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di Massimo Gemignani “
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Naval History
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Ricordo di un maestro e di un amico Ricordo di un maestro e di un amico
di Marco Gemignani di Marco Gemignani
Avevo avuto modo di apprezzare l’attività di studioso e la competenza di Alberto Santoni all’inizio degli anni ’80 leggendo i suoi tre volumi relativi alla campagna del Pacifico e il noto Il vero traditore e inoltre avevo avuto la possibilità di vederlo in una trasmissione della RAI, intervistato sul ponte dell’incrociatore Belfast ormeggiato sul Tamigi a Londra.
Nel frattempo Santoni aveva vinto il posto da professore associato e assegnato al Dipartimento di storia moderna e contemporanea della Facoltà di lettere e filosofia presso l’Università di Pisa, dove nel novembre del 1985 poté tenere il primo corso di “Storia della navigazione”. Lo stesso anno, desiderando proseguire i miei studi dopo la maturità, non ebbi esitazione quando dovetti scegliere a quale facoltà e università iscrivermi. Così dal novembre del 1985 potei seguire le sue lezioni, molto interessanti, precise e svolte usando un linguaggio facilmente comprensibile (infatti, una delle caratteristiche delle quali Santoni andava più fiero era il fatto di non usare “il professorese”).
Poiché abitava a Roma e non desiderava trasferirsi a Pisa, Santoni si tratteneva nella città della Torre pendente da novembre a maggio per tre giorni alla settimana, per svolgervi le lezioni, per seguire i laureandi e per le riunioni che periodicamente si tenevano in Dipartimento.
Nei giorni che stava a Roma faceva ricerche specialmente presso l’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, dove aveva lavorato per molti anni, e continuava a scrivere libri, articoli e relazioni che presentava ai convegni in Italia e all’estero.
D’estate, di solito una o due volte, si recava a Londra per alcune settimane per rilassarsi, visitare i magnifici musei militari che si trovano sia in città che in località da essa distanti e svolgere approfondite ricerche al Public Record Office (attualmente The National Archives) dove, per primo, alla fine degli anni ’70 aveva potuto consultare una parte dei documenti relativi all’Ultra Secret che erano stati appena declassificati.
Parte I alberto SantonI StorIco navale 21
Nella primavera del 1988 organizzò una visita a Londra - città che veramente amava - con una decina di studenti del suo corso, fra i quali vi ero anch’io, allo scopo di mostrarci il Public Record Office (dove negli anni successivi avrei avuto modo più volte di tornare), i musei militari e, a Portsmouth, la famosa Victory, ammiraglia di Nelson.
Si muoveva per Londra con tale dimestichezza, che vidi più volte turisti rivolgersi a lui per chiedergli indicazioni stradali: rispondeva sempre gentilmente nel suo inglese fluente, cominciando col dire di esser lui pure forestiero, e dando poi le informazioni con una precisione tale che un vero londinese non avrebbe potuto far meglio.
Dall’anno accademico 1991-1992 fu incaricato anche di tenere le lezioni di “Storia navale” e in seguito, per una riforma dell’iter di studio, di “Storia moderna”, di “Storia contemporanea” e poi di “Storia moderna e contemporanea” (con ovvi riferimenti agli aspetti navali) agli allievi del Corpo dello Stato Maggiore del Corso normale dell’Accademia Navale di Livorno, per i quali scrisse tre volumi di Storia e politica navale (dell’età moderna, dell’età contemporanea e dell’ultimo cinquantennio) più volte editi dall’Ufficio Storico della Marina Militare e tutt’ora in uso.
Era molto orgoglioso di questo ulteriore incarico e, per assolverlo, nei giorni nei quali si tratteneva in Toscana doveva fare il pendolare fra Pisa e Livorno, di solito in treno, ma se necessario pure in taxi, per rispetto della puntualità verso gli studenti e gli allievi. Tale era l’interesse per le sue lezioni, che spesso erano frequentate pure da giovani il cui piano di studio non includeva il corso di Santoni.
Nei primi anni ‘90 il nome del corso che teneva all’Università mutò da “Storia della navigazione” a “Storia e tecnica militare” e poi semplicemente “Storia militare”, cosicché poteva trattare a lezione argomenti riguardanti non solo la politica e le operazioni navali, ma anche quelli legati alle attività terrestri e aeree alle quali era pure interessato.
Nel 2000, sia pure con rammarico, Santoni decise di andare in pensione per dedicarsi totalmente allo studio e alla ricerca di documenti inediti riguardanti i principali conflitti della prima metà del XX secolo, attività che ha continuato anche nei mesi in cui combatteva coraggiosamente contro il male che lo ha portato via il giorno di Natale del 2013.
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Un tipico messaggio cifrato tedesco dopo la decrittazione a Bletchley Park