Il Punto Stampa

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Agomir S.p.A. in prima linea sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo Il 29 gennaio scorso una delegazione di Agomir S.p.A. - la società del Gruppo lecchese G.R. Informatica che si occupa di infrastrutture informatiche, produzione e sviluppo di software - si è recata in India per vedere da vicino lo sviluppo dell’industria informatica locale e per incontrare alcuni rappresentanti dell’imprenditoria indiana, con cui stringere eventuali progetti di collaborazione. Prendendo spunto da questa missione, abbiamo posto alcune domande a Mario Goretti, amministratore e responsabile dell’area software di Agomir S.p.A. Quali impressioni vi ha lasciato la missione in India? E’ stata un’esperienza molto costruttiva e ricca di spunti, anche perché inserita appositamente in un periodo che ci vede impegnati su diversi fronti: stiamo, infatti, lavorando a un modello organizzativo aziendale e di prodotto in chiave evolutiva. In India abbiamo scambiato considerazioni ed esperienze con alcune software house e società di consulenza a Bombay, Cal-

AGOMIR VA IN INDIA - Da destra: Ivano Goretti, Lorenzo Goretti, Giancarlo Giudici (Politecnico di Milano), Giorgio Panizza, Mario Goretti, Guglielmo Corno

cutta e Bangalore; a Mysore abbiamo visitato il Campus della Infosys, uno dei colossi indiani ormai consolidati nel panorama dell’ICT mondiale. Dopo il nostro viaggio siamo ancora più convinti che alcune regioni dell’India possano rappresentare, mediante opportune partnership, una buona opportunità di collaborazione, essendo un mercato in rapido sviluppo, dove si concentrano molte attività manifatturiere. Quali sviluppi sono seguiti alla missione indiana? Come detto, la missione in India rappresenta una

tappa di un percorso evolutivo intrapreso dall’azienda da diversi mesi e che proseguirà per tutto il 2010, in linea con lo spirito di “rimodellizzazione” che sta caratterizzando molte realtà aziendali della nostra zona e non solo. All’inizio di marzo, invece, con un’altra delegazione di collaboratori dell’azienda, siamo andati al CeBIT, la fiera ICT di Hannover che, nonostante la crisi, continua a rappresentare un punto di riferimento per il mercato europeo dell’informatica: quest’anno, tra l’altro, abbiamo avuto modo di approfondire alcuni temi legati all’ICT con

un gruppo di indiani conosciuti a Calcutta a febbraio. Inoltre, stiamo conducendo un percorso di confronto con gli analisti di Gartner, una delle più importanti società di consulenza IT a livello mondiale, per la valutazione dei nostri prodotti e la possibile internazionalizzazione degli stessi. A proposito di sviluppo dei vostri prodotti, quali sono le evoluzioni in atto? Lo scorso anno sono stati fatti passi molto importanti in quanto abbiamo presentato al nostro mercato le nuove versioni dei nostri prodotti software: Primula 6.2, Ibisco 3.2 e Mi-

mosa 5.0 nel campo della gestione della produzione delle PMI ed InteGRa 3.0 nella sfera sempre più in auge del Process & Content Management. A distanza di alcuni mesi, possiamo dire che avere dei prodotti propri e aver investito su di essi è un fattore di differenziazione che porta con sé anche una certa dose di futuribilità per l’azienda. Possiamo confermare, quindi, che l’investimento sui nostri prodotti continuerà… anzi, nei prossimi mesi sarà amplificato anche grazie al rafforzamento della rete indiretta di distribuzione dei nostri prodotti composta da partner di qualità. Come si sta evolvendo, in particolare, la suite InteGRa? Dopo la presentazione della versione 3.0, ci siamo subito proiettati sulla roadmap dei prossimi rilasci e la progettazione di nuovi moduli da affiancare al nucleo originale. In questi mesi ci stiamo focalizzando su tre prodotti della suite: InteGRa.Portale, per la gestione dei contenuti esposti su siti web dinamici o portali più strutturati, InteGRa.CRM

per monitorare le attività commerciali (e non solo) su clienti e prospect, ed InteGRa.AssetManagement per il controllo e la pianificazione della manutenzione delle linee produttive e dei mezzi in movimento. Proprio in merito ad InteGRa.AssetManagement, abbiamo in programma una serie di eventi e attività promozionali durante tutto l’anno poiché siamo convinti che questo prodotto abbia raggiunto un livello di qualità piuttosto interessante. Già nel 2009, in ottica di una continua evoluzione dell’applicazione InteGRa. AssetManagement, Agomir partecipò ad Atene al World Congress on Engineering Asset Management (WCEAM), il più importante convegno internazionale dedicato alla gestione della manutenzione degli asset, incontrando i principali esperti mondiali del settore e prestando particolare attenzione alle tecnologie emergenti. Quest’anno, invece, Euromaintenance si terrà a Verona il prossimo 12 maggio: sarà per noi un’altra occasione per condividere idee ed esperienze con aziende ed esperti del settore.


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Confcommercio presenta un importante evento culturale, che coinvolge Provincia, Comune, Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco

Benvenuti alla giornata nazionale della lettura Benvenuti al festival dell’editoria, della letteratura, della scuola, in una parola: della cultura. A Lecco infatti, dal 19 al 23 del prossimo mese di maggio, la Confcommercio di Lecco, con il contributo della

questa edizione, per non sovrapporsi con il periodo delle elezioni, la stessa giornata è stata posticipata al 23 maggio. Con questo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183

Camera di Commercio di Lecco, con il Patrocinio dell’Amministrazione provinciale, del Comune e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecco, organizzerà la manifestazione “Giornata Nazionale per la promozione della Lettura”. Tale iniziativa, a carattere nazionale, è stata istituita dal Governo con il Decreto del 15 luglio 2009 che ha fissato nella data del 24 marzo di ogni anno, la “Giornata Nazionale” della cultura. Solo in

dell’8 agosto 2009, il Governo ha voluto mettere sotto il fuoco dei riflettori la sempre più rilevante importanza della diffusione della lettura nei suoi più ampi e svariati settori: da quello dei libri, a quello dei giornali e dei periodici. IL PROGETTO La Confcommercio ha presentato alle Amministrazioni, a tutti i protagonisti del settore del libro e della carta stampata, di tutto il comparto scolastico e a tutte le

realtà istituzionali, un progetto finalizzato ad ottenere quei risultati che il predetto DPCM intendeva raggiungere al momento della sua emanazione. IL MONDO DELL’EDITORIA In particolare si vuole sottoporre per il periodo che va da mercoledì 19 maggio a domenica 23 maggio 2010, una serie di iniziative coordinate e interattive tra i vari comparti del mondo legati all’editoria, per promuovere e incentivare la lettura in tutte le sue forme quale strumento insostituibile di conoscenza e di libertà intellettuale. Un’iniziativa dunque particolarmente interessante e lodevole, in quanto potenziale veicolo di cultura nel territorio. IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE Il programma della manifestazione che Confcommercio Lecco ha stilato insieme a numerose Associazioni del territorio, prevede speciali iniziative per i bambini, tenendo conto della rilevante importanza che può avere nella crescita e per lo sviluppo della personalità di giovani e giovanissimi, troverà applicazione su tutto il territorio coordinandole con le sedi delle singole realtà di riferimento (Ufficio Scolastico Provinciale, Sistema Bibliotecario, etc…), concentrando però la “base operativa” e delle maggiori iniziative in Piazza Garibaldi a Lecco.

FABIO VOLO A LECCO In precedenza, precisamente mercoledì 24 marzo, in coincidenza con quella che in futuro sarà la “Giornata”, Confcommercio ha invitato a Lecco un autore di grande appeal tra i giovani, Fabio Volo, il quale ha presentato a un pubblico affascinato dall’autore il suo ultimo libro “Il tempo che vorrei” edito da Mondadori. L’evento, che in pratica ha funzionato da lancio per la “Giornata per la promozione della lettura” ha richiamato presso il Teatro della Società (ingresso libero fino ad esaurimento posti) la platea delle grandi occasioni. Per l’organizzazione dell’evento era nell’occasione coinvolta anche l’Associazione “Albero Blu”.

Fabio Volo è nato nel 1972. Voce del programma di Radio Deejay “Il Volo del mattino”, è stato uno dei presentatori del programma televisivo “Le Iene”, e ha condotto ‘Ca’ Volo’ su MTV. Ha scritto “Esco a fare due passi” (Mondadori 2001), “È una vita che ti aspetto” (Mondadori 2003), “Un posto nel mondo” (Mondadori 2006) e “Il giorno in più” (Mondadori 2007). Nel 2002 ha condotto il programma ‘Il Volo di notte’ su La7, e ha interpretato il suo primo film “Casomai”.


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Analisi congiunturale del secondo semestre 2009: scenario tendenziale al ribasso, scenario congiunturale (semestre su semestre) in assestamento su livelli bassi

Positive le attese, ma molto lontani dai livelli pre-crisi Il Centro Studi di Confindustria Lecco ha elaborato in questi giorni i dati dell’indagine La precedente rilevazione datata luglio 2009, relativa però al secondo trimestre, segnalava per le imprese campione performance al ribasso nei confronti del corrispondente periodo del 2008, in media faceva registrare -21% per tutti e tre gli indicatori esaminati: ordini, produzioni e fatturato. Un calo della stessa entità era già stato rilevato a fine marzo 2009 in relazione ai primi tre mesi dell’anno precedente. La prestazione congiunturale (secondo trimestre sul primo) valutava una sostanziale stabilità, minata però da consistenti previsioni al ribasso per i restanti mesi del 2009 (-8% in media sui tre indicatori). Nel secondo semestre 2009 i risultati rilevano un ulteriore ribasso del 12% in media sia per domanda che per produzione e fatturato (-9,7% ordini, 10,9 produzione, -15,4% fatturato). Il consuntivo 2009 per alcune delle aziende del campione si chiude con cali significativi prossimi al 50% per tutti e tre i parametri. La prestazione congiunturale (semestre su semestre)

si rivela globalmente stabile per ordini e produzioni, mentre la dinamica dei fatturati fa registrare performance negative -2%. Le previsioni negative formulate a fine giugno sono state parzialmente disattese, mentre si conferma una sostanziale stabilità di ordini e produzione su livelli molto bassi, rispetto soprattutto ai volumi pre-crisi. La performance migliore rispetto alle previsioni è dovuta soprattutto all’incidenza degli ultimi mesi del 2009, in cui si sono registrati i primi timidissimi segnali di una ripresa che si conferma lenta e faticosa. La ripresa comincia ad essere prospettata anche dalle aziende del campione che a fine gennaio indicavano previsioni al rialzo +7,6% per gli ordini, +9,7% per la produzione,+6,9% per il fatturato. E’ bene ricordare che i segni positivi devono essere interpretati come segnali perché la loro entità non compensa minimamente il calo registrato nei 16 mesi precedenti. La struttura geografica dei fatturati si confer-

ma, nonostante la diminuzione dei volumi: il territorio nazionale assorbe il 61% della produzione lecchese, mentre l’estero il restante 39%. I Paesi Europei continuano ad essere il principale mercato di sbocco oltreconfine, assorbendo più del 27% delle esportazioni. Confermata naturalmente anche la preminenza del canale B2B attraverso cui viene generato l’85% del fatturato delle imprese campione. L’esame dell’andamento occupazionale segnala una variazione rispetto ai dati di giungo quando circa il 20% delle aziende campione indicava la necessità di una riduzione strutturale della forza lavoro. Nel secondo semestre invece il 90% delle aziende campione comunica che non vi saranno riduzioni strutturali, mentre il 10% conferma la necessità di tagli all’organico. Il dato merita di essere analizzato alla luce della dinamica dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che nel corso dell’intero anno 2009 hanno subito un aumento del 67% circa del numero di addetti interessati per un corri-

spondente incremento del 410% del numero di ore di cassa integrazione utilizzate. In relazione alla dimensione aziendale, si segnala una peggior performance delle aziende del campione al di sotto dei 50 dipendenti che registrano prestazioni in calo sia a livello tendenziale (anno su anno -15% ordini, -14% produzione e -15,2% fatturato) che congiunturale, rispetto alla prima metà del 2009 (-0,6% ordini, -1,4% la produzione + 2,5% fatturato). Le medie imprese hanno perso a livello tendenziale circa il 10%, mentre rispetto al primo sempre 2009 lo scenario congiunturale appare positivo per ordini e produzione e negativo per il fatturato. Anche nelle previsioni, che pure fanno segnare valori positivi, le piccole imprese hanno un’aspettativa di crescita più limitata rispetto alle imprese di media dimensione (per le piccole +1,9% ordini, +3,4% produzione, +3,7% per il fatturato; per le medie +10,1% ordini, 12.2% per la produzione e +8,4% per il fatturato).

Franco Keller

2009 annus horribilis. Volumi ancora molto bassi, nei prossimi mesi sono necessarie risposte nuove Dopo l’indagine rapida, che rileva il sentiment degli imprenditori, la congiunturale conferma l’andamento economico del 2009. I cali di ordini, produzione e fatturato anno su anno sono estremamente significativi: alcune imprese del campione fanno rilevare una diminuzione di oltre il 50% per i tre indicatori. Naturalmente questo non vale per ogni impresa del territorio, perché ancora una volta occorre sottolineare come la situazione lecchese sia complessa e presenti imprese con performance assai differenti. L’analisi a consuntivo sull’intero 2009 consente di cogliere la dinamica della crisi dalle accelerazioni dei primi 8 mesi fino alla relativa frenata dell’ultimo trimestre, quando sono comparsi alcuni timidissimi segnali di inversione di ten-

Consiglio direttivo di Confindustria Lecco

Marco Campanari nuovo consigliere con delega alla Finanza d’impresa La giunta del 22 febbraio scorso ha eletto Marco Campanari tra i componenti del Consiglio direttivo di Confindustria Lecco. Il nuovo consigliere eserciterà la delega alla finanza d’impresa. Marco Campanari, ingegnere ed imprenditore, nato a Lecco il 10 Maggio 1968, ha una solida esperienza associativa sia a livello locale che a livello nazionale, ha infatti profuso il suo impegno in diverse cariche tra le quali segnaliamo la presidenza regionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, nel biennio 2008-2009, la presidenza del Gruppo Giovani Imprenditori di Lecco e diversi incarichi come Invitato permanente alla

Commissione “Europa” di Confindustria, dal Maggio 2008 ad oggi, membro eletto del Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, dall’Aprile 2005-2008 e Coordinatore nazionale dei G.I. di Confindustria per lo “YES for Europe”, la federazione europea dei Giovani Imprenditori, dal 20052008. Dal 1990 è componente del Consiglio di Amministrazione di “CICSA srl”, industria metalmeccanica con sede a Beverate di Brivio (Lc) in Via dell’Industria 2, e Managing Director della stessa. E’ stato inoltre Founder partner di diverse nuove imprese, tra le quali la prima realtà della provincia di Lecco ad esse-

re accelerata nell’Acceleratore di Impresa del Politecnico di Milano (2005-Giugno 2007), SOFIA PRIVATE EQUITY PMI, fondo di Private Equity destinato alle piccole e medie imprese (dal 2009-Oggi) e l’ultima avventura imprenditoriale in senso cronologico HyperFair srl, start-up tecnologica nell’Acceleratore di Impresa del Politecnico di Milano (dal 2009-Oggi). Il consiglio direttivo è quindi ora composto da: Franco Keller Presidente e delega all’innovazione; Giovanni Maggi, Vice presidente con delega Prospettive Internazionali; Antonio Bartesaghi, Consigliere incaricato Imprese e Territorio; Daniele Bianchi, Consigliere incaricato

Comunicazione, Marco Campanari, Consigliere Incaricato Finanza d’impresa, Paola Confalonieri, Consigliere incaricato Marketing Associativo e Rapporti con gli Associati, Edoardo Ferraris, Consigliere incaricato Rispetto e Modernizzazione delle regole, Lorenzo Riva, Consigliere incaricato Relazioni Industriali e Politiche del Lavoro, Romano Salvioni Consigliere Incaricato Rapporti con Confindustria, Sergio Arcioni, Presidente Gruppo Tessile e Abbigliamento; Carlo Garbagnati Presidente Gruppo Metalmeccanici, Elena Maria Carla Torri Presidente Gruppo Giovani Imprenditori, Ercole Zuccoli, Presidente Comitato Piccola Industria.

denza. Tuttavia la ripresa si rivela molto lenta e soprattutto fragile. I livelli precrisi non saranno raggiunti nè facilmente nè rapidamente, quel che ci si deve aspettare è probabilmente una riduzione strutturale dei volumi che lascia aperta la questione occupazionale. Attualmente gli ammortizzatori sociali, utilizzati copiosamente, stanno “tenendo” e la situazione non appare ancora nella sua complessità. Sono urgenti interventi non palliativi ma strutturali che tuttavia tardano a venire. Riqualificazione del personale, radicale cambio di approccio ai mercati e al mondo del lavoro, flessibilità estrema, pur se con un opportuno apparato di ammortizzatori sociali. Sono queste le sfide che ci aspettano, insieme alla capacità di immaginare un futuro per questo territorio. Quel che non possiamo fare è aspettare la ripresa mettendo sul tavolo la stessa realtà e le stesse dinamiche di prima della crisi. Siamo di fronte a un rivolgimento epocale per cui occorrono soluzioni nuove, non le stesse che avremmo usato anni fa. In quale direzione muoverci? Competenze, conoscenze, innovazione, ma anche modelli di relazioni sindacali agili, un piano di ammortizzatori sociali che non sia la semplice messa a disposizione di denaro, meccanismi per la ricollocazione efficaci sono alcune delle strade possibili. E naturalmente la questione centrale del fisco. Le imprese hanno necessità di una fiscalità di vantaggio per chi investe e più in generale di vedere diminuire concretamente la pressione fiscale, davvero eccessiva e penalizzante per la competitività delle imprese.


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Consorzio Adda Energia - Soddisfazione del Presidente Sandro Bonaiti

Risparmiati oltre un milione di Euro Grazie al rinnovo anticipato del contratto 2010, ogni azienda ha una bolletta più “leggera” del 10% di Stefania Giussani “Nonostante l’impatto violento della crisi il Consorzio Adda Energia ha ottenuto risultati più che positivi”. Parole di soddisfazione quelle espresse dal Presidente del Consorzio, Sandro Bonaiti, durante l’Assemblea Annuale tenutasi lunedì, 8 marzo, presso la sede di via Pergola. “Un 2009 complesso dove la difficile congiuntura economica, inizialmente circoscritta ai soli ambiti finanziari, estendendosi rapidamente all’economia reale, ha causato una brusca frenata delle attività produttive e ha alterato gli scenari previsionali considerati in fase di rinnovo dei contratti di fornitura”, ha spiegato Bonaiti. Questo il difficile contesto di mercato in cui il Consorzio dell’Api di Lecco ha dovuto fare le proprie scelte contrattuali: “Siamo però riusciti ad ottenere per le nostre aziende le migliori soluzioni possibili”. Nel 2009 il Consorzio Adda Energia ha raggiunto, con i suoi aggregati, oltre 300 stabilimenti, per un consumo complessivo di circa 272 milioni di Kwh. Il risparmio complessivo ha superato il milione e 100mila Euro, pari a oltre

4 Euro/Mwh rispetto al mercato di salvaguardia. Come ha agito il Consorzio nella difficile congiuntura economica? “Abbiamo dovuto far fronte a una diminuzione dei consumi di energia pari al

20% rispetto al 2008 a seguito dalla frenata produttiva originata dalla crisi economica - prosegue Bonaiti - La crisi è stata per noi uno stimolo a intervenire per migliorare le condizioni di fornitura dei nostri soci. Ci siamo dunque fatti carico del disagio economico delle aziende con una pressante azione nei confronti dei fornitori di energia”. A seguito di tali interventi il Consorzio ha ottenuto il rinnovo anticipato del contratto 2010 che ha contribuito a una significativa riduzione dei prezzi, nell’ordine di circa 10% rispetto alle condizioni del 2009. “Le riduzioni sono state attivate già a partire dal 2009, contribuendo così a migliorare la validità delle soluzioni contrattuali del medesimo anno” ha spiegato Oscar Rotta, coordinatore del Consorzio. Altro significativo vantaggio per i soci del Consorzio dell’Api di Lecco è stato quello di non dovere impegnare fideiussioni per garantire la regolarità dei pagamenti: “Questo ci ha permesso di non incidere sul già complesso equilibrio finanziario delle aziende non peggiorandone il livello di affidabilità loro riconosciuto ha illustrato Bonaiti - Con il rinnovo anticipato del contratto 2010 il Consorzio Adda Energia ha tenuto indenni la quasi tota-

Soddisfazione del Presidente Riccardo Bonaiti

Severo Frigerio nella Giunta Nazionale Confapi Secondo mandato al fianco di Paolo Galassi per il past president dell’Api di Lecco C’è anche Severo Frigerio tra i componenti della nuova Giunta di presidenza Confapi, l’associazione della piccola e media industria privata alla quale fanno capo oggi 120 mila aziende che occupano circa 2,3 milioni di addetti. Le elezioni si sono tenute mercoledì, 10 febbraio, a Roma. Il Consiglio direttivo ha nominato i componenti della Giunta e i vicepresidenti che affiancheranno Paolo Galassi, alla guida della confederazione dal 2006 e confermato nel dicembre scorso per il suo secondo mandato. Posto di primo piano per Frigerio, titolare della “Metallurgica Frigerio Spa” con sede a Villa d’Adda, past president dell’Api di Lecco e attuale membro della Giunta di Presidenza dell’Associazione di via Pergola, che in passato ha ricoperto importanti incarichi associativi, come la presidenza del Consorzio Fidi lecchese. A livello nazionale, Frigerio ricoprirà per il prossimo triennio la carica di Tesoriere confederale e di Presidente della Commissione Finanziaria. Un ruolo di grande delicatezza e responsabilità.

“L’importante incarico ricoperto da Frigerio rende merito alla sua figura personale e imprenditoriale, che ha raccolto consenso non solo a livello locale ma anche e a livello nazionale – ha dichiarato il presidente di Api Lecco, Riccardo Bonaiti – Come Associazione siamo soddisfatti e onorati della nomina anche perché questa consentirà una sempre maggiore collaborazione con la confederazione con cui potremo costruire ulteriori progetti a difesa e sostegno delle Pmi, soprattutto in questa delicata fase economica”. Questa nomina ribadisce il ruolo prioritario dell’Associazione di Via Pergola all’interno del sistema Confapi. In uno spirito di servizio e di collaborazione con le altre Territoriali e con l’intero sistema Confapi, l’Api di Lecco ha sempre messo a disposizione le personalità migliori in termini di imprenditori e di tecnici. Già in passato, ad esempio, Lecco ha avuto modo di esprimere il Presidente Confederale nella persona dell’imprenditore Rodolfo Anghileri (Novacart) che successivamente, per tre mandati, è poi stato presidente di Apilombarda.

lità delle aziende dalle fideiussioni richieste dai fornitori”. L’attività di informazione, assistenza e consulenza del Consorzio Adda Energia ha contributo a creare un clima di fiducia che “ha permesso di allargare i contatti con altre aziende e far confluire 30 nuove utenze nei nostri aggregati di fornitura - ha spiegato Oscar Rotta - Anche per il 2010 la posizione dei nostri utenti è stata salvaguardata in maniera assolutamente efficace. I miglioramenti conseguiti per il 2009 hanno costituito una condizione che non ha avuto riscontri sul territorio e, quel che più conta, ribadisce le buone performances per il 2010 che, infatti, in base alle evidenze nel frattempo resisi disponibili, risulta beneficiare di prezzi inferiori rispetto a quelli dei migliori consorzi simili al nostro”. Anche per quanto riguarda la fornitura del Gas, il Consorzio continuerà l’attività di assistenza e orientamento contrattuale per tutte le utenze interessate a valutare proposte di fornitura sul libero mercato. “L’intervento, che in genere riguardava prevalentemente le aziende con volumi di consumo medio grandi, è andato nel frattempo ampliandosi in corrispondenza alla nuova disponibilità di alcuni operatori del mercato a produrre offerte destinate a consumi minori” ha concluso Bonaiti.

Gruppo Giovani Imprenditori Api Lecco Dal 7 aprile presso la sede di via Pergola

Un corso per affrontare il bilancio della propria azienda

L’approfondimento per i “non addetti ai lavori” “Il bilancio per non specialisti”. Questo il titolo del corso a cui parteciperà il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Api di Lecco a partire dal 7 aprile. “Le giornate di approfondimento sono state studiate appositamente per i ‘non addetti ai lavori’ - ha spiegato il Presidente del GGI, Davide Gianola (nella foto) L’obiettivo è quello di comprendere le problematiche legate al bilancio e ai report allegati per leggerne e comprenderne il contenuto e considerare l’impatto delle scelte sull’azienda. Verranno inoltre acquisite le conoscenze necessarie per valutare l’impresa dal punto di vista economico, patrimoniale e finanziario e per supportare con le decisioni le scelte aziendali”. Un’iniziativa interessante che permetterà agli iscritti al Gruppo Giovani di saper valutare al meglio il business della loro azienda affrontando i concetti fondamentali in maniera semplice e con una metodologia espressamente ideata per facilitare l’apprendimento. Oltre ai tre pomeriggi di formazione teorica presso la sede Api di via Pergola, i partecipanti si affronteranno in un divertente “business game”, una sfida sulle competenze acquisite applicate a casi reali. Sede dell’ultimo incontro, in programma per il 14 maggio sarà il “Contrada Resort & Spa” di Arlate. Tra i temi affrontati dal corso ci saranno la contabilità, la gestione e la lettura del bilancio per impostare la strategia aziendale e infine il bilancio d’esercizio che consente di osservare l’azienda nel suo insieme e descrivere l’evolversi della sua gestione. La partecipazione al corso è aperta a tutti gli iscritti al Gruppo Giovani ed è gratuita.


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Confartigianato Imprese Lecco, nascono tre nuovi gruppi di lavoro aperti a tutti gli associati

Competitività, Impresa Etica, Internazionalizzazione: al lavoro! Decolla con entusiasmo l’impegno dei gruppi di lavoro di Confartigianato Imprese Lecco. A parte il Gruppo Scuola, attivo da anni sui temi della formazione dei giovani, negli ultimi mesi si sono affacciati sulla scena delle attività associative tre nuovi raggruppamenti, animati da un’appassionata compagine di imprenditori che si dedicheranno a ideare e sviluppare azioni concrete su una serie di temi cruciali per la vita delle imprese: la competitività e l’innovazione, l’internazionalizzazione, l’etica. GRUPPO COMPETITIVITÀ Composto da imprenditori impegnati attivamente sui temi dell’innovazione e della competitività, coordina le iniziative volte a favorire la crescita delle imprese associate. Promuove gruppi di studio su temi specifici (agevolazioni, normative tecniche, nuove tecnologie, ecc.), partecipa a tavoli di lavoro con enti e istituti dedicati alla ricerca e al trasferimento tecnologico, supportando l’attuazione di progetti innovativi. Gli ambiti di intervento sono principalmente due: uno propriamente operativo e uno strategico. Operativamente si rafforzerà l’attività di individuazione e proposizione di progetti per sostenere lo sviluppo competitivo delle imprese, anche attraverso il supporto di agevolazioni e contributi, selezionando le proposte più efficaci e adeguando le risorse alle esigenze effettive di ogni associato. L’ambito strategico riguarderà la proposta di una diversa cultura di impresa, favorendo l’aggregazione e la costituzione di reti fra associati. Si intende inoltre consolidare e sviluppare in modo appropriato le relazioni con gli enti di ricerca quali il Politecnico e il CNR, oltre ad altri organismi o professionisti che possano apportare un effettivo contributo per il conseguimento degli obiettivi. Il Gruppo è articolato in un comitato propositivo composto da 4/5 membri e in un gruppo aperto a tutti gli associati interessati ai temi dello sviluppo competitivo delle imprese. Coordinatore: Elisabetta Redaelli (ErreDesign, Oggiono) Referente in associazione: dott. Paolo Grieco

GRUPPO IMPRESA ETICA L’etica è ciò che produce un bene ed anche un punto di incontro. La visione etica porta a comportamenti abitudinari. Per arrivare al bene comune occorre transitare per il bene individuale, definito come “talento”, ossia cosa un’azienda può fare. Il Gruppo è aperto a tutti gli associati interessati ai temi finalizzati allo sviluppo di una visione etica per la conduzione e lo sviluppo delle proprie imprese. Persegue l’obiettivo di una crescita aziendale dal punto di vista culturale, sociale ed etico affiancando alla normale attività d’impresa buone prassi e comportamenti mirati alla valorizzazione dell’ambiente circostante formato da persone, normative, rapporti istituzionali, impegno sociale. Il percorso del Gruppo si potrà sviluppare attraverso partecipazione/organizzazione di corsi, seminari/convegni, focus di confronto interimprenditoriale e interassociativo, sviluppo di modelli. Coordinatore: Daniele Riva (Cremonini, Lecco) Referente in associazione: dott.ssa Anna Tenzi

Si propone, in particolare, di dare visibilità ai progetti e alle iniziative legate ai mercati esteri, favorendo e coordinando la partecipazione delle im-

estero, come evidenziato dalla gamma dei servizi offerti. Il Gruppo è articolato in un comitato propositivo composto da 4/5 membri e in un gruppo

GRUPPO INTERNAZIONALIZZAZIONE Raggruppa gli imprenditori più sensibili alle tematiche dell’internazionalizzazione, interessati a sviluppare un percorso congiunto concordato con l’Associazione.

prese artigiane in eventi nazionali ed internazionali. Il Gruppo lavorerà in stretta sinergia con l’Ufficio Estero, che, a un anno dalla sua apertura, si conferma come una risposta pienamente operativa dell’Associazione in materia di

aperto a tutti gli imprenditori interessati al tema dell’internazionalizzazione. Coordinatore: Danilo Tizzoni (Tizzoni Adelchi, Valmadrera) Referente in associazione: dott.ssa Larissa Pirola

GRUPPO SCUOLA Il Gruppo Scuola coordina, in un unico progetto complessivo, tutte le varie attività che l’associazione svolge in ambito scolastico. Ne fanno parte gli imprenditori che desiderano impegnarsi, in base alle competenze e alle attitudini personali, dando il proprio apporto sia per gli interventi nelle scuole che per la parte progettuale e organizzativa. Fra gli obiettivi del Gruppo, portare nelle scuole i valori dell’artigianato, promuovendo allo stesso tempo nel tessuto artigiano la “cultura della scuola”, ed essere presenti sul territorio attivando sinergie con le altre associazioni ed istituzioni coinvolti nel processo di formazione scolastica. Oggi più che mai la formazione delle risorse umane è un fattore fondamentale per le imprese. Servono figure professionali preparate sia dal punto di vista tecnico che delle competenze trasversali. Un’efficace interazione tra la scuola e il sistema imprenditoriale migliora il livello qualitativo della formazione dei giovani che saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani. Coordinatore: Walter Cortiana (3C Catene, Lecco) Referente in associazione: dott. Paolo Grieco

Norme severe contro i “cattivi pagatori” L’Italia vanta in Europa il poco invidiabile primato per i ritardi di pagamento, sia della Pubblica Amministrazione, sia dei privati. Un record negativo, più volte denunciato dalle rilevazioni di Confartigianato, da cui emerge che gli enti pubblici fanno attendere in media 128 giorni, vale a dire 61 giorni in più della media Ue. Le imprese private committenti onorano i loro debiti nei confronti dei subfornitori in 88 giorni, con un ritardo di 31 giorni rispetto al resto dell’Unione europea. Lo scorso 24 febbraio, al Senato, Confartigianato ha riproposto con forza la protesta degli artigiani nel corso dell’Audizione promossa dalla Commissione Industria e dalla Commissione Politiche dell’Ue, dove era in discussione la nuova proposta di Direttiva europea contro i ritardi di pagamento. Secondo le rilevazioni di Confartigianato, la direttiva 2000/35, recepita in Italia con il decreto legislativo 231 del 2000, non ha inciso significativamente su que-

sto fenomeno. Anzi, la crisi economica ha addirittura peggiorato la situazione: tra il 2008 ed il 2009 sono aumentate del 30% le imprese che hanno peggiorato le abitudini di pagamento dei debiti commerciali, e tra il 2007 ed il 2009 la regolarità nei comportamenti di pagamento è diminuita dal 50,4% al 41,8%. Con il risultato che nel 2008 i tempi medi di pagamento si sono allungati di 22 giorni e addirittura per le imprese che lavorano in subfornitura i ritardi medi sono aumentati di 30 giorni. Spiega Arnaldo Redaelli, presidente di Confartigianato Imprese Lecco (nella foto): “Per combattere efficacemente il malcostume dei ritardi di pagamento che

colpisce soprattutto i piccoli imprenditori, con il rischio di chiusura dell’azienda, Confartigianato chiede che la nuova proposta di direttiva contenga regole più stringenti e non eludibili per far rispettare i tempi di pagamento nelle transazioni tra privati e pubblica amministrazione. Sono inoltre necessari maggiori deterrenti contro i ritardi di pagamento nelle transazioni tra privati e regole di garanzia e trasparenza nei pagamenti a favore dei subfornitori. In particolare, stiamo sollecitando l’introduzione di una sanzione forfettaria del 5%, in aggiunta ai normali interessi di mora, in caso di ritardo dei pagamenti anche nelle transazioni tra privati, e la previsione di un termine certo per i pagamenti della Pubblica Amministrazione”.


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Dopo gli otto del 2009, quest'anno altri sette nuovi impianti fotovoltaici installati su edifici pubblici

Scheda tecnica Prog etto Helios 2010

Progetto Helios, Energia pulita

Il progetto Helios, approvato ufficialmente nel 2008, nel giro di tre anni porterà la multi utility lecchese a installare pannelli fotovoltaici in provincia di Lecco per una superficie di circa 50.000 metri quadrati (pari a circa 30.000 pannelli). Questo per rispondere a uno degli obiettivi della “mission” di Lario reti holding ovvero la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il piano è finalizzato a collocare su superfici pubbliche un numero significativo di pannelli fotovoltaici che comporteranno un investimento complessivo di dieci milioni di euro. Nel biennio 2009-10, è stata avviata la realizzazione di impianti presso venti Comuni sui 65 che si sono dichiarati disponibili ad ospitare le installazioni. Logicamente, la scelta è stata effettuata in base alle caratteristiche tecniche dei siti, tra le quali la quantità di irraggiamento solare. Le singole municipalità riceveranno un canone per la locazione. Da parte sua Lario reti holding venderà l’energia elettrica prodotta al principale gestore nazionale (Enel). Le dimensioni di Lario reti holding hanno consentito interventi di rilievo come questo così determinante sul fronte dell’innovazione per l’intera provincia. D’altra parte l’installazione di questi pannelli costituirà un indubbio vantaggio dal punto di vista ambientale: con i 7 impianti in progetto nel 2010 si risparmieranno quasi 1.400 tonnellate di petrolio che si sarebbero consumate per produrre i 600mila Kw/annui di energia elettrica. Per

Olginate, palestra e scuola

fare un esempio, tale produzione potrebbe alimentare 200 abitazioni civili. A questi risparmi ambientali si aggiungono quelli già ottenuti con gli impianti fotovoltaici già installati nel 2009 che hanno fatto risparmiare quasi 2000 tonnellate di petrolio equivalenti (Tep) e prodotto più di 800mila Kw/a (ovvero il fabbisogno di quasi 300 abitazioni civili). In sintesi, i pannelli installati tra 2009 e 2010, potrebbe alimentare un intero paese di piccole dimensioni. Nel 2009 sono stati installati impianti a Introbio, Verderio Inferiore, Olginate, Valmadrera, Malgrate, Merate, Santa Maria Hoé, Brivio. I pannelli fotovoltaici saranno poi collocati in altri dodici comuni del territorio entro quest’anno: Abbadia Lariana (palestra), Bellano (palazzetto dello sport), Calco (scuole), Colle Brianza (palestra scuole elemen-

Malgrate, scuole del Gaggio

Merate, scuole di Sartirana

tari), Galbiate (asilo), Lecco (scuola Ticozzi), Lierna (scuola e palestra), Mandello del Lario (terreno), Olgiate Molgora (scuola elementare), Osnago (scuola elementare), Suello (scuola elementare), Valmadrera (scuola elementare e media).

Installazioni già attive

I pannelli fotovoltaici sono posizionati sul tetto della palestra intercomunale di Verderio Inferiore

L'impianto posto sul tetto della palestra della scuola media statale Tommaseo di Introbio


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È il momento di passare dalle parole ai fatti

“Il costo della crisi è pagato dai giovani” Bisogna investire sulla piccola impresa e sulle nuove generazioni” Rimettere le piccole imprese al centro del sistema Paese. Ma è possibile creare un Paese a misura di Piccola impresa? “Il sistema produttivo italiano è un sistema basato sulle piccole e medie imprese e sull’artigianato. È un sistema che affonda le radici nella trasformazione. Ecco perché sono convinto che se ciascuno continuerà a essere ciò che è, riusciremo davvero a creare un Paese a misura di Piccola Impresa”. “Quello che è avvenuto negli ultimi 10-20 anni è il tentativo di proporre modelli economici che non sono i nostri. Si è tentato cioè di fare indossare al nostro sistema un vestito che non è il suo. E quello che è accaduto con il sistema bancario e con Basilea 2 è li a dimostrarlo”. Quale risposta dunque alle istanze del tessuto economico e produttivo? “Una risposta che non può e non deve essere quella degli standard. Quegli standard che hanno dimostrato di fallire in giro per il Mondo e che anche in una realtà come la nostra che è fortemente differenziata a livello territoriale non sono la via di uscita. Al contrario bisogna valorizzare la territorialità e la peculiarità delle molte aree che caratterizzano il nostro Paese. Se si capisce che questa strada è l’unica possibile si capisce anche che copiare i modelli che hanno fallito altrove è dannoso oltre che inutile”. “Il costo della crisi è sulle spalle dei giovani. In Italia, tra settembre 2008 e settembre 2009 gli occupati under 40 sono diminuiti del 5,4%, a fronte di un calo del 4,3% nell’Unione europea. Nel 2009 i giovani imprenditori hanno visto moltiplicarsi ed aggravarsi oneri e ostacoli: difficoltà di accesso al credito, ritardi di pagamento della Pa e delle aziende private, oneri burocratici, lentezze della giustizia civile, elevato peso fiscale, infrastrutture poco efficienti, difficoltà a reperire manodopera qualificata”. E’ un atto d’accusa pieno di cifre allarmanti quello che Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha lanciato contro le difficoltà che strangolano le micro e piccole imprese italiane con meno di 20 dipendenti, che rappresentano il 97,6% delle aziende del Paese, danno lavoro al 54,5% del totale degli occupati e generano 58 miliardi di valore aggiunto, pari al 41,1% del totale.

Nell’intervento di apertura dei lavori dell’Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confartigianato che si svolge a Firenze il 12 e 13 marzo, Colombo ha detto: “I giovani imprenditori di Confartigianato sono pronti a reagire alla crisi. Ma la politica crede davvero nelle nuove generazioni?”.

Il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato ha riconosciuto che “qualche passo in avanti è stato compiuto” ed ha citato i provvedimenti in materia di lavoro e formazione, le norme a difesa del made in Italy, la moratoria dei debiti delle imprese. “Ma - ha aggiunto - per ritrovare la strada dello sviluppo bisogna ripartire dal modello di piccola im-

presa. Non solo a parole o con interventi spot. Serve una politica organica che dia attuazione ai principio enunciato dal Governo: ‘ciò che va bene alla piccola impresa va bene al Paese’. Serve un impegno concreto per investire sui giovani e sulla loro voglia di fare impresa”. I giovani artigiani archiviano un 2009 molto difficile caratterizzato da cali del fatturato e dell’occupazione; è quanto emerge dall’Osservatorio Ispo-Confartigianato sull’imprenditoria giovanile artigiana. Il 50% dei giovani intervistati dall’Osservatorio dichiara di aver subito una diminuzione del fatturato nel corso del 2009 e per quest’anno il 30% degli imprenditori prevede un ulteriore calo del fatturato. Lo scorso anno l’occupazione nelle piccole imprese guidate dagli under 40 è diminuita del 6%. Sul fronte dell’accesso al credito, il 29% dei giovani imprenditori segnala che la crisi ha provocato ricadute negative nel rapporto con il sistema bancario. Tra le principali criticità rilevate, il 46% dei giovani capitani d’impresa segnala la richiesta di maggiori garanzie da parte delle banche e il 25% rileva l’aumento dei tassi di interesse. Altra nota dolente i ritardi di pagamento: è la Pubblica Amministrazione a farsi attendere più a lungo, ma il 43% degli imprenditori sostiene che si sono dilatati anche i tempi per essere pagati dai privati. Con il risultato che a fine 2009 l’85% dei giovani imprenditori dichiara di avere crediti insoluti. Circa il 22% degli imprenditori si è rivolto alla giustizia civile per la riscossione dei crediti commerciali. Ma, a causa dei costi troppo alti e dei tempi troppo lunghi dei procedimenti, il 33% degli imprenditori ha desistito dall’intraprendere azioni legali per ottenere la restituzione delle somme e, accordandosi con il debitore, ha rinunciato ad incassa il 36% di quanto gli era dovuto. Crisi e stretta creditizia, però, non minano la fiducia che i giovani capitani d’impresa ripongono nella propria attività e nel fare fronte comune con altri colleghi imprenditori: infatti, per migliorare l’affidabilità dell’azienda sul mercato, il 36% dei giovani imprenditori ha puntato sulle aggregazioni e sulle reti d’imprese. m.c.

Ogni 13 aprile a Chiuso di Lecco si festeggia il Venerabile don Serafino Morazzone

Il nostro “Curato d’Ars” Serafino Morazzone nasce a Milano l’1 Febbraio 1747, diviene accolito al servizio del Duomo dal 1763, e quindi nominato Parroco di Chiuso di Lecco nel 1773, dopo concorso, mentre è ancora chierico. Riceve in un mese gli ordini maggiori, il Sacerdozio il 9 Maggio 1773, e arriva a Chiuso il giorno stesso. Vi celebra la Prima S. Messa e non se ne allontanerà più: per 49 anni sarà il “Curato di Chiuso”. Morirà il 13 Aprile 1822. L’attenzione per i giovani, la cura per gli ammalati, la premura per i poveri - si privava di tutto per loro -, l’assiduità al confessionale, la santità di vita lo hanno reso punto di riferimento per gli abitanti del circondario di Lecco. In vita gli sono stati attribuiti - e se ne hanno precise testimonianze molti fatti miracolosi: tutti lo chiamavano “Santo”. Dopo la morte, per tutti è da quasi due secoli il “Beato Serafino”. La sua amicizia con Alessandro Manzoni - che aveva per lui una particolare venerazione - ha fatto sì che se ne abbia una straordinaria testimonianza nella prima stesura de “I Promessi Sposi”, il “Fermo e Lucia”. Manzoni situa in Chiuso la conversione dell’Innominato (il Conte del Sagrato) e tes-

se un elogio di “prete Serafino Morazzone”, attuando una trasposizione storica, che ha determinato la scomparsa del “medaglione” nelle successive edizioni del romanzo. La testimonianza, resa nota con l’intero “Fermo e Lucia” solo nel 1915, ha rafforzato la fama

di santità del Morazzone, autenticata da una fonte così importante. Una figura quella del Morazzone - straordinaria nella sua quotidianità, nel suo semplice essere prete a tutto tondo: esempio luminoso per i preti di oggi.

Il 24° Palio delle Contrade pronto al via In concomitanza con la festa del Venerabile don Serafino Morazzone nel quartiere di Chiuso di Lecco si svolge il 24° Palio delle Contrade, dal 13 al 25 aprile. Saranno giornate ricche di appuntamenti, tra cui una gara di cucina, una sfilata, gare con le carte ecc. Sarà anche allestito un tendone con una cucina che preparerà pizze e piatti su richiesta. Domenica 18 aprile sarà il grande giorno per il rione lecchese che, finita la Quaresima, potrà finalmente festeggiare il suo “beato”, con varie celebrazioni nella chiesetta di San Giovanni Battista, dedicata a don Serafino, che culmineranno con la processione della sera.


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AZIENDA LOMBARDA PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE DI LECCO Sede legale: Via Giusti n. 12 – 23900 LECCO Tel 0341/358326 –Fax 0341-358390 AVVISO DI AGGIUDICAZIONE • Procedura aperta - Appalto n. 110/2009 - C.U.P. I19C09000020009 CIG040591292B Aggiudicazione definitiva in data 08.03.2010 delibera CdA ALER LECCO nr. LC/006/2010 Ditta aggiudicataria: AL.FER SRL con sede in Marigliano (NA) Oggetto dell’Appalto: Costruzione di un edificio in Lecco Via Gorizia per la realizzazione di nr. 12 alloggi e nr. 12 autobox Importo complessivo dell’appalto a corpo (compresi oneri per la sicurezza) ¼ 1.196.000,00 di cui ¼ 1.140.960,00 per lavori a corpo soggetti a ribasso e ¼ 55.040,00 per oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso. Criterio aggiudicazione: massimo ribasso percentuale sull’importo dei lavori, a corpo, posto a base di gara ai sensi dell’art. 82 del D.Lgs. 163/2006, comma 2 lettera b) e artt. 86, 87, 88, 122 del D.lgs. 163/06 e s.m.i. Nr. Offerte ricevute: n. 20 Offerte escluse n. 0 - Importo aggiudicazione: ¼ 717.937,76 Ribasso percentuale 41,90% • Procedura aperta - Appalto n. 111/2009 - C.U.P. I12E09000010009 - CIG 04059329AC Aggiudicazione definitiva in data 08.03.2010 delibera CdA ALER LECCO nr. LC/007/2010 Oggetto dell’Appalto: Recupero di un edificio in Comune di Lecco Via Toti n. 4-6 per la realizzazione di nr. 24 alloggi. Importo complessivo dell'appalto a corpo (compresi oneri per la sicurezza) ¼ 1.804.000,00 di cui ¼ 1.749.500,00 per lavori a corpo soggetti a ribasso e ¼ 54.500,00 per oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso. Criterio aggiudicazione: massimo ribasso percentuale sull'importo dei lavori, a corpo, posto a base di gara ai sensi dell'art. 82 del D.Lgs. 163/2006, comma 2 lettera b) e artt. 86, 87, 88, 122 del D.lgs. 163/06 e s.m.i. Nr. Offerte ricevute: n. 25 Offerte escluse n. 2 - Importo aggiudicazione: ¼ 1.021.973,50 Ribasso percentuale: 44,70% Pubblicato sulla G.U.-V Serie Speciale - Contratti Appalti n. 30 in data 15.03.2010 Il Direttore Generale (dr. arch. Valter Teruzzi) Lecco, 11.03.2010 - Prot. 000688/2010


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Assemblea il prossimo 8 aprile a Villa Monastero di Varenna

Banca Lecchese consolida la sua crescita L’esercizio 2009 si chiude con un utile netto positivo – In crescita raccolta, impieghi e conto economico – A breve una nuova filiale a Merate Una banca in forte crescita nei risultati e sempre più radicata sul territorio: è questo il ritratto di Banca Lecchese che il presidente Alberto Bonaiti e il Consiglio direttivo presenteranno ai soci in occasione dell’Assemblea annuale, in programma il prossimo venerdì 8 aprile, con inizio alle ore 17,30, nella suggestiva cornice di Villa Monastero di Varenna, una tra le location più belle che la nostra provincia è in grado di offrire. I risultati del bilancio 2009, infatti, sono tutti indubbiamente positivi, in senso assoluto e, soprattutto, se analizzati alla luce dell’andamento complessivo del contesto economico internazionale e delle sue ripercussioni in chiave locale. Essi stanno a testimoniare con evidenza da un lato il progressivo radicamento di Banca Lecchese nel territorio di cui espressione e dall’altro, una volta di più, il valore strategico della scelta, definita ormai due anni or sono, di entrare nel Gruppo Banca Etruria. “L’anno appena trascorso, infatti - spiega il presidente Alberto Bonaiti - ha visto una crescita complessiva di Banca Lecchese, sia in termini di raccolta, diretta e indiretta,

che di impieghi e di margine economico. La credibilità del nostro istituto e il suo modus operandi, che ha i suoi punti di forza nel rapporto diretto e nell’attento ascolto delle esigenze della clientela, insieme all’offerta di prodotti e servizi nuovi e performanti che il Gruppo Banca Etruria ci ha messo a disposizione, hanno costituito il mix vincente che ci ha permesso di diventare interlocutori privilegiati di un numero sempre maggiore di famiglie e imprese”. In un periodo di crisi diffusa, dunque, il modello di Banca Lecchese, capace di unire la vocazione locale che propria di una banca del territorio con la visione globale che le assicura la partecipazione al Gruppo Banca Etruria, si rivela di grande “appeal”. Così gli impieghi verso clientela sono aumentati del 16,8%, passando da 74,1 a 86,5 mln di euro, la raccolta diretta ha raggiunto gli 83,4 milioni di euro (+8,4% rispetto ai 76,9 milioni del 2008), e quella indiretta ha avuto un incremento addirittura del 51,1%, crescendo da 29,2 a 44,1 milioni di euro, grazie al contributo della componente assicurativa e dell’amministrata. “Il processo di riorganizzazione interna che abbiamo attuato, da un lato liberando risorse prima impegnate in fun-

zioni amministrative per l’attività commerciale, dall’altro innestando nuove professionalità, sta dando i suoi frutti positivi, sia in termini di maggior efficienza che di un più attento e qualificato servizio al cliente”, commenta il direttore generale Giuseppe Mazzucconi. Sotto il profilo del conto economico si segnala la buona performance del margine di interesse che, pur in uno scenario di progressivo calo dei tassi di riferimento, ha raggiunto nel 2009 i 3,4 milioni di euro (+8,4%) e del margine di intermediazione, che ammonta a 5,1 milioni di euro (+22,4%). Le commissioni nette sono cresciute del 38,1% fino a 1,5 milioni di euro. In presenza di costi operativi che si attestano a circa 4,4 milioni di euro, il 2009 si chiude pertanto per Banca Lecchese con un risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte pari a 0,3 milioni di euro che, al netto del carico fiscale, fa segnare un utile netto d’esercizio pari a 0,2 milioni di euro. Banca Lecchese, dunque, torna all’utile. E lo fa, soprattutto, guardando in modo positivo al prossimo futuro. “Dopo l’apertura, il 5 ottobre scorso, della filiale di Mandello del Lario, che sta dando i suoi primi interessanti risultati - afferma il presidente Bonaiti - nei prossimi mesi consolideremo la nostra presenza in Brianza: apriremo infatti una nuova filiale a Merate e trasferiremo quella già presente a Monza in centro città”. I 1.500 Soci che hanno creduto in Banca Lecchese e nel suo progetto possono dunque dirsi soddisfatti: la loro banca sta crescendo e sta dimostrando di saper affrontare nel modo più adeguato la sfida del mercato.


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A tu per tu con i vincitori della singolare sfida “Monoporzioni al cioccolato” che si è tenuta nell’ambito dell’edizione 2010 del Sigep

“Icam Linea Professionale”, dolci emozioni Sul podio Ernst Knam, Francesco Manfredi e Gaetano Mignano - Un tris di professionisti di primaria grandezza selezionati da una giuria di calibro internazionale, elemento di spicco che contraddistingue i concorsi dell’azienda lecchese fin dalle prime edizioni di Monica Valsecchi Calato, con successo, il sipario sulla quinta edizione del Grande Concorso di Icam Linea Professionale “Monoporzioni al cioccolato” che si è svolta nell’ambito di “Sigep 2010” abbiamo incontrato i vincitori e la giuria, che hanno saputo far rivivere le emozioni della grande kermesse. A cominciare dal vincitore, Ernst Knam, un passato da mediano nella serie B tedesca che suddivideva con l’apprendistato in pasticceria. Al bivio, il giovane Ernst scelse giusto, avviandosi verso un futuro da fuoriclasse, in pasticceria. Da allora, siamo nel 1983, una serie di importanti esperienze internazionali hanno permesso a Knam di crescere professionalmente e perfezionarsi fino al decisivo incontro con Gualtiero Marchesi, dal quale ha appreso lo stile inconfondibile che gli è valsa la vittoria al concorso Icam. Il suo negozio “Antica Arte del Dolce” delizia i palati milanesi da oltre vent’anni grazie anche ai prodotti di Icam Linea Professionale, dei quali Knam utilizza l’intera gamma apprezzando anche l’estrema serietà dell’azienda lecchese. Dalla Germania al calore della terra salernitana. Francesco Manfredi, secondo classificato, è infatti originario di Teggiano, in provincia di SalerFRANCESCO MANFREDI

La giuria impegnata nelle complesse fasi di valutazione degli elaborati

no, dove ha lavorato nella pasticceria di famiglia fino alla svolta professionale che l’ha portato negli Stati Uniti. Un’esperienza durata nove anni e ricca di enormi soddisfazioni per Manfredi, tra cui l’elezione a miglior pasticcere d’America e il lavoro in proprio a New York. Nella composizione presentata al concorso il pasticcere ha voluto rendere omaggio a Icam posizionando il nome dell’azienda nella parte superiore della sua slanciata pièce. Terzo posto per Gaetano Mignano, nato in una famiglia di pasticceri da quattro generazioni. Oltre a continuare la tradizione di famiglia, Gaetano l’ha portata ai massimi livelli diventando, a

Sigep 2008, campione mondiale di gelateria con la nazionale italiana, nella quale curava la degustazione. Dopo la premiazione, entusiasta ma

tipo. Tra noi non c’è nessuna competizione dura, l’unica colpa imperdonabile in questi concorsi è non dare il meglio”. E riferendosi a Icam ha agGAETANO MIGNANO

ancora incredulo ha commentato: “Ho assaporato ogni secondo di questa bellissima giornata tra professionisti. Sono onorato di aver partecipato a un’esperienza di questo

giunto: “Utilizzo tutti i prodotti di Linea Professionale. In Italia, sui cioccolati siamo ad alto livello e questo grazie proprio alla Icam”. Un tris di professioni-

sti di primaria grandezza selezionati dalla giuria di calibro internazionale, elemento di spicco che contraddistingue i concorsi Icam fin dalle prime edizioni. Accanto al presidente di giuria Pierpaolo Magni, consulente e testimonial di Icam, alcuni tra i più grandi maestri del settore chiamati a dare una valutazione complessa sugli elaborati secondo precisi criteri: nella monoporzione veniva prima valutato l’aspetto estetico, poi la degustazione. Delle pièces venivano invece analizzate le tecniche di realizzazione, le difficoltà, l’armonia di presentazione e il rispetto delle dimensioni. Dal presidente Magni è stato espresso un giudizio ad ampio raggio sul

concorso: “Sulle monoporzioni ho visto due scuole di pensiero: da una parte i concorrenti che hanno cercato di migliorare la tradizione, dall’altra quelli che hanno puntato sull’innovazione e i gusti azzardati ma ottimamente abbinati. Nelle pièces ho visto organizzazione e pulizia, soggetti abbastanza centrati, anche se si deve fare ancora qualche passo avanti sul bilanciamento di pesi, rapporti e volumi. Una lode va data all’organizzazione, con tutta l’assistenza dello staff Icam”. Personale e di grande valore il parere espresso da tutti i giurati, che hanno saputo trasferire ai concorrenti elementi utili per la propria crescita sia umana sia professionale.

ERNST KNAM

Una veste inedita per i tre vincitori che hanno arricchito il concorso con le loro esperienze personali, oltre ad aver portato una professionalità di altissimo livello


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Via Amendola, 57 23900 LECCO

6a MOSTRA ESPOSITIVA “CASA DON GUANELLA” da sabato 15 a domenica 30 maggio 2010

Tel. 0341 36.43.89 0341 36.45.66

Invito

A Lecco la pittura a confronto

sa Don Guanella di

L’esterno della Ca

Lecco

Albarello Franco Veduggio (Milano) Arbosti Pierangelo Ghedi (Brescia) Bedeschi Nevio Faenza (Ravenna) Brambilla Gianfranco Lecco Bux Costantina Valmadrera (Lecco) Cagili Giovanni Modena Camozzi Pietro Trento Canali Cesare Oggiono (Lecco) Cellanetti Sandro Tivoli (Roma) Erba Guido Lecco Ferrari Giuliana Reggio Emilia Ferroni Edgardo Lierna (Lecco) Figini Mariella Lecco Giudici Carlo Maria Lecco Grimignano Vincenzo Cassago Br. (Lecco) Lazzarotto Eleonora Airuno (Lecco) Mainardi Elvio Bormio (Sondrio) Marabese Angela Costamasnaga (Lecco) Marchesini Roberto Cremella (Lecco) Mariani Luigi Vedano al Lambro (Mi)

Mariani Mario Martinelli Andrea Martinelli Vittorio Massironi Ferdinando Milani Mariano Monaldi Marco Munaretto Gabriella Pontin Willy Presotto Alfio Rota Oreste Russolinno Franco Scaccabarozzi Gerry Scarlassarre Mario Sesana Monica Tagliabue Sergio Tonelli Natalino Troiani Romano Visioli Walter Zaccaria Umberto

Sondrio Lecco Lecco Brivio (Lecco) Lecco Orsenigo (Como) Piegaro (Perugia) Noale (Venezia) Tirano (Sondrio) Lecco Como Missaglia (Lecco) Missaglia (Lecco) Vertemate (Como) Como Modena Lecco Bormio (Sondrio) Modena0

40 pittori da tutta Italia in mostra nel segno dell’amicizia Inaugurazione - interverranno Silvano Valentini critico d’arte Claudio Redaelli direttore de “Il Punto Stampa”

Per informazioni telefonare alla redazione de “Il Punto Stampa” (0341-364685) oppure al numero 328-4633850 (fax 031-860311)

ORARI: feriali dalle ore 15 alle 19 sabato e festivi dalle ore 10 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 19


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Grande successo per la mostra allestita in febbraio dall’affermato artista lecchese al Circolo della Stampa di Milano

“Scorre il fiume”, Trojani interpreta l’Adda Nelle sue tele, quel corso d’acqua diviene simbolo stesso dell’esistenza - L’amicizia con Ennio Morlotti e quel suo rimanere un passo indietro, quasi vergognoso del proprio essere artista, quasi in imbarazzo davanti alla grandezza del compagno di strada di Claudio Bottagisi È il 1952 quando Romano Trojani incontra Ennio Morlotti. Tra i due nacque un’amicizia sincera. Si trovavano, discutevano di pittura. E del “loro” fiume, l’Adda. Così per quarant’anni, fino alla morte di Morlotti. Di quegli anni, Anna Caterina Bellati ha scritto: “La loro amicizia ha avuto qualcosa di miracoloso. Il più anziano dei due era timido e violento insieme, orgoglioso e consapevole del proprio talento. Romano è sempre rimasto un passo indietro, quasi vergognoso del proprio essere artista, quasi in imbarazzo davanti alla grandezza del compagno di strada”. Un’amicizia vera, in ogni caso, come vera è l’arte di Trojani e come smisurato è il suo amore per l’Adda. Incondizionato e tale da indurlo a immortalare questo fiume da ogni angolo, in ogni stagione e in qualsiasi ora del giorno. Bene ha fatto, Eraldo Di Vita, a scrivere: “Il Naturalismo astratto di questo artista ha saputo cogliere ogni momento della giornata sul fiume, i suoi umori, persino i suoi odori e sapori...”. E la vita dell’Adda Romano Trojani l’ha “raccontata” alla mostra tematica allestita con grande successo lo scorso febbraio al Circolo

della Stampa di Milano. “Scorre il fiume” - così era stata battezzata la rassegna espositiva meneghina - ha richiamato nella sede di corso Venezia visitatori provenienti da ogni parte d’Italia. In mostra vi erano i lavori realizzati dall’affermato artista lecchese tra il 1950 e lo scorso anno. Oltre mezzo secolo di sponde dipinte con un cromatismo ricco di sfumature verdi e azzurre, con i riflessi rossi e gialli dei fiori selvatici e con tutte quelle variazioni di colore che connotano e caratterizzano il susseguirsi delle stagioni. L’ e l e g a n t e catalogo della mostra “Scorre il fiume” (dato alle stampe dall’Editoria Grafica Colombo di Valmadrera, cui si devono anche il progetto grafico e l’impaginazione) ben sintetizza l’Adda tanto amata da Tr o j a n i . Di Vita coglie nel segno quando afferma che questo artista, nato a

Lecco nel ‘26 e capace di

Qui sopra, il quadro “Lungo il fiume”, olio su tavola, 70x55 cm, 1958. A destra, Romano Trojani con Anna Caterina Bellati e Trento Longaretti, 2004

collezionare un numero ragguardevole di premi e riconoscimen-

ti, “dipinge il fiume come un essere vivente e palpitante e la sua analisi tende verso l’uomo proprio per cercarne i lati nascosti, contrastanti, metamorfici, ritraendolo in una luce nuova e attuale”. E conferma di conoscere appieno l’arte del pittore lariano pure quando scrive che “l’aspetto del fiume che Trojani dipinge dimostra la mostruosa poliedricità della natura, anche quella degli uomini, ma altresì la complessità dei loro rapporti; forme sempre nuove che diventano cronaca del nostro tempo, adatte a esprimere fisicamente i contenuti della pittura di questo artista”.

L’artista Romano Trojani, nato a Lecco nel 1926 e capace di collezionare un numero considerevole di premi e riconoscimenti. Un grande successo si è accompagnato anche alla recente mostra da lui allestita a Milano presso il Circolo della Stampa

Bella è poi l’immagine che la Bellati tratteggia nelle pagine introduttive del catalogo, laddove rimarca che “i riflessi delle sue luci ti arrivano addosso assaporati e così partecipati da commuovere perfino e non ti lasciano più. L’Adda inzuppa il cuore dell’osservatore e Trojani ti accompagna nel suo viaggio fermandosi su un’insenatura, giocando con le stagioni, cogliendo la timidezza di case appena descritte con un balenare di rosso e bianco in mezzo al cascame dei colori accesi o morbidi, o squillanti o assopiti. Colori che raccontano il passare degli anni, delle cose, il cambiare della terra e il nostro cambiare, invecchiare e morire senza accorgercene, senza saperlo quasi”. Ecco chi è Trojani, “uomo libero e responsabile” e “figlio della nostra terra lecchese” come lo definisce il senatore Lorenzo Bodega. E artista le cui opere abbracciano un percorso personale che i lecchesi sentono affine alla loro storia, tanto questo pittore sa incarnare la naturale riservatezza della gente lariana verso i sentimenti. Ed ecco cos’è l’Adda nelle sue tele, un fiume che - come scrive Gian Luigi Daccò, direttore dei Musei civici di Lecco - diviene simbolo stesso dell’esistenza.


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