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Mangiare MANTOVANO
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MANTOVANO
DIRETTORE EDITORIALE ANDREA MURARI COORDINAMENTO EDITORIALE NILLA BALBONI TESTI A CURA DI ANDREA MURARI - NICOLA ANTONIETTI - VIRGINIA NOVELLINI GRAFICA E IMPAGINAZIONE MASSIMO GALETTI HANNO COLLABORATO GRUPPO BPER - CONFAGRICOLTURA MANTOVA - PARMIGIANO REGGIANO
Tutti coloro che volessero segnalare suggerimenti, integrazioni e aggiornamenti o acquistare spazi pubblicitari per la prossima edizione del presente volume, possono contattare Reporter: Tel. 0376 367622 - Fax 0376.310107 - e-mai: reportersegreteria@gmail.com
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EDIZIONE 2014
Supplemento a “Reporter Mantova” n. 28 del 25 luglio 2014 REPORTER Srl Via Acerbi, 10/12 - 46100 Mantova - Italy
REPORTER w w w . r e p o r t e r m a n t o v a . i t
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Presentazione
Mantova, terra di eccellenze Secoli di storia gloriosa hanno fatto del nostro territorio uno straordinario crogiolo d’arte, cultura, ambiente e agricoltura. Un intreccio tanto fitto da rendere impraticabile una narrazione convincente dell’identità della nostra provincia che dimentichi di giustapporre ai tesori dell’arte rinascimentale quelli dell’arte enogastronomica. Mangiare Mantovano è il racconto dell’altra arte mantovana, quella che nasce dalla terra per finire sulla tavola. Tra terra e tavola c’è tutta l’unicità di una tradizione secolare. I prodotti del suolo, la loro lavorazione e trasformazione, le ricette tradizionali che contraddistinguono i territori, i cuochi e i loro ristoranti. Mangiare Mantovano è destinato all’appassionato di enogastronomia che voglia acquisire maggiore conoscenza sulle tipicità mantovane, sugli appuntamenti e sulle fiere a tema nei diversi comuni, sui migliori ristoranti in cui degustarle. Ma rappresenta anche una perfetta guida per il turista che cerchi un’introduzione sistematica e di facile consultazione al gusto mantovano. Vuole essere, infine, un contributo di promozione del nostro territorio rispetto all’appuntamento di Milano Expo 2015, che avrà come tema proprio la nutrizione del pianeta: un vetrina planetaria per mostrare i nostri tesori.
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Mangiare
Ponti S/M Castiglione D/S Solferino
Guidizzolo
Casalromano
Acquanegra S/C
Volta M.na Roverbella
Ceresara
Asola
Goito
Piubega Rodigo
Mariana M.na Gazoldo d/Ipp.
Canneto S/O
Rivarolo Mantovano
Marmirolo
Marcaria
Castelbelforte Castel d’Ario
P.to Mantovano MANTOVA
Castellucchio
Redondesco
Bozzolo
MANTOVANO
Cavriana
Medole Castel Goffredo
Monzambano
Vilimpenta S. Giorgio
Curtatone
Borgo Virgilio
S. Martino d/Argine Gazzuolo Commessaggio
Bigarello
Roncoferraro Sustinente
Bagno S. Vito
Serravalle Po Quingentole
Motteggiana
S. Benedetto Po Quistello
Sabbioneta
Viadana
Dosolo Pomponesco
Suzzara
Pegognaga
Gonzaga
Mantova e dintorni
Alto Mantovano
Bagnolo San Vito Bigarello Borgo Virgilio Castel d’Ario Castellucchio Castelbelforte Curtatone MANTOVA Marmirolo Porto Mantovano Rodigo Roncoferraro Roverbella San Giorgio di Mantova Villimpenta
Acquanegra sul Chiese Asola Canneto sull’Oglio Casalmoro Casaloldo Casalromano Castel Goffredo Castiglione delle Stiviere Cavriana Ceresara Gazoldo degli Ippoliti Goito Guidizzolo Mariana Mantovana Medole Monzambano Piubega Ponti sul Mincio Redondesco Solferino Volta Mantovana
Ostiglia Revere
Borgofranco s/Po Carbonara di Po Pieve di Coriano
Villa Poma
Sermide
Magnacavallo Schivenoglia Poggio Rusco S. Giacomo d/Segnate S. Giovanni del Dosso
Felonica
Moglia
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Oltrepò Mantovano
Oglio Po
Borgofranco sul Po Carbonara di Po Felonica Gonzaga Magnacavallo Moglia Motteggiana Ostiglia Pegognaga Pieve di Coriano Poggio Rusco Quingentole Quistello Revere San Benedetto Po San Giacomo delle Segnate San Giovanni del Dosso Schivenoglia Sermide Serravalle a Po Sustinente Suzzara Villa Poma
Bozzolo Commessaggio Dosolo Gazzuolo Marcaria Pomponesco Rivarolo Mantovano Sabbioneta San Martino dall’Argine Viadana
IlÊ territorioÊ mantovano
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dolci profili delle colline moreniche che guardano al lago di Garda, la natura incontaminata del Parco del Mincio, la grande pianura lungo il Po: il territorio mantovano vanta una ricchezza di scenari come pochi altri. Il suo essere terra di confine, stretta fra tre regioni – Lombardia, Emilia Romagna e Veneto – ha reso nei secoli la provincia virgiliana permeabile alle influenze dei territori vicini. Al tempo stesso, Mantova ha saputo sviluppare una forte identità, racchiusa ancora oggi nel notevole patrimonio storico-artistico e nella prestigiosa tradizione enogastronomica. I settanta comuni della provincia possono essere
aggregati in quattro grandi aree che presentano forti omogeneità sia dal punto di vista naturalistico che da quello delle produzioni agricole e zootecniche, spesso radicate da secoli. Il viaggio parte dall’ambiente collinare dell’Alto Mantovano e prosegue per il territorio che circonda il capoluogo, gioiello rinascimentale incastonato tra i laghi. Superato il Grande fiume ci si ritrova nelle fertili campagne dell’Oltrepò, per poi dirigersi verso la zona dell’Oglio Po che ha come capitale Sabbioneta, patrimonio mondiale dell’Unesco assieme a Mantova.
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GAL Oltrepò Mantovano
Una buona pratica per l’innovazione e lo sviluppo del territorio rurale: questo e molto altro è stato, da cinque anni a questa parte, il Gruppo d’Azione Locale (GAL) Oltrepò Mantovano. La società consortile presieduta da Alessandro Pastacci – operante su un territorio di diciassette comuni e su una cittadinanza di circa 46mila abitanti – si pone come obiettivi l’avvio di nuove iniziative economiche e favorire la valorizzazione delle risorse umane e materiali del territorio stimolando la collaborazione tra enti locali e imprenditorialità privata, Come ci ha spiegato il numero uno dell’ente consortile, il Gal in questi anni è stato un nodo fondamentale per la creazione di una rete di aziende del settore agroalimentare al fine di favorire la competitività delle stesse e la capacità di inserirsi in nuovi settori di mercato. Ma il Gruppo di Azione Locale si è configurato anche come uno strumento di cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie: la filiera del gusto e la conservazione valorizzazione del paesaggio
Alessandro Pastacci Presidente del GAL
sono stati progetti che hanno aumentato la capacità di attrazione di ulteriori finanziamenti sul territorio grazie alle linee dedicate per la cooperazione interregionale e internazionale; non solo: con la creazione di un cluster innovativo di distretto che unisce specifiche catene produttive tra il settore agroalimentare e culturale è stato possibile ottenere vantaggi per il territorio che vanno dalla riduzione dei costi e rischi, alla maggiore diversificazione produttiva al fornire una offerta più specializzata alla clientela con personale più qualificato e più partners potenziali.
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Cinque anni di intensa attività a favore di un territorio: con il direttore del Gal Oltrepò Mantovano Carmelita Trentini ci addentriamo nei dati di una azione che dal 2010 ad oggi ha finanziato direttamente 25 aziende agricole, due associazioni no-profit, tre consorzi e due comuni, assegnando contributi a fondo perduto – tramite il piano di sviluppo rurale e l’asse IV – per complessivi 1 milione e 350mila euro, i quali hanno generato uno sviluppo economico sul territorio di oltre 3 milioni e 500mila euro, beneficiando le attività finanziate oltre 120 persone e cinquanta tra aziende private ed enti pubblici. Uno dei punti di forza del Gal – ci ha spiegato il direttore – sta anche nella sua struttura interna leggera che prevede una unica figura
di coordinamento e un gruppo di lavoro eterogeneo composto dai referenti delle varie progettualità. Le tipologie di progettualità che sono state avviate sul territorio hanno riguardato lo sviluppo della multifunzionalità nelle aziende agricole, l’avvio di nuove imprese agricole nel settore lattiero-caseario, nuovi progetti di commercializzazione dei prodotti di fattoria nonché nuovi agriturismi e bed&breakfast; e inoltre iniziative di ampio respiro non solo sul territorio del Gal come l’Agri Film Festival, la Guida delle Ciclovie dell’Oltrepò e la carta del paesaggio, senza dimenticare l’attivazione del presidio slow food per il Tiròt di Felonica e il progetto “Donne Rurali” dedicato all’occupazione femminile nelle zone agricole.
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Il meglio dal mare
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IÊ prodottiÊ tipiciÊ mantovani
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a provincia di Mantova, oltre che per il formidabile patrimonio di storia, arte e natura, si distingue per la ricchezza della sua tradizione gastronomica, fondata sui prodotti tipici del territorio. Quella mantovana è una cucina “di principi e di popolo”, che molto deve sia alle antiche abitudini contadine che ai sontuosi banchetti dei Gonzaga; proprio alla corte dei Signori di Mantova operò nel XVII secolo il cuoco Bartolomeo Stefani, artefice di quel contrasto agrodolce di sapori racchiuso nei celebri tortelli di zucca e divenuto la cifra stilistica della gastronomia virgiliana. I piatti tipici mantovani, come il risotto alla pilota, il salame e la mostarda – solo per citarne alcuni – sono il frutto di produzioni radicate da secoli nel territorio, come il riso vialone nano, la zucca, il melone, la pera, il tartufo. Senza dimenticare il maiale, i formaggi Grana Padano e Parmigiano Reggiano, i vini mantovani doc. Materie prime di straordinario pregio, che danno vita a una cucina ricca di sapori: dai salumi alla pasta fresca, dai risotti ai prodotti da forno, sino alla pasticceria. Scopriamoli insieme, pagina dopo pagina.
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Latteria Sociale Gonfo La Latteria Sociale Gonfo è attiva nel comune di Motteggiana da oltre cent’anni ed oggi è costituita dal 25 soci. Negli ultimi 10 anni la Latteria ha saputo rinnovarsi profondamente, arrivando a triplicare la propria capacità produttiva, lavorando 160mila quintali di latte, per oltre 30mila forme di Parmigiano Reggiano. Di queste, una parte viene conferita al Consorzio Latterie Virgilio e il resto viene venduto sul libero mercato. Il Parmigiano consegnato al Consorzio ha una stagionatura intorno ai 12-13 mesi, mentre per i clienti dello spaccio aziendale le forme raggiungono anche una stagionatura dai 24 ai 36 mesi. Lo spaccio è aperto il martedì, venerdì e sabato al mattino, e oltre al formaggio dispone del burro prodotto in Latteria. Il Parmigiano della Latteria Sociale Gonfo è stato più volte primato con la medaglia d’oro come miglior Parmigiano del Consorzio.
LATTERIA SOCIALE GONFO Strada Argine Po - Villa Saviola (MN) - Tel. 0376 527095 - attilioleali@virgilio.it 12
Latte LatteÊ eÊ derivati Il latte è un alimento completo e ad alto valore nutrizionale: contiene i principali elementi nutritivi indispensabili per l’organismo, come acqua, proteine, grassi, zuccheri, vitamine e sali minerali. Perfetto per i bambini e adatto a tutte le età, il latte sin dall’antichità si trasforma in prodotti preziosi come burro e formaggi; oggi l’industria lattiero-casearia, assieme a quella della lavorazione delle carni, rappresenta il pilastro del comparto agroalimentare mantovano. Particolarmente importante il lavoro fatto nel corso degli anni per garantire la rintracciabilità alimentare: ogni fase della filiera lattiero-casearia è diventata trasparente, a garanzia della salute del consumatore.
Il percorso del latte comincia nelle stalle con la mungitura per proseguire con il conferimento del latte ai caseifici; seguono poi le fasi di trattamento termico, trasformazione e confezionamento. I principali derivati del latte bovino prodotti nella provincia virgiliana sono il burro mantovano e due eccellenze D.O.P. tra i formaggi stagionati: il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Da segnalare anche altre produzioni come il latte UHT a lunga conservazione, panna, yogurt e dessert.
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Latteria Vo Grande È senza dubbio una delle eccellenze del territorio mantovano: la Latteria Vo Grande di Pegognaga rappresenta una delle più importanti, per qualità del latte e numeri di conferimento all’interno del Consorzio Parmigiano Reggiano: nel cuore del territorio di produzione del più importante formaggio italiano ha condiviso con questi territori il dramma del terremoto che, nel maggio del 2012, ha distrutto un lavoro di decenni. Un dramma da cui la Latteria si è risollevata, forse più forte di prima: “Adesso la sfida più importante è rappresentata dal mercato – dice Luigi Panarelli, presidente della Latteria –. Indubbiamente l’esempio che è arrivato con il terremoto deve essere portato avanti anche per l’avvenire, perché solo lavorando tutti insieme renderemo completa questa rinascita”. Una rinascita che è frutto anche di uno spirito solidale che, fin dalle origini, accompagna la latteria: già nel 2012, prima che il sisma frantumasse case e certezze tra Emilia e Oltrepò Mantovano, la Latteria si era fatta promotrice di una iniziativa, denominata “Una Forma d’Amore”, ovvero la messa all’asta di una forma di parmigiano di dieci anni che ha permesso la raccolta di 4mila euro poi devoluti alla Cooperativa CHV di Suzzara; l’anno successivo l’iniziativa ha preso il nome di “Una Forma Ritrovata”, con la messa all’asta di una forma di dieci anni sopravvissuta al terremoto dell’anno precedente, e il cui ricavato è stato destinato al recupero delle chiese di Galvagnina di Pegognaga e di Marzetelle di Gonzaga. Quest’anno l’iniziativa, denominata “Una forma d’amore 2.0” è stata invece dedicata alla cooperativa sociale “Il Ponte” di Sermide.
Strada Vo 46, Pegognaga (MN) - Tel. 0376 558091 - Fax 0376 558186 - info@latteriavogrande.191.it 16
Burro
Burro mantovano Ingrediente base della cucina, utilizzato come condimento e nella preparazione di numerose pietanze, il burro mantovano si ottiene dal latte vaccino (100 litri di latte per 4-5 chili di prodotto finito) attraverso il processo di burrificazione che ha sostituito la lavorazione artigianale. Questa avveniva in passato nei caseifici, dove dalla scrematura del latte si otteneva la crema, poi battuta in zangole di legno e modellata in panetti attraverso appositi stampi in legno. Oggi invece il processo di burrificazione avviene in strutture con tecnologie all’avanguardia seguendo varie fasi: pastorizzazione della crema: viene effettuata ad una temperatura di 90-95°C; cristallizzazione: la crema viene raffreddata rapidamente
fino a 6-7°C; addizione delle colture: vengono inoculate colture di batteri che conferiscono al burro il classico aroma; zangolatura: la crema viene messa in recipienti detti zangole, dove è sbattuta per 40-50 minuti alla temperatura di 12°C affinché il grasso formi agglomerati delle dimensioni di un chicco di mais circa, separandosi dal liquido che lo conteneva (il latticello); lavaggio: i granuli di burro vengono lavati accuratamente con lo scopo di separarli dal latticello; impasto, modellatura, confezionamento: i granuli di burro vengono impastati nelle zangole fino ad ottenere una massa omogenea che viene modellata, tagliata e impacchettata.
La composizione tipica deL burro commerciaLe: Il burro in cucina:
grasso:
80-84% 15-18% Lattosio: 0,5-1,0% proteine: 0,4-0,8% saLi: 0,1-0,2% acqua:
Oltre ad essere utilizzato come condimento e ingrediente per numerosi piatti, soprattutto in pasticceria, il burro può essere arricchito, una volta ammorbidito, con spezie o erbe (per esempio rosmarino, basilico, aglio) o con acciughe sotto sale. Spalmato su una fetta di pane e spolverato con lo zucchero diventa invece una merenda sostanziosa.
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Il Grana Padano è un formaggio a pasta dura, granulosa, maturato in un periodo che va dai 9 agli oltre 20 mesi. Prodotto in tutta la Pianura Padana, dalle sorgenti al delta del Po comprese le montagne trentine, il Grana Padano trova nella Valle del Mincio una delle sue capitali indiscusse. Quella del Grana Padano è una storia antichissima: le sue origini risalgono all’anno Mille quando, dalla necessità di conservare più a lungo il latte munto, ai monaci benedettini della pianura delimitata dai fiumi Adda, Mincio e Po venne l’idea di produrre un formaggio capace di durare a lungo. Da questo geniale espediente per la conservazione del latte nacque la ricetta del Grana Padano, oggi uno dei formaggi più conosciuti e apprezzati al mondo e protetto dalla DOP. La tecnica di produzione è codificata nel disciplinare approvato dall’Unione Europea nel 1996. Il latte crudo di due mungiture dello stesso giorno, parzialmente scremato per affioramento, è posto in grosse caldaie di rame e scaldato a 31°/33°. La cagliata è rotta in particelle delle dimensioni di un chicco di miglio; seguono due cotture, a 43°/44° e a 54°/56°. Quando la massa è sufficientemente elastica la si estrae con dei teli dividendola in due blocchi che vengono collocati nelle fascere. Rivoltate più volte e salate in bagno di salamoia per 28 giorni, le forme sono messe a stagionare in locali climatizzati per un periodo variabile dai 12 ai 36 mesi. La crosta, che deve riportare i marchi del Consorzio di Tutela, è dura, liscia e spessa, di colore giallo scuro o dorato. La pasta è giallo paglierino, finemente granulosa (da qui il nome “Grana”); il suo sapore, dolce ma deciso e mai piccante, è inconfondibile e delizia ogni palato. Formaggio dalle due anime, al tempo stesso nobile e popolare, è protagonista incontrastato in cucina: utilizzato per mille preparazioni e immancabilmente grattugiato sulla pasta, può essere declinato in tutto il menù, dall’antipasto al dolce. Ottimo anche da degustare al naturale, accompagnato da mostarde e confetture, in un gioco di equilibrio tra sapidità e dolcezza.
Un formaggio, tre stagionature Il Grana Padano DOP entro i 16 mesi è adatto per piatti cotti al forno e gratinati e per la preparazione di salse, creme e composti poiché si scioglie facilmente. Tagliato a scaglie è perfetto in insalate e carpacci. Il Grana Padano DOP oltre i 16 mesi è indicato per ripieni, crocchette, pizze, focacce, torte salate. Il suo gusto, seppur deciso, non sovrasta gli altri ingredienti, anzi li lega e li bilancia. E’ ideale per realizzare cialde di formaggio. Il Grana Padano DOP Riserva oltre i 20 mesi trova il suo miglior utilizzo alla grattugia e degustato in purezza. Perfetto per chiudere il pasto abbinato a vini bianchi e rossi.
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GranaÊ Padano
GRANA PADANO D.O.P.
GranaÊ Padano
Le caratteristiche nutrizionali
Grazie all’ottimo rapporto tra valore energetico, qualità e quantità di nutrienti, il Grana Padano è un alimento completo e sano, particolarmente indicato per bambini, adolescenti, donne incinte, sportivi e persone anziane. Ottimo alimento naturale, il Grana Padano è in grado di fornire gran parte delle sostanze di cui l’organismo ha bisogno: - elevato rapporto proteico: il Grana Padano è ricco di proteine ad alto valore biologico e fonte di aminoacidi utili alle funzioni plastiche dell’organismo, soprattutto a livello muscolare. 100 grammi di Grana Padano equivalgono ad oltre 160 gr di carne bovina. - sali minerali: iodio (essenziale per la tiroide), selenio (per combattere i radicali liberi), magnesio (per il corretto sviluppo dello scheletro e per stimolare muscoli e nervi), fosforo (per il buon funzionamento delle cellule cerebrali e il rinforzo di denti e ossa) e soprattutto calcio, sostanza fondamentale nei processi di conduzione nervosa, contrazione muscolare e permeabilità cellulare. 50 grammi di Grana Padano forniscono ben 600 milligrammi di calcio, una quantità pari al 60% del fabbisogno giornaliero di adulti e anziani, al 50% di quanto occorre ad un adolescente e al 43% di quello necessario ad una donna in gravidanza o in fase di allattamento. - vitamine: il Grana Padano è fonte di vitamina B12; 50 grammi coprono più del 75% del fabbisogno quotidiano di un adulto. Interessante per chi segue una dieta vegetariana. Presenti anche vitamina A e B2. - grassi: oltre il 30% dei grassi contenuti nel Grana Padano sono insaturi, cioè utili all’organismo umano; poco colesterolo, soli 45 mg per 50 grammi di prodotto. - alta digeribilità, rapida assimilazione: grazie alla stagionatura, il 20% delle proteine diventano aminoacidi liberi, capaci di stimolare l’attività degli enzimi digestivi. Inoltre il Grana Padano è privo di lattosio e quindi può far parte della dieta delle persone intolleranti a questa sostanza.
Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano Nato nel 1954, riunisce tutte le aziende attive nella produzione, stagionatura e commercializzazione di questo formaggio. Su ogni forma sono apposti tre marchi di garanzia: la marchiatura d’origine, che riporta il numero di matricola del caseificio produttore e la sigla della provincia; la marchiatura sul giro della forma con piccole losanghe che riportano il marchio; infine la marchiatura di qualità, effettuata a fuoco sulle forme con almeno 8 mesi di stagionatura. Le finalità principali del Consorzio sono la tutela e la promozione del Grana Padano e della sua denominazione di origine protetta, sia in Italia che all’estero, e le attività di vigilanza e controllo lungo tutta la filiera, oltre alla comunicazione rivolta ai media e ai distributori. Grazie a questo lavoro, il Consorzio protegge e valorizza la tipicità del prodotto, garantendone la qualità a tutela del consumatore.
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È l’organizzazione sindacale che da più di sessant’anni lavora per la promozione e la tutela delle imprese agricole della provincia. La nostra attività parte da un presupposto semplice, ma essenziale: l’impresa prima di tutto. Seguiamo costantemente le problematiche dei giovani imprenditori e quelle dei più anziani, rappresentati rispettivamente dall’Anga (Giovani di Confagricoltura) e dal Sindacato pensionati. Così come le sezioni economiche lavorano alla risoluzione dei problemi dei diversi settori produttivi dell’agricoltura mantovana. Presieduta attualmente da Matteo Lasagna, Confagricoltura Mantova aderisce alla Confagricoltura dal 1947 e a livello regionale fa capo a Confagricoltura Lombardia, la federazione delle unioni provinciali lombarde. In Italia è la quarta realtà provinciale per numero di associati e la terza in termini di produzione lorda vendibile.
L’organizzazione riunisce quasi il 50% della superficie agricola utilizzabile del Mantovano e i suoi associati contribuiscono per oltre il 50% alla formazione della produzione lorda vendibile della nostra provincia. Le imprese associate contribuiscono alla maggioranza delle giornate di lavoro agricolo nel Mantovano. Alla sede centrale di via Luca Fancelli 4, si affiancano decine di uffici di zona e recapiti, una rete forte e presente su tutto il territorio mantovano. I nostri uffici sono specializzati in più campi: attività sindacale; consulenza legale, tecnica, fiscale, tributaria e ambientale; formazione; consulenza su ambiente e rifiuti; sicurezza; ufficio paghe; Agriturist; Patronato Enapa (Ente nazionale assistenza e patrocinio agricoltori); centro autorizzato assistenza agricola (Pac); centro di assistenza fiscale (Caf).
Via Luca Fancelli 4 - Tel. 0376 330711 - Fax 0376 330754 - mantova@confagricoltura.it www.confagricolturamantova.it - Confagricoltura Mantova è anche su Facebook 20
Le nostre sfide
Export: La ripresa del settore agroalimentare sarà quasi esclusivamente giocata sulle esportazioni, che nel 2013 sono cresciute notevolmente, al punto che la quota di export agroalimentare sul totale è salita all’8,6%. Il valore più alto da otto anni a questa parte. Una crescita comunque graduale e che arriva da lontano: negli ultimi otto anni l’export agroalimentare è aumentato del 50% e quello complessivo del 17,4%, con un rallentamento preoccupante nell’ultimo anno. Per permettere alle aziende di proiettarsi in una dimensione più globale, Confagricoltura sta aumentando i momenti di confronto con gli operatori esteri. Ha portato a Mantova il road show per l’internazionalizzazione, iniziativa di respiro nazionale che ha visto per la prima volta insieme tutti i soggetti - pubblici e privati - del sistema Italia, impegnati in un’azione congiunta di medio termine su tutto il territorio nazionale. Ogm e ricerca: utilizziamo quotidianamente Ogm per alimentare i nostri animali e crediamo che siano il futuro dell’agricoltura sostenibile. Da anni lottiamo per un approccio razionale al tema, vogliamo che venga data fiducia alla scienza. “Ogm significa anche meno chimica”, come si legge in un manifesto firmato recentemente dai presidenti di varie strutture regionali di Confagricoltura, del Nord ma anche del Sud, in vista della stagione del trattamento antipiralide del mais. Come ripetiamo da tempo, il mais è un prodotto indispensabile che serve per l’alimentazione umana e animale. Ma l’Italia non
ne produce abbastanza e lo importa da Paesi in cui ci si avvale dell’ingegneria genetica che ‘insegna’ alle piante a difendersi da sole dai parassiti. Questa è la tesi che difendiamo e chiediamo che sia la ricerca a valutare pro e contro in maniera rigorosa, non emotiva. Su questa, come su altre questioni che ci attendono. Reti di imprese: si parla tanto di integrazione fra imprese, ma siamo decisamente lontani dal raggiungerla. La qualità del made in Italy, che tutti ci invidiano, non deve essere clonabile, ma basarsi su un modello condiviso da una filiera unita. Una rete di imprese nasce dall’opportunità di aggregazione e con l’obiettivo di aumentare la competitività e la capacità innovativa delle singole aziende. Un tema su cui Confagricoltura Mantova sta investendo molto, visto il bisogno sempre più pressante di aggregazione da parte delle imprese per competere sui mercati. Stiamo lavorando sodo per affiancare i soci in una fase storica in cui non si può non assecondare il cambiamento. E l’aggregazione fra imprese è il primo strumento di cui disponiamo per ottenere una crescita imprenditoriale adeguata. Per questo, Confagricoltura Mantova si è dotata di un ufficio specifico per far fronte alle richieste sempre più numerose in tal senso da parte dei propri associati.
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Qualche numero Quota associativa stabile da otto anni. Invariate, da sei, anche le tariffe dei servizi erogati. È il ritratto di un’organizzazione robusta quello che emerge dall’ultimo bilancio di Confagricoltura Mantova: quattro milioni di fatturato, un avanzo di gestione di 47.328
euro, 64 nuove aziende associate per un totale di 263 ettari in più di superficie. Questi i dati più aggiornati ed esposti al pubblico del teatro Bibiena dal presidente Matteo Lasagna durante l’ultima assemblea annuale dell’organizzazione.
Gli uffici di zona AsOlA Viale Belfiore, 16 asola@confagricolturamantova.it tel 0376/710785 fax 0376/711973 BOzzOlO Via Accorsi, 1 bozzolo@confagricolturamantova.it tel 0376/920983 fax 0376/928511 CeResARA Via Roma, 64 ceresara@confagricolturamantova.it tel 0376/87200 fax 0376/87918
MARMiROlO Viale Vittorio Gavioli, 10 marmirolo@confagricolturamantova.it tel e fax 0376/466615 QuistellO Via IV Novembre, 11 quistello@confagricolturamantova.it tel. 0376/619671 fax 0376/626476 RODiGO Via XX Settembre, 13 rodigo@confagricolturamantova.it tel 0376/650713 fax 0376/684756
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RONCOfeRRARO Via Galileo Galilei, 13 roncoferraro@confagricolturamantova.it tel 0376/663129 fax 0376/666329 seRMiDe Via della Libertà, 3 sermide@confagricolturamantova.it tel 0386/61033 fax 0386/961385 ViADANA Via E. Sanfelice, 29/A viadana@confagricolturamantova.it tel 0375/781096 fax 0375/821439
Pro Loco Villimpenta prelibatezza locale all’ombra del castello millenario, la cui ricetta origine è regolarmente depositata dal 1990 presso un noto studio notarile di Mantova. A svelarcela sono stati i cuochi della Pro Loco, che al pari di altri sodalizi operanti sul territorio comunale hanno affinato negli anni le tecniche necessarie per dare al risotto quel “tocco” in più per distinguerlo da quelli apparentemente somiglianti.
La “Festa del Risotto di Villimpenta” s’è guadagnata nel tempo l’appellativo di manifestazione gastronomica più importante del Mantovano. Se ufficialmente è ormai alla soglia dei settant’anni, secondo antiche attestazioni affonderebbe le proprie origini già all’inizio del Novecento. Un’atavica e straordinaria tradizione che fa sì che ad ogni edizione della Festa migliaia di buongustai raggiungano il campo fiera di piazza Roma, nel pieno centro di Villimpenta, per assaggiare la tipica
ingredienti (per 8 persone)
• • • Risotto “alla Villimpentese”
1 Kg di riso semifino viaLone nano 3 Litri di acqua circa saLe q.b. 7/8 Hg di carne di maiaLe non troppo magra, macinata grossoLanamente condita con saLe, pepe, 2 spiccHi di agLio ridotto in poLtigLia (questo preparato, cHiamanto a viLLimpenta “pisto” e impropriamente tradotto in itaLiano con “pesto”, e’ venduto gia’ pronto presso Le migLiori saLumerie deLLa zona) 1 Hg di burro 2 Hg di formaggio grana padano e/o parmigiano
Ricetta legalmente deposita presso studio notarile In un paiolo di rame si fa bollire l’acqua. Raggiunto il bollore, si getta prima il sale e quindi il riso, facendo in modo che nel recipiente si formi un cono, la cui punta emerga dal pelo dell’acqua per circa un paio di centimetri. Questa è la quantità necessaria per la cottura del risotto. Da quel momento, orologio alla mano (nel vero senso della parola), si fanno passare 5-6 minuti e per evitare che il riso si attacchi al fondo del paiolo, si mescola di tanto in tanto. Dopo questo tempo, quando il riso rimane asciutto dall’acqua, si copre con un canovaccio che deve essere posto a contatto col riso stesso, e poi con un coperchio. Si porta, poi, la fonte di calore al
reggiano grattuggiato
½ biccHiere di vino bianco secco minimo, o addirittura si toglie il paiolo dal fuoco e si lascia il recipiente coperto per circa 15 minuti. Intanto il riso cuoce con il vapore della poca acqua rimasta. Nel frattempo si cuoce il macinato di maiale nel burro, con l’aggiunta del vino. Cotto il riso, si condisce col “pisto” e col formaggio. I prodotti che si utilizzano devono essere unicamente italiani.
Via Roma 69 – Villimpenta (Mn) - Cell. 393 2128305 - info@prolocovillimpenta.it 23
La strada del riso e dei risotti mantovani La Strada del Riso e dei risotti mantovani è un’associazione formata da riserie, enti pubblici, ristoranti, agriturismi e varie realtà associative, tutti accomunati dalla stessa passione per il riso, nobile ed antico cereale da secoli presente nelle campagne della Sinistra Mincio. Nata nel 2002 con il patrocinio di Provincia, Camera di Commercio e Comune di Mantova, la Strada del Riso e dei risotti mantovani ha come obiettivi la promozione e valorizzazione del Riso Vialone Nano Mantovano e dei suoi risotti, uno su tutti il Risotto alla Pilota. Tra i soci spiccano i Comuni da sempre dediti alla coltivazione del cereale e diventati vere e proprie capitali gastronomiche del risotto, e cioè Bigarello, Castelbelforte, Castel D’Ario, Goito, Marmirolo, Ostiglia, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio, Serravalle a Po, Sustinente e Villimpenta. La Strada del Riso offre anche un itinerario attraverso un territorio di circa 200 chilometri quadrati che si snoda lungo la riva sinistra del fiume Mincio: un percorso suggestivo, costellato da specchi d’acqua, corti padronali e
campagne a perdifiato, in quegli stessi luoghi in cui nel XVI secolo ebbe inizio la coltivazione del riso, favorita dall’abbondante presenza di acqua. Ogni anno ad ottobre l’associazione organizza a Mantova, in località Boma, la “Festa del riso e dei risotti mantovani”, che propone ai visitatori una ricchissima offerta di risotti: alla pilota, con la psìna e i saltarei, col puntèl, menà, col pès les e molti altri ancora.
Associazione Strada del Riso e dei Risotti Mantovani, via Calvi, 28 Mantova; info@ stradadelrisomantovano.it
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Riso Vialone Nano mantovano Poi si abbassa la fiamma al minimo e si copre con un coperchio avvolto da uno spesso canovaccio: in questo modo, e senza necessità di mescolare, si completa la cottura. Il riso così cucinato può essere condito anche con il pesce fritto: la psìna, i pesciolini di risaia o di fosso, e i saltarei, i gamberetti di acqua dolce. Tra le capitali del riso sgranato svettano Castel d’Ario, Roncoferraro e Villimpenta. E’ invece particolarmente diffusa nell’Alto Mantovano la seconda variante, quella del risotto mantecato, più morbido e amalgamato. Il riso menà prevede che tutti gli ingredienti vengano cotti insieme e continuamente rigirati, mentre il liquido, generalmente brodo, viene aggiunto poco per volta. In questa categoria troviamo il risotto con il pescegatto, le rane, la tinca, la carpa e la zucca, ma anche con le salamelle “scamiciate”.
Elemento principe della cucina virgiliana, il riso Vialone Nano Mantovano viene coltivato nei territori della Sinistra Mincio, al confine con la provincia veronese. Grazie alla sua capacità di assorbire i condimenti e alla tenuta in cottura, questa varietà, oggi tutelata da un Consorzio, è particolarmente indicata per i risotti. E proprio questo piatto, che la cucina mantovana declina in molteplici e gustose ricette, ha dato vita a due distinte scuole di pensiero: il riso sgranato e il riso menà, ovvero mantecato. Della prima categoria fa parte il celebre riso alla pilota, cucinato con pesto di maiale, cui si affianca la versione più robusta col puntèl, ovvero con l’aggiunta di braciole o costine. L’effetto sgranato si ottiene tramite una particolare tecnica: il riso viene fatto cuocere in un paiolo di rame, detto stagnada, con uguale quantità d’acqua, fino al completo assorbimento del liquido.
• • • Riso alla Pilota De.C.O.
IngredIentI (per 8/10 porzIonI)
(Denominazione Comunale di Origine)
1 kg dI rIso VIalone nano MantoVano 1 kg dI pIstuMe 1,1/1,2 lt dI acqua 80 gr dI burro 80/100 gr dI grana padano grattugIato sale grosso da cucIna q.b.
In un paiolo preferibilmente di rame stagnato o alluminio portare a ebollizione l’acqua e aggiungere il sale. Aggiungere il riso e tenerlo a fiamma medio-vivace, mescolando ogni tanto sul fondo per non farlo attaccare, per 4/5 minuti circa fino al completo assorbimento dell’acqua; successivamente spostare il paiolo su un fornello più piccolo al minimo della fiamma per 15/20 minuti, coprendo il recipiente con un coperchio e con l’avvertenza di mettere un canovaccio tra il paiolo ed il coperchio facendo attenzione che non venga aperto. Trascorso il tempo scoprire il paiolo e dopo aver “girato” il riso con la stecca o con un cucchiaio di legno, ricoprire e far riposare per una decina di minuti ancora. Nel frattempo si fa cuocere il pistume sminuzzato nel burro a fuoco abbastanza vivace finché sarà imbrunito, senza però rosolarlo troppo, altrimenti perde tutta la sua fragranza. A cottura ultimata condire il riso mescolandolo al pistume e aggiungendo poco alla volta il grana grattugiato. Il pistume si ottiene dalla lavorazione di carni di suino italiano fresche, accuratamente mondate a coltello, prendendo spunto dall’impasto tipico per la produzione del salame mantovano, che utilizza tagli nobili lavorati e
mondati con cura. Durante la cottura non rimane rosso, poiché la normativa di produzione esclude l’aggiunta di nitrati e nitriti, come vuole la tradizione. Variante col puntèl: una volta impiattato il riso, si aggiungono una braciola o una costina di maiale cotte alla griglia. Il nome deriva dallo stecco, detto puntèl, in cima al quale i braccianti delle risaie, i piloti o pilarini, facevano rosolare la carne. 25
Pro Loco di Castel d’Ario la Bigolada ha origini antiche: era infatti l’8 marzo 1848 quando, in segno di protesta anti-austriaca e anti-clericale, erano stati distribuiti gratis alla popolazione “polenta, aringhe, cospettoni e vino piccolo”. Negli anni l’appuntamento è diventato una festa e da allora, ogni Mercoledì delle Ceneri, Castel d’Ario è meta di migliaia di visitatori, attirati dai bigoli che vengono cotti in enormi paioli sulla pubblica piazza per tutta la giornata. A caratterizzare il paese sono anche le vestigia dell’antico castello medievale, dove spicca la “Torre della fame”, così chiamata perché Passerino Bonacolsi vi fece imprigionare Francesco Pico della Mirandola ed i suoi figli, lasciandoli morire di stenti. Egual sorte toccò poi ai figli dello stesso Passerino per mano di Luigi Gonzaga. Secondo la leggenda, le origini della fortezza risalirebbero al centurione romano Dario o Ario: da qui il nome del paese, che fino al 1867 si chiamava Castellaro. A coniare il nuovo toponimo fu Giosuè Carducci, cui si rivolse l’allora sindaco con la richiesta di trovare una denominazione più esclusiva. Da segnalare le quattro manifestazioni gastronomiche più importanti dell’anno, che attraggono un numero considerevole di visitatori. La Bigolada, il Mercoledì delle Ceneri, La Festa del Riso alla Piota De.Co. a maggio, il Festival del riso ad agosto e la festa dell’Osso a dicembre.
Castel d’Ario vanta la paternità di uno dei piatti simbolo della cucina mantovana: il risotto alla pilota. Il nome non tragga in inganno: “pilota” infatti non deriva dal celebre campione automobilistico Tazio Nuvolari, nato proprio a Castel d’Ario nel 1892, ma dal termine dialettale che indicava i braccianti delle riserie, i piloti o pilarini. Poiché il lavoro nelle pile, ovvero nelle riserie, non concedeva soste, essi avevano messo a punto una tecnica meno laboriosa di quella tradizionale: una volta tolto il recipiente dal fuoco, la cottura veniva ultimata col vapore trattenuto da un panno posto sotto il coperchio. Il riso veniva poi condito con il pistume o pisto di carne di maiale. E’ nato così uno dei capisaldi della gastronomia mantovana, dal 2010 denominato ufficialmente “Riso alla Pilota De.C.O.” (Denominazione Comunale di Origine) e da sempre principe indiscusso dei ristoranti e delle trattorie del paese. (RICETTA A PAGINA 25). E non poteva essere altrimenti: per secoli Castel d’Ario è stato terra di risaie, al punto che fino agli inizi del Novecento oltre la metà del territorio era adibito a questa coltivazione. Oggi Castel d’Ario è inserito a pieno titolo nella Strada del Riso e dal 2009 è Comune capofila dell’Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano. Sinonimo di Castel d’Ario è anche la Bigolada, la grande festa paesana all’insegna dei bigoli con le sarde, altra prelibatezza locale. Organizzata dalla Pro Loco,
Pro Loco di Castel d’Ario Viale delle Rimembranze, 3 - Castel d’Ario (MN) - proloco.casteldario@libero.it 26
OrtaggiÊ eÊ frutta
L
a pera, il melone, la zucca, la cipolla di Sermide, il tartufo: il comparto ortofrutticolo mantovano vanta una varietà di colture locali d’eccellenza, che si trasformano poi in prodotti tipici della tradizione culinaria virgiliana quali la mostarda mantovana, il tìrot e il sugolo. Accanto alle produzioni industriali, l’agricoltura mantovana offre prodotti stagionali, legati da una lunga tradizione a territori particolarmente vocati. La Pera mantovana I.G.P. viene coltivata nei terreni adiacenti al Po nei distretti di Viadana, Sabbioneta e del Basso Mantovano, mentre il Melone mantovano, altra recente I.G.P., viene prodotto in tre aree: Sermidese, Viadanese27
Casalasco e Rodigo. E’ invece diffusa su tutto il territorio la Zucca mantovana, al punto che la nostra provincia è al primo posto in Italia per quantità e qualità della produzione. La Cipolla di Sermide si coltiva invece nei territori del Po, nella zona compresa tra Sermide, Carbonara di Po e Felonica; produzione d’eccellenza infine quella del tartufo, concentrata nel territorio di Borgofranco sul Po, Bonizzo e Carbonara di Po, ma anche sulle colline dell’Alto mantovano. Per celebrare il re della cucina nel 2007 è nato perfino il Museo nazionale del tartufo Tru-Mu (Truffle Museum), con sede a Bonizzo.
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A I R A N O L E M
Consorzio di tutela Melone Mantovano I.G.P. :id oinicortap li noc
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Il Consorzio del Melone Mantovano è nato con l’obiettivo di valorizzare una delle produzioni più importanti di questo territorio: il Melone Mantovano, con la sua storia ricca di secoli e le sue caratteristiche uniche, rappresenta oggi uno dei migliori meloni in Italia e nel mondo. A certificare la qualità del Melone Mantovano è il marchio I.G.P. da parte dell’Unione Europea, ottenuto nel novembre del 2013. Un risultato molto prestigioso, frutto di un lavoro avviato nel 2007. Da allora il Consorzio è diventato Consorzio di Tutela del Melone Mantovano IGP. Gli scopi del Consorzio sono: tutelare, promuovere e valorizzare il Melone Mantovano I.G.P.; informare il consumatore; vigilare sulla produzione del melone a marchio, salvaguardare il prodotto da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio della denominazione; in generale, gestire il
prodotto a denominazione geografica protetto. Oggi aderiscono al Consorzio 12 produttori di melone I.G.P. e le imprese del Consorzio dedicano alla coltivazione del Melone Mantovano una superficie complessiva che supera i 1.700 ettari, pari al 75,5% della superficie agricola che nel mantovano-cremonese viene utilizzata per questo frutto. Il Consorzio è da sempre impegnato anche nell’organizzare eventi con lo scopo di promuovere e tutelare l’immagine del Melone Mantovano sul territorio nazionale e internazionale. In particolare, il Consorzio collabora con le istituzioni e le realtà locali per organizzare fiere, degustazioni, incontri tematici, meeting di approfondimento per gli operatori del settore. Tra gli appuntamenti proposti dal Consorzio spicca “Melonaria”, rassegna estiva che da diversi anni propone eventi e sagre all’insegna del Melone Mantovano.
Consorzio di tutela del Melone Mantovano I.G.P. via Ludovico Ariosto, 30/A - Sermide (MN) - Cell. 335 6087178 - info@melonemantovano.it 28
Melone mantovano
un titolo prestigioso per questo ortaggio prelibato, al cui ottenimento hanno lavorato per anni la Provincia di Mantova e il Consorzio del Melone Mantovano. Da segnalare la rassegna Melonaria che ogni anno, tra giugno e luglio, nei paesi diventati capitale del melone (come Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Rodigo, Sermide, Viadana e il cremonese Casteldidone) propone eventi e sagre per far scoprire la versatilità del melone in cucina. Particolarmente indicato negli antipasti e nei dessert, il melone è uno dei cibi più graditi in estate: in abbinamento al prosciutto crudo (come quello mantovano) è diventato ormai un piatto immancabile nella bella stagione. Infine una curiosità: dal fiore del melone si ricava un miele molto particolare, dal gusto aromatico e delicato, una rarità per veri intenditori.
Melone
Tradizionalmente coltivato sui terreni fertili della zona del Po (Viadana e Sermide), il Melone Mantovano è diventato la coltura protagonista anche nell’area di Gazoldo e Rodigo, al punto che nella nostra provincia si concentrano i tre quarti della produzione lombarda e il 30 per cento di quella nazionale. La produzione si snoda da maggio a ottobre: i primi meloni arrivano dal Sermidese, poi seguono quelli del Viadanese per finire col melone della Postumia della zona di Gazoldo e Rodigo. Dal sapore dolce e profumato, il Melone Mantovano ha una buccia di colore giallo paglierino che può essere retata (nelle varietà Macigno, Tuareg, Raptor, Intenso, Pregiato e Sogno) o liscia (Honeymoon e Bacir). Recentemente il Melone Mantovano ha ottenuto il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP):
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Zucca
Zucca Mantovana Gustosa, versatile, sana: la zucca è un ortaggio dalle tante virtù. Sin dall’antichità le vengono attribuite qualità calmanti in grado di favorire il sonno. Grazie al suo contenuto di potassio, calcio, fosforo, magnesio, vitamina A e C, la zucca vanta anche un’azione antiossidante: combatte i radicali liberi e l’invecchiamento precoce dei tessuti. Ricca di acqua e povera di zuccheri, la zucca ha un apporto calorico bassissimo e apporta benefici diuretici, digestivi e rinfrescanti. In cucina questo ortaggio, coltivato da sempre nel mantovano, trova innumerevoli impieghi e ogni anno in autunno, grazie alla manifestazione “Di zucca in zucca” che si svolge in provincia, è possibile assaggiare in ristoranti e agriturismi menù interamente a base di zucca, dall’antipasto al dessert. Alimento simbolo della cucina dei Gonzaga, eletto dai cuochi di corte a ripieno dei i celebri tortelli, la zucca è sempre stata anche un elemento portante dell’alimentazione contadina, al punto da essere considerata “il suino dei poveri”. Come per il maiale, infatti, anche per la zucca vale il detto che “non si butta niente”:
dai fiori, ottimi pastellati e fritti nell’olio bollente, fino ai semi, che una volta abbrustoliti e salati diventano squisiti. La polpa invece è l’ingrediente principale di mille gustose ricette: dagli sformati al risotto, dalle lasagne ai budini. Nel mantovano si coltiva una particolare varietà di zucca, la Cucurbita Maxima. Di forma globosa e schiacciata ai poli, presenta diverse varietà: Piacentina e Mantovana (di colore verde-grigio), Marina di Chioggia (di colore verde e peso attorno agli otto kg), Americana (gialloverde e costoluta), Turbante (con parte superiore di colore arancio vivo e parte inferiore biancastra).
• • • Risotto con la zucca
IngredIentI per 4 persone
Procedimento: Cuocere la zucca (ancora con la buccia), tagliata a falde, in poca acqua salata. A cottura ultimata scolare e lasciar raffreddare la zucca. Togliere la buccia e tagliare la zucca a tocchetti. In un’ampia casseruola mettere a freddo brodo, riso e zucca e far bollire, lasciando poi cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti. A fine cottura mantecare col burro e condire con abbondante Grana Padano o Parmigiano Reggiano grattugiato.
300 g dI rIso VIalone nano MantoVano 400 g dI zucca cruda (preFerIbIlMente del tIpo “cappello da prete”) 60 g dI burro brodo - sale grana padano o parMIgIano reggIano Suggerimento: Cuocere la zucca ancora con la buccia è importante per mantenerne inalterate le proprietà. Un’alternativa alla cottura in acqua è quella al forno, in particolare per ottenere quella purea di polpa di zucca da utilizzare per il ripieno dei tortelli o per sformatini e torte, dolci o salate. Basta tagliare la zucca a metà, privarla di semi e filamenti, coprirla con un foglio di alluminio e cuocerla in forno a 200° fino a farla diventare tenera. Con un cucchiaio poi si raschia la polpa e la si riduce in purea con il setaccio (bandito il frullatore: ne risulterebbe una poltiglia molto liquida). Una volta setacciata far asciugare la polpa il più possibile: stenderla su una teglia e infornarla a 100° per il tempo necessario. 30
Confettura speziata, a base di frutta (mele, ma anche pere) e arricchita con zucchero e senape, la mostarda di Mantova è uno dei prodotti tipici della cucina virgiliana e ingrediente essenziale per preparare il piatto simbolo della tradizione: i tortelli di zucca. I documenti gonzagheschi testimoniano la presenza della mostarda sulla tavola dei signori di Mantova sin dal 1300: alimento di lusso, esclusivo e prelibato, veniva preparato dagli speziali, ovvero i farmacisti del tempo. Dal 1600 la mostarda diventa via via piÚ popolare, finendo anche sulle tavole delle famiglie contadine nel periodo delle feste natalizie. Come per ogni pietanza diffusa da sempre sul territorio, della mostarda mantovana esistono varie versioni, ma gli ingredienti base restano sempre le mele, preferibilmente campanine oppure cotogne piuttosto acerbe lo zucchero e la senape liquida. Proprio alla senape, che le conferisce la nota piccan-
te, deve il suo nome la mostarda; dalla radice latina mustum ardens derivano anche i vocaboli moutarde e mustard, che indicano la senape rispettivamente in francese e in inglese. Oltre ad essere utilizzata per il ripieno dei tortelli di zucca, la Mostarda Mantovana si può gustare accompagnata a lessi e bolliti oppure abbinata al Grana Padano o al Parmigiano Reggiano.
Preparazione: La frutta va sbucciata, tagliata a fette sottili e lasciata riposare per 24 ore coperta di zucchero. Poi si scola il liquido, lo si fa bollire, lo si versa sulla frutta e si lascia riposare per altre 24 ore. L’operazione va ripetuta per tre volte. Il quarto giorno si bollono insieme a lungo frutta e sciroppo, si aggiunge la senape liquida, si lascia riposare qualche ora prima di trasferire il tutto in vasetti a chiusura ermetica.
IngredIentI 1 kg dI Mele caMpanIne 6 gocce dI essenza dI senape (per kg dI prodotto FInIto) Mezzo cHIlo dI zuccHero
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Mostarda
Zucca
Mostarda Mantovana
Consorzio Pera Mantovana IGP
La pera mantovana, ovvero quando la qualità è garanzia di tenuta anche nei momenti più difficili della nostra economia: a San Giovanni del Dosso, sede del Consorzio Pera Mantovana IGP (ex-Perwiva) lo sanno bene, e in attesa di sapere come sarà la prossima annata, il bilancio si può dire comunque confortante. Confortante perché a fronte di numeri ben diversi (le pere del ferrarese e del modenese vengono contate a milioni di quintali, qui ci fermiamo a non più di due-trecentomila) la liquidità che è entrata nella casse della Corma di San Giovanni del Dosso e delle altre aziende aderenti al consorzio è stata doppia – in proporzione ovviamente – a quella dei vicini di casa: segno che la qualità paga e non solo garantisce un’ottima resa nelle annate migliori, ma permette di chiudere con un certo ottimismo anche dopo periodi meno sorridenti. Ma la qualità non è
garanzia di tenuta solo nel mercato italiano, perché diventa un biglietto da visita fondamentale su quello estero come ci garantisce Nunzio Gennari, presidente del Consorzio e vera e propria “mente” dietro il progetto “Perwiva”: “La pera mantovana ha un ottimo mercato – ci dice – In particolare abbiamo ottimi riscontri sia nell’Est-Europa, e in particolare in Russia e Romania e in Germania. Oltre a questi mercati stiamo ritornando su quello libico che aveva subito qualche rallentamento per le note vicende.” La pera mantovana è declinata in sei varietà: William, Max Red Bartlett (William Rossa), Conference, Decana, Kaiser e Abate: “La Abate ha il mercato maggiore – conclude Gennari – ma tutte le varietà di pera mantovana hanno caratteristiche particolari e di grande piacevolezza per il consumatore”.
Consorzio Pera Mantovana IGP (ex-Perwiva) Via Cantone 20 - San Giovanni Del Dosso (MN) - Lombardia - Tel. 0386 757323 32
Pera Mantovana I.G.P.
Pera
La coltivazione della pera nel Mantovano, in particolare nell’area dell’Oltrepò, vanta un’antichissima tradizione di qualità: un’eccellenza premiata nel 1998 dal riconoscimento dell’I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Le prime testimonianze della pericoltura risalgono alla seconda metà del Quattrocento, subito dopo le bonifiche realizzate dai monaci benedettini del monastero del Polirone e dai Gonzaga. Non a caso questo frutto è rappresentato nei festoni dipinti sia nella Camera degli Sposi affrescata dal Mantegna nel Castello di San Giorgio, sia nel fregio della Sala del Trono del Palazzo Ducale di Sabbioneta. Nel Novecento si passa alla frutticoltura moderna e la coltivazione della pera si estende su 32 comuni della provincia, da Viadana a Felonica. Oggi è coltivata in sei varietà, dolci e succose, in grado di garantire la presenza sul mercato tutto l’anno: Abate Fetel (buccia verde chiaro-giallastro e rugginosità attorno al peduncolo), Decana del Comizio (liscia, di colore verde chiaro-giallastro e rosa con rugginosità sparsa),
Conference (verde-giallastra con rugginosità diffusa), Kaiser (ruvida e rugginosa), la William e la Max Red Bartlett (liscia, di colore giallo-rosato a volte striato). Oltre al consumo fresco, la pera trova moltissimi utilizzi in cucina per macedonie, dolci e varie pietanze: il più famoso cuoco dei Gonzaga, Bartolomeo Stefani, preparava una torta di “peri cotogni” e “pomi lazaruoli”. Senza scordare il classico della tradizione contadina: l’abbinamento coi formaggi stagionati come Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Cotte nel Lambrusco mantovano, le pere diventano anche un ottimo dessert.
IngredIentI per 4 persone 4 pere Igp MantoVane Mezzo lItro dI laMbrusco MantoVano 150 graMMI dI zuccHero alcune Mandorle trItate Procedimento: Sbucciare le pere, tagliarle a metà e privarle del torsolo. Mettere le pere in una casseruola, coprirle con lo zucchero e il vino e cuocerle a fiamma alta per almeno 10 minuti. Quando si saranno ammorbidite, togliere le pere dalla pentola e disporle su un piatto da portata. Nel frattempo continuare ad addensare il lambrusco, fino a quando non diviene un po’ caramellato. Infine versare la salsa ancora calda sulle pere e servire, guarnendo a piacere con mandorle tritate. Suggerimento: per conferire un gusto più aromatico alla salsa di Lambrusco, è possibile aggiungere una stecca di cannella o dei chiodi di garofano durante la cottura del vino.
• • • Pere al Lambrusco mantovano La Pera Mantovana è la protagonista di questa ricetta tanto semplice quanto originale. Pensata come un dessert, può essere utilizzata in maniera versatile in tutto il menù: servita con Grana Padano o Parmigiano Reggiano come antipasto, oppure di contorno a carni bianche e bolliti al posto della tradizionale mostarda. 33
Agriturismo
Corte Gardinala IL MUSEO DELLA CIPOLLA
Nel cuore della pianura padana, quasi all’estrema propaggine orientale della Lombardia, ci sono un luogo e una persona che sono diventati custodi di un prodotto che non era solo una delle eccellenze del territorio, ma è la testimonianza vivente di una cultura e di un mondo che – proprio come questo prodotto – rischiavano di scomparire. Il luogo è Corte Gardinala – agriturismo sito a Moglia di Sermide – e la persona è Tarcisio Bettoni, che ha ridato vita alla coltura della cipolla bionda di Sermide, un tempo coltivata da chiunque nella zona, ma poi lentamente sparita per fare posto a varietà dalle caratteristiche più “commerciali” ma sicuramente meno interessanti: “Il problema della cipolla è la sua serbevolezza – ci dice – dato che non si può conservare per più di tre mesi. Ma le caratteristiche organolettiche ne fanno un prodotto unico e dal sapore straordinario.” Il lavoro di riscoperta, messa in campo e valorizzazione di questo prodotto condotto da Tarcisio Bettoni ha trovato nel Consorzio Agrituristico Mantovano una sponda adeguata, dando vita ad uno dei quattro musei rurali presenti nel territorio dell’Oltrepò: una delle stanze di Corte Gardinala è infatti stata adibita a “Museo della Cipolla”, e in essa sono custoditi reperti e documenti che attestano e illustrano al pubblico l’importanza di questa coltura. E da un prodotto straordinario non poteva che derivare un altro prodotto di eccellenza: la riscoperta della cipolla bionda di Sermide può ridare slancio alla coltura di quello che sarebbe l’ingrediente “principe” del celebre “tiròt” felonichese, presidio slowfood e anch’esso testimonianza della cucina povera, ma ingegnosa e gustosa delle nostre terre.
Agriturismo Corte Gardinala Corte Gardinala - via Gardinala 2 - Moglia di Sermide (Mn) - Tel. 338 7668558 - 0386 969853 - cortegardinala@libero.it 34
Cipolla di Sermide
Tra i pochi cibi presenti sulle tavole anche nei periodi di guerra e carestia, la cipolla è stata considerata per molti secoli, soprattutto nel periodo medievale, un alimento povero. Durante il Rinascimento, tuttavia, anche questo umile prodotto della terra ha trovato posto sulle tavole nobiliari per le sue - all’apparenza dubbie - proprietà afrodisiache. Oggi invece la cipolla è apprezzata soprattutto per le sue caratteristiche nutrizionali; da sempre “alimentofarmaco”, ha proprietà diuretiche, depurative e regolatrici dell’intestino. Non tutti sanno, però, che sin dall’antichità la cipolla viene utilizzata anche per scrutare l’avvenire: la crommiomanzia è infatti la divinazione per mezzo delle cipolle, in grado – per i meno scettici – di predire il futuro o svelare l’amore. Per ottenere il responso dell’oracolo basta incidere sull’ortaggio il nome della persona amata: se poi la cipolla germoglia, il sentimento è ricambiato.
Cipolla
Una delle principali produzioni dell’Oltrepò Mantovano, coltivata anche a Carbonara e Felonica, è la Cipolla di Sermide, detta anche Cipolla Paglierina. Buccia dorata e forma globosa, ha un peso che oscilla tra i 120 e i 150 grammi e un gusto dolce che viene esaltato dal tiròt, la focaccia un tempo alimento base dei contadini che si prepara a Sermide e Felonica; il suo impasto è fatto di cipolle, farina e strutto e viene tirato nella teglia (ed ecco spiegato il nome). La cucina mantovana però la propone anche in altre due preparazioni: il risotto alla cipolla e le cipolle al forno. E il suo gusto può cambiare, a seconda della zona in cui viene coltivata: pungente se il terreno è argilloso, dolce se sabbioso. Coltivata diffusamente in passato, oggi è prodotta in quantità limitate in favore di altre varietà, tra cui spiccano la Dorata Invernale, la cipolla Maggiolina piccola e bianca e quella Borettana, piatta e bianca.
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Apicoltura
Scutteri Amadio L’Apicoltura Scutteri Amadio nasce dalla passione per i prodotti estratti dall’alveare e portati direttamente sulle nostre tavole, tramandata da generazioni nella campagna di Castel Goffredo. Offre diversi tipi di miele puri, pappa reale, miele con pasta di nocciole, miele con pasta di mandorle, miele con pasta di pistacchio, miele con pasta al caffè, miele e frutta secca, croccante al miele, caramelle al miele, propolis spray, polline, aceto di miele, saponette varie, sculture-candele di cera d’api profumate, cosmetici con ingredienti naturali per viso, corpo, bagno. La specialità del posto è il ricercatissimo e apprezzatissimo Miele di Ligustro, dal colore ambra chiaro, ha un particolare sapore fiorito che rimane al palato a lungo dopo averlo gustato. Vengono inoltre confezionati cesti regalo per ogni occasione.
Strada Profondi n°21/A, Castel Goffredo - Mantova - Cell. 339 5670329 - scutteriamadio@gmail.com 36
Miele
Miele
Anche se limitata da un punto di visto quantitativo, la produzione di miele nel Mantovano ha raggiunto negli anni un ottimo livello qualitativo, in virtù della sua estrema naturalità e salubrità. La lavorazione, svolta per lo più da apicoltori hobbisti, si svolge infatti nel rispetto totale della tradizione. Prodotto dalle api attraverso la trasformazione dei succhi zuccherini prelevati dalle piante nel periodo estivo, il miele è l’unico alimento che deve tutte le sue caratteristiche esclusivamente alla natura, giungendo al consumatore senza manipolazioni da parte dell’uomo. Le principali varietà di miele prodotte nel Mantovano sono: miele di Tarassaco: dal colore giallo vivo, profumo intenso, sapore forte, protegge il fegato; miele di Melata: di colore molto scuro, profumo intenso, dal sapore meno dolce e corposo rispetto ai mieli di nettare, è particolarmente indicato nell’alimentazione di bambini e anziani e per problemi di osteoporosi; miele Millefiori: di colore chiaro, profumo e gusto forti, è consigliato in caso di tosse, raffreddore e ulcera; miele di Tiglio: di colore giallo-rossiccio, profumo molto aromatico, sapore intenso, agisce efficacemente contro l’insonnia se utilizzato per dolcificare la tisana della sera; miele di Acacia: di colore giallo sfumato, profumo delicato e sapore che ricorda le note della vaniglia, è il miele “best seller”, il più diffuso e utilizzato. Tra gli altri mieli prodotti in provincia si segnalano quelli di colza, di girasole, di lavanda, di grano saraceno, di rovo e di phacelia. 37
Sugolo
Sugolo Dolce tipico della tradizione contadina, il sugolo è una sorta di budino dal sapore aspro-dolce; preparato durante il periodo della vendemmia, rappresenta la prima occasione per assaggiare il mosto di vino. Di estrazione povera, oggi il sugolo è un dessert che non manca, in stagione, nel menù dei migliori ristoranti mantovani.
IngredIentI un quarto dI lItro dI Mosto 25 graMMI dI FarIna zuccHero
Procedimento: Stemperare con molta cura la farina nel mosto. Se il mosto non è sufficientemente dolce, correggere aggiungendo dello zucchero. Far bollire qualche minuto. Versare in una scodella o in un piatto fondo, come vuole la tradizione. Lasciare raffreddare completamente il sugolo prima di consumarlo.
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Tartufo Tartufo mantovano La provincia mantovana è terra di tartufi: il nobile tubero è presente in due varietà, bianco e nero, e nonostante sia ancora poco noto al pubblico di massa è senz’altro in grado di competere con i blasonati “cugini” di Alba e di Acqualagna. La riva destra del fiume Po, da Quistello a Felonica, è diventata la “valle del tartufo bianco”: grazie ai terreni alluvionali e sabbiosi, habitat ideale per la crescita del prezioso fungo ipogeo (vale a dire sotterraneo), qui crescono varie qualità di tartufi, abilmente scovati dai “trifulin”, assistiti dai loro fidi cani da trifola. Il più pregiato è il Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco dallo straordinario profumo, in grado di esaltare moltissimi piatti della tradizione. A seconda della stagione è possibile trovare anche le qualità nero liscio, bianchetto o marzuolo, il nero scorzone e il tartufo uncinato. Capitali del tartufo sono Bonizzo (dove ha sede il Museo
Nazionale del tartufo), Carbonara di Po e Borgofranco sul Po: quest’ultimo è stato inserito nel selezionatissimo gruppo delle Città del tartufo, che conta appena 13 comuni e 8 comunità montane. Un riconoscimento esclusivo che attesta la qualità del tartufo mantovano. Da segnalare anche il tartufo nero dell’Alto mantovano, in particolare nel territorio di Solferino e Volta Mantovana, dove si raccolgono il tartufo nero pregiato e lo scorzone. Celebrato anche dal cuoco di corte dei Gonzaga, Bartolomeo Stefani, il tartufo è il re di numerose ricette. Oltre all’ottimo risotto servito nei ristoranti della zona, il sapore ma soprattutto il profumo del tartufo – che appunto “si mangia col naso” – trionfa anche in tortelli, scaloppine, frittate, uova al tegamino, nonché abbinato ai formaggi, donando un inconfondibile aroma anche se dosato in minime quantità.
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I Tartufi del Borgo Appassionato da sempre di tartufo, Tiziano Casari ne ha fatto una professione, diventando il principale commerciante della zona. Aveva una maglieria, oltre trenta dipendenti, ma ha scelto di seguire la sua passione, il tartufo. A Borgofranco è quasi matematico che tutto quello che viene “cavato” passi per le sue mani, prima di finire in rinomati ristoranti o nei prodotti a base di tartufo che produce per il suo marchio: i Tartufi del Borgo. I trifulin si fidano di lui e hanno ormai consolidato un rapporto che si ripete sia nelle stagioni abbondanti che in quelle di magra. Così, la passione si è trasformata in professione, come nelle storie di vita più belle. “Ho iniziato per gioco – ci spiega – quando organizzavo con la Pro Loco le fiere del tartufo. In quel contesto ho conosciuto dei commercianti e mi sono incuriosito. All’epoca avevo un’azienda di maglieria, ma ho chiesto ad un commerciante se me ne dava da vendere, e ho cominciato a girare i ristoranti. Ho presto intuito che c’erano enormi possibilità, perché chi vendeva applicava rincari enormi e mi è bastato poco per crearmi un mio mercato. Dall’anno successivo ho cominciato a dedicarmi al tartufo a tempo pieno e a realizzare prodotti a base di tartufo con il mio marchio “I tartufi del Borgo”, trai quali il burro con tartufo – che va precisato si differenzia di molto dal burro al tartufo: è un burro nostro fatto in caseifici a cui aggiungo tartufo – il formaggio al tartufo prodotto dalla latteria di Roverbella, il riso Carnaroli dell’azienda Corte Facchina Piccola, la Crema di Lardo con Tartufi, e, dulcis in fundo salame mantovano con tartufo”.
I PRODOTTI Crema di puro tartufo bianco Burro con tartufo bianco Crema di funghi porcini e tartufi bianchi Salsa di funghi e tartufi Salsa tartufata Paté di fegatini e tartufo Crema di lardo con tartufo Fonduta di formaggi e tartufo Parmigiano fuso e tartufo Miele millefiori con tartufo Polenta con tartufo Riso con tartufo Tagliatelle al tartufo Tagliolini al tartufo
Via San Francesco, 27 - 46020 Borgofranco sul Po (MN) - info@tartufidelborgo.it 40
Associazione
Strada del Tartufo Mantovano
Promuovere le bellezze naturali, storiche, culturali e gastronomiche dell’Oltrepò Mantovano attraverso un’offerta turistica integrata, valorizzando al tempo stesso le attività del territorio: questi gli obiettivi dell’Associazione Strada del Tartufo Mantovano, nata nel 2003 e che vede riuniti numerosi enti locali, associazioni, ristoranti e attività commerciali, tutti accomunati dalla passione per il tartufo e dall’amore per questo territorio. La “strada del tartufo” corre da Felonica a Quistello, lungo la riva destra del fiume Po, che per le fortunate caratteristiche proprie del terreno è una tartufaia naturale del Tuber magnatum Pico, il pregiatissimo tartufo bianco. E proprio il prezioso tubero è il protagonista indiscusso di tante iniziative: dalle fiere paesane dove è possibile gustare il tartufo in mille versioni, al TruMu, il Museo del Tartufo che ha sede a Bonizzo di Borgofranco sul Po. A guidare l’operato dell’Associazione Strada del Tartufo
Mantovano è l’ottica di una sinergia tra gastronomia, cultura, storia e natura: un patrimonio unico che ha permesso al Comune di Borgofranco sul Po di entrare a far parte del ristretto gruppo delle Città del Tartufo italiane. Tra i progetti più recenti dell’Associazione c’è quello legato alle “Oasi mantovane del tartufo”, che punta allo sviluppo turistico di questo territorio in particolare attraverso il potenziamento e la valorizzazione dell’attività cicloturistica. Quattro i percorsi a disposizione degli amanti della due ruote: la ciclovia della Strada del Tartufo Mantovano, la ciclovia del Parco Golene Foce Secchia, la ciclovia delle Bonifiche di Moglia di Sermide e la ciclovia delle acque. Lungo questi itinerari che portano alla scoperta di alcuni tra gli angoli più suggestivi del territorio si trovano numerosi punti sosta dove si può anche usufruire del servizio di noleggio bici. Un territorio che invitiamo tutti a visitare.
c/o TRU.MU Museo del Tartufo di Borgofranco sul Po via A. Barbi, 36/b (Località Bonizzo) - Borgofranco sul Po - Tel: 0386 41667 - www.stradadeltartufo.org 41
Consorzio
Vini Mantovani Dal 2012 esiste un’unica realtà che tutela la viticoltura e l’enologia mantovana: è il Consorzio Vini Mantovani, nato dall’unificazione del Consorzio provinciale Tutela Vini Mantovani, del Consorzio volontario Lambrusco Mantovano e del Consorzio Vini Colli Mantovani. Questi tre enti sono confluiti in un unico consorzio che si occupa della valorizzazione dei vini mantovani e della cura generale delle denominazioni presenti all’interno del territorio di competenza, compreso il miglioramento qualitativo delle stesse. In un’ottica di razionalizzazione delle risorse e di potenziamento della visibilità di una produzione di eccellenza del territorio mantovano come quella vinicola, è stato lo stesso Presidente del Consorzio, Luciano Bulgarelli, a volere fortemente questa svolta che ha portato ad una nuova e più efficace forma istituzionale. La produzione vitivinicola mantovana è di antica origine e comprende due distinte zone produttive: l’area delle Colline Moreniche per quanto riguarda i vini d.o.c. “Garda” e “Garda Colli Mantovani”, e l’area dell’Oltrepò Mantovano con il vino d.o.c. “Lambrusco
Mantovano”, le quali annoverano tre vini a Denominazione d’Origine Controllata e quattro vini a Indicazione Geografica tipica. Con gli oltre 140.000 ettolitri di produzione vinicola annua, Mantova è la terza provincia in Lombardia dietro a Pavia e Brescia, grazie ad un clima favorevole, alla conformazione del terreno e a metodologie di lavorazione avanzate che hanno permesso di raggiungere risultati lusinghieri all’interno del panorama produttivo italiano.
Consorzio Vini Mantovani Largo Pradella, 1 - Mantova - Tel. 0376 234420 - Cell. 3703269603 - info@vinimantovani.it - www.vinimantovani.it 42
ViniÊ MantovaniÊ d.o.c.
Nella provincia mantovana la viticoltura vanta origini antichissime: le prime testimonianze risalgono già al 675 d.C., anche se il vero sviluppo comincia attorno all’anno Mille. I vigneti si trovano in due zone profondamente diverse, la pianura e la collina; ne derivano prodotti differenziati e protetti da denominazione di origine controllata (D.O.C.) quali Lambrusco, Garda e Garda Colli Mantovani. In provincia operano anche cinque
cantine sociali. La tecnologia di produzione è innovativa, con acciaio e termoregolazione ad integrare il metodo più tradizionale del barrique dedicato ai vini ottenuti da uve più classiche: Cabernet e Merlot tra i rossi, Chardonnay tra i bianchi. Oltre ai vini D.O.C. ve ne sono diversi altri a Indicazione Geografica Territoriale (I.G.T.), riconducibili a quattro zone: Alto Mincio, Quistello, Sabbioneta, Provincia di Mantova.
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Associazione
Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani all’impegno degli operatori del settore che nel 2000, insieme ad altri soggetti, hanno dato vita alla “Strada dei vini e sapori mantovani”. L’associazione ha riunito molti degli attori del territorio che operano nel settore turistico, ambientale ed enogastronomico, creando una rete di valorizzazione del ricchissimo patrimonio che questa terra ha da offrire. Ne fanno parte enti istituzionali come Provincia, Camera di Commercio, alcuni Comuni, oltre a Pro Loco, altre associazioni, alberghi, ristoranti, agriturismi, cantine, botteghe del gusto. Attraverso l’azione dell’Associazione Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, queste realtà vengono coinvolte in una serie iniziative ed eventi che mirano alla promozione del territorio in tutte le sue specificità culturali, storico-artistiche, turistiche, paesaggistiche, alimentari.
Il territorio mantovano è un universo costituito da tanti elementi che, combinati tra di loro, creano l’unicità di questa provincia. Partendo dal suggestivo paesaggio collinare a nord, appena sotto il Lago di Garda, passando dalla pianura del Medio Mantovano dominato dalla città dei Gonzaga, si giunge alla zona del Basso Mantovano, solcato dalle acque di numerosi fiumi e canali. La vocazione agricola di queste aree, ognuna con le proprie peculiari caratteristiche, ha prodotto una cucina che, con felice intuizione, è stata definita “di principi e di popolo”: la trasformazione dei prodotti della terra e del lavoro e l’inventiva, talvolta dettata dalla necessità, hanno fatto dell’ospitalità a tavola uno dei punti forti di Mantova. Così non poteva mancare il vino che, sempre più, va assumendo un grado di qualità assai elevato, grazie
Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani Largo Pradella 1 - Mantova - Tel. 0376 234420 - www.mantovastrada.it - info@mantovastrada.it 44
La Cantina Sociale di Quistello La cantina Sociale di Quistello nasce nel lontano 1928 con idee chiare e obiettivi ambiziosi. Da sempre, rappresenta un punto di riferimento nel territorio per la particolare qualità del suo Lambrusco Mantovano con denominazione IGP. I vigneti della Cantina sono situati principalmente nella zona che va dall’intersezione del fiume Secchia e il Po, dove si ottengono uve con caratteristiche uniche come il Lambrusco Grappello Ruberti che, proprio a Quistello, ha le sue radici storiche. Il Lambrusco quistellese è pertanto un vino unico nel suo genere. La sapienza e la sensibilità di viticoltori e tecnici enologi ha conferito nel corso dei decenni alla Cantina di Quistello un altissimo livello sia produttivo che di vinificazione. Anche le sfide ambiziose, come quelle di proporre vini quali lo Chardonnay o il Moscato, sono state superate
perché le uve hanno trovato nel quistellese la loro migliore collocazione. La crescente attenzione verso il mondo del Lambrusco è un enorme stimolo nel continuare l’approfondimento sulle varianti di stile e di gusto, che possano sempre più incontrare il gradimento e la soddisfazione del consumatore. Oggi la cantina di Quistello, oltre ai suoi vini tipici, propone altri prodotti di ottima qualità e notevole appeal, come il vino cotto (Vin Cot), ottenuto da uve di Lambrusco Ruberti. Il Vino cotto deriva dalla semplice e lenta riduzione del mosto fresco d’uva fino a raggiungere la consistenza di uno sciroppo dal gusto perfettamente rotondo e dolce, che diventa un ottimo condimento sia per piatti a base di carne rossa o bianca, sia per insalate, primi piatti, dolci e macedonie. Il Vin Cot è anche ricco di polifenoli antiossidanti con enormi benefici per la salute.
• • • Filetto al Vin Cot
• • • Zucca, Parmigiano, Mostarda e VinCot
INGREDIENTI
Togliere alla zucca la buccia e i semi e tagliarla a fettine sottili. Infarinarle e friggerle in olio bollente fino a quando risultano dorate. Passarle sulla carta assorbente per asciugare l’unto in eccesso e salarle. Disporre in un piatto le fettine di zucca con il Parmigiano Reggiano a scaglie e un cucchiaio di mostarda mantovana, versandovi sopra qualche goccia di Vin Cot.
4 FETTE SPESSE DI FILETTO DI MANZO VIN COT DI QUISTELLO SALE Q.B.
INGREDIENTI 500 G DI ZUCCA MANTOVANA UN CUCCHIAIO DI FARINA “00” OLIO PER FRIGGERE MOSTARDA MANTOVANA DI PERE O DI MELE SCAGLIE DI PARMIGIANO REGGIANO VIN COT DI QUISTELLO
Cucinare le fette di filetto sulla griglia o sulla piastra. Nel frattempo far rapprendere un bel goccio di Vin Cot in un pentolino a fuoco basso. Una volta cotto, disporre il filetto nel piatto e versarvi sopra il Vin Cot fino a ricoprirle completamente.
Cantina Sociale Coop. di Quistello Via Roma, 46 - Quistello (MN) - Tel. 0376 618118 - www.cantinasocialequistello.it 45
Cantina Sociale di Gonzaga riodo di grandi cambiamenti per la Cantina Sociale di Gonzaga, da una raccolta mirata delle uve con la massima collaborazione da parte dei soci, a un ottimo lavoro svolto in Cantina sotto la direzione del nuovo Enologo Alessandro Coppini, a dimostrazione che anche il Lambrusco può essere considerato un vino di Qualità. Inoltre, il Mantè rosso è nella “Guida Bere Bene del Gambero Rosso 2014”, e ha ricevuto il premio Matilde di Canossa 2014, mentre la Millenaria, appena nata da un accordo con l’ente fiera, sarà presente sulla guida del Touring.
Gonzaga, posta al confine tra la Lombardia e l’Emilia, appare enologicamente come un prezioso crocevia di esperienze che si concretizzano nella produzione dei suoi vini. I suoi vigneti insistono su un’area della Pianura Padana laddove si congiungono le Province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. Terreni di diverse tipologie, tutti alluvionali: dal compatto al sabbioso, vocati senz’altro alla coltivazione di uve per la produzione vini frizzanti. Questa zona, identificata nella piana di destra Po, è sempre stata regno del Lambrusco Mantovano. Nel mondo del Lambrusco è protagonista indiscussa la Cantina Sociale di Gonzaga. Fondata nel 1928 da un ristretto numero di soci, oggi la Cantina conta 100 soci e lavora 30mila quintali di uva. Tutti i soci sono seguiti da agronomi e rispettano i criteri della Lotta Integrata garantendo la massima qualità del prodotto nel rispetto dell’ambiente. Nell’anno 2012 ha ottenuto le certificazione Biologica e NOP. La Cooperativa si è dotata, nel corso degli anni, di avanzate attrezzature per la lavorazione e l’imbottigliamento che permettono di conservare le tipiche caratteristiche dei vini proposti al consumatore ma allo stesso tempo hanno permesso di poter scoprire prodotti alternativi ottenuti dalle stesse uve. Un importante lavoro improntato alla qualità che non ha tardato a produrre riconoscimenti. Quella di Gonzaga infatti è stata la prima Cantina Mantovana ad ottenere la Gran Medaglia D’Oro al Concorso Enologico Internazionale Vinitaly 2009, come miglior vino della categoria Vini Frizzanti a Denominazione D’Origine – Vini Frizzanti Rossi Secchi con residuo zuccherino fino a 15G/L., con il Lambrusco Mantovano DOC “Rosso della Signoria”. Il riconoscimento è arrivato a coronazione di un pe-
Viale Stazione, 39 - Gonzaga (MN) - Tel. 0376 58051 Fax. 0376 528038 - info@cantinagonzaga.it 46
LAMBRUSCO MANTOVANO DOC o fruttato e sapore asciutto, sapido, armonico. Presenta una gradazione intorno agli 11° e la rifermentazione cui è sottoposto gli conferisce l’inconfondibile spuma. Da consumarsi giovane, entro uno o (in rari casi) due anni, il Lambrusco Mantovano è un prodotto eclettico: adatto alla tavola di tutti i giorni, nella versione secca è un buon aperitivo, così come, se amabile, si sposa coi dolci. Dà il meglio di sé con paste ripiene, insaccati cotti (zamponi e cotechini) e crudi (come salame, mortadella, pancetta, prosciutto), bolliti misti; può anche accompagnare antipasti, formaggi, piatti della tradizione contadina come lo stracotto con polenta e perfino il pesce di fiume. E i veri intenditori, davanti a una scodella fumante di “sorbir d’agnoli” o tagliatelle, non si fanno sfuggire l’occasione di un gustoso “bevr’in vin”, diluendo il brodo con l’aggiunta di Lambrusco Mantovano.
Lambrusco
Vino rosso frizzante, da sempre è il simbolo della pianura a sud del Po. Re della tradizione, sin dall’antichità accompagna le specialità della cucina mantovana: lo sviluppo della viticoltura risale al XII secolo e si espande grazie al lavoro dei monaci benedettini del Polirone, che riscuotevano parte degli affitti direttamente in vino. L’area di produzione si estende tra Viadana e Sabbioneta, nel territorio compreso tra i fiumi Oglio e Po, e nell’Oltrepò Mantovano. Le principali varietà di uve da lambrusco, che richiedono terreni argillosi e sabbiosi, sono Viadanese, Marani, Salamino, Maestri e Grappello Ruberti. Il Lambrusco Mantovano ha ottenuto il riconoscimento DOC sin dal 1987, seguito negli anni da numerose attestazioni di qualità. Dal colore rosso rubino, con toni che passano dal chiaro allo scuro, il Lambrusco Mantovano ha profumo di viola
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Fattoria Colombara SoCietË agriCola gozzi CeSare e FranCo 46040 monzambano (mn) � Via ortaglia, 16 tel: +39 338 43 23 638 vino@fattoriacolombara.com www.fattoriacolombara.com
Fattoria COLOMBARA Colli Mantovani Bianco Terre di Olfino, Garda Frizzante, Garda Chardonnay; il rosato Garda Colli Mantovani Chiaretto e i rossi Garda Colli Mantovani Rubino, Garda Merlot e Garda Cabernet. Accanto a queste produzioni tipiche del territorio dell’Alto Mantovano, la Fattoria Colombara ha saputo creare una linea di vini di altissimo livello. La perfetta scelta dei tempi di vendemmia, la scrupolosa selezione delle uve, le tecniche di pigiatura, gli affinamenti in botti hanno dato vita ad una gamma di cru affinati in legno che sono il vero orgoglio dei fratelli Gozzi: il bianco Colombara, il Rosso Saline e il Vigna Magrini ottenuto da uve Merlot e Cabernet Sauvignon. Da segnalare anche Le Falme, un moscato secco molto particolare, perfetto come aperitivo e anche in abbinamento con i tortelli di zucca. Per i momenti di festa la produzione si arricchisce con gli spumanti: lo spumante Brut Metodo classico e gli spumanti extra dry Rugiada e Rosa.
Immersa nel verde dei boschi di carpino e querce, la Fattoria Colombara dei F.lli Gozzi si trova nel cuore delle Colline Moreniche mantovane. L’azienda, che vanta 24 ettari di vigneti, ha sede a Olfino, suggestiva località di Monzambano. A condurla sono i fratelli Cesare e Franco Gozzi, che l’hanno trasformata in una delle realtà vitivinicole più interessanti della provincia. Nell’ottica di migliorare la qualità delle uve per produrre vini di altissimo livello qualitativo, sono stati realizzati notevoli investimenti negli impianti dei vigneti, nella costruzione della cantina per la vinificazione con l’uso di tecnologia all’avanguardia e in quella per l’affinamento in botti di legno. Questo percorso di costante ricerca migliorativa sia nel vigneto che in cantina è stato premiato da numerosi riconoscimenti, come le medaglie d’oro e d’argento conquistate in prestigiosi concorsi internazionali. La produzione più importante riguarda i vini D.O.C. Garda e D.O.C. Garda Colli Mantovani: i bianchi Garda
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GARDA DOC I vini Garda a denominazione di origine controllata (D.O.C.) vengono prodotti nelle province di Mantova, Verona e Brescia nella zona pedecollinare del lago di Garda, dove i terreni morenici argillosi e il clima ventilato creano un ambiente ideale per la vite. Si tratta di vini dalle origini antichissime: le prime testimonianze portate alla luce dagli scavi effettuati nelle colline moreniche risalgono a ben 25 secoli fa, e già Plinio e Virgilio citavano i “vini retici”. I Garda D.O.C sono prodotti in diverse versioni – Classico Bianco, Classico Superiore, Classico Groppello, Classico Groppello Riserva – ottenute impiegando uve provenienti per almeno l’85% dai vitigni Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Cabernet, Merlot, Garganega, Cabernet Sauvignon, Cortese, Marzemino, Corvina, Barbera. La D.O.C. Garda si articola in vini rossi che portano bene l’invecchiamento in bottiglia (Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon) e in vini bianchi, giovani e briosi (Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay). I rossi più strutturati si accompagnano preferibilmente a carni rosse, selvaggina, primi piatti robusti, salami, stufati; i bianchi invece sono indicati con piatti di pesce, carni bianche, primi piatti, risotti, antipasti magri.
GARDA COLLI MANTOVANI DOC
ViniÊ delÊ Garda
Il vino Garda Colli Mantovani D.O.C. si produce in diverse varietà (rosso, rosato, bianco), utilizzando vitigni quali Trebbiano Nostrano, Trebbiano Giallo, Trebbiano Toscano, Garganega per i bianchi e Rondinella, Merlot e Rossanella per i rossi. Come per i vini Garda D.O.C., cui devono l’origine, la produzione si concentra nell’anfiteatro morenico del Garda, tra Mantova, Brescia e Verona. Nella provincia virgiliana i vigneti si trovano prevalentemente nei territori di Monzambano, Ponti sul Mincio ed anche Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Solferino e Volta Mantovana. La D.O.C. Garda Colli Mantovani si articola in vini rossi (Merlot, Cabernet, Rosso Rubino), rosati (Rosato Chiaretto) e bianchi (Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco, Pinot Grigio). A seconda della tipologia variano il processo produttivo e anche gli abbinamenti in cucina: i rossi si consumano preferibilmente con stufati, carni rosse, selvaggina, primi piatti corposi e salami, mentre i bianchi sono più adatti per tortelli, risotti, pesce, carni bianche, antipasti leggeri.
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ViniÊ delÊ Garda
CarniÊ eÊ derivati
I
n una provincia come quella mantovana che primeggia in Italia per numero di allevamenti suini, la salumeria non può che avere un ruolo da protagonista nella tradizione gastronomica. Il maiale, e con esso l’arte della norcineria, sono anche il simbolo della ricchezza di questo territorio e, in fondo, un vero e proprio pilastro della “mantovanità”. Quella dei “masìn” o “masalìn”, ovvero il norcino, è una storia antichissima: i Gonzaga ne avevano diversi a servizio, mentre il resto della popolazione se li contendeva, facendone una figura itinerante, assai richiesta, ammiratissima (“perfecto maestro de tal mestero”). La tradizione del “far su al nimàl”, ovvero uccidere il maiale, sopravvive ancora oggi nelle aziende agri-
cole mantovane, dove si svolge agli inizi dell’inverno. Dall’abilità del masalìn e dalla bontà della materia prima (principalmente il Gran Suino Padano, il più diffuso negli allevamenti del Mantovano) nascono così tanti gustosi prodotti: il salame mantovano, il cotechino, il salame pancettato e quello con la lingua, il prosciutto mantovano, la pancetta con filetto, il pisto per il risotto alla pilota e le salamelle, i ciccioli e le greppole. Del maiale però, come è noto, non si butta via niente, e così le parti che non possono essere insaccate né conservate (zampetti, orecchie, codini e perfino il sangue) finiscono subito sulla tavola come leccornie che si possono gustare una sola volta all’anno. 51
Suino
Gran Suino Padano
essere nati e allevati nelle zone del bacino del Po e del Triveneto (Lombardia, Emilia, Piemonte, Veneto e Friuli). Particolare attenzione è posta al “pedigree”: la morfologia dell’animale infatti deve essere conforme al regolamento dei libri genealogici delle razze, a cui deve essere iscritto almeno un genitore del suino. Le carni del suino pesante sono mature, sode, compatte, sapide, con una buona colorazione del muscolo, grasso di copertura consistente e di colore bianco o rosato. Proprio per garantire una giusta maturazione, gli animali vengono macellati solo quando raggiungono il peso ottimale (non inferiore ai 160 chili) e un’età minima di dieci mesi.
L’allevamento dei suini nel mantovano ha origini antichissime, come testimoniano i ritrovamenti di resti nel sito archeologico del Forcello, a sud di Mantova: già dal V secolo a.C. il maiale era per gli Etruschi la fonte primaria di alimentazione. La suinicoltura si sviluppa nel Rinascimento con la norcineria, per poi arrivare alla produzione industriale dei giorni nostri. Oggi esiste un disciplinare di produzione del Gran Suino Padano, il più diffuso negli allevamenti virgiliani e materia prima ideale per soddisfare le necessità dell’industria di trasformazione delle carni suine. Le razze ammesse sono la Large White, la Landrace italiana e i loro incroci e la Duroc; gli animali devono
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I ciccioli consistono in rifilature di parti grasse del suino cotte nello strutto. I “ritagli” vengono riscaldati con strutto fuso, pressati, aromatizzati, salati in stampo e poi raffreddati. Dopo la cottura presentano un colore marrone chiaro; la forma è quella di un parallelepipedo di dimensione variabile. La consistenza dei ciccioli è morbida, l’aspetto gelatinoso; il sapore è quello tipico del grasso del suino. E’ preferibile consumarli entro un paio di mesi, preferibilmente freschi. I ciccioli sono prodotti e diffusi soprattutto nel Basso Mantovano e nell’Oltrepò.
La preparazione delle greppole comincia dalla lavorazione del grasso sottocutaneo, che viene scotennato (privato cioè della pelle) e tagliato a cubetti di 5 cm circa di lato. Messi a cuocere a fuoco basso in un calderone di rame con aromi e spezie, i cubetti si riducono di volume rilasciando grasso e acqua. Dopo alcune ore di cottura (da quattro fino a sei), le greppole diventano di colore rosa e sono pronte. Tolte dal pentolone, vengono strizzare con un canovaccio giallo paglierino per estrarre quanto più grasso possibile. Poi vengono pressate meccanicamente: più si insiste, più diventeranno croccanti. Le greppole si trovano soprattutto nel Medio e Alto Mantovano.
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Greppole
Ciccioli
Suino
Ciccioli MANTOVANI e Greppole
LAVORAZIONE E TRASFORMAZIONE CARNI SUINE PRODUZIONE INSACCATI FRESCHI E STAGIONATI
RODIGO (MN) TEL./FAX: 0376/650186 • 0376/650373 E-MAIL: info@stortisalumi.it - www.stortisalumi.it
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Salame Mantovano
Salame
Pezzo forte della norcineria virgiliana ed emblema della più genuina convivialità, il salame mantovano si gusta con il pane o la polenta abbrustolita, accompagnato da un buon bicchiere di lambrusco mantovano. Dal colore rosso fragola intenso, ha un fine aroma di aglio che gli conferisce un profumo tipico e un sapore inconfondibile. A differenza di altri territori in cui la macellazione suina si è concentrata su altri prodotti (uno su tutti: il prosciutto), destinando al salame le parti meno pregiate del maiale, nel Mantovano invece ha assunto un ruolo da protagonista. Le tipologie di produzione sono state codificate in un disciplinare del Consorzio Salame Mantovano. La carne è tritata a grana grossa, con una percentuale di grasso mai superiore al 35%. La pezzatura va dai 500 grammi ai due chili; il diametro non può essere inferiore ai 5 cm e la lunghezza deve essere compresa tra i 15 e i 50 cm. Comune a tutte le tipologie di salame mantovano è la presenza di aglio fresco e di pepe nero in grani interi
o spezzati; c’è anche chi aggiunge all’impasto un po’ di lambrusco mantovano e lo profuma con altre spezie. La carne ben mondata, macinata e condita viene insaccata in un budello suino naturale, che viene poi legato a mano. Dopo 12 ore di asciugatura, i salami vengono trasferiti in ambienti freschi, umidi e aerati per la stagionatura che può andare dai tre mesi per i più piccoli fino ai sei per i più grandi.
Cotechino Mantovano
Cotechino
Piatto irrinunciabile delle festività natalizie, il cotechino viene consumato in tutto il Mantovano soprattutto nel periodo che va da dicembre a febbraio. Il suo nome deriva dalla cotenna, una delle parti più povere del maiale che viene utilizzata nell’impasto
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sotto forma di cotiche, assieme al muscolo dei quarti anteriori e alla gola. Macinato a grana media, il composto viene impastato sottovuoto, salato e insaccato in budelli naturali o artificiali. Lasciato asciugare per un giorno o due, il cotechino assume un colore rossastro-bruno e un peso medio di circa 700-800 grammi. Morbido e profumato, si consuma dopo una prolungata cottura e si serve caldo fumante. In genere si abbina a verze saltate in padella con l’aceto; spesso viene accompagnato anche da puré di patate o lenticchie. Una curiosità: nonostante sia un piatto tipicamente invernale, il cotechino è un must della Fiera delle Grazie. Incuranti del caldo, il 15 agosto di ogni anno i mantovani fanno visita al piccolo borgo mariano e si gustano una bella fetta di cotechino, “liscia” o racchiusa nel panino.
Pisto Pisto Mantovano Il “pisto” o “pistùm” (detto anche pistume) è un battuto grossolano di lombo, sottospalla e pancetta, rigorosamente di maiale, che viene insaporito con sale, pepe e aglio. Assieme al Vialone Nano Mantovano costituisce l’ingrediente essenziale di uno dei piatti protagonisti della tradizione culinaria virgiliana, il “risotto alla pilota” tipico di Castel d’Ario.
Il pisto infatti viene utilizzato come condimento per il riso “sgranato”, risultato della particolare tecnica di cottura messa a punto dai “piloti” o “pilarini” che nelle riserie erano addetti alla brillatura del cereale. La pietanza vanta una gustosa variante, quella “col puntèl”: qui il risotto alla pilota si arricchisce con una braciola o delle costine fumanti. Chi non è pratico non si scoraggi: il pisto si può comprare già pronto in una delle tante macellerie o salumerie che si trovano nell’ampio territorio che parte da Mantova e prosegue lungo tutto la Sinistra Mincio: la “Strada del riso e dei risotti mantovani”.
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Salamella di Mantova Dal sapore dolce e delicato, si consumano in moltissimi modi: grigliate e servite con polenta abbrustolita sono il leit motiv di ogni festa e sagra di paese, oppure cotte in tegame con vino bianco e aromi. Un altro utilizzo frequente è per il condimento del “risotto alla pilotaâ€?, in alternativa al classico pisto.
Salamella
Contrariamente alle salsicce comuni che si ottengono da tagli di seconda scelta, le salamelle mantovane vengono realizzate con le parti migliori del suino (magro di spalla, grasso morbido di rifilatura di pancetta e prosciutto). Le carni vengono macinate nel tritacarne, salate, condite con aglio e pepe e insaccate in budelli preparati in filze. Le salamelle hanno una forma cilindrica un po’ ricurva, lunghezza da 15 a 20 cm e consistenza morbida.
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Metti pi• gusto alla tua festa
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Salame con lingua
SalameÊ conÊ lingua
Il salame pancettato si ottiene dalla lavorazione di tutte le carni del suino, escluse quelle destinate al cotechino. Le carni vengono mondate e lasciate riposare dodici ore dopo la macellazione; poi vengono tritate a grana piuttosto grossa e insaporite con sale, pepe macinato e aromi naturali, a discrezione del norcino. Il trito così ottenuto viene quindi insaccato in un budello naturale sgrassato con l’aggiunta di pancetta tagliata a cubetti di circa 1,5 cm di lato. Il salame pancettato va fatto maturare per tre o quattro giorni in solaio, appeso al soffitto e con una brace disposta sul pavimento per consentire una leggera affumicatura. Segue poi la stagionatura, per la quale serve una cantina umida, possibilmente sotto terra, per un periodo che va dai sei agli otto mesi. Morbido al palato, il salame pancettato si caratterizza per il gusto particolarmente dolce.
SalameÊ pamcettato
Salame Pancettato
Il salame con lingua si ottiene inserendo nel salame già insaccato la lingua di maiale intera e salmistrata. Il resto dell’impasto è costituito da carne di maiale macinata (70% di magro; 30% di grasso), sale, pepe, aglio e, a seconda delle ricette, cannella e chiodi di garofano. Il salame di lingua non deve stagionare a lungo e prima del consumo deve essere lavato accuratamente e cotto per tre, quattro ore. Si mangia a fette, solitamente caldo, ma è ottimo anche freddo. Secondo una tradizione antichissima il salame con la lingua si consuma per la festa dell’Ascensione, quaranta giorni dopo la Pasqua: “sat magni al salàm ad la lengua par l’Asensa – dice un vecchio detto mantovano – al formènt al met la smensa”, (ovvero “se mangi il salame di lingua per l’Ascensione, il frumento riempie la spiga”).
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Pancetta
Pancetta con filetto Questo salume stagionato, ottenuto arrotolando la pancetta su un filetto e stagionando in budello, è tipico della tradizione norcina diffusa nella Bassa padana, in particolare a Viadana, Bozzolo e Marcaria. La tecnica di produzione prevede che la pancia del maiale, privata del grasso eccedente e parzialmente scotennata, venga conservata al fresco e messa sotto sale per dieci/quindici giorni. Poi, dopo averla lavata con del vino bianco, si introduce al suo interno un filetto di maiale salato e leggermente 60
aromatizzato con pepe e spezie. Il tutto viene legato a mano con uno spago grosso, con l’aggiunta di un pezzo di budello alle estremità per proteggerlo da infiltrazioni d’aria. Per la stagionatura, che dura dai 60 ai 90 giorni, si procede ad una seconda legatura per poter appendere il salume; il luogo ideale è una cantina non troppo umida e ventilata. Il sapore è quello della pancetta, mitigato però dal filetto, e arricchito da un intenso profumo.
Pancetta
Prosciutto Prosciutto Mantovano Tra i prodotti tipici virgiliani a base di carne di maiale, il prosciutto mantovano si caratterizza per una storia certamente più recente, dovuta soprattutto ai forti legami tra gli allevatori locali e l’industria della provincia parmense, patria di quello che è uno dei prodotti italiani più amati nel mondo. Nonostante sia relativamente giovane, il prosciutto mantovano si distingue per l’elevato livello qualitativo, dovuto innanzitutto alla scelta delle carni: solo cosciotti di suino padano pesante, di almeno otto chili e di alta qualità. La stagionatura avviene nella zona delle colline moreniche, forti del clima ventilato favorito dalla vicinanza al lago di Garda. Stagionato per almeno 12/13 mesi, il prosciutto
mantovano ha sapore dolce, consistenza morbida e colore scuro. Si consuma preferibilmente come antipasto; un’altra classica accoppiata è con il melone, anch’esso prodotto mantovano, anche se per questo connubio sono più indicati prosciutti di qualità inferiore e di gusto più marcatamente salato per meglio contrastare i toni zuccherini del frutto. Preferibile invece l’abbinamento con i fichi: un matrimonio di sapori che esalta la pregevolezza e la dolcezza tipiche del prosciutto mantovano.
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Confraternita del Salame Mantovano
Vi è dunque una precisa volontà di riaffermare l’ampiezza della propria proposta, da parte della Confraternita, in quella che è una vera e propria “dichiarazione di intenti” per contrastare un passo indietro che, secondo la Confraternita stessa, è stato compiuto dalla cucina mantovana che vede sempre meno diffusi i propri piatti tradizionali: “La nostra attività non si ferma – conclude Vanni Fontanesi – in novembre abbiamo in programma un importante convegno organizzato in collaborazione con il GAL Oltrepò Mantovano, mentre il prossimo 24 agosto saremo a Canicossa di Marcaria con “Di Riso in Riso”. Il salame comunque non perderà il suo ruolo di protagonista e in occasione della prossima fiera di Quistello proporremo “Di Fetta in Fetta”, con i migliori “salami casalini” che saranno giudicati dal pubblico anziché dalla consueta giuria.”
Si preannuncia un anno importante per la “Confraternita del Salame Mantovano”: il sodalizio prosegue nella sua attività volta alla promozione della cultura gastronomica mantovana. Attenzione, non del salame, come recita il nome della Confraternita, o meglio, non “solo” del salame, come ci ha spiegato il Presidente Vanni Fontanesi. “Le nostre intenzioni erano e restano quelle di promuovere la mantovanità attraverso le eccellenze della nostra tavola – ci ha detto – Purtroppo c’è chi in passato ha frainteso il nome della Confraternita assimilandolo a quello di altri rispettabili sodalizi che si occupano di promozione e valorizzazione di un prodotto, quando invece il salame mantovano è per noi il simbolo di quella ampia ospitalità che caratterizza le nostre terre e che si concretizza spesso in un paio di fette, appunto, di salame e in un bicchiere di vino da offrire.”
Via Cavour 1/b - Bagnolo San Vito (MN) - Cell. 339 7393530 - confraternitasalame@tiscali.it 62
LeÊ PasteÊ fresche
Pilastro della cucina tipica italiana, le paste fresche sono l’espressione di una filosofia del cibo e della nutrizione la cui origine si perde nel tempo. Già note ed utilizzate nell’antichità sia in Oriente che in Italia, si trovano rappresentate per la prima volta negli affreschi di alcune tombe etrusche della pianura padana. Uova e farina di semola di grano duro sono gli ingredienti base della pasta fresca, cui si aggiungono acqua, sale, pane grattugiato, noce moscata, verdure ed erbe, dando vita a innumerevoli ricette. Ad elaborarle nel corso del tempo furono le “rasdore”, le massaie che si ingegnavano col poco che avevano in dispensa per creare nuovi piatti, poveri ma gustosi. Sono nati così i capunsèi, gnocchi di pane di ispirazione austriaca tipici dell’Alto mantovano, e il tortello amaro di Castel Goffredo, dove la sfoglia si sposa con il ripieno
a base di erba di San Pietro, dando vita ad un piatto dall’equilibrio unico. La zucca, ortaggio coltivatissimo in provincia, è invece protagonista di gnocchi e tortelli: questi ultimi sono il piatto più antico e rappresentativo della cucina mantovana. Se già dall’anno Mille i monaci benedettini preparavano una pasta con ripieno di zucca, i tortelli così come li conosciamo oggi devono molto alla sofisticata cucina della corte dei Gonzaga, che li impreziosirono con spezie e mostarda. Altra pasta fresca dal ricco ripieno sono gli agnolini, variante mantovana del tortellino di carne tipico della cucina emiliana e piatto delle feste per eccellenza. Da non dimenticare le “foiade”, tagliatelle declinate in tante gustose varianti, e la pasta al torchio, come maccheroncini e bigoli.
Tortelli di zucca Re della cucina virgiliana, il tortello di zucca ne è da sempre il simbolo indiscusso. Piatto “di magro”, immancabile da secoli sulle tavole dei mantovani per la cena della Vigilia di Natale e per le principali festività del mondo contadino, come Sant’Antonio (17 gennaio) e l’Assunzione (15 agosto) celebrata dall’antica Fiera delle Grazie, la sua ricetta risale all’anno Mille. I Gonzaga ne fecero i protagonisti dei loro sontuosi banchetti di corte, perfezionandoli con l’aggiunta di spezie e mostarda per accentuare quel contrasto tra dolce e salato molto in voga nel Rinascimento.
Nel tempo i tortelli di zucca sono diventati un piatto popolare, tesoro della tradizione e della cultura familiare, al punto che ogni casa vanta un proprio modo di prepararli. Questo dà origine ad un’infinità di sfumature e varianti, seppur fedeli ad un’impostazione comune. A cambiare è anche il condimento: se il più classico è quello con burro fuso e Grana Padano o Parmigiano Reggiano, nell’Oltrepò i tortelli vengono spesso serviti con sugo di pomodoro, che nella Bassa cede il posto al ragù di salamelle mantovane.
• • • La ricetta IngredIentI 1 kg dI zucca 150 g dI amarettI
180 g dI mostarda mantovana 160 g dI grana Padano o ParmIgIano reggIano grattugIato un PIzzIco dI noce moscata sale un tuorlo d’uovo q.b. dI Pane grattugIato Per la Pasta sfoglIa: 600 g dI farIna tIPo “00” 6 uova
Tortelli
Procedimento: Prendere la zucca (rigorosamente mantovana e di polpa soda), togliere buccia e semi e lessarla al vapore o al forno. Lavorare la polpa della zucca con la forchetta fino a ridurla a una crema uniforme. Aggiungere gli amaretti polverizzati, la mostarda tritata a coltello, il formaggio, il sale, un tuorlo d’uovo (facoltativo) ed eventualmente il pane grattugiato per rendere asciutto l’impasto. Lasciare riposare per qualche ora. Preparare la sfoglia e tagliarla a rettangoli o quadrati larghi dai 7 ai 10 centimetri. Porre un cucchiaino abbondante di ripieno e ripiegare nel senso della lunghezza, esercitando una leggera pressione sui bordi affinché i tortelli non si aprano. Cuocere in abbondante acqua salata e condire a strati in una zuppiera con burro fuso, formaggio grattugiato e salvia.
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Capunsei
Capunsei
Piccoli gnocchi di pane dalla forma allungata e affusolata, i capunsei sono il piatto principe della cucina delle colline moreniche ed in particolare di Volta Mantovana: la tradizione vuole infatti che questa pietanza sia nata nella piccola frazione di Cereta. Ogni famiglia però ha la sua ricetta, di cui esistono così infinite varianti: dall’impasto, che ad esempio può prevedere o meno il prezzemolo, sino al condimento. Se i capunsei si gustano solitamente con burro e salvia, è frequente vederli serviti anche con sugo di pomodoro, salsiccia oppure con un trito di erbe. Piatto povero ricavato dal pane raffermo, i capunsei sono il probabile riflesso dell’influenza germanica: affini ai canederli e agli knödel altoatesini, questi gnocchetti sarebbero il retaggio della lunga permanenza delle truppe austriache nell’Alto mantovano durante il dominio asburgico, anche se leggenda vuole che siano stati portati secoli prima da un gruppo di emigrati tirolesi stanziatisi proprio a Cereta.
Persino il nome riflette l’origine modesta del piatto: se il cappone farcito compariva solo sulle tavole delle famiglie più benestanti, i poveri non potevano ambire ad altro che non al capunsèl, come era stato ribattezzato il suo ripieno a base di pane. La fantasia delle contadine finì poi per trasformarlo in un gustoso piatto a se stante.
• • • La ricetta
Procedimento: Stendere il pane sull’asse di legno creando una piccola montagna; aggiungere un poco di sale e noce moscata. Sciogliere il burro e versarlo sul pane. Con le mani lavorare bene l’impasto; versare il brodo ben caldo e continuare ad impastare. Aggiungere l’aglio e mescolare il tutto in modo da ottenere un impasto compatto. Una volta raffreddato, unire le uova e il formaggio grattugiato. Continuare ad impastare e poi riporre in frigo per almeno due ore. Sull’asse di legno tagliare l’impasto a pezzetti e modellarli in modo tale da ottenere dei cilindretti, da tagliare poi in gnocchetti a forma ovoidale allungata di circa 4-5 cm. Cuocerli in brodo o acqua bollente salata, scolarli quando vengono a galla e servirli con burro fuso e salvia, spolverando con formaggio grattugiato.
IngredIentI 1 kg dI Pane grattugIato 100 g dI burro 3 uova Intere 50 g dI grana Padano grattugIato brodo dI carne 1 sPIcchIo d’aglIo noce moscata sale
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Pastaio Agostino Il re del tortello amaro Fondato da Francesco Ferrari che ha ereditato la passione dal padre, il laboratorio Pastaio Agostino di Castel Goffredo è un punto di riferimento per chi ama la pasta fresca artigianale. Unico mantovano premiato
dalla manifestazione Golosaria 2012 come “artigiano radioso” ed inserito nella Guida Critica Golosa curata dal Club del Papillon, il laboratorio di Francesco Ferrari è un’autorità indiscussa in materia di Tortello amaro di Castel Goffredo. Protagonista della Festa del Tortello amaro che si celebra ogni anno a giugno (nell’edizione 2013 ne sono stati cucinati e venduti complessivamente 870 chili), Ferrari ha trionfato anche alla Fiera Millenaria di Gonzaga, risultando vincitore assoluto della prima edizione del concorso “Re dei Tortelli Mantovani”: il suo Tortello amaro ha sbaragliato la concorrenza non solo del Tortello di ciliegie della Possenta, ma anche del celebre Tortello di zucca. Dalle mani di Francesco Ferrari è nata anche una nuova specialità, inserita nella ristampa del volume “Il gioco dell’erba amara”: i bigoli al torchio, trafilati al bronzo, realizzati con un impasto a base di erba di San Pietro. Punto forte di Pastaio Agostino è anche la tradizione: presso il laboratorio di strada Bertuzzi si può trovare un ricco assortimento di pasta ripiena, pasta al torchio, pasta all’uovo, caserecci, fuiade e tagliolini in formato speciale, oltre a gustosi piatti pronti.
PastaIo agostIno Strada Bertuzzi, 20/A Contrada Zecchini, Castel Goffredo (MN) - Tel. 0376 1816211 - www.pastaioagostino.it 66
Tortello amaro di Castel Goffredo L’erba di San Pietro o Balsamita major, con il suo inconfondibile profumo di menta e limone che si sprigiona sfregandone le foglie, è l’anima del tortello amaro di Castel Goffredo, nei cui orti è molto diffusa. Pianta originaria dell’Asia minore, chiamata in America “bibleleaf” (foglia della Bibbia) perché i primi coloni ne usavano le foglie come segnalibro nel testo sacro, e normalmente utilizzata in cucina per insaporire le frittate, l’erba di San Pietro diventa in questo tortello componente principe di un piatto equilibrato e delicato. I Castellani ne conservano gelosamente la ricetta originale, che esce dalle case solo per la Grande festa del
tortello amaro, organizzata dalla Pro Loco ogni terzo fine settimana del mese di giugno. Nell’edizione 2014 ne sono stati preparati 830 kg di cui venduoti o cotti più di 600 kg. Un’occasione unica per assaggiare un gioiello gastronomico, fino a pochi anni fa piacere solo di pochi.
• • • La ricetta
PeR IL RIPIeNO: 600 gr dI erbette o bIetole (che dIventano 250 gr una volta cotte); 80gr dI burro, 50 gr dI salvIa, 1 cIPolla (40 gr). 1 sPIcchIo dI aglIo, 80 gr dI grana Padano grattuggIato, 40 gr dI Pane grattuggIato (meglIo la soffIata), 20 foglIe dI erba san PIetro, sale, PePe, noce moscata q.b.
aggiunge il trito di cipolla, aglio, salvia e pangrattato. Si fà asciugare il composto e si lascia raffreddare, poi lo si profuma con la noce moscata, si sala e si unisce l’erba di San Pietro tritata finemente. Si trasferisce il tutto in una ciotola e si uniscono l’uovo, il grana(60 gr), il pangrattato rimasto, si amalgama bene e si lascia riposare. Sarebbe meglio preparare il ripieno la sera prima perché l’erba amara possa insaporire e invadere per bene il composto. Per la pasta: impastare la farina con le uova e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto omogeneo e lasciar riposare in frigorifero. Preparare la sfoglia sottile e ritagliare quadrati di 5 cm, farcire con 8 gr di ripieno e piegare a triangolo con pinzatura al centro. Cuocere in acqua salata e servire con una spolverata di grana padano grattugiato ed un cucchiaio di burro fuso e salvia croccante.
PRePARAZIONe Lessare le bietole, scolarle, strizzarle per bene e tritarle a coltello. In una casseruola si fa fondere il burro con la salvia fino a farla diventare croccante, poi si toglie e si mette da parte. Nello stesso burro si uniscono la cipolla affettata finemente e l’aglio che poi vanno aggiunti alla salvia e ad un cucchiaio di pangrattato e si trita il tutto. Nel burro rimasto in padella si ripassano le bietole e, dopo 2 minuti, si 67
TortelloÊ amaro
INGReDIeNTI PeR LA SFOGLIA: 300 gr dI farIna 00, 3 uova
PRODUZIONE PASTA FRESCA ALLÕ UOVO FATTA A MANO
RODIGO (MN) TEL./FAX: 0376/650706 Ð 0376/ 650921 E-MAIL: info@pastagioiosa.it - www.pastagioiosa.it pastagioiosa 68
Gnocchi di zucca
Dicono che già nel XVII secolo il cuoco della corte del Duca di Mantova, Bartolomeo Stefani, di origine bolognese e autore del testo “L’arte del buon cucinare” (1662), preparasse questi squisiti gnocchi con la zucca gialla del luogo, polposa e senza filamenti. Pare però che la prelibata pietanza fosse conosciuta in tutto il territorio già da molto prima: tradizione vuole
• • • La ricetta IngredIentI
Gnocchi
Procedimento: Lessare la zucca mantovana (se possibile di polpa farinosa) a pezzi in abbondante acqua salata con tutta la buccia. Quando la polpa sarà morbidissima, sgocciolarla bene e privarla della buccia. e' possibile anche l'alternativa della cottura al forno. Impastare poi la polpa di zucca con la farina, il Parmigiano Reggiano o Grana Padano, un profumo di noce moscata, l'uovo e il sale; ammorbidire se necessario con un po' di latte. Lavorare il composto formando dei cilindretti lunghi, da tagliare ottenendo così degli gnocchetti che si passeranno poi sui rebbi di una forchetta, esercitando una leggera pressione centrale. Tuffare gli gnocchi in una pentola di acqua bollente e salata; appena torneranno a galla, pescarli con una mescola forata e condirli con burro e salvia oppure con sugo di pomodoro e basilico. Spolverare con Grana o Parmigiano grattugiato e servire.
che questi gnocchi, gustosi nonostante gli ingredienti poveri, nei giorni di festa venissero offerti ai pellegrini nelle abbazie e nei monasteri. Preparati con la tipica zucca gialla mantovana, gli gnocchi possono essere serviti con burro e salvia oppure con sugo di pomodoro.
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1 kg dI zucca gIalla mantovana 1 kg dI farIna bIanca 1 uovo 50 g dI grana Padano o ParmIgIano reggIano grattuggIato noce moscata sugo dI Pomodoro oPPure burro e salvIa latte sale
Arte Pasta Care amiche e amici, sono Emanuele Guerra, il gestore di “ArtePasta”. Svolgo questa attività con mia madre Teresa e offriamo molte specialità. Diciamo che siamo a disposizione per accontentare tutti i gusti dei clienti, pronti a tutte le varianti richieste. Le nostre paste sono composte con uova fresche, farina di grano selezionata, Parmigiano-Reggiano 30 mesi di un caseificio locale, e carni italiane di prima qualità. I tipi di pasta vanno dai ravioli e tortelli ripieni di pesti vari, ai cappelletti, bigoli, tagliatelle, lasagne, crespelle, maccheroni, passatelli, pappardelle, tagliolini, pasta aromatizzata. Il nostro traguardo è quello di riuscire a soddisfare le aspettative dei clienti e dei loro commensali. Ho adottato il nome di “ArtePasta” perché credo che il saper creare un cibo genuino manualmente sia una vera e propria arte, l’arte di una volta che però non passerà mai di moda e che nessun macchinario potrà sostituire o riprodurre. Il tocco della mano casalinga anche in una semplice chiusura di un tortello è vera e propria unicità.
Arte Pasta
Via Campogrande, 9/A (di fianco alla chiesa) Brusatasso - Suzzara (Mn) - Tel. 348 070 6334 laboratorio@artepasta.it - www.artepasta.it 70
Agnolini Mantovani
le origini tramandate da 3 diverse famiglie nel tempo, oggi lo si prepara con un buon stracotto di carni scelte di maiale e manzo, Grana Padano e tanta pazienza per confezionare a mano un prodotto genuino e privo di conservanti in una sfoglia sottile costituita da sola fatina e uova “pasta gialla” da gustare preferibilmente in brodo; con l’aggiunta di un “paio” di cucchiai di Lambrusco si ottiene il famoso “Beverin viri”. Ricetta proposta da: CASA DeL PANe - Via Verdi 65 - Mantova LAgnolino Mantovano è una variante del classico tortellino con la peculiarità di avere un ripieno creato da esperienze casalinghe trasformate nella ricetta che oggi proponiamo. Dire secolare forse non è sbagliato viste
Agnolini
• • • La ricetta
IngredIentI del rIPIeno -100 gr carne dI maIale -1 salamella mantovana -100 gr carne dI manzo -130 gr grana Padano -1 bIcchIere dI vIno rosso sale quanto basta aromI a PIacere IngredIentI della sfoglIa: 500 gr farIna - 4 uova Intere 71
Procedimento: Il ripieno si prepara partendo da un soffritto di burro, olio extravergine di oliva, cipolle, carote, un poco di spezie; Si rosola per qualche minuto e si aggiunge la carne tagliata a cubetti grossolani, si arriverà a media cottura avendo cura di mescolare ogni 15 minuti per evitare che si attacchi sul fondo. Dopo (minuti) si aggiungerà il vino quanto basta e lasciando di nuovo a cuocere per (minuti) sempre mescolando ad intervalli di 15 minuti. Una volta cotta la carne si dovrà macinare il tutto in una ciotola aggiungendo il Grana, sale ed aromi quanto basta, mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. ‘Per la sfoglia si dovranno mescolare farina e uova con pazienza ed energia ottenendo un impasto molto consistente, quindi stendere in sfogli molto sottili, ritagliare in quadrati di circa 4 cm di lato e posizionare l’impasto nel mezzo e chiudere a piacere. Tempo di cottura 2 minuti.
ProdottiÊ daÊ forno eÊ pasticceria
Per chiudere in bellezza un menù all’insegna dei migliori piatti mantovani non c’è che l’imbarazzo della scelta: la pasticceria virgiliana vanta un ricco patrimonio di dolci tipici che affondano le proprie origini nella sofisticata cucina dei Gonzaga come nell’antica tradizione contadina. Per secoli i dolci sono stati un lusso alla portata di pochi, e perciò desiderato ardentemente: per gustarli però bisognava attendere le feste comandate. Proprio questo carattere di ritualità, unito allo stretto legame con il territorio che si riflette negli ingredienti, fanno dei dolci virgiliani un simbolo della più autentica tipicità mantovana. Il più conosciuto, ormai in tutto il mondo, è la Sbrisolona, torta dura a base di mandorle, burro e farina gialla, che non si taglia ma si spezza con le mani, mentre a Natale su pandori e panettoni trionfa l’Anello di Monaco, invenzione dei pasticceri svizzeri che alla fine del XVIII secolo lasciarono il Cantone dei Grigioni per trasferirsi a Mantova. e’ invece frutto della tradizione contadina la Torta di Tagliatelle, dolce che incuriosisce al primo sguardo; una dolcissima cascata di zucchero 73
a velo è invece il biglietto da visita dell’antica e sottile Torta Mantovana e della Torta del Paradiso, soffice delizia della corte dei Gonzaga. e poi c’è il Bussolano, una ciambella zuccherata dal sapore burroso, mentre a Cavriana si tramanda l’antica tradizione della Torta di San Biagio, a base di mandorle. Origini rinascimentali per il Turtel Sguasarot, elaborato alla corte dei Gonzaga e diffuso nelle popolazioni rivierasche del Basso Mantovano che aggiunsero castagne e prugne selvatiche al ripieno originario a base di fagioli, trasformandolo da primo piatto a dessert. Infine non bisogna dimenticare un altro protagonista della tavola virgiliana: il pane. Quello tipico della tradizione mantovana, assieme al Baule, è il Ricciolino, che come gli altri pani a pasta dura della pianura padana è secco e croccante. Apprezzatissima per merenda è la Schiacciatina o Chisolina, una fragrante focaccetta un tempo consumata dai contadini al lavoro nei campi; un gustoso snack è pure il Tiròt, la focaccia a base di cipolla di Sermide.
Tiròt di Felonica (“merenda” in dialetto), che ancora oggi si celebra a Felonica in agosto. Ricetta povera della tradizione contadina, oggi il tiròt è diventato un piatto tipico assai apprezzato dai buongustai, oltre ad essere stato inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia. Una curiosità legata al nome: il tiròt si chiama così perché l’impasto, tenero e colloso, viene steso e “tirato” dentro la teglia.
Tir˜ t
Specialità gastronomica di Felonica (che il dialetto locale declina in “L’Tiròt ‘d Flònga”) ma diffusa in tutto il Basso Mantovano, il tiròt è una sorta di focaccia sottile, preparata con farina, strutto, olio e soprattutto con la cipolla di Sermide. Di tiròt si nutrivano un tempo i braccianti agricoli che lavoravano nei campi di cipolle, coltura tipica della zona; e proprio alla fine della raccolta questa focaccia diventava protagonista di una grande festa, la “SganSega”
• • • La ricetta IngredIentI 1 kg dI farIna dI frumento tIPo “0” 1 kg dI cIPolle dI sermIde 250 g dI strutto olIo extravergIne dI olIva 30 g dI sale 60 g dI lIevIto dI bIrra acqua o latte
Procedimento: Sbucciare a mano le cipolle e tagliarle a fette sottili, lasciandole poi riposare per tre ore. Mescolare gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo, senza grumi, che verrà steso nella teglia. Lasciare riposare fino a completa lievitazione. Mettere l’impasto in formo a 200°C per 15 minuti circa. 74
Ricciolino Pane tipico della provincia di Mantova, il ricciolino appartiene alla tradizione dei pani di pasta dura tipici della pianura padana, ottenuti mantenendo un basso tasso di umidità nell’impasto. Realizzato con un impasto di farina, burro e tuorlo d’uovo, il ricciolino è un pane secco, croccante, dal sapore prevalentemente dolce. La sua forma caratteristica si ottiene modellando l’impasto in filoncini che andranno arrotolati su se stessi e poi uniti due a due sino a formare un fiocco.
• • • La ricetta IngredIentI 1 kg dI farIna tIPo “0” 250 g dI burro 1 tuorlo d’uovo
Procedimento: Sulla spianatoia iniziare l’impasto composto da farina, burro ammorbidito, tuorlo d’uovo, scorza di limone, zucca e/o uvetta (facoltativi), aggiungendo man mano un bicchiere di vino bianco. Ottenuto un impasto di consistenza omogenea e mediamente morbida preparare dei filoncini di pasta lunghi 5-10 cm e larghi 3-5 cm. Arrotolare i filoncini su se stessi e unirli due a due facendo pressione con le mani per ottenere dei pani a forma di fiocco. Fare lievitare per almeno un’ora. Cuocerli in forno a 210-230°C per circa 20-25 minuti. Lasciarli raffreddare.
Ricciolino
scorza dI lImone vIno bIanco zucca e/o uvetta (facoltatIvI)
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Schiacciatina (Chisolina)
Classica merenda dei mantovani, che la gustano da sola oppure accompagnata ad una fetta di salume, la schiacciatina (in dialetto “chisolina”) ha origini antiche. Immortalata da Teofilo Folengo in un verso del poema “Baldus” (1517), era già nota ai fornai della corte dei Gonzaga, che chiamavano le schiacciatine “schizzadas”; la ricetta è comunque di probabile matrice ebraica.
Realizzata con farina, acqua, strutto e pochi altri ingredienti, la schiacciatina è una focaccetta di forma quadrata o rettangolare, sottile e croccante. Oggi diffusa in tutta la provincia e non solo, in passato era tipica in particolare del Basso Mantovano, dove i contadini la consumavano durante i lavori in campagna al posto del pane.
• • • La ricetta IngredIentI
Procedimento: Impastare tutti gli ingredienti, aggiungendo il lievito per ultimo. Quando l’impasto ha raggiunto la consistenza ottimale si lascia riposare. Lievitare per una o due ore a seconda del clima; poi tagliare in tanti pezzi a cui viene data una forma quadrata o rettangolare dello spessore di pochi millimetri. Cuocere per breve tempo (15-20 minuti) in forno a 200°C.
Schiacciatina
1 kg dI farIna dI frumento tIPo “0” 200 g dI strutto 600 g dI acqua 30 g dI sale 30 g dI lIevIto
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Sbrisolona doveva simboleggiare forza e carattere. La sua robustezza e la lunga conservabilità la trasformarono in un perfetto dolce “da viaggio”, adatto ad essere trasportato: una caratteristica che si rivela vincente anche oggi, al punto che, tra i souvenir della città, la Sbrisolona è sicuramente la più quotata. Un’altra scuola di pensiero riconduce questo dolce alla tradizione contadina, data la semplicità degli ingredienti originali e la sua resistenza. Nel tempo la prima versione si arricchisce di ingredienti, a partire dalle mandorle: un frutto apprezzatissimo dai Gonzaga, che si rifornivano dai mandorleti di cui era ricca la zona di Cavriana. Anticamente chiamata anche “torta delle tre tazze”, per via dell’uguale quantitativo dei suoi ingredienti principali (farina bianca, farina gialla, zucchero), la Sbrisolona deve il nome alla sua tipica friabilità. Impossibile da tagliare col coltello, la Sbrisolona autorizza uno strappo al galateo e si lascia rompere con le mani: ne risultano tanti gustosi pezzetti di dolce e una miriade di briciole, che in dialetto si chiamano appunto “brise”.
emblema di Mantova nel mondo assieme a tortelli di zucca e risotto alla pilota, la torta sbrisolona è un dolce tanto noto quanto antico. Secondo alcuni la “türta düra”, antesignana della sbrisolona, sarebbe opera dei pasticceri dei Gonzaga, di cui
Sbrisolona
• • • La ricetta
IngredIentI 200 g dI farIna bIanca tIPo “00” 200 g dI farIna dI maIs a grana fIne 200 g dI mandorle dolcI 200 g dI zucchero 200 g dI burro a temPeratura ambIente 2 tuorlI d’uovo 1 lImone sale
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Procedimento: Mescolare su una spianatoia le farine con lo zucchero, le mandorle tritate, la scorza del limone grattugiata e un pizzico di sale. Disporre il tutto a fontana, fare un incavo e nel centro mettere i tuorli e il burro a tocchetti. Amalgamare gli ingredienti sfregandoli tra le dita in modo da ottenere un composto granuloso. Versare l’impasto in una tortiera del diametro di 24 cm, già imburrata e infarinata, senza livellare la superficie. Cuocere per circa 45 minuti a 180° C. La torta va servita fredda e leggermente spolverata di zucchero semolato. Frequente anche l’abbinamento con lo zabaione; tra gli ingredienti facoltativi si segnalano nocciole e vaniglia.
Anello di Monaco intenso, appare simile ad un panettone alto dai 20 ai 30 centimetri, con un foro all’interno e ricoperto sulla parte superiore da una glassa di zucchero. Dentro è farcito con una crema di cui esistono diverse varianti: può essere a base di nocciole, mandorle, zucchero e marsala, mentre in altre versioni si trova la crema di marroni o il cioccolato. A dare quel gusto inconfondibile all’Anello di Monaco è proprio il sapore di nocciole, mandorle e burro, seguiti dalla glassa bianca che ricopre il dolce quasi a ricordare le montagne innevate. Per apprezzare al meglio l’Anello di Monaco è consigliabile tenerlo vicino ad una fonte di calore prima di servirlo: solo così si possono apprezzare appieno il profumo e la morbidezza tipiche di questo dolce.
AnelloÊ diÊ Monaco
e’ il tipico dolce del Natale che è possibile trovare solo a Mantova, dove fornai e pasticceri lo preparano esclusivamente in occasione della ricorrenza. L’origine dell’Anello di Monaco risale alla fine del XVIII secolo: era il 1798 quando la famiglia Putscher, che assieme ad altri pasticceri svizzeri si trasferì dal Cantone dei Grigioni a Mantova, propose questo dolce simile al tedesco Kugelhupf. La stessa origine caratterizza un altro dolce tipico mantovano, la Torta Helvetia (detta anche elvezia), composta da dischi di pasta di mandorle farciti da crema al burro e zabaione. L’Anello di Monaco è un dolce dalla complessa preparazione; composto da pasta lievitata di un colore giallo
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Torta Mantovana
Dolce dalle origini antiche, appartiene alla tradizione culinaria dell’Alto Mantovano. Soffice e alta al massimo due dita, la torta mantovana è semplicissima da preparare e si contraddistingue per il
suo gusto di burro, mandorle e pinoli. A citare la ricetta è Pellegrino Artusi nel suo celebre testo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” del 1891.
• • • La ricetta IngredIentI
TortaÊ Mantovana
175 g dI farIna bIanca tIPo “00” 175 g dI zucchero 170 g dI burro 75 g dI mandorle dolcI 75 g dI PInolI 5 uova 1 lImone Pangrattato sale
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Procedimento: Sbattere le uova con lo zucchero e montarle finché non sono bianche, poi unire la farina (un cucchiaio alla volta), la scorza del limone grattugiata e infine il burro sciolto a bagnomaria. Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata, per un’altezza massima di 2-3 cm. Ricoprire la superficie del dolce con le mandorle tagliate per il lungo e i pinoli tagliati a metà (così vuole la ricetta di Artusi) e ricoprire con lo zucchero a velo. Infornare a 150° per circa 30 minuti. Servire fredda spolverizzandola con abbondante zucchero a velo.
Torta di San Biagio
TortaÊ diÊ SanÊ Biagio
Dolce caratteristico di Cavriana, deve il suo nome al patrono del paese che si festeggia il 3 febbraio con l’antico rito della benedizione della gola impartita in chiesa. In onore del santo da più di 450 anni nel paese dell’Alto Mantovano si svolge la festa tradizionale, durante la quale viene confezionata una maxi versione della torta di San Biagio del diametro di oltre tre metri.
Realizzato con mandorle, cioccolato, farina, zucchero, burro e uova, questo dolce tipico pare essere stato tramandato dai caprai che in epoca di transumanza svernavano qui con il loro gregge; un passato racchiuso anche nel nome del paese, anticamente denominato proprio Capriana.
• • • La ricetta IngredIentI Per la Pasta: 400 g dI farIna bIanca tIPo “00” 80 g dI zucchero 80 g dI burro 1 lImone 1 bustIna dI vanIllIna Per Il rIPIeno: 300 g dI mandorle dolcI 100 g dI zucchero 100 g dI cIoccolato fondente 2 uova
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Procedimento: Versare la farina sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero, il burro ammorbidito a tocchetti, la vanillina e la scorza del limone grattugiata e impastare con cura. Stendere due terzi della pasta sul fondo e sui bordi di una tortiera, già imburrata e infarinata. Preparare il ripieno, mescolando in un recipiente le mandorle tritate, lo zucchero, le uova e il cioccolato grattugiato. Versare il composto nella tortiera, livellarlo e coprirlo con la pasta rimasta tagliata a striscioline. Cuocere in forno a 150°C per 30 minuti.
Torta Paradiso
Procedimento: Montare a lungo il burro ammorbidito, unire poi lo zucchero e la scorza del limone grattugiata. In una ciotola sbattere 4 uova intere e 4 tuorli, poi incorporarvi, poco alla volta, la farina miscelata con la fecola e il lievito, amalgamando delicatamente il tutto. Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata, e cuocere in forno a 180°C per 50 minuti. Spolverizzare la torta con lo zucchero a velo vanigliato.
Dolce tipico della tradizione mantovana, la torta del Paradiso, o più semplicemente torta Paradiso, risulta essere stata creata espressamente per la marchesa Isabella d’este (1474-1539), moglie di Francesco II Gonzaga e tra le figure femminili più importanti del Rinascimento.
• • • La ricetta IngredIentI 250 g dI zucchero 250 g dI burro 125 g dI fecola 75 g dI mandorle dolcI 125 g dI farIna bIanca tIPo “00” 8 uova 1 lImone 1 bustIna dI lIevIto zucchero a velo vanIglIato
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Turtel Sguasarot Piatto eccentrico, frutto della creatività del più noto cuoco della corte dei Gonzaga, il bolognese Bartolomeo Stefani, il Turtel Sguasarot era in origine un tortello ripieno di purea di fagioli insaporito con cacio ed erbe aromatiche, il tutto avvolto in una sfoglia senza uova e cotto in un brodo di fagioli. Diffusissimo nel Basso Mantovano, nel tempo questo
piatto si è arricchito di nuovi ingredienti, come castagne secche, conserva di prugne e vino cotto, trasformandosi da primo a dessert. Oggi lo si trova quasi esclusivamente nell'area che comprende Magnacavallo, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Sermide e Felonica.
Procedimento: Con la farina, l’acqua, lo zucchero, il sale e l’olio preparare una pasta piuttosto soda. Tirare la pasta col mattarello sino ad uno spessore di 1 mm. Con la rotella festonata ricavare dei rettangoli di 12x7 cm e porvi al centro circa 20-25 grammi di ripieno, che si ottiene tritando finemente e amalgamando tutti gli ingredienti in modo che risulti ben sodo. Piegare la pasta in due dopo averne bagnato i lembi, avendo cura di togliere l’aria. Friggere in olio caldo. Lasciare raffreddare; poi intingere i tortelli nel condimento, ottenuto unendo e amalgamando bene gli ingredienti. Comporre diversi strati di tortelli in una pirofila, alternandoli con il condimento. Si possono conservare in frigorifero e consumare dopo qualche giorno.
• • • La ricetta IngredIentI Per l’ImPasto: 500 g dI farIna tIPo “00” 200 g dI acqua 12 g dI zucchero semolato 12 g dI sale fIno 50 ml dI olIo dI maIs Per Il rIPIeno: 200 g dI fagIolI borlottI lessatI 200 g dI castagne lessate 200 g dI mostarda dI mele cotogne Per Il condImento: 250 g dI vIno cotto 250 g dI conserva dI Prugne
100 g dI sPremuta dI mandarIno o dI arancIa 83
Bussolano
Bussolano
Dolce tipico della pianura padana, il bussolano o “busolan” è un dolce morbido a forma di ciambella o di “esse”. Nella sua versione più antica però il bussolano era molto duro, a causa dell’assenza di lievito, ed era il dolce tipico di Natale: seppur spartano, infatti, era quanto di più ricco i contadini potessero permettersi.
Realizzato con farina, lievito, uova, burro e zucchero, oggi il bussolano è un dolce morbido, dal sapore burroso e profumato di vaniglia.
• • • La ricetta Procedimento: Mescolare la farina con lo zucchero e il lievito, unire il burro ammorbidito, le uova intere, il liquore e un pizzico di sale. Impastare e sistemare il composto in uno stampo da ciambella, imburrato e infarinato. Cuocere a 180° C per 40 minuti.
IngredIentI 350 g dI farIna bIanca tIPo “00” 150 g dI zucchero 100 g dI burro 2 uova 1 bustIna dI lIevIto
1 cucchIaIno dI rum o lIquore tIPo maraschIno sale
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TortaÊ diÊ tagliatelle
Torta di tagliatelle Detta anche “turta tajadlina”, la torta di tagliatelle affonda le sue radici nella tradizione rurale, anche se l’origine esatta di questo dolce dall’aspetto curioso e unico è ancora sconosciuta. Della torta di tagliatelle, che assieme alla sbrisolona è un emblema della tradizione pasticcera virgiliana, si ha un primo riscontro alla metà del secolo XIX, quando venne inserita in un ricettario di cucina mantovana. Dolce piuttosto complesso da preparare, la torta di tagliatelle si realizza a partire da una classica sfoglia di pasta, che viene ridotta in tagliatelle sottili, mescolate a strati alterni con mandorle tritate, zucchero e burro e poi cotta al forno.
• • • La ricetta IngredIentI 300 g dI farIna bIanca 3 tuorlI d’uovo 200 g dI zucchero 200 g dI mandorle trItate 70 g dI burro
1 bIcchIerIno dI lIquore secco
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Procedimento: Preparare una classica sfoglia con farina e tuorli, aggiungendo un cucchiaio di zucchero. Tagliare la sfoglia in tagliatelle sottili, come quelle per il brodo. Mescolare le mandorle con lo zucchero e procedere a formare degli strati della torta, alternando in una tortiere imburrata le tagliatelle al composto di zucchero e mandorle e distribuendo qua e là qualche fiocchetto di burro e una spruzzatina di liquore. Continuare così fino all’esaurimento degli ingredienti: dovrebbero risultare tre strati di tagliatelle alternati alle mandorle. Cuocere in forno a 160-170°C per circa 45 minuti, sino a doratura. Lasciare raffreddare.
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Gonzaga al mangiare quotidiano ritroviamo in questi scritti l’estro di una cucina eseguita con materie prime stagionali donate dalla fertile terra padana.
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Antipasti • • • IL TIROT Tipica focaccia salata della zona del basso mantovano e precisamente delle zone di Felonica e Sermide. Era il cibo che i contadini di un tempo consumavano nei campi durante l’abbondante raccolto di cipolle rimasto ancora oggi primato ineguagliabile di queste zone. Ingrediente principale quindi la cipolla e il nome deriva presumibilmente dalla fase di lavorazione dell’impasto che viene “tirato” dentro alla teglia prima della cottura in forno. Ottimo accompagnato con un buon bicchiere di lambrusco!
PROCEDIMENTO Mettere a bagno nel latte le cipolle tagliate sottili per una notte fino a coprirle bene tutte. Sulla spianatoia distribuire la farina a cratere e all’interno mettere lo strutto, il cubetto di lievito sciolto in 2 dita di acqua tiepida e il sale sopra la farina. Per ultimo le cipolle; iniziare ad impastare amalgamando tutti gli ingredienti e aggiungendo acqua tiepida fino ad ottenere un composto morbido e colloso che dovrà lievitare coperto per almeno un paio d’ore (non lieviterà molto dato il peso delle cipolle). Versare l’impasto in una teglia rettangolare antiaderente (le nostre nonne avevano quelle in ferro) e tirarlo fino allo spessore di 1 cm.. mettere in forno caldo a 190° per 35/40 minuti fino a quando la superficie risulterà di un bel colore dorato.
INGREDIENTI 500 DI faRINa
GR
3 bEllE cIpollE DoRaTE
TaGlIaTE soTTIlI a RoNDEllE
E mEssE a baGNo NEl laTTE
2 ETTI DI sTRuTTo 1 cubETTo DI lIEvITo DI bIRRa 2 cucchIaINI Da caffè DI salE GR 300 cIRca DI acqua appENa TIEpIDa
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• • • POLENTA E GRAS PISTA’ Piatto classico del territorio rurale preparato con il lardo fresco prodotto della macellazione del maiale da parte del “masalin” nel rito della preparazione dell’inimitabile salame mantovano. In campagna le nostre nonne facevano rapprendere il grasso pulito dai residui carnei che raffreddati diventavano le famose “grepole” e conservavano il lardo in grandi vasi di vetro che servivano come scorta per l’inverno per la preparazione di dolci (sbrisolona) o per la frittura delle “foraguadole” (pesciolini di risaia).
INGREDIENTI 100 DI laRDo
GR
uNo spIcchIo DI aGlIo
ESECUZIONE Tritare finemente e rigorosamente al coltello il prezzemolo gli aghi di rosmarino e lo spicchio di aglio fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire il trito al lardo morbido distribuendolo uniformemente. Si può unire al tutto circa 100 gr di pancetta ben stagionata sempre battuta al coltello e ridotta in poltiglia. Salare e pepare. Spalmare questa crema su fette di polenta ben abbrustolita o su fettine di pane casereccio scottate sulla piastra del forno.
uN’abboNDaNTE maNcIaTa DI pREzzEmolo fREsco uN RamETTo DI RosmaRINo salE pEpE
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• • • LUCCIO IN SALSA Questo è per i mantovani un antipasto gradevolissimo preparato con il luccio, che rappresenta da sempre un bottino molto ambito per i pescatori d’acqua dolce. Come tutto il pesce di lago il luccio è sempre stato un alimento di poco costo e di discreta reperibilità. Un tempo per i pescatori del Po vendere il luccio era un vero e proprio mestiere: si pescava con il bilancino o la rete e non c’ era stagione che impedisse agli uomini del lago di trasferirsi nei capanni o sulle chiatte per assaporare l’emozione di un bottino generoso. Oggi il luccio viene pescato nello splendido ambiente lacustre del Mincio in un cammino che spazia dall’uscita del lago di Garda a Peschiera passando per i nostri laghi fino alla confluenza del Po.
INGREDIENTI uN sEDaNo uNa caRoTa uNa cIpolla uNa foGlIa DI alloRo pREzzEmolo
2 GRaNI DI pEpE uN luccIo DElIscaTo
5 o 6 pEpERoNI vERDI soTT’acETo cappERI DIssalaTI
5 accIuGhE soTTo salE pEpE bIaNco
ESECUZIONE Preparare un brodo vegetale con sedano, carota, cipolla, una foglia di alloro, un mazzolino di prezzemolo, un dito di vino bianco, 2 grani di pepe e un niente di sale. Bollire il tutto per circa 15 minuti poi inserire il pesce e fare bollire per 15/20 minuti a fuoco dolce secondo le dimensioni del pesce. Quando la carne è tenera ma non spappolata il pesce è cotto. Scolare e fare ben raffreddare. Nel frattempo preparare la salsa che dovrà 90
insaporire il pesce. Preparare un trito al coltello con 5 o 6 peperoni verdi sott’aceto, una manciata di capperi dissalati, uno spicchio di aglio,mezza cipolla sempre tritata finemente, una abbondante manciata di prezzemolo e per finire 5 acciughe sotto sale ben lavate e diliscate. Poco sale e una generosa macinata di pepe bianco. Quando il tutto è ben amalgamato diluire con buon olio di oliva dal gusto delicato. Distribuire la salsa sui pezzi di luccio precedentemente diliscati con molta attenzione. Irrorare ancora con un filo di olio e fare riposare in frigorifero coperto con pellicola per un paio di giorni. A piacere si può gustare il luccio in salsa aggiungendo sul piatto di ogni singolo commensale qualche scaglietta di grana e un pizzico di noce moscata. “La so mort” dicono i pescatori della bassa è consumarlo con fettina di polenta ben abbrustolita.
INGREDIENTI 10 RaNE GIà pulITE lavaTE ED ascIuGaTE molTo bENE coN caRTa assoRbENTE
faRINa bIaNca 10 uova foRmaGGIo GRaNa
• • • FRITTATA CON LE RANE
olIo DI maIs pER fRITTuRa salE E pEpE
Questo è un piatto che un tempo si consumava in famiglia o nelle piccole osterie della bassa mantovana dove le rane venivano pescate all’imbrunire nelle risaie con un meraviglioso rituale scandito dal loro incessante e rumoroso gracchiare. Ora le rane si trovano nelle pescherie della città già pronte per l’uso ma è sempre affascinante ricordare la figura del “ranaro” che procedendo sugli argini dei fossi o nelle risaie, con passo felpato riusciva dopo vari tentativi ad immobilizzare con una fonte luminosa nel buio della notte le piccole prede e con fare veloce le depositava in cestelli di vimini legati alla cinta. Nessuna casalinga di oggi troverebbe la pazienza di pulire le rane; il lavoro di pulitura è molto lungo e poco gratificante perché alla fine da mangiare rimane poca cosa. E’ utile però ricordare che il sapore inimitabile di una frittata con le rane fritte eseguita come Dio comanda possa far dimenticare ogni fatica suscitando l’Ammirazione per la cuoca di turno e anche una buona dose di nostalgia per i grandi vecchi “ranari” di un passato ormai lontano.
ESECUZIONE Prendere le rane, infarinarle bene con farina bianca e friggerle in olio di mais portato al giusto grado di temperatura. Quando sono ben croccanti scolarle dall’olio e farle ben asciugare sulla carta paglia. A parte sbattere in una zuppiera 10 uova, aggiungere 4 o 5 cucchiai di grana grattato, sale, pepe e le rane spezzate in piccoli pezzi ma senza spolparle. Versare il composto in una padella antiaderente (le nostre nonne avevano solo per questo uso la padella in ferro) mescolando inizialmente con in cucchiaio di legno, cercando di ottenere una frittata compatta e regolare. Coprire la padella con il coperchio e attendere il formarsi della crosticina sul fondo; poi rigirare la frittata fino alla cottura completa (qui sta l’abilità della cuoca!). La cottura ottimale della frittata darà come risultato un interno leggermente umido e soffice con le rane fritte ben distribuite e una deliziosa crosta croccante ambrata all’esterno. 91
come i nostri salami o le pancette, ma anche quelli più raffinati come la soppressa o il culatello. Retaggio della buona e semplice cucina di un tempo delle nostre nonne, la giardiniera veniva offerta come dono prezioso agli ospiti che lasciavano le tavole contadine dopo la piacevole compagnia del desinare comune. E’ ancora oggi una grande soddisfazione portare in tavola un vasetto ricco di colori e dal sapore intenso delle verdure di stagione
• • • LA GIARDINIERA Viene considerata dai mantovani la salsa di accompagnamento per eccellenza anche se il suo miglior abbinamento lo riserva ai nostri meravigliosi salumi. Non c’ è famiglia della bassa o osteria di paese che non serva con orgoglio sulle proprie tavole questa alchimia di sapori e di colori che sposa affettati saporiti e grassi
INGREDIENTI 1 pEpERoNE GIallo E uNo Rosso 1 cIpolla 2 o 3 cosTE DI sEDaNo cIuffETTI DI 1 cavolfIoRE DI mEDIa mIsuRa 4 ETTI DI faGIolINI 3 caRoTE DI mEDIa mIsuRa qualchE foGlIa DI alloRo E GRaNI DI pEpE vINo bIaNco E
1 lITRo DI buoN acETo DI vINo
ESECUZIONE Versare in una casseruola l’ aceto e il vino bianco lo zucchero e il sale. Quando il liquido inizia a bollire aggiungere le verdure facendo attenzione ai tempi di cottura: le più coriacee come le carote e il cavolfiore devono cuocere 15 minuti, il sedano, le cipolle e i fagiolini 5 o 6 minuti i peperoni 3 minuti soltanto. Scolare bene il tutto con il mestolo forato e adagiare le verdure 92
su di un canovaccio bianco e lasciare raffreddare il tutto. Sistemare poi le verdure miste nei vasetti sterilizzati precedentemente nel forno a 200° per 15 minuti. Aggiungere in ogni vasetto una foglia di alloro e un grano di pepe. Alla fine coprire il tutto con l’olio di oliva, prima di sigillare unire in ogni vasetto due cucchiai del liquido di cottura delle verdure. Chiudere i vasetti ermeticamente e dopo aver indicato la data di preparazione riporre in dispensa in attesa dell’uso . Queste verdure sono un ottimo accompagnamento per i bolliti misti indispensabili per la preparazione del brodo dove i mantovani cuociono i loro agnolini.
PrimiÊ piatti • • • RISO CON LA TRIDURA Non c’è famiglia mantovana di un tempo che non abbia preparato questa gustosissima minestra purtroppo oggi un po’ snobbata dalle nostre tavole. A torto, perché è un piatto semplice preparato con ingredienti facilmente reperibili e utile se si devono consumare uova prossime alla scadenza. La tridura veniva preparata dalle massaie di campagna che avevano la fortuna di possedere il pollaio, dai primi di marzo in poi, per sfruttare il grande quantitativo di uova che i primi tepori della bella stagione facevano.
INGREDIENTI
ESECUZIONE Il protagonista di questo piatto è quindi l’ uovo fresco: si versa in una zuppiera un tuorlo d’ uovo a persona e due cucchiai rasi di grana grattato; si amalgama bene il tutto con una forchetta fino ad ottenere un composto sodo e cremoso. A questo punto ci si limita semplicemente a versare la tridura nel tegame dove è stato precedentemente cotto del riso in buon brodo di gallina mescolando bene per amalgamare il tutto. Il risultato è eccellente
uN uovo a pERsoNa foRmaGGIo GRaNa bRoDo DI GallINa RIso
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GR
• • • RISOTTO ALLA PILOTA
INGREDIENTI 500 DI RIso vIaloNE NaNo
mEzzo lITRo DI acqua pIù Il quaNTITaTIvo DI uN bIcchIERE Da vINo GR
E’ il più significativo piatto della tradizione mantovana. La patria del risotto alla pilota è Castel d’Ario che si trova a pochi chilometri da Mantova e annunciato significativamente dal cartello stradale come “Paese del risotto”. Il suo nome deriva dai famosi “pilotini” coloro che lavoravano nelle riserie. La caratteristica che differenzia questo riso da tutte le altre preparazioni è il metodo di cottura con sola acqua ed è tutta giocata tra la giusta proporzione tra il riso e il liquido di cottura; determinante per la perfetta riuscita del piatto anche il preciso tempo di riposo a fuoco spento. Il risotto dovrà presentarsi asciutto e “sgranato”. Tanto i chicchi di riso sono separati uno dall’altro tanto più perfetto è il risotto. Non è possibile sgarrare ad una ferrea regola: il tipo di riso da usare deve essere il “vialone nano” unica qualità di riso in grado di reggere al lungo tempo di riposo del riso nel tegame spento sul fuoco. Il riso va condito con il “pist” il famosissimo e tradizionale impasto della salamella mantovana dal sapore unico e insostituibile. Vietata quindi la sostituzione con altri generi di carne. Questo riso può essere accompagnato con il famoso “puntel”, il puntello, una braciolina di maiale con l’osso arrostita con erbe aromatiche fresche.
400 DI pEsTo pER RIsoTTo
uNa bElla NocE DI buRRo
100 cIRca DI GRaNa GRaTTaTo INDIspENsabIlE pER la coTTuRa la famosa “sTaGNaDa” GR
pIccolo paIolo DI RamE NoN sTaGNaTo
ESECUZIONE Portare a bollore l’acqua nella stagnada, salarla e versare il riso da un vassoio di cartone pieghevole facendo in modo che nel tegame si formi un cucuzzolo la cui punta deve uscire dall’acqua di circa 2 cm. Cuocere a fuoco vivace per 8 minuti senza coperchio rigirando qualche volta la pentola solo per spianare il riso. Nell’arco di questo tempo il riso assorbirà tutta l’acqua. A questo punto spegnere il fuoco, coprire il riso con un canovaccio e mettere il coperchio. Ora il riso dovrà riposare 10 minuti per terminare la cottura. Nel frattempo fare rosolare nel burro il pesto senza farlo scurire troppo. Trascorsi i minuti necessari, scoperchiare il riso, sgranarlo bene con una forchetta e condirlo con il pesto e il grana.Se si vuole gustare il riso con il “puntel” si aggiunge nel piatto del riso la braciola di maiale ben arrostita in tegame. 94
• • • BIGOLI CON LE SARDELLE delle ceneri. In questa occasione vengono distribuiti nella piazza principale del paese migliaia di piatti di bigoli con le sardelle in un’ atmosfera conviviale dove i bigoli vengono cotti in enormi paioli sopra ai focolari alimentati ancora a legna.
Si tratta di un primo piatto gustoso e semplice da preparare che la tradizione mantovana fa nascere a Castel d’Ario come protagonista della famosa “Bigolada”, festa di piazza nata nel lontano 1848 come momento di protesta contro i soprusi del potere politico del tempo e che si svolge ogni anno il giovedì
INGREDIENTI
ESECUZIONE Pulire molto bene le sarde dal sale in eccesso. In una padella tritare la cipolla e rosolarla nell’olio caldo; aggiungere le sarde spezzettate e con la forchetta fare scioglier bene il tutto ottenendo una salsa cremosa. In alcune famiglie mantovane si aggiunge a questo punto qualche cucchiaio di passata di pomodoro. Buttare i bigoli in abbondante acqua leggermente salata e portati ad una cottura molto al dente, poi condirli con il sugo.
GR 200 DI fIlETTI DI saRDE soTTo salE GR 400 DI bIGolI fREschI al ToRchIo uNa cIpolla olIo salE pEpE
(a pIacERE DuE cucchIaI DI salsa DI pomoDoRo)
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• • • MINESTRA MARICONDA Antichissima ricetta mantovana che alcuni fanno risalire addirittura ai primi del ‘500. Il nome deriva da “mèlico” che vuol dire mais, o” meliconde” chicchi del granoturco perché il colore delle palline che vengono modellate con le mani hanno un colore moto simile a quel giallo intenso del granoturco . La Mariconda è un piatto molto simile ai più famosi Canederli altoatesini, formata da un impasto di pane grattato uova e formaggio. La Mariconda è da sempre considerata un piatto povero della
GR
cucina mantovana. Nel testo della famosa Petronilla (ed. Olivini 1938) la signora Amalia Moretti Foggia, in arte appunto Petronilla, la menziona così: “purché possiate disporre di una pignatta di eccellente brodo, vi consiglio di preparare la minestra che porta il nome di Mariconda, alla quale non difettano i tre famosi pregi: di essere squisita, abbastanza lesta da fare, e di spesa non affatto rilevante”.
INGREDIENTI 250 DI paNE RaffERmo 2 uova cIRca 3Dl DI laTTE
1 lITRo DI buoN bRoDo DI caRNE 80 GR DI paRmIGIaNo cIRca 30 GR DI buRRo salE pEpE E NocE moscaTa
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ESECUZIONE Spezzettare il pane privo della crosta, bagnarlo con il latte e farlo ammorbidire per un paio di ore. Sciogliere il burro in una casseruola e farvi asciugare per qualche minuto il pane ben strizzato dal latte. Metterlo in una ciotola con il resto degli ingredienti ma solo la metà del formaggio e mescolare energicamente con un cucchiaio di legno. Fare riposare l’ impasto per circa un’ora e poi successivamente con le mani bagnate fare dei piccoli gnocchetti grandi quanto una noce e disporli su una lattina da forno. Versare i gnocchetti nel brodo bollente facendoli cuocere per 5/6 minuti. Servire la mariconda bollente accompagnata da una buona informaggiata di parmigiano.
• • • RISO E VERZE Forse il piatto più significativo della tradizione contadina. Era il piatto forte delle umili famiglie contadine che usavano in cucina solo quello che la terra riusciva a produrre. Piatto prettamente invernale, veniva preparato dopo l’uccisione del maiale poiché uno degli ingredienti consiste proprio in un battuto di pancetta fresca e insaporita dalle spezie che il masalin aggiungeva alla carne fresca che poi veniva arrotolata e fatta stagionare nelle cantine. Nelle cucine di oggi è rara la preparazione di questo piatto povero anche perché il caratteristico odore intenso delle foglie di verza in bollitura penetrano con invadenza in ogni angolo della casa.
INGREDIENTI 500 GR
uNa vERza Da cIRca GR
200 DI paNcETTa aRRoTolaTa
uNa cIpolla DI mEDIE DImENsIoNI GR 200 DI RIso 1 lITRo E mEzzo cIRca DI bRoDo vEGETalE olIo salE E GRaNa GRaTTaTo
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ESECUZIONE Lavare bene le foglie della verza eliminando le parti più coriacee e le foglie esterne. Tagliarle a listarelle sottili come delle tagliatelle. A parte preparare un brodo vegetale e tenerlo a bollore. Fare rosolare in un tegame che possa poi contenere il riso qualche cucchiaio di olio, la cipolla e la pancetta tutte ben tritate. Fare soffriggere per cinque minuti e poi aggiungere le verze senza sgocciolarle della loro acqua. Lasciare il tutto a insaporire bene e quando si saranno appassite aggiungere il brodo bollente. Fare bollire adagio per circa 30 minuti e poi buttare il riso salando se necessario portando a cottura. Quando il riso sarà cotto aggiungere due o tre cucchiai di grana e servire.
• • • TRIPPA IN BRODO Era un piatto invernale che gli osti servivano bollente e ben informaggiato . Oggi la trippa si trova già cotta e sbianchita pronta per essere cucinata risparmiando alla cuoca di turno il duro lavoro del taglio e della lunga cottura che era invece riservato alle massaie di un tempo. Questo piatto dal sapore unico e inimitabile è oggi purtroppo in disuso a causa forse del lungo tempo di preparazione e anche per la sua non sempre facile digeribilità.
Fino al termine degli anni ‘60 non c’era osteria mantovana che non proponesse a metà mattina ai propri clienti “la mesa tripa” servita nelle pesanti scodelle bianche di porcellana. Veniva consumata per lo più dagli operai che iniziavano molto presto il lavoro e si permettevano lo spuntino di metà mattina.
INGREDIENTI uNa cIpolla
3 cosTE DI sEDaNo uNa caRoTa DI mEDIE DImENsIoNI kG
1 DI TRIppa DI TIpo “foGlIolo” 2 foGlIE DI alloRo
uNo spIcchIo DI aGlIo,
pREzzEmolo E uN RamETTo DI RosmaRINo
1/2 bIcchIERE DI vINo bIaNco 1 lITRo DI bRoDo vEGETalE GR 200 cIRca DI passaTa DI pomoDoRo
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ESECUZIONE Lavare molto bene la trippa sotto acqua corrente e se già tagliata lessarla in acqua a bollore leggermente salata per 20 minuti. Preparare in una casseruola un soffritto con tutte le verdure e gli odori ben tritati e fare rosolare il tutto in un filo di olio: aggiungere la trippa tagliata a striscioline e soffriggere il tutto mescolando con il cucchiaio di legno. Sfumare con il vino bianco e dopo aver aggiunto la passata di pomodoro, versare il brodo bollente. Salare e pepare e cuocere coperto per circa 2 ore. Servire bollenti con abbondante grana.
SecondiÊ piatti • • • POLENTA E CICCIOLI Tipico piatto strettamente legato alla tradizione contadina della bassa mantovana, questo prodotto era considerato un vero e proprio pasto da accompagnare rigorosamente con una perfetta polenta fumante. I ciccioli sono il prodotto ottenuto dopo una cottura di diverse ore in grossi pentoloni di rame di pezzi di lardo suino e di grasso duro che una volta sciolti grazie al calore vengono privati dello strutto. Un tempo era importante cibarsi di piatti molto calorici in vista dei lavori invernali nei campi e i norcini di allora inventarono questo piatto tipico dagli scarti del grasso suino. La polenta E’ un piatto di origine antiche poiché era “il pane dei contadini” preparato con cereali non panificabili.Veniva prodotta un tempo con diverse tipologie di granaglie: farro, segale, miglio, poi grazie all’introduzione delle nuove coltivazioni dall’America questi cereali sono stati sostituiti dal mais che è diventato il cereale da polenta per definizione. Un tempo la polenta veniva preparata ogni giorno, cotta nel paiolo di rame (la stagnada), e appeso alla catena del camino. Una volta cotta veniva versata sul tagliere e tagliata a fette con il filo arrotolato sul manico. Le fette erano molto compatte e tanti contadini le portavano in tasca come pranzo durante la pausa del lavoro.
INGREDIENTI 2 lITRI DI acqua GR
500 DI faRINa DI maIs bRamaTa
uN cucchIaIo Da Tavola Raso DI salE GRosso uN cucchIaIo Da Tavola DI olIo DI olIva
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ESECUZIONE versare l’acqua in un paiolo possibilmente di rame e quando comincia a bollire salare e versare lentamente sempre mescolando con la “stecca” la farina gialla. Continuare a mescolare a fuoco lento e portare a cottura fino a quando la polenta non si stacca dalle pareti della pentola. Con un solo colpo e velocemente rovesciare la polenta sul tagliere rotondo e con la stecca inumidita darle una forma tonda regolare. Tagliare con il famoso “refe” (filo di canapa) le fettine e adagiarle sul piatto contornate con i ciccioli croccanti che con il calore della polenta si scioglieranno leggermente creando un connubio irresistibile.
• • • STUFATO DI ASINO Stufato viene da “stufa”. Ma già dal secolo scorso stufato è sinonimo di brasato (da brace) di stracotto e di umido, ad indicare la cottura lenta e prolungata del taglio di carne. Tipico piatto invernale adatto al sopraggiungere della stagione fredda quando compare la voglia di assaporare piatti più corposi che sappiano scaldare e dare ristoro. Si tratta di una preparazione che si trova non di rado nelle trattorie della bassa specializzate in questo tipo di piatti forti che ci rimandano alla cucina di altri tempi e alle tradizioni contadine che vedevano l’asino presente in tutte le fattorie. E’ una preparazione piuttosto semplice che richiede però tempi di cottura decisamente lunghi, affinché la carne, tipicamente coriacea, diventi tenerissima e il sugo diventi bello denso e saporito. La carne di asino è una carne molto asciutta per cui è d’obbligo la lardellatura prima della cottura. INGREDIENTI 1 kG DI REalE DI asINo 1 cIpolla GRaNDE 2 caRoTE mEDIE 3 cosTE DI sEDaNo vERDE faRINa bIaNca pER INfaRINaRE la caRNE GR 50 DI laRDo 250 cl DI vINo Rosso TIpo maRzEmINo mEzzo lITRo DI bRoDo vEGETalE uNa NocE DI buRRo
1 spIcchIo DI aGlIo, 2 chIoDI DI GaRofaNo, uN pIzzIco DI NocE moscaTa, uN pIzzIco DI caNNElla salE E pEpE q. b.
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ESECUZIONE Steccare e lardellare la carne: legarla molto bene con spago da cucina e infarinarla leggermente; in una casseruola far rosolare l’olio e il burro e aggiungere la carne; farla rosolare molto bene su tutti i lati e bagnarla con il vino. A questo punto aggiungere nel tegame tutte le verdure tagliate a pezzi non troppo grossi e le spezie. Coprire con il brodo e cuocere lentamente per circa 4 ore. A cottura ultimata togliere la carne, avvolgerla in un foglio di alluminio e passare al setaccio le verdure ormai cotte facendo restringere il sugo sul fuoco per renderlo cremoso. Affettare la carne e disporla nella pirofila ben calda versandovi sopra il suo intingolo e servirla immediatamente accompagnata con una fumante polenta.
• • • STINCO DI MAIALE AL FORNO CON PATATE Un tempo per le classi meno abbienti la carne di maiale è stata l’ unica di cui poter disporre anche se con molta parsimonia.I contadini iniziarono a “fare il maiale” soltanto nei primi anni del novecento poiché prima di quella data solo i proprietari di grossi terreni potevano permetterselo. Per necessità quindi tutte le parti del maiale venivano utilizzate, anche parti che oggi sono completamente trascurate (orecchie codino
INGREDIENTI 4 sTINchI DI maIalE RosmaRINo, aGlIo, olIo DI olIva, pEpE E salE GR 500 DI paTaTE NovEllE
interiora). Se pure lo stinco è un piatto tipico della cucina mantovana, oggi risulta ai più un piatto un po’ snobbato, si può dire quasi dimenticato. A torto perché si tratta di un secondo gustosissimo dalla carne tenera e saporita e anche di basso dispendio economico. La preparazione è piuttosto semplice: basta aromatizzare la carne e non forarla mai durante la cottura.
ESECUZIONE Spalmare gli stinchi con un trito di aglio e rosmarino sale e pepe e massaggiare bene con l’olio facendo possibilmente riposare il tutto in frigorifero per qualche ora. Adagiarli in una teglia da forno ben unta di olio e infornare a 180° facendoli ben rosolare da tutte le parti. Continuare la cottura spruzzando con vino bianco e se necessario anche con brodo vegetale fino a che la carne risulti molto tenera ma non secca. Nel frattempo pelare le patate, tagliarle a spicchi e gettarle in acqua bollente per qualche minuto. Scolarle, asciugarle metterle nella teglia degli stinchi condirle con sale e pepe e rosmarino e portarle a cottura fino a quando saranno croccanti e ben rosolate. Servirle con lo stinco. 101
• • • PESCE GATTO E PISELLI
“Quando i pescatori tornano con i barchini, se le retate sono state generose la festa è per tutti”. Scrive Alcide Azzoni in “Mantova storie, leggende e tradizioni dei paesi mantovani”. In effetti il pesce era un cibo diffusissimo nella cucina dei mantovani di un tempo: canali e risaie attraversano la verde campagna mantovana fornendo un discreto quantitativo di pesci. Una risorsa per tutto il territorio mantovano. Oggi la pesca del pesce gatto si va lentamente esaurendo e viene praticata dagli ultimi barcaioli che si addentrano nei canali e nelle insenature che portano alla confluenza con il fiume Po. Il pesce gatto, in dialetto “pess gatt” originario dell’America del nord, fu importato agli inizi del XX secolo, ma solo come pesce ornamentale. Scoperta poi la bontà della sua carne tenera e dolciastra, la cucina mantovana ne ha creato alcuni dei suoi piatti migliori, ancora oggi presenti come piatti forti della cucina della tradizione.
INGREDIENTI kG 1 DI pEscE GaTTo GR 250 DI pIsEllI pRIvaTI DEl GuscIo 5 pomoDoRI pElaTI TaGlIaTI a cubETTI 1 cIpolla DI mEDIE DImENsIoNI faRINa pER INfaRINaRE Il pEscE uN cIuffo abboNDaNTE DI pREzzEmolo
1 bIcchIERE DI vINo bIaNco olIo salE E pEpE
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ESECUZIONE Pulire bene il pesce gatto dopo aver tolto la testa e averlo eviscerato desquamato e lavato molto bene. Diliscare poi il pesce con molta attenzione e tagliarlo a pezzi regolari non troppo grossi. Fare soffriggere la cipolla tritata in qualche cucchiaio di olio poi, aggiungere nel tegame i pezzi di pesce infarinati da tutte le parti. Fare prendere calore e bagnare con vino bianco secco facendolo sfumare. A questo punto aggiungere i pomodori pelati e i piselli; salare, pepare e spolverizzare con il prezzemolo tritato. Cuocere il tutto facendo sobbollire adagio per circa 30 minuti finché i piselli sono cotti ma ancora sodi. Il pesce gatto si serve con il suo abbondante sugo e una buona porzione di polenta abbrustolita.
• • • LUMACHE IN UMIDO Nella tradizione contadina di un tempo, le lumache erano considerate a ragione il piatto delle feste. Non era raro incontrare allora nelle umide giornate d’autunno, dopo un’abbondante pioggia, i raccoglitori chinati nei campi o nei vigneti alla paziente ricerca di questi animaletti della terra. Appena smette di piovere infatti le lumache escono dalle loro tane per pascolare e, per l’esperto raccoglitore, quello è il momento giusto per la raccolta. Determinante per un proficuo bottino è che il sole sia nascosto dietro le nuvole. Se cucinate a dovere, le lumache sono una vera prelibatezza. Si gustano in diversi modi e tante sono le tradizioni alimentari che le vedono protagoniste. Subito dopo il raccolto le lumache devono essere “purgate” per eliminare le eventuali impurità presenti nel loro organismo. Oggigiorno questo lavoro viene risparmiato alla cuoca poiché il prodotto è vendibile già pronto per la cottura.
INGREDIENTI kG 1 DI lumachE GR 50 DI buRRo 3 GambE DI sEDaNo 2 caRoTE DI mEDIa mIsuRa uNa cIpolla uNo spIcchIo DI aGlIo uN bIcchIERE DI salsa DI pomoDoRo uNa maNcIaTa DI pREzzEmolo uN bIcchIERE DI vINo bIaNco salE pEpE
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ESECUZIONE Lavare bene le lumache sotto l’acqua corrente, poi portarle a ebollizione in una pentola con acqua e aceto per alcuni minuti. Scolarle ed estrarle con l’apposito strumento. In un tegame possibilmente di coccio, preparare un soffritto con sedano carota cipolla e l’aglio rosolati in olio e burro; dopo qualche minuto aggiungere la passata di pomodoro e le lumache. Salare, pepare e a metà cottura aggiungere il bicchiere di vino bianco lasciandolo evaporare. Fare cuocere il tutto per almeno 20 minuti tenendo conto che le lumache non devono cuocere eccessivamente ma rimanere sode. Solo alla fine aggiungere il prezzemolo fresco tritato.
Dolci • • • LA BUFFETTA E’ un dolce antichissimo e povero della cucina contadina di un tempo. Fa parte di quella serie di antiche ricette per le quali, a causa delle disagiate condizioni economiche di un tempo, in mancanza dello zucchero perché troppo caro da comprare, si usava la frutta come dolcificante. È un dolce che si preparava nelle campagne in autunno, durante il periodo della vendemmia, quando era possibile avere a disposizione l’uva dolce e ben matura. Ad autunno avanzato la Buffetta si preparava con l’uva fragola poiché la sua maturazione è la più tardiva dell’ autunno.
INGREDIENTI 600 DI faRINa bIaNca GR 100 DI sTRuTTo o buRRo 5 uova GR
uNa busTINa DI lIEvITo vaNIGlIaTo la scoRza GRaTTaTa DI uN lImoNE uN pIzzIco DI salE GR
500 DI uva Da Tavola bEN maTuRa E pRIvaTa DEI sEmI INTERNI laTTE q. b.
ESECUZIONE Sbattere bene le uova e lo zucchero con la frusta, poi aggiungere lentamente il burro sciolto la farina e tutti gli altri ingredienti aggiungendo un po’ di latte se l’impasto dovesse risultate un po’ troppo sodo. Alla fine incorporare il lievito e la vaniglia e per ultimo l’uva sgranata e ben asciugata. disporre il composto in una teglia ben imburrata e cuocere in forno caldo a 170° per circa un’ora.
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• • • I PAPASIN Chiamati un tempo anche “i dols di povret”, venivano preparati dalle massaie di casa per accontentare il desiderio di gustare qualcosa di dolce con poco dispendio di denaro. Una merenda povera, ma molto gustosa, che viene preparata ancora oggi in alcuni forni durante il periodo autunnale, quando è reperibile la farina di castagne. Allora la farina si trovava a buon prezzo venduta dai castagnari che, verso i primi di ottobre, facevano la loro comparsa in città. Si tratta di salsicciotti formati da un impasto di farina di castagne, farina bianca e acqua. Solo per chi era più benestante era prevista anche l’aggiunta di un quantitativo minimo di zucchero.
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INGREDIENTI 800 DI faRINa DI casTaGNE GR 200 DI faRINa bIaNca GR 200 DI zucchERo sEmolaTo 4 cucchIaIa DI olIo DI olIva GR
acqua o laTTE pER ImpasTaRE uNa busTINa DI lIEvITo pER DolcI
ESECUZIONE Amalgamare molto bene e a lungo tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto della consistenza di una pasta frolla. Prendere un po’ di composto per volta tra le mani e creare dei piccoli cordoni di circa 5 cm di sezione e lunghi circa 8. Disporre i salamini così ottenuti sulla latta del forno su carta da forno e cuocere a 190° per 30 minuti circa.
• • • PIPASENER E’ un dolce di origini antichissime che veniva preparato durante i mesi freddi sfruttando per la cottura il calore del camino. Solo in epoca più recente agli ingredienti tradizionali si è aggiunto il cioccolato in piccole scaglie. Il nome di questa torta che non ha traduzione letterale dal dialetto mantovano sta tutto nel suo metodo di cottura che sta ad indicare “sotto la cenere”, ovvero sotto le ultime braci del camino rimaste ancora calde. Oggi risulta un dolce gradevolissimo anche con la più comoda e veloce cottura in forno.
INGREDIENTI GR
GR
300 DI faRINa bIaNca pER DolcI GR 200 DI zucchERo 3 uova GR 250 DI RIcoTTa
100 DI uvETTa sulTaNINa ammollaTa NEl Rum 50 DI cIoccolaTo foNDENTE a scaGlIETTE GR 100 DI buRRo moRbIDo
GR
uNa busTINa DI lIEvITo vaNIGlIaTo pER DolcI
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ESECUZIONE In una capace zuppiera mescolare lo zucchero, la ricotta passata al setaccio, le uova intere e la farina. Aggiungere l’ uvetta ammollata e un po’ del liquore di macerazione, il cioccolato, il burro e solo da ultimo la bustina di lievito. Creare un impasto liscio e omogeneo e distribuirlo dentro alla teglia (possibilmente di rame) infarinata e coprire possibilmente con un coperchio a tenuta di calore. Anche se l’antica tradizione vuole che il tutto sia sistemato sotto le braci del camino, un buon forno con temperatura a 180° per circa 1 ora può compiere degnamente il proprio dovere. E’ un dolce semplice e rustico che se accompagnato con uno zabaione spumante regala un connubio di grande gusto.
• • • CALDIDOLCI Si tratta di un dolce tipicamente mantovano che viene preparato unicamente durante la ricorrenza delle festività dei morti. Un tempo questi dolcetti erano una prerogativa della cucina di casa mentre ora son passati di rango e venduti anche nelle pasticcerie e nei forni della città. L’ingrediente principale è la semplice farina di granoturco con l’aggiunta di altri elementi speciali come i pinoli e l’uvetta passita. A differenza di molte altre preparazioni della tradizione ormai oggi dimenticate e pressoché in disuso, i Caldidolci sono presenti ogni anno sulle tavole dei mantovani, mantenendo viva una tradizione antica legata al ricordo dei cari defunti.
GR
INGREDIENTI 250 DI faRINa DI fIoRETTo DI faRINa GIalla a GRaNa fINIssIma
1 lITRo DI laTTE GR 150 DI zucchERo uN pIzzIco DI salE uNa NocE DI buRRo GR
100 DI uvETTa passa ammollaTa IN acqua TIEpIDa E bEN sTRIzzaTa GR
100 DI pINolI TosTaTI
uN cucchIaINo Da caffè DI mIsTo spEzIE
(quEllo chE sI usa pER Il RIsoTTo alla maNTovaNa)
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ESECUZIONE Preparare una polentina portando a bollore il latte con lo zucchero e il burro; versare sbattendo con forza con il frustino la farina di fioretto e il sale facendo attenzione a non fare grumi. Continuare a mescolare con il cucchiaio di legno per una decina di minuti fino a quando la polenta sarà addensata e cotta. Versare la polenta ancora calda in una zuppiera e aggiungere a questo punto tutti gli altri ingredienti comprese le spezie. Fare intiepidire il composto ma non raffreddare e con dei pezzetti di impasto creare con le mani i biscotti dalla caratteristica forma ovale e schiacciata. Sistemarli sulla latta sopra carta da forno e cuocere in forno a 200° per soli 7 minuti. Attenzione a non farli seccare: la cottura deve essere molto breve! Consumarli bollenti, spolverizzati con abbondante zucchero a velo.
• • • TORTA MARGHERITA Non vi era casa di campagna di un tempo che non sfornasse questo dolce straordinario, preparato con la miscela dei semplici ingredienti presenti ovunque. La torta margherita veniva preparata soprattutto nel periodo tra la primavera e l’autunno, quando le galline delle corti agricole producevano grandi quantità di uova. L’origine del nome di questa torta, consumata quasi esclusivamente in territorio mantovano dà adito a diverse interpretazioni. La più quotata riguarda
l’omaggio fatto alla Regina del Regno d’Italia, in occasione di una sua breve visita nella nostra città. Si tratta di una torta dall’impasto soffice e lievitato e la sua preparazione un tempo era un vero e proprio rito a cui le massaie dedicavano un grandissimo impegno. Non è infatti un dolce di facile realizzazione: la sua riuscita ha molto a che vedere con l’altezza che riesce a raggiungere durante la cottura, che deve avvenire rigorosamente senza alcuna aggiunta di lievito chimico.
INGREDIENTI 10 uova fREschE DI GIoRNaTa a TEmpERaTuRa ambIENTE GR 300 DI fEcola DI paTaTE GR 300 DI zucchERo uNa vaNIllINa E la scoRza GRaTTaTa DI uN lImoNE
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ESECUZIONE Separare gli albumi dai tuorli e montarli a neve molto ferma, con qualche goccia di succo di limone. Montare molto bene i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto molto spumoso di colore giallo chiaro. Unire molto lentamente al composto la fecola facendola cadere da un setaccino e unendo anche la scorza grattata del limone. Unire solamente in ultimo gli albumi montati a neve, mescolando con molta attenzione facendo roteare la spatola dal basso verso l’ alto. La cottura avviene non più sul trepiedi posto nel camino ma molto più semplicemente in forno a 170° per almeno 30 minuti senza mai aprire il forno durante la cottura, pena l’aspetto finale della torta che risulterà bassa e gommosa. Ecco perché la preparazione della torta margherita deve continuare ad essere un rito; tra i suoi ingredienti principali non devono mancare l’attenzione e la pazienza.
Mangiare
MANTOVANO
Roverbella Marmirolo
Rodigo
Castelbelforte Castel d’Ario
P.to Mantovano Castellucchio
MANTOVA
Bigarello Vilimpenta
S. Giorgio
Curtatone
Roncoferraro
Virgilio Borgoforte
Bagno S. Vito
Mantova e dintorni MANTOVA Bagnolo San Vito Bigarello Borgo Virgilio Castel d’Ario Castellucchio Castelbelforte Curtatone Marmirolo Porto Mantovano Rodigo Roncoferraro Roverbella San Giorgio di Mantova Villimpenta
Ê i t n a r o t s Ti zerieÊ Ê Ê Ê Ê Ê PitiuzrismoÊ Agr sterie Ê Ê O orie Tratt 110
MantovaÊ eÊ dintorni
Antica città sorta nel lontano 2000 a.C. che il celebre poeta latino Virgilio - nato proprio ad Andes (oggi Pietole di Virgilio) – narra essere stata fondata dalla maga Manto, Mantova deve la sua fama ai fasti dei Gonzaga che dal XV secolo ne fecero una delle più importanti corti d’Europa. Racchiusa dai tre laghi formati dal fiume Mincio, la città è uno scrigno di storia, arte e cultura; entrata a far parte dal 2008 del patrimonio mondiale dell’Unesco, vanta gioielli come il Palazzo Ducale, il Castello di San Giorgio con la Camera Picta di Andrea Mantegna, Palazzo Te affrescato da Giulio Romano e la Basilica di Sant’Andrea di Leon Battista Alberti.
Attorno al capoluogo si sviluppa l’area del Medio Mantovano lambita dai fiumi Mincio e Po e che si spinge sino al confine con Verona: un territorio di terra e acqua in cui convivono le vaste campagne, le distese di risaie e le bellezze naturalistiche del Parco del Mincio, come il Lago Superiore con i suoi canneti e i fior di loto. Ricchissimo il patrimonio gastronomico, che annovera Grana Padano, Torta Sbrisolona e moltissimi altri prodotti tipici, tra cui Riso Vialone Nano Mantovano, Zucca Mantovana, Salamella di Mantova, Schiacciatina e Anello di Monaco.
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Grifone Bianco
Oggi che il Grifone Bianco è un ristorante elegante e raffinato non ha tuttavia perduto l’abilità di evocare la semplicità dei piatti degli inizi e il loro legame con la cultura contadina. Quasi identica è rimasta anche la splendida cornice in cui è inserito, Piazza delle Erbe e in particolare l’angolo tra il Palazzo della Ragione e quello del Podestà. Il ritorno di Massimo in sala e di Cristina in cucina, dopo l’anno trascorso sotto un’altra gestione, ha riportato al Grifone Bianco lo splendore dei giorni migliori e i suoi piatti più rinomati come i tortelli di zucca, gli agnoli, il cotechino, il rognoncino, le trippe. Con l’arrivo dell’autunno il Grifone Bianco proporrà una volta a settimana la serata dedicata ai bolliti. Che, va da sé, chiederanno di inoltrarsi nella straordinaria cantina curata da Massimo, vero e proprio ricercatore di eccellenze enogastronomiche. Tradizione da una lato e continua ricerca dall’altro sono gli ingredienti fondamentali che rendono il Grifone Bianco un pezzo di storia della ristorazione mantovana.
Mantova
Nel 2013, in seguito al terremoto, gli storici proprietari del Grifone, Massimo e Cristina, hanno scelto di prendersi un anno sabbatico che hanno utilizzato per cercare nuovi spunti e idee viaggiando per l’Europa, in particolare in Spagna e Inghilterra. Ne è scaturito un nuovo entusiasmo che li ha convinti a riprendere la storica attività iniziata due generazioni prima dalla nonna di Cristina. Era il giorno di San Martino del ’66 e l’Osteria preparava i piatti tipici della cultura contadina, per sfamare i commercianti di sementi e ortaggi che popolavano la piazza del mercato.
Piazza Erbe, 6-7 - Mantova - Tel. 0376 362798 - info@grifonebianco.com 112
ESECUZIONE Dissalare il baccalà sotto acqua fredda per 2 giorni continuando a cambiarla, poi cuocere il baccalà in abbondate acqua per circa 40 minuti. Terminata la cottura togliere le eventuali lische dal pesce e togliere anche la pelle. Frullare la polpa ottenuta con olio extravergine di oliva e regolate con sale e pepe. A parte abbrustolire la polenta e servire con querelle di baccalà mantecato tiepido.
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Mantova
• • • BACCALA’ MANTECATO CON CROSTINI DI POLENTA ABBRUSTOLITA
Taverna Cinquecento
(…), se ci serviamo della tradizione come trampolino salteremo assai più in alto”. Una filosofia che si rispecchia nella strutturazione dei piatti e delle portate. Tutte le preparazioni sono legate alla stagionalità, ed è per questo che il menu varia in continuazione. La vera sorpresa è la presenza di carni inusuali, come il Canguro servito con misticanza, patate e cialda di grana, o il Black Angus australiano con sautè al burro ed erbe aromatiche. Il menu, pur mostrando una prevalenza di piatti di carne, non trascura gli amanti delle preparazioni ittiche, riservando a loro due piatti per portata. La cantina è accuratamente selezionata dal titolare Massimo. Sono presenti molti vini italiani, prevalentemente del nord Italia, soprattutto lombardi, veneti e trentini. Fanno eccezione alcuni passiti siciliani. Le etichette slovene e alcuni champagne francesi completano questa carta varia e ricercata. Oltre alla carta dei vini è presente una carta delle birre ed una scelta davvero ampia di superalcolici come grappe, amari, whisky e rum, selezionati e serviti con scaglie di cioccolato Valrhona, deliziosa chiusura per una cena soddisfacente. Il locale è aperto a pranzo da giovedì a lunedì, a cena da mercoledì a lunedì.
Mantova
Tra le pittoresche vie del centro storico di Mantova, si trova la Taverna Cinquecento, un piccolo ristorante con cantina, ubicato in un palazzo storico risalente all’inizio del XVI secolo, sede di diversi ristoranti ed osterie nel corso della storia: il più vecchio a cui il proprietario è riuscito a risalire era del 1880 e si chiamava “Leone di Caprera”. Aperto dal 2011, nasce dalla passione per il mondo enogastronomico del titolare, Massimo, che insieme alla co-titolare Roberta ha costruito una squadra affiatata e ricca di talento. Il ristorante Taverna Cinquecento è composto da due sale. Una di ingresso, caratterizzata dal soffitto a cassoni intagliato con stemmi di famiglia e scritte risalenti al 1501, con alcuni tavoli molto intimi, ideali per il lume di candela. E una seconda, la sala principale, anch’essa di dimensioni ridotte, graziosa ed accogliente, caratterizzata da una luce calda e soffusa. La ricerca è un punto fondamentale della filosofia di questo ristorante in diversi ambiti: dalla scelta delle materie prime, solo le migliori e di più alta qualità, alla valorizzazione dei vini, solo prodotti di nicchia, all’innovazione per dare alla tradizione quella nota di personalità distintiva rispetto agli altri ristoranti. Sul menu di Taverna Cinquecento è riportata questa massima: “Solo dopo aver studiato, approfondito e rispettato la tradizione si ha diritto di metterla da parte, sempre però con la consapevolezza che siamo debitori
Via Bertani, 78 – Mantova - Tel. 0376 327772 - info@tavernacinquecento.it - www.tavernacinquecento.it 114
Tigella bella
Le tigelle e lo gnocco fritto vengono preparati ogni giorno nel rispetto del metodo artigianale: l’impasto viene fatto lievitare naturalmente e successivamente sfogliato e lavorato per essere cotto al momento su piastre di pietra refrattaria. Il risultato sono tigelle buone e fragranti. Anche lo gnocco fritto viene preparato al momento e servito in tavola assieme alle tigelle calde e fumanti. Non resta che gustarsi queste golosità accompagnando ai salumi mantovani, come salame, gras pistà o lardo speziato. Perfetto anche l’abbinamento con i formaggi e con le salse, sia salate che dolci.
Mantova
Attenzione, Tigella Bella ha cambiato sede. Non più a San Giorgio di Mantova, ma in pieno centro storico a Mantova: via Achille Sacchi, civico 23. Nuovo locale e atmosfera decisamente più calda, intima, accogliente, in uno spazio che è dedicato alla ristorazione fin dal 1800. C’è anche un delizioso cortiletto, in cui è possibile cenare o prendere l’aperitivo. Non temete, tigelle e gnocco fritto sono rimasti gli stessi, buonissimi. Gli impasti utilizzano pochi e semplici ingredienti: farina di grano tenero di origine italiana, acqua, olio vegetale, sale e lievito, senza alcun conservante.
Via Achille Sacchi 23 , Mantova - Tel. 0376 270644 - www.tigellabella.it 115
Mantova Agriturismo Corte Bersaglio
Antica Hosteria Leoncino Rosso
(Agriturismo) via L. Guerra 15 - loc. Migliaretto - MANTOVA Telefono: 0376 320345
(Ristorante) via Giustiziati, 33 - MANTOVA Telefono: 0376 323277 E-mail: nedocon@tin.it
Agriturismo Corte Rizzarda (Agriturismo) via dei Toscani 9 - loc. Eremo (str. Sabbionetana) MANTOVA Telefono: 0376 269425 E-mail: info@corterizzarda.it Sito: www.corterizzarda.it
Agriturismo Corte San Giovanni (Agriturismo) str. S. Silvestro 8 - loc. S. Silvestro - MANTOVA Telefono: 0376 381889 E-mail: info@cortesangiovanni.it Sito: www.cortesangiovanni.it
Agriturismo Corte Spolverina (Agriturismo) str. Spolverina 45 - MANTOVA Telefono: 0376 262009 E-mail: agrispolverina@libero.it
Agriturismo Valle d` Oro (Agriturismo) via Vespucci 11- loc. Formigosa - MANTOVA Telefono: 0376 302229
Mantova
Albergo Ristorante ABC (Ristorante)
Antica Osteria Ai Ranari (Ristorante) via Trieste, 11 - MANTOVA Telefono: 0376 328431 E-mail: osteriaranari@libero.it Sito: www.ranari.it
Antica Osteria Broletto (Ristorante) via Broletto, 15 - MANTOVA Telefono: 0376 322180 Sito: www.osteriabroletto.it
Antica Trattoria dell`Olmo (Ristorante) strada Olmo, 5-7 - MANTOVA Telefono: 0376 370308
Arci Bocciofila Mantovana Bar Ristorante (Ristorante) viale Te, 25 - MANTOVA Telefono: 0376 364727 E-mail: deicas@arci.it
Arci Salardi (Ristorante) v.le Risorgimento ang.via Vitt.da Feltre - MANTOVA Telefono: 0376 328323
piazza Don Leoni, 25 - MANTOVA Telefono: 0376 322329 E-mail: info@hotelabcmantova.it Sito: www.hotelabcmantova.it
Arci Virgilio (Ristorante) vicolo Ospitale, 2/6 - MANTOVA Telefono: 0376 325721
Al Portichetto (Ristorante)
Bar Buffet Ristocafè
Via Portichetto, 14 - MANTOVA Telefono: 340 6869687 E-mail: trattoria@portichetto.mantova.it Sito: www.portichetto.mantova.it
(Self service - Fast food) piazza Don Leoni, 13 - MANTOVA Telefono: 0376 324645 116
Bollywood (Ristorante indiano)
Il Menestrello (Locale per la colazione al sacco)
corso Vittorio Emanuele II, 144 - MANTOVA Telefono: 0376 322745 E-mail: info@bollywoodmantova.it Sito: www.bollywoodmantova.it
Piazza Sordello, 14 - MANTOVA Telefono: 377 4600875
(Locale per la colazione al sacco) Piazza Sordello, 13 - MANTOVA Telefono: 0376 321533
Carlo Govi Ristorante (Ristorante) viale Gorizia, 13/B - MANTOVA Telefono: 0376 355133 E-mail: info@carlogoviristorante.it Sito: www.carlogoviristorante.it
Circolo Arci Bocciodromo Mantovano (Locale per la colazione al sacco) viale Te, 25 - MANTOVA Telefono: 0376 364727
Circolo Arci Virgilio (Locale per la colazione al sacco) vicolo ospitale, 2/6 - MANTOVA Telefono: 0376 325721
Hostaria Ducale (Ristorante) piazza Sordello, 20 - MANTOVA Telefono: 0376 320213 Hostaria Enoteca Salamandra (Ristorante) viale Gorizia, 13 - MANTOVA Telefono: 0376 220553
Hostaria il Simposio (Ristorante) via Portichetto, 14 - MANTOVA Telefono: 0376 360747
Il Cigno Trattoria dei Martini (Ristorante) piazza d`Arco, 1 - MANTOVA Telefono: 0376 327101
via Oberdan 7 - MANTOVA Telefono: 0376 1513735 E-mail: info@lacucina-mantova.it Sito: http//www.lacucina-mantova.it
La Dolce Vita (Ristorante) strada Ostigliese 53 - fraz. Formigosa - MANTOVA Telefono: 0376 302454 E-mail: info@lafornacebartrattoria.com Sito: www.lafornacebartrattoria.com La scighera (Ristorante e pizzeria) Via Cremona, 29 - loc. Belfiore - MANTOVA Telefono: 0376 262786 E-mail: info@ristorantelascighera.it Sito: www.ristorantelascighera.it
Locanda di Vicolo San Gervasio (Ristorante) - vicolo San Gervasio, 13 - MANTOVA Telefono: 0376 244617 E-mail: locandasangervasio@libero.it Sito: www.locandasangervasio.com
Lo Scalco Grasso (Ristorante) via Trieste 55 - MANTOVA Telefono: 3493747958 E-mail: info@scalcograsso.it Sito: www.scalcograsso.it
Masaniello trattoria pizzeria bar (Ristorante) - viale Sabotino, 13 - MANTOVA Telefono: 0376 322897 Sito: www.trattoriapizzeriamasaniello.it/
Mc Donald`s (Self service - Fast food) via Accademia, 5 - MANTOVA Telefono: 0376 327298
Ochina Bianca (Ristorante) via Finzi, 2 - MANTOVA Telefono: 0376 323700 E-mail: ochinabianca@hotmail.it 117
Mantova
CĂ degli uberti
Lacucina (Ristorante)
Osaka (Ristorante giapponese)
Osteria Spirito Divino (Ristorante)
corso Garibaldi, 157/B - MANTOVA Telefono: 0376 365485
via G. Marangoni, 34 - MANTOVA Telefono: 0376 366772
Osteria con ormeggio Il Rifugio
Pizzeria La Mamma (Ristorante e pizzeria) via Camillo Volta, 2 - MANTOVA Telefono: 0376 324500
(Osteria) Via Lungolago dell`Arlecchino 4, Loc. Belfiore MANTOVA Telefono: 0376 288367 E-mail: info@osteriarifugio.it Sito: www.osteriarifugio.it
Osteria da Bice la Gallina felice (Osteria) Via Carbonati 4/6 - MANTOVA Telefono: 0376 288368
Osteria degli Sgordi (Ristorante) viale Fiume, 11 - MANTOVA Telefono: 0376 244914
Osteria della Fragoletta (Ristorante) piazza Arche, 5 - MANTOVA Telefono: 0376 323300 Sito: www.fragoletta.it
Osteria delle Erbe (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) via Franchetti, 9 - MANTOVA Telefono: 0376 224553
Ristopizzeria Acquapazza (Ristorante e pizzeria) v.le Mons. Martini 1 - fraz. Belfiore - MANTOVA Telefono: 0376 220891
Ristopizzeria Al Quadrato (Ristorante e pizzeria) piazza Virgiliana, 49 - MANTOVA Telefono: 0376 368896
Ristopizzeria Annette (Ristorante e pizzeria) piazza dei Mille, 17/18 - MANTOVA Telefono: 0376 362804
piazza Erbe, 15 - MANTOVA Telefono: 0376 225880 Sito: www.cadelleerbe.it
Ristopizzeria Bruschetta
Osteria dell` Oca (Ristorante) via Trieste, 37 - MANTOVA Telefono: 0376 327171 E-mail: ristorante@osteriadelloca.it Sito: www.osteriadelloca.it
Ristopizzeria Chalet Te La Tramontina (Ristorante e pizzeria)
Osteria Leon d` Oro (Ristorante) via Leon d`Oro, 6 - MANTOVA Telefono: 3381242111
Mantova
Pizzeria Trattoria Croce Bianca
Osteria Piazza Sordello 26 (Ristorante) piazza Sordello, 26 - MANTOVA Telefono: 0376 221107 E-mail: info@piazzasordello26.it Sito: www.PiazzaSordello26.it
(Ristorante e pizzeria) via Cremona, 3 - MANTOVA Telefono: 0376 381596
piazzale Vittorio Veneto, 6 - MANTOVA Telefono: 0376 320268
Ristopizzeria da Gigi (Ristorante e pizzeria) via G. Oberdan, 4 - MANTOVA Telefono: 0376 327116
Ristopizzeria Da Ninfo (Ristorante e pizzeria) strada Circonvallazione Sud, 23 - MANTOVA Telefono: 0376 380244
118
Ristopizzeria Europa
Ristopizzeria Nostromo
(Ristorante e pizzeria) via S. Bettinelli, 14 - MANTOVA Telefono: 0376 363238
(Ristorante e pizzeria) via Brescia 5 - fraz. Gambarara - MANTOVA Telefono: 0376 391437
Ristopizzeria Gatto Bianco
Ristopizzeria Oasis
(Ristorante e pizzeria) str. Chiesanuova 65 - Borgochiesanuova MANTOVA Telefono: 0376 381320
(Ristorante e pizzeria) via Cremona, 29 - MANTOVA Telefono: 0376 262786
Ristopizzeria Golfo di Napoli (Ristorante e pizzeria) str. Mantovanella 2 - fraz. Gambarara - MANTOVA Telefono: 0376 391435
(Ristorante e pizzeria) str. Castelletto Borgo 63 - Castelletto Borgo MANTOVA Telefono: 0376 302131
Ristopizzeria La Botte
Ristorante Ai Garibaldini
(Ristorante e pizzeria) via Conciliazione, 96 - MANTOVA Telefono: 0376 327297
(Ristorante) - vicolo San Longino, 7 - MANTOVA Telefono: 0376 328263 E-mail: rist.garibaldini@alice.it
Ristopizzeria La Fattoria
Ristorante Aquila Nigra - La Ducale
(Ristorante e pizzeria) via Ghisiolo, 5 - MANTOVA Telefono: 0376 245517
(Ristorante) - vicolo Bonacolsi, 4 - MANTOVA Telefono: 0376 327180 E-mail: informazioni@aquilanigra.it Sito: www.aquilanigra.it
(Ristorante e pizzeria) viale Favorita, 17 - MANTOVA Telefono: 0376 399198
Ristopizzeria La Grotta
Ristorante Cortaccia Biocucina (Ristorante) corte dei Sogliari, 6 (c.so Umberto I) - MANTOVA Telefono: 0376 368760
Ristorante Giallozucca (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) strada Cisa, 80 - MANTOVA Telefono: 0376 398102
corte dei Sogliari, 4 (c.so Umberto) - MANTOVA Telefono: 0376 222817
Ristopizzeria Marechiaro
Ristorante Grifone Bianco (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) largo XXIV Maggio, 7 - MANTOVA Telefono: 0376 222282
piazza Erbe, 6 - MANTOVA Telefono: 0376 365423 E-mail: info@grifonebianco.it
Ristopizzeria Masseria
Ristorante La Porta Accanto di Aquila Nigra (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) piazza Broletto, 7 - MANTOVA Telefono: 0376 365303 Sito: www.ristorantemasseria.it
vicolo Bonacolsi,4 - MANTOVA Telefono: 0376366751 E-mail: laportaaccanto@aquilanigra.it Sito: www.laportaccanto.it 119
Mantova
Ristopizzeria La Favorita
Ristopizzeria Valentina
Ristorante Matamoro (Ristorante)
Ristorante Pizzeria Bella Napoli
via della Certosa 20 - fraz. Borgochiesanuova MANTOVA Telefono: 0376 380540 E-mail: thomasmontagnoli@hotmail.com
(Ristorante e pizzeria) piazza Cavallotti, 14 - MANTOVA Telefono: 0376 222675
Ristorante Matilde di Canossa (Ristorante) piazza Canossa, 2 - MANTOVA Telefono: 0376 368389 E-mail: info@industriericreative.it
(Ristorante e pizzeria) via Accademia 11 - MANTOVA Telefono: 0376 326575 E-mail: info@lacolona.org Sito: www.lacolonna.org
Ristorante Nuova Cina (Ristorante cinese)
Ristorante Ponte Rosso
viale Montegrappa, 10 - MANTOVA Telefono: 0376 327439
(Ristorante) via Verona 59 - fraz. Ponte Rosso - MANTOVA Telefono: 0376 399809
Ristorante Open Spice (Ristorante e pizzeria) str.Circonvallazione Sud,78 - MANTOVA Telefono: 0376 384921
Ristorante Quattrotette da Angelo (Ristorante) vicolo Nazione, 4 - MANTOVA
Ristorante Osteria dei Commensali
Ristorante Rigoletto
(Ristorante) piazza Erbe, 10 - MANTOVA Telefono: 0376 244709 E-mail: info@.ristorantedeicommensali.com Sito: www.ristorantedeicommensali.com
(Ristorante) strada Cipata, 10 - MANTOVA Telefono: 0376 370500 E-mail: ristoranterigoletto@tin.it
Ristorante Otto Etti (Ristorante)
(Ristorante) piazzale Levoni - loc.Boma - MANTOVA Telefono: 0376 248185
via Pilla, 13 - loc. Angeli - MANTOVA Telefono: 3395783028 Sito: www.ottoetti.it
Ristorante Pavesi (Ristorante) piazza Erbe, 13 - MANTOVA Telefono: 0376 367305 E-mail: felipe110791@gmail.com Sito: http://www.ristorantepavesi.com
Mantova
Ristorante pizzeria I Feudi
Ristorante Pechino (Ristorante cinese) strada Cipata, 41 - MANTOVA Telefono: 0376 370683 Ristorante Pizzeria 80 Voglia (Ristorante e pizzeria) Strada Ghisiolo, 10 - MANTOVA Telefono: 0376 340293
Ristorante Roadhouse Grill
Ristorante Taiboku (Ristorante giapponese) via Verona, 16 - MANTOVA Telefono: 0376 387223
Ristorante Unicorno (Ristorante) via Sacchi, 23 - MANTOVA Telefono: 0376 329319
Rita Self-service Ies (Self service - Fast food) via Brennero, 31 - MANTOVA Telefono: 0376 270482
Self Service Il Punto (Self service - Fast food) via Solferino, 36 - MANTOVA Telefono: 0376 327552 120
Taverna Cinquecento (Ristorante)
Trattoria Due Cavallini (Ristorante)
via Bertani, 78 - MANTOVA Telefono: 0376.327772 E-mail: info@tavernacinquecento.it Sito: www.tavernacinquecento.it
via Salnitro, 5 - MANTOVA Telefono: 0376 322084
Trattoria La Rustica (Ristorante)
Time Out Risto cafè (Ristorante)
via Ostiglia, 17/A - MANTOVA Telefono: 0376 370185
Piazza San Francesco, 2 - MANTOVA Telefono: 348 8858226 E-mail: timeoutristocafe@gmail.com
Trattoria Cento Rampini (Ristorante)
Wine Bar Ristorante Tiratappi (Ristorante) piazza L. B. Alberti, 30 - MANTOVA Telefono: 0376 322366
piazza Erbe, 11 - MANTOVA Telefono: 0376 366349
Trattoria con pizza Da Chiara
Mantova
(Ristorante e pizzeria) via Corridoni, 46 - MANTOVA Telefono: 0376 223568 E-mail: info@ristorantedachiara.it Sito: www.trattoriachiara.mantova.com
121
Bagnolo san Vito Agriturismo Corte Casella (Agriturismo)
Circolo A.Mi.Co. (Ristorante)
via Gradaro 21 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414317 E-mail: info@agriturismocortecasella.it Sito: www.agriturismocortecasella.it
via Molinara, 21 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 252906
Agriturismo Corte Colombarola (Agriturismo) via Campione 12 - loc. Campione - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 252575 E-mail: cortecolombarola@gmail.com
Agriturismo dell`Ibisco (Agriturismo) via Po Barna, 60 - loc. Correggio Micheli Bagnolo San Vito Telefono: 0376 252960 Sito: www.allevamentoibisco.it
Agriturismo Foce Mincio Corte Bosco (Agriturismo) via Po Barna, 68 - Bagnolo San Vito Telefono: 347 3169371
Bagnolo san Vito
Agriturismo L`Albero del Latte
La Pavona sul sofĂ (Ristorante) via Levatella n.1 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414069 E-mail: info@lapavona.it Sito: www.lapavona.it
Ristorante Corte Campione (Ristorante) via Campione, 40 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 252616 Sito: www.cortecampione.it
Ristorante La Sosta (Ristorante) c/o Fashion District Outlet - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414202
Ristorante Nespolo (Ristorante) via Roncodosso, 1 - Loc. San Biagio - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 415375
(Agriturismo) - via Po Barna 64 - loc. Correggio Micheli Bagnolo San Vito Telefono: 0376 252905
Ristorante Paradiso (Ristorante e pizzeria)
Albergo Ristorante Centrale Garò
Ristorante Viale Loris (Ristorante)
(Ristorante) strada Romana Zaita, 16 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414067 E-mail: albergo.garo@yahoo.it
Albergo Ristorante Meridiana (Ristorante e pizzeria) via Romana Conventino, 1/A - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414075 Sito: www.hotelristorantemeridiana.it
Circolo ACLI (Ristorante) via Rossini, 5 - loc. San Biagio - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 415375
via Roma, 21 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 415345
Piazza Diaz, 1 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414659
Ristorante Villa Eden (Ristorante) via Gazzo, 6 - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 415684 E-mail: info@ristorantevillaeden.it Sito: www.ristorantevillaeden.it
Trattoria Le donne di Alfeo (Ristorante) via Priore, 45 - loc. San Giacomo Po - Bagnolo San Vito Telefono: 0376 414046 122
Osteria Numero 2
insoliti per un centinaio di referenze ancora. Le attività dell’Osteria non si limitano alla parte “food”, come è facile intuire visitando il curatissimo sito. Le serate a tema sono quasi raddoppiate con il cambio di location: con il birraio, con il vignaiolo, con l’autore letterario, con il teatro (le famose cene con delitto). Il locale ospita in maniera continuativa anche esposizioni di quadri, fotografie e installazioni. I cani, importante sottolinearlo, sono ospiti graditi, e nel giardino è attrezzata un’area per bambini con le giostrine, accanto ad un bel gazebo in cui organizzare aperitivi e buffet. L’Osteria Numero 2 ha anche importato la caratteristica formula del brunch. Da maggio a ottobre la prima o la seconda domenica del mese si va dal caffè latte al caffè corretto, passando per dolci, bibite succhi di frutta, spuntini salati, qualche primo e tanta birra, rigorosamente accompagnati da musica dal vivo. Sicuri di volervelo perdere?
Bigarello
L’Osteria Numero 2 si trova a Stradella di Bigarello. Partendo da Mantova, prendete la statale Legnaghese e svoltate a sinistra all’incrocio che si trova alla fine dell’abitato della frazione. Dopo circa cinquecento metri vi troverete davanti ad uno stabile recente, che recupera lo stile di una vecchia cascina, con un ampio parcheggio e un bel giardino. I locali sono ampi e c’è un bellissimo porticato sotto il quale si può mangiare durante la bella stagione. I coperti complessivamente raggiungono la cinquantina. Il titolare Moreno, lo stesso che per dieci anni ha gestito la NUOVA OSTERIA TRIPOLI ha scelto di spostarsi in una nuova location mantenendo intatto lo spirito del locale, mobili, bottiglie vuote in esposizione e frigorifero dei libri compresi. I tanti che hanno amato la NUOVA OSTERIA TRIPOLI sanno bene a cosa alludiamo. Menù a rotazione, stagionale ma anche settimanale. Piatti tipici mantovani, piatti vegetariani, carne e pesce, sempre a rotazione. Il menu (anche in inglese e tedesco) è vario senza essere eccessivo, con circa sette diverse pietanze per ogni portata. L’idea è quella di lavorare il più possibile con prodotti e fornitori locali, sempre segnalati in fondo al menu. Anche nelle ricette dei piatti talvolta compare la grande protagonista dell’Osteria: la birra. Non a caso qui ha sede il CIRCOLO DEL LUPPOLO, frequentato da tanti appassionati mantovani e non solo. In cantina si trovano un centinaio di tipi di birra non pastorizzata, a cui si aggiungono le proposte a rotazione alla spina. Oltre 150 anche le etichette di vini da tutta l’Italia, con folta rappresentanza del Mantovano e poi grappe e whiskies, cognac e brandy, rum e porto, sherry e madeira, amari
Via Ghisiolo 2/A - Stradella di Bigarello (MN) - Tel. 0376 45088 - Mob. 348 7000176 - info@osterianumero2.it 123
Bigarello
Agriturismo Corte Antica (Agriturismo)
Al camino (Ristorante e pizzeria)
Via Roma, 6 - Bigarello Telefono: 0376 457162
via Ghisiolo 2/a -.Stradella - Bigarello Telefono: 0376 1811415
Agriturismo Corte Paiolo (Agriturismo)
Ristorante La Bazza (Ristorante) via Bazza, 7 - loc. Bazza - Bigarello Telefono: 0376 45037 Sito: www.ristorantebazza.it
Bigarello
Via Galeotto, 4 - loc. Bigarello - Bigarello Telefono: 335 5616342 E-mail: marafer@libero.it
Agriturismo Il Galeotto (Agriturismo) via Galeotto 2 - loc. Gazzo - Bigarello Telefono: 0376 229165 Sito: www.ilgaleotto.it
Sapori di paese (Ristorante) Via Gazzo , 36 - Bigarello Telefono: 0376 1974800
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Ristorante Pizzeria
La Dolce Vita
LaÊ DolceÊ Vita Via San Cataldo, 58 - Borgo Virgilio (MN) - Tel. 0376 648085 - salvatoremarchio@gmail.com 125
Borgo Virgilio
Il ristorante La Dolce Vita si trova a San Cataldo di Borgo Virgilio, all’interno del centro abitato. Due salette per una cinquantina di coperti, immersi in un’atmosfera elegante e riservata. Il pesce di mare domina il menu, a cominciare dagli antipasti. Tra di essi segnaliamo: il “Dolce Vita”, piatto forte del locale, un variegato misto di pesce crudo e cotto; il polipo in agrodolce o con patate; i carpacci affumicati. Tra i primi meritano di essere citati gli scialatielli ai crostacei, i gnocchetti con crema di ceci e gamberoni, le linguine con vellutata di zucchine e scampi. Di secondo il menu propone pesce fresco grigliato e al sale, il fritto misto, gli scampi serviti sopra pietra rosa dell’Himalaya. Oltre al pesce di mare, la cucina propone i piatti tipici della cucina mantovana e pizza con forno a legna. I dolci, a buffet, sono soprattutto quelli della tradizione mantovana: sbrisolona, budini, tiramisù, millefoglie al cioccolato o crema chantilly, sorbetto e gelato. Il Ristorante la Dolce Vita propone un menu fisso serale a 30 euro che comprende: bis di antipasti, bis di primi, grigliata o fritto di mare, acqua, caffè, limoncino e un quarto di bianco.
Borgo Virgilio Agriturismo Cardinal Mendoza
Corte Gambino (Agriturismo)
(Agriturismo) via Due Palme, 5 - Borgo Virgilio Telefono: 0376 648512 Sito: www.cardinalmendoza.it
Strada Gambino 16 - Borgo Virgilio Telefono: 0376 649111 E-mail: cortegambino@libero.it
Agriturismo Corte Nespolo (Agriturismo) via Casale 11 - loc. Cappelletta - Borgo Virgilio Telefono: 0376 281163
Agriturismo Corte Virgiliana (Agriturismo) via Virgiliana 13 - loc. Pietole - Borgo Virgilio Telefono: 0376 448009 E-mail: info@cortevirgiliana.it Sito: www.cortevirgiliana.it
Agriturismo Facchini Corte Colombini (Agriturismo) via S. Cataldo 92 - loc. Cappelletta - Borgo Virgilio Telefono: 0376 448763
Antica Locanda Corte Bertoldo (Ristorante) via Cisa, 116/B - Borgo Virgilio Telefono: 0376 448003 Sito: http://www.cortebertoldo.it/
Borgo Virgilio
Bar Trattoria Pizzeria Lilia (Ristorante e pizzeria) via Mantova. 1567 - loc. Romanore - Borgo Virgilio Telefono: 0376 649495 E-mail: lilia.n@alice.it
Ca` del Lonfo (Ristorante) Via Cisa, 120 - Borgo Virgilio Telefono: 0376 449242 E-mail: calonfo@alice.it Sito: www.cadellonfo.it
Osteria Antichi Sapori (Ristorante) strada Romana, 68 - loc. Pietole - Borgo Virgilio Telefono: 0376 280619
Risosteria Sant`Andrea (Ristorante e pizzeria) via Argine Boccadiganda, 42 - loc. Boccadiganda Borgo Virgilio Telefono: 0376 647834 E-mail: risosteriasantandrea@live.it
Risto-pizzeria Al Pozzo Blu (Ristorante e pizzeria) via L. Pirandello, 1/A - loc. Cerese - Borgo Virgilio Telefono: 0376 280970
Risto-pizzeria A Risacca (Ristorante e pizzeria) via Parma, 56 - loc. Pietole - Borgo Virgilio Telefono: 0376 448367
Risto-pizzeria Casa Silvana (Ristorante e pizzeria) via Scuole Vignale, 5 - Borgo Virgilio Telefono: 0376 647872
Risto-pizzeria La Colonna (Ristorante e pizzeria) via Romana, 2/E - loc. Cerese - Borgo Virgilio Telefono: 0376 280871
Risto-pizzeria Nuovo Trigol (Ristorante e pizzeria) via L. Guerra,70 - loc. Cerese - Borgo Virgilio Telefono: 0376 448961 126
Ristorante Cinese Da Marco
Trattoria Benlodi (Ristorante)
(Ristorante cinese) via L. Guerra, 76 - loc. Cerese - Borgo Virgilio Telefono: 0376 440668
via Argine Po, 30 - loc. Boccadiganda - Borgo Virgilio Telefono: 0376 648059
Ristorante Corte Loiolo (Ristorante)
via Al Ponte, 2 - loc. Lido Po - Borgo Virgilio Telefono: 0376 648157 Sito: http://www.trattoriabigiolla.it/
via Argine Scorzarolo, 62 - Borgo Virgilio Telefono: 0376 647811
Ristorante I Gelsi (Ristorante) via Tre Teste, loc. Scorzarolo - Borgo Virgilio Telefono: 0376 648576 E-mail: igelsi@igelsiristorante.it Sito: www.igelsiristorante.it
Trattoria Bigiolla (Ristorante)
Trattoria La Brasserie Nuovo Beverly Bar (Ristorante) via Mantova, 1554 - ex S.S. 62 - Borgo Virgilio
Ristorante indiano pizzeria Nehabar (Ristorante indiano) stada Cisa, 254, loc.Cappelletta - Borgo Virgilio Telefono: 0376 281266
Ristorante La Dolce Vita (Ristorante e pizzeria) via S. Cataldo, 58 - loc. San Cataldo - Borgo Virgilio Telefono: 0376 648085
Ristorante L`Aragosta (Ristorante) strada al Forte, 2 - ex S.S. 62 - Borgo Virgilio Telefono: 0376 649252
Borgo Virgilio
Trattoria Antico Borgo (Ristorante) via Cisa, 214 - loc. Cappelletta - Borgo Virgilio Telefono: 0376 281340 E-mail: alberto.guerreschi@tiscali.it
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Trattoria
Castel D’Ario
Al Macello
La trattoria è stata ricavata da un ex macello comunale di Castel d’Ario, da cui ha mutuato il nome. Tre sale e un numero considerevole di coperti, rendono possibile ospitare anche grandi numeri di commensali. La cucina si fonda sulla tradizione mantovana, e in particolare su quella casteldariese, a cominciare dal risotto alla pilota De.co, il cui disciplinare obbliga all’utilizzo di riso italiano. Oltre a quello alla Pilota meritano di essere assaggiati i risotti con i saltarei, con le rane e con il pesce gatto: ottimi. Tra i secondi la fa da padrona la carne. Straordinaria la varietà di fiorentine: ogni settimana si alternano alcune tra le tipologie più pregiate di carne italiana e straniera, che vengono esposte all’interno di una vetrina per poter essere scelte. Chianina, Irlandese, Piemontese, Marchigiana… Ottime anche le grigliate miste che vengono servite su pietra ollare calda per mantenere la temperatura della carne. Con un parco giochi esterno e una sala di intratteni-
mento libera all’interno, la trattoria Al Macello è anche il luogo ideale per le famiglie al completo che possono cenare tranquillamente mentre i bimbi si divertono. Il ristorante rimane aperto dalle ore 12,00 alle ore 15,00 e dalle 19,00 alle 24,00. La cucina mantiene comunque orari elastici sia a pranzo che a cena, specialmente nel fine settimana. Giorni di chiusura martedì e mercoledì sera.
Trattoria
Ma "Al cello"
Via Vittorio Veneto, 54 - Castel d’Ario (MN) - Tel. 0376 660366 - Cell. 349 1957610 - trattorialmacello@alice.it 128
Castel D’Ario Albergo Ristorante Edelweiss
Pizzeria Trattoria Nuvolari
(Ristorante) via Roma, 109 - Castel d`Ario Telefono: 0376 665885
(Ristorante e pizzeria) via Marconi, 38/A - Castel d`Ario Telefono: 0376 661645
Albergo Ristorante Vecchia Susano
Ristorante Al Macello (Ristorante)
(Ristorante) via Roma, 143 - Castel d`Ario Telefono: 0376 665939
via Veneto, 54 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660366
Ca` degli Artisti (Ristorante)
Ristorante Corona (Ristorante)
via Corbolo, 2 - Castel d`Ario Telefono: 0376 663751
piazza Garibaldi, 64 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660124 E-mail: ristorantecorona@spaziocom.com
Corte Boaria Bassa (Agriturismo)
Ristorante Il Conventino (Ristorante)
via Don Doride Bertoldi, 18 - loc. Villagrossa - Castel d`Ario Telefono: 0376 664479 E-mail: boariabassa@alice.it
via Roma, 90 - Castel d`Ario Telefono: 0376 665928
Trattoria al Castello (Ristorante)
Hostaria (Osteria)
via Di Là Dall` Acqua, 8 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660259
Piazza G.Garibaldi 47 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660300 E-mail: hostariacastedario@gmail.com
Locanda Al Commercio Rolli
Trattoria Stazione (Ristorante) viale Rimembranze, 56 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660217 E-mail: info@trattoriastazionemn.191.it
(Ristorante) piazza Garibaldi, 40 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660138
Locanda del Pesce 21 (Ristorante)
Castel D’Ario
via Di Là Dall` Acqua, 3 - Castel d`Ario Telefono: 0376 660155
Pizzeria Cambretti (Ristorante e pizzeria) via Corbolo, 17/A - Castel d`Ario Telefono: 0376 663866
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Castelbelforte Bar Capolinea (Locale per la colazione al sacco) via Roma 1 - Castelbelforte Green Bar (Locale per la colazione al sacco) Via Colonna 5 - Castelbelforte Telefono: 0376 258064 L`Angolo delle delizie (Locale per la colazione al sacco) Via Franchetti 1 - Castelbelforte Telefono: 0376 42210
La picca Bar (Locale per la colazione al sacco) via Bigarello 15 - Castelbelforte Telefono:
Simpaty Bar (Locale per la colazione al sacco) Via Don Minzoni - Castelbelforte Telefono: 0376 42519
Trattoria Non Solo Bar (Ristorante) via Roma, 66 - Castelbelforte Telefono: 340 9776263
Trattoria Vecchio Borgo (Ristorante e pizzeria) via Roma, 21 - Castelbelforte Telefono: 0376 258085 E-mail: anoucke@virgilio.it
Risto-pizzeria Pantagruel
Castelbelforte
(Ristorante e pizzeria) via Boselli, 26 - Castelbelforte Telefono: 0376 256036
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Castellucchio
via Roma 1/a - Castellucchio Telefono: 0376 437045 E-mail: agriturismofondochiesa@gmail.it
Agriturismo Viridarium (Agriturismo) via Gabbiana 6 - Castellucchio Telefono: 3388018673
Pizzeria Il Loto (Pizzeria) via Repubblica, 45 - Castellucchio Telefono: 0376 438530 Rewind 2 (Ristorante e pizzeria) Via Brusche, 5 - zona industriale - Castellucchio Telefono: 393 6623597 E-mail: williamtosi73@gmail.com
Ristorante La Gargotta (Ristorante) via V.Veneto, 6 - loc. Ospitaletto - Castellucchio Telefono: 0376 903125 E-mail: lagargottasrl@libero.it Sito: www.lagargotta.com Rist-pizzeria Tre Re (Ristorante e pizzeria) Via Roma, 112 - Castellucchio Telefono: 0376 437089
Trattoria pizzeria Al Capriccio (Ristorante e pizzeria) via Don Minzoni, 1 - loc. Sarginesco - Castellucchio Telefono: 0376 438976 E-mail: trattoriaalcapriccio@gmail.com Sito: www.trattoriaalcapriccio.it
Risto-pizzeria Al Vertice (Ristorante e pizzeria) Via Sternieri, 4 - Castellucchio Telefono: 0376 438363
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Castellucchio
Agriturismo Fondo Chiesa (Agriturismo)
Curtatone Agriturismo Loghino Bosco (Agriturismo) via Cantalupa 16 - loc. S.Silvestro - Curtatone Telefono: 0376 47525
Agriturismo Prato Lamberto (Agriturismo) via Roma, 72 loc. Montanara - Curtatone Telefono: 0376 49850 E-mail: claudia.ras@libero.it
Albergo Ristorante 4 Venti (Ristorante) via Pilla, 43 - Curtatone Telefono: 0376 349038
A Paranza (Ristorante) via Chiesa, 4 - loc. S.Silvestro - Curtatone Telefono: 0376 478341 Locanda delle Grazie (Ristorante) via Santuario, 2 - loc. Grazie - Curtatone Telefono: 0376 348038 E-mail: locandagrazie@libero.it
Ristorante Il Barbiere di Siviglia (Ristorante) via Marconi, 26/A - loc. Buscoldo - Curtatone Telefono: 0376 410117
Ristorante San Silvestro (Ristorante) via Gementi, 65 - loc. S.Silvestro - Curtatone Telefono: 0376 478153
Trattoria Al cacciatore (Ristorante) via S.Pio X, 21 Loc. Grazie - Curtatone Telefono: 0376 348028 Trattoria da Claudio 1999 (Ristorante)
Ostaria d`la Stagnada (Ristorante)
via Francesca, 45 - loc. Grazie - Curtatone Telefono: 0376 349010 E-mail: claudio.elisa996@virgilio.it Sito: www.trattoriadaclaudio1999.com
via Manzoni, 2 - loc. Levata - Curtatone Telefono: 0376 47635
Trattoria La Veranda (Ristorante)
Risto-pizzeria Al Caminetto
via Livorno, 3 - loc. Montanara - Curtatone Telefono: 0376 49737
(Ristorante e pizzeria) via Marconi, 33 - Loc. Buscoldo - Curtatone Telefono: 0376 48825
Curtatone
Ristorante A Modo Mio (Ristorante) via Cesare De Laugier c/o Centro Comm. Quattroventi - Curtatone Telefono: 0376 348066 E-mail: commercialunione@ilgigante.net Sito: http://www.amodomio.it
Risto-pizzeria Ca Nova (Ristorante e pizzeria) via G. Bertazzolo, 1 - loc. Levata - Curtatone Telefono: 0376 291294
Trattoria Ponteventuno (Ristorante) via Arg. Cerese, 8 Loc.Ponteventuno - Curtatone Telefono: 0376 47250
Trattoria San Lorenzo (Ristorante) via Colombina, 73/b - loc. S.Lorenzo - Curtatone Telefono: 0376 49311
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Marmirolo Agriturismo Al Fuguler (Agriturismo)
Locanda Vittoria (Ristorante)
Strada Bancole-Roverbella, 78 - Marmirolo Telefono: 349 4179012 E-mail: lucia.sileo@libero.it
via Roma, 50 - loc. Pozzolo - Marmirolo Telefono: 0376 460058 E-mail: locanda-vittoria@virgilio.it Sito: www.ristorantelocandavittoria.it
Agriturismo Beatilla (Agriturismo) Strada Mantova, 21 - Marmirolo Telefono: 0376 466480
Agriturismo Bio Welt (Agriturismo) str. Valeggio 16 - loc. Pozzolo - Marmirolo Telefono: 0376 460086 E-mail: bio-welt@libero.it Agriturismo Corte Carnevale (Agriturismo) str. Marengo 62/a - loc. Marengo - Marmirolo Telefono: 348 0372341
Agriturismo Zucca e mirtilli
Pizzeria Pulcinella (Pizzeria) via Tasselli, 63 - Marmirolo Telefono: 349 1749224
Trattoria con pizza Dal Moro (Ristorante e pizzeria) via Bacchelli, 26 - fraz- Marengo - Marmirolo Telefono: 0376 466213 E-mail: matteoc@freebamboo.it
Trattoria La Rotta (Ristorante) loc. Rotta, 4 - Marmirolo Telefono: 0376 466164
(Agriturismo) strada Mantova 21 - Marmirolo Telefono: 0376 467583 E-mail: info@zuccaemirtilli.it Sito: http://zuccaemirtilli.it
Bar Trattoria dal Favra di Favretto Alex (Ristorante) via San Brizo, 21 - loc. San Brizio - Marmirolo Telefono: 0376 466844
Marmirolo
Corallo (Agriturismo) via Borgo, 10 - Marmirolo Telefono: 389 0269462 E-mail: info@pizzeriacorallomarmirolo.it L`agriturismo Corte Fienili (Agriturismo) via Ceresara 37 - Marmirolo
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Ristorante
Corte Sgarzari
Porto Mantovano
Il ristornate si trova a soli tre chilometri dal centro di Mantova, a Bancole di Porto Mantovano, sulla statale per Verona, ed è dotato di un ampio parcheggio. Entrando si incontra subito il bancone del bar che serve ricche colazioni fin dal primo mattino, per continuare con aperitivi e buffet. Il ristorante è composto da due sale ed offre un’ottantina di coperti in un ambiente curato e colorato, e dispone anche di uno spazio esterno. Il salone è adatto ad ospitare anche cerimonie e pranzi di lavoro, con la possibilità di una saletta riservata. La cucina muove soprattutto dalla tradizione mantovana: agnoli, tortelli e pasta fatta in casa. Tra i primi si segnalano oltre venti tipi di risotto. Il menu, molto vario, propone anche specialità di pesce e di terra. Molto gustosi i dolci preparati in casa.
Via Strada Statale Cisa 105 - Porto Mantovano (MN) - Tel. 0376 399129 - www.cortesgarzari.it 134
Porto Mantovano Agriturismo Al Laghet (Ristorante)
Ristorante Argentino El Asador
Stada Soana, 13 - fraz. Soave - Porto Mantovano Telefono: 3338008032 Sito: www.agriturismolaghet.it
(Ristorante argentino) strada Soave, 88 - loc. Botteghino - Porto Mantovano Telefono: 0376 300661 E-mail: natalia.porta@libero.it Sito: www.apogeomangiareamantova.it
Agriturismo Fenilnovo (Agriturismo) Strada Campagnolo, 3 - Loc. Corte Campagnolo - Porto Mantovano Telefono: 0376 442862 str. S.Maddalena 14 - fraz. Bancole - Porto Mantovano Telefono: 0376 399741 E-mail: info@larasdora.it Sito: www.larasdora.it
Ristorante Corte Sgarzari (Ristorante) strada Cisa 105 - loc. Bancole - Porto Mantovano Telefono: 0376 399127
Bocciofila Montata Carra (Locale per la
Tigelleria Quattro Chiacchere
colazione al sacco) via Canova - fraz. Montata Carra - Porto Mantovano Telefono: 0376 398556
(Tigelleria) Via Spinelli, 6/E - loc. Bancole - Porto Mantovano Telefono: 0376398112
Osteria la Pennichella (Osteria) strada Soave 88/a - loc. Botteghino - Porto Mantovano Telefono: 0376300079 E-mail: monica.ariotti@libero.it
Trattoria La Stella (Ristorante)
Pizzeria Bar Paola (Pizzeria) str. Soave, 50 - Porto Mantovano Telefono: 0376 300713
Ristopizzeria Hotel Il Granaio (Ristorante e pizzeria) via Roma, 37 - Porto Mantovano Telefono: 0376 391448
Ristopizzeria Le Scuderie (Ristorante e pizzeria) via Bachelet, 83 - Porto Mantovano Telefono: 0376 398511 Sito: www.lescuderie.net
via LibertĂ , 129 - loc. Soave - Porto Mantovano Telefono: 0376 300635 E-mail: trattorialastella@hotmail.it Sito: www.trattorialastella.com
Trattoria Pizzeria Mantovanella (Ristorante e pizzeria) str. Mantovanella, 9 - Porto Mantovano Telefono: 0376 397364 E-mail: t.mantovanella@libero.it Sito: www.trattoriamantovanella.com
Villa Schiarino (Agriturismo) strada S. Maddalena, 7/9 - Porto Mantovano Telefono: 0376 398238
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Porto Mantovano
Agriturismo La Rasdora (Agriturismo)
Ristorante cinese China Town (Ristorante cinese) str. statale Cisa, 80 - Porto Mantovano Telefono: 0376 398102
Rodigo Agriturismo Corte Panicella
Hostaria del Mincio (Ristorante)
(Agriturismo) strada Pilone, 6/A - Rodigo Telefono: 339 7433420
via Francesca, 72 - Rivalta sul Mincio - Rodigo Telefono: 0376 653291
La Mucca della Zia (Ristorante) Str. Camignana, 16 - Rivalta sul Mincio - Rodigo Telefono: 335 5488300 Sito: www.muccadellazia.it
Agriturismo Corte Settefrati (Agriturismo) strada Settefrati 38 - loc. Rivalta sul Mincio - Rodigo Telefono: 0376 681360 E-mail: info@cortesettefrati.it Sito: www.cortesettefrati.it
Le Antiche Colonne (Enoteca) Strada Francesca, 88 - Rivalta sul Mincio - Rodigo Telefono: 0376 653688
Agriturismo Germano Reale
Risto-pizzeria Rendez Vous
(Agriturismo) Strada Camignana - Rodigo Telefono: 348 2500846
Agriturismo Monte Perego (Agriturismo) str. Francesca Est, 141 - Rodigo Telefono: 0376 653290
Agriturismo Olympusaquae (Agriturismo) strada Settefrati, 11 - Rodigo Telefono: 0376 6653755
Alla Coccia Volante (Ristorante) strada Francesca Est, 150 - Rodigo Telefono: 0376 681061 E-mail: allacocciavolante@gmail.com Sito: http://www.allacocciavolante.it
(Ristorante e pizzeria) piazza I. Nievo, 12 - Rodigo Telefono: 0376 650139 E-mail: info@pizzeriarendezvous.com Sito: www.pizzeriarendezvous.com
Risto-pizzeria Stella (Ristorante e pizzeria) via Turati, 7 - Rivalta sul Mincio - Rodigo Telefono: 0376 653136
Trattoria pizzeria La Rinascente (Ristorante e pizzeria) strada Mirandola, 1 - Fossato - Rodigo Telefono: 0376 650124
Rodigo
Bar Trattoria Pastella (Ristorante) strada Francesca Ovest, 46 - Rodigo Telefono: 0376 650133 Corte Catenaccio (Ristorante e pizzeria) strada Francesca Est 109/b - Rodigo Telefono: 0376 681003 - 333 3350409 E-mail: restaurant@cortecatenaccio.it 136
Roncoferraro
(Agriturismo) via Palazzetto, 14 - loc. Nosedole - Roncoferraro Telefono: 0376 664029
Agriturismo Corte Grande Agriturismo) via Battisti, 6 - Roncoferraro Telefono: 0376 663313 Sito: www.agriturismocortegrande.net
Agriturismo Corte Pompilio (Agriturismo) via D. Chiesa 1 - fraz. Molinello - Roncoferraro Telefono: 0376 66125 Sito: www.agriturismomantova.it
Agriturismo Corte Vivaio
Agriturismo San Leone (Agriturismo) via Lamarmora 1 - fraz. Governolo - Roncoferraro Telefono: 0376 668684 E-mail: agriturismosanleone@virgilio.it Sito: www.agriturismosanleone-mantova.it Bar Ristorante L` altra Musica (Ristorante) via Virgilio, 16 - fraz. Nosedole - Roncoferraro Telefono: 0376 663298 - 663137
La Svolta (Enotavola) via Asiago, 3/5 - loc. Barbasso - Roncoferraro Locanda delle 5 Lire (Ristorante) via Trieste, 1 - fraz. Governolo - Roncoferraro Telefono: 0376 669082
(Agriturismo) Strada Riviera Mincio, 4 - Roncoferraro Telefono: 0376 669101 E-mail: cortevivaio@live.it
Risto-pizzeria Garibaldi
Agriturismo Gandolfi Roberto
Ristorante Corte Vaia (Ristorante)
(Agriturismo) via Randaccio 29/A - fraz. Casale - Roncoferraro Telefono: 0376 668202 E-mail: agriturismogandolfir@libero.it
via Rodoni 8 - fraz. Villa Garibaldi - Roncoferraro Telefono: 0376 663482
Ristorante Danilo (Ristorante)
Agriturismo Le Caprette (Agriturismo)
via Rismondo, 1 - fraz. Pontemerlano - Roncoferraro Telefono: 0376 663813
via Cavallotti 17 - fraz. Barbassolo - Roncoferraro Telefono: 0376 664051 E-mail: info@agriturismolecaprette.com Sito: www.agriturismolecaprette.com
Agriturismo Loghino delle Streghe (Agriturismo) stradello Tirolo 12 - fraz. Pontemerlano - Roncoferraro Telefono: 0376 663453
(Ristorante e pizzeria) p.za Martiri di Belfiore, 12 Villa Garibaldi - Roncoferraro Telefono: 0376 663222
Ristorante Villa Cavriani (Ristorante) via Ostigliese 160 - fraz. Garolda - Roncoferraro Telefono: 0376 664300 Sito: www.villacavriani.it Trattoria Dal Gaia (Ristorante) via Garolda, 10 - fraz. Garolda - Roncoferraro Telefono: 0376 663815 E-mail: rbaccari@libero.it 137
Roncoferraro
Agriturismo Corte Facchina Piccola
Trattoria pizzeria Acqua Dolce
Trattoria Valverde
(Ristorante e pizzeria) via Battisti, 92 - fraz. Barbassolo - Roncoferraro Telefono: 0376 663134 E-mail: trattoria.acquadolce@hotmail.it Sito: www.trattoriapizzeriaacquadolce.com
(Ristorante) strada Ostigliese 108 - fraz. Barbasso Roncoferraro Telefono: 0376 663871 E-mail: trattoriavalverde1@libero.it
Trattoria pizzeria La Maison des Amis (Ristorante e pizzeria)
Roncoferraro
via Ostigliese 113 - fraz. Governolo - Roncoferraro Telefono: 0376 669126
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Ristorante
All’Ancora di Roverbella
RISTORANTE ALL’ANCORA Via Custoza 111 - Roverbella (Mn) Tel. 0376 693170 - chiuso di martedi e mercoledi - www.ristoranteallancora.com 139
Roverbella
Il ristorante all’Ancora, aperto dal 1994 a Roverbella, propone da sempre una vasta scelta di portate di pesce di mare legate alla tradizione veneta e veneziana. Infatti i tre gestori sono originari della provincia di Venezia e piu’ precisamente della Riviera del Brenta, luogo tradizionale per la preparazione del pesce di mare. Abbondanti antipasti, anche crudi, primi sfiziosi con pasta fresca e risotti, secondi che variano dal pesce alla griglia, alla cottura al sale, al fritto indorato con le verdure, astici e aragoste alla catalana e, in stagione, le fantastiche moeche fritte servite con la polenta bianca tenera o alla griglia. Una generosa lista di vini sarà a disposizione degli ospiti con una altrettanto ricca scelta di liquori. Il ristorante è vicinissimo a Verona e a Mantova ed è facilmente raggiungibile in centro paese con parcheggio privato. Ulteriori approfondimenti li troverete visitando il sito dedicato www.ristoranteallancora.com dove potrete avere una descrizione più dettagliata dell’ambiente e della sua cucina.
L’Azienda Agricola Salzani Sergio con la moglie Eleonora e i figli Alice e Christian è situata a Roverbella, a un quarto d’ora da Mantova e a 1 chilometro dalla ciclabile Mantova-Peschiera. Alleva in modo rurale, da oltre 40 anni, faraone, polli e capponi; coltiva principalmente piante da frutto, quali pesco, ciliegio, albicocco, susino, melo e pero, ortaggi di stagione e vite per la produzione di vino merlot e lambrusco. Nello spaccio aziendale, aperto tutti i giorni, si possono trovare frutta e verdura di stagione, agrodolci, confetture e mostrarde di propria produzione, con la possibilità di degustare melone e anguria a fette fresche. Nelle festività di Natale e Pasqua sono disponibili faraone, polli e capponi vivi o macellati su prenotazione. L’azienda agricola Salzani ha aperto da circa cinque anni in un ambiente familiare in aperta campagna l’agriturismo ‘Corte le Faraone’ dove si possono assaporare piatti freddi, tra i quali taglieri di salumi con agrodolci, taglieri di formaggi con mostarde, melone con culatello, capresi, insalatone e ricche macedonie con la frutta fresca. Siamo aperti da Aprile a Ottobre e ci potrete trovare ai mercati contadini a km 0 di Porto Mantovano la domenica mattina e a Cittadella (Porta Giulia, MN) il martedì mattina.
Azienda Agricola SALZANI SERGIO Str. Casoncello, 3 - ROVERBELLA (MN) - Tel. e Fax 0376 694697 - Cell. 3485116650 - sergio.salzani@virgilio.it
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Roverbella Agriturismo Corte le Faraone
Ristorante All`Ancora (Ristorante)
(Agriturismo) strada Casoncello, 3 - Roverbella Telefono: 0376 694697
via M. Custoza, 111 - Roverbella Telefono: 0376 693170 E-mail: info@ristoranteallancora.com Sito: www.ristoranteallancora.com
Agriturismo Corte Pioppa (Agriturismo) strada Quistello, 9 - Roverbella Telefono: 0376 695992
Agriturismo Eliodoro (Agriturismo) strada Colonne, 22 - Roverbella Telefono: 0376 693497 Sito: www.agriturismoeliodoro.it
Ristorante Bar Castelletto (Ristorante) strada Castelletto, 41 - Roverbella Telefono: 0376 694803
Ristorante La Rovere (Ristorante) via T. Trieste, 38 - Roverbella Telefono: 0376 694738
Bar Trattoria Donatelli (Ristorante)
Trattoria Al Giardinetto (Ristorante)
piazza XXIV Maggio, 48 - Fraz. Canedole - Roverbella Telefono: 0376 695140
str. Palazzino, 3/B - Roverbella Telefono: 0376 696013
Osteria Al Cantone (Ristorante) via T. Trieste, 3 - Roverbella Telefono: 0376 693602
Trattoria Fienili (Ristorante) via Veneto, 3/2 - Fraz. Castiglione M.no - Roverbella Telefono: 0376 696028
Pizzeria Da Giorgio (Pizzeria)
Trattoria La Pecora Nera (Ristorante)
via L. Benati, 106 - Roverbella Telefono: 0376 694510
via F.lli Baracca, 9 - Fraz. Canedole - Roverbella Telefono: 0376 695147
Pizzeria Pub La Volpa (Pizzeria) via Marconi, 163/bis - Fraz. Belvedere - Roverbella Telefono: 0376 696056
S. S. 62, 8/bis - Roverbella Telefono: 0376 697134
Trattoria Santa Lucia (Ristorante)
Roverbella
Pizzeria Stella (Pizzeria) via L. Benati, 106 - Roverbella Telefono: 0376 694738 Risto-pizzeria Italia (Ristorante e pizzeria) S. S. Sud, 37 - Fraz. S. Lucia - Roverbella Telefono: 0376 697908
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Trattoria Bar
Zena
San Giorgio di Mantova
Dove fino a settembre dello scorso anno si trovava la Casa dello Scampolo di Tripoli, a San Giorgio di Mantova, oggi sorge una ridente trattoria con Bar con un cuoco di origini genovese. Va da sé che il pesce e le tipicità liguri sono la grande specialità da concordare su ordinazione: lasagne alla Portofino, pesto alla genovese, brasato ai funghi. In alternativa, sia a pranzo che a cena, c’è il menu fisso che cambia ogni giorno. Il locale è composto da un’unica sala, dall’aria curata e casalinga, capace di ospitare comodamente circa 40 coperti, climatizzata e dotata di connessione internet libera. Imperdibili gli aperitivi al bancone del bar, con stuzzicherie di ogni tipo.
Via Folengo Teofilo, 2 - Mottella Mantova - Tel. 0376 245056 - anterna11@alice.it 142
Agriturismo Corte Costavecchia (Agriturismo) via Cavallare, 11 - fraz. Ghisiolo San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 248812 E-mail: info@costavecchia.it Sito: www.costavecchia.it
Agriturismo Loghino Caselle (Agriturismo) via Caselle, 40 - fraz. Caselle - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 340699 E-mail: info@loghinocaselle.net Sito: www.loghinocaselle.net
Agriturismo Tre Ramazze (Agriturismo) via Cadè, 10 - fraz. Villanova de Bellis - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 274851 - 371582
Gustò Settantuno (Ristorante) Via Folengo 2/d - Tripoli di S. Giorgio di Mantova (MN) - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 1876912 E-mail: info@gustosettantuno.com Sito: www.gustosettantuno.com
La Lampara (Ristorante) Via Caselle 28 - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 302172 E-mail: katia.russo@virgilio.it
Ristorante La Locanda (Ristorante) via Ghisiolo, 71 - fraz. Ghisiolo San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 340040 E-mail: lalocandadamimmo@gmail.com Ristorante Sapori di Mantova (Ristorante) via Bachelet, 18 - fraz. Mottella - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 372969
Tigella Bella (Tigelleria) via Einstein, 41 - fraz. Mottella San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 270644 E-mail: info@tigellabella.it Sito: www.tigellabella.it Trattoria Da Giacomo (Ristorante) via Cadè,4 - fraz. Villanova de Bellis San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 371152 E-mail: info@dagiacomotrattoria.it Sito: www.dagiacomotrattoria.it
Trattoria Dai Du Fradei (Ristorante) str. Fossamana, 39 - fraz. Villanova M. San Giorgio di Mantova Telefono: 3426482309 E-mail: trattoriadaidufradei@gmail.com
Nuova Osteria Tripoli (Ristorante) via Folengo, 37 - fraz. Tripoli - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 340067 E-mail: info@osteriatripoli.it Sito: www.osteriatripoli.it
Risto-pizzeria Lord Joe (Ristorante e pizzeria) via Tobagi, 4 - fraz. Mottella - San Giorgio di Mantova Telefono: 0376 370704 143
San Giorgio di Mantova Roverbella
O
San Giorgio di Mantova
Villimpenta Agriturismo Tre Ponti (Agriturismo)
Trattoria Cosmana (Ristorante)
p.za Rusta 1 - loc. Pradello - Villimpenta Telefono: 0376 667374
via Parolara, 54 - Villimpenta Telefono: 0376 667239
Nuovo Ristorante Pizzeria Rosa
Trattoria Tigelleria Lotus (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) piazza Roma, 44 - Villimpenta Telefono: 0376 667158
piazza Roma, 123 - Villimpenta Telefono: 0376667565
Risto-pizzeria Antico Mulino
Villimpenta
(Ristorante e pizzeria) via Tione, 2 - Villimpenta Telefono: 0376 667549
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145
Mangiare
Ponti S/M Castiglione D/S Solferino Medole Castel Goffredo
Asola Acquanegra S/C
Cavriana
Guidizzolo
Casalromano
MANTOVANO
Monzambano
Volta M.na
Ceresara Piubega
Goito
Mariana M.na Gazoldo d/Ipp.
Canneto S/O
Redondesco
Alto Mantovano
Ê i t n a r o t s Ti zerieÊ Ê Ê Ê Ê Ê PitiuzrismoÊ Agr sterie Ê Ê O orie Tratt
Acquanegra sul Chiese Asola Canneto sull’Oglio Casalmoro Casaloldo Casalromano Castel Goffredo Castiglione delle Stiviere Cavriana Ceresara Gazoldo degli Ippoliti Goito Guidizzolo Mariana Mantovana Medole Monzambano Piubega Ponti sul Mincio Redondesco Solferino Volta Mantovana
146
AltoÊ Mantovano
Posto al confine con le province di Brescia e Verona, l’Alto Mantovano si sviluppa dalle colline dell’anfiteatro morenico del Garda ricoperte da boschi, vigne ed oliveti sino alla pianura attraversata dalla via Postumia, l’antico asse stradale romano che può essere assunto come ideale linea divisoria rispetto al resto della provincia. Territorio da sempre oggetto di contesa, dalle lotte tra i Gonzaga e la Serenissima sino alle battaglie risorgimentali, l’Alto mantovano è fortemente influenzato dalla vicinanza con Brescia, cui è accomunato da affinità linguistiche e dalla vivacità del tessuto industriale, che si esprime in particolare con gli importanti centri manifatturieri di Castiglione e Castel Goffredo.
Resta forte però il ruolo del settore agroalimentare: qui nascono i vini doc Colli Morenici e Garda e si producono il Salame e il Prosciutto Mantovano. Tra i prodotti tipici spiccano il Tortello Amaro di Castel Goffredo, i Capunsei e dolci come il Sugolo, la Torta Mantovana e la Torta di San Biagio. Una ricchezza enogastronomica che, assieme al suggestivo paesaggio collinare e all’importante patrimonio storico-artistico, rende l’Alto Mantovano una meta turistica molto apprezzata.
147
Acquanegra sul Chiese Pizzeria Bar Sport da Luigi
Trattoria al Ponte
via Brunelli, 110 - Acquanegra sul Chiese Telefono: 0376 79174
via del Ponte Oglio, 1312 - Acquanegra sul Chiese Telefono: 0376 727182
Pizzhosteria Dal Lupo
Trattoria Beverara
via Trieste, 729 - loc. Mosio - Acquanegra sul Chiese Telefono: 0376 734091
via Beverara, 110 - Acquanegra sul Chiese Telefono: 0376 727331
Ristorante Evergreen
Acquanegra sul Chiese
via Matteotti, 460 - Acquanegra sul Chiese Telefono: 037679361
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Asola Agriturismo Corte Caselline
Ristorante La Filanda (Ristorante)
(Agriturismo) str. S. Pietro Dossello 46/a - loc. S. Pietro - Asola Telefono: 0376 729994
via Carducci 21/E - Asola Telefono: 347 4321578 E-mail: info@la-filanda.it Sito: www.la-filanda.it
(Ristorante e pizzeria) via Campagnotti, 6 - Asola Telefono: 0376 729837 E-mail: info@leseriole.it Sito: www.leseriole.it
Ascari (Ristorante) via Garibaldi 12 - Asola Telefono: 0376 719677
Bar Trattoria La Botte (Ristorante) via Solferino 35 - Asola Telefono: 0376 74109
Caffetteria Gelateria Liberty (Enotavola) piazza XX Settembre 4 - Asola Telefono: 0376 710167
Gold carne (Ristorante) via Mantova 10 - Asola Telefono: 0376 720985 L` Isola del Gusto (Ristorante e pizzeria) via Brescia 108 - Asola Telefono: 0376 720634
Pizzeria Ristorante Al Catenaccio (Ristorante e pizzeria) via Mantova, 48 - Asola Telefono: 0376 710687 E-mail: info@ristorantepizzeriaalcatenaccio.it Sito: www.pizzeriaristorantealcatenaccio.it
Ristorante La Rosetta (Ristorante) via Piemonte, 4 - Asola Telefono: 0376 729523
Ristorante Locanda Gastaldo (Ristorante) via Sorbara, 8 - Sorbara di Asola - Asola Telefono: 0376 719843 E-mail: info@sorbaradiasola.it Sito: www.locandadelgastaldo.it
Ristorante Quattro Strade (Ristorante) via Parma 33 - Asola Telefono: 0376 735343 - 339 5699566 Sito: www.ristorantequattrostrade.it
Tramvai s.r.l. (Enotavola) via Brescia 36 - Asola Telefono: 0376 729785
Trattoria La Chiusa (Ristorante) via Parma, 82 - Asola Telefono: 0376 710242 E-mail: lachiusaristorante@libero.it Sito: www.ristorantedipescemantovalachiusa.it
Trattoria Nuovo Impero (Ristorante) via Trieste, 14-16 - Asola Telefono: 0376 710668
Trattoria Pizzeria Le Due Rose (Ristorante e pizzeria) via Cadimarco 78 - Asola Telefono: 0376 729990 149
Asola
Albergo Ristorante Le Seriole
Canneto sull’Oglio Caffetteria Enoteca Peccato divino (Enoteca) viale Europa, 33 - Canneto sull`Oglio Telefono: 0376 723369
Il buon vizio (Ristorante e pizzeria) via Massimo D`Azeglio, 13 - Canneto sull`Oglio Telefono: 0376 1816033 Ristorante Alla Torre (Ristorante) piazza Matteotti, 5 - Canneto sull`Oglio Telefono: 0376 70121
Ristorante Dal Pescatore Santini (Ristorante) località Runate, 15 - Canneto sull`Oglio Telefono: 0376 723001 E-mail: santini@dalpescatore.com Sito: www.dalpescatore.com
Ristorante Villa Adele (Ristorante) via Liguria, 7 - Canneto sull`Oglio Telefono: 0376 723468 E-mail: info@ristorantevillaadele.it Sito: http://www.ristorantevillaadele.com
Trattoria Al Meida (Ristorante)
Canneto sull’Oglio
piazza Gramsci, 12 - Canneto sull`Oglio Telefono: 0376 723500
150
Casalmoro
Agriturismo Laghetti Chitina
Risto-pizzeria Park Hotel
(Agriturismo) via Brescia 26/b - Casalmoro Telefono: 339 2550911 E-mail: info@laghettichitina.it Sito: www.laghettichitina.it
(Ristorante e pizzeria) via Asola, 1 - Casalmoro Telefono: 0376 737706
Osteria Pencio (Osteria) via Piave - Casalmoro Telefono: 0376 737558
Risto-pizzeria la Girandola
Ristorante Les Follies (Ristorante) via Alceo Negri, 67 - Casalmoro Telefono: 339 6731116 - 334 3341397 E-mail: info@lesfollies.eu Sito: www.lesfollies.eu
Casalmoro
(Ristorante e pizzeria) via Piave, 35 - Casalmoro Telefono: 392 9824370
Risto-pizzeria La Tavernetta (Ristorante e pizzeria) via IV Novembre, 2 - Casalmoro Telefono: 0376 737089
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Casaloldo Albergo Ristorante Al Ciliegio
Ristorante Ost Buongusteria
(Ristorante) Via Mantova 2 - Casaloldo Telefono: 0376 1791677 - 346 6738488 E-mail: info@albergociliegio.it Sito: www.albergociliegio.it
(Ristorante) Via Della Giustizia, 18 - Casaloldo Telefono: 0376 730135
K & B Tea Srl
Sisters Caffe (Ristorante) Via Giustizia 34 - Casaloldo
Casaloldo
(Ristorante) Via Asola, 11 - Casaloldo Telefono: 0376 74246
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Risto-pizzeria San Rocco
Trattoria Oktoberfest
(Ristorante e pizzeria) via San Rocco, 7 - Casalromano Telefono: 0376 76400
(Ristorante) via Roma, 8 - Casalromano Telefono: 0376 76038
Ristorante La Villetta (Ristorante)
Trattoria Pesca Sportiva Paradiso
piazza Europa, 8 - Casalromano Telefono: 348 3628045
(Ristorante) via Paradiso, 9 - Casalromano Telefono: 0376 729426
Trattoria da Rita (Osteria) Via Amedeo di Savoia, 5 - Casalromano Telefono: 0376 76400
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Casalromano
Casalromano
Ristorante Pizzeria
Selvole
Castel Goffredo
Punto di partenza della storia dell’Osteria Selvole sono le mani materne, che Giuseppe Bettini, oggi patron e chef del ristorante, ammira sin da piccolo mentre compiono quei movimenti tipici di chi cucina con amore. Titolari di una macelleria i genitori di Giuseppe hanno tramandato al figlio la necessità di utilizzare materie prime d’eccellenza, controllate e poi perfettamente cucinate per esaltarne le caratteristiche. «Lingua salmistrata e cotechino», gli esordi; fino a giungere alla preparazione del migliore tortello all’erba amara della zona, il famoso tortello di Castel Goffredo. Da rilevare, oltre ad una carta con proposte mare e terra, il servizio pizzeria, anche da asporto. Chiuso il martedì. Aperto a pranzo la domenica.
Strada Selvole, 23 Castel Goffredo (Mn) - Tel. 0376 770400 - www.osteriaselvole.it 154
Castel Goffredo Agriturismo Cascina Sguazzarina
Risto-pizzeria Il Roccolo
(Agriturismo) via Baldese 12 - loc. S. Anna - Castel Goffredo Telefono: 0376 781203
(Ristorante e pizzeria) via Svizzera, 9/B - Castel Goffredo Telefono: 0376 771733
Agriturismo Colombare (Agriturismo)
Risto-pizzeria Selvole (Ristorante e pizzeria)
str. Casalmoro, 20 - Castel Goffredo Telefono: 0376 779638
ctr. Selvole, 19 - Castel Goffredo Telefono: 0376 770400
Agriturismo F.lli Turganti Snc
Risto-pizzeria Viola (Ristorante e pizzeria) p.le Martiri Liberazione, 16 - Castel Goffredo Telefono: 0376 770326
Agriturismo San Lorenzo (Agriturismo) ctr. Casalpoglio, 43 - Castel Goffredo Telefono: 0376 779941
Movida (Ristorante) Strada Valzi - Castel Goffredo Telefono: 328 3732499
Osteria Antiche Sere (Ristorante) Strada Ceresara, 1 - Castel Goffredo Telefono: 0376 778791
Osteria Castelvecchio (Ristorante) p.za Martiri Liberazione, 1-2 - Castel Goffredo Telefono: 0376 771030
Osteria Roger (Ristorante) Contrada Villa, 8 - Castel Goffredo Telefono: 0376 770252
Pizzeria La Rotonda (Pizzeria)
Ristorante F.lli Chito Srl (Ristorante) via Profondi, 25/C - Castel Goffredo Telefono: 0376 770724
Ristorante La Pialla (Ristorante e pizzeria) viale Europa, 31 - Castel Goffredo Telefono: 0376 770127 E-mail: alelapialla@libero.it Sito: www.lapialla.ory.it Ristorante Villa Europa (Ristorante) via Cavour,1 - Castel Goffredo Telefono: 0376 780580
Trattoria Carella Monica (Ristorante) str. Della Calza, 1871/A - Castel Goffredo Telefono: 0376 779318
Trattoria La Pergola (Ristorante) via Ospedale, 43/A - Castel Goffredo Telefono: 0376 779956
via Principe Amedeo, 4 - Castel Goffredo Telefono: 0376 770738
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Castel Goffredo
(Agriturismo) str. Acquafredda, 58 - Castel Goffredo Telefono: 0376 780177
Castiglione delle Stiviere Agriturismo Corte Gaia (Agriturismo)
Cucina Mutty (Ristorante)
via Medole 75 - loc. Gozzolina - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 632541 E-mail: info@cortegaia.it Sito: www.cortegaia.it
viale Maifreni, 54 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 639921 E-mail: cucina@mutty.it Sito: www.mutty.it
Agriturismo La Cantina (Agriturismo)
Hostaria del Teatro (Ristorante)
via Fichetto, 7 - loc. Pedercini - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 673570 E-mail: monica.medini@alice.it
via Ordanino, 5/B - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 670813 E-mail: hostariateatro@alice.it
Agriturismo Pozzo Fiorito (Agriturismo)
Hostaria Viola (Ristorante)
via Levadello, 14 - loc. Zecca - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 672389 E-mail: agriturismo@pozzofiorito.it Sito: www.pozzofiorito.it
via Verdi, 32 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638277 E-mail: info@hostariaviola.it Sito: www.hostariaviola.it
Albergo Trattoria Santa Maria
La Grotta dei Corvi (Ristorante)
(Ristorante) via S. Maria della Costa, 11 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638340 E-mail: info@trattoriasantamaria.it Sito: www.trattoriasantamaria.it
viale dei Mandorli, 22 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 632530 Sito: http://www.lagrottadeicorvihotel.it
Osteria da Pietro (Ristorante) via Chiassi, 19 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 673718 E-mail: info@osteriadapietro.eu Sito: www.osteriadapietro.eu
Castiglione d/Stiviere
Asian Ristò (Ristorante cinese) via Mazzini, 109 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 366 3775223 E-mail: chenlong@hotmail.it
Pizzeria Castello (Ristorante e pizzeria) via Ripa Castello, 12 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638840
Bar Ristorante Da Paola (Ristorante) via Porta Lago, 23 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638829 E-mail: info@trattoriapaola.it Sito: www.trattoriapaola.it
Pizzeria Da Mara (Ristorante e pizzeria)
Bar Trattoria Bonatti Fausto (Ristorante)
v.Mazzini 109 c/o C.C. Benaco - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 671313
via Fontanone, 21 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 632276
Pizzeria Fontanella (Ristorante e pizzeria) via Monti dell`Astore, 11 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638116 156
Pizzeria L`Angolo di Rita (Pizzeria)
Ristorante Forum Cafè (Ristorante)
via Dottorina, 2/L - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 636712
via Pretorio, 13 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638112
Pizzeria La Spagnola (Ristorante e pizzeria)
Ristorante Hong Kong (Ristorante cinese)
via Beschi, 54 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638500 Pizzeria Luna Rossa (Ristorante e pizzeria) via Puccini, 10 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 632716
via Dunant, 53 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638588
Plaza Cafè Restaurant (Ristorante) via Donatori di Sangue 11 sc. F - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 670322 E-mail: plaza.cafe.rest@gmail.com
Risto-pizzeria Al Grappolo d`Oro (Ristorante e pizzeria) via Medole, 35/A - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 630351 E-mail: info@algrappolodoro.com Sito: www.algrappolodoro.com
Risto-pizzeria La Mansarda (Ristorante e pizzeria) via Valle Scura, 136 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638972
Risto-pizzeria La Terrazza (Ristorante e pizzeria) via Raffaello, 37-27 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 632700
(Ristorante e pizzeria) via Maifreni, 46 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 333 6797356
Ristorante Pizzeria La Capanna (Ristorante e pizzeria) via V. Giordano, 12 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 631130 E-mail: info@lacapannaristorante.it Sito: www.lacapannaristorante.it
Ristorante Toscanini di La Briciola (Ristorante) Via Toscanini, 40 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 673715
Trattoria Croce Bianca (Ristorante) via Zanardelli, 99 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 630303 E-mail: mirco.trattoriacrocebianca@hotmail.it Sito: www.trattoriacrocebianca.net
Vecchi Sapori (Ristorante e pizzeria) via Lonato, 143 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 944739 E-mail: vecchisaporilucycri@libero.it
Risto-pizzeria Negril (Ristorante e pizzeria) v. Cavour 57 c/o C.C. Italmark - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 673600
Ristorante Corte Cola (Ristorante) via Cola, 20 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 335 5736093 E-mail: cortecola@libero.it 157
Castiglione d/Stiviere
Pizzeria Sorrento (Ristorante e pizzeria) via Europa, 55 - Castiglione delle Stiviere Telefono: 0376 638358
Ristorante la Cantina del Collegio
Cavriana Agrichic (Agriturismo) Strada Cervo, loc. La Guardola - Cavriana Telefono: 347 8259615 E-mail: info@agrichiclaguardola.it Sito: www.agrichiclaguardola.it
Ristorante La Baita (Ristorante)
Agriturismo La Cadelora (Agriturismo)
Ristorante Satakunta (Ristorante)
fr. Bande - Strada Volta Pozzolengo 21 - Cavriana Telefono: 0376 515052 E-mail: lacadelora@libero.it
str. Parolara,2, fraz. Bande - Cavriana Telefono: 0376 855151 E-mail: info@satakunta.it Sito: www.satakunta.it
Agriturismo Nuova Scardua (Agriturismo) via Bagatino, 3 - Cavriana Telefono: 338 4833849 E-mail: info@nuovascardua.eu Sito: www.nuovascardua.eu
Pizzeria Fantasy (Pizzeria) via Guidizzolo,7 - Cavriana Telefono: 0376806377 E-mail: pizzeriafantasy@hotmail.it
Risto-pizzeria La Capra (Ristorante e pizzeria) via Pieve,2 - Cavriana Telefono: 0376 82101 E-mail: ristorantelacapra@gmail.com
Cavriana
Ristorante Albergo Alla Corte dei Bicchi (Ristorante e pizzeria) via Guidizzolo, 10 - Cavriana Telefono: 0376 815024 E-mail: info@allacortedeibicchi.it Sito: www.allacortedeibicchi.it
str. Monte Pagano 4, fraz. Campagnolo - Cavriana Telefono: 0376 806372 E-mail: info@labaitaristorante.it Sito: www.labaitaristorante.it
Trattoria Al Campagnolo (Ristorante) str. S. Anna, 2, fraz. Campagnolo - Cavriana Telefono: 0376 806371
Trattoria La Rocca (Ristorante) via Porta Antica, 95 - Cavriana Telefono: 0376 82210 E-mail: info@trattorialarocca.info Trattoria Pizzeria Da Romana (Ristorante e pizzeria) Str. Georgiche, 3 - fraz. Bande - Cavriana Telefono: 0376 806369
Trattoria Pizzeria La Loggia (Ristorante e pizzeria) Piazza Castello, 1.2.3.4. - Cavriana Telefono: 0376 806375 E-mail: pizzerialaloggia@hotmail.com
Trattoria Pizzeria La Sosta (Ristorante e pizzeria) str. Croce,9 - fraz. S. Giacomo - Cavriana Telefono: 0376 819244 E-mail: f.guandalini@alice.it
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Trattoria
Orsolina
Ceresara
La trattoria da Orsolina si trova nel centro del paese di Ceresara, comune celebre dal punto di vista gastronomico per l’eccellente produzione di ciliegie. Una tipicità che ricorre in diversi piatti anche della Trattoria da Orsolina come il risotto con le ciliegie e il roast beef con le ciliegie. Il locale è costituito da due sale, per un totale di 76 coperti, in un ambiente recentemente restaurato e adatto ad ospitare anche grandi gruppi. Nel menu, in cui spiccano i piatti tipici della zona, come i tortelli di zucca e i capunsei, colpisce la simpatica formula del “giro primi”. La cucina continua a sfornare nuovi primi piatti fino a quando i clienti, finalmente soddisfatti, chiedono di interrompere il giro. Sorprende la quantità di diverse proposte, solo i primi arrivano ad essere una cinquantina, soprattutto risotti, tra i quali segnaliamo il risotto con scamorza affumicata, con salsiccia, quello al lambrusco, quello con crescione, con ciliegie e infine quello al melone. Ottimi anche i secondi di carne, in particolare le costate e filetti di carne argentina. Da provare anche la pizza, cotta nel forno a legna.
Via Marconi, 7 - Ceresara (MN) - Tel. 0376.87022 - taba2011@libero.it - Ci trovi anche su Facebook 159
Ceresara Agriturismo Canova (Agriturismo) via Loghino Gambetta 6 - Ceresara Telefono: 0376 87731 E-mail: s.dino@email.it
Agriturismo Cascina Basalganella
Risto-pizzeria La Casona del Gaucho (Ristorante e pizzeria) via S. Martino, 42 - Ceresara Telefono: 0376 87050
Ristorante Belgiardino (Ristorante)
(Agriturismo) via Bissona, 45 - loc. Villa Cappella - Ceresara Telefono: 338 7352980
via Villa Belgiardino,19 - Ceresara Telefono: 0376 838284
Agriturismo Corte Crivellina
Ristorante Ca`Bianca (Ristorante)
(Agriturismo) via Testa ,38 - Ceresara Telefono: 0376 849758
via Ca`Bianca,5 - Ceresara Telefono: 0376 770543
Loghino Belsito (Agriturismo) Via Villa Giardino, 8 – Ceresara Telefono: 0376 878139 - 335 5225770 E-mail: info@loghinobelsito.it Sito: www.loghinobelsito.it
Trattoria Da Orsolina (Ristorante) via Marconi, 7 - Ceresara Telefono: 0376 87022 E-mail: viamarconi@libero.it
Risto-pizzeria Il Cardo
Ceresara
(Ristorante e pizzeria) via Belgiardino,56 - Ceresara Telefono: 0376 87060
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Gazoldo degli Ippoliti Agriturismo La Margherita (Agriturismo) via Bassanella, 1 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 657209 Sito: www.aalamargherita.com
Agriturismo Loghino Vittoria (Agriturismo) via S. Fermo, 4 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 1872508 Sito: www.loghino.net
Pizzeria Tre Garibaldini (Pizzeria) via Marconi, 102 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 657105 Pizzeria Verde Basilico (Pizzeria) via Portico Rosso, 31 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 658052 Ristorante Agrifoglio (Ristorante) via San Pio X, 34 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 657092 Ristorante Pesce d`Oro (Ristorante)
Gazoldo degli Ippoliti
via San Fermo 14 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 658123
Trattoria di Gioia (Osteria) via Marconi, 175 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 657109
Trattoria La Pergola (Ristorante) via Gerola, 3 - Gazoldo degli Ippoliti Telefono: 0376 657340
161
Goito Al Puler (Ristorante) Strada Vasto, 64 - loc. Vasto - Goito Telefono: 0376 607644 Alta Marea (Ristorante e pizzeria) Via Mori, 6 - Goito Telefono: 0376 604923 E-mail: altamareaandreaeva@gmail.com
Casara Giuliana (Ristorante) via Massimbona, 51 - Goito Telefono: 0376 60020
Lago San Pietro (Ristorante e pizzeria) Strada Statale Goitese, 31/C - loc. Marsiletti - Goito Telefono: 0376 688205 E-mail: lagosanpietro@email.it Locanda al Ponte (Ristorante) Strada Statale Goitese, 258 - Goito Telefono: 0376 689269 E-mail: info@locandaalponte.com Sito: www.locandaalponte.com
Osteria Bell`Acqua da Cesare (Osteria) Strada Bell`Acqua 17/P - loc. Bell`Acqua - Goito Telefono: 339 8330599
Pizzeria Airone (Pizzeria) strada Mussolina, 2/B - Goito Telefono: 0376 686825 E-mail: carlo.sordelli@piscineairone.it Sito: www.piscineairone.it
Goito
Pub Old Edimburgh (Ristorante e pizzeria) strada Goitese, 246 - Goito Telefono: 0376 688021
Risto-pizzeria Mocambo (Ristorante e pizzeria) strada Goitese, 227 - Goito Telefono: 0376 60165 E-mail: info@mocambo.it Sito: www.mocambo.it
Ristorante Dal Foro (Ristorante e pizzeria) strada Pedagno, 56 - Goito Telefono: 0376 604761 - 392 0239252 E-mail: ristorantepizzeriadalforo@gmail.com Sito: www.ristorantedalforo.it
Ristorante Naviglio 1974 (Ristorante e pizzeria) strada Maglio, 78 - Goito Telefono: 0376 604558 E-mail: info@alnaviglio.it
Tavola calda Stallo (Self service - Fast food) strada Goitese, 311/C - Goito Telefono: 0376 604451
Trattoria Al Pescatore da Mino (Ristorante) via Mori, 51 - Goito Telefono: 0376 686938 E-mail: nicolacoppiardi@gmail.com
Trattoria Croce del Gallo (Ristorante e pizzeria) strada Marengo, 98 - loc. Croce del Gallo - Goito Telefono: 0376 604055 E-mail: crocedelgallo@libero.it
Trattoria Dal Piccolo (Ristorante) strada Statale Goitese, 118 - Goito Telefono: 0376 60187 162
Trattoria La Passeggiata (Ristorante) strada Sacca, 3 - Goito Telefono: 0376 604098
Trattoria Pizzeria Sotto le Stelle (Ristorante e pizzeria) Via Savonarola, 5 - loc. Torre - Goito Telefono: 0376 604943 E-mail: info@ristorante-sottolestelle.com Sito: www.ristorante-sottolestelle.com
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Goito
Trattoria Eden (Ristorante) strada Goitese, 103 - loc. Marsiletti - Goito Telefono: 0376 60235
Guidizzolo Osteria Al Monumento (Ristorante) via Monumento, 1 - fraz. Birbesi - Guidizzolo Telefono: 0376 849202 Pizzeria Boscia`s Pizza (Pizzeria) via Solferino, 66 - Guidizzolo Telefono: 0376 840494
Pizzeria Henry`s (Pizzeria) strada per Cavriana, 29 - Guidizzolo Telefono: 0376 819033
Risto-pizzeria La Conchiglia (Ristorante e pizzeria) piazza Pezzati, 16/18 - Guidizzolo Telefono: 0376 818729
Risto-pizzeria La Piazzetta
Trattoria Antichi Sapori (Ristorante) via Oratorio, 14 - fraz. Rebecco - Guidizzolo Telefono: 0376 819230 E-mail: info@osteriantichisapori.it Sito: www.osteriantichisapori.it
Trattoria Bella Italia da Alex (Ristorante) via Sajore 19 - fraz. Birbesi - Guidizzolo Telefono: 327 1904167 E-mail: info@www.ristorantebellaitalia.it Sito: www.ristorantebellaitalia.it
Trattoria La Torre (Ristorante) via F. Filzi, 17 - Guidizzolo Telefono: 0376 819151
(Ristorante e pizzeria) via Dunant, 4 - Guidizzolo Telefono: 0376 819041
Ristorante Il Pescheto (Ristorante)
Guidizzolo
via Dunant, 46 - Guidizzolo Telefono: 0376 818697
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Mariana Mantovana
Ristorante Bar Le Due Province (Ristorante) via Ventura, 2 - Mariana Mantovana Telefono: 0376 735006
Mariana Mantovana
Ristorante La Rocca (Ristorante) Mariana Mantovana Telefono: 338 9959533
165
Medole
Albergo Ristorante Bar La Pieve
Trattoria La Scaletta (Ristorante) strada Crocevia, 43 - Medole Telefono: 0376 898289 E-mail: info@trattorialascaletta.com Sito: www.trattorialascaletta.com/
(Ristorante) via Matteotti,14 - Medole Telefono: 0376 898291 E-mail: prenotazioni@lapievehotel.com Sito: www.lapievehotel.com
Pizzeria Passeggio (Pizzeria) via Zanella, 69 - Medole Telefono: 0376 868259
Medole
Risto-pizzeria 80 Voglia (Ristorante e pizzeria) strada Crocevia, 39-41 - Medole Telefono: 0376 898292
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Trattoria
La Pesa tima anche la carne alla griglia e le speciali fiorentine. In inverno, solo su ordinazione, sono disponibili anche gli uccellini al tegame. La passione di Diego per la musica e per il canto fa sì che spesso, soprattutto il sabato sera, la Pesa sia animata dalla musica dal vivo.
Monzambano
La trattoria si trova nell’abitato di Castellaro Lagusello, splendido borgo medioevale, bandiera arancione, segnalato tra i Borghi più belli d’Italia. A Castellaro La Pesa è un’istituzione, c’è praticamente da sempre, fin da quando nel 1908 nonna Maddalena inaugurò la trattoria, passata poi di mano in mano fino a Diego, attuale proprietario e suo nipote. In cucina lavora ancora anche la mamma di Diego, 91 anni e un’abilità senza eguali nel modellare la pasta fatta in casa. Cinque sale, un fienile e il porticato all’aperto rendono la trattoria capace di accogliere più di 300 coperti in un ambiente curato ma informale. I piatti sono quelli tipici della tradizione e in particolare dell’alto Mantovano. Tra i primi va segnalata la pasta fatta in casa: capunsei, agnoli, bigoli, tortelli. I secondi puntano soprattutto sugli intingoli: stracotto, baccalà, lumache, arrosti. Ot-
Piazza Orlandi 2, Castellaro Lagusello, Monzambano - Tel. 0376 88901 - info@lapesa.it 167
Monzambano Agriturismo Corte Belvedere
Agriturismo Nuvolino (Agriturismo)
(Agriturismo) strada dei Colli, 98 - Monzambano Telefono: 0376 800151 E-mail: info@cortebelvedere.it Sito: www.cortebelvedere.it
via Nuvolino 61 - loc. Castellaro Lagusello Monzambano Telefono: 0376 809531 E-mail: katia.bertaiola@libero.it Sito: www.agriturismonuvolino.it
Agriturismo Fattoria Pepe (Agriturismo) strada S. Pietro, 2 - Monzambano Telefono: 0376 800851 E-mail: info@fattoriapepe.it Sito: www.fattoriapepe.it
Agriturismo Il Filòs (Agriturismo) strada Nuvolino 29 - loc. Perini - Monzambano Telefono: 0376 800197 E-mail: info@ilfilos.it Sito: www.ilflos.it Agriturismo Le Spighe (Agriturismo) strada Tononi 55 - loc.Tononi - Monzambano Telefono: 0376 809401 E-mail: agrilespighe@hotmail.it
Agriturismo Licensi del BresĂ (Agriturismo) strada Moscatello, 19 - Monzambano Telefono: 0376 809200 - 338 3552212 Sito: http://www.agriturismolicensi.com
Monzambano
Agriturismo Lupo Bianco (Agriturismo) str. dei Colli 94 - loc. Olfino - Monzambano Telefono: 0376 800128 E-mail: info@agriturlupobianco.it Sito: www.agriturlupobianco.it
Agriturismo Novoi (Agriturismo) strada Moscatello, 8 - loc. Novoi - Monzambano Telefono: 0376 809235 E-mail: info@novoi.it Sito: www.novoi.it
Albergo Ristorante Al Caminetto (Ristorante) via Umberto I, 53 - Monzambano Telefono: 0376 800250 E-mail: info@albergoalcaminetto.com Sito: www.albergoalcaminetto.com
Albergo Ristorante Antico Borgo (Ristorante) via Castello, 56 - loc. Castellaro Lagusello Monzambano Telefono: 0376 1691791 E-mail: info@anticoborgo.mn.it Sito: http://www.anticoborgo.mn.it/
Albergo Ristorante Olfino (Ristorante) strada Dei Colli, 37 - loc. Olfino - Monzambano Telefono: 0376 800352 Sito: www.ristoranteolfino.it
Ancora da Donato (Ristorante) via Melchiori 4/6 - Monzambano Telefono: 0376 800150 E-mail: trattoriaancora@gmail.com
La Diga (Ristorante) strada Salionze, 31 - Monzambano Telefono: 045 7945012 E-mail: info@ristorantediga.it Sito: www.ristorantediga.it
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La Dispensa Ristorante (Ristorante)
Trattoria La Colomba
via Castello, 17 - loc. Castellaro Lagusello Monzambano Telefono: 0376 88850 E-mail: info@ristoranteladispensa.com Sito: www.ristoranteladispensa.com
(Ristorante) via Castello, 4 - loc. Castellaro Lagusello Monzambano Telefono: 0376 88977 E-mail: allacolombacastellaro@gmail.com
Pizzeria Cygnus (Pizzeria) strada Valeggio, 29 - Monzambano Telefono: 0376 800049
Trattoria La Pesa (Ristorante) piazza Orlandi, 8 - loc. Castellaro Lagusello Monzambano Telefono: 0376 88901 E-mail: info@lapesa.it Sito: www.lapesa.it
Pizzeria Forum (Pizzeria) via Puccini, 3 - Monzambano Telefono: 0376 800697
Pizzeria Il Giglio (Pizzeria) via San Martino e Solferino 7 - Monzambano Telefono: 0376 809201 Ristorante La Collinetta (Ristorante) strada Pille, 91 - Monzambano Telefono: 0376 800803 Ristorante La Passeggiata (Ristorante) via Don E. Tazzoli, 2 - Monzambano Telefono: 0376 88969
Taverna dal Conte (Ristorante)
Trattoria Quattro Gatti (Ristorante) strada Pille, 4 - Monzambano Telefono: 0376 800003 E-mail: info@quattro-gatti.it Sito: www.quattro-gatti.it
Villa Conti Cipolla (Ristorante) strada dei Colli, 60 - loc. Olfino Monzambano Telefono: 0376 809730 E-mail: info@villaconticipolla.it Sito: www.villaconticipolla.it
via Belvedere, 1 - Monzambano Telefono: 0376 800660 E-mail: tavernadalconte@gmail.com
Monzambano
Trattoria Dei Colli (Ristorante) via Ortaglia, 1-3 - loc. Olfino - Monzambano Telefono: 0376 800100 E-mail: cerinialessandra@virgilio.it Trattoria I Meneghei (Ristorante) strada Moscatello, 85 - Monzambano Telefono: 0376 800000
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Piubega Pizza e Company (Pizzeria)
Piubega
via Roma, 32 - Piubega Telefono: 0376 655202
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Ponti sul Mincio Agriturismo Ai Vigneti (Agriturismo)
Ristorante Portofino (Ristorante)
via Colombara 13 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 808065 E-mail: agri.aivigneti@virgilio.it
via Pozzolengo, 11 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 808234 E-mail: info@albergoristoranteportofino.it Sito: www.albergoristoranteportofino.it
Agriturismo Il Prandonino (Agriturismo) strada Colombara, 9 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 88498
Azienda agrituristica La Montina (Agriturismo) strada Monzambano 51 - loc. Montina Ponti sul Mincio Telefono: 0376 88202 E-mail: lamontina@virgilio.it Sito: http://www.agriturismolamontina.it
Pizzeria Ponti (Pizzeria) via Circonvallazione, 7 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376808112
Trattoria-Birreria Dragon Fly (Ristorante) via Circonvallazione, 2 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 838352
Trattoria Il Macellaio Gastronomo (Ristorante giapponese) strada peschiera 35/C - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 808215 E-mail: macellaiogastronomo@alice.it
Trattoria La Torre (Ristorante) via S.Martino e Solferino, 3 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 808256
Ponti sul Mincio
Ristorante La Dinastia (Ristorante) strada Peschiera, 73/2 - Ponti sul Mincio Telefono: 0376 88094 E-mail: info@cortecavalli.it
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Redondesco Agriturismo Corte Adua (Agriturismo)
Ristorante Al Covo dei Re (Ristorante)
via Bologne 29 - Redondesco Telefono: 0376 954314
via Solferino, 8-10 - Redondesco Telefono: 0376 954695
Ristorante Birreria Al Pub (Ristorante) via Pioppino, 47 S.P. 17 - Redondesco Telefono: 0376 954175
Redondesco
Bar Trattoria Mutti Giovanni (Ristorante) via Roma - Redondesco Telefono: 0376 655253
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Solferino Agriturismo Cascina Le Volpi
Locanda Al Nido del Falco
via Piridello, 6 - Solferino Telefono: 0376 854028 E-mail: le-volpi@libero.it Sito: www.lesorgive.it
via G. Garibaldi, 35 - Solferino Telefono: 339 4176655
Agriturismo Corte Le Barche via Barche, 6 - Solferino Telefono: 0376 855262 E-mail: info@agriturismocortelebarche.it Sito: www.agriturismolebarche.it
Pizzeria Al Pozzo via Napoleone III, 29 - Solferino Telefono: 0376 85515
Pizzeria Eureka via Cavriana, 19 - Solferino Telefono: 0376 855267
Agriturismo La Torretta
Pizzeria Perhonen
via Napoleone III, 26 - Solferino Telefono: 0376 855036
piazza Castello, 18 - 19 - Solferino Telefono: 0376 855255
Agriturismo Solimago
Risto-pizzeria Vecchia Fontana
via Napoleone III, 37 - Solferino Telefono: 0376 855109 E-mail: info@solimago.it Sito: www.solimago.it
piazza Marconi, 3 - Solferino Telefono: 0376 855000
Piazza Marconi 17 - Solferino Telefono: 0376 854055 E-mail: info@avanguardia-solferino.it Sito: www.avanguardia-solferino.it
Albergo Ristorante Da Renato Alla Vittoria via Ossario, 27 - Solferino Telefono: 0376 854051 E-mail: info@darenato.it Sito: www.darenato.it
via Monte Alto, 16 - Solferino Telefono: 0376 854918 E-mail: lochaletdeisapori@libero.it
Ristorante Pizzeria Italia 90 via Monte Alto, 18 - Solferino Telefono: 0376 855326
Trattoria La Speranza via San Martino, 6 - Solferino Telefono: 0376 854191 E-mail: la.speranza@tiscali.it Sito: www.la-speranza.it
Solferino
Albergo Locanda all`Avanguardia
Ristorante Lo Chalet dei Sapori
Albergo Ristorante La Spia d`Italia via dei Francesi, 2 - Solferino Telefono: 0376 893470 E-mail: info@solferinohotel.com Sito: www.solferinohotel.com 173
Piazza Garibaldi, 1 - Volta Mantovana (mn) • Tel. 0376 83496 • Chiuso il Mercoledì •
Volta Mantovana Agriturismo Bellaria
Agriturismo Corte Onida
strada Ferri 10/A - Volta Mantovana Telefono: 0376 803237 E-mail: info@agriturismobellaria.net
strada Onida, 3 - Volta Mantovana Telefono: 0376 838137 E-mail: info@corteonida.it
Agriturismo Bortolino
Agriturismo Corte Petacchi
strada Volta - Monzambano, 52 - Volta Mantovana Telefono: 0376 801564 E-mail: info@bortolino.it Sito: www.bortlino.it
via dei Boschi 3 - Volta Mantovana Telefono: 0376 803005 E-mail: elena.giba@libero.it
Agriturismo CĂ Roma strada dei Colli Sud, 5/c - Volta Mantovana Telefono: 0376 803128 E-mail: info@caroma.it
via San Martino, 131/b - Volta Mantovana Telefono: 0376 801277 E-mail: info@hotelbucadibacco.it Sito: www.hotelbucadibacco.it
Agriturismo Cascina Boschi
Locanda Ristorante La Valle
via Boschi, 20/a - Volta Mantovana Telefono: 0376 812887 E-mail: info@cascinaboschi.com Sito: www.cascinaboschi.com
via Goito, 51 - Volta Mantovana Telefono: 0376 803217 E-mail: info@hotellavalle.net Sito: http://hotellavalle.net/
Agriturismo Corte Adis Abeba
L`osteria di Edmondo
via Borgo Tirolo, 1 - loc. Cereta - Volta Mantovana Telefono: 0376 83558 E-mail: corteadisabeba@virgilio.it Sito: www.gardalake.it/adisabeba
Via Castelgrimaldo 5, loc. Castelgrimaldo, 5 - Volta Mantovana Telefono: 3496796154 - 0376 8197748 E-mail: info@losteriadiedmondo.it
Agriturismo Corte Aquileia
Osteria Buon Umore
via Avis, 1 - Volta Mantovana Telefono: 0376 83478 E-mail: info@corteaquileia.it
strada Volta-Valeggio, 14 - Volta Mantovana Telefono: 0376 803132 E-mail: info@osteriabuonumore.it Sito: www.osteriabuonumore.it
Agriturismo Corte Civa strada Bezzetti, 9 - Volta Mantovana Telefono: 0376 838717 E-mail: info@corteciva.it
Risto-pizzeria C`era una Volta strada dei Colli Nord, 26 - Volta Mantovana Telefono: 0376 838102 E-mail: ceraunavolta.pizzeria@virgilio.it
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Volta mantovana
Albergo Ristorante Buca di Bacco
Risto-pizzeria da Rita Riviera del Mincio
Risto-pizzeria Villa Boselli
strada Volta Pozzolo, 28 - Volta Mantovana Telefono: 0376 83333 E-mail: trattoria.darita@hotmail.it
via Boselli, 10 - Volta Mantovana Telefono: 0376 83312 E-mail: villaboselli@gmail.com Sito: www.villaboselli.it
Risto-pizzeria Miramonti
Ristorante Al Cervo
Piazza Garibaldi, 1 - Volta Mantovana Telefono: 0376 83496 E-mail: conte.francesco@alice.it
via Avis, 44 - Volta Mantovana Telefono: 0376 83140
Risto-pizzeria Sqola
localitĂ Ferri, 11 - Volta Mantovana Telefono: 0376 838096
strada Colli nord, 25 - Volta Mantovana Telefono: 0376 838249 E-mail: lasqola@gmail.com
Risto-pizzeria Tam Tam
Ristorante Stangada via 1848, 12 - Volta Mantovana Telefono: 0376 801769 E-mail: trattoriastangada@virgilio.it
Volta Mantovana
via Mondini, 1 - Volta Mantovana Telefono: 0376 83070
Ristorante La Fontana
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177
Mangiare
MANTOVANO
Sustinente Serravalle a Po Quingentole Motteggiana
S. Benedetto Po Quistello
Suzzara
Pegognaga
Gonzaga
Ostiglia Revere
Borgofranco s/Po Carbonara di Po Pieve di Coriano
Villa Poma
Magnacavallo Schivenoglia Poggio Rusco S. Giacomo d/Segnate S. Giovanni del Dosso
Sermide Felonica
Oltrepò Mantovano
Ê i t n a r o t s Ti zerieÊ Ê Ê Ê Ê Ê PitiuzrismoÊ Agr sterie Ê Ê O orie Tratt
Borgofranco sul Po Carbonara di Po Felonica Gonzaga Magnacavallo Moglia Motteggiana Ostiglia Pegognaga Pieve di Coriano Poggio Rusco Quingentole Quistello Revere San Benedetto Po San Giacomo delle Segnate San Giovanni del Dosso Schivenoglia Sermide Serravalle a Po Sustinente Suzzara Villa Poma
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Oltrep˜ Ê Mantovano
Oltrepassato il Grande Fiume si arriva all’estremo lembo sud-orientale della provincia, l’Oltrepò Mantovano, incuneato tra Lombardia, Emilia e Veneto: l’area confina a est con Verona e Rovigo e a sud con Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Qui il paesaggio è dominato dalle campagne che si estendono a perdita d’occhio; già coltivato in epoca romana, il territorio conosce il suo definitivo sviluppo a partire dal Medioevo quando, sotto il regno della grancontessa Matilde di Canossa, i monaci dell’Abbazia del Polirone di San Benedetto effettuarono un’imponente opera di bonifica. A caratterizzare il territorio è anche la ricchezza dell’ambiente fluviale, con le riserve naturali della Palude di Ostiglia, dell’Isola Boschina e dell’Isola Boscone.
A parte il distretto metalmeccanico di Suzzara, l’economia dell’Oltrepò ruota attorno al settore agricolo, con produzioni intensive di riso, cereali, barbabietole, patate e coltivazioni di qualità che esprimono una vocazione antica: questo è il territorio della Pera Mantovana e del Melone Mantovano, oltre che lo scrigno del prezioso Tartufo. Unica area non emiliana in cui si produce il Parmigiano Reggiano, l’Oltrepò Mantovano vanta anche altri prodotti tipici di pregio come la Cipolla di Sermide, il Tiròt e la Torta di Tagliatelle.
179
Borgofranco sul Po Agriturismo Corte Bancare
Risto-pizzeria Villa del Borgo
(Agriturismo) via Bancare II, 20 - Borgofranco sul Po Telefono: 0386 41622 Sito: http://www.cortebancare.it
(Ristorante e pizzeria) via Matteotti, 20 - Borgofranco sul Po Telefono: 0386 41121
Agriturismo Corte Broletto (Agriturismo) via Bassa, 17 - Borgofranco sul Po Telefono: 335 6760682
Locanda Del Pozzo
Trattoria Da Athos (Ristorante) via Antonio Gramsci, 6 - Borgofranco sul Po Telefono: 346 5205204
Borgofranco sul Po
Ristorante) via Ado Barbi, 18 - Borgofranco sul Po Telefono: 0386 41405
Ristorante Padus (Ristorante) via S. Francesco, 19 - Borgofranco sul Po Telefono: 0386 41113
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Ristorante
Un angolo di Sardegna in riva al Po. Angelo, lo chef, è di Alghero e propone a Carbonara lo splendore della sua cucina di origine catalana. Tanto pesce fresco tutto l’anno: paella alla valenciana, zuppe di pesce, tagliolini con granchietti, grigliate miste. Non mancano anche le prelibatezze sarde di terra, come il maialino (rigorosamente su prenotazione), una vasta scelta di formaggi, il pane carasau e il torrone di Tonara. La parte mantovana del ristorante è rappresentata in sala da Liliana e nel menù dai piatti principali della tradizione: agnoli, tortelli, stracotto con polenta, cinghiale in umido. Solo e rigorosamente quando è stagione, il tartufo locale. Una particolare menzione merita la carne irlandese: filetti, costate, tagliate. Da provare le costine di maiale al forno. Il ristorante la Rosa dei Venti si trova sulla strada principale di Carbonara di Po, è dotato di un ampio parcheggio e di uno spazio estivo all’aperto. L’interno, climatizzato, offre un’atmosfera elegante e raffinata. Il ristorante è citato nella guida gastronomica del Sole 24 Ore. Recentemente, Angelo e Liliana hanno scelto di fare un investimento importante puntando sulla cantina, su consiglio dell’esperto mantovano Carlo Gola. Con la cucina sarda, suggeriamo gli imperdibili Vermentini, ma potrete trovare molte delle migliori etichette italiane. Chiusi il giovedì sera, gradita la prenotazione nel fine settimana.
Via Cavo, 1 - Carbonara di Po (MN) - Tel. 0386 41873 - Cell. 338 9643360 - rosadeiventicarbonara@gmail.it 181
Carbonara di Po
La Rosa dei Venti
Carbonara di Po Antica Locanda Corte della Marchesa (Ristorante) Via Carbonarola 26 - Carbonara di Po Telefono: 038641174
Hotel Ristorante Passacor (Ristorante) str. Provinciale Ferrarese, 4 - Carbonara di Po Telefono: 0386 41461 Osteria 59 (Ristorante e pizzeria) via Marconi, 7-9 - Carbonara di Po Telefono: 0386 41829 E-mail: info@osteria59.it Sito: www.osteria59.it Ristorante La Rosa dei Venti
Carbonara di Po
(Ristorante) via Cavo, 1 - Carbonara di Po Telefono: 0386 41873
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Felonica
Agriturismo Corte Nigella (Agriturismo) via Argine Valle, 75 - Felonica Telefono: 0386 66222 - 338 4057185 E-mail: info@cortenigella.com Sito: http://www.cortenigella.com
Agriturismo Corte Prova (Agriturismo)
Pizzeria l`Oasi (Pizzeria) via Argine Valle, 44 - Felonica Telefono: 0386 916175 Trattoria Bologna (Ristorante) via G. Garibaldi, 131 - Felonica
via Argine Valle, 72 - Felonica Telefono: 0386 66493 - 328 6867629
BaraccabrĂ (Agriturismo)
Felonica
via Garibaldi, 170 - Felonica Telefono: 347 5681480 E-mail: baraccabra@hotmail.it
183
Gonzaga Agriturismo Corte Dinarella (Agriturismo) strada Albareda, 4 - loc. Bondeno - Gonzaga Telefono: 0376 54543
Risto-pizzeria Al Nuovo Ponte Verde (Ristorante e pizzeria) via Fiera Millenaria, 5/A - Gonzaga Telefono: 0376 58409
Agriturismo Corte Villoresi
Risto-pizzeria La Pepa
(Agriturismo) str. Privata Pianone 1; loc. Bondeno - Gonzaga Telefono: 0376 550470
(Ristorante e pizzeria) via D. Villani, 6/8 - loc. Palidano - Gonzaga Telefono: 0376 535003
Bar Trattoria Da Licia (Ristorante) via B. d` Arduini - loc. Bondeno - Gonzaga Telefono: 0376 54096
Bar Trattoria La Stazione (Ristorante) via Stazione, 10 - Gonzaga Telefono: 0376 58710
Bar Trattoria Lety (Ristorante) via B. d` Arduini, 56 - loc. Bondeno - Gonzaga Telefono: 0376 54070
Risto-pizzeria Le Botti (Ristorante e pizzeria) via Torre, 8 - Gonzaga Telefono: 0376 58222
Ristorante Negri (Ristorante) largo Martiri della LibertĂ , 14 - Gonzaga Telefono: 0376 528182 E-mail: ristonegri@ristonegri.191.it
Pizzeria Ristorante Da Beppe
Gonzaga
(Ristorante e pizzeria) via Brigate Garibaldine, 21/B - loc. Bondeno - Gonzaga Telefono: 0376 54449 E-mail: dabeppe@tin.it
184
Magnacavallo Agriturismo Loghino Vallazza
Magnacavallo
(Agriturismo) via Vallazza 6 - loc. Vallazza - Magnacavallo Telefono: 0386 55113 - 0386 55430 E-mail: info@loghinovallazza.it Sito: www.loghinovallazza.it
185
Moglia Agriturismo Loghino Giacinto
Risto-pizzeria Aquila d`Oro
(Agriturismo) via Coazze 31 - loc. Bondanello - Moglia Telefono: 0376 56133
(Ristorante e pizzeria) via Verdi, 15 - Moglia Telefono: 0376 598046
Agriturismo Valle San Martino
Risto-pizzeria Dogana
(Agriturismo) via Valle San Martino 30/a - Moglia Telefono: 0376 557943 E-mail: cortevallesanmartino@alice.it
(Ristorante e pizzeria) via De Amicis, 102 - Moglia Telefono: 0376 559432
Pizzeria Al Vecchio Mulino (Pizzeria)
via De Amicis, 6 - Moglia Telefono: 0376 556512
via Cavour, 10/bis - Moglia Telefono: 0376 598122
Risto-pizzeria Al Ragno
Trattoria Laghetto Azzurro (Osteria) Via IV Novembre, 93 - Moglia Telefono: 0376 56334
Moglia
(Ristorante e pizzeria) via IV Novembre, 23 - Moglia Telefono: 0376 598259 E-mail: ristorantealragno@tin.it
Ristorante Yang (Ristorante cinese)
186
Motteggiana Agriturismo Corte Fabbrica
Risto-pizzeria I Tre Soci
(Agriturismo) via D. Alighieri 21 - loc. Torricella - Motteggiana Telefono: 0376 520118 E-mail: info@cortefabbrica.it Sito: www.cortefabbrica.it
(Ristorante e pizzeria) via F. Filzi, 58 - fraz. Villa Saviola - Motteggiana Telefono: 0376 510011
Agriturismo Forte Urbano (Agriturismo) via F.lli Cervi 21 - loc. Sailetto - Motteggiana Telefono: 0376 520318
Ristorante La Cambusa (Ristorante) via Roma, 4 - Motteggiana Telefono: 0376 527477
Motteggiana
La Casereccia (Ristorante e pizzeria) via Bacchelli, 20 - Motteggiana Telefono: 0376 0527094
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Trattoria
Al Barachin
Ostiglia
Gnocco fritto e tigelle sono le parole d’ordine di questa trattoria che dal 2013 è diventata anche locanda dopo aver acquisito le camere al primo piano. Il locale si trova ad Ostiglia, sulla statale, in prossimità del semaforo prima del ponte per Revere, proprio dove si trova l’incrocio delle strade che portano a Ferrara e a Modena. Ambiente convivale e informale, adatto anche a larghe compagnie, Al Barachin è il luogo perfetto per gli appassionati delle tipicità emiliane, accompagnate da salumi, formaggi e salse. La struttura è stata recentemente rinnovata, dopo l’incendio che l’aveva gravemente danneggiata, restituendo ad Ostiglia uno dei suoi locali storici.
Trattoria “Al Barachin” Strada Abetone Brennero Est, 62 - Ostiglia (MN) - Tel 0386 31035 - www.albarachin.it - silvio.simonato@libero.it 188
Ostiglia Agriturismo Arginino Piccolo
Albergo Ristorante Pizzeria Doria
(Agriturismo) via Arginino, 9 - Ostiglia Telefono: 0386 31475 E-mail: info@argininopiccolo.it Sito: www.argininopiccolo.it
(Ristorante e pizzeria) via A. Brennero Est, 63 - Ostiglia Telefono: 0386 800520
Agriturismo Il Glicine (Agriturismo) via S. Romano Casetto, 40 - Ostiglia Telefono: 0386 802892 Agriturismo La Bellis (Agriturismo) via Logonovo Comuna Bellis, 34 - Ostiglia Telefono: 0386 802212 E-mail: franco.34@libero.it
Agriturismo Le Calandre (Agriturismo) via Calandre 4 - Ostiglia Telefono: 0386 803027 E-mail: postmaster@agriturismolecalandre.it Sito: www.agriturismolecalandre.it
Albergo Ristorante Cioè (Ristorante) via Vittorio Veneto, 7 - Ostiglia Telefono: 0386 800282 Albergo Ristorante Mezza Tappa (Ristorante) via A. Brennero Est, 35/H - Ostiglia Telefono: 0386 800380
Ristorante Al Borghese (Ristorante) strada Pagana, 1 - loc. Correggioli - Ostiglia Telefono: 0386 800733 Ristorante Ca` Rossa (Ristorante) via A. Brennero Nord, 52 - Ostiglia Telefono: 0386 802730
Ristorante La Tana di Alice (Ristorante) via Canali, 4 - loc. Correggioli - Ostiglia Telefono: 0386 32523
Ristorante Lucchi Riso (Ristorante) zona ind.le, strada D, 6 - Ostiglia Telefono: 0386 801982
Ristorante Pontemolino (Ristorante) via A. Brennero Nord, 72 - Ostiglia Telefono: 0386 802380
Trattoria Al Barachin (Ristorante) via A. Brennero Est, 62 - Ostiglia Telefono: 0386 31035
Albergo Ristorante Palas (Ristorante e pizzeria) via A. Brennero Est, 68 - Ostiglia Telefono: 0386 31014
Ostiglia
Albergo Ristorante Pizzeria California (Ristorante e pizzeria) via Viazzuolo, 20-24 - Ostiglia Telefono: 0386 31775
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Pegognaga Agriturismo San Lorenzo (Agriturismo)
Ristorante Ai Tigli
via Falconiera 3 - Pegognaga Telefono: 0376 558062
(Ristorante e pizzeria) viale S. Lorenzo, 71 - Pegognaga Telefono: 0376 558127
Albergo Ristorante Novecento (Ristorante) via N. Sauro, 1 - Pegognaga Telefono: 0376 550635 E-mail: info@hotelristorantenovecento.it Sito: www.hotelristorantenovecento.it
Bar Trattoria La Sosta (Ristorante)
Ristorante Caminaccio (Ristorante e pizzeria) str. Provinciale Est, 28 - Pegognaga Telefono: 0376 558144 Sito: www.caminaccio.it
Rosa Trattoria - Pizzeria di Topalli Trandafile (Ristorante e pizzeria)
str. Provinciale Ovest, 45 - Pegognaga Telefono: 0376 559050 E-mail: davide.tamoil@virgilio.it
via della LibertĂ , 22 - Pegognaga Telefono: 0376 558296
Osteria Rifugio dei Sapori (Osteria) via Martin Luther King, 16/A - Pegognaga Telefono: 0376 525251
Trattoria Da Franca (Ristorante) fr. Polesine, p.za Mazzini, 14 - Pegognaga Telefono: 0376 534369
Risto-pizzeria Ma.Fe.Ma. Group
Pegognaga
(Ristorante e pizzeria) viale S. Lorenzo, 24 - Pegognaga Telefono: 0376 558346
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Ristorante
La Bottega della Carne
Il ristorante “La bottega della carne” vanta anche una cantina ben fornita, con un’accurata selezione di vini e birre. Da segnalare il servizio catering che il ristorante mette a disposizione dei propri clienti per eventi e feste.
Via Cittadella, 16 - Pieve di Coriano (MN) - Tel: 0386 395052 – www.labottegadellacarne.net 191
Pieve di Coriano
“La bottega della carne” a Pieve di Coriano è un originale ristorante che propone, come recita l’insegna stessa, gustose specialità a base di carne in un ambiente informale ed allegro. Raccolto e confortevole, il locale è arredato in stile moderno con un tocco giovane; quando la bella stagione lo consente, si può pranzare e cenare anche nel cortile estivo. Il ristorante “La bottega della carne” offre innanzitutto piatti di carne, cucinati in tanti modi diversi ma con una predilezione per la cottura alla griglia: tagliate e fiorentine sono le vere specialità della casa. Il menù fa onore anche alla cucina tipica mantovana, con i grandi classici della tradizione gastronomica virgiliana, a partire dai tortelli di zucca e altri primi piatti a base di pasta fresca. Gli antipasti prediligono i salumi locali, serviti con abbondante gnocco fritto; gran finale coi dolci, tutti fatti in casa.
Pieve di Coriano Bar Pizzeria Les Follies (Pizzeria) piazza Gramsci, 7 - Pieve di Coriano Telefono: 0386 39168
via Pelate, 38 - Pieve di Coriano Telefono: 0386 39352 E-mail: cortem05@ristcortematilde.191.it
Ristorante La Bottega della Carne (Ristorante) via Cittadella, 14/P - Pieve di Coriano Telefono: 0386 395052
Pieve di Coriano
Corte Palazzina (Agriturismo) via Palazzina, 4 - Pieve di Coriano Telefono: 0386 395018 E-mail: chiara.guaiumi@libero.it Sito: www.agricolapalazzina.it
Ristorante Corte Matilde (Ristorante)
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Ristorante
La Locanda del Caracciolo
Tra i primi troviamo tante gustose varietà di pasta fresca, rigorosamente fatta in casa, come i tortelloni ripieni di fichi serviti con una vellutata all’aceto balsamico e gli agnolotti di brasato alla tortonese. Molto ricca la scelta dei secondi: per chi ama la carne, “La locanda del Caracciolo” propone grigliate, tagliate, fiorentine, filetto di manzo angus argentino e bocconcini di filetto di maialino serviti con porcini e speck, tutto a partire da carni di prima qualità. Chi preferisce il pesce trova ogni giorno proposte a base di pesce fresco, oltre ai piatti forti del ristorante, come i gamberoni argentini serviti in una gustosa e leggera tempura, oppure gratinati al forno con funghi porcini, oltre a ricche grigliate di pesce. Per concludere, “La locanda del Caracciolo” propone un ricco ventaglio di dolci, dai dessert tradizionali (come salame dolce, zuppa inglese, panna cotta, tiramisu, semifreddo all’amaretto con zabaione) a proposte sfiziose, come il budino al pistacchio con scagliette di cioccolato bianco e nero e la sfogliatina al forno con gelato al pistacchio, pepe e vin cotto caramellato. Ad accompagnare il menù anche una buona carta dei vini con 150 etichette.
Poggio Rusco
Il Ristorante “La locanda del Caracciolo” a Dragoncello di Poggio Rusco propone i classici della cucina tipica mantovana assieme ad un ricco menù con proposte di carne e di pesce. Le sale arredate in stile rustico, a cui d’estate si aggiunge un bel giardino attrezzato con gazebo, sono l’ideale non solo per pranzi e cene ma anche per feste, ricorrenze e cerimonie; per ogni evento è possibile elaborare menù personalizzati per soddisfare ogni gusto ed esigenza. Accanto ai sapori genuini dei piatti tipici mantovani, “La locanda del Caracciolo” offre un’ampia scelta di proposte, sia di terra che di mare; a partire dagli antipasti, tra cui spiccano le capesante gratinate al forno con lardo di Colonnata e il radicchio belga caramellato con aceto balsamico e pancetta croccante.
Via Marconi, 232 – Dragoncello di Poggio Rusco (MN) – Tel. 0386 733959 193
Poggio Rusco Albergo Ristorante Savoia (Ristorante) via Matteotti, 250 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51242 - 51033
Bar tavola calda Dall`Alba al Tramonto
Ristorante La Locanda del Caracciolo (Ristorante) via Marconi, 232 - fraz. Dragoncello - Poggio Rusco Telefono: 0386 733959
Sapori Italiani (Pizzeria)
(Self service - Fast food) via Brennero, 157 - Poggio Rusco Telefono: 0386 740233
via Martiri della Libertà, 20 - Poggio Rusco Telefono: 393 2471009
Civico 54 (Ristorante) via Matteotti, 64 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51190
(Self service - Fast food) via Pezzagrande, 2 - Poggio Rusco Telefono: 0386 733457
La Muraglia (Ristorante cinese) via Brennero, 82 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51276
Pizzeria Clan Pizz (Pizzeria) via Matteotti, 154 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51452 Pizzeria da Papà 2 (Pizzeria) via Brennero, 137 - Poggio Rusco Telefono: 0386 733262 Pizzeria La Bugia (Pizzeria)
Self-service Rita Novecento
Trattoria Le Valli (Ristorante) via Segonda, 57, fraz. Segonda - Poggio Rusco Telefono: 0386 734534 Trattoria Pizzeria Vinarium Cafè (Ristorante) via Marconi, 150 - Poggio Rusco Telefono: 0386 733835
Trattoria Quattrocase (Ristorante) via Quattrocase, 40 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51745
Poggio Rusco
via Garibaldi, 23 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51036
Risto-pizzeria Trazzi Franco (Ristorante e pizzeria) via Trento Trieste, 59 - Poggio Rusco Telefono: 0386 51543
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Quingentole Agriturismo La Pecora Nera (Agriturismo) str. Belguardare, 8 - Quingentole Telefono: 0386 427016
Portico 14 (Ristorante) piazza Italia 32 - Quingentole Telefono: 349 4374143 Ristorante New Garden
Quingentole
(Ristorante e pizzeria) via Mazzini, 7 - Quingentole Telefono: 0386 42644
195
Ristorante all’Angelo Menzione particolare per le carni, scelte con cura tra le migliori al mondo: su tutte il filetto di agnello presalé proveniente dalla Normandia e dalla Scozia, dal delicato sapore salato dovuto ai pascoli vicini al mare; e il controfiletto di bisonte alla brace, tenero e particolarmente gustoso. Ottimi i dolci, rigorosamente fatti in casa, come la mousse al croccante o il tiramisù di bucaneve; notevole la carta dei vini, che vanta etichette da tutto il mondo. Il menù e il fascino della cornice che lo ospita - dalle eleganti sale della villa al piacevolissimo parco - il Ristorante all’Angelo è la scelta ideale per eventi importanti: matrimoni, cerimonie, meeting, feste private. La struttura dispone anche di un albergo con cinque confortevoli camere doppie.
Quistello
Collocato in un’elegante villa ottocentesca circondata da uno splendido parco con piscina, il Ristorante all’Angelo incanta per la bellezza del locale e l’alta qualità della cucina. Amore e passione per l’arte culinaria, rispetto della tradizione e valorizzazione dei prodotti locali sono il punto di forza di questo ristorante, che offre una vasta selezione di piatti abbinati a pregiate etichette di rinomate aziende vinicole. Oltre alle preparazioni tipiche della tradizione mantovana, il menù del Ristorante all’Angelo si distingue con proposte di grande personalità, in grado di valorizzare materie prime di pregio, tartufo bianco in testa. Da segnalare le paste fresche, come i triangolini di sfoglia con funghi e tartufo, i ravioli verdi ripieni di ricotta e radicchio rosso con granella di nocciole e il risotto delicato con funghi porcini, code di gambero e zafferano. A precederli una ricca scelta di antipasti, che spaziano dai migliori salumi locali a prelibatezze come il Jamón Pata Negra, sino alle proposte a base di tartufo.
via Cantone, 60 Quistello (MN) – Tel: 0376 618354 – 0376 619416 – www.all’angelo.eu 196
Quistello Agriturismo al Vecchio Trogolo
Ristorante Ambasciata
(Agriturismo) via Cortesa, 53 - Quistello Telefono: 376 616785 E-mail: patrizio.soriani@virgilio.it
(Ristorante) via Martiri di Belfiore, 33 - Quistello Telefono: 0376 619169
Agriturismo Zibramonda (Agriturismo)
(Ristorante) via D. Semeneghini, 73 - loc. Santa Lucia Quistello Telefono: 0376 617134
0376 615031 - Quistello Telefono: 335 6916130 E-mail: info@zibramonda.it Sito: www.zibramonda.it
Il Consolato (Ristorante e pizzeria)
Ristorante La Conchiglia
Ristorante La Lanterna
via Romeo Romei, 12/A - Quistello Telefono: 0376 625179
(Ristorante) via Martiri di Belfiore - Quistello Telefono: 0376 625050
Risto-pizzeria Muccassassina
Ristorante Villa Rovere
(Ristorante e pizzeria) via Semeghini, 25 - Quistello Telefono: 338 8296624
(Ristorante) via Cantone, 60 - Quistello Telefono: 0376 619416
Ristorante All`Angelo (Ristorante)
Trattoria Gina (Ristorante)
via Martiri di Belfiore, 20 - Quistello Telefono: 0376 618354
via Cocapana, 1 - Quistello Telefono: 0376 625361
Ristorante Al Sole Cincana (Ristorante)
Quistello
piazza Pio Semeghini, 14 - Quistello Telefono: 0376 618146 E-mail: renzorebecchi@alice.it Sito: www.ristorantecincana.it
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Ristorante
La Taverna degli Artisti Arriviamo ai dolci, straordinari. Crostate, semifreddi, la tenerina (gluten free), il salame dolce classico o con nutella e mascarpone, coppe al mascarpone, l’immancabile sbrisolona. La grande specialità è la millefoglie con crema di mascarpone e composte di frutta: duroni di vignola, fragole, frutti di bosco. C’è anche il gelato ai gusti limone e vaniglia. La cantina è legata al territorio: Colli Morenici, Oasi Parco del Mincio, Lambrusco Mantovano della zona, qualcosa di veronese. Si esce solo per i prosecchi e per qualche etichetta della Franciacorta. La cucina, pur non essendo impostata sul gluten free, presenta sempre un’alternativa anche per chi avesse problemi di intolleranza, evitando ogni forma di contaminazione. Il ristorante è aperto a pranzo solo la domenica.
Revere
La Taverna degli Artisti si trova a Revere, in una stradina che corre parallela all’argine del Po. Il locale è sviluppato su due piani. La parte sotto ha l’aspetto tipico di una taverna, un’atmosfera calda e curata, resa ancora più avvolgente dal rosso intenso delle pareti. Un ambiente che lascia ancora trapelare l’importante passato, sotto la guida della famiglia Berti, che si interseca con un nuovo stile e nuovi materiali. Il piano superiore ha un aspetto quasi vittoriano, con volte, archi e rosoni. Ospita un’esposizione permanente di opere d’arte e viene utilizzato soprattutto per le tavolate numerose, mentre il piano inferiore è adatto a situazioni più intime. Ci sono anche un balcone, che ospita qualche tavolo, e un porticato dove si può mangiare. Complessivamente un centinaio di coperti. Il menu varia ogni settimana, per garantire l’assoluta freschezza delle materie prime. Contempla la cucina tradizionale mantovana a tutto tondo: pasta fresca, tirot, mostarde. Tutti prodotti realizzati in casa e spesso rivisitati in modo da renderli unici. Prendete i classici tortelli di zucca: alla Taverna degli artisti li potrete trovare con salsiccia e vin cotto, con il coniglio, col tartufo ma solo se è stagione, agli agrumi. Oppure il risotto, qui la tradizione si declina così: riso semi-integrale in vino lambrusco con salsiccia e rosmarino. Altra particolarità del menu sono i taglieri di diverse dimensioni, che possono fungere da antipasti o da aperitivo, perfetti per creare un clima di convivialità. La Taverna infatti è aperta a partire dalle ore 18 ed è un’ottima soluzione anche per il pre-cena. Salumi selezionati senza glutine e senza lattosio, formaggi, sottoli e sottaceti, mostarde, composte di frutta e di verdure. Tra i piatti forti ci sono anche le tigelle fatte a mano e impastate ancora come faceva la nonna.
Via Circonvallazione Po, 29 - Revere (MN) - Tel. 0386 831725 198
Ristorante Il Tartufo
Revere
Situato in un’elegante villa a Revere, il ristorante “Il Tartufo” propone piatti tipici della cucina mantovana, rivisitati in chiave moderna dallo chef e patron Gianni Addonizio. In cucina Gianni é un perfezionista: dalla scelta delle materie prime di assoluta qualità (come il tartufo bianco, eccellenza del territorio) sino alla mise en place, che cura personalmente. Da questa ricerca nasce un menù che si distingue per creatività ed eleganza, valorizzato da una notevole carta dei vini, con oltre 200 etichette. Grande la cura anche nell’accogliere i clienti, dall’aperitivo di benvenuto servito nella suggestiva cantina, ai numerosi eventi organizzati periodicamente nel ristorante: degustazioni a tema, divertenti gare di cucina, show cooking per vedere all’opera grandi chef italiani e anche mostre d’arte. La vera protagonista però resta la cucina di Gianni, che lo chef stesso ama “raccontare” ai propri ospiti: ogni piatto è il frutto di una continua ricerca artistica, che tende alla valorizzazione della materia prima e al legame irrinunciabile col territorio. Particolarmente ricco il menù, a partire dagli antipasti: imperdibili la famosa Cipolla d’oro, il carpaccio di angus con porcini e tartufo e la selezione di antipasti caldi al tartufo. Tra i primi si segnalano il risotto al tartufo, i bigoli cotti nel lambrusco con salsiccia e tartufo, i ravioli integrali alle olive nere tostate ripieni di patate e baccalà mantecato e altri primi a base di pesce. Ricca la scelta anche tra i secondi, sia di carne che di pesce: dal tartufo che accompagna la tagliata di cervo e la tartare di filetto di manzo, all’insalata tiepida di gamberi e scampi con tartufo. Per chiudere in bellezza un ampio ventaglio di dolci: semifreddo della casa, salame ai due cioccolati con zabaione, meringata al pistacchio e molti altri ancora.
via Guido Rossa, 13 Revere (MN) - Tel. 0386 846076 - Cell. 346 9597210 - tartufo2000@teletu.it - www.ristoranteiltartufo.com 199
Revere Albergo Ristorante Touring (Ristorante)
Ristorante Al Cigno (Ristorante)
strada Nazionale, 5 - Revere Telefono: 0386 46266
strada Nazionale, 75 - Revere Telefono: 0386 46595
La taverna degli Artisti (Ristorante)
Ristorante Il Tartufo (Ristorante)
via Circonvallazione Po, 31 - Revere Telefono: 0386 846122
via G.Rossa, 13 - Revere Telefono: 0386 846166 - 846076 E-mail: tartufo2000@tele2.it Sito: www.ristoranteiltartufo.com
Ristopizzeria Lido Po (Ristorante e pizzeria)
Revere
via Tambelli, 10 - Revere Telefono: 0386 846171
200
Ristorante
Locale storico di Mirasole di San Benedetto situato proprio sull’argine del Po, l’Hostaria Vecchio Cornione sorge in corrispondenza di un antico fortino edificato nel XVI secolo e per tutto il Novecento ha ospitato un ristorante, diventando tappa obbligata per i buongustai. A gestirla sin dalla fine degli anni ‘90 è la famiglia Falavigna - Mara in cucina e Giuseppe in sala - che prosegue la lunga tradizione all’insegna dei sapori tipici mantovani. Punto di forza dell’Hostaria Vecchio Cornione è la splendida vista che si gode dalla veranda a picco sul Po, a cui d’estate si aggiunge il grande giardino attrezzato in riva al fiume. La posizione fortunata, l’ambiente rustico e la cucina tipica conferiscono a questo locale un’atmosfera autentica che richiama ad un passato ormai lontano, ai tempi in cui i mantovani andavano “a Po” come ora vanno in piscina. Il menù si apre con gli antipasti tipici come il luccio in salsa o i salumi nostrani con gnocco fritto e formaggi. Tra i primi spicca la pasta fresca fatta a mano, come i tortelli
di storione in salsa di gamberi, una delle specialità della casa, accanto ai classici della cucina mantovana come il risotto con il pesce gatto o con i saltarelli e i tortelli di zucca, che nel 2011 hanno fatto vincere all’Hostaria Vecchio Cornione il “Tortello d’oro” al concorso della Fiera della zucca di Melara, nel rodigino. Altro pezzo forte dell’Hostaria Vecchio Cornione sono i pesci di fiume come storione, pesce gatto e anguilla, serviti da soli o in una generosa grigliata mista, e le rane fritte; ricca anche la scelta di carne, in particolare cucinata alla brace. Da segnalare inoltre la tigelleria e le pizze, proposte sia nella versione tradizionale che “tirata”, leggera e fragrante. Per concludere i dolci, tutti fatti in casa: tiramisù, salame di cioccolato, dolce mattonella, torta della casa e molte altre golosità. Ad accompagnare il menù una carta dei vini che accanto al lambrusco e alle produzioni locali propone una sessantina di altre etichette.
Via Argine Po Nord, 75 – Mirasole di San Benedetto Po (MN) – Tel. 0376 612121 – www.vecchiocornione.it 201
San Benedetto Po
Hostaria Vecchio Cornione
Hotel Ristorante Pizzeria
New Garden
San Benedetto Po
L’Hotel Ristorante Pizzeria New Garden si trova a Quingentole, a pochi passi dall’attracco fluviale. Oltre ad offrire alloggio, può ospitare pranzi e cene nelle sue ampie sale che arrivano a contenere fino a 200 coperti. Il grande giardino estivo, con i suoi 250 posti, è la location ideale per le cerimonie. La pizza, ottima e sempre abbondante, è cotta come vuole la tradizione, nell’ampio forno a legna. La cucina prepara specialità di tutto rispetto, dalle semplici ma gustosissime pastasciutte ai più elaborati piatti della tradizione mantovana e non solo. La carta dei vini è basata su scelte oculate e il rapporto qualità prezzo rimane il principio cardine di ogni vino scelto L’ambiente è semplice ma ben curato, il personale è preparato e cordiale.
NEW GARDEN
Via G. Mazzini, 7/bis - Quingentole (MN) - tel 0386 42644 - cell. 338 9945119 - info@newgardenmn.it 202
Azienda Agricola Agriturismo
Corte Le Caselle
L’azienda produce anche mostarde mantovane con frutta di stagione, seguendo il metodo tradizionale e realizzando ogni passaggio della lavorazione a mano. Poca quantità ma eccellente qualità, come testimoniato dall’utilizzo di materie prime ricercate, come il limone siciliano tardivo di Ciaculli, un presidio Slow Food. L’agriturismo impiega principalmente prodotti dell’azienda. In tavola vengono comunque presentati prodotti ricercati nel territorio e alcuni presidi Slow Food, come ad esempio i formaggi lombardi.
La cucina apre su prenotazione, con la possibilità di gustare il “Pranzo della Tradizione”, che si distingue per la particolarità del menu. Agnoli in brodo di Cappone, tagliatelle con trippe di Cappone, e il famoso Cappone in vescica di bue con canna di sambuco: un’antica ricetta che nessuno realizza più. Il tutto accompagnato dalle mostarde e dalle salse tipiche della tradizione mantovana. Così come i dolci e i vini, che riflettono il legame indissolubile con il territorio.
di Cantadori Gianfranco - Via Contotta, 21 - San Giacomo delle Segnate (Mn) Tel. e Fax 0376 616391 - Cell. 348 3859622 - agriturismolecaselle@libero.it 203
San Benedetto Po
La famiglia Cantadori gestisce l’azienda di San Giacomo delle Segnate da più di cento anni. In principio le terre erano dedicate a vigneti e cereali mentre l’allevamento era improntato soprattutto sui bovini. Le attività dell’azienda hanno subito una graduale trasformazione: negli ultimi vent’anni un grande bosco e un laghetto hanno preso il posto del vigneto, e l’allevamento estensivo del Cappone dei Gonzaga e degli avicoli ha sostituito quello dei bovini. L’azienda alleva i pulcini fin dal primo giorno di nascita, a trenta giorni vengono castrati chirurgicamente, per poi essere allevati all’aperto in un bosco e alimentati con il mais tipo Marano, coltivato nell’azienda. All’interno stessa, solo dopo che hanno raggiunto l’età di otto mesi, avviene anche la successiva macellazione. I Capponi dei Gonzaga vengono utilizzati per l’agriturismo e per la vendita al dettaglio. A partire dalla primavera nello stesso modo vengono allevate e vendute anche Faraone e Pollanche.
San Benedetto Po Agriturismo Casari
Hostaria Vecchio Cornione (Ristorante)
(Agriturismo) str. Romana Sud, 20 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615436 - 347 1294325 E-mail: info@agriturismocasari.com Sito: www.agriturismocasari.com
str. Argine Po Nord, 75 - San Benedetto Po Telefono: 0376 612121 E-mail: info@vecchiocornione.it Sito: www.vecchiocornione.it
Agriturismo Corte Baghina (Agriturismo) str. Canali, 7 - San Benedetto Po Telefono: 0376 614090 E-mail: simonecaserta@libero.it Sito: www.cortebaghina.it
San Benedetto Po
Agriturismo Corte Medaglie d`Oro
Locanda del Capitano alla Perla Nera (Ristorante e pizzeria) strada Argine Po Nord, 65 - San Benedetto Po Telefono: 0376 611344 E-mail: info@dalcapitanoallaperlanera.com
Loghino Giada (Agriturismo) Strada Menadizza, 31 - San Benedetto Po Telefono: 0376 327391 - 335 6887347 E-mail: loghinogiada@alice.it
(Agriturismo) strada Argine Secchia, 63 - San Benedetto Po Telefono: 0376 618802 E-mail: cobellini.claudio@virgilio.it Sito: www.cortemedagliedoro.it
Osteria Queen (Osteria) Via R. Romei 95, loc. Portiolo - San Benedetto Po Telefono: 0376620343
Agriturismo Il Grappolo (Agriturismo)
Risto-pizzeria Ge.ri.ve.
via Crema, 19 - San Benedetto Po Telefono: 339 2665897 E-mail: cristina.caramaschi@hotmail.it Sito: www.agriturismoilgrappolo.eu
(Ristorante e pizzeria) piazza Romei, 95 - San Benedetto Po Telefono: 338 9646934
Bagnozerouno (Ristorante e pizzeria) Via Argine Po Nord - San Benedetto Po Telefono: 3926879674 E-mail: info@bagnozerouno.it Sito: www.bagnozerouno.it
(Ristorante e pizzeria) - Via Zovo, 25 San Benedetto Po Telefono: 0376 614230 E-mail: denissoliani1@alice.it Sito: www.osteriadelborgozovo.it
Bar Ristorante dei Pescatori
Risto-pizzeria Tosca (Ristorante e pizzeria)
(Ristorante) strada Romana Sud, 28 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615251 E-mail: ristorantedeipescatori@gmail.com
via Ronchi, 2 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615235 - 340 7164258
Risto-pizzeria Osteria del Borgo
Ristorante Al Caret (Ristorante) strada Schiappa, 51 - loc. San Siro di San Benedetto Po Telefono: 0376 612141 204
Ristorante Al PradlĂŹn (Agriturismo)
Ristorante L`impronta (Ristorante)
str. Romana Nord 23 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615120 - 0376 615773
via Gramsci, 10 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615843 E-mail: ristorante.impronta@libero.it
Ristorante Gorgo del Po (Ristorante) via Gorgo, 60/d - San Benedetto Po Telefono: 0376-612380 E-mail: gorgodelpo@alice.it Sito: www.ristorantegorgodelpo.it
Ristorante MarilĂš (Ristorante)
Ristorante Il Faro (Ristorante) strada Argine Po Sud, 258 - Loc. Portiolo - San Benedetto Po Telefono: 0376 611126 - 335 6049515 E-mail: info@ristoranteilfaro.mn.it Sito: www.ristoranteilfaro.mn.it
Ristorante Pizzeria Le Tentazioni
Ristorante La Baracca (Ristorante) strada Argine Po Nord, 51 - Loc. Gorgo San Benedetto Po Telefono: 0376 620144 E-mail: ristlabaracca@libero.it
Ristorante La Cantina (Ristorante)
strada Gorgo, 152 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615377 E-mail: info@ristorantemarilu.com
(Ristorante) via Chiarellotto, 32 - San Benedetto Po Telefono: 0376 614096
Ristorante Scacciapensieri (Ristorante) piazza Folengo, 4 - San Benedetto Po Telefono: 0376 620815 E-mail: ristorantescacciapensieri@gmail.com Sito: www.ristorantescacciapensieri.com Trattoria Martinella (Ristorante) strada Zottole, 38 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615532
San Benedetto Po
via E. Ferri, 50 - San Benedetto Po Telefono: 0376 615489
205
San Giacomo delle Segnate Agriturismo Az. Agricola Stoffi (Agriturismo) via Stoffi, 48 - San Giacomo delle Segnate Telefono: 0376 618967 E-mail: info@agricolastoffi.net Sito: www.agricolastoffi.net
Agriturismo Corte Aldegatta (Agriturismo) via Arrigona, 21 - San Giacomo delle Segnate Telefono: 0376 616415
Agriturismo Villa Arrigona (Agriturismo) via Cantone, 195/b - San Giacomo delle Segnate Telefono: 0376 626392 Sito: www.villaarigona.it Risto-pizzeria Al Ritrovo (Ristorante e pizzeria) via U. Roncada, 85 - San Giacomo delle Segnate Telefono: 0376 616136 - 616737
S. Giacomo d/Segnate
Agriturismo la Vigna (Agriturismo) via Cantone, 1 - San Giacomo delle Segnate Telefono: 0376 616406 E-mail: fausto.zerbinati@tin.it
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Ristorante
Gatto Matto
mista, contorni, sorbetto e caffè, il tutto a soli 35 euro. Ma, come spiega Nino, il proprietario del locale, l’ideale è concordare con lui il menu, di carne o di pesce, che più si adatta ai propri gusti e alle proprie possibilità economiche. Noi consigliamo di puntare sul pesce, cucinato secondo la migliore tradizione del Mezzogiorno.
Gatto Matto Via Roma 32 San Giovanni del Dosso - Tel. 338 3062496 207
San Giovanni d/Dosso
Il ristorante Gatto Matto su trova nel centro abitato di San Giovanni del Dosso, in via Roma 32, dopo aver recentemente cambiato la propria sede. Una quarantina di coperti all’interno, oltre 60 all’esterno, in un’atmosfera curata e informale. Il menu fisso propone antipasti, bis di primi, grigliata
San Giovanni del Dosso Agriturismo Corte Guantara (Agriturismo) via Guantara 5 - San Giovanni del Dosso Telefono: 0386 757354
Osteria del Maiale (Ristorante) via Roma, 122 - San Giovanni del Dosso Telefono: 0386 757642 E-mail: info@osteriadelmaiale.it
Il Ristorantino (Ristorante)
San Giovanni d/Dosso
via Cantone, 32 - San Giovanni del Dosso Telefono: 0386 757197
208
Schivenoglia
Pizzeria Bruschin (Ristorante e pizzeria)
Schivenoglia
via Roma, 4 - Schivenoglia Telefono: 0386 586049
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Trattoria Cavallucci
Sermide
Nel centro storico di Sermide, paese posto al crocevia di quattro città d’arte e sapori (Mantova, Ferrara, Modena e Rovigo), da oltre 60 anni c’è una tappa imperdibile per i gourmand: la Trattoria Cavallucci con alloggio. In queste sale accoglienti, ispirate allo stile rustico, a cui d’estate si aggiunge un piacevole giardino, la titolare Giuliana propone una cucina curata e genuina con un ricco menù attento alla tradizione e ai prodotti del territorio. Le proposte della Trattoria Cavallucci si concentrano sui piatti tipici mantovani, come i tortelli di zucca, i tortellini in brodo, i risotti e altri piatti impreziositi dal rinomato tartufo bianco della zona. Il menù si arricchisce inoltre di pietanze che vengono proposte a seconda dei prodotti stagionali a disposizione: d’estate trionfa il melone, coltivazione tipica della zona. L’inverno invece è la stagione delle zuppe e dei bolliti misti, che vengono serviti con squisite mostarde fatte in casa. Imperdibili anche le grigliate di carne e selvaggina, la faraona, il somarino, il piccione in tre diversi tipi di cottura. Meritano una menzione gli antipasti a base di formaggi, verdure e soprattutto salumi locali, accompagnati dai pincini (una sorta di gnocco fritto). Per chiudere in bellezza poi ci sono i dolci, tutti casalinghi e deliziosi. Ad accompagnare il menù una selezionata carta dei vini che predilige le produzioni locali. La Trattoria Cavallucci dispone anche di un alloggio, come in passato era tradizione per i locali più rinomati; le stanze, recentemente ristrutturate e arredate con gusto, offrono ogni confort. Gli ospiti possono anche noleggiare delle biciclette e partire così alla scoperta delle bellezze naturali del territorio, godendosi la pace e la tranquillità della campagna padana.
Via 29 Luglio, 29 - Sermide (Mn) - Tel./Fax 0386 61091- www.trattoriacavallucci.it 210
Sermide Agriturismo Corte Gardinala (Agriturismo) via Gardinala 2 - Sermide Telefono: 0386 969853
Albergo Ristorante Cavallucci (Ristorante) via XXIX Luglio, 29 - Sermide Telefono: 0386 61091
Bar Risto-pizzeria Volta (Ristorante e pizzeria) via Volta, 86 - Sermide Telefono: 0386 61049
Osteria La Cucaracha Circolo Ricreativo Caposotto (Ristorante)
Pizzeria Strike (Pizzeria) via San Giovanni, 141 - Sermide Telefono: 0386 61403 Ristorante A.N.T. 23 (Ristorante) via Volta, 85 - Sermide Telefono: 0386 960009
Ristorante Centrale (Ristorante) via Indipendenza, 62 - Sermide Telefono: 0386 61086
Ristorante pizzeria Teleferica 2 (Ristorante e pizzeria) via Cavour, 7/A - Sermide Telefono: 0386 61321
Sermide
via Pole, 35 - Sermide Telefono: 0386 61053 - 338 7607142 Sito: www.osterialacucaracha.it
211
Serravalle a Po Agriturismo La CĂ dal TrifulĂŹn (Agriturismo) via Campagna, 43 - fraz. Libiola - Serravalle a Po Telefono: 0386 40009
Osteria della Torriana
Serravalle a Po
(Ristorante e pizzeria) via Mantovana, 49/1 - fraz. Torriana - Serravalle a Po Telefono: 0386 840112
212
Sustinente Agriturismo Ca` Guerriera (Agriturismo) via Martini, 91 - Sustinente Telefono: 0386 437343 E-mail: info@caguerriera.it
Trattoria tipica Il Giogo (Ristorante)
Sustinente
via Sacchetta, 624 - Sustinente Telefono: 0386 43140 Sito: www.ristoranteilgiogo.com
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Suzzara Agriturismo Corte Basaglie
Pizzeria Da Marco (Ristorante e pizzeria)
(Agriturismo) via F.lli Cervi - loc. Saileto - Suzzara Telefono: 0376 590265
viale Bianchi, 32/A - Suzzara Telefono: 0376 532205
Agriturismo Corte Maldotte
viale Lenin, 1/B - Suzzara Telefono: 0376 532224
(Agriturismo) via Roncobonoldo, 82/a - Suzzara Telefono: 0376 522428 E-mail: cortemaldotte@libero.it
Agriturismo Loghino Gardone
Pizzeria P.a.m.m. (Pizzeria) viale Zonta, 12 - Suzzara Telefono: 0376 533634
(Agriturismo) via Villa Inferiore, 55 - Suzzara Telefono: 0376 522994
Pizzeria Vesuvio (Ristorante e pizzeria) via Zamiola, 4/A - fraz. Riva - Suzzara Telefono: 0376 531022
Agriturismo Loghino Sabbioni
Risto-pizzeria Castello (Ristorante e pizzeria) via Nazionale Cisa, 2 - loc. Sailetto - Suzzara Telefono: 0376 590186
(Agriturismo) via Selmanenti, 31 - Suzzara Telefono: 0376 532377 Sito: www.loghinosabbioni.it
Besito Bar (Ristorante e pizzeria) viale dell` Artigianato, 7 - Suzzara Telefono: 0376 509531 Hosteria Argentovivo (Enoteca) Strada Cavallara, 33 - fraz. Riva - Suzzara Telefono: 0376 535333
La Nuova Conchiglia (Pizzeria) viale Zonta, 5/B - Suzzara Telefono: 0376 536872
La Taverna del Tasso (Ristorante)
Suzzara
Pizzeria F.lli Cuomo (Pizzeria)
Risto-pizzeria Cavour (Ristorante e pizzeria) via Cavour, 25 - Suzzara Telefono: 0376 531298
Ristorante Da Battista (Ristorante) piazza Castello - Suzzara Telefono: 0376 531225
Self-service Rita Elios (Self serv. - Fast food) via Lombardia, 2 - Suzzara Telefono: 0376 521361
Trattoria Motta (Ristorante) str. Nazionale, 65 - fraz. Croce del Gallo - Suzzara Telefono: 0376 590112
via Bettine, 13/A - loc. Brusatasso - Suzzara Telefono: 0376 508256 Sito: www.tavernadeltasso.it
Viva (Ristorante e pizzeria)
Pizzeria Da Gerry (Pizzeria)
via Pizzata, 1 - Suzzara Telefono: 0376 527070
via Piazzalunga, 1 - Suzzara Telefono: 0376 522448
Yammi Wok (Self service - Fast food) via Mitterand, 6/A - Suzzara Telefono: 0376 1819299 214
Ristorante Pizzeria
Il Veliero
Una particolare menzione la meritano i dolci, tutti realizzati in casa. Il punto di forza è il mascarpone e nutella, molto apprezzato per l’estate anche il semifreddo al Mojito con cioccolato bianco. Nella cantina segnaliamo l’ottima alternativa di bollicine di Franciacorta, prosecco e lambrusco, da abbinare ai grandi piatti di pesce e di carne. Un motivo in più per scegliere il Veliero è l’ampia scelta di prodotti gluten free, adatti anche a chi è intollerante, e l’adesione in tal senso al progetto AFC.
Via Roma Nord 290 - Villa Poma (MN) - Tel. 0386 565142 - info@ristoranteveliero.net - www.ristoranteveliero.net Chiuso il sabato a mezzogiorno - Seguici su e 215
Villa Poma
Il Veliero si trova a Villa Poma nella Bassa Mantovana. Il locale è composto da una sala grande, una seconda più piccola e da uno spazio estivo, per un totale di 140 coperti. L’ambiente è informale e molto ospitale, particolarmente indicato anche per compagnie e grandi tavolate che cerchino il posto giusto per una serata a base di buona cucina. Le specialità del menu sono a base di pesce. Provare per credere il Gran Fritto: un tagliere di legno per due persone con fritto di calamari, gamberi e verdure pastellate. Oppure il Gran Veliero: pesce spada e salmone, affumicati in casa con legno d’ulivo, insalata di mare, gamberi in salsa rosa e, al centro del tagliere, una terrina contenente l’impepata di cozze. Veniamo alla cucina di terra e alle specialità della Bassa. Un piatto su tutti: il tortello di zucca al burro e salvia con crostini di Parmigiano, che da poco ha ricevuto la De.Co., e con il quale il Veliero si è classificato al primo e al secondo posto nella gara del tortello di Melara negli ultimi anni. Le pizze, davvero buone, sono cotte nel forno a legna, impastate con lievito madre e guarnite con mozzarella fiordilatte.
Villa Poma Agriturismo Olianina (Agriturismo)
Ristorante Scacciapensieri
via Gaiardina, 4 - Villa Poma Telefono: 349 4678345 E-mail: olianina@osv.it Sito: www.agriturismolianina.it
(Ristorante) via Roma Nord, 129 - Villa Poma Telefono: 0386 565100 E-mail: theale2004@libero.it
Porto Matto (Ristorante e pizzeria) via Roma Nord, 167 - loc. Ghisione - Villa Poma Telefono: 0386 565339
Ristorante pizzeria Il Veliero
Villa Poma
(Ristorante e pizzeria) via Roma Nord, 290 - loc. Ghisione - Villa Poma Telefono: 0386 565142 E-mail: info@ristoranteveliero.net Sito: www.ristoranteveliero.net
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Albergo Ristorante
Possessioni Ferraresi
Il Ristorante Possessioni Ferraresi si trova nel comune di Melara, subito dopo il confine tra la provincia di Mantova e quella di Rovigo. Il locale, che dal novembre del 2013 ha cambiato gestione, è composto da due salette e una sala con camino funzionante, per una capacità complessiva di circa 60 coperti, a cui si aggiungono una cinquantina di coperti nello spazio estivo: uno splendido giardino attrezzato con 4 scenografici gazebo. All’esterno si trova anche il parcheggio custodito con videosorveglianza a circuito chiuso, sia davanti che dietro la struttura. Il menu propone i piatti tipici della tradizione lombardo-veneta, realizzati con cura e maestria. Tra gli antipasti segnaliamo il tortino di zucca, il radicchio trevigiano e la millefoglie di Fassona. I primi prevedono i classici tortelli di zucca, le fettuccine all’anatra selvatica, i maccheroncini con lo stracotto e una grande varietà di risotti: al tartufo, alla zucca, al radicchio trevigiano mantecato al taleggio. I secondi vedono il trionfo della carne di Fassona: la costata e le tagliate, con porcini o con rucola grana e aceto balsamico. Dall’autunno è disponibile anche un’ottima scelta di bolliti. Tra i dolci segnaliamo il tiramisù e la tenerina ferrarese. La cantina vede una vasta scelta di etichette, a partire dai vini del territorio, ma anche Franciacorta, prosecco di Valdobbiadene, Lugana e Valpolicella. L’albergo dispone di otto camere matrimoniali, tutte dotate di servizi autonomi, frigo bar, tv e climatizzatore.
Via Paradello, 132 - MELARA (ROVIGO) - Tel. 0425 801129 - Cell. 3928433435 - info@possessioniferraresi.it 217
Melara - ROVIGO
Infine una curiosità sul nome. Le “Possessioni Ferraresi” sono le proprietà che Papa Innocenzo X cedette nel 1650 a Francesco Estense Tassoni, nobile di Modena e Ferrara, nonché Governatore di Ancona, per i suoi servigi prestati. La villa in cui si trova l’Albergo Ristorante risale infatti al 1640.
Mangiare
MANTOVANO
Bozzolo
Marcaria Campitello
Rivarolo Mantovano
S. Martino d/Argine Gazzuolo Commessaggio
Sabbioneta
Viadana
Dosolo Pomponesco
Oglio Po
Ê i t n a r o t s Ti zerieÊ Ê Ê Ê Ê Ê PitiuzrismoÊ Agr sterie Ê Ê O orie Tratt
Bozzolo Commessaggio Dosolo Gazzuolo Marcaria Pomponesco Rivarolo Mantovano Sabbioneta San Martino dall’Argine Viadana
218
OglioÊ Po
Al confine con le province di Cremona, Parma e Reggio Emilia, il paesaggio di quest’area è dominato dai due fiumi che le danno il nome: l’Oglio che la attraversa e il Po che la delimita a sud. All’ambiente fluviale sono legati i tesori naturalistici del parco regionale Oglio Sud e della riserva della Garzaia di Pomponesco. Anche il patrimonio storico-artistico è notevole: non c’è paese, da Bozzolo a Gazzuolo, che non custodisca preziose tracce di epoca gonzaghesca. Capitale dell’area dell’Oglio Po è Sabbioneta, la “città ideale” fatta edificare nel XVI secolo da Vespasiano Gonzaga e riconosciuta assieme a Mantova quale
patrimonio mondiale Unesco. A dominare l’economia è il comparto agricolo assieme al sistema industriale del Viadanese-Casalasco, che ruota attorno al legno e alla trasformazione alimentare, a cui si aggiunge un’importante presenza di allevamenti in cui la fa da padrone il Gran Suino Padano. Tra le coltivazioni dominano il melone mantovano e la zucca: questa è la patria dei Tortelli di Zucca, che ben si accompagnano al Lambrusco Mantovano. Da segnalare tra i prodotti tipici caratteristici della zona anche la Mostarda di Mantova e i Ciccioli.
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Bozzolo Albergo Ristorante Bar Stazione
Osteria Ponte Bonifica (Ristorante)
(Ristorante cinese) via Caix, 7-9 - Bozzolo Telefono: 0376 91310
strada Sabbionetana, 8 - Bozzolo Telefono: 0376 91694
Albergo Ristorante Pizzeria Croce d` Oro (Ristorante e pizzeria)
viale Valzania, 22 - Bozzolo Telefono: 0376 91329
Trattoria Giardino (Ristorante)
via Matteotti, 46 - Bozzolo Telefono: 0376 91191
Bar Ristorante Croce Verde (Ristorante) piazza Mazzolari, 7 - Bozzolo Telefono: 0376 1796460
Blue Eyes (Ristorante e pizzeria)
Bozzolo
via Arini, 7 - Bozzolo Telefono: 0376 920921 E-mail: giorgiosaliemo@libero.it
220
Commessaggio
Commessaggio
Agriturismo El Merendero (Agriturismo) viale della LibertĂ - Commessaggio Telefono: 339 5287045 E-mail: agri.elmerendero@libero.it
Trattoria Ancora (Ristorante) fraz. Boccachiavica, 6 - Commessaggio Telefono: 0376 98176
221
Dosolo
Albergo Ristorante Nizzoli
Pizzeria Vecchio Mulino (Pizzeria)
(Ristorante) via Garibaldi,18 - fraz. Villastrada - Dosolo Telefono: 0375 838066 E-mail: nizzoli@spiderlink.it Sito: www.ristorantenizzoli.com
via Coronella 7 - Dosolo Telefono: 0375 89311
Nuova Taverna sul Po (Ristorante)
Trattoria Massari (Ristorante) via Provinciale Nord, 61 - Dosolo Telefono: 340 1264078 E-mail: l.a.morselli@hotmail.it
Risto-pizzeria Italia (Ristorante e pizzeria) via Marconi, 2 - Dosolo Telefono: 0375 838069
Dosolo
via Argine Maestro 4 - Correggioverde - Dosolo Telefono: 0375 89248 E-mail: tavernapo@interfree.it Sito: http://nuovatavernasulpo.opificidigitali.it
222
Gazzuolo
Agriturismo Corte Oppietti
Raj Palace (Ristorante indiano)
(Agriturismo) strada Spineda, 14 - Gazzuolo Telefono: 347 9758311 E-mail: corte.oppietti@conteanet.it Sito: www.corteoppietti.com
via G. F. Gonzaga, 37 - Gazzuolo Telefono: 3277616242 E-mail: restaurant@rajpalace.it Sito: www.rajpalace.it
Osteria Cigno nero (Osteria) Via Arisi, 3 - Gazzuolo Telefono: 0376 97420 - 348 2475033 E-mail: info@osteriacignonero.it Sito: www.osteriacignonero.it
Osteria Pomara (Ristorante) frazione Pomara, 53 - 55 - Gazzuolo Telefono: 347 8141196 E-mail: maran.paolo@yahoo.it Sito: www.osteriapomara.it
via San Pietro 20 - Gazzuolo Telefono: 0376 97901 E-mail: info@artegustosanpietro.it Sito: http://www.artegustosanpietro.it
Trattoria al 105 (Osteria) via Roma, 105 - Gazzuolo Telefono: Trattoria Da Ginen (Ristorante) via Belgioioso, 27 - Gazzuolo Telefono: 0376 956213 E-mail: trattoria@daginen.it Sito: www.daginen.it
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Gazzuolo
Antica Locanda ai Portici (Ristorante) via Roma, 24 - Gazzuolo Telefono: 0376 97444 E-mail: info@locandaaiportici.it Sito: www.locandaaiportici.it
Ristorante Artegusto (Ristorante)
Marcaria Agriturismo Corte Motta (Agriturismo)
Osteria 2 Platani (Osteria)
via Argine Oglio 23 - loc. Torre d`Oglio - Marcaria Telefono: 0376 969197
Str. Redondesco, 1 - loc. Casatico - Marcaria Telefono: 0376950200 Sito: www.osteria2platani.it
Agriturismo Corte Nuova (Agriturismo) via Larga 37 - loc. Cesole - Marcaria Telefono: 0376 969296
Agriturismo Corte Paola (Ristorante) Via Strada Mosio, 14 - Marcaria Telefono: 0376 950936 Sito: www.cortepaola.it
Agriturismo La Balestra (Agriturismo) strada Tosa, 10 - fraz. Gabbiana - Marcaria Telefono: 345 5926249 E-mail: info@agriturismolabalestra.eu Sito: www.agriturismolabalestra.eu Agriturismo La Rovere (Agriturismo) via Contrargine Sud, 28/bis - loc. Cesole - Marcaria Telefono: 0376 968019 E-mail: mariarosa.lazzarini@tin.it Sito: www.la-rovere.com
Osteria Dal Mozzo (Ristorante) via Montanara Sud, 12 - Marcaria Telefono: 0376 1690648
Risto-pizzeria Piccolo Ranch (Ristorante e pizzeria) via P. V. Marone, 18 - Marcaria Telefono: 0376 950412
Trattoria Dal Baffo (Ristorante e pizzeria) via Larga, 13 - Marcaria Telefono: 0376 968034
Trattoria Da Mimmo (Ristorante) via Levata, 27 - Marcaria Telefono: 0376 950000
Marcaria
Agriturismo Senga (Agriturismo) strada Senga 41 - loc. Campitello - Marcaria Telefono: 0376 969085
Osteria Cimbriolo (Ristorante) via Gazzo, 24 - Marcaria Telefono: 0376 950291
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Pomponesco
via Saletto 18 - Pomponesco Telefono: 0375 86045 86237 E-mail: agriturismo.regina@virgilio.it
Albergo Trattoria Il Leone (Ristorante) P.zza Quattro Martiri, 2 - Pomponesco Telefono: 0375 86145 E-mail: info@trattoriailleone.it Sito: www.trattoriailleone.it
Trattoria Cav. Saltini (Ristorante) piazza XXIII Aprile, 10 - Pomponesco Telefono: 0375 86710 Trattoria Ristorante Il Partenone (Ristorante) via Tazzoli, 52 - Pomponesco Telefono: 0375 86666 - 0375 868061
Bar Linda Spaghetteria (Ristorante) via Roma, 71 - Pomponesco Telefono: 0375 86449
225
Pomponesco
Agriturismo Regina (Agriturismo)
Albergo Trattoria
IL LEONE
Eleganza, raffinatezza e cucina di classe sono i tratti distintivi della nostra filosofia culinaria. Ricreare in un’atmosfera ottocentesca il piacere della buona tavola. L’accurattezza nella ricerca di ingredienti di grandissima qualità cucinati nel rispetto dei sapori della tradizione del nostro territorio. L’albergo trattoria il Leone, grazie ai suoi ampi spazi, eleganti sale, ed un accogliente giardino esterno, può essere lo scenario ideale per bachetti, feste ed eventi di qualsiasi genere. La nostra cantina, visitabile dalla clientela, offre una svariata scelta di vini bianchi e rossi dal tradizionale lambrusco sino a tagli pregiati quali brunello ed amarone per poi spostarci alle bollicine dei più conosciuti franciacorta sino ad arrivare alle rinomatissime etichette dei vari champagne.
www.trattoriailleone.it
ALBERGO TRATTORIA
IL LEONE Albergo Trattoria IL LEONE Piazza IV Martiri, 2 Piazza Martiri,(MN) 2 Pomponesco (MN) 46030IV Pomponesco Phone: 0375 86145 tel. 0375 86145 fax 0375 0375 869430 FAX: 869430 info@trattoriailleone.it E-mail: info@trattoriailleone.it www. trattoriailleone.it
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Maccheroncini “il Leone” DOSI PER 4 PERSONE 1 SCALOGNO 2 SALAMELLE MEZZO BICCHIERE DI LAMBRUSCO MANTOVANO PIU DI QUELLO PER LA COTTURA DELLA PASTA: METÀ ACQUA E METÀ LAMBRUSCO 50 G DI PASSATA DI POMODORO 320 G DI MACCHERONCINI AL TORCHIO SALE, PEPE, ROSMARINO QB
FAR SOFFRIGGERE IN POCO OLIO UNO SCALOGNO, SGRANARE LE SALAMELLE, SFUMARE CON MEZZO BICCHIERE DI LAMBRUSCO E FAR CUOCERE A FUOCO LENTO PER 30/40 MINUTI. REGOLARE CON POCO DI SALE, PEPE ED AROMATIZZARE CON UN RAMETTO DI ROSMARINO. ALLUNGARE IL SUGO CON LA SALSA DI POMODORO. PORTARE A BOLLORE UNA PENTOLA CON METÀ ACQUA SALATA E METÀ LAMBRUSCO E CUOCERE I MACCHERONCINI. SCOLARLI AL DENTE E FINIRE LA COTTURA (ULTIMO MINUTO) SALTANDOLI NEL SUGO, CON UNA NOCETTA DI BURRO.
Pomponesco
GUARNIRE CON GRANA PADANO E… BUON APPETITO!
MN)
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Rivarolo Mantovano Bar Ristorante Da Edo (Ristorante) piazza Finzi, 21/A - Rivarolo Mantovano Bar Ristorante Pizzeria Fontanella
piazza Finzi, 1/A - Rivarolo Mantovano Telefono: 0376 99656 E-mail: info@enotecafinzi.it Sito: www.enotecafinzi.it Hosteria del Mistero (Ristorante e pizzeria) via Lame 19 - fraz. Cividale - Rivarolo Mantovano Telefono: 0376 93334
Rivarolo Mantovano
(Ristorante e pizzeria) via Maestra, 7 - fraz. Cividale - Rivarolo Mantovano Telefono: 0376 93293
Enoteca Finzi (Ristorante)
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Sabbioneta Albergo Ristorante Al Duca (Ristorante)
Risto-pizzeria La Buganvillea
via Della Stamperia, 18 - Sabbioneta Telefono: 0375 220021
(Ristorante e pizzeria) via Ca` De` Cessi, 3 - Sabbioneta Telefono: 0375 254031
Bar Ristorante Pizzeria Ducale (Ristorante e pizzeria) via Gonzaga, 24 - Sabbioneta Telefono: 0375 52010 E-mail: cianofa@alice.it
Risto-pizzeria La Conchiglia
Bar Ristorante Stazione (Ristorante)
Risto - pizzeria Luxury Sushi Wok
via Anna d`Aragona, 1 - 3 - Sabbioneta Telefono: 0375 52482
(Ristorante e pizzeria) via Europa, 47 - Sabbioneta Telefono: 0375 52203
Corte Bondeno (Ristorante) Via Mezzana Loria - Sabbioneta Telefono: 349 6520504 E-mail: info@ristorantecortebondeno.it Sito: www.ristorantecortebondeno.it
La Dispensa (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) via Motta, 4 - Sabbioneta Telefono: 0375 52679
Ristorante Birreria Antica Corte (Ristorante) via Commessaggio Inferiore, 32 - Sabbioneta Telefono: 0375 254108 E-mail: info@anticacorte.eu Sito: www.anticacorte.eu
via della Galleria 3 - Sabbioneta Telefono: 0375221107 E-mail: info@ristoranteladispensa.com Sito: www.ristoranteladispensa.com
Locanda e Ristorante La Loggia del Grano (Ristorante) Via Anna D`Aragona, 2 - Sabbioneta Telefono: 0375 221079 E-mail: locandalaloggia@gmail.com
Sabbioneta
Risto-pizzeria Il Capriccio (Ristorante e pizzeria) via Solazzi, 51 - Sabbioneta Telefono: 0375 52722
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San Martino dall’Argine
San Martino d/Argine
La locanda del borgo (Ristorante) Piazza Castello, 3 - San Martino dall`Argine Telefono: 0376 920571 E-mail: lalocandadelborgo@virgilio.it
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Viadana
via Podiola 8 - fraz. Salina - Viadana Telefono: 0375 80106 E-mail: cortebelfiore@libero.it Sito: www.cortebelfiore.it
Agriturismo Corte Donda (Agriturismo)
Baciami anoca (Ristorante e pizzeria) via Milano, 121 - loc. Cogozzo - Viadana Telefono: 0375 88274 Betti`s Self Service (Ristorante e pizzeria) Via Grazzi Soncini 58 - Viadana Telefono: 345 8257886
via Palazzo 35 - fraz. Salina - Viadana Telefono: 0375 785697
La Cantina della Birra (Ristorante)
Agriturismo Corte Fenil Nuovo
Via Grazzi Soncini 4 - Viadana Telefono:
(Agriturismo) via Terzone 4 - fraz. Cavallara - Viadana Telefono: 0375 87355
Agriturismo Rossina (Agriturismo) via S. Agata 16 - fraz. Buzzoletto - Viadana Telefono: 0375 785756
Agriturismo Val D`Oca (Agriturismo) via Corriera 52 - fraz. Squarzanella - Viadana Telefono: 0375 80357
Albergo Europa Locanda del Ginnasio (Ristorante) vicolo Ginnasio, 9 - Viadana Telefono: 0375 780404 E-mail: info@hotelristeuropa.it Sito: www.hotelristeuropa.it
Albergo Ristorante La Vela (Ristorante) piazza Don Mazzolari, 1 - Viadana Telefono: 0375 790122 - 0375 790222 E-mail: hotelavela@libero.it Sito: www.albergolavela.com
Albergo Trattoria Pizzeria Il Rifugio (Ristorante e pizzeria) via Piave, 101 - fraz. Cicognara - Viadana Telefono: 0375 88214 E-mail: trattoriailrifugio@libero.it
La Vecchia Fattoria (Ristorante e pizzeria) Via Grazzi Soncini 16 - Viadana Telefono: 0375 88195
Merlin Cocai (Ristorante) Via Leopardi 126 - Fraz.Bellaguarda - Viadana Telefono: Osteria 1 (Ristorante) via Corriera, 30 - Viadana Telefono: 0375 80156 Osteria Caol Ila (Osteria) Vicolo Quartierino, 10 - Viadana Telefono: 0375780404 Osteria Da Bortolino (Enoteca) via Ponte, 8 - Viadana Telefono: 0375 82640
Pizzeria Il Giogo (Pizzeria) via Turati, 16 - fraz. Buzzoletto - Viadana Telefono: 0375 82464 Ristopizzeria Al Nuovo Faraone (Ristorante e pizzeria) via Rimembranze, 3 - fraz. Cicognara - Viadana Telefono: 0375 88692 231
Viadana
Agriturismo Corte Belfiore (Agriturismo)
Ristopizzeria Al Platano
Ristorante Da Barnard (Ristorante)
(Ristorante e pizzeria) via Codebruni Levante, 56 - fraz. Cicognara - Viadana Telefono: 0375 88479
via Fossola, 61 - Viadana Telefono: 0375 80257
Ristopizzeria Da Guido
Ristorante Gatta Vecchia (Ristorante) via Marenghino, 2 - fraz- Salina - Viadana Telefono: 0375 85200
(Ristorante e pizzeria) Via Camillina 26 - Fraz.Banzuolo - Viadana Telefono: 0375 88195
Ristorante Vecchia Viadana (Ristorante)
Ristopizzeria Il Teatrino
viale Lombardia, 55 - Viadana Telefono: 0375 782178
(Ristorante e pizzeria) vicolo Quartierino, 33 - Viadana Telefono: 0375 82754
Ristopizzeria Jolly (Ristorante e pizzeria) via Corbari, 86 - Viadana Telefono: 0375 781284
Ristopizzeria L`Arcangelo (Ristorante e pizzeria) via Gonzaga, 8 - Viadana Telefono: 0375 780528
Tigellamente (Tigelleria) Via Villa S. Maria 89/a - Viadana Telefono: 339 3020931
Trattoria Bocca Bassa (Ristorante) via Argine Oglio, 28 - fraz. Boccabassa - Viadana Telefono: 0375 80107 Vent e Acqua (Ristorante e pizzeria) Via L. Guerra 12 - Viadana Telefono: 0375 833244
Ristorante Agli Scalini (Ristorante)
Viadana
via Ghetto, 2 - Viadana Telefono: 0375 80162
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e l o u c S diÊ a n i c u c
Mangiare
MANTOVANO
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Scuola di Cucina
Mani in pasta La cucina è il luogo ideale della casa, quello in cui tutti passano e si incontrano, almeno una volta al giorno. Ma è anche il luogo capace di cullare la profonda passione per il cibo e per la sua preparazione. Una passione che ha contagiato Ada Paganini, fino a persuaderla ad aprire uno spazio in cui condividerla e trasmetterla. Così, nell’ottobre del 2012, a Pieve di Coriano, è nata la Scuola di cucina Mani in Pasta. Uno spazio in cui incontrarsi, scambiarsi consigli, idee, ricette. In cui presentare libri e incontrarne gli autori. Una casa della cultura in cucina a tutto tondo, in cui non mancano, come ovvio, i corsi: la cucina tradizionale, le molte varianti regionali, e persino le esperienze più particolari, come la cucina vegana, vegetariana e quella per celiachi. L’obiettivo dichiarato è quello del contagio culturale: persuadere quante più persone a condividere l’amore per la cucina, far scambiare loro le ricette, farle tornare a cucinare a casa i propri piatti.
Scuola di Cucina Mani in Pasta Via Amendola, 4 – Pieve di Coriano (MN) Tel. 338 6358611 scuolamaninpasta@gmail.com 234
Le Tamerici Le Tamerici è il luogo dove la tradizione gastronomica incontra la ricerca e la sperimentazione, un microcosmo dedicato alla passione per il territorio e alla cultura del cibo, in ogni sua espressione. Nata nel 1991 dalla passione di Paola Calciolari, produce conserve alimentari di qualità, in particolare confetture e mostarde. La produzione marcata Le Tamerici è sviluppata in tre linee, la Classica, la Biologica e quella da Meditazione. Riscopre materie prime tipiche del territorio mantovano ormai dimenticate, come la mela campanina o l’anguria bianca, utilizza verdura e frutta insolita da candire, come pomodori verdi e zucca. Ogni materia prima è selezionata e lavorata fresca, rispettando tempi e metodologie particolari, che consentono di preservare colori e profumi senza far ricorso a conservanti, additivi, addensanti o antiossidanti. La sperimentazione è una prerogativa de Le Tamerici. Nel 1998 in occasione del Salone del Gusto di Torino, Paola Calciolari lancia l’idea di abbinare le mostarde ai formaggi, discontinuità rispetto al tradizionale accostamento con le carni lesse. Durante le degustazioni vengono proposti piatti con confettura e mostarda come ingrediente, un suggerimento in più per l’utilizzo dei prodotti. Nel 2005 Le Tamerici entra nel mondo del biologico ottenendo la certificazione per un gruppo di prodotti presso ICEA. Dal 2006, con il lancio della nuova linea di confetture da meditazione, la frutta fresca incontra gli aromi del tè giapponese, le spezie delle indie e il cioccolato. Sono quindici nuovi gusti nati dal desiderio di sperimentare, di spostare i confini conosciuti delle confetture e offrire nuove sensazioni, con accostamenti inusuali e affascinanti. Nel 2007 a dimostrazione dell’elevato standard dei processi di produzione Le Tamerici ha conseguito tre delle più importanti certificazioni di qualità internazionali: ISO 22000, IFS e BRC. Nel 2009 arrivano nuovi prodotti: 3x3=GUSTO (tre confetture dedicate alle tre diverse stagionature del Grana Padano) e Singoli… e
Le Tamerici Via Romana Zuccona 208 S. Biagio di Bagnolo S. Vito (MN) Tel. 0376 253371 - info@letamericisrl.com www.letamericisrl.com
in Coppia (Il Limone e l’Arancia amara). Nel 2010 Le Tamerici ha aperto il nuovo e-shop www. mostardaedintorni.it. Le attività de Le Tamerici, sono arricchite, presso la sede di San Biagio, da una scuola di cucina e da un negozio pieno di ricercatezze dei migliori artigiani del gusto (italiani e non).
• • • TRANCI DI STRUDEL CON MOSTARDA DI ARANCE, RADICCHIO ROSSO, SPECK E TOMA
INGREDIENTI PER 2 STRUDEL 225 G DI FARINA - 110 G DI PASSATA DI POMODORO 30 G DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA - 2 TUORLI - SALE PER LA FARCITURA 1 RADICCHIO ROSSO PICCOLO 120 G DI MOSTARDA DI ARANCE LE TAMERICI 100 G DI SPECK - 100 G DI TOMA PIEMONTESE 50 G DI GRANA GRATTUGIATO - PEPE
ESECUZIONE Formare una fontana sul tagliere con la farina, mettere al centro la passata con l’olio, i tuorli e un pizzico di sale, impastare e lavorare la pasta per alcuni minuti. Formare una palla e farla riposare per 30 minuti tra due piatti. Preparare il ripieno tagliare a julienne lo speck e il radicchio rosso, a cubetti la toma, mescolare il tutto in una ciotola con il grana, la mostarda di arance ben scolata dal liquido, e una macinata di pepe. Dividere l’impasto in due, stendere la pasta e farcire con il ripieno, arrotolare dopo avere spennellato i bordi con poco tuorlo sbattuto. Passare in forno a 180° per 18/20 minuti. Sfornare e fare intiepidire prima di tagliare a fette.
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IAL Lombardia Impresa sociale
IAL Lombardia srl Impresa Sociale è presente a Viadana (MN) da quarant’anni; ha sede nel palazzo “Benozzi” costruito nel XVI sec. da Margherita Gonzaga, vedova di Vespasiano Gonzaga, che successivamente fu trasformato in Collegio Vescovile; il palazzo è stato recentemente ristrutturato e si presenta oggi come funzionale sede formativa. Il nostro Istituto, dice il Direttore Beccari Claudio, realizza attività in obbligo formativo, di formazione superiore, continua e permanente, e i servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro quale operatore accreditato da Regione Lombardia per i Servizi di Istruzione e Formazione Professionale e i Servizi al Lavoro. Ha sempre perseguito l’obiettivo di accompagnare i giovani nell’inserimento nel mercato del lavoro con una formazione attenta ai fabbisogni occupazionali e professionali; risponde alle esigenze di crescita professionale dei lavoratori durante l’intero percorso professionale; realizza interventi di formazione attraverso ogni tipologia di finanziamento pubblico e privato socio culturale di formare persone capaci e preparate. Per questi motivi IAL è in grado di adeguare costantemente la sua offerta formativa alle esigenze delle aziende del territorio. Dal 1985 ci occupiamo di formazione nel settore alimentare e della ristorazione, con percorsi di studi di qualifica professionale “Operatore della Ristorazione – Preparazione Pasti”, prima biennale e da alcuni anni, in seguito alla riforma scolastica, triennale. Offriamo inoltre la possibilità di proseguire gli studi e conseguire il diploma professionale di Tecnico di cucina e, con il quinto, anche quello di maturità di tecnico della ristorazione. Il corso fornisce le competenze socio-culturali, tecnicopratiche e relazionali per l’accesso al lavoro, senza tralasciare quegli strumenti di base, che, se integrati con interventi di formazione continua e di specializzazione, potranno portare alla professione autonoma. L’azione formativa, finalizzata a sviluppare un tragitto
graduale, con tappe progressive di avvicinamento alle situazioni reali e complesse dei vari ambienti di lavoro, ha individuato l’alternanza scuola-lavoro come esperienza formativa integrata con il resto del percorso, valorizzandone la portata educativa. Da dieci anni lo IAL propone annualmente agli allievi della classe seconda classe del settore ristorazione un trofeo gastronomico su temi diversi adeguandosi via via al mutamento dei gusti e delle abitudini alimentari, creando modalità didattiche innovative; il tema dell’ultimo trofeo è stato “I PRIMI PIATTI NELLA CUCINA VEGANA”. I ragazzi si preparano autonomamente e i piatti da loro realizzati sono soggetti al vaglio di un giuria esterna composta solitamente da esperti del settore e operatori della stampa.
La ricetta vincitrice del trofeo gastronomico 2014
• • • Calamarata con pesto di olive e pomodorini
IAL LOMBARDIA SRL IMRESA SOCIALE Via Lombardia, 50 - VIADANA (MN) Tel. 0375 833668 sede.viadana@ialombardia.it 236
INGREDIENTI (4 PERSONE) 350 GR PASTA TIPO CALAMARATA 100 GR OLIVE NERE DENOCCIOLATE 10 POMODORI SECCHI SOTTOLIO 2 CUCCHIAIO SEMI DI GIRASOLE UNA QUINDICINA DI POMODORINI MATURI TIMO FRESCO SALE, OLIO EVO
ESECUZIONE Lavare i pomodorini, tagliare a metà e metterli con la parte tagliata verso l’alto in una teglia unta. Spolverarli di sale, timo e condirli con un po’ d’olio. Metterli nel forno con la funzione grill a 200° per 5 minuti. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente e farla saltare in padella con il pesto diluito con un po’ d’acqua di cottura. Aggiungere i pomodorini grigliati, una spolverata di pepe e servire.
PECCATI DI GOLA Passione per la cucina e amore per Mantova: sono gli ingredienti combinati con creatività ogni giorno da Elisabetta Arcari, che in un bel palazzo quattrocentesco del centro storico gestisce la sede virgiliana di “Peccati di Gola”, la rinomata scuola di cucina nata a Mestre e presente in diverse città italiane con cui collaborano chef di fama nazionale e docenti appassionati. Proprio come Elisabetta che, abbandonata la carriera da manager nella moda, qualche anno fa decide di seguire la sua passione per il cibo: così, dopo varie esperienze nel campo della ristorazione, arriva la collaborazione con la scuola veneta. “Peccati di gola” è un luogo in cui innanzitutto si impara: la scuola propone sia corsi di cucina generale (7 lezioni per apprendere l’abc dei fornelli) che tematici, in particolare su pasticceria e pesce, ma anche carne, verdure, primi piatti, cucina regionale e internazionale, pane e lievitati. Da quest’anno inizia una collaborazione tra la scuola e un team di dietiste per imparare un nuovo concetto di Dieta e cioè come cucinare e mangiare sano, naturale, più leggero, più verde con tanto gusto e gratificazione. Dopo una serata trascorsa tra le pentole, godendo dei profumi e dei colori dei cibi, ogni lezione si conclude col piacere di gustare insieme quanto si è preparato. Proprio perché, come scriveva Colette, “cucinare presuppone una testa allegra, uno spirito generoso e un grande cuore”, “Peccati di gola” è innanzitutto un luogo di condivisione: non solo di nozioni e tecniche, ma anche di gusti, sapori, di racconti e perfino di suggerimenti su come ricevere al meglio i propri ospiti. A farlo potrebbe essere proprio Elisabetta, che oltre alla scuola si dedica all’attività di chef a domicilio per cene o feste; per cerimonie ed eventi importanti. “Peccati di gola” dispone anche di un servizio di catering. Oltre a essere piacere e convivialità, la cucina è anche cultura e identità: Elisabetta lo sa bene e proprio per questo ama promuovere eventi in cui il cibo dialoga
Peccati di gola sede di Mantova Responsabile: Elisabetta Arcari via F.lli Bandiera, 10 - Mantova Tel: 0376 668183, 349-3961558; elisabetta.arcari@peccatidigola.info www.peccatidigola.info
con la storia, l’arte, la letteratura e la tradizione. Segnaliamo anchela bellissima iniziativa “Piccoli chef in cucina”. Un progetto educativo per abituare presto alla consapevolezza su “cosa” portiamo in tavola, “da dove” proviene, “come” si cucina. Impareremo inoltre come coltivare facilmente alcuni ortaggi e un piccolo galateo per stare bene a tavola insieme.
• • • Petto di faraona laccato al miele e insalata di primavera
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INGREDIENTI 1 PETTO DI FARAONA, 1 MAZZETTO DI RAPANELLI, 1 RADICCHIO, SONGINO, RUCOLA, 1 ARANCIA, SEMI DI LINO, 2 CARCIOFI
Tagliate il petto di faraona a listarelle. In un tegame versate due cucchiai di miele, il succo di mezza arancia, 2 cucchiai di acqua, la buccia di arancia a julienne. Fate sciogliere il miele, lasciate restringere la salsa e quando sarà uno sciroppo saltate la carne a fuoco vivace per 3-4 minuti. Tenete da parte al caldo. Lavate le verdure, tagliate i rapanelli a fettine sottili, il radicchio a strisce. Pulite i carciofi e ricavatene i cuori. Tagliateli a fette sottilissime. Nella padella del pollo scaldate un filo d’olio, saltate i carciofi, unite il rimanente succo d’arancia e cuocete per 2 minuti In un largo piatto sistemate le verdure, cospargete con i semi di lino, condite a piacere con olio e sale, unite i carciofi croccanti e la faraona.
Sommario
Mangiare Ristoranti Trattorie Enoteche Pizzerie Agriturismi Osteriq Scuole di Cucina
MANTOVANO
Presentazione
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5
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Mantova e i suoi prodotti Il territorio mantovano I prodotti tipici mantovani Latte e derivati Riso Vialone Nano Mantovano Ortaggi e frutta Vini Mantovani doc Carni e derivati Le paste fresche Prodotti da forno e pasticceria
Ricettario tradizionale Mantovano Antipasti Primi piatti Secondi piatti Dolci
Elenco dei ristoratori di Mantova e provincia Mantova e dintorni Alto Mantovano Oltrepò Mantovano Oglio Po
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Le scuole di cucina
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Mangiare
REPORTER w w w . r e p o r t e r m a n t o v a . i t
MANTOVANO
Tutta la guida è consultabile on line sul sito www.reportermantova.it
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www.reportermantova.it
Ristoranti Trattorie Enoteche Pizzerie Agriturismi Osterie Scuole di Cucina
EDIZIONE 2014
REPORTER w w w . r e p o r t e r m a n t o v a . i t
Finito di stampare a luglio 2014 presso Litocolor - Guastalla (RE)
REPORTER w w w . r e p o r t e r m a n t o v a . i t
€ 12,00