Intervista
Rete della Conoscenza
sabato 12 marzo 2011
V
Antimafia «I diritti non basta difenderli, bisogna praticarli tutti i giorni»
Antimafia Dialogo con don Luigi Ciotti, fondatore Libera, di sulla difesa della Costituzione, la La«democrazia è incompatibile con la pigrizia» lotta alle mae e il ruolo della conoscenza:
Mariano Di Palma
O
Il ruolo ce lo assegna la stessa Costituzione, quelle parole che sono parole innanzitutto di responsabilità, di corresponsabi lità. La democrazia è incompatibile con la pigrizia, l’adesione formale, l’indi erenza o il disinteresse. La democrazia chie«La mafia teme de a ciascuno di la scuola più noi d’impegnarci quotidianamente della giustizia, perché la dignità l’istruzione taglia e la libertà di tutte le persone sia l’erba sotto i piedi rispettata e alidella cultura all’impegno mentata, perché mafiosa» anni, su quei terreni, non esistano pridai percorsi eduvilegi, disuguacativi nelle scuoglianze, forme di povertà materiale e culturale, di le alle collaborazioni con l’università, dall’attenzione e il coin razzismo e discriminazione. La società civile deve farsi sem- volgimento dei famigliari del pre più società responsabile. Il le vittime delle ma e agli struche signi ca anche saper sal- menti culturali e d’informaziodare la denuncia e la proposta. ne, credo che nel nostro picco Non basta chiedere, come è giu- lo un contributo al cambiamen sto, più politiche sociali e più la- to l’abbiamo dato e continuere voro: bisogna costruire percorsi mo a darlo. Ma guai a sedersi sui risultati. di cambiamento. Insieme alla scuola, all’univer- La strada che conduce alla lisità, ai sindacati, al mondo del- berazione dalle ma e e da tutto la informazione e anche, certo, a ciò che, nell’ombra, le alimen quella politica che si mette dav- ta è ancora lunga. È una gran vero al servizio della collettività. de s da innanzitutto culturale. I diritti costituzionali non basta Ma e vuol dire anche disugua difenderli, bisogna viverli e pra- glianza sociale, diritti negati, ilticarli ogni giorno, con impegno, legalità di usa, individualismo inso erente delle regole, infor coerenza, determinazione. mazione condizionata. È per questo che abbiamo pro Libera ha insegnato a questo Paese che l’antima a non è un mosso una grande raccolta di rme perché l’Italia rati chi la settore da specialisti, né tanConvenzione di Strasburgo del to meno una lotta di un’élite, 1999 contro la corruzione, che o relegata ad una certa parte del Paese, ma che invece sottrae ingenti risorse al patrimonio pubblico e ricade sulle si fonda sull’impegno di tutte e di tutti, sulla responsa - fasce più deboli come assenza bilità che può guidare il no - di servizi, lavoro, opportunità. stro agire quotidiano. Do - Potremo dire “c’erano una vol ta le ma e” quando il linguag po sedici anni di cammino a che punto è il nostro cammi - gio della prossimità, dei diritti no per liberarci dalle ma e? e doveri condivisi, sarà praticato da tutti come premessa del La strada è ancora lunga? la giustizia sociale. Esiste già un Libera non ha insegnato, ha testo che ci dice cosa dobbiamo sempre preferito che fossero i fare per realizzare questo so fatti a parlare. Dal sostegno alla gno, ed è appunto la nostra Co legge per l’uso sociale dei beni stituzione, il più formidabile dei con scati, che oggi compie 15 testi antima a.
©MONANDO/LA PRESS
ggi in piazza per la scuola pubblica, la settimana prossima a Potenza. Qual è il ruolo della società civile in un paese in cui i diritti costituzionali sono costantemente sotto attacco da una politica spesso e volentieri distratta e autoreferenziale?
Don Luigi Ciotti
piattimento delle coscienze, ca del consenso e del potere. Deve essere chiaro che chi rico- nell’informazione a senso unico pre un ruolo pubblico, risponde e super ciale, nella mancanza di a una doppia istanza etica, in- profondità, di analisi, di capacidividuale e sociale. Alla politica tà critica. si chiede null’altro che di torna- Un giovane che studia, che s’inre a essere politica con la “p” ma- forma, che si assume delle reiuscola, politica di vicinanza alle sponsabilità, che lega il suo perpersone e non di gestione priva- sonale progetto di vita al servitistica del potere, politica d’idea- zio di un ideale più grande, non li e non d’interessi, politica come solo sarà una spina al anco del alta forma di servizio alla collet- potere ma oso, ma sarà anche un cittadino che non presterà tività. il anco al disimpegno, al ripiegamento, alla rassegnazione di La Rete della Conoscenza, da fronte alle ingiustizie sociali che Credo sia importante non gene- 17 anni con l’UdS e con LINKsegnano la vita di tante persone ralizzare. Come c’è una politica Coordinamento Universitae permettono alle mae di allarsorda, indi erente o peggio po- rio sin dalla sua fondaziogare la loro in uenza. co trasparente, ce n’è una atten- ne, si batte nelle scuole e nelta, responsabile, con la quale si le università per combattere possono costruire percorsi posi- le ma e a partire dall’accestivi. Mi auguro ad esempio che so ai luoghi della formaziol’Agenzia nazionale dei beni con- ne, al diritto allo studio, ad scati possa dare un ulteriore un sapere come vero e proimpulso a uno strumento, la leg- prio strumento di liberazioge 109, che abbiamo voluto for- ne dall’ignoranza ma osa. Rete della conoscenza Via IV Novembre 98, 00187, Roma temente quindici anni fa racco- Quanto è importante il ruolo www.retedellaconoscenza.it gliendo un milione di rme e che degli studenti e delle studentel/ 0669770328 ha segnato una svolta sociale, tesse in questa battaglia? inforetedellaconoscenza.it culturale ed economica nel conCoordinamento editoriale a cura di: trasto al crimine organizzato. È fondamentale, come quello deLorenzo Zamponi Ma oggi è più che mai necessa- gli insegnanti e di tutta la scuola. collaborato:Roberto Iovino, rio saldare la lotta alla ma a alle Restano un punto fermo le pa- hannoRoberto Campanelli, Angelo forme collaterali di illegalità che role di Nino Caponnetto, gran- Buonomo, Enrico Consoli, Nicola Tanno, Andrea Aimar, Federico le alimentano. La lotta alla cor- de cooordinatore del pool antiDel Giudice, Cinzia Longo ruzione, come detto, deve esse- ma a di Palermo ai tempi di FalGrafica: Filippo Riniolo re una priorità della politica, che cone e Borsellino: «La ma a tedeve a sua volta però dare dimo- me la scuola più della giustizia, Chiuso in redazione alle ore 19.00 strazione di trasparenza. I codi- l’istruzione taglia l’erba sotto i L a Rete della Conoscenza è il network ci etici che periodicamente sono piedi della cultura ma osa». promosso da Unione degli Studenti e stati scritti in questi anni si sono La questione criminale ma oLink-Coordinamento Universitario rivelati alla prova dei fatti un ar- sa, come le tante forme d’illegawww.unionedeglistudenti.it gine debole alla pressione degli lità che la nutrono, a onda le rawww.coordinamentouniversitario.it interessi contingenti, della ricer- dici nel vuoto culturale, nell’apLa politica sembra sorda alle tante richieste che tutto il mondo dell’antima a fa da anni. Gran parte della responsabilità della politica è il non essere riusciti ad affrontare il fenomeno delle ma e in maniera complessa, dal punto di vista economico, sociale e culturale. Lei cosa ne pensa? Quali sono le risposte complessive che la politica dovrebbe mettere in campo da subito ?