20° anno del Molise
Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo
Euro 1,40* | domenica 31 marzo 2019 | anno XXII | n.89 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente
Occupazione. Paolo De Socio (Cgil) accusa: Trasporti. E’ polemica tra consorzi di aziende e «Area di crisi complessa, un’occasione persa» sindacati in attesa del bando del gestore unico PAGINA 2
Superare le criticità e guardare alle opportunità di sviluppo
Turismo e Cultura, così il ministro vuole rilanciare il Molise
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DENTRO LA NOTIZIA
QM
CAMPOBASSO
Assemblea Sea, Sabatini: «Io non ci sarò»
ANCHE IL VESCOVO IN CAMPO CON LA MAGLIA ROSSOBLÙ
Campobasso-Cesena, previsto il grande pubblico per una sfida amarcord
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ISERNIA
Al setaccio
Alberto Bonisoli a Isernia ha incontrato gli attivisti M5S le piazze dello spaccio in città per parlare anche del piano di assunzioni del Mibac
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«Attraverso questo scambio costruttivo e questo confronto continuo con il territorio, riesco anche io a migliorare il mio lavoro e a rendere ancora più efficace l’impegno profuso dal Movimento». Queste alcune delle dichiarazioni fatte agli attivisti in un incontro che si è tenuto a porte chiuse.
LARINO
Anche in estate un’edizione del Carnevale PAGINA 17
CAMPOBASSO
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I campioni del Mario Pagano alle Convittiadi
L’EDITORIALE
UNA LEGGE ANORESSICA! GIANCARLO BREGANTINI ARCIVESCOVO Scriveva don Mazzolari, nel gennaio 1948, con una criticità efficacissima: Lo star solo, per chi non sa reggersi da solo, è un vivere durissimo! Erano anni diversi da nostri. Molti più difficili, complessi, aggrovigliati per le polemiche politiche contrapposte, che quell’anno, il 1948, renderà ancora più tesi. Ma in quelle generazioni c’era il gusto del futuro. C’era la forza del progetto politico, che sa creare fiducia. C’era lo sguardo in avanti. C’era l’entusiasmo del vero cambiamento. Oggi, invece, si approva una legga sulla difesa personale che oserei chiamare una legge “anoressica!”. Sì, perché è una legge che adagio adagio ci toglierà il gusto della fiducia nell’altro. La bellezza della collaborazione, della strada percorsa insieme. La gioia di guardare all’altro come alleato e non come potenziale avversario. E’ insidiosa questa legge, sul piano antropologico. Perchè introduce un principio devastante: dell’altro non mi posso più fidare. PAGINA 6
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Sala piena, amministratori ed eletti che si sono alternati dal palco del Palazzo dei Congressi dell'Eur. Dopo 25 anni di storia di FI quella di Roma è stata l’occasione per lanciare ufficialmente la candidatura del Cavaliere alle Europee. Folta la delegazione giunta dal Molise. PAGINA 3
La fuga dei ladri imbranati finisce con l’auto nel dirupo dopo il colpo alle slot machine
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SERIE D
PAGINA 19
Nuovo simbolo per la sfida europea, Toma tra i relatori
QM
PAGINA 18
L’Isernia non può sbagliare: arriva il Giulianova. Agnonese, esame di maturità a Jesi
Forza Italia, in tanti a Roma per l’assemblea degli eletti
ISERNIA
Sarà una domenica speciale a Selvapiana in occasione del big match tra Campobasso e Cesena. L’arcivescovo Bregantini “calciatore d’eccezione”, Riccardo Cucchi ospite d’onore in tribuna stampa. Si cerca l’impresa.
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BASKET
La Magnolia si rialza e manda al tappeto Civitanova al termine di un match tiratissimo PAGINA 22
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il Quotidiano del Molise domenica 31 marzo 2019
PRIMO PIANO
POLITICA
La Cgil attraverso una nota del segretario della Camera del lavoro, Paolo De Socio torna a definire la questione dell’Area di crisi complessa come un’occasione persa. «Siamo di fronte a una situazione che rischia di diventare oltremodo drammatica se non irreversibile per migliaia di lavoratori e per le loro famiglie. E’ bene ricordare che, nel corso di questi anni, abbiamo firmato, con diversi protagonisti della scena politica locale e nazionale, decine e decine di accordi e protocolli che dovrebbero richiamare ognuno alle proprie responsabilità. Fiumi di inchiostro ai quali, in queste ore, si aggiungono fiumi di parole che, invece di raccontare storie di assunzione di responsabilità, parlano dello scarica barile che a nessuno giova tantomeno a chi sta vivendo o vede imminente l’incubo della mancanza di lavoro e di salario. Un dato resta: gli unici ad essere dignitosamente responsabili, in questi anni, sono stati i lavoratori coinvolti nelle grandi e piccole vertenze che però hanno deposto, con più o meno convinzione, le loro speranze anche nelle promesse dei politici di turno. Promesse che, nella maggior parte dei casi, si sono rivelate semplici stridii elettorali.» «Siamo consapevoli che la crisi è stata dura –sottolinea De Socio - riteniamo che sia il caso che la politica regionale e nazionale, insieme all’intero apparato, cambi passo e si renda conto del fatto che nessuno si è candidato a dirigere una provincia nord europea o uno stato canadese in florido sviluppo economico ma chi si è proposto lo ha fatto, speriamo consapevolmente, nell’Italia in regressione e nel nostro bistrattato Molise.» «In questa martoriata regione che, insieme ai suoi cittadini, deve subire oggi, oltre agli effetti di una inspiega-
«Gli unici ad essere dignitosamente responsabili sono stati i lavoratori»
Area di crisi, un’occasione persa J’accuse di De Socio Il segretario della Cgil interviene sulla misura economica bile stentatezza di interventi, anche l’onta di una situazione paradossale: quella di assistere al teatro inscenato da coloro che sono stati causa e/o
concausa del problema che si ergono a paladini dei deboli e a propositori di improbabili soluzioni. Per il Molise non c’è più tempo» – afferma ancora
De Socio. Da Via Mosca si afferma: una «Non si vedono richieste di investimenti pubblici concreti, mirati e programmati che siano presupposto a
Paolo De Socio
politiche industriali, piani di sviluppo, programmazione di politiche attive del lavoro, proposte di progetti seri di orientamento e riqualificazione in
base alle esigenze reali del mercato del lavoro. Se poi la soluzione deve essere, quando va bene, quella di cassa integrazione prorogata a botta di manleva che grava solo sulle spalle dei già martoriati lavoratori e cassintegrati di lungo corso o il ricorrere a mezzucci tampone tipo il reddito di cittadinanza, venga detto chiaramente. Almeno noi – conclude Paolo De Socio - per parte sindacale, risparmieremo tempo ed energie profuse nell’elaborazione e nella tentata condivisione di piattaforme organizzando azioni consequenziali di lotta e di proposta in altri luoghi; voi, governanti vari, sarete chiamati, finalmente, ad assumervi le vostre responsabilità.»
Il presidente della Commissione bilancio interviene sul nuovo regolamento Ue
Fondi di coesione 2021-2027, Di Lucente: facciamoci trovare pronti Andrea Di Lucente
A margine dell’approvazione a Bruxelles del regolamento sui fondi di coesione per il 2021-2027, giunge il commento di Andrea Di Lucente, presidente della Prima Commissione (competente sulle politiche europee) del Consiglio regionale del Molise. «Più centralità alle zone interne, maggiore peso per le Regioni. E misure che vadano verso un’economia green e circolare. E il Molise potrà avere da tutto questo vantaggi senza fine - afferma Di Lucen-
te - Dobbiamo solamente farci trovare pronti. Saranno 1,5 miliardi di euro quelli destinati ai piccoli comuni e alle aree interne. Si tratta di una misura di estrema importanza per aree del paese (come una larga fetta del territorio molisano) che lottano per accedere ai servizi essenziali, per sopravvivere a una crisi che li ha schiacciati.» L’ex sindaco di Vastogirardi prosegue: «Il nuovo interesse che l’Unione Europea ha per le aree interne e per il loro sviluppo, testimonia come sia necessario che la crescita sia diffusa e non riguardi pochi, specifici posti. Anche il rifiuto che il Parlamento europeo ha posto davanti alla necessità di legare i fondi di coesione al raggiungimento di target
economici è un’ulteriore nota positiva: ribadisce come la coesione debba essere reale e improntata alle necessità dei territori piuttosto che al ritorno economico che le misure adottate porteranno. Dopo anni di austerità, l’idea di rimettere in moto il motore dell’Europa è chiara. E passa attraverso le zone periferiche, quelle che soffrono di più la differenza economica e di servizi rispetto al cuore dell’Ue.» Infine Di Lucente guarda allo sviluppo dell’ambiente: «Anche i vincoli legati all’economia green potranno essere un’ulteriore svolta positiva per il nostro territorio, già per natura votato ad una coabitazione virtuosa con l’ambiente. Non potranno essere finanziate infrastrutture come gli ae-
All’Ergife di Roma il sesto congresso internazionale di Medicina Biointegrata L’uomo è come un insieme di parti oppure un organismo complesso in cui la parte e l’intero sono interconnessi, dotato di un’anima, che vive e interagisce con l’ambiente circostante, evolvendo in esso e con esso? Questa è una delle chiavi di riflessione e di approccio con le ultime frontiere che nel “momento quantico” identificano e incorporano quello snodo in cui l’organismo e tutto il complesso uomo-anima-ambito di vita evolvono, spesso dopo importanti passaggi: di riflessione per la mente, di crisi per l’anima o di malattia per il corpo. Su queste chiavi di lettura, si apre a Roma il prossimo venerdi 5 aprile, il sesto congresso biennale di Medicina Biointegrata. Per tre giorni, nelle sale dell’Hotel Ergife, oltre 40 illustri relatori tra cui nomi di livello internazionale nell’ambito della ricerca, della medicina specialistica applicata, ma anche della saggistica, dell’ingegneria e della Biorisonanza, saranno a confronto in sette ricche sessioni di lavoro. Non solo articolate relazioni ma anche tavole rotonde e case study per dimostrare con testimonianze e dati chiari, le evidenze che anche nelle medicine convenzionali esistono e che potrebbero essere un valido contributo alla realizzazione di quella “medicina unica” in cui tutte le scuole di pensiero, ognuna con propria ed assoluta dignità scientifica, dovrebbero confluire. Un processo da realizzare mettendo al centro dell’attenzione non la malattia ma il
paziente e come fine ultimo non la scomparsa o l’attenuazione dei sintomi ma il recupero dello stato di piena salute. Ad aprire i lavori, il saluto istituzionale di Dario Chiriacò, coordinatore della Commissione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) per le Medicine non convenzionali nonché presidente dell’Ordine dei Medici di Rieti e della Federazione degli Ordini dei Medici del Lazio e componente del Comitato Scientifico della WFCMS (World Federation of Chinese Medicine Societies). A presentare la tre giorni di lavori sarà il Prof. Franco Mastrodonato, Direttore Scientifico e docente IMeB (Istituto di Medicina Biointegrata), Presidente SIMeB (Società Italiana di Medicina Biointegrata), nonché docente del Corso di Perfezionamento in Medicina Biointegrata Università di Chieti e nel Master in Medicine Naturali dell’Università Tor Vergata di Roma.
roporti oppure misure legate all’utilizzo di carbone e benzina. Largo, quindi, all’economia circolare e a quella sostenibile. Infine, il Parlamento Europeo ha deciso di spostare l’attenzione dal livello nazionale a quello regionale, fornendo a questi ultimi enti la possibili-
tà di avere maggiore voce in capitolo su loro stessi e sulle scelte di sviluppo per i loro territori. Insomma, a partire dalle Regioni, per il prossimo quinquennio saranno 270 i miliardi di euro da impiegare per plasmare un’Europa che sia ad un’unica velocità».
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Annuario Ispra, i dati sul trasporto nella ricerca dell’epidemiologo Gianluca Iarocci E’ stato recentemente presentato a Roma presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati alla presenza di numerose autorità, l’ultima edizione dell’Annuario dei Dati Ambientali dell’ISPRA. Gianluca Iarocci, statistico ed epidemiologo campobassano, esperto di tematiche ambientali ha collaborato alla realizzazione dell’Annuario realizzando un contributo nella sezione trasporti. L’inquinamento atmosferico è diventato negli ultimi tempi sempre più un argomento di dibattito politico. In Italia, nel 2016, le emissioni totali di gas serra, espresse in CO 2 equivalente, sono diminuite del 17,5% rispetto all’anno base (1990). Una riduzione, riscontrata in particolare dal 2008, che è conseguenza sia della riduzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali a causa della crisi economica e della delocalizzazione di alcuni settori produttivi, sia della crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e di un incremento dell’efficienza energetica. A giudizio del ricercatore Iarocci le misure principali per la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) in città sono la riduzione del 50% dell’uso delle auto con il motore a scoppio entro 10 anni per poi eliminarle del tutto, si deve spostare su ferrovia prima possibile la maggior parte del trasporto passeggeri su medie distanze ed almeno il 30% del trasporto merci che supera i 300 km deve essere fatto su ferrovia o via d’acqua, tale quota dovrebbe poi raggiungere il 50%. Dovrebbe poi essere incrementato l’uso di carburanti a basse emissioni nel trasporto aereo fino a raggiungere il 40%, si devono ridurre le emissioni di CO 2 derivate dagli oli combustibili del trasporto marittimo del 40-50%.
PRIMO PIANO
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POLITICA
«Siamo stati indispensabili 25 anni fa, siamo indispensabili ancora, assolutamente, anche adesso». Così Silvio Berlusconi ieri all’assemblea degli eletti di Forza Italia a Roma. Presente il governatore del Molise Donato Toma, insieme agli assessori Di Baggio e Cavaliere, al consigliere regionale Nico Romagnuolo, alla parlamentare Annaelsa Tartaglione, all’europarlamentare Aldo Patriciello, insieme ad una folta delegazione proveniente dalle due province molisane. Un’occasione per prepararsi al voto per le elezioni comunali ed europee anche per il partito azzurro in Molise. Sul palco della manifestazione il presidente Toma ha voluto ringraziare il suo partito per il forte sostegno dimostrato durante la campagna elettorale quando il Molise veniva definito l’Ohio italiano. In occasione dell’assemblea, è stato presentato il simbolo ‘ritoccato’ di Fi in vista delle europee di fine maggio. Resta il logo storico azzurro con la scritta Forza Italia in primo piano sul tricolore, con sopra il nome del leader (‘Berlusco-
A Roma la kermesse degli azzurri per i 25 anni di Forza Italia, folta la delegazione partita dal Molise
Europee: Berlusconi presenta il nuovo simbolo, riflettori sul presidente Toma
ni’). Non c’è quindi alcun riferimento né a Altra Italia né al vecchio scudo crociato della Balena bianca. Ma soprattutto non c’è alcun richiamo al Partito popolare europeo (Ppe), come previsto in un primo momento. La
novità è la dicitura ‘Per cambiare l’Europa’ inserita in basso. Un restyling grafico scelto per la cosiddetta lista unitaria dei moderati che correrà in occasione del voto del 26 maggio. Ma a Roma l’ex premier ha ribadi-
to che «è solo colpa degli italiani, che non hanno capito nulla» e «ancora oggi non stanno capendo nulla» e stanno andando «contro i loro interessi» se hanno al governo «i comunisti da strada» (riferendosi al M5S), distinti «da quelli di salotto del Pd». Accolto con tripudio di bandiere, Berlusconi ha preso la parola definendosi «molto, molto commosso per essere qui con voi, la mia famiglia che ha cambiato la storia di questo Paese. Forza Italia – ha sottolineato il Cav - è la spina dorsale del centrodestra, lo è stata e lo sarà in Italia e in Europa. A Bruxelles sarò presente per questa nuova grande battaglia: come abbiamo fondato il centrodestra in Italia, così dobbiamo ripetere il miraco-
lo in Europa». Quanto ai giornali che parlano di un tramonto di Forza Italia, «non capisco come possano esserci in giro tanti stupidi che non sanno guardare neanche in superficie la realtà del Paese» osserva l’ex premier. E sull’esecutivo tuona: «Non possiamo lasciare a questi
signori il governo del Paese». Governo in cui, aggiunge Berlusconi, «Di Maio, molto abile nella comunicazione, fa finta di essere sottomesso a Salvini ma si prende la sostanza di ciò che fa il governo, lasciando a lui solo la forma e l’apparenza. Presto se ne accorgeranno».
Si arroventa il dibattito in vista del bando per il gestore unico del tpl
Trasporto pubblico locale, è guerra tra consorzi e sindacati Sui trasporti da tempo i rapporti tra alcune aziende del settore e sindacati sono da tempo lacerati. In attesa del bando per la gestione unica del tpl molisano, i consorzi di imprese CSMM e COTRAM nei giorni scorsi hanno accusato i sindacati di «una continua e genera-
lizzata campagna denigratoria a danno delle aziende di trasporto molisane, di cui viene messo in discussione non solo l’operato ma addirittura la loro stessa esistenza». Per le aziende del settore «non si può continuare a spargere fango su un settore produttivo che da anni
svolge il proprio compito con impegno e serietà sperando di carpire l’attenzione dell’opinione pubblica attraverso narrazioni false e strumentali.» Un’accusa che viene sottolineata nella nota: «Ad un esame più attento invece si potrebbe scoprire che non tutti i lavoratori delle varie imprese sono poi così insoddisfatti, anzi alcuni addirittura manifestano serie preoccupazioni per eventuali futuri cambiamen-
ti di cui oggi non è andato conoscerne le dinamiche». Fulminea la risposta di tutte le sigle sindacali del settore: «Abbiamo letto il comunicato congiunto dei due consorzi che rappresentano la miriade di aziende presenti in Molise (tante, troppe, un caso unico a livello nazionale rispetto al bacino d’utenza regionale) e, come al solito, riscontriamo un tentativo di confutare le dichiarazioni delle Organizzazioni
Domani in aula arriva il bilancio consolidato, sotto osservazione le società partecipate Tornerà in assise domani mattina il Consiglio regionale del Molise per l’approvazione del bilanci consolidati della Regione Molise relativi alle annualità 2016 e 2017. Per l’ente di Via Genova è la prima volta che il documento contabile, a carattere consuntivo, arriva all’attenzione dell’assemblea legislativa dopo l’introduzione con il D.lgs 118/2011 e le modifiche intervenute con il Decreto del Ministero dell’Economia e della Finanze dell’11 agosto 2017. Il bilancio consolidato rappresenta uno strumento informativo primario per conoscere il risultato economico, patrimoniale e finanziario dell’ente capogruppo (la Regione) con i suoi organismi strumentali e con gli enti strumentali e le società partecipate e controllate (che definiscono insieme il Gruppo Amministrazione Pubblica). Quello relativo all’esercizio 2017 racchiude una mole di informazione fortemente implementata rispetto a quello del 2016, in quanto sono confluiti dodici nuovi soggetti (enti, organismi, società) nel perimetro precedente, consentendo una visione più ampia
delle consistenze economico patrimoniali del gruppo ma allo stesso tempo riducendo il confronto con l’esercizio precedente, a causa della diversità del perimetro di riferimento. Guardando ai numeri l’esecizio 2017 esprime un risultato economico negativo pari a 8,49 milioni di euro, così come negativo è il risultato della gestione finanziaria pari 8,16 milioni di euro dovuto – come si legge ella relazione introduttiva – principalmente a interessi passivi. Il risultato è un patrimonio netto consolidato pari a 117,54 milioni di euro che registra un patrimonio netto positivo per quindici dei diciassette enti e società oggetto di consolidamento. Da parte del Collegio dei revisori il parere favorevole sul documento, sul quale esistono però dei rilievi che guardano principalmente ad una più veloce razionalizzazione e riorganizzazione delle partecipazioni della Regione iniziate dal 2014. L’Assemblea sarà chiamata inoltre a eleggere, mediante estrazione a sorte, i tre componenti del Collegio dei revisori dei conti in vista della scadenza dell’organo in carica.
Sindacali senza portare alcun argomento concreto a sostegno delle loro tesi.» Infine nella nota si afferma: «Una cosa è certa: i consorzi sono espressione di realtà economiche radicate sul territorio portatori di una profonda conoscenza dello stesso e quindi delle esigenze di mobilità dei cittadini cui hanno dedicato negli anni la massima considerazione spesso anche attraverso l’assunzione di responsabilità non dovute ma sempre nell’ottica di offrire il servizio.» I segretari di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal replicano: «Prendiamo atto che sono realtà radicate sul territorio, ma a prescindere da ciò, non per questo possono definirsi delle realtà efficienti. Infatti, avremmo desiderato sentirci dire che non è vero il mancato pagamento degli stipendi, che non è vero il fatto che la regione Molise compensi tutti i km fatti dalle imprese, anche se questi km sono comuni a più aziende, che non è vero il fatto del rimborso al km percorso in base a criteri più che generosi (la regione Molise è quella che spende, pro capite, il maggior costo unitario). Purtroppo niente di tutto questo, nessun cenno, c’è
solo un tentativo autoreferenziale, teso a giustificare la sopravvivenza delle 29 realtà esistenti, soprattutto delle quattro maggiori imprese.» Poi la risposta sul gradimento dei lavoratori: «Ci basta solo far notare che il Molise è l’unica regione dove vige un solo accordo territoriale, a fronte del quale le imprese pagano l’impegno eccedente la dodicesima ora “ben 0,52 €” (proviamo francamente vergogna a far sapere quanto vale tale emolumento per autisti che operano in altre regioni) e nemmeno qualche giorno fa, una di queste imprese ha avuto anche il coraggio di prospettare la disdetta di tale accordo. Sorvoliamo sulle responsabilità civili e penali che gli autisti rischiano per rispettare gli orari, fatti su una velocità commerciale irreale, o sugli obblighi di fermate in spregio delle norme sul Codice della Strada, a fronte di una retribuzione, anche questa fra le più basse d’Italia. Pertanto non siamo noi a dequalificare l’intero settore, ma è il comportamento stesso delle aziende – concludono i sindacati - tranne qualche rarissimo esempio, a far sì che questo avvenga.»
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PRIMO PIANO
STORIA E CULTURA
Massimiliano Marzillo restituisce all’Italia e al Molise un lungo e intenso lavoro sull’antifascismo Maria Ciarravano e Sergio Di Modugno: storia d’amore e di anarchia Maria Ciavarrano
VITTORIA TODISCO “A volte la storia è una madre benevola, riabilita e rende giustizia, sebbene con tempi propri e seguendo percorsi trasversali”. Massimiliano Marzillo con il suo ultimo lavoro di recente pubblicazione: ANTIFASCISTI Maria Ciarravano, Sergio Di Modugno e altre storie; edito da Cosmo Iannone di Isernia ancora una volta ci restituisce inedite pagine di storia contemporanea attraverso le quali ci si imbatte in personaggi i quali, spesso: vuoi per la scarsa conoscenza dei fatti che per l’inesorabile trascorrere del tempo, sono diventate ombre “fantasmi” (come li ha definiti Marco Gervasoni citando proprio il lavoro di Marzillo); nonostante le gesta di eroismo e l’immane sofferenza attraverso la quale si è venuta a caratterizzare la loro esistenza. Marzillo, partendo proprio da Maria Ciarravano (nata a Salcito il 9 aprile del 1904) ha percorso in maniera meticolosa l’esperienza di questa donna e, attraverso un laborioso quanto appassionato lavoro di ricerca che ha prodotto una preziosa documentazione, certifica le storie di tanti uomini, donne: “italiani nella morsa dei totalitarismi” che l’autore – quasi fossero tessere di un puzzle – coniuga tra loro arrivando a realizzare un drammatico affresco storico sull’antifascismo in Italia e in Europa. Per una volta la Storia quella scritta con la maiuscola, e attestata da documenti e atti inoppugnabili talvolta aridi e scarni, assume una tale dimensione umana che cattura l’autore che riesce a trasmettere anche al lettore l’empatia di cui rimane preda. «Nel licenziare il libro – scrive Marzillo – mi piace far sapere che è stato scritto nel luogo più appropriato, in una città e in una
La famiglia Zamboni Ludovico, Tabarroni Viola e Mammolo da sinistra in piedi Seduti: Tabarroni Virginia, Anteo e Assunto
che se ne scoprono molte altre ancora insieme a quella del pugliese Di Modugno, del ligure Gian Battista Canepa, del veronese Giovanni Domaschi e dell’aretino Mario Magri ex eroe di guerra uno dei Legionari di Fiume al seguito di Gabriele D’Annunzio confinato per oltre 17 anni senza mai passare per il Tribunale speciale ucciso poi nell’eccidio delle Fosse Ardeatine che fu l’occasione per il regime fascista di sbarazzarsi di tante figure comode che né il confino, la prigionia o le torture erano riuscite a domare. Anteo Zamboni Maria Ciarravano, ragazza poco più che adolescente – 14 anni – lascia con i genitori il nostro Molise, anstrada entrambe simbolo dell’antifascismo cora oggi condannato a doversi mostrare e della lotta di Liberazione. E’ stato lavorato terra matrigna nei confronti dei suoi figli e, a Torino in Corso Carlo e Nello Rosselli, nel- approda a Roma dove all’età di 18 anni atl’appartamento che fu di mio padre, di sera traverso la conoscenza e l’amore per un gioalla luce fioca di una candela senza l’ausilio vane pugliese, Sergio Di Modugno l’altro prodelle moderne tecnologie ma, come una vol- tagonista del libro, riesce a maturare una ta, ascoltando il suggestivo fruscio della pen- forte componente ideologica arrivando ad na che scorreva veloce sui fogli». Infatti nel operare l’anarchia con inusitato coraggio 1929 Sergio Di Modugno ormai esule a Bru- senza alcun altro scopo se non quello di asxelles (morirà in un gulag sovietico vittima secondare la propria sete di libertà e giustidel regime fascista ma condannato in ma- zia sociale. Tutto ciò a dispetto del clima di niera oscura e silente dal grande terrore sta- repressione attraverso il quale si esprime il liniano nei cui confronti il comunismo italia- regime fascista all’indomani del 1926 allorno fu fin troppo accondiscendete) scrive al ché vengono messi al bando, ed esclusi fratello Antonio, anch’egli anarchico e mari- quindi dalla vita politica i partiti di opposito di Ester, sorella di Maria Ciarravano: “ai zione e la loro stampa. bagliori deboli della luce della candela”. Sergio Di Modugno cresciuto in Puglia reQual è la condizione socio – politica del gione connotata dal punto di vista politico e Mezzogiorno d’Italia in quegli anni ce lo ri- sensibile alle problematiche del proletariacorda Carlo Levi in “Cristo si è fermato Ebo- to a soli vent’anni possedeva già significatili”: «I signori erano tutti iscritti al Partito, an- ve esperienze di lotta. Aveva conosciuto Giuche quei pochi… che la pensavano diversa- seppe Di Vittorio sullo scenario di quegli mente… i contadini non erano fascisti, come scontri di classe in cui braccianti ed agrari non sarebbero stati liberali o socialisti o che si contrapponevano in modo assai cruento so io, perché queste faccende non li riguar- in un’opposizione niente affatto improvvisadavano. Per i contadini lo Stato è più lonta- ta ma che andava costruendosi su solide no del cielo, e più maligno, perché sta sem- basi politiche e culturali. Il coinvolgimento pre dall’altra parte». Non diversa da quella di Maria Ciarravano nella lotta come neldella Lucania era la situazione del Molise l’amore fu totale dopo una convivenza spotuttavia la storia di Maria Ciarravano rappresenta un elemento di unione tra il Nord e il Sud del Paese seppure tra esperienze politiche spesso molto diverse e percorsi di vita in altri modi articolati seppure capaci di fondersi per il raggiungimento di un obiettivo comune. Ed è proprio attraverso la storia di questa molisana
L’autore certifica, attraverso un laborioso quanto appassionato lavoro di ricerca le storie di tanti uomini e donne: «italiani nella morsa dei totalitarismi»
sa Sergio e da quest’unione nasce Icilio. Conosce l’esilio, confinata a Lipari e di seguito a Ponza è costretta a lasciare i suoi figli; vive altre storie mentre Di Modugno è costretto a peregrinare in Europa prima di approdare a Mosca. A Ponza ha un figlio da Lodovico Zamboni l’anarchico fratello di quel ragazzo quindicenne autore di un oscuro fallito attentato a Mussolini a Bologna che, arrestato dal padre di Pier Paolo Pasolini, viene linciato dalla folla. Il bambino nato da quell’incontro si chiamerà Anteo come lo sfortunato zio morto appena adolescente. Ma il legame con Sergio Di Modugno che non tornerà mai più dalla Russia non si scioglie, ma si trasferisce sul piano dell’amicizia e del rispetto reciproco. Marzillo dedica intense pagine alla Puglia non solo, quanto all’odissea degli antifascisti “ingannati” dal mito staliniano come gli esponenti del gruppo Calligaris. Restituisce identità e vigore di eroi a tutti i protagonisti ai quali pur senza saperlo dobbiamo molto. Si è vero la storia è una madre benevola, riabilita e rende giustizia. Se Salcito fin’ora ha mostrato imbarazzo nei confronti di questa donna rialzi la testa e mostri la capacità i saper leggere la storia e il coraggio di saper fare i conti con il proprio passato. Celebri il ricordo di una donna coraggiosa e moderna che ha combattuto nella clandestinità con quei pochi strumenti in suo possesso mostrando però una statura morale politica che altri non hanno avuto e lo consegni ai giovani affinché sappiano farne buon uso. Maria Ciarravano è morta a Bologna nel 1965 senza aver mai chiesto nulla rispetto a tutto ciò che invece ha dato.
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Il presidente del Cda: «Alla chiamata del primo aprile io non ci sarò»
Assemblea soci Sea, Sabatini: «Convocazione illegittima» «Non prenderò parte all’assemblea dei soci di lunedì 1 aprile». Ad annunciarlo è il presidente della Sea – Servizi e Ambiente – Spa, l’avvocato Stefano Sabatini, che spiega:
«In qualità di Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Sea non posso prendere parte a un’assemblea convocata da chi non è legittimato a farlo. Lo Statuto dell’azien-
da municipalizzata prevede che sia l’amministratore a convocarla, rinforzato dalle norme generali del Codice Civile, per il quale l’assemblea per l’approvazione del bilancio
non può essere mai convocata dai soci». «L’assemblea – sostiene l’avvocato – è stata convocata dal direttore generale del Comune di Campobasso con
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Picca via Guglielmo Marconi, 3 0874.416177
un documento che contrasta con l’atto amministrativo, inviato via Posta Elettronica Certificata, firmato dal sottoscritto, così come previsto dalla normativa vigente». «La convocazione legittima è quella dell’11 aprile – prosegue il presidente del CdA della Sea – Una data scelta non a caso, bensì determinata dal tempo previsto dalla legge per dare modo alla società esterna di revisione dei conti di redigere la relazione al bilancio, che il 29 marzo, giorno in cui era già stata convocata l’as-
semblea da parte del direttore generale dell’ente comunale, ancora non era pronta». «La Sea – incalza e conclude Stefano Sabatini – ha sempre operato nel rispetto della legalità e noi continueremo in questo solco fino all’ultimo giorno del mandato. I motivi dell’illegittimità dell’assemblea del 29 marzo, aggiornata al 1° aprile, sono stati già scritti a verbale e, inoltre, esplicitati in una nota inviata al direttore generale del Comune di Campobasso e al sindaco Antonio Battista».
Evento nazionale dal 7 al 14 aprile per sfidarsi in discipline come tennis, calcio, corsa campestre e anche scacchi
Convittiadi, schierati i giovani campioni All’appuntamento di Peschiera del Garda il “Mario Pagano” porterà una delegazione che punta in alto Più di 2mila ragazzi tra gli 11 e i 16 anni si sono dati appuntamento a Peschiera del Garda per sfidarsi in molteplici discipline sportive. Dal basket al tennis, dagli scacchi al calcio passando per la corsa campestre e la pallavolo. Dal 7 fino al 14 aprile è infatti la settimana delle Convittiadi 2019: sette giorni di tornei e gare a cui prendono parte gli studenti provenienti dai convitti e dagli educandati statali di tutta Italia. Tanto sport, amicizia e anche un pizzico di cultura. Infatti, nelle intenzioni di chi le organizza, i valori che devono essere condivisi tramite questa manifestazione sono la sportività, la cultura, la socializzazione, la fratellanza, la condivisione, il confronto, il rispetto e la lealtà, la conoscenza, l’amicizia, ma anche la scoperta del territorio e la valorizzazione del talento. Valori strettamente apparte-
nenti alle realtà convittuali. Le Convittiadi sono le Olimpiadi Nazionali dei Convitti italiani, annualmente organizzate da uno degli Istituti Educativi nazionali aderenti all’ANIES (l’Associazione Nazionale degli Istituti Educativi Statali). Ogni edizione coinvolge oltre 2000 ragazzi e ragazze, dagli 11 ai 16 anni, che si confrontano in diverse discipline sportive ed artistiche. I valori che vengono condivisi tramite la manifestazione concernono la sportività, la cultura, la socializzazione, la fratellanza, la condivisione, il
La città intitola una strada al Maestro Lino Tabasso Al Maestro Lino Tabasso intitolata una strada di Campobasso “Dopo un iter amministrativo comunale, finalmente Palazzo San Giorgio dedica una strada cittadina al Maestro Lino Tabasso. Un illustre compositore ed animatore culturale della Campobasso della prima metà del secolo scorso, autore delle più belle e significative composizioni che hanno segnato, e segneranno per sempre, la storia della tradizione musicale del Molise ed in particolare di Campobasso.“La proposta di intitolare una strada di Campobasso al Maestro Lino Tabasso era stata avanzata dal Gruppo
Consiliare del Movimento 5 Stelle e prontamente recepita dalla commissione consiliare Cultura e Sport, presediuta da Giovanna Viola. La cerimonia si è svolta ieri pomeriggio, 30 marzo, a partire dalle 16, prima all’Hotel San Giorgio, con un convegno dedicato proprio alla figura di Tabasso, personaggio che ha profondamente segnato, in maniera indelebile, la cultura della nostra città, e poi con l’intitolazione della strada, la traversa di via Insorti d'Ungheria adiacente allo stesso Hotel, fino a ieri denominata C.da S.Antonio dei Lazzari. “Via Lino Tabasso si affianca ad altri importanti nomi legati all'arte e alla cultura già presenti nella zona di Parco dei Pini, come Alfredo Trombetta, Marcello Scarano e Nina Guerrizio.
confronto, il rispetto e la lealtà, la conoscen- po armonico dello studente, in cui la formaza, l’amicizia, la scoperta del territorio e la va- zione sportiva si inserisce nel più ampio teslorizzazione del talento, ovvero i valori stretta- suto della formazione etica fatta di consapemente appartenenti alle realtà convittuali. Le volezza di sé e di rispetto per gli altri, e capace Convittiadi rappresentano, inoltre, un importan- di rivelarsi utile nel favorire sia la prevenzione te momento di apprendimento, di del disagio giovanile sia la valorizdivertimento e di aggregazione, zazione delle eccellenze. L’educache permette agli studenti convitzione alla partecipazione serena, al tori e semiconvittori frequentanti il coinvolgimento attivo, al supporto biennio della scuola secondaria di motivazionale, all’accettazione delI e II grado di vivere nuove espela sconfitta, al “tifo” generoso ma rienze, fare nuove amicizie e cononon aggressivo sono le linee-guida scere nuovi territori. La manifestaalla base di ogni attività, sportiva ed zione, a cadenza annuale, è orgaartistica, di questa iniziativa di pornizzata quest’anno dall’Educandatata nazionale. La delegazione di to “Setti Carraro” di Milano, in linea studenti e studentesse del Convitcon le direttive ministeriali in mato di Campobasso raggiungerà Peteria di diffusione della cultura delschiera del Garda domenica 7 aprilo Sport finalizzata ad uno svilup- Il rettore Fasciano le 2019.
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CAMPOBASSO E PROVINCIA
ATTUALITÀ
Sabato alle 17.30 la prova generale aperta al pubblico e domenica la prima alle 18.30
“Le ragazzine di Campobasso stanno perdendo il controllo” In scena al Savoia il nuovo progetto teatrale people-specific “Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra”. È il nuovo progetto teatrale people-specific ideato e diretto dalla regista Eleonora Pippo che indaga i sentimenti della crescita e dell’identità, in scena al Savoia di Campobasso stasera 31 marzo, alle ore 18.30. Alla chiamata pubblica hanno risposto numerose ragazze della Regione che in questi giorni stanno partecipando alle prove dello spettacolo. Ieri alle 17.30 sempre al
teatro Savoia si è tenuta la prova generale aperta al pubblico. Un evento straordinario per la prima volta a Campobasso e aperto a tutti. I biglietti, ciascuno dal costo di 8 euro, sono disponibili on line dal sito www. fondazionecultura. it oppure presso la biglietteria Gil e la biglietteria di piazza Pepe nel giorno dello spettacolo dalle ore 17. A partire dall’omonimo teen drama a fumetti di Ratigher vincitore del prestigioso Premio Micheluzzi come Miglior Fumetto al
Napoli COMICON 2015 che racconta la storia dell’amicizia di due ragazzine delle medie con la passione per le analisi mediche, lo spettacolo prevede infatti la formazione di compagnie locali temporanee composte da ragazze tra i 13 e i 18 anni, che nel tempo record di sette giorni lavorano insieme alla regista alla creazione di una performance originale. La rappresentazione va in scena un’unica volta, è basata sulle peculiarità e il vissuto delle ragazzine coinvol-
te e si avvale della partecipazione attiva del pubblico. Filo conduttore è la storia del graphic novel di Ratigher, che racconta attraverso le due protagoniste la paura, il conflitto e la ricerca della prova materiale della propria esistenza attraverso l’indagine medica sul proprio corpo. Ma in questa traduzione, la trama si arricchisce del vissuto delle ragazzine in scena. Una narrazione parallela fatta di brevi interviste, canzoni live scelte dalle stesse ragazze e
Una legge “anoressica”! MONS. GIANCARLO BREGANTINI Scriveva don Mazzolari, nel gennaio 1948, con una criticità efficacissima: Lo star solo, per chi non sa reggersi da solo, è un vivere durissimo! Erano anni diversi da nostri. Molti più difficili, complessi, aggrovigliati per le polemiche politiche contrapposte, che quell’anno, il 1948, renderà ancora più tesi. Ma in quelle generazioni c’era il gusto del futuro. C’era la forza del progetto politico, che sa creare fiducia. C’era lo sguardo in avanti. C’era l’entusiasmo del vero cambiamento. Oggi, invece, si approva una legga sulla difesa personale che oserei chiamare una leg-
ge “anoressica!”. Sì, perché è una legge che adagio adagio ci toglierà il gusto della fiducia nell’altro. La bellezza della collaborazione, della strada percorsa insieme. La gioia di guardare all’altro come alleato e non come potenziale avversario. E’ insidiosa questa legge, sul piano antropologico. Perchè introduce un principio devastante: dell’altro non mi posso più fidare. Mi potrà essere sempre “nemico”. Quel “sempre” che è stato introdotto nell’articolo 52 del Codice penale, non necessario, ma volutamente provocatorio (come attestano molteplici giuristi di professione!), guasterà le nostre relazioni sociali. E ci renderà inesorabilmen-
te più poveri! Sì, perché se diminuirà la fiducia reciproca, a cominciare dai rapporti quotidiani, di prossimità, di incontro amabile con il tuo quartiere, anche i grandi investimenti man mano diminuiranno. Perché diremo: per quale motivo investire? Tanto non ci può fidare di nessuno! E la nostra società soffrirà ancora di più il fardello del debito di fiducia, che già devasta le relazioni economiche e sociali nazionali e mondiali. E anche a livello locale dobbiamo vigilare e impegnarci per rafforzare i legami di fiducia. Non spezzarli. Come ha ben sottolineato Mattarella nella sua lettera ai partiti. Si affacceranno danni simili all’ano-
‘Le lezioni di Tina’ tutti i lunedì per una lettura condivisa Al civico 11 di Corso Bucci un libro è sempre una risorsa REDAZIONE CAMPOBASSO Tutti i lunedì. Ore 17.00. Tina è pronta: libro in mano, aspetta qualche minuto per consentire l’arrivo di eventuale ritardatario e per cominciare la “lezione”. Tina è la professoressa ora in pensione, ma sempre indomita, Tina Lembo. Gli “studenti” sono i soci, in maggioranza donne, dell’Auser. Sono pensionati che piacevolmente si ritrovano, come una volta, sui banchi di scuola, ad ascoltare una lezione su un libro che sicuramente avrebbero voluto leggere e che non hanno fors nemmeno sfogliato. Ogni settimana un libro diverso. Alcune volte Tina leg-
ge ed illustra un libro richiesto dagli “studenti”, altre volte un volume da cui è stato tratto un film di successo. Comincia con la narrazione del contesto storico in cui si inseriscono i fatti, la illustrazione della trama e la complessità delle figure dei protagonisti, continuando con la lettura dei passi più avvolgenti del libro. Ogni volta gli “studenti” sono colpiti dalla verve della professoressa Lembo che sa mantenere vivo il dialogo con i soci, spesso sollecitati ad intervenire. Le domande sono sempre appropriate e mai inutili. L’ “aula” è il salone è della Associazione Auser di Campobasso, con sede in Corso Bucci n. 11 (tel. 0874 493552),
che conta cira 150 iscritti. La “fatica” della professoressa Lembo dura circa 2 ore che trascorrono piacevolmente, permettendo ai soci di passare un pomeriggio diverso, ma comunque istruttivo. La fine della lezione viene salutata con un lungo applauso per ringraziare Tina, come viene chiamata familiarmente da tutti, e per dimostrare la gioia di essersi sentiti nuovamente giovani studenti. Altro punto di onore per l’ Auser è una biblioteca che conta circa 400 volumi, che continua ad incrementarsi con le donazioni dei soci. Proprio sotto la spinta delle “lezioni” settimanali, il volume dei prestiti è notevolmente aumentato.
ressia, che deperisce tutto ciò che chiede invece vita. Non entro nel merito giuridico della legge! Altri, più competenti, lo stanno già facendo. Ma sento che questa è una legge pericolosa, direi proprio negativa, in quanto va a minare il cuore della fraternità, dell’essere e del riconoscerci fratelli! E’ “anoressica”, sì, perché ci toglie il gusto delle cose e di condividerle con l’altro. Ora, pensiamo un po’ quando sentiremo bussare alle nostre case, o percepiremo un rumore nel giardino: tutto ci porterà al sospetto, a sentire che qualcuno insidia le nostre sicurezze. L’altro sarà subito guardato e temuto come minaccia. Le paure, in fondo, hanno vita così, finché non ci divorano l’unica cosa fondamentale per vivere bene: il convivere nella comunione, nutrendo fiducia e non sospetto! E nello scenario di questi giorni, occorre guardare anche al congresso mondiale per la Famiglia, che oggi si conclude a Verona. Ma con occhi che non strumentalizzino. Piuttosto con cuore aperto al suo valore fondativo, che grida la bellezza dell’amore e guarda al domani costruendolo con l’apertura alla via, ai figli. La denatalità, il Molise con le sue aree interne lo sta tristemente soffrendo, è un problema da risolvere ponendo al centro la forza non della polemica, ma dell’amore. Perché è l’amarci che ci apre la porta, che spalanca i porti e crea corridoi umanitari densi di umanità vera, che non ha bisogno di armarsi per essere difesa! E’ la paura che dobbiamo invece vincere, se non vogliamo restare soli! E il rimanere soli è davvero durissimo!
Per vedere il video scansiona il QR code lettere indirizzate ad una sé del futuro rivela le risorse delle Post-Millennial Girls intrecciando finzione e realtà che si avvalorano a vicenda. Ogni spettacolo è unico, diverso e imprevedibile, fortemente legato all’umanità delle giovani interpreti e della comunità alla quale appartengono. Parte integrante della messa in scena è l’installazione “La fine azzurra” ad opera della stessa Eleonora Pippo, una scultura gonfiabile raffigurante la mastodontica ragazzina-cartoon
azzurra del fumetto che sarà esposta le mattine di venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 marzo davanti all’entrata principale del Teatro Savoia. La narrazione si avvale di un linguaggio ibrido che accoglie la casualità tra le componenti dinamiche del processo creativo che parte dal presupposto che nell’imperfezione si manifesti la vita lasciando spazio ad un’esperienza di autentico confronto e condivisione dei contenuti e dei sentimenti adolescenziali delle protagoniste e delle emozioni legate al controllo ma soprattutto alla sua assenza. Il progetto e co-prodotto da Teatro della Tosse di Genova e Eleonora Pippo con il sostegno di Coconino Press-Fandango Editore e Kilowatt Festival.
Pane di Pietracupa Il sapore buono della nostra terra Spesso, durate i giorni della settimana, è facile vedere sfrecciare per le strade molisane e del limitrofo Abruzzo la bianca sagoma dei camioncini dell’Azienda Flo.Car. Srl, produttrice, distributricee venditrice al dettaglio di prodotti da forno, quali pane, pizze, biscotti, dolci; classici prodotti artigianali propri della tradizione molisana. L’azienda ha sede nel grazioso borgo di Pietracupa, che ha tradizioni antiche in materia, e proprio in omaggio a questo paese, i proprietari, hanno voluto titolare il loro marchio industriale “Pane di Pietracupa”. Tutto è iniziato negli anni 90, quando i coniugi Emiddio Florio (di Trivento) e Santina Carosone (di Pietracupa), hanno acquistato un manufatto in decadente stato di conservazione, causa il terremoto e lo hanno ristrutturato per costruire la loro abitazione ed un forno per la produzione del pane. Le capacità artigianali e gestionali dei due coniugi, la loro lungimiranza, il loro coraggio, la loro serietà ed il loro impegno nel lavoro ,coadiuvati negli anni a seguire dai figli Mariano, Andrea e Valentina, hanno fatto sì che la loro azienda si è espansa, la produzione si è rivolta anche verso nuovi prodotti dolciari arrivando ad aprire nel Molise ed in Abruzzo alcuni punti di vendita; per cui, la iniziale azienda a conduzione familiare è diventata una solida azienda che offre lavoro a 15 unità di persone, con un ufficio in loco ed una “flotta di camioncini” che integrano la produzione con la distribuzione e la vendita al minuto, in un intelligente indotto industriale, che giova alla econonia dell’Azienda ed al benessere regionale. Emiddio Florio, ci ha informato che nei suoi programmi futuri ha in mente nuovi progetti espansivi della sua attività, ma, su questo argomento, spera molto in qualche aiuto statale, non per costruire “cattedrali nel deserto”, ma per implementare l’attività della sua azienda a livello interregionale, in un territorio ecologicamente integro, la cui vocazione agricola ed enogastronomica è confacente all’ingresso di operatori avveduti ed onesti che assecondino tale vocazione territoriale, con nuove iniziative e nuove offerte di lavoro, così da permettere ai residenti, soprattutto giovani, di lavorare e restare nella loro regione. L’esempio della Flo.Car e di molte altre aziende molisane dimostra che la regione offre molti spazi per poter avviare attività imprenditoriali, compatibili con il contesto agroalimentare e socio-economico che il Molise può offrire, basta avere coraggio, intraprendenza e fiducia nelle proprie capacità, ovviamente anche con i contributi degli organi istituzionali competenti, che devono favorire ed assecondare tali iniziative di sviluppo. (prof. Claudio Camillo)
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BOJANO-RICCIA
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VINCHIATURO In vista delle prossime elezioni Europee di maggio, iniziano a circolare i primi nomi di candidati. Alcune indiscrezioni parlavano anche di una candidatura del sindaco di Vinchiaturo, Luigi Valente che ha però prontamente smentito, ribadendo di voler proseguire l’impegno in comune. «Nella vita ci sono rinunce che un uomo deve saper fare, specialmente se ha delle responsabilità verso una collettività e un ruolo pubblico che lo porta a dover tener fede agli impegni presi. Ho assunto per la seconda volta un impegno verso i miei concittadini e, non da ultimo, verso i miei
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Il primo cittadino di Vinchiaturo: «Abbiamo ancora quattro anni di lavoro da portare a termine»
Elezioni europee, Valente smentisce la candidatura amici amministratori, proponendomi, con una lista realmente civica, al servizio della comunità in cui vivo. Abbiamo ancora quattro anni di lavoro e di progetti da portare a termine ed è giusto che la mia attenzione e la mia passione civica sia rivolta a questi anni da amministratore, senza distrazioni. Lo devo alle tante persone
che mi hanno sostenuto, lo devo al mio paese, ai miei compagni di viaggio e lo devo anche a me stesso. Sono convinto che le cose si fanno una alla volta, se si vogliono fare bene; per ora continuo a fare ciò che sto facendo con passione e dedizione, anche a discapito delle legittime aspirazioni e ambizioni personali. Credo
che per essere un buon politico si debba operare sempre nell’interesse collettivo e non perseguendo solo quello individuale. Forse verrà il tempo per nuovi progetti politici, per stimolanti orizzonti e nuove strade che, tuttavia, percorrerò solo se mi daranno l’occasione di rendermi utile per la mia gente e di lavorare per il ter-
Gambatesa. Consultabile tutto ciò che è stato fatto nei 5 anni di mandato
L’amministrazione dona un opuscolo con il resoconto della propria attività Pubblicata nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale uscente di Gambatesa la relazione di fine mandato contenente tutte le attività svolte dal Governo cittadino nei 5 anni di mandato elettorale che, conferito dagli elettori alla lista civica “Gambatesa Partecipa”, in esito alla tornata elettorale del 2014, scade il prossimo maggio 2019. Il resoconto è un obbligo stabilito dalla legge ma anche uno strumento per illustrare le attività svolte, inerenti opere infrastrutturali, tributi, ambiente, decoro e arredo urbano, sicurezza, sociale, politiche giovanili e per l’infanzia, sport, cultura, turismo e comunicazione. A meno di due mesi dalla data delle consultazioni elettorali per il rinnovo del sindaco e del consiglio comu-
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nale di Gambatesa, previste per domenica 26 maggio, gli amministratori comunali hanno deciso comunque di donare un libretto, realizzato a proprie spese, contenente il resoconto alle famiglie del posto, affinché possano capire e giudicare quanto realizzato in questi anni. Come spiegato nella parte introduttiva dell’opuscolo, la lista civica “Gambatesa Partecipa” pose alla base del programma un nuovo modo di concepire il rapporto con il cittadino, con l’intento di “puntare alla più ampia forma di condivisione, informazione e trasparenza nell’esercizio dell’attività amministrativa, rendendo il cittadino partecipe delle decisioni di maggior rilievo, ma allo stesso tempo disponendosi all’ascolto dei bisogni e del-
le esigenze della cittadinanza. Tale obiettivo programmatico – precisano gli amministratori - si è tradotto sin da subito nella implementazione dei mezzi di comunicazione, con aggiornamento del sito istituzionale del Comune e con la creazione anche di una pagina Facebook, dove sono state riportate puntualmente tutte le iniziative assunte dall’Ente nei più svariati ambiti. Alla comunicazione attraverso i social network si è sempre aggiunta quella più diretta, affidata agli avvisi nella bacheca comunale, sita in Piazza Municipio, nei luoghi destinati alla pubblica affissione e negli esercizi commerciali, oltre che al contatto diretto e partecipato anche attraverso pubbliche assemblee. In tale ottica si colloca an-
che lo svolgimento dei consigli comunali in diretta streaming, tecnica di comunicazione che ha consentito a chiunque di seguire a distanza i consigli comunali, venendo a conoscenza delle discussioni che hanno preceduto il deliberato. Attraverso il servizio news Whatsapp comunale ed app dedicate, poi, ciascun cittadino è stato sempre puntualmente messo al corrente non solo degli eventi ed iniziative, di cui il Comune si è fatto di volta in volta promotore, ma anche di bandi e scadenze, di eventuali disfunzioni nella erogazione di servizi, dovute a guasti o ad altre ragioni, e di ogni altra situazione di interesse pubblico. In particolare, il servizio news Whatsapp è stato utilizzato per comunicare ai cittadini il calendario mensile della raccolta differenziata e fornire ogni informazione a riguardo. Il tutto arricchito dal filo diretto con il cittadino costituto dalla disponibilità personale dei singoli amministratori nel recepire le istanze e i bisogni, facendosene carico in termini di segnalazione agli uffici competenti e di riscontro. Ciò – rimarcano dal Comune - ha consentito di mantenere sempre vivo il rapporto con il cittadino, divenuto protagonista e partecipe della vita amministrativa, in quanto posto costantemente nella condizione di potere interloquire con l’amministrazione comunale in modo fattivo, semplice e costruttivo”.
ritorio che amo. Forse - ha concluso - diversamente mi resterà la consapevolezza di aver dato il meglio di me per fare ciò in cui ho creduto».
Bojano, ordinanza per il taglio dei rami e alberi interferenti con la sede ferroviaria
Nei giorni scorsi, in seguito a una richiesta di Prefettura e della R.F.I., è stata emessa un’ordinanza sindacale inerente il taglio di rami ed alberi in proprietà privata interferenti con la sede ferroviaria. Gli artt. 52 e 55 del D.P.R. 753/ 1980 prescrivono che lungo i tracciati della ferrovia è vietato far crescere piante o siepi che possano interferire con la sede ferroviaria e che i terreni adiacenti destinati a bosco non possono distare meno di 50 metri dalla rotaia più vicina. Considerati i gravi effetti che la caduta di vegetazione adiacente le linee ferroviarie ha avuto sul servizio ferroviario in occasione di eccezionali eventi atmosferici è stata ravvisata pertanto la necessità e l’urgenza, ancorché con finalità di prevenziodel Molise ne, di eliminare rami o alberi da terreni confinanti con le Fondato nel 1998 linee ferroviarie che, in caso Direttore Responsabile: di caduta, potrebbero interGiulio Rocco ferire con l’infrastruttura ferroviaria, creando pericolo per Editore: la pubblica incolumità, nonITALMEDIA s.r.l. Amministratore unico: ché interruzione di pubblico Carmela Angiolini esercizio ferroviario. Il cosede legale: mune, dunque, ordina a tutti via S. Giovanni in Golfo, 205/B i proprietari, conduttori o de86100 Campobasso tentori a qualsiasi titolo di sede operativa via S. Giovanni in Golfo, 205/B aree o di fondi rustici, aree 86100 Campobasso di pertinenza a fabbricati e di altra destinazione d’uso, Sito internet: confinanti con le linee ferrowww.quotidianomolise.com viarie ricadenti nel territorio quotidianodelmolise.web@gmail.com del Comune di Bojano di Pubblicità provvedere al taglio dei rami, ITALMEDIA s.r.l. degli alberi e delle piante raTel. 0874.484623 dicate che si protendono olVia S.Giovanni in Golfo 205/B tre il proprio confine e che Campobasso Email: potrebbero, in caso di caduta, interferire con l’infrastrut- commerciale@quotidianomolise.it tura ferroviaria creando posCentro stampa sibile pericolo per la pubbliStampa Roma 2015 S.R.L. ca incolumità e l’interruzioRegistrazione Tribunale ne di pubblico esercizio ferdi Campobasso N. 157/87 roviario.
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Il vicesindaco Fabio Sebastiano illustra gli interventi
Messa in sicurezza del fronte Casalotti e gestione rete idrica “Opere pubbliche attese da anni dai cittadini”
Fabio Sebastiano
Lavori Pubblici, il vicesindaco Fabio Sebastiano fa il punto su alcuni progetti realizzati, come la gestione delle reti idriche, e su quelli da realizzare, la messa in sicurezza del fronte Casalotti e la sistemazione idraulica del torrente Rivo. “La gestione delle reti idriche, come anche la messa in sicurezza del fronte Casalotti – ha riferito Sebastiano, con delega ai Lavori Pubblici – sono interventi che la comunità attendeva da anni. Con orgoglio possiamo dire che abbiamo messo mano a problematiche che incidono direttamente sul tenore di vita dei cittadini, basti pensare ai periodi senz’acqua, durante il periodo estivo. Ma anche la messa in sicurezza del fronte Casalotti, significa salvaguardare una parte della Città, soggetta ad un dissesto idrogeologico importante. Come queste – conclude Sebastiano – altre opere sono state messe in cantiere, necessarie ed attese dalla popolazione e che contribuiranno al rilancio, non solo urbanistico, della nostra Città”. Riportiamo di seguito la descrizione degli interventi annunciati. Il Comune di è stato ammesso a finanziamento per interventi di messa in si-
curezza idrogeologica sulla piattaforma Rendis (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo) per un totale di 1 milione di euro. I progetti consentiranno la messa in sicurezza del fronte Casalotti sul centro urbano e di sistemazione idraulica del torrente Rivo. La determinazione di riferimento del direttore del II dipartimento risorse finanziarie, valorizzazione ambiente e risorse naturali, sistema regionale e autonomie locali, la n. 16 del 23 marzo 2019. All’oggetto riporta: Piano operativo ambiente, delibera Cipe n. 95/2017 – Patto per lo sviluppo regione Molise, sintesi risorse assegnate, previsioni di spesa assentite alla regione Molise, attribuzioni definitive, percorsi avviati.
Presa d’atto ed approvazione in piattaforma Rendis, dell’elenco di interventi da finanziare (a e b). Nel determinato, il responsabile del dipartimento riporta: di prendere atto dell’elenco di interventi per un importo di euro 8.828.922,99, a carico delle risorse del Fsc 2014-2020 del Piano Operativo Ambiente, oggetto di validazione nel dicembre 2016, già istruito e validato dal Mattm; di approvare, a seguito della innovata validazione delle proposte presenti in piattaforma Rendis secondo la metodologia di cui alla Determina Direttoriale n. 15 del 23 marzo 2019, l’elenco di interventi da finanziare, in coerenza con il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Dpcm 28 maggio 2015, per un
numero complessivo di 10 ed un importo di euro 14.105.295,22, a carico delle risorse del FSC 2014-2020 del Piano Operativo Ambiente. In merito alla gestione delle reti idriche, grazie agli interventi messi in atto in questi anni, i principali risultati raggiunti
sono: il volume richiesto dal centro urbano è diminuito di circa 600 metri cubi al giorno (da 1000 a 400, PMN da 9 a 2,5) perché sono state individuate e riparate rotture e regimate le pressioni; migliorata la funzione del serbatoio “Tarallo”, mai usato fino a pochi
Fronte Casalotti
Castropignano. Per il progetto “Torna e ritorna nel Molise che incanta, Racconti e Vita di comunità locali”
Sviluppo e promozione del turismo, la giunta approva l’accordo di partenariato CASTROPIGNANO Sviluppo e promozione del turismo, la giunta comunale approva l’accordo di partenariato, con la Fondazione “ Anchise Onlus”. L’amministrazione comunale collaborerà per lo sviluppo di progetti in partenariato, da finanziare
nell’ambito del Programma Integrato per lo sviluppo e la promozione del turismo-Regione Molise-Molise che incanta. L’amministrazione comunale, guidata da Margherita Brunetti ha condiviso tale iniziative programmate dall’Associazione, con notevole interesse
socio-culturale. Un’opportunità per l’Ente di essere partner in un progetto di cui la Fondazione Anchise Onlus sarà candidata come proponente, pur senza erogazione di benefici economici. Il progetto da candidare è intitolato “Torna e ritorna nel Molise che incanta, Racconti e Vita di comunità lo-
cali per un turismo culturale ed esperienziale virtuoso”. Il progetto si propone di raccontare e promuovere sia la tradizione, che l’innovazione molisana, mostrando prodotti e talenti in campo artistico, culturale, folkloristico, paesaggistico e agroalimentare, in grado di far risaltare le pe-
I percorsi delle Stazioni Quaresimali, da Santa Croce a Sant’Antonio La Curia vescovile di Trivento, le Parrocchie di Santa Croce, di San Giuseppe Artigiano e della Cattedrale in preparazione alla Pasqua 2019 invitano ai percorsi delle Stazioni Quaresimali. Oggi, domenica 31 marzo, da Santa Croce a S. Antonio, ore 17.30: suono delle campane, 17.45: S. Rosario, 18.15: Processione e S. Messa. Domenica 7 aprile da San-
anni fa (regimazione delle pressioni e migliorare il servizio delle reti c.de Morricine, Magliacane, Fonte del Cerro e Colle Iatrotta); la dismissione del serbatoio “Camillo” (inutile e dannoso) e la nuova alimentazione delle utenze di c.da Frascale, che non rimangono più senz’acqua; regolazione automatica dell’arrivo in vasca a Montelungo (non si spreca più tempo a fare regolazioni manuali e certamente non si butta acqua dal troppo pieno); la riduzione delle pressioni da 8-9 bar nella rete Centro urbano (in alcune zone si raggiungevano pressioni anche di 16-17 bar); l’acqua non viene più pompata al serbatoio Maiella ma ci arriva per gravità (fine dello spreco di corrente elettrica e disservizi).
ta Croce a Colle San Giovanni, ore 17.30: suono delle campane, 17.45: Processione e S. Rosario, 18.15: S. Messa. Invitiamo, calorosamente, scrivono i parroci, tutti i fedeli della città di Trivento ad accogliere con viva fede questa proposta tradizionale, da anni partecipata e sentita. Siamo più che mai convinti che la partecipazione, seria e profon-
da, all’Assemblea del “Popolo di Dio”, riunita attorno al nuovo nostro Vescovo diocesano, che è segno concreto e visibile della Chiesa. «Il cammino verso la Pasqua ci chiama a restaurare il nostro volto e il nostro cuore di cristiani, tramite il pentimento, la conversione e il perdono, per poter vivere tutta la ricchezza della grazia del miste-
ro pasquale». È la parte finale del Messaggio per la Quaresima in cui il Papa fa notare che questa «impazienza», questa «attesa» del creato «troverà compimento quando si manifesteranno i figli di Dio, cioè quando i cristiani e tutti gli uomini entreranno decisamente in questo ‘travaglio’ che è la conversione».
Il castello di Castropignano
culiarità del territorio, creando utili momenti di aggregazione e di diporto. L’intento è quello di concorrere alla valorizzazione e promozione del territorio e delle sue risorse artistico-culturali, paesaggistiche, storiche, enogastronomiche, turistiche, produttive.
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ISERNIA
QM Redazione centrale: Campobasso redazioneisernia@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625
Previsioni meteo di domani
21°
7°
Farmacia di turno a Isernia
9
Silvestri via Lazio, 14 0865.403764
Si è parlato delle condizioni in cui versa il patrimonio artistico molisano. L’esponente del governo promette: «Tornerò presto per una visita tecnica»
Cultura, il ministro Bonisoli in città Incontro informale, lontano dai giornalisti, con i rappresentanti locali dei 5 Stelle. Prima di raggiungere Matera si è fermato al Verlasce di Venafro Visita inaspettata del ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli che, in viaggio verso Matera, venerdì sera presso l’hotel Europa ha deciso di trascorrere qualche ora a Isernia per incontrare portavoce, attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle del Molise. All’incontro, lontano dalle telecamere dei giornalisti, consiglieri regionali, deNOTIZIE IN BREVE
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putati e senatori grillini del Molise. Durante la chiacchierata informale si è parlato del sistema cultura del Paese, della valorizzazione dei tesori, del riconoscimento delle professionalità, ma si è parlato soprattutto delle condizioni di salute del patrimonio culturale molisano, di quanto si sta facendo e quanto si deve ancora fare per aumentare i flussi di visitatori nei tanti siti culturali d’Italia e del Molise. Prima di arrivare, il ministro ha fatto
un veloce sopralluogo al museo venafrano del Verlasce promettendo una visita tecnica nelle prossime settimane in tutta la regione. L’incontro, fanno sapere dal Movimento, è servito a gettare le basi per una seconda tappa del ministro in Molise durante la quale visiterà i principali siti culturali regionali. Un attivista gli ha persino regalato un merletto made in Isernia. Al termine dell’incontro Bonisoli ha detto: «Sono stato a Isernia per incontrare
REDAZIONE ISERNIA
I lavori per installare un nuovo manto erboso allo stadio e ristrutturare il palazzetto
portavoce e attivisti e spiegare loro cosa abbiamo fatto in questi primi dieci mesi di Governo e per raccontare i progetti futuri, ad esempio il piano per le assunzioni per il Mibac. Abbiamo parlato delle criticità del Molise e delle opportunità di sviluppo possibili grazie ai luoghi della cultura che questo territorio esprime. Attraverso questo scambio costruttivo e questo confronto continuo con il territorio, riesco anche io a migliorare il mio lavoro e a rendere ancora più effi-
cace l’impegno profuso dal Movimento». A fare gli onori di casa è stata Rosa Alba Testamento, portavoce M5S alla Camera dei Deputati e componente della Commissione Cultura: «Valorizzare il nostro Molise passando per le professioni inerenti ai Beni culturali - ha detto Testamento - è aspetto fondamentale. L’incontro di ieri con il ministro Bonisoli e quelli che seguiranno nelle prossime settimane sono fondamentali per tenere alta
l’attenzione del governo sulla nostra terra e sui suoi tesori. Al ministro abbiamo parlato tanto delle nostre bellezze ma anche delle nostre mille difficoltà per renderle patrimonio comune, per farne attrazioni culturali in termini di sviluppo turistico ed economico. C’è tanto lavoro da fare ma il contatto diretto con il Ministero ci garantisce la possibilità di incidere concretamente per migliorare l’appeal di tutto il Molise».
‘EARTH HOUR’
L’Ora della Terra, fontana Fraterna al buio Anche quest’anno, il Comune di Isernia ha aderito a «Earth Hour - Ora della Terra», la grande mobilitazione del WWF in programma ieri sera, dalle 20.30 alle 21.30, allorquando, in molti luoghi del mondo, si sono spenti le luci di monumenti, edifici pubblici, abitazioni. A Isernia, la scelta è caduta sulla Fontana Fraterna, che è rimasta per un’ora al buio. La Earth Hour è la più grande iniziativa mondiale per la protezione del clima e della biodiversità.
ALL’AUDITORIUM
Stasera concerto di beneficenza con Fabio Concato Tutto pronto per il concerto di beneficenza organizzato dalla Croce Rossa Italiana che stasera vedrà protagonista, Fabio Concato. Appuntamento alle ore 21:30 presso l’auditorium Unità d’Italia di Isernia. Il ricavato dell’evento sarà utilizzato per l’acquisto di un defibrillatore che sarà utilizzato dai Volontari CRI per le numerose attività quotidiane che svolgono.
Non solo la nuova piscina. Il Comune di Isernia è intenzionato a puntare fortemente sull’impiantistica sportiva, mediante una serie di interventi allo stadio e, prossimamente anche al palazzetto dello sport, struttura quest’ultima che necessita di un restyling vigoroso. «In questi ultimi giorni – si legge nella nota del Municipio –, un magnifico nuovo manto erboso è stato collocato sul campo di calcio dello Stadio “Lancellotta” di Isernia. Si tratta d’un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla migliore praticabilità del terreno di gioco e alla valorizzazione generale dell’intero polo sportivo di Le Piane, a beneficio di tutti gli atleti che utilizzano gli impianti per gli allenamenti e per le gare. Ma questo è solo il primo d’una serie di
Più di mezzo milione di euro per il restyling degli impianti sportivi opere manutentive programmate sulle strutture in dotazione del Comune. L’amministrazione di Palazzo san Francesco, infatti, rende noto che a breve si interverrà anche sul Palasport “Fraraccio”, dove verranno impegnate risorse finanziarie che sfiorano il mezzo milione di euro e che daranno un volto nuovo al palazzetto di via Giovanni XXIII». Degli interventi, quelli posti in essere dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo d’Apollonio, più volte richiesti dagli sportivi ma anche dalle società del capoluogo pentro.
‘Comitato no strisce blu’, questa sera la prima riunione Oggi alle ore 18.30 presso il dopolavoro ferroviario ingresso lato bar Oasi, si terrà un’assemblea pubblica per formalizzare la creazione di un comitato avente lo scopo di contrastare i parcheggi a pagamento - strisce blu ad Isernia. «Le strisce blu – fa sapere Emilio Izzo, portavoce protempore- sono l’esempio lampante di antisocialità e balzello gratuito! I cittadini sono invitati a prenderne parte per decidere democraticamente il nome da dare al nascente comitato, i portavoce, la produrre di un documento di rivendicazione unitario e le eventuali azioni da mettere in campo». Un’iniziativa che fa eco alla raccolta firme “no strisce blu” che vede protagonisti cittadini e commercianti.
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ISERNIA E PROVINCIA
ATTUALITÀ
I carabinieri hanno ritrovato l’auto, appena rubata, e la merce in un dirupo ma di loro nessuna traccia
Ladri “pasticcioni” fanno incidente dopo un furto Mettono a segno un colpo in un locale commerciale ma subito dopo escono fuori strada e fuggono a piedi Presi dalla foga di fuggire, dopo aver messo a segno un colpo, escono fuori strada, con l’auto che finisce testa in giù. Rocambolesco episodio l’altra notte, in un paese limitrofo al capoluogo pentro. Alcuni malviventi, dopo essersi introdotti in un loca-
le commerciale e aver trafugato slot machine e cambio monete, si sono dati alla fuga. Nei pressi del locale hanno forzato la serratura di un’auto parcheggiata di colore grigio e si sono allontanati a bordo della stessa. Ma dopo qualche curva qualco-
sa è andato storto. Chi era alla guida ha perso il controllo del veicolo, finendo nella scarpata adiacente alla carreggiata. Un volo di qualche metro, con l’auto che si è cappottata. Subito dopo l’incidente hanno fatto perdere le tracce, scappando presu-
mibilmente a piedi. Il tutto, dunque, ha avuto inizio la notte scorse, quando dei malviventi si sono introdotti all’interno dell’esercizio commerciale, forzando la porta d’ingresso. Una volta dentro, sono riusciti ad asportare due slot machine ed un cambiamonete. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti immediatamente i Carabinieri allertati, il mattino seguente, dal denunciante, lo stesso proprietario del locale che, giunto in negozio per alzare la saracinesca ha trovato il locale a soqquadro. Contestualmente i militari dell’Arma della stazione competente hanno avviate le ricerche che hanno dato esito positivo, tanto che i militari hanno ritrovato le slot machine e l’autovettura usata per l’azione criminosa, mezzo che, a
Nel mirino i luoghi sensibili come villa comunale, stazione e terminal autobus
Piazze di spaccio, controlli straordinari dei militari dell’Arma I Carabinieri del Comando Compagnia di Isernia hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito della campagna ministeriale denominata “piazze di spaccio”. Tra i luoghi ritenuti più a rischio la villa comunale, stazione ferroviaria, terminal bus e centri commerciali e altri teatri ritenuti di cessione della sostanza. I militari hanno eseguito durante il servizio dei posti di blocco, nel corso dei quali sono stati controllati una quarantina
seguito di verifiche, è risultato essere stato rubato in precedenza ad una persona del luogo. Il bottino era ben nascosto, in una zona periferica del paese. Rinvenuta anche l’auto, ma dei passeggeri nessuna traccia. Sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri per individuare gli autori del colpo. Sul luogo dell’incidente non sono state rinvenute tracce di sangue. Dunque, presumibil-
mente, i malviventi sono rimasti illesi dall’incidente. I carabinieri hanno immediatamente allertato gli ospedali limitrofi per accertarsi che non ci sia stato qualche ricovero sospetto. Le indagini, in tal senso, hanno dato esito negativo. Al momento i ladri sembrano spariti nel nulla. I carabinieri, comunque, stanno proseguendo le indagini e si sono messi sulle tracce dei malviventi.
Sicurezza, multa e denuncia per un imprenditore edile I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Isernia, unitamente ai colleghi dei reparti territoriali, nel corso di servizio teso a verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro hanno eseguito una verifica su un cantiere edile della provincia. Dall’attività ispettiva, i militari hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, il titolare della ditta perché resosi responsabile della violazione inerente il montaggio dei ponti su cavalletto non conforme ai requisiti di sicurezza previsti. Sono state inoltre contestate violazioni amministrative per un importo di oltre duemila euro.
di veicoli, identificate altrettante persone tra conducenti e passeggeri e eseguite, nei casi sospetti, perquisizioni per la ricerca di armi, droga e refurtiva. Controllati anche diversi soggetti sottoposti agli arresti domiciliari per verificare il rispetto delle prescrizioni imposte dalla competente Autorità Giudiziaria. I Carabinieri sono presenti costantemente sul territorio, rafforzando di continuo l’attività di prevenzione e contrasto al crimine, garantendo ai cittadini la loro quotidianità e la tranquillità sociale.
Concorso itinerante ‘Mare e Monti’, chef stellati protagonisti all’hotel Dora Carrellata di nomi prestigiosi con artisti di fama nazionale, quelli presenti all’ottava Eedizione di Mare e Monti per arricchire il progetto fortemente ideato e voluto dal noto chef molisano Domenico Ruggeri, uno dei nostri migliori cuochi affermato a livello nazionale ed internazionale. Infatti, essendo il concorso itinerante, questa ottava edizione sarà ospitata nelle sale dell’Hotel Dora di Pozzilli il
prossimo 2 aprile, dove, a farla ancora una volta da padrone saranno i sapori del nostro mare adriatico e quelli forti e succulenti delle nostre montagne. Ben venti, ci dice Domenico Ruggeri, saranno gli chef presenti da tutto il Molise per contendersi lo scettro del primo posto dopo essersi destreggiati con maestria con le varie pietanze che vanno dal tartufo al caciocavallo, ai salumi al pesce per non par-
lare dei vini tutti esclusivamente molisani. Tra gli ospiti d’eccezione, ha continuato Ruggeri, che saranno presenti all’evento grazie all’intercessione di Maurizio Varriano, ci saranno Andy Luotto e gli straordinari artisti Lino Rufo e Rossella Seno, personaggi questi molto apprezzati dal pubblico italiano. Anche quest’anno, ha proseguito Ruggeri, ho voluto riproporre l’unico concorso gastronomico tutto moli-
sano con degli accorgimenti che seguono l’evolversi della cucina Mediterranea. Naturalmente, ha concluso lo chef Ruggeri, è prevista una cena di Gala dalle ore 21,00 allietata per l’appunto dal mitico Lino Rufo e dalla straordinaria Rossella Seno, nonché dalfunambolo Andy Luotto. Mangiare bene è un’arte, i posti sono limitati. Per prenotare: 0865908006 hotel Dora oppure 3389599706.
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Il coraggio dei Missionari Martiri Celebrata ad Isernia la 27a Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei testimoni della fede DON FRANCESCO BOVINO “In questo periodo di persecuzione per i cristiani è importante ricordare a tutti che nella preghiera possiamo sentirci tutti in grado di superare questo momento e di dare forza a chi, in ogni circostanza della vita, è chiamato a dare testimonianza della propria fede”. Queste le parole pronunciate sabato scorso da Mons. Camillo Cibotti nella Cattedrale di Isernia nel corso della Veglia di Preghiera in memoria dei Missionari Martiri. La Giornata, nata nel 1993 per iniziativa dell’allora Movimento Giovanile Missionario, si configura come uno speciale evento di preghiera per ricordare tutti i testimoni del Vangelo uccisi in varie parti del mondo. Nel 2018 c’è stato purtroppo un aumento di
persone uccise in odium fidei: sono quaranta (circa il doppio rispetto allo scorso anno) gli operatori pastorali che hanno perso la vita per amore di Dio, come riporta l’annuale rapporto dell’Agenzia Fides della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. La data scelta per questa giornata è quella del 24 marzo anniversario della morte di Mons. Oscar Romero, proclamato santo lo scorso 14 ottobre. Proprio da uno dei suoi slogan è stato tratto il tema di quest’anno “Per amore del mio popolo non tacerò”, ispirato alla testimonianza del “santo de America”, e vuole esprimere la piena consapevolezza che amare Dio significa amare i propri fratelli, significa difenderne i diritti, assumerne le paure e le difficoltà. Egli, infatti, diede la pro-
pria vita per la causa dei poveri, proponendo un modo diverso, per certi versi “rivoluzionario”, di vivere il messaggio evangelico nella realtà concreta latinoamericana. Il suo “torto” fu quello di stare dichiaratamente dalla parte dei suoi amati campesinos che amava come veri fratelli. Una volta fu chiesto a Mons. Romero di spiegare cosa significa “opzione per i poveri”. Lui rispose: “Ti offro questo esempio. Un edificio è in fiamme e lo stai guardando bruciare, in piedi e chiedendoti se tutti sono al sicuro. Poi qualcuno ti dice che tua madre e tua sorella sono dentro quell’edificio. Il tuo atteggiamento cambia completamente. Sei frenetico: tua madre e tua sorella stanno bruciando e tu faresti qualsiasi cosa per salvarli anche a costo di
Un momento della veglia
diventare carbonizzato. Questo è ciò che significa essere veramente impegnati. Se guardiamo alla povertà dall’esterno, come se guardassimo a un incendio, non è quello di optare per i poveri, non importa quanto possiamo essere preoccupati. Dovremmo entrare come se nostra madre e nostra sorella stessero bruciando. In effetti è Cristo che è lì, affamato e sofferente”. Per amore del mio popolo non tacerò significa, dunque,
agire coerentemente alla propria fede. In quanto cristiani, discepoli missionari, portatori della Buona Notizia di Gesù non possiamo tacere difronte al male. Farlo significherebbe tradire il mandato che ci è stato affidato. Il momento culminante della veglia di preghiera di sabato scorso è stato il ricordo personale dei Missionari Martiri che hanno perso la loro vita nel corso del 2018, i cui nomi, pronunciati uno alla volta, sono stati “inchio-
dati” sulla croce di Cristo a significare la loro condivisione alle sofferenze del Salvatore fino all’effusione del sangue. “Pregare per i missionari martiri - ha sottolineato mons. Cibotti - è un modo per comprendere come si può ancora oggi essere testimoni autentici. Tutti i momenti della celebrazione sono un richiamo ad un impegno nella testimonianza cristiana a cui tutti noi, nel nostro vivere quotidiano, siamo chiamati”.
La deviazione dei significati Una riflessione semantica sulla vera natura della filosofia e sul suo valore unitario e universale
Particolare dalla 'Scuola di Atene' (Raffaello)
EGIDIO CAPPELLO Un cronista televisivo ha parlato di filosofia dell’odio e della violenza. Devo pensare che la filosofia è a monte di ogni tipo di evento relativo al comportamento umano. No! Dico subito che non è così. La filosofia è una scienza che ha specifiche conoscenze, specifiche finalità, specifiche metodologie di approccio e di lettura degli eventi e dei problemi. La filosofia non è un qualsiasi vago pensiero che il soggetto pone a fondamento della propria azione e delle proprie opinioni. Più di ogni altra scienza la filosofia, quel-
la autentica, non tende alla parzialità bensì è volta alla unitarietà e alla universalità. La progressione verso l’unità che la distingue è, nel mondo etico e sociale, progressione e tendenza verso il bene. La filosofia non ha e non avrà mai alcun rapporto con le scelte demoniache e demenziali della mente umana. La filosofia, come ha stabilito il coniatore del termine ossia Aristotele, è sapienza di ciò che unisce. La ‘sofìa’ della ‘filìa’ è il materiale conoscitivo che Aristotele raccoglie e trascrive per l’importanza delle sue argomentazioni. Come antropologia è
discorso sull’uomo, come storiografia è scrittura della storia, come teologia è discorso su Dio, così filosofia è sapienza della ‘filìa’, ossia sapienza dell’unione, sapienza di ciò che unisce, di ciò che crea armonia e sintesi. Il mondo della filosofia è ampio ma è circoscritto. Tutto lo scibile umano trova collocazione nel quadro generale della filosofia, dall’economia alla politica, dall’arte alla scienza tecnologica, dalla morale alla sociologia, purchè le argomentazioni siano finalizzate alla unitarietà e alla universalità. Oggi ogni ideologia di cose parziali ed effimere trova cittadinanza filosofica per cui non è raro ascoltare persone che discutono di filosofie dei partiti, di filosofie dei momenti storici. Spesso la filosofia è la mia filosofia ossia il mio punto di vista su ciò di cui si sta discutendo. La filosofia autentica segue e rispetta le leggi della mente umana: la filosofia è la mente umana nell’esercizio più qualificato delle sue fun-
zioni. Ogni atto della mente umana, scrive Giovanni Paolo II, è apertura alla metafisica e immersione nella trascendenza. Se non è distratta da ideologie e progettazioni volontaristiche la mente trascina l’uomo verso l’archè di tutte le cose. Ebbene la filosofia è la ricerca e la sapienza di ciò che unisce gli uomini tra di loro e gli uomini con il creato. Da questa affermazione derivano delle conseguenze rilevanti. Innanzitutto il dovere da parte nostra di rivedere nel nostro bagaglio di conoscenze filosofiche tutte quelle pagine scritte non secondo lo spirito della filosofia, bensì attraverso una riduzione delle risorse e delle capacità della mente umana. La filosofia è assente in una mente ridotta, in una mente recintata da apriorismi e da impedimenti di varia natura. Quando di fronte alla mente si pongono muri insuperabili, quando si impedisce alla stessa di vagare oltre i sensi e oltre le composizioni dei sensi, allora il cammino co-
noscitivo si annulla sino a diventare inesistente. Mi riferisco agli empirismi, ai materialismi, ai positivismi, agli storicismi, ai relativismi, agli individualismi di ogni fattezza: non sono vie maestre, ma viottoli di campagna che allontanano dalle vie fondamentali della vita e spingono verso paurose voragini. Un pensiero che alimenta o suggerisce la logica della divisione, della separazione, della parzialità, che lotta per l’assolutizzazione di aspetti effimeri della vita umana, non è degno di cittadinanza filosofica e non è degno di cittadinanza razionale. La filosofia è il mondo della ragione, quella autentica, quella donata da Dio ad ogni essere umano. Non sono argomenti filosofici quelli che inneggiano alla libertà dalle leggi della ragione e in nome di un umanesimo carente e fatiscente percorrono vie che conducono al nulla. Che orrore sentire della filosofia come saperi del nulla, come saperi che non si comunicano, come
saperi che nascono e muoiono del mondo del soggetto. Che orrore non conoscere la via della filosofia, quella autentica, l’unica via possibile, quella stabilita da Aristotele e corroborata da tanti autori di composizione e di progressione unitaria. Cancelliamo allora dal nostro vocabolario il significato di filosofia come ricerca di qualcosa di indefinito sicchè anche le elucubrazioni strane diventano filosofie. Fissiamo con fermezza la convinzione che i termini guerra, disgregazione, schiavitù, povertà, razzismo, indifferenza, ingiustizia, non sono termini filosofici. Recuperiamo allora il senso autentico del termine filosofia e rivisitiamo il cammino fatto dalla stessa da Talete fino ai nostri giorni. Io ho provato a farlo e assicuro di essermi trovato in un mondo di luce, proiettato verso l’archè di tutte le cose, verso il creatore che tutte le cose unisce e di tutte determina, con somma sapienza, il cammino.
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Modificata la norma tecnica di attuazione del Prg per “L’altezza minima dei locali artigianali e commerciali nel Centro storico”
Approvato il bilancio di previsione Al consiglio comunale di Venafro, passa tutto l’ordine del giorno. Nominata anche la nuova commissione pari opportunità LELLO CASTALDI VENAFRO Nella serata di venerdì 29 marzo 2019, il Consiglio comunale di Venafro, con 10 voti a favore e 4 contrari, ha approvato il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019-2021. Sono anche stati
nominati i nuovi componenti dell’organismo della commissione Pari Opportunità, proposti dalla consigliera Annamaria Buono: sono Gino Matrunola, Dorothy Volpe, Carmen Neri, Stefania Argenziano, Monica Di Filippo e Mariangela Pompeo nella maggioranza. Invece per la minoranza Ales-
Lunedì a San Giovanni Rotondo le esequie del Cappuccino Antonio Sdino Lunedì primo aprile (h 10.00) nel Santuario di Santa Maria delle Grazie in San Giovanni Rotondo, città pugliese sede dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Monastica di Sant’Angelo e San Padre Pio, avranno luogo le solenni esequie del 53enne Frate Antonio Sdino, stroncato da infarto mentr’era di fraternità alla Casa della Madonna a Loreto. Per la celebrazione saranno presenti i vertici della Famiglia Monastica Cappuccina di Puglie e Molise, unitamente a numerosi Frati. Venafro ed il Molise, dove Fr. Antonio Sdino aveva soggiornato a lungo dedicandosi alle necessità delle comunità francescane che lo ospitavano, hanno appreso con sincero dolore della dipartita del bravo Frate Antonio Sdino, non facendo mancare preghiere in suo suffragio. T.A.
Interessante appuntamento oggi pomeriggio a Venafro dove, nella palazzina Liberty dalle ore 17, avrà luogo la presentazione del volume “A Casa Mia!” di Anna Maria Pisaturo. L’idea di scrivere il libro nasce durante un periodo di sofferenza dell’autrice. «Cinque anni fa il male si presentò alla porta, senza neanche bussare… con le terapie stavo malissimo e la mia mente pensava al peggio, allora ho deciso di fare qualcosa che mi distraesse dal dolore», spiega l’autrice. «Come sapete – aggiunge la Pisaturo -, alcune delle cose che amo di più sono cucinare e conservare le tradizioni. Avendo vissuto prima in Scozia, poi a Venafro e ora a Busso, non potevo non mettere insieme le usanze e le ricette tipiche di questi posti. Pur di far stare bene le nostre famiglie quando ci riunivamo, cucinavo (e cucino) i piatti tipici di entrambe le tradizioni. Da questo potete dedurre che casa mia è sempre piena di gente, con mio sommo piacere! Tornando al perché di questo libro, ho quindi
sio Dolcigno, Carmen Mancone e Giusy Di Nardo. Dieci i punti dell’ordine del giorno, tutti passati: Approvazione modifiche al regolamento di disciplina dell’imposta unica comunale (IUC) - componente TARI. 2. TARI anno 2019 - Approvazione piano finanziario e tariffe della tassa sui rifiuti; 3. Modifica al regolamento generale delle entrate comunali; 4. Approvazione regolamento relativo alla definizione agevolata delle controversie tributarie, ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legge n. 119 del 2018; 5. Documento Unico di Programmazione (DUP 2019/
2021) - Approvazione; 6. Bilancio di previsione 2019/2021: approvazione; 7. Modifica delle norme tecniche di attuazio-
ne del vigente piano regolatore generale - “Definizione altezza minima locali artigianali/commerciali in zona A
“Zona Antica”; 8. Modifica al regolamento della Commissione Pari Opportunità; 9. Nomina Commissione Pari Opportunità; 10. Festività 4 novembre - Voti per il ripristino del giorno festivo. Terminata la parte relativa ai conti del bilancio, è stata relazionata dall’Assessore e vice sindaco Valvona, la modifica della norma tecnica di attuazione del vigente piano regolatore generale, con particolare riferimento “Altezza minima dei locali artigianali e commerciali in zona Centro storico”, quest’ultimo voluto fortemente dall’Assessore Marina Perna.
Musical, che passione! Mercoledì provini alla Liberty Musical, e teatro in genere, che passione ! Viene spontaneo letto l’annuncio affisso a Venafro, promosso dall’Associazione Nuovo Borgo della città, che invita a provini in vista di futuri spettacoli teatrali da tenersi in Molise e nel Lazio mercé il coinvolgimento di
ambosessi di ogni età, addirittura dalla tenerissima età e sino ai 99 anni (!). Nel manifestino si preannuncia il casting per un musical, aperto a principianti, attrici, attori, ballerini, comparse, cantanti, musicisti ect. con l’incontro preliminare fissato
per il prossimo 3 aprile (h 9,30/13.00 e 15.00/19.00) presso la Palazzina Liberty di Venafro. Lo spettacolo da allestire, e proporre come scritto nelle due regioni del centro Italia, verrà diretto dai registi Giovanni Venuto e Gianni Di Chia-
ro, secondo quanto si legge nella comunicazione. Coloro che saranno prescelti dovranno essere disponibili per due prove settimanali, esattamente il lunedì ed il venerdi, da tenersi in orari e luoghi da definirsi. Per info, 333/2165707. T.A.
“A casa mia”, oggi la presentazione del libro di Anna Maria Pisaturo Appuntamento con l’autrice oggi alla 17 presso la Palazzina Liberty iniziato a fare delle ricerche e a riportare alla mente tutte le cose che ho vissuto finora. Poi, parlandone con Pierfrancesco, mi ha detto: ‘Mà, perché non fai un libro?’. A me sinceramente sembrava una cosa impossibile in assoluto, ma piano piano, parola dopo parola, tutto ha cominciato a prendere forma». Fino al volume completo, che verrà presentato oggi pomeriggio. Anna Maria Pisaturo ha una grande passione per la cucina e ne conserva le tradizioni. Il libro quindi è un mix di ricette e tradizioni, accattivanti e curiose che prendono forma e gusto rivelandosi dei capolavori accessibili a chiunque. “Quando il cibo diventa poesia e cultura allo stesso tempo. Ricette dove il tempo e il territorio hanno un ruolo fondamentale, poiché l’uso di mate-
La presentazione del libro a Busso
rie prime locali e la lavorazione tradizionale creano un connubio capace di esaltare contemporaneamente i cinque sensi”, afferma l’autrice. Alla prefazione ha pensato Anna Rita Mascio: «L’autrice vuol evidenziare che cucinare per i propri ospiti, vuol dire amore per il prossimo. Amore per le tradizioni, vuol dire rendere vivo il passato. Mettere in pratica le ricette delle nostre nonne, dei nostri cari, è un modo per farli stare al nostro fian-
co, per accarezzare sempre, con altisonante rispetto, il loro perenne ricordo. La cucina e le tradizioni che si dipanano nel libro di Anna Maria, descritte in un linguaggio semplice e non ridondante, non sono fine a sé stesse. L’autrice si è fatta cullare nel loro abbraccio, in un momento della sua vita che le ha lasciato cicatrici indelebili. Non si può fermare il tempo, né tornare indietro per riscrivere il nostro percorso. Possiamo, però,
tracciare un sentiero nuovo, intriso di colori, di vita, di amore». “Poesia del cibo”, così definisce il volume l’architetto e amico di famiglia Sabino Lo Buono, altro autore della prefazione. «Le ricette selezionate sono il frutto di una ricerca oculata dell’Autrice e delle piccole varianti che ogni singola pietanza può assumere da un paese ad un altro. Piccole sfumature che differenziano un luogo, lo identificano, ne mettono in risalto le peculiarità salienti, divenendo, pertanto, parte integrante e caratterizzante della storia del territorio. Storia di tradizioni, di abitudini alimentari che traggono spunto dalla cucina povera, tramandata dalla cultura contadina dalla quale proveniamo. Piatti semplici, trasmessi da generazione in generazione, fatti di pochi ma
Anna Maria Pisaturo
genuini ingredienti, assemblati con cura dalle massaie di un tempo, seguendo il dono della stagionalità. Pietanze che rievocano freschezza, profumi, colori, sapori e sensazioni che riempiono lo stomaco, ma, spesso, ti conducono nello spazio più largo dell’anima, il luogo dove il cibo smette di essere alimento e diventa poesia, capace per questo di emozionare». Il programma della presentazione prevede: ore 17 saluti del sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, e del sindaco di Busso, Michele Palmieri; poi spazio agli autori delle prefazioni Sabino Lo Buono e Anna Rita Mascio; infine, la scena sarà tutta per Anna Maria Pisaturo e il suo “A Casa Mia!”.
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Approvato dal Consiglio comunale di Agnone
Documento congiunto per salvare l’ospedale con accordi di confine AGNONE Con il diritto alla salute non si scherza. Il futuro del Caracciolo non può e non deve diventare terreno di scontro politico.
Per ottenere una sanità degna di questa nome - in un realtà già segnata da tanti altri problemi - c’è solo una cosa da fare: unire le forze e remare nella stessa direzione.
Il senso del documento congiunto approvato dal consiglio comunale di Agnone è proprio questo. Maggioranza, opposizione e società civile si sono messe insieme per lanciare un
messaggio forte chiaro: i servizi previsti nell’ambito del riconoscimento di ospedale di area disagiata devono essere attivati subito. Ad oggi, infatti, di concreto s’è fatto poco o nulla. Nel
documento sul Caracciolo si fa riferimento anche a un’altra strada da percorrere: quella degli accordi di confi-
ne. Fin’ora non si è riusciti ad andare oltre le buone intenzioni e le vaghe promesse.
Oltre al problema dei tempi di arrivo e partenza, ci sono quelli legati alla mancanza di pensiline o panchine sufficienti
Pendolari Sevel: sciopero degli autobus Emanuele Cimone: «Sabotare “Ultimo Miglio” invitandoli a prendere le proprie auto per recarsi in val di Sangro»
Agnone, dopo le polemiche piazza Plebiscito si rifà il look Piazza Plebiscito, già piazza del Tomolo, un tempo cuore pulsante della vita cittadina altomolisana, sarà oggetto di opere di rifacimento. Lo annuncia l’amministrazione comunale di Agnone che tramite una determina ha stanziato settantamila euro per i nuovi lavori i quali partiranno a breve. I fondi, provenienti dal governo centrale, in prima battuta erano stati stanziati per l’installazione di un ascensore per disabili nella casa comune. Tuttavia lo stato di totale dissesto in cui versa la pavimentazione di Piazza Plebiscito, ha portato la giunta guidata dal sindaco Lorenzo Marcovecchio ad un repentino ripensamento con il conseguente dirottamento del finanziamento per il restyling di quello considerato il salotto della città. Invitate a partecipare alla gara d’appalto cinque ditte che dovranno presentare le loro offerte entro e non oltre il 5 aprile prossimo. A distanza di tre giorni (8 aprile) prevista l’apertura delle buste e l’assegnazione dei nuovi lavori che prevedono il ripristino del sottofondo e la messa in posa dei sampietrini in porfido molto più resistenti di quelli attuali. Da una prima previsione stilata dall’ufficio tecnico di Palazzo Verdi l’inaugurazione della nuova piazza dovrebbe esserci nel giorno dei festeggiamenti di San Cristanziano (13 maggio), patrono della cittadina. Il nuovo provvedimento adottato dall’esecutivo Marcovecchio non placa le roventi polemiche sui precedenti lavori espletati con l’amministrazione De Vita che, considerato lo stato di salute in cui versa la piazza, si sono dimostrati inefficienti se non vergognosi. E per capirlo non bisogna essere luminari dell’edilizia, ma basta vedere i tempi di durata della pavimentazione stimabili in una quindicina di anni. All’epoca ad aggiudicarsi le opere fu una ditta del casertano che consegnò la nuova (si fa per dire) piazza con tempi dilatati rispetto la tabella di marcia senza considerare il materiale decisamente scadente utilizzato. Oggi l’augurio è che quando accaduto non si ripeta e a riguardo i responsabili dell’ufficio tecnico sono chiamati a vigilare e impartire severe indicazioni affinché le opere vengano portate a termine nel migliore dei modi. Superfluo ricordare che si tratta di soldi pubblici e quindi sottratti ai cittadini.
Emanuele Cimone
FRANCESCO BOTTONE «Visto il perdurare del problema, come segno di protesta consiglio ai malcapitati pendolari altomolisani di viaggiare con le proprie auto, evitando di prendere gli autobus del trasporto pubblico». È la provocatoria idea lanciata dal sindacalista agnonese Emanuele Cimo-
ne che invita i colleghi pendolari a disertare i mezzi pubblici, non pagando quindi gli abbonamenti, e utilizzando in sostituzione la propria auto per recarsi sul posto di lavoro in val di Sangro. Nella giornata di ieri un ulteriore incontro tra sindacati e ideatori del progetto “Ultimo Miglio” si è risolto con un sostanziale nulla di fatto. «Aspettiamo ancora qualche giorno, il 5 aprile scade la sperimentazione, poi si vedrà». Questa l’estrema sintesi dell’incontro di ieri. E mentre i sindacati chiedono la sospensione immediata di questo servizio navetta che sta stressando ancor di più i pendolari della val di Sangro i disagi vanno avanti. Oltre al problema dei tem-
pi di arrivo e partenza tra autobus di linea e navette che non coincidono, ci sono quelli legati alla mancanza di pensiline o panchine sufficienti lì nel piazzale adibito a stazione bus dal quale partono le “benedette” navette. Una situazione potenzialmente pericolosa perché «ci sono troppe persone e troppi autobus nello stesso posto contemporaneamen-
te» spiegano fonti sindacali. E siccome tutto è fermo e i disagi vanno avanti da giorni, ecco la proposta di Cimone, quella di sabotare il progetto “Ultimo Miglio”, nato appunto per favorire la mobilità degli operai con i mezzi pubblici, invitando tutti i pendolari a prendere le proprie auto per recarsi in val di Sangro.
Sbanda sull’acqua e invade l’altra corsia, scontro in galleria: due feriti alle porte di Agnone Incidente stradale all’interno della galleria sulla provinciale nei pressi dell’uscita per Agnone Nord. Due le auto coinvolte, una Giulietta che usciva da Agnone e un Renegade che procedeva in direzione opposta. Dalle prime ricostruzioni pare che la Giulietta abbia perso aderenza a causa di un rivolo d’acqua che da tempo è segnalato su quel tratto di strada e abbia invaso la corsia opposta finendo contro il veicolo che sopraggiungeva nell’altra dire-
zione. Inevitabile l’impatto a causa del quale sono rimaste ferite due persone, un imprenditore edile agnonese sessantenne e un giovane di 25 sempre di Agnone.Sul posto è intervenuta una squadra di Vigili del fuoco del locale distaccamento, una pattuglia dei Carabinieri e l’equipaggio del 118 che ha successivamente trasferito i due feriti in ospedale. La galleria è rimasta chiusa al traffico per permettere la rimozione dei veicoli incidentati.
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Tra i diversi spunti di riflessione gli effetti della quota 100 e la carenza di organico. «È evidente che non modificando nulla nei modelli organizzativi le carenze vengono fotografate in maniera statica»
L’Infermiere attore nella salute del futuro La formazione e lo sviluppo dell’infermieristica nell’evento organizzato dall’Opi ieri a Termoli
ALESSANDRO CRISTINA Il ruolo fondamentale della figura infermieristica, la sua formazione, l’applicazione dei percorsi di cura, ma anche la carenza in organico, lo sblocco del turnover e gli effetti della cosiddetta “quota cento”. Diversi gli spunti di riflessione emersi ieri mattina a Termoli nel corso dell’evento formativo di caratura nazionale, denominato: «L’Infermiere “attore” nella salute del futuro”, promosso dall’ordine Interprovinciale delle professioni infermieristiche di Campobasso e Isernia con il Patrocinio della Fnopi (Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche). Tra i relatori anche il presidente della Fnopi, dottoressa Barbara Mangiacavalli, la quale ha spiegato: «La mat-
tinata di oggi è una mattinata fondamentale e ricca di spunti che si inserisce, tra l’altro, in un percorso che l’ordine di Campobasso Isernia sta portando avanti ormai da molti anni, che è quello di qualificare ruolo, funzioni e competenze degli infermieri all’interno di un territorio particolare qual è quello della regione Molise». Un territorio che ha – secondo Mangiacavalli – necessità di sviluppare (cosa che sta accadendo) modelli innovativi e possibilità innovative di risposta ai bisogni dei cittadini molisani. Spazio anche per una riflessione in merito alla disposizione as-
sunta dai Commissari della sanità che sta tenendo banco negli ultimi giorni, ovvero quella di richiamare in servizio i medici in pensione. «Questa – spiega – è una decisione che hanno adottato in questi giorni anche altre regioni, legata principalmente al far fronte alle carenze mediche che derivano in parte degli accessi alle scuole di specialità in parte anche dai criteri ultimi definiti di pensionamento. Il tema della carenza di personale però è un tema che sarebbe semplicistico affrontare guardando ad una sola professione. Va affrontato guardando tutte le profes-
sioni e guardando i modelli organizzativi. È evidente che non modificando nulla nei modelli organizzativi le carenze vengono fotografate in maniera statica». Poi, in merito al fabbisogno di personale, aggiunge: «Sicuramente gli infermieri potrebbero soffrire di più rispetto ad altre figure questi provvedimenti… ad esempio pensiamo a quota 100. Oggi stimiamo che un 30% degli aventi titoli possa accettare questa modalità, e quindi per una regione come il Molise si parla di almeno 1000 infermieri in meno. È evidente che questo ci deve far agire su due fronti: quello di
che sarebbero mancati circa 600 infermieri. La situazione oggi è aggravata con la quota 100. Per cui arriveremo a una carenza di circa 1200 infermieri nella nostra regione, e questo rappresenta veramente una grande criticità. Ciò significa che anche tutti coloro che stanno facendo le prove per la stabilizzazione, anche con la mobilità, non servirebbero a garantire quelli che sono i livelli essenziali di assistenza, quindi sarebbe opportuno, a breve, partire con i concorsi, per garantire anche ai giovani infermieri formati nella nostra regione di poter partecipare in un ambito assistenziale nel percorso di cura nella nostra regione».
Tavolo del centrodestra “Termoli nel Futuro” ribadisce la candidatura di Tony Spezzano
“Giocando si impara a ragionare” Innovazione e sperimentazione didattica all’Alfano Ieri mattina, presso la sede del Liceo Classico Perrotta, si è svolta la giornata finale del percorso didattico innovativo dell’I.I.S.S. Alfano “Giocando s’impara…. a ragionare”, che ha coinvolto tutti gli alunni delle classi 4A e 4B del liceo classico, 4A, 4B, 4C, 4D e 4E del liceo scientifico, con il coordinamento dei docenti Baldassarre Vittoria, Catelli Barbara, Di Vito Maria Rosaria,
aumentare i posti in formazione ma anche quello di sbloccare il turnover in maniera costante rispetto alle uscite previste per i diversi limiti pensionabili». Parole che trovano conferma nell’analisi fornita dalla dottoressa Mariacristina Magnocavallo: «La situazione attuale è molto critica. È sì vero che siamo una regione piccola, ma abbiamo delle esigenze sanitarie che bisogna soddisfare, e con i numeri che attualmente abbiamo sicuramente molti servizi e molti bisogni non possono essere garantiti. C’è una carenza in organico e già alcuni mesi fa l’ordine provinciale di Campobasso Isernia aveva preannunciato
Greco Anna Paola, Lemme Francesca, Limongi Paola, Mascilongo Mario, Massaro Giovanni Francesco, Moffa Teresa, Pignata Gianfranco, Ricciardi Tiziana, Samuele Beatrice, Vaudo Rossana. I docenti coordinatori del percorso sostengono che creare un ambiente di apprendimento rispondente a canoni di didattica metacognitiva attraverso attività didattiche di tipo ludico potenzierà lo
sviluppo di una generazione di “buoni pensatori”, che sapranno orientarsi in un panorama di vita in incessante e imprevedibile cambiamento, che saranno cooperativi risolutori di problemi e lifelong learners: giocando si impara ad imparare e a ragionare. Gli alunni si sono coinvolti anche quest’anno con passione ed interesse nel percorso didattico, sfidandosi in prove svolte uti-
lizzando altrettante applicazioni didattiche basate sul gioco (Coding – prove di logica, Kahoot, PiramiX, LearningApps, Flipquiz): dopo una prima fase della competizione, interna alle classi, la squadra meglio classificata si è guadagnata l’accesso alla giornata finale. Ora non ci resta che attendere di conoscere quale squadra si aggiudicherà la vittoria finale.
Venerdì sera il tavolo delle liste civiche del centrodestra si è incontrato per discutere dell’attuale situazione politica e delle elezioni comunali di Termoli in programma il prossimo maggio. La coalizione ‘Termoli nel Futuro’ è stata invitata a prendere parte alle discussioni, assieme ad altre quattro civiche. La riunione è durata poco e non ha portato alla definizione né di un programma né di un candidato. La coalizione ‘Termoli nel Futuro’ ha accettato di partecipare al tavolo per ribadire la candidatura di Tony Spezzano e, nell’ultimo anno e mezzo, ha lavorato assiduamente ad un documento programmatico che racchiude in sé un progetto di interventi strutturali ed organizzativi a beneficio del territorio, nel solo interesse di un’amministrazione efficace ed in grado di offrire risposte e soluzioni concrete alle esigenze dei cittadini.
Tony Spezzano
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TERMOLI E BASSO MOLISE
ATTUALITÀ
«La diminuzione della TARI avviene dopo anni di aumenti dovuti ad una cattiva gestione che ha prodotto un sempre maggiore conferimento in discarica»
«Raccolta differenziata: dietro i non detti, un’occasione persa» Nicola Palombo
Sia nella seduta consiliare, sia per mezzo stampa, devo purtroppo rilevare un insensato e inutile ottimismo da parte dell’Amministrazione comunale, Interviene così, a pochi giorni dall’ultima assise comunale nel corso della quale sono statye fissate le nuove aliquote per la Tari, il consigliere di opposizione al Comune di Montenero, Nicola Palombo. «In qualità di Capogruppo del gruppo consiliare “Costruiamo il Futuro”, sento il dovere di precisare, chiarire e smontare alcune ricostruzioni e omissioni che la maggioranza compie sulla questione, facendo di fatto capire ai cittadini fischi per fiaschi. L’approccio all’argomento, per quanto mi riguarda, non può che essere duplice e duale: da un lato la tariffa della TARI, dall’altra la gestione del servi-
Il Capogruppo di “Costruiamo il Futuro”, Nicola Palombo, interviene dopo l’ultimo Consiglio comunale zio di raccolta e smaltimento rifiuti. Partendo dalla tariffa, occorre spiegare con onestà intellettuale che è calcolata per legge in modo tale che copra tutto il servizio e che, quindi, la tanto sbandierata diminuzione è frutto semplicemente di un meccanismo automatico dovuto al ribasso del nuovo bando in concessione fatto dall’Unione dei Comuni del Basso Biferno. Ecco spiegata la diminuzione della TARI, che ho votato e accolto ovviamente con favore, ma che non è frutto di un merito attribuibile all’Amministrazione, così come si lascia intendere. Mi corre l’obbligo di aggiungere, a onor del vero, che la diminuzione avviene dopo anni di aumenti della TARI (2014, 2015, 2016) quelli sì dovuti ad una cattiva gestione che ha prodotto un sempre
Il commento di “Montenero in Movimento”
«Slogan e annunci ridondanti da campagna elettorale» Oltre all’affondo del consigliere di opposizione, Nicola Palombo, il post consiglio di Montenero è caratterizzato anche dall’intervento del MeetUp “Montenero in Movimento”. «Il MeetUp “Montenero in Movimento” si domanda come sia possibile cercare di oscurare alla cittadinanza, con tanta sufficienza, questo ulteriore aggravio fiscale a danno dei cittadini. L’Amministrazione Travaglini attraverso gli organi di stampa e i canali social del Comune di Montenero di Bisaccia ha cercato di limitare la notizia dell’aumento delle tasse locali, mediante la diffusione, dei dati parziali forniti dalla nuova ditta che gestisce il servizio di raccolta differenziata. Questi valori percentuali, relativi al solo mese di Marzo 2019, evidenzierebbero un miglioramento, quantitativo e qualitativo, del servizio di raccolta differenziata, nell’intero Comune, che porterà ad una riduzione della TARI nel breve periodo. Al di là degli slogan e degli annunci ridondanti da campagna elettorale come i cittadini possono vedere tutti i giorni con i loro occhi, la realtà è molto differente. In tema di raccolta differenziata dei rifiuti il Comune di Montenero, secondo la pubblicazione ufficiale di Legambiente Molise basata sui dati forniti dall’ISPRSA, è al sessantaduesimo posto (su 136 comuni) nella graduatoria regionale in materia di raccolta differenziata, avendo rimediato per l’intero 2017 un misero 37,20%. Del resto quello della gestione dei rifiuti è solo uno di una lunga serie di deficitari e contestati (dai cittadini) servizi Comunali: dall’efficienza dei trasporti locali, urbani ed extra urbani, all’instabile fornitura idrica e alla inadeguata rete fognaria, al sempre più alto tasso di spopolamento in termini di popolazione e a livello scolastico passando per gli evidenti problemi della viabilità interna ed esterna e per finire a tutti i problemi ambientali e Sanitari. Gli attivisti del MeetUp “Montenero in Movimento” si auspicano un rinnovamento vero che possa finalmente porre fine alla negativa esperienza amministrativa di questa maggioranza politica, cominciata nove anni fa. Un cambiamento dal basso, che escluda i soliti giochi di palazzo o le proposte e accordi al ribasso di qualche ex-amministratore che cerca l’onda giusta per riabilitarsi politicamente, che ponga al centro i problemi della comunità mettendo in atto soluzioni concrete per la collettività».
maggiore conferimento in discarica e un conseguente aumento dei costi; che tale diminuzione è, in termini assoluti su un’utenza domestica media di 100 mq e quattro persone, di circa 12€ all’anno e che, cosa molto importante, il carico fiscale totale sul contribuente montenerese è comunque aumentato, dato che, conseguentemente all’abbassamento della TARI, la maggioranza ha predisposto con solerzia l’aumento, al massimo dell’aliquota, dell’addizionale IRPEF, producendo un aggravio, sui redditi medi, calcolato in una forbice che va dalle 45€ alle 65€ all’anno. Se
la matematica non è ancora diventata un’opinione, non è certo un grande affare per il cittadino montenerese! Sulla gestione del servizio poi ci sarebbe tanto da dire, ma la cosa da cui partire sicuramente è l’insostenibilità politica e l’inattendibilità tecnica che riguarda il dato del 71% di raccolta differenziata. Questo perché la nuova gestione è attiva solo dal primo marzo di quest’anno, tempo che non consente di fornire dati che possano far tirare delle somme in modo sensato e inoltre perché mi aspetterei dei dati oggettivi forniti da enti di controllo diversi dal soggetto che
è gestore del servizio. Le uniche certezze comprovate sono invece anni di inefficienze sulla raccolta differenziata che nel 2016 segnava il 45%, nel 2017 il 43% e nel 2018 il 47%, ben al di sotto del limite normativo del 65%. Più volte, nell’attività di Consigliere, ho chiesto uno scatto in avanti, proteso a trovare il giusto equilibrio tra maggiore economicità del servizio, migliore qualità della gestione e più alta compatibilità ambientale, tema, quest’ultimo, che credo fermamente sarà centrale nel futuro governo di Stati, Regioni e Comuni. Tutto ciò tradotto, vuol dire
innescare modalità di pagamento della TARI secondo il criterio della quantità di rifiuto prodotto, secondo il principio “meno produco, meno pago; più differenzio, meno pago”, una modalità di gestione della raccolta che preveda il peso del rifiuto per ogni utenza, poiché è la quantità di rifiuto indifferenziato che si trasforma in costo di smaltimento e non la grandezza dell’abitazione. Alla luce di ciò, sulla raccolta differenziata, i toni trionfalistici, i dati non accurati e i troppi non detti, sanno di un’occasione persa per la comunità e per il territorio.
Ieri primo sopralluogo alla scuola di Portocannone
Lavori di messa in sicurezza ed adeguamento sismico Dal Comune di Portocannone giungono novità per quanto riguarda i lavori di messa in sicurezza ed adeguamento sismico della Scuola Primaria e Secondaria. Dopo aver ricevuto in data 2 gennaio la determina direttoriale del MIUR che ha formalmente assegnato i fondi al Comune e dopo aver approvato in data 19 marzo il Bilancio, attività necessaria per poter inserire nello stesso documento contabile i capitoli di spesa relativi all’opera pubblica in questione, nella giornata di venerdì è stata pubblicata la determina con la quale è stato individuato il team dei tecnici che seguiranno le diverse fasi della ristrutturazione e messa a norma del nostro Istituto comprensivo. Parte così ufficialmente l’attività che condurrà al bando per l’assegnazione del secondo e più complesso lotto dei lavori. Sempre nella giornata di venerdì si è svolto il primo sopralluogo congiunto con sul cantiere per verifica dello stato dell’arte e
pianificazione delle attività tecnico progettuali. «Auguriamo ha fatto sapere il sindaco Caporicci – buon lavoro ai professionisti interessati, restando a loro disposizione per ogni tipo di assistenza burocratica ed amministrativa».
A Guglionesi la XV giornata contro il razzismo Cantanti, poeti, lettori, studenti, lavoratori… questo e tanto altro ancora sono stati venerdì sera, i ragazzi e le ragazze immigrate ospiti degli Sprar e dei pochi centri Cas rimasti in zona, Guglionesi, Petacciato, Campomarino, Montecilfone, protagonisti dell’evento “Immagini musica parole”. Con loro anche una piccola rete di Associazioni culturali, la Casa del Libro di Termoli, l’agenzia cinematografica Corto’, Kamastra, coordinati da Informare e Mondo Nuovo, che insieme, aderendo alla campagna dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), hanno celebrato la XV giornata contro il razzismo. Dopo i saluti del presidente dell’associazione proponente Giuseppe Vaccaro e del sindaco della città Mario Bellotti, molto sensibile al fenomeno, una sequenza di narrazioni in diverse modalità. La proiezione del cortometraggio SudEst illustrato dal regista Simone D’Angelo, girato qualche anno fa a Termoli, ma di una attualità pressante, ha creato il clima giusto per riflettere sul fenomeno delle immigrazioni oggi. Nella sala calda della Casa del fanciullo, al centro della
villa comunale di Guglionesi, la sensazione dell’accoglienza, quella vera, nella suggestione del rito del the’ preparato al momento da Hanen, signora tunisina impegnata nel sociale, sulle parole del racconto tratto da “il confine umano”, di Patrizia Angelozzi. Il tutto sulle note di un armonioso sottofondo musicale eseguito da Mariano Gramegna, musicista, che nell’occasione ha interpretato brani classici della canzone italiana e d’autore. “Mio fratello che guardi il mondo”, incisivo brano di Ivano Fossati, è stato il motivo centrale che ha dato senso alla serata. Bella e vivace la conduzione, nella voce e nei gesti di Lussiana Di Fino, psicologa e dinamica operatrice. Con Kalim, André, Emmanuel, Omar, in rappresentanza dei loro compagni e compagne di ventura, ci hanno fatto pensare al loro non facile viaggio e riflettere su un approdo fatto di attese e speranze, in un mondo politicamente complicato e soprattutto in una società, come la nostra, scostante e ancora piena di pregiudizi. La testimonianza della quotidianità vissuta da un cittadino italiano, Pap Kohuma, giornalista e scrittore affermato, ma nero di colore, pubblicata in un racconto dal Corriere della Sera qualche tempo fa, è pura e dura realtà.
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«Un ulteriore grande risultato che conferma l’importanza del lavoro iniziato da questa amministrazione comunale»
Carnevale di Larino, altri 60mila euro dal Mibac Ricevuto un importante contributo dal Governo I soldi serviranno in parte per organizzare l’edizione estiva Il Carnevale di Larino continua a far parlare di sé, e lo fa attraverso il colpo messo a segno dall’amministrazione comunale targata Pino Puchetti che, così come accaduto nel mese di novembre, è riuscita ad ottenere (come ampiamente prevedibile) il nuovo finanziamento per il progetto Carnevale storico di Larino, a seguito della partecipazione
dell’ente (domanda presentata in data 30 Gennaio 2019) al bando approvato con decreto dirigenziale MIBAC. Ben 60mila gli euro che il dicastero farà arrivare nelle casse comunali di Palazzo Ducale, quindi quasi 10mila in più rispetto ai 51.453,00 già ottenuti con decreto dirigenziale MIBAC del 31 Luglio 2018. L’ufficialità del nuovo finan-
ziamento è giunta con la pubblicazione della graduatoria dei soggetti beneficiari del Bando Carnevali Storici, per l’annualità 2019, a firma del Presidente della Commissione Consultiva Carnevali Storici del Ministero per i Beni e le attività culturali. I soldi serviranno in parte a coprire le spese sostenute dal Comune per l’organizzazione della 44esi-
ma edizione appena trascorsa, e in parte ad allestire la nuova edizione del carnevale estivo Larinese, oltre a garantire una serie di attività nel corso dell’anno sempre connesse alla colorata e coinvolgente manifestazione, come ad esempio i laboratori didattici e il museo virtuale del carnevale. «Un ulteriore grande risulta-
to – fanno sapere dall’amministrazione – che conferma l’importanza del lavoro iniziato da questa amministrazione comunale per la valorizzazione e la promozione turistica del nostro Carnevale, a beneficio della comunità e del ter-
ritorio». Il Comune di Larino è risultato 19° (totalizzando 79 punti) su circa 80 istanze pervenute, di cui solo 26 ammesse a finanziamento tra cui Viareggio, Cento e Putignano, solo per citare i più prestigiosi.
Errico Rosati “Preside del sorriso” A dieci anni dalla scomparsa dell’indimenticato dirigente scolastico il ricordo dello storico Luigi Pizzuto
Danzano i ricordi sul palcoscenico della vita. Rivivono le esperienze più belle nel campo educativo. Vibrano le emozioni del cuore per ricordare una stagione felicissima della scuola. Improvvisamente si riapre il ventaglio dei ricordi su un contesto educativo attivo che ha lasciato il segno nel mondo della scuola. Così, a dieci anni dalla scomparsa del preside Errico Rosati, il mondo di una scuola innovativa e sensibilissima alla bellezza riprende il volo. Grazie, appunto, a questa figura di spicco che - con fascino, caparbietà e capacità professionale aveva fatto della scuola un “luogo felice”. Sì, perché a scuola si ha l’opportunità di mettersi in relazione con gli altri, di capire l’importanza del lavoro, di condividere i problemi, di scoprire i valori più nobili e di intercettare durante la lezione quella scintilla che improvvisamente può cambiarti la vita. In una logica di inclusione senza precedenti - la scuola di Errico Rosati - attraverso il lavoro singolo e di gruppo, a classi aperte, senza muri e differenze, doveva motivare chiunque a nutrire la mente di sapere per la vita e per il bene comune. Solo così si può rimuovere ogni tipo di svantaggio sociale. Solo così si può essere liberi e motivati
a ritagliarsi con dignità il proprio cammino di vita. Ne era convinto Errico Rosati a tal punto che - con determinazione - riportava a scuola chi si azzardava a scegliere “l’abbandono scolastico” senz’alcuna motivazione. “Quod in iuventute non discitur, in matura aetate nescitur”. Ciò che non s’impara da ragazzo, non lo si saprà da grande. Pare proprio che sia questa la voce del suo credo attivo. Nella sua azione di preside, la scuola dunque - non era un luogo comune. Santa Croce di Magliano brillava per questo. La Scuola Media “Michele Del Gatto” era a tempo pieno. Aveva un biglietto da visita coloratissimo. Gioioso e pieno di sensibilità affettive. A qualsiasi ora era aperta. Le due ali, sbriciolate dagli interventi post-sisma, tra lo stadio “Vincenzo Cosco” e la graziosissima Scuola dell’Infanzia tuttora in piedi, erano illuminate fino a tarda sera. Qui brulicavano le esperienze. Il volto di un’offerta formativa era sempre vivo. Si respirava il clima di un’autentica palestra di vita, dove il saper fare, la conoscenza concettuale e il saper essere dovevano andare a braccetto ed essere difesi a denti stretti. Errico Rosati lo faceva con orgoglio. Il suo fare istintivo ai più sembra-
va spesso esagerato, proprio perché radicato in un lavoro didattico intriso di credo, di impegno oltre ogni limite e di attaccamento alle problematiche e alle sfide educative. In questa dimensione pedagogica la scuola era concepita come spazio culturale, luogo di vita e, dunque, patrimonio comune. Tutti erano chiamati a dare un contributo per renderla piacevole e bella. Si dovevano curare gli spazi verdi. Operatori e docenti rimettevano a nuovo - nelle vacanze estive - pareti e quanto serviva per una migliore manutenzione. Ogni piccola parte veniva tenuta in bella mostra. Si lavorava per mettere la scuola al centro della vita sociale. Gli affreschi degli alunni guidati dall’artista Antonio Giordano, diffusi sulle pareti, alquanto motivanti per la loro bellezza, dovevano motivare, incuriosire, educare le coscienze a rispettare l’ordine, il lavoro che sapeva di mani, l’arte, la geometria, la letteratura, la storia, insomma ogni viaggio utile alla mente umana. Da “figlio del libro” - fin da giovane - è stato capace di intercettare le nuove sfide comunicative animando le trasmissioni su Radio Andromeda, una delle prime emittenti libere nate a Santa Croce di Magliano. Non si dimentica, poi, l’impegno profuso fino alla Romagna per raccogliere i fondi necessari a far rinascere la scuola dopo il terremoto. Uomo dall’ingegno multi-
forme nel campo della formazione, con passione ha vissuto nella scuola e per la scuola. Di questa intensa e magica pagina scolastica ricordiamo i momenti più esaltanti legati ai laboratori espressivi e alla pratica dello “Sfondo integratore” nella Scuola dell’Infanzia. Qui una filosofia ludica lancia messaggi educava la fantasia dei più piccoli. Oltre ai due documentari, andati in onda sulla Rai, realizzati da Angelo Sferrazza sui laboratori della Del Gatto, e a pubblicazioni pioneristiche come quella di geostoria su Rotello - stampata a Montreal nel 1993, resta un esempio, nel campo del giornalismo, l’esperienza con la rivista “Il Bene Comune” di Antonio Ruggieri. Destinata a divulgare le buone pratiche della scuola molisana, a incoraggiare nuove strategie e a dare “un senso alle cose che facciamo”. In tanti ricordano con piacere la sua instancabile voglia di lavorare, la sua indole battagliera, accompagnata da una vis espressiva veemente, affabile, sorridente, sempre tesa a coinvolgere con gioia - i ragazzi in ogni esperienza didattica. Il suo stile era unico. “E’ stato un grande dirigente scolastico, sensibile, generoso, disponibile ed aperto alle nuove sfide educative - afferma il professor Eugenio Fiorilli - mi ha insegnato tantissimo. Mi ha fatto scoprire strade che non avrei mai immaginato di per-
correre. Per me Errico Rosati è stato una meravigliosa scoperta. Una di quelle che in qualche modo riesce a cambiarti la vita. Oggi so che è anche grazie a lui se non ho paura di essere quello che
sono”. Così - nel fluire piacevole dei ricordi - rivive il “Preside del sorriso”. Protagonista di una felicissima stagione educativa che - a distanza di dieci anni - ha ancora tanto da dire.
Sviluppo locale e filiere agroalimentari: anche il sindaco D’Ambrosio al seminario Anci Anche il sindaco di Santa Croce di Magliano, Donato D’Ambrosio ha preso parte alla tre giorni che si è svolta a Viterbo promossa da Anci e Coldiretti e che ha visto giovani amministratori locali (under 36) provenienti da tutta Italia confrontarsi nel Seminario Tematico Residenziale “Le filiere agroalimentari per lo sviluppo locale intersettoriale”. L’evento formativo ha inteso promuovere competenze strategiche e operative atte a ideare ed attuare interventi di sviluppo territoriale integrato, attraverso la promozione di network, analisi dei bisogni e co-progettazione delle risposte. «Sono molto entusiasta per questa partecipazione al seminario di Viterbo che è stao un’occasione di formazione da spendere per la crescita del nostro territorio, da sempre a vocazione agricola e che può trovare proprio nelle filiere agroalimentari un’opportunità di sviluppo sostenibile e integrato, per il quale amministrazioni locali e imprese sono chiamate ad interfacciarsi per realizzare progettazioni condivise e tarate sui bisogni dei vari contesti socio-economici. Tra l’altro organizzato in un momento particolarmente propizio per il tema affrontato visto che con i 14 comuni partner stiamo accelerando i lavori per la realizzazione del Biodistretto, che presenteremo anche nell’ambito del Contratto di Sviluppo con il Governo centrale», ha commentato il sindaco D’Ambrosio. Nel corso della tre giorni di formazione non sono mancati momenti di studio, confronto, attività laboratoriali con il coinvolgimento diretto dei partecipanti al fine di sperimentare azioni di co-progettazione capaci di mettere in rete imprese, cittadini ed istituzioni.
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SPORT Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca
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Torna nel capoluogo una sfida di campionato che mancava dal novembre del 1986: Al centro della difesa rientra sulle rispettive panchine c’erano Tord Grip e Bruno Bolchi. Bagatti vuol battere Angelini Marchetti. Islamaj favorito nel ruolo
Campobasso-Cesena, a voi A Selvapiana in palio punti Perline volte Davide può e blasone. Il tifo è caldo... Abattere Golia
di mezzala, Giacobbe la chiave decisiva della partita. Fischio d’inizio alle 15
Una domenica speciale per i Lupi: anche l’arcivescovo Bregantini pronto a “scendere in campo”. Riccardo Cucchi ospite d’onore in tribuna stampa FRANCO DE SANTIS CAMPOBASSO Ci sarà un clima frizzante oggi a Selvapiana. Finalmente. Saranno oltre duemila i tifosi del Campobasso che spingeranno la squadra al cospetto della capolista Cesena, “sbarcata” ieri nel capoluogo per far valere la legge della prima in classifica che però ultimamente è stata violata più volte. E di fronte troverà un Lupo affamato, orgoglioso e voglioso di dare vita a una prestazione gagliarda, tosta e al limite della perfezione per regalare una grande gioia al pubblico. I romagnoli allenati dall’ex calciatore bianconero Angelini si presentano a Selvapiana, in una gara di campionato, a distanza di quasi 33 anni, cioè dal 30 novembre del 1986: quel giorno le due formazioni, allenate rispettivamente da Tord Grip e Bruno Bolchi, si divisero la posta in palio con gol di Russo e Aselli. La classifica dice che gli ospiti sono proiettati verso la promozione anche se il vantaggio sul Matelica è di quattro punti. E’ chiaro che dovranno fare di tutto per non uscire sconfitti dal cati-
no campobassano per evitare di ritrovarsi addosso la concorrenza. I rossoblù di Massimo Bagatti sono carichi e hanno preparato nei dettagli la sfida più importante del campionato, quanto meno per il blasone perché a livello di obiettivi è rimasto poco. Se non quello di provare a vincere sempre e comunque per scalare qualche posizione. Sia il Cesena che il Campobasso non vengono da periodo particolarmente fecondi: quattro punti in quattro incontri
per la prima della classe, altrettanti ma in sei match per Danucci e compagni. In particolare, la truppa cesenate è “scossa” dal ko interno subito dal Pineto arrivato dopo il pari raggiunto in extremis a Savignano. Dell’aspetto psicologico vuole, quindi, approfittare - tra virgolette - il Lupo che in trasferta ha perso un po’ la bussola. LA FORMAZIONE. L’impalcatura sarà la solita. In difesa rientra Marchetti al fianco di Magri, ai lati Lo Bello e uno tra Calzola e La Barba.
Capitan Danucci sarà supportato da Di Lauri e da uno tra Islamaj e Antonelli, mentre Giacobbe avrà il difficile compito di cucire e ricamare alle spalle di Alessandro e Cogliati. Arbitra il signor Jacopo Bertini della sezione di Lucca, assistito da Di Maio di Molfetta e Biancucci di Pescara. VISITE SPECIALI. Non sarà una domenica come tutte le altre. Infatti, “scenderà in campo” anche l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, monsignor Giancarlo Bregantini, che tra l’altro ha trascorsi da attaccante. Un modo simpatico anche per festeggiare il centenario della nascita dei Lupi. E come già detto, in tribuna stampa sarà presente “La voce” del calcio nazionale, quel Riccardo Cucchi che proprio a Campobasso ha mosso i primi passi da giornalista per poi spiccare il volo a “Tutto il calcio minuto per minuto”. JUNIORES. I lupetti di Giovanni Piccirilli perdono col risultato di 2-0 sul campo dell’Olympia Agnonese e vedono allontanarsi la zona playoff. I granata vincono con un gol per tempo.
33^ GIORNATA CAMPOBASSO CESENA
-
FORLÌ MATELICA
-
ISERNIA REAL GIULIANOVA
-
JESINA OLYMPIA AGNONESE
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PINETO MONTEGIORGIO
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RECANATESE AVEZZANO
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SANGIUSTESE FRANCAVILLA
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SANTARCANGELO SAMMAURESE
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SAVIGNANESE CASTELFIDARDO
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VASTESE SAN NICOLÒ NOTARESCO
-
GENNARO VENTRESCA
Lo ricordo solo a me stesso che i fenicotteri devono la pigmentazione delle loro piume all’alimentazione. Responsabile del loro colore è un gamberetto, nella cui corazza vanno ad accumularsi i pigmenti di un’alga di cui sono avidi. Questo fatto determina la diversa sfumatura del colore tra i diversi esemplari, tra il rosso e il rosa. Tutto dipende dalla quantità di crostacei consumati. Come a dire: “siamo ciò che mangiamo”. *** I tifosi del Lupo, se il detto che ho appena ricordato è proprio vero, dovrebbero avere una pigmentazione rosso-blu. Determinata dal sugo concentrato dei cavatelli (rosso) e dal blu, nato da un mix tra il vino rosso e la birra Forst. In punta di verità, non so con esattezza cosa pranzino la domenica i sostenitori del Cesena che si fasciano con bandieroni bianconeri. *** Nelle ultime due giornate i romagnoli, tra Savignanese, fuori casa, e Pineto, tra le mura domestiche, hanno portato a casa la miseria di un punto. Per loro fortuna il “matto” Matelica non ha saputo approfittarne adeguatamente. Se fosse stata rispettata la logica i rivali oggi sarebbero ad appena due lunghezze e sperare in un “miracolo” del Campobasso. Nonostante ciò il campionato non è ancora finito, ci sono sette gare ancora in gioco e tutto può ancora accadere. Proprio come un anno fa, in cui fu avvincente il duello a distanza tra il solito Matelica e il Pesaro. Tra cui si infilò la nostra squadra che appena affidata a Minadeo perse nei minuti di recupero a Matelica, ma fece il “pieno” a Pesaro. *** Al Matelica non bastò il prezioso regalo dei nostri ragazzi: perse un campionato già vinto. E probabilmente avverrà lo stesso anche quest’anno Si ricorderà che i cesenati hanno avuto un avvio difficile, al contrario dei rivali che sembravano imprendibili. Salvo poi il ribaltamento della situazione. Noi ancora “arbitri” del duello in vetta alla classifica. Un duello che comincia oggi e che spero possa azzoppare ancor di più il Cesena che avverte la paura di non farcela. Primo passo per il rilancio in categorie più consone a una città di 100 mila abitanti e a un club con tanta Serie A e Serie B nelle vene. *** A noi servirebbe almeno un pareggio, per dare una mano di vernice alla scolorita classifica. Il Cesena, invece, non può mancare la vittoria. Due ragioni che presentano la gara all’insegna dell’incertezza. In punta di verità, fosse dipeso da me e non dal calendario, questa partita l’avrei preferita in altro momento. O forse no. All’andata pure l’affrontammo in un periodo difficile, venivamo dalla sconfitta interna col Giulianova, nostra bestia nera. Eppure, con un pizzico di buona sorte, riuscimmo a tornare nel Molise con un tonico punto. *** Meno male che le polemiche da social sulla scelta societaria di aumentare il costo dei biglietti si è chiusa in un amen. Fatti evaporare i primi lamenti si è tornati alla normalità. L’emozione della vigilia non può essere paragonata a ciò che si prova leggendo “Furore” di Steinbeck, ma state pur certi che una sfida del genere fa salire la tensione. E fa pensare a Davide che fece lo scherzetto a Golia. Di cui si può ammirare un meraviglioso dipinto del Caravaggio, conservato al Prado di Madrid. Oppure il capolavoro di Tiziano che ci mostra la brutta fine del gigante.
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SERIE D
I giallorossi giungono in Molise con sette lunghezze di vantaggio sui pentri
Isernia, tutti disponibili per lanciare l’assalto al Real Giulianova Silva pensa alle tre punte con Romano-Schena e Petitti REDAZIONE CAMPOBASSO Squadra e dirigenza uniti nel (ri)lanciare l’appello al pubblico: contro il Giulianova servono tutte le componenti possibili per tornare ai tre punti e dimenticare rapidamente la trasferta di Castelfidardo, amara come non mai, se non altro per il peso specifico che ha prodotto in classifica generale. «Daremo tutto, da qui alla fine ogni partita può essere determinante - ha spiegato il dirigente Di Florio, che fa eco ai giocatori di Massimo Silva - dobbiamo essere concentrati e con la giusta cattiveria sportiva, facendo ca-
pire agli avversari che per l’Isernia questi tre punti possono essere fondamentali. Salvezza diretta? Siamo indietro, ma non siamo condannati, lotteremo fino alla fine perchè convinti di poter venir fuori dall’attuale situazione deficitaria. Ci aspettano tanti scontri diretti, i giochi non sono fatti». Al Lancellotta giungerà un Real Giulianova salito a quota 37 punti (sette in più dei pentri) ma orfano dell’esperto centravanti Tozzi Borsoi, oltre che dell’under Crisci. In casa biancoceleste, Silva ha tutti gli uomini a disposizione, avendo recuperato Marino reduce dalla squalifica e lo stesso Romano, pie-
namente recuperato dopo uno stop precauzionale a metà settimana. C’è da capire se il tecnico milanese opterà per uno schieramento audace a tre punte (Romano, Schena e Petitti insieme dall’inizio) o se deciderà di dare piena precedenza all’equilibrio smarrito a Castelfidardo con due punte e Kameni in appoggio. «L’importante è avere tutti a disposizione in gare come questa - ha suonato la carica il capitano dei biancocelesti Albino Fazio - siamo pronti a giocarcela e sappiamo il peso di questa partita contro un avversario assolutamente tosto».
Foglia Manzillo costretto a rinunciare a capitan Litterio. Al suo posto pronto Cassese
Olympia Agnonese, vincere con la Jesina per continuare la risalita
REDAZIONE CAMPOBASSO Tre punti contro la Jesina per prepare al meglio i due derby contro Campobasso e Isernia. L’Olympia Agnonese scende in campo a Jesi con il morale rinfrancato dal successo di domenica scorso al Civitelle contro la Savignanese ma consapevole che la strada che porta alla salvezza diretta è ancora lunga e difficile. Foglia Manzillo lo ha ribadito sin da subito nelle parole a fine gara cercando di mantenere alta la concentrazione dei suoi. I granata hanno la possibilità, conquistando i tre punti, di dare uno scossone alla classifica sperando magari anche in qualche risultato utile e favorevole proveniente
dagli altri campi. Il tecnico partenopeo potrebbe ripro-
porre lo stesso undici che ha ben impressionato contro la Savignanese con il modulo 3-4-3 che ha garantito maggiore pericolosità offensiva fornendo al tempo stesso anche una prova di solidità. Unico campio obbligato, quello in difesa di capitan Litterio costretto allo stop forzato dalla distorsione al ginocchio rimediata nel turno precedente che lo ha costretto ad uscire anticipata-
mente dal campo. Gli esami estrumentali a cui si è sottoposto il difensore hanno scongiurato problemi seri. Il suo posto al centro dovrebbe essere occupato da Cassese. La panchina di domenica scorsa potrebbe fornito nuovi stimoli al centrale campano che a Jesi darà il massimo per dimostrare di meritare la maglia da titolare. Peso dell’attacco sulle spal-
le di Ribeiro, Ancora e Formuso. Il trio d’attaccanti ha dimostrato di poter essere l’arma in più dei granata in questa parte finale di stagione. L’italo brasiliano si sta confermando uno degli elementi migliori della rosa granata fornendo prestazioni di livello. La nota positiva riguarda Cristiano Ancora tornato in gol contro la Saviganese. Una rete che potrebbe aver sbloccato definitivamente l’ex Taranto sia a livello psicologico sia dal punto di vista realizzativo. Ci si aspetta qualche rete in più da Formuso al quale va fat-
to comunque un plauso per il grande lavoro che svolge per la squadra e che il più delle volte lo porta ad essere poco lucido sotto porta. Centrocampo inamovibile con Ricciardi e Pejic a dare qualità al palleggio e alla manovra del Grifo con Diarra chiamato invece e mettere i polmoni al servizio dei due. La Jesina nonostante l’ottimo girone di ritorno non ha più nulla da chiedere al suo campionato e potrebbe avere delle motivazioni in meno che potrebbe essere decisive per le sorti del match.
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SPORT
ECCELLENZA - 26^ GIORNATA
L’undici di Farina stravince il big match con il Bojano. Pari tra Fwp e Pietramontecorvino
Vastogirardi imbattibile Settebello Venafro Il Tre Pini non sbaglia LA CRONACA VASTOGIRARDI BOJANO
VASTOGIRARDI BOJANO
Punti 72 51 49 48 46 44 43 37 36 35 27 25 23 21 18 -1
7 0
VENAFRO: Roncone, Aprile, Polverino, Bianchi, Gravina, De Chiara, Rega, Fascia, Patriciello, Panico, Vallone. A disp.: Valente, Pesce, Fusco, Galardi, Grande, Lanni. ALL.: Capaccione FRENTANIA: Cercio, Mancino, Glave (46’ Finizio), Colucci (75’ D’Ambrosio), De Stefano, Marsilio, Siena, De Nicola, Tarantino (85’ Troiano), Vallario, Cacchione (46’ Falco). ALL.: Tanga ARBITRO: Pasqualino Fattore di Isernia Assistenti: Mario Di Falco di Isernia e Luigi Bonavita di Termoli MARCATORI: 30’ Fascia, 42’ Patriciello, 59’ Panico, 72’ Panico, 75’ Polverino, 78’ Panico, 86’ Panico.
Fase di gioco della gara tra Vastogirardi e Bojano
completa il tabellino fissando il punteggio sul definitivo 6-2. VENAFRO FRENTANIA Goleada del Venafro ai danni di una Frentania rimasta in partita fini alla mezz’ora di gioco prima di crollare in una ripresa in cui non è praticamente scesa in campo. I pugliesi partono meglio dei bianconeri padroni di casa ma hanno il demerito di non concretizzare le occasioni da rete prodotte. Il Venafro si è dimostrato cinico e spietato trovando il vantaggio al 30’ grazie a Fascia per poi raddoppiare al 42’ con Patriciello indirizzando il match in suo favore pochi minuti prima dell’intervallo. Al rientro in campo si scatena Nicola Panico a segno due volte in rapida successione al 59’ e al 72’. La manita, al 75’, porta la firma di Polverino preludio alla terza rete dopo soli tre minuti di Panico che si porta a casa
LA CLASSIFICA VASTOGIRARDI BOJANO ROSETO VENAFRO SESTO CAMPANO ROCCASICURA CITTÀ DI TERMOLI ACLI CB CAMPODIPIETRA TRE PINI MATESE REAL GUGLIONESI PIETRAMONTECORVINO FRENTANIA OLIMPIA RICCIA POL. GAMBATESA FWP MATESE ALLIPHAE
6 2
VASTOGIRARDI: Carluccio, Lepore, De Vizia, Simonetti, Ruggieri, Sabatino, Di Mauro, D’Aguanno, Calcagni, Pettrone, Vesce. A disp.: Abbate, Di Lullo, Cipriano, Russo, Persico, Cerrone, Fatone. ALL.: Farina BOJANO: Spadone, Tartaglia, Tourè, Schipani, Laurelli, Sabatino, Touray, Tasillo, Abbrunzo, Scimò, Mauriello. A Disp.: Sanneh, Sabatino, Palange, Ciannitto, Di Mario, Yamoul, Di Matteo. ALL.: Gioffrè ARBITRO: Gabriele Totaro di Lecce Assistenti: Marco Di Bartolomeo di Campobasso e Matteo Gentile di Isernia MARCATORI: 16’ Calcagni, 19’ D’Aguanno, 38’ D’Aguanno, 39’ Di Mauro, 48’ Calcagni, 56’ Pettrone, 78’ Palange, 86’ Touray
VENAFRO FRENTANIA
Ennesima prova di forza del Vastogirardi che davanti al pubblico amico supera nettamente il Bojano nel big match di giornata. L’undici di mister Farina vince e convince contro i matesini dimostrando di voler mantenere l’imbattibilità sino al termine del campionato. I gialloblu scendono in campo lasciando da parte i festeggiamenti legati alla matematica promozione in serie D conquistata nel turno precedente archiviando la pratica già in una prima frazione di gioco disputata a ritmi altissimi e chiusa in vantaggio di ben quattro reti. Ad aprire le danze non poteva che essere il bomber degli altomolisani Franco Calcagni che batte Spadone dopo sedici minuti di gioco. Il raddoppio porta la firma al 19’ di D’Aguanno che trova la soddisfazione della doppietta personale al 38’. Un solo minuto dopo c’è la firma di Di mauro sul poker dei padroni di casa con il quale le due formazioni vanno all’intervallo. Nella ripresa pronti-via ed è di nuovo Calcagni a trovare la via della rete al 48’. Al 56’ il Vastogirardi chiude il set con Pettrone. Acquisito un vantaggio nettissimo i locali abbassano i ritmi di gioco accusando un leggittimo calo di concentrazione che consente al Bojano di reagire con Palange che al 78’ batte Carluccio. Nei minuti finali i matesini rendono meno amara la sconfitta con il sigillo di Touray all’86’ che
Squadra
I TABELLINI
G
V
N
P
GF GS
26 26 25 26 25 26 25 26 26 25 26 26 25 25 26 26
23 15 15 14 14 13 13 11 10 11 6 6 5 6 3 0
3 6 4 6 4 5 4 4 6 2 9 7 8 3 9 0
0 5 6 6 7 8 8 11 10 12 11 13 12 16 14 26
101 15 49 24 50 22 68 34 37 25 38 28 58 36 53 46 42 37 35 43 35 44 27 56 33 51 26 58 32 67 12 110
il pallone per poi coronare la sua strepitosa partita con il quarto sigillo all’86’. Prima del triplice fischio finale da parte del direttore di gara De Stefano e De Chiara vengono espulsi per reciproche scorrettezze. FWP MATESE PIETRAMONTECORVINO Termina in perfetta parità la sfida salvezza tra Fwp Matese e Pietramontecorvino. Un risultato che sta stretto ai padroni di casa in vantaggio di due reti per poi essere ripresi in una seconda parte di gioco disputata alla grande dall’undici di Papa. Locali in vantaggio al 25’ grazie a Zazzarino più veloce di tutti nel risolvere una mischia in area di rigore ospite venutasi a creare in seguito ad un’indecisione di Fiscarelli. Nella ripresa al 60’ è ancora Zazzarino ad andare in rete con una conclusione dal limite che non lascia scampo a Fiscarelli sorpreso dalla conclusione. Al 70’ la reazione del Pietramontecorvino viene premiata dalla rete di Ferro che servito da un assist di De Luca taglia al centro controlla e calcia alle spalle di Scasserra. Al 74’ Marino corona la rimonta ospite mettendo dentro un pallonetto di Ferro sul portiere in disperata uscita. Espulsi tra i locali Maselli per doppia amminizione e Simeone per rosso diretto mentre tra gli ospiti De Luca per due cartellini gialli.
parte le delusioni di Coppa Italia e torna a vincere in campionato superando in trasferta il fanalino di coda Alliphae. L’undici di Romagni non sottovaluta l’incontro disputando un match ordinato e con il giusto atteggiamento sin dalle prime battute di gioco. Ospiti in vantaggio al 20’ grazie alla rete messa a segno da Ciardiello che non lascia scampo all’incolpevole Oliva. La prima frazione di gioco si chiude con il minimo vantaggio del Tre pini Matese. Nella ripresa al 52’ è Langellotti a siglare il raddoppio ma i padroni di casa reagiscono accorciando le distanze al 65’ con una conclusione precisa di Gioia sulla quale non può nulla l’estremo difensore ospite Gallone. E’ di nuovo Ciardiello all’81’ a ristabilire le distanze prima del poker messo a segno da Pitocchi al 90’ che mette la parola fine all’incontro legittimando il successo del Tre Pini Matese.
ALLIPHAE TRE PINI MATESE Il Tre Pini Matese mette da
Una formazione dell’U.S. Venafro
FWP MATESE PIETRAMONTECORVINO
2 2
FWP MATESE: Scasserra, Ferrante, Riccio, Simeome, Iannotta, Maselli, Feola, Fasulo, Santangelo, Ciaburro, Zazzarino. A disp. Pellegrino, Ianniello, Lattafh, Iameo, Gentile. ALL.: Savoia PIETRAMONTECORVINO: Fiscarelli, De Luca, Carusillo, Ciccarelli, Cappelletti, Vannella, Piscopo, Longo, D’Amore, Ferro, Rizzelli. A disp.: Delli Carri, Masella, Piccirillo, Mammollino, Marino, De Cristofaro, De Vivo. ALL.: Papa ARBITRO: Cristian Romei di Isernia Assistenti: Danila D'onofrio di Termoli e Christian Colaneri di Isernia MARCATORI: 25’ Zazzarino, 60’ Zazzarino, 70’ Ferro, 74’ Marino.
ALLIPHAE TRE PINI MATESE
1 4
ALLIPHAE: Oliva V., Cimmino, Pedone, Vanore, Senese, Diana, Spinelli, Del Grosso, Cimmino M., Oliva D., Gioia. A disp.: D’Angelo. ALL.: Grieco TRE PINI MATESE: Gallone, Intorto, Fasci, Guzzo, Vecchio, Valletta, Ricci, Vecchio, Ciardiello, Di Matteo, Miranda. A disp.: Ricci, Pitocchi, Aldi. ALL.: Romagnini ARBITRO: Marco Aurisano di Campobasso Assistenti: Pietro De Fabiis di Termoli e Antonio Pio Del Balso di Campobasso MARCATORI: 20’ Ciardiello, 52’ Langellotti, 65’ Gioia, 81’ Ciardiello, 90’ Pitocchi.
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ECCELLENZA - 26^ GIORNATA
Le reti dei campobassani ad opera di Del Zingaro, Cappelletti e Guglielmi
Acli Campodipietra, successo di carattere sul Roccasicura Rienzo “vede” la salvezza
I TABELLINI ACLI CAMPOBASSO E CAMPODIPIETRA ROCCASICURA
3 2
ACLI CAMPOBASSO E CAMPODIPIETRA: Borreca, Cappelletti, Digbo, Di Lallo, Lombardi, Progna, Ciocca, La Penna, Guglielmi, Del Zingaro, D’Aversa. A disp.: Macchiarola, Rivellino, Tucci, Santoro, Moffa, De Leo, Cefaratti. ALL.: Rienzo ROCCASICURA: Maggi, Di Giulio, Ranieri, Cifelli, Scampartre, Di Tullio, Mingione, Buonavoglia, Fraraccio, Amoroso, Giordano. A disp.: Battista, Canale, Malfettone, Renzulli. ALL.: Cordone ARBITRO: Michele Matarese di Termoli Assistenti: Renzo Viotti e Maireni Doganieri di Termoli MARCATORI: 30’ Amoroso, 55’ Del Zingaro, 71’ Cappelletti, 78’ Amoroso, 80’ Gugliemi.
LA CRONACA ACLI CB CAMPODIPIETRA ROCCASICURA Tre punti d’oro quelli conquistati dalle Acli Campobasso e Campodipietra contro il Roccasicura. Un successo che l’undici di Rienzo dimostra di voler conquistare a tutti i costi rimontando lo svantaggio iniziale e nel complesso disputando una prestazione di notevole spessore al cospetto di un avversario attrezzato e tecnico como le formazione di Bonomi. Partita subito vibrante sin dalle prime battute di gioco con Ciocca che servito da Guglielmi al 4’ impegna Maggi. Al 23’ le Acli Campobasso e Campodipietra sfiorano il vantaggio con Guglielmi la cui conclusione di destro a girare si infrange sul palo con Maggi battuto. Al 30’ arriva beffardo il vantaggio del Roccasicura con Amoroso la cui conclusione sotto la traversa risulta imparabile per Borreca. La re-
Il Roccasicura
Acli Campobasso e Campodipietra
azione dei locali al 34’ con Cappelletti che serve a rimorchio La Penna il quale però da buona posizione conclude alto sulla traversa. sule finire del primo tempo La Penna supera Maggi trovando però l’intervento miracoloso di Di Giulio che respinge il pallone sulla linea di porta. Nella ripresa, dopo soli dieci minuti i locali trovano il meritato pareggio con Cappelletti che serve un assist al bacio per Del Zingaro che
scatta in posizione regolare e di destro batte Maggi. Sulle ali dell’entusiasmo l’undici di Rienzo assalta la porta ospite coronando la rimonta al 71’ quando Cappelletti penetra in area conclude trovando la corta respinta di Maggi sulla quale è ancora lui ad arrivare per primo depositando il pallone in rete. Al 78’ fallo di mano in area locale di Progna con il direttore di gara che assegna il rigore della cui battuta se ne incarica Buonavoglia che
non sbaglia regalando il momentaneo pareggio al Roccasicura. All’80’ però è Gugliemi a subire fallo in area di rigore ospite con la massima punizione questa volta in favore delle Acli Campodipietra. Dagli undici metri si presenta lo stesso Guglielmi che supera Maggi il quale riesce solo ad intuire la conclusione senza riuscire ad evitare che il pallone entrasse in rete. E’ il gol che vale il successo finale dei padroni di casa
Ripalimosani ko: decide Di Chiro. Campobasso 1919 fermato dalla Polisportiva Fortore
Il Baranello vince ancora e avvicina la promozione diretta LA CRONACA BARANELLO RIPALIMOSANI Contro un gagliardo Ripalimosani, che ha tenuto in apprensione la terza forza del torneo fino alla fine, il Baranello compie un ulteriore balzo in avanti, forse decisivo, verso la conquista della promozione diretta. Avvio complicato per i ragazzi di Di Chiro che soffrono la compattezza dei gialloblù, pericolosissimi al 25’ con un palo esterno scheggiato da Lombardi. Reazione Baranello un minuto dopo: angolo Di Chiro, Niro a colpo sicuro e respinta sulla linea della difesa. Dieci minuti dopo D’Alessandro salva su calcio di punizione di Zurlo con l’aiuto della traversa. I tempi per il gol del vantaggio sono maturi:
al 41’ Di Chiro raccoglie una respinta corta della difesa e scaraventa in rete con una grande conclusione dal limite dell’area di rigore. Gli ospiti, però, non si arrendono e sfiorano il pari nella ripresa.
Al 74’ super Fratangelo su un calcio di punizione di Di Bartolomeo, ma è ancora più clamoroso il palo interno colpito da Di Corpo a due dalla fine, che fa da seguito montante scheggiato da
Una formazione del Baranello di Di Chiro
Venditti poco prima. In parità il computo dei rigori reclamati (uno per parte) ma non il punteggio. E’il Baranello-day, sempre più vicino all’impresa. CAMPOBASSO 1919 POL.FORTORE Il Campobasso 1919 si illude ma viene raggiunto sul più bello dalla Polisportiva Fortore, che strappa così un punto preziosissimo in ottica salvezza. Buono l’avvio dei rossoblù, protagonisti nella metà campo avversaria con discreta continuità fino al gol: Pizzuto orchestra l’azione, assist per Yellow che non sbaglia a tu per tu con il portiere ospite. I gialloneri - orfani del perno difensivo Santillo per infortunio - reagiscono nella ripresa e trovano il pari con Carpinelli che sfrutta un
I TABELLINI BARANELLO RIPALIMOSANI
1 0
BARANELLO: Fratangelo, Iannetta, Muttillo, Niro A., Parmentola, Paolantonio, Di Chiro E., Di Paolo, Venditti, Zurlo, Colalillo. A disp.: Iavasile, Di Nonno, Carriero, Niro, Di Paolo, Bisesto, Silvestri ALL.: Di Chiro RIPALIMOSANI: D’Alessandro, D’Agostino, Gala, Conte, Tavaniello, Di Lallo, Lombardi, Marinelli, Di Bartolomeo, Sabetta, Petrillo. A disp.: Colardo, Simonetti, Di Cillo, Di Corpo, Palermo, Kongira, Fiorillo ALL.: Bentivoglio ARBITRO: Marco Gizzone di Isernia MARCATORI: 40’ Di Chiro
CAMPOBASSO 1919 POL.FORTORE
1 1
CAMPOBASSO 1919: Coppola, Grillo, Pizzuto, Morena M., Morena R., Ciarlariello, Tedeschi, Yellow, Paduano, Vinciguerra, Diallo Boubacar. A disp.: Coletta, Lisi, Moccia, Petti, Gianfrancesco ALL.: Mitro POLISPORTIVA FORTORE: Cilenti, Bianco, Cannizzo, Guari, De Bellis L., Fiorilli A., Circelli P.L., Colucci, Carpinelli, Riccardi, Fiorilli M. ALL.: Totaro ARBITRO: Matteo Pasqua di Termoli MARCATORI: 32’ Yellow, 73’ Carpinelli (P)
buco difensivo - prima del finale convulso con le proteste locali per un gol annullato a Paduano (all’85’) a lungo contestato anche dalla panchina di casa.
Mitro deve dunque accontentarsi di un pareggio che allontana, forse definitivamente, le velleità playoff, soffocate dal super Baranello.
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SPORT
BASKET - CALCIO - RUGBY
Il risultato recita 67-64 in una partita piena di colpi di scena
Magnolia, una vittoria al cardiopalma contro Civitanova Marche Le rossoblù piegano solo nel finale le agguerrite rivali LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO FE.BA CIVITANOVA MARCHE (13-11, 37-23; 45-45)
67 64
LA MAGNOLIA CAMPOBASSO: Porcu 8, Ciavarella 13, Bove 11, Reani 8, Di Gregorio 8, Marangoni 8, Sammartino, Landolfi, Zelnyte 5, Falbo, Mancinelli E. 6, Mandolesi. ALL.: Sabatelli. FE.BA CIVITANOVA MARCHE: Orsili 12, De Pasquale 17, Ortolani 4, Perini 15, Bocola 13, Giuseppone, Trobbiani, Maroglio, Paoletti 3, D’Amico, Pelliccetti.
ALL.: Scalabroni ARBITRI: Marino Caldarola - Adriano Acella La Magnolia torna sul parquet amico e riprende la marcia. La partenza delle campobassane si rivela però più difficile del previsto, merito di un Civitanova subito a segno con due tiri da tre di Perini che portano le marchigiane sul parziale favorevole di 8-2. La reazione rossoblù è affidata al trio Reani-Bove-Mancinelli che, con due canestri a testa, ristabiliscono il match sui binari dell’equilibrio. Il primo periodo si conclude con un leggero vantaggio locale: 13-11. SECONDO PERIODO: MAGNOLIA CONCENTRATA. Pochi
sussulti di punteggio e tanto equilibrio nella prima parte del secondo periodo. Porcu e Ciavarella trovano i primi centri di giornata; dall’altra parte rispondono Orsili e la scatenata Perini, che a meno di metà gara raggiunge gli undici punti. E’di Zelnyte (5) la zampata che consente di allungare nel punteggio, con Ciavarella precisa sotto canestro a mettere la firma sul primo (vero) allungo del match. Il secondo periodo va agli archivi con un convincente 35-23 in favore delle ragazze di coach Sabatelli, incisive in fase offensiva come testimoniato dal parziale di 24-12 messo insieme nei dieci minuti che portano alla sirena di metà gara. MATCH RIAPERTO. Le rossoblù non gestiscono il vantaggio acquisito: sul 43-30 c’è un rilassamento da parte delle campobassane, le marchigiane si portano sul -5 nel giro di poco. E addirittura 45-45 sul finire del terzo periodo. Nell’ultimo scorcio di gara Civitanova si riporta in vantaggio, come accaduto a inizio match. Le ragazze di Sabatelli faticano a ritrovarsi, si gioca sui nervi, e danno fondo alle energie finali riportandosi sul 61-57. Minuti interminabili, le ospiti controsorpassano Di Gregorio e compagne che proprio nel finale trovano la forza di portare a casa i due punti.
RUGBY
La bomber del Milan e della Nazionale è originaria di Agnone
Scudetto, Coppa Italia e Mondiali gli obiettivi di Daniela Sabatino La bomber del Milan e della Nazionale femminile, nata in Alto Molise, alle prese con un finale di stagione scoppiettante, è carica come non mai. «Tre mesi e mezzo o poco più, si entra nella fase decisiva della stagione e Daniela Sabatino tra Milan e Italia vuole continuare a rivestire un ruolo da assoluta protagonista. - scrive il giornale on line Vasport.it - Con la maglia rossonera da qui alle prossime tre settimane è chiamata a rincorrere la Juventus ma da ieri pomeriggio lo scudetto è tornato ad essere più vicino, due soli punti. Ci vorrà comunque un’impresa vista la forza (e il calendario) delle bianconere prime in classifica ma finché la matematica terrà viva la speranza il Milan ci proverà. Non solo pensando al tricolore ma anche all’accesso alla Champions League, per capitan Sabatino e compagne sarebbe comunque uno splendido risultato anche se bisognare temere la
concorrenza della Fiorentina ora terza con due lunghezze di ritardo ma con una partita ancora da recuperare. Ci sono ancora due giornate da giocare, le rossonere contro Atalanta e Chievo andranno a caccia dei sei punti, poi si faranno i conti. - continua il giornalista sportivo Antonio Del Borrello - Per la trentaquattrenne originaria di Castelguidone (paese dell’Alto Vastese) quota 20 in
stagione ormai è a un passo, ieri con il rigore rifilato nel 4 a 1 contro la Roma ha toccato le sedici reti in campionato a cui vanno aggiunte le tre di Coppa Italia. Anche su questo fronte c’è da superare lo scoglio chiamato Juventus, nell’andata della semifinale le bianconere in trasferta hanno ribaltato lo svantaggio iniziale (1 – 2) e ora per il Milan nella sfida di ritorno in programma il 17
aprile a Torino servirà una super prestazione per staccare il pass con destinazione finalissima. Da domenica sera fino al 9 aprile sarà la nazionale femminile a prendersi la scena con i due test amichevoli in programma in Polonia il 5 e poi contro l’Irlanda a Reggio Emilia. Tra le cinque attaccanti non manca di certo la Sabatino, lei che con i club ha conquistato tutti i trofei tricolori e con la nazionale ha già partecipato a un Europeo non vede l’ora di affrontare il Mondiale in programma dal 7 giugno al 7 luglio in Francia. L’Italia nel girone se la vedrà con Brasile, Australia e Giamaica, sarà una splendida vetrina ma Daniela prima di quest’estate ha altri obiettivi da provare a raggiungere». E anche la cittadina agnonese e il piccolo borgo montano di Castelguidone fanno ovviamente il tifo per la bomber Daniela venuta dai monti.
Gli Hammers sperano ancora nella C1: sfida lanciata all’Angri
La corsa verso la C1 e il salto di categoria passa per Angri dopo la straripante vittoria di sette giorni fa in casa contro Avellino, con un 91 a 0 che ha reso completamente l’idea della differenza tecnica tra i campobassani e la gran parte delle formazioni incontrate sulla propria strada. Nota di interesse massimo per la dirigenza guidata dal presidente Suliani anche dopo la gara di domenica scorsa, è stata la prestazione di molti giovanissimi aggregati alla prima squadra in quest’annata e cresciuti nelle passate stagioni percorrendo l’intera trafila delle giovanili rossoblu, a dimostrazione del compimento di un percorso di crescita sportiva che sta portando sempre più frutti nel medio e lungo termine per l’intero movimento del rugby regionale grazie alla lungimiranza della società degli Hammers. Nel confronto diretto con Battipaglia i campobassani si ritrovano ora a sole due lunghezze di distanza dal primo posto con i salernitani che si giocheranno quest’ultima giornata in casa con l’Avellino. I convocati di coach Sommella per l’ultimo atto della stagione ad Angri sono i seguenti: Valente G., Discenza, Corsillo, Ianniruberto, Giampietruzzi, Pace, Dudiez, Di Stefano, Lombardi, Ziccardi, Fatica, Mignogna, Valente A., Fratianni, Blanco, Pietrangelo, Lomma C., Di Bona, Battista, Lomma E., Suliani, Zeolla.
il Quotidiano del Molise domenica 31 marzo 2019
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