21° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
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SPORT
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Vastogirardi. Show a Cassino Lupi. Il calendario concede subito una chance per fare punti: Avezzano, e passaggio del turno: convincono i gialloblù di Farina Notaresco e Tolentino PAGINA 19
PAGINA 20
Coppa Italia Regionale. Vincono Bojano, Vairano e Isernia. Goleade per Aurora Casertano e Ururi
PAGINA 21
Scontro nella serata di ieri tra un camper e un’Apecar all’altezza del bivio per Montefalcone del Sannio
Ancora sangue sulla Trignina Perde la vita una donna di 60 anni La Trignina si conferma una strada killer e nel pomeriggio di ieri ha mietuto l’ennesima vittima. Per cause in corso di accertamento intorno alle 18 si sono scontrati frontalmente un camper e un’Apecar. L’incidente al km 49.450 della Trignina, in territorio di Roccavivara, nei pressi del bivio per Montefalcone del Sannio. Ad avere la peggio l’occupante del tre ruote che ha perso la vita. Per una 60enne di San Salvo, ma originaria di Celenza sul Trigno, non c’è stato nulla da fare.
POLITICA
QM
DENTRO LA NOTIZIA
TERMOLI
A lezione di sovranità con Diego Fusaro PAGINA 17
CAMPOBASSO
Crisi di governo, trattativa Pd 5Stelle appesa ad un filo Facciolla: «Conte il più lucido»
Passeggiata sul tratturo tra gli eventi estivi del Comune Gravina: «Noi vicini alla gente»
PAGINA 3
PAGINA 5
STATALE 87
Lo scrutinio si è protratto sino a tarda sera e l’ufficialità del risultato a notte inoltrata
Provincia, c’è il nuovo presidente dopo una lotta all’ultimo voto
Si schianta contro il guardrail, 35enne miracolato PAGINA 16
PAGINA 10
CULTURA
AUT AUT FESTIVAL, PROSEGUE IL SUCCESSO Venerdì grande successo a San Martino per ‘Anche i molisani nel loro piccolo si incazzano’ di Pippo Venditti e Enzo Luongo. Domani, 27 agosto l’Aut Aut Festival sarà a Termoli nella bellissima cornice di Largo Tornola, a due passi dalla cattedrale con un altro autore straordinario, Calabretta del Teatro Verde di Roma. PAGINA 17
TERMOLI
Frittura e fuochi, in migliaia per la Sagra del Pesce PAGINA 16
La provincia di Isernia ha un nuovo presidente. L’ufficialità del risultato c’è stata solo a notte inoltrata a cusa della complessità del calcolo relativa al voto ponderato.
QM
CAMPOBASSO
Ancora un nubifragio sul capoluogo, al Cardarelli macerie in corsia e ambulatori allagati Il violento nubifragio che si è abbattuto nel fine settimana sul capoluogo di regione ha provocato ingenti danni all’ospedale Cardarelli. I problemi maggiori si sono avuti nei locali dei nuovi ambulatori, peraltro soggetti poco tempo fa a lavori di completamento. Corsie allagate e acqua dal tetto. PAGINA 5
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il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
PRIMO PIANO
POLITICA
Il segretario regionale della Uil: «Dovremmo essere in grado di trasformare le peculuarità uniche del nostro territorio in ricchezza, opportunità di sviluppo e di crescita economica»
Ambiente, Boccardo: «Facciamo del Molise la prima regione green d’Italia» «Quando viene a trovarci qualcuno da fuori, che non conosce la nostra terra, l’osservazione che fa e l’impressione positiva che ne riporta è tutta per la bellezza del territorio, per la salubrità del clima, per l’ambiente incontaminato. Davvero il Molise, sospeso fra le spiagge incantevoli di Termoli e la montagna del Matese, disegnato fra le colline del basso Molise e i boschi dell’interno, è un paradiso. E l’ambiente, la natura, la coniugazione fra i borghi e gli ampi spazi poco antropizzati, sono i suoi gioielli». Così la sindacalista Tecla Boccardo che continua: «Dovremmo essere capaci di trasformare questa realtà, della quale spesso noialtri non riusciamo nemmeno a capacitarci, in ricchezza, in opportunità di sviluppo e di crescita economica e produttiva, in occasione per lavoro nuovo e qualificato per le nostre genti. Questa sarebbe la vera opportunità del cambiamento, che da tempo e da più parti, richiamiamo e rivendichiamo». La riflessione della sindacalista proprio a margine della riunione dei “potenti
della terra” in Francia per dibattere sulle strategie globali per combattere le estreme differenze fra Paesi, e si trovano a gestire il gigantesco problema del polmone del mondo che, nella foresta amazzonica in Brasile, va in fumo. D’altra parte, in questo periodo storico l’attenzione verso l’ambiente è cresciuta esponenzialmente, complice anche il movimento lanciato da Greta Thunberg ,”Friday For Future”. I dati sono allarmanti, per la Terra è iniziato un vero e proprio conto alla rovescia “di cui noi siamo artefici ma allo stesso tempo gli unici a poterne rallentare il decorso.” La sindacalista osserva: «In questi anni sentiamo parlare sempre più spesso di tutela ambientale, inquinamento, cambiamenti climatici e di surriscaldamento globale: questioni urgenti, da sostenere nell’immediato, ma purtroppo ancora non seriamente affrontate. Proprio per sensibilizzare la politica, il settore produttivo, le istituzioni e i cittadini ad una maggiore responsabilità nei confronti dell’ambiente, dob-
Sono bastati quattro mesi per superare l’intero 2018 e il trend positivo è proseguito anche nel mese successivo. Il riscatto della laurea agevolato piace agli italiani che stanno sfruttando la possibilità introdotta dal decreto pensioni-reddito (4/ 2019). Da marzo a luglio sono arrivate 32.479 domande, il 51% (16.603) seguendo le nuove regole che permettono di accedere a un riscatto
Con l’iter agevolato è stato superato già l’intero 2018 e il trend positivo continua
biamo, come sindacato ed a partire da ogni contesto territoriale, magari anche marginale come è il Molise, sollecitare e spingere ognuno, a partire dalle Istituzioni, a fare di più per cercare soluzioni di sviluppo fondate sulla sostenibilità, favorendo l’economia circolare e la giusta transizione verso un’energia pulita, perché è fondamentale affrontare la questione ambientale in termini complessivi. Proprio questo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità può creare occupazione di qualità e garantire salute e sicurezza alle popolazioni. E su questo percorso, elemento importante, incroceremo la sensibilità delle nuove generazioni, delle ragazze e dei ragazzi, che sono il futuro della comunità e che, proprio loro, devono diventarne i protagonisti e i primi attori. Conte saprà bene rappresentare la strategia del nostro Paese anche su questi temi. Ma la partita dell’ambiente è, tipicamente, una questione da affrontare in chiave glocal: globale, con un rapporto fra gli Stati e intese e accordi internazionali, ma al
contempo da praticarsi in chiave locale. Cominciamo, allora, nel nostro piccolo Molise - questa l’ennesima sfida della UIL agli amministratori ed alle altre forze locali – Possiamo far diventare il Molise la regione più green d’Italia, attirare qui il turismo di coloro che cercano nella natura incontaminata l’elemento centrale del loro periodo di ferie; possiamo favorire quelle imprese turistiche ed accompagnare gli investimenti di coloro, imprenditori privati non soltanto locali, che puntano su agriturismi e campeggi a contatto con la natura; possiamo essere la prima realtà territoriale che dichiara fuori legge la plastica e si impegna a ridurne l’uso sul proprio territorio; con il tanto eolico che ha invaso le nostre colline e la tanta acqua che può produrre energia non dovrebbe essere difficile per noi percorrere, fra i primi, la strada della decarbonizzazione dell’energia. E, ancora, quando pensiamo ai lavoratori in ammortizzatore sociale da impegnare in attività di pubblico interesse e a beneficio della collettività, diamo a queste un con-
notato di difesa, valorizzazione e promozione dell’ambiente (d’altra parte, i tanti progetti dei nostri Comuni che hanno intessuto il Contratto Interistituzionale di Sviluppo, non vanno proprio in quella direzione?). E orientare la stessa formazione professionalizzante e la ricerca e l’impegno dell’Università proprio sui temi dello sviluppo sostenibile e l’acquisizione di competenze per questa nuova economia su cui il futuro, inevitabilmente se non vorremo soccombere, si imposterà. Lo sviluppo di una industria manifatturiera, della quale nessun territorio può fare senza a meno di arrendersi ad uno sviluppo fatto solo di caciotte e zampogne (e non è certo la posizione del nostro Sindacato), può, deve essere coniugato con uno sviluppo armonico nell’ambiente. Non tutte le aziende sono di per sé inquinanti, le modalità di abbatterne l’impatto sono oggi ben più avanzate che decenni fa, i primi soggetti portatori di innovazione anche sul versante del rispetto dell’ambiente sono spesso proprio imprenditori consapevoli (e
Riscatto laurea, boom di richieste 32mila domande in soli 4 mesi low cost. Per poter scegliere il riscatto agevolato servono due requisiti: il lavoratore deve avere almeno un contributo versato nella ge-
stione Inps dove intende riscattare e il corso di studi deve collocarsi nei periodi di competenza del metodo contributivo. In parole semplici, ai sensi della legge Dini il metodo contributivo inizia a essere operativo dall’inizio del 1996. Dunque chi ha studiato dopo il 1995 potrà chiedere, solo per gli anni di corso dal 1996 in avanti, di pagare a scelta il proprio riscatto alla cifra bloccata di 5.240 euro per ogni anno (importo valido fino al termine del 2019), rispetto a cifre che possono essere molto più consistenti. A chi conviene il riscatto agevolato? Sicuramente a
chi ha un reddito fiscalmente imponibile sopra la media: questa cifra, rateizzabile in un massimo di 10 anni, senza l’applicazione di alcun interesse, è infatti un onere fiscalmente deducibile che, specie se rateizzato, consente di massimizzare il risparmio fiscale con una spesa effettiva abbattuta fino al 47% (in particolare per chi ha redditi superiori a 75.000 euro annui, considerando anche il risparmio sulle addizionali regionali e comunali all’Irpef). A chi non conviene il riscatto agevolato? Sicuramente a chi ha contributi solo dopo il 1995. Infatti, la legge Fornero, a questa particolare
platea, consente di accedere alla pensione anticipata maturando un’età anagrafica a oggi pari a 64 anni, con 20 anni di contributi effettivi e a condizione che la pensione sia pari, a oggi, a circa 1.285 euro lordi al mese. Di sicuro, la nuova strada per arrivare al riscatto della laurea sta suscitando interesse: se nel 2018 ogni mese arrivavano in media 2.320 domande per il riscatto della laurea (1.740 da lavoratori privati e 580 da dipendenti pubblici), a marzo 2019 ne sono arrivate quasi 6mila, ad aprile 7mila, a maggio addirittura 8mila, a giugno oltre 6mila, a luglio poco più di 5mila.
di costoro ne avrebbe tanto bisogno la nostra economia). Altrettanto possiamo dire per l’agricoltura: uno sviluppo armonico e di ampia visione di questo settore primario dell’economia si concilia con la valorizzazione del territorio e diventa, di per sé, elemento di qualificazione e promozione e salvaguardia dell’ambiente (purché il tutto sia ben concepito, adeguatamente controllato, sostenuto ed accompagnato negli investimenti). Da tempo lo diciamo: le 3 A strategiche sono per noi l’Ambiente, Artigianato, Agricoltura. Se presento qui alcune riflessioni da fine delle ferie, non lo faccio certo per spirito polemico o per la ricerca di spazio nel, sonnacchioso, dibattito locale. La partita che dobbiamo giocare, Conte a Biarritz e noi qui in Molise, è ben più importante: dobbiamo consegnare alle generazioni future un pianeta in condizioni almeno pari rispetto a quelle in cui l’abbiamo ereditato, garantendo ad esse – conclude la Boccardo - il diritto di usufruire nella stessa misura e senza degrado delle stesse risorse naturali di cui beneficiamo come generazione attuale».
del Molise
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PRIMO PIANO
il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
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POLITICA
Fico non raccoglie le voci sul suo futuro e fa sapere che continuerà nell’incarico che ricopre da un anno: «Resto presidente della Camera». Intanto continuano le trattative tra Pd e Movimento 5 Stelle
Crisi di governo, Grillo e Di Maio rilanciano Conte premier. No di Zingaretti ma i renziani «aprono» Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio
Ore frenetiche per la risoluzione della crisi di governo. I tempi stringono e entro domani i partiti dovranno fornire una risposta definitiva al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Roberto Fico ricopre l’incarico di presidente della Camera dei Deputati e intende responsabilmente dare continuità al suo ruolo». Così, con una dichiarazione attribuita a fonti vicine alla presidenza della Camera, le agenzie danno conto del tramonto della candidatura dell’esponente del Movimento 5 Stelle alla guida di un eventuale governo con il Pd. Il
suo nome era circolato nella serata di sabato, attribuito ai dem come possibile soluzione alternativa all’indicazione del premier uscente Giuseppe Conte, non gradita perché contraria al desiderio di «discontinuità». Se il M5s facesse il nome di Roberto Fico, era trapelato dalla sede del Pd, sarebbe «un ottimo punto di partenza». Così fonti del Nazareno avevano commentato l’ipotesi che sembrava crescere nelle ultime ore e che vedevano il presidente della Camera possibile premier di un governo M5s-Pd. L’idea era emersa in un vertice della
Giuseppe Conte
maggioranza Pd e avrebbe visto concordi i renziani. Fonti del Nazareno, interpellate sulla posizione del segretario Zingaretti, avevano affermato: l’ipotesi di Fico emergerebbe «da ambienti M5S, se poi si concretizzasse sarebbe un ottimo punto di partenza». Il «ritiro» della candidatura sgombra una strada che comunque era molto in salita. Perché le più forti resistenze alla discesa in campo del presidente della Camera venivano e vengono da dentro il Movimento 5 Stelle. C’è chi dice che il primo a non volere la candidatura Fico sarebbe proprio il capo politico dei 5 Stelle perché rappresenterebbe una sconfessione della linea politica portata avanti nell’ultimo anno. Ma più in generale c’è un fronte interno al Movimento che non vede di buon occhio le trattative con il Pd (e di conseguenza qualsiasi scelta ne possa sortire). E anche sui social sta montando la protesta del «popolo del web» contro l’ipotesi di un governo giallorosso. A questo punto tutto torna alla casella di partenza. Beppe Grillo, dal canto suo, rilancia la candidatura di Giuseppe Conte, come già aveva fatto nei giorni scorsi. Con un post comparso sul suo
blog poco dopo le 13 di domenica il fondatore del Movimento: «‘Saluto con grande piacere il Professor Giuseppe Conte, lo abbiamo visto attraversare una foresta di dubbi e preoccupazioni maldestre, faziose e manierate, che ha saputo superare grazie a dei requisiti fondamentali per la carica che è destinato a ricoprire: la tenuta psicologica e l’eleganza nei modi...´. Così scrivevo a proposito del nostro Presidente del Consiglio, a maggio del 2018 e questo è il mio pensiero a distanza di un anno». Anche Di Maio ha rilanciato il nome del presidente uscente: «Tutto il M5S è leale a Conte ed è l’unico nome come premier» avrebbe detto nel corso di una telefonata con il segretario dem Zingaretti. Quest’ultimo dal canto suo avrebbe espresso «malessere» per gli ultimatum espressi dall’interlocutore e a ha ribadito il suo no su un bis di Conte. Lo stallo, dunque torna sul nome del premier. Entrambe le parti si mostrano su posizioni rigide ma poco dopo le 16 fonti «renziane» hanno invitato Zingaretti a dare il via libera a un Conte bis. «Zingaretti accetti la sfida del M5s, via libera a Conte per formare un esecutivo di svolta sui contenuti e sul-
la compagine ministeriale». È quanto fanno trapelare in queste ore fonti parlamentari renziane che spingono per l’accordo. «Il segretario - sostengono - si ricordi che è ancora possibile un governo con Salvini reinsediato al Viminale. Per questo il Pd
deve mantenere la barra dritta, e lavorare ad una alleanza riformatrice, anche con Conte premier». Ultime ore di trattative. Prima della possibile formazione di un nuovo governo. O prima di ridare la parola agli italiani.
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD
Endorsement di Facciolla: «Giuseppe Conte tra i pochi che guarda all’interesse del Paese» Endorsement del segretario regionale del Pd e consigliere regionale Vittorino Facciolla verso Giuseppe Conte. «Si sarà anche svegliato dopo 14 mesi – scrive Facciolla sui social – ma mi sembra che Giuseppe Conte sia senza dubbio il più lucido tra i grillini e, in ogni caso, tra i pochi che guarda, senza indugio, esclusivamente all’interesse del Paese. Al suo cospetto, la Vittorino Facciolla truppa di chi affannosamente valuta cosa faccia meno male al Movimento, se un nuovo contratto con la Lega, un accordo con il PD o il ritorno al voto, appare una camarilla da prima Repubblica».
Abolizione del consigliere surrogato, sì del guerriero sannita alla legge dei 5Stelle «Il Movimento regionale del Guerriero Sannita – si legge in una nota a firma del presidente regionale Giovanni Muccio - ritiene, la proposta di legge presentata dal M5S, riguardante l’abolizione dell’istituto della surroga, che prevede il subentro in Consiglio di un “supplente” non eletto, qualora un consigliere eletto venga nominato assessore regionale, onesta, giusta e meritevole, di essere presa in considerazione dal Consiglio regionale del Molise.
Una legge approvata dal precedente Governo dell’allora Presidente Paolo Di Laura Frattura, una legge che ha aumentato considerevolmente le spese di gestione consigliare di circa 5 milioni di euro, di cui il Popolo molisano è chiamato a risponderne personalmente ed economicamente, non solo per i relativi stipendi attuali, ma anche su quota parte dei vitalizi, che usufruiranno per sempre. E pensare – continua Giovanni Muccio - che il decre-
to Monti che aveva imposto al Molise il numero massimo di venti consiglieri regionale più il Presidente, per un totale di ventuno consiglieri regionali, oggi ai ventuno come tetto massimo, si è arrivati a venticinque più un esterno, per un totale di ventisei. Condivido ulteriormente il progetto di legge del M5S, nella parte in cui il risparmio economico considerevole, ripeto, di circa 5 milioni di euro, siano destinati al miglioramento del servizio sanitario regionale e
la conseguente decadenza dei Consiglieri regionali surrogati. Una proposta quella del M5S da appoggiare, sostenere e difendere non solo da tutto il Popolo molisano, ulteriormente tartassato economicamente, ma da tutti i Consiglieri regionali effettivi, che spesso con le loro uscite politiche, sembrano schierarsi dalla parte della povera gente, è il momento che dalle belle parole, si passi a fatti concreti, che toccano le “tasche” dei residenti molisani. Confido
Giovanni Muccio
nel Presidente Donato Toma, anche in ragione del Suo impegno pubblico su tale materia, anche perché, oggi, - si chiude la nota - con-
ta più un Consigliere regionale “surrogato” con il suo diritto di voto e non il proprio Assessore regionale, senza diritto di voto».
il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
QM
CAMPOBASSO
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“Eventi in città. Contaminazioni culturali tra luoghi e generi” alla scoperta delle tradizioni locali: «Così siamo vicini alla gente»
Campobasso torna in cammino con il trekking urbano Dopo il successo della rassegna musicale dedicata al jazz a piazzetta Palombo, il calendario degli appuntamenti di “Eventi in città. ContaminAzioni Culturali tra luoghi e generi” ha aperto con grandi consensi e partecipanti anche il ciclo di urban trekking, con la prima delle tre passeggiate curate dall’Associazione Culturale Inforesta, svoltasi sul tratturo Castel di Sangro - Lucera, con partenza dalla frazione di Santo Stefano. «Una splendida mattinata in cammino sul tratturo Castel di
Sangro - Lucera, con persone di ogni età, per un trekking che apre le porte per la città di Campobasso, dopo tanto tempo, ad un modo diretto, dinamico e concreto di sviluppare interessi di vario genere per questo patrimonio storico ed antropologico della nostra regione» le parole del sindaco Roberto Gravina, anche lui tra i camminatori partiti da Santo Stefano. «Basta solo crederci con i fatti, ad iniziare, magari, anche da un trekking semplice come questo, e non limitarsi alle
intenzioni e alle belle parole. Facciamo camminare davvero le idee lungo i tratturi come in ogni altro luogo della nostra città; con la nuova linea programmatica messa in atto con Eventi in città, già per i mesi di agosto e settembre, questo cammino è iniziato ed è iniziato con la gente e tra la gente, come dimostra la bella adesione che abbiamo avuto» ha aggiunto Gravina. Soddisfatta, per come stanno procedendo gli appuntamenti cittadini che hanno preso il via il 18 ago-
sto, anche l’assessore alla Cultura e alle Attività Produttive Paola Felice, già proiettata dopo il jazz e la prima giornata di trekking urbano, sulle prossime rassegne in cartellone. «Abbiamo lavorato con attenzione in fase di creazione degli appuntamenti di Eventi in città e avevamo ben chiaro cosa volevamo iniziare a proporre alla gente» ha spiegato l’assessore Felice. «Pur sapendo che ogni nuovo approccio ha bisogno di periodi di rodaggio e di confronto, ci siamo preoccupati di avere una lo-
In scena stasera “Le zanzare non sono più quelle di una volta” con Caldoro e Vitale
Teatro al Castello Monforte, parte oggi la tre giorni Due fratelli si incontrano dopo diversi anni di lontananza; prima di andare a dormire, fra un racconto divertente e un brano musicale d’annata, si ritrovano a combattere contro una fastidiosa zanzara che sfugge alle ciabattate. Uniti come non capitava da tanto nella caccia alla zanzara, piano piano scoprono di avere entrambi dei segreti nel cuore. Il loro viaggio nei ricordi dell’infanzia vissuta negli anni settanta li porta verso una inaspettata presa di coscienza attraverso una riflessione profonda e, forse, non casuale. Questa la trama dello spettacolo “Le zanzare non sono più quelle di una volta” di William Mussini, Incas Produzioni, con Marco
Caldoro e Francesco Vitale, che sarà in scena questa sera alle 20.30 nel cortile del Castello Monforte di Campobasso e aprirà la tre giorni di Teatro al Castello prevista nel cartellone degli appuntamenti di “Eventi in città” stilato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso. Le altre serate teatrali previste nella corte del castello cittadino vedranno in scena domani Silvia Siravo con “Signora Ava”, omaggio a Francesco Jovine, e mercoledì 28 agosto “Si ma... canto”, spettacolo di parole e musica a cura di Open Arts. Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito e non è prevista la prenotazione.
Love & Peace, dj contest nazionale a Ripalimosani Per festeggiare i 20 anni di vita, torna il Love & Peace di Ripalimosani, nella forma di Dj Contest, un concorso nazionale aperto a tutti i dj che abbiano compiuto i 18 anni di età, che si sfideranno per portare a casa l’ambito premio di 500 euro, che quest’anno sarà consegnato dallo special guest della serata: Bunna degli Africa Unite. Love & Peace nasce dalla passione per la musica di un gruppo di ragazzi di Ripalimosani, Gianni Pece in primis: l’evento è organizzato in sua memoria al Campo del convento di Ripa. Inizialmente creato come un’occasione di socializzazione coadiuvata dall’ascolto della musica diffusa con il vinile, il contest avrà inizio con le
semifinali di tutti i selezionati ammessi, il 13 settembre, alle ore 19. La due giorni partità con Pasqualino Di Lauro, titolare dello storico Bootleg (35 anni di vita, unico negozio di dischi ancora aperto a Campobasso) che selezionerà la musica che sicuramente oggi, il compianto Gianni Pece, suo grande amico, ci avrebbe fatto ascoltare. Alle 20 inizierà il contest: i semifinalisti avranno a disposizione 15 minuti di esibizione. La finale si svolgerà il 14 settembre e vedrà in gara i tre finalisti scelti la sera del 13 dalle giurie popolare e tecnica. In finale, ogni dj concorrente avrà a disposizione 30 minuti. Chiuderà l’evento Bunna con il suo Dj set.
gica progettuale continuativa che potesse coniugare qualità culturali ed artistiche alle intenzioni di rilancio sociali, urbanistiche ed ambientali che troppo spesso vengono tralasciate in nome dei grandi numeri da sban-
dierare su iniziative di corto respiro» ha concluso. Dopo la musica con il jazz a piazzetta Palombo, la tre giorni teatrale al Castello Monforte e poi la rassegna cinematografica Cinema in Centro, curata da Kiss Me Deadly.
Ambulatori allagati e macerie, i danni del temporale al Cardarelli Il violento nubifragio che si è abbattuto nel fine settimana sul capoluogo di regione ha provocato ingenti danni all’ospedale Cardarelli. Come del resto avviene ogni qualvolta la pioggia scende in maniera copiosa. Le foto di ieri mattina, inviate da un nostro lettore, testimoniamo i danni causati dalle ingenti precipitazioni alla struttura di Tappino. I problemi maggiori si sono avuti nei locali dei nuovi ambulatori, peraltro soggetti poco tempo fa a lavori di completamento.
Incendio in una villetta, Vigili del fuoco in azione Nella serata di sabato, intorno alle 20, la prima squadra del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Campobasso è intervenuta in Contrada Cerreto, per un incendio sviluppatosi in una stanza di in una villetta. Il tempestivo intervento del personale, con le attrezzature ed i mezzi specifici, ha evitato che l’incendio si propagasse anche nelle altre stanze della villetta evitando ulteriori e pericolosi danni alla struttura.
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il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
CAMPOBASSO E PROVINCIA
ATTUALITÀ
Dopo 12 giorni passati tra i boschi di Pescopennataro e delle zone viciniore
Rientrati in sede gli scout dell’Assoraider Il gruppo di Campobasso ha un nuovo quartier generale a pochi passi dal Molise GENNARO VENTRESCA Bisogna starci dentro, per capirne veramente il senso. Dico lo scoutismo che, spesso, può sembrare solo una pagina di un libro del passato. Invece no, il movimento è vivo e imprigiona con il suo fascino e il rigore che lo contraddistingue i propri adepti. Solo così si può spiegare quella voglia di dire: vado verso la vita. Il gruppo Assoraider di Campobasso (associazione laica interconfessionale), tanto per non lasciare volare nulla tra le
nuvole come un palloncino colorato, fa attività e socialità. Cominciando con i ragazzi/e, per conservare le sue radici con gli adulti, tra i quali ci sono anche autentici veterani. A cominciare dal presidente-commissario Michele Renzulli e il suo vice, Eugenio Astore, che tra l’altro, già capo scout dal 1995 al 2000, è presidente onorario a livello nazionale. Dopo 12 giorni intensi di vita nel “campo”, il gruppo campobassano è rientrato in sede. Pescopennataro, luogo d’incanto per la rara bellezza e
la qualità dell’aria, ha ospitato tra i suoi boschi in altura congiuntamente i nostri corregionali con i colleghi giunti da Barletta, Roma e Vaiano Cremonese, che hanno formato un gruppo di ben 230 unità. Pare superfluo aggiungere quanto sia stato composito, piacevolmente faticoso e gradevole vivere in simbiosi. Senza dimenticare i sacrifici del “prima” e del “dopo”. Per stare insieme, e sostenersi autonomamente gli scout hanno dovuto prepararsi scrupolosamente, dotandosi non solo
di entusiasmo ed energia, ma anche di tutto l’occorrente per autogestirsi. Da rimarcare il dinamismo del campo mobile e la “conquista” delle zone vicine, leggasi Prato Gentile e Capracotta, Cascate del Rioverde, Rifugio Guadaliscia, Guado Cannavina, Laghi delle anatre e sentieri nei boschi. Per oltre venti anni il bosco Mazzocca di Riccia è stato il regno sereno dell’Assoraider, per attività di campeggio, corsi e simulazioni di attività di protezione civile, meeting e incontri specifici per la con-
servazione e il rispetto della natura e dell’ambiente. Poi, l’amministrazione comunale, al rinnovo della convenzione, ha richiesto un canone annuale ritenuto fuori portata per il gruppo che ha dovuto rinunciare alla Casa della caccia che negli anni ha portato in loco migliaia di giovani provenienti da tutt’Italia e anche dall’estero. A quel punto, i vertici dell’Assoraider, si sono appoggiati, a pochi chilometri di distanza, al bosco San Cristofaro di San Marco La Cato-
la, ricadente sul territorio pugliese, concesso loro a titolo gratuito per i prossimi 20 anni, con prelazione per il ventennio successivo. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del governatore della Puglia, Michele Emiliano, ed altre autorità che hanno avuto modo di apprezzare anche il lavoro degli scout molisani che hanno riattato, con un duro e lungo lavoro, un vecchio casolare-albergo e ne hanno fatto il loro nuovo quartier generale.
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il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
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L’Antica Cattedrale, la Chiesa più volte distrutta dai terremoti Ieri nel centro matesino i festeggiamenti in onore di San Bartolomeo Apostolo Ieri i festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Bojano, San Bartolomeo Apostolo. La chiesa Cattedrale di Bojano ha origini antichissime, infatti Bojano era già diocesi nel 501 d.C. e aveva il suo vescovo di nome Lorenzo. Le prime notizie riguardanti l’attuale edificio religioso risalgono al 1073 quando, secondo la maggior parte degli storici, Rodolfo de Moulins, conte di Bojano, lo restaurò e decorò. Il terremoto del 1456 distrusse quasi per intero l’antica cattedrale. Essa fu ricostruita ad opera del vescovo Silvio Pandone intorno al 1513. Con il terremoto del 26 luglio 1805 l’edificio ancora una volta fu quasi totalmente distrutto e subito ricostruito ad opera del vesco-
“I Rituali del Matrimonio” A Baranello la rappresentazione Si terrà sabato 31 agosto la manifestazione “I Rituali del Matrimonio”, organizzata dalla Compagnia Culturale “Le Bangale”, che propone da anni, una trasposizione e rievocazione storica dei tre momenti fondamentali fulcro della ritualità della civiltà contadina nella preparazione al matrimonio: la mostra del corredo, il trasporto del corredo fino al Matrimonio ottocentesco e corteo nuziale attraverso i “ponti” di coperte. Nei tempi antichi per i figli maschi era più facile uscire fuori dalla casa, mettendosi a lavorare fuori della cerchia familiare o con l’emigrazione, la donna, invece, doveva aspettare il matrimonio, per cui cambiava il suo status da figlia a moglie e futura madre. Il corteo del trasporto della dote è un rituale quasi sacro, tutto al femminile, le amiche più care trasportano il corredo che non viene accettato subito ma viene controllato, dalla suocera, grazie al doddario, ossia un atto notarile precedentemente stilato che sanciva ciò che la giovane doveva portare in dote. L’appuntamento è in programma alle 18 presso la Piazza Santa Maria. A seguire folklore con la compagnia d’arte popolare Onlus di San Giuliano del Sannio e Le Bangale. Durante la serata sarà possibile gustare “Lu pranze de la zita” preparato nello stand gastronomico.
vo Rossetti. Nel 1927 fu trasferita la cattedra del Vescovo a Campobasso e la Cattedrale di Bojano divenne “antica Cattedrale”. Nel 1930 e negli anni successivi furono realizzati importanti lavori e la decorazione pittorica con affreschi nella volta a botte della navata centrale, nella cupola e nel presbiterio ad opera dell’artista Romeo Musa. Durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale nel 1943, l’edificio venne fortemente rovinato, si salvarono il presbiterio e il campanile. Tutti gli affreschi andarono in rovina. La chiesa fu ricostruita nelle parti andate distrutte e riconsacrata dal vescovo Alberto Carinci nel 1948. L’edificio dell’antica cattedrale abbraccia un periodo di storia di oltre duemila anni. Nel campanile sono inserite pietre di notevoli dimensioni risalenti con molta probabilità al periodo sannita. Bojano è stata infatti anche capitale del Sannio Pentro. Vi sono epigrafi con iscrizioni di epoca romana, Bojano è stata Municipio romano. Sul lato sud-est, incastonati nel muro, vi sono dei plutei del sec. IX, formelle con sculture del sec. XIII. Dello stesso periodo sono il portale a forma ogivale e il rosone. Sul lato nord-est vi sono tredici “tommoli”, misure di capacità di epoca medioevale. Un capitello di epoca longobarda secc. IX-X è stato collocato sotto l’edicola della statua della Madonna vicino ai “tommoli”. Una epigrafe di epoca romana è murata al lato sinistro della porta di ingresso sul lato nord. Nell’atrio di ingresso della chiesa vi è un’arca sepolcrale di una nobile famiglia di Bojano con sopra una iscrizione del vescovo di Bojano, Silvio Pandone con mitra episcopale. del 1513. Una bacheca in vetro contiene ceramiche (secc. IX-XV), suppellettili e un anello episcopale rinvenuti durante gli scavi interni nel 1996. Nelle nicchie sono collocate le statue di San Giovanni Bosco, di Sant’Anna, di Sant’Antonio di Padova. La cappella del Sacro Cuore, una volta cappella del Santissimo Sacramento, è il luogo a cui i papi in passato hanno concesso le indulgenze. All’ingresso vi è una epigrafe della Bolla di Papa Gregorio XIII del 1° ottobre 1578, con la quale si concedono le indulgenze per i defunti. L’altare policromo è del sec. XVIII. Al centro troneggia la statua del Sacro Cuore. Sulle pareti ci sono delle epigrafi e lo stemma del vescovo di Bojano, Carlo Carafa (1572). Sul lato sinistro, uscendo dalla cappella, vi è la statua dell’Addolorata e in fondo la cappella di San Bartolomeo, patrono della città di Bojano e dell’Arcidiocesi di CampobassoBojano. Sulla porta che immette nella cappella del S.Cuore è stato sistemato il grande crocifisso che era all’ingresso della chiesa e che venne rovinato dalle bombe della II Guerra Mondiale e in seguito restaurato e sistemato all’ingresso anteriore della sacrestia. Durante la II Guerra Mondiale, a seguito delle furiose incursioni degli aerei anglo-americani del 17 e 18 ottobre 1943, la cattedrale venne duramente colpita insieme ad alcune case circostanti. Le bombe causarono danni enormi. Rimasero illesi solo il presbiterio ed il campanile. Gli affreschi dell’artista Romeo Musa andarono in pezzi, altri si disfecero a
causa delle infiltrazioni di acqua. Dopo i lavori di ricostruzione la cattedrale venne riconsacrata dal vescovo Alberto Carinci il 23 agosto 1948. Dal 1943 al 2000 la chiesa è rimasta spoglia, priva di dipinti. L’anno del Grande Giubileo del 2000 ha segnato una svolta. Il parroco don Angelo Spina, volendo dare non solo un aspetto decorativo nuovo, ma anche un percorso iconografico teologico-spirituale con le opere pittoriche da realizzare, a seguito dell’incontro con l’artista Rodolfo Papa, decise, con approvazione del Consiglio per gli affari economici della parrocchia, di iniziare i lavori di pittura su tela.
WIFI4EU, il comune partecipa al progetto L’iniziativa intende promuovere le connessioni wi-fi gratuite VINCHIATURO L’amministrazione comunale ha deciso di partecipare al progetto WIFI4EU. La Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa per la diffusione gratuita a tutti cittadini della Connettività Wifi. Con il bando in questione si intende promuovere le connessioni wi-fi gratuite per i cittadini e i visitatori in spazi pubblici quali parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, musei e centri pubblici in tutta l’Europa. «Questa amministrazione ai fini dello sviluppo territoriale e turistico è fortemente interessata a rendere disponibile questo servizio ai propri cittadini ed ai visitatori del proprio territorio. L’iniziativa WiFi4EU è aperta agli organismi del settore pubblico, come ad esempio municipi, biblioteche e centri sanitari; finanzia l’attrezzatura e i costi di installazione (punti di accesso a Internet), mentre il Comune finanzierà la connettività (abbonamento a Internet) e la manutenzione delle attrezzature per almeno 3 anni. Il servizio dovrà rimanere attivo per 3 anni senza la possibilità di essere supportato da alcun tipo di pubblicità e dovrà essere interconnesso con la rete europea per lo scambio di credenziali di autenticazione così come previsti e gestito dalla Commissione Europea». Le aree di aggregazione che potrebbero essere inserite in tale progetto, sia “access point interno” che “esterno” (punti di possibilità di acceso alla connessione), sono: Palasport in Via Marconi; Scuola Elementare e Media al Corso Umberto I°; Casa della cultura (ex scuola media) in Piazza Municipio. Gli access point esterni individuati sono: Area campo di calcio e campi da tennis; Villa Comunale (2 accessi); Area mercato – Largo San Martino; Viale Emilio Spensieri (2 accessi); Piazza Municipio; Via Marconi.
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In piazza Trotta ha presentato il libro “Dizionario del Dialetto di Toro
Toro, piazza gremita per l’ultima opera di Mercurio Ferrazzano Pubblico delle grandi occasioni per la presentazione dell’ultima opera di Mercurio Ferrazzano, lo storico “Maestro Mercurio” di Toro che nel pittoresco spazio di piazza Trotta, ai piedi della Chiesa di San Salvatore, ha presentato il suo ultimo libro, “Dizionario del Dialetto di Toro”. Erano oltre centocinquanta le persone che si sono lasciate accompagnare dall’autore e da Giovanni Mascia, scrittore, storico ed antropologo locale che ne è stato il relatore, alla scoperta del libro e del mondo dialettale molisano. L’evento, moderato dal giornalista Gianni Meffe, ha visto la par-
Proseguono a Pietracatella gli eventi dedicati alle festività per San Giovanni Battista. Il programma religioso di domenica 25 agosto, ha previsto alle ore 8,30 la santa messa per le famiglie; a seguire alle ore 10,30 la celebrazione solenne, presieduta dal vice parroco don Mauro Geremia, cui ha fatto seguito la tradizionale processione accompagnata dal complesso bandistico Città di Pietrelcina. In serata alle ore 19,00 la funzione di ringraziamento, nella chiesa parrocchiale. In programma, nella serata giovedì 29 agosto, invece, la Sagra dei maccheroni, carne e salsiccia alla brace, a partire dalle ore 20,30. In piazza Santa Maria sarà riproposta la tradizionale festa accompagnata non solo dal buon cibo prodotto in loco - ma anche da tanta musica. La tradizione è quella di accompagnare la sagra con buona musica popolare, questa volta legata alla tradizione campana. Anche quest’anno il comitato festa non deluderà le aspettative dei tanti, pietracatellesi e non, che per una serata si muovono al ritmo della mu-
tecipazione del Sindaco di Toro, Roberto Quercio, che apprezzando il lavoro svolto da Mercurio Ferrazzano, che ha ringraziato a nome dell’intera popolazione per l’impegno profuso, ha reso nota l’intenzione di avviare un confronto con la direzione scolastica per far sì che il dialetto e la cultura popolare torese possano essere al centro di progetti rivolti ai giovani studenti delle scuole elementari e media. Nel corso della serata l’autore ha proiettato alcune anteprime del libro e alcuni brani dello stesso sono stati messi in scena da Nicoletta Evangelista e Antonio Fer-
razzano, componenti della Compagnia Teatrale “I Fuori Classe”, che si esibisce in dialetto torese e di cui lo stesso Mercurio Ferrazzano è direttore. Da registrare le numerose interruzioni da parte del pubblico, che con fragorosi applausi ha dimostrato non solo la piacevole condivisione del momento ma anche il loro sentirsi coinvolti nei racconti e negli
aneddoti citati. Il libro, al di là del titolo, non contiene solo un corposo dizionario, composto da ben 4.500 vocaboli, ma è ricco di aspetti che riguardano la vita e la cultura torese, infatti contiene al suo interno i nomignoli dei cittadini, corsi e ricorsi della vita quotidiana, i Proverbi, le credenze e le leggende popolari, giochi, passatempi e giocattoli del passato, briciole di storia torese, un dialogo tra due anziani coniugi (in dialetto torese), l’atto di donazione della reliquia di San Mercurio, Patrono del Paese, le tradizioni popolari, gli antichi mestieri ed i canti in dialetto torese e poesie. Un’opera da oltre 400 pagine che rappresenta una vera e propria miscellanea torese, lavoro che nell’intenzioni dell’autore voleva essere un atto di amore per il suo
amato paese e considerando il successo registrato l’obbiettivo è stato pienamente raggiunto, trasformando l’evento in un vero e proprio attestato di stima, da parte dei cittadini di Toro, nei confronti di Mercurio Ferrazzano, che oltre ad essere stato il maestro elementare di sette generazio-
BIOGRAFIA Nato a Toro il 4 giugno 1942, dove vive da sempre, ha dedicato la maggior parte della sua vita all’insegnamento nella scuola elementare del suo paese ed ora è in pensione. Ha sempre avuto una spiccata predilezione per l’Arte in tutte le sue forme: ha organizzato diverse manifestazioni canore con i bambini in occasione della Festa della Mamma, suona la chitarra e il pianoforte da autodidatta, dirige tuttora la Compagnia teatrale “I Fuori Classe” in alcune commedie comiche adattate e tradotte nel dialetto locale, è autore di un libretto di poesie “Così…per caso!”. Fin da giovane si è cimentato anche in opere pittoriche e, soprattutto, in sculture in legno.
Pietracatella, proseguono le festività in onore di San Giovanni Battista Ieri il programma religioso, mentre il 29 serata culinaria e tanta musica sica e canti popolari, immergendosi nelle sonorità del centro-sud Italia. A partire dalle 20,30 si esibirà il trio cilentano Le Capere, donne campane, appassionate della loro terra, con una grande voglia di raccontare ciò che molte volte è invisibile agli occhi dei turisti e dei napoletani stessi. E’ così che prende vita l’associazione: Le Capere. Donne che raccontano Napoli. Come le antiche pettinatrici, “le Capere” appunto, acconciando i capelli delle nobildonne napoletane, portavano di casa in casa pettegolezzi e curiosità, così Laura e Valeria, guide turistiche abilitate della Regione Campania, vi guideranno alla scoperta della storia, delle tradizioni e della cultura di Napoli e della Campania! “Con le Capere l’antico pettegolezzo diventa cultura!” Raffaella Rufo, voce e organetto; Floriana Attanasio, voce, putipu e
tamburi; Marianna Ricciardi, voce e tamburi. La classica kermesse di gruppi all’insegna delle musiche popolari, che animerà tutta la serata fino a notte fonda, partirà dalle ore 22,00, sarà il gruppo laziale Radici Popolari. un gruppo musicale dalla Valle di Comino con ritmi trascinanti. Tutto nasce nel 2012 da Lorenzo Rea, un organettista di Broccostella che non riesce a comprimere la sua musicalità del centro sud Italia. Il gruppo si allarga e oggi sono circa 8 elementi con gli strumenti della tradizione: organetto, violino, tamburello, basso, chitarra, zampogna, ciaramella e flauti. Zampogna e ciaramella sono proprio gli strumenti di questa area a confine fra Lazio, Abruzzo e Molise e qui ci sono ancora gli artigiani che costruiscono questi strumenti secondo tradizioni centenari che si tramandano di generazione in
generazione. Non a caso in alcuni paesi tipo Acquafondata il Festival della Zampogna è l’evento più importante dell’anno a cui partecipano emigrati che tornano a casa per ascoltare queste musiche. Lorenzo è anche il cantante del gruppo con una voce profonda ed un timbro particolare che rende ancora più coinvolgente la musica. Si può andare su youtube per avere un assaggio del loro stile. Le musiche antiche sono reinterpretate in chiave moderna seguendo il cammino iniziato da Eugenio Bennato che ha fatto rinascere pizzica e tarantella attualizzando alcune espressività degli strumenti musicali e degli arrangiamenti. Ovviamente la musica preferita è quella del Saltarello e della Ballarella, una particolare forma di Saltarello tipica di queste zone a confine fra Lazio, Abruzzo e Molise. Il Saltarello è per
ni toresi ha contribuito in molteplici occasioni alla vita sociale e culturale del paese. L’ottima riuscito dell’evento è stata resa possibile grazie al supporto offerto dall’Amministrazione Comunale, dal Comitato Feste San Mercurio, dalla Pro Loco e dalla Parrocchia.
queste regioni quello che la Pizzica è per la Puglia e la Tarantella per Napoli. Non si può immaginare una festa senza l’accompagnamento di questa musica e senza farsi travolgere dalla danza. Ma Radici Popolari va oltre questo e reinterpreta anche il ruolo delle orchestre e dei cantastorie. Non solo musiche da ballare che riempiono le piazze e che fanno let-
teralmente muovere i piedi a chiunque le ascolti, ma anche moderni narratori. Alcune loro musiche originali raccontano le storie della Valle di Comino come “Canneto” che racconta la storia della Madonna di Canneto e del pellegrinaggio che ogni anno ad agosto vede oltre 60.000 persone raggiungere la Valle di Canneto dove si incontrano la Madonna Nera e quella Bianca. Oppure la “Ballata del brigante Cerrone” che si muoveva fra Abruzzo e Lazio e che racconta un pezzo della storia italiana che per anni è stato soffocato o nascosto, quello del vero ruolo dei briganti in questa area a confine fra Stato Pontificio e Regno Borbonico. Per questa loro musica originale e trascinante, capace di infuocare le persone e le piazze, il gruppo Radici Popolari è chiamato in ogni parte d’Italia e in Irlanda dove sono nate particolari forme di gemellaggio. I ritmi irlandesi e quelli italiani hanno una forte energia in comune e molti italiani sono andati in Irlanda e Scozia dalla Valle di Comino rinsaldando questi legami.
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Lo scontro, nella serata di ieri, tra un camper e un’Apecar nel territorio di Roccavivara
Incidente sulla Trignina, muore una donna
Foto Archivio
La Trignina si conferma una strada killer e nella serata di ieri ha mietuto l’ennesima vittima. Per cause che sono ancora in corso di accertamento da parte delle autorità competenti, intorno alle 18 si sono scontrati un camper e un’Apecar. L’incidente è avvenuto al chilometro 49.450 della Trignina, in territorio di Roccavivara, nei pressi del bivio per Montefalcone del Sannio. Ad avere la peggio l’occupante
del tre ruote che ha perso la vita. Per una 60enne di San Salvo, ma originaria di Celenza sul Trigno, non c’è stato nulla da fare. La donna viaggiava con il marito che fortunatamente è rimasto illeso. La coppia non aveva figli. Ad influire sul tragico schianto presumibilmente anche l’asfalto reso viscido dalla pioggia e le condizioni meteorologiche avverse. Si tratta comunque dell’ennesimo mortale che avviene su
quel tratto di strada al confine tra Molise e Abruzzo. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118, i carabinieri di Montefalcone, i Vigili del Fuoco e il personale Anas del compartimento Abruzzo. Ovviamente il traffico ha subito forti rallentamenti su quel tratto di strada che per molto tempo ha visto il senso unico alternato per permettere di mettere in sicurezza la carreggiata.
Ordinanza rivolta agli organizzatori di feste pubbliche, sagre e concerti. Per i trasgressori previste multe fino a 500 euro
Castropignano, disposizioni per la minimizzazione dei rifiuti in plastica sul territorio comunale CASTROPIGNANO Disposizioni per la minimizzazione dei rifiuti in plastica sul territorio comunale. Prosegue l’ordinanza comunale, sulla scia della precedente ordinanza sindacale n.30 del 10 giugno 2015, con la quale è stato introdotto il servizio di raccolta differenziata dei Rifiuti Urbani “Porta a Porta”, definendone le modalità di conferimento, obblighi e metodologie nel
comune di Castropignano. Considerato che il Comune di Castropignano, in virtù dei beni naturalistici e paesaggistici presenti nel territorio comunale, vuole contribuire attivamente alla riduzione dei rifiuti che inquinano l’ambiente, l’Amministrazione Comunale si prefigge le seguenti finalità: ridurre la produzione di rifiuti; incrementare e valorizzare la raccolta differenziata diminuendo la percentuale di rifiuto sec-
co residuale a favore della quota destinata al compostaggio ed al recupero; diminuire il ricorso a materie prime non rinnovabili, in particolare derivanti dal petrolio, favorendo l’utilizzo di materie prime rinnovabili quali le bioplastiche; salvaguardare l’ecosistema quale fonte di inestimabile ricchezza; orientare e sensibilizzare la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo am-
bientale. Ritenuto idoneo al perseguimento degli obiettivi di cui in premessa stabilire che i commercianti, privati, le associazioni, gli enti, in occasione di feste pubbliche, sagre, concerti, mercatini, potranno distribuire al pubblico, visitatori e turisti, alimenti e bevande esclusivamente in piatti, bicchieri, posate in materiale biodegradabile e compostabile, in quanto minimizzare e praticare la differenziazione dei
rifiuti per questa Amministrazione, oltre ad essere il rispetto di disposti normativi è indice di sensibilità verso la problematica. Le san-
zioni amministrative previste per chi non si attiene alle regole vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500.
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Per gli amministratori dei 47 comuni più piccoli ogni voto valeva 0,7 unità, per Isernia e Venafro 7, per Frosolone 9 e per Agnone 14
Provincia, nuovo presidente dopo una lotta all’ultimo voto Nei piccoli comuni ha prevalso il sindaco di Venafro REDAZIONE ISERNIA Lotta all’ultima preferenza per l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Isernia che subentra a Lorenzo Coia, del Pd, dopo il breve interregno del vicario,
Roberto Di Pasquale. Lo scrutinio è iniziato con la conta dei trecentosessanta voti dei consiglieri dei piccoli comuni, nei quali Alfredo Ricci ha consolidato un notevole vantaggio, ma sono i comuni grandi che arriveranno a notte inoltrata
Interventi appaltati dall’Anas
Trignina, lavori sul viadotto Gamberale: segnaletica non visibile Da qualche tempo vanno avanti i lavori di consolidamento al viadotto Gamberale appaltati dall’Anas a seguito di una denuncia lanciata sui social da Giuseppe Padula, giovane operaio edile di Civitanova. Avviato dopo il catastrofico crollo del viadotto Morandi di Genova, questo intervento dovrebbe finalmente mettere la parola fine alla preoccupazione di chi transita su questo tratto della Trignina. Ma ora è la segnaletica del cantiere a destare perplessità tra gli automobilisti: la segnaletica orizzontale provvisoria – ossia le strisce continue di colore giallo verniciate sull’asfalto - risultano infatti visibili solo di giorno. Con il buio invece, prevale la visibilità della originaria segnaletica, per intenderci quella di colore bianco. «Percorrendo il viadotto in direzione Vasto – spiegano gli automobilisti – le auto e i tir provenienti da Isernia vanno a incrociarsi con quelli che arrivano dalla direzione opposta, che troppo spesso ignorano il restringimento di carreggiata. Sebbene sia messo in evidenza sia dalla segnaletica orizzontale che da quella verticale - applicata anche a debita distanza dall’inizio del cantiere – spesso è proprio la condotta dei veicoli provenienti da Vasto che genera criticità e pericoli, costringendo a volte i conducenti dei veicoli provenienti da Isernia a brusche frenate o repentine uscite di carreggiata verso l’area cantiere, pur di evitare la collisione. Con il buio il pericolo aumenta, poiché – spiegano ancora gli automobilisti – i segnali stradali posti a ridosso delle poche barriere di jersey non sono sufficientemente rifrangenti e l’illuminazione è scarsa». L’augurio degli automobilisti è che si intervenga al più presto per prevenire ogni potenziale pericolo.
e decideranno chi vincerà tra il sindaco di Venafro e il suo avversario Felice Ianiro sindaco di Frosolone. Comunque, non è stata solo una questione di persone candidate e curriculum politici. Dietro i due candidati, infatti, c'erano le due metà in cui si è spaccato il Centrodestra molisano. Da una parte: Iorio, più gli esponenti di Forza Italia vicini a Di Baggio, qualcuno di Fratelli d'Italia e anche del Pd, che ha lasciato libertà di coscienza ai suoi, ma facendo capire che Ricci - erede di Sorbo alla guida di Venafro - sarebbe probabilmente stata la scelta migliore. Dall'altra parte: i Popolari di Vin-
Il sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, e Felice Ianiro, sindaco di Frosolone
cenzo Niro, che si sono intestati la candidatura, l'Udc di Micone, Orgoglio Molise di Cotugno, con gli esponenti di Forza Italia vicini a Patriciello e i consiglieri comunali di Frosolone, Pd compreso. Agnone si è diviso tra i due
candidati. L’esito delle elezioni di Isernia sicuramente, provocherà conseguenze anche a livello regionale. Infatti da via Berta esce una maggioranza regionale divisa in due parti, per cui è presumibile che sarà un Set-
tembre vivace anche per la Regione. Tecnicamente, si è trattato di un'elezione di secondo livello, riservata a sindaci e consiglieri comunali dei 52 comuni della provincia, ma i voti non sono stati tutti uguali. Infatti il sistema ha previsto il voto ponderato, in ragione della rappresentanza numerica dei residenti in ogni centro della provincia. Per gli amministratori dei 47 comuni più piccoli, ogni voto valeva 0,7 unità; per Isernia e Venafro, ogni voto valeva sette unità, per il comune di Frosolone nove, infine Agnone, che ha avuto i voti più pesanti, e ognuno di loro valeva ben 14 unità.
Cocaina e munizioni, convalidati gli arresti per la coppia di San Salvo in carcere a Isernia Resta in carcere a Isernia la coppia di origini napoletane, M.C. di 52 anni e E.G. di 50 anni, arrestata per detenzione di droga lunedì scorso dai Carabinieri di Agnone durante un normale controllo lungo la provinciale che conduce a Poggio Sannita. La convalida degli arresti è stata presa dal Gip
Ventitre i paesi interessati dal progetto “decoro urbano”, con il restyling delle cassette rosse, 30 gli Uffici Postali in cui è stato installato il Wi-Fi gratuito e un Comune interessato dall’abbattimento di barriere architettoniche: sono questi gli interventi realizzati nei primi 7 mesi del 2019 da Poste Italiane nei 49 piccoli comuni della provincia di Isernia. Sempre più concreto, in questo modo, il programma dei “dieci impegni” per i Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti promosso dall’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, in occasione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” dello scorso 26 no-
del tribunale di Isernia, Micaela Sapio presso il carcere di Ponte San Leonardo. Al momento del fermo la coppia, residente a San Salvo, in provincia di Chieti, era in possesso di circa 11 grammi di cocaina e 370 euro in contanti. Da ulteriori perquisizioni nell’abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto altri 76 grammi di polvere bianca, oltre duemila euro in contanti, un bilancino di precisione e due cartucce calibro 223. In un primo momento i protagonisti della vicenda, con precedenti specifici alle spalle, erano stati sottoposti agli arresti domiciliari. “In settimana parlerò con i pm e valuteremo se fare richiesta di patteggiamento in continuazione o meno per ottenere gli arresti domiciliari” ha affermato il legale della coppia, l’avvocato abruzzese Antonello Cerella. Attualmente i due sono detenuti presso la casa circondariale di Isernia e il carcere femminile di Chieti.
Uffici postali della Pentria, Wi-Fi gratuito in trenta succursali vembre a Roma, e ribadisce la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e l’attenzione che da sempre l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente abitate. Tale programma, che è ancora in corso e prevede ulteriori interventi nei prossimi mesi, ha definito l’avvio di un nuovo dialogo e di un confronto aperto che avvicina ancora di più Poste Italiane, i territori e le comunità locali; un percorso fatto di impegni reali, investimenti, nuovi ser-
vizi e opportunità concrete per la crescita economica e sociale del Paese. L’effettiva realizzazione di tali impegni è consultabile su un portale web dedicato all’indirizzo: www. posteitaliane.it/ piccoli-comuni. L’attenzione verso i Piccoli Comuni conferma ancora una volta il ruolo di Poste Italiane, capace, con i suoi 157 anni di storia, una rete di circa 13mila Uffici, 134 mila dipendenti, 514 miliardi di euro di attività finanziarie totali e circa 35 milioni di clienti, di creare oc-
cupazione e sviluppo, di coniugare tradizione e innovazione, di essere parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese e di rappresentare una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte dei cittadini. Tutte le iniziative descritte sono coerenti con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese.
ISERNIA E PROVINCIA
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CULTURA
La folk-band che propose un sound energico e gustoso come il vino da cui prese nome
Tintilia, perché la classe non è acqua ANTHONY PALLADINO Nel dicembre del 1999, il panorama molisano della musica di tradizione popolare si arricchì d’un quartetto formato da Mauro Gioielli (canto), Silvio Trotta (cordofoni), Mauro Bassano (mantici) e Stefano Tartaglia (fiati). Gioielli – con il sapiente intuito d’avanguardia che ne caratterizza da decenni le erudite scelte culturali – suggerì per la band un nome carico d’una specifica simbologia identificativa col territorio: «Tintilia» e, parafrasando un celebre detto, coniò anche un motto capace di rendere l’idea della qualità della proposta musicale: Tintilia, perché la classe non è acqua. Il quartetto, dopo alcuni mesi di prove e di scelte di repertorio, iniziò un’attività concertistica solo stagionale (limitata a qualche setti-
mana estiva e al periodo invernale), perché subordinata all’analogo e contemporaneo impegno artistico dei gruppi da cui i musicisti provenivano (Tratturo e Musicanti del Piccolo Borgo). I «Tintilia» rimasero sulle scene per circa tre anni e poi interruppero le esibizioni; ma, per un paio di festival all’estero (Spagna e Francia) e per una manciata di spettacoli in Toscana e Molise, prolungarono sporadicamente la loro attività fino al 2007. Nel settembre 2002, la rivista campobassana ‘Il Bene Comune’ pubblicò, a cura di Walter Santoro, un’intervista fatta a Mauro Gioielli sull’esperienza dei «Tintilia». Ne ripropongo, qui di seguito, i contenuti. * * * «Se la classe non è acqua,
Locandina d'un convegno sulla tintilia tenutosi a Miranda nel 2016
probabilmente sarà vino», abbiamo pensato ascoltando il quartetto che rappresenta la novità etnica molisana. Propone un sound energico e gustoso, come il vino da cui prende nome. Mauro Gioielli, la voce solista del gruppo, risponde alle nostre domande e, tra frasi provocatorie e garbata eloquenza, ci racconta perché quattro musicisti hanno deciso di incontrarsi per condividere un’esperienza d’amicizia e d’impegno culturale. Come e con quali intenti nasce il progetto Tintilia? «Non nasce; nel senso che non è un vero e proprio progetto. L’idea iniziale, senza transitare per il momento progettuale, è approdata direttamente alla ‘fase esecutiva’. In effetti, il gruppo s’è ritrovato ad essere costituito ed attivo quasi naturalmente, come se ciò fosse stato inconsciamente prestabilito. Il sottoscritto & company [Silvio Trotta, Stefano Tartaglia e Mauro Bassano, n.d.r.] agivano in altre formazioni, ed è lì che hanno elaborato la propria fase progettuale, ognuno per proprio conto ma in affinità e concordanza ideologica. Ci conoscevamo da tempo, provenivamo da similari esperienze e da medesimi approcci con l’universo folklorico-musicale. Tutto ciò ha agevolato la genesi dei Tintilia. Siamo passati direttamente dall’uva al buon vino, senza procedere per il mosto e la fermentazione. Non ce n’era bisogno: eravamo già maturi, pronti per i palati sopraffini, ma anche per i semplici beoni». Considerata l’etilica etimologia del nome del gruppo, quanto di molisano c’è in voi e nelle vostre musiche? «Le radici del nostro vitigno sono tutte ben piantate nel generoso suolo molisano, ma sono propaggini lunghe; ogni tanto oltrepassano i confini regionali, senza per altro andare troppo lontano. In tal modo, i grappoli della pianta – i suoi frutti, insomma – mostrano qua e là i segni di qualche incrocio. La tintilia, dopotutto, è anche vino da taglio». Essendo la tintilia un vitigno autoctono, salvato recentemente dall’estinzione, possiamo immaginarvi come paladini della memoria musicale e delle radici culturali? «Il nome del gruppo riveste
chiaramente una valenza simbolica. Tuttavia, per quanto riguarda i nostri intendimenti, non sono perfettamente calzanti espressioni quali la ‘cultura della memoria’ o la ‘musica delle radici’. Sono concetti parziali rispetto a quello che aspiriamo proporre. La musica etnica è senza tempo: è legata al passato, ma è pure straordinariamente attuale e largamente diffusa. La musica classica, quella rock, eccetera, sono fasce marginali della frequentazione musicale nel mondo. I due terzi della popolazione del globo praticano quasi esclusivamente la musica della propria terra, del proprio clan. Inoltre, c’è anche da mettere sulla bilancia un’importante profondità storica: la zampogna ha duemila anni, mentre la chitarra elettrica esiste da meno d’un secolo. Vuoi mettere?». Dimmi qualcosa in più sugli strumenti, sulle ricerche, sugli arrangiamenti e sulle tematiche del vostro repertorio. «I quattro di Tintilia non sono solo musicisti, sono anche ricercatori. Silvio e Stefano, ad esempio, hanno prodotto Cd di pura etnomusicologia, secondo un incontaminato criterio filologico. Io stesso, d’altra parte, non riesco più a contare quanti canti ho raccolto ‘sul campo’ e quanti saggi e articoli ho pubblicato. La cura organologica [l’organologia è la scienza che studia gli strumenti musicali, n.d.r.] dei nostri concerti è piuttosto ricercata. Proponiamo i suoni autentici degli oggetti sonanti più significativi dell’etnofonia italiana: dalla ciaramella alla chitarra battente, passando per l’organetto e le castagnette. Tutto, però, si veste di un leggero strato di rielaborazione. Una cosa è cantare una canzone di mietitura quando si sta mietendo davvero, altra cosa è eseguirla sul palco. La riproposta è inevitabilmente extra-funzionale, è scevra dal contesto sociale che ha originariamente prodotto quel canto. È questo l’irrisolvibile problema culturale dei professionisti della musica tradizionale». Avete mai pensato di riscoprire la figura di molisani del passato, da Vittorio De Rubertis a Eugenio Cirese, riproponendone, in chiave aggiornata, l’insegnamento? Lo stiamo già facendo. Il
primo volume dei Canti popolari del Molise di Eugenio Cirese, ad esempio, è per noi una fonte da cui attingere testi e idee. Vieppiù, dello stesso Cirese ci piacerebbe riproporre brani popolareschi: Canzone d’atre tiempe è uno di questi. Altri spunti musicali ce li suggerisce la Raccolta 23, vale a dire i canti che Cirese figlio [Alberto Mario, n.d.r.] e Diego Carpitella raccolsero nel maggio 1954. Tra quei brani vi sono alcune “tammurriate” albanesi che sarebbe il caso di interpretare in concerto, anche per sfatare certi luoghi comuni della nostra musica regionale». A causa di fossilizzati retaggi culturali, c’è ancora chi reputa la zampogna molisana uno strumento da ‘stanca’ nenia natalizia, e ne condanna l’utilizzo da accattonaggio. Cosa puoi dirci a proposito? «È un problema superato, questo. Almeno tra gli addetti ai lavori. Per la massa forse no; ma la massa, si sa, guarda Sanremo e predilige le canzonette. Il binomio zampogna-novena natalizia è consolidato da antica tradizione. L’iconografia ci ha tramandato immagini di Natività con zampognari, e la letteratura è piena di versi ‘oleografici’ sul Natale zampognaro (basti qui menzionare Le Ciaramelle di Pascoli). Pertanto, è inevitabile che l’immaginario collettivo conservi tale visione del nostro strumento. Ma la realtà è diversa: nel Molise la zampogna si suona durante tutto il ciclo calendariale, in numerose occasioni rituali che non hanno rapporti con le feste di fine anno. Cito, ad esempio, il carnevale del Cervo di Castelnuovo, la Pagliara di Fossalto, la festa dei Santi Cosma e Damiano
di Isernia. Comunque, che la zampogna abbia un ruolo importante nella musica natalizia è un bene. Se non fosse esistita l’attività on the road dei nostri zampognari, col conseguente introito economico, forse la zampogna sarebbe stata dimenticata. Quanto attenderemo ancora per l’uscita di un vostro disco? «Non saprei. Mi risulta, comunque, che Silvio abbia pianificato qualcosa di interessante in merito. Personalmente ho sempre prestato insufficiente attenzione alla produzione discografica, impiegando la quasi totalità del tempo e delle energie per la ricerca e per i concerti. Non c’è proporzione tra quel poco che ho inciso e gli oltre mille spettacoli che ho tenuto in mezzo mondo. Forse è tempo che inverta questa tendenza. Mi sto facendo vecchio e qualche solco permanente della mia voce desidero lasciarlo». Auguri di buon lavoro e... in alto i gomiti, Tintilia! * * * Nel dicembre del 2002, Mauro Gioielli e Silvio Trotta incisero il Cd natalizio “Stella Cometa. Canzoni accanto al presepe”, che comprende undici brani: Dormi, dormi / Quanno nascette Ninno / La leggenda del lupino / La notti di Natali / Nascette lu Messia / La ’nferta / Stella Cometa / La Santa Allegrezza / Invocazione / Novena dell’Immacolata / Pastorale di Capracotta. Alla realizzazione del disco contribuirono numerosi bravi musicisti, fra cui gli altri due componenti dei «Tintilia», cioè Mauro Bassano e Stefano Tartaglia.
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La sede stradale già presenta avvallamenti e disconnessioni tali da provocare sobbalzi e rumori al transito dei mezzi
Rava, nuovo ponte rumoroso Al passaggio di tir e mezzi pesanti, le vibrazioni disturbano il riposo dei residenti in un condominio vicino al fiume TONINO ATELLA Il nuovo ponte lungo la Statale 85 Venafrana all’ingresso sud di Venafro, che scavalca le acque del Rava? È stato appena realizzato al fine di consentire il maggiore e più tranquillo deflusso delle acque, prevenendo esondazioni, straripamenti e
piene assai dannose e pericolose come accaduto nel recente passato, ma a Venafro non tutti ne sono soddisfatti. Ecco quanto ha da dire al riguardo un capofamiglia domiciliato in un condominio della zona: «Qui non si dorme più - attacca l’uomo in quanto di notte veniamo
continuamente svegliati dal transito di tir ed altri mezzi pesanti sul ponte del Rava appena rifatto. Evidentemente la sede stradale sul ponte in questione già presenta avvallamenti e disconnessioni tali da provocare sobbalzi e rumori al transito dei mezzi pesanti che non ci fanno
dormire, rubandoci sonno, riposo e tranquillità». Prima della realizzazione del nuovo ponte quale era la situazione? «Nessun rumore, nessun sobbalzo, riposo continuativo e notti tranquille - replica l’interlocutore - oggi invece la situazione è tutt’altra! Non si dorme più, nottetempo
veniamo svegliati di continuo dal transito dei tir ed altri mezzi pesanti sul nuovo ponte, per cui sollecitiamo interventi tali da garantirci riposo e tranquillità come avveniva un tempo». Cosa andrebbe fatto? «Non sta certo al sottoscritto dirlo, spettando l’incombenza ai tecnici che
hanno diretto le nuove opere ed all’impresa che le ha eseguite. Evidentemente c’è qualcosa che non va o nel ponte rifatto o nella rinnovata sede stradale che lo scavalca. Ad ogni modo è urgente rimediare, avendo noi tutti diritto al sacrosanto riposo notturno». Qualcuno prenderà a cuore l’istanza?
Il consigliere comunale interviene dopo i problemi rilevati all’impianto
Lavori alla rete idrica a Ceppagna, Aurelio Elcino: «Emergenza risolta» VENAFRO Sembrerebbe del tutto rientrata l’emergenza idrica nella frazione di Ceppagna. A comunicarne notizia è il consigliere comunale Aurelio Elcino che è intervenuto personalmente per verificare abitazione per abitazione se effettivamente, dopo i lavori eseguiti sulla rete idrica e terminati nella prima deca-
de dello scorso mese di luglio, ci fossero stati problemi nell’erogazione dell’acqua nei rubinetti. «I cittadini mi hanno esternato – spiega in una nota il consigliere delegato - tutta la loro soddisfazione perché con la realizzazione del nuovo tratto di rete idrica, il servizio è migliorato. Certo, c’è stato qualche abbassamento di pressione dell’acqua, ma per
un fatto naturale com’è avvenuto su tutta la rete idrica cittadina. Ci dispiace che, a volte, pur di occupare spazio sul social, si riportano fatti non veritieri, ingenerando solo confusione. Come consigliere delegato dal sindaco, volevo, per ripristinare la verità, tranquillizzare chi cerca a tutti i costi, la polemica.
L’Amministrazione che presiedo – continua il consigliere Elcino - sta portando avanti un programma preciso per migliorare il sistema integrato delle acque, dopo le scellerate gestioni del passato che, ancora oggi, come tutti sanno, pesano come un macigno sul bilancio comunale». Il ripristino della rete ha consentito di
risparmiare diversi litri d’acqua al secondo, con conseguente vantaggio economico per l’Ente, che si potrebbe aggirare ad un risparmio di oltre 50.000 euro l’anno. Insomma soldi che resterebbero in cassa invece di essere trasferiti a Molise Acque. Come gli oltre 300 mila euro spesi, ad esempio per
l’ottimizzazione della rete idrica cittadina e com’è noto, interventi per la messa in servizio della nuova condotta, realizzata da anni e mai attivata, che serve la zona occidentale della Città (da Porta Nuova fino a via Campania). Nuovi allacci, chiusura di vecchie tubature ed eliminazione di tante perdite. Rex
«Possibile non trovare un loculo da comprare al cimitero comunale?» Parla un pensionato di Venafro: «Noto un disinteresse sostanziale di tutti, nonostante le richieste al riguardo siano tante e continue» Una domanda rivolta al cronista da un pensionato di Venafro, che riportiamo data la sua valenza sociale: «Possibile mai non trovare un loculo da comprare al nostro cimitero comunale? Da anni lo sto chiedendo all’amministrazione municipale ed allo stesso settore tecnico comunale, essendo esauriti da tanto tempo quelli realizzati anni addietro, ma non ricevo risposte ed impegni esaurienti al riguardo. Pare che la cosa non riguardi affatto coloro che sono preposti alla temporanea amministrazione del nostro ente, né tanto meno funzionari e dirigenti degli uffici appositi. Noto un disinteresse sostanziale di tutti, nonostante che le richieste al riguardo siano tante e continue, secondo quanto mi risulta. Trattasi cioè di tematica di vasta portata sociale, ossia la disponibilità di nuovi loculi cimiteriali da acquistare da parte di privati cittadini, che però viene sistematicamente
bypassata e snobbata dai nostri amministratori comunali. La constatazione decisamente amara di un sostanziale disinteresse o sottovalutazione di una richiesta basilare di numerosi cittadini che, come me, vorrebbero diventare proprietari di un loculo cimiteriale in cui riposare per l’eternità. Ed invece niente, dal Comune di Venafro non si muove foglia! Smuoverà qualcosa l’attenzione di questo giornale, a cui mi sono rivolto quale ultima spiaggia visto l’assordante silenzio tutt’intorno?». Abbiamo riportato integralmente lo sfogo del lettore, condividendone in toto la portata sociale. Implicito perciò l’invito a quanti amministrano a Venafro ed agli uffici municipali destinati al caso a rimboccarsi le maniche perché chi lascia questa vita non finisca giocoforza sotto terra ma, giusti i propri desiderata, possa riposare per l’eternità in un loculo cimiteriale. T.A.
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«L’unica possibilità - secondo lo scrittore di versi - è l’unione di chi vuole davvero impegnarsi per la sopravvivenza del paese»
Poggio Sannita verso il voto La Rocca: «Basta lotte tra candidati, si agisca tutti insieme». Il noto poeta lancia un appello ai suoi concittadini di “Caccavone” FRANCESCO BOTTONE «Essendo da sempre un attento osservatore della realtà che mi è cara, ritengo doveroso evidenziare alcuni aspetti e porre l’accento su quello che, a mio modesto parere dovrebbe essere il percorso da seguire in vista delle prossime elezioni amministrative». Inizia così la riflessione ad alta voce, quasi un appello all’unità “nazionale”, di Tiberio La Rocca, noto e pluripremiato poeta originario di Poggio Sannita. «Caccavone è un paese che vive da tempo un’involuzione preoccupante ed all’interno di una situazione generale che non ha certamente aiutato. - spiega La Rocca All’orizzonte fosche nubi si addensano; tutto l’Alto Molise è in sofferenza e ancor più lo è la nostra realtà. Sullo sfondo già si stagliano le figure di futuri – possibili – candidati con la riproposizione di schieramenti pronti a confrontarsi ed a ripercorrere vie che sino ad oggi non hanno prodotto i risultati attesi. A mio modesto parere - e per sgombrare il campo da fraintendimenti dico subito che la mia partecipazio-
ne alla contesa elettorale sarà indiretta - sarebbe il caso di agire in maniera diversa ribaltando l’attuale procedimento che vede prima la “scelta” del candidato e poi l’infruttuosa redazione di un “libro dei sogni” che, non a caso non ha trovato mai una concreta e pratica applicazione. L’attuale situazione vede un paese dove la contrapposizione politica non ha più ragione d’essere; al di là delle legittime aspirazioni di ognuno, il punto fondamentale è il bene della intera comunità ed in virtù di questo, occorre fare un deciso passo in avanti. Cosa resta e qual è la scelta migliore di fronte a un quadro così complicato? L’unica possibilità che – a mio parere rimane è l’unione di chi vuole davvero impegnarsi per la “sopravvivenza del paese”, di chi, superando vecchie ruggini ed incomprensioni, è disponibile ad avviare un percorso nuovo che – finalmente – apporti benefici a Caccavone! Soltanto dopo avere chiarito le linee di un’azione responsabile e soprattutto realmente realizzabile, si deve addivenire alla scelta
Gara con le pistole, sul podio Nino Di Michele Il tiratore di Rionero Sannitico medaglia d’oro
Una bambina tenuta in ostaggio da un soggetto ignoto e armato da neutralizzare; una sessione di tiro lento mirato a venti metri; uno stage a tempo su quindici bersagli reattivi da abbattere. Sono stati questi gli ingredienti della gara di tiro per armi corte semiautomatiche che ha avuto come scenario spettacolare il campo di tiro “Auro d’Alba” di Schiavi di Abruzzo. All’esito delle tre manches a salire sul primo gradino del podio è stato Nino Di Michele di Rionero Sannitico, seguito da Silvio Ciccocioppo di Lanciano al secondo e Loreno Falasca di Roma, ma originario di Schiavi, al terzo. Ad arbitrare le gare l’S.O. professionista Walter Gizzi di Roccaspinalveti. E dopo la premiazione gli apprezzatissimi hamburger di cinghiale offerti a tutti i partecipanti dalla Asd Auro d’Alba e dal locale circolo cacciatori dell’ArciCaccia.
Tiberio La Rocca
delle persone in grado di rappresentare gli interessi
della comunità e soprattutto in grado di operare per il bene della stessa. A nulla serve continuare un percorso che non ha portato il benefici al paese; bisogna liberarsi di antiche – cattive – abitudini; bisogna ritornare a credere in una comunità unita, non più lacerata e non ultimo, bisogna fondare questa nuova esperienza poggiando su basi solide: sulle competenze, sulle conoscenze e sulla professionalità di chi, chia-
mato a farne parte sia in grado di apportare un contributo rilevante. Se esiste, come esiste oggi a sentire tanti cittadini una volontà di vero rinnovamento, non dovrebbe essere difficile mettere attorno ad un tavolo chi questo rinnovamento vuole. aggiunge il poeta-politologo - Tutto ciò, al fine di concordare le linee ispiratrici e le direttive principali di un programma politico in grado di divenire un punto di riferimento, di coesione e di at-
trazione per tutte le forze sane del paese. “È tempo che le persone si incontrino e operino in comune. Nessuno può permettersi – oggi – il lusso di rimanere alla finestra, di chiudersi nella propria indifferenza. Oggi si deve sperare, il dovere di ognuno di noi è proiettare l’animo verso il domani, verso la speranza”. Non agire così, sarebbe un suicidio e significherebbe la fine del nostro paese».
L’anatema di Paglione: «Un gesto stupido, vergognatevi»
Capracotta, distrutta dai vandali la staccionata appena restaurata Anche Capracotta alle prese con atti di vandalismo. Nei mesi estivi i piccoli centri montani aumentano esponenzialmente le presenze di turisti e di persone originarie del posto che rientrano per le ferie. E aumentano, insieme alle persone, i problemi. È la volta di Capracotta, dove degli imbecilli, perché di questo si tratta, hanno distrutto la staccionata appena restaurata al di sotto della villa comunale. A darne notizia è lo stesso sindaco Candido Paglione che commenta stizzito: «Un gesto stupido, una bravata. Non ci sono altre parole per descrivere questo atto van-
Il Molise perde l’autonomia dei poli museali e la notizia passa in sordina. «Dopo circa sei anni si ritorna aggregati all’Abruzzo» evidenzia Antonio Camperchioli storico operatore delle Biblioteche Riunite Comunale-Labanca di Agnone. «Da qualche giorno – aggiunge Camperchioli - il ministro Bonisoli ha eliminato l’autonomia dei super musei ed i poli regionali. Un provvedimento nel pieno della crisi politica passato in sordina che ha creato però scompiglio è polemica nel mondo dei beni culturali. In Molise scompare il polo museale autonomo che viene di nuovo accorpato con l’Abruzzo. Una riforma che cancella
dalico ai danni della staccionata che accompagna il sentiero situato nella parte sottostante la nostra villa co-
munale. Soltanto un mese fa avevamo risistemato e riaperto al pubblico questo bellissimo angolo panoramico
che si affaccia sulla valle del Sangro». «Dispiace, purtroppo, dover constatare che esistano ancora persone così incivili. - continua il primo cittadino - Comunque, già da oggi abbiamo cominciato a risistemare la staccionata e, a breve, il percorso tornerà bello come prima e sarà nuovamente utilizzabile. Per questa ragione resterà chiuso giusto il tempo strettamente necessario ad eseguire i lavori di riparazione. L’area, comunque, a breve sarà sottoposta a video sorveglianza e agli autori di questo gesto inqualificabile diciamo semplicemente: vergognatevi».
Accorpamento poli museali, Camperchioli accusa: «Tutta colpa dei nostri parlamentari» quella del 2014 del predecessore Franceschini. Nascono così dieci direzioni territoriali. Una grande sconfitta per la regione Molise che ancora una volta paga l’assenza della rappresentanza nel governo oppure la svista di coloro che ci rappresentano. I poli creati per divulgare la cultura e la bellezza dei territori con la sua arte, archeologia, storia, musei,vengono difatti annullati. Complimenti davvero
per tanti accorpamenti fatti ed oggi ancora più sconosciuti per la nostra regione e maggiormente per noi molisani che stentiamo per farci scoprire in Italia ed all’estero –aggiunge il bibliotecario- Una tragedia a detta degli esperti del settore che annulla quanto di buono fatto fino ad oggi. Il Molise dovrebbe protestare – conclude- come le altre regioni che hanno perso i poli e l’autonomia».
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A mezzanotte tutti con il naso all’insù per assistere all’immancabile spettacolo pirotecnico che ha illuminato a giorno il porto
Frittura e fuochi, il meteo incerto non ferma la “Sagra del Pesce” Cala il sipario sulla 62esima edizione di uno degli eventi di punta del calendario estivo termolese Anno dopo anno ciò che cambia sono solo i piccoli dettagli, in questo caso la leggera pioggia che non ha di certo intimorito i presenti, ciò rimane e che si conferma, invece, è la sostanza, come sempre data dal colpo d’occhio di centinaia di persone che anche per questa sessantaduesima edizione hanno deciso di rinnovare sabato
sera , nel solco della tradizione marinara, l’immancabile appuntamento con la”Sagra del pesce”, una festa per gli amanti del buon cibo che rappresenta uno degli eventi di punta del calendario estivo termolese. Un positivo déjà vu che anche per quest’anno ha visto, in serata, il piazzale del porto animarsi grazie ad un via vai
continuo di gente mentre all’interno dell’area appositamente delimitata le tavolate ben allineate si apprestavano ad accogliere comitive gremite, amici e familiari, (termolesi e non) tutti pronti a degustare la classica frittura. La vecchia sartagna, usata in passato per friggere il pesce è oggi icona di una tradizione indimenticabile, ma lascia il
passo alla modernità, alle nuove friggitrici, al nuovo numeratore elettronico per gestire le inevitabili file e al certosino lavoro di squadra portato avanti dalla cooperativa ’Aqua 42’ e ‘San Basso 7.0’ per portare in tavola i tanti quintali di pescato: totani, merluzzetti, gamberi, mazzoline e triglie dal sapore, quello sì, intramontabile. In definitiva, quella di
L’incidente sabato sera. Tanta paura per l’uomo alla guida, originario di Cercemaggiore
Si schianta contro il guard rail lungo la Statale 87, 35enne miracolato Tanto spavento e nessuna particolare conseguenza fisica per il 35enne di Cercemaggiore, rimasto coinvolto nell’incidente avvenuto nella tarda serata di sabato sera lungo la statale 87. Secondo quanto appreso intorno alle 11 l’uomo, unica persona a bordo, ha perso il controllo della vettura in prossimità dell’ingresso dell’A14, ed ha terminato la propria corsa andando ad impattare violentemente contro il guard rail
e ha poi arrestato la sua marcia ostruendo la corsia di marcia. Sul posto è intervenuta
Giornata dei Balneari, il Molise risponde presente La giornata dei balneari è nata lo scorso anno e vuole promuovere e far conoscere i servizi ed i compiti svolti dai balneari oltre a quello che tutti conosciamo. Quest’anno la manifestazione si è svolta anche a Termoli, presso il lido La Lampara sul Lungomare Nord. «Noi svolgiamo un servizio di tutela e salvaguardia delle coste e delle spiagge – ha affermato Domenico Venditti, titolare dello stabilimento balneare – pulendo le stesse, facendo da sentinelle avvisando le autorità competenti per problemi che si verificano quotidianamente, e soprattutto noi svolgiamo il servizio di salvaguardia della vita umana in mare, compito che in altri stati lo fanno le autorità statali. Oltre a promuovere il territorio vendendo nelle nostre attività prodotti enogastronomici della zona».
una squadra dei Vigili del Fuoco che ha provveduto alla messa in sicurezza dell’auto
permettendo un agevole intervento del medico 118 per le cure del caso. Praticamente illeso il conducente, A.A. le iniziali, tanto da non richiedere i trasferimentoal Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Qualche disagio alla circolazione. Il traffico è stato bloccato fino al recupero del mezzo incidentato ed al ripristino delle condizioni dell’asfalto. Ad effettuare i rilievi di prassi la Polizia Stradale di Termoli.
sabato è stata, per qualità, il giusto continuum della presagra che ha permesso di far apprezzare ai suoi visitatori pasta con sugo di cicale e totanetti con piselli cucinati in modo impeccabile. E come tutte le sagre, anche quella del Pesce si è confermata come uno dei momenti principe della valorizzazione estiva del nostro patrimonio enogastronomico, un giusto momento di svago con funzione di attrat-
tività e promozione in chiave turistica”. Il tutto, naturalmente, accompagnato dalla buona musica che ha allietato i commensali per l’intera serata, gli stessi che intorno alla mezzanotte, dopo aver gustato l’ottima frittura, sono rimasti con il naso all’insù per assistere all’immancabile spettacolo pirotecnico che ha illuminato a giorno il porto e questa festa conclusiva dell’estate termolese.
In fiamme il canneto lungo via del Mare Ultima settimana di agosto particolarmente impegnativa per i Vigili del Fuoco. Sono stati infatti gli incendi di sterpaglie, canneti ed incolto che, durante la notte, hanno tenuto impegnati il personale di Termoli. Tra i roghi più significativi quello divampato intorno alle ore 1.30 in Via del Mare. Le fiamme hanno attecchito il fitto canneto a bordo strada, creando così problemi alla circolazione veicolare. Altri interventi per incendi in Contrada Difesa Grande e nel territorio del Comune di Guglionesi.
Da Termoli a Vieste alla guida dell’Alberghiero “Mattei” Da un Istituto alberghiero d’eccellenza a un altro ma questa volta con un incarico ancora più prestigioso e frutto di una lunga carriera professionale, quello di dirigente. L’Ufficio scolastico regionale della Puglia ha ufficializzato le assegnazioni agli Istituti dei presidi vincitori del recente concorso ed Ettorina Tribò guiderà l’Istituto Alberghiero “Enrico Mattei” di Vieste. Il neo dirigente arriverà proprio dal “Federico II” di Termoli dopo una docenza di ventidue anni e dopo aver ricoperto per dodici anni l’incarico di vicario. Nel centro del Gargano sostituirà Paolo Soldano andato in pensione. Emozionatissima e commossa “Titti Tribò”, come la chiamano tutti, è entusiasta e consapevole della nuova avventura umana e professionale. «E’ stata una cosa un po’ inaspettata - ha spiegato - sapevo di dover andare in Puglia ma pensavo a un comprensivo. Il fatto, invece, di poter utilizzare e spendere al meglio quanto maturato in un Alberghiero di prestigio come quello di Termoli in un’altra realtà punto di riferimento per il territorio mi dà una carica ancora più significativa». Nel cuore della neo preside c’è «una scuola che abbiamo fatto crescere in maniera esponenziale insieme ai dirigenti che ho affiancato ma anche la possibilità-opportunità di conoscere a fondo tutti gli aspetti legati a un istituto particolare interessato
dalle riforme degli ultimi anni grazie a un bagaglio di esperienza non indifferente». Un ricordo? «Penso all’inaugurazione dei laboratori che abbiamo aperto lo scorso maggio, strutture di avanguardia a livello nazionale realizzate con i fondi Pon e intitolate a ragazzi della nostra scuola che ci hanno lasciato tragicamente». Ora tra Termoli e Vieste si delinea un ponte di collaborazione, peraltro già esistente grazie alle numerose iniziative realizzate in questi anni. Entusiasta e commossa anche la preside del “Federico II di Svevia”, Maria Chimisso per il nuovo incarico assegnato al suo “braccio destro”: «Sono doppiamente orgogliosa di lei dopo aver condiviso un rapporto speciale, di fiducia e piena collaborazione. Ne conosco le doti fuori dal comune e sono felice che andrà a dirigere uno degli Alberghieri più importanti del territorio. Un ottimo rapporto umano e professionale che di certo continuerà contribuendo, insieme, ad elevare la qualità degli Istituti alberghieri come realtà d’eccellenza per migliaia di ragazzi». Nelle lacrime di gioia della preside Tribò un grazie a tutto il personale docente e non docente, a tutti gli studenti e alle persone che ha incontrato in questi anni e che porterà sempre nel cuore.
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ATTUALITÀ
Bocchino: «La gente vuole andare a votare, ha voglia di un governo serio, un governo sicuro, un governo del buon senso»
“Globalismo finanziario e populismo sovrano”: questo il titolo del convegno svoltosi ieri a Termoli, presso la sala convegni del Circolo della Vela di contrada Rio Vivo. Protagonista dell’evento organizzato da Nicola Tedesco dell’associazione culturale ‘interesseNazionale’ è stato lo scrittore e saggista Diego Fusaro, accompagnato per l’occasione dall’assessore alle Politiche Sociali della Regione Molise Luigi Mazzuto, dal presidente del Consiglio comunale di Termoli Michele Marone, e dal vicepresidente del Consiglio regionale Abruzzo Sabrina Bocchino, moderati nei loro interventi dalla coordinatrice regionale Giovani Lega, Giulia Minnillo. Ad aprire i lavori il sindaco Francesco Roberti, seguito dall’assessore comunale alla Cultura Michele Barile. «La contrapposizione fra globalismo finanziario e sovranità popolare – ha spiegato Fusaro – è una delle principali che innervano il nostro presente, quella che permette di leggere la nostra contemporaneità mediante un antitesi che riprende quella che un tempo era la contrapposizione fra dominati e dominanti. I dominanti, oggi, hanno tutto l’interesse a globalizzare il mondo intero, cioè ad abbattere le sovranità nazionali come baluardi delle democrazie e dei diritti sociali, dall’altra parte il pollo dominato, che coincide oggi sia con le classi lavoratrici sia con i ceti medi depauperizzati dalla globalizzazione tutto l’interesse ha a difendere la sovranità
«Chi abbia a cuore la democrazia deve difendere la sovranità nazionale» Ieri a Termoli l’incontro con lo scrittore e saggista Diego Fusaro Nazionale come base della democrazia dei diritti sociali. Il discorso dominante è quello che dice che bisogna superare la sovranità nazionale per evitare le guerre, i conflitti e le esperienze peggiori del 900, in realtà l’obiettivo dei signori del globalismo e di distruggere le democrazie che sole esistono all’interno degli stati sovrani nazionali. Ad oggi non esiste alcuna democrazia che sia al di là dei confini dello Stato sovrano nazionale. Quindi oggi chi abbia a cuore la democrazia, i diritti sociali e gli interessi delle classi deboli deve difendere la sovranità nazionale evidentemente». Ovviamente, oltre al topic dell’incontro non è mancata una riflessione sull’attuale situazione di Governo. Sulle scelte operate dal leader della Lega, Matteo Salvini, questo il commento di Mazzuto: «Era nell’aria che una riflessione profonda ci sarebbe stata. Matteo Salvini in più di un’occasione l’ha fatta prefigurare questa riflessione in merito a quella che era una situazione di governo che non poteva più andare avanti. In questo convegno di Termoli, manco a farlo apposta, parliamo di sovranismo e globalità, quel sovranismo che la politica della Lega voleva e vuole afferma-
Aut Aut Festival a San Martino, successo per Luongo e Venditti Ancora un successo per l’Aut Aut Festival. Venerdì, nella Sala consiliare del Comune di San Martino in Pensilis tutto esaurito e pubblico che anche in piedi per assistere all’evento ‘Anche i molisani nel loro piccolo si incazzano’ degli autori Enzo Luongo e Pippo Venditti. Circa due ore di puro divertimento tra racconti di un Molise genuino e autentico, come le interviste agli anziani e la panoramica sui piatti tipici, battute satiriche sulla condizione dei molisani e dei politici, boutade su come ‘dall’esterno’ vengono visti i molisani come ad esempio la descrizione che il sussidiario Garzanti fa della regione. I due autori hanno saputo coinvolgere il pubblico in un ritmo incalzante che al tempo stesso ha dato spazio alla riflessione su temi significativi quali la mancanza di lavoro che porta moltissimi giovani a lasciare la regione, la carenza di infrastrutture che non permette i collegamenti tra i vari centri molisani e la scarsa consapevolezza che gli stessi molisani hanno delle bellezze del proprio territorio. Soddisfazione da parte del primo cittadino Giovanni Di Matteo
E’ stato ripulito immediatamente l’ammasso di rifiuti che gli incivili di turno hanno lasciato accatastato nell’incuria nel territorio di Montenero di Bisaccia. A darne notizia attraverso il proprio profilo Facebook era stato l’ex presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio. La stessa segnalazione, però, era stata inoltrata da un cittadino anche all’assessore comunale all’Ambiente Simona Contucci, «e come amministrazione comunale ci siamo subito attivati prima per verificare la presenza di indizi utili al sanzionamento e poi per la rimozione degli stessi rifiuti». Un
che nel salutare e dare il benvenuto al pubblico ha sottolineato quanto spesso anche a lui sia capitato di confrontarsi con persone che ignoravano la conoscenza sia geografica che le caratteristiche del Molise. Altresì soddisfatta la curatrice del festival, Valentina Fauzia, per la riuscita dell’evento che ancora una volta ha dimostrato quanto l’Aut Aut sappia coinvolgere moltissime persone e, nella nuova formula itinerante, sappia valorizzare scorci e luoghi belli e sconosciuti dei borghi molisani. Domani, 27 agosto l’Aut Aut Festival sarà a Termoli nella bellissima cornice di Largo Tornola, a due passi dalla cattedrale con un altro autore straordinario, Andrea Calabretta, del Teatro Verde di Roma. Calabretta è molto conosciuto per i suoi spettacoli per bambini che però hanno un grande potere attrattivo anche per gli adulti. A Termoli Andrea Calabretta porterà ‘Storie all’improvvisa’ che l’Aut Aut festival dedica ai più piccoli. Un divertentissimo viaggio tra le fiabe più note portate sapientemente sul palco dal poliedrico Andrea Calabretta, straordinario autore e attore del teatro verde di Roma.
re. Sovranismo che non può stare lontano da quelle che sono le esigenze della gente. Salvini lo ha detto chiaramente: non si può andare avanti con i no. Noi abbiamo necessità di rilanciare l’economia in questo Paese, le elezioni diventano momento importante e cruciale per farlo, anche perché cittadini hanno fatto intendere che in questo momento il voto è l’unica soluzione reale, concreta e democratica al quale si può ricorrere». Una prospettiva che però cozza con le “grandi manovre” in corso a Roma. «Ovviamente noi abbiamo una repubblica parlamentare, ed è quindi il Parlamento con i suoi rappresentanti che decide le politiche di questo Paese. E oggi il Parlamento ci dice ancora che la maggioranza è rappresentata da determinate forze: M5S, PD e altri che si mettono insieme. La politica ci riserva anche di questo, ma credo che tutto sommato noi non possiamo accettare che vengano ripristinate tutte quelle pratiche, come riaprire i confini, i porti, e continuare a penalizzare le aree interne rincorrendo gli equilibri di bilancio. Questo non può succedere. Se ciò accade ognuno poi si assumerà le proprie responsabilità». Un’analisi condivisa anche da Sabrina Bocchino: «Io e tante altre persone abbiamo piena fiducia nell’operato del nostro segretario federale. Credo che abbia fatto cosa buona e giusta e credo che il suo buon senso ci porterà lontano. Sono in mezzo alla gente tutti i giorni e sento che vuole andare a votare, vuole il cambiamento: ha voglia di un governo serio, un governo sicuro, un governo del buon senso».
Via Firenze tra pannelli elettorali e degrado E’ la fotografia di una zona abbandonata a sé stessa quella che è stata scattata dalla consigliera regionale del MoVimento 5Stelle, Patrizia Manzo. A spasso lungo via Firenze a Termoli, la Manzo ha postato un commento sulla situazione in cui versa una delle strade sicuramente più trafficate e popolate della città. «A distanza di mesi dalle ultime amministrative – scrive la Manzo - tolti i pannelli per i manifesti elettorali, restano i supporti in cemento e metallo come arredo urbano. Via Firenze come mai vista. Pista ciclabile occupata! Inutile lamentarsi delle auto parcheggiate sui marciapiedi».
Rifiuti abbandonati «subito rimossi» Resta l’appello agli incivili: «Fermatevi» abbandono, l’ennesimo che si verifica nel Comune bassomolisano nonostante l’amministrazione Travaglini da mesi stia portando avanti una lotta senza quartiere contro le discariche abusive e per la tutela e salvaguardia dell’ambiente, che da un lato solleva uno dei problemi atavici di Montenero, quello dell’inciviltà delle persone, e dall’altro mette in evidenza le azioni che la stessa amministrazione sta
portando avanti. Una sorta di attività da “detective” per risalire agli autori degli abbandoni indiscriminati nell’ottica di un sanzionamento che, si spera, possa fungere da deterrente. «Per l’estate, grazie alla ditta Giuliani – ha affermato l’assessore Contucci - abbiamo attivato come ogni anno il servizio di monitoraggio ambientale curato dalle due associazioni di protezione civile del nostro Comune. Finora i vigili
hanno fatto 22 verbali per abbandono rifiuti oltre ad aver acquistato due fototrappole. Il primo anno da assessore all’Ambiente ho chiesto la bonifica di 18 discariche, quest’anno finora siamo a 1 bonificata e 3 richieste in atto, segno tangibile di un miglioramento netto. Importanti – ha proseguito la Contucci - sono anche i laboratori di educazione ambientale estivi ai ragazzi che organizziamo ogni anno e du-
rante l’anno scolastico in collaborazione con la scuola perché il rispetto dell’ambiente passa prevalentemente dalle nuove generazioni. Montenero subisce molto l’abbandono da parte dei residenti fuori regione essendo un paese a confine con l’Abruzzo proprio per questo abbiamo attivato tutte queste iniziative utili a reprimere episodi di inciviltà come questo». Il messaggio che si vuole lanciare è gli atti
di abbandono indiscriminato dei rifiuti vanno a colpire non solo l’amministrazione comunale ma anche gli stessi cittadini “virtuosi” che cercano di portare avanti una raccolta differenziata la più corretta possibile. «Abbiamo ottenuto miglioramenti importanti sia in termini di percentuale della raccolta che dei fenomeni di abbandono – ha affermato la Contucci – c’è una grande collaborazione da parte dei cittadini che segnalano questi episodi». La speranza è che i soliti cittadini incivili riescano finalmente a capire che così fanno del male al loro stesso territorio.
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Riflettori accesi su portali, stemmi, iscrizioni latine e bassorilievi floreali, distribuiti tra il Borgo degli Angioini e il nucleo abitativo
“Le pietre raccontano”, una lectio magistralis piacevole e curiosa Successo per l’iniziativa culturale a Colletorto curata dallo storico Luigi Pizzuto COLLETORTO Ha riscosso un successo notevole l’iniziativa cultura-
Un piccolo borgo settecentesco, un convento divenuto ostello e centro culturale, un esposizione permanente dedicata a uno dei più importanti foto reporter di guerra del ‘900, un programma estivo fitto di eventi ed esperienze, e un prestigioso e ricco premio, sono gli ingredienti che rendono unico il concorso fotografico “Tony Vaccaro”. Il concorso si inserisce all’interno di una programmazione estiva più ampia che si concluderà con le giornate di giovedì 29, venerdì 30, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre 2019 interamente dedicate a workshop formativi, tenuti da fotoreporter, giornalisti e videomaker con esperienza nelle maggiori testate nazionali e internazionali. Il contest è rivolto a tutti coloro che desiderano partecipare ai seminari formativi organizzati a Bonefro nelle giornate del 29 agosto – 01 settembre, e a tutti coloro che desiderano prendere parte alle proposte cicloturistiche di I viaggi dell’origano e che quindi desiderano destreggiarsi da “fotoreporter in bicicletta” tra i colori, le forme e le emozioni di questa regione bella e silenziosa, che nella sostenibilità dei progetti turistici e culturali deve trovare il suo punto di svolta. Il Molise sostenibile non cerca strade percorse dalla massa per emergere, ma seleziona nelle sue attività, nelle sue tradizioni e nell’in-
le promossa a Colletorto “Le pietre raccontano”, per conoscere, appunto, la storia mediante la lettura delle fon-
ti materiali sopravvissute in paese. Ideatore della manifestazione Luigi Pizzuto, storico, impegnato da de-
cenni a far conoscere il contesto culturale dei piccoli borghi del Basso Molise. Un bagno di folla dunque nel
cuore del paese ha seguito attentamente una “lectio magistralis” piacevole e curiosa, accompagnata da narrazioni musicali e da racconti inediti e curiosi. Dopo gli squilli del Gruppo Chiarine, la danza della taranta locale di Maria e Francesca, i saluti del Sindaco Cosimo Mele, lo sguardo è stato destinato ai portali, agli stemmi, alle iscrizioni latine, ai bassorilievi floreali, alle figurazioni apotropaiche distribuite tra il Borgo degli Angioini e il nucleo abitativo che ruota intorno al complesso monastico. Un narrare con la voce della storia e della musica, radicato in un passato lon-
In palio 1700 euro per raccontare il Molise sostenibile attraverso la fotografia
Concorso “Tony Vaccaro 2019”: quattro giorni con i migliori fotoreporter al mondo dole del suo popolo i punti di forza. E li trasforma in potenziale economico. Ogni scatto, ogni ripresa, ogni primo piano, ogni attimo bloccato dal flash a piedi o in sella a una bicicletta saranno protagonisti di un singolare contest fotografico che nascerà dagli attimi vissuti in compagnia o assaporati in solitudine. Come una cometa il tema della gara farà da guida in una scia di immagini, espressioni, scorci e dettagli che verranno editati con l’aiuto di professionisti del fotogiornalismo internazionale, messi in gioco e premiati da una giuria di esperti. Bonefro, per la sua dimensione intima e silenziosa, per l’ospitalità della sua piccola comunità, per la sorprendente concentrazione di strutture dedicate alla cultura e alla fotografia (la mostra fotografica di “Tony Vaccaro” di palazzo Miozzi, l’archivio “Tina Modotti” e il museo etnografico dell’ex Convento Santa Maria delle Grazie) rappresenta un luogo ideale
per condividere esperienze con fotografi e videomaker di fama internazionale in un ambiente informale. La partecipazione al concorso eÌaperta a tutti i fotografi e ciclisti, esperti e/o dilettanti, di
qualsiasi nazionalità iscritti ai uno dei seguenti eventi:1) Workshop fotografico Tony Vaccaro, 29 agosto – 01 settembre 2019; 2) “Molise in un click, il fotoreporter in bicicletta”, edizioni di giugno
2019; 3) “Molise in un click, il fotoreporter in bicicletta”, edizioni di luglio 2019; 4) “Molise in un click, il fotoreporter in bicicletta”, edizioni di agosto 2019. I partecipanti agli eventi “Molise in un cli-
tano che con le sue fonti materiali rende bello il borgo e gli spazi sociali. L’identità è qui dove ognuno ha potuto riscoprire il fascino delle proprie radici. Non pochi i segnali lanciati nel campo della tutela in difesa delle risorse locali. Le pietre hanno il potere di parlare con una voce silente, che resiste nel tempo, se l’uomo le rispetta e tira fuori la bellezza nella loro semplicità. Interessante la filosofia che regna sul portale della Chiesa del Purgatorio, tra i più interessanti del nostro Molise. Dopo la lettura degli intarsi di scuola napoletana presenti nella Chiesa del monastero, a mezzanotte, sotto le stelle, il racconto viaggiante si è concluso sull’ampio terrazzo della torre di Giovanna I d’Angio’. Anche qui, i sussulti del cuore hanno riempito di non poche emozioni i tanti partecipanti alla manifestazione. Si ringraziano il Comune di Colletorto e la Pro loco “Angioina”.
ck, il fotoreporter in bicicletta”, dovranno inviare le immagini in formato JPEG entro e non oltre le ore 12:00 di martedì 27 agosto 2019, all’indirizzo email info @ iviaggidellorigano. com. I partecipanti ai workshop fotografico Tony Vaccaro dovranno inviare le immagini in formato JPEG entro e non oltre le ore 17:00 di sabato 31 agosto 2019, all’indirizzo e-mail info @ iviaggi dellorigano. com Tutti i lavori saranno giudicati in concorso unico. Inviando la mail si autorizza I viaggi dell’origano a presentare la foto con la seguente dicitura: (Titolo foto) by [Nome e Cognome autore].
Santa Croce di Magliano, un murales per celebrare il ventennale della sezione Avis Sono numerose le iniziative organizzate in occasione del ventennale della sezione Avis “Angelo Tatta” di Santa Croce di Magliano. Tra queste spicca anche un murales realizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Antonio Giordano”. È stato realizzato da Nicola Alessandrini. Questo il senso dell’opera che impreziosisce il patrimonio culturale presente in paese anche nell’ambito del percorso di street art: «L’idea – spiega l’artista - è quella di un corpo che diviene connettore fra due forme di vita differenti, terreno e linfa. Le due piante vengono abbracciate e strette dal corpo: la veste fiorita diventa il pattern culturale, il terreno empatico che connette le piante. Mi piaceva il pensiero che il donare il sangue non è solo qualcosa di fisico, ma è anche una predisposizione mentale, un esercizio ed una pratica alla generosità, alla condivisione». Entusiasta il presidente della sezione Avis, Flaviano Alfieri, che a nome del direttivo e di tutta la realtà associativa ha ringraziato l’autore e l’associazione di cui è responsabile Marianna Gior-
dano. L’impegno continua per condividere valori significativi.
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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -
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Pensieri rivolti all’esordio di Avezzano ma è inevitabile guardare già più in là. A dicembre la sfida contro la Recanatese
Lupi, dopo un tris di gare abbordabili subito tre big Decisivo partire col turbo Tra il 22 settembre e il 6 ottobre Vastese in casa, Pineto fuori e Matelica a Selvapiana REDAZIONE CAMPOBASSO Prima o poi bisogna incontrarle tutte. Quante volte è stata detta e ascoltata questa frase subito dopo aver osservato il proprio cammino in campionato e magari aver scoperto che il sorteggio non è stato così benevolo. Cosa si può dire del calendario dei Lupi? Beh, innanzitutto che la partenza non è proibitiva, anzi. Fatta la premessa che squadrematerasso ormai non ne esistono più, non si potrà certo dire che Avezzano, Notaresco e Tolentino siano fulmini di guerra. Un tris sulla carta abbordabile, per una squadra che punta a iniziare col ritmo giusto e soprattutto che vuole stare in alto il più a lungo possibile. Magari fino alla fine… Si diceva delle avversarie. Ebbene, subito dopo aver testato le potenzialità delle due squadre abruzzesi e della neopromossa marchigiana, il percorso si fa immediatamente ripido, insidioso, carico di difficoltà. E sì, perché alla quarta giornata Musetti e compagni dovranno vedersela con la Vastese, ambiziosa e rinnovatissima formazione adriatica che si è affidata al campione del mondo Marco
Amelia e può annoverare tra le proprie fila gente di un certo calibro. Su tutti, quel Dos Santos da sempre desiderato nel capoluogo ma mai arrivato. E in questi giorni potrebbe firmare pure quel talento tutto nostrano quale è Vittorio Esposito. Dunque, il 22 settembre si annuncia una sfida molto elettrica a Selvapiana, considerando pure le scintille delle ultime stagioni. La settimana successiva il livello, se possibile, si alza: si farà visita al Pineto di Massimo Epifani, allenatore dalle comprovate capacità. Il team della provincia di Teramo ha rafforzato notevolmente la rosa, tesserando tra gli altri l’esperto centravanti ex Albalonga, Renan Pippi (19 reti l’anno scorso), e l’ex rossoblù Jonatan Alessandro, forse scaricato troppo presto dal Campobasso. Un impegno in esterna molto complicato, insomma. E se non bastasse, il 6 ottobre nel capoluogo “sbarcherà” la favorita numero uno per la vittoria finale, quel Matelica che da anni si piazza secondo e vorrebbe, forse, primeggiare proprio quest’anno. I biancorossi sono allenati da Battistini, ex L’Aquila, e hanno cambiato molto mantenendo comun-
que alto il valore dell’organico. Detto questo, sarebbe auspicabile un avvio sprint per affrontare il tris di match appena descritto con serenità e rinnovata forza. Non diciamo che il bottino pieno è d’obbligo, ma andarci vicino sarebbe fondamentale per dare subito un’impronta al campionato e un segnale inequivocabile all’agguerrita
concorrenza. A seguire, il calendario chiaramente si “normalizza”. Da segnare la data del 1 dicembre, quando a Campobasso arriverà un’altra pretendente al salto di categoria, la Recanatese di Giampaolo. A conti fatti, bisognerà sfidare le big quasi tutte in casa nel girone di andata. E questo potrebbe fare la differenza. Vedremo.
IL CAMMINO DEL CAMPOBASSO SETTEMBRE 1/09 AVEZZANO 8/09 Notaresco 15/09 TOLENTINO 22/09 Vastese 29/09 PINETO OTTOBRE 6/10 Matelica 13/10 PORTO S. ELPIDIO 20/10 Montegiorgio 27/10 OL. AGNONESE NOVEMBRE 3/11 Giulianova 10/11 CATTOLICA 17/11 Fiuggi 24/10 CHIETI DICEMBRE 1/12 Recanatese 8/12 SANGIUSTESE 15/12 JESINA 22/12 Vastogirardi * In MAIUSCOLO le gare in trasferta
GENNAIO 5/01 Avezzano 12/01 NOTARESCO 19/01 Tolentino 26/01 VASTESE FEBBRAIO 2/02 Pineto 9/02 MATELICA 16/02 Porto S. Elpidio 23/02 MONTEGIORGIO MARZO 1/03 Ol. Agnonese 8/03 GIULIANOVA 22/03 Cattolica 29/03 FIUGGI APRILE 5/04 Chieti 9/04 RECANATESE 19/04 Sangiustese 26/04 Jesina MAGGIO 3/05 VASTOGIRARDI
Perline Puffetta col mantello rossoblù GENNARO VENTRESCA La vacanza sta per finire. Tra pochi giorni, ricomincia l’avventura. Si riprende a parlare, per non sapere che dire. Ne è convinta anche Puffetta, la mia splendida gatta bianca, dalla coda a falce che mi guarda e mi pare che legga i miei pensieri. Ora che ci penso credo che sia vero che gatto e padrone si somiglino. Io e Puffetta abbiamo il bianco in comune, io di veterano e l’adorabile felino del suo luminoso mantello. Se vinciamo il campionato, lo prometto: le dipingo il vello rossoblù. In onore dei nostri ragazzi. *** Sto scavando per sapere qualcosa di più sul conto di Mario Gesuè. Andrea Vertolo, il prezioso addetto stampa del club che ha mosso i primi passi al mio fianco a Trsp, ha usato parole lusinghiere nei confronti del suo boss. Un giovane di 36 anni, compiuti da pochi giorni, aperto, cordiale, ciarliero. Più napoletano che lumbard nei modi di fare. E, soprattutto, coinvolgente. Meglio così, i musoni, soprattutto se se la tirano, non mi sono mai piaciuti. *** Sono a caccia di notizie anche sul conto di Raffaele De Francesco, promosso presidente, dopo un anno vissuto, con una pagella a pieni voti, nella stanza destinata al direttore marketing. Nicola Circelli è ormai fuori dai quadri anche se la sua firma vale ancora oro. Senza il suo autografo, i contratti da ratificare, rimarrebbero sospesi. Mettendo in chiara difficoltà il taciturno Mirko Cudini, poco incline alle allocuzioni. *** Sto imparando meglio i nomi. E in settimana mi riprometto di andare a seguire gli allenamenti, per studiarmi la fisionomia dei ragazzi, per riconoscerli meglio durante la cronaca a Trsp. Domenica si partirà ad Avezzano, allo stadio dei Marsi, dove ho giocato più volte, quando la chioma era scura e il sinistro rispondeva ai comandi. Questo lo so di mio: Magri, appena passato alla quadra marsicana, domenica starà fuori per squalifica. Meglio così, per lui naturalmente. Giocare contro la formazione della propria città, di cui s’è appena lasciata la maglia, non deve essere semplice. Fu invece spietato Siro D’Alessadro al Romagnoli. Illuso da un ritorno a casa, quando si vide rispedito al Marsala si vendicò, segnando il gol che diede la vittoria ai siciliani. Lasciandoci con un palmo di naso. *** Mi è tornato sotto mano un vecchio libro, firmato da Furio Zara, intitolato, con tutta l’irriverenza del caso, “Bidoni”. Icastico e feroce nella scelta del titolo, Zara lo è meno raccontando la vita, morte (agonistica) e miracoli (pochi) dei cosiddetti bidoni. Direi che li considera quasi con simpatia, con la delicatezza che si riserva alle formiche, avvisandole che stanno arrivando gli elefanti. Zara, per la cronaca, si è occupato di 100 storie di giocatori di A, arrivati quasi tutti da fuori. Con gli aerei, non certo con le carrette di mare e i gommoni. *** Mentre scrivo apprendo che due giocatori che apprezzo apertamente, Sivilla e Cogliati, sono ancora senza squadra. Da cronista-tifoso non mi dispiacerebbe se fossero di gradimento di Cudini e di chi dovrebbe pagare i loro stipendi. Tra i due, se proprio dovessi sceglierne, punterei su Sivilla, autore di 18 gol l’anno scorso con la Recanatese, restando anche un gradino più in basso rispetto ai precedenti campionati. Cogliati -mi dicono- sta ancora ai box, in cerca della Lega Pro. Brocchi a Monza non lo vuole. E allora dovrà aspettare il prossimo giro.
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SPORT
COPPA ITALIA
Il numero 9 gialloblu e al terzo gol in tre apparizioni ufficiali
Kyeremateng e Nespoli mettono ko il Cassino Il Vastogirardi supera i laziali 3-2 e accede al turno successivo PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO Incredibile Vastogirardi. L’undici di Farina espugna il campo di Cassino superando 3-2 i padroni di casa strappando così il pass valido per il turno successivo di Coppa Italia. Una vittoria dal sapore speciale per il presidente dei gialloblu Andrea Di Lucente che a Cassino vive e lavora. La prima parte di gioco è un assolo del Vastogirardi che si porta sul doppio vantaggio grazie alle reti di Kyeremateng e Nespoli per poi essere ripreso da Lombardi e Ricamato. C’è la firma di Kyeremateng sul successo finale dei gialloblu. Tre gol nelle prime due apparizioni del numero nove sono la dimostrazione della bontà della scelta fatta dal due Crudele-Marinucci Palermo in sede di mercato. Mister Farina sorprende un po’ tutti cambiando ben quattro elementi rispetto all’undici vittorioso nel derby di Coppa Italia contro l’Olympia Agnonese. Tra i pali Luglio prende il posto di Caparro. Nel reparto arretrato confermata l’inamovibilità di Ruggieri, Mikaylowsky e Gentile con Nespoli a sostituire Lepore. Mini rivoluzione a centrocampo con Fatone e De Feo ad affiancare Fazio invece di Di Lullo e Di Stasio. Nessuna novità in avanti con il trio offensivo formato da Varsi, Pettrone e Kyere-
I TABELLINI CASSINO VASTOGIRARDI
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CASSINO: Dellapietra, Tomassi, Geentile, Cocorocchio, Carcione, Mazzei, Palombi, Ricamato, Prisco, Tribelli, Lombardi. A disp.: Liberatori, Miele, Montanaro, Reali, Orlando, Di Nardi, Abreu, Salera, De Marco. ALL.: Urbano VASTOGIRARDI: Luglio, Nespoli (76’ Perrino), Gentile, De Feo (59’ Di Lullo), Ruggieri, Mikaylowsky, Fatone (46’ Lepore), Fazio, Kyeremateng, Pettrone (82’ Corbo), Varsi (65’ D’Aguanno). A disp.: Caparro, Corbo, Lepore, Gargiulo, Grazioso, Perrino, Di Lullo, Mosca, D’Aguanno. ALL.: Farina ARBITRO: Cardella di Torre del Greco Assistenti: Cipoletta di Avellino e Longobardi di Castellammare MARCATORI: 18’ Kyeremateng (rig.), 27’ Nespoli, 36’ Lombardi, 75’ Ricamato, 80’ Kyeremateng
mateng. PRIMO TEMPO. E’ un Vastogirardi subito vivace come accaduto contro l’Olympia Agnonese e come vuole mister Farina. Il Cassino, allenato da Corrado Urbano lascia il comando dei gioco ai gialloblu. Al 18’ il match si sblocca e i protagonisti, non è uno scherzo, sono gli stessi che hanno consentito al Vastogirardi di battere l’Agnonese: Pettrone si dimostra come sempre una spina nel fianco per le difese avversario, a tratti imprendibile venendo atterrato in area da un difensore di casa. Per il direttore di gara ci sono gli estremi per la massima punizione. Per la
seconda volta nella stagione è ancora Kyeremateng a presentarsi dalla battuta degli undici metri con lo stesso risultato della prima: palla da una parte, Dellapietra dall’altra. Vastogirardi in vantaggio. Palla al centro e il Cassino sembra stordito dalla rete subita faticando a riorganizzare le idee e a compattare le linee. Spazi nei quali si infila uno scatenato Pettrone che al 27’ illumina per Nespoli consentendogli di mettere alle spalle di un incolpevole Dellapietra la palla del 2-0. E’ un dominio dei gialloblu con i laziali letteralmente sorpresi dalla vivacità e dalla tecnica di Ruggieri e compagni. Padroni di casa
che hanno però una reazione d’orgoglio al 36’ sfruttando un rilassamento ospite: Prisco conclude a rete con Luglio che compie un autentico miracolo che non impedisce a Lombardi di scaraventare dentro il pallone che dimezza lo svantaggio rimettendo il Cassino in partita. Il match ora è sale d’intensità con le due formazioni che mettono in campo anche maggiore agonismo. Ne fa le spese Kyeremateng che viene ammonito da Cardella di Torre del Greco al 39’. La prima frazione di gioco si conclude con il Vastogirardi in vantaggio 2-1. SECONDO TEMPO. Al ritorno in campo c’è una novità nello schieramento del Vastogirardi con mister Farina che inserisce Lepore sostituendo Fatone. Nei primi minuti della ripresa accade poco o nulla con le due formazioni che stanno attente a non scoprirsi. E’ il Cassino a comandare le operazioni spinto dalla necessità di recuperare la rete di svantaggio ma il Vastogirardi dimostra un buon ordine tattico e compattezza tra le linee. Al 59’ secondo cambio tra le fila dei molisani: esce De Feo per Di Lullo con Farina che vuole maggiore freschezza nel reparto nevralgico del campo. Un minuto primo Varsi si becca il cartellino giallo da parte del direttore di gara
inducendo così Farina a sostituirlo con D’Aguanno. Il Cassino aumenta il pressing con il Vastogirardi che arretra pericolosamente a difesa della sua area. Al 75’ è Ricamato a battere Luglio ristabilendo le distanze e portando il match in parità. La reazione del Vastogirardi vede protagonista sempre Pettrone che dribbla una serie di avversari in area di rigore ma la sua conclusione viene neutralizzata dall’estremo difensore dei padroni di casa. Farina tenta la mossa Perrino per Nespoli chiedendo ai suoi di alzare il baricentro. Il match prende nuovamente direzione alto Molise all’80: azione personale strepitosa di D’Aguanno il cui tentativo finale termina sul palo sulla cui respinta si avventa da vero rapace dell’area di rigore Kyeremateng
che mette comodamente in rete il pallone del 3-2 portando nuovamente in vantaggio il Vastogirardi e firmando la sua doppietta personale, il terzo gol in due apparizioni con la maglia dei gialloblu. L’ultimo cambio effettuato da Farina all’82 ha un duplice significato: dentro Corbo ad irrobustire la difesa, fuori un superlativo ma esausto Pettrone. Cinque i minuti di recupero assegnati dal direttore di gara durante i quali il Cassino attua un forcing nel tentativo di portare il match ai tempi supplementari senza però riuscire a scardinare la linea difensiva di un Vastogirardi che vince la sua seconda trasferta consecutiva conquistando la qualificazione al turno successivo di Coppa Italia. Il nome del prossimo avversario lo stabilirà il sorteggio.
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COPPA ITALIA REGIONALE
Sesto Campano di misura sul Fortore. Vola il Roccasicura di Bonomi, male il Guglionesi
Isernia e Vairano, partenza positiva. Vincono anche Bojano, Ururi e Tre Pini Giordano trascina i pentri, Comprensorio incontenibile sul Biccari (6-0) L’Isernia saluta i propri tifosi dopo il primo successo stagionale
REDAZIONE CAMPOBASSO Prima giornata del girone di Coppa Italia che vedeva all’opera, dopo gli anticipi del sabato, praticamente tutte le formazioni di Eccellenza e Promozione. Nel massimo torneo regionale, iniziano subito con il piede giusto tre big come Isernia, Comprensorio Vairano e Roccasicura con altrettante vittorie convincenti. I pentri di mister Di Giacomo non lasciano scampo alla Cliternina, trascinati da un super Giordano - autore di quattro delle cinque reti che hanno permesso di regolare la Cliternina (5-1). Nessun problema neanche per la Vairanese di Pacilio che regola già nel primo tempo il Biccari: 6-0 il finale, con doppietta per il neo acquisto Sabatino, per Del Prete e gioia personale anche per il centrocampista di esperienza Corsale. Il tecnico ex Tre Pini ha gia dato un’identità precisa al sodalizio del presidente Rega, che potrebbe concludere il mercato con un ulteriore colpo in entrata. Alle due big risponde prontamente anche il Roccasicura, che fa un sol boccone del Trivento (Promozione) imponendosi con 7-0 che lascia poco spazio ad interpretazioni. Pansera e Mallardo in grande evidenza (doppiet-
Acli Cb e Campodipietra
ta per entrambi) e buon esordio per l’ex Bojano Diallo, in gol nel primo tempo. Tra i gialloblù da segnalare anche la gioia personale di Vitale, colpo da novanta del mercato in entrata. GOLEADE PER AURORA CASERTANO E AURORA URURI. STOP GUGLIONESI. Dopo gli anticipi del sabato (quattro disputati), a completare il prima giornata di Coppa Italia un ricco programma. Buona affermazione (girone A) per Aurora Alto Casertano (8-0 al San Pietro in Valle) e per il Tre Pini Matese, che supera in trasferta la Maronea, neopromossa in Promozione (1-3). Sorpresa nel girone E: le Acli Cb Campodipietra si fermano sul campo dello Spinete (2-2), lanciando in testa al girone il Gambatesa (2-0 all’Ala Fidelis). Tutto facile per il Pietramontecorvino sui Donkeys Agnone (3-1, girone F), meno per il Bojano che fatica più del dovuto contro il coriaceo Kalena: matesini avanti con doppio Di Mario, i locali sbagliano un rigore e accorciano le distanze nel finale mettendo un pò in apprensione la difesa biancorossa. Infine il girone (H/I), che non regala sorprese. Il Sesto Campano si impone di misura sul campo della Polisportiva Fortore sfoggiando una prova di solidità; l’Aurora Ururi sommerge di reti il
COPPA ITALIA DILETTANTI CALCIO A 11- FASE REGIONALE GARE DELLA 1^ GIORNATA DEL 1° TURNO G
A
INCONTRO
IMPIANTO DI GIOCO COMUNALE, VIA CERVERECCE – CAPRIATI A VOLTURNO (CE)
8-0
MARONEA CALCIO – TRE PINI MATESE
COMUNALE, VIA ORTO LA CORTE – MONTEFALCONE NEL SANNIO (CB)
1-3
ALLIPHAE – RIPALIMOSANI 1963 B
C
RISULTATO FINALE
AURORA CAPRIATESE – ATLETICO SAN PIETRO IN VALLE
COMUNALE, VIA PETRARA – FORNELLI
0-1
CLITERNINA – ISERNIA FOOTBALL CLUB
MADONNA GRANDE, C.DA NUOVA CLITERNIA NUOVA CLITERNIA (CB)
U.S. CAMPOBASSO 1919 – TERMOLI 2016
NUOVO ANTISTADIO SELVA PIANA, C.DA SELVA PIANA - CAMPOBASSO (CB)
VOLTURNIA CALCIO – REAL GUGLIONESI
COMUNALE, VIA RIONE S. MARTINO SNC – CERRO AL VOLTURNO (IS)
2-0
BARANELLO – TORREVECCHIA CALCIO
COMUNALE - BARANELLO (CB)
4-0
1-5 SOSPESA
D TRIVENTO – ROCCASICURA
E
F
G
H/I
COMUNALE - BARANELLO (CB)
0-7
POLISPORTIVA GAMBATESA – ALA FIDELIS
G. VENDITTI, VIA DEL LAVATOIO – GAMBATESA (CB)
2-0
SPINETE – ACLI CB E CAMPODIPIETRA
COMUNALE, FRAZIONE PIANA – SPINETE (CB)
2-2
PIETRAMONTECORVINO – DONKEYS AGNONE
COMUNALE - PIETRAMONTECORVINO (FG)
3-1
POLISPORTIVA KALENA 1924 – BOJANO
FAIDAZZO, C.DA FAIDAZZO – CASACALENDA (CB)
1-2
CASTEL DI SANGRO CEP 1953 – U.S. VENAFRO
COMPLESSO POLISP. ERBA S., C/O PALAZZETTO DELLO SPORT - CASTEL DI SANGRO (AQ)
0-5
COMPRENSORIO VAIRANO – BICCARI
A. CANTELMO, VIALE VOLTURNO – VAIRANO PATENORA (CE)
6-0
AURORA URURI 1924 – CAMPOMARINO
M. FIORILLI, CORSO MATTEOTTI – URURI (CB)
8-0
CALCIO TERMOLI 1920 – CAROVILLI
G. CANNARSA, VIALE DELLO STADIO – TERMOLI (CB)
3-2
POLISPORTIVA FORTORE – SESTO CAMPANO CALCIO
COMUNALE - S. BARTOLOMEO IN GALDO (BN)
0-1
Campomarino, che nulla può contro la furia giallorossa:
finisce 8-0. In testa entrambe raggiun-
L’Aurora Ururi di mister Melchiorre
gono il Termoli, vittorioso in anticipo contro il Carovilli,
con un 3-2 non privo di sofferenze.
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il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
SPORT
CALCIO A5
Il tecnico: «Siamo pronti e carichi. C’è entusiasmo in tutto l’ambiente»
Cln Cus Molise, parte oggi la grande avventura Al via la preparazione Vecchi e nuovi atleti si ritroveranno agli ordini di mister Sanginario
REDAZIONE CAMPOBASSO Vacanze terminate per il Circolo La Nebbia Cus Molise che domani 26 agosto, ad ora di pranzo, darà ufficialmente il via alla nuova avventura in serie A2 con l’inizio della preparazione. Vecchi e nuovi atleti si ritroveranno agli ordini del tecnico Marco Sanginario e del suo staff per cominciare a sudare e mettere benzina nelle gambe in vista di un cammino che si preannun-
cia impegnativo ma che allo stesso tempo potrà riservare delle soddisfazioni a capitan Di Stefano e compagni. Il girone C della seconda serie nazionale è, al pari degli altri, un raggruppamento composto da squadre di qualità, un raggruppamento nel quale non sono ammesse distrazioni se si vogliono raggiungere gli obiettivi stagionali, nel caso del Cln Cus Molise, la salvezza. Il ritorno tra i grandi del futsal a distanza di tanti anni, ha sicura-
mente un sapore particolare, un sapore di grande sfida. Una sfida che la squadra del capoluogo di regione vuole provare a vincere insieme a tutta la città chiamata quest’anno più che mai a sostenere i ragazzi del Cln Cus Molise e a guidarli verso la permanenza. Con la base costituita dagli elementi che hanno conquistato attraverso i playoff la categoria superiore, c’è grande curiosità per vedere all’opera i nuovi acquisti, un mix di esperienza e gioventù (italiani e stranieri ndr), pronti a mettersi a disposizione di staff e società per portare in alto il Cln Cus Molise. «Siamo pronti e carichi per questa nuova avventura –
sottolinea alla vigilia il trainer Sanginario – c’è entusiasmo in tutto l’ambiente e questo sicuramente è un bene, una marcia in più che ci spingerà fin da subito a partire con il piede sull’acceleratore. Siamo consape-
voli di dover affrontare un campionato diverso da quello di serie B fatto negli ultimi anni con trasferte più impegnative non soltanto a livello tecnico ma anche logistico. Per noi – continua l’allenatore – è un’esperien-
za nuova e in quanto tale va affrontata con il giusto impego e la giusta determinazione senza sottovalutare nulla perché qui sono i dettagli a fare la differenza». La preparazione sarà importante per poter arrivare agli impegni ufficiali con la giusta carica e con una buona condizione. «Abbiamo uno staff di preparatori di alto livello composto da laureati in Scienze Motorie presso il nostro Ateneo – interviene ancora il tecnico – sono ragazzi preparati che conoscono le dinamiche del calcio a 5 e che sicuramente con le loro indicazioni e con il lavoro, potranno indirizzare il gruppo sulla strada giusta, quella che conduce alla salvezza».
CAMPIONATO NAZIONALE DI CALCIO A 5 - SERIE A2 GIRONE C - STAGIONE SPORTIVA 2019-2020
Partirà da Bisceglie il prossimo 28 settembre l’avventura in serie A2 del Cln Cus Molise. La Divisione Calcio a 5 ha ufficializzato i calendari e per la squadra guidata da Marco Sanginario l’esordio sarà in Puglia, al Paladolmen. Una settimana più tardi, il 5 ottobre, al Palaunimol scenderà il Regalbuto per la prima di fronte al pubblico amico. Il Circolo La Nebbia Cus Molise chiuderà la stagione il 25 aprile 2020 in trasferta a Cefalù contro il Real. Le date da ricordare - 15 gennaio Coppa Italia, qualificazioni: ottavi; 12 Febbraio Coppa Italia, qualificazioni: quarti; 13-14 marzo Final Four Coppa Italia; 2 maggio inizio playoff. Le soste - 28 dicembre 2019 e 4 gennaio 2020 (sosta invernale); 13-14 marzo Final Four Coppa Italia; 11 aprile: sosta pasquale.
il Quotidiano del Molise lunedì 26 agosto 2019
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