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1207 a.C

positi di grano, cereali; enormi e profonde cantine colme d'anfore d'olio e di vino; custodi di pingui armenti.

1207 a.C.

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I Lebu ad Occidente sono temibili vieppiù, anche in questo caso probabilmente non sono in guerra da soli: hanno subito sconfitte e depauperamento di risorse sin dai tempi di Snofru (sul trono egiziano tra il 2700 ed il 2600 a.C.) e sotto una sequela di regnanti come Sesostri I (1971 – 1928 a.C.) e III (1878 – 1843 a.C.). Il paese di Tjehenu non riesce al pari di Kush (750 a.C.), degli Assiri (671 a.C.), dei Persiani (343 a.C.) a far suo Kemet, agevola però la corrosiva e prolungata azione delle genti del Mediterraneo.

Nascono i "Popoli barbari del Settentrione", la "Gente delle isole del centro", i "Popoli del mare" – così definiti dagli Egizi, in maniera vaga, ma chiaramente indicando il loro stato di disagio di fronte ad una miriade di assalti a metà tra la guerra aperta e la razzia. I nemici del "Paese prediletto" combattono portando già seco le famiglie. Vi sono anche dei coloni, con i militi ed i mercenari. Costoro sono erroneamente visti come degli sconfitti: essi perdono le battaglie ma non la guerra, se badiamo alla meta che istintivamente costoro agognavano. "Io ho risollevato il volto del Paese prediletto che si era chinato" riporta una posteriore iscrizione redatta durante il dodicesimo anno di regno di Ramses III, ed è

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raro che gli Egizi si lascino andare alla ammissione di inusuali difficoltà, ad offesa dei poteri di Ra, e del figlio: l'invincibile e divino faraone. E dopo la morte di Ramses III pare simile la condizione delle terre mantenute produttive dal Nilo pur durante un XIII secolo che vede al suo culmine una naturale azione desertificante ad ovest e una prolungata carestia (forse con epidemie) ad est.

In quel tempo i Libici (che vengono distinti in più gruppi con diversi capi) attaccano in forze lungo la costa, ma ciò non è una preoccupante novità per i faraoni. Ad un certo momento, nel 1207 a.C., succede che:

"Venne riferito al Sovrano che il nemico aveva superato la frontiera del sud, e correva l'anno quattro, nel primo giorno del secondo mese d'estate. L'esercito del Sovrano distrusse quindi i perfidi nemici libici, a centinaia di migliaia, finché nessuno di quel paese rimase in vita".

L'incisione non è un bollettino che riporta notizie diverse dalle solite per gli Egiziani dediti al lungo lavoro nei campi e nelle cave, però indica i nomi di altri popoli vinti, oltre i Libi, e si tratta di soldati provenienti dal An, da Retenu, da Kush, da Jira, da Jipo; nell'enfasi un po' altisonante della vittoria vengono anche citati i popoli dei "Nove Archi", la Nubia, Hatti, Punt. Non abbiamo indicazioni che possano già far pensare nel 1207 a.C. ai Popoli del mare. C'è però la concreta possibilità che essi siano già impegnati contro gli Ittiti lungo le co-

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