Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio
Laboratorio
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Volume
0
Inquadramento del tema e stato dell’arte
Per una cittĂ riconnessa e circolare
Associazione Forum Rimini Venture
Direzione del Piano Strategico di Rimini Palazzo del Turismo, Piazzale Fellini 3 47921 - Rimini Telefono: 0541 704377 Fax: 0541 704632 E-mail: piano.strategico@comune.rimini.it sito: www.riminiventure.it
Giugno 2012
COMPOSIZIONE DEL LABORATORIO
Portavoce Nedo Pivi Coordinamento Maurizio Ermeti Coordinamento Tecnico Filippo Boschi Partecipanti Angelini Maria Edvige (Arch) Betti Fabio (ARSPAT) Brandi Antonio (Forum Ambiente) Cardacci Loris (Coll. Geometri) Casalboni Alberto (Azione Cattolica) Ciaroni Giancarlo (Legacoop) Fabbri Anna Maria (ord. Ing.) Fattori Alberto (Dir Comune Rn) Foschi Federico (MASCI) Gennari Francesca (MASCI) Ghinelli Mattia (MASCI) Imola Sara (ord. Ing.) Luccardi Sandro (Pedalando) Magnani Emanuela (Confcoop) Masini Claudio (Arch.) Mazzocchi Carlo (MASCI) Miserocchi Luca (Ass.De’ Borg) Pasquinelli Massimo (Fond Carim) Pompili Enzo (Ord.Arch.) Rendina Cecilia (Stud.Arch. Unife) Rossi Gianfranco (Pedalando) Semprini Cesari Eugenio Sciusco Vincenzo (MASCI) Titini Antonio Vincenzo (CT Marina C.) Tonini Luigi Trazzi Anna Venturelli Onide (Forum Ambiente) Vignali Adele Maura (Coll.Geometri) Vitale Vittoria Zangheri Guido
Laboratorio
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
INDICE
1.MANDATO RICEVUTO DAL PIANO.........................................................4 Contenuti specifici elaborati all’interno del piano 1.1 Il Piano Strategico e il laboratorio L3.......................................................................5 Gli ambiti e le azioni che il laboratorio intercetta
1.2 Strategia e contenuti specifici..................................................................................8 Definizione strategia e progetto integrato di valorizzazione dell’intero settore urbano (dal porto canale a piazza Malatesta), con recupero delle interrelazioni e dei diversi valori
2.ISTRUTTORIA DI PROGETTO......................................................................10 Riconferma delle priorità individuate e aggiornamenti sui lavori in essere 2.1 Analisi delle aree interessate...................................................................................11 Relazione porto canale-città, stato d’uso delle banchine, accesso al centro storico, rapporto città -ponteparco marecchia, rapporto teatro-castello, ecc...
2.2 Ricognizione sui progetti in corso............................................................................16 Progetto Fossato, restauro Teatro Galli, parcheggi Scarpetti e Italo Flori, alternativa al Ponte di Tiberio, mercato ambulanti, Studio urbanistico dell’ambito portuale, Aree Enel, mercato del pesce, cantieristica.
2.3 L’ Anello Verde.................................................................................................22 Il progetto che mette a sistema alcune delle progettualità del piano strategico da un punto di vista di procedure e di disegno urbano
2.4 Raccolta delle suggestioni progettuali.......................................................................24 Concorso Rotary e Università di Ferrara
3.OBIETTIVI, STRATEGIE E PROPOSTE PROGETTUALI.........................26 Prima fase di lavoro
3.1 Obiettivi..........................................................................................................27 Ricucire, riqualificare, valorizzare recuperando e costruendo nuove identità.
3.2 Strategia..........................................................................................................36 Integrazione con la progettazione comunale (Anello Verde) per la definizione dell’assetto urbano e delle progettualità operative con l’ndividuazione di azioni e breve e medio termine.
3.3 Prima definizione delle proposte di progetto.............................................................36
Piazza Malatesta (teatro, mercato, mura, fossato, parcheggi)............................................................... (Vol.1 ) Ponte e Parco (Alternativa al ponte, porta di accesso al centro storico, corsi d’acqua, accessi al parco e ridisegno bordi parco)...........................................................................................................................(Vol.2) Porto Canale (Sistema delle banchine e lungocanale, piazzette e connessioni città, collegamento a mare delle sponde)......................................................................................................(Vol.3)
4.PROSSIME ATTIVITA’.........................................................................41
Laboratorio
1.
MANDATO RICEVUTO DAL PIANO
4
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
1.1 Il Piano Strategico e il laboratorio L3 All’interno dell’ambito 5 “La cultura che
forma e informa creando nuova immagine”, il Piano Strategico definisce come sue priorità il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione della storia di Rimini. Una delle azioni prioritarie è, quindi, la ri-
qualificazione e valorizzazione dei luoghi urbani storici e a forte valenza identitaria. E’ all’interno di questo ambito che nasce il laboratorio L3, incaricato di approfondire le azioni legate al sistema urbano incardinato sul Porto canale, ponte di Tiberio (comprensivo delle aree contermini), e Piazza Malatesta:
5.1. Riprogettazione unitaria di Piazza Malatesta Il Piano strategico considera ormai improrogabile promuovere un progetto unitario che riguardi il recupero del fossato, la creazione di un parcheggio sotterraneo, il recupero del teatro Galli, la valorizzazione del percorso delle mura, la riqualificazione della piazzetta San Martino, la qualificazione del percorso di connessione con il Ponte di Tiberio. In questo quadro occorre anche prevedere l’individuazione di una nuova sede per il mercato ambulante, oggi arrivato a dimensioni non più accettabili in una zona già destinata a centro politico-economico della città e da destinare anche a centro archeologico-culturale.
5.3. Creazione percorso lungofiume, porto-ponte Tiberio e ri-
qualificazione complessiva aree interessate compresa la Marineria Riqualificazione complessiva dell’area del Ponte di Tiberio e della zona del porto canale (comprese le verifiche circa il possibile recupero e valorizzazione del canale di proprietà della Amministrazione Provinciale che scorre fra l’argine del fiume e le case fra il Ponte di Tiberio e il ponte dei Mille). Riqualificazione e valorizzazione dei luoghi legati alla marineria lungo le sponde destra e sinistra del porto canale che, se opportunamente restituiti alla fruizione, torneranno ad avere un ruolo più incisivo consolidando una componente identitaria di Rimini. La riqualificazione del Porto Canale rappresenta poi la parte terminale del sistema radiale verde di connessione territoriale costituito dall’ambito del fiume Marecchia, recuperato quale spazio verde centrale della città, corridoio ecologico ed elemento di continuità con l’entroterra.
2.19. Creazione di un’alternativa carrabile per pedonalizzare il ponte di Tiberio. Si intende promuovere la realizzazione di un percorso carrabile alternativo che consenta finalmente di pedonalizzare il Ponte di Tiberio. Oltre a queste azioni ve ne sono altre d’interesse per il lavoro del laboratorio, nel quadro di una visione più ampia delle problematiche legate alla valorizzazione dei luoghi identitari di Rimini e al suo centro storico:
5
5.2. Creazione di un percorso mura storiche Recupero del percorso delle mura storiche, come elemento di valorizzazione del centro storico e della prima periferia, attraverso azioni di restauro e di valorizzazione (ripulitura, riqualificazione, illuminazione, ecc.) che ne consentano, almeno in alcuni tratti, la fruizione quale spazio urbano di eccellenza recuperato alla città e l’inserimento all’interno del progetto più complessivo di riqualificazione del centro storico e di creazione del “Parco” archeologico.
5.6. Creazione Parco Archeologico: Domus, anfiteatro, mura, Museo della Città, ecc. Creazione di un percorso di valorizzazione che metta in rete tutte le presenze archeologiche, realizzando il recupero dell’anfiteatro (con delocalizzazione del C.E.I.S.), la creazione del percorso delle mura, il raccordo con la domus del chirurgo e con il Museo della Città, con l’arco di Augusto, col ponte di Tiberio, ecc.). Tale sistema dovrà essere fortemente integrato nella rete degli spazi pubblici della città e reso fruibile anche attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici di ultima generazione (sonori, illuminotecnici, ecc.).
5.5. Piano di valorizzazione dei contenitori storici e delle architetture dismesse. In primo luogo si propone di realizzare una mappatura e una valutazione dei contenitori storici e delle architetture dismesse (una sorta di mappa in negativo che evidenzi i “vuoti” del paesaggio), non individuati esclusivamente tra i manufatti architettonici di eccellenza ma in riferimento alla capacità di aggregazione, creatività sociale e culturale,
6
relazione che si ritiene che tali edifici/comparti possano ingenerare. Su questa base, si ravvisa l’esigenza di elaborare un piano di valorizzazione capace di valutare l’effettiva possibilità/necessità di recupero di tali architetture in rapporto alle opportunità reali di riutilizzo e rifunzionalizzazione che si presentano. Tra gli altri contenitori, si segnalano i teatri dismessi, l’ex Astoria, palazzo Lettimi, l’ex Corderia, le colonie.
5.14. Linee guida per qualificazione spazi pubblici e arredo urbano (centro storico) Elaborare indirizzi volti a perseguire una generale riqualificazione del centro storico orientando la progettazione urbana nel segno della qualità, sia attraverso l’elaborazione dei contenuti dei piani attuativi (POC e RUE) sia nella regolamentazione dei progetti urbani strategici, con particolare riferimento agli spazi pubblici.
Le azioni che intercettano il lavoro del Laboratorio L3 7
Laboratorio
1.2 Strategia e contenuti specifici Il laboratorio ha quindi il compito di delineare un progetto ed una strategia di valo-
rizzazione di un intero settore di città, di sistemi urbani incentrati su questi luoghi e manufatti in una prospettiva di recupero relazionale e valoriale delle diverse parti di città (porto/mura medioevali/museo della città e domus/argini/ponte di Tiberio e bacino/parco Marecchia/centro storico/Borgo San Giuliano/Castello/teatro/Piazza Malatesta/….). L’ipotesi è che una corretta messa in valo-
re di questi luoghi non passi solo per un recupero dei singoli manufatti ma che si debba anche cogliere l’occasione per riprogettare una intera parte di città e creare le occasioni per assolvere al disegno più ampio del Piano Strategico ridefinendo anche ad esempio il sistema dei movimenti (e dei relativi parcheggi a corona del centro storico), ampliare l’area del centro storico ai borghi, ridefinire le porte di accesso al centro storico, costruire parte del sistema verde e pedonale lungo l’asta del Marecchia e a corona del centro, e restituire luoghi di grande valore identitario alla città. Infine è importante sottolineare ancora che il lavoro del laboratorio dovrà porre particolare attenzione agli aspetti della mobilità facendo riferimento a quanto invocato dal Piano Strategico e confrontandosi con quanto previsto dal Comune di Rimini.
8
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
9
Laboratorio
2.
ISTRUTTORIA DI PROGETTO
10
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
2.1 Analisi delle aree interessate Il lavoro del laboratorio è iniziato con un’analisi dei luoghi e degli elementi costitutivi le aree di interesse, considerandoli nei loro aspetti funzionali, relazionali qualitativi e nel loro stato d’uso, ponendoli nel più ampio contesto delle dinami-
centro antico e neppure ha assunto una funzione più contemporanea di spazio pubblico. Le mura sono diventate lo spazio utile alla sola circolazione veicolare che oggi pervade questi spazi e accerchia il centro storico.
che cittadine.
Ponte e Parco Piazza Malatesta e le Mura --
--
--
Piazza Malatesta si presenta come uno spzio indefinito, nè spazio centrale nè tantomeno “piazza”. Piuttosto ha le tipiche forme degli spazi residuali, privi di chiara definizione nonostante la qualità delle architetture, delle funzioni e del ruolo urbano. Gli edifici che insistono su questa area fati-
relazioni con lo spazio aperto, che costituisce un anonimo vuoto sia funzionale che qualitativo che non
considerando come il traffico veicolare ne pregiudichi la fruizione, e lo trasformi in una
barriera per l’attraversamento pedonale e ciclabile, affievolendo la relazione tra il Borgo S. Giuliano e il centro storico.
cano ad instaurare
-- Gli accessi al Parco XXV Aprile, sia su
via Circonvallazione Occidentale che dal parcheggio prospiciente il Borgo S. Giuliano,
sa valorizzare le relazioni visuali al suo interno e con la città; anche i rapporti fra gli edifici sono quasi del tutto assenti quando non negletti come fra il Castello e il retro del Teatro. --
settimanale entra in conflitto con il Castello, rendendone poco leggibili gli accessi, anche duranti eventi o mostre temporanee; d’altra parte quando non c’è il mercato, la piazza appare come un grande vuoto, in cui la funzione di parcheggio la connota come uno spazio dequalificato e poco attraente. --
sono anonimi e poco valorizzati; questo, in aggiunta alla scarsa permeabilità dei percorsi e all’indefinitezza dei bordi del parco, lo rende avulso dalla città, con la quale sembra non avere relazione.
questa criticità è accentuata dal conflitto di
usi che caratterizza la piazza: il mercato bi-
Allo stesso modo la cinta muraria è poco valorizzata, incapace nella sistemazione attuale di rappresentare alcun valore architettonico, urbano ed anche simbolico , di definizione del
la pedonalizzazione del ponte di Tiberio è da considerarsi il primo passo per la valorizzazione del ponte stesso e del suo intorno,
--
All’interno del parco sono pochi i percorsi ciclo-pedonali trasversali e di attraversamento: questo comporta una scarsa fruibilità degli
mancanza di collegamento e relazione tra le due parti di città, al di
spazi e la
qua e al di là del parco. --
Il parco XXV Aprile tronca l’asta del ca-
nale, di fatto scollegando il sistema lineare, una volta continuo, costituito dal Parco con le testate del Ponte e con il Porto Canale.
11
Laboratorio
Porto Canale --
Se da una parte, il porto canale appare come il sistema portante dell’ambito cultura del Piano Strategico e come elemento fondamentale di ricucitura del territorio, della città e della zona turistica, dall’altra si presenta come
isolato e avulso dalla città, come la giustapposizione di due “retri”: la banchina e la strada, nonostante mantenga ancora una genuina componente identitaria. --
Gli accessi alla banchina dal lungofiume sono formalmente imponenti e presupporrebbero un’area pedonale non solo di arrivo (banchina), ma anche di partenza (strada);
--
In generale si registra la mancanza di uno
spazio aperto di qualità, sia per quel che riguarda le banchine, sia nella loro relazione con gli accessi e il lungo canale. --
Il sistema lungofiume, potrebbe comunque offrire numerose opportunità di ricuci-
tura con la città storica, per la molteplicità e qualità di spazi ed architetture che vi si affacciano.
Il problema trasversale della mobilità e dei parcheggi --
pressione delle auto sul centro storico è considerata un problema trasversale a tutti i luoghi analizzati dal
La
laboratorio e un grosso ostacolo alla loro riqualificazione e valorizzazione: un problema sicuramente del ponte di Tiberio e del suo intorno, ma non solo (piazzetta Ducale, via Bastioni Settentrionali, Piazza Malatesta e via Circonvallazione Occidentale lungo il fossato, e lungo le mura);
12
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
LA SITUAZIONE ATTUALE: PIAZZA MALATESTA
Le realzioni
USI: il mercato
USI: il parcheggio
LA SITUAZIONE ATTUALE: ACCESSO AL PARCO
13
Laboratorio LA SITUAZIONE ATTUALE: PORTO CANALE: LO STATO ATTUALE DELLE BANCHINE
LA SITUAZIONE ATTUALE: PORTO CANALE - DUE RETRI CHE SI FRONTEGGIANO
STRADA BANCHINA
BANCHINA STRADA 14
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
LA SITUAZIONE ATTUALE: IL TRAFFICO
IL PROBLEMA INTORNO AL PONTE
UN PROBLEMA NON SOLO DEL PONTE: PIAZZETA DUCALE
UN PROBLEMA NON SOLO DEL PONTE: LUNGO IL FOSSATO E LE MURA 15
Laboratorio
L3
2.2 Ricognizione sui progetti in corso L’ambito interessato dal lavoro del laboratorio è oggetto di numerosi studi e progetti di trasformazione urbana ed intervento edilizio. Come fase propedeutica alla definizione degli obiettivi e delle sinergie da attivare il laboratorio si è concentrato sulla ricognizione di tutti gli studi effettuati, i progetti in corso o di prossimo avvio. Questo per individuarne le occasioni di sviluppo nel segno degli obiettivi del labortario e dell’integrazione tra i processi attuativi.
Progetto di recupero del Fossato
Il progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini prevede il recupero del fossato intorno al Castel Sigismondo. In particolare sotto le mura verso via Circonvallazione e in adiacenza alla facciata sud-ovest della Rocca, scavando l’antico vallo. Verso piazza Malatesta e via Poletti, si prevede di tracciare l’antico sedime, attraverso il gioco di pavimentazioni, di illuminazioni e di arredi, completando idealmente tutto il circuito dell’antico fossato.
Restauro Teatro Galli
Con Delibera di Giunta Comunale n^ 216 del 17/06/2008 è stato approvato il protocollo d’intesa tra la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna ed il Comune di Rimini avente per oggetto l’utilizzo del progetto di restituzione filologica e tipologica del Teatro Amintore Galli di Rimini. In data 28/07/2008 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa con la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici e che in attuazione di tale accordo è stato condotto un ampio e proficuo confronto fra tecnici e funzionari di questo Comune e delle Direzioni e Soprintendenze interessate per compiere i necessari studi e approfondimenti sul progetto messo a disposizione del Comune. Con disposizione dirigenziale n. 302 del
16
26/02/2009 è stato costituito un Gruppo di Progettazione interno, incaricato di analizzare sotto il profilo tecnico il progetto esistente e di individuare e proporre soluzioni progettuali integrative e migliorative dello stesso al fine di offrire la più idonea soluzione alle esigenze funzionali dell’attività teatrale, ferma restando la generale impostazione fondata sulla ricostruzione del teatro secondo il progetto polettiano. Gli adeguamenti introdotti dal Gruppo di Progettazione costituito dai tecnici del Comune di Rimini sono stati mirati: all’aumento della dotazione di servizi quali camerini, locali Tecnici e depositi; alla massima capacità di spettatori con garanzia della visibilità e rispetto delle condizioni di sicurezza; al miglioramento funzionale della distribuzione dei locali e delle funzioni; all’adeguamento sismico delle strutture portanti: all’adeguamento della zona palcoscenico; al miglioramento funzionale del volume della torre scenica; alla scelta dei materiali adeguati alle prestazioni acustiche richieste dalla natura degli spettacoli; alla scelta delle tecnologie più avanzate per il funzionamento della macchina teatrale; al miglioramento tecnologico per il benessere degli spettatori e degli operatori del teatro; agli apparati decorativi ed agli arredi. Il progetto esecutivo è stato messo a base di gara, con un importo complessivo di circa 19.700.000 di euro, e sarà oggetto di miglioramento esecutivo in sede di offerta economica da parte dei concorrenti all’Appalto di ricostruzione del Teatro Amintore Galli. L’importo complessivo dell’opera si aggira quindi intorno ai 26.000.000, considerando i 6.200.000,00 euro stanziati.
Parcheggi Scarpetti e Italo Flori:
Realizzazione in project financing (società contraente Rimini Parking Gest Srl, costituita appositamente dal promotore rappresentato dall’ATI Consorzio fra Cooperative di produzione e lavoro
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Il progetto di recupero del fossato
Restauro del Teatro Galli
Progetto del parcheggio Scarpetti
Alternativa carrabile al ponte di Tiberio: estratto da PRG vigente
17
Laboratorio
Studio Urbanistico dell’ambito portuale
Aree ex-Enel
Mercato del pesce 18
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Conscoop di Forlì e Bonatti Spa di Parma)di parcheggi multipiano nelle aree Scarpetti e in adiacenza di via Italo Flori. Il parcheggio Scarpetti sarà realizzato, secondo la proposta originaria oggetto della convenzione, su due livelli interrati per un totale di 518 posti auto, più un livello a piano terra per 205 posti (di cui 161 box) e un livello sopraelevato con 176 posti. Il parcheggio Italo Flori avrà invece un livello interrato con 119 posti e box auto, un livello a piano terra con 159 posti auto ed un livello sopraelevato con 92 posti auto. Il costo di costruzione totale stimato è di circa 22 milioni di euro a carico della società contraente. L’investimento sarà remunerato attraverso la gestione dei parcheggi.
Alternativa al ponte di Tiberio:
L’annoso problema di individuare una alternativa carrabile al Ponte di Tiberio appare ancora una questione aperta, sebbene negli strumenti di programmazione e pianificazione comunale venga avanzata la soluzione della costruzione di un tunnel. Questa soluzione prevede la lealizzazione di un nuovo collegamento stradale in attraversamento del Parco XXV Aprile in prossimità del ponte di Tiberio, con tracciato in parte interrato che vada a collegare Viale Tiberio con la Circonvallazione occidentale, come previsto dal PRG vigente (in cui si evidenzia che “l’attuazione della previsione urbanistica relativa all’attraversamento dell’alveo storico del Marecchia attualmente adibito a parco, è subordinata alla realizzazione delle opere idrauliche necessarie a garantire la messa in sicurezza dell’alveo storico del Marecchia nei confronti del rischio idraulico, opportunamente concordate con il Servizio Provinciale Difesa del Suolo”). Si stima che il costo totale dell’opera sia di circa 14.000.000 di euro, di cui i primi 4.000.000 stanziati dal Comune nel triennio 2012-2014, comprensivi delle spese previste per la progettazione. Tale previsione è attualmente ripresa anche dal PSC adottato, che però delinea una serie di opere
infrastrutturali, atte ad assicurare il collegamento fra le due sponde. In particolare il PSC, oltre a confermare il tracciato del tunnel, prevede altri due collegamenti: uno a monte del quartiere INACASA e l’altro in corrispondenza dell’area della stazione, la cossidetta Tangenziale Marina.
Mercato ambulanti:
Anche la questione del Mercato Ambulanti è un problema di vecchia data che ha visto, negli anni passati, impegnata l’Amministrazione Comunale nel tentativo di trovare una soluzione, che da un lato garantisse una compatibilità dell’attività con la valorizzazione della Piazza Malatesta e dall’altro preservasse il valore economico e sociale del mercato. Fra le numerose ipotesi avanzate (ricollocazione in varie aree della città) vale la pena riportare la delibera C.C. n. 112 del 18/11/2010 che ha ridefinito il limite di superficie per gli ingombri dei banchi, diminuendo i posteggi del settore non alimentare per accorpamenti, ma senza nessuna diminuzione di superficie: -- per la giornata del mercoledì: sono 386 i posteggi riservati ai commercianti del settore non alimentare (8471,71 mq), 21 quelli riservati al settore alimentare (383,5 mq) e 26 riservati ai produttori agricoli (407,5 mq), per un totale di superficie occupata di 9262,71 mq -- per la giornata del sabato : sono 379 i posteggi riservati ai commercianti del settore non alimentare (8340,81 mq), 20 quelli riservati al settore alimentare (372,5 mq) e 26 riservati ai produttori agricoli (407,5 mq), per un totale di superficie occupata di 9120,81 mq. Il tema del mercato è tornato di attualità per la necessità di spostare alcune decine di banchi per liberare lo spazio del cantiere del Teatro Galli.
Studio Urbanistico portuale
dell’ambito
Il Comune negli anni passati ha commissionato uno studio finalizzato alla elaborazione del piano
19
Laboratorio
urbanistico dell’ambito portuale di Rimini, individuando le opere principali necessarie all’assetto e alla messa in sicurezza dell’ambito del porto: Banchine: per le riqualificazione delle banchine si prevedere un loro rialzamento fino a una quota di 1,40 m s.l.m., un adeguamento delle struttura di risalita, per una maggiore accessibilità anche dal ponte di Tiberio, l’introduzione di verde (aiuole, alberi e arbusti) e di nuovi arredi urbani, nonché di impianti di illuminazione e irrigazione. Bastioni Settentrionali : si prevede la pedonalizzazione di via Bastioni Settentrionali fino all’altezza di via Cavalieri, la realizzazione di una rampa di discesa alla banchina ribassata, presso la Porta Galliana, liberando quest’ultima e creando uno spazio pubblico per valorizzarla in stretta relazione con le banchine e la riqualificazione dello slargo compreso tra via dei Cavalieri e via Clodia. Via Marecchia – Piazzette sui bastioni: si ipotizza la risistemazione di Piazzetta Marecchia con la riorganizzazione della sosta veicolare, la messa a dimora di 6 alberi, la riorganizzazione della scala di accesso alla banchina e la riqualificazione della piazzetta sulla testata del Ponte dei Mille trasformandola in giardino e riorganizzando l’accesso alla banchina. Il progetto prevede inoltre la realizzazione del collegamento delle due rive del porto canale all’altezza di Viale Cristoforo Colombo. Il totale stimato per la realizzazione delle opere è di 59.000.000 di euro.
Aree Enel
META Real Estate sta realizzando nelle aree exEnel il progetto di un complesso residenziale, con edifici di 4-5 piani e un ampio spazio condominiale verde direttamente affacciato sul lungocanale. Parte integrante del progetto è anche la realizzazione di parcheggi interrati.
Mercato del Pesce e Cantieristica
Il progetto si situa su un’area di 10mila mq compresa tra le banchine portuali e il complesso residenziale La Prua e ha lo scopo di dare una nuova configurazione tipologica, morfologica e
20
L3
architettonica al comparto produttivo del sistema portuale. Sarà rivalutata la cantieristica navale dato che è di importanza strategica grazie ad un porto considerato come un’area di intervento omogenea ed unitaria ed inoltre sarà potenziata l’attività di lavorazione e commercializzazione del pescato oltre all’attività di pesca professionale. Sarà realizzata una nuova zona per scarico e movimentazione del mercato con messa in sicurezza delle bachine e dell’intera area. Dovranno essere realizzati inoltre spazi idonei, attrezzature e servizi per il nuovo mercato ittico e di servizio alla pesca. Gli interventi prevedono la costruzione di nuovi fabbricati e la razionalizzazione delle aree asservite e aree per la sosta e di servizio alle varie attività con relativa rete viaria.
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
21
Laboratorio
L3
2.3 L’ Anello Verde Progetto di rilievo dell’Amministrazione Comunale, che muove dalle linee di mandato del Sindaco, l’Anello
Verde nasce sulla base delle suggestioni e degli obiettivi del Piano Strategico per la definizione di una procedura condivisa con gli enti sovraordinati, Provincia
----
di Rimini e Regione Emilia-Romagna, per convogliare l’attuazione (per stralci) dei diversi progetti
progetto unitario di riqualificazione e riconnessione di parti sognificative della città.
scaturiti dal Piano in un
Sulla base del sistema degli spazi pubblici e delle reti verdi definiti dal Piano Strategico, il progetto dell’Anello Verde è il sistema che vuole riqualificare, rigenerare e rivitalizzare le parti rilevanti della città connettendone i luoghi più significativi, innalzando la qualità della vita e puntando sul trasporto lento e le relazioni urbane, per una cit-
tà connessa e circolare. Il Progetto “Anello Verde” vuole poi costituire il fulcro di un nuovo modello di mobilità sostenibile, collegando le parti nevralgiche della città di Rimini con i suoi quartieri periferici e con il resto delle città grazie ad un sistema anulare aperto e ricongiunto alla città da sistemi a rete.
--
la riqualificazione dei suoi lungomare; riqualificare porzioni della città storica e consolidata; passare da una città fratturata ad una città coesa e circolare, riconnettendo la marina e il forese alla città, superando le attuali fratture; riconnettere le frazioni al centro, attraverso collegamenti protetti e attraverso l’attribuzione di funzioni forti in grado di attribuire identità autonoma alle frazioni; recuperare un rapporto forte con il mare, attraverso il recupero e la valorizzazione di luoghi identitari (il porto, il mercato del pesce, il ponte di Tiberio come porta di accesso alla città storica, Piazza Malatesta,…).
I luoghi del laboratorio L3, sono parte strutturante dell’Anello Verde e ne rappresentano il cuore storico - identitario. Per questo l’anello Verde si pone come occasione aperta per mettere a sistema una le
progettua-
lità emerse dai laboratori del Piano Strategico e programmarne l’attuazione.
Le aree già da oggi riconosciute come parte del progetto sono tutti i lungomare, l’area del portocanale, il parco Marecchia, il deviatore Ausa, comprendendo tutto il parco dell’Ausa fino la mare, attraversando l’area della stazione. Il progetto è diviso in stralci, ciascuno dei quali attuabilie con procedure e tempi differenti. Gli obiettivi che l’Anello Verde si pone intendono
mettere a sistema una serie di progetti e di azioni del Piano Strategico: --
Innovare l’immagine turistica di Rimini con
L’Anello Verde - diagranna interpretativo 22
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Piano Strategico - Il sistema verde
Piano Strategico - Gli anelli verdi 23
Laboratorio
L3
2.4 Raccolta delle suggestioni progettuali Per stimolare la messa a fuoco dei temi e degli obiettivi del laboratorio, sono state raccolte diverse suggestioni progettuali, in grado di far emergere gli aspetti ricorrenti e più importanti da tenere in considerazione. I progetti presentati sono accumunati da riflessioni che toccano le tematiche fondamentali su cui imperniare la riqualificazione dell’ambito oggetto di lavoro: -------
La costruzione di nuove continuità e relazioni La costruzione di un sistema di spazi pubblici Il recupero dei luoghi storici Le compatibilità funzionali Gli aspetti simbolici e d’immagine Le questioni legate alla mobilità
I progetti del concorso: “ABITARE RIMINI – Concorso per idee di spazi urbani riservato ad architetti ed ingegneri under 35 della Provincia di Rimini – IDEE PER I 2000 ANNI DEL PONTE DI TIBERIO”. Il bando richiedeva una riflessione di ampio respiro e di scala vasta sulla mobilità, finalizzata anche alla creazione di un’alternativa mirata alla pedonalizzazione e valorizzazione del Ponte di Tiberio ed alla valorizzazione del Parco XXV Aprile. Si riscontra una certa omogeneità nelle tematiche cardine dei progetti, pur nella pluralità delle scelte progettuali: --
L’ampliamento della zona ZTL fino al borgo San Giuliano, con la creazione di parcheggi scambiatori per una nuova intermodalità di mezzi di trasporto;
24
--
A questa visione di mobilità alternativa si contrappone quella di un tunnel sotterraneo, con l’uscita in prossimità della rotonda Vannoni, per liberare comunque il borgo dal traffico;
--
Creazioni di percorsi ciclo-pedonali continui, in rete, capaci di mettere in relazione il centro storico, il borgo ed il parco;
--
Riqualificazione e valorizzazione del parco attraverso lo studio di nuovi margini parco/ città, capaci di superare la mancanza di relazione odierna, potenziando anche le visuali e gli accessi, per una maggiore percezione del parco dalla città, creando un nuovo fronte urbano; Riqualificazione del borgo;
---
Valorizzazione della testa del canale verso il parco, attraverso la creazione di un luogo pubblico di relazioni capace di creare una nuova continuità tra parco-acqua-ponte di Tiberio;
--
Inserimento di attività ricreative e di relazione in punti diversi dell’area, per l’attivazione di nuovi attrattori.
I progetti degli studenti del Laboratorio di Urbanistica del terzo anno della Facoltà di Architettura di Ferrara. Negli anni accademici 2007-2008, 2008-2009, e 2009-2010 gli studenti hanno sviluppato progetti avendo come caso studio la città di Rimini. In particolare, per quel che riguarda i luoghi oggetto
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
del laboratorio L3: --
Tutti hanno messo in luce l’unicità del sistema, che richiede strategie d’intervento integrate anche alla fascia a mare;
--
Nella parte terminale del porto canale si pensa di sostituire l’edificio della Capitaneria con un edificio ad uso pubblico, che fornisca la possibilità di legare le due parti della città attraverso un percorso in quota, attivato da funzioni catalizzatrici;
--
Recupero dell’affaccio sull’acqua della chiesa di San Nicolò;
--
Anche architetture temporanee a bassa densità ed usi temporanei degli spazi pubblici potrebbero essere utili per ricucire le varie parti dell’area;
--
Ricostruzione dell’affaccio del borgo verso l’invaso del corso d’acqua: creazione di una nuova porta alla zona storica della città;
--
Restituzione di una dimensione ampia alla porta Galliana, ribassando tutta la banchina con un piano inclinato.
25
Laboratorio
3.
L3
OBIETTIVI, STRATEGIE E PROPOSTE PROGETTUALI
26
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
3.1 Obiettivi Un nuovo sistema di relazioni
A seguito del lavoro di analisi e confronto sullo stato di fatto, il laboratorio ha elaborato una serie di obiettivi, muovendo dalla necessità di ricucire e riqualificare i luoghi identitari della città, basandosi prima di tutto su un nuovo sistema di relazioni. --
pongono: il Teatro Galli, Castel Sigismondo e il fossato, ipotizzando una progressiva dismissione della piazza dalle auto sfruttando i nuovi parcheggi Scarpetti e Italo Flori.
-- riqualificazione e valorizzazione delle “piazze minori” (come le piazze dei borghi storici, tra cui piazza Mazzini) in continuità con il percorso delle mura, per la loro ricucitura con il centro storico e per la ricoperta del loro valore identitario.
Asse portante di questo nuovo sistema è il
porto canale,
che da elemento isolato e dequalificato diventa luogo di connessione
da “retro” diventa spazio urbano di relazione, innescando processi e ricucitura,
di integrazione degli interventi in un’ottica complessiva di qualità e identità urbana.
-- Il parco Marecchia deve recuperare la sua relazione con la città, da una parte e con l’acqua e il porto canale, dall’altra attraverso la ridefinizione dei bordi, delle permeabilità e delle connessioni verdi e degli accessi, il recupero del legame, ad oggi affievolito, con il sistema delle acque.
-- Il ponte di Tiberio diventa il cuore di questo sistema, creando una nuova continuità pedonale tra il Borgo S. Giuliano, in cui si ipotizza la creazione di una nuova testata urbana, una porta di ingresso alla città storica ma anche al parco urbano del Marecchia, e il centro storico, con il recupero di una continuità del percorso delle mura, fino ad allacciarsi al parco dell’Ausa. --
Piazza Malatesta, per cui si mira ad una risistemazione complessiva, con la creazione di nuove
Su questo sistema si attesta
relazioni funzionali e spaziali tra gli elementi a forte valenza storico-identitaria che la com-
Lungo il porto canale, dal ponte di Tiberio al mare, si incontrano numerose occasioni di riqualificazione e ricucitura:
-- Valorizzare le eccellenze,
come ad esempio la “riscoperta” della Porta Galliana;
--
rinnovata relazione porto canale - Piazzetta Ducale - Museo della città attraverso la riqualificazio-
Creazione di una
ne e la valorizzazione della rete connettiva degli spazi aperti;
-- Risistemazione della piazza antistante la chiesa di San Niccolò per la creazione di un nuovo affaccio della città sul porto canale e la ricucitura con l’area della stazione, zona di cerniera con il corridoio verde dell’Ausa, che garantisce continuità di spazi e luoghi di valore; --
Nella parte finale del porto canale, oltre al recupero degli spazi aperti pubblici circostanti l’ex Capitaneria di Porto e il faro, e l’integrazione funzionale con darsena e marineria, appare di fondamentale importanza la ricucitura con il
27
parco del mare (laboratorio
Laboratorio
L3
UN NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI: LE SUGGESTIONI PROGETTUALI IL PORTO CANALE E LE BANCHINE - UN NUOVO SPAZIO URBANO DI RELAZIONE (Concorso Rotary - Arch. Luca Vernocchi)
LA RIQUALIFICAZIONE DEL RAPPORTO PARCO/CITTA’ (Concorso Rotary - Arch. Matteo Zamagni, Ing. Barbara Semprini Cesari)
UNA NUOVA CONTINUITà TRA IL PARCO E IL PORTO CANALE
28
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA” LA NUOVA PORTA AL CENTRO STORICO E AL PARCO (Università di Ferrara)
(Concorso Rotary - Arch. Claudio Masini, Ing. Alessandro Franca)
UN NUOVO AFFACCIO SUL PORTO CANALE: l’ambito di Piazzetta Ducale (Concorso Rotary - Ing. Sara Imola, Arch. Federica Greco, Arch. Leopoldo Rogante)
29
Laboratorio IL PORTO CANALE: DA ELEMNTO ISOLATO...
... A LUOGO DI CONNESSIONE Parco del Mare
Marina Centro Stazione/Parco Ausa
Borgo S. Giuliano
Museo CittĂ
Piazza Cavour Mura/Piazza Malatesta 30
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA” IL NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI
31
Laboratorio
L1) per la definizione degli obiettivi specifici da perseguire, sia per quel che riguarda la connessione pedonale delle due rive, che per la creazione della testa del sistema.
L3
LA SITUAZIONE ATTUALE: LA PRESSIONE DELLE AUTO SUL CENTRO STORICO
Un nuovo scenario per la mobilità privata
Per poter realizzare il nuovo sistema di relazioni, non si può prescindere dal riflettere su uno scenario alternativo per la mobilità: per il recupero degli spazi identitari, delle continuità storiche e delle reti degli spazi aperti, in un’ottica complessiva di qualità e vivibilità urbana. Alla situazione attuale, caratterizzata da una elevata pressione delle auto sul centro storico, con una alta percentuale di traffico di attraversamento proprio in alcuni dei luoghi di maggior pregio, si vuole contrapporre un nuovo assetto di mobilità, che, con la nuova tangenziale marina e il nuovo attraversamento a monte (in parte previsti dal PSC), sarebbe caratterizzato da un notevole alleggerimento del traffico di attraversamento, puntando piuttosto su un
“traffico di desti-
nazione”, mettendo a disposizione parcheggi di attestamento al centro storico. E’ in quest’ottica di ampio contesto che il laboratorio pone il ragionamento sull’alternativa carra-
pedonalizzarlo non significa solo porsi il problema della salvaguardia del monumento, ma anche e soprattutto della valorizzazione del Ponte e del suo intorno, così come di buona parte del sistema delle mura. bile al ponte di Tiberio:
Lo schema di assetto della viabilità generale così come le diverse ipotesi alternative devono quindi essere valutate proprio nella loro capacità di rispondere a questi obiettivi oltrechè di assicurare una mobilità efficiente a servizio di Rimini.
32
UN POSSIBILE SCENARIO FUTURO: IL PROGETTO DI ALLEGGERIMENTO PER UNA CITTA’ PIU’ VIVIBILE
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Le tre alternative carrabili al il Ponte di Tiberio, per un nuovo scenario di mobilità 33
Laboratorio
Sono tre le alternative su cui si è impostato il confronto all’interno del laboratorio, di cui vengono qui riportate le prime valutazioni che saranno però oggetto di una analisi successiva più approfondita e completa:
L3
re continuità visuale e fisica al parco Marecchia e al sistema dell’acqua. Il nuovo ponte però potrebbe costituire un elemento architettonico di disturbo al Ponte storico. Devono poi essere valutate le interferenze con la fruibilità e vivibilità del Parco.
1-IL TUNNEL, come previsto dal PSC: --
--
--
Il tunnel potrebbe risolvere i problemi di viabilità, ma lascia aperta la problematica della testata la centro storico e l’ingresso al parco Marecchia.
3- UN NUVO PONTE all’altezza dell’ INA Casa in Largo Bordoni: --
La strada che porta all’imbocco del tunnel è sempre la stessa (via Cirvonvallazione Occidentale) e lascerebbe un carico eccessivo all’altezza degli attraversamenti dei parcheggi verso piazza Malatesta.
Un nuovo ponte più a monte, garantirebbe comunque di scaricare il traffico di via Circonvallazione Ovest fino a via Dario Campana, consentendo quindi di valorizzare il sistema storico di piazza Malatesta e delle mura.
--
C’è il rischio che il tunnel faccia da tappo alla continuità del fiume, andando ad interferire con le vene d’acqua sotterranee.
Garantirebbe continuità sia visuale che fisica al parco Marecchia e al sistema dell’acqua, senza interferire con il ponte di Tiberio.
--
Perseguirebbe l’obiettivo generale di alleggerire la pressione del traffico di attraversamento sul centro storico, andando a completare una parte della gronda stradale a monte della città.
--
Andrebbe valutato il suo impatto sulla viabilità e sulla mobilità con apposite modellizzazioni di traffico. Infatti non è da escludere che tale ipotesi richieda interventi di regolamentazione e modificazioni nell’attuale assetto del traffico su una porzione ampia di città.
--
Questa ipotesi è aperta a più soluzioni puntuali, per cui il tracciato deve essere valutato attentamente rispetto ai costi, agli impatti sulle parti urbane attraversate ma anche per sua funzionalità (l’ipotesi attualmente presente nel PSC appare in questo senso penalizzante).
2-UN NUVO PONTE all’altezza di via Italo Flori: --
Pensare ad un nuovo ponte all’altezza di via Italo Flori, scaricherebbe da una notevole quantità di traffico via Circonvallazione Ovest, dando la possibilità di valorizzare il sistema storico di piazza Malatesta e delle mura, in collegamento con attraversamenti pedonali con i parcheggi più vicini.
--
Ipotizzando che il traffico da considerare sia notevolmente ridimensionato e di natura sostanzialmente locale per i residenti, sarebbe in grado di risolvere il problema dell’attraversamento del parco Marecchia. Questa appare una condizione vincolante, da valutare sulla base di modelli di traffico, dato che questa soluzione interesserebbe strade residenziali dalle sezioni limitate.
--
Rispetto al tunnel, garantirebbe una maggio-
34
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Alternativa 1: il tunnel previsto dal PSC
Alternativa 2: il ponte di via Italo Flori
Alternativa 3: il ponte di Largo Bordoni 35
Laboratorio
L3
3.2 Strategie Per l’attuazione di questi obiettivi è necessario agire su due --
livelli contemporaneamente:
assetto complessivo e coerente del sistema urbano di interes-
Prefigurare un
se del laboratorio, in stretta connessione con la progettualità comunale, con la definizione di azioni a lungo termine che vi sabbiano rispondere. --
azioni a breve e medio termine che accompagnino nel tempo la realizzazione dell’assetto finale. Queste azioni hanno un duplice
Elaborare una serie di
scopo: da un lato devono innalzare la sensibilità della città su luoghi troppo spesso dimenticati che, anche attraverso sistemazioni ed usi provvisori possano tornare ad essere ri-conosciuti dalla città e dai suoi abitanti, accrescendo la consapevolezza del loro valore proiettato al futuro. Si tratta quindi di costruire un processo di valorizzazione dei luoghi che conservi gli elementi valoriali e li recuperi alla luce di una risignificazione e
di un progetto che risponda alle esigenze e alle opportunità della città attuale e futura. Dall’altro queste azioni hanno la capacità di rivitalizzare questi luoghi e quindi rendere più accettabile e comprensibile anche il perseguimento dell’assetto complessivo che verrà proposto, rendendo quindi il processo più agevole.
L’anello verde
L’Anello Verde definisce una procedura condivisa con gli enti sovraordinati, Provincia di Rimini e Regione Emilia Romagna, per condividere le strategie e gli obiettivi al fine di promuovere il progetto unitario di riqualificazione e riconnessione di parti significative della città. Constituisce quindi un’importante occasione per raccogliere le progettualità emerse dal laboratorio e facilitarne l’attuazione. E’ dunque prioritario, per sostanziare le proposte del laboratorio, recepire e integrare il progetto comunale dell’Anello Verde, di cui il porto canale è uno degli assi strutturanti, soprattutto per quel che riguarda le dinamiche alla scala urbana.
3.3 Prima definizione delle proposte di progetto Per la definizione delle prime proposte progettuali, sono state individuate tre aree di intervento:
1. Il sistema di Piazza Malatesta,
che comprende i temi ed i progetti legati alla riorganizzazione del mercato degli ambulanti, al fossato, al Teatro Galli, al sistema delle mura (Sferisterio, recupero delle piazze minori e del rapporto con i borghi storici) e ai parcheggi (Italo Flori e Scarpetti);
2. Il sistema “Ponte e Parco”,
che com-
36
prende le problematiche legate all’alternativa carrabile al ponte di Tiberio, il Borgo San Giuliano e la porta di accesso al centro storico, la continuità del sistema delle acque all’interno del Parco Marecchia, i suoi accessi e il ridisegno dei suoi bordi;
3. Il sistema del porto canale con le sue banchine, le piazzette, gli affacci e le connessioni con la città, l’aree ex-Enel, il mercato del pesce e la cantieristica.
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
Per ciascuna di queste aree di intervento sono stati individuati gli elementi e gli ambiti di interesse, su cui agire, in coerenza con il più complesso quadro generale.
Le azione e le proposte progettuali, nella loro trattazione più puntuale e specifica, saranno presentate nei seguenti volumi 1, 2 e 3 rispettivamente per quel che riguarda l’area di intervento di Piazza Malatesta, del Ponte di Tiberio e del Parco Marecchia, del porto canale.
37
Laboratorio
L3
“ALTERNATIVA PONTE DI TIBERIO, PERCORSO LUNGOFIUME,PIAZZA MALATESTA”
40
4.
PROSSIME ATTIVITA’
Il programma di lavoro del laboratorio prevede che, oltre alla prosecuzione del confronto per la messa a punto di altre proposte progettuali, vi sia un costante confronto con l’Amministrazione e gli stakeholders per: -- La verifica delle proposte progettuali -- La definizione del ruolo operativo del Piano Strategico per l’attuazione di tali proposte.
41
Negli ultimi 4 anni Rimini è stata impegnata in un processo di pianificazione strategica promosso da Comune e Provincia di Rimini, CCIAA Rimini e Fondazione Carim e che ha ampiamente coinvolto la società civile attraverso l’impegno diretto, all’interno del Forum Rimini Venture appositamente costituito, di una settantina di associazioni rappresentative del tessuto culturale, sociale ed economico del territorio. I primi due anni di lavoro sono stati dedicati all’elaborazione della vision (“Le persone protagoniste dello sviluppo”), della mission (“Rimini terra di incontri”), degli ambiti strategici (1. “Un nuovo rapporto con il mare”; 2. “Una sfida sulla mobilità”; 3. “Un sistema di imprese fatto di persone e innovazione”; 4. “La qualità di un territorio ricomposto e coeso”; 5. “La cultura che forma e informa creando nuova immagine”) e delle 61 azioni, poi confluite nel documento “Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio”. Il documento, approvato dagli organi di governo dei 4 enti promotori, rappresenta il riferi-
42
mento di base su cui ha preso successivamente avvio la fase operativa del piano, attualmente in corso. Il documento riporta anche gli esiti di un processo di valutazione preliminare, effettuato su ciascuna delle 61 azioni promosse dal piano, sulla base del quale è stata effettuata una selezione dei progetti da portare avanti in via prioritaria nel processo di attuazione del Piano. La prima fase di attuazione del Piano si sta concretizzando attraverso due strumenti: i GRUPPI DI LAVORO che approfondiscono e precisano alcuni temi specifici sui quali il piano non ha espresso proposte precise, ma solo obiettivi e approcci di massima - e i LABORATORI - elaborano e sviluppano alcune delle proposte già enucleate con buon grado di dettaglio nel processo di elaborazione del Piano. Tra questi figura appunto il Laboratorio L3 “ Alternativa al ponte di Tiberio, percorso lungofiume, piazza Malatesta”.