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LA NUDA VERITÀ
In tempi di ‘narrazione’ (ovvero la menzogna rivestita di una qualche credibilità) sono certo più dei cento disegnati da Andrea Branzi e raccolti in questo splendido volume in grande formato i burattini che a pagamento mistificano la realtà di una sanità pubblica con tempi di attesa biblici, di scuole fatiscenti, di precarietà, di salari fermi da trent’anni, di diseguaglianze crescenti. Tutto il romanzo di Collodi, scrive Branzi, «è basato sulla guerra contro le bugie, contro la capacità di mentire, di travisare la realtà», anche se forse «l a bugia, tradimento della realtà, è insieme l’unica verità».
O almeno quella verità che, quando Pinocchio smette i panni del burattino e diventa un bambino qualsiasi, mitiga la ribellione e favorisce il perpetuarsi dell’omologazione. Un irriverente, con tutte quelle erezioni nasali, invito a riflettere.
Giardini Metropolitani
Batlleiroig è uno studio multidisciplinare che fin dal 1981 ha fatto del progetto di paesaggio e della sua integrazione nei sistemi urbani il centro delle proprie riflessioni, contribuendo a rovesciare l’approccio alla costruzione di parchi come complemento delle architetture per ricostruire invece il tessuto urbano a partire dagli elementi-chiave del paesaggio: vegetazione, acqua, topografia, nella convinzione di fondo che spazio pubblico e infrastrutture urbane ‘verdi’ possano incoraggiare quel cambio di paradigma nell’uso del territorio necessario per ridurre realmente l’impatto ambientale delle attività antropiche. L’esperienza acquisita in quarant’anni di attività confluisce ora in questo volume che analizza trenta progetti dello studio, raggruppati in dieci capitoli corrispondenti ad altrettanti principi di pianificazione urbana e territoriale. Ricco di illustrazioni, il volume comprende anche tre conversazioni con Joan Busquets, Clara Oloriz e Martha Thorne.
UNA GREENWAY CALABRO-LUCANA
Merging City and Nature. Battleiroig
Actar Publishers, New YorkBarcellona, 2022 pp. 358, En, 40 euro
ISBN 978-16-3840-009-7
Pinocchio
Andrea Branzi
Libri Scheiwiller, Milano, 2023 pp. 207, 100 ill, 45 euro
ISBN 978-88-764-4712-9
I Paesaggi Della Transizione
Tra le crepe dell’asfalto, piano piano le erbe selvatiche riconquistano il parcheggio del centro commerciale di Trecate. Il fatto che sia aperto la domenica non cancella la desolazione del paesaggio di questa nostra epoca di transizione che la campagna fotografica di Manuel Cicchetti (1969), durata quattro anni, osserva e documenta con nitida precisione. Non sono più i tempi dei ‘ritratti di fabbriche’ di Gabriele Basilico: di quei tempi ormai abbiamo preso coscienza, imparando a trasformare e valorizzare quel patrimonio costruito espressione del boom economico che portò il Paese al quinto posto nel mondo per valore del Pil. Si tratta di quel che è venuto dopo e che illustra il ‘tempo
Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca triennale coordinato dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Cnr e finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica. Dall’accurata ricostruzione storica della rete delle Ferrovie Calabro-Lucane, delle vicende che ne impedirono il completamento e dei più recenti progetti di rifunzionalizzazione, compreso il programma delle ferrovie turistiche italiane Binari senza tempo promosso da Fondazione Fs, il testo si concentra poi sul tracciato della linea LagonegroSpezzano Albanese e la sua riconversione in percorso ciclabile come strumento di valorizzazione turistica del territorio e delle comunità attraversate dal percorso. Una geografia dei sentimenti che agisce sul paesaggio e valorizza le risorse materiali e immateriali dei territori, scrivono le ricercatrici, « in maniera equa e coerente, esaltando i valori delle differenze e delle identità locali».
Sentieri di ferro. Esplorazioni territoriali per uno sviluppo locale sostenibile
Luisa Spagnoli, Lucia Varasano Franco Angeli, Milano, 2022 pp. 282, 38,50 euro
ISBN 978-88-351-3740-5
Tempo intermedio
Manuel Cicchetti
Postcart Edizioni, Roma, 2022 pp. 216, 130 fotografie, 45 euro
ISBN 978-88-313-6358-7 intermedio’ del titolo, tra strutture ancora indispensabili, relitti impossibili da demolire, tracce di nuovo a volte più impattanti del vecchio e spesso meno utili allo sviluppo delle comunità nel cui territorio sono insediate. Comunità
– persone, gruppi, con le loro attività individuali e sociali – che infatti sono assenti dagli scatti, come se una catastrofe nucleare avesse eliminato la vita lasciando sole e intatte le infrastrutture che dovrebbero sostenerla.