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VALENTINO CODA

che non fosse il solito straccione con l'elmo in capo, il fucile in mano, il tascapane a tracolla ; anche i paesi soggetti al bombardamento in cui un rimasuglio di popolazione s'ostinava a vivere e a morire, rappresentavano per noi le retrovie estreme, dove si scende a riposo, o si va per « im boscarsi , in un alto Comando. La guerra era tutta per noi militari, le sue vicende, i suoi peri coli, le sue battaglie non riguardavano che noi...

Ed ecco che il mostro antropofago, non pago delle ecatombi che gli abbiamo finora immolato, si avventa sugli inermi, sulle donne, sui bam bini, che noi non sappiamo più difendere!

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Il primo doloroso esodo si svolge sotto i miei occhi: è la scarsa popolazione italiana rimasta a Subida (gli slavi erano fuggiti nel 15) che scappa per tema di rappresaglie, fra il pianto delle donne, la curiosità attonita dei fanciulli, la muta disperazione degli uomini. Contadini la più parte, carichi come bestie di ogni specie di fardelli, con le mani piene di fagotti, di cenci, di canestri, di ombrelli, si spingono davanti la vacca, il maiale, l'asinello: le donne hanno bam bini appesi al collo e aggrappati alle sottane. Mobili sventrati e masserizie rotte si rovesciano dagli usci aperti sulla via. Altra gente, inebetita,

Dalla Bainsizza Al Piave 39

sta sulla soglia a guardare con angoscia i con terranei che partono, e con diffidenza noi che re stiamo. Delle vecchie si fanno trascinare a viva forza, disperate di separarsi dal tugurio dome stico. Una madre deve aver perduto nel tram busto la sua creatura, e corre qua e là come pazza, mandando un ululo inarticolato che mi martello i timpani per lunghe notti di febbre : Ma ...

ma ...

ma ...

Un sergente della Brigata Tortona, schierata sulla destra della nostra Re, viene a chiederci ansiosamente se avessimo per caso delle cartucce. La Tortona ha quasi esaurite le munizioni. Noi non ne abbiamo , ma sul terreno non c'è altra abbondanza che di caricatori: le baracche, i ri postigli, gli zaini frugati ad uno ad uno forni scono qualche migliaio di colpi. Pochi per com battere, abbastanzaper farsi ammazzare. Questa idea mi suggerisce il presentimento che oggi ci sarà battaglia, e non improbabilmente le mie stanche ossa troveranno qui un giaciglio defini tivo. Scrivo a casa una lunga epistola testamen taria, e la inaffio di tutte le mie lagrime.

Piango, naturalmente, su me stesso. Non c'è .

nulla che sprema così facilmente le lagrime come l'appello dell'egoismo. Io ho veduto cadere al mio

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