultato importante per see farlo su una vettura R2. E’ stata una gara, quella di Formia, praticamente dominata dal pilota molisano che ha vinto
quattro prove speciali su sei (erano otto in totale ma due sono state annullate), ottimo viatico in vista della partecipazione al campionato italiano junior al quale parteciperà con la nuova Fiesta R2 curata da Motorsport Italia. Grandi obiettivi, in… Testa, dunque, per un ragazzo che ha dimostrato in terra laziale di poter dire la sua in qual-
siasi occasione. «Era una gara-test in vista del campionato italiano – confida Giuseppe Testa – sono contento sia per la vittoria, maturata in una gara non semplice, con prove impegnative, sia per l’ottimo lavoro svolto da tutto il team che mi ha messo in condizione di arrivare così in alto». Lo sguardo del pilota molisano va poi al futuro. «Chiaramente prenderemo parte al campionato italiano junior con il chiaro intento di fare bella figura – interviene il figlio d’arte – avrò come di consueto al mio fianco Massimo Bizzocchi, con il quale ormai c’è un grandissimo feeling. Sono
Promo Tris Slalom, ad aprile si alza il sipario sulla prima edizione della kermesse REDAZIONE CAMPOBASSO Ad aprile, in conferenza stampa di presentazione, verranno svelati tutti i segreti della prima edizione della Promo Tris Slalom, che promuove il sano agonismo, la massiccia partecipazione e il grande spirito di iniziativa degli organizzatori che hanno voluto fortemente questa innovativa iniziativa. Annalisa Vitale, Presidente della Tecno Motor Racing Team, riassume così la na-
scita di PTS: «Lo scorso anno per la nostra associazione è stato quello del cambiamento. Ci siamo fermati a riflettere tutti insieme ed abbiamo capito quanto fosse grande l’amore per lo sport automobilistico: abbiamo deciso di osare, di crederci e di creare qualcosa di importante, restando però sempre con i piedi a terra. Sentiti gli amici della a.s.d. Riccia Corse e di New Matese Motorsport ci siamo resi conto che se il fine è comune i mezzi si trovano sem-
pre, ed anche facilmente. Abbiamo quindi deciso di creare qualcosa di unico: ormai ci siamo, non vediamo l’ora di partire». Questa la dichiarazione del neo presidente di Tecno Motor, che ringrazia ufficialmente l’altro presidente, Rino Gentile, che col suo gruppo si butta per la prima volta nell’organizzazione dello Slalom dei Vini del prossimo 9 giugno. Si definiscono intanto gli ultimi dettagli del percorso dello Slalom di Pietramolana, che
aprirà ufficialmente la stagione agonistica 2019. San Giuliano del Sannio invece inizia a curare i dettagli della quarta edizione marchiata Tecno Motor e a.s.d. Ufficiali di Gara La Casta: l’entusiasmo è grande per aver raggiunto la titolazione di Coppa Aci Sport III zona ed il piccolo borgo della Valle del Tammaro è già in fibrillazione in attesa dell’evento. Non resta che aspettare qualche settimana per la presentazione ufficiale.
felice e spero di riuscire a togliermi delle belle soddi-
sfazioni nel corso di questa stagione sportiva».
ATLETICA
Podistica Avis, buona prova per Irai Moura alla maratona di Lisbona Si è disputata domenica 17 marzo la Half Marathon di Lisbona, organizzata dalla Ranning Portugal dove erano presenti molti atleti provenienti da paesi esteri. L’evento podistico sulla distanza di Km 21,097 si è svolto in una giornata di sole con temperatura abbastanza mite di 12-15°C. La partenza della gara è stata data alle ore 10:30 dal Ponte 25 Abril mentre il traguardo è stato posizionato presso il “Monasteiro Dos Jeronimos”. Tra i tantissimi atleti presenti anche l’atleta avisina Irai Feijo Moura nata a Sao Bernardo Do Campo (Brasile) orgogliosa di esibire la canotta della Podistica Avis Campobasso. Buona la prova dell’atleta brasiliana che, dopo due anni lontana dalle gare competitive per problemi fisici, ha completato i 21 chilometri e 97 metri con il tempo di 1 ora 36 minuti e 30 secondi. Per la cronaca, la gara maschile è stata vinta da Mosinet Geremew con il crono di 59 minuti e 37 secondi mentre, in campo femminile, la vittoria è andata a Vivian Cheruiyot con il tempo di 1 ora 6 minuti e 34 secondi. Alla bravissima Irai vanno i complimenti di tutto il Direttivo e Soci-atleti della Podistica Avis Campobasso.
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SPORT
CALCIO A 5 - BASKET
Rivellino: «Quello dello scorso è stato un evento straordinario»
Cus Molise, premio per l’evento sportivo del 2018 Molise come una regione accogliente, con persone capaci di organizzare grandi eventi. Io credo che questo riconoscimento vada condiviso con tutte le persone che ci hanno creduto, a partire dall’Unimol, alla Regione Molise che ci ha sostenuto, a tutta la struttura organizzativa del Cus, ai tantissimi volontari studenti universitari, tirocinanti di Scienze Motorie, senza i quali questo grande risultato non sarebbe stato possibile». Il professor Guerra ha parlato dell’importanza dell’università in queste manifestazioni. «E’ chiaro che il ruolo sancito dalla legge di far fare sport agli studenti universitari è importantissimo. Oggi
Cus Molise protagonista alla sesta Giornata dello Sport organizzata dall’Assessorato allo Sport della Regione Molise. Il Centro Universitario Sportivo ha ricevuto il riconoscimento (l’Ercole Sannita) per l’evento sportivo dell’anno 2018: i Campionati Nazionali Universitari, organizzati in collaborazione con l’Unimol e grazie anche al sostegno delle istituzioni politiche e sportive locali. Un premio al lavoro, alla passione, all’impegno e ai sacrifici fatti per mettere su una grande kermesse sportiva e di promozione del territorio, vetrina per Campobasso e per tutto il Molise. Oltre 3000 atleti, tante discipline per dieci giorni di sport
e spettacolo. Sul palco dell’ex Gil a Campobasso sono saliti il presidente Maurizio Rivellino, il coordinatore delle attività sportive Marco Sanginario, il professor Germano Guerra, delegato del Rettore per lo sport e la karateka Lisa Sandonnini, medaglia d’oro ai Cnu di Catania nel 2017 e argento lo scorso anno a Campobasso. «Quello dei Cnu 2018 è stato un evento straordinario che ha avuto un grande eco a carattere nazionale per quanto riguarda le attività sportive universitarie – spiega Rivellino – è stato un piacere accogliere oltre 3000 studenti provenienti dai vari Cus e dalle varie università italiane che hanno scoperto ancora una volta il
Il palcoscenico della fondazione ‘Molise Cultura’ ha incoronato le qualità della Magnolia Campobasso e lo ha fatto in occasione della sesta edizione della ‘Giornata dello sport’, l’evento organizzato dall’assessorato allo sport della Regione Molise giunto alla sua sesta edizione ed occasione di ribalta per le realtà agonistiche territoriali protagoniste negli ultimi dodici mesi. TRIS DI MAGNOLIA Tra le quattordici categorie premiate in una serata condotta da Mario Faraone e dalla giornalista di Sky Sport Marina Presello, con la presenza, quali testimonial, del nuotatore Massimiliano Rosolino, della tennista Mara Santangelo, del judoka Pino Maddaloni e dell’ex difensore della Roma Aldair, in ben tre circostanze a conquistarsi il centro della scena, nonché l’Ercole Sannita simbolo del riconoscimento, è stata la formazione rossoblù che ha vinto il premio come miglior team ed ha avuto in Mimmo Sabatelli ed Alessandra Falbo i nominati come miglior allenatore e miglior atleta in rosa. SQUADRA IN LUCE Primo a conquistare la ribalta è stato l’intero roster rossoblù (poi trasferitosi a Vazzieri per un allenamento serale) che, accompagnato dalla presidente Antonella Palmieri, dal tecnico Mimmo Sabatelli e da tutto il suo staff (gli assistenti Filipponio ed An-
Coach Sabatelli: «Una città e una regione attorno a questa squadra»
si parla molto della carriera dello sportivo dedicata. Noi come università non abbiamo abbracciato questa scelta perché come hanno detto i campioni presenti, lo studente universitario deve fare sport trovando lo spazio per studiare e fare sport non avendo delle vie preferenziali. Questa è una cosa a cui noi teniamo particolarmente. Mi piace anche ricordare che abbiamo ospitato i Cnu a distanza di pochi anni: nel 2010 e ancora nel
2018 con risultati eccellenti a testimonianza dell’interesse che l’università ha per questo tipo di manifestazione. Devo dire – prosegue Guerra – che da professore universitario e da medico dello sport mi fa molto piacere ricevere questo tipo di premio». Marco Sanginario (medaglia d’oro alla guida del futsal ai Cnu di Catania 2017), ha parlato degli ottimi risultati che sta ottenendo alla guida della formazione di
Giornata Sport, l’Ercole Sannita “bussa” tre volte alla Magnolia zini, il preparatore fisico Colagiovanni ed il fisioterapista Ciampitti), ha ricevuto l’applauso convinto del pubblico con un video che ha introdotto le ragazze sul palco, ripercorrendo alcuni dei momenti più significativi della stagione. Portavoce per l’intero gruppo un’emozionatissima Alessandra Falbo che ha ringraziato tutti per il premio, poi consegnato nelle mani del capitano Di Gregorio da parte del procuratore D’Angelo. A prendere la parola, successivamente, è stato il
coach dei #fioridacciaio Mimmo Sabatelli che si è soffermato sull’evento Coppa Italia: «Un appuntamento importante per tutti noi, per la città e per la regione. Stiamo vivendo l’avvicinamento con tensione e al tempo stesso responsabilità perché sentiamo l’affetto di un intero territorio intorno a noi. Il nostro è un gruppo che si sta sacrificando e si allena forte da agosto e davanti a sé vede un obiettivo, quello della finale di Coppa Italia, evento cui non ho mi partecipato
e questo ci riempie di responsabilità. La tensione si fa sentire, ma siamo convinti che daremo il massimo. Come dico sempre alle mie atlete, dobbiamo uscire dal campo dando il massimo. Se poi alla fine il tabellone dirà che qualcuno avrà fatto meglio di noi, usciremo dal campo accettando la sconfitta e stringendogli la mano ed un segnale di quest’intento sta già nell’allenamento in notturna che andremo a sostenere». LE MEMORIE DI SABATELLI Per il trainer rossoblù c’è
stato un ritorno sul palco e, nelle sue riflessioni, prima di ricevere l’Ercole Sannita dalle mani del numero uno del Coni regionale Cavaliere, ha ricordato i suoi inizi ed «il vedere compagni e coach come modello di riferimento da parte mia, da più piccolo dell’organico, ed il pensare che sarebbe stato un orgoglio per me ricevere un premio importante un giorno. Il team di A2 femminile è la punta dell’iceberg di un club creato dieci anni fa che da due stagione sta portando
calcio a 5 impegnata nel torneo cadetto. «La scorsa settimana abbiamo conquistato la seconda posizione in classifica nel girone D – afferma – siamo stati protagonisti nella Final Eight di Coppa Italia che si è svolta da noi al Palaunimol, altro evento di spessore dopo i Cnu dove l’organizzazione è stata ottima grazie alla sinergia che abbiamo avuto con tutte le istituzioni, con l’università Siamo molto contenti di tutto». avanti un percorso importante. L’orgoglio maggiore è quello del settore minibasket che, in un decennio, è passato da dieci a trecentocinquanta piccoli. Questo ci rende orgogliosi e responsabilizza perché l’obiettivo di questa serata è quello di preservare i giovani dalle devianze. Abbiamo quattro palestre occupate e tanti istruttori perché lo sport è di aiuto più delle famiglie e della scuola a volte. Nel percorso qualcuno l’abbiamo perso ed onestamente ci spiace, però ne abbiamo salvati tanti e questo ci inorgoglisce». FALBO FELICE Momento di sorrisi ed applausi è stato poi quello con Alessandra Falbo, l’ala termolese vincitrice del trofeo Bam (un Europeo extra litteram per la categoria) in Slovenia con l’Italbasket rosa under 14. Per la giocatrice bassomolisana la dedica più immediata, ma più sentita. «Alla mia famiglia, a chi mi è stato vicino e a chi crede in me», ha argomentato poco prima di ricevere il premio dalle mani del presidente del consiglio regionale Micone e, metaforicamente, di avere, da parte della presentatrice Presello, un’investitura di tutto rilievo: quella di poter ricalcare in futuro, in considerazione del suo ruolo di ala, le gesta e le peculiarità, tecniche e caratteriali, di un monumento del basket rosa nazionale (ed internazionale) come Cecilia Zandalasini.
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