1 minute read
VALENTINO CODA
Al galoppo!
-- Ferma!-urlo io, furibondo di quella fretta che può suscitare un altro panico, e gli afferro la briglia.
Advertisement
Balzato a terra, mi spiana contro la pistola, poi rompe in singhiozzi, gridando che è stato tra dito, che gli artiglieri sono stati scannati sui pezzi predati dal nemico. Ci abbracciamo e gli chiedo perdono. Ormai la disperazioneè in noi, e ognuno guarda in faccia al suo compagno, dubitando di vedere in lui un traditore o un codardo .
Prodromi di battaglia. Le mitragliatrici sgra nano il loro rauco rosario, i colli crepitano di fu cilate. Vado a vedere, preoccupato della mia ri voltella che si è incantata e della lettera a casa che mi sono dimenticato in tasca .
Dalle trincee che i nostri hanno rioccupato senza lotta , non si vede l'ombra di un austriaco . Ma quella collina bassa che fronteggia, imitandone esattamente il profilo, questa su cui mi sono ar rampicato, è anch'essa nelle nostre linee ? Lassù scorgo muoversi degli uomini, luccicare delle baio nette. Un sergente mi assicura che quelli sono austriaci.
E allora faccia fuoco !
Il sergente punta la mitragliatrice e spara. Ma