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SETTIMANALE D'INFORMAZIONE ED EVENTI

Numero 27 • VENERDÌ 13 Luglio 2012 • prossima uscita Venerdì 20 Luglio

IL PERSONAGGIO:

Valdaro

la celebrità grazie al talent show di Maria De Filippi

la terra promessa

CARLO ALBERTO

stella mantovana CHIARA FERRETTI A PAG. 3

Il futuro incerto di un polo mai definitivamente decollato

MANTOVA SPORT GRANDE MANTOVA OLTREPO COLLINE MORENICHE

ANDREA MURARI A PAG. 4-5

Pass auto intestati ai defunti Diego Marani, un mantovano a Londra Canile: volontari cercasi Di corsa alla Stracornelio Riscopriamo il territorio

7 8 9 10 12

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PAGINA 3

Mantova

L'IINTERVISTA Quattro chiacchiere con il

nostro concittadino reduce dal successo di Amici: “Che bello veder tanti mantovani all’Arena fare il tifo per me!”

di Chiara Ferretti ----------------------------Non capita tutti i giorni di vedere un proprio concittadino in prima serata su Canale 5 o mentre si esibisce in diretta nazionale dal palco dell'Arena di Verona.

Ma quest'anno anche Mantova ha potuto vantarsi di essere la “casa” di un grande talento: stiamo parlando di Carlo Alberto Di Micco, 19 anni, di San Silvestro, ex studente del Liceo Virgilio, che è riuscito, prima ad entrare nella scuola di “Amici”, talent show condotto da Maria De Filippi, e poi, grazie alla sua voce straordinaria, è arrivato anche in finale, ad un soffio dalla vittoria. Alla vigilia della sua prima esibizione nella sua terra (Carlo, infatti, sabato 7 luglio ha cantato dal vivo al “Mooby Club” di Castellucchio) l'abbiamo intervistato per chiedergli dell'esperienza che gli ha cambiato la vita.

Ciao Carlo, com'è stato partecipare ad “Amici”? “È stata un'esperienza bellissima che rifarei sicuramente, anche se all'inizio è stato difficile entrare a far parte di questo meccanismo del tutto nuovo, vivere con le telecamere e i microfoni sempre addosso, insieme a gente che non conoscevo.

Comun-

SUL TERZO GRADINO DEL PODIO Carlo Alberto Di Micco è nato in Brasile, ma vive a Mantova con la madre e la sua cagnolina. Nella finale dell’Arena di Verona, il cantante di San Silvestro si è piazzato al terzo posto finale dietro al vincitore Gerardo Pulli e a Ottavio Di Stefano

Carlo Alberto, una star “made in Mantova”

que è stata assolutamente positiva, mi ha dato un sacco di soddisfazioni e mi ha formato tantissimo dal punto di vista artistico e personale. Poi per me era un sogno da tanti anni: ho guardato Amici sin dalla prima edizione!”

Il tuo percorso, però, non è stato semplice...abbiamo visto che alcuni professori hanno cercato di ostacolarti. Alla luce di questo, ti aspettavi di arrivare in finale?

“Ci ho sempre creduto e ci ho sperato tanto nella finale, anche perchè cantare sul palco dell'Arena è un grande onore per chi sogna di fare questo mestiere.

Però devo dirti che ho sempre fatto un passo alla volta, cercando di non farmi false illusioni. Secondo me è importante ricordarsi che fare un percorso come quello di Amici è un grande privilegio da sfruttare al meglio, ma con umiltà e cercando di essere se stessi. Io ho fatto proprio un passo alla volta: mi ero fissato dei traguardi e li ho raggiunti tutti. La prima speranza era proprio quella di essere preso, eravamo in 15.000 e non pensavo fosse possibile. Il secondo obiettivo era il serale, quindi arrivarci è stata un'altra grande soddisfazione. Poi sono arrivato addirittura all'Arena e ho ottenuto un contratto con la Warner che mi ha dato l'opportunità di muovere i primi passi in questo mondo che era proprio ciò che volevo!”

Però non hai vinto, ma anzi, h a vinto proprio Gerardo, la persona che, come hai lasciato più volte intendere, tu stimavi meno all'interno della scuola.

“Io non parlerei di stima. Dal punto di vista artistico siamo molto diversi: io ho altri gusti musicali e lui non rientra nei miei canoni. Però io sono aperto musicalmente parlando, e ammetto che Gerardo ha le sue doti soprattutto per quanto riguarda lo scrivere i testi. Ma al di là del mio pensiero, mi inchino al volere del pubblico”.

Abbiamo visto durante il day time di Amici che hai anche un bel caratterino: ci tieni a dire sempre la tua. Pensi che questo ti abbia aiutato ad emergere o penalizzato in qualche modo?

“Non ho mai pensato a questo. Io mi sono sempre mostrato per quello che ero, coi miei momenti di debolezza e anche esprimendo sempre la mia opinione. Io sono così anche nella vita di tutti i giorni.

Sono una persona molto critica, anche nei confronti di me stesso. All'inizio forse questo mi ha penalizzato perchè la gente a casa non mi amava, poi però credo che abbiano iniziato a capirmi e ad apprezzarmi per quello che sono”.

E i mantovani come hanno vissuto questa tua esperienza? “È stato davvero bello vedere tutto questo affetto da parte dei mantovani. Hanno sempre organizzato molti pullman sia per l'Arena che per venire a sostenermi a Roma durante il serale. Mi ha fatto piacere l'appoggio della mia città. È da Mantova che è partito tutto, è qui che ho studiato ed è qui che ho fatto i miei primi concorsi”.

Sabato hai cantato al Mooby Club di Castellucchio. Come ci si sente a tornare “da star” a casa propria?

“Sono molto emozionato nonostante io abbia cantato all'Arena di Verona e in diretta tv, è stata la prima volta a Mantova dopo Amici. Mi sono esibito in un locale che prima frequentavo con gli amici e dove ora sono tornato nelle vesti di cantante. Sono molto felice di poter tornare tra i mantovani e poter regalare loro qualcosa esibendomi”.

Quali sono i tuoi progetti futuri? “È appena uscito il mio singolo che è in vendita negli store digitali, un pezzo che il grande cantautore Ed Sheeran (Lego House è il suo brano più famoso) ha scritto per me e si intitola ‘Il sole cade”’.

Un grande privilegio dato che è un autore che stimo molto. Quest'autunno invece uscirà il mio primo album che è un lavoro che mi rispecchia molto. Intanto voglio salutare e ringraziare tutti i mantovani e in particolare i lettori di Mantova Mantova Reporter!”

Carlo Alberto di Micco in posa per un servizio fotografico (in alto), durante la finale di Amici (al centro) e in Municipio (in basso) ricevuto insieme alla madre dal sindaco PAGINA 4 Sodano

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PAGINA 4

Mantova

DA POLO STRATEGICO A CARROZZONE Nata con l’ambizione di divenire la nuova area di sviluppo industriale della città, la zona di Valdaro vive una fase di stallo, gli enti soci meditano di alleggerire la propria partecipazione nella S.p.a., mentre spunta addirittura l’idea della liquidazione

PRIMO PIANO La vicenda Aspireco

ha riacutizzato i timori che in un mercato in crisi si ceda alla tentazione di ospitare aziende che trattano rifiuti

Un decollo mai avvenuto

di Andrea Murari –--------------------------

Valdaro S.p.a. in numeri

D

oveva essere uno dei punti di forza per rilancio economico e occupazionale dell’area vasta della Grande Mantova, un punto di riferimento per l’intera provincia, un “unicum” in tutto il Nord Italia nel settore della logistica e dei trasporti, per la sua caratteristica di intersecare i trasporti via strada con le ferrovie e l’acqua.

A pochi passi dall’area del Petrolchimico, stravolta dall’inquinamento, costituiva anche la speranza di un nuovo tipo di sviluppo, tecnologicamente più avanzato e meno impattante per l’ambiente. E invece, a Valdaro, qualcosa non ha funzionato.

COS’È VALDARO L’area di Valdaro comprende sostanzialmente tre differenti realtà. Anzitutto il porto, la cui gestione è in capo alla Provincia di Mantova, e su cui l’ente pubblico ha operato investimenti notevoli per la realizzazione di infrastrutture come la conca e il collegamento ferroviario.

Intorno al porto, sono situate due grandi aree destinate allo sviluppo industriale, una di proprietà privata (Edil Pf S.r.l.) e una di proprietà di una società interamente pubblica, la Valdaro S.p.a..

VALDARO S.P.A. La Valdaro S.p.a. ha come soci la Provincia di Mantova, la Camera di Commercio e i Comuni di Mantova, Bigarello, Roncoferraro e San Giorgio. Lo statuto chiarisce che le quote azionarie non possono essere cedute se non agli stessi soci. Nasce con lo scopo di acquisire terreni per poi urbanizzarli e venderli, dotando l’area di infrastrutture e

2.000.000 mq

dimensione complessiva dell P.I.P. di Valdaro

20 milioni di Euro

opere di urbanizzazione realizzate dalla società

31

il numero delle aziende insediate

750

posti di lavoro

20 milioni di Euro

l’esposizione nei confronti degli istituti bancari

di servizi. Il che è effettivamente avvenuto, dato che la società ha realizzato urbanizzazioni pari a 20 milioni di Euro e ha visto insediarsi 31 aziende per un valore di investimenti, terreni esclusi, di 150 milioni di Euro.

LA CRISI Con l’avvento della crisi tuttavia, la vendita di terreni si è pressoché bloccata, a fronte di un’importante esposizione con le banche, che si aggira intorno ai 20 milioni di Euro. Il bilancio 2011 è stato salvato dalla vendita di un’area ad Autobrennero, ma il problema della sostenibilità economica della società rimane intatto per gli anni a venire. Inoltre, Edil Pf, proprietaria dell’area confinante, non solo non ha venduto terreni, ma non è nemmeno nelle condizioni di effettuare le opere di urbanizzazioni che erano state

concordate, con l’effetto che una cospicua area di Valdaro appare oggi nell’abbandono e nel degrado.

LA POLITICA Alla difficile congiuntura economica si sommano i contrasti della politica, che non riesce ad esprimere un progetto unitario e condiviso per il futuro dell’area.

In particolare nel Comune di Mantova, azionista di maggioranza, le posizioni della Lega Nord, che vorrebbe liquidare il “carrozzone”, contraddicono la volontà dichiarata del Sindaco e dell’assessore Benedini di continuare a puntare sull’area, come strategica per lo sviluppo della città. Intanto, però, il Comune ha messo in vendita le proprie quote azionarie, lasciando presagire la volontà di un disimpegno rispetto alla società.

ASPIRECO E LO SPETTRO RIFIUTI Un nuovo motivo di scontro ha nelle scorse settimane restituito Valdaro al centro del dibattito politico. Un’azienda che opera smaltimento di amianto, l’Aspireco, ha chiesto di potersi

insediare proprio a Valdaro.

Il Sindaco ha scelto di bloccare l’operazione, che invece l’Assessore Benedini avrebbe voluto sottoporre al Consiglio Comunale. Al di là delle strategie politiche, tuttavia, la vicenda ha riacutizzato l’antica

preoccupazione che, in una fase in cui appare interessato ad acquistare soprattutto chi tratta rifiuti, si ceda alla tentazione di vendere pur di salvare i bilanci, condannando l’area ad un futuro alquanto diverso dalle sue originarie ambizioni.

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PAGINA 5

Mantova

il vicepresidente

Il sistema MANTOVA punti su Valdaro C

laudio Camocardi attuale Vicepresidente di Valdaro spa, è stato Vicepresidente della Provincia con delega alle infrastrutture e i trasporti. Nessuno meglio di lui è in grado di ricostruire l’intricata vicenda di Valdaro e di indicarne le prospettive future.

Camocardi, a che punto sono i lavori di completamento dell’area del porto e della Conca di Valdaro?

“Per il porto fluviale è in corso il completamento dei lavori infrastrutturali, che proseguono da oltre due anni. La Provincia conta di concluderli a brevissimo, nell’ordine di qualche mese. L’altra opera importante gestita da provincia insieme ad Aipo è la conca di Valdaro, che attende l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente per la parte di terreno inquinato che va bonificato.

La conca è fondamentale perché mette tutto il sistema in rete e fornisce la possibilità alle imprese che sono a ridosso del polo logistico di utilizzare la via d’acqua con la massima efficienza.

Entro un anno avremo in funzione un sistema che aumenterà la competitività delle imprese che si affacciano su Valdaro e che, riteniamo, faciliterà l’insediamento di nuove imprese. E’ fondamentale che ciò avvenga, visto che si è speso molto denaro pubblico per sviluppare vie alternative alla strada".

A proposito di nuovi insediamenti, Valdaro spa fatica a vendere i terreni che ha urbanizzato e di anno in anno la situazione si fa sempre più complicata.

“L’ultimo bilancio approvato pochi giorni fa è in positivo per oltre 800 mila Euro, ma ciò è dovuto ad un’operazione di vendita di un terreno ad Autobrennero. Tuttavia, per effetto

del blocco immobiliare, dal 2008 ad oggi, la società è in grande sofferenza.

Abbiamo un patrimonio molto elevato, ma un’esposizione bancaria che ruota intorno ai 20 milioni di euro. Siamo molto condizionati anche dalle politiche monetarie di livello internazionale che hanno colpito le nostre banche e che si scaricano su di noi attraverso aumenti degli interessi di notevoli proporzioni".

Quali sono a sua avviso le condizioni per un rilancio competitivo dell’area?

“Ritengo anzitutto che i due sistemi, Valdaro spa e Valdaro Porto, si debbano integrare dal punto di vista gestionale.

C’è bisogno poi di un’azione forte dai parte dei soci e di tutto il sistema Mantova, affinché si imposti un’alleanza robusta con due realtà fondamentali: Venezia, che è il nostro sbocco via acqua, e con il polo intermodale di Verona, che è il più significativo del Nord Italia e si integra perfettamente con le nostre caratteristiche".

Cosa blocca questo tipo di sviluppo?

“Un tavolo di confronto con le due realtà è aperto da due almeno due anni in modo consistente. Per perfezionare intese è necessario però che sia tutto il sistema Mantova – quindi Comune, Provincia Camera di Commercio etc – e non la sola Valdaro, ad avere una posizione unitaria per conseguire questo obiettivo. Oggi questa convinzione univoca manca. É evidente che Valdaro spa è un soggetto troppo piccolo per raggiungere da solo un obiettivo del genere. Altrimenti si continueranno a fare buone pratiche senza però raggiungere punti di svolta in una congiuntura che non sembra sbloccarsi".

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 Camocardi: “Manca una volontà univoca

che ci permetta di costruire alleanze solide con Venezia e Verona”

agli incentive per i trasporti alternativi alla strada? “É chiaro che servono, contestualmente ai nostri sforzi, politiche di sostegno del trasporto su acqua e ferrovia, come ci sono in tutti i paesi europei, ma non in Italia. Se spostare le merci su strada continuerà a costare meno, è evidente che quello che abbiamo prefigurato non può funzionare. É un richiamo che sta trovando qualche interlocuzione a livello nazionale, ma ancora troppo debole".

L’area Olmo Lungo di proprietà di un privato è un altro dei nodi complicati rispetto all’obiettivo di un unico sistema di gestione dell’area di Valdaro?

“La collaborazione con Edil Pf, il proprietario dell’area, è sempre stata praticata da Valdaro ma l’interlocuzione è difficile, perché rispetto agli obiettivi prefigurati qualche anno fa non ci sono stati progressi. La novità degli

ultimi tempi è la volontà dichiarata dell’assessore Benedini di far convergere l’esperienza pubblica e quella privata.

Intento che però non ha avuto sviluppi ulteriori alle parole. In quella lottizzazione mancano ancora infrastrutture concordate che porterebbero un valore aggiunto importante. Noi dobbiamo continuare ad incalzare perché realizzi le opere".

Claudio Camocardi

La recente vicenda di Aspireco sembra mostrare che l’interesse per Valdaro ci sia soprattutto da parte di aziende che smaltiscono rifiuti. C’è il rischio che quella divenga la prospettiva dell’area?

“Le carattereistiche del mercato evidenziano in effetto la disponibilità di aziende di quel tipo. La mia esperienza mi dice che non bisogna generalizzare ma affrontare caso per caso, vedendo i progetti e ascoltando i pareri degli enti competenti. Lo stato di sofferenza in cui versa la società, però, non può essere l’elemento che ci fa insediare chiunque passi di qui: siamo una società con una funzione pubblica fondamentale, serve dunque la massima prudenza possibile, e si possono accettare solo aziende che siano compatibili con gli obiettivi del polo intermodale, senza comprometterne gli sviluppi futuri". È sempre più insistente la voce di chi chiede la liquidazione della società, cosa ne pensa?

“Sarebbe l’effetto dirompente, qualora questa esperienza rappresentasse un fallimento definitivo. Non è pensabile però che oggi gli enti soci comincino a svincolarsi cercando di alleggerire le proprie quote azionarie, visto che i soci sono tutti soggetti pubblici e vivono oggi le stesse difficoltà".

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Mantova

LO SCANDALO “ARANCIONE” Il tagliandino arancione è un’autorizzazione valida su tutto il territorio nazionale. L’invalido va all’Asl della sua città, si fa certificare le «sensibili difficoltà di deambulazione» e da quel momento per chi lo accompagna non valgono più ztl, corsie preferenziali e tariffe per la sosta.

MANTOVA:

Oltre mille mantovani non denunciano la scomparsa del famigliare disabile defunto continuando a utilizzare il permesso. Ma adesso arrivano le multe

Pass auto per invalidi?

Uno su quattro intestato ai morti!

La Polizia locale di Mantova ha scoperto che su seimila auto con il pass invalidi ci sono 1.500 defunti. I loro familiari, senza segnalare l'accaduto, hanno proseguito dunque a circolare e parcheggiare con tutte le agevolazioni assicurate a chi deve fare da autista a un disabile.

E molti lo hanno fatto con più di un’auto, contando sul fatto che le loro targhe sarebbero rimaste nell’elenco di quelle che le telecamere riconoscono come autorizzate. La polizia locale ha smascherato il raggiro e fatto partire le prime decine di multe. I pass disabili in città arrivano a superare quota 6mila perché non si tratta solo di mantovani ma anche di chi, residente in altra provincia, ha chiesto anche solo una volta di passare di qui, magari da turista (la netta maggioranza

&DOWN

UP

STEFANO GOLA Notte bianca con saldi: promossa a pieni voti. Tanta gente sabato scorso nel centro di Mantova per l’iniziativa promossa da Confcommercio. Secondo le stime quasi l’80% dei negozi ha aderito alla manifestazione che ha visto riversarsi nelle strade fino a notte inoltrata decine di migliaia di persone, molte provenienti anche fuori città.

“Il successo della Notte Bianca fa riflettere sul fatto che quando c’è stretta collaborazione tra gli enti promotori, il risultato è garantito” commenta soddisfatto il presidente cittadino di Confcommercio Stefano Gola

Più che “razzista” l’ultima esternazione del parlamentare leghista Gianni Fava appare “rozzista”. “Io da oggi mi sento nordafricano”, riferito alla presunta equivalenza di risorse destinate dal Governo alla ricostruzione post-sismica e alle crisi politiche nei paesi del nord Africa, suona come affermazione retorica, più che provocatoria. Anche perché, poi, il voto sul provvedimento governativo è stato favorevole. Nel passaggio dall’Ich eim berliner kennediano all’ Io sono nordafricano faviano c’è tutta la parabola involutiva della politica

GIANNI FAVA

è comunque di mantovani). Il tagliandino arancione, infatti, è un’autorizzazione valida su tutto il territorio nazionale.

L’invalido va all’Asl della sua città, si fa certificare le «sensibili difficoltà di deambulazione» e da quel momento per chi lo accompagna non valgono più ztl, corsie preferenziali e tariffe per la sosta. Concessioni sacrosante per chi siede in carrozzina o, in generale, può muoversi solo con gravi difficoltà, ma con un limite preciso: il pass è utilizzabile dal familiare o dall’amico soltanto se in quel momento sta portando in giro il disabile. Il permesso si lega all’invalido e non all’automobile, il che significa anche che il pass può essere associato a più di una vettura se l’accompagnatore non è sempre lo stesso. Le auto indicate dal disabile vengono inserite dalla Polizia locale nel computer che governa le telecamere puntate sugli accessi alle ztl. Il sistema legge in tempo reale la targa del veicolo che supera il varco: niente multa se è nell’elenco, altrimenti il verbale parte in automatico. Dunque, salvo casi particolari, non si verifica se l’invalido sia a bordo: per chi viola il regolamento, la sanzione arriva solo se un agente coglie in flagranza il furbetto. È su questo che i 1.500 giocano.

Lo stesso vale per i parcheggi nelle aree riservate o nelle righe blu: se nessun vigile vede il presunto accompagnatore salire o scendere dall’auto da solo, c’è la certezza di farla franca. È stato un controllo di routine ad aprire la strada all’ampia indagine. La Polizia locale, messa sulla strada giusta da qualche caso nel quale si è imbattuta, ha indagato fino a scoprire 1.500 morti nell’elenco

degli invalidi e a depennarli. Con una lunga serie di chiamate agli uffici anagrafe gli agenti hanno verificato chi fosse ancora vivo, scoprendo che uno su quattro non lo è più. La maggior parte delle telefonate è stata indirizzata ai Comuni della provincia di Mantova, dove risiede un’ampia quota dei titolari di pass, ma numerosi contatti anche nel resto d’Italia per controllare chi aveva chiesto autorizzazioni temporanee ed era rimasto in elenco.

Nel frattempo però qualche loro familiare stava continuando ad entrare nelle zone a traffico limitato, a dimostrazione che non erano solo dimenticanze. Così in due settimane è già partito un centinaio di multe, con casi di furbetti sanzionati più volte per i ripetuti passaggi sotto le telecamere.

PIAZZALE MONTELUNGO

La navetta va al mercato

Proseguirà fino a giovedì 6 settembre il servizio di bus navetta APAM a disposizione di coloro che desiderano raggiungere in autobus il mercato temporaneamente spostato in Piazzale Montelungo.

Visto il successo riscosso dalla navetta nei primi tre giovedì di servizio si è deciso di prorogarla fino a settembre, garantendo così un collegamento veloce e diretto tra centro storico e zona mercato. Solo una leggera modifica: il capolinea d'arrivo sarà in Piazzale Vittorio Veneto (fermata APAM) da dove è possibile raggiungere in pochi minuti e in totale sicurezza il mercato di Piazzale Montelungo. Invariata invece la fermata di partenza in Corso della Libertà (Banca Intesa). Al fine di venire incontro alle esigenze degli utenti inoltre tutte le corse in partenza da Piazzale Vittorio Veneto in direzione Corso della Libertà effettueranno fermata in Viale Isonzo – Stadio. La fermata non è prevista per le corse di andata in partenza da Corso della Libertà in direzione Piazzale Vittorio Veneto. Invariati gli orari: la “navetta mercato” sarà a disposizione ogni giovedì dalle ore 8.20 alle ore 12.20, collegando Corso della Libertà con Piazzale Vittorio Veneto in soli 10 minuti e con partenze ogni 20 minuti. Ultima corsa da Corso della Libertà – Banca Intesa in direzione Piazzale Vittorio Veneto prevista per le ore 12.20; ultima corsa da Piazzale Vittorio Veneto in direzione Corso della Libertà prevista alle ore 12.30. Per poter utilizzare la navetta è necessario munirsi di titolo di viaggio (abbonamento, biglietto di corsa semplice, carnet 14 corse) urbano di zona A oppure di zona B per coloro che arrivano da fuori Mantova. È possibile acquistare il biglietto di corsa semplice anche a bordo autobus al costo di 2,50 euro.

La magia del grande schermo

Ai mantovani piace andare al cinema. Soprattutto d’estate. In mancanza di eventi di rilievo organizzati dal Comune, ci si rifà gli occhi con il meglio della cinematografia mondiale in programma tutte le sere nella neo-inaugurata Arena Baratta che dallo scorso 7 luglio ha iniziato la programmazione estiva. Quasi esauriti i primi tre film, con il premiato agli Oscar “The Artist” in doppia programmazione per consentire a tutti gli spettatori interessanti di seguire la pellicola. La nuova location è ben gradita dal pubblico e l’allestimento tecnico approntato soddisfa appieno la fruizione dei film ai massimi livelli.

foto della settimana

MANTOVA

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Festa d'la Psina COMITATO MANIFESTAZIONI COMUNE DI RONCOFERRARO(MN)

SABATO 21 LUGLIO

Dalle ore 19,00 - apertura stand gastronomico ore 21,30 - suoneranno "I GALPEDRO", con Giulio Giovannoni di TeleMantova

DOMENICA 22 LUGLIO

Dalle ore 19,00 - apertura stand gastronomico ore 21,30 - Orchestra “ENZO ALLEGRI”

LUNEDì 23 LUGLIO

vi segnala i prossimi appuntamenti

MARTEDì 24 LUGLIO

Festa dei Risotti dal 31 agosto dal 31 agosto 2 al settembre 2 settembre

Dalle ore 19,00 - apertura stand gastronomico ore 21,30 - Commedia dialettale “Tra muier e mari mia metar i di”

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Mantova

LA VOLATA E' LANCIATA Se i tecnici decideranno di schierarlo titolare, Diego dovrebbe correre la terza frazione, l’ultima curva, quella che lancia la volata finale

SPORT

Diego MARANI,

Il giovane atleta

mantovano va alle Olimpiadi dove si giocherà la possibilità di correre la staffetta 4X100 di Enrico Corniani –--------------------------In meno di 12 mesi è passato dalla semifinale del campionato di calcio allievi provinciale, a correre la semifinale dei 200 metri nei campionati del mondo juniores di atletica leggera. Oltretutto, mancando di qualificarsi per la finale per un solo centesimo. Adesso, che ha 22 anni, parte per Londra, per le Olimpiadi, con buone chances di correre la terza frazione della staffetta 4x100 dell’Italia. Lui è Diego Marani, talento tutto mantovano, classe 1990, e si è guadagnato un posto per le Olimpiadi di Londra, a 36 anni di distanza dall’ultimo “prodotto olimpico” dell’atletica mantovana, quel Gianni Ronconi che a Montreal ’76 arrivò in semifinale nei 110 ostacoli. A Montreal doveva esserci anche l’attuale allenatore di Diego, Giovanni Grazioli, nativo di Robbio e mantovano d’adozione, che però non fu

un mantovano a Londra

convocato dalla federazione italiana perché ritenuto troppo giovane (appena 17enne, all’epoca).

Quella di Diego è la classica storia del talento puro scoperto quasi per caso. In seconda superiore, all’Itis “Fermi”, Diego viene notato mentre corre con i compagni di classe da una professoressa di educazione fisica, Simona Parmiggiani, grande exostacolista azzurra, guarda caso sposata proprio con Giovanni Grazioli. La prof capisce che c’è del potenziale, e mette la pulce dell’atletica nell’orecchio del ragazzo e del marito.

DAL CALCIO ALLA PISTA Comincia così, nel 2006, l’avventura con le scarpette chiodate di Diego. In realtà comincia molto lentamente. Diego è un attaccante dal gol facile della Rivaltese, mollare il calcio per l’atletica non è una scelta semplice. Lui e Grazioli si mettono d’accordo per un paio di allenamenti al mese, meno del minimo sindacale. Solo dopo un annetto circa, e diverse gare nazionali vinte

(e il rifiuto a partecipare con una rappresentativa lombarda al prestigioso meeting di Bressanone per giocare le semifinali del campionato di calcio allievi provinciale…) Diego, due mesi prima dei campionati italiani allievi, acconsente ad allenarsi “addirittura” 3 giorni alla settimana. E siamo al minimo sindacale.

Grazie a questo “terribile” regime di allenamento, Diego in ottobre stravince i 200 piani ai campionati italiani, chiusi in 21”78 con una gran rimonta. Il calcio comincia a essere un ricordo sempre più sbiadito, e comincia la scalata verso l’elitè dell’atletica che conta.

LA PRIMA MAGLIA AZZURRA Nel 2008 si migliora costantemente sia sui 100 che sui 200. Si qualifica per i Mondiali juniores di Bydgoszcz, in Polonia, dove fa il suo esordio con la maglia azzurra, saltando di netto le varie trafile regionali, selezioni giovanili e via dicendo. E da esordiente, in terra polacca lascia tutti a bocca aperta, in primis il suo allenatore Grazioli. Corre alla grande, manca la finale per un solo centesimo, abbassando il personale a 21”18.

Nel 2009 migliora ancora, timbra un ottimo 10”49 nei 100, scende sotto i 21 secondi nel mezzo giro di pista, e alle seconda apparizione in nazionale, agli Europei junior di Novi Sad, vince la medaglia di bronzo. Anche il 2010 parte alla grande, con Diego che ritocca il personale sui 200 su un palcoscenico davvero speciale, il Golden Gala all’Olimpico di Roma, in mezzo ai giganti della velocità statunitensi. Ormai, corre di diritto fra i grandi. Da metà stagione in poi, però, un paio di infortuni di troppo lo condizionano.

L’ANNO NERO Il 2011 è l’anno nero, nonostante l’ingaggio da parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Il trascinarsi di alcuni vecchi dolori muscolari, e una preparazione in parte non consona al suo modo di correre e al suo fisico, lo limitano nei risultati e davanti al cronometro. Ma né lui, né coach Grazioli si perdono d’animo. Si guardano in faccia e si confrontano, e decidono che è ora di ripartire. Insieme preparano

l’annata olimpica al maglio.

Quest'anno Diego corre un 20”76 ventoso, poi fa registrare il minimo (20”77 vincendo il titolo italiano Promesse) per partecipare ai recenti Campionati Europei di Helsinki. L’obiettivo è passare un turno, Diego conquista la finale, arrivando settimo nonostante un problema muscolare a una coscia. In sostanza, si conferma uno dei velocisti italiani più in forma, e i tecnici federali, dopo i campionati italiani di qualche giorno fa a Bressanone, decidono di convocarlo per Londra, fra gli staffettisti veloci.

IL SOGNO A CINQUE CERCHI Nelle ultime settimane ha cercato di fare il minimo per poter correre a Londra anche i 200, ma ha trovato spesso vento contrario, che non lo ha certo aiutato.

Se i tecnici decideranno di schierarlo titolare, Diego dovrebbe correre la terza frazione, l’ultima curva, quella che lancia la volata finale.

Lui che per correre in curva ci è nato. Destino. Ha la gamba sinistra, quella più interna alla curva, per capirci, un centimetro circa più corta dell’altra.

Un’inezia, ma determinante se quella curva la devi correre a tutta velocità, sbilanciato e determinato a stare davanti agli altri. Ci proverà anche sabato 11 agosto, a Londra, giorno delle batterie della 4x100.

In bocca al lupo, Diego. È solo l'inizio.

Giovanni Grazioli con Diego Marani

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Mantova

IMPENNATA DI ARRIVI NELLE ULTIME SETTIMANE Al canile di Mantova la situazione è sotto controllo, quello che manca sono giovani volontari che abbiano voglia di lavorare per il benessere degli ospiti a quattro zampe

GRANDE MANTOVA “AAA volontari cercasi” “Dobbiamo dire

ai mantovani un grande grazie: ci aiutano molto con offerte e adozioni"

“

Li vogliamo giovani e, soprattutto motivati. Quì c’è da pulire le cucce e dar da mangiare agli “ospiti. Insomma, c’è da sgobbare.”

La “chiamata alle armi” viene dal canile di Mantova e da chi manda avanti la baracca, da anni, al di là del troppo freddo, del troppo caldo, dei troppi pochi soldi, del poco tempo e della troppa fatica.

Ci abbiamo fatto un giro sabato pomeriggio. Giornata movimentata, tra alcune adozioni e parecchia gente che passa e concede agli ospiti della struttura una sgambata che sa tanto di liberazione, sotto le piante di Bosco Virgiliano.

Mariagrazia è una che tra i recinti del canile ci ha passato parecchio tempo. La situazione ce l’ha sempre chiara in testa, non ha bisogno di riflettere per risponderci. “Al momento ospitiamo circa 115 cani, quindi siamo molto vicini alla nostra capacità massima. Peraltro, abbiamo avuto un’impennata di arrivi negli ultimi 20-30 giorni, fisiologica considerato il periodo di inizio estate. Parecchi li troviamo vicino al cancello d’entrata.”

Non si tratta comunque di gente abituata a lamentarsi, al canile.

“La situazione è assolutamente sotto controllo. Tutti i cani sono vaccinati e nutriti in modo corretto. E’ vero, c’è caldo, ma ovviamo al problema come abbiamo fatto con il gran freddo di quest’inverno. Aiutiamo i nostri ospiti con tutto quello che abbiamo a disposizione.

A breve dovrebbe arrivare un contributo da parte del Comune, per costruire strutture e recinti migliori. Dobbiamo anche dire un grande grazie ai mantovani.

Ci aiutano molto, con generose offerte, e anche il ritmo delle adozioni è alto. L’anno scorso hanno trovato casa circa 200 cani.”

Dovesse fare una richiesta, quale sarebbe la prima? “Abbiamo bisogno di volontari, volontari

giovani e motivati. Ci sono recinti da pulire, cani da sfamare e parecchio altro lavoro, prima di potersi concedere una passeggiata nel bosco con i cuccioli. A quello pensa la gente che viene a trovarci ogni settimana”.

Ecco, questo è lo spirito del

IL GIARDINO DEI RICORDI

canile di Mantova. Si sgobba, per far stare il meglio possibile questi bastardelli. D’altronde, con degli occhi così… P.S. il 24 di agosto c’è la festa del canile e dell’associazione. Cena di beneficenza. Seguiranno ora e luogo. Tenetevi liberi.

Il Giardino dei Ricordi Un addio decoroso al proprio animale L’addio al proprio animale domestico non è solo una profonda ferita emotiva, ma anche una seria difficoltà pratica. Potersi tenere vicino un ricordo del proprio animale è un privilegio che si possono permettere in pochi, e anche per chi possiede un giardino la sepoltura domestica è vietata dalla legge.

Per questo, una coppia di Bagnolo, Barbara Dedola e Andrea Guadagni, lei veterinaria, hanno deciso di costruire dietro la loro casa in campagna un inceneritore per la cremazione di piccoli animali domestici, con consegna delle ceneri in un’apposita urna.

Il Giardino dei Ricordi (www.ilgiardinodeiricordi.it, 0376/415640 – 3406441760), l’unico impianto di cremazione della provincia e uno dei pochissimi del nord Italia, è la risposta alla sempre più frequente richiesta dei proprietari di poter conservare le spoglie dei propri animali.

Per gli animali piccoli la cremazione avviene nell’impianto di via Levatella 14, mentre per gli animali più grandi ci si serve di un impianto esterno di fiducia. Il proprietario dell’animale può assistere, se lo desidera, all’intero ciclo di cremazione singola o alla sola introduzione delle spoglie nell’inceneritore. Le ceneri vengono restituite in un’urna personalizzabile con nome o dedica.

In alternativa, per chi non volesse la restituzione delle ceneri, il servizio svolto è il trasporto per solo smaltimento dal domicilio o ambulatorio veterinario sino ad un'apposita struttura idonea alla raccolta, il tutto con contenitore e procedure autorizzati dall'Asl. I costi variano a seconda della taglia dell'animale e dell'eventuale distanza di trasporto: si va dai 130 euro per far cremare un gatto ai 500 per un cane di grossa taglia, tipo un alano.

Un modo per prenderci cura dei nostri piccoli amici anche dopo che ci hanno lasciato e mantenere vivo il loro ricordo.

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Mantova

LTREPO MANTOVANO Fiaccole e torce per illuminare l’argine

ATTESI CENTINAIA DI PARTECIPANTI Si parte da davanti allo stadio comunale di via Gramsci: lo strat alle 20.45. Percorso di 5 o 10 chilometri

Tutti di corsa…

a Ostiglia la Stracornelio

Ecco il percorso della Stracornelio Questo il percorso lungo il quale si snoderà la Stracornelio edizione 2012 (le strade saranno chiuse dalle 19.15 alle 23.30): via Gramsci, via 4 Novembre, via Bonazzi, via San Giuseppe, via Vittorio Veneto, via Verrara, via Oglio, via Po, via Visi, rampa arginale (in salita) di via Belfanti, argine del Po, rampa arginale (in discesa) di via XX Settembre, via XX Settembre, via Osvaldo Gnocchi Viani, piazza Matteotti, via Miglioretti, rampa arginale (in salita) di piazza Isabella d’Este, argine del Po, rampa arginale (in discesa) di strada Viazzuolo, strada Viazzuolo, via Rodari, via Visentini, via Vamba, via Collodi, via Tinti, via Marsala, piazza Cornelio, via Vittorio Veneto, via Tasso e poi si riparte lungo via Bonazzi per il secondo giro del percorso.

il commercio al dettaglio e cercare di tornare alla normalità.

Comunque – aggiunge Montanari – non ci siamo dimenticati degli esercenti del capoluogo: in questo senso a breve si terrà un incontro per analizzare anche la loro situazione. Abbiamo ricevuto proposte di “ospitalità” simili anche dalla Confcommercio di Milano, Varese e Lecco, ma ci pare azzardato mandare i nostri negozianti così lontano».

Durante la presentazione dell’iniziativa “Le imprese vivono, viva le imprese”, arriva anche una presa di posizione di Nicola Dal Dosso, direttore di Confcommercio Mantova. «Sarebbe necessario – di Giovanni Bernardi –---------------------------

O

stiglia si trasforma in una pista podistica: venerdì 13 luglio torna la Stracornelio, la corsa podistica di cinque o in alternativa dieci chilometri che interessa gran parte delle vie del centro storico del paese. Partenza fissata per le ore 20.45 – la prima novità – dal piazzale del campo sportivo di via Gramsci – e questa è la seconda novità.

Pronti, via. Tutti di cosa quindi nelle strade del centro di Ostiglia.

E potrebbe essere una vera e propria invasione di podisti, dal momento che la Stracornelio giunge alla sesta edizione e già nel 2011 avevano partecipato circa 300 persone provenienti da tutte le province confinanti con il Mantovano. L’unica ragione che potrebbe provocare un calo nei partecipanti è – strano a dirsi – il terremoto: molti podisti

partecipanti alle passate edizioni provenivano dalla provincia di Modena ma quest’anno non è scontato che riescano a prendere parte alla gara.

Anche quest’anno, come sempre, chiunque può partecipare alla Stracornelio, che si declina in due versioni: quella “amatoriale” e quella “competitiva”. La prima prevede un solo giro (cinque chilometri), la seconda invece due giri (10 chilometri). La versione competitiva è riconosciuta dalla FIDAL, la Federazione Italiana di Atletica Leggera, mentre quella non competitiva è riconosciuta dalla FIASP (Federazione Italiana Amatori Sport per Tutti). Per i partecipanti alla gara competitiva sono previsti premi vari per i primi 20 uomini assoluti e per le prime 30 donne assolute.

Le iscrizioni sono aperte fino a poco prima della partenza, che quest’anno è stata posticipata rispetto alle precedenti edizioni.

Se fino all’anno scorso era fissata verso le 19.30, quest’anno si va in “notturna”: lo start è per le ore 20.45. Per questa ragione gli ultimi classificati arriveranno presumibilmente a sole già tra-

montato: per questo, quest’anno è previsto che alcune vie (come l’argine del Po) saranno illuminate da fiaccole e torce che creeranno pure un’atmosfera suggestiva. Sono previsti un punto di rinfresco a metà percorso (di fronte al municipio) e un ulteriore punto di rinfresco con spugne e acqua alla fine del primo giro. La partenza (e l’arrivo) sono stati spostati di fronte al campo sportivo (non più in piazza Mazzini) per dare ai partecipanti la possibilità di usufruire delle docce del campo da calcio.

La Stracornelio è organizzata dal Comune di Ostiglia e dal gruppo podistico ARCI “Goodwin” di Libiola nella persona di Paolo Bisi, figura ormai di riferimento nell’organizzazione della corsa podistica ostigliese.

Durante le ore di svolgimento della manifestazione numerose strade di Ostiglia saranno chiuse al traffico e presidiate da Polizia Locale, Protezione civile e dagli operatori del Comune. mercio Ercole Montanari – riteniamo che abbia un’importante valenza psicologica per rilanciare

spiega Dal Dosso - che i sindaci avessero poteri di “esproprio governato”: non è pensabile che una parte di centro storico debba rimanere ostaggio di un edificio pericolante o non sicuro che magari il proprietario non vuole o non può mettere in sicurezza.

Se ai sindaci non vengono concesse possibilità di questo tipo, il centro di molti paesi rischierà di trovarsi, nelle settimane a venire, in una situazione difficile da gestire e decisamente molto ingarbugliata». L’iniziativa “Le imprese vivono, viva le imprese”, è stata presentata nella sede di Confcommercio a Mantova il 3 luglio scorso.

QUISTELLO

Musica e festa fino a Ottobre

Il sisma fa saltare la Notte Bianca di Quistello, e allora via con una lunga serie di iniziative, kermesse e sagre di varia natura che accompagneranno Quistello fino alla metà di ottobre. Si parte in questi giorni con il torneo di calcio a Nuvolato che dura fino al prossimo 20 luglio. Sabato prossimo (14 luglio) è in programma il concerto di Daniele Goldoni (Area Marchesi, ore 21). Il 21 luglio “Riapriamo il centro storico!”, serata a scopo benefico delle associazioni di volontariato. Il 30 luglio “Diamoci una mano” (festa all’insegna della solidarietà). Il 4 e il 5 agosto “Quistello Rock Fest” nell’area sportiva di via Allende e, il 4 agosto, “A braset cun al dialét” (Area Marchesi, ore 21). Il 5 agosto corsa podistica nella frazione di Nuvolato. L’11 agosto “Qui...stelle”, degustazione di prodotti tipici all’area sportiva di via Allende. Il 15 agosto “Tutti insieme a Quistello”, sempre presso l’area sportiva. Il 18 agosto “Prosa, poesia e musica” al museo Gorni di Nuvolato. Il 23 agosto “Basket in piazza”. E poi sagre e kermesse fino a metà ottobre: Sagra di San Rocco (16 e 17 agosto), Fiera di San Bartolomeo (24-26 agosto), Festa del fungo (7-9 e 14-16 settembre), Sagra di San Fiorentino (27-30 settembre), Festa della zucca (5-7 ottobre) e infine “Facciamo la festa (ai formaggi e ai vini)”, in programma dal 12 al 14 ottobre prossimi. (gb)

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Mantova

LTREPO MANTOVANO In programma

15 serate di eventi per riallacciare i rapporti tra i cittadini della comunità

FESTA DEMOCRATICA La kermesse diventa "on the road" e si sposta lungo via Bertazzoni, di fronte alle scuole, a causa dell'inagibilità dell'area feste

San Benedetto,

SUSTINENTE

il PD… scende in strada

DAVIDE SQUASSABIA e la magia della

poesia

R

icostruire, ripartire. Riallacciare i rapporti tra le persone e trovare i fondi e la forza per riaprire la propria cittadina. Obiettivi non facili da raggiungere. Ma il Partito Democratico ci prova, e quest’anno ha organizzato la tradizionale Festa Democratica on the road (sulla strada) perché la sede tradizionale della festa non è agibile – e allo stesso tempo pensando a un “evento per la rinascita della comunità”.

Sulla strada, quindi. Come nel celebre romanzo di Jack Kerouac che alla fine degli anni ’50 è stato manifesto della Beat Generation.

Sulla strada, la Festa Democratica sambenedettina di quest’anno, per due ragioni. Perché parte della tradizionale are feste è inagibile dopo il sisma, e perché il Partito Democratico di San Benedetto Po quest’anno ha sentito forte la necessità di “uscire” dai propri luoghi per andare fisicamente in mezzo alle persone e stare vicino alla gente nella vita di tutti i giorni. Soprattutto in questo momento, in cui i ricordi del terremoto del 20 e del 29 maggio sono ancora freschi.

Quindi dieci giorni di festa in via Bertazzoni, di fronte alle scuole, con la serata di chiusura fissata per domenica 15 luglio. Dieci giorni di musica, cibi tradizionali, iniziative per far sentire la gente viva e, come detto, tentare di ri-

Davide Squassabia

Incontro con

l’ingegnere che ha scoperto l’amore per la scrittura allacciare i rapporti tra le persone di San Benedetto Po. Nella serata di lunedì 9 luglio si è anche tenuto un dibattito cui hanno preso parte vari esponenti del Partito Democratico: l’onorevole Marco Carra, il segretario provinciale Massimiliano Fontana, la vicepresidente del consiglio provinciale Giovanna Martelli e il consigliere provinciale di maggioranza, in quota PD, Tiziana Zucca. Tema della serata l’agenda

del Partito Democratico per la ricostruzione di San Benedetto Po e del resto della Bassa dopo le scosse di terremoto. Proprio a questo proposito il PD di San Benedetto e “Progettiamo il Domani”, gruppo di minoranza in consiglio comunale, hanno inviato una serie di richieste alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, facendo presente come per San Benedetto Po sia fondamentale poter

riaprire le proprie bellezze artistiche in tempi brevi. Bellezze artistiche che garantiscono al Comune rivierasco turismo e di conseguenza proventi e vita per tutto il paese. Quella vita che i democratici sambenedettini vogliono contribuire a ridare al loro paese. Un paese ricco di bellezze artistiche riconosciute a livello internazionale, che però il sisma ha ferito più di una volta e in modo profondo. (gb)

di Arianna Bellini –------------------------Una personalità dinamica e una formazione poliedrica quella di Davide Squassabia, Ingegnere di professione, sociologo e poeta per passione.

Originario di Sustinente, ha vissuto alcuni anni a Bologna in qualità di docente universitario e circa quarant’anni a Mantova. Da 5 anni è tornato nella sua casa d’origine, dove coltiva la sua passione per la scrittura. Ha dedicato il volume ‘Animali e dintorni’ alle figlie Giulia e Ginevra, che definisce ‘le sue più belle poesie’.

Quando è nata la passione per la poesia?

“E’ nata non molto tempo fa, nel 2000, dopo l’incontro con Alda Merini e Gianfranco Maretti, al quale, come un vero e proprio menestrello, ho musicato dei madrigali. Negli anni dell’Università ho conosciuto Giorgio Celli, che mi ha spinto a pubblicare il libro: l’anno scorso ho partecipato e vinto un concorso di scrittura indetto da una banca di Mantova, il

cui premio era la pubblicazione del volume. Si tratta del mio primo libero di poesie; prima di questo ho scritto libri di sociologia, più impegnati e più problematici”.

Dal titolo del libro sembra che il tema principale sia il mondo degli animali…

“Scrivo poesie dal 2000 , in particolare sugli animali: ho vissuto 15 anni con una cavalla di cui parlo in molti testi.

La prefazione del libro è di Celli, che purtroppo è morto dieci giorni prima del giorno stabilito per la presentazione.

Ho scritto anche poesie per le mie figlie e poesie d’amore, ma quelle per gli animali erano preponderanti: ecco perché il titolo è ‘Animali e dintorni’. I ‘dintorni’ di cui parlo non sono spaziali, ma rappresentano gli esseri umani”.

Nei suoi scritti possiamo trovare qualche riferimento a Sustinente o, più in generale, all’area mantovana?

“Sicuramente Sustinente è molto presente con i suoi argini, la mia casa di campagna, i tramonti, le lucciole, la notte di San Lorenzo; posso dire che il libro sia nato qui, nella mia terra. Ci sono riferimenti anche alla Sardegna, un altro posto che ho amato molto. Non mancano i temi filosofici, come il tempo, l’amore e il dolore”.

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Mantova

Alto mantovano

PAESAGGI E DINTORNI Fino al 21 dicembre Mantova partecipa alla “Giornata del Paesaggio”, una manifestazione promossa per sensibilizzare le comunità residenti al proprio patrimonio materiale e immateriale con azioni di valorizzazione e promozione che coinvolgono direttamente gli abitanti

“Mantovani, riscopriamo il nostro territorio”

 COLLINE MORENICHE: L’assessore al Turismo della Provincia di Mantova, Francesca Zaltieri presenta le “Giornate del Paesaggio”  di Dario Ferrarini –--------------------------------------

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iscoprire le bellezze del territorio con occhi nuovi: è l’obiettivo della VI Edizione della Giornata del Paesaggio, un ciclo di trentotto eventi ed escursioni in programma su tutto il territorio mantovano fino al 21 novembre in cui è possibile visitare, conoscere e riscoprire alcuni elementi del patrimonio locale, con itinerari tra natura, arte e storia.

“Il paesaggio per noi è un tema prioritario, un’occasione importantissima di riflessione – spiega Francesca Zaltieri, assessore al Turismo della Provincia di Mantova – Il nostro patrimonio ambientale si intreccia sempre più con il patrimonio artistico, ed è necessario che pensiamo in modo sempre innovativo a questa interazione. La Giornata del Paesaggio è soprattutto l’occasione per prendere consapevolezza dei paesaggi delle comunità, di tutto ciò che fa parte di una storia, di una tradizione di un immaginario collettivo al fine di progettare il futuro dei nostri paesaggi in modo consapevole e sostenibile”.

Un obiettivo ribadito dall’Assessorato alla

Cultura anche negli eventi più recenti.

“Alla casa del Mantegna – continua Francesca Zaltieri - abbiamo inaugurato un ciclo di mostre dedicate ai paesaggi dei nostri territori, un esempio di progetto partecipato, perché lo abbiamo fatto insieme agli enti e alle istituzioni culturali delle zone interessate con l’obiettivo di dare il via ad un effetto moltiplicatore e mettere in campo molte altre azioni. La mostra alla Casa del Mantegna ‘Il paesaggio nell’Alto Mantovano: arte, territorio e identità’, aperta gratuitamente fino al 9 settembre, entra perfettamente nello spirito delle giornate del paesaggio, di azioni che mirano a valorizzare il nostro patrimonio, attraverso momenti di riflessione, conferenze, dibattiti, passeggiate e sport, coinvolgendo partner importanti come il Politecnico di Milano, il Parco del Mincio, l’Associazione Colline Moriche e tutto un partenariato attivo di associazioni, che costituiscono non solo un patrocinio formale ma un progetto ampio e condiviso”.

E anche se il progetto è appena iniziato, il primo bilancio è più che positivo: “Le prime tappe di Solferino, Volta, Castiglione, Pozzolo e Medole – conclude Zaltieri – hanno

riscosso una grande partecipazione, a conferma dello straordinario patrimonio che questi territori possono offrire”.

Prossima escursione a Guidizzolo, il prossimo 15 Luglio. Per il programma completo degli eventi: www.turismo.mantova.it.

Francesca Zaltieri

castel goffredo

Premio Acerbi, un primo posto per due

Non sempre il vincitore è uno solo: almeno non nell’ambito letterario del Premio “Giuseppe Acerbi”, il prestigioso riconoscimento giunto alla XX edizione dedicato quest’anno alla Letteratura della Spagna. Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi lo scorso 30 giugno presso la Sala Consiliare di Castel Goffredo, la giuria scientifica e quella popolare hanno infatti assegnato lo stesso punteggio complessivo a due scrittori in lizza: Ángeles Caso, con il romanzo “Il correttore” e Ignacio Martinez de Pisón, con “Il Fascista”. Un’edizione, quella del 2012, tutta nel segno della letteratura iberica: nel corso dell’evento è stato consegnato anche il Premio speciale per la saggistica italiana sulla Spagna ad Armando Savignano, docente di filosofia morale presso l’Università di Trieste.

Numerose le rappresentanze delle istituzioni locali, tra le quali il sindaco di Castel Goffredo Mauro Falchetti, l’assessore provinciale alla Cultura,

Francesca Zaltieri, l’Assessore regionale alla Semplificazione Carlo Maccari e il Prefetto di Mantova, Mario Rosario Ruffo.

Un grande successo di pubblico per una kermesse, nata nel 1993 con l’obiettivo di divulgare l'immagine di Castel Goffredo e del territorio mantovano nel mondo, non solo attraverso il suo prodotto industriale più rilevante, le calze, ma anche tramite iniziative culturali di alto livello: un premio letterario internazionale dedicato ad uno dei cittadini più illustri di Castel Goffredo, Giuseppe Acerbi che, all’avanguardia per l’epoca in cui visse, ebbe una visione internazionale e pluralistica della cultura. Il premio è organizzato dall'Associazione Giuseppe Acerbi, che dal 2001 si propone di approfondire la conoscenza del letterato castellano e della sua epoca, promuovendo iniziative nell’ambito della cultura e della letteratura attraverso l'organizzazione di eventi, studi e pubblicazioni riferiti al territorio e alla storia locale. (d.f.)

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Numero 27 • Venerdì 13 LUGLIO 2012

ANIMANDO MANTOVA  Rassegna estiva di teatro di strada

Prosegue a ritmo serrato la 21esima edizione della rassegna “Animando Mantova 2012”, iniziata già da due settimane e organizzata come gli anni passati dall’Associazione Culturale Centro Teatrale Corniani con la direzione artistica di Maurizio Corniani e con il contributo economico dell’ Assessorato alla cultura del Comune di Mantova.

Il programma di spettacoli, otto in tutto, ospitati nel cortile di Palazzo San Sebastiano, prevede la partecipazione di gruppi sia italiani che esteri.

Questi i prossimi appuntamenti.

MERCOLEDI 18 LUGLIO “Teatro blu” di Varese MERCOLEDI 25 LUGLIO “Burattini al chiaro di luna” di Bari MERCOLEDI 1 AGOSTO “Teatro del drago” di Ravenna MERCOLEDI 8 AGOSTO “Centro teatrale Corniani” di Mantova MERCOLEDI 22 AGOSTO “Brujeras de papel” Compagnia italo-messicana Il biglietto unico per l’ingresso a tutti gli spettacoli è di 3 euro.

A BAGNOLO SAN VITO FESTA FA RIMA CON SOLIDARIETA’  Ancora quattro sere di musica e buona tavola.

Il ricavato devoluto ai terremotati

Informazioni presso l’ Associazione Culturale Centro Teatrale Corniani, telefono 0386/42151 oppure Ufficio cultura del Comune di Mantova telefono 0376/338645.

gonzaga

LE IMPRESE VANNO IN FIERA Secondo appuntamento alla Fiera Millenaria di Gonzaga della rassegna ‘Le Imprese vivono, viva le Imprese’, la mostra mercato benefica organizzata da Confcommercio Mantova che ospita le imprese colpite dal sisma. Apertura degli stand espositivi il 14 e il 15 luglio con orario continuato il sabato dalle 15 alle 23 e la domenica dalle 10 alle 19. “Questo secondo fine settimana – spiega il direttore Nicola Dal Dosso – vede la presenza in fiera di negozi di Modena e Reggio Emilia. Il

Bagnolo S. Vito

Mantova

terremoto ha colpito trasversalmente imprese mantovane ed emiliane, per questo abbiamo aperto le porte anche ai colleghi fuori provincia”.

“L’accesso al polo fieristico è completamente gratuito. Ci appelliamo alla sensibilità del pubblico perché risponda numeroso all’iniziativa”.

Le imprese che volessero partecipare alla fiera e avere a disposizione, a titolo gratuito, uno spazio espositivo da allestire, possono telefonare al numero 3487235635.

Continua in piazza dei paesi di San Vito, nel cuore di Bagnolo San Vito, la tradizione Festa dell’Avis di Bagnolo San Vito.

Organizzata dalla sezione Avis comunale di Bagnolo San Vito, la festa rappresenta da anni un momento di aggregazione, musica e buona tavola rivolta agli avisini, ai donatori, ma anche alle migliaia di cittadini e visitatori che accorrono a Bagnolo San Vito per partecipare a una delle feste più belle dell’estate.

Il merito va ai volontari dell’associazione presieduta da Franco Boiani. “La nostra sezione – ci dice Boiani - può contare su un numero di circa 245 avisini, un trend in aumento che nel 2011 ha visto crescere il numero di oltre 30 unità. Di questo devo ringraziare, anche a nome dell'intero Consiglio Direttivo, tutti i donatori e le donatrici”.

La Festa rappresenta anche il momento per fare il punto della situazione.

“E’ tradizionalmente l’appuntamento nel quale l’associazione annualmente si propone a tutta la cittadinanza. Un momento privilegiato di dialogo e confronto aperto a tutti e in particolar modo con i nostri donatori, che diventa fulcro e stimolo per il

proseguimento della nostra azione. La nostra sezione ha concluso il 2011 con alcuni dati significativi: donazioni di ben 415 sacche; 226 donatori attivi; 10 collaboratori; 25 nuovi. La percentuale fra le donazioni e donatori è pari al 1,84 %”.

Il ricavato della festa, quest’anno, sarà devoluto alla popolazioni colpite dal terremoto.

“Pensiamo di portare noi direttamente l’incasso nelle popolazioni del mantovano più provate”, spiega Boiani.

Venendo al programma della festa, la “Bettola” apre tutte le sere alle 20. In tavola risotto con salsiccia, maccheroni pancetta salvia e fagioli, spaghetti con sardelle, pollo alla gonzaghesca, costata di manzo, grana con mostarda, fritto misto di pesce, polletto e grigliata mista di carne con patatatine. Non mancheranno le torte e l’ottimo vino.

Sul fronte spettacoli ce n’è davvero per tutti i gusti: venerdì 13 luglio spazio ai balli latinoamericani, sabato 14 l’orchestra spettacolo di Nadia Nadì e Gipo Pezzotti, domenica 15 orchestra Omar Della Giovanna. Si chiude lunedì 16 con la Santa Messa dell’Avisino e la cena a prenotazione riservata a tutti gli avisini.

Castiglione Mantovano

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CASTIGLIONE: INIZIA

Mantova

L’ESTATE DELLE FESTE Il BeerItaly e la Festa

dello Sport per una fine di luglio esaltante

Castiglione Mantovano si appresta a vivere i due eventi principali dell’estate. Come ogni anno, infatti, sul finire del mese di luglio la “giovane” della Festa della Birra, il “BeerItaly” (20-21-22 luglio), precederà di una settimana la tradizionale Festa dello Sport (28-29-30-31 luglio) giunta quest’anno alla sua 39esima edizione.

Si tratta di due appuntamenti estivi all’insegna del divertimento e della buona cucina organizzati dall’Associazione sportiva “Castiglione Mantovano” che richiamano ogni anno migliaia di persone nella località situata all’interno del comune di Roverbella.

Anche quest’anno, in occasione della Festa della birra, verrà riproposto il servizio di bus navetta per tutto il comune di Roverbella (orari e i punti di ritrovo sul sito web www. castiglionemantovano.it). Il servizio coprirà l’intera festa nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21.

Un modo intelligente per coniugare divertimento e sicurezza.

Alla Festa della Birra non mancheranno come sempre i bei concerti rock. Si parte venerdì 20 luglio con il tributo agli U2 dei Mofo. La sera successiva si torna indietro agli anni ’70 con il “midnight sleepers rock” dei Trioloschi. Infine, domenica 22 luglio, sonorità più soft con i Sette Sotto, la band ufficiale di Platinette. Gli stand gastronomici apriranno alle 20, mentre

i concerti prenderanno il via alle 21.

Tempo pochi giorni e sarà il momento della Festa dello Sport, meglio conosciuta come “sagra”. Un appuntamento “storico” per tutta Roverbella, giunto quest’anno alla sua 39esima edizione. Qui le sonorità musicali si fanno più tradizionali con i concerti di Lara&Chiara (sabato 28), I Valentinos (domenica 29), Armando Savini (lunedì 30) e Gigi Corradi (martedì 31).

A chiudere la festa, come da tradizione, lo spettacolo pirotecnico in programma martedì sera 31 luglio poco prima della mezzanotte.

Tutte le sere, dalle ore 20 circa, in tavola ci saranno i piatti della tradizione: risotto alla pilotta, pasta con ragù di carne, lepre o fagiano, carne ai ferri, cotechino, polenta abbrustolita e tanto altro.

“Il motivo che ci spinge ogni anno ad organizzare la sagra – dicono i giovani volontati dell’Associazione sportiva - è quello di regalare alle persone che vi partecipano serate di divertimento e serenità in compagnia. Le orchestre che proponiamo, curano sia lo spettacolo sia l’impatto con il pubblico, mantenendo un occhio di riguardo alle ultime novità che il tempo ci regala”.

“La nostra associazione, conta un centinaio di tesserati e considerando la nostra piccola realtà non sono poi così pochi. La maggior parte dei componenti è di età compresa tra i 24 e i 35 anni. Come ogni gruppo che si rispetti ha il proprio loggione composto da persone che in ogni momento offrono la loro esperienza L’affluenza è sempre in crescita e grazie alla nuova struttura riusciamo a garantire elevati standard di qualità”.

Volta Mantovana

Mantova

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VOLTA FESTEGGIA LA SUA

NOTTE BIANCA Tutto pronto per

l’evento di sabato 21 luglio “Notte Biancaâ€? sabato 21 luglio a Volta Mantovana in concomitanza con la tradizionale Sagra della Beata Paola, suora voltese vissuta tra Quattrocento e Cinquecento e festeggiata dal 1813. Dopo il successo delle precedenti due edizioni, anche quest’anno quindi locali e negozi rimarranno aperti tutta la notte nella cittadina voltese rinnovando un evento che richiamerĂ in centro storico migliaia di persone anche dai comuni limitroďŹ . In programma ci sono spettacoli per le vie del centro, giostre, bancarelle, artisti di strada, musica e attivitĂ per i bambini. “Ce ne sarĂ davvero per tutti i gusti – spiega Francesca Turrina

l’assessore comunale ai Giovani e alle Politiche sociali Francesca Turrina – La festa avrĂ inizio alle ore 19 circa quando tutti i negozi del centro, a differenza degli altri giorni dell’anno, invece di chiudere il negozio continueranno l’orario di aperturĂ che potrĂ protrarsi ďŹ no a notte inoltrata. Nel frattempo i bar avranno giĂ allestito le distese estive per proporre musica, spettacoli, balli e degustazioni di fojade con anatra e coniglio. Fino alle 4 del mattino, da piazza XX Settembre a piazza Garibaldi, passando per via Risorgimento, sarĂ un susseguirsi di eventi e animazioni, anche per i bambini. In programma c’è anche una sďŹ lata di calzatureâ€?.

A organizzare il tutto la Consulta giovanile di Volta Mantovana. “I ragazzi e le ragazze della Consulta – continua l’assessore Turrina – stanno lavorando a pieno ritmo in sinergia con il Comune e con le altre associazioni del territorio, Proloco in primis. Sono una quindicina di giovani, ma per preparare la Notte Bianca il gruppo raddoppia di numero. Anche le associazioni di volontariato fanno la loro parte e organizzeranno un’asta di beneďŹ cienza pro vittime del terremotoâ€?.

La Notte Bianca avrĂ un’originale conclusione alle prime luci dell’alba di domenica 22 luglio: una camminata “digestivaâ€? insieme ai componenti del Gruppo di cammino di Volta. Un bel modo di scoprire la cittadina in un orario insolito e di concludere la festa nel modo piĂš salutare possibile.

Tra gli appuntamenti clou si segnala il “2° Torneo di calcetto saponato� nel campo della parrocchia, lo stand gastronomico con la Cena in compagnia dei “nonni� della casa di riposo “Nicolai�, il Luna Park in piazza Cantarana e gli stand e le bancarelle lungo viale Risorgimento.

Saranno in funzione bus navette gratuite con partenza da Piazza XX Settembre. Ma a farla da padroni saranno i sapori e i gusti dei piatti tipici e non, dal “chisulinâ€? allo stinco, dal risotto agli spiedini, dall’anguria alla birra, dalla cucina voltese a quella etnica. E poi ancora tanta musica, con i balli latino americani al Chiosco dei Mulini e i dj set al Caffè Garibaldi. Non mancheranno attivitĂ per bambini e mostre di arte e pittura.

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Mantova

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e dintorni

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BELFORTE 11° FESTA DEL GNOCCO FRITTO E DELLA BIRRA 24/27 AGOSTO 2012

Fresco dessert al cucchiaio, un modo diverso e originale per gustare la polpa fresca e dissetante del cocomero.

L'anello di cocomero si prepara velocemente e con pochissimi ingredienti: vino moscato, zucchero, gelatina e naturalmente polpa di cocomero; un ideale dessert per terminare una cena tra amici nelle calde serate estive.

Scopo della serata è quello di unire i sapori tra gnocco fritto emiliano, la tradizione dei nostri ottimi salumi (prosciutto crudo, spalla cotta, mortadella e salame mantovano) e dei formaggi della nostra zona (gorgonzola, provolone e grana, con e senza la mostarda) e a grande richiesta il risotto alla Belfortese (con salsiccia, piselli e pomodoro). Una dei perni portanti della festa, sono le meravigliose “cusineri“, instancabili donne Belfortesi, prototipi delle vecchie “risduri“ che in cucina , friggono con maestria, il gnocco fritto che verrà offerto agli ospiti e che verra’ impastato fresco ogni giorno a Parma e inviato poi a Belforte.

Le quattro serate, nella centralissima p.zza Risorgimento, verranno allietate anche dalla musica dal vivo.

INGREDIENTI Cocomero polpa 800 gr Colla di pesce 16 gr Vino bianco moscato 500 ml Zucchero

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CURTATONE IL PIACERE DEI SENSI NAVIGANDO SUL FAR DELLA SERA FINO AL 22 SETTEMBRE 2012 Organizzata dai Barcaioli del Mincio in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani. L'iniziativa, che ha riscosso particolare successo nelle sue precedenti edizioni, comprende la partenza dal porticciolo delle Grazie di Curtatone e la navigazione sul Mincio sino a Mantova (durata: 2 ore) dove saranno proposte in degustazione tre tipologie di vini Doc mantovani individuati fra Spumanti, Pinot grigio, Chardonnay, Sauvignon, Chiaretto, Cabernet, Merlot e Lambrusco Mantovano, in abbinamento a portate cucinate da ristoranti del territorio secondo le ricette della tradizione. (quota individuale di partecipazione: Euro 23,00.

Indispensabile la prenotazione al numero +39 3496194396 oppure via mail a barcaioli@fiumemincio.it, info@ mantovastradaviniesapori.it).

PREPARAZIONE Mettete i fogli di gelatina in una ciotola con dell’acqua fredda e lasciate in ammollo per 15 minuti. Tagliate il cocomero grossolanamente, eliminate il grosso dei semini, mettetelo nel bicchiere del mixer e frullatelo.

Con l’aiuto di un colino, dalle maglie fitte, passate la purea di cocomero in modo da eliminare completamente i semi e parte delle fibre della polpa. In un tegame versate il vino bianco e lo zucchero e fate bollire, a fiamma bassa, per 10 minuti.

Strizzate bene i fogli di gelatina ormai ammorbiditi e uniteli al vino bollente zuccherato lmoscolate bene per far sciogliere la gelatina; lasciate raffreddare e unite il succo di cocomero.

Mettete il composto in uno stampo a ciambella (o altro stampo), coprite con della pellicola trasparente e ponete in frigorifero per almeno 4 ore. Servite l'anello di cocomero al moscato da solo o accompagnato con una macedonia di fragole e panna.

CONSIGLIO Quando dovrete togliere l'anello di cocomero dallo stampo, immergetelo per qualche secondo nell’acqua calda, quindi rovesciatelo su di un piatto da portata e guarnitelo come meglio credete.In alternativa, preparate questo dessert in stampini individuali.

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