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VALENTINO CODA

se sarò riuscito a trasfondere in qualcuno dei miei lettori il senso profondo di nausea e di abor rimento che tre anni di guerra mi hanno lasciato nell'anima. Ilpiù prodigioso deisofisti, Proudhon, ha dettato tre volumi (che talvolta ti domandi se non sono intessuti di bieca ironia) per esaltare e magnificare la guerra. La letteratura, la poesia, il teatro, i libri di scuola crescono le folle, cre scono l'infanzia nel culto mostruoso della guerra.

Veduta da lontano, la guerra può avere una tinta di ideale cavalleresco per le anime entusiaste, e una specie di prestigio coreografico per gli esteti. Bisogna che le generazioni venture imparino dalla nostra generazione che nulla è più falso di quel fascino, e che nessuna leggenda è più grottesca di quella che attribuisce alla guerra una virtù qualsiasi, un'influenga qualunque sul progresso, un'educazione che non sia di crudeltà, di involu zione, di istupidimento. Spogliata delle sue ma giche attrattive, Bellona è più schifosa di Al cina, e i giovani che son morti fra le sue braccia, hanno rabbrividito di orrore al suo contatto .

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Noi dovemmo prendere le armi, perchè la pazzia di un sistema internazionale fondato sul terrore che le nazioni si incutevano a vicenda, doveva fatalmente approdare alla guerra. 1 tedeschi, di I tutte le razze la più sordidamente arretrata, ne dettero il segnale: i popoli presi alla gola furono costretti a difendersi, e Dio mi guardi dal de plorare oggi, dopo averla invocata e affrettata con tutte le mie forze quando le sorti potevano vol gere a sinistra, la discesa in campo dell'Italia per la più santa delle cause. Ma noi avremmo vinto invano, e ci dimostreremmo peggiori dei tedeschi se non ci dessimo a lavorare con l'ener gia che nasce dall'urgenza e dall'immanità del pericolo, per costruire un mondo in cui la possi bilità della guerra appaia tanto remota quanto la possibilità di una conflagrazione intersiderale. Queste poche linee io dovevo ai miei lettori, a spiegazione delle mie intenzioni e ad esonerarmi da un ufficio di accusatore, per cui non ho nè le attitudini nè i messi. Il solo merito che spero si possa riconoscere alla mia nuda cronaca gior naliera, è quello della fedeltà: non potendo es ser pittore, mi contento essere fotografo. Et qui vidit testimonium perhibuit, et verum est testi monium ejus.

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