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05/2006
mensile gratuito della Svizzera italiana per le nuove tendenze: musica sport moda hi-tech eventi cinema letteratura arte www.resetmagazine.ch
SUM RES P M I
RE.AD
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LIBRI LIBRI - Storie di ordinaria follia + ChiassoLetteraria
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TREND.SETTERS
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SCANNER + Lo trovate da... RE.SET FOR THE PLANET - Deserto Verde REPORT - Trend-watching + Bad Fashion + LONDONFOCUS FREEY.STYLE
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REPORT - Coppa del Mondo FIFA - Germania 2006 HI.TECH
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WEBCORNER GAMES - Una sbirciatina al futuro GAMES - Calcio che passione! RE.PLAY
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DISCHI - Recensioni DISCHI - Anouar Brahem - Le Voyage De Sahar DISCHI - Pearl Jam DISCHI - Tool + “SMALL TALKS” MONDO PUNK - Hot dogs del mese AS LOUDER AS YOU CAN INFORMER + SWISS SOUND LOCALCORNER - Metro Stars LOCALCORNER - Diritto d’autore LIVE - The Fantômas Melvins Big Band + ON STAGE LIVE - Afro-Pfingsten Festival + Gods Of Metal LIVE - Estival Jazz + Palco ai Giovani Festival LIVE - Burlesque! Rock’n’roll! LIVE - Lo Zucchino d’Oro + Splashtival RE.VISION
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CINEMA - Il Codice da Vinci CINEMA - X-MEN 3 + Volver DVDMANIA + NEXTSCREEN RASSEGNE - Ozio - Le virtù di un vizio
RE.ART
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GALLERY - Dust&Scratches AGENDA MOSTRE - PHOTOSuisse + Che c’è di nuovo?
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ABBONAMENTO
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TREND.SETTERS Love Life – Stop Aids
Durex Local Report Suisse
----------------------------------Durex, il più grande fabbricante di preservativi mondiale, presenta i risultati del Durex Local Report Suisse 2006. Nel quadro di questo studio, 4’600 svizzeri e svizzere hanno risposto ad alcuni quesiti sulle loro abitudini sessuali. Zurigo ha conquistato lo statuto di “città più erotica” della Svizzera. Ma non è questa la notizia strabiliante. Quattro svizzeri su dieci provano un desiderio sessuale almeno una volta al giorno. Per un 33 per cento di svizzeri il sesso è la cosa più importante della vita. Uno svizzero su tre ha i primi rapporti sessuali con il partner entro il primo mese dall’inizio della relazione. Più della metà degli svizzeri interrogati hanno già avuto un’avventura “one night stand”... Questi ed altri sono i dati del Durex Local Report Suisse 2006 e che potete scaricare da www.durex.com/cg. Una ricerca che delinea la vita sessuale del popolo elvetico, stabilendo così una “classifica dell’erotismo” delle principali città. Il risultato: Zurigo, città già considerata come quella più “vivibile” nel mondo da
una recente ricerca americana, conquista la palma della città confederata più “sexy”. Ma la notizia che c’interessa riguarda la seconda postazione che è stata conquistata - udite udite - da Lugano! Segue sul podio Lucerna, posizionatasi al terzo posto. Dalla ricerca è emerso pure che i ticinesi, a parimerito con i losannesi, sono quelli che pensano più spesso al sesso, ma anche che sono quelli che ne sono più insoddisfatti. Un altro dato interessante è che i ticinesi hanno il loro primo rapporto sessuale più tardi del resto degli svizzeri, ossia a circa 17,9 anni (i ginevrini lo hanno in media a 15,3 anni). Ma che cos’è che ha determinato la medaglia d’argento di “città erotica” affibbiata a Lugano? Gli esperti di Durex parlano di “dolce vita” e dell’ambiente pressoché “italiano”. Sono proprio le donne interrogate che prediligono la città sul Ceresio, pare per la focosa passione tutta latina dei suoi abitanti e per la loro eleganza... per non parlare dei nostri buonissimi (ehm) gelati! www.durex.com
----------------------------------Ha preso il via la nuova campagna Love Life – Stop Aids promossa dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in collaborazione con l’Aiuto Aids Svizzero.
Come lo scorso anno, punto focale della nuova campagna LOVE LIFE – STOP AIDS di UFSP e Aiuto Aids Svizzero è una sessualità vissuta con gioia e serenità. “Nel contesto di una vita sessuale serena e gioiosa” dice Adrian Kammer, caposezione campagne ai (UFSP) “la protezione personale dovrebbe essere un fatto scontato.“ E’ proprio questa l’idea forte alla base della campagna, che mostra uomini e donne nudi, quindi senza alcuna protezione, mentre praticano sport dove il rischio di ferirsi è alto. Ciò che in discipline come la scherma, l’hockey su ghiaccio o il motociclismo rappresenta un’ovvietà “Qui anche ci si protegge“ vale anche per il sesso. Correre rischi inutili è assurdo: chi può proteggersi, lo fa. L’obiettivo è far sì che ciò accada anche in tutti i letti della Svizzera: proteggersi vuol dire amare la vita. www.stopaids.ch
lo trovate da... via ariosto 6 / lugano / +41 91 921 26 70
BIO Bendable Interior Objects Dalla Svezia con amore questo innovativo prodotto di design che incuriosirà tutti i coolhunters della Svizzera italiana.
BIO sta per Bendable Interior Objects, ed è un’interessante e futuristica visione dell’oggettistica domestica moderna. Il concetto di BIO sta in compattezza, assemblaggio e trasporto di quegli oggetti che normalmente troviamo già rifiniti
nelle loro forme. Trattasi di pannelli in alluminio, nei quali con il laser sono state ritagliate delle forme da assemblare. Basta una leggera pressione con la mano e queste forme si staccano dal pannello, pronte per trasformarsi, per mezzo di punti di contatto ad incastro che non necessitano né viti né collanti, in oggetti per la casa, come per esempio vasi e porta-attaccapanni, oppure per l’ufficio cioè robusti classificatori, o il bel portamatite
e biglietti da visita che vedete nelle immagini. Alla base di questo prodotto di design, in primo piano l’attenzione per l’ambiente e il riciclaggio dei materiali, punto d’onore per l’azienda produttrice Formuswithlove, che è svedese ed è stata fondata un paio d’anni fa da un team di giovanissimi ed intraprendenti designers già lanciati verso il successo. Difatti Formuswithlove ha partecipato con i suoi prodotti alla recente Fiera Internazionale del Mobile a Milano, riscuotendo notevole interesse tra gli addetti del settore. www.formuswithlove.se
TREND.SETTERS
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Deserto Verde
“La lotta alla povertà comincia dalla lotta alla povertà del suolo” (Amadou Boureima, geografo)
Inauguriamo in questo numero la rubrica re.set for the planet, uno spazio che vuole presentarvi coloro che, tramite enti od associazioni, s’adoperano per sanare le emergenze del nostro pianeta laddove l’allarme è più urgente. Questo mese facciamo la conoscenza di Lindo Grandi, responsabile di Deserto Verde, un’associazione che opera in Burkina Faso. intervista di Christian Schwarz
Lindo, potresti spiegare ai nostri lettori che cos’è Deserto Verde e dove opera? Deserto Verde Burkinabè è un’associazione non governativa fondata nel febbraio 2004. Essa è apartitica e aconfessionale. Opera al nord del Burkina Faso e ha per scopo la promozione, il finanziamento e la partecipazione attiva al recupero del suolo nella zona Saheliana con particolare attenzione al villaggio di Konsi. Inoltre vuole approfondire le conoscenze tecnico-pratiche della lotta alla desertificazione tramite la semina diretta, divulgando poi i risultati acquisiti. Come ti è venuta l’idea di fondare quest’associazione? L’idea di fondare un’associazione è nata dopo l’esperienza di semina diretta effettuata nel 2003 e dopo una prima verifica dei risultati effettuata nel gennaio del 2004. Questi risultati, superiori alle nostre aspettative, sono stati di stimolo per continuare questa opera di recupero di terreni in via di degrado totale. Chi ne fa parte? Dell’associazione fanno parte i soci fondatori, i soci sostenitori (chi sostiene finanziariamente con un contributo regolare minimo di 50 franchi l’anno), i sostenitori (coloro che sostengono sporadicamente con contributi e supporti organizzativi), i soci onorari (coloro che si sono resi particolarmente benemeri-
ti nell’ambito del progetto o che hanno reso grandi servigi all’associazione). Chi è Venanzio Vallerani e perché vi basate sul suo metodo di semina? Vallerani è un ingegnere agronomo pensionato che vive in Umbria. Persona molto sensibile ai problemi ambientali, ha dedicato molto del suo tempo alla ricerca di un sistema di semina diretta su terreni aridi. Da questo suo impegno e dopo anni di ricerca, n’è scaturito un sistema di aratura denominato Delfino, nome questo che spiega il movimento altalenante dell’aratro che forma delle buche sul terreno a forma di mezzaluna. Durante le poche precipitazioni, che avvengono tra i mesi di giugnoagosto, in queste mezzelune si può accumulare dell’acqua. Questa permetterà ai semi introdotti sul fianco della mezzaluna di germogliare e così dare alla luce nuove piantine su quelle superfici ormai prive di vegetazione. Visto gli ottimi risultati ottenuti con la semina dei 135 ettari nel 2003, abbiamo deciso di adottare questo sistema per continuare il nostro progetto. Sei di ritorno dal Burkina Faso, potresti metterci al corrente della situazione che hai trovato e di quello che è stato fatto? La verifica sul terreno del 2006, ha confermato i dati già rilevati durante il 2004-2005. Malgrado il periodo di carestia degli anni
passati, abbiamo una copertura di piantine sul cinquanta per cento delle semilune seminate. Inoltre, su questi terreni, abbiamo potuto constatare un sensibile aumento della vegetazione erbacea. Oltre ai rilievi delle aree di controllo, abbiamo verificato i risultati delle semine effettuate dalla gente del villaggio di Konsi alla fine del 2005. Per Konsi, si è pure costruito un pozzo d’acqua potabile. Tutti questi lavori hanno dato un esito positivo da stimolare il gruppo per una nuova pianificazione dei lavori per il 2007 che consistono in semina di 260 ettari e in semina controllata di due ettari per una ricerca sull’ottimizzazione del lavoro di semina. Quali sono gli obiettivi di Deserto Verde nei prossimi anni? Gli obiettivi previsti sono: la semina di ulteriori 800 ettari di terreno degradato, la continuazione dei rilievi delle semine effettuate nel 2003 e i rilievi delle superfici di semina controllata. Per chi volesse sostenere Deserto Verde dove e a chi deve rivolgersi? Per un sostegno finanziario a Bancastato 6501 Bellinzona a favore di 4579524024000001-76 Ass. Deserto Verde Burkinabè - Bellinzona, oppure al conto corrente postale 65-433-58. Voglio ringraziare tutti i contribuenti e i collaboratori diretti che mettono a disposizione le loro vacanze e finanze per questa causa che interessa la popolazione locale e, se vista in maniera più ampia, anche tutto il pianeta. Per informazioni e contatti: www.desertoverde.ch
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TREND.SETTERS
REPORT
Trend-watching Quando la moda la facciamo noi L’idea comune è che a lanciare i trend modaioli della stagione siano gli stilisti più famosi. Era così tra gli anni ‘80 e ‘90, durante il boom del “glamour”, quando i grandi creativi delle case di moda più famose dettavano le regole del vestire e degli accessori, inventando e lanciando quei dettagli che facevano la differenza. Ma oggi gli stilisti osano molto di meno, anche perché i trend sono diventati talmente effimeri che riesce difficile basare una collezione su un look unico.
La possibilità di venire a conoscenza di trend emergenti in tempo reale, essenzialmente tramite internet, ci permette di elaborarli in maniera personale ed adeguata alle nostre esigenze, senza influenze esterne. Ma allora gli stilisti che ci stanno a fare? Loro non fanno nient’altro che “captare” le nuove tendenze e rilanciarle sul mercato, cioè fungono da “cassa di risonanza”. In pratica i brand della moda s’affidano a delle ditte specializzate in “trendwatching”, aziende che s’occupano d’osservare le tendenze che la gente sviluppa per conto suo; i “trendwatchers” osservano e catalogano gli stili che furoreggiano ovunque nel mondo, “on the road” o nei locali all’avanguardia, nelle comunità popolari più creative o nell’ambiente dello spettacolo. Sono come dei “cacciatori di tendenze” alla costante ricerca di un look in fase di sviluppo, di un’idea, di qualcosa d’originale. Quindi il consumatore è diventato il principale fautore delle nuove regole del fashion, ed è tenuto in gran considerazione dalle grandi firme e dalle ditte di trendwatching. Le aziende più aggiornate sfruttano la creati-
vità dei propri clienti, giacché le loro idee saranno sempre più innovative ed economiche dell’ingaggiare una costosa agenzia di marketing. In quest’ambito sono nate delle definizioni che distinguono i vari target, tra cui c’è il consumatore “cheap heap” quello che cerca la moda meno cara in assoluto e senza fronzoli superflui (come il frequentatore di negozi “second-hand”), oppure c’è il “no frills chic”, ovvero colui che è attento al prezzo ma cerca prodotti dal bel design in cui riconoscersi, magari con accessori di lusso (il cliente che si serve da H&M, per esempio). I consumatori sono sempre più in grado di elaborare e confrontare i prodotti immessi nel mercato e di conseguenza le aziende non possono più permettersi di non riconoscere ed applicare le loro idee ed innovazioni. In poche parole: la moda siamo noi, tutto il resto è business. Per approfondire l’argomento navigate su trendwatching.com, interessante e completo portale che seleziona i trend ideati dai consumatori di tutto il mondo, nel campo della moda ma anche dell’hi-tech e dell’arredamento.
Le mode cambiano ad ogni stagione, in maniera vorticosa e costante, flussi e riflussi ci bombardano di stili che sul momento ci sembrano “scicchissimi”, ma poi, in genere dopo qualche anno o qualche decennio, a rivederci in certe “mises” addirittura ci vergogniamo un po’... La moda non sempre c’azzecca, questo è un dato di fatto. A ribadire il concetto ci viene in aiuto un divertente e delizioso volume che guarda indietro ai passi falsi della moda. Elencati con tanto d’immagine tutti i trend più kitsch e vistosi degli ultimi quarant’anni: gli orribili stivali a zeppa ed i jeans a zampa d’elefante anni ‘70, i capelli a caschetto anni ‘60, le sproporzionate spalline nelle giacche anni ‘90, eccetera. Scritta e documentata da Richard Jarman, un ex-modello provvisto di una spiccata autoironia, per l’editore inglese Barnes & Nobles, questa simpatica guida al cattivo gusto spinge i più nostalgici a tirar fuori le proprie reliquie e a riderci sopra. Della serie “come eravamo...”. www.barnesandnoble.com
cronache by sam
>>> Sammy gets laid Ho deciso che voglio una donna che duri un paio di mesi ma devo aggiornarmi, sto rimanendo indietro, non so più qual è il mio territorio e piscio un po’ a caso. Le dico “ti accompagno a casa” e quando dice va bene mi sale l’ansia da prestazione: che disco devo mettere? Chi devo pretendere di essere? Che bus prendo per tornare? Come se fosse una cosa normale mi dice “metti su Robbie Williams o quello che vuoi” e quello che volevo era Robbie Williams. “Hey Lizzie vuoi stare con me un paio di mesi?” e con Robbie nello stereo mi sale l’ansia da competizione. “Allora Lizzie ti va o non ti va? faccio quello che vuoi: accetto i tuoi amici, partecipo ai triangoli, mi impasticco in discoteca”... Con le tipe alternative ci ho provato: come se fosse una cosa normale mi dicono “metti su i The Racounteurs o quello che vuoi” e quello che voglio è sapere chi diavolo sono, o non arriverò alla domanda. Con Lizzie non durerà quindi mi batto come posso: al concerto dei Biffy Clyro ho visto una ragazza bellissima, le ho detto “metto su quello che vuoi”, lei mi ha sorriso ma gli stronzi suonavano troppo forte e lei non ha sentito la domanda...
Il Pianeta Parisienne sferruzzato da te. Oggi: il cervelat. Materiale: lana marrone e lana rosa, 2 ferri. Avviare: 24 m. marrone. Lavorare 1 riga a rov., 1 riga a dir. Nella riga lavorata a dir. raddoppiare ogni 6.m. (=28 maglie). 1. punta: Alla fine della riga lavorata a dir. aggiungere 9 m. con la lana rosa. La punta viene lavorata con queste m. rosa e 7 m. marrone. **2.-6. riga lavorare diritto. Nella parte rosa, nella 7. / 9. / 11. / 12. riga lavorare insieme le 3 m. centrali. Nella parte marrone, nella 9. / 11. / 12. riga lavorare insieme le 3 m. centrali. Tagliare i due fili, far passare il filo rosa attraverso le 2 m. rimanenti e quindi cucire la punta (lasciare un’apertura per l’imbottitura).** 2.-4. punta: Con il marrone lavorare la 15.-21. / 8.-14. / 1.-7.m. del primo avvio; con la lana rosa dell’avvio della 1. / 2. / 3. punta riprendere 5 m. e aumentare ancora di 4 m. Nella 4. punta riprendere la m. rosa della 3. e della 1. punta. Da ** a ** lavorare come per la 1. punta. Voltare il lavoro e dall’avvio riprendere di nuovo 24 m. con il marrone. Salsiccia: 7 righe diritto. ++ Prossima riga: 16 m.d., voltare, accavallare 1 m., 7 m. a rov., voltare, accavallare 1 m., 15 m. a dir. 3 righe diritto. Prossima riga: 19 m. diritto, voltare, accavallare 1 m., 13 m. a rov., voltare, passare 1 m., 18 m. a dir. 3 righe diritto. ++ A seconda della lunghezza desiderata della salsiccia lavorare da 2-5 volte da ++ ++. 4 righe diritto. Quindi lavorare le altre punte. Confezione: Fermare i fili. Imbottire le punte. Nella sezione trasversale delle punte fissare un filo dall’interno, chiudere in cerchio e tirare affinché la sezione trasversale non venga spinta verso l’esterno durante l’imbottitura. Imbottire la salsiccia e cucire sul lato superiore e cuocerla sulla brace lavorata a maglia.
Rauchen fügt Ihnen und den Menschen in Ihrer Umgebung erheblichen Schaden zu. Fumer nuit gravement à votre santé et à celle de votre entourage. Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno.
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FREE.STYLE
REPORT
Coppa del Mondo FIFA
Germania 2006 Per tutti gli amici del calcio tra poco ci sarà un appuntamento imperdibile: la Coppa del Mondo FIFA in Germania. Quest’anno la Coppa del Mondo è particolarmente interessante anche per noi poiché la Svizzera, per la prima volta dal 1994, si è qualificata per il più importante evento calcistico mondiale. In un girone estremamente conteso e in due spareggi, la squadra di Köbi Kuhn si è imposta contro Israele, Irlanda, Cipro, le Färöer e la Turchia. La Francia, data per favorita, ha mostrato una prestazione inferiore al previsto e si è comunque qualificata direttamente per la Coppa del Mondo in Germania. La Svizzera si è confrontata negli spareggi con la Turchia e si è qualificata con due intense partite, terminate con una vittoria in casa per 2:0 e una sconfitta fuori casa 2:4. Nelle eliminatorie la Svizzera affronterà nuovamente la Francia, poi il Togo e infine la Corea del Sud, che alla Coppa del Mondo 2002 era arrivata in semifinale. Dunque appare possibile una qualificazione agli ottavi di finale come prima o seconda squadra del gruppo. Il 13 giugno si farà sul serio: il primo avversario sarà la Francia, a Stoccarda. Sei giorni dopo, la Svizzera giocherà a Dortmund contro il Togo e concluderà le eliminatorie con la partita del 23 giugno contro la Corea del Sud ad Hannover. Indipendentemente dall’esito della Coppa del Mondo, un altro grande appuntamento è in vista per la nostra nazionale: la partita d’apertura dei Campionati europei 2008 che si terrà il 7 giugno al St. Jakob Park di Basilea. Kuhn ha le idee chiare: da chi sarà composta la squadra che difenderà i colori elvetici ai mondiali? In effetti alcune posizioni non sono ancora ben chiare, per lo meno all’opinione pubblica. “Naturalmente, in linea di massima la rosa dei 23 giocatori l’ho
già definita”, ha affermato il tecnico della nazionale Jakob Kuhn all’incontro con la stampa organizzato dall’ASF per presentare la preparazione alla Coppa del Mondo. Risulta quindi evidente che Hakan Yakin difficilmente ritroverà per tempo la via per il ritorno in nazionale. Sebbene la squadra è più giovane rispetto a quella di due anni fa che partecipò ai sorprendenti Europei in Portogallo, Kuhn la giudica più matura. “Questi giovani giocatori si confrontano ogni settimana con i migliori al mondo. Ciò ci consente di crescere, di andare oltre rispetto al 2004”. Prima di Euro 2004 molti si sarebbero ritenuti soddisfatti con la sola qualificazione per il turno finale. Oggi si vuole di più. Le partite della Svizzera 13 giugno (18:00) Stoccarda / Svizzera - Francia 19 giugno (15:00) Dortmund / Svizzera - Togo 23 giugno (21:00) Hannover / Svizzera - Corea del Sud La Nazionale in cifre Record di presenze: Heinz Hermann 117 volte Record di gol: Max Abelgglen e Kubilay Türkylmaz 34 gol in totale Prima partita ufficiale: Parigi, 12 febbraio 1905 (Francia-Svezia 1-0) Vittoria più larga: San Gallo, 5 giugno 1991 (Svizzera - San Marino 7-0) Sconfitta più larga: Basilea, 20 maggio 1909 (Svizzera - Inghilterra 0- 9) + Budapest, 29 ottobre 1911 (Ungheria - Svizzera 9-0) Fasi finali Mondiali: 8 partecipazioni Miglior piazzamento: Quarti di finale nel 1934, 1938 e 1954
Ticino: siamo pochi ma ci siamo! Sono tre i ticinesi che porteranno ai Mondiali i colori rosso-blu del nostro Cantone: un arbitro, un attaccante e un difensore. Noi ve li presentiamo, voi preparatevi a fare il tifo per loro!
Massimo Busacca, commerciante, e arbitro dal 1998, nato il 6 febbraio 1969, di Monte Carasso. Il suo esordio internazionale è avvenuto in Irlanda il 2 giugno 2001. I suoi migliori ricordi di carriera: Coppa UEFA 2000, Liverpool - Slovan Liberec; finale UEFA Champions League 2002, Real Madrid - Bayer Leverkusen come quarto uomo; semifinale del Campionato del Mondo Giovanile FIFA Olanda 2005, BrasileArgentina.
Mauro Lustrinelli, del 1976, attaccante con maglia nazionale no. 30, nell’A-team dal 2005. Alla sua ottava partita nella Repubblica Ceca, Mauro Lustrinelli ha stabilito un record straordinario. “Lustrigoal” ha realizzato per lo Sparta Praga contro lo Jablonec (3:0) la rete più veloce della storia del campionato ceco. “Ho già realizzato gol veloci, tuttavia mai nel 1o minuto di gioco” commenta soddisfatto l’ex giocatore del Thun, che ha scalzato il record attuale di Frantisek Metelka abbassandolo di sette secondi.
Valon Behrami, del 1985, difensore con maglia nazionale no. 34, nell’A-team dal 2005. Centrocampista kosovaro dall’espressione allegra e dallo scatto bruciante, è un giocatore della Lazio. Lotito lo ha già battezzato come il grande acquisto e, probabilmente, ha ragione. Valon, in comproprietà fra Lazio e Genoa, ha vent’anni ed un margine di miglioramento davvero notevole, grazie al suo spiccato talento e alla sua indiscutibile determinazione. Ha anche un suo sito personale (www.behrami85. com) e questo gli regala tutto un altro spessore! Con la maglia del Verona, lo scorso anno, ha collezionato 33 presenze e tre gol.
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Quel virus chiamato Mondiali di calcio
Alcune curiosità che ruotano attorno alla Coppa del Mondo 2006 Ryanair regala biglietti: “L’Inghilterra prende un gol e io
regalo migliaia di biglietti”. Parola di Michael O’Leary, proprietario della compagnia aerea Ryanair. O’Leary prima di tutto è un irlandese, ed è un tifoso sfegatato di calcio e di rugby. Ai Mondiali non potrà tifare per la sua nazionale, che non si è qualificata, e dovrà dunque accontentarsi di gioire per le eventuali sventure dell’Inghilterra. “Sto pensando di regalare fino a 100 mila biglietti per ogni gol che subiranno gli inglesi”. Prostituzione, accuse alla Germania dagli Stati Uniti: Un membro del Congresso degli Stati Uniti, il repubbli-
cano Christopher Smith, ha duramente criticato la Germania accusandola di favorire la prostituzione in coincidenza con i Mondiali della prossima estate. Smith ha dichiarato che la Germania sarà direttamente responsabile di un grande afflusso di donne dalle nazioni limitrofe al fine di un vero e proprio ‘’sfruttamento’’ sessuale. Parreira non vuole i gay: “Un giocatore omosessuale non
può essere convocato nella selecao brasiliana”. Parola di Carlos Alberto Parreira. Il Ct dei verdeoro ammette che l’omosessualità sarebbe una questione molto complicata da affrontare nel mondo del calcio e dichiara che non convocherebbe mai un giocatore gay in nazionale. “Non ho nulla contro di loro ma non approvo i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Sono cresciuto in un ambiente molto tradizionale e conservatore”. Boom di prenotazioni da parte di tifosi di tutto il mondo: Secondo il servizio di alloggiamento del Mondiale della
Fifa a Francoforte che ha redatto un bilancio provvisorio aggiornato al 30 aprile, la colonia più numerosa è rappresentata dai tifosi brasiliani con 52mila prenotazioni, seguono gli inglesi con 39mila, i messicani 35mila e argentini, giapponesi e olandesi con 16mila. Le prenotazioni italiane non sono note, ma si conosce il totale delle prenotazioni, che hanno superato la quota del milione di richieste con provenienze da 75 paesi. Pallone d’orato per la finale: In occasione della ‘’fina-
lissima’’ del Campionato del Mondo di calcio di Germania 2006, le squadre in campo giocheranno con un “pallone tutto speciale”. E’ stato presentato ufficialmente a Berlino l’Adidas + Teamgeist Berlin, il pallone che verrà utilizzato nella finale dei prossimi mondiali. Il pallone sarà dorato e verrà usato soltanto in occasione di quella partita. Mentre ogni pallone utilizzato nella Fifa World Cup sarà personalizzato con il nome dello stadio, delle squadre, della data della partita e dell’ora del calcio d’inizio. Adidas fornirà alla Fifa 15 palloni personalizzati per ciascuna partita. All’inizio di quest’anno, ognuna delle 32 federazioni qualificate ha ricevuto 20 palloni da utilizzare durante gli allenamenti. Tutte le squadre riceveranno altri 20 palloni all’inizio della fase finale preparatoria e, oltre ai 40 palloni regolamentari, riceveranno 20 palloni Adidas +Teamgeist Berlin per poter cominciare la preparazione fin da ora per la finale. Il numero totale dei palloni forniti da Adidas alla FIFA e alle federazioni partecipanti salirà quindi a 2.880.
Usa, no bandiera su pullman: Durante la prossima Cop-
pa del Mondo, gli Stati Uniti saranno l’unica nazionale a non avere la propria bandiera stampata sul pullman ufficiale. La notizia, secondo quanto riportato dal portale brasiliano “Uol Esporte”, sarebbe stata rivelata da un membro del comitato organizzatore dei mondiali di Germania 2006, durante la presentazione dei pullman ufficiali delle 32 nazionali partecipanti. “La decisione è stata presa per motivi di sicurezza”, ha dichiarato. Polizza anti-delusione: la pressione non è solo sui gioca-
tori. Un tifoso inglese ha sottoscritto una polizza per assicurare il suo equilbrio mentale in caso di fallimento della nazionale inglese ai Mondiali. Paul Hucker ha pagato 100 sterline; la polizza copre ogni tipo di conseguenza derivante dalla Coppa. L’assicurazione è di 1,4 milioni di euro. “La pressione non è solo sui giocatori o i tecnici - ha dichiarato Hucker - credo che anche tantissimi tifosi soffrano. Per questo ho voluto assicurarmi”. Al via operazione ospitalità: Corsi di inglese e arabo per
autisti e poliziotti per essere più ospitali con i tifosi stranieri che arriveranno in Germania per i Mondiali. Il paese prova a rifarsi il trucco soprattutto dal punto di vista dell’ ospitalità. Da più parti accusata di intolleranza verso gli stranieri, la Germania cerca di assumere un atteggiamento multietnico. L’invito alla fraternizzazione reso anche evidente dallo slogan con cui l’ospite viene accolto in Germania: “Un’occasione per farsi un amico”. Germania, in vendita “l’aria dei mondiali”:
Secondo quanto spiegato dal suo inventore, “l’aria del Mondiale” è pressurizzata all’interno di piccoli sacchetti di plastica non più grandi di una carta di credito. In dotazione con il sacchetto contenente l’aria di Germania 2006 anche un laccetto per appendere al collo il singolare souvenir, che sarà in vendita a 5 euro. La ditta che lo commercializza assicura di aver ricevuto più di un milione di ordini da parte di aziende che vogliono applicare il loro marchio sul “souvenir” per personalizzarlo.
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HI.TECH
WEBCORNER
www.consolenetwork.com
www.ticinocinema.info
www.comusic.it
Smanettoni della Svizzera Italiana, questo sito fa per voi! Segnalatoci da una gentile lettrice, Federica Zamprogna, tratta il mercato dei videogiochi per console, con lievi accenni al mercato Arcade, dei personal computer o della telefonia cellulare. Da un’idea di Alberto e Alessandro Martinelli, due fratelli lombardi appassionati di videogiochi. Molto accurato e aggiornato, con notizie, anticipazioni, recensioni, speciali ed editoriali, classifiche, gallerie video, newsletter, forum e chat. ConsoleNetwork assicura ai navigatori la completa indipendenza dalle case produttrici di videogames e da riviste specializzate di settore. Consolenetwork.com ha denunciato qualche difficoltà nei suoi primi mesi di permanenza nel web, a causa di una scarsa visibilità, ma a poco a poco è stato ricompensato dalla comunità italiana di videogiocatori, raggiungendo traguardi inattesi e talvolta sorprendenti. Ora tocca a voi ticinesi, fate sentire la vostra presenza!
Ticinocinema.info è ideato da un team composto da due giovani studenti d’informatica del locarnese (Christian e Luiis), che si dilettano nella costruzione di siti web con molta passione. Per questo sito hanno deciso di raggruppare i film delle sale cinematografiche locali in modo da avere un portale semplice, comodo e soprattutto gratuito in cui cercare informazioni su film, cinema, orari di proiezione, e tant’altro... Questo sito non è a scopo di lucro, è nato unicamente dall’entusiasmo dei suoi promotori con l’idea di facilitare agli appassionati di cinema l’accesso alle informazioni di cui hanno bisogno. Negli ultimi anni sul web sta prendendo piede l’abitudine di far servizi a pagamento o dove è necessaria una registrazione (anche se gratuita), rendendo così internet più una fonte di guadagno (o di “arraffa dati degli utenti”) che non d’informazione (come invece dovrebbe essere). Ai webmaster di Ticinocinema.info piace l’idea di rendere internet una risorsa aperta a tutti, senza l’obbligo di pagare od iscriversi per visualizzare le informazioni di cui si ha bisogno. Tanto di cappello, è questa l’attitudine giusta!
Comusic.it è il primo portale interamente dedicato al panorama musicale comasco. Fornitissimo d’informazioni, Comusic segue a 360° gradi tutta la scena musicale lariana (vedere la sezione PuntoBand), che come ben sappiamo è molto attiva e di qualità, ma gode di poca visibilità, purtroppo. Su questo sito troviamo inoltre informazioni sugli eventi della regione comasca e oltre (anche del Ticino), notizie flash e recensioni su uscite discografiche, un attivo mercatino per vendita o scambio strumenti, ed inoltre un prontuario con primi e più semplici accordi per chitarra con le relative tabulature delle posizioni, perfetto per chi vuole cimentarsi con i rudimenti questo strumento. Da Comusic non ci sono distinzioni musicali, difatti qui si parla di rock quanto di classica e jazz. E’ per tutti insomma. Chi fosse interessato può iscriversi alla mailing list alfine di ricevere tutte le notizie e le informazioni in uscita dalla redazione.
www.agendalugano.ch
www.googleidols.com
Cultura, spettacoli, eventi... Come districarsi tra le numerosissime proposte che si alternano e a volte si sovrappongono nella nostra regione? Da oggi è semplice, con Agendalugano.ch. Sotell (Servizi per l’Organizzazione del Tempo Libero e del Lavoro), da anni partner del Dicastero Giovani ed Eventi della Città di Lugano nell’ambito della gestione di eventi e progetti di vario genere, ha creato questo portale in cui sono raggruppate le principali informazioni riguardo ai più importanti eventi che si svolgono a Lugano e in tutto il Cantone. Le informazioni vengono aggiornate frequentemente, quindi qui trovate i dettagli su eventi di musica, teatro, sport, conferenze, cinema, arte, insomma tutto quello che può riempire il nostro tempo libero. Grazie alla possibilità di personalizzare le ricerche selezionando categoria, date, nome e target, trovare i dati concernenti la manifestazione a cui si è interessati diventa facile e veloce, sia per gli organizzatori di eventi che per chi semplicemente sta cercando qualcosa da fare durante il week-end.
Sta facendo furore Googleidols.com, un “sotto”sito di Google che riprende il concetto dei concorsi musicali Superstar, dove degli sconosciuti si lanciano in un concorso canoro. Una webcam e una canzone famosa: con questi due elementi giovani di tutto il mondo si esibiscono in playback, come in un karaoke virtuale, riprendendosi con la webcam, poi una volta pubblicati sul sito, gli utenti votano quei mini-video più simpatici ed accattivanti. E’ così che Pomme e Kelly, due ragazze olandesi, hanno vinto la prima sessione del concorso, terminata il 21 marzo. Le due ragazze si sono cimentate con un brano di Aretha Franklin, che hanno condito con molta allegria, elemento necessario per ingraziarsi il favore del pubblico. Un successo sorprendente: le due ora sono “superstar”, intervistate da televisioni e giornali del loro paese. Andate a vedere, ci sono alcuni video veramente strepitosi: per esempio quello degli Asian Backstreet Boys, simpaticissimo, oppure quello gli Arabian Backstreet Boys (l’avete capito, Backstreet Boys rules!) che cantano un pezzo della famosa band con un truce atteggiamento hip-hop. Della serie “facciamo di tutto, pur d’apparire”.
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HI.TECH
GAMES
Una sbirciatina al futuro Questi discorsi si fanno sentire ancora di più oggi, ad un passo dall’arrivo della tanto agognata PS3 (mi limito a menzionare la nuova console Nintendo appena ri-battezzata WII, visto che per adesso resta un’entità fantomatica). La paura è quella di ritrovarsi con gli stessi giochi che circolano adesso, solamente con una veste grafica più elegante. Diciamo che l’Xbox 360 rappresenta in pieno ciò che è stato detto fino ad ora. In anticipo sui suoi concorrenti ha già dato un assaggio di quello che ci aspetterà in futuro: molti prodotti cosmeticamente accattivanti, ma in sostanza discreti e alcuni capolavori che al di là dell’aspetto tecnico raggiungono lo scopo primo ed ultimo di un videogame: quello di divertire!
E rieccoci ad un anno di distanza dall’ormai consueto appuntamento con una delle più importanti manifestazioni che il mondo videludico conosca: L’E3! In attesa che l’avvenimento di maggior richiamo abbia avuto luogo, in quel di Los Angeles, facciamo qualche pronostico su quello che riguarderà la tanto famigerata “nuova generazione” e su ciò che vorremmo trovare sugli scaffali negli anni a venire. di Michael Bartolotti
Innanzitutto bisogna interrogarsi su ciò che manca oggi al mercato dei videogiochi. Ormai l’industria dei videogames si è inevitabilmente posizionata su quello che potremmo definire un prodotto di largo consumo. Vale a dire che se negli anni ’80 per dare alla luce un gioco bastava un piccolo manipolo di programmatori creativi e visionari, adesso ideare un videogioco presuppone un progetto segmentato in studio creativo, settore tecnico, addetti al marketing, settore di suddivisione dei costi, ecc. Insomma il classico risultato di una struttura industriale settoriale. Questo a mio parere ha da un lato spinto il mercato dei videogiochi ad affinarsi sul valore tecnico del prodotto, ma a peccare dal punto di vista creativo. Quello che si può notare è che spesso oggi i videogiochi corrono ad imitarsi e ad assomigliarsi in maniera preoccupante. Siamo sommersi da generazioni di “seguiti” di videogiochi famosi del passato e invasi da facsimili di tali capolavori. Pensiamo ai vari Metal Gear, Gran Turismo, Pro Evolution Soccer, FIFA e tutta la serie di prodotti firmati Electronic Arts, solo per citarne alcuni. D’altro canto possiamo considerare questo fenomeno solo parzialmente negativo, visto che a volte, i seguiti di questi videogiochi non si sono limitati alla semplice imitazione dell’originale ma si sono rivelati addirittura migliori.
Come sempre, al di là delle più o meno vere o declamate potenzialità tecniche delle consoles “next generation”, quello che resta è la passione di alcuni programmatori che credono veramente nelle loro idee e hanno il lusso di potersi permettere di realizzarle. Un lusso che ahimé sta diventando sempre più raro. Ma lasciamo che come sempre il destino ci sorprenda con buone nuove dagli States e dalla tanto attesa E3. Al mese prossimo per i resoconti.
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Si veda per esempio tra tutti GTA: San Andreas, ultimo di una serie di cinque capitoli e capolavoro indiscusso della scorsa stagione videoludica.e salito sul podio tra uno dei migliori videogiochi di sempre. Quello che spaventa dell’evoluzione del mondo dell’intrattenimento elettronico è che in questi ultimi anni ha subito il classico fenomeno riscontrato anche in altri settori dell’intrattenimento (si pensi ai gruppi rock dei ’70): quello di essere passato da emerito sconosciuto a star sulla bocca di tutti: gli speculatori ci hanno messo gli occhi sopra e hanno inevitabilmente appiattito il settore.
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HI.TECH
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Calcio che passione!
Videogiochi sull’arte del pallone Fifa Street 2
“Battle for the Skillz” è la filosofia che EA Sports vuole far provare a tutti gli appassionati di calcio. Questa volta non conta solo segnare un gol in più, ma anche essere più spettacolare dell’avversario!
La vostra abilità con il trick-stick determinerà la vostra sopravvivenza alla forza e alla abilità dei migliori calciatori nelle coinvolgenti ambientazioni da strada. Ogni luogo è adatto per giocare a calcio e ora avrete la possibilità di provarli tutti! Usate il pad per scoprire e sfoderare le vostre mosse migliori, avete a disposizione un arsenale di dribbling che vi sorprenderà! Da Ronaldinho a Beckham, da Rooney a Buffon passando per le altre numerosissime superstar attuali... come avversari avrete i migliori campioni del calcio internazionale. Fate emergere lo stile calcistico che c’è in voi e diventate un campione di dribbling e di mosse che spiazzeranno e lasceranno basito il vostro avversario. Doppi passi, tunnel, finte e altre centinaia di acrobazie, potrete fare di tutto! L’unico limite che avrete sarà determinato dalla vostra fantasia. Ora tocca a voi, dateci dentro!
Mondiali Fifa 2006 EA Sports celebra il più grande evento sportivo del mondo con l’unico videogioco (per Xbox) basato sulla licenza ufficiale dei mondiali di calcio FIFA 2006.
Mondiali FIFA 2006 cattura alla perfezione l’emozione e la passione della sola competizione che accende le rivalità più sentite nel mondo, dando la possibilità di giocare con i gli eroi nazionali e di vincere alla fine l’ambita Coppa del Mondo! Prendete le parti della vostra nazionale preferita e controllate i giocatori prediletti iniziando dalle qualificazioni fino alla perfetta riproduzione virtuale della fase finale in Germania. Quindi scegliete una delle 127 nazionali presenti e affrontate i vostri amici in sfide multiplayer fino a 8 giocatori. EA Sports ha riprodotto perfettamente le più grandi superstar. Le loro reali abilità, le esultanze tipiche, lo stile di gioco e il loro talento sono stati catturati e inseriti nel gioco in modo assolutamente realistico. Miglioramenti alla giocabilità, come ad esempio, una più avanzata gestione del calcio di rigore, rendono questo gioco la più realistica e giocabile simulazione del calcio sul mercato. Mondiali FIFA 2006 introduce una nuova modalità di gioco chiamata Global Challenge, che metterà alla prova perfino i giocatori più incalliti. Global Challenge propone, infatti, la possibilità di rivivere quaranta fra i momenti più famosi nella storia dei mondiali di calcio FIFA. Potrete comparare i vostri risultati con la storia e confrontarli con i migliori del mondo. In Mondiali FIFA 2006, l’unico gioco ufficiale della coppa del mondo di Germania 2006, EA Sports ha incluso moltissimi contenuti tra cui le gesta di alcuni giocatori leggendari del passato.
_Accattivante! concept: www.variante.ch
Pearl Jam Quella scatola nascosta sotto al letto...
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RE.PLAY
DISCHI
Peeping Tom Peeping Tom Ipecac
Graham Coxon Love Travels At Illegal Speed Parlophone
Snow Patrol Eyes Open A&M
The Kooks Inside In/ Inside Out Virgin
Peeping Tom è un’album attesissimo da tutti i fans di Mike Patton. Realizzato nel corso di questi ultimi due-tre anni, Peeping Tom è un progetto che vede l’ex frontman dei Faith No More riproporci la sua inconfondibile voce assente da molto tempo nella propria recente discografia (Mr.Bungle, Fantomas, Tomahawk, General Patton vs X-Ecutioners, ecc.). Patton è indiscutibilmente da annoverare tra i più importanti pionieri musicali degli ultimi quindici anni, le sue sperimentazioni e la sua Ipecac Records sono una referenza, per non dire un culto. Per questo opus di undici tracce ha composto i brani pensando alle collaborazioni che aveva in testa ed il processo produttivo si è svolto unicamente con l’interscambio di file musicali a distanza. Ecco i complici: Odd Nosdam, Rahzel, Dan The Automator, Amon Tobin, Kool Keith, Jel, Massive Attack, Bebel Gilberto, Kid Koala, Doseone, Norah Jones e Dub Trio. Come potete già intuire l’ecletticismo di Patton non si smentisce, quello che ci propone questa volta però è un album decisamente più accessibile rispetto le ultime uscite: “Questa è la mia versione del pop, non ascolto la radio, ma se lo facessi mi piacerebbe che suonasse così, è stato un esercizio per me, prendere le cose che ho imparato negli anni e metterle tutte insieme in un formato pop”. Diciamo che Patton incontra il pop, e quest’ultimo ne esce stravolto come da un viaggio acido. L’obiettivo è raggiunto, alcuni potenziali singoli radiofonici ci sono e questo è un disco che ha il merito di rappresentare Patton nella sua totale genialità, dai tempi dei Faith No More, fino ad oggi.
Insopportabile. E’ l’aggettivo che abbino praticamente da sempre a questo personaggio. Sarà per quella volta che l’ho incontrato backstage all’HJF di Imola quando ho capito che non era timido ma semplicemente snob. Questo, se non ricordo male, è il sesto disco di Graham Coxon. Rispetto al precedente suona un po’ più hard, un po’ più schitarrato. Ricorda i Blur di Popscene e di M.O.R., questo almeno fino alla traccia 8, I Just Don’t Believe che sembra una Coffee And TV più melensa. Poi What’s He Got ricorda Jubilee mentre You Always Let Me Down assomiglia a Fool. Qualcosa ricorda sempre i Blur. Nel suo tentativo di dimostrare qualcosa, oltre ad essere l’ex chitarrista dei Blur, Graham Coxon ha decisamente fallito. Ne è talmente tanto la brutta copia che ad accostarvelo addirittura sfigura. E’ davvero dura stare al mondo con i complessi di inferiorità: mentre Damon Albarn fuori dei Blur si è creato un universo parallelo con una sua dignità ed identità ed i suoi Gorillaz vanno a gonfie vele, Coxon vive presuntuosamente nella scia del suo passato, sfornando dischi come fossero pagnotte, nel vano tentativo di dimostrare qualcosa. I suoi prodotti finiscono rapidamente nell’anonimato, sono semplicemente “just another pop-album”. Sembra volerci dire: “guardate che sono io il deus ex machina dei Blur”. Preferisco di gran lunga Alex James (il bassista dei Blur) che sembra sempre non aver smaltito la sbornia del giorno prima: nel suo non fare nulla conserva almeno intatta la dignità.
Dopo il boom (alquanto inatteso) del precedente Final Straw, i nordirlandesi Snow Patrol erano attesi alla prova del nove, per vedere se la bellezza di quel disco (contenente il favoloso singolo Run) è stata frutto del caso oppure della reale bravura della band. Beh, non si riesce ad avere una risposta esatta. Si rimane a metà. Il singolo apripista, You’re All I Have, ha una melodia talmente accattivante che difficilmente si toglierà dalla testa se non passerà almeno una settimana, eppure dopo un po’ di volte risulta piuttosto stancante. Però bisogna ammetterlo: difficilmente al primo ascolto colpirà in negativo. Hands Open, che la segue, è dura, coinvolgente, anch’essa melodica ma non affatto banale. Il brano migliore del disco, Chasing Cars, è una ballata in pieno stile-Snow Patrol, versoritornello(distorto)-verso che ti lascia con l’amaro in bocca per la sua breve durata. It’s Beginning To Get To Me è il classico brano tirato di marca british che potrebbe trovarsi benissimo in ogni disco di ogni nuova band uscita negli ultimi tre anni dal panorama Uk. Ritmo da ninna-nanna perfetta in You Could Be Happy, con un bel effetto carillon in sottofondo che si distacca dagli undici brani in scaletta. Molto bella la collaborazione con Martha Wainwright in Set The Fire To The Third Bar, in un brano in costante crescendo, prova del talento nel quartetto britannico. Tutto sommato non è a una caduta questa di Eyes Open, anche se il passo indietro rispetto a Final Straw è evidente.
Un gruppo di sporchi adolescenti in crisi post-Bowie ha fatto capolino sulla scena musicale, parlo dei Kooks, ultimo pargolo della famiglia dei gruppi stile “giovani ed arrabbiati”. Poco piú di un anno fa si trovavano ancora dietro i banchi del loro liceo di Brighton, bombe ad orologeria pronte ad esplodere. Ovviamente la loro destroy-attitude con tendenze suicide e menefreghismo rivendicato li aveva resi i ragazzi piú cool, pecore nere necessarie in ogni scuola che si rispetti. La casa discografica Virgin non poteva certo lasciarseli sfuggire ed infatti dopo un anno di fatiche passate in studio di registrazione ecco il pargoletto Inside In/ Inside Out. La canzone che apre l’album potrebbe metterci sulla falsa pista, ballata malinconica ed eccitante come la gioventú. Ma ci pensa subito See The Word ad imporre la tendenza ed infatti la voce di Luke che grida con un sensuale accento brit “Do you want to see the world in a different way?” non puó che condurci per mano in quest’universo d’urgenza. La chitarra di Hugh e l’imponente tocco di batteria di Paul ci trascinano verso ritmi che spesso fanno pensare alla furia dei Kinks o ai ritmi reggaeggianti dei Police. Ma il tocco inconfondibile dei nostri cool-boys non svanisce mai ed il romanticismo masochista di Matchbox o ancora lo scottante tema dell’impotenza di Eddie’s Gun ce lo dimostrano con forza. Insomma, del rock selvaggio e perché no, naif... ma a noi piace cosí. E allora come direbbe Bowie: “with a couple of Kooks hung up on romancing”!
taunus
3½/5
bruno de rivo
1½/5
carlo beccaccini
3½/5
muriel del don
4/5
RE.PLAY
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Bliss Quiet Letters Music For Dreams
Erik Truffaz Face-à-face Blue Note
Living Things Ahead of the Lions Jive Records
Kieran Hebden & Steve Reid The Exchange Sessions Vol. 1 Domino
Ci troviamo davanti ad una piacevole novità sul fronte della musica chill out. Ci arriva dalla Danimarca ed è firmata Music For Dreams, una nuova label che nell’ultimo anno ha saputo richiamare l’attenzione dei più prestigiosi mixatori di compilation (Morris, Ravin, Chris Coco, Lenny Ibizzarre). Bliss è un quartetto danese che oggi per la prima volta si propone con un album a distribuzione mondiale. Contiene il meglio degli ultimi due anni, i maggiori successi usciti fino ad ora solo su singoli e compilations, alcuni brani inediti e un prezioso bonus remix album dal nome Quiet Reconstructions, dove la musica dei Bliss è remixata e dirottata verso ambientazioni downtempo e lounge con ospiti di tutto rispetto come Bonobo, Charles Webster e Christopher Goze. Calma, atmosfere meditative, mistero ed un brivido di melanconia, un viaggio nell’anima profonda del mondo senza frontiere, dall’Africa alla Scandinavia. Music For Dreams è un’etichetta indipendente molto interessante, dopo avere offerto la propria musica ad oltre trenta compilation chill out, oggi con il nome del suo produttore Kenneth Bager ne propone anche una propria. Si chiama Balearic Biscuits e il suo acquisto è caldamente consigliato, assieme a questo doppio cd dei Bliss. Quiet Letters è in oltre un disco che suggerisco agli estimatori del mondo onirico di Ennio Morricone. Con questo pacchetto vi assicurerete tre ore di music for dreams, lounge and chill variata e di gran qualità.
Grande interprete del jazz nel mondo di Miles Davis, trombettista proveniente dalla linea tradizionale di Chet Baker, sperimentatore della fusione tra jazz, drum’n’bass, hip hop ed avventuriero nei suoni misteriosi del Nordafrica. In questo doppio cd live è riassunto tutto il percorso del musicista francese. Truffaz è cresciuto artisticamente in Svizzera, ha studiato presso il conservatorio di Ginevra e grazie al sostegno di ProHelvetia ha potuto farsi conoscere in tutto il mondo fino a firmare per la prestigiosa Blue Note. Le registrazioni di Face-à-face risalgono al periodo 2003-2005 e riportano i suoi concerti tra Tolosa, Rennes, Ginevra e Losanna, una scelta a testimonianza delle sue origini culturali. Il viaggio musicale vero è proprio è contenuto nel primo disco dove possiamo sentire le declinazioni dell’universo sonoro di Truffaz. La formazione è la Erik Truffaz Ladyland, ovvero Manu Codjia, Philippe Pipon, Michel Benita con le voci di Nya e del grande maestro tunisino Mounir Troudi. Nel secondo disco è di scena l’ Erik Truffaz Quartet con Patrick Muller, Marcello Giuliani, Marc Erbetta e Nya. Un disco meno movimentato ed eclettico del primo, più legato al vero e proprio Blue. Truffaz lo sperimentatore, associato per le sue ricerche sonore a Nils Petter Malvoer, ha collaborato con musicisti dalle estrazioni più diverse tra cui il suonatore di oud Anouar Brahem, i rapper Sens Unik, il produttore di elettronica Alex Gopher senza dimenticare l’Orchestre de la Suisse Romande. Jazz senza frontiere.
Se sei in una band formata da quattro persone e due di queste sono i tuoi fratelli, sei cool già in partenza. Se poi a questo aggiungi che sei sposato con la regista Floria Sigismondi acquisti un ulteriore bonus tridimensionale supercool all’arancia. Il gruppo del quale si parla è leggermente sopra le righe. Politicizzato come neanche Micheal Moore nei suoi giorni peggiori e selvaggio come i gatti randagi delle periferie cittadine. I Living Things di Lillian Berlin danno alle stampe un concentrato di debut-luminescenza targata Steve Albini che non fa rimpiangere i migliori gruppi garage anni settanta. Un assaggio di queste voglie anarchiche lo si aveva avuto già l’anno scorso con i The Others, solo che nel debut dei Londinesi c’era veramente troppo casino e poche idee e il tutto convergeva solo in uno sfascio di tutto. Qui si sa “dove andare a parare”. Anche nell’anarchia ci vogliono un po’ di regole? Io non lo so, ma questo è meglio di tutte le band inglesi attuali. Punto. La voce che sembra rubata per un secondo a Caleb Followill e la chitarra presa a forza da Keith Richards anzi dai Ramones, anzi dalla band di vostro cugino che suona dietro casa. Tutto sfasciato, tutto sporco, metropolitano e scazzatissimo. Polvere. Niente di particolarmente metafisico. Bottiglie di birra con dentro qualche tigre. Dai sparate al massimo sto disco senza troppe storie. Non serve mica il mio parere per svelarvi che voi in fondo siete sempre e comunque l’avatar di Dio mentre si gode un pezzo rock.
Com’è strana la vita. Pensi d’essere arrivato alla frutta, ed invece eccoti ancora a gustare un piatto ricco. E’ così con la musica: personalmente passo dalla rassegnazione (che palle non esce più niente d’interessante) all’esaltazione (wow, stu-pendo!). Penso che valga anche per voi... Steve Reid e Kieran Hebden. Gente, non sto qua a snocciolarvi la biografia su Steve Reid. Beccatevi questo link - www.stevereid.com - e leggete, per favore. Se non avete voglia vi basti sapere che è un pezzo da novanta che ha suonato con i più grandi, nel free-jazz soprattutto. Mi perdonino gli amanti del genere. ma un musicista come questo mi fa soggezione! L’altro sopramenzionato, Kieran Hebden, è altresì Four Tet, quello splendido genio dell’elettronica che i puristi etichettano come “glitch” con annessi e connessi. Un grande della batteria free-jazz con uno splendido dell’elettronica. Niente di più interessante, vero? Ebbene, questi due si conoscono da tempo, anzi, dal vivo fanno coppia fissa da due anni, ed ora si stimano talmente tanto da mettersi in studio ad improvvisare musica: batteria free-jazz-world intrecciata ad electro-psico-visioni alla console. A tratti alcune intenzioni non sono pienamente riuscite, ma è una piccolissima pecca. Si parla del volume 1, il secondo esce a breve. Allora: il consiglio è questo, trovate il tempo per ascoltare questo disco, e fatelo in particolare alla sera, con gli scuri chiusi, in completa solitudine. Cuffie proibite, d’obbligo il volume alto.
taunus
4/5
jamantica
4/5
giov
4/5
iggi
4½/5
22
RE.PLAY
DISCHI
Luisito Quintero Percussion Maddness BBE
Spank Rock Yoyoyoyoyo Big Dada
Fink Biscuits for Breakfast Ninja Tune
The Church Uninvited, like the clouds Cooking Vinyl
Quando si legge Louie Vega presents c’è da stare attenti. Luisito Quintero è da anni uno stretto collaboratore di Vega e della Elements Of Life, la band che lo accompagna nelle esibizioni live e che l’anno scorso si è esibita al Lugano Estival Jazz. Ci troviamo di fronte ad un disco splendido e molto variato: sottofondo ritmico afro cubano, percussioni di tutti i tipi, viaggi tribali nelle giungle africane, influenze felakutiane, bossa nova cocktail, salsa, jazz, easy (brasilian) listening espressi con un originalità compositiva straordinaria. Un must!
Avanguardia hip hop, che abbreviato suona avant hop. Gli Spank Rock di Batimora sono tornati col botto. Eh sì, perché questo disco rimette tutto in gioco, smantella dal didentro l’attuale scena spaccando proprio tutto e portando una ventata d’aria fresca e “malata”. Dire che sono eclettici è forse poco, le influenze sono molte, Dj Godfather, Dizzee Rascal, Autechre, Pharell, mentre l’attitudine è quella di rischiare con sana incoscienza soluzioni apparentemente impossibili, inedite, divertenti ed irriverenti. The rock’n’roll side of hip hop.
Un disco che sembra fatto per gli amanti di Ben Harper. Downtempo, blues, nu folk. Pretty Little Thing, il titolo di apertura è già da un paio di mesi in heavy rotation su Couleur3. Fink rende omaggio a John Martyn e riprende anche un classico di Alison Moyet, All Cried Out, che ha emozionato la stessa cantante, che lo ha definito meglio dell’originale. Storie emozionali, reminescenze melanconiche, deep south in una produzione qualitativamente perfetta. Fink ha saputo integrare gli ingredienti giusti, regalandoci un album gustoso come i biscotti a colazione.
Un suono dilatato, che s’addentra nelle melodie pop e romantiche, ma anche blues e pseudo-postrock, tra synth e chitarre molto “alternative”, eppoi inserti d’archi, tastiere, organi e mandolini. Un disco discontinuo, che dalla malinconia passa ad un’improvvisa spensieratezza. Un album maniaco depresso. Peccato che quest’ultimo della venticinquennale carriera degli australiani The Church sia uscito in sordina. Perché qui c’è classe ed esperienza da vendere, anche se l’attitudine è un inevitabilmente mestierante.
afrojunk
5/5
taunus
4/5
taunus
4/5
iggi
3½/5
CARAMBA, CHE TEMPERAMENTO! Le nuove Mexican Chips dal gusto piccante e speziato. Provate le deliziose Original Chips di Zweifel, come sempre prodotte con ingredienti naturali al 100 %. A proposito: le Mexican sono disponibili anche nella variante Cractiv Chips, con il 33 % di grassi in meno e il 100 % di sapore.
DISCHI
RE.PLAY
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Anouar Brahem Le Voyage De Sahar La vita è un viaggio, chi viaggia vive due volte (Omar Khayyam)
Alcuni suoni si perdono nella notte dei tempi assumendo nella mente i contorni tenui e sfumati di un miraggio all’orizzonte. Il suono dell’oud, che ha attraversato millenni, terre, popoli, culture, è uno di questi. La sua storia è un delicatissimo tratto della cultura araba che ha viaggiato dall’Iraq all’Asia centrale e al Marocco, per navigare in seguito nel mediterraneo e oltrepassare prima la Spagna poi la Francia e dunque l’Italia, dove, trasformatosi in liuto, avrebbe accompagnato la nascita dei canti rinascimentali. Nelle sue corde vibra dunque una storia di percorsi, incontri e mescolanze di conoscenze differenti, capaci di generare nuova cultura. di Kovacs
Anouar Brahem Le Voyage De Sahar ECM
Questo splendido miraggio per nostra fortuna non appartiene solo al passato, perché ancora oggi sono numerosi i musicisti in grado di regalare nuova vita a questo strumento. Il tunisino Anouar Brahem, insieme al libanese Rabih Abou-Khalil, è senza dubbio uno dei suoi più importanti interpreti, perché è riuscito a fondere la ritmica dolcezza del liuto arabo con altre sonorità di stampo occidentale, partendo dalla tradizione per sfiorare talvolta il campo dell’improvvisazione e regalando ogni volta spurie, raffinate e affascinanti sensazioni che trasmigrano nell’animo come un sogno che oscilla da occidente ad oriente, lasciando in bocca il sapore dolceamaro di un passato lontano e nel cuore la misteriosa dissolvenza di un desiderio. Non smentendo questo percorso oggi Brahem dà alle stampe per la prestigiosa Ecm Records un’altra prova del suo talento espresso all’interno di un originale ensemble che, oltre il musicista tunisino, vede la presenza di François Couturier al pianoforte e Jean-Luis Matinier alla fisarmonica. Si tratta della stessa formazione del disco precedente di Brahem “Le Pas Du Chat Noir” (ECM 2002), un incontro musicale apparentemente anomalo che oggi ci dona uno splendido disco, forse uno dei più belli, magici e profondi del musicista tunisino che riesce a fondere armonicamente atmosfere e influenze diverse con coerenza e apparente semplicità. Innumerevoli sensazioni vengono regalate dall’ascolto, ondeggianti tra la percezione di una delicatezza a volte ipnotica, onirica o ammaliante e l’etereo respiro di una sorta di dolce malinconia con isolate venature di dolore. E il tutto accade con estrema naturalezza attraverso lievi e impercettibili capovolgimenti regalati dal gioco degli strumenti musicali: quando suona l’oud si immagina l’assenza di confini del deserto, quando tocca al pianoforte viene in mente Eric Satie o anche Philip Glass, mentre la fisarmonica ha un suggestivo profumo europeo spesso solo accennato che ora rimane sullo sfondo, ora si disperde nell’insieme. Quando gli strumenti si fondono pare che siano nati per suonare insieme. Quando con semplicità si scambiano vicendevolmente il compito di sviluppare ora il ritmo ora la melodia, i passaggi tra loro sono naturalissimi, anche se rimane costante la percezione che l’oud sia il trait d’union di questa splendida musica. Ma forse tutte queste sono solo illusioni, altri impalpabili miraggi o itinerari mentali perché questa musica è in realtà un non luogo. Come un acquarello di Hugo Pratt è così un affascinante viaggio immaginario che riesce a ipnotizzare dolcemente l’ascoltatore lungo tutto questo percorso musicale, così tenue, raffinato e intimo che può conquistare chiunque.
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RE.PLAY
DISCHI
Pearl Jam
Quella scatola nascosta sotto al letto...
Domenica 30 aprile, passeggio su Broadway, New York City. Tower Records è da queste parti e lunedi a mezzanotte sarà disponibile il nuovo dei Pearl Jam. Per i primi quattrocentocinquanta acquirenti gira voce che verranno distribuiti biglietti per un concerto segreto probabilmente all’Irving Plaza. Un locale storico, piccolissimo, un sogno poter gustare i Pearl Jam in un’atmosfera così “intima”. Un evento imperdibile. Passo davanti al negozio a trentasei ore di distanza dall’ora X e ci sono già tantissimi ragazzi accampati. Follia pura. Ero convinto che se fossi arrivato lunedì nel tardo pomeriggio sarei sicuramente riuscito a racimolare un biglietto. I Pearl Jam hanno sempre avuto un fan-base di eccezionale fedeltà, ma fino a questo punto? Scuoto la testa con la certezza che non riuscirò mai a gustarmi il concerto. Peccato. di Naca Tutto era cominciato sabato di due settimane fa, quasi mezzanotte, come un fulmine ero stato colpito da un acuto attacco di Pearljammite. Seduto nel salotto di casa di mia zia nel New Jersey aspettavo impaziente la puntata settimanale di Saturday Night Live. In programma i Pearl Jam. Dodici anni dall’ultima apparizione in questo show. Era l’aprile del 1994, si, proprio così. Proprio dodici anni, dodici lunghi anni durante i quali sono cambiate tante cose. La musica rock fatta bene è diventata di nuovo completamente underground. MTV oramai passa se ti va bene un video all’ora. Se vuoi sapere cosa succede nell’industria musicale sei obbligato ad usare il net. Impossibile oramai
immaginare che una band come i Nirvana abbia potuto scalzare Michael Jackson dalla cima delle classifiche. In questi dodici anni la scena tanto entusiasmante di Seattle ha perso quasi tutti i portabandiera mentre i Pearl Jam hanno pubblicato quasi una decina di album in studio e varie centinaia di live praticamente nell’anonimato. Da sorpresa a leggenda con i Pearl Jam siamo cresciuti un po’ tutti. Amati o odiati, ci hanno accompagnato durante questi anni restando sempre fedeli all’emozionalità della voce di Vedder, all’impegno sociale e all’intensità della loro musica. Intimamente legati a livello personale con i propri seguaci, i Pearl Jam sono come quella scatola segreta che
tieni nascosta sotto il letto, a cui sei profondamente legato, che non vorresti mai capitasse nelle mani sbagliate. Una di quelle band che senti tua, da rispolverare solo nei momenti che contano. Da Mookie Blaylock ai Green River, dai Temple of the Dog ai Mother Love Bone nessuno ha toccato le corde più nascoste della sensibilità umana e sociale. E’ mezzanotte passata e Vedder e compagni suonano in diretta nazionale presentando due nuovi pezzi, World Wide Suicide e Severed Hand, e come dal nulla passo le due seguenti settimane ad ascoltare tutta la loro discografia, in balia di sensazioni che nascoste in quella scatola risorgono di nuovo trasmettendo le medesime emozioni di allora. E’ lunedì primo maggio e senza troppe speranze e decido di dirigermi di nuovo verso il Tower Records per osservare questa specie di fan in via di estinzione. L’accampatore per biglietti. Da quel momento in poi l’unica cosa che posso dire è che ora, sdraiato a letto alle 3.22 di questa lunga nottata ho in tasca il biglietto del concerto dopo aver passato nove ore con altri ragazzi che come me amano la musica dei Pearl Jam. Pensavate di leggere il solito articolo su un gruppo e il loro disco? No, io vi racconto che c’è ancora gente pronta a dormire su un marciapiede ed aspettare trenta ore per riuscire a vedere un concerto. Su Ebay il biglietto è già in vendita per circa mille dollari. E l’ultimo disco? Ascoltatelo. Tanta gente dirà che sono morti, altri diranno che dopo Ten non sono mai riusciti a fare un disco all’altezza. Cazzate. Ascoltate i Pearl Jam, fatelo in continuazione e in settembre cercate di non perderli dal vivo nel tour europeo. Potrebbe anche essere l’ultima possibilità di vedere l’ultima vera rock band del pianeta. Vera. L’ultima.
Tool
Due facce, una rivolta al passato e l’altra al futuro. Ma il Dio Giano, dalla copertina della nuova impresa dei Tool, guarda anche noi del presente. L’epico navigare tra le onde sonore sembra non bastare a Mr. Keenan e compagni Argonauti. Che ci presentano un artwork prezioso e misterioso. Due lenti si fondono con il booklet e ci mostrano immagini tridimensionali; scenari psichedelici si alternano a foto neogotiche e surreali. La terza dimensione dà un senso di profondità, ci riporta al senso del tempo che scorre, ma anche al tempo come simbolo, come eterna ricerca di un punto di fuga, di una breccia che ci scuota dall’omologazione, dall’iniziare con la colazione e finire su un divano. I romani credevano che Giano accompagnasse le armate quando uscivano da Roma. Per questo il suo tempio rimaneva aperto per tutta la durata di una campagna militare; solo in tempo di pace le porte del tempio venivano chiuse. E le porte del tempio dei Tool? Sono spalancate, perché a distanza di un lustro da Lateralus, la pace ha bisogno d’aria, di un po’ di moto, di sfogarsi un po’.
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10k Days sono quelli che la madre di Keenan ha vissuto paralizzata per i postumi di un grave incidente. Fino al giorno in cui è morta. Con Wings For Marie (la madre di Keenan) si prende fiato e si comprende la rabbia e l’epica forza di Vicarious e Jambi, dove divampano sia i riff di Jones che ben conosciamo, sia le percussioni da testuggine di Carey. Arriva 10000 Days e continua la melodia. Piede sul freno e un senso di tristezza che sopraggiunge. Da The Pot si ricomincia a correre e a menare colpi. Con la voce di Maynard che all’inizio sembra gridare aiuto. Di nuovo una pausa. I Tool ci avevano già abituati a cose come Lipan Conjuring, un interlude che spezza a metà il disco. Forse sta qui la soluzione al manicheismo di questa band. Segue Lost Keys, dialogo fra una donna e il Dr. Marcy; se solo fosse mercy (misericordia). Qualcuno che farebbe di tutto per aiutarti. Esiste un uomo simile? Con Rosetta Stoned, la stele di Rosetta, si ritorna a una potenza di fuoco da corpo speciale. Undici minuti di riff granitici, di cambi di ritmo, di percussioni che suonano come cannoni. Ma che c’entra la pietra in cui sono presenti un testo in geroglifici, uno demotico e uno in lingua greca? Forse che il mondo è un po’ più grande di noi, che il passato non va schiacciato perché smetta di ronzarci in testa. Il messaggio di speranza che arriva dal passato. Potrebbe essere. Intension ci fa inginocchiare di nuovo, noi che volevamo continuare a sudare, a brigare sotto la tempesta di decibel scatenata dalle bacchette magiche di Carey. Ma non dobbiamo aspettare molto. Arriva Right In Two e l’orda si scatena di nuovo. L’epilogo è forse quello che lascia un po’ di amaro in bocca. Viginti Tres è una sequenza di suoni, di sottili lamiere che ondulano al vento, ma che non dicono niente. Avremmo preferito un finale full throttle, ma si vede che a loro piace così. Un grosso punto di domanda alla fine di un disco eccelso. Attendiamo una risposta. Possibilmente fra meno di cinque anni. di Tanica Tool / 10000 Days / Volcano/Columbia
Dr. Naca and Mr. Raba’s
“SMALL TALKS”
Dr.Naca: Ma cosa mi sta succedendo, sto ascoltando ancora Ten. Sono passati quindici anni. Te lo ricordi? Mr. Raba: Naca, Naca beato tu che per i Pearl Jam senti ancora qualcosa! Dr. Naca: Non potrai mica negare che è un vero classico, non un mezzo classichetto, un classico con la “C” maiuscola. Mr. Raba: Ti spiego, quel disco 15 anni fa l’ho letteralmente consumato! Jeremy è stata la canzone che me li ha fatti conoscere: amore a prima vista! Dr. Naca: Same here, solo che da lì ho coltivato un’intensa venerazione letteralmente fiorita durante gli anni. Ma li hai mai visti dal vivo? Mr. Raba: Visti due volte. Zurigo 1996 e 2000 e con Neil Young all’openair di Gampel nel 1995. Per dirla tutta, fino al 2000 mi consideravo un vero fan. Avevo tutti gli album, molti singoli, copie promozionali Dr. Naca: Sì Raba, io ho addirittura provato a seguire le uscite dei live negli ultimi anni. L’ultimo confine della follia di un fan. Dopo? Cosa ti è successo? Mr. Raba: Un declino amoroso. Dr. Naca: Capisco, come con le donne.
Quando a letto smette di funzionare poi va tutto a rotoli. Mr. Raba: Già, e tutto è iniziato dopo il secondo concerto di Zurigo: aspettative molte, trasformatesi poi in una vera delusione. Dr. Naca: Per una volta sono d’accordo. Quella sera erano veramente off, scusati però dal concerto di Milano il giorno prima, unanimemente considerato il migliore di quel tour europeo. Mr. Raba: Dai raccontami di questo esclusivo concerto “segreto” di New York, prova a riconvertirmi! Dr. Naca: Pazzesco! Il 5 maggio li ho visti all’Irving Plaza, un locale da mille persone. Una celebrazione per pochi intimi della grandissima carriera di questa band. Non chiedermi perché ero uno dei 450 fortunati detentori del biglietto gratuito. Mr. Raba: Sei il solito inculato. Dr. Naca: Tra l’altro in sala c’erano personalità come gli Strokes al completo, Tim Robbins, Susan Sarandon e Drew Barrymore, con lei altro che declino amoroso. Comunque erano tutti indiavolati: Mike da capogiro, Eddie che sembrava tornato all’era di Ten. Mr. Raba: in che senso? Dr. Naca: A quarant’anni durante Porch si è buttato nel
pubblico facendosi trasportare. Mr. Raba: Ma non è che sull’era di Ten non ci si marcia troppo? Il problema dei PJ è proprio Ten, una grande opera prima rock, seguita dai ottimi album, No Code compreso, ma da lì in avanti il declino. Dr. Naca: Raba, ma hai intenzione di dirmi qualcosa di nuovo? Mr. Raba: Tu scherzi, ho adorato No Code, era un disco coraggioso, Who You Are geniale, sprazzi di influenze “youngiane”, sono stati proprio imprevedibili. Dr. Naca: D’accordissimo, io ho trovato buono anche Binaural, almeno in parte, ma se continui così sarò obbligato a prendere io la parte di chi non li apprezza più. Mr. Raba: No no, i PJ mi hanno veramente stancato perché hanno smesso di sperimentare e si sono seduti da tempo. Dr. Naca: Tu sei rimasto a Kingston con la testa. I Pearl Jam, consapevoli delle loro forze hanno semplicemente deciso di fare quello per cui sono scesi sul nostro pianeta: puro vero rock. E ti assicuro che è meglio così.
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Hot dogs del mese
di Fat Andy
Carissimi buongustai della musica, anche il mese di maggio si apre nei migliori dei modi regalando dolci melodie per le nostre orecchie!
to al cd. Si, lonna sonora ad un film allegarvi la trama ivare arr ad no fi e, cer nta pia un cco è Ra sano giù che avete capito bene! Life su cui per e troppo asalla stupenda The Rest Of My volte dato il in queste poche righe sarebb eressato, di più rsi ma forza bisogna soffer surdo e consiglio a chi è inti di criticare Dagli Stati Uniti lodia accattivante. me la e do fon pro to tes darci un’occhiata! Liberi povi comunque infiun’ e arriva il nuovo dià ivit att di ni an ti tan Dopo così o apprezzare. Immaginate Captain And , non ci sco dei Taking bo glo il per o gir in e rné tou nità di qualche cosa tipo il film Sky la voce da Back Sunday, un capolavoro, ma are ett asp to cer ò pu si The World Of Tomorrow confa da sottoLouder Now (Warsoprattutto la boczza pre ap si co dis il oca starnazzante di Tom cheo scetticismo molti i ed ner) preceduto il nd sou o lor al sca fre cata d’aria fondo al tutto... Dopo il mi le, nei consingolo Make Screeching gli più o an ord ric che mese scorso dal bellissimo rrottamente nti mome anche giustificato se si vuo aveva abito è Descendents che lo ska. CerrceDamn Sure che gira inintedo per bene e asl We fronti di una persona che min parte della più accaniti della band sto no nel mio cd player! Ascoltan che si fa sufan i che tuato a rutti e peti per gra sgomberare me re lto ola mo rtic o pa son un ci zo, so, pez na o il est po’ qu ranno un sua carriera, ho cercato di Tom DeLonrapresa che se anche for è ma i, on sof sas e e bito notare è la direzione intciò prodotto ett tromb dalla mia mente ciò che fu zio a ciò che molto si discosta da tutto o ma anche ge dei Blink per lasciare spa uditivo dà dalla band fino ad ora. Matur e Tom è oggi. Il primo impattorappresenti li conoscess n no chi per sa pre ile fac di l’idea che questo progettoBlink 182 (il molte e bisancora. Le aspettative erano Want To Be in qualche modo, un dopo a maturasare il successo di Where You disco) con un’evoluzione e un lto spazio responsabilità ben sapendo dell’enorme mo, risultava zione del sound. Il cd dà mouna buona ll’e de e fan di nti fro con nei alla creatività e dimostra volte un po’ . Credo che ci essere cosa alquanto ardua n deludendo interpretazione dei pezzi, a ibili. The siano riusciti benissimo, no colo capolatroppo lunghi ma assai godè davvero nessuno e realizzando un pic sentano una Adventure, il primo singolo, ompagna, pre rap cce tra i dic un Le o. vor bello! Ma il video che lo acc ro ridere: il precedente boccata d’aria fresca, dopo ni ovunque. e mi dispiace dirlo, fa davvezio in cui disco che aveva generato clo un viaggio mistico nello spa goffo ed ost, Error OpeWhat It Feels Like To Be A Gh To Know One) ci viene mostrato Mr. Tom to e per rator, e Liar (It Takes One in testa, proimpacciato che cerca in tutle) Densono canzoni che restano x di punk, pop tutto di imitare (davvero ma ro brano ducendo un godibilissimo mia tratti molto nis Lyxzén dei Refused. Un alt It Hurts e e cup ie lod me con uto k e roc ha sap degno di nota è sicuramentedell’altro ire i Taking questo il bello della band che un ad dark, facendo finalmente usc ata acc che ricorda molto il sound , strizo cui eravamo rinnovarsi, non restando att core) ormai Back Sunday dal cliché em anche il lasuo progetto, i Boxcar Racerco Blink genere (mi riferisco allo skavolte i cambi abituati. Molto interessante e, il sempre a to, zando l’occhio all’ultimo dis da anni. Cer to voc fun e de re tar chi su lto sul svo e voro vament 182. di Adam Lazdi stile posso influire negati o ma pp ben marcato timbro vocale quasi ossesgru sul che an po tem il disco e con lto intezara si congiunge in manieradella chitarra Concludo con un’uscita mo Recorcaso di questo lavoro che il to cer i è n ion no raz vib che eti wn siva alle po a botomobile, ressante targata Face Do un connubio starà nel cd-box della mi ite del gruppo ppo di di Fred Mascherino, creando usc le te ds: Flee The Seen, un gru come del resto tut incuito sub ha mi perfetto tra melodia e voce. giovanissimi che fino ad oggi. mb, Bo mi na Tsu mi do an riosito ricord so fine ver irà usc che co ria. dis mb Ca bel & Un altro Alkline Trio e Coheed and w Adnd di Gaio al debutto degli Angeles ba iam lla ven de E oro lav ovo Ne nu er il The è isp mese n’t Need To Wh Con Doubt Becomes an Jake Airwaves, We Do dagli to get pro nesville, Florida; i Less Th o ios biz am ed no diction il quartetto propone bella na ovo tor them (Geffen), nu lla de ex ai ali orm voc che dopo lo splendido An The Out Crow. x ge, mi esuberanti dello stralunato Tom DeLonnd Blink 182. a R.L. in piena forma con In With Rockview né ba osa fam Kim Anderson e dal chitarristl’emo lla de a rist llo tar He chi è n no che e tra o, dir ere pp Inutile ex gru Viene proposto un gen Streak che li Dopo la pausa forzata del suo rti meea iem ins tanto meno il geniale Losingci anni fa, ma Tom fa, no an di e lo screamo scandito da pa I’ll Be più annunciata ni a bra i rist ta tte no aveva resi famosi più di diea farsi notare ba di ale gni talcore. De membri di Distillers e l’attu rimasto con Out. Un del buono c’è e non tarda ndtrack Of My to cer è n no Back On Sunday e Wire Tap ing spr Off gli Sou de di i ord acc mi e! pri dir ei qu da che gia ì vita a buon inizio, non c’è coinvolgente le mani in mano, dando cos come detto, Life continuando poi con la primo singolo o, ios biz Am . nd ba sta nuova Overrated (Everything Is), il che si discoernet attorno e t per l’attesa creatasi in int anche da cosof nto ua alq m, dell’albu fa che della band, a all’uscita del disco sta molto dal classico sound cessivi passuc ni bra I mio avviso datato.
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Nonostante con re.set si cerchi di dare spazio a tutti i generi musicali, abbiamo constatato che i nostri lettori amanti del metal si sentono dimenticati. E’ vero, sulle pagine di re.set il metal latita da tempo, quindi è con piacere che vi presentiamo questa nuova rubrica mensile, curata da dei volontari decisi a colmare questa lacuna. Trattasi di persone attive nella scena metal ticinese che ruotano attorno alla label indipendente SonicBreed di Lugano. Benvenuti nel caos! (sonicbreedrec@bluewin.ch)
In Flames
In Flames - Come Clarity - Nuclear Blast Nuovo album per gli svedesi In Flames, band giè nota agli appassionati dello swedish-death. Dopo le polemiche e le sensazioni d’incompiutezza seguite ai precedenti Soundtrack To Your Escape e Reroute To Remain (a mio parere comunque lavori molto validi), eccoli tornare con questo disco che ce li consegna in forma smagliante. Non è facile restare fedeli alla propria formula, tenendo viva l’ispirazione per anni, dopo questo lungo periodo di invasione di clone-bands. Se credete che questo genere sia arrivato al capolinea, con Come Clarity vi ricrederete sicuramente. Il ricordo dei vecchi Colony e Clayman rivivono in questo disco, e le parti ritmiche di Embody The Invisibile si fanno sentire alla grande. La produzione è pulita e potente come solo gli In Flames sanno fare: synth e programmino conquistano anche in questo lavoro un ruolo di primo piano, ormai il trademark della band. La voce di Anders, sempre graffiante, eccelle nelle parti clean... un maestro. Encomiabile anche la partecipazione della cantante Lisa Miskovky in Dead End. In generale tutto estremamente brillante. Lunga vita agli In Flames! (di K.W.N)
Satyricon
Satyricon - Now Diabolical - Roadrunner Dalla lontana Oslo sono di ritorno i Satyricon con questo nuovo Now Diabolical un lavoro ambizioso, degno di uno dei maggiori esponenti della scena black metal. Un lavoro “di rottura” rispetto agli abituali schemi che questo genere musicale implica. I testi generalmente molto elaborati, diventano qui molto diretti e taglienti. Caratteristica, quella della semplicità estrema, che va a riflettersi nella struttura dei pezzi e di tutto l’album. Ognuno degli otto brani che costituisce Now Diabolical sta in piedi da solo senza dover ricorrere ad incatenamenti di decine di riffs, e senza dover legarsi ad altri pezzi tramite un fil rouge tipico nel black. Ogni pezzo è molto diretto, particolare e composto in maniera relativamente semplice: il risultato di tutto ciò è un album black metal spoglio di fronzoli, frontale, pulito (ottima produzione) e capace di dare una buon esempio di ciò che si intende per black metal in forma pura e primordiale. In generale un album che malgrado l’eccessiva semplicità apparente soddisfa a pieno le aspettative... ma ad un secondo ascolto. (di Pat)
La sottile linea bianca L’autobiografia di Lemmy
Un paio di settimane fa entro in libreria (eh si, anche noi metallari leggiamo, non è che guardiamo solo le immagini). L’idea iniziale (J. Coe, La casa del sonno) sfuma in un solo momento. Sposto lo sguardo, faccia di Lemmy Kilmister su fondo nero. Occhiali, anellazzi e paglia. Ah, vabbè, una biografia sui Motörhead. Invece no. Questa l’ha scritta lui! Autobiografia! Mr. Rock’n’Roll ha visto Petrarca in sogno? Beh, ad ogni modo il nostro eroe ha sfornato un’autobiografia di quelle che si prendono al volo, per due ragioni: ti tiene incollato per tutte le trecento pagine di cui è composta, poi quest’uomo è una delle figure più influenti del panorama heavy metal mondiale da sempre! Il libro parte da un Lemmy di sei anni, arriva al “nostro“ Lemmy attuale e vi assicuro che vi butta per terra dalle risate. Di cazzate in quarant’anni on the road (mica dieci minuti) se ne vedono e se ne combinano tante... Tutto il libro è pervaso da un’aria d’assoluta normalità nei confronti di fatti, gesta e situazioni in buona parte allucinanti! E per davvero questo libro è il sex-drugs-r’n’r-concept. Vi basti saperne il titolo, La sottile linea bianca, e il sottotitolo: “la storia di un uomo che, negli ultimi trent’anni, ha avuto più donne, droghe e alcol che non pasti caldi...“. Ma se ve lo racconto io... Compratelo assolutamente! (di NProcker) Lemmy Kilmister e Janiss Garza La sottile linea bianca - Baldini Castaldi Dalai
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INFORMER
/// Al chitarrista dei Nevermore Steve Smyth è stata recentemente diagnosticata un’insufficienza renale allo stato terminale, risultante da un difetto congenito ereditato alla nascita. Smyth ha dichiarato che: “Mi è stata diagnosticata una malattia renale cronica, e mi è stato consigliato di stare attento alla mia salute il più possibile in questo perido. A causa delle mie condizioni ho deciso di non partire con la mia band per il tour In Flames che attraverserà gli Stati Uniti. Ve lo dico: io combatterò, e ritornerò!”. Il chitarrista Chris Broderick dei Jag Panzer sostituirà Smyth durante il prossimo tour degli Stati Uniti, poi - se tutto va bene - Smyth tornerà con la band per il tour europeo
/// Il nuovo album dei Bloc Party è a buon punto e vedrà la luce entro la fine del 2006. In una recente intervista, Kele Oreke, frontman della band londinese, ha rivelato di aver quasi terminato le recording session del nuovo album, prodotto da Jacknife Lee, che in passato ha lavorato con gli U2. Fra i brani inclusi nell’album, anche Waiting For The 7.18, brano ispirato dai drammatici attentati terroristici a Londra, lo scorso luglio. Il nuovo disco dei Bloc Party atteso con trepidazione dai fan di tutto il mondo per il momento non ha ancora un titolo, ma si spera che la band lo annuncerà quanto prima. Vi terremo informati, naturalmente.
/// E’ confermato: il nuovo album degli Evanescence uscirà il prossimo 30 settembre. The Open Door, questo il titolo del nuovo disco, è stato registrato a Los Angeles. Il gruppo, di cui ricordiamo il gran successo grazie all’album Fallen (del 2003, oltre 6 milioni di copie vendute soltanto in America.) si è avvalso produzione Dave Fortman, già loro produttore precedentemente. Dopo diversi problemi che hanno coinvolto la band, dal cambio di manager all’infarto che ha colpito il chitarrista Terry Balsamo (ora ristabilitosi) si è deciso per questa data di pubblicazione. Il primo singolo tratto dal nuovo album si intitolerà Call Me When You’re Sober, che uscirà con il video a luglio, mese in cui partirà anche un tour promozionale.
di Stoner
REVERSE ENGINEERING Duck & Cover Jarring Effects
PURE INC. A New Day’s Dawn AFM
Reverse Engineering è un collettivo che nasce ad Yverdon nel 2002 ed oggi si presenta come uno dei gruppi di punta della nuova scena elettronica svizzera. Quest’anno sono stati selezionati per le compilation Metissage vol.1 edita da Couleur3 e Swiss Music Export. Due riconoscimenti istituzionali strameritati per un gruppo che a dimostrato di essere al passo con i tempi guadagnandosi il rispetto soprattutto per le loro convincenti esibizioni. Hanno condiviso il palco con artisti del calibro di Luke Vibert, Mira Calix, Mike Ladd, Dj Vadim, Cinematic Orchestra e da queste esperienze deriva anche la collaborazione eccellente di Blu Rum 13, membro dei Oneself (Ninja Tune), che ritroviamo come Mc in tre tracce di questo Duck & Cover. Il disco è appena uscito per la francese Jarring Effects, un’ottima etichetta che ha aperto le porte a importanti ed imminenti collaborazioni come quella con High Tone. Le composizioni si basano su cupee linee di hip hop strumentale e ritmiche elettroniche pesanti e aggressive, mentre la ricerca di campionamenti e l’ispirazione va dall’ hip hop old school, alla musica sperimentale ‘70-’80 fino alle vecchie colonne sonore di film. In live si presentano con due laptop sincronizzati che pilotano anche un campionatore, un dj allo scratch capace di “cantare” anche come human beatbox ed una voce femminile. Per maggiori informazioni e degustazioni: www.reveng.ch e www.jarringeffects.org
Con questo disco ci addentriamo nel territorio dell’hard rock. Purtroppo ad oggi, quando si sente parlare di hard rock made in Switzerland è ancora molto diffusa l’idea del cliché Gotthard-Krokus. Anche dall’estero hanno questo preconcetto, il “nostro” hard rock viene protetto e preservato al pari dell’Emmental e del Toblerone, una questione d’identificazione nazionale! A livello folkloristico mi va benissimo, anche se personalmente preferisco ancora gli inglesi Def Leppard che vent’anni fa facevano le stesse cose e meglio. Quello che mi disturba è che per questo “conservatorismo” le band diverse dal prodotto d.o.c. nazionale non siano per niente sostenute, anzi direi che sono osteggiate. Siamo nel 2006 e per fortuna in questi ultimi anni nell’hard rock ci sono band “alternative” che si stanno facendo largo. Questo grazie, bisogna dirlo, al mercato tedesco. E’ Basilea uno dei fulcri di questo cambiamento, penso agli ottimi Zamarro e certamente ai Pure inc. A New Day’s Dawn è un ottimo album hard rock di derivazione grunge, se tra i vostri album preferiti c’è Badmotorfinger dei Soundgarden avete trovato quello che fa per voi, il front man Gianni Portillo è la reincarnazione del Chris Cornell che fu. Ci sono delle ballate compatibili con Mtv come I’ll Let You Know, ma per lo più i brani sono energici e fottutamente rock! Questi ragazzi hanno sostanza, si sono meritati di uscire per l’’etichetta tedesca AFM e la possibilità di farsi conoscere in tutta Europa. www.pureinc.net
LOCALCORNER
Stars Metro La colazione del campione
E’ inconfutabile: la scena rap ticinese è cresciuta ed in questi ultimi anni sta sfornando delle produzioni d’ottima qualità. E’ il caso di Cookies & Milk dei Metro Stars, album uscito recentemente per la Vibra Records. di Gabriella Bernasconi
® = resident dj @ living room
ve 19.05 MASSIVE SESSION featuring ALEXXIO (ReteTre, dj set)® electro power, modern rock sa 20.05 MAFFIA SOUND SYSTEM
featuring DJ ROCCA (djrocca.it) HOT SPOT! (maffia.it, Reggio Emilia, I ) - dj set
resident guest DJ @ Living room electro, breakbeat, d'n'b opening dj set by ALEXXIO (ReteTre)®
c/o Piscina di Carona
me 24.05 RABA & NACA presentano PREFESTIVO "Never forget the 90's"
stadio scuole Gerra
gio 18.05 ELECTRONIC WAVE @ Living room featuring LEE'n'PEE and EFFE
«La Cava»
gio 25.05 "KINÓ" - ore 20.30 (tikino.ch) ve 26.05 ELECTRONIC WAVE @ Living room featuring: LEE'n'PEE and EFFE guest MI MANOS sa 27.05 Frammenti Elettronici featuring MP Zamp dj set - electro, alternative rock Hi-Fi card: free entry
cimitero
sa 13.05 THE GHOST TOWN BATS (CH) Live! neo rockabilly - (theghosttownbats.com) HOT SPOT! presentazione del nuovo CD + dj set by RABA (ReteTre)® rock'n'roll, soul, ska
a partire da ve 02.06.2006
VIA TREVANO
ve 12.05 HEADCANDY - rock alternativo Hi-Fi card: free entry
VIA RONCHETTO
gio 11.05 ELECTRONIC WAVE @ Living room featuring LEE'n'PEE and EFFE guest POL WISE
da domenica 28 maggio 2006 CHIUSURA ESTIVA della sede di via Trevano a Lugano
LIVINGROOM
INGRESSI DJ’ing SFr. 11.– incl. drink before 24:00 SFr. 14.– incl. drink after 24:00 Hi-Fi Card free before 24:00 HotSpot (live act, guest DJ, partys) SFr. 7.– before 23:00 SFr. 10.– after 23:00 SFr. 5.– Hi-Fi Card MainStage & Special guest DJ (vedi programma)
Resident al giovedì: ELECTRONIC WAVE @ Living Room Elettronica in tutte le sue forme: chicago,techno,minimal,house,elektro,break... A condurci Lee'n'Pee e Effe con i loro imprevedibili dj set.
ELLI
ORARI gio: 20:30-03:00 (ingresso libero) ve-sa-prefestivi: 22:00-05:00 (vedi ingressi) do-lu-ma-me: chiuso
Metro Stars, un nuovo progetto che sarà duraturo, oppure è estemporaneo? Com’è nata l’esigenza di formare questo duo? L’intenzione è quella di un progetto duraturo, senza comunque trascurare le nostre le carriere come solisti. Dopo Tangram, il disco che ho fatto in coppia con Kaso nel 2005, ho sentito il bisogno di raccontarmi e di espormi maggiormente, e pezzi come Dov’è Dio, True Feeling e Storia di Luca non potevo che scriverli e cantarli da solo. Michel come produttore lo conosco da anni e l’ho sempre ritenuto uno dei migliori sulla piazza, da qui a chiedergli di unire le forze il passo è stato breve. Nel vostro Cd c’è la partecipazione di
VIA T ORRIC
6900 LUGANO Via Trevano 89a Tel. +41 (0)91 970 15 17 www.livingroomclub.ch info@livingroomclub.ch
che apporta un valore aggiunto: Guè Pequeno dei Club Dogo, Supa dei Sanobussiness, poi Amir, Dj Sice, Lil’ Dueplax e Marta. Ma sentiamo da Maxi B direttamente qualche dettaglio su questo nuovo lavoro.
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Gué Pequeno, Supa, Amir, Dj Sice, Lil’ Dueplax e Marta. Raccontateci un po’ di loro. Dj Sice ha sempre partecipato sui miei dischi quindi qui non poteva certo mancare, è anche il nostro dj durante i live. Dueplax viene da Como, l’ho voluto fortemente in questo disco e alla fine ha saputo dare il meglio. Marta me l’ha presentata Sice e appena l’ho sentita cantare le ho chiesto di partecipare. Splendida voce. Amir è di Roma, già aveva collaborato con Michel come anche Gué Pequeno e Supa. In Italia tutti e tre sono considerati ottimi artisti e vista la stima reciproca è nata spontanea la collaborazione. C’è un pezzo che le canta per bene a Lugano (Lugano remix). Fa meditare questa frase: “Questa città è una città fantasma, soffre d’asma, ha l’ansia di persone che lei stessa plasma”... Non direi che le canta per bene, direi piuttosto che “la” canta per bene. Io sono italiano ma vivo in città da anni e ormai ci sono affezionato. Volendone fare una panoramica completa era normale non decantarne solo i lati buoni. Lugano in settimana è deserta poi nel week end tutta l’ansia accumulata dalla gente si riversa nei locali. Però le persone non sembrano divertirsi veramente, almeno i miei coetanei. Le fotografie all’interno del booklet, fanno pensare ad un’atmosfera “famigliare”. Maxi B e Michel hanno messo le pantofole? Le pantofole? MAI. L’idea era di fare un disco classico ma allo stesso tempo in evoluzione, da qui il titolo Cookies & Milk. La colazione più classica del mondo ma anche la più apprezzata. Abbiamo la colazione del campione! Il bambino in copertina e all’interno è il figlio di Michel, il nostro primo campione... Dove trovare informazioni sul vostro conto e le date dei concerti sul vostro conto? Veniteci a trovare su www.raprat.com. Ciao.
Ospedale Civico
Metro Stars: dietro questo moniker si celano Maxi B e Michel, due esponenti di spicco della scena hip hop ticinese ed italiana, due “veterani” insomma. Il primo è compositore di rime, ha esordito con il gruppo ll Clan ed ha pubblicato due album con il duo Kaso e Maxi B; il secondo è un ricercato produttore, nonché membro dei (fu) Momo Posse e collaboratore di molti esponenti scena hip hop sia svizzera che italiana. Grossi calibri, che ci hanno spiattellato un disco degno della loro fama.... combinazione micidiale questi due! Cookies & Milk è un album raffinato, sia nelle basi sia nei testi. Prodotto in maniera brillante, il disco presenta sedici brani tutti da ascoltare con attenzione. Gli originali beats di Michel - che spaziano dal soul all’hip hop più agguerrito - si concatenano alle rime di Maxi B con un’agilità sorprendente. Inutile dirlo: la già riconosciuta professionalità c’è e qui si sente di brutto. Per non parlare dei testi di Maxi B. sagaci, profondi e maturi. C’è qualche featuring eccellente
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VIA BRENTANI
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LOCALCORNER
Diritto d’autore La revisione del diritto d’autore svizzero Nell’antichità il concetto di proprietà intellettuale non esisteva. La tradizione del diritto d’autore che conosciamo oggi nasce con l’invenzione della stampa nel XV secolo, e per la teoria della proprietà intellettuale bisogna aspettare ancora trecento anni. Dalla pressa di Gutenberg agli mp3, il diritto d’autore si è dovuto continuamente adeguare a nuove evoluzioni tecniche. Qual è la situazione oggi? Chi è protetto? Come e quando? Quali sono le possibilità e i limiti del diritto d’autore?
Tutti noi siamo autori: ogni volta che componiamo una canzone, che scattiamo una foto insolita o che creiamo una pagina Internet. Al contempo siamo anche utenti e consumatori: quando leggiamo un libro, ascoltiamo un brano musicale o guardiamo la televisione. Molte delle creazioni e attività elencate sono protette dal diritto d’autore. Affinché questa protezione sia garantita anche nell’era digitale è necessario adeguare la legge sul diritto d’autore in vigore. In Svizzera la revisione si trova già in fase avanzata. Nel primo trimestre del 2006 il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il disegno elaborato aprendo così il dibattito sul diritto d’autore anche tra le mura di Palazzo federale e nelle due camere. La revisione della legge sul diritto d’autore è complessa e solleva numerosi interrogativi.
Per questo motivo diversi gruppi d’interesse si sono riuniti sotto l’egida dell’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale per discutere degli obbiettivi, delle conseguenze, delle possibilità e dei rischi connessi alla revisione. Le discussioni hanno portato alla creazione di un sito e dell’opuscolo Il diritto d’autore nell’era digitale: autostrada o vicolo cieco? Con fatti e chiarimenti relativi al diritto d’autore, e con le opinioni delle cerchie interessate si vuole contribuire alla formazione dell’opinione pubblica. L’opuscolo, che contiene tutte le informazioni necessarie per approfondire quest’argomento, lo trovate da scaricare (anche in italiano) in formato pdf su www.dirittodautore.ch, oppure, se lo volete ordinare in forma cartacea, sempre sullo stesso sito trovate il form per l’ordinazione gratuita.
Piscina comunale di Carona P
grande parcheggio gratuito
600 m/s.m.
---------------------------Digital Rights Management ---------------------------Digital Rights Management (DRM) significa “gestione elettronica dei diritti”. I sistemi DRM consentono una gestione e commercializzazione elettronica dei diritti per l’utilizzo di contenuti digitali. Questi sistemi permettono a chi offre contenuti digitali di creare nuovi modelli di commercio e offrire contenuti digitali come brani musicali, film e suonerie on line, proponendo diversi livelli di qualità e prezzi, e varie possibilità d’utilizzazione. L’offerente ha la possibilità di trattare individualmente con il cliente e definire la durata e la frequenza degli ascolti o della visualizzazione. Può inoltre decidere se consentire la registrazione del contenuto o la sua stampa. Le misure tecniche permettono di definire e controllare l’accesso ai servizi offerti. Il DRM ha rivoluzionato il modo in cui i contenuti sono diffusi on line. Nonostante la continua crescita dell’offerta di opere su Internet gli standard tecnici che garantiscono la compatibilità di apparecchi e formati sono ancora inadeguati, ma nonostante le difficoltà sembra che il DRM si stia progressivamente imponendo sul mercato. Sui pro - e soprattutto sui contro - di questo sistema ne parleremo in dettaglio sul prossimo numero di re.et. Stay tuned! ----------------------------
«La Cava» by Livingroom Venerdi 2 giugno Party d’apertura Free-entry
NUOVI PREZZI Apertura 25 maggio 2006
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I I GIOR
- TUTT ERMO PREZZI D’INGRESSO: IUGNO DE SCH DAL 9 G LCIO SU GRAN A Lu - sa: Fr. 7.– (giornata intera) LI DI C IGLIATE MONDIA E GHIOTTE GR Fr. 5.– (ragazzi da 7 a 16 anni) Domenica: Fr. 14.– (Fr. 7.– dalle 15:30) Fr. 8.– (con abbonamento Arcobaleno, Zona 11) Fr. 5.– (ragazzi da 7 a 16 anni) Lu - do: Fr. 5.– (studenti, apprendisti e AVS)
Sabato 3 giugno per la rassegna «Ozio. Le virtù di un vizio» dalle 17 aperitivo e grigliata + dj set dalle 22:30 SAM PAGLIA in concerto (Cesenatico - www.sampaglia.it) The Godfather of Lounge Organ 10 anni di Sam Paglia! segue MONDO RABA (Rete3, dj set) Exotic Session - easy listening, lounge, reggae, world - fino alle ore 4
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The Fantômas Melvins Big Band + Zu Fri-son - Friborgo / 25 aprile [ VISTI DAL VIVO] Eravamo tutti pronti ad una serata esplosiva e consci dell’imponente portata di follia che ci avrebbe travolto. Nessuno però si aspettava un gruppo d’apertura, e tantomeno da queste parti si era mai sentito pronunciare il loro nome. Gli italiani Zu, senza dire un “ba” scaraventano sul pubblico una tempesta sonora di inaudita potenza. Una batteria epilettica che propone tempi improbabili (vietato il 4/4), i deliri di un sax basso imbizzarrito ed un basso elettrico tarantolato si uniscono in precise quanto stupefacenti composizioni trash-jazz-metal. Tre i pezzi eseguiti in mezz’ora, senza mezza cappella, senza pietà! Puro delirio. Un aperitivo degno di nota prima che sul palco sia servito il piatto principale: The Fantômas Melvins Big Band. La line-up della Big Band, come si sa, è da far invidia a Gargamella; basti citare i due battitori-a-sincrono Dave-robotLombardo (Slayer) e Dale-psycho-C (Melvins), o la presenza di sua maestà King
Buzzo (Melvins) alla chitarra e voce, e naturalmente le Maître, l’ingellatissimo Mike Patton (Faith No More, Mister Jungle e tant’altro) alla voce ed effettazzi vari. La Big Band alterna pezzi storici, ciccioni e dumm della mitica band di Aberdeen (come “Bit” dall’album Stag) alle più recenti perle di grind-core teatral-schizofrenico dei Fantômas. Il cocktail stupefà e immobilizza. L’impatto visivo è altrettanto notevole di quello sonoro. Patton come una scheggia raccoglie la sua voce da tutti gli angoli del palco e la esplode con estrema eleganza; le bracciate possenti della doppia sezione ritmica sfociano in laghi di sudore (anche grazie agli 8’000 gradi Celsius in sala); mentre la visione della leggendaria chioma grigio-bianca di Buzz crea già da sola un effetto speciale inimitabile. La concentrazione è scolpita sulla faccia degli esecutori. Non traspare un accenno di sorriso. Qualche ghigno invece tra le file
meno fatte del pubblico, che non può evitare di guardarsi per un attimo dall’esterno e di far intervenire nel bene o nel male quelle convenzioni che modellano l’idea di musica. Chiedendosi: è musica? Musica concettuale? E’ arte? Ma signori, chissefotte, stiamo assistendo ad un pezzo di storia del rock, quindi basta seghe mentali. Un’ora e mezza volano letteralmente in un unico atto. Il sacrificio è compiuto. Dopo un breve bis (troppo breve per 35 cucuzze) le Maître presenta con volgarissimi insulti i suoi musicisti motherfuckers. La Big Band si congeda dal live e ritorna allo scopo assegnatole: la perenne ricerca dell’estremo. di Frangia
On stage /////////////////////////// Live in Svizzera ...
Da non mancare questi appuntamenti di maggio! Il 13 al Volkshaus di Zurigo il folk/indie americano di CALEXICO & IRON&WINE. __ Sempre il 13 al Victoria Hall di Ginevra musica africana tradizionale e non con MIRIAM MAKEBA. # Il 14 maggio, al Kaufleuten di Zurigo, concerto dell’ex-vocalist dei Morcheeba, la brava SKYE. # Da paura la seratona con CHIMAIRA & MADBALL & UNEARTH & TERROR & ALL THAT REMAINS/MANNTIS, alfieri di un ag-
guerrito postmetal in scena il 24 maggio al Fri-Son di Friborgo. # La famiglia Zappa che omaggia le musiche del capostipite Frank: ZAPPA PLAYS ZAPPA al Volkhaus di Zurigo, il 26 maggio. # Ancora al 26, il concerto di NATASHA ATLAS che presenterà il suo nuovo album al Kaufleuten di Zurigo. # Cabaret e punk con il duo americano DRESDEN DOLLS, che saranno il 27 al Fri-son di Friborgo. # Gran finale di mese all’Arena di Ginevra con i KORN & SOULFLY! Prenotate subito il ticket! (per prevendite vedere su www.ticketcorner.ch, www.students.ch/events)
... e a Milano
Il nome del momento, ARCTIC MONKEYS in concerto il 13 maggio al Rolling Stone. # La stessa sera, al Pulp Club, electrojazz d’alto livello con i JAZZANOVA, mentre al Jail Club di Legnano, atteso concerto con il post rock dei BLACK HEART PROCESSION. # Un ritorno all’elettronica delle origini con GARY NUMAN al Transilvania Live, domenica 15 maggio. # Post-grunge/indie melodico e trascinante con i britannici KEANE, il 19 maggio al Rolling Stone. # Grunge primigenio e potente al Rainbow Club con i leggendari MUDHONEY. # Ska, ska, ska! I SKATALITES, grande band live, saranno al Nautilus di Cardano al Campo (VA) il 20 maggio, mentre sempre la stessa sera gli americani ANTI FLAG si produrranno in un concerto punk al Transilvania Live. # La sensibile poesia musicale di CARMEN CONSOLI in scena il 22 al Dutch Forum (exForum d’Assago). # BELLE & SEBASTIAN e il loro indiepop di matrice britannica in concerto il 22 al Rolling Stone. # Una leggenda del rock, tale CARLOS SANTANA, farà contenti i suoi fans il 30 maggio al Dutch Forum. # Fusion/jazz con il bassista JOHN PATITUCCI, sul palco del Blue Note il 30 maggio in un concerto d’altissimo livello. (per prevendite vedere su www.ticketone.com oppure www.indipendente.com)
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Afro-Pfingsten Festival Dal 1° al 5 giugno a Winterthur (nella City Halle, Sulzer Areal) avrà luogo l’Afro-Pfingsten Festival, una rassegna interamente strutturata su cultura, sonorità e tradizioni africane, dal Sahara al Nord Africa, passando per Capo Verde. Reggae, roots, soukassa, soca, raï, shaabi pop, sahara/sahel blues, e quant’altro con i concerti di Miriam Makeba, Tiken Jah Fakoly, Werrason, Samir Essahbi, Khaled, Hakim, KiJuBallett, Saf Sap, Desert Blues, Cheikh Lô, LuraAkim El Sikameya e Tinariwen. Nomi di calibro che qualificano l’alto livello di questo evento. Nel programma inclusi un ricco bazar, gastronomia ad hoc, ed un festival cinematografico con film e documentari provenienti dal Continente Nero. Una rassegna molto interessante ed imponente, non c’è che dire. Per dettagli sulle locazioni dei concerti e sulla prevendita: www.afropfingsten.ch
Gods Of Metal Ecco i nomi in programma al prossimo Gods Of Metal presso l’Idroscalo di Milano: il 1 giugno con Venom, Dimmu Borgir, Opeth, Down, Testament, Nevermore, Satyricon, Sodom e Amorphis. Il 2 giugno ci sono i Strana Officina, Extrema, Fire Trails, Vision Divine, Necrodeath, Domine, Novembre, Stormlord, Infernal Poetry, White Skull, Mellow Toy e Boom. Il 3 giugno sui palchi Def Leppard, Whitesnake, Motorhead, Helloween, Stratovarius, Gamma Ray, Angra, Edguy, Sonata Arctica, Crucified Barbara. Il 4 giugno il concerto dei Guns N’ Roses (davvero?), e poi dei Korn, Deftones, Alice In Chains, Stone Sour, Soulfly, Bloodsimple, Dragonforce, Hellfueled, Benedictum e 10Years. Da pa-u-ra! Come si fa a perdere una roba simile? L’abbonamento per tutte e quattro le serate costa 135 euro, prenotabile su www.ticketone.it. Per il campeggio vedere su www.campingmilano.it, mentre per pacchetti biglietti+hotel vedere su www.frigerioviaggi.com Gods Of Metal / 1 - 4 giugno / Idroscalo - Milano
Afro-Pfingsten Festival / 1- 5 giugno / City Halle (Sulzer Areal) - Winterthur Chi perde quest’opportunità è scemo! Gli organizzatori del Kilbi Festival al Bad Bonn di Düdingen (Friborgo) offrono in omaggio un biglietto d’entrata per la serata del 1° maggio (con Jamie Lidell, Heavy Trash aka Jon Spencer e Matt VertaRay, Brant Bjork & The Bros. e altri) ai primi quattro lettori che scriveranno un’email a redazione@resetmagazine.ch con l‘intestazione “Kilbi” e l’indirizzo postale. Per venerdì 2 giugno (The Delilahs, Mu Ziq, The Subways) due biglietti in omaggio, idem per sabato 3 giugno (Mediengruppe Telekommander, Animal Collective). Mandateci la vostra scelta! & Tonverein Bad Bonn present BAD BONN KILBI 01.-03.06.06 www.badbonn.ch
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Estival Jazz 28esima edizione
La prossima edizione di Estival Jazz Lugano si preannuncia carica di sensazioni e tanta magia musicale, tra jazz contemporaneo, world music e rock. L’organizzatore Andreas Wyden e il direttore artistico Jacky Marti hanno approntato per quest’anno un programma fresco, che attirerà un’ulteriore attenzione su questo evento già rinomato internazionalmente. Estival 2006 si svolgerà nel Piazzale alla Valle di Mendrisio da venerdì 30 giugno a sabato 1 luglio, e in Piazza della Riforma a Lugano da giovedì 6 a sabato 8 luglio proponendo diciotto concerti ad entrata gratuita (comprese le pre-serate nel Villaggio Estival patrocinate dalla RTSI). In Piazzale alla Valle ci saranno le esibizioni di Richard Bona, Mike Stern, Tony Joe White, Jorge Ben Jor, Eddie Palmieri, Minyeshu & Chewata, nomi strepitosi che inaugurano più che degnamente il cartellone di Estival. Il weekend dopo, a Lugano, inizia la serie di concerti previsti in piazza: il 6 luglio con Eda Zari, Al Jarreau e Awilo Longomba, mentre il 7 luglio con The Randy Brecker Bill
Evans Soulbop Band, Gal Costa e Yuri Buenaventura “Salsa Dura”. L’8 luglio fantastico finale con Arturo Sandoval, Eric Burdon & The Animals e George Clinton Parliament&Funkadelic. Sottolineamo che a Lugano tutte i concerti in piazza saranno preceduti alle 19.00 da una serie di concerti proposti dalla postazione della RSI al Villaggio Estival situato in Piazza Manzoni. Il programma prevede le esibizioni di tre Scuole di Musica fra cui la Scuola di Musica Moderna (SmuM) di Lugano.Che dire? La scelta è elevatissima, ma la qualità di più. Tutte quante le serate hanno più motivi d’interesse per il variato pubblico di Estival... Che dite, quest’anno le piazze “scoppieranno”? Informazioni ed aggiornamenti su: www.estivaljazz.ch
Palco ai Giovani Festival I nomi delle band selezionate
Come ogni anno siamo al fatidico momento in cui vengono annunciate le band ticinesi che parteciperanno a Palco Ai Giovani, che si terrà in Piazza Manzoni a Lugano da giovedì 8 a sabato 10 giugno. La giuria delle Winter Session, durante le quali si sono avvicendati ben 38 gruppi, ha analizzato attentamente i filmati che sono stati ripresi durante le selezioni. Un’impresa ardua, difatti si è potuto constatare un’ampio ventaglio di generi e proposte, e tanta voglia di sfondare. Abbiamo dunque la lista dei gruppi prescelti dai giurati: A Dio la Gloria (afrogospel), Casimirò (rock), Filarmonica di Pepe Nero (indie-rock), Guinnass (rock), Joel & Miguel feat Marco (reggaeton), Marchio Registrato (ska), Metro Stars (hip hop), Morbus Gravis (deathmetal), Nited (numetal), Pangea (punkrock), Protoval (metalcore), Roots of Death (heavy-me-
tal), The Flag (rock) e The V.A.C. (rock). Durante le tre serate d’inizio estate le quattordici band selezionate si esibiranno sul palco di Piazza Manzoni, e il pubblico voterà i concerti determinando il vincitore tramite delle schede che saranno diffuse in piazza all’uopo. Come di consueto ci sarà la partecipazione in finale di serata di tre grandi ospiti. Oltre ai concorrenti sono stati infatti resi noti anche gli ospiti d’onore. Giovedì si esibirà Bassi Maestro, noto rapper milanese, supportato dalla Cricca dei Balordi. Concerto d’eccezione, non si è mai visto un rapper come ospite a questa manifestazione, ma è un omaggio doveroso (nonché accattivante), visto che il rap in Ticino ha un gran riscontro. Venerdì sarà la volta della Di Maggio Connection, il miglior gruppo rockabilly italiano degli ultimi anni, il di cui leader Marco Di Maggio
è considerato uno dei migliori chitarristi mondiali nel suo genere. A concludere la serata di sabato ci sarà il concerto di Roy Paci & Aretuska, una fenomenale band in grado di trascinare il pubblico con sonorità calde, allegre e coinvolgenti. Come tradizione, la band vincitrice della scorsa edizione di Palco ai Giovani - Rock & Rejoice - si esibirà prima dell’ospite principale. www.palcoaigiovani.ch
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Burlesque! Rock’n’roll! 19 maggio - Dampfzentrale - Berna
Burlesque e punk-rock’n’roll: questo il tema della serata del 19 maggio alla Dampfzentrale di Berna, dove con gran stile e charme delle ballerine “new burlesque” sfileranno sulla passerella. Protagoniste quattro artiste: Scarlette Fever (UK/CH) e Lucy Ferette (CH), seguite dalle star internazionali Nina La Fiamma (USA./UK) e Anne-Marie (USA). Che cos’è il “new burlesque”? E’ l’ultima frontiera dello strip-tease, nata negli Usa. Questa definizione è un ritorno alle origini: è il 1917 la data del primo, vero strip-tease, in un teatro “burlesco” americano. Il “new burlesque” miscela quest’origine (traendone soprattutto il lato parodistico) con una propensione allo stile anni ’40-’50, omaggiando così la moda di quel periodo (in particolare quella della biancheria) e soprattutto rendendo onore alla leggendaria Bettie Page (nella foto), la regina delle “pin-up” anni ’50 e la prima icona sadomaso, considerata talmente scandalosa - dal solito governatore pruriginoso - che fu processata per pornografia e messa al bando. Negli anni seguenti la sua figura
venne ripresa da importanti illustratori che ne rilanciarono l’immagine. Oggi Bettie Page ha 83 anni, ma rimane sempre l’eterna “regina delle pin-up”, tuttora imitatissima. A breve in uscita un film a lei dedicato, The Notorious Bettie Page, diretto da Mary Harron, regista di American Psycho. Il movimento “new burlesque” attualmente è condotto da Dita Von Teese, bellissima creatura conosciuta anche per essere la compagna di lungo corso del rocker Marilyn Manson. Dita è la nuova icona delle pinup del nuovo millennio, e forte di un fisico stupendo e procace si produce in esclusivi (cioè non per comuni mortali) spettacoli , eleganti e provocanti, ma mai volgari. Ma torniamo allo spettacolo alla Dampfzentrale: a far colonna sonora agli spettacoli ci sarà il grande Reverendo Beat-Man dell’etichetta Voodoo Rhythm con i suoi scatenati Zorros, quindi per l’occasione il rock’n’roll più selvaggio e sfrenato nel tipico stile della band bernese, ma anche brani sinuosi, perfetti per incorniciare questi strip “particolari”.
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Una combinazione da cardiopalma! Una serata diversa, e vi assicuriamo, di qualità, non lasciatevela sfuggire che esperienze rock’n’roll di questo tipo se ne vivono poche! Informazioni e prenotazioni: www.dampfzentrale.ch
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Lo Zucchino d’Oro 27 maggio - CS()A Il Molino - Lugano
In collaborazione con lo spazio autogestito CS()A Il Molino l’associazione Nuove Proposte Culturali presenta il sesto appuntamento con musica elettronica e arti visive.
Sabato 27 maggio potrete assistere ad una serata dedicata prevalentemente alla musica da club. Inizierà la kermesse Frankino, dj che si è recentemente esibito a Chiasso nel corso dell’ultima edizione del Festival di musica e cultura jazz. Seguiranno Andres Marcos & Störgeräusche, a proporre una techno minimale, con armonie e melodie essenziali ma a tratti anche groove. L’ospite d’onore sarà Raymond Ford aka Lukas (nella foto) uno dei pionieri della scena techno ticinese che qui proporrà in anteprima le ultime produzioni per il progetto Artiglio. Lukas (dj dal ‘91, produttore dal ’95), ha all’attivo un centinaio di vinili, e molteplici co-produzioni o remix con artisti internazionali. E’ conosciuto anche con i nomi D-EX, Swiss Cheese
Splashtival 1° giugno - Piazza Riforma - Lugano
Operazione commerciale da grancassa, il 1° giugno in Piazza della Riforma a Lugano. In poche parole la Swatch festeggia un suo traguardo aziendale (333 milioni d’orologi prodotti) portando in piazza gli americani Blue Man Group, che durante un loro spettacolo “produrranno” uno Swatch da collezione. Ora, permetteteci di dire che dell’orologio in questione non ce ne può fregar di meno, però un pensierino sul vedere il Blue Man Group ce lo faremo. Un’incursione durante lo spettacolo, cercando d’evitare il prima e il dopo? Lo Splashtival inizierà all’incirca alle ore 19.00 con gli “opening acts”, di cui non si sa nulla (ci saranno dei discorsi “ufficiali”, sicuro). Alle 22.00 l’arrivo di tre componenti dei Blue Man Group che offriranno uno spettacolo tra comunicazione gestuale, musica ed effetti multimediali. Suoneranno tamburi ricoperti di pittura, creando giochi di colore, luce e suoni, e dando forma a delle proprie opere d’arte (“paint drumming”). Una di queste, realizzata attraverso gli schizzi di colore, sarà scelta per diventare il modello Swatch di una serie limitata. A parte questo momento topico per l’azienda che ci offre lo show, i Blue Man assicurano sempre uno spettacolo divertente e di qualità. La loro musica poi, incalzante com’è con i suoi tamburi “tribali”, muoverà ben più di qualche culetto.
Uno show spettacoloso (con tanto di finale con fuochi d’artificio sul lago), però, solo a pensare ai previsti trecento e passa giornalisti (e fotoreporters) provenienti da tutto il mondo che saranno davanti al palco (seduti?)... che facciamo, li scavalchiamo?
Vapour, Raket Knight. Durante la serata le immagini in sottofondo saranno curate da Tropeninstitut, collettivo ticino-milanese, che con l’ausilio di un particolare software e materiale preregistrato produce sul momento immagini filtrate e sovrapposizioni in sincronia con la musica. Infine il duo James-Jole - che è formato dai creativi Gary James e Barbara Lehnhoff - rivestirà un particolare angolo del Centro con un’installazione multimediale. Dalle 20.30. Entrata 5 franchi / 3 euro
Buon divertimento a costo zero. Telefonare gratis dalle 20 alle 6. Xtra-liberty. L’abbonamento per gli under 26.
Blue Man Group
Questa compagnia di performers dipinti di blu e dalla testa pelata è diventata un fenomeno di successo negli Stati Uniti, ed ora, esattamente un anno fa, una sua sezione è sbarcata a Berlino, dove ha organizzato svariati spettacoli, e da dove parte per delle incursioni in altri paesi, alfine di “conquistare” il pubblico europeo. Il tutto è nato nel 1987 a New York per iniziativa di Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink. I loro esordi si sono svolti al Central Park e in spazi dell’Est Village. Nel 1988 è entrato a far parte del gruppo anche il musicista Larry Heinemann e nel 1990 si aggiungono Caryl Glaab, video-designer, e Ian Pal, musicista. Il primo prestigioso riconoscimento l’hanno ottenuto nel 1991, al Serious Fun Festival. Quindi sono seguite a raffica esibizioni in teatri e in televisione, mietendo ovunque il consenso del pubblico. L’organico del gruppo si è ingrandito negli anni fino a comprendere altri diciotto artisti. A New York, a Boston, a Las Vegas ed a Chicago tuttora si svolgono spettacoli dei Blue Man che registrano il sold-out. www.blueman.com
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CINEMA
Il Codice da Vinci
di Oriana Pivetta e Ado Bader
Viaggio nel mistero di Leonardo da Vinci, tra intrighi religiosi e società segrete
La Buena Vista International offre fantastici gadget in palio ai primi cinque lettori che risponderanno esattamente alla seguente domanda: Qual è il titolo dell’ultimo libro scritto da Dan Brown? Inviate la vostra risposta, completa di nome, cognome e indirizzo postale, con l’intestazione “Codice da Vinci” a redazione@resetmagazine.ch Il film-evento dell’anno giunge finalmente al cinema. L’opera di Dan Brown, trasposta per il grande schermo dal regista Ron Howard, ha acceso polemiche teologiche e dibattiti. Il film darà ancora più spazio alle discussioni, ma il verdetto finale spetterà soprattutto ai fan dello scrittore. Pubblicato nel 2003, il Codice da Vinci ha venduto fino ad oggi oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo. Il suo autore, Dan Brown, noto anche per altri suoi best-sellers (tra i tanti Angeli e Demoni), vedrà ora la sua creazione in versione cinematografica. Per un lettore confrontarsi con una versione filmica di un libro crea spesso se non sempre - una certa ansia, poiché i risultati spesso deludono. Dal libro al film, il protagonista Robert Langdon (interpretato da Tom Hanks), professore americano, studioso di simboli, si confronterà con un misterioso omicidio: l’assassinio di Jacques Sauniere, vecchio curatore del
Museo del Louvre. Tra un’enigma e l’altro, Langdon svelerà alcuni dei segreti che si nascondono dietro le opere di Leonardo da Vinci. Uno dei più grandi misteri religiosi di tutti i tempi, sarà forse svelato. Sul suo cammino il professore incontrerà Sophie Neveu (interpretata da Audrey Tautou), criptologa e nipote del curatore ucciso con cui scoprirà la presenza di società segrete e complotti religiosi. Bezu Fache (Jean Reno), è l’ispettore di polizia che seguirà, o meglio cercherà, di braccare i due personaggi durante le indagini. Una corsa contro il tempo attende Langdon: la risoluzione dell’omicidio significherà scoprire il mistero di tutti i tempi. Aspettando di scoprire il film, una cosa è certa. Il Codice da Vinci è innanzitutto un libro mozzafiato e rimane una fiction, sebbene la storia ci catapulti in un mondo di simboli e segni dove tutto sembra possedere un senso compiuto.
www.codicedavinci.info: un blog italiano aggiornato in cui vengono inserite tutte le infor-
mazioni ed i dettagli che circondano Il Codice da Vinci, romanzo tuttora in mezzo alle polemiche. Tra le ultime notizie inserite nel blog, quella dei vescovi statunitensi che hanno aperto un sito web (jesusdecoded.com). I vescovi, insieme ad alcuni analisti, ribattono punto per punto il best seller di Dan Brown, cercando di smantellare le sue tesi.
---------------------------------Dan Brown ---------------------------------Autore tra scienza e religione ---------------------------------Nato a Exeter, New Hampshire, nel 1964, Dan Brown è reputato uno dei cento personaggi più influenti in America. Professore d’inglese, ora scrittore, scrisse il suo primo libro Digital Fortress nel 1997, seguito dal suo secondo techno-thriller Deception Point (del 2001, in italiano uscito con il titolo La verità del ghiaccio nel 2005 per la Mondadori). Figlio di un premiato professore di matematica e di una musicista di testi sacri, Dan Brown è cresciuto tra queste due opposte filosofie di vita: scienza e religione. Temi che si riflettono soprattutto nel suo libro Angeli e Demoni (edizione originale del 2000, uscito per la Mondadori a fine 2004). Attualmente l’autore sta scrivendo una nuova avventura di Robert Langdon alle prese con la massoneria americana, il romanzo The Solomon Key. Un altro episodio che scatenerà la passione dei fan del Codice da Vinci. ----------------------------------
RE.VISION
X-MEN 3
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di Ado Bader
Il nuovo capitolo della saga dei mutanti cambia regista ma promette azione e nuovi personaggi.
Nell’ultimo capitolo della saga del fumetto vi sono importanti novità. Per la prima volta, infatti, i mutanti avranno la possibilità di scegliere il loro destino. E’ stata trovata una cura alla loro “malattia”, anche se il nuovo rimedio non placherà lo scontro tra gli allievi di Xavier e quelli di Magneto. Gli effetti speciali, a giudicare dai trailer, si annunciano monumentali, come pure la galleria di nuovi personaggi. Maggiori dettagli riguardo alla trama non sono trapelati. Grande riserbo è stato infatti mantenuto nei confronti di questa mega-produzione che giungerà sugli schermi di tutto il mondo (per eludere i pericoli della pirateria) tra il 24 e il 26 maggio prossimi.
Brian Singer ha “tradito” la Marvel. I cori che si odono in internet sono unanimi: la dipartita dell’enfant prodige del cinema d’azione intelligente getta molta inquietudine tra i fan. Abbandonati i mutanti di X-Men, Singer ha preferito “rispolverare” il costume di un altro grande super-eroe:
Volver
il progetto Superman Returns (al cinema da settembre). A rimpiazzarlo è giunto Brett Ratner, cineasta discontinuo (ma apprezzato tra gli addetti ai lavori), a cui si deve il merito di aver “sdoganato” Jackie Chan in occidente (vedi il divertente Rush Hour - Due mine vaganti).
La Fox-Warner offre super-gadget in palio ai primi cinque lettori che risponderanno esattamente alla seguente domanda: Qual è il titolo del film (interpretato da Kevin Spacey) con cui Brian Singer si era fatto conoscere al pubblico nel 1995? Inviate la vostra risposta, completa di nome, cognome e indirizzo postale, con l’intestazione “X-Men” a redazione@resetmagazine.ch
di Apache
Dopo la sua morte, il fantasma di una madre torna indietro per dare sostegno alle figlie e guidarle nel passaggio generazionale
Un film sulle donne e per le donne: Volver di Pedro Almodovar, in italiano “ritornare”, racconta la vicenda di Raimunda (Penélope Cruz), che è sposata con un operaio disoccupato e ha una figlia (Yohana Cobo). C’è anche Sole (Lola Dueñas), sua sorella, che si guadagna da vivere come parrucchiera; e c’è lo spirito di loro madre (Carmen Maura), morta in un incendio, che appare alle protagoniste e ad altre persone a loro vicine. La trama sembra complicata, ma trattasi in definitiva della storia di tre generazioni di donne che - come racconta lo stesso Almodovar - “... sopravvivono al vento, al fuoco e addirittura alla morte, grazie alla bontà, il coraggio e una vitalità senza limiti”. Film commedia dal forte sapore autobiografico (il regista difatti ammette d’aver trasposto su questa pellicola i ricordi della sua infanzia e quel notorio complesso edipico che da sempre lo tormenta), Volver è permeato di quel naturale surrealismo tipico del regista spagnolo. Ambientato nei quartieri operai di Madrid, dove gli immigranti delle varie province iberiche condividono i loro sogni, la vita e il destino con la moltitudine di
etnie straniere stabilitesi nella metropoli spagnola, Volver è anche un’ironica riflessione sulla vita e sulla morte: la famiglia protagonista è originaria della Mancha, dove la cultura della morte è vissuta in maniera naturale e umana, tanto che i loro riti (per esempio una cura maniacale delle lapidi nei cimiteri) fanno in modo che i loro morti non “muoiano” mai. Intenso e commovente, ecco un altro gran bel film di Almodovar, brillantemente sostenuto dalla recitazione delle sue attrici “feticcio”, le bravissime Penelepe Cruz e Carmen Maura. Consigliato.
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RE.VISION DVDMANIA
Parigi, inizio Novecento. Jean Hervey, uomo d’affari di successo e ma*gnate dell’editoria, è felicemente sposato ed è convinto d’avere una mo-
glie perfetta. Ma un giorno, tornando a casa, scopre che se n’è andata... Per un privato cineclub in casa ecco Gabrielle, un film melodrammatico francese dell’anno scorso con Isabelle Huppert, Pascal Greggory e Claudia Coli. Diretto da Patrice Chéreau, questa pellicola è stata presentata al Festival di Venezia, ma non è mai passata alle nostre latitudini. gli appassionati del cinema jappo a disposizione la trasposizio*nePer su dvd per la 01-Distribuzione di Kamikaze Girls, frizzante
commedia del 2004 di Tetsuya Nakashima sulla gioventù nipponica, che riesce a fondere ottimamente il gusto tipicamente giapponese per l’iconografia manga con gag che sfiorano l’inverosimile, e ciò senza tralasciare dello spazio alla riflessione.
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Per chi l’avesse persa, a breve l’uscita del box di 4 dvd con la prima parte della serie televisiva più seguita della scorsa stagione, ovvero Lost, che narra le avventure di un gruppo di sopravvissuti ad un disastro aereo, finiti su un’isola deserta dimenticata dal mondo. Una misteriosa giungla, il sospetto, l’amicizia, la paura dell’ignoto sono gli ingredienti che hanno decretato il successo del telefilm, ora visibile quando e dove si vuole grazie alla Buenavista.
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Ancora d’attualità il bel film del ‘83 di Bill Forsyth, Local Hero, ora in dvd per la DNC. Interpretato da un grande Burt Lancaster, racconta di un azienda che vuole aprire un impianto di raffinazione di petrolio lungo una costa scozzese, ma ad attendere il giovane funzionario incaricato a sondare il terreno c’è Ben Knox, proprietario della spiaggia, che si oppone fermamente al progetto. La colonna sonora è di Mark Knopfler dei Dire Straits. Assolutamente da rivedere.
NEXTSCREEN
Le ultime notizie rivelano che Al Pacino è entrato a far parte del cast di Ocean’s 13. Il regista Soderbergh ha convinto il “Padrino” ad assumersi il ruolo di Willie Banks, titolare di un mega-hotel e annesso casinò a Las Vegas, nonché nuovo obiettivo della banda di ladrigentiluomini. Il leggendario attore americano si unisce quindi al cast già a tutti noto: George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Andy Garcia, Don Cheadle, Bernie Mac, e la new entry Ellen Barkin, che non sarà l’unica figura del gentil sesso del film, girano infatti voci sul coinvolgimento di una grossa star femminile. Di nuovo Julia Roberts?
La bellissima Gong Li affiancherà Jim Carrey nel prossimo film diretto da Tim Burton. Believe it or not! è il titolo della pellicola. Stando alle prime notizie trapelate sulla stampa americana, pare che l’attrice cinese abbia battuto la connazionale Zhang Ziyi nella corsa per ottenere il ruolo. Il film sarà la ricostruzione fedele della tumultuosa vita di Robert L. Ripley (Carrey), il curatore della rubrica intitolata appunto Believe it or not! del New York Globe. La sceneggiatura è co-firmata da Larry Karaszewski e Scott Alexander, mentre l’inizio delle riprese è previsto per il prossimo autunno.
Abba che passione! ha acquistato i diritti sull’adattamento cinematografico del musical Mamma Mia, spettacolo improntato sulle musiche degli Abba che ha ottenuto un successo strepitoso a Broadway e in 130 teatri internazionali. Dal suo debutto - sette anni fa - ad oggi, il musical ha incassato più di un miliardo e mezzo di dollari. Tom Hanks, con la sua casa di produzione Playtone, si sta preparando quindi alla realizzazione del film, che -paresarà interpretato da Nicole Kidman e Antonio Banderas. Sarà in grado di raggiungere il successo del musical? Il verdetto lo daremo fra un anno. Tom Hanks
Le ultime indiscrezioni dicono che Anthony Hopkins ha in ballo un progetto di sceneggiatura, regia e colonna sonora, condendo il tutto con riferimenti alle sue particolari idee su religione, vita e morte. Slipstream, questo il titolo della pellicola: storia di uno sceneggiatore fuori di testa che vive in due mondi esistenziali differenti, la vita reale e quella mentale. Quando le due realtà vanno in collisione cominciano i guai, tra deliri su film di fantascienza con riferimenti anni ‘50 e alcuni personaggi surreali... La trama appare piuttosto nebulosa, di certo si sa che il protagonista sarà interpretato da un redivivo Christian Slater, e nel cast ci saranno anche Gena Rowlands e lo stesso Hopkins.
RASSEGNE
RE.VISION
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Ozio - Le virtù di un vizio
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Mai quanto oggi l’ozio risveglia la nostra cattiva coscienza; in tempi in cui l’efficienza forzata, lo stress e le montagne d’impegni c’impediscono di prender tempo da dedicare al “dolce far niente”, oziare ormai c’appare come peccato veniale dell’era moderna. Ma è giusto che sia così? Questo il quesito che si pone la rassegna Ozio - Le virtù di un vizio organizzata dalla Biblioteca Cantonale in collaborazione con i principali Circoli di Cinema cantonali e che include una serie d’eventi, come conferenze o (non)attività legate all’argomento; infine, quale fiore all’occhiello, una fittissima rassegna cinematografica che esplora lungo il corso della storia del cinema quelle pellicole che hanno basato la sceneggiatura sull’ “arte dell’ozio”. Quindi una carrellata d’eventi correlati al quesito “oziare, o non oziare?”, che forse non daranno la risposta definitiva, ma certamente predisporranno nella maniera opportuna tutti coloro che, in barba alla frenesia urbana, per l’imminente estate hanno deciso di ritagliarsi uno spazio attribuito al “non-fare”. Fatevi ispirare... Dettagliate informazioni su www.itemi.ch - Sedici film sul tema dell’ozio stimato nelle sue svariate declinazioni: si va dall’imprescindibile Oblomov di Nikita Mikhalkov (dall’omonimo romanzo di Goncarov) ad I vitelloni di Federico Fellini, passando attraverso film noti o meno noti - tra cui alcuni inediti in Svizzera - che approfondiscono scelte di vita “oziose”, dando spazio pure al tema dell’ozio come presupposto della meditazione, oppure del rifiuto del lavoro come scelta politica. Dalle 20.30 Cinema
- Alla Biblioteca cantonale di Bellinzona una trilogia di conferenze in tema: il 16 maggio è la volta de L’antropologia dell’ozio, una conferenza-spettacolo di Duccio Canestrini, mentre il 1° giugno, tavola rotonda con Maria Rosaria Valentini, Franco Ghielmetti e Christian Marazzi, sul tema Ozio le virtù di un vizio. Conclude la rassegna di conferenze Daniele Bollini con le sue analisi sul Mito dell’ozio, l’8 giugno. Dalle 20.30, entrata libera. Conferenze
(non)attività - La serie di (non)attività della mani-
festazione sull’ozio prosegue con alcuni appuntamenti: un incontro con Massimo Tallone sul Senso dell’ozio, presso l’Azienda Agricola La Colombera, il 13 maggio, ed con una giornata a sorpresa intitolata Carpe Otium, il 27 maggio in un luogo segreto di cui saranno date le coordinate all’ultimo momento. Musica in puro stile loungeozioso alla piscina di Carona, il 3 giugno dalle 17, con grigliata e Dj set downtempo-world di Raba (ReteTre), seguito dal concerto di Sam Paglia all’annessa Cava. Per il lato dell’arte visuale il 10 e 11 giugno al Campo Nomade di Sabbione in Val Bavona, la fotografa Giosanna Crivelli propone La camera chiara-La camera scura, un corso che abbina l’insegnamento della fotografia al vissuto della natura.
--------------------------------------------------------------CIRCOLO DEL CINEMA/FORUM 1+2 - BELLINZONA --------------------------------------------------------------9 maggio Oblomov di Nikita Mikhalkov (URSS 1979) 13 maggio L’emploi du temps di Laurent Cantet (F 2001) 16 maggio Lundi matin di Otar Ioseliani (F/I 2002)
20 maggio Leningrad Cowboys Go America di Aki Kaurismäki (Fin/Swe1989) 23 maggio Perché Bodhi Dharma è partito per l’Oriente? di BaeYong-kyun (SudCorea 1989) 30 maggio I vitelloni di Federico Fellini (I/F 1953) 6 giugno L’an 01 di J. Doillon, A. Resnais e J. Rouch (F 1972) 10 giugno Attention danger travail di P. Carles, C. Coello e S. Goxe (F 2003) 13 giugno Il grande Lebowski di Joel & Ethan Coen (USA 1997) --------------------------------------------------------------CIRCOLO DEL CINEMA/MORETTINA - LOCARNO --------------------------------------------------------------8 maggio Les petites fugues di Yves Yersin (CH 1979) 12 maggio Leningrad Cowboys Go America di Aki Kaurismäki (Fin/Swe1989) 15 maggio I vitelloni di Federico Fellini (I/F 1953) 19 maggio Tan de repente di Diego Lerman (Arg. 2002) 22 maggio Perché Bodhi Dharma è partito per l’Oriente? di BaeYong-kyun (SudCorea 1989) 2 giugno (Sala dei congressi Muralto) Oblomov di Nikita Mikhalkov (URSS 1979) --------------------------------------------------------------CINECLUB DEL MENDRISIOTTO/EXCELSIOR - CHIASSO --------------------------------------------------------------10 maggio Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (I 2003)
17 maggio Pandora di Albert Lewin (UK 1951) 24 maggio Lundi matin di Otar Ioseliani (F/I 2002) 31 maggio Leningrad Cowboys Go America di Aki Kaurismäki (Fin/Swe 1989) --------------------------------------------------------------CINEMA 93/CINEMA IRIDE - LUGANO --------------------------------------------------------------11 maggio Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (I 2003) 18 maggio Oblomov di Nikita Mikhalkov (URSS 1979) 23 maggio Los lunes al sol di Fernando Léon de Aranaoa (E/F/I 2002)
1° giugno 8 giugno
La noia di Damiamo Damiani (I/F 1963) Permanent Vacation di Jim Jarmusch (USA 1980)
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RE.AD
LIBRI
di Stefano Kirk
Stephen King Cell Sperling & Kupfer Uno squillo sul cellulare e scoppia il finimondo: in un assolato giorno a Boston, il protagonista Clayton Riddell si ritrova in mezzo a gente completamente impazzita che senza alcuna ragione aggredisce il prossimo. Difatti tutti quelli che rispondono ad una misteriosa chiamata sul loro cellulare si riducono in esseri allo stato brado, subumani dalla ferocia primordiale e senza alcun rispetto per la vita altrui. Le menti azzerate di questi “cellulati” sono condizionate da una mente superiore, che si manifesta anche nei sogni di Clayton e degli altri scampati, tutti fortuitamente senza cellulare, invitandoli a recarsi in un luogo non coperto dalle reti telefoniche, dove possono sentirsi al sicuro. Ma ben presto Clayton ed i suoi amici capiscono che l’invito potrebbe rivelarsi una trappola fatale... Stephen King con il suo nuovo romanzo trasmette una sottile inquietudine: la tecnologia s’avvicina inevitabilmente al nostro nucleo più intimo, intera-
gendoci sempre più frequentemente, e per farlo con agilità, quale mezzo più efficace, se non il cellulare, oggetto “malefico” che accostiamo al nostro cervello molteplici volte durante il giorno? Da Big Brother alla Guerra dei mondi, dalla lunga lista di bmovies sugli zombies, a fatti di cronaca più recenti, come descrizioni che ricordano le migliaia di persone che durante l’uragano Katrina si sono rifugiate negli stadi, con le raccapriccianti conseguenze del caso... Insomma, innumerevoli i riferimenti tra le mani dell’autore, che, con il suo sapiente cut’n’paste, ci sforna un’ulteriore opera degna della sua nomea, ma servita con frugalità (molti gli argomenti lasciti in sospeso) e con un finale aperto che, presumibilmente, potrebbe portare ad un nuovo capitolo della storia. Anche se, e King lo cita spesso nel suo romanzo, “presumere è il miglior modo di pre-disporsi a pre-nderlo nel culo”.
Martin Miller Sogni di sesso e stage diving Lain Elfish è una squatter incallita ed alcolizzata, non fa distinzioni di sesso a letto, e puzza tremendamente perché non si lava mai. Elfish ha un sogno: è determinata a chiamare “Queen Mab” la sua band trash-metal. Il nome è ispirato da un personaggio dal dramma Giulietta e Romeo di Shakespeare, ed inizialmente era utilizzato dalla band di Mo, ex ragazzo di Elfish. Per riuscire a strappargli l’ambita denominazione, Elfish deve superare delle prove: dovrà recitare in pubblico l’intero monologo shakespiriano di Queen Mab, e altresì far in modo che - finalmente gli altri membri del suo gruppo si fidino di lei. E’ proprio quest’ultima l’impresa
più ardua, ma Elfish troverà l’appoggio d’alcune persone inaffidabili ed improbabili come lei, ma in un certo senso romantiche e geniali, che si barcamenano tra grandi sogni e piccoli espedienti. Romanzo culto in Inghilterra, Sogni di sesso e stage diving è l’opera pubblicata nel 1994 da Martin Millar, scozzese autore di tematiche underground che eludono qualsiasi catalogazione. Lettura amena, ottimista ed autentica, in bilico tra commedia e melodramma... colpo abile di un autore dalla scrittura frizzante e travolgente.
INCIPIT
Come molte altrae storie, anche quella della mia famiglia comincia con una semplice lezione di vita. Per amore di brevità la riassumerò in poche parole. Al principio, noi figli venimmo concepiti. E la lezione di vita - almeno secondo mia madre, che è cattolica - è semplice. «Ricorda sempre», m’informò un giorno, «che nonostante quello che sostiene la Chiesa, la contraccezione naturale non funziona.» Io che all’epoca avevo dodici anni, la guardai «Vuoi dire che noi tre siamo stati un incidente?» «Sì. Tutti quanti, nessuno escluso.» «Però siamo stati incidenti positivi, giusto?» Lei sorrise. «Non potevano capitarmene di migliori.»
da Tre settimane, un mondo di Nicholas e Micah Sparks - Frassinelli, 2006
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Storie di ordinaria follia Grande classico di Charles Bukoswki, - mito, scrittore e poeta antieroe americano scomparso nel 1994 - è Storie di ordinaria follia, la nota raccolta di racconti farciti di tagliente realismo ed ambientati nella suburbia di Los Angeles e New Orleans. E’ da questi scritti che il disegnatore tedesco Matthias Schultheiss si è lasciato ispirare, esplorando così, con il suo pennino adeguatamente promiscuo ed impietoso, il volto loser e miserevole degli Stati Uniti descritti efficacemente dall’esplicito Buk. La Coniglio Editore propone finalmente il volume completo che raggruppa questa serie prodotta nel 1982, e tradotta in italiano a metà anni ‘90, quando fu pubblicata a puntate sulla rivista Blue, noto mensile di comics erotici della stessa casa editrice. Il tratteggio underground e la maniacale ricerca del dettaglio di Schultheiss s’avvicinano all’arte del grande disegnatore Robert Crumb, fautore anch’esso di una fortunata serie di albi ispirati dagli scritti di Bukoswki. Non è un caso che questi disegnatori (ed altri ancora) si siano interessati allo scrittore, giacché, a prescindere dall’innegabile fascino della sua liricità corrosiva, è risaputo che Buk amava disegnare estemporanee e deliziose vignette su ogni pezzo di carta che gli capitava tra le mani... Albo da collezione. www.coniglioeditore.it Charles Bukowski - Matthias Schultheiss Storie di ordinaria follia Erezioni Eiaculazioni Esibizioni Coniglio Editore
ChiassoLetteraria
Nuovo festival letterario internazionale Festival letterario L’Amore ai tempi della collera 19-21 maggio - Chiasso Anche la Svizzera si lascia contagiare dalla passione per i festival letterari che in Italia riscuotono un successo crescente. A lanciarsi ora è Chiasso, che dal 19 al 21
maggio ospiterà la prima edizione di una rassegna questa volta interamente dedicata all’amore. L’amore ai tempi della collera - questo il titolo parafrasato da un celebre romanzo di Marquez - prevede una ventina di incontri con esponenti del mondo della letteratura, della poesia, del giornalismo, della fotografia e dello spettacolo. Fra i protagonisti del festival, dopo un’apertura di grande interesse con Ettore Mo e Sebastiano Vassalli, segnaliamo la presenza di Giovanni e Giorgio Orelli che disquisiranno sull’amore in Dante, Anna Ruchat (Premio Chiara 2005), Patrizia Valduga, Josephine Hart (nella foto) che proporrà una lettura da Il danno, Gabriella Turnaturi, Umberto Galimberti e Maria Bettetini (discuteranno sull’amore in Platone), Vinicio Capossela (con un concerto ad hoc), Bruno Gambarotta con un programma di “posta del cuore”, Ivano Ferrari, Fabio Pusterla, Shafique Keshavjee che parlerà su “amore e odio nelle religioni”, Nicole Müller, Marcella Emiliani ed Edgardo Bartoli, Cristiano Cavina intervistato da Fabio Zucchella e infine Chiara Zocchi e Zeno Gabaglio (con lo spettacolo Tre voli). Ma non si parlerà soltanto d’amore. In diversi ristoranti cittadini
ci sarà la possibilità di degustare menu tratti dal divertente L’amore goloso di Roberta Schira e di discuterne con l’autrice, presente al festival, in un appassionato “duello” culinario a distanza col noto gastronomo Allan Bay, che commenterà anch’egli alcune sue ricette afrodisiache, mentre il fotografo italiano Luigi Baldelli, che da tempo accompagna Ettore Mo nelle sue spedizioni in tutto il mondo, esporrà una serie di sue immagini sull’amore in una mostra presente nel foyer del Cinema Teatro. Infine in piazza Indipendenza sarà allestita una sonorizzazione poetica a cura dell’artista Franco Ghielmetti. Teatro della manifestazione saranno piazze, librerie, caffè, tipografie, spazi interculturali, animati per l’occasione dalle voci degli scrittori e dai vari interventi. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti ad eccezione del concerto di Vinicio Capossela il sabato 20 maggio al Cinema Teatro. Per informazioni più dettagliate riguardo al programma, agli orari e ai singoli appuntamenti, potete rivolgervi alla libreria Leggere di Chiasso (091.6831005) o alla redazione del settimanale Azione (azione@bluewin.ch, 091.9227740).
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RE.ART
GALLERY
Dust&Scratches Filtro, disturbo, polvere e grana
RE.ART
Dust&Scratches sono Beat Kuert, Lola Dossier, Francesca Martire, Margherita Coldesina, Roberta Mandelli, Barbara Lehnhoff, Fabio Paroni, Viviana Speciale, Paula Bianchi, Nadia Martignoni, Lucius Kuert, Lorenzo Lotus Catinella, Adele Falbo, Elena Poli, Ginevra Notarbartolo, Cinzia Giovanettoni, Aurora Mascheretti, Katiuscia Bonato, Alberto Martire, Francesco Coldesina, Linda Gregis, Matia Coste, Herbert Pancton, Andrea Midena e Sonia Rodella
Un’applicazione di Photoshop dà il nome al movimento artistico Dust&Scratches, che nasce lo scorso anno con la fondazione dell’omonima società per volontà del noto regista e produttore Beat Kuert.
Lo scopo del movimento è d’offrire, senza porre alcuna limitazione, spazio e risorse a coloro che desiderano esprimere una visione anticonformista del mondo. Senza restrizioni anche la scelta delle proposte di realizzazione: videoarte, fotografia, performanceart, cinema... In scena molteplici discipline, dunque, e le possibili interazioni ed ibridazioni. Un nuovo innesto nella scena artistica ticinese che coinvolge un folto gruppo di persone, le quali condividono con Kuert una riflessione autonoma ed innovativa, aperta alle contaminazioni ed alla sperimentazione. Quest’anno il movimento - dopo l’iniziale fase organizzativa e di ricerca - si presenta al pubblico con alcuni progetti. Recentemente Dust&Scratches ha battezzato il suo calendario+dvd 2006-2007, progetto che presenta tredici scatti estrapolati da altrettanti cortometraggi, ciascuno della durata di due minuti, che ripercorrono momenti significativi o frammenti di vita. Un’opera tra cinema, fotografia, performance e grafica, con una forte connotazione femminile, sensuale e delicata, percettiva e fragile. Non uno di quei calendari patinati, ma tutt’altro: è un percorso multimediale, molto raffinato ed affascinante. Il calendario è la prima manifestazione pubblica del collettivo, peraltro promossa in maniera originale, durante una serata d’aprile presso lo Zion di Morbio Inferiore. E qui arriviamo ad un’altra attività del movimento: la realizzazione d’eventi dal vivo. A questo proposito segnaliamo l’esibizione dell’8 maggio, al New Orleans Club di Lugano, dove, con uno spettacolo-vernissage tra fotografia, videoarte e musica dal vivo, Dust&Scratches ha inaugurato una mostra che resterà aperta nel locale fino all’8 luglio. Nel mentre la creativa indagine artistica di Dust&Scratches prosegue: il principale progetto in fase di realizzazione riguarda la post-produzione di un film (una fiction) sulle vicende di tre artiste, una ballerina, una fotografa ed una scrittrice, che si ritrovano a condividere lo stesso appartamento. La sensazione che si percepisce quando si viene a contatto con il lavoro dei membri di Dust&Scratches è d’ardente e incalzante passione ... chissà che altro hanno in serbo. Di sicuro ne sentiremo ancora parlare, nel mentre teniamoli d’occhio. Per informazioni e per ordinare il calendario vedere su www.dustandscratches.tv
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RE.ART
AGENDA
fino al 12 maggio Galleria Job - Giubiasco Stilleben fotografie di Francesco Girardi
fino al 3 giugno Galleria Palladio - Lugano Causa y efecto dipinti di Raymundo Sesma
fino al 12 maggio Galleria Mosaico - Chiasso Francois Bonjour dipinti
fino al 4 giugno Municipio - Bioggio Logica ed irrazionalità dipinti di Miriam Siragusa
fino al 15 maggio Fiduciaria De Vittori - Lugano Le donne di Liliana Ploner dipinti Fino al 15 maggio Galleria Il Cavalletto - Locarno Collettiva opere di Frans Hogerwaard, Willi Geiger, Johannes R. Schürch, Fritz Pauli, Gordon M. McCouch fino al 15 maggio Hostaria del Pozzo - Canobbio Edy Borradori dipinti fino al 17 maggio Galleria d’ArteCon - Ascona Pop Art opere di Volker Kühn, Jörg Döring, Charles Fazzino e David Gerstein fino al 20 maggio Arte Moderna Amman - Locarno Stainings opere di Nicole Schmölzer fino al 27 maggio Galleria Il Raggio - Locarno Los Caprichos incisioni di Francisco Goya fino al 27 maggio Galleria Balzelli Nicola di Silvestri sculture in bronzo e resina fino al 28 maggio Studiocristinadelponte - Locarno Patrick Schwaighofer installazioni fino al 28 maggio Galleria Carlo Mazzi - Tegna Fausto Leoni dipinti fino al 28 maggio Museo Epper - Ascona La natura di Pompeo Tonascia dipinti fino al 31 maggio Arté - Lugano Segni di tempo sculture di Pompeo Pianezzola fino al 3 giugno Biblioteca Cantonale - Lugano Il mestiere di poeta: immagini di Pasolini fotografie di Mario Dondero
fino al 5 giugno Casa d’Arte - Ascona dipinti di Armin Strittmatter e Paul Stauffenegger + litografie e serigrafie di Rolf Knie fino al 7 giugno Centro I Grappoli - Sessa Francesca & Eloisa Corvaja Rei Dagostino quadri, ceramicheraku, acquarelli e disegni fino al 10 giugno Galleria Doppia V - Lugano Red Book/Green Book quadri di Roberta Savelli fino al 10 giugno Museo in Erba - Bellinzona I cavalletti di Monet esposizione interattiva fino al 18 giugno Museo Civico di Belle Arti - Lugano Uno sguardo sulla Land in Ticino collettiva di Armando Losa, Sergio Morello e Milvia Quadrio fino al 18 giugno Museo d’Arte - Mendrisio Opere e vicende di due artisti del Seicento opere di Francesco ed Innocenzo Torriani fino al 18 giugno Museo d’Arte Moderna - Lugano Christo e Jeanne-Claude modelli, fotografie e progetti fino al 18 giugno Galleria L’incontro - Lugano Emilio Stanzani sculture e dipinti fino al 20 giugno La Fabbrica - Losone Feelings dipinti di Miltos Manetas fino al 25 giugno CACTicino - Bellinzona Il gigante buono Artisti dell’America latina opere di Teresa Margolles, Nils Nova e Tomàs Ochoa fino al 30 giugno Pharmaton - Bioggio Valeria Bosco dipinti e disegni
fino al 30 giugno Il Libraio - Mendrisio Magnetic Personalities sculture in argilla e ferro di Irène Frölich-Wiener fino all’8 luglio New Orleans Club - Lugano Dust&Scratches fotografie e video-art fino al 31 luglio Galerie Reber - Ascona Artisti russi famosi dipinti di Alexej Jergov, Jurij e Valerij Iwanov, Sergei Smirnov e Ivan Solotchin
fino al 19 agosto Matasci Arte - Tenero Oltre la forma mostra collettiva fino al 30 agosto Fondazione Valle Bavona Cavergno Aurelio Dadò dipinti fino al 3 settembre Castello Sasso Corsaro Bellinzona Claude Kuhn manifesti fino al 10 settembre Museo Hesse - Montagnola Eccomi, pardon: approcci opere di Emmy Ball-Hennings
fino all’11 giugno Museo Villa dei Cedri - Bellinzona Atelier simultané 1923-1934
opere di piccolo formato di Sonia Delaunay Il tradizionale appuntamento con la mostra primaverile a Villa dei Cedri è con l’attualità del linguaggio del colore delle carte astratte di Sonia Delaunay: 175 opere di piccolo formato, eseguite nel corso degli anni Venti, giunte al museo per cortesia della Fondazione Marconi di Milano. Sonia Delaunay è nata nel 1885 a Odessa. Nel 1905, a Parigi, ha fatto la conoscenza di Braque e Picasso, e nel 1910 si è sposata con Robert Delaunay, con il quale ha fondato l’atelier di rue des Grands-Augustins. Negli anni seguenti Sonia ha frequentato Apollinaire e Cendrars, Breton e Tzara, ed ha eseguito progetti per manifesti, lavori in ceramica, decorazioni e arredi. Dal 1923 ha realizzato scene e costumi per i balletti, manifesti luminosi e decorazioni d’arte murale. Nel 1941, dopo la morte del marito, si è trasferita a Grasse, in Provenza, dove ha frequentato Arp e Magnelli, con i quali ha partecipato a rassegne di tendenza dell’arte astratta. A partire dagli anni Sessanta, musei e gallerie di tutta l’Europa hanno seguito con attenzione la sua opera e quella del marito Robert, frutto di una ricchissima donazione al Musée d’Art Moderne di Parigi nel 1963. L’artista è scomparsa nel 1979 a Parigi. Al 1984 risale la prima edizione dell’Atelier simultané 1923-1934 il cui insieme delle carte è all’origine dell‘esposizione prevista fino all’11 giugno presso il Mueso Villa dei Cedri di Bellinzona. Informazioni: www.villacedri.ch
MOSTRE
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fino al 5 giugno Casa Rusca Pinacoteca Comunale - Locarno Museo Comunale d’Arte - Ascona
PHOTOSuisse fotografie e filmportraits di
Olaf Breuning, Olivier Christinat, Christian Coigny, Katrin Freisager, Peter Knapp, Urs Lüthi, Gérald Minkoff/Muriel Olesen, Reto Rigassi, Alberto Venzago, Stefania Beretta, Balthasar Burkhard, Hans Danuser, Nicolas Faure, Alberto Flammer, Thomas Flechtner, Georg Gerster, Alain de Kalbermatten, Luciano Rigolini, Gaudenz Signorell, Manuel Bauer, Luc Chessex, Michael von Graffenried, Monique Jacot, Gian Paolo Minelli, Jean Mohr, Annelies_trba, Beat Streuli e Christian Vogt
L’esposizione PHOTOsuisse raggruppa opere di 28 artisti contemporanei svizzeri, fotografi già affermati od emergenti, qui riuniti per porre una visuale completa ed approfondita della scena della fotografia elvetica degli ultimi trent’anni. Documentazioni, reportages ed arte sono le coordinate entro le quali si snodano i tre capitoli della mostra: Media (“Il rapporto fra le immagini”), Matrix (“La ricerca della superficie”), e Milieu (“Lo spazio sociale”). Questa mostra richiede un ampio spazio che si è reso disponibile grazie alla collaborazione del Museo comunale d’Arte Moderna di Ascona con la Pinacoteca comunale Casa Rusca di Locarno, segnando così il primo progetto condiviso fra i due musei. Ascona ospita la sezione Media, mentre presso la Pinacoteca di Locarno sono in mostra le sezioni Matrix e Milieu. La mostra è stata presentata per la prima volta nell’autunno scorso a Roma, in occa-
sione dell’inaugurazione del Centro Culturale dell’Istituto Svizzero, in seguito è stata ampliata e suddivisa nei tre capitoli, oggi a disposizione nella loro interezza nei due musei locarnesi. A complemento, in visione una serie di filmportraits che introducono i visitatori negli studi degli artisti, i quali presentano la propria opera ed offrono una chiave di lettura del loro processo creativo. Il visitatore ha la possibilità di vedere i filmportrait grazie alle apparecchiature installate in ogni sezione della mostra. I video hanno la durata di circa dieci minuti l’uno e possono essere visionati in una delle tre lingue nazionali od in inglese. Tutti i filmportraits sono proiettati costantemente sia ad Ascona sia a Locarno in spazi adibiti adeguatamente. In mostra fino al 5 giugno. Il biglietto d’ingresso è valido per le due sedi (adulti 10 franchi, ridotti 7 franchi). informazioni: www.museoascona.ch
dal 21 maggio al 2 luglio Museo Cantonale d’Arte - Lugano
Che c’è di nuovo? Uno sguardo sulla scena artistica emergente in Ticino
con opere di
Al Fadhil, Davide Cascio, Umberto De Martino, Donato Di Blasi, Ivana Falconi, Luca Frei, Fabrizio Giannini, Prisca Groh, Andreas Gysin e Sidi Vanetti, Piritta Martikainen, Gian Paolo Minelli, Laura Solari, Una Szeemann, Matteo Terzaghi e Marco Zürcher
Dal 21 maggio al 2 luglio il Museo Cantonale d’Arte a Lugano ospita la seconda edizione della rassegna Che c’è di nuovo? Uno sguardo sulla scena artistica emergente in Ticino. Istituita nel 2003 per favorire una maggior visibilità dell’arte contemporanea locale, l’esposizione triennale si propone di fornire periodicamente al pubblico uno sguardo in presa diretta su quanto avviene nella scena artistica emergente ticinese in evoluzione, nonché d’offrire agli artisti presentati l’occasione per far conoscere il proprio lavoro anche al di fuori dei confini cantonali. Non si ha la pretesa di esibire una selezione esaustiva di quanto avviene nella scena emergente in Ticino, ma di offrire piuttosto una perlustrazione delle tendenze, dei linguaggi e delle tematiche che caratterizzano l’arte attuale. I quattordici artisti proposti sono
stati selezionati da una commissione tra una quarantina di nomi segnalati da critici, curatori e storici dell’arte attivi nella regione. Il progetto è sostenuto da Percento culturale di Migros Ticino, che inoltre ha istituito un premio di incoraggiamento del valore di diecimila franchi, che sarà assegnato ad uno degli artisti da una giuria composta da esperti provenienti dal resto della Svizzera e dall’Italia. La premiazione avrà luogo presso il Museo Cantonale il 20 maggio, alle 18.30, in occasione dell’inaugurazione della mostra. La sera dell’inaugurazione coincide con “La notte dei Musei” promossa a livello europeo, quindi l’esposizione rimarrà aperta fino a mezzanotte. Approfittatene! Informazioni su: www.museocantonale-arte.ch
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Qualcuno si domanderà: ma questo mese non doveva esserci in copertina il vincitore del concorso Being Christo and Jeanne-Claude? Ebbene per ragioni organizzative abbiamo slittato la copertina e relativo articolo a giugno, oppure, se non state nella pelle e volete sapere chi ha vinto, l’invito è quello di visitare il Museo d’Arte Moderna di Lugano a partire dal 23 maggio, dove si sta svolgendo la mostra di Christo. Difatti, da questa data, il Museo metterà a disposizione una sala dove saranno esposte le gigantografie dei progetti più interessanti. Ringraziamo fin d’ora tutti i coraggiosi partecipanti: il concorso non era di semplice applicazione, ma i risultati sono veramente interessanti. To be continued.
Se avete appena letto questo re.set, avrete notato alcune novità, due nuove rubriche. La prima, re.set for the planet, è dedicata alle iniziative eco-attiviste promosse da associazioni no-profit. Vogliamo dare spazio e visibilità a queste iniziative che hanno bisogno il sostegno di tutti noi. Cogliamo l’occasione per invitare tali associazioni ad annunciarsi in redazione. La seconda è invece musicale ed è dedicata al mondo del metal, genere che ultimamente abbiamo trascurato, e alcuni di voi hanno lamentato questa lacuna: As louder as you can, già il nome è un programma! Queste nuove rubriche nascono per soddisfare le vostre richieste, i vostri interessi. Forse ci mettiamo un po’ ad esaudirvi, ma alla fine c’arriviamo.
Nei prossimi numeri riprenderemo il nostro viaggio verso le città svizzere iniziato con Bienne, Losanna e Lucerna. Si ripartirà con Basilea. Ed inoltre inizia anche la ricca stagione degli open air, e già da questo numero vi conviene tenere gli occhi aperti perché per i nostri lettori più svegli ci sono preziosi biglietti da vincere... occhio! Al prossimo numero, e già che siamo in zona, una domanda: siete già abbonati?
la redazione
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Anouar Brahem Le voyage de Sahar
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Kieran Hebden & Steve Reid The Exchange Sessions Vol. 1
The Kooks Inside In / Inside Out
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