task force innovazione - volume 3

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Il Piano Strategico di Rimini e del suo territorio

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“TASK FORCE INNOVAZIONE”

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Volume PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO


Associazione Forum Rimini Venture

Direzione del Piano Strategico di Rimini Palazzo del Turismo, Piazzale Fellini 3 47921 - Rimini Telefono: 0541 704377 Fax: 0541 704632 E-mail: piano.strategico@comune.rimini.it sito: www.riminiventure.it

Gennaio 2013


A cura di

SEGRETERIA DI STATO INDUSTRIA ARTIGIANATO E COMMERCIO REPUBBLICA DI SAN MARINO SEGRETERIA DI STATO INDUSTRIA ARTIGIANATO E COMMERCIO

Con Polo Navicchio SPA - APSTI PST RSM-IT Alessandro Giari

A MEMORANDUM OF UNDERSTANDING Soggetti intervenuti per la firma

Per il Piano Strategico di Rimini Prof. Giuseppe Cappiello Dott. Luca Signorini TRIA – Marco Arzilli Dott. Maurizio Temeroli SAMMARINESE – PierDott. Paolo Umberto Fabbri Trevi SS ANGEL WTC – Pietro ZaniFilippo MassaniBoschi Arch.

ESE PER L’INFORMATICA – William Casali olombini MERCIO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO – Pier Giovanni Terenzi emo Contucci – Marco Tura Francesco Biordi


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1.MEMORANDUM OF UNDERSTANDING PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO..............................................................................6 1.1 Soggetti firmatari...............................................................................................12

2.IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE “INCUBAZIONE”.........,...........14

(a cura di APSTI)

3. IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE “COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLA RICERCA”...........................................................16 (a cura del coordinatore della Commissione, Mirano Sancin, Vice Presidente APSTI) 4. IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE “TRAIETTORIE DI SVILUPPO PER LE FILIERE TECNOLOGICHE E PIATTAFORME TECNOLOGICHE DI SERVIZIO”..............................................................................22 (a cura del coordinatore Dr. Michele Vianello, direttore generale Vega-PST di Venezia, Consigliere APSTI) 5. IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE “FINANZA PER L’INNOVAZIONE”..........................................................................26 (a cura di Polo Navicchio SPA - APSTI, coordinatore operativo Dr.ssa Piera Iorio) 6. IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO SAN MARINO-ITALIA Contesto, profilo organizzativo, funzioni e fasi di sviluppo......................30 (Estratto del documento - a cura di Polo Navicchio SPA)


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1.

MEMORANDUM OF UNDERSTANDING per la realizzazione del PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO SAN MARINO – ITALIA (Nella precedente versione denominato ACCORDO PRELIMINARE)

Repubblica di San Marino, 6 novembre 2012 6

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TRA

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N.B. Delle seguenti PARTI si è in attesa di conoscere le deliberazioni formali dei rispettivi organi direzionali pur avendo avuto già conferme verbali e scritte della sottoscrizione del Memorandum dalla maggior parte di esse.

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GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO ASSOCIAZIONE BANCARIA SAMMARINESE ASSOCIAZIONE BUSINESS ANGELS ASSOCIAZIONE SAMMARINESE PER L’INFORMATICA ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELL’INDUSTRIA SAMMARINESE CAMERA DI COMMERCIO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO COMPAGNIA DELLE OPERE CONFEDERAZIONE DEMOCRATICA LAVORATORI SAMMARINESI CONFEDERAZIONE SAMMARINESE DEL LAVORO ORGANIZZAZIONE SAMMARINESE DEGLI IMPRENDITORI UNIONE NAZIONALE ARTIGIANI SAMMARINESI UNIONE SAMMARINESE COMMERCIANTI UNIONE SAMMARINESE OPERATORI TURISMO UNIONE SAMMARINESE DEI LAVORATORI UNIVERSITÀ DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO ASSOCIAZIONE PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI ITALIANI ASTER (Regione Emilia Romagna) TECNO MARCHE di Ascoli Piceno (Regione Marche) PROVINCIA DI PESARO E URBINO

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PROVINCIA DI RIMINI ASSOCIAZIONE FORUM PER IL PIANO STRATEGICO DEL COMUNE DI RIMINI CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI CNA DI RIMINI COMITATO PROMOTORE NUOVE IDEE NUOVE IMPRESE CONFINDUSTRIA DI RIMINI CONFINDUSTRIA DI PESARO

PREMESSO CHE _ il 31 marzo 2009 è stato stipulato un Accordo di Cooperazione economica tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di San Marino, nell’ambito del quale è stato, fra l’altro, prevista la collaborazione nel campo della ricerca scientifica e tecnologica e dell’innovazione, anche con riguardo alla creazione di un Parco Scientifico-Tecnologico italosammarinese, per il quale i due governi auspicano l’avvio di gemellaggi tra il Parco e i principali Parchi Scientifici e Tecnologici italiani; _ la Repubblica di San Marino, nel corso del 2012, ha sottoscritto con APSTI, la rete dei Parchi Scientifici e Tecnologici italiani, un Accordo di collaborazione per supportare i soggetti promotori nella definizione del progetto di massima ed il conseguente progetto definitivo del costituendo Parco Scientifico e Tecnologico San Marino – Italia. _ APSTI, attraverso il coordinamento di Polo Navacchio SpA e la collaborazione di altri PST e manager di Parchi (Vega PST di Venezia, Friuli Innovazione-PST di Udine e Kilometro Rosso di Bergamo), ha prodotto, in due successive fasi di sviluppo, i seguenti risultati: • rilevazione di informazioni e dati economici, infrastrutturali e di contesto rela-

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tivi alla Repubblica i San Marino e alle Regioni Emilia Romagna e Marche, con focus rispettivamente sulle province di Rimini e Pesaro - Urbino, portando a sintesi le risultanze in tre distinti documenti; • report relativo al profilo funzionale ed organizzativo del PST San Marino – Italia, oggetto di confronto e condivisione da parte di tutti i soggetti sottoscrittori (Allegato.1) • attività di concertazione sul modello funzionale ed organizzativo del PST San Marino – Italia, finalizzate a determinare il progetto funzionale, organizzativo ed operativo di avvio, condiviso tra il sistema istituzionale, il sistema economico – imprenditoriale, le forze sociali, il sistema del credito, della Repubblica di San Marino e delle aree italiane limitrofe. _ Al fine di compartecipare alla fase di sviluppo della progettazione del modello operativo di avvio del PST, in una logica coordinata, sia sotto il profilo territoriale, che rispetto alle specifiche competenze, ruoli e funzioni dei diversi soggetti coinvolti, è stato promosso e costituito il Comitato d’Indirizzo Strategico (di seguito CIS); _ Il CIS, al fine di approfondire e condividere gli “elementi critici di successo” per il PST, ha deliberato la costituzione delle seguenti Commissioni Tecniche di lavoro (di seguito CTL): • Strumento funzionale alla nascita di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico per l’individuazione di una piattaforma di servizi, strumenti e strutture che possano rendere meno difficoltosa la fase di start up di questa tipologia d’impresa e con più probabilità di successo. • Collaborazione con il sistema della ricerca per l’individuazione dei modelli d’interazione più efficaci tra sistemi d’impresa e tra questi ed il sistema della ricerca e delle azioni tese a favorire la definizione di accordi con il sistema italiano e sammarinesi della ricerca.

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• Traiettorie di sviluppo per le filiere tecnologiche e Piattaforme tecnologiche di servizio per l’individuazione di modelli organizzativo - funzionali in relazione a specifici settori prioritari per il PST. • Finanza per l’innovazione per l’individuazione di strumenti finanziari per la nascita e sviluppo di nuove imprese high tech, e per implementare la crescita di competitività delle imprese esistenti. _ Le CTL, coordinate dai rappresentanti di APSTI e dei PST italiani, si sono riunite tutte in due successive e separate sessioni ed hanno prodotto, in modo unanime e convergente, specifiche proposte che saranno ulteriormente definite nella fase di sviluppo del progetto e che vengono assunte come contenuto e contributo per il presente Memorandum e ne costituiscono parte integrante e sostanziale (Allegati 2-3-4-5); _ Dal lavoro complessivamente svolto dal CIS e dalle CTL è emersa la volontà dei soggetti sottoscrittori del presente Memorandum di condividere mission, finalità, strategie e strumenti del PST, nella convinzione che una struttura capace di supportare la nascita e sviluppo di impresa innovativa, azioni di trasferimento tecnologico verso le imprese esistenti per l’incremento di competitività delle stesse, e attrazione di nuovi investimenti nazionali ed internazionali, presupponga una coerenza, convergenza e complementarietà delle azioni da parte dei soggetti che costituiscono la cosiddetta “filiera dell’innovazione”.

PRESO ATTO CHE l’Accordo istituzionale San Marino – Italia costituisce un elemento di garanzia affinché l’attuazione del PST San Marino – Italia potrà svilupparsi come strumento di coesione, per rafforzare la dimensione strategica dell’intervento e garantire che le azioni che si andranno a sviluppare siano concentrate su obiettivi di lungo periodo in termini di crescita economica e occupazione.


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Tutto ciò premesso, i Soggetti sottoscrittori

CONCORDANO

che: le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente Memorandum.

ART. 1 - AMBITO TERRITORIALE Le aree territoriali che promuovono la costituzione del PST San Marino – Italia sono costituite dalla Repubblica di San Marino e dai territori italiani delle Province di Rimini e Pesaro – Urbino.

ART. 2 - OBIETTIVO GENERALE Contribuire allo sviluppo di una nuova economia del territorio che usi l’innovazione come motore per la crescita di competitività.

ART. 3 – OBIETTIVI OPERATIVI a. Stimolare la creazione e lo sviluppo di nuova impresa ad alto contenuto tecnologico come fattore di competitività attraverso strumenti, servizi e processi che in gran parte sono configurabili come incubazione ed accelerazione. b. Favorire lo sviluppo di aggregazioni e di rapporti di collaborazione tra PMI hi-tech e tra queste e gli organismi di ricerca, attraverso una azione di sostegno al trasferimento tecnologico e all’integrazione tra le imprese e tra queste ed i centri di produzione di conoscenza. c. Supportare la crescita di competitività nei settori tradizionali del territorio, attraverso il “nutrimento” degli stessi con nuovi strumen-

ti, prodotti e servizi tecnologici ed organizzativi che ne incrementino i livelli di efficacia, efficienza produttiva, visibilità, capacità di rinnovamento organizzativo. d. Attrarre nuovi investimenti di carattere nazionale ed internazionale attraverso agevolazioni finanziare, fiscali, servizi di supporto alle imprese, potenzialità di collaborazione con la rete di competenze di APSTI.

ART. 4 – GLI STRUMENTI Il Parco Scientifico e Tecnologico (condizione tipica di sistema aggregato di imprese hi-tech e laboratori guidato da logiche di mercato) che, a partire dalle esigenze espresse dalle imprese, sia caratterizzato da una connotazione fisica nel territorio della Repubblica di San Marino e da una dimensione di servizio internazionale (PST HUB internazionale), con funzione di nodo della rete, con capacità continua di alimentare e di estendere la sua rete. Il collegamento con la rete tra i PST italiani rappresenterà un elemento di accelerazione di questo processo. Il carattere giuridico, il partenariato, le scelte relative alla realizzazione della struttura fisica del Parco ed il piano economico – finanziario per gli investimenti necessari, saranno oggetto della successiva fase esecutiva. Tuttavia sin d’ora i sottoscrittori del presente Memorandum concordano sulla necessità che la configurazione funzionale del Parco debba essere correlata e subordinata al principio dell’autosostenibilità economico – finanziaria, al netto degli investimenti necessari alla realizzazione delle strutture. I contenuti scientifici, tecnologici, organizzativi e di servizio che rendano possibile la funzione su indicata del Parco sono costituiti da: A) LE IMPRESE IN RETE

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L’aggregato delle imprese hi–tech insediate nel Parco, e che con esso collaborano, come espressione di un vero e prprio “sistema” progressivo di cooperazione e collaborazione tecnologica e di mercato. B)I CENTRI DI COMPETENZA ED I LABORATORI DI RICERCA Il PST rappresenta anche e soprattutto l’elemento che fungerà da Integratore tra i bisogni dei sistemi imprenditoriali e tra questi ed i centri di produzione di know-how tecnologico, al fine di garantire una costante e progressiva crescita delle imprese basate sull’innovazione: un modello d’integrazione volto a favorire di Cluster di imprese. C)L’INCUBAZIONE (Servizi e strutture finalizzate a supportare la nascita delle idee imprenditoriali fino ai primi anni di vita) all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico, rappresenta il luogo ideale per la nascita di nuove imprese tecnologiche. D) FINANZA PER L’INNOVAZIONE Gli elementi di successo per il PST San Marino – Italia e l’Incubatore del PST saranno rappresentati dall’attivazione di idonei strumenti finanziari per imprese high tech: fondi di capitale di rischio, finalizzati a sostenere l’avvio e lo sviluppo di progetti di imprese innovative, strumenti di finanza agevolata che favoriscano lo sviluppo in rete di progetti di R&S e di trasferimento tecnologico, condizioni facilitate di accesso al credito. A fini indicativi e propositivi, la specifica Commissione ha individuato uno schema progettuale per la eventuale costituzione di uno specifico Fondo di Early stage ed ha raccomandato l’intervento congiunto Italia - San Marino per l’attuazione del Fondo dei Fondi di neo costituzione per le start up innovative e per il sostegno alle attività di ricerca. Analogamente, la Commissione ha preso atto della disponibilità del sistema bancario sammarinese a individuare soluzioni per sostenere linee di credito agevolato per lo sviluppo e la competi-

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tività delle imprese.

ART. 5 – GLI AMBITI APPLICATIVI Gli ambiti d’intervento saranno meglio definiti nel corso dello sviluppo del progetto del PST, ed in particolare nella successiva fase esecutiva, sulla base delle opportunità di collaborazione tra tessuto industriale (nuovo o esistente), sulle competenze scientifiche e tecnologiche disponibili o emergenti, e su quelle indotte dalla domanda delle imprese che incontra l’offerta scientifica. Il progetto esecutivo, a seguito del lavoro in corso, in collaborazione con le rappresentanze imprenditoriali e le imprese del territorio, definirà con ulteriore maggiore dettaglio i settori prioritari a cui si riferirà il Parco, che avrà una connotazione di Parco semi – specialistico. Tuttavia, si è ritenuto opportuno indentificare preliminarmente alcune filiere tecnologiche strategiche (ICT) e un primo dominio applicativo potenzialmente sperimentale nel settore del turismo, in modo che il Parco, a partire da un’omogeneità di filiera, possa generare networking e sviluppare piattaforme e servizi innovativi. La motivazione della scelta risiede, da un lato, nella caratteristica principale della tecnologia I.C.T. che è quella di essere pervasiva ed abilitante, trasversale a molte attività economiche, dall’altro, nel carattere del settore turistico che è un settore tradizionale, particolarmente presente nei territori ed è suscettibile di forti elementi di innovazione in grado di produrre interazioni con diverse filiere tecnologiche.

ART.6 – LE OPPORTUNITA’ DI ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Le opportunità, basate su un elemento del tutto originale, che il PST San Marino - Italia potrà offrire per attrarre imprese ed investimenti sono rappresentate, oltre che dai contenuti dei PST in


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termini di presenze di imprese high tech e Centri di competenza, da: --

Sistema relazionale e delle piattaforme tecnologiche e di servizio della Rete dei PST italiani. Un rapporto consolidato con APSTI ed altri attori della sua rete, faciliterà e favorirà collegamenti con altri soggetti funzionali al suo sviluppo (Centri di competenza scientifica, cluster tecnologici italiani, distretti tecnologici), utilizzandone servizi e competenze;

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Una normativa “dedicata” che determini agevolazioni, a diversi livelli, in particolare in materia fiscale, per le imprese innovative;

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Disponibilità di specifiche risorse finanziare, dedicate all’avvio e sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi che provengano anche da un Accordo San Marino – Italia.

ART. 7 – LE PRECONDIZIONI Affinché l’intervento PST San Marino – Italia possa nascere e svilupparsi secondo logiche di mercato, è indispensabile intervenire in via prioritaria sui seguenti aspetti: a. Modifica/evoluzione dell’assetto gestionale ed infrastrutturale del servizio di telecomunicazione della Repubblica di San Marino, che garantisca flessibilità, accessibilità e funzionalità dei servizi offerti, in dimensione compatibile con le necessità di un Polo di eccellenza tecnologica; b. Aggiornamento dell’impianto normativo della Repubblica di San Marino, in particolare in relazione al mercato del lavoro, garantendo alle imprese la possibilità di impiegare professionalità qualificate proveniente dai diversi territori, con fluidità e semplicità ed introducendo, almeno per tutte le attività che riguardano il Parco, un regime di “liberaliz-

zazione” che renda produttiva ed efficace la collaborazione tra imprese con logiche di mercato; c. Convergenza e complementarietà tra i vari soggetti che compongono la Filiera dell’innovazione in termini di obiettivi, azioni e ruoli, al fine di ottimizzare risorse e massimizzarne i risultati. In tale ambito, una particolare rilevanza assume il rapporto con l’Università di San Marino e dei territori limitrofi e con i Poli d’innovazione, in relazione alla nascita, sviluppo e crescita di competitività dell’impresa, anche attraverso la valorizzazione dei risultati della ricerca, e le azioni di trasferimento tecnologico, intese come impiego produttivo dei risultati della ricerca.

ART. 8 – IMPEGNI DEI SOTTOSCRITTORI I soggetti costituenti il Comitato d’Indirizzo Strategico convengono infine di impegnarsi collettivamente e singolarmente per contribuire all’ulteriore sviluppo delle azioni finalizzate alla realizzazione del progetto.

ART. 9 – DURATA Il presente Memorandum ha validità dalla data della sottoscrizione, fino all’approvazione del progetto esecutivo del PST San Marino - Italia da parte del Comitato d’indirizzo Strategico.

San Marino 6 novembre 2012/1712 d.F.R.

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1.1 Soggetti firmatari PST RSM-IT FIRMA MEMORANDUM OF UNDERSTANDING Soggetti intervenuti per la firma

15. RETTORE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO – Giorgio Petroni

1. SEGRETARIO DI STATO INDUSTRIA – Marco Arzilli

17. DIRETTORE GENERALE ASTER – Paolo Bonaretti

2. PRESIDENTE ASS. BANCARIA SAMMARINESE – Pier Paolo Fabbri

18. DIRETTORE TECNO MARCHE – Roberto Bedini

3. COORDINATORE ASS. BUSINESS ANGEL WTC – Pietro Zani Massani

19. PRESIDENTE PROVINCIA DI PESAROURBINO – Matteo Ricci

4. PRESIDENTE ASS. SAMMARINESE PER L’INFORMATICA – William Casali

20. PRESIDENTE PROVINCIA DI RIMINI – Stefano Vitali

5. PRESIDENTE ANIS – Emanuel Colombini

21. PRESIDENTE PIANO STRATEGICO RIMINI – Maurzio Renzo Ermeti

16. PRESIDENTE APSTI – Paolo Giari

6. PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO – Pier Giovanni Terenzi

22. SEGRETARIO GENERALE CAMERA DI COMMERCIO RIMINI – Maurizio Temeroli

7. COMPAGNIA DELLE OPERE – Remo Contucci

23. PRESIDENTE NUOVE IDEE NUOVE IMPRESE – Luigi Gambarini

8. SEGRETARIO GENERALE CDLS – Marco Tura

24. CONFINDUSTRIA RIMINI – Umberto Giorgio Trevi

9. CsDL – Donatella Zanotti

25. CONFINDUSTRIA PESARO-URBINO – Francesco Buscaglia

10. SEGRETARIO GENERALE USL – Francesco Biordi 11. OSLA – Tullia Grossi

26. PRESIDENTE CAMERA DI COMMERCIO PESARO-URBINO – (Delega al Pres. Prov. PU - Matteo Ricci)

12. DIRETTORE UNAS – Pio Ugolini

27. CNA Rimini – Adriano Allegretti

13. PRESIDENTE USC – Carlo Lonfernini 14. PRESIDENTE USOT – Filippo Bronzetti

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2.

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Il documento della commissione “STRUMENTO FUNZIONALE ALLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO E MODALITÀ DI USO” Elementi discussi e condivisi

a cura di di APSTI

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1. Premessa

Il lavoro prodotto dalla Commissione rappresenta il punto di avvio di un percorso che dovrà essere maggiormente sviluppato per step successivi, e che si configura come piattaforma condivisa degli elementi chiave indispensabili per avviare sul territorio il processo di riqualificazione e rivitalizzazione dell’economia attraverso il supporto alla nascita e sviluppo di nuove imprese innovative.

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2. Elementi discussi e condivisi --

Indicazione di chiara e precisa definizione della MISSION del servizio di Incubazione volto a contribuire alla riqualificazione e rivitalizzazione dell’economia locale attraverso il supporto alla nascita e sviluppo di nuove imprese innovative. -- Mutuare esperienze di incubazione di successo anche di altri territori contestualizzandole nell’area di riferimento; -- Condivisione impianto organizzativo – funzionale del Servizio di supporto alla nascita di nuove imprese innovative che consta di due fasi: • Pre-Incubazione • Incubazione

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Disponibilità di idonei strumenti finanziari per la fase di seed e early stage. Individuazione di un modello gestionale del servizio di Incubazione che tenendo conto dell’interesse “pubblico”, risponda a dei criteri di autosostenibilità Condivisione del principio secondo il quale il servizio di Incubazione rappresenta un ANELLO della catena del sistema di supporto allo sviluppo economico territoriale che preveda fin da subito, accanto al supporto per l’avvio di nuova impresa le giuste condizioni di contesto locale (strutture e servizi) per l’accelerazione delle imprese stesse e al contempo il loro radicamento territoriale con una proiezione, fin da subito, di tipo internazionale. Adeguamento della normativa relativa al mercato del lavoro al fine di ampliare l’accessibilità alle opportunità di occupazione.

Ipotesi attuativa in due step: -----

Incubazione virtuale (breve termine) da poter attuare per l’avvio rapido del servizio di incubazione e successivamente Incubazione fisica (medio – lungo) Necessità di avere condizioni infrastrutturali adeguate (es. banda larga) allo sviluppo di imprese high tech Sistematizzazione dell’offerta di servizi utili e idonei allo sviluppo di attività di incubazione, provenienti dai diversi territori coinvolti al fine di ottimizzare le risorse ed arricchire l’offerta dell’Incubatore.

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3.

Il documento della commissione “COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLA RICERCA”

a cura del coordinatore della Commissione, Mirano Sancin, Vice Presidente APSTI

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Introduzione --

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La collaborazione con il sistema della ricerca riveste un ruolo fondamentale, ma è la conoscenza ed il suo valore d’uso che viene ricercato in questo rapporto. La conoscenza non è un oggetto che si può trasferire semplicemente da un soggetto all’altro.

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Essa ha sempre una dimensione personale che è difficile formalizzare e codificare in modo da poterla trasmettere indipendentemente dalla persona che la possiede.

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Spesso i sistemi di innovazione sono aperti (open innovation): è cioè possibile utilizzare conoscenze e tecnologie di un settore per trasferirle, trasformarle ed adattarle utilmente in settori completamente diversi.

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Non è facile individuare efficaci modelli d’interazione tra sistemi d’impresa e tra questi ed il sistema della ricerca ed innovazione. Sarà più efficace definire atteggiamenti e comportamenti utili per avvicinare questi mondi e farli interagire, individuando le azioni tese a favorire forme di collaborazione e sinergia con il sistema della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione a vantaggio del PST di San Marino e della competitività di un più territorio che va ben oltre i confini della Repubblica.

Il PST di San Marino cardine di una nuova politica di sviluppo e competitività del territorio --

Il PST di San Marino è un intervento di politica di sviluppo e di incremento della compe-

titività del territorio e quindi un’azione: • Sistemica; • Con forte impulso ai processi di modernizzazione e cambiamento; • Originale. --

Richiede la revisione di assetti e di scelte di sviluppo e di competitività del territorio: un cambiamento di sistema.

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Fondamentale il ruolo delle Istituzioni: San Marino potrebbe diventare un laboratorio esteso aperto alla sperimentazione di soluzioni d’avanguardia, p.e. di “smart community” esemplare.

Un rapporto privilegiato l’Università di San Marino

con

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PST e Università non possono essere concorrenti;

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l’alleanza e la complementarietà favoriscono lo sviluppo di entrambi;

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ciascuno deve tener conto dell’esistenza dell’altro;

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l’Università deve ripensare sé stessa e, insieme col PST, trovare forme di integrazione con il sistema della ricerca, dell’innovazione e delle imprese.

Il PST nodo di una rete di relazioni e connessioni anche oltre i territori di riferimento --

PST deve fondarsi su un forte rapporto di rete con altre infrastrutture scientifiche e tecnologiche e di servizio all’innovazione.

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Il territorio circostante esprime esperienze di

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ricerca di eccellenza in vari settori, centri di competenza pubblici e industriali qualificati. --

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Il successo del PST dipenderà dalla sua abilità nel creare relazioni di collaborazione, di alleanza e di partnership con le principali realtà territoriali. La chiave principale di questa operazione sarà la messa in rete di tutti i soggetti che possono contribuire, con il loro know-how o la loro capacità operativa e relazionale, alla realizzazione del PST in un’ottica di complementarietà e di specializzazione. Politica che favorisca l’interazione strutturale e funzionale del PST, delle istituzioni scientifiche e dell’Università di San Marino. Specificità e complementarietà scientifica, tecnologica e dei servizi, adeguata ed economica diversificazione e integrazione della ricerca e dell’attività imprenditoriale con progetti condivisibili, sinergie e un uso più efficace delle risorse. Forte interazione/collaborazione con le Istituzioni di Ricerca Italiane e internazionali, sviluppando una ampia rete, ma anche un approccio aperto all’innovazione, cioè una particolare attenzione al metodo dell’Open Innovation.

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Open Innovation, e uso di sistemi aperti cooperativi, è un potente strumento per accelerare la trasformazione della conoscenza in particolare nelle piccole imprese.

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Un approccio aperto all’innovazione è particolarmente interessante per il PST di San Marino e per le PMI del territorio che non possono avvalersi di una massiccia presenza di Centri di ricerca e competenze avanzate in vari settori disciplinari.

La rete nazionale dell’APSTI --

APSTI supporto efficace alla creazione di alleanze ed aggregazioni strategiche.

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Un rapporto con i PST italiani ed altri importanti attori dell’innovazione della rete APSTI, facilita e favorisce collaborazioni con altri soggetti funzionali allo sviluppo del Parco come Centri di competenza scientifica, cluster tecnologici italiani, distretti tecnologici ecc. ed utilizzare loro servizi e competenze.

Aggregazioni per collaborare con il sistema della ricerca e competere meglio --

Le imprese, in particolare quelle hi tech devono disporre di una massa critica adeguata per competere con i leader più qualificati;

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le aggregazioni e le connessioni di esperienze, conoscenze, discipline e tecnologie diverse, la collaborazione e l’integrazione rappresentano un valore e una priorità per la competitività dell’intero sistema territoriale;

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importanza tutte le forme di alleanza, aggregazione e collaborazione strategiche, strutturate e permanenti (formalizzate o non);

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accordi del PST San Marino con i sistemi della ricerca italiana e dei territori circostanti (non solo con Università, Centri di ricerca

L’innovazione aperta: Open innovation --

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L’innovazione, non sempre frutto di un percorso lineare (ricerca, sviluppo, sperimentazione, industrializzazione) ma di percorsi complessi e “scorciatoie”, derivanti da un approccio aperto. Open innovation il processo attraverso il quale le imprese attingono a fonti di conoscenza esterne ai propri confini.

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pubblici e privati, ma anche con altri soggetti come Distretti tecnologici, ASTER, Agenzie per l’ innovazione e società di trading tecnologico, …). --

Partecipazione congiunta a progetti di R&S italiani, europei ed internazionali.

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Sviluppo di centri di competenza scientifico-tecnologica per attività complementari a quelle esistenti nel territorio e rispondenti ai bisogni, delle imprese esistenti e per l’attrattività di nuove iniziative nel PST.

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Sviluppo di cluster tecnologici con una specifica vocazione in settori scientifici-industriali avanzati, caratterizzati dalla presenza di rilevanti attività di ricerca e sviluppo sia di origine industriale che pubblica.

Requisiti e skill per utilizzare la rete --

competenze professionali, di animazione tecnologica e di intermediazione lungo il ciclo dell’innovazione per far emergere i bisogni latenti di innovazione delle imprese e per intercettare sia la domanda che l’offerta di innovazione;

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capacità di assorbimento: combinazione di competenze che permette all’impresa di sfruttare conoscenze provenienti dall’esterno per creare valore;

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le imprese possono assorbire la conoscenza prodotta dalla ricerca pubblica solo se hanno al proprio interno personale con adeguata formazione.

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brokeraggio tecnologico: tende a realizzare l’incontro tra domanda ed offerta di idee e soluzioni tecnologiche caratterizzate da un elevato contenuto intangibile. Da associare ad altri servizi di consulenza legati allo sviluppo di tecnologia;

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trasferimento tecnologico: processo con il quale la conoscenza migra verso applicazioni commerciali o altre imprese. Si realizza però solo attraverso il coinvolgimento attivo delle persone per cui trasformazione della conoscenza;

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processo che richiede tempo, mobilità (permanente o temporanea) delle persone, è rischioso, è un processo imprenditoriale.

Un’opportunità per il sistema universitario e dell’alta formazione sammarinese e una priorità per il PST --

La formazione di nuove figure professionali, con approccio mentale culturale e professionale aperto rappresenta una grande opportunità per l’Università di San Marino.

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In collaborazione con altri atenei italiani (limitrofi) ma anche stranieri, potrebbe sviluppare percorsi originali di alta formazione professionale a supporto dell’animazione tecnologica.

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Un percorso formativo non limitato ai giovani, ma aperto alla formazione continua e permanente e all’aggiornamento professionale di tecnici, imprenditori ed operatori dei processi di innovazione non solo industriale.

Le aree di interesse --

Partire dalle vocazioni territoriali e da aree di interesse già presenti e consolidate come il design.

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Definire nel corso dello sviluppo del progetto del PST le aree scientifiche e tecnologiche prioritarie sulla base delle opportunità di collaborazione tra tessuto industriale interessato (nuovo o esistente), sulle competenze disponibili o emergenti, e da quelle indotte dall’of-

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ferta scientifica territoriale che incontra la domanda anche latente delle imprese, ovvero da nuove attività ad alto contenuto tecnologico attratte dal progetto PST. --

L’azione di sistema suggerisce alcune tecnologie connesse con la “smart community”.

Alcune linee di indirizzo --

Il PST deve svolgere un ruolo di server o nodo della rete di relazioni, connessioni tra gli attori diversi.

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La connotazione del PST verrà individuata nel corso del processo di sviluppo del progetto. Partendo dalle vocazioni tecnologiche e industriali presenti sul territorio ma aperto anche ad attività in settori tecnologici diversi e servizi avanzati all’innovazione.

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Prioritaria un’attività di diffusione dell’innovazione e di trasferimento delle tecnologie, puntando sul fattore umano e la sua mobilità, per realizzare un’efficace interazione delle imprese con le Università ed i centri ricerca, stabilire un raccordo permanente fra le imprese e quanto di nuovo viene creato dalla ricerca.

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Predisposizione di servizi reali alle imprese ad alto valore aggiunto: aggiornamento sui settori e le tecnologie prioritarie ed emergenti , le aree comuni di intervento, l’analisi dei bisogni tecnologici ed innovativi delle imprese (visite aziendali e check-up tecnologici, assistenza all’adozione di innovazioni, supporto tecnico ai programmi di ricerca, ecc.

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L’utilizzazione di esperti già disponibili sul territorio e predisposizione di servizi on-line, di informazione brevettuale e documentazione.

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Utilizzo di strumenti formalizzati, messi a disposizione da altre organizzazioni presenti

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sul territorio come il forecasting e foresight tecnologico, come attività di concertazione generale sulle priorità in scienza e tecnologia. --

Un rapporto con APSTI, ASTER e AIRI.… .appare molto utile per individuare le tecnologie prioritarie ed emergenti sulle quali impegnare le proprie risorse.

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Sviluppo della conoscenza, della ricerca e della formazione --

La realizzazione di un PST sammarinese di successo, non appare assolutamente indipendente dalle politiche di sviluppo della conoscenza e della ricerca.

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Indispensabile sviluppare una cultura dell’innovazione che trova le sue prime basi nel sistema della formazione superiore e di quella universitaria anche in una prospettiva di formazione permanente.

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La RSM dovrebbe sostenere la competitività dell’Università e dell’alta formazione, sulla base dell’eccellenza scientifica, per cercare di attrarre studenti e ricercatori dall’estero ed affermare il ruolo strumentale dell’alta formazione ad uno sviluppo del territorio basato sull’innovazione a sostegno dello sviluppo del PST e quello strategico di istituzioni aperte alle nuove professioni che la ricerca, l’innovazione tecnologica e la globalizzazione oggi richiedono.


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4.

Il documento della commissione “TRAIETTORIE DI SVILUPPO PER LE FILIERE TECNOLOGICHE E PIATTAFORME TECNOLOGICHE DI SERVIZIO”

a cura del coordinatore Dr. Michele Vianello, Consigliere APSTI

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I contenuti del documento sono stati presentati, discussi e condivisi durante le riunioni della Commissione, avvenute il 26 settembre e 5 ottobre 2012.

1. Premessa

A) IL PARCO TECNOLOGICO SAN MARINO – ITALIA NON DOVRÀ RIPRODURRE MODELLI ORGANIZZATIVI/TECNOLOGICI GIÀ PRESENTI NEL TERRITORIO SAMMARINESE E NEI TERRITORI ITALIANI LIMITROFI. B) L’ESPERIENZA CONDOTTA IN ALTRI CONTESTI SUGGERISCE DI NON PERSEGUIRE UN “GENERICO” INSEDIAMENTO DI IMPRESE INNOVATIVE, E CIOÈ SENZA UN INDIRIZZO SPECIFICO. CIÒ IMPEDIREBBE LA COSTRUZIONE DI CLUSTER TECNOLOGICI STRATEGICI E LA REALIZZAZIONE DI IMPORTANTI SINERGIE ED ECONOMIE DI RETE. C) É NECESSARIO PRECISARE UN SETTORE/SETTORI STRATEGICI E DELIMITARNE ALTRI, IN MODO CHE IL PARCO SI POSSA SVILUPPARE ATTORNO ALL’INSEDIAMENTO DI ALCUNE IMPRESE PIVOT E ALLO SVILUPPO “A VALLE” DI PIATTAFORME E SERVIZI INNOVATIVI. D) UNA OMOGENEITÀ DI FILIERA CONSENTE DI GENERARE NETWORKING DI IMPRESA. E) IL GRUPPO DI PROGETTAZIONE DEL PROFILO ORGANIZZATIVO – FUNZIONALE DEL PT SAN MARINO – ITALIA HA CONDOTTO UN’ANALISI RELATIVA AL CONTESTO SOCIO - ECONOMICO DEI TERRITORI COINVOLTI, DA CUI SONO EMERSE ALCUNE SPECIFICITA’ SETTORIALI DELL’ECONOMIA LOCALE E SPECIFICI FABBISOGNI. F) AL CONTEMPO IL GRUPPO DI PROGETTAZIONE HA ANALIZZATO ANCHE AL-

CUNE FILIERE TECNOLOGICHE INDIVIDUATE DALL’UE COME PRIORITARIE PER LO SVILUPPO DEI TERRITORI. G) NEL BREVE PERIODO L’ADOZIONE ATTIVA DI NUOVE TECNOLOGIE FARÀ LA DIFFERENZA NELL’ATTRATTIVITÀ DI UN TERRITORIO. H) IL LAVORO PRODOTTO DALLA COMMISSIONE RAPPRESENTA IL PUNTO DI AVVIO DI UN PERCORSO CHE POTRÀ ESSERE MAGGIORMENTE SVILUPPATO PER STEP SUCCESSIVI.

2. Gli obiettivi

LA COMMISSIONE “TRAIETTORIE DI SVILUPPO PER LE FILIERE TECNOLOGICHE E PIATTAFORME TECNOLOGICHE DI SERVIZIO” SI È COSTITUITA NELL’AMBITO DELLO SVILUPPO DEL PROGETTO PST SAN MARINO – ITALIA, CON L’OBIETTIVO DI: A) DELINEARE GLI ELEMENTI CHIAVE DI UNA “STRATEGIA SETTORIALE” CHE PONGA LE BASI PER UNO SVILUPPO SOCIO – ECONOMICO DI MEDIO E LUNGO TERMINE. B) INDIVIDUARE LE FILIERE TECNOLOGICHE PRIORITARIE SU CUI POTER INTERVENIRE, AL FINE DI CREARE SUL TERRITORIO UN NUOVO SVILUPPO ECONOMICO BASATO SULL’INNOVAZIONE, ATTRAVERSO LA NASCITA E SVILUPPO DI IMPRESE E CENTRI DI COMPETENZA A FORTE CONNOTAZIONE TECNOLOGICA.

3. Le precondizioni L’INFRASTRUTTURA DI RETE L’infrastruttura di rete è di fondamentale importanza nell’implementazione del PT San Marino Italia, sia per il sistema delle relazioni interne, che per l’interazione di questo sistema con l’e-

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sterno, per poter sperimentare piattaforme innovative, per ospitare servizi (in una prima fase anche di hosting), e per vendere applicativi anche “in remoto”. L’attività di qualificazione e sviluppo del Parco nei settori I.C.T. avrà possibilità di successo in presenza della infrastrutturazione Internet di nuova generazione. Ci si riferisce alla diffusione della rete a banda larga e della connettività tramite il wifi. Questa attività di infrastrutturazione del Parco e del territorio potrebbe essere essa stessa un volano di sviluppo di nuove aziende, interessati a svolgere una parte della loro attività a San Marino, generando così un primo nucleo di insediamento. Per attivare l’attività di infrastrutturazione a banda larga/wifi dovrà essere valutata con il coinvolgimento di una TELCO (non necessariamente italiana), ma anche di imprese interessate all’investimento in virtù di aree di business che si fondano sul transito di contenuti (Internet TV, gaming, ma anche società erogatrici di servizi pubblici da “dematerializzare”). In considerazione della specificità della Repubblica di San Marino, si potrebbe pensare di perseguire l’insediamento nel Parco di una struttura di gestione del cloud computing (“San Marino cloud service”) di proprietà di società italiane o straniere. La convergenza di una infinità di dati provenienti dai device mobili, da piattaforme di dialogo diverse, in un’unica struttura di cloud computing può generare, se i dati sono trattati in modo adeguato, una infinità di informazioni per declinare in modo più efficace la promozione e la valorizzazione del territorio.

4. I fabbisogni e le possibili modalità d’intervento

A) IL BISOGNO: VALORIZZARE E RIVITALIZZARE L’ECONOMIA SAMMARINESE E DELLE AREE LIMITROFE, PROIETTANDOLA IN UNA DIMENSIONE INTERNA-

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ZIONALE. A) LA RISPOSTA: INVESTIRE IN TECNOLOGIE TRASFERIBILI AI SETTORI CARATTERIZZANTI IL TERRITORIO, IN PRIMIS AL TURISMO. L’economia del turismo si intreccia indissolubilmente con la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, naturale. L’ambiente, i beni culturali ed il turismo insieme possono rappresentare pertanto un importante driver di crescita per i territori coinvolti dall’intervento PST San Marino – Italia. Il peso economico di questo settore a San Marino e nelle aree geografiche italiane adiacenti è molto forte e spesso rappresenta l’economia prevalente nel territorio. La struttura economica su cui si regge oggi il turismo è obsoleta, sia nell’organizzazione delle sue strutture fisiche, che nelle modalità di promozione e di erogazione dei servizi, e con alcune contraddizioni di fondo. Nel mondo del turismo si confrontano un mondo di viaggiatori (diversi “turismi”) che usano ormai il web e strumenti innovativi, e un’offerta che presente invece una scarsa attitudine all’innovazione. Vista la specificità, la Repubblica di San Marino ed i territori italiani limitrofi, potranno rappresentare l’ambito territoriale per eccellenza di sviluppo, sperimentazione ed applicazione di soluzioni tecnologiche innovative per il turismo, sviluppando tecnologie e piattaforme tecnologiche ICT di supporto alla crescita di competitività di questo settore. Il mondo del turismo è interessato da una rivoluzione profonda che ha come strumenti l’uso del web e i nuovi device mobili. La vocazione da parte delle tecnologie internet ai mutamenti sociali stanno facendo pertanto del turismo uno degli ambiti più completi di sperimentazione dell’ICT nei mutamenti sociali.


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Le leve tecnologiche per un turismo più competitivo: piattaforme di cloud computing, piattaforme di gaming, internet of things, sensoristica, realtà aumentata, piattaforme di social network, crowdsourcing, wiki, sviluppo di apps. La caratteristica principale delle tecnologie I.C.T. è quella di essere pervasive ed abilitanti, trasversali a molte attività economiche. La sua capacità di declinarsi su altri ambiti quali beni culturali, benessere, agroalimentare, città intelligenti e mobilità, ambiente, lo rende un dominio in grado di avere un forte impatto economico sul territorio e di capitalizzare l’esperienza di milioni di persone che si spostano, viaggiano, interagiscono tra loro in un’evoluzione di un modello più sostenibile e democratico. Inoltre, una particolare attenzione potrà essere rivolta alla riqualificazione delle strutture alberghiere e ricettive e non solo in direzione di raggiungere una maggiore ecosostenibilità ed “intelligenza” degli edifici. Per quanto attiene poi la valorizzazione dei beni culturali, un particolare filone d’interesse è relativo all’innovazione nel restauro (le cui ricadute sarebbero indirizzate prevalentemente all’innovazione e allo sviluppo della piccola e media impresa artigiana) incentrata sulla prototipizzazione e il restauro dei beni attraverso lo sviluppo della stampa 3D. Affinché questo processo di ammodernamento tecnologico s’inneschi sul territorio sarà necessario investire anche nella direzione del cambiamento culturale attraverso attività di formazione degli operatori del turismo, del commercio, della piccola e media impresa all’uso delle potenzialità dell’I.C.T. sia nella promozione territoriale che nella qualificazione dell’offerta. B) IL BISOGNO: DIVERSIFICARE L’ECONOMIA TERRITORIALE SVILUPPANDO NUOVE PROFESSIONALITA’ E BACINI

OCCUPAZIONALI QUALIFICATI. B) LA RISPOSTA: SVILUPPO DI INNOVAZIONI IN FILIERE TECNOLOGICHE DI PUNTA NELLE POLITICHE INTERNAZIONALI (SMART COMMUNITIES E SMART CITIES). Sviluppo avanzate soluzioni tecnologiche applicative rivolte all’innovazione organizzativa e gestionale degli ambienti urbani, smart communities, ovvero le città come “comunità intelligente”: tecnologie per mobilità, sicurezza e monitoraggio del territorio, education, health, beni culturali e turismo, energie rinnovabili e efficienza energetica - smart grid. Le precondizioni per un ambiente favorevole allo sviluppo di Comunità “smart city” sono rappresentate dalla: -- Dimensione economica legata alla presenza di attività innovative, di ricerca, alla capacità di attirare capitali economici e umani; -- Dimensione delle risorse umane: una città è smart quando sono smart i suoi abitanti in termini di competenze e di capacità relazionale; -- Dimensione della governance da intendersi nell’adozione di modelli di governo improntati a dare centralità ai beni relazionali e attenzione ai beni comuni. L’elemento chiave diventa pertanto l’informazione e la conoscenza e le città si possono qualificare nel modo in cui informazione e conoscenza vengono prodotte, raccolte e condivise per produrre innovazione. Le città diventano sempre più nodi attivi dei flussi fisici ma anche di quelli immateriali. La tecnologia a vari livelli diventano un elemento facilitatore dell’interazione, diventa software di connessione tra idee, iniziative, competenze ed esperienze diverse.

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5.

Il documento della commissione “FINANZA PER L’INNOVAZIONE”

a cura di Polo Navicchio SPA - APSTI, coordinatore operativo Dr.ssa Piera Iorio

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I contenuti del documento sono stati presentati, discussi e condivisi durante le riunioni della Commissione, avvenute il 26 settembre e 5 ottobre 2012.

1. Premessa

A) CONOSCENZA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA COSTITUISCONO OGGI, SECONDO UN’OPINIONE AMPIAMENTE CONDIVISA, I PRINCIPALI “ASSET” COMPETITIVI. LA COMPETITIVITÀ DI UN SISTEMA ECONOMICO E DI UN TERRITORIO È INFATTI FORTEMENTE CONDIZIONATA DAL LIVELLO D’INNOVAZIONE PRESENTE E COSTITUISCE IL DIFFERENZIALE CHE DISTINGUE IL GRADO DI SVILUPPO. B) L’UNIONE EUROPEA HA INDIVIDUATO NELLA CREAZIONE DI IMPRESE OPERANTI IN SETTORI AD ALTA INTENSITÀ DI CONOSCENZA UNA DELLE SUE PRIORITÀ FONDAMENTALI. DIVERSI STUDI DIMOSTRANO CHIARAMENTE COME QUESTE IMPRESE CONTRIBUISCONO IN MANIERA DETERMINANTE ALLA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO IN PARTICOLARE L’1% DELLE NUOVE IMPRESE GENERANO IL 10% DEI NUOVI POSTI DI LAVORO E LE NUOVE IMPRESE GENERANO IL 100% DEI NUOVI POSTI DI LAVORO C) L’ESPERIENZA INTERNAZIONALE SUGGERISCE CHE PER FAVORIRE LA CREAZIONE DI IMPRESE INNOVATIVE È NECESSARIO PREDISPORRE STRUMENTI DI FINANZA INNOVATIVA QUALI I FONDI DI CAPITALE DI RISCHIO EARLY STAGE CHE SONO IN GRADO DI STIMOLARE LA NASCITA DI NUOVI PROGETTI DI IMPRESA INNOVATIVA IN SETTORI CON ELEVATO POTENZIALE DI CRESCITA.

D) OLTRE A FONDI DI CAPITALE DI RISCHIO EARLY STAGE SARÀ NECESSARIO RENDERE DISPONIBILE ANCHE ULTERIORI STRUMENTI AFFINCHÈ LE IMPRESE HIGH -TECH POSSANO NASCERE, CRESCERE E SVILUPPARSI SUI MERCATI CON SERVIZI/STRUMENTI ADATTI PER CIASCUNA FASE DI SVILUPPO. E) IL LAVORO PRODOTTO DALLA COMMISSIONE RAPPRESENTA IL PUNTO DI AVVIO DI UN PERCORSO CHE DOVRÀ ESSERE MAGGIORMENTE SVILUPPATO PER STEP SUCCESSIVI E SI CONFIGURA COME UNO DEGLI ELEMENTI CHIAVE PER AVVIARE SUL TERRITORIO UNA RETE DI SERVIZI, STRUMENTI E SOGGETTI, CON L’OBIETTIVO DI RIQUALIFICARE E RIVITALIZZAZIONE L’ECONOMIA SAMMARINESE E DELLE AREE LIMITROFE A PARTIRE DAL SUPPORTO ALLA NASCITA E SVILUPPO DI NUOVE IMPRESE INNOVATIVE.

2. Gli obiettivi

LA COMMISSIONE FINANZA PER L’INNOVAZIONE SI È COSTITUITA NELL’AMBITO DELLO SVILUPPO DEL PROGETTO PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO SAN MARINO – ITALIA, CON L’OBIETTIVO DI: A) DEFINIRE UNA STRATEGIA DI APPROCCIO AL TEMA DELLA FINANZA PER L’INNOVAZIONE, CHE COSTITUISCE AD OGGI UNO DEI LIMITI PRINCIPALI ALLA NASCITA ED ALLO SVILUPPO DI NUOVE IMPRESE BASATE SUI RISULTATI DELLA RICERCA APPLICATA, O COMUNQUE CARATTERIZZATE DA UN ELEVATO CONTENUTO IN TERMINI DI RICERCA E SVILUPPO.

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B) INDIVIDUARE IL MODELLO DI INTERVENTO PIÙ IDONEO, IN TERMINI DI STRUMENTI FINANZIARI A BREVE E MEDIO E LUNGO TERMINE, A CREARE NEL CASO SPECIFICO DI SAN MARINO LE CONDIZIONI PER L’INSEDIAMENTO DI IMPRESE E CENTRI DI COMPETENZA A FORTE CONNOTAZIONE TECNOLOGICA.

3. I fabbisogni A) RENDERE DISPONIBILE SUL TERRITORIO DI SAN MARINO STRUMENTI DI CAPITALE DI RISCHIO, FINALIZZATI A SOSTENERE L’AVVIO E LO SVILUPPO DI PROGETTI DI IMPRESE DERIVANTI DA SPIN-OFF ACCADEMICI E DI RICERCA, O RIFERITI COMUNQUE AD ATTIVITÀ DI CARATTERE INNOVATIVO O AD ALTA TECNOLOGIA, ATTRAVERSO L’ACQUISIZIONE DI QUOTE DI CAPITALE SOCIALE DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE, LOCALIZZATE/DISPONIBILI A LOCALIZZARSI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO. B) FACILITARE LE CONDIZIONI DI ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI HIGH TECH, RIPENSANDO AL CONTEMPO AL RUOLO DELLA BANCA (NELL’OTTICA CLIENTE – PARTNER) IN CUI LA BANCA SARÀ CHIAMATA SEMPRE PIÙ A SVOLGERE ANCHE OPERAZIONI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO AZIENDALE IN PROGETTI INNOVATIVI CHE RICHIEDONO INGENTI RISORSE ANCHE IN TERMINI DI CAPITALE DI DEBITO. C) SVILUPPARE STRUMENTI DI FINANZA AGEVOLATA CHE FAVORISCANO LO SVILUPPO IN RETE DI PROGETTI DI R&S E DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO.

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4. Le possibili modalità d’intervento A. STRUMENTI DI CAPITALE DI RISCHIO E’ STATA DEFINITA UNA PROPOSTA DI INTERVENTO LOCALE PER IL FINANZIAMENTO DI START UP DI IMPRESE INNOVATIVE CHE PUÒ RAPPRESENTARE L’ARCHITETTURA DI UN FONDAMENTALE SERVIZIO CHE DIA CONTENUTO E VALORE AGGIUNTO AL COSTITUENDO PST SAN MARINO ITALIA. LA PROPOSTA DESCRITTA IN ALLEGATO È UN FONDO DI CO-INVESTIMENTO PUBBLICO-PRIVATO PER IL SOSTEGNO ALLO START UP DI IMPRESE INNOVATIVE E SARA’ GESTITO LOCALMENTE DA UNA STRUTTURA INDIPENDENTE. L’INTERVENTO DEL FONDO SI CONCRETIZZERÀ NELLA SOTTOSCRIZIONE DI QUOTE DI CAPITALE DI RISCHIO DI MINORANZA CONGIUNTAMENTE ALL’INVESTIMENTO, NELLA MEDESIMA AZIENDA, DI UNO O PIÙ INVESTITORI PRIVATI, DISPONIBILI AD INVESTIRE COMPLESSIVAMENTE NELL’AZIENDA, ALLE MEDESIME CONDIZIONI DEL FONDO, UN AMMONTARE DI RISORSE ALMENO PARI AL 30% DI QUELLE EROGATE DAL FONDO. GLI INTERVENTI DEL FONDO SI DOVRANNO CONCENTRARE PRINCIPALMENTE NELLE SEGUENTI TIPOLOGIE: -- SEED FINANCING (INVESTIMENTO NELLA FASE DI SPERIMENTAZIONE DELL’IDEA INNOVATIVA, QUANDO È ANCORA DA DIMOSTRARE LA VALIDITÀ TECNICA DEL PRODOTTO/SERVIZIO); -- START UP FINANCING (INVESTIMENTO FINALIZZATO ALL’AVVIO DELL’ATTIVITÀ, QUANDO NON SI CONOSCE ANCORA LA VALIDITÀ COMMERCIALE DEL PRODOTTO/SERVIZIO, MA ESISTE GIÀ


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ALMENO UN PROTOTIPO). EXPANSION FINANCING

INVESTITORI LOCALI INTERESSATI AD INVESTIRE NELLE SINGOLE INIZIATIVE, POTREBBERO ESSERE, AD ESEMPIO: -- BANCHE E FONDAZIONI LOCALI, LA CUI MISSION PREVEDE IL SOSTEGNO A PROGETTI DI INNOVAZIONE E SVILUPPO LOCALE. -- GRUPPI INDUSTRIALI LOCALI, INTERESSATI, DA UNA PARTE, A DIVERSIFICARE IL PROPRIO PORTAFOGLIO E, DALL’ALTRA, A SOSTENERE LA NASCITA DI IMPRESE INNOVATIVE QUALI POTENZIALI FORNITORI DI SERVIZI INNOVATIVI; -- INVESTITORI PRIVATI LOCALI, SINGOLI O IN GRUPPO, INTERESSATI AD INVESTIRE PARTE DEL PROPRIO PATRIMONIO PERSONALE IN NUOVE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI.

B. STRUMENTI DI CAPITALE DI DEBITO LE DIFFICOLTÀ DI ACCESSO AL CREDITO BANCARIO DA PARTE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE (PMI) HANNO STORICAMENTE CARATTERIZZATO UN LIMITE ALLO SVILUPPO DI QUESTI SISTEMI D’IMPRESA. UNA PARTE DELLE RESPONSABILITÀ È ATTRIBUIBILE ALLA FRAGILITÀ DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE E ORGANIZZATIVA DELLE PMI; UN’ALTRA PARTE DELLE RESPONSABILITÀ RISIEDE NELLA STANDARDIZZAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONCESSIONE DEL CREDITO DA PARTE DELLE BANCHE. IL PROBLEMA SI È ACUITO NEGLI ULTIMI ANNI A CAUSA DELLA CRISI CHE HA COLPITO IL SISTEMA FINANZIARIO E HA CONDOTTO A UN RALLENTAMENTO DEI PRESTITI AL SISTEMA IMPRENDITORIALE. IN TALE QUADRO ASSUMONO UNA PARTICOLARE RILEVANZA GLI ACCORDI CON IL

SISTEMA DEL CREDITO LOCALE.

C. STRUMENTI DI FINANZA AGEVOLATA I PROCESSI DI R&S, PROPRIO PER LE CARATTERISTICHE INTRINSECHE ALLA TIPOLOGIA D’INVESTIMENTO, ASSORBONO MOLTE RISORSE, CON UN RISCHIO IMPRENDITORIALE ALTO ED UN RITORNO DELL’INVESTIMENTO NEL MEDIO E LUNGO TERMINE. IN ANALOGIA A QUANTO AVVIENE IN ITALIA ED IN ALTRI PAESI EUROPEI, APPARE NECESSARIO CHE LA REPUBBLIC A DI SAN MARINO, AFFIANCHI GLI IMPRENDITORI, DOTANDOSI DI STRUMENTI DI INCENTIVI FINANZIARI A FONDO PERDUTO E/O TASSI AGEVOLATI SUL CAPITALE IMPIEGATO IN INVESTIMENTI DI RICERCA E SVILUPPO.

5. Le precondizioni A) A. EVOLUZIONE DEGLI ACCORDI CON LO STATO ITALIANO B) B. ACCORDI CON LE REGIONI EMILIA ROMAGNA E MARCHE C) C. VERIFICA/AGGIORNAMENTO DELLA NORMATIVA BANCARIA SAMMARINESE

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6.

IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO SAN MARINO-ITALIA Un nuovo modello di sviluppo territoriale basato sull’innovazione

Contesto, profilo organizzativo, funzioni e fasi di sviluppo

Estratto del documento a cura di Polo Navicchio SPA Il presente report è stato realizzato da Polo Navacchio SpA, per conto di APSTI – Associazione tra i Parchi Scientifici e Tecnologici italiani, su incarico della Repubblica di San Marino, quale risultato del lavoro di analisi e di studio relativo al profilo organizzativo, le funzioni e le fasi di sviluppo possibili del progetto Parco Scientifico e Tecnologico San Marino – Italia.Il presente lavoro è di proprietà della Repubblica di San Marino. Le modalità di riproduzione dovranno però essere concordate con Polo Navacchio SpA ed essere in osservanza del diritto di autore.

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