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IoArch 88 Jun-_ul 2020
DAWSON LAKE, WEST VIRGINIA
INTO THE WILD
ECOLOGIA INTEGRALE NEL PROGETTO PER UN RESORT TURISTICO IN UN’AREA NATURALE PROTETTA DEGLI STATI UNITI
Una nuova interpretazione che va oltre l’idea romantica e la realizzazione un po’ scomoda della casa sull’albero: nel progetto di Peter Pichler Architecture per l’ampliamento di un resort turistico sulle pendici occidentali degli Appalachi, sulle rive del piccolo lago di Dawson, confluiscono decenni di riflessioni sul concetto di ‘habitat’, avviate ben prima che si cominciasse a parlare di ‘sostenibilità’, e le possibilità costruttive offerte dalla moderna tecnologia, racchiuse in una forma architettonica non nuova allo studio milanese.
La tipica forma ‘a capanna’ e i grandi sbalzi ricordano ad esempio l’Obereggen Mountain Hut realizzato pochi anni fa da Pichler insieme all’architetto Pavol Mikolajcak e all’ingegnere strutturista Andreas Erlacher sulle Dolomiti. Più che case sull’albero, queste residenze individuali saranno case tra gli alberi: tetraedri saldamente piantati nel terreno di un bosco di aceri e querce, saranno realizzate interamente in legno locale e off-grid.
Alte più di 10 metri – ma buona parte della volumetria è destinata a spazi tecnologici – le diverse unità disporranno di una superficie calpestabile variabile tra i 35 e i 45 metri quadrati, raggiungibile da una passerella in legno e organizzata su due livelli collegati tra loro da una piccola scala interna: il livello inferiore è un’area lettura/lounge e al livello superiore si trova la zona notte con il bagno.
Se per anni il turismo è stato un fenomeno di massa basato sul consumo, di risorse così come di ‘paesaggi’, l’approccio si sta oggi orientando verso forme di ‘turismo lento’ (in Italia e in Europa basti pensare alle ciclovie e alla riscoperta dei ‘cammini’ medioevali, da percorrere a piedi) la cui premessa culturale è lo stretto legame con la natura e le tracce del passato. Il vero lusso, si sa, è la dimensione del tempo disponibile per scoprire chi siamo, dove siamo diretti e come siamo parte di un tutto che chiamiamo natura ■
Peter Pichler
Peter Pichler Architecture
Dopo la laurea a Vienna con Zaha Hadid, nel 2005 Peter Pichler (Bolzano, 1982) apre lo studio di Milano con sua moglie Silvana Ordinas (Mallorca, 1987). Convinto che l’architettura debba avere uno stretto legame con la storia e la cultura del luogo, Pichler combina forme e materiali dell’architettura tradizionale con le moderne tecnologie per esprimere un’interpretazione contemporanea del passato.
Finalista al premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2018 della Triennale e ai Dezeen Awards for Emerging Architect of the Year nel 2018, con il suo studio Peter ha già vinto numerosi concorsi di progettazione.
www.peterpichler.eu