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Mantova

Intervista al musicista

mantovano in procinto di partire per un tour negli Stati Uniti

Cassonetto ADDIO! Mai più rifiuti in strada: anche in centro storico scatta il porta a porta, come richiesto dall'Unesco per preservare il decoro della città

Stefano Gueresi: "Cultura, nessun aiuto dallo Stato!"

ANDREA MURARI PAG. 4-5

LEONARDA DI MEO PAG. 3

MANTOVA GRANDE MANTOVA ALTO MANTOVANO OLTREPO

Turismo: Ripartire da Virgilio A Virgilio la politicaè un gioco da... ragazzi! Parco del Mincio: più acqua nel fiume A Poggio Rusco abusivismo edilizio nel mirino "Per noi viadanesi la Provincia ha fatto pochissimo" LAVORO La riforma del lavoro - Politiche del lavoro TURISMO Thailandia, pace per lo spirito SICUREZZA STRADALE Guida prudente: attenti a quei farmaci SPORT Le danza del palo

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Mantova

PIANISTA E COMPOSITORE DI FAMA INTERNAZIONALE Musicista fuori dagli schemi Stefano Gueresi ha portato le sue composizioni con successo in giro per il mondo. A gennaio del prossimo anno si esibirà a Madison, negli Stati Uniti.

L'INTERVISTA

Stefano Gueresi

“In Italia ci sono stati tagli mostruosi al settore artistico. Il nostro Paese è conosciuto a livello mondiale, qui ci sono i tre quinti del patrimonio mondiale ma non c’è organizzazione” LEONARDA DI MEO ------------------------------------

tefano Gueresi, nasce a Mantova il 21 aprile 1960, si appassiona alla musica ﬁn da tenera età ed è guidato nei suoi studi dalla concertista Elisabeth Muller Vivanti. Compone musica evocativa di luoghi e tempi lontani e fantastici, che affonda le sue radici tanto nella tradizione classica che nel pop romantico-sinfonico degli anni Settanta. Nel 2003 è stato designato come rappresentante del Comune nel CdA del Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova. La sua musica è utilizzata come colonna sonora del video propedeutico alla visita della Camera Degli Sposi nel Castello di San Giorgio a Mantova. Ha realizzato le musiche originali per la sonorizzazione delle sale e delle Postazioni multimediali del “Museo della Città” di Mantova in Palazzo San Sebastiano. Nel 2001 e nel 2002 ha tenuto concerti per il FAI a Mantova e Ferrara. Il Maestro Gueresi è un artista di levatura internazionale che si è esibito sui palcoscenici del mondo. Le sue musiche

La mia musica in giro per il mondo

sono state accolte nel palinsesto delle più importanti stazioni radio di Cracovia e di San Pietroburgo ed inserite in programmazione per alcuni mesi. Il suo brano "Le porte del crepuscolo", ispirato ad Arthur Rimbaud, è stato donato nel 2001 alla città di CharlevilleMeziers e si può ascoltare visitando la Casa - Museo dedicata al celebre poeta francese. Il Maestro è un uomo di alta levatura artistica e culturale che rappresenta appieno una delle tante sfaccettature intellettuali della citta gonzaghesca. Mantovano di nascita, sei legato a questo territorio da diversi eventi importanti, qual è quello che ricordi con più affetto? “Sicuramente l’evento del 2000, quando i ballerini del Corpo di Ballo del Teatro della Scala di Milano hanno interpretato la suite "Leda e il Cigno", appositamente composta per lo spettacolo del Galà della seconda edizione di "MantovaDanza" a Palazzo Te”. Come è stato vedere interpretate le proprie melodie attraverso la danza? “Fantastico! La cosa che mi ha più colpito è l’immediata recezione della

mia musica da parte dei ballerini che in poche ore sono riusciti a creare un magnifico balletto. Mi è sempre piaciuta l’interconnessione tra musica ed altre forme d’arte, infatti mi sono occupato spesso di allestimenti musicali per musei come Palazzo Ducale o Palazzo San Sebastiano a Mantova, Palazzo della Triennale a Milano e tante altre manifestazioni artistiche dove la musica si lega all’immagine in un connubio perfetto”. Il tuo primo concerto è stato a quattordici anni, quando hai interpretato musiche di tua composizione alla Fiera Millenaria di Gonzaga. Qual è il ricordo che hai di quella sera? “In quell’occasione c’erano circa 3000 persone ma per un altro gruppo musicale"Daniel Santacruz Ensemble", che all’epoca era in vetta alle classifiche di vendita italiane, ho suonato con il complesso "Ultimo Atto", dove ero affiancato da Luca Bertazzi al violino e Carlo Salvaterra all’organo. Negli anni ‘70 il pubblico era molto esigente dal punto di vista musicale e c’era una grande preparazione in tutte le fasce d’età quindi ero davvero molto nervoso. È stato un battesimo di fuoco che mi ha dato un’ulteriore spinta verso la mia passione. A quindici anni ho vinto un concorso interregionale per musicisti emergenti indetto dalle emittenti radiofoniche del nord Italia con la mia composizione "I cancelli dell'alba"”. Qual è il cd al quale sei più legato? “Sicuramente “I racconti del lago”, registrato e mixato da Carlo Cantini, il titolo si riallaccia a Palazzo San Sebastiano dove dal 2006 al 2010, insieme ad un gruppo di persone davvero in gamba, ho svolto dei progetti di didattica per insegnare ai bambini cognizioni di musica rinascimentale con l’ascolto dei brani e la parafrasi dei testi. Mi ricordo anche l’esperienza di far ascoltare le colonne sonore più famose ai bambini che loro collegavano ai film più disparati! Nel museo ho curato anche brani personalizzati per alcuni ambienti come la Loggia, la Sala delle Frecce e la Sala dei Trionfi. Alla fine del percorso i bambini hanno costruito degli strumenti musicali e si sono esibiti nel prato di Palazzo San Sebastiano”. Come mai questo progetto non è stato più portato avanti? “Dal 2008 in Italia ci sono stati tagli

mostruosi al settore artistico. Il nostro Paese è conosciuto a livello mondiale, qui ci sono i tre quinti del patrimonio mondiale ma non c’è organizzazione, L’Italia dovrebbe imparare a vivere di più attraverso l’arte perché è quello che abbiamo. Esistono ancora sul territorio delle bellissime realtà locali di volontari che portano avanti manifestazioni artistiche di diverso livello, una sensibilità trasversale di persone che si curano di musica ma non c’è alcun supporto da parte dello Stato”. I suoi brani musicali sono utilizzati come commento musicale ai documentari del programma televisivo "Bell'Italia",

in onda ogni settimana su RAITRE. Inoltre lavori a Radiobase come conduttore e critico musicale. Qual è il tuo rapporto con i media? “Penso che oggi ci sia troppa omologazione sia a livello radiofonico che televisivo, solo Internet è uno strumento che offre maggiore scelta ma non è fruibile facilmente dalle persone di una certa fascia d’età”. Quali sono i tuoi prossimi concerti? “Il 15 novembre mi esibirò a Milano mentre il 15 dicembre a Verona nella Chiesa di Santa Maria in Chiavica mentre a gennaio andrò negli Stati Uniti a Madison”.

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Mantova

UN PASSO NECESSARIO Al momento la quota di raccolta differenziata che riesce a produrre il comune di mantova non supera il 38%, un dato lontanissimo dal 65 che richiede la legge

PRIMO PIANO Bolletta più cara

nel primo trimestre, ma un risparmio di materia e di energia a misura di ambiente DI ANDREA MURARI ---------------------Dopo tanto discuterne il momento è arrivato. Il centro storico di Mantova affronterà la raccolta domiciliare –integrale– dei rifiuti a partire dal primo di novembre. Già tutti i comuni della cerchia intorno al capoluogo si sono dotati da tempo della nuova modalità di ritiro delle spazzatura, ma per il centro storico le preoccupazioni non sembrano del tutto superate dalla campagna di informazione a tappeto che Tea ha organizzato per informare i cittadini, visitandoli casa per casa. Cambiare le abitudini dei mantovani non è cosa semplice, ed è difﬁcile pensare di riuscirci senza percepire mugugni e proteste. Chi, a dispetto delle perplessità, rimane convintissimo di aver intrapreso la strada giusta, è il direttore di Mantova Ambiente, l’ing. Anzio Negrini che, intervistato dal nostro giornale, sconfessa i luoghi comuni e chiarisce l’essenziale: “si tratta di un contributo al consorzio umano che va ben oltre il proprio giardino”. Ingegnere, il porta a porta arriva anche in centro a Mantova. Le confesso che in giro si percepisce una certa preoccupazione, che va dalla casalinga al ristoratore. Ritiene che le ansie siano del tutto ingiustiﬁcate? “La preoccupazione è la più naturale reazione che l’uomo ha di fronte al cambiamento. Dopo di che posso dirle che gli oltre 260 mila abitanti che serviamo con questa tecnica, a distanza di anni differenziano con soddisfazione”.

Tra senso civico e pigrizia. Il centro storico alla prova del porta a porta

PRIMO PIANO

I mantovani sono meno propensi al cambiamento di quanto ha potuto osservare in altri comuni o la preoccupazione riscontrata le sembra nei limiti della normalità? “Credo di si, che la reazione sia nella norma, analoga a reazioni simili che osserviamo ovunque si riscontra il cambiamento di uno status quo. Solo una forte insoddisfazione rende gradito il cambiamento, ma molti continuano a ritenere il cassonetto in strada molto comodo. Resta il fatto che laddove siamo intervenuti la riluttanza è svanita a distanza di un mese. Se oggi ci presentassimo in un comune dove è attiva la raccolta differenziata con la proposta di tornare ai contenitori stradali assisteremmo a una rivolta. Anzi, a mano a mano che estendiamo la raccolta domiciliare a comuni contigui a quelli già serviti osserviamo sempre meno riluttanza. Le re-

centi vicende in cui si è raggiunto il vertice dell’acredine – mi riferisco a Porto Mantovano – sono dovute a ragioni che con i rifiuti nulla hanno a che vedere”. Non era forse più intuitivo partire dai quartieri più vicini alla cintura di comuni dell’hinterland che hanno già adottato la raccolta domiciliare? “Noi siamo esecutori delle indicazioni che riceviamo dalle amministrazioni servite”. La scelta dunque è dipesa dall’amministrazione del comune di Mantova. “Che è stata sollecitata dall’Unesco a far sparire i contenitori stradali”. Non teme che dal punto di vista estetico i migliaia di sacchetti siano più invasivi di pochi seppur permanenti cassonetti? “Può essere preferibile avere dei veri e propri monumenti esposti in modo permanente, quali sono i raccoglitori stradali, piuttosto che avere presenti i sacchi per qualche ora?” Ritiene ci sia il rischio dei turisti dei rifiuti, quelli che raggiungono il luogo più vicino dove si possono trovare cassonetti stradali per smaltire i propri rifiuti? “La probabilità c’è, poiché parliamo di azioni che dipendono dalla volontà del cittadino e noi il metodo per far diventare civile chi non lo è ancora non lo abbiamo trovato”. Ma non crede che dover allungare la strada potrebbe disincentivare questa cattiva abitudine, e che invece lasciare una fascia cuscinetto tra il centro e l’interland possa ottenere

l’effetto opposto? “In verità, no. Le faccio un esempio: noi effettuiamo raccolta di riﬁuti ingombranti a domicilio, ricompresa nel canone e attivabile con numero verde. Qual è la ragione per scaricare nel Diversivo o al Trincerone come continua ad avvenire, dovendo caricare una macchina, fare della strada e rischiando sanzioni? Le ho citato l’esempio per far capire come spesso l’irrazionalità intervenga in questi comportamenti”. Qual è il bilancio ad oggi della differenziazione dei riﬁuti nel comune di Mantova? “Siamo circa al 38%, che rappresenta un dato molto vicino al limite di sistema per quanto riguarda i raccoglitori stradali, difficilmente si arriva oltre il 40-42%. La legge invece ci impone di raggiungere quota 65%. Tra i tanti sistemi che si possono adottare, quello di raccolta domiciliare integrale offre i risultati massimi”. Dubbio ricorrente tra i residenti: l’umido non rischia di puzzare in casa? “Qui va superato un blocco mentale.

Al cospetto di qualcosa di sgradevole, la tendenza è di isolarlo, di conﬁnarlo, respingendo ogni contatto: visivo, olfattivo, uditivo. É un istinto naturale, dal quale tuttavia si genera la vera molestia. Mantenendo aperto il contenitore dell’umido, infatti, non abbiamo alcun tipo di molestia olfattiva, se lo chiudiamo la produciamo. Lo posso garantire io che lo faccio da 15 anni”. La campagna di comunicazione che avete effettuato ha puntato sulla capillarità e anche su un aspetto informale con gli operatori che giravano in bicicletta e le tante assemblee informative. Ritiene sia stata efﬁcace nell’informare i cittadini? “E’ una campagna testata dal 2003, accattivante e comprensibile, che è sempre stata apprezzata dai cittadini. Purtroppo devo segnalare una nota dolente per quanto riguarda la vicenda del centro di Mantova. Diversamente da quanto avvenuto in tutti i comuni, la partecipazione alle serate che abbiamo organizzato per informare i cittadini è stata molto ridotta, non più di 20 o 30 persone”.

Una maggiore differenziazione dei riﬁuti corrisponderà a un calo dei costi sulla bolletta? “Con la raccolta in strada il costo maggiore è di smaltimento del riﬁuto, mentre con la raccolta domiciliare è rappresentato dalla manodopera. Questo nella fase iniziale del nuovo sistema, con la dotazione di nuovi strumenti, procura un aumento in bolletta di circa il 10-15%, ma entro un triennio si riassorbirà solo per quanto riguarda le utenze domestiche. Una differenza non trascurabile è che anziché riempire discariche creiamo fabbisogno di manodopera, ed evitiamo di dover andare a riprendere in natura tutto quello che smaltiamo. A questo saldo attivo di materia, si aggiunge un saldo attivo di energia. Se per fare alluminio, partendo da Bauxite, spendo energia 100, partendo dalla lattina di Coca Cola spendo 9. Quando tutta la provincia sarà coperta da raccolta domiciliare, dal punto di vista energetico sarà come se avessimo attivato una centrale da 4 megawatt. Un contributo al consorzio umano che va ben oltre il proprio giardino”.

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Mantova

INTERVISTE

LEONARDA DI MEO

LA NOTTE PORTA RICICLO”, che ne pensano i mantovani? ANNA, 49 ANNI, BARISTA A “IL BARETTO” A PIAZZA D’ARCO Cosa pensa della raccolta differenziata porta a porta? È utile perché in questo modo si inquina meno, spero che a questo sforzo corrisponda un pagamento minore per il servizio di nettezza urbana! Credo che invece la rata sarà più cara… Crede che questo nuovo metodo sia difﬁcile da gestire? Non ritengo che sia complicato, già prima dividevo carta, vetro e plastica l’unica cosa che ora si dovrà fare con più attenzione è la raccolta dell’umido. Tre volte a settimana per la raccolta dell’umido è sufﬁciente? Il problema ci sarà soprattutto d’estate per il cattivo odore che emanerà dalle buste ma mi preoccupa anche il fatto che i sacchetti debbano essere lasciati per terra ed attirino gli animali.

VIRNA, 24 ANNI, COMMESSA IN VIA GIUSTIZIATI Quali saranno le difficoltà maggiori del nuovo metodo di raccolta? Sarà un bel cambiamento ma credo che possa essere più facilmente gestibile a livello casalingo. Quali saranno le difficoltà maggiori? All’interno di un’attività commerciale sicuramente il problema è più complesso ma capisco che si voglia tutelare il centro storico. Questo nuovo sistema consentirà il passaggio dal 38% al 65% di rifiuti differenziati? Non so se si potrà raggiungere un obiettivo del genere, sicuramente la raccolta porta a porta aumenterà la percentuale di riciclo.

RAFFAELE, 71 ANNI, PENSIONATO È stato sufﬁcientemente informato in relazione al nuovo metodo di raccolta? Sì, ho ricevuto tutte le informazioni necessarie con la dovuta precisione. Crede che la raccolta differenziata porta a porta sia positiva o negativa? Penso che da un lato sia positiva perché è necessaria nei comuni per migliorare le condizioni ambientali e favorire il riciclo ma credo che il problema maggiore sia la mancanza di contenitori adeguati, infatti ci hanno dato solo delle buste di plastica colorate e una busta di cartone ma in casa non si sa dove metterle! Come si potrebbe risolvere il problema dei contenitori? Se ci fossero stati consegnati dei bidoncini appositi da svuotare quando passava l’addetto alla nettezza urbana si sarebbe partiti sicuramente con un altro spirito e si sarebbero spronati i cittadini a impegnarsi maggiormente.

GRAZIANO, 49 ANNI, EDICOLANTE IN PIAZZA CANOSSA È giusto questo tipo di sistema per la zona del centro storico? Spero che la raccolta porta a porta raggiunga buoni livelli di riciclo ma ci sarà da tribolare soprattutto all’avvio della raccolta, poi spero che con questa iniziativa ci saranno risultati positivi ma alla fine sarà un bel problema da gestire! Quali saranno le difficoltà maggiori? Le persone maggiormente svantaggiate saranno gli anziani che dovranno fare molta fatica per portare le varie buste giù per le scale e non mi sembra che si sia fatta attenzione a questa problematica. Crede che questo tipo di raccolta influenzerà positivamente o negativamente le attività commerciali? Credo che per un’attività sarà difficile gestire la raccolta a giorni prefissati.

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Mantova

WEB 2.0 E SKY ARTE HD Strumenti innovativi per comunicare nel mondo le ricchezze antiche del nostro territorio, con l’obiettivo dichiarato di costruire un brand capace di divenire icona delle eccellenze nostrane

Mantova  Presentato

in Camera di Commercio “A spasso con Virgilio”, progetto di comunicazione multimediale per rilanciare il turismo a Mantova

conquassato e ferito dal terremoto, che ha peggiorato i dati già non esaltanti sui flussi turistici, il territorio mantovano prova a rilanciare la sua immagine nel panorama italiano e internazionale. Lo fa puntando su un progetto di comunicazione che fonde tradizione e modernità, diffondendo attraverso i social network e il nuovo canale SKY ARTE HD l’immagine eterna del nostro più celebre ambasciatore nel mondo, il sommo poeta Virgilio. Il progetto sarà l’inizio di un percorso triennale di ricostruzione dell’immagine internazionale della nostra provincia, con l’obiettivo dichiarato di produrre un brand capace di fa-

Turismo:

Ripartire da Virgilio re sintesi delle molte eccellenze del nostro territorio. Un’esperienza incoraggiante anche dal punto di vista dei rapporti tra enti ed istituzioni che sembrano finalmente orientate a proporsi all’unisono nel panorama turistico, moltiplicando le forze anziché frammentarle. Alla presenza della Camera di Commercio, capofila del progetto si aggiungono Comune e Provincia di Mantova e le due associazioni di Categoria Confcommercio e Confesercenti. Un ruolo importante nel fare regia tra tanti soggetti che non sempre sono riusciti a fare squadra in modo efficace è stata la presenza di Mantova Tourism, nuovo soggetto associativo nato con lo scopo di promuovere il

territorio mantovano dal punto di vista turistico. L’iniziativa, dal nome “A spasso con Virgilio”, curata dall’agenzia Fachiro Strategic Design, vede come prima fase la realizzazione di due spot da 30 secondi che verranno trasmessi sul canale SKY ARTE HD. Il canale, l’unico interamente dedicato ad arte e cultura, inaugurerà il primo di novembre - proprio con Mantova - la propria programmazione. Si tratterà di una vera e propria partnership tra Mantova e SKY ARTE HD, che a novembre trasmetterà il primo spot dedicato alla città, a dicembre il secondo spot sulle grandi eccellenze enogastronomiche. Inoltre, SKY ARTE HD nel mese di novembre Durante la presentazione del progetto, a sorpresa è intervenuto un Virgilio in carne ed ossa che ha esortato Mantova a risorgere dal suo inferno trasmetterà uno speciale sul più importante evento culturale della città, il Festivaletteratura. La campagna inizierà con una versione breve dello spot da 15 secondi che sarà in onda dal 27 ottobre al 2 novembre sul canale SKY TG 24 appositamente per il lancio del canale SKY ARTE HD. Ogni spot sarà poi sviluppato in una versione più estesa da 2 minuti, in italiano ed inglese, per la condivisione in rete. Parallelamente alla campagna televisiva è stata at-

tivata una campagna virale sui social network e con i Qr-code e sarà sviluppata un’applicazione mobile con l’obiettivo di consolidare la presenza del brand Mantova in rete. Oltre alla pagina Facebook sono stati attivati tutti i profili ufficiali quali YouTube, Pinterest, Vimeo, Google +, LinkedIn e Twitter con l’obiettivo di incrementarne la presenza sui motori di ricerca, la condivisione dei contenuti e l’interazione con gli utenti.

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Mantova

GRANDE MANTOVA Si è insediato il

Consiglio comunale “under 14”. Il baby sindaco si chiama Andrea Errari

AMMINISTRATORI DEL FUTURO Il Consiglio comunale dei ragazzi ha il compito di deliberare in via consultiva nelle seguenti materie: sport, tempo libero, giochi, cultura e spettacolo, politica ambientale, pubblica istruzione, vita scolastica, rapporti con l’associazionismo, gemellaggi e solidarietà

A Virgilio la politica è un gioco da… ragazzi!

allo scorso 15 ottobre il Comune di Virgilio ha un secondo sindaco. Un baby sindaco, per la precisione. Si chiama Andrea Errari ed è risultato essere il più eletto nella consultazione elettorale che ha portato all’insediamento nel comune della Grande Mantova del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi. In sala consiliare i 30 componenti il consiglio, eletti dai propri compagni di classe, due per ogni sezione alla scuola secondaria di primo grado, sono stati accolti dal sindaco di Virgilio Alessandro Beduschi. “Avete l'onere e l'onore - ha esordito il

sindaco - di ricevere dai vostri compagni il compito di presentare al consiglio degli adulti, alcune richieste e idee per il vostro futuro di studenti e ragazzi presso la nostra comunità”. Tra i sei ragazzi che si sono proposti per essere eletti, il più votato con 18 preferenze, è risultato Andrea Errari che ha ricevuto da Beduschi la fascia tricolore. Con il nuovo “presidente” del consiglio comunale dei ragazzi anche altri compagni che avranno il ruolo di segretari. “Il consiglio comunale dei ragazzi - ha continuato il primo cittadino - è una istituzione importante

PORTO MANTOVANO Record di raccolta indumenti per la solidarietà

E’ stato il vice-sindaco Angelo Andreetti a ritirare nei giorni scorsi a Milano il premio “Humana Eco-Solidarity Award 2012”, assegnato al Comune di Porto Mantovano per la quantità di indumenti usati raccolti nel 2011. Il Comune portuense si è aggiudicato il primo posto provinciale nei comuni con oltre 10.000 abitanti, per quantità assoluta (55.195 Kg) e pro-capite (3,42 Kg), e il sesto posto regionale. Il premio è stato consegnato da Karin Bolin, presidente di “Humana People to People Italia”, nell’ambito della terza edizione internazionale di “Humana People to People Day 2012– Women in Action” con una cerimonia di premiazione che si è svolta contemporaneamente in venti paesi. Impegnata da oltre trent’anni nel Sud del mondo con programmi umanitari, “Humana” opera per contrastare le disparità che colpiscono le donne nei Paesi in via di sviluppo, e per renderle protagoniste della propria vita. Grazie alle donazioni di abiti usati che “Humana” riceve quotidianamente negli appositi contenitori gialli presenti anche a Porto Mantovano, è possibile offrire istruzione, informazione sulla salute materno-infantile, coinvolgimento in programmi agricoli e in attività generatrici di reddito. In particolare i 165.585 capi donati solo nel 2011 rendono possibile la formazione di 15 levatrici tradizionali, oppure una borsa di studio a 4 studentesse magistrali o supporto psicologico a 88 donne sieropositive. “Ringrazio i cittadini per l’attenzione e la sensibilità che hanno dimostrato - ha detto in consiglio comunale il sindaco Maurizio Salvarani - Auspico che questi risultati vengano replicati anche in futuro come segno di attenzione ai temi dell’ambiente e della solidarietà”.

che il nostro comune ha sempre cercato di valorizzare. E' piacevole vedere che i giovani si avvicinano al mondo dei grandi in modo consapevole, certi che con questo impegno possono anche determinare il loro futuro”. Per Beduschi il consiglio dei ragazzi è un importante osservatorio privilegiato in quanto l'amministrazione comunale è sempre stata pronta ad accogliere le sollecitazioni da parte dei “giovani sindaci” predecessori. La collaborazione e l'entusiasmo dei ragazzi è un buon viatico per attivare dei giovani e bravi cittadini.

CURTATONE

SAN SILVESTRO

“FUORI DALLA CRISI entro tre anni” Ha avuto un grande successo la conferenza dal titolo "Lavoro, famiglia e società", organizzata dal Comune di Curtatone e che si è svolta giovedì 11 ottobre presso l'antico Foro Boario di Grazie. E’ seguito poi un dibattito lungo e prolungato che ha tenuto i presenti in sala ﬁno a mezzanotte. Il sindaco di Curtatone Antonio Badolato ha introdotto la serata parlando del lavoro previsto dalla Costituzione italiana, del valore fondante e del rapporto tra la costituzione e le ricadute sulla società, soprattutto del fatto che i giovani di oggi non escono dal proprio nucleo famigliare. In più si formano sempre meno nuove famiglie e per di più precarie. Un’altra parte riguarda la ricaduta economica che ha portato ad un mercato dell’edilizia pressoché statico e ancora si sta assistendo ad un decremento demograﬁco che potrebbe essere nell’immediato disastroso. Il sindaco ha quindi parlato del ruolo che può avere in tutto questo un comune. Quello principalmente di facilitatore sulla domanda/ offerta. Il Comune di Curtatone interviene al momento con la Dote Comune per 5 persone e lavori occasionali per altre 15. “Questo però non deve essere il ruolo fondamentale di un comune – ha detto Badolato – in cassa attualmente abbiamo più di 2 milioni di euro per pagare i nostri fornitori e siamo bloccati

dal patto di stabilità”. Per Badolato occorre più elasticità per i Comuni con i conti in regola. Al tavolo dei relatori anche Pier Luigi Ceccardi, titolare di Raccorderie Metalliche e presidente nazionale di Federmeccanica. “Ce la faremo – ha esordito Ceccardi – nel 2015 ripartirà il sistema Italia ma ancora non abbiamo toccato il fondo. Risaliremo la china soltanto tra circa 3 anni”. Ceccardi ritiene che le aziende privilegiate siano quelle che esportano soprattutto all’estero, tanto che il 70% del suo fatturato è rivolto proprio ai mercati internazionali. “Ci sono nuovi mercati oltre al nostro – ha continuato Ceccardi – occorre guardare a questi mercati stranieri e bisogna chiedere agli enti pubblici uno snellimento della burocrazia”. E’ quindi intervenuto Aldo Menini, sindacalista e segretario provinciale della CISL. Per Menini la crisi vera arriva direttamente dagli Stati Uniti. La sua è stata una analisi a tutto tondo. Ogni anno in Italia

sono circa 150 mila le aziende in fallimento e in provincia di Mantova sono 50 quelle in crisi con 30 milioni di ore di cassa integrazione. Inﬁne don Mauro Zenesini, parroco di Levata e responsabile diocesano della Pastorale scolastica. Il sacerdote si è soffermato sul divario esistente tra scuola e lavoro. Occorre porre l’accento sulla formazione del lavoro e sulla promozione umana mettendo al centro la persona e la comunità. “Bisogna fare uno sforzo – ha detto don Zanesini - per concepire lavori diversi da quelli che abbiamo fatto”. La conferenza di giovedì rientra in un ciclo di incontri che proseguirà poi il 15 novembre con un convegno dedicato alla bioetica, il testamento biologico e le direttive anticipate e inﬁne nel mese di gennaio del prossimo anno, in occasione del primo anniversario della morte di Fabio Norsa, un nuovo convegno sul dialogo interculturale, tra ebraismo e cristianesimo.

Chiesa verso la riqualificazione Il sindaco Antonio Badolato, informa che i lavori di riqualificazione in Chiesa a San Silvestro, iniziati verso la fine di aprile, stanno giungendo al termine. Il progetto interessava una via importante per la comunità, un’opera richiesta e attesa dalla cittadinanza perché in passato era già stato riqualificato un tratto della stessa strada e ora mancava all’appello l’ultima parte. La novità principale riguarda il fatto che sull’importo stimato dei lavori, 330 mila euro, di cui 250 mila solo per opere edili, l’impresa aggiudicatrice dell’appalto ha applicato un ribasso d’asta pari a 40 mila euro. Con tale cifra l’Amministrazione Comunale ha deciso di intervenire con altre opere. Gli interventi riguardano principalmente una serie di miglioramenti alla riqualificazione, con un nuovo attraversamento pedonale, il prolungamento dei marciapiedi e un nuovo manto d’asfalto fino all’incrocio con via XX settembre e via Trento, in pratica sino alla località Mezzalana. E ancora un intervento sulla pavimentazione, sulle aiuole spartitraffico, l’inserimento di un ciottolato di pregio e la sistemazione di tre passi carrai di altrettante abitazioni private che insistono sulla strada interessata dai lavori. Infine il nuovo intervento ha riguardato l’interramento di cavidotti per l’Enel e l’illuminazione pubblica, qualora vi fosse la necessità in futuro, di dover intervenire. “Siamo così riusciti ad allungare la riqualificazione del percorso stradale – dichiara il sindaco Badolato – e pensiamo di poter inaugurare i lavori entro i primi giorni di novembre. Manteniamo fede ad un impegno preso in campagna elettorale due anni fa cioè quello della riqualificazione di via Chiesa a San Silvestro, la via centrale del paese, che darà prestigio a questa frazione perché renderà sempre più apprezzabile il perimetro centrale del borgo”.

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Mantova

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Mantova

LAVORO DI SQUADRA Gli interventi saranno attuati dall'AIPO (Agenzia Interregionale per il ﬁume Po) in stretta sinergia con il Parco del Mincio, la Provincia di Mantova, il Consorzio del Mincio, e i comuni di Volta Mantovana e Goito

ALTO MANTOVANO Gli interventi

interesseranno la porzione compresa tra Goito e Pozzolo

Parco del MINCIO:

più acqua nel fiume

DARIO FERRARINI –--------------------------ltre mezzo milione di euro per aumentare il flusso del Mincio: è il costo dei lavori di sistemazione del fiume per i quali la Regione Lombardia aveva già erogato un finanziamento di quasi un milione di euro nell’ambio del Programma degli interventi urgenti di difesa del suolo, approvato nel 2008. Il progetto, pensato per favorire l'ossigenazione, diluire le sostanze eutrofizzanti e contrastare il progressivo interrimento della zona umida delle Valli del Mincio, prevede una serie di interventi che hanno lo scopo di incrementare la capacità di deflusso del fiume DI

Mincio a valle del partitore di Pozzolo, in modo da consentire l'afflusso ai laghi di Mantova di portate superiori a quelle attuali migliorando il ricambio idrico dei laghi e l'ambiente lacustre. Gli interventi saranno attuati dall'AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po) in stretta sinergia con il Parco del Mincio, la Provincia di Mantova, il Consorzio del Mincio, e i comuni di Volta Mantovana e Goito. I lavori, che hanno avuto il via libera proprio nei giorni scorsi, inizieranno a novembre per protrarsi fino a marzo 2013. “Intervenire su un tratto naturale di un fiume richiede di applicare il massimo delle tutele per salvaguardarne l'habitat –

MOZZECANE

Davide Marchini

salvaguardando o trapiantando eventuali alberature di pregio e interventi rivolti alla pulizia e al diradamento della vegetazione, come decespugliamento e disboscamento selettivo”. Il letto del ﬁume, invece, non sarà interessato da alcun in-

tervento: “non si prevede alcuna asportazione di ghiaia dal ﬁume” – rassicura il Parco del Mincio, ma la sola rimozione di eventuali accumuli localizzati che si riterrà di movimentare per il miglioramento della funzionalità idraulica”.

CAVRIANA

MARCHINI: “La cultura alla portata di tutti” Proporre un’offerta culturale alla portata di tutti. E’ questo l’obiettivo dell’Assessorato alla Cultura di Mozzecane (VR) guidato da Davide Marchini, nome molto noto anche nel mantovano per il suo lavoro in Stazione ferroviaria e per il suo impegno in varie istituzioni culturali. “In tempi di crisi economica e di tagli agli enti locali – spiega Marchini – dobbiamo sfruttare al massimo il bagaglio di competenze e di conoscenze a nostra disposizione. E’ quello che cerco di fare

spiega la presentazione ufﬁciale del progetto - così a dettare il “come” sono stati gli studi afﬁdati all'Università di Pavia e le indicazioni assegnate dal Parco del Mincio, che monitorerà la varie fasi dei lavori - e la ditta che li eseguirà, che si è impegnata a osservare tutte le indicazioni di soluzioni migliorative e ad accogliere le integrazioni progettuali fornite dal tecnico che ha stilato le relazioni paesaggistiche e ambientali e di minimizzazione dell'impatto sul territorio”. Ma dal documento emergono anche attività impattanti, come “interventi di taglio e rimozione della vegetazione arbustiva, arborea e palustre,

Iniziano le “Domeniche al Museo”

anch’io: mettere le mie conoscenze al servizio della comunità. Da qui l’idea di portare comitive di 60/70 persone a visitare città artistiche come Firenze, Torino o Venezia oppure l’idea di rendere itinerante la tradizionale rassegna estiva di teatro dialettale che quest’anno abbiamo portato anche nella frazione di Grezzano”. Al via, proprio in questi giorni anche i Corsi di formazione rivolti agli adulti con tematiche che spaziano dal Cucito alla Fotograﬁa digitale.

Un anno di eventi per scoprire l’archeologia dell’alto mantovano: Inizierà domenica 20 novembre, presso il Museo Archeologico di Cavriana, un ciclo di eventi, tutti di domenica, dedicati a insegnanti, appassionati, giovani e adulti, per presentare percorsi tematici sulla preistoria a Cavriana e nei comuni limitrofi. Tra gli obiettivi dichiarati, scoprire i siti palaﬁtticoli di Bande di Cavriana e Castellaro Lagusello,

patrimonio culturale Unesco, conoscere i luoghi che rappresentano uno dei passaggi chiave dello sviluppo della civiltà preistorica e sperimentare le antiche tecniche di lavorazione della ceramica. Il tutto in tredici domeniche, da novembre a ottobre 2013. Si comincerà domenica 11 novembre 2012, con “Il sito di Bande di Cavriana – Dall’Antica alla Media Età del Bronzo” una giornata dedicata all’insediamento preistorico di

Bande di Cavriana con visita al sito patrimonio mondiale Unesco e alla corrispondente sezione del Museo. Domenica 2 Dicembre sarà invece la volta dell’alimentazione nell’Età del Bronzo, un viaggio alla scoperta di caccia, pesca, agricoltura e allevamento nella preistoria. Per informazioni: Museo Archeologico dell’Alto Mantovano – Gruppo Archeologico Cavriana – tel. 0376 806330 www.museocavriana.it. (d.f.)

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Mantova

INTERVISTA ALLA POLIZIA LOCALE Il comandante Flora Segala: “La ﬁsionomia del nostro Comune è in continua evoluzione, quindi dobbiamo tenere sotto stretto controllo i reati in campo edilizio”

LTREPO MANTOVANO

A Poggio Rusco

Superlavoro e disagi dopo il terremoto di maggio

Poggio Rusco l'osservato speciale è l'abusivismo edilizio. Questo perché il Comune della Bassa è in continua evoluzione e quindi gli agenti, supervisionati dal comandante Flora Segala, sono spesso impegnati proprio a contrastare i reati di questo tipo. Comandante Segala, una domanda semplice: su quali Comuni ha competenza la Polizia Locale di Poggio? «Ovviamente su Poggio Rusco,

abusivismo edilizio nel mirino

ma anche su Magnacavallo e San Giovanni del Dosso. Ciò in virtù di una convenzione stipulata il 30 dicembre 2011 e divenuta esecutiva lo scorso aprile. Al momento però stiamo svolgendo servizio, oltre che a Poggio, solamente su San Giovanni del Dosso, dal momento che invece a Magnacavallo devono essere ancora perfezionati alcuni documenti e passaggi tecnici. A breve però svolgeremo servizio anche a Magnacavallo».

Flora Segala

Alla Pro loco di Quistello aiuti post-sisma dalla Pro loco di Cornegliano Laudense

Ci saranno sedi staccate della “Locale” a San Giovanni e Magnacavallo, o i servizi saranno accentrati? «Tutti i servizi saranno accentrati a Poggio Rusco, tanto che a San Giovanni la sede della Polizia Locale è già stata dismessa. D'altronde l'obiettivo di tale convenzione è proprio quello di accentrare i servizi in un unico polo. I colleghi di San Giovanni sono già stati assorbiti, mentre quelli di Mangnacavallo lo saranno a breve. Poi tutti si alterneranno nello svolgimento dei servizi sui tre Comuni». Quanti saranno in totale gli agenti in servizio? «Sei. Quattro agenti più due ufficiali: il vicecomandante, che è di Magnacavallo, più il comandante, che invece sono io». Avete donne in organico? «Sì. Una donna di San Giovanni del Dosso, che però al momento è in maternità ed è sostituita da un uomo. E poi altre due donne nel mio ufficio: anche in questo caso una è assente per maternità. Un ufficio “prolifico”, insomma». Il terremoto vi ha provocato disagi e lavoro in più? «Decisamente sì. Ha provocato disagi a tutti: alla popolazione, ma questo è ovvio, e pure a noi, che al momento siamo ospitati

dentro a dei container in attesa di essere spostati in una palazzina vicino all'ex sportello unico. Ma il sisma ci ha causato anche un superlavoro: si pensi solo alle decine di ordinanze di evacuazione che sono state emesse e alle quali qualcuno non ha nemmeno ottemperato. Questi casi, per fortuna pochi, abbiamo dovuto segnalarli alle autorità competenti». Che servizi svolge la Polizia Locale di Poggio Rusco? «In generale la Polizia Locale

svolge numerose mansioni. Indagini di polizia delegate dall'autorità giudiziaria – ma a volte siamo noi stessi a fornire elementi d'indagine alla Procura –, assistenza ai cortei funebri, controllo della viabilità lungo le strade e nei pressi delle scuole, controllo del randagismo dei cani, esecuzione delle ordinanze, raccolta, controllo e catalogazione degli oggetti smarriti e via dicendo. Ma siamo anche decisamente molto impegnati nella lotta all'abusivismo edilizio».

L'abusivismo edilizio è un fenomeno diffuso a Poggio? «Non in modo preoccupante, però è un fenomeno che teniamo sotto stretto controllo. Questo perché la fisionomia del nostro paese è in continua evoluzione, con nuove abitazioni, nuovi quartieri, nuove lottizzazioni. Di conseguenza quello dell'abusivismo edilizio, sebbene i casi non siano troppo numerosi, è un fenomeno che richiede costante attenzione e monitoraggio». (gb)

OSTIGLIA

Serata di PREVENZIONE da droga e alcol Una serata per la prevenzione dalle droghe e dall'alcol: l'appuntamento è per venerdì 26 ottobre alle 20.30 nell'area Expo a Ostiglia. L'incontro si pone l'obiettivo di far riflettere giovani e genitori sul perché molti ragazzi decidano di fare uso di sostanze e su come poi sia possibile disintossicarsi. Sarà relatore Enrico Comi, ex tossicodipendente ed esperto in prevenzione, che sul tema ha scritto il libro intitolato “StupeFatto”. La serata è stata organizzata dall'associazione “Gli amici della Vita” con il patrocinio del Comune di Ostiglia e con l'aiuto del liceo “Galileo Galilei”. (gb)

La Pro loco di Quistello domenica 28 ottobre sarà a Cornegliano Laudese, in provincia di Lodi, ospite della Pro loco corneglianese e della splendida Festa della Zucca che è in corso in questi giorni nel Comune lodigiano. Il motivo della visita è di natura solidale: la Pro loco di Cornegliano infatti ha preso la decisione di aiutare un’associazione in difﬁcoltà a seguito del terremoto dello scorso maggio, e la scelta è ricaduta sulla Pro loco di Quistello. Per la Pro loco quistellese è un’iniezione di ﬁducia per il futuro, e per questo motivo la presidente quistellese Roberta Longhi vuole ringraziare il presidente della Pro loco di Corengliano Laudese, Elio Bosio, e il direttivo dell’associazione. (gb)

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Mantova

LTREPO MANTOVANO E' il Comune

mantovano più esteso: 102 chilometri quadrati

a Provincia di Mantova? «Per noi ha fatto pochissimo». A dichiararlo, in questi giorni in cui uno degli argomenti scottanti dell'agenda mantovana è proprio la riorganizzazione delle Province, è il sindaco di Viadana Giorgio Penazzi. Al quale abbiamo voluto rivolgere alcune domande riguardanti la cittadina che amministra da un paio d'anni. Sindaco Penazzi, in questo momento si parla molto di riorganizzazione delle Province. Viadana ha un territorio molto esteso e, pur essendo in provincia di Mantova, conﬁna con Cremona, Parma e Reggio Emilia. Voi vi sentite più mantovani, cremonesi, parmensi o reggiani? «E' vero: il territorio di Viadana ha un'estensione di oltre cento

“Per noi viadanesi la Provincia

ha fatto pochissimo”

chilometri quadrati. Noi ci sentiamo decisamente mantovani. Lo siamo sempre stati, sebbene siamo sul confine con altre province e addirittura regioni. Anche anticamente, sebbene fosse a un passo dai Granducati emiliani, Viadana rimaneva comunque nel Regno Lombardo Veneto. E anche il nostro dialetto e il nostro accento sono mantovani, piuttosto che emiliani o cremonesi. Comunque, data la nostra posizione sul territorio, l'economia e le attività viadanesi sconfinano spesso fuori provincia e fuori regione». Se la sentirebbe di farsi promotore presso il Comune di Casalmaggiore di una proposta di passaggio del Casalasco in territorio mantovano? Così la nostra provincia avrebbe

nica Domveembre 4 no2012 L’ASSOCIAZIONE “AMICI DEL PREMIO SUZZARA” ORGANIZZA UNA VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA PIU IMPORTANTE DELL’ANNO PRESSO LA BASILICA PALLADIANA DI VICENZA

Storie di sguardi, volti e figure Da Raffaello, Botticelli, Mantegna, Giorgione, Tiziano, Durer, Rubens, Caravaggio, Van Dych, Rembrand, Velazques, El Greco, Goya… a Manet, Van Gogh, Munch, Picasso, Matisse, Modigliani, Giacometti, Bacon e molti altri… Visita alla mostra, comprensiva dei costi di tutti i trasferimenti con autobus di lusso, dotato di tutti i confort. Biglietto di ingresso alla mostra, guida, cuffie radio, prenotazione orario di ingresso = € 35,00

INTERVISTA AL SINDACO GIORGIO PENAZZI “Difﬁcile pensare a Casalmaggiore in provincia di Mantova, ma il riassetto delle Province così non va. Il sisma ha provocato alcuni danni, ma abbiamo l'assicurazione”

Visita facoltativa al centro storico di Vicenza ed ingresso al Teatro Olimpico, con accompagnamento della guida = € 10,00

Partenza da Suzzara ore 8,00 piazzale delle Poste Via Mazzini Arrivo a Vicenza ore 9,45, ingresso Mostra ore 10,30/10,45 Rientro con partenza ore 17,00 arrivo a Suzzara ore 18,45

A discrezione dei partecipanti, pranzo in ristorante tipico con menù fisso e baccalà alla vicentina = € 23,00 / 25,00

Per le adesioni contattare 0376 531773 Anche per fax e cell. 348 7060709 All’atto dell’iscrizione occorre versare un acconto di € 20,00 come caparra

La visita al centro storico di Vicenza ed al Teatro Olimpico, come il pranzo collettivo verranno realizzati solo al raggiungimento di un numero congruo di aderenti, essendo però attività facoltative, ogni partecipante può regolarsi come meglio crede. Le conferme per il pranzo e per la visita pomeridiana sono da comunicare almeno quindici giorni prima della partenza, per motivazioni prettamente organizzative.

un'estensione territoriale tale da potersi salvare. «Il Viadanese ha molte afﬁnità con il Casalasco, il quale a sua volta, nonostante le differenze politico-amministrative, è molto legato alla Provincia di Cremona, per la quale è un territorio determinante (Casalmaggiore centro-sinistra, Provincia di Cremona Pdl, ndr). Non credo che un'istanza di questo tipo potrebbe avere seguito. Bisogna infatti mettersi anche nei panni dei casalaschi: passerebbero dalla provincia di Cremona a quella di Mantova? Ho qualche dubbio. Come è pur vero, però, che ritengo la riorganizzazione delle Province, così come è nei progetti, un po' raffazzonata e progettata in modo decisamente frettoloso. Diciamo che le possibilità di avere Casalmaggiore in provincia di Mantova, secondo me, sono prossime allo zero. E si tenga conto che se Casalmaggiore è determinante per Cremona, Viadana non lo è per Mantova. E la nostra Provincia, negli corso degli anni, per noi ha fatto pochissimo». Sindaco, ci spieghi meglio... «Basta guardare al progetto della Gronda Nord: un progetto della Provincia che è in gestazione da qualcosa come vent'anni. Oppure si pensi a quanti rondò stradali, sebbene di proprietà e di competenza della Provincia, abbiamo dovuto costruirci e pagarci interamente noi. Dico tutto ciò perché sono sindaco da un anno e mezzo e sono stato vicesindaco di Viadana nei dieci anni precedenti. Comunque noi

Giorgio Penazzi adesso ragioniamo sulla base dell'attuale assetto territoriale. Bisogna però vedere come poi le cose cambieranno. Io sono per un assetto sempliﬁcato, ad esempio i Land della Germania». Passiamo a un altro argomento d'attualità: il terremoto. Che

danni ha subìto Viadana? «Fortunatamente il nostro Comune è stato colpito solo marginalmente, sebbene anche qui ci siano stati dei danni al palazzo comunale e ad altri ediﬁci importanti, come l'ex Palazzo del Monte di Pietà o il palazzo della

Meridiana, che è abbastanza nuovo ma ha riportato fessurazioni ai pavimenti e alle pareti. Fortunatamente per noi, gli ediﬁci pubblici di Viadana sono, anche se solo parzialmente, coperti dall'assicurazione contro il terremoto». (gb)

Da Suzzara a Vicenza per la mostra da Raffaello a Picasso Tutti a Vicenza per la cultura. L'associazione “Amici del Premio di Suzzara” infatti organizza per domenica 4 novembre una visita alla mostra “Raffaello verso Picasso – Storie di sguardi, volti, ﬁgure”, che è allestita nella basilica palladiana del capoluogo veneto. Sono esposte opere di Raffaello, Botticelli, Mantegna, Giorgione, Tiziano, Durer, Rubens, Caravaggio, Van Dych, Rembrandt, Velazques, El Greco, Goya ﬁno a Manet, Van

Gogh, Munch, Picasso, Matisse, Modigliani, Giacometti, Bacon e non solo. Nella giornata del 4 novembre, oltre alla visita alla mostra, probabilmente la più importante organizzata in Italia nel corso del 2012, è prevista, nel pomeriggio, anche la visita al centro storico di Vicenza e al Teatro Olimpico, oltre che un pranzo con prodotti tipici vicentini. Il prezzo dell'ingresso alla mostra, comprensivo di costi di trasferimento, guida per la visita

alla mostra, cuffie radio e prenotazione dell'ingresso, è di 35 euro. La visita guidata al Teatro Olimpionico invece costa 10 euro, mentre il pranzo è compreso tra i 23 e i 25 euro. Partenza dal piazzale delle poste a Suzzara alle ore 8, rientro previsto per le 18.45. Informazioni presso all'associazione “Amici del Premio di Suzzara”: 0376-531773 oppure 3487060709. (gb)

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Mantova

POLITICHE DEL LAVORO Quarta e ultima tappa dell’approfondimento sulla “Riforma Fornero”. Dopo gli ammortizzatori sociali, concludiamo con “Politiche del lavoro, appalti, contrasto delle dimissioni in bianco”

LAVORO Viaggio in 4 puntate

negli snodi fondamentali della legge n°92/12

In collaborazione con Cgil Mantova abbiamo scelto di dedicare quattro speciali alla riforma del lavoro, per contribuire a fare chiarezza su un provvedimento complesso e molto dibattuto. Abbiamo scelto di distinguere la parte più strettamente illustrativa della legge

dai commenti, che emergeranno dalle parole degli intervistati. L’ultima puntata è dedicata alle politiche del lavoro, gli appalti, il contrasto delle dimissioni in bianco. Il commento è afﬁdato a Italo Freddi, segretario NIDIL/CGIL.

La riforma del lavoro

Politiche del lavoro, appalti, contrasto alle dimissioni in bianco (articolo 4)

POLITICHE DEL LAVORO (COMMI 33-47) Si prevedono obblighi, in capo ai servizi all'impiego, relativi alle azioni da assicurare nei confronti dei disoccupati, ed in particolare nei confronti dei percettori di ammortizzatori sociali. Nello specifico ciò significa assicurare, in sequenza: a) un colloquio di orientamento entro i primi tre mesi dall'iscrizione, b) azioni di riorientamento collettivo da svolgersi tra tre e sei mesi, c)formazione di almeno due settimane da collocare entro sei o dodici mesi coerente con le competenze del soggetto o le prospettive economiche del territorio, d) per concludere con la formulazione di una proposta di lavoro entro il termine della durata dell'ammortizzatore. Contestualmente vengono modificate le norme sul mantenimento della condizione di disoccupato (il riferimento è al D.Lgs. 181/00 e s.m.i.): 1) non la si mantiene anche se la nuova occupazione non garantisce un reddito superiore al minimo esente da imposizione fiscale, al contrario di quanto fin qui possibile; 2) non esiste più una durata della nuova

occupazione a termine che prima era di quattro mesi per i giovani, otto mesi per gli altri, e che garantiva il mantenimento della condizione di disoccupato; ciò è ora sostituito con 3) una disposizione generale che ﬁssa in sei mesi il limite al di sotto del quale una nuova occupazione subordinata permette il mantenimento della con-

dizione di disoccupato L'Inps dovrà mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati alle politiche attive la banca dati dei percettori di ammortizzatori sociali, in cui i titolari di politiche attive dovranno inserire le azioni da essi compiute. Il tutto senza oneri ulteriori a carico della ﬁnanza pubblica.

Per finire, il lavoratore decade dal beneficio di cui gode (ASpI o mobilità) nel caso in cui rifiuti una proposta di lavoro raggiungibile in 80 minuti con mezzi pubblici ovvero collocata entro 50Km dalla residenza, e che garantisca una retribuzione superiore di almeno il 20% rispetto all'ammortizzatore di cui stia beneficiando. Invece il lavoratore in Cig

o altra forma di sospensione, decade qualora riﬁuti senza giustiﬁcato motivo difrequentare un corso di formazione. Conclusivamente, sono riaperti i termini per l'esercizio della delega, prevista dalla legge 247/07 (art.1, commi 3031) e già prorogati dalla legge 183/10, relativa alle politiche per l'impiego e i servizi connessi, con una maggiore

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enfasi sulle politiche di attivazione e sulla condizionalità delle erogazioni. AppAlti (commA 31) Si introducono due modifiche all'art.29 del D.Lgs. 276/03 in tema di responsabilità solidale tra appaltante e catena dei subappaltatori: − con la prima si abilita la contrattazione collettiva a “individuare metodi e proceduredi controllo e di verifica della regolarità complessiva degli appalti”; − con la seconda si disciplina la procedura giudiziaria in caso di coinvolgimento dell'appaltante per assolvere a diritti insoluti dei lavoratori della catena del subappalto. Modificando le normative precedenti, si prevede che la corresponsabilità dell'appaltante sia mantenuta, ma che diventi operativa solo dopoché il giudice abbia infruttuosamente tentato di “recuperare” il patrimonio dei subappaltatori. immigrAti (commA 30) Il lavoratore straniero che perde il lavoro ha diritto alla fruizione dell'ammortizzatore per tutta la durata cui avrebbe diritto un lavoratore italiano, e comunque la sua presenza in Italia è legale per almeno un anno dopo la perdita dell'occupazione. DisAbili (commA 27) Si modifica la base di computo su cui calcolare la quantità di assunzioni obbligatorie cui è tenuta l'impresa. Sono computati tutti i lavoratori subordinati, eccetto i disabili, i soci di cooperativa produzione e lavoro, i lavoratori somministrati, i lavoratori socialmente utili, i la-

voranti a domicilio, i lavoratori impegnati all'estero, i dirigenti, ed inclusi i lavoratori a termine con durate eccedenti i sei mesi. Si modifica altresì la previgente esclusione di tutti i lavoratori impegnati nei cantieri, aggiungendo quanti siano impiegati nelle attività di istallazione e manutenzione degli impianti. Si prevede anche un riordino dei criteri di esonero, affidato ad un decreto ministeriale da emanarsi entro due mesi dall'entrata in vigore della legge previa passaggio in Conferenza Stato Regioni. contrAsto Alle Dimissioni involontArie e sostegno AllA genitoriAlità (commi 16- 26) A) Contrasto alle dimissioni involontarie. Si introduce una procedura complessa di convalida delle dimissioni, al fine di garantirne la volontarietà. In particolare: − si estende la procedura attualmente in essere per le dimissioni dall'inizio della gravidanza fino ad un anno di età del bambino, consistente nella necessità di farsi certificare le dimissioni presso la DPL, fino al terzo anno di età, ovvero al terzo anno successivo al completamento della procedura di adozione. Fino alla convalida le dimissioni sono sospese; − nel caso di dimissioni non rientranti nei casi di cui sopra, si prevede sempre la possibilità di convalida presso la DPL, o altra sede deputata alla verifica della volontarietà delle decisioni del lavoratore (procedure ex art. 410 e sg. c.p.c.). Alternativamente, si potrà sottoscrivere la ricevuta che perviene all'impresa dopoché

abbia utilizzato il modulo delle Comunicazioni Obbligatorie riguardante la cessazione del rapporto di lavoro. Nel caso il lavoratore non sottoscriva immediatamente la ricevuta, l'impresa nei 7 giorni successivi deve comunicare al lavoratore la necessità di procedere ad una delle possibilità (DPL o sottoscrizione della ricevuta) e nel frattempo il rapporto si considera risolto. Qualora il lavoratore decida, nei 7 giorni successivi, a revocare le dimissioni, il rapporto si ripristina senza ulteriori benefici in capo al lavoratore. Se invece l'impresa non procede, nei trenta giorni successivi alla data delle dimissioni, a nessuna delle azioni descritte, le dimissioni si considerano decadute. Sono infine aggiunte sanzioni economiche per chi trattiene presso di sé fogli firmati in bianco finalizzati all'estorsione delle dimissioni “salvo che il fatto non costituisca più grave reato”. B) Sostegno alla genitorialità: • si prevede l'obbligo di un permesso di un giorno per il padre entro cinque mesi dalla nascita del figlio, eventualmente incrementabile a tre giorni previa accordo con la madre, che rinuncerebbe così a due giorni di astensione obbligatoria. La copertura economica è pari al 100% ed è a carico dell'Inps. • Al termine dell'astensione obbligatoria e per gli undici mesi successivi, la madre può chiedere, in alternativa al congedo parentale, l'assegnazione di un voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitteraggio oppure per il pagamento di rate dell'asilo nido.

Il commeNto

Italo Freddi, Nidil/ Cgil: “la tutela del lavoro non trova cittadinanza” e' possibile, a suo avviso, mettere in atto politiche per il lavoro "a costo zero" ? "Credo che per come risulta strutturato il nostro sistema economico; imprenditoriale, sociale e previdenziale; e se intendiamo il lavoro declinato in tutte le sue forme, dalla ricerca dello stesso sino alla sua realizzazione pratica, alla perdita del posto e alla applicazione degli ammortizzatori sociali, non mi sembra possibile parlare di riforma del lavoro a costo zero". come giudica il passaggio sugli appalti, con il rinvio alla contrattazione collettiva per individuare metodi e procedure di controllo e di verifica della regolarità degli appalti? "Il mondo degli appalti, così come concepito e gestito non regge più in un Paese dove questo strumento di affidamento dei lavori a ditte esterne alle imprese è diventato uno strumento per arricchire parte del mondo dell'imprenditoria stessa o nella peggiore delle ipotesi serve a garantire forme di malavita. Il sistema in sé deve per forza essere riformato perché nei fatti gli appalti al" massimo ribasso" oppure" l'offerta più conveniente" non garantisce la qualità del servizio e nemmeno l'esecuzione costante dei lavori affidati. Le pesanti ripercussioni di questo nefando modo di operare determina una ricaduta pesantemente negativa sugli addetti i quali, di appalto in appalto, si vedono ridotte le ore di lavoro, gli stipendi, e la garanzia del posto di lavoro di lavoro stesso. A fronte di un cambio di appalto i lavoratori hanno pochissime tutele per poter passare da una azienda ad un'altra. Quando questo si verifica agli addetti viene imposto, pena la" non assunzione", di rinunciare ad una parte significativa del proprio stipendio. Anche la nuova norma non prevede pene significative sia per quanto riguarda l'appaltatore che l'appaltante e comunque interviene sempre a valle dei fatti accaduti. Per quanto mi riguarda il rimando alla contrattazione collettiva potrebbe risultare un elemento importante per un controllo vero da parte degli addetti che operano nei vari settori perché avrebbe la possibilità di intervenire a monte delle situazioni, a dimostrazione che le parti sociali possono esercitare un ruolo di analisi e di controllo sia sugli appalti ma anche sul modello organizzativo di una azienda e sulla necessità o meno di appaltare lavori. Troppe volte si appalta e/o esternalizza solo per ridurre i costi dell'impresa. E' dimostrato che un appalto al massimo ribasso non permette una qualità alta del lavoro e/o del servizio da garantire e non consente di garantire i lavoratori dal punto di vista della sicurezza

sul lavoro. I lavoratori" invisibili" che prestano la loro opera attraverso gli appalti sono una parte consistente del mondo del precariato nel nostro Paese anche se hanno contratti a tempo indeterminato. Un altro elemento non positivo che si evidenzia in modo particolare nel mondo degli appalti è legato alla retribuzione e ai salari determinati attraverso il settore e di appartenenza e ai Contratti nazionali di categoria. Il salario di questi lavoratori cambia non solo in funzione delle cose dette in precedenza, ma anche perché, a fronte della medesima prestazione, al subentro di una nuova Ditta, sia essa imprenditoriale e/o cooperativa se questa applica un contratto piuttosto che un altro, la retribuzione varia in modo consistente. Nell stragrande maggioranza dei casi penalizzando il lavoratore. Risulta comunque dimostrato che la competitività di una impresa non è determinata solo da un basso costo del lavoro o il ricorso a varie forme di appalti". non crede che il passaggio sugli immigrati sia uno degli aspetti più positivi della nuova legge? "E stato fatto un passo importante di civiltà e di riconoscimento dello stato del lavoratore non italiano nel nostro Paese. Un passaggio che se gestito in modo corretto permette al lavoratore straniero, se perdesse il lavoro di non essere costretto a diventare clandestino. Si stabilisce altresì un elemento di uguaglianza nei confronti degli altri lavoratori". E' d'accordo con chi definisce il passaggio sul contrasto alle dimissioni involontarie tanto farraginoso da risultare sostanzialmente inefficace? "Nel premettere che lo spirito della norma dovrebbe essere quello di un contrato vero alle dimissioni in bianco con tutto quello che può significare questo gesto improprio di parte della nostra imprenditoria, la norma non risulta certo snella. Va detto però che pur nella consapevolezza che il Governo avrebbe potuto fare di più e meglio in attesa di poter davvero garantire le lavoratrici e i lavoratori contro un abuso che con particolare accanimento si riverbera sul personale femminile, il ruolo e la funzione del sindacato in tutte le sue rappresentanze, all'interno e all'esterno delle aziende, rimane un elemento indispensabile per garantire e tutelare gli addetti".

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SPECIALE TURISMO La caratteristica del popolo

thailandese più importante e conosciuta nel mondo è il thainess, un insieme di valori, modi di fare, qualità e gesti che contribuiscono a creare un vero modo di vivere, da scoprire nella vita di tutti i giorni e nella quotidianità.

THAILANDIA

Pace per lo spirito

I VALORI DEL THAINESS Si estendono a ogni aspetto della vita dei thailandesi, che apprendono i fondamentali concetti dalla tenera età in modo del tutto naturale. Questi valori trovano la massima espressione nel calore e nell’ospitalità, unici del popolo thai. Sempre più spesso,le attività turistiche, gli alberghi e i tour coinvolgono le comunità locali, portando i visitatori alla scoperta della cultura e delle tradizioni più autentiche thailandesi: cucina, artigianato, danza, meditazione, semina del riso, muay thai e visita a templi, sono alcune delle attività che contribuiscono

a dare ai turisti un assaggio di thainess. I mercati galleggianti concentrano molti degli elementi dell’antico stile di vita della popolazione: i villaggi sui canali che vengono raggiunti solo tramite piccole imbarcazioni, il cibo cucinato all’aperto, le coltivazioni di erbe medicali e le abitazioni su palaﬁtte. Proprio questo tipo di alloggi, rispecchia l’adattabilità e la mobilità tipica dei thailandesi. IN TAILANDIA CI SI INNAMORA Ci si innamora della sua gente gentile, dello sguardo sereno delle mille statue di buddha, di templi e palazzi che sem-

brano usciti dal libro delle favole, di un mare di smeraldo costellato di scogli alti come le torri del castello di un gigante, di baie nascoste e preziose, di profumi mai sentiti prima, di frutti misteriosi e dolcissimi. Se poi accanto a voi c’è una persona speciale - circondati da tanta grazia - probabilmente vi innamorerete anche di lei, ma non riuscirete più a togliervi dal cuore il “paese del sorriso”. WELLNESS & BEAUTY Massaggi: carezze per corpo e mente Il massaggio tradizionale tailandese detto nuad bo barn nasce nel secondo secolo a.C. grazie al medico di origine

indiana Bhacca, che concepisce l'uomo come unità tra mente e corpo. Secondo il suo pensiero l'uomo è un insieme di 10 linee energetiche invisibili e, premendo dei punti ben precisi su di esse, si possono alleviare i dolori, diminuire lo stress, migliorare la circolazione centrale e periferica, rilassare i muscoli e rafforzare gli organi in modo che siano meno attaccabili dalle malattie. Infatti la medicina tradizionale tailandese crede che il corpo sia composto di 4 elementi principali - vento, acqua, terra e fuoco - e che le malattie derivino da un loro squilibrioi. Alla digitopressione si uniscono anche esercizi di allungamento

dei muscoli, così da creare un perfetto equilibrio tra l'energia del corpo, della mente e dello spirito. Proprio per questo legame con la sfera spirituale, una volta il massaggio tailandese era insegnato e praticato nei templi e ancora oggi non è del tutto inusuale trovare centri di massaggio in questi luoghi. Può anche essere abbinato a trattamenti con vapore, oli ed erbe profumate. Un'esperienza unica, assolutamente da provare perché, come dicono in Tailandia, “è una carezza al corpo e alla mente”. Tutti i maggiori alberghi in Tailandia offrono ai loro ospiti la possibilità di usufruire di questi rigeneranti trattamenti grazie

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al lavoro di massaggiatori professionisti all'interno della loro beauty farm o direttamente in camera. Chi invece desidera imparare l'antica arte può seguire corsi un po' ovunque e in particolare nel Wat Po, il tempio del Buddha Dormiente a Bangkok. BANGKOK Rilassati dentro, belli fuori In risposta a chi pensa che relax e città siano due linee che non s’incontrano mai, “Sareerarom Tropical Spa”, situata nel cuore di Bangkok, è pronta a smentirlo.Giardini ricolmi di lussuriose piante tropicali, ﬁori e terrazze fanno

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medica professionale che spazia dalla medicina cinese, alle pratiche tradizionali giapponesi, alla sapienza ayurveda indiana, ﬁno ai rimedi thai, propone soluzioni disintossicanti. La vasca idroterapica, illuminata dalle candele profumate, il giardino delle delizie, dove assaporare tè biologici, frutti esotici e fantasie alla soia, completano l’allettante proposta. SOGNANDO KRABI… Nel vasto repertorio dei viaggi da sogno, un posto di prim'ordine merita questo luogo magico dove, da un mare color turchese, emergono imponenti giganti

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ogni alba e tramonto, spettacoli naturali dai contorni differenti. I proﬁli degli scalatori si stagliano sulle falesie verticali dell’infuocata Railay Beach, le canoe sguazzano agili tra le conformazioni carsiche nelle isole di Koh Phanak, Koh Hong e Tham Lot. Insieme alle sorelle minori Khao Machu e Khao Khian, esse possiedono affascinanti lagune ricoperte di mangrovie e misteriose caverne disegnate da stalattiti e stalagmiti. Di questo arcipelago selvaggio s’innamorò anche lo 007 Roger Moore che, nel 1974, vi recitò nella pellicola “L’Uomo dalla pistola d’oro”.

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Mantova Mantova

SPECIALE SICUREZZA STRADALE Secondo l’Ue

ci sono 4000 prodotti con conseguenze sulla concentrazione degli autisti «Può inﬂuenzare la reattività, la capacità di guida e la capacità di usare strumenti o macchinari.» Su questa frase, ci si imbatte facilmente nelle avvertenze delle scatole dei farmaci che vengono venduti insieme ad un

Guida prudente: attenti a quei farmaci

foglietto illustrativo, anche detto bugiardino, in cui si trovano tutte le informazioni relative al farmaco acquistato; uno spazio è dedicato agli effetti indesiderati che l’assunzione del farmaco può avere sul paziente, condizionan-

BANDO E il “Pirellone” istituisce la Giornata regionale della Sicurezza stradale La Regione Lombardia invita a presentare entro il 30 ottobre 2012 le domande e le candidature di iniziative di alto rilievo e senza scopo di lucro realizzate sul territorio lombardo nel 2011 e nel 2012 in materia di sicurezza stradale e finalizzate all’informazione, formazione e sensibilizzazione. La Regione intende infatti raccogliere e mettere a confronto le esperienze più positive intraprese in materia di sicurezza stradale al fine di valorizzare l’attività dei diversi attori impegnati nella definizione e realizzazione di iniziative volte alla costruzione di una cultura della sicurezza stradale. Sarà attribuito un riconoscimento morale di Regione alle iniziative considerate più efficaci nella lotta contro gli incidenti stradali. Tale riconoscimento sarà attribuito dal Presidente nel corso della Giornata regionale della sicurezza stradale 2012, così come previsto all’art. 2bis della legge regionale 3 maggio 2004, n. 10 "Istituzione del giorno della memoria per i Servitori della Repubblica caduti nell’adempimento del dovere, e delle vittime della strada".

Autoriparazioni Baldo Andrea

do le normali e comuni attività svolte durante la giornata. Ogni anno nel mondo, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 1.500.000 persone perdono la vita in incidenti stradali, nella maggior parte dei casi dovuti ad errori di comportamento da parte dei guidatori, a eccessiva velocità, colpi di sonno, alcol e sostanze stupefacenti. All’origine di questi episodi di distrazione c’è un’alterazione dello stato psicoﬁsico. Tuttavia, anche l’assunzione di alcuni farmaci può inﬂuire sulla corretta conduzione di un veicolo. Molti farmaci possono infatti interferire negativamente con le funzioni motorie e cerebrali, come accade per i medicinali legati alla cura di ansia e depressione,

INCIDENTI CON BAMBINI COINVOLTI, LOMBARDIA “MAGLIA NERA” Nella nostra regione ben 88 sinistri con minori coinvolti nei primi sei mesi dell’anno Secondo l’Asaps (Associazione amici della polizia stradale) i dati relativi ai primi sei mesi del 2012 evidenziano una situazione preoccupante per quanto concerne gli incidenti stradali che vedono coinvolti dei bambini. Al 30 giugno l’Osservatorio ha monitorato 366 episodi significativi nei quali 31 bambini da 0 a 13 anni - lo stesso numero del primo semestre 2011 - hanno perso la vita, di questi 7 erano bimbi stranieri. Sono 443, invece, i bambini rimasti feriti in modo signiﬁcativo. La maggior parte degli incidenti è avvenuta in area urbana con 160 eventi, pari al 44%. 136 gli incidenti avvenuti su statali e provinciali, 37% e 15 sulla rete autostradale, 4,1%. Si segnalano anche 2 incidenti avvenuti in area campestre. Per un altro numero

allergie e orticaria, artrosi, cefalea, emicrania, epilessia, nausea, ipertensione, insonnia e malattie autoimmuni. La lista dei farmaci che possono compromettere la capacità di guida è vastissima (circa 4000) e comprende dunque ansiolitici, antidepressivi e antipsicotici, anticonvulsivanti e antistaminici, anticinetosici, antinfiammatori, antipertensivi, insulina e miorilassanti. Sonnolenza, vertigini, visione offuscata, confusione, disturbi visivi sono gli effetti che alcuni farmaci possono avere sulla capacità di guida. Ma l’inﬂuenza dell’assunzione di medicinali sulla capacità e l’attenzione del guidatore è spesso sottovalutata o poco conosciuta. Il periodo più critico di una terapia è la fase di incidenti non è stato possibile individuare la tipologia della strada. Delle 31 vittime, 21 erano bambini trasportati (67,7%) e 265 i feriti (60%). Dieci i bimbi investiti e uccisi mentre camminavano sulla strada (125 i feriti). 43 i bimbi feriti mentre erano in bicicletta. 1 morto e 11 feriti fra i bambini viaggiavano come passeggeri su moto o ciclomotori. La fascia d’età che paga il prezzo più alto è quella che va da 0 a 5 anni con 18 morti e 123 feriti. Segue quella da 6 a 10 anni con 9 morti e 143 feriti, inﬁne la fascia 11-13 anni con 4 morti e 77 feriti. In alcuni casi non è stato possibile accertare l’età esatta delle piccole vittime. In 12 episodi il conducente investitore è risultato in stato di ebbrezza per alcol oppure sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. 34 gli eventi in cui i bimbi sono stati vittime di pirati della strada, quasi il 10%. La regione che paga il costo più alto di incidenti stradali con bambini è la Lombardia con 88 eventi. Seguono l’Emilia-Romagna con 37 incidenti, la Toscana con 33, il Veneto con 26 , a Campania con 21, la Puglia con 20 e la Sicilia con 19 .

iniziale, quando non è ancora chiaro come reagirà il nostro organismo ai farmaci, se compariranno effetti indesiderati e di che intensità saranno. Nei primi giorni di trattamento sarebbe bene evitare di mettersi al volante. Se non è possibile, usare molta prudenza, cercando di evitare viaggi prolungati senza soste o in condizioni di trafﬁco difficili. Infatti molti farmaci possono recare disturbo alla concentrazione e alla capacità di prestare attenzione. Come accade per l’alcool, anche molti farmaci, soprattutto quelli che agiscono a livello del Sistema Nervoso Centrale, possono interferire negativamente con le funzioni che sovrintendono alla guida, una delle più comuni, ma

più complesse, serie di attività psicomotorie compiute dall’uomo. Considerando che milioni di automobilisti percorrono ogni giorno strade e autostrade, e che presumibilmente fra di essi sono molti quelli che assumono farmaci, ci si rende subito conto delle dimensioni del problema e di quanto sia importante la consapevolezza del rischio che si corre per adottare i comportamenti più idonei a prevenirlo. Le sostanze che potenzialmente possono compromettere la guida (diminuendo il livello di concentrazione, provocando sonnolenza e vertigini), sono numerose ma in molti casi è difﬁcile stabilire con precisione la portata dell’interferenza e sono possibili solo fondate supposizioni.

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Oltre il 90% di incidenti in meno

La costruzione di piste ciclabili puo' abbassare il tasso di incidenti fino al 90%. Lo ha dimostrato uno studio canadese pubblicato dall' American Journal of Public Health, secondo cui anche le semplici corsie riservate alle bici possono essere efficaci. Lo studio dell'universita' di British Columbia ha analizzato 690 incidenti che hanno coinvolto ciclisti tra il 2008 e il 2009 nella citta' di Toronto, studiando anche le diverse infrastrutture dove sono avvenuti. Il rischio maggiore e' stato trovato per strade grandi con macchine parcheggiate e nessuna infrastruttura specifica per le bici, con i veicoli che entrano o escono dai parcheggi e le portiere aperte all'improvviso come pericolo maggiore. Le piste ciclabili separate invece, spiega lo studio, abbassano i rischi del 90%, mentre le semplici corsie riservate disegnate sulle strade per le auto hanno comunque un effetto positivo, dimezzando gli incidenti: "L'adozione di queste infrastrutture non diminuisce solo gli incidenti - spiega Kay Teschke, uno degli autori - incoraggia anche a prendere la bici, aumentando quindi anche i benefici per la salute".

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TOLLERANZA ZERO Presentato il progetto “Noi sicuri” e installati i primi “Velo OK” sulle principali strade del comune alle porte di Mantova

Ecco i “tutor”

per sanzionare gli automobilisti che “sgarrano”

L’Amministrazione comunale di Virgilio ha aderito al progetto “NoiSicuri” attivando una prima fase sperimentale che durerà fino alla fine di novembre. La sperimentazione, che prevede complessivamente l’installazione di 24 predisposizioni a terra per posizionare a rotazione 5 dissuasori di velocità a cabina, denominati “Velo OK”, verrà attivata nelle seguenti strade: Via Bolivar – Via Arginotto – Via Granasso – Via Di Mezzo – Via Parma – Via Virgiliana – SS413 Via Romana – SP ex SS62 Della Cisa. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi dal sindaco Alessandro Beduschi e dall’assessore Fabio Bonelli. “Le cabine Velo OK scelte dalla nostra Amministrazione – ha detto il sindaco - hanno la caratteristica di essere facilmente spostate sul territorio ed il loro continuo riposizionamento in siti diversi consente di mettere in sicurezza a turno tutti i punti più critici e di mantenere massima nel tempo l’attenzione degli utenti della strada”. Il progetto prevede inoltre di eseguire il monitoraggio del traffico sulle strade interessate, mediante

Sulle strade di Virgilio si rallenta apposite apparecchiature radar che acquisiranno in entrambi i sensi di marcia velocità, data e orario relativo al passaggio di veicoli. “Avremo così delle statistiche che ci permetteranno anche di capire i periodi più critici” ha proseguito Beduschi. Saranno tre gli impianti ﬁssi installati sul territorio, due a Pietole e uno a Cappelletta. Si tratta di strumenti idonei e in grado di limitare la pericolosità di alcune strade cittadine e renderle più sicure. Questa nuova metodica, sperimentata e successivamente ampiamente diffusa nella provincia pilota di Macerata (dove ha già dato risultati estremamente positivi in termini di abbattimento dell’incidentalità), si può deﬁnire come una sorta di versione cittadina del famoso “Tutor” in quanto, anche se con logiche completamente diverse, ottiene lo stesso effetto di controllo costante sugli automobilisti. “Questo progetto non rientra in una logica vessatoria – ha proseguito il primo cittadino – anche perché i proventi delle contravvenzioni verranno ulteriormente investiti

sulla sicurezza stradale”. Il sistema si basa sull’installazione a margine della strada una serie di colonnine, denominate “dissuasori di velocità a cabina Velo OK” colorate ed estremamente visibili agli automobilisti, recanti l’indicazione del limite di velocità e della presenza del controllo elettronico della velocità. I «Velo OK» sostanzialmente sono «scatole vuote» che ricordano agli automobilisti i limiti di velocità della strada che stanno percorrendo. Non solo, le colonnine possono fungere da semplice dissuasore oppure, alloggiando al proprio interno le apparecchiature di rilevazione della velocità, possono fungere da vero e proprio “autovelox”. La deterrenza sta appunto nel fatto che l’automobilista non può sapere in quale di esse si trova un rilevatore (che peraltro può essere facilmente trasferito dall'una all'altra). A rotazione, quindi, la Polizia Municipale metterà in funzione con il rilevatore, una cabina alla volta, sanzionando all'occorrenza e scoraggiando anche il trasgressore più indisciplinato. È una questione psicologica, chi si im-

NORMATIVA

batte in questo sistema è indotto a rispettare i limiti, l'automobilista, infatti, non può sapere in anticipo se e quale colonnina rileverà l'infrazione. Tuttavia, a prescindere della messa in funzione o meno dell’apparecchiatura di controllo, il ripetersi in serie di tali colonnine rende costante l’effetto dissuasivo lungo tutto il tratto di strada coperto,

durante tutte le 24 ore (le colonnine si rendono visibili anche di notte mediante l’emissione di un segnale luminoso intermittente). Prossimamente, dopo il posizionamento su strada dei dissuasori e un successivo monitoraggio del trafﬁco, sarà inoltre organizzata una serata informativa con la cittadinanza per comunicare i risultati dell’esperimento. Ci sarà

quindi più sicurezza per i pedoni e per i residenti, e questo è lo scopo per cui verranno installati. Nel frattempo sono stati installati i primi “Velo OK”, alla presenza degli stessi Beduschi e Bonelli ed esattamente nella frazione di Pietole, sulla Romana, il primo di fronte al monumento di Virgilio e il secondo all’ingresso del paese per chi proviene da Cerese.

SAN GIORGIO

E intanto la Ue inasprisce le sanzioni

Lavori in corso sulla

La legge italiana recepisce ufficialmente le linee guida UE su controlli e ispezioni della rete stradale. E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufﬁciale (supplemento ordinario 182) il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, emanato in attuazione della direttiva 2008/96/CE, in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. Le linee guida sono state emanate ai sensi dell’art. 8 del d.lgs. n. 35/2011, di recepimento della direttiva 2008/96/CE. Il decreto prevedeva una serie di decreti attuativi, predisposti in forma unitaria dal Ministero competente, in vigore con la pubblicazione in

Proseguono i lavori per il ripristino della banchina sulla tangenziale nord di Mantova, nei pressi di San Giorgio, dopo il cedimento avvenuto nei giorni scorsi. La riapertura al traffico in entrambi i sensi di marcia molto probabilmente non potrà avvenire però prima della fine del mese. Il cedimento della banchina, lo ricorda la Provincia di Mantova con una nota ufficiale, è stato dovuto con ogni probabilità al fatto che un’infiltrazione d’acqua ha smosso i materiali sabbiosi sottostanti la pavimentazione stradale. Il cedimento è avvenuto in prossimità dell’attacco tra il rilevato e il viadotto, nelle vicinanze della discesa verso la rotatoria tra la strada provinciale 30 e la provinciale 482 Alto Polesana.

Gazzetta Ufficiale. Attraverso le linee guida vengono disegnati «i criteri e le modalità per l’effettuazione dei controlli della sicurezza stradale sui progetti e delle ispezioni di sicurezza sulle infrastrutture esistenti e per l’attuazione del prowcesso per la classificazione della sicurezza della rete stradale», come si può leggere sul sito istituzionale del Ministero. Il decreto definisce cosa si intende per controlli «della sicurezza stradale sui progetti e le ispezioni di sicurezza sulle infrastrutture esistenti, definiti complessivamente "analisi di sicurezza stradale"» facendo riferimento ad un «processo di tipo preventivo, tendente ad

individuare le situazioni potenzialmente generatrici di incidenti, finalizzato alla verifica di sicurezza dei progetti stradali, sia di nuove infrastrutture sia di interventi di adeguamento di strade esistenti, ed alla verifica delle caratteristiche delle strade esistenti in esercizio». Se lo scopo delle linee guida è di coordinare tra loro le attività dei soggetti che operano nel processo della sicurezza delle infrastrutture stradali, in modo da garantire l’armonizzazione dei loro interventi - compreso quello di classificazione - sulla rete stradale, i soggetti cui si rivolgono sono i controllori dei progetti e gli ispettori delle strade esistenti.

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Mantova

Sport

METÁ BALLERINE, METÁ GINNASTE I movimenti di questa disciplina richiedono equilibrio e grazie, insieme a grande forza muscolare

 A San Giorgio c’è l’unica scuola di pole dance della provincia. “Niente di erotico – dice l’istruttrice Elena – ma un mix di eleganza, forza e sensualità”

La danza del palo Metà ballerine, metà ginnaste. La grazia e la sensualità del ballo, mescolate alla forza e all’elasticità muscolare necessarie per le evoluzioni più ardite. Sono le caratteristiche principali della pole dance, e di chi la pratica. Per chi vuol imparare, a Mantova, l’unica scuola si trova a San Giorgio, nel centro fitness e wellness Agorà. Chi ve la insegna è Elena Mortari, che da Mantova, per studiare architettura, si era spostata a Milano. E lì, oltre a ottenere laurea e lavoro, ha scoperto la pole dance. Dal tutù al palo, si potrebbe riassumere. Elena infatti ha 15 anni di danza classica alle spalle. Un paio d’anni fa, incuriosita, ha partecipato alla sua prima lezione, e non ha più mollato. Tant’è vero che ora è lei, a tenere le lezioni, dopo aver preso parte al corso per insegnanti. Tanto per sgomberare subito il

campo da dubbi o equivoci, né Elena né le sue allieve reputano anche lontanamente erotica la pole dance. Sensuale sì, certo, “ogni danza ha la sua componente di sensualità” spiega proprio l’istruttrice. Ma tutto si ferma lì, e l’unica cosa che ha in comune con la lap dance dei locali di striptease, è il palo. Ogni settimana, nella palestra di San Giorgio, almeno 7-8 allieve seguono la lezione di Elena, che ha cominciato a insegnare poco più di un anno fa. Pole dance base e pole dance acrobatica. La differenza è che in quest’ultima disciplina, derivata da quella classica, sono previste serie di movimenti e figure spesso “a testa in giù”, e dunque viene insegnata soltanto dopo le nozioni di base. Per quanto riguarda l’abbigliamento, assolutamente vietati pantaloni lunghi, e maglie che coprano troppo. Anche qui non

si tratta di un accorgimento estetico: “il contatto fra la pelle delle braccia e delle gambe e il palo – spiega Elena – è fondamentale, e parte integrante della pole dance. Ruotare intorno alla pertica senza sentire il contatto con il metallo sarebbe, oltretutto, anche rischioso, nel caso sfugga la presa”. Dimenticatevi anche i tacchi altissimi delle spogliarelliste. Solo le ballerine più esperte possono esibirsi su “trampoli” del genere, e comunque esercitazioni e lezioni si tengono su parquet, quindi molto meglio optare per mezze punte o scarpe da ritmica. Il mondo della pole dance in Italia è ancora lontano dall’essere quel fenomeno che è negli Stati Uniti o in Australia, paesi al top in questa disciplina. Ma dal momento che a Mantova c’è la possibilità di scoprirlo, perché non farlo? Divertimento e forma fisica sono assicurati.

LA LEZIONE TIPO

Come si svolge una lezione di pole dance? RISCALDAMENTO - I primi 7/8 minuti di riscaldamento con esercizi mirati a preparare i muscoli maggiormente coinvolti, esercizi di potenziamento degli arti superiori e inferiori, stretching e inoltre esercizi mirati per lavorare di più sulla flessibilità e sulla coordinazione. POLE DANCE - Insegnamento dell’impostazione al palo, dei passi, delle mosse, delle spinte intorno al palo, dalla transizione da una mossa all’altra e floor work. Man mano che le allieve progrediscono vengono messe a punto anche delle vere e proprie performance riassuntive delle mosse imparate. DEFATICAMENTO - Alla fine gli ultimi dieci minuti vengono dedicati al defaticamento, con esercizi di rilassamento, stretching e addominali. Inoltre, se necessario, vengono inclusi altri esercizi specifici, di potenziamento o stretching più profondo, nel caso ci sia da lavorare di più sulla flessibilità o la coordinazione.

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Mantova

Numero 39 • Venerdì 26 OTTOBRE 2012

Mantova

Su il sipario ad Ostiglia. Inaugurano Ficarra e Picone il 3 novembre

Parata di stelle al Teatro Monicelli O

stiglia si conferma piccola capitale del teatro. Non solo in provincia di Mantova. Basta scorrere infatti il cartellone 2012/2013 per capire che quella proposta al Teatro Nuovo “Mario Monicelli” è una rassegna che non ha nulla da invidiare ai palcoscenici più importanti d’Italia. Riuscire, in tempi di crisi e di tagli alla cultura, nell’intento di portare ad Ostiglia nomi del calibro di Ficarra e Picone, Mariangela D’Abbraccio, Pino Quartullo, Daniele Pecci e Nancy Brilli è un vero e proprio “miracolo” culturale di cui va dato ampio merito all’amministrazione comunale ostigliese.

La rassegna partirà proprio con il duo comico siciliano di Ficarra e Picone sabato 3 novembre. Saranno loro ad inaugurare l’anno di spettacoli con “Apriti Cielo”. Il 15 novembre la rassegna prosegue poi con lo spettacolo “Kramer contro Kramer”, con interpreti Daniele Pecci e Federica Di Martino. Seguirà il 3 dicembre un grande classico goldoniano, “La locandiera”, interpretato da Nancy Brilli, Fabio Bussolotti e Maximilian Nisi. Il 2013 si apre con Corrado D'Elia in “Novecento” il 13 febbraio, mentre il 26 febbraio andrà in scena “Affari di Cuore” interpretato

da Chiara Noschese, Mariangela D'Abbraccio e Pino Quartullo. La stagione si concluderà, infine, il 14 marzo 2013 con “Vite Private” con Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli. Per info, biglietti e abbonamenti: simonetta.callegarini@ comune.ostiglia.mn.it oppure 0386/302537.

mottellA

Due week end con la “Festa d’la Polenta” Per due week end la piccola frazione di Mottella nel comune di San Giorgio di Mantova si trasforma in “Polentalandia” grazie alla tradizionale “Festa d’la Polenta” organizza dalla Polisportiva “San Giorgio 90 ASD” presso il centro sportivo Pertini. Sabato 3 e domenica 4, e ancora sabato 10 e domenica 11 novembre, sotto i tendoni riscaldati allestiti per l’occasione sarà così possibile gustare le ricette più svariate con specialità a base di polenta. Il tutto allietati da sottofondo di accompagnamento musicale. Visto i successi scorsi, quest’anno la festa raddoppia. Doppio week end e, alla domenica, si mangia anche a mezzogiorno. Il menù è di quelli da leccarsi i baffi. Si parte con un’ampia selezione di polente “morbide” servite con Baccalà alla vicentina, porcini, funghi e salamella, funghi e grana, salamello (pe-

sto), fagioli e cotiche, fagioli e salsiccia, crema di formaggi, formaggio tartufato. Per gli amanti della polenta “abbrustolita” ci sarà la possibilità di mangiare insieme a stracotto di cavallo, cinghiale in umido, saltarei, pesce in salsa, salame o patatine. Da non perdere il tris con gras pista, grepole e

cospeton. E dopo una buona polenta non c’è niente di meglio che un dessert. E allora: Dolce amor di polenta, torta di ricotta e mais, torta di farina di mais e amaretti, polenta fritta con zucca fritta, biscotti di mais e l’immancabile Torta Sbrisolona. Il tutto innaffiato con i migliori vini e bevande.

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Mantova

Tutto pronto a Carbonara Po per la quindicesima edizione della manifestazione

TARTUFESTA, il tartufo è servito

Anche quest’anno il tartufo, intenso sapore della tradizione e prelibato ingrediente della cucina più rafﬁnata, viene celebrato a Carbonara di Po con la “Tartufesta”, giunta alla sua XV edizione. Per tre ﬁne settimana, a partire dal 27 ottobre, i piatti tipici a base di tartufo torneranno a deliziare moltissimi buongustai sulle tavole imbandite sotto il Palatartufo riscaldato di piazza I Maggio a Carbonara. Merito della manifestazione organizzata come ogni anno dalla Pro Loco Carbonarese in collaborazione con il Comune di Carbonara di Po e il sostegno di Provincia di Mantova, Associazione Strada del Tartufo Mantovano e Associazione turistica Sagre e dintorni. Oltre a una vasta scelta di piatti tipici, ci saranno anche esposizioni di prodotti enogastronomici, creazioni artistiche ed artigianato locale. La festa si svilupperà attorno a due nuclei principali: il ristorante e l'area espositiva. Nel primo sarà possibile gustare il meglio della cucina mantovana, dal risotto col tartufo ai tortelli. Nell'altro settore, posto nei vicini locali della scuola

media, si troveranno vari stand allestiti da aziende e privati della zona. Non mancheranno eventi collaterali come la “Magica Notte di Halloween” in programma al Pala Tartufo il 31 ottobre alle 21, la “Grande Castagnata” con cioccolata,

Fiasp con doppio percorso di 6 e 12 chilometri. Ormai giunta alla 15esima edizione la fama della festa ha superato i conﬁni provinciali e attira avventori dalle province e dalle regioni limitrofe. Ogni anno le presenze sono in costante aumento, e molti ci

punch caldo e lo spettacolo teatrale e la “Corsa del Trifulin”, manifestazione podistica non competitiva a passo libero valida per il Concorso nazionale

rinnovano la ﬁducia di anno in anno, segno che la qualità dei piatti proposti non delude le aspettative. Le pietanze sono preparate con pregiato tartufo

bianco che i cuochi amalgamano sapientemente con il riso o i tortelli di zucca, con la scaloppina o con l’uovo: il risultato ﬁnale è l’intensa esaltazione dell’aroma del tartufo tanto amato dagli estimatori della buona cucina. Da alcuni anni è iniziata poi una collaborazione con i ristoranti locali i quali, a rotazione, propongono le loro specialità che potranno essere poi gustate oltre il periodo della manifestazione. Anche gli approvvigionamenti, per quanto è possibile, vengono fatti avvalendosi dei commercianti locali per sottolineare ancora di più la territorialità dell’evento. La TartuFesta si svolge nel PalaTartufo, tensostruttura riscaldata che propone una sala, elegantemente allestita, afﬁancata ad uno spazio espositivo nel quale si possono acquistare tartufo fresco, prodotti al tartufo e artigianato. Un centinaio di volontari rende possibile la realizzazione dell’evento e garantisce un servizio di qualità accompagnato da cordialità e cortesia. Si consiglia la prenotazione. Info e prenotazioni: 333 2377400 - 348 4520695.

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Dal 2 al 4 novembre la XIII edizione della kermesse organizzata da “Anima Suzzara”

POLENTINFESTA

Suzzara apparecchia la tradizione In tredici anni ha saputo imporsi in tutto il mantovano come una delle più belle feste dedicate alla Polenta. Stiamo parlando di “PolentinFesta”, la manifestazione organizzata dall’associazione “Anima Suzzara” che dal 2 al 4 novembre porta nel cuore del centro suzzarese, in piazza Garibaldi, i sapori della tavola di una volta. Ma non solo. Come ogni anno, a fare da corollario alla parte eno-gastronomica, ci saranno numerosi eventi, dal Mercatino di qualità “Terre dei Gonzaga” di domenica 4 novembre alle esibizioni di vespe e Harley Davidson all’esposizione delle antiche macchine per la trebbiatura e la sgranatura portate in piazza dall’azienda dei Fratelli Chierici. “Speriamo che il bel tempo ci dia una mano – spiega il presidente dell’associazione Franco Bigi – Per noi è fondamentale perché riusciamo a tenere al coperto lo stand del ristorante e quello degli espositori di cibi e prodotti locali, ma per gli eventi abbiamo come location la piazza e quindi in caso di pioggia avremmo difﬁcoltà a garantirli”. Sperando nel bel tempo, dunque, si attendono a Suzzara migliaia di persone nel week end che dal 2 porta al 4 novembre. In cucina più di 50 volontari, uomini e donne, che raccolgono anche altre associazioni del territorio coordinate da Anima Suzzara per l’occasione: Gruppo Amici per il

Po, Gruppo podistico Suzzarese, Comitato RivaXRiva, Circolo Motori Suzzara, PolRiva, Commercianti Suzzaresi, Amici della Moto Suzzara. In cucina non mancheranno le prelibatezze con polenta e gnocco fritto a farla da padrona anche con piatti d’asporto. Le serate, sotto il tendono riscaldato, saranno allietate dal pianobar. In tavola ci saranno i piatti della tradizione: polenta fresca, pasticciata, con il cotechino, alla piastra, con luganega, con grass pistà. Venerdì sera 2 novembre serata dedicata al pesce con Risotto di

gamberi, filetti di branzino in umido con polenta, baccalà alla mantovana e dessert. “Polentinfesta” non è l’unica manifestazione organizzata da “Anima Suzzara”. “Nel corso dell’anno – spiega Bigi – riusciamo a garantire una decina di manifestazioni per vivacizzare il nostro paese. Quest’anno abbiamo devoluto parte degli incassi di tutte le feste alla ricostruzione della Torre Civica e del Campanile. Sarà così anche per la Polentifesta”. Un motivo in più per andare a Suzzara dal 2 al 4 novembre.

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Mantova

Dal 31 ottobre al 4 novembre “Il Mondo di Pippi” a Gonzaga

Torna la Fiera dei bambini D

al 31 ottobre fino al 4 novembre 2012 il Polo Fieristico di Gonzaga ospiterà la terza edizione del Mondo di Pippi. L’evento è rivolto soprattutto a bambini e ragazzi, ai quali saranno messi a disposizione numerose opportunità di gioco, fantasia, divertimento, sport e animazione. A fianco ai giochi ci saranno anche diverse attività didattiche e educative a vari livelli. Inoltre non mancheranno anche incontri e seminari aperti ai genitori per confrontarsi e sentire l’opinione di professionisti. In tutto oltre 8.000 metri quadri di divertimento, creatività, fantasia, interazione, sport, spettacoli di animazione, tanto gioco, socializzazione, laboratori educativi e didattici, convegni per professionisti e dibattiti informativi rivolti ai genitori. Come ogni anno la manifestazione propone di sviluppare un tema specifico che accompagni adulti e bambini in tutte le attività didattiche, ludiche ed educative. Per il 2012 il filo conduttore della manifestazione sarà dedicata ai temi dell’ecosostenibilità e dell’educazione

ambientale, per insegnare ai bambini l’ecologia e il rispetto per l’ambiente in maniera semplice coinvolgente e divertente, aiutandoli a pensare al futuro del nostro pianeta. L’obiettivo tracciato nel programma dell’expo è quello di valorizzare il ruolo attivo dei bambini, come protagonisti nella società, capaci di essere primi suggeritori di buone prassi: un mondo di laboratori, aree di gioco e spazi didattici per riflettere, creare e ripensare il proprio piccolo mondo a partire dal riutilizzo dei materiali più semplici. Per i genitori, l'edizione 2012 de "Il Mondo di Pippi" sarà invece l'occasione per acquisire nuove conoscenze nel percorso di sensibilizzazione verso la salvaguardia dell'ambiente e delle sue risorse, alimentando il cambiamento insieme alla responsabilità etica e civile necessaria per aspirare ad una migliore qualità di vita. La fiera è aperta dalle 10 alle 21, il 31/10 giornata dedicata alle scuole. Prezzi di ingresso: 10 euro (gratis fino a 10 anni). Per informazioni: www.ilmondodipippi.com.

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Mantova

sto

e dintorni

Pizzeria Ristorante

APORI

Biscotti CIRCOLO ENOLOGICO di Halloween MANTOVANO Ingredienti (per 10 biscotti) 250 g di farina 00 - 30 g di cacao in polvere 100 g di zucchero a velo 200 g di burro leggermente salato 2 tuorli d'uovo - 1 cucchiaino di essenza di vaniglia Per decorare: 100 g di glassa reale - 300 g di pasta di zucchero bianca coloranti alimentari: nero, arancione e viola - cartoccetti di carta da forno

Venerdì 12 ottobre presso il ristorante La Bazza di Casteldario, il Circolo Enologico Mantovano ha presentato hai propri soci la seconda cena studio a base di vini francesi, rispettivamente della riva sinistra e destra della Loira, e un vino neo zelandese. Il primo vino un Sancerre del 2010, vino secco ma particolarmente fruttato e ben equilibrato al palato, è stato abbinato ad un carpaccio di piovra, un prosciutto di spada e tonno fumé; molto interessante l’abbinamento di questi ultimi con le cime di ravanello e rapano. A concludere l’antipasto una trippa di mare e un’impepata di cozze. Come primo una lasagna verde di scampi, seguita da strozzapreti con capesante, mazzancolle al grand marnier, il tutto abbinato ad uno Chablis bianco del 2010, vino morbido dall’ottimo profumo di frutta, in particolare di agrumi, proveniente dalla sponda destra della Loira e completamente diverso dal Sancerre originario della sponda sinistra. Per secondo una grigliata di gamberi e scampi e a seguire una frittura di paranza davvero ben realizzata, accompagnata da un Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda, con un profumo molto aromatico, piacevole che ricorda il ﬁeno, gli agrumi, la frutta matura gialla tropicale, un gusto morbido e ben equilibrato con una struttura non invadente, piacevole a tal punto che un sorso tira l’altro. Per concludere un tortino di mele molto ben realizzato con una spuma di crema chantilly, abbinato ad un decorosissimo passito di Pantelleria. La cena si è conclusa con il solito caffè di rito e con la soddisfazione degli oltre sessanta partecipanti deliziati come sempre dall’ospitalità di sala curata da Marco Zanini e dalla bravura dello chef internazionale Stefano Poledri.

Preparazione: Setacciate la farina e il cacao e disponeteli a fontana su un piano di lavoro. Mettete al centro il burro freddo tagliato a dadini e cominciate a lavorare gli ingredienti ﬁnché risulteranno “sabbiati”. Aggiungete lo zucchero a velo e l’essenza di vaniglia e, dopo aver mescolato, unite i tuorli e l’estratto di vaniglia, lavorando il tutto ﬁno a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola e mettetelo in frigo a riposare per almeno 1 ora. Trascorso il tempo riprendete la frolla, lavoratela qualche minuto per ammorbidirla e stendetela in una sfoglia alta 1/2 cm. Quindi con le formine adatte ricavatevi le sagome prescelte, altrimenti intagliatevi delle sagome di cartone e con la punta del coltello seguitene i contorni. Spostate i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e cuocete a 160 °C per 12 minuti circa. Nel frattempo dividete la pasta di zucchero in 4 parti e coloratene 3 con i coloranti alimentari, lasciandone una bianca. Fate la stessa cosa con la glassa e versatela nei cartoccetti di carta. Una volta che i biscotti saranno freddi passate alla decorazione: stendete la pasta di zucchero del colore scelto in base al soggetto da decorare, usate un po’ di glassa reale bianca come collante, intagliate la forma che dovete decorare e poggiatela direttamente sul biscotto, applicando una leggera pressione in modo da farla aderire bene. Ripetete l’operazione per tutti i biscotti delle diverse forme e colori. Poi, con la glassa reale rimasta, realizzate i particolari dei soggetti. Prima di incartarli o servirli, fateli asciugare completamente; una volta incartati, i biscotti durano per 2 settimane.

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