Quotidiano del Molise 22-07-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | lunedì 22 luglio 2019 | anno XXII | n.200 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente

Campobasso. Teatro popolare, al via la 23^ Turismo è Cultura. Parte un’altra settimana edizione: stasera in scena “Il medico dei Pazzi” ricca di appuntamenti: protagonista il grano PAGINA 4

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Scendono in piazza i cittadini che resistono. Ieri sera presidio a Termoli per salvare il San Timoteo

Lavoro e sanità, il Molise non si arrende Manifestazioni di protesta in programma oggi per tutelare il diritto all’occupazione e quello alla salute. Davanti alla Prefettura il coordinamento delle lotte, nel pomeriggio il forum Il Molise che non si arrende scende e in piazza per far sentire la propria voce. Ieri sera c’è stata la manifestazione per il San Timoteo. Nel pomeriggio il Forum in difesa della sanità ha chiamato a raccolta i cittadini per “il ripristino e il rilancio della sanità pubblica di qualità”. Oggi, invece, alle 9.30 davanti alla Prefettura di Campobasso è in programma la protesta del coordinamento delle lotte in Molise. Presidio per il lavoro che non c’è, per i trasporti per la sanità e per la tutela dell’ambiente.

TERMOLI

DENTRO LA NOTIZIA

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TERMOLI

Spiagge affollate solo nel weekend, l’estate non decolla PAGINA 16

PROVINCIA DI CAMPOBASSO

Via gli alberi per far spazio Sfratti in aumento: quasi 800 ai parcheggi, monta la protesta le famiglie che rischiano Stumpo: mai vista una cosa simile di perdere la propria casa PAGINA 15

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ISERNIA

Termoli. Un boato ha svegliato i residenti: pare che la donna avesse bevuto un po’ troppo

Ubriaca al volante fa strage di auto in pieno centro

Affaire cimitero, il Movimento 5 Stelle alza la voce PAGINA 10

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BASSO MOLISE

DOMENICA SENZA ACQUA CITTADINI ESASPERATI E’ una vera e propria emergenza quella che si sta vivendo a Larino e nell’intero Basso Molise dove da quasi due mesi i residenti sono costretti a stare senza acqua di domenica. L’ultima in ordine di tempo proprio nella giornata di ieri quando, esasperati, sono stati alcuni lettori a contattare la nostra redazione. PAGINA 15

CAMPOBASSO

Successo ieri per il concerto in Villa de Capoa PAGINA 5

Avrebbe potuto avere delle conseguenze ben più gravi l’incidente che si è verificato nella notte tra sabato e domenica in via Torino a Termoli.

QM

SPORT

Campobasso. Oggi pomeriggio Eccellenza scatta il raduno al campo Acli Di Matteo va Preso Basilio Antonelli al Vairano Finora sono dodici i calcia- Tre Pini, resta tori ufficializzati dalla società del Campobasso che Malaspina conta di chiudere altre operazioni in queste ore e nei prossimi giorni. Alle 16.30 il raduno al campo Acli: agli ordini di Cudini dovrebbero esserci circa venti calciatori. Intanto, arriva l’attaccante Antonelli, ex Agnone.

Il centravanti nativo di Piedimonte Matese ha ceduto alle lusinghe del Comprensorio Vairano, altra squadra campana debuttante nel campionato di Eccellenza e con ambizioni da primato.

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Motori Fabio Emanuele trionfa allo Slalom di Osilo

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PRIMO PIANO

POLITICA

Lunga lettera della dottoressa Carolina De Vincenzo al ministro della Salute Giulia Grillo e alla struttura commissariale

Sanità, l’appello dell’ordine dei medici «Tredici anni di commissariamento sono un’anomalia difficilmente giustificabile. Coloro che si sono succeduti nella gestione non hanno fornito le soluzioni auspicate e il diritto alla salute dei molisani risente di tale deficitaria situazione»

“Sottovoce” Politica TONINO DE CESARE La consultazione elettorale dei mesi scorsi ha ancor più evidenziato lo scadimento di quell’agone politico che in passato polarizzava l’interesse della popolazione chiamata al voto. Da sempre le elezioni politiche od amministrative hanno rappresentato un punto fermo nella nostra vita sociale, coinvolgendo integralmente l’elettorato nelle forme più diversificate: accorate dissertazioni fra portatori delle stesse idee, scontri infuocati fra detentori d’opposte convinzioni, proselitismo spicciolo alla ricerca di adesioni, denigrazione viscerale dell’altrui schieramento. Il tutto all’insegna di una passionalità che, pur variando nella forma e nel contenuto da soggetto a soggetto, induceva a farti sentire partecipe delle sorti del movimento politico che avevi scelto di sostenre. Le elezioni tenutesi nella scorsa primavera, invece, si potrebbe dire che sono passate fra il disinteresse generale, confermando quel progressivo scollamento della politica dalla vita sociale, ormai in essere da qualche decennio. Anche l’attività dei singoli candidati ha registrato un drastico calo di rappresentatività: molti hanno rinunciato all’esposizione della propria immagine e limitata è stata anche la diffusione dei cosiddetti “santini”, ma soprattutto è scomparsa quella pubblicità martellante a cui si faceva ricorso in passato. E’ probabile che questo sia dovuto alla sempre più generalizzata convinzione che non basti più la bella faccia sorridente oppure lo slogan accattivante per ottenere il consenso dell’elettorato. Anche perché si ha netta l’impressione che siano andate a consolidarsi certe posizioni di massima. Il 25% dei votanti è schierato stabilmente a sinistra e suppergiù altrettanto è posizionato a destra. E questo per una sorta di scelta atavica che non subisce l’influenza delle vicissitudini ed incongruenze attraversate dai rispettivi schieramenti. Il restante 50% (riferendomi sempre alla percentuale dei votanti) si schiera in favore del miglior offerente, non dando a questa collocazione contenuti denigratori, ma il solo significato letterale: quello che presenta l’offerta più credibile. Si tratta di elettori che, non avendo un radicamento ideologico (… e ce ne sono sempre di più), seguono liberamente e spassionatamente la persona od il movimento che fa loro intravedere una possibilità di miglioramento, un’inversione di tendenza, un impegno in loro favore. E’ anche possibile che tali soggetti passino, senza porsi il problema, da una posizione a quella opposta, ma non per uno squalificante ed opportunistico “salto della quaglia”, bensì perché in assoluta buona fede vengono attratti da una convincente proposta innovativa. Da qui l’immediato favore riscontrato sia da Berlusconi che da Renzi nella loro apparizione sulla scena politica, come il successo del movimento e del partito che sono tuttora al governo. Il tallone d’Achille di queste coinvolgenti scelte risolutive è però rappresentato dalla concretizzazione dei velleitari proponimenti in esse contenuti. E’ successo, infatti, che, assurti ad incarichi di governo, questi schieramenti debbano ridimensionare i loro proponimenti a causa di impedimenti burocratici, discordanze con gli alleati e, soprattutto, mancanza di coperture finanziarie. Il che causa una subitanea perdita di consenso e, in molti casi, un drastico voltafaccia da parte di chi aveva dato loro fiducia. E’ sintomatica in proposito la parabola politica di Antonio di Pietro: poco più di vent’anni fa veniva invocato come il salvatore della patria e godeva dell’unanimità dei consensi. Una volta sceso in campo ha visto ridimensionare progressivamente il proprio seguito sino a sparire dalla scena politica. Pur rifuggendo, nel modo più assoluto, dalla posizione qualunquistica de “…i politici pensano solo ai propri interessi… “, sono sempre più portato a far mio un assunto: chiunque sia chiamato a governare, pur proferendo il massimo impegno, non sarà mai in grado di risolvere quei problemi endemici e strutturali che persistono da sempre nel nostro Paese. tonino.decesare@libero.it

CAROLINA DE VINCENZO *

regioni, i Molisani non hanno ricevuto vantaggi in termini di servizi e cure. Occorre avviare al più presto un’opera di profonda riorganizzazione, informando adeguatamente i cittadini che la salute non è garantita dai servizi con bassi volumi di attività, che vanno assicurati anche nella nostra Regione i percorsi validati per le patologie acute gravi, che la priorità vera è l’emergenza, che il diritto alle cure va soddisfatto nella regione di residenza, che il CUP deve essere trasparente per il pubblico e il privato, differenziando le richieste urgenti da quelle programmabili, che una prestazione urgente è garantita nel resto del Paese in 72 ore, che l’appropriatezza degli esami accorcia i tempi di attesa, che una persona con politrauma o ictus va ricoverata in un ospedale in cui si possano curare anche tutte le possibili complicanze. Tutti gli attori della sanità dovrebbero lavorare di concerto per diffondere questa cultura, facendo i conti con la realtà e con le risorse a disposizione. Sarebbe troppo lungo elencare tutte le criticità che in questi ultimi anni gli OMCeO di Campobasso e Isernia hanno segnalato agli Organi regionali e aziendali, per dovere istituzionale e sempre con spirito propositivo e di collaborazione; mentre in altre Regioni vengono sottoscritti protocolli d’intesa tra Ordini professionali e decisori pubblici per garantire le buone pratiche, gli OMCeO molisani -costituitisi nel Coordinamento CROMM -che rappresentano 2700 medici e odontoiatri non vengono neppure ricevuti. Negli ultimi due anni abbiamo sollecitato l’attuazione delle linee guida ministeriali per la governance delle liste di attesa, indispensabile per garantire l’assistenza primaria, la sicurezza nei luoghi di lavoro di Continuità assistenziale, messa a rischio da aggressioni verificatesi anche nel nostro territorio, l’apertura della Stroke Unit nell’Ospedale pubblico regionale, l’attuazione delle reti per l’emergenza e, da ben cinque anni, il finanziamento regionale di borse di studio post Iauream: il Molise è l’unica regione che non ha mai programmato e finanziato la formazione dei giovani medici. Ora, dopo anni di mancato riordino dei servizi, purtroppo non è più garantita neppure l’emergenza: i Pronto Soccorso, già intasati perché utilizzati per saltare le lunghissime liste di attesa, rischiano a breve l’implosione per un personale insufficiente a coprire i turni h24. Le soluzioni temporanee proposte non si sono rivelate percorribili e l’utilizzo di medici militari specialisti di riserva non ha trovato l’avallo del Ministero della salute. Non potendo reperire in loco un numero adeguato di specializzandi degli ulti-

Onorevole Ministro, Spettabili Presidenti, Commissari, Direttori, certamente è a Voi ben nota la “questione” sanitaria del Molise, di cui qualche anno fa si occupò anche la FNOMCeO, preoccupata che il PSR elaborato dalla dirigenza regionale potesse costituire un pericoloso modello da imitare nel resto del Paese, là dove ipotizzava un’integrazione pubblico privato presentata come “innovativa”, ma in realtà non in linea con la normativa e per questo mai attuata. Il rapporto tra le strutture pubbliche e gli operatori privati presenti in Regione, tuttavia, è rimasto sbilanciato rispetto alla media nazionale e, con i decreti commissariali e le determinazioni attuative successive, si è dovuto registrare il progressivo depauperamento della sanità pubblica molisana. Così, in un territorio già carente, abbiamo assistito alla “desertificazione” dei nostri ospedali pubblici, da tempo sofferenti per tagli di UO indispensabili anche per le Reti dell’emergenza e attualmente non più attrattivi, né per gli operatori, né per gli utenti. Quei pochi specialisti che avevano accettato incarichi temporanei hanno presto rinunciato per le precarie e dequalificanti condizioni di lavoro, aggravate da turni gravosi, trovando altrove sistemazione più dignitosa e meglio remunerata; gli utenti, d’altro canto, hanno accentuato il ricorso alle cure fuori regione. Pur in tale scenario, la sanità rappresenta comunque larga quota del bilancio regionale e per questo è sempre stata oggetto d’interessi politici, che però, finora, non si sono tradotti in programmi condivisi di ampio respiro, tesi a salvaguardare il servizio pubblico e l’universalità delle cure, pur nel rispetto delle risorse disponibili. Tredici anni di commissariamento sono un’anomalia difficilmente giustificabile. Coloro che si sono succeduti nella gestione commissariale non hanno fornito le soluzioni auspicate e il diritto alla salute dei molisani non può che risentire di tale deficitaria situazione. Si continuano ad assecondare le istanze “particolari” dei vari territori, senza inquadrare i problemi in una visione globale. La chiusura di una struttura sanitaria è sempre un momento difficile, ma diventa doverosa quando i bassi volumi di attività e la scarsa dotazione organica non garantiscono gli standard di sicurezza e qualità, aumentando il rischio clinico. Senza considerare poi che l’utilizzo improprio delle risorse e la replicazione di servizi in una piccola regione necessariamente sguarniscono il centro individuato come riferimento. ll core sanitario dell’Azienda regionale è notevolmente compromesso, mentre nel comparto amministrativo abbondano le UOC; anche la Corte dei Conti, proprio in questi giorni, ha evidenziato nel bilancio dell’ente una situazione di diffusa irregolarità contabile, un non corretto ed efficace uso delle risorse, nonché un elevato rischio di squilibrio. E se pure è stato avviato un risanamento contabile, dietro le pressanti indicazioni del TT e col contributo di solidarietà delle altre La dottoressa Carolina De Vincenzo

mi anni, o di specialisti dalle regioni limitrofe, sarà necessario utilizzare al PS, in rapporto libero-professionale, medici che hanno ultimato corso di Medicina Generale o del 118 e, in mancanza di questi, anche giovani laureati senza specializzazione, ovviamente dopo adeguato percorso formativo e affiancamento. Nelle Regioni del Centro tale pratica è ormai consolidata. Tutti gli operatori dei PS andrebbero adeguatamente remunerati e incentivati. ln particolare, ai giovani che hanno frequentato durante il corso di formazione specifica il PS locale e i reparti ospedalieri, e quindi necessitano solo di un breve training, sarebbe utile attribuire un punteggio da utilizzare successivamente in qualunque futuro percorso lavorativo, considerando il PS una comune base di inizio per il lavoro ospedaliero e sul territorio: solo in tal modo si eviterebbe che i giovani medici scelgano di lavorare in altri ambiti, meno formativi e interessanti, ma che danno garanzia di punteggio. Altre soluzioni si potrebbero trovare nella Continuità assistenziale e consentendo ai medici del 118 della Regione di passare alla dipendenza e coprire i turni in PS senza ricorrere all’attività aggiuntiva, peraltro onerosa. L’Azienda sanitaria, con la collaborazione di tutti gli operatori, dovrebbe riorganizzare i corsi per il 118, fermi da due anni per carenza di medici della Centrate operativa. Saranno necessarie anche direttive regionali e aziendali per il trasporto secondario attualmente eseguito, con grande difficoltà e alti carichi lavorativi, dai pochi medici del PS e dagli anestesisti-rianimatori, spesso coinvolti oltre l’orario di servizio anche nei trasporti pediatrici. Concludendo, la situazione sanitaria dell’intera Regione è assai critica: per scongiurare con tutti i mezzi possibili il collasso dei servizi di emergenza è indispensabile la collaborazione di tutti gli attori della sanità con [a Struttura Commissariale; per questo aspettiamo direttive dal Ministro della Salute. Le inefficienze e le disfunzioni vanno necessariamente risolte, nella direzione di una sanità pubblica sostenibile nel tempo, sicura per gli utenti, con numero adeguato di operatori motivati, affinché nessuno possa più affermare che nel pubblico nulla funziona. Nel medio e lungo periodo sarà necessario raggruppare in un unico ospedale tutti i servizi specialistici che garantiscano una risposta adeguata alle patologie acute e alle loro complicanze; per la cronicità, contestualmente all’adeguamento della rete stradale, bisognerà potenziare su tutto il territoriale le strutture per le cure intermedie. Ci appelliamo agli Organi in indirizzo affinché si adoperino e diano il loro contributo nell’elaborazione del prossimo piano operativo regionale, che ci auguriamo sia predisposto con il supporto degli Ordini professionali, improntandolo alle reali esigenze di salute della popolazione, con attenzione alle risorse ma nel sostanziale rispetto degli imprescindibili diritti costituzionali da assicurare anche ai cittadini molisani. * Presidente CROMM Presidente OMCeO Campobasso


PRIMO PIANO

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POLITICA

Il Molise che non si arrende scende e in piazza per far sentire la propria voce. Ieri sera c’è stata la manifestazione a Termoli per salvare il San Timoteo. Nel pomeriggio alle 17 il Forum in difesa della sanità pubblica ha chiamato a raccolta i cittadini per “il ripristino e il rilancio della sanità pubblica di qualità”. Questa mattina, invece, alle 9.30 davanti alla Prefettura di Campobasso è in programma la protesta del coordinamento delle lotte in Molise. Presidio per il lavoro che non c’è, per l’aumento del costo dei trasporti a fronte di servizi inefficienti, per la chiusura dei reparti negli ospedali e per la tutela dell’ambiente. «Faremo sentire la nostra voce – comunicano dal coordinamento – contro: la disoccupazione e le vertenze degli ex lavoratori abbandonati dalla politica molisana con la complicità dei sindacati confederali asserviti al sistema, metodi clientelari, anche que-

In mattinata il coordinamento delle lotte protesterà davanti alla Prefettura. Nel pomeriggio toccherà al Forum per la sanità

Lavoro, sanità e ambiente: il Molise che non si arrende scende in piazza

sta è causa dello spaventoso spopolamento in atto e il livel-

lo alto di povertà e sconforto di questa regione; l’aumento

del 40% da parte della regione Molise del costo del biglietto del trasporto pubblico per i pendolari studenti e tutti coloro che giornalmente ne usufruiscono con servizi scarsi e monopolistici gestione, mezzi antiquati e spesso fuori norma di sicurezza. Sistema viario penoso con interi territori isolati e penalizzati; la chiusura di interi Ospedali, servizi sanitari pubblici annientati a favore dei privati e seri rischi sul diritto alla salute delle persone; lo scempio ambientale sul territorio con aree e pergolati interrati , formule speculative di privati,

mancata erogazione quotidiana di acqua corrente dell’acquedotto pubblico regionale anch’esso privatizzato nella gestione con gravi ripercussioni sulla popolazione particolarmente in quella del Basso Molise. Come avevamo già annunciato al presidio di protesta davanti al consiglio regionale del 16 Luglio 2019, - proseguono - la lotta continua spostandosi sotto il palazzo del-

la prefettura di Campobasso. Il Coordinamento delle lotte in Molise invita ad intervenire, sicuramente i gruppetti della politica e del sindacato burocratico che hanno creato questa situazione insieme alle varie banderuole al vento possono restare comodamente dove sono e non sarà gradita la loro presenza. A protestare ci sarà la gente libera e unita che è stanca di essere presa in giro».

Il 26 luglio a Jelsi la tradizionale Festa del Grano. A Pescolanciano, sempre per Sant’Anna, ci sarà la consueta sfilata dei Covoni

Turismo è Cultura, parte un’altra settimana ricca di appuntamenti Un’altra settimana ricca di appuntamenti che coinvolgerà tutto il territorio regionale: dal Basso fino all’Altissimo Molise, tante le manifestazioni inserite nell’ambito del cartellone regionale di “Turismo è Cultura”, promosso dall’Assessorato Regionale al Turismo e alla Cultura. La festa in onore di Sant’Anna è strettamente correlata alla mietitura del grano. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi e che a Jelsi vedrà protagoniste le immancabili traglie, con quell’inconfondibile giallo, elemento essenziale di una tradizione che si ripete ogni anno sin dagli inizi dell’800. Scene di vita contadina, raffigurazioni religiose e fatti di attualità: il 26 luglio, a partire dalle ore 10.30 i suggestivi carri allegorici sfileranno per le vie del centro. In serata, invece, le emozioni si trasformeranno in musica con il concerto di Bianca Atzei. La 214esima Festa del Grano, però, è tanto altro ancora, con convegni, spettacoli e iniziative che si protrarranno per tutta la settimana. Il programma dettagliato è visionabile sul sito internet https://www. festadelgranojelsi. it/. Indissolubilmente legati alla lavorazione dell’oro giallo anche la comunità di Pescolanciano. Il 25 luglio di ogni anno, da oltre

Uno dei carri per Sant’Anna a Jelsi (CB)

200 anni, a ricordare anche la protezione dal sisma del 1805, il paese si stringe attorno a Sant’Anna, madre della Madonna e dunque generatrice per eccellenza, adornata di “manuocchj” e fiori in processione con carri e animali a comporre la “Sfilata dei Covoni”. Così come a Jelsi, non si tratta di semplici fasci di grano ma di vere e proprie opere d’arte. Nel prossimo fine settimana sarà protagonista anche un altro elemento simbolo della nostra regione: la zampogna, con la 43esima edizione del Festival e Mostra Mercato della Zampogna che si terrà i prossimi 27 e 28 luglio a Scapoli. Tante le novità di questa edizione, con un parterre di ospiti internazionali, tra cui spicca Peppe Barra. Oltre alla musica non mancherà il divertimento e l’esposizione di numerosi prodotti artigianali realizzati in provincia di Isernia. Per il programma completo si può consultare il sito internet http://www.festivaldellazampogna.it. Per gli amanti delle sceneggiature, invece, da non perdere il Festival Nazionale del Teatro Popolare e della Tradizione che apre i battenti lunedì 22 gennaio a Campobasso, nel Parco San Giovanni. Altri spettacoli previsti per mercoledì 24, venerdì 26 e sabato 27. A Termoli, invece, su una delle scalinate più famose del Molise andrà in scena in Festival Internazionale del Folklore. Il 26, 27 e 28 luglio la città adriatica si riempirà di luci, musica e colori, con gruppi provenienti da diverse parti del pianeta pronti a coinvolgere gli spettatori. A Petacciato sabato e domenica prossimi protagonista il dialetto con la rassegna “Petacciato in versi”, con autori locali e molisani che reciteranno in vernacolo. Anche questa settimana non poteva mancare l’appuntamento con “Musica in Villa”. Domenica 21 luglio sul palco di Villa De Capoa (Campobasso) si esibiranno i Wakanda Saxophone Quartet”. Per rimanere costantemente aggiornati su date e programmi delle manifestazioni di “Turismo è cultura” si può visitare il sito internet www. visitmolise. eu/it o interagire attraverso le pagine social di “Visit Molise”.

Chiatto al vertice: «Onorato della fiducia che i colleghi hanno riposto in me»

Costituito il gruppo Uffici Stampa Molise Costituito anche in Molise il Gus Gruppo uffici stampa, che raccoglie i giornalisti degli uffici stampa, pubblici e privati. L’assemblea del gruppo di specializzazione del sindacato dei giornalisti, tenutasi nella sede dell’Associazione della Stampa del Molise, ha eletto Presidente del Gus Molise, Antonio Chiatto, giornalista professionista Responsabile dell’Ufficio Stampa della Fondazione “Giovanni Paolo II”, Vice Presidente, Valentina Fauzìa, giornalista professionista e già Addetto Stampa del Comune di Termoli. «Sono onorato della fiducia che i colleghi hanno riposto nella mia persona” - ha commentato Chiatto -. “Inizia oggi un cammino importante, ricco di sfide. Il nostro obiettivo è offrire alla comunità una comunicazione istituzionale di qualità. Per fare questo è necessario valorizzare gli Uffici stampa. Ci impegneremo per questo con tenacia e grande dedizione». «L’Associazione della Stampa del Molise – ha dichiarato il Presidente Giuseppe di Pietro – integra i suoi strumenti operativi con il Gruppo Uffici Stampa. Un punto di riferimento per il comparto, ma anche un mezzo per combattere il lavoro irregolare e l’esercizio abusivo della professione, soprattutto nella pubblica amministrazione. Auguri ad Antonio Chiatto, Valentina Fauzìa e a tutti i colleghi che dedicheranno una stagione di Antonio Chiatto

impegno per migliorare la comunicazione istituzionale, regolata dalla legge 150/2000, e le condizioni di lavoro dei giornalisti - comunicatori.» Il Gus è nato a Milano nel 1965, per iniziativa di alcuni giornalisti che esercitavano la funzione di Capo Ufficio Stampa, con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere una nuova specializzazione del giornalismo. Nell’aprile del 1972 ha ottenuto il riconoscimento della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. In epoca più recente, in relazione agli intensi e rapidi movimenti evolutivi, soprattutto dal punto di vista tecnologico, il Gus ha esteso la propria attività all’aggiornamento ed allo sviluppo culturale della professione. Oltre a rappresentare e tutelare gli interessi dei giornalisti che operano in questo settore, il Gus si propone anche di valorizzare il ruolo degli Uffici Stampa: la struttura primaria dell’informazione giornalistica verso l’esterno. Sia nelle strutture pubbliche che nel privato, in armonia con quanto prescrive la legge 69/ 1963 istitutiva dell’ordine professionale e le altre norme del settore, il rapporto con il mondo dell’informazione deve essere necessariamente curato da un giornalista, separando nettamente questo ruolo da quello di altri soggetti che operano nel campo della comunicazione: portavoce, responsabile Relazioni esterne etc.


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CAMPOBASSO

Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

Previsioni meteo di domani

29°

18°

Farmacia di turno a Campobasso

Comunale 2 via XXIV maggio, 180 0874.66237

In Molise tendenza opposta rispetto alle altre regioni del Sud. Tante le difficoltà economiche per pagare l’affitto: «Servono soluzioni»

Diritto alla casa: in provincia di Campobasso sono 800 le famiglie sotto sfratto Nel 2018, secondo i dati del Viminale, in provincia di Campobasso, ci sono state quasi 800 richieste di sfratti ed eseguiti oltre 100 sfratti. Di questi il 90% per morosità. Dopo il boom del 2017, lo scorso anno c’è stato un calo. «Ma il problema resta, ed è anche evidente tant’è che non si può più parlare di emergenza. La questione della casa nel nostro territorio è uno dei problemi sociali più gravi, ma di cui si parla poco. Per vergogna, scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà a mettersi insieme, chi è in emergenza abitativa spesso cerca soluzioni individuali. D’altra parte, la politica, i palazzinari e i proprietari non sono molto interessati al mercato delle case per i meno abbienti» scrive La Città Invisibile nella propria inchiesta. Nel 2017 gli sfratti sono aumentati in tutto il

Molise. Dai dati pubblicati dal Ministero dell’Interno il 10 giugno 2018 e relativi ai provvedimenti esecutivi di sfratto, alle richieste di esecuzione, agli sfratti eseguiti nelle regioni italiane nel periodo gennaio-dicembre 2017 e alle variazioni di questi dati rispetto al periodo gennaiodicembre 2016, emergono questioni allarmanti. In Molise sono state 931 le richieste di esecuzione, tutte in provincia di Campobasso. Zero le richieste invece in quella di Isernia. In tutta la regione sono 160 i provvedimenti di sfratto emessi (di cui 158 per morosità), quasi tutti in provincia di Campobasso (134 su 160). A livello regionale gli sfratti emessi aumentano del 50% rispetto al 2016. In provincia di Campobasso l’aumento è del 55%. Per quanto riguarda gli sfratti eseguiti nel corso del 2017

sono stati 151, tutti in provincia di Campobasso con un aumento del quasi 12% rispetto al periodo precedente. In Molise la tendenza sembra opposta a quella di altre regioni, anche del sud, che fanno registrare un calo percentuale di sfratti eseguiti nello stesso arco di tempo. Analizzando i dati forniti dal Ministero dell’Interno nel luglio 2019, riferiti al periodo gennaio-dicembre 2018, in

che vengono messe in atto per contrastare il disagio abitativo nel nostro territorio? Quanta disponibilità alla negoziazione c’è con l’inquilino moroso? Ricordiamo che il compito principale dello I.A.C.P. della provincia di Campobasso è provvedere alla realizzazione di interven-

ti di Edilizia Residenziale Pubblica che garantiscano un alloggio e quindi il ‘bene casa’ alle categorie sociali meno abbienti cercando di migliorare la qualità della vita delle stesse» concludono, con la speranza di poter risolvere questo annoso problema.

Manifestazione, organizzata da diversi comitati, oggi in Piazzetta Palombo dalle 17

«Sanità pubblica e di qualità: un diritto di tutti, bisogna reagire» Un’ assemblea pubblica, alla quale possono prendere

Festival del teatro popolare, il via con sbandieratori e musici E alle 21 sul palco “Il medico dei pazzi” de “I Malriusciti” Si comincia. La 23esima edizione del Festival Nazionale del Teatro popolare e della tradizione di Campobasso parte ufficialmente questo pomeriggio. Per l’apertura un coinvolgente fuori programma: alle 19 il gruppo degli Sbandieratori e Musici della Città di Lucera animerà le vie del centro cittadino. Subito dopo, alle 21, via alle rappresentazioni teatrali nella consueta location del parco Eduardo De Filippo, nel quartiere San Giovanni. Il primo spettacolo in cartellone è uno dei classici della commedia teatrale italiana, firmato dal grande Eduardo Scarpetta: “Il medico dei pazzi”. A metterlo in scena la compagnia

totale in Molise nel 2018 sono state 778 le richieste di esecuzione (con una variazione del -16% rispetto al 2017), 139 i provvedimenti di sfratto emessi (con un meno 13%) e 108 gli sfratti eseguiti (con -28%). Rispetto al 2017, dunque, si segnala un calo, ma i dati restano allarmanti: quasi 800 famiglie hanno perso o rischiano di perdere la casa. La Città Invisibile chiede: «Quali politi-

“I Malriusciti” di Campobasso con la regia di Laura Marone Sansone. La rassegna, organizzata dall’associazione Il Nostro Quartiere San Giovanni, prevede quest’anno 11 spettacoli nei prossimi 20 giorni. La settimana inaugurale, dopo “Il medico dei pazzi”, proseguirà mercoledì 24 luglio con un altro grande classico, “L’Avaro” di Moliere, messo in scena dalla compagnia Pietracatella 90, e a seguire venerdì 26 con “Come e cane e atte!” (Compagnia Sceme Sembre Nuje di Santa Croce di Magliano) e sabato 27 luglio con “Taxi a due piazze” (Compagnia Teatronuovo di Canosa di Puglia). In occasione del festival si svolge anche il 14esimo concorso fotografico dedicato alla rassegna teatrale. Il tema è “Il palco nel parco” e sono ammesse immagini realizzate nell’ambito del festival che colgono momenti, situazioni e persone che animano il parco, quale grande scenografia nei giorni della rassegna. I premi ai vincitori saranno assegnati durante la cerimonia di chiusura del festival.

parte tutti, dove verrà esaminata la situazione inerente la sanità in Molise e per pretendere il ripristino ed il rilancio di una sanità pubblica di qualità. Questo l’obiettivo che oggi, lunedì 22 luglio, alle ore 17, porterà in piazzetta Palombo a Campobasso comitati e associazioni tra cui: Forum per la difesa della sanità pubblica di qualità del Molise; Associazione Isernia Bene Comune; Comitato Basso Molise Bene Comune; Comitato civico frentano; Comitato San Timoteo; Termoli bene

comune - Rete della Sinistra; Comitato il cittadino c’è di Agnone; Comitato SS Rosario; Unione degli Studenti; Fiom Cgil; Soa; Fondazione Milani; Il Bene Comune; Libera contro le Mafie; Laboratorio progressista. «Occorre unire le forze, mettersi insieme, iniziando dalle persone che in questi anni si sono battute nel Molise per la sanità pubblica, per il lavoro, per la difesa del bene comune. Nella condizione in cui siamo, dove la rappresentanza non è rappresentanza delle volontà popolare ma rappre-

sentanza di interessi particolari, nella condizione in cui siamo, dove il dialogo tra le istituzioni e i cittadini, con chi pone problemi reali, viene vissuta come un fastidio da chi governa la regione Molise, non viene data la possibilità di scegliere ma viene imposta l’unica via possibile e cioè la rottura con il sistema di potere che governa da troppo tempo il Molise» le parole degli organizzatori della manifestazione di questo pomeriggio. L’iniziativa è aperta a tutti i cittadini molisani.


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

La manifestazione, giunta alla diciottesima edizione, è organizzata dall’Associazione Sei Torri

Corpus Domini 2019, Michele Messere vince il concorso fotografico «La foto premiata è stata scattata dalla casa del Di Zinno, ora casa dei miei zii» La foto prima classificata

«Non sono abituato a ricevere premi, è per me un’esperienza inusuale. Non sono mai stato un’eccellenza a scuola, non ho mai primeggiato in qualsivoglia sport, e non ho mai avuto grandi hobby. Insomma non sono mai stato primo in qualcosa, non ho mai neanche guardato di buon occhio i primi premi, mi sembrano scomodi. Non sono un fotografo ma partecipo al concorso fotografico dei misteri da ormai dieci edizioni. Ho soltanto cercato di apprendere dai tanti maestri che nei vari anni del concorso hanno lasciato una testimonianza tangibile, attraverso l’arte fotografica, di quanta bellezza ci sia nei misteri, in una costante ricerca del mistero nei misteri. Ho soltanto guardato ed immagazzinato, per poi fare esercizio di ‘copiaincolla’» dice Michele Messere, vincitore del concorso fotografico dedicato al Corpus Domini 2019. «Nelle varie edizioni mi sono sempre divertito con i miei amici nel dire che le foto prime classificate sono sempre meno belle delle seconde e terze classificate, come fosse questa una legge di Murphy. Quest’anno posso finalmente dirlo ad alta voce, non offendendo nessuno, considerando gli scatti superlativi di Domenico Estero, con uno straordinario bianco e nero in cui braccia si stendono da un balcone come fili al passaggio dei Misteri, allegoria dell’uo-

Al centro, il vincitore del concorso fotografico, Michele Messere

mo che è tramite e mezzo affinché la tradizione si faccia evento; e di Claudia Colarocchio, mia amica, che come ogni anno con la macchinetta imprime tutta la tenerezza e la sensibilità del suo sguardo, regalandoci momenti magici, che trascendo-

Musica in Villa de Capoa, successo ieri per il Wakanda Saxophone Quartet Ancora un successo ieri per il terzo concerto del cartellone “Musica in Villa” organizzato dall’Associazione Amici della Musica – Walter De Angelis. Ad esibirsi, ieri mattina, nella suggestiva Villa De Capoa, tra gli alberi ed il fresco rigenerante, i

Wakanda Saxophone Quartet, un quartetto di sassofoni nato all’inizio del 2019, dalla passione e amicizia di quattro giovani musicisti del territorio abruzzese. Si tratta di Marco Bomba sax soprano, Stefano Antonini sax contralto, Samuele Cicchitti sax tenore e Paolo Farina sax baritono. Il Wakanda Saxophone Quartet vanta già diversi concerti svolti, tra i più importanti vi sono il concerto al teatro di Atessa, il concerto presso lo spazio Matta di Pescara e il concerto presso il parco della musica dell’estate musicale frenata, dove ha riscontrato un notevole successo. Inoltre, ha partecipato a diversi concorsi musicali, tra i quali il concorso “Paolo Barrasso” di Carmanico Terme dove si è aggiudicato il Primo Premio Assoluto con votazione 100/100 e il concorso “Città d’Arte” di Ortona dove ha ottenuto il Primo Premio con votazione 99/100. Oltre il repertorio classico, ha innovato la formazione inserendo il percussionista Alessandro Valente, grazie alla quale riescono a spaziare in tutti i generi musicali.

no dall’evento e ci calano nella più dolce delle dimensioni, in uno scatto che rappresenta quanto di più buono ci possa essere nell’animo umano» dice ancora Michele che poi parla della propria foto grazie alla quale ha vinto il primo premio. «In realtà la foto con cui sono stato premiato non era neanche la mia preferita, ma sono grato che sia stata premiata, perché in se racchiude una rete di intrecci che legano me alla mia Terra e alla mia famiglia, perché è questo uno scatto fatto dalla finestra della casa di Paolo Saverio Di Zinno, che altro non è, ora, che la casa di mia zia Assunta e mio zio Nicola. Non sono un fotografo, ma mi calo facilmente in tali vesti nel giorno del Corpus Domini, per vivere le emozioni dell’evento. Mi sveglio alle 7.30 per recarmi al museo dei misteri ed assistere all’incanto della vestizione, per poi partire alle 10 assieme agli ingegni, più tardi fare tappa fissa a casa dei miei zii (la casa del Di Zinno) per un caffè, che quella mattina si riempie di persone e diventa un microcosmo, specchio delle suggestioni esterne. Ed accompagnare in ultimo gli ingegni fino al ritorno. Provate a farlo e vivrete un’esperienza nuova e totalizzante. In questa circostanza lo faccio imbracciando una macchina fotografica, che è solo uno dei vari mezzi con cui provo a cibarmi delle briciole del grande convivio in divenire che è la società» dice ancora ringraziando poi gli organizzatori del concorso fotografico. «Ringrazio e stimo per la perseveranza l’associazione ACF Sei Torri per questo concorso che vive da 18 edizioni e gode di buona salute» ha concluso Michele Messere.

Auguri Fiori d’arancio per Maria e Iuri Sabato 20 luglio, Maria Milano e Iuri Lombardi si sono giurati amore eterno, davanti a parenti ed amici, nel suggestivo Santuario di Castelpetroso. A Maria e Iuri gli auguri da parte della famiglia e di tutti gli amici. Ed un abbraccio speciale e forte da Ilenia. Congratulazioni agli sposi anche da parte della redazione de Il Quotidiano del Molise.



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BOJANO-TRIVENTO

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Numerosi i partecipanti all’incontro tenutosi lo scorso venerdì 19 luglio presso la sede del Parco Regionale del Matese a San Potito Sannitico per parlare di emergenza rifiuti sul Matese. Ormai sentitissimo il problema che ha spinto il presidente Vincenzo Girfatti, presidente del Parco Regionale del Matese a intavolare una serie di iniziative volte a far fronte a quella che ormai tutti stanno percependo come un’emergenza. «Una serie di iniziative partite lo scorso 24 giugno, che proseguiranno con l’istallazione di un cartello che invita l’ospite ad avere cura del Matese come di casa propria, sono state il punto di partenza per andare verso un crescendo di iniziative che metteremo in campo a breve. Urge una stretta collaborazione tra Parco Regionale del Matese, Amministrazioni Locali, Associazioni del territorio e perciò Consulta del Matese». Ha reso noto il presidente Girfatti. Numerose le proposte venute fuori dal basso, data la massiccia presenza anche di cittadini comuni. «Valuteremo tutte le proposte ascoltate alla riunione», promette Girfatti. Portati in assemblea anche casi di buone pratiche a prova d’inquinamento, grazie agli interventi di Antonio Montoro che, come ex sindaco di Fontegreca, ha raccontato il buon metodo adottato

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Partecipato e acceso l’incontro di venerdì 19 luglio presso la sede di San Potito Sannitico

Emergenza rifiuti sul Matese, riunione al Parco Regionale per tenere pulito l’ormai famoso Bosco degli Zappini. Altro esempio di buona prassi lo ha portato Lello Zito, coordinatore del Forum Agenda 21, a cui si di deve la rinascita del Real Sito di Carditello. I toni si nono accesi quando si è cominciato a parlare di territori molto, molto più vasti da controllare e cioè il cuore del Matese, di pertinenza per la maggior parte del Comune di San Gregorio Matese ma anche di Castello del Matese e di Piedimonte Matese. Si è parlato anche di leggi che non permettono punti di raccolta rifiuti in area protetta e di come poter agire al meglio, già dalle prossime ore, sulla questione. Preciso l’appunto di Vincenzo D’Andrea, che, come coordinatore della Consulta del Matese, ha fatto notare innanzitutto quanto sia importante cominciare a fare una distinzione

tra “gitante” e “turista”. «Il Parco non è un divieto ma una regola», ha puntualizzato D’Andrea. Bisognerà, dunque, come prima cosa far fronte all’inciviltà degli ospiti con la collaborazione tra enti e associazioni. Come ha ribadito anche Franco Panella, presidente del Club Alpino Italiano Matesino. «Si procederà a ritmo serrato, - ha concluso Girfatti – innanzitutto delle Guardie Ambientali Volontarie (GAV), assegnate dalla Provincia di Caserta al Parco Regionale del Matese, riprenderanno il controllo del territorio. Faremo incontri ciclici per avere un costante contatto con le Associazioni e per intraprendere una massiccia campagna di educazione ambientale, che preveda anche la distribuzione di sacchetti, per esempio. Si lavorerà poi ad una convenzione per il ritiro degli ingombranti in area Parco. Ma tutto questo sarà possibile solo grazie alla collaborazione di tutti».

Poietika, sabato 27 luglio si apre la rassegna di Altilia

Sabato 27 luglio 2019 primo appuntamento con Sonika Poietika, la sessione estiva di Poietika: alle 21.00 aprono la rassegna al Teatro romano di Saepinum (Altilia - Sepino CB) Giardini Di Mirò e Paolo Benvegnù e Nicholas Ciuferri con ”I Racconti delle Nebbie”. Una straordinaria combinazione, con una delle formazioni più amate e apprezzate del rock italiano e il nuovo progetto tra parole e musica che vede coinvolto uno dei cantautori di punta degli ultimi vent’anni. Fondazione Molise Cultura e Regione Molise ”Turismo è Cultura” - con la direzione artistica di Valentino Campo, ideazione Teknè e la preziosa partnership della Camera di Commercio del Molise, Fondazione Banco di Napoli in qualità di sponsor e Spinosa Costruzioni come main sponsor - realizzano un cartellone di respiro nazionale incentrato sui rapporti tra parola e musica, con un occhio di riguardo alla canzone d’autore, ai legami tra rock e poesia, a figure ed eventi storici per la musica italiana e internazionale. Proprio in occasione dell’apertura di SONIKA POIETIKA dal 26 luglio SKY ARTE dedicherà per una settimana uno spazio nella clip dedicata agli appuntamenti selezionati dal canale, tra mostre, concerti e spettacoli teatrali nel Paese. Trenta passaggi in onda tra un programma e l’altro nel palinsesto quotidiano ed un passaggio mattutino su Sky Tg24. I GIARDINI DI MIRÒ hanno contribuito allo sviluppo del panorama indie-rock italiano a cavallo tra anni Novanta e nuovo millennio: si sono progressi-

1234567890123456789012345678901 1234567890123456789012345678901 1234567890123456789012345678901 Auguri 1234567890123456789012345678901

Angelo e Carmela, quarant’anni d’amore Un traguardo importante quello che tagliano oggi Angelo e Carmela: i due “sposini” hanno raggiunto l’obiettivo dei 40 anni di matrimonio. Ad Angelo e Carmela giungono gli auguri degli amici e di tutte le persone che li vogliono bene…per mille di questi giorni. Le felicitazioni anche da parte di tutta la redazione de Il Quotidiano del Molise.

vamente evoluti dal post-rock degli esordi assorbendo influenze, soprattutto anglosassoni, senza rinunciare a una sua peculiarità tutta italiana. Nel 2001 debuttarono con il seminale Rise and Fall of Academic Drifting, al quale seguì Punk... Not Diet! (2003), due lavori centrali per l’affermazione della band emiliana, che si è ritagliata uno spazio considerevole nella storia recente del rock italiano per l’originalità della proposta, che congiunge post rock strumentale dal sapore cinematografico, psichedelia, shoegaze, dream pop, noise, post punk e musica d’autore. Il loro ultimo album Different Times è stato pubblicato nel 2018 da 42 Records, una delle etichette più importanti del panorama nazionale (I Cani, Cosmo, Colapesce, Any Other, tra i tanti). I RACCONTI DELLE NEBBIE è un progetto di NICHOLAS CIUFERRI e PAOLO BENVEGNÙ, un incontro tra i racconti del primo e la musica del secondo, con le illustrazioni di Alessio Avallone. I racconti sono apparentemente slegati tra loro per la loro ambientazione sempre differente e per le tematiche trattate , l’introspezione e lo sfasamento tra le prospettive costituiscono un punto di forza delle storie, così come la narrazione, spesso in prima persona, che trasporta l’ascoltatore negli episodi e nei luoghi tratteggiati attraverso i suoni e le parole. PAOLO BENVEGNÙ è una delle più importanti figure musicali del nostro paese, un vero artista della parola suonata. Anche Mina ha reinterpretato una sua canzone (Io e Te), così come Irene Grandi (È solo un sogno), Giusy Ferreri, Marina Rei (Il mare verticale). Fondatore degli storici Scisma negli anni ’90, ha poi proseguito da solista diventando una delle figure più autorevoli e apprezzate in Italia: album come il debutto Piccoli Fragilissimi Film (2004), Le Labbra (2008)

e l’ultimo H3+ (2017) lo hanno consegnato al pubblico e alla critica quale eccellenza della canzone d’autore italiana degli ultimi quindici anni. In occasione dell’appuntamento del 27 luglio la Camera di Commercio Molise ha organizzato alcuni eventi collaterali mettendo a disposizione dei turisti alcuni suggerimenti utili per un piacevole soggiorno in Molise. ”Dal Matese ad Altilia”: tre percorsi alla scoperta di Sepino-Altilia e delle bellezze dei Monti del Matese. Un’occasione per vivere un’esperienza magica tra escursioni, itinerari e ottima musica. Gli itinerari sono curati da Officina Creativa e Associazione Speleologi Molisani. Ingresso concerto 10 euro. Prevendita locale dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00 presso il Palazzo GIL di Campobasso e il giorno dell’evento dalle ore 18.00 ad Altilia. Prossimo appuntamento Sonika Poietika: mercoledì 31 luglio a Roccavivara (CB): Iacampo in concerto (ingresso gratuito).


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Messa solenne celebrata da Monsignor Gabriele Teti, dal parroco Fra Giuseppe Trisciuoglio e dal guardiano del Convento dei Padri Cappuccini, Padre Mariano Di Vito

Sant’Elia a Pianisi Grande festa in onore del Patrono Grandi festeggiamenti sabato a Sant’Elia a Pianisi, in onore del Santo Patrono. Numerosi i fedeli, anche non residenti, che sono tornati in paese per rendere omaggio a Sant’Elia Profeta, venerato da secoli dalla comunità locale. Le autorità civili e militari, dopo la deposizione della corona di alloro ai piedi del monumento dei caduti, in piazza Municipio, hanno raggiunto in corteo la chiesa Madre, dove si è svolta la funzione religiosa concelebrata da Monsignor Gabriele Teti, dal parroco Fra Giuseppe Trisciuoglio e dal guardiano del Convento dei Padri Cappuccini, Padre Mariano Di Vito. Nel salutare le autorità e tutti i fedeli, il parroco ha rivolto un caloroso benvenuto a Monsignor Gabriele Teti, “un amico – ha detto - un fratello molto vicino a noi francescani per affetto e stima. Con lui saluto la sua mam-

del Molise

Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87

ma, presente fra noi. Un pensiero di gratitudine a questa personalità: non tutti sanno che oltre ad essere decorato della medaglia di bronzo al valore civile e insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, è stato nominato Prelato d’onore di Sua Santità”. Fra Giuseppe ha rivolto parole di grande apprezzamento nei confronti di Monsignor Teti che ha conformato la sua vita ai dettami del Vangelo, al Bene e alla Pace, prestando servizio presso diverse Caserme militari. Un meritato elogio anche per l’impegno profuso nel portare avanti, come postulatore, la causa di beatificazione del Servo di Dio Salvo D’Acquisto, vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, insignito della medaglia d’oro al valor militare per aver sacrificato la sua vita a

favore di un gruppo di civili, in un rastrellamento delle truppe naziste nel settembre del 1943. Nel ringraziare il parroco e la fraternità santeliana per l’invito ricevuto a condividere questa importante solennità, Monsignor Teti, nel suo panegirico, si è soffermato sulla santa figura di Elia, esaltandone le doti spirituali. “Dopo Abramo, Mosè e Davide – ha sottolineato - il profeta Elia emerge come uno degli uomini più celebri dell’Antico Testamento. Il catechismo della Chiesa cattolica lo indica come il Padre dei Profeti, della generazione di coloro che cercano Dio. Come Mosè, ha goduto di una grande intimità con il Signore. La vita di Elia, che era un uomo come noi, dimostra che Dio aiuta coloro che ricorrono a Lui me-

“Jelsi, Terra Giptiae” e “Il Molise dal 1500 ad oggi”, domenica la presentazione Appuntamento interessante nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Jelsi. Si terrà martedì 23 luglio, alle 19,00, nella chiesa Madre, la presentazione della ricerca storica su antichi manoscritti, denominata: “Jelsi “Terra Giptiae” e il Molise dal 1500 ad oggi”. Un attento studio di ricerca storica, culturale e artistica, con inserti su miniature, filigrane, sigilli notarili, bolli e focus su Gildone e il Cardinal Orsini. All’evento, curato dall’autore del testo, Don Peppino Cardegna, esperto di Teologia Spirituale, e dal consiglio pastorale parrocchiale, interverranno l’architetto Franco Valente, massimo esperto di architettura, storia e arte del Molise, Monsignor Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso, l’architetto A. Albino, docente di Storia dell’Arte, la professoressa Linetta Colavita, Michele Cianciullo. Saranno presenti il presidente della Regione Toma e altre autorità locali e regionali. Per la realizzazione dell’iniziativa, Don Peppino Cardegna si è avvalso del contributo di Monsignor C. Palumbo, Vescovo di Trivento ed esperto di storia, la professoressa A. Labanca, docente di storia e filosofia e altri esperti. Don Peppino Cardegna

diante la preghiera, soprattutto nelle difficoltà”. Calandosi nel quotidiano, Monsignor Teti ha aggiunto: “Come per Elia, anche a noi le circostanze avverse devono indurci ad invocare il Signore con fiducia e sincerità. E’ il momento di esercitare la virtù della fede, che, unita alla speranza, è più necessaria nell’ora della solitudine e dell’apparente insuccesso che non nell’ora della vittoria e dell’acclamazione popolare. La preghiera di Elia in quel momento di avvilimento fu una preghiera gradita da Dio, perché veniva da un cuore sincero e umile, che ardeva di zelo per le cose del Signore ed accettava tutto ciò che veniva da Lui”. Monsignor Tetti, rivolgendosi ai fedeli, ha concluso il panegirico incentrato sulla

vita di Sant’Elia Profeta con un messaggio molto forte: “Non c’è maggior libertà per l’uomo che quella di riconoscere la sua condizione di creatura e adorare Dio. Noi

cristiani ci inginocchiamo solo davanti a Dio. Mai davanti al potere politico, economico e finanziario. Perché noi cristiani ci inginocchiamo solo davanti a Dio!”.

Ripristino delle linee telefoniche: oggi sopralluogo congiunto Comune-Tim L’amministrazione ha chiesto delucidazioni alla Compagnia in merito agli interventi effettuati in seguito ai disagi riscontrati SANT’ELIA A PIANISI In riferimento alla nota pubblicata ieri sul ripristino del regolare funzionamento delle linee telefoniche, l’amministrazione comunale di Sant’Elia a Pianisi, avendo appreso solo dalla stampa la notizia, ha chiesto alla Tim delucidazioni in merito agli interventi effettuati in seguito alle sollecitazioni dei cittadini che hanno lamentato

gravi disagi. Non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale sui lavori effettuati dai tecnici Tim, senza consentire così un accertamento dello stato dei luoghi, il sindaco Biagio Faiella ha chiesto un sopralluogo che, come concordato per le vie brevi, sarà effettuato questa mattina alla presenza del responsabile Tim del Servizio manutenzione Domenico Montebello, o di un

suo delegato, e del responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale. L’intento è di accertare che i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte così da impedire ulteriori infiltrazioni nella cameretta sotterranea che serve la zona e che la situazione sia sottocontrollo. Soprattutto per confermare che non si tratti di liquami provenienti dalla rete fognante. L’ipotesi più avvalorata, come precisato anche dal responsabile Tim, è che si tratti di acqua piovana trasportata e ristagnata nel pozzetto da alcuni mesi o confluitavi in seguito al nubifragio del 10 e 11 luglio scorsi; non si esclude che l’acqua possa provenire da un accesso privato.



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ISERNIA

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Previsioni meteo di domani

33°

19°

Farmacia di turno a Isernia

Di Tomaso corso Giuseppe Garibaldi, 48 0865.451767

Si intende impegnare la giunta ed il consiglio Comunale di Isernia ad annullare in autotutela tutti gli atti relativi

Cimitero, no al “project financing” Il Movimento Cinque Stelle: «La formula scelta favorisce solo le imprese che si faranno anticipare dai cittadini il capitale» «Si vada verso un progetto di finanza pubblica, per contrastare l’ennesima privatizzazione selvaggia di un bene comune». Mino Bottiglieri, portavoce del MoVimento5 Stelle Isernia a Palazzo San Francesco, ha depositato una mozione con la quale si intende impegnare la Giunta ed il Consiglio Comunale di Isernia ad annullare in autotutela tutti gli atti relativi al “project financing” per l’ampliamento del cimitero comunale con circa tremila loculi. Si tratterebbe di un affare solo per le imprese che non rischierebbero nulla e venderebbero i loculi sulla carta, facendosi anticipare i capitali dai privati. L’ampliamento, a queste condizioni, perchè non farlo direttamente come Comune? «Nonostante il susseguirsi di Delibere di Giunta e di conseguenti atti amministrativi, da ormai dieci anni il Cimitero di Isernia è interessato da progetti di ampliamento e riqualificazione ma a tutt’oggi nessun proponimento ha trovato avvio e conclusio-

ne - dicono i 5Stelle - l’approvazione di alcuni di tali progetti, ancorché prevedesse notevoli introiti per le casse comunali, è stata addirittura revocata dopo una precedente approvazione. Come si rileva dagli atti del Comune, tra il mese di dicembre del 2013 e il mese di gennaio del 2014, furono presentati due progetti di finanza privata (c.d. Project Financing) per la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali, rispettivamente dalla Tecnoscavi Srl e dalla Costruzioni Calabrese Srl. Alla presentazione di tali progetti, seguirono lunghi mesi di valutazioni e, appunto, soltanto dopo un anno (ovvero nel gennaio del 2015) il Dirigente Settore LL.PP. facente funzioni, Ing. Roberto Potena, inviò una relazione tecnica al Sindaco pro tempore e all’allora Giunta in carica, riguardante tali “project financing”. Stranamente però, per i successivi quindici mesi, ovvero dal gennaio del 2015 all’aprile del 2016, di tali progetti non si ebbe più

Mino Bottiglieri

notizia e tutte le pratiche ad essi relative furono inspiegabilmente tenute in un cassetto. Ma guarda il caso o la coincidenza fortunosa, proprio durante il periodo di commissariamento del Comune e appena un mese e mezzo prima delle elezioni comunali, il Commissario Saladino emanò un atto di indirizzo per l’approvazione di uno dei progetti di finanza privata. Il MoVimento 5 Stelle Isernia fu la prima (e purtroppo la sola) forza politica che si oppose a tale

Conferenza stampa Pd e mozione di Bruno in consiglio

Soste blu, è ancora guerra aperta a Isernia È ancora battaglia sulla vicenda delle ‘strisce blu’ a Isernia. Questa mattina il Pd terrà una conferenza stampa e martedì 23 luglio torna in discussione in Consiglio comunale la mozione della consigliera di CasaPound Francesca Bruno. L’assise, convocata in seduta straordinaria di seconda convocazione, ripartirà proprio dalla mozione con la quale la Bru-

no chiede l’annullamento del bando con il quale è stato affidato in concessione il servizio di sosta a pagamento. Il sindaco Giacomo d’Apollonio dal suo canti ha ammesso, nel corso di una conferenza stampa, di aver trasmesso personalmente, già in precedenza, una propria dettagliata relazione in procura inerente al misterioso aumento delle soste blu

di ben 145 posti rispetto alle decisioni assunte a larga maggioranza, nel marzo 2018, dal Consiglio comunale. Da 827 a 972, con modifiche evidenti anche delle planimetrie proposte dall’assise alla Giunta. Però ritirare il bando avrebbe significato, stando al legale del Comune di Isernia, esporsi a un contenzioso milionario rischiosissimo, per l’ente. Di qui la transazione con la ditta aggiudicataria del servizio, la AJ Mobilità di Spoleto, con la quale ci si è accordati per 867 stalli, il 5 per cento in più rispetto alla previsione originaria, a fronte di alcuni interventi sulla segnaletica orizzontale, oltre che presso il terminal degli autobus ‘Francesco Martino’, alla riattivazione del sistema Ztl nel centro storico, al ripristino del bike sharing e ad altre migliorie nel servizio di posteggi con tariffa.

atto di indirizzo segnalando il rischi che avrebbe potuto generare l’affidamento di questa opera pubblica totalmente nelle mani dei privati. Purtroppo la protervia e la presunzione da parte della Giunta comunale, ed in special modo da parte degli assessori competenti al ramo, hanno consentito che l’iter giungesse alla approvazione del progetto preliminare, con l’approvazione del relativo dell’ordine del giorno nel maggio del 2018. Ma a tutt’oggi, nonostante siano trascorsi ormai oltre sei anni e mezzo dalla presentazione dei progetti per l’ampliamento del cimitero, non è stato ancora realizzato un solo loculo: anzi, l’approvazione di quel progetto comporta

una variante allo strumento urbanistico generale che non è stata ancora approvata dagli Enti competenti. Pertanto, il MoVimento 5 Stelle Isernia, con la mozione presentata, vuole ribadire la propria contrarietà ad un progetto di finanza privata che ha trovato approvazione attraverso argomentazioni e valutazioni del tutto apodittiche e prive di fondamento. Non c’era nessuna reale urgenza di approvare l’atto di indirizzo prima citato e tutto quello che ne è conseguito, non sono stati presi in alcuna considerazione parametri fondamentali, quali ad esempio il prezzo dei loculi a carico dei Cittadini, che risulta diverso nelle citate proposte; non ci sono state approfondite va-

lutazioni di carattere economico-finanziario, quali ad esempio le eventuali asseverazioni del piano economico-finanziario presentato dalle due Società proponenti. Oltretutto, è necessario segnalare che, rispetto alla denominazione di “project financing” i progetti prevedono che le fonti di copertura dell’investimento saranno reperite per oltre il 75% (settantacinquepercento) grazie all’incasso anticipato del prezzo di vendita dei loculi (ovvero la c.d. “vendita su carta”): pertanto tale sistema di finanziamento potrebbe essere utilizzato anche dal Comune di Isernia senza necessariamente “privatizzare” un bene pubblico per svariati anni. Per tutti questi motivi, il MoVimento 5 Stelle Isernia vuole offrire, ancora una volta, l’opportunità alla Giunta ed al Consiglio Comunale di tornare sui propri passi, abbandonando l’idea di un progetto di finanza privata e percorrere la strada opposta (ovvero un progetto di finanza pubblica) che andrebbe unicamente a favore dei cittadini senza cedere ai privati l’ennesimo bene o servizio di questa città».

Inaugurato a S.Maria del Molise l’impianto di illuminazione a led SANTA MARIA DEL MOLISE Santa Maria del Comune, accogliente Comune dell’interno dell’isernino, ha messo - come suol dirsi - l’abito nuovo della festa. L’ha fatto sere addietro accendendo ed inaugurando il nuovo impianto di pubblica illuminazione a led di strade e piaz-

ze del centro, che rischiara oggi a giorno l’abitato cittadino. Luce nuova quindi a Santa Maria con ovvia e giustificata soddisfazione dell’intera amministrazione municipale guidata dal Sindaco Costantino Kniahjnicki e di tutta la popolazione del posto, a sua volta soddisfatta per l’importante servizio ap-

pena inaugurato. Al termine di tale importante evento, ed a suggellare una giornata abbondantemente positiva, non poteva mancare la puntuale festa popolare, risultata assai partecipata grazie anche a quanto di buono e gustoso offerto ai presenti. Tonino Atella


ISERNIA E PROVINCIA

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CULTURA

Il libro Le terre del sacramento di Francesco Jovine è ambientato fra Calena e Morutri durante l’epoca fascista

Quando Isernia fu chiamata Calena Protagonista del romanzo è Luca Marano, «spada brillante», ucciso dalle camicie nere MAURO GIOIELLI «A Calena, di marzo, incominciava il sole lungo. Per tutto l’inverno la cresta delle Mainarde, che era a ponente della città, faceva breve i crepuscoli». È questo l’incipit de Le terre del Sacramento, il romanzo di Francesco Jovine (Guardialfiera 9 ottobre 1902, Roma 30 aprile 1950), pubblicato postumo dalla Einaudi due mesi dopo la morte dell’autore. Come scrisse Luigi Russo nel luglio 1950 – recensendo il libro e ricordando lo scomparso scrittore molisano – la Calena del romanzo non è altro che Isernia. Lo stesso Jovine aveva lasciato trapelare tale circostanza più volte durante la stesura del racconto. Perché abbia scelto questo nome e non quello vero lo si può intuire, anche se sulla questione aleggia un vago mistero giacché Calena, in effetti, ricorda l’antico nome di Casacalenda (Kalena, Kalene) che confina col paese natale di Jovine ma che, rispetto a Isernia, si trova in tutt’altra area molisana. In ogni caso, la mutazione nominativa è in linea con l’ambientazione del romanzo, laddove i luoghi, ancorché reali, hanno il più delle volte appellativi di fantasia (non sempre, però; ad esempio si menzionano Pescopennataro e Pietracatella, oltre alle già ricordate Mainarde). Un nome certamente immaginario è quello di Morutri, il villaggio vicino a Cale-

Adalberto Maria Merli (Luca Marano) e la locandina dello sceneggiato televisivo «Le terre del Sacramento»

na, nel quale era nato il protagonista del libro: Luca Marano, «terzo di sei figli di una famiglia di cafoni di Morutri, che aveva studiato [...] nel seminario diocesano di Calena», un giovanotto «luminoso come un arcangelo e di mente sveglia per capire cose difficili», un ventenne che piaceva alle donne e che era soprannominato il toro di Morutri per le sue doti fisiche e per una vera o presunta vigoria sessuale. Fra le due località, Morutri e Calena, si estendeva – secondo le descrizioni contenute nel racconto joviniano – un ex feudo di confine, conosciuto come terre del Sacramento, da cui il titolo del romanzo. Nomi inesistenti Jovine li usò anche per altre località come Macchia Loreto, Pietrafolca e Befagna. In que-

Le terre del Sacramento, edizione del 1969 (archivio M. Gioielli)

st’ultimo paesello c’era il Mago, un tipo effeminato, «un contadino piccolo, rubizzo, con la vocetta fessa da zitella, senza un filo di barba; si muoveva con le mossette aggraziate d’una ragazza da marito». Inventati sono pure i nomi dei fiumi della zona: il Sellao e il Timbrone (verosimilmente il Sordo e il Carpino) a cui si aggiunge il Calandro (ossia il Cavaliere), le cui acque «segnavano a est i confini delle terre del Sacramento». Che Calena sia Isernia, lo si deduce facilmente e ripetutamente, senza possibilità di equivoci, dalla lettura del libro. Oltre alla presenza della cresta mainardica ad ovest della città, così come descritto all’inizio del romanzo (e le stesse montagne sono citate altre volte: «le

due punte rocciose delle Mainarde»; «I pastori [...] erano costretti, per trovare altra erba, a condurre i branchi lontani dieci miglia, verso i costoni delle Mainarde»), ricorrenti citazioni riguardano anche la Fraterna (piazza o fontana), che per ogni isernino è un luogo dell’anima ancor prima che un luogo fisico. In un passo del romanzo, ad esempio, si menziona la strada «che andava dalla Fraterna al Belvedere»; in un altro «la piazza della Fraterna [...] dietro la fontana». Il toro di Morutri. Alcune pagine del romanzo raccontano d’una casa di tolleranza attiva a Calena negli anni Venti e «che ospitava ordinariamente ragazze napoletane o bolognesi». Una sera, Luca e tre suoi amici bussa-

rono alla porta di quel bordello, ma avevano denaro per pagare solo due prostitute. Allora decisero di giocarsele ‘a riffa’, ossia le ragazze si bendavano gli occhi e sceglievano alla cieca il partner. Le donne che avrebbero fatto quel giochetto si chiamavano Marga e Fedora. Quando videro i quattro clienti furono decisamente attratte da Luca, il toro di Morutri, di gran lunga il più vigoroso fra loro. La prima a bendarsi fu Marga, che, agitando le braccia e le mani al buio, dopo pochi secondi le poggiò senza esitazioni sulla testa di Luca. «È lui, l’ho trovato!», urlò togliendosi la benda; quindi gli prese la mano e se lo portò in una stanza. Gli altri tre ci restarono male. Avrebbero voluto far bendare immediatamente Fedora e giocarsela, ma la donna ricordò loro che l’usanza della riffa disponeva che ogni volta partecipassero tutti; quindi bisognava attendere il ritorno di Luca. I tre non erano d’accordo, ma poi si fecero convincere. Non appena Luca fu di nuovo insieme ai suoi amici, iniziò la seconda riffa. Fedora venne bendata e posta al centro dei quattro ragazzi. A tentoni li cercò nel buio. Ne toccò i corpi e quando si trovò di fronte a Luca, quasi lo vedesse, disse ch’era il prescelto. Gli esclusi reclamarono energicamente: «Ci vedevi, cagna», affermò uno di loro; «Erano d’accordo», aggiunse un al-

Testo della canzone 'Terre del Sacramento' (dal 33 giri «_Vicolo» inciso da Il Tratturo nel 1987)

Francesco Jovine

tro. Ma Fedora rispose che era stata bendata perfettamente e li derise: «Che razza di cretini siete; ma non vedete che è dieci centimetri più alto di tutti? Che ci vuole a riconoscerlo?». Infine, rivolgendosi a Luca, lo invitò all’amore e si appartarono. Così il ‘toro di Morutri’ ebbe la sua seconda ‘vacca’ durante la stessa serata. Lo sceneggiato. Nel 1970, la Rai realizzò uno sceneggiato televisivo de Le terre del Sacramento, in cinque puntate, per la regia di Silverio Blasi (1921-1995) e la sceneggiatura di Massimo Felisatti (1932-2016) e Fabio Pittorru (1928-1995). Questi gli interpreti e i personaggi: Adalberto Maria Merli (Luca Marano), Paola Pitagora (Laura), Renato De Carmine (Enrico Cannavale), Fosco Giachetti (Seppe Marano), Stefano Satta Flores (Gesualdo), Nino Taranto (Filoteo Natalizio), Carlo Hintermann (Don Fontana), Enzo Turco (Notaio Jannaccone), Aldo Barberito (Matteo Marano), Luisa Aluigi (Beata Marano), Adriano Micantoni (Antonio Antonacci), Giuseppe Anatrelli (Marco Cece), Roberto Pescara (Pasquale Ficetra), Maria Fiore (Clelia), Guido Alberti (Duca di Pietracatella), Mario Carotenuto (Don Benedetto Giampitti), Wanda Vismara (Elettra), Luigi Uzzo (Giancarlo Pistalli), Adriana Cipriani (Linda), Silvia Monelli (Giorgina De Martiis), Ugo D’Alessio (Presidente De Martiis), Franco Angrisano (Don Settimio), Mario Laurentino (Zelone), Pier Luigi Zollo (Giulio D’Angelo), Ettore Carloni (Carmine Fella), Alfredo La Fianza (Carluccio), Maurizio Danesi (Cicchillo), Amedeo Girardi (Avvocato Pistalli), Giorgio Biavati (Elpidio), Enrico D’Amato (Raimondo Barberi), Loris Gafforio (Felice Protto), Corrado Annicelli (Barone di Santasilia), Francesco Vairano (Sergio Jannaccone), Regina Bianchi (Immacolata Marano).


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VENAFRO

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C’è chi, sbagliando, ritiene che il fiume e le sponde siano di sua proprietà, per cui senza pensarci su ne ha bloccato l’accesso

Nessun rispetto per il San Bartolomeo In tanti e lunghi tratti gli argini del corso d’acqua sono stati del tutto chiusi e sbarrati, come si trattasse di proprietà privata TONINO ATELLA VENAFRO Quando il privato decide, nostro malgrado, di servirsi e fare uso della proprietà pubblica come fosse cosa sua e privata, a quel punto i danni e le conseguenze si contano a josa e si pesano a chili! L’incipit, tutt’altro che piacevole e simpatico, è purtroppo d’obbligo visto lo stato in cui tanti comuni cittadini a Venafro hanno fatto letteralmente precipitare e ridotto il fiume San Bartolomeo, corso d’acqua che sorge nel cuore storico della città alias al quartiere Ciaraffella e che nei suoi primissimi metri alimenta il suggestivo e tipico Laghetto di Corso Lucenteforte nel quale si specchia la Palazzina Liberty. Ebbene, se le acque del San Bartolomeo nel loro ini-

ziale percorso appaiono bellissime e tali da attirare visitatori, turisti e tant’altri appassionati di ambiente e natura, appena poco a valle - quando cioè prendono a penetrare nella pianura venafrana bagnando i plurisecolari orti cittadini e gli appezzamenti terrieri della zona, dando vita tra l’altro alle saporitissime ed assai rinomate verdure venafrane - appena poco a valle, si scriveva, tali acque diventano purtroppo tutt’altro, stante la mano dell’inciviltà, della prepotenza e dell’ignoranza umana! Nel merito l’impietosa testimonianza di un pescasportivo: «In tanti e lunghi tratti attacca l’uomo - gli argini del San Bartolomeo sono stati del tutto chiusi e sbarrati, come si trattasse di proprietà privata. Noi pescasportivi vorremmo scendere e ri-

salire lungo tali argini per praticare il nostro sport preferito, alias l’hobby della pesca fluviale, ma il più delle volte ci è impossibile farlo perché tali argini sono stati sbarrati! C’è chi, sbagliando, ritiene che il fiume e le sue sponde siano proprietà loro ed esclusiva, per cui senza pensarci sù due volte hanno chiuso e sbarrato ogni cosa! Così come troviamo in tali acque di tutto: dalla plastica ai rifiuti, dai contenitori di ferro ad alberi a tant’altro, che ovviamente rovinano tantissimo mettendo a repentaglio la vita delle specie acquatiche all’interno del San Bartolomeo, in primis la saporitissima trota salmonata.Vista tale assai deprecabile situazione, ci chiediamo: quali le istituzioni pubbliche e le autorità di polizia preposte al controllo ed alla salvaguardia di tale

corso d’acqua, perché torni decente, pulito ed accogliente come un tempo? Trattasi dell’assessorato regionale all’ambiente? Perché non interviene? Analogamente perché mancano i controlli delle autorità di polizia prepoiste? Tante volte in passato abbiamo denunciato lo stato impossibile in cui versa il San Bartolomeo di Venafro, ma mai niente e nessuno si è adoperato, è intervenuto a risanare la situazione! Finalmente qualcosa si muoverà a tutela di tali acque fluviali? Ce lo auguriamo di vero cuore quali ambientalisti, pescasportivi e soprattutto come comuni cittadini che chiedono il rispetto dalle legge». Qualcuno raccoglierà tale sostanzioso grido di dolore, o dall’allarme se si preferisce? Non resta che augurarselo di vero cuore.

Per l’idea di portare in processione la statua senza gli addobbi in oro

Festa della Madonna del Carmine, polemiche in città Da nostri lettori riceviamo considerazioni relative a re-

MONTAQUILA Prosegue il tour, promosso dal Cif Molise per aprire una riflessione sulla storia. Venerdì scorso all’interno del frantoio del Borgo Vecchio di Masserie La Corte, l’associazione “Vivere a colori” in collaborazione con la Pro Loco di Montaquila, è stato presentato il convegno “La Memoria e la Storia” e il libro di Alba Galardi Giannini: “La guerra e la rinascita a Venafro, in Italia, nel Molise”. Molte le autorità civili presenti all’ incontro, tra cui il Consigliere regionale Antonio Tedeschi. Per l’amministrazione comunale di Montaquila era presente il vice sindaco di Montaquila Francesco Di Mauro, l’assessore Pasquale Staffieri, e i consiglieri Chiara Staffieri e Silvano Ricci. È toccato all’insegnante Virginia Perna aprire il sipario e dare inizio al convegno. Si sono susseguiti gli

centi appuntamenti religiosi venafrani.

Le ospitiamo per dovere di cronaca, fermo restando la

Montaquila, grande successo per il convegno “Memoria e Storia” organizzato dalla Pro Loco interventi dei presenti al tavolo dei relatori: Maria Cerrone, presidente della Pro loco di Montaquila; il professore di storia e filosofia, Michele Siravo; Gino Di Sandro, presidente dell’associazione “Combat Road”, Ilaria Lecci, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo – Montaquila; Alba Galardi Giannini, autrice e scrittrice del libro. Durante la manifestazione, come testimonianze, sono state proiettate alcune video-interviste realizzate proprio ad alcuni anziani del posto, dal titolo “I nonni raccontano”. L’evento promosso dalla Pro Loco è stato organizzato nell’ambito del

“Festival del contadino”, promosso dall’associazione

culturale “Vivere a colori” di Montaquila. Rex

disponibilità a pubblicare tesi diverse giusta la legge sulla stampa. «Anche quest’anno - precisano diversi lettori venafrani che preferiscono l’anonimato - si sono svolti i solenni festeggiamenti religiosi nel centro capoluogo. Adesso attenzioni e spazio sono tutti rivolti alle prossime feste patronali che riguarderanno le frazioni Ceppagna e Vallecupa. Circa le feste e i riti religiosi nel capoluogo è perciò tempi di bilanci obiettivi, senza sottacere le tante polemiche tra la popolazione per alcune variazioni che non sono affatto piaciute». Cioè? «Prima fra tutte - aggiungono gl’interlocutori - aver voluto spostare la processione del Corpus Domini, rito solenne e proprietario per la Chiesa, al sabato piuttosto che tenerlo la domenica, come sempre avvenuto e giusto il calendario ecclesiastico». C’è dell’altro su cui non si conviene?

«Certo! Riguarda la solennità della Madonna del Carmine e la processione del 16 luglio con la Statua della Vergine di Monte Carmelo. Aver solo pensato, per fortuna senza riuscire ad attuare l’innovazione grazie all’opposizione di tanti fedeli, di togliere a tutti i costi dal suo contesto storico e tradizionale, ossia dalla venerata Immagine della Madonna, l’oro sacro dato in dono negli anni da tanti venafrani come voti e quindi come testimonianza di fede, storia e cultura, per esporlo in una bacheca appositamente fatta realizzare. Qualcuno, nel guardare tale bacheca pronta in fondo alla Chiesa del Carmine per portare voti ed oro in processione non già al collo della Statua della Madonna giusta la secolare tradizione bensì appunto nella bacheca, aveva trovato la novità di pessimo gusto ed ha tirato un sospiro di sollievo quando finalmente ha ammirato l’Immagine della Vergine col “suo” oro al collo, pronta per essere portata in processione arricchita dalla fede popolare, alias dagli ex voto». Il finale di tali esternazioni: «I venafrani continueranno a pregare per i loro Santi, sperando però che le loro tradizioni vengano tutelate e rispettate, senza pensare di stravolgerle». T.A.



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Nota della Uil: «La Regione Molise ha aumentato del 40 per cento le tariffe per abbonamenti e biglietti degli autobus»

Trasporto pubblico troppo caro A farne le spese i lavoratori pendolari che ogni giorno si recano dall’Alto Molise alla zona industriale della Val di Sangro FRANCESCO BOTTONE AGNONE Rincari trasporto pubblico, Uilm: «La Regione Molise tartassa i lavoratori pendolari». Una vera e propria battaglia sindacale quella che si materializza tra Molise e Abruzzo in seguito all’aumento, addirittura del 40 per cento, del costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico. A farne le spese, ovviamente, i lavoratori pendolari che ogni giorno si recano dall’Alto Molise alla zona industriale della Val di Sangro per andare a lavorare sulle linee

della Sevel e delle altre industrie di zona. Dopo la denuncia contro i rincari da parte del sindacalista agnonese Emanuele Cimone, arriva la solidarietà

agli operai di Agnone e dell’Alto Molise dalla Uilm Abruzzo. In una nota, infatti, la Uilm Abruzzo della Sevel esprime solidarietà nei confronti dei colleghi molisani

mediante un duro comunicato stampa con il quale viene condannata senza sconti tutta la classe politica molisana «colpevole di aver praticato un rincaro di circa il 40 per cento sul costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico». Il provvedimento è in vigore da qualche giorno appena. «La Regione Molise ha aumentato del 40 per cento le tariffe per abbonamenti e biglietti degli autobus a scapito e sulle spalle di tutti i lavoratori pendolari che ogni giorno usufruiscono del trasporto pubblico. - si legge

Parte la ‘Summer School internazionale del corso di laurea in Scienze Politiche dell’Unimol

Agnone, estate di studio sul Populismo Linda Marcovecchio

AGNONE Si svolge da oggi fino al 26 luglio ad Agnone l’ottava edizione della Summer School Internazionale di Scienze Politiche dal tema “Populism, sovereignty and global challenges”. Un evento organizzato da Unimol e che per il terzo anno consecutivo respirerà anche aria agnonese e altomolisana. «Saranno i nostri luoghi a fare da cornice allo svolgimento delle cinque giornate di studio che vedranno coinvolti una trentina tra studenti italiani e moscoviti, questi ultimi in mobilità Erasmus, ricercatori e dottorandi, impegnati ad affrontare una formazione che tratterà un aspetto politico-sociale di particolare attualità, relativo al populismo, la sovranità e le sfide globali, a cui daranno il proprio contributo scientifico-intellettuale professori ed esperti operanti nell’ateneo molisano e provenienti da altre realtà universitarie, nazionali e stra-

niere» spiega la vicesindaco Linda Marcovecchio. Mathias Girel (École normale supérieure – Parigi), Michele Testoni (International European University Madrid), Maria Beatrice Deli (Unimol), Luca Muscarà (Unimol), Antonio Montinaro (Unimol), Paolo Bellucci (Università di Siena), Fabio Serricchio (Unimol), Cristina del Biaggio (Pactne Istituto di Studi Politiche Sociali di Grenoble), Roberta Picardi (Unimol), Pamela Harris (John Cabot University Roma), Matteo Luigi Napolitano (Unimol), Pejman Abdolmohammadi (Università di Trento), affronteranno le varie sfaccettature sociopolitiche implicate nella trattazione del tema della Summer School 2019, con relazioni e lezioni integralmente in inglese aventi a tema: il cambiamento e le relazioni internazionali del XXI secolo, la guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti, il futuro della democrazia, l’integrazione nell’Unione Europea alla luce dell’esito delle recenti votazioni e della visione delle aree euroscettiche, la latitudine dei diritti umani, l’ideologia e la politica globale nei tempi incerti, il nazionalismo e l’Islam politico in Medio Oriente nello

scenario della politica globale. In un’ottica interdisciplinare le attività saranno integrate quotidianamente con laboratori di scrittura, di tranining vocale e di public speaking. A corollario degli impegni rientrano anche le consuete visite guidate sul territorio presso la Fonderia Marinelli, il Teatro Sannitico, Isernia sotterranea e novità dell’anno sarà una rappresentazione teatrale presso l’Italo Argentino, che si terrà il 25 luglio, dal titolo “The Drunken Boat” Rocco Scotellaro’s Metaphysical Lines. «L’Amministrazione del Comune di Agnone offre anche quest’anno il supporto logistico nel mettere a disposizione i propri spazi, Palazzo Bonanni, Palazzo San Francesco, Palazzo della Città e le fondamentali risorse umane. - aggiunge la vicesindaco - Il tutto per realizzare l’intesa e la sinergia utili per garantire la buona riuscita dell’evento, espressione di un partenariato, sostenuto dal Rettore prof. Luca Brunese, in continuità con quanto fortemente voluto dall’allora Rettore prof. Gianmaria Palmieri, nella convinzione del valore di un legame strategico tra l’Uni-

mol e la Città di Agnone, promotore di uno scambio di azioni che rendono onore ai nostri tesori architettonici, culturali e storici, enogastronomici ed ambientali, quali elementi di conoscenza da scoprire, sperimentare, amare e veicolare a vantaggio di un ritorno di buona immagine di un territorio consapevole di poter condividere la propria identità culturale e di poter sostenere lo svolgimento di eventi importanti quali quello di alta formazione accademica della tradizionale Summer School di Scienze Politiche. Un grazie a tutto lo staff di Unimol, dal Rettore il professor Luca Brunese, al Direttore del Dipartimento di Economia professor Federico Pernazza, al dottor Fabio Iacobone, nella speranza che anche quest’anno l’esperienza universitaria calata nella realtà agnonese ed alto-molisana sia vissuta dai partecipanti nella maniera più positiva possibile, prodiga di un arricchimento intellettuale e di sensazioni intense che lascino il desiderio non solo di tornare ancora, in futuro, in questi luoghi, ma di comunicarne ad altri l’essenza speciale che hanno e che attende solo di poter essere vissuta e ammirata».

nella nota dell’Unione italiana lavoratori metalmeccanici di Chieti-Pescara - Tantissimi sono i lavoratori molisani occupati in Sevel e nelle fabbriche della Val di Sangro che, con enormi sacrifici, affrontano un viaggio di circa quattro ore al giorno per portare a casa uno stipendio, sostenendo l’economia di una regione che non solo non offre opportunità di lavoro, ma si dimostra sorda agli appelli e indifferente alle necessità dei cittadini. Il trasporto pubblico molisano è stato più volte ogget-

to di cronache e denunce per i disservizi che i lavoratori quasi quotidianamente devono subire, ma nonostante questo aumentano i costi dei titoli di trasporto. Esprimiamo ai colleghi del Molise - chiude la nota della Uilm Abruzzo - tutta la nostra solidarietà e siamo pronti a sostenere la Uilm di Termoli e del Molise per ogni iniziativa sindacale che induca la Regione Molise a rivedere una legge che grava come un macigno sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie molisane».

Giocare, leggere e soprattutto parlare: nasce ad Agnone il circolo di conversazione

Il primo agosto 2019, con inizio dalle ore 17, con giochi di società e la benedizione dei locali, sarà inaugurato il Nuovo Circolo di Conversazione “San Pio” di Agnone (Anziani e giovani; uomini e donne), di cui è presidente Enzo Carmine Delli Quadri. «Un centro pensato in chiave moderna, con look di pregio. - spiega il presidente Delli Quadri - Centro permanente di discussione, anche attraverso la pagina Facebook “Circolo San Pio”, per migliorare sempre più il rapporto tra cittadini e Istituzioni. I convegni saranno una componente essenziale, per dibattere tematiche utili al territorio. Il Circolo è suddiviso in diversi ambienti, per la soddisfazione dei soci». E’ prevista una quota sociale annua di trenta euro. Postazione con quattro computer per la navigazione in rete e anche per la lettura dei giornali online; linea Wi-Fi; Biblioteca; dieci avoli da gioco, Burraco, tressette ed altri giochi con le carte, con impianto luce tipo Casino’; TV a schermo gigante; Impianto stereo, per la diffusione della musica di ogni genere; Pianola; Angolo culinario e Distributore di bevande, caldo -freddo. Sulle pareti una mostra permanente degli antichi mestieri (60 quadri). Il Circolo, dotato di impianto di riscaldamento, gestisce una bocciofila coperta e regolamentare, dove si terranno anche tornei. Il giardino degli ulivi, per la frescura estiva, è stato allestito nell’area di accesso al circolo, arredato con panchine di ferro stilizzato. «Il circolo invita a sostenere il sodalizio, senza scopo di lucro e non impegnato politicamente, anche mediante sponsorizzazione e/o donazioni» si legge in una nota. Per contatti: Tel. 329.1048658; 331.9307874; circolosanpio@gmail.com.


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Previsioni meteo di domani

28°

24°

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Marino corso Nazionale, 21 0875.706234

Lo sfogo di alcuni residenti di Larino. «Andiamo avanti così da due mesi»

LARINO E’ una vera e propria emergenza quella che si sta vivendo a Larino dove da quasi due mesi i residenti sono costretti a stare senza acqua di domenica. L’ultima in ordine di tempo proprio nella giornata di ieri quando, esasperati, sono stati alcuni lettori a contattare la nostra redazione. «Non è possibile che dopo due mesi ci troviamo ancora a stare di domenica senza acqua – lo sfogo telefonico – a Larino non abbiamo acqua da questa mattina alle 10.30 e non è nor-

alle ore 18.00». E il flusso idrico tornato in tarda serata non ha certo messo fine ai problemi e alle polemiche. Per il basso Molise, infatti, quella targata 2019 sta diventando una stagione nera dal punto di vi-

sta dell’emergenza idrica. Non passa fine settimana senza che le amministrazioni comunali debbano comunicare ai propri concittadini la necessità di sospendere l’erogazione dell’acqua per permettere ai serbatoi comunali di riempirsi nuovamente. La speranza di tutti i bassomolisani è che l’Acquedotto Molisano Centrale possa presto entrare del tutto in funzione dopo le varie “prove tecniche” che si stanno effettuando in queste settimane affinché finalmente anche la zona costiera sia libera dai problemi di acqua che non c’è.

parco, affidandone per 20 anni la gestione e i ricavi a un privato, che sarà “ricompensato” ottenendo, sempre per 20 anni, la gestione del trasporto pubblico locale, del terminal bus, dei nuovi parcheggi che verrebbero realizzati a Rio Vivo e di un nuovo servizio di bike sharing». Il tutto attraverso la realizzazione di 300 nuovi parcheggi in aggiunta ai 65 già esistenti, di cui 240 a pagamento, 110 con disco orario e 15 per disabili. «Seimiladuecento metri quadri di verde saranno sacrificati. La nuova piscina – ha proseguito la Stumpo – avrà una copertura sulla quale si edificheranno un

ristorante, una palestra e sale conferenze: altro cemento a pioggia nell’unico polmone verde di una città ostaggio delle macchine. Il Comune non ricaverà nulla perché i ricavi della gestione saranno totalmente consegnati all’impresa che si impegna alla manutenzione ma senza alcun rischio perché solo dalla gestione del trasporto pubblico locale sono garantiti più di 2milioni l’anno, indicizzati». Di qui l’appello alla cittadinanza: «fermiamo questo progetto costruito senza informare la città, che cementifica il parco e lo apre alle macchine».

Ancora una domenica senza acqua, residenti esasperati male che stiamo passando l’estate senza la possibilità di lavarci oppure usufruire dei servizi indispensabili quando torniamo da lavoro mentre il problema principale resta quello del divieto di transito

nel centro storico». L’amministrazione comunale di Larino aveva provveduto a comunicare la necessità di sospendere l’erogazione del flusso idrico nelle abitazioni attraverso un post apparso sulla pagina

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Facebook ufficiale del Comune nella mattinata di ieri. «A causa della minore disponibilità di acqua che Molise Acque fornisce al nostro comune, si comunica che il flusso idrico sarà interrotto dalle ore 10.30

Stumpo: «Mai vista una città dove si sacrifica mezzo ettaro di verde per far circolare i veicoli»

«Via gli alberi per fare spazio alle auto», la rivoluzione del parco Trecentosessantacinque parcheggi, mezzo ettaro di verde «sacrificato per realizzare una strada che consentirà alle macchine di entrare nel polmone verde. Di questi parcheggi 240 saranno a pagamento, 110 con disco orario e 15 per disabili. Avete mai visto nel mondo un parco dove si tagliano gli alberi per far entrare le auto? Bene a Termoli lo vedremo». E’ quanto affermato da Marcella Stumpo nel corso del dibattito che ha fatto seguito alla prima Festa dei Beni Comuni che è stata organizzata dalla lista e dalla candidata sindaco alle ultime amministrative di Termoli in piazza Monumento. Sotto la lente tutto quello che riguarda i beni comuni, dalla gestione dell’acqua alla sanità. Ma spazio è stato lasciato anche al progetto di finanza che riguarderà il parco comunale. Sotto la lente è andato a finire «uno dei tanti progetti devastanti che

l’amministrazione Sbrocca ci ha lasciato – ha affermato la Stumpo – ed è anche uno dei meno conosciuti perché è nascosto in quello per la gestione dei trasporti urbani che di recente ha visto la presentazione di un ricorso al Tar contro l’affidamento della gestione». Si tratta, appunto, del pro-

Per vedere il video scansiona il QR code getto di riqualificazione del parco Lapenna di Termoli. Da

sempre abbandonato al degrado e a sé stesso, il parco comunale versa attualmente in condizioni pietose. Per la Stumpo e la Termoli dei Beni Comuni, prima della fine dell’amministrazione Sbrocca sarebbe stata presentata una finanza di progetto da 4milioni di euro «per riqualificare il

«A Termoli si deve lottare per i beni comuni», manifestazione in piazza Una manifestazione per parlare dei beni comuni e della necessità di tutelare il proprio territorio quella che ha spinto

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in piazza Monumento Marcella Stumpo e gli attivisti di Termoli Bene Comune. «Vogliamo ricordare che lottare per l’ambiente significa lottare contro questo sistema e di chi fa merce dei beni comuni usandoli come una cassa continua senza calcolare che sta distruggendo questo pianeta. Abbiamo festeggiato e stiamo festeggiando la grande conquista di un altro pianeta, la Luna – ha affermato Marcella Stumpo - e non riflettiamo sul fatto che nel frattempo abbiamo distrutto quello che viviamo. I cittadini devono riappropriarsi dei beni comuni e di qui la festa per esigere dalle istituzioni delle risposte perché da soli è evidente che possia-

mo contestare il sistema ma abbiamo bisogno che agisca chi ha il potere e che deve essere messo alle strette. Per quello che riguarda Termoli parliamo anche di sanità che nel Molise deve tornare a essere pubblica, basta il predominio del privato che non integra ma è superiore al pubblico. Si può ripubblicizzare l’acqua che come tutte le altre gestioni per riportare i beni comuni ed è quello che cercherò di fare e parleremo di territorio perché usciamo da cinque anni di finanza di progetto a go go con la quale è stato venduto di tutto. A Termoli si può e si deve lottare ma i cittadini ci devono sostenere sennò ci si sveglia troppo tardi».

Carambola in via Torino

Alza il gomito, si mette al volante e “centra” 6 auto

Avrebbe potuto avere delle conseguenze ben più gravi l’incidente che si è verificato nella notte tra sabato e domenica in via Torino a Termoli. Tutto è accaduto in una manciata di minuti attorno alle 2 di notte quando una Fiat Punto guidata da una 39enne si è schiantata contro 6 auto parcheggiate lungo la strada. Un boato terribile quello che hanno avvertito i residenti della zona che immediatamente hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 Molise e della Misericordia di Termoli, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco di Termoli che hanno provveduto a liberare la strada e metterla in sicurezza. Stando ai primi riscontri la 39enne pare avesse alzato il gomito prima di mettersi al volante della propria vettura. Per fortuna non ci sono state conseguenze fisiche di rilievo per la conducente del mezzo.


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TERMOLI E BASSO MOLISE

ATTUALITÀ

Tra le problematiche di Termoli «la mancanza cronica di parcheggi». Intanto si lavora agli eventi sui lungomare

Dopo il maltempo l’estate tenta di ingranare la marcia Domenico Venditti (Sib): «Spiagge affollate ma solo nel week-end. E’ ancora un turismo locale»

A tagliare le gambe di una stagione balneare partita, tutto sommato, abbastanza bene ci ha pensato l’ondata di maltempo che per una settimana ha abbassato notevolmente le temperature e allontanato dalla spiaggia anche chi al mare proprio non riesce a rinunciare. Il caldo che sta tornando a imperversare anche in basso Molise, però, potrebbe rendere decisamente migliori le cose nei prossimi giorni. Ne sono consapevoli i proprietari degli stabilimenti balneari del lungomare nord di Termoli che già nella giornata di ieri hanno visto decisa-

mente aumentare la presenza dei turisti in spiaggia. Merito, come detto, nuovamente del caldo e del bel tempo che hanno invogliato a muoversi dai paesi limitrofi per raggiungere la costa e godere di qualche ora di mare e sole. Sì perché, stando a quanto affermato da Domenico Venditti, segretario del Sib, il sindacato italiano dei balneatori, quelli che, al momento, stanno arrivando a Termoli sono turisti del week end, «quelli che si muovono solo il fine settimana e che arrivano dall’hinterland di Termoli, da Campobasso e dalla zona di Fog-

Domani la presentazione della manifestazione

Termoli torna ad essere palcoscenico del grande jazz E’ una delle manifestazioni clou del cartellone dell’Estate Termolese. Tre date. Tre eventi per una Termoli che torna ad essere palcoscenico del grande jazz. Dopo il successo delle passate edizioni torna il “Termoli Jazz Festival”, i cui dettagli saranno noti durante la conferenza stampa che si terrà domani mattina, dalle 11.30, presso la sala consiliare del Comune di Termoli. All’incontro con gli organi di informazione parteciperanno l’assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Termoli, Michele Barile, e il direttore artistico del Termoli Jazz Festival, Michele Macchiagodena. L’edizione 2019 si aprirà con una preview di grande livello: martedì 23 luglio, nella cornice del Macte, si esibirà John Patitucci + Guest Elio Coppola Band che presenterà il suo nuovo disco “Soul of The Bass”. L’evento, sostenuto dalla Fondazione Macte, apre inoltre il ciclo di eventi “MACTE Musica”. Il 30 agosto il festival torna nella tradizionale location di Piazza Duomo, che da sempre ha ospitato gli eventi del Termoli Jazz Festival. Alle 21.30, il concerto di “Antonio Artese Quartet” con il loro nuovo lavoro “Voyage”. Il 31 agosto, sempre dalle 21.30 e sempre in piazza Duomo, live Technoir, Nikitch X Kuna Maze e Ralph Stark. Si tratta di tre artisti che hanno fatto del jazz quasi una contaminazione. I Technoir sono un duo I “Technoir” sono un duo Trip Hop/ Nu Soul nato a Milano nel 2014 con all’attivo tantissime collaborazioni. Grande attività artistica anche per Nikitch X Kuna Maze e Ralph Stark per un concerto assolutamente da ascoltare. Entrambe le serate saranno aperte e chiuse da dj set di artisti locali.

gia». Se, quindi, gli ombrelloni non sono ancora del tutto pieni durante la settimana quando approfittano di qualche ora di libertà per scendere al mare essenzialmente i termolesi, nel fine settimana la situazione cambia. «L’estate era partita bene tra la fine di giugno e gli inizi di luglio, poi questa ondata di maltempo ha portato una interruzione anche se le previsioni sono in miglioramento e quindi ci attendiamo qualcosa di positivo», ha proseguito Venditti per il quale gli stabilimenti balneari stanno pagando lo scotto «di una amministrazione che si è insediata tardi. Ogni volta che si cambia il governo cittadino siamo in questa situazione. Il vecchio

Per vedere il video scansiona il QR code con il nuovo non vanno d’accordo e noi subiamo dei danni. Il cartellone estivo è uscito solo pochi giorni fa e certo non è colpa di questa amministrazione ma le persone chiedevano del cartellone già dai primi giorni di giugno». E ancora sotto la lente «i soliti problemi di parcheggi che sono sempre pochi. E’ stata riconfermata la navetta come gli altri anni ma sicuramente la mancanza di parcheggi fa tanto». Rinnovata, invece, la collaborazione con l’amministrazio-

ne comunale per l’organizzazione di alcuni eventi dell’estate termolese che si svolgeranno proprio sul lungomare. Due le date che sono state scelte: il 30 luglio quando andrà in scena la Serata delle Lanterne «voluta dall’assessore Michele Barile e che già si svolge in altre città e il 9 agosto con la Festa del Mare: gli stabilimenti che aderiranno organizzeranno ognuno un proprio evento di qualsiasi genere. Abbiamo il sostegno e la pubblicità da parte dell’amministrazione comunale – ha proseguito Venditti – ma certo speriamo che per il prossimo anno ci sia un dialogo già durante l’inverno per programmare anticipatamente il cartellone estivo e organizzarci al meglio».

Continua a tenere banco la mancata assegnazione della Bandiera Blu «che sicuramente è un danno di immagine anche se non evidenzia la qualità delle acque di balneazione che a Termoli è buona. Si tratta di un danno di immagine perché ci sono turisti che scelgono la meta delle proprie vacanze in base alla Bandiera Blu e noi per il secondo anno consecutivo non l’abbiamo. L’attuale amministrazione si è impegnata a riconquistarla per la prossima estate e speriamo che sia così dopo 16 anni consecutivi. In compenso abbiamo la Bandiera Verde che testimonia le città che sono a misura di bambino e che adesso potremo esporre e di cui siamo molto contenti».

Tra la ditta Giuliani Environment e le associazioni di Protezione Civile

Monitoraggio ambientale, parte la convenzione a Montenero MONTENERO DI BISACCIA Sarà attivo da oggi il servizio di monitoraggio ambientale sul territorio comunale, con particolare attenzione verso le zone più sensibili del paese. L’iniziativa, predisposta dalla ditta Giuliani Environment, sarà attuata per mezzo di una convenzione tra la ditta stessa e le organizzazioni di Protezione Civile presenti a Montenero di Bisaccia: l’Organizzazione di Volontariato di Protezione Civile Montenero di Bisaccia Ets e il Gruppo di Protezione Civile Valtrigno Montenero. Oltre a monitorare il territorio per verificare la presenza di eventuali abbandoni di rifiuti o discariche non autorizzate, i volontari si occuperanno di fornire informazioni utili ai turisti presenti alla Marina di Montenero di Bisaccia, specie per quanto concerne gli orari di conferimento dei rifiuti e il corretto smaltimento delle varie frazio-

ni, oltre che di distribuire materiale informativo. «Esprimo la mia soddisfazione per l’avvio di questo servizio - dichiara l’assessore all’Ambiente Simona Contucci - che è attivato grazie ad una sinergia tra la ditta che gestisce il servizio di raccolta differenziata e i volontari delle organizzazioni di Protezione Civile presenti a Montenero. Rivolgo quindi il mio ringraziamento alla Giuliani Environment e a tutti i volontari che daranno il loro prezioso contributo per l’ambiente, avendo la responsabilità di salvaguardare il nostro territorio dal malcostume e dallo scarso senso civico di chi, eventualmente, potrebbe essere intenzionato ad abbandonare rifiuti. Come già accaduto in passato, non daremo tregua ai trasgressori, comminando le dovute sanzioni». «Confido nella riuscita di questa iniziativa - dichiara invece il sindaco Nicola Travaglini - auspicando buonsenso da parte di chi solitamente frequenta la nostra Marina e ricordando che sono in vigore ordinanze che puniscono gli abbandoni di rifiuti e coloro che non raccolgono le deiezioni canine».


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Presentato “Giorni di Maggio”, il libro di Massimo Starita

Amore, devastazione dei Saraceni e una Larino pronta a risollevarsi Vicende d’amore sofferte del protagonista e, nel mezzo, la speranza di risorgere dalle proprie ceneri. Si chiama “Giorni di Maggio” ed è il libro a firma di Massimo Starita che è stato presentato nella pittoresca cornice del Palazzo Ducale di Larino. Un libro importante, vissuto, opera prima di Starita che l’ha voluto presentare ai propri concittadini in quello che è il palcoscenico più importante di Larino. Sì perché “Giorni di Maggio” ha

come sfondo proprio quella Larino che è pronta a risollevarsi. E’ un romanzo che vuole essere anche la storia di un Santo, di un popolo e di un amore, con la dotta introduzione del prof. Antonio Picariello. Il romanzo è ambientato nel IX secolo ed è incentrato sulla speranza dei Larinesi di risorgere dalle proprie ceneri dopo la violenta devastazione subita dai Saraceni. Dal furto

della reliquia del Santo protettore che spinge la comunità frentana al recupero delle sue ossa si intrecciano eventi rocamboleschi ed insidie di ogni genere. Sullo sfondo si dipanano le vicende d’amore sofferte del protagonista, pronto a sfidare ogni avversità pur realizzare il suo sogno, di amore, di libertà e di riscatto di un’intera comunità. Un romanzo che è destinato a diventare una delle pietre miliari di Larino e che è stato ac-

colto con grande calore dalla popolazione accorsa numerosa alla presentazione del volume.

Diversi i momenti di incontro, ascolto, preghiera, riflessione e condivisione rivolti a tutti tra cui ordini religiosi, musicisti, artisti, catechisti, associazioni, movimenti e fedeli

La figura di Maria tra studio, riflessione e preghiera dei cuori “Il culto mariano: storia, liturgia, devozione” al centro della Settimana Liturgica Diocesana 2019 Il culto mariano: storia, liturgia, devozione. E’ stato questo il tema della Settimana liturgica diocesana organizzata nel mese di luglio, negli spazi dell’ex seminario vescovile di Termoli, dal Centro pastorale per la Vita spirituale e la Liturgia coordinato da don Marco Colonna. Diversi i momenti di incontro, ascolto, preghiera, riflessione e condivisione rivolti a tutti tra cui ordini religiosi, musicisti, artisti, catechisti, associazioni e movimenti, fedeli. Il discorso pronunciato da Papa Francesco nel corso dell’Angelus del 21 dicembre 2014 ha accompagnato le intense giornate: «Maria ci insegna a cogliere il momento favorevole in cui Gesù passa nella

nostra vita e chiede una risposta pronta e generosa. [...] Il Verbo, che trovò dimora nel grembo verginale di Maria, nella celebrazione del Natale viene a bussare nuo-

vamente al cuore di ogni cristiano: passa e bussa. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come Maria, con un “sì” personale e sincero, mettendosi pienamente a disposi-

zione di Dio e della sua misericordia, del suo amore». Diversi e significativi gli interventi. Il sacerdote ortodosso, Padre Voicu Petru Bogdan e il professore, Giuseppe Gra-

Arte ed esistenzialismo in un percorso alla scoperta della chiesa di Campomarino E’ un itinerario artistico-esistenziale nella cripta della chiesa Madre Santa Maria e Mare situata nel centro storico di Campomarino quello che è stato organizzato dall’associazione culturale diocesana “Pietrangolare”. L’iniziativa si terrà questa sera, dalle 21.30. «Un luogo suggestivo - spiegano gli organizzatori - ricco di storia, intriso di fede e speranza, questa è la cornice dell’itinerario esistenziale che percorreremo tra le antiche vie del borgo. Vivremo la più bella esperienza di convivialità e accoglienza, frutto

della presenza da oltre 500 anni della minoranza arbereshe: tema centrale della mostra diocesana di questa estate». Il tour speciale, promosso dal parroco don Rosario Candigliota e da don Guglielmo Gigli, sarà guidato dagli operatori di Beni Culturali Ecclesiali dell’Associazione Diocesana Pietrangolare e dalla dottoressa Francesca di Giandomenico che presenterà i lavori di restauro della Cripta della Chiesa di Santa Maria a Mare. Per informazioni: Gilda Falcone 3425953410.

vante, si sono soffermati su “Maria nella Liturgia e Iconografia Bizantina: Assunta e Natività di Maria” e hanno partecipato, insieme ai presenti, alla liturgia Ecumenica che si è conclusa con il canto dell’Akathistos, il più bello e importante inno bizantino dedicato alla Theotokos (Genitrice di Dio). Il biblista don Giuseppe De Virgilio ha approfondito “La Figura di Maria nei Vangeli e nei Padri della Chiesa” e l’aspetto de “Il Culto Maria Prima di Efeso, Nel concilio Di Efeso e nel Concilio Ecumenico Vaticano II”. Un percorso che, dalla scuola del Vangelo e dalla scuola dei Padri, ha condotto i partecipanti fino al Vaticano II portandoli alla comprensione del legame indissolubile che unisce Maria al mistero pasquale del Figlio. Don Nicola Fioriti ha curato gli interventi su “Il tempo Mariano nella giornata, nella settimana e nell’anno”, evidenziando il ruolo che la figura

di Maria riveste nella vita del fedele, e sulle “Solennità, Feste e memorie Mariane. Origine - contesto - Liturgia”. Nell’ultimo giorno è stato affrontato il tema degli aspetti devozionali legati alla figura di Maria e, in particolare, del pio esercizio del Rosario. Il seminario lo ha tenuto Padre Daniele Moffa, viceparroco di Pietrelcina, che ha portato in dono un rosario a tutti i partecipanti. Dopo la Santa messa celebrata da don Marco Colonna il maestro, Paolo Tarantino, ha relazionato sul repertorio musicale “Mariano Liturgico - Sacro - Popolare” immergendosi nel mondo delle composizioni musicali mariane e studiando, dal punto di vista storico, liturgico, testuale e musicale, quei capolavori che sono le Antifone Maggiori. Giornate intense e partecipate per crescere sul piano personale e comunitario e valorizzare il senso del servizio liturgico e di lode e gloria al Signore.



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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -

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Dodici per ora gli elementi ufficializzati. Preso l’attaccante Basilio Antonelli (2000) Dopo l’addio di Alessandro, bisogna ingaggiare un centravanti che faccia la differenza

Campobasso, si parte: oggi alle 16.30 il raduno al campo “Toti-Rauso” La squadra, ancora da completare, inizia a lavorare agli ordini di Cudini REDAZIONE CAMPOBASSO A distanza di due mesi e mezzo, riecco il Campobasso. Il 5 maggio scorso l’ultima giornata di campionato con sconfitta a San Mauro Pascoli, oggi pomeriggio il raduno al campo Acli, dedicato qualche mese fa ad Antonello Toti e Antonio Rauso, dove alle 16.30 scat-

Alessandro Dalmazzi

terà lo start della stagione 2019/2020, la sesta consecutiva in serie D. Insomma, ci siamo, è tempo che il campo riprenda il posto che gli è dovuto. Agli ordini di Mirko Cudini ci saranno circa venti calciatori, tra già ufficiali, in procinto di firmare e alcuni in prova, soprattutto under. Un organico che è stato messo su in questo mese, tra alcuni arrivi interessanti, addii importanti e colpi ancora da sparare per completare il mosaico rossoblù. Una squadra di categoria, composta da elementi che hanno sempre giocato nel girone abruzzese/marchigiano, pur senza averlo vinto. Si conta molto sulle capacità di assemblaggio e tecniche di Mirko Cudini, che in ogni caso ha chiesto esplicitamente rinforzi per potersi dire soddisfatto del mercato estivo. Questa la rosa, reparto per reparto. PORTIERI. Per il momento è stato ufficializzato soltanto Piero Tano: classe 2000, si è messo in mostra a Isernia nella seconda parte del campionato con interventi che spesso hanno sal-

Trattative e affari conclusi

vato i pentri da gol fatti. È cresciuto nelle giovanili del Lanciano e parte con i galloni di titolare. Dovrebbe firmare anche Vittorio Natale, il 2001 del Teramo che sarà girato in prestito ai Lupi. Previsto qualche altro movimento, sempre in chiave under. DIFESA. Al centro è al completo: dopo l’annuncio di Damiano Menna (provenienza Taranto e un passato con la maglia dell’Avezzano, ndr) nel mese di giugno, sono stati tesserati l’ex Notaresco, Alessandro Dalmazzi e l’ex Francavilla, Claudio Cafiero. In pratica, tre uomini per due maglie. Sulle fasce per ora sono soltanto in due. Anzi, uno: è stato ufficializzato il solo Edoardo La Barba, confermato dalla passata stagione e vecchia conoscenza di Cudini. Si attende il nero su bianco da parte di Fabriani, anche lui dal Notaresco. Bisogna rinfoltire proprio il pacchetto dei fuoriquota da impiegare come terzini. CENTROCAMPO. Si può considerare completata la mediana: dopo Federico Pizzutelli che dirigerà l’orchestra davanti alla difesa, sono stati annunciati man mano Kevin Candellori e,

Portieri Piero TANO (2000, Isernia, ufficiale) Vittorio NATALE (2001, Teramo) Difesa Damiano MENNA (‘95, Taranto, ufficiale) Alessandro DALMAZZI (‘94, Notaresco, ufficiale) Claudio CAFIERO (‘89, Francavilla, ufficiale) Edoardo LA BARBA (‘99, confermato) Cristian FABRIANI (2001, Notaresco) Centrocampo Federico PIZZUTELLI (‘95, Roccella, ufficiale) Kevin CANDELLORI (‘96, Notaresco, ufficiale) Leonardo BRENCI (‘94, Gavorrano, ufficiale) Antonio ENERGE (‘00, Napoli, ufficiale) Francesco BONTA’ (‘93, Notaresco) Attacco Riccardo MUSETTI (‘83, confermato) Moussavo NJAMBE’ (‘98, Alba Adriatica, ufficiale) Daniel GIAMPAOLO (‘95, Vastese, ufficiale) Basilio ANTONELLI (00’ Lecce)

Daniel Giampaolo

Basilio Antonelli

negli ultimi giorni, il classe 2000 Antonio Energe e l’ex Gavorrano, Leonardo Brenci. Deve ancora essere ufficializzato il ritorno di Francesco Bontà. ATTACCO. L’addio di Jonatan Alessandro, che non era contento di restare e la stessa società non era convinta di trattenerlo, ha lasciato abbastanza perplessi tifosi e addetti ai lavori. L’italo-argentino ha firmato con l’ambizioso Pineto, a conferma dell’ottima annata vissuta all’ombra del Castello Monforte. D’altronde, 13 reti in poco più di venti giornate sono un biglietto da visita entusiasmante. Ecco perché un po’ tutti si sarebbero aspettati che il progetto ruotasse anche intorno a lui. Così non sarà, dunque ci si attende un rinforzo altrettanto corposo in avanti, dove ci sono Riccardo Musetti, l’ex Alba Adriatica (Eccellenza) Njambè e l’ex Vastese, Daniel Giampaolo. E in ritiro ci sarà anche l’attaccante ex Agnone, Basilio Antonelli: un under classe 2000 molto interessante che ha vestito anche la maglia dell’Olympia Agnonese nella scorsa stagione. E’ di proprietà del Lecce e arriverà in prestito dal Lecce. A naso, una rosa che potrebbe ambire a raggiungere un posto nei playoff. E’ chiaro che se arrivassero due-tre elementi in grado di far compiere il salto di qualità, il discorso potrebbe cambiare. Al momento, Matelica, Recanatese, Fano e Pineto sembrano partire un gradino più su.

Perline Campobasso non ti amo, ma ti voglio bene GENNARO VENTRESCA Dovendo definire la mia città non farei fatica a dire che ha “un’aria triste”. Ben lontana da quella radiosa, dei giorni lontani. In cui si socializzava di più e la nostra squadra faceva da mastice. Tutti amici, quando Gino e Gina cantavano “E la dumeneca...”. Sono stato felice, grazie anche ai nostri colori. Vedo, invece, facce smunte nei giovani colleghi che stanno attraversando un tempo aspro, di cui accettano la loro parte. Sperando che prima o poi possa essere migliore. *** In fondo ero e resto un ingenuo disarmato che ha vissuto le emozioni più belle proprio coi nostri calci d’angolo. Non si contano le emozioni, e i ritagli di giornali accatastati nello stanzone dei ricordi. Ci sono rimaste anche videocassette e taluni nastri di pezzi di radiocronache fatte prima dai palazzi che affacciavano sui campi da gioco e poi dalle tribune degli stadi. Quei ricordi rispecchiano le parti più rosee di una generazione felice. Che si accontentava di poco. Le bastava un gol, una vittoria e far capannello davanti al Bar Centrale, per sorridere. *** Noi, dico quelli della mia generazione, potevamo cadere nella rissa, ma eravamo incapaci di rancori. Avevamo un carattere forte, come abbiamo dimostrato nella vita. A me, personalmente piaceva il gusto di Leo Longanesi e di Flajano; andavo matto per Gianni Brera, per Gino Palumbo e per Candido Cannavò. Leggevo con piacere anche i pezzi di Peppino Pistilli, nostro compaesano che stazionò per tutta la vita nel piano più alto del Corriere dello Sport, senza mai sedersi nella stanza del direttore. Si vede che non era bello come Zazzeroni che giornalisticamente non lo vale, neppure un po’. *** Da qualche giorno la tv e i giornali stanno diffondendo le foto dei nuovi rossoblù. Sicuramente ci avrete fatto caso: manca Nicola Circelli. Che ci aveva abituato a vederlo sorridente tra i nuovi inquilini di Selva Piana. Probabilmente quei momenti sono stati i più alti della sua incerta stagione al comando del nostro club. Con Molinari non era in uso la foto del benvenuto, ma il presidente rimediò facendosi fotografare su tutti i fronti, persino nelle feste del sabato sera. Tra le più belle in assoluto della nostra città. Rifuggiva, invece, i fotografi Gigino Falcione, persona tutta d’un pezzo, poco amante dei selfie e dei microfoni. *** Ci sono state meravigliose fiabe umanissime intorno alla nostra squadra. Fiabe che vado a ricercare negli angoli più stretti dei mio cervello che ha bisogno di rivivere quei momenti. Nella speranza che presto possano lasciare il posto alle nuove avventure, sotto l’egida di Mario Gesuè che mi pare stia lavorando bene, servendosi di collaboratori svegli che, con attenzione, stanno mettendo su una squadra che, almeno sulla carta, sembra più ragionata di quella passata. *** Ci sarà tempo per mettere a punto l’organico. Si andrà in campo il 1° settembre, tra amichevoli e schermaglie di coppa Cudini potrà correggere gli errori e, se necessario, chiedere qualche rinforzo. Intanto, penso a Luciano De Crescenzo, un napoletano sempre sorridente e felice che intervistai tantissimi anni fa a Telemolise. Quando gli chiesi se amasse il Napoli di Maradona mi rispose: “Gli voglio bene. Il bene è per sempre, l’amore, invece, dopo aver raggiunto i picchi pian piano si spegne”. Tenetelo a mente..


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SPORT

SERIE D - ECCELLENZA

Mister Farina avrà a disposizione un discreto numero di calciatori tra conferme e arrivi

Il Vastogirardi pronto per il ritiro di Ateleta Il 28 luglio il gruppo raggiungerà il comune abruzzese per l’inizio della stagione

Mister Farina e il direttore generale Crudele in visita a Villa Danilo

PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO Ci siamo, tempo una settimana e il Vastogirardi partirà per Ateleta, in Abruzzo, sede del ritiro scelto dalla società per questa prima fase della stagione: «Raduno pre-campionato modalità on.

Il Direttore Generale Antonio Crudele, il mister Francesco Farina e il preparatore atletico Marco Ferrante hanno visionato e preso gli ultimi accordi del caso con la struttura che ospiterà i nostri calciatori in ritiro, l’Hotel Villa Danilo di Gamberale. Struttura all’avanguardia e davvero ben curata. Lo stes-

so direttore Crudele era già stato sabato sul posto per visionare anche il campo comunale di Ateleta che ospiterà gli allenamenti della nostra formazione. La serie D ci aspetta e ogni minimo dettaglio non deve essere lasciato al caso. Un’annata, come detto a più riprese, che si preannuncia importante, con la prima partecipazione storica al campionato di Serie D». Mister Farina potrà disporre di un gruppo ben nutrito tra conferme dei protagonisti della strepitosa stagione scorsa e gli ultimi arrivati dalla sessione estiva di calcio mercato. La priorità della società gialloblu è stata data agli under, reparto che ha fatto registrare il maggior numero di nuovi innesti. Tra i pali lo staff tecnico della società di patron Di Lucente ha deciso di puntare su due estremi di-

Francesco Pio De Feo

fensori, classe 2000, Caparro e Luglio. Il primo è stato protagonista tra le fila del Castrovillari mentre il secondo approda al Vastogirardi con nel curriculum la prestigiosa esperienza nello stratosferico Matelica piazzatosi secondo alle spalle del Cesena e vincitore della Coppa Italia dilettanti nazio-

Nicolò Luglio

nale. E’ in difesa che si sono registrati i maggiori movimenti in entrata con le ufficialità di Nespoli, Gargiulo, Gentile e Mosca e le conferme di Lepore, Di Mauro e Fatone. Il primo acquisto targato Crudele-Marinucci Palermo è stato a centrocampo con l’ingaggio di Albino Fazio. Un settore rinforzato

dalle riconferme di Di Lullo e D’Aguanno e dall’arrivo dell’ultimo minuto di De Feo. Ora, gli sforzi della dirigenza altomolisana si concentreranno sull’attacco, reparto orfano di Franco Calcagni che ha già salutato la compagnia e che, allo stato attuale può contare sul solo De Vizia.

squadra ed i tifosi ti augurano tutto il meglio, ricordandoti che a Piedimonte Matese potrai sempre sentirti a casa. In bocca al lupo Camo». Il Tre Pini Matese, si presenterà ai nastri di partenza del prossimo torneo come campione uscente della Coppa Italia regionale con il sogno Serie D che si è infranto a pochi passi dalla realizzazione con la sconfitta contro il Nuova Florida. Non farà parte della formazione campana uno dei calciatori di spicco della stagione appena trascorsa, Marco Di Matteo che ha ceduto alle lusinghe del Comprensorio Vairano, altra formazione del casertano, neo promossa nel massimo campionato regionale molisano ma con ambizioni di alta calssifica. Di Matteo, con la casacca del

Tre Pini ha vissuto stagioni importanti a partire da quella del 2002 con il secondo posto e la promozione in Serie D prima conquistata a seguito della condanna da parte della Commissione disciplinare nei confronti del Gioventù Calcio Dauna per illecito sportivo e poi persa in seguito alla riammissione nei dilettanti della stessa società pugliese. Il centraavanti, nativo di Piedimonte Matese, era tornato in patria nel dicembre 2018 per guidare la squadra alla conquista del trofeo tricolore e rimpiazzare il partente Napoletano. Ora l’addio, a distanza di pochi mesi. Confermato tra i pali l’estremo difensore Malaspina. Nei prossimi giorni la società annuncerà ufficialmente rinnovi e addii dei giocatori della passata stagione.

Sulla panchina dei biancoverdi siederà Alfonso Camorani con Romagnini nelle vesti di ds

Di Matteo lascia il Tre Pini Matese Tra i pali confermato Malaspina REDAZIONE CAMPOBASSO Con la riunione tenutasi nella giornata di sabato è iniziata ufficialmente la nuova stagione del Tre Pini Matese. Tante le novità in questa nuova avventura della

società del presidente Marcellino Pepe a cominciare dallo staff tecnico: «La società comunica che la gestione della squadra per la stagione 2019/2020 sarà affidata ad Alfonso Camorani che quest’anno ha deciso di lasciare il calcio giocato e

di intraprendere la vita da allenatore. Vitale importanza il ruolo del nostro Silvano Romagnini che quest’anno avrà un altro arduo compito quello da Direttore Sportivo oltre che completare lo staff tecnico. Crediamo fortemente in questo connubio,

che sicuramente porterà sempre di più in alto il nome della nostra Piedimonte». Toccherà proprio ad Alfonso Camorani, fornire le giuste indicazioni al direttore sportivo Romagnini per l’allestimento di un organico capace di essere protagonista, come da un po’ di anni a questa parte, del campionato d’Eccellenza molisana. Camorani ha appeso le scarpette al chiodo proprio alla fine del campionato scorso, allettato dalla proposta del presidente Pepe di vestire i panni di allenatore dei campani. E’ stata la stessa società ad omaggiare l’ormai ex calciatore con una nota apparsa sul profilo social ufficiale: «Per tutti quelli che amano il calcio non è facile accettare il ritiro dal calcio giocato di un bravo calciatore, e se quel giocatore è Alfonso Camorani, la notizia dispiace ancora di più. Onorati di averti conosciuto come calciatore e come persona, condividendo insieme la tua ultima stagione ci hai dato tanto dentro e fuori dal campo. La dirigenza, la


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SPORT

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CALCIO A 5

La scalata alla serie A2 parte dall’organizzazione societaria

Chaminade, Ennio Ialenti segretario e Maurizio Discenza alla comunicazione REDAZIONE CAMPOBASSO La nuova stagione agonistica della Chaminade è iniziata con l’assegnazione delle cariche e la composizione del nuovo consiglio direttivo. Tra le figure, spicca quella di un uomo storico della società, Ennio Ialenti in un ruolo chiave come quello di segretario del club: «Sono arrivato alla Chaminade nel 2010 grazie a mio figlio che insieme ad un gruppo di amici mi ha coinvolto in questo progetto, posso solo dire che è stato amore a prima vista». «I nostri tesserati trascorrono gran parte del loro tempo con noi tra allenamenti, partire e post gara, questa società ha acquisito negli anni un vero e proprio ruolo sociale e vuole educare i giovani attraverso lo sport. A livel-

REDAZIONE CAMPOBASSO Intesa tra la società venafrana e l’azienda di Parma, tramite il distributore esclusivo del Molise Francesco Pietrunti di Sport Merchandising La Erreá Sport, azienda italiana di abbigliamento sportivo con sede a Parma, sarà partner tecnico della Sporting Venafro per i prossimi 3 anni. L’accordo è stato firmato tra il presidente della squadra di futsal venafrana, Gianluca Primavera, e il distributore esclusivo nel Molise del marchio parmense, Francesco Pietrunti, di Sport Merchandising. Erreá è un marchio molto noto nel mondo dello sport ed è un’azienda che punta tutto sulla qualità dei propri prodotti. È l’unica in Italia, nel settore delle forniture sportive, a vedere tutti i suoi capi certificati da un organo centrale svizzero che ne sancisce l’esenzione da materiali tossici, che non vengono rilasciati a contatto con il sudore e con la pelle. «Ringrazio il Presidente Primavera e tutto lo staff. Tutti volevamo questa partnership – spiega Pietrunti –, la Sporting è una società ambiziosa, che piace e sono convinto che stiamo cavalcando un’onda giusta. La Erreá è un brand italiano molto affidabile, che cerca sinergie con progetti seri e a lungo termine. Ecco perché si è arrivati a questo accordo». Pietrunti prosegue: «Stiamo pianifi-

lo sportivo, invece, l’arrivo nella società di Do- Le due figure menico Scarnata ci ha vanno «Mi sono appassionato sempre di permesso di proseguire più a questo sport e quest’anno ho l’attività e di ottenere ri- a completare sultati importanti, oggi i quadri dirigenziali avuto l’onore di ricevere una chiamata da Domenico Scarnata per proporpossiamo dire che la mi una partecipazione più attiva in Chaminade è una gran- dei rossoblù società. Non ho avuto esitazione ed de realtà del futsal molisano». Al centro del progetto Chaminade, eccomi qui pronto a dare il mio piccolo apla comunicazione, con la società del capo- porto alla Chaminade facendo fruttare l’espeluogo decisa a fare le cose per bene dotan- rienza di 32 anni di lavoro nel campo della dosi, per prima cosa, di un ufficio stampa di comunicazione». «Ho accettato subito perché il progetto è tutto rispetto sotto la regia del referente Maurizio Discenza: «Sono entrato nel mondo del ambizioso e portato avanti con passione e calcio a 5 lo scorso anno come sponsor con serietà da Franco Bossi e Domenico Scarnala mia azienda, la Omega Point, per dare un ta che non lasciano nulla al caso. Non mi repiccolo contributo alla Chaminade dove ho sta che dire Forza Chaminade e... venite ad tanti amici. Diciamo che è stato amore a pri- assistere alle partite perché vi innamorerete di questo sport e di questa squadra». ma vista».

Accordo siglato con la Erreà Sport. La società è molto ambiziosa

Lo Sporting Venafro punta in alto: ecco lo sponsor tecnico cando tutte le collezioni, con un occhio anche al merchandising e stiamo buttando giù delle chicche che presenteremo a fine agosto…». «Quello che più mi inorgoglisce di questa collaborazione – aggiunge il presidente Primavera – è che un’azienda così importante come la Erreá ci abbia contattato e abbia voluto fortemente stringerci in una partnership. Questo accordo corona quello che di positivo c’è stato fin d’ora da

parte nostra”. La Sporting ha puntato sulla qualità ad ogni livello e quindi, spiega Primavera, “sono sicuro che abbiamo fatto un’ottima scelta, l’abbigliamento che loro forniscono è di qualità superiore e abbiamo scelto soprattutto nell’interesse dei nostri atleti». Pietrunti, 37 anni, campobassano, sottolinea come sia lui che Primavera siano «giovani, motivati, ambiziosi e vogliosi di fare sport sano». Sì, perché anche lui è nel mondo del futsal da

più di 20 anni. «Con Gianluca – racconta – ci siamo conosciuti tramite i social, gli ho fatto i complimenti per la vittoria della Coppa

Italia e per i video promozionali realizzati dalla squadra. Come agenzia Sport merchandising siamo molto attenti a queste dinamiche

comunicative, quindi poi a fine campionato ci siamo aggiornati e abbiamo parlato di futsal». Francesco è stato a capo degli All Blacks, squadra di calcio a 5 che ha militato nella serie C molisana ai suoi albori, poi trasformata nella Win Adv Campobasso che ha giocato in serie B. «Da lì a un anno – spiega Pietrunti – ci siamo legati al Cus ed è nato il Cus Molise calcio a 5 che ha militato in serie B per 4 anni. Infine c’è stata l’unione con il Circolo La Nebbia, avventura chiusa per motivi professionali. A quel punto ho ricevuto l’inattesa chiamata della Chaminade, che ringrazio tutt’ora per il biennio condiviso, per occuparmi dell’ufficio marketing e comunicazione. È stata una scelta prettamente professionale, sono un amante del mio lavoro e quindi ho accettato la loro proposta perché ho percepito che anche questo club puntava molto sulla comunicazione sportiva di alto profilo. Ho collaborato con loro due anni in cui si è svolto un ottimo lavoro, apprezzato su tutto il territorio nazionale e di questi riconoscimenti ringrazio anche Emmanuel Minardi, mia eccellente spalla destra. Al termine di questa avventura professionale – conclude Pietrunti – ci siamo incontrati con Gianluca e ci siamo subito trovati». Ora l’inizio di una partnership con la Sporting Venafro, per inseguire insieme traguardi lontani.


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MOTORI - BOCCE

In Sardegna il campione campobassano domina tutti i parziali

Fabio Emanuele vince anche lo Slalom di Osilo Primato rafforzato La gara era valida come quinta prova del Campionato Italiano

Fabio Emanuele nell'abitacolo in Sardegna Sul cofano dell'Osella la dedica a Gianmarco Di Vico

REDAZIONE CAMPOBASSO Continua a comandare in giro per l’Italia Fabio Emanuele. Il driver della Campobasso Corse fa suo anche lo slalom di Osilo, valido come quinta prova del tri-

colore di specialità e continua a cullare il sogno di cucirsi lo scudetto sul petto. Certo, manca ancora tanto alla fine della stagione, ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta. In Sardegna il pilota di casa

nostra, a bordo della fida Osella Pa 9/90, fa man bassa di successi parziali andando a vincere tutte e tre le salite ufficiali della corsa e confermando così di attraversare uno splendido momento di forma. Sull’isola, il pluri campione italiano di specialità si è presentato con il chiaro intento di dare seguito alle grandi prestazioni precedenti e ci è riuscito in pieno. Basti pensare che dopo aver vinto la manche di apertura (con 122,50 punti) nel secondo tratto cronometrato, nono-

stante un birillo toccato e quindi dieci secondi di penalità, è riuscito a far registrare comunque il miglior tempo (130,62 punti complessivi). Stessa cosa nella terza ed ultima salita ufficiale di gara con 123,22 punti totalizzati. Nella classifica fina-

le assoluta alle spalle di Emanuele si piazzano Enrico Piu (Formula Gloria) e Salvatore Venanzio (Radical). E’ tanta al termine della giornata la soddisfazione del campione molisano che ha una dedica speciale per questa vittoria: «E’ tutta per

La dedica speciale: «La vittoria è tutta per Gianmarco Di Vico, il ragazzo deceduto in un incidente qualche giorno fa»

Gianmarco Di Vico, il ragazzo deceduto a Campobasso in un incidente stradale una decina di giorni fa – dice - Lo porto sempre nel cuore». Emanuele parla poi dell’aspetto tecnico. «E’ stata una gara bellissima, su un circuito che si addice molto alla mia vettura – interviene – sembrava quasi una gara in salita. Vincere fa sempre piacere, sono contento anche se, come amo ripetere, bisogna guardare ad una gara alla volta e alla fine tireremo le somme».

L’evento coinvolgerà tanti appassionati ed è organizzato dalla Fib

Beach bocce, sabato 27 luglio la tappa molisana che si svolgerà a Termoli Termoli ospiterà la tappa molisana del Beach Bocce Tour, l’iniziativa organizzata dalla Federazione Italiana Bocce che sta toccando le principali città turistiche del Belpaese. L’appuntamento molisano, organizzato dalle Bocciofile Madonna delle Grazie Termoli e Avis Campobasso, sotto l’egida della FIB Molise, è in programma sabato 27 luglio 2019, a partire dalle ore 10, al Lido ‘Il Pirata’. Si giocherà a cop-

pia e la kermesse è aperta a tutti, come nel pieno spirito delle bocce: uomini, donne, giovani, meno giovani, normodotati e diversamente abili. Tutti insieme nell’area che sarà allestita sul litorale nord di Termoli. Il costo di iscrizione è di dieci euro per giocatore, quota comprensiva, per coloro che non sono tesserati alla Federazione Italiana Bocce, della tessera agonistica per la stagione 2019/ 2020. Un modo per entrare

nei bocciodromi e, magari, appassionarsi alla disciplina sportiva una volta terminate le vacanze e tornati in città alla vita di tutti i giorni. Il Beach Bocce, oltre a offrire svago e divertimento per i turisti, è un mezzo per far conoscere all’esterno sia la disciplina sportiva delle bocce, ma anche la stessa Federbocce che si muove su più fronti per arrivare a ogni latitudine. Sarà possibile iscriversi e

prendere informazioni, telefonando ai numeri 3343010549 e 3899308738, ma anche rivolgendosi direttamente al Lido ‘Il Pirata’ sia nei giorni precedenti la kermesse ma anche fino a qualche minuto prima della competizione. I vincitori delle tappe regionali avranno l’opportunità di recarsi, ospiti della Federazione Italiana Bocce, a San Benedetto del Tronto, dove al ‘Beach Arena’, saba-

to 31 agosto 2019, è in programma la finale nazionale del ‘Beach Bocce Tour’. Ai vincitori, in terra marchigiana, un premio di mille euro; 800 euro per i secondi classificati, 400 euro per le coppie terza e quarta. «Abbiamo aderito al ‘Beach Bocce Tour’ per trascorrere una giornata all’insegna dello sport e del divertimento – ha affermato Angelo Spina, presidente della FIB Molise – Ma anche per fare conoscere le nostre attività a coloro che non sono mai entrati in un bocciodromo. Ringrazio i presidenti della Madonna delle Grazie Termoli, Gianfranco Di Fonso, e dell’Avis Campobasso, Pino Iacovino, che, in sinergia, hanno lavorato all’evento. La Federbocce molisana lavora da due anni sia sotto il profilo agonistico sia dal punto di vista promozionale. Un

lavoro che ha portato a un incremento importante del numero degli agonisti, che in Molise si attesta quasi sulle cinquecento unità». Termoli, dunque, è pronta a vivere una due giorni dedicata alle bocce. All’indomani della tappa molisana del Beach Bocce Tour, infatti, al bocciodromo di via Asia è in programma il 35° Trofeo Città di Termoli, gara a carattere nazionale, specialità coppia, riservata alle categorie A e B, organizzata dalla Bocciofila Madonna delle Grazie. A meno di una settimana dalla scadenza delle iscrizioni, sono già cinquanta le coppie ai nastri di partenza, provenienti dalle due province molisane e da società dei territori di Napoli, Salerno, Avellino, Benevento, Caserta, Foggia, Potenza, Chieti, L’Aquila, Roma, Frosinone, Ascoli Piceno e Treviso.


il Quotidiano del Molise lunedì 22 luglio 2019

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