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Un minareto in cotto sui tetti di Panzano in Chianti 

Utilizzando il linguaggio dell’arte MDU architetti trasforma una questione funzionale in un gesto estetico che si inserisce con originalità in un paesaggio consolidato e tutelato, nel rispetto dei colori e dei materiali della tradizione locale

Quando Dario Cecchini, patron dell’Antica macelleria più famosa del mondo e dell’attigua Officina della Bistecca, si rende conto che i fumi della sua cucina e l’odore acre della cottura della carne minacciano di incrinare le relazioni con i vicini di casa, prende il toro per le corna. E com’è nel suo carattere pensa di fare a modo suo, perché non gli va di limitarsi al semplice innalzamento della canna fumaria. “Visto che si deve fare, facciamo qualcosa di meglio”, pensa.

Ci vuole un architetto, e chi meglio di Cristiano Cosi e dei suoi soci di MDU? Insieme, a tavola, ne parlano e pian piano prende forma il progetto. Siamo a Panzano, a metà strada tra Firenze e Siena, “zona – secondo il DM 27/04/1974 G.U. 239-1974 – di notevole interesse pubblico costituita da colline olivate e vitate … di tipica tradizionale bellezza toscana”.

Il gesto deve essere coraggioso e contemporaneo ma allo stesso tempo legato a questa terra, interprete di un sistema di relazioni che diventi vessillo, riferimento, segno e richiamo. Bisogna coinvolgere l’amico Marco Manetti, che nella sua fornace di Greve lavora – secondo l’antica tradizione dell’Impruneta – quella particolare argilla che dà vita al cotto di qui, uno dei tanti meravigliosi prodotti di questo territorio.

Dario Cecchini con i suoi sulla porta dell'Antica macelleria

Nasce così il progetto della Torre Minareto di Panzano in Chianti, la canna fumaria che si innalza di 7 metri dal colmo del tetto del locale di Cecchini, un edificio di tre piani fuori terra privo di particolari caratteristiche decorative, fatte salve le fasce pittoriche sovrapposte che lo distinguono nell’abitato.

Il tubo portante della canna fumaria, imbullonato alla struttura muraria per mezzo di una piastra inghisata alla muratura e opportunamente controventato da quattro tiranti metallici, è rivestito con elementi di cotto che riproducono varie fogge dei tipici conchini della produzione locale (cotto del Ferrone).

Di varie dimensioni e sovrapposti in modo articolato intorno al tubo in acciaio, cui sono saldamente fissati, gli elementi in cotto creano una sorta di ciminiera per questo “opificio gastronomico” che richiama visitatori da tutto il mondo.

Senza interferire con le visuali del borgo e con il profilo del crinale e dell’abitato, la singolare canna fumaria si fa landmark con il linguaggio dell’arte, che trasforma in elemento estetico un componente altrimenti solo funzionale. L’uso del cotto infine uniforma il colore e la tessitura del nuovo elemento al colore dei tetti e dei comignoli della zona, entrando in sintonia con i colori del paesaggio.

La torre-minareto che spunta dai tetti di Panzano e si inserisce nel paesaggio

Dalle argille dell’Impruneta, piccolo territorio a poca distanza da Firenze, da secoli si realizza il Cotto imprunetino: un materiale compatto, solido, resistente, longevo e naturale, dalla vivida resa cromatica di un particolare punto di rosso. Dalla materia e dalle mani esperte degli artigiani del luogo nascono orci, tegole, coppi, mattoni, elementi decorativi e artistici.

In questa secolare tradizione si inserisce la storia della Manetti Gusmano & Figli, azienda attiva al Ferrone da ben otto generazioni nella produzione di pavimenti in cotto di straordinario pregio. La recente acquisizione del marchio Sannini ha aperto l’attività alla progettazione, produzione e montaggio a secco di rivestimenti per l’architettura, in forma di involucri in cotto dal linguaggio fortemente contemporaneo.

www. cottomanetti.com

MDU Architetti

Fondato a Prato nel 2001, MDU Architetti è formato da Alessandro Corradini, Cristiano Cosi e Marcello Marchesini. Si occupa di progettazione architettonica alle varie scale. Tra le opere realizzate si segnala il Teatro polivalente di Montalto di Castro (vincitore del premio Property Awards, The Architecture Award - Public Services 2010), la Biblioteca comunale di Greve in Chianti, la Galleria d’Arte dedicata alle opere di Giuliano Vangi, il Circolo ricreativo di Castelnuovo vicino a Prato, la nuova sede della Camera di commercio di Prato, il Centro espositivo permanente Italian Trade Centre a Quanjiao in Cina e l’Aula Magna del rettorato dell’Università degli Studi di Milano. Attualmente lo studio sta lavorando alla realizzazione del Teatro comunale di Acri vicino a Cosenza, al Piano di sviluppo integrato per lo sviluppo sostenibile di Lucca, alla sede degli uffici dell’impresa Cgf Costruzioni, al progetto del nuovo complesso parrocchiale della Chiesa della Visitazione a Prato e al restauro della Villa di Vitigliano a Greve in Chianti.

www.mduarchitetti.it

I soci di MDU Architetti

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