REPORTER MN 25

Mantova

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Numero 25 • VENERDÌ 29 Giugno 2012 • prossima uscita Venerdì 6 Luglio

IL PERSONAGGIO:

Le centrali

Una scrittrice mantovana affronta il tema del bullismo adolescenziale femminile

della discordia

Il paradosso delle energie rinnovabili.

Da "amiche" dell'ambiente a "minaccia" per le popolazioni. Pro e contro di una battaglia di cultura ecologica che però nasconde anche importanti risvolti economici

Giulia Martani,

il noir è donna ANDREA MURARI A PAG. 3

MANTOVA RONCOFERRARO C.GOFFREDO SUZZARA

VA MA LU SS TA IM ZIO A NE

6 7 8 9

INSERTO CENTRALE: REPORTER EVENTI

MURARI-CANTARELLI-FERRARINI A PAG.4-5

ensieri

Il terremoto mette KO la palestra dei pugili Il paese diventa un racconto Un comune ecologicamente corretto L'Ospedale alla prova del sisma

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Mantova

BENZINA Dopo “Nero ma non troppo” la raccolta di racconti con cui ha debuttato nel 2011, è arrivato il romanzo “Benzina”, un atto di denuncia sul bullismo al femminile e le fragilità dell’adolescenza

IL Personaggio

Giulia Martani Maledetta

 La giovane scrittrice

mantovana, al suo primo romanzo: “la letteratura è la grande passione della mia vita”

adolescenza!  di Andrea Murari ----------------------------entott’anni e un irrefrenabile trasporto per la scrittura. “ E’ quasi un bisogno fisico, non riesco a farne a meno”. Giulia Martani ha cominciato fin da bambina, dapprima fumetti, poi brevi racconti, fino al romanzo d’esordio, “Benzina”, edito da Lettere Animate. La giovane scrittrice di Virgilio, che a Ottobre terminerà gli studi in giurisprudenza, non ha intenzione di fermarsi: tra presentazioni del libro ed eventi culturali, ha già messo in cantiere la prossima fatica letteraria, una storia per bambini.

Da cosa nasce la sua passione per la scrittura?

“Dal desiderio di esprimermi e di comunicare i miei sentimenti anche agli estranei. É un impulso irrefrenabile. Benché, come si dice non c’è nessuno per cui sia più difficile scrivere che per lo scrittore”.

Come si diventa scrittori?

“Anzitutto si deve leggere moltissimo, è l’unica vera palestra.

Poi, quando si ha un manoscritto si cercano gli editori più adatti e lo si spedisce a raffica, ci si siede e si aspetta, tanto, anche un anno. Intanto si incrociano le dita”.

Quali sono le sue letture preferite?

“Oscar Wilde, i romanzi storici di Valerio Massimo Manfredi, Ammaniti e Simonetta Agnello Ornby”.

Anche la scuola ha contribuito a sviluppare la sua passione?

“Ho frequentato una scuola umanistica, mi ha aiutato parecchio, ho sempre amato le lingue e le letterature straniere”.

Il suo romanzo, Benzina, è proprio ambientato nel mondo della scuola.

“La protagonista è un’adolescente che da fuoco alla propria scuola, un gesto apparentemente insano. Sarà il lettore a giudicare le sue ragioni e le

V

sue responsabilità. É un gesto del quale pagherà le conseguenze”.

Perché ha scelto di raccontare la difficoltà di essere adolescenti?

“Ho voluto lanciare un messaggio sia agli adulti che agli adolescenti. Tutti gli adulti, in fondo, sono stati adolescenti, e per molti è stato il periodo peggiore della propria vita.

Credo che l’adolescenza sia un falso mito”.

Il romanzo è in qualche modo autobiografico?

“No, però le situazioni descritte nella storia sono verosimili, potrebbero essere vissute da un personaggio reale”.

Reale è la società descritta nelle sue pagine.

“Si tratta di situazioni perfettamente realistiche. É un romanzo di denuncia rispetto a chi sottovaluta il fenomeno del bullismo, in particolare quello al femminile: professori superficiali e genitori che difendono i figli ad ogni costo. La protagonista viene fatta oggetto di una sorta di mobbing scolastico, emarginata perché differente: non veste firmato, non si trucca, non è sempre perfettamente pettinata e, soprattutto, ha ancora dei valori”.

Quanto c’è di Mantova nel suo romanzo?

“Il romanzo è ambientato in una città di fantasia, ma è evidente che somiglia molto alla nostra: una realtà molto chiusa, piena di gruppetti impenetrabili, in cui è difficile inserirsi per chi viene da fuori, come la protagonista di Benzina”.

Quanto ha cambiato la sua vita la pubblicazione di un romanzo?

“Sono agli esordi, ma è gratificante avere già due libri pubblicati e un terzo in uscita.

Ho conosciuto tante persone, sono passata dalla mia stanza ad una realtà più vasta fatta di eventi culturali e presentazioni: è tutto molto bello”.

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Mantova

DAGLI INCENTIVI AI RICORSI Nate per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili, in linea con i dettami europei, la situazione sembra essere decisamente sfuggita di mano. Molte aziende hanno scelto di sfruttare gli incentivi statali, ma sono pochissimi gli strumenti a disposizione degli enti locali per valutarne l’impatto e rifiutarne l’autorizzazione.

Primo piano  Nella provincia

di Mantova sono state 59 le richieste di autorizzazione di centrali a biomasse o biogas

 di Andrea Murari –--------------------------

Non nel mio

cortile

L

a chiamano sindrome Nimby, acronimo dell’eloquente “not in my backyard”, in gergo nostrano, “non a casa mia”. Ricorda le trame di certi vecchi film western, con i proprietari pronti ad imbracciare il fucile per difendere i terreni dall’avvento della ferrovia, con la sua temuta scia di modernità. In Italia, sarebbe tanto diffusa da giustificare un organismo patrocinato dalla Presidenza del Consiglio teso a monitorare l’insofferenza verso le nuove infrastrutture. Gentile eufemismo che segnala come negli anni i comitati e i gruppi di cittadini saliti sulle barricate per contrastare iniziative delle pubbliche amministrazioni siano in esponenziale aumento.

Una rappresentazione che rischia tuttavia di risultare caricaturale, utile ad appiattire ogni opposizione alle scelte calate dall’alto sulla retorica del presunto egoismo di gruppi incapaci di guardare al bene comune oltre alla punta del proprio naso.

Un modo per accomunare ogni rifiuto nell’irrazionale difesa di sé stessi, che non tiene in considerazione il fatto che le comunità sono sempre più informate e sempre meno propense ad accettare imposizioni deliberate altrove.

I nuovi spauracchi Non solo colate di cemento, autostrade e inceneritori. Oggi, a generare violenti scontri e ostinati rifiuti contribuiscono, paradossalmente, le energie rinnovabili, quelle che dovrebbero migliorare la qualità dell’ambiente ed essere dunque accolte con favore dalle comunità locali.

La loro diffusione è stata fortemente favorita dal governo attraverso l’istituzione di cospicui incentivi, che ne hanno determinato un’importante incremento.

Sia i pannelli solari che le pale

Comuni in prima linea Mentre stato, Regione e Provincia temporeggiano in attesa che sia il calo degli incentivi a risolvere il problema, alcuni comuni tentano di individuare strumenti idonei a regolamentare il sorgere delle centrali. In un contesto di grande incertezza normativa, i sindaci adottano misure che diano anzitutto il segnale politico della volontà di controllo su un fenomeno che sembra essere sfuggito di mano.

Il comune di San Giorgio di Mantova ha scelto di utilizzare il Piano di Governo del Territorio.

“Abbiamo inserito nel Pgt la distanza obbligatoria di almeno 600 metri dai centri abitati per le centrali, equiparandola a quella degli allevamenti” spiega Beniamino Morselli, già Sindaco e oggi Assessore all’ambiente e al governo del territorio. “Una misura che si estende anche ai centri abitati situati nei comuni limitrofi, accogliendo un’osservazione fatta dal comune di Bigarello. Un altro regolamento su cui interverremo” conclude Morselli “sarà quello di igiene, che verrà

modificato adeguandolo alle distanze sancite dal Pgt”.

In attesa di comprendere se l’iniziativa sia compatibile con le norme nazionali, sono altri i comuni che hanno deciso di seguire l’esempio di San Giorgio e di intervenire direttamente nella partita, in particolare si segnala il comune di Porto Mantovano, che ha addirittura esteso il limite a 1000 metri. Per il momento invece nessuna proposta arriva dal comune di Mantova, che ha recentemente adottato il nuovo Pgt.

Beniamino Morselli

e cortei, fino all’estrema ratio dei ricorsi al Tar.

per l’eolico sono stati però oggetto di intense polemiche per il proprio impatto paesaggistico, e gli insediamenti di centrali a biomasse sono contestatissimi in tutto il paese per gli effetti che sembrano avere in termini di emissioni e per l’impatto che avrebbero sull’agricoltura. La notizia del calo degli incentivi per il prossimo anno ha per altro indotto un’improvvisa accelerazione alle richieste autorizzative

da parte di chi cerca di sfruttare per tempo le condizioni favorevoli. Il che ha comprensibilmente scatenato un feroce dibattito con le comunità che dovrebbero ospitarle.

Biomasse, emergenza provinciale Nella provincia di Mantova sono state ben 59 le richieste di autorizzazione pervenute alle Provincia, l’ente competente

in materia. Quindici centrali sono già in funzione, e si teme che anche le altre a breve possano subire lo stesso destino.

L’amministrazione provinciale si è difesa denunciando la mancanza di strumenti a sua disposizione, costretta a suo dire ad autorizzare tutto ciò che rispetta la legge nazionale. Il dito, in particolare, viene puntato contro la regione Lombardia che non si sarebbe dotata di un re-

golamento utile a tutelare maggiormente le comunità locali. I cittadini tuttavia non vogliono rassegnarsi, intimoriti che le centrali abbiano un impatto sulla qualità dell’aria, sull’aumento del traffico veicolare e sul valore delle loro abitazioni con vista centrale. Castelletto Borgo, Curtatone, Castel Goffredo, Felonica: gli strumenti della protesta sono quelli di sempre, cartelloni appesi alle case, sit-in

Un’occasione persa Una vicenda che sembra lontana dal trovare una prospettiva di sintesi tra chi promuove la necessità di incrementare la quota di energia rinnovabile prodotta nel nostro paese e i cittadini spaventati dallo spuntare di nuovi camini in una terra già pesantemente provata da attività industriali fortemente inquinanti.

L’impressione è che muovendo da un principio condivisibile –la diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili– si sia giunti a veri e propri paradossi come la possibilità che le centrali si insedino a poche decine di metri dai centri abitati, vedi Castelletto Borgo, dove il cantiere dista soli 100 metri dalle case, rendendo quanto mai appropriato il grido di battaglia “non nel mio cortile”.

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Mantova

PRO

“La paura dei cittadini? Colpa delle

strumentalizzazioni politiche” I

n tema di fonti rinnovabili è uno dei massimi esperti a Mantova. Francesco Dugoni, direttore di Agire, si trova proiettato in prima linea di questi tempi a difendere, spesso davanti a platee preoccupate e inferocite di cittadini, la scelta di puntare al Biogas e alle Biomasse per rinnovare il parco energetico del nostro territorio. Ecco il suo pensiero sulla questione “Nimby” che vede fronteggiarsi schiere di moderni “guelfi” e “ghibellini”.

Dugoni, le rinnovabili sono passate in pochi anni da sinonimo di “futuro e ambiente” a “minaccia e paura”. Perché questo paradosso?

“Non c’è un’unica risposta. Io credo che i fattori di questo cambio di mentalità siano molteplici. Alla base di tutto però c’è una mancanza di conoscenza dell’opinione pubblica sull’argomento. Non conoscere le problematiche

energetiche e ambientali, ignorare l’impegno preso con l’Europa sono lacune scusabili per quanto riguarda l’opinione pubblica. Meno da parte degli amministratori e politici”.

Si riferisce a possibili strumentalizzazioni?

“Bhè, è evidente che sul timore delle persone qualcuno abbia fatto delle strumentalizzazioni ingigantendo e cavalcando la situazione”.

Ci dica allora, perché dovremmo passare al Biogas e alle Biomasse?

“Oltre ai motivi che ho detto prima c’è una questione pratica molto semplice.

Attualmente l’Italia dipende per l’85% dall’estero sul fronte energetico. Domando: se un giorno Putin o il ministro algerino si svegliano e decidono di dirottare altrove il proprio gas, cosa facciamo? Servono alternative.

E Biogas e Biomasse sono un’ottima

risposta”.

All’estero come si stanno comportando?

“Le faccio solo un esempio. Qui ci stiamo fasciando la testa per 500 impianti di biogas sul territorio nazionale. Sa quanti ne hanno nella sola Germania?

7.000! La tecnologia Biogas è ormai consolidata in tutti i paesi europei più moderni, dall’Austria alla Svezia”.

Si punta il dito anche contro la normativa, in particolare la Regione. Lei cosa ne pensa?

“La normativa nazionale ha fatto molti passi in avanti. Alla Regione si chiede l’emanazione di un regolamento che preveda la zonizzazione. Un documento che ancora non è stato emanato e che, secondo me, sarà di difficile emanazione anche in futuro. Per impedire a un imprenditore privato di costruire un impianto secondo i crismi di legge

 Il direttore di Agire Francesco

Dugoni difende le rinnovabili: “Scontiamo un deficit di conoscenza sull’argomento”.

ci vogliono degli elementi concreti, solidi. Non delle paure o delle irrazionali ipotesi”. (g.c.)

Francesco Dugoni

CONTRO  Il sindaco di Guidizzolo

Sergio Desiderati interviene sul maxi impianto di rifiuti

Sergio Desiderati

“Questo impianto non s’ha da fare” Dopo Ceresara anche il comune di Guidizzolo si dichiara fortemente contrario alla realizzazione del maxi impianto che dovrebbe trasformare i rifiuti liquidi in concime a meno di un chilometro dall’abitato di Birbesi. Un progetto presentato in Regione dall’azienda bresciana Ecostock srl che prevede la riconversione di circa sessantamila tonnellate all’anno di scarti provenienti da industrie agroalimentari e discariche in fertilizzante agricolo, attraverso reagenti chimici come soda caustica, solfato di alluminio e calce viva. Ne abbiamo parlato con Sergio Desiderati, Sindaco di Guidizzolo, che a pochi mesi dal suo insediamento ci spiega la posizione della giunta guidizzolese.

Sindaco, qual è stata la linea tenuta dalla sua amministrazione?

“Non appena ci è giunta la richiesta ci siamo espressi contrariamente per diversi motivi: la viabilità insufficiente, la richiesta di poter utilizzare il depuratore per lo scarico dei reflui finali (ricordo che il depuratore serve i Comuni di Guidizzolo, Cavriana e Solferino e l’uso per l’impianto ne saturerebbe le capacità), l’impiego di reagenti quali soda caustica e acido solforico per i processi di lavorazione.

Da parte nostra c’è stata una grande trasparenza, immediata e completa”. Quali sono le

prossime azioni che il comune intende portare avanti nei confronti della Provincia? “In primis porteremo avanti i contatti con i responsabili provinciali e con il Comune di Ceresara. Per quanto ci compete, parafrasando una celebre frase dei Promessi Sposi, questo impianto “… non s’ha da fare, né domani né mai”. La palla è ora in mano alla Provincia, che ha bloccato il primo progetto presentato, ma l’azienda, per quanto ne sappiamo, non intende desistere.

Dalla nostra abbiamo anche decisioni contrarie del Comune di Ceresara, sul cui territorio dovrebbe sorgere l’impianto, così come quelle dei Comuni di Cavriana e Solferino, interessati come Guidizzolo all’utilizzo del depuratore, e di Medole”.

Come commenta le possibili implicazioni ambientali dell'impianto?

“Temiamo fortemente che simili impianti snaturino il nostro ambiente naturale, fortemente votato alle produzioni agro-alimentari, oltre che risultare dannosi per la salute a causa delle particolari lavorazioni che vi vengono effettuate”.

Quali auspica potranno essere i prossimi sviluppi?

“L’auspicio è uno solo: che il nostro territorio, e non parlo solo di quello guidizzolese, venga

salvaguardato. Questi impianti sono ammessi nel momento in cui rispettano le normative, tuttavia credo esistano aree a vocazione industriale e lontane dai centri abitati dove possano sorgere in maggior sicurezza per l’ambiente e la popolazione”.

Come commenta la situazione energetica a livello nazionale?

“Le ultime caldissime estati con richieste sempre pressanti di energia legate all’utilizzo dei climatizzatori, hanno portato gli Enti erogatori a fissare orari di stacco in quanto la produzione di energia non risulta sufficiente. La politica energetica in Italia, forte della legittima volontà popolare, ha portato il nostro Paese a dover importare energia dall’estero prodotta a pochi chilometri dal confine nazionale, immagino anche da centrali nucleari. L’Europa ci chiede di produrre energia da fonti rinnovabili, e la richiesta aumenta sempre. Se vogliamo veramente immaginare un ambiente più pulito per noi e per i nostri figli, allora dobbiamo anche essere disposti a compiere dei “passi indietro”, magari utilizzando meno mezzi meccanici, producendo meno rifiuti e smaltendoli in modo corretto.

Non sono certo contro il progresso tecnologico di cui mi servo abitualmente come tutti. Però alcune considerazioni vanno fatte”. (d.f.)

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Mantova

FUORI I SECONDI In mancanza di meglio, i pugili mantovani si stanno allenando all'aperto nello spazio verde dietro la disastrata palestra. La fine dei lavori, nella più ottimistica delle previsioni, è prevista per il maggio 2013

MANTOVA:

La palestra Boni è finita al tappeto per ko tecnico alla prima… scossa

di Enrico Corniani –--------------------------

S

frattati da un terremoto che ha dato il colpo di grazia a una palestra per troppo tempo abbandonata a se stessa. Trent’anni di mancate ristrutturazioni e opere di ordinaria manutenzione mai eseguite hanno alzato bandiera bianca fin dalle prime scosse del recente sisma. Ora la palestra Boni, dal 1986 “casa” del pugilato mantovano, non può più accogliere la fatica quotidiana dei lottatori della nobile arte, tornata a nuova vita, qui in zona, negli ultimi anni. I primi lavori in programma sono previsti per maggio 2013: in sostanza, i pugili rischiano di rimanere senza palestra per oltre un anno.

Bruno Falavigna è l’anima della boxe virgiliana. Classe 1961, nel ’79 vincitore ai campionati italiani a squadre, l’anno successivo eletto miglior pugile-studente. Nel 1986 si presenta in Comune e chiede una palestra per gli allenamenti suoi, e di quelli che diverranno i suoi ragazzi. La palestra di via Luzio ha un paio d’anni di vita, l’allora assessore Cordibella gliela concede. Un ring, qualche sacco appeso al soffitto, nel retro della palestra, spazi “rubati” al palcoscenico principale della pallavolo e del basket, sport molto più di moda, adesso come allora, rispetto al tirarsi pugni e faticare ogni santo giorno. Da allora sono passati quasi 30 anni. «Che io mi ricordi, non ho mai visto nessuno venire a fare dei lavori di alcun tipo – spiega Falavigna, tecnico federale dal 1989 – ogni tanto si parlava di interventi ‘urgenti’ o ‘necessari’, ma poi il Comune diceva che non c’erano soldi, e non se ne faceva niente”.

I pugili però sono persone che non

E i pugili restano

senza casa

si scoraggiano facilmente. Hanno un tetto sulla testa dove potersi allenare. È tutto quello che serve loro. La passione è ben più forte della mancanza di manutenzione, del riscaldamento che va e viene, dei calcinacci che ti cadono in testa mentre tiri pugni o salti

Bruno Falavigna

sulla corda.

Ma la passione non può nulla quando la terra trema. Le crepe nei muri, che hanno osservato per anni gli allenamenti di Falavigna e i suoi atleti, allungandosi silenziose lungo le pareti, quasi esplodono già alla prima scossa, quella del 20 maggio. Il pomeriggio successivo il tecnico organizza il primo di una lunga serie di allenamenti all’aperto, nello spazio verde dietro la Boni, dichiarata ufficialmente inagibile dal sindaco.

Ma la boxe non è uno sport come gli altri. Un ring non si improvvisa, sacchi da 30 chili non si possono spostare e mettere dove si vuole.

Un pugile senza una palestra, la “sua” palestra, per quanto precaria, fredda o buia, è un randagio.

Francesco Ventura

Falavigna improvvisa come può, inventa esercizi diversi, si adatta alla realtà delle cose, ma già sente la paura crescere. Paura di un avversario che non può prendere a pugni. «Adesso il mio timore è che i ragazzi che alleno si scoraggino, si disamorino di questo sport. Senza una palestra, senza strutture, diventa tutto più difficile».

In queste condizioni i pugili mantovani si sono preparati per i loro incontri organizzati nelle due recenti riunioni pugilistiche a Governolo, prima, e al Palabam, poi. Boxando all’aperto, su uno pseudo-quadrato improvvisato.

E chissà per quanto andranno avanti così. Per loro, la palestra Boni rimarrà off-limits almeno fino alla fine dei lavori previsti per maggio 2013, e che dovrebbero protrarsi per almeno 4 mesi.

Il Comune di Mantova ha già stanziato i fondi per l’intervento, ora si sta cercando una soluzione che argini, per quanto possibile, il problema.

Giusto per aggiungere un po’ di ironia, e per far capire una volta di più perché la boxe venga definita “arte nobile”: sapete, i pugili “sfrattati” dal terremoto, a chi hanno devoluto metà dell’incasso della riunione di Governolo? Agli ospiti delle tendopoli delle zone colpite dal sisma. L’altra metà, tanto per la cronaca, all’Istituto oncologico mantovano.

&DOWN

UP

FRANCESCA NADALINI C’è anche una giovane imprenditrice di Sermide, Francesca Nadalini, tra i vincitori degli Oscar Green 2012 dell’agricoltura lombarda. Dalla scrivania ai campi di melone: questo il percorso professionale di Francesca Nadalini che cinque anni fa, abbandonato il mondo della comunicazione multimediale, ha scelto di dedicarsi all'attività di famiglia: la produzione del melone mantovano. Con successo. Ogni anno l’azienda Nadalini produce oltre tre milioni di meloni.

E’ il water la nuova frontiera politica della Lega. Abbandonati da tempo i sogni secessionistici, le camicie verdi ripartono dal basso. In tutti i sensi. A sollevare la questione “wc” a Mantova è il consigliere comunale Luca De Marchi leghista che chiede al Comune di dare seguito alla sua vocazione turistica installando nuovi bagni pubblici e chiedendo persino conto delle date e degli orari di apertura. Forse a questo si riferiva Roberto Maroni quando chiedeva ai suoi di ritornare a parlare alla pancia degli elettori?

LUCA DE MARCHI

IL SINDACO E IL COMICO

MA I PUGNI NON SI FERMANO Ma anche se senza una palestra, i ragazzi della Boxe Mantova si sono fatti valere, nell’ultima riunione pugilistica organizzata al Palabam, e nobilitata da un incontro valevole per il titolo italiano, una posta che a Mantova mancava da 30 anni: per l’esattezza 12 marzo 1982, nel vecchio palazzetto dello sport, dove Gepe Di Padova sconfisse ai punti Remo Costa, categoria pesi welter. A riportare in città una sfida per il tricolore, la cintura vacante dei superleggeri vinta dal milanese De Donato ai danni di Marco Siciliano, è stato il team Boxe Cavallari e soprattutto Francesco Ventura, che collabora con la Cavallari in qualità di procuratore sportivo di pugilato. Una fortuna averlo in casa, per i pugili locali, in quanto Francesco è uno dei soli 13 procuratori in tutta Italia. “Sono molto contento per com’è andata la serata al Palabam – attacca Ventura – erano 30 anni che a Mantova non si lottava per un titolo italiano, mi ha dato grande soddisfazione riuscire a organizzare il match. Oltretutto è stata davvero una bella sfida, e il tifo del pubblico si è acceso subito”. Nel 2010 Mauro Orlandi è passato da pugile dilettante a Pro, primo mantovano dopo Di Padova; l’anno scorso è stata la volta di Jamel Haddaji, 24enne tunisino mantovano d’adozione.

Chi sarà il prossimo? “Difficile dirlo, ora. Ma devo di re che mi ha fatto molto piacere rivedere sul ring di Governolo Davide Zampedri, dopo uno stop di un paio d’anni. E’ un superwelter con un gran talento, potrebbe davvero fare strada”. (e.c.)

foto della settimana

MANTOVA

A vederli così, soli soletti, in piazza Sordello, verrebbe facile fare dell’ironia sul calo di appeal del nostro centro storico per turisti e cittadini. In realtà il sindaco Nicola Sodano e l’attore comico Patrizio Roversi erano impegnati in un’intervista su due ruote organizzata dal Distretto Culturale Le Regge dei Gonzaga nell’ambito di un progetto che vede nelle vesti di primattore proprio Roversi. Certo che, se l’obiettivo è quello di rilanciare il turismo, forse la prossima volta sarebbe meglio convocare un po’ di comparse a far da contorno alla piazza...

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Mantova

Grande Mantova  RONCOFERRARO:

Ultimi giorni per partecipare al concorso letterario “Piazza, bar e giardinetti”

Scrittori in erba a Roncoferraro

C

i sono ancora pochi giorni di tempo per diventare… scrittori a Roncoferraro. Scade infatti il 30 giugno il termine utile per la presentazione degli elaborati iscritti alla prima edizione del Premio letterario di prosa e poesia “Piazza, Bar e Giardinetti”. L’iniziativa organizzata dal Comune di Roncoferraro insieme a Biblioteca comunale, Ecomuseo, Proloco e Sistemi Po Matilde e Bibliotecario Grande Mantova, intende promuovere la creazione di opere letterarie incentrate sui luoghi caratteristici che hanno rivestito un ruolo importante nello spirito di aggregazione di una comunità.

Storie, gente e location di paese avranno così l'opportunità di essere descritti, raccontati, rimanendo poi testimonianza per le future generazioni. L'iniziativa è strutturata in tre distinte sezioni.

La sezione “Scuola” è riservata agli studenti dagli 11 ai 15 anni, chiamati a concorrere con un racconto, lettera o brano di diario; la sezione “Per Tutti” si rivolge ai ragazzi over 16, invitati a produrre racconti o poesie; e poi c’è la sezione “Satira” che non prevede limiti di età.

Il concorso si inserisce in una rassegna dell'Ecomuseo, volta a riscoprire il patrimonio di creatività e tradizioni popolari. La lunghezza dei testi in prosa non deve superare le 3.000 parole, mentre le poesie avranno come limite i 40 versi/righe. Le opere dovranno essere inedite, in lingua italiana, redatte a computer o a macchina da scrivere. I lavori devono pervenire alla Biblioteca comunale entro le ore 12 del 30 giugno. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti. Il primo della categoria Scuola si porterà a casa un lettore ebook, il secondo dei libri. Premi in denaro da 150 a 300 euro. I riconoscimenti verranno consegnati durante le manifestazioni autunnali. Il regolamento completo è scaricabile sul sito www. comune.roncoferraro.mn.it.

TRE DIVERSE SEZIONI Previsti premi per gli studenti dagli 11 ai 15 anni, per i ragazzi “over 16” e per i migliori racconti di satira ispirati al territorio

san giorgio

Il paese dei… cani Abitanti 9.598 (al 31/12/2011), cani 1.000.

Questo è il rapporto tra la popolazione di San Giorgio e i cani, uno ogni 10 abitanti.

Un numero così elevato porta inevitabilmente a qualche problema. Non tanto per la quantità, quanto per la scarsa capacità di tenere un animale e lo scarso senso civico di alcuni padroni. Una protesta ricorrente che perviene al Comune riguarda le deiezioni non raccolte e abbandonate sui marciapiedi o comunque dove non dovrebbero essere. Il Comune, per andare incontro al problema, ha disseminato il territorio di oltre 50 contenitori per la raccolta di deiezioni e molti con la possibilità di reperire sacchetti adatti allo scopo.

Altra lamentela pervenuta agli uffici del Comune è il non

utilizzo del guinzaglio con conseguenti rischi per le auto di passaggio, per i pedoni e i ciclisti che si vedono cani liberi in mezzo alle strade. Il Comune di San Giorgio, uno dei pochi della provincia, ha messo a disposizione dei cittadini proprietari di cani ben tre aree di sguinzagliamento ed è prevista tra qualche tempo la creazione di una quarta. Questo è un impegno per l’Amministrazione Comunale e spiace vedere che queste aree, così richieste, sono sottoutilizzate. “L’area di sguinzagliamento però deve essere utilizzata con il rispetto dovuto – dice l’assessore alla sicurezza e alla vigilanza Mario Federici - e non deve trasformarsi in un luogo in cui non vengano osservati i criteri base di una buona convivenza civile”.

curtatone

Il Pd fa festa al BoschettO Continua a Curtatone, al Boschetto, la Festa Democratica che quest’anno dà vita ad un’area concerti presso lo spazio giovani “Borrachera Live”. Venerdì 29 luglio si esibiscono le Steri Strip con musiche e testi propri, mentre domenica 1 luglio gli Specchio interpretano canzoni dei Nomadi. Non manca la grande tradizione del liscio.

Venerdì 29 giugno Rosy Velasco e i Bandiera Gialla. Sabato 30 giugno animazione con balli latino americani e balli di gruppo con Fiaschino. Il 1 luglio c’è l’orchestra Roberto Ferrari e il 2 luglio gran finale con Gigio Valentino. Anche per i più piccoli la Festa Democratica 2012 di Curtatone offre momenti di intrattenimento e divertimento, affidandoli all’esperienza e professionalità dello staff di Omnibus che, in collaborazione con le Associazioni “Labirinto 3” e “Il Parco”

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allestiranno uno spazio dedicato ai bimbi. Allo spazio Borrachera quest’anno si potrà gustare gnocco, tigelle e piadina, con la birra artigianale ‘Corte Pilone’ di produzione mantovana. Gustoso e invitante il menù del Ristorante: risotto alla mantovana,maccheroni pancetta e funghi porcini, tortelli al burro; costata di cavallo, grigliata mista di carni suine, spalla cotta di San Secondo, coscia di pollo, fritto misto di mare, spiedini di mare, luccio in salsa, scaglie di grana e mostarda; patatine fritte, verdure fresche e dolci assortiti. In alternativa il menù della Birreria – spazio giovani ‘La Borrachera’ che propone Gnocco e tigelle con crudo/coppa/salame/mortadella; piada con squaquerone e crudo/coppa/salame /mortadella e Piada con nutella; affettati misti per due (crud o,coppa,salame,mortadella,fiocchetto)

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Mantova

POLITICA DEI PICCOLI PASSI Al via il progetto “Impegno per l’ambiente”: “Si tratta di un iniziativa importante che prevede una serie di impegni per ridurre le emissioni di CO2 e per incentivare le energie verdi”

ALTO MANTOVANO CASTEL GOFFREDO:

Parla l’assessore all’ambiente Enzo Abate

Un Comune “ECOLOGICAMENTE”

corretto

Enzo Abate di Dario Ferrarini –------------------------------“Una politica dei piccoli passi per ottenere ottimi buoni risultati in favore dell’economicità, dell’ambiente e della socialità”.

Così l’Assessore all’Ambiente di Castel Goffredo, Enzo Abate, sintetizza la linea politica seguita negli ultimi anni dalla sua Amministrazione sul fronte ambientale. E dopo la recente adesione del suo comune al Patto dei Sindaci e al progetto “Impegno per l’ambiente”, incentrato su risparmio energetico e fonti rinnovabili, passa in rassegna i traguardi segnati negli ultimi mesi dalla Giunta Falchetti, con uno sguardo al prossimo futuro. “Il nostro comune” – commenta Abate – vanta una certificazione importante: tutta l’energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili. Il prossimo anno si dovrebbe riappaltare il servizio di energia per il riscaldamento di edifici pubblici. Ritengo sia importante redigere un piano energetico di questi edifici, per promuovere possibili riqualificazioni che prevedano una maggiore efficienza energetica. Su questo credo si

possa fare un grande intervento, dato che abbiamo molte strutture piuttosto datate.

Sul fronte delle nuove lottizzazioni c’è impegno nel proporre corpi illuminanti a Led. Stiamo inoltre per portare a termine il piano regolatore, che prevede importanti novità, in primis per la riduzione delle emissioni ed il risparmio energetico: oltre alla delibera del consiglio comunale per l’adesione al Patto dei sindaci, è stata varata una riduzione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria fino ad un massimo del 30% in relazione a interventi di edilizia bioclimatica, o finalizzati al risparmio energetico. Sono state inserite nel regolamento edilizio nuove prescrizioni sulle prestazioni bioclimatiche degli edifici relative a materiali e isolamento,

serramenti, efficienza energetica, schermatura acustica, e produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili.

Abbiamo poi indetto una gara di appalto importante per la cucina delle mense, che prevede l’eliminazione completa di tutti i rifiuti in plastica in tutti i plessi scolastici, per un risparmio complessivo di migliaia di tonnellate, calcolando i circa 150000 pasti erogati nelle nostre scuole ogni anno. È stato poi introdotto il concetto delle eco feste presso il parco della Fontanella, chiedendo alle associazioni di limitare i materiali in plastica e incentivando l’utilizzo di materiale esclusivamente biodegradabile e compostabile. Infine, in questi anni ho cercato di incentivare la digitalizzazione di tutta la documentazione interna prodotta dal comune, per un risparmio complessivo di oltre 10000 euro e il conseguente abbattimento delle emissioni”. E sul progetto “Impegno per l’ambiente” auspica la collaborazione degli enti coinvolti: “si tratta di un iniziativa importante” – spiega Abate – “che prevede una serie di impegni per ridurre le emissioni di CO2 e per incentivare le energie verdi. Su quest’ultimo aspetto purtroppo mancano ancora le regole fondamentali su come muoversi, che dovrebbero essere stabilite dalla regione. Mancando direttive chiare si è troppo spesso assistito ad un continuo rimbalzo di responsabilità tra gli enti coinvolti, tra intoppi burocratici e proteste dei cittadini. In questo senso ritengo siano più auspicabili, in futuro, interventi di tipo sovra comunale, coordinati a livello regionale”.

CAVRIANA Le “geometriche” visioni di Guido Moretti a Villa Mirra E’ possibile confinare nello stesso spazio fisico un cubo ed una sfera, in modo da ottenere un solido strano e affascinante? Si può fare utilizzando il metodo dell’intersezione ortogonale applicato ad una sfera? E’ possibile ottenere più sculture con un’unica operazione “separandole” da un unico blocco originario di materia? Sono le domande che lo scultore Guido Moretti, nato a Gardone Val Trompia ed ex docente di fisica, rivolge al pubblico per stuzzicarne la curiosità e sono i quesiti a cui darà risposta con la mostra “Geometrie dell’inconscio” allestita, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con l’Associazione Militari in Congedo promotrice dell’iniziativa, nel salone nobile di Villa Mirra di Cavriana. La mostra inaugura sabato 30 giugno alle 18 e sarà aperta fino al 28 luglio. Villa Mirra, la splendida dimora signorile, nata alla fine del Quattrocento

e sviluppatasi dal XVII al XIX secolo, è l’ambiente ideale per ospitare un’esposizione di forme scultoree strane, aeree, e affascinanti, per le quali la legge matematica che le determina, cede il posto all’estetica; le sculture astratte di Moretti, hanno sempre, nella loro forma, qualcosa di familiare, di archetipico, e sono capaci di sorprendere il fruitore: perché al variare del punto di vista dell’osservatore, cambia il rapporto tra la parte piena ed il vuoto da essa affrancato.

PIUBEGA

I consiglieri comunali si auto-dimezzano lo stipendio In un momento in cui si parla molto di privilegi e di costi della politica un piccolo comune del mantovano potrebbe inaugurare un nuovo corso nella gestione della cosa pubblica, rompendo il luogo comune della politica indifferente ai bisogni della gente: stiamo parlando di Piubega, dove la giunta comunale ha deliberato la rinuncia del 50% con l’obiettivo di elargire un rimborso spese parziale per l’acquisto di medicinali senza

Massimo Sbalchiero

esenzione. L’iniziativa si rivolge a tutti i cittadini che si trovano in particolari situazioni di disagio economico. Una gesto di solidarietà varato dopo la decisione di alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione di rinunciare completamente ai loro gettoni presenza. "L'iniziativa è nata dalla necessità di costituire un fondo, seppur misero, per far fronte alle emergenze - commenta il Sindaco di Piubega, Massimo Sbalchiero - è chiaro che la provocazione è rivolta ai politici di un certo spessore, i quali tutt'oggi non sono ancora riusciti o non hanno voluto rinunciare a nulla. Mi auguro che anche altre amministrazioni o enti possano intraprendere simili iniziative, per dare un esempio concreto ai piani alti della nostra politica. Una politica che tutto sta facendo all'infuori di tagli reali ed effettivi ai propri costi, diventati ormai insostenibili in questo periodo". (d.f.)

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Mantova

LTREPO MANTOVANO Parla il dottor Garelli: "Qualche fuga, ma situazione sotto controllo"

CREPE E DISTACCHI Accertati alcuni lievi danni alle strutture. In corso controlli accurati in tutto l'ospedale. Le risposte dovrebbero arrivare nel raggio di qualche settimana

Suzzara, l’ospedale regge al sisma. Ma che spavento!

EVENTI A RISCHIO

di Giovanni Bernardi –-------------------------------

L

’ospedale di Suzzara ha retto i due acuti lanciati dal terremoto il 20 e il 29 maggio. Ma che paura: sia per il personale del nosocomio suzzarese, sia per i danni (sebbene contenuti) che la struttura ha subìto nelle due occasioni. E ora Stefano Garelli, amministratore delegato della fondazione Ospedale di Suzzara Spa, ci va coi piedi di piombo: “Stiamo facendo eseguire accurate verifiche sulla struttura. Ci vorranno varie settimane prima di poter avere una risposta certa e definitiva”.

Dottor Garelli, che bilancio fa dell’ospedale di Suzzara dopo le scosse di terremoto?

“Fortunatamente non ha subìto danni troppo ingenti. Certo però si sono aperte un po’ di crepe e l’intonaco si è staccato in alcuni punti. Ma direi che la situazione non è preoccupante e nel complesso l’ospedale ha retto bene all’urto”.

L’ospedale di Suzzara è stato costruito con criteri antisismici? Ora è agibile o ci sono dei problemi?

“L’ospedale è stato costruito con i criteri antisismici che erano in vigore al momento dei lavori, vale a dire tra gli anni ’80 e ’90. Comunque stiamo facendo eseguire accurate verifiche sulle strutture, anche se non avremo una risposta definitiva prima di qualche settimana.

Però l’ospedale è agibile al cento percento e tutti i settori e i reparti sono aperti e funzionanti senza problemi”.

Quindi non si sono verificate sospensioni nei servizi offerti all’utenza…

“Assolutamente no. L’ospedale è perfettamente funzionante e anche gli impianti sono attivi.

Tra l’altro l’ospedale è dotato di un gruppo elettrogeno che ci garantisce sempre la fornitura dell’energia elettrica. Però devo sottolineare che tra il 29 e il 30 maggio abbiamo sospeso tutti gli interventi chirurgici che erano in programma. Questo per

Feste sì o feste no?

due ordini di ragioni”.

Dica pure.

“Anzitutto perché abbiamo attivato i piani di emergenza e quindi le attività programmate sono state sospese per lasciare spazio ad un eventuale afflusso di pazienti oltre la media sulla quale solitamente ci attestiamo. E in secondo luogo perché francamente una scossa di ter-

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remoto durante un intervento chirurgico potrebbe essere una scocciatura sia per chi sta operando, sia per chi sta subendo l’intervento. Abbiamo anche dimesso i pazienti dimissibili e chiuso gli ambulatori per limitare il numero di persone che si trovavano nell’ospedale”.

A livello psicologico come hanno reagito gli operatori che

erano in servizio in quei momenti?

“Per tutto il personale e anche per i pazienti non è stato facile mantenere la calma. Qualcuno ha avuto più problemi degli altri e, qualche paziente che era in grado di farlo, ha anche deciso di uscire dall’ospedale per qualche tempo. Nel complesso però la situazione è rimasta sotto controllo. Al momento comunque stiamo valutando insieme agli altri ospedali mantovani e all’Asl una revisione dei protocolli di emergenza che permetta ad ogni ospedale di ricevere, in caso di evacuazione, i pazienti di un altro ospedale”.

Avete registrato un afflusso di pazienti maggiore rispetto alla media?

“Sì. Ci siamo presi cura di pazienti arrivati dalle province di Modena e Reggio Emilia, cosa che per altro succedeva già anche prima del terremoto.

Però non abbiamo ricevuto degenti dagli altri ospedali, anche se ci hanno chiesto la disponibilità di qualche posto nel caso si fossero verificate emergenze gravi. Che però, per fortuna nostra e di tutti, non si sono verificate”.

Notti bianche. Feste de l’Unità.

Sagre di paese. Si faranno?

Non si faranno? Quest’anno il terremoto scombussola i piani di un po’ tutti gli organizzatori, sia che si tratti di Comuni, partiti politici o associazioni.

La prima a saltare, per lo meno in ordine di tempo, è la notte bianca di Ostiglia. Che, come spiegato dall’assessore allo sport e politiche giovanili Vinicio Brighenti ancora alcune settimane fa, il Comune ha deciso di rinviare a data da destinarsi onde evitare di andare incontro ad eventuali problemi. Ma non è detta l’ultima parola e la manifestazione potrebbe andare in porto. Stesso discorso vale per la notte bianca di Poggio Rusco e di Quistello. A Poggio infatti si stanno mettendo in sicurezza chiesa, municipio e torre falconiera: il centro quindi potrebbe venire riaperto in poche settimane e da

ciò, come conferma il sindaco Sergio Rinaldoni, dipendono le sorti della notte bianca poggese. Anche a Quistello ci si va con i piedi di piombo: il sindaco Luca Malavasi non ha ancora deciso il da farsi. Storia diversa per quanto riguarda la Festa de l’Unità. A Pegognaga solitamente si svolge alla fine di giugno: per il momento è stata sospesa. Stessa sorte per quella di Villa Saola, che di solito si tiene a metà giugno. A San Benedetto si sta valutando in quale spazio trasferirla. La Festa de l’Unità di Quingentole, Serravalle a Po e quella provinciale di Suzzara invece sono confermate. In particolare, per quanto riguarda Suzzara e Serravalle, di solito molto affollate, il Partito Democratico sta valutando insieme ad organizzatori e amministratori comunali quali iniziative mettere in pratica in favore dei Comuni terremotati. (gb)

SAN BENEDETTO

Notte stellare al BAGNO ZEROUNO Un sabato notte stellare al Bagno Zerouno di San Benedetto Po. L'appuntamento è per la serata di sabato 30 giugno: la spiaggia del Po si trasforma in una vera e propria discoteca in spiaggia per una serata a dir poco scoppiettante.

Si parte, per chi vuole partecipare, con l'aperitivo con buffet alle 20.30. Alle 21.30 cena con pasta e piatti freddi, pesce e poi grigliata. Musica e intrattenimento anche durante la cena. Il costo della cena è di 20 euro. Dalle 23

in poi si inizia a fare sul serio: su il volume, si inizia a ballare e a divertirsi e si va avanti fino a notte inoltrata.

Non mancano nemmeno due fornitissimi chioschi che fungono da bar.

L'ingresso alla discoteca è libero. L'ultima notte di giugno: una notte indimenticabile, una notte di festa a base di musica e divertimento sotto le stelle del cielo estivo.

Il Bagno Zerouno si trova a San Bendetto Po, in via Argine Po 57. (gb)

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Numero 25 • Venerdì 29 Giugno 2012

 Tornano gli spettacoli all'aperto nell’arena estiva del Mignon

Al cinema sotto le stelle

Una lunga carrellata di pellicole della corrente stagione, riproposti su grande schermo con impianto dolby, accompagnerà le calde serate di chi rimane in città. Nella piccola arena estiva del Cinema Mignon, per il periodo più afoso dell’anno, si potranno vedere, o rivedere, i migliori film di qualità della stagione, sotto le stelle, una modalità che piace mantenere per l'aspetto onirico e un po' nostalgico. Il cinema, del resto, rimane pur sempre occasione di

incontro e di svago. In questo caso poi, il cinema ritrovato nell'antico quartiere delle "sette porte", in compagnia di amici e di qualche zanzara, immancabile nell'estate mantovana, ha la familiarità della consuetudine. Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30. Ingresso unico feriale e festivo cinque euro (ridotto quattro euro solo per gli amici del cinema). In caso di maltempo la proiezione si effettua al chiuso, con aria condizionata.

PROGRAMMA

di Paolo Sorrentino Con Sean Penn, Frances Mc Dormand, Harry Dean Stanton. Italia 2011. 118' Martedì 17 luglio HELP di Tate Taylor Con Emma Stone, Bryce Dallas Howard, Mike Vogel Usa 2012. 137'.

Mercoledì 18 - giovedì 19 luglio PINA di Wim Wenders Con Pina Bausch, Regina Advento, Malou Airaudo Germania 2011. 100' Venerdì 20 - sabato 21 luglio HUGO CABRET di Martin Scorsese Con Chloe Moretz, Ben Kingslkey, Sacha Baron Cohen.

Usa 2011. 125' Domenica 22 - lunedì 23 luglio BENVENUTI AL NORD di Luca Miniero Con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini. Italia 2012. 110' Martedì 24 - mercoledì 25 luglio ROMANZO DI UNA STRAGE di Marco Tullio Giordana Con Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti. Italia 2012. 129' Giovedì 26 - venerdì 27 luglio MARIGOLD HOTEL di John Madden Con Judi Dench, Bill Nighy, Penelope Wilton Usa 2012. 123' Sabato 28 - domenica 29 luglio MAGNIFICA PRESENZA di Ferzan Ozpetek Con Elio Germano, Beppe Fiorello, Margherita Buy Italia 2012. 105'

Sabato 30 giugno - domenica 1 luglio E ORA DOVE ANDIAMO? di Nadine Labaki. Con Nadine Labaki, Claude Msawbaa.

Francia 2011. 110' Lunedì 2 - martedì 3 luglio DIAZ - Non pulire questo sangue di Daniele Vicari. Con Claudio Santamaria, Elio Germano. Italia 2012 Mercoledì 4 - giovedì 5 luglio LE IDI DI MARZO di George Clooney. Con George Clooney, Philip Seymour Hoffman. Usa 2011. 101' Venerdì 6 - sabato 7 luglio POLLO ALLE PRUGNE di Marjanne Satrapi Con Mathieu Amalric, Maria de Medeiros Francia 2011. 91' Domenica 8 - lunedì 9 SCIALLA di Francesco Bruni Con Fabrizio Bentivoglio, Barbara Bobulova, Filippo Schicchitano. Italia 2011. 95' Martedì 10 - mercoledì 11 MIRACOLO A LE HAVRE di Aki Kaurismaki Con Jean-Perre Léaud, Jean-Pierre Darroussin Finlandia 2011. 93' Giovedì 12 luglio A SIMPLE LIFE di Ann Hui Con Andy Lau, Anthony Wong, Wang Fuli Hong Kong 2011. 117' Venerdì 13 - sabato 14 luglio QUASI AMICI di Olivier Nakache, Eric Toledano Con Francois Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny Francia 2011. 112' Domenica 15 - lunedì 16 luglio THIS MUST BE THE PLACE

Rivalta sul Mincio

Mantova

Mantova

FESTA DEL PESCE 2012 RIVALTA SUL MINCIO 6-7-8 e 13-14-15 luglio 2012 Sulle rive del fiume, a Corte Mincio, la tradizionale festa enogastronomica con menù di pesce d'acqua dolce Organizzazione:

Associazione Pro Loco “Amici di Rivalta” Apertura Stand Gastronomico ore 19,30 servizio al tavolo.

Intrattenimenti musicali serali (ad ingresso libero) Venerdi 6 - Blue Still Band Sabato 7 - Fiaschino Latino Americano Domenica 8 - Orchestra Rosy Guglielmi Venerdi 13 - Gio' Canavese Duo Sabato 14 - Orchestra Eros Valbusa Domenica 15 - Emiliano Paterlini

pianoforte e voce Manù della Festa: Risotto e Tortelloni con pesce, Bigoli con Sardelle.

Luccio in Bianco e in Salsa, Anguilla ai ferri, Pesìna e Saltarèi, Frittata con Saltarei.

Fuori menù: fritto di calamari, prosciutto e melone.

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Revere

Mantova

TRATTORIA DELLE NONNE ROMEI PATRIZIA

 Dal 7 al 15 luglio spettacoli e buona tavola nell’area sportiva

A Revere lo sport

fa… Festa

I

l terremoto non ferma i volontari che ogni anno organizzano a Revere la “Festa dello Sport”, appuntamento giunto alla sua 29esima edizione che allieta le prime calde serate di estate di migliaia di persone che ogni anno accorrono al centro sportivo della Polisportiva Revere per vivere alcune serate all’insegna della buona tavola e della buona musica.

Dal 7 al 15 luglio, pur tra le mille difficoltà causate dal dramma del sisma, i volontari di Polisportiva, Proloco e Comune animeranno questa manifestazione.

“I trascinatori di questa manifestazione sono proprio i volontari – spiega Alberto Piccinini, dirigente della Polisportiva – In tutto siamo una sessantina suddivisi tra la cucina, il servizio e l’organizzazio-

ne degli spettacoli che quest’anno per ovvie ragioni abbiamo dovuto ridimensionare un po’ ma offrendo comunque un programma di festa che speriamo apprezzato dai cittadini di Revere ma anche da quelli dei paesi vicini”.

Ricco il programma delle iniziative.

In cucina a farla da padrona saranno come al solito le specialità tipiche: il risotto alla pilotta, i tortelli di zucca, il fritto misto e le grigliate di carne cucinati e serviti agli oltre 600 coperti allestiti nell’area del centro sportivo di via Nuvolari.

Molto attesa la “24 ore di calcio a 5” che vede coinvolte tante squadre provenienti da tutta la provincia di Mantova in una gara senza sosta che si svolgerà tra sabato 14 e domenica 15 luglio. E’ prevista la partecipazione di 24 squadre

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che verranno suddivise in 6 gironi. Le prime classificate e le 2 migliori seconde accederanno direttamente agli ottavi di finale, mentre le altre si giocheranno i sedicesimi.

Per i bambini animazioni e giochi gonfiabili nei campi sportivi tirati a lucido per l’occasione dagli organizzatori della sezione calcio della Polisportiva.

Una società, la Polisportiva Revere che, oltre ad avere la prima squadra iscritta al campionato di terza categoria, vanta un fiore all’occhiello rappresentato dalla Scuola calcio cui sono iscritti oltre 70 bambini provenienti anche dalle vicine Ostiglia e Pieve di Coriano. “In tutto – dice orgoglioso Piccinini – abbiamo circa 120 ragazzi suddivisi in sei squadre. Il settore giovanile è il nostro fiore all’occhiello”.

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PROGRAMMA

SAGRA D’LA STRADELA E’ uno degli eventi più importanti per la comunità di Bigarello. Dal 5 al 10 luglio si rinnova nel piccolo comune al confine con il veronese l’appuntamento con la tradizionale Sagra della Madonna della Carpaneta.

Organizzata dalla parrocchia con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, la Sagra rende omaggio alla statua policroma datata XV secolo rinvenuta, secondo la leggenda, proprio nella Corte di Carpaneta. Da anni quindi si porta avanti questa sagra per festeggiare una “pietà” mariana che, dopo i lavori di restauro effettuati a Parma, ha fatto ritorno nella chiesa parrocchiale a disposizione dei fedeli di Bigarello. La Sagra punterà come ogni anno sul binomio musica-gastronomia.

Tutte le sere, a partire dalle 19.30, saranno serviti al ristorante i migliori piatti della tradi-

zione. A Bigarello, è risaputo, si mangia bene.

A seguire, ogni sera, si balla con le migliori orchestre liscio. Mentre sull’area della festa, vicino alla Parrocchia, ci saranno le giostre per la gioia dei bambini e la tradizionale Pesca di beneficienza. Sabato 30 giugno andrà in scena un’anteprima della Sagra con la Festa della Comunità che segna la fine del Grest estivo per i bambini che saranno protagonisti di uno spettacolo. Non mancheranno naturalmente le funzioni religiose con la tradizionale Processione della Statua della Madonna accompagnata dalle musiche della Banda di Governolo in programma giovedì 5 luglio e la Santa Messa a Carpaneta di domenica mattina 8 luglio. La festa si chiuderà martedì 10 luglio con la commedia dialettale organizzata dall’Avis di San Giorgio.

SABATO 30 GIUGNO

Parrocchia di Stradella Festa della Comunità Conclusione Grest Spettacolo per bambini Con Mauro e l’animazione “Funvillage” Primo piatto gratis per tutti Secondi e bevande

GIOVEDI’ 5 LUGLIO Ore 18 - Santa Messa Tradizionale Processione con la Statua della Madonna di Carpaneta Banda filarmonica di Governolo Ore 20 - Apertura Stand gastron.

Ore 21 - Orchestra “Magri e Lisoni” VENERDI’ 6 LUGLIO Ore 19.30 - Apertura Stand gastronomico Ore 21 - Duo Les Bonnes

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SABATO 7 LUGLIO Ore 19.30 - Apertura Stand gastronomico Ore 21 - Orchestra “Enzo Allegri” DOMENICA 8 LUGLIO Ore 10.30 - Santa Messa a Carpaneta Ore 19.30 - Apertura Stand gastronomico Ore 21 - Orchestra “Gigi Corradi” MARTEDI’ 10 LUGLIO Ore 21 - Commedia dialettale Organizzata dall’Avis di San Giorgio DURANTE LA SAGRA Luna Park Pesca Mercatino di beneficienza

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Gazoldo degli Ippoliti

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Mantova

 GAZOLDO

DEGLI IPPOLITI: Attesa per lo spettacolo di Paolo Migone il 9 luglio

Gazoldo in festa

C’è la Fiera

della Postumia

Elena D'Angelo

P

rosegue fino al 9 luglio a Gazoldo degli Ippoliti la tradizionale Fiera della Postumia, giunta quest’anno alla sua ventunesima edizione. Promossa dal Comune di Gazoldo insieme alle associazioni locali di volontariato, aderenti alla Consulta, che contribuiscono in modo determinante all’organizzazione, la Fiera della Postumia è uno degli eventi principali nel cartellone estivo mantovano.

Il nome della Fiera trae origine dell’importante strada di origine romana, la Via Postumia appunto, che attraversa il paese e fa supporre l’esistenza, se non proprio di un centro abitato – vicus -, almeno di una statio – luogo di sosta e di cambio per i viaggiatori - in epoca romana.

La festa, iniziata lo scorso 24 giugno, continuerà tutte le sere fino al 9 luglio proponendo stand gastronomici e spettacoli gratuiti.

Venerdì 29 giugno alle 17 in Piazza Villa Ippoliti c’è la Gimkana per ragazzi, mentre in serata alle 21 spazio agli adulti con “Luci nella Notte”, la tradizionale biciclettata per le vie del paese dedicata alla memoria di Ferruccio Azzini. Una manifestazione organizzata da Avis, Aido, Cat, Avg, Centro sociale anziani e Pedale Castelnovese con la collaborazione della Protezione Civile di Canneto sull’Oglio.

Sabato 30 giugno alle 18.30 presso il centro sportivo è in programma la Coppa Italia di Tiro alla Fune (categoria 680 Kg.). In serata, alle 21.30, serata di ballo liscio con la grande Orchestra Spettacolo Ruggero Scandiuzzi. Aperta la “Bettola della Postumia” con il risotto di Franco e le specialità della cucina tipica mantovana.

Il mese di luglio prende il via domenica alle 9 da piazza Papa Giovanni Paolo II con “Melone in Vespa 2012” , raduno di vespisti mantovani e non. Allestito anche il Mercatino del melone con assaggi e stand gastronomico a cura dell’Ente Manifestazioni Gazoldo. Per tutti i presenti in regalo gadget a tema. Alle 18.30, al centro sportivo, va in scena il quarto “Memorial Armando Giovannelli” e il terzo “Memorial Armando Camicia” , incontro di calcio tra il Gruppo Amatori Gazoldo e una selezione di giocatori amici di Armando Camicia che hanno militato nelle squadre di Gazoldo, Rodigo e Asola. In serata si balla a ritmo di latinoamericani con “La Noche Latina” con il DJ Graziano Rossi (dell’Onda Latina ) e la scuola di ballo M2 di Mauro e Marika. In funzione “La Bettola della Postumia” con piatti tipici della cucina mantovana.

Lunedì sera 2 luglio sul Palco del Papa si sarà un’esibizione di balli con il gruppo “Nappy Q” di Goito e gli allievi della scuola di Gazoldo guidati dalle insegnati Cristina Gallesi e Benedetta Alberti. Dalle 21.30 serata di Ballo Liscio con l’Orchestra Spettacolo “Felice Piazza”. In funzione “La Bettola della Postumia” con piatti tipici della cucina mantovana.

Martedì 3 luglio alle 19, presso il Centro Studi Postumia di via Marconi è in programma la premiazione del 1° concorso fotografico “Memorial Bruno e Luca Terzidieci” con “Gazoldo, i suoi dintorni e le sue tradizioni. Così vedo il mio paese”, concorso riservato a tutti i ragazzi della scuola Primaria e Secondaria di Gazoldo degli Ippoliti. Sempre in via Marconi, alle 20.30, serata di Cabaret

con “Il fascino della Belle Epoque”, spettacolo di Gigi Franchini e Elena D’Angelo con le musiche di Roberto Negri.

Le musiche rock degli anni ’80 e ’90 proposte dai Spingy Gonzales sono le protagoniste della serata di mercoledì 4 luglio al Chiosco “Beberibe”. Dalle 21, per tutti gli interessati, porte aperte all’Asilo nido comunale “Mira Bazzani Marcegaglia” con l’equipe del servizio disponibile a far conoscere spazi, giochi, attività e metodo educativo della Cooperativa “Il Giardino dei Bimbi”. Dalle 19.30 in funzione il Luna Park in Piazza Papa Giovanni Paolo II. Giovedì 5 luglio serata di “Cinema sotto le stelle” in Piazza Ippoliti.

Venerdì 6 luglio si balla il liscio con l’Orchestra Spettacolo “Maurizio Medeo”. In funzione “La Bettola della Postumia” con piatti tipici della cucina mantovana. Liscio anche sabato 7 luglio con l’Orchestra Spettacolo “Gigi Chiappin” seguita alle 22 dall’esibizione di danze Standard e Ballo Liscio organizzata dalla scuola di Ballo “For you & for me Dance” di Eliana e Carlo Foramiti. In funzione “La Bettola della Postumia” con piatti tipici della cucina mantovana.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Palazzetto dello Sport.

Lunedì 9 luglio lo spettacolo più atteso, quello del comico livornese Paolo Migone. Inizio: ore 21. A seguire musiche dei Galpedro.

Nei giorni di fiera, inoltre, la Società Bocciofila Gazoldese, organizza il “XIX Trofeo Marcegaglia”, competizione boccistica provinciale individuale divisa per categorie D/C/B/A con finale unica in programma il 10 luglio.

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e 3 luglio la 18ª edizione della festa di Goito.

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Mangiala in centro”. E’ lo slogan scelto per la 18ª edizione di “Pizza in piazza”, in programma a Goito dal 2 al 3 luglio. Una tradizione consolidata ai primi di luglio. Nei giorni scorsi c’è stata la presentazione ufficiale in Municipio con l’Assessore alle manifestazioni Paolo Boccola, il vice sindaco Matteo Biancardi, l’Assessore alla politiche giovanili Mario Cancellieri, l’assessore al territorio Thomas Bussacchetti e per la Consulta Giovani di Goito Elisa Morelli, Gianmarco Greco e Jessica Zantedeschi. E’ infatti la Consulta Giovani, per il secondo anno consecutivo, ad avere il compito e l’onore di organizzare la kermesse culinaria, riconosciuta dal 2008 anche a livello regionale come “fiera locale” e che riesce ogni anno, ormai da diciotto anni, ad attirare sempre un numero maggiore di persone, intenzionate a gustarsi un ottimo prodotto come la pizza e per il gusto dello stare insieme.

L’evento è organizzato dall’amministrazione comunale di Goito con il patrocinio della Provincia di Mantova e della Regione Lombardia, in collaborazione con la Pro loco Sordello, il Moto club Mincio e l’Associazione Tandem. L’evento è reso possibile grazie anche all’apporto delle associazioni locali e degli sponsor Mantova Ambiente, Pezzini auto, Bluvacanze e industria molitoria Perteghella. Le pizzerie che nella due giorni proporranno le loro pizze sono da Goito la Old Edimburgh, il Mocambo, Miss Pizza, Lago San Pietro e pizzeria Dal

goito 2 luglio 2012 ore 21.00 Piazza matteotti

PIZZERIA

foro, da Castellucchio la pizzeria Obelix e da Rodigo la pizzeria Las Vegas.

“Vogliamo tornare a valorizzare il centro storico di Goito – esordisce l’assessore Boccola – per portare la gente a vivere il nostro territorio, con gli usi e i costumi di un tempo”. Si calcola che siano state circa 8 mila le pizze vendute e consumate nella passata edizione e intorno alle 10 mila le persone che per due giorni graviteranno per il centro di Goito. Le pizzerie, con il loro stand, saranno dislocate nel centro del paese, a partire da piazza Sordello e fino a piazza Matteotti, passando per piazza Gramsci e via XXVI settembre. L’apertura degli stand gastronomici è alle ore 19 e con un prezzo di 8 euro e 50 si potrà avere la pizza con una bevanda.

Per quanto riguarda il programma della manifestazione, sono previsti momenti di spettacolo per tutte le età, dai bambini assieme all’Abeo fino agli adulti con musica folcloristica nella serata di lunedì 2 luglio assieme al gruppo “Le Mondine” in piazza Matteotti a partire dalle ore 21.

Martedì 3 luglio in piazza Matteotti , alle ore 21.30, esibizione di Zumba con Sara Sbronzeri, Krav Maga e Boogie Woogie. In piazza Sordello, alle ore 22.30, Carovana in tour con Paolino e Martin di Radio Studio Più.

Torna anche quest’anno la lotteria “Pizza in piazza” con in pallio interessanti premi tra cui un pc portatile, uno scooter elettrico e un viaggio.

E in piazza arrivano le Mondine Ivano Bonatti presenta il gruppo che si esibisce la prima sera

Tanti lo conoscono perché il parrucchiere del paese. Ma molti di più lo conoscono per le sue doti di intrattenitore e di organizzatore di eventi musicali.

Ivano Bonatti è il vero mattatore di Pizza in Piazza, una delle tante anime che ogni anno contribuiscono a fare di questa festa di paese uno degli eventi più importanti in tutta la regione.

Lo abbiamo intervistato alla vigilia della 18esima edizione della kermesse.

Bonatti, quest’anno festeggiate la maggiore età, complimenti!

“Grazie. Come regalo di compleanno anche quest’anno non ci faremo mancare nulla con le migliori pizze sfornate lungo il corso del centro di Goito e gli spettacoli per tutti, dai giovani alla musica tradizionale” A proposito di folk, quest’anno le guest stars saranno un gruppo di giovani Mondine, giusto?

“Esattamente. Abbiamo l’onore di avere con noi le Mondine, tre giovani e belle ragazze piemontesi che sono molto apprezzate e conosciute an-

che per la loro presenza sugli schermi di Canale Italia. Letizia Borgaro, Chiara Finotti e Giulia Zingales sanno trasmettere al pubblico il calore delle tradizioni più antiche riproponendo le canzoni che cantavano le mondine mentre erano al lavoro nei campi”.

Altri spettacoli?

“Certo. Ne abbiamo per tutti i gusti. Da non perdere l’esibizione a suon di Zumba, la nuova moda in fatto di danza e sport, e lo spettacolo del tango argentino, un’altra passione che sta contagiando sempre di più gli amanti della musica e del ballo”.

Quest’anno avete anche un nuovo sindaco. Riuscirete a portarlo in piazza a ballare?

“A ballare non so, di sicuro glielo chiederò, poi deciderà lui.

Marcazzan, così come i suoi colleghi della Giunta, sono al governo di Goito da poco tempo ma ci hanno dato tutto il sostegno possibile per questa manifestazione. Comunque mi ha assicurato che all’apertura della festa ci sarà.

Se non proprio in pista a ballare, credo che lo inviterò a gustarsi una buona pizza!”.

Musica di roberto ferrari e canzoni di Edelma Coreografie di Ass. Sportiva Dilettantistica "Dancing School Goito" di alice marchi Evento in collaborazione con Consulta Giovani Goito per "Pizza in Piazza" 2012 18ª edizione

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SALAME DI CIOCCOLATO INGREDIENTI PER 6 PERSONE 100 g di burro 250 g di biscotti secchi 2 uova 100 g di zucchero 1 cucchiaio di rum 50 g di cacao amaro in polvere zucchero a velo PREPARAZIONE Far ammorbidire il burro a temperatura ambiente. e lavorarlo bene con una forchetta fino a farlo diventare una crema. Avvolgere i biscotti in uno strofinaccio pulito e batterli con il batticarne per sbriciolarli grossolanamente.

In una ciotola sbattere le uova con una frusta ed aggiungere lo zucchero. Lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi unire il rum ed incorporarlo. Aggiungere infine il burro ammorbidito.

Ottenuto un impasto morbido ed omogeneo, aggiungere il cacao in polvere e mescolare accuratamente. Per ultimo unire i biscotti secchi.

Portare l'impasto sulla spianatoia e dargli la forma di un salame.

Tagliare un foglio di carta stagnola abbastanza grande da avvolgerlo, cospargerlo di zucchero a velo setacciato e chiudervi il salame.

ANNOTAZIONI Metterlo nel freezer per almeno 1 ora e riporlo quindi in frigo almeno per un'altra ora fino al momento di servire. Il burro deve essere molto ben ammorbidito, altrimenti non si amalgamerà bene all'impasto. Se comunque dovesse impazzire (diventare grumoso) non scoraggiarsi, continuare a mescolare ed aggiungere il cacao. Solitamente, addensandosi, il burro riesce ad amalgamarsi e la preparazione sarà salva.

E' possibile sostituire il cacao amaro in polvere con una pari dose di cioccolato fondente. In tal caso fonderlo a bagnomaria e farlo intiepidire prima di unirlo all'impasto. In freezer il salame di cioccolata si conserva ottimamente per un paio di mesi.

Quando però lo si mette nel frigo è da consumare entro un giorno.

Attenzione dunque a scongelarle la giusta dose.

Le manifestazioni potrebbero subire cambiamenti, pertanto si consiglia di verificare l'evento contattando direttamente gli enti organizzatori.

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BELFORTE 17° FESTA DELLA RANA E DELLO STRACOTTO D'ASINO 13-16 LUGLIO Festa a base di stracotto d'asino e rane, successo della tradizione gastronomica mantovana.

La festa si ripropone di mantenere la tradizione e la tipicita’ belfortese che ha nelle rane, fritte da sole o immerse in nuvole di frittata, e nello stracotto d’asino i suoi capisaldi, poi risotto alla belfortese (con salsiccia, piselli e pomodoro), il pesce gatto fritto, le penne con lo stracotto, sbrisolone e bisulan “casalen“. Le quattro serate, tutte con ingresso gratuito, nella centralissima piazza risorgimento, verranno allietate dalla musica con tanto liscio ma anche latino americani e le canzoni piu’ in voga di questa calda estate. La doppia distribuzione permette di dimezzare i tempi di attesa, i più di 1000 posti a sedere e uno spazio “relax“ con tanto di gazebo nel giardino a lato della piazza.

Le quattro serate, ad ingresso gratuito in Piazza Risorgimento, verranno allietate dalla musica con tanto liscio ma anche latino americani e le canzoni più’ in voga di questa calda estate.

INFO: www.circololatorre.it - info@circololatorre.it

VOLTA MANTOVANA BIRRA VOLTA 29-30 GIUGNO/01/02 LUGLIO 9° Festa della Birra

Venerdì 29 Giugno 2012 Super Up (www.myspace.com/superupband) Pop Rock Sabato 30 Giugno 2012 Remember Sayo con Dj Marino Domenica 1 Luglio 2012 Anima (www.animalive.it) Lunedì 2 Luglio 2012 Circus Cover Band

INGREDIENTI PER LA PASTA 250 gr. di ALBUMI, SALE, 500 gr. di Farina di MANDORLE, 500 gr. di ZUCCHERO A VELO. Per lo ZABAIONE: 2 TUORLI, 2 cucchiai di ZUCCHERO, 4 mezzi gusci di VINO BIANCO AROMATICO. Per la CREMA AL BURRO: 200 gr. di BURRO a temperatura ambiente, 200 gr. di ZUCCHERO A VELO, 3 cucchiai di CACAO AMARO, poco LATTE. Per GUARNIRE: MANDORLE A LAMELLE, CACAO. Lo Zabaione: Montare con le fruste i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca. Aggiungere il vino e mescolare, Mettere in un contenitore a bagnomaria e mescolare con una frusta finchè il composto diventa gonfio e sprigiona un profumo intenso (attenzione a non farlo mai bollire altrimenti impazzisce).

Metterlo da parte a raffreddare.

La pasta: Tritare finemente le mandorle (nel caso non si abbia già la farina pronta), Montare a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, aggiungere lo zucchero a velo e mescolare delicatamente per non smontare il composto,aggiungere la farina di mandorle e incorporarla con delicatezza per non afflosciare troppo gli albumi, inserire un terzo del composto ottenuto in una sacca da pasticceria con la bocchetta fine e formare una spirale stretta su un foglio di carta oleata (io ho usato il foglio di silicone).

Fare la stessa cosa con gli altri 2/3 di impasto in modo da ottenere tre dischi dello stesso diametro. Infornare a 160° per circa 12-15 minuti. I dischi sono cotti quando cominciano a prendere un leggerissimo colore.

Far raffreddare bene. Fare la crema al burro: Mettere in un contenitore il burro morbido, aggiungere lo zucchero ed il cacao montare fino alla consistenza "a pomata" con le fruste aggiungendo il latte necessario.

Riprendere il primo disco della torta e spalmarlo con lo zabaione, sovrapporre il secondo disco e spalmarlo con la crema al burro, finire con il terzo disco che si lascia senza crema per far vedere il disegno della spirale.

Spalmare dell'altra crema al burro sul bordo del dolce e farvi aderire delle mandorle a lamelle.

Decorare il piatto da portata con poco cacao fatto scendere da un setaccino o con altro a piacere.

La festa della birra si trova in via Veneto (parallela alla strada colli sud) a Volta Mantovana, nella zona industriale!

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