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DALLA BAINSIZZA AL PIAVE 45

e percuote fortemente la guancia dell'ufficiale, che indietreggia lagrimando. Dovrei farla fucilare, ma le ho fatto peg gio! Vada, e cerchi di farsi ammazzare.

Un altro ufficiale prende il comando della com pagnia, e i mitraglieri ritornano al loro posto, ordinati e tranquilli come ne erano partiti. Dietro ad essi, solo e nascondendosi il volto, l'ufficiale schiaffeggiato cammina verso il nemico, dove non gli mancherà modo di lavare la macchia dell'o nore .

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Mi percuote l'orecchio un grido inaspettato e quasi festante: Viva l'Italia! È il tenente Ricca del Genio, che al primo allarme ha raccozzato i suoi telegrafisti e telefonisti, e li guida a prendere la lor parte d'onore e di pericolo in mezzo alla fanteria. Viva l'Italia ! grida con lui il piccolo diappello, e l'augusto fantasma della Patria aleg gia evocato sul tragico orizzonte. Caro Ricca !... ma i tuoi viva mi ricadono sul cuore come palate di terra sopra un feretro: l'Italia muore, e noi morremo senza poterla salvare.

Una batteria da campagna scende a precipizio dalla stretta, ha ancora gli affusti ma non più i cannoni. Un capitano irrompe a cavallo e tuona ai suoi artiglieri:

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