Insegnare il basket

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Insegnare il Basket - versione e book

Lezione n. 1 Metodologia d’insegnamento: spiegazione, dimostrazione, correzione

Introduzione La metodologia dell’insegnamento è la base di una corretta crescita tecnica tattica e psicologica degli atleti. Obiettivi di questa prima lezione sono: • dare una definizione di: o metodologia d’insegnamento; o comunicazione; o atleta ed allenatore; o processo d’insegnamento: spiegazione, dimostrazione, correzione; • proporre uno schema di lavoro attraverso delle esemplificazioni pratiche. Inoltre, in questa lezione si è tenuto contro del lavoro da proporre in un settore giovanile, in particolare della fascia d’età compresa tra i tredici ed i diciassette/diciotto anni.

Premesse teoriche Per metodologia d’insegnamento si vuole intendere le strategie, le tecniche e le modalità utilizzate per insegnare. Base dell’insegnamento è la comunicazione tra allenatore ed atleta. Definiamo comunicazione lo scambio d’informazione tra i due individui con lo scopo di comprendersi l’un l’altro. Parlando di individuo dobbiamo tenere presente che ciascuno ha un suo modo unico, personale di interpretare la realtà, sulla base delle proprie emozioni, idee ed esperienze. Definiamo il modello di: Giocatore è una persona capace di pensare, di fare delle scelte, non un giocatore imbottito di nozioni, telecomandato, costruito. Allenatore deve aiutare il giocatore a trovare, nel corso dell’allenamento, tutta la gamma di soluzioni tecniche funzionali al gioco, e non esclusivamente come esecuzioni di un gesto tecnico fine a se stesso In questa prospettiva è importante specificare cosa vogliamo dai nostri giocatori. Il giocatore deve avere una completa padronanza dei fondamentali individuali, sia dal punto di vista tecnico, che da quello tattico. Il fondamentale va, quindi, visto come atto motorio, in altre parole come scelta cosciente di una risposta funzionale alla situazione. Si deve insegnare il come (la tecnica) ed il perché (la tattica) del fondamentale. Esempio: nel tiro insegniamo la tecnica (la meccanica del gesto) e la tattica (la selezione del tiro). Non basta saper eseguire correttamente il movimento di tiro, ma è ancor più importante sapere scegliere il momento e la posizione in cui tirare. Si deve lavorare per individualizzare l’insegnamento, sviluppando la capacità creativa dei giocatori. Ciascun giocatore deve adattare alle proprie caratteristiche individuali i fondamentali, quindi, prima di correggerlo, secondo il nostro schema mentale o modello, analizziamo se la soluzione trovata dal giocatore non è in ogni modo funzionale. Una diretta conseguenza di quest’impostazione è lo sviluppo della responsabilità individuale dei giocatori. La capacità di trovare una soluzione personale alla situazione proposta dal campo, sviluppa la loro indipendenza e l’abitudine a risolvere da soli le situazioni proposte dal gioco. La specializzazione è messa da parte a favore della crescita totale del giocatore. L’atleta primo, vincere secondo1 1

Rainer Martens, Successful Coaching, Leisure Press Champaign Illinois 1990, pag. 5. 3


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