Deborah Pustišek
Giovanni Rubinich
Muzej grada Rijeke, 24. listopada 2013. – 31. sije~nja 2014. Museo Civico di Fiume, 24 ottobre 2013 – 31 gennaio 2014
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Ervin Dubrovi}
Rubinich izme|u talijanskog Rubinich tra il carattere italiano karaktera arhitekture i secesije dell'architettura e il liberty
U nizu monografskih izdanja o rije~kim arhitektima što ih ve} godinama
Nella serie delle edizioni monografiche sugli architetti fiumani che già da anni pubblichiamo sistematicamente, anche Giovanni Rubinich acquista il suo meritato posto. Si tratta di un architetto che – a differenza di tutti quelli di cui ci siamo finora occupati (ad eccezione di Igor Emili) – accanto a quello progettuale ed architettonico, espleta pure un molteplice ruolo sociale e politico, e lo fa negli anni più tormentati della prima metà del XX secolo.
sustavno objavljujemo, svoje mjesto zasluženo dobiva i Giovanni Rubinich. Arhitekt je to koji razvija, za razliku od svih prethodnih kojima smo se bavili, izuzevši Igora Emilija, uz projektantsku te graditeljsku, i višestruku društvenu i politi~ku ulogu, i to u najburnijim vremenima prve polovice dvadesetoga stolje}a.
La storia professionale ed esistenziale di Rubinich rientra nella categoria dei "destini fiumani – tipo": è lauranese per nascita, croato per origine, italiano per scelta, mitteleuropeo per formazione professionale.
Rubinicheva je životna i profesionalna pri~a jedna od tipi~nih rije~kih sudbina – Lovranac je rodom, Hrvat porijeklom, Talijan opredjeljenjem, "mitteleuropejac" profesionalnim odgojem.
Parlando di architettura, non si dovrebbero nominare le origini di Rubinich come neppure le sue posizioni nazionali, se quest'ultime non rispecchiassero il suo modo di intendere l'architettura non solo come attività estetica ed artistica, ma anche come attività avente una missione sociale e nazionale. La disputa riguardante il ruolo patriottico dell'architettura si è avuta dalla parte croata già alla fine del XIX secolo. A Fiume matura appena agli inizi del XX secolo, proprio nel periodo della più fervida attività di Rubinich.
U kontekstu razgovora o arhitekturi Rubinichevo podrijetlo te nacionalne i politi~ke stavove ne bi trebalo spominjati kada se oni ne bi odražavali na njegovo shva}anje arhitekture, ne samo kao estetske i umjetni~ke, ve} i kao djelatnosti s društvenom i nacionalnom misijom. Rasprava o domoljubnoj ulozi arhitekture na hrvatskoj se strani vodila ve} krajem devetnaestoga stolje}a. U Rijeci sazrijeva tek po~etkom dvadesetoga stolje}a,
Per esempio, già nel 1882 – in occasione dell'Esposizione industriale di Trieste – il padiglione croato è realizzato sottoforma di una pittoresca casa in legno tipica della Posavina, per la quale all'epoca si credeva rappresentasse nel migliore dei modi lo spirito croato. Invece nel 1896 per l'edificio del Ginnasio di Sussak, Iso Kršnjavi – "dirigente croato per la liturgia e l'insegnamento" ma precedentemente pittore uscito dall'Accademia di Monaco di Baviera – opta per lo stile del Rinascimento italiano per il quale è convinto sia il più consono allo spirito croato. Comunque sia, entrambi gli edifici sono stati progettati dai – Tedeschi!
upravo u doba najintenzivnije Rubinicheve djelatnosti. Primjerice, ve} 1882. na Gospodarskoj izložbi (Esposizione industriale) u Trstu hrvatski je paviljon izveden u obliku slikovite drvene "posavske ku}e", za koju tada prevladava uvjerenje da najbolje odražava hrvatski duh. A za zgradu Gimnazije na Sušaku 1896. Iso Kršnjavi, hrvatski "predstojnik za bogoštovlje i nastavu", no prvotno slikar sa završenom Minhenskom akademijom, odabire stil talijanske renesanse za koju je uvjeren da najbolje odgovara hrvatskom duhu. Kako bilo da bilo, obje su zgrade projektirali – Nijemci!
La disputa riguardante il carattere nazionale dell'architettura fiumana diventa più accesa solo nel 1913, nel periodo delle scatenate tendenze nazionali alla vigilia della Prima guerra mondiale (L' architettura e il carattere italiano della città. Commenti e appunti a un discorso dell' onor. Rubinich, La Bilancia, 16/5/1913). Nel momento in cui viene chiuso il bando di concorso per la Cassa comunale di Risparmio, i Fiumani sono raccapricciati dalla vittoria di due architetti ungheresi e della loro proposta concepita nello spirito dell'architettura ungherese "ultramoderna" – si tratta in effetti di un liberty alquanto esotico che, secondo i Fiumani, non corrisponde assolutamente al carattere italiano della città.
Rasprava o nacionalnom karakteru rije~ke arhitekture zaoštrava se tek 1913., u doba zahuktalih nacionalnih težnji uo~i Prvoga svjetskog rata (L' architettura e il carattere italiano della città. Commenti e appunti a un discorso dell' onor. Rubinich, La Bilancia, 16. 05. 1913.). Kada se zaklju~uje natje~aj za Rije~ku op}insku štedionicu (Cassa comunale di Risparmio), Rije~ani su zgroženi pobjedom dvojice ma|arskih arhitekata s prijedlogom u duhu "ultramoderne" ma|arske arhitekture – zapravo podosta egzoti~ne secesije koja po njihovu mišljenju nikako ne odgovara talijanskom karakteru grada. 3
Posebno je zanimljiva i polemika koju upravo Giovanni Rubinich poti~e na
È particolarmente interessante pure la polemica che per l'appunto Giovanni Rubinich inaugura durante una seduta del Consiglio municipale, prendendosela con il consigliere Superina e il dottor Adelsfeld.
sjednici gradskog vije}a uhvativši se u koštac s vije}nikom Superinom i s dr. Adelsfeldom.
Il giornalista riporta le parole di Rubinich, pronunciate "nell'interesse di tutta la città", in rapporto all'italianità della città "derivante dagli stili architettonici delle case affidate agli ingegneri perché essi soltanto, per gli studi che devono fare, possono avere quella cultura estetica e professionale che occorre per trattar bene i diversi stili". Continua dicendo che "putroppo i proti, che venticinque-trent'anni or sono erano quasi i soli che costruissero, non badarono a queste cose".
Novinski izvjestitelj prenosi Rubinichevo uvjeravanje da govori "u interesu cijeloga grada". U vezi s talijanskim karakterom grada "koji proizlazi iz arhitektonskih stilova ku}a što su ih izgradili inženjeri jer samo oni, budu}i da su zato izu~eni, mogu imati onu estetsku i stru~nu kulturu potrebnu za dobro vladanje raznim stilovima. Nažalost, "kaže Rubinich", zidarski majstori – proti, koji su prije dvadeset i pet – trideset godina gotovo bili jedini graditelji, nisu vodili ra~una o takvim stvarima."
Pure il giornalista si lascia coinvolgere nella polemica con Rubinich, affermando che è corretta la dichiarazione di quest'ultimo in cui dice che l'italianità di Fiume non derivi dall'architettura, ma dicendo pure come non si possa dare la colpa di ciò ai proti, perché essi sicuramente non hanno nessuna responsabilità. Anzi, le loro case – sebbene povere e prive di qualsiasi decorazione e particolarità stilistica – non compromettono in nessun modo il suo carattere italiano. Forse non contribuiscono all'estetica della città, ma si tratta di case simili a quelle che si vedono nei quartieri poveri di molte città italiane.
Izvjestilac se upušta u polemiku s Rubinichem i ustvr|uje da je to~na njegova izjava kako talijanski karakter Rijeke ne proizlazi iz arhitekture, no da nepravi~no krivicu pripisuje zidarskim majstorima – proti zasigurno ne snose nikakvu krivicu. Njihove ku}e, naprotiv, iako siromašne, lišene ukrasa i bez stilskih obilježja, ni~im ne narušavaju talijanski izgled. One možda ne doprinose ljepoti grada, no te su ku}e nalik onima koje se mogu vidjeti u siromašnim ~etvrtima mnogih talijanskih gradova.
Al contrario, sono stati proprio gli ingegneri e gli architetti con il loro stile liberty, le loro decorazioni floreali e l'esotismo, a introdurre nell'architettura la sconcezza e il grottesco. Inoltre, il critico sottolinea come in Italia la nuova moda venga accolta senza cadere nell'esagerazione, che invece facilmente intrappola gli architetti fiumani i quali – come sostiene – operano più di tutti contro l'italianità di Fiume. Si chiede se sul Corso, dove è stata costruita pure qualche casa di Rubinich, esista in assoluto qualche nuovo edificio costruito nello spirito dell'italianità. Ciò nonostante non bisogna prendere in considerazione l'edificio della Posta o la casa della Filarmonica perché si tratta di edifici ormai vecchi. Tutti bramano, conclude il critico, "lo stile italiano", ma tutto finisce qui: a parole.
Upravo obratno, baš su inženjeri i arhitekti svojim stilom secesije i libertyja, svojim florealnim ukrasima i egzotikom, uveli u arhitekturu ružno}u i grotesku. Kriti~ar nadalje isti~e da se u Italiji nova moda prihva}a bez pretjerivanja kojima su skloni rije~ki arhitekti koji, tvrdi, najviše rade protiv – talijanstva Rijeke. Ima li na Korzu, pita se, na kojemu je izgra|ena i poneka Rubinicheva ku}a, uop}e ikakva nova zgrada u talijanskom duhu. Pritom ne treba ra~unati Poštu i Filarmonicu (današnju Filodrammaticu), jer su one ve} stare. Svi žele, zaklju~uje kriti~ar, "talijanski stil", ali ta želja ostaje samo na rije~ima. Rubinich je sve dosad ostao poznatiji kao rije~ki politi~ar nego kao arhitekt.
Fino ad oggi Rubinich è rimasto conosciuto soprattutto come politico fiumano e appena dopo come architetto. La storiografia italiana lo ricorda come uno dei più forti sostenitori dell'annessione di Fiume all'Italia, mentre quella croata generalmente non lo nomina troppo spesso. Negli ultimi anni di uno studio sempre più intenso e riguardante il nuovo patrimonio architettonico ed edilizio di Fiume, il suo nome viene sempre più citato e sempre più consolidato tra i campioni dell'architettura fiumana degli inizi del XX secolo. In soli vent'anni di intensa attività creativa ha progettato e costruito alcune decine di edifici diversi – pubblici e residenziali, d'affari e operai.
Talijanska historiografija pamti ga kao jednog od najglasnijih zagovornika pripajanja Rijeke Italiji, a hrvatska ga, uglavnom, ne spominje previše ~esto. Posljednjih se godina intenzivnih istraživanja novije arhitektonske i graditeljske baštine Rijeke njegovo ime ipak sve ~eš}e spominje i sve više u~vrš}uje me|u prvacima rije~ke arhitekture s po~etka dvadesetoga stolje}a. U svega desetak intenzivnih stvarala~kih godina projektirao je i izgradio više desetaka raznovrsnih zgrada – javnih i stambenih, poslovnih i radni~kih. Neka od Rubinichevih ostvarenja nesporno su antologijska djela rije~ke
Alcune delle realizzazioni di Rubinich sono senza dubbio opere antologiche dell'architettura fiumana, ma come la mettiamo con il suo "carattere italiano"?
arhitekture, no što je s njihovim "talijanskim karakterom"? Prisjetimo li se nedavno obnovljene i ponovno svježe, slikovite i raskošne,
Se ci ricordiamo della recentemente ristrutturata e nuovamente fresca, pittoresca e opulenta, neobarocca-liberty casa Braun-Birò nei pressi del Mercato cittadino, come pure della casa Sirius (sede della loggia massonica di una volta), oppure della villa Hauszner-Rosenthal in Via Laginja, un po' più su
neobarokno-secesijske ku}e Braun-Birò pokraj Rije~ke tržnice, kao i zgrade Sirius, nekadašnjega sjedišta masonske lože, ili pak vile Hauszner-Rosenthal, u Laginjinoj, iznad Muzeja grada Rijeke, kao i zgrade Unione Co 4
operativa Fiumana u ulici Fiorella la Guardije, pa i jednostavnog i otmjenog
del Museo civico, nonché della casa costruita per l'Unione Cooperativa Fiumana in Via Fiorello La Guardia, e della semplice ed elegante serie di negozi in Via Adamich nei pressi della Chiesa ortodossa, possiamo chiederci quali siano le caratteristiche di stile che danno a questi edifici un carattere nazionale. Certamente oggi si è più cauti nel definire lo stile nazionale e nel desiderio di un'architettura che rispecchi "lo spirito patriottico". Il Rinascimento italiano, per esempio, ha da tempo conseguito un carattere internazionale; tuttavia un altro architetto fiumano e italiano, di origini lussignane, Cornelio Budinich (Budinis), sosteneva che una variante stilistica regionale del gotico veneziano rispecchi meglio l'italianità.
niza trgovina u Adami}evoj ulici, uz pravoslavnu crkvu, možemo se zapitati koje im to stilske odlike daju nacionalni karakter. Svakako smo u današnja vremena mnogo oprezniji u odre|ivanju nacionalnoga karaktera i u htijenjima da arhitektura odražava "domoljubni duh". Talijanska je renesansa, na primjer, odavna poprimila internacionalni karakter, pa je drugi rije~ki i talijanski arhitekt, porijeklom Lošinjanin, Cornelio Budinich (Budinis), smatrao da talijanski karakter bolje odražava regionalna stilska varijanta venecijanske gotike.
I primi edifici di Rubinich sono ancor sempre in stile storicistico, alcuni di loro con un ornato accentuato e ricco, a volte anche preconfezionato, ma alcuni edifici sunnominati, tutti quanti in stile liberty, si contraddistinguono per un gusto fine nella realizzazione delle facciate, una creatività sensibile nella scelta dei dettagli dell'ornato figurato, geometrico e floreale.
Prve su Rubinicheve zgrade još uvijek historicisti~ke, neke od njih s naglašenom i bujnom, katkad konfekcijskom ornamentikom, no nekoliko spomenutih, mahom secesijskih zgrada, odlikuje se istan~anim ukusom za oblikovanje pro~elja, tanko}utnom kreativnoš}u u nijansiranju pojedinosti figurativne, geometrijske i florealne ornamentike.
I Fiumani, come pure gli Italiani, i Croati e tutti gli altri, dovranno altrettanto notare il gusto mitteleuropeo di Rubinich, inevitabilmente acquisito al Politecnico di Budapest, un gusto che a suo tempo a Fiume veniva considerato sconcio o perlomeno "ultramoderno" e diverso dal gusto nostrano e tradizionale.
Rije~ani, ali i Talijani i Hrvati i svi ostali, morat }e tako|er uo~iti i srednjoeuropski ukus, kojega je Rubinich neizbježno stekao na Politehnici u Budimpešti, i to ukus kojega su u Rijeci svojedobno smatrali ružnim ili barem "ultramodernim" i druk~ijim od tradicionalnoga i doma}ega ukusa.
I punti di vista artistici e architettonici di Rubinich si sono formati nel periodo in cui lo standard accademico dominante era la modellazione dello stile del Rinascimento italiano come "stile internazionale", con un fine elevato per fare dell'architettura un "gesamtkunstwerk", opera d'arte volta al bene sociale, comprendente tutte le arti visive.
Rubinichevi su umjetni~ki i arhitektonski nazori oblikovani u doba kada je vode}i akademski standard bilo oblikovanje u stilu talijanske renesanse kao "internacionalnog stila", s uzvišenim ciljem da arhitektura postane "gesamtkunstwerk", umjetni~ko djelo za dobrobit zajednice, koje obuhva}a sve vizualne umjetnosti.
La molteplicità degli interessi e un bisogno vitale pratico gli impongono di accettare qualsiasi lavoro gli venga offerto e gli permetta di guadagnarsi il pane. Oltre che da architetto, Rubinich è attivo pure come urbanista nell'Ufficio Tecnico cittadino nonché come singolo imprenditore edile e ingegnere, che tra i primi a Fiume introduce la costruzione in cemento armato. Ma la vocazione di Rubinich, che si espleta contemporaneamente alla sua professione, si vede pure tra i banchi dell'Aula consigliare municipale, nel Consiglio Nazionale Italiano e nel movimento dei Liburnisti alla fine della Seconda guerra mondiale.
Raznovrsnost interesa i prakti~na životna potreba name}u mu da se prihvati onoga što ga dopadne i što mu donosi kruh. Rubinich, osim kao arhitekt, djeluje i kao urbanist u gradskoj tehni~koj službi, a i kao samostalni graditeljski poduzetnik i inženjer, koji me|u prvima u Rijeci uvodi u gradnju armiranobetonsku konstrukciju. No Rubinich svoj životni poziv, koji se odvija usporedno s profesionalnim zvanjem, vidi i u klupama Gradskog vije}a, u Consiglio Nazionale Italiano i u pokretu Liburnista potkraj Drugog svjetskog rata. U svakom mu se slu~aju ne mogu zanijekati dinamizam i okretnost, ~vrsta
In ogni caso non gli si possono negare il dinamismo e l'agilità, le ferme convinzioni e la raffinatezza del linguaggio architettonico grazie al quale ha lasciato dietro di sé un notevole e forte timbro.
uvjerenja i istan~anost arhitektonskoga jezika kojim je za sobom ostavio zamjetan i snažan pe~at.
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Deborah Pustišek
Sin i otac graditelja Giovanni (Antonio) Rubinich ro|en je u Lovranu 11. prosinca 1876. godine u obitelji Andree i Marie (ro|. Malinarich).1 Odrastanje uz oca, po zanimanju graditelja, vjerojatno je imalo presudnu ulogu pri izboru studija. Andrea Rubinich (Lovran, 1856.) bio je samouki zidarski majstor, koji je svojim radom obilježio zadnja dva desetlje}a gra|evinarstva 19. stolje}a. 1 DAR 275 (K4) 294 Mati~na knjiga ro|enih, Lovran, 1820. – 1890.
Djelovao je samostalno i u suradnji s uvaženim rije~kim arhitektima. Bavio se izgradnjom
2 Perši}, Mirjana, Lovran: turizam i graditeljstvo – turisti~ka arhitektura u Lovranu na prijelazu iz 19. u 20. stolje}e, Rijeka, 2002., 45.
stambenih objekata u duhu historicizma, uglavnom na podru~ju Opatije, Lovrana i bliže
3 DAR, Registar sindikata inženjera Kvarnera, 1929., 14. 4 Odavde se s obitelji preselio u Firenze 8, a zatim u G. Galilei 2 gdje mu se nalazio i atelje. To je ujedno posljednja adresa na kojoj su svi ~lanovi obitelji bili prijavljeni. U popisu inženjera, ~lanova sindikata Provincije Kvarner, pod prebivalištem je naveo ulicu Via V. de Domini, a posljednja adresa mu je vjerojatno bila Aquile 45. DAR, Osobni kartoni Op}ine Rijeka 5 K}erkom i sestrom inženjera Venceslaia i Eugenia Celligoija. Maria je ro|ena u Puli, a u Rijeci je živjela od doseljenja obitelji 1884. pa do 1957., kada se 14. srpnja odjavljuje s adrese Milano 1 i odlazi u Italiju kao optant. Isto, (Cartolina di richiamo, Cens. 1931 i 1936) 6 Ro|ena 3. travnja 1903. godine. Udala se 22. sije~nja 1925. u Rijeci za Labina De Bernardia. Devet godina kasnije, to~nije 5. srpnja 1934. prijavila je boravište u Rimu, iz kojeg se nakon nekog vremena vratila u Rijeku i zatim ponovno iz nje emigrirala u Rim 22. velja~e 1946. Stekla je osnovno obrazovanje. Podaci o smrti nisu poznati. Isto, (Popolazione stabile – Femmine, Cens. 1925, 1934 i 1946) i DAR (K4) 1000 Mati~na knjiga ro|enih, Rijeka, 24. I. – 10. VI. 1903. 7 Ro|en 12. lipnja 1904., a umro 9. lipnja/srpnja (?) 1939. godine. Prema popisima stanovništva, do 1936. nije stupio u brak. U o~evoj se firmi, specijaliziranoj za gradnju objekata i cesta, vjerojatno zaposlio po~etkom 1930-ih. Isto (Popolazione stabile – Maschi, Cens. 1925 i 1936) i DAR (K4) 1003 Mati~na knjiga ro|enih, Rijeka, 31. III. – 23. VIII. 1904. 8 DAR, Registar sindikata inženjera Rijeke, 1931., 12. – 13./^lan sin dikata postao je 8. travnja 1931.
okolice. Neki od projekata koji mu se pripisuju jesu: Vila Ilona, Opatija, 1894.; Vila Carlotta, Lovran, 1894.; Rosenvilla, Opatija, 1895. (u suradnji s C. Seidlom); Vila Pepica, Lovran, 1896.; Ku}a Kinkela/Vila Marica (obnova), Opatija, 1898. i Vila Atlanta, Lovran, 1899. (u suradnji s E. Ambrosinijem).2 Giovanni je 14. studenog 1900. u Budimpešti, u dvadeset i ~etvrtoj godini života, stekao titulu inženjera arhitekture.3 Po završetku školovanja vratio se u domovinu i nastanio na rije~koj adresi Via Firenze 6 (Slaviše V. ^i~e)4. U braku s Mariom Celligoi5 dobio je k}er Paolu6 i sina Giovannija7, koji je položivši državni ispit u Rimu 20. srpnja 1929. godine stekao naslov Dottore in architettura te se prvotno zaposlio u gra|evinskom poduze}u graditelja Edoarda Stipanovicha u Rijeci.8 Giovanni sen. osnovao je projektnu i gra|evinsku firmu, a radio je i u Tehni~kom gradskom uredu.9 Smatra se jednim od najvažnijih predstavnika secesijske arhitekture u Rijeci uz Emilija Ambrosinija10, koji glasi za njezina pionira. Inženjer Ambrosini pretežito se bavio projektiranjem stambeno-poslovnih monumentalnih objekata, hotela, vila i urbane opreme, dok su predmet Rubinicheva interesa bili projekti za stambeno-poslovne ku}e, vile i za objekte industrijske i komunalne namjene. Karijeru je zapo~eo 1902. godine dogradnjom isto~nog korpusa Ženske osmogodišnje gra|anske škole na Dolcu, vilama Wickenburg
9 Isto, Registar sindikata inženjera Kvarnera, n. dj., 14. – 15./ ^lan sindikata postao je 25. ožujka 1927.
(1902.) i Prodam (1903.), ku}ama Schnorr I (1902.), Superina (1904.) i Giordani (1904.).
10 Emilio Ambrosini (1845. Trst – 1912. Rijeka) bio je civilni inženjer koji se školovao u Grazu. Prvi poznati projekt na kojem je radio bio je Dje~ji vrti} Clotilde (Dje~ji vrti} Podmurvice) iz 1884. za Kraljevski gubernij. Najzna~ajnije ostvarenje mu je Vila Corossacz (Glazbena škola I. M. Ronjgov) iz 1902. godine, koja se smatra prvom secesijskom gra|evinom u Rijeci. Pustišek, Deborah, Emilio Ambrosini, Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2011.
Vrhunskim se smatra njegov projekt cjelovite adaptacije ku}e Braun-Birò, kao i projekti za
11 Antoniazzo Bocchina, Anita, Fiume: Il cimitero di Cosala, Padova, 1995., 420. 12 Verso la ripresa del lavoro industriale e del traffico – Le dichiarazioni del Rettore Rubinich al Consiglio Nazionale, La Vedetta d'Italia 1. IV. 1921., 2.
ku}u Sirius, podzid u Via del Castello, vilu Hauszner-Rosenthal, a bitan je i njegov doprinos za Komunalnu klaonicu, u ~ijem je nastanku sudjelovao kao izvo|a~ radova. Jednim dijelom svog stvaralaštva Rubinich se svrstava me|u tipi~ne predstavnike srednjoeuropskog visokog historicizma, a drugim uz bok protagonista secesijskog graditeljstva u nas i u svijetu. Aktivno zanimanje za politiku dovelo ga je i do položaja ~lana rije~ke vlade 1918.11 te do funkcije upravitelja trgovine i prometa.12 Prvotno je pripadao autonomaškoj struji, a poslije 6
Deborah Pustišek
Figlio e padre di un architetto Giovanni (Antonio) Rubinich nacque a Laurana (Lovran) l'11 dicembre 1876 nella famiglia di Andrea e Maria (n. Malinarich)1. Il fatto di crescere accanto ad un padre architetto ebbe sicuramente un ruolo decisivo nella sua scelta degli studi. Andrea Rubinich (Laurana, 1856) era un muratore autodidatta il cui lavoro ha segnato gli ultimi due decenni del XIX secolo per quanto concerne l'edilizia. Ha lavorato autonomamente e in collaborazione con rinomati architetti fiumani. Si è dedicato alla costruzione di edifici abitativi nello spirito dello storicismo, soprattutto nelle zone di Abbazia (Opatija), Laurana e nelle immediate vicinanze. Alcuni dei progetti che gli vengono attribuiti sono: Villa Ilona, Abbazia, 1894; Villa Carlotta, Laurana, 1894; Rosenvilla, Abbazia, 1895 (in collaborazione con C. Seidl); Villa Pepica, Laurana, 1896; Casa Kinkela/Villa Marica (restauro), Abbazia, 1898 e Villa Atlanta, Laurana, 1899 (in collaborazione con E. Ambrosini). 2 Infatti, il 14 novembre 1900 a Budapest, il ventiquattrenne Giovanni ottenne il titolo di ingegnere in architettura3. Terminati gli studi, tornò in patria e si stabilì a Fiume, in Via Firenze 64. Dal matrimonio con Maria Celligoi5 nacquero la figlia Paola6 e il figlio Giovanni7, il quale – dopo aver sostenuto il 20 luglio 1929 a Roma l'esame di stato – diventò Dottore in architettura e trovò impiego nella ditta di costruzioni dell'architetto Edoardo Stipanovich a Fiume8. Giovanni il padre fondò un'azienda di progettazione ed edilizia, e fu impegnato anche presso l'Ufficio Tecnico municipale9. Viene considerato uno dei più importanti esponenti dell'architettura liberty di Fiume accanto ad Emilio Ambrosini10, considerato pioniere di questo genere. L'ingegner Ambrosini si dedicava soprattutto alla progettazione di edifici monumentali residenziali e commerciali, alberghi, ville e arredamento urbano, mentre al centro dell'interesse di Rubinich stavano i progetti di case residenziali e commerciali, ville ed edifici adibiti ad uso industriale e comunale. La sua carriera ebbe inizio nel 1902 quando costruì l'annesso alla Scuola cittadina femminile ottennale, cioè il suo corpo orientale, le ville Wickenburg (1902) e Prodam (1903), le case Schnorr I (1902), Superina (1904) e Giordani (1904). Il suo progetto per la completa ristrutturazione della casa Braun-Birò, come pure i progetti riguardanti la casa Sirius, il muro di rinforzo nella Via del Castello e la villa Hauszner-Rosenthal, vengono considerati di alta qualità. Non va dimenticato neppure il suo impegno profuso nel caso del Mattatoio (macello) comunale, alla cui costruzione prese parte in veste di esecutore dei lavori. Per una parte della sua produzione Rubinich va inquadrato tra i rappresentanti tipici dell'alto storicismo mitteleuropeo, mentre per altre opere si colloca a fianco dei protagonisti dell'architettura liberty da noi e nel mondo. Il suo interesse attivo dimostrato nei confronti della politica lo portò a far parte del governo fiumano nel 191811 nonché ad assumere l'incarico di dirigente del commercio e del traffico12. 7
1 DAR (Archivio statale di Fiume) 275 (K4) 294 Registro delle nascite, Laurana, 1820–1890. 2 Perši}, Mirjana, Lovran: turizam i graditeljstvo – turisti~ka arhitektura u Lovranu na prijelazu iz 19. u 20. stolje}e (Laurana: turismo ed edilizia – architettura turistica a Laurana a cavallo tra il XIX e il XX secolo), Rijeka, 2002, 45. 3 DAR, Registro del sindacato degli ingegneri del Quarnero, 1929, 14. 4 Da qui si è poi trasferito al numero civico 8 e poi in via G.Galilei 2 dove si trovava pure il suo studio artistico. Si tratta inoltre dell'ultimo indirizzo dichiarato da parte di tutti i membri della famiglia. Nell'elenco degli ingegneri, membri del Sindacato della Provincia del Carnaro, la residenza dichiarata è quella in Via V. de Domini, mentre l'ultimo indirizzo era probabilmente Aquile 45. DAR, Cartelle personali del Comune di Fiume. 5 Figlia e sorella degli ingegneri Venceslao ed Eugenio Celligoi. Maria è nata a Pola (Pula); si è trasferita a Fiume nel 1884 e vi è rimasta sino al 14 luglio 1957 quando ha optato ed è andata in Italia, abbandonando l’indirizzo Milano 1. Ibid., (Cartolina di richiamo, Cens. 1931 e 1936). 6 Nata il 3 aprile 1903. Si è sposata il 22 gennaio 1925 a Fiume, diventando moglie di Labino De Bernardi. Nove anni dopo, e più precisamente il 5 luglio 1934, ha dichiarato la sua residenza a Roma da dove è poi rientrata a Fiume per poi emigrare nuovamente a Roma il 22 febbraio 1946. Ha frequentato solamente le scuole dell’obbligo. Non ci sono notizie sul suo decesso. Ibid., (Popolazione stabile – Femmine, Cens. 1925, 1934 e 1946) e DAR (K4) 1000 Registro delle nascite, Rijeka, 24/1/1903-10/6/1903. 7 Nato il 12 giugno 1904 e morto il 9 giugno o luglio (?) del 1939. Stando ai censimenti della popolazione, fino al 1936 era celibe. Nella ditta del padre, specializzata per la costruzione di edifici e strade, ha trovato impiego probabilmente agli inizi degli anni '30. Ibid., (Popolazione stabile – Maschi, Cens. 1925 e 1936) e DAR (K4) 1003 Registro delle nascite, Rijeka, 31/3/1904-23/8-1904. 8 DAR, Registro del sindacato degli ingegneri di Fiume, 1931, 12-13/ Membro del sindacato dall’8 aprile 1931. 9 Ibid., del sindacato degli ingegneri del Carnaro, op.cit., 14-15/Membro del sindacato dal 25 marzo 1927. 10 Emilio Ambrosini (Trieste, 1845 – Fiume, 1912) era un ingegnere civile formatosi a Graz. Il primo progetto famoso al quale prende parte è la Scuola materna Clotilde (Asilo di Podmurvice) del 1884 per l'Imperiale Regio Governo. La realizzazione più significativa è la Villa Corossacz (Scuola di musica I. M. Ronjgov) del 1902, e che viene considerata la prima costruzione in stile liberty a Fiume. Pustišek, Deborah, Emilio Ambrosini, Muzej Grada Rijeke, Rijeka, 2011. 11 Antoniazzo Bocchina, Anita, Fiume: il cimitero di Cosala, Padova, 1995, 420. 12 Verso la ripresa del lavoro industriale e del traffico – Le dichiarazioni del Rettore Rubinich al Consiglio Nazionale, La Vedetta d'Italia 1/4/1921, 2
13 Magaš, Olga, Biografija graditelja, Arhitektura secesije u Rijeci, Moderna galerija, Rijeka, 1997., 530.
se priklonio pripojenju Rijeke Kraljevini Italiji. Svoje je stavove iznio i objasnio u tekstu Me-
14 Pozvavši se 25. svibnja 1931. godine na Decreto Prefettizio di riduzione in forma italiana del cognome n. 8780 talijanizira prezime u Rubini./DAR, Osobni kartoni Op}ine Rijeka, (Indice del Registro di Popolazione, Cartolina di richiamo Cens. 1931)
od triju kantona s pripadaju}im podop}inama: talijanskog u Rijeci, hrvatskog za Sušak te
15 DAR, Albo degli ingegneri della Provincia del Carnaro, Anno 1929, A. VII i Albo degli ingegneri della Provincia di Fiume, Anno 1931, A. IX/ Predsjednik i ~lan Komisije za izbor i upis inženjera bio je ing. Lodovico Randich, koji je ujedno bio i ~lan Uprave Sindikata. 1929. ~lanove Komisije ~inili su i Attilio Rovis (tajnik), Arialdo Comandini, Ugo Lado, Emilio Smoquina te Ruggero Arnold i Alessandro Bolis. Dvije godine kasnije situacija se samo djelomi~no promijenila. Arialdo Comandini, Emilio Smoquina i Bruno Skull vršili su izbor inženjera, Gino Donaio ovlaštenih geometara, a Giorgio Scarpa arhitekata. 16 Isto, (Popolazione stabile – Maschi, Cens. 1925, 1931 i 1936); Prema Antoniazzo Bocchina ubijen je od strane slavenskih komunista. Otac i sin sahranjeni su na Kozalskom groblju u njegovom isto~nom dijelu, u zajedni~koj grobnici. Fiume: Il cimiterio... n. dj. 420.
moriale (6. ožujka 1944.). U njemu predlaže ponovno osnivanje Rije~ke države, sastavljene slovenskog za Bistricu, pozivaju}i se na autonomna prava grada ste~ena u prošlosti.13 U ožujku 1927. godine u~lanio se u Sindacato provinciale fascista degli ingegneri della Provincia del Carnaro na ~elu kojeg je bio Carlo Conighi. 1931. godine, pod Arrigom Comandinijem, Sindikat je preimenovan u Sindacato provinciale fascista degli ingegneri della Provincia di Fiume, a Rubini(ch)14 postaje, uz Lodovica Randicha, Tassila Ossoinacka i Eneu Peruginija, ~lan Upravnog odbora.15 Umro je 21. travnja 1945.16, a sudskim je procesom posthumno proglašen državnim neprijateljem te mu je sva imovina zaplijenjena.17
17 Magaš, Olga, n. dj., 530. 18 Na Rubinichevom pe~atu, ispod imena, stoji – arhitekt. 19 Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi Rijeke, ICR, 2010., 43. – 45. (L' architettura e il carattere italiano della nostra città, La Bilancia, XLVI, Fiume, 16. V. 1913., 2.)
Arhitekt ma|arsko-talijanskih veza Me|u njegovim kolegama ponajviše je bilo onih koji su, poput njega, po zvanju bili civilni inženjeri (inženjeri arhitekture18), a ne arhitekti sa završenim specijalisti~kim studijem na akademijama likovnih umjetnosti. Razlika izme|u studija arhitekture na likovnoj akademiji i politehni~kom fakultetu bila je u tome što je akademija u ovom podru~ju pružala manje tehni~kog i prakti~nog rada. Osim što su otvarali vlastite ateljee, civilni su se inženjeri za-
Ku}a Sepich
pošljavali i u Tehni~kom uredu grada. Upravo u tom kontekstu Rubinich je u polemici iz
Casa Sepich
1913. branio interes vlastita staleža, obrazlažu}i da samo inženjeri, u odnosu na gra|evinske majstore mogu, zbog obavljenih studija, imati onu estetsku kulturu i profesionalnost koja je potrebna da bi se dobro tretirali razli~iti stilovi.19 Uzmemo li u razmatranje njegov opus nesumnjivo ga možemo odrediti kao projektanta koji je, kao i ve}ina njegovih suvremenika, primjenjivao secesiju na pro~eljima, a historicizam u interijerima. Usporeno prihva}anje novog stila bilo je posljedica nepovoljnog položaja u kojemu se našla graditeljska struka po~etkom 20. stolje}a, uzrokovanog politi~kim doga|ajima vezanim uz izraženu ma|arizaciju s jedne strane i antima|arskim ozra~jem s druge. Zgrada Kraljevske ma|arske željeznice iz 1912. (danas pala~a Hrvatskih željeznica na Trgu Žabica) s fasadnim ukrasom inspiriranim nacionalnim folklorom naših sjeveroisto~nih susjeda, ponajbolje svjedo~i o njihovom uplivu u javnu arhitekturu. Ugarski kontinentalni senzibilitet nije bio u skladu s mediteranskom graditeljskom tradicijom pa se u gradu sve glasnije po~elo pozivati na tzv. nacionalni stil, temeljen na neostilskoj gradnji inspiriranoj talijanskom umjetnoš}u. Iz današnje perspektive time je postignut i kontraefekt, s obzirom na to da je u takvoj atmosferi be~ka secesija izrazito loše do~ekana me|u doma}om javnosti. To potvr|uju nerijetke oštre kritike u gradskim novinama upu}ene projektantima koji nisu slijepo slijedili zadane okvire. Budu}i da se novi stil realizirao pretežito kroz pro~elnu dekoraciju, te da su primjeri pro~iš}ene secesijske gradnje pojedina~ni, o~ito su i parcijalna inovativna 8
Inizialmente fece parte della corrente autonomista mentre più tardi appoggiò l'annessione di Fiume al Regno d'Italia. Nel testo intitolato Memoriale (6 marzo 1944) espose e spiegò le proprie posizioni in merito. In esso propose la rinnovata fondazione dello Stato di Fiume composto da tre cantoni e rispettivi comuni: quello italiano a Fiume, quello croato a Sussak (Sušak) e quello sloveno a Bistrica, appellandosi ai diritti autonomistici della città conquistati nel passato . Nel marzo 1927 diventò membro del Sindacato provinciale fascista degli inge13
gneri della Provincia del Carnaro a capo del quale stava Carlo Conighi. Nel 1931 il suddetto sindacato, guidato ora da Arrigo Comandini, cambiò nome in Sindacato provinciale fascista degli ingegneri della Provincia di Fiume, e Rubini(ch)14 diventò membro del Consiglio direttivo15, assieme a Lodovico Randich, Tassilo Ossoinack ed Enea Perugini. Morì il 21 aprile 194516. Successivamente, dopo un processo giudiziario, venne dichiarato nemico dello stato e tutti i suoi beni vennero confiscati17.
13 Magaš, Olga, Biografija graditelja, Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), Moderna Galerija, Rijeka, 1997, 530. 14 Appellandosi al Decreto Prefettizio di riduzione in forma italiana del cognome n. 8780, il 25 maggio 1931 italianizza il proprio cognome in Rubini./DAR, Cartelle personali del Comune di Fiume, (Indice del Registro di Popolazione, Cartolina di richiamo Cens. 1931.) 15 DAR, Albo degli ingegneri della Provincia del Carnaro, Anno 1929, A. VII e Albo degli ingegneri della Provincia di Fiume, Anno 1931, A. IX/ Presidente e membro della Commissione per le iscrizioni era Lodovico Randich, che era pure membro della Direzione del Sindacato. Nel 1929 della Commissione facevano parte anche Attilio Rovis (segretario), Arialdo Comandini, Ugo Lado, Emilio Smoquina nonché Ruggero Arnold e Alessandro Bolis. Due anni più tardi la situazione cambiò solo in parte. Arialdo Comandini, Emilio Smoquina e Bruno Skull avevano il compito di scegliere gli ingegneri, Gino Donaio i geometri autorizzati e Giorgio Scarpa gli architetti. 16 Ibid., (Popolazione stabile – Maschi, Cens. 1925, 1931 e 1936); secondo Antoniazzo Bocchina è stato ucciso dai comunisti slavi. Il padre e il figlio sono stati sepolti nella parte orientale del cimitero di Cosala, nella tomba comune. Fiume: il cimitero...op.cit., 420. 17 Magaš Olga, op.cit., 530.
Architetto dei legami ungaro-italiani Tra i suoi colleghi erano in maggioranza quelli che – come lui – erano ingegneri civili (ingegneri in architettura18), e non architetti che avevano compiuto studi specialistici presso le
18 Sul timbro di Rubinich, sotto il nome, c’è la scritta – architetto. 19 Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi Rijeke (Il liberty nell'architettura di Fiume), ICR, 2010, 43-45 (L'architettura e il carattere italiano della nostra città, La Bilancia, XLVI, Fiume, 16/5/1913, 2).
accademie di belle arti. A differenza del corso di architettura al politecnico, quello presso un'accademia di belle arti prevedeva meno ore di lavoro tecnico e pratico. Oltre al fatto che davano vita a studi artistici propri, gli ingegneri civili trovavano impiego pure presso l'Ufficio Tecnico municipale. Fu proprio questo il contesto in cui Rubinich si ritrovò a difendere, in una polemica del 1931, gli interessi del proprio ceto, spiegando come solo gli ingegneri
Secesijska vrata ku}e Braun-Birò
possiedano – grazie ai loro studi e a differenza dei mastri edili – la cultura estetica e la
La porta liberty della casa Braun-Birò
professionalità necessarie per trattare bene i diversi stili19. Considerando il suo opus, possiamo senza dubbio ritenerlo un progettista che – come la maggior parte dei suoi contemporanei – applicava il liberty sulle facciate e lo storicismo negli interni. Il fatto di accettare lentamente e con qualche ritardo il nuovo stile, era conseguenza della posizione sfavorevole in cui il ramo edile si ritrovò agli inizi del XX secolo, a causa dagli avvenimenti politici legati alla notevole magiarizzazione da una parte e l'atmosfera antimagiara dall'altra. L'edificio della Regia ferrovia ungherese del 1912 (oggi palazzo delle Ferrovie statali croate in Piazza Žabica) e la decorazione sulla facciata, ispirata al folclore nazionale dei nostri vicini nordorientali, testimoniano nel migliore dei modi l'ingresso di quest'ultimi nell'architettura pubblica. La sensibilità ungarica continentale non era in armonia con la tradizione edile mediterranea, cosicché in città iniziarono sempre più ad appellarsi al cosiddetto "stile nazionale", fondato sull'edilizia neo-stilistica ispirata all'arte italiana. Dal punto di vista odierno, è stato così sortito anche l'effetto contrario, visto che il liberty viennese fu accolto malissimo tra la popolazione nostrana. Ne sono conferma pure le frequenti e pesanti critiche pubblicate sulle pagine del giornale cittadino e rivolte ai progettisti che non rispettavano ciecamente i limiti prefissati. Visto e considerato che la realizzazione del nuovo stile era affidata soprattutto alle decorazioni di facciata e che gli esempi di edilizia in liberty ripulito sono individuali, risulta evidente come pure soluzioni in parte innovative potessero bastare 9
20 Isto
rješenja bila dovoljna za osudu. Osobno pozvan od strane Tehni~kog ureda na izvršenje
21 Armirano-betonski sistem nazvan je prema vlasniku patenta, njema~kom inženjeru G. A. Wayssu.
odre|enih preinaka u projektima (npr. na preoblikovanje erkera u balkone), Rubinich je
22 DAR JU 2 H 50/1895, No. 1227/1904., 11. VI. 1904.
odlu~io reagirati isti~u}i da majstori koji su u prošlosti gradili Rijeku nisu poznavali arhitek-
23 DAR JU 51 57/1911 kut. 158
tonske stilove, a još su manje o njima vodili ra~una. Tako|er je naglasio da nema nikakve opasnosti u tome što današnji projektanti, a pritom je i dalje prednost davao školovanim inženjerima, prihva}aju secesiju, povezuju}i se ujedno i s lokalnom tradicijom.20 U Rubinichevim rješenjima pro~elja to dolazi do izražaja u vegetabilnim motivima (ku}e Braun-Birò, Schnorr II), u otvaranju fasada balkonima, velikim prozorima (ku}a Schnorr I), lo|ama (Hauszner-Rosenthal), trjemovima i terasama (vile Steinacker, Prodam i Hauszner-Rosenthal, ku}a Sepich), ~ijom je primjenom arhitekt ujedno nastojao osigurati osun~anost prostorija te op}enito povezati interijer s vanjskim prostorom. Iako nezadovoljni politi~kom situacijom, Rije~ani su osjetili blagodati ma|arskog kapitala uloženog u izgradnju željezni~ke infrastrukture i brojnih javnih objekata. Podignute su Pala~a Jadran (Jadrolinija), Državna osnovna i Viša djevoja~ka škola (Prva rije~ka hrvatska gimnazija), zgrada Kraljevskog ugarskog pomorskog gubernija (upravna zgrada Luke – Rijeka), lu~ka skladišta, Guvernerova pala~a, Državna ma|arska ženska gra|anska škola (Rije~ka nadbiskupija), Vojno-pomorska akademija (Klini~ki bolni~ki centar), Ljuštionica riže i tvornica
Ku}a Sirius Casa Sirius
škrobnog ljepila, Sudbena pala~a i zatvor, Ma|arska viša trgova~ka škola (Centar za odgoj i obrazovanje), Vojarna pješa~ke pukovnije (Tehni~ki fakultet) i Hotel Emigranti. Za potrebe Državne ma|arske željeznice Rubinich je izradio više projekata gra|evina raznih tipologija, na koje se uglavnom potpisao kao Janosh Rubinich. Najzna~ajniji od njih svakako je onaj za uljaru Hungaria. Iako je bio doma}i arhitekt i Wagnerov sljedbenik, nije se mogla zaobi}i ~injenica da se školovao u Budimpešti, zbog ~ega je zasigurno bio u prednosti pred kolegama koji su to zvanje stekli u Grazu, Be~u ili Münchenu. Odre|eni broj narudžbi, primjerice za komunalne objekte, donio mu je i iskustvo rada s armirano-betonskim konstrukcijama, u ~emu se njegova firma specijalizirala. Samo ~etiri go dine od završetka školovanja, to~nije 1904., sudjelovao je kao izvo|a~ radova na zahtjevnom projektu Komunalne klaonice. Na po~etku gradnje predložio je da se konstrukcije krovova, podova i stupova izvedu primjenom sustava G. A. Wayss21, umjesto predvi|enog Monier.22 Isti je sistem upotrijebio i prilikom izvedbe temelja škole na Plassama (OŠ Gelsi), ~ija je gradnja tekla tijekom 1905. i 1906. godine. Potom su uslijedili projekt za izgradnju dviju nadstrešnica za skladišta na gatu Rodolfo (1911.) te dogradnja zapadnog krila lije~ ni~ke ustanove Sanatorio Fiumano (1913.). Uporaba armiranog betona u stambenom graditeljstvu tako|er mu nije bila strana, o ~emu svjedo~e ku}a Norwall i ku}a Unione – S. A. F. per costruzioni s proizvodnim pogonom u prizemlju. Prije negoli mu se pridružio sin, Rubinich je ostvario zna~ajnu suradnju s gra|evinskim poduzetnikom Arturom Heringom s kojim je 1911. projektirao i izgradio zgradu s pogonom za lomljenje kamena u sklopu škurinjskog kamenoloma23, a s Luppisom je 1928. izradio stru~nu 10
come movente di condanna. Rubinich stesso, chiamato personalmente da parte dell'Ufficio
20 Ivi
Tecnico ad effettuare determinate modifiche nei progetti (per es. trasformare gli erker-fine-
21 Il sistema di cemento armato prende il nome dal proprietario del brevetto, l’ingegnere tedesco G.A.Wayss.
stre sporgenti in balconi), decise di reagire sottolineando come i maestri che in precedenza avevano costruito Fiume non conoscessero gli stili architettonici e ancor di meno ne
22 DAR JU 2 H 50/1985, No. 1227/1904, 11/6/1904. 23 DAR JU 51 57/1911 scat.158
tenessero conto. Rimarcò pure come non ci fosse nessun pericolo nel fatto che i progettisti di allora – e anche in questo caso dava la precedenza agli ingegneri istruiti – accettassero il liberty, collegandosi anche alla tradizione locale20. Ciò emerge anche dalle soluzioni che Rubinich propose in merito alle facciate, e più precisamente dai motivi vegetali (case BraunBirò, Schnorr II), dall'apertura delle facciate mediante balconi, dalle grandi finestre (casa Schnorr I), dai loggiati (Hauszner-Rosenthal), dai portici e dalle terrazze (ville Steinacker, Prodam e Hauszner-Rosenthal, casa Sepich), mediante la cui applicazione l'architetto si impegnava a rendere le stanze soleggiate nonché generalmente collegare gli interni con lo spazio esterno. Benché fossero insoddisfatti della situazione politica, i Fiumani godettero dei benefici del capitale ungherese stanziato per la costruzione dell'infrastruttura ferroviaria e di numerosi edifici pubblici. Furono così eretti il Palazzo Adria (Jadrolinija), la Scuola statale elementare e quella Superiore femminile (Primo ginnasio croato di Fiume), il palazzo del Regio governo marittimo ungherese (sede della direzione del Porto di Fiume), i magazzini portuali, il Palazzo del Governo, la Scuola cittadina femminile ungherese (l'Arcivescovado di Fiume), l'Accademia militare-marittima (Centro clinico ospedaliero), il Brillatorio di riso e la fabbrica della colla di amido, il Palazzo di Giustizia e il carcere, la Scuola superiore ungherese di commercio (Centro per l'educazione e la formazione), la Caserma del reggimento di fanteria (Facoltà di Ingegneria) e l'Hotel Emigranti. Per le necessità delle Ferrovie statali ungherese, Rubinich elaborò diversi progetti di edifici di varia tipologia, sui quali si firmò principalmente come Janosh Rubinich. Il più importante di questi fu sicuramente quello per l'oleificio Hungaria. Nonostante fosse un architetto nostrano e seguace di Wagner, era difficile non considerare il fatto che avesse frequentato le scuole a Budapest, il che gli valse sicuramente una marcia in più rispetto ai colleghi che avevano studiato a Graz, Vienna o Monaco di Baviera. Un certo numero di ordinazioni, per esempio quelle riguardanti gli edifici comunali, lo rese esperto nel lavoro con costruzioni di cemento armato, in cui poi la sua ditta si specializzò. Solo quattro anni dopo la conclusione degli studi, e più precisamente nel 1904, partecipò in veste di esecutore dei lavori al progetto impegnativo del Mattatoio comunale. All'inizio dei lavori di costruzione propose che la costruzione dei tetti, dei pavimenti e delle colonne si attuasse secondo il metodo G.A.Wayss21, anziché il previsto metodo Monier22. Lo stesso sistema lo impiegò poi per la posa delle fondamenta della scuola nel rione di Plasse (SE Gelsi), i cui lavori di costruzione erano in corso nel 1905 e 1906. Seguirono il progetto per la costruzione di due tettoie per i magazzini sul molo Rodolfo (1911) e l'annesso dell'ala occidentale dell'ente sanitario Sanatorio Fiumano (1913). Non fu estraneo neppure all'utilizzo del cemento armato nell'edilizia a uso abitativo, come testimoniato dalla casa Norwall e dalla casa Unione – S.A.F. per costruzioni con l'officina di produzione situata al pianoterra. Prima di venir affiancato dal figlio, Rubinich realizzò un'importante collaborazione con l'imprenditore edile Artur Hering, con il quale nel 1911 progettò e costruì l'edificio dell'officina per la frantumazione della pietra nell'ambito della cava di pietre di Scurigne23, mentre nel 1928 con 11
Detalj uli~nog pro~elja ku}e Hauszner-Rosenthal Dettaglio della facciata che dà sulla via, casa Hauszner-Rosenthal
24 Magaš, Olga, n. dj., 529.
ekspertizu sanacije kapucinske crkve Gospe Lurdske.24 Nisu prona|eni podaci o tome da je direktno sura|ivao s puncem, ing. Venceslaom Celligoijem, ili s ocem, ali vjerojatno su mu obojica mogla pomo}i u dobivanju prvih angažmana. Poglavito se to odnosi na Celligoija koji je u to vrijeme ve} imao tridesetak godina radnog staža, uhodan biro i ste~en ugled. Nije puno vremena bilo potrebno da i Giovanni do|e na glas vrsnog arhitekta s dobro posluju}im ateljeom. U ~etrdesetak godina djelovanja, s time da je od izbijanja Prvog svjetskog rata bio slabije aktivan pa u stvari možemo govoriti tek o petnaestak izuzetno poduzetnih godina, ostvario je impozantan broj od oko sedamdeset realiziranih projekata. Od toga se njih dvadesetak odnosi na rješenja za stambene/stambeno-poslovne objekte, uklju~uju}i i vile, tridesetak na dogradnje ili pregradnje (Teatro Fenice, Palazzo Modello, Sanatorio Fiumano i dr.), desetak na objekte industrijske namjene, ~etiri na zgrade sportskih klubova i nekolicina na gradnje u kojima je sudjelovao isklju~ivo kao izvo|a~ radova. Opus koji je ostao za njim najbolje svjedo~i o njegovu radu i predanosti arhitekturi koju zasigurno nije doživljavao samo kao posao ve} i kao poziv – što je uostalom prenio i na svog sina kao i otac na njega.
Dekorativne konzole balkona ku}e Braun-Birò I sostegni decorativi dei balconi della casa Braun-Birò
12
Luppis elaborò una perizia riguardante il risanamento della chiesa cappuccina della Madonna
Detalj portala ku}e Sirius
di Lourdes . Non si possiedono dati su un'eventuale collaborazione con il suocero, l'inge-
Dettaglio del portale della casa Sirius
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gnere Venceslao Celligoi, o con il padre, ma probabilmente entrambi potevano essergli d'aiuto nel periodo delle prime commissioni. Tale discorso riguarda soprattutto Celigoi, che all'epoca aveva già una trentina d'anni di lavoro, aveva ottenuto il prestigio ed era titolare di uno studio ben avviato. Nemmeno Giovanni ci aveva messo tanto tempo a raggiungere la fama di un eccellente architetto con un atelier che andava a gonfie vele. In quarant'anni di attività – prendendo però in considerazione che dallo scoppio della I Guerra mondiale l'attività era diminuita e quindi in effetti gli anni di fervida attività erano una quindicina – aveva realizzato un numero imponente di circa settanta progetti. Di questi, venti erano soluzioni per edifici ad uso abitativo od abitativo-d'affari (incluse pure le ville), una trentina erano gli annessi alla costruzione o realizzazioni di tramezzi (Teatro Fenice, Palazzo Modello, Sanatorio Fiumano e al.), una decina di progetti riguardava gli edifici a uso industriale, quattro erano gli edifici destinati a club sportivi e il resto erano costruzioni alle quali aveva preso parte in veste di esecutore dei lavori. Le opere che questo architetto ci ha lasciato testimoniano nel migliore dei modi quale fosse la sua attività e quanta fosse la sua dedizione al lavoro e all'architettura. Quest'ultima per lui sicuramente non rappresentava soltanto un lavoro ma anche una vocazione – punto di vista che aveva poi, tra l'altro, tramandato anche al proprio figlio così come suo padre aveva fatto in precedenza con lui.
24 Magaš Olga, op.cit., 529.
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Historicisti~ki opus
Ženska osmogodišnja gra|anska škola/Sveu~ilišna knjižnica i Muzej moderne i suvremene umjetnosti 25 Matej~i}, Radmila, Zgrade dviju osnovnih škola na Dolcu, Kako ~itati grad, Rijeka, 2007., 266.
Osamdesetih godina 19. stolje}a u bivšoj Via Clotilde inferiore (ulici Dolac) podignuta je, zbog rastu}eg broja u~enica i želje za smanjenjem intenziteta ma|arske dominacije, osnovna škola za djevoj~ice s nastavom na talijanskom jeziku. Autor projekta bio je mladi arhitekt iz Trsta, Giacomo Zammattio, koji je kroz zahtjevnu narudžbu dobio priliku dokazati svoju darovitost, i to nakon svega tri godine provedene u Rijeci. Gra|evina je došla pod krov u svibnju 1887. godine. Gra|evinske radove izvodilo je poduze-
Isto~no krilo nakon Rubinicheve dogradnje 1902.
}e Depangher i Botta, koje je do kraja godine dovršilo objekt,25 što potvr|uje i datum ispisan
L’ala est dopo l’annesso di Rubinich nel 1902
na zapadnom pro~elju.
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Opere storicistiche
Scuola cittadina femminile ottennale/Biblioteca universitaria e Museo dell'arte moderna e contemporanea Negli anni '80 del XIX secolo nell'ex Via Clotilde inferiore (via Dolac), a causa del costante aumento del numero delle allieve e del desiderio di frenare l'intensità della dominazione
25 Matej~i}, Radmila, Zgrade dviju osnovnih škola na Dolcu (Gli edifici delle due scuole elementari in via Dolac), Kako ~itati grad (Come leggere la città), Rijeka, 2007, 266.
ungherese, è stata costruita la scuola elementare per le bambine con insegnamento in
26 Ibid, 267.
lingua italiana. L'autore del progetto era il giovane architetto triestino, Giacomo Zammattio, il quale ha visto in questa complessa commissione un'opportunità per dare prova del proprio talento, dopo soli tre anni trascorsi a Fiume. La posa del tetto del palazzo è avvenuta nel maggio 1887 e tutti i lavori di costruzione, ultimati alla fine dello stesso anno25 – come testimoniato dalla data scritta sulla facciata occidentale – sono stati svolti dalla ditta Depangher e Botta. Per quanto concerne l'aspetto dell'edificio, Zammattio si è ispirato all'arte rinascimentale. Sulla facciata a nord c'erano all'inizio due identici portali rappresentativi, di cui oggi si è conservato soltanto uno. Entrambi mettevano l'accento sulla polifunzionalità dell'edificio e facilitavano la comunicazione con i contenuti all'interno – l'Ufficio Tecnico, il deposito degli accessori teatrali, il deposito dei pompieri e la scuola26. A differenza degli interni, il manto di copertura esterno ha mantenuto in gran parte il suo aspetto originale. Sul fronte principale dell'edificio si distinguono le finestre centrali a terminazione semicircolare e situate tra i doppi semicapitelli corinzi del secondo piano, nonché gli oculi del sottotetto dove in precedenza era situata un'impressionante sala per le feste decorata da stuccature e quadri rimossi durante i lavori di ristrutturazione. La scuola è stata costruita su un terreno ripido, e per questo motivo – vista da nord – ha due piani mentre ad est e ad ovest ne ha tre. Fino al 1902 aveva un corpo orientale particolarmente stretto rispetto alla lunghezza della facciata principale, salvo che poi il giovane Giovanni Rubinich – rispettandone l'aspetto originale – vi aveva aggiunto cinque assi finestre cosicché da quel momento in poi in quella parte dell'edificio se ne contano nove. A parte i danni arrecatigli nel corso della II Guerra mondiale, l'edificio della scuola è stato notevolmente danneggiato anche dall'incendio che ha praticamente distrutto tutta la sua parte interna. Verso la metà del XX secolo è stato costruito un tramezzo per far fronte alle nuove necessità degli utenti. 15
26 Isto, 267.
Inspiraciju za izgled Zammattio je pronašao u renesansnoj umjetnosti. Na sjevernom
27 Ivan~evi}, Nataša, Individualna stambena gradnja, Arhitektura historicizma u Rijeci, Moderna galerija, Rijeka, 2001., 186.
pro~elju izvorno su se nalazila dva jednaka reprezentativna portala, od kojih se do danas sa~uvao samo jedan. Oni su naglašavali polifunkcionalnost objekta i olakšavali komunikaciju s unutarnjim sadržajima – Tehni~kim uredom, depozitom za kazališne rekvizite, depozitom za vatrogasce i školom.26 Za razliku od interijera, vanjski je plašt ve}im dijelom zadržao izvorni izgled. Na glavnom se pro~elju isti~u središnji prozori polukružnog završetka, izme|u dvostrukih korintskih polustupova drugog kata, te okulusi potkrovlja u kojemu se ranije nalazila dojmljiva sve~ana dvorana, dekorirana štukaturama i slikama koje su uklonjene tijekom adaptacija. Škola je izgra|ena na strmom terenu zbog ~ega je gledana sa sjeverne strane dvokatnica, a s isto~ne i zapadne trokatnica. Imala je, sve do 1902. godine, neobi~no uski isto~ni korpus u odnosu na dužinu glavnog pro~elja, a onda je mladi Giovanni Rubinich, poštuju}i izvorni izgled, dogradio pet prozorskih osi te ih otada gra|evina ondje ima devet. Osim štete koja joj je nanijeta za vrijeme Drugog svjetskog rata, škola je znatno ošte}ena i u požaru u kojem je uništena gotovo ~itava unutrašnjost. Sredinom 20. stolje}a pregra|ena je u skladu s novim potrebama korisnika.
Vila Wickenburg U jednoj od najpoželjnijih ulica za stanovanje, nadomak gradskog centra, a opet dovoljno daleko od vreve i s panoramskim pogledom, Rubinich je za grofa Stefana Wickenburga 1902. godine projektirao vilu. Uz sjevernu stranu Vie della Salute (Laginjine ulice) podignuo je na platou iznad prometnice monumentalnu gra|evinu. Rije~ je o vili jednokatnici s dvama visinski nejednakim korpusima, od kojih je viši završen s kosim krovom široke strehe, što je prepoznatljivo obilježje historicisti~kog stila gradnje. Fasadu prizemlja arhitekt je vrp~asto oblikovao i odijelio jednostavnom gredom od glatke fasade kata, gdje je predvidio oblo nadsvo|ene prozore u formi monofora i bifora. Prostranoš}u prostorija na objema etažama povezanim unutarnjim stubištem L-tlocrta, komunikacijom interijera s okolišem, ostvarenom putem balkona, širokih prozora i dvaju izlaza u dvorište te zadovoljenjem suvremenih standarda u unutrašnjoj opremi, ostvario je kvalitetan projekt dostojan naru~iteljeve grofovske titule. Prilikom gradnje u~injene su neke promjene, odnosno smanjeni su pojedini prozorski otvori i dislociran je glavni ulaz sa zapadnog pro~elja na sjeverno.27 Inženjer Venceslao Celligoi izradio je 1906. godine projekt za dogradnju erkera u razni prvog kata, a 1910. i plan dogradnje drugog kata koji je uklju~ivao spava}u i dnevnu sobu te studio i natkrivenu poluzatvorenu terasu. Unato~ promjenama koje je izveo, zadržao je dva visinom nejednaka korpusa koje je osuvremenio staklenim plohama. 16
Isto~no krilo prije proširenja, projekt Giacoma Zammattia L’ala est prima dell’ampliamento, progetto di Giacomo Zammattio
27 Ivan~evi}, Nataša, Individualna stambena gradnja (Edilizia residenziale individuale), Arhitektura historicizma u Rijeci (Architettura storicistica a Fiume), Moderna Galerija, Rijeka, 2001, 186.
Villa Wickenburg Nel 1902 – in una della vie più appetibili come luogo di dimora, nelle immediate vicinanze del centro città ma contemporaneamente sufficientemente lontana dal trambusto cittadino e con vista panoramica – Rubinich ha progettato una villa per il conte Stefan Wickenburg. Appoggiandolo alla parte nord della Via della Salute (Via Laginja), su un altipiano sovrastante la via di comunicazione, ha innalzato un edificio monumentale. Si tratta di una villa a un piano con due corpus di altezza diversa, dei quali il più alto è coperto da un tetto inclinato con un'ampia pensilina, tratto caratteristico dell'edilizia in stile storicistico. L'architetto ha formato la facciata del pianterreno a bugnati separandola mediante una trave semplice da quella liscia del primo piano, dove aveva pianificato delle finestre ad arco (monofore e bifore). Progettando spazi interni ampi su entrambi i piani a loro volta collegati da scale interne "a L", garantendo la comunicazione con l'ambiente esterno mediante balconi, finestre ampie e due uscite sul cortile nonché soddisfando gli standard contemporanei nell'arredamento interno, Rubinich è riuscito a relizzare un progetto di qualità degno del titolo nobiliare del committente. Nel corso della costruzione sono stati apportati alcuni cambiamenti, sono cioè state diminuite le dimensioni di alcune finestre mentre l'entrata principale è stata spostata dalla facciata occidentale a quella a nord27. L'ingegnere Venceslao Celigoi ha realizzato nel 1906 il progetto per la costruzione di una finestra sporgente al livello del primo piano, e nel 1910 pure il piano per l'aggiunta del secondo livello comprendente la camera da letto, il soggiorno, lo studio e una terrazza coperta semichiusa. Nonostante i cambiamenti apportati, è riuscito a mantenere i due corpi di altezza diversa a loro volta modernizzati mediante superfici di vetro. 17
Vila Steinacker/Dom mladih 28 Karpowicz Toševa Ljubinka, Lože Sirius i Pobratim, Suša~ka revija 69/2010, Klub Suša~ana, Rijeka, 133.
Rubinich je 1911. godine izradio projekt adaptacije vile za Artura Steinackera, direktora Tvornice ~okolade, zaposlenika Kreditne banke i starješine masonske lože Sirius.28 U gra |evini udaljenoj nekoliko desetaka metara od prometnice, unutar biljnog zelenila, naru~itelj je vidio golemi potencijal i vrijednost. O tipi~noj historicisti~koj gradnji svjedo~i niz elemenata – balkonska i terasna balustrada, profilirani prozori nalik na male edikule, arkade, trifora i široka krovna streha. Iz tlocrta je
Nacrt sjevernog pro~elja iz 1911. s prozorom predvi|enim na mjestu današnjeg ulaza Disegno della facciata a nord del 1911, con la finestra pianificata al posto dell’odierna entrata
razvidna i adicija nekoliko korpusa razli~itih gabarita, od kojih dominira središnji stubišni toranj pravokutnog tlocrta. Unato~ tome što se radi o po~etku drugog desetlje}a 20. stolje}a, secesija se ovdje uglavnom manifestira kroz detalje kao što je okulus u sklopu južne fasade. On nije secesijska novina, ali se u to vrijeme po~inje primjenjivati i u profanoj arhitekturi. Usporedimo li sa~uvane Rubinicheve planove s današnjim izgledom gra|evine, uo~it }emo da su kasnije u~injene neke preinake, ali njima nije bitno promijenjen izgled vile. Primjerice, u sklopu sjevernog pro~elja danas se nalazi portal glavnog ulaza u obliku i na mjestu gdje ga u autorovim crtežima ne nalazimo. Polukružnog je oblika i uokviruju ga dva polustupa s rozeticama na kapitelima, a zamijenio je manje pristupa~an južni ulaz. 18
Villa Steinacker/Casa del giovane Nel 1911 Rubinich ha realizzato il progetto di ristrutturazione della villa per Artur Steinacker, direttore della Fabbrica del cioccolato, impiegato della Banca di credito e capo della loggia massonica Sirius28. Nell’edificio situato ad alcune decine di metri dall’arteria di comunicazione e circondato dal verde delle piante, il committente ha riscontrato un enorme potenziale e un grande valore.
28 Karpowicz Toševa, Ljubinka, Lože Sirius i Pobratim (Le logge Sirius e Pobratim), Suša~ka Revija (Rivista di Sussak) 69/2010, Klub Suša~ana, Rijeka, 133.
Tutta una serie di elementi – quali la balaustra del balcone e della terrazza, le finestre profilate simili a dei minuscoli ediculi, le arcate, le trifore e l'ampia tettoia – vanno a testi-
Današnje sjeverno pro~elje s portalom L’odierna facciata a nord con il portale
moniare il fatto che si tratta di un'edilizia tipicamente storicistica. Nel piano è evidente pure l'aggiunta di alcuni corpi di diverse dimensioni, tra i quali domina la torre centrale della scala a piano rettangolare. Nonostante si tratti degli inizi del secondo decennio del XX secolo, il liberty si manifesta in questo caso attraverso dettagli, come per esempio l'oculus all'interno della facciata a sud. Non si tratta di una novità del liberty, ma in questo periodo tale tipo di apertura inizia a trovare uso anche nell'architettura profana. Se paragoniamo i piani di Rubinich che sono stati conservati all'aspetto attuale dell'edificio, noteremo come successivamente siano state apportate delle modifiche che però non hanno inciso in misura notevole sull'aspetto della villa. Per esempio, nell'ambito della facciata a nord, si trova oggi il portale dell'ingresso principale diverso nella forma e nella posizione 19
Ulogu glavne komunikacijske osi u vili dobilo je strmo stubište kojim su spojene sve tri etaže. Zbog gradnje na neravnom terenu vila je, gledana s uli~ne strane jednokatnica, a sa suprotne dvorišne strane dvokatnica, jer ondje podrumski prostor postaje zona prizemlja. Izgledom je najreprezentativnije južno pro~elje s terasom i velikim dvokrilnim prozorima u sklopu piana nobilea29, koji omogu}uju obilni dotok prirodne svjetlosti i topline u interijer. Sli~ni je u~inak postignut i u potkrovlju s dvjema monoforama i središnjom triforom izme|u parova stupova. Umjesto kosim krovom, zapadni je korpus završen ravnom plo~om koja je prakti~no iskori29 Kat historicisti~ke gra|evine koji je na pro~elju i u unutrašnjosti najreprezentativniji.
štena za oblikovanje još jedne terase. O intenciji održavanja kontakta s vanjskim prostorom svjedo~e i tri vanjska stubišta preko kojih su stanari vile imali direktan pristup parku. 20
rispetto ai disegni dell'autore. La sua forma è semicircolare ed è incorniciato da due semicolonne con rosette sui capitelli, ed ha preso il posto del meno accessibile ingresso a sud.
29 Il piano maggiormente rappresentabile di un edificio in stile storicistico, sia dal punto di vista della facciata che all’interno.
Il ruolo del principale asse comunicativo della villa è stato affidato alla ripida scala che collega tutti e tre i piani. Dato che la villa è stata costruita su un terreno non piano, dal lato della strada ha un livello, mentre dal lato cortile è a due piani (qui lo scantinato diventa zona del pianoterra). Dal punto di vista dell'aspetto, risulta essere maggiormente rappresentativo il fronte sud con la terrazza e le grandi finestre a due ante nell'ambito del piano nobile29, e le quali rendono possibile l'ingresso di tanta luce e calore naturali. Un effetto simile è stato conseguito anche nel sottotetto grazie a due monofore e la trifora centrale situata tra le coppie di colonne. Il corpo occidentale è stato concluso con un tetto piano anziché con uno inclinato, il che è poi stato sfruttato allo scopo di formare un'altra terrazza. Le tre scalinate esterne, mediante le quali gli inquilini della villa accedevano direttamente al parco, testimoniano anch'esse l'intento di mantenere un contatto con l'esterno.
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Južno pro~elje s terasom i dvokrilnim prozorima u sklopu piana nobilea La facciata a sud con la terrazza e le finestre a due battenti nell’ambito del piano nobile
Secesijski opus
Vile Lado, Prodam i Alazetta 30 DAR JU 2 I 152/1902, 18. IX. 1902.
Na temelju malog broja sa~uvanih spisa iz 1902. godine, pouzdano se zna da je Rubinich vodio gradnju vile za ing. Guida Lada.30 S obzirom na to da se u istim dokumentima decidirano ne navodi ime autora, a budu}i da je i sam naru~itelj bio inženjer gra|evinarstva, za pretpostaviti je da je vila podignuta prema njegovu projektu. Tome ide u prilog i ~injenica da se na planu dogradnje drugog kata iz 1926., ujedno i jedinom sa~uvanom, nalazi upravo Ladov potpis. Rije~ je o gra|evini secesijskih i historicisti~kih obilježja, koja se uklapa u tipologiju rije~kih vila s po~etka stolje}a. Utjecaj prošlih vremena primjetan je u krovnoj strehi poduprtoj drvenim gredama i u organizaciji interijera. Novi stil o~ituje se u izvedbi altane s konveksnim balkonom nad polukružnim svjetlarnikom ulaza, u sveukupnoj bravariji geometrijskog i vegetabilnog ukrasa, u florealno dekoriranim natprozornicima i op}enito u tretmanu fasada na kojima se izmjenjuju glatka i gruba žbuka. Stan koji se prostirao u prizemlju i na katu imao je dvopolan tlocrt koji podrazumijeva smještaj nusprostorija uza za~elje ku}e, a salona uz glavno reprezentativno pro~elje. Za razliku od uobi~ajenog duga~kog i uskog historicisti~kog hodnika, koji prolazi središtem stambe-
Vila ing. Guida Lada ~iju je gradnju Rubinich vodio 1902. La villa dell’ing.Guido Lado la cui costruzione era diretta da Rubinich nel 1902
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Opere in stile liberty
Le ville Lado, Prodam e Alazetta In base ai pochi scritti del 1902 che sono stati conservati, possiamo con certezza afferma-
30 DAR JU 2 I 152/1901, 18/11/1902
re che Rubinich abbia diretto la costruzione della villa per l'ingegner Guido Lado . Visto che 30
in questi stessi documenti non viene citato il nome dell'autore e considerato che pure il committente fosse un ingegnere edile, possiamo supporre che la villa sia stata eretta secondo un progetto di mano sua. Lo conferma pure il fatto che sull'unico progetto di costruzione conservato – e riguardante l'annessione del secondo piano (risalente al 1926) – troviamo appunto la firma di Lado. Si tratta di una costruzione avente tratti storicistici e liberty e che rientra nella tipologia delle ville fiumane d'inizio secolo. Il timbro dei tempi passati rimane evidente nella pensilina sorretta da travi di legno come pure nell'organizzazione degli interni. Il nuovo stile si manifesta invece nella realizzazione dell'altana con balcone convesso sul lucernario semicircolare dell'ingresso, in tutti i profili con ornamenti vegetali e geometrici, nelle architravi decorate da motivi floreali e generalmente nelle facciate dove si alternano l'intonaco liscio e grezzo. L'appartamento che occupava il pianoterra e il primo piano aveva una pianta a due poli che prevedeva l'ubicazione della stanza dei servizi nella parte estrema della casa mentre il sa-
Vila Prodam sa ĹĄirokom krovnom strehom i secesijski oblikovanim triforama
lone trovava posto accanto alla rappresentativa facciata principale. A differenza del corri-
Villa Prodam con l’ampia pensilina e le trifore in stile liberty
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nog prostora, u ovom je slu~aju primijenjeno kra}e predsoblje, ~ime je omogu}eno i njegovo bolje osvjetljenje prirodnom svjetloš}u. Unato~ tome što se radi tek o po~etku stolje}a, arhitekt je projektirao zasebnu kupaonicu i nužnik. Vila za Attilia Prodama jedna je od najstarijih poznatih Rubinichevih vila i op}enito jedan od prvih projekata u njegovoj karijeri kojeg se prihvatio tri godine nakon završetka studija. Prostor prizemlja i kata koncipirao je na sli~an na~in, orijentiravši prostorije uz središnji hodnik koji je imao važnu komunikacijsku ulogu u stanu. U prizemlju su se nalazile nusprostorije te blagovaonica i salon, a na katu dvije spava}e sobe, kupaonica i prostrana terasa. U vanjskom izgledu vile historicizam se manifestirao u obliku široke krovne strehe i u rustikalnom izgledu dijela fasade, dok se suvremenim oblikovanjem bifora i trifora objektu pridalo secesijska obilježja. Vila za Antonia Alazettu još je jedan primjer obiteljske ku}e kojom se primarno željelo zadovoljiti zahtjev za komotnim prostorom za život. U ure|enju vanjskog plašta ujedno je ~itljiv pro~iš}eni secesijski pristup koji odgovara ovom tipu gra|evine i njenom velikom gabaritu, nastalom kasnijim proširenjem i dogradnjom drugog kata prema projektu arhitekta Bruna Slocovicha. Na glavnom je pro~elju, u razini prizemlja, predvi|en ostakljeni erker ~iji je gornji završetak poslužio kao baza za gradnju balkona. Njegova dekorativna ograda, kao i Vila Alazetta na Kalvariji
ukrasi geometrijskog motiva u sklopu prozorskih okvira, doprinose elegantnom izgledu ove
Villa Alazetta sul Calvario
jednokatnice.
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doio in stile storicistico e tipicamente lungo e stretto che passava per la parte centrale
Dvopolan tlocrt jednokatnice Alazetta
della zona abitativa, in questo caso troviamo un atrio meno lungo, il che ha reso possibile
La pianta a due poli della casa a un piano Alazetta
anche un'illuminazione più ricca di luce naturale. Nonostante si tratti di inizio secolo, l'architetto ha previsto il bagno e la toilette separati. La villa progettata per Attilio Prodam è una delle ville più vecchie e allo stesso tempo famose di Rubinich, e generalmente uno dei primi progetti realizzati nella sua carriera, soltanto tre anni dopo la conclusione degli studi. Il pianterreno e il primo piano sono stati concepiti in modo simile: i vani erano orientati lungo il corridoio centrale avente un importante ruolo nella comunicazione all'interno dell'appartamento. Al pianterreno si trovavano invece la stanza dei servizi nonché la sala da pranzo e il salone, mentre al piano superiore c'erano due stanze da letto, la camera da bagno e un'ampia terrazza. Nell'aspetto esterno della villa, lo storicismo si manifestava sottoforma dell'ampia pensilina e nella rusticalità di una parte della facciata, mentre gli aspetti liberty sono stati affidati alla modellatura di bifore e trifore. La villa progettata per Antonio Alazetta è un altro esempio di casa famigliare pensata principalmente per rispondere all'esigenza di uno spazio vitale comodo. Allo stesso tempo però, nell'assestamento del manto di copertura esterno, risulta evidente un approccio liberty ripulito, corrispondente a questo tipo di edificio e alle sue ampie dimensioni (quest'ultime sono state raggiunte con ulteriore ampliamento e aggiunta del secondo piano su progetto dell'architetto Bruno Slocovich). Al livello del pianoterra è stata prevista – sulla facciata principale – una finestra sporgente in vetro, la cui terminazione superiore ha fatto poi da base per la costruzione del balcone. La sua ringhiera decorativa, come pure gli ornamenti con motivi geometrici all'interno delle cornici delle finestre, contribuiscono all'aspetto elegante di questa casa a un piano. 25
Ku}a Giordani 31 Poduze}e za izgradnju ku}a.
Na terenu nadomak Ambrosinijeve vile Corossacz, koja je 1902. godine inaugurirala novi stil u rije~koj arhitekturi, 1904. zapo~elo se s gradnjom ku}e Giordani. U svega nekoliko godina u njenom je okruženju podignuto više secesijskih višekatnica: A i B za U. C. F.31, Sri}a I i II te ku}a Scrobogna, a isti se trend nastavio i u produžetku ulice Via della Salute te u onim okolnim, zbog ~ega se ovaj gradski predio neosporno može smatrati udžbenikom secesijske gradnje. Na fasadama Rubinicheve uglovnice, smještene na mjestu pored kojeg Ambrosinijevo stubište (danas Alberta Angelovi}a) izlazi na Belveder, iš~itavaju se obilježja starog i novog stila. Ponajviše do izražaja dolazi figuralni ukras u obliku djevoja~kog lica, izveden u visokom reljefu i apliciran osam puta u razini potkrovlja te nad ulazom u vežu. Iz sa~uvanih je planova vidljivo da se o takvoj dekoraciji prvotno nije razmišljalo. Projektom je predvi|ena secesijska geometrijska dekoracija u obliku kružnica i padaju}ih traka uz profilirane prozorske okvire i na metalnim ogradama balkona u sklopu južne fasade. Glavnim uli~nim pro~eljem dominira središnja rizalitna vertikala koja uklju~uje portal i stubišne dvokrilne prozore s ukrasnim natprozornicima, koji su razli~iti na svakom katu.
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Casa Giordani Nei pressi della villa Corossacz di Ambrosini, che nel 1902 aveva inaugurato uno stile nuo-
31 Ditta per la costruzione di case.
vo nell'architettura fiumana, sono stati intrapresi i lavori di costruzione della casa Giordani. In pochi anni in quella zona sono state poi costruite diverse case a più piani: quella A e B per l'U.C.F.31, la Sri}a I e II nonché la casa Scrobogna, mentre la stessa tendenza si è avuta anche nella continuazione della Via della Salute e in quelle ad essa adiacenti. Tutto ciò ha reso questa zona cittadina un vero e proprio manuale di architettura liberty. Sulle facciate della casa angolare di Rubinich, ubicata accanto al punto in cui la gradinata di Ambrosini (che oggi porta il nome di Albert Angelovi}) sbuca nel rione di Belvedere, troviamo caratteristiche sia del vecchio che del nuovo stile. In primo luogo si distingue l'ornamento figurale sottoforma di un viso da ragazza, realizzato in altorilievo e applicato otto volte al livello del sottotetto nonché sopra l'ingresso nell'androne. Dai piani conservati risulta evidente che originariamente non si pensava ad una tale decorazione. Il progetto aveva infatti previsto una decorazione geometrica in stile liberty, sottoforma di circonferenze e nastri pendenti lungo le cornici profilate delle finestre e sulle ringhiere metalliche dei balconi inseriti nella facciata sud. Il fronte principale che dà sulla via è dominato da una Sjeverno pro~elje u Laginjinoj ulici La facciata a nord in Via Laginja
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Na pro~eljima dominira figuralna dekoracija Le facciate sono dominate da una decorazione figurale
S obzirom na to da je trokatnica izgra|ena na strmom terenu, do glavnog se ulaza dolazi preko prilaznog mosti}a koji spaja mezanin s današnjom Laginjinom ulicom. U duhu historicisti~kog na~ina gradnje na glavnom je pro~elju vizualno istaknut piano nobile, a baza ku}e odvojena je od ostatka gra|evine primjenom vrp~aste fasade u prizemlju i na mezaninu te glatke fasade na višim etažama. U sklopu polukata izgra|ena je s uli~ne i dvorišne strane po jedna terasa. Ova potonja poslužila je i kao krov prizemnom aneksu ku}e Giordani, koji danas ima poslovnu funkciju i u koji se može u}i direktno s gradskog stubišta, kako je bilo predvi|eno i projektom. Kasnijim preinakama i susjedni je stan prenamijenjen u trgovinu, zbog ~ega su neki njegovi prozori uz Vicolo della Gradinata (Angelovi}eve stube) preoblikovani u vrata. Arhitekt je projektirao sveukupno deset stanova uglavnom jednakog dvopolnog tlocrta s orijentacijom gospodarskih prostorija prema sjevernoj strani objekta.
Ku}a Braun-Birò Za Bernarda Brauna i Danielea Biròa, arhitekt je izradio projekt trokatnice predvi|ene na mjestu starije i manje ku}e, ~iji je izgled preina~io. Nova ku}a je od drugog kata naviše iznova izgra|ena, a i njen je ostatak u velikoj mjeri izmijenjen u odnosu na zate~eno stanje. Mada je rije~ o 1905. godini, i ovdje na simetri~nom pro~elju do izražaja ponajviše dolazi piano nobile. On je u sklopu drugog kata realiziran u obliku središnjeg erkera, koji se u razini tre}eg kata razvija u konkavno-konveksni balkon umjesto u ~etvrtasti kako je nacrtom bilo predvi|eno. Erker je s bo~nih strana trebao biti flankiran balkonima, ali se i od toga o~ito odustalo. Iz sa~uvane projektne dokumentacije vidljivo je da je planirana i izvedba trokutne atike izme|u niske balustrade. Takvo je rješenje naposljetku zamijenjeno atikom zaobljenog završetka, koja s portalom ~ini oblikovno uskla|enu središnju okomitu os gra|evine. 28
Detalj terasne ograde ku}e Giordani Dettaglio della ringhiera di terrazza della casa Giordani
verticale centrale avancorpo, e che include il portale e le finestre a due battenti della gradinata con architravi decorative diverse ad ogni piano. Visto e considerato che questa casa a tre piani è stata costruita su un terreno ripido, all'ingresso principale si accede passando per un ponticello che collega il mezzanino con l'odierna Via Laginja. Nello spirito dell'edilizia in stile storicistico, sulla facciata principale si distingue visualmente il piano nobile, mentre la base della casa è separata dal resto dell'edificio grazie alla facciata a bugnato nel pianterreno e al mezzanino e alla facciata liscia ai piani più elevati. Nella parte dell'edificio che dà sulla strada nonché su quella che dà sul cortile, sono state costruite due terrazze al livello del mezzanino. Quella che si affaccia sul cortile ha fatto poi da tetto all'annesso al pianoterra della casa Giordani, luogo che oggi viene usato a scopi commerciali e al quale si può accedere direttamente dalla gradinata civica, come previsto dal progetto. Le modifiche successive hanno previsto che negli spazi dell'appartamento adiacente ci fosse un negozio, fatto per cui alcune finestre lungo il Vicolo della Gradinata (Gradinata Angelovi}) sono diventate delle porte. L'architetto ha previsto in tutto dieci appartmenti con pianta a due poli e pressappoco identica, orientando i vani agricoli verso la parte nord dell'edificio
Casa Braun-Birò È per Bernard Braun e Daniele Birò il progetto della casa a tre piani che l'architetto aveva realizzato e previsto al posto di una casa più vecchia e più piccola, ma il cui aspetto è stato successivamente modificato. La casa nuova è stata costruita daccapo dal secondo piano in su, mentre il resto è stato notevolmente cambiato rispetto alla situazione riscontrata all'inizio. Benché si tratti dell'anno 1905, anche su questa facciata simmetrica risulta particolarmente in risalto il piano nobile. Quest'ultimo è stato realizzato nell'ambito del secondo piano sottoforma di un erker centrale che al livello del terzo piano diventa un balcone concavo-convesso anziché rettangolare, come previsto dal disegno. Vista ai lati, questa 29
Nacrt pro~elja iz 1905. ne odgovara u potpunosti današnjem izgledu ku}e Il disegno della facciata del 1905 non combacia completamente con l’aspetto attuale della casa
Pro~eljem dominira simetri~no raspore|en figurativni ukras u obliku reljefnih mladih ženskih glava. Na konzolama erkera, izme|u fascesa32, smještena su dva lica uokvirena bujnom stiliziranom kosom. Drugi par glava, umilnog izgleda, nalazi se iznad balkonskih prozora drugog kata i zajedno s obiljem ostalih detalja na fasadi ostavlja dojam neobaroknog izgleda. Na uglovima, uz gornji rub erkera, sa svake strane smješteno je po jedno lice, a ispod njega motiv Eskulapove zmije. Vegetabilni su motivi, u obliku plošnih rozetica i listova, prisutni u manjoj mjeri na konzolama, balustradi balkona i prozorskim okvirima. Dekorativne oble forme koje povezuju sve elemente u jedinstvenu cjelinu, te primjena vrp~aste i glatke fasade s mjestimi~nom pojavom grube žbuke, svjedo~e o utjecaju novog stila u arhitekturi. Do danas su sa~uvane originalne drvene secesijske vratnice sa središnjim staklenim kružnim prozorom zašti}enim metalnom rešetkom cvjetnog motiva. Dotok prirodne svjetlosti u vežu omogu}en je i kroz trodijelni svjetlarnik iznad ulaza. Na zaglavnom se kamenu visokog portala nalaze prekriženi ~eki}i – simbol rudarstva i teške industrije – koji su u vezi sa zanimanjem naru~itelja.33 Rubinich je prostor magazina u prizemlju otvorio prema ulici dvama ~etverokrilnim izlozima. Zasebnim ga je unutarnjim stubištem paralelnim s glavnom stubišnom osi, namijenjenoj stanarima, povezao s prvim katom gdje su osim prodajnih bile smještene i uredske prostorije. Drugi i tre}i kat bili su namijenjeni isklju~ivo stanovanju i sadržavali su po jedan luksuzni
32 Svežanj pru}a vezan remenom. U anti~kom Rimu simbolizirao je ~ast i dostojanstvo. 33 Glavo~i}, Daina; Lozzi Barkovi}, Julija i Rotim Malvi}, Jasna, Secesijska arhitektura – vodi~ kroz Rijeku, DPU Rijeke, Istre i Hrv. prim., Rijeka, 2010., 6. 34 Zanimljivo je da spavaonice gledaju na unutrašnje svjetlarnike, gdje se u pravilu smještaju gospodarske prostorije. Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi..., n. dj., 81.
stan sli~nog tlocrtnog rasporeda. Uz južnu fasadu bili su smješteni ostava, kuhinja, soba ku}ne pomo}nice i spava}a soba. U sredini stana, uz dva usporedna duga~ka hodnika, nalazili su se nužnici i još jedna spava}a soba34. Blagovaonica i dnevni boravak spajali su se u prostranom salonu uz pro~elje, otvorenom prema ulici (Via Stefano) dvama manjim balkonima i ve} spomenutim erkerom. 30
finestra sporgente doveva essere circondata da balconi, ma evidentemente a ciò si è rinunciato. Dalla documentazione progettuale conservata si evince che era stata pianificata pure la realizzazione di un attico triangolare tra le basse balaustre. Alla fine questa soluzione è stata sostuita da un attico arrotondato, che – assieme al portale – costituisce un tutt'uno armonioso e corrispondente all'asse verticale centrale dell'edificio. Sulla facciata domina una decorazione figurativa disposta simmetricamente e sottoforma di giovani teste femminili realizzate in rilievo. Sui sostegni dell'erker, tra i fasci littori32, sono sistemati due volti circondati da una chioma fitta e stilizzata. L'altra coppia di teste, di aspetto più umile, si trova sopra le finestre dei balconi del secondo piano e – assieme all'opulenza di altri dettagli della facciata – dà l'impressione di un aspetto neobarocco. Agli angoli, lungo il bordo superiore delle finestre sporgenti, su ogni lato è posto un altro volto sotto al quale c'è il motivo del serpente di Asclepio. I motivi vegetali, sottoforma di rosette piatte e di foglie, sono meno presenti sui sostegni, sulle balaustre dei balconi e sulle cornici delle finestre. Le forme decorative arrotondate
32 Fascio di verghe legate da cinghia. Nell’Antica Roma era simbolo di onore e dignità.
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Prvi je stan bio dvosoban, a drugi trosoban. O komociji koju su pružali svjedo~e spava}e sobe opremljene kupaonicom, dizalo te dva ulaza u stan – jedan za osoblje, a drugi za vlasnike. Potkrovlje je bilo predvi|eno za magazinsko spremište i ku}epaziteljev mali stan.
Ku}a Steinmann Projekt za ku}u Steinmann, koji obuhva}a obnovu drugog te dogradnju tre}eg i ~etvrtog kata, datira iz 1905. godine. Rije~ je o uglovnici s dvama valoriziranim pro~eljima, smještenoj na uglu Ulice Ivana Zajca i Ribarske ulice u blizini Narodnog kazališta. Impozantan izgled susjedne kazališne ku}e na Rubinicha o~ito nije utjecao jer se u projektu vanjskog plašta gra|evine odlu~io za secesijska, a ne historicisti~ka obilježja. Umjesto robusne baze koristio je vrp~astu fasadu u razini prizemlja i mezanina, ~ime ih je vizualno odvojio od viših katova, gdje je primijenio glatki završni fasadni sloj. Na pro~eljima, s pet prozorskih osi na južnoj, odnosno sa šest na isto~noj strani, prevladavaju minimalizam i ritmi~no izmjenjivanje elemenata. Plošna dekoracija, grupirana oko prozora, geometrijskog je tipa. U organizaciji unutarnjeg prostora promjene su se op}enito odvijale znatno sporije. Najteže se napuštao dvopolni tlocrt, koji je kroz neuspjele pokušaje projektanata u pronalaženju "inovativnijeg" rješenja, zadobio nekoliko varijanti. Jedna od njih primijenjena je u slu~aju ku}e Steinmann gdje su prostorije tradicionalno nanizane oko uskog i duga~kog hodnika, s 32
che legano tutti gli elementi tra di loro formando un insieme unico, nonché la scelta di una facciata a bugnato con l'intonaco in parte grezzo, testimoniano come l'architettura sia stata influenzata dal nuovo stile. Ad oggi risultano conservati anche gli originali battenti di legno, in stile liberty, con al centro un oblò in vetro protetto da una grata metallica con motivo floreale. L'ingresso della luce naturale nell'androne è reso possibile da un lucernario in tre parti posto sopra l'ingresso. Sulla pietra del capitello dell'alto portale si trovano due martelli incrociati – simboli del lavoro in miniera e dell'industria pesante – e legati alla professione del committente33. Rubinich ha deciso di aprire alla via il magazzino del pianoterra mediante alcune vetrine a quattro battenti e di collegarlo al primo piano – luogo in cui si trovavano, oltre ai vani commerciali, anche quelli d'ufficio – mediante una scala interna parallela all'asse principale della scala ad uso degli inquilini. Il secondo e il terzo piano erano ad uso esclusivamente residenziale e contenevano ognuno un appartemento lussuoso e di pianta simile. Lungo la facciata sud erano situati il ripostiglio, la cucina, la camera della donna di servizio e la camera da letto. Al centro dell'appartamento, accanto a due corridoi lunghi, si trovavano la toilette e un'altra camera da letto34. La sala da pranzo e il soggiorno si incontravano nell'ampio salone accanto alla facciata, aperto alla via (Via Stefano) mediante due balconi più piccoli e il sunnominato erker. Il primo appartamento aveva due camere e il secondo tre. La comodità che offrivano è testimoniata dal fatto che le camere da letto avessero un proprio bagno, che nell'edificio ci fosse l'ascensore e che ci fossero ben due entrate in ogni appartamento: una per il personale di servizio e l'altra per i proprietari. Nello spazio sottotetto era previsto un deposito nonché un piccolo appartamento per il portinaio.
Pro~eljem dominira simetri~no raspore|en figuralni ukras La facciata è dominata da un ornamento figurale disposto simmetricamente
Casa Steinmann Il progetto per la casa Steinmann, comprendente la ristrutturazione nonché l'annessione del terzo e del quarto piano, risale al 1905. Si tratta di una casa angolare con due facciate valorizzate, e situata all'angolo tra la Via Ivan De Zajc e quella Ribarska, nelle vicinanze del Teatro popolare. È evidente come l'aspetto imponente del vicino edificio del teatro non sia riuscito ad influenzare Rubinich, visto che quest'ultimo ha optato – nel progettare il manto di copertura esterno – per le caratteristiche dello stile liberty, anziché di quello storicistico. Al posto di una robusta base ha utilizzato la facciata a bugnato al livello del pianoterra e del mezzanino, separandoli così visualmente dai piani superiori dove ha invece scelto che lo strato finale della facciata fosse liscio. Sui fronti prevalgono il minimalismo nonché lo scambio ritmico degli elementi, con cinque assi di finestre a sud cioè sei ad est. La decorazione piatta, raggruppata attorno alle finestre, è di tipo geometrico. Nell'organizzazione degli interni le modifiche si sono generalmente fatte sentire più lentamente. La parte più difficile da abbandonare era la pianta a due poli che alla fine ha avuto diverse varianti, grazie a dei tentativi andati male e fatti dai progettisti desiderosi di trovare una soluzione "più innovativa". Una di esse ha trovato impiego nella casa Steinmann, dove 33
33 Glavo~i}, Daina; Lozzi Barkovi}, Julija e Rotim Malvi}, Jasna, Secesijska arhitektura – vodi~ kroz Rijeku (L'architettura liberty – guida per Fiume), DPU Rijeke, Istre i Hrv.prim., Rijeka, 2010, 6. 34 È interessante come le camere da letto diano sui lucernari interni, dove – di solito – vengono situati i vani agricoli. Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi... (Il liberty nell'architettura...), op.cit., 81.
tom novinom što se komunikacija u stanu može odvijati neovisno od njega, s obzirom na to da su neke od prostorija prohodne.
Ku}e Schnorr I, II i Kovàcs U drugoj polovici 1902. godine Rubinichu su Tehni~ki ured i Gradska uprava odobrili projekt za izgradnju stambene zgrade na Belvederu za Giuseppea Schnorra. Ta mu je narudžba i devet godina kasnije ponovno donijela posao, s obzirom na to da je tada za istog naru~itelja modificirao prvotni projekt, preuredivši i proširivši ku}u dogradnjom jednog kata. Iz sa~uvane projektne dokumentacije vidljivo je da su prvi i drugi kat bili tlocrtno jednaki i da su sadržavali po dva stana. Do njih je vodilo vanjsko stubište kojim je arhitekt uštedio na prostoru u unutrašnjosti, maksimalno ga koriste}i za projektiranje stambenog prostora, što je bila jedna od novina moderne arhitekture. Iz zajedni~kog hodnika ulazilo se u stanove, kojima nije dominirao duga~ak i uzak hodnik ve} hodnik L-tlocrta s proširenjem u obliku ~etvrtastog predsoblja ispred južno orijentiranih prostorija, koje su vjerojatno imale funkciju blagovaonice, dnevnog boravka i salona. Nasuprot njih nalazile su se dvije spava}e sobe i nusprostorije. 34
Detalj ku}e Steinmann Dettaglio della casa Steinmann
i vani sono stati situati tradizionalmente a fianco di un corridoio lungo e stretto, ma con una novità: la comunicazione nell'appartamento poteva avvenire indipendentemente da esso, visto che alcuni vani erano praticabili.
Case Schnorr I, II e Kovàcs Nella seconda metà del 1902, l'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina hanno approvato a Rubinich il progetto per la costruzione di un palazzo residenziale a Belvedere, per conto di Giuseppe Schnorr. Nove anni dopo, tale commissione gli è valsa un altro lavoro: ha modificato – per lo stesso committente – il progetto originale, ristrutturando e ampliando la casa mediante l'aggiunta di un piano. Dalla documentazione progettuale conservata, risulta evidente come sia il primo che il secondo piano fossero identici dal punto di vista della pianta e che comprendessero ognuno due appartamenti. Ad essi si accedeva mediante una scala esterna grazie alla quale l'architetto ha potuto risparmiare l'interno, sfruttandolo al massimo per la progettazione dello spazio abitativo, il che costituiva una novità nell'architettura moderna. Dal corridoio comune si accedeva poi ai singoli appartamenti, dominati da un corridoio non lungo e stretto bensì a L, con un ampliamento sottoforma di anticamera rettangolare da35
Ku}a Schnorr I s vanjskim stubištem koje predstavlja novinu u gradnji La casa Schnorr I con scalinata esterna rappresentante una novità nell’edilizia
Na simetri~nom pro~elju Rubinich je predvidio šest prozorskih osi s naglaskom na rubnim balkonima i dvjema altanama. Izuzev primjene vrp~aste i glatke fasade, bilo kakav pro~elni ukras u potpunosti je izostao. Arhitekt je, za istog naru~itelja, projektirao još jednu ku}u, ~ija je gradnja predvi|ena u neposrednoj blizini. Rije~ je o secesijskoj dvokatnici sa suterenom i visokim prizemljem te s po jednim prostranim stanom na trima stambenim etažama. Pro~elje je dekorirano u duhu geometrijske secesije s naglaskom na profilaciji prozorskih okvira i zida izme|u njih. Dojam vertikalnog rasta gra|evine postignut je dvokrilnim prozorima s nadsvjetlom koje im daje izduženi izgled, te oblom atikom. Ona nadvisuje krovnu strehu, a flankiraju je dva pilona sa završecima u obliku kugle, zbog ~ega oni u cjelini nalikuju na stilizirane vaze s cvije}em. Isti se motiv ponavlja i u kutovima dvaju balkona te na po~etku dvorišnog stubišta, što ku}i daje zaokružen, elegantan i suvremen izgled koji je rezultat promišljanja o svakom detalju. Stubišna vertikala u unutrašnjosti djelomi~no je osvijetljena prirodnom svjetloš}u i veli~inom je proporcionalna dimenzijama gra|evine, ~ime je tako|er zadovoljeno jedno od na~ela novog stila. Stanovi su orijentirani prema jugu, s prostorijama raspore|enim oko kvadratnog predsoblja, uklju~uju}i i nužnik i kupaonicu, u skladu sa zahtjevima moderne arhitekture. Rubinich je autor projekta pregradnje bivše ku}e Krumenacker na Belvederu, koji je od njega naru~io novi vlasnik Alessandro Kovàcs. Rije~ je o jednokatnici s dvjema odvojenim stambenim etažama jednakog tlocrtnog rasporeda. Gledana sa strane gra|evina je stepenastog izgleda, odnosno nalazi se na trima razinama. Na najvišoj su ulazi predvi|eni u sklopu sjeverne fasade. Ondje je arhitekt projektirao vanjsko prilazno stubište, ~iji se jedan krak uspinje prema stanu na katu, a drugi prema prizemlju. Podrumske su prostorije ukopa36
vanti ai vani orientati a sud che probabilmente avevano la funzione di sala da pranzo, soggiorno e salone. Di fronte ad essi erano ubicate due camere da letto e la toilette. Sulla facciata simmetrica Rubinich ha previsto sei assi di finestre con l'accento sui balconi di bordo e su due altane. Ad eccezione del fronte a bugnato e di quello liscio, è in assoluto assente qualsiasi decorazione di facciata. Per lo stesso committente, l'architetto ha progettato un'altra casa, la cui costruzione era prevista nelle immediate vicinanze. Si tratta di una casa a due piani in stile liberty, con seminterrato e pianoterra e un appartamento spazioso su ognuno dei tre piani residenziali. La facciata è stata decorata nello spirito della geometria liberty con l'accento sui profili delle cornici delle finestre e sul muro che si trova tra di loro. L'impressione di una crescita verticale dell'edificio è dovuta alle finestre a due battenti con la lunetta che dà loro un aspetto allungato, nonché all'attico arrotondato. Quest'ultimo supera in altezza la pensilina ed è affiancato da due piloni le cui terminazioni sono sferiche, tanto da far pensare a dei vasi contenenti dei fiori.
Ku}a Schnorr II s pro~iš}enim secesijskim pro~eljem Casa Schnorr II con la facciata in liberty ripulito
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Južno pro~elje ku}e Kovàcs sa strmim prilaznim stubištem La facciata sud della casa Kovàcs con la ripida scalinata d’accesso
ne ispod terase, koja je dominantni element južne fasade jer se proteže ~itavom širinom gra|evine. S njene je prednje strane omogu}en silazak u, visokim zidom, ome|eno dvorište. Projektom je uzduž ~itavog isto~nog zida predvi|en ophod, koji uklju~uje i dva kratka stubišta, kojim se povezuju prednje i stražnje dvorište ku}e. Ovakav na~in savladavanja visinskih razlika terena bio je tipi~an za rije~ku gradnju tog doba, a proizašao je iz njene brežuljkaste konfiguracije. Glavno pro~elje jednostavnog je izgleda. Jedinu dekoraciju ~ine profilirani detalji iznad ili ispod prozora, raspore|eni u pet osi. Sredinom stanova proteže se hodnik L-tlocrta koji ima glavnu komunikacijsku ulogu. Osim što povezuje, on i odvaja pomo}ne od boravišnih prostorija.
Osnovna škola za dje~ake u Gradskom parku/ Osnovna škola Gelsi Sredstvima Gradske štedionice i jednim dijelom na njenoj parceli, a drugim dijelom na gradskom terenu, zapo~elo se 14. kolovoza 1905. godine u ulici Via Germania (Vukovarskoj ulici) s gradnjom škole za dje~ake.35 Za autora projekta i glavnog nadzornika izabran je inženjer arhitekture Luigi Luppis. Gra|evinske radove izvodilo je Rubinichevo poduze}e.36 Grad35 DAR JU 2 H-32/1905., Ad No. 2830/U. E. Protocollo di collaudo assunto presso il Civico Ufficio Tecnico addi 28 Nov. 1907., Oggeto i Esposizioni generali (Zapisnik o tehni~kom prijemu zgrade) 36 Isto i No. 2830/U. E. Prospetto per la liquidazione dei lavori alla nuova Scuola di Plasse, 28 Dic. 1907. 37 Isto, Protocollo di collaudo, Esposizioni generali 38 Isto, Conclusione 39 U lipnju 1906. obra}a se pismom Gradskoj upravi traže}i da mu se isplati ve}i iznos, zbog pove}anja cijene parketa od hrastovine. DAR JU 2 H-32/1905.
nja je privedena kraju u studenom 1906. godine sa zakašnjenjem od tri mjeseca, uzrokovanim vremenskim neprilikama, poteško}ama prilikom izrade armiranobetonske konstrukcije temelja i izbijanjem dvaju štrajkova.37 U izvještaju Nadzorne komisije iz studenog 1907. godine, kojeg su potpisali Luppis i L. Bescocca, direktor Tehni~kog ureda u Rijeci, navedeni su nedostaci objekta koje je potrebno korigirati, a to su neravna terasa i ljuštenje fasade.38 Znatan je broj stru~njaka koji su sudjelovali u ure|enju i opremanju gra|evine. Za parketarske radove angažiran je A. Roitz39, li~ila~ke A. Kramar, za umjetni~ko oblikovanje željeza bio 38
Lo stesso motivo si ripete anche negli angoli dei due balconi situati all'inizio della gradinata nel cortile, il che dà alla casa un aspetto compiuto, elegante e contemporaneo, il quale è a sua volta il risultato della considerazione di ogni singolo dettaglio. L'interno della verticale della scala è in parte illuminato naturalmente e di grandezza proporzionale all'edificio, fatto per cui viene ancora una volta soddisfatto uno dei principi del nuovo stile. Gli appartamenti sono orientati a sud, con i vani disposti attorno ad un atrio quadrato (compresi i servizi e il bagno), il tutto in conformità con le esigenze dell'architettura moderna. Rubinich è autore del progetto di tramezzatura dell'ex casa Krumenacker nel rione di Belvedere, a lui richiesto dal nuovo proprietaraio Alessandro Kovàcs. Si tratta di una casa a un piano con due livelli residenziali separati ma aventi la medesima disposizione dal punto di vista della pianta. Osservato dal lato, l'edificio ha l'aspetto a gradinata, si trova cioè su tre livelli. Su quello più alto le entrate sono previste nell'ambito della facciata nord. Lì l'architetto ha previsto una scala d'accesso esterna, della quale un braccio sale verso l'appartamento sul piano, mentre l'altro porta verso il pianoterra. I vani dello scantinato sono interrati sotto la terrazza, elemento dominante della facciata sud vista la sua estensione che abbraccia la completa larghezza dell'edificio. La sua parte anteriore prevede la possibilità di scendere nel cortile
Detalj pro~elja s nazivom škole na talijanskom jeziku i rije~kim grbom Dettaglio della facciata con il nome della scuola in lingua italiana e lo stemma di Fiume
cinto da alte mura. Lungo tutto il muro orientale, il progetto ha previsto un passaggio "di processione", che include due scalinate corte comunicanti con il cortile anteriore e posteriore della casa. Superare le differenze altimetriche del terreno in questo modo, era tipico dell'edilizia fiumana del periodo, e proveniva dalla sua configurazione collinare. La facciata principale è semplice. L'unica decorazione sono i dettagli profilati sopra o sotto le finestre, disposti su cinque assi. Nella parte centrale degli appartamenti si estende un corridoio a L che ha il principale ruolo di comunicazione. Oltre a collegare, esso pure separa i vani di soggiorno da quelli ausiliari.
Scuola elementare maschile nel Parco civico/Scuola elementare Gelsi Il 14 agosto 1905 in Via Germania (via Vukovar) sono iniziati i lavori di costruzione della scuola maschile35, con i mezzi stanziati dalla Cassa comunale di risparmio che era pure proprietaria di una parte del terreno. La parte rimanente apparteneva alla città. L'autore del progetto e il principale sovrintendente era l'ingegnere in architettura Luigi Luppis. I lavori sono stati affidati alla ditta di costruzione di Rubinich36 e sono stati ultimati nel novembre 1906, con tre mesi di ritardo causa maltempo, difficoltà nella costruzione delle fondamenta in cemento armato e lo scoppio di due scioperi . Nella relazione della Commissione di 37
controllo del novembre 1907, sottoscritta da Luppis e L. Bescocca – direttore dell'Ufficio Tecnico a Fiume – sono stati elencati i difetti riscontrati nell'edificio e a cui si doveva sopperire, e cioè la terrazza non piana e la facciata che si sfaldava38.
35 DAR JU 2 H-32/1905, Ad No. 2830/U.E. Protocollo di collaudo presso il Civico Ufficio Tecnico addì 28 Nov. 1907. Oggetto ed Esposizioni generali. 36 Ibid. e No. 2830/U.E. Prospetto per la liquidazione dei lavori alla nuova Scuola di Plasse, 28 Dic. 1907. 37 Ibid., Protocollo di collaudo, Esposizioni generali. 38 Ibid., Conclusione
È notevole il numero degli esperti che hanno preso parte all'assestamento e all'arredamento dell'edificio. Per la posa del parquet è stato così ingaggiato A. Roitz39, per i lavori di im39
39 Nel giugno 1906 si rivolge all’Amministrazione municipale e chiede che gli venga versata una grande somma di denaro causa il rincaro del parquet di quercia.
Krilo s renesansnim arkadama u prizemlju proteže se prema Gradskom parku L’ala con le arcate rinascimentali nel pianoterra si estende verso il Giardino cittadino
je zadužen F. Dumicich, za izradu štukatura S. Barbieri, a za limarske i hidrauli~ke poslove F. Devetak.40 Odlu~eno je da }e se za podnu armirano-betonsku konstrukciju koristiti sistem Wayss. Za izradu azbestnog poda u nekim prostorijama angažirano je poduze}e Asbest-FussbodenFabrik iz Linza.41 O naprednosti ovog projekta svjedo~e i centralno grijanje te ventilacijski sustav u sklopu budu}e gimnasti~ke dvorane koje, uz radove vezane uz kupaonicu, izvode Knuth i Custodis iz Budimpešte.42 Unato~ tome, do 1909. godine u školu još nije bila uvedena elektri~na rasvjeta, a iz pisma Školskog odbora upu}enog Gradskoj upravi, vidljivo je da su postojali i prigovori vezani uz grijanje.43 Kao što i prili~i prosvjetnoj ustanovi usmjerenoj na skladan intelektualni, ali i fizi~ki razvoj
40 Isto, Protocollo di collaudo, Esposizioni generali 41 Isto, Esecuzione dei lavori
djece, uz školu je izgra|eno igralište uz koje se podižu ogradni zid i stubište44, a L-tlocrtom škola se jednim svojim krilom proteže i prema gradskom parku.
42 Isto, Esposizioni generali i Esecuzioni dei lavori
Pro~elja su dekorirana secesijskim geometrijskim ukrasom (kružnice s padaju}im trakama)
43 Isto, No. 338/C.S. i 23/C.S. Školski se odbor od po~etka 1908. intenzivno zalagao za rješavanje tih dvaju problema. Direktno se obratio i Luppisu koji je dao obe}anje da }e teško}e vezane uz rasvjetu biti riješene do jeseni iste godine, ali to se nije dogodilo, iako su prema mišljenju Odbora postojala osigurana sredstva. Radovi, koji su kona~no otpo~eli tek krajem sije~nja 1909., za Odbor su tekli presporo.
i izmjenom glatkih i hrapavih tekstura oko prozora te neorenesansnim arkadama u sutere-
44 Isto, Protocollo di collaudo, Esecuzione dei lavori
– i dalje je koncipirana u duhu historicizma.
nu. Na fasadi uz Vukovarsku ulicu nalazi se reljefno izra|en naziv škole na talijanskom jeziku s rije~kim grbom. Unutrašnjost – osam u~ionica, ravnateljska soba, zbornica, knjižnica, spremište za nastavna sredstva, kupaonica, svla~ionica, kuhinja i nužnici na svakom katu
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biancatura A. Kramar, per la modellazione artistica del ferro F. Dumicich, per le stuccature
40 Ibid., Protocollo di collaudo, Esposizioni generali
S. Barbieri e per i lavori di idraulico F. Devetak .
41 Ibid., Esecuzione dei lavori
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È stato deciso che per la costruzione in cemento armato del pavimento verrà usato il siste-
42 Ibid., Esposizioni generali e Esecuzione dei lavori
nell'ambito della futura palestra, e che sono stati realizzati – assieme ai lavori legati al ba-
43 Ibid., No. 338/C.S. e 23/C.S. A partire dagli inizi del 1908 è intenso l'impegno del Comitato scolastico volto a risolvere tali problemi. Quest'ultimo si è rivolto anche a Luppis il quale ha promesso di sopperire alle mancanze legate all'illuminazione entro l'autunno dello stesso anno, ma ciò non è successo, anche se – stando al parere del Comitato – i mezzi finanziari erano disponibili. I lavori, che sono stati finalmente avviati appena alla fine di gennaio 1909, per il Comitato procedevano troppo lentamente.
gno – dalla ditta Knuth e Custodis di Budapest42. Nonostante ciò, fino al 1909 nella scuola
44 Ibid., Protocollo di collaudo, Esecuzione dei lavori
ma Wayss. Per la realizzazione del pavimento in amianto in alcuni vani è stata impegnata la ditta Asbest-Fussboden Fabrik di Linz41. A testimoniare la tendenza progressista di questo edificio ci sono pure il riscaldamento centralizzato nonché il sistema di ventilazione
non è stata introdotta l'illuminazione elettrica, mentre dalle lettere inviate all'Amministrazione cittadina da parte del Comitato scolastico risulta evidente che ci fossero pure delle rimostranze inerenti il riscaldamento43. Come si addice a un'istituzione scolastica volta a un armonico sviluppo intellettuale e fisico dei ragazzi, accanto alla scuola è stato costruito un cortile cinto da mura e da una gradinata44. Grazie alla pianta a L, un braccio dell'edificio scolastico si estende verso il parco civico. Le facciate sono decorate da un ornamento geometrico in stile liberty (circonferenza con nastri pendenti) e dall'alternarsi delle consistenze lisce e ruvide intorno alle finestre nonché dalle arcate neorinascimentali nel seminterrato. Sulla facciata lungo la via Vukovar si trova il rilievo recante la denominazione della scuola in lingua italiana nonché lo stemma fiumano. I vani all'interno – le otto aule, la stanza del preside, la sala insegnanti, la biblioteca, il ripostiglio per l'attrezzatura didattica, il bagno, lo spogliatoio, la cucina e la toilette su ogni piano – rimangono concepiti nello spirito dello storicismo.
Uli~no pro~elje uz Vukovarsku ulicu La facciata che dà sulla Via Vukovar
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Podzid u Via del Castello 45 Projekt zgrade suda djelo je budimpeštanskog arhitekta Cziglera, dok je radove izvodilo gra|evinsko poduze}e Koch-Szalk. Ponudu za izvo|enje radova dao je i Giovanni Rubinich u iznosu od 740.079,51 krune, što je bila najskuplja ponuda. Il nuovo palazzo di giustizia, La Bilancia, XXXVII, Fiume, 23. XII. 1904., 2.
Elaborat za izgradnju podzi|a preko puta Sudbene pala~e45 izradio je Tehni~ki ured pod nadzorom Luigija Bescocce te Paola Grassija, autora Regulacijskog plana grada iz 1904., dok je Rubinich ponovno bio izvo|a~ radova.46
46 Lozzi Barkovi}, Julija, n. dj., 135., Ponuda za izvo|enje radova od 3. ožujka 1906. DAR JU 51 3/1906 kut. 63; H 21/1906
Zid zapo~inje na Muzejskom trgu (Piazzale Giuseppe) i dalje se proteže velikim dijelom ulice
47 Od predvi|enih šest izvedene su ~etiri svjetiljke. Lozzi Barkovi}, Julija, n. dj., 136.
Žrtava fašizma (Via del Castello) do križanja s Grohov~evom ulicom (Via del Lavatoio). U
48 G. Rubinich, podzid Josipova trga, 1907., iz zbirke Vladimira Smešnya, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj., 62. Na razglednici je vidljivo da su u to vrijeme postojali samo kandelabri postavljeni uz nogostup.
vojvode Josipa iznosi maksimalnih šest i pol metara. Iz tog razloga kamena balustrada pr-
skladu s nagibom terena njegova se visina postupno pove}ava te podno ulaza u Park nadvenstveno ima sigurnosni, a potom i estetski zna~aj. Ograda je poslužila i za postavljanje ~etiriju47 secesijskih elektri~nih lampi, koje su, sude}i prema povijesnoj razglednici iz 1907. godine48, montirane naknadno. Nalazile su se na me|usobnoj udaljenosti od sedamnaest metara i imale su važnu funkciju osvjetljavanja trga ispred Guvernerove pala~e i stepeništa kojim je on tada povezan s ulicom Via del Castello. Rije~ je o zanimljivom pješa~kom spoju dvaju nivoa (podest se nalazio nad malom stražarskom kulom), koji se izgledom stopio s ostatkom rusti~nog podzida, a s vremenom je uklonjen.
Nerealizirani monumentalni ulaz u današnji Park Nikole Hosta (Park nadvojvode Josipa) La mai realizzata entrata monumentale nell’odierno parco di Nikola Host (Parco dell’arciduca Giuseppe)
^etrdesetak metara od njega nalazio se ulaz u ve} spomenuti perivoj, koji je projektom bio zamišljen kao monumentalno zdanje koje s podzidom ~ini cjelinu, ali je naposljetku izgra|en na druga~iji na~in. Neizvedena varijanta obuhva}ala je dvije stražarnice kupolastog svoda
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Il muro di rinforzo in Via del Castello L'elaborato riguardante la costruzione del muro di sostegno di fronte al Palazzo di giustizia45 autore del Piano regolatore cittadino del 1904, mentre Rubinich aveva nuovamente il ruolo
45 Il progetto dell’edificio del tribunale è opera dell’architetto Czigler di Budapest, mentre i lavori sono stati eseguiti dalla ditta Koch-Szalk. Anche Rubinich ha avanzato la sua offerta per l'appalto, dall'importo di 740.079.51 corone, il che equivaleva all'offerta più costosa. Il nuovo palazzo di giustizia, La Bilancia, XXXVII, Fiume, 23/12/1904, 2.
di esecutore dei lavori46.
46 Lozzi Barkovi}, Julija, op.cit., 135.
Il muro inizia sul Muzejski trg (Piazzale Giuseppe) e si estende per gran parte della via
47 Dei sei previsti sono stati realizzati quattro lampioni. Lozzi Barkovi}, Julija, op.cit., 137.
è stato redatto dall'Ufficio Tecnico con la sovrintendenza di Luigi Bescocca e Paolo Grassi,
Žrtava fašizma (Via del Castello) fino all'incrocio con la via Grohovac (Via del Lavatoio). in armonia con la pendenza del terreno la sua altezza aumenta gradualmente, tanto che sotto l'ingresso nel Parco dell'arciduca Giuseppe arriva ad un massimo di sei metri e mezzo. Per tale
48 G.Rubinich, il muro di sostegno della Piazza di Giuseppe, 1907, dalla raccolta di Vladimir Smešny, Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), op.cit., 62. Sulla cartolina è evidente come in tale periodo esistessero solo i candelabri lungo il marciapiede.
motivo le balaustre in pietra hanno in primis un ruolo di sicurezza e appena dopo un'importanza a livello estetico. La ringhiera è servita anche per la posa di quattro47 lampioni elettrici in stile liberty i quali – stando alla cartolina storica del 190748 – sono stati montati successivamente. Distavano diciassette metri l'uno dall'altro e avevano un importante ruolo nell'illuminazione della piazza antistante il Palazzo del Governatore e la gradinata che all'epoca lo collegava alla Via del Castello. Si tratta di un interessante raccordo pedonale a due livelli (il pianerottolo si trovava sopra la piccola torre di sorveglianza), che dal punto di vista dell'aspetto si è assimilato al resto del rustico muro di rinforzo ma col tempo è stato rimosso. Una quarantina di metri più in là era situato l'ingresso nel sunnominato parco, che era progettualmente pensato come un edificio monumentale formante tutt'uno con il muro di
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Ispred Guvernerove pala~e, u sklopu podzida, nalazilo se stubište polukružnog tlocrta Davanti al Palazzo del Governatore, nell’ambito del muro di sostegno, si trovava una gradinata a pianta semicircolare
49 O tome svjedo~i razglednica koja prikazuje trojicu stražara pred ulazom u park. Razglednica je preuzeta s http://www.profila.hu/. 50 Projektom ih je predvi|eno devet.
koje ome|uju elegantnu metalnu ogradu izme|u šest profiliranih stupova, koji pak formiraju tri ulaza u park. Za središnji su odabrani stupovi visine oko ~etiri i pol metara, a jedan od njih trebao je poslužiti i kao postolje za ukrasnu viticu s lampom. Kapija koja je naposljetku realizirana bila je veoma nalik današnjoj49, s tom razlikom što se nalazila u ravnini s gra|evinom koja danas ima funkciju ugostiteljskog objekta (kafi} Galerija), a izvorno su ju vjerojatno koristili stražari. Podzid je, osim spomenutih odstupanja, izgra|en prema projektu i do danas je uglavnom sa~uvao originalni izgled. S obzirom na to da nije u cijelosti dekoriran na isti na~in i da je prilikom gradnje korišten kamen razli~itog stupnja obra|enosti, možemo ga podijeliti na dva dijela, a granicu me|u njima povu}i na mjestu nekadašnjih stuba s polukružnim podestom. U prvom dijelu zid ~ine pravilni kameni blokovi, a podno svjetiljki nalaze se dekorativne niše. Drugi je dio izgra|en od grubo obra|enog kamena, a dojam ~vrsto}e i otpornosti dodatno je naglašen sa sedam lu~no povezanih pilastara50. Ostatak rusti~nog zida, dužine otprilike sto trideset metara, u potpunosti zaklanja stepenište, koje je u prošlosti završavalo uskim izlazom na ulicu Via del Castello. On postoji i danas, a paralelan je s po~etkom zgrade zatvora. Rijetko je u upotrebi jer je s vremenom stubište produženo na mjestu gdje se, u vrijeme gradnje podzida, nalazila dvokatna ku}a.
Ku}e Predonzani i Host Na kozalskom brijegu je 1906. godine, u bivšoj ulici Strada comunale Fiume, Rubinich projektirao dvije istovjetne susjedne ku}e za bra}u Predonzani. Rije~ je o trokatnicama s osam prozorskih osi u sklopu glavne fasade i s dvama simetri~no raspore|enim malim balkonima. Dekoracija je predvi|ena jedino u sklopu portala pro~elja. Baza ku}e – prizemlje i prvi kat – vizualno je odvojena od ostatka gra|evine vrp~astom fasadom. Prozorski su okviri profilirani samo u sklopu piana nobilea u razini drugog kata, koji jedini sadrži i balkone, zbog ~ega se i u ovom slu~aju može govoriti o realizaciji tzv. mješovitog stila. Svaka je ku}a sadržavala po osam stanova. Arhitekt je projektirao dvije komunikacijske osi koje su stanarima omogu}avale pristup u vežu s uli~ne i dvorišne strane. S obzirom na to da su se sve etaže ku}e tlocrtno podudarale, prizemlje o~ito nije bilo predvi|eno za poslovnu namjenu, iako bi dva ulaza mogla govoriti tome u prilog. Stanovi su sadržavali blagovaonicu i spava}u sobu s jedne strane hodnika te salon i nusprostorije s njegove druge strane. Time je arhitekt odstupio od uobi~ajenog rasporeda, ali on sam po sebi i nije toliko neobi~an koliko je iznena|uju}a ~injenica da se do ostave moglo ne samo kroz kuhinju nego i nužnik(!?). Projekt za obiteljsku ku}u Host na Banderovu, Rubinich je završio u ožujku 1911. godine. Za Giuseppea i Sabinu Host napravio je plan rekonstrukcije i dogradnje dvaju katova. Tehni~ki ured i Gradska uprava planove su ovjerili u srpnju, odnosno kolovozu iste godine. Poput ku}a Predonzani i za ovu je predvi|en ulaz u sklopu južne i sjeverne fasade, ali s tom razlikom što je u ovom slu~aju južni ulaz služio isklju~ivo za pristup središnjem prizemnom 44
sostegno, ma alla fine è stato costruito diversamente. La variante non realizzata comprendeva pure due guardiole con volta a cupola che avrebbero dovuto circoscrivere l'elegante ringhiera metallica tra sei colonne profilate. Quest'ultime, a loro volta, avrebbero dovuto formare le tre entrate nel parco. Per l'ingresso centrale sono state scelte delle colonne alte circa quattro metri e mezzo, e una di loro doveva fungere da base per il caulicolo decorativo con lampione. Il portone alla fine realizzato era molto simile a quello odierno49, con la differenza che si trovava a livello dell'edificio avente oggi funzione di esercizio alberghiero (il caffè Galerija), e originariamente con molta probabilità usato dalle guardie. A parte le già nominate divergenze, il muro di rinforzo è stato costruito secondo il progetto e fino ad oggi ha praticamente mantenuto il suo aspetto originario. Visto e considerato che non è stato completamente decorato allo stesso modo e che la pietra usata durante la costruzione non era sempre tutta trattata allo stesso modo, il muro può essere diviso in due parti. Il confine tra quest'ultime si troverebbe al posto dell'ex gradinata con pianerottolo semicircolare. Nella prima parte il muro è costituito da blocchi regolari in pietra, mentre sotto i lampioni si trovano le nicchie ornamentali. La seconda parte è stata costruita con la pietra grezza mentre l'impressione di robustezza e resistenza è stata ulteriormente messa in rilievo dai sette pilastri legati in arco50. Il resto del muro rustico, lungo circa centotrenta metri, copre completamente la gradinata, che in passato terminava con uno stretto uscio sulla Via del Castello. Esso esiste ancora oggi ed è parallelo all'inizio dell'edificio della prigione. Si usa raramente perché col passare del tempo la gradinata è stata prolungata nel posto in cui, all'epoca di costruzione del muro di sostegno, si trovava una casa a due piani.
Case Predonzani e Host Sul colle di Cosala, nell'ex Strada comunale Fiume, Rubinich ha progettato nel 1906 per i fratelli Predonzani due case adiacenti e identiche. Si tratta di case a tre piani con otto assi di finestre nell'ambito del fronte principale e due minuscoli balconi disposti simmetricamente. La decorazione era prevista unicamente per il portale della facciata. La base della casa – pianterreno e primo piano – era visualmente separata dal resto dell'edificio grazie alla facciata a bugnato. Le cornici delle finestre hanno il profilo solo nel piano nobile al livello del secondo piano, che è inoltre l'unico contenente i balconi (fatto per cui si può – anche in questo caso – parlare del cosiddetto "stile misto"). Ogni casa comprendeva otto appartamenti. L'architetto ha pianificato due assi di comunicazione che permettessero agli inquilini l'accesso all'andito dal fronte strada e dal fronte cortile. Visto che tutti i livelli avevano la stessa pianta, può sembrare evidente che il pianoterra non fosse adibito a scopi commerciali, anche se i due ingressi potrebbero smentire tale tesi. Gli appartamenti comprendevano la sala da pranzo e la camera da letto da una parte del corridoio, mentre dall'altra c'erano il salone e la toilette con il bagno. In questo modo l'architetto si è allontanato dalla disposizione tradizionale. Questa scelta però non è di per sé tanto insolita quanto lo è il fatto che al rispostiglio si poteva accedere non solo attraverso la cucina, ma pure dalla toilette (!?). 45
49 Lo testimonia pure la cartolina che raffigura tre guardie davanti all’entrata nel parco. La cartolina è stata ripresa dal sito http://www.profila.hu/. 50 Il progetto ne prevedeva nove.
51 Paolo Grassi, autor regulacijskog plana grada iz 1904. Pustišek, Deborah, n. dj., 14.
stanu. Prilaz portalu uklju~ivao je šest stepenica i podest, za koliko se prizemlje planiralo
52 Prema situacijskom planu koji je Rubinich prikazao u projektu, vila Hauszner-Rosenthal izgra|ena je na terenu koji je grani~io s posjedom Artura Steinackera, za kojeg je ondje adaptirao vilu, te s bivšim terenom Lenac.
u tijelo gra|evine, kao u prethodnom primjeru, nego je iz njega rizalitno isturena na za~elju.
podignuti od tla zbog probijanja podrumskih prozora. Glavna stubišna vertikala nije uvu~ena
Ku}a Host sadržavala je sveukupno devet stanova, opremljenih samo nužnikom, odnosno bez kupaonice. S obzirom na to da je arhitekt rasporedio po tri stana na svakoj etaži, oni su prili~no izduženi, odnosno usporedno se prostiru od pro~elja do za~elja gra|evine u smjeru sjever-jug. Pro~eljem dominira pet prozorskih vertikala s veoma suzdržanom geometrijskom dekoracijom prozorskih okvira i prostora izme|u njih.
Vila Hauszner-Rosenthal Na brežuljkastom terenu Belvedera ponad grada, prema Grassijevu51 prijedlogu, nicale su vile privatnih naru~ioca koji su se, u skladu s ljudskom naravi, me|usobno takmi~ili u odabiru vrsnih projektanata, veli~ini i izgledu svojih ku}a. Takvo nadmetanje, uobi~ajeno u susjedskim odnosima, u ovom je slu~aju rezultiralo nizom veoma zapaženih ostvarenja.52
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Nel 1911 Rubinich ha portato a termine il progetto della casa famigliare Host a Banderovo (Montegrappa). Per Giuseppe e Sabina Host ha realizzato un piano di ristrutturazione e aggiunta di due livelli. L'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina hanno autenticato i piani rispettivamente nei mesi di luglio e agosto dello stesso anno.
51 Paolo Grassi, autore del piano regolatore della città del 1904, Pustišek, Deborah, op. cit., 14 52 Secondo il piano della situazione presentato da Rubinich nel progetto, la villa Hauszner-Rosenthal è stata costruita su un lotto di terreno confinante con la proprietà di Artur Steinacker, per il quale ha ivi ristrutturato la villa, nonché con l'ex terreno Lenac.
Come le case Predonzani, anche questa aveva l'ingresso nell'ambito della facciata sud e nord, ma con la differenza che in questo caso mediante l'ingresso a sud si accedeva solamente all'appartamento centrale del pianterreno. L'accesso al portale comprendeva sei scalini e un pianerottolo, altezza alla quale era previsto il pianterreno onde permettere la realizzazione di finestre da cantina. L'asse principale della gradinata non è inserito nel corpus dell'edificio come nell'esempio precedente, bensì è un avancorpo sporgente in estremità. La casa Host comprendeva in tutto nove appartamenti, senza bagno, ma solamente con la toilette. Visto che l'architetto ha disposto su ogni piano tre appartamenti essi sono abbastanza allungati, cioè si estendono dalla facciata anteriore fino all'estremità, dell'edificio, in direzione nord-sud. Il fronte è dominato da cinque verticali di finestre con discrete decorazioni geometriche delle cornici e dello spazio tra esse.
Ugaoni prozor zapadnog salona Finestra angolare del salone occidentale
Villa Hauszner-Rosenthal Su proposta di Grassi51, sul terreno collinare di Belvedere, sovrastante la città, sorgevano ville di committenti privati che – confermemente alla natura umana – facevano a gara nella scelta dei progettisti di rilievo, nella grandezza e nell'aspetto delle proprie case. Tale competizione, tradizionale nei rapporti di vicinato, ha in questo caso portato a dei notevoli risultati52. La particolarità della villa Hauszner-Rosenthal sta nel suo insolito aspetto neoromantico-liberty e nel suo volume articolato. Il fatto che il terreno di costruzione non fosse soffocato da edifici circostanti, permetteva all'architetto di garantire in primo piano la comodità richiesta del committente, e allo stesso tempo di dare sfogo alla propria creatività. Ne sono risultate le facciate decomposte da terrazze, dal loggiato, dall'erker e dalle finestre (quest'ultime maggiormente numerose sulla facciata sud che dà sul cortile e che è orientata direttamente verso la luce del sole e il verde). L'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina hanno approvato il progetto all'inizio del 1907. Nel seminterrato erano previsti da una parte il ripostiglio e la cantina, mentre dall'altra doveva trovarsi l'appartamento. Si trattava di uno spazio abitativo più grande rispetto ad un appartamento-studio, ma di gran lunga più piccolo rispetto agli altri. Stando al progetto, era formato dai servizi e dal bagno, dal soggiorno e dalla camera da letto. Nonostante ci si aspetti che un appartamento da seminterrato venga arredato più modestamente, questo prevedeva i servizi e il bagno separati. Benché la posizione al di sotto del livello della Via della Salute non fosse il massimo, questo appartamento doveva offrire comodità e lusso, e lo conferma pure l'esistenza di una camera per la donna di servizio. Al suo medesimo livello, nell'ambito della facciata a sud, era pianificata l'apertura di cinque finestre; a causa, cioè, del terreno ripido, visto dal cortile l'edificio era pensato come una casa a due piani. Dato che oggi non lo è, è da supporre che le modifiche siano avvenute prima o du47
Nacrti uli~nog i dvorišnog pro~elja iz 1907.
Posebnost vile Hauszner-Rosenthal proizlazi iz njenog neobi~nog neoromani~ko-secesij-
Disegni della facciata che dà sulla via e di quella che dà sul cortile (1907)
skog izgleda i razvedenog volumena. S obzirom na to da je gra|ena na zemljištu koje nije bilo zagušeno okolnim objektima, prioritet je mogao biti zadovoljenje naru~io~eve potrebe za komoditetom, a ujedno je arhitekt dobio priliku izraziti svoju kreativnost. Rezultat toga su fasade raš~lanjene terasama, lo|om, erkerom i prozorima, koji su najbrojniji na južnom dvorišnom pro~elju orijentiranom izravno prema sun~evoj svjetlosti i zelenilu. Projekt su po~etkom 1907. godine odobrili Tehni~ki ured i Gradska uprava. U suterenu je autor predvidio spremište i konobu s jedne strane te stan s druge. Rije~ je o stambenom prostoru ve}em od garsonijere, ali znatno manjem od preostalih. Prema projektu sastojao se od nusprostorija, dnevnog boravka i spava}e sobe. Premda bi se o~ekivalo da }e stan u razizemlju biti skromnije opremljen, u ovom je osim nužnika predvi|ena i zasebna kupaonica. Unato~ nepovoljnom položaju ispod razine ulice Via della Salute, trebao je nuditi udobnost i luksuz o ~emu svjedo~i i soba za služavku. U razini s njim, u sklopu južne fasade, planirano je otvaranje pet prozora, odnosno gra|evina je zbog strmine terena s dvorišne strane zamišljena kao dvokatnica. S obzirom na to da ona to danas ipak nije, za pretpostaviti je da je do preinaka došlo prije ili tijekom gradnje, primjerice, možda je odlu~eno suteren u cijelosti iskoristiti za ukopani spremišni prostor. Na sljede}oj etaži, odnosno u prizemlju (prema projektu na mezaninu), prostorije se nižu obodno oko hodnika. U odnosu na njega nusprostorije su, uklju~uju}i malu terasu uz kuhinju, smještene sjeveroisto~no. S pogledom prema jugu autor projektira spava}u sobu za odrasle, a uz nju kupaonicu i dje~ju sobu.53 U nastavku smješta blagovaonicu, verandu te salon s pretprostorom.
53 Rubinich ina~e nije obi~avao projektom odre|ivati kome je namijenjena koja spava}a soba, osim kada se radilo o gostinjskim sobama, što bi moglo govoriti u prilog pretpostavci da naru~ioci nisu bili samo pasivni kupci.
Na katu ponavlja smještaj pomo}nih prostorija. Dje~ja soba ovdje nije predvi|ena, nego se na njenom mjestu nalazi blagovaonica, a odmah uz nju spava}a soba. Budu}i da je rije~ o prostorijama suprotne namjene, koje su se naj~eš}e odvajale hodnikom, takva organizacija 48
rante la costruzione; può darsi, per esempio, che sia stato deciso di sfruttare tutto il seminterrato per un magazzino sotterraneo.
53 Rubinich non era solito a stabilire nel progetto a chi fosse destinata una camera da letto, ad eccezione delle camere per ospiti. Questa eccezione va a favore del fatto che forse in questo caso i committenti non erano solamente degli acquirenti passivi.
Sul piano successivo, cioè il pianoterra (stando al progetto si trattava del mezzanino), i vani sono disposti circolarmente attorno al corridoio. Rispetto ad esso, i servizi e la piccola terrazza accanto alla cucina si affacciano a nordest. Secondo il progetto dell'autore, la camera da letto per adulti dà a sud e accanto ad essa si trovano il bagno e la cameretta per ragazzi53. In continuazione troviamo la sala da pranzo, la veranda e un salone con anticamera. Al piano superiore è stato ripreso lo stesso ordine di disposizione dei vani ausiliari. La cameretta qui non era prevista e al suo posto si trovava la sala da pranzo e subito accanto ad essa la camera da letto. Visto che si tratta di vani aventi funzione opposta, e che di solito venivano separati da un corridoio, tale sistemazione degli interni desta un po' di stupore. Nella parte nordovest dell'edificio è stato costruito un salone con uscita sulla terrazza poligonale. Lo spazio della soffitta aveva soprattutto la funzione di magazzino, mentre una parte ne è stata sfruttata per fare un'altra terrazza alla cui costruzione ha contribuito la terminazione
Tlocrti suterena i potkrovlja
piana dell'erker situato nella parte sud della villa. Quest'ultima è da ben tre parti circondata
Piante del pianterreno e del sottotetto
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interijera pomalo iznena|uje. U sjeverozapadnom dijelu gra|evine izgra|en je salon s izlazom na poligonalnu terasu. Tavanski je prostor uglavnom imao namjenu spremišta, dok je dio iskorišten za još jednu terasu za ~iju je gradnju poslužio ravan završetak erkera s isto~ne strane vile. Ona je ~ak s triju strana ome|ena dvorištima i vrtom zbog ~ega je i slabo izložena znatiželjnim pogledima koje privla~i njen veoma neobi~an izgled, koji je ujedno i jedinstven u Rijeci. Naime na sjevernom pro~elju ponajviše do izražaja dolazi plitko ispup~en tornji} s dvama prozor~i}ima. Smješten na najvišoj etaži, on polukružno nadsvo|uje prozor prvog kata i uokviruje ga dvama stupi}ima s kapitelima vegetabilnog motiva. S obzirom na to da visinom prelazi krovnu strehu, ostavlja dojam vertikalnog rasta gra|evine. Tornji}em je na fasadi ujedno ozna~en smještaj stubišta u unutrašnjosti. Dekoracija portala, u obliku polukružne dekorativne vrpce, ponovljena je nad polukružnim prozorom sobice za pomo}nicu. Ostali se prozori na ovom dijelu pro~elja, od kojih su neki gotovo okulusi, pojavljuju u parovima i daju mu simetri~an izgled, što je u suprotnosti s osnovnom idejom organi~kog tlocrta koja je u ve}oj mjeri provedena ovim objektom. Sa sjeverne strane vile ne može ostati nezamije}ena i trifora kata. Pandan verandi i terasi sa zapadne strane je višekutni erker na isto~noj strani, u kojem su smještene nusprostorije. Južna fasada sadrži elegantno izveden centralni rizalit sa zaobljenom atikom koja nadvisuje rub krova i zaokružuje cjelokupnu kompoziciju pro~elja. Tlocrt je prije svega inovativan zbog prostorija mnogokutnog i polukružnog oblika, smještenih oko hodnika koji doprinosi prakti~nosti, ali više ne predstavlja glavnu komunikacijsku os stana. No on je i dalje središnje mjesto u ku}i oko kojeg se, adicijom arhitektonskih dijelova, po uzoru na romani~ku arhitekturu, gradi prostor. Zahvaljuju}i tome obilna fasadna dekoracija nije bila potrebna i ona se stoga pojavljuje samo u rijetkim detaljima. Gradnju je nadzirao Rubinichev kolega Carlo Rinaldo Hanke ~iji se potpis nalazi na sa~uvanim projektnim crtežima.
Ku}a za Unione Cooperativa Fiumana Izme|u Conighijeve ku}e Miculinich-Richtmann i Ambrosinijeve uglovnice Tomasich nalazi se Rubinicheva secesijska višekatnica s najamnim stanovima. Glavno pro~elje, okrenuto prema bivšoj ulici Via Parini, u gornjem je dijelu ukrašeno crvenim kerami~kim plo~icama koje su u rije~kom kraju op}enito rijetko kad bile primjenjivane iz jednostavnog razloga što ih je bilo potrebno uvoziti iz Italije ili srednje Europe odakle se takav trend i proširio. O be~kom utjecaju svjedo~i individualan tretman pro~elja na koje autor, izme|u jednostavnih prozorskih okvira umjesto historicisti~kih edikula, aplicira valovite reljefne frizove i ukrase u obliku štitova s padaju}im trakama koji su skladna nadopuna zagasito crvenoj dekoraciji podno krovne strehe. 50
da cortili e giardino, ed è pertanto poco esposta agli sguardi indiscreti attratti in primo luogo dal suo aspetto insolito, praticamente unico a Fiume. Infatti, sul fronte nord si distingue una torretta poco protuberante e con due finestrini. Situata sul piano più alto, copre semicircolarmente ad arco la finestra del primo piano e la incornicia mediante due minuscole colonne con capitelli a motivo vegetale. Grazie al fatto che in altezza superi la pensilina, dà l'impressione di una crescita verticale dell'edificio. Con questa torretta è, inoltre, segnalata sulla facciata la posizione della gradinata interna. La decorazione del portale, sottoforma di nastro semicircolare ornamentale, è stata ripresa sopra la finestra semicircolare della camera destinata alla donna di servizio. Le altre finestre situate su questa parte del fronte, di cui alcune sono praticamente degli oculi, arrivano sottoforma di coppie e pertanto gli imprimono un senso di simmetria, il che cozza con l'idea base di una pianta organica, applicata su gran parte di questo edificio. Nella parte nord della villa non si può non notare la trifora del piano. Un riscontro della veranda e della terrazza ovest è invece l'erker a più angoli posto ad est e ospitante i servizi. La facciata a sud contiene un elegante avancorpo centrale con attico arrotondato e che supera in altezza il bordo del tetto, racchiudendo così la completa composizione del fronte. La pianta è innovativa in primo luogo grazie ai vani di forma pluriangolare e circolare, siti attorno al corridoio. Quest'ultimo contribuisce alla praticità ma non rappresenta più il principale asse comunicativo dell'appartamento. Rimane, però, il posto centrale della casa attorno al quale – grazie all'aggiunta di parti architettoniche e su modello dell'architettura romanica – viene costruito lo spazio. Grazie a ciò, la ricca decorazione della facciata non era necessaria e pertanto compare solo in pochi dettagli. Il sovrintendente ai lavori era Carlo Rinaldo Hanke, un collega di Rubinich, la cui firma compare sui disegni progettuali conservati.
La casa per l'Unione Cooperativa Fiumana Tra la casa Miculinich-Richtmann di Conighi e l'angolare Tomasich di Ambrosini, trova posto la casa residenziale a più piani e in stile liberty di Rubinich. La facciata principale, che dà sull'ex Via Parini, è decorata nella parte superiore da mattonelle in ceramica di colore rosso, che nell'area fiumana erano generalmente poco usate per il semplice motivo che dovevano venir importate dall'Italia o dall'Europa centrale (dove tale moda era iniziata). L'influsso viennese è evidente anche nel trattamento individuale del fronte, sul quale l'autore – tra le semplici cornici delle finestre e al posto di ediculi storicistici – applica dei fregi ondulati e in rilievo nonché degli ornamenti a forma di scudo con nastri pendenti, completando così armoniosamente la decorazione di colore rosso spento situata sotto la pensilina. Al giorno d'oggi il seminterrato ha mantenuto la funzione di vano d'ufficio. I piani e una parte del sottotetto erano destinati ad uso abitativo, avevano praticamente la pianta identica e ospitavano due appartamenti a testa. Ognuno di essi conteneva i servizi e il bagno nonché una stanza per la domestica, mentre si differenziavano per il fatto che quelli ad est 51
Fasada je ukrašena geometrijskim motivima i kerami~kim plo~icama koje su rijetko kad bile u upotrebi jer ih je trebalo uvoziti La facciata è decorata da motivi geometrici e mattonelle in ceramica che si usavano poco visto che dovevano venir importate
Do danas je prizemlje zadržalo funkciju poslovnog prostora. Katovi te jedan dio potkrovlja bili su namijenjeni stanovanju te su se uglavnom tlocrtno podudarali, a sadržavali su po dva stana. Svaki je bio opremljen nužnikom i kupaonicom te sobom za ku}nu pomo}nicu, a razlikovali su se po tome što su isto~ni imali jednu prostoriju više od zapadnih. Ona je, s obzirom na to da je projektirana uz uli~nu fasadu, mogla biti namijenjena dnevnom boravku ili salonu. Za~elje ku}e razvedeno je kuhinjskim balkonima malih dimenzija i terasom te prema obi~aju nije ukrašeno. Tavanski je prostor sadržavao garsonijeru za ku}epazitelja i jedan jednosoban stan. Ostatak potkrovlja imao je funkciju spremišta. Upravo opisana organizacija interijera vidljiva je iz sa~uvanog projekta, potpisanog i pe~a}enog od strane arhitekta te Gradske uprave i Tehni~kog ureda po~etkom travnja 1907. godine. Uz njega postoji sa~uvana i druga varijanta po kojoj nema tlocrtnih razlika izme|u stambenih etaža. 52
avevano un vano in più rispetto a quelli ad ovest. Tale spazio, visto che la casa era progettata lungo la facciata della via, poteva essere adibito a soggiorno o salone. La parte posteriore della casa è decomposta grazie ai piccoli balconi delle cucine ed alla terrazza, e – come da tradizione – non è decorata. Lo spazio della soffitta ospitava un appartamento-studio per il portinaio e un appartamento monolocale. Il resto era adibito a magazzino. L'organizzione degli interni appena descritta emerge dal progetto conservato, firmato e timbrato da parte dell'architetto dell'Amministrazione cittadina e dell'Ufficio Tecnico, agli inizi dell'aprile 1907. Accanto a questa, esiste anche l'altra variante stando alla quale non ci sono differenze tra la pianta dei piani ad uso abitativo.
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Ku}a Neuberger Prva polovica 1907. godine bila je za Rubinicha veoma produktivna. Tehni~ki ured i Gradska uprava potvrdili su mu u velja~i projekt za vilu Hauszner-Rosenthal, u travnju za Ku}u za Unione Cooperativa Fiumana, a do polovice ožujka izradio je i projekt rekonstrukcije ku}e Ermanna Neubergera na Pomeriju. On je obuhva}ao njeno znatno proširenje, što je na pro~elju rezultiralo s osam, umjesto ~etirima prozorskim osima. Izuzev ritmi~ne izmjene jednostavnih prozorskih okvira, nikakva druga dekoracija na glavnom pro~elju nije bila predvi|ena. U suterenu su bili smješteni uredski i spremišni prostori te druge pomo}ne prostorije, odnosno nužnik i kuhinjica. Prizemlje i kat tlocrtno su se podudarali, a sadržavali su po jedan prostrani stan s reprezentativnim prostorijama orijentiranim prema ulici i s nusprostorijama uza za~elje ku}e. Hodnik koji ih je povezivao bio je izduženog trokutastog oblika, što je posljedica sveukupnog izgleda gra|evine koja nema oblik pravilnog ~etverokuta. Neuberger je, još u studenom 1906. godine, angažirao Rubinicha za izradu projekta verande u prizemlju.
Ku}e Mateicich i Sepich te Vila Csepreghy Nastale u neposrednom susjedstvu, sve su tri gra|evine produkt angažmana dviju osoba – gra|evinskog poduzetnika Rinalda Carla Hankea i podosta mla|eg arhitekta Giovannija Rubinicha – u razdoblju od 1908. do 1911. U sije~nju 1909. Rubinich završava projekt oblikovanja pro~elja za Hankeovu trokatnicu Mateicich u Tizianovoj ulici. Vrp~astom fasadom i balkonom vizualno je odvojio prizemlje od triju stambenih katova, gdje je naglasak stavio na osam prozorskih osi ukrašenih pretežito Vila Csepreghy
plošnom geometrijskom dekoracijom koja doprinosi secesijskom umjerenom izgledu
Villa Csepreghy
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Casa Neuberger La prima metà del 1907 era all'insegna di una grande produttività da parte di Rubinich. L'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina gli hanno dato in febbraio la conferma del progetto per la villa Hauszner-Rosenthal, in aprile per la Casa per l'Unione Cooperativa Fiumana, mentre entro la metà di marzo aveva realizzato pure il progetto per la ricostruzione della casa di Ermann Neuberger in Pomerio. Tale progetto prevedeva una notevole ampliazione che ha portato ad otto anziché a quattro assi di finestre sulla facciata. Ad eccezione dell'alternanza ritmica di semplici cornici delle finestre, nessun altro tipo di decorazione non era previsto sul fronte principale. Nel seminterrato erano ubicati i vani d'ufficio e magazzino ed altri vani ausiliari, cioè i servizi e il cucinotto. Il pianterreno e il primo piano avevano la stessa pianta e contenevano ognuno un appartamento spazioso con vani rappresentativi e orientati verso la via, nonché con i servizi posti nella parte estrema della casa. Il corridoio che li collegava era di forma triangolare allungata, il che è dovuto al fatto che l'aspetto complessivo dell'edificio non riporta la forma di un rettangolo regolare. Ancora nel novembre 1906 Neuberger aveva dato a Rubinich l'incarico di realizzare il progetto della veranda nel pianoterra.
Case Mateicich e Sepich e Villa Csepreghy Sorti nelle immediate vicinanze l'uno dell'altro, tutti e tre gli edifici sono il risultato dell'impegno profuso tra il 1908 e il 1911 da parte di due personaggi: l'imprenditore edile Rinaldo Carlo Hanke e l'abbastanza più giovane Giovanni Rubinich. Nel gennaio del 1909 Rubinich sta portando a termine il progetto di rimodellamento della facciata per la casa a tre piani Mateicich di Hanke, situata in Via Tiziano. La facciata a bugnato e il balcone separano visualmente il pianterreno dagli altri tre piani ad uso abitativo, dove l'accento è stato posto su otto assi di finestre con prevalenti decorazioni geometriche piatte e ornamenti figurativi, cioè i mascheroni sulle lunette del secondo piano e le cornici lungo i bordi del fronte.
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Rubinich je, za potrebe naru~itelja Csepreghya, od jednog stambenog prostora projektirao dva Stando alle esigenze del committente Csepreghy, Rubinich ha ricavato da uno spazio abitativo due appartamenti
Rubinich 1909. dizajnira pro~elje ku}e Mateicich ~iji je autor gra|evinski poduzetnik Hanke Nel 1909 Rubinich disegna la facciata della casa Mateicich il cui autore è l’imprenditore edile Hanke
pro~elja. Isti dojam zadržao je primijenivši i figurativne ukrase, odnosno maskerone u natprozornicima drugog kata i vijence uz rubove fasade. S obzirom na to da se radi o gotovim proizvodima nabavljenim u nekoj od obrtni~kih specijaliziranih radionica za izradu pro~elnog dekora, a ne o Rubinichevom autorskom radu54, projekt ne sadrži razra|eni izgled obrazina. U realizaciji se nije odstupalo od projekta, a on je poštivan i tijekom nedavne obnove. Za naru~itelja prof. dr. Csepreghya 1903. godine Hanke je projektirao vilu, koju je 1909. Rubinich proširio i djelomi~no izmijenio. Rije~ je o jednokatnici koja je u prizemlju imala pomo}ne prostorije s jedne strane hodnika i boravišne s druge. Iz blagovaonice se izlazilo u verandu. Na katu su se nalazile tri spava}e sobe i kupaonica, a iz ~etvrtastog predsoblja izme|u njih bio je predvi|en izlazak na balkon. Kameno pro~elje vili je davalo rustikalan izgled. Rubinichevim projektom najviše je promjena u~injeno u tzv. reprezentativnom dijelu prizemlja. Arhitekt je radnu sobu prenamijenio u prohodni salon iz kojeg se ulazilo u blagovaonicu i u sljede}i salon. Sa suprotne strane smjestio je spava}e sobe, kupaonicu i nužnik. Za takvu organizaciju prostora, koja je podrazumijevala pove}anje broja prostorija, bilo je nužno proširiti gabarit osnovnog tlocrta što je arhitekt i u~inio. Za potrebe vlasnika od jednog je stambenog prostora projektirao dva. Na katu se tako ponavljao tlocrt niže etaže, uz nekoliko manjih izmjena. 54 Projektanti su u rijetkim slu~ajevima dizajnirali pro~elni dekor. Uglavnom su kupovali gotove tipske ukrase. Izuzetak su primjerice Hotel Royal, koji se na temelju sa~uvane razrade maskerona pripisuje Ambrosiniju, te Rubinicheva ku}a Sirius, s neuobi~ajenom fasadnom plastikom inspiriranom masonskom simbolikom.
Izgled pro~elja tako|er je promijenjen. Proširenjem gra|evine omogu}ilo se otvaranje još jedne prozorske osi, pa su umjesto ranijih triju projektirane ~etiri, a dvokrilne prozore zamijenili su ~etverokrilni. Do izražaja su dolazili i elegantna vrp~asta fasada te plitki pilastri.
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54 Erano rari i casi in cui i progettisti disegnavano la decorazione della facciata. Generalmente acquistavano gli ornamenti-tipo pronti. Fanno eccezione ad esempio l’Hotel Royal, che in base all'elaborazione dei mascheroni viene attribuito ad Ambrosini, e la casa Sirius di Rubinich, con un'insolita plastica sulla facciata ispirata ai simboli della massoneria.
Detalj pro~elja ku}e Mateicich Dettaglio di facciata della casa Mateicich
Visto che si tratta di prodotti compiuti scovati in una delle officine artigianali specializzate nella produzione di decori da facciata, e non di un'opera di Rubinich autore54, il progetto non contiene un aspetto elaborato delle maschere. Nella realizzazione si è rimasti fedeli a quest'ultimo, che è stato rispettato pure durante la recente ristrutturazione. Per il committente, il prof. dr. Csepreghy, Hanke ha progettato nel 1903 una villa che Rubinich ha ampliato e in parte modificato nel 1909. Si tratta di una casa a un piano, in cui al pianoterra erano ubicati i vani ausiliari da una parte del corridoio e quelli residenziali dall'altra. Dalla sala da pranzo si usciva in veranda. Sul primo piano si trovavano invece le tre camere da letto nonché il bagno, e passando per l'anticamera rettangolare che li separava si raggiungeva il balcone. La facciata in pietra donava alla villa un aspetto rusticale. Il progetto di Rubinich ha riguardato maggiormente i cambiamenti nella cosiddetta "parte rappresentativa" del pianoterra. Così l'architetto ha destinato ad altri scopi il salone praticabile dal quale si entrava nella sala pranzo e nel salone successivo. Dalla parte opposta ha sistemato le camere da letto, il bagno e la toilette. A causa di tale organizzazione degli spazi, che sottintendeva l'incremento del numero dei vani, era necessario ampliare le dimensioni della pianta di base, come è stato poi fatto dall'architetto. Le esigenze del proprietario hanno fatto sì che da uno spazio ad uso abitativo se ne progettassero due. Sul piano superiore è stata così ripresa la pianta del piano inferiore, con alcune piccole modifiche. L'aspetto della facciata è stato anch'esso soggetto a cambiamenti. L'allargamento dell'edificio ha reso possibile l'apertura di un altro asse di finestre, cosicché al posto dei prima pianificati tre ne sono stati realizzati quattro, mentre le finestre a due battenti sono state sostituite da quelle a quattro. Si distinguevano anche l'elegante facciata a bugnato nonché i pilastri poco profondi. 57
Po~etkom velja~e 1910. godine, naru~iteljica Giacomina Sepich, potpisala se na završeni plan svoje budu}e zgrade na Belvederu u znak slaganja s njime. Isto su u drugoj polovici travnja u~inili Tehni~ki ured i Gradska uprava. Na sa~uvanim projektnim crtežima nalazi se pe~at poduze}a Impresa Costruzioni U. Clauti e F. Superina, Fiume angažiranog za izvo|enje gra|evinskih radova te potpisi Rinalda Hankea, nadzornika gradnje, i Giovannija Rubinicha, autora. Me|utim stambeno-poslovna trokatnica nije realizirana prema tom projektu, nego prema onom koji je arhitekt izradio sljede}e godine u svibnju. Prvotno je trebala biti izgra|ena uglovnica s ~ak deset prozorskih osi i erkerom u sklopu južnog glavnog pro~elja. Iznad prodavaonica u prizemlju bile su predvi|ene stambene etaže s po dva stana s dvopolno organiziranim prostorom. Do njih se trebalo dolaziti preko historicisti~kog, ~etvrtastog, širokog unutarnjeg stubišta smještenog uz sjeverni zid gra|evine. S obzirom na to da ih se planiralo opremiti prema visokom standardu (kupaonicom, sobom za ku}nu pomo}nicu itd.) o~ito su bili predvi|eni za kupce dobrog imovinskog stanja. Zbog inovativnog glavnog pro~elja, koje na prvi pogled ostavlja dojam da se radi ne o jednoj, Ku}a Sepich Casa Sepich
ve} o dvjema gra|evinama u nizu, prava je šteta što se od ovakve realizacije odustalo, odnosno što novi projekt nije bio jednako originalan. Naime u elegantnom rubnom erkeru, skladnoj
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Agli inizi del febbraio 1910, la committente Giacomina Sepich ha posto la sua firma per accettazione sul progetto concluso del suo futuro edificio a Belvedere. Lo stesso è stato fatto nella seconda metà di aprile da parte dell'Ufficio Tecnico e dell'Amministrazione cittadina. Sui disegni progettuali conservati si trova il timbro dell'Impresa Costruzioni U. Clauti e F. Superina, Fiume, impegnata nell'esecuzione dei lavori edili, nonché le firme di Rinaldo Hanke (sovrintendente ai lavori) e Giovanni Rubinich (autore). Intanto, la casa residenziale-aziendale a tre piani non è stata realizzata secondo tale progetto ma secondo un altro steso dall'architetto nel maggio dell'anno successivo. Originariamente doveva essere edificata una casa angolare con ben dieci assi di finestre e un erker nell'ambito della facciata principale a sud. Sopra i negozi situati nel pianterreno erano previsti dei piani ad uso abitativo, ognuno con due appartamenti e vani organizzati bipolarmente. Ad essi avrebbe dovuto portare una gradinata interna, larga, rettangolare e storicistica, ubicata lungo il muro settentrionale dell'edificio. Dato che era previsto un arredamento ad alto livello (bagno, camera per la domestica, ecc.), tali appartamenti erano evidentemente destinati ad acquirenti di buono stato patrimoniale. È un peccato soprattutto per via della facciata innovativa, che a prima vista lascia l'impressione di vedere non uno bensì due edifici uno accanto all'altro, che si sia rinunciato a una tale realizzazione, che cioè il nuovo progetto non sia stato altrettanto originale. Infatti, le caratteristiche del nuovo stile emergevano dall'elegante erker marginale, dalla decorazione a motivi geometrici non troppo abbondante ma armoniosa, dall'inserimento di una parte della facciata a sud nel corpus dell'edificio e dalla sua generale armoniosità. L'odierna casa Sepich si differenzia in parte pure dal progetto del 1911. Minuscole incongruenze sono 59
Neizvedeni prijedlog pro~elja ku}e Sepich iz 1910. i izvedeni tlocrt s ucrtanim dvorišnim mosti}em za prilaz jugozapadnim stanovima La mai realizzata proposta per la facciata della casa Sepich del 1910 e la pianta con iscritto il ponticello per accedere agli appartamenti a sudovest
i ne preobilnoj dekoraciji geometrijskog motiva, u uvla~enju jednog dijela južnog pro~elja u tijelo zgrade te u njenoj op}enitoj skladnosti, odražavala su se obilježja novog stila. Današnja se ku}a Sepich donekle razlikuje i od projekta iz 1911. godine. Manja nepodudaranja primjetna su u izgledu glavnog pro~elja, odnosno u broju i smještaju balkona. Na strogo simetri~noj fasadi nalazi se šest rubnih i jedan središnji balkon, odnosno dva više od predvi|enog. Tijekom ili prije gradnje, o~ito se odustalo i od balkona na samom uglu ku}e u visini tre}eg kata, koji je na sa~uvanom nacrtu jednostavno prekrižen. Prema planu, skromna geometrijska dekoracija realizirana je samo u sklopu prozorskih okvira, a sveukupnoj estetici prvenstveno doprinosi pro~elna crvena opeka. Fasade su s triju strana natkriljene širokom krovnom strehom. Ova je gra|evina nesumnjivo predstavljala izazov arhitektu, budu}i da ju je trebalo izgraditi na terenu trokutastog oblika, smještenom na sjecištu ulica i uklopiti me|u postoje}e objekte, imaju}i istovremeno na umu želje i zahtjeve naru~iteljice. Jedan od njih bila je polifunkcionalnost objekta. Rubinich ju je riješio smještajem poslovnog prostora u prizemlje, sve do podrumskih prostorija u sjevernom dijelu ku}e. Na pro~elju ga je, odsustvom ukrasa i uobi~ajenom vrp~astom fasadom, umjesto opekom, vizualno odvojio od stambenog dijela koji je projektom zamišljen kao tlocrtno podudaranje prvog i drugog te tre}eg i ~etvrtog kata. U sjeverno orijentirane jednosobne stanove te u one ve}e smještene jugoisto~no ulaz je predvi|en iz glavnog hodnika okomitog na stubište, dok su za stanove na jugozapadu izgra|eni prilazni mosti}i u sklopu unutarnjeg dvorišta. Unato~ razlici u veli~ini, ve}ina je stanova osim nužnikom opremljena i kupaonicom. Ve}i dio posljednje, šeste etaže iskorišten je kao spremišni prostor, a manji kao terasa.
Ku}a Norwall Iz zajedni~kog ateljea inženjera Bruna Slocovicha i Pietra Barbicha proizašao je, po~etkom listopada 1909. godine, projekt za ku}u Koner-Norwall u Via Serpentina (Zvonimirovoj ulici). Na dvama od triju sa~uvanih planova nalazi se i potpis ma|arskog kraljevskog inženjera Istvána Návorya, koji je u projektu vjerojatno sudjelovao kao nadzornik gradnje. Po~etkom studenog iste godine Tehni~ki ured odobrio je gradnju trokatnice, ali ona najvjerojatnije nije bila realizirana. U drugoj polovici idu}e godine Giovanni Rubinich predaje nadležnim tijelima projekt za istu ku}u, te ga ona uskoro potvr|uju. U gradnji prizemlja, s dvjema trgovinama i šest stanova, ve}inom garsonijera, arhitekt je predvidio primjenu armiranog betona. Tlocrtni raspored katova je jednak, a oni sveukupno sadrže dvadeset i ~etiri stana, uglavnom opremljena samo jednom sobom, namijenjenom i boravljenju i spavanju, te kuhinjom i nužnikom. Blizina industrijskih postrojenja u susjednoj ulici Via di Volosco, te skromni uvjeti stanovanja govore u prilog pretpostavci da su stanovi bili predvi|eni za obitelji radnika zaposlenih u nekom od obližnjih tvorni~kih pogona. 60
evidenti nell'aspetto del fronte principale, cioè nel numero e nella disposizione dei balconi. Sulla facciata, severamente simmetrica, ci sono sei balconi marginali e uno centrale, cioè due in più rispetto al previsto. Durante o prima della costruzione si è evidentemente rinunciato anche al balcone situato sull'estremo margine dell'edificio, all'altezza del terzo piano, e che sul progetto conservato è semplicemente cancellato. Secondo il piano, la modesta decorazione geometrica è realizzata solo nell'ambito delle cornici delle finestre, mentre un contributo all'estetica generale arriva soprattutto dal mattone rosso usato nella realizzazione del fronte. Le facciate sono sormontate da tre parti da un'ampia pensilina. Questo edificio ha indubbiamente rappresentato una sfida per l'architetto, visto che bisognava costruirlo su un lotto di terreno a forma triangolare situato su un incrocio di vie ma anche adattarlo alle case esistenti, tenendo contemporaneamente conto dei desideri e delle richieste della committente. Una di esse riguardava la polifunzionalità dell'edificio. Rubinich ha ottemperato a questa richiesta sistemando il vano d'ufficio al pianoterra, fino al seminterrato nella parte nord della casa. Sulla facciata l'ha visualmente separato dalla zona residenziale – che secondo il progetto doveva combaciare con la pianta del primo, secondo, terzo e quarto piano – scegliendo di non usare nessun tipo di decorazione e optando per una semplice facciata a bugnato al posto dei mattoni. Ai monolocali orientati a nord nonché a quelli più grandi con orientamento a sud-est, si accede dal corridoio principale verticale rispetto alla gradinata, mentre per gli appartamenti a sud-ovest sono stati costruiti dei ponticelli d'accesso nell'ambito del cortile interno. Nonostante le differenze di grandezza, la maggior parte degli appartamenti ha, oltre che i servizi, pure il bagno. Infine gran parte dell'ultimo, sesto, piano è stata sfruttata come magazzino mentre una parte minore è costituita da una terrazza.
Casa Norwall Nell'atelier comune di Bruno Slocovich e Pietro Barbich, agli inizi dell'ottobre 1909 nasce il progetto per la casa Koner-Norwall nella Via Serpentina (Via Zvonimir). Su due dei tre piani conservati si trova pure la firma del regio ingegnere ungherese István Návory, che ha probabilmente avuto il ruolo di sovrintendente ai lavori. Agli inizi di novembre dello stesso anno l'Ufficio Tecnico ha approvato la costruzione della casa a tre piani, ma quest'ultima probabilmente non è stata realizzata. Nella seconda metà dell'anno successivo Giovanni Rubinich consegna alle autorità il progetto per la stessa casa e riceve da esse l'approvazione. Nella costruzione del pianoterra, comprendente due negozi e sei appartamenti, per lo più tipo studio, l'architetto aveva pianificato l'uso del cemento armato. La pianta dei piani era identica, per un totale di ventiquattro appartamenti, per lo più con un'unica camera contemporaneamente da soggiorno e da letto, nonché la cucina e la toilette. La vicinanza degli impianti industriali nella vicina Via di Volosca, nonché le modeste condizioni di abitazione vanno a favore dell'ipotesi secondo cui gli appartamenti erano destinati alle famiglie degli operai impiegati in una delle fabbriche vicine. 61
Ku}a Sirius 55 DAR JU 2 I 201/1910, No. 17767, 10. VII. 1911.
Projektna dokumentacija ku}e Sirius gotovo je u potpunosti izgubljena. Pored pisanih doku-
56 Prva slobodnozidarska loža u Rijeci l' Ami Solitaire Inconnu a l'Oriente de Fiume utemeljena je 1769. zaslugom Nizozemaca i Francuza, zaposlenika Rafinerije še}era. Majstor lože bio je Phillipe de Courten, a ~lanovi su, uz strance, bili i dvojica Rije~ana – odvjetnik Paravich i Alois Peretti, zapisni~ar na trgova~kom sudu. Do kraja 18. stolje}a osnovane su još dvije lože na neobi~nim lokacijama – u sobi kapucinskog samostana te u vinogradu posjednika Mülera. Ova potonja imala je svoju arhivu i bila je prepoznatljiva po znaku sastavljenom od revolucionarnih lavova Belgije, budu}i da se uz tu zemlju vežu po~eci masonstva u Habsburškoj monarhiji. Njeno je djelovanje naglo prekinuto nakon požara koji je progutao sjedište i zbog op}enito negativnog stava javnosti prema masoneriji. Za rije~ke masone situacija se popravila dolaskom grofova Ürményia (1823.) i Szapárya (1873.) na mjesto guvernera. U Szapáryevo vrijeme masoni su se okupljali na Brajdici, a sam guverner je pripadao peštanskoj loži Zur Grossmut (Za velikodušnost). 1901. godine inaugurirana je loža Sirius na ~elu s Arturom Steinackerom, po~asnim ~lanom Velike simboli~ke lože Ugarske. Smatra se da se rad odvijao uglavnom na talijanskom i njema~kom jeziku, ali i na jezicima svih ~lanova razli~itih nacionalnosti, te da je postojao obred primanja novaka. Sirius, podre|en hijerarhiji Velike simboli~ke lože Ugarske nije mogao neposredno odlu~ivati o inozemnim pitanjima. Toševa Karpowicz, Ljubinka, Masonstvo u Rijeci, u Temelji moderne Rijeke, Rijeka, 2006., 121. – 129. i Lože Sirius i Pobratim, n. dj., 133. – 136.
menata, sa~uvan je samo tlocrt potkrovlja i krova. Iz spisa je pak vidljivo da je Rubinich
57 Na projekt preure|enja du}ana u sklopu pravoslavne crkve Sv. Nikole, koji se i ~uva u crkvenoj arhivi, Rubinich je kraj svog potpisa udario crveni pe~at u obliku oka u središtu trokuta. Projekt je pronašla Ljubinka Toševa Karpowicz.
dobio dozvolu za gradnju 1911. i to na ra~un Konzorcija za gradnju ku}a (Consorzio per costruzione delle case), kojeg u to vrijeme zastupa on sam.55 Višekatnica Sirius poznatija je kao ku}a u kojoj se nalazilo sjedište masona56, što je u potpunosti odredilo njeno vanjsko ure|enje, budu}i da je Rubinich i sam bio ~lan rije~ke lože.57 Rije~ je o zanimljivoj fasadnoj plastici inspiriranoj masonskom simbolikom. Ulaz u gra|evinu uokviruje dekorativni friz, a flankira ga par kaneliranih polustupova koji, u kombinaciji s dvama atletima u luneti, portalu daju monumentalan izgled. Najve}a je pozornost pridana ukrašavanju fasade prizemlja u razini o~iju odraslog ~ovjeka. Ondje je širinom ~itavog objekta izra|ena reljefna traka sazdana od zoomorfnih (kit), geometrijskih (kukasti križ) i stiliziranih florealnih detalja. Oni neupu}enom promatra~u predstavljaju samo neobi~an ukras koji pobu|uje zanimanje, dok su za slobodne zidare, koji su se ovdje okupljali na ritualnim doga|anjima, zasigurno imali konkretan zna~aj i odre|enu važnost. Njihova izrazita plošnost i koloristi~ka stopljenost s podlogom daju za naslutiti da je namjera vjerojatno bila u~initi ih primjetnima prvenstveno onima koji ih razumiju i o~ekuju na tom mjestu, jer ih slu~ajni prolaznik niti ne može uo~iti bez da im se približi. Prozori prizemlja tako|er su druga~ije izvedeni u odnosu na bilo koje drugo Rubinichevo ostvarenje. Po jedan ili u paru postavljeni su u plitke niše polukružnog završetka, a dekorira-
Detalj pro~elja koje obiluje masonskim simbolima Dettaglio della facciata ricca di simboli massonici
ni su i rozeticama. Izme|u njih postavljen je po jedan feston sa životinjskom glavom. Visinom katova protežu se užlijebljeni polustupovi, koji pro~elje dijele vertikalno na pet dijelova. Unato~ godini nastanka, zbog koncentracije dekora i balkona, drugi i tre}i kat predstavljaju piano nobile. U ovoj zoni tako|er nailazimo na simbole masonskog porijekla u obliku spiralno savijenih zmija i klasja unutar girlandi. Podno prozora ponovno se pojavljuju animalni motivi, a tik ispod ruba krova, izme|u vegetabilnih vijenaca, nalaze se maskeroni u obliku mladog ljudskog lica. Zna~enje nekih simbola možda se može naslutiti, unato~ nastojanjima bra}e, kako su se ~lanovi me|usobno nazivali, da svoja u~enja i rituale zadrže u tajnosti. Primjerice svastika u nekim drevnim kulturama predstavlja Sunce (vrhovno božanstvo, pokreta~ku snagu) i vjerojatno ju na taj na~in treba shvatiti i u ovom kontekstu. Zmija je možda prisutna zbog svog sudjelovanja u nastanku svijeta, zbog ~ega su ju stari Egip}ani smatrali svetom. U crtežima masonskih "hramova" gotovo nezaobilazan element su visoki stupovi ili polustupovi, s kanelirom ili bez nje, u sklopu ulaza, a o njihovoj važnosti svjedo~i i ~injenica da su sastavni dio grba Velike lože starih, slobodnih i prihva}enih zidara Hrvatske. Potje~u iz vjerovanja da je arhitekt Solomonova hrama podigao dva stupa, od ~ega je desnome dao ime Jakin, a lijevome Boaz, što ujedno objašnjava zašto se na rekonstrukcijama masonskih "svetišta" ili u 62
Casa Sirius La documentazione progettuale della casa Sirius è andata praticamente del tutto smarrita.
55 DAR JU 2 I 201/1910, No. 17767, 10/08/1911
Accanto ai documenti scritti, è stata conservata soltanto la pianta della mansarda e del tetto.
56 La prima loggia massonica a Fiume, L'Ami Solitaire Inconnu a l'Oriente de Fiume è stata fondata nel 1769 per merito di un Olandese e di un Francese, impiegati della Zuccheriera. Il maestro della loggia era Philippe de Courten e tra i membri, oltre agli stranieri, c'erano pure due fiumani – l'avvocato Paravich e Alois Peretti, verbalista presso il Tribunale di commercio. Entro la fine del XVIII secolo sono state fondate pure altre due logge in posti strani – nella camera del convento cappuccino nonché nella vigna del proprietario Müler. Quest'ultima aveva anche il suo archivio ed era riconoscibile dallo stemma formato dai leoni rivoluzionari del Belgio, visto che è a tale paese che vengono fatte risalire le origini della massoneria nell'Impero asburgico. La sua attività è stata bruscamente interrotta dopo l'incendio che ha distrutto la sua sede nonché per un generale atteggiamento pubblico negativo nei confronti della massoneria. La situazione dei massoni fiumani è migliorata con l'arrivo dei conti Ürményi (1823) e Szapáry (1873) come governatori. Ai tempi di quest'ultimo i massoni si riunivano in Brajdica mentre il governatore stesso faceva parte della loggia di Pesta Zur Grossmut (Per la magnanimità). Nel 1901 è stata inaugurata la loggia Sirius con a capo Artur Steinacker, membro onorario della Gran loggia simbolica ungarica. Si pensa che i lavori si siano svolti soprattutto in lingua italiana e tedesca, ma anche nelle altre lingue degli altri membri di varie nazionalità, e che sia esistito un rito di noviziato. Sirius, sottostante la gerarchia della Gran loggia simbolica ungarica, non poteva prendere autonomamente le decisioni sulle questioni estere. Toševa Karpowicz, Ljubinka, Mason stvo u Rijeci (La massoneria a Fiume), in Temelji moderne Rijeke (Le fondamente della Fiume moderna), Rijeka, 2006, 121-129 e Loggie Sirius e Pobratim, op.cit., 133-136. 57 Sul progetto della ristrutturazione del negozio situato nell’ambito della chiesa ortodossa di S. Nicola, conservato negli archivi della stessa, accanto alla sua firma Rubinich ha apposto un sigillo rosso a forma di un occhio all’interno di un triangolo. Il progetto è stato trovato da Ljubinka Toševa Karpowicz.
Dagli atti è evidente come Rubinich abbia ricevuto la licenza edile nel 1911 e per conto del Consorzio per la costruzione delle case di cui egli stesso è rappresentante in quel periodo55. La casa a più piani Sirius è meglio conosciuta per esser stata la sede dei massoni56, il che ha completamente decretato il suo assestamento esterno, dato che Rubinich stesso era membro della loggia fiumana57. Si tratta di un'interessante plastica di facciata ispirata alla simbolica dei massoni. L'ingresso nell'edificio è incorniciato da un fregio decorativo e fiancheggiato da alcune mezze colonne scannellate che – in combinazione con i due atleti situati nella lunetta – donano un aspetto monumentale al portale. Il massimo dell'attenzione è stato dato alla decorazione della facciata del pianoterra, a livello degli occhi di una persona adulta. Lì è stato realizzato, lungo tutto l'edifico, un nastro in rilievo fatto da dettagli zoomorfi (balena), geometrici (svastica) e floreali stilizzati. Per un osservatore inesperto, essi rappresentano solo un ornamento insolito che desta interesse, mentre per i liberi muratori che qui si radunavano per i loro rituali, avevano sicuramente un significato ben concreto e una determinata importanza. La loro forma notevolmente piatta e la fusione coloristica con lo sfondo fanno intuire che l'intento sia stato probabilmente quello di renderli evidenti soprattutto a coloro che se ne intendono e che si aspettano di trovarli in quel luogo, dato che un semplice passante nemmeno li nota (a meno che si avvicini ad essi). Le finestre del pianterreno sono anch'esse realizzate diversamente rispetto a qualsiasi altra opera di Rubinich. Una ad una, o in coppia, sono poste in nicchie poco profonde a terminazione semicircolare, e sono decorate da rosette. Tra di loro c'è ogni volta un festone con testa di animale. Per tutta l'altezza dei piani si protendono delle semi-colonne scannellate, che verticalmente dividono la facciata in cinque parti. A causa della concentrazione di ornamenti e balconi e nonostante l'anno di costruzione, il secondo e il terzo piano costituiscono il piano nobile. Anche in questo settore troviamo dei simboli di origine massonica sottoforma di serpenti avvolti a spirale e di spighe all'interno di ghirlande. Sotto alle finestre vengono nuovamente ripresi i motivi animali e subito sotto il margine del tetto, tra le corone vegetabili, troviamo i mascheroni sottoforma di giovani volti umani. Il significato di alcuni simboli può forse venir intuito nonostante i fratelli, così si rivolgevano gli uni agli altri i membri, abbiano voluto mantenere segrete le loro lezioni e i loro rituali. Ad esempio, nelle culture antiche la svastica rappresenta il Sole (la massima divinità, la forza motrice) e così andrebbe probabilmente interpretata anche in questo contesto. La presenza del serpente è forsa dovuta al suo ruolo nella genesi del mondo, fatto per cui presso gli antichi Egizi veniva considerato sacro. Nei disegni dei "templi" massonici sono praticamente inevitabili le alte colonne o semi-colonne con o senza scannellature nell'ambito dell'ingresso. La loro importanza è testimoniata anche dal fatto che sono parte integrante della 63
Od arhitektonskih crteža sa~uvan je samo tlocrt potkrovlja Dei disegni architettonici è stata conservata la solo pianta del sottotetto 58 La libera muratoria, grupa autora, SugarCo Edizioni, Milano, 1978. 59 Nakon Drugog svjetskog rata ovaj je prostor mijenjao namjenu pa je tako služio za sport (boksa~ki klub), zabavu (plesnjak) ili druženje. Glavo~i}, Daina; Lozzi Barkovi}, Julija i Rotim Malvi}, Jasna, n. dj., 16. 60 Giuseppe Farkas 1912. godine za istog naru~itelja projektira situacijski plan cjelokupnog podru~ja novog naselja i osnovni tip dvojnog stambenog objekta za drugi dio naselja na zapadnom obronku. Glavo~i}, Daina, Stambena arhitektura, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj., 156.
Pro~elje u Dežmanovoj ulici vertikalno je podijeljeno na pet dijelova polustupovima La facciata di Via Dežman è verticalmente suddivisa in cinque parti mediante semicolonne
sklopu amblema prikazuju sa slovima J i B. Smatra se da se iza tih imena kriju Mjesec i Sunce, odnosno temelj i snaga.58 Jedini znak u unutrašnjosti koji potvr|uje da se radilo o masonskom sjedištu59 jest crnocrvena petokraka u krugu s natpisom Sirius. Izra|ena je u teracu ispred službenih prostorija koje su se nalazile u jednoj od dviju podzemnih etaža. U stambenom dijelu projektirana su na svakom katu po dva stana u koja se ulazi direktno sa stubišne vertikale u veži, i po dva do koja se dolazi preko balkona u sklopu dvorišne fasade.
Radni~ko naselje – Centocelle Na gradskom zemljištu zapadno od centra Rijeke, iznad bivše Strada nuova per Scurigne (Pore~ka ulica) realiziran je Rubinichev prijedlog urbanisti~kog ure|enja tog podru~ja60, nakon što je udruženje Impresa Fiumana per costruzioni Società in azioni uložilo kapital u izgradnju ekonomi~nih ku}a za industrijski proletarijat. Rije~ je o prizemnicama, poznatim me|u doma}im stanovništvom kao "centocelle" (sto }elija), u koje su se ve}inom useljavali siromašni došljaci iz okolnih primorskih mjesta i s otoka, pretežito gonjeni potrebom pronalaska posla. Sa~uvana dokumentacija svjedo~i o tome da je Rubinich autor dvaju prijedloga za izgradnju radni~kog naselja koji se razlikuju brojem ku}a. Prvi, iz kolovoza 1911., podrazumijevao je 64
Gran Loggia degli Antichi Liberi Accettati Muratori della Croazia. Derivano dalla credenza secondo cui l'architetto del tempio di Salomone aveva costruito due colonne, dando alla destra il nome Yakin e alla seconda il nome Boaz, da cui allo stesso tempo si capisce perché nella ristrutturazione dei "santuari" massonici o nell'ambito dell'emblema vengano rappresentati dalle lettere Y e B. Si pensa che dietro a questi nomi ci siano la Luna e il Sole, cioè la base e la forza58. All'interno, l'unico segno che va a confermare che si sia trattato di una sede massonica59, è la stella rossonera a cinque punte in un cerchio recante la scritta Sirius. È realizzata nel terrazzo dei vani ufficiali ubicati in uno dei due piani sotterranei. Nella parte residenziale erano progettati quattro appartamenti per ogni piano, a due dei quali si accedeva direttamente dalla gradinata dell'andito, mentre ai rimanenti due si arrivava percorrendo un balcone nell'ambito della facciata di cortile.
Detalji (kit i cvijet) s dekorativnog friza na fasadi
Agglomerato operaio – Centocelle
Dettagli (balena e fiore) del fregio decorativo sulla facciata
Su un terreno di proprietà della città, ad ovest del centro di Fiume, sopra l'ex Strada nuova per Scurigne (Via Parenzo), è stata realizzata la proposta di Rubinich per il riassetto di tale rione60, dopo che la società Impresa Fiumana per costruzioni Società in azioni aveva investito del capitale nella costruzione di case economiche per il proletariato industriale. Si tratta di case con solo pianterreno, meglio conosciute tra la popolazione come "centocelle", e nelle quali trovavano dimora soprattutto i forestieri meno abbienti che – spinti in prevalenza dal bisogno di trovare lavoro – approdavano dalle località del litorale e dalle isole. La documentazione conservata conferma come Rubinich abbia ideato due proposte per la costruzione di un agglomerato operaio e le quali si differenziano nel numero di case. La prima, risalente all'agosto 1911, prevedeva l'edificazione di settantun edifici sulle pendici del colle di Scurigne, ma ad esso si è rinunciato61. Per questo motivo, in ottobre dello
58 La libera muratoria, gruppo di autori, SugarCo Edizioni, Milano, 1978 59 Dopo la II Guerra mondiale questo posto ha cambiato destinazione, tanto che era adibito allo sport (club di pugilato), divertimento (serate danzanti) o per attività in compagnia. Glavo~i}, Daina; Lozzi Barkovi}, Julija e Rotim Malvi}, Jasna, op.cit., 6.
Si tratta soprattutto di case bifamiliari (lì dove il numero è pari) disposte in schiera, con
60 Giuseppe Farkas nel 1912 progetta per lo stesso committente il piano della situazione di tutto il rione del nuovo agglomerato e il tipo fondamentale di casa doppia per la seconda parte dell’abitato sulle pendici ad ovest. Glavo~i}, Daina, Stambena arhitektura (Architettura residenziale), Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), op.cit, 156.
appartamenti ugualmente grandi e formati da soggiorno, camera da letto, cucina e toilet-
61 DAR JU 2 I 97/1911, 14/08/1911
te . Gli ingressi sono sistemati lateralmente sulla facciata e per loro, come pure per le fi-
62 Stando alla documentazione progettuale conservata, Rubinich aveva pianificato la costruzione di due tipi di case doppie che si differenziano per la posizione dell’ingresso centrale e per il numero dei servizi. Sorprendente il fatto che in alcuni appartamenti abbia previsto due toilette anziché una.
stesso anno, l'architetto ha consegnato all'Ufficio Tecnico un secondo piano – in parte modificato – che ha visto diminuire a cinquantasette il numero delle case.
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nestre, il materiale previsto era il legno in stile liberty. Il fronte principale è decorato con una bassa base rustica. 65
Projekt iz 1911. za akropolski tip naselja s pedeset i sedam ku}a Progetto del 1911 per un agglomerato tipo "acropoli" con cinquantasette case 61 DAR JU 2 I 97/1911., 14. VIII. 1911. 62 Sude}i prema sa~uvanoj projektnoj dokumentaciji, Rubinich je planirao izgradnju dvaju tipova dvojnih objekata koji se razlikuju po smještaju glavnog ulaza na pro~elju i po broju nužnika. Iznena|uju}e, umjesto jednog u nekim je stanovima predvidio dva. 63 U sklopu sjeverne fasade nalazila su se vrata za direktan izlazak u dvorište. 64 Dozvola za gradnju dana je pod sljede}im uvjetima: razmak izme|u blokova ku}a morao je iznositi barem šest metara, ispred prvog reda ku}a i iza dvorišta zadnjeg ~etvrtog reda morala je te}i cesta široka minimalno osam metara, tražila se izgradnja popre~nih stepeništa izme|u ulica širokih tri metra, a uvjet je bio i slobodan prostor za prolazak automobila i ko~ija. DAR JU 2 I 97/1911, No. 20754/1911., 5. V. 1912. Prostor izme|u ku}ica iskorišten je za dvorišta i pješa~ke prolaze Lo spazio tra le casette è stato sfruttato per i cortili e i passaggi pedonali
izgradnju sedamdeset i jednog objekta na padini škurinjskog brijega, no od njega se odustalo.61 Iz tog razloga, krajem listopada iste godine, arhitekt je predao Tehni~kom uredu drugi, donekle izmijenjeni plan, kojim se broj gra|evina smanjio na pedeset i sedam. Radi se uglavnom o dvojnim obiteljskim ku}icama (gdje ih je paran broj) u nizovima sa stanovima jednake veli~ine, koji se sastoje od dnevnog boravka, spava}e sobe, kuhinje i nužnika62. Ulazi su smješteni bo~no na pro~eljima, a za njih je, kao i za prozore, predvi|ena secesijska stolarija. Glavna fasada dekorirana je i niskom rusti~nom bazom. Ku}ice su vertikalno povezane stubištem, a horizontalno dvorištima63 i pješa~kim prolazima, koje su stanari, kako je to i uobi~ajeno u malim sredinama iz kojih su potjecali, vjerojatno rado koristili za odmor i razgovor sa susjedima. Akropolski tip naselja omogu}avao je i otvoren pogled prema krajoliku sa svih ~etiriju nivoa, zahvaljuju}i tome što je svaki novi niz ku}a gra|en iznad visokog potpornog zida.64 Vrijednost ovog projekta je u tome što problem premalog broja stanova za rastu}i broj stanovnika nije riješen podizanjem monumentalnih višekatnica, nego je, u skladu s navikama Primoraca, postignut njima bliskiji ambijent. 66
Le casette sono verticalmente collegate alla gradinata e orizzontalmente ai cortili63 e ai passaggi pedonali che gli inquilini, come spesso capita nei piccoli centri dai quali provenivano, spesso e volentieri usavano per riposare e conversare con i vicini di casa. L'agglomerato di tipo "acropoli" permetteva una visura aperta verso il paesaggio da tutti e quattro i livelli, grazie al fatto che ogni nuova fila di case veniva costruita al di sopra dell'alto muro di sostegno64. Questo progetto ha tanto valore perché al problema del piccolo numero di appartamenti per gli abitanti in costante aumento non ha sopperito mediante la costruzione di case monumentali a più piani, ma è riuscito – in armonia con le abitudini degli abitanti del litorale – a ottenere un ambiente a loro più consono e vicino.
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63 Nell’ambito della facciata a nord si trovava la porta attraverso la quale si usciva direttamente in cortile. 64 La licenza edile è data a patto che: la distanza tra i blocchi di case fosse di almeno sei metri, davanti alla prima fila di case e dietro al cortile dell’ultima quarta fila ci fosse una strada larga almeno otto metri, si costruissero gradinate perpendicolari tra le vie larghe tre metri ed esistesse pure uno spazio libero per il passaggio di automobili e carrozze. DAR JU 2 I 91/1911, No.20754/1911, 05/05/1912.
Zgrada Gradske štedionice na Korzu/Gradska uprava 65 Dozvola je izdana 02. 03. 1914./No. 40256/1913.
Polovicom svibnja 1913. godine Gradska štedionica traži gra|evinsku dozvolu65 za rušenje
66 DAR, I 66/1912, dopis od 17. 05. 1913.; No. 407/D i 389/D
postoje}ih zgrada i za izgradnju stambene ku}e na Korzu na adresama Corso 18 i 20, Calle
67 Isto, dopis od 24. 10. 1913. 68 Isto, dopis od 17. 05. 1913.; Tehni~ki ured odobrio je planove 05. 01. 1914./190/15/1913, kut. 165. 69 Lozzi Barkovi}, Julija, n. dj., 40.
della Loggia 5 i 7 te Piazza del Municipio 2. U dopisima upu}enim tim povodom Gradskoj upravi, navodi se da }e posao rušenja biti proveden pod rukovodstvom i nadzorom Giovan nija Rubinicha, koji }e ujedno obavljati i nadzor nad izgradnjom novog objekta.66 Me|utim u listopadu iste godine on izjavljuje da ne prihva}a odgovornost za rušenje, s obzirom na to da mu taj posao uop}e nije bio dodijeljen. Iz sa~uvanih je spisa vidljivo da je još istog dana novi nadzornikom postao inženjer Brozovich.67 S po~etkom gradnje još se neko vrijeme moralo pri~ekati, budu}i da je Tehni~ki ured, nakon što je u svibnju dobio na uvid projektnu dokumentaciju, ustvrdio da su joj potrebne odre|ene korekcije.68 Sporna je izme|u ostalog bila terasa koja se protezala prema Korzu i koju, od prosinca 1913. godine, projekt više ne sadrži. Dužnost voditelja radova preuzeo je inženjer Bruno Slocovich, ujedno i autor pro~elja, a za izvedbu je angažirano gra|evinsko poduze}e A. Heringa. Za izgled unutrašnjosti prihva}en je projekt bra}e Fratriscevits iz Budimpešte.69 Rije~ je o historicisti~koj ~etverokatnici s mitološkim figuralnim dekorom na pro~elju te fi-
Projekt iz 1914. pri ~ijoj je djelomi~noj izvedbi Rubinich sudjelovao kao voditelj radova Progetto del 1914 alla cui realizzazione parziale Rubinich ha preso parte in veste di dirigente dei lavori
guralnom i geometrijskom zidnom i stropnom dekoracijom u unutrašnjosti. Svaki je detalj oblikovno uskla|en s cjelinom, a poseban se ugo|aj planirao posti}i vitrajima. Zgrada je trebala sadržavati šest stanova opremljenih prema visokom standardu, a planirana je i
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L'edificio della Cassa comunale di risparmio/ Amministrazione cittadina Verso la metà del maggio 1913 la Cassa comunale di risparmio richiede la licenza edile65 per demolire gli edifici esistenti e costruire case ad uso abitativo sul Corso, agli indirizzi Corso 18 e 20, Calle della Loggia 5 e 7 e Piazza del Municipio 2. Nei documenti inviati a tale proposito all'Amministrazione municipale, si afferma che i lavori di demolizione verranno svolti sotto la dirigenza e la sovrintendenza di Giovanni Rubinich, che contemporaneamente farà da sovrintendente anche alla costruzione del nuovo edificio66. Nell'ottobre dello stesso anno però lui dichiara di non accettare la responsabilità riguardante la demolizione, dato che quel lavoro non gli è stato neppure affidato. Dagli atti conservati risulta evidente come quello stesso giorno l'ingegner Brozovich sia stato nominato sovrintendente67. Per iniziare la costruzione si è dovuto attendere un po', visto che l'Ufficio Tecnico – dopo aver avuto in visione la documentazione progettuale in maggio – constatava che ci fossero delle correzioni da apportare68. Era discutibile, tra l'altro, la terrazza che si estendeva verso il Corso e che – dal dicembre 1913 – il progetto non nomina più. Il compito di dirigere i lavori è stato assunto dall'ingegner Bruno Slocovich, inoltre autore della facciata, mentre l'appalto per l'esecuzione degli stessi è andato alla società edile di A. Hering. Per gli interni è stato invece accolto il progetto dei fratelli Fratriscevits di Budapest69. Si tratta di una casa a quattro piani in stile storicistico con ornamenti mitologico-figurali sulla facciata e una decorazione figurale e geometrica sui muri e sul soffitto interni. Ogni Detalj sjevernog pro~elja Dettaglio della facciata a nord Gradnja zgrade obustavljena je tijekom rata, a od 1926. nastavljena je prema novim planovima La costruzione dell’edificio è stata interrotta durante la guerra, mentre nel 1926 è proseguita secondo piani nuovi
65 La licenza è stata rilasciata il 2/3/1914 / No. 40256/1913. 66 DAR, I 66/1912, documento del 17/5/1913; No. 407/D e 389/D. 67 Ibid., documento del 24/10/1913. 68 Ibid., documento del 17/5/1913; l'Ufficio Tecnico ha approvati i piani il 5/1/1914. 190/15/1913, scat. 165. 69 Lozzi Barkovi}, Julija, op.cit., 40.
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ugradnja dizala. U sklopu mezanina bio je predvi|en atrij sa svjetlarnikom, uokolo kojeg su se na višim etažama trebale formirati lo|e. Nakon samo dva mjeseca rada Slocovicha je zamijenio Brozovich, jer je ovaj, nezadovoljan izvedbom dotadašnjih radova, odlu~io dati ostavku.70 Prije toga, za vrijeme dok je Slocovich bio odsutan iz Rijeke, za njegova je zamjenika imenovan Rubinich71, što objašnjava zašto se na sa~uvanim planovima nalaze potpisi sve trojice arhitekata. Jedan od zahtjeva Tehni~kog ureda, vezan uz modifikaciju projekta, bio je da se u sklopu gra|evine predvidi šest metara široki prolaz za pješake i vozila. S obzirom na to da 1926. godine gradnja još uvijek nije bila završena, Štedionica je nastojala dobiti suglasnost od nadležnih tijela da se odustane od projekta, budu}i da joj je stvarao probleme prilikom prodaje ionako nedovršene gra|evine.72 Nakon što je Istituto Federale di credito per il risorgimento delle Venezie naslijedio od Gradske štedionice pravo vlasništva nad zgradom, u listopadu 1926. godine traži dozvolu za nastavak radova obustavljenih po~etkom rata, ali po novim planovima.73
Sanatorio Fiumano/Staro rije~ko rodilište Današnja zgrada bivšeg rije~kog sanatorija rad je trojice projektanata – Slocovicha, Rubinicha i Luppisa74 – školovanih u Budimpešti. Autor projekta je Bruno Slocovich, Rubinichev kolega s Politehni~kog fakulteta. Luppis je studirao arhitekturu.75 Autor je u prostoru prizemlja predvidio lje~ilišne, gospodarske i administrativne sadržaje smještene u dvama krilima gra|evine, koje spaja središnji prostrani hol. Pored glavnog,
Detalj portala Dettaglio del portale
70 Isto, No. 1277/1914. 71 Isto, spis od 19. 05. 1914. 72 Isto, spisi od 19. 05. i 06. 04. 1926. 73 Isto, No. 11913/1926/3a 74 Palini}, Nana, Objekti zdravstva i socijalne skrbi, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj., 208. – 210. 75 Labus, Nenad i Jureti}, Dorica, Biografije graditelja, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj., 527. i 532.
Rubinich je izvo|a~ radova i autor dvokatnog zapadnog krila Rubinich esegue i lavori ma è anche l’autore dell’ala ovest a due piani
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dettaglio è formalmente armonizzato con il tutto mentre le vetrate dovevano contribuire
70 Ibid., No. 1277/1914.
alla creazione di un'atmosfera speciale. L'edificio doveva contenere sei appartamenti arre-
71 Ibid., documento del 19/5/1914.
dati ad alto livello, ed era pianificata pure la costruzione di un ascensore. Nell'ambito del
72 Ibid., documenti del 19/5 e del 6/4/1926.
mezzanino era previsto un atrio con lucernario attorno al quale, sui piani superiori, doveva-
73 Ibid., No. 11913/1926/3a.
no formarsi dei loggiati.
74 Palini}, Nana, Objekti zdravstva i socijalne skrbi (Edifici della sanità e della previdenza sociale), Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), op. cit., 208-210.
Dopo soli due mesi di lavoro, Brozovich ha preso il posto di Slocovich perché quest'ultimo, insoddisfatto dell'esecuzione dei lavori realizzati fino a qual momento, si era dimesso70. Prima di ciò, in un periodo in cui Slocovich non era a Fiume, è stato nominato suo sostituto Rubinich71, il che ci spiega perché sui piani conservati compaiano le firme di tutti e tre gli architetti.
75 Labus, Nenad e Jureti}, Dorica, Biografie graditelja (Biografie degli architetti), Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), op.cit., 527 e 532. 76 Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi... (Il liberty nell'architettura...), op.cit., 179. I progetti di Rubinich e Luppis non sono stati conservati.
Una delle richieste avanzate dall'Ufficio Tecnico, e legata alle modifiche del progetto, era di prevedere un passaggio per i pedoni e i veicoli, largo sei metri e situato nell'ambito dell'edificio. Visto che nel 1926 la costruzione non era ancora ultimata, la Cassa comunale di risparmio ha tentato di ottenere dalle autorità competenti il consenso per rinunciare al progetto, visto che creava delle difficoltà nella vendita di un edificio non ultimato72. Dopo aver ereditato dalla Cassa di risparmio il diritto di proprietà sull'edificio, l'Istituto Federale di credito per il risorgimento delle Venezie ha richiesto nel 1926 la licenza per proseguire con i lavori interrotti all'inizio della guerra, ma secondo piani rinnovati73.
Sanatorio Fiumano/ex Clinica ostetrica di Fiume L'odierno palazzo dell'ex Sanatorio Fiumano è opera di tre progettisti formatisi a Budapest: Slocovich, Rubinich e Luppis734. L'autore del progetto è Bruno Slocovich, collega di Rubinich al Politecnico. Luppis era studente di architettura75. Nello spazio del pianterreno l'autore aveva previsto contenuti sanatoriali, commerciali ed
Detalj pro~elja
amministrativi, situati nei due bracci dell'edificio collegati da un ampio corridoio centrale.
Dettaglio della facciata
Accanto a quello principale, sulla facciata nord che dava sulla via, era previsto pure un ingresso secondario con gradinata. Era situato tra la portineria e la cucina e di fronte alla sala da pranzo e il soggiorno onde permettere al personale l'accesso diretto al braccio est dell'edificio. Il primo piano era destinato esclusivamente al ricovero degli ammalati. Vi si potevano sistemare un ventina di pazienti in camere singole e doppie, accanto alle quali si trovavano tre bagni e quattro toilette, il che soddisfava le esigenze sanitarie. Sul secondo piano, separati gli uni dagli altri da una terrazza e un lungo corridoio, si trovavano gli uffici, la sala operatoria, tre camere per il ricovero di un massimo di cinque gestanti e tutti gli altri contenuti supplementari. La costruzione è stata portata a termine nel 1913. L'esecutore dei lavori, che includevano l'utilizzo del cemento armato, era la ditta di Rubinich e lui era pure autore dell'ala ovest a due piani del 1914, la cui costruzione ha probabilmente portato all'aumento della capienza e del numero dei letti per la guarigione degli infermi. Quando nel 1927 Luigi Luppis stava aggiungendo il terzo piano, aveva elevato la parte annessa da Rubinich sfruttandone una parte per la terrazza76. 71
planiran je u sklopu sjevernog uli~nog pro~elja i sporedni ulaz sa stubištem. Smješten je izme|u portirnice i kuhinje te nasuprot blagovaonice i dnevnog boravka za direktan pristup osoblja isto~nom krilu. Prvi je kat bio namijenjen isklju~ivo boravku bolesnika. Ondje se moglo smjestiti dvadesetak pacijenata u jednokrevetnim i dvokrevetnim sobama, uz koje su postavljene tri kupaonice i ~etiri nužnika, ~ime su sanitarni uvjeti bili zadovoljeni. Na drugom su se katu, odvojeni jedni od drugih terasom i duga~kim hodnikom, nalazili uredi, operacijska sala, tri sobe za smještaj do pet trudnica i svi ostali popratni sadržaji. Gradnja je završena 1913. godine. Izvo|a~ radova, koji su uklju~ivali primjenu armiranog betona, bilo je Rubinichevo poduze}e, a on je autor i zapadnog dvokatnog krila iz 1914., kojim je vjerojatno pove}an kapacitet ležajeva za oporavak bolesnika. Kada je 1927. godine Luigi Luppis dogra|ivao tre}i kat, povisio je Rubinichevu dogradnju na na~in da je dio iskorišten za terasu.76
Vila Klein/Meichsner Pored Ambrosinije vile Corossacz (Glazbene škole I. M. Ronjgov) do Drugog svjetskog rata nalazila se vila Davida Kleina. On je 1903. projekt naru~io od arhitekta Francesca Matti assija, me|utim povijesne razglednice i sa~uvani Rubinichev projekt za dogradnju dvaju balkona i terase iz 1917. godine, svjedo~e o tome da vila nije realizirana prema spomenutom Mattiassijevu prijedlogu. On je podrazumijevao dvokatnicu razvedenih pro~elja s dominantnim erkerima i preobilnim fasadnim ukrasom u skladu s kojim je predvi|eno i oblikovanje balkonskih ogradica i op}enito sve ostale bravarije. U suterenu su planirane sobe za poslugu, kuhinja, praonica i spremište. U prizemlju nije bila predvi|ena kuhinja, pa je ono vjerojatno trebalo ~initi cjelinu s nižom etažom, dok su katovi bili zamišljeni kao zasebni stanovi. Sli~no kao kod susjedne vile Francesca Corosscza, stubišna je vertikala smještena u tornji}. ^etrnaest godina mla|i Rubinichev projekt proširenja vile pokazuje kako je ona uistinu izgledala, a ujedno je dokaz da je tijekom vremena došlo do promjene vlasnika, odnosno da je gra|evina, najkasnije krajem drugog desetlje}a 20. stolje}a, postala vlasništvo Vittoria Meichsnera. Rije~ je tako|er o dvokatnici, u sklopu koje je zadržan stubišni tornji}, a prisutan je i jedan erker, ali su pro~elja pro~iš}ena, a u interijeru je donekle izmijenjen raspored prostorija. Rubinich je autor dogradnje po jednog balkona u sklopu prvog i drugog kata na južnoj fasadi te terase uza zapadno pro~elje, a kome se može pripisati ~itavo zdanje nije poznato. 76 Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi..., n. dj., 179. Rubinichev i Luppisov projekt nisu se sa~uvali.
Na u~injene promjene djelomi~no je mogla utjecati i ~injenica da je ve} u kolovozu 1903.77 podnesen zahtjev za pove}anje korpusa zgrade za pola metra, u smjeru sjever-jug. Tada se
77 Tehni~ki ured i Gradska uprava odobrili su Mattiassiev projekt u travnju 1903. godine.
vjerojatno odlu~ilo promijeniti i izgled vile, o ~ijem novom tlocrtu svjedo~i i Ambrosinijev
78 Ivan~evi}, Nataša, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj., 174.
situacijski plan iz 1911. godine.78 72
Villa Klein/Meichsner Accanto alla villa Corrosacz di Ambrosini (Scuola di musica I. M. Ronjgov), si trovava fino alla fine della II Guerra mondiale la villa di David Klein. Lui aveva nel 1903 commissionato il progetto all'architetto Francesco Mattiassi, ma le cartoline storiche e il progetto di Rubinich per l'aggiunta di due balconi e una terrazza risalente al 1917 e conservato, testimoniano come la villa non sia stata realizzata in base al sunnominato progetto di Mattiassi. Quest'ultimo prevedeva una casa a due piani con facciate decomposte da finestre sporgenti dominanti e decorazioni di facciata troppo copiose, in accordo con le quali era previsto pure il modellamento delle piccole ringhiere dei balconi e generalmente di tutti i profili. Nel seminterrato dovevano trovarsi le camere per il personale di servizio, la cucina, la lavanderia e il ripostiglio. Nel pianterreno non era prevista una cucina, tanto da supporre che tale zona doveva fare tutt'uno con il piano inferiore, mentre i piani superiori erano pensati come degli appartamenti a sé stanti. Analogamente alla vicina villa di Francesco Corossacz, la gradinata è stata sistemata nella torretta. Il quattordici anni più giovane progetto di ampliamento della villa realizzato da Rubinich mostra che aspetto essa in effetti avesse, ed è contemporaneamente la prova che nel tempo i
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Rubinichev projekt za dogradnju dvaju balkona i terase iz 1917. Il progetto di Rubinich per l’aggiunta di due balconi e di una terrazza, risalente al 1917
Ku}a za Unione – S. A. F. per costruzioni 79 Magaš, Olga, Biografija graditelja, n. dj., 529.
Krajem 1926. godine Rubinichu je odobren projekt za izgradnju stambeno-poslovne zgrade s halom za obradu drva za Unione – Società anonima fiumana per costruzioni u Via XX Settembre. Rije~ je o ~etverokatnici s mezaninom, u ~ijem su prizemlju bile predvi|ene radionice, spremišta za gra|u i kotlovnica. U susjednoj prizemnici, koja se nalazila u produžetku zgrade, i u kojoj se poduze}e nastavljalo, uz radionicu su bili smješteni uredski prostor, sušionica i nužnik. Secesijska su obilježja primjetna u tendenciji rastvaranja fasada balkonima i prozorima – od jednokrilnih u prizemlju, veli~ine izloga, preko dvokrilnih i trokrilnih do ~etverokrilnih u stambenom dijelu. Jednostavni, plitko profilirani prozorski okviri i balustrade balkonskih ograda glavni su dekorativni element pro~elja kojim dominira stroga simetrija. Objekt je temeljen na gustim pilonima i temeljnim plo~ama armiranobetonske konstrukcije. Gradnju su otežavali podzemni tokovi i skupo temeljenje, zbog ~ega se možda i 1906. odustalo od prvog projekta Francesca Mattiassija.79 U ure|enju interijera pomaci nisu vidljivi. Prostorije su raspore|ene oko hodnika L-tlocrta, prema ustaljenom obi~aju odvajanja nusprostorija od spava}ih soba i blagovaonice. Kuriozitet predstavlja samo ugaoni erker namijenjen stanarima obaju stanova na jednom katu.
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proprietari erano diversi, che cioè al più tardi alla fine del secondo decennio del XX secolo fosse divenuta proprietà di Vittorio Meichsner. Si tratta anche qui di una casa a due piani, nell'ambito della quale è stata conservata la torretta della scalinata, ed è presente pure un erker. La facciata è stata però ripulita, mentre la disposizione dei vani interni ha subito delle parziali modifiche. Rubinich è l'autore dell'aggiunta di un balcone rispettivamente sul primo e sul secondo piano, sulla facciata sud, nonché della terrazza lungo il fronte ovest. Rimane però senza risposta il quesito a chi si potrebbe attribuire tutto l'edificio. Sui cambiamenti apportati potrebbe aver avuto influenza anche il fatto che già nell' agosto 190377 era stata avanzata la richiesta di aumento del corpo dell'edificio di mezzo metro, in direzione nord-sud. Quella volta si è probabilmente pure deciso di cambiare l'aspetto della villa, della cui pianta nuova è prova pure il piano della situazione realizzato da Ambrosini nel 191178.
La casa per L'Unione – S.A.F. per costruzioni Verso la fine del 1926 Rubinich ottiene l'approvazione per il progetto di costruzione di un edificio residenziale-d'affari comprendente pure un capannone per la lavorazione del legno, per l'Unione - Società anonima fiumana per costruzioni nella Via XX Settembre. Si tratta di una casa a quattro piani con mezzanino e nel cui pianoterra erano previste delle officine, un magazzino per il materiale da costruzione e il reparto caldaie. Nell'altra casa con solo pianterreno, costruita in continuazione di questa e nella quale si era pure stabilita la sunnominata ditta S. A. F., erano ubicati accanto all'officina pure i vani d'ufficio, l'essiccatoio e i servizi. Le caratteristiche liberty sono evidenti nella tendenza di decomporre le facciate mediante balconi e finestre – a un battente nel pianterreno, grandi come delle vetrine, passando per quelle a due o tre battenti fino a quelle a quattro battenti nella parte abitativa dell'edificio. Le cornici delle finestre, di profilo poco profondo e molto semplici, nonché le balaustre delle ringhiere dei balconi, sono il principale elemento decorativo della facciata dominata da una severa simmetria. L'edificio è fondato su fitti piloni e tavole in cemento armato. La costruzione era ostacolata dai corsi di acque sotterranee e dai costi elevati della realizzazione delle fondamenta, fatto per cui forse nel 1906 si era rinunciato al primo progetto di Francesco Mattiassi79. Negli interni non si hanno progressi. I vani sono disposti attorno ad un corridoio a L, secondo la radicata abitudine di dividere i servizi dalle camere da letto e dalla sala da pranzo. Suscita curiosità solo un erker angolare destinato agli inquilini di entrambi gli appartamenti di un piano.
77 L’Ufficio Tecnico e l’Amministrazione cittadina hanno approvato il progetto di Mattiassi nell’aprile 1903. 78 Ivan~evi}, Nataša, Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), op.cit., 174. 79 Magaš, Olga, Biografije graditelja (Biografie di architetti), op.cit., 529.
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Industrijski objekti
80 Prva rije~ka tvornica parketa po~ela je s radom 1901. godine u izduljenoj prizemnici (baraci) podignutoj ispod stijene iza vrta Turrini na terenu ex Turrini-Koller. Magaš, Olga, Vodovodna ulica u kontinuitetu razvoja od zelenog kanjona do industrijske zone i novih mogu}nosti, Zbornik GFR, IX, 1992., 195. – 226.
Me|u prvim objektima industrijske namjene na kojima je Rubinich radio bila je Tvornica
81 Isto, 220.
betona i rekonstruirao kotlovnicu Pržionice kakaa na gatu Molo Rodolfo (objekti se nisu
parketa za koju potpisuje projekt izgradnje nove zgrade. U sklopu objekata Ma|arske državne željeznice (Magyar Király allamvasutak) projektirao je dvije nadstrešnice od armiranog o~uvali). Uljara Hungaria za Società Anonima Ungherese per la fabbricazione e raffinatura
Nova zgrada tvornice s pogonom i s trideset i šest metara visokim dimnjakom Il nuovo edificio della fabbrica con l’impianto e un camino alto trentasei metri
di olii vegetali i kotlovnica gradske plinare tako|er se do danas nisu održale, a Rubinich ih je projektirao 1907., odnosno 1911. godine. On je autor i još dviju kotlovnica i to za Tvornicu tanina i Gradsku pivovaru te dviju upravnih zgrada za Termoelektranu i Betonaru. Uz Heringa, autor je i izvo|a~ objekta za škurinjski kamenolom.
Tvornica parketa Battestini & Milch U prvoj polovici 1904. godine Tehni~ki je ured odobrio Rubinichev projekt za proširenje Prve rije~ke tvornice parketa. Uz ulicu Via del Macello, nedaleko od stare80 podignuta je nova zgrada tvornice s pogonom i s oko trideset i šest metara visokim dimnjakom. Glavno pro~elje u opeci, raš~lanjeno nizom jednakih prozora okrenuto je prema ulici i od nje je udaljeno toliko koliko je bilo potrebno da se osigura izgradnja prometnice široke deset metara.81 Drugi dio gra|evine postavljen je okomito u odnosu na njen izdužen prednji dio, odnosno orijentiran je prema stijeni podno koje je kompleks izgra|en. U tom je krilu Rubinich smjestio stolarski odjel sa sedamnaest radnih jedinica i sa sušionicom. Strojarnica s dinamom i kotlovnica projektirane su u ostatku objekta. U tri godine ranije izgra|enoj prizemnici nalazili su se rezaonica, pilana, brusionica, sušionica i druge radionice, a dio prostora bio je odvojen i za obavljanje administrativnih poslova.
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Edifici industriali
Tra i primi edifici ad uso industriale ai quali Rubinich aveva lavorato c'era il Parchettificio, per
in cemento armato nonché ristrutturato lo spazio della caldaia dello Stabilimento per la
80 Il primo parchettificio fiumano aveva intrapreso i lavori nel 1901 nello stabilimento allungato (baracca) e ad un unico piano innalzato sotto la roccia e dietro al giardino Turrini, sull’ex lotto Turrini-Koller. Magaš, Olga, Vodovodna ulica u kontinuitetu razvoja od zelenog kanjona do industrijske zone i novih mogu}nosti (La Via dell'Acquedotto nella continuità dello sviluppo, dal canyon verde alla zona industriale e alle nuove possibilità), Zbornih GFR (Raccolta GFR), IX, 1992, 195-226.
torrefazione del cacao sul Molo Rodolfo (questi edifici non sono stati conservati). Nemme-
81 Ibid, 220.
il quale firma il progetto di costruzione del nuovo fabbricato. Nell'ambito degli stabilimenti della Ferrovia statale ungherese (Magyar Király allamvasutak) aveva previsto due pensiline
no l'oleificio Hungaria per la Società Anonima Ungherese per la fabbricazione e la raffinatura di olii vegetali e la caldaia dell'officina cittadina del gas – progettati da Rubinich rispettivamente nel 1907 e nel 1911 – non sono stati mantenuti fino ad oggi. Lui è autore pure di altre due caldaie, e cioè per la Fabbrica del tannino e la Birreria cittadina, nonché di due palazzi amministrativi, quello della Centrale termoelettrica e del Cementificio. A fianco di Haring, è stato pure autore ed esecutore dei lavori per l'edificio della petriera di Scurigne.
Parchettificio Battestini & Milch Nella prima metà del 1904 l'Ufficio Tecnico dà il suo benestare per il progetto di Rubinich volto all'ampliazione del Primo parchettificio fiumano. Lungo la Via del Macello, e vicino al vecchio80, è stato costruito un nuovo stabilimento con impianto e con un camino alto circa trentasei metri. Il fronte principale in mattone, decomposto grazie ad una fila di finestre identiche, dà sulla via ed è da essa distante giusto quanto serviva per permettere la costruzione di una viabile larga dieci metri81. L'altra parte del fabbricato è sistemata verticalmente rispetto alla sua parte anteriore allungata, è cioè orientata verso la roccia sotto la quale tutto l'impianto è stato edificato. In tale braccio Rubinich ha sistemato il reparto della falegnameria con diciassette unità di lavoro e con l'essiccatoio. Nello spazio rimanente sono state progettate la sala delle macchine con la dinamo e la caldaia. Nell'edificio di un solo piano, costruito tre anni prima, erano ubicati la taglieria, la
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82 Isto
Prije proširenja tvornice, Op}ina je morala riješiti imovinsko-pravne odnose kako bi se osigurao teren za gradnju,82 a i op}enito njeno širenje bilo je ograni~eno – s jedne strane Projektom rekonstrukcije ulice Via del Macello, ~ije se odredbe o minimalnoj širini ulice trebalo pridržavati, a s druge strane prirodnom granicom, odnosno klisurom.
Uljara Hungaria Upravna zgrada uljare bila je osmišljena ne samo kao radni prostor namijenjen upraviteljstvu, ve} i kao stambeni prostor, budu}i da je na katu sadržavala komotan stan opremljen, izme|u ostalog, kupaonicom, spava}om sobom i sobom za ku}nu pomo}nicu te dvjema reprezentativnim prostorijama uz glavno pro~elje. Njime se možda koristio upravitelj, ~iji je ured tako|er bio smješten na katu, ali vjerojatnije je ipak služio za povremeni smještaj njegovih poslovnih suradnika, kolega i uglednika iz Ugarske i drugih zemalja. Prilikom projektiranja prizemlja, Rubinich je uz dio namijenjen poslovanju, predvidio i pomo}ne prostorije za zaposlenike te vagaonicu. S obzirom na to da se nije radilo o stanu ve} o uredskom prostoru, on je ondje projektirao prohodne prostorije bez središnjeg hodnika, ~iju su funkciju djelomi~no preuzela dva manja ~etvrtasta predsoblja u sklopu dvaju ulaza u zgradu. Na katu je pak zadržao klasi~an raspored prostorija uz središnji hodnik, a izme|u kupaonice i spava}e sobe, umjesto zida pod pravim kutom, projektirao je ugao polukružnog oblika. Glavno je pro~elje dekorirao trima prozorskim osima i niskom atikom s dvama bo~nim ukrasnim stupi}ima. Upravna se zgrada nalazila na po~etku tvorni~kog kompleksa i tik uz nju je prolazila zidana ograda, a budu}i da se i o njenom izgledu vodilo ra~una, dobivena je oblikovno uskla|ena i reprezentativna cjelina. Pro~elje upravne zgrade i dvorišna ograda kompleksa ~inili su oblikovno uskla|enu cjelinu Facciata della sede amministrativa e la ringhiera del cortile formavano un tutt’uno armonioso
Sljede}i objekt unutar tvorni~kog dvorišta bila je jednokatnica sa spremištem ulja u prizemlju i s prostorijom za njegovo pro~iš}avanje na katu. S obzirom na to da je prvi dio spremišta bio niže nadsvo|en, kat je podignut iznad njegova drugog dijela. Iako se radilo tek o
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segheria, l'officina per la smerigliatura e altre, mentre parte dei vani era dislocata e adibita per i
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lavori amministrativi. Prima di ampliare la fabbrica, il Comune doveva mettere in regola i rapporti legali e di proprietà onde assicurare il lotto di terreno per la costruzione82. Comunque sia, l'ampliamento dello stabilimento era limitato – da una parte dal Progetto di ricostruzione della Via del Macello, per la quale dovevano esserre rispettati i decreti sulla larghezza minima della via, e dall'altra da un confine naturale, cioè da un anfratto.
Oleificio Hungaria La sede amministrativa dell'oleificio era pensata non solo come vano lavorativo destinato all'amministrazione, ma anche come zona residenziale, visto che al primo piano conteneva un appartamento comodo e tra l'altro arredato con un bagno, una camera da letto e una per il personale di servizio, nonché con due vani rappresentativi situati lungo la facciata principale. Forse tale zona era ad uso dell'amministratore il cui ufficio si trovava pure al primo piano, ma è più probabile che sia servita come sistemazione provvisoria per i suoi collaboratori, colleghi o notabili dall'Ungheria o da altri paesi. Nel corso della progettazione del pianterreno e accanto ai vani ufficio, Rubinich aveva progettato anche i vani ausiliari per gli impiegati e la bilanceria. Visto che non si trattava di uno spazio abitativo ma di un ufficio, i vani praticabili sono stati progettati senza un corridoio principale, mentre tra il bagno e la camera da letto – anziché un muro ad angolo retto – l'architetto ha progettato un angolo semicircolare. La facciata principale è stata decorata con tre assi di finestre e un basso attico con due piccole colonne decorative poste ai lati. L'edificio dell'amministrazione si trovava all'inizio dell'impianto della fabbrica e subito accanto scorreva una ringhiera-muro e – dato che si prestava molta attenzione al suo aspetto – si è così ottenuto un tutt'uno formalmente armonioso e rappresentativo. L'edificio successivo entro il cortile della fabbrica era quello ad un piano avente al pianterreno il magazzino per l'olio e i vani per la sua pulitura. Visto che la prima parte del magaz-
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Tlocrti prizemlja, kata i potkrovlja upravne zgrade Piante del pianoterra, del primo piano e del sottotetto della sede amministrativa
83 Rotim Malvi}, Jasna, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj., 324.
1907. godini, kada i neki novi stambeni objekti nemaju sanitarni ~vor, do zgrade su izgra|ena
84 Wiener Gasindustriegesellschaft, Projekt für ein Ofenhaus mit 5 Stück, 9er Generator fen Samt Anbauten u zw für Aufzug Wasserresevoir, Arbeiterräume und Teerzysterne / DAR JU 51 87/1911 kut. 159
~etiri nužnika za radnike. Centralna je bila prizemnica za proizvodnju, odnosno preradu ulja. Zbog potrebe za djelotvornim izmjenjivanjem zraka u njenoj unutrašnjosti, arhitekt je dio namijenjen laboratoriju završio kosim krovom s ventilacijskim otvorima, ~ija se najviša to~ka nalazila na visini od oko petnaest metara. Kraj kotlovnice smješten je dimnjak visok oko dvadeset i sedam metara. Zbog složene konstrukcije koja je posljedica posebnih zahtjeva koje industrijski objekt mora zadovoljiti, arhitekt je, u svrhu podupira~a krovne konstrukcije, koristio stupove kojima je oko dvadeset i dva metra duga~ku središnju halu s proizvodnim pogonom uzdužno podijelio na dva približno jednaka dijela. Glavno je pro~elje raš~lanio sa sedam prozorskih osi, a posebnost su mu davala dva manja okulusa i sat podno krovne strehe. Osim spomenutih objekata, Rubinich je autor i još dvaju spremišta i marendaonice u sklopu jednog od njih, te provedbe vodovodnog sustava kojeg su Tehni~ki ured i Gradska uprava odobrili po~etkom kolovoza iste godine.
Kotlovnica Gradske plinare U svibnju 1910. Carlo Conighi završio je projekt za kotlovnicu koji je ostao nerealiziran jer ga uprava Plinare nije prihvatila.83 Na istom je poslu sljede}e godine angažiran Rubinich ~iji je projekt obuhva}ao izgradnju kotlovnice, pe}i s devet generatora, nadogradnju za dizalo, rezervoar za vodu, radni prostor i cisternu za katran.84 Pored ovih objekata, tvorni~ki je kompleks sadržavao i upravnu zgradu, ~etiri gazometra, razne magazine te spremišta koksa i ugljena. S povijesno-umjetni~kog stajališta najzanimljiviji je izgled kotlovnice, za koju su Conighi i RubiniUprava Plinare prihvatila je Rubinichev projekt 1911. La direzione dell’Officina cittadina del gas ha accolto il progetto di Rubinich del 1911
ch ponudili sli~na rješenja. U objema je varijantama rije~ o izduženoj gra|evini s devet, odnosno sedam prozorskih osi u sklopu glavnog pro~elja i s izdignutim krovnim ventilacijskim otvo-
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zino era arcuata più in basso, il piano è stato elevato sopra la seconda. Nonostante si trattasse appena del 1907, quando pure alcuni palazzi residenziali nuovi non avevano il bagno, accanto a questo edificio sono state costruite quattro toilette per gli operai.
83 Rotim Malvi}, Jasna, Arhitektura secesije u Rijeci (L'architettura liberty a Fiume), op.cit., 324. 84 Wiener Gasindustriegesellschaft, Projekt für ein Ofenhaus mit 5 Stück, 9er Generator Öfen Samt Anbauten u zw für Aufzug Wasserreservoir, Arbeiterräume un Teerzysterne/DAR JU 51 87/1911 scat. 159.
L'edificio ad un solo piano e destinato alla produzione, cioè alla lavorazione dell'olio, aveva un ruolo centrale. Considerato il bisogno di avere uno scambio d'aria efficace al suo interno, l'architetto ha scelto un tetto inclinato con aperture di ventilazione sopra la parte del laboratorio. Il punto più alto si trovava a una quindicina di metri. Accanto alla caldaia è stato sistemato un camino alto circa ventisette metri. Vista la complessa costruzione dovuta alle speciali esigenze che un impianto industriale doveva soddisfare, l'architetto ha dovuto – allo scopo di sorreggere la parte del tetto – usare delle colonne grazie alle quali è riuscito a dividere longitudinalmente il vano centrale lungo circa ventidue metri in due parti uguali. La facciata principale è stata decomposta mediante sette assi di finestre e la loro peculiarità è costituita da due più piccoli oculi nonché dall'orologio posto sotto la pensilina. A parte gli edifici nominati sopra, Rubinich è autore anche di altri due ripostigli e di un refettorio nell'ambito di uno di essi, nonché della realizzazione dell'impianto di acquedotto che l'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina hanno approvato agli inizi di agosto dello stesso anno.
La caldaia dell'Officina cittadina del gas Nel maggio 1910 Carlo Conighi terminava il suo progetto per la caldaia, rimasto poi irrealizzato a causa della mancata approvazione da parte della direzione dell'Officina del gas83. L'anno dopo, per questo stesso lavoro, è stato impiegato Rubinich, il cui progetto comprendeva la costruzione della caldaia, le stufe con nove generatori, la sovrastruttura per l'ascensore, il serbatoio per l'acqua, i vani di lavoro e la cisterna per il trasporto del catrame84. Accanto a questi edifici, l'impianto della fabbrica comprendeva pure la sede amministrativa, quattro gasometri, svariati magazzini nonché il deposito per il coke e il carbonio. Dal
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Projekt je obuhva}ao kotlovnicu, pe}i s devet generatora, nadogradnju za dizalo, rezervoar za vodu, radni prostor i cisternu za katran Il progetto comprendeva la caldaia, le stufe con nove generatori, la sovrastruttura per l’ascensore, il serbatoio per l’acqua nonché i vani di lavoro per la cisterna e il catrame
rom. Zapadna fasada predodre|ena je za smještaj ulaza, iznad kojeg su oba autora predvidjela polukružne prozore i okuluse. Rubinich je uz ovaj dao izgraditi i dva sporedna ulaza u sklopu glavne fasade, do kojih je vodilo stubište. Dimnjak koji je on projektirao, visine ~etrdeset metara, bio je viši od onog u Conighijevoj neizvedenoj varijanti.
Sportski objekti – zgrade vesla~kih klubova Do po~etka druge polovice 20. stolje}a Rije~ani su neusporedivo više nego danas koristili povlasticu življenja uz more i s morem. Osim što se kupališta nisu dugo zadržala, iz gradskog su zaljeva nestali i sportski rekreacijski sadržaji poput vesla~kih klubova. Rubinich je autor ~etiriju, do danas srušenih objekata za Società dei Canottieri Fiumani (1904.), Cannottieri Liburnia Fiume (1904. i 1910.) i za Nautico Sport Club Quarnero (1910.), koji su se nalazili na gatu Marije Terezije (lukobranu). Rije~ je o jednokatnicama sa spremištem za ~amce u prizemlju i s uredskim prostorijama, svla~ionicom, kupaonicom i terasom na katu. Osim sli~nosti u interijeru, gra|evine su i izvana nalikovale jedna drugoj. Njihovim su pro~eljima dominirali geometrijski motivi te ravne okomite i dijagonalne linije kanatne konstrukcije, koja je sama po sebi dekorativna. Objekti su izgra|eni prema suvremenim standardima i u duhu secesije, a zbog prisutnih ukrasnih zaobljenih greda i bo~nih polukružnih prozora, izgledom je donekle odskakala glavna fasada vesla~kog kluba Liburnia iz 1904. U sklopu središnje atike nalazilo se ispisano ime sportskog društva, a iznad njega se vijorila klupska zastava.
Vesla~ki klub Liburnia, 1904. Il Club di canottaggio Liburnia, 1904
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punto di vista storico-artistico è maggiormente interessante l'aspetto della caldaia, per la
Panorama Rijeke
quale le soluzioni proposte da Conighi e da Rubinich erano molto simili. In entrambi le va-
Panorama di Fiume
rianti, infatti, si tratta di un edificio allungato, con nove cioè sette assi di finestre nell'ambito del fronte principale e con un'apertura di ventilazione elevata sopra il tetto. L'ingresso era previsto sulla facciata occidentale e al di sopra di esso entrambi gli autori avevano pensato di collocare delle finestre semicircolari e degli oculi. Accanto a questo, Rubinich aveva fatto fare altri due ingressi secondari nell'ambito della facciata principale e ai quali si accedeva mediante una gradinata. Il camino da lui progettato, alto quaranta metri, era più alto di quello di Conighi e della sua variante di progetto mai realizzata.
Impianti sportivi – edifici delle società di canottaggio Fino agli inizi della seconda metà del XX secolo, i Fiumani sfruttavano molto di più rispetto ad oggi il vantaggio di vivere con il mare e vicino al mare. A parte il fatto che gli stabilimenti balneari non si siano mantenuti a lungo, dal golfo cittadino sono venuti a mancare pure i contenuti sportivo-ricreativi, come ad esempio le società di canottaggio. Rubinich è stato autore di quattro edifici, oggi abbattuti, per la Società dei Canottieri Fiumani (1904), i Canottieri Liburnia Fiume (1904 e 1910), e per il Nautico Sport Club Quarnero (1910), e che erano ubicati sul Molo Maria Teresa (mololongo). Si tratta di edifici ad un piano con deposito per le barche nel pianterreno e vani d'ufficio, spogliatoio, bagno e terrazza al primo piano. A parte le somiglianze nell'organizzazione degli interni, questi edifici anche dall'esterno richiamavano l'un l'altro. Sulle loro facciate dominavano motivi geometrici nonché linee verticali e diagonali costruite in legno e pertanto già di per sé decorative. Gli edifici sono stati costruiti seguendo gli standard contemporanei e lo spirito liberty, mentre il fronte principale del club Liburnia del 1904 spiccava fino ad un certo punto grazie alle travi arrotondate e alle finestre laterali semicircolari. Nell'ambito dell'attico principale si trovava scritto il nome della società e sopra di esso sventolava la bandiera della compagine. 83
Neizvedeni projekti
Dvojna uglovnica za S. O. F. 85 Katalog objekata, Arhitektura secesije u Rijeci, n. dj. 437.
Prema narudžbi poduze}a Società Operaia Fiumana, koje se bavilo ulaganjem u izgradnju na-
86 Lozzi Barkovi}, Julija, n. dj., 95.
jamnih ku}a, Rubinich je 1912. projektirao dvojnu armiranobetonsku85 ~etverokatnicu, koja je
87 Katalog objekata, Moderna arhitektura Rijeke, Moderna galerija, Rijeka, 2006., 158.
trebala biti izgra|ena na terenu uz današnje ulice F. La Guardia i Blaža Poli}a. Naposljetku je došlo do realizacije samo jednog objekta (F. La Guardia 4), ali uz odre|ene korekcije86 (promjena izgleda pro~elja, izgradnja u nizu i dr.), dok je na ostatku zemljišta kasnije izgra|ena stambeno-poslovna moderna sedmerokatnica (Blaža Poli}a 12) nepoznatog autora.87 Izvorni projekt obuhva}a dvije višekatnice koje zajedno tlocrtno ~ine kvadratni blok širok oko trideset metara. Njihova se granica nalazi gotovo na polovici bloka, u ~ijem se središtu planiralo izduženo dvorište. Glavne ulaze u stambene dijelove gra|evina, arhitekt je postavio jednog nasuprot drugom, odnosno na zapadno i isto~no pro~elje. U projektu je nazna~io gradske stube (danas Blaža Poli}a) uza zapadnu fasadu, rad inženjera Ambrosinija koji se vremenski poklopio s projektiranjem uglovnica, preko kojih se trebalo dolaziti do portala u razini mezanina.
Ulazi sa stubišnim vertikalama planirani su na suprotnim stranama uglovnice Gli ingressi con le verticali di gradinata erano pianificati sui lati opposti della casa angolare
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Progetti non realizzati
Casa angolare doppia per la S.O.F. Nel 1912, su commissione della Società Operaia Fiumana che investiva nella costruzione di case per affitto, Rubinich aveva progettato una casa doppia, a quattro piani e in cemento armato85, che avrebbe dovuto essere costruita sul lotto di terreno accanto alle odierne vie F. La Guardia e Blaž Poli}. Alla fine è stato realizzato solo un edificio (F. La Guardia 4), ma con determinate correzioni86 (modifiche nella facciata, costruzione in schiera, ecc.), mentre sul terreno rimanente è stato successivamente costruito un moderno palazzo a sette piani, residenziale e d'affari (via Blaž Poli} 12), il cui autore è sconosciuto87. Il progetto originale comprendeva due case a più piani che – guardando la pianta – insieme formavano un blocco quadrato largo una trentina di metri. Il loro confine si trovava praticamente a metà blocco, mentre nella parte centrale era previsto un cortile di forma allungata. L'architetto ha posto gli ingressi principali delle zone abitative uno di fronte all'altro, cioè – rispettivamente – sulla facciata occidentale e su quella orientale. Nel progetto ha segnato la gradinata cittadina (oggi intestata a Blaž Poli}) lungo la facciata occidentale, opera dell'architetto Ambrosini (cronologicamente combaciava con il piano di costruzione delle case angolari), e mediante la quale si sarebbe dovuto raggiungere il portale a livello del mezzanino. Il pianterreno, la cui grandezza era limitata dal fatto che il terreno fosse inclinato, era stato adibito esclusivamente agli affari. L'architetto, infatti, non aveva deciso di sfondare i vani sotterranei posteriori, ma alcuni contenuti tipici per il seminterrato o per il pianoterra (il deposito e il piccolo appartamento per il portinaio) sono stati ubicati sul mezzanino. La configurazione particolarmente ripida del terreno avrebbe fatto in modo che quest'ultimo, nella part nord, divenisse la parte più bassa dell'edificio. Dalla sua parte sud, orientata verso la via, era previsto un vano abitativo nella casa angolare ad ovest, mentre nella stessa parte dell'angolare est era previsto un ambulatorio88. In totale dovevano esserci ventiquattro appartamenti di superficie diversa, ma tutti con bagno e – a volte – anche la toilette separata. Le facciate dovevano essere decomposte dagli erker89 che avrebbero dovuto estendersi
85 Catalogo degli edifici, Arhitektura seccesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), op.cit., 437. 86 Lozzi Barkovi}, Julija, op.cit., 95.
dal cordone, sopra le basi dell'edificio, fino all'attico di forma triangolare. L'impressione di
87 Catalogo degli edifici, Moderna arhitektura Rijeke (Architettura moderna di Fiume), Moderna galerija, Rijeka, 2006, 158.
crescita sarebbe stata affidata alle sporgenti decorazioni verticali sulla facciata e sugli assi
88 Successivamente l’ambulatorio è diventato sede dell’azienda S.O.F.
finestre. Sopra alcune vetrine del pianoterra, lungo l'ex Via Parini, l'architetto voleva mette-
89 È illustrativa la critica mossa dalla commissione edile dell’Ufficio Tecnico che esige che i balconi chiusi (i cosiddetti "erker") vengano sostituiti da quegli aperti. In tale richiesta si nota la tendenza a considerare le caratteristiche ambientali, visto che tale tipo di costruzione chiusa non corrispondeva alla zona rivierasca. Lozzi Barkovi}, Julija, op.cit., 95.
re i mascheroni, mentre altrove ha preferito fare solo degli abbozzi di un ornamento di forma geometrica, diverso per le due angolari. 85
88 Naknadno je ordinaciju prenamijenio u sjedište poduze}a S. O. F.
Prizemlje, koje bi se prostiralo dokle bi to kosi teren dopuštao, namijenio je isklju~ivo poslo-
89 Ilustrativna je primjedba gra|evinske komisije Tehni~kog ureda koja traži da se zatvoreni balkoni, tzv. erkeri, zamijene otvorenima. U tom se zahtjevu nazire težnja za uvažavanjem ambijentalnih obilježja, budu}i da takav zatvoreni tip konstrukcije nije odgovarao primorskom podneblju. Lozzi Barkovi}, Julija, n. dj., 95.
vanju. Naime arhitekt se nije odlu~io za probijanje stražnjih podzemnih prostorija, nego je
90 E. Stipanovich (Mali Lošinj, 1887.) završio je u Trstu Visoku industrijsku školu, a habilitacijski ispit za arhitekta položio je u Zadru 1912. Zna~ajniji projekti: Magasino Bata na Korzu, Ku}a Moravez (srušeno), zgrada Mara~ na Dolcu, zgrada Lirussi na Kantridi i dr. Pro~elje i atrij današnje zgrade Transadrija kao i crkvu Sv. Josipa izgradila je njegova firma. Tomljanovi}, Senka, Biografije, Moderna arhitektura Rijeke, n. dj., 209.
biti najniža etaža. S njegove južne strane, orijentirane prema ulici, predvi|en je stambeni
91 Sin G. Rubinicha od po~etka se karijere potpisuje kao Giovanni Rubini, dok je otac to po~eo ~initi tek kasnije.
Pro~elja su trebala biti raš~lanjena erkerima89, koji bi se protezali od razdjelnih vijenaca,
92 Rubini jun. stekao je titulu doktora arhitekture pa se po tome njegov pe~at razlikuje od o~eva, budu}i da se ovaj potpisivao samo kao arhitekt. Na nekim projektima iz 1930-ih godina pojavljuju se pe~at Rubinia mla|eg i potpis njegova oca, što i ne ~udi budu}i da su dijelili projektni biro. 93 Ku}e se u daljnjem tekstu, radi lakšeg snalaženja, nazivaju: zapadna (ulaz iz ul. Pomerio), južna (ulaz iz bivše Via Ciotta, danas gradsko stubište) i uglovnica (Via Ciotta - gradsko stubište).
neke sadržaje ina~e specifi~ne za podrum ili prizemlje (spremišni prostor i mali stan za portira) smjestio na polukat. Zbog strme konfiguracije tla, on je u sjevernom dijelu trebao prostor u zapadnoj uglovnici, dok je na tom mjestu u isto~noj projektirana lije~ni~ka ordinacija88. Sveukupno su predvi|ena dvadeset i ~etiri stana nejednake kvadrature, ali s kupaonicom i u ve}ini slu~ajeva sa zasebnim nužnikom.
iznad baza gra|evina, do atika trokutnog oblika. Dojam rasta postigao bi se plitkim vertikalnim istacima na fasadi i prozorskim osima. Iznad nekih izloga u prizemlju, uz tadašnju ulicu Via Parini, arhitekt je želio postaviti maskerone, dok je drugdje uglavnom skicirao ukras geometrijskog oblika i to ne jednak za obje uglovnice.
Atelje Rubini(ch) – Stambeni blok na Pomeriju Rubinichev sin, Giovanni Rubini mla|i, po povratku sa školovanja u Rimu prvo se zaposlio u gra|evinskom poduze}u Edoarda Stipanovicha90, a zatim je, najvjerojatnije sredinom 1930ih, prešao u o~evu firmu. Ondje je ostvario manji broj projekata, koji su trebali biti tek uvod u uspješnu karijeru, koja je prekinuta arhitektovom smr}u 1939. godine. Projekti za ku}u Schupp, stambeni blok od triju ku}a A, B i C u Tizianovoj ulici, te vile Brunotti i Superina svjedo~e o 1934. i 1935. kao plodnim godinama njegova stvaralaštva. Ponajviše zbog izgleda pro~elja ove su gra|evine primjer moderne arhitekture, koja se o~ituje u njihovom pro~iš}enom izgledu, odnosno minimalizmu. Na glatkim fasadama dominantan je simetri~an raspored svih elemenata. Prevladavaju}e su ravne linije bez odstupanja koja bi poremetila dojam stati~nosti. Izuzetak je glavno pro~elje vile za Gregoria i Clementinu Superina s izduženim, ali ne i jednako dugim ugaonim balkonima na svim katovima koji stvaraju dojam pokrenutosti. Vila je zanimljiva i zbog svog tlocrta koji nema pravilan ~etvrtasti oblik. On je posljedica djelomi~nog uvla~enja sjeverne fasade u tijelo gra|evine (ulaznog dijela) i bo~nog rizalita poligonalnog oblika, širine ~etiri i pol metara, namijenjenog smještaju sobice na prvom i drugom katu te kuhinje na tre}em. U ožujku 1940. godine Tehni~ki ured i Gradska uprava odobrili su projekt za stambeni blok na sjecištu ulica Via del Pomerio (današnja ulica Pomerio) i Via Ciotta (gradsko stubište) koji nije realiziran. S obzirom na to da se na projektnoj dokumentaciji nalaze pe~at G. Rubinija91 mla|eg (dott. arch. ingegnere)92, ali i prepoznatljivi vlastoru~ni potpis njegova oca, za pretpostaviti je da se autorstvo može pripisati obojici. Ipak, uz mnogo iskusnijeg oca, sin je vjerojatno imao samo ulogu pomo}nika. Blok se trebao sastojati od triju višekatnica od kojih je jedna uglovnica93. Njihovim je smještajem formiran L-tlocrt. Jedan ulaz predvi|en je iz ulice Pomerio, a dva sa stubišta u Ciot tinoj ulici. 86
Atelier Rubini(ch) – Blocco residenziale sul Pomerio
Razvedeni tlocrt i minimalisti~ko pro~elje ku}e Superina La pianta articolata e la facciata minimalistica della casa Superina
Il figlio di Rubinich, il giovane Giovanni Rubinich, dopo esser rientrato dagli studi compiuti a Roma, ha trovato dapprima impiego presso l'impresa edile di Edoardo Stipanovich90, per poi – probabilmente verso la metà degli anni '30 del XX secolo – passare nella ditta paterna. Lì ha realizzato un numero minore di progetti che dovevano essere soltanto il preludio a una carriera di successo che però è stata bruscamente interrotta dalla scomparsa dell'architetto avvenuta nel 1939. I progetti per la casa Schupp, un blocco residenziale formato da tre edifici A, B e C in Via Tiziano, nonché le ville Branotti e Superina, ci fanno capire come il 1934 e il 1935 siano stati anni prolifici per la sua forza creativa. Questi edifici possono venir considerati esempio di architettura moderna soprattutto grazie all'aspetto delle facciate, caratterizzate dalla purezza ossia dal minimalismo. Su quelle lisce prevale la disposizione simmetrica di tutti gli elementi. Prevalgono le linee diritte senza eccezioni che potrebbero compromettere l'impressione di staticità. Fa eccezione il fronte principale della villa di Gregorio e Clementina Superina con i balconi angolari allungati ma di diversa lunghezza e che su tutti i piani rendono l'idea del movimento. La villa è interessante anche per la sua pianta che non ha una forma quadrata regolare. Essa è conseguenza di un parziale inserimento della facciata a nord nel corpo dell'edificio (parte dell'ingresso) e dell'avancorpo laterale di forma poligonale, largo quattro metri e mezzo, destinato ad ospitare la cameretta sul primo e secondo nonché la cucina sul terzo piano. Nel mese di marzo del 1940 l'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina hanno datto il benestare per il progetto riguardante un blocco residenziale sull'incrocio tra la Via del Pomerio (odierna Via Pomerio) e la Via Ciotta (gradinata municipale), che però non è andato in porto. Visto che la documentazione progettuale reca il timbro di G. Rubini91 il Giovane (dott. arch. ingegnere)92, ma pure la firma di suo padre (di mano propria e ben riconoscibile), possiamo supporre che entrambi ne siano stati autori. Comunque sia, con un padre ben più esperto, il figlio aveva probabilmente soltanto il ruolo di aiutante. 87
90 E. Stipanovich (Mali Lošinj-Lussinpiccolo, 1887) ha compiuto gli studi a Trieste presso la Scuola industriale superiore, mentre l’esame di abilitazione per architetti l’ha sostenuto a Zadar (Zara) nel 1912. I progetti più significativi sono: Magasino Bata sul Corso, Casa Moravez (abbattuta), edificio Mara~ in via Dolac, il palazzo Lirussi a Cantrida e al. La facciata e l'atrio dell'odierno palazzo Transadria come pure la chiesa di S. Giuseppe sono stati costruiti dalla sua azienda. Tomljanovi}, Senka, Biografije (Biografie), Moderna arhitektura Rijeke (L'architettura moderna di Fiume), op.cit., 209. 91 Agli inizi della carriera, il figlio di Rubinich si firma come Giovanni Rubini, mentre il padre inizia a farlo soltanto più tardi. 92 Rubini il Giovane ha conseguito la laurea di dottore in architettura ed è per questo che il suo timbro si differenzia da quello del padre, che si firmava soltanto da architetto. Su alcuni progetti del 1930 compaiono i timbri di Rubini la Giovane e la firma di suo padre, il che non dovrebbe stupire dato che i due avevano uno studio in comune.
94 U uglovnici je, u nekim stanovima, dolazak do spava}e sobe predvi|en kroz kupaonicu.
Specifi~nost zapadne gra|evine je visoki svjetlarnik nad portalom za dotok prirodne svjetlosti u prostor stubišne vertikale, smještene uz glavno pro~elje. Ono je njime okomito podijeljeno na dva jednaka dijela na kojima se istim redoslijedom nižu prozori i balkoni. Dojam vertikalnog rasta koji je ovdje postignut u kontrastu je s mirno}om sjeverne fasade susjedne uglovnice. Na njoj su dominantne horizontalne linije prisutne od poslovnog prostora u prizemlju, s pet širokih izloga, do vodoravno izduženih balkona katova. Naglasci su stavljeni na strogu simetriju, uz odsustvo ukrasa u pravom smislu te rije~i. Dekorativnu funkciju fasadne plastike preuzeli su na sebe arhitektonski elementi. Primjerice u sklopu isto~nog pro~elja uglovnice u Ciottinoj ulici planiran je erker, koji se trebao protezati visinom pet katova i završiti balkonom. Njegova bi posebnost bila u tome što bi kao ekstenzije imao uspo-
Nerealizirani projekt stambenog bloka na Pomeriju Il progetto mai realizzato del blocco residenziale in Pomerio
redne balkone. Ulaz u južnu ku}u bloka, zbog strmine tla, bio je predvi|en na nižem terenu u odnosu na ostale ulaze kompleksa, i to ~ak za visinu dviju etaža. Arhitekti su planirali iskoristiti mogu}nost djelomi~nog ukopavanja stanova i tako osigurati njihov ve}i broj, s obzirom na to da su osnovni uvjeti, poput dotoka danje svjetlosti, mogli biti zadovoljeni. Glavno pro~elje svojim se izgledom, to~nije horizontalnom razvedenoš}u fasade višekrilnim prozorima i balkonima, trebalo nadovezivati na pro~elja uglovnice. Sveukupno se objektima moglo osigurati ~etrdeset i pet stanova. U njima su pored kuhinje, dnevnog boravka, spava}e sobe, nužnika i zasebne kupaonice planirani i salon, garderoba i budoar. Jednoprostorna organizacija interijera i dalje nije bila prisutna, a pored glavnog kvadratnog ili pravokutnog hodnika negdje je projektirano i sporedno predsoblje za pristup prostorijama intimne namjene.94 Objekti su trebali biti izgra|eni na zemljištu Rubinicheva poduze}a, a za njihovu realizaciju bilo je potrebno i da Fabich, vlasnik susjedne gra|evine koju je još 1911. projektirao Emilio Ambrosini, ustupi na raspolaganje uski komad svojeg zemljišta. Umjesto dvorišta, uz gra|evine je planirana garaža. Ovaj bi projekt po gabaritima, ali i stilskim obilježjima odgovarao uz Ambrosinijevu stambenonajamnu dvojnu ku}u s po~etka stolje}a. Ona se može smatrati jednim od prvih nebodera u Rijeci, s obzirom na to da sadrži ~ak devet etaža. U tom smislu blok od triju ku}a, koji je trebao niknuti odmah kraj nje, savršeno bi se uklopio i oba bi zdanja djelovala jednako impozantno. Iako vremenski i stilski ne pripadaju istom razdoblju, skladno su se mogla nadovezivati jedno na drugo jer je Fabicheva ku}a izgra|ena u maniri geometrijske secesije i s naglaskom na simetri~nom glavnom monumentalnom pro~elju, dinamiziranom trima erkerima.
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Il blocco doveva essere formato da tre case a più piani di cui una angolare93. La loro disposizione formava una pianta a L. Un ingresso dava sulla Via del Pomerio, e due sulla gradinata di Via Ciotta. Caratteristico dell'edificio occidentale è l'alto lucernario sovrastante il portale e che doveva
93 Nella continuazione del testo, per rendere più semplice il discorso, le tre case vengono chiamate così: la casa occidentale (ingresso dalla Via Pomerio), quella a sud (ingresso dall'ex Via Ciotta, oggi gradinata cittadina) e l'angolare (Via Ciotta-gradinata cittadina). 94 In alcuni appartamenti della casa angolare, l’accesso alla camera da letto avveniva passando per il bagno.
permettere l'ingresso della luce naturale nei vani della verticale di gradinata, situata lungo la facciata principale. Quest'ultima è da essa divisa in due parti uguali sulle quali si susseguono, nella stessa disposizione, finestre e balconi. L'impressione di una crescita verticale qui ottenuta è in contrasto con la tranquillità della facciata nord della casa angolare adiacente. Qui dominano le linee orizzontali presenti a partire dai vani d'ufficio del pianterreno, con cinque larghe vetrine, fino ai balconi orizzontalmente allungati dei singoli piani. Si è voluto porre l'accento su una severa simmetria, con l'assenza di decorazioni nel vero senso della parola. La funzione decorativa della plastica di facciata è stata affidata agli elementi architettonici. Così, ad esempio, nell'ambito del fronte est della casa angolare in Via Ciotta era previsto un erker che doveva estendersi lungo ben cinque piani e terminare con un balcone. Il tutto sarebbe particolare per la presenza di balconi paralleli quali estensioni. L'ingresso nella casa a sud del blocco, vista l'inclinazione del terreno, era previsto più in basso rispetto alle altre entrate del complesso per l'altezza di ben due piani. Gli architetti pensavano di sfruttare la possibilità di un parziale interramento degli appartamenti per assicurarne così un maggior numero, visto che le condizioni primarie (ad esempio quella di avere luce naturale) potevano venir soddisfatte. La facciata principale, articolata dalla successione di finestre a più ante e balconi, doveva rappresentare la continuazione delle facciate della casa angolare. In totale potevano esserci quarantacinque appartamenti. In essi, accanto alla cucina, al soggiorno, alla camera da letto, ai servizi e al bagno separato, erano pianificati pure il guardaroba e il boudoir. L'organizzazione monolocale degli interni era ancora assente, tanto che in alcuni luoghi – accanto al corridoio quadrato o rettangolare – avevano pianificato pure un'anticamera secondaria che permettesse l'accesso ai vani intimi94. Gli edifici dovevano essere costruiti su un lotto di terreno appartenente alla ditta di Rubinich, mentre per la loro realizzazione era necessario che pure Fabich, proprietario del palazzo vicino progettato nel 1911 da Emilio Ambrosini, mettesse a disposizione una stretta fascia del proprio terreno. Invece di un cortile, accanto agli edifici si pensava di fare un garage. Stando alle dimensioni, ma anche alle caratteristiche di stile, questo edificio potrebbe corrispondere alla casa doppia residenziale e d'affitto progettata da Ambrosini all'inizio del secolo. Quest'ultima si può considerare uno dei primi grattacieli a Fiume, visto che conta ben nove piani. In tal senso, un blocco di tre case che doveva sorgere proprio accanto a lei, si sarebbe perfettamente inserito ed entrambi gli edifici sarebbero risultati imponenti. Nonostante stilisticamente e cronologicamente non appartengano allo stesso periodo, i due edifici potevano ricollegarsi armoniosamente l'uno all'altro, visto che la casa di Fabich era costruita nella maniera del liberty geometrico accentuando la facciata principale monumentale e simmetrica, resa dinamica dai tre erker. 89
Planirani izgled stambenog bloka sa isto~ne strane Il piano di come doveva essere il blocco residenziale visto da est
Katalog objekata/Catalogo degli edifici Historicizam/Storicismo Objekt: ŽENSKA GRAĐANSKA ŠKOLA Adresa: Via Clotilde inferiore/Dolac 1 Naru~itelj: Gradska štedionica Godina projekta: 1902. Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje isto~nog krila. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 8/2/51/1885 – 1903 kut. 94 škole
Opera: SCUOLA CITTADINA FEMMINILE Indirizzo: Via Clotilde inferiore/Dolac 1 Committente: Cassa comunale di risparmio Anno del progetto: 1902 Nota: Rubinich è autore del progetto della costruzione aggiunta dell'ala est. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 8/2/51/1885 – 1903 scat. 94 scuole
Objekt: VILA WICKENBURG Adresa: Via della Salute/Laginjina 14 Naru~itelj: Stefano Wickenburg Godina projekta: 1902. Napomena: 1906. ing. V. Celligoi izra|uje projekt altane i lo|e. DAR JU 51 33/1906 kut. 150, 2. V. 1906. Arhivska dokumentacija: JU 51 40/1902 kut. 143, 33/1906 kut. 150, 101/1910 kut 156; JU 2 I 48/1902
Opera: VILLA WICKENBURG Indirizzo: Via della Salute/Via Laginja 14 Committente: Stefano Wickenburg Anno del progetto: 1902 Nota: Nel 1906 l'ingengere V. Celligoi realizza il progetto dell'altana e del loggiato. DAR JU 51 33/1906 scat. 150, 2/5/1906. Documentazione d'archivio: JU 51 40/1902 scat. 143, 33/1906 scat. 150, 101/1910 scat. 156, JU 2 I 48/1902
Objekt: VILA STEINACKER Adresa: Via della Salute/Laginjina 15 Naru~itelj: Arturo Steinacker Godina projekta: 1911. Napomena: Rubinich je autor projekta adaptacije vile. Naknadno je dogra|en zapadni jednokatni korpus s krovnom terasom, vjerojatno prema Rubinichevu projektu. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 99/1911 kut. 159
Opera: VILLA STEINACKER Indirizzo: Via della Salute/Via Laginja 15 Committente: Arturo Steinacker Anno del progetto: 1911 Nota: Rubinich è autore del progetto di ristrutturazione della villa. Successivamente è stato aggiunto il corpus occidentale con un piano e terrazza sul tetto, probabilmente su progetto di Rubinich. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 99/1911 scat. 159
Secesija/Liberty Objekt: VILA PRODAM Adresa: Via dei Gelsi/Podmurvice Naru~itelj: Attilio Prodam Godina projekta: 1903. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 94/1903 kut. 146
Opera: VILLA PRODAM Indirizzo: Via dei Gelsi/Podmurvice Committente: Attilio Prodam Anno del progetto: 1903 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 94/1903 scat. 146
Objekt: KU]A GIORDANI Adresa: Via della Salute/Laginjina 3 Naru~itelj: Italico i Alice Giordani Godina projekta: 1904. Nadzornik: Matteo Glavan Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 45/1904 kut. 147
Opera: CASA GIORDANI Indirizzo: Via della Salute/Via Laginja 3 Committente: Italico e Alice Giordani Anno del progetto: 1904 Sovrintendente: Matteo Glavan Documentazione d'archivio: DAR JU 51 45/1904 scat. 147
Objekt: KU]A CRETICH Adresa: Via del Colle/Šime Ljubi}a Naru~itelj: Caterina Cretich Godina projekta: 1904. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 2/1904 kut. 147
Opera: CASA CRETICH Indirizzo: Via del Colle/Via Šime Ljubi} Committente: Caterina Cretich Anno del progetto: 1904 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 2/1904 scat. 147
Objekt: KU]A SUPERINA Adresa: Via del Calvario/Kalvarija 22 Naru~itelj: Antonio Superina Godina projekta: 1904./1905. Napomena: Ing. G. Lado i A. Diracca, vlasnici susjednih parcela, potpisali su se na projekt u znak njegova odobravanja. G. Lado je dodao i napomenu u kojoj stoji da pristaje na gradnju ku}e, pod uvjetom da svaka eventualna šteta na njegovom dvorišnu zidu ili bilo kojem drugom dijelu posjeda bude popravljena ili nov~ano nadokna|ena od strane A. Superine. Sa~uvane su dvije varijante projekta. Prva potje~e iz 1904. i razlikuje se od projekta iz 1905. po organizaciji prostorija u prizemlju. Za zidarske radove bio je zadužen Matteo Rusich. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 117/1904 kut. 148, 65/1905 kut. 149
Opera: CASA SUPERINA Indirizzo: Via del Calvario 22 Committente: Antonio Superina Anno del progetto: 1904/1905 Nota: gli ingegneri G. Lado e A. Diracca, proprietari dei terreni vicini, si sono firmati sul progetto in segno di accettazione dello stesso. G. Lado ha inoltre aggiunto che è d'accordo con il fatto che venga costruita una casa, a patto però che ogni eventuale danno sul suo muro in cortile o qualsiasi altra parte della sua proprietà gli venga risarcito o riparato da parte di A. Superina. Sono state conservate due varianti del progetto. La prima risale al 1904 e si differenzia da quella del 1905 solamente per l'organizzazione degli interni al pianterreno. I lavori di muratura sono stati affidati a Matteo Rusich. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 117/1904 scat. 148, 65/1905 scat. 1494
Objekt: VILA ALAZETTA Adresa: Via del Calvario/Kalvarija 16 Naru~itelj: Antonio Alazetta Godina projekta: 1905. Napomena: Arhitekt B. Slocovich izradio je 1913. projekt dogradnje 2. kata i proširenja vile. DAR JU 51 189/1913 kut. 165 Arhivska dokumentacija: JU 51 69/1905 kut. 149
Opera: VILLA ALAZETTA Indirizzo: Via del Calvario 16 Committente: Antonio Alazetta Anno del progetto: 1905 Nota: L'architetto B. Slocovich ha fatto nel 1913 il progetto per l'aggiunta del secondo piano e dell'ampliamento della villa. DAR JU 51 189/1913 scat. 165 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 69/1905 scat. 149
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Objekt: KU]A BRAUN-BIRÒ Adresa: Via Stefano Tür 1/Verdijeva 19 Naru~itelj: Bernardo Braun i Daniele Birò Godina projekta: 1905./1906. Napomena: Rubinich je autor projekta rekonstrukcije 2. i 3. kata te generalne obnove ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 9/1906, 109/1906 kut. 150
Opera: CASA BRAUN-BIRÒ Indirizzo: Via Stefano Tür 1/Via Verdi 19 Committente: Bernardo Braun e Daniele Birò Anno del progetto: 1905/1906 Nota: Rubinich è autore del progetto di ricostruzione del secondo e del terzo piano nonché della generale ristrutturazione della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 9/1906, 109/1906 scat. 150
Objekt: KU]E PREDONZANI Adresa: Strada comunale Fiume – Cosala/M. Franeli}a 7 i 9 Naru~itelj: bra}a Predonzani Godina projekta: 1906. Nadzornik gradnje: Carlo Rinaldo Hanke Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 70/1906 kut. 150
Opera: CASE PREDONZANI Indirizzo: Strada comunale Fiume-Cosala/Via M. Franeli} 7 e 9 Committente: i fratelli Predonzani Anno del progetto: 1906 Sovrintendente: Carlo Rinaldo Hanke Documentazione d'archivio: DAR JU 51 70/1906 scat. 150
Objekt: VILA HAUSZNER-ROSENTHAL Adresa: Via della Salute/Laginjina 13 Naru~itelj: Ignazio Hauszner, prof. i Catterina Rosenthal Godina projekta: 1907. Nadzornik gradnje: Rinaldo Carlo Hanke Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 2/1907 kut. 151, 12/1924 kut. 169 Napomena: Godine 1924., kada je vila bila u vlasništvu Ignazia Kriegera, gra|evinsko poduze}e Santa Pillepicha izradilo je projekt dogradnje terase u sklopu sjeveroisto~nog dijela vile uz kuhinju.
Opera: VILLA HAUSZNER-ROSENTHAL Indirizzo: Via della Salute/Via Laginja 13 Committente: Ignazio Hauszner, prof. e Catterina Rosenthal Anno del progetto: 1907 Sovrintendente: Rinaldo Carlo Hanke Documentazione d'archivio: DAR JU 51 2/1907 scat. 151, 12/1924 scat. 169 Nota: nel 1924, quando la villa apparteneva a Ignazio Krieger, l'azienda edile di Santo Pillepich ha realizzato il progetto di costruzione aggiunta di una terrazza nell'ambito della parte nord-orientale della villa, accanto alla cucina.
Objekt: KU]A ZA U. C. F. Adresa: Via Giuseppe Parini/Fiorella La Guardia 10 Naru~itelj: Unione Cooperativa Fiumana Godina projekta: 1907. Napomena: Rubinich sljede}e godine radi projekt du}ana u prizemlju za Giovannija Demarmelsa. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 17/1907 kut. 151, 51/1908 kut. 153
Opera: CASA PER L'U.C.F. Indirizzo: Via Giuseppe Parini/Via Fiorello La Guardia 10 Committente: Unione Cooperativa Fiumana Anno del progetto: 1907 Nota: l'anno successivo Rubinich realizza il progetto del negozio nel pianterreno su richiesta di Giovanni Demarmels. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 17/1907 scat. 151, 51/1908 scat. 153
Objekt: KU]A NORWALL Adresa: Via Serpentina/Zvonimirova ulica Naru~itelj: Edmée de Koner Norwall Godina projekta: 1910. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 98/1910 kut. 156
Opera: CASA NORWALL Indirizzo: Via Serpentina/Via Zvonimir Committente: Edmée de Koner Norwall Anno del progetto: 1910 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 98/1910 scat. 156
Objekt: KU]A SUPERINA Adresa: Plasse Naru~itelj: Antonio Superina Godina projekta: 1910./1911. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 16/1911 kut. 158
Opera: CASA SUPERINA Indirizzo: Plasse Committente: Antonio Superina Anno del progetto: 1910/1911 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 16/1911 scat. 158
Objekt: KU]A SIRIUS Adresa: Via L. de Verneda/Ivana Dežmana 3 Naru~itelj: Consorzio per la costruzione di case Godina projekta: 1910./1912. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 180/1911 kut. 160 (tlocrt potkrovlja i krova); JU 2 I 201/1910 Napomena: Ostalu projektnu dokumentaciju preuzeo je 1963. ~lan eksproprijacijske komisije. Sli~no klasicisti~ko pro~elje ima i stambena ku}a izgra|ena 1914. (Vukovarska 50), za koju možemo pretpostaviti da je realizirana na temelju Rubinicheva projekta.1
Opera: CASA SIRIUS Indirizzo: Via L. De Verneda/Via Ivan Dežman 3 Committente: Consorzio per la costruzione di case Anno del progetto: 1910/1912 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 180/1911 scat. 160 (pianta del sottotetto e del tetto); JU 2 I 201/1910 Nota: la rimanente documentazione progettuale è stata ritirata nel 1963 da parte di un membro della commissione espropri. Una simile facciata classicistica la troviamo pure nella casa residenziale costruita nel 1914 (Via Vukovar 50), per la quale possiamo supporre che sia stata realizzata secondo un progetto di Rubinich1.
Objekt: KU]A SEPICH Adresa: Via M. Buonarroti/F. Prešerna 1/Baštijanova ulica Naru~itelj: Giacomina Sepich Godina projekta: 1911. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 22/1910 kut. 156, 97/1911 kut. 159
Opera: CASA SEPICH Indirizzo: Via M. Buonarroti/Via F.Prešern 1/Via Baštijan Committente: Giacomina Sepich Anno del progetto: 1911 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 22/1910 scat. 156, 97/1911 scat. 159
Objekt: RADNI^KO NASELJE CENTOCELLE Adresa: Strada nuova per Scurigne/Pore~ka ulica Naru~itelj: Impresa Fiumana per costruzioni Società in azioni Godina projekta: 1911. – 1912. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 201 i 202/1911 kut. 160
Opera: AGGLOMERATO OPERAIO CENTOCELLE Indirizzo: Strada nuova per Scurigne/Via Parenzo Committente: Impresa Fiumana per costruzioni Società in azioni Anno del progetto: 1911-1912 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 201 e 202/1911 scat. 160
Objekt: KU]A SCHNORR I Adresa: Belveder Naru~itelj: Giuseppe Schnorr Godine projekata: 1902. i 1911. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 58/1902 kut. 144, 73/1911 kut. 158
Opera: CASA SCHNORR I Indirizzo: Belvedere Committente: Giuseppe Schnorr Anni dei progetti: 1902 e 1911 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 58/1902 scat. 144, 73/1911 scat. 158
1 Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi Rijeke, ICR, Rijeka, 2010., 83.
1 Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u arhitekturi Rijeke (Il liberty nell'architettura di Fiume), ICR, Rijeka, 2010, 83.
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Katalog objekata/Catalogo degli edifici Objekt: KU]A SCHNORR II Adresa: Belveder Naru~itelj: Giuseppe Schnorr Godina projekta: 1912. Nadzornik: F. Matkovi} Napomena: F. Matkovi} izradio je 1913. godine projekt novog pro~elja i za~elja. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 89/1912 kut. 161, 43/1913 kut. 164
Opera: CASA SCHNORR II Indirizzo: Belvedere Committente: Giuseppe Schnorr Anno del progetto: 1912 Sovrintendente: F. Matkovi} Nota: F. Matkovi} ha steso nel 1913 il progetto della nuova facciata anteriore e posteriore. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 89/1912 scat. 161, 43/1913 scat. 164
Objekt: DVOJNA UGLOVNICA ZA S. O. F. Adresa: Via Giuseppe Parini/F. La Guardia Naru~itelj: Società Operaia Fiumana Godina projekta: 1912. – 1914. Napomena: Izveden je samo jedan objekt (F. La Guardia 4). Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 211/1912 kut. 163, 121/1914 kut. 167
Opera: CASA ANGOLARE DOPPIA PER LA S.O.F. Indirizzo: Via Giuseppe Parini/F. La Guardia Committente: Società Operaia Fiumana Anno del progetto: 1912-1914 Nota: È stato realizzato soltanto un edificio (F. La Guardia 4). Documentazione d'archivio: DAR JU 51 211/1912 scat. 163, 121/1914 scat. 167
Objekt: KU]A BATTESTIN Adresa: Calle S. Sebastiano/Stari grad Naru~itelj: Antonia Battestin Godina projekta: 1915. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 13/1915 kut. 168
Opera: CASA BATTESTIN Indirizzo: Calle S. Sebastiano/Cittavecchia Committente: Antonia Battestin Anno del progetto: 1915 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 13/1915 scat. 168
Objekt: KU]A ZA UNIONE - S. A. F. PER COSTRUZIONI Adresa: Via XX Settembre/Via Roma/Žrtava fašizma 4 Naru~itelj: "Unione" – Società anonima fiumana per costruzioni Godina projekta: 1926. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 46/1926 kut.169
Opera: CASA PER L'UNIONE – S.A.F. PER COSTRUZIONI Indirizzo: Via XX Settembre/Via Roma/Via Žrtava Fašizma 4 Committente: "Unione" – Società anonima fiumana per costruzioni Anno del progetto: 1926 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 46/1926 scat. 169
Objekt: KU]A OSTROUSKA Adresa: Via della Brazza/Via della Torretta/Ulica V. Benca Naru~itelj: Rodolfo Ostrouska Godina projekta: 1933. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 54/1933 kut. 173
Opera: CASA OSTROUSKA Indirizzo: Via della Brazza/Via della Torretta/Via V. Benac Committente: Rodolfo Ostrouska Anno del progetto: 1933 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 54/1933 scat. 173
Projekti dogradnji, pregradnji i adaptacija/Progetti di costruzioni aggiunte, costruzioni di tramezzi e adattamenti Objekt: KU]A PILLEPICH Adresa: Via Paralella/L. da Vinci/I. Marinkovi}a/Stube V. ^etkovi}a Naru~itelj: Giacomo Pillepich Godine projekata: 1904. i 1909. Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje 2. kata i proširenja ku}e iz 1904. te projekta dogradnje 3. kata iz 1909. Za zidarske radove 1904. bio je zadužen A. Pillepich. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 128/1904, 60/1909 kut. 155
Opera: CASA PILLEPICH Indirizzo: Via Parallela/L. Da Vinci/Via I. Marinkovi}/Gradinata V. ^etkovi} Committente: Giacomo Pillepich Anni dei progetti: 1904 e 1909 Nota: Rubinich è l'autore del progetto di aggiunta del secondo piano e dell'ampliazione della casa (1904), nonché del progetto di aggiunta del terzo piano (1909). I lavori di muratura del 1904 erano stati affidati ad A. Pillepich. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 128/1904, 60/1909 scat. 155
Objekt: KU]A KOVÀCS Adresa: Belvedere superiore/Tizianova 40 Naru~itelj: Alessandro Kovàcs Godina projekta: 1905. Napomena: Rubinich je autor projekta pregradnje ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 52/1905 kut. 149
Opera: CASA KOVÀCS Indirizzo: Belvedere superiore/Via Tiziano 40 Committente: Alessandro Kovàcs Anno del progetto: 1905 Nota: Rubinich è autore del progetto per la costruzione del tramezzo della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 52/1905 scat. 149
Objekt: KU]A STEINMANN Adresa: Via del Canale e Piazza Ürmèny/Ivana Zajca 2 i Ribarska ulica 5 Naru~itelj: Ignazio Steinmann Godina projekta: 1905. Napomena: Rubinich je autor projekta obnove 2. i dogradnje 3. i 4. kata. Arhivska dokumentacija: JU 51 42/1905 kut. 149
Opera: CASA STEINMANN Indirizzo: Via del Canale e Piazza Ürmèny/Via I. Zajc 2 e Via Ribarska 5 Committente: Ignazio Steinmann Anno del progetto: 1905 Nota: Rubinich è autore del progetto di ristrutturazione del secondo nonché dell'aggiunta del terzo e del quarto piano. Documentazione d'archivio: JU 51 42/1905 scat. 149
Objekt: KU]A NEUBERGER Adresa: Via degli Orti/Slaviše Vajnera ^i~e 11 Naru~itelj: Ermanno Neuberger Godina projekta: 1907. Napomena: Rubinich je autor projekta obnove ku}e. Za istog naru~itelja 1906. izradio je i projekt za verandu ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 104/1906 kut. 150, 35/1907 kut. 151
Opera: CASA NEUBERGER Indirizzo: Via degli Orti/Via Slaviša Vajner ^i~a 11 Committente: Ermanno Neuberger Anno del progetto: 1907 Nota: Rubinich è autore del progetto di rinnovamento della casa. Per lo stesso committente ha realizzato nel 1906 il progetto per la veranda. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 104/1906 scat. 150, 35/1907 scat.151
Objekt: VILA CSEPREGHY Adresa: Via Tiziano 12 Naru~itelj: C. Csepreghy Godina projekta: 1908./1909. Napomena: Srušeno. Rubinich je autor projekta proširenja i djelomi~ne izmjene vile. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 81/1903 kut. 146, 31/1909 kut. 155
Opera: VILLA CSEPREGHY Indirizzo: Via Tiziano 12 Committente: C. Csepreghy Anno del progetto: 1908/1909 Nota: Abbattuto. Rubinich è autore del progetto di ampliamento e di parziale modifica della villa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 81/1903 scat. 146, 31/1909 scat. 155
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Objekt: KU]A MATEICICH Adresa: Strada Belvedere/Tizianova 4 Naru~itelj: Antonio Mateicich Godina projekta: 1909. Napomena: Rubinich je autor projekta pro~elja. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 81/1908 kut. 153
Opera: CASA MATEICICH Indirizzo: Strada Belvedere/Via Tiziano 4 Committente: Antonio Mateicich Anno del progetto: 1909 Nota: Rubinich è autore del progetto per la facciata. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 81/1908 scat. 153
Objekt: KU]A PURATICH Adresa: Cosala-Belveder Naru~itelj: Elena Puratich ro|. Bizjak Godina projekta: 1910. Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje dvaju katova i proširenja ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 47/1910 kut. 156
Opera: CASA PURATICH Indirizzo: Cosala-Belvedere Committente: Elena Puratich n. Bizjak Anno del progetto: 1910 Nota: Rubinich è autore del progetto per l'aggiunta di due piani e per l'ampliamento della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 47/1910 scat.156
Objekt: KU]A FRAITAG Adresa: Belvedere sup./Tizianova Naru~itelj: G. Fraitag Godina projekta: 1911. Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje kata. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 114/1911 kut. 159
Opera: CASA FRAITAG Indirizzo: Belvedere sup./Via Tiziano Committente: G. Fraitag Anno del progetto: 1911 Nota: Rubinich è autore del progetto per l'aggiunta del piano. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 114/1911 scat. 159.
Objekt: KU]A ZA HRVATSKU ŠTEDIONICU Adresa: Via del Corso/Korzo Naru~itelj: Cassa di Risparmio Croata Godina projekta: 1911. Napomena: Rubinich je autor projekta adaptacije gra|evine. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 4/1911 kut. 158
Opera: CASA PER LA CASSA DI RISPARMIO CROATA Indirizzo: Via del Corso/Corso Committente: Cassa di Risparmio Croata Anno del progetto: 1911 Nota: Rubinich è autore del progetto di adattamento dell'edificio. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 4/1911 scat. 158
Objekt: KU]A SLAVICH Adresa: Via Risorta/Ulica 1. maja Naru~itelj: Slavich Ignazio i Michelina Godina projekta: 1911. Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje 4. kata. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 104/1911 kut. 159
Opera: CASA SLAVICH Indirizzo: Via Risorta/Via 1o maggio Committente: Slavich Ignazio e Michelina Anno del progetto: 1911 Nota: Rubinich è autore del progetto per l'aggiunta del quarto piano. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 104/1911 scat. 159
Objekt: KU]A HOST Adresa: Plasse, Scurigne inf./Bakarska 3 Naru~itelj: Giuseppe i Sabina Host Godina projekta: 1911. Napomena: Rubinich je autor rekonstrukcije ku}e i dogradnje dvaju katova. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 95/1911 kut. 159
Opera: CASA HOST Indirizzo: Plasse, Scurigne inf./Via Buccari 3 Committente: Giuseppe e Sabina Host Anno del progetto: 1911 Nota: Rubinich è autore della ristrutturazione della casa e dell'aggiunta di due piani. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 95/1911 scat. 159
Objekt: KU]A SEGNAN Adresa: Cosala Naru~itelj: Romano Segnan Godina projekta: 1911./1912. Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje 1. kata i proširenja ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 189/1911 kut. 160
Opera: CASA SEGNAN Indirizzo: Cosala Committente: Romano Segnan Anno del progetto: 1911/1912 Nota: Rubinich è autore del progetto per l'aggiunta del primo piano e per l'ampliamento della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 189/1911 scat. 160
Objekt: SANATORIO FIUMANO Adresa: Via Pomerio/Ive Marinkovi}a 9 – 11 Naru~itelj: Sanatorio Fiumano S. A. Godina projekta: 1914. Autor: Bruno Slocovich Napomena: Rubinich je autor projekta dogradnje zapadnog krila iz 1914. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 54/1913 kut. 164
Opera: SANATORIO FIUMANO Indirizzo: Via Pomerio/Via Ive Marinkovi} 9-11 Committente: Sanatorio Fiumano S.A. Anno del progetto: 1914 Autore: Bruno Slocovich Nota: Rubinich è l'autore del progetto per l'aggiunta dell'ala occidentale del 1914. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 54/1913 scat. 164
Objekt: KU]A MATCOVICH Adresa: Viale XVII Novembre/Krešimirova ulica Naru~itelj: Credito Generale Godina projekta: 1921. Napomena: Rubinich je autor projekta obnove prizemlja ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 29/1921 kut. 168
Opera: CASA MATCOVICH Indirizzo: Viale XVII Novembre/Via Krešimir Committente: Credito Generale Anno del progetto: 1921 Nota: Rubinich è l'autore del progetto di ristrutturazione del pianoterra. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 29/1921 scat. 168
Objekt: KU]A COLONICA Adresa: Plasse (?) Naru~itelj: S. A. Fiumana delle Radiocomunicazioni Godina projekta: 1922. Napomena: Rubinich je autor projekta obnove ku}e na mjestu bivše vile G(h)izcy. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 29/1922 kut. 168
Opera: CASA COLONICA Indirizzo: Plasse (?) Committente: S. A. Fiumana delle Radiocomunicazioni Anno del progetto: 1922 Nota: Rubinich è l'autore del progetto per il rinnovamento della casa sul posto dell'ex villa G(h)iczy. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 29/1922 scat. 168
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Katalog objekata/Catalogo degli edifici Objekt: KU]A MICALEVICH Adresa: Via Carso/R. Tomši}a 1 (Banderovo) Naru~itelj: Antonio Micalevich Godina projekta: 1933. Napomena: Rubinich je autor projekta proširenja ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 53/1933 kut. 173
Opera: CASA MICALEVICH Indirizzo: Via Carso/Via R.Tomši} 1 (Banderovo-Montegrappa) Committente: Antonio Micalevich Anno del progetto: 1933 Nota: Rubinich è autore del progetto per l'ampliamento della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 53/1933 scat. 173
Objekt: KU]A GOBBO Adresa: Via Trieste/V. C. Emina Naru~itelj: Giovanni Gobbo Godina projekta: 1933. Napomena: Rubinich je autor projekta proširenja ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 38/1933 kut. 173
Opera: CASA GOBBO Indirizzo: Via Trieste/Via V. C. Emin Committente: Giovanni Gobbo Anno del progetto: 1933 Nota: Rubinich è autore del progetto di ampliamento della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 38/1933 scat. 173
Projekti "manjih" dogradnji, pregradnji i adaptacija/Progetti di costruzioni aggiunte, costruzioni di tramezzi e adattamenti "minori" Objekt: TERASA KU]E BATTESTIN Adresa: Calvaria Naru~itelj: Antonia Battestin Godina projekta: 1906. Napomena: Terasa je projektirana u sklopu ugostiteljskog objekta. Prema Rubinichevu projektu iz 1914. naknadno su u~injene neke promjene na terasi i kuglani ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 89/1906 kut. 150, 109/1914 kut. 167
Opera: TERRAZZA DELLA CASA BATTESTIN Indirizzo: Calvaria Committente: Antonia Battestin Anno del progetto: 1906 Nota: la terrazza è stata progettata nell'ambito dell'impianto alberghiero. Secondo il progetto di Rubinich risalente al 1914, successivamente sono stati fatti dei cambiamenti riguardanti la terrazza e il bocciodromo della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 89/1906 scat. 150, 109/1914 scat. 167
Objekt: LOKALI KU]E PRENCIS Adresa: Via Molo Naru~itelj: M. Weiss, (Fiume, Corso 11) Godina projekta: 1907. – 1909. Napomena: Rubinich je autor projekta obnove lokala i metalne konstrukcije staklenog krovišta u sklopu dogradnje terase 2 kata. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 178/1908 kut. 154, 12/1909 kut. 155
Opera: LOCALI DELLA CASA PRENCIS Indirizzo: Via Molo Committente: M. Weiss (Fiume, Corso 11) Anno del progetto: 1907-1909 Nota: Rubinich è autore del progetto di rinnovamento dei locali e della costruzione metallica del tetto in vetro nell'ambito dell'aggiunta della terrazza al secondo piano. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 178/1908 scat. 154, 12/1909 scat. 155
Objekt: DU]ANI KU]E JAGODNIK Adresa: Via degli Operai/Ljudevita Mateši}a Naru~itelj: Francesco Jagodnik Godina projekta: 1910./1911. Nadzornik: Giovanni Bellen (?) Napomena: Projekt se odnosi na dva du}ana u prizemlju ku}e. Na projektu je otisnut pe~at poduze}a Società Operaia Fiumana, a kao predsjednik potpisao se Rubinich. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 104/1911 kut. 159
Opera: NEGOZI DELLA CASA JAGODNIK Indirizzo: Via degli Operai/Via Lj. Mateši} Committente: Francesco Jagodnik Anno del progetto: 1910/1911 Sovrintendente: Giovanni Bellen (?) Nota: Il progetto riguarda due negozi al pianterreno della casa. Sul progetto si trova il timbro della ditta Società Operaia Fiumana, mentre Rubinich si è firmato in veste di presidente. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 104/1911 scat. 159
Objekt: PALAZZO MODELLO Adresa: Via del Lido/Uljarska 1 Naru~itelj: Cassa comunale di Risparmio Godina projekta: 1912. – 1913. Napomena: Rubinich je autor projekta zatvaranja južnog trijema u poslovni prostor. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 164/1912 kut. 162, 49/1913 kut. 164; K-7 279 (album 2 RI-102, album 1 RI-20)
Opera: PALAZZO MODELLO Indirizzo: Via del Lido/Via delle Pile 1 Committente: Cassa comunale di Risparmio Anno del progetto: 1912-1913 Nota: Rubinich è autore del progetto di chiusura del portico a sud per ottenere un vano d'ufficio. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 164/1912 scat. 162, 49/1913 scat. 164; K-7 279 (album 2, RI-102, album 1 RI-20)
Objekt: PORTAL KU]E PRENCIS Adresa: Via della Torre Naru~itelj: M. Weiss/Giovanni Prencis Godina projekta: 1912. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 138/1912 kut. 162
Opera: PORTALE DELLA CASA PRENCIS Indirizzo: Via della Torre Committente: M. Weiss/Giovanni Prencis Anno del progetto: 1912 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 138/1912 scat. 162
Objekt: KU]A OSSOINACK Adresa: Via F. Deák/Krešimirova ulica Naru~itelj: Andrea Ossoinack Godina projekta: 1913. Napomena: Rubinich je autor projekta novog stubišta ku}e i proširenja kina Parigi. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 159/1913 kut. 165
Opera: CASA OSSOINACK Indirizzo: Via F. Deák/Via Krešimir Committente: Andrea Ossoinack Anno del progetto: 1913 Nota: Rubinich è l'autore del progetto della nuova gradinata della casa e dell'ampliamento del cinema Parigi. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 159/1913 scat. 165
Objekt: DU]ANI UZ PRAVOSLAVNU CRKVU Adresa: Via Lod Kossuth/Adami}eva ulica Naru~itelj: Comunità Serbo Ortodossa Godina projekta: 1913. Napomena: Du}ani su 1884. izgra|eni prema projektu Giuseppea Chieriga.2 Rubinich je autor projekta njihova preure|enja. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 126/1912 kut. 162, 3/1914 kut. 166
Opera: NEGOZI VICINO ALLA CHIESA ORTODOSSA Indirizzo: Via Lod Kossuth/Via Adamich Committente: Comunità Serbo Ortodossa Anno del progetto: 1913 Nota: nel 1884 i negozi sono stati costruiti secondo il progetto di Giuseppe Chierigo2. Rubinich è autore del progetto per la loro ristrutturazione. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 126/1912 scat. 162, 3/1914 scat. 166
2 Lozzi Barkovi}, Julija, Trgovine, n. dj., 207.
2
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Lozzi Barkovi}, Julija, Trgovine (Negozi), op.cit., 207.
Objekt: IZLOZI TRGOVINE BLAŽI] Adresa: Via del Fosso/A. Star~evi}a Naru~itelj: Tomo Blaži} Godina projekta: 1915. Napomena: Rubinich je autor projekta produženja izloga. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 20/1915 kut. 168
Opera: VETRINE DEI NEGOZI BLAŽI] Indirizzo: Via del Fosso/Via A. Star~evi} Committente: Tomo Blaži} Anno del progetto: 1915 Nota: Rubinich è autore del progetto di allungamento delle vetrine. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 20/1915 scat. 168
Objekt: BALKON KU]E SARSON I SCARPA Adresa: Cosala Naru~itelj: Sarson Cesare i Scarpa Romano Godina projekta: 1915. Napomena: Rije~ je o ugaonom balkonu s konzolama u sklopu 1. kata ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 16/1915 kut. 168
Opera: BALCONE DELLA CASA SARSON E SCARPA Indirizzo: Cosala Committente: Sarson Cesare e Scarpa Romano Anno del progetto: 1915 Nota: si tratta di un balcone angolare con sostegno nell'ambito del primo piano della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 16/1915 scat. 168
Objekt: TERASA I BALKONI VILE MEICHSNER Adresa: Via Buonarroti/Laginjina (1) Naru~itelj: Vittorio Meichsner Godina projekta: 1917. Napomena: Srušen je cijeli objekt. Rubinich je autor projekta terase i dvaju balkona vile. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 12/1917 kut. 168; JU 2 I – 176/1893
Opera: TERRAZZA E BALCONI DELLA VILLA MEICHSNER Indirizzo: Via Buonarroti/Via Laginja (1) Committente: Vittorio Meichsner Anno del progetto: 1917 Nota: L'intero edificio è stato abbattuto. Rubinich è autore del progetto della terrazza e di due balconi della villa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 12/1917 scat. 168; JU 2 I – 176/1893
Objekt: TEATRO FENICE Adresa: Via Giovanni de Ciotta/Dolac 13 Naru~itelj: L'Edile Società Anonima - Impresa del Teatro Fenice, Lovrich Strehler, Fiume Godine projekata: 1922. i 1923. Napomena: Rubinich je 1922. izradio projekt za dogradnju prostorije za pušenje u sklopu 1. kata i terase u razini 2. kata. Godine 1923. Tehni~ki ured i Gradska uprava odobrili su mu projekt za novo stubište prema galeriji. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 2/1922 kut. 168, 41/1923 kut. 169
Opera: TEATRO FENICE Indirizzo: Via Giovanni de Ciotta/Via Dolac 13 Committente: L'Edile Società Anonima – Impresa del Teatro Fenice, Lovrich Strehler, Fiume Anni dei progetti: 1922 e 1923 Nota: nel 1922 Rubinich ha realizzato il progetto per l'aggiunta del vano fumatori nell'ambito del primo piano e per la terrazza al secondo piano. Nel 1923 l'Ufficio Tecnico e l'Amministrazione cittadina hanno approvato il suo progetto per la nuova gradinata verso la galleria. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 2/1922 scat. 168, 41/1923 scat. 169
Objekt: GARSONIJERA ZA VRATARA Adresa: Slaviše Vajnera ^i~e (Pomerio) Godina projekta: 1927. Napomena: Garsonijera je predvi|ena u dvorištu ku}a br. 6 i 8, autora V. Celligoia. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 44/1927 kut. 170
Opera: APPARTAMENTO-STUDIO PER IL PORTINAIO Indirizzo: Via Slaviša Vajner ^i~a (Pomerio) Anno del progetto: 1927 Nota: l'appartamento-studio era previsto nel cortile delle case nr. 6 e 8, dell'autore V. Celligoi. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 44/1927 scat. 170.
Industrijski objekti/Edifici industriali Objekt: TVORNICA PARKETA Adresa: Via del Macello/dei Molini/Vodovodna ulica Naru~itelj: A. Battestini i C. Milch Prima fabbrica Fiumana di parchetti, Laboratorio Falegname a Vapore Godina projekta: 1904. Napomena: Rubinich je autor projekta proširenja tvorni~kog kompleksa. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 11/1904 kut. 147, 21/1905 kut. 149
Opera: PARCHETTIFICIO Indirizzo: Via del Macello/di Molini/Via dell'Acquedotto Committente: A. Battestini e C. Milch Prima fabbrica Fiumana di parchetti, Laboratorio Falegname a Vapore Anno del progetto: 1904 Nota: Rubinich è autore del progetto di ampliamento del complesso della fabbrica. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 11/1904 scat. 147, 21/1905 scat. 149
Objekt: UPRAVNA ZGRADA BETONARE Adresa: Via di Volosca/M. Bara~a Naru~itelj: ing. Luigi Pollàk Godina projekta: 1906. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 27/1906 kut. 150
Opera: SEDE AMMINISTRATIVA DEL CEMENTIFICIO Indirizzo: Via di Volosca/Via M. Bara~ Committente: ing. Luigi Pollàk Anno del progetto: 1906 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 27/1906 scat. 150
Objekt: ULJARA HUNGARIA Adresa: Via di Volosca/M. Bara~a Naru~itelj: "Hungaria", Società Anonima Ungherese per la fabbricazione e raffinatura di olii vegetali Godina projekta: 1907. Napomena: Srušeno. Rubinich je autor i projekta vodovodnog sustava Uljare. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 43/1907 i 69/1907 kut. 151
Opera: OLEIFICIO HUNGARIA Indirizzo: Via di Volosca/Via M. Bara~ Committente: "Hungaria", Società Anonima Ungherese per la fabbricazione e raffinatura di olii vegetali Anno del progetto: 1907 Nota: Abbattuto. Rubinich è autore pure del progetto del sistema-acquedotto dell'oleificio. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 43/1907 e 69/1907 scat. 151
Objekt: KOTLOVNICA PRŽIONICE KAKAA Adresa: Molo Rodolfo/Orlandov gat Naru~itelj: Enrico Kugler u ime poduze}a Gerbeaud. Godina projekta: 1909. Napomena: Rubinich je autor projekta rekonstrukcije kotlovnice koja je do danas srušena. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 109/1909 kut. 155
Opera: CALDAIA DELLO STABILIMENTO PER LA TORREFAZIONE DEL CACAO Indirizzo: Molo Rodolfo/Molo Orlando Committente: Enrico Kugler a nome dell'azienda Gerbeaud Anno del progetto: 1909 Nota: Rubinich è autore del progetto di ricostruzione della caldaia che fino ad oggi è stata demolita. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 109/1909 scat. 155
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Katalog objekata/Catalogo degli edifici Objekt: UPRAVNA ZGRADA TERMOELEKTRANE3 Adresa: Via dei Molini/Macello/Vodovodna 26 Naru~itelj: Comune di Fiume Godina projekta: 1909. Napomena: Projekt zgrade nije prona|en. Zidana ograda s ukrasnom kovanoželjeznom ogradom (uklonjena) mogla je biti izgra|ena prema Rubinichevom ili Ambrosinijevom nacrtu. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 4/1909 kut. 111 (ograda i ulazna vrata)
Opera: SEDE AMMINISTRATIVA DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA3 Indirizzo: Via dei Molini/Macello/Via dell'Acquedotto 26 Committente: Comune di Fiume Anno del progetto: 1909 Nota: Il progetto dell'edificio non è stato trovato. La ringhiera in muratura con elementi in ferro battuto (rimossa) potrebbe essere stata costruita su disegno di Rubinich o Ambrosini. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 4/1909 scat. 111 (ringhiera e porta d'ingresso)
Objekt: DVIJE NADSTREŠNICE Adresa: Molo Rodolfo/Orlandov gat Naru~itelj: Ma|arska državna željeznica Godina projekta: 1911. Napomena: Nadstrešnice su izra|ene od armiranog betona. Povezivale su 8. i 9. te 10. i 11. skladište.4 Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 40/1911 kut. 158
Opera: DUE TETTOIE Indirizzo: Molo Rodolfo/Molo Orlando Committente: Ferrovie statali ungheresi Anno del progetto: 1911 Nota: le pensiline sono state costruite in cemento armato. Fungevano da collegamento tra l'ottavo e il nono nonché tra il decimo e l'undicesimo magazzino4. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 40/1911 scat. 158
Objekt: KOTLOVNICA PLINARE Adresa: Via di Volosca/M. Bara~a Naru~itelj: Usina a gas di Fiume/Wiener Gasindustriegesellschaft Godina projekta: 1911. Napomena: Srušeno. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 87/1911 kut. 159
Opera: CALDAIA DELL'OFFICINA DEL GAS Indirizzo: Via di Volosca/Via M. Bara~ Committente: Usina a gas di Fiume/Wiener Gasindustriegesellschaft Anno del progetto: 1911 Nota: Abbattuta. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 87/1911 scat. 159
Objekt: STAMBENA ZGRADA SA SKLADIŠTEM Adresa: Via di Volosca/M. Bara~a Naru~itelj: Ma|arska državna željeznica Godina projekta: 1911. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 5/1911 kut. 158
Opera: EDIFICIO ABITATIVO CON MAGAZZINO Indirizzo: Via di Volosca/Via M. Bara~ Committente: Ferrovie statali ungheresi Anno del progetto: 1911 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 5/1911 scat. 158
Objekt: ZGRADA ZA ŠKURINJSKI KAMENOLOM Naru~itelj: Impresa Fiumana per Costruzioni, Società per azioni Godina projekta: 1911. Autori: Giovanni Rubinich i Arturo Hering, Impresa per Costruzioni sui Fondi ex Sirola Napomena: Rije~ je o objektu s pogonom za razbijanje kamena. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 57/1911 kut. 158
Opera: EDIFICIO PER LA PETRIERA DI SCURIGNE Committente: Impresa Fiumana per Costruzioni, Società per azioni Anno del progetto: 1911 Autori: Giovanni Rubinich e Arturo Hering, Impresa per Costruzioni sui fondi ex Sirola Nota: si tratta di un edificio con impianto per la frantumazione della pietra Documentazione d'archivio: DAR JU 51 57/1911 scat. 158
Objekt: KOTLOVNICA TVORNICE TANINA Adresa: Via Canova/Trinajsti}eva (?) Naru~itelj: S. A. Prodotti tannici, Fiume/Gerbstoffe-Fabriks, Actien-Gesellschaft Godina projekta: 1915./1923. Napomena: Tehni~ki ured zaveo je pod istim brojem i projekt za dvije staje te za potkiva~ku radionicu na ra~un Lorenza Superine. Autor tih objekata bio je Mario Ambrosini. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 29/1915 kut. 168
Opera: CALDAIA DELLA FABBRICA DEL TANNINO Indirizzo: Via Canova/Via Trinajsti} (?) Committente: S. A. Prodotti tannici, Fiume/Gerbstoffe-Fabriks, Actien-Gesellschaft Anno del progetto: 1915/1923 Nota: L'Ufficio Tecnico ha classificato con lo stesso numero anche il progetto per due stalle nonché l'officina del maniscalco per conto di Lorenzo Superina. Autore di suddetti edifici era Mario Ambrosini. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 29/1915 scat. 168
Objekt: KOTLOVNICA PIVOVARE Adresa: Viale XVII Novembre/Krešimirova Naru~itelj: Fabbrica di birra Litorale, S. A. Fiume Godina projekta: 1922. Napomena: Rubinich je autor projekta kotlovnice i sale za rukovanje bocama. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 21/1922 kut. 168
Opera: CALDAIA DELLA BIRRERIA Indirizzo: Viale XVII Novembre/Via Krešimir Committente: Fabbrica di birra Litorale, S. A. Fiume Anno del progetto: 1922 Nota: Rubinich è autore del progetto della caldaia e dalla sala per la manipolazione delle bottiglie. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 21/1922 scat. 168
Sportski objekti/Impianti sportivi Objekt: ZGRADA VESLA^KOG KLUBA FIUMANI Adresa: lukobran Naru~itelj: Spettabile Società dei Canottieri Fiumani Godina projekta: 1904. Napomena: Srušeno. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 20/1904 kut. 147
Opera: EDIFICIO DELLA SOCIETÀ DI CANOTTAGGIO FIUMANI Indirizzo: mololongo Committente: Spettabile Società dei Canottieri Fiumani Anno del progetto: 1904 Nota: Abbattuto. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 20/1904 scat. 147
Objekt: ZGRADA VESLA^KOG KLUBA LIBURNIA Adresa: lukobran Naru~itelj: Spettabile Società dei Canottieri Liburnia Godina projekta: 1904. Napomena: Srušeno. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 22/1904 kut. 147
Opera: EDIFICIO DELLA SOCIETÀ DI CANOTTAGGIO LIBURNIA Indirizzo: mololongo Committente: Spettabile Società dei Canottieri Liburnia Anno del progetto: 1904 Nota: Abbattuto. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 22/1904 scat. 147
3 Rotim-Malvi}, Jasna, Industrija, Arhitektura secesije u Rijeci, Moderna galerija Rijeka, 1997., 330.
3 Rotim-Malvi}, Jasna, Industrija (Industria), Arhitektura secesije u Rijeci (Architettura liberty a Fiume), Moderna galerija Rijeka, 1997, 330.
4 Isto, 326.
4 Ibid., 326.
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Objekt: ZGRADA VESLA^KOG KLUBA LIBURNIA Adresa: lukobran Naru~itelj: Club Canottieri Liburnia Godina projekta: 1910. Napomena: Srušeno. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 128/1910 kut. 157
Opera: EDIFICIO DELLA SOCIETÀ DI CANOTTAGGIO LIBURNIA Indirizzo: mololongo Committente: Club Canottieri Liburnia Anno del progetto: 1910 Nota: Abbattuto. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 128/1910 scat. 157
Objekt: ZGRADA VESLA^KOG KLUBA QUARNERO Adresa: lukobran Naru~itelj: Nautico sport club Quarnero Godina projekta: 1910. Napomena: Srušeno. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 127/1910 kut. 157
Opera: EDIFICIO DELLA SOCIETÀ DI CANOTTAGGIO QUARNERO Indirizzo: mololongo Committente: Nautico sport club Quarnero Anno del progetto: 1910 Nota: Abbattuto. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 127/1910 scat. 157
Izvedba radova/Esecuzioni dei lavori Objekt: VILA LADO Adresa: Via del Calvario/Kalvarija 20 Naru~itelj: ing. Guido Lado Godina projekta: 1902. Autor: ing. Guido Lado Napomena: Sa~uvan je samo projekt iz 1926. za dogradnju 2. kata. DAR JU 51 28/1926 kut. 169 Arhivska dokumentacija: JU 2 I 152/1902, 18. IX. 1902.; 14694/1926, 23. XII. 1926.
Opera: VILLA LADO Indirizzo: Via del Calvario/Calvaria 20 Committente: ing. Guido Lado Anno del progetto: 1902 Autore: ing. Guido Lado Nota: È stato conservato solo il progetto del 1926 per l'aggiunta del secondo piano. DAR JU 51 28/1926 scat. 169 Documentazione d'archivio: JU 2 I 152/1902, 18/9/1902; 14694/1926, 23/12/1926
Objekt: KOMUNALNA KLAONICA Adresa: Via del Macello/Vodovodna ulica Naru~itelj: Comune di Fiume Godine izgradnje: 1904. – 1907. Autor: Tehni~ki ured (1901.) Autor nacrta fasada: Carlo Pergoli Glavni koordinator izgradnje: Guido Lado Arhivska dokumentacija: DAR JU 2 H 50/1895, Progetto per il nuovo macello della Città di Fiume, Lavori da muratore, No. 1834, 15. III. 1904.; No. 1892, 6. IX. 1904.; No. 1227/1904, 11. VI. 1904; H 39/1903
Opera: MATTATOIO COMUNALE Indirizzo: Via del Macello/Via dell'Acquedotto Committente: Comune di Fiume Anni di costruzione: 1904-1907 Autore: Ufficio Tecnico (1901) Autore del disegno della facciata: Carlo Pergoli Coordinatore principale per la costruzione: Guido Lado Documentazione d'archivio: DAR JU 2 H 50/1895, Progetto per il nuovo macello della Città di Fiume, Lavori da muratore, No. 1834, 15/3/1904; No. 1892, 6/9/1904; No. 1227/1904, 11/6/1904; H 39/1903
Objekt: OŠ NA PLASAMA/GELSI Adresa: Via Germania/Vukovarska 27 Naru~itelj: Gradska štedionica Godina projekta/izgradnje: 1905. – 1906. Autor i nadzornik: Luigi Luppis Arhivska dokumentacija: DAR JU 2 H-32/1905
Opera: SCUOLA ELEMENTARE A PLASSE/GELSI Indirizzo: Via Germania/Via Vukovar 27 Committente: Cassa di Risparmio cittadina Anno del progetto/costruzione: 1905-1906 Autore e sovrintendente: Luigi Luppis Documentazione d'archivio: DAR JU 2 H-32/1905
Objekt: CESTA I PODZID U VIA DEL CASTELLO Adresa: Via del Castello/Žrtava fašizma Naru~itelj: Magistrato Civico Godina projekta: 1905. – 1907. Napomena: Rubinich je izveo i prilaz ku}i Verzenassi i ogradni zid vojarne Honved. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 3/1906 kut. 63; H 21/1906; K-7 279 (album 2, RI-90; album 1, RI-50, RI-52)
Opera: STRADA E MURO DI RINFORZO IN VIA DEL CASTELLO Indirizzo: Via del Castello/Via Žrtava Fašizma Committente: Magistrato Civico Anno del progetto: 1905-1907 Nota: Rubinich ha realizzato pure l'accesso alla casa Verzenassi nonché il muro di cinta della caserma Honved. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 3/1906 scat. 63; H 21/1906; K-7 279 (album 2, RI-90; album 1, RI-50, RI-52)
Objekt: DJE^JI VRTI] TURNI]/DOM ZA ODRASLE OSOBE5 Adresa: Plasse (Torretta)/Giuseppe Carabino 6 Naru~itelj: Ma|arsko kraljevsko ministarstvo vjeroispovijesti i prosvjete Godine projekta/izgradnje: 1912. – 1914. Autor: Sváb Gyula Nadzornik: Carlo Conighi Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 153/1913 kut. 165
Opera: SCUOLA D'INFANZIA TURNI]/CASA PER ADULTI5 Indirizzo: Plasse (Torretta)/Via Giuseppe Carabino 6 Committente: Regio ministero ungherese per la religione e l'istruzione Anno del progetto/costruzione: 1912-1914 Autore: Sváb Gyula Sovrintendente: Carlo Conighi Documentazione d'archivio: DAR JU 51 153/1913 scat. 165
Objekt: MAĐARSKA MJEŠOVITA OŠ/OŠ TURNI]6 Adresa: Plasse (Torretta)/F. ^andeka 20 Naru~itelj: Ma|arsko kraljevsko ministarstvo vjeroispovijesti i prosvjete Godina projekta/izgradnje: 1912. – 1916. Autor: Sváb Gyula Nadzornik: Carlo Conighi Arhivska dokumentacija: DAR JU 2 D-100/1909; La Bilancia, 15. IV. 1916. Anno XLIX
Opera: SE UNGHERESE MISTA/SE TURNI]6 Indirizzo: Plasse (Torretta)/Via F. ^andek 20 Committente: Regio ministero ungherese per la religione e l'istruzione Anno del progetto/costruzione: 1912-1916 Autore: Sváb Gyula Sovrintendente: Carlo Conighi Documentazione d'archivio: DAR JU 2 D-100/1909; La Bilancia, 15/4/1916. Anno XLIX
Objekt: SE MASCHILE E FEMMINILE/OŠ N. TESLA Adresa: Via Daniele Manin/Trg Ivana Klobu~ari}a 1 Naru~itelj: Comune di Fiume Godine izgradnje: 1932. – 1934. Autori: Pietro Bacci i Bruno Angheben Puni naziv: Scuola Elementare Maschile e Femminile per la Città Vecchia Arhivska dokumentacija: DAR JU 50 kut. 112
Opera: SE MASCHILE FEMMINILE/SE N. TESLA Indirizzo: Via Daniele Manin/Piazza Ivan Klobu~ari} 1 Committente: Comune di Fiume Anno di costruzione: 1932-1934 Autori: Pietro Bacci e Bruno Angheben Denominazione completa: Scuola Elementare Maschile e Femminile per la Città Vecchia Documentazione d'archivio: DAR JU 50 scat. 112
5 Rotim-Malvi}, Jasna, Škole, Arhitektura secesije..., n. dj., 242.
5 Rotim-Malvi}, Jasna, Škole (Scuole), Arhitektura secesije... (Architettura liberty...), op. cit., 242.
6 Isto
6 Ibid
97
Katalog objekata/Catalogo degli edifici Voditelj–nadzornik radova/Responsabile–sovrintendente Objekt: KU]A GROHOVAZ Adresa: Calvaria Naru~itelj: Giovanni Grohovaz Godina projekta: 1908. Autor: najvjerojatnije Giovanni Grohovaz Nadzornik: G. Rubinich Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 53/1908 kut. 153
Opera: CASA GROHOVAZ Indirizzo: Calvaria Committente: Giovanni Grohovaz Anno del progetto: 1908 Autore: molto probabilmente Giovanni Grohovaz Sovrintendente: G. Rubinich Documentazione d'archivio: DAR JU 51 53/1908 scat. 153
Objekt: ZGRADA GRADSKE ŠTEDIONICE NA KORZU Adresa: Korzo 16 Naru~itelj: Cassa comunale di Risparmio di Fiume Godina projekta: 1914. Autori: Bruno Slocovich (pro~elje) i M. i E. Fratriscevits (unutrašnjost) Nadzornik: Giovanni Brozovich Voditelji radova: B. Slocovich, G. Rubinich i G. Brozovich Izvedba radova: gra|evinsko poduze}e A. Heringa Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 190/1913 kut. 165; JU 2 I 66/1912
Opera: EDIFICIO DELLA CASSA COMUNALE DI RISPARMIO IN CORSO Indirizzo: Corso 16 Committente: Cassa comunale di Risparmio di Fiume Anno del progetto: 1914 Autori: Bruno Slocovich (facciata) e M. ed E. Fratriscevits (interni) Sovrintendente: Giovanni Brozovich Dirigenti dei lavori: B. Slocovich, G. Rubinich e G. Brozovich Esecutore dei lavori: azienda edile di A. Hering Documentazione d'archivio: DAR JU 51 190/1913, scat. 165; JU 2 I 66/1912
Atelje Rubini(ch) – Giovanni Rubini jun.7
Atelier Rubini(ch) – Giovanni Rubini il Giovane7
Objekt: KU]A SCHUPP Adresa: Via Carso Naru~itelj: Federico Schupp Godina projekta: 1933. – 1934. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 1/1934 kut. 174
Opera: CASA SCHUPP Indirizzo: Via Carso Committente: Federico Schupp Anno del progetto: 1933-1934 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 1/1934 scat. 174
Objekt: VILA BRUNOTTI Adresa: Via G. Tosoni, Cosala Naru~itelj: Antonio Brunotti Godina projekta: 1934. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 62/1934 kut. 174
Opera: VILLA BRUNOTTI Indirizzo: Via G. Tosoni, Cosala Committente: Antonio Brunotti Anno del progetto: 1934 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 62/1934 scat. 174
Objekt: KU]E A, B I C Adresa: Via Tiziano/Tizianova ulica 32 - 36 Naru~itelj: ing. Rubini jun. Godina projekta: 1934. – 1935. Napomena: Projekt obuhva}a i stambeno poslovnu jednokatnicu iza ku}e A. Autori: Rubini jun. i sen. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 60 i 138/1935 kut. 175
Opera: CASE A, B, E C Indirizzo: Via Tiziano Committente: ing. Rubini il Giovane Anno del progetto: 1934-1935 Nota: Il progetto comprende anche il complesso residenziale-d'affari a un piano situato dietro la casa A. Autori: Rubini il Giovane e Rubini il Vecchio Documentazione d'archivio: DAR JU 51 60 e 138/1935 scat. 175
Objekt: VILA SUPERINA Adresa: Via Donatello/Stari Voljak 10 Naru~itelj: Gregorio i Clementina Superina Godina projekta: 1935. Autori: Rubini jun. i sen. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 30/1935 kut. 175
Opera: VILLA SUPERINA Indirizzo: Via Donatello/Stari Voljak 10 Committente: Gregorio e Clementina Superina Anno del progetto: 1935 Autori: Rubini il Giovane e Rubini il Vecchio Documentazione d'archivio: DAR JU 51 30/1935 scat. 175
Projekt: UREĐENJE GROBLJA KOZALA8 Napomena: Rije~ je o prijedlogu sjevernijeg smještaja dijela podru~ja "A".
Opera: Nota:
Objekt: KU]A SCOPAZ Adresa: S. Nicolò, Plasse Naru~itelj: Giovanni Scopaz Godina projekta: 1934. Napomena: Rubini je autor projekta dogradnje 2. kata ku}e. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 36/1934 kut. 174
Opera: CASA SCOPAZ Indirizzo: S. Nicolò, Plasse Committente: Giovanni Scopaz Anno del progetto: 1934 Nota: Rubini è autore del progetto di aggiunta del secondo piano della casa. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 36/1934 scat.174
Objekt: ZIDANA OGRADA Adresa: Via del Carso Naru~itelj: Kucich G. – Malusa G. Godina projekta: 1934. – 1935. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 8/1935 kut. 175
Opera: CINTA IN MURATURA Indirizzo: Via del Carso Committente: Kucich G. – Malusa G. Anno del progetto: 1934-1935 Documentazione d'archivio: DAR JU 51 8/1935 scat. 175
Objekt: TRI STAMBENE ZGRADE Adresa: ugao Vie del Pomerio i Vie Ciotta/Pomerio Godina projekta: 1939.– 1940. Autori: Rubini sen. i jun. Napomena: Nerealizirano. Arhivska dokumentacija: DAR JU 51 24/1940 kut. 181
Opera: TRE EDIFICI RESIDENZIALI Indirizzo: angolo Via del Pomerio e Via Ciotta/Pomerio Anno del progetto: 1939-1940 Autori: Rubini il vecchio e Rubini il giovane Nota: Non realizzato. Documentazione d'archivio: DAR JU 51 24/1940 scat. 181
7 Rije~ je o svim prona|enim projektima koji sadrže njegov pe~at, uklju~uju}i i one koji su vjerojatno nastali u suradnji s ocem u zajedni~kom ateljeu. 8 Bocchina, Anita Antoniazzo, Architettura funeraria in Europa; Fiume Il cimitero di Cosala, Padova, 1995., 108.
7 Si tratta di tutti i progetti rinvenuti e recanti il suo timbro, compresi quelli che sono nati probabilmente in collaborazione con il padre nell'atelier comune. 8 Bocchina, Anita Antoniazzo, Architettura funeraria in Europa: Fiume Il cimitero di Cosala, Padova, 1995, 108.
98
RIASSETTO DEL CIMITERO DI COSALA8 Si tratta di una proposta per situare più a nord una parte del settore "A".
Literatura/Bibliografia Arhitektura historicizma u Rijeci (1845. – 1900. Arhitektura i urbanizam), Muzej moderne i suvremene umjetnosti, Rijeka, 2001.
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Arhitektura secesije u Rijeci (Arhitektura i urbanizam po~etka 20. stolje}a, 1900. – 1925.), Muzej moderne i suvremene umjetnosti, Rijeka, 2007.
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Bedenko, Vladimir, Secesija u hrvatskoj arhitekturi, u Secesija u Hrvatskoj, Zbornik radova znanstvenog skupa s me|unarodnim sudjelovanjem, HAZU, Zavod za znanstveni i umjetni~ki rad u Osijeku, Zagreb-Osijek, 1999.
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Bocchina, Anita Antoniazzo, Architettura funeraria in Europa; Fiume Il cimitero di Cosala, Padova, 1995.
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Kolacio, Zdenko, Povijest Rijeke, Izdava~ki centar Rijeka, 1988.
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Schorske, Carl, E., Be~ krajem stolje}a, Zagreb, 1988.
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Secco, Aldo, Da San Vito ai nuovi Rioni; Nomenclatura delle vie e piazze di Fiume con cenni storici, biografici e anedottici, affinché non siano dimenticati, Lega Nazionale-Trieste, 2004.
Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija u stambenom graditeljstvu Rijeke, Zbornik Sv. Vid I, Rijeka, 1995., 163. – 175.
Secesija u Hrvatskoj, Muzej za umjetnost i obrt, Zagreb, 2003.
Lozzi Barkovi}, Julija, Arhitektura Rijeke na po~etku 20. stolje}a u srednjoeuropskom kontekstu, Dometi I, Rijeka, 1993. 47. – 59.
Smokvina, Miljenko, Rijeka na povijesnim fotografijama i rije~ka fotografska kronologija, Rijeka, 1997.
Lozzi Barkovi}, Julija, Pro~elna ornamentika secesijskog graditeljstva u Rijeci, Zbornik Sv. Vid II, Rijeka, 1997., 131. – 146.
Summerson, John, Klasi~ni jezik arhitekture, Zagreb, 1998.
Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija i stambeno graditeljstvo na primjerima radni~kih ku}a u Rijeci, Vjesnik PAR 33,34/1991. – 1992., 123. – 134.
Zakošek, Boris, Opatijski album, Drugo stolje}e jednog svjetskog lje~ilišta, Rijeka, 2005.
Lozzi Barkovi}, Julija, Secesija na rije~kim hotelima, Vjesnik PAR 32/1990., 211. – 221.
Zednicek, Walter, Wiener Architektur um 1900., Wien, 2001. 99
100
Iz recenzije rukopisa kataloga
Dalla recensione del manoscritto del catalogo
Giovanni Rubinich Deborah Pustišek još je tijekom studija pokazala izuzetnu zainteresira-
Già all’epoca degli studi Deborah Pustišek aveva dimostrato un interesse
nost i naklonost prema povijesti umjetnosti, a posebno segmentu povi-
e una propensione eccezionale nei confronti della storia dell'arte, in parti-
jesti arhitekture 19. i 20. stolje}a te istovremeno i prema drugoj studij-
colare del segmento della storia dell'architettura del XIX e del XX secolo, e contemporaneamente anche nei confronti dell'altro percorso di studi
skoj grupi koju je odabrala – Hrvatskom jeziku i književnosti. Kompa-
scelto – quello del Corso di Laurea in Lingua e letteratura croata. La
tibilnost dviju studijskih grupa omogu}ila joj je istovremeno vještinu
compatibilità dei due corsi l'ha messa nelle condizioni di raggiungere
analize i razumijevanja likovno-umjetni~kog djela te kvalitetu pismenog i
un'abilità di analisi e di comprensione dell'opera d'arte nonché contempo-
usmenog izražavanja.
raneamente una qualità di espressione scritta e orale.
Predanost povijesti umjetnosti te ustrajnost i nadarenost posebno u
Deborah Pustišek ha dimostrato la propria devozione alla storia dell'arte
istraživa~kom segmentu pokazala je u izložbenim programima i projek-
nonché la tenacia e il talento, evidente soprattutto nel segmento di ricerca, nei programmi espositivi e nei progetti del Museo civico di Fiume
tima Muzeja grada Rijeke u koje se aktivno uklju~ila, a ~ijoj je realizaci-
(Muzej grada Rijeke) ai quali ha preso attivamente parte e contribuito
ji i oboga}ivanju i sama doprinijela. Izdvajam tijekom 2011. realiziranu
personalmente alla loro realizzazione e all'arricchimento. Emergono fra
izložbu i katalog posve}en opusu arhitekta Emilija Ambrosinija, njego-
tutti la mostra e il catalogo realizzati nel corso del 2011 e dedicati all'opera
vim ostvarenjima u Rijeci i Opatiji u razdoblju od 1884. do 1912. Izlož-
dell'architetto Emilio Ambrosini, a quanto da lui raggiunto a Fiume e
bom i katalogom na hrvatskom i talijanskom jeziku predstavljeno je
Abbazia (Opatija) nel periodo dal 1884 al 1912. Grazie alla mostra e al
cjelokupno poznato stvaralaštvo najzna~ajnijega rije~kog secesijskog
catalogo bilingue in croato e italiano, è stata presentata la completa opera conosciuta del maggiore architetto liberty fiumano nel periodo che va
arhitekta u periodu od njegova dolaska u grad na Rje~ini pa sve do
dal suo arrivo in città e fino alla sua morte (che lo ha colto in piena attivi-
njegove smrti koja ga je zatekla dok je još uvijek bio graditeljski akti-
tà). Il contributo di Deborah Pustišek in tale progetto era proprio quello di
van. Doprinos Deborah Pustišek ovom projektu bio je upravo sveobu-
aver abbracciato universalmente l'opus dell'architetto, compiendo così un
hvatni prikaz arhitektova stvaralaštva, što je pionirski pristup, budu}i
approccio pionieristico, visto che finora nessuno si è dedicato ad Ambro-
da se do sada na taj na~in Ambrosiniju nije nitko posvetio te je stoga
sini in tale maniera (motivo per cui il suo opus è stato oggetto di ricerca
njegov opus istražen tek parcijalno (secesijsko razdoblje).
solo per quanto concerne il periodo liberty). La mostra in fase di preparazione nonché il manoscritto del catalogo de-
Tako|er i izložba u pripremi te rukopis kataloga, posve}eni arhitekton-
dicati all’opera architettonica di Giovanni Rubinich (contemporaneo di
skom opusu Giovannija Rubinicha (Ambrosinijeva suvremenika) iste
Ambrosini) e realizzati dalla stessa autrice, rappresentano uno studio
autorice, sažeta je, ali ujedno i sveobuhvatna povijesno-umjetni~ka
storico-artistico sintetico ma contemporaneamente universale e che af-
studija koja temi pristupa monografski, te predstavlja vrijedan dopri-
fronta il tema adottando un approccio monografico, dando un notevole
nos saznanjima o ovoj zna~ajnoj figuri iz arhitektonske povijesti grada
contributo alla conoscenza di una figura importante della storia dell’archi-
Rijeke. Rubinich je vrlo aktivno djelovao u Rijeci i na Kvarneru sve do
tettura di Fiume. Giovanni Rubinich era particolarmente attivo a Fiume e
me|uratnoga razdoblja kada se angažira politi~ki, zanemaruju}i pritom
nella regione del Quarnero fino al periodo tra le due Guerre, anni che lo vedono impegnarsi in politica e trascurare la sua professione. Il suo opus,
struku. Njegov opus, kao i Ambrosinijev, do sada je bio dijelom širih
come pure quello di Ambrosini, è stato finora oggetto di più ampi studi
arhitektonskih i urbanisti~kih istraživanja, a u ovoj publikaciji obuhva-
architettonici e urbanistici, e in questa pubblicazione viene compreso in
}en je u cjelini.
modo integrale. 101
Rukopis je podijeljen u više poglavlja koja uklju~uju Rubinichev životo-
Il manoscritto è suddiviso in più capitoli che comprendono la biografia e le
pis i podrijetlo te njegov historicisti~ki i secesijski opus, uz tipološko
origini di Rubinich nonché il suo opus storicistico e liberty, con una netta
izdvajanje industrijskih i sportskih objekata, kao i neizvedenih projeka-
separazione tipologica degli impianti industriali e sportivi come pure di quelli mai realizzati. È incluso pure un catalogo degli edifici con un elenco biblio-
ta. Uklju~en je i katalog gra|evina s popisom literature, dok se korište-
grafico, mentre i reperti d’archivio consultati vengono citati nelle note. Nel-
ni arhivski izvori navode u bilješkama. Autorica je pri istraživanju i pisa-
la stesura del suo lavoro, Deborah Pustišek si è servita della documen-
nju koristila nacrtnu dokumentaciju i druga vrela koja su primjereno
tazione progettuale e di altre risorse che sono poi state inserite in modo
uklopljena u znanstvenu aparaturu, potkrijepivši njima opise gra|evina,
appropriato nell’apparato scientifico e usate per la descrizione degli edifici,
njihovu klasifikaciju i inventarizaciju u kataloškom dijelu. Bez izvornog
la loro classificazione e il loro inventario in una parte del catalogo. Se Debo-
istraživanja ove obimne gra|e, te bez konzultiranja postoje}e stru~ne
rah Pustišek non avesse studiato a fondo una tale mole di materiale, non
i znanstvene literature i rada in situ, ne bi mogla ostvariti sustavan
avesse consultato l’esistente bibliografia scientifica e non avesse lavorato
pregled Rubinicheva arhitektonskog opusa, ali ni sintetizirati mnoštvo
in situ, non sarebbe riuscita a realizzare un compendio sistematico dell’opus architettonico di Rubinich, come neppure a riassumere una moltitudine di
važnih podataka o navedenoj gra|i. Stoga rad nedvojbeno predstavlja
informazioni importanti inerenti il materiale di cui sopra. Questo lavoro si
novinu i doprinos u istraživanju tretirane problematike. Pritom su jezik
presenta, pertanto, come una novità volta a contribuire nella ricerca della
i stil razumljivi, tako da }e ova studija zasigurno biti pristupa~na kako
problematica trattata. La lingua e lo stile sono allo stesso tempo compren-
kolegama iz struke tako i ostalim zainteresiranim ~itaocima.
sibili, tanto che questo studio sarà sicuramente accessibile non solo ai col-
Namjera autorice bila je prvenstveno prirediti izložbu i sastaviti primje-
leghi ma anche a tutti gli altri interessati.
reni katalog radova Giovannija Rubinicha u okviru programa Muzeja
L’intento di Deborah Pustišek era soprattutto quello di allestire una mostra
grada Rijeke za promoviranje rije~kih arhitekata, no ostvarenje nadilazi
e stendere un catalogo delle opere di Giovanni Rubinich adatti a far parte
njezine skromne pretenzije. Predloženim je rukopisom potvrdila svoju
del programma del Museo Civico volto a promuovere gli architetti fiumani, ma in realtà il risultato degli studi supera di gran lunga le modeste pretese
nadarenost za istraživa~ki rad te znanstvenu utemeljenost u metodo-
dell’autrice. Quest’ultima ha dato così ancora una volta conferma del pro-
loškom pristupu kao i eti~nost u navo|enju i korištenju prethodnih do-
prio talento per la ricerca scientifica nonché della fondatezza scientifica
prinosa temi. Mišljenja sam stoga da bi se katalog nakon objavljivanja
nell’approccio metodologico, come pure dell’etica nel citare ed usare i pre-
mogao uklju~iti i u referentnu literaturu iz povijesti arhitekture 20. sto-
cedenti contributi al tema. Sono pertanto del parere che il presente catalo-
lje}a u Rijeci.
go, dopo la pubblicazione, potrebbe venir inserito anche nella bibliografia di riferimento per lo studio dell’architettura del XX secolo a Fiume.
Dr. sc. Julija Lozzi Barkovi}
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izdava~/editore MUZEJ GRADA RIJEKE urednik/redattore Ervin Dubrovi} autorica kataloga i izložbe/autrice del catalogo e della mostra Deborah Pustišek recenzentica/recensore Julija Lozzi Barkovi} dizajnerica kataloga, plakata i pozivnice/design del catalogo, del manifesto e dell'invito Vesna Rožman dizajnerica postava izložbe/design della mostra Mirna Kutleša fotografije/fotografie Željko Stojanovi} lektorica i korektorica/lettura e correzione delle bozze Martina Ble~i} prijevod na talijanski jezik i korektura/traduzione in lingua italiana e correzione delle bozze Sara Vrbaški dokumentacija/documentazione Marija Lazanja Duševi} suradnica u pripremi/collaboratrice nella preparazione del progetto Jasna Milinkovi} tisak/stampa Tisak Zambelli projektna dokumentacija u katalogu i na izložbi/documentazione progettuale nel catalogo e alla mostra Državni arhiv u Rijeci izložbu/katalog su sufinancirali/la mostra e il catalogo sono stati realizzati grazie al sostegno finanziario di Grad Rijeka Talijanska unija, Rijeka – Unione Italiana, Fiume Università Popolare di Trieste Jadranski Pomorski Servis d. d. Rijeka partner/partner Generalni konzulat Republike Italije u Rijeci/ Consolato Generale d’Italia a Fiume zahvale/ringraziamenti Boris Zakošek, Ivan Perani}, Mladen Urem, Flavia Bubri}, Karmen Lazar, Goran Šerer, Državni arhiv u Rijeci; Theodor de Canziani Jakši}, Spomeni~ka knjižnica i zbirka Mažurani}-Brli}-Ruži}, Zbirka zu Kostwein-de Canziani; Marija Lazanja Duševi}, Mladen Grguri}, Ema Ani~i}, Muzej grada Rijeke; Igor Žic, Pomorski i povijesni muzej Hrvatskog primorja, Rijeka; Zoran Petrovi} Rijeka, listopad 2013./Fiume, ottobre 2013 CIP zapis dostupan u ra~unalnom katalogu Sveu~ilišne knjižnice Rijeka pod brojem 130302003. ISBN 978-953-6587-70-4