Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio
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“PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI ENOGASTRONOMICHE TIPICHE DI RIMINI E DEL SUO TERRITORIO” Volume
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Inquadramento del tema e stato dell’arte
La qualitĂ di un territorio ricomposto e coeso
Associazione Forum Rimini Venture
Direzione del Piano Strategico di Rimini Palazzo del Turismo, Piazzale Fellini 3 47921 - Rimini Telefono: 0541 704377 Fax: 0541 704632 E-mail: piano.strategico@comune.rimini.it sito: www.riminiventure.it
Giugno 2012
Le immagini utilizzate in questo Quaderno fanno parte dell’archivio fotografico dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini
COMPOSIZIONE DEL LABORATORIO
Portavoce Stefano Romani Coordinamento Maurizio Ermeti Coordinamento Tecnico Valentina Ridolfi Partecipanti Anconetani Stefania (Ord.Agron.) Bezzi Valter (CCIAA) Boarelli Franco (Umana Dimora) Cerni Stefano (Provincia di Rimini) Chiaretti Angelo (Azienda Agricola Porta di Sotto di Mondaino) Conti Enrico (Colcor) Coccia Leandro (Alberghi Tipici) Delucca Oreste (CISL) Fabbri Lamberto (Coldiretti) Grazia Gilberto (Legacoop) Leoni Pietro Magnani Andrea (AIA) Matteoni Marzia (ASCOM) Panzeri Matteo (Azienda Agricola Fiammetta) Panzeri Carlo (Azienda Agricola Fiammetta) Pironi Serena (Ord. Tecn.Alimentari) Rotteglia Simona Sacchetta Leonardo (Provincia di Rimini) Simonetti Gianfranco (Confesercenti)
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“PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI ENOGASTRONOMICHE TIPICHE DI RIMINI E DEL SUO TERRITORIO”
INDICE
1.MANDATO RICEVUTO DAL PIANO.........................................................4 Contenuti specifici elaborati all’interno del piano 1.1 Il Piano Strategico e il laboratorio L6.......................................................................5 Gli ambiti e le azioni che il laboratorio intercetta
1.2 Sviluppo del progetto e avvio delle attività..................................................................6 Definizione del Paniere delle tipicità, realizzazione di un evento sperimentale per il 2012, preparazione del “prodotto” expo 2015, costruzione expo permanente sul territorio
2.ISTRUTTORIA DI PROGETTO..........................................................................7 Riconferma delle priorità individuate e aggiornamenti sui lavori in essere
2.1 Ricognizione delle principali iniziative esistenti...........................................................8 Ricerca delle sinergie con le esperienze in corso e realizzate, in particolare dalla Provincia e dalla CCIAA (La strada dei Vini e dei Sapori, I poderi di Sigismondo, Signorie dei Malatesta e Montefeltro, Alberghi Tipici Riminesi..).
3.OBIETTIVI, STRATEGIE E PROPOSTE PROGETTUALI............................12 Prima fase di lavoro
3.1 Definizione del paniere........................................................................................13 Ricognizione e messa a sistema dei prodotti tipici e dei produttori della Provincia di Rimini
3.2 Principali azioni avviate......................................................................................16 Concorso per l’ideazione del marchio del paniere dei prodotti, Atlante dei prodotti e dei produttori
3.3 Definizione tipologia di iniziative da sviluppare nei prossimi mesi..................................17 Condivisione con istituzioni, associazioni di categoria, produttori, verifica possibili sinergie con Expo 2015 Milano, Messa a punto del progetto dell’expo permanente..
4.PROSSIME ATTIVITA’.........................................................................19 4.1 Prosecuzione delle attività di progettazione
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MANDATO RICEVUTO DAL PIANO
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“PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI ENOGASTRONOMICHE TIPICHE DI RIMINI E DEL SUO TERRITORIO”
1.1 Il Piano strategico e il laboratorio L6
Il progetto integrato per la valo-
rizzazione dei prodotti tipici del riminese è uno dei progetti individuati come prioritari nell’ambito dell’elaborazione del Piano Strategico di Rimini e del suo territorio. Più precisamente nasce come proposta del gruppo “Città che valorizza il patrimonio culturale, paesaggistico e le tipicità”, poi confluita nell’ambito strategico di intervento n. 4, “La qualità di un territorio ricomposto
e coeso”. Nell’ottica di un più ampio programma di valorizzazione di un territorio da perseguire attraverso una molteplicità di azioni, si inserisce la volontà di recupero e valorizzazione delle tipicità enogastronomiche e artigianali, certamente viste in rapporto con la riqualificazione dell’attività turistica ma anche, e più in generale, con l’obiettivo di competitività e sviluppo socio-economico equilibrato del
territorio. La rinnovata attenzione alla qualità del prodotto è vista quindi come fattore qualificante di una nuova offerta turistica di eccellenza che abbandoni l’artificialità del prodotto industriale per recuperare l’autenticità di quello locale. Allo stesso modo, il recupero e la valorizzazione delle produzioni tipiche diviene anche uno strumento per incentivare un approccio maggiormente imprenditoriale e orientato al marketing da parte di questo settore produttivo, attuando contestualmente un’azione di salvaguardia attiva del territorio e del paesaggio rurale. Con queste finalità, il progetto “Officina delle tipicità e Tavolo di lavoro permanente” prevede un’attività diffusa di promozione del prodotto, con la creazione e gestione di reti e pacchetti, di percorsi enogastronomiciculturali-esperienziali e di eventi dedicati, in
collaborazione con il comparto ricettivo. Le sinergie che si possono incentivare coinvolgono in generale tutto il sistema turistico, a cominciare da quello fieristico congressuale, per un’offerta di qualità che veda allineate costa ed entroterra, con l’incremento dell’uso dei prodotti a km 0.
4.6. “Officina” delle tipicità e tavolo di lavoro permanente. Nel dettaglio, all’interno del Documento finale del Piano, il progetto “Tipicità” identificava i seguenti obiettivi, da perseguirsi a partire dalla messa in rete delle iniziative già realizzate e/o attivate sul territorio in questo campo: -- promozione e valorizzazione prodotti tipici; -- creazione e gestione di reti/pacchetti; -- creazione di percorsi enogastronomiciculturali-esperienziali; -- creazione di un marchio riminese delle tipicità; -- messa in rete dei comparti alberghiero e della ristorazione con i produttori di prodotti tipici; -- produzione eventi; -- incentivazione delle sinergie con il sistema fieristico congressuale; -- creazione punti vendita prodotti tipici e artigianato locale; incentivazione utilizzo prodotti a km 0 (es. farmer’s market, menu tipici, ecc.); -- utilizzo del prodotto tipico nelle mense scolastiche e ospedaliere; -- attività di marketing per la commercializzazione dei prodotti tipici e artigianali; -- valorizzazione delle attività legate alla marineria; -- attività di ricerca (osservatorio, nuovi prodotti, biodiversità, nuove imprese, …). 5
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1.2 Sviluppo del progetto e avvio delle attività Il progetto, fin dalla sua prima concezione nel 2009, ha previsto un’attività diffusa di promozione del prodotto mediante un’ampia gamma di azioni che spaziano dalla creazione di reti, pacchetti e percorsi, fino alla realizzazione di una vera e propria Expo permanente delle tipicità del territorio riminese. Tale mandato è stato poi ampiamente specificato dal Laboratorio Tipicità, attivato nella fase di attuazione del piano che ha preso avvio dal 2011. Il quadro concettuale e operativo delineato dal Laboratorio Tipicità è sintetizzato in uno schema di progetto. Lo schema di progetto redatto dal laboratorio
prevede 3 azioni prioritarie per la costru-
zione di un sistema di sviluppo socioeconomico e territoriale basato sul tipico riminese avviate nella prima fase di lavoro: 1. la costruzione del Paniere dei prodotti; 2. La partecipazione all’Expo Milano 2015, messa a punto sperimentando un modello sul territorio da tenersi in autunno 2012 e 3. La costituzione di un expo permanente del
prodotto tipico riminese.
Immagine nella pagina a fianco: Vendemmia, Coriano (autore: Ph. Paritani) 6
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ISTRUTTORIA DI PROGETTO
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2.1 Ricognizione delle principali iniziative esistenti
Il recupero e la valorizzazione delle iniziative esistenti sul territorio riminese legate al prodotto tipico è di notevole importanza, perché, non solo evita dannose sovrapposizioni e dispersione di fondi, ma fa risaltare il valore di tali iniziative e le rafforza ponendole in un’ottica di sistema, un sistema di
sviluppo socio-economico e territoriale basato sul tipico riminese. Le attività promosse da altri soggetti costituiscono una preziosa base di esperienza acquisita utile a coordinare le azioni messe in campo dal piano, ma anche a trovare un linguaggio comune per promuovere efficacemente i prodotti e il territorio della Provincia di Rimini. Per queste ragioni, il progetto sulle Tipicità raccoglie e si propone di sviluppare ulteriormente un ampio ed accurato lavoro fatto anche nel passato da parte dei principali enti territoriali e, in particolare, dalla Provincia di Rimini e dalla Camera di Commercio di Rimini. Il progetto si pone inoltre in piena sinergia e collaborazione con altre iniziative avviate in questo campo da altri enti e associazioni di categoria attivi sul tema che si intrecciano a quelli che sono gli obiettivi e le azioni del progetto Tipicità. Partendo dal presupposto che la Provincia, ed eventualmente la Camera di Commercio, potrebbero diventare gli enti promotori del sistema del prodotto tipico, si riportano alcune esperienze, come quella della “Strada dei Vini e dei Sapori”, che prevedono diverse attività coincidenti con quelle individuate nello schema del progetto delle tipicità (contatti con i viticoltori ecc ecc..)
La strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini L’Ente “Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini” riunisce aziende e strutture turistiche ed è impegnato nella promozione del territorio e dei prodotti tipici locali. Dal 2000 lavora in stretta collaborazione con istituzioni, associazioni di categoria e imprese private, e ha lo scopo di affermare l’identità
storica, culturale, ambientale, economica e sociale del territorio della provincia di Rimini. Del consorzio fanno parte frantoi, aziende vinicole, cantine, agriturismi, ristoranti, botteghe artigiane, istituzioni pubbliche e associazioni di categoria comprese tra le spiagge dell’Adriatico ed i borghi storici delle vallate del Conca e del Marecchia. Ogni azienda offre suggestioni diverse, le quali insieme raccontano la storia di un territorio e della sua gente dall’ospitalità innata. Il vino e l’olio sono i prodotti di punta della Strada e diventano lo strumento per scoprire beni tipici del territorio, dall’artigianato locale ai gustosi piatti tradizionali, dalla carne al pesce azzurro, dai salumi ai formaggi, dalla piadina ai dolci tipici, dai tartufi, al miele e alle castagne. Tra le iniziative della Strada dei Vini e dei Sapori, si ricorda P.Assaggi di Vino, l’evento dedicato al vino DOC locale e alla secolare relazione culturale e enogastronomica che lo lega all’entroterra della provincia riminese. La serata si articola nell’offerta di degustazioni di vino in dedicate postazioni gestite dai
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produttori vitivinicoli e nell’offerta di intrattenimenti artistico-musicali a tema in un’area pedonalizzata e trasformata per una notte in un wine bar all’aperto. Considerata l’esperienza e le relazioni con i produttori, è di fondamentale importanza mettere a sistema la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini con il progetto definito dal laboratorio delle tipicità del Piano Strategico di Rimini.
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Finanziamento della Camera di Commercio per Alberghi tipici e di qualità La Giunta della Camera di Commercio di Rimini, stanzia e ha stanziato un fondo (nel 2010 di 50.000, nel 2011 di 70mila Euro) destinato al sostegno di iniziative e progetti realizzati da raggruppamenti di alberghi tipici e di qualità, allo scopo di promuovere da un lato la loro tradizionale vocazione all’accoglienza e dall’altro l’integrazione con le altre attività economiche, ma soprattutto di legare ancor più strettamente la vocazio-
ne del territorio riminese all’ospitalità con la valorizzazione e la promozione di prodotti tipici enogastronomici e dell’artigianato artistico. La Camera di Commercio richiede al raggruppamento beneficiario del contributo di impegnarsi affinché i propri associati utilizzino, nell’esercizio della propria attività alberghiera ed in misura significativa, P. assaggi di Vino, ed.2009 (autore: archivio della Provincia di Rimini)
P. assaggi di Vino,Rimini (autore: archivio della Provincia di Rimini)
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prodotti tipici locali, favorendo l’acquisizione di forniture di produzioni tipiche locali.
I sapori dei poderi di Sigismondo Malatesta in città e sotto le stelle
Il contributo massimo concesso dalla Camera di Commercio, stanziato in favore del raggruppamento non è superiore al 30% della spesa ammissibile, ed è relativo a spese per: a. realizzazione di degustazioni, presentazioni, o simili, con prodotti agroalimentari del territorio (cosiddetti prodotti a Km 0), finalizzati all’acquisizione di forniture di produzioni tipiche e territoriali b. oltre a una delle seguenti voci: 1. realizzazione di esposizioni finalizzate alla promozione di prodotti alimentari tipici e dell’artigianato artistico locale; 2. formazione degli operatori (titolari e collaboratori); 3. certificazione di qualità; 4. comunicazione e promozione dell’offerta sia tramite web sia con materiale divulgativo; 5. realizzazione di indagini o ricerche aventi ad oggetto gli stili della vacanza, le aspettative dei turisti, il miglioramento dell’accoglienza, ecc..
I poderi di Sigismondo è un progetto promosso dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Rimini e dalla Provincia di Rimini Assessorato Attività produttiva e Agricoltura, con la partecipazione dei Coltivatori Diretti Federazione provinciale di Rimini, la Confederazione Italiana Agricoltori di Rimini, l’Unione Interprovinciale degli Agricoltori di Forlì Cesena e Rimini, la Confcommercio e la Confesercenti di Rimini. Il coordinamento operativo è del Consorzio della Strada dei Vini e dei Sapori dei colli di Rimini che nelle diverse edizioni ha organizzato serate con location, tematiche e atmosfere diverse. A serate “in Città” con interventi di relatori e degustazioni, si sono intervallate serate “sotto le stelle”, dove i Poderi invitano i visitatori nei luoghi dove nascono i sapori, altre serate dove i ristoranti della Provincia di Rimini invitano “a tavola” e infine alcune serate per degustare dei vini.
Albereto di Montescudo (autore: Ph. Paritani)
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OBIETTIVI, STRATEGIE E PROPOSTE PROGETTUALI
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3.1 Definizione del paniere Ricognizione e messa a sistema dei prodotti tipici e dei produttori della Provincia di Rimini La prima azione del laboratorio delle tipicità è la messa a regime e realizzazione di un “paniere” del tipico riminese, strumento per realizzare altri obiettivi successivi: -- Redazione Database prodotti e produttori del territorio; -- definizione di massima del sistema per disciplinare la produzione; -- Individuazione ricette e piatti della tradizione; -- Redazione del disciplinare di produzione per selezione aziende; -- Elaborazione marchio (concorso scuole); -- Rapporti con settore ricettivo e risto-
ristiche che ne comprovano la qualità, siano anche effettivamente presenti sul mercato con quantitativi tali da consentirne una reale promo commercializzazione. Si sono quindi volontariamente omessi prodotti di nicchia o “dimenticati” che potranno essere recuperati, alla stregua di mere curiosità, nell’ambito della pubblicazione dell’atlante dei prodotti o di altri elaborati realizzati nel corso del progetto.
rativo; -- Pubblicazione atlante prodotti; -- Allargamento ai settori dell’artigianato. Il Paniere è stato strutturato aggiornando, assieme alla Provincia, l’elenco dei prodotti progressivamente inseriti (sulla base o dell’ottenimento di certificazioni riconosciute o della tracciabilità) tra le produzioni peculiari del territorio riminese. L’aggiornamento è stato effettuato anche in riferimento al patrimonio enogastronomico messo in campo dai sette comuni recentemente entrati a far parte della provincia.
Talamello, formaggio di Fossa Ambra di Talamello (autore: Ph. Paritani)
Per l’inserimento dei prodotti all’interno del paniere si è deciso di considerare solo i prodotti che, oltre ad avere riconosciute caratte-
Uva, Coriano (autore: Ph. Paritani)
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Festa del pane, Maiolo (autore: archivio della Provincia di Rimini)
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In sintesi, il paniere consta delle seguenti categorie e tipologie di prodotto enogastronomico: Vino (Doc Coli di Rimini, Doc Romagna, IGT Rubicone), Olio da olive (Olio Extravergine di Oliva DOP Colline di Romagna), Carne (Mora romagnola, ICP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, Galletto romagnolo, Agnello, Castrato), Formaggio (Pecorino fresco stagionato, Formaggio di Talamello, Formaggio di Santagata, Formaggio di Mondaino, Formaggio vaccino Squaquerone), Salumi (Salumi di Mora Romagnola), Pesce (Pesce azzurro, Vongole, Cozze), Piadina romagnola (Piada romagnola alla riminese), Frutta e Verdura (varie), Apicoltura (Miele), Tartufo (8 tipologie), Cereali (Farina biologica, Pane di Maiolo), Funghi (3 tipologie), Patate (Patata di Montescudo), Castagna (castagna di Montefiore Conca, Castagna di Talamello e Sant’Agata). Il paniere annovera inoltre le seguenti tipologie di prodotti artigianali legati all’agricoltura: Stampe a ruggine, Teglie di Montetiffi, Terrecotte e Maioliche, Prodotti alimentari conservati, Prodotti tradizionali (Piada dei Morti, Ciambella), Prodotti Bio.
Grigliata o “Rustida” (autore: Ph. Paritani)
Immagine nella pagina a fianco: Ulivi (autore: T. Mosconi) 14
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3.2 Principali azioni avviate Oltre alla definizione del paniere dei prodotti e selezione delle aziende produttrici (trattata al paragrafo 3.1 del volume 0) e il laboratorio “Tipicità” ha avviato altre due azioni : 1. un concorso per l’ideazione del mar-
chio del paniere dei prodotti Allo scopo di dotarsi di un logo di rappresentanza e di identificazione del “Paniere dei prodotti tipici riminesi” idoneo anche a rappresentare il territorio, e di una linea grafica coordinata che accompagni gli eventi relativi alla sua promozione, si è proceduto a pubblicare un apposito bando di concorso. Il bando e stato rivolto prioritariamente alle seguenti scuole del territorio: Il Liceo A. Serpieri di Rimini; Il Liceo A. Volta-F. Fellini di Riccione; i corsi di Laurea in Culture e Tecniche della Moda e Laurea Magistrale in Moda del Polo di Rimini dell’Università degli Studi di Bologna; LABA, Libera Accademia di Belle Arti ed era tuttavia ammessa anche la presentazione di proposte da parte di liberti partecipanti. Il bando è copromosso da Forum RiminiVenture, Provincia e Comune di Rimini, Camera di Commercio di Rimini, Fondazione Carim, l’Ufficio Scolastico Regionale, UniRimini e l’Università degli Studi di Bologna, Polo di Rimini. Le proposte sono state valutate da una commissione appositamente costituta, previa acquisizione di un parere preventivo da parte del Laboratorio Tipicità.
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2. Atlante dei prodotti e dei produttori L’Atlante sarà realizzato, in versione web e cartacea, a partire dall’esempio di un libretto realizzato a suo tempo dalla Provincia, che dovrà essere adeguatamente incrementato e aggiornato in editing e grafica. La prima azione da fare in questo senso è elaborare un piano editoriale. Da tener presente che, nell’Atlante, dovranno essere inseriti solo i prodotti significativi, e relative ricette, lasciando eventualmente qualche pagina per segnalare le curiosità. E’ prevista la redazione di itinerari del gusto che integrino l’offerta enogastronomica con le eccellenze storico-artistiche, naturali-ambientali e storico-sociali del territorio.
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3.3 Definizione tipologia di iniziative da sviluppare nei prossimi mesi
Per poter rendere efficace il lavoro svolto fin d’ora il laboratorio ritiene fondamentale continuare a condividere con istituzioni, associazioni di categoria, produttori le strategie e gli obiettivi proposti, organizzando incontri specifici con i suddetti soggetti. Tra gli obiettivi, Il progetto “Officina delle Tipicità e tavolo di lavoro permanente” se ne pone uno a breve-medio termine, derivante da un’intesa siglata nel 2009 tra Provincia di Rimini ed Expo di Milano. Come è noto, Milano ospiterà nel 2015 l’Esposizione universale, in un’edizione che si è data come tema specifico “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, ricomprendendo in questo ampio slogan la trattazione del tema dell’alimentazione inteso in senso lato. In vista del 2015, quindi, Expo ha siglato con la Provincia di Rimini un accordo che prevede la collaborazione alla progettazione e alla realizzazione di manifestazioni culturali, artistiche, scientifiche per valoriz-
zare le eccellenze del territorio riminese in occasione dell’Esposizione Universale. Tra le peculiarità e le tradizioni storiche e culturali di Rimini richiamate nell’intesa vengono espressamente menzionate, oltre all’offerta turistica nazionale e internazionale, l’antica tradizione enogastronomica e l’attività agricola imprenditoriale. In questo quadro, il tavolo di lavoro delle Tipicità ha scelto di verificare le possibili sinergie con l’Expo 2015, e sta considerato l’ipotesi di inserire tra gli obiettivi intermedi del progetto la realizzazione di un evento sperimentale, di carattere promo-commerciale,, volto a testare e a strutturare: -- una rete di collaborazione e integra-
zione efficace tra i diversi operatori, pubblici e privati, attivi sul tema enogastronomico nel territorio riminese; -- un modello operativo articolato e flessibile per la valorizzazione e la promo commercializzazione dei prodotti enogastronomici del territorio (integrazione con valori, ecc.) capace di potenziare l’attrattività del brand Rimini nel contesto internazionale, già a partire dalla vetrina dell’expo 2015. Il laboratorio, in questa fase, sta valutando se un’iniziativa promo-commerciale sia la più indicata per portare avanti una sperimentazione di progetto o se invece siano da considerarsi altre iniziative propedeutiche ad esempio di carattere sistemico e logistico, più idonee a promuovere le eccellenze enogastronomiche, considerate in rete con le valenze relative al patrimonio culturale, paesaggistico e storicosociale. Un altro obiettivo, a lungo termine, è rappresentato dalla costituzione di un expo permanente del prodotto tipico sul territorio. Pertanto nei prossimi mesi si procederà alla messa a punto del progetto per la realizzazione di questa azione.
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PROSSIME ATTIVITA’
Il programma di lavoro del laboratorio prevede che, oltre alla prosecuzione delle attività di progettazione per le iniziative propedeutiche alla partecipazione all’expo 2015, vengano organizzati dei laboratori di approfondimento sul progetto, si effettuino glii incontri previsti con produttori e con i comuni, si realizzi l’atlante dei prodotti e dei produttori
Immagine nella pagina a fianco: Contadini (autore: T. Mosconi) 19
Negli ultimi 4 anni Rimini è stata impegnata in un processo di pianificazione strategica promosso da Comune e Provincia di Rimini, CCIAA Rimini e Fondazione Carim e che ha ampiamente coinvolto la società civile attraverso l’impegno diretto, all’interno del Forum Rimini Venture appositamente costituito, di una settantina di associazioni rappresentative del tessuto culturale, sociale ed economico del territorio. I primi due anni di lavoro sono stati dedicati all’elaborazione della vision (“Le persone protagoniste dello sviluppo”), della mission (“Rimini terra di incontri”), degli ambiti strategici (1. “Un nuovo rapporto con il mare”; 2. “Una sfida sulla mobilità”; 3. “Un sistema di imprese fatto di persone e innovazione”; 4. “La qualità di un territorio ricomposto e coeso”; 5. “La cultura che forma e informa creando nuova immagine”) e delle 61 azioni, poi confluite nel documento “Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio”. Il documento, approvato dagli organi di governo dei 4 enti promotori, rappresenta il riferi-
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mento di base su cui ha preso successivamente avvio la fase operativa del piano, attualmente in corso. Il documento riporta anche gli esiti di un processo di valutazione preliminare, effettuato su ciascuna delle 61 azioni promosse dal piano, sulla base del quale è stata effettuata una selezione dei progetti da portare avanti in via prioritaria nel processo di attuazione del Piano. La prima fase di attuazione del Piano si sta concretizzando attraverso due strumenti: i GRUPPI DI LAVORO che approfondiscono e precisano alcuni temi specifici sui quali il piano non ha espresso proposte precise, ma solo obiettivi e approcci di massima - e i LABORATORI - elaborano e sviluppano alcune delle proposte già enucleate con buon grado di dettaglio nel processo di elaborazione del Piano. Tra questi figura appunto il Laboratorio L6 “ Progetto di valorizzazione delle produzioni enogastronomiche tipiche di Rimini e del suo territorio”.