Il Punto stampa

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Politiche a favore dei giovani per il rilancio delle imprese

IMPRESA: LA PERSONA IL VERO “CAPITALE” Assemblea nazionale dei Giovani Imprenditori Confartigianato: Firenze 12-13 marzo

di Marco Colombo Presidente Nazionale Giovani Confartigianato Da «Sfidare la crisi» a «Impresa 2.0 la persona il vero “capitale”» è il titolo che abbiamo voluto dare alla nostra assemblea che vuole porre in evidenza lo spirito che è tipico dell’impresa artigiana il saper coniugare innovazione e tradizione. 2.0 è nel nuovo linguaggio della comunicazione, rappresenta l’evoluzione dei tempi, e noi abbiamo voluto affiancare l’impresa per dare il segnale che non ci siamo arresi ma siamo andati oltre alla ricerca di nuove strade, un nuovo modo di interpretare e vivere l’impresa. La persona, il vero “capitale” sintetizza la tradizione delle nostre imprese dove da sempre chi lavora con noi è la vera risorsa che deve essere sempre più valorizzata. Le micro piccole e medie imprese danno ancora oggi il principale contributo al benessere del Paese sia in termini di PIL che in termini di occupa-

zione; sono un esempio di flessibilità e di agilità economica; sono espressione del valore della famiglia; dimostrano nel comportamento quotidiano una dimensione di naturale coesione e responsabilità sociale. Questa crisi economica ha messo a dura prova gli imprenditori nel tentativo di salvare la storia della propria impresa, anni di lavoro e sacrifici, e di salvaguardare le persone che lavorano con loro. Una crisi che ha cambiato il modo di fare impresa. Possiamo dire che la grande differenza con le crisi del passato è che sono stati persi quei valori che sono le fondamenta della nostra impresa, valori come tradizione, rispetto delle persone, fiducia, il valore del denaro, valori che a noi giovani sono stati trasmessi dai nostri genitori e li abbiamo fatti nostri. Siamo fortemente convinti che per uscire da questo difficile momento si debba ripartire dalla creatività del popolo italiano, dal modello dell’impresa familiare come

la nostra che sa comunque guardare lontano. Se l’economia italiana ha subito questa crisi in tono minore rispetto ad altri Paesi è proprio grazie ad un sistema fondato sulle piccole e me-

die imprese. Realtà solide che rappresentano l’economia reale, che hanno sconfitto l’idea di quanti per anni ci hanno criticato per il nostro nanismo considerandolo la debolezza del sistema

economico italiano. E la vera risorsa del Paese sono le giovani generazioni, quelle “riserve magnifiche di energia, talento, volontà” alle quali la società ed i poteri pubblici devono dare delle occasioni ed, in primo luogo, debbono garantire l’opportunità decisiva di formarsi grazie ad un sistema di istruzione più moderno ed efficiente, capace di far emergere i talenti e di premiare il merito. Nel periodo di crisi, infatti, le imprese artigiane hanno mantenuto quasi inalterata la forza lavoro grazie anche all’apertura della cassa integrazione per le nostre imprese che ha permesso di mantenere il patrimonio dei nostri collaboratori che rappresentano il valore sociale ed economico dell’azienda. Ecco perché anche per i Giovani Imprenditori di Confartigianato è fondamentale rimettere l’uomo al centro della società. E insieme all’uomo, la famiglia, nucleo centrale della società medesima e, in molti casi, primo “ammortizzatore sociale”.

In questi mesi la prudenza è tornata ad affermarsi come criterio di uso ragionevole e pratico nelle nostre decisioni di investire, rispetto al passato dove era tipico dell’imprenditore rischiare con maggiore spregiudicatezza. A questa crisi molti imprenditori hanno reagito pensando ad un ridimensionamento, altri hanno ripensato i propri processi produttivi. Altri ancora hanno cercato di ridurre i costi, di allargare i mercati, di diversificare i prodotti mettendo in pratica la formula migliore alla reazione alla crisi che sta nella capacità di coniugare innovazione continua, abilità creativa artigianale, confronto con le proprie radici e reinvestendo gli utili nella propria impresa. Tutti hanno comunque cercato di creare una nuova risposta ai bisogni del cliente in termini di prodotto, di caratteristiche tecniche di servizio. Le imprese quello che dovevano fare l’hanno continua a pagina 2


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Il credito resta difficile per le giovani imprese

Formazione e rete per superare la crisi segue da pagina 1

fatto forse più di quanto nelle loro possibilità. Il nostro è stranamente un Paese ricco di individualità (persone e aziende eccellenti) e allo stesso tempo rispetto ad altri Stati europei è uno dei Paesi in cui è più difficile fare impresa, poco competitivo nelle infrastrutture per innovazione e ricerca, di una burocrazia lenta e farraginosa, di un altissimo livello di tassazione, della carenza di materie prime. Viene da chiedersi come possiamo crescere se Stato e sistema di credito non stanno al nostro passo. Le banche devono dimostrare, nei fatti, un nuovo approccio nei confronti dei piccoli imprenditori i quali non hanno perso la voglia di investire sulla propria azienda e di reagire alla crisi. Ma questa loro propensione deve ora trovare un atteggiamento altrettanto coraggioso da parte degli istituti bancari. Bisogna richiamare gli istituti di credito a una maggiore attenzione alle esigenze dell’economia reale, alle aspettative delle imprese e, in parti-

colare, alle potenzialità dei giovani che vogliono fare impresa. Ognuno deve fare la propria parte: le imprese devono saper innovare e migliorare la propria competitività sui mercati, le banche devono saper investire con fiducia sulle capacità degli imprenditori e sui loro sforzi per cogliere i segnali della ripresa economica. Ora serve uno scatto in più. Chi chiede finanziamenti per dare vita a un’idea imprenditoriale, per investire, produrre e dare lavoro in Italia deve poter trovare allo sportello bancario la necessaria fiducia, risposte rapide e certe, non i rigidi parametri di Basilea 2. In questi ultimi mesi si so-

no aggiunte alle tante difficoltà quelle legate alla riscossione dei crediti non solo legati alla P.A. ma anche tra le imprese e i privati riducendo ancora di più la liquidità. Rimettere i giovani al centro dell’attenzione e delle iniziative politiche è un segnale importante in particolare in un momento come questo dove le imprese stanno cercando di rialzare la testa. È importante costruire nuove opportunità attraverso uno stretto collegamento tra i percorsi di istruzione e formazione e il mercato del lavoro favorendo maggiori condizioni di occupazione. Per questo non possiamo che condividere gli obiettivi del piano di azione per i giovani ITALIA 2020 dei ministri Gelmini e Sacconi. Si tratta di un obiettivo importante se pensiamo che il 23% delle nostre imprese che nel 2009 ha assunto nuovo personale ha avuto difficoltà nel trovarlo. In merito alla riforma degli istituti tecnici e professionali riteniamo sia un primo passo, dopo decenni di tentativi falliti che acquista senso soltanto se ne seguono immediatamente altri, lungo la strada di una riforma radicale che riallinei il sistema educativo italiano rispetto alle necessità delle nuove generazioni e ai bisogni del sistema civile e produttivo del Paese.

I nostri ragazzi continuano ad arrivare troppo tardi ad affrontare le sfide della vita, siano esse quelle degli studi successivi o quelle del lavoro. Attualmente è la più lunga transizione alla vita attiva rispetto ai loro coetanei europei: i nostri giovani arrivano “vecchi” ai traguardi della vita. «Questa crisi mostra quanto imparare un lavoro, una professione sia il migliore investimento per la vita»; la scuola legata al mondo del lavoro può dare un grande contributo: «un settore dell’istruzione come quello tecnico e professionale può fornire un prezioso contributo a rimettere al centro della formazione la questione del significato del lavoro e della persona che nel lavoro trova la sua espressione adulta». Una delle possibili vie per il rilancio delle imprese artigiane è quella della rete delle aggregazioni. Potrebbe essere questo il bivio davanti al quale si troveranno nel 2010 molte delle nostre imprese. Imprese sino a ieri concorrenti che pur mantenendo la propria indipendenza hanno la possibilità di presentarsi in mercati più grandi con maggiori risorse economiche e magari con l'aiuto di manager che studiano le strategie da adottare. Gli ostacoli da superare sono l'individualismo, il campanilismo e la diffidenza tipici del piccolo imprenditore. Questo modello di rete non può non essere nella testa di noi giovani che abbiamo l'obbligo di trovare nuove strade per dare futuro alle nostre imprese. Se non apriremo però a questa opportunità, il rischio per molti settori artigiani è di perdere quote di mercato importanti o di rischiare di produrre solo a costi sempre più bassi perdendo la qualità che da sempre contraddistingue il nostro fare impresa.


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A colloquio con Mario Sangiorgio, presidente dei costruttori lecchesi

“Pubblico e privato insieme oltre la crisi” Serve un patto ed un impegno comune tra operatori privati e pubblica amministrazione, ad ogni livello, per rilanciare il settore dell’edilizia, volàno per l’economia e l’occupazione

È uno dei settori chiave in Lombardia, oltre che nella nostra provincia, e, come tale, grazie soprattutto al lungo periodo di sviluppo che l’ha contraddistinto, ha garantito sino al 2007 la tenuta complessiva del sistema economico a livello sia di fatturato che di prodotto interno lordo e di occupazione. Oggi, tuttavia, a fronte dei riflessi della lunga e gravecrisi internazionale che non accenna a rallentare, anche l’edilizia sta segnando il passo, come testimonia la riduzione degli investimenti nel settore e delle compravendite immobiliari. “Se fino ancora alla prima metà del 2009 il settore, pur rallentando, sembrava tenere, oggi anche le nostre imprese iniziano ad avvertire la crisi, un po’ a tutti i livelli. Le stime parlano di una contrazione a livello nazionale per il solo settore edilizio attorno al -7,1%, che potrebbe ridursi della metà con l’effettiva attuazione di interventi straordinari a sostegno degli investimenti in edilizia, a cominciare dal Piano Casa 2. Non parliamo poi degli investimenti infrastrutturali: un settore, quest’ultimo, che, al di là di alcune grandi opere, fa registrare un andamento cronicamente asfittico, che interessa soprattutto gli appalti di dimensioni più ridotte”. Ad affermarlo è Mario Sangiorgio, recentemente confermato alla guida dei costruttori lecchesi. Un quadro, quello che fornisce sull’andamento dell’industria delle costruzioni, non certo all’insegna dell’ottimismo. “Siamo stati per dieci anni il motore dell’economia continua - Dal 1998 al 2007, in Lombardia, gli investimenti in costruzioni sono cresciuti del 26,3%, a fronte di una crescita del PIL del 17,2%. Del fatturato complessivo del settore, un terzo è stato generato da nuove costruzioni residenziali, un terzo dall’edilizia non residenziale, un altro terzo dagli interventi di manutenzione e ristrutturazione; il restante 10% dal segmento delle opere pubbliche. Su 810 mila imprese lombarde, il 17% sono edili; se consideriamo solo il settore secondario, la quota dell’edilizia sale al 53%. A livello occupazione diamo lavoro a 342 mila persone, pari al 20,7% della forza lavoro nell’industria; e, negli ultimi nove anni, dal 1997 al 2006, i dipendenti delle nostre imprese sono cresciuti del 34,8%, circa 86 mila unità, a fronte di un calo generalizzato nel resto dell’industria. E tutto ciò senza considerare l’indotto che muoviamo: basti dire che, per ogni miliardo di Euro che il settore muove in termini di domanda, si attiva un volume di affari pari a 1,796 miliardi, quasi il doppio. Oggi questo trend, però, si è fermato”. Numerose le ragioni: “La congiuntura difficile è senza dubbio alla base del rallentamento del mercato im-

mobiliare - spiega Sangiorgio - Essa è aggravata dal clima negativo, contrassegnato da costanti inviti alla prudenza e da infondati annunci dello scoppio di una presunta bolla immobiliare. Chi potrebbe investire nel mattonenon è stimolato a farlo. Poi c’è il problema della stretta creditizia, con un atteggiamento fortemente negativo da parte delle banche: lo dimostra la flessione degli investimenti per investimenti immobiliari e la difficoltà delle imprese a reperire la liquidità necessaria per impostare e avviare progetti a lungo termine. Non parliamo del vero e proprio ‘cappio’ rappresentato dalle conseguenze del Patto di stabilità, che porta le amministrazioni locali a sospendere i pagamenti alle imprese esecutrici degli stati di avanzamento lavori”. Occorre un cambio di rotta. Ma questo non può arrivare dall’interno del settore: “Da parte nostra noi

Dal 19 al 21 marzo l’edilizia è di scena a Lariofiere di Erba Anche quest’anno, come è ormai tradizione, il mese di marzo a Lariofiere di Erba è all’insegna dell’edilizia. Protagoniste dei padiglioni del centro espositivo lariano saranno le imprese che producono e commercializzano materiali e soluzioni per l’industria delle costruzioni, che andranno ad occupare i circa 8 mila metri quadri occupati nei tre padiglioni e sul piazzale esterno del centro espositivo, con la più ampia gamma di merceologie rappresentate. Dal 19 al 21 marzo, infatti, torna la MECI, mostra dell’edilizia civile e industriale, appuntamento giunto ormai alla sua XXVII edizione, da sempre una delle manifestazioni-chiave del programma annuale di Lariofiere, organizzata in collaborazione con ANCE Lecco e Como. Consolidata la formula che propone, accanto alla parte espositiva vera e propria, anche una nutrita serie di momenti di approfondimento: convegni, incontri e seminari tecnici che si rivolgono sia agli addetti ai lavori della filiera delle costruzioni, sia al pubblico più ampio, soprattutto quando ad essere toccati sono temi come le soluzioni legate al risparmio energetico. Una novità di questa edizione è rappresentata dall’area dedicata all’impiantistica, attraverso la quale si allarga ulteriormente l’offerta della MECI.

possiamo solo continuare a investire nelle nostre imprese - afferma il presidente dei costruttori lecchesi Ma occorre che siano le Istituzioni e il “Pubblico” a cambiare atteggiamento e ad intervenire in modo concreto e rapido per rimettere in moto l’edilizia e riattivare la sua forza trainante. Serve un grande senso di responsabilità da parte della Pubblica Amministrazione e l’assunzione di un ruolo più attivo e propositivo, non più di semplice controllore. Privato e pubblico devono trovare un nuovo equilibrio e ricercare nuove sinergie”. In che modo? L’esempio è chiaro: “Prendiamo l’housing sociale, di cui oggi si avverte estremo bisogno. Solo se i comuni inizieranno a mettere a disposizione a “costo zero” delle aree per questa destinazione, allora il privato potrà investire per costruire abitazioni da vendere o affittare a condizioni vantaggiose per le famiglie. Ormai il 50 per cento del costo di un’abitazione va per pagare l’area e gli oneri. Lo stesso vale per il recupero dello stock abitativo esistente, che può rappresentare una grande opportunità per il nostro settore ma anche per le nostre città. Anche in questo caso, per poter riqualificare interi quartieri e pezzi di centri storici, occorre che privato e pubblico si muovano insieme. Anche perché ciò permetterebbe una concreta opportunità per abbattere il consumo di nuovo territorio e valorizzare l’esistente”. Un primo segnale di questa inversione di tendenza va ricercata, per Sangiorgio, nella capacità di cui le pubbliche amministrazioni si faranno carico di rendere più efficiente ed efficace la macchina organizzativa ed autorizzativi, riducendo i tempi e dando certezze agli operatori: “Tutti i giorni noi abbiamo a che fare con la Pubblica Amministrazione. Non è possibile che un Comune si comporti diversamente da un altro o che, per avviare una semplice procedura, occorra recarsi direttamente presso gli uffici comunali con un plico di incartamenti. Esiste la telematica e l’informatica. Utilizzandola al meglio si risparmierebbe tempo e si avrebbe una trasparenza nel processo che oggi manca”. E poi vi è l’esigenza del rispetto dei pagamenti: “Il Patto di Stabilità non può mettere in ginocchio operatori seri, che hanno correttamente svolto il proprio lavoro e che attendono di essere pagati. A Lecco la Provincia ha recentemente lanciato una proposta: quella di valorizzare le imprese del territorio nelle procedure concorsuali. Ben vengano novità come queste, nel pieno rispetto delle leggi. L’impresa è un bene del territorio che va quindi tutelato e sostenuto. Ma, soprattutto, occorre che lo Stato, nelle sue varie articolazioni, onori fino in fondo i contratti. Ne va della stessa credibilità delle istituzioni”.


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Bonaiti: “Ottima occasione per sviluppare nuovi contatti e fare rete”

Api Lecco alla AAA Fornitore Offresi Trenta le aziende associate presenti alla fiera della subfornitura di Stefania Giussani Trenta le aziende associate all’Api di Lecco che non hanno voluto mancare alla seconda edizione della “AAA Fornitore Offresi”. La fiera della Subfornitura metalmeccanica, or-

“La grande risposta in termini di adesioni ottenuta dalle aziende in un momento di difficoltà economica come quello che stiamo attraversando, dimostra la volontà delle Pmi di resistere e guardare oltre” ribadisce Riccardo Bonaiti, Presi-

dente dell’Api di Lecco. Obiettivo delle due giornate, quello di promuovere le reti di imprese e tradurre concretamente il concetto di “fare rete”. “Questa importante iniziativa rappresenta un’ottima vetrina per farsi conoscere soprattutto da parte dei piccoli della meccanica ma costituisce anche un’occasione per sviluppare nuovi rapporti tra subfornitori e produttori del territorio imparando a fare sistema” ha continuato Bonaiti. La seconda edizione della fiera ha infatti investito molto sul coinvolgimento di visitatori qualificati per fa-

ganizzata dalla Camera di Commercio di Lecco e dal Distretto Metalmeccanico, si è tenuta il 29 e 30 gennaio presso i padiglioni di Lariofiere, a Erba, coinvolgendo 280 espositori e attirando 4300 visitatori.

cilitare relazioni commerciali tra operatori del settore. Positivo anche il commento delle aziende iscritte all’Api di Lecco presenti come espositori o come sponsor all’evento, soprattutto a livello di contatti. “La fiera è stata un’occasione utile per dare fiducia e supporto alle imprese e per fare sentire, come associazione, la nostra presenza” ha concluso Bonaiti. L'Associazione di via Pergola era infatti presente alla Fiera non solo con lo stand istituzionale, ma anche con quello riservato all'Ufficio Estero. Nato dalla partnership tra Api Lecco e Confartigianato, lo staff dell'Ufficio ha colto l'occasione per presentare il programma attività 2010 che prevede numerose visite e partecipazioni collettive a esposizioni internazionali in tutto il mondo.

API Lecco - Martedì 26 gennaio, presso la sede di via Pergola

Con le Pmi nell’affrontare le rivoluzioni fiscali del 2010 Tra i temi toccati le nuove modalità di compensazione e il regime delle prestazioni di servizi intracomunitari

Dal 2010 cambiano le regole per le compensazioni dei crediti Iva ed entrano in vigorenuovi adempimenti fiscali per i servizi intracomunitari. Proprio questi i temi affrontati nel convegno tenutosi martedì, 26 gennaio, presso la sede di via Pergola. Relatore del partecipato incontro Michele Blandino, consulente fiscale dell’Associazione e professionista dello “Studio Campidori & Associati”. A spiegare ai presenti le “Novità e problematichefiscali2010”,comerecita il titolo del convegno, è stato Blandino: “La stretta sulle compensazioni Iva si inserisce nella lotta all’utilizzo di crediti Iva “falsi”. Il provvedimento, che vuole punire la cattivaabitudinedipochi,portaall’introduzione di metodi di controllo e di-

chiarazione preventiva dell’utilizzo del credito maturato per importi superiori a 10mila Euro. Ma non solo. Le nuove modalità comporteranno nuovi adempimenti burocratici per le aziende e ulteriori costi a carico dei professionisti, chiamati a condividere con l’impresa la responsabilità derivante da eventuali dichiarazioni fasulle–hacontinuatoBlandino–Ilvero problema sta nel fatto che le aziende esportatrici dovranno aspettare il 16marzopereffettuarelacompensazione”. “E’ proprio sull’immobilizzazione dei crediti in un difficile momento come quello attraversato dalle nostre imprese che ci fa sentire, come Associazione, ancor più vicini ai nostri associati” ha sostenuto Marco Piazza, responsabile Fiscale dell’As-

sociazione. Gli adempimenti fiscali per i servizi intracomunitari sono stati l’altra importantetematicaaffrontatadurante l’incontro. “Siamo ancora in attesa della norma italiana che disciplinerà nel dettaglio la direttiva comunitaria. Questo porta ad un blocco operativo dei rapporti intracomunitari nell’operatività quotidiana e a un aumento degli adempimenti connessi con il modelloIntrastat”,haspiegatoBlandino. “ApiLeccoribadiscelapresenzadell’Associazione nell’affrontare le rivoluzioni che coinvolgeranno tutti i titolari di partita Iva che operano assiduamente o occasionalmente con altri Paesi aderenti all’Unione Europea” ha concluso Piazza.

Le nostre aziende presenti in fiera 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Arco srl, Lecco B & V Group, Calolziocorte Corti Domenico srl, Lecco D.C.F. Group srl, Valmadrera Deca srl, Calolziocorte Diliplast srl, Calolziocorte Eredi Cornaggia snc, Abbadia Lariana Ferper Springs srl, Bosisio Parini Gilardoni Arturo, Bellagio Grices Hydraulic Cylinders srl, Valgreghentino Hubo srl, Civate Ima spa, Arosio Inac spa, Valmadrera Italgard srl, Inverigo Meplast srl, Ello Meroni F.lli srl, Dolzago Minonzio srl, Olginate P.Tre srl, Lecco P.a.l. srl, Castello di Brianza Piazza srl, Calolziocorte R4 Automazioni srl, Calolziocorte Selva Antonio e C. snc, Primaluna Silte srl, Galbiate Sime srl, Mandello del Lario Spreafico Cerniere srl, Calolziocorte Stil Italia srl, Verderio Superiore Studio Mapelli, Lecco Trafilerie Manzoni srl, Lecco Tsa Solutions srl unipersonale, Montevecchia Verniciatura Metalli Lecco srl, Brivio


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Il modo migliore per comunicare con profitto il vostro lavoro ai vostri clienti, di stampare per loro supporti grafici di qualit . La qualit e il servizio sono nostre, scrupolose, certezze certificate e non l ipotesi di qualcun altro.

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Confartigianato Imprese Lecco consolida la propria gamma di servizi per l’internazionalizzazione

Ufficio Estero, le attività 2010 L’Ufficio Estero di Confartigianato Imprese Lecco, creato in partnership con API Lecco e attivo da oltre un anno, consoliderà nel 2010 la propria gamma di servizi per l’internazionalizzazione delle imprese artigiane. “Il numero di imprese che si rivolgono al nostro Ufficio Estero è in continua crescita, – sottolinea il direttore di Confartigianato Imprese Lecco Paolo Galbiati (nella foto) - a significare che il livello e la varietà dei servizi sono sempre più apprezzati e utilizzati, anche dai piccoli imprenditori che voglio affacciarsi per la prima volta sui mercati esteri. E’ possibile usufruire di prestazioni “di primo livello”, come traduzioni tecniche, interpretariato, gestioni contatti clienti esteri, oppure affidarsi a proposte più strutturate, come l’accompagnamento a Fiere e Missioni commerciali o il supporto nella richiesta di contributi”. PARTECIPAZIONE COLLETTIVA ALLE FIERE MIDEST Parigi (Francia) 2-5 novembre subfornitura industriale SALONE NAUTICO Barcellona (Spagna) 6-14 novembre nautica ELMIA Jönköping (Svezia) 9-12 novembre subfornitura in genere ZOW Mosca (Russia) 22-26 novembre subfornitura mobile L’Ufficio Estero curerà in ogni fase l’organizzazione dell’evento, dalla prenotazione dello spazio espositivo

all’assistenza diretta per tutta la durata della Fiera. IMPORTANTE: l’Ufficio Estero è a disposizione anche per curare la partecipazione individuale di una singola azienda a qualsiasi Fiera, grazie ad una rete consolidata di contatti internazionali. VISITA ALLE FIERE Le manifestazioni fieristiche costituiscono per l’imprenditore un importante mezzo d‘informazione per conoscere le novità e le tendenze nei vari settori, con in più il vantaggio di poter avere colloqui personali con gli espositori. Per questo l’Ufficio Estero organizzerà, con un numero minimo di partecipanti, visite alle principali Fiere di settore (in particolare quelle internazionali), tra cui a titolo esemplificativo: EISENWARENMESSE Colonia (Germania) 28 febbraio-3 marzo ferramenta/bricolage IHM Monaco (Germania) 3-9 marzo fiera dell’artigianato WIR Düsseldorf (Germania) 12-13 aprile cavo e filo metallico HANNOVER MESSE Hannover (Germania) 19-23 aprile meccanica generale K Düsseldorf (Germania) 27 ottobre-3 novembre plastica/gomma MISSIONI COMMERCIALI Verranno svolte due missioni commerciali, finaliz-

GRUPPO GIOVANI: ILARIA BONACINA PRESIDENTE

La presidente Ilaria Bonacina e il direttivo Gruppo Giovani

Il 18 febbraio scorso l’Assemblea del Gruppo Giovani di Confartigianato Imprese Lecco ha eletto la presidenza e il direttivo che guideranno le attività nel prossimo quadriennio. La nuova presidente, designata all’unanimità, è Ilaria Bonacina, 34 anni appena compiuti, laureata in economia e commercio, imprenditrice della By Carpel srl, azienda specializzata in componenti elettrici per carro ponte. Gli altri membri del Consiglio direttivo sono Paolo Colombo (Colombo Severo snc di Valmadrera, minuterie metalliche), Matteo Liperoti (Mamaga snc di Lecco, impianti informatici), Flavio Bianchi (Briasoft di Lecco, software), Elisabetta Redaelli (ErreDesign di Oggiono, grafica e disegno industriale), Nicola Longhi (Cival di Galbiate, serramenti in alluminio), Matteo Brutti (Riva e Brutti di Valmadrera, motori elettrici).

Ilaria Bonacina, nel ringraziare l’assemblea e l’Associazione, ha confermato che proseguirà nel segno della continuità l’operato del gruppo ed ha presentato i quattro obiettivi del suo mandato: formazione, comunicazione, aggregazione e innovazione. “Promuoveremo tutte le iniziative atte a far maturare una migliore cultura imprenditoriale, – ha spiegato - favorendo la conoscenza e l’approfondimento dei problemi economici, sociali e organizzativi dell’impresa artigiana. Diffonderemo, anche nei confronti delle altre realtà territoriali e dell’opinione pubblica, una maggiore consapevolezza della funzione socio-economica della piccola impresa. E’ nostra intenzione sviluppare ogni azione che consenta ai giovani di dare un contributo innovativo di idee e di proposte alla vita della Confartigianato”. L’incontro è stato aperto

dall’intervento della presidente uscente Silvia Dozio, che ha illustrato le attività svolte nel corso del suo mandato quinquennale. Il vicepresidente di Confartigianato Lecco Daniele Riva e il direttore Paolo Galbiati hanno sottolineato l’importanza del Gruppo Giovani lecchese come forza motrice del rinnovamento nell’ambito dell’associazione. Un’esperienza che ha saputo esprimere diverse cariche a livello regionale e nazionale, oltre a costituire una linfa vitale per l’attività delle categorie di mestiere a livello provinciale e per i gruppi di lavoro. Marco Colombo ha portato il suo saluto in qualità di presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, evidenziando il ruolo del gruppo lecchese e invitando a una costruttiva partecipazione in occasione della prossima assemblea nazionale, in programma a Firenze il 12 e 13 marzo.

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Apprendistato, ponte per l’occupazione Finalmente una buona occasione per rilanciare l’apprendistato, offrendo ai giovani uno strumento formativo fondamentale per entrare nel mondo del lavoro. L’emendamento al Decreto Lavoro, collegato alla Finanziaria, approvato recentemente dalla Commissione Lavoro della Camera, rappresenta una risposta alle pressanti sollecitazioni di Confartigianato tese a rilanciare il rapporto tra formazione e lavoro. Un tema scottante e di grande attualità, se si considera che l’Italia, tra settembre 2008 e settembre 2009, ha visto crescere il tasso di disoccupazione dei giovani under 25 dal 19,5% al 23,5%. Senza dimentic a r e

che siamo al terzo posto in Europa per il più tasso di disoccupazione dei giovani sotto i 25 anni, preceduti soltanto da Spagna e Grecia. L’apprendi-

stato rappresenta il principale strumento di inserimento lavorativo nelle imprese artigiane attraverso un percorso di formazione e lavoro. Secondo gli ultimi dati disponibili, gli apprendisti nelle imprese artigiane nel 2008 erano 218.344, vale a dire circa un terzo rispetto al totale dei 640.863 apprendisti. “Per i giovani - spiega Arnaldo Redaelli (nella foto), presidente di Confartigianato Imprese Lecco - l’inserimento nelle piccole imprese rappresenta un’importante opportunità di formazione, ma anche di occupazione stabile e qualificata. Negli ultimi 4 anni, infatti, gli imprenditori artigiani hanno speso molto tempo e denaro per insegnare il mestiere ai giovani: hanno dedicato alla formazione sul lavoro 64 milioni di ore, con un investimento di 1,8 miliardi l’anno, e il 53% degli apprendisti, concluso il percorso di formazione, ha continuato a lavorare nell’azienda. Un anno di apprendistato per completare la scuola dell’obbligo permetterebbe dunque ai nostri ragazzi di maturare un’esperienza preziosa, in preparazione al loro ingresso nel mondo del lavoro. Senza dubbio molto più utile rispetto al parcheggio forzato nelle aule scolastiche”.


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Indagine congiunturale rapida: diminuiscono i giudizi negativi sulle performance

Rallenta la crescita degli insoluti Ancora bassi i livelli di produzione ed ordini Primo appuntamento 2010 con l’Osservatorio rapido a cura del Centro Studi di Confindustria Lecco, l’indagine rileva le tendenze dell’andamento economico produttivo e dell’andamento occupazionale. Una nuova sezione riguarda invece la competitività, misura cioè i fattori che hanno inciso sulle performance aziendali degli ultimi mesi (dicembre 2009 - gennaio 2010) e indica le strategie che gli imprenditori intendono adottare per tornare a crescere. L’indagine rileva un miglioramento della congiuntura rispetto a quanto descritto a fine novembre. In dettaglio se i dati relativi alla stabilità delle variabili monitorate risultano preponderanti, il campione segnala una netta diminuzione dei giudizi negativi e un raddoppio di quelli positivi. In dettaglio, per quanto riguarda la dinamica degli ordini, l’indagine rapida segnala che il 15% del campione attesta una diminuzione (era il 31% nella scorsa edizione), il 44% una situazione stabile (41% nella scorsa edizione) e il 41 % un aumento (era il 28% nella scorsa edizione). La crescita della domanda ha riguardato sia il mercato nazionale che l’estero, con una miglior performance della domanda interna. Infatti il campione segnala che per il 12% gli ordini provenienti dall’Italia sono diminuiti (era il 33% a fine novembre), per il 51% sono stabili (46% il dato precedente) e per il 37% sono aumentati (era solo il 21% nell’edizione precedente) Per il mercato estero il campione indica una diminuzione per il 21% (era il 28% nell’edizione precedente), una stabilità per il 40% ( 49% prima) e un aumento per il 39% (contro il 23% del dato di novembre). I livelli produttivi seguono una dinamica sostanzialmente sovrapponibile a quella della domanda: il 16% del campione descrive una diminuzione (era il 33% nella scorsa edizione), il 46% segnala stabilità (42% in prece-

denza) il 38% un aumento (il 25% in precedenza). Le previsioni per i prossimi mesi sono positive, infatti il 32% delle imprese intervistate segnala una crescita dei livelli, il 57% una sostanziale stabilità e solo il 12% performance al ribasso, nell’indagine precedente i

dati erano rispettivamente 17%, 55% e 29%. La percentuale al ribasso si è dunque ridotta di due terzi, un segnale che può essere letto come incoraggiante. Migliora seppur lievemente anche il dato relativo agli insoluti, rallenta infatti la velocità della loro crescita. Secondo il campione

ERCOLE ZUCCOLI NUOVO PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLA INDUSTRIA Il Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecco ha rinnovato nei giorni scorsi le cariche sociali per il biennio 2009 - 2011. Il presidente del comitato è Ercole Zuccoli (Elettromeccanica Zuccoli srl), il vice presidente e rappresentante in Giunta Cinzia Cogliati (Cogliati Aurelio sas), rappresentante in Giunta Carlo Maria Ponziani (E. Ponziani SpA). Completano il comitato: Franco Contardi (Contardi srl); Gerolamo Pinna (Arcocavi sas); Vittore Invernizzi ( Ganassa di Invernizzi G. & Figli); Saverio Romapani (Rompani srl), Alberto Redaelli (Tilsa srl); Gianfranco Magni (Proget srl); Reale Villa (Sa.ma.bus. srl); Romano Salvioni (Ica SpA), Franco Donadeo (F.lli Donadeo Srl); Alberto Magatti (C.M.M.L. snc di Magatti e Lafranconi); Marilena Vergani (OMPPerego srl).Il comitato si propone di esaminare i temi specifici riguardanti la Piccola Industria; fornire un supporto concreto all’attività delle piccole imprese in termini di formazione, approfondimento e aggiornamento e realizzare programmi e iniziative che coinvolgano i piccoli imprenditori associati. Oggi le aziende che occupano fino a 50 dipendenti rappresentano più del 70% delle imprese associate e circa il 25% degli occupati. Il presidente del comitato entra di diritto a far parte del Consiglio Direttivo di Confindustria Lecco.

la situazione è stabile, il 72% non segnala particolari modifiche, per il 26% sono in aumento (-11 punti percentuali rispetto all’edizione precedente), per il 2% sono in diminuzione, esattamente come nella rilevazione di novembre. Per quanto attiene all’ambito competitivo è stato chiesto alle imprese associate di indicare in che modo alcuni fattori hanno pesato sulla loro competitività. Per le aziende del campione i fattori maggior mente incisivi sono risultati l’ingresso nel mercato di concorrenti da paesi a basso costo di manodopera (64%); la dinamica dei prezzi delle materie prime (73%), le modifiche degli assetti normativi (50%), la restrizione dei finanziamenti da parte del sistema bancario (50%). Il campione ha poi indicato quali tra le strategie suggerite intende adottare nei prossimi mesi per fare crescere la propria competitività: riduzione e contenimento dei costi (83%); sviluppo di nuovi prodotti (70%); investimenti in marketing e comunicazione (52%), investimenti in impianti e macchinari (42%) a seguire si segnalano interventi per la formazione del capitale umano, processi di aggregazione, interventi per la valorizzazione di marchi, brevetti e invenzioni. L’andamento occupazionale segnala una sostanziale stabilità, con dinamiche sovrapponibili a quelle descritte nel precedente Osservatorio: il 25% del campione indica una diminuzione, il 67% stabilità, il 8% segnala un aumento (29%, 66% e 5% nella scorsa edizione). La stabilità, su livelli bassi, è confermata anche dalle previsioni per i prossimi mesi: il 77% del campione non prevede interventi nè in crescita nè in diminuzione. L’andamento occupazionale, alla luce dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, rimane un fattore da monitorare con attenzione, anche in previsione dell’esaurirsi dei periodi di cassa attivati dalle aziende.

SISTRI: Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti. Confindustria Lecco organizza una serie di incontri Una prima serie di incontri informativi per supportare le aziende nella fase di iscrizione del nuovo sistema di gestione dei rifiuti SISTRI. E’ la nuova iniziativa di Confindustria Lecco coincidente con l’entrata in vigore del Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti (SISTRI). Il sistema rappresenterà una semplificazione delle procedure attualmente vigenti in materia di gestione amministrativa dei rifiuti perché sostituirà tutti i documenti cartacei attualmente utilizzati (registro di carico e scarico, formulari e Modello Unico di Dichiarazione Ambientale. MUD). Consentirà inoltre di conoscere in tempo reale i dati relativi all’intera filiera dei rifiuti speciali. L’operatività può essere divisa in tre fasi: adesione al sistema da parte dei soggetti interessati, consegna dei dispositivi elettronici necessari per l’utilizzo del sistema e entrata in funzione del sistema stesso. Gli incontri informativi, dal taglio fortemente operativo, chiariranno i risvolti e le novità introdotte da questo sistema di gestione per i rifiuti e illustreranno le modalità d’iscrizione. I primi incontri si sono svolti il 17 ed il 23 febbraio, ed erano rivolte alle imprese con l’obbligo di iscrizione entro il 28 febbraio.

Il 5, 11 e 16 marzo sono invece in calendario incontri per le imprese con obbligo di iscrizione entro il 20 marzo (imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi, comprese le imprese che effettuano trasporto di propri rifiuti pericolosi fino a 30 kg o 30 litri al giorno, fino a 50 dipendenti; imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali o artigianali o da attività di recupero e smaltimento rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione delle acque e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento fumi, che hanno tra 11 e 50 dipendenti). Gli incontri avranno inizio alle 15.00, il programma prevede i seguenti punti introduzione al SISTRI: le modalità di funzionamento del sistema; come si effettua l’iscrizione e quali sono i contributi di iscrizione i tempo di attuazione del sistema; quale sarà il destino di Mud, Registri e Formulari. Relatore Andrea Barison, funzionario ambiente e sicurezza di Confindustria Lecco. Confindustria Lecco, esaurita la fase uno, relativa all’iscrizione, organizzerà una nuova serie di incontri per sostenere le imprese durante la gestione del nuovo Sistema Informatico di Tracciabilità dei rifiuti.

Il commento di Franco Keller

Segnali positivi ma discontinui: la ripresa sarà lenta e non lineare Dai dati dell’osservatorio rapido arriva qualche segnale positivo: cresce il numero delle imprese che registrano performance degli indicatori (ordini e produzione) con il segno più rispetto ai mesi precedenti, si conferma il dato di quante indicano una stabilitàediminuisceilnumero di quante registrano una contrazione. L’indagine rapida ci è utile perché definisce qualitativamente una tendenza, ma non possiamo dimenticare che quantitativamente i livelli di ordini e produzione rimangono bassi.Unariflessionecheè necessario premettere per leggere i dati con oggettività: si colgono lenti segnali di ripresa, ma questo non significa affatto che la svolta sia dietro l’angolo. La diminuzione dei volumi conseguente alla crisi avrà riflessi occupazionali nei prossimi mesi. Il dato di sostanziale stabilità che emerge dall’indagine risente dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, il cui andamento negli ultimi mesi è leggermente, ma non stabilmente, diminuito. Dopo una flessione consistente in novembre e dicembre abbiamo avuto, almeno per quanto riguarda le aziende associate, una crescita in gennaio. Un’ulteriore conferma della discontinuità della ripresa. Significativo il dato relativo all’ambito competitivo che indica come le aziende abbiano messo in campo azioni correttive rispetto alla perdita di competitività: riduzione e contenimento dei costi (83%); sviluppo di nuovi prodotti (70%); investimenti in marketing e comunicazione (52%), investimenti in impianti e macchinari (42%) a seguire si segnalano interventi per la formazione del capitale umano, processi di aggregazione, interventi per la valorizzazione di marchi, brevetti e invenzioni. Da segnalare che solo il 2% non ha attivato nessuna strategia.


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Fare impresa in Brianza Proposte per il rilancio competitivo (m.c.) “Fare impresa in Brianza: idee per il rilancio” è il convegno organizzato dai giovani imprenditori di Confartigianato di Monza e Brianza che ha visto tra i relatori l’onorevole Raffaello Vignali, vicepresidente della X Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, e Marco Colombo, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. Un confronto nato dalla necessità di comprendere come affrontare uno scenario economico e sociale in profondo rinnovamento e una crisi che ha spinto molte imprese a cambiare radicalmente la propria strategia competitiva, cercando di far emergere dal dibattito alcune risposte concrete per affrontare con successo gli scenari del mercato del domani. L’onorevole Vignali nel suo intervento ha posto l’attenzione sulla sua proposta di legge relativa alle "Norme per la tutela della libertà d’impresa" meglio nota come Statuto delle Imprese che mira a porre l’attenzione su quel

modello di micro piccole e medie imprese che sono la principale risorsa del nostro Paese, sia nella creazione di PILche nella crea-

Raffaello Vignali

zione di posti di lavoro. Vignali ha raccontato la sua prima esperienza da politico all’interno del Parlamento spiegando quanto, a volte, sia difficile far comprendere a chi poi deve prendere le decisioni del Paese il valore della piccola impresa. I provvedimenti sin qui assunti sono sempre andati nella direzione di aziende di dimensioni più grandi, con una pesante ricaduta in termini di oneri burocratici e procedure di

accesso ai sistemi degli incentivi, che risultano di difficile accesso alle piccole realtà. Partendo dall’invito della Commissione Europea di creare una corsia preferenziale per la piccola impresa, più nota come Small Business Act (SBA), lo Statuto delle Imprese vuole andare in questa direzione, puntando su alcuni principi cardine: snellire le procedure d’avvio di nuove imprese e favorire lo sviluppo internazionale. La proposta ha pure l’obiettivo di far sì che la pubblica amministrazione, ad ogni livello, preveda un trattamento favorevole e semplificato per le MPMI, dia risposte in tempi brevi e non richieda documentazioni già in suo possesso, rendendo anche il più trasparente possibile l’informazione relativa agli appalti pubblici disponibili. Per ottenere simili risultati secondo l’onorevole Vignali di fondamentale importanza è la costituzione di un’Agenzia nazionale per le micro piccole imprese, per un confronto permanente tra le associazioni di categoria e

il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello Sviluppo economico finalizzato all’elaborazione delle proposte per lo sviluppo delle MPMI, anche tramite l'analisi dell’impatto preventivo delle nuove leggi. Il presidente dei giovani nella sua analisi dell’attuale situazione è partito dal dato riferito al mercato del lavoro e cioè dalla mancanza di figure professionali, pur in un momento in cui la disoccupazione ten-

Marco Colombo

de a salire e il ricorso alla cassaintegrazionehavisto livelli mai raggiunti. Colombo ha sottolineato che questa difficoltà

delle imprese artigiane nasce dalla presenza, nei giovani e nelle famiglie, di una visione distorta della realtà artigiana, vista ancora come qualcosa di vecchio, la classica bottega, e non come un'impresa vera, che ha saputo trasformarsi nel tempo. Fondamentale, quindi, costruire un rapporto sempre più stretto tra mondo dell’impresa e scuola: in tale direzione i giovani di Confartigianato sostengono il piano Italia 2020 dei ministri Sacconi e Gelmini che ha proprio come finalità l’avvicinamento tra le due realtà, con l’obiettivo di una piena occupabilità dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Positivo in questo direzione anche il rilancio dell’apprendistato, con la possibilità di assolvere l’ultimo anno della scuola dell’obbligo all’interno dell’impresa. Tra le proposte per il rilancio delle imprese spicca anche un sistema del credito più attento all’idea imprenditoriale che non ai parametri imposti dai sistemi di rating, i quali stanno mettendo a dura prova la soprav-

vivenza delle imprese. Una svolta potrebbe essere la strada delle reti tra imprese: imprese tra loro concorrenti che, pur mantenendo la propria identità, mettendosi insieme hanno la possibilità di presentarsi sul mercato più grandi, con maggiori risorse economiche, ricorrendo all’aiuto di manager esterni che studiano le strategie da adottare. Tutti i costi che una singola azienda non potrebbe permettersi verrebbero ripartiti. Aquesto modello di rete non può non essere preso in considerazione da imprenditori giovani, che hanno l’obbligo di trovare una strada per dare futuro alle proprie imprese. Queste potrebbero essere in sintesi le tre regole per uscire dalla crisi: - ritrovare il gusto di lavorare; - tra saper fare e saper vendere scegliere il saper fare, perché quando la crisi sarà finita chi avrà speculato scomparirà e resterà chi sa fare; - pensare di accorciare la filiera produttiva ed eliminare gli intermediari, quando possibile, e favorire lo sviluppo del territorio anche con politiche di “fare rete”.


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Dal 23 al 27 gennaio il suo spazio espositivo, che si allungava quasi su un intero lato del padiglione B, ha catalizzato l’attenzione del grande pubblico giunto in fiera

La stella Icam brilla nel firmamento del Sigep A sancire l’impegno dell’azienda lecchese nei confronti degli operatori professionali è stata la quinta edizione del Grande Concorso Linea Professionale, uno degli eventi più importanti e attesi dell’intero salone - La meritata vittoria a Ernst Knam, nato in Germania ma milanese d’adozione da oltre 20 anni di Monica Valsecchi La stella di Icam brilla nel firmamento del Sigep, il Salone Internazionale della Gelateria Pasticceria e Panificazione Artigianali. Una presenza di prestigio riconferma il sostegno dell’azienda lariana alla manifestazione di Rimini che in oltre trent’anni si è affermata come punto di riferimento mondiale per i settori di gelateria, pasticceria e panificazione artigianali. Dal 23 al 27 gennaio l’immenso spazio espositivo di Icam, che si allungava quasi su un intero lato del padiglione B, ha catalizzato l’attenzione del grande pubblico (quasi 100.000 le presenze registrate quest’anno) giunto in fiera. A sancire l’impegno dell’azienda nei confronti degli operatori professionali è stata la quinta edizione del Grande Concorso Icam Linea Professionale, uno degli eventi più importanti e attesi dell’intero salone. Per questa edizione la Icam ha voluto un tema particolarmente attuale e in linea con le tendenze del mondo della pasticceria come della ristorazione, proponendo la realizzazione di “Monoporzioni al Cioccolato”. Lunedì 25 gennaio i 12 finalisti, provenienti da tutta Italia, si sono avvicendati nel moderno laboratorio dello stand Icam per realizzare le inedite monoporzioni da inserire in straordinarie pièces artistiche “da vetrina”. La giuria, di alto lignaggio, attraverso un accurato e complesso lavoro di valutazione ha decretato i nomi dei vincitori, ai quali sono stati assegnati i ricchi premi in palio: una Fiat 500 per il primo classificato, una mitica “Vespa” per il secondo e uno scattante “Typhoon” Piaggio per il

Germania ma milanese d’adozione da oltre 20 anni. La personalità completa ed eclettica di Knam ha saputo interpretare con creatività e maestria il tema del concorso, conquistando appunto il primo premio con la monoporzione “Semplicemente

Le abili mani di Knam al lavoro nello stand della Icam e la sua monoporzione, perfetta fino all’ultimo dettaglio

terzo. La quinta edizione del

Grande Concorso Linea Professionale ha ripropo-

sto la formula collaudata negli anni precedenti che

ha reso l’evento sinonimo di crescita professionale e un titolo particolarmente significativo nella carriera di ogni professionista. Una competizione di altissimo livello tecnico e qualitativo, come confermato dalla giuria composta da ben 9 illustri personalità con competenze specifiche in diversi settori: da Marco Pasotti, Luca Mannori, Luciano Tona, Angelo Musa e Salvatore Cappello per la parte degustativa a Eliseo Tonti, Beppo Tonon e Achille Brena, chiamati a valutare quella estetica. Tutti abilmente coordinati da Pier Paolo Magni, consulente di Icam Linea Professionale e presidente di giuria. Dopo un attento e complesso lavoro di valutazione, la giuria ha assegnato la meritata vittoria a Ernst Knam, nato in

Dolce”. Grande soddisfazione anche per Francesco Manfredi di Teggiano (Sa) e Gaetano Mignano di Monte di Procida (Na), giunti rispettivamente al secondo e terzo posto: “Dessert Risveglio” e “Harmaskis” i nomi delle specialità che hanno permesso ai due brillanti professionisti di raggiungere il podio. Chiude la rosa dei vincitori Mario Primo Mosconi con una menzione speciale per la “miglior presentazione artistica”. Il giovane pasticcere di Villa di Tirano (Sondrio) ha convinto la giuria grazie alla composizione “Follia” dominata da eleganza, raffinatezza e perfetta armonia di forme e colori. Dai grandi premi alla visibilità internazionale, il Concorso Icam Linea Professionale si riconferma uno degli eventi più attesi dell’intero Sigep e un appuntamento particolarmente ambito sia dai giovani talenti sia da professionisti già affermati. Nella foto a sinistra: il quartetto dei vincitori. Da sinistra Ernst Knam (1° classificato), Francesco Manfredi (2°), Gaetano Mignano (3°) e Mario Mosconi (premio speciale). Qui a fianco, l’ingresso dello spettacolare stand Icam che dominava il “padiglione B” del Salone Internazionale Gelateria Pasticceria e Panificazione Artigianali


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ACEL Service firma la fusione con Ecosystem Gas Lunedì 15 febbraio 2010, presso il notaio Oggioni di Barzanò, è stato sottoscritto l’atto di fusione tra ACEL Service, rappresentata dal presidente Angelo Fortunati, e Ecosystem Gas, rappresentata dall’amministratore unico Roberto Righettini. “L’atto di fusione di Ecosystem Gas in ACEL Service rientra nel processo di riorganizza-

zione all’interno del Gruppo Lario reti holding e dà origine a una società di primo piano sul territorio provinciale nella fornitura di gas naturale - spiega Angelo Fortunati - Il cliente non dovrà fare nulla in quanto il passaggio ad ACEL Service è automatico e senza alcun onere: la prossima bolletta sarà automaticamente emessa da ACEL Service. D’altra parte potrà beneficia-

re di alcuni vantaggi tra cui la possibilità di accedere ai quattro sportelli della nostra azienda attivi sul territorio provinciale (Lecco, Oggiono, Calolzio e Merate) indipendentemente dal comune di residenza e sfruttare quindi i differenti orari di apertura”. Per tutti i clienti resta a disposizione il numero verde gratuito 800.822.034.

Con l’atto di lunedì 15 febbraio ACEL Service può contare su 80.000 clienti in provincia di Lecco per circa 200 milioni di metri cubi di metano all’anno venduto, ribadendo la propria volontà di diventare l’operatore di riferimento nella vendita del gas naturale sul territorio della provincia di Lecco.


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Il noto pittore svolge la sua professione a Somasca di Vercurago

Luce e colore nei dipinti di Sergio Sesana Splendidi e solari paesaggi i principali cavalli di battaglia dell’artista di Silvano Valentini

Sergio Sesana, dopo una vita intensamente e proficuamente dedicata alla professione nell’ambito di un’attività imprenditoriale artigiana legata alla decorazione e ai colori, quasi a presagire in questo modo ciò che a-

rago, comune allora in provincia di Bergamo e in seguito passato in quella di Lecco, Sesana risiede tuttora in paese, per la precisione in località Somasca, a due passi dai luoghi di vita e di attività della beata Caterina Cittadini e dal sovrastante castello identificato da molti storici come quello del manzoniano “Innominato”, ma soprattutto a due passi dalla famosa e frequentatissima Basilica-Santuario di San Girolamo Emiliani gestita dai Padri Somaschi, su incarico dei quali egli ha recentemente realizzato un bel cartellone illustrativo, posto ai piedi dello stesso San-

vrebbe poi fatto una volta smessi i panni lavorativi e aziendali, e dopo ben tre mandati amministrativi a Vercurago in qualità di assessore ai lavori pubblici e allo sport, si è dato anima e corpo alla pittura, raggiungendo in po-

tuario, con la mappa dei vari luoghi di preghiera e di meditazione o di attrazione turistica di Somasca, dalla Basilica al Centro di spiritualità, dalla Casa Miani alla Madonna degli orfani, dalla Via delle cappelle alla Scala

chi anni significativi e importanti traguardi in campo artistico. Nato, per l’appunto, a Vercu-

santa, dalla Valletta al Castello. Molti e significativi i riconoscimenti e le attestazioni di sti-

ma e di apprezzamento ottenuti dall’artista, tanto da parte del grande pubblico, in occasione di mostre o di partecipazione a concorsi di pittura, quanto da parte della stampa specializzata e, alla stessa maniera, anche da parte della più esigente e sofisticata critica d’arte, come pure numerose sono le mostre, tanto personali quanto collettive, da lui organizzate o a cui ha comunque preso parte. Da segnalare in particolare, tra le ultime in ordine di tempo, le esposizioni a Villa Sirtori di Olginate, al Lavello di Calolziocorte (da qualche anno tornato in auge grazie a importanti e consistenti lavori di restauro e di sistemazione della chiesa e del chiostro), al GAO di Lecco, il popolare e attivo Gruppo Artistico Olatese, e in altre località dello stesso capoluogo lariano, dove, tra l’altro, è da annoverare tra i tanti artisti che parteciperanno nel mese di maggio alla prossima rassegna d’arte organizzata negli ultimi anni presso i locali della Casa Don Guanella al nu-

re in cui proprio la luminosità e il forte cromatismo di cui parlavamo la fanno da padroni assoluti del campo, come ad esempio la fresca poesia del Paesaggio valdostano o dei Monti della Val

che uno splendido e modernissimo Crocifisso, dalle forme sinuose e assolutamente inusuali, con un albero emblematicamente contorto al posto della tradizionale croce e un intenso bianco fulgo-

d’Aosta, o ancora lavori come un innevato Mondo contadino, come il Paesaggio sull’Adda e l’Osservatorio ornitologico sul fiume Adda. A proposito del grande fiu-

re che da dietro l’albero e il corpo appeso illumina fortemente l’osservatore, come purenon possiamo ignorare la grazia e l’eleganza delle nature morte e delle

mero 57 della centrale Via Amendola dal mensile “Il Punto Stampa” diretto da Claudio Redaelli. Quella di Sergio Sesana è, nel complesso, una pittura di particolare limpidezza e solarità di stampo essenzialmente impressionista, in un armonico mix di naturalismo otto-novecentesco di ascendenza lombarda e una più contemporanea visione un po’ informale della natura e della realtà umana e anche religiosa, un’arte di immediata e diretta lettura, anche se non per questo estranea a forti implicazioni simboliche e in ogni caso caratterizzata soprattutto da un grande e vivace cromatismo e da un giusto ed equilibrato uso della luce e del chiaroscuro. Tutto questo si può trovare e ancor più gustare in recenti ope-

me lombardo, l’Adda, c’è da considerare che esso ritorna spesso e volentieri nelle intenzioni e nelle opere di Sesana, come si può arguire dai titoli citati (ma si vedano su questo particolare tema anche L’alba sull’Adda e L’Adda in Valtellina), come d’altra parte ritorna periodicamente in tanti grandi artisti e scrittori del passato ma anche del presente, esaltato tra l’altro nelle familiari pagine dei “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni e nelle popolari tele del grande lecchese Ennio Morlotti, solo per citare due immortali che hanno ritratto in modo diverso, ma ugualmente elevato ed efficace, il solenne e maestoso corso d’acqua. Non possiamo poi dimenticare, tra le migliori e più significative opere del nostro artista, an-

composizioni floreali, nelle quali Sesana sa coniugare sapientemente suggestioni surrealiste e fughe in avanti verso sponde informali, vedi ad esempio in proposito i Girasoli, le Rose e il Granoturco. Questa, in poche parole, è la personalità di Sergio Sesana, la sua particolare cifra artistica, vale a dire la non comune capacità di comunicare in modo semplice e chiaro e di entrare in profonda ed intima sintonia di sentimenti e di emozioni con i fruitori della sua arte, trasmettendo loro, attraverso la pura bellezza estetica delle sue opere, una grande serenità d’animo e un autentico senso di pace interiore. Dall’alto a sinistra, in senso orario: il pittore Sergio Sesana; Mondo contadino; Monti della Val d’Aosta; Paesaggio sull’Adda; Crocifisso


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La nota pittrice è docente alla “Bottega dell’Arte” di Bevera

Colori e poesia nei dipinti di Angela Marabese Francia, Milano, Brianza e Val Brembana nel tour delle sue opere di Silvano Valentini Angela Marabese, affermata pittrice brianzola, nata a Besana in Brianza, comune che si trovava allora in provincia di Milano e che adesso invece fa parte della neonata provincia di Monza e Brianza, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e residente con il marito Fabrizio Mancuso e la figlia Karol a Costamasnaga, in provincia di Lecco, è una delle realtà più significative e più interessanti nel nutrito e variegato panorama artistico contempo-

ri Vincenzo Gramignano, Marco Busoni e Francesco Crippa, oltre che dalla stessa Angela Marabese. Come si diceva, la “Bottega dell’Arte”, è il caso di ricordarlo, è un’associazione culturale e soprattutto una scuola d’arte molto frequentata da allievi ma anche da tanti artisti già affermati, che si ritrovano settimanalmente per confrontarsi fra di loro e per discutere di questioni d’arte e di più vasta cultura, una scuola d’arte che prima si trovava a Contra di Missaglia e in seguito si è dovuta forzata-

La luna

raneo della nostra terra. Attualmente riveste il ruolo di docente di pittura a Bevera, una località del comune di Castello di Brianza, in provincia di Lecco, presso la “Bottega dell’Arte”, la nota e più che trentennale associazione culturale e scuola d’arte diretta dal maestro di fama internazionale Gerry Scaccabarozzi, coadiuvato dai pitto-

Da segnalare anche che, a partire dal 1999, la “Bottega dell’Arte” si è fatta promotrice del popolare “Premio Internazionale di Arte e Cultura L’Arcobaleno”, un riconoscimento a livello nazionale e internazionale dei meriti individuali o di gruppo in campo artistico, culturale, giornalistico, economico, imprenditoriale, sportivo, ecologico e sociale, assegnato negli anni scorsi, tra gli altri, a personalità della statura del Cardinal Carlo Maria Martini, dei campioni di ciclismo Fiorenzo Magni e Felice Gimondi, del giornale parigino “Le Figaro” e del giornalista della “Voce della Russia” Alexandre Prokhorov, di personaggi della musica e dello spettacolo come Ettore Andenna, Antonella Ruggiero, Enrico Beruschi, del WWF e di Greenpeace, solo per limitarci a qualche citazione. Tornando all’artista Angela Marabese, diciamo che la sua pittura è caratterizzata in particolare da una luminosa e serena concezione della vita, da una particolarmente delicata visione della natura e da una fresca e coinvolgente magia di luci e di colori, il tutto documentato dai suoi paesaggi di ascendenza impressionista, dalle singolari nature morte, dalle sue aggraziate ma anche corpose composizioni floreali, realizzate con un sapiente uso sia del pennello e sia della spatola. Ne sono vivide e palpitanti testimonianze artistiche, tra le altre innumerevoli e altrettanto degne di nota opere della nostra pittrice, lavori come i paesaggi dal titolo

Dimenticati sulla scrivania

Numerose le esposizioni personali e collettive, le rassegne d’arte e i concorsi di pittura a cui ha partecipato, dalla “Randonnée de l’Art” a Mézières-en-Brenne nella Loira in Francia nel 1995 alla presenza nel 1996 alla “Rassegna di artisti italiani in Francia” alla Galleria “Albert Bourgeois au Couvent des Urbanistes” di Fougères in Bretagna, vicino a Le Mont-Saint-Michel, da La Roche-Posay nel 1999 a Montparnasse di Parigi nel 2004 e a Roquebrune-surArgens in Costa Azzurra nel

mente trasferire, per mancanza di alternative nel proprio comune di origine, appunto Missaglia, nella nuova sede di Bevera a Castello di Brianza, in Via Romitaggio 1, presso i Padri Missionari della Consolata, con i quali è in atto da circa un anno una fattiva e quanto mai soddisfacente collaborazione, da ambo le parti, in campo artistico e culturale.

Campo

Il fiume

Campi o Il fiume o Lago oppure nature morte come l’intensa ed emblematica Dimenticati sulla scrivania, o come Natura morta con vaso e cachi, oppure ancora come la romantica e misteriosa rappresentazione notturna della Luna, mentre per quanto riguarda le composizioni floreali citiamo I fiori e I girasoli.

2009, e per quanto riguarda l’Italia da Paestum-Capaccio in provincia di Salerno in Campania a Oggiono e a Besana in Brianza, da Lecco a Missaglia, da Cassago Brianza a Merate, da Nibionno a Barzago, da Albiate a Erba, da Monticello Brianza a Valtorta in Val Brembana, solo per citarne alcune, fino alle più re-

centi esposizioni ad Albavilla (Como) nei pressi di Erba, al Blu Frida a Bevera di Sirtori (Lecco) e alla Biblioteca comunale “Sicilia” di Milano, in occasione della presentazione del libro di narrativa Nella stanza accanto della sorella Simona Marabese, libro del quale ha illustrato la copertina. Moltissimi poi i giornali e le riviste che le hanno dedicato notizie, articoli o ampi servizi, a cominciare da Il Punto Stampa, per il quale l’artista parteciperà nel mese di maggio, insieme con tanti altri pittori italiani, alla grande esposizione presso la Casa Don Guanella di Lecco organizzata dal direttore del mensile Claudio Redaelli, e proseguire poi con il Giornale di Merate, con il Giornale di Erba, con il giornale telematico CasateOnLine e con le emittenti televisive come Brianza Sei-Tele Monza Brianza, successivamente divenuta Canale 11. Un’artista, Angela Marabese, dalle ineguagliabili qualità pittoriche e dalla grande sensibilità artistica e umana.

La pittrice Angela Marabese


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