Spesa a domicilio

che non vengono donati abbastanza, come per esempio assorbenti e prodotti per l’igiene.

Per quanto riguarda le scatole per i pacchi si possono sentire fruttivendoli e supermercati in zona che ne hanno sempre molte a disposizione che buttano quotidianamente. Sui volontari la formazione dovrà prevedere soprattutto le modalità di svolgimento delle attività nello spazio e la consegna dei pacchi: non bisogna mai entrare in contatto stretto e si deve mantenere la distanza di 1m con le persone con le quali interagiamo. Una modalità è quella di non passare il pacco a mano ma lasciarlo sulla porta e chiedere di aspettare a prenderlo fin quando le condizioni di sicurezza non verranno rispettate.

Spesa a domicilio La spesa solidale è un altro tipo di attività utile da mettere in campo durante il periodo di lockdown. Dal punto di vista logistico è necessario un centralino funzionante che prenda l’ordine della spesa e dove si vuole che venga fatta la spesa (grande supermercato/discount), inserendolo in un file accanto a nome, indirizzo e recapito della persona. Una volta stabilito il volontario o la volontaria che farà nel pratico la spesa si dovrà ricontattare la persona che ha chiamato dando nominativo ed eventuale codice identificativo o codice spesa, in maniera tale da garantire alla persona che chi bussa alla porta è un nostro volontario. Prima di andare a fare la spesa bisognerà quindi passare dalla casa della persona a ritirare i soldi (facendo magari una foto della consegna dei soldi, per evitare eventuali incomprensioni), chiedendo di arrotondare per eccesso la cifra e che poi verrà restituito il resto. Una volta fatta la spesa si tornerà poi a recapitarla insieme all’eventuale resto. Un elemento importante da tenere in considerazione è che, essendo la spesa un’attività che si può fare anche nelle zone sottoposte a lockdown, questo tipo di servizio è utilizzato da persone particolarmente esposte al virus, quindi bisognerà mantenere, come sempre d’altronde, un rispetto rigo-