20° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
Euro 1,40* | lunedì 29 aprile 2019 | anno XXII | n.117 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente
Santa Croce di Magliano. “Patto Democratico” Campomarino. Centrosinistra fuori dalla escluso dalla corsa, oggi il ricorso contesa, il Pd: «Colpe non ascrivibili a noi» PAGINA 13
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Tutti i cambi di casacca a Campobasso. A Termoli Sbrocca chiede la conferma su quanto fatto. Roberti: cittadino al centro
Amministrative, si scaldano i motori Battista ritira le deleghe ai transfughi Si scaldano i motori in vista delle amministrative del prossimo 26 maggio. A Campobasso il sindaco Antonio Battista ritirerà oggi le deleghe agli assessori che sono passati al centrodestra. PAGINE 4 - 11
SPORT
TRASPORTI E LOGISTICA
BOJANO
Spacciava mentre era ai domiciliari Arrestato richiedente asilo PAGINA 6
PALAZZO D’AIMMO
Corridoio Tirreno Adriatico, accordo tra le autorità portuali Interessato lo scalo di Termoli
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DENTRO LA NOTIZIA
Approvato il bilancio di previsione del consiglio, si attende l’ok al rendiconto regionale
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SPORT
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Promozione: festa Vairano, è suo il primato Santeliana salva
Eccellenza: Bojano esagerato (11-0) Caos Termoli Continua l’imbattibilità del Vastogirardi (1-0 al Venafro). Al Sesto Campano il match playoff col Roccasicura. PAGINA 19
Isernia a un passo dal baratro. Agnone, pari prezioso Campobasso battuto dal Matelica. Circelli: «Tutte le novità fra dieci giorni» Perde l’ultima in casa il Campobasso: nella ripresa il pari sarebbe stato giusto. Pesante sconfitta interna per l’Isernia ora penultima mentre l’Agnone pareggia a Montegiorgio.
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La squadra di Urban chiude i giochi con una vittoria ai danni dei Donkeys: festa sugli spalti. Santeliana e Termoli 2016 staccano il pass salvezza con una giornata d’anticipo. PAGINE 20 - 21
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PRIMO PIANO
ECONOMIA E ATTUALITÀ
REDAZIONE CAMPOBASSO Si lavora per rendere funzionale e competitivo il corridoio che unisce i porti di Bari, Manfredonia e Termoli, ai porti di Civitavecchia e Gaeta, per connettere trasversalmente l’Italia con la penisola iberica e quella greco-balcanica, attraverso flussi logistici inbound e outbound. Ad operare le due Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale e quella che raggruppa i Porti del Lazio, in base al protocollo di cooperazione sottoscritto lo scorso 30 agosto.
Interessato il porto di Termoli e la Zes Puglia Molise con le strutture laziali
Corridoio Tirrenico Adriatico, accordo tra le Autorità portuali I contenuti dell’accordo sono stati illustrati sabato a Gaeta, nel corso del Med Blue Economy Festival da parte del presidente dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi e dal presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di
Majo. Alla base dell’accordo di cooperazione la crescita della domanda di merci che passa sui collegamenti stradali del corridoio trasversale, dovuta anche alla crescita dell’e-commerce che, oltre ad aumentare la domanda di trasporto merci e di infrastrutture logistiche (de-
positi, hub, ecc.), pone maggiore pressione trasportistica sui piccoli e grandi centri urbani. «Tale crescita – hanno voluto puntualizzare i presidenti delle due AdSP, Ugo Patroni Griffi e Francesco Maria di Majo – dovrà, quindi, avvenire ponendo in atto misure volte a rendere
sostenibile nel medio termine il trasporto su gomma, ad esempio favorendo l’uso del GNL nell’autotrasporto, attraverso la realizzazione di punti di approvvigionamento per l’alimentazione a GNL, ancora molto scarsi nel centro-sud Italia. In questo contesto di dinamica
evoluzione, la ZES interregionale Adriatica e la ZLS laziale sono chiamate a svolgere un ruolo chiave ed essenziale per attrarre nuovi investitori interessati alle catene logistiche non solo del versante tirrenico e di quello adriatico, ma anche della Spagna, della Croazia, dei Balcani, della Grecia fino alla Turchia». La cooperazione tra le due Autorità sarà dunque anche finalizzata a rendere sinergiche le azioni dell’istituenda ZES della Puglia Adriatica e del Molise con la futura ZLS dei tre porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
L’analisi condotta dalla Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica
Salute Mentale, Molise promosso dall’indagine Siep La nostra regione supera i parametri per l’assistenza psichiatrica ospedaliera e per quella territoriale REDAZIONE CAMPOBASSO Lo stato della Salute Mentale nel nostro Paese viene analizzata dalla Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica, attraverso il contributo alla stampa del suo presidente Fabrizio Starace. Il Molise, sia per lo stato di assistenza psichiatrica ospedaliera che sul territorio, viene promosso attraverso i nuovi parametri inseriti nel nuovo sistema di valutazione dei Lea. «Un sistema più rigoroso – si afferma dalla Siep - quindi, meno esposto all’effetto di ‘appiattimento’ mostrato dalla Griglia LEA e più sensibile alle differenze tra assistenza distrettuale, ospedaliera e prevenzione, grazie ad un ventaglio di indicatori significativamente più ampio.» Nel caso degli ospedali il quadro che emerge non è incoraggiante: solo due regioni, Friuli Venezia Giulia e Basilicata ottengono i pieni voti, seguite dalla Toscana, e poi da Campania, Molise, Lazio, Marche, Umbria e P.A. Bolzano; mostrano una performance appena sufficiente anche Lombardia, Veneto e Abruzzo; all’estremo opposto, non raggiungono la sufficienza Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, P.A. Trento, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, con Emilia-Romagna e Valle d’Aosta insufficienti a tutti e tre gli indicatori e la Liguria a due su tre. Per l’assistenza territoriale la Regione
meglio performante è in questo caso l’Emilia-Romagna, seguita dalla Calabria, e poi da Puglia, Molise, Toscana, Friuli Venezia Giulia e P.A. Trento; risultano appena sufficienti Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Lazio; non raggiungono la sufficienza Valle d’Aosta, P.A. Bolzano, Basilicata, Sardegna (insufficienti a tutti e
tre gli indicatori); Abruzzo (insufficiente a due indicatori su tre); insufficienti anche Umbria, Marche, Campania e Sicilia. «Il percorso di miglioramento continuativo dell’erogazione dei LEA – afferma il presidente Siep Starace - che i risultati del monitoraggio dovrebbero innescare non può esercitarsi senza disporre delle infor-
mazioni essenziali che descrivono l’organizzazione ed il funzionamento di un sistema di cura nelle sue componenti fondamentali. Nel caso della salute mentale, dalla Legge 180 in poi, nel nostro Paese queste informazioni non riguardano tanto l’ospedale, i posti letto, ma quello che si fa (o – purtroppo – ancora non si fa)
sul territorio, nei distretti sanitari, al domicilio delle persone. Considerare solo i dati relativi all’assistenza ospedaliera può certamente attivare processi di efficientamento della stessa, ma per evitare che questo si trasformi in una riduzione dei livelli generali di assistenza occorre verificare se parallelamente è stata incrementata
la funzione di cura sul territorio. Siamo consapevoli – conclude Starace - che gli indicatori proposti non colgano tutta la ricchezza che un sistema - ben funzionante - di cura per la salute mentale è in grado di esprimere; essi tuttavia ne costituiscono un proxy, una misura indiretta, indispensabile per avviare una effettiva azione di garanzia».
Guide Ambientali Escursionistiche, il molisano Guglielmo Ruggiero vice presidente nazionale L’associazione è presente sul territorio matesino con 13 professionisti
Nell’anno del Turismo Lento vogliamo approfondire la conoscenza dell’AIGAE, l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, associazione di categoria nazionale che rappresenta chi per professione accompagna le persone in Natura, illustrando loro le caratteristiche ambientali e culturali dell’area visitata. Negli ultimi 25 anni abbiamo assistito ad un profondo cambiamento del panorama turistico, ambientale e culturale italiano. Componenti sociali, economiche politiche nazionali e internazionali
hanno fatto sì che la richiesta di turismo, prevalentemente orientata ad un aspetto ludico e di evasione, si sia indirizzata su temi, valori, aspetti e località nuovi, più “vicini” alla vita quotidiana del cittadino, più tradizionali e più legati al “sentire comune”. In Italia il mercato più importante è quello legato al turismo in natura, al turismo culturale al turismo territoriale con particolare taglio divulgativo e didattico. Sono nati migliaia di professionisti della divulgazione riconosciuti da leggi regionali e dalla legge nazionale 4/ 2013, mentre centinaia di piccole aziende si sono affermate nel campo della educazione ambientale, della divulgazione culturale, del turismo ambientale ed escursionistico. AIGAE, nasce nel 1992 e oggi ha oltre 3000
soci in tutta Italia, più di 100 aziende collegate, sedi in ogni regione d’Italia, corsi di formazione ed aggiornamento, un sito web, un codice deontologico a garanzia dell’operato dei soci, 2 assicurazioni obbligatorie per i propri soci, presenza alle principali fiere del settore. Da anni AIGAE organizza convegni, dibattiti, nazionali e internazionali ambientandoli in aree protette distribuite in tutta Italia, avendo come partner, ministeri, parchi, università, riviste specializzate ecc.. AIGAE è certamente un riferimento importante in Italia per chi si occupa di Educazione Ambientale ed ecoturismo, è inoltre membro dell’Osservatorio Nazionale Turismo Verde, del COLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), di Federparchi, di Interpet Europe,
membro di IUCN l’Unione internazionale per la conservazione della natura, ed è partner di numerose aree protette. L’attività professionale della Guida Ambientale Escursionistica prevede inoltre la progettazione, programmazione e svolgimento di laboratori ed iniziative di didattica, educazione, interpretazione e divulgazione ambientale, anche affiancando, in ambito scolastico, il corpo insegnante. Anche nel territorio matesino, le Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE, esercitano con competenza e passione la professione dell’accompagnamento, facendo scoprire le innumerevoli e straordinarie bellezze che il Matese cela, quale scrigno di biodiversità. Infatti, nelle le due regioni che condividono il comprensorio del Massiccio del Matese,
Molise e Campania operano ben 124 Guide, nello specifico 111 in Campania e 13 in Molise, 124 professionisti che narrano, interpretano, vivono questo territorio meraviglioso che, con il voto favorevole della Camera dei Deputati alla legge di bilancio 2018, ha visto la nascita del Parco Nazionale del Matese. «ll nostro territorio che vede le GAE impegnate in prima linea nella diffusione della cultura di uno sviluppo sostenibile, è riuscito ad esprimere, in occasione del rinnovo delle cariche dell’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, la Guida Guglielmo Ruggiero, quale Vice Presidente Nazionale. Un traguardo importante per il nostro Molise, capace di offrire le eccellenze di cui dispone, seppure in maniera sobria e senza eccessi.»
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POLITICA
Assise in riunione da sabato a Palazzo D’Aimmo. Ieri all’esame diversi emendamenti: nel pomeriggio lungo stop e poi la ripresa
Approvati Defr e bilancio di previsione del Consiglio Domani termine ultimo per l’ok al rendiconto regionale REDAZIONE CAMPOBASSO È proseguito anche nella giornata di ieri l’esame da parte del Consiglio regionale della Manovra di bilancio 2019, iniziato nella giornata di sabato. Entro oggi la chiusura dei lavori in quanto scadrà domani il termine ultimo per l’esame della manovra. Nella giornata di sabato l’Assemblea ha esaminato e quindi approvato a maggioranza il Documento di Economia e Fi-
nanza Regionale (Defr), presentato dalla Giunta regionale, e il Bilancio di previsione pluriennale del Consiglio regionale 2019-2021, presentato dall’Ufficio di Presidenza dell’Assise. Per quanto riguarda Defr, dopo l’illustrazione del provvedimento da parte del relatore, Presidente della I Commissione, si è svolto un partecipato e approfondito dibattito in cui hanno preso la parola i Consiglieri di Maggioranza e quelli della Minoranza, oltre che il
Presidente della Giunta regionale. Il DEFR –ha spiegato il relatore- definisce gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, enunciandone i contenuti programmatici e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione. I procedimenti di formazione dei documenti contabili previsionali dell’Ente devono necessariamente partire dal Defr e fare riferimento agli indirizzi generali definiti all’inizio della legislatura regionale. Sono 4 gli ambiti di intervento
Michele Iorio: «Rimbocchiamoci le maniche e riprogrammiamo i fondi» «Con il documento che stiamo valutando in aula in Consiglio regionale non si tiene conto di un dato particolarmente importante: la programmazione spetta al Consiglio regionale». Così il consigliere regionale Michele Iorio che ha aggiunto: «Ed è necessario, per il bene soprattutto del Molise, che questo Consiglio si riappropri delle competenze che gli spettano. Quindi rimbocchiamoci le maniche e riprogrammiamo i fondi. Mi auguro che da questa assise venga fuori una seria riflessione da parte del presidente della Regione e soprattutto una revisione sostanziale che tenga conto del deserto, lasciato al Molise, con la chiusura di Gam, Ittierre, Zuccherificio che è l’effetto della politica di questi ultimi tempi accompagnata dalla lentezza dei concordati. Va rivisto il “Patto per il Molise” che su 700 milioni non prevede fondi per il sociale. Solo per fare qualche esempio: se da un lato lo Zuccherificio è stato svenduto a pezzi, dall’altro lato la Regione possiede in quel sito uno dei più grandi valori industriali se si considera che in quell’area passa la linea ferroviaria. Cosa
vogliamo farne? Ed ancora: la ex Ittierre ha 60mila metri quadrati coperti utilizzabili eppure come Regione non siamo in grado di sfruttarli mentre a Pomigliano scopriamo che Amazon apre un centro di distribuzione con 100mila metri quadri e 3mila assunzioni. In un Molise dove abbiamo lavoratori con ammortizzatori sociali scaduti e quindi famiglie che si trovano impossibilitate a mangiare, beh forse la Regione ha il dovere di dare qualche risposta. Così come qualcuno dovrà rispondere del fatto che c’è un progetto di rilancio del territorio, togliendolo dall’isolamento storico, attraverso l’Autostrada dichiarata a livello nazionale opera di pubblico interesse. Si preferisce lanciare fantasiosi progetti di una superstrada a quattro corsie che vedrà la luce tra 30 anni, forse. Ci si preoccupa del pagamento di un pedaggio senza conoscere la storia di un’opera già finanziata, mai realizzata. Credo che questa legislatura debba fare in modo di essere ricordata, storicamente, come composta da coloro che hanno fatto qualcosa per il Molise che vada oltre le transumanze».
e 18 le Priorità individuate dal Governo regionale per sostanziare il Documento di Economia e Finanza Regionale, nel quale sono individuati anche i relativi strumenti attuativi. Il Defr è stato approvato con 13 favorevoli e 5 contrari. L’Assemblea ha poi esaminato e approvato il Bilancio pluriennale del Consiglio regionale 2019-2021 (13 voti favorevoli e 7 contrari). Ha presentato il provvedimento all’Aula il relatore, Presidente della I Commissione che ha evidenziato come il fabbisogno del Consiglio regionale è articolato in Missioni, che rappresentano le funzioni princi-
pali e gli obiettivi strategici perseguiti dall’amministrazione utilizzando le risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate. Negli interventi di alcuni Consiglieri, tra le altre cose, si è ribadita l’opportunità di dotare l’Assemblea consiliare di una sede di proprietà sia per un risparmio economico delle risorse (perché si farebbe a meno degli oneri dei fitti ad oggi sostenuti per le strutture che ospitano il Consiglio e i suoi uffici), sia per la loro migliore fruibilità da parte dei rappresentanti istituzionali, del personale impegnato e dei cittadini-utenti. In proposito il Presidente del-
la Giunta regionale ha ribadito l’intendimento dell’Esecutivo di provvedere in tempi non lunghi alla demolizione dell’ex hotel Roxy di Campobasso, di proprietà della Regione Molise, e alla costruzione della nuova sede del Consiglio. È quindi iniziato l’esame della legge di Stabilità della Regione Molise, presentata dalla Giunta regionale, che è stata illustrata all’Aula dal relatore, Presidente della I Commissione. Si è avviata quindi la discussione generale con gli interventi di alcuni Consiglieri. Il dibattito è proseguito anche nella giornata di ieri e andrà avanti in quella odierna.
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CAMPOBASSO
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Maria Domenica D’Alessandro ha ringraziato tutti quelli che hanno accettato la sfida: «Siamo una bella squadra, cambiamo questa città»
Ritirate le deleghe a Sabusco e De Bernardo Il sindaco Antonio Battista ha estromesso dalla giunta comunale i due assessori passati con il centrodestra
Antonio Battista
Il sindaco di Campobasso Antonio Battista nella giornata odierna ritirerà le deleghe agli assessori attualmente in carica Massimo Sabusco e Francesco De Bernardo. I due, come noto, ancora in una giunta di centrosinistra, sono passati al centrodestra, candidandosi rispettivamente con “E’ Ora” (la lista che fa capo al governatore Toma) e
Popolari per l’Italia. I due, come si ricorderà, a gennaio scorso firmarono il documento di fiducia al sindaco Battista e oggi, a pochi mesi di distanza, sono passati nel centrodestra. «Mi preme ringraziare – ha commentato il candidato sindaco del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro – tutti coloro che come me e in-
sieme a me hanno accettato la sfida di questa intensa campagna elettorale che ci aspetta da qui fino al 26 maggio prossimo. Grazie al mio partito - la Lega di Salvini – e grazie anche a Forza Italia, Fratelli dì’Italia, Popolari per l’Italia e la lista “E’Ora”. Ad ognuna delle persone che ha scelto di mettersi in gioco per lavorare insieme a me per promuovere la tra-
sformazione di questa bellissima città, voglio dire “grazie” per quello che state facendo. A loro rinnovo il mio augurio perché questa campagna elettorale ”ci porti verso il Palazzo di città per cambiarne le sorti e garantirne un futuro migliore”. Siamo una bella squadra, pronta a lavorare con e per la popolazione di Campobasso. Insieme, possiamo».
Liberanome (IaC): ricostruire l’anagrafe tributaria della città Tutti i cambi di casacca Servizi alla persona essenziali e prioritari per la città, con particolare riguardo alle
persone fragili, come disabili, anziani, bambini e cittadini in difficoltà economiche
Movimento in piazza per presentare il programma
Ieri mattina il Movimento 5 Stelle è stato in piazza a Campobasso per presentare il programma in vista delle amministrative del 26 maggio. Presenti gli esponenti locali, capeggiati dal candidato sindaco Roberto Gravina, i consiglieri regionali Greco, Fontana, Primiani, De Chirico, Nola, e il deputato Antonio Federico. «È l’ora di amministrare per cambiare! Questa mattina - ha commentato Roberto Gravina - il Movimento 5 Stelle è stato al completo per presentare il programma per le elezioni del 26 maggio. Una bellissima squadra pronta a dare nuova identità e slancio al capoluogo di regione.Una squadra unita e presente a tutti i livelli istituzionali.Nei prossimi giorni sarà disponibile il programma cartaceo nella nostra sede elettorale.»
ERRATA CORRIGE Per un mero errore di battitura, nello speciale pubblicato ieri relativo alle liste e ai candidati di tutti i comuni, è stato riportato, di fianco alla lista “Mirabello di tutti”, lista civetta. Si tratta, invece, di una lista civica. Scusandoci con i nostri lettori e con i diretti interessati per il refuso, di lato riportiamo nuovamente la lista.
MIRABELLO DI TUTTI CANDIDATO SINDACO BARANELLO TIZIANO FIERRO MARCO TRIVISONNO NICOLA IANNITTI VITTORIO MARGIASSO NUNZIA SAVINETTI GIAN PIERO ALB. COLANGELO MICHELE VARRIANO ENRICO VOLPACCHIO GIULIA CAIELLA LUIGI GUGLIELMI CLAUDIO
per ragioni evidentemente indipendenti dalla loro volontà. E’ quanto afferma Io Amo Campobasso nel suo programma elettorale, partendo da un’analisi del Bilancio comunale, da cui emergerebbero diverse criticità. Sotto la lente la presenza di residui (crediti e debiti del Comune) «vetusti, o inesistenti, che con grande probabilità non si trasformeranno in disponibilità finanziaria». Per questo la lista civica capeggiata dalla candidata sindaca Paola Liberanome è «urgente effettuare una ricognizione ed una riqualificazione delle posizioni debitorie e creditorie dell’amministrazione: riconoscere le criticità, rideterminare l’equilibrio di Bilancio dei conti del Comune e delle società partecipate nell’ottica di una razionalizzazione e ottimizzazione della gestione sulla base dei criteri di efficacia, efficienza ed economicità.» Per questo viene proposto il potenziamento della lotta all’evasione tributaria, problema storico da affrontare – si afferma – con la ricostruzione dell’anagrafica, prerequisito affinché la lotta all’evasione possa diventare realtà. Ma Io Amo Campobasso vuole guardare anche ai bilanci e alle tariffe delle società partecipate così come l’elenco delle concessioni dei beni immobili comunali, fino all’impiantistica sportiva. Infine fari puntati sull’Europa con la creazione di un assessorato ad hoc. Un quadro di interventi, secondo Io Amo Campobasso, utile allo sviluppo delle attività economiche della nostra città.
Sono stati ben 11 coloro che hanno deciso di cambiare casacca passando dal centrosinistra al centrodestra. Operazione inversa a quella effettuata da molti 5 anni fa. Anche questa volta, in vista delle elezioni del 26 maggio per il rinnovo del consiglio comunale del capoluogo, non sono mancati i cosiddetti salti della quaglia. Antoni Molinari e Francesco Sanginario sono passati entrambi dal Pd ai Popolari per l’Italia. Colagiovanni, Columbro, De Bernardo e Di Renzo, dall’Italia dei Valori hanno trovato ospitalità sempre nei Popolari per l’Italia. Pietro Montanaro e Massimo Sabusco sono passati dall’Udc rispettivamente ai Popolari per l’Italia e “E’ Ora”. Maroncelli da Segnale Civico a “E’ Ora”, Elio Madonna da Centro Democratico a Fratelli d’Italia e Federico Sarli dai Popolari per l’Italia (5 anni fa con il centrosinistra) a Fratelli d’Italia. redpol
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CENTRO SINISTRA MOLINARI Antonio SANGINARIO Francesco COLAGIOVANNI Salvatore DE BERNARDO Francesco COLUMBRO Antonio DI RENZO Antonio MONTANARO Pietro SABUSCO Massimo MARONCELLI Gianluca MADONNA Elio SARLI Federico
Maria Domenica D’Alessandro
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CAMPOBASSO E PROVINCIA
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ATTUALITÀ
Dopo 23 anni di amicizia e collaborazione, firmato il protocollo d’intesa tra Molise e Belgio
Cerimonia di gemellaggio tra Montagano e Huy Dopo 23 anni di intesa, collaborazione, scambi culturali e incontri tra delegazioni sui rispettivi territori arriva finalmente l’accordo ufficiale. Nella giornata di venerdì 19 aprile a Montagano, nel rinnovarsi il patto di amicizia tra il Comune di Huy (Belgio) e quello di Montagano, è stato siglato il documento ufficiale di gemellaggio. Il dialogo di amicizia che nasce nel 1996 giunge così alla sua 23esima celebrazione con la sottoscrizione di un protocollo d’intese finalizzato alla promozione dello sport, della valorizzazione e della fruizione delle risorse del territorio in cui si opera, al dialo-
go interculturale su tematiche sociali e politiche che possono, in modo particolare, interessare i giovani ma anche bambini e anziani. Il progetto di Gemellaggio tra Montagano e Huy pone alla base l’intendo di evidenziare, gestire e promuovere due zone territoriali lontane che hanno nelle loro storie punti in comune nei quali riconoscersi. Tutto ciò è reso possibile grazie al fatto che nel Comune di Huy che conta circa 20.000 abitanti ci sono molti italiani provenienti da Montagano. Ma il Circolo italiano belga di Huy non ospita ovviamente solo montaganesi bensì italiani emigrati e rispettivi figli, oramai cittadini
Gatto investito, il veterinario Asl non risponde: animale portato ad Isernia Le guardie zoofile oipa sono state allertate ieri sera, sabato 27 aprile, intorno alle ore 20, per un gatto investito a Campobasso, nella zona di selva piana. Giunti immediatamente sul posto i volontari hanno da subito capito che la situazione era molto grave, per questo hanno contattato i vigili urbane attivando le procedure per il soccorso dell’animale. Qualcosa a questo punto non ha funzionato, il veterinario delle asl, reperibile ieri sera, per ore non ha risposto alla chiamata di soccorso. Il gatto in fin di vita, stremato dal dolore, è stato portato dai volontari in una clinica veterinaria privata di Isernia. Vi starete chiedendo: perché da Campobasso si è dovuti arrivare ad Isernia, allungando l’agonia del povero gatto? Perché nel capoluogo di regione nessun veterinario apre più le porte ai randagi, purtroppo con buona ragione, infatti sono molte le fatture emesse alla regione Molise che risultano però insolute. Questa è solo una delle tante storie tristi di ordinaria follia che vivono ogni giorni i volontari e le guardie zoofile di questa regione. La questione randagismo è di grande attualità in molise, è un tema importante che va affrontato con la giusta attenzione,anche per quanto riguarda il settore dedicato alla gestione delle urgenze veterinarie.
belgi. Le due associazioni sono convinte che, attraverso il Gemellaggio, sarà possibile coltivare amicizie, far crescere le persone, far vivere realmente in modo solidale e fraterno arginando ogni forma di isolamento che per molti giovani e anziani rappresenta una vera piaga del secolo. Con l’apposizione delle firme il patto è stato suggellato dai massimi rappresentanti delle due associazione: Caterina Francesco presidente del “Circolo Unione di Montagano” e Carlozzi Fabio presidente del “Circolo italiano di Huy”. Il CSI (Centro Sportivo Italiano), anello di congiunzione tra le due associazioni, assume nel contesto generale dell’accordo stipulato un ruolo fondamentale sul piano del coordinamento delle svariate attività che vanno dagli eventi sportivi a quelli legati all’ambiente, alla storia e all’arte. Ed il Presidente Regionale del CSI Igino Tomasso, nato e residente a Montagano, è, senza alcun dubbio, la persona più interessata e impegnata sul piano della promozione e della parte organizzativa. E nella fattispecie è bene ricordare che il “Circolo Unione di Montagano”, associazione non-profit affiliata al CSI, ha in una recente manifestazione sportiva (Torneo Internazionale dell’Amicizia di calcio a 5 del 20 aprile 2019) affidato l’intera organizzazione al CSI; tale manifestazione che si è collocata nel panorama culturale e sportivo della comunità montaganese e che si è conclusa con un bilancio positivo ha dato un altro valido contributo sul piano dello sviluppo relazionale tra le due comunità (Montagano e Huy). Nella cerimonia d’intesa erano presenti il vicesindaco del Comune di Huy accompagnato da
un suo assessore, il sindaco ed il vicesindaco di Montagano Giuseppe Mariano e Primiano Francesca rispettivamente, il console e l’ambasciatore per il Belgio, il sottosegretario al Consiglio Regionale Quintino Pallante, il presidente Regionale del CONI Guido Cavalieri e Matilde Caterina, quest’ultima attrice teatrale di Montagano diventata famosa interpretando la zia (zia Ritella) di Checco Zalone nel film “Sole a Catenelle” girato a Casacalenda e distribuito in tutte le sale cinematoNOTIZIE IN BREVE
grafiche nel 2013. E, sempre sul tema della valorizzazione del territorio tra storia e arte, il CSI Comitato Regionale per il Molise ricorda l’appuntamento del 12 maggio 2019 con la 19esima Maratonina dei due Santuari: passeggiata di 13 km aperta a tutti guidata dal prof. Nicolino Iannaccio con partenza da Santa
Maria della Strada (Matrice) e arrivo a Faifoli (Montagano) ove è previsto il pranzo all’aperto. Per aderire all’iniziativa è necessario prenotare (cell. 3389085024). Per festeggiare poi il 75esimo anniversario di una lunga storia di amore per lo sport, il CSI di Campobasso ricorda un altro appuntamento importante, quello del 30 giugno 2019 a Castelpetroso nella giornata della quale è stato stilato un ricco programma: passeggiate guidate, giochi, dibattiti, celebrazione Eucaristica, ecc. Tutti possono partecipare cosi, con la certezza di accogliere il maggior numero di persone, il CSI vi aspetta per trascorrere una bella giornata all’insegna del divertimento e dell’amore Cristiano che anche o soprattutto lo sport è in grado di offrire. F.L.
Auguri
Le nozze d’oro QM di Vittorio e Annamaria
DOPOLAVORO FERROVIARIO
Teatro, stasera in scena “Natale in casa Cupiello” Stasera alle ore 21 al Dopolavoro Ferroviario di Campobasso, nell’ambito della IV Rassegna Nazionale “Il Teatro e la musica dei DLF” la Compagnia Teatrale del DLF Terza Classe , dopo il sold out del giorno 15 riproporrà il capolavoro di Eduardo De Filippo “Natale in casa Cupiello” con la regia di Domenico Oriente. Pochissimi i posti ancora disponibili.
Insieme da ragazzi, sul lavoro e nella vita: che altro si dovrebbe aggiungere per spiegare che gli amici Vittorio e Annamaria Pasquariello formano, dopo mezzo secolo di matrimonio, una delle coppie più affiatate che conosciamo? I due “colombi”, nella struggente atmosfera della Chiesetta del Monte, si sono ripromessi tanti altri anni d’amore. Contornati dai figli Salvatore e Maria, la nuora Catia e il nipotino Vittorio junior. Ad assicurare ulteriore affetto e simpatia agli “sposi” c’erano naturalmente i parenti più cari e un nutrito gruppo di amici. L’intero gruppo è stato poi ricevuto, dopo la toccante cerimonia religiosa officiata dall’ottimo don Gabriele Teti, presso i prestigiosi saloni del Coriolis, Autentico vanto molisano della ristorazione.
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CAMPOBASSO E PROVINCIA
ATTUALITÀ
Aveva già avuto guai con la Legge ed è stato ripizzicato dai Carabinieri di Bojano
Richiedente asilo arrestato per spaccio di droga Intenational Jazz Day Il 30 aprile gli appuntamenti a Campobasso L’Unesco, attraverso il Direttore Generale Audrey Azoulay, e il “Goodwill Ambassador” Herbie Hancock, ha annunciato il programma per l’edizione 2019 dell’International Jazz Day, che è stato lanciato in Australia e verrà celebrato in oltre 190 paesi in tutto il mondo Il Conservatorio di Campobasso, in collaborazione con l’ass. Thelonious Monk e Spillbeer, Zeppelin 2, Sei Torri e il Cotton Club. Hanno organizzato una giornata di eventi e jam sessions così articolata: h.11.00 Conservatorio aula 2: Masterclass a cura di Giancarlo Schiaffini “L‘ improvvisazione Modulare e quella Meno”; h.18.00 Conservatorio auditorium “Però Si Ensamble”: Ada Montellanico (voc) Enzo Nini (sax/flauto) Nicola Cordisco (chitarra) Marc Abrams (contrabbasso) Fausto Ferraiuolo (pianoforte) Alessandro Paternesi (batteria) Mimmo Napolitano (pianoforte e arrangiamenti) con gli allievi del Conservatorio; h. 20.30 Spillbeer Via Garibaldi 252 Dal Brasil al Bop Abrams/Cordisco DUO guest Fa-
biola Valerio; h. 21.15 Zeppelin via Gianleonardo Palombo 13 Maurizio Angelozzi (pianoforte) ospite Ada Montellanico. L’arte del Trio Fausto Ferraiuolo (pianoforte) Marc Abrams (contrabbasso) Alberto Romano (batteria) Roberto Parrozzani pianoforte solo; h. 22.00 Sei Torri via De’ Ferrari 82 Enzo Nini Ensemble Molisano Enzo Nini Marco Mancini (pianoforte) Gianluca Vergalito (chitarra) Daniele Marinelli (basso) ospite Alessandro Paternesi; h. 23.00 Cotton Club via Garibaldi 177 L.O.C. Laboratorio Operosi di Campobasso: Daria Tanno (vocal) Enzo Nini (sax/flauto) Francesco De Simone (chitarra) Federica Santoro (cello e lira calabrese) Daniele Marinelli (basso) Alberto Romano (batteria) Mimmo Napolitano (pianoforte e arrangiamenti) Adele Fabiani e Mirko Sarachella (sax alto) Gerardo Figliola (sax tenore) Gianmarco Tomasone (sax baritono) guest stars Giancarlo Schiaffini (trombone) e Lelio Di Tullio (clarinetto).
Sabato scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bojano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un ventenne della Guinea, richiedente asilo politico ed ospite presso un locale centro d’accoglienza, il quale si trovava sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in quanto l’anno scorso era stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente. Il giovane, incurante della misura restrittiva, ha continuato con i suoi loschi traffici ma i Carabinieri di Bojano hanno continuato a monitorarlo riuscendo a documentare, con mirati servizi di osservazione, l’evasione dello straniero dalla struttura e nuovi episodi di spaccio di stupefacenti. Gli esiti dell’attività investigativa sono stati dettagliatamente
inviati all’Autorità Giudiziaria che, concordando con le risultanze investigative fornitegli, ha richiesto l’aggravamento della misura cautelare già in atto. Nel corso della perquisizione, effettuata in occasione dell’esecuzione della misura cautelare, il giovane veniva
trovato in possesso di 2 grammi di marijuana confezionata e già pronta per essere ceduta. Al termine delle formalità di rito il 21enne è stato associato presso la casa Circondariale di Campobasso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
SERVIZIO DI COMUNICAZIONE DI EVENTI LUTTUOSI
CAMPOBASSO _ ONORANZE FUNEBRI LA MONFORTE
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Il consigliere di minoranza di “Trivento che vorrei”, Tullio Farina, si congeda
«Continuerò le mie battaglie al di fuori del consiglio comunale Tullio Farina
TRIVENTO Il consigliere di minoranza di “Trivento che vorrei”, Tullio Farnia, si congeda e saluta con un grazie ai cittadini di Trivento. Riportiamo di seguito il contenuto del testo: “Prima che si entri nel vivo la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Trivento, poiché non sono più candidato, sento il dovere morale di ringraziare tutti quei cittadini che il 26 maggio 2014 consentirono la mia elezione a consigliere comunale con la lista “ Trivento che vorrei” che dovette combattere contro un’ammucchiata di personaggi che si unirono per mettere fuori gioco chi, secondo loro, faceva ombra coprendo gli
Lo scorso 25 aprile si è tenuta a Toro la cerimonia di commemorazione del monumento dei caduti di tutte le guerre. Ha fatto seguito, alle ore 17,00 un interessante incontro pubblico presso la sala consiliare, negli ex locali della caritas per approfondire il tema “La Resistenza al giorno d’oggi”. Dopo i saluti del sindaco, Roberto Quercio, sono intervenuti Loreto Tizzani, presidente
altri, non accorgendosi però che il problema stava nella loro piccolezza. Ci fu anche l’appello elettorale affisso da un ignoto, con vocazione di tribuno della plebe e pubblico moralizzatore per i fatti altrui ma non per propri, in un bar- pasticceria il venerdì antecedente il giorno della consultazione elettorale, che invitava i cittadini a votare per Domenico Santorelli e la sua squadra con giudizi poco lusinghieri nei miei confronti e di cui a tempo debito si svelerà il nome. Chiedo, però, oggi all’ignoto autore se il giudizio espresso cinque anni fa sia ancora valido o meno. È proprio vero il tempo è galantuomo e fa emergere sempre la verità. Ringrazio i cittadini per la fiducia accordatami fin dal 1977 e che mi ha portato a ricoprire ruoli che mai nessun triventino aveva ricoperto prima nella storia politica di Trivento. In questi ul-
timi cinque anni, pur stando all’opposizione, mi sono sempre impegnato per dare il mio contributo di idee e di proposte, scontrandomi però con il muro di gomma rappresentato da un sindaco e da una maggioranza il cui unico scopo e di fare dispetti alla mia persona. Basta andare a leggere il contenuto delle delibere consiliari per avere la conferma di quanto detto. Gli unici interventi, le uniche dichiarazioni di voto, le uniche proposte sono quelle mie, dopo di che il vuoto assoluto. Addirittura gesti di insofferenza, sorrisetti beffardi, agitazioni di spalle quando i miei interventi erano ritenuti un po’ lunghi. L’unica soddisfazione provata da questa amministrazione è stata l’approvazione del bilancio di previsione del 2019, allorquando provocatoriamente per vedere dove arrivava la sua sfrontatezza, le feci appro-
vare il bilancio in pochi minuti , senza discussione alcuna e nella fretta dell’approvazione il sindaco dimenticò di mettere ai voti un emendamento presentato da lui stesso, tant’è che nel giro di qualche settimana è stato riconvocato il consiglio comunale per l’approvazione dell’emendamento. Questi non sono fatti inventati da me, ma realmente accaduti e certificati da atti scritti. Tutto questo ha determinato la mia convinzione a non ricandidarmi più perché ho compreso che lavare la testa all’asino ci rimetti acqua e sapone. Ho fatto sempre il mio dovere di consigliere con scrupolo e passione, sono stato sempre presente a tutti i consigli comunali, a differenza di molti che hanno disertato molte sedute consiliari, leggendo e studiando tutti gli atti prima della loro discussione a differenza di quasi
tutti che non conoscevano neanche di che cosa si stesse discutendo. Basti dire che le commissioni consiliari non si sono mai tenute perché andate deserte per l’assenza dei componenti, compreso i presidenti che le avevano convocate. E questo fatto è la prova certificata del disinteresse, del disimpegno e dell’ignavia che ha caratterizzato un’amministrazione che aveva conseguito nel 2014, 2.400 voti, frutto della citata ammucchiata brancaleonesca. Sono stato sempre a disposizione dei cittadini e per loro ho fatto tante battaglie, alcune riuscite come la restituzione delle somme pagate in più per la TARSU e per altre andate a vuoto come quella del trasporto scolastico gratuito per gli alunni della scuola dell’obbligo, per la quale ho speso anche dei soldi miei per la pubblicazione dei manifesti per l’intero
Interessante incontro pubblico presso la sala consiliare con il presidente dell’Anpi Molise
Toro, “La Resistenza al giorno d’oggi” nella cerimonia del 25 aprile dell’ANPI Molise e Michele Tromba, consigliere comunale. Al termine del dibattito sono state consegnate le
Approvato il piano tariffario Tari, tre le rate previste BARANELLO L’amministrazione comunale ha deciso di aderire al progetto presentato dal Coni “Mettiamoci in gioco 2019” rivolto ai bambini della Scuola dell’Infanzia di Baranello. Il progetto nasce dalla consapevolezza che nella scuola dell’Infanzia l’educazione motoria riveste una grande importanza nella formazione integrale della persona, infatti aiuta il bambino a crescere e a formarsi una personalità più evoluta possibile. “Mettiamoci in gioco” prevede un percorso psico-motorio, basato su un programma di educazione al movimento attraverso il gioco con l’obiettivo di creare le condizioni ottimali allo sviluppo psico-fisico del bambino caratterizzato, fin dai primi anni di vita, da esperienze ludicomotorie che consentono, attraverso l’acquisizione degli schemi motori di base, di interiorizzare i fondamentali riferimenti spazio-temporali, di acquisire autonomia e stabilire relazioni attraverso il movimento ed il gioco.
tessere onorarie ANPI a Sofia Rossi, gianluca Tucci, Francesco Nardolillo, Federica Iacobucci e Nives Evangelista. L’ANPI Molise, raccogliendo l’appello del presidente, Carla Nespolo, ha promosso nelle giornate del 24 e 25 aprile una serie di eventi, incontri e iniziative insieme ad
organizzazioni sindacali, associazioni e rappresentanze territoriali, per contribuire alla diffusione di un messaggio di apertura al dialogo, di confronto costruttivo e di pace, accoglienza umanitaria e solidarietà. Il presidente Nespolo qualche settimana fa è stata ricevuta dal Presidente della Repubbli-
ca, Sergio Mattarella, a cui ha consegnato insieme ad una rappresentanza del Comitato Promotore, decine di migliaia di firme raccolte in tutti i territori e i ogni regione in difesa della libertà, della democrazia e della Costituzione contro ogni xenofobia, razzismo, violenza o repressione autoritaria.
paese e per l’agro. In questa ultima battaglia però ho dovuto constatare il disinteresse generale, come se il problema fosse stato mio personale, non avendo peraltro figli in età della scuola dell’obbligo. Un consiglio che mi sento di dare ai cittadini è quello di eleggere come consiglieri nel futuro consiglio comunale rappresentanti che sappiano leggere e comprendere soprattutto quello che leggono, che abbiano tempo da dedicare all’attività del consigliere comunale e che soprattutto siano animati nell’operare per il bene della collettività Solo così Trivento avrà un futuro. Personalmente continuerò le mie battaglie al di fuori del consiglio comunale seguendo scrupolosamente l’attività amministrativa ed elevando la mia voce per cose che non ritengo giuste, perché per me la politica non è stato mai un mestiere o un lavoro, ma sempre passione ed impegno civile. L’avviso ai naviganti è stato dato. Di nuovo infinitamente grazie. Tullio Farina, unico consigliere rimasto di “Trivento che vorrei”. NOTIZIE IN BREVE
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EDUCAZIONE MOTORIA
“Mettiamoci in gioco”, anche Baranello aderisce al progetto del Coni Il comune di Baranello ha approvato il Piano economico finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2019 e le tariffe della Tari relative alle utenze domestiche e non domestiche. È stato quantificato in € 254.340,00 il gettito complessivo della tassa sui rifiuti per l’anno 2019, dando atto che viene assicurata l’integrale copertura dei costi del servizio. Infine, è stata stabilita la scadenza del pagamento del tributo in tre rate: prima rata entro il 31 maggio 2019, seconda rata entro il 31 luglio 2019 e terza rata entro il 30 settembre 2019.
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Nella gara d’appalto risultavano 150 parcheggi a pagamento in più rispetto a quanto deciso dal Consiglio
Strisce blu, sindaco al lavoro per evitare il contenzioso Dopo aver bloccato la concessione per difformità nel bando di gara, ora cerca un accordo con la ditta vincitrice Dopo il misunderstending circa il numero dei parcheggi a pagamento tra il Comune di Isernia e la ditta che si è aggiudicata l’appalto della gestione delle strisce blu, il sindaco d’Apollonio è al lavoro in prima persona per evitare un contenzioso con la stessa società. E pare che il primo cittadino stia riuscendo nel difficile intento. L’accordo, infatti, potrebbe essere vicino. La ditta, l’A.J. Mobilità, che gestisce i parcheggi a pagamento in diverse città italiane – tra cui Campobasso – ha effettuato un certo investimento per potersi aggiudicare il bando di gara pubblicato dal Comune di Isernia. Bando che, però, è difforme rispetto a quanto deliberato dal Consiglio comunale
circa le soste a pagamento, con circa una 150 in più rispetto al previsto. A seguito di tali difformità il sindaco ha bloccato tutto, sospendendo la convenzione. La società dal canto suo, è rimasta a bocca asciutta e ha iniziato a chiedere delle spiegazioni all’amministrazione. Il rischio, infatti, è che quest’ultima decida di avviare un contenzioso nei confronti dell’ente. Motivo per cui il sindaco d’Apollonio e gli altri rappresentanti della giunta stanno tentando di mediare per evitare che questo avvenga. «Era necessario intervenire drasticamente e fermare tutto perché c’è stato qualcosa che non quadrava tra le decisioni del Consiglio comunale e quanto invece si stava realiz-
«La violenza sulle donne si contrasta con la cultura e la formazione» Sabato in Municipio il convegno promosso dall’associazione ‘Parla con me’ e dal consigliere regionale Filomena Calenda La conoscenza del fenomeno la formazione delle nuove generazioni sono gli strumenti migliori per contrastare la violenza di genere. È quanto emerso dal convegno svoltosi sabato mattina presso la sala consiliare di Isernia. “Adesso so chi sei”, questo il titolo della giornata di lavori promossa dall’associazione “Parla con me”. Il titolo del convegno e affronterà diverse prospettive della violenza con interventi che intrecciano questioni culturali con aspetti sociali, legali e medici. Relatori del convegno il Presidente dell’Associazione, Tina Grassini. Clou della giornata la testimonianza di alcune vittime che hanno subito per anni la violenza perpetrata dal proprio uomo. A chiudere i lavori il presidente della IV Commisdel Molise sione della regione Molise, il consigliere Filomena Calenda. Fondato nel 1998 Presente anche il sindaco GiaDirettore Responsabile: como d’Apollonio che ha portaGiulio Rocco to il suo saluto alle organizzatrici del convegno. «NonostanEditore: ITALMEDIA s.r.l. te da anni si veda il fiorire di svaAmministratore unico: riate iniziative volte a contrastaCarmela Angiolini re il fenomeno della violenza di sede legale: via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B 86100 Campobasso
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genere, la sua drammatica diffusione continua a restituirci una allarmante consapevolezza di quanto la cultura del rispetto sia ancora molto lontana nella società in cui viviamo. Per combattere il fenomeno c’è necessità di fatti concreti, di azioni indirizzate al contrasto degli stereotipi, del reciproco rispetto e la soluzione non violenta ai problemi della quotidianità – ha dichiarato in merito Filomena Calenda –. È stato un onore conoscere donne che si spendono quotidianamente per aiutare chi è vittima di violenza. Molto spesso de- Per vedere nunciare non basta, le donne il video maltrattate hanno bisogno di una rete che le sostenga nella scansiona loro personale battaglia contro il QR code chi ha rovinato la loro vita. Spesso, inoltre, dimentichiamo che le violenze non riguardano una sola persona ma distruggono intere famiglie e che le armi più efficaci che abbiamo a disposizione sono la prevenzione e la conoscenza del fenomeno. In qualità di presidente di IV Commissione Permanente continuerò a impegnarmi per queste donne e per il loro futuro delle loro famiglie».
Torna il circo in città, spettacoli anche per i bimbi ricoverati Da ieri e fino al 6 maggio, in Contrada Nunziatella di Isernia, il Circo Lidia Togni proporrà i suoi meravigliosi spettacoli. La star è Vinicio Togni Canestrelli, figlio di Lidia Togni, che si esibirà con alcuni stupendi cavalli e mostrerà al pubblico animali di bellezza unica come i leoni bianchi, attrazione premiata al Festival del Circo di Montecarlo. In pista anche i cammelli, i dromedari, il lama, lo yak, l’hungarian grey e le zebre. Una menzione a parte meritano i dalmata con il “Trenino della Carica dei 101”, ispirato al celebre film. In scena anche le adrenaliniche moto nel globo d’acciaio e le
spericolate acrobazie sulla ruota del brivido. Non mancheranno, infine, le esilaranti scenette dei clowns. «Oltre alle sue celebri attrazioni – ha detto l’assessore comunale Eugenio Kniahynicki –, questa volta il Circo Lidia Togni proporrà anche due interventi di carattere sociale. Terrà, infatti, piccoli spettacoli di clownterapia presso l’ospedale Veneziale, per donare un sorriso ai bambini del reparto di pediatria. Inoltre, consentirà l’ingresso gratuito al circo per i ragazzi della Cooperativa LAI. Ciò non può che far piacere e dimostra la profonda sensibilità del mondo circense».
zando – ha dichiarato recentemente il sindaco in un’intervista. Evidentemente tra la parte gestionale e la parte politica s’è creata una discrasia, c’è stata una mancata corrispondenza su binari diversi per cui è stato necessario bloccare tutto. Prima di tutto per vederci chiaro, e secondo per mettere a punto la situazione. Chiaramente, tutto questo riveste anche una certa delicatezza, perché noi abbiamo un vincitore di una gara molto importante, con un investimento importante, quindi il comune chiaramente si poteva esporre a un contezioso anche con un risarcimento danni ingente. Per cui è stato necessario intanto riportare al tavolo l’impresa vincitore della gara, con la quale abbiamo dovuto colloquiare e far capire che c’era da rivedere la situazione per motivi abbastanza evidenti di contrasto con la delibera consiliare. La ditta cerca di far valere i propri diritti in base a un appalto pubblico che si è aggiudicata. Abbiamo trovato però comunque una linea d’intesa, questo è stato il primo punto di partenza, e adesso abbiamo rivisto strada per strada, punto per punto tutta la pianificazione nell’ottica delle decisioni del Consiglio comunale. Stiamo andando avanti con molto raziocinio ed equilibrio – ha continuato il primo cittadino, quindi ci saranno le strisce a pagamento e quelle non a pagamento nell’ambito delle stesse strade, degli stessi quartieri, non ci saranno problemi. Però, insomma, da qui a una battaglia per dire no a tutto, questo veramente è incomprensibile. Io vorrei far riflettere tutti che qui non stiamo a vessare il cittadino, lo scopo delle strisce blu non è quello di vessare il cittadino. Sono motivi ambientali, di tutela dell’ambiente finché è possibile. Scoraggiare la mobilità con le auto, anche perché la nostra è una città a misura d’uomo. Terzo, creare una rotazione per dare la possibilità a tutti di parcheggiare quando devono recarsi presso le attività commerciali. Qui a Isernia, soprattutto nel centro, sono sempre occupati. Poi si può dire quello che si vuole, ma in tutte le città, anche nel nostro piccolo Molise, dalle città più piccole, Agnone, Venafro, anche il nostro capoluogo di regione, nel centro del capoluogo non c’è un posto bianco, libero, sono tutti parcheggi a pagamento. Non vedo perché Isernia non deve avere una possibilità di coordinare, ma soprattutto di far rispettare le regole per rendere più vivibile la città».
Le bellezze della provincia di Isernia protagoniste in Tv su ‘Linea Verde’ Anche la provincia di Isernia protagonista della puntata del programma tv “Linea Verde” programma domenicale di Rai Uno. Puntata dedicata alla memoria con un coast to coast lungo la linea Gustav, dal Tirreno all’Adriatico, per ripercorrere le battaglie decisive che hanno portato alla liberazione durante la seconda guerra mondiale. In questo percorso storico, partito da Montecassino spazio anche ai paesaggi suggestivi e ai prodotti della provincia pentra. Federico Quaranta fa una piccola deviazione e arriva a 900 metri d’altezza per visitare l’ultima torbiera d’Europa Pantano della Zittola, nel territorio di Montenero Valcocchiara : una torbiera appenninica con caratteristiche ambientali uniche nel suo genere. L’area, infatti, ha un alto indice di biodiversità e i cavalli pascolano felici. Nell’autunno del ’43 i tedeschi costrinsero con la forza gli allevatori a spingere con forza gli animali verso la Val di Sangro ma i cavalli presero da soli la via del ritorno ritornando spontaneamente nel proprio pantano. Spazio anche ai confetti. L’imprenditore isernino Claudio Papa ha illustrato il programma di preservazione e promozione delle piante di mandorla per creare dolci e delizie a base di mandorla come confetti e macarons.
ISERNIA E PROVINCIA
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CULTURA
MAURO GIOIELLI Nel terzo tomo del Dictionnaire critique des reliques et des images miraculeuses (Parigi 1821-1822), Jacques-AlbinSimon Collin de Plancy inserì diverse notizie sul sudario con cui sarebbe stato avvolto il corpo di Cristo morto, cioè la sacra sindone. Anzi le sacre sindoni. Infatti, è il caso di ricordare che, sparse per il mondo, ce ne sono decine, e una copia si trova anche in Molise, a Ripalimosani. Collin de Plancy, prima di passare alla descrizione di alcuni di tali sudari, fece una premessa: «Le sacre scritture non indicano che qualcuno si sia preso cura di raccogliere i lenzuoli di Gesù Cristo, al fine di conservarli per i posteri; ma questo silenzio non ha creato tante preoccupazioni. Tra le sindoni che sono state proposte al culto dei fedeli, alcune non sono che una semplice tela, altre portano impresso l’intero corpo di Cristo. Si potrebbe annoverare in quest’ultima categoria la famosa immagine di Edessa, in Mesopotamia […]. Ma le due sindoni più celebri si trovano a Torino e a Besan«on; entrambe recano l’impronta del corpo di Gesù ed entrambe hanno operato dei prodigi». Subito dopo, nel medesimo Dictionnaire critique, Collin de Plancy riportò informazioni su alcuni sudari, le stesse che trascrivo quasi integralmente nella seconda parte di questo articolo, traendole da una edizione italiana. Prima, però, ritengo utile ricordare che nel 1988 la sindone più importante, quella di Torino, allo scopo di accertarne la datazione, venne sottoposta ad analisi con la tecnica del carbonio-14 svolta nei laboratori universitari di Tucson e Oxford, e in quello dell’Istituto federale di tecnologia di Zurigo. Gli esiti delle tre analisi furono pubblicati l’anno successivo sulla rivista “Nature”: «The results of radiocarbon measurements at Arizona, Oxford and Zurich yield a calibrated calendar age range with at least 95% confidence for the linen of the Shroud of Turin of AD 12601390 (rounded down/up to nearest 10 yr). These results therefore provide conclusive evidence that the linen of the
San Carlo Borromeo mentre venera la sindone
Sono davvero troppi i teli ritenuti quello che avvolse il corpo di Cristo morto
I misteri della sacra sindone Per sostenere l’autenticità di un sudario è inevitabile reputare falsi tutti gli altri Shroud of Turin is mediaeval» [P.E. Damon et al., Radiocarbon dating of the Shroud of Turin, “Nature”, n. 337, 1989]. Negli anni successivi, però, diversi ricercatori cattolici hanno affermato che la questione della datazione del telo sindonico resta aperta, in quanto, a causa di possibili contaminazioni e manipolazioni subite dal tessuto nel corso dei secoli, il risultato dell’esame radiocarbonico potrebbe essere lontano da quello reale. Poi, a riaccendere il dibattito è intervenuta un’altra indagine condotta sul lenzuolo di lino conservato a Torino, secondo cui la maggior parte delle macchie ematiche sarebbe incompatibile o falsa [M. Borrini e L. Garlaschelli, A BPA approach to the Shroud of Turin, “Journal of Forensic Sciences”, vol. 64, 2018]. Naturalmente, i sostenitori dell’autenticità del sudario non hanno tardato a rendere noti i loro dubbi sull’affidabilità di tale studio. Eterna contrapposizione fra scienza e fede. * * *
La sacra sindone di Torino
Si ripropongono, qui di seguito, le notizie pubblicate da Collin de Plancy circa i sudari di Torino, Besan«on, Compiègne, Cadouin e altri ancora. Esse furono influenzate dai contenuti del cinquecentesco Traité des reliques di Giovanni Calvino, in particolare da una considerazione di costui: «Celui qui croit que le drap de Chambéry soit le vrai Suaire, cestuilà condamne ceux de Besançon, d’Aachen, de Cadouin, de Trier et de Rome comme menteurs». Nei secoli successivi, per replicare a
questa affermazione di Calvino, c’è chi, pro domo sua, ha sostenuto che furono due o addirittura cinque i lenzuoli che avvolsero Gesù dopo la crocifissione. Torino. La sacra sindone di Torino presenta la doppia effige del corpo di Gesù, visto davanti e di dietro, e spogliato di qualunque indumento, salvo una larga cintura. È stato detto che un cristiano l’aveva portata via da Gerusalemme quando la città era stata conquistata da Tito; che la preziosa reliquia era stata a lungo venerata in Persia e che, nel 614, era ritornata in Palestina, e da lì, durante le crociate, venne portata a Chambéry, in Savoia. Essa passò a Torino nel XVI secolo. Ma già molto tempo prima, questo sudario fece scalpore in Francia. Passò per le mani di Goffredo di Charny, che lo donò alla chiesa collegiale del borgo di Liré, di cui era signore, a tre leghe da Troyes, in Champagne. Egli sosteneva di aver conquistato questa sacra sindone durante la guerra contro gli infedeli, e che due angeli lo avevano miracolosamente liberato da una segreta dove l’avevano gettato gli inglesi, che l’avevano fatto prigioniero quattro anni prima. Questa sindone era un lungo drappo di tela, dove si poteva vedere, come abbiamo detto, la doppia rappresentazione del corpo di Cristo in un colore sangue un po’ sbiadito. I canonici, considerando il profitto che potevano trarre da una simile reliquia, si affrettarono a esporla e la loro chiesa divenne subito meta di innumerevoli devoti che ne risollevarono le sorti. Il vescovo di Troyes, Henry de Poitiers, non trovan-
do prova alcuna dell’autenticità di questo sudario, vietò che fosse esposto come oggetto di culto, e per ventiquattro anni sparì dalla circolazione. Verso il 1378, il figlio di Goffredo di Charny ottenne dal delegato del papa il permesso di riportare la reliquia di suo padre nella chiesa di Liré. I canonici la esposero di nuovo, circondandola di ceri, davanti alla tribuna che isola il coro dalla navata. Ma Pierre d’Arcys, allora vescovo di Troyes, vietò a sua volta di mostrare questa reliquia, pena la scomunica. Si ottenne contemporaneamente un ordine del re Carlo VI che permetteva di onorare la sacra sindone nella chiesa di Liré. Ma il vescovo si recò a corte e fece notare al re che il culto di questa pretesa sindone di Gesù Cristo era solo un’idolatria, e Carlo VI revocò il permesso con un editto del 4 agosto 1389. Il figlio di Goffredo di Charny ricorse al papa, che si trovava allora ad Avignone, e Clemente VII ripristinò la concessione di esporre la sacra sindone. Il vescovo di Troyes inviò immediatamente al Santo Padre una relazione, dove svelava tutte le imposture di questa pretesa reliquia, sicché Clemente, pur non vietando di esporre il sudario, vietò che venisse mostrato come la vera sindone di Gesù Cristo. I canonici rinchiusero dunque la loro reliquia, che in seguito girò per molte città e approdò infine a Chambéry nel 1452. Nel 1578, San Carlo Borromeo, che non faceva molto il difficile in fatto di reliquie, annunciò che voleva recarsi a piedi a onorare la sacra sindone a Chambéry. Il duca di Savoia, per risparmiargli le fati-
che del pellegrinaggio, fece venire la reliquia a Torino, e da allora è sempre rimasta nella chiesa metropolitana di quella città, dove grandi miracoli e un culto solenne non permettono più di dubitare della sua autenticità. Besan«on. La sacra sindone che si venera a Besan«on contiene una sola immagine di Gesù Cristo, visto di fronte e senza cintura. L’immagine non vi è impressa con la stessa forza come in quella di Torino, ma le membra vi sono disposte nella stessa maniera, e misura anch’essa otto piedi di lunghezza. Il venerabile Beda, che scriveva nell’VIII secolo, racconta che alcuni giudei la portarono via dal santo sepolcro, che Movio, re dei Saraceni, sottopose la reliquia alla prova del fuoco, ma che un vento violento la salvò spingendola tra le braccia di un cristiano. Si aggiunge che questo sudario fu portato a Besan«on dalla Palestina, ma non si sa né quando, né come, né da chi. Chifflet spiega questa ignoranza col fatto che, nell’anno 1349, lo scoppio di un tuono frastornò a tal punto le menti, evidentemente deboli, degli abitanti di Besan«on, da far perdere a tutti la memoria. Questo sudario sfuggì a molti incendi e si
assicura anche che resuscitò numerosi morti. Nel 1544 liberò la città di Besan«on da una terribile peste e in memoria di tale avvenimento venne fondata, nella chiesa di Santo Stefano, la Confraternita della Sacra Sindone […]. Compiègne. La sacra sindone conservata a Compiègne […] è un drappo lungo due canne, che sembra essere di cotone o lino, tessuto alla maniera del damasco, ispessito da piante aromatiche, come attesta il verbale della visita fatta nel 1628. Non vi si scorge nessuna immagine e i monaci non sono ricorsi ai pittori per abusare ancor più della credulità dei devoti […]. Cadouin. La sacra Sindone di Cadouin, nel Périgord, non è meno celebre delle precedenti, e dovrebbe essere la più venerata, poiché è autorizzata da quattordici bolle pontificie, mentre la sindone di Torino può contarne soltanto quattro. Incominciò ad essere conosciuta in Francia nel XII secolo e venne presentata come un trofeo tolto agli infedeli. A quanto si dice, un prete del Périgord la portò, verso l’anno 1115, nascosta nella parte superiore di un barile di vino che aveva separata con alcune assicelle. La pose nella sua chiesa, sempre chiusa nello stesso barile, e la tenne nascosta perché temeva che gliela rubassero […]. Altri sudari. Gesù Cristo dovrebbe aver avuto non più di un sudario, ma ne abbiamo contati già quattro e ne sono mostrati ancora molti altri. La sacra sindone non poteva mancare a Roma, dove viene venerata in San Giovanni in Laterano, in Santa Maria Maggiore, in San Pietro in Vaticano. Sono sudari tutti interi e ciascuna sacrestia assicura che il proprio è quello vero, cioè quello che fu acquisito da Giuseppe d’Arimatea. Se ne può vedere un ottavo in una città dell’Andalusia, un nono presso le religiose di Enxobregas, vicino a Lisbona, che porta dipinto il corpo di Cristo, come la sindone di Torino. Un decimo è venerato a Milano e l’undicesimo si trova forse a Carcassonne. A Cahors si custodisce il sudario che copriva la testa di Gesù e che, se fosse autentico, screditerebbe tutti gli altri. Viene chiamato il santo cappuccio e si dice che sia stata l’imperatrice Irene a darlo a Carlo Magno, il quale ne fece dono alla chiesa di Cahors. Vi si vedono ancora alcune macchie di sangue e compie molti miracoli. Come resistere di fronte a queste referenze? Peccato che questo santo cappuccio si trovi anche a Magonza, a Clermont, in Auvergne, ad Arles, ecc. Grandi pezzi della sacra sindone venivano mostrati a Parigi, nel tesoro della Sainte-Chapelle, a Chartres, nell’abbazia di Mont-Dieu, a San Salvador, ad Albi, e in innumerevoli altre città.
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VENAFRO Montone infuriato aggredisce un atleta e gli sloga il polso. L’incredibile avventura è avvenuta qualche giorno fa nei pressi di via Maria Pia di Savoia, dove in tanti e a tutte le ore vanno a fare jogging. A raccontarci la disavventura è stato proprio il malcapitato sportivo che qualche giorno fa mentre stava fa-
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L’episodio sul lungo Rava. Ferito a una mano, l’atleta è finito in una cunetta
Uomo aggredito da un montone mentre fa jogging cendo footing sul lungo rava di Venafro, è stato attaccato da un montone che con una testata lo ha sbalzato in
una cunetta. «Fortunatamente - spiega l’uomo – l’animale non ha ripetuto la carica altrimenti
mi avrebbe fatto male seriamente». Nella caduta però, l’atleta si è slogato un polso. «Grazie
all’arrivo di alcuni ragazzi, sono riuscito a riprendermi, prima dalla paura e successivamente dal dolore del
polso che incominciava a farsi sentire. Grazie a loro abbiamo chiamato i carabinieri per segnalare l’accaduto. Non voglio mettere paura a nessuno – chiude ancora terrorizzato lo sfortunato sportivo, di fare molta attenzione con i montoni, specialmente quando hanno le corna mangiate all’interno da vermi che diventano ancora più feroci!».
Sono stati fermati dai carabinieri mentre viaggiavano in auto nei pressi di obiettivi sensibili
Giravano di notte con dei bastoni, nei guai tre venafrani Tutti pregiudicati per furto e reati contro la persona sono stati bloccati in Ciociaria Nella mattinata di sabato, in San Giorgio a Liri, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, ha deferito in stato di libertà, alla competente A.G.,un 33enne, residente a Venafro, già gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio,
poiché resosi responsabile di “porto illegale di strumenti atti ad offendere”. L’uomo è stato controllato dai militari operanti mentre era alla guida della propria autovettura, con a bordo un 27enne (gravato da vicende penali per reati contro la per-
sona, in materia di armi e porto abusivo di oggetti atti ad offendere) ed un 37enne, entrambi residenti a Venafro. A seguito del controllo e della successiva perquisizione personale e veicolare, il 33enne è stato trovato in
tro il patrimonio – furti in abitazioni ed esercizi commerciali, si effettuava una perquisizione personale e veicolare. Al termine delle formalità di rito inoltre, nei confronti dei tre giovani, ricorrendone i presupposti di legge, veni-
va notificato l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato all’emissione della misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio, con divieto di far ritorno nel territorio del predetto Comune per anni tre.
Il sindaco uscente dovrà vedersela con l’avversaria a capo della lista ‘Liberamente’
lo Martino. Tre donne quindi candidate nello schieramento “Per Filignano” quello del Sindaco uscente Coia, quattro (compresa la candidata primo cittadino) per “Liberamente”. Altra particolarità: nove in tutto i componenti della lista “Per Filignano”, dieci invece quelli di “Liberamente”. Tonino Atella
possesso di due bastoni in legno della lunghezza rispettivamente di cm 70 e cm 95, sottoposti a sequestro. In relazione a quanto accertato e visto l’orario e il luogo in cui gli stessi sono stati controllati, recentemente oggetto di reati con-
Filignano, Coia cerca la riconferma contro la new entry Cocozza Lorenzo Coia
Alla fine saranno in due, un uomo ed una esponente del gentil sesso, a contendersi la poltrona amministrativa più alta ed importante di Filignano, Comune che chiude a sud il Parco Nazionale
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Simona Bonafiglia e Paolo Cimino convolano a nozze E’ nata a Venafro una nuova famiglia. A darle vita hanno provveduto la dott.ssa Simona Bonafiglia e l’Ing. Paolo Cimino, che ai piedi dell’altare della SS.ma Annunziata di Venafro si son giurati eterno amore per la loro gioia personale e la soddisfazione di familiari, parenti ed amici. Agli auguri di tutti, aggiungiamo i rallegramenti anche de Il Quotidiano del Molise per una vita ricca di felicità per Simona e Paolo.
d’Abruzzo, Molise e Lazio, col prossimo voto del 26 maggio. Da una parte troviamo infatti la riproposizione del Sindaco uscente Lorenzo Coia, che ricordiamo è anche Presidente della Provincia pentra, il quale guiderà la lista “Per Filignano”, e dall’altra la new entry di Federica Cocozza, che capeggia lo schieramento denominato “Liberamente”. Una richiesta di riconferma quindi con la ricandidatura a sindaco di Lorenzo Coia, e di contro il rinnovamento dell’ente con la figura femminile rappresentata da Federica Cocozza. E passiamo alle due liste. “Per Filignano” : Candidato Sindaco Lorenzo Coia, Candidati Consiglieri Giulio Oliveri Del Castello, Daniele Di Meo, Alina Ionita, Carlo Langiano, Palma Florimondo, Pier Luigi Pacitti, Alberto Verrecchia e Rosanna Maria Rossi. “Liberamente”: Candidato Sindaco Federica Cocozza, Candidati Consiglieri Marta Verrecchia, Roberta Castra-
taro, Sabina Di Tanna, Guido Di Neo, Simone Casetti, Ste-
Volontari in azione, ieri ad Agnone, per ripulire le scarpate e i fossati delle strade cittadine pieni di rifiuti. Una sorta di giornata ecologica improvvisata, ieri, per decine di volontari agnonesi, compresi molti bambini, che hanno deciso di rendersi utili per la loro città ripulendo alcune zone particolarmente inquinate. Nessun gruppo, nessuna associazione, solo alcuni benemeriti volontari che invece di darsi appuntamento per un aperitivo al bar si sono visti lungo la strada nella zona di San Bernardino. E dai bordi della strada è venuto fuori l’impossibile, un camion intero tra pneumatici e rifiuti ferrosi, speciali, elettronici, plastica. «Purtroppo è pieno di immondizia ovunque e noi più che riempire un camion non abbiamo potuto, - spiegano alcuni dei volontari - ma c’è
fano Capaldi, Carlo Pacitti, Ferdinando Righini e Marcel-
Volontari ripuliscono la periferia di Agnone ancora una marea di roba che la gente butta quotidianamente». Un’azione davvero meritoria ma assolutamente insufficiente, dunque, questo sembrano dire i volontari che probabilmente chiedono anche l’aiuto delle istituzioni che magari pos-
sono mettere a disposizione uomini e mezzi e pensare al successivo corretto smaltimento dei materiali recuperati o anche il coinvolgimento delle associazioni attive in città che possono invece mobilitare più persone. Francesco Bottone
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Campomarino. «A un certo punto della trattativa sono prevalsi i personalismi. Noi da partito responsabile non avevamo chiesto nulla»
“Sabato nero” del centrosinistra «Le colpe non sono ascrivibili al Pd» Il commento del segretario regionale, Vittorino Facciolla e di quello cittadino, Vincenzo Cordisco, dopo la mancata lista alle amministrative Vincenzo Cordisco
REDAZIONE TERMOLI E’ la notizia che forse più di tutte ha “sconvolto” il sabato di presentazione delle liste per le amministrative 2019. Il centrosinistra che “manca all’appello” a Campomarino non è certo passato inosservato. E così, a 24 ore di distanza da quel “buco” di candidature, sono il segretario regionale del Pd, Vittorino Facciolla, e il coordinatore cittadino di Campomarino e consigliere comunale uscente, Vincenzo Cordisco, a raccontare quello che è accaduto nel “sabato nero” del centrosinistra campomarinese. «In merito alla mancata presentazione di una lista elettorale di centrosinistra per il rinnovo del Consiglio comunale di Campomarino – si legge in una nota di Facciolla – il Partito Democratico non può che esprimere rammarico avendo impiegato ogni sforzo possibile affinché, viceversa, venisse composta
e depositata per accedere alla competizione elettorale con propri esponenti. Infatti, con il massimo senso di responsabilità politica, il PD ha messo a disposizione valenti e rappresentativi candidati senza opzionare nessun ruolo, né quale candidato sindaco e né con logiche spartitorie future. Altrettanto responsabilmente – continua Facciolla – ha espresso piena convergenza su ambedue i nominativi presenti sul tavolo delle trattative ed interessati a guidare la lista civica – prevalentemente di centrosinistra – che fino a ieri mattina era presente nel panorama politico di Campomarino. Appare oltremodo evidente che alcuna responsabilità può essere ascritta al Partito Democratico di Campomarino per la mancata presentazione della lista, semmai, l’unica responsabilità ascrivibile al Partito Democratico, è quella d’aver confidato che gli alleati avessero la giusta maturità politica per supera-
re personalismi ed incomprensioni. Così non è stato, con nostro sommo dispiacere». Una posizione che, di fatto, è stata espressa anche da Cordisco che racconta quelle che sono state le settimane che hanno preceduto l’epilogo di sabato mattina. «A un certo punto della trattativa sono prevalsi i personalismi e non si è riusciti a chiudere il cerchio. Noi del Pd – ha affermato Cordisco – abbiamo fatto di tutto per cercare di far fare sintesi rispetto ai vari gruppi ma non c’è stato l’intuito a portare avanti un ragionamento per questo paese. Sono trascorsi 10 anni di amministrazione di Cammilleri e il paese sta andando indietro e non avanti». Sotto la lente i tanti nomi che sono stati presentati nel corso della trattativa. «Nella prima fase delle consultazioni – ha proseguito Cordisco – il Pd, nella mia persona e nel Direttivo che avevo convocato e coordinato, aveva deciso di sostenere la candidatura di Ales-
sandro Di Labbio, unica candidatura disponibile assieme a Pierdonato Silvestri che però rappresenta un’area lontana e ostica rispetto a noi. E quindi si era presa la decisione di appoggiare Di Labbio, poi nella discussione per scegliere il candidato sindaco ci è stata proposta due giorni fa la candidatura di Giuseppina Occhionero e io in un primo momento ho dato la mia non disponibilità alla situazione, ma da partito responsabile che preferisce fare le cose per il paese e non per i propri personalismi abbiamo deciso di appoggiare qualsiasi candidatura che ci veniva proposta alla luce del fatto che non abbiamo chiesto nulla». Una candidatura che, però, non ha visto mai la luce. «L’onorevole Occhionero che ha presentato la propria candidatura non è riuscita a chiudere la fase che serviva per depositare una lista competitiva e vincente». Adesso il Pd e il centrosinistra dovranno ripartire
A tu per tu col candidato di centrodestra Francesco Roberti
«Al centro il cittadino per far tornare Termoli a crescere» Dalla sua ha l’aver ricucito lo strappo che inizialmente si era verificato nel centrodestra tanto da arrivare a ottenere l’appoggio al 90esimo anche di Remo Di Giandomenico che ha deciso di “rinunciare” alla corsa da primo cittadino per appoggiarlo nel corso di tutta la campagna elettorale. Francesco Roberti si potrebbe definire un moderato con una idea ben precisa: «quella di fare tornare Termoli al meglio e non una cattedrale senza fedeli come lo è adesso. Bisogna tornare a fare crescere quel senso di comunità che adesso non c’è se si tiene in considerazione l’aspetto sociale». Sotto la
Francesco Roberti
lente, quindi, «le tante famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese e le nuove generazioni da fare crescere per fare sì che possano restare in città e non espatriare». Di qui il pro-
gramma elettorale «dal decoro urbano e quindi cercare di dare a Termoli un decoro sostenibile perché abbiamo una grossa confusione con strade chiuse senza alcuna logica». Di qui anche la necessità di coinvolgere i cittadini gli stessi a cui bisogna tendere una mano per risollevarli dalle difficoltà economiche «perché non possiamo pensare che nel 2020 vadano a dormire in stazione. Questo non favorisce neanche il turismo e quindi queste cose vanno a braccetto tra di loro». E ancora l’attenzione al nucleo industriale che deve «tornare ad essere volano di sviluppo per tutto il comparto industriale ed è
per questo che chiederò al presidente Toma di puntare sul rilancio del nucleo. Non dobbiamo fare promesse elettorali che alla fine diventano solo dei libri di sogni, ma dobbiamo lavorare affinché il cittadino si senta partecipe e non abbandonato all’indomani della campagna elettorale e soprattutto mettere il cittadino in una condizione di serenità affinché Termoli possa tornare a crescere».
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dalla “base” e attendere altri cinque anni considerando che, chiunque dovesse vincere tra MoVimento 5Stelle e Silvestri, non ci sarà alcuna rappresentanza di centrosinistra in consiglio comunale a Campomarino. «Noi siamo pronti a questa nuova sfida. Avevamo improntato un programma proprio perché eravamo già disponibili a qualsiasi cosa ci veniva proposta. La sfida ricomincia da qui. Oggi le liste sono due, M5s e Silvestri, faremo una scelta di
campo su quello che bisognerà fare. Noi siamo pronti a fare opposizione da fuori perché non abbiamo rappresentanti in consiglio ma staremo attenti a tutto quello che questa amministrazione proporrà per il bene del nostro paese».
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IL COMMENTO DI SBROCCA
«Sarà la campagna elettorale di quello che abbiamo fatto in cinque anni» Sarà una campagna elettorale di «quello che abbiamo fatto in cinque anni di amministrazione» quella che si appresta a fare, Angelo Sbrocca, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Quattro le liste a suo sostegno «il tradizionale Pd, Italia in Comune che è una lista giovane e fatta da giovani, Vota per Te che si ripresenta dopo l’exploit del 2014 e Unione per il Molise che è l’altra lista tradizionale. Credo che il centrosinistra è compatto – ha affermato Sbrocca – e con quattro liste che sono un po’ tutta la formazione del centrosinistra e quindi credo che sia una composizione composita ma che porterà buoni risultati per queste elezioni». Elezioni che vanno di pari passo con le Europee, come accaduto anche cinque anni fa, ma che sono segnate dai risultati altalenanti del Pd. «Io non credo sul declino del Pd – ha proseguito Sbrocca - perché i dati che ci vengono forniti dai sondaggi che ci sono almeno per quanto riguarda le europee il Pd è in crescita di due tre punti rispetto a quelli delle scorse elezioni siamo molto fiduciosi che il Pd anche questa volta darà un valore aggiunto alla coalizione ci sono molte persone che non vogliono votare più 5Stelle e torneranno a votare Pd o il centrosinistra. La mia sarà una campagna elettorale di quello che abbiamo fatto si poteva sempre fare di più e quel di più lo faremo con i prossimi cinque anni di amministrazione cre- Per vedere do che nessuna amministrail video zione in questi ultimi anni abbia fatto tanto come la no- scansiona stra e di questo ne vado oril QR code goglioso».
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TERMOLI E BASSO MOLISE
ATTUALITÀ
A Termoli arriva Tisci (FdI). A Campomarino e Petacciato Stefania Gentile (M5S)
Europee, in basso Molise “giro di valzer” dei candidati Entra nel vivo anche in basso Molise la campagna elettorale per le Europee che si voterà in contemporanea con le elezioni amministrative del prossimo 26 maggio. E così nella zona costiera della regione sono arrivati i primi candidati in corsa per un seggio a Bruxelles. A Termoli, ospite del candidato sindaco del centrodestra Francesco Roberti è arrivato Antonio Tisci, candidato con Fratelli d’Italia. Nel corso dell’incontro che si è tenuto presso la sede di Corso Umberto, Tisci ha trattato i temi della campagna elettorale. Sotto la lente l’importanza di puntare sul Mezzogiorno. «Dobbiamo ripristinare il concetto di sovranità – ha affermato Tisci – io sono un uomo del sud e posso dire che il MoVimento 5Stelle è stato bravo a prendere i consensi di chi credeva che c’è una classe dirigente che non è in grado di amministrare. La questione meridionale è scomparsa nel dibattito politico. Nessuno parla più del mezzogiorno nonostante sia un territorio che si è svuotato. Sono partiti 2milioni di giovani che sono andati via con la consapevolezza che non sarebbero più tornati. Svimez ha pubblicato lo scorso anno il rapporto su una economia del mezzogiorno dove abita il 34% della popolazione italiana secondo il quale lo Stato spende per gli investimenti neanche il 20% del bilancio, dati che poi sono aumentati fino al 34% facendo credere che arrivino fondi strutturali che, però, non ci sono effettivamente». L’esponente di Fratelli d’Italia ha anche dato una “stilettata” alla Lega accusata di non pensare al sud. «Il cuore e il cervello della Lega non sono al sud e il MoVimento 5Stelle sono frutto dell’equivoco di chi ha votato contro una classe dirigente ma non ditemi che i meridionali hanno votato perché volevano il reddito di cittadinanza perché non è vero». Accanto a lui gli esponenti di Fratelli d’Italia e il candidato sindaco Francesco Roberti. In basso Molise, però, è arrivata anche la candidata del MoVimento 5Stelle, Stefania Gentile. La Gentile è stata ospite prima a Campomarino, altro paese chiamato ad esprimere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale e dove, per la prima volta in assoluto è presente una lista pentastellata. Dopo è stata la volta di Petacciato dove da un anno è presente il circolo di Petacciato in MoVimento. «E’ stata una mattinata intensa tra due paesi della costa molisana – ha affermato la Gentile – a Campomarino l’entusiasmo dei candidati alle comunali, orgogliosi della loro lista certificata, fa ben sperare. A Petacciato, tra compagni di viaggio delle scorse elezioni regionali e nuove amicizie, si è condiviso un momento di confronto e divulgazione del pro-
gramma europeo del MoVimento 5Stelle. Essere presenti in questo momento storico cruciale di cambiamento – ha proseguito la Gentile – è una opportunità da non perdere per il sud e per il Molise. Lavorerò in direzione di una gestione puntuale e trasparente e non strumentale dei fondi europei a beneficio dei cittadini e delle persone. L’Europa economica la conosciamo, quella dei popoli è ancora da fare». Soddisfatta anche Paola Raspa, candidata alle ultime regionali proprio con il MoVimento 5Stelle. «Il gruppo di Petacciato in MoVimento ha avuto il piacere di ospitare la candidata al Parlamento Europeo per il MoVimento 5Stelle, Stefania Gentile, l’unica candidata molisa-
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na della circoscrizione meridionale. L’affluenza al gazebo informativo ha ulteriormente confermato l’entusiasmo dei petacciatesi nei confronti del Movimento 5 Stelle, nel venire a conoscere la candidata all’Europarlamento. Nelle ultime tornate elettorali, infatti, Petacciato si è chiaramente espressa a favore del MoVimento, che grazie all’ azione di governo, ha fatto sì che beneficiasse del contributo di 50.000 euro per i piccoli comuni, utilizzati per il rifacimento dei marciapiedi di Viale Pietravalle. Il nostro augurio è che il Molise non sprechi l’occasione di completare la sua filiera istituzionale a tutti i livelli, con una rappresentanza anche al parlamento europeo».
Più di 300 figuranti e due giorni di eventi: ecco il Palio di San Timoteo
Quasi 300 figuranti in costume per un evento che oltre a onorare la figura di San Timoteo, il cui corpo è custodito proprio a Termoli, è stato scelto come rappresentativo del Molise assieme ai Misteri di Campobasso in un sondaggio che, alla fine, voterà appunto la manifestazione che rappresenta l’identità di una regione. Tutto pronto a Termoli per la seconda edizione del Palio di San Timoteo, la manifestazione che rievoca un periodo storico come quello del Medioevo. Presso il cinema Oddo di Termoli don Benito Giorgetta, parroco di San Timoteo, ha presentato il programma dell’iniziativa. Si parte sabato 4 maggio alle 17.30 con l’inaugurazione, presso il Castello Svevo, della mostra di San Timoteo a cura di Cleofino Casolino e di Ordo Cavalieri Termole che resterà aperta fino al 12 maggio. Alle 18.30, invece, in piazza Cattedrale “Rioni in festa” con musicisti, animatori e la degustazione di piatti tipici medioevali. Il 5 maggio, invece, dalle 10 alle 11.30 presso il Belvedere dei fotografi l’incontro con i falconieri. Alle 11 la santa messa presso la chiesa di San Timoteo e alle 12 il corteo dalla chiesa fino alla rotonda timoteana di Rio Vivo. Alle 16.30 la partenza del corteo medioevale con la sfilata per le vie del centro e del Borgo con i rioni storici ospiti. Alle 17.30 in piazza Duomo il Palio di San Timoteo con la gara tra i rioni, mentre dalle 18 alle 20, grazie alla collaborazione con l’associazione Pietra Angolare sarà possibile visitare la cripta della Cattedrale e i resti rinvenuti. «Si tratta di una manifestazione importante – ha proseguito don Benito – perché
rievoca un periodo storico, quello del Medioevo, che ha una grande valenza culturale e sociale. Si tratta anche di una iniziativa religiosa che tende a omaggiare e festeggiare la figura di San Timoteo che è un santo di cui parla la Bibbia e di cui abbiamo l’onore e l’onere di avere il corpo. E’ aumentato il numero dei partecipanti e dei figuranti perché ha avuto un grande successo grazie a tutti coloro che si sono dedicati e quest’anno ci sarà una partecipazione ancora più amplificata». Un evento che, quindi, sarà possibile votare sul sito https://italive.it/ilpalio-di-san-timoteo-a-termoli/ per una sorta di promozione del Molise a livello turistico nazionale. «Ad oggi abbiamo 264 voti superati solo da un evento della Sicilia che ne ha 333 – ha affermato Luciano Calignano, presidente della ProLoco che si è occupata dell’iniziativa assieme all’associazione Ordo Cavalieri Termole. L’intento della manifestazione è tornare al XIII secolo e rendere omaggio al nostro Santo compatrono le cui reliquie sono custodite dall’anno 1239 quando il vescovo Stefano le ha nascoste nella cripta della Cattedrale». Il budget della manifestazione, nel complesso, è di circa 8mila euro di cui più di 3200 a carico del Comune di Termoli con una compartecipazione per circa mille euro anche dell’Azienda di Soggiorno e Turismo. Sono stati anche consegnati i gonfaloni delle contrade che parteciperanno al Palio. Il vincitore avrà l’onore di portare in processione le reliquie di San Timoteo.
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LARINO
Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -
Verrà presentato quest’oggi il ricorso per cercare di ribaltare la decisione che li ha visti, per il momento, esclusi dalla competizione elettorale. E’ quanto annunciato da “Patto democratico”, la lista in appoggio alla candidatura a sindaco di Santa Croce di Magliano di Donato D’Ambrosio. La comunicazione è stata postata dallo stesso primo cittadino uscente sulla sua pagina Facebook. «In que-
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Amministrative a Santa Croce di Magliano
Esclusione “Patto democratico” Oggi sarà depositato il ricorso sto momento brutto grazie per il sostegno e dei tantissimi messaggi e chiamate. E’ un concetto di democrazia! Ci risulta difficile – scri-
ve D’Ambrosio – accettare che in uno dei Comuni più importanti della regione Molise, ad oggi possa essere privato di una sana com-
petizione elettorale per delle banali anomalie per la presentazione delle liste! “Patto democratico” comunica che Lunedì presenterà ricor-
so per la riammissione della lista, affinché i cittadini di Santa Croce possano scegliere democraticamente la propria amministrazione».
Donato D’Ambrosio
«Chiediamo un intervento degli enti preposti, Regione, affinché il costo della bonifica economica non sia solo a carico dei Consorziati»
Consorzio, gli imprenditori si appellano alla Regione Grava il debito di bilancio di circa 15 milioni di euro, il mondo produttivo agricolo invita l’istituzione a farsi carico della questione Gli imprenditori agricoli bassomolisani chiedono all’intero Consiglio regionale di risolvere, o quantomeno iniziare a programmare dei finanziamenti in merito alla crisi debitoria del Consorzio di Bonifica di Termoli - Larino. L’ente consortile, guidato dal Commissario l’ingegner Vincenzo Napoli, ha un debito di bilancio di circa 15 milioni di euro (13 su Termoli, 2 su Larino). Il mondo produttivo agricolo in riva all’Adriatico chiede ai rappresentanti istituzionali regio-
nali di farsi carico, così come recita una legge regionale varata all’indomani del commissariamento dell’ente consortile, di parte del risanamento economico. In queste ore è in discussione il documento economico finanziario regionale2019 (bilancio regionale), che dovrà essere approvato entro martedì 30 aprile. Alla discussione, iniziata a Palazzo D’Aimmo sabato 27 aprile, si inserisce il mondo produttivo agricolo bassomolisano. Lo fa mettendo al centro la cri-
si economica che da diversi anni, ormai, attanaglia il Consorzio di Bonifica di Termoli - Larino: l’ente attualmente è commissariato ed è guidato, dal settembre 2018, dall’ingegner Vincenzo Napoli. Ad oggi, il debito di bilancio dell’ente consortile , si aggira intorno ai 15 milioni di euro. «Noi chiediamo all’intero Consiglio regionale - puntualizzano gli imprenditori agricoli- di farsi carico della pro-
blematica a partire già da questo 2019, da questa legge di bilancio”. E’ importante in quanto: “noi consorziati già paghiamo un altissimo prezzo per l’approvvigionamento dell’acqua, per esempio, e per altri servizi, e - continuano gli stessi - sarebbe davvero difficile proseguire e affrontare la stagione estiva, con tutte le problematiche che essa porta, solo con le nostre risorse». I consorziati basso-
molisani, inoltre, ringraziano l’ingegner Vincenzo Napoli per: “averci ascoltato e aver fatto sue le nostre problematiche. Incontri nei quali c’è stato un confronto e da parte nostra abbiamo illustrato le nostre proposte per la risoluzione della problematica”. Soluzioni che ora, gli stessi imprenditori agricoli, rivolgono anche alla politica regionale: «Chiediamo un intervento degli enti preposti, Regione, affinché il
costo della bonifica economica non sia solo a carico dei Consorziati, ma anche a carico di coloro che dall’ente Consorzio di Bonifica ricevono indubbi servizi”. Il riferimento è a quegli enti territoriali: “a monte e valle dell’area consortile che usufruiscono dei sistemi di regimazione delle acque del consorzio, nonché delle Idrovore che il consorzio gestisce e i cui benefici coinvolgono intere comunità».
“Il Borgo Fiorito”, Larino nel Cuore al lavoro All’Oasi Lipu di Casacalenda per rendere vivace e colorato il centro storico una visita guidata nel bosco
Domenica 5 maggio, alle ore 10.00, presso L’Oasi Lipu di Casacalenda si terrà una visita guidata nel bosco. Alle ore 11.30 ci saranno giochi per ragazzi e famiglie ispirati agli uccelli. L’Oasi Casacalenda occupa i due terzi del Bosco Casale che anticamente ha ospitato l’accampamento di Gerione di Annibale. L’Oasi è un bosco di querce di circa 100 ettari, situato a circa 700 metri sul livello del mare in una zona a forte vocazione rurale. Riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente nell’Elenco nazionale delle aree protette dal 1997. Tipici elementi di questo bosco collinare sono i cerri e i faggi, con alla base macchie dense di Biancospino e Rosa canina. I sentieri sono incorniciati dalle rosse bacche del Corniolo e dai profumati fiori bianchi del Prugnolo, dal Giglio rosso e dalla Ginestra dei carbonai. Tre piccoli ruscelli e una zona incolta contribuiscono alla diversità ambientale dell’Oasi. L’insieme dei vari ambienti e il divieto di caccia hanno creato un rifugio ideale per le oltre 130 specie di uccelli censite nell’Oasi.
Quale miglior modo per introdurre la festa di San Pardo se non quello di omaggiare ed esaltare uno dei suoi caratteristici simboli: il fiore. In questo caso, però, non sono quelli di carta crespa, sapientemente realizzati dalla comunità larinese e che andranno a formare i straordinari tappeti floreali dei carri che sfileranno in occasione della festa, il 25 26 e 27 maggio, ma sono bensì fiori veri, quelli che, su iniziativa dell’associazione Larino Nel Cuore, stanno per essere posizionati nel centro storico di Larino. Circa 800 vasi, colorati e profumati, al fine di dare un’immagine vivace del borgo per la festa di San Pardo e per l’estate. In particolare, il progetto denominato “Il Borgo Fiorito” prevede l’addobbo di balconi, davanzali e loggia-
ti, con fiori veri, presenti lungo il percorso che va da Largo Garibaldi (distributore Api) a Piazza Duomo interessando, dunque, Via
Cluenzio, Piazza Vittorio Emanuele II, il palazzo Ducale, il Loggiato Bucci e il palazzo Vescovile. L’iniziativa è frutto di auto-
finanziamento, quindi è possibile, per chi lo desiderasse, offrire un contributo economico detraibile fiscalmente.
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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca
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LA CRONACA FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Termina con la sesta sconfitta interna il campionato del Campobasso a Selvapiana. Si è perso troppo, obiettivamente, in casa: il Matelica segue a ruota il Castelfidardo, le altre a fare bottino pieno sono state Forlì, Pineto e Giulianova nel girone di andata, oltre al Notaresco che diede una spallata non indifferente alle ambizioni playoff dei rossoblù. Un match che fotografa una stagione intera: rammarico per il pareggio che poteva arrivare grazie a una buona ripresa dopo aver però mostrato il lato più timido. Lo 0-1 dei marchigiani mantiene viva la stagione fino agli sgoccioli, visto che la matematica non ancora consegna la promozione al Cesena. IL MATELICA C... CREDE. Bagatti è costretto a “regalare” Danucci e Giacobbe, squalificati, ai biancorossi che proprio a centrocampo vinceranno la partita. Ranelli regista basso e Islamaj alle spalle del duo d’attacco risultano fin troppo acerbi e leziosi per impensierire i dinamici Lo Sicco e Favo. Una chiave decisiva per leggere i novanta minuti, dunque. Eppure la partenza non sembra portare “cattivo tempo”. I rossoblù, spuntati e privi del solito piglio, fanno mangiare pane duro agli avversari, che però possono vantare gente come Florian e Melandri negli ultimi sedici metri: il primo ci prova due volte, nella seconda avrebbe il pallone giusto da scagliare nel sacco ma l’esterno sinistro svirgola. La fiammata del Campobasso porta un nome e un cognome: Bartolomeo Lo Bello. Il terzino è imprendibile a destra dove sfonda senza trovare in mezzo adeguate risposte dai compagni. Il problema sta nella reazione ospite: serve un grande scatto di reni di Spo-
Nella ripresa buona reazione dei Lupi che sfiorano il pari con Ranelli, Cogliati e Alessandro
Campobasso troppo timido nel primo tempo: vince il Matelica La vicecapolista passa con un gol di De Santis e tiene accesa la fiammella della promozione sito per evitare che Lo Sicco vada a festeggiare sotto i dieci tifosi giunti in terra di Molise. Gioia rimandata di trenta secondi (è il 28’): sul corner successivo battuto da Favo, tra l’altro qualche centimetro oltre la mezzaluna bianca, Sposito va a vuoto, forse trattenuto, De Santis appostato sul secondo palo è libero di insaccare. La “martellata” si fa sentire nella testa e nelle gambe, i Lupi devono scalare l’Everest ogni qualvolta provano a esporsi. Ci vorrebbe un errore avversario, ed eccolo dopo la mezz’ora ad opera di Avella che rinvia male ma Alessandro ne approfitta a metà trovando la risposta fortunosa del por-
tiere. Poco o niente fino al 45', quando Melandri nell’area piccola non infierisce su invito perfetto da destra. RIPRESA: IL LUPO MERITEREBBE IL PARI. L’uscita di Islamaj per far posto a Salvatori porta con sé un cambio tattico: dal 4-3-1-2 al 4-4-2, Ranelli e Di Lauri fanno coppia in mediana. L’avvio dà ragione al tecnico: Ranelli su punizione chiama al paratone Avella, che la toglie dal sette con la mano di richiamo. Poco dopo su fallo laterale fulmineo di Musetti la palla giunge ad Alessandro tutto solo in area, il tentativo di pallonetto fallisce miseramente. E’ un Campobasso piacevole, al 70' da registrare il
gesto tecnico più elegante della partita: Pietro Cogliati si esibisce in una grandissima rovesciata che trova
ancora la risposta di Avella, gli viene in aiuto pure la traversa. Dall’angolo Alessandro, da pochi passi, non imprime forza alla sua con-
CAMPOBASSO MATELICA
clusione. I ritmi si abbassano e il forcing finale non arriva: sulla punizione di Leto svaniscono le speranze di pareggiare.
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CAMPOBASSO: Sposito, Lo Bello, Tommasini (61' Cogliati), Ranelli, Marchetti, Magri, Antonelli (88' Della Ventura), Di Lauri (84' Leto), Musetti, Islamaj (46' Salvatori), Alessandro. ALL.: Bagatti MATELICA: Avella, Visconti, Riccio, De Santis (66' Dorato), Lo Sicco, Benedetti, Angelilli, Favo (72' Pignat), Florian (84' Margarita), Melandri (69' Bugaro), Mancini (63' Cuccato). ALL.: Tiozzo ARBITRO: Scatena di Avezzano Assistenti: Collavo di Treviso e Franco di Padova. MARCATORI: 28' De Santis. Note: ammoniti Lo Bello, Antonelli, Musetti, Marchetti (C), De Santis, Florian (M). Presenti circa seicento spettatori di cui una decina da Matelica.
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Il presidente Circelli: «Dieci giorni di tempo e saprete tutte le novità... Andremo a vedere nel dettaglio i singoli ruoli, bisogna ragionare bene sulle scelte da fare»
Bagatti: «Il pareggio sarebbe stato strameritato. Troppa paura nel primo tempo» Il tecnico sul futuro: «Non ho ancora parlato con la società, qui sono stato benissimo» DOPOGARA FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO «Entro dieci giorni saprete tutte le novità». Testo e musica del presidente Circelli, stuzzicato a fine partita dal cronista sull’eventuale conferma o meno di Massimo Bagatti sulla panchina del Campobasso. Il numero uno non ha fatto trapelare quasi nulla sulla scelta, anche se al momento sembrano in ribasso le quotazioni del tecnico modenese. «Andremo a vedere nel dettaglio i singoli ruoli, abbiamo raggiunto la salvezza che era l’obiettivo minimo ma l’anno prossimo questo non basterà, quindi bisogna ragionare bene su tutto quello che andremo a fare». Queste sono invece le dichiarazioni del trainer Bagatti in sala stampa. Mister, si finisce con una sconfitta in casa: rammaricati per un buon secondo tempo contro il Matelica vicecapolista? «Faccio una premessa doverosa: abbiamo giocato contro una grande squadra, una delle più forti in assolu-
to visto che sono anche in finale di Coppa Italia e stanno tenendo in piedi il campionato contro il Cesena. Quindi, mi sono arrabbiato a fine primo tempo perché abbiamo giocato con la paura, quando non bisogna mai avere paura di nessuno, nella ripresa abbiamo giocato come voglio io, con cattiveria e aggressività e andando in avanti. Strameritavamo il pareggio nel secondo tempo. Posso dire peccato per quel primo tempo di paura, alla lun-
ga abbiamo fatto meglio del Matelica». E’ mancata l’incisività sotto porta? «Abbiamo avuto due-tre occasioni con Cogliati, Alessandro, Ranelli, si poteva fare gol. E ci poteva stare anche un mezzo rigore su Antonelli nel primo tempo. È chiaro che non è semplice segnare al Matelica ma abbiamo creato i presupposti per farlo. Abbiamo giocato alla pari, nella ripresa, contro una delle più grandi rose d’Italia, che
Il presidente Nicola Circelli
ha un progetto tecnico che dura da anni. Una squadra che gioca a memoria composta da giocatori forti. Quindi questo avvalora la nostra prestazione». Gli assenti hanno sempre ragione ma in questo caso sono state pesanti quelle di Danucci e Giacobbe, no? «Non parlo delle assenze, anche perché tra l’altro mancava anche Calzola e non avevamo terzino sinistro. Ho dovuto adattare prima Tommasini, poi Antonelli, poi Salvatori. Sapete che c’è la regola dei quattro under, ma io sono contento della prestazione e dei ragazzi. Quando una squadra in un momento di difficoltà di organico sfida il Matelica con l’organico a pieno regime e sfodera una prestazione come quella della ripresa penso che non gli si possa dire granché». Resta il fatto che la stagione è finita in modo anonimo, anche se sotto la sua gestione il ritmo è stato da quinto posto… «Certo, se tutte le partite negative si spalmano da novembre ad oggi sarebbe sembrato meno evidente quel periodo negativo giunto invece dopo la serie utile di
Tiozzo: «I ragazzi sono stati eccezionali Abbiamo tenuto testa al Cesena fino alla fine» Mister Tiozzo, avete il grande merito di aver tenuto sempre vivo il campionato e lo farete fino all’ultima giornata: cosa dice ai suoi? «Questo è il mio grande orgoglio, lo dico anche con commozione. Chiaro che si ascoltavano i risultati dagli altri campi durante la partita, io spero che tutti onorino il campionato come ha fatto il Campobasso che poteva anche pareggiare o vincere, ha trovato però una squadra che ha voluto onorare il campionato fino alla fine, e questo è grazie a una società eccezionale e a ragazzi superlativi. Ci giocheremo gli ultimi novanta minuti domenica, eventualmente arriveremo a meno tre, a meno sei, non lo so. Ma ab-
biamo tenuto aperto un campionato intero. Altre squadre l’hanno abbandonato già nel girone di andata». Con sette punti di vantaggio a un certo punto sul Cesena cosa non ha funzionato? «La differenza tra vincere e perdere è sottile, si parla di gol dati o non dati, o di un rigore non assegnato. Fa parte del calcio. Rimpianti ne abbiamo pochi, abbiamo lavorato duramente durante l’anno, non abbiamo mai mollato e non ci siamo esaltati con sette punti di vantaggio. Solo un grande Cesena ci porterà eventualmente via questa grandissima gioia. Proveremo a vincere la finale di Coppa Italia. Neanche la Juventus gioca su due palcoscenici, noi lo
facciamo da dilettanti e onoreremo le competizioni». Il Campobasso meritava il pareggio nella ripresa, è d’accordo? «Sì, il Campobasso ha giocato più spensierato penso, ha onorato il campionato ed è una cosa bella. Ce l’hanno fatta sudare fino all’ultimo, noi ce la siamo sudata fino alla fine, il secondo tempo sapevo che sarebbe stato da bava alla bocca, noi l’abbiamo avuta. C’era malinconia alla fine ma deve esserci l’orgoglio per aver fatto qualcosa di straordinario. Anche perché i giocatori sono davvero forti e troveranno grandi piazze o resteranno a Matelica». Lei resta a Matelica?
«Non lo so, io l’anno scorso ho perso un campionato all’ultima giornata e devo dire grazie al presidente per essere stato il primo confermato. Magari ora vinco la Coppa e mi rimanda a casa (sorride, ndr), non so. La mia professionalità mi impone di stare concentrato per rispetto nei confronti di una società che mi paga e dei giocatori che mi stanno dando tanto. Andremo ai playoff, li faremo al massimo, proveremo a vincere la Coppa. Il tragitto di una crescita ti mette ogni domenica alla prova». Qualcuno ha accostato il nome di Luca Tiozzo al Campobasso. Qualche settimana fa si è parlato anche di Mirko Cudini del Notaresco. Staremo a vedere.
tredici risultati utili di fila. Ci si ricorda sempre di come si finisce, non di come si inizia e poi si rimonta magari, ma è normale così. Io posso rimproverare alla squadra il secondo tempo di Montegiorgio, e quella contro il Castelfidardo. Avremmo avuto sei punti in più. In altre partite siamo andati oltre le nostre possibilità, in alcune siamo andati meno bene, questo è il calcio. Speriamo di terminare bene domenica per mantenere questa media di circa 1,5 punti e raggiungere quota 50». Il valore della squadra è quello messo in mostra in questi mesi a suo avviso? «Il valore della squadra è venuto fuori anche contro il Matelica, come contro il Cesena. Questa è una squadra con due soli giocatori tra virgolette vecchi, ovvero Musetti e Danucci, gli altri sono giovani. E questo è importante nell’approccio mentale. Il calcio è solo testa, abbiamo sprecato energie mentali quando siamo arrivati a un punto dai playoff, non c’è mai stato un calo fisico. Ci può anche stare che si abbiano alti e bassi». Presupposti per rimanere
sulla panchina del Campobasso? «Io ho grande stima di questa città, del presidente, mi sono trovato benissimo con persone che mi hanno dato una grande mano. Non ho ancora parlato con la società, con cui parlerò. La società farà i suoi progetti. Il mio unico pensiero è a domenica contro la Sammaurese, cerco di preparare una partita alla volta. Finito il campionato si potrà pensare al futuro». La gente vi ha salutato con gli applausi apprezzando il lavoro svolto… «Il pubblico di Campobasso è molto intelligente, non gli si possono raccontare favole. I tifosi hanno seguito una squadra che ha dato sempre tutto, tenendo il campo, non ricordo una partita in cui siamo stati dominati dagli avversari. Si è giocato sempre a testa alta, il pubblico le vede queste cose. Poi è chiaro che tutto è migliorabile, squadra, allenatore, poi deciderà la società. Ma questa squadra penso sia piaciuta al pubblico. Ricordo a tutti che il 9 dicembre eravamo ultimi in classifica, forse qualcuno se lo dimentica ma la realtà è questa».
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Lo Bello spinge a destra, Di Lauri lotta in mediana. Marchetti svagato in difesa
Ranelli e Islamaj faticano Sposito, errore decisivo Cogliati, rovesciata d’autore LA PAGELLA SPOSITO 5. Poco reattivo sul gol che porta in vantaggio il Matelica. Peccato, perché poco prima si era esibito in una bella parata su Lo Sicco. Nella ripresa non viene più impegnato dagli avanti biancorossi. LO BELLO 6. Due sgroppate da centometrista per gli unici pericoli creati nel primo tempo dai Lupi. Attento anche in fase difensiva, rischia qualcosina qua e là prendendosi anche un’ammonizione apparsa esagerata. TOMMASINI 6. Dalle sue parti spesso Mancini prova a mettere dentro palloni invitanti ma il difensore campano, con le buone e con le cattive, si districa abbastanza bene pur con qualche apprensione di troppo (Dal 61’ Cogliati 6. Quella rovesciata vale il prezzo del biglietto. Dà verve alla fase offensiva). RANELLI 5. Male nel primo tempo quando è chiamato a
sostituire capitan Danucci. Sovrastato dai rivali. Nel secondo segmento di gara, da mezzala sinistra, sembra più propositivo ma col passare dei minuti gli avversari gli prendono le misure. MARCHETTI 5. Svagato e disorientato per buona parte della prima frazione, rischia di regalare il raddoppio al Matelica. In marcatura su Florian va abbastanza bene ma ha pericolosi cali di tensione. MAGRI 6. Tosto e “cagnaccio” al punto giusto per una buona ora di gioco, il campobassano commette un errore evidente nella ripresa che per poco non porta i marchigiani al raddoppio. Nel complesso, la sufficienza è meritata. ANTONELLI 5,5. Piace la voglia con cui interpreta la seconda frazione nel ruolo di terzino sinistro. Meno positivo a centrocampo, troppi palloni persi sciaguratamente in un primo tempo davvero anonimo (Dall’88’ Della Ventura
Perline Se fossi sindaco... s.v.). DI LAURI 6,5. Meglio nel 44-2 confezionato nella ripresa da Bagatti. Lotta e cuce il gioco, prova pure a innescare gli attaccanti con lanci spesso ficcanti. È sicuramente uno dei rinforzi più azzeccati nel mercato di dicembre (Dall’84’ Leto s.v.). MUSETTI 5,5. Si ritrova nella morsa di Lo Sicco e Benedetti, dura trovare lo spazio per calciare in porta. Si dà da fare e a tratti fa anche salire la squadra, meno lucido del
solito. ISLAMAJ 5. Evanescente, dovrebbe fare da collante tra centrocampo e attacco ma si ritrova a vagare per il campo senza una meta. Rare le iniziative che lo vedono protagonista (Dal 46' Salvatori 5,5. Largo a sinistra nel centrocampo a quattro, l’under fa fatica a mettersi in mostra). ALESSANDRO 5,5. Poco ispirato per 45 minuti, sale in cattedra nella ripresa cercando e trovando duetti interessanti con Musetti e le mezzali che si propongono. Vicino al vantaggio, tiro troppo debole a una ventina di minuti dal termine. BAGATTI 5,5. Il voto è una media tra il primo e il secondo tempo. Il 4-3-1-2 orfano di Danucci e Giacobbe soffre contro il collaudato 4-2-3-1 di Tiozzo. Corre ai ripari tra i due tempi passando a quattro a centrocampo e le cose vanno decisamente meglio. Non riesce a evitare la sesta sconfitta casalinga del Campobasso.
LA CLASSIFICA
37^ GIORNATA CAMPOBASSO MATELICA
0 1
ISERNIA FRANCAVILLA
0 1
JESINA FORLÌ
1 1
MONTEGIORGIO OLYMPIA AGNONESE
2 2
PINETO SAMMAURESE
2 1
R.C. CESENA CASTELFIDARDO
4 1
RECANATESE SANTARCANGELO
1 1
SAN NICOLÒ NOTARESCO REAL GIULIANOVA
1 2
SAVIGNANESE SANGIUSTESE
2 3
VASTESE AVEZZANO
1 2
Squadra Punti CESENA 82 MATELICA 79 RECANATESE 63 PINETO 62 FRANCAVILLA 59 SANGIUSTESE 58 SAN NICOLÒ NOTARESCO 54 JESINA 51 MONTEGIORGIO 48 CAMPOBASSO (-2) 47 SAVIGNANESE 47 SAMMAURESE 46 REAL GIULIANOVA 43 VASTESE 42 FORLÌ 40 AVEZZANO (-3) 39 OLYMPIA AGNONESE 36 SANTARCANGELO 34 ISERNIA 34 CASTELFIDARDO 25
DOMENICA 5/05 G 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37 37
V 25 25 15 16 15 14 14 12 12 12 12 11 11 11 9 12 7 7 8 5
N 7 4 18 12 14 16 12 15 12 13 11 13 10 9 13 6 15 12 10 10
P 5 8 4 9 8 7 11 10 13 12 14 13 16 17 15 19 15 18 19 22
GF 69 73 55 59 57 47 46 33 33 49 41 34 34 45 45 46 33 38 27 33
GS 28 35 33 40 42 38 40 36 41 48 41 47 47 58 47 51 45 59 52 70
AVEZZANO PINETO
-
CASTELFIDARDO MONTEGIORGIO
-
FORLÌ RECANATESE
-
FRANCAVILLA SAVIGNANESE
-
MATELICA ISERNIA
-
OLYMPIA AGNONESE VASTESE
-
REAL GIULIANOVA R.C. CESENA
-
SAMMAURESE CAMPOBASSO
-
SANGIUSTESE JESINA
-
SANTARCANGELO SAN NICOLÒ NOTARESCO
-
GENNARO VENTRESCA
Ballo intorno ai settanta, tra libri e computer. Non c’è notte che, prima di prender sonno, nelle mie preghiere, dimentichi le mie amate maglie: la rossonera dei bauscia e la rossoblù della mia gente. Non mi è ancora chiarissimo il concetto di preghiera, permangono dentro di me i dubbi se sia blasfemo pensare ai calci d’angolo, nel momento in cui uno raccoglie il meglio e il peggio della propria giornata. Intanto, tra una giaculatoria e l’altra, gradita o non gradita al Signore, ci infilo un gol nella porta dei nostri avversari. A pensarci bene, non credo sia peccato più grosso di quelli che infilo nel mio rosario di tiepido cristiano. *** Mi tornano agli occhi certe cose della mia vita, da misurare con la scala Mercalli. Rivedo il calcio mercato che non a caso si ripropone proprio mentre si è appena concluso quello parallelo. Che ha avuto luogo davanti al Palazzo, in cui, pur senza l’ausilio di Mino Raiola e del portoghese Jorge Mendes, si sono portate a segno alcune operazioni di mercato delle candidature. Neppure Ibra e Balotelli avrebbero fatto meglio. *** Da destra a sinistra. E poi, avanti indrè, da sinistra a destra. Con quelle facce un po’ così ormai nessuno più ci fa caso. Come tanti volubili calciatori, i nostri futuri inquilini del palazzo, dopo aver baciato sfacciatamente la maglia ne rincorrono un’altra, secondo convenienza. Come tanti Cassano vanno un po’ di qua e un po’ di là. In cerca di un’area più agiata, dove il sole sembra non tramontare mai. *** Se fossi sindaco. Così si intitola una rubrica che il nostro direttore Giulio Rocco si è inventato per l’appuntamento del 26 maggio. Prendo al volo il suo assist e comincio proprio io a immaginarmi primo cittadino di quella che un tempo venne definita, per il suo bell’aspetto lindo e frondoso, la città giardino. Ovviamente, in questo spazio, debbo dare spazio allo sport. Che, come si ricorderà, è servito a dare gioia al popolo rossoblù. Non solo dei calci d’angolo. *** Punto primo. Parto dai calci d’angolo naturalmente, verso i quali, per intuibili ragioni, dedicherei le maggiori attenzioni. Mettendomi al fianco degli attuali padroni del vapore che, mi par di capire, sono stati lasciati un po’ soli. Prima di tutto quattro lampioni li farei mettere in funzione il giorno dopo il voto. Per dare dignità all’area di parcheggio della tribuna di Selva Piana. *** Tra tante priorità ho notato che s’è data la precedenza all’impianto di illuminazione del terreno da gioco. Pur sapendo che di partite in notturna la nostra bassa categoria non ne contempla. Da sindaco avrei pensato a migliorare la sicurezza, e a togliere nell’immediato gli orribili recinti della Nord, dove tra gabbie e gabbiette sembra di essere al circo per il numero degli animali. Mi riprometto di ritornare al più presto sull’argomento.
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Le speranze della salvezza passando per i playout vengono rimandate a domenica contro il Matelica
Isernia, ancora un ko casalingo La squadra di Silva s’inchina anche al Francavilla e precipita in penultima posizione ISERNIA Ancora uno scivolone interno per l’Isernia che relega la squadra di Silva al penultimo posto a pari punti con il Santarcangelo che negli scontri diretti mantiene ancora la zona playout. Ora la retrocessione diretta si decide tutta nell’ultima giornata di campionato, l’Isernia dovrà affrontare il Matelica che è ancora in corsa per il primo posto e il Santarcangelo si giocherà il diritto agli spareggi contro il Notaresco che non ha più nulla da chiedere al campionato. La situazione dell’Isernia non è delle più rosee a causa soprattutto del rendimento nelle ultime quattro gare dove ha racimolato solo un punto. Troppo poco per evitare l’attuale situazione che si presenta quasi disperata, ma ancora tutta da vivere. Il gioco del calcio ci ha insegnato che si può sperare fino all’ultimo secondo di gioco. L’Isernia contro il
Francavilla ancora una volta ha mostrato i suoi limiti offensivi, ancora una volta il tecnico Silva ha dovuto fare i conti con la panchina che offriva poco per cambiare la gara in corsa, invece Rachini, da parte sua, sul piano tattico ha azzeccato tutto quello che c’era da azzeccare, puntando soprattutto sui suoi giocatori di maggiore lignaggio tecnico (su tutti Dos Santos e Banegas), che
hanno trovato spazi e profondità nella tutt’altro che impeccabile difesa dell’Isernia. Il tecnico della squadra abruzzese ha avuto anche il merito di indovinare nella ripresa i cambi, rivelatesi decisivi per la vittoria del Francavilla. L’Isernia aveva iniziato il match nel migliore dei modi, cercando la via del gol con Fazio che su calcio piazzato impegna il portiere Spacca alla deviazione in
Massimo Silva: «Abbiamo ancora la possibilità di disputare gli spareggi» Il tecnico contestato a fine gara non perde la sua consueta calma e difende i ragazzi: «L’orgoglio di questi ragazzi non finisce mai, ma avevamo una struttura di squadra che avevamo di fronte, il Francavilla ha schierato tutti i suoi ‘gioielli’ ma noi gli abbiamo concesso poco, in modo particola-
re nel primo tempo, purtroppo non siamo riusciti a sfruttare al meglio le occasioni che ci sono capitate e loro con un solo tiro in porta sono riusciti a segnare, ma il campionato non termina qui, abbiamo ancora una gara da disputare e possiamo giocarci la salvezza attraverso i playout».
angolo. Il Francavilla non è stato a guardare, ripartendo con Montagnoli che mette in area per Banegas con il tiro che è dei più facili ma il calciatore giallorosso cicca completamente la sfera. Il tempo che la lancetta termini il suo giro e il Francavilla si riporta di nuovo nei pressi del portiere isernino Del Giudice con Bedin che verticalizza per Dos Santos il quale impatta la sfera, bravo l’estremo difensore biancoceleste a bloccare la palla. L’Isernia di rimessa ha la palla buona per passare in vantaggio ma l’azione s’infrange sul muro difensivo abruzzese. La partita è divertente, i continui cambiamenti di fronte mette alla frusta le due linee difensive. Al 12minuto è la volta del reparto isernino ad essere impegnato, Palumbo libera Banegas che rientra con il sinistro e calcia sicuro di bucare il portiere Del Giudice, ma non fa i conti con Frabotta che ci mette la zampata giusta per respingere il pericolo. Alla mezzora di gioco è ancora la linea PalumboBanegas a mettersi in mostra, con quest’ultimo a cercare il tiro della domenica con poca fortuna. Il finale della prima frazione di gioco vede un Francavilla più intraprendente, Di Lonardo cerca di respingere la palla che è preda di Montagnoli che di prima intenzione cerca di sorprendere il portiere Del Giudice, ma la sfera si perde fuori dallo specchio della porta. Nel momento migliore del Francavilla, arriva l’occasione buona per l’Isernia per passare in vantaggio: Gallo perde il contrasto con Romano che s’invola tutto solo verso il portiere Spacca che viene saltato dall’attaccante che calcia a colpo sicuro, ma prima che la sfera attraversa la linea di porta Gallo si fa perdonare dell’errore precedente e salva. Sul possibile 1 a 0 per l’Isernia si chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa il motivo della gara non
IL TABELLINO ISERNIA ASD FRANCAVILLA CALCIO
0 1
ISERNIA F. C.: Del Giudice, Lenoci, Capuozzo (87’ Vitale), Frabotta, Cacic, Di Lonardo, Ciccone, Fazio, Schena, Mbounga, Romano. A disposizione: Tano, Marino, Marzio, Petrella, Di Vito, Gyabaa, Maresca, Iaboni. ALL.: Massimo Silva ASD FRANCAVILLA CALCIO: Spacca, Bedin(57’ Milizia), Mele (70’ Fabrizi), Palumbo (84’Boloca), Banegas, Montagnoli (51’Mancini), Mboup, Di Renzo A., Bosco, Gallo, Dos Santos. A disposizione: Natale, Talucci, Paravati, Di Pinto, Di Renzo S. ALL.: Paolo Rachini ARBITRO: Carlo Rinaldi di Bassano del Grappa Assistenti: Giuseppe Maiorino di Nocera Inferiore; Domenico Russo di Torre Annunziata MARCATORE: 73’ Fabrizi Note: ammoniti Gallo (F), Di Lonardo (I), Fabrizi (F). muta, l’Isernia alla vana ricerca del gol senza però scomporsi con la linea difensiva e di centrocampo. Dopo 10 giri di lancette c’è l’opportunità per Banegas di sorprendere il portiere Del Giudice, ma anche in questa occasione il laterale del Francavilla manda fuori. Poi è ala volta dell’Isernia a farsi vedere con una conclusione di Lenoci, il portiere Spacca è attento e devia in angolo. Quando tutto faceva presagire ad una gara con il risultato ad occhiali, il Francavilla trova il gol del vantag-
gio, fortunoso, ma efficace il colpo di testa di Fabrizi su respinta di Del Giudice che è attento a intercettare il tiro di Mancini. Dopo il gol del vantaggio il Francavilla arretra il suo raggio di azione, mister Rachini si copre con l’ingresso di Boloca, ma non rinuncia a qualche ripartenza e rendersi insidioso con il tiro dal limite di Banegas che sfiora il palo. Poi più nulla, qualche recriminazione dell’Isernia per strattoni all’interno dell’area che l’arbitro non prende in considerazione.
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Il successo dell’Avezzano rende amaro il pari nonostante la prestazione
Una bella Olympia Agnonese impatta a Montegiorgio Le reti tutte nel primo tempo. Espulso Diarra nel finale
LA CRONACA
I TABELLINI
PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO Pirotecnico parreggio tra Montegiorgio e Olympia Agnonese. Un punto che non può accontentare i granata che, complice il successo dell’Avezzano a Vasto vede sfumare anche l’obiettivo di poter disputare il playout in casa. Per la prima volta nella stagione sportiva il Montegiorgio affronta l’Olympia Agnonese a casa sua, in un “Tamburrini inaugurato nell’Squadra che vince non si cambia e così mister Mecomonaco come ampiamente preventivato alla vigilia manda in campo lo stesso undici reduce dalla vittoria in rimonta nel turno infrasettimanale pre-pasquale al Civitelle contro il Pineto. In porta a difendere i pali c’è Maraolo con Bisceglia, in stato di grazia, preferito ancora una volta a Cassese al centro della difesa. Chiavi del centrocampo in mano a Ricciardi, quest’oggi con la fascia di capitano al braccio vista la presenza in panchina di Cassese, supportato ai lati da Pejic e Diarra. In attacco il trio delle meraviglie con Ribeiro che vince il ballottaggio con Sorgente sull’esterno destro e Ancora a sinistra ma con la licenza di svariare sull’inte-
MONTEGIORGIO OLYMPIA AGNONESE
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MONTEGIORGIO: Menegatti, Vecchione, Ghiani, Omiccioli, Baraboglia (76’ Passalacqua), Terrenzio, Nasic, Rozzi (53’ Calamita), Albanesi, Proesmans (50’ Marchionni), Mariani (75’ Ciarmela). A disp.: Del Papa, Zancocchia, Passalacqua, Vita, Pellizzi, Marchionni, Ciarmela, Tracanna, Calamita. ALL.: Paci OLYMPIA AGNONESE: Maraolo, Corbo, Gentile, Bisceglia, Ricciardi, Albanese, Salim Ribeiro (70’ Salifu), Pejic, Formuso (55’ Sorgente), Ancora (89’ Mazzarani), Diarra. A disp.: Kuzmanovic, Salifu, Araldo, Mazzarani, Barbato, Dezai, Ballerini, Sorgente, Cassese. ALL.: Mecomonaco ARBITRO: Grasso di Ariano Irpino Assistenti: Iacovino di Matera e Martinelli di Potenza MARCATORI: 1’ Nasic, 3’ Bisceglia, 32’ Ricciardi, 42’ Baraboglia
ro fronte offensivo per cercare di servire nel modo più efficace il terminale Formuso. PRIMO TEMPO. Il match si apre sotto un temporale che rende difficile una fluidità di gioco. Avvio shock dell’Olympia Agnonese con il Montegiorgio che passa in vantaggio dopo soli venti secondi grazie a Nasic che trova il gol della domenica con una prodigiose conclusione di interno sinistro a girare che toglie le ragnatele all’incrocio dei pali della porta difesa da Maraolo. La reazione dell’Olympia Agnonese è clamorosa e porta al pareggio immediato, dopo
appena tre minuti da parte del “solito” Bisceglia che batte Menegatti da dentro l’area di rigore tramutando in rete un “cioccolatino” di Albanese abile nel rimettere al centro il pallone in seguito agli sviluppi di un calcio d’angolo. Il difensore centrale under granata conferma la sua attuale vena realizzativa con la terza rete stagionale. Il pari galvanizza l’Olympia Agnonese che va vicinissima al raddoppio al 7’: cross dalla sinistra di Ancora che trova l’inserimento di Ribeiro il quale, a dispetto della sua altezza, impatta di testa l’assist del suo compagno di
squadra costringendo Menegatti al prodigioso intervento in angolo. Primi dieci minuti vibranti, intensi e conditi da due reti. Al 20’ è un tiro-cross di Pejic a mettere i brividi a Menegatti ch eprò si fa trovare pronto. I granata sembrano crederci di più in questa fase di gioco e lo dimostrano al 22’ quando Gentile conclude la sua ennesima sgroppata sulla fascia sinistra servendo l’accorrente Ribeiro il cui tentativo viene smorzato da Omiccioli. I pericoli per la porta dell’undici di Paci arrivano sempre dalle retrovie, questa volta dai piedi di Corbo che al 28’ conclude dando l’impressione del gol. Al 29’ tocca ad Ancora mancare di un soffio la rete del sorpasso con una conclusione che rasenta la base del palo. L’Olympia Agnonese trova il meritato vantaggio al 32’: unodue tra Corbo e Ribeiro con il brasiliano che viene messo giù nell’area del Montegiorgio. Per il direttore di gara è rigore. Dagli undici metri si presenta Ricciardi che dimostra la consueta freddezza trasformando la massima punizione. Al 36’ Omiccioli taglia la difesa granata con un passaggio illuminante pescando Nasic che conclude verso la porta trovando l’opposizione con il braccio di Albanese. Per l’arbitro è ancora una volta rigore della cui battuta se ne
incarica Mariani che si fa ipnotizzare da Maraolo, portentoso nel disinnescare anche il tentativo successivo da parte del Montegiorgio negandogli il pareggio. Lo stesso Maraolo però non può nulla al 42’ quando Baraboglia lasciato indisturbato al centro dell’area ristabilisce le distanze insaccando da pochi metri. Mecomonaco fa iniziare il riscaldamento a Sorgente evidentemente deluso dalla prova di Formuso, davvero impalpabile in questa prima parte di gioco. SECONDO TEMPO. Niente a che vedere con il primo tempo. Le occasioni si contano sulla punta delle dita. E’ il Grifo ad affacciarsi per primo in avanti con il primo tiro verso la porta dei padroni di casa da parte di Formuso, smorzato da un difensore del Montegiorgio con Menegatti facilitato di conseguenza nell’intervento. Al 52’ un destro al volo di Ancora costringe Menegatti ad una respinta sulla quale per un nulla non arriva Formuso che perde il contrasto successivo in area. La reazione del Montegiorgio poco dopo grazie alla complicità di Pejic che perde una palla sanguinosa a centrocampo consentendo una veloce ripartenza a Marchionni conclusa con un tiro sul quale Maraolo interviene in due tempi. Mecomonaco gioca la carta Sorgente al posto di
un Formuso incapace di incidere sul match. Poco dopo viene ammonito Ancora costretto a spendere il fallo per fermare un contropiede dei locali. Complice il vento a favore, il Montegiorgio prova ad impensierire i granata ma la difesa molisana sembra reggere l’urto delle folate offensive dei padroni di casa. Al 78’ Marchionni parte da centrocampo e, da destra verso sinistra, semina il panico tra i giocatori granata che vengono saltati come birilli dal giocatore entrato al posto di Proesmans prima di scagliare un pallone verso Maraolo che colpisce la traversa e bacia la linea di porta senza entrare in rete. Il pericolo scampato da una scossa all’undici di Mecomonaco che risponde all’80 con un calcio piazzato di Ancora che serve Ricciardi il quale crossa al centro dove Bisceglia manca l’appuntamento con il gol della vittoria. A tre dalla fine percussione di Diarra in area di rigore locale con l’uder granata che cade dopo un contrasto con un difensore del Montegiorgio. Per il sig. Grasso di Ariano Irpino questa volta non è rigore e ammonisce Diarra per la seconda volta prima di estrarre un cartellino rosso che lo costringerà a saltare l’ultimo impegno dell’Olympia Agnonese al Civitelle contro la Vastese.
SPORT
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ECCELLENZA - 29^ GIORNATA
Un rigore di Calcagni stende il Venafro. Bojano a valanga. Il Termoli perde a tavolino
Il Vastogirardi è inbattibile Il Pietra piega il Roseto Iannetta fa felice il Sesto
VASTOGIRARDI VENAFRO
1 0
VASTOGIRARDI: Abbate, Lepore, Cerrone, Marinucci Palermo, Ruggieri, Sabatino, Di Mauro, Simonetti, Calcagni, D’Aguanno, Grillo. A disp.: Carluccio, Di Lullo, Fatone, Russo, Cipriano, Fraraccio, Di Lullo. ALL.: Farina VENAFRO: Roncone, Lanni, Polverino, Grande, Ricamato, Rega, Vallone, Fascia, Panico, Pesce. A disp.: Valente, Felace, Bianchi, Patriciello. ALL.: Capaccione ARBITRO: Valerio De Castro di Campobasso Assistenti: Gianluca Farina di Campobasso e Mario Di Falco di Isernia MARCATORI: 69’ Calcagni
PIETRAMONTECORVINO ROSETO
LA CRONACA VASTOGIRARDI VENAFRO Il Vastogirardi mantiene il record di imbattibilità piegando di misura il Venafro sul campo di Capriati a Volturno. A decidere il match la rete realizzata su calcio di rigore dal bomber dei gialloblu Franco Calcagni che batte imparabilmente l’incolpevole Roncone al . L’undici di Farina nella prima frazione di gioco impensierisce Roncone con un colpo di testa di D’Aguanno dopo soli otto minuti di gioco. Nella ripresa al 69’ la rete dal dischetto di Calcagni che sblocca il match. Un vantaggio sugellato dalla magistrale punzione di Ruggieri che solo la traversa respinge. PIETRAMONTECORVINO ROSETO Colpo del Pietramontecorvino che fa suo il derby tutto pugliese con il Roseto regalandosi tre punti chia-
Punti
VASTOGIRARDI ROSETO BOJANO SESTO CAMPANO VENAFRO ROCCASICURA CITTÀ DI TERMOLI TRE PINI MATESE REAL GUGLIONESI ACLI CB CAMPODIPIETRA PIETRAMONTECORVINO FRENTANIA OLIMPIA RICCIA POL. GAMBATESA FWP MATESE ALLIPHAE
81 58 57 55 51 50 42 42 41 40 36 31 26 24 21 -1
BOJANO ALLIPHAE
Vastogirardi e Venafro a centrocampo
ve nella corsa salvezza. Primo tempo condizionato dal forte vento e dove si fa sentire la paura di perdere una gara cosi importante da parte di entrambe le squadre. Padroni di casa più spigliati poichè costretti a fare risultato ma senza incidere particolarmente. La ripresa è più vivace. Al 67’ Bruno calcia debolmente in seguito ad una disattenzione della difesa locale coolpendo il palo esterno. Al 68’ si fa vivo il Pietramon-
G
V
N
P
GF GS
29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29
26 18 17 17 15 15 13 12 13 12 9 8 6 7 4 0
3 4 6 4 6 5 4 6 2 4 9 7 8 3 9 0
0 7 6 8 8 9 12 11 14 13 11 14 15 19 16 29
107 16 57 24 63 27 42 28 70 38 46 29 58 48 50 42 47 48 57 50 43 45 40 61 37 64 34 69 35 75 13 135
tecorvino: calcio d’angolo di Vannella e colpo di testa di Ferro C. che termina fuori di poco. Al 71’ Longo serve Ferro C. che anticipa il difensore ma il pallone gli resta sotto senza riuscire a concludere a rete. All’80’ calcio di punizione per il Roseto dai venti metri di Bruno che scheggia la traversa con Delli Carri sulla traiettoria. All’85’ l’episodio che decide il derby: Ferro C. conquista palla sulla tre quarti, va via sulla destra e dal fondo la mette in mezzo dove trova l’aoccorrente Piscopo che anticipa il difensore e di testa indirizza il pallone sul secoindo palo. BOJANO ALLIPHAE Festa per il Bojano al Colalillo che fa il suo dovere surclassando il fanalino di coda Alliphae. L’undici a zewro finale parlka chiaro e la dice lunga sull’andamento del match. Da Segnalare le reti dei giovanissimi Gabriele Sabatino e Cianitto entrambi classe 2002. SESTO CAMPANO ROCCASICURA
Una formazione del Bojano
1 0
PIETRAMONTECORVINO: Delli Carri, Carusillo, Longo, Ciccarelli, Cappelletti, Vannella, Rizzelli, Mammollino, D’Amore (59’ Piscopo), Ferro C., Ferra A.. A disp.: Fiscarelli, de Vivo, Piccirillo, Masella, Marino, De Cristofaro, Piscopo ALL.: Papa ROSETO: Curci, D’Errico, Colucci, Ricciardi, Di Gioia, Cagiano, Tusiano, D’aries, Melino, Bruno, Foschino. A disp.: Giampietro, Casoli, Forcella, Fiore, Giannini, Di Falco, Di Virgilio. ALL.: Ciurlia ARBITRO: Matteo Matarese di Termoli Assistenti: Angela Veneziale di Isernia e Andrea Quaranta di Campobasso MARCATORI: 85’ Piscopo.
LA CLASSIFICA Squadra
I TABELLINI
Il Sesto Campano saluta il pubblico di casa con una vittoria sofferta sul Roccasicura. Partita maschia tra due delle più belle formazioni del torneo. La rete che decide il match al 65’: Korotash serve iannetta in profondita con il classe 2002 che legge bene la traiettoria e batte a tu per tu Maggi realizzando l’ottavo
gol in campionato. Dopo soli tre minuti un difensore del Roccasicura temporeggia su un pallone vagante in area con Samsam che ne approfitta e viene messo a terra. Il direttore di gara lascia correre e Samsam reagisce al tentativo dello stesso difensore ospite di rialzarlo costringendo l’arbitro al rosso diretto. Nel primo tempo Maggi è stato superaltivo su Samsam mentre il Roccasicura si è reso pericoloso con una conclusione di Giordano. Nella ripresa ancora Samsam protagonista con un assist per Guastaferro però che non concretizza. Il Rossasicura prova l’assalto nel finale una volta in superiorità numerica senza però riuscire a ristabilire le distanze trovando sulla sua strada un Gazzerro superlativo FRENTANIA POL. GAMBATESA Colpo di coda del Gambatesa che batte a domicilio la Frentania. Primo tempo a senso unico con i locali che passano al 13’: azione corale con Falco che trova il corridoio giusto per Tarantino che incrocia al volo davanti al portiere. Poco dopo Frentania sfortunata con Falco che colpisce la traversa e il pallone che rimbalza sulla linea di porta ed esce. Il Gambatesa pareggia al 41’ dopo non aver concretizzato due ripartenze: punizione laterale, palla in mezzo e Morsillo lasciato libero sul secdondo palo mette dentro. Nella ripresa il Gambatesa
11 0
BOJANO: Sanneh, Tartaglia, Mauriello, Schipani, Laurelli, Sabatino, Touray, Tasillo, Abbrunzo, Scimò, Diallo. A disp.: Spadone, Sabatino G., Cianitto, Santucci, Di Matteo, Yamoul. ALL.: Gioffrè ALLIPHAE: Oliva V., Cimmino, De Sisto, Oliva N., Foschini, D’Angelo, Gioia, Spinelli, Cimmino M., Del Grosso, Lo Chirco. A disp.: Forgione, Gazerro, Dos Santos. ALL.: Grieco ARBITRO: Pasqualino Fattore di Isernia. Assistenti: Renzo Viotti di Termoli e Matteo Gentile di Isernia. MARCATORI: 4’ Laurelli, 18’ Scimò, 23’ Diallo, 28’ Abbrunzo, 30’ Touray, 38’ Touray, 53’ Mauriello, 71’ Sabatino G., 77’ Scimò, 78’ Palange, 90’ Cianitto
SESTO CAMPANO ROCCASICURA
1 0
SESTO CAMPANO: Gazzerro, Silvestri, Papa, Conte, Cea, Patriasa, Guastaferro (90’ Moussa), Forte, Korotash (75’ Manera), Iannetta, Samsam. ALL.: Cecchino ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Ranieri, Canale, Scampamorte, Di Tullio, Mingione, Buonavoglia, Giordano, Amoroso, Fraraccio. A disp.: Iarussi, Battista, Cifelli, Malfettone, Padula. ALL.: Bonomi ARBITRO: Luca Selvatici di Rovigo. Assistenti: Nicola Bibbo' di Campobasso e Danila D'onofrio di Termoli. MARCATORI: 65’ Iannetta.
FRENTANIA POLISPORTIVA GAMBATESA
2 4
FRENTANIA: Cercio, Mancino, Mitolo, Colucci, Marsilio, Rendina (65’ Troiano), Siena (55’ Cacchione), De Nicola (90’ De Nicola), Tarantino, Galve (50’ Vallario), Falco. ALL.: Tanga POLISPORTIVA GAMBATESA: Capobianco, Giammanco, Testa, Pellegrino, Bruno, Sanzari, Di Maio, Ruggiero, Morsillo, Marra. ALL.: Bentivoglio ARBITRO: Ferdinando Emanuel Toro di Catania Assistenti: Marco Palazzo e Andrea Mainolfi di Campobasso MARCATORI: 13’ Tarantino, 41’ Morsillo, 49’ Sanzari, 55’ Pellegrino, 80’ Ruggiero.
si porta sul doppio vantaggio al 49’ e al 57’ grazie a due errori madornali della difesa: nell’occasione del raddoppio di Sanzari i difensori si dimenticano di marcare sugli sviluppi di una rimessa laretale mentre nel tris di Ruggiero, direttamente su punizione è ingenuo il fallo che lo genera. Al 65’ Falco di testa ria-
pre i giochi con la Frentania che va vicina la pari in due occasioni con Vallario (su una delle due è miracolo Capobianco) e con Tarantino. L’undici di Bentivoglio chiude i conti all’80’ grazie alla rete messa a segno da Ruggiero che completa il tabellino e fissa il punteggio.
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SPORT
PROMOZIONE - 29^ GIORNATA
Capriatese in rimonta sulla Cliternina, cade il Baranello. Santeliana rullo compressore
Festa grande per il Vairano Chiude al primo posto dopo una cavalcata inarrestabile LA CRONACA
2 1
COMPRENSORIO VAIRANO: Paglia, Delli Carpini (60’ Riccio), Di Rosa, Velardi, Nardi (75’ Izzo), Verde, Tino, Sgueglia, Di Gregorio, Marra, D’Ovidio D. ALL.: Urban DONKEYS AGNONE: Mazzocco, Zarlenga, Carosella, D’Agnillo, Perrella, Sabelli (77’Rossi), Di Ciocco, Di Pasquo (60’Castagnelli), Scampamorte, Pazzola (75’Ferrelli), Sammartino ALL.: Sammartino ARBITRO: Raffaele Maglioli di Isernia MARCATORI: 10’ Marra, 25’ Marra, 70’ rig. Sammartino
2 3
CLITERNINA: Figliola, Santoianni, Malera, Libero Nazario, Di Tiello, Schena, Sassano (Verlengia), Zuppone, Veronni, Di Fortunato, Fezo ALL.: Fiardi AURORA CAPRIATESE: Amato, Scasserra (83’Bertone), Iannelli, Cambio D. (65’Di Pilla), Saulino, Cambio A., Cambio G., Farina (46’ Ma.Sisti), Viespoli, Cambio P. (46’Potena), Sisti M. ALL.: Marcaccio ARBITRO: Michele Di Lembo di Campobasso MARCATORI: 10’ Viespoli, 30’ Abbiuso, 60’ rig. Di Fortunato, 67’ rig. Sisti, 76’ Sisti M.
QUATTRO TORRI CHIEUTI BARANELLO
in strada e al campo, tutti insieme a festeggiare un grande risultato. E’sembrata una sfilata degna del professionismo, una grossa emozione». CLITERNINA AURORA CAPRIATESE Capriatese distratta nella prima frazione, presta il fianco alla Cliternina, poi ribalta la gara e mantiene le distanze dal Vairano capolista. Complici i festeggiamenti infrasettimanali, la squadra di Marcaccio approccia bene (gol di Viespoli su as-
sist di tacco di Sisti) ma subisce l’orgoglio dei biancorossi che pareggiano i conti con Abbiuso sugli sviluppi di un pregevole traversone e passano addirittura in vantaggio al 60’, su calcio di rigore concesso in mischia e trasformato da Di Fortunato. La vice capolista si sveglia soltanto nel finale e riporta la gara sui suoi binari preferiti. Al 67’ il solito Micheal Sisti si procura e trasforma un calcio di rigore nato da una serpentina; dieci minuti dopo gol in famiglia: Manuel Sisti vola sulla fascia, poi serve Micheal che sigla il tre a due del controsorpasso.
RISULTATI
LA CLASSIFICA DOPO IL 28^TURNO Punti
G
V
N
P
GF GS
75 70 60 47 43 43 43 38 36 35 34 31 29 26 23 13
29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29 29
24 21 19 14 12 12 13 11 10 8 10 8 7 6 5 2
3 7 3 5 7 7 4 5 6 11 4 7 8 8 8 7
2 1 7 10 10 10 12 13 13 10 15 14 14 15 16 20
81 76 63 49 57 35 67 44 62 46 44 38 30 33 40 22
22 28 39 40 41 31 66 44 58 52 49 59 67 47 70 73
COMPR.VAIRANO DONKEYS AGNONE
2 1
CLITERNINA AURORA CAPRIATESE
2 3
QUATTRO TORRI CH. BARANELLO
1 0
POL.FORTORE SANTELIANA
3 4
TERMOLI 2016 TRIVENTO
2 0
CASTEL DI SANGRO CEP SPINETE
3 3
AURORA URURI RIPALIMOSANI
2 0
CAMPOBASSO 1919 BICCARI
0 3
1 0
QUATTRO TORRI CHIEUTI : Tammaro, Di Santo, Delfino, Ianziti, Santarelli, Ciliberti, Paglione, Scanzano, Ferrari, Gaggiano, Polenta. A disp.: Zappatore, Bucci, Iacobazzi, Velotti, Castelnuovo, Zirillo BARANELLO: Fratangelo, Iannetta, Parmentola, Carriero, Di Nonno, Paolantonio, Iavasile, Di Paolo, Venditti, Muttillo, Bisesto. A disp.: Manocchio, Di Paolo, Niro, Di Chiro M., Di Chiro E., Niro G. ALL.: Di Chiro ARBITRO: Cristian Romei di Isernia MARCATORI: 35’ rig. Gaggiano
Una formazione del Comprensorio Vairano
QUATTRO TORRI CHIEUTI BARANELLO Un Baranello con le polveri bagnate si arrende ad un Quattro Torri decisamente più motivato. Gara da sbadigli con sussulti isolati. Al 10’ Iavasile spedisce al lato in diagonale; risposta locale con Polenta che chiama all’intervento con i piedi Fratangelo al 16’. Chieuti avanti al 35’: fallo di Carriero in
COMPR.VAIRANO AURORA CAPRIATESE BARANELLO BICCARI DONKEYS AGNONE RIPALIMOSANI C.DI SANGRO CEP TRIVENTO SANTELIANA CAMPOBASSO 1919 TERMOLI 2016 POL.FORTORE QUATTRO TORRI CHIEUTI AURORA URURI SPINETE CLITERNINA
COMPRENSORIO VAIRANO DONKEYS AGNONE
CLITERNINA AURORA CAPRIATESE
COMPR. VAIRANO DONKEYS AGNONE Caroselli e bandiere protagonisti dopo il triplice fischio finale. Il Comprensorio Vairano chiude al primo posto un campionato dominato fin dalla prima giornata, iniziato da Morra e concluso da Urban, che ha completato l’opera a suon di gol e vittorie. L’ultima pratica casalinga è stata vissuta con il cuore in gola da parte dei tifosi della Vairanese, che hanno esultato in avvio con Marra, in gol al 10’ su cross di D’Ovidio e al 25’ con un pallonetto su Mazzocco al termine di un contropiede, senza farsi mancare un pò di apprensione finale complice il calcio di rigore trasformato da Sammartino per fallo commesso da Paglia in mischia. Finale da brivido con gli agnonesi generosi alla ricerca del pareggio. Poi, libera festa. «Campionato dominato e una fastastica cavalcata della squadra - spiega a fine gara un raggiante presidente Luigi Rega - bellissimo vedere così tanta gente
Squadra
I TABELLINI
POL.FORTORE SANTELIANA
Viglione (all.Trivento)
area, Gaggiano realizza dagli undici metri. Non è il solito Baranello, già promosso, neanche nella ripresa. L’unica occasione è costruita da Venditti, che spedisce di poco a lato dopo una ficcante incursione in area.Sorridono i ragazzi di Leombruno e il pubblico di casa. Ai play-out (già certi), servirà una super prestazione per evitare la retrocessione. POL.FORTORE SANTELIANA Una super Santeliana, in linea con il cammino prodotto nel girone di ritorno, si sbarazza anche della Polisportiva Fortore issandosi addirittura al nono posto in classifica. La squadra di Marrone passa in avvio con un calcio di punizione di Totaro ma prima del duplice fischio Circelli, con una bella azione personale, pareggia i conti. Nella ripresa la Santeliana sembra in grado di dominare e assesta un tris nel giro di venticinque minuti. Il su-
3 4
POLISPORTIVA FORTORE: Cilenti, De Bellis L., Cannizzo, Guari, Zullo, Fiorilli A., Bianco, Colucci, Carpinelli, Riccardi, Circelli P. Louis ALL. Totaro SANTELIANA: Pescolla, Baccari, Di Iorio, Lombardi, Pasquale, Eshun, Konè, Djbril, Vico Vico, Totaro, Sillah. A disp.: Polo, Massari, Pasquale, D’Adamo, Tizzani, Mastronardi, Cocchianella ALL. Marrone ARBITRO: Michele Matarese di Termoli MARCATORI: 18’ e 50’ Totaro, 40’Circelli (P), 60’Di Iorio, 72’Tizzani, 86’ Riccardi (P), 92’rig. Carpinelli (P)
bentrato Tizzani ispira Totaro in avvio: destro sotto l’incrocio dei pali. Una punizione dalla distanza di Di Iorio vale invece il tre a uno, poi ci pensa Tizzani, con una percussione, a chiudere i giochi sul 4-1. Nel mezzo, l’espulsione di Djbril che pesa soltanto nel concitato
finale, in cui la Fortore si riporta incredibilmente in partita con Riccardi (Pescolla non perfetto nell’intercettare il tiro dalla distanza) e con un calcio di rigore per fallo di Vico Vico realizzato proprio nel recupero da Carpinelli. La Santeliana è ufficialmente salva.
La festa del Vairano e, in alto, uno degli striscioni dei tifosi
SPORT
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PROMOZIONE - 29^ GIORNATA
Giallorossi chirurgici contro il Trivento. Aurora ai playout nonostante il successo
Il Termoli 2016 conquista la salvezza matematica Pari Spinete, vince l’Ururi
Esultanza del Termoli 2016
L’Aurora Ururi
TERMOLI 2016 TRIVENTO
2 0
TERMOLI 2016: Salotto, Scarpone, Gallo, Letto, Conte (46’Impicciatore), Ciccarelli, Paolucci (90’Pinti), Bagnoli, Recchia, Del Casale (75’Bah), Del Grande ALL.: Zito APD TRIVENTO: Tammaro, De Santo, Delfino, Mennella, Bucci, Ciliberti, Scanzano, Battista, Ungaro, Gaggiano, Paglione. A disp.: Zappatore, Caputo, Castelnuovo, Zirillo, Velotti ALL. Leombruno ARBITRO: Raffaele Maglioli di Isernia MARCATORI: 77’ e 82’ Impicciatore
CASTEL DI SANGRO CEP SPINETE
LA CRONACA TERMOLI 2016 TRIVENTO Missione compiuta per il Termoli 2016 che, in virtù del successo sul Trivento e dei contemporanei risultati provenienti dagli altri campi, conquista la matematica salvezza con una giornata d’anticipo. Un pomeriggio dai due volti quello vissuto dai giallorossi, contratti nella prima frazione e vivaci nella ripresa, che ha premiato i ragazzi di Zito grazie anche alla verve realizzativa di un Impicciatore in stato di grazia. La gara si sblocca ad un quarto d’ora dalla fine (subito dopo l’ingresso di Bah), con un passaggio filtrante di quest’ultimo per il bomber Impicciatore che a tu per tu con il portiere insacca la rete del vantaggio. Cinque minuti più tardi il
I TABELLINI
3 3
CASTEL DI SANGRO CEP: Perinetti, Sammarone, Pasquarelli, Cincione, Giannangeli, Ibishi (Pennacchioni), Del Grosso, D’Addezio (Cocuzzi), D’Amico G., D’Amico M., Petrocelli ALL. Varallo - Di Bartolomeo SPINETE: Nunziata, Di Sisto, Di Bartolomeo, Ianniruberto, Calabrese M., Diamente, Iezza, Calabrese A., Buonanno, Cornacchione, Di Petta ALL. Ianniruberto ARBITRO: Michele Di Lembo di Campobasso MARCATORI: 7’ rig. Di Bartolomeo (S), 20’ D’Amico M., 39’ Di Petta (S), 53’ Buonanno (S), 61’ rig. Pennacchioni, 64’ Petrocelli
AURORA URURI RIPALIMOSANI
Il Termoli 2016 sceso in campo ieri pomeriggio
raddoppio, in contropiede, con lo stesso bomber di casa (anch’egli subentrato) che salta anche il portiere e deposita nella porta sguarnita. Mister Zito - a fine gara - si gode il risultato positivo e la salvezza matematica. «Nella prima frazione abbiamo forse accusato l’importanza del confronto - ammette il trainer - poi ci siamo rimessi a posto, soprattutto a centrocampo, e l’abbiamo indirizzata in nostro favore. Il Trivento ha fatto un ottimo primo tempo, noi siamo cresciuti nel finale grazie ad una condizione mentale più rilassata. La salvezza? Era il nostro obiettivo ed è stato raggiunto, i risultati dagli altri campi ci hanno dato la mano ulteriore per chiudere i giochi con un turno di anticipo. Bravi i ragazzi e stagione positiva in linea con il
nostro progetto. Soddisfatti per aver lanciato giovani e prodotto dei buoni risultati di squadra». CASTEL DI SANGRO CEP SPINETE Finisce con un pirotecnico tre a tre tra Castel di Sangro e Spinete. Ospiti subito in vantaggio in avvio con un calcio di rigore procurato da Buonanno e realizzato da Di Bartolomeo. Pronta reazione dei giallorossi che, nonostante il vento a sfavore, lanciano a rete Manlio D’Amico che fa 1-1 a tu per tu con Nunziata. Spinete di nuovo avanti sul finire di primo tempo: cross di Di Bartolomeo, Di Petta di testa infila la porta abruzzese. Replica Buonanno in apertura di ripresa che fissa il punteggio sul 3-1. Sembra fatta, ma il Castel di Sangro alza il ritmo alla ricerca di-
sperata del pareggio in rimonta. Ci riesce nel giro di due minuti, dapprima con un calcio di rigore del subentrato Pennacchioni (che provoca anche l’espulsione di Diamente per doppio giallo, a lungo contestata dai ragazzi di Ianniruberto), e subito dopo con Petrocelli con una precisa conclusione che non lascia scampo a Nunziata. Un 3-3 accolto con tiepida soddisfazione dal tecnico dello Spinete Ianniruberto. «Nel primo tempo abbiamo fatto tutto bene - spiega - poi nel momento topico è arrivato questo rigore che a nostro avviso non c’era. Da lì è cambiata subito la partita, si sono alzati e hanno trovato il pari. E’un peccato perchè avremmo potuto portare a casa l’intera posta in palio, se non altro dopo un’ora condotta così bene dai miei ragazzi».
Una formazione del Trivento
2 0
AURORA URURI 1924: Sedile, Dattoli, D’Arienzo, Di Rosa, Pangia, Ponsanesi, Campofredano, Rossi, Viselli, Di Lullo, Casalanguida ALL.: Caputo RIPALIMOSANI: D’Alessandro, Lombardi, Lanese, Conte, Tavaniello, Marinelli, Gala, Sabetta, Kongira, Di Corpo, Fiorillo. A disp.: Setaro, Bentivoglio, Rateni, Simonetti, Petrillo, Palermo ALL.: Bentivoglio ARBITRO: Cristian Romei di Isernia MARCATORI: 18’ Di Lullo, 33’ Casalanguida
AURORA URURI RIPALIMOSANI L’Aurora Ururi giocherà i playout post season. I risultati dagli altri campi non consentono ai giallorossi di tirarsi fuori dalla bagarre, nonostante il successo senza appello ottenuto su un Ripalimosani ormai privo di particolari velleità in classifica generale. Primo tempo subito di marca locale: sblocca Di Lullo e
confeziona il 2-0 Casalanguida, che con un pallonetto supera D’Alessandro rendendo vano anche il disperato tentativo di Petrillo di scongiurare la rete. Ripresa di assoluto controllo per i ragazzi di Caputo che, domenica prossima, conosceranno l’avversaria negli spareggi. Si giocherà in trasferta, sul campo del Quattro Torri Chieuti o a San Bartolomeo in Galdo.
Impicciatore lancia i ragazzi di Zito con una doppietta Festival del gol tra Castel di Sangro e la squadra di Ianniruberto
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BASKET - AUTOMOBILISMO
Una chiusura di regular season di grande impatto. Un’affermazione con 52 punti di scarto in casa dell’Orvieto con sette elementi in doppia cifra, tra cui tutto il primo quintetto. Una gara mai in discussione con un abbrivio di 6-0 che ha portato poi ad ampliare il margine sempre più sino al 37-89 registrato a referto chiuso, sinonimo, al termine della regular season, di una seconda posizione finale per La Molisana Magnolia Campobasso che ora, davanti a sé, avrà nei quarti di finale dei playoff un ulteriore incrocio umbro: quello con l’Umbertide, settima forza alla fine della regular season, team sinora risultato ostico per i #fioridacciaio durante questo torneo. DOPPIE DOPPIE. Le prove in ‘doppia doppia’ della play Porcu (ai dieci punti aggiunge dieci assist) e Bove (dodici punti e dieci rimbalzi) rappresentano il ‘la’ per la condotta di grande sostanza della formazione rossoblù che non dà scampo alle proprie avversarie dimostrando di essere viva e pronta a toranare a divertirsi e a giocare d’insieme. SERENO. Motivo di profonda soddisfazione, a referto chiuso, per il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli. «Per me – discetta – era importante vedere una squadra di nuovo viva, visto che il problema era principalmente in noi. Quello che mi ha fatto più piacere è stato il rivedere volti sereni determinati e pronti a divertirsi e a giocare assieme». Circa l’incrocio nei quarti contro Umbertide, il tecnico campobassano è chiarissimo: «Siamo felici di ritrovarli. Sarà uno stimolo in più, un’occasione per riscattarci contro chi ci ha tolto il primato di questo torneo». Circa un braccio di tabellone dove ci saranno anche Bologna e San Giovanni Val-
Sette elementi in doppia cifra tra i “fiori d’acciaio”. Dieci assist per Porcu, dieci rimbalzi per Bove
Magnolia, assalto all’arma bianca ad Orvieto: rossoblù debordanti in Umbria Coach Mimmo Sabatelli: «Ho rivisto un gruppo pronto a divertirsi e a mettere grinta sul parquet»
darno, Sabatelli è diretto: «Da mercoledì inizia un altro campionato in cui i punti raccolti sinora conteranno relativamente. La grinta e la cattiveria viste in questo match
però mi lasciano molto fiducioso e rappresentano un bel segnale dato dal gruppo per la post season». Un maggio momento di fioritura per le magnolie, così
Tutti i pensieri delle atlete campobassane, ora, andranno sulla post season da affrontare con un secondo posto finale
come per altre specie floreali? «Vedremo, ma la determinazione messa sul parquet dalle ragazze mi lascia ben sperare». QUARTI IN ARRIVO. Tutti i pensieri delle campobassane, ora, andranno sulla post season. Contro Umbertide – con l’andata in Umbria – le rossoblù inizieranno il loro percorso negli spareggi promozione. Entro il weekend, il team del capoluogo potrà
CESTISTICA AZZURRA ORVIETO 37 LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 89 (9-27, 18-42; 23-71) ORVIETO: Coffau 3, Presta 4, De Cassan 8, Bambini 2, Ceccanti; Zovko 3, Orsini 2, Corbani 4, Diouf 5, Cruccolo, Avenia 4, Basili 2. All.: Sogli. CAMPOBASSO: Porcu 10 (5/5, 0/2), Mancinelli 17 (7/ 11, 0/2), Marangoni 12 (4/5, 1/1), Þelnytë 11 (2/4, 2/3), Bove 12 (5/7, 0/1); Ciavarella 11 (3/7, 0/4), Reani 10 (5/ 5), Falbo 4 (2/2), Mandolesi 2 (1/2), Landolfi (0/1 da 3), Sammartino (0/1 da 3). Ne: Di Gregorio. All.: Sabatelli. ARBITRI: Giustarini (Grosseto) e Di Salvo (Pisa). NOTE: tiri liberi: Campobasso 12/14. Rimbalzi: Campobasso 29 (Bove 10). Assist: Campobasso 20 (Porcu 10). Progressione punteggio: 2-10 (5’), 11-34 (15’), 23-59 (25’), 29-79 (35’).
conoscere se ci sarà l’ulteriore step delle semifinali, traguardo che rappresente-
rebbe un passo in avanti rispetto alla stagione d’esordio in A2 delle molisane.
Tutti i dettagli della corsa verranno svelati mercoledì 1 maggio in conferenza stampa
Countdown iniziato per la prima edizione dello slalom di Pietramolana La Tecno Motor Racing Team in collaborazione con la a.s.d. Riccia Corse e con il gruppo Ufficiali di Gara LaCasta di San Giuliano del Sannio, stanno perfezionando, negli ultimi giorni, il percorso della strada s.s. 162 ex s.s. 17 che sarà sede della prova speciale. Per una gara legata ad Acisport, tanti e lunghi gli adempimenti per le autorizzazioni da reperire: collaudo del percorso ed identificazione
delle barriere di rallentamento gli ultimi step svolti per non lasciare nulla al caso. Saranno 13 quindi le barriere di rallentamento che misureranno l’abilità dei piloti iscritti alla prima edizione dello slalom Cittá di Riccia. Oltre alla classica manifestazione di tipologia Slalom, presente la disciplina Regolarità Turistica Auto Storiche e Moderne, la quale prevede già al via circa 10 equipaggi scritti.
Tutti i dettagli della prima edizione dello slalom marchiato Riccia Corse verranno svelati mercoledì 1 maggio, alla presentazione ufficiale in conferenza stampa della manifestazione che avrà luogo a Riccia, presso la sala convegni Beato Stefano alle ore 11.00. Sabato 4 maggio invece, nella centralissima piazza della cittadina di Riccia, verranno svolte le sessioni di verifiche tecniche e sportive delle vettu-
re e dei concorrenti iscritti alla manifestazione. Alla domenica invece i piloti, gli appassionati, i concorrenti, i meccanici e gli spettatori, oltre che curiosi, si riverseranno sulle strade della s.s. 162. Lo start della ricognizione avverrà a metà mattinata ed a seguire verranno svolte le tre manche di gara slalom; per la gara Regolarità invece previste soltanto tre salite.
il Quotidiano del Molise lunedì 29 aprile 2019
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