quotidiano del 25-03-19

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20° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | lunedì 25 marzo 2019 | anno XXII | n.83 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente

Campobasso al voto. Il nuovo sindaco dovrà Sanità. Medici pensionati in corsia, sindacati gestire 27 milioni di euro: gli interventi nel Defr sul piede di guerra: no direttiva Giustini PAGINA 2

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Isernia. Come da pronostico la coalizione si aggiudica le elezioni. All’orizzonte si prefigura l’anatra zoppa

Provinciali, risultato a tarda notte Centrodestra pronto per il pienone Risultati in linea con le aspettative. Dopo Campobasso, anche in Provincia di Isernia ci sarà la cosiddetta “anatra zoppa”. A trionfare ieri, nelle elezioni di secondo grado per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Isernia la coalizione di centrodestra. Un risultato quasi scontato se si considera che la maggior parte dei seicento aventi diritto al voto sono stati eletti nelle file del centrodestra e la legge Delrio dà un peso specifico maggiore ai rappresentanti dei Comuni più popolosi .

La gastronomia molecolare firmata Eden sbarca per la prima volta in Molise PAGINA 3

Rinascita Agnonese, l’Isernia si mette nei guai

FROSOLONE

Guida spericolata Fioccano le “multe morali” degli Scout

BASSO MOLISE

POST SISMA SOPRALLUOGHI FERMI, SERVONO I TECNICI

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CAMPOBASSO

I rossoblù perdono a Giulianova la quarta gara nelle ultime sei giornate

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Cinquecentoventritre richieste di sopralluoghi, 399 effettuati e 124 ancora da treminare. Ed è emerso che 252 stabili sono agibili, 50 quelli inagibili totalmente, 64 quelli temporaneamente inagibili, 7 parzialmente inagibile e solo 1 inagibile per rischio esterno, di fatto un edificio che risulta inagibile perché vicino a un altro.

QM

DENTRO LA NOTIZIA

PAGINA 10

Una vittoria e due sconfitte per le molisane di serie D. I Lupi perdono a Giulianova al termine di una prova deludente. L’Agnone fa sua una gara decisiva. Isernia ko contro l’ultima. ECCELLENZA

Vastogirardi nella storia: è serie D Con la Frentania l’atto decisivo di un campionato dominato PAGINA 20

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PROMOZIONE

CAMPOBASSO

Il Vairano avvicina la promozione con una cinquina al Fortore Maxi-rimonta Trivento: da 1-3 a 4-3

Dopo dieci mesi di agonia è morta l’anziana investita da un’auto pirata

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il Quotidiano del Molise lunedì 25 marzo 2019

PRIMO PIANO

POLITICA MAURIZIO ORIUNNO L’appuntamento con le amministrative del 26 maggio per il Comune di Campobasso verrà misurato dai cittadini anche sui bisogni e sulle speranze di rigenerazione del capoluogo regionale e interpretato dalle forze politiche e dai candidati che scenderanno in campo. In attesa dei programmi elettorali, giunge il Defr in approvazione del Consiglio regionale del Molise, il documento che definisce, in aggiornamento al programma di governo del presidente Toma, le linee di intervento per attuare le priorità ritenute strategiche. Tra queste anche il potenziamento delle aree urbane (Campobasso, Isernia e Termoli) alle quali nel bilancio sono state assegnate risorse POR complessive per quasi 19 milioni di euro. Un percorso fatto di step, con i quali si è arrivati alla propria Strategia di Sviluppo Urbano 2014-2020 e concluso formalmente nel settembre 2017, con l’approvazione dei documenti strategici deliberati dai Consigli comunali coinvolti e la ratifica da parte del Comitato di Sorveglianza del POR Molise FESR FSE 2014-2020. Nella seduta del 19 novembre 2018 è stato approvato un aggiornamento dei crono programmi di spesa e preso atto dell’avvenuta designazione delle Autorità Urbane di Campobasso e di Termoli. Una strategia, in estrema sintesi, che per la città di Campobasso (unitamente a Ferrazzano e Ripalimosani) si compone dei seguenti numeri: 4 Assi strategici – 6 Obiettivi – 29 Interventi (16 finanziati dal POR, 8 cofinanziati da fondi nazionali, 4 cofinanziati da risorse proprie e project financing, 1 finanziato dalla Regione in ambito ATS), circa 27 ml di euro di investimento totale di cui 9,2 ml di risorse POR Molise FESR FSE; 15,5 ml

Focus sui contenuti del Documento di Economia e Finanza regionale

Campobasso al voto, ecco gli investimenti previsti nel Defr Nell’area urbana anche Ferrazzanno e Ripalimosani Attività/Interventi Riqualificazione centro fieristico Selva Piana Riqualificazione mercato coperto ed aree di pertinenza (Programma Aree Degradate) Riqualificazione ex scuola “Notte” – Sant’Antonio Abate (Programma Aree Degradate) Studio per la riqualificazione dell’ex mattatoio (Programma Aree Degradate) Anagrafe nazionale della popolazione Miglioramento connessione telematica - Videosorveglianza – Servizi on line Interventi di riqualificazione energetica di impianti sportivi del Comune di Campobasso Interventi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali Realizzazione di orti didattici (Programma Aree Degradate) Realizzazione di smart grids Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio per una mobilità intermodale Sistemi di trasporto intelligenti Miglioramento della viabilità sostenibile (Programma Aree Degradate) Realizzazione di percorsi pedonali, piste ciclabili e punti di ricarica di veicoli elettrici riservati al trasporto collettivo Realizzazione di piste ciclopedonabili e percorsi benessere (Programma Aree Degradate) Realizzazione di impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento Tutela e valorizzazione naturalistica di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica Tutela e valorizzazione di attrattori culturali anche in chiave turistica Manutenzione straordinaria Palazzo Chiarulli (Comune di Ferrazzano) Riqualificazione urbana area ex Convento S. Onofrio (Comune di Ferrazzano) Promozione integrata dell’offerta turistica Sostegno alla creazione d’impresa in settori specifici (turismo, ambiente, innovazione, tipicità locali etc.) su iniziativa di disoccupati Attivazione di tirocini formativi a favore di giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni Sostegno alla creazione d’impresa in settori specifici (turismo, ambiente, innovazione, tipicità locali etc.) su iniziativa di giovani tra i 18 e i 35 anni Creazione della “Città dei Ragazzi” Centro aperto polivalente (Programma Aree Degradate) Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica mediante erogazione di borse lavoro e l’attivazione di percorsi SIA Sostegno a favore di imprese sociali per l’attivazione di servizi innovativi a favore di fasce deboli Interventi di inclusione sociale a favore di soggetti svantaggiati (Borse Lavoro) – ATS Campobasso (I comuni dell’Area Urbana fanno parte dell’ATS) biennio 2017- 2018 Progetti di inclusione ed innovazione sociale – capacità di resilienza urbana (Programma Aree Degradate)

di risorse nazionali; 1,6 ml di risorse proprie; 0,3 ml di risorse private e project financing; 0,5 ml di risorse regionali (ATS). Gli obiettivi specifici della strategia di sviluppo puntano a rendere il territorio più “smart” innovando l’offerta dei servizi pubblici a favore di cittadini ed imprese e, potenzian-

Investimento Totale 500.000,00 9.511.638,39 2.252.909,60 1.800.000,00 149.526,00 900.025,33 294.000,00 390.716,44

Tipologia di fondi Risorse proprie Fondi nazionali Fondi nazionali Risorse proprie 600.000,00 Risorse nazionali 1.200.000,00 Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020 Project financing Por Fers 2014/2020

100.000,00 1.774.752,92 1.100.00,00 266.666,67 1.226.454,80 166.666,67

Fondi nazionali Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020 Fondi nazionali Por Fers 2014/2020

1.000.000,00 258.804,00 700.592,00 1.329.724,00 400.000,00 900.000,00

Fondi nazionali Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020 Risorse proprie Risorse proprie

466.945,00 471.124,00

Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020

125.633,00 209.389,00

Por Fers 2014/2020 Por Fers 2014/2020

100.000,00 649.104,00

Fondi nazionali Por Fers 2014/2020

209.200,00

Por Fers 2014/2020

475.380,00

Fondi regionali

120.000,00

Fondi nazionali

do, per una migliore fruibilità di tali servizi, gli strumenti di connessione; a riqualificare e ri-funzionalizzare le dotazioni infrastrutturali e le strutture di edilizia pubblica esistenti, al fine di rendere il territorio attrattivo per il rilancio dell’economia e dell’occupazione puntando su innovazione e

creatività; valorizzare il patrimonio naturale e culturale materiale e immateriale a fini culturali e turistici; migliorare la qualità della vita tramite azioni di sviluppo urbano che puntino su mobilità sostenibile, riqualificazione energetica e sensibilizzazione dei cittadini su temi ambientali; migliora-

Agrichef, Coldiretti Molise: cresce il numero dei cuochi contadini in Italia e in regione Cresce il numero degli agrichef italiani che ormai sfiorano il migliaio. Provenienti da tutte le regioni italiane, gli agrichef prima di ricevere la qualifica e la conseguente iscrizione nell’albo nazionale hanno frequentato specifici corsi. Il dato sulla loro costante crescita è stato diffuso nel corso dell’assemblea nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica di Campagna Amica, tenuta a Roma durante la quale sono stati rinnovati gli organi con i nuovi componenti della Giunta esecutiva: Diego Scaramuzza (presidente), Stefania Grandinetti e Gabriele Maiezza (vice presidenti), Simone Ferri Graziani, Cristina Scappaticci, Elena Tortoioli e Filippo De Mic-

Qualità, tracciabilità e distintitività con l’offerta di piatti a km zero e garanzia di trasparenza e sostenibilità colis. Per il Molise ha preso parte ai lavori dell’assemblea il presidente regionale di Terranostra, l’agrichef Felice Amicone. La figura di agrichef si va diffondendo sempre più anche in Molise che ad oggi conta una decina di cuochi contadini, diplomati al temine di un corso tenuto lo scorso ottobre a Riccia. L’Agrichef Coldiretti è quindi un cuoco

contadino che lavora negli agriturismi di Campagna Amica e in cucina utilizza i prodotti da lui stesso coltivati nella sua azienda dove l’accoglienza diventa un momento fondamentale per la promozione del territorio e del buon cibo, ponendo la massima attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali e alle ricette tradizionali. Parole d’ordine per un agrichef sono quindi: qualità, tracciabilità e distintività con l’offerta di piatti a chilometri zero e la garanzia di trasparenza e sostenibilità. Gli agrichef sono il fiore all’occhiello di un settore, quello agrituristico, che conta oggi in Italia ben 23.4000 strutture in grado di offrire un potenziale di più di 253mila posti letto e oltre

441mila coperti. Ma la presenza degli agrichef è importante anche nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che si sono trasformati nel tempo da luoghi di commercio a momenti di aggregazione, svago, socializzazione e formazione con lo svolgimento di variegate attività, dagli cooking show ai tutorial per la spesa fino ai laboratori didattici per i bambini. Esempio ne è anche l’Agrimercato di Campagna Amica a Campobasso dove, nell’area food dello stesso, due agrichef molisani, il giovedì ed il sabato preparano sfiziosi e gustosissimi menù a km zero che i clienti possono consumare in loco o acquistare nella modalità da asporto.

re i livelli di occupazione e occupabilità, in particolare per i giovani, offrendo nuove opportunità lavorative che puntino maggiormente all’autoimprenditorialità in settori specifici (turismo, ambiente, innovazione, ecc.); adottare nuove misure di welfare urbano che contrastino la povertà e le disuguaglianze in favore delle fasce di popolazione più deboli e sfavorite (anziani, immigrati, lavoratori svantaggiati, tossicodipendenti, etc.). Interventi che sicuramente porteranno una iniezione di fiducia nel futuro, in tempi di grande disagio nel presente con la desertificazione del centro murattiano ed una complessiva carenza di occupazione, mentre preme la questione del bando unico per l’affidamento del trasporto pubblico locale che, quasi certamente, dovrebbe portare ad un miglioramento dei servizi cittadini ed una programmazione più attenta dei collegamenti da e per il territorio. Così come si attendono le prossime mosse circa la destinazione d’uso della superficie dell’ex campo sportivo Romagnoli e delle rovine dell’Hotel Roxy. Argomenti che, ancora

I NUMERI

29 Interventi in totale (16 finanziati dal Por, 8 coofinanziati da risorse proprie e project financing, 1 finanziato dalla Regione in ambito ATS

27 milioni di euro circa di investimento totale di cui 9,2 milioni di risorse Por Molise Fesr Fse, 15,5 milioni di risorse nazionali, 1,6 milioni di risorse proprie, 0,3 milioni di risorse private e project financing, 05 milioni di risorse regionali (Ats) una volta, dopo oltre un ventennio, saranno oggetto di dibattito nella campagna elettorale ormai alle porte.

Bolletta dell’acqua più bassa d’Italia ma la nostra rete idrica è un colabrodo Ammonta a 153 euro la spesa per la bolletta idrica nel 2018 per una famiglia molisana rispetto ai 426 euro della media nazionale. Isernia è il capoluogo di provincia meno caro d'Italia con 120 euro annui; a Campobasso si è registrato un incremento del 12% rispetto al 2017. Il Molise detiene, però, il primato di regione con la più alta dispersione idrica: si arriva al 68% rispetto al 36,4% della media nazionale. La fotografia emerge dall'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha realizzato la XIV Indagine sui costi sostenuti da una famiglia (fino a tre componenti e con un consumo medio di 192mc all'anno) per il servizio idrico integrato nel corso del 2018. «Con qualche accorgimento, si risparmiano ulteriori 40 euro l'anno con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150mc invece di 192mc l'anno - fanno sapere da Cittadinanzattiva - una famiglia molisana spenderebbe 113 euro anziché 153 euro con un risparmio medio del 26% circa"."Ad esempio, in un anno riferisce l'associazione - si possono risparmiare 42mc di acqua con piccoli accorgimenti: sostituendo, una volta su due, la doccia al bagno (risparmio di 4,5mc) riparando un rubinetto (21mc), usando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (8,2mc), chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti (8,7mc)"


PRIMO PIANO

il Quotidiano del Molise lunedì 25 marzo 2019

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ATTUALITÀ

Il Gruppo Eden della Famiglia Damiano arricchisce di innovazione l’offerta gastronomica regionale

La cucina molecolare è realtà anche in Molise Al pari delle più dinamiche realtà internazionali, all’Hotel San Giorgio di Campobasso il nuovo servizio dal 12 aprile La cucina molecolare è un insieme di tecniche di cucina che combinando l’uso di ingredienti innovativi e tradizionali, sviluppa nuove crea-

L’intero mondo medico pone orami quotidianamente l’accento e la propria contrarietà contro la direttiva del commissario della sanità, dott. Angelo Giustini, di autorizzare la ASREM a richiamare in servizio gli specialisti in pensione con contratti libero professionali a euro 6800,00 mensili. Anche il Sumai Molise (Sindacato Unico Medicina Ambula-

zioni e piatti inediti esplorando i territori del gusto attraverso molteplici percorsi. L’inventore di questa disciplina è il premio Nobel, Pierre Gilles De

Gennes insignito della prestigiosa onorificenza per la fisica nel 1991. Dal 1992 De Gennes si è impegnato a cercare, con la collaborazione di chimi-

ci, biologi e cuochi, ed elaborare una “teoria della pietanza”. Da qui è nata la Gastronomia molecolare o Cucina molecolare. In pratica, alla base di questa “disciplina” c’è l’intenzione di destrutturalizzare il senso del gusto, temperature e consistenza delle pietanze, e dargliene uno nuovo senza l’aggiunta di additivi o altri elementi. Non solo a Roma, Milano, Parigi o New York, da oggi anche il Molise, per la prima volta, avrà il suo presidio di cucina molecolare. Ad inaugurarlo è il Gruppo Eden della famiglia di Marcello Damiano, dedito ad attività turistico ricettive e di ristorazione d’eccellenza dal 1976, che già nel mese di gennaio ha rinnovato la propria offerta gastronomica con 45 nuo-

ve pietanze emozionali. «Lanciamo oggi un esclusivo e nuovo servizio di ristorazione, frutto di una più ampia strategia aziendale che mira anche alla alta qualificazione professionale del nostro personale» afferma l’imprenditore Marcello Damiano. «Sono fermamente convinto che anche l’innovazione culinaria sia obiettivo da perseguire per attrarre nuovi flussi turistici e offrire al grande pubblico l’identità di un Molise che corre e guarda al futuro», continua l’amministratore del Coriolis e dell’Hotel San Giorgio. Il 12 aprile, alle ore 20.00, presso la sala ristorante dell’Hotel

Il Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana si esprime sulla direttiva commissariale

Sanità, pensionati in corsia: arriva la censura del Sumai toriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria), ribadi-

A 90 giorni dal Decreto Fiscale, Zingaretti e De Luca restano al loro posto Le disposizioni sull’incompatibilità tra presidente di regione e commissario contenute nel decreto fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 dicembre ad oggi “puniscono” solo Molise e Calabria che, in risposta, hanno fatto ricorso alla Consulta. Con loro a rivolgersi alla magistratura anche la Regione Campania e la Regione Lazio che, però, trascorsi 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, sono risultate immuni al provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri che reintroduce l’incompatibilità tra presidente di regione e commissario ad acta per la sanità, che vale anche per i presidenti-commissari in carica. Sul campo resta dunque lo scontro e le polemiche tra il Ministro della Salute, Giulia Grillo e il presidente campano, Vincenzo De Luca sull’incompatibilità, che resta uno dei punti cardine su cui le regioni “ribelli” puntano per far partire il Patto per la Salute. In proposito manca una settimana al 31 marzo, data fissata dalla legge di Bilancio per l'intesa tra Governo e Regioni sul nuovo Patto per la salute. Dopo la bocciatura della scorsa settimana, i governatori chiedono di sciogliere una serie di nodi, su tutti quello riguardante la parte economica. Da qui l'appello con la richiesta di un incontro direttamente con il premier Giuseppe Conte, dato che ormai la dead line fissata sembra superata dalle difficoltà emerse nel confronto con il Ministro.

sce la posizione espressa in tutti i tavoli di confronto e da ultimo dal segretario nazionale dott. Antonio Magi al ministro Grillo ed esprime preoccupazione per la direttiva in questione. «Sono ben 21.500 i medici specialisti già pronti ad entrare nel SSN - dichiara Antonio Magi al ministro medici che hanno terminato il percorso formativo. Facciamoli entrare subito in ospedale con concorso pubblico e nel territorio, ai sensi della 189/ 2012, tramite graduatoria pubblica nella specialistica convenzionata interna. Questi 21.500 sono quelli che come dice Lei, sono stati remunerati durante la specializzazione ed ora non hanno più retribu-

zione e aspettano di essere collocati nel SSN. Se però aspettiamo ancora li perderemo tutti, infatti seguiranno gli altri 5.000 specialisti che sono già andati all’estero con retribuzioni e condizioni di lavoro notevolmente migliori delle nostre.» «In realtà – afferma il Sumai - la direttiva del commissario autorizza l’ASREM all’espletamento di procedure per il conferimento di incarichi libero professionali estese anche a medici specialisti in quiescienza. Facciamo presente che l’Accordo Collettivo Nazionale per la medicina specialistica ambulatoriale interna, che disciplina il rapporto libero-professionale in con-

venzione tra Sistema Sanitario Nazionale e medici specialisti, prevede che anche gli specialisti ambulatoriali possono prestare servizio in ospedale, come d’altra parte già avviene per molti di loro negli ospedali della regione, e che gli specialisti in ostetricia e ginecologia che hanno fatto domanda nella graduatoria valida per il 2019 per il Molise sono 16. A fronte delle carenze di personale e della necessità di garantire assi-

San Giorgio del capoluogo di regione l’inaugurazione con evento e gran menù tutto di gastronomia molecolare. «Abbiamo pensato a una proposta che sia rappresentativa al massimo della cucina molecolare, ossia contaminata da tutti quegli elementi che possano far entrare appieno i nostri ospiti in questa dimensione straordinaria e innovativa», concludono dal gruppo Eden. «Il 12 aprile offriremo un evento unico al grande pubblico e siamo entusiasti di essere noi i pionieri di questa importante evoluzione della cucina».

stenza ai cittadini, evidenziate dal direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Cardarelli, sono state pubblicate dalla ASREM a dicembre 2018 e sono attualmente in fase di assegnazione a specialista con il contratto SUMAI, solo 6 ore di ostetricia e ginecologia.» Infine dal Sumai il quesito finale sulla vicenda: Come mai non si sono preliminarmente attivate in questo caso, procedure che favoriscono l’inserimento di giovani specialisti nel mercato del lavoro, prima di fare contratti a chi gode già da diversi anni della pensione?». Una domanda alla quale possono rispondere solo i commissari Giustini e Grossi quando convocheranno la stampa per il primo incontro ufficiale.

Boccardo (Uil): occorre responsabilità e strategia Duro il commento della Funzione Pubblica della Uil sulla direttiva Giustini. «Viene spontaneo – afferma il segretario Tecla Boccardo - Noi l’avevamo detto. E quante volte. Due fronti diversi ma collegati: la tassazione locale sempre più alta, la sanità molisana sempre più disastrata. I diritti dei cittadini messi sotto i piedi. E non si dovrebbe, per accorgersene, attendere le statistiche nazionali o una qualche idea estemporanea per tamponare le carenze di organico negli ospedali. Qui e ora serve senso di responsabilità per guardare in faccia i problemi ed avviarne il superamento. Serve una strategia complessiva, che imposti sviluppo e benessere diffuso, garantisca occupazione e lavoro di qualità. Responsabilità e strategia: merce rara dalle nostre parti. Ma senza, non se ne esce. Questo non è un appello alla politica, è un allarme per quanti hanno a cuore il nostro Molise.


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il Quotidiano del Molise lunedì 25 marzo 2019

QM

CAMPOBASSO

Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

Previsioni meteo di domani

Farmacia di turno a Campobasso

Manzoni-Massa viale Manzoni, 89 0874.97070

Intanto l’avvocato Baranello che difende la donna indagata precisa: la mia assistita ha già patteggiato una pena a 3 anni e 3 mesi

Non ce l’ha fatta l’anziana investita da auto pirata E’ deceduta a dieci mesi dall’accaduto, era la notte del 18 maggio 2018 e fu travolta all’incrocio fra via Garibaldi e via Mazzini CAMPOBASSO Dopo 10 mesi di agonia all’ospedale Cardarelli di Campobasso non ce l’ha fatta la signora di 89 anni che il 18 maggio scorso, nel cuore della notte, fu investita dall’auto di un’infermiera di 43 anni in servizio presso il nosocomio del capoluogo in

prossimità dell’incrocio fra via Garibaldi e via Mazzini. L’investimento fu ripreso da una telecamera di videosorveglianza e le immagini mostrarono chiaramente le fasi del drammatico episodio. L’infermiera investì l’anziana che venne trascinata per alcune decine di metri. la conducente scese dall’auto

con il cellulare in mano, fece il giro attorno al mezzo prima di risalire in macchina e ripartire, lasciando la vittima riversa sull’asfalto. Immagini che portarono gli agenti della Squadra Volante a stringere il cerchio attorno alla donna, arrestata dopo poche ore con le accuse di lesioni personali gravissime,

omissione di soccorso, fuga e guida in stato di ebbrezza. L’arresto, però, non venne successivamente convalidato dal Gip Enrico Di Dedda che ne aveva disposto l’immediata remissione in libertà tre giorni dopo. L’avvocato Maria Assunta Baranello, difensore dell'Infermiera, per dovere di cronaca ha riferi-

Tratta Roma-Campobasso, pendolari accampati davanti a Termini

Deraglia treno merci, tanti i disagi per i pendolari molisani Circolazione ferroviaria sospesa Ieri dalle 4.25 fra Ciampino e Colleferro, linea Roma – Cassino, a seguito dello svio di due carri vuoti di un treno merci nei pressi della stazione di Zagarolo. Nessun danno alle persone. Le cause dello svio sono in corso di accertamento. Tan-

ti i disagi per i molisani, in piazza dei Cinquecento, davanti alla Stazione Termini. Almeno cento quelli accampati e sballottati da un pullman all'altro nel tentativo di ripartire alla volta di Venafro-Isernia-Campobasso “Tratta ferroviaria interrotta a Colleferro, Zagarolo, per

Il treno merci deragliato (foto ilmamilio.it)

binari out, causa del deragliamento. I collegamenti a media e lunga percorrenza sono stati deviati sulla linea Roma – Napoli via Formia. Per garantire la mobilità delle persone, è stato attivato un servizio sostitutivo con autobus. È stata inoltre potenzia-

ta l’assistenza ai viaggiatori sia a bordo treno sia nelle stazioni. Per i treni da/per Campobasso Rfi ha provveduto a sostituirli con questi bus: 2351/2352 bus da Cassino a Roma; 2349/2350 bus da Roma a Campobasso; 2353/2354 bus da Roma a Campobasso.

to che la posizione della propria assisita è stata definita, già nel novembre 2018, con un rito alternativo. Rileva, inoltre, che non esiste elemento alcuno, allo stato, che possa ricondurre il decesso dell'anziana signora al sinistro occorsole. L’infermiera,

infatti, ha patteggiato la pena a 3 anni e 3 mesi di reclusione e ha versato una somma di denaro in risarcimento del danno provocato. Il caso è dunque archiviato e i funerali si svolgeranno oggi alle 15.30 nella chiesa di San GiovannI.

GIUDIZIARIA

Falso e truffa, l’Appello ribalta il primo grado: assolti due dirigenti “Il fatto non costituisce reato”. Con questa formula i giudici della Corte d’Appello di Campobasso hanno assolto Sabino Antonio Mastrapasqua e Giuseppe De Bernardis, condannati a dieci mesi in primo grado l’anno scorso perché ritenuti responsabili dei reati di falso e truffa. I due dirigenti - come si apprende dal giornale online terzobinario.it - erano stati portati a giudizio per fatti relativi al 2012 al termine di un’indagine svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria dalla Guardia di Finanza molisana a cui si erano rivolti i proprietari di terreni dove era previsto che si costruissero impianti a biogas. Condannati nel luglio 2018 dal giudice D’Onofrio, la Corte d’Appello hanno ribaltato la sentenza, secondo l’ex articolo 530 comma 2 del codice penale, secondo cui «il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile».


il Quotidiano del Molise lunedì 25 marzo 2019

CAMPOBASSO E PROVINCIA

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ATTUALITÀ

Un dipartimento che per la nostra terra è motivo di grande vanto

Buona sanità in Cattolica con la Chirurgia vascolare Orgoglio per le staminali nel reparto del dottor Pietro Modugno Il dottor Pietro Modugno

GENNARO VENTRESCA Se ne raccontano tante sulla sanità. Se c’è di mezzo la cattiva sanità, poi, addirittura si urla, si cercano spazi sui giornali, nei telegiornali e nelle visceri dei talk show. Eppure, non mancano i casi, che sono poi la maggioranza, in cui la sanità meriterebbe di aggallare per i suoi

Nella sede del Comune di Ripalimosani, sabato 23 marzo, alcuni membri del comitato IMU hanno autenticato, dinanzi al Segretario comunale, la sottoscrizione dell’istanza di retrocessione del proprio terreno da edificabile ad agricolo. Una richiesta che risponde all’impossibilità di dar vita ai comparti, sia perché l'intervento edilizio non è sostenibile dai proprietari, ovvero questi non hanno la volontà di sfruttare la potenzialità edificatoria prevista, sia perché i medesimi terreni sono soggetti ad una sproporzionata tassazione IMU. Tra i vari aspetti negativi della questione rientra l’ingente

meriti, non certo per alcune sue incertezze. Prendiamo il Dipartimento di Malattie Cardiovascolari del “Gemelli” (Ex Cattolica) della nostra città. Funziona in modo encomiabile: è un autentico vanto per la nostra sanità. Ha cinque posti letto, sempre occupati, la Chirurgia vascolare (all’interno della

Cardio-chirurgia), come certificano i 3.500 interventi complessivi a correre dall’apertura. Era il 2003. In 15 anni il reparto guidato dal giovane quanto valentissimo dottor Pietro Modugno (referente regionale del collegio dei primari della chirurgia vascolare italiana), un barese giunto appena trentatreenne nella nostra strut-

tura di Tappino si è consolidato, passando dagli appena 40 interventi del 2004 ai 366 del 2018. Sono confortanti anche le percentuali di mortalità (0,6%), appena 23 casi su 3.500; risulta bassa anche la morbidità (conseguenze) che si è attestata al 5,6%, pari a 196 casi complessivi. E’ appena il caso di ricor-

dare la tipologia degli interventi, (complicati e delicatissimi) che vanno dalla Tea Carotidea isolate (1.257) alle varicectomie (68),passando per i bypass cervicali (15), rivascolarizzazione degli arti (1.252) e le amputazioni (153). Il vero punto di forza del reparto è rappresentato dall’autotrapianto di cellule sta-

Aree edificabili e agricole, il comitato Imu chiede la retrocessione tassazione sulla successione patrimoniale. I proprietari continuano a portare all’attenzione del Comune e degli organi dello Stato, Regione e Prefettura, la realtà economica e sociale che si sta attraversando in Molise. La greve situazione, confermata anche dagli ultimi indici Istat, continua a mostrare l’assenza di crescita demografica e la presenza di uno spopolamento inarrestabile,

implicando aumento dell’età media e calo di domanda sui mercati per nuova edificazione. Il calo degli investimenti accompagnato dalla crescita del tasso di disoccupazione conduce ed un generale e progressivo impoverimento della popolazione. In questi anni, la retrocessione a terreno agricolo ha interessato numerose zone d’Italia. In Abruzzo, a Chieti le retro-

cessioni sono iniziate nel 2013 attraverso una variante semplificata; e altri comuni abruzzesi si sono uniti in successione, come Spoltore, Caramanico Terme e Giulianova. Nelle Marche, ad Osimo i cittadini sono impegnati a costituire un comitato a livello nazionale attraverso l’adesione dei diversi comitati locali sparsi in tutta Italia. Nella medesima regione,

Femignano vede accolte numerose richieste che hanno portato ad una variante generale del Piano Regolatore. Stesso iter di variazione si è manifestato con successo in Veneto, Reggio Emilia e Lombardia. Ora è il momento del Molise! Presentando la richiesta di retrocessione, i cittadini del Comune di Ripalimosani chiedono espressamente una variante specifica al piano regola-

minali. I numeri sono incomparabili ad altre realtà. Il reparto è stato sempre impegnato nell’attività di ricerca sull’utilizzo delle staminali autologhe per il trattamento dei pazienti con ischemia critica non rivascolarizzabile, candidati ad amputazione maggiore dell’arto inferiore. Nello specifico sono stati trattati 70 pazienti con tali caratteristiche cliniche. Tale dato costituisce la più autorevole casistica italiana sull’argomento, riconosciuta dalla Società Italiana di Chirurgia vascolare ed Endovascolare. La Chirurgia Vascolare della Cattolica e quella di Aosta sono i centri coordinatori della Sicve per il registro nazionale Smol che vede la partecipazione di 50 centri di Chirurgia Vascolare italiana. tore generale. Il fine è di condurre ad un uso consapevole del territorio con l’obiettivo di limitare il consumo del suolo e contenere la dimensione complessiva del vigente PRG, contemplando la possibilità di retrocedere delle aree edificabili ed arrestare le inutili e dannose colate di cemento. Inoltre, i proprietari dei terreni si augurano che la pratica amministrativa venga presa in carico al più presto evitando temporeggiamenti in vista delle prossime elezioni poiché la procedura è considerata già burocraticamente troppo lunga per chi continua a maturare ulteriori imposte.

Appuntamenti ed eventi nelle scuole secondarie, nelle università e nelle città

Portare l’Europa tra i cittadini con un occhio di riguardo ai giovani Dal 21 al 29 marzo in tutta l’Italia si snoderà in tutta Italia l’iniziativa “Primavera dell’Europa”: una serie di eventi nelle scuole secondarie, nelle università e nelle città, con l’obiettivo di portare l’Europa tra i cittadini, soprattutto i più giovani, e promuoverne la partecipazione attiva alla vita democratica dell’Unione. La “Primavera dell’Europa” fa parte del programma di lavoro della Rappresentanza della Commissione europea in Italia e dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo, che si avvarranno della collaborazione dei Centri d’Informazione Europe Direct (EDIC), dei Centri di documentazione europei (CDE) e la rete nazionale italiana Eurodesk. I principali destinatari di questa iniziativa sono i giovani che andranno a votare per la prima volta quest’anno per il rinnovo del Parlamento europeo ma, naturalmente, le attività sono aperte a tutti. L’obiettivo è quello di stimolare un dibattito informato sulle principali politiche europee e sulle prossime importanti scadenze elettorali e ricordare i valori fondanti e i simboli dell’Unione. E in Molise? Noi di Europe Direct Molise e del Centro di documentazione europea dell’Unimol incontreremo studenti che vanno al voto per la prima volta e tutti i cittadini attraverso una serie di iniziative: - Photocontest L’Europa che vorrei – leggi regolamento e liberatoria

- video interviste - flash mob con gli studenti delle scuole superiori - distribuzione di bandiere nei luoghi pubblici e presso Europe Direct Molise – c/o Provincia di Campobasso - via Roma 47 – 86100 Campobasso - Primavera dell’Europa, Primavera del sogno europeo: i giovani cittadini e le elezioni europee 2019. Dibattiti nelle scuole secondarie di II grado che avranno fornito la loro disponibilità. I dibattiti potranno spaziare dalle realizzazioni dell’Europa alle sfide attuali, dalle opportunità per i giovani alle proposte per il futuro, senza caratterizzazioni partitiche o politiche Vuoi partecipare con la tua scuola? Contattaci: Europe Direct Molise – tel: 3334565326 mail: europedirectmolise@provincia.campobasso.it Centro di documentazione europea tel. 0874 404531 cifolelli@unimol.it

Nel Molise saranno aperti al pubblico i seguenti siti:

Presso alcuni di questi siti sarà possibile ricevere una bandiera dell’Ue. Chi ne farà richiesta potrà fare una foto e parGiornate FAI di Primavera La “Primavera dell’Europa” sarà presente anche alle Gior- tecipare così al photocontest “L’Europa che vorrei”. nate FAI (23 e 24 marzo). Oltre trenta siti di rilievo culturale o ambientale, beneficiari a SOCIAL vario titolo di fondi europei, saranno aperti al pubblico per testimoniare e promuovere le azioni dell’UE volte a tutelare, restaurare hastag e valorizzare il patrimonio culturale italia- #PrimaveraEuropa #EuropeDirectItalia #Thistimeimvoting #stavoltavoto @europainitalia @europedirectmolise @cdeunimol @bibliotecaunimol no.


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CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

Al convegno hanno partecipato anche dieci studenti della IV D (indirizzo Scienze Umane) dell’istituto campobassano

Con il Liceo Galanti si va a scuola di OpenCoesione Il monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici A Scuola di OpenCoesione è un percorso didattico innovativo nato da un accordo tra il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e il MIUR, che consiste nella realizzazione di attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l’impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. ASOC unisce educazione civica (perché permette ai ragazzi di interiorizzare l’idea che la democrazia è partecipazione e che la partecipazione si sostanzia anche in attività di verifica e di controllo di come vengono spese le risorse pubbliche), promuove competenze digitali (perché le attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici vengono realizzate attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie informatiche), competenze statistiche e data journalism (per monitorare l’andamento dei progetti i ragazzi raccolgono dati, li analizzano, li interpretano rielaborandoli e rappresentadoli graficamente, con gli strumenti della matematica e della statistica e se ne servono per scrivere un articolo di data journalism) nonché competenze trasversali quali sviluppo di senso critico, problem-solving, abilità interpersonali (perché quanto prodotto è frutto di un lavoro di squadra). La grande valenza formativa del percorso viene dal suo carattere interdisciplinare - i contributi al suo svolgimento, infatti, sono dati dal docente di italiano, il quale insegna le diverse tecniche di scrittura, anche quelle in uso sui social network che i ragazzi frequentano per dare visibilità alla ricerca di monitoraggio, dal docente di matematica che insegna a raccogliere dati e a compierne uno studio statistico, dal docente di scienze umane, che insegna come si utilizzano le tecniche di ricerca quantitativa e qualitativa, dal docente di arte che guida i ragazzi nella cura della veste grafica dei prodotti multimediali - nonché dalla pos-

sibilità che offre da un lato, ai ragazzi, di applicare in contesti concreti le conoscenze apprese a scuola (la qual cosa permette loro di comprendere il senso di quanto studiato) e dall’altro, agli insegnanti, di porre in essere la strategia didattica della ricerca azione: di fatto, il progetto prende le mosse da una domanda alla quale gli studenti, nel corso dell’anno, sono chiamati a dare risposta. Tutto il lavoro di ricerca, raccolta e rielaborazione di dati e informazioni serve proprio a studiare la situazione problematica di partenza e a fornirle una soluzione. Fra le molteplici attività previste ci sono: la scrittura di un report di lezione al termine di ciascuna delle fasi in cui l’intero percorso si articola, report che viene pubblicato sulla piattaforma Asoc, contenente i blog delle singole scuole partecipanti, un articolo di data journalism, un report di monitoraggio sulla piattaforma Monithon, iniziativa indipendente di monitoraggio civico, aperta a tutti coloro che vogliono conoscere e valutare sul campo come vengono spesi i fondi pubblici in Italia, l’organizzazione di due eventi pubblici che hanno lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza rispetto al tema scelto, incontri con istituzioni, esperti e autorità coinvolti nella realizzazione dell’intervento monitorato, la creazione di prodotti multimediali che permettono agli alunni di confrontarsi con tecniche di comunicazione e storytelling. Descrizione dell’evento Quello che si è tenuto lo scorso venerdì 15 Marzo, presso la Sala della Costituzione di Campobasso, è stato il primo dei due eventi pubblici che il progetto Asoc chiede ai team partecipanti di organizzare. Il convegno è stato realiz-

zato dalle classi dei cinque Istituti scolastici molisani (il Liceo Economico-Sociale, l’ITST Marconi, i Licei Scientifici Romita e Pagano di Campobasso, l’ISISS Giordano di Venafro) che partecipano al percorso giunto, ormai, alla sua quarta edizione - in occasione della Settimana dell’Amministrazione Aperta (SAA) tenutasi dall’11 al 17 Marzo. Obiettivo del convegno, che ha coinvolto amministratori, cittadini, esperti, alunni e docenti degli istituti scolastici, è stato quello di promuovere la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’accountability nelle amministrazioni pubbliche e, conseguentemente, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Come hanno sottolineato Antonio Battista, sindaco di Campobasso, Carmela Basile, responsabile del centro Europe Direct del Molise, che supporta le scuole nella ricerca di monitoraggio, nonché gli studenti che la realizzano e che hanno dato il loro contributo all’evento, l’amministrazione aperta è un modello di amministrazione che cerca di rendere procedimenti e decisioni più trasparenti e aperti alla partecipazione dei cittadini. A Scuola di Opencoesione dà un contributo notevole alla pratica della trasparenza nella misura in cui consente a giovani cittadini di controllare come vengono utilizzate risorse pubbliche. Di questa peculiarità che conferisce al percorso un grande valore educativo, si sono resi conto coloro che hanno assistito al convegno i quali hanno avuto modo di constatare il grado di consapevolezza raggiunto dagli studenti delle scuole che partecipano ad Asoc rispetto agli interventi attenzionati, tutti finanziati nell’ambito delle politiche

L’amministrazione aperta è un modello che rende procedimenti e decisioni più aperti alla partecipazione dei cittadini

di coesione, con soldi provenienti dall’Unione Europea ai quali si aggiungono contributi dello Stato italiano: il completamento della tangenziale nord di Campobasso (oggetto del monitoraggio portato avanti dal team tAnGENzialeTE007 del Liceo Galanti); l’ampliamento del piano di raccolta differenziata del Comune di Campobasso (monitorato dal team Differenziamo il futuro dell’ITST Marconi); la realizzazione di una pista ciclabile litoranea fra Campomarino e Montenero di Bisaccia, per valorizzare una mobilità turistica sostenibile (oggetto di ricerca del team Free Wheels del Liceo Romita); la realizzazione della metropolitana leggera che collega Matrice a Bojano (studiata dal team Fast Urban Rail del Liceo Pagano); i lavori di recupero, restauro e valorizzazione dell’ex Palazzo Armieri di Venafro (intervento monitorato dal Giordano Team di Venafro). L’apertura delle istituzioni può essere garantita solo dalla trasparenza delle informazioni. I cittadini devono poter accedere a tutte le informazioni necessarie a conoscere il funzionamento e l’operato delle pubbliche amministrazioni. Certamente, una spinta in questa direzione è resa possibile dall’Istat, l’Istituto di ricerca che, come ha ricordato Maria Picci, dirigente dell’Ufficio territoriale Istat per il Lazio, il Molise e la Calabria, diffonde la cultura statistica in Italia e fornisce ai cittadini gli strumenti indispensabili per interpretare i dati, leggerli ed utilizzarli come chiavi di lettura della realtà, mettendoli nelle condizioni di esercitare il loro diritto di cittadinanza, di prendere decisioni consapevolmente e responsabilmente, sia in forma individuale che collettiva. Una panoramica sulle disposizioni vigenti e vincolanti in materia di trasparenza e su come queste si sono evolute nel tempo è stata fatta da Francesca

Le attività previste: la scrittura di un report di lezione al termine delle fasi del percorso, fasi che vengono pubblicate sulla piattaforma Asoc Basta, Segretario Generale della Provincia di Campobasso, la quale ha sottolineato il ruolo di tali disposizioni nel passaggio da una Pubblica Amministrazione chiusa, blindata, che impediva al cittadino di essere consapevole dell’attività amministrativa generale, oltre che dei singoli provvedimenti che lo riguardavano direttamente, ad una Pubblica Amministrazione aperta e trasparente, che mette il cittadino nella condizione di poter partecipare alla vita democratica e ai processi decisionali. La trasparenza è un metodo: significa che il cittadino che è destinatario di un provvedimento finale ne conosce i soggetti responsabili, nonché sa qual è l’iter documentale, logico, giuridico, motivazionale che sta dietro quel provvedimento. Come ha rimarcato Giacomo Verde, Direttore Generale Vicario dell’Università degli Studi del Molise, la trasparenza così intesa è resa possibile dal Piano Nazionale Anticorruzione, il cui scopo è quello di prevenire e contrastare fenomeni di corruzione e di cattiva gestione dell’interesse pubblico, attraverso misure che garantiscano il corretto esercizio della funzione pubblica. La trasparenza come accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni costituisce il modo in cui l’azione amministrativa si deve esplicare ed è misura di prevenzione della corruzione. Al convegno hanno preso parte anche 10 degli studenti della classe 4ª D del Liceo Galanti, indirizzo Scienze umane, che a metà Febbraio hanno intrapreso il Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento denominato “Esame di un fenomeno economico locale: politiche di co-

esione”, in collaborazione con la filiale di Campobasso della Banca d’Italia, lavorando su Opencoesione, il portale di open government dedicato alle politiche di coesione in Italia, che consente a tutti i cittadini di valutare l’utilizzo delle risorse rispetto ai bisogni del territori. Il percorso, della durata di 38 ore, ha visto gli alunni coinvolti in attività di raccolta, analisi, rielaborazione e confronto di dati in formato open (opendata) navigabili sulla piattaforma, riguardanti risorse spese e pagamenti effettuati nei due cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, quest’ultimo ancora in corso, in Italia e nel Mezzogiorno, con particolare attenzione al Molise. A conclusione dei lavori, è stato proiettato il video con cui l’avvocato Ernesto Belisario ha salutato gli studenti del percorso AscuoladiOpenCoesione invitandoli ad essere promotori energici del diritto alla trasparenza, criterio indispensabile per poter definire davvero democratico un Paese; diritto che, al pari di tutti gli altri, va esercitato attivamente. I diritti non possono rimanere in Gazzetta Ufficiale, ha ricordato l’avvocato, ma hanno bisogno di qualcuno che li faccia vivere e camminare sulle proprie gambe. È necessario partire dall’assunto che senza l’impegno di tutti e di ciascuno la democrazia non funziona e non esiste. C’è da augurarsi che eventi di sensibilizzazione come quello dello scorso Venerdì possano servire proprio a raggiungere l’obiettivo auspicato dall’avvocato: quello di formare cittadini impegnati e premurosi, dato che, parafrasando l’affermazione di Michael Moore: “la democrazia non è uno sport per spettatori”.


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È intervenuto Padre Lino che da anni svolge la”missione” di recupero e reinserimento dei giovani

All’IISS di Bojano sono stati organizzati dei seminari sulla prevenzione degli stupefacenti, ideati con la duplice finalità: far apprendere ai discenti notizie corrette sulle dipendenze dalle sostanze: sugli effetti dannosi sull’organismo e sul comportamento, sulle alterazioni comportamentali soprattutto nel rapporto con gli altri; diffondere la “cultura della legalità” nei giovani, avviandoli alla giusta comprensione della necessità delle “regole” quale presupposto indispensabile per un sano e corretto vivere civile. Gli incontri sono stati svolti con la partecipazione di Padre Lino che ha incantato la platea di giovani studenti parlando in modo schietto e diretto delle tante lusinghe e pericoli che gravitano attorno all’universo degli adolescenti, sottolineando la ne-

Sostanze stupefacenti, all’Iiss un’iniziativa di prevenzione cessità della prevenzione. Padre Lino ha cominciato la sua “missione” di recupero e reinserimento dei giovani intorno agli anni 80, in una struttura malmessa in campagna e grazie al lavoro di due operai l’opera fu portata a termine. Qui è riuscito a recuperare il 30% dei ragazzi, ma adesso il lavoro di recupero è diventato molto più difficile per il fatto che ora ci sono le cosiddette “droghe sintetiche” che danneggiano pesantemente il cervello. Pa-

dre Lino ha poi dato la parola a Roberto, un giovane che lo ha accompagnato, un ragazzo di 22 anni di Campobasso che ha raccontato la sua odissea, iniziata da adolescente. La sua storia ha molto colpito gli alunni che lo hanno ascoltato in silenzio e sono rimasti sorpresi nell’ascoltare che il giovane venne accompagnato alla comunità di padre Lino dal padre, ovvero da quell’operario che aveva contribuito a restaurare la struttura e che mai avrebbe immaginato un

giorno di accompagnare lì suo figlio! Prima di concludere Padre Lino ha menzionato anche i rischi della ludopatia, invitando gli studenti a stare lontano da questa nuova malattia del gioco d’azzardo che avvinghia nelle sue spire anche tantissimi giovani. «Oggi, fare prevenzione ha affermato la referente d’istituto per la prevenzione delle sostanze stupefacenti, prof. ssa Italia Martusciello - significa dotare le nuove generazioni di mezzi, occa-

sioni, opportunità e laboratori di educazione alla salute che li aiutino ad affrontare la complessità del vivere. Affinché i giovani possano acquisire competenze dirette a sviluppare elementi protettivi rispetto ai rischi che possono accompagnare, tra le altre, la scelta di usare o meno sostanze psicoattive ed alcool, diventa basilare investire sulle loro abilità cognitive, emotive e relazionali. Un ringraziamento di cuore a Padre Lino per il suo

straordinario impegno e un augurio sincero a Roberto per un futuro sereno. Grazie anche ai docenti che hanno collaborato all’iniziativa: Prof. Daniele Muccilli, Prof.ssa Adele Crivellone, Prof. Claudio Spina, Prof.ssa Giannamaria Mastrangelo, Prof.ssa Beradina Spinelli e prof.ssa Mariella Centracchio».

Castelbottaccio. Concorso letterario “Donne... ieri, oggi, domani” giunto alla 12esima edizione

“Datemi il mio nome e non chiamatemi solo Donna” Giunto alla 12esima edizione il concorso letterario Donne . . . ieri, oggi, domani. Il titolo dato all’importante appuntamento letterario è “Datemi il mio nome e non chiamatemi solo Donna”. Il Circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’ – fa sapere il presidente, Maria Francesca De Lisio indice la dodicesima edizione del Concorso letterario, riservato esclusivamente a donne, età minima di 16 anni, che possono partecipare con racconti e poesie in lingua italiana o in altra lingua se corredati da traduzione, scritti al computer, il cui tema deve essere incentrato sui pregiudizi e stereotipi che circondano le donne: le donne vengono giudicate in quanto persone, professioniste qualificate, si percepisce la donna per i suoi meriti e per il suo talento o le donne vengono ancora qualificate solo in base a ciò che appare? I racconti inediti devono avere una lunghezza minima di 5000 battute (spazi inclusi) e massima di 10000 battute (spazi inclusi), mentre le poesie, anch’esse inedite, non possono superare i trenta versi. Le opere vanno redatte come documento word in formato A4, carattere Times New Roman 12,

distribuzione testo giustificato, con interlinea singola e senza paragrafi. Non saranno ammessi formati diversi da quanto previsto. I lavori dovranno essere inviati entro il 1 giugno 2019 all’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio (CB). A titolo di contributo spese per l’organizzazione, è richiesta una quota di partecipazione (da allegarsi in contanti al plico o mediante versamento su c/c postale n°73631442, intestato all’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, causale ’concorso letterario 2019’) pari a: € 10,00 per la prima opera, € 5,00 per ognuna delle opere successive. Le opere vanno inviate esclusivamente con posta ordinaria o prioritaria (no raccomandate) al seguente indirizzo: Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio (CB). Si darà immediata conferma dell’avvenuto ricevimento tramite e-mail o SMS. L’elenco delle premiate sarà pubblicato sul sito web www.donnaolimpia.org e sulla pagina facebook. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione di tutte le norme indicate nel presente bando. Il mancato rispetto delle condizioni e dei termini fissati dal

Unicef, raccolta fondi a Sant’Elia a Pianisi organizzata dall’Associazione Genitori L’Associazione dei Genitori di Sant’Elia a Pianisi si mobilita per la raccolta fondi dell’Unicef che si terrà il 30 ed il 31 marzo. I volontari santeliani si uniscono anche quest’anno al coro dei collaboratori che si impegneranno nelle piazze di tante città italiane per la tutela dell’infanzia. L’Associazione, pertanto, sollecita i cittadini a sostenere l’iniziativa tenendo conto che, come attestato dagli studi dell’importan-

te organizzazione, ogni anno 3 milioni di bambini rischiano di morire a causa della malnutrizione, che indebolisce i bambini e li rende più vulnerabili alle malattie. Con l’acquisto di un’Orchidea, l’UNICEF potrà acquistare 48 bustine di alimento terapeutico, grazie al quale sarà possibile salvare la vita di un bambino. Commovente la storia di Ajija, riportata sul sito. La bimba quando è arriva-

ta in uno dei centri UNICEF pesava 9,9 kg: troppo poco per una bambina di 6 anni. La circonferenza del suo braccio misurava solo 9 cm, indice di uno stato di malnutrizione acuta grave. La sua vita era in pericolo e ha iniziato subito un trattamento con l’alimento terapeutico. Si tratta di una miscela di pasta d’arachidi, vitamine e sali minerali ad alto contenuto energetico che permette a un bambino mal-

presente bando comporterà l’esclusione dal Concorso, la quota d’iscrizione non verrà restituita, non è prevista la stesura di nessuna graduatoria. A discrezione dell’organizzazione, le opere iscritte, premiate e/o ritenute meritevoli potranno essere pubblicate successivamente in un volume antologico. Gli elaborati inviati non saranno restituiti e non sarà redatta alcuna scheda critica. Tale iniziativa, non essendo a scopo di lucro, ma volta esclusivamente alla divulgazione della scrittura femminile, non prevede alcun compenso per l’eventuale pubblicazione. La premiazione ufficiale avrà luogo il 28 luglio 2019 nel corso della giornata organizzata dall’Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’. In quella occasione verranno letti brani selezionati delle opere delle vincitrici o delle concorrenti, in omaggio alle donne che vivono, lavorano, lottano silenziosamente. Info: Associazione Culturale ‘Donna Olimpia Frangipane’, Via Marconi 2, 86030 Castelbottaccio, Tel/fax 0874747238 e 3286961535, Web: www.donnaolimpia.org; e-mail donnaolimpia@email.it; pagina facebook Premio letterario ‘Donne ieri, oggi, domani.

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nutrito di recuperare peso e le forze. Una soluzione semplice, pronta all’uso e a basso costo: una bustina costa solo 31 centesimi. Sulla scia dello slogan “Centesimo dopo centesimo, per vedere crescere ogni bambino”, parte anche quest’anno la raccolta UNICEF, nella consapevolezza che il 91% delle donazioni sarà destinata a interventi per la cura, la protezione e l’istruzione dei bambini di tutto il mondo.

Confetti Rossi per Nicola Marsoli, neo dottore in Scienze Motorie e Sportive Confertti Rossi per Nicola Marsoli che il 22 marzo scorso, presso l’università degli Studi Gabriele D’Annunzio di Chieti, ha conseguito la laurea in “Scienze Motorie e Sportive”. Relatore il prof. Ruggierio D’Anastasio. Al neo dottore, ai genitori Nicolangelo e Maria Giuseppina, alla sorella Concetta, ai nonni Marialuigia, Mario Salvatore e Concetta le congratulazioni degli zii, dei cugini, della fidanzata Federica, parenti tutti e dei numerosi amici di Macchia Valfortore, Riccia e Campomarino e dalla redazione del Quotidiano del Molise.


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ISERNIA

QM Redazione centrale: Campobasso redazioneisernia@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

Previsioni meteo di domani

10°

Farmacia di turno a Isernia

Fortini via Giosuè Carducci, 15 0865.414123

Si ripete quanto accaduto a Campobasso: il presidente Coia dovrà amministrare con un’assise di un altro colore politico

Provincia, stravince il centrodestra Come da pronostico la coalizione si aggiudica le elezioni per il rinnovo del Consiglio: all’ente di via Berta sarà “anatra zoppa”

I risultati sono stati in linea con le aspettative. Dopo Campobasso, anche in Provincia di Isernia ci sarà la cosiddetta “anatra zoppa”. A trionfare ieri, nelle elezioni di secondo grado per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Isernia la coalizione di centrodestra. Un risultato quasi scontato se si considera che la maggior parte dei seicento aventi diritto al voto, tra consiglieri e amministratori, sono stati eletti nelle file del centrodestra e, soprattutto, la legge Delrio dà un peso specifico maggiore ai rappresentanti dei Comuni più popolosi e Isernia, Venafro e Agnone sono tutte azzurre. Le operazioni di voto hanno avuto inizio alle 8 di ieri mattina. Tra i primi a recarsi al seggio, presso la sala consiliare dell’ente di via Berta, il presi-

dente Lorenzo Coia. Il clou dell’affluenza, prima di mezzogiorno. Alle 12 avevano votato il 29% degli aventi diritto, ossia 174 amministratori. Mentre a seggi chiusi, ossia alle ore 20, il dato complessivo è definitivo è stato di 452 votanti su 600, ossia il 75,3 per cento rispetto al 79% di due anni fa. REDAZIONE ISERNIA Strisce blu, il circolo cittadino del Partito Democratico di Isernia chiede al primo cittadino di dimettersi. «La vicenda dei parcheggi a pagamento – si legge nella nota del circolo cittadino del Pd – nella città di Isernia rappresenta oggi l’emblema del fallimento

Giornate FAI, al Classico protagonista la storia di Isernia

Grande successo per le giornate FAI di primavera. Tante le iniziative anche in provincia di Isernia. Tra queste quella organizzata dagli studenti del liceo classico O. Fascitelli. Un viaggio nella storia di Isernia attraverso mostre fotografiche, riproduzioni 3d e filmati interattivi. Circa 30 gli studenti impegnati nella due giorni che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini. I dettagli sono stati illustrati dal professor Fabio Cefalogli: «Sono state allestite tre sale, una dedicata all’era preistorica, l’altra all’epoca romana e l’ultima, invece, con un viaggio che va dal medioevo fino ai Per vedere giorni d’oggi. Inoltre, lungo il il video corridoio è stata allestita una mostra fotografica che mette scansiona a confronto l’Isernia di ieri con il QR code quella di oggi.

Due le liste: una di centrodestra dal nome “Insieme in Provincia” e l’altra di centrosinistra, “Insieme per la Provincia di Isernia”. La lista “Insieme in Provincia” composta da dieci candidati, sei uomini e quattro donne. Si tratta di Mario Antonelli, Alfonso Cantone. Gabriella Di Nardo, Roberto Di Pasqua-

le, Rita Di Pilla, Linda Rosa Marcovecchio, Angelo Monaco, Manolo Sacco, Vittoria Succi e Fabrizio Tombolini. Sette, invece, i candidati della lista “Insieme per la Provincia di Isernia”: Cristofaro Carrino, Fabia Onorato, Daniele Saia, Michela Fardone, Pierluigi Pacitti, Giuseppina Catauro, Marilena Santovito.

La vittoria è andata al centrodestra, anche se, al momento di andare in stampa i dati ancora non erano definitivi, soprattutto riguardo ai voti di ogni singolo candidato. Le operazioni di scrutinio, infatti, sono iniziate abbastanza tardi. Secondo una prima stima si va verso una vittoria schiacciante del centrodestra. Dalle voci che circolano fuori dalla sala consiliare, dove in tanti stavano attendendendo il risultato, sarebbero otto i consiglieri eletti nel centrodestra

Il circolo cittadino del Partito Democratico: «L’amministrazione ha fallito»

Strisce blu, Il Pd a d’Apollonio: «Dimettiti» dell’amministrazione di centrodestra guidata da Giacomo d’Apollonio. Il suo è un evidente fallimento sia dal punto di vista amministrativo ma, soprattutto, dal punto di vista politico. Sul piano amministrativo, infatti, nella massima improvvisazione, è stato scelto di aumentare a dismisura il numero dei parcheggi a pagamento in maniera “scriteriata”, senza prendere atto di una popolazione calata nei numeri dal punto di vista demografico e ignorando il fatto che alcuni Uffici pubblici sono stati accorpati altrove, circostanza questa che non giustifica dunque la presenza dei parcometri. Come se non bastasse, ha pensato bene di aumentare la tariffa standard a 80 centesimi, ignorando il fatto che oggi troppi cittadini di Isernia, purtroppo, fanno realmente fatica a sbarcare il lunario! Sul piano metodologico non sono state consultate le associazioni dei pochi commercianti “sopravvissuti” di fronte a questa crisi senza fine, e che ora rischiano di perdere ulteriori clienti scoraggiati dalla presenza delle famigerate strisce blu dinanzi a ogni attività, Ma non va meglio dal punto di vista politico, anzi: per quanto

assolutamente deprecabili, queste decisioni sono state votate a larga maggioranza dal Consiglio comunale nel marzo 2018, allorquando si deliberò l’aumento dei parcheggi a tariffa nel numero di 827. Successivamente, nel bando per l’affidamento del servizio di gestione della sosta cittadina a pagamento, pubblicato sul sito istituzionale del Comune il 10 Agosto 2018, questo numero è stato

portato inspiegabilmente a 972, sconfessando le decisioni dell’organo politico sovrano nel silenzio generale del Sindaco e del suo Assessore al Traffico, che nulla sapevano fino a pochi giorni fa. La mano destra non sa cosa fa la sinistra». Questo pomeriggio, intanto, Consiglio comunale sull’elezione del presidente del Consiglio. Un’altra giornata non facile per l’amministrazione comunale di Isernia.

Furto di mezzi agricoli, i carabinieri fermano due romeni Fermati dai Carabinieri alle porte di Isernia due rumeni a bordo di un furgone, mentre trasportavano materiale agricolo, tra cui un trattore di piccole dimensioni. Il materiale, probabilmente, è stato trafugato nei giorni scorsi in provincia, dove sono avvenuti diversi furti. Molte, infatti, le segnalazioni arrivate da imprenditori agricoli che hanno fatto insospettire i militari dell’Arma. I due stranieri, a seguito dell’intensificazione dei controlli, sono stati individuati lungo la Statale 17 nella serata di sabato. Una volta controllato il retro del furgone sul quale viaggiavano, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Isernia hanno rinvenuto la merce, probabilmente destinata al mercato nero. I carabinieri ora stanno controllando la documentazione dei mezzi agricoli, confrontandola con le denunce arrivate in caserma. Subito dopo le indagini del caso decideranno la misura da adottare.

contro i due del centrosinistra. Ma, al di là dei numeri definitivi, ciò che sembra certo è che si prospetta l’anatra zoppa; con un Consiglio targato centrodestra e il presidente della Provincia, Lorenzo Coia, esponente del centrosinistra. La vigente norma non prevede la sfiducia al numero uno della Provincia. Tale situazione, dunque, rimarrà in essere almeno fino a novembre, quando si procederà alle elezioni del presidente della Provincia. NOTIZIE IN BREVE

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CGIL, CISL E UIL

Spettanze non pagate ai dipendenti comunali, sindacati sul piede di guerra I sindacati, Cgil, Cisl e Uil, sul piede di guerra e si dicono pronti a diffidare il Comune per le spettanze non pagate ai dipendenti del Comune di Isernia. Le sigle diffidano il Municipio e chiedono l’immediata attivazione del tavolo di contrattazione decentrata per l’anno 2018-2019 e la verifica degli anni precedenti. «Vista la petizione sottoscritta da un numero notevole di dipendenti – si legge nella nota congiunta - in cui si evidenziano tutte le criticità presenti e le richieste da parte del personale dipendente, si chiede la determina di approvazione del Fondo di Produttività, certificato dal responsabile dell’Area Finanziaria del Comune, come previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dalle leggi vigenti in materia. Per i legittimi interessi dei Lavoratori, le corrette relazioni sindacali ed al fine di evitare e prevenire qualsiasi forma di inutili contenziosi, si ritiene doveroso dare corso a quanto richiesto».


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ISERNIA E PROVINCIA

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CULTURA

Ci si divertiva facendo ruzzolare, lungo percorsi prestabiliti, alcune forme di duro cacio stagionato

Il gioco del formaggio rotolante Un antico passatempo tradizionale, ancora praticato in alcune località sannite MAURO GIOIELLI Un’antica tradizione ludica è quella del gioco del ‘formaggio rotolante’, detto la pezzotta, oppure la pezza de casce, o semplicemente le casce. Ricorda il cheese rolling (inseguire e afferrare una forma di cacio fatta correre in discesa) che gli inglesi fanno come passatempo di propiziazione primaverile; ed è simile alla ruzzola, durante la quale un oggetto tondeggiante deve compiere un percorso prestabilito [M. Gioielli, La ruzzola, in “Tradizionando 2000, giochi turismo artigianato”, Campobasso 2000]. La ruzzola è diffusa in molte contrade d’Italia e prevede quasi sempre l’uso di dischi di legno (lanciati a mano o tramite una corda), ma una sua variante vuole che siano utilizzate forme di formaggio duro [M. Gioielli, Il cacio rotolante, in “Tradizionando 2000, giochi turismo artigianato”, Campobasso 2000].

Manifesto del «Gioco della pezzotta», Cercepiccola, 17 marzo 2019

* * * Pontelandolfo. Nella Monografia di Pontelandolfo (stampata a Campobasso nel 1878 ma predisposta fra il 1856 e il 1860, ossia in anni in cui Pontelandolfo era paese incluso nella Provincia di Molise), Daniele Perugini (1803-1881) inserì una descrizione del gioco chiamato Al Cacio: «Il principalissimo gioco poi nel carnevale, che in preferenza della palla di legno, di ferro o col caciocavallo è quello che si fa col cacio. O la disfida è tra due; o si gioca a compagni da quattro a sei. Si prendono le forme di ottimo cacio da mezzo rotolo fino a sei ed otto [il rotolo equivaleva a kg 0,89], secondo i giocatori. Ciascuno ha uno spago raddoppiato due a quattro volte secondo il peso della forma, e tanto lungo da girarvi tre volte intorno [questo spago viene chiamato zagaglia], e lo fermano nel polso, o nell’indice quando la forma è picciola, e dopo avvolto spingono il cacio per terra, e si segna il colpo dove resta. Poi mena il contrario, e colui che fa il colpo più corto deve prima tirare. Colui che passa la meta vince la metà: poi si comincia da questa e si deve passare l’altra meta dove s’incominciò il gioco. Nei dì festivi specialmente la traversa comunale è ingombra da centinaia di giocatori, ed altri si distendono lungi la Sannitica; ed atteso i danni che possono avvenire le autorità locali han cercato sempre di metterci un freno, ma infruttuosi sono stati i loro sforzi. I giocatori però e gl’indicatori, che precedono, usano ogni diligenza prima di tirare i colpi con pronunziare ad alta voce un sacco di lè, lè, lè – lo caso, lo caso, lo caso. Ci sono dei giorni nei quali si giocano mezzo cantaio di cacio» [il cantaio era pari a 100 rotola]. Vinchiaturo. Il gioco del formaggio ruzzolante viene ancora praticato in alcune località molisane, durante il periodo di carnevale e nei primi giorni di quaresima [M. Gioielli, Il cacio rotolante a Vinchiaturo e Cercepiccola, in “Dal Tratturo al Matese”, a cura di G. De Benedittis, Campobasso 2001, pp. 173174]. A Vinchiaturo si formano due o più squadre di giocatori che fanno rotolare le pezze de casce lungo un percorso prestabilito. Un tempo si usavano formaggi di pecora o capra; oggi quasi esclusivamente delle gros-se e dure forme di parmigiano. Le pezze possono essere pesanti anche più di venti chili, e ciò crea difficoltà nei tiri. La difficoltà aumenta quando i lanciatori sono costretti a tenere un piede nel mezzetto, il recipiente di legno che un tempo serviva quale ‘misura del grano’. Il lancio non è ritenuto valido se la pezza risulta cieca, ossia quando le casce finisce in un luogo che la na-

sconde alla vista dei giocatori [E. Spensieri, Vinchiaturo, Campobasso 1980, pp. 82-85]. Vince la squadra che per prima completa il percorso. La posta è di solito il formaggio con cui si è giocato. Cercepiccola. Con le forme di cacio ci si diverte pure a Cercepiccola, che conserva una importante tradizione carnevalesca, a cui è collegata anche la gara con le pezzotte di pecorino [S. Tassinari, Il Carnevale a Cercepiccola, “I mesi”, 1988, pp. 32-34]. Questa la descrizione del gioco fornitami nei giorni scorsi da alcuni cercepiccolesi: «Le squadre possono essere due o più, ognuna delle quali è composta di tre o quattro giocatori. La pezzotta pesa da 7-8 etti fino a un chilogrammo e mezzo; deve essere ben stagionata in modo da risultare dura e compatta, per limitare al massimo la possibilità che si rompa durante i lanci. A tal fine si preferiscono le forme di cacio ottenute da latte misto, ritenute maggiormente resistenti. Se la pezzotta si frantuma dopo un lancio, viene sostituita e il lanciatore ripete il tiro. Uno spago, detto zaiaglia, viene arrotolato tre volte e mezzo intorno alla circonferenza del formaggio e, infine, è annodato all’indice della mano con cui il giocatore effettua i lanci. I giri della zaiaglia sono collocati l’uno accanto all’altro e non

sovrapposti; ciò consente un tiro più efficace. Se la pezzotta si bagna durante le giocate, perché finisce nell’erba bagnata o in una pozzanghera, viene fatta asciugare in un secchio contenente segatura oppure cenere. Il percorso è una strada asfaltata di circa 700-800 metri, che si trova alla periferia del paese, in un luogo conosciuto come Canciegl d’ la monaca (Cancello della monaca). Il punto di partenza è detto appello (via Roma); quello di arrivo è chiamato scasso (inizio di Contrada Pioppi). Per decidere chi deve cominciare a giocare, si fa la conta. Il lancio iniziale avviene alternativamente, un giocatore per squadra. Si deve far ruzzolare la pezzotta il più lontano possibile. Lì dove il formaggio finisce di rotolare, viene fatto un segno a terra e da quel punto, successivamente, tirerà un altro giocatore della stessa squadra. La squadra che si trova in svantaggio ritira per prima. Quando il lanciatore d’una squadra fa terminare la pezzotta fuori del percorso, un altro giocatore della medesima squadra tira per rimandarla nuovamente sul campo di gara e, poi, da dove si è fermata la pezzotta, dovrà effettuare delle misurazioni (la lunghezza della zaiaglia più quattro piedi di scarpe) e tirare a piede fisso. È consentito, però, indietreggiare e darsi lo slancio; ma non si deve mai superare il punto fisso (detto anche punto morto). Si fanno due partite sullo stesso percorso, una di andata, dall’appello allo scasso (il tragitto è prima pianeggiante e poi in salita), e una di ritorno (che, naturalmente, è prima in discesa e poi in piano), dallo scasso di andata allo scasso di ritorno, che si trova circa 50 metri prima del punto di appello. Vince la squadra che a parità di tiri arriva per prima allo scasso. Lo scasso, quindi, è il punto di arrivo sia della partita di andata che di quella di ritorno; esso è delimitato da un palo e una quercia. Solo se il tiro conclusivo finisce all’interno dei due “legni” di riferimento (quercia e palo) è considerato valido; se invece termina esternamente a tali delimitazioni, si dice che il tiro è fuori scasso. In questo caso un altro giocatore dovrà lanciare la pezzotta, ma “all’indietro”, e un terzo compagno di squadra dovrà cercare di effettuare un tiro che finisca dentro lo scasso». * * * A parte i motivi ludici e di competizione riscontra-bili in ogni passatempo, il cacio rotolante si connette probabilmente alle antiche attività pastorali. Infatti, c’è chi sostiene che «in origine l’oggetto di gioco era una forma di durissimo formaggio pecorino stagionato, lanciato dai pastori lungo pendii e tratturi durante la transumanza» [P. Gorini, Giochi e feste popolari d’Italia e d’Europa, Roma 1994]. Se questa tesi è giusta, non deve stupire che in una terra di transumanti, qual è stata il Molise, sia sopravvissuta la ruzzola col formaggio.


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Sul parabrezza delle auto un biglietto con su scritto: “Diamo l’esempio, la città è di tutti”

Automobilisti indisciplinati, arriva la multa morale L’iniziativa promossa dagli Scout di Frosolone in collaborazione con l’amministrazione comunale. Bambini accompagnati anche da agenti della Municipale e dai Carabinieri Il buon esempio. È quello che le nuove generazioni chiedono agli adulti. Questi ultimi, al tempo stesso, si sentono in dovere di indirizzare i più giovani, di far comprendere loro cosa è giusto e cosa, invece, non lo è. Quando questo non avviene, spesso, ci si sente non a proprio agio con la propria coscienza, perché l’uomo è nato per vivere in comunità, per svolgere un ruolo, dal quale derivano dei comportamenti noti agli altri. Princìpi alla base della psicologia sociale e che gli scout di Frosolone, in collaborazione con l’amministrazione comunale hanno concretizzato, attraverso un progetto che è destinato ad avere un eco nazionale. A Frosolone, infatti, gli scout sanzionano gli automobilisti indisciplinati con “la multa morale”. Chi si è fermato in doppia fila, chi ha sostato in un parcheggio riservato ai diversamente abili, ha trovato una foglietto sulla parabrezza della propria auto. Una volta aperta

VENAFRO Era l’alba del 25 giugno 1986 e Carmela, anziana abitante al rione Manganelle, transitando dinanzi alla Chiesa del SS. Viatico (detta di Cristo) e notando la porta socchiusa, impaurita entrò, andò diritta in sacrestia e subito dopo ne uscì spaventatissima, gridando sulla piazzetta antistante il luogo di

ci si è resi conto che non si trattava di una sanzione amministrativa ma di una sorta di rimprovero: “Diamo l’esempio. Rispetta sempre le regole di civiltà perché la città è di tutti, piccoli e grandi”. Un’iniziativa che rappresenta un’altra bella pagina per il Comune, soprattutto in termini di coscienza civica. L’Amministrazione comunale di Frosolone, con propria delibera, ha concesso il patrocinio gratuito e il proprio sostegno all’iniziativa “Io come mi comporto” promossa dal Gruppo Scout di Frosolone 1 “Augusto Ruberto”. «Si tratta di un’iniziativa molto significativa – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Giuseppe Prioletta –, che si propone di contrastare il parcheggio selvaggio e favorire l’educazione stradale e il miglioramento del senso civico attraverso la sensibilizzazione rivolta in particolare a studenti, adolescenti e indisciplinati adulti». L’iniziativa, che ha coinvolto circa una trentina di bambini, si è svolta in due giornate: sabato 16 marzo i lupetti e le coccinelle hanno partecipato a una lezione di educazione stradale tenuta dall’istruttore di guida Piero Colarusso dell’autoscuola Falese e sabato i bambini, guidati dai Capi scout Alessandra Ianiro e Tony Fraraccio, dalla Polizia Municipale e dai Carabinieri della stazione locale hanno svolto attività di controllo multando moralmente gli automobilisti trasgressori.

«La convivenza non può funzionare – ha invece sottolineato il Sindaco Giovanni Cardegna – se certi cittadini non comprendono il valore del rispetto delle regole in una comunità. La “Multa Morale” vuole essere un dialogo sul rapporto tra cittadini e rispetto delle regole».

Pizzone, si ribalta con il quad: giovane finisce in ospedale Attimi di panico nella mattinata di ieri, intorno alle 12, per un giovane della provincia di Isernia che, nell’agro di Pizzone, si è ribaltato mentre era a bordo del mezzo. L’uomo si trovava in compagnia di amici che hanno provveduto ad allertare i soccorsi. Sul posto i sanitari del 118 che lo hanno traportato presso l’ospedale di Isernia con un codice giallo. I medici gli hanno riscontrato diverse fratture ma non sarebbe in pericolo di vita.

All’Annunziata l’epigrafe a ricordo del nuovo busto argenteo di San Nicandro culto … “Mamma mia! Hann’ rubbat’ Sant’ Nicandr’!” (Hanno rubato San Nicandro!). Era stato scoperto il terribile, per

Venafro, pochi turisti alla serata dei fuochi Avevano previsto oltre 100 camper e più di 1000 visitatori, per “la Notte dei Fuochi”, evento organizzato da Sagre e Feste nei Borghi e Pro Loco Venafro. L’evento, tanto discusso e votato dai Rioni, per aver spostato il tradizionale falò di San Giuseppe del 19 marzo al 23 marzo. Un modo – chiarirono gli organizzatori -, per attirare visitatori anche da fuori città. Invece, dei tanti attesi turisti, previsti per la serata dei fuochi, nemmeno l’ombta. L’unica piazza dove c’è stato un po’ più di movimento è stata piazza San Sebastiano, piazza simbolo degli Scout. La Piazza, nella serata dei fuochi, grazie al Gruppo Scout di Venafro, è stata simbolo della “Giornata del Pensiero 2019”. Infatti, nella serata, gli Scout, hanno esposto uno striscione con lo slogan: “i muri ribaltati diventano ponti”. Ricordiamo che le Guide e gli Scout di tutto il mondo, il 22 febbraio scorso, hanno festeggiato il compleanno dei fondatori dello Scoutismo e del Guidismo/Scoutismo femminile.

ciascun credente venafrano, il furto dello storico e bellissimo Busto argenteo raffigurante San Nicandro e la città ne era rimasta scossa! Lo riporta fedelmente e con assoluta immediatezza Tonino Atella, autore di “Emozioni”, testo edito da Enzo Nocera nel 2009, nel quale si racconta del furto della veneratissima immagine sacra, splendida opera della Scuola Orafa Napoletana del ’600 tra le eccellenze artistiche ed artigianali del periodo. Nel libro si narra minuziosamente di tutto quanto seguì per ritrovare il maltolto, che purtroppo non fece più ritorno, e quindi per realizzare da parte dello scultore Caetani, molisano residente in Toscana, il nuovo Busto argenteo del Patrono di Venafro, voluto dal popolo e presentato alla città nella primavera del 1987. Di tutto questo si dirà oggi alla Chiesa dell’Annunziata di Venafro in occasione dello scoprimento dell’epigrafe commemorativa del rifacimento del Busto argenteo di San Nicandro, a cura del Circolo religioso e socio/culturale San Nicandro e della Fondazione Pia Unione SS. An-

nunziata. Il programma dell’appuntamento: h 17,30 S. Messa presieduta dal Vescovo Mons. Camillo Cibotti, h 18,30 saluti del Presidente della Fondazione Pia Unione e del V. Rettore della Chiesa, Padre Giuseppe Cellucci ; h 18,45 “Epigrafi del 1694 e del 2019, documenti di fede”, a cura di Vincenzina

Scarabeo Presidente del Circolo San Nicandro, h 19,00 “Il furto sacrilego ed il rifacimento del Busto di San Nicandro”, a cura di Oreste Greco, Presidente del Comitato festivo 1987, h 19,15 Scoprimento dell’ epigrafe nella Chiesa dell’Annunziata. A margine della cerimonia ecco quanto scrive il Circolo

San Nicandro: «Il dovere della memoria induce a ricordare l’entusiasmo e la partecipazione di popolo che consentirono ad un gruppo di volenterosi cittadini, costituitisi in Comitato, di restituire alla città di Venafro il busto del suo Santo Protettore, trafugato il 25 giugno 1986. I soci del Circolo San Nicandro, con liberalità spontanea, donano la nuova epigrafe, posta in continuità con quella antica, affidando ai posteri testimonianza di fede costante e di patrocinio sempre invocato dai venafrani di tutto il mondo».

Ribalta nazionale per la Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Agnone FRANCESCO BOTTONE AGNONE Le prodezze invernali del nucleo di Protezione civile dell’Associazione nazionale Carabinieri di Agnone finiscono sulle pagine della rivista “Le Fiamme d’Argento”. Ribalta nazionale per il gruppo di Protezione civile guidato da Mario Petrecca. A pagina 25 del nuovo numero della rivista “Le Fiamme d’Argento”, prestigioso organo dell’Associazione nazionale Carabinieri, si legge:

«Chiami la centrale operativa della protezione civile regionale e ti risponde una persona cortese che ascolta il motivo della chiamata: “Siamo in campagna, sepolti da un metro di neve, ho bisogno di farmaci e il pane” questa la richiesta. L’operatore ti dice che sarai chiamato a breve. Dopo pochissimo ti chiama, è la sua voce che dice: “Signora, i volontari dell’Anc di Agnone la contatteranno a breve per aiutarla a risolvere il suo problema”. Tu tra l’incredulo

e lo scettico ti aspetti le belle e interminabili musichette; dopo un po’, non credi alle tue orecchie, una voce maschile, gentile, ti chiede alcuni dati e nel giro di un’ora, durante una tempesta di neve, due persone sono sull’uscio di casa tua e ti consegnano ciò di cui necessitavi. No, non siamo in Canada, ma nel Molise che c’è e gli angeli ci sono anche qui e si adoperano per gli altri al solo scopo di non lasciare sole le persone quando ne hanno bisogno».


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L’incidente sulla Statale 16 all’altezza di Vasto. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita

Con la moto contro il guardrail Centauro trasferito a Pescara Era alla guida della sua Triumph Speed Triple quando, all’improvviso, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un guardrail sulla Statale 16 all’altezza del ristorante “Zi Nicola” di Vasto. E’ stato trasferito in elisoccorso all’ospedale di Pescara un centauro originario di Termoli. Cinquecentoventritre richieste di sopralluoghi, 399 effettuati e 124 ancora da portare a termine. Dai sopralluoghi è venuto fuori che 252 stabili sono agibili, 50 quelli inagibili totalmente, 64 quelli temporaneamente inagibili, 7 parzialmente inagibile e solo 1 inagibile per rischio esterno, di fatto un edificio che risulta inagibile perché vicino a un altro che già lo è stato dichiarato. E’ questa la fotografia a Palata dopo il terremoto che lo scorso 14 e 16 agosto ha colpito la zona di Guglionesi e Montecilfone. E così all’indomani della decisione del Consiglio dei Ministri di deliberare una proroga di 12 mesi dello stato di emergenza per gli eventi sismici che hanno colpito tutti i Comuni del basso Molise, sono i sindaci di Palata e Tavenna a fare il punto della situazione per quello che riguarda i loro centri. «Abbiamo anco-

Tutto è avvenuto in una manciata di minuti in un pomeriggio di primavera: l’uomo era alla guida della due ruote e in compagnia di altri amici quando, all’improvviso, è avvenuto l’incidente. Il centauro stava procedendo verso San Vito Chietino per una passeggiata in moto e per prendere un gelato. L’incidente, stando a quelle che sono state le prime ricostruzioni, non avrebbe coinvolto altri mezzi. Sul posto sono intervenuti subito i medici del 118 che hanno prestato

Cinquanta gli edifici totalmente inagibili. Problemi anche a Tavenna. Il primo cittadino Simone Spadanuda: «A breve dovrebbero iniziare i lavori al serbatoio dell’acqua»

Terremoto, sopralluoghi fermi. «Occorrono i tecnici» L’appello del sindaco di Palata, Michele Berchicci: «Ancora 124 interventi da effettuare» ra 124 sopralluoghi da fare – ha affermato il sindaco Michele Berchicci – ma che non riusciamo a terminare perché non sono più arrivati i tecnici. Erano stati mandati fino alla metà di novembre, 20 giorni fa qualche squadra è arrivata dopo non si è visto più nessuno». Una problematica che, di fatto, riguarda un po’ tutti i Comuni che sono stati colpiti dal terremoto e che ha già fatto indispettire qualche primo

cittadino: d’altronde i Comuni, da soli non sono in grado di rispondere alla mole di lavoro che consiste nell’effettuare i sopralluoghi di agibilità degli edifici. «Qualcosa adesso si sta muovendo perché pare – ha affermato il sindaco Berchicci – che tutto dovrebbe passare nelle mani della Protezione Civile nazionale. Io spero che i tecnici arrivino nei prossimi giorni perché abbiamo dei fabbricati pericolanti da otto

mesi e c’è stato anche un ritardo nei fondi dell’autonoma sistemazione» che, però, sono arrivati in questi giorni. «Queste persone possono fare gli interventi di 25mila euro per rendere gli edifici agibili perché prima eliminano le inagibilità e prima possono tornare nella propria abitazione». Per i piccoli Comuni, però, non si tratta solo di un problema relativo ai tecnici che mancano ma anche ai fondi che

Progetto “Via Donna”, Comune e Fidapa intitolano rotonda a Rosa Fazio Longo La manifestazione per ricordare una donna che si è battuta per la parità dei sessi Per vedere il video scansiona il QR code REDAZIONE TERMOLI Una targa, collocata nell’aiuola di largo Regina Elena da ieri ricorda ai termolesi la figura di Rosa Fazio Longo, prima deputata molisana al Parlamento Italiano. Lo svelamento della targa è avvenuto alla presenza del sindaco Angelo Sbrocca, il vicesindaco Maria Chimisso, la presidente della Fidapa Concetta Spadaro e le socie della sezione Fidapa Ter-

i primi soccorsi sul posto. Successivamente si è reso necessario anche l’intervento di un eliambulanza che ha trasferito il 40enne all’ospedale di Pescara a causa delle gravi ferite riportate nell’impatto. L’uomo è rimasto sempre vigile durante i soccorsi e nonostante le ferite siano importanti non sarebbe in pericolo di vita. La Statale 16 è rimasta chiusa a lungo per consentire i soccorsi, i rilievi dell’incidente e la messa in sicurezza della strada.

moli. Ospite d’onore della manifestazione è stata la nipote di Rosa Fazio Longo, Isabella Longo. La cerimonia è proseguita all’interno della Sala consiliare del Comune di Termoli dove dopo l’esibizione del coro degli alunni della scuola media Brigida Bernacchia dato che proprio loro sono stati coinvolti nel progetto ‘Via Donna’ per proporre le donne a cui intitolare una via o una piazza. Si sono susseguiti gli interventi della presidente Fidapa Spadaro, del sindaco Sbrocca che ha sottolineato il valore delle associazioni che, come la Fidapa, si battono per i diritti delle persone più deboli, della prof.ssa

Fernanda Pugliese presidente Fidapa nel 2016 quando si diede il via al progetto ‘Via Donna’ con il quale oggi si è intitolata la rotonda, e della vice presidente Fidapa Bpw Italy distretto Sud Est Anna Elvira Musacchio. Isabella Longo, emozionata per il riconoscimento tributato a sua nonna dalla Fidapa e dal Comune di Termoli, ha raccontato quello che è stata Rosa Fazio Longo ovvero «una donna estremamente moderna, passionale, non convenzionale, tenace e aperta al futuro e al prossimo. La sua forza progressista, le sue battaglie politiche - ha detto Isabella Longo - il suo ruolo attivo nella società civile hanno pervaso le nostre

vite e ci hanno trasmesso un messaggio forte e chiaro ‘Nulla si ottiene nella vita senza lo studio e la fatica’. La battaglia per la parità dei diritti è ancora lunga e non va dimenticato quello che mia nonna e tante altre donne hanno ottenuto in anni di lotte e rivendicazioni ».

le amministrazioni hanno dovuto anticipare. «Per quello che ci riguarda – ha affermato Berchicci – abbiamo anticipato più di 69mila euro per la sistemazione del vecchio edificio scolastico dove attualmente è stata installata la sede comunale. Prima siamo stati in quella provvisoria della sezione primavera che quindi non abbiamo neanche potuto riaprire, poi abbiamo dovuto affrontare gli allacci dei servizi nelle

sedi provvisorie dei Carabinieri e dell’Ufficio Postale che spero riapra al più presto assieme al bancoposta, indispensabile in piccoli comuni come il nostro». Problemi in questi mesi si sono verificati anche a Tavenna: se di abitazioni inagibili ce ne sono state poche «il problema maggiore lo abbiamo avuto al serbatoio comunale che ci ha costretto ad evacuare le famiglie. Adesso pare che ci siamo quasi e a breve dovrebbero ripartire i lavori di messa in sicurezza e tutte le famiglie potranno ristabilirsi – ha affermato il sindaco Simone Spadanuda – abbiamo anche dovuto chiudere tutte e due le chiese poi con dei lavori di urgenza alla chiesa madre siamo riusciti a ripristinare almeno quella mentre per l’altra chiesa il danno è maggiore. Siamo in continuo contatto con la Curia e vedremo il da farsi».


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TERMOLI E BASSO MOLISE

ATTUALITÀ

«Ci sono punti della strada senza luce e attraversamenti pedonali» Rinaldi: «Per questo quartiere ho pensato a un Piano Marshall da 2milioni di euro»

Rio Vivo, dopo la rotonda si punta all’illuminazione Il Comitato ricevuto dal sindaco Sbrocca La presidente Porreca: «C’è bisogno ancora di altro» Da un lato la soddisfazione «perché almeno ci hanno dato ascolto visto che in tanti anni non era mai stato fatto nulla», dall’altro lato la consapevolezza «che ci sono ancora delle cose da mettere apposto», a iniziare dall’illuminazione carente in alcuni punti della strada, passando per il problema delle fogne e quello dell’abbandono dei rifiuti in un quartiere che, purtroppo, ancora vive il problema di essere considerato di serie B e decisamente periferico rispetto al centro. Si sono incontrati per fare il punto della situazione i rappresentanti del Comitato Rio Vivo che da tempo si sta battendo per limitare o eliminare del tutto il problema della

velocità lungo la strada che collega il quartiere con il centro. Mesi di battaglie e incontri che hanno portato il Comitato a “vincere” la realizzazione di una rotatoria all’intersezione con la strada che porta verso la scuola materna e altri piccoli spartitraffico «che di buono hanno il fatto di costringere gli automobilisti a rallentare la marcia – ha affermato la presidente del Comitato, Tiziana Porreca – qui in alcune ore del giorno e della sera sembra una pista da Formula 1». Sotto la lente i tanti sorpassi, l’alta velocità e le “false curve” che portano le macchine «a finire fuori strada. Non ci dimentichiamo che ci sono stati degli incidenti anche mortali». E così

l’amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari facendo realizzare delle piccole rotatorie nella parte iniziale della strada che, per la verità, non sono piaciute a tutti nel quartiere. Sotto accusa la “forma particolare” della rotatoria più grande, quella all’intersezione con la strada che porta alla scuola materna, considerata decisamente scomoda da attraversare. «E’ vero della rotonda si lamentano tutti – ha affermato la Porreca – ma almeno aspettiamo che finiscano i lavori se poi qualcosa non va si può sempre parlare con il sindaco che ci ha sempre ricevuti. Finalmente però qualcuno si è preso carico di fare qualcosa – ha affermato la presidente del

Comitato Rio Vivo – in fondo anche su quella di via Dante i mezzi passano sopra, potrebbero fare la stessa cosa anche su questa». Comitato che, però, ha già richiesto uno “sforzo aggiuntivo” all’amministrazione comunale per cercare di risolvere il problema dell’illuminazione. «Siamo contenti perché abbiamo avuto attenzione sul problema della velocità che era una cosa terribile – ha proseguito la Porreca – ma abbiamo chiesto ulteriori strisce pedonali perché praticamente non ce ne sono oltre quelle che hanno previsto, ma ci sono le fermate degli autobus dove scendono i bambini che sono prive delle strisce pedonali, oltre a una sistema-

La novità per i Comuni di Palata, Tavenna e Acquaviva Collecroce

Un pulmino per permettere gli spostamenti ai disabili Un pulmino da nove posti per permettere ai disabili e agli anziani di spostarsi per effettuare servizi e visite. E’

del Molise

Fondato nel 1998 Direttore Responsabile: Giulio Rocco Editore: ITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: Carmela Angiolini sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso Sito internet: www.quotidianomolise.com quotidianodelmolise.web@gmail.com Pubblicità ITALMEDIA s.r.l. Tel. 0874.484623 Via S.Giovanni in Golfo 205/B Campobasso Email: commerciale@quotidianomolise.it Centro stampa Stampa Roma 2015 S.R.L. Registrazione Tribunale di Campobasso N. 157/87

questa la nuova realtà per i Comuni di Palata, Tavenna e Acquaviva Collecroce. Il mezzo, di ultimissima generazione e ritirato dal sindaco Michele Berchicci appena qualche giorno fa, è stato benedetto proprio domenica dal parroco di Palata e nasce per essere un supporto fondamentale alle attività dei tre Comuni. «E’ un pulmino da nove posti e si possono mettere due carrozzelle per i disabili – ha affermato il sindaco Berchicci - c’è una pedana con il telecomando e quindi il disabile si può avvicinare al mezzo e può manovrare da solo per salire sulla pedana ed entrare nel pulmino». Il pulmino è arrivato dopo tre anni e tutta un iter che i tre Comuni hanno dovuto affrontare. «E’ un discorso iniziato quasi quattro anni fa con l’ex assessore Vittorino Facciolla, di qui l’idea di mettersi insieme agli altri Comuni e abbiamo ritenuto opportuno prendere questo pulmino Comune capofila è Palata e adesso dobbiamo fare un regolamento per l’uso del mezzo». Soddisfatto anche il sindaco di

Tavenna, Simone Spadanuda. «Partecipammo insieme agli altri Comuni a un bando Psr e siamo risultati vincitori e abbiamo partecipato anche a quello dello scuolabus che stiamo già utilizzando, così c’è un mezzo idoneo ad ognuno per essere trasportato. Ci crediamo tanto in questo pulmino che ci permetterà di far accompagnare gli anziani, i dializzati e tutti coloro che non hanno nessuno a fare servizi come prelievi e analisi del sangue per fare una giornata in cui si va fuori anche perché pa-

ghiamo anche le pecche degli enti che dal mese di luglio sospesi anche i prelievi agli anziani. Stiamo lottando per riaverli ma ad oggi ancora non ci riusciamo e questo mezzo potrebbe aiutarci a risolvere i problemi della popolazione anziana che poi è la maggior parte della popolazione dei nostri Comuni».

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zione della strada che percorre quella che va a sud verso l’ultravolo». Lì il problema riguarda il guardrail abbattuto e le difficoltà negli attraversamenti pedonali oltre all’illuminazione che è carente in gran parte del quartiere. All’incontro hanno preso parte anche i consiglieri di minoranza Antonio Di Brino e Francesco Rinaldi. E’ stato proprio quest’ultimo, che da tempo si sta battendo assieme al Comitato per la sistemazione del quartiere, a lanciare l’idea di un «Piano Marshall per Rio Vivo. Io credo che questo quartiere abbia bisogno di una serie di interventi che si aggirerebbero attorno ai 2milioni di euro. Vanno rifatte le fognature, i marciapie-

di, l’illuminazione e tante altre cose. Se non c’è la possibilità di ottenere questi soldi tramite finanziamenti allora vorrà dire che l’amministrazione comunale dovrà accendere un mutuo. D’altronde lo si è fatto per rifare via Dante, non vedo perché non lo si debba fare anche per questo quartiere».

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SI SVOLGERA’ A REGGIO CALABRIA

L’Alfano delle eccellenze: studenti in finale alle Olimpiadi delle Lingue Classiche L’Istituto Alfano si segnala a livello regionale nella gara di Debate e si qualifica alla fase regionale delle Olimpiadi delle Lingue classiche. La competizione si è svolta il 15 marzo presso il Liceo classico M. Pagano di Campobasso. I 30 studenti partecipanti (provenienti dai licei classici molisani, Larino, Campobasso e Isernia.), e tra essi i tre dell’Alfano, Giuseppe Terone, il vincitore assoluto, Valentina Manganelli e Mariarosa Simeone, hanno affrontato una prova di interpretazione, analisi e commento di testimonianze di testi relativi alla civiltà greco-latina sulla tematica dell’amicizia (filìa). La squadra dell’Alfano è stata preparata dal prof. Vincenzo Fiorilli. Superata la fase regionale, il vincitore Giuseppe Terone, parteciperà alla finale nazionale che si svolgerà a Reggio Calabria dal 6 al 9 maggio. Soddisfazioni anche dalla gara regionale di Debate, svoltasi a Isernia: la squadra dell’Alfano, composta da Chiara Cappella, Angela De Simone, Lorenzo Pietropaolo e Giuseppe Terone, e preparata dai prof. Valeria Cataldo e Mario Mascilongo si è piazzata al quarto posto e Chiara Cappella, settima in classifica individuale, è stata valutata tra i 10 migliori speaker della regione.


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LARINO

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Sotto la lente le difficoltà che sta vivendo un settore che è ancora cruciale nel panorama economico bassomolisano

Agricoltura tra innovazione, specializzazione e Consorzi Il focus nel corso dell’incontro che si è tenuto presso l’Istituto Agrario di Larino

Si è parlato di agricoltura molisana tra reddito, innovazione e sostenibilità nel corso dell’incontro che si è tenuto a Larino presso l’istituto Agrario San Pardo. Sotto la lente la necessità di valorizzare il territorio puntando alla rigogliosità dello stesso oltre alla necessità di agire per evitare il crollo economico dell’agricoltura e degli agricoltori che in questo momento non hanno prospettive rosee. E ancora sotto la lente nel corso degli interventi che si sono succeduti anche la necessità di una politica che deve cambiare a livello europeo. «Una politica sana – è stato affermato – che deve riconoscere il ruolo e l’impe-

Una piccola regione che è riuscita a farsi sentire in mezzo alle voci di 150mila persone arrivate da tutta Italia per protestare contro le grandi opere inutili e dannose e per il clima. E’ un resoconto più che positivo quello che arriva da Trivelle Zero Molise, I Discoli del Sinarca e No Hub del Gas. «C’era un pezzetto di Molise, ieri, nella marea umana che ha invaso Roma per la grande manifestazione nazionale per il clima e contro le grandi opere inutili e dannose: più di 150.000 persone da tutta Italia, per lo più ignorate dai media nazionali ma vive e presenti negli occhi di tutti coloro che si assiepavano ai bordi delle strade, in uno splendido pomeriggio di primavera, a veder sfilare i movimenti in lotta per le loro terre e per il pianeta. Da Termoli, Guglionesi. Montecilfone, Campobasso e Isernia ci siamo ritrovati con i nostri striscioni in mezzo ad una umanità colorata, rumorosa,

gno degli agricoltori che lavorano credendo nella loro professionalità, quale futuro per la propria terra». Di qui «la richiesta di un tavolo verde con la partecipazione degli agricoltori, operatori del settore e la necessità di una rete che con trasparenza crei i presupposti per una ripresa del settore che punta sul coinvolgimento dei giovani. La zootecnia distrutta dall’ultima programmazione del PSR, che ha portato alla chiusura di varie aziende. Potrebbe essere la nuova programmazione la salvezza del mondo agricolo che deve puntare sulla zootecnia, il biologico e filiera corta con la presenza di strutture idonee e operative. E‘qui che deve operare intervenendo con una buona programmazione il PSR, puntando su infrastrutture adeguate ai tempi, ai bisogni del territorio e del mercato». Non poteva

mancare un accenno sulla situazione che stanno vivendo i consorzi di Bonifica di Termoli e Larino «indebitati in maniera importante, vertono in condizioni di vera difficoltà operativa. Servizi inesistenti in cambio di compensi esosi non più alla portata degli agricoltori che a loro volta vivono in condizioni egualmente difficile per i mancati introiti. Una necessità, quella di riportare in attivo l’attività dei consorzi di bonifica impellente. Un cane che si morde la coda». In ultimo il focus è andato a finire sui giovani e sulla necessità di dare loro delle competenze per amministrare e gestire le aziende. «Larino – hanno concluso gli interventi – è una piazza importante da valorizzare con fiere agricole ed altro, specializzare i territori valorizzando le risorse».

Il commento dei comitati Trivelle Zero Molise, I Discoli del Sinarca e No Hub del Gas dopo la manifestazione di Roma

«Abbiamo fatto sentire la nostra voce in mezzo a 150mila persone» allegra ma determinata nel gridare che nessuno di noi ha paura, e che difenderemo il diritto all’autodeterminazione dei territori. Solo 30 persone, ma sono più che sufficienti a svegliare le coscienze; e abbiamo portato la voce di questa piccolissima regione a farsi ascoltare tra le tante grandi vertenze aperte da una politica violenta e predatoria, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della terra. C’eravamo tutti: No Tav, No Triv, No Mose, No Tap, No Muos, No Ilva, No Snam, No Grandi Navi, Mamme contro i

Pfas, Forum dell’Acqua e centinaia di altri: tutti i visi e le forze territoriali che da anni scrivono la storia bella di questo paese, mettendo insieme dal basso realtà ed emergenze. E se le sigle per necessità di sintesi cominciano con un No, sappiamo ormai tutti che dietro quel no ci sono dei Sì concreti e costruttivi, e proposte pronte a farsi carico di quel cambiamento globale verso la giustizia sociale e climatica che abbiamo ormai pochissimo tempo per attuare. Certo – affermano i comitati in una nota stampa - come

da copione siamo stati fermati e perquisiti dalla polizia; certo, giornali e televisioni nazionali ci cancellano. E’ evidente che dà molto fastidio ascoltare la piazza di ieri, veder mettere in discussione il fallimentare modello di sviluppo infinito che ci impongono. Diamo fastidio perché diciamo che questo modello, che considera territori e ambiente unicamente come risorse da sfruttare, va fermato subito, dato che è lo stesso modello liberista che fa arricchire pochi e impoverire molti; che spinge alle migrazioni, che produce

guerre, che istituzionalizza precariato, sfruttamento e tensione sociale. Che continua a fondarsi sui combustibili fossili, contro i quali il 15 marzo due milioni di giovani sono scesi in corteo. Ma tra bande di strada, balli, bandiere e striscioni quello che la piazza di ieri a Roma ha dimostrato è che siamo tutti parte di un grande movimento unitario, nel quale nessuno lotta per difendere solo il proprio piccolo cortiletto: come invece recita l’ormai stantio ritornello,”Not in my backyard”, non nel mio cortile, con

il quale credono di metterci a tacere. Non c’erano sentimenti egoistici, ieri, mentre per ore il corteo immenso si snodava da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni, e la lotta di uno è diventata lotta di tutti, nella quale il gasdotto Chieti-Larino, il bosco di Corundoli, il tunnel di Termoli e le trivelle erano responsabilità assunta da tutti, tanto quanto la Tav. Il nostro cortile è il mondo, perché difendere il territorio chiedendo di essere ascoltati significa difendere il pianeta, dovunque si alzi una voce in lotta. Ed è bello sapere che la grande partecipazione dei comitati No Trivelle e No Gasdotti dell’Italia centrale e meridionale, quasi un terzo del corteo, è nata ed ha cominciato ad organizzarsi nell’assemblea interregionale di Termoli il due febbraio scorso. Il sogno e la proposta nati a Termoli camminano ora sulle nostre gambe, nella nostra passione e nella nostra intelligenza, ha scritto oggi Renato Di Nicola, del Forum dei Movimenti per l’Acqua: e ora sta a noi organizzarci, avere consapevolezza e capacità di incidere. A partire da subito; noi ci siamo, consapevoli che nello sfacelo di oggi è necessario ricostruire socialità e autodeterminazione a partire dai luoghi che abitiamo e dal nostro quotidiano. In tanti lo stiamo già facendo».


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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca

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LA CRONACA REDAZIONE CAMPOBASSO Il Campobasso ripiomba nelle proprie contraddizioni, confermando tutte le lacune che erano venute fuori nel periodo di crisi. A questo punto, la vittoria sulla Vastese è da prendere come un fatto isolato: la sconfitta di Giulianova per 2-0 è la numero quattro nelle ultime sei giornate in cui sono stati raccolti appena quattro punti. Una miseria se davvero, come la società ha più volte ribadito, si ambiva a un posto nei playoff. Si torna mogi mogi a casa, proprio nella settimana che precede il big match col Cesena. Cosa non ha funzionato? Beh, in primis – e lo dicono le cifre inesorabili – il reparto difensivo: ancora una volta, come accaduto già col Montegiorgio, con la Savignanese e in parte a Pineto e contro il Notaresco, si becca gol non appena gli avversari mettono il naso in area. Un difetto di immatricolazione, certo, ma anche di fase arretrata che non ha mai convinto al cento per cento, se non nel periodo in cui l’attacco ha girato a mille e si nascondevano un po’ tutte le pecche. Gli abruzzesi hanno intascato tre punti fondamentali per la salvezza grazie a un rigore causato dalla solita ingenuità del terzino – in questo caso è capitato ad Antonelli – e a una prodezza dell’attaccante locale che si è esibito in qualcosa a metà tra il cross e il tiro che è andato a insaccarsi nel sette. Un primo tempo dopotutto equilibrato e senza grossi scossoni, né su un lato né sull’altro. E un Lupo abbastanza ordinato, privo di squilli da parte dei tre tenori d’attacco ma anche tosto nel rintuzzare i tentativi dei rivali. Un paio di timidi tentativi targati Cogliati e Di

Prima del riposo rigore per gli abruzzesi per un “mani” di Antonelli. A metà ripresa il colpo fortunoso del ko

Discontinuità cronica: il Lupo ha perso 4 delle ultime 6 partite Campobasso sconfitto in casa del Real Giulianova a segno con Tozzi Borsoi e Barlafante Lauri, Napolano per i giallorossi ci prova su punizione, ma il pareggio senza reti è il giusto riscontro di un primo tempo avaro di emozioni, se si eccettuano le proteste locali per due penalty non assegnati. E invece la miccia viene accesa poco prima che si vada negli spogliatoi per il thè caldo, anzi fresco, vista la temperatura. L’episodio al 36’ vede protagonista, suo malgrado, Francesco Antonelli, preferito a Calzola e La Barba sulla fascia sinistra: il terzino colpisce di braccio (troppo largo, ndr) su un cross e l’arbitro non può far altro che indica-

re il dischetto. Sul quale va il 40enne Tozzi Borsoi che brucia Sposito. I due poco dopo si ritrovano occhi negli occhi e questa volta l’attaccante spara alle stelle buttando via l’opportunità di chiudere subito i conti. Il contraccolpo psicologico, insomma, si fa sentire. Ecco perché negli spogliatoi Bagatti tiene su i suoi pretendendo un inizio di ripresa arrembante. I segnali sono incoraggianti perché prima Cogliati, con una girata di sinistro di poco fuori, poi Alessandro con un’iniziativa personale che non viene tramutata in pa-

reggio, danno l’impressione che si possa rientrare appieno in partita. Il problema è che resteranno due episodi solitari. E l’ingresso di Musetti per Cogliati muove pochissimo le acque. Tant’è che il gioco si fa presto spezzettato e ristagna a centrocampo, esageratamente difficile per i rossoblù portare pericoli veri dalle parti di Pagliarini. Il Giulianova, giustamente dal suo punto di vista, si chiude a riccio evitando di mettere il becco troppo fuori dalla metà campo, limitandosi a lasciare qualche tentativo dalla distanza a Islamaj e Musetti, ma nulla di che. Al 68’ il match viene chiuso a chiave: Tommasini lascia troppi centimetri a Barlafante che s’inventa un gol da cineteca col pallone che si spegne all’incrocio scavalcando Sposito. Qui finisce ogni speranza campobassana, già tra l’altro fiaccata in precedenza. Negli ultimi venti minuti la spinta di Giacobbe e compagni è più di nervi che di testa e infatti, tolta qualche iniziativa di Musetti, c’è poco di sostanzioso. Il palo colpito al 93’ dallo stesso attaccante di Carrara è l’emblema di un match nel complesso deludente.

Alessandro porta palla (fotoservizio Moffa/Ssd Città di Campobasso)

REAL GIULIANOVA CAMPOBASSO

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GIULIANOVA: Pagliarini, Del Grosso (81' Rinaldi), Antonelli (70' Antonelli), Fuschi, De Fabritiis, Ferrini, Barlafante, Lenart, Tozzi Borsoi (46' Fazzini (89' Crisci), Napolano, Torelli. A disposizione: Mazzocchetti, Rinaldi, Gori, Cipriani, D’Antonio, Morra, Crisci, Staffelli. ALL.: Dario Ruben Bolzan CAMPOBASSO: Sposito, Lo Bello (87' Minchillo), Antonelli (47' Calzola), Danucci, Magri, Tommasini, Islamaj (65' Salvatori), Di Lauri (65' Ranelli), Giacobbe, Cogliati (52' Musetti), Alessandro. A disposizione: Cutrupi, La Barba, Di Pierri, Martino. ALL.: Massimo Bagatti ARBITRO: Nicola Di Giovanni di Caserta Assistenti: Voytyuk di Ancona e Cordella di Pesaro. MARCATORI: 37' Tozzi Borsoi (rig.) (G), 68' Barlafante (G). Note: espulso al 93' Crisci per doppia ammonizione. Ammoniti Antonelli, Minchillo (C), Barlafante, Fazzini, Pagliarini (G). Presenti circa 400 spettatori di cui una cinquantina da Campobasso.


SPORT

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SERIE D - 32^ GIORNATA

Vista sul Cesena: «Sarà una partita ancora più complicata visto che hanno perso e saranno assetati di punti»

Bagatti: «Soffriamo i campi piccoli e il gioco fisico» «Abbiamo bisogno di spazi per esprimerci. Risultato pesante» DOPOGARA REDAZIONE CAMPOBASSO Niente da fare. Non si riesce a ritrovare quella continuità di punti che era stato il marchio di fabbrica del Campobasso che ha dominato per due mesi. Dopo la vittoria sulla Vastese in molti pensavano che si potesse fare il bis a Giulianova dove, invece, si torna a mani vuote. Questione di motivazioni? Può darsi, gli adriatici erano ormai vicinissimi alla zona playout. Ma i difetti sono un po’ sempre gli stessi e dovuti soprattutto a errori difensivi, uniti ieri alla scarsa vena del reparto offensivo. Ecco l’analisi fatta da Massimo Bagatti. Mister, una sconfitta a Giulianova che stoppa di nuovo la corsa del Campobasso: come la commenta? «Il calcio è molto semplice. Noi siamo una squadra che quando la palla sta sempre per aria, per strut-

tura e caratteristiche facciamo fatica. Nel primo tempo è stata una partita di pallonate e seconde palle e loro sono stati più bravi perché fanno meglio quel tipo di gioco. Nella ripresa, in cui loro si sono molto abbassati e si è riusciti a giocare a calcio, abbiamo fatto un po’ meglio noi. Hanno trovato quei due gol, il primo su rigore per via di una palla rimbalzata male e finita sulla mano di Antonelli, il secondo un po’ particolare, merito a loro che hanno vinto. Queste sono partite in cui facciamo veramente fatica a giocare. Ripeto, con più spazi la partita è un po’ cambiata ma non siamo riusciti a fare gol. Loro hanno fatto due tiri trovando due gol, con Sposito che penso non abbia mai fatto un intervento». Bisogna ormai fare i punti per restare tranquilli... «Noi per caratteristiche abbiamo bisogno di spazi e di giocare a calcio. In questi campi più piccoli, come accaduto già a Savignano,

andiamo in difficoltà perché non siamo strutturati per giocare tra virgolette su seconde palle o a pallonate. Ma alla fine si parla di una gara che sarebbe potuta finire anche diversamente, il punteggio è anche pesante per quanto visto ma il campo ha detto questo e va accettato. L’obiettivo per noi è salvarci, visto che eravamo ultimi in classifica. Niente playoff, no, dobbia-

mo fare punti per essere tranquilli e salvarci tranquillamente». Come ha visto il Giulianova? «Il Giulianova si è messo a cinque dietro, giocando sempre palla alta su Tozzi Borsoi. È un calcio per loro redditizio ma che noi non possiamo giocare e questo ha fatto sì che loro hanno avuto grande intensità, hanno giocato con grande ago-

nismo. Senza Tozzi Borsoi nella ripresa le cose sono un po’ cambiate». E domenica arriva un Cesena che sarà anche arrabbiato: che match si attende? «Sarà una partita ancora più complicata visto che loro vengono da una sconfitta e verranno ancora più assetati di punti. Il Cesena è una grande squadra. Noi dobbiamo fare due vittorie

NUMERI

42 I gol subiti dai rossoblù nelle 32 giornate per una media che supera l’1,30 ogni novanta minuti Le tante reti incassate hanno spesso tarpato le ali alla squadra di Massimo Bagatti

4 Quella di Giulianova è la quarta partita persa nelle ultime sei: ko contro Savignanese, Notaresco, Montegiorgio e ieri al cospetto del Real Giulianova. In mezzo, il pari di Pineto e la vittoria contro la Vastese per toglierci dai problemi e poi ragionare partita per partita».

«Obiettivi? Fare due vittorie per toglierci da qualsiasi problema e per conquistare la salvezza. Non dimentichiamo che eravamo ultimi»

Bolzan: «Sono soddisfatto» Del Grosso: decisiva a Isernia Mister Bolzan, una partita di carattere e tre punti pesanti, no? «Sì, ma oltre al carattere il Giulianova ha messo tanto altro. E’ normale che con l’uscita di Tozzi Borsoi ho cambiato parecchio, ci siamo difesi anche a cinque. Sono soddisfatto, dobbiamo lavorare sulla testa per migliorare tanto fuori casa». Vi siete lamentati per due rigori non concessi prima di quello dato a Tozzi Borsoi… «Secondo me c’erano tutti i rigori che abbiamo recla-

mato. Non parlo mai degli arbitri, il mio parere è che ci fossero i rigori. Mi tengo la buona prestazione, siamo stati bravi a non subire gol». Il commento di Romano Tozzi Borsoi: «Credo che ci fosse un rigore su di me netto, ed eravamo sullo 00, me l’ha confermato anche l’assistente. Quello concesso è stato dato giustamente per un fallo di mano, bene così. Era davvero fondamentale vincere, quando decidiamo di giocare in una certa maniera i risultati vengono».

Gli fa eco Federico Del Grosso: «Abbiamo preparato la gara in modo impeccabile, contro una squadra di tutto rispetto. Del resto, sappiamo che non ci regala niente nessuno. Sono uscito a dieci minuti dalla fine, è andata bene perché ho rischiato di non giocare per via di un infortunio che per fortuna era meno grave del previsto. Domenica prossima andiamo a Isernia cercando di conquistare il bottino pieno perché penso che possa essere decisiva ai fini della salvezza diretta».


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SPORT

SERIE D - 32^ GIORNATA

Errori, in occasione dei gol degli abruzzesi, commessi da Antonelli e Tommasini

La difesa torna a “ballare” e gli attaccanti non incidono sotto porta LA PAGELLA SPOSITO 5,5. Impegnato raramente da Tozzi Borsoi e compagni, bada soprattutto a tenere pulita la propria area. Intuisce il rigore senza tuttavia toccare il pallone. Becca un pallonetto beffardo sul 2-0. LO BELLO 6. Tiene sufficientemente bene a destra giocando pure spesso d’anticipo. Fa il suo pur non spingendo a dovere in una ripresa in cui c’era tutto il tempo per recuperarla. ANTONELLI 5. Va a sprazzi, soffrendo qualcosa di troppo contro l’ispirato Barlafante che gioca nella sua zona. Commette il fallo di mano che porta al rigore del Giulianova (Dal 47' Calzola 5,5. Non convince come successo anche in altre occasioni). DANUCCI 5,5. Nella prima

parte di gara i ritmi sono molto alti e il centrocampo viene a volte saltato. Prova a prendere in mano le redini ma quando sembra che ci si possa rialzare finisce anche lui nella mediocrità generale. TOMMASINI 5. Non bada alla forma spesso quanto alla sostanza, spazzando via pericoli al centro dell’area. Incerto nella chiusura su Barlafante che poi insacca il raddoppio. MAGRI 5. Rischia diverse volte perché Tozzi Borsoi resta un cliente sempre difficile. Troppo facile, invece, per il Giulianova penetrare in area e fare gol senza nemmeno spingere più di tanto. DI LAURI 6. Tra i più attivi, come al solito. E’ l’elemento più dinamico del centrocampo rossoblù, ci mette corsa ma è anche molto pericoloso nella trequarti avversaria

(Dal 65' Salvatori 5. Rientra dall’infortunio, deve riprendersi e si vede). ISLAMAJ 5,5. Troppo leggero in mezzo al campo, dove bisognerebbe indossare l’elmetto più che giocare di fioretto. Nella ripresa ci prova dalla distanza senza successo (Dal 65' Ranelli 5,5. Prova a girare palla ma ormai la frittata è fatta). ALESSANDRO 5,5. Raramente pericoloso nel corso di tutto il primo tempo. Subito ficcante nelle prime battute del secondo, fa fuori mezza difesa senza tuttavia trovare la porta. GIACOBBE 5,5. Qualche assist in profondità, la giornata non è delle più facili perché gli abruzzesi si chiudono bene. Troppo poco per rimettersi in carreggiata in un pomeriggio difficile. COGLIATI 5,5. Si dà da fare, dialogando con i com-

LA CLASSIFICA

32^ GIORNATA AVEZZANO JESINA

0 1

CASTELFIDARDO ISERNIA

3 2

FRANCAVILLA FORLÌ

2 1

MATELICA SANTARCANGELO

1 1

MONTEGIORGIO VASTESE

0 1

OLYMPIA AGNONESE SAVIGNANESE

2 0

R.C. CESENA PINETO

1 2

REAL GIULIANOVA CAMPOBASSO

2 0

SAN NICOLÒ NOTARESCO SANGIUSTESE

0 0

SAMMAURESE RECANATESE

0 3

Squadra Punti CESENA 73 MATELICA 69 RECANATESE 54 PINETO 52 SAN NICOLÒ NOTARESCO 52 FRANCAVILLA 51 SANGIUSTESE 48 MONTEGIORGIO 44 SAMMAURESE 42 JESINA 42 CAMPOBASSO (-3) 41 SAVIGNANESE 41 REAL GIULIANOVA 37 VASTESE 35 SANTARCANGELO 32 FORLÌ 30 AVEZZANO (-3) 30 OLYMPIA AGNONESE 30 ISERNIA 30 CASTELFIDARDO 21

pagni di reparto. Vicino al gol alla mezz’ora, il portiere gli dice di no. A inizio ripresa va a un passo dall’incrocio in girata (Dal 52' Musetti 6. Il palo è l’emblema di una gara storta. Si muove abbastanza bene sul fronte d’attacco). BAGATTI 5,5. E’ vero, quando si gioca su campi piccoli e contro squadre che si chiudono bene e la mettono sul fisico, il Campobasso va in affanno. Però bisogna trovare anche qualche contromisura per evitare di beccare gol dovuti a disattenzioni difensive. Ora deve di nuovo lavorare sulla testa dei giocatori, anche se match come quello di domenica contro il Cesena si caricano da sole. Peccato che nel giorno in cui si torna a subire in difesa, l’attacco non dia le risposte che ci si attende.

DOMENICA 31/03 G 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32 32

V 23 23 13 14 14 13 11 12 10 10 11 10 9 9 7 6 9 6 7 4

N 4 3 15 10 10 12 15 8 12 12 11 11 10 8 11 12 6 12 9 9

P 5 7 4 8 8 7 6 12 10 10 10 11 13 15 14 14 17 14 16 19

GF 60 62 47 52 42 46 38 29 29 25 44 31 29 36 31 37 41 25 24 24

GS 23 28 27 35 31 32 31 36 40 30 42 31 40 50 48 42 47 38 47 55

CAMPOBASSO CESENA

-

FORLÌ MATELICA

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ISERNIA REAL GIULIANOVA

-

JESINA OLYMPIA AGNONESE

-

PINETO MONTEGIORGIO

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RECANATESE AVEZZANO

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SANGIUSTESE FRANCAVILLA

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SANTARCANGELO SAMMAURESE

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SAVIGNANESE CASTELFIDARDO

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VASTESE SAN NICOLÒ NOTARESCO

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Perline Meglio Beccaceci che Fadini GENNARO VENTRESCA Il quadernetto con la copertina nera. Questo il mio primo notes da giornalista. Scrivevo di frodo delle cose strane, confuse; divagazioni inutili, che nessuno ha pubblicato mai. Mio padre raccontava con la sua Olivetti lettera 22 le sfide dei nostri ragazzi e io gli facevo il verso, stando seduto su una poltroncina della camera da pranzo, col lungo tavolo dal cristallo spesso. Già da allora mi sarebbe piaciuto fare il giornalista. *** “Vedi”, mi disse Guido Massarelli, un vecchio cronista d’allora con le lenti spesse due dita “vedi, il giornalismo non è un mestiere, è una malattia. E’ come l’ulcera, non guarisci; se tu sei un vero giornalista, e ti tagli, non esce sangue, ma inchiostro”. Erano parole che allora, per me, avevano un grande peso. Le ripetevo quando ero solo, nella stanza che affacciava verso le campagne che aspettavano le fondazioni di altre palazzine. Non mi sono mai tagliato le vene per vedere se uscisse sangue o inchiostro, ma più volte sono stato tentato. *** Da tempo manco a Giulianova. Per così dire, gli ho fatto le corna. Preferendogli Roseto, un posticino magnificamente trasformato dalle ultime felici amministrazioni comunali. Di Giulianova, alias Giglie, mi manca oltre alla sua spiaggia anche il gusto inconfondibile e l’accoglienza di Beccaceci, l’elegante e imprescindibile ristorante di via Zola. Un ristorante che ha fatto la storia di un pezzetto di costa adriatica e che nel 2017 ha abbassato, dopo 80 anni di attività, le saracinesche, tra lo stupore della sua fedelissima clientela. *** Non c’era trasferta a Giulianova senza che lo storico ristorante non si trovasse a ospitare una numerosa comitiva rossoblù. Gaetano Mascione, il giudice Di Biase, Gigino Carnevale, Nicola Porchetta e decine di sostenitori della nostra squadra, sedevano alla sua tavola, prima di andarsi ad accomodare nella piccola tribuna dello stadio Rubens Fadini che, nel suo piccolo, ha ospitato partite fiammanti e regalato ai tifosi di casa impareggiabili soddisfazioni. *** Brutta battuta d’arresto per i rossoblù. Il Fadini chiude definitivamente la sua stagione, composta di tre fasi: inguardabile la prima, zeppa di soddisfazioni la seconda e incomprensibile la terza. Virtualmente, per i nostri colori, il campionato è finito. A sei giornate dalla fine c’è poco da stare allegri. Il destino ci ha riservato la modesta consolazione della mezza classifica. Che se ci si accontenta può andar bene. Anche se ora una vittoria con una “grande” non farebbe male. *** Nelle ultime sei partite abbiamo fatto quattro punti, beccati 11 reti contro nove al passivo. Troppi anche i rigori contro che, fanno il paio con gli otto a favore. Tutto questo conferma che siamo da mezza classifica. Nessuno lo dimentichi. Se si vuol ripartite con propositi ambiziosi si tenga conto che c’è molto da cambiare, tra gli under e tra i senior. Sul fronte tecnico il discorso sembra più complesso: architetto e ingegnere vanno valutati globalmente. Per chiedersi se siano o meno indicati per sferrare l’attacco alla Lega Pro.


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SERIE D - 32^ GIORNATA

Il Castelfidardo con Granado, Trillini e Calabrese accentua la crisi dei biancocelesti

L’Isernia affonda nelle sabbie mobili dei playout La squadra di Silva non riesce a fare risultato in casa dell’ultima in classifica. Inutili i due gol di Romano ALFONSO STICCA CASTELFIDARDO Disastro biancoceleste quasi annunciato. Alla fiera delle deluse, che il calendario ha maldestramente messo allo specchio nel momento peggiore per entrambe, rialza la testa solo il Castefidardo, che sul piano dei valori tecnici, alla vigilia sembrava senza scampo, ma a giochi fatti, palesemente una spanna sopra all’Isernia. I giocatori dell’Isernia, attesi al varco per la conferma della vittoria di sette giorni prima, hanno fallito in tutto, insieme al tecnico: nella costruzione del gioco e determinazione. Squadra stanca e abulica, malgrado l’alta posta in palio: tre punti pesantissimi per l’economia della classifica, che ora rimanda l’Isernia di nuovo nella poz-

za della retrocessione e fa riaprire un’altra settimana di pressioni e polemiche roventi, sembra perennemente tempo di ultimatum. Nel mirino in casa biancoceleste sembra esserci finita l’inadeguata gestione della squadra, che non riesce a esprimersi come dovrebbe anche contro squadre modeste come il Castefidardo con ragazzi classe 2000 e 2001, non capace di cogliere la vittoria che poteva valere la stagione. L’allenatore Massimo Silva, mai seduto sul tritolo, anche nei periodi peggiori, anche questa volta ci ‘regalerà’ il suo precetto: “Mi dispiace per i ragazzi, meritavamo di più, ma possiamo ancora farcela”. Questa volta non potrà nascondersi dietro il dito che la squadra avversaria era composta da calciatori forti e esperti. In

sostanza, l’Isernia ha perso l’occasione di rituffarsi nella zona incoraggiante dopo che ha ritrovato anche il conforto dei tifosi. Cosa succederà ora. Difficile immaginare. A sei giornate dal termine del campionato, l’Isernia dovrà fare la corsa con la Vastese per evitare i playout, e guardare con benevolenza alle disgrazie del Santarcangelo, Agnonese e Forlì per aggiudicarsi la posizione favorevole per giocarsi le residue chance di salvezza nella disputa della roulette russa dei playout. Alla fine rimane solo il conforto di un calendario favorevole, con lo scontro fratricida con l’Agnonese al Lancellotta. La partita. Al Castefidardo sono sufficienti solo cinque giri di orologio per rendersi pericoloso con Severini, che non sfrutta al meglio una

Foto servizio Mauro Pietrangelo

palla invitante di D’Ercole che era riuscito ad evitare il fuorigioco e poggiare la sfera nella zona del dischetto. Poi la gara si trascina senza altri sussulti, si gioca prevalentemente nella zona mediana del campo, senza costrutto da una parte e dall’altra, ma con tanti falli. Bisogna arrivare al 30minuto per vedere l’Isernia affacciarsi a ridosso dell’area, e lo fa con Fazio che tenta il tiro di potenza, ma la sfera termina fuori dello specchio della porta e lascia inoperoso il portiere marchigiano Mercorelli. La risposta della squadra di Vadacca non si fa attendere: Severini di tacco libera Granado che conclude davanti Del Giudice, il portiere riesce a deviare, la palla finisce sul palo interno e poi in rete. A pochi minuti dal termine della prima frazione di gioco il Castefidardo cerca di stendere l’Isernia sempre con Granado, ma questa volta Del Giudice ci mette più forza nel deviare la sfera e si rifugia in angolo. Si va al riposo con il Castefidardo in vantaggio. Nella ripresa l’Isernia si scrolla di dosso le paure iniziali e preme sull’acceleratore, e dopo otto giri di orologio si porta a ridosso dell’area della squadra marchigiana con Romano che di forza entra in area, ma viene atterrato da Enow, immediato il fischio del direttore di gara che indica il dischetto del rigore, lo stesso Ro-

Massimo Silva: «Sono deluso, mi aspettavo di più da questa trasferta» Alla domanda del cronista di una Isernia poco motivata per una squadra che aveva bisogno di punti salvezza, il tecnico risponde in questo modo: «Sono deluso della prestazione della squadra, mi aspettavo di più, avevo messo in allarme i ragazzi che il Castelfidardo non avrebbe mollato nonostante la classifica e così è stato, che vuoi che dica, bisogna

rimboccarsi le maniche e costruire la salvezza negli scontri diretti che abbiamo in casa, ma ci vuole più cattiveria agonistica in campo, altrimenti sarà molto difficile, i tre punti oggi ci mancheranno al termine del campionato, perché con una vittoria la classifica ci avrebbe premiata con la posizione fuori dai playout, ora invece c’è da lottare e tanto».

I TABELLINI CASTELFIDARDO ISERNIA FC

3 2

CASTEFIDARDO (3-4-3): Mercorelli, Enow, De Vita, Pigini, Bellucci, Caruso, Severini, Lombardo (58’ Calabrese), S. Granado (90’ Marino), Trillini, D’Ercole. A disposizione: Barbato, Eliantonio, Diouf, Braconi, Bandanera, Recanatini, Triboco. ALL.: Massimiliano Vadacca ISERNIA FC (5-3-2): Del Giudice, Marzio (63’ Gyabaa), Capuozzo, Frabotta, Barretta, Di Lonardo, Lenoci (73’ Iaboni), Fazio, Romano, Maresca (61’ Mbounga), Petitti (85’ Ciccone). A disposizione: Tano, De Vito, Cacic, Vitale, Calabrese. ALL.: Massimo Silva Arbitro. Alassio Angiolari di Ostia Lido Assistenti: Alberto Amoroso di Piacenza e Lorenzo Concari di Parma Marcatori. 37’ S. Granado, 53’ Romano, 58’ Trillini, 72’ Calabrese, 79’ Romano NOTE: ammoniti Severni, Frabotta, Enow, Lenoci. Recupero 1’ pt, 5’ st. - Spettatori 500 circa

mano si prende la responsabilità di tirarlo e trasforma. Il gol del pareggio galvanizza l’Isernia che tiene in ansia il Castelfidardo, che riparte di contropiede sulla destra d’attacco con Lombardo che prima di arrivare sulla linea di fondo lascia partire un assist perfetto per l’accorrente Trillini che di prima intenzione trafigge l’incolpevole Del Giudice. Il gol viene accusato dall’Isernia che si fa trafiggere di nuovo con un’azione personale di Granado che s’invola sulla destra e serve Calabrese che con un pallonetto supera ancora Del Giudice. Con il doppio vantaggio il Castefidardo molla la pressione e l’Isernia ne approfit-

ta con Romano che duella in area in mezzo a due avversari e poi trafigge il portiere Mercorelli, soddisfazione per l’attaccante per la doppietta personale. Il gol ravviva il morale dei calciatori isernini e provano a ribaltare a proprio favore il risultato, con l’Isernia tutta proiettata in avanti c’è il contropiede del Castefidardo, ma Trillini solo davanti al portiere Del Giudice non riesce a sfruttare al meglio l’occasione gol. Ribaltamento di fronte è l’Isernia a sfiorare il gol con questa Mbounga, ma il pallonetto sfiora la trasversale. E sul tentativo del calciatore di colore termina tutte le speranze dell’Isernia di acciuffare almeno un punto.


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SERIE D - 32^ GIORNATA

Al Civitelle Corbo ed Ancora firmano il successo scacciafantasmi sulla Savignanese

L’Olympia Agnonese rivede la luce I granata si riportano in zona playout e restano agganciati al treno salvezza diretta LA CRONACA ERIC MOSCUFO AGNONE “Alea iacta est”, è scritto dietro le maglie della Savignanese, “il dado è tratto”, e la storica frase che Giulio Cesare avrebbe proferito dopo aver varcato il Rubicone viene recepita in pieno dall’Agnonese, che dopo la Caporetto – a proposito di epiche battaglie – di Santarcangelo non poteva recedere dall’unico risultato disponibile per poter continuare a credere nella salvezza, e l’ha ottenuto: tre punti servivano e tre punti sono arrivati. Esce dunque momentaneamente dalle ultime due, irreparabili posizioni di classifica il team altomolisano, consapevole che ancora tanto ci sarà da soffrire da qui al 5 maggio nelle sei finali che mancano all’epilogo del campionato rimanendo in un limbo che comprende tutto e il contrario di tutto, spaziando dalla retrocessione alla – quasi miracolosa – salvezza diretta distante solo cinque punti, passando

Il tiro di Ancora (sullo sfondo vicino alla bandierina) termina in porta per il 2-0 (foto di Eric Moscufo) Corbo con Ancora e i compagni addosso

attraverso la lotteria dei playout. Prima di pensare al futuro, comunque, si guarda al presente, fatto appunto di questa fondamentale vittoria con il più classico dei risultati. Un successo che scaccia via se non l’incubo retrocessione, quantomeno i fantasmi di Santarcangelo dove i granata avevano toccato – in termini di classifica – il punto più basso della stagione. Il macigno della vittoria a ogni costo che grava sulle teste dei calciatori di Foglia Manzillo è palpabile e si manifesta in tutto il suo potere al quarto d’ora, quando sullo 0-0 un Cristiano Ancora in evidente cre-

scita di condizione approfitta di uno svarione della retroguardia romagnola e si invola quasi indisturbato verso la porta, ma scarica una bordata tanto potente quanto distante dalla traversa, roba che in altre e molto più spensierate occasioni avrebbe probabilmente segnato bendato e girato di spalle. La frenesia di far gol, insomma, tradisce il lungocrinito esterno agnonese, che però per fortuna non deve aspettare molto per rifarsi, succede alla mezzora quando con un altro tiro dall’interno dell’area getta le basi per l’1-0 di Corbo: alla sua conclusione si oppone infatti con i pugni il portiere Dell’Ara sulla cui respinta arriva prima di tutti Corbo, lesto a depositare di testa la sfera in fondo al sacco: 1-0 e prima, potente spallata alla tensione. Non pago, ancora Ancora – ci si perdoni il gioco di parole – al 42’ toglie definitivamente le castagne dal fuoco realizzando di persona il 2-0 che sarà poi il risultato finale, questa volta con l’evidente complicità di Dell’Ara che smanaccia goffamente il tiro quasi dalla bandierina e comunque potente di CA10 facendolo passare tra sé e il palo, per

una carambola che si chiuderà in rete. Dopo il gol Ancora, compagni al seguito, corre ad abbracciare il presidente Colaizzo nella sua postazione oltre le transenne a bordo campo, altro segnale di quanto tutto l’ambiente granata sia compatto nel volere con tutte le forze questa tribolata salvezza. Nella ripresa l’Agnonese, com’è quasi naturale e umano che sia, arretra leggermente il baricentro a protezione del troppo prezioso doppio vantaggio, e sia pure con qualche raro brivido riesce a portare a compimento la missione. Il 3-5-2 di Foglia Manzillo ha tratto senza dubbio giovamento dal rientro dalla squalifica di Ribeiro, motorino inesauribile sulla corsia sinistra dove ha interpretato alla perfezione la doppia fase richiesta dal ruolo, bene anche Diarra, Barbato, il già menzionato Ancora, ma bene hanno fatto un po’ tutti e dunque la vittoria è certamente meritata. Come tutti hanno ripetuto a bocce ferme, comunque, niente è stato ancora fatto e già il prossimo di Jesi si prospetta come un altro tappone di montagna, soltanto uno dei sei che mancano, ma ormai… alea iacta est.

IL TABELLINO OLYMPIA AGNONESE SAVIGNANESE

2 0

AGNONESE: Kuzmanovic, Corbo, Litterio (35’ Cassese), Ricciardi, Albanese, Barbato (79’ Ballerini), Diarra (90+2’ Bisceglia), Pejic, Formuso (73’ Mazzarani), Ancora (59’ Dezai), Ribeiro. ALL.: Foglia Manzillo SAVIGNANESE: Dell’Ara, Guidi (50’ Longobardi), Succi, Brighi, Peluso (71’ Scarponi), Noschese (64’ Ballardini), Giunchetti, Vandi (50’ Battistini), Giacobbi, Manuzzi, Turci. ALL.: Farneti ARBITRO: Capriuolo di Bari, assistenti De Capua di Bari e Castaldo di Frattamaggiore MARCATORI: 31’ Corbo, 42’ Ancora.

IL DOPOGARA Foglia Manzillo: «Tre punti fondamentali e lo sapevamo. Dovevano arrivare e sono arrivati al termine di una gara giocata secondo me bene dai ragazzi perché prima del vantaggio avevamo avuto un paio di occasioni importanti, e quindi credo che l’abbiamo anche gestita abbastanza bene. Sono contento perché nelle 5 vittorie precedenti all’interno dello spogliatoio avevamo fatto una festa, oggi invece non vola una mosca, forse i ragazzi hanno capito che non abbiamo fatto assolutamente niente e quindi bisogna ripartire da questa vittoria. Oggi posso dire che con il Santarcangelo, contro cui non meritavamo assolutamente di perdere, abbiamo perso contro una squadra che con noi ha fatto la terza vittoria su quattro partite e oggi ha pareggiato col Matelica, sette giorni fa non potevo dirlo perché ero indifendibile, oggi lo posso dire». Farneti: «Direi che potevamo fare meglio, soprattutto nella prima mezzora, prima di prendere gol avevamo avuto l’opportunità per fare gol noi, dovevamo andare in vantaggio lì e gestire meglio certe situazioni, poi una volta che siamo andati in svantaggio sapevamo che qui poteva essere molto più complicato. L’impressione è stata che l’Agnonese avesse uno spirito, una voglia di fare risultato maggiore della nostra, le loro motivazioni sono state sicuramente maggiori delle nostre».

Il colpo di testa di Corbo supera il portiere e finisce in rete per l'1-0


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ECCELLENZA - 25^ GIORNATA

Cotello apre le marcature, Armango e Pagliaccio mettono in cassaforte il successo. Saranno decisivi gli scontri diretti

Primo tempo perfetto: il Termoli bussa tre volte La squadra di Di Lena resta agganciata al treno playoff

La punizione vincente di Morsillo

STEFANO MOSCUFO TERMOLI Un Termoli double face batte sul proprio terreno il Gambatesa e allunga la striscia positiva che dura ormai da tre giornate. Il 3-1 con il quale la squadra di Paolo Di Lena si è sbarazzata dell’ottimo Gambatesa di Bentivoglio, rimasto in dieci per ben 53 minuti, è maturato dopo un ottimo primo tempo nel quale i giallorossi hanno letteralmente schiacciato nella propria area l’ avversario, ed una ripresa nella quale la

TERMOLI GAMBATESA

formazione ospite ha menato le danze per lunghi tratti di gara nonostante l’inferiorità numerica. La sfida si è messa subito in discesa per i padroni di casa, i quali passano dopo dieci minuti grazie ad un penalty concesso per l’atterramento in area di Armango per fallo plateale di Monoateba e trasformato da Cotello. Una volta raggiunto il vantaggio, il Termoli decide di alzare subito i ritmi. Il Gambatesa non riesce ad uscire dalla sua trequarti e i giallorossi ne approfittano met-

3 1

TERMOLI: Capozzi, Traino, Budano, Baldassarre, D’Ausilio, Pifano, Forino (86’Onyenuma), Gagliano, Pagliaccio, Cotello, Armango. All.: Di Lena. GAMBATESA: Capobianco, Giammanco, Monoateba, Madonna (61’Fiorenza), Di Maio, Testa, Pellegrino, Bruno (80’Marra),, Ruggieri (46’Essomo), Morsillo, Scanzari. ALL.:Bentivoglio. Arbitro: Fattore di Isernia. Assistenti: Mainolfi di Campobasso e Di Tullio di Isernia. Marcatori: 10’Cotello (T), 14’Armango (T), 63’Pagliaccio (T), 67’Morsillo (G).

tendo a segno un rapido raddoppio firmato Armango direttamente su calcio di punizione. La partita è molto fallosa e l’ottimo Fattore di Isernia è costretto a fischiare con una certa frequenza. Gagliano è velenoso dal limite al 25’, il suo tiro però, per la gioia di Capobianco, finisce fuori dalla gabbia biancoverde. Un episodio che segnerà la svolta del match, sia nel bene che nel male, accade al 37’, quando Pellegrino perde la testa e scalcia Traino: per lui scatta un immediato cartellino rosso che sembra essere sinonimo di grossi guai per il Gambatesa. Pagliaccio, con una bela incursione, acuisce ancora di più il passivo degli

ospiti portandolo a tre (63’). Il goal del centravanti termolese potrebbe dare un colpo mortale alle speranze degli uomini di Bentivoglio, ma una punizione dalla trequarti di Morsillo riporta i biancoverdi in partita. Gli adriatici calano in maniera evidente, cedono terreno e non riescono più ad alzare il baricentro. Viene fuori un’altra partita (aspetto corroborante dell’espulsione subìta), una contesa che vede l’undici di casa giocare di rimessa e quello opposto tentare il tutto per tutto. Lo sforzo gambatesano, tuttavia, non riesce a venire a capo della retroguardia rivierasca guidata magistralmente da Pietro Pifano, e al triplice fischio del direttore di gara saranno comunque i termolesi a festeggiare.

Cotello, festa dopo il gol

DOPOGARA Bentivoglio: «Nel primo tempo abbiamo regalato un calcio di rigore al Termoli per una nostra ingenuità. Il penalty, però ci stava, dobbiamo essere onesti. Poi abbiamo subìto il secondo gol su calcio di punizione. Il nostro portiere, nella prima parte di gara, non è mai stato sollecitato. Purtroppo per noi, nel primo tempo abbiamo giocato sotto tono. Dopo l’espulsione di Pellegrino, invece, abbiamo iniziato a giocare meglio. Ci abbiamo messo più cuore, più voglia e più determinazione e abbiamo fatto, a mio avviso, un ottimo secondo tempo nel quale abbiamo retto fino alla fine, nonostante l’inferiorità numerica. Dobbiamo continuare a lavorare tanto e a lottare per acciuffare una salvezza che a questo punto passerà per i playout». Di Lena: «Abbiamo disputato un grande primo tempo nel quale la squadra ha fatto vedere davvero belle cose. Nella seconda frazione, invece, siamo calati in quattro o cinque, e siccome la panchina sostanzialmente non ce l’abbiamo, siamo stati costretti a stringere i denti. Il Gambatesa, invece, una volta rimasto in inferiorità numerica, ci ha messo in grosse difficoltà soprattutto sulle palle inattive. Non ci siamo espressi al meglio nella seconda frazione, era evidente. Purtroppo abbiamo ancora tante difficoltà interne, stiamo cercando di chiudere un occhio su tante situazioni per tentare di arrivare alla fine del campionato nel migliore dei modi. Ora dovremo affrontare le ultime partite in ristrettezza di organico, una condizione quest’ultima che, temo, possa crearci difficoltà nelle prossime settimane. Speriamo tutti che l’anno prossimo il Termoli possa contare su una società omogenea che miri a traguardi ambiziosi».

Monoateba ci prova su calcio d'angolo

Pifano-Capozzi, muro giallorosso

Il gol del 3-0 realizzato da Pagliaccio


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ECCELLENZA - 25^ GIORNATA

Il successo esterno contro la Frentania e la sconfitta del Bojano valgono il salto di categoria

Vastogirardi, il sogno si avvera: la serie D è realtà LA CRONACA FRENTANIA VASTOGIRARDI Ora c’è anche la certezza matematica. Il Vastogirardi è promosso in serie D. L’ennesimo colpo esterno di una stagione fin qui esaltante vale il salto di categoria inseguito da due anni a questa parte. Primo tempo equlibrato con il risultato che non sblocca fino all’intervallo. Nella ripresa l’undici di Farina trova il vantaggio al 66’ grazie a Vesce che mette in porta un calcio di punizione di Ruggieri che attrraversa tutta l’area di rigore della Frentania. Il raddoppio porta la firma di Pettrone all’82’ il quale addomestica un lancio di Simonetti per poi battere Cercio con una conclusione precisa. Grande la soddisfazione a fine gara di mister Farina: «Ho allenato un gruppo di uomini più che di giocatori con alle spalle una società seria in tutte le sue componenti, il presidente Di Lucente, il direttore sportivo Crudele per finire con Giovanni Di Vico. Vogliamo conservare l’imbattibilità fino alla fine del campionato per fare anche questo record».

Punti

VASTOGIRARDI BOJANO ROSETO SESTO CAMPANO VENAFRO ROCCASICURA CITTÀ DI TERMOLI REAL GUGLIONESI ACLI CB CAMPODIPIETRA TRE PINI MATESE PIETRAMONTECORVINO FRENTANIA OLIMPIA RICCIA POL. GAMBATESA FWP MATESE ALLIPHAE

69 51 49 46 45 44 43 35 34 33 26 25 23 21 16 -1

FRENTANIA VASTOGIRARDI

Mister Farina con il direttore sportivo Crudele

BOJANO REAL GUGLIONESI Il Real Guglionesi espugna il Colalillo di Bojano grazie al gol nel finale, in pieno recupero di Montechiari. Il fantasista regala il successo ai suoi con una conclusione da fuori che non lascia scampo a Spadone. Gara molto equilibrata, decisa da una giocata. Nel primo tempo le due formazioni si studiano rendendosi pericolose con due occasione per per parte. Nella ripresa la musica non cambia con il Bojano che viene beffato nel finale. ROCCASICURA ROSETO

G

V

N

P

GF GS

25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

22 15 15 14 13 13 13 11 10 9 6 6 5 6 3 0

3 6 4 4 6 5 4 2 4 6 8 7 8 3 8 0

0 4 6 7 7 7 8 12 11 10 11 12 12 16 14 25

95 48 50 36 61 31 58 35 50 38 33 21 33 26 30 11

13 19 22 25 34 25 36 43 44 36 42 49 51 58 65 105

Prova di forza del Roseto che si impone con un neto tris in casa del Roccasicura al termine di un match in cui i pugliesi hanno meritato il successo e i tre punti. Match subito vivace sin dalle prime battute di gioco con l’undici di Ciurlia che passa in vantaggio al 30’ grazie a Di Gioia che gira in rete di testa un calcio d’angolo di Ricciardi nato in seguito alla respinta di Maggi su una conclusione di D’Aries. Il raddoppio ospite arriva solo sette minuti dopo, al 37’ con Tusiano che punisce Maggidirettamente su punizione. Al 70’ Fraraccio riapre i conti per il Roccasicura e crede nella rimonta quando il Roseto resta in dieci per doppio giallo a D’Aries. Al 92’ l’eurogol di Tusiano che addomestica un lancio lungo dalle retrovie e pesca il portiere fuori dai pali beffandolo con un pallonetto. PIETRAMONTECORVINO VENAFRO Continua la rimonta in classifica del Pietramontecorvino che in casa miete un’altra vittima illustre come il Venafro. Partita iniziata con grande spirito di volontà da parte di entrame le formazioni. All'8’ corner per il Pietramontecorvino battuto da Piscopo per Costantino Ferro

che colpisce di testa ma la mette fuori di poco. Al 12’ calcio di punizione per i pugliesi sulla trequarti, Vannella la batte a sorpresa con Ferro Costantino che si presenta davanti al portiere e la incrocia sul palo interno alla sua sinistra. Al 17’ si fa vedere il Venafro: palla sulla sinistra con Pesce che mette in mezzo trovando Rega che la tocca segnando il pari. Al 33’ azione pericolosa del Pietra: Rizzelli la mette in mezzo per D'amore che a colpo sicuro la mette incredibilmente fuori di poco. Al 44’ ancora Rizzelli sulla fascia sinistra che dribbla un avversario entra in area e viene atterrato ma l'arbitro non concede il penalty. Al 61’ Rizzelli si defila sulla fascia per poi accentrarsi e arrivando quasi al limite dell'area e calciando fortissimo con il sinistro mettendo il pallone in rete che vale il due a uno. In pieno recupero, al 94’, il neo entrato Mammollino mette il sigillo sul match: palla per Piscopo sulla sinistra che entra in area e calcia trovando la respinta di un difensore sulla quale si avventa Mammolino che mette in porta il tre a uno con il quale si chiude il match.

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FRENTANIA: Cercio, Mancino, Marsilio, Colucci, De Stefano, Siena, Falco, De Nicola, Tarantino, Vallario, Glave. ALL.: Tanga VASTOGIRARDI: Carluccio, Sabatino, Cerrone, Simonetti, Ruggieri, Marinucci Palermo, De Vizia, Cipriano, Fatone, Pettrone, Vesce. A disp.: Abbate, Di Lullo, Persico, Russo, Di Mauro, Lepore, Fraraccio. ALL.: Farina ARBITRO: Domenico Petraglione di Campobasso Assistenti: Gianluca De Santis e Gianluca Farina di Campobasso MARCATORI: 66’ Vesce, 82’ Pettrone, 85’ Colucci

BOJANO REAL GUGLIONESI

LA CLASSIFICA Squadra

I TABELLINI

0 1

BOJANO: Spadone, Mauriello, Tartaglia, Sabatino S., Tourè, Scimò, Schipani, Abbrunzo, Tasillo, Diallo, Palange (Yamoul). A disp.: Sanneh, Sabatino G., Cianitto, Yamoul, Di Matteo, Touray, Di Mario. ALL.: Gioffrè REAL GUGLIONESI: Ferrazzano, Carovilla, Pignatelli, Pa Penna G., Mascolo, D’Allocco, Valenti, Sacchetti, Villani, Montechiari, Consolazio. A disp.: Piscitelli, Consolazio C., De Monte, Fazzano, Gjurkinoski, La Penna S. ALL.: Precali ARBITRO: Cristian Romei di Isernia Assistenti: Angela Veneziale e Mario Di Falco di Isernia MARCATORI: 92’ Montechiari

ROCCASICURA ROSETO

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ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Ranieri, Cifelli, Scampamorte, Mingione, Di Tullio, Buonavoglia, Fraraccio, Amoroso, Giordano. A disp.: Iarussi, Lombardi, Canale, Malfettone, Renzulli, Battista, Padula. ALL.: Bonomi ROSETO: Curci, D’Errico, Di Gioia, Ricciardi, Cagiano, Colucci, Tusiano, D’Aries, Melino, Bruno, Foschino. A disp.: Giampietro, Izzo, Lagonigro, Forcella, Fiore, Di Falco, Di Virgilio. ALL.: Ciurlia ARBITRO: Gianluca Martino di Firenze Assistenti: Vincenzo Griguoli di Isernia e Marco Palazzo di Campobasso MARCATORI: 30’ Di Gioia gira in rete di testa un calcio d’angolo, Fraraccio, Tusiano, Tusiano

PIETRAMONTECORVINO VENAFRO

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PIETRAMONTECORVINO: Fiscarelli, De Luca, Carusillo, Ciccarelli, De Vivo, Vannella (46’ De Cristofaro), Piscopo, Longo, D’Amore (85’ Marino), Ferro C., Rizzelli (89’ Mammollino). A disp.: Delli Carri, Masella, Marino, Ferro A., Mammollino, De Cristofaro, Piccirillo. ALL.: Papa VENAFRO: Roncone, Gravina, Pesce (65’ Polverino), Aprile, Ricamato, De Chiara, Rega, Vallone, Patriciello, Fascia, Grande (63’ Bianchi). A disp.: Valente, Bianchi, Polverino, Fusco, Felace. ALL.: Capaccione ARBITRO: Stefano Cicchini di Termoli Assistenti: Matteo Gentile di Isernia e Francesco Marone di Termoli MARCATORI: 12’ Ferro C., 17’ Rega, 61’ Rizzelli, 94’ Mammollino


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PROMOZIONE - 25^ GIORNATA

Pioggia di gol tra Castel di Sangro e Cb 1919 (6-3). Rimonte per Santeliana e Quattro Torri

Il Vairano cala la cinquina e saluta le inseguitrici Vince il Trivento, Donkeys ko LA CRONACA POL.FORTORE COMPR.VAIRANO Vairano sempre più vicino alla promozione matematica in Eccellenza. Ragazzi di Urban subito avanti con un calcio di rigore procurato e trasformato con un tiro sotto la traversa da Napoletano, vero trascinatore di giornata. La Polisportiva Fortore trova il pari grazie ad un bellissimo gol di Fiorilli che supera due uomini in velocità e insacca con una conclusione incrociata al 16’. Vairano di nuovo avanti con un super calcio di punizione di Napoletano al 22’. Tris con Cantelmo prima del duplice fischio con un destro incrociato. Nella ripresa c’è spazio per il poker ad opera di Di Gregorio su perfetto assist di Sgueglia; infine il 5-1 ancora con un super Napoletano, che si porta il pallone a casa con un destro incrociato dopo grande stop volante. TRIVENTO SPINETE Una super rimonta consente al Trivento di superare lo Spinete, avanti di due reti dopo un quarto d’ora della ripresa. Padroni di casa avanti con Civico in apertura, gli ospiti rispondono con un uno-due Di Bartolomeo (mischia) e Cornacchione (tiro dalla distanza). Nella ripresa sembra fatta per il blitz esterno dei gialloverdi: sugli sviluppi di un calcio d’angolo pennellato da Iacovantuono irrompe Buonanno per il 3-1 dell’apparente sicurezza. Qui si scatena il Trivento: Viglione accorcia

COMPR.VAIRANO AURORA CAPRIATESE BARANELLO BICCARI DONKEYS AGNONE C.DI SANGRO CEP RIPALIMOSANI TRIVENTO CAMPOBASSO 1919 TERMOLI 2016 POL.FORTORE SANTELIANA QUATTRO TORRI CHIEUTI AURORA URURI SPINETE CLITERNINA

POL.FORTORE COMPRENSORIO VAIRANO

1 5

POLISPORTIVA FORTORE: Cilenti, Bianco, Cannizzo, Guari, Santillo, De Bellis L., Circelli P.L., Colucci, Carpinelli, Riccardi, Fiorilli M. ALL.: Totaro COMPR.VAIRANO: Paglia, D’Ovidio (75’Riccio), Nardi (65’Izzo), Verde (80’Delli Carpini), Velardi, Di Rosa, Tino, Sgueglia, Cantelmo (65’Giunti), Di Gregorio (65’Marra), Napoletano ALL.: Urban ARBITRO: Marco Aurisano di Campobasso MARCATORI: Fiorilli (P), Napoletano 3, Cantelmo, Di Gregorio

TRIVENTO SPINETE

4 3

APD TRIVENTO: Vitone, De Pasquale, Donatone (50’ Fratipietro), Berardini, Civico, Viglione, Zurlo, Di Maria, Fiore A., Di Blasio N., Fagnani ALL.: Viglione SPINETE: Nunziata, Di Bartolomeo, Pietrangelo (Tagliaferri), Bautto, Calabrese, Diamente, Iacovantuono, Iezza, Buonanno, Ianniruberto (Di Petta), Cornacchione ALL. Ianniruberto ARBITRO: Raffele Maglioli di Isernia MARCATORI: 8’ Civico, 18’ Di Bartolomeo (S), 35’Cornacchione (S), 50’Buonanno (S), 63’Viglione, 86’Fiore, 89’Fratipietro

CASTEL DI SANGRO CEP CAMPOBASSO 1919

Prime fasi di gioco tra Polisportiva Fortore e Comprensorio Vairano

con un tiro dalla distanza, Fiore corregge in rete un pallone senza padrone in area di rigore. Il 4-3 decisivo giunge con il subentrato Fratipietro, che regala la gioia ai suoi all’80’ spedendo in rete un altro pallone non allontanato dagli ospiti nel cuore dell’area. CASTEL DI SANGRO CEP CAMPOBASSO 1919 Dopo la goleada dell'andata (5-6), è arrivato un altro risultato tennistico per il Castel di Sangro (6-3) ai danni del Campobasso. Pronti-via e Manlio D'Amico porta in vantaggio i suoi. Pochi giri di lancetta e Pennacchioni raddoppia, ma gli avversari subito accorciano con Vinciguerra. Sul finale di primo tempo arriva il pareggia firmato da Paduano, giunto subito dopo una vibrante protesta dei giallorossi per un calcio di rigore non concesso. Nella ripresa ci pensa subito, dopo due minuti, bomber Calvitti a togliere le casta-

gne dal fuoco, per poi ergersi a protagonista Giuseppe D'Amico che, alla mezz'ora, in cinque giri di lancette, mette a segno una doppietta. Pennacchioni si prende anche lui il gusto della doppia marcatura, prima del terzo gol rossoblù firmato Tedeschi, che rende meno amara la sconfitta dei campobassani. I castellani tengono accesa la fiammella playoff: decisiva sarà la trasferta di Biccari. QUATTRO TORRI CHIEUTI DONKEYS AGNONE Amaro ko per i Donkeys Agnone sul campo del Quattro Torri Chieuti. Buona partenza dei locali avanti al 10’ con Gaggiano lasciato libero sugli sviluppi di un calcio di punizione. La reazione degli alto molisani porta al ribaltone che fa illudere mister Sammartino. Il pari è ad opera di Castagnelli su una corta respinta del portiere; il 2-1 porta la firma dello stesso player

I RISULTATI

LA CLASSIFICA DOPO IL 25^TURNO Squadra

I TABELLINI

Punti

G

V

N

P

GF GS

63 58 54 41 39 39 37 35 33 30 26 24 23 22 18 13

25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

20 17 17 12 11 12 10 10 8 9 7 6 5 5 4 2

3 7 3 5 6 3 7 5 9 3 5 6 8 7 6 7

2 1 5 8 8 10 8 10 8 13 13 13 12 13 15 16

68 62 57 41 48 59 30 39 44 38 32 40 25 27 30 20

18 24 34 31 36 53 25 36 44 43 53 53 52 39 62 56

BARANELLO TERMOLI 2016

5 3

CLITERNINA BICCARI

0 3

RIPALIMOSANI AURORA CAPRIATESE

1 1

POL.FORTORE COMPR.VAIRANO

1 5

QUATTRO TORRI CHIEUTI DONKEYS AGNONE

3 2

AURORA URURI SANTELIANA

3 3

TRIVENTO SPINETE

4 3

CASTEL DI SANGRO CEP CAMPOBASSO 1919

6 3

manager con un pallonetto dal limite dell’area di rigore. Gli agnonesi hanno il demerito di non chiudere le partita e il Quattro Torri ribalta tutto nel giro di cinque minuti tra il 75’ e l’80’. E’ancora Gaggiano, prima su una corta respinta della difesa e successivamente con un gol sottomisura sugli sviluppi di un calcio di punizione da posizione defilata, a regalare i tre punti alla formazione pugliese, che dà spinta alla rincorsa salvezza. AURORA URURI SANTELIANA L’Aurora Ururi si perde sul più bello e si fa rimontare da una coriacea Santeliana, che mantiene così due punti di vantaggio sulla diretta concorrente per la salvezza. Eppure per i giallorossi la gara si era messa subito in discesa con una prima mezz’ora da incorniciare, timbrata dai centri di Viselli e Di Lullo. La Santeliana non si scoraggia e ristabilisce la parità con due sussulti di Vico, prima del nuovo sorpasso giallorosso messo a segno da Rossi. Sembra fatta ma

6 3

CASTEL DI SANGRO CEP: Romito, Sammarone, Pasquarelli, Cincione, Giannangeli, Ibishi, Del Grosso, D’Addezio (Cocuzzi), D’Amico G., D’Amico M., Pennacchioni ALL. Varallo CAMPOBASSO 1919: Coppola, Grillo, Pizzuto, Morena M., Morena R., Ciarlariello, Tedeschi, Lisi, Paduano, Vinciguerra, Boubacar. A disp.: Coletta, Moccia, Petti, Gianfrancesco ALL.: Mitro ARBITRO: Corrado Ferrara di Isernia MARCATORI: 3’D’Amico, 9’Pennacchioni, 21’ Vinciguerra (C), 43’Paduano (C), 47’Calvitti, 58’e 65’D’Amico G., 73’ Pennacchioni, 82’ Tedeschi (C)

QUATTRO TORRI CHIEUTI DONKEYS AGNONE

3 2

QUATTRO TORRI CHIEUTI : Tammaro, De Santo, Delfino, Mennella, Bucci, Ciliberti, Scanzano, Battista, Ungaro, Gaggiano, Paglione. A disp.: Zappatore, Caputo, Castelnuovo, Zirillo, Velotti ALL. Leombruno DONKEYS AGNONE: Mazzocco, Carosella, Zarlenga (66’Di Lollo), Mastrostefano, Pazzola (55’Perrelli), Di Ciocco, Masciotra (70’Di Pasquo), Ferrelli (90’Bianchini), Sammartino, Sabelli ALL.: Sammartino ARBITRO: Matteo Pasqua di Termoli MARCATORI: 10’, 75’ e 80’Gaggiano, 30’Castagnelli (D), 43’Sammartino (D)

AURORA URURI SANTELIANA

3 3

AURORA URURI 1924: Celeste, Palombo, D’Arienzo, Pangia, Dattoli, Campofredano, Di Rosa, Casalanguida, Viselli, Di Lullo, Rossi. ALL. Caputo SANTELIANA: Pescolla, Di Iorio, Cocchianella, Baccari, Eshun, Lombardi, Kanè, Dijbril, Tizzani, Vico, Cillah. A disp.: Moussà, Pasquale, Massari, Di Iorio ALL. Marrone ARBITRO: Daniele Iuliano di Termoli MARCATORI: Viselli, Di Lullo, Vico, Vico, Rossi, Di Iorio (rig.)

nel finale un calcio di rigore concesso ai biancorossi di Marrone, mai domi, consen-

Il Campobasso 1919 sceso in campo ieri a Castel di Sangro

te a Di Iorio di trovare la gioia persona che vale un punto preziosissimo.


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il Quotidiano del Molise lunedì 25 marzo 2019

SPORT

RUGBY - SCHERMA - ATLETICA - BASKET

Ultimo impegno di campionato domenica prossima sul campo dell’Angri

Gli Hammars a valanga sull’Avellino: finisce 85-0 Hammers - Avellino 85-0 (13-0) Primo Tempo: 31-0 (5-0) HAMMERS RUGBY CAMPOBASSO: 15 Di Bona, 14 Blanco, 13 Zeolla, 12 Suliani, 11 Pietrangelo, 10 Valente A., 9 Mignogna, 8 Fatica, 7 Ziccardi, 6 Pace, 5 Di Stefano, 4 Zingale,

3 Ianniruberto, 2 Giampietruzzi, 1 Corsillo. A disposizione: 16, Valente G., 17 Discenza, 18 Lombardi, 19 Fratianni, 20 Battista, 21 Lomma E., 22 Lomma C. ALL. Sommella Mete: 9' Suliani, 23' Pietrangelo, 33' Zeolla con trasformazione di Valente A., 34' Corsillo con trasformazione di Valente A., 40' Di Stefano con trasformazione di Valente A., 45' Zeolla con trasformazione di Valente A., 53' Fatica con trasformazione di Valente A. 58' Lomma E. con trasformazione di Valente A., 61' Zingale, 63' Battista con trasformazione di Valente A., 69' Mignogna con trasformazione di Lomma C., 75' Lomma C. con trasformazione di Battista, 78' Giampietruzzi con trasformazione di Valente A. Ultima gara interna di stagione per la formazione seniores degli Hammers ed ennesima vittoria di una stagione che

Riconoscimento importante per Bruno Dalla Torre e Fernando Fatica

Polisportiva Molise, premiazioni e allori per gli atleti nostrani Autorità, atleti e genitori hanno partecipato all’attesa” premiazione” organizzata dalla Polisportiva Molise presso la Scuola Petrone. Onori di casa da parte del Presidente Franco De Lellis che guida la Polisportiva Molise da diversi anni con passione e competenza. Dopo i saluti a tutti i presenti, ha ringraziato gli atleti per il loro impegno e per i brillanti risultati raggiunti nel corso dell’anno 2018. Con viva partecipazione, propria di chi ama lo sport, ha ricordato che la Società sportiva ha

raggiunto il 58° anno di attività. Ha tesserato fin dalla fondazione ben 13450 atleti di cui 110 per il 2018 partecipanti a 70 gare e meeting nazionali. Ha ricordato i risultati tecnici più importanti con vari record tra cui quello di Melogli nel salto in lungo allievi con m 7,52 che è durato più di venti anni. Si è soffermato anche sulla importanza formativa dello sport che aiuta i giovani non solo nella crescita psico-fisica, ma anche a diventare buoni cittadini con sani valori di vita. Infine ha ringraziato i tecnici

A.Bussone, R.Di Giacomo, A.Di Giacomo, Preziosi, C. Morbidoni e F. Tullo che, con il loro impegno, hanno fatto conseguire agli atleti ottimi risultati. Dopo la brillante e ampia relazione del Presidente è intervenuto Di Tullio, fondatore della Molise, che ha rivolto parole di elogio al Presidente, ai dirigenti, tecnici ed atleti per l’attaccamenti ai colori sociali e sportivi. E’ intervenuto anche il Sindaco Battista che ha fatto i complimenti alla Società per i risultati conseguiti in tanti anni

Final Eight, il Basket Team Crema batte il Moncalieri e alza la Coppa Davanti a un’ottima cornice di pubblico al PalaVazzieri, il Basket Team Crema si aggiudica la Coppa Italia di

serie A2 superando nell’ultimo atto di ieri sera il Libertas Moncalieri col punteggio finale di 86-75.

Le lombarde ipotecano la vittoria nei primi due periodi chiusi entrambi con sei lunghezze di vantaggio (23-17 e 20-14). Pungente il ritorno del Moncalieri trascinato da una scatenata Grigoleit (24 punti) ma non basta per mettere in “imbarazzo” la difesa del Crema che resiste pur chiudendo l’ultimo periodo in svantaggio (21-23). Equilibrato invece il terzo quarto chiuso sul 22-21.

con i giovani. Inoltre, come Presidente della Provincia, ha comunicato che è stato modificato il regolamento per l’assegnazione della palestre con enorme vantaggio per le società sportive. Un breve saluto anche da parte del Consigliere provinciale e comunale Giuseppe D’Elia che ha sottolineato la necessità di armonizzare scuola e sport per poter conseguire buoni risultati. Dopo gli interventi, è seguita la premiazione delle diverse categorie di atleti, che sono saliti sul palcoscenico, ricevendo un significativo medaglione- ricordo. Infine il momento più atteso della serata sportiva con due importanti premi: 1)” Per i migliori risultati tecnici conseguiti (m.100 in 11"10; m. 200 in 22"87; m.300 in 36"30; m.400 in 51"34) e per l’attaccamento ai colori sociali e per i 5 anni di attività ATLETA DELL’ANNO DELLA POLISPORTIVA MOLISE E’ BRUNO DALLA TORRE”. 2) Il Premio per i Master è stato assegnato all’esperto maratoneta FERNANDO FATICA. Ottima la conduzione tecnica, anche per i filmati, da parte di R.Di Giacomo, T.Roberto e tutte le presentazioni fatte da G.Rossi. Moltissimi applausi dal numeroso pubblico.

resterà comunque da ricordare qualunque sarà l’esito finale del campionato di C2. La formazione irpina dell’Avellino nulla ha potuto contro la voglia e la determinazione messe in campo da capitan Fatica e soci, decisi a salutare il proprio pubblico con una prova convincente. Al 9' è Suliani a concretizzare la prima meta rossoblu incanalando la gara sui giusti binari per i campobassani che però devono attendere fino al 23' per allungare il passo con una nuova meta questa volta di Pietrangelo. Un allungo in zona centrale di Zeolla al 33' e una percussione di prepotenza di Corsillo subito dopo, chiudono qualunque tipo di discorso. La meta in solitaria di Di Stefano al 40' permette agli Hammers il raggiungimento del bonus già alla fine del primo tempo. Nel secondo tempo lo spartito non cambia e inizia a suonarlo già al 43' Zeolla, seguito da Fatica al 53', da Lomma E. Al 58', da Zingale al 61', da Battista al 63', da Mignogna al 68', da Lomma C. al 75' e, infine, da Giampietruzzi al 78'. La valanga rossoblu chiude così 85 a 0 e si prepara all’ultimo impegno del campionato, in trasferta ad Angri.

Terza prova Gran Premio Giovanissimi

Scherma, storico risultato a Baronissi conquistato da Monica Bergantino Storico risultato per la scherma molisana a Baronissi dove si è svolta la terza prova interregionale di qualificazione al Gran Premio Giovanissimi: protagonista di questo grande risultato, in un appuntamento che ha radunato oltre cinquecento atleti provenienti da cinque diverse regioni (Campania, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria), è stata Monica Bergantino dell’Accademia Scherma Campobasso nella sciabola Bambine: entrata in tabellone direttamente negli ottavi, ha inflitto un rotondo 10-0 a Sofia Russo del Podjgym Avellino poi ha sconfitto 10-5 Flavia Volpe della Scherma Trani nei quarti. In semifinale ha però ceduto il passo ad Alessandra Figliola del Club Scherma Napoli per 10-2, ma resta la grande soddisfazione di aver portato la sciabola molisana per la prima volta sul podio in una gara di questa portata.


il Quotidiano del Molise lunedì 25 marzo 2019

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AGENDA

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Il meteo in avvio di settimana è destinato a cambiare nuovamente A cura di www.meteoinmolise.com Il meteo previsto lunedì, martedì e mercoledì sul Molise PREVISIONI lunedì: al mattino bel tempo e cielo sereno. Dal tardo pomeriggio rapido aumento di nubi poco consistenti a partire da sud-ovest, area del Matese e venafrano in estensione a tutta la regione entro sera. Temperatura ancora molto miti di giorno, con valori diffusamente oltre i 20 gradi sulle pianure del Basso Molise. Venti in intensificazione da libeccio ma in rotazione da nord entro notte. PREVISIONI METEO martedì: Instabile al mattino sul Molise specie centro-orientale con precipitazioni generalmente deboli ma nevose oltre gli 800-900 metri. Fiocchi di neve più consistenti in alto Molise. Nubi su venafrano ma asciutto. Nel pomeriggio, rimane piuttosto vivace l’instabilità con molte nubi sul settore centro-orientale, associate a deboli precipitazioni. Accumuli in alto Molise e sul Molise centrale oltre i 900 metri. Temperature in sensibile diminuzione. Venti sostenuti da nord. Il METEO mercoledì: nuvoloso su tutta la regione ma con precipitazioni assenti o non significative. Clima rigido e prettamente invernale. Venti moderati da nord. Mare mosso.

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